l'importanza del controllo di gestione · 2 – le 5 caratteristiche del controllo di gestione...

L'IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE

COS'È IL CONTROLLO DI GESTIONE?

PERCHÈ È COSÌ IMPORTANTE PER LA MIA

ATTIVITÀ?

STUDIO KAT BUSINESS SAS PROFESSIONISTI PER LE AZIENDE E LE PARTITE IVA

COLLANA LIBRI E MANUALI PER GLI IMPRENDITORI a cura del dott.

BONGERMINO TOMMASO

Mini e-book acquistabile solo

on line sui siti autorizzati

Noi ci troviamo di fronte a tutta una serie di grandi opportunità

brillantemente travestite da problemi insolubili

John W. Gardner

Tommaso Bongermino

L'IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI

GESTIONE

Cos'è il CONTROLLO DI GESTIONE?

perché è così importante per la mia attività?

Copyright © 2016 Tommaso Bongermino

Via Francesco Milizia, 75 - 73100 Lecce

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L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto

d’autore. L’Utente nel momento in cui acquista l’opera accetta tutte le

condizioni della licenza d’uso previste e comunicate sul sito


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Se volete gestite per bene la vostra azienda, ma non

sapete come fare e soprattutto non sapete quali

metodi applicare, dovete conoscere ed applicare il

controllo di gestione.

Il controllo di gestione è infatti il sistema attraverso il

quale potete, a prescindere dal settore di mercato in

cui operate, assicurarvi che le risorse vengano

acquisite ed impiegate in modo efficace ed efficiente,

per il raggiungimento dei vostri obiettivi prefissati.

Questo piccolo ma prezioso e-books spiega, quindi,

l'importanza del controllo di gestione, la sua

composizione, la metodologia attraverso la quale si

redige e introduce in azienda.

Sommario

Chi siamo – Professionisti per le aziende e

le partite IVA ............................ 7 1 – La crisi economica è finita... o ti

adegui o ti estingui! ..................... 9 2 – Le 5 caratteristiche del controllo di

gestione ................................. 13 3 – In quali aziende può essere applicato 14 4 – Cosè veramente il Controllo di Gestione

......................................... 15 5 – In cosa si concretizza effettivamente

il controllo di gestione ................. 18 6 - Le fasi operative del controllo di

gestione ................................. 22 7 - Conclusioni .......................... 29

Chi siamo – Professionisti per le aziende e le partite IVA

Cominciamo col dire cosa non siamo. Non siamo conta-

bili ma Consulenti aziendali.

Questo manuale nasce dall'idea del dott. Tommaso

Bongermino, che dal 2008 rappresenta lo STUDIO KAT BUSI-

NESS.

KAT BUSINESS S.A.S. E' UNO STUDIO PROFESSIONALE

giovane e fortemente motivato composto

da Dottori Commercialisti, Avvocati,

Revisori Legali e Consulenti del Lavoro.

Lo STUDIO KAT BUSINESS è uno

studio professionale nato a Lecce nella

capitale del Salento e con un ufficio di rappresentanza a Roma

nella capitale d'Italia, con una grande e consolidata esperienza in

tema di analisi e gestione dei rapporti debitori di privati con

partita IVA e aziende.

Non siamo contabili ma Consulenti aziendali.

8 L'IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI GESTIONE

L'esserci specializzati nel sovraindebitamento non è stata una

scelta ma una conseguenza che abbiamo deciso di affrontare con

serietà, professionalità, rispetto delle persone e soprattutto

COMPETENZA.

Si, COMPETENZA perché la competenza in questo particola-

rissimo settore è la chiave, che insieme alla lunga specifica

esperienza sino ad oggi maturata per risolvere i problemi, e

trovare le soluzioni

Ma chi è il dott. Tommaso Bongermino? sono un giovane

ottimista e ambizioso CONSULENTE AZIENDALE, iscritto

all'albo dei Dottori commercialisti, al registro dei Revisori

Legali tenuto dal Ministero dell'Economia e Consulente del

Tribunale.

