l'inglese veloce

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Page 1: L'Inglese Veloce
Page 2: L'Inglese Veloce

Sommario Introduzione pag. 5

Giorno 1: Come affrontare il corso pag. 10

Giorno 2: Come imparare la grammatica: le basi pag. 24

Giorno 3: Come imparare la grammatica: i verbi pag. 95

Giorno 4: Come memorizzare mille parole pag. 169

Giorno 5: Come effettuare la full immersion pag. 208

Giorno 6: Come padroneggiare la conversazione pag. 225

Giorno 7: Come migliorare a fine corso pag. 240

Conclusione pag. 261

Introduzione Conoscere l’inglese è diventato ormai indispensabile, ad ogni età

e in ogni campo della vita. Ormai l’inglese è la lingua universale,

la lingua degli affari, di Internet, dello sport, della medicina. È

innegabile che saperlo parlare e scrivere correttamente offra

grandi vantaggi proprio perché, nonostante la sua importanza, in

Italia coloro che ne possiedono una buona competenza sono

ancora pochi.

Sembra assurdo ma è così, le persone conoscono le parole più

semplici come hello oppure dog, ma chi può vantarsi di

padroneggiare veramente la lingua inglese? Sicuramente chi è

stato a lungo in Inghilterra o in America, ma gli altri? L’inglese

scolastico è insufficiente, serve un metodo pratico ed efficace

per ottenere una preparazione ideale.

Se stai leggendo questo ebook, hai fatto il primo passo che ti

guiderà in trenta giorni a saper parlare e scrivere in inglese, a

saper fronteggiare una conversazione, a scandire con sicurezza le

parole di un dialogo, a capire una frase che oggi sicuramente non

capiresti.

Trenta giorni sono davvero pochi per imparare una lingua, e forse

l’inglese è l’unica che può avere un periodo di apprendimento

così breve. Nonostante questo dovrai impegnarti, ma ricordati che

non siamo a scuola, non considerare lo studio come una cosa

difficile o faticosa. Ti meraviglierai di quanto possa essere

piacevole e facile.

Il metodo funziona e sai perché? L’ho testato su di me e su

diverse persone con cui sono in contatto e ho ottenuto risultati

eccezionali. Non sono mai stato in America o in Inghilterra,

eppure ho acquisito una notevole capacità linguistica, scritta e

Page 3: L'Inglese Veloce

orale. Non ho avuto nessun bisogno di andare a New York o a

Londra, semplicemente perché ho portato l’America a casa mia. Il

tutto è stato piacevole e divertente, e ora posso dire di avere una

competenza in più, e non è una competenza da niente, vero?

Scommetto che anche tu vorresti ottenere questi risultati. E

scommetto anche che li otterrai tranquillamente se seguirai a

dovere i miei consigli in queste pagine. Sono pagine che possono

cambiare la tua vita.

Prima di iniziare, ecco a grandi linee in cosa consiste il corso.

Imparerai subito le basi della grammatica. Il tutto è strutturato in

modo da essere semplice e facilmente assimilabile. È forse la

parte più “noiosa” del corso, ma dopo arriverà la parte piacevole e

divertente.

Mi riferisco al modo in cui acquisirai un vocabolario molto

ampio. Ti spiegherò infatti come memorizzare a lungo termine

mille vocaboli. Che tu ci creda o no, sarà semplicissimo e

divertente, ne bastano circa trenta al giorno per un mese, ci credi?

Un vecchio adagio dice che basta conoscere mille parole e le basi

della grammatica per imparare una lingua. È tutto vero e vale per

qualsiasi lingua. Ma in questo corso c’è qualcosa di più. Ti farò

focalizzare sulle tue passioni e approfondendo queste ultime sarai

in grado di migliorare ulteriormente il tuo inglese.

La full immersion in un paese è l’unico modo per imparare una

lingua? No, se come ho fatto io porti l’America a casa tua. Ti

guiderò verso una full immersion globale che darà il colpo di

grazia a quello che rimarrà della tua ignoranza in inglese. Vivrai

in un mondo dove non saprai se sei in America o a casa tua.

Infine passerai alla conversazione, allo sviluppo delle tue abilità

di dialogo. Ti spiegherò come conversare in inglese; farai dei

progressi notevoli. Ti fornirò una lista di software utili durante il

tuo percorso di apprendimento, e anche a corso finito.

Come vedi è un metodo creativo, attivo, divertente; ha le giuste

caratteristiche per essere molto efficace. È una novità e si

differenzia di gran lunga dai metodi “tradizionali”.

