la piazza del miranese nord - 2012mag n59

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.59 www.lapiazzaweb.it del Miranese nord NOALE -VE- Via De Pol 5 - Tel 041.5800907 APERTO TUTTI I GIORNI 9.30 -19.00 APERTO TUTTI I GIORNI 9.30 -19.00 2,00 Buono Sconto Sul biglietto giornaliero. Valido tutti i giorni esclusi Festivi e Settimana di Ferragosto dal 12 al 19 agosto. Non cumulabile con altre riduzioni. www.aquaestate.it www.aquaestate.it I d e a l e p e r f a m i g l i e e r a g a z z i MN2012

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La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

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Page 1: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.59 www.lapiazzaweb.it

del Miranese nord

aperto tutti i giorni 9.30-19.00

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NOALE -VE- DIVERTIMENTO E RELAX

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Ideale per famiglie e ragazzi

MN2012

La Piazza Venezia sovracoperta_Layout 1 12/05/12 09:06 Pagina 1

Page 2: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

PISCINA ELDORADO:

SCIVOLI MULTISLIDES:

CASTELLOMAGICO:

PISCINA IDROSCIVOLI:

2 TOBOGA

SCIVOLO KAMIKAZE:

MINI TOBOGA:

LAGUNA BABY:

3 PISCINE INTERNE RISCALDATE:

con 2 piscine, zona solarium e il bar, è il luogo ideale per abbronzarsi, nuotare o prendere l'aperitivo a bordo vasca in un riposante ambiente acquatico

una simpatica area di sabbia dedicata ai bambinicon giochi, fontane e spruzzi

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SCIVOLI MULTISLIDES:morbide curve per divertirsi e gareggiare in velocità.

CASTELLOMAGICO: scivoli, cascate, getti d’acqua, percorsi e spruzzi improvvisi.

PISCINA IDROSCIVOLI:id eale per giocare tra una discesa e l'altra.

2 TOBOGA per farsi cullare dalla velocesequenza di curve tra mille spruzzi d'acqua.

SCIVOLO KAMIKAZE:una discesa in picchiata per chi ama la velocità.

MINI TOBOGA:lo scivolo dedicato ai più piccoli

LAGUNA BABY:con le sue fontane, i giochi d'acqua e l'idrofungo è adatta per i giochi dei bambini.

3 PISCINE INTERNE RISCALDATE:le acque più calde dove nuotare (obbligo di cuffia - l'accesso avviene compatibilmente agli orari di scuola nuoto)

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PISCINe e giochi d’acquaPISCINe e giochi d’acqua

Area RELAX

Castelli di Sabbia

per le Famiglie

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La Piazza Venezia sovracoperta_Layout 1 12/05/12 09:09 Pagina 2

Page 3: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

Si punta sull’ospedale di comunità

Noale

pag. 8

Nasce la prima piscina per cani

Martellago

pag. 12

pagg. 4-5

Salzano, vince Quaresimin e il centrosinistraA Mirano trionfa Maria Rosa Pavanello. A Santa Maria di Sala Bertoldo non fa il bis

Alessandro Quaresimin è stato rieletto sin-daco di Salzano. I cittadini hanno dato la loro preferenza nuovamente al centrosi-

nistra con 3.371 voti (il 55,13%) rispetto al centrodestra di Graziano Busatto con 1.838 (30,06), la Lega di Giuliano Stevanato con 467 voti (7,64%) e la lista di Matteo Zanellato con 439 voti (7,18). Il risultato di queste elezioni era abbastanza scontato. Si nota comunque un calo di affl uenza alle urne rispetto alle comunali del 2007, che avevano visto Quaresimin vincere con 3.513 voti (50,30 %). Dunque i voti sono

diminuiti specialmente per il centrodestra: nel 2007 2.576 voti e in queste comunali 1.838, 738 voti in meno. Il sindaco riconfermato spiega “che non immaginava di vincere con uno scarto così alto. E’ successo perché abbiamo ammini-strato bene e ritengo che nella mia esperienza di sindaco, in questi 5 anni, abbiamo creato un rapporto con i cittadini molto forte e apprezzato, le relazioni con le persone hanno pagato”. Qua-resimin sottolinea poi come la lista “Il tuo paese vivo” abbia preso voti “anche dal centrodestra e dalla destra, oltre che dal centrosinistra, che ge-

neralmente arriva al 40% a Salzano”. Nel Pdl di Salzano si è dimesso dopo il voto il coordinatore locale. Segnaliamo poi che nel comprensorio del miranese Maria Rosa Pavanello, centrosinistra, è riuscita a vincere a Mirano già al primo turno. La candidata del Pd, sostenuta anche da Federa-zione della sinistra, Italia dei Valori, Udc e civica “Io scelgo Mirano” ha ottenuto subito al primo turno 7009 voti, pari al 50,91%. A Santa Maria di Sala invece il sindaco uscente Paolo Bertoldo è stato superato dalla civica di Nicola Fragomeni per 31 voti.

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.59 www.lapiazzaweb.it

del Miranese nord

STORICA PROMOZIONE PER LO SCORZE’

Lo Scorzè torna protagonista del calcio veneziano. Una delle storiche società del Miranese ha riconquistato la prima cate-

goria, che nella terra della San Benedetto mancava da ben cinque stagioni. Correva

l’annata 2006-2007, quando chiuse all’ultimo posto il campionato racimolando

la miseria di 9 punti.pag. 16

IL PALIO DI NOALE, UN TUFFO NEL MEDIOEVO

Un tuffo nel Medioevo lungo sei giorni. Questa una delle novità principali degli

eventi 2012 targati Pro loco, che ha deci-so di aumentare i giorni, anziché i quattro o cinque degli anni scorsi, riproponendo il doppio weekend. Si partirà sabato 16 e domenica 17 giugno con la rievocazione

storica in Rocca.pag. 10

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

Il tempo dei terremoti di Mauro Gambin

Pochi istanti da quando il letto ha iniziato a ballare, la mano a strisciare sul muro per cercare l’interruttore della luce e

nella testa a coagularsi la certezza che in camera da letto c’era il terremoto. Uno, due, tre, quattro...arriverà a venti, secondi, sembrava non passare mai. Nel suo rombo di cingoli e squassi, incupito dal sinistro tintinnio di vetrerie fragili e dal bussare di sportelli, è parso a tutti inverosimile: “uno scrollone così...ma neanche ai tempi del Friuli!”. Giù in strada, dopo la breve sosta in un qualsiasi riparo scambiato per tale, la prima certezza condivisa è stata quella che: “se qui da noi si è sentito così forte, nell’epicentro - che di solito a botta sicura è nell’Appenino o nel Carso - è venuto giù tutto”. Tutto! E del resto chi l’avrebbe detto alle quattro di mattina, in mutande e ciabatte, intirizzito dal freddo e dallo spavento, che invece l’epicentro era al centro di una piana alluvionale nella quale a memoria d’uomo il terremoto non s’era fatto vivo mai. A Finale Emilia, a San Felice sul Pa-naro, a Bondeno i rischi sono sempre arrivati dall’acqua, mai dal sisma. E invece: chiese alto medioevali, palazzi, torri, bastioni capa-ci di resistere alla furia dei secoli sono stati atterrati da pochi secondi concitati, insieme a capannoni costruiti meno di dieci anni fa.

[email protected] a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La clamorosa sconfi tta della Lega e del Pdl rischia di lasciare in secondo piano altre due indicazioni che emergono dal recente voto amministrativo: l’ulteriore incremento dell’astensionismo

e il successo del Movimento Cinque Stelle.

Oltre l’antipolitica

*Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova

di Marco Almagisti *

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Ti aspettiamo nei nostri negozi:Via della Costituzione, 10030038 - Spinea (VE)Tel. +39 041 5084000

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Mostra collettiva di pittura di

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dal 9 giugno al 17 giugno 2012 ( Vernissage ore 11,30 )

l’evento si terrà presso l’ex Cassa di Risparmio di Venezia in Piazza Castello n.2

NOALE (VE)interverranno i critici d’arte :

• Di Prè Andrea

• Da Lio Giancarlo

• Mazzetto Lidia

con la partecipazionedelle Orchestre :

Rossella Ferrari e i CasanovaGiancarlo e la Santa Monica BandRenato e gli Amici

riprese televisive di Telecittà

TodescatoLoretta(ZIZA)

FaveroDesirè

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“La

Via”

75x

55

Page 7: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

Miranese Provincia RegioneRegioneAPPROFONDIMENTO

pag. 6

Imu e Irpef, come cambiano i tributi

SALZANO

pag. 14

Terme Palatini, un successo dal 1982

CULTURA

pag. 16

Due artisti miranesi di fama mondiale

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Martellago, Noale, Salzano, Scorzè per un numero complessivo di 16.429 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 24 maggio CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

VITA VENETA

pagg. 30-31

Aumenta la criminalità

ECONOMIA

pag. 34

Il “Patto del Veneto”promette la ripresa

CULTURA

pag. 36

A Palazzo Grassi il mondo di Fischer

A SpineaPATTINAGGIO, VINCE

IL TEAM VERDE

Si è svolto il campionato Regionale Coppie di Pattinaggio Artistico. Il Team

Verde Pattinaggio, ha ottenuto due primi posti. Nella categoria Esordienti Regionali hanno vinto Anna Nardo e

Riccardo Milan. Nella categoria Divisio-ne Nazionale A, diventano campioni

regionali Miriam Rubiliani Team Verde Pattinaggio in coppia con Ivan Chimetto del VS Skating. Un’altra buon risultato

per il Team di Bovolenta e Casalserugo.A Martellago

SUICIDA PER LA CRISI

Non riesce a pagare il mutuo e si impicca. E’ successo a Martellago nelle scorse settimane. La vittima è Federico

Pierobon, artigiano- muratore di 40 anni di Martellago ma molto conosciuto

a Zelarino. Il caso con tanti altri, fi glio dei tempi, ha fatto il giro dei circuiti mediatici nazionali. Fra le cause di

questa morte: la crisi, l’impossibilità di arrivare a fi ne mese e riuscire a

pagare il mutuo della casa. E anche la depressione, che spesso in casi di

diffi coltà attecchisce.A Noale

LA TORRE DELLE FAVOLE

Si è tenuta Torre delle Campane in piazza Castello a Noale l’inaugurazione

de “La torre delle favole, Aladino e la lampada magica”. La Torre delle

favole è un’iniziativa organizzata dal Comune di Noale in collaborazione con

il Comune di Lumezzane in provincia di Brescia. Ogni anno viene proposto

un percorso scenografi co ed espositivo partendo da una fi aba diversa, creando

un originale allestimento nelle stanze della torre per i bimbi.

Santa Maria di SalaSAFILO, CHIESTI I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ

A Santa Maria di Sala sono concentrati oltre 700 dipendenti della Safi lo, una azienda un tempo leader ora in diffi col-tà per la crisi. “L’obiettivo principale è quello di evitare i licenziamenti - spiega Massimo Meneghetti segretario della Femca-Cisl di Venezia - per questo saranno chiesti anche i contratti di solidarietà, da utilizzare dove sono previsti i troppi esuberi”.ScorzèATTIVITÀ PRODUTTIVA SI AMPLIERÀ

La giunta provinciale ha approvato la variante urbanistica al Prg del Comune relativa all’ampliamento dell’azienda Longatoscale. Nei prossimi mesi la su-perfi cie produttiva sarà quasi raddoppia-ta (da 696 a 1252 metri quadrati), la superfi cie dei parcheggi passerà da 180 a 262 mq. L’area verde passerà da 340 a 715 metri quadrati, sarà più che raddoppiata. Sui tetti saranno installati i pannelli fotovoltaici. A Noale“SERVE PIÙ TEMPO PIENO”

Anno scolastico 2012- 2013: la giunta di Noale ha chiesto di aumentare da una a due le classi a tempo pieno dell’elementare del capoluogo. A Noale ci sono tre classi a tempo pieno per 77 bambini, in un plesso che ne conta 498. A Briana, gli alunni sono 108, a Moniego 118 studenti, con un rientro pomeridiano per la quinta. A Cappellet-ta 86 allievi vanno a lezione dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13. Il sindaco Celeghin ha chiesto un tempo pieno in più da 40 ore settimanali per andare incontro alle esigenze delle famiglie.

EDITORIALE

Il tempo dei terremoti “Ci sono i morti – hanno spiegato i primi commentatori – in futuro anche nella pianura Padana serviranno nuovi parametri per costruire le case, le

scuole, i palazzi, gli immobili affi nché rimangano tali. Oggi esiste la consapevolezza di un nuovo rischio che arriva dal profondo della terra”. Di impre-vedibilità e della necessità di una nuova consapevolezza si è parlato anche a proposito del secondo terremoto, quello politico. La vittoria del Movimento cinque stelle a Parma, a Mira, a Sarego, un tempo rocche forti del Centrodestra, del Centrosinistra, della Lega, ha avuto lo stesso effetto, con i partiti nel ruolo dei calcinacci. “Sintomo dello scollamento dei cittadini alla politica” – è stato, in questo caso, il commento – ed è vero lo scollamento c’è ma più che altro lo si è visto dall’elevato astensionismo. Poco più della metà, il 51%, degli aventi diritto è andata a votare al secondo turno, appena superiore la percentuale al primo, 65%, mentre in passato l’affl uenza al voto per le “comunali” è sempre stata massiccia superando non di rado e a volte abbondantemente l’80%. Questo signifi ca che nemmeno il volto noto del paesano è più rassicurante per l’elettore, altro che sfi ducia nei partiti e nella politica. “Tanto, sono tutti uguali” è il commento di chi fa di tutta l’erba un fascio perché, come è stato giustamente diagnosticato, stressato dal “magna-magna” e diventato elettoralmente apatico. E dunque pare obiettivo il commento del presidente Napolitano, rilasciato già al primo turno: non è stato il movimento di Beppe Grillo a fare “boom” o il terremoto. Infatti, chi si è dichiarato più nuovo degli altri, meno imparentato ai partiti degli altri, meno attaccato alla poltrona degli altri in questo Paese, in passato, ha già ottenuto in passato entusiasmo e consenso. Il vero terremoto è l’altissimo astensionismo, il partito che ha vinto queste amministrative è quello di coloro che sono rimasti a casa, quelli che non partecipano mai alle riunioni del circolo e non si riuniscono sotto ad un palco, quelli che non hanno tessere, non hanno un leader, un guru, un bel niente di niente, nemmeno la voglia di protestare. Ormai impermeabili a qualsiasi proposta che possa essere scritta su un programma elettorale hanno perso quella fi ducia che è fondamentale per la democrazia. Sono un terremoto silenzioso ma non per questo meno pericoloso.

segue da pag. 1

Mauro Gambin

ECONOMIA

pag. 24

Le imprese tornano a cercare lavoratori

SOCIALE

pag. 26

L’importanza della donazione del sangue del cordone ombelicale

SPAZI APERTI

pag. 25

In estate riaprono al pubblico le oasi

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

SALZANO LE NOVITA’

Il nuovo Consiglio Comunale

I volti del consiglio comunale di Salzano sono sedici, tra questi 8 della lista “Il tuo Paese Vivo” erano già presenti nel quinquennio precedente: Michele

Barison Lino Manente, Daniele Masiero, Lino Muffato, Andrea Pellizon, Maria Grazia Vecchiato, Lucio Zamen-go, e Giuseppe Zecchin. Presenti nella minoranza i due candidati sindaco di “Bene Comune” e della Lega Nord: Graziano Busatto e Giuliano Stevanato, Giulio Rigo e Francesco Loro di “Bene Comune”. Tra i più votati della maggioranza la giovane Sara Baruzzo (25 anni) con ben 298 voti e Lucio Zamengo con 266 voti;

mentre della lista “Bene Comune” Giulio Rigo con 188 voti e Francesco Loro con 171 voti. Cinque sono i nuovi, con la presenza di tre donne: Sara Baruzzo, Valentina Buzzo ed Elisa Zanon (tutte e tre lista il Tuo Paese Vivo); e due uomini: Lorenzo Zamengo (il Tuo Paese Vivo) e Claudio Bottacin (Bene Comune). Nella tornata precedente i consiglieri erano venti questa amministrazione si è ridotta di 4 consiglieri, infatti non ci saranno: Ernesto Ambrosi (il Tuo Pese Vivo), l’ulti-mo presidente del parlamentino Maurizio Baschiera, Manuela Chinellato (Bene Comune) e Stefano Vecchiato (Lega Nord). La maggioranza è composta da 12 consiglieri. Quattro per le minoranze. R.P.

Alessandro Quaresimin è stato rieletto sindaco. I cittadini hanno dato la loro preferenza nuovamente al centrosini-stra con 3.371 voti (il 55,13%) rispetto al centrodestra

di Graziano Busatto con 1.838 (30,06), la Lega di Giuliano Stevanato con 467 voti (7,64%) e la lista di Matteo Zanellato con 439 voti (7,18). Il risultato di queste elezioni era abbastan-za scontato. Si nota comunque un calo di affl uenza alle urne rispetto alle comunali del 2007, che avevano visto Quaresimin vincere con 3.513 voti (50,30 %). Dunque i voti sono diminuiti specialmente per il centrodestra: nel 2007 2.576 voti e in que-ste comunali 1.838 ben 738 in meno.

Sindaco, questo risultato sembrava annunciato, perché? “Personalmente ero molto fi ducioso della possibilità di vin-

cere ma non immaginavo di farlo con uno scarto così alto, era nelle più rosee delle mie aspettative. Forse un po’ me lo aspet-tavo perché abbiamo amministrato bene ed io ritengo che nella mia esperienza di sindaco, in questi 5 anni, abbiamo creato un rapporto con i cittadini molto forte e apprezzato, le relazioni con le persone hanno pagato”. In altri comuni si è evidenziato l’al-lontanamento dai partiti tradizionali ma a Salzano il centrosini-

stra ha tenuto. “La lista “Il tuo paese vivo” ha preso voti anche dal centrodestra e dalla destra, oltre che dal centrosinistra (che generalmente arriva al 40% a Salzano); grande peso hanno avuto le persone che compongono la squadra”.

Novità in consiglio? “Una novità è sicuramente la presenza di tre donne. L’a-

spetto femminile per me è molto importante ed è una soddisfa-zione. Le donne sono un segnale positivo che la stessa gente ha voluto dare nel proseguo del pensiero del consiglio comunale, io spingerò ancora per procedere su questa strada. Alcuni consiglie-ri sono rimasti dalla precedente legislatura perché avevano ini-ziato da poco o erano alla prima esperienza; io sono quello che ha più esperienza gli altri sono più giovani. Sono convinto che ha pagato il risultato in campagna elettorale perché abbiamo evidenziato le criticità con il massimo della chiarezza e abbiamo voluto dare delle prospettive reali alla gente, che ha apprezzato. Questo modo di fare non signifi ca che non abbiamo una visione positiva e, anche nei momenti più diffi cili, cerchiamo strategie diverse e nuove con i mezzi reali”.

Altri cinque anni per terminare i progetti in atto e met-

terne in cantiere di nuovi. “Avremo altri 5 anni per completare gli obiettivi che ci era-

vamo posti ma soprattutto avviare progetti per migliorare la vita a Salzano e Robegano. Puntiamo molto sull’aspetto sociale e continueremo a migliorare le relazioni e la rete creata diretta-mente con i cittadini per formare un’unica squadra; in questo senso si è già visto che Salzano ne esce bene”.

Qual è la forza del consiglio? “Questo consiglio è formato da persone con esperienza e con

segno di novità e, queste due cose, si sommano alla capacità di dare concretezza e cultura; questa è la benzina per tutti i progetti”.

E per quanto riguarda gli avversari? “Il risultato è stato eloquente, sono andati male. Confi do

che gli avversari, nel loro ruolo di opposizione, si pongano in ma-niera costruttiva per migliorare le scelte di questa amministrazio-ne in maniera utile a tutta la cittadinanza”. Al di la delle risposte del sindaco nuovamente eletto Quaresimin, resta il fatto che a Salzano ad esempio non si è presentata la lista “Movimento 5 Stelle”. Lista che invece si è presentata a Mira, Mirano e Santa Maria di Sala facendo buoni risultati”.

di Roberta Pasqualetto

Registrato un calo di affl uenza

alle urne, rispetto alle comunali

del 2007

Quaresimin: “Il risultato

ci premia per la nostra buona

amministrazione”

ELEZIONII cittadini hanno premiato

il sindaco uscente con 3.371 voti (il 55,13%) rispetto

al centrodestra di Graziano Busatto con 1.838 (30,06%),

la Lega di Giuliano Stevanato con 467 voti (7,64%)

e la lista di Matteo Zanellato con 439 voti (7,18%).

Il risultato di queste elezioni era incerto a causa

del frazionamento delle liste Salzano, le urne riconfermano Alessandro Quaresimin

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Page 9: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

555Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Spolaore rassegna le dimissioniCentrodestra Resa dei conti nel Pdl

Elezioni amministrative, dopo i risultati cadono le prime teste. La prima a “rotolare” nel centrodestra è stata quella del coordi-natore del Pdl di Salzano Maurizio Spolaore. Spolaore dopo il risultato che ha visto penalizzato fortemente sia il candidato, che il partito di Berlusconi e Alfano, ha scritto una lettera ai vertici provinciali in cui annuncia di gettare la spugna. I dati del

Pdl che a Salzano si è confrontato con il trionfo di Alessandro Quaresimin sono chiari. Il Pdl ha preso oltre 700 voti in meno rispetto al 2007 e meno 25% di volti rispetto alla lista del riconfermato sindaco

Alessandro Quaresimin. Spolaore però qualche accusa ai colleghi di partito la lancia. “L’obiettivo - afferma l’ex coordinatore nella lettera - era di avere una squadra compatta che potesse essere una valida alternativa a Quaresimin. All’interno ci dovevamo stare noi del Pdl, Progetto Comune Salzano-Robegano, Lega e Fli”.

Secondo Spolaore la lista Progetto Comune ha puntato a un uomo della frazione di Robegano, dove vota un terzo dell’elet-torato. Gli elettori di Salzano insomma da questa analisi avrebbero qualche diffi coltà a votare uno di Robegano, Per Spolaore si è persa un’occasione per preparare le elezioni del 2017. Per Spolaore è importante che per preparare la rivincita del centrodestra nel 2017, quando Quaresimin non sarà più candidabile, si punti sul lavoro dei giovani da far crescere. E in paese a suo avviso ce ne sono molti. Se a Salzano il coordinatore ha tolto il disturbo dopo un pessimo risultato in altri comuni del comprensorio, questo non è successo, ma c’è chi lo auspica. “Chiedo - spiega Eugenio Pasqual membro della direzione provinciale del Pdl - le dimissioni dei coordinatori comunali del Pdl di Mira e Mirano, dopo i risultati imbarazzanti a cui sono arrivati i candidati sindaco Paolino D’Anna e Marina Baleello, superati dai candidati del Movimento 5 Stelle”.

Le reazioni delle altre liste

Gli sconfi ttiOpposizioni pronte alla battagliaI tre candidati per le amministrative, che hanno perso le elezioni, non si sentono realmente

sconfi tti e hanno visto in queste consultazioni un risultato scontato ma che potrà cambia-re in futuro. Il candidato della lista “Bene Comune”, Graziano Busatto, alla domanda

perché ha perso risponde: “Ho perso perché non sono stato così bravo da far comprendere i veri valori che testimonio e che sarebbero stati alla base della mia azione politica. Poi mi ha penalizzato il grande malessere per la politica che ha portato, soprattutto gli elettori di centrodestra, a disertare le urne”.

Perché pensa che i cittadini hanno rieletto Quaresimin? “Io immagino una democrazia libera che lascia alle persone la facoltà di decidere senza

preclusioni di parte”. Che cosa farà adesso? “Io non mi sono mai servito della politica semmai la politica l’ho sempre servita. La

politica è indispensabile perché senza, non ci sono tecnici o supertecnici capaci di risolvere i veri problemi della gente”.

Il candidato della Lega nord, Giuliano Stevanato, alla domanda perché ha perso ri-sponde: “Questo è il verdetto degli elettori, bisogna prenderne atto e va rispettato”.

Perché pensa che i cittadini hanno rieletto Quaresimin? “Il sindaco uscente ha sempre più chance; gestisce l’amministrazione e si è messo ad

asfaltare le strade nei giorni elettorali”. Che cosa farà adesso? “Farò il consigliere di opposizione in rispetto al mandato ricevuto dai miei elettori che

vorrei ringraziare tutti personalmente”. Il candidato della lista Futuro Adesso,

Matteo Zanellato, alla domanda perché ha perso ha risposto: “Ho perso perché concorrevo con una lista giovane e forse la gente non ci ha visto sicurezza. Poi c’è da dire che le altre liste erano più struttu-rate economicamente e in risorse umane. Comunque noi non abbiamo perso: ma vinto; perché abbiamo comunque preso 439 voti, quasi gli stessi della Lega, ma noi siamo partiti molto dopo. Volevamo dare un segnale al paese e lo abbiamo fatto”.

Perché pensa che i cittadini hanno rieletto Quaresimin? “Perche non hanno visto un’opposizione valida e hanno scelto una coalizione che rite-

nevano in grado di governare. Che cosa farà adesso? “Ci stiamo già organizzando per creare le basi e dare un’alternativa valida alle pros-

sime elezioni. Fra 5 anni ci ripresenteremo più preparati”. Intanto tutte le forze politiche che hanno partecipato a questa tornata elettorale hanno notato un elemento importante L’affl uenza alle urne di queste elezioni ha visto un calo, rispetto a quelle del maggio 2007, abbastanza sensibile; ma questo fatto ha sicuramente giocato a favore del sindaco in carica che ha ottenuto meno voti ma una percentuale più alta. Nel 2007, Alessandro Quaresimin, ha ottenuto 3.513 voti (50,30%) rispetto ai 3.371 di quest’anno. In effetti, rispetto al quinquennio precedente, mancano all’appello 142 voti. Ma a perdere una notevole quan-tità di voti è stato sicuramente il centrodestra che nella tornata precedente aveva ottenuto 2.576 voti e in questa soli 1.838 cioè ben 738 voti in meno. Rimane invece stabile la per-centuale di preferenza della Lega Nord che scende del solo 0,86% rispetto al quinquennio precedente. Ed è proprio quest’ultima ad aver dimostrato di non aver risentito poi tanto dei recenti fatti nazionali dal momento che i voti sono rimasti pressoché inalterati. R.P.

Salzano, le urne riconfermano Alessandro Quaresimin

A perdere voti è stato il centrodestra. Nel 2007 aveva 2.576 voti e in questa soli 1.838

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Page 10: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

6 L’approfondimento66 L’approfondimento

Irpef e Imu, due tasse locali che non fan-no prendere sonno ai cittadini per paura dell’arrivo di una vera e propria stangata

sulle casse famigliari già dissestate in tanti casi dalla crisi.

Ma come si paga questa famigerata Imu? Si dovrà provvedere entro il 18 giugno a versare la prima rata delle case principali e delle pertinenze, il 17 settembre la seconda, il 17 dicembre il resto. Il contribuente può sce-gliere se pagare in tre rate o in due. Per tutti gli altri immobili, entro il 18 giugno la prima rata, ovvero la metà del dovuto, per il 17 dicembre tutto il resto. Il pagamento dovrà essere effettuato, in ac-conto, solo con il modello F24 (come per le tasse), per il saldo si potrà usare il bollettino postale. Ma vediamo la situazione nell’area nord del comprensorio del miranese e cioè Noale, Salzano, Martellago e Scorzè. A Martellago qualche settimana fa il consiglio

comunale ha approvato le tariffe e non sono mancate le polemiche. Cosa si è deciso?

Il parlamentino cittadino, come antici-pato dal sindaco Brunello, ha provveduto all’innalzamento dell’Imu e anche dell’Irpef dai minimi previsti. L’Imu così va allo 5 per mille sulla prima casa, il 10 per mille sulla seconda. E poi lo 0,7% di Irpef per tutti. Il

comune spiega perché si è fatta questa ope-razione.

Spiega che ci sono 750 mila euro in meno di trasferimenti. Critiche sono arrivate

anche dall’interno della maggioranza che non hanno gradito l’innalzamento della tariffa dai minimi sulla prima casa mentre non ci sarebbero obiezioni sui massimi per la seconda casa.

A Salzano non si è ancora deciso nulla, il bilancio non è stato approvato, ma il sin-daco appena rieletto Alessandro Quaresimin ha fatto intendere in piena campagna elet-

torale, che lo strumento fi nanziario dell’en-te sarà uno dei primi atti amministrativi del nuovo consiglio. Con l’approvazione di questo bilancio l’Imu resterà al 4 per mille e cioè la tariffa più bassa prevista. Le novità dei nuovi balzelli riguardano anche i citta-dini di Scorzè e di Noale che però almeno dall’Imu non avranno spese suppletive oltre a quelle minime previste dal governo di Ma-rio Monti. Resteranno in entrambi i comuni ferme al 4 per mille. Diversa l’aliquota Irpef.

A Noale passerà dallo 0,5 allo 0,8 confer-mando l’esenzione per i redditi fi no a 9 mila euro. A fasce di reddito invece il criterio che è stato utilizzato a Scorzè: sarà esente chi percepisce un reddito fi no a 10 mila euro invece di avere lo 0,3 per cento come ac-cadeva prima, mentre fi no ai 55 mila euro, l’aliquota passa dallo 0,3 per cento allo 0,6. Sopra i 55 mila euro, si passerà dallo 0,3 per cento allo 0,7.

di Alessandro Abbadir

Sulle case non ci sono aumenti a Salzano, Scorzè e Noale

Tasse locali Viaggio nei comuni dell’area su Imu e Irpef

Imu, aliquote in su a Martellago

A Noale l’Irpef passa dallo 0,5% allo 0,8%

L’Imu fa au-mentare gli affi tti. La pri-

ma conseguenza della nuova tassa sulla casa è che l’11% dei con-tratti di locazione in Italia avrà un aumento. L’indagine condotta da “Solo affi tti” ha messo in evidenza come siano le grandi città a soffrire di più questo fenomeno. Gli in-crementi sono stati più numerosi, fi no alla punta massima del 90%, in alcune zone del centro di Milano, con canoni aumentati sino a 100 euro al mese. In media insomma, l’89% ha dichiara-to che fra i contratti di affi tto stipulati nel primo trimestre di quest’anno, non hanno registrato aumenti del canone da parte dei proprietari degli immobili. Ma non tutto, in tutta Italia, è la stessa si-tuazione, il nord-ovest e il centro rispec-chiano la media nazionale mentre nel nostro nord-est si arriva fi no al 93% di non aumento del contratto di locazione nel 2012. Nel sud Italia, si aggirerebbe sul 25% l’aumento del canone registra-to per effetto della nuova Imu.

NEWS

IndagineAUMENTANO GLI AFFITTI

A.A.

Le nuove tasse preoccupano le associa-zioni in difesa dei cittadini. A lanciare un grido d’allarme nelle scorse settima-

ne è stata la Federconsumatori della Rivie-ra del Brenta e del Miranese. Il referente comprensoriale Alfeo Babato ha preso carta e penna e ha scritto ai 17 sindaci dell’area chiedendo che vista la crisi in atto, manten-gano tutti insieme I’Imu al minimo previsto e cioè al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per la seconda. Molte pole-miche su questo versante ad esempio sono scoppiate nelle scorse settimane a Campo-longo Maggiore, dove il comune ha deciso di portare l’Imu della prima casa al 5,5 per mille e quello per la seconda al 9,6. “L’Imu peserà fortemente - scrive nella nota Alfeo Babato ai sindaci - sulle tasche dei cittadini. L’effetto non si dispiegherà solo in termini diretti, per le abitazioni di proprietà o per le ricadute sugli affi tti, con aumenti medi annui di circa 405 euro annui a famiglia. Le ripercussioni della rivalutazione (sia in termini di aliquota, sia in termini catastali)

dell’Imu per i locali commerciali e per gli uffi ci, e la reintroduzione di questa impo-sta sui casolari agricoli determineranno inevitabilmente un incremento di prezzi e tariffe”. L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che, solo per tali ricadute indirette, ogni famiglia dovrà “sborsare” oltre 185 euro annui, pari ad un incremento dello 0,6% del tasso di infl a-zione. In totale, quindi, gli effetti dell’Imu comporteranno un aggravio medio di 590 euro annui a famiglia, solo se si mantiene la tariffa minima. Vista la crisi in atto Feder-consumatori lancia l’idea di una moratoria nel comprensorio. “I sindaci della Riviera del Brenta e del Miranese prendano l’im-pegno tutti insieme – spiega Babato – di allineare tutte le Imu al 4 e al 7,6 per mille in 17 comuni. Questo almeno darebbe un po’di più fi ducia ai cittadini. Incalzeremo inoltre il Governo affi nchè non avvii un’ul-teriore manovra depressiva, come il nuovo incremento dell’Iva da settembre”.