Dal 2008 mi occupo di consulenza azien-

dale ed all'inizio della mia carriera profes-

sionale non era facile trovare "i clienti

ideali" ai quali aspira ogni giovane com-

mercialista.

Il 2008 è anche l'anno fatidico per il

mercato finanziario italiano e mondiale,

dettato dal crollo del colosso finanziario

americano “Lehman Brothers”.

...conseguenza che abbiamo deciso di affrontare con serietà, professionalità, rispetto delle persone e soprattut-to COMPETENZA.

1 – LA CRISI ECONOMICA È FINITA... O TI ADEGUI O TI ESTINGUI!

9

1 – La crisi economica è finita... o ti

adegui o ti estingui!

L’azienda è paragonabile al corpo umano ed è definibile come

un sistema complesso in continua evoluzione che va gestita in

modo efficace ed efficiente (anche se spesso nelle imprese di

piccola dimensione l’imprenditore tende a basarsi sulle proprie

capacità personali per la gestione).

La crisi economica che ha investito le piccole e medie imprese

italiane (e quelle di tutta Europa) in questi ultimi anni ha fatto

intravedere la "punta dell'iceberg" dei problemi delle aziende

italiane. Da un momento all'altro e senza troppe avvisaglie,

aziende che fino a pochi mesi prima si consideravano sane e di

successo, si sono ritrovate in crisi o addirittura sull’orlo del

fallimento. Ecco allora, che tutti sono tornati a parlare di

controllo di gestione e dell’importanza per l'imprenditore di

vigilare attentamente sulle dinamiche interne della propria


azienda.

Il controllo di gestione, però, non può essere considerato un

argomento di cui parlare saltuariamente, come se fosse solo uno

strumento da utilizzare in momenti di crisi. Perchè le crisi

aziendali vanno affrontate prima che si verifichino! Questo non

significa che in situazioni di crisi o pre-crisi aziendale, il

controllo di gestione non sia uno dei più validi strumenti per

migliorare le performance dell'azienda.

La crisi economica è finita! si hai capito bene... la crisi

economica è finita e se molte aziende (e molti politici) non se ne

sono accorte è perchè non ci si sta rendendo conto che la crisi

economica che ci ha colpito è stata sostituita con una nuova

realtà. Oggi non dobbiamo più affrontare una crisi economica

ma un nuovo tipo di mercato globale che ha cambiato

radicalmente le regole del gioco in cui operano le imprese e le

persone. Ci troviamo di fronte ad un nuovo mercato, un nuovo

La crisi economica è finita!

si hai capito bene...

1 – LA CRISI ECONOMICA È FINITA... O TI ADEGUI O TI ESTINGUI!

11

contesto al quale o ci si adatta o si esce di gioco!

Le aziende, se vogliono innovarsi e rimanere competitive nel

futuro, devono senza alcun indugio, operare cambiamenti

radicali all’interno del loro sistema organizzativo. Nell’attuale

contesto competitivo, dominato dall’incertezza e da

cambiamenti repentini, le imprese hanno bisogno di sapere per

tempo se saranno in grado di raggiungere i risultati prefissati. Da

qui deriva la necessità di dotarsi di strumenti in qualche modo

predittivi che siano in grado di fornire un’indicazione

tempestiva sia sulla corretta esecuzione della strategia che sulla

validità delle assunzioni strategiche formulate.

In Italia esistono ancora molti imprenditori, anche se

fortunatamente sono sempre meno, che sono erroneamente

convinti che l´area contabile sia principalmente un inevitabile

costo che l´impresa deve sostenere solo per evitare pesanti

sanzioni fiscali. Ovviamente non è così. Il servizio contabile, se

gestito da professionisti validi (e non semplici contabili), ha una

sua strategica importanza. Soprattutto in riferimento al controllo

di gestione.

