la formazione generale per i lavoratori: aspetti normativi...

Corso per lavoratori neoassunti ai

sensi d.lgs.81/08 modulo 3

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La formazione generale per i

lavoratori:

aspetti normativi e tecnici legati

all’applicazione del d.lgs. 81/08

Mod. 3 – infortuni, malattie

professionali, fattori di rischioPercorso formativo per lavoratori neoassunti ai sensi dell’Accordo Stato – Regioni del 21.12.11 in

materia di formazione aziendale sulla salute e sicurezza nei posti di lavoro



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3. Infortuni, malattie professionali, fattori di rischio

• Infortuni e malattie professionali: definizioni e dati statistici, analisi infortuni in IOG

• I near missing: elementi utili per la valutazione del rischio

• Fattori di rischio in ambito sanitario



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Che cos’è un infortunio su lavoro

INFORTUNIO PROFESSIONALE

Evento traumatico (dannoso per la salute dell’individuo) che

si verifica in occasione del lavoro, la cui causa agisce in

tempo breve.

L’evento può essere in grado di causare lesioni o alterazioni,

reversibili e non, dello stato di salute



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In ambito sanitario sono tipici gli infortuni per

•Scivolamento

•Urto accidentale contro arredi e attrezzature

•Schiacciamento da materiale

•ma anche (ad es.) puntura da ago che in caso di agente patogeno può

evolvere in malattia professionale (ad es. infezione a seguito di

esposizione a virus dell’epatite C)




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Infortunio con astensione dal lavoro superiore a 3 giorni:

registrazione sul registro infortuni e denuncia all’ INAIL ai

fini assicurativi

Infortunio con astensione dal lavoro superiore a 1 giorno

escluso quello dell’evento: registrazione sul registro

infortuni comunicazione all’ INAIL a fini statistici e

informativi

Definizione INAIL di infortunio professionale : lesione

avvenuta per causa violenta, in occasione di lavoro, da cui

sia derivata la morte o una inabilità permanente, assoluta o

parziale, ovvero una invalidità temporanea assoluta che

comporti l’astensione dal lavoro per più di 3 giorni



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Durata del tempo di contatto della causa lesiva BREVE

La causa dell’infortunio deve aver agito mentre il soggetto

si trovava sul luogo di lavoro o stava compiendo

un’azione in qualche modo correlata al lavoro



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MALATTIE LAVORO CORRELATE

Eventi acuti o cronici dannosi per la salute del soggetto, provocati o

correlati all’attività lavorativa svolta (attualmente o in passato)

Che cos’è una malattia professionale

(tecnopatia)



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In ambito sanitario sono tipiche le seguenti malattie professionali:

Problemi muscolo scheletrici determinati dall’attività di movimentazione dei pazienti

Problemi muscolo scheletrici determinati dalle posture prolungate (chirurghi e

strumentisti ad es.)

Problemi allergologici legati alla manipolazione di sostanze chimiche (come ad es.

quelle determinate dal latice)

Movimenti ripetitivi (strumentisti)

MALATTIA PROFESSIONALE



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Tipologia di malattia professionale

LievissimaMalattia di durata non superiore a 20 giorni

LieveMalattia di durata da 20 a 40 giorni

GraveMalattia che mette in pericolo la vita della persona offesa, ovveromalattia o incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per untempo superiore ai 40 giorni, ovvero indebolimento permanente di unsenso o di un organo

GravissimaMalattia certamente o probabilmente insanabile, perdita di un senso odi un arto, deformazione o sfregio permanente del viso



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Ciò che differenzia un infortunio da una

malattia professionale in genere è la

durata del tempo di contatto del

lavoratore con la causa lesiva

MALATTIA PROFESSIONALE

Durata del tempo di contatto della causa lesiva

= PROLUNGATO

tecnopatie: malattia professionale contratta a causa di una

lavorazione rischiosa dovuta all’azione nociva, lenta e

protratta nel tempo, di un fattore di rischio

nell’ambiente in cui si svolge l’attività lavorativa

http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/files/2012/05/12.05.09-01-Malattia-al-lavoro.jpg

http://diblas-udine.blogautore.repubblica.it/files/2012/05/12.05.09-01-Malattia-al-lavoro.jpg



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Esclusività INAIL

Le norme prevedono l’obbligo in capo a tutti i datori di lavoro, distipulare un’assicurazione con l’INAIL a tutela dei lavoratori in caso diinfortuni o di malattie professionali.