Personalmente sono contrario a questi metodi, come i corsi in

aula o quelli che si acquistano in edicola. Conosco molte persone

che appena esce l’ultimo videocorso in DVD corrono a

comprarlo. Mi dicono tutti che i miglioramenti sono difficili da

ottenere, forse questi corsi non ti motivano abbastanza e alla fine

ti stanchi, oppure devi comprare tutti i DVD e ti costano una

Page 4: L'Inglese Veloce

fortuna. Anche i corsi in aula possono essere faticosi e molto cari.

Gli insegnanti sono bravissimi ma seguire tutto il corso diventa

difficile, è un percorso lungo che prima o poi viene visto come

una fatica, e ben presto la voglia passa.

È molto più semplice se l’apprendimento diventa piacevole,

veloce, pratico e non costa più di qualche decina di euro, non

trovi? È un metodo che va bene per tutti e non ha limiti di età. In

queste pagine hai davvero tutto quello che ti serve, sei pronto per

iniziare?

Have fun!

Marco De Carlo

GIORNO 1:

Come affrontare il corso Come hai letto nell’introduzione questo corso è molto semplice,

divertente e soprattutto efficace. Non so come sei messo

attualmente con l’inglese ma posso dirti come sarai tra trenta

giorni. Se ti impegni, se segui gli esercizi, se credi in quello che

fai sarai in grado di:

avere buone basi grammaticali;

possedere un vocabolario ampio;

scandire e capire i dialoghi;

parlare e conversare in inglese.

Questa deve essere la tua sfida per i prossimi trenta giorni, questi

sono i tuoi obiettivi. Per cui prendi nota di questi quattro punti su

un foglio di carta, tieni questo foglio sempre con te e non

perderlo! Scrivi gli obiettivi in prima persona (per esempio:

voglio parlare e conversare in inglese), e stabilisci un arco

temporale di trenta giorni. Potresti sistemare questo foglio sulla

tua scrivania come faccio io. Personalmente quando devo

raggiungere un obiettivo lo scrivo sempre su un foglietto che

attacco al monitor del mio PC, ed è difficile che lo perda di vista.

In questo modo posso tenerlo sempre sotto controllo e ogni volta

che lo guardo sono spinto a impegnarmi proprio perché ho sempre

davanti il mio obiettivo. I risultati sono straordinari.

Fallo anche tu; se non l’hai ancora fatto prendi carta e penna,

scrivi questi quattro punti e sistema il foglio in un punto visibile.

Page 5: L'Inglese Veloce

Avrai messo le basi per raggiungere i tuoi obiettivi. Nei prossimi

trenta giorni ti capiterà spesso di vedere questo foglietto e se ti

impegnerai a proseguire l’opera che hai iniziato, non potrai che

imparare l’inglese.

«Così poco? Solo trenta giorni?» Sicuramente hai pensato così, e

capisco che possa sembrarti strano; eppure ti garantisco che da

qui a trenta giorni (se segui veramente il mio metodo) avrai

acquisito le competenze stabilite nel tuo foglio degli obiettivi. Se

ti impegni a dovere raggiungerai un livello di conoscenza

dell’inglese decisamente sconosciuto alla maggior parte degli

italiani, un livello che ti consentirà di scrivere, parlare e

conversare con un inglese, capendo quello che dice e facendoti

capire. Una bella cosa, vero?

Puoi farcela tranquillamente, ma come ho detto prima devi

impegnarti davvero! Solo così verrai ripagato: potrai ad esempio

telefonare in America, affrontare discussioni su argomenti tecnici

e delicati, chattare tranquillamente con americani e inglesi ogni

giorno, guardare film in lingua originale senza sottotitoli, capire i

testi delle canzoni.

SEGRETO n. 1: scrivi su un pezzo di carta i tuoi obiettivi per

imparare l’inglese. Fai in modo che il foglio sia bene in vista e

non si perda. Tienilo d’occhio per i prossimi trenta giorni.

Diversi miei amici hanno notato le mie qualità e mi hanno chiesto

come ho fatto a imparare tutte queste cose non avendo mai

frequentato un corso d’inglese, o non essendo mai stato in

America o in Inghilterra. Io semplicemente ho spiegato loro il

mio metodo, e sono le stesse cose che trovi in questo ebook.

Ovviamente hanno applicato queste tecniche e adesso il loro

inglese è decisamente buono. Alcuni all’inizio erano titubanti, per

cui potresti esserlo anche tu. È normale, ma giorno dopo giorno si

sono accorti che questo lavoro migliorava veramente il loro

inglese in maniera indelebile. Per cui credimi se ora sei scettico,

piano piano ti ricrederai.

