liceando from gff vol. 8

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liceand network 26 lu gl i o Giffoni Film Festival

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Diario dal borgo: 26 luglio 2010. Liceando from Giffoni Film Festival. The LOVE.

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26 luglio

Giffoni Film Festival

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La fantasia è più importante della scienza.

|||A. Einstein|||“liceando.net

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pliceando.net

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“E adessosolo come io mi voglio”.

nicolas vaporidis attore

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“Non rinnego

il mio passato. Ma basta con i film per ragazzi.Ho tanta

vogliadi raccontarealtre facce

dell’Amore”

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“Non rinnego

il mio passato. Ma basta con i film per ragazzi.Ho tanta

vogliadi raccontarealtre facce

dell’Amore”Si presenta in una veste nuova Nicolas Vaporidis. sembra che i suoi 10 anni di carriera e i 14 film appartengano ormai al passato: “Ho chiusocon i film adolescenziali, non mi appartengono più. Non sono entusiasta di fare film sempre uguali – afferma l’attore di origine greche –. Farecerti film non mi diverte più e credo che se non mi diverto io anche gli spettatori ne risentono”. racconta la sua idea di cinema: “ Bisognasmetterla di raccontare storie lontaei dalla realtà. Non bisogna più edulcorare il cinema italiano. Il cinema deve raccontare la vita per quelloche è, bisogna smetterla di dare facili risposte. L’obiettivo del cinema deve essere quello di porre domande, il più intelligenti possibili”.  Vaporidisvuole allontanarsi dal suo passato: e questo lo dimostra anche con la sua recente avventura professionale.“Ho iniziato a leggere molte storiee mi piacevano, pensavo che potessero funzionare -spiega-. Poi grazie a Medusa ho ricevuto i fondi ed è cominciato tutto: il mio primo incaricoè stato di produttore esecutivo per “tutto l’amore del mondo”.Iil produttore esecutivo è un lavoro difficile, hai mille responsabilità: devi scegliereil cast, a partire dal costumista fino ad arrivare alla truccatric. La buon riuscita del film dipende molto da te”.

di Eddie de pascale

photo

giulia rosco

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Vaporidis fa anche un appello:“Cerco storie nuove, ho bisogno distorie nuove, voglio raccontare i rap-porti in maniera diversa. Voglio rac-contare l’amore in maniera nonconvenzionale, non il solito rapportotra uomo e donna. Voglio far capireche l’amore è composto di millesfaccettature, questo vuol dire rac-contare l’amore anche non solo trauomo e donna”. La voglia del gio-vane attore romano è davverotanta: “Devo legarmi come Ulisseall’albero per stare calmo, ho vogliadi cambiare il cinema, una vogliadavvero incontenibile”. Svela ancheuno dei suoi sogni: “Mi piacerebbelavorare all’estero, se mi chiamasseun regista americano andrei dicorsa, e di fronte ad alcuni nomi pa-gherei anche il viaggio”. Ne cita al-cuni: Scorsese,De Palma,SofiaCoppola. ”Mi sarebbe piaciuto inter-pretare-confessa- il ruolo di edwardNorton ne la “25 ora” di Spike Lee”.Subito dopo racconta che “nonguardo mai i miei film, alle primepreferisco uscire a fumare una siga-retta che stare in sala. Sono il piùgrande critico di me stesso, provovergogna a vedermi sul grandeschermo”. Ne ha fatta di strada il ra-gazzo che a 18 anni aveva lasciatocasa per andare a Londra e mante-nersi gli studi da solo. e quando haiquesto coraggio non puoi altro chefare strada nella vita. (e.d.p.)

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Bellissima. e italianissima nei co-lori sebbene sia già stata ribat-tezzata, per i tanti lavoriall’estero, la più internazionaledelle attrici italiane. Caterina Mu-rino arriva a Giffoni alle sedici.

Una fatastregail festival

photo

giulia rosco

catErina murino attrICe

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Il corpo, sinuoso, scivola dentro un tubino nero mentre i due occhi neri, in-tensi, intensissimi, sono lo specchio fedele del suo carattere: “Dedico tuttame stessa al lavoro, al cinema. Sognavo di fare l’attrice fin da bambina”. “Pur-troppo –aggiunge amaro subito dopo- il nostro paese sta abbandonando il ci-nema. Per questa ragione i festival come quello di Giffoni, che è dedicato econ protagonisti i ragazzi, sono preziosi. I giovani devono far capire ai medial’importanza del cinema e della cultura”. La sua carriera sul set comincia quasiper caso. Dopo una breve esperienza comemodella (“non sono molto alta, la-voravo più che altro con il viso”) l’incontro con Dino risi che le cambierà lavita: “Mi scelse per il film “Le ragazze di miss Italia. Una piccola parte, ma è