L’INAIL gestisce l’assicurazione obbligatoria in regime di esclusività

L’INAIL esercita, quindi, la tutela assicurativa nei riguardi di tutti i lavoratori; il datoredi lavoro è tenuto a pagare un premio sulla base della retribuzione erogata aldipendente e al tasso di tariffa corrispondente alla lavorazione effettuata che tieneconto anche dei tassi di infortunio dello specifico comparto lavorativo.

Laddove il datore di lavoro sia in grado di dimostrare di avere messo in attoparticolari misure a ridurre i fattori di rischio, e a garantire nel tempo i livelli disicurezza, l’INAIL può procedere in parte all’applicazione di fattori di riduzione deitassi previsti

Analisi generale degli infortuni in IOG

Si precisa che i dati statistici presentati sull’andamento infortunistico sono stati

elaborati dalle analisi comparate dei dati raccolti dal Servizio di Prevenzione e

Protezione e dall’Ufficio Personale fino al dicembre 2013

Il numero degli

infortuni indicato

non contempla

quelli in itinere



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Analisi generale infortuni

13Corso per lavoratori neoassunti ai


Analisi degli infortuni per reparto / presidio

I picchi si registrano nelle sale operatorie, e in traumatologia



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Analisi dettagliata infortuni - 2013

Evidente la preponderanza delle funzioni sanitarie non mediche



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La percentuale più alta è rappresentata da infortuni di carattere biologico e legati

all’attività quotidiana di reparto



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I dati sin qui analizzati confermano che le principali cause di infortunio,

ovvero la puntura da ago cavo e da bisturi, rappresentano il 41% del

totale.

Gli infortuni avvengono durante le operazioni di sutura e

manipolazione del materiale nel 17% ca. ciascuno, e iniezione/prelievo

nel 11%.

Nel 61% dei casi l’infortunato è anche l’utilizzatore del presidio, e la

distribuzione degli infortuni a rischio potenziale biologico, riguarda

principalmente le aree dei Blocchi Operatori, con il 56%dei casi,

mentre l’ 11% avviene in odontostomatologia, frequentata

principalmente da operatori in libera professione.

Conclusioni



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PER SAPERNE DI PIU’

l’analisi degli infortuni viene annualmente elaborata dal SPP

sulla base dei dati registrati degli infortuni occorsi al personale

dipendente attraverso al compilazione del modulo di rilevazione

dati M-SPP-06 (infortuni a rischio biologico potenziale), e grazie

alle informazioni fornite dal Servizio Risorse Umane. Si riporta di

seguito una sintesi delle principali informazioni.

PROCEDURE DA SEGUIRE IN CASO DI INFORTUNIO

INFORTUNIO “A RISCHIO BIOLOGICO”INFORTUNIO DI ALTRO TIPO

In caso di contatto abbondante con cute lesa e/o puntura percutanea,

attenersi a quanto indicato nella IO-SPP-045_RISCHIO BIOLOGICO, il

cui testo è p/o il seguente indirizzo Intranet:

Assicurazione qualità > Rischio Biologico > Istruzione > IO DS 045 V.5

Avvisare il Preposto

Identificare il paziente fonte

Fare firmare il consenso informato

Effettuare il prelievo al paziente fonte

Recarsi in Pronto Soccorso per il prelievo a tempo zero e l'attivazione

delle procedure del caso (a cura del Medico di Guardia p/o il Pronto

Soccorso)

In caso di infortunio:

Avvisare il Preposto appena possibile

Se l’infortunio avviene all’interno

dell’Istituto, recarsi in Pronto Soccorso per

le cure e l'attivazione delle procedure del

caso (a cura del Medico di Guardia p/o il

Pronto Soccorso).

Deve essere data immediata comunicazione di qualsiasi infortunio, anche se di lieve entità, al SPP ed

al Servizio Risorse Umane, presentando il verbale di Pronto Soccorso ed una sintetica relazione

scritta su quanto accaduto. Per procedure fuori standard, interpellare il Servizio Prevenzione e

Protezione. Corso per lavoratori neoassunti ai


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Il significato letterale del termine Near Miss è «vicino ad un fallimento», inambito lavorativo, un near miss, o quasi infortunio, è un evento imprevisto,correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare un infortunio, danno allasalute (malattia) o morte ma, solo per puro caso, non lo ha fatto.Un evento quindi che ha la potenzialità di produrre un danno ma non lofa solo per fortuna

Ai fini della valutazione dei rischi, i quasi infortuni vanno considerati, al paridegli infortuni veri e propri, ELEMENTI PREDITTORI DI RISCHIO tantoquanto gli eventi che hanno realmente prodotto infortuni.

