la bicicletta e la mongolfiera

20
La bicicletta la mongolfiera

Upload: -

Post on 08-Apr-2016

233 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Una vecchia bicicletta e una mongolfiera non si conoscono, ma decidono nello stesso momento di prendere la vita nelle proprie mani e di esplorare il mondo. Viaggiano ognuna a modo proprio e fanno esperienze differenti. Un evento imprevisto, però, costringe la bicicletta ad interrompere il suo cammino. Tutto lascia pensare che il viaggio per lei sia finito, quand'ecco che incontra la mongolfiera.

TRANSCRIPT

Page 1: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

La bicicletta la mongolfiera

Page 2: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

Rania Kyrkintanou è nata e vive ad Atene. Ha studiato Lingua e Letteratura francese e Didattica di Sostegno presso l'Università Nazionale Capodistriana di Atene. Si occupa dell'insegnamento del Greco moderno come lingua straniera e scrive.

Page 3: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

RANIA KYRKINTANOU

La bicicletta e la mongolfiera

racconto breve

Page 4: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

Rania Kyrkintanou, La bicicletta e la mongolfiera ISBN: 978-618-5147-24-2 Marzo 2014 Foto della copertina: Diana Seitanidou [email protected] Impaginazione, Creatore della copertina: Iraklis Lampadariou www.lampadariou.eu Traduzione: Antonio Schettini [email protected] Edizioni Saita 42 Αthanasiou Diakou str. 652 01, Kavala, Grecia Τelefono: +30 2510 831856 Cellulare: +30 6977 070729 e-mail: [email protected] website: www.saitapublications.gr

Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale Non opere derivate 3.0 Unported

Si consente la riproduzione dell’ opera (totale, parziale o riassuntiva), con qualsiasi mezzo (meccanico, elettronico, tramite fotocopie, registrazione o altro) al pubblico, alle seguenti condizioni: citazione della fonte, uso non commerciale dell’opera. Inoltre, non e’ concessa alcuna modifica di quest’ opera. Informazioni dettagliate per la suddetta licenza cc, potete trovarle al seguente indirizzo elettronico: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/

Page 5: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA
Page 6: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA
Page 7: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

A Christos, che guardava il mondo dall'alto

Page 8: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA
Page 9: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

La bicicletta cambiò marcia e cominciò a correre senza una destinazione precisa, perché per la prima volta in vita sua non c'era nessuno alla guida. "Che bella la libertà! Correre e andare dove vuoi tu, senza il peso di nessuno in sella e senza lo spavento delle inutili scampanellate", pensava mentre andava a tutta velocità.

Non era grande né piccola. Era rosa con un cestino bianco. Era di una ragazzina, di nome Stella, che l'amava molto. Ogni pomeriggio faceva un giro in campagna, raccoglieva fiori e foglie e li portava a casa. Anche la bici, comunque, l'amava molto. E se qualche volta sulla scia dell'entusiasmo Stella dimenticava di frenare, la bici rallentava in modo che non cadesse e non si facesse male. La ragazzina però non se ne accorgeva, perché non le passava neanche per la testa che una bicicletta fosse in grado di pensare come una persona!

Ma lasciamo ora per un momento la bicicletta, e andiamo in un paese lontano, dove viveva una mongolfiera. Era molto grande e gonfia come un enorme pallone, e così leggera che anche il più impercettibile dei venti la spingeva lontano. Sul pallone erano dipinti un cielo azzurrissimo con un sole sorridente e tante farfalle e uccelli, e ovviamente c'era anche il cesto, per salire a bordo e iniziare il viaggio. L'avevano progettata i governanti di quella nazione per mandarla in altri paesi a spiare i popoli, in modo da scoprire come vivevano, quanti soldati avevano e dove tenevano le armi, per poi fargli guerra e conquistarli. E l'avevano fatta così bella proprio perché nessuno sospettasse che fosse una spia e che arrivasse per fare del male.

Gli uomini avevano lavorato interi mesi per costruirla. Quando ebbero finito, chiamarono i loro capi e gliela mostrarono. Quelli la guardarono con ammirazione e si sfregarono le mani con soddisfazione.