FEDERCONSUMATORI “TASSE AL MINIMO”

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lio dalle 06.15 alle 07.30 zona Martellago e primi limi-trofi (con prenotazione presso Segreteria entro le 12.00 del giorno precedente);

• PAI Piani Assistenziali Individuali; • PTA Progetti Terapeutici Assistenziali;• Cura e gestione della somministrazione della terapia

orale ed infusionale;• Rilevazione parametri vitali: Pressione Arteriosa, Glice-

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Page 11: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

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Page 12: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

8 Noale88 Noale

Il Consiglio comunale di Noale vuole puntare sull’ospedale di comunità. Con voto unanime, infatti, il parlamentino locale ha deciso di af-

fi ancare questo servizio all’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap) e la riabilitazione. Un sì che è arrivato sia dall’Ulss 13 sia dai quattro con-siglieri regionali veneziani Andrea Causin, Gennaro Marotta, Bruno Pigozzo, Moreno Teso. Dunque per il Pier Fortunato Calvi si apre una fase nuova, nella speranza che dalla Regione arrivino quei soldi, 650 mila euro annui, in grado di supportare il progetto. Progetto che la stessa Ulss sta portando avanti da tempo, convinta che possa rappresentare un’oppor-tunità per tutto il territorio. Tra il 2003 e il 2009, gli anziani sono cresciuti di 8736 unità, con un indice di vecchiaia passato da 131 nel 2007 a 133 nel 2009. Secondo le stime, per fi ne decennio, in Vene-to, gli ultra ottantenni cresceranno del 31 per cento e nell’Ulss13 ci sarà un aumento di 3657 soggetti. Numeri che preoccupano, perché ci sarà una mag-gior prevalenza di disabilità, con patologie croniche. Dunque Noale chiede una struttura in grado di sup-portare queste esigenze. Si tratta di una struttura residenziale o semiresidenziale in grado di garantire un’assistenza sanitaria di breve durata. Nascerebbe dove c’è l’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap), oggi composta da set-te medici di medicina generale, ma con l’ipotesi di ampliarla di altri quattro. Avrebbe venti posti letto, con sei infermieri, di cui un coordinatore, almeno sette operatori d’assistenza. Ovviamente ci sarebbe una fase iniziale per mettere in piedi tutta l’organizzazione. Il sindaco Michele Celeghin ha parlato di 650 mila euro annui per supportarlo ma andrebbe a colmare il vuoto di un

servizio che in zona è assente. In pratica, concorren-za attorno non ce n’è. “Abbiamo chiesto l’ospedale di comunità e i soldi – spiega il direttore generale

dell’Ulss 13 Arturo Orsini – e sul primo punto, crediamo che non ci siano problemi, sul se-condo, vista la proposta da noi avanzata, abbiamo titolo per averli. Siamo davanti a un’idea intelligente, e a Noale spazi ce

ne sono per poterla realizzare”. Fermo restando l’U-tap, con il direttore del distretto Gabriele Angiolelli che si è detto pronto a potenziare, tutti si sono detti convinti della bontà del progetto. Carlo Zalunardo

(Uniti per rinnovare) è convinto che “l’ospedale di comunità non toglierà quello riabilitativo”, mentre Paolo Dalla Vecchia (gruppo Misto) parla di “pro-getto concreto, che potrebbe qualifi care i comuni vicini”. Celeghin l’ha defi nita “una proposta inno-vativa”. Il consigliere di Progetto dei noalesi Gianni Tegon ha difeso a spada tratta il Pier Fortunato Calvi: “Qui – dice – ci sono attrezzature da sfrutta-re, non si possono lasciare così”. Tutti, comunque, hanno chiesto l’aiuto dei rappresentanti veneziani in Consiglio regionale. Da Andrea Causin (Misto), Gen-naro Marotta (Idv), Bruno Pigozzo (Pd) e Moreno Teso (Pdl), è arrivato l’impegno a lavorare per non perdere l’occasione.

di Alessandro Ragazzo

Sanità Il consiglio comunale prende una decisione

Si punta sull’Ospedale di comunità

La struttura del Pier Fortunato Calvi a Noale

Tra il 2003 e il 2009, anziani cresciuti di 8736 unità. L’indice di vecchiaia è arrivato a 133 nel 2009

Gli ultraottantenni, entro il decennio aumenteranno del 31 per cento

Territorio

Sono iniziati i lavori di ristrutturazione della torre dell’Orologio. Se tutto dovesse andare avanti senza problemi, ci resteranno per 210

giorni, ovvero fi no a fi ne novembre, per poter riapri-re uno dei simboli cittadini per Natale. Il progetto è stato redatto dall’architetto Patrizia Valle, mentre l’incarico dei lavori è stato affi dato alla Iveco di Cessalto di Treviso. In pratica, ci sarà il restauro e il consolidamento statico della torre, oltre alla siste-

mazione del tetto con la pulizia, la sostituzione delle grondaie e dei pluviali, visto che l’infi ltrazione delle acque piovane ha danneggiato in modo grave le strutture lignee delle coperture e dei solai, compresi quelli della casetta cinquecentesca a fi anco. Per tutta la durata del cantiere, la zona attorno sarà chiusa, per evitare il passaggio di auto e pedoni. Conclusi i lavori, l’edifi cio medievale potrebbe ospitare anche la sede di qualche uffi cio o di associazione, specie la

Pro loco. Alta 32 metri, nel medioevo era l’ingres-so più importante al castello. Possiede due orologi circolari dai quadranti celesti: uno sulla facciata che guarda a piazza Castello (con numeri arabi) ed un altro dal lato dell’incrocio delle Quattro Strade (con numeri romani). Negli ultimi anni, si sono verifi cati anche dei crolli. Importo totale dei lavori 750 mila euro, di cui 226 fi nanziati dalla Regione, mentre il resto graverà sulle casse comunali.

NEWS Centro storico PARTONO I LAVORI PER LA SISTEMAZIONE DELLA TORRE

A.R. La Torre dell’Orologio

segue da pag. 1Avendo implicazioni ulteriori rispetto alla sin-

gola scadenza elettorale, queste indicazioni meri-tano di essere analizzate nel dettaglio. Una rispet-tabile corrente di pensiero ha sostenuto a lungo la

tesi dell’astensione come appagamento, identifi cando nell’astensione un comportamento di cittadini “soddisfatti di come vanno le cose”. Nell’Italia del 2012 di appagamento se ne trova ben poco. Si vedono accumulati gli effetti di due diverse crisi: oltre alla crisi economica che funesta l’intero Occidente, nel nostro paese si aggiunge l’effetto della crisi politica. I dati dei sondaggi evidenziano una fi ducia dei cittadini italiani verso il sistema dei partiti inferiore al 4% e alle ultime ammini-strative l’astensione è cresciuta di ben sette punti percentuali. In tale contesto, anziché alimentare un serio dibattito su come riformare il sistema partitico e riconquistare la fi ducia dei cittadini, i partiti maggiori preferiscono imboccare quella scorciatoia cognitiva che consiste nel defi nire quale “antipolitica” qualsiasi forma di soggettività germogliata al di fuori dei loro confi ni. Questa è l’etichetta sovente attribuita al Movimento Cinque Stelle. Eppure, le prime ricerche dedicate a tale movimento mostrano una realtà vivace e sfaccettata: dietro a Beppe Grillo, fi gura che garantisce un collante nazionale e occasioni di visibi-lità mediatica, vi sono in molti contesti candidati scelti su base locale legati a profi li specifi ci. Alcuni di essi provengono dalle mobilitazioni referendarie vittoriose della scorsa primavera che hanno rappresentato una svolta nella politica italiana ed accelerato il declino del berlusconi-smo. Sovente tali candidati sono sorretti da una fi tta rete di relazioni con gli attori sociali e da un livello di fi ducia diffi cile da conseguire per i politici dei partiti tradizionali. È il caso del primo sindaco ottenuto dal Movimento Cinque Stelle: Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentunenne, che ha ottenuto il 35,2% nel comune di Sarego (in pro-vincia di Vicenza), proprio laddove la Lega aveva deciso di collocare il c.d. “Parlamento padano”. Anziché rinchiudere tali esperienze nell’eti-chetta di “antipolitica” sarà interessante analizzare il comportamento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle cui saranno attribuire responsabilità istituzionali, ossia comprendere quali scelte di politica pubblica compieranno, quali rapporti istituiranno con i cittadini e gli altri soggetti politici e, non va dimenticato, con il vulcanico mattatore genovese, fi nora indiscussa forza centripeta dell’intero Movimento. Soprattutto, sarà interessante studiare quale struttura saprà darsi il Movimento per consolidare tali risultati, dal momento che, al fi ne di dare continuità alla propria presenza politica, alcuni gradi di istituziona-lizzazione si riveleranno indispensabili.

Oltre l’antipolitica

*Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova

L’Intervento

di Marco Almagisti *

Page 13: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

999Noale

Meno multe negli ultimi dodici mesi. Sono 2580, infatti, le infrazioni contestate nel 2011 dalla Polizia

locale di Noale comandata da Michela Bovo, che hanno fruttato 232 mila euro. In totale, il numero è più basso rispetto alle 2674 comminate l’anno precedente. La violazione più diffusa è il divieto di transito ai mezzi pesanti, arrivata a quota 770. Una cifra di gran lunga inferiore rispetto alle abbondanti mille di qualche anno fa, quando la variante alla Noalese non era ancora stata aperta e in centro passavano mezzi pesanti a ogni ora.

Ma il numero resta piuttosto elevato e sono ancora troppi i camionisti che non percorro-no la tangenziale di Noale aperta un anno e mezzo fa e preferiscono transitare per il centro storico: i controlli, dunque, restano elevati. Altre 566 multe, sono state a cari-co di chi ha violato la segnaletica stradale,

gli obblighi, i divieti e di queste, 133, sono state per chi ha svoltato a sinistra dalla No-alese nelle piazze Castello e XX Settembre. Sono ancora in tanti a non usare le cinture di sicurezza, nonostante la legge sia in vigore da anni; i vigili di Noale ne hanno pescati 163, poco più di uno ogni tre giorni, men-tre in 137 sono stati beccati a guidare con il telefonino. Ben 741 violazioni, invece, hanno riguardato la sosta irregolare, con automobilisti che hanno occupato lo spazio per gli invalidi, i marciapiedi, le piste ciclabili, gli attraversamenti pedonali, gli incroci op-

pure il disco orario errato. Otto conducenti, invece, hanno superato di oltre 40 chilometri orari il limite di velocità, in 113 hanno pigia-to sull’acceleratore sforando tra i 10 e 40 all’ora oltre il limite previsto. Nel comune di Noale, non ci sono Vista-red o altri apparec-chi ai semafori in grado rilevare i furbi; così sono in quindici a passare con il rosso. Tra le altre infrazioni da segnalare, ci sono le 56 multe perché il guidatore non aveva i docu-

menti necessari per mettersi alla guida, 35 persone non avevano fatto la revisione del veicolo. In ripresa il numero degli incidenti, e si è tornati sui livelli del 2008. Nel 2011 sono stati 35, contro i 18, di cui uno morta-le, nel 2010. Quattro le notifi che all’autorità giudiziaria per guida senza patente, in stato di ebbrezza, rifi uto di fare il testi alcolemico e inquinamento causato dallo sversamento fatto nei canali d’acqua con rifi uti pericolosi.

di Alessandro Ragazzo

Le multe hanno fruttato 232 mila euro. In 137 sono stati beccati a guidare con il telefonino

Sicurezza stradale Il bilancio della Polizia locale per il 2011

Crisi, calano le multe

Una pattuglia della Polizia locale

741 violazioni hanno riguardato la sosta irregolare. Alcune su spazi per disabili

Anche a Noale arriva “Mobilità gratuita”, il progetto che mette in sinergia il pubblico e il privato a vantaggio delle persone meno fortunate.

Questo consente di ricevere in comodato gratuito un vei-colo attrezzato, che i Servizi sociali useranno per il trasporto

di cittadini diversamente abili, anziani e persone con ridotta capacità motoria. L’iniziativa prevede la possibilità di avere un Fiat Doblò in grado di trasportare quattro passeggeri, oltre all’autista, con un elevatore omologato a norma di legge per il trasporto della sedia a rotelle. Ora il Comune ha due mezzi, di cui uno solo attrezzato per i portatori di handicap, e sono una settantina le persone a usufruire del servizio. Ma per soddisfare la continua domanda, serve uno sforzo a livello di risposte.

Per fi nanziare il progetto, promosso dalla società Europa Servizi, e di conseguenza attivarlo, serve la disponibilità degli imprenditori del comune ad affi ttare le superfi ci sulla carroz-zeria del veicolo dove inserire il nome della propria attività. Europa Servizi si occuperà della gestione del servizio. Le atti-vità interessate, possono contattare il numero verde 800 236 482, andando incontro a quei soggetti in diffi coltà.

A.R.

IL PROGETTO DELLA “MOBILITÀ GRATUITA”

Focus

segue da pag. 1Avendo implicazioni ulteriori rispetto alla sin-

gola scadenza elettorale, queste indicazioni meri-tano di essere analizzate nel dettaglio. Una rispet-tabile corrente di pensiero ha sostenuto a lungo la

tesi dell’astensione come appagamento, identifi cando nell’astensione un comportamento di cittadini “soddisfatti di come vanno le cose”. Nell’Italia del 2012 di appagamento se ne trova ben poco. Si vedono accumulati gli effetti di due diverse crisi: oltre alla crisi economica che funesta l’intero Occidente, nel nostro paese si aggiunge l’effetto della crisi politica. I dati dei sondaggi evidenziano una fi ducia dei cittadini italiani verso il sistema dei partiti inferiore al 4% e alle ultime ammini-strative l’astensione è cresciuta di ben sette punti percentuali. In tale contesto, anziché alimentare un serio dibattito su come riformare il sistema partitico e riconquistare la fi ducia dei cittadini, i partiti maggiori preferiscono imboccare quella scorciatoia cognitiva che consiste nel defi nire quale “antipolitica” qualsiasi forma di soggettività germogliata al di fuori dei loro confi ni. Questa è l’etichetta sovente attribuita al Movimento Cinque Stelle. Eppure, le prime ricerche dedicate a tale movimento mostrano una realtà vivace e sfaccettata: dietro a Beppe Grillo, fi gura che garantisce un collante nazionale e occasioni di visibi-lità mediatica, vi sono in molti contesti candidati scelti su base locale legati a profi li specifi ci. Alcuni di essi provengono dalle mobilitazioni referendarie vittoriose della scorsa primavera che hanno rappresentato una svolta nella politica italiana ed accelerato il declino del berlusconi-smo. Sovente tali candidati sono sorretti da una fi tta rete di relazioni con gli attori sociali e da un livello di fi ducia diffi cile da conseguire per i politici dei partiti tradizionali. È il caso del primo sindaco ottenuto dal Movimento Cinque Stelle: Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentunenne, che ha ottenuto il 35,2% nel comune di Sarego (in pro-vincia di Vicenza), proprio laddove la Lega aveva deciso di collocare il c.d. “Parlamento padano”. Anziché rinchiudere tali esperienze nell’eti-chetta di “antipolitica” sarà interessante analizzare il comportamento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle cui saranno attribuire responsabilità istituzionali, ossia comprendere quali scelte di politica pubblica compieranno, quali rapporti istituiranno con i cittadini e gli altri soggetti politici e, non va dimenticato, con il vulcanico mattatore genovese, fi nora indiscussa forza centripeta dell’intero Movimento. Soprattutto, sarà interessante studiare quale struttura saprà darsi il Movimento per consolidare tali risultati, dal momento che, al fi ne di dare continuità alla propria presenza politica, alcuni gradi di istituziona-lizzazione si riveleranno indispensabili.

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10 Noale1010 Noale

Un tuffo nel Medioevo lungo sei gior-ni. Questa una delle novità principali degli eventi 2012 targati Pro loco,

che ha deciso di aumentare i giorni, an-ziché i quattro o cinque degli anni scorsi, riproponendo il doppio weekend. Si partirà sabato 16 e domenica 17 giugno con la rievocazione storica in Rocca, dando spazio alle contrade, mentre da giovedì 21 a do-menica 24 ci saranno tutti gli eventi legati al Palio, che si disputerà l’ultimo giorno in piazza Castello con la corsa podistica da 3200 metri. Si tratta di uno degli eventi più attesi dalla comunità, che attira a Noale anche migliaia di visitatori da fuori comu-ne. C’è da aspettarsi che anche quest’an-no sarà così, poiché la tradizione è ormai consolidata. “Visto il successo dello scorso anno – precisa il presidente della Pro loco Luigi Bettiolo – abbiamo deciso di spal-mare in due fi ne settimana la rievocazione. In questo modo, vogliamo dare a tutti la possibilità di partecipare e il 16 e il 17 giugno, l’ingresso per tutti sarà gratuito”. Al pomeriggio di domenica 24 giugno, ci sarà tutta la marcia d’avvicinamento alla corsa di 800 metri attorno al centro sto-rico e vinta lo scorso anno dalla contrada di Sant’Urbano. A completare il podio era stata San Giovanni, mentre il resto della classifi ca aveva visto, nell’ordine, Drago, Cerva, Bastia e appunto Gato. Ci saranno il corteo storico, le musiche, le danze e le esibizioni dei falchi in volo. Alle 19.30, si terrà la cerimonia di giuramento degli atleti che parteciperanno alla gara. Come vuole

la tradizione, al vincitore sarà consegnato il Palio realizzato da un’artista noalese, mentre all’ultimo arrivato, viene dipinta la faccia con il carbone. Quest’anno l’onore di dipingere il Palio è affi dato a Sara Magnet-ti. A stabilirlo è stata la commissione artisti-ca, che si è riunita per valutare gli elaborati in gara nel concorso d’idee promosso dal gruppo Palio. Alla fi ne la scelta è caduta sulla 19enne studentessa del quinto anno del liceo artistico “Modigliani” di Padova. “Nell’insieme – si legge nella valutazione – l’autrice ha saputo esprimere una sintesi di momenti creando un effetto scenografi co dove l’aspetto storico viene bene eviden-ziato attraverso la porta medievale della torre, i cui elementi architettonici rifl etto-no in modo realistico il tempo. La tecnica usata rivela una buona capacità. L’accosta-mento dei colori appropriato, rende tutto armonioso”. Alle spalle di Sara Magnetti, si

di Alessandro Ragazzo

Si disputerà il 24 giugno in piazza Castello la corsa podistica da 3200 metri

Eventi La Pro Loco aumenta i giorni dei festeggiamenti previsti

Il palio, un tuffo nel Medioevo

Un’immagine del palio di Noale

sono classifi cati, ex equo, Riccardo Fascina, pure lui del “Modigliani” di Padova, ma al terzo anno, e Beatrice Bortolato, studen-tessa al quinto anno dell’Istituto d’arte di Venezia. Terza classifi cata Anita Bressan, del quarto anno del liceo artistico di Vene-zia. Non mancherà il mercato medievale, posizionato in centro storico. Quattro giorni di festa, dunque, tra spettacoli messi in scena da musici, sbandieratori, giullari, mangiafuoco, arcieri, spadaccini, falconieri.

la gara degli 800 metri lo scorso anno è stata vinta dalla contrada di Sant’Urbano

Lavori di manutenzione in via Martiri della Libertà a Briana e il parcheggio di via Vecellio. Il pacchetto d’inter-

venti s’inserisce all’interno del program-ma redatto di recente dal governo locale e che prevede, a breve, anche l’asfal-tatura di alcune vie del capoluogo e delle frazioni. Per quanto riguarda il marciapiede di via Martiri della Liber-tà, è diventato peri-coloso per le buche e gli avvallamenti che presentava. Nelle scorse settimane è stato aperto il cantiere, che ha permes-so di rifare il tratto più compromesso, mentre non sono stati toccati gli alberi a ridosso delle case. Operai anche in via Vecellio, a pochi metri di distanza da piazza Castello, diverse zone pre-sentavano buche e tutti i viali pedonali erano rovinati; da tempo si parlava della messa in sicurezza dell’area, dove mol-ti automobilisti lasciano l’auto, e dove si era intervenuti per l’ultima volta nel 1992. Così, vent’anni dopo, la giunta ha chiesto e ottenuto aiuto a un’azienda privata, la San Marco Laterizi di Noale, che ha donato oltre 10 mila mattoni, buoni per sistemare l’intera superfi cie. Questi sono serviti a rimettere in sesto i camminamenti e le zone pedonali, sosti-tuendo le vecchie mattonelle.

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Novità in vista per alcuni servizi comunali, che saranno adeguati all’Istat. Si tratta delle tariffe cimiteriali e dei buoni men-

sa, che subiranno un rincaro del 3,2 per cento. Tariffe cimiterialiPer quanto riguarda i camposanti, per

l’inumazione ordinaria si pagheranno 140 euro, mentre per i bambini fi no a 10 anni,

115 euro. Quella straordinaria, invece, costerà 395. Per l’esumazione ordinaria si dovranno spendere 215 euro, più la stessa cifra se si dovrà cremare i resti. Per i piccoli fi no a die-ci anni, sempre 115 euro. Per l’intervento straordinario, la cifra salirà a 315 euro. Per la tumulazione in loculo o in un ossario, l’esborso sarà di 180 euro. Per l’estumulazione ordina-ria serviranno 215 euro, più altri 370 euro se

si dovrà cremare, mentre per la straordinaria si dovranno pagare 275 euro. Quella ordinaria da ossario di ossa o ceneri 55 euro, la stes-sa operazione, ma straordinaria, 180 euro. I loculi per trent’anni, costeranno 2610 euro, l’ossario per lo stesso periodo di tempo, 460 euro. Per avere il loculo per altri vent’anni, 1740 euro, l’ossario 310. Il trasporto salma passerà a 30 euro, mentre resta confermata la concessione delle aree per costruzione delle tombe di famiglia, con prezzi da 10, 12 e 18 mila euro.

MenseDa settembre, invece, le tariffe dei buoni

pasto saranno ritoccate verso l’alto, con un media di 10 centesimi in più rispetto a quanto si paga ora. Così dal prossimo anno scolasti-co, alle materne si pagherà 3,15 euro per il primo fi glio anziché gli attuali 3,05, mentre per il secondo fi glio il costo passerà dai 2,25 euro a 2,40. Novità anche per le elementari e medie; il primo fi glio pagherà 3,90 euro (ora 3,80), il secondo 2,95 (ora 2,80). Per tutti i terzi fi gli, la tariffa salirà da 1,60 euro a 1,65.

“Tra mille diffi coltà – spiega l’assessore al Bi-lancio Pierangelo Molena – abbiamo voluto garantire e difendere scuola e servizi sociali. Nei comuni vicini, abbiamo prezzi anche su-periori ai nostri. La differenza tra quest’anno e il prossimo, sarà un po’ meno dell’adegua-mento Istat, stabilito nel 3,3 per cento. Inoltre

abbiamo scelto di mantenere la progressività dell’addizionale Irpef, con lo 0,5 per cento per i redditi fi no a 15 mila euro e aumentare in modo graduale, fi no ad applicare lo 0,8 per cento, per i contribuenti sopra i 75 mila euro. Questo per continuare a mantenere lo stan-dard dei servizi”.

di Alessandro Ragazzo

Da settembre i costi dei buoni pasto saranno ritoccati in media di 10 centesimi in più

Bilancio Il comune adegua i prezzi per cimiteri e scuole

Tariffe, scatta l’aumento per l’utenza

Una mensa scolastica

Alle materne si pagherà 3,15 euro per il primo fi glio, 2,40 per il secondo

Nuove vasche di laminazione e consolidamento dell’argine del fi ume Dese. La giunta comunale

di Martellago ha dato il via libera al progetto defi nitivo, redatto dal consorzio Acque risorgive, individuando tre aree d’intervento: via Frassinelli a Maerne, via Speri a Olmo e via Trento a Martel-lago. All’inizio, solo la prima strada era stata indicata come a rischio ma poi gli allagamenti avvenuti nei mesi scorsi in via Speri e in via Trento hanno indotto il Comune, d’accordo con Acque risorgive, a risolvere i problemi idraulici. Con la rea-lizzazione delle vasche si vuole garantire la protezione ambientale e idraulica del territorio, oltre a raccogliere la pioggia ed evitare che ci siano zone che fi niscano sott’acqua. I cantieri saranno aperti in prossimità di via Liguria-via Trento, via Manzoni-via Frassinelli e, appunto, via Speri. Il costo dell’intervento, di 57 mila euro, sarà a carico della Provincia per 44.646.90 euro, 10 mila per Acque risorgive e 2353 euro per il Comune. Sarà lo stesso consorzio a portare avanti l’appalto, che potrebbe già essere asse-gnato a breve, in modo da partire con il cantiere in tempi rapidi.

NEWSLavori anti allagamentoNUOVE VASCHE DI LAMINAZIONE

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Una nuova piscina…per cani. Questa la novità che propone la S.C.M. Srl di Maerne di Martellago, il Centro

Trigonos, un centro fi tness con piscina, palestra e centro benessere. A fi ne maggio ha inaugurato “La Piscina di Mimmo” una piscina esterna per cani unica in zona e nel Triveneto. La “Piscina di Mimmo” sarà aperta al pubblico il martedì e il venerdì, dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19. Verrà allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani, anche un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i padroni potranno utilizzare la pisci-na interna. Gli accessi saranno suddivisi in

turni di 2 ore e potranno accedere al massi-mo 7-8 cani per turno. Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina verrà data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mamma Rosa i quali hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato - spiegano gli organizza-tori - a questa iniziativa per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, da profondi amanti degli animali, abbiamo voluto cre-are un contesto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax.”

A MAERNE UNA PISCINA PER CANI

S.H.

Un cane in piscina

Effetto Monti anche sulle farmacie di Miranese e Riviera del Brenta, che presto potrebbero aumentare in modo signifi cati-vo. Saranno tredici, infatti, le nuove aperture nell’intera Ulss

13 previste nell’immediato futuro. Sfruttando l’articolo 11 della legge numero 27 del 24 marzo scorso del governo, sullo sviluppo delle infrastrutture e la competitività, molti Comuni del compren-sorio hanno approvato una delibera di giunta, dove individuano le zone in cui possono sorgere i punti dove vendere i medicinali. Punti che andrebbero a coprire, soprattutto, quelle frazioni o località an-cora scoperte e dove i residenti devono rivolgersi altrove, magari facendo diversi chilometri. Ecco, allora, che entro un breve periodo potrebbero ritrovarsi il servizio sotto casa, o quasi. Le cose potreb-bero cambiare nel giro di poco tempo e c’è chi, come Salzano e Camponogara, che potrebbe avere addirittura due farmacie nuove di zecca. In pratica, la legge punta al potenziamento di questo

servizio, all’accesso alla titolarità delle farmacie, ma anche alla modifi ca alla disciplina della somministrazione dei medicinali. Ma non solo. Dunque un bel pacchetto d’interventi, che diversi Comuni di Miranese e Riviera del Brenta hanno già deciso di sfruttare in pieno. Vediamo in dettaglio dove i governi locali hanno deciso di prevedere i presidi, puntando soprattutto nelle frazioni. A Mirano, si punta ad averne una tra Ballò e Vetrego, mentre un’altra sorgerà a Spinea, nella zona sud di via Roma. Nel Comune di Martella-go sorgerà a Olmo. Ora nel territorio se ne contano cinque, due nel capoluogo (per 8400 abitanti) e a Maerne (7969 residenti), una a Olmo (per 5183 anime). Con la delibera attuata la scor-sa settimana, tenendo conto dei dati Istat della popolazione al 31 dicembre 2010, il governo locale ha deciso di “pareggiare” il numero fra tutti i paesi. La giunta di Scorzè, invece, ha deciso di aprirla a Cappella, in via Moglianese, poiché ce ne sono già due nel capoluogo, una ciascuna a Rio San Martino e Peseggia. Noale punta tutto su Cappelletta, che porterà a cinque il numero totale all’interno del comune. La frazione è l’unica, ad oggi, a non avere questo servizio e visto lo sviluppo urbanistico, il governo locale ha deciso di colmare questo vuoto. Per quanto riguarda Santa Maria di Sala, si è pensato a Sant’Angelo, fi nora poco servita, mentre due farmacie nasceranno a Salzano. Nuovi servizi anche nella Riviera del Brenta, dove sono previste cinque nuove farmacie, anche se non è detto che altre giunte approvino la delibera in breve tem-po. Anche in questo caso, i governi locali hanno deciso di puntare sulle zone periferiche. A Mira, ne sorgerà una a est della Romea, che possa servire Dogaletto e Giare ma non aprirà a Malcontenta. Due, invece, ne ha incluse il Comune di Camponogara e troveranno posto a Calcroci e Campoverardo. Una ciascuna ne hanno inserite Campagna Lupia e Fossò. Il primo Comune, propone di realizzarla a Lughetto, mentre il secondo punta tutto su Sandon.

NEWS

Servizi

NUOVE FARMACIE PER IL COMPRENSORIO

A.R.

Una farmacia

Un nuovo punto vendita di medicinali sorgerà a Olmo di Martellago

12 Martellago1212 Martellago

Page 17: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

pagina a cura del comune

Piazza Castello 18 - tel. 041.5897211 - fax.041.5897242 mail: [email protected] - [email protected]

Venerdì 1 giugno 2012 ore 17.00 pres-so pattinodromo Noale di via Gagliardi gara ‘’spettacolo’’ di pattinaggio corsa, categorie allievi/junior e senior, si tratta di una gara a squadre ‘’gara inseguimen-to’’ composta da 3 atleti, mantenendo la stessa velocità devono compiere 10 giri di pista , il tempo fi nale verrà rilevato dal secondo atleta che taglia il traguardo. A seguire le premiazioni che si terranno in piazza Castello a Noale,dove verran-no presentate le squadre partecipanti all’European Cup In line. Per tale occa-sione sono state coinvolte alcune disci-pline sportive noalesi e non, garantendo fi no a tarda serata esibizioni e dimostra-zioni dando la possibilità a tutti i giovani di provare uno degli sport presenti nella piazza. E’ prevista inoltre l’apertura stra-ordinaria delle attività commerciali . Sa-bato 2 giugno ore 9.00 presso il pattino-dromo di Noale si disputeranno le gare sprint e in linea per le categorie giova-nissimi esordienti e ragazzi, età 7/14 anni. Alle ore 15.00 inizierà la tappa European in-line Cup, è una manifesta-zione nata nel 2010 che si svolge in tutti i principali Paesi Europei. Nel 2012,in particolare,sarà caratterizzata da 15 tappe, due delle quali in Italia. Ad ogni tappa vengono effettuate due gare,una di velocità e una di fondo,assegnando ai migliori classifi cati di ciascuna un pun-

teggio. La classifi ca fi nale viene stilata tenendo in considerazione i migliori sei piazzamenti ottenuti sui quindici pos-sibili. Il premio della classifi ca fi nale è in denaro e ammonta a 20.000 euro da spartire fra i primi 10 classifi cati di ciascuna categoria,allievi,juniores e se-niores maschi e femmine. Per la prima volta due società sportive venete (ADHP GRUPPO COSMO NOALE E PATTINA-TORI SPINEA) si sono aggiudicate una di queste tappe molto importanti che vedrà la partecipazione di numerosi at-leti Italiani e stranieri. “E’ una iniziati-va importante per Noale e per il modo sportivo – dichiara il delegato allo Sport Giuseppe Mattiello – Con questa tre giorni di pattinaggio Noale si pro-ietta sempre più centro di promozione ed attrattiva sportiva nazionale ed euro-pea. Ringrazio il presidente Geronazzo e

tutto lo staff che ha collaborato per la migliore riuscita di questa iniziativa che l’amministrazione comunale sostiene e ritiene fi ore all’occhiello per lo sport e per la nostra Città”. Domenica 3 giugno presso il pattino-dromo di Spinea ‘’Parco Nuove Gem-me’’ continuerà la sfi da su percorso di asfalto in grana medio fi ne. A fi ne gior-nata proseguiranno le premiazioni fi nali dell’European inline Cup di entrambe le giornate. Per dare maggiore visibili-tà a questo sport poco conosciuto ma molto entusiasmante verrà installato un megaschermo in piazza Castello ve-nerdì 1 giugno dove verrà proiettata la gara ‘’spettacolo’’ del venerdì sera che si svolgerà nel pattinodromo di Noale. Il sabato 2 e domenica 3 giugno oltre al megaschermo verranno riprese le gare in diretta streaming su Rai sport 2.

Sfruttando gli indirizzi della legge Monti per lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività la Giunta comunale di No-ale ha individuato in Cappelletta di No-ale (Via Cappelletta centro e vie ad essa limitrofe) quale sede dove collocare una nuova farmacia, attuando quanto previ-sto dall’articolo 11 della legge 24 marzo 2012, n.27. La decisione è stata presa dall’Ammi-nistrazione comunale acquisiti i pareri favorevoli dell’Azienda Sanitaria Locale dell’Asl n.13 e dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Venezia.Le farmacie esistenti sul territorio co-munale sono ad oggi 4, come previsto dalla attuale pianta organica comunale e sono situate due a Noale, una a Briana ed una a Moniego. Riferisce il Sindaco Michele Celeghin: “Cappelletta risultava quindi l’unica fra-zione di Noale che non era ancora servi-

ta nemmeno da un semplice dispensario. Quindi valutata la connotazione territo-riale e demografi ca, lo sviluppo urbani-stico, abbiamo ritenuto che l’esigenza da garantire fosse in primis una più capil-lare presenza del servizio farmaceutico in tutto il Comune e non certo garantire la redditività economica all’esercizio che

si andrà ad aprire. Gli uffi ci comunali hanno già provveduto ad inviare agli enti preposti tutta la documentazione per il proseguo dell’iter e quindi spero che quanto prima questo progetto possa diventare realtà e festeggiare a Cappel-letta, con tutta la comunità, l’inaugura-zione della farmacia da lungo attesa”.