Per qualsiasi impresa, piccola o grande che sia, il controllo di


gestione è di fondamentale importanza: si determinano dei

punti di equilibrio ai quali fare riferimento. Ovviamente il

controllo fatto in tal senso ha una sua grande efficacia poiché

supporta le decisioni e definisce gli obiettivi del capitano

d'impresa.

Alla base di qualsiasi controllo di gestione vi deve essere una

corretta tenuta della contabilità ordinaria che utilizza dati

reali e veritieri al fine di rendere efficace e attendibile l´attività

svolta dal professionista controller. In caso contrario il risultato

del controllo di gestione non rispecchierebbe la realtà aziendale.

L'attività del controller infatti comincia spesso proprio con la

verifica della contabilità.

2 – LE 5 CARATTERISTICHE DEL CONTROLLO DI GESTIONE 13

2 – Le 5 caratteristiche del

controllo di gestione

1. Il controllo di gestione non è obbligatorio per legge ma è

un'opportunità di sviluppo e controllo delle imprese

finalizzato ad aumentare la redditività

2. Risponde ad esigenze informative interne all'azienda

3. Dimostra la sua effettiva utilità quando fornisce

informazioni essenziali all'imprenditore (informazioni di

cui diversamente non dispone)

4. Le informazioni prodotte sono utili perchè permettono

all'imprenditore di poter assumere decisioni razionali,

evitando di agire d'istinto e permettendo così di

impiegare le risorse aziendali in modo efficiente.

5. La decisione di quali informazioni produrre nasce da

un'analisi di costi e benefici. L'informazione è utile

quando i suoi benefici sono molto superiori ai suoi

costi.


3 – In quali aziende può essere

applicato

Il controllo di gestione è un processo NON STANDARD e

NON STANDARDIZZABILE, che richiede un grande grado

flessibilità ed è chiamato a rispondere a specifiche necessità che

sono differenti da azienda ad azienda.

RISPOSTA - Siano esse aziende industriali, commerciali,

agricole o più nello specifico anche piccole farmacie, aziende di

vigilanza, aziende di commercio al dettaglio, ecc. ecc. TUTTI I

TIPI DI AZIENDA di QUALSIASI DIMENSIONE possono

trarre importantissimi benefici dall'implementazione di un

sistema di controllo e di gestione.

E' IMPORTANTE però ricordare che esistono profonde

differenze di approccio alla gestione tra un tipo di azienda ed

un'altra.

4 – COSÈ VERAMENTE IL CONTROLLO DI GESTIONE 15

4 – Cosè veramente il Controllo di

Gestione

Ma cos'è esattamente il controllo di gestione? Il sistema di

controllo di gestione è strettamente connesso al sistema

di pianificazione aziendale, tanto che di solito, sia in ambito

teorico che nella pratica aziendale, si parla di "sistema di

pianificazione e controllo" ed è definibile come un sistema

operativo volto a guidare la gestione della propria attività

d'impresa verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede

di pianificazione strategica e operativa.

Da un punto di vista pratico, il sistema di controllo di gestione è

normalmente progettato e gestito dall'imprenditore "capitano

dell'azienda" o nelle aziende più grandi dallo staff al vertice

aziendale, quasi sempre affiancati da un professionista


qualificato, specializzato e competente in questa specifica

materia che spesso viene definito e denominato col nome

di controller, termine importato dalla pratica aziendale tipica

degli USA e dei paesi anglosassoni.

Il controller, consente di rilevare, attraverso la definizione e

successiva misurazione di appositi indicatori di performances, lo

scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e

informando di tali scostamenti i responsabili di processo,

affinché possano decidere e attuare le opportune azioni di

miglioramento.