Ricordo di aver aiutato una mia amica al liceo che per tre anni

aveva avuto il debito in inglese. Nelle altre materie era brava ma

in inglese aveva molti problemi, probabilmente perché alle medie

non aveva imparato quasi nulla. La nostra professoressa metteva

in primo piano la letteratura, e la mia amica non riusciva a capire i

testi o gli esercizi, aveva difficoltà alle interrogazioni orali e nella

conversazione, quindi aveva preso l’insufficienza per tre anni di

Page 6: L'Inglese Veloce

seguito.

Durante l’estate tra la terza e la quarta liceo le ho spiegato il mio

metodo e lei non solo ha recuperato il debito, ma i successivi due

anni è riuscita a ottenere otto in pagella. La professoressa aveva

notato dei cambiamenti incredibili ma non le aveva dato dieci

perché la mia amica non amava molto la letteratura. Eppure

diceva sempre che in inglese lei era quasi da dieci.

È per questo che posso affermare che il metodo funziona. Ma è

necessario precisare una cosa, capire come devi affrontare

questo corso. È molto importante il tuo approccio a livello

mentale. Penso di poter affermare che questo metodo rappresenta

una novità, nessuno insegna una lingua in un modo così

piacevole ed efficace. Il tuo atteggiamento mentale nei confronti

di quello che leggerai condizionerà i tuoi risultati. Se hai un

atteggiamento positivo ce la farai, se credi che non funzioni non

otterrai alcun successo. Puoi scegliere tu se affrontare questa sfida

in maniera potenziante oppure limitante!

SEGRETO n. 2: affronta il metodo con un atteggiamento

mentale positivo o non imparerai l’inglese. Non farti limitare

da nessuna cosa e non avere mai un atteggiamento negativo.

Indirizza la tua mente verso una sola direzione, il successo.

Un altro limite che tante persone si mettono da sole sono le

opinioni infondate sulle proprie carenze. So che hai sentito decine

di volte un tuo amico dire: «No, davvero non ce la posso fare, io

non sono mica portato per la matematica», oppure: «Ho troppe

carenze, non capisco nulla di fisica, è inutile che ci provi». È

comunissimo, capita in tutti i campi, in tutte le materie; per cui

molti lo penseranno anche per l’inglese, e magari lo stai pensando

anche tu mentre leggi queste righe. Capita spesso ma devi sapere

che questa è la maniera più errata per raggiungere un

obiettivo. Non è vero che Francesca non è portata per la

matematica o Giulio per la fisica. Sono solo opinioni che un

individuo acquisisce e fa sue, e che gli impediscono

effettivamente di ottenere dei risultati in quei campi.

Purtroppo in alcune occasioni ci lasciamo condizionare da queste

opinioni, ad esempio quando alle medie un professore ci dice che

non siamo portati per la matematica. Diciamoci la verità, sono

scuse buone per noi stessi, ma non ci devono limitare. Se noi per

primi crediamo di non essere capaci, come possiamo farcela?

Chiunque può apprezzare la fisica, capire l’algebra, imparare

Page 7: L'Inglese Veloce

l’inglese. Non è che un’opinione su di te può essere vera o

falsa, ma semplicemente può favorirti o sfavorirti.

Ricordo che al liceo non ero molto bravo in latino. Ogni volta che

studiavo non riuscivo bene, partivo con dei preconcetti che erano

degli ostacoli. Ero convinto di non essere portato per il latino e

che non ci avrei mai capito nulla. Questa era la scusa che dicevo a

me stesso; in questo modo però evitavo di mettere in moto il

cervello e così non apprendevo. E per cinque anni del liceo sono

riuscito a ottenere sempre la sufficienza solo per il fatto che avevo

molto intuito, e alle versioni riuscivo quasi sempre a prendere il

mio sei sudato.

Purtroppo è così, capita più spesso di quanto si possa pensare e

chissà in che modo ho fatto mia questa idea; probabilmente in

prima liceo avevo incontrato quelle difficoltà che si possono

incontrare quando si affronta per la prima volta una materia nuova

come il latino, e quindi avevo deciso che sarebbe stato più

comodo dire a me stesso che non ero capace.

Niente scuse, bisogna trasformare queste convinzioni da limitanti

a potenzianti. Come puoi fare? È abbastanza semplice.