Una corretta analisi degli episodi di near miss può aiutare ad individuare misuretecniche, organizzative e gestionali utili ad evitare che tali eventi si ripetanoe soprattutto in forma più grave: Costituiscono quindi un modo utile perintegrare il sistema di prevenzione e protezione aziendale.



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Il verificarsi di un danno è sempre associato al verificarsi di numeroseanomalie che producono danni molto lievi o nulli: alcuni studidimostrano che su 1000 incidenti quasi il 90% sono near miss.

VALUTAZIONE DEI NEAR MISS



21

Di solito il verificarsi di un infortunio/incidente è determinato non da una sola carenzadal sistema, ma dal verificarsi contemporaneamente di diverse situazioni dicarenza/criticità che consentono l’evento dannoso

VALUTAZIONE DEI NEAR MISS



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Una delle tecniche di analisi più efficace ed adattabile ai vari contestiè la Root Cause Analysis (RCA).

E’ una tecnica elaborata originariamente per analizzare guasti/errori nelsettore dell’aviazione e dell’industria aerospaziale, con lo scopo diconsentire

- la gestione degli eventi avversi;

- ed eliminare tutte le possibili condizioni che ne determinino l’origine



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Nelle slide che seguono verranno illustrati alcuni esempi di fattori di pericolo e rischio

in ambito sanitario

Immagine del Ciclo

pittorico di Santa

Maria della Scala -

Siena



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Nei blocchi operatori, di norma, per garantire al

meglio la sterilità delle aree di intervento, è prevista

l’organizzazione degli spazi in modo tale che siano

identificati:

- corridoi puliti: attraverso cui tutto il materiale

sterile e decontaminato entra in sala, e dove tra

l’altro transitano anche pazienti ed operatori sanitari

(area a scacchiera in figura)

- corridoi sporchi da dove esce il materiale

contaminato da materiale biologico destinato o ai

locali di riprocessazione degli strumenti sporchi

(sterilizzazione) o ai depositi dei rifiuti. Tali corridoi

sono detti sporchi (area a quadretti in figura).

Di norma nelle aree sporche accedono ed operano:

impresa delle pulizie per l’allestimento delle sale e il

recupero dei rifiuti,

figure di supporto/infermieri della sterilizzazione per

il recupero del materiale sporco

Nel blocco operatorio qui sopra riportato è stata rilevata nel corridoio sporco la

situazione di seguito illustrata



25



26

Mensola di appoggio dei ferri chirurgici

sporchi (forbici, bisturi, klemmer …) da

avviare alla decontaminazione e

sterilizzazione utilizzati durante l’intervento:

Eco rigidi contenenti rifiuti sanitari ovvero

contaminati da materiale biologico

Fattore di pericolo biologico

Fattore di rischio urto accidentale e

puntura da ago e contatto cutaneo

Liquidi di lavaggio contenenti tracce di sangue


Fattore di rischio: urto accidentale nella fase

di transito e contaminazione da schizzo



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Materiale depositato nel corridoio sporco: sacchi di rifiuti e lucidatrici per la

ceratura della sala dopo che è stata pulita


Fattore di rischio contaminazione delle lucidatrici con diffusione materiale

biologico sulle superfici pulite



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Materiale depositato presso l’uscita con

blocco della porta tagliafuoco

Fattore di pericolo: mancata chiusura

dispositivi di protezione incendi,

materiale infiammabile lungo la via di

fuga

Fattore di rischio: incendio e

propagazione fuoco e fumi in blocco

operatorio



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Impiego di bisturi monouso per la preparazione dei cerotti di medicazione

Fattore di pericolo: taglio/puntura

Fattore di rischio: se lasciato libero sul piano di appoggio ferimento delle

mani



30

Area diagnostica radiologica



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Area diagnostica radiologica

Fattore di pericolo: radiazioni ionizzanti

Fattore di rischio: rischio radiologico per il

paziente e per gli operatori presenti in sala

diagnostica durante gli esami

E nelle altre Aree adiacenti? Se non c’è il fattore

di pericolo, ovvero se le misure di protezione

collettiva, consistenti nelle pareti piombate

schermanti e nei sistemi di disattivazione del

funzionamento delle attrezzature in caso di

apertura delle porte di accesso alla sala

diagnostica, allora non sussiste rischio

DOMANDA: il locale Refertazione è esposto a

rischio radiologico? E la sala di attesa prima della

diagnostica?