"Proviamola!", propose qualcuno. "Sì, proviamola subito", concordarono gli altri. "Farai un giro e poi

tornerai qui a riferirci quello che hai visto fino al minimo dettaglio", ordinarono alla mongolfiera.

Page 10: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

La mongolfiera, dunque, si preparò per il suo primo viaggio. Il vento leggero la aiutò a sollevarsi e ad avanzare piano piano. Che cose meravigliose vedeva dal cielo! Una donna che stendeva panni dai colori sgargianti, un bambino seduto al sole che leggeva, un minuscolo cagnolino che si rincorreva la coda e una famiglia che mangiava fagioloni sotto un pergolato. Vide poi un gattino che giocava con dei frutti di okra che qualcuno aveva lasciato ad essiccare al sole, due operai che riparavano il tetto di una vecchia casa e un gallo che rincorreva delle galline che mangiavano semi sparsi nell'aia.

Guardava il mondo dall'alto, incantata, fino a che improvvisamente si ricordò che doveva tornare indietro.

"Che peccato", pensò. "E' così bello il mondo! Pazienza, verrò di nuovo domani". Girò e si avviò pigramente per la via del ritorno.

Una volta atterrata, raccontò tutto agli uomini. Quelli la ascoltavano con attenzione, ma improvvisamente diventarono rossi in viso, spalancarono gli occhi e serrarono le labbra.

"Basta!", gridarono. "Chi ti ha detto di spiare gatti e donne che stendono bucati? Ti abbiamo costruito per seguire i soldati e dirci dove tengono nascoste le armi", dissero furibondi.

"Forse dovremmo dargli un'altra opportunità", propose qualcuno. "Le spiegheremo esattamente cosa deve fare e la manderemo a fare un volo di prova prima di iniziare il lavoro".

Tutti furono d'accordo e decisero di addestrare la mongolfiera. "Andrai a vedere quanti soldati hanno e dove tengono le armi, e poi

tornerai a riferirci. Ma fai molta attenzione, perché se combinerai pasticci ti sgonfieremo e non volerai mai più!", le dissero con aria minacciosa, brandendo in aria un chiodo arrugginito.

La mongolfiera iniziò i suoi viaggi controvoglia. Andava, guardava, tornava indietro, riferiva e ripartiva. Dentro di sé, però, provava disagio e sentiva che quello che faceva era sbagliato.

Page 11: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

Nel frattempo la bicicletta e Stella continuavano i loro giri in campagna. Il tempo passò, e Stella crebbe così tanto che la bici diventò troppo piccola per lei.

"Mamma, papà, voglio una bici nuova, questa è troppo piccola!", si lamentò un giorno coi genitori.

"Tesoro, devi comprare una bici nuova alla piccola", disse la mamma al papà. Lui non disse nulla, andò a rifugiarsi nel suo angolino e sprofondò una mano nella tasca, come faceva ogni volta che gli chiedevano di comprare qualcosa. La mamma di Stella, però, gridò che la piccola si sarebbe rotta l'osso del collo in sella a quel trabiccolo. E così, dopo tanta insistenza, il papà si convinse e andarono tutti insieme al negozio a scegliere la nuova bicicletta.

La vecchia bicicletta era nel cortile e aspettava che tornassero. Da lontano sentì Stella che rideva allegramente e la mamma che chiacchierava senza sosta. Il primo ad entrare nel cortile fu il papà, che reggeva per il manubrio una bicicletta blu lucida, con ruote grandi e robuste, molti ingranaggi e molte marce. La vecchia bicicletta rimase incantata a guardare. Che splendida bicicletta! E' chissà quant'era veloce!

"Che ci facciamo col catorcio?", sentì il padre chiedere. "Lo buttiamo, ovviamente", rispose la madre. La bicicletta sobbalzò dalla paura. Si girò e guardò Stella che

danzava canticchiando intorno alla sua nuova bici. "Non lasciare che mi buttino!", la supplicò. Stella, presa dall'entusiasmo, non sentì. "Siamo stati bene insieme! Non è un peccato cacciarmi via?", gridò

di nuovo. "Almeno datemi ad un altro bambino!". Tutto inutile. Stella non vedeva e non sentiva. La bicicletta capì che

nessuno l'avrebbe compatita, e ad un certo punto, quando nessuno poteva vederla, uscì in strada dal cancello del cortile e, ormai libera, cominciò a correre. Era così entusiasta che non notò nemmeno un cagnolino nero che le correva dietro abbaiando.

