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“La gestione integrata” nel Percorso Nascita Modena, 31 marzo 2012 Paola Salvini

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“La gestione integrata”nel

Percorso Nascita

Modena, 31 marzo 2012

Paola Salvini

Percorso Nascita

�Piano sociale e sanitario “Responsabilitàfamiliari”familiari”

�DGR 533/2008-”””” Programma percorso nascita””””

�DGR 1097/2011 DSA2 gravidanza fisiologica agestione dell’’’’ostetrica

La nascita è un

Percorso NascitaPercorso Nascita

Comuni del Distretto di

Parma

La nascita è un

evento che riguarda il

vivere sociale

nel suo complesso.

3

AUSL

Azienda Ospedaliera-Universitaria

L’integrazione intesa come scelta:

Percorso NascitaPercorso Nascita

4

Politica Istituzionale Professionale e dei Servizi

RICORDIAMO CHE:RICORDIAMO CHE:

Percorso NascitaPercorso Nascita

Di fronte ai bisogni della genitorialità anche un

sistema sociale e sanitario con una buona

diffusione dei Servizi può non essere adeguato a

rispondere ai bisogni.

5

L’idea condivisaL’idea condivisa

attraverso la: disponibilità, l’osservazioneattenta e l’ascolto e la rivalutazione da parte

Percorso NascitaPercorso Nascita

attraverso la: disponibilità, l’osservazioneattenta e l’ascolto e la rivalutazione da partedi tutti sull’evolversi delle situazioni, è possibilefavorire il benessere e prevenire e/o conteneresituazioni di danno.

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� I genitori hanno in sè le competenze peraffrontare le scelte e il vivere quotidiano

� I professionisti devono essere “facilitatori“ della

Percorso nascita

� I professionisti devono essere “facilitatori“ dellaloro crescita personale, favorendo il processo diempowerment

� I Servizi devono svolgere azioni di sostegno in unalogica di continuità e di condivisione.

Percorso Nascita

∗∗ per garantireper garantire risposta ai bisogni complessi risposta ai bisogni complessi

attraverso la massima integrazione sotto il attraverso la massima integrazione sotto il attraverso la massima integrazione sotto il attraverso la massima integrazione sotto il

profilo delle risorse, degli strumenti e delleprofilo delle risorse, degli strumenti e delle

competenze professionali tra il consultorio competenze professionali tra il consultorio

familiare, le strutture ospedaliere e i servizi familiare, le strutture ospedaliere e i servizi

sociali dei Distrettisociali dei Distretti..

Percorso Nascita

DGR 533/2008

La continuità assistenziale è garantita da:

�Stessa filosofia di assistenza�Stessa filosofia di assistenza

�Adozione di protocolli condivisi

�Invii accompagnati

�Dimissioni protette

Servizi

AUSLAUSL

DCP (Salute Donna,MMG,PLS,PdC)DCP (Salute Donna,MMG,PLS,PdC)DCP (Salute Donna,MMG,PLS,PdC)DCP (Salute Donna,MMG,PLS,PdC)

DSM(NPI,Psichiatria)DSM(NPI,Psichiatria)

U.O. Ostetricia e ginecologiaU.O. Ostetricia e ginecologia

AZIENDA OSPAZIENDA OSP--UNIVERSITARIAUNIVERSITARIA

S.O.S Percorso «Centro nascita»S.O.S Percorso «Centro nascita»

U.O. NeonatologiaU.O. Neonatologia

SERVIZI SOCIALISERVIZI SOCIALI

Servizi

La La La La CULTURA CULTURA CULTURA CULTURA è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori

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La La La La CULTURA CULTURA CULTURA CULTURA è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori è l’insieme delle norme e dei valori che le persone condividono all’interno che le persone condividono all’interno che le persone condividono all’interno che le persone condividono all’interno di un’organizzazionedi un’organizzazionedi un’organizzazionedi un’organizzazione

La La La La CULTURA CULTURA CULTURA CULTURA determina i comportamenti determina i comportamenti determina i comportamenti determina i comportamenti degli abitanti dell’organizzazionedegli abitanti dell’organizzazionedegli abitanti dell’organizzazionedegli abitanti dell’organizzazione

Gruppi di lavoro

OBIETTIVIOBIETTIVI

� indirizzare i servizi a privilegiare la continuità assistenzialeassistenziale

�offrire alle donne e alle loro famiglie modalità di comunicazione e di relazione efficaci;

� lettura dei bisogni “altri”

Gruppi di lavoro

∗∗ ObiettiviObiettivi specificispecifici ::

� condividere le linee guida per l’’’’assistenza allagravidanza(ISS e patologia);

organizzare un percorso per:� organizzare un percorso per:

•individuazione e la categorizzazione delrischio,

•trattamento delle condizioni associate a esitoavverso della gravidanza,

•assistenza alla condizione patologica e laeventuale ri-definizione del rischio.

Si condivide che

�L'ostetrica è la professionista competentenell'assistenza/sorveglianza della gravidanza abasso rischiobasso rischio

�condivide con il medico il passaggio da unacondizione di basso a una di alto rischio.