Prendiamo il caso che tu abbia la convinzione limitante di non

poter imparare l’inglese perché è difficile. Per prima cosa devi

trovare i riferimenti, le occasioni che ti hanno fatto credere di

non poter imparare questa lingua.

Pensaci bene, prenditi qualche minuto per farlo. Ora che hai i

riferimenti, cerca una o più occasioni in cui questi riferimenti

si sono rivelati falsi. Sicuramente conoscerai a memoria delle

canzoni in inglese, o sbaglio? Fatti delle domande, ricorda le

occasioni in cui non diresti mai di essere un incapace in inglese.

Pensa a qualche tuo hobby, sono sicuro che conoscerai tutti i

relativi termini tecnici in inglese.

Così facendo puoi smontare le tue idee limitanti, e sostituirle

con quelle potenzianti, d’altronde se ce l’hai fatta alcune volte

puoi farcela sempre. Imprimi nella tua mente queste nuove

convinzioni.

Questo è importante, perché se parti male già dall’inizio non

otterrai buoni risultati. Quindi, se pensi di non essere in grado di

imparare l’inglese, ti chiedo di procedere con questo esercizio.

Inizia bene questa sfida e ti garantisco che i risultati arriveranno

presto. Molte persone, quando pensano di non essere portate per

una cosa, difficilmente cambiano idea, ma se sei una di queste ti

Page 8: L'Inglese Veloce

ripeto ancora che sei fuori strada. Prova almeno una volta a girare

questa convinzione a tuo favore, i risultati sono garantiti.

Sono convinto che hai voglia di imparare e che non avrai

problemi nel partire con l’atteggiamento mentale giusto.

Dopotutto hai acquistato questo ebook, ti sei reso conto che così

hai già fatto un passo importantissimo per imparare l’inglese?

SEGRETO n. 3: trasforma le tue convinzioni limitanti in

potenzianti. Trova i riferimenti che le hanno create e smontale

con i fatti, con le tue dimostrazioni passate di successo. Se

pensi di non farcela, non imparerai l’inglese.

La situazione in Italia

Dato che siamo in tema di apprendimento è bene capire com’è la

situazione scolastica in Italia. Purtroppo penso che lo scenario sia

tragico, e forse anche per questo l’Italia è indietro in molti campi

rispetto agli altri paesi europei.

In generale, quando lo studente medio esce dalla scuola, a parte

delle rare eccezioni, non è in grado di parlare o scrivere in

inglese. Conosce alcune parole, sa qualcosa di grammatica, ma

non è in grado di comunicare senza problemi con un inglese.

Ricordo di amici in difficoltà a Monaco nel chiedere a un passante

dove si trovava il market più vicino. È molto triste che un ragazzo

studi cinque anni inglese a scuola e non riesca a chiedere una cosa

del genere.

Se non si trova qualche bravo insegnante volenteroso è

impossibile uscire dalla scuola con delle competenze che aiutino

nella vita reale. Io ho frequentato il liceo scientifico e devo dire

che i professori d’inglese che ho avuto non facevano altro che

parlare di letteratura. Belle cose i sonetti, le poesie, i racconti in

inglese; ma nessuno si rendeva conto che gli studenti non avevano

le basi per affrontarli, oltre al fatto che le parole, le costruzioni e

le frasi usate in un sonetto di Shakespeare sono molto diverse da

quelle dell’attuale lingua parlata.

Le poche ore dedicate alla conversazione o alla grammatica non

riescono a garantire agli studenti una preparazione adeguata.

Questi sono i problemi che ho potuto riscontrare, in base alle mie

esperienze e alla mia carriera scolastica.

Mi ricorderò sempre di un pomeriggio a Monaco, alla gita in

quinta liceo con i miei compagni di classe. Eravamo in una piazza

e si avvicinarono delle bambine di dieci-undici anni. Queste

scolare delle elementari iniziarono a parlare in inglese con i miei

Page 9: L'Inglese Veloce

compagni di classe, i quali non capivano e non riuscivano a

rispondere. Io invece sapevo perfettamente quello che dicevano:

le bambine stavano prendendo in giro i miei amici perché non

sapevano parlare l’inglese.

Come è possibile che delle alunne tedesche di quinta elementare

siano più preparate degli alunni italiani di quinta liceo? Purtroppo

la situazione in Italia è questa, non possiamo farci molto. Quello

che puoi fare tu è migliorare il tuo livello attuale, e con questo

ebook hai tutto ciò che ti serve.