CAPPELLETTA DI NOALE: IN ARRIVO UNA NUOVA FARMACIA

Continua l’impegno e l’attenzione dell’amministrazione comunale nei con-fronti delle famiglie di via Mestrina per la risoluzione dei problemi viabilistici della zona interessata all’apertura del I lotto della 515. “La Regione Veneto, con nota del 09/02/2012, prot. 0003032 ha comunicato all’amministrazione comunale la risposta sul fi nanziamen-to richiesto per la realizzazione della Bretella di collegamento fra la SP.38 e la SP. 37 a nord delle abitazioni di Via Mestrina – dichiara il sindaco Michele Ce-leghin - intervento considerato prioritario per la risoluzione dei problemi connessi alla viabilità ed allo scorrimento del traffi co pesante nel tratto interessato”. In particolare, l’asses-sore regionale alle Infrastrutture, Viabilità e Legge Speciale, Renato Chisso, comunica che: “Con riferimento all’intervento di cui in oggetto, per il quale risulta già elaborato il Progetto Preliminare, si conferma la volontà della Regione Veneto di inserire lo stesso fra le opere prioritarie al fi ne di risolvere le note problematiche viabilistiche di Via Mestrina. In tale otti-ca il Piano Triennale Regionale 2009/2011 Integrativo ed il Bilancio di Previsione regionale 2012, attualmente entrambi all’esame del Consiglio Regionale, garantiranno, non appena approvati, le adeguate risorse fi nanziarie necessarie per lo sviluppo progettuale e realizzazione dell’opera, in relazione alla quale, come già noto, emergerebbe ad oggi la contrarietà del Comune di Salzano”. Abbiamo quindi ottenuto l’impegno della Regione a fi nanziare e realizzare l’opera, un risultato operativo che si somma agli interventi disposti da questa Am-ministrazione Comunale per la tutela della salute dei cittadini residenti, interventi che riassumo brevemente:• Apposizione box dissuasore della velocità, richiesto dai re-sidenti, lungo il tratto della SP.38, con spesa a carico dell’am-ministrazione comunale;• Apposizione della centralina di rilevamento del tasso di in-quinamento atmosferico (con spesa a carico dell’amministra-zione comunale);• Sollecito per inizio lavori allargamento sedime stradale: in-tervento che verrà cantierato entro la metà del mese di giu-gno 2012;• Intervento dei tecnici comunali per la verifi ca statica degli immobili con relativa relazione tecnica;• Predisposizione Progetto Preliminare Bretella di collega-mento a nord fra la SP. 38 la SP.37 con relativo impegno della Regione per la prosecuzione progettuale ed il fi nanziamento dell’opera.L’amministrazione comunale di Noale affronterà al più presto assieme con le amministrazioni contermini, le problematiche connesse allo sblocco dei lavori tramite l’acquisizione dei pa-reri favorevoli alla realizzazione dell’opera, indispensabile per garantire sicurezza e salubrità della strada in oggetto.

Luciano Gobbato - assessore

1 – 2 - 3 giugno il “Grand Prix – European Cup”NOALE CAPITALE EUROPEA DEL PATTINAGGIO

L’assessore alla Viabilità Luciano Gobbato

VIA MESTRINA: FINANZIATA LA BRETELLA DI COLLEGAMENTO

A sinistra il logo della manifestazione sportiva, di seguito Giuseppe Mattiello

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14 Scorzè1414 Scorzè

“Nel processo per il ritrovamento di amianto nell’autoparco, ci costituire-mo parte civile. E ai colpevoli chiedere-

mo i danni”. E’ la posizione del sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, che annuncia le mosse successive del Comune sulla vicenda ormai aperta dal novembre 2009, quando 55 mila metri quadrati della zona risultarono inquinati. Intanto la ditta proprietaria, la Scarpa Trasporti, va avanti con la bonifi ca del sito e per l’estate dovrebbe conclu-dersi. Così il composto del fondo è “setacciato” a seconda della grandezza. I materiali di scarto usati sono analizzati a gruppi e in caso di presenza di amianto, si portano in discarica per il risanamento. “Si sta procedendo come deciso in Conferenza dei servizi – aggiunge Mestriner – e credo per l’esta-te si possa completare. Poi riprenderanno i lavori di costruzione”. Questi avrebbero dovuto conclu-dersi nei primi mesi del 2010. Invece a novembre 2009, era arrivata la segnalazione alla Procura di Venezia e la sospensione cautelativa del cantiere, per la presenza di amianto riscontrata dopo gli esa-mi di laboratorio eseguiti dall’Arpav. Ma sul futuro dell’intero complesso, da 110 mila metri quadrati,

pari a undici campi da calcio, con all’interno cinque fabbricati alti nove metri e mezzo che coprono 25 mila metri della superfi cie totale, avanza dei dubbi la Confartigianato. Vista la crisi, con le aziende in diffi coltà e un mercato che fatica, per ora, a rilan-ciarsi, l’idea potrebbe essere di procedere a stralci. “Premetto – dice Lorenzo Cazzaro di Confarti-gianato del Miranese – che anni fa credevo molto nell’autoparco, convinto che avrebbe risolto diversi problemi. Ma in questo quadriennio, le cose sono cambiate e molte ditte stanno facendo fatica: c’è il rischio che l’opera sia sovradimensionata. Quan-

do nel 2008 è stata pensata, non si sapeva cosa sarebbe successo di lì a poco a livello economico”. Si tratta di un’opera con una quarantina di accessi alla logistica, con cinque costruzioni coperte ad uso direzionale e uffi ci, mensa, collaudo camion, offi cine per automezzi. All’interno ci sarà uno spa-zio custodito di oltre 11 mila metri di terreno dove poter lasciare i mezzi pesanti. “Meglio procedere a stralci – prosegue Cazzaro – valutando quello che oggi può servire e poi, di volta in volta, analizzare le esigenze: impedirebbe di avere costi maggiori”.

di Alessandro Ragazzo

Per la ripresa dei lavori di costruzione la Confartigianato consiglia di procedere a stralci vista la crisi in atto

Ambiente Inquinamento da amianto interviene il sindaco Mestriner

Autoparco, comune parte civile

Lastra di eternit contenente amianto

Conclusi sul canale della Piovega a Cappella i lavori per ridurre il rischio idraulico nella zona. L’intervento, da

15 mila euro, è a carico del consorzio di bonifi ca Acque Risorgive, dove si è deciso di fare della manutenzione straordinaria nel tratto lungo circa 1200 metri, compreso fra via Dante e via Ariosto. Dopo aver tolto alcu-ni manufatti messi dai privati che ostacola-vano il defl usso dell’acqua, gli operai hanno sfoltito la vegetazione arborea, causa della riduzione della sezione del corso d’acqua. Poi si sono sistemate le scarpate e ed è stata fatta la pulizia del fondo, collocan-do dei tubi di scarico nei fossi confl uenti: questo permetterà di agevolare il passaggio dei mezzi del consorzio e di fare la manu-tenzione ordinaria. Ogni punto di scarico è stato dotato di una porta a vento per evitare di mettere in crisi le aree a sud del canale. Il canale della Piovega è una delle sedici zone

più critiche inserite dal Comune nel piano delle acque; delle aree individuate, sei sono di competenza del consorzio, le altre del Comune, di privati e di altri enti. Nel pri-mo caso ci sono le zone di Rio San Martino nord e sud, Sant’Ambrogio sud, scolo De-solino, Piovega Cappella e la Peseggiana. Nel secondo, troviamo via San Benedetto, via Gallese, via Dante, il fosso al confi ne con Noale e via Ronchi, via Olmara, viale Kennedy e via Treviso, fosso Pamio (zone di via Colombo e via Gramsci), Dese nord, via Capitellon e la superfi cie tra via Venezia, via Marmolada e via Moglianese.

Realizzata la manutenzione straordinara tra via Dante e via Ariosto

ALLAGAMENTI CONCLUSI I LAVORI SUL PIOVEGA

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Il teatro Elios di Scorzè ha ospita-to l’ultimo atto,

quello più atteso, della “Gara di let-tura” a cui hanno partecipato i 391 studenti della scuo-la media Galilei di Scorzè. Lo svolgi-mento della gara si divideva in due par-ti. All’inizio i ragazzi hanno letto un libro: per le prime è sta-to assegnato “Il vampiro che mordeva i krapfen”, per le seconde “Un pacco postale di nome Michele Crismani”, per le terze “Il bullo, la secchia e gli altri”. Alla fi ne, ciascun alunno doveva rispondere a un questionario, in base al quale riceveva un punteggio. I primi cinque per ogni classe, passavano alla seconda e ultima fase, dove lavoravano in gruppo. A questo punto, gli insegnanti hanno assegnato loro un altro questiona-rio, stavolta più articolato e approfondito. Alla fi ne è stata stilata una classifi ca, che ha premiato le prime tre classi. Prime: 1 C, 1 A, 1 F, 1 E, 1 B, 1 D. Seconde: 2 E, 2 C, 2 B, 2 D, 2 A. Terze: 3 B, 3 C, 3 F, 3 E, 3 A, 3 D. L’obiettivo della scuola, della Fondazione Banca Santo Stefano e del Comune, organizzatori dell’iniziativa, era stimolare la lettura nel tempo libero e renderla una piacevole abitudine. Agli alunni è stato consegnato un attestato di partecipazione.

NEWS

Al Teatro Elios PREMIATI I RAGAZZI IN LETTURA

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Page 20: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

Il Palatini è una stazione termale privata che si trova a Salzano è a conduzione familiare e, da più di vent’anni, pratica

le terapie naturali e mediche utili per ogni forma di cura e prevenzione. Il Palatini è fondata e gestita dal 1982 dalla famiglia Campagnaro che ha creduto, fi n dall’inizio, alle potenzialità dell’acqua per curare le pa-tologie. I fruitori di questo centro termale sono persone ammalate, alcune sono con-venzionate altre sono private. Questa strut-tura sanitaria è accreditata dalla Regione Veneto e convenzionata col SSN. Il centro è polifunzionale, ed è strutturato per set-tori, servizi e unità operative con differenti livelli di responsabilità e gestione, integrata e articolata. L’attività termale comprende: balneoterapia, fangoterapia e balneofango-terapia per malattie artroreumatiche, cure idropiniche per l’apparato gastroenterico, cure inalatorie, cura di postumi di fl ebopatie di tipo cronico, massoterapia, fi siochinesi-terapia e riabilitazione motoria. All’interno ospita un laboratorio privato di analisi clini-

che e radiologia e degli ambulatori medici. “Queste terme non portano turismo nel territorio perché sono esclusivamente me-diche – dice il dottor Marco Campagnaro direttore sanitario del centro Palatini di Sal-zano – qui si fanno cure e analisi mediche. Le persone che arrivano al centro vengono a conoscenza dei nostri servizi tramite il sito o con il passa parola”. Da un anno circa, Salzano è stato eletto comune termale, un riconoscimento molto importante per l’am-ministrazione che ha intuito l’importanza di questa peculiarità e ha deciso di investire nel settore. “I benefi ci dell’acqua per la sa-lute sono molteplici – dice Lino Manente assessore alle Attività produttive di Salzano – il comune è stato riconosciuto territorio termale e così siamo entrati nel circuito delle terme del Veneto. La Regione aveva fi nanziato questo progetto e noi abbiamo ottenuto i riconoscimenti per i benefi ci legati all’acqua. Quello che ci compete è un per-corso che ci lega a Recoaro per un progetto rivolto a quei comuni che utilizzano l’acqua

per scopi termali; ovviamente Recoaro ha la parte più grossa del progetto”. Salzano si promuove in questo senso attraverso una brochure informativa e, di recente ha regi-strato un video all’interno dell’istituto che sarà inserito sul sito internet della Regione Veneto. Per l’amministrazione è iniziato un nuovo percorso che in futuro potrà puntare anche a un turismo di benessere e portare risorse economiche nel territorio.

di Roberta Pasqualetto

Il centro è polifunzionale, ed è strutturato per settori, è convenzionato col sistema Sanitario nazionale

Territorio La storia della stazione termale dal 1982

Palatini, le terme a Salzano

Fangoterapia

16 Salzano1616 Salzano

In breveIl superiore lo punisce lui fa attentati

M. C, 46 anni, di Salzano, guardia carceraria a Treviso, ha deciso di vendicarsi lanciando molotov contro la casa di chi, a detta sua, lo aveva umiliato e punito ingiustamente cioè il suo superiore. Il quarantaseienne ha gettato due molotov

contro la casa di un ispettore di 52 anni di Treviso senza provocare feriti. L’incredibile vicenda è emersa a seguito delle indagini effettuate dai carabinieri

L’uomo è stato portato in carcere per i reatti compiuti. Ora rischia una pena davvero pesante.

Ping Pong, Salzano in B2 Ora è uffi ciale: il Tennistavolo San Bartolomeo di Sal-

zano, per la prima volta nella sua storia (la fondazione risale a quindici anni fa, 1997), conquista la promozio-ne in serie B/2. E’ il secondo salto di categoria in soli

due anni, perché nella scorsa stagione 2010/2011 c’era stato il ritorno in serie C/1.

Villa Jacur, ponte di legno a rischio Nel parco di Villa Jacur a Salzano, a fi anco del municipio, c’è un cartello in uno dei

ponti in legno presenti, che invita alla prudenza per i cedimenti alla struttura. Il problema è un piccolo cedimento che c’è stato nel manufatto, che rischia di far

inciampare la gente o chi decidesse di fare una corsa. L’area verde è molto frequentata, specie d’estate è l’ideale per l’ombra, il refrigerio e il silenzio che sa

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171717Salzano

Premiato il “Piano d’assetto dello svi-luppo sociale” (Pass2020) di Salza-no. Il 2 maggio, alla Fiera di Vicenza

ha ricevuto il premio “CittàImpresa”, asse-gnato da NordestEuropa e dal Corriere della Sera alle Fabbriche di idee, cioè alle impre-se, agli enti, alle associazioni e ai singoli individui che contribuiscono ogni giorno con il loro lavoro e la passione a far crescere il territorio delle Tre Venezie, e, con esso, l’intero Paese. La direzione ha seleziona-to mille fabbricatori d’idee per altrettanti esempi di successo di promozione di una cultura dell’innovazione, esperienze di sin-tesi di tradizione manifatturiera e creatività. Così dunque è stato valutato il Comune di Salzano, così il suo Pass2020. A consegna-re il riconoscimento è stato il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. Si tratta di una sorta di Piano regolatore socia-le da qui a fi ne decennio, e i primi risultati sono stati presentati un mese fa in Filanda. Sono stati 1200 i cittadini interessati nei primi due anni di percorso, dai bambini agli anziani e hanno sottolineato le cose che non vanno e quelle da migliorare. Ma tutto sommato, ai ragazzi il comune piace. Que-sto a sentire i 588 studenti fra elementari e medie intervistati. Sarà attuato in tre fasi: vedere, valutare e agire. I risultati dei primi due anni di lavoro hanno fatto emergere i bisogni dei più piccoli. Più piccoli che hanno dato, tutto sommato, un giudizio positivo, anche se si chiedono più spazi per il diver-timento. Su quelli sentiti, il 40 per cento sostiene che Salzano piace molto, mentre

un 46 per cento ci aggiunge “abbastanza”. Solo diciassette bambini danno un parere negativo sul comune. E la cosa che li sod-disfa di più è la possibilità di spostarsi a piedi e in bicicletta senza pericolo (52 per cento), ma anche perché tutti in paese si conoscono (33 per cento), gli spostamenti sono brevi (28 per cento) e c’è poco rumo-re (19 per cento). Tra le note dolenti, c’è l’assenza di posti buoni dove poter giocare, sottolineata dal 42 per cento degli intervi-stati, la mancanza di negozi (37 per cento) e l’aumento di traffi co (36 per cento). Che fare, dunque? Il 55 per cento suggerisce un bel parco dei divertimenti, ma la metà dei ragazzi propone un nuovo centro spor-tivo, il 46 per cento uno spazio culturale e il 40 per cento più aree verdi. Tra i luoghi più signifi cativi di Salzano, si punta sulla piazza (48 per cento), la propria casa (35 per cento) ma anche Villa Jacur, la scuola e

di Alessandro Ragazzo

Per i bimbi i punti simbolo sono: la Filanda, il fi ume Marzenego, e il museo di San Pio X

Riconoscimento Il 2 maggio alla Fiera di Vicenza

Sociale, un premio dal ministro Passera

La Filanda Romanin Jacur

il Brolo. Per i bambini, invece, i punti sim-bolo di Salzano sono, nell’ordine, la Filanda il fi ume Marzenego e il museo di San Pio X. Infi ne la Festa della zucca, quella dello sport, il Carnevale, il patrono e gli eventi di Natali, sono state indicate come le iniziati-ve più conosciute. Uno dei nodi sottolineato dagli adulti, invece, è il traffi co, considerato troppo elevato, e la carenza di collegamenti con i mezzi pubblici ormai cronica e denun-ciata da tempo dai residenti.

Il 55 per cento degli intervistati chiede la realizzazione di un nuovo parco

Il traffi co è una delle note dolenti del territorio comunale unita alla carenza di bus

Con l’inizio dell’estate, ci sarà la possibilità di visitare l’oasi Lyca-ena, che si trova in via Villetta a

Salzano. Chi fosse interessato, può farlo fi no a ottobre ogni terza domenica del mese, dalle 10 alle 18. Un buon motivo per farci un giro è la zona bosco, che oc-cupa circa i due terzi dell’area, interval-late da stagni e ampi superfi ci d’acqua. Parte del percorso attrezzato si sviluppa lungo l’argine del Marzenego, mentre all’interno c’è un’importante biodiversi-tà legata alla fauna. Numerose, infatti, sono le specie animali presenti e osser-vabili direttamente dai visitatori. Nelle aree boschive sono sempre presenti il picchio, la poiana, la gazza, le cince, il fringuello. Le zone umide ospitano inve-ce il germano reale, la folaga, la gallinel-la d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro airone bianco maggiore. Tra i mammiferi: il riccio, la donnola, la lepre e la volpe. Tra gli insetti segnaliamo la farfalla Lycaena che, i ragazzi della scuola attraverso un apposito concorso, hanno individuato quale simbolo dell’O-asi stessa. Per i gruppi e le scolaresche, l’oasi si può visitare durante tutto l’anno previo appuntamento. Per informazioni, rivolgersi in Comune.

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Per l’estate RIAPRE L’OASI LYCAENA

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Diciotto serate di musica, allegria, bellezze in passerella e la possibilità di degustare piatti tipici della cucina

locale. E’ il “Summer festival” di Mirano 2012, organizzato dall’associazione “Vo-lare” e in programma dal 6 al 23 luglio prossimi. L’evento si terrà nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala. Ci saranno le cover di molti artisti di fama internazionale, da Madonna a Michael Jackson, dai Queen ai Pink Floyd passan-do dagli Ac/Dc, oltre ai cantanti di casa nostra come Vasco Rossi, Ligabue, Renato Zero, Negramaro, Max Pezzali-883. Il 18 luglio, alle 21.30, sul parco salirà il duo comico veneziano Carlo e Giorgio (ingres-so 11 euro). In caso di pioggia, lo spetta-colo sarà posticipato al 23 luglio. Venerdì 20, appuntamento con la bellezza di Miss Italia e la tappa regionale per la selezione di Miss cinema Veneto. Domenica 22, ci sarà l’elezione di Miss e Mister Summer Festival 2012 e la premiazione del “Co-orsal music summer contest”, il concorso musicale che si svolgerà martedì 17 alle 21.30. Il modulo per le iscrizioni è disponi-bile fi no al 15 giugno sul sito www.corsal-musicsummercontest.net. Al vincitore, una produzione discografi ca.

NEWS

Da luglioRITORNA IL SUMMER FESTIVAL

A.R.

Teatro, musica classica, mostre d’arte, ma non solo. Mirano è da sempre un fl orido punto di riferimento culturale

per tutto il veneziano, ma grazie a due suoi giovani cittadini ora sta diventando famosa in tutto il mondo nell’ambiente della musi-ca elettronica. Il merito è di Nicola Zanetti e Carlo Cerclin Re, rispettivamente 27 e 25 anni, nati e cresciuti a Mirano, la cui musica ora risuona nei concerti delle princi-pali città internazionali.

Hanno iniziato a suonare per gioco e per passione, animando le feste degli amici, e sono arrivati dove nemmeno loro pensavano, speravano e puntavano.

Innanzitutto hanno sedotto una gran-de casa discografi ca italiana, poi hanno suonato davanti a migliaia di persone in occasione di importanti eventi all’estero e infi ne hanno collaborato con brand di fama mondiale come Sony, Bmw e Hugo Boss. La storia di due miranesi alla ribalta, dun-que, merita di essere raccontata. Carlo e Nicola sono appassionati di musica, di ogni genere, fi n da ragazzini. Carlo è cresciuto suonando al pianoforte, Nicola alla batteria. Ma il loro repertorio è vastissimo, e scom-mettendo su se stessi hanno trasformato la passione in professione. Lavorano assieme dal 2004, e hanno deciso di unirsi con il nome di “2 Guys in Venice”.

Le loro personalità si mescolano dando vita ad un mix vincente: più timido e rifl es-sivo Carlo, energico ed esuberante Nicola. Suonano “Electro House”, musica elettro-nica prodotta principalmente a computer e destinata alle discoteche. La “Nano rec”, casa discografi ca del noto Dj veneziano Spiller, nel 2010 decide di puntare su di loro. Firmano un primo contratto, entrano in punta di piedi nel nuovo mondo e il suc-cesso è subito immediato: i due miranesi vengono ascoltati ed apprezzati da talent scout e dj di caratura mondiale. Sono stati invitati a suonare in occasioni di festival e rassegne a Graz, Amburgo, Milano e in molte altre città italiane. Il prossimo mag-gio saranno addirittura a Berlino. Il boom è recente: negli ultimi mesi, molti loro brani sono stati suonati dai migliori dj mondiali e riproposti da Radio Bbc1, la principale radio britannica che fa sempre registrare ascolti da record. L’estate scorsa hanno girato l’I-talia per animare gli eventi Bmw e da poco sono stati invitati dalla Sony per suonare all’Hotel Bulgari di Milano, in occasione della presentazione della nuova collezione Bulgari. Ma dall’Europa ai mitici “States” il passo è stato più breve del previsto: Hugo Boss ha scelto un loro recente brano (“Beard and Butter”, che conta migliaia di visualizzazioni su Youtube) come colonna sonora di un video promozionale girato nel prestigioso negozio di New York. Ma Carlo

di Gabriele Pipia

Lavorano assieme dal 2004, e hanno deciso di unirsi con il nome di “2 Guys in Venice”

Musica elettronica Il caso di Nicola Zanetti e Carlo Cerclin Re

Artisti miranesi di fama mondiale

Nicola Zanetti e Carlo Cerclin Re

e Nicola non si siedono sugli allori, sanno che questa è l’età giusta per tirare al mas-simo il motore. Loro sono già al lavoro per produrre il nuovo disco.

“Dai nostri studi di Mirano”, spiega-no sorridendo. Perché in realtà un vero e proprio studio comune non ce l’hanno: “Il 90% del processo di creazione viene fatto in collegamento Skype, ognuno a casa sua - spiegano -, e poi ci troviamo assieme per concludere il brano. E’ bello pensare che la nostra musica viene creata a casa nostra a Mirano e poi suonata davanti a migliaia di persone a New York, Las Vegas o Pari-gi”. Un’immagine affascinante, che rende l’idea di quanta strada abbiano fatto quei due ragazzi miranesi che avevano iniziato a suonare per gioco.

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Page 24: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

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Page 25: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

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Page 26: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

Lo Scorzè torna protagonista del calcio veneziano. Una delle storiche società del Miranese ha riconquistato la prima

categoria, che nella terra della San Benedet-to mancava da ben cinque stagioni. Correva l’annata 2006-2007, infatti, quando chiuse all’ultimo posto il campionato racimolando la miseria di 9 punti. Per rialzare la testa ci sono volute cinque stagioni e un programma a lungo termine, ma ora è festa grande. La promozione è arrivata al termine di una seconda parte di stagione esaltante: già lo scorso autunno si erano intraviste le poten-zialità della squadra, ma il vero capolavoro è stato compiuto nel rush fi nale. Il verdetto del campo è arrivato grazie alla vittoria in casa della Santargiolese (rete del bomber Fede-rico Vezzari) e la contemporanea sconfi tta interna del Lupia Maggiore, che negli ultimi due turni ha ottenuto un solo punto buttando via la possibilità della promozione diretta. Lo Scorzè allenato da Giuseppe Tosatto non era partito con i favori del pronostico e al

termine del girone d’andata navigava a fari spenti, sesto in classifi ca e addirittura fuori dalla zona play-off. Ma nelle successive se-dici giornate lo Scorzè ha avuto un cammino da record, inanellando ben tredici vittorie e tre pareggi: una cavalcata pazzesca che non poteva che concludersi con una merita-tissima promozione. E il decisivo sorpasso è arrivato nella giornata più bella, quella del derby: mentre il Lupia Maggiore perdeva a domicilio per 2-1 con il Maerne, lo Scorzè in una partita dalle mille emozioni superava per 4-3 i “cugini” del Rio San Martino. Una domenica perfetta, simbolo di una stagione

esaltante. Grande gioia per mister Tosatto: “E’ un risultato strameritato, ottenuto da una squadra composta da giocatori seri che si sono sempre allenati con impegno. Tra le grandi del nostro calcio, forse la squadra a cui ci ispiriamo è la Juventus, visto che abbiamo sempre giocato con grande deter-minazione e senso tattico”. Sprizza gioia da tutti i pori anche il presidente Angelo Bovo, che aveva preso le redini della società proprio nel 2007, mentre la squadra stava retrocedendo. ”Ha digerito la delusione, ha pianifi cato il futuro, ha puntato su giovani di valore e ora eccoci qui, a festeggiare.”

di Gabriele Pipia

Lo Scorzè sale in prima categoriaCalcio Ottimo risultato di una delle storiche società del Miranese

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANODanza Spinea, nuovi successi

Soddisfazioni senza fi ne per l’Accademia Veneta di Danza e Balletto, con sede a Spinea. La giovane e

già pluridecorata Francesca Marzaro ha vinto infatti l’importante concorso nazionale “Tour Mater Class” e

si è aggiudicata la possibilità di sostenere uno stage estivo alla prestigiosa accademia Princesse Grace di

Montecarlo.

Festa dello Sport a Mirano20 maggio-10 giugno: queste sono le date della

prossima Festa della Soppressa e dello Sport di Mirano, che come ogni anno ospiterà decine di società sportive

della zona dando vita a dimostrazioni e competizioni. La novità di questa edizione è che la manifestazione non si svolgerà solo nell’area degli impianti sportivi ma anche

in pieno centro storico.

Calcio a 5 Noale, luci ed ombreMetà successo e metà fallimento: è questo il bilancio

delle due formazioni noalesi impegnate nel campionato regionale di Serie C2 di calcio a 5. Il Drago Cappelletta

si è posizionato quarto e andrà con merito ai play-off per provare la scalata alla serie C1, mentre il Moniego

si è piazzato al penultimo posto e con grande amarezza deve dire addio alla categoria: l’anno prossimo ripartirà

dalla serie D.

Una partita di calcio

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ATTIVITÀ• CORSO DI NUOTO INTENSIVO con istruttori della nostra scuola

nuoto federale FIN• ATTIVITÀ SPORTIVA tornei di calcio, pallavolo, basket, …• GIOCHI di squadra a terra e in acqua• ATTIVITÀ RICREATIVE e di animazione nel Parco Aquaestate

DATE • 1^ CORSO dal 11 giugno al 22 giugno• 2^ CORSO dal 25 giugno al 6 luglio• 3^ CORSO dal 9 luglio al 20 luglio• 4^ CORSO dal 23 luglio al 3 agosto• 5^ CORSO dal 6 agosto al 24 agosto (no 13-17/08)

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L’avventura acquatica per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni

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le attività in acqua che si svolgono in un contesto unico, presso le strutture dello Sporting Club Noale e del parco AQUAESTATE.

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Page 27: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59
Page 28: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

ADOTTAMIMax. Il tempo passa ed è ancora ospite Apa. La sua dolcezza, la sua bontà non

hanno toccato il cuore di nessuno. Max è uno dei pochissimi pelosi che interagisce

bene con i suoi simili maschi. I volontari vi invitano a venire in rifugio per conoscerlo. Maschio, taglia media, colore marrone fo-

cato. Carattere adatto a qualsiasi contesto familiare. Ha solo 2 anni ed è già passato in molte situazioni diverse.

Max è stato adottato l’anno scorso. Ma poi è tornato in rifugio. Max è veramente buono e cerca un po’ d’affetto.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Tre maschietti e due femminuccie. Futura taglia grande. Hanno 2-3 mesi e sono bellissimi.

Non hanno il sangue blu, sono “comuni mortali”. Cercano famiglie disposte ad amarli anche dopo la fase del cucciolo.

Ambiente e turismo Tanti luoghi da visitare, iniziative in tutta la Provincia

Arriva l’estate e con la bella stagione riaprono in tutta la provincia le varie oasi naturalistiche presenti sul territorio.

Prima fra tutte l’oasi di Valle Averto a Lughet-to di Campagna Lupia che si trova nell’area della Laguna sud di Venezia. Qui si possono ammirare rare specie di uccelli, anatre di tutti i tipi, civette, bufali maremmani. Famiglie e scolaresche possono trascorrere una giornata immersi nella natura.

“Le visite guidate partiranno fi no a settembre - spiegano gli organizzatori del Wwf di Valle Aver-to - dal Centro Visite della Riserva ogni domenica e festivo alle ore 10 e alle 16. Con l’occasione, ricordiamo inoltre che le scolaresche ed i gruppi organizzati possono accedere alla Riserva tutti i giorni, concordando tempi e modalità della visita con la segreteria dell’oasi al momento della pre-notazione”.

Ulteriori informazioni e prenotazioni chiaman-do il 345.4524609 (lun-sab, 9-13) o scrivendo a [email protected].

Ma ci sono anche altre oasi che riaprono. Ad esempio l’oasi Lycaena che si trova in via Villetta a Salzano.

Per l’estate ci sarà la possibilità di visitarla ogni terza domenica del mese dalle 10 alle 18. Visite aperte fi no ad ottobre. Parte del percorso attrezza-to dell’oasi Lycaena, si sviluppa lungo l’argine del Marzenego, mentre all’interno c’è un’importante biodiversità legata alla fauna.

Numerose, infatti, sono le specie animali pre-senti e osservabili direttamente dai visitatori. Nelle aree boschive sono sempre presenti il picchio, la poiana, la gazza, le cince, il fringuello. Le zone

umide ospitano invece il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro airone bianco maggiore.

Tra i mammiferi: il riccio, la donnola, la lepre e la volpe. Per informazioni ci si può rivolgere al Comune di Salzano 041 5709720.

Fra le altre aree visitabili su richiesta con visite guidate ci sono poi il bosco del Parauro di Mirano, le Cave di Noale, e le cave di Gaggio di Marcon. In tutti i casi i visitatori dovranno informarsi per le visite su richiesta ai comuni di riferimento.

Alcune belle iniziative che riguardano queste aree naturalistiche a dire il vero si sono già svolte. Ad esempio “Oasi sotto le Stelle “ e la “Notte della Civetta” a Valle Averto, mostre fotografi che dedica-te alle “zone umide“ organizzate dalla Provincia a Mirano.

Per informazioni sulle visite e per conoscere le iniziative dei prossimi mesi, si può contattare Pro-vincia di Venezia, Servizio Parchi Boschi e Riserve, tel. 041.2501201/08. Via email: [email protected] oppure LIPU – sezione Venezia, tel. 339.2378105 www.oasigaggio.com.

Estate, alla scoperta delle oasi

Valle Averto a Lughetto di Campagna Lupia

Loassociazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li

alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi.

Valle Averto, aperta ogni giorno su prenotazione. Altre mete: Oasi Lycaena a Salzano, Cave di Noale, Gaggio e Marcon La riserva naturale integrale Bosco Nordio è situata sul sistema

di dune più antico del litorale veneto compreso tra Chioggia e il fi ume Po che probabilmente risale ad almeno 2 millenni fa.

L’apparato dunale del bosco e del tratto di Rosolina mare sono la risultante dell’opera costruttiva dei fi umi Po e Adige durante questi ultimi 4000 anni. Bosco Nordio, che un tempo veniva chiamato Fosson o Cerreto, sembra avere origine preromana. Fu prima di proprietà della città di Chioggia, fu poi dato alla famiglia Nordio nel 1565. Nel 1959 fu venduto all’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e venne istituita la Riserva Naturale Integrale con D.M. 26/7/1971. Oggi è gestito da Veneto Agricoltura. Il Bosco Nordio è un residuo dell’ampia fascia boscata che caratterizzava, in pas-sato, gran parte del litorale veneto. Caratterizzata dalla presenza dell’orno-lecceta, formazione rara che rappresenta un importante relitto delle foreste ampiamente diffuse in passato nel litorale alto adriatico. La particolare collocazione geografi ca di Bosco Nordio, unitamente alla molteplice diversità dei biotopi esistenti, determi-nano interessanti presenze faunistiche.

Fino a qualche anno fa, l’aspetto più appariscente della fau-na era senza dubbio la presenza di un rilevante numero di daini (Dama dama), introdotti nella riserva nel 1964. Diffusa era anche la presenza del tasso (Meles meles). Tra i mammiferi, da sempre presenti, la lepre, il riccio e la donnola.

Per le visite su prenotazione ci si deve rivolgere a CEA di Chiog-gia, HYLA Società Cooperativa – Sottomarina. Tel. 3398389925 - E-mail: [email protected]. Sito uffi ciale: http://www.parks.it/riserva.bosco.nordio

NEWS

Sant’Anna di ChioggiaLA RISERVA NATURALE INTEGRALE

DI BOSCO NORDIO

G.G.

2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sono 7.660 le assunzioni che le im-prese private appartenenti ai settori dell’industria e dei servizi in provincia

di Venezia prevedono di fare nel secondo tri-mestre 2012, fi no al prossimo giugno, con-tro le 3.110 dei primi tre mesi dell’anno. E’ quanto emerge dai risultati della quarta edizione dell’Indagine Excelsior a cadenza trimestrale realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e che presenta il quadro dei fabbisogni di mano-dopera a cadenza trimestrale anche a livello provinciale. A livello provinciale, i dati sono stati rielaborati dal Servizio Studi e Statisti-ca della Camera di Commercio di Venezia.