�Entrambi collaborano nell'assistenza alladonna con gravidanza a rischio

Si condivide che

� la valutazione del livello di rischio è il pre-requisito per poter pianificare e attuare unaappropriata e efficace sorveglianza clinica;appropriata e efficace sorveglianza clinica;

� l ’’’’ insorgenza di un fattore di rischio nongiustifica di per sé l’’’’introduzione di un livelloassistenziale intensivo generalizzato, marichiede una terapia mirata allo specificorischio rilevato;

Cosa è stato definito? Cosa è stato definito?

∗ I luoghi delle azioni (Consultori/Ospedale)

∗ I nodi della rete (Consultori/Ospedale/MMG)∗ I nodi della rete (Consultori/Ospedale/MMG)

∗ Il personale di riferimento

∗ I protocolli operativi tra servizi

∗La formazione comune

Sono stati definiti:

� I protocolli assistenziali

Gravidanza ad alto rischio

� I protocolli assistenziali

�Le modalità di invio/ritorno

�Le ecografie di 2°°°° livello

�Diagnostica invasiva

GRUPPO 1

1. Ipertensione cronica

2. Cardiopatie gravi

3. HIV positive

GRUPPO 2

1. Incompetenza cervico-istmica

2. Pregresso IUGR

3. BMI >30( solo eco difficoltose)

4. Minaccia di parto pre-termine

Le patologie considerate

3. HIV positive

4. Gemellari monocoriali

5. Malattie autoimmuni*

6. Trapiantate

7. Nefropatie gravi

8. MEN

9. Diabete-insulinodipendente**

4. Minaccia di parto pre-termine

5. Pregresso parto pre-termine

6. Colestasi

7. Ipertensione gestazionale

8. Diabete insulino-dipendente*

9. Poliabortività

10. Pregressa Help-syndrome

11. Malattie autoimmuni (eccetto tiroiditi)

12. Emoglobinopatie

Rientro a casa

Progetto “Dimissione appropriata della madre eneonato”

� Scelta del pediatra prima della nascita

Dimissioni

� Scelta del pediatra prima della nascita

� Comunicazione della dimissione

� Visita domiciliare dell’ostetrica (48h)

� Visita del pediatra (72h)

� Consulenza presso ambulatorio Allattamento

GRAZIEGRAZIEper lper l’’attenzione!attenzione!

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∗∗ Linguaggio comune Linguaggio comune

∗∗ Analisi dell’organizzazione e delle sue criticitàAnalisi dell’organizzazione e delle sue criticità∗∗ Analisi dell’organizzazione e delle sue criticitàAnalisi dell’organizzazione e delle sue criticità

∗∗ Protocolli condivisiProtocolli condivisi

∗∗ Pianificazione degli interventiPianificazione degli interventi

∗∗ Rideclinazione dell’organizzazione sulla base di Rideclinazione dell’organizzazione sulla base di

bisogni espressi e non espressi per costruire percorsi bisogni espressi e non espressi per costruire percorsi

«pensati«pensati

Percorso Nascita

DGR 533/2008

La continuità assistenziale è garantita daLa continuità assistenziale è garantita da

�Stessa filosofia di assistenza

�Adozione di protocolli condivisi

�Invii accompagnati

�Dimissioni protette

Livelli di rischio

� Probabilità che si verifichi un evento avverso puòessere la condizionecondizione irreversibileirreversibile con cui uno statodi malattia, materna o fetale, emerge e condizionadi malattia, materna o fetale, emerge e condizionafin dal suo esordio la conduzione dell’’’’assistenza,oppure può essere uno stato transitorio e quindireversibilereversibile.

�E' una condizione dinamica, sia per lo stato chedetermina che per le azioni che conseguono daparte di chi assiste la gravidanza

Consultorio familiare

�Competenza alla presa in carico e lavoro diequipe

�Garantire la risposta alla domanda di salute

Azienda Usl di Parma

�Garantire la risposta alla domanda di salutepsico-fisica anche in situazioni di disagio

�Percorso pre e post gravidanza ( Parto adomicilio)

�Integrazione nel Distretto

Ospedale

�Livello assistenziale intensivo

�Complessità delle situazioni cliniche

Azienda Usl di Parma

�Complessità delle situazioni cliniche

�Parto

� Integrazione istituzionale (obiettivi di salute)

� Integrazione gestionale (organizzazione

Integrazione

Azienda Usl di Parma 26

� Integrazione gestionale (organizzazione che garantisce i percorsi)

� Integrazione professionale (continuità assistenziale)

Percorso Nascita

�Modello assistenziale che veda al centro ladonna e la famigliadonna e la famiglia

�Garantire continuità nell'assistenza allagravida, fornendo gli accertamenti e le cureappropriate a seconda delle situazioni

� Il consultorio è il luogo privilegiato per ladefinizione di percorsi appropriati a bisognidefinizione di percorsi appropriati a bisognicomplessi (disagio sociale)

Si condivide che

�Gravidanza a basso /medio rischio: consultorio

� Gravidanza ad alto rischio :ospedale

�Clinica Ostetrica�Clinica Ostetrica

�Ospedale di Vaio