Se la scuola italiana in questo senso non offre una preparazione

adeguata per affrontare la vita reale, non bisogna abbattersi e

lasciare le cose come stanno. Solo tu puoi raddrizzare la tua

situazione ed essere competitivo nel mondo del lavoro come può

esserlo un ragazzo tedesco.

A volte negli aspetti negativi c’è però un vantaggio. Se è vero che

puoi essere indietro rispetto all’Europa, è anche vero che se

impari bene l’inglese, lo padroneggi, sai parlare e scrivere

correttamente hai un notevole vantaggio a livello italiano. Non è

un grande stimolo per partire carico?

Pensa solo a quanto puoi avvantaggiarti nella vita conoscendo

l’inglese. E anche se hai un impiego dove non cambia nulla se sai

l’inglese o no, ti posso assicurare che questa lingua apre porte e

strade incredibili. Io sono un appassionato di guadagno online (e

non solo), sin da quando Internet è nata costruivo i miei primi siti

per guadagnare qualche soldo. Ora ho più di dieci anni di

esperienza e grazie a questo ho ottenuto delle grandi soddisfazioni

economiche. Se infatti hai letto il mio ebook La Torre di AdSense

sai quanto è possibile guadagnare con un sito grazie a Google. Le

rendite sono automatiche, una volta impostate i guadagni arrivano

senza grossi lavori.

Come è stato possibile raggiungere una situazione del genere a

soli ventitré anni? Se sai qualcosa di business online sai

benissimo che non c’è paragone tra il mercato italiano e quello

inglese/americano. In Italia è dura, devi essere davvero bravo per

ottenere guadagni consistenti. In America è tutto più facile, il

mercato è più grande e quindi il tuo sito riceve dieci volte i

visitatori che può ricevere in Italia. Inoltre da loro c’è più

abitudine all’acquisto online, qui da noi appena un sito chiede il

numero di carta di credito tutti hanno paura, si pensa subito a una

truffa.

Page 10: L'Inglese Veloce

Grazie alle mie abilità ho potuto creare dei siti web in inglese e

quindi mi sono potuto affacciare sul mercato americano. Certo,

sono stato bravo e fortunato a creare un business di successo, ma

se non avessi conosciuto l’inglese non avrei mai potuto realizzare

una cosa del genere. Forse l’avrei fatto in Italia ma sono sicuro

che guadagnerei molto meno. Ora capisci quanto possa essere

importante questo ebook?

SEGRETO n. 4: conoscere l’inglese può aprire strade

incredibili nella tua vita, non solo per il lavoro.

Iniziamo subito con la grammatica!

RIEPILOGO DEL GIORNO 1:

SEGRETO n. 1: scrivi su un pezzo di carta i tuoi obiettivi per

imparare l’inglese. Fai in modo che il foglio sia bene in vista

e non si perda. Tienilo d’occhio per i prossimi trenta giorni.

SEGRETO n. 2: affronta il metodo con un atteggiamento

mentale positivo o non imparerai l’inglese. Non farti limitare

da nessuna cosa e non avere mai un atteggiamento negativo.

Indirizza la tua mente verso una sola direzione, il successo.

SEGRETO n. 3: trasforma le tue convinzioni limitanti in

potenzianti. Trova i riferimenti che le hanno create e smontale

con i fatti, con le tue dimostrazioni passate di successo. Se

pensi di non farcela, non imparerai l’inglese.

SEGRETO n. 4: conoscere l’inglese può aprire strade

incredibili nella tua vita, non solo per il lavoro.

GIORNO 2:

Come imparare la grammatica: le basi La grammatica è il primo grande passo verso la conoscenza di una

lingua. È una parte indispensabile e meglio la conosci meglio

puoi parlare e capire. Non preoccuparti, la grammatica inglese

non è complicata come quella italiana, anzi è semplicissima.

Userai tantissime volte la forma base del verbo, che è sempre

uguale; quindi non dovrai coniugare il verbo in tutte le persone

come avviene in italiano. Pensa che fatica e quanto può essere

difficile per uno straniero che decide di imparare l’italiano.

Guarda tu stesso la differenza tra italiano e inglese per alcune

Page 11: L'Inglese Veloce

semplici frasi:

io corro I run

tu corri you run

egli corre he runs

ella corre she runs

esso, essa (animale o cosa) corre it runs

noi corriamo we run

voi correte you run

essi corrono they run

Non è ancora una lezione, è semplicemente un esempio per farti

notare la semplicità della grammatica inglese per una banalissima

frase all’indicativo presente. In italiano il verbo “correre”

coniugato al presente diventa “corro, corri, corre, corriamo,

correte, corrono”.