Page 12: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

"Non andare così veloce", sentì all'improvviso una voce. Si fermò stupita e girò il manubrio a destra e a sinistra per vedere

chi fosse. Era una farfalla dalle ali gialle che le volava proprio accanto. "Potresti scivolare sui sassi e cadere", disse posandosi sul manubrio.

"Sarebbe un peccato, sei così bella!". "Sei molto gentile", rispose la bicicletta un po' imbarazzata. "Ti va

di farti portare un po' in giro? Così farai riposare un po' le ali". "Buona idea!", disse la farfalla rimanendo posata sul manubrio. La bicicletta e la farfalla trascorsero così parecchio tempo nel bosco,

fino a che videro una rosa selvatica dai fiori bianchissimi. "Che belle rose!", disse meravigliata la farfalla. Andrò a dare loro il

buongiorno. Grazie di cuore, amica mia! Forse un giorno ci rivedremo". La bicicletta si congedò dalla farfalla suonando il campanello, che

emise un "din" argentato e svegliò una donnola che dormiva. Poi riprese la sua corsa.

Questa insomma era la nuova vita della bicicletta. Andava in giro giorno e notte senza stancarsi, e tutti quelli che la vedevano rimanevano incantati ad ammirarla.

Le spighe interrompevano il loro dolce oscillare, le api sollevavano la testa dai fiori e gli uccelli portavano foglie e rametti per adornarne il cestino. Quando pioveva, gli alberi abbassavano i rami e la abbracciavano per non farla bagnare, e quando faceva notte la luna le mostrava la strada, così che potesse continuare il suo percorso ascoltando grilli e ranocchie che le raccontavano le loro storie.

Un giorno era salita per un bosco che si trovava sui pendii di un monte. Le salite la stancavano e procedeva lentamente, ma dopo un po' raggiunse un sentiero pianeggiante ed accelerò. Improvvisamente vide un grande topo che dormiva all'ombra di un castagno, e poiché era sdraiato a pancia in su il ventre gonfio faceva su e giù ritmicamente. Una lumaca si avvicinò piano piano, salì sulla pancia del topo, si sedette comoda e subito si addormentò.

Page 13: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

La bicicletta si mise a ridere e si fermò un po' a guardare il topo e la lumaca, ma quando ripartì non guardò la strada davanti a sé. Sentì qualcosa che squarciava la gomma e l'aria che usciva. Il topo si tirò su spaventato facendo cadere la lumaca, che pure si svegliò.

"Che è successo?" chiese stupito. Appena vide la bicicletta ferma con la ruota sgonfia, le corse vicino. "Accidenti, che sciagura!", disse. "E' colpa sua", disse indicando una lattina arrugginita.

"Che cos'è?", chiese un porcospino che passava di lì. "Una lattina di cibo in scatola", disse il castagno, che aveva disteso

tutti i rami per vederci meglio. "E che ci fa qui?" chiese la lumaca. "L'avrà buttata qualcuno", disse il topo. "Eh, certo", disse il castagno. "La gente viene spesso qui, e alcuni

lasciano un sacco di rifiuti in giro". "Sì!", disse una farfalla che volava lì vicino. "Li ho visti anch'io.

Quanto a me, cercano di acchiapparmi e non mi lasciano neanche un minuto in pace".

"E rovinano i nostri nidi!", dissero due uccellini che si avvicinarono alla bicicletta e si posarono sul manubrio.

"E danneggiano la nostra tana con i rametti!", gridarono tre formiche che trasportavano un grosso seme.

"Che faccio adesso?", disse triste la bicicletta. Resterò qui per sempre, immobile, finché le piogge non mi faranno arrugginire e diventerò inutile!"

"Non ti affliggere, non ti lasceremo mai da sola!" disse la farfalla. "Verrò a raccontarti tutte le novità del bosco", disse un uccellino. "E io canterò per te", disse un altro. "La lumaca ed io dormiremo sul tuo sellino", disse il topo, e la

lumaca annuì muovendo le antenne. "Vi ringrazio tantissimo", rispose la bicicletta. "Sono fortunata ad

avere così tanti amici!".

