le attività e terapie assistite da animali integrate nel servizio sanitario c hianni, 27 settembre...
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Le Attività e Terapie Assistite da Animali integrate nel Servizio
Sanitario
Chianni, 27 settembre 2008
dott.sa Anna Maria D’Urso – Asl Ta/1
Breve storia dell’esperienza ASL TA/1 (1996- 2008) I programmi di terapia assistita con animali occupano un posto
centrale, anche per la continuità e la complessità dell’impegno operativo profuso , nell’esperienza del Servizio Riabilitativo dell’
ASL di Taranto Programmi di Riabilitazione Equestre Anni 1996 – 2008
Programmi di Delfinoterapia Anni 1997- 2001
Programmi di Terapia Assistita con i cani (Terranova, labrador,ecc) Anni 2001- 2004
Interventi di T.A.A istituzionalizzati nella Unità Territoriale Riabilitativa di Grottaglie (TA) (formalizzati con atto deliberativo aziendale, Progetto Ares regionale, altro)
dall’ anno 2005 a tutt’oggi
Vanno qui ricordati anche i percorsi formativi e gli Vanno qui ricordati anche i percorsi formativi e gli approfondimenti tecnico scientifici, attraverso approfondimenti tecnico scientifici, attraverso convegni, seminari, dibattiti, coinvolgimento delle convegni, seminari, dibattiti, coinvolgimento delle famiglie e amministratori.famiglie e amministratori.
La T. A. A. e La “Riabilitazione Integrata “ nell’ ASL TA L’esperienza delle T.A.A. va collocata all’interno della sperimentazione di
molteplici interventi terapeutici , abilitativi e integrativi che il Servizio di riabilitazione ha sviluppato per i propri utenti, in un periodo ultradecennale, in maniera sempre più continua e affinata, utilizzando le diverse modalità ( espressive, pratico- manuali, motorio- sportive ,..) e i molteplici contesti naturali di vita ( piscina, maneggi e strutture sportive, agriturismi, campeggi e luoghi balneari…)
attività acquatiche con finalità riabilitativa
attività natatorie
attività acquatiche di vela e subacquee
attività di terapia ed educazione equestre
Questi ed altri interventi sono stati attuati con un PRECISO INTENTO RIABILITATIVO sulla disabilità
( professionalità e metodiche riabilitative ) “INCLUSO “ e “MASCHERATO” , però, in attività correntemente
partecipate da persone normali ; attività e luoghi associati, anzi, a un’ idea di salute, di benessere
psicofisico, ottenendone così una Riabilitazione Integrata
La Riabilitazione integrata supera il gap diacronico tra una Riabilitazione tecnica (riduzione incompetenza funzionale )
e una Riabilitazione sociale ( relazionale e sociale ) attraverso
il metodo della Traduzione Riabilitativa, che consistenella traduzione delle stimolazioni attuate in fisioterapia, nella riabilitazione
cognitiva o psicoaffettiva in sollecitazioni effettuatein ambiente non sanitari (cfr. M Papini, Milani Comparetti)
La scelta della Riabilitazione Integrata si fonda, inoltre, sulla motivazione tecnico scientifica che questa, operando in contesti
naturali di vita, riccamente stimolanti e fortemente motivanti
facilita e potenzia i processi apprenditivi e di sviluppo del soggetto
favorisce i processi di generalizzazione e mantenimento dei benefici terapeutici
attiva e valorizza le qualità- risorse dell’ individuo
Il back ground culturale di questo impegno operativo del Servizio è dato dalla valorizzazione degli aspetti sociali, integrativi insiti
nell’approccio alla disabilità, cosi come si configura in Italia, già dal 1975 ( Lg. 517), ma soprattutto negli anni 90 con la legge 104/92.