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Locale di preparazione dei farmaci chemioterapici antiblastici, farmaci

classificati a rischio cancerogeno per gli operatori (in Galeazzi non è

presente tale tipologia di rischio)



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Locale di preparazione dei farmaci chemioterapici antiblastici,

farmaci classificati a rischio cancerogeno per gli operatori

Fattore di pericolo: cancerogeno

Fattore di rischio: rischio di contaminazione cutanea e di

inalazione durante l’allestimento.

Protezione della collettività effettuando l’attività in area

dedicata ed esclusiva

Protezione degli operatori presenti nel locale cappa con

l’impiego di dispositivo di protezione collettiva

consistente nella cappa che evita che aerosol prodotti

escano in ambiente

Protezione dell’addetto all’allestimento sotto cappa con

uso di Dispositivi di Protezione Individuale consistenti in

guanti, camice in TNT idrorepellente, mascherina ad alto

grado di protezione



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Fattori di rischio tipici di una realtà sanitaria

Rischi generici

Rischi biologici

Rischi chimici

Rischi fisici

Rischi meccanici

Rischi termici

Rischi da movimentazione manuale di carichi

Rischi da videoterminali

Altri Rischi



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Fattori di rischio tipici di una realtà sanitaria

• rischio di incendio: le realtà ospedaliere sono per legge classificate ad alto

rischio di incendio e richiedono il rispetto di una serie importante di requisiti strutturali,

impiantistici ed organizzativi per poter svolgere l’attività (per saperne di più si consulti il corso

FAD specifico sul rischio di incendio in ambito sanitario)

• rischio di esplosioni (per la presenza di gas e apparecchi

in pressione)

• rischio di allagamenti.

Rischi generici:



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Rischi per la sicurezza e la salute connessi

all’attività dell’OSPEDALE

• contatto con i pazienti.

• contatto con liquidi biologici.

• punture, tagli, abrasioni.

• microbiologia.

• colture cellulari e colture di virus.

• manipolazione di sostanze mutagene.

Costituiscono principale elemento di riferimento, tutte le disposizioni in materia di prevenzione e

protezione disposte dal CIO per la prevenzione delle infezioni ospedaliere, per saperne di più è

possibile fruire del corso on-line sul rischio biologico

Rischi biologici:

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Rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività

dell’OSPEDALE

sostanze, reagenti e solventi variNelle aree dei laboratori il rischio è strettamente correlato alla manipolazione di sostanze chimiche

classificate come pericolose, e in particolare tossico-nocive o mutagene/cancerogene/teratogene

coloranti, conservanti Nelle aree sanitarie è correlato all’uso di formalina

disinfettanti, detergenti.Nelle aree sanitarie è correlato alla manipolazione di sostanze

disinfettanti e detergenti, per le quali si rimanda alle indicazioni

prodotte dal CIO e dal SPP ed alla manipolazione di formalina

gas anestetici e gas tecnici

liquidi criogenici (azoto liquido nelle aree di ricerca per la conservazione di campioni biologici,

liquidi di refrigerazione impiegati in alcune attrezzature quali Argon e Helio in Risonanza Magnetica

chemioterapici (non utilizzati, di norma, in Galeazzi).

Rischi chimici:

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all’attività dell’Istituto

• rischio elettrico.

• radiazioni ionizzanti.

• radiazioni non ionizzanti (radiofrequenze, campi magnetici,

laser, ultrasuoni, ultravioletti...).

• rumore.

• vibrazioni.

Rischi fisici:

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• urti, colpi.

• scivolamenti.

• cadute dall’alto (scale).

• caduta di oggetto dall’alto.

Rischi meccanici:



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• calore, fiamme.

• apparecchiature termiche (bagni termostatici,

piastre riscaldanti, stufe...).

• autoclavi.

• ustioni da freddo (azoto liquido, bombole...).

• freddo.

Rischi termici:



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• spostamento pesi.

• spostamento pazienti.

• Traino e spinta

Rischi da movimentazione manuale di carichi:



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Rischi da videoterminali:

• schermo.

• ergonomia del posto di lavoro.

• microclima ed illuminazione



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• Posture incongrue (fisse o dinamiche).

• Lavoro a turni.

• Lavoro notturno.

• Stato gestazionale o di allattamento.

• Stress.

• Rischio aggressioni.

Altri Rischi :



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la formazione generale per i lavoratori: aspetti normativi...

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