Scopo di questa attività è quello di sviluppare un metodo

organizzativo gestionale ed un sentimento di appartenenza ed

identificazione delle risorse umane finalizzato alla crescita

aziendale, quindi controllare, anzi, aiutare il titolare, il

management ed il personale, a pianificare ed intraprendere

quelle attività che risultassero necessarie al conseguimento degli

obiettivi strategici. Proprio in quest'ottica, il sistema di controllo

di gestione dovrebbe essere interrelato con corretti meccanismi

di definizione delle responsabilità e delle competenze al ruolo,

di selezione e valutazione del personale e, quindi, con lo studio e

l’attuazione di un sistema premiale per incentivi. Il sistema di

4 – COSÈ VERAMENTE IL CONTROLLO DI GESTIONE 17

controllo di gestione è strettamente connesso al sistema di

pianificazione, tanto che di solito, sia in ambito teorico che nella

pratica aziendale, si parla di "sistema di pianificazione e

controllo".

Robert N. Anthony docente presso l'università di

Harvard, nel volume "Sistemi di pianificazione e

controllo" afferma: con il termine pianificazione si

indica l'attività volta alla traduzione operativa di

politiche aziendali prestabilite per il raggiungimento di

determinati obiettivi (di efficienza e guadagni - ndr).

La pianificazione è il processo attraverso il quale si

formulano e si valutano le strategie in vista del

raggiungimento degli obiettivi di fondo della gestione.

La pianificazione, in sintesi, definisce quali sono gli

obiettivi dell'azienda stessa e cosa fare per

raggiungerli.

Il controllo di gestione è il processo mediante il quale

la direzione assicura che tutte le risorse aziendali

(comprese le risorse umane) vengano acquisite e

impiegate in modo efficace ed efficiente per la

realizzazione degli obiettivi, oggetto delle strategie del

progetto di pianificazione.


5 – In cosa si concretizza

effettivamente il controllo di

gestione

Da un punto di vista pragmatico e concreto, il controllo di ge-

stione definisce gli obiettivi e ne verifica il grado di raggiungi-

mento concretizzandosi in tre principali ambiti applicativi che

sono: la definizione del budget, la sua effettiva applicazione

nella gestione aziendale e il successivo controllo.

APPLICAZIONE DEL

CONTROLLO DI

GESTIONE

IL BUDGET

LA GESTIONE

IL CONTROLLO

5 – IN COSA SI CONCRETIZZA EFFETTIVAMENTE IL CONTROLLO DI GESTIONE

19

Grazie al controllo di gestione quindi, l'imprenditore può fi-

nalmente gestire la propria attività aziendale con vera consape-

volezza e con informazioni chiare e precise e prendere decisioni

in maniera tempestiva.

Purtroppo però, gli imprenditori italiani, un pò per colpa loro

(perchè per risparmiare nell'immediato non si affidano a profes-

sionisti competenti ma a semplici contabili) e un pò per colpa di

quei consulenti che non approfondiscono l'analisi dei dati conta-

bili (anzi talvolta li falsano!) pensano di conoscere bene i nume-

ri della propria azienda ed invece navigano a vista.

Gli imprenditori italiani (e molti loro consulenti) sono infatti

abituati a considerare la contabilità come un semplice adempi-

mento obbligatorio e necessario principalmente ai fini fiscali.

Il controllo di gestione è invece molto più di questo, partendo

dall'analisi dei numeri contabili ed allargandosi ad altri aspetti

che permettono di tenere sotto controllo tutti gli aspetti gestiona-

li dell'azienda.

Partendo dalla contabilità aziendale il controllo di gestione

investe i seguenti ambiti:

1. Costi e ricavi (conto economico)

2. Patrimonio aziendale

3. Strategie di marketing perseguibili


4. Investimenti da realizzare

5. Analisi dei flussi finanziari di cassa e banca e ricerca

dell'ottimo finanziario

INVESTI-

MENTI

CASSA E

BANCA

MARKETING

PATRIMONIO

COSTI E

RICAVI

LA TUA

AZIENDA

5 – IN COSA SI CONCRETIZZA EFFETTIVAMENTE IL CONTROLLO DI GESTIONE

21

Un buon controllo di gestione deve essere in grado di rispondere

alle seguenti domande:

A. STO GUADAGNANDO?

B. QUANTO STO GUADAGNANDO EFFETTIVAMENTE?

C. STO PERDENDO? E SE STO PERDENDO, QUANTO

STO PERDENDO?