In un contesto economico provinciale caratterizzato da an-cora evidenti criticità sul fronte del mercato del lavoro, risulta che le imprese del Vene-ziano, nel secondo trimestre di quest’an-no, hanno programmato di effettuare, in tutto, circa 7.660 assunzioni, il 32,6% non stagionali e il 67,4% a carattere stagionale, collegate all’imminente avvio della stagio-ne turistica estiva. Questa percentuale è superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale, ma è giustifi cata dalla particolare struttura produttiva locale dove il turismo e attività collegate hanno un peso rilevante. La maggioranza delle assunzioni program-mate (il 60% del totale) è concentrata nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

I SETTORILa percentuale più consistente di as-

sunzioni - l’86% - continua a riguardare il settore dei servizi, circa l’11% l’industria,

mentre le costruzioni raggiungeranno il 4% del totale. Nei tre mesi in questione, il turi-smo e la ristorazione assorbiranno il 53% delle nuove assunzioni preventivate in pro-vincia, i servizi alle persone il 13% e le altre industrie (escluse quelle metalmeccaniche ed elettroniche) il 9%.

IL TIPO DI CONTRATTO Alle assunzioni a tempo indeterminato,

che costituiscono solo l’11,4% del totale, si contrappongono, quelle a tempo determina-to, la cui quota sul totale delle entrate assu-me in questo trimestre un’incidenza sempre più rilevante. Quelle a termine assorbono, infatti, l’85,8% delle assunzioni, un valore

molto elevato e mag-giore sia al Veneto sia all’Italia. Su tale forma contrattuale incide la richiesta di personale stagionale, che nel trimestre considerato

rappresenta il 78,6% delle assunzioni a tempo determinato, mentre solo il 10,2% dei contratti è fi nalizzata a coprire picchi di attività e il 9,6% alla sostituzione tempora-nea di personale.

ASSUNZIONI NON STAGIONALI Le nuove assunzioni di lavoratori dipen-

denti non stagionali previste sono 2.490, il 32,6% del totale delle entrate, in aumento quasi del 12% rispetto al trimestre prece-dente: si concentrano in prevalenza nel terziario (78,3%), meno nell’industria in senso stretto (15,3%) e nelle costruzioni (6,8%).

Le imprese cercano, soprattutto, profes-

sionalità qualifi cate nelle attività commer-ciali e nei servizi (950 assunzioni pari al 38,2% del totale), a cui fa seguito la richie-sta per professioni non qualifi cate (14,9%) e di operai specializzati (12%). Una quota signifi cativa di assunzioni è assorbita anche da professionalità tecniche (10,8%) e im-piegati (10%). Si segnala l’azzeramento delle richieste di fi gure dirigenziali.

Tra le professioni più richieste: in testa alla classifi ca troviamo i cuochi, camerieri e professioni simili (550 assunzioni pari al 22,1%); segue il personale generico (370 unità, pari al 14,9%), gli operai metalmec-canici ed elettromeccanici (230 assunzioni, pari al 9,2%) e i conduttori di mezzi di tra-sporto e di macchinari mobili (200 assun-zioni, pari all’8%). La quota di assunzioni per le quali è richiesta un’esperienza specifi -ca di lavoro pregressa risulta pari al 42,3%, ed è ovviamente maggiore per le professioni specialistiche e per gli operai specializzati.

Le imprese veneziane intendono assu-mere solamente l’8,2% di laureati, valore inferiore di circa 5,5 punti percentuali ri-spetto alla media regionale e di 6,7 punti rispetto a quella nazionale e in diminuzione a confronto con il trimestre precedente; continua invece a crescere la quota richie-sta di diplomati, che si attesta al 58%, ben superiore al valore veneto (45%) e italiano (46%). Si segnala una più limitata doman-da di lavoratori con una qualifi ca professio-nale (15%), mentre cala al 19% la quota di assunzioni per cui non viene richiesta alcuna formazione specifi ca.

Le assunzioni previste di personale im-migrato incidono per l’11% sul totale delle assunzioni non stagionali programmate nel

Veneziano, con una notevole riduzione ri-spetto al trimestre precedente.

Tra le assunzioni non stagionali, le im-prese della provincia prevedono di incontra-re diffi coltà di reperimento del personale nel 27,5% dei casi. Analizzando i gruppi profes-sionali, le diffi coltà più marcate riguarderan-no le professioni commerciali e dei servizi (49,1%) e, stranamente, le professioni non qualifi cate (20,4%). Seguono le professioni tecniche (18,1% dei casi) e gli impiegati (17,1%).

Quanto all’età, le imprese veneziane “riserveranno” ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagiona-li . Per una quota del 47,7%, invece, l’età non è ritenuta determinate.

ASSUNZIONI STAGIONALI Le imprese del Veneziano prevedono

di assumere per il trimestre in oggetto circa 5.170 unità stagionali, il 67,4% del totale delle entrate. In generale, le assunzioni di lavoratori stagionali sono più facili da repe-rire rispetto a quelle non stagionali: solo per il 12,5% delle fi gure da assumere, infatti, le imprese segnalano diffi coltà di reperimento (contro il 27,5% per quelle non stagionali). A livello settoriale, le assunzioni stagionali si concentrano soprattutto nel comparto del turismo e della ristorazione e nelle “altre industrie”, con percentuali sul totale delle assunzioni rispettivamente pari al 86,3% e al 64,3%. La richiesta di stagionali, poi, è fi -nalizzata soprattutto a ricoprire la professio-ne impiegatizia, commerciale e nel terziario (71% dei casi). Agli stagionali, comunque, sono destinate anche professioni di tipo non qualifi cato, nel 22% del totale dei casi.

di Giovanni Giovetti

Nel secondo trimestre 2012 si prevedono 7660 assunzioni, più del doppio del primo trimestre

Occupazione I dati veneziani dell’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro

Le imprese tornano a cercare lavoratori Le imprese prevedono

fi no a giugno di riservare ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagionali

Crosta: “Il turismo può essere una chiave di rilancio per tutto il sistema economico provinciale”

“I dati relativi al secono trimestre, oltre ad essere decisamente più incoraggianti rispetto al trimestre

precedente, ferme restando le ben note criticità sul fronte del mercato del lavoro, confermano soprattutto la forte vocazione turistica della provincia di Venezia – com-menta il segretario generale della Camera di Commercio, Roberto Crosta -, in cui non solo la città storica per eccellenza, Venezia, ma anche il litorale con le sue spiagge possono rappresentare una chia-ve di rilancio fondamentale per tutto il sistema economico provinciale in questo momento di profonda diffi coltà”.

A Padova -26% di domande

CASSA INTEGRAZIONEFINALMENTE IN CALO

G.G.

Roberto Crosta

Il 32,6% sono assun-zioni non stagionali, il 67,4% stagionali, legate all’avvio della stagione turistica

Le imprese assumeranno solo l’8,2% di laureati, cresce la richiesta di diplomati

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Page 29: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

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hanno toccato il cuore di nessuno. Max è uno dei pochissimi pelosi che interagisce

bene con i suoi simili maschi. I volontari vi invitano a venire in rifugio per conoscerlo. Maschio, taglia media, colore marrone fo-

cato. Carattere adatto a qualsiasi contesto familiare. Ha solo 2 anni ed è già passato in molte situazioni diverse.

Max è stato adottato l’anno scorso. Ma poi è tornato in rifugio. Max è veramente buono e cerca un po’ d’affetto.

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Tre maschietti e due femminuccie. Futura taglia grande. Hanno 2-3 mesi e sono bellissimi.

Non hanno il sangue blu, sono “comuni mortali”. Cercano famiglie disposte ad amarli anche dopo la fase del cucciolo.

Ambiente e turismo Tanti luoghi da visitare, iniziative in tutta la Provincia

Arriva l’estate e con la bella stagione riaprono in tutta la provincia le varie oasi naturalistiche presenti sul territorio.

Prima fra tutte l’oasi di Valle Averto a Lughet-to di Campagna Lupia che si trova nell’area della Laguna sud di Venezia. Qui si possono ammirare rare specie di uccelli, anatre di tutti i tipi, civette, bufali maremmani. Famiglie e scolaresche possono trascorrere una giornata immersi nella natura.

“Le visite guidate partiranno fi no a settembre - spiegano gli organizzatori del Wwf di Valle Aver-to - dal Centro Visite della Riserva ogni domenica e festivo alle ore 10 e alle 16. Con l’occasione, ricordiamo inoltre che le scolaresche ed i gruppi organizzati possono accedere alla Riserva tutti i giorni, concordando tempi e modalità della visita con la segreteria dell’oasi al momento della pre-notazione”.

Ulteriori informazioni e prenotazioni chiaman-do il 345.4524609 (lun-sab, 9-13) o scrivendo a [email protected].

Ma ci sono anche altre oasi che riaprono. Ad esempio l’oasi Lycaena che si trova in via Villetta a Salzano.

Per l’estate ci sarà la possibilità di visitarla ogni terza domenica del mese dalle 10 alle 18. Visite aperte fi no ad ottobre. Parte del percorso attrezza-to dell’oasi Lycaena, si sviluppa lungo l’argine del Marzenego, mentre all’interno c’è un’importante biodiversità legata alla fauna.

Numerose, infatti, sono le specie animali pre-senti e osservabili direttamente dai visitatori. Nelle aree boschive sono sempre presenti il picchio, la poiana, la gazza, le cince, il fringuello. Le zone

umide ospitano invece il germano reale, la folaga, la gallinella d’acqua, la garzetta, l’airone cinerino e il raro airone bianco maggiore.

Tra i mammiferi: il riccio, la donnola, la lepre e la volpe. Per informazioni ci si può rivolgere al Comune di Salzano 041 5709720.

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Alcune belle iniziative che riguardano queste aree naturalistiche a dire il vero si sono già svolte. Ad esempio “Oasi sotto le Stelle “ e la “Notte della Civetta” a Valle Averto, mostre fotografi che dedica-te alle “zone umide“ organizzate dalla Provincia a Mirano.

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Estate, alla scoperta delle oasi

Valle Averto a Lughetto di Campagna Lupia

Loassociazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li

alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi.

Valle Averto, aperta ogni giorno su prenotazione. Altre mete: Oasi Lycaena a Salzano, Cave di Noale, Gaggio e Marcon La riserva naturale integrale Bosco Nordio è situata sul sistema

di dune più antico del litorale veneto compreso tra Chioggia e il fi ume Po che probabilmente risale ad almeno 2 millenni fa.

L’apparato dunale del bosco e del tratto di Rosolina mare sono la risultante dell’opera costruttiva dei fi umi Po e Adige durante questi ultimi 4000 anni. Bosco Nordio, che un tempo veniva chiamato Fosson o Cerreto, sembra avere origine preromana. Fu prima di proprietà della città di Chioggia, fu poi dato alla famiglia Nordio nel 1565. Nel 1959 fu venduto all’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e venne istituita la Riserva Naturale Integrale con D.M. 26/7/1971. Oggi è gestito da Veneto Agricoltura. Il Bosco Nordio è un residuo dell’ampia fascia boscata che caratterizzava, in pas-sato, gran parte del litorale veneto. Caratterizzata dalla presenza dell’orno-lecceta, formazione rara che rappresenta un importante relitto delle foreste ampiamente diffuse in passato nel litorale alto adriatico. La particolare collocazione geografi ca di Bosco Nordio, unitamente alla molteplice diversità dei biotopi esistenti, determi-nano interessanti presenze faunistiche.

Fino a qualche anno fa, l’aspetto più appariscente della fau-na era senza dubbio la presenza di un rilevante numero di daini (Dama dama), introdotti nella riserva nel 1964. Diffusa era anche la presenza del tasso (Meles meles). Tra i mammiferi, da sempre presenti, la lepre, il riccio e la donnola.

Per le visite su prenotazione ci si deve rivolgere a CEA di Chiog-gia, HYLA Società Cooperativa – Sottomarina. Tel. 3398389925 - E-mail: [email protected]. Sito uffi ciale: http://www.parks.it/riserva.bosco.nordio

NEWS

Sant’Anna di ChioggiaLA RISERVA NATURALE INTEGRALE

DI BOSCO NORDIO

G.G.

2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sono 7.660 le assunzioni che le im-prese private appartenenti ai settori dell’industria e dei servizi in provincia

di Venezia prevedono di fare nel secondo tri-mestre 2012, fi no al prossimo giugno, con-tro le 3.110 dei primi tre mesi dell’anno. E’ quanto emerge dai risultati della quarta edizione dell’Indagine Excelsior a cadenza trimestrale realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e che presenta il quadro dei fabbisogni di mano-dopera a cadenza trimestrale anche a livello provinciale. A livello provinciale, i dati sono stati rielaborati dal Servizio Studi e Statisti-ca della Camera di Commercio di Venezia.

In un contesto economico provinciale caratterizzato da an-cora evidenti criticità sul fronte del mercato del lavoro, risulta che le imprese del Vene-ziano, nel secondo trimestre di quest’an-no, hanno programmato di effettuare, in tutto, circa 7.660 assunzioni, il 32,6% non stagionali e il 67,4% a carattere stagionale, collegate all’imminente avvio della stagio-ne turistica estiva. Questa percentuale è superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale, ma è giustifi cata dalla particolare struttura produttiva locale dove il turismo e attività collegate hanno un peso rilevante. La maggioranza delle assunzioni program-mate (il 60% del totale) è concentrata nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

I SETTORILa percentuale più consistente di as-

sunzioni - l’86% - continua a riguardare il settore dei servizi, circa l’11% l’industria,

mentre le costruzioni raggiungeranno il 4% del totale. Nei tre mesi in questione, il turi-smo e la ristorazione assorbiranno il 53% delle nuove assunzioni preventivate in pro-vincia, i servizi alle persone il 13% e le altre industrie (escluse quelle metalmeccaniche ed elettroniche) il 9%.

IL TIPO DI CONTRATTO Alle assunzioni a tempo indeterminato,

che costituiscono solo l’11,4% del totale, si contrappongono, quelle a tempo determina-to, la cui quota sul totale delle entrate assu-me in questo trimestre un’incidenza sempre più rilevante. Quelle a termine assorbono, infatti, l’85,8% delle assunzioni, un valore

molto elevato e mag-giore sia al Veneto sia all’Italia. Su tale forma contrattuale incide la richiesta di personale stagionale, che nel trimestre considerato

rappresenta il 78,6% delle assunzioni a tempo determinato, mentre solo il 10,2% dei contratti è fi nalizzata a coprire picchi di attività e il 9,6% alla sostituzione tempora-nea di personale.

ASSUNZIONI NON STAGIONALI Le nuove assunzioni di lavoratori dipen-

denti non stagionali previste sono 2.490, il 32,6% del totale delle entrate, in aumento quasi del 12% rispetto al trimestre prece-dente: si concentrano in prevalenza nel terziario (78,3%), meno nell’industria in senso stretto (15,3%) e nelle costruzioni (6,8%).

Le imprese cercano, soprattutto, profes-

sionalità qualifi cate nelle attività commer-ciali e nei servizi (950 assunzioni pari al 38,2% del totale), a cui fa seguito la richie-sta per professioni non qualifi cate (14,9%) e di operai specializzati (12%). Una quota signifi cativa di assunzioni è assorbita anche da professionalità tecniche (10,8%) e im-piegati (10%). Si segnala l’azzeramento delle richieste di fi gure dirigenziali.

Tra le professioni più richieste: in testa alla classifi ca troviamo i cuochi, camerieri e professioni simili (550 assunzioni pari al 22,1%); segue il personale generico (370 unità, pari al 14,9%), gli operai metalmec-canici ed elettromeccanici (230 assunzioni, pari al 9,2%) e i conduttori di mezzi di tra-sporto e di macchinari mobili (200 assun-zioni, pari all’8%). La quota di assunzioni per le quali è richiesta un’esperienza specifi -ca di lavoro pregressa risulta pari al 42,3%, ed è ovviamente maggiore per le professioni specialistiche e per gli operai specializzati.

Le imprese veneziane intendono assu-mere solamente l’8,2% di laureati, valore inferiore di circa 5,5 punti percentuali ri-spetto alla media regionale e di 6,7 punti rispetto a quella nazionale e in diminuzione a confronto con il trimestre precedente; continua invece a crescere la quota richie-sta di diplomati, che si attesta al 58%, ben superiore al valore veneto (45%) e italiano (46%). Si segnala una più limitata doman-da di lavoratori con una qualifi ca professio-nale (15%), mentre cala al 19% la quota di assunzioni per cui non viene richiesta alcuna formazione specifi ca.

Le assunzioni previste di personale im-migrato incidono per l’11% sul totale delle assunzioni non stagionali programmate nel

Veneziano, con una notevole riduzione ri-spetto al trimestre precedente.

Tra le assunzioni non stagionali, le im-prese della provincia prevedono di incontra-re diffi coltà di reperimento del personale nel 27,5% dei casi. Analizzando i gruppi profes-sionali, le diffi coltà più marcate riguarderan-no le professioni commerciali e dei servizi (49,1%) e, stranamente, le professioni non qualifi cate (20,4%). Seguono le professioni tecniche (18,1% dei casi) e gli impiegati (17,1%).

Quanto all’età, le imprese veneziane “riserveranno” ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagiona-li . Per una quota del 47,7%, invece, l’età non è ritenuta determinate.

ASSUNZIONI STAGIONALI Le imprese del Veneziano prevedono

di assumere per il trimestre in oggetto circa 5.170 unità stagionali, il 67,4% del totale delle entrate. In generale, le assunzioni di lavoratori stagionali sono più facili da repe-rire rispetto a quelle non stagionali: solo per il 12,5% delle fi gure da assumere, infatti, le imprese segnalano diffi coltà di reperimento (contro il 27,5% per quelle non stagionali). A livello settoriale, le assunzioni stagionali si concentrano soprattutto nel comparto del turismo e della ristorazione e nelle “altre industrie”, con percentuali sul totale delle assunzioni rispettivamente pari al 86,3% e al 64,3%. La richiesta di stagionali, poi, è fi -nalizzata soprattutto a ricoprire la professio-ne impiegatizia, commerciale e nel terziario (71% dei casi). Agli stagionali, comunque, sono destinate anche professioni di tipo non qualifi cato, nel 22% del totale dei casi.

di Giovanni Giovetti

Nel secondo trimestre 2012 si prevedono 7660 assunzioni, più del doppio del primo trimestre

Occupazione I dati veneziani dell’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro

Le imprese tornano a cercare lavoratori Le imprese prevedono

fi no a giugno di riservare ai giovani al di sotto dei 29 anni il 40,4% delle assunzioni non stagionali

Crosta: “Il turismo può essere una chiave di rilancio per tutto il sistema economico provinciale”

“I dati relativi al secono trimestre, oltre ad essere decisamente più incoraggianti rispetto al trimestre

precedente, ferme restando le ben note criticità sul fronte del mercato del lavoro, confermano soprattutto la forte vocazione turistica della provincia di Venezia – com-menta il segretario generale della Camera di Commercio, Roberto Crosta -, in cui non solo la città storica per eccellenza, Venezia, ma anche il litorale con le sue spiagge possono rappresentare una chia-ve di rilancio fondamentale per tutto il sistema economico provinciale in questo momento di profonda diffi coltà”.

A Padova -26% di domande

CASSA INTEGRAZIONEFINALMENTE IN CALO

G.G.

Roberto Crosta

Il 32,6% sono assun-zioni non stagionali, il 67,4% stagionali, legate all’avvio della stagione turistica

Le imprese assumeranno solo l’8,2% di laureati, cresce la richiesta di diplomati

252525Spazi aperti

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5Noi e gli altri

Nella magnifi ca cornice della Chiesa della Santissima Trinità a Chioggia si è svolta la conferenza a carattere divulgativo-

scientifi co per illustrare un tema, come la donazione del sangue del cordone ombelica-le, ancora poco conosciuto. L’incontro, orga-nizzato dal Lions Club Chioggia-Sottomarina e reso possibile grazie alla collaborazione del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova, con i patrocini del Comune di Chioggia e dell’Ulss 14 di Chiog-gia, ha affrontato la questione del trapianto

di cellule staminali ematopoietiche da sangue cordonale.

Il trapianto infatti è una procedura al-quanto complessa che salva la vita del malato spesso colpito da malattie come la leucemia. Ad introdurre l’incontro è stato il direttore ge-nerale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben. Il pre-sidente del Lions Club Gianpaolo Parolini ha sottolineato che donare il sangue del cordone ombelicale signifi ca acconsentire la raccolta di sangu ombelicale destinato altrimenti ad esse-re gettato. Questo sangue è ricco di preziose

cellule staminali in grado di riparare organi o tessuti danneggiati.

Successivamente ci sono stati gli inter-venti della professoressa Chiara Messina e della dottoressa Roberta Destro, rispettiva-mente responsabile e collega del reparto di Oncoematologia pediatrica.

Dalle relazioni è emerso che una donna in stato interessante può donare il sangue cor-donale, al momento del parto, e offrire così concrete possibilità, a chi è affetto da malattie ematologiche, di guarigione. Grazie infatti

al trapianto di cellule staminali, identiche a quelle contenute nel midollo osseo, capaci di rigenerare globuli rossi, bianchi e piastrine, vengono curate molte malattie ematologiche. La donazione è indolore, le coppie vengono informate di questa possibilità durante i corsi preparto e naturalmente vengono poi effet-tuati tutti i relativi esami, così da valutare fi no all’ultimo lo stato di salute della donatrice.

Successivamente viene poi inviata la sacca con il sangue cordonale alla Banca del San-gue Cordonale, da dove poi si smostano le donazioni in base alle esigenze richieste.

Sono ancora molte le persone da sensi-bilizzare per incentivare le future mamme ad una cultura del dono in grado di rigenerare la vita, grazie ad un semplice, ma grande e encomiabile gesto.

di Miriam Vianello

Le azioni terapeutiche delle cellule staminali contenute sono molteplici nella cura di sempre più numerose patologie

Chioggia Il convegno informativo dei Lions Club

Il sangue del cordone ombelicale: una risorsa per l’umanità

NEWS La procedura è sempliceTUTTE LE FUTURE MAMME POSSONO DONARE

Le azioni terapeutiche delle cellule sono staminali mol-teplici nella possibilità di cura di pazienti affetti da leucemia, tumori, talassemia. Le prospettive future

stanno coinvolgendo i campi di rigenerazione o ricostru-zione di tessuto coinvolto in patologie quali il diabete, l’infarto, il danno per trauma del midollo spinale, il morbo di Parkinson, il mordo di Alzheimer, le degenerazioni o

atrofi e muscolari.Qualsiasi futura mamma può chiedere di donare il

sangue cordonale che viene facilmente raccolto dall’o-stetrica durante il parto. La procedura non modifi ca in alcun modo l’assistenza della mamma e del neonato. La mamma che desidera donare il sangue cordonale dovrà sottoscrivere un consenso informato e sottoporsi

ad esami del sangue (gratuiti) al parto e dopo sei mesi per escludere la presenza di malattie che possono esse-re trasmesse al paziente.

Solo il 30% circa delle unità raccolte risultano valide per la conservazione e un possibile utilizzo. Le cellule staminali cordonali conservate si possono man-tenere intatte e funzionali per circa 15 anni dal loro congelamento, mentre non si conosce ancora la vitalità a lungo termine.

La possibilità di effettuare trapianti con sangue

cordonale ha indotto la costituzione di vere e proprie “banche”, dove vengono conservate le unità di sangue cordonale raccolte.

I relatori del Convegno

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5Noi e gli altri

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Il sangue del cordone ombelicale: una risorsa per l’umanità

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6 Personaggio

Il primo italiano a disegnare l’Uomo Ra-gno per la Marvel Comics America. E’ Marco Checchetto 36 anni nato a Dolo

considerato da tutti fra i più importanti di-segnatori italiani. Checchetto abita a Piani-ga e nel suo lavoro è apprezzato a livello internazionale. A raccontarci la sua storia è direttamente lui stesso che ci spiega come un sogno di bambino sia diventato realtà. ”Spider-Man – spiega Checchetto – è il fumetto che mi ha fatto conoscere questo mondo. Non ho iniziato con Topolino o con il Corriere dei Piccoli come sarebbe naturale pensare. Quand’ero bambino, mi è stato regalato un volume di SuperGulp dove com-parivano storie di Thor, Fantastici 4, Asterix, Tex, Tnt e Nick Carter, ma è stato l’Uomo Ragno a farmi sognare ad occhi aperti. Non so cosa mi abbia colpito in particolare, si è creata un’alchimia fi n da quel momento.

Quando mi hanno proposto di disegnare The Amazing Spider-Man ho pianto. Il bam-bino che ripeteva fi no alla nausea che un giorno avrebbe disegnato Spider-Man alla fi ne aveva ragione.” Ma come è iniziata la carriera di Checchetto? “Ho cominciato – dice – come tutti, con la gavetta: fanzine, piccoli progetti, e delusioni. Diciamo che il mio primo lavoro importante è stato come copertinista per la rivista di videogiochi Psm Playstation Magazine. Per quanto riguarda i fumetti veri e propri il mio esordio è avvenu-to contemporaneamente sulle serie italiane L’Insonne e Jonathan Steele. L’anno succes-sivo approdo al Giornalino dove disegno la serie Teenage Mutant Ninja Turtles con cui vinco il premio Coccobill come miglior nuovo autore”. Con il Giornalino comincia anche l’avventura con Spider-Man. “Insieme ai miei soci del Voc studio – dice Checchetto

– invento e realizzo delle storie create appo-sitamente per il mercato italiano. La Marvel comics dopo aver visto una sola pagina del mio lavoro mi ha contattato per iniziare a disegnare i suoi personaggi direttamente per il mercato americano”. Dal 2007 rea-lizza storie per Deadpool, Squadron Supre-me, X-Men fi no ad arrivare a The Amazing Spider-Man, diventando il primo italiano a disegnare la storica serie del personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko. “Ho fi r-mato – continua – un contratto di esclusiva con la casa editrice. Negli anni successivi ho realizzato storie sia di Spider-Man che di Daredevil. Nel 2011 insieme a Greg Rucka Checchetto dà vita alla nuova serie di The Punisher considerata dalla critica una delle migliori serie del 2011. Cosa pensa succe-derà per il futuro? “Oltre a continuare il mio lavoro su The Punisher e sui personaggi della

Marvel – dice Checchetto – lavoro anche come character designer per la serie di gio-cattoli Dinofroz della Giochi Preziosi e su una mia serie a fumetti. Il mio lavoro non è una passeggiata, arrivo a lavorare anche per 18 ore al giorno, festività comprese. Sono mol-to pratico nonostante poi vada a realizzare storie di fantasia con personaggi incredibili. Sto legando sempre di più la mia carriera all’estero dove il fumetto è riconosciuto come forma d’arte e d’intrattenimento ed ha lo stesso peso degli altri media“. Su que-sto arriva anche una amara constatazione. ”In Francia – dice Checchetto – ad esempio i fumetti sono venduti in libreria e hanno la stessa importanza dell’ultimo romanzo usci-

to. In Italia si è ancora legati alla concezione che il fumetto sia una cosa per bambini o un passatempo di poco conto, il nostro media è trattato con un pressapochismo imbarazzan-te. E’ una cosa molto triste, visto che i di-segnatori italiani sono apprezzati all’estero, come lo sono tutti i professionisti in genere che decidono di lavorare (loro malgrado) fuori dall’Italia”.

di Alessandro Abbadir

Dal 2007 realizza storie per Deadpool, Squadron Supreme, X-Men e The Amazing Spider-Man

Arti grafi che Un fumettista di Dolo al lavoro per la Marvel Comics

Checchetto, il disegnatore di Spider-Man Al lato fumetti

dell’autore, sotto Marco Checchetto

7Cultura provinciale

Il premio letterario Campiello si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni sfoggiando una verve e una vitalità davvero invidiabili.

Il famoso premio letterario degli industriali ve-neti, che di anno in anno ha saputo presentar-si con formule sempre nuove e attuali, porrà al centro della 50esima edizione, un’ampia rifl essione sulla cultura, quale straordinaria opportunità di rinascita, ricostruzione e ri-lancio in una fase di stagnazione e diffi coltà diffusa, non solo sul piano economico ma più in generale sul piano sociale e morale.

Così come i tempi impongono, sarà un’e-dizione all’insegna della sobrietà, lo prean-nuncia il presidente di Confi ndustria Veneto e della Fondazione Il Campiello Andrea Tomat alla conferenza stampa di presentazione, lo scorso 4 maggio a palazzo Balbi, alla quale hanno preso parte anche il nuovo presidente del Comitato di gestione del premio, Piero Luxardo, e il vicepresindete della Regione Veneto e assessore alla Cultura, Marino Zorzato.

“Oggi parlare di cultura - ha sostenuto

Zorzato - vuol dire anche parlare di economia, di sviluppo, del nostro stesso futuro”.

“Il mutamento del panorama socio-economico in un momento così delicato per il nostro Paese - ha ribadito Tomat - deve indur-re tutti a rifl ettere, ma non bisogna rinunciare ad investire in cultura”.

“La cultura - ha sottolineato il rappre-sentante degli imprenditori veneti - è l’in-grediente base da cui ricostruire, sviluppare e progredire: senza cultu-ra non c’è futuro”.

L’edizione del mez-zo secolo si proietta per-ciò in avanti partendo però dalle radici venete del Premio, dalle or-gini veneziane, che quest’anno saranno cele-brate e valorizzate anche con la presenza di illustri rappresentanti della città lagunare, fra i quali l’umanista e fi losofo, Massimo Cacciari, chiamato a presiedere la Giuria dei letterati.

Nell’intento di diffondere e sostenere la narrativa italiana, attraverso la promozione

e l’invito alla lettura, principio fondante del-la manifestazione, sono state programmate numerose iniziative che si svolgono in pro-spettiva dell’appuntamento conclusivo di fi ne estate.

Da citare la presenza, per la prima volta, del Premio Campiello al Salone del Libro di Torino, lo scorso 13 maggio con un convegno cui hanno preso parte alcuni degli scrittori

vincitori delle passate edizioni. Il 25 maggio poi l’assegnazione del premio Campiello Ope-ra prima e la scelta dei cinque romanzi fi nalisti selezionati dalla Giuria,

che oltre a Cacciari, è composta da nomi pre-stigiosi del mondo della cultura italiana.

Tra giugno e luglio gli autori fi nalisti sa-ranno impegnati in un ciclo di incontri che si terranno a Venezia, Castelfranco, Milano, Vicenza, Roma e Assisi, oltre che a Punta Ala, Asiago e Cortina.

Ampio spazio è dedicato pure alle nuove

di Ornella Jovane

Sarà un’edizione dedicata alla valorizzazione delle radici veneziane e all’enfatizzazione del carattere culturale del Premio

Letteratura Presentato il 50esimo Premio promosso da Confi ndustria Veneto

La presentazione del Premio Campiello a palazzo Balbi

A Dacia Maraini il Premio Fondazione Il Campiello, omaggio a una delle scrittrici italiane più conosciute

G.G.

Ottocento anni di storia e cul-

La secolare presenza camaldolese a Ve-nezia rivissuta attraverso una mostra. E’ stata inaugurata lo scorso 12 maggio

e si protrarrà fi no al prossimo 2 settembre la mostra ideata e allestita per celebrare gli ottocento anni dalla fondazione del cenobio camaldolese veneziano di San Michele in Isola, proprio nell’anno in cui ricorre il millenario della fondazione dell’Ordine dei Camaldolesi.

Il Monastero veneziano fu un centro di fervida vita religiosa e d’intensa attività cul-turale che ha esercitato una forte infl uenza e svolto un ruolo di primo piano nell’ambito della cultura umanistica della città laguna-re. E vuole celebrare proprio questo ruolo la mostra ospitata presso il Museo Correr, il Museo archeologico nazionale e le sale monumentali della Biblioteca nazionale marciana, come si evince fi n dal titolo “San Michele in Isola. Isola della conoscenza. Ot-tocento anni di storia e cultura camaldolesi nella laguna di Venezia”. Un allestimento che nasce dalla stretta collaborazione tra Fondazione musei civici di Venezia, Biblio-teca nazionale marciana e Soprintendenza speciale per il patrimonio artistico ed etno-antropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, con il contributo della Regione Veneto.

A cura di Marcello Brusegan, Matteo Ceriana e Camillo Tonini e con la direzione

scientifi ca di Paolo Eleuteri, Gianfranco Fiac-cadori e Maria Letizia Sebastiani, la mostra consente di ammirare materiale storico, ar-tistico e documentario di grandissimo pregio e per lo più inedito, in parte conservato a Venezia e in parte presso l’Eremo di Camal-doli (Arezzo), dove fu raccolto per salvarlo dalle dispersioni ottocentesche.

Tra le opere esposte di maggior pregio e interesse vi è lo straordinario Mappamondo di fra’ Mauro, “monumento” geografi co prodotto a San Michele nella metà del sec. XV, e ora nella Biblioteca nazionale mar-ciana, restituito per l’occasione al pubblico dopo un recente intervento di restauro.

Il Comune di Venezia ha organizzato alcune iniziative a latere, tra le quali in col-laborazione con l’Associazione Guide Turisti-che di Venezia un servizio di visite guidate gratuite alla Chiesa, alla Cappella Emiliana e ai Chiostri dell’Isola di San Michele. La pros-sima, su prenotazione, è in programma il 9 giugno, con partenza alle 15.30.

Info e prenotazioni correr.visitmu-ve.it; [email protected]; call center 848082000.

STORIA E CULTURA CAMALDOLESI A VENEZIA

G.G.

Archeologia Da giugno ad ottobre alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista

Da giugno a ottobre, alla Scuola Gran-de di San Giovanni Evangelista di Venezia, il fotografo Paolo Renier e

l’Associazione Friends Of Abydos presenta-no una grande mostra sull’area archeologica di Abydos: i misteri del tempio di Osiride: reperti e segreti dell’antico Egitto.

Un percorso espositivo che attraversa i millenni, e si trasforma in un viaggio alla scoperta di una delle civiltà più misteriose della storia: è dedicata al mondo dei fara-oni: “Il Tempio di Osiride svelato - L’Antico Egitto nell’Osireion di Abydos”.

La mostra espone le foto originali e 23 reperti provenienti dal museo egizio di Firenze (molti dei quali mai esposti prima d’ora), l’antica storia egizia dalle prime dinastie dei faraoni fi no agli splendori dell’e-poca di Ramses II. Per la prima volta inoltre sarà esposto al pubblico il Sarcofago della Dea Nut, che è stato anche completamente restaurato per l’occasione.