Page 14: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

"Ed io vi farò ombra", disse il castagno, e distese ancora di più i rami avvolgendo con la sua ombra tutta la comitiva.

Mentre la bicicletta era nel bosco, in alto nel cielo la mongolfiera, imponente e fiera, volava su paesi sconosciuti. Guardava dall'alto eserciti e uomini, registrandone le abitudini e i vari aspetti della vita quotidiana. Gli uomini a loro volta la guardavano, ma a causa della sua bellezza nessuno sospettava di lei. I grandi sorridevano e i piccoli la salutavano agitando le braccia. Erano passati giorni da quando aveva iniziato il viaggio, e aveva visto molti paesi. Ora volava sopra ad un piccolo villaggio e guardava gli uomini che lavoravano nei campi. Un po' più in là, accanto ad una casetta di pietra, cinque bambine facevano il gioco della campana. Quando gli passò vicino, si girarono verso il cielo e la salutarono gridando dalla gioia. Un po' più avanti c'erano altri bambini che giocavano a nascondino, e anche questi interruppero il gioco quando la videro. La mongolfiera continuò il suo volo, finché uscì dal villaggio e passò sopra ad un bosco. In mezzo agli alberi una volpe che dava da mangiare ai cuccioli la vide e cominciò a scodinzolare.

La mongolfiera continuò il suo viaggio pensierosa. Se fosse tornata a dare le informazioni agli uomini che l'avevano costruita, questi prima o poi avrebbero fatto la guerra a quel paese e i bambini non avrebbero giocato mai più, e i cuccioli di volpe non sarebbero mai cresciuti. E di tutto ciò sarebbe stata responsabile anche lei. "No, non lo farò!", decise. "Volerò lontano e scomparirò per sempre. Gli uomini non mi troveranno mai e dovranno rinunciare ai loro piani!" Salì quindi in alto, si nascose dietro alle nuvole e, leggera e felice, continuò a viaggiare per molti giorni.

Un giorno volava sopra ad un bosco verdissimo, pieno di pini, castagni, ciliegi e abeti. Il profumo che emanavano era delizioso. Scese un po' più giù e le sembrò di vedere qualcosa che luccicava in mezzo agli alberi. Si avvicinò ancora di più e vide davanti a sé la creatura più bella che avesse mai visto: una bicicletta rosa con un cestino bianco che si riposava all'ombra di un castagno, mentre intorno a lei erano seduti a

Page 15: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

chiacchierare un porcospino, un topo e una lumaca. Una farfalla svolazzava lì intorno e due uccellini cinguettavano senza sosta. La mongolfiera si avvicinò alla compagnia.

"Salve", disse a voce alta, e sorrise. Tutti si girarono e la guardarono. Anche la bicicletta si girò. "Che bella questa cosa!", pensò. "Somiglia ad un pallone che aveva

Stella quand'era piccola, solo che questo è molto grande. Ed ha anche un cesto, proprio come me!"

"Ciao", salutò il topo. La farfalla volò vicino alla mongolfiera. "Cosa sei?", le chiese, e si mise a guardare le farfalle disegnate sul

pallone. "Sono una mongolfiera", rispose. "Volo nel cielo, vi ho visto e sono

scesa". "Da dove vieni? Dov'è la tua casa?" chiese la lumaca. La mongolfiera

raccontò la sua storia. Raccontò del suo viaggio e della decisione di non esaudire le volontà degli uomini cattivi che l'avevano costruita.

"Brava, hai fatto proprio bene!" disse il castagno. "Oltre che bella sei anche brava", disse la lumaca. La mongolfiera sorrise e si gonfiò ancora di più. "E voi che fate qui?", chiese. Il porcospino cominciò a raccontare con voce lenta. La farfalla si

innervosì. "Se racconti tu, si farà notte", disse con impazienza. "E' meglio che

racconti io". E tutto d'un fiato raccontò dell'incidente che aveva avuto la

bicicletta. La mongolfiera rimase un po' a pensare. "Hai provato ad andare un po' avanti?", chiese alla bicicletta.

"Piuttosto che rimanere ferma è meglio muoversi, anche se piano piano. Sono sicura che almeno un po' puoi andare".