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da quel momento che è cominciata la mia carriera. e’ stato l’ultimo film di Dinoriso e il mio primo film”. Uno spartiacque. Come quando, di ritorno dalla Franciadove aveva girato un cortometraggio, decise di studiare recitazione perché “lo stu-dio anche in questo lavoro è fondamentale. Se non sei preparato, puoi anche avereuna prima opportunità. Ma stai tranquillo che la seconda non ti verrà mai concessa”.e lei, invece, di occasioni per dimostrare il suo talento ne ha avute tante: nel Bel-paese e soprattutto all’estero. Prima in teatro e poi nel mondo della celluloide. “LaCampania –dice con un sorriso raggiante- è una terra meravigliosa. ricca di artistie di cultura. ogniqualvolta ci torno mi sento a casa”. tanto set ma anche tanta so-lidarietà. tantissimo impegno a favore dell’africa. Un amore, quello per il continente

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nero, nato anni e anni fa: “ Quando ero piccola –racconta l’attrice sarda- mi capi-tava spesso di essere ospite di un’amica di mia madre. Insegnava alle scuole ele-mentari e in casa sua si respirava aria africana perché aveva vissuto diversi anni inSomalia”. oggi Caterina Murino è testimonial dell’amref: “e’ il ruolo più importantedella mia vita –sottolinea-. Quello che mi ha colpito dei paesi africani non è tantola disperazione quanto la mancanza di umanizzazione. I governi si dimenticanodel loro popolo”. “Io ho avuto la fortuna di nascere in una terra straordinaria comela Sardegna. Ma non ho fatto nulla per meritarmelo. e’ stato così: punto e basta.Chi è nato in africa non ha fatto allo stesso modo nulla per “meritarsi” di vivereuna vita che si fa fatica a definire tale”. Per la Murino “chi è fortunato ha il doveredi aiutare chi non lo è”. Un sostengo che deve puntare “a rendere autonomo il con-tinente africano e non normalizzare questa condizione di dipendenza”. “L’africa –afferma- deve poter camminare con le prorpie gambe”. Camminare, certo. e ungiorno, magari, anche correre.

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“Facevo la modella

poi un giorno

Dino risi mi disse...”

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red carpetphoto giulia rosco

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Francesca 24 anni

Cos'è l'amore per te?Irrazionalità.L'amore in due parole: Sine ratio.

Ilenia 34 anni

Cos'è l'amore per te? Un casino!L’amore in due parole: Big mess.

Michela 25 anniCos'è l'amore per te? e' un connubio di emozioni e sensazioni all'interno di un mondo irrazionale.L'amore in due parole: Pura Follia.

Fabiola 21 anni

Cos'è l'amore per te?Dedicare la mia vita alla persona a cui tengo.L'amore in due parole: dedizione, libertà, divertimento.

Viola 22 anni

Cos'è l'amore per te?Una grande carica positiva di energia.L’amore in due parole: libertà e infinito.

Francesco 19 anni

Cos'è l'amore per te? Uun sentimento che mi prende nel profondo. Quando sono innamorato non capiscono niente, per me esiste solo la persona di cui sono innamorato.L'amore in due parole: Un fuoco ardente.

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is?di rosario minervini

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CHLOE BRID-

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carla, il tuo Festival come respon-sabile della giuria Elements +10 èappena finito.- Sono davvero soddisfatta: quest'annoin concorso ci sono stati molti film in-teressanti sia sul piano dei contenutisia per il cast che per la tecnica di rea-lizzazione. I bambini li hanno “vissuti”in maniera fantastica e meravigliosa. cos'è l'amore per te?L'amore è un paio di occhiali a formadi cuore. e' immaginazione e, di conse-guenza, i giochi di ruolo. Per me la pos-sibilità di interpretare diversi ruoli, inun gioco, su un palco, coi bambini, èmeraviglioso, poiché hai la possibilità divivere più vite e più amori.da attrice come vivi l'amore?- Per chi fa l'attore è difficile viverel’amore, noi siamo innamorati del-l'amore. Viviamo ogni emozione in ma-niera viscerale. L'amore, a volte, lo puoianche confondere. Sono una personamolto drammatica, e le persone moltodrammatiche vivono l'amore in mododiverso, con una vena un po’ malinco-nia che trasformi esteriormente in unarisata.cosa hai provato in questa setti-mana?- Ci sono stati un paio di momentidove, non ti nascondo, ho dovuto trat-tenere le lacrime. Il primo giorno, ilprimo dibattito, è stato incredibile: ibambini hanno fatto degli interventiche mi hanno davvero sorpreso. Unabambina ha detto: “Questo film mi hafatto capire che la bellezza è nell'af-frontare le difficoltà con coraggio, masempre con un pizzico di paura. Perchése non hai paura vivi la vita in superfi-cie, e non ti rendi conto delle cose cheaccadono” . e poi mi sono emeozio-nata quando mi hanno salutato abbrac-ciandomi. cosa ti aspetti dal prossimo Gff?- Mi aspetto, spero, più consapevo-lezza.

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di rosario minervini

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“L’amore è un paiodi occhialia formadi cuore”.

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