Il percorso si dipana tra gigantografi e e pannelli che ricostruiscono il fascino e gli ambienti dei templi di Abydos: un sito arche-ologico, tra i più importanti anche se meno noti, situato nell’Egitto meridionale, a circa 500 chilometri dal Cairo. La mostra ospiterà anche incontri, conferenze e seminari con studiosi ed egittologi di fama internazionale che si daranno appuntamento a Venezia da tutto il mondo per dare il loro contributo alla mostra.

Il Progetto Abydos è un’iniziativa cultu-

rale nata dalla volontà di Paolo Renier di far conoscere il sito archeologico di Abydos, “ in passato, questo sito, ha avuto una note-vole importanza e ancora oggi è altamente considerato dal punto di vista prettamente artistico - spiega Ezz El-Din Kamel, ex vice-direttore dell’Accademia d’Egitto di Roma. I suoi muri sono ricchi di sapienti e incredibili disegni rappresentanti situazioni e riti della vita di un tempo. L’insieme di tutti questi elementi ha spinto studiosi e appassionati dell’Egitto a guardare ad Abydos con am-mirazione”.

Il lavoro di documentazione fotografi ca di Renier ha suscitato molteplici interessi, tra cui quella dell’ex Ministro della Cultura egiziano S.E. Farouk Honsy e dell’Accade-mia d’Egitto di Roma, che ha defi nito il foto-grafo: il più appassionato e determinato di-vulgatore che Abydos abbia mai conosciuto.

“Abydos era un luogo di notevole importanza religiosa e politica nella storia dell’Antico Egitto - spiega Paolo Renier - con le sue montagne, le tombe delle prime dinastie, le grandi mura di Sun el Zebib, il tempio di Osiride, quello di Ramesse II e quello di Sethi I - che ospita al suo interno bassorilievi tra i più belli di tutto l’Egitto, fi no all’incredibile e misterioso Osireion. Alla base di questa mostra e di tutto il progetto ci sono tre fondamentali principi: la cono-scenza dell’antichità egizia, il suo rispetto e l’apprezzamento del suo valore storico immutato nel tempo”.

La mostra è aperta tutti i giorni: il lu-nedì dalle 14:30 alle18:30 e, da martedì a domenica, dalle 10:30 alle 18:30; il costo del biglietto è 10 euro.

Roberta Pasqualetto

Antico Egitto, una mostra sul sito di Abydos

Il fotografo Paolo Renier che, insieme all’Associazione Friends of Abydos, ha realizzato la mostra

Mappamondo di Fra’ Mauro

generazioni. Dopo la selezione dei cinque fi nalisti, lo scorso 20 aprile, il concorso giunto alla 17esima edizione proseguirà nei mesi estivi con vari appuntamenti, in attesa dell’annuncio del vincitore che sarà scelto dal-la Giuria dei letterati nel corso della cerimonia conclusiva.

“Abbiamo cercato di enfatizzare soprat-tutto il carattere culturale del Premio” ha spiegato Piero Luxardo che ha annunciato con orgoglio la pubblicazione di un volume celebrativo “fi rmato per la parte letteraria da un illustre decano della Giuria dei leterati, il professor Lorenzo Mondo, e per la parte sto-rico-iconografi ca e di cronaca dal giornalista Antonio Di Lorenzo”. “Accanto alla storia e

alle immagini - ha illustrato Luxardo - abbia-mo voluto inserire un saggio letterario intri-duttivo e un’antologia con i brani dei libri più importanti che hanno caratterizzato il Premio in questi primi cinquant’anni”.

In attesa del verdetto fi nale nella serata del primo settembre condotta al Gran Teatro La Fenice di Venezia da Bruno Vespa, c’è già il nome di un vincitore uffi ciale. E’ quello di Dacia Maraini che riceverà il Premio Fonda-zione Il Campiello.

“Il nostro è un omaggio ad una scrittrice italiana tra le più conosciute - è il commen-to del presidente Tomat - Già vincitrice del Premio Campiello nel 1990, è diventata un riferimento della cultura italiana”.

Campiello, sobria e colta l’edizione del mezzo secolo

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6 Personaggio

Il primo italiano a disegnare l’Uomo Ra-gno per la Marvel Comics America. E’ Marco Checchetto 36 anni nato a Dolo

considerato da tutti fra i più importanti di-segnatori italiani. Checchetto abita a Piani-ga e nel suo lavoro è apprezzato a livello internazionale. A raccontarci la sua storia è direttamente lui stesso che ci spiega come un sogno di bambino sia diventato realtà. ”Spider-Man – spiega Checchetto – è il fumetto che mi ha fatto conoscere questo mondo. Non ho iniziato con Topolino o con il Corriere dei Piccoli come sarebbe naturale pensare. Quand’ero bambino, mi è stato regalato un volume di SuperGulp dove com-parivano storie di Thor, Fantastici 4, Asterix, Tex, Tnt e Nick Carter, ma è stato l’Uomo Ragno a farmi sognare ad occhi aperti. Non so cosa mi abbia colpito in particolare, si è creata un’alchimia fi n da quel momento.

Quando mi hanno proposto di disegnare The Amazing Spider-Man ho pianto. Il bam-bino che ripeteva fi no alla nausea che un giorno avrebbe disegnato Spider-Man alla fi ne aveva ragione.” Ma come è iniziata la carriera di Checchetto? “Ho cominciato – dice – come tutti, con la gavetta: fanzine, piccoli progetti, e delusioni. Diciamo che il mio primo lavoro importante è stato come copertinista per la rivista di videogiochi Psm Playstation Magazine. Per quanto riguarda i fumetti veri e propri il mio esordio è avvenu-to contemporaneamente sulle serie italiane L’Insonne e Jonathan Steele. L’anno succes-sivo approdo al Giornalino dove disegno la serie Teenage Mutant Ninja Turtles con cui vinco il premio Coccobill come miglior nuovo autore”. Con il Giornalino comincia anche l’avventura con Spider-Man. “Insieme ai miei soci del Voc studio – dice Checchetto

– invento e realizzo delle storie create appo-sitamente per il mercato italiano. La Marvel comics dopo aver visto una sola pagina del mio lavoro mi ha contattato per iniziare a disegnare i suoi personaggi direttamente per il mercato americano”. Dal 2007 rea-lizza storie per Deadpool, Squadron Supre-me, X-Men fi no ad arrivare a The Amazing Spider-Man, diventando il primo italiano a disegnare la storica serie del personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko. “Ho fi r-mato – continua – un contratto di esclusiva con la casa editrice. Negli anni successivi ho realizzato storie sia di Spider-Man che di Daredevil. Nel 2011 insieme a Greg Rucka Checchetto dà vita alla nuova serie di The Punisher considerata dalla critica una delle migliori serie del 2011. Cosa pensa succe-derà per il futuro? “Oltre a continuare il mio lavoro su The Punisher e sui personaggi della

Marvel – dice Checchetto – lavoro anche come character designer per la serie di gio-cattoli Dinofroz della Giochi Preziosi e su una mia serie a fumetti. Il mio lavoro non è una passeggiata, arrivo a lavorare anche per 18 ore al giorno, festività comprese. Sono mol-to pratico nonostante poi vada a realizzare storie di fantasia con personaggi incredibili. Sto legando sempre di più la mia carriera all’estero dove il fumetto è riconosciuto come forma d’arte e d’intrattenimento ed ha lo stesso peso degli altri media“. Su que-sto arriva anche una amara constatazione. ”In Francia – dice Checchetto – ad esempio i fumetti sono venduti in libreria e hanno la stessa importanza dell’ultimo romanzo usci-

to. In Italia si è ancora legati alla concezione che il fumetto sia una cosa per bambini o un passatempo di poco conto, il nostro media è trattato con un pressapochismo imbarazzan-te. E’ una cosa molto triste, visto che i di-segnatori italiani sono apprezzati all’estero, come lo sono tutti i professionisti in genere che decidono di lavorare (loro malgrado) fuori dall’Italia”.

di Alessandro Abbadir

Dal 2007 realizza storie per Deadpool, Squadron Supreme, X-Men e The Amazing Spider-Man

Arti grafi che Un fumettista di Dolo al lavoro per la Marvel Comics

Checchetto, il disegnatore di Spider-Man Al lato fumetti

dell’autore, sotto Marco Checchetto

7Cultura provinciale

Il premio letterario Campiello si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni sfoggiando una verve e una vitalità davvero invidiabili.

Il famoso premio letterario degli industriali ve-neti, che di anno in anno ha saputo presentar-si con formule sempre nuove e attuali, porrà al centro della 50esima edizione, un’ampia rifl essione sulla cultura, quale straordinaria opportunità di rinascita, ricostruzione e ri-lancio in una fase di stagnazione e diffi coltà diffusa, non solo sul piano economico ma più in generale sul piano sociale e morale.

Così come i tempi impongono, sarà un’e-dizione all’insegna della sobrietà, lo prean-nuncia il presidente di Confi ndustria Veneto e della Fondazione Il Campiello Andrea Tomat alla conferenza stampa di presentazione, lo scorso 4 maggio a palazzo Balbi, alla quale hanno preso parte anche il nuovo presidente del Comitato di gestione del premio, Piero Luxardo, e il vicepresindete della Regione Veneto e assessore alla Cultura, Marino Zorzato.

“Oggi parlare di cultura - ha sostenuto

Zorzato - vuol dire anche parlare di economia, di sviluppo, del nostro stesso futuro”.

“Il mutamento del panorama socio-economico in un momento così delicato per il nostro Paese - ha ribadito Tomat - deve indur-re tutti a rifl ettere, ma non bisogna rinunciare ad investire in cultura”.

“La cultura - ha sottolineato il rappre-sentante degli imprenditori veneti - è l’in-grediente base da cui ricostruire, sviluppare e progredire: senza cultu-ra non c’è futuro”.

L’edizione del mez-zo secolo si proietta per-ciò in avanti partendo però dalle radici venete del Premio, dalle or-gini veneziane, che quest’anno saranno cele-brate e valorizzate anche con la presenza di illustri rappresentanti della città lagunare, fra i quali l’umanista e fi losofo, Massimo Cacciari, chiamato a presiedere la Giuria dei letterati.

Nell’intento di diffondere e sostenere la narrativa italiana, attraverso la promozione

e l’invito alla lettura, principio fondante del-la manifestazione, sono state programmate numerose iniziative che si svolgono in pro-spettiva dell’appuntamento conclusivo di fi ne estate.

Da citare la presenza, per la prima volta, del Premio Campiello al Salone del Libro di Torino, lo scorso 13 maggio con un convegno cui hanno preso parte alcuni degli scrittori

vincitori delle passate edizioni. Il 25 maggio poi l’assegnazione del premio Campiello Ope-ra prima e la scelta dei cinque romanzi fi nalisti selezionati dalla Giuria,

che oltre a Cacciari, è composta da nomi pre-stigiosi del mondo della cultura italiana.

Tra giugno e luglio gli autori fi nalisti sa-ranno impegnati in un ciclo di incontri che si terranno a Venezia, Castelfranco, Milano, Vicenza, Roma e Assisi, oltre che a Punta Ala, Asiago e Cortina.

Ampio spazio è dedicato pure alle nuove

di Ornella Jovane

Sarà un’edizione dedicata alla valorizzazione delle radici veneziane e all’enfatizzazione del carattere culturale del Premio

Letteratura Presentato il 50esimo Premio promosso da Confi ndustria Veneto

La presentazione del Premio Campiello a palazzo Balbi

A Dacia Maraini il Premio Fondazione Il Campiello, omaggio a una delle scrittrici italiane più conosciute

G.G.

Ottocento anni di storia e cul-

La secolare presenza camaldolese a Ve-nezia rivissuta attraverso una mostra. E’ stata inaugurata lo scorso 12 maggio

e si protrarrà fi no al prossimo 2 settembre la mostra ideata e allestita per celebrare gli ottocento anni dalla fondazione del cenobio camaldolese veneziano di San Michele in Isola, proprio nell’anno in cui ricorre il millenario della fondazione dell’Ordine dei Camaldolesi.

Il Monastero veneziano fu un centro di fervida vita religiosa e d’intensa attività cul-turale che ha esercitato una forte infl uenza e svolto un ruolo di primo piano nell’ambito della cultura umanistica della città laguna-re. E vuole celebrare proprio questo ruolo la mostra ospitata presso il Museo Correr, il Museo archeologico nazionale e le sale monumentali della Biblioteca nazionale marciana, come si evince fi n dal titolo “San Michele in Isola. Isola della conoscenza. Ot-tocento anni di storia e cultura camaldolesi nella laguna di Venezia”. Un allestimento che nasce dalla stretta collaborazione tra Fondazione musei civici di Venezia, Biblio-teca nazionale marciana e Soprintendenza speciale per il patrimonio artistico ed etno-antropologico e per il polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, con il contributo della Regione Veneto.

A cura di Marcello Brusegan, Matteo Ceriana e Camillo Tonini e con la direzione

scientifi ca di Paolo Eleuteri, Gianfranco Fiac-cadori e Maria Letizia Sebastiani, la mostra consente di ammirare materiale storico, ar-tistico e documentario di grandissimo pregio e per lo più inedito, in parte conservato a Venezia e in parte presso l’Eremo di Camal-doli (Arezzo), dove fu raccolto per salvarlo dalle dispersioni ottocentesche.

Tra le opere esposte di maggior pregio e interesse vi è lo straordinario Mappamondo di fra’ Mauro, “monumento” geografi co prodotto a San Michele nella metà del sec. XV, e ora nella Biblioteca nazionale mar-ciana, restituito per l’occasione al pubblico dopo un recente intervento di restauro.

Il Comune di Venezia ha organizzato alcune iniziative a latere, tra le quali in col-laborazione con l’Associazione Guide Turisti-che di Venezia un servizio di visite guidate gratuite alla Chiesa, alla Cappella Emiliana e ai Chiostri dell’Isola di San Michele. La pros-sima, su prenotazione, è in programma il 9 giugno, con partenza alle 15.30.

Info e prenotazioni correr.visitmu-ve.it; [email protected]; call center 848082000.

STORIA E CULTURA CAMALDOLESI A VENEZIA

G.G.

Archeologia Da giugno ad ottobre alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista

Da giugno a ottobre, alla Scuola Gran-de di San Giovanni Evangelista di Venezia, il fotografo Paolo Renier e

l’Associazione Friends Of Abydos presenta-no una grande mostra sull’area archeologica di Abydos: i misteri del tempio di Osiride: reperti e segreti dell’antico Egitto.

Un percorso espositivo che attraversa i millenni, e si trasforma in un viaggio alla scoperta di una delle civiltà più misteriose della storia: è dedicata al mondo dei fara-oni: “Il Tempio di Osiride svelato - L’Antico Egitto nell’Osireion di Abydos”.

La mostra espone le foto originali e 23 reperti provenienti dal museo egizio di Firenze (molti dei quali mai esposti prima d’ora), l’antica storia egizia dalle prime dinastie dei faraoni fi no agli splendori dell’e-poca di Ramses II. Per la prima volta inoltre sarà esposto al pubblico il Sarcofago della Dea Nut, che è stato anche completamente restaurato per l’occasione.

Il percorso si dipana tra gigantografi e e pannelli che ricostruiscono il fascino e gli ambienti dei templi di Abydos: un sito arche-ologico, tra i più importanti anche se meno noti, situato nell’Egitto meridionale, a circa 500 chilometri dal Cairo. La mostra ospiterà anche incontri, conferenze e seminari con studiosi ed egittologi di fama internazionale che si daranno appuntamento a Venezia da tutto il mondo per dare il loro contributo alla mostra.

Il Progetto Abydos è un’iniziativa cultu-

rale nata dalla volontà di Paolo Renier di far conoscere il sito archeologico di Abydos, “ in passato, questo sito, ha avuto una note-vole importanza e ancora oggi è altamente considerato dal punto di vista prettamente artistico - spiega Ezz El-Din Kamel, ex vice-direttore dell’Accademia d’Egitto di Roma. I suoi muri sono ricchi di sapienti e incredibili disegni rappresentanti situazioni e riti della vita di un tempo. L’insieme di tutti questi elementi ha spinto studiosi e appassionati dell’Egitto a guardare ad Abydos con am-mirazione”.

Il lavoro di documentazione fotografi ca di Renier ha suscitato molteplici interessi, tra cui quella dell’ex Ministro della Cultura egiziano S.E. Farouk Honsy e dell’Accade-mia d’Egitto di Roma, che ha defi nito il foto-grafo: il più appassionato e determinato di-vulgatore che Abydos abbia mai conosciuto.

“Abydos era un luogo di notevole importanza religiosa e politica nella storia dell’Antico Egitto - spiega Paolo Renier - con le sue montagne, le tombe delle prime dinastie, le grandi mura di Sun el Zebib, il tempio di Osiride, quello di Ramesse II e quello di Sethi I - che ospita al suo interno bassorilievi tra i più belli di tutto l’Egitto, fi no all’incredibile e misterioso Osireion. Alla base di questa mostra e di tutto il progetto ci sono tre fondamentali principi: la cono-scenza dell’antichità egizia, il suo rispetto e l’apprezzamento del suo valore storico immutato nel tempo”.

La mostra è aperta tutti i giorni: il lu-nedì dalle 14:30 alle18:30 e, da martedì a domenica, dalle 10:30 alle 18:30; il costo del biglietto è 10 euro.

Roberta Pasqualetto

Antico Egitto, una mostra sul sito di Abydos

Il fotografo Paolo Renier che, insieme all’Associazione Friends of Abydos, ha realizzato la mostra

Mappamondo di Fra’ Mauro

generazioni. Dopo la selezione dei cinque fi nalisti, lo scorso 20 aprile, il concorso giunto alla 17esima edizione proseguirà nei mesi estivi con vari appuntamenti, in attesa dell’annuncio del vincitore che sarà scelto dal-la Giuria dei letterati nel corso della cerimonia conclusiva.

“Abbiamo cercato di enfatizzare soprat-tutto il carattere culturale del Premio” ha spiegato Piero Luxardo che ha annunciato con orgoglio la pubblicazione di un volume celebrativo “fi rmato per la parte letteraria da un illustre decano della Giuria dei leterati, il professor Lorenzo Mondo, e per la parte sto-rico-iconografi ca e di cronaca dal giornalista Antonio Di Lorenzo”. “Accanto alla storia e

alle immagini - ha illustrato Luxardo - abbia-mo voluto inserire un saggio letterario intri-duttivo e un’antologia con i brani dei libri più importanti che hanno caratterizzato il Premio in questi primi cinquant’anni”.

In attesa del verdetto fi nale nella serata del primo settembre condotta al Gran Teatro La Fenice di Venezia da Bruno Vespa, c’è già il nome di un vincitore uffi ciale. E’ quello di Dacia Maraini che riceverà il Premio Fonda-zione Il Campiello.

“Il nostro è un omaggio ad una scrittrice italiana tra le più conosciute - è il commen-to del presidente Tomat - Già vincitrice del Premio Campiello nel 1990, è diventata un riferimento della cultura italiana”.

Campiello, sobria e colta l’edizione del mezzo secolo

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6

IL VENETOin PRIMO PIANO

Furti in abitazione, rapine nei supermercati, nelle banche, borseggi, truffe porta a porta. Ma anche allarme mafi a. Con la crisi la criminalità spicciola

aumenta insieme con le infi ltrazioni di quella organiz-zata Partiamo dalla prima, che i cittadini vedono più da vicino. Si tratta di una criminalità spesso alimentata da quel sottobosco composto da immigrati arrivati alla ricerca di un lavoro che oggi non c’è più. Allora c’è chi si arrangia con lavori in nero ma anche chi si organizza per delinquere. Dalle prime stime delle questure e dei comandi Compagnia dei carabinieri in tutto il Veneto, sono in aumento rilevante (anche del 40 % in alcune aree) dagli inizi del 2012, ad esempio, i furti di gasolio e benzina, da mezzi in sosta.

Un materiale considerato prezioso visto il prezzo dei carburanti alla pompa. Ora i ladri che un tempo col-pivano villette di benestanti, fanno razzia in semplici garage, portando via attrezzi da giardino, biciclette, materiale da poche decine di euro. Razzie di sono re-gistrate nel veneziano, ma anche nel padovano e nel rodigino, per non parlare delle provincie “più ricche” come Vicenza, Verona e Treviso dove gli assalti sono spessissimo anche ai capannoni delle aree industriali.

La crisi però sembra aver provocato anche un altro fe-nomeno, che è quello della reazione anche armata dei proprietari derubati.

Tabaccherie e negozi di abbigliamento sono i primi obiettivi di una criminalità che con la crisi però diven-ta sempre meno sopportabile. Un caso limite è stato quello che ha riguardato un tabaccaio di Correzzola nel padovano che a fi ne aprile ad un furto al suo negozio ha reagito bloccando i ladri e uccidendone uno a colpi di pistola.

Autore dei fatti è stato Franco Birolo 47 anni, che gestisce la sua tabaccheria con rivendita di giorna-li nel centro del paese. Quando ha sentito che è scat-tato l’allarme Birolo ha urlato alla moglie di chiamare il 112 e poi si è precipitato giù, nel suo negozio, per cercare di salvarlo dalla razzia. Sotto c’erano quattro giovani malviventi stranieri che non si aspettavano una reazione così decisa. Il tabaccaio ha preso la sua pistola che detiene regolarmente, una Glock semiautomatica calibro 9 e raggiunti i ladri in negozio ha sparato ad uno di loro uccidendolo, un altro lo ha catturato.

Le reazioni a questo fatto in tutto il Veneto sono state amplissime e spesso di condivisione della reazione del tabaccaio.

Resta il fatto che sempre più persone difendono con denti quello che hanno costruito a prezzo di tanti sacrifi ci e che la crisi, sta già colpendo duramente. Se poi arrivano anche i ladri...

Ma accanto alla criminalità ordinaria fatta di bande di predoni più o meno organizzate, ma spes-so improvvisate, le forze dell’ordi-ne stanno registrando in Veneto un inquietante fenomeno: quello della pesante infi ltrazione della crimi-

nalità organizzata (mafi a camorra e n’drangheta) nei gangli economici della regione.

A fare il punto della situazione è stato il presidente della Commissione parlamentare antimafi a Giuseppe Pisanu, dopo la due giorni di audizioni di prefetti e magistrati veneziani e padovani che si è tenuta nelle scorse settimane.

Da quanto verifi cato dai responsabili delle forze dell’ordine e dalla Commissione Antimafi a “La regione

è considerata dalle consorterie criminali come un luogo nel quale poter operare, soprattutto nel settore econo-mico, senza dover rispettare vincoli gerarchici dovuti ad una presenza egemone sul territorio di un’organizzazio-ne capace di imporre i propri voleri”.

E gli esempi delle infi ltrazioni mafi ose ci sono già stati. Con l’operazione “Serpe”, sono fi niti in manette 27 mafi osi, tutti legati ai clan dei casalesi: prestavano denaro a imprenditori in crisi e così hanno strozzato una sessantina di piccole imprese tra Padova e Treviso. Di queste solo due hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti.

Poi c’è stata l’operazione “Adria docks”: di fatto il tentativo di uno dei difensori palermitani dei Lo Piccolo di riciclare il denaro della famiglia investendolo in un complesso industriale ai Saloni di Sottomarina per otto milioni di euro. Oltre al legale palermitano sono rimasti coinvolti un noto imprenditore edile padovano, un ma-resciallo della Guardia di fi nanza in servizio a Chioggia e un giocatore della squadra di calcio di Piove di Sacco. Per non parlare dell’ultimo caso del calcio San Donà, in cui è stata coinvolta la camorra.

di Alessandro Abbadir

Crisi, la criminalità aumenta

Dopo il gravissimo episodio di Correzzo-la, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. Per Zaia “l’episodio conferma

l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori.

La situazione non è certamente più dram-matica di quella di altre Regioni d’Italia, ma è evidente che le forze dell’ordine hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior effi cacia all’espandersi della criminalità, che mina le nostre comunità, indifferentemente

nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Per Zaia insomma è diffi cile non collegare questi tra-gici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un nume-ro sempre maggiore di cittadini e famiglie venete. “Lo dico, sia ben chiaro - chiarisce Zaia - non per giustifi care le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e fru-strazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in que-sto periodo, risultano preziose per condurre una

vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costante-mente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. Per Zaia insomma ora più che mai c’è la necessità di impedire l’accesso in Italia a quelle persone che arrivano qui senza alcuna prospettiva e solo per delinquere e che poi generano tensioni sociali.

IL GOVERNATORE ZAIA “L’ITALIA SIA INACESSIBILE PER CHI VIENE A DELINQUERE”

Allarme sicurezza. Assalti a negozi e abitazioni, pericolo infi ltrazioni mafi ose

A.A.

“Aumenti del 40 % per furti di carburante, nei garage,nei supermercati”

Luca Zaia

7Il Veneto in primo piano

La crisi per il mercato della droga in Ve-neto non c’è. Anzi gli affari sembrano andare a gonfi e vele per i mercanti di

morte e gli spacciatori al dettaglio, che sem-pre più numerosi infestano città e paesi di provincia. E sempre più numerosi vengono arrestati. La diffusione del fenomeno crea ansia soprattutto nei genitori di ragazzi che sono i principali consumatori, e che a volte hanno come unica possibilità di risalita l’en-trata in qualche comunità di recupero. Ma vediamo i dati per capire il fenomeno. Nei primi quattro mesi del 2012.

Rispetto al 2011 in Veneto si assiste c’è un aumento del 20 % (il più alto fra le droghe) del commercio per la cannabis se confrontato con lo stesso periodo. Vedia-

mo ora nel dettaglio le province di Padova, Venezia e Treviso di fatto le più coinvolte dal fenomeno dai dati forniti dalle forze di polizia. A Padova sono state sequestrati oltre 70 kg. di stupefacenti (poco più di 25 kg nello stesso pe-riodo del 2011), con il “picco” di oltre 12 kg di eroina (circa 7 kg nel 2011) e oltre 38 kg di cocaina (4,2 kg nell’analogo periodo del 2011). Sono stati sequestrati anche 18 kg di hashish. Molti di più dei 4,7 kg del 2011. Tanti sono fi niti in galera o avranno dei seri guai con la giustizia: 267 le persone segnalate all’autorità giudiziaria per traffi co

e spaccio (285 nel 2011), di cui 189 in stato di arresto, 65 in stato di libertà e 13 di irreperibilità. Passiamo a Venezia e pro-vincia.

Nel capoluogo Veneto si è registrato il boom dei sequestri di hashish. Di questa sostanza ne sono stati sequestrati 100 kg contro gli 11,7 kg dello stesso periodo del 2011. E poi la

marjiuana: 233,8 kg contri 90 del 2011. Di eroina però se ne è trovata meno, solo pochi grammi mentre erano 2,6 kg nel 2011 e poco più di un chilogrammo cocaina rispetto ai 6,3 kg del 2011. Le persone segnalate

per spaccio sono 94 di cui 75 in stato di arresto e 19 “a piede libero”.

Cinquantadue gli stranieri coinvolti nel-lo spaccio, sei i minorenni. Dati meno con-sistenti infi ne per la provincia di Treviso, in controtendenza per dire la verità riaspetto a Padova e Venezia.

Qui è stato sequestrato un etto di eroina mente erano 19,7 kg nell’analogo periodo del 2011, otto etti di cocaina, 7 kg di hashish (13 kg nel 2011). A Treviso au-menta il sequestro di marjuana con 2,1 kg In questa provincia sono 57 persone denun-ciate per spaccio, di cui 45 arrestate e 12 in stato di libertà. Venticinque gli stranieri coinvolti e due i minorenni.

Sicurezza sociale Centinaia gli spacciatori arrestati nei primi mesi del 2012

Il mercato della droga va a gonfi e vele

A Padova nel 2012 sono stati già sequestrati 70kg di stupefacenti

CONVEGNO

Ecomafi e è allarme in Veneto orientale sul litorale turistico e per questo al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento - Corru-zione –Ecomafi e: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente,

con il patrocinio della Provincia di Venezia. Sono intervenuti, Giampietro Pizzo, economista, Lorenzo Segato direttore dell’associazione no profi t Risscc, Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto. Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità –Venezia. ”La Provincia di Venezia - ha spiegato l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia - è molto attenta al fenomeno delle infi ltrazioni della crimi-

nalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifi uti e nella cosiddetta partita del cemento anche nel Veneto orientale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinie-ri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza, per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno. Stiamo lavorando per fare in modo che non ci siano più alibi per il mancato rispetto delle regole, dovuto alle obiezioni sulla farraginosità delle normative. Allo stesso tempo i controlli effettuati devono essere rigorosi”.

A SAN DONÀ. ECOMAFIE È ALLARME REGIONALE

A.A.

Sabato 19 Maggio 2012 ore 10.00Centro Culturale Leonardo Da Vinci Piazza Indipendenza, San Donà di Piave

Cemento - Corruzione - Ecoma�eVeneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta

Che cosa signi�ca l'in�ltrazione delle ma�e nell'economia?Quali strumenti abbiamo, oltre all'azione giudiziaria di magistratura e polizia,

per governare in modo e�cace e giusto l'economia dei nostri territori?

Legambiente Veneto, in collaborazione con l'Osservatorio "Ambiente e Legalità" di Venezia,promuove un momento pubblico di ri�essione su questi problemi con particolare riguardo alla

questione dei circuiti �nanziari e dello sviluppo urbanistico ed edilizio.

Programma:Introduce Giulia Baldissera, Presidente Legambiente Veneto Orientale

Saluti e ri�essioni di:Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia

Gianfranco Bettin, Assessore all'Ambiente e alla città sostenibiledel Comune di Venezia

interventi di:

Giampietro Pizzo, Economista esperto in micro�nanzaSerena Righini, Urbanista

Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto

Modera:Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità – Venezia

con il patrocinio dellaProvincia di Venezia

con il patrocinio del comunedi San Donà di Piave

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Furti in abitazione, rapine nei supermercati, nelle banche, borseggi, truffe porta a porta. Ma anche allarme mafi a. Con la crisi la criminalità spicciola

aumenta insieme con le infi ltrazioni di quella organiz-zata Partiamo dalla prima, che i cittadini vedono più da vicino. Si tratta di una criminalità spesso alimentata da quel sottobosco composto da immigrati arrivati alla ricerca di un lavoro che oggi non c’è più. Allora c’è chi si arrangia con lavori in nero ma anche chi si organizza per delinquere. Dalle prime stime delle questure e dei comandi Compagnia dei carabinieri in tutto il Veneto, sono in aumento rilevante (anche del 40 % in alcune aree) dagli inizi del 2012, ad esempio, i furti di gasolio e benzina, da mezzi in sosta.

Un materiale considerato prezioso visto il prezzo dei carburanti alla pompa. Ora i ladri che un tempo col-pivano villette di benestanti, fanno razzia in semplici garage, portando via attrezzi da giardino, biciclette, materiale da poche decine di euro. Razzie di sono re-gistrate nel veneziano, ma anche nel padovano e nel rodigino, per non parlare delle provincie “più ricche” come Vicenza, Verona e Treviso dove gli assalti sono spessissimo anche ai capannoni delle aree industriali.

La crisi però sembra aver provocato anche un altro fe-nomeno, che è quello della reazione anche armata dei proprietari derubati.

Tabaccherie e negozi di abbigliamento sono i primi obiettivi di una criminalità che con la crisi però diven-ta sempre meno sopportabile. Un caso limite è stato quello che ha riguardato un tabaccaio di Correzzola nel padovano che a fi ne aprile ad un furto al suo negozio ha reagito bloccando i ladri e uccidendone uno a colpi di pistola.

Autore dei fatti è stato Franco Birolo 47 anni, che gestisce la sua tabaccheria con rivendita di giorna-li nel centro del paese. Quando ha sentito che è scat-tato l’allarme Birolo ha urlato alla moglie di chiamare il 112 e poi si è precipitato giù, nel suo negozio, per cercare di salvarlo dalla razzia. Sotto c’erano quattro giovani malviventi stranieri che non si aspettavano una reazione così decisa. Il tabaccaio ha preso la sua pistola che detiene regolarmente, una Glock semiautomatica calibro 9 e raggiunti i ladri in negozio ha sparato ad uno di loro uccidendolo, un altro lo ha catturato.

Le reazioni a questo fatto in tutto il Veneto sono state amplissime e spesso di condivisione della reazione del tabaccaio.

Resta il fatto che sempre più persone difendono con denti quello che hanno costruito a prezzo di tanti sacrifi ci e che la crisi, sta già colpendo duramente. Se poi arrivano anche i ladri...

Ma accanto alla criminalità ordinaria fatta di bande di predoni più o meno organizzate, ma spes-so improvvisate, le forze dell’ordi-ne stanno registrando in Veneto un inquietante fenomeno: quello della pesante infi ltrazione della crimi-

nalità organizzata (mafi a camorra e n’drangheta) nei gangli economici della regione.

A fare il punto della situazione è stato il presidente della Commissione parlamentare antimafi a Giuseppe Pisanu, dopo la due giorni di audizioni di prefetti e magistrati veneziani e padovani che si è tenuta nelle scorse settimane.

Da quanto verifi cato dai responsabili delle forze dell’ordine e dalla Commissione Antimafi a “La regione

è considerata dalle consorterie criminali come un luogo nel quale poter operare, soprattutto nel settore econo-mico, senza dover rispettare vincoli gerarchici dovuti ad una presenza egemone sul territorio di un’organizzazio-ne capace di imporre i propri voleri”.

E gli esempi delle infi ltrazioni mafi ose ci sono già stati. Con l’operazione “Serpe”, sono fi niti in manette 27 mafi osi, tutti legati ai clan dei casalesi: prestavano denaro a imprenditori in crisi e così hanno strozzato una sessantina di piccole imprese tra Padova e Treviso. Di queste solo due hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti.

