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La comunicazione efficace

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La

comunicazione

efficace

Cos’è la comunicazione?

La comunicazione è l'insieme dei

processi attraverso cui

condividiamo e trasferiamo

informazioni

…Non si può non

comunicare….

Comunicazione……

Verbale (linguaggio, le parole, il

contenuto)

Non verbale (i movimenti del corpo, del

volto, degli occhi, l’atteggiamento, la

prossemica, l’aspetto, la postura)

Para verbale (tono della voce, timbro,

ritmo, inflessione, volume, pause, velocità)

Quando la comunicazione è

efficace?

L'emittente (ovvero colui che avvia la

comunicazione) tiene in

considerazione vari elementi al fine di

garantire il trasferimento efficace del

messaggio al ricevente (sia esso un

individuo o un gruppo di persone).

Per una comunicazione

efficace occorre

Creare empatia

Prestare attenzione al feedback

Imparare ad ascoltare (usare “l’ascolto

attivo”)

Concentrarsi bene sulla preparazione del

messaggio

Abituarsi ad essere “assertivi “

I livelli dell’ascolto

Ignorare

Fingere di ascoltare

Ascoltare a tratti (ascolto selettivo)

Sentire le parole

Porre attenzione (ascolto riflessivo)

Ascoltare empaticamente (ascolto

attivo)

ASCOLTO ATTIVO

accogliere e incoraggiare l’altro rispetto al

messaggio che mi invia, restituire all’altro

ciò che mi arriva (“da ciò che mi dici mi

sembra di capire che…”), rinunciare ad

atteggiamenti sabotatori della

comunicazione e della relazione (giudicare,

criticare, minimizzare, fornire soluzioni

frettolose…)

Tecniche di ascolto attivo Riaffermazione: si ripete alla persona il suo pensiero

principale, per assicurarci di averlo capito

Rispecchiamento: si aiuta la persona ad analizzare meglio i propri sentimenti e le proprie emozioni, invitandola a riflettere sul problema

Chiarificazione: si chiede conferma del messaggio ricevuto

Focalizzazione: si riporta il discorso sull’argomento che si ritiene importante per la persona

Riassunto: si riassumono gli aspetti più importanti emersi nel colloquio (alla fine)

Vantaggi di un ascolto attivo

Abbassa il livello emotivo, riduce stress e

tensioni

Fornisce più informazioni

Aumenta l’autostima

Favorisce una maggiore produttività

Riduce le incomprensioni, favorendo

rapporti più profondi e soddisfacenti

COMUNICAZIONE ASSERTIVA

E’ una competenza relazionale che

permette di riconoscere le proprie

emozioni, i propri bisogni e le proprie

opinioni e di comunicarli agli altri nel

rispetto reciproco, e di impegnarsi a

risolvere positivamente le situazioni e i

problemi

A che cosa serve l’assertività?

a rapportarci con le persone che per noi sono autorevoli (genitori, insegnanti, capi)

a svolgere con efficacia e autorevolezza il ruolo di leader (in famiglia, a scuola, con gli amici)

ad affrontare in modo corretto le critiche che ci vengono fatte

a farci rispettare

ad imparare ad esprimere i nostri sentimenti più autentici con le persone alle quali siamo legati affettivamente

L’assertività non è una

caratteristica costante della

persona L’assertività si conquista ... si può anche

essere assertivi solo per un certo periodo del

giorno, dell’anno o della vita

Per avere delle certezze bisogna arrivarci:

occorre passare attraverso il dubbio e

l’ascolto

Per acquisire assertività vi sono

tre semplici fasi

FASE 1

Ascoltate attivamente quello che viene

detto, poi mostrate all’altra persona che

avete sentito e capito

FASE 2

Dite cosa pensate e cosa provate

FASE 3

Dite cosa volete che accada

Per far questo è necessario

superare il rifiuto psicologico del potere e quindi delle

responsabilità

il rifiuto, a priori, delle situazioni conflittuali

l’eccessiva importanza data al giudizio degli altri

l’incapacità di fidarsi degli altri la paura di non riuscire

l’anticipo mentale delle conseguenze negative e, quindi, l’inibizione dell’immaginazione positiva

lo scarso livello di speranza nel futuro

l’impossibilità di credere alle proprie capacità di influenzare gli altri

Presupposti necessari per un

comportamento assertivo

buona immagine di sé (autostima)

adeguata capacità di comunicazione

libertà espressiva

capacità di rispondere alle richieste e alle

critiche

capacità di dare e di ricevere

apprezzamenti

capacità di sciogliere i conflitti

Consigli per una «buona»

comunicazione

utilizzare frasi del tipo: “dal mio punto di vista penso che… se ho capito bene…”, per inviare il messaggio implicito che la percezione personale dei fenomeni è sempre soggettiva (non si ha la pretesa che sia vera e universale);

aiutare l’altro a esprimersi e non farlo al suo posto, è errato e pericoloso fare inferenze sulle intenzioni altrui;

se nello scambio interattivo ci sono emozioni negative (rabbia, collera…), concedersi una pausa e riprendere quando si è calmi.

Comportamenti i da evitare

Interrompere

Attaccare

Colpevolizzare

Parlare troppo

Ironizzare

Esercitare pressione

Minacciare

esempio

(Moglie verso il marito, tono lamentevole):

“Vorrei che tu ti occupassi di più della

famiglia”

Cosa (non) dice questa frase?

Come verrà recepita?

I problemi di questa frase

“Vorrei che tu ti occupassi di più della famiglia”

A quali fatti si riferisce? Non è chiaro

C’è un’emozione, ma non è espressa

È una valutazione/rimprovero indiretto: tu non

ti occupi della famiglia= tu sei sbagliato

Esprime un bisogno, ma la richiesta è vaga

Esprime un bisogno, ma non esprime interesse

per l’altro

Reazioni a questa frase

L’altro si mette sulla difensiva, negando

L’altro si irrita perché si sente rimproverato

e probabilmente “attacca” a sua volta

L’altro non capisce bene cosa deve fare

e questo può essere causa di frustrazione,

senso di colpa

….

Esempio di ristrutturazione Da almeno un mese rientri tardi dal lavoro, parli poco con i bambini, lo scorso week end sei rimasto chiuso a lavorare nello studio (Descrizione)

Sono molto preoccupata (Emozione) perché credo che il lavoro ti stia prendendo molto (Interpretazione) e non credo che questo sia una cosa buona (Valutazione).

Mi farebbe piacere parlarne (Bisogno), e vorrei capire cosa stai vivendo tu.

Ti va se ci prendiamo un po’ di tempo per parlarne stasera o domani? (Proposta)