Parole che per noi sono semplici ma che in realtà per una persona

che le deve imparare possono presentare dei problemi, anche

perché sono diverse tra loro. In inglese invece bisogna imparare

solo run e runs (la forma di run alla terza persona, come vedrai

più avanti). Quando dici run infatti stai usando il verbo alla forma

base. Una bella differenza, no? Come scritto prima questo era

solo un esempio introduttivo, utile giusto per far capire una

differenza sostanziale rispetto all’italiano. Un’altra differenza

rispetto alla nostra lingua riguarda l’uso di it, ovvero “esso, essa”.

Mentre “esso” o “essa” in italiano sono riferiti anche a esseri

umani, in inglese sono riferiti solo a cose o animali. Ad esempio it

runs può significare “esso (il cane) corre” oppure “esso (il tempo)

corre”, ma non “esso (un uomo) corre”.

È un grande vantaggio per te che devi imparare l’inglese, la

grammatica è semplice; se ti impegnerai, imparerai tutto quanto

senza nessun problema. In quanti giorni? Dovresti saperlo, lo hai

scritto sul tuo foglietto di carta preferito.

SEGRETO n. 5: la grammatica inglese è molto più semplice

di quella italiana. Non ci sono paranoie per le declinazioni e si

fa un grande uso della forma base del verbo.

Per imparare la grammatica ho deciso di presentare le varie

lezioni in schede semplici, pratiche e facilmente consultabili in

caso di dimenticanze o futuri ripassi. Ogni scheda sarà correlata

da regole ed esempi pratici, il paradiso per chi vuole imparare.

Ora le vedrai tutte di seguito ma non devi imparare tutto in

un’ora. Magari dagli uno sguardo approfondito per cercare di

Page 12: L'Inglese Veloce

capire un po’ i tuoi punti deboli, le differenze con l’italiano ecc.;

ricorda che per imparare queste schede hai trenta giorni e potrai

sempre consultarle comodamente anche in futuro ogni qualvolta

ne avrai bisogno.

Essendo un argomento molto vasto, la grammatica verrà

presentata in due parti, perché i verbi meritano un capitolo

dedicato. Dato che sei in procinto di mettere le tue fondamenta

per l’apprendimento di una nuova lingua, in questo capitolo ti

presenterò anche alcuni argomenti non proprio di grammatica ma

comunque di base. È il caso dei giorni della settimana, delle

stagioni, delle ore e altri argomenti.

Un fattore importantissimo è la pronuncia, aspetto su cui non

puoi sorvolare. Ecco quindi che la prima cosa che ti chiedo è di

fare amicizia con il traduttore di Google, un potentissimo

software gratuito che puoi consultare online, Google Translate.

Questo programmino trasforma in qualsiasi lingua le frasi che

vorrai tradurre. Non lo fa sempre in maniera corretta e affidabile,

è pur sempre una macchina, ma a noi quello che interessa è che il

programma è in grado di trasformare in voce tutto quello che gli

scriverai come testo. Per cui se ad esempio vuoi sapere la

pronuncia di dog, ti basterà digitare la parola dog e premere il

pulsante Ascolta. All’inizio, se non hai mai sperimentato questo

tipo di software, ti sembrerà qualcosa di magico: premi un

pulsante e senti una voce che in un perfetto inglese pronuncerà

quello che hai scritto.

Perché ti faccio usare Google Translate? Sarebbe stato più

comodo per te se a fianco di ogni parola avessi scritto la relativa

pronuncia. Ma questo è un apprendimento passivo, non è molto

efficace. È così che la maggior parte degli studenti, in qualsiasi

materia, cerca di apprendere; ma sbaglia. Se ti sforzi a usare un

atteggiamento attivo l’apprendimento sarà molto più efficace,

praticamente indelebile. Sarà un rinforzo notevole alla tua

preparazione. A volte bisogna avere il coraggio di abbandonare i

metodi tradizionali, se ne esistono di migliori.

Ricordo ad esempio che la mia professoressa di italiano mi aveva

detto che per studiare bene avrei dovuto «mettere il sedere sulla

sedia e ripetere venti volte» una decina di pagine che ci aveva

assegnato. Lei era molto preparata, aveva una cultura immensa.

Ma non c’è nulla di più sbagliato nella sua frase. Lei promuoveva

i metodi tradizionali di studio, leggere e ripetere fino alla nausea,

Page 13: L'Inglese Veloce

un atteggiamento estremamente passivo. Metodi faticosissimi, che

non ti lasciano tempo libero per passioni o interessi extra

scolastici.