Poi c’è stata l’operazione “Adria docks”: di fatto il tentativo di uno dei difensori palermitani dei Lo Piccolo di riciclare il denaro della famiglia investendolo in un complesso industriale ai Saloni di Sottomarina per otto milioni di euro. Oltre al legale palermitano sono rimasti coinvolti un noto imprenditore edile padovano, un ma-resciallo della Guardia di fi nanza in servizio a Chioggia e un giocatore della squadra di calcio di Piove di Sacco. Per non parlare dell’ultimo caso del calcio San Donà, in cui è stata coinvolta la camorra.

di Alessandro Abbadir

Crisi, la criminalità aumenta

Dopo il gravissimo episodio di Correzzo-la, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. Per Zaia “l’episodio conferma

l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori.

La situazione non è certamente più dram-matica di quella di altre Regioni d’Italia, ma è evidente che le forze dell’ordine hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior effi cacia all’espandersi della criminalità, che mina le nostre comunità, indifferentemente

nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Per Zaia insomma è diffi cile non collegare questi tra-gici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un nume-ro sempre maggiore di cittadini e famiglie venete. “Lo dico, sia ben chiaro - chiarisce Zaia - non per giustifi care le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e fru-strazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in que-sto periodo, risultano preziose per condurre una

vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costante-mente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. Per Zaia insomma ora più che mai c’è la necessità di impedire l’accesso in Italia a quelle persone che arrivano qui senza alcuna prospettiva e solo per delinquere e che poi generano tensioni sociali.

IL GOVERNATORE ZAIA “L’ITALIA SIA INACESSIBILE PER CHI VIENE A DELINQUERE”

Allarme sicurezza. Assalti a negozi e abitazioni, pericolo infi ltrazioni mafi ose

A.A.

“Aumenti del 40 % per furti di carburante, nei garage,nei supermercati”

Luca Zaia

7Il Veneto in primo piano

La crisi per il mercato della droga in Ve-neto non c’è. Anzi gli affari sembrano andare a gonfi e vele per i mercanti di

morte e gli spacciatori al dettaglio, che sem-pre più numerosi infestano città e paesi di provincia. E sempre più numerosi vengono arrestati. La diffusione del fenomeno crea ansia soprattutto nei genitori di ragazzi che sono i principali consumatori, e che a volte hanno come unica possibilità di risalita l’en-trata in qualche comunità di recupero. Ma vediamo i dati per capire il fenomeno. Nei primi quattro mesi del 2012.

Rispetto al 2011 in Veneto si assiste c’è un aumento del 20 % (il più alto fra le droghe) del commercio per la cannabis se confrontato con lo stesso periodo. Vedia-

mo ora nel dettaglio le province di Padova, Venezia e Treviso di fatto le più coinvolte dal fenomeno dai dati forniti dalle forze di polizia. A Padova sono state sequestrati oltre 70 kg. di stupefacenti (poco più di 25 kg nello stesso pe-riodo del 2011), con il “picco” di oltre 12 kg di eroina (circa 7 kg nel 2011) e oltre 38 kg di cocaina (4,2 kg nell’analogo periodo del 2011). Sono stati sequestrati anche 18 kg di hashish. Molti di più dei 4,7 kg del 2011. Tanti sono fi niti in galera o avranno dei seri guai con la giustizia: 267 le persone segnalate all’autorità giudiziaria per traffi co

e spaccio (285 nel 2011), di cui 189 in stato di arresto, 65 in stato di libertà e 13 di irreperibilità. Passiamo a Venezia e pro-vincia.

Nel capoluogo Veneto si è registrato il boom dei sequestri di hashish. Di questa sostanza ne sono stati sequestrati 100 kg contro gli 11,7 kg dello stesso periodo del 2011. E poi la

marjiuana: 233,8 kg contri 90 del 2011. Di eroina però se ne è trovata meno, solo pochi grammi mentre erano 2,6 kg nel 2011 e poco più di un chilogrammo cocaina rispetto ai 6,3 kg del 2011. Le persone segnalate

per spaccio sono 94 di cui 75 in stato di arresto e 19 “a piede libero”.

Cinquantadue gli stranieri coinvolti nel-lo spaccio, sei i minorenni. Dati meno con-sistenti infi ne per la provincia di Treviso, in controtendenza per dire la verità riaspetto a Padova e Venezia.

Qui è stato sequestrato un etto di eroina mente erano 19,7 kg nell’analogo periodo del 2011, otto etti di cocaina, 7 kg di hashish (13 kg nel 2011). A Treviso au-menta il sequestro di marjuana con 2,1 kg In questa provincia sono 57 persone denun-ciate per spaccio, di cui 45 arrestate e 12 in stato di libertà. Venticinque gli stranieri coinvolti e due i minorenni.

Sicurezza sociale Centinaia gli spacciatori arrestati nei primi mesi del 2012

Il mercato della droga va a gonfi e vele

A Padova nel 2012 sono stati già sequestrati 70kg di stupefacenti

CONVEGNO

Ecomafi e è allarme in Veneto orientale sul litorale turistico e per questo al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento - Corru-zione –Ecomafi e: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente,

con il patrocinio della Provincia di Venezia. Sono intervenuti, Giampietro Pizzo, economista, Lorenzo Segato direttore dell’associazione no profi t Risscc, Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto. Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità –Venezia. ”La Provincia di Venezia - ha spiegato l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia - è molto attenta al fenomeno delle infi ltrazioni della crimi-

nalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifi uti e nella cosiddetta partita del cemento anche nel Veneto orientale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinie-ri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza, per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno. Stiamo lavorando per fare in modo che non ci siano più alibi per il mancato rispetto delle regole, dovuto alle obiezioni sulla farraginosità delle normative. Allo stesso tempo i controlli effettuati devono essere rigorosi”.

A SAN DONÀ. ECOMAFIE È ALLARME REGIONALE

A.A.

Sabato 19 Maggio 2012 ore 10.00Centro Culturale Leonardo Da Vinci Piazza Indipendenza, San Donà di Piave

Cemento - Corruzione - Ecoma�eVeneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta

Che cosa signi�ca l'in�ltrazione delle ma�e nell'economia?Quali strumenti abbiamo, oltre all'azione giudiziaria di magistratura e polizia,

per governare in modo e�cace e giusto l'economia dei nostri territori?

Legambiente Veneto, in collaborazione con l'Osservatorio "Ambiente e Legalità" di Venezia,promuove un momento pubblico di ri�essione su questi problemi con particolare riguardo alla

questione dei circuiti �nanziari e dello sviluppo urbanistico ed edilizio.

Programma:Introduce Giulia Baldissera, Presidente Legambiente Veneto Orientale

Saluti e ri�essioni di:Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia

Gianfranco Bettin, Assessore all'Ambiente e alla città sostenibiledel Comune di Venezia

interventi di:

Giampietro Pizzo, Economista esperto in micro�nanzaSerena Righini, Urbanista

Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto

Modera:Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità – Venezia

con il patrocinio dellaProvincia di Venezia

con il patrocinio del comunedi San Donà di Piave

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313131Il Veneto in primo piano

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8 Il Veneto in primo piano

Un “pessimo biglietto di visita” per le spiagge di Sottomarina e Isola Verde alla vigilia dell’apertura della

stagione balneare: i lavori di risistema-zione degli arenili devono ancora comin-ciare. La denuncia arriva dal consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd) che, a metà maggio, critica il governo regionale per il mancato rispetto dei tempi previsti per i lavori di ripascimento fi nanziati per il 2012.

“Nel bilancio regionale per l’anno in corso sono stati stanziati, su nostra richiesta - ricorda Tiozzo - 2 milioni di euro aggiuntivi alle risorse ordinarie per i ripascimenti degli arenili, di cui 500 mila euro per Isola Verde e Sottomarina. Un risultato fortemente atteso dalle ammini-strazioni locali e dalle categorie economi-che”. Invece, osserva amareggiato Tioz-zo, a maggio inoltrato le spiagge della costa sud veneziana mostrano ancora i segni evidenti di mareggiate ed erosioni. Diffi cile per gli stabilimenti predisporre chioschi, ombrelloni e i servizi vari di ac-

coglienza ai turisti. “Il dovere del governo regionale non

è solo di stanziare adeguati fondi - incal-za - ma anche di vigilare sulla corretta tempistica sulle modalità di realizzazione dei lavori”. Il consigliere regionale del Pd chiede quindi che la Giunta Zaia “faccia pressing” in primo luogo sul Magistrato alle Acque, che in base ad un accordo di programma ha la responsabilità di effet-tuare i lavori, per non affossare l’ormai imminente stagione balneare, che in Veneto vale il 50 per cento dei fl ussi turistici.

Lo avevano preannunciato i risultati delle analisi dell’Arpav consacrando il mare veneto - ma anche i laghi e tutte

le acque di balneazione - fra le eccellenze dell’offerta turistica regionale anche per il 2012. Più del 91% infatti risultava di qua-lità superiore.

Lo confermano da metà maggio le 6 bandiere blu che sventolano lungo il nostro litorale, un riconoscimento della Foudation for Environmental Education che premia ol-tre 100 chilometri di spiagge del Veneto, che del resto già lo scorso anno avevano ottenuto lo stesso brillante risultato.

Le punte di diamante del litorale no-strano sono ancora Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Riname a bocca asciutta ancora una volta Chioggia-Sottomarina che, pur nutrendo no-tevoli aspettative quest’anno, non è riuscita ad ottenere l’ambito riconoscimento.

La città lagunare del resto continua a

pagare lo scotto della vicinanza della sua spiaggia alla foce dei fi umi.

Bibione invece conferma in Veneto il proprio primato, quanto a numero di bandie-re blu, con 21 vessilli conquistati dal 1987, anno dell’istituzione del riconoscimento internazionale che certifi ca la qualità delle acque di balneazione.

A livello nazionale le bandiere assegna-te a Roma dalla Fondazione per l’educazio-ne ambientale sono ben 246, in crescita rispetto allo scorso anno con 13 spiagge in più.

Si valuta la qualità delle acque, ma anche la depurazione delle acque refl ue, le

attività di informazione ed educazione am-bientale, la raccolta differenziata dei rifi uti in spiaggia, la cura e il decoro dell’arredo urbano.

“L’incremento delle bandiere Blu - ha osservato il presidente Fee Italia Claudio Mazza - indica l’effi cacia di un percorso virtuoso delle località rivierasche. Si tratta di piccoli passi che insieme costituiscono la prova di un grande impegno. La situazione economica internazionale euna domanda turistica sempre più attenta all’ambiente impongono senza più ritardi alle ammini-strazioni locali delle scelte concrete in fatto di sostenibilità e qualità”.

Il primato nazionale spetta alla Liguria che ha ottenuto 18 bandiere blu, a seguire Marche e Toscana con 16. Cresce il numero di vessilli assegnati al sud (alla Campania 13, alla Puglia 10 e 6 alla Calabria.

Fra le spiagge escluse fa scalpore quest’anno Rimini.

di Ornella Jovane

Premiate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia.Chioggia-Sottomarina rimane ancora a bocca asciutta

Assegnato ametà maggio il prestigioso riconoscimento Il Veneto conferma le sue punte di diamante

Sventolano sei bandiere blu nelle spiagge venete

Il consigliere regionaleLucio Tiozzo

O.J.

Nel bilancio di previsione per l’eserci-zio fi nanziario 2012 era disponibile un milione di euro per gli interventi

di tutela e difesa dei litorali e delle aree limitrofe alla fascia costiera regionale. Ma l’importo non avrebbe consentito l’avvio dei normali interventi di manutenzione dei litorali in erosione. E così la Giunta regio-nale ha incrementato l’importo.

“La lunghezza del litorale veneto - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte - è di circa 210 km, dei quali quasi 120 interessati da strutture turistiche di particolare importanza e va-lenza per l’economia regionale. Al fi ne di poter dar corso a una serie di interventi di manutenzione e ripascimento annuale dei litorali che maggiormente presentano problematiche di erosione, si è ritenuto quindi di integrare le risorse con una parte (un milione e 500mila euro) delle risorse disponibili nel bilancio regionale per inter-venti di riduzione del rischio idrogeologi-

co”.Il riparto approvato dalla giunta ve-

neta prevede l’assegnazione di 800mila euro all’Uffi cio del Genio Civile di Venezia per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa nel tratto di litorale compreso tra la foce del fi ume Tagliamen-to e la foce del fi ume Piave. All’Uffi cio del Genio Civile di Rovigo vanno 700mila euro per interventi nel tratto di litorale compre-so tra la foce del fi ume Adige e la foce del fi ume Po di Goro. Un milione di euro è stato assegnato al Magistrato alle Acque di Venezia che, sulla base di un accordo di programma con la Regione del Veneto, utilizzerà 500mila euro per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa del litorale nei Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti e altrettanti per il litora-le nel Comune di Chioggia. Il Magistrato alle Acque comparteciperà alla spesa per la realzzazione degli interventi anche con risorse proprie.

L’assessore Maurizio Conte

Interventi a tutela e difesa dei litorali

LA GIUNTA REGIONALE INCREMENTA L’IMPORTO: 2 MILIONI E 500MILA EURO

Sottomarina e Isola VerdeTIOZZO ALLA REGIONE: “I LAVORI PER IL RIPASCIENTO DEGLI ARENILI DEVONO ANCORA COMINCIARE

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8 Il Veneto in primo piano

Un “pessimo biglietto di visita” per le spiagge di Sottomarina e Isola Verde alla vigilia dell’apertura della

stagione balneare: i lavori di risistema-zione degli arenili devono ancora comin-ciare. La denuncia arriva dal consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd) che, a metà maggio, critica il governo regionale per il mancato rispetto dei tempi previsti per i lavori di ripascimento fi nanziati per il 2012.

“Nel bilancio regionale per l’anno in corso sono stati stanziati, su nostra richiesta - ricorda Tiozzo - 2 milioni di euro aggiuntivi alle risorse ordinarie per i ripascimenti degli arenili, di cui 500 mila euro per Isola Verde e Sottomarina. Un risultato fortemente atteso dalle ammini-strazioni locali e dalle categorie economi-che”. Invece, osserva amareggiato Tioz-zo, a maggio inoltrato le spiagge della costa sud veneziana mostrano ancora i segni evidenti di mareggiate ed erosioni. Diffi cile per gli stabilimenti predisporre chioschi, ombrelloni e i servizi vari di ac-

coglienza ai turisti. “Il dovere del governo regionale non

è solo di stanziare adeguati fondi - incal-za - ma anche di vigilare sulla corretta tempistica sulle modalità di realizzazione dei lavori”. Il consigliere regionale del Pd chiede quindi che la Giunta Zaia “faccia pressing” in primo luogo sul Magistrato alle Acque, che in base ad un accordo di programma ha la responsabilità di effet-tuare i lavori, per non affossare l’ormai imminente stagione balneare, che in Veneto vale il 50 per cento dei fl ussi turistici.

Lo avevano preannunciato i risultati delle analisi dell’Arpav consacrando il mare veneto - ma anche i laghi e tutte

le acque di balneazione - fra le eccellenze dell’offerta turistica regionale anche per il 2012. Più del 91% infatti risultava di qua-lità superiore.

Lo confermano da metà maggio le 6 bandiere blu che sventolano lungo il nostro litorale, un riconoscimento della Foudation for Environmental Education che premia ol-tre 100 chilometri di spiagge del Veneto, che del resto già lo scorso anno avevano ottenuto lo stesso brillante risultato.

Le punte di diamante del litorale no-strano sono ancora Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Riname a bocca asciutta ancora una volta Chioggia-Sottomarina che, pur nutrendo no-tevoli aspettative quest’anno, non è riuscita ad ottenere l’ambito riconoscimento.

La città lagunare del resto continua a

pagare lo scotto della vicinanza della sua spiaggia alla foce dei fi umi.

Bibione invece conferma in Veneto il proprio primato, quanto a numero di bandie-re blu, con 21 vessilli conquistati dal 1987, anno dell’istituzione del riconoscimento internazionale che certifi ca la qualità delle acque di balneazione.

A livello nazionale le bandiere assegna-te a Roma dalla Fondazione per l’educazio-ne ambientale sono ben 246, in crescita rispetto allo scorso anno con 13 spiagge in più.

Si valuta la qualità delle acque, ma anche la depurazione delle acque refl ue, le

attività di informazione ed educazione am-bientale, la raccolta differenziata dei rifi uti in spiaggia, la cura e il decoro dell’arredo urbano.

“L’incremento delle bandiere Blu - ha osservato il presidente Fee Italia Claudio Mazza - indica l’effi cacia di un percorso virtuoso delle località rivierasche. Si tratta di piccoli passi che insieme costituiscono la prova di un grande impegno. La situazione economica internazionale euna domanda turistica sempre più attenta all’ambiente impongono senza più ritardi alle ammini-strazioni locali delle scelte concrete in fatto di sostenibilità e qualità”.

Il primato nazionale spetta alla Liguria che ha ottenuto 18 bandiere blu, a seguire Marche e Toscana con 16. Cresce il numero di vessilli assegnati al sud (alla Campania 13, alla Puglia 10 e 6 alla Calabria.

Fra le spiagge escluse fa scalpore quest’anno Rimini.

di Ornella Jovane

Premiate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia.Chioggia-Sottomarina rimane ancora a bocca asciutta

Assegnato ametà maggio il prestigioso riconoscimento Il Veneto conferma le sue punte di diamante

Sventolano sei bandiere blu nelle spiagge venete

Il consigliere regionaleLucio Tiozzo

O.J.

Nel bilancio di previsione per l’eserci-zio fi nanziario 2012 era disponibile un milione di euro per gli interventi

di tutela e difesa dei litorali e delle aree limitrofe alla fascia costiera regionale. Ma l’importo non avrebbe consentito l’avvio dei normali interventi di manutenzione dei litorali in erosione. E così la Giunta regio-nale ha incrementato l’importo.

“La lunghezza del litorale veneto - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte - è di circa 210 km, dei quali quasi 120 interessati da strutture turistiche di particolare importanza e va-lenza per l’economia regionale. Al fi ne di poter dar corso a una serie di interventi di manutenzione e ripascimento annuale dei litorali che maggiormente presentano problematiche di erosione, si è ritenuto quindi di integrare le risorse con una parte (un milione e 500mila euro) delle risorse disponibili nel bilancio regionale per inter-venti di riduzione del rischio idrogeologi-

co”.Il riparto approvato dalla giunta ve-

neta prevede l’assegnazione di 800mila euro all’Uffi cio del Genio Civile di Venezia per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa nel tratto di litorale compreso tra la foce del fi ume Tagliamen-to e la foce del fi ume Piave. All’Uffi cio del Genio Civile di Rovigo vanno 700mila euro per interventi nel tratto di litorale compre-so tra la foce del fi ume Adige e la foce del fi ume Po di Goro. Un milione di euro è stato assegnato al Magistrato alle Acque di Venezia che, sulla base di un accordo di programma con la Regione del Veneto, utilizzerà 500mila euro per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa del litorale nei Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti e altrettanti per il litora-le nel Comune di Chioggia. Il Magistrato alle Acque comparteciperà alla spesa per la realzzazione degli interventi anche con risorse proprie.

L’assessore Maurizio Conte

Interventi a tutela e difesa dei litorali

LA GIUNTA REGIONALE INCREMENTA L’IMPORTO: 2 MILIONI E 500MILA EURO

Sottomarina e Isola VerdeTIOZZO ALLA REGIONE: “I LAVORI PER IL RIPASCIENTO DEGLI ARENILI DEVONO ANCORA COMINCIARE

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11Voci da palazzo

“Con il patto per lo svi-luppo del

Veneto, fi nalmente si potrà passare dalla fase difensiva fi n qui tenuta per parare i colpi della crisi, soprattutto con gli ammortizzatori sociali, ad una fase attiva met-tendo in campo politiche concrete (si calcola 1,2 miliardi di euro fi no al primo trimestre del 2013) e, soprattutto, non episodiche per cercare di dare risposte ai problemi strutturali arrivando all’origine delle diffi coltà che colpiscono aziende, lavoratori, famiglie, insomma tuta la società veneta, con du-rezza fi nora mai vista dall’ultimo dopoguerra”. Lo ha affermato, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato il quale sottolinean-do soprattutto l’importanza del nuovo ruolo che il patto affi da ad importanti enti regionali come “Veneto sviluppo” e Veneto promozione” e del-la radicale riforma, all’insegna di “più sinergie e meno sprechi”, nel campo della ricerca tecnologi-ca fi nalizzata all’innovazione che verrà concentra-ta su pochi centri specializzati al posto degli attuali 88. “Veneto Sviluppo in particolare - aggiunge Ruffato - potrà affrontare uno dei nodi centrali della crisi, la stretta creditizia, selezionando i suoi interventi puntando in modo particolare sulla gre-en economy e alle imprese in fase di avviamento (start up)”. “Non meno importante - afferma ancora il presidente dell’assemblea regionale - la riforma delle politiche del lavoro e del welfare sta-bilita dal patto trasferite dalle Province a “Veneto lavoro” creando, tra l’altro, le premesse alla regio-nalizzazione dell’ispettorato del lavoro”. “Quanto all’adesione fi nora parziale delle organizzazioni sindacali - conclude Ruffato - mi auguro che, quan-do le politiche previste dal patto cominceranno ad essere applicate, essa possa estendersi a tutte le componenti in modo da rappresentare nella sua interezza il mondo del lavoro veneto”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“FINALMENTE RISPOSTE

STRUTTURALI ANTI CRISI”

Ipse dixitIpse dixit

Un pacco povero di contenuti, lo defi niscono così i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, il Patto dello svi-

luppo presentato dal presidente Luca Zaia. I due esponenti democratici sostengono che in realtà i contenuti sono molto poveri. “Visto anche che dal punto di vista dei fondi a disposizione - pre-cisano - non si aggiunge nulla di nuovo rispetto ai fi nanziamenti europei ed a quanto stanziato in Bilancio. Certo, le intenzioni sono buone e da condividere, un po’ meno l’uso strumentale e il dare più importanza al contenitore che al contenu-to che, tanto per aggiungere un dettaglio, dribbla molte delle questioni concrete sul tappeto, come sottolineato anche dalla segretaria della Cgil Su-sanna Camusso”.

Azzalin e Tiozzo, Partito DemocraticoUN PACCO VUOTO DI CONTENUTI

La crisi in Veneto ha toccato livelli drammatici. La situa-zione economica, infatti, non è delle più rassicuranti, la disoccupazione colpisce un giovane su quattro e

la lista con i nomi di coloro che si sono tolta la vita, a causa della perdita del lavoro, continua ad allungarsi di settimana in settimana. Iniziano a mancare i soldi ma più di tutto si avverte la carenza di prospettive. Non ci sono “ricette” per uscire dalla crisi e il solo “resistere” potrebbe non essere suffi ciente per vedere la fi ne di questo lungo periodo di “empasse”. Il “Patto del Veneto”: annunciato, sottoscritto da Regione forze economiche e sindacali (sen-za Cgil e Uil) ma fortemente contestato dalle opposizioni è stato presentato come lo strumento adatto a colmare buona parte di questo vuoto. Infatti si tratta di un do-cumento programmatico sottoscritto dall’Anci, dall’Urpv, dagli industriali, dalle associazioni agricole, da quelle del commercio, dagli artigiani, e dai sindacati che impegna, da qui alla prima metà del 2013, circa 1,2 miliardi di euro per il rilancio e la crescita economica del Veneto. Secondo le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, si tratterebbe di puro fumo negli occhi perché le somme stanziate sarebbero sempre quelle del bilancio di previsione ma secondo il governatore Luca Zaia il risultato importante è quello di essere riusciti a mettere attorno ad un progetto parti sociali ed economiche dell’intera regione.

“E’ la grande occasione per dire che in Veneto, per la prima volta, tutti si stringono attorno a un Patto il che signifi ca aver individuato i problemi, le risorse e le soluzioni – ha infatti spiegato il governatore, lamentando che non altrettanto sta facendo il Governo – il tavolo tra Regione Veneto e parti sociali ha avuto il coraggio di riorganizzare tutte le linee di investimento: migliorando la sinergia, limi-tando gli sprechi e facendo economia di scala. E’ un modo

per individuare degli obiettivi e perseguirli congiuntamente. Se per tutti l’emergenza è nell’occupazione giovanile al-lora per tutti deve essere prioritario l’investimento rivolto al sostegno del lavoro per le nuove generazioni”. Zaia ha ricordato che questo atto è il terzo grande provvedimento dell’Amministrazione regionale per lo sviluppo del Veneto. “Dopo l’insediamento della Giunta – ha detto - abbiamo subito parlato della necessità dell’accesso al credito e ab-biamo messo in piedi il fondo di 1,9 miliardi di euro che dopo gli opportuni aggiustamenti di spread, di procedure e anche dopo l’intesa con Confi di, oggi è operativo; sono già arrivate decine di richieste alla fi nanziaria regionale. C’è stata poi la proroga dei fondi di rotazione, nuovo carbu-rante per l’occupazione, per le imprese, per la crescita. E ora c’è la fi rma del Patto”. Ma che cosa prevede nello specifi co? Nel protocollo esiste una prima fase nella quele verranno stanziati fi nanziamenti a sostegno di progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di 400 mi-lioni dei quali 160 milioni saranno destinati a favore delle imprese (un plafond ancora da quantifi cato sarà specifi co per pmi e confi di), 40 milioni saranno destinati al lavoro, 140 per favorire l’occupazione giovanile e 60 milioni per

interventi sul territorio. Altre voci del documento riguarda-no il Turismo con un impegno di 10 milioni di euro, altri 16 andranno a ricerca e innovazione, al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione invece sono stati destinati 30 milioni di euro e al sostegno dell’imprenditoria giovani-le e femminile sono preventivati 11 milioni di euro. Altre somme sono state destinate alle infrastrutture compreso il sistema ferroviario metropolitano, con capitoli di spesa che parlano di 50 milioni di euro nel primo caso e 14,5 milioni per la Sfmr. Tra i benefi ciari manca l’area di Porto Maghera e proprio questa omissione è la causa che ha fatto rimanere lontana dal tavolo della fi rma la Cgil. “Se uno pensa di parlare di industrializzazione in una regione come il Veneto – ha speigato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso – e salta Porto Marghera, sta parlando di farfalle. Non sta parlando di cosa fare concretamente”. Pronta la risposta del presidente Zaia rivolta proprio a chi non ha fi rmato il patto: “La porta è sempre aperta come la nostra disponibilità a fare questo percorso assieme; si fa per fasi: questa è stata la prima, la seconda è pronta per essere scritta”.

di Fortunato Marinata

Economia La risposta alla crisi nell’intesa tra Regione e associazioni di categoria

Il “Patto del Veneto” promette la ripresaDa qui alla prima metà del 2013 la Regione metterà a disposizione 1,2 miliardi di euro. Per l’opposizione: “E’ fumo negli occhi”

Solo “vuota propaganda”. Pagine di “poesia” che non trovano tradu-zione in “misure concrete e in risorse fi nanziarie determinate”. Ma, soprattutto, un piano partorito senza coinvolgere il Consiglio regionale

e le maggiori organizzazioni sindacali del Veneto. Così Pietrangelo Pette-nò, consigliere della Sinistra veneta nell’assemblea legislativa regionale, defi nisce il piano di sviluppo per il Veneto fi rmato dal presidente Zaia con i rappresentanti di categoria e di una parte del sindacato. Pettenò intende impegnare la giunta Zaia - attraverso la mozione depositata in Consiglio - a riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscrit-to il piano (Cgil e Uil) e a ridiscuterne contenuti e indirizzi con il Consiglio regionale. “Il Piano per lo Sviluppo presentato da Zaia - spiega Pettenò nella mozione - risulta essere un documento propagandistico, che all’inconsistenza delle misure indicate, alla esiguità e indetermi-natezza delle risorse fi nanziarie destinate, somma una procedura nella sua defi nizione che determina la rottura con le organizzazioni sindacali che rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori del Veneto”. Per Pettenò il piano è privo di un disegno strategico per il rilancio dell’occupazione e di proposte per sostenere la green economy, l’edilizia rivolta al recupero del territorio, il rilancio dell’area strategica di Porto Marghera, il reddito dei lavoratori precari, in cassa integrazione e in mobilità. Inol-tre non contiene alcuna misura per favorire il rispetto della legalità, il contrasto dell’evasione fi scale, della contraffazione e dell’economia criminale e per scoraggiare fenomeni come la delocalizzazione. Né contiene indicazioni su tempi e contenuti per l’approvazione del piano energetico regionale. “Ri-tengo grave e inaccettabile - conclude Pettenò - che il Presidente della Giunta regionale abbia ritenuto di non dover esporre il piano in Consiglio regionale, rifi utandosi di aprire una doverosa discussione e un serio confronto politico nel merito delle scelte e degli indirizzi assunti”.

“SOLO PROPAGANDA, ESTROMESSO IL CONSIGLIO”Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

Nella foto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

“Prima di vendere come grande ri-sultato questo patto per il Veneto, Zaia faccia luce su una serie di

questioni ancora tutte da chiarire”. Ad affer-marlo, è stata la capogruppo del Pd in Consi-glio regionale, Laura Puppato e la segretaria regionale democratica, Rosanna Filippin.

“Fino a prova contraria, diciamo intanto, che quelle snocciolate sono cifre già messe a bilancio o che fanno riferimento a stanzia-menti europei (Fers, Fas) e dunque non si vedono all’orizzonte novità di rilievo. Ci chiediamo poi dove sono e come sono stati investiti questi miliardi a favore del mondo del lavoro citati da Zaia. Ma soprattutto qual-cuno dovrebbe informare il presidente che i bilanci si fanno a dicembre, nel caso del Veneto purtroppo a marzo inoltrato, ed è lì che si determinano le somme disponibili ed i vari capitoli. Tutto il resto appartiene alla categoria degli squilli di tromba.

“Dal punto di vista della concertazione - concludono le due esponenti del Pd - questo patto esclude di fatto il Consiglio regionale e due dei tre maggiori sindacati, ovvero Cgil e Uil che non hanno messo la loro fi rma all’accordo. Può considerarsi un successo questa divergenza tra le organiz-zazioni sindacali? C’è il dubbio che si tratti dell’ennesima operazione di marketing politico ma senza nuovi soldi veri”.

Laura Puppato, Partito DemocraticoGRANDE RISULTATO O SQUILLO DI TROMBA?

Laura PuppatoPietrangelo

Pettenò

Clodovaldo Ruffato

34 Voci da palazzo3434 Voci da palazzo 10 Intorno a noi

Ci si sposa di meno, le convivenze si fanno più lunghe e continuano a crescere i matrimoni civili. Nel giro

di pochi anni il Veneto ha cambiato pelle e i “fi ori d’arancio” diventano merce rara, soprattutto nel bel mezzo di una crisi di cui nessuno riesce ancora a cogliere la portata. In Veneto il numero di matrimoni scende, ormai siamo sotto quota 16 mila l’anno, mentre appena tre anni fa sfi oravano i 19 mila. Nella nostra regione si contano 3,4 matrimoni ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale del 3,8 per mille e le motivazioni sono le stesse degli anni precedenti: allungamento delle convivenze, molte delle quali si consolidano come tali, incertezza sul lavoro, diffi coltà economiche hanno il loro peso.

Eppure, nonostante tutto, chi arriva al matrimonio è più convinto e determinato che mai, ed è anche disposto a mettere in preventivo un bel po’ di sacrifi ci e rinunce affi nché il giorno più bello sia effettivamen-te ricordato come tale. In fondo oggi le co-siddette “convenzioni sociali”, osservano gli addetti ai lavori, sono meno stringenti del passato e ci si può sposare anche con un budget ridotto all’osso, tagliando su lista degli invitati, ristorante, partecipazio-ni, bomboniere, allestimenti e viaggio di nozze.

Se i matrimoni “low cost” sono in cre-scita, soprattutto fra le coppie più giovani e anticonformiste, chi sceglie la formula “classica” è ancora più determinato e sem-pre più spesso si fa aiutare da esperti del settore, i “wedding planner”, una profes-sione che è cresciuta in maniera inversa-mente proporzionale rispetto al numero dei matrimoni. “Si rivolgono a noi soprattutto

giovani e professionisti che non hanno molto tempo a disposizione oppure chi ha intenzione di sposarsi a breve. - spiega Antonia Macrì, wedding planner padovana di “Chicchi d’arancio” - E non si tratta so-lamente di coppie che vogliono spendere cifre importanti, perché ci sono soluzioni per tutte le tasche e il nostro compito è pro-prio quello di trovare la formula migliore, in tutti i sensi, compreso quello economico. Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo di richieste, a causa della crisi. Personal-mente mi sono trovata con futuri sposi che hanno perso il lavoro prima delle nozze. A quel punto abbiamo rivisto il budget senza compromettere l’eleganza e l’unicità di un giorno così importante”. Ma quanto costa, in media, sposarsi in Veneto oggi? Diffi cile ottenere una risposta precisa, ma la fascia di prezzo più frequente va dai 18 ai 25 mila euro, a seconda delle richieste della

di Nicola Stievano

Coniugare budget ed eleganza è ancora possibile, anche chi perde il lavoro non rinuncia a salire all’altare

Fiori d’arancio In Veneto le nozze sono in calo, ma crescono le cerimonie low cost

Sposarsi in tempo di crisi purché, sia il giorno più bello

Sopra Antonia Macrì, wedding planner, e una sua creazione

coppia. “Riusciamo ad organizzare eventi anche con budget ridotti, senza per questo incidere sulla qualità. - continua Antonia - Anzi è qui che si vede il nostro lavoro perché in breve tempo riusciamo a dare i consigli giusti e trovare le soluzioni ideali affi nché tutto funzioni per il meglio. Chi poi vuole un matrimonio sfarzoso arriva a spendere anche 50 mila euro. Chi invece vuole risparmiare sceglie di ridurre il nume-ro degli invitati, ad esempio, e risparmiare su altri costi”. Fa parte del lavoro anche tranquillizzare le coppie spaventate da costi e incombenze, perché il matrimonio sia il loro giorno più bello, al di là del budget.