"Prova", disse il topo.

Page 16: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

La bicicletta provò e con grande piacere scoprì che riusciva ad avanzare un po' anche con la ruota bucata.

"Forse non potrò correre come prima, ma almeno non mi arrugginirò", disse contenta.

"Bene!", disse uno dei due uccellini sbattendo ripetutamente le ali dalla gioia.

"Non rimarrai qui per sempre!", disse l'altro. "Solo io rimarrò qui per sempre, ma non mi dispiace affatto", disse

il castagno. La mongolfiera guardò pensierosa la bicicletta. "Ho un'idea", disse. "Ti porterò con me. Ti metterò nel cesto e

viaggeremo insieme. Gireremo il mondo! Staremo bene insieme, te lo prometto!"

La mongolfiera esclamò entusiasta: "Che bella idea! Vedrò il mondo dall'alto. E se però mi stancherò di volare? Sono stata costruita per muovermi sulla terra".

"In quel caso ti farò scendere e volerò accanto a te, e farò attenzione che non calpesti di nuovo qualche rifiuto o un sasso appuntito. Così anch'io vedrò come appare il mondo dal basso".

La bicicletta fu d'accordo. Entrò nel cesto della mongolfiera, insieme ad essa si congedò dai suoi compagni e volò in cielo. Il castagno agitò i rami e il topo si mise la lumaca in testa, in modo che potesse vedere. La farfalla e gli uccellini volarono per un po' accanto alla mongolfiera e alla bicicletta.

"Addio!", gridarono prima di tornare a terra. "Addio!", gridò la mongolfiera. "Addio!", gridò anche la bicicletta. "Mi ricorderò di voi per

sempre!", disse e scomparve dietro all'orizzonte insieme alla mongolfiera. E così la bicicletta e la mongolfiera divennero inseparabili.

Volavano insieme sopra a stati, boschi, paesi, mari mossi dalle onde e montagne ricoperte di neve. Videro delfini che giocavano in acqua,

Page 17: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

pescatori che uscivano in barca prima che il sole li cogliesse e alpinisti che scalavano le vette più alte. Videro perfino un cammelliere che suonava il piffero e ancora più lontano un pinguino che si tuffava nella neve.

E quando la bicicletta voleva andare un po' sulla terra, la mongolfiera la faceva scendere e volava al suo fianco. Videro ciclamini che danzavano al vento, scoiattoli che portavano noci e foglie che raccoglievano la rugiada mattutina. E in tutti i posti in cui passavano gli uccelli li salutavano e i fiori gli lasciavano un po' del loro profumo.

Passarono così innumerevoli giorni e notti, finché un bel giorno il vento li portò lontano, nel paese dove si realizzano i sogni dei bambini, e lì vissero per sempre.

Page 18: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA
Page 19: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

L’idea delle Edizioni Saita e’ nata nel Luglio del 2012 e aveva come obiettivo principale la creazione di uno spazio dove le opere di giovani scrittori potessero dialogare in modo diretto, gratuito e libero con i lettori. Lontane dal profitto, dallo sfruttamento e dalla commercializzazione dei diritti d’autore, le edizioni Saita puntano alla rideterminazione dei rapporti tra l’Editore, lo scrittore e i lettori, coltivando così il dialogo, la reciproca influenza e la sostanziale divulgazione dell’opera senza condizioni e limiti.

Il forte vento dell’amore per il libro,

Il dolce vento della creazione, Lo zefiro dell’innovazione,

Il levante della tenacia, Il grecale della visione

conducono l’aeroplanino di carta delle nostre edizioni.

Vi invitiamo allora a lasciare i vostri libri volare in piena libertà!

Page 20: LA BICICLETTA E LA MONGOLFIERA

ISBN: 978-618-5147-24-2

Una vecchia bicicletta e una mongolfiera non si conoscono, ma decidono nello stesso momento di prendere la vita nelle proprie mani e di esplorare il mondo. Viaggiano ognuna a modo proprio e fanno esperienze differenti. Un evento imprevisto, però, costringe la bicicletta ad interrompere il suo cammino. Tutto lascia pensare che il viaggio per lei sia finito, quand'ecco che incontra la mongolfiera.