D. POSSO AUMENTARE I GUADAGNI? IN CHE MODO?


6 - Le fasi operative del controllo di gestione

Dopo aver compreso seppur a grandi linee l'utilità del controllo di gestione, esaminiamo ora in breve quali sono le fasi del controllo di gestione.

LA PRIMA FASE è essenziale per i professionisti che si approc-

ciano per la prima volta all'azienda mentre dovrebbe considerar-

1) LA CONOSCENZA DELL'AZIENDA

2) LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE

DEL BUDGET

3) LA GESTIONE E L'ANALISI DEGLI SCO-

STAMENTI DAL BUDGET PERIODICO

4) L'ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI DAL

BUDGET ANNUALE

6 - LE FASI OPERATIVE DEL CONTROLLO DI GESTIONE 23

si sin da subito già svolta quando ad elaborare il piano di con-

trollo di gestione è direttamente l'imprenditore o il Dottore

Commercialista che segue da anni l'azienda interessata. Cono-

scere l'azienda, significa conoscere le dinamiche specifiche

interne ed esterne in con cui l'azienda ha a che fare.

E' intuitivo infatti che una farmacia, ad esempio vive delle realtà

amministrative e logistiche legate alla particolare legislazione

che deve rispettare, rispetto ad un'azienda di costruzioni, ad

un'azienda di vigilanza, ecc. ecc. Così come sono profondamen-

te diversi i rapporti con i fornitori e con i clienti.

Con lo stesso principio è o dovrebbe essere intuitivo che è cosa

ben diversa dirigere ed analizzare i costi di un'azienda a condu-

zione familiare rispetto ad un'azienda dove almeno i dipendenti

sono tutti soggetti esterni all'ambito familiare dell'imprenditore.

In questa fase occorre analizzare con estrema attenzione due

importanti aspetti:

1) L'ORGANIZZAZIONE INTERNA

2) LE RISORSE AZIENDALI, UMANE MATERIALI E

FINANZIARIE

3) L'AMBIENTE CIRCOSTANTE

4) L'IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI

DEBOLEZZA DELL'AZIENDA


NELLA SECONDA FASE, attraverso lo strumento della program-

mazione, si redige il budget e si studiano le strategie operative

per il suo raggiungimento. La redazione del budget viene quindi

elaborata sulla base dei dati degli anni precedenti, analizzando le

prospettive di mercato e le risorse di cui dispone l'azienda.

Attraverso la programmazione il capitano d'impresa, in base alle

proprie aspettative fissa gli obiettivi e delinea un percorso di

attuazione. Fissare gli obiettivi da raggiungere significa indivi-

duare i traguardi da raggiungere.

Occorre poi predisporre i mezzi, cioè le risorse umane e finan-

ziarie e successivamente definire le vie, cioè (a titolo di esem-

pio) individuare nuovi prodotti o servizi da distribuire e

disegnare quelle strategie operative indispensabili per l'applica-


zione dei mezzi.

L'applicazione di questo processo vale anche per la redazione

del budget economico.

Individuata la situazione di partenza e valutati i punti di forza e

di debolezza è qui necessario determinare gli obiettivi economi-

ci generali ed intermedi da fissare nella redazione del budget.

L'obiettivo generale segue il fine del conseguimento di una

adeguata redditività (cioè una redditività tale non solo da

coprire i costi aziendali ma tale da dare all'imprenditore il giusto

e meritato soddisfacimento). Tale redditività viene misurata

principalmente con i seguenti indici.


NELLA TERZA FASE vengono applicate le strategie delineate

nella fase precedente e controllate periodicamente attraverso

l'analisi degli scostamenti. Pertanto, in base alle risultanze che

ne scaturiscono si va a verificare lo stato di raggiungimento

degli obiettivi economici apportando ove necessario i dovuti

accorgimenti gestionali.

I budget definiti nella fase precedente, devono essere riepilogati

in un documento denominati "piano esecutivo" da far approvare

al Capitano d'impresa e poi distribuito e raccontato ai vari re-

sponsabili aziendali preferibilmente in occasione di riunioni.