La wedding planner “Cerchiamo insieme la formula ideale, ottimizzando costi e calendario”

In Veneto i matrimoni civili quasi più numerosi di quelli religiosi. A Nordest ormai una persona su due sceglie di

sposarsi in Comune. Un cambiamento forte, questo, che

ha investito il Veneto negli ultimi anni (si è passati dal 37.9% dei matrimoni civili nel 2004 al 45,4% nel 2009) e che ha visto il superamento del 50% in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giu-lia (55,4% in Trentino, 54,5% in Friuli), mentre in Italia il dato rimane fermo al 37,2%. Ancora più rilevante, poi, il ri-ferimento al tasso di nuzialità (annuo).

“Le tre regioni del Nordest antici-pano l’andamento calante di tutta Ita-lia posizionandosi tutte al di sotto del valore medio nazionale”, ha spiegato Daniele Marin, direttore scientifi co del-la Fondazione Nordest.

I dati sono stati presentati al conve-gno ecclesiale del Nordest di Aquileia: “Ci sono stati grandi cambiamenti di stili di vita in questi anni – spiega monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova – quelli che vediamo intorno a noi sono cittadini smarriti, senza speranze per il futuro, a volte anche da giovanissimi. Vogliamo contribuire a ridare un’anima al Nordest, a sostenerne gli abitanti, che in questo momento diffi cile sembrano persi e senza appigli concreti”.

NEWS

I dati della Fondazione NordestCHIESA E COMUNE ALLA PARI

Page 39: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

11Voci da palazzo

“Con il patto per lo svi-luppo del

Veneto, fi nalmente si potrà passare dalla fase difensiva fi n qui tenuta per parare i colpi della crisi, soprattutto con gli ammortizzatori sociali, ad una fase attiva met-tendo in campo politiche concrete (si calcola 1,2 miliardi di euro fi no al primo trimestre del 2013) e, soprattutto, non episodiche per cercare di dare risposte ai problemi strutturali arrivando all’origine delle diffi coltà che colpiscono aziende, lavoratori, famiglie, insomma tuta la società veneta, con du-rezza fi nora mai vista dall’ultimo dopoguerra”. Lo ha affermato, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato il quale sottolinean-do soprattutto l’importanza del nuovo ruolo che il patto affi da ad importanti enti regionali come “Veneto sviluppo” e Veneto promozione” e del-la radicale riforma, all’insegna di “più sinergie e meno sprechi”, nel campo della ricerca tecnologi-ca fi nalizzata all’innovazione che verrà concentra-ta su pochi centri specializzati al posto degli attuali 88. “Veneto Sviluppo in particolare - aggiunge Ruffato - potrà affrontare uno dei nodi centrali della crisi, la stretta creditizia, selezionando i suoi interventi puntando in modo particolare sulla gre-en economy e alle imprese in fase di avviamento (start up)”. “Non meno importante - afferma ancora il presidente dell’assemblea regionale - la riforma delle politiche del lavoro e del welfare sta-bilita dal patto trasferite dalle Province a “Veneto lavoro” creando, tra l’altro, le premesse alla regio-nalizzazione dell’ispettorato del lavoro”. “Quanto all’adesione fi nora parziale delle organizzazioni sindacali - conclude Ruffato - mi auguro che, quan-do le politiche previste dal patto cominceranno ad essere applicate, essa possa estendersi a tutte le componenti in modo da rappresentare nella sua interezza il mondo del lavoro veneto”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“FINALMENTE RISPOSTE

STRUTTURALI ANTI CRISI”

Ipse dixit

Un pacco povero di contenuti, lo defi niscono così i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, il Patto dello svi-

luppo presentato dal presidente Luca Zaia. I due esponenti democratici sostengono che in realtà i contenuti sono molto poveri. “Visto anche che dal punto di vista dei fondi a disposizione - pre-cisano - non si aggiunge nulla di nuovo rispetto ai fi nanziamenti europei ed a quanto stanziato in Bilancio. Certo, le intenzioni sono buone e da condividere, un po’ meno l’uso strumentale e il dare più importanza al contenitore che al contenu-to che, tanto per aggiungere un dettaglio, dribbla molte delle questioni concrete sul tappeto, come sottolineato anche dalla segretaria della Cgil Su-sanna Camusso”.

Azzalin e Tiozzo, Partito DemocraticoUN PACCO VUOTO DI CONTENUTI

La crisi in Veneto ha toccato livelli drammatici. La situa-zione economica, infatti, non è delle più rassicuranti, la disoccupazione colpisce un giovane su quattro e

la lista con i nomi di coloro che si sono tolta la vita, a causa della perdita del lavoro, continua ad allungarsi di settimana in settimana. Iniziano a mancare i soldi ma più di tutto si avverte la carenza di prospettive. Non ci sono “ricette” per uscire dalla crisi e il solo “resistere” potrebbe non essere suffi ciente per vedere la fi ne di questo lungo periodo di “empasse”. Il “Patto del Veneto”: annunciato, sottoscritto da Regione forze economiche e sindacali (sen-za Cgil e Uil) ma fortemente contestato dalle opposizioni è stato presentato come lo strumento adatto a colmare buona parte di questo vuoto. Infatti si tratta di un do-cumento programmatico sottoscritto dall’Anci, dall’Urpv, dagli industriali, dalle associazioni agricole, da quelle del commercio, dagli artigiani, e dai sindacati che impegna, da qui alla prima metà del 2013, circa 1,2 miliardi di euro per il rilancio e la crescita economica del Veneto. Secondo le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, si tratterebbe di puro fumo negli occhi perché le somme stanziate sarebbero sempre quelle del bilancio di previsione ma secondo il governatore Luca Zaia il risultato importante è quello di essere riusciti a mettere attorno ad un progetto parti sociali ed economiche dell’intera regione.

“E’ la grande occasione per dire che in Veneto, per la prima volta, tutti si stringono attorno a un Patto il che signifi ca aver individuato i problemi, le risorse e le soluzioni – ha infatti spiegato il governatore, lamentando che non altrettanto sta facendo il Governo – il tavolo tra Regione Veneto e parti sociali ha avuto il coraggio di riorganizzare tutte le linee di investimento: migliorando la sinergia, limi-tando gli sprechi e facendo economia di scala. E’ un modo

per individuare degli obiettivi e perseguirli congiuntamente. Se per tutti l’emergenza è nell’occupazione giovanile al-lora per tutti deve essere prioritario l’investimento rivolto al sostegno del lavoro per le nuove generazioni”. Zaia ha ricordato che questo atto è il terzo grande provvedimento dell’Amministrazione regionale per lo sviluppo del Veneto. “Dopo l’insediamento della Giunta – ha detto - abbiamo subito parlato della necessità dell’accesso al credito e ab-biamo messo in piedi il fondo di 1,9 miliardi di euro che dopo gli opportuni aggiustamenti di spread, di procedure e anche dopo l’intesa con Confi di, oggi è operativo; sono già arrivate decine di richieste alla fi nanziaria regionale. C’è stata poi la proroga dei fondi di rotazione, nuovo carbu-rante per l’occupazione, per le imprese, per la crescita. E ora c’è la fi rma del Patto”. Ma che cosa prevede nello specifi co? Nel protocollo esiste una prima fase nella quele verranno stanziati fi nanziamenti a sostegno di progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di 400 mi-lioni dei quali 160 milioni saranno destinati a favore delle imprese (un plafond ancora da quantifi cato sarà specifi co per pmi e confi di), 40 milioni saranno destinati al lavoro, 140 per favorire l’occupazione giovanile e 60 milioni per

interventi sul territorio. Altre voci del documento riguarda-no il Turismo con un impegno di 10 milioni di euro, altri 16 andranno a ricerca e innovazione, al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione invece sono stati destinati 30 milioni di euro e al sostegno dell’imprenditoria giovani-le e femminile sono preventivati 11 milioni di euro. Altre somme sono state destinate alle infrastrutture compreso il sistema ferroviario metropolitano, con capitoli di spesa che parlano di 50 milioni di euro nel primo caso e 14,5 milioni per la Sfmr. Tra i benefi ciari manca l’area di Porto Maghera e proprio questa omissione è la causa che ha fatto rimanere lontana dal tavolo della fi rma la Cgil. “Se uno pensa di parlare di industrializzazione in una regione come il Veneto – ha speigato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso – e salta Porto Marghera, sta parlando di farfalle. Non sta parlando di cosa fare concretamente”. Pronta la risposta del presidente Zaia rivolta proprio a chi non ha fi rmato il patto: “La porta è sempre aperta come la nostra disponibilità a fare questo percorso assieme; si fa per fasi: questa è stata la prima, la seconda è pronta per essere scritta”.

di Fortunato Marinata

Economia La risposta alla crisi nell’intesa tra Regione e associazioni di categoria

Il “Patto del Veneto” promette la ripresaDa qui alla prima metà del 2013 la Regione metterà a disposizione 1,2 miliardi di euro. Per l’opposizione: “E’ fumo negli occhi”

Solo “vuota propaganda”. Pagine di “poesia” che non trovano tradu-zione in “misure concrete e in risorse fi nanziarie determinate”. Ma, soprattutto, un piano partorito senza coinvolgere il Consiglio regionale

e le maggiori organizzazioni sindacali del Veneto. Così Pietrangelo Pette-nò, consigliere della Sinistra veneta nell’assemblea legislativa regionale, defi nisce il piano di sviluppo per il Veneto fi rmato dal presidente Zaia con i rappresentanti di categoria e di una parte del sindacato. Pettenò intende impegnare la giunta Zaia - attraverso la mozione depositata in Consiglio - a riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscrit-to il piano (Cgil e Uil) e a ridiscuterne contenuti e indirizzi con il Consiglio regionale. “Il Piano per lo Sviluppo presentato da Zaia - spiega Pettenò nella mozione - risulta essere un documento propagandistico, che all’inconsistenza delle misure indicate, alla esiguità e indetermi-natezza delle risorse fi nanziarie destinate, somma una procedura nella sua defi nizione che determina la rottura con le organizzazioni sindacali che rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori del Veneto”. Per Pettenò il piano è privo di un disegno strategico per il rilancio dell’occupazione e di proposte per sostenere la green economy, l’edilizia rivolta al recupero del territorio, il rilancio dell’area strategica di Porto Marghera, il reddito dei lavoratori precari, in cassa integrazione e in mobilità. Inol-tre non contiene alcuna misura per favorire il rispetto della legalità, il contrasto dell’evasione fi scale, della contraffazione e dell’economia criminale e per scoraggiare fenomeni come la delocalizzazione. Né contiene indicazioni su tempi e contenuti per l’approvazione del piano energetico regionale. “Ri-tengo grave e inaccettabile - conclude Pettenò - che il Presidente della Giunta regionale abbia ritenuto di non dover esporre il piano in Consiglio regionale, rifi utandosi di aprire una doverosa discussione e un serio confronto politico nel merito delle scelte e degli indirizzi assunti”.

“SOLO PROPAGANDA, ESTROMESSO IL CONSIGLIO”Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

Nella foto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

“Prima di vendere come grande ri-sultato questo patto per il Veneto, Zaia faccia luce su una serie di

questioni ancora tutte da chiarire”. Ad affer-marlo, è stata la capogruppo del Pd in Consi-glio regionale, Laura Puppato e la segretaria regionale democratica, Rosanna Filippin.

“Fino a prova contraria, diciamo intanto, che quelle snocciolate sono cifre già messe a bilancio o che fanno riferimento a stanzia-menti europei (Fers, Fas) e dunque non si vedono all’orizzonte novità di rilievo. Ci chiediamo poi dove sono e come sono stati investiti questi miliardi a favore del mondo del lavoro citati da Zaia. Ma soprattutto qual-cuno dovrebbe informare il presidente che i bilanci si fanno a dicembre, nel caso del Veneto purtroppo a marzo inoltrato, ed è lì che si determinano le somme disponibili ed i vari capitoli. Tutto il resto appartiene alla categoria degli squilli di tromba.

“Dal punto di vista della concertazione - concludono le due esponenti del Pd - questo patto esclude di fatto il Consiglio regionale e due dei tre maggiori sindacati, ovvero Cgil e Uil che non hanno messo la loro fi rma all’accordo. Può considerarsi un successo questa divergenza tra le organiz-zazioni sindacali? C’è il dubbio che si tratti dell’ennesima operazione di marketing politico ma senza nuovi soldi veri”.

Laura Puppato, Partito DemocraticoGRANDE RISULTATO O SQUILLO DI TROMBA?

Laura PuppatoPietrangelo

Pettenò

Clodovaldo Ruffato

10 Intorno a noi

Ci si sposa di meno, le convivenze si fanno più lunghe e continuano a crescere i matrimoni civili. Nel giro

di pochi anni il Veneto ha cambiato pelle e i “fi ori d’arancio” diventano merce rara, soprattutto nel bel mezzo di una crisi di cui nessuno riesce ancora a cogliere la portata. In Veneto il numero di matrimoni scende, ormai siamo sotto quota 16 mila l’anno, mentre appena tre anni fa sfi oravano i 19 mila. Nella nostra regione si contano 3,4 matrimoni ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale del 3,8 per mille e le motivazioni sono le stesse degli anni precedenti: allungamento delle convivenze, molte delle quali si consolidano come tali, incertezza sul lavoro, diffi coltà economiche hanno il loro peso.

Eppure, nonostante tutto, chi arriva al matrimonio è più convinto e determinato che mai, ed è anche disposto a mettere in preventivo un bel po’ di sacrifi ci e rinunce affi nché il giorno più bello sia effettivamen-te ricordato come tale. In fondo oggi le co-siddette “convenzioni sociali”, osservano gli addetti ai lavori, sono meno stringenti del passato e ci si può sposare anche con un budget ridotto all’osso, tagliando su lista degli invitati, ristorante, partecipazio-ni, bomboniere, allestimenti e viaggio di nozze.

Se i matrimoni “low cost” sono in cre-scita, soprattutto fra le coppie più giovani e anticonformiste, chi sceglie la formula “classica” è ancora più determinato e sem-pre più spesso si fa aiutare da esperti del settore, i “wedding planner”, una profes-sione che è cresciuta in maniera inversa-mente proporzionale rispetto al numero dei matrimoni. “Si rivolgono a noi soprattutto

giovani e professionisti che non hanno molto tempo a disposizione oppure chi ha intenzione di sposarsi a breve. - spiega Antonia Macrì, wedding planner padovana di “Chicchi d’arancio” - E non si tratta so-lamente di coppie che vogliono spendere cifre importanti, perché ci sono soluzioni per tutte le tasche e il nostro compito è pro-prio quello di trovare la formula migliore, in tutti i sensi, compreso quello economico. Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo di richieste, a causa della crisi. Personal-mente mi sono trovata con futuri sposi che hanno perso il lavoro prima delle nozze. A quel punto abbiamo rivisto il budget senza compromettere l’eleganza e l’unicità di un giorno così importante”. Ma quanto costa, in media, sposarsi in Veneto oggi? Diffi cile ottenere una risposta precisa, ma la fascia di prezzo più frequente va dai 18 ai 25 mila euro, a seconda delle richieste della

di Nicola Stievano

Coniugare budget ed eleganza è ancora possibile, anche chi perde il lavoro non rinuncia a salire all’altare

Fiori d’arancio In Veneto le nozze sono in calo, ma crescono le cerimonie low cost

Sposarsi in tempo di crisi purché, sia il giorno più bello

Sopra Antonia Macrì, wedding planner, e una sua creazione

coppia. “Riusciamo ad organizzare eventi anche con budget ridotti, senza per questo incidere sulla qualità. - continua Antonia - Anzi è qui che si vede il nostro lavoro perché in breve tempo riusciamo a dare i consigli giusti e trovare le soluzioni ideali affi nché tutto funzioni per il meglio. Chi poi vuole un matrimonio sfarzoso arriva a spendere anche 50 mila euro. Chi invece vuole risparmiare sceglie di ridurre il nume-ro degli invitati, ad esempio, e risparmiare su altri costi”. Fa parte del lavoro anche tranquillizzare le coppie spaventate da costi e incombenze, perché il matrimonio sia il loro giorno più bello, al di là del budget.

La wedding planner “Cerchiamo insieme la formula ideale, ottimizzando costi e calendario”

In Veneto i matrimoni civili quasi più numerosi di quelli religiosi. A Nordest ormai una persona su due sceglie di

sposarsi in Comune. Un cambiamento forte, questo, che

ha investito il Veneto negli ultimi anni (si è passati dal 37.9% dei matrimoni civili nel 2004 al 45,4% nel 2009) e che ha visto il superamento del 50% in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giu-lia (55,4% in Trentino, 54,5% in Friuli), mentre in Italia il dato rimane fermo al 37,2%. Ancora più rilevante, poi, il ri-ferimento al tasso di nuzialità (annuo).

“Le tre regioni del Nordest antici-pano l’andamento calante di tutta Ita-lia posizionandosi tutte al di sotto del valore medio nazionale”, ha spiegato Daniele Marin, direttore scientifi co del-la Fondazione Nordest.

I dati sono stati presentati al conve-gno ecclesiale del Nordest di Aquileia: “Ci sono stati grandi cambiamenti di stili di vita in questi anni – spiega monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova – quelli che vediamo intorno a noi sono cittadini smarriti, senza speranze per il futuro, a volte anche da giovanissimi. Vogliamo contribuire a ridare un’anima al Nordest, a sostenerne gli abitanti, che in questo momento diffi cile sembrano persi e senza appigli concreti”.

NEWS

I dati della Fondazione NordestCHIESA E COMUNE ALLA PARI

353535Intorno a noi

Page 40: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

12 Cultura veneta

Nell’alternanza tra artisti contempo-ranei e collettive che partono dalla ricca Collezione Francois Pinault, è di

scena a Palazzo Grassi a Venezia fi no al 15 luglio Urs Fischer (Zurigo 1973) con la mostra “Madame Fisscher”. Già dalla data di nascita si evince che è il primo artista vivente ad essere esposto in una personale a Palazzo Grassi, in una delle sue più impor-tanti esposizioni tra quelle fatte in Europa. L’atrio centrale e il primo piano c’introduco-no nel mondo dell’artista, che vive a New York, con più di trenta opere. Una sapiente guida gratuita aiuta il visitatore a capire la logica e la chimica dei lavori di Fischer non sempre di facile e immediata compren-sione. Scultura, pittura e installazione sono le tecniche espressive, mentre i materiali vanno dal bronzo e cera ad apparecchi meccanici e specchi. Una creatività dell’artista logica e assurda, in un equilibrio di diversi elementi quali l’humour, la realtà, l’eternità, l’illusione, la violenza e

la fugacità. Si parte proprio dall’opera “Ma-dame Fisscher” che riproduce il suo studio nei minimi particolari facendo rivivere il processo creativo del Maestro, per passare a “untitled” del 2012 con un ritratto in cera di se stesso e dell’amico artista Rudolf Stingel in cui i lumini consumano le stesse evidenziando la trasformazione e i limiti del corpo e dell’opera d’arte, arrivando a “Ne-

crophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Ac-cademia di Belle Arti, posa tra le opere in un

passaggio tra vivente e artifi ciale. Altri temi sono la banalità del quotidiano, il gioco dell’oggetto con la sua ombra, l’idea del movimento, la messa in ridicolo di vizi e dipendenze e il teatro dell’assurdo.

di Alain Chivilò

Scultura, pittura, installazione e il suo studio, riprodotto nei minimi particolari per far rivivere il suo processo creativo

Palazzo Grassi fi no al 15 luglio Più di trenta opere dell’artista newyorkese

Il mondo interpretato da Urs Fischer

Palazzo Franchetti a Venezia

Negli spazi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia fi no all’8 luglio, “Pi-casso e Vollard. Il genio e il mercante” è la mostra che

per la prima volta in Italia disamina il rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e Pablo Picasso. Un’intersezione tra il gallerista scopritore di artisti sconosciuti o “secondari”, d’in-tuito sopraffi no e forti doti commerciali, con il pittore invento-re del Cubismo che con la sua tecnica ha stregato future ge-nerazioni d’artisti, critici e amanti dell’arte. Ambroise Vollard (1866 – 1939) oltre a organizzare la prima monografi a su Paul Cezanne nel 1895, offrì al giovane Picasso (1881 – 1973) la possibilità di esporre nel 1901 all’interno della sua galleria. Da qui fi no alla morte di Vollard tra i due si

sviluppa una relazione d’amicizia, d’affari e di stima recipro-ca. Il critico Félicien Fagus scrive “ecco: ho appena visto da Vollard la mostra del giovane pittore (spagnolo si capisce) con un temperamento meraviglioso”. Tecniche incisorie quali l’acquaforte, la puntasecca e l’acquatinta sono rappresentate da oltre 150 opere, con la serie completa delle 100 incisio-ni della “Suite Vollard”, a cui Picasso lavorò dal 1927 al 1937, la “Minotauromachia” una delle sue principali opere grafi che, “l’Histoire Naturelle” con gli animali di Buffon e i “Saltimbanchi” con la celebre acquaforte “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” di Balzac. Una tecnica incisoria ric-ca e di classe per un Picasso intramontabile nelle sue decadi artistiche d’oro.

L’abilità incisoria di Picasso

A Treviso, fi no al primo luglio, nelle tre princi-

pali sale espositive di Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricer-che, è di scena la XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012. Nelle fi nalità del Premio c’è il focus di con-tribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”, proponendosi come occasione e strumento per fare conoscere il lavoro intellettuale e manuale, al fi ne di governare le modifi cazioni dei luoghi per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e memoria. Una giuria sceglie annualmente un luogo e per l’edizio-ne del 2012 il premio è andato, con voto unanime, al Bosco di Sant’Antonio situato nelle montagne d’Abruzzo e precisamente nel comune di Pescocostanzo. L’area ha una dimensione di circa 500 ettari ed è situata nel Parco della Maiella. La composizione boschiva consta di alcu-ne migliaia di grandi alberi, tra i quali cinquecento sono rappresentati da faggi secolari. Questo bosco è defi nito da Elena Croce come “un santuario della natura e della civiltà pastorale”. In quest’ambito, l’interessante percorso espositivo testimonia il luogo prescelto in tre sezioni: la prima illustra materiali fotografi ci e cartografi ci per inqua-drare il luogo, la seconda tratta aspetti naturalistici del bosco e del patrimonio vegetale all’interno dei paesaggi abruzzesi, l’ultima invece è video con il fi lm documentario del 1994 di Ermanno Olmi “Mille anni”, che inquadra il Bosco di Sant’Antonio tra natura e civiltà.

Palazzo Bomben, TrevisoIL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA

E’ il primo artista vivente al quale il centro espositivo dedica una personale

Al.Ch. “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” Al.Ch.

“Venezia è così esageratamente raffi nata. Le perce-zioni degli altri e di lei stessa non ti lasciano mai in pace. Persino la luce, proiettata dal campanile

sulla piazza, acquista una qualità architettonica e il pesante campanile vi diventa leggero”. Così Venezia è pensata dal pittore William Congdon (Providence 1912 – Milano 1998) che tra il ’48 e ’60 vi soggiorna. Nel centenario della nasci-ta, fi no al 8 luglio nel piano nobile dell’università Cà Foscari Esposizioni, “William Congdon a Venezia. Uno sguardo ame-ricano” è la prima mostra del Maestro a Venezia con opere riguardanti la città Serenissima. Una quarantina di opere unite a lettere, schizzi, video e gigantografi e di opere non disponibili per l’esibizione. Con New York la città lagunare ha un ruolo fondamentale per la sua ricerca e l’agire pittorico. Partendo dalla scuola dell’action painting americana e dalle opere di Dubuffet viste a Parigi durante la guerra, interpreta soggetti tradizionali quali Piazza San Marco, palazzo Dario, i tetti e Canal Grande incidendo nell’olio e nell’acrilico con un punteruolo. Con questa tecnica rende una Venezia fug-gente, in movimento che appare magicamente da una sorta di foschia tendente a colori scuri e nel contempo spaziale all’interno di contrasti di luce. L’oro, che proviene dalla tra-dizione bizantina, è utilizzato da Congdom per dare vivacità e risalto all’edifi cio come un’illuminazione artifi ciale. Una mostra dunque da visitare per comprendere un punto di vista di Venezia non consueto, perché fi glio di una pittura d’azione che si presentava al mondo.

CÀ FOSCARILe Venezie di Congdom

I pittori vedutisti avevano la caratteristica di possedere schizzi, studi di luoghi che visitavano o vivevano per riprodurli in opere anche a distanza di anni. I riferi-menti presi permettevano di lavorare in studio proponendo soggetti di un luogo

anche trovandosi altrove. In quest’ambito a Venezia, presso Palazzo Grimani, fi no al 1 luglio la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” permette di apprezzare il taccuino, raramente visibile al pubblico, di schizzi del pittore vedutista che come pochi ha saputo dare un taglio internazionale al Vedutismo. Un volume non di grandi dimensioni (mm 175 X 235), composto da sette fascicoli sciolti rilegati successivamente nell’Ottocento, che riporta commenti e schizzi dai materiali ai luoghi ritratti, dalle annotazioni sui colori, dalle correzioni e abrasioni, all’impiego della punta metallica, ai cambi d’inchiostro.

Ulteriori fogli sono proposti come i sette dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, i sette dalla collezione Corniani-Algarotti, lo “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisè e i due fogli rispettiva-

mente dalla Fondazione Cini e dal Museo Correr. A completamento dipinti a olio provenienti da collezioni pubbliche e private segnano il passaggio dallo schizzo alla vera realizzazione. Supporti audiovisivi e digitali, uniti a un modello funzionante di camera ottica che fa vedere le vedute come le osservava Canaletto, permettono al visitatore di conoscere quest’aspetto fondamentale del Maestro poco approfondito nelle grandi esibizioni.

IN BREVE Canaletto a Palazzo Grimani“SCHIZZI D’AUTORE”

L’opera “Necrophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Accademia di Belle Arti, posa tra le opere in un passaggio tra vivente e artifi ciale

36 Cultura veneta3636 Cultura veneta

Page 41: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

12 Cultura veneta

Nell’alternanza tra artisti contempo-ranei e collettive che partono dalla ricca Collezione Francois Pinault, è di

scena a Palazzo Grassi a Venezia fi no al 15 luglio Urs Fischer (Zurigo 1973) con la mostra “Madame Fisscher”. Già dalla data di nascita si evince che è il primo artista vivente ad essere esposto in una personale a Palazzo Grassi, in una delle sue più impor-tanti esposizioni tra quelle fatte in Europa. L’atrio centrale e il primo piano c’introduco-no nel mondo dell’artista, che vive a New York, con più di trenta opere. Una sapiente guida gratuita aiuta il visitatore a capire la logica e la chimica dei lavori di Fischer non sempre di facile e immediata compren-sione. Scultura, pittura e installazione sono le tecniche espressive, mentre i materiali vanno dal bronzo e cera ad apparecchi meccanici e specchi. Una creatività dell’artista logica e assurda, in un equilibrio di diversi elementi quali l’humour, la realtà, l’eternità, l’illusione, la violenza e

la fugacità. Si parte proprio dall’opera “Ma-dame Fisscher” che riproduce il suo studio nei minimi particolari facendo rivivere il processo creativo del Maestro, per passare a “untitled” del 2012 con un ritratto in cera di se stesso e dell’amico artista Rudolf Stingel in cui i lumini consumano le stesse evidenziando la trasformazione e i limiti del corpo e dell’opera d’arte, arrivando a “Ne-

crophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Ac-cademia di Belle Arti, posa tra le opere in un

passaggio tra vivente e artifi ciale. Altri temi sono la banalità del quotidiano, il gioco dell’oggetto con la sua ombra, l’idea del movimento, la messa in ridicolo di vizi e dipendenze e il teatro dell’assurdo.

di Alain Chivilò

Scultura, pittura, installazione e il suo studio, riprodotto nei minimi particolari per far rivivere il suo processo creativo

Palazzo Grassi fi no al 15 luglio Più di trenta opere dell’artista newyorkese

Il mondo interpretato da Urs Fischer

Palazzo Franchetti a Venezia

Negli spazi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia fi no all’8 luglio, “Pi-casso e Vollard. Il genio e il mercante” è la mostra che

per la prima volta in Italia disamina il rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e Pablo Picasso. Un’intersezione tra il gallerista scopritore di artisti sconosciuti o “secondari”, d’in-tuito sopraffi no e forti doti commerciali, con il pittore invento-re del Cubismo che con la sua tecnica ha stregato future ge-nerazioni d’artisti, critici e amanti dell’arte. Ambroise Vollard (1866 – 1939) oltre a organizzare la prima monografi a su Paul Cezanne nel 1895, offrì al giovane Picasso (1881 – 1973) la possibilità di esporre nel 1901 all’interno della sua galleria. Da qui fi no alla morte di Vollard tra i due si

sviluppa una relazione d’amicizia, d’affari e di stima recipro-ca. Il critico Félicien Fagus scrive “ecco: ho appena visto da Vollard la mostra del giovane pittore (spagnolo si capisce) con un temperamento meraviglioso”. Tecniche incisorie quali l’acquaforte, la puntasecca e l’acquatinta sono rappresentate da oltre 150 opere, con la serie completa delle 100 incisio-ni della “Suite Vollard”, a cui Picasso lavorò dal 1927 al 1937, la “Minotauromachia” una delle sue principali opere grafi che, “l’Histoire Naturelle” con gli animali di Buffon e i “Saltimbanchi” con la celebre acquaforte “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” di Balzac. Una tecnica incisoria ric-ca e di classe per un Picasso intramontabile nelle sue decadi artistiche d’oro.

L’abilità incisoria di Picasso

A Treviso, fi no al primo luglio, nelle tre princi-

pali sale espositive di Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricer-che, è di scena la XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012. Nelle fi nalità del Premio c’è il focus di con-tribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”, proponendosi come occasione e strumento per fare conoscere il lavoro intellettuale e manuale, al fi ne di governare le modifi cazioni dei luoghi per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e memoria. Una giuria sceglie annualmente un luogo e per l’edizio-ne del 2012 il premio è andato, con voto unanime, al Bosco di Sant’Antonio situato nelle montagne d’Abruzzo e precisamente nel comune di Pescocostanzo. L’area ha una dimensione di circa 500 ettari ed è situata nel Parco della Maiella. La composizione boschiva consta di alcu-ne migliaia di grandi alberi, tra i quali cinquecento sono rappresentati da faggi secolari. Questo bosco è defi nito da Elena Croce come “un santuario della natura e della civiltà pastorale”. In quest’ambito, l’interessante percorso espositivo testimonia il luogo prescelto in tre sezioni: la prima illustra materiali fotografi ci e cartografi ci per inqua-drare il luogo, la seconda tratta aspetti naturalistici del bosco e del patrimonio vegetale all’interno dei paesaggi abruzzesi, l’ultima invece è video con il fi lm documentario del 1994 di Ermanno Olmi “Mille anni”, che inquadra il Bosco di Sant’Antonio tra natura e civiltà.

Palazzo Bomben, TrevisoIL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA

E’ il primo artista vivente al quale il centro espositivo dedica una personale

Al.Ch. “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” Al.Ch.

“Venezia è così esageratamente raffi nata. Le perce-zioni degli altri e di lei stessa non ti lasciano mai in pace. Persino la luce, proiettata dal campanile

sulla piazza, acquista una qualità architettonica e il pesante campanile vi diventa leggero”. Così Venezia è pensata dal pittore William Congdon (Providence 1912 – Milano 1998) che tra il ’48 e ’60 vi soggiorna. Nel centenario della nasci-ta, fi no al 8 luglio nel piano nobile dell’università Cà Foscari Esposizioni, “William Congdon a Venezia. Uno sguardo ame-ricano” è la prima mostra del Maestro a Venezia con opere riguardanti la città Serenissima. Una quarantina di opere unite a lettere, schizzi, video e gigantografi e di opere non disponibili per l’esibizione. Con New York la città lagunare ha un ruolo fondamentale per la sua ricerca e l’agire pittorico. Partendo dalla scuola dell’action painting americana e dalle opere di Dubuffet viste a Parigi durante la guerra, interpreta soggetti tradizionali quali Piazza San Marco, palazzo Dario, i tetti e Canal Grande incidendo nell’olio e nell’acrilico con un punteruolo. Con questa tecnica rende una Venezia fug-gente, in movimento che appare magicamente da una sorta di foschia tendente a colori scuri e nel contempo spaziale all’interno di contrasti di luce. L’oro, che proviene dalla tra-dizione bizantina, è utilizzato da Congdom per dare vivacità e risalto all’edifi cio come un’illuminazione artifi ciale. Una mostra dunque da visitare per comprendere un punto di vista di Venezia non consueto, perché fi glio di una pittura d’azione che si presentava al mondo.

CÀ FOSCARILe Venezie di Congdom

I pittori vedutisti avevano la caratteristica di possedere schizzi, studi di luoghi che visitavano o vivevano per riprodurli in opere anche a distanza di anni. I riferi-menti presi permettevano di lavorare in studio proponendo soggetti di un luogo

anche trovandosi altrove. In quest’ambito a Venezia, presso Palazzo Grimani, fi no al 1 luglio la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” permette di apprezzare il taccuino, raramente visibile al pubblico, di schizzi del pittore vedutista che come pochi ha saputo dare un taglio internazionale al Vedutismo. Un volume non di grandi dimensioni (mm 175 X 235), composto da sette fascicoli sciolti rilegati successivamente nell’Ottocento, che riporta commenti e schizzi dai materiali ai luoghi ritratti, dalle annotazioni sui colori, dalle correzioni e abrasioni, all’impiego della punta metallica, ai cambi d’inchiostro.