A questa matrice, culturale e legislativa, appartengono anche gli strumenti operativi che hanno reso possibile questa
progettazione, denominata “ Disabilità senza Handicap”
Le AAT nel Servizio di Riabilitazione ASL Ta : i perché
di un impegno istituzionale
Il nostro più consapevole e professionale impegno operativo con la AAT è stato segnato senza dubbio dall’incontro con la dott.sa Marina Giuseppini, che ci ha introdotto e poi accompagnato nella ricchezza e complessità dell’ approccio attraverso l’approfondimento di:
contenuti metodologia formazione
Continua ad essere il ns punto di riferimento per le continue e necessarie verifiche, correzioni, integrazioni e possibili avanzamenti
Allo stato attuale , la pregressa esperienza e di recente la favorevole locazione del ns Servizio ( una elegante Residenza Sanitaria situata in diecimila mt di parco…) hanno consentito di istituzionalizzare i ns. interventi , attraverso un Centro di AAT
(delib. ASL n. 1421, 2006) che ha consentito di inserire le sedute di AAT ( con l’utilizzo del cane, in particolare) nel piano di
trattamento ambulatoriale offerto dalla Struttura Riabilitativa (insieme alla FT, LT, OT, interventi educativi, psicologici)
Il Trattamento Assistito dall’Animale segue lo stesso iter procedurale degli altri trattamenti di Istituto (Progetto Riabilitativo, lavoro di Equipe, terapista/educatore responsabile del trattamento, ecc)
Questa programmazione si avvale della collaborazione di Pet partners esterni alla Struttura, e di Servizi interni alla ASL (veterinario, gestione tecnica…)
PROSPETTIVE
LA STRADA DA PERCORRERE è ANCORA LUNGA, MA NONCOSI’ IN SALITA ! DIFFUSIONE SEMPRE PIU’ AMPIA DI INIZIATIVE E CONSENSI
MAGGIORE INTERESSE DEI LIVELLI ISTITUZIONALI ( ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’; LEGGI REGIONALI...)
Ma c’è ancora molto da fare
necessità di mettere in “rete” le diverse esperienze, di “ buone prassi” necessità di protocolli per l’appropriatezza rispetto dei LEA rispetto del principio di economicità rispetto del principio di scientificità
CONCLUSIONI
CREDERCI SEMPRE ! CREDERCI SEMPRE !
Nel cambiamento epocale del terzo millennio, con una società in continua trasformazione che non soddisfa i
bisogni, ma li crea, il disagio esistenziale è in forte crescita.
Nuovi fattori di crisi ( disagio sociale, culturale, etico ), si vanno ad aggiungere alle tradizionali cause di difficoltà (disabilità, dipendenze patologiche, ecc). Un carico di
sofferenze che non è più possibile ignorare, sottovalutare o affrontare solo in termini di medicalizzazione e di
specialismi e tecnicismi delle cure.
E’ richiesta un’attenzione alle componenti culturali, sociali, relazionali e comportamentali della sofferenza e
una lettura del nuovo disagio, che lo riconduca alla radice dei bisogni emozionali e motivazionali dell’uomo.
Una nuova fragilità esistenziale che deriva all’uomo dalla difficoltà di governare la
complessità e le contraddizioni del vivere quotidiano e dalla perdita di valori e di
spinte vitali.
Utile, quindi, una revisione critica dell’attuale sistema di offerta delle
pratiche terapeutiche, ora non sempre adeguata sotto il profilo qualitativo e
quantitativo.
Questo implica, quindi, scelte terapeutiche, modalità capaci di legare il disagio psicologico individuale alla
necessità del cambiamento culturale, etico, sociale, di INTERCETTARE, IN MANIERA UNITARIA, IL BISOGNO DI
SUPERAMENTO DELLA SOFFERENZA E QUELLO DI SVILUPPO DI POTENZIALITA’ E DI ARRICCHIMENTO DELLA
VITA DELLE PERSONE.
Rimedi in qualche modo adeguati alla natura del male !
La risposta al nuovo disagio richiede alle “ professioni della cura” anche il contributo a una vera e
propria riscoperta di valori per l’uomo, che la società scientifica, tecnologica del capitalismo e consumismo
spinto hanno represso e distorto.
L’uomo ha bisogno di ritrovare in se stesso pace e serenità, un nuovo rapporto con se stesso, il
mondo e il mondo della natura.
Il mondo animale, nello specifico delle AAT, può venire incontro all’uomo e a questo suo epocale bisogno, aiutandolo a riscoprire valori e istinti :
Quella pienezza, quella fiducia che può nascere anche dall’unione con la natura, col creato, e dalla valorizzazione di quella scintilla comune e onnipervadente che è “l’energia vitale “
e accompagnarlo ,ancora ,in questa delicata fase della Storia dell’Umanità.