Il piano esecutivo approvato deve essere preso da tutti i respon-

sabili aziendali come le linee guida da seguire "alla lettera".

A tal fine è spesso opportuno che i responsabili aziendali redi-

cano un ulteriore sottopiano operativo relativo alla propria area

di competenza. Questo permette di spezzettare l'obiettivo da

raggiungere ed accorciare i tempi di realizzazione.

NELLA QUARTA FASE, invece, viene elaborata l'analisi finale

degli scostamenti attraverso la quale è possibile assodare i

risultati raggiunti con quelli prefissati per l'intero anno di gestio-

ne economica.


In questa fase, una volta analizzata la situazione patrimoniale ed

economica iniziale e realizzato il budget dell'anno occorre effet-

tuare i necessari controlli.

Tali controlli vengono applicati attraverso le stesse modalità

delle fasi precedenti ma in modo conclusivo.

Il processo di controllo, al fine di svolgere correttamente la sua

funzione ha bisogno di adeguati strumenti contabili. Attraverso

tali strumenti è quindi possibile esprimere in termini numerici e

monetari:

1) GLI OBIETTIVI

2) I PROGRAMMI DI GESTIONE

3) I RISULTATI EFFETTIVAMENTE CONSEGUITI

4) LE DIFFERENZE TRA I PRIMI ED I SECONDI

I principali strumenti di controllo di gestione sono:

La contabilità generale;

La contabilità analitica;

Il budget;

Le informazioni extra contabili.

La contabilità generale è quell'insieme di rilevazioni contabili

attraverso le quali si registrano i costi ed i ricavi al fine di de-


terminare il reddito di esercizio e si seguono i movimenti finan-

ziari e che trova la sua esplicitazione nel bilancio di esercizio.

La contabilità analitica è invece un insieme di rilevazioni di

carattere economico attraverso le quali si imputano i costi e i

ricavi effettivamente sostenuti dai singoli reparti aziendali.

Questa rileva i risultati effettivi della gestione che vanno con-

frontati con quelli con quelli di previsione e che evidenziano i

risultati del singolo reparto.

Il budget è quel documento che evidenzia i rislutati economici

e finanziari che l'azienda intende raggiungere nel successivo

esercizio. Esse determina gli obiettivi di gestione con i risultati

effettivi.

7 - CONCLUSIONI 29

7 - Conclusioni

QUALI SONO I COSTI per dotarsi di un efficiente

sistema di controllo di gestione?

La consulenza iniziale per la progettazione e l'assisten-

za nell'implementazione del sistema (variabili a seconda

della dimensione e della tipologia di azienda)

Investimento negli strumenti necessari - software ge-

stionale

Formazione del personale (all'uso del software e so-

prattutto per applicare realmente il processo di controllo

di gestione

Adattamento dell'azienda al cambiamento

QUALI SONO I BENEFICI?

Sensibile miglioramento della redditività aziendale

misurabile attraverso gli indici di bilancio (ed attraverso


il saldo positivo del conto corrente aziendale)

Utilizzo più efficiente delle risorse a disposizione

dell'azienda

Comprendere l'evoluzione della situazione reddituale e

patrimoniale dell'azienda in modo molto più approfondi-

to rispetto ai normali bilanci di esercizio

Reazione più rapida ai cambiamenti del mercato

Miglioramento dell'immagine del capitano d'impre-

sa, sia all'interno che all'esterno dell'azienda

7 - CONCLUSIONI 31

RINGRAZIAMENTI E CONTATTI

Senza l’aiuto e il supporto di tutti i professionisti interni ed

esterni dello STUDIO KAT BUSINESS SAS, non sarebbe

possibile scrivere questo piccolo e-book, tutti i manuali che ho

scritto e soprattutto non sarebbe possibile riuscire a fare quello

che effettivamente facciamo per le nostre aziende.

ROMA - LECCE - MILANO

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