Ulteriori fogli sono proposti come i sette dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, i sette dalla collezione Corniani-Algarotti, lo “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisè e i due fogli rispettiva-

mente dalla Fondazione Cini e dal Museo Correr. A completamento dipinti a olio provenienti da collezioni pubbliche e private segnano il passaggio dallo schizzo alla vera realizzazione. Supporti audiovisivi e digitali, uniti a un modello funzionante di camera ottica che fa vedere le vedute come le osservava Canaletto, permettono al visitatore di conoscere quest’aspetto fondamentale del Maestro poco approfondito nelle grandi esibizioni.

IN BREVE Canaletto a Palazzo Grimani“SCHIZZI D’AUTORE”

L’opera “Necrophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Accademia di Belle Arti, posa tra le opere in un passaggio tra vivente e artifi ciale

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MONOLOCALE

BILOCALE

TRILOCALE

Page 42: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

38 I nostri esperti3838 I nostri esperti

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio

Giannenrico Cocito Notaio - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:[email protected]

Come noto, oramai da qualche tempo, in sede di vendita di un immobile è, nella maggior parte casi, necessario consegnare all’acquirente un certifi cato detto di “certifi cazione energetica”.La fonte normativa è di matrice comunitaria ed è stata recepita nel nostro ordinamento a fi ni attuativi con il dlgs 192/2005 poi modifi cato con il dlgs 311/2006.Tale certifi cato mira a fornire all’acquirente un effi cace strumento di informazione circa il dispendio energetico proprio dell’immobile, catalogandolo, come per gli elettrodomestici, in diverse classi di “merito”da A+ (più effi ciente) fi no a G (più scadente).La normativa nazionale è però concorrente, per materia, con quella regionale e pertanto si applica in coordinamento ed essendone integrata da quest’ultima.La Regione Veneto in linea di massima ha recepito la normativa nazionale con qualche integrazione.In buona sostanza devono obbligatoriamente essere dotati di certifi cazione energeticaFIN DALL’INIZIO- i “nuovi edifi ci”: ossia gli edifi ci costruiti in forza di permesso di costruire o di denuncia

di inizio attività rispettivamente richiesto o presentata dopo l’8 ottobre 2005- gli edifi ci radicalmente ristrutturati: ossia gli edifi ci di superfi cie utile superiore a 1000 mq. che siano stati oggetto di interventi di ristrutturazione radicale in forza di permesso di costruire o di denuncia di inizio attività rispettivamente richiesto o presentata dopo l’8 ottobre 2005- gli edifi ci “agevolati”: ossia degli edifi ci sui quali siano stati eseguiti, successivamente al 1° gennaio 2007, interventi fi nalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche per i quali si intenda accedere agli incentivi ed alle agevolazioni di qualsiasi natura, sia come sgravi fi scali o contributi a carico di fondi pubblici o della generalità degli utenti- gli edifi ci “pubblici”: ossia gli edifi ci pubblici o detenuti da soggetti pubblici per i quali dopo il 1° luglio 2007 siano stati rinnovati ovvero stipulati nuovi contratti relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione.IN OCCASIONE DEL TRASFERIMENTO- gli edifi ci preesistenti: ossia tutti gli edifi ci (a prescindere dall’epoca di costruzione) che comportino un “consumo energetico” e che non siano riconducibili a quelli di cui sopra

Sono perciò esclusi da tale obbligo:- i fabbricati isolati della superfi cie inferiore a 50 mq- i fabbricati industriali, artigianali e agricoli- i fabbricati culturali nei casi cui si darebbe luogo ad una alterazione del carattere o dell’aspetto di essi- i box, le cantine, le autorimesse, i parcheggi, i depositi, le strutture stagionali a protezione di impianti sportivi- gli edifi ci inagibili- i fabbricati “al grezzo”Vi è però una semplifi cazione per- i fabbricati costruiti in forza di titolo abilitativo antecedente all’8 ottobre 2005 e della superfi cie utile non superiore a 1000 mq: per essi il certifi cato può essere sostituito da un’ AUTODICHIARAZIONE con cui si attesta che il bene rientra nella classe più dispendiosa ovvero la classe G.In tutti i casi detto certifi cato,ovvero l’autodichiarazione, oltre che consegnati all’acquirente, dovevano essere inviati alla Regione Veneto entro 15 gg. dalla sua consegna.A partire dal 2 maggio scorso, a seguito della esecutività della delibera della Giunta

regionale n. 659 del 17 aprile 2012, la certifi cazione energetica, ferma la consegna all’acquirente, può essere però inviata a mezzo dei tecnici abilitati e accreditati solo in via telematica attraverso l’applicativo Ve.Net.energia_edifi ci.Non solo, sempre dal 2 maggio u.s. non è più richiesto l’invio in Regione Veneto dell’autodichiarazione di classe “G” la cui consegna però all’acquirente è lecito supporre sia ancora dovuta.Da ultimo si ricorda che l’art. 13 del D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 (in Suppl. ord. alla G.U. n. 71 del 28.3.2011),recante norme di attuazione della Direttiva 2009/28/CE, ha introdotto il nuovo comma 2-quater nell’art. 6 del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192, a norma del quale “nel caso di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edifi ci o di singole unità immobiliari, a decorrere dal 1° gennaio 2012 gli annunci commerciali di vendita riportano l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certifi cazione energetica”.Obbligo la cui inosservanza, a quanto risulta, ad oggi è rimasta però priva di sanzione.

IL NOTAIO

Certifi cazione energetica degli edifi ci

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Lo stress: pnismoDott. Lara Tasso

Sarò lieta di rispondere alle vostre domande all’indirizzo e-mail: [email protected]

x

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

Con l’ avvicinarsi della primavera, per chi soffre di allergia, comincia la stagione del naso che gocciola e degli occhi gonfi . Si tratta di una risposta esagerata del sistema immunitario ad una sostanza innocua ma riconosciuta come dannosa detta “allergene”. Si parla genericamente di congiuntivite allergica ma, in realtà, si tratta di forme cliniche ben distinte, spesso non diagnosticate correttamente, essenzialmente a causa di due fattori:• il primo perché nella maggior parte dei casi le congiuntiviti allergiche si associano ad altra patologia importante (quale asma o rinite) più grave di pertinenza dell’allergologo;• il secondo si basa sulla considerazione che le allergie congiuntivali non costituiscono mai un problema invalidante ai fi ni della funzione visiva, per cui c’è spesso l’autoprescrizione di colliri a volte inutili o dannosi .E’ necessario quindi, porre una diagnosi precisa perché ogni forma clinica richiede un trattamento specifi co. Cercherò di semplifi care al massimo per riuscire ad aiutare i pazienti a districarsi su questa patologia che un po’ tutti sintetizziamo con l’espressione “occhio rosso”che tutto include. RINOCONGIUNTIVITE ALLERGICA: è la più diffusa, detta anche pollinosi. I primi pollini sono quelli degli alberi (nocciolo, olmo, pioppo, betulla, cipresso e altri), dell’erba invisibile all’occhio ma percepita dal naso allergico, delle graminacee, delle muffe o delle polveri di casa. Inizia a maggio e ha il suo apice a luglio. Questa forma ha andamento stagionale e c’è sempre sintomatologia nasale, il prurito oculare è lieve. In tali casi è utile la consulenza dell’allergologo che, attraverso esami mirati, potrà porre la giusta diagnosi. Va ricordato che nel 94% dei casi (non è poco) si associa in ordine di frequenza oltre alla rinite, asma, orticaria e dermatite. Non bisogna inoltre dimenticare l’importanza del fattore “familiarità”. La prognosi è buona ai fi ni della funzione visiva, i sintomi tendono a diminuire, sino a scomparire spontaneamente in età avanzata.COGIUNTIVITE PRIMAVERILE: rispetto alla precedente ha andamento cronico, con peggioramenti stagionali nel periodo primaverile. Sono generalmente colpiti i bambini ed è rara sopra i 30 anni. L’associazione con altre patologie già menzionate scende al 60%, può comparire senza antecedenti familiari. I sintomi sono più forti in primavera ed il principale è un prurito forte, intenso, continuo, a volte esasperante che costringe i pazienti a stropicciare continuamente gli occhi nel tentativo di ottenere giovamento peggiorando il quadro con comparsa di fotofobia e “fi li di muco” che sono dovuti alla spremitura meccanica causata dallo strofi namento degli occhi. L’oculista fa diagnosi certa semplicemente con il rovesciamento della palpebra superiore che evidenzierà “papille” giganti, che nel nostro gergo defi niamo a “ciottolato romano”, le quali, a contatto della cornea producono abrasioni a volte molto gravi e diffi cili da curare per la

Occhio al pollineL’OCULISTA

scarsa collaborazione dei piccoli pazienti. Si può avere calo della vista e grave compromissione della cornea .In questa forma clinica, l’oculista deve sempre essere molto vigile per improntare immediata e potente terapia antinfi ammatoria.CONGIUNTIVITE ATOPICA: con questo termine s’intende una congiuntivite allergica, spesso cronica, associata ad eczema cutaneo, con forte familiarità. Le manifestazioni cliniche ci sono già nel primo anno di vita, ma possono presentarsi anche successivamente. Si hanno principalmente aree di eczema al viso, dietro le orecchie, sulle mani. A livello oculare non vi è stagionalità ed i sintomi sono: bruciore, lacrimazione, prurito, ma la complicazione più grave è l’interessamento corneale che porta ad opacità cicatriziali permanenti con conseguente perdita della capacità visiva. Spesso si riscontra cheratocono ed elevata incidenza di cataratta. E’ la forma più diffi cile da trattare, la più grave per le citate complicazioni.

Per astenopia in campo medico, si intende una condizione di de-bolezza anomala degli occhi, un disturbo visivo dovuto spesso all’eccessivo sforzo della vista.Tale disturbo è frequente nei ragazzi ed è statisticamente associato con miopia. I lavoratori più a rischio sono gli operatori addetti ai vide-oterminali che utilizzano tali appa-recchiature per più di 20 ore a set-timana, ma ancora più a rischio i soggetti che iniziano tale attività in età giovanile ,tra i sintomi e i segni clinici ritroviamo: cefalea, ( La cefalea di tipo tensivo è la più frequente (90%) tra le cefalee. È caratterizzata da dolore di qualità gravativo-costrittiva al capo, so-ventemente associato all’aumento del tono dei muscoli del capo e/o della nuca. L’attuale denominazio-ne, cefalea di tipo tensivo (acro-nimo italiano CT o inglese TTH tension-type headache), sostituisce le precedenti cefalea essenziale, cefalea idiopatica, cefalea musco-lo-tensiva, cefalea tensiva, cefalea da stress, cefalea psicogena, ce-falea psicomiogena. Il termine ten-sivo deriva da osservazioni ormai superate che facevano risalire il dolore alla contrazione dei musco-li del capo o del collo. Attualmen-te si ritiene che la cefalea di tipo tensivo non abbia un’unica causa defi nita ).Offuscamento della vista, NauseaPerdita del senso di equilibrio Occhio secco L’ occhio secco è una patologia oculare che consiste in una ridu-zione quantitativa e/o in un’alte-razione qualitativa del fi lm lacri-male, che principalmente ha una funzione umettante della superfi cie oculare. Tale patologia può es-sere dannosa perché può provo-care lesioni alle strutture esterne dell’occhio: il fi lm lacrimale tende a ‘frammentarsi’, con conseguente esposizione alla disidratazione dell’epitelio corneale anteriore e della congiuntiva palpebrale, tale debolezza viene causata da un’anomalia muscolare a livello oculare o ciliare. Ai primi segni bisognerebbe staccare la visuale dai videoterminali o da qualunque attività che si stava compiendo al momento e riposarsi per qualche decina di minuti. Lenti di riposo possono dare sollievo.

Bibliografi aWikipedia

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

AstenopiaL’OTTICO

Festival BeerC. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)LUGLIO 2012

Music CompanyAssociazione di Promozione Sociale Ricreativa CulturaleCell. +39 333 6506899 - [email protected] Sostenuto e Patrocinato

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AUGUSTO DAYGIORNATA IN MEMORIA

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PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE

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IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

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SEGNALI CAOTICI

ORE 21.00

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TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICOe alla domenica GIOCHI GONFIABILI

INFO: andrea 333.6506899Parte dell’incasso della manifestazione sarà devolutoin beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita”

DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)

Page 43: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

393939I nostri esperti

A cura di: Giannenrico Cocito, Notaio

Giannenrico Cocito Notaio - Sarò lieto di rispondere ai quesiti dei lettori da inviarmi al seguente indirizzo:[email protected]

Come noto, oramai da qualche tempo, in sede di vendita di un immobile è, nella maggior parte casi, necessario consegnare all’acquirente un certifi cato detto di “certifi cazione energetica”.La fonte normativa è di matrice comunitaria ed è stata recepita nel nostro ordinamento a fi ni attuativi con il dlgs 192/2005 poi modifi cato con il dlgs 311/2006.Tale certifi cato mira a fornire all’acquirente un effi cace strumento di informazione circa il dispendio energetico proprio dell’immobile, catalogandolo, come per gli elettrodomestici, in diverse classi di “merito”da A+ (più effi ciente) fi no a G (più scadente).La normativa nazionale è però concorrente, per materia, con quella regionale e pertanto si applica in coordinamento ed essendone integrata da quest’ultima.La Regione Veneto in linea di massima ha recepito la normativa nazionale con qualche integrazione.In buona sostanza devono obbligatoriamente essere dotati di certifi cazione energeticaFIN DALL’INIZIO- i “nuovi edifi ci”: ossia gli edifi ci costruiti in forza di permesso di costruire o di denuncia

di inizio attività rispettivamente richiesto o presentata dopo l’8 ottobre 2005- gli edifi ci radicalmente ristrutturati: ossia gli edifi ci di superfi cie utile superiore a 1000 mq. che siano stati oggetto di interventi di ristrutturazione radicale in forza di permesso di costruire o di denuncia di inizio attività rispettivamente richiesto o presentata dopo l’8 ottobre 2005- gli edifi ci “agevolati”: ossia degli edifi ci sui quali siano stati eseguiti, successivamente al 1° gennaio 2007, interventi fi nalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche per i quali si intenda accedere agli incentivi ed alle agevolazioni di qualsiasi natura, sia come sgravi fi scali o contributi a carico di fondi pubblici o della generalità degli utenti- gli edifi ci “pubblici”: ossia gli edifi ci pubblici o detenuti da soggetti pubblici per i quali dopo il 1° luglio 2007 siano stati rinnovati ovvero stipulati nuovi contratti relativi alla gestione degli impianti termici o di climatizzazione.IN OCCASIONE DEL TRASFERIMENTO- gli edifi ci preesistenti: ossia tutti gli edifi ci (a prescindere dall’epoca di costruzione) che comportino un “consumo energetico” e che non siano riconducibili a quelli di cui sopra

Sono perciò esclusi da tale obbligo:- i fabbricati isolati della superfi cie inferiore a 50 mq- i fabbricati industriali, artigianali e agricoli- i fabbricati culturali nei casi cui si darebbe luogo ad una alterazione del carattere o dell’aspetto di essi- i box, le cantine, le autorimesse, i parcheggi, i depositi, le strutture stagionali a protezione di impianti sportivi- gli edifi ci inagibili- i fabbricati “al grezzo”Vi è però una semplifi cazione per- i fabbricati costruiti in forza di titolo abilitativo antecedente all’8 ottobre 2005 e della superfi cie utile non superiore a 1000 mq: per essi il certifi cato può essere sostituito da un’ AUTODICHIARAZIONE con cui si attesta che il bene rientra nella classe più dispendiosa ovvero la classe G.In tutti i casi detto certifi cato,ovvero l’autodichiarazione, oltre che consegnati all’acquirente, dovevano essere inviati alla Regione Veneto entro 15 gg. dalla sua consegna.A partire dal 2 maggio scorso, a seguito della esecutività della delibera della Giunta

regionale n. 659 del 17 aprile 2012, la certifi cazione energetica, ferma la consegna all’acquirente, può essere però inviata a mezzo dei tecnici abilitati e accreditati solo in via telematica attraverso l’applicativo Ve.Net.energia_edifi ci.Non solo, sempre dal 2 maggio u.s. non è più richiesto l’invio in Regione Veneto dell’autodichiarazione di classe “G” la cui consegna però all’acquirente è lecito supporre sia ancora dovuta.Da ultimo si ricorda che l’art. 13 del D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 (in Suppl. ord. alla G.U. n. 71 del 28.3.2011),recante norme di attuazione della Direttiva 2009/28/CE, ha introdotto il nuovo comma 2-quater nell’art. 6 del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 192, a norma del quale “nel caso di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edifi ci o di singole unità immobiliari, a decorrere dal 1° gennaio 2012 gli annunci commerciali di vendita riportano l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certifi cazione energetica”.Obbligo la cui inosservanza, a quanto risulta, ad oggi è rimasta però priva di sanzione.

IL NOTAIO

Certifi cazione energetica degli edifi ci

PSICOLOGIA DEL LAVORO

Lo stress: pnismoDott. Lara Tasso

Sarò lieta di rispondere alle vostre domande all’indirizzo e-mail: [email protected]

x

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

Con l’ avvicinarsi della primavera, per chi soffre di allergia, comincia la stagione del naso che gocciola e degli occhi gonfi . Si tratta di una risposta esagerata del sistema immunitario ad una sostanza innocua ma riconosciuta come dannosa detta “allergene”. Si parla genericamente di congiuntivite allergica ma, in realtà, si tratta di forme cliniche ben distinte, spesso non diagnosticate correttamente, essenzialmente a causa di due fattori:• il primo perché nella maggior parte dei casi le congiuntiviti allergiche si associano ad altra patologia importante (quale asma o rinite) più grave di pertinenza dell’allergologo;• il secondo si basa sulla considerazione che le allergie congiuntivali non costituiscono mai un problema invalidante ai fi ni della funzione visiva, per cui c’è spesso l’autoprescrizione di colliri a volte inutili o dannosi .E’ necessario quindi, porre una diagnosi precisa perché ogni forma clinica richiede un trattamento specifi co. Cercherò di semplifi care al massimo per riuscire ad aiutare i pazienti a districarsi su questa patologia che un po’ tutti sintetizziamo con l’espressione “occhio rosso”che tutto include. RINOCONGIUNTIVITE ALLERGICA: è la più diffusa, detta anche pollinosi. I primi pollini sono quelli degli alberi (nocciolo, olmo, pioppo, betulla, cipresso e altri), dell’erba invisibile all’occhio ma percepita dal naso allergico, delle graminacee, delle muffe o delle polveri di casa. Inizia a maggio e ha il suo apice a luglio. Questa forma ha andamento stagionale e c’è sempre sintomatologia nasale, il prurito oculare è lieve. In tali casi è utile la consulenza dell’allergologo che, attraverso esami mirati, potrà porre la giusta diagnosi. Va ricordato che nel 94% dei casi (non è poco) si associa in ordine di frequenza oltre alla rinite, asma, orticaria e dermatite. Non bisogna inoltre dimenticare l’importanza del fattore “familiarità”. La prognosi è buona ai fi ni della funzione visiva, i sintomi tendono a diminuire, sino a scomparire spontaneamente in età avanzata.COGIUNTIVITE PRIMAVERILE: rispetto alla precedente ha andamento cronico, con peggioramenti stagionali nel periodo primaverile. Sono generalmente colpiti i bambini ed è rara sopra i 30 anni. L’associazione con altre patologie già menzionate scende al 60%, può comparire senza antecedenti familiari. I sintomi sono più forti in primavera ed il principale è un prurito forte, intenso, continuo, a volte esasperante che costringe i pazienti a stropicciare continuamente gli occhi nel tentativo di ottenere giovamento peggiorando il quadro con comparsa di fotofobia e “fi li di muco” che sono dovuti alla spremitura meccanica causata dallo strofi namento degli occhi. L’oculista fa diagnosi certa semplicemente con il rovesciamento della palpebra superiore che evidenzierà “papille” giganti, che nel nostro gergo defi niamo a “ciottolato romano”, le quali, a contatto della cornea producono abrasioni a volte molto gravi e diffi cili da curare per la

Occhio al pollineL’OCULISTA

scarsa collaborazione dei piccoli pazienti. Si può avere calo della vista e grave compromissione della cornea .In questa forma clinica, l’oculista deve sempre essere molto vigile per improntare immediata e potente terapia antinfi ammatoria.CONGIUNTIVITE ATOPICA: con questo termine s’intende una congiuntivite allergica, spesso cronica, associata ad eczema cutaneo, con forte familiarità. Le manifestazioni cliniche ci sono già nel primo anno di vita, ma possono presentarsi anche successivamente. Si hanno principalmente aree di eczema al viso, dietro le orecchie, sulle mani. A livello oculare non vi è stagionalità ed i sintomi sono: bruciore, lacrimazione, prurito, ma la complicazione più grave è l’interessamento corneale che porta ad opacità cicatriziali permanenti con conseguente perdita della capacità visiva. Spesso si riscontra cheratocono ed elevata incidenza di cataratta. E’ la forma più diffi cile da trattare, la più grave per le citate complicazioni.

Per astenopia in campo medico, si intende una condizione di de-bolezza anomala degli occhi, un disturbo visivo dovuto spesso all’eccessivo sforzo della vista.Tale disturbo è frequente nei ragazzi ed è statisticamente associato con miopia. I lavoratori più a rischio sono gli operatori addetti ai vide-oterminali che utilizzano tali appa-recchiature per più di 20 ore a set-timana, ma ancora più a rischio i soggetti che iniziano tale attività in età giovanile ,tra i sintomi e i segni clinici ritroviamo: cefalea, ( La cefalea di tipo tensivo è la più frequente (90%) tra le cefalee. È caratterizzata da dolore di qualità gravativo-costrittiva al capo, so-ventemente associato all’aumento del tono dei muscoli del capo e/o della nuca. L’attuale denominazio-ne, cefalea di tipo tensivo (acro-nimo italiano CT o inglese TTH tension-type headache), sostituisce le precedenti cefalea essenziale, cefalea idiopatica, cefalea musco-lo-tensiva, cefalea tensiva, cefalea da stress, cefalea psicogena, ce-falea psicomiogena. Il termine ten-sivo deriva da osservazioni ormai superate che facevano risalire il dolore alla contrazione dei musco-li del capo o del collo. Attualmen-te si ritiene che la cefalea di tipo tensivo non abbia un’unica causa defi nita ).Offuscamento della vista, NauseaPerdita del senso di equilibrio Occhio secco L’ occhio secco è una patologia oculare che consiste in una ridu-zione quantitativa e/o in un’alte-razione qualitativa del fi lm lacri-male, che principalmente ha una funzione umettante della superfi cie oculare. Tale patologia può es-sere dannosa perché può provo-care lesioni alle strutture esterne dell’occhio: il fi lm lacrimale tende a ‘frammentarsi’, con conseguente esposizione alla disidratazione dell’epitelio corneale anteriore e della congiuntiva palpebrale, tale debolezza viene causata da un’anomalia muscolare a livello oculare o ciliare. Ai primi segni bisognerebbe staccare la visuale dai videoterminali o da qualunque attività che si stava compiendo al momento e riposarsi per qualche decina di minuti. Lenti di riposo possono dare sollievo.

Bibliografi aWikipedia

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

AstenopiaL’OTTICO

CONGRESSO NAZIONALE DI ODONTOIATRIA A VENEZIA

L’utilizzo continuo della ricerca scientifica, delle soluzioni tecniche eccellenti e lo sguardo attento all’innovazione sono state le linee guida dell’ultimo congresso nazionale sull’Implantologia, tenutosi al Laguna Palace Venezia il 4 e 5 maggio, che ha riunito alcuni tra i più accreditati relatori in Italia e all’estero.Il Dottor Barchitta ha esposto le sue teorie,competenze e strategie sul Carico Immediato Implantologico e sul Piano di Trattamento Multidisciplinare che spazia dall’ortodonzia, la protesi, la conservativa verso l’implantologia.Questo importantissimo e fondamentale approccio del medico alle cure odontoiatriche riesce a stabilire, senza limiti e barriere, le priorità per il paziente consigliandolo e informandolo sulle migliori analisi eseguite per lui.

Durante tutto il congresso i relatori hanno evidenziato come sia fondamentale che l’innovazione guidi il cammino di ogni odontoiatra per poter offrire al paziente tutto ciò che la tecnologia mette a disposizione per la diagnosi e la cura.

Dir.San. Dott. Claudio Barchittaprofessore a contratto Università degli studi di PadovaClinica Odontoiatrica - Via Alfieri, 2 Spinea (VE)

tel. 041 5412099 - 041 999723 www.clinicabarchitta.it

ODONTOIATRIA OGGI

Page 44: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO IL MESE PROM-

ETTE BENE PER GLI AFFARI DI CUORE, POTRETE GODERE

DELLA POSSIBILITÀ DI FARE PROGETTI CON CHI AMATE · SALUTE LASCIATE CHE LE GAMBE CORRANO: MUOVETEVI, A PASSEGGIO O DI CORSA LA SALUTE DEL VOSTRO CORPO AVRÀ I SUOI BENEFICI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO ANCHE

SE LA PASSIONE È IL VOSTRO TERRENO PREF-

ERENZIALE, CONQUISTERETE CHI AM-ATE CON SEDUZIONI DI TIPO MENTALE · SALUTE E’ IL PERIODO GIUSTO PER EVENTUALI SCREENING O ESAMI APPRO-FONDITI. ATTENZIONE AI PICCOLI SEG-NALI TRASCURATI IN PRECEDENZA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO IN VISTA MO-MENTI DI INCERTEZZA, INTOPPI O MALINTESI. AT-

TENTI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI MAGGIORE LEGGEREZZA · SALUTE DEDICATEVI UN PERIODO DI RI-POSO, QUALCHE COCCOLA RIGENERANTE IN UNA SPA, O UN RITIRO IN UN LUOGO DI ATMOSFERE CONTEMPLATIVE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO SIATE

PRESENTI E ABBIATE ATTENZIONE ALLA COSTRUZIONE DI UN RAPPORTO AMOROSO CHE SI BASI SU FONDAMENTA SOLIDE · SALUTE LA FORMA FISICA SI ATTESTA SU UN BUON LIVELLO GENERALE, CONTINUATE AD IM-PEGNARVI CON LO SPORT E TUTTO AN-DRÀ BENE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO IL CAMPO

DELL’EROS E DELLA SE-DUZIONE PIÙ DIVERTENTE, A TRATTI QUASI ADOLES-CENZIALE, VI TRAVOLGERÀ.

OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SFRUTTATE OGNI POSSIBILE MOMENTO DELLA GIORNATA PER FARE IL PIENO DI ENERGIE E DI OSSIGENO SENTENDO IL CORPO VIVO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO RAGIONE E SENTIMENTO QUESTO MESE DOVRANNO VIAGGIARE ALL’UNISONO. FATEVI GUIDARE DALLE AFFINITÀ ELETTIVE · SALUTE RITAGLIAT-EVI UNA PICCOLA OASI QUOTIDIANA DI PACE PER FUGGIRE LA SVOGLIATEZZA, O, AL CONTRARIO, L’IPERATTIVITÀ IM-PRODUTTIVA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO APPROFON-DITE UN HOBBY O UN

INTERESSE, LÌ POTRESTE INCONTRARE IL GRANDE AMORE. SERENITÀ E PIACEV-OLEZZA GARANTITE · SALUTE VI SEN-TIRETE SCATTANTI, IL CORPO REAGISCE CON ELASTICITÀ E LEGGEREZZA, PERCIÒ PREFERIRETE SPORT ALL’ARIA APERTA

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO E’

OPPORTUNO FRE-QUENTARE AMBIENTI

DOVE POSSANO CIRCOLARE NUOVE IDEE, CERCANDO DI MOSTRARVI MENO DIF-FIDENTI · SALUTE INSERITE NELLE AT-TIVITÀ QUOTIDIANE IL TEMPO PER FARE LE SCALE A PIEDI O FARE DEGLI ESERCIZI DI STRETCHING, VI FARÀ BENE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO I FLIRT NON MANCANO GRAZIE

ANCHE AL FATTO CHE SIETE VIVACIS-SIMI. AVETE SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. GODETEVELA · SALUTE SIETE IN GRANDE FORMA MA FATE ATTENZI-ONE ALL’ALIMENTAZIONE ED EVITATE DI SOVRACCARICARVI DI PESI IN PALESTRA O ALTRO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO SFODERATE UN NOTE-

VOLE SENSO DELL’UMORISMO E UNA DECISA ATTITUDINE A UNA SCAN-ZONATA LEGGEREZZA, SORPRENDERETE! · SALUTE IL BENESSERE VI ARRIVA DA TERAPIE CHE SFRUTTANO E UTILIZZINO L’ACQUA COME PRINCIPIO BASE, PER-FETTE LE CURE TERMALI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO POTRESTE CONOSCERE PERSONE CON PERSONALITÀ CU-RIOSE E STRAVAGANTI.

UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI IN AMORE · SALUTE CHI COMBATTE CON QUALCHE CRONICITÀ AVRÀ CORPO E MENTE CHE RISPONDERANNO IN MANIERA PERFETTA A EVENTUALI TERAPIE

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIETE PIÙ INSOF-FERENTI CHE TOLLERANTI

E CIÒ PROVOCA CONFLITTI IN AMORE. CERCATE LA SERENITÀ NEL VOLTO DI CHI AMATE· SALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE ES-SERE IL BERSAGLIO DI QUALCHE CON-FLITTO INTERIORE: CURATE LO SPIRITO E CURERETE IL CORPO

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

E CIÒ PROVOCA CONFLITTI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08

RIOSE E STRAVAGANTI. UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

FASCINOFASCINOVOLE SENSO DELL’UMORISMO E

UNA DECISA ATTITUDINE A UNA SCAN-

GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

TOROTORO DAL 21/04

OPPORTUNO FRE-QUENTARE AMBIENTI

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

INTERESSE, LÌ POTRESTE INCONTRARE IL

DAL 20/02

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINO

DELL’EROS E DELLA SE-

A TRATTI QUASI ADOLES-CENZIALE, VI TRAVOLGERÀ.

CAPRICORNOCAPRICORNO

PRESENTI E ABBIATE

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

TENTI: IL PARTNER SENTE IL

SCORPIONESCORPIONE

FASCINOFASCINOSE LA PASSIONE È IL

VOSTRO TERRENO PREF-ERENZIALE, CONQUISTERETE CHI AM-

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

ETTE BENE PER GLI AFFARI DI CUORE, POTRETE GODERE

DELLA POSSIBILITÀ DI FARE PROGETTI

GODETEVI L’ESTATE IN ESPLOSIONE E ANIMATE LA VOSTRA NATURA FESTAIOLA, LIBERATE IL CORPO IN UN MODO CREATIVO E PIACEVOLE: BALLATE!

40 Oroscopo4040 Oroscopo

Scantamburlo Automobili S.r.l.SCORZÈ (VE) Via Venezia, 165Tel. +39 041 446029 Fax +39 041 5840255 - [email protected]

Page 45: La Piazza del Miranese nord - 2012mag n59

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO IL MESE PROM-

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LEONEDAL 23/07

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VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIETE PIÙ INSOF-FERENTI CHE TOLLERANTI

E CIÒ PROVOCA CONFLITTI IN AMORE. CERCATE LA SERENITÀ NEL VOLTO DI CHI AMATE· SALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE ES-SERE IL BERSAGLIO DI QUALCHE CON-FLITTO INTERIORE: CURATE LO SPIRITO E CURERETE IL CORPO

OroscopoGODETEVI L’ESTATE IN ESPLOSIONE E ANIMATE LA VOSTRA NATURA FESTAIOLA, LIBERATE IL CORPO IN UN MODO CREATIVO E PIACEVOLE: BALLATE!

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PISCINA ELDORADO:

SCIVOLI MULTISLIDES:

CASTELLOMAGICO:

PISCINA IDROSCIVOLI:

2 TOBOGA

SCIVOLO KAMIKAZE:

MINI TOBOGA:

LAGUNA BABY:

3 PISCINE INTERNE RISCALDATE:

con 2 piscine, zona solarium e il bar, è il luogo ideale per abbronzarsi, nuotare o prendere l'aperitivo a bordo vasca in un riposante ambiente acquatico

una simpatica area di sabbia dedicata ai bambinicon giochi, fontane e spruzzi

Zone tranquille e ombreggiate da alberi, con gazebi riservati al pic- nic e ai momenti di relax.

Il sabato e la domenica è il posto ideale e comodo per trascorrere una giornata in allegria.

Nei giorni festivi: SPECIALE PROMOZIONE FAMIGLIA!

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CAMPI DA CALCETTO su erba • BEACH-VOLLEY BASKET • FOSSA DEI LEONI • PING PONG

PISCINA ELDORADO: 1000 mq di acqua per giocare e rinfrescarsi

SCIVOLI MULTISLIDES:morbide curve per divertirsi e gareggiare in velocità.

CASTELLOMAGICO: scivoli, cascate, getti d’acqua, percorsi e spruzzi improvvisi.

PISCINA IDROSCIVOLI:id eale per giocare tra una discesa e l'altra.

2 TOBOGA per farsi cullare dalla velocesequenza di curve tra mille spruzzi d'acqua.

SCIVOLO KAMIKAZE:una discesa in picchiata per chi ama la velocità.

MINI TOBOGA:lo scivolo dedicato ai più piccoli

LAGUNA BABY:con le sue fontane, i giochi d'acqua e l'idrofungo è adatta per i giochi dei bambini.

3 PISCINE INTERNE RISCALDATE:le acque più calde dove nuotare (obbligo di cuffia - l'accesso avviene compatibilmente agli orari di scuola nuoto)

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PISCINe e giochi d’acquaPISCINe e giochi d’acqua

Area RELAX

Castelli di Sabbia

per le Famiglie

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ServiziServizi• 2 punti Snack Bar e Gelateria

• Ombrelloni su prati e aree pic-nic con gazebo disponibili gratuitamente (fino ad esaurimento)

• Noleggio ombrelloni con brandine e sdraio• Spogliatoi con docce calde gratuite

• Ampio parcheggio gratuito• Servizio di Primo Soccorso con defibrillatore

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