A livello mentale leggere e ripetere in questo modo (strategia

usata dal 99% degli studenti) porta a immagazzinare le

informazioni nella memoria a breve termine, e come abbiamo

detto richiede davvero tanto tempo. Sono sicuro che ti sarà

capitato almeno una volta di studiare in questo modo, io stesso ho

studiato così per anni. E sicuramente anche i tuoi amici o colleghi

studiano così.

Quante volte avrai detto o avrai sentito qualcuno dire: «Ho

studiato un argomento ma dopo due giorni me lo sono

dimenticato», «Professoressa ho studiato per avantieri e ora, non

avendo ripassato, non ricordo nulla». Ti è capitato, vero? Non sei

tu o i tuoi amici ad avere problemi di memoria, semplicemente è

sbagliata la strategia di immagazzinamento delle informazioni.

o Gli esseri umani sono fatti così, è inevitabile.

Per studiare davvero non devi ripetere venti volte come diceva la

mia professoressa. Devi usare un atteggiamento creativo, fare un

grande uso dei colori, dei disegni semplici come quando eri

all’asilo, delle mappe mentali, ovvero lo strumento più incredibile

per studiare. Per mappe mentali non intendo i classici schemini

fatti da quasi tutti gli studenti per apprendere un argomento; una

mappa mentale per definirsi tale ha bisogno di determinate

caratteristiche; ma praticamente nessuno le usa.

Solo così puoi immagazzinare a lungo termine. Scoprirai che

non hai bisogno di ripetere una lezione o un concetto, e avrai

tantissimo tempo libero da dedicare ai tuoi interessi. La mia vita

scolastica è cambiata radicalmente non appena ho scoperto i libri

di Tony Buzan, il più grande esperto di mappe mentali (per

imparare le tecniche al meglio ho dovuto anche vedere diversi

video in inglese).

Trovare il proprio metodo ottimale di studio è fondamentale per

il successo nell’apprendimento. Troppo spesso si studia male,

senza un’organizzazione definita, senza avere obiettivi

prestabiliti. Impara a trovare il metodo intelligente che funziona

per te, anche se ciò dovesse richiedere molto tempo, perché ne

varrà sicuramente la pena. Ricordati di costruirlo seguendo questi

punti base:

Page 14: L'Inglese Veloce

interesse attivo;

estrema sintesi;

focalizzazione sui concetti fondamentali;

creatività (colori, immagini);

lettura veloce.

So che può sembrarti strano, ma con queste strategie puoi

arrivare a risparmiare il 90% del tempo di studio, ottenendo

risultati migliori di chi rimane tutto il giorno a studiare. Per cui se

vai a scuola o all’università, o se vuoi dare ai tuoi figli lo

strumento migliore per il loro bene e la loro formazione, ti

consiglio davvero di interessarti alle opere di Tony Buzan, basta

cercare su Google e troverai migliaia di risultati.

SEGRETO n. 6: costruisci il tuo metodo di studio efficace e su

misura. Questo dovrà essere semplice e basarsi

sull’atteggiamento attivo, sull’estrema sintesi, sui concetti

fondamentali, sulla creatività e sulla lettura veloce.

Tornando alla pronuncia, ecco come puoi usare Google Translate.

Dato che ti consiglio solamente gli strumenti migliori, ti assicuro

che il programma è sicuro al 100%: non ha virus, spyware o altri

aspetti pericolosi. È freeware, quindi gratuito. Sono argomenti

delicati, quindi li preciso sempre per la tua sicurezza.

Per prima cosa collegati all’indirizzo http://translate.google.it e

aggiungilo ai Preferiti in modo da rivisitarlo spesso e facilmente.

Il software è semplicissimo da usare, avrai subito notato la grande

area di testo. Nell’esempio qui sotto ho scritto dog (cane). Prova a

utilizzarlo subito, hai visto quanto è semplice? Ora hai la

pronuncia di tutte le parole che vuoi.

SEGRETO n. 7: usa regolarmente Google Translate per

tradurre e conoscere la pronuncia di tutti i vocaboli che

desideri.

Chiaramente conoscerai già la pronuncia di tantissime parole, per

cui usa Google Translate solo quando ne hai bisogno. Non ti

faccio perdere tempo ulteriore, passiamo subito alle schede!

Prima però ti spiegherò in breve come usarle.

Guida alla consultazione delle schede

Per ogni scheda troverai la spiegazione dell’argomento, le note

con le nozioni pratiche più importanti e soprattutto tantissimi

Page 15: L'Inglese Veloce

esempi. Come ben saprai un esempio è meglio di mille parole!

Inoltre per ogni argomento ho stabilito la relativa importanza, in

una scala che va da uno a cinque. Ti consiglio, nei tuoi famosi

trenta giorni, di studiare solo gli argomenti fondamentali, ovvero

quelli con un’importanza molto elevata. Il resto puoi farlo quando

hai più tempo, quando già conosci bene le basi. Potresti anche

scoprire di non avere bisogno di studiare il resto, in quanto

apprenderai il tutto con la pratica in maniera automatica.

Una nota sull’importanza; se un determinato argomento presenta

un voto basso non significa che non sia importante,

semplicemente non è così indispensabile come altri argomenti!

Per fare un esempio, il condizionale è importantissimo, ma i primi

tempi per sopravvivere si può anche non sapere o sapere meno

rispetto all’indicativo. Ciò non toglie che per conoscere l’inglese

devi saperlo, ma prima assicurati di padroneggiare le fondamenta

per poi passare ai dettagli.

Al di là di tutto, dopo che leggi un argomento ti consiglio di

prendere un foglio di carta e provare a inventare frasi relative a

ciò che hai appena studiato. È molto importante, in quanto creare

dal nulla frasi con le conoscenze che di volta in volta acquisisci

fisserà meglio i concetti.

Organizzati al meglio per imparare le basi della grammatica in

trenta giorni. Ricorda che non è necessario studiarla

minuziosamente nel dettaglio; impara i concetti e i pilastri. La mia

professoressa di biologia diceva: «No al nozionismo!» e aveva

ragione. Prima impara bene la parte generale perché è quella che

serve nel mondo reale, lo specifico lo imparerai automaticamente

con il tempo. Considera che hai trenta giorni, quindi non puoi

studiare proprio tutto; rischieresti anche che il gioco diventi un

po’ noioso! Approfondiremo questo concetto in seguito quando

parlerò di apprendimento passivo e attivo.

SEGRETO n. 8: prima i concetti fondamentali, poi quelli

generali. Non perdere tempo a studiare i dettagli, perché li

farai tuoi in seguito con la pratica e con l’apprendimento

attivo. Prima sopravvivi, poi rifinisci i dettagli.

Abituati sempre a semplificare le cose, a esprimerle con parole

tue cercando di capirle attraverso concetti più semplici

Risparmierai tempo prezioso e le informazioni che apprenderai

saranno immagazzinate nella memoria a lungo termine. È un’arte,

ma tutti ci possono riuscire con la pratica; vediamo se ce la fai tu

Page 16: L'Inglese Veloce

con la grammatica! Iniziamo subito allora, let’s get it started!

I sostantivi (importanza 4/5)

Alla base della grammatica troviamo i sostantivi; questi possono

essere maschili, femminili o neutri (quando si riferiscono a cose o

animali). I sostantivi possono inoltre essere singolari o plurali.

Plurale dei sostantivi. Regola della s

Il plurale dei sostantivi si forma aggiungendo una s al singolare.

Plurale irregolare

Alcuni sostantivi non seguono questa regola e formano il

plurale in maniera diversa. Altri nome hanno il singolare

uguale al plurale (fish e sheep).

Plurale/singolare mancante

Plurale mancante: ci sono dei sostantivi inglesi che non hanno

il plurale, anche se in italiano ce l’hanno. A questi sostantivi

non va mai aggiunta la s e anche il verbo va al singolare.

Singolare mancante: ci sono dei sostantivi inglesi che non

hanno il singolare, anche se in italiano ce l’hanno. A questi

sostantivi non va mai aggiunta la s (in quanto sono già al

plurale) e anche il verbo va al plurale.

Plurale generale (regola della s)

Solitamente per esprimere un nome al plurale basta aggiungere

una s alla fine.

Singolare Plurale

house (casa) houses

dog (cane) dogs

book (libro) books

Plurale irregolare

I sostantivi che terminano in ch, o, s, sh, x formano il plurale

aggiungendo es.

Singolare Plurale

kiss (bacio) kisses

brush (spazzola) brushes

match (partita) matches

potato (patata) potatoes

box (scatola) boxes

I sostantivi che terminano in consonante + y formano il plurale

sostituendo la y con una i e aggiungendo es.

Singolare Plurale

Page 17: L'Inglese Veloce

diary (diario) diaries

story (storia) stories

baby (bambino) babies

Alcuni sostantivi che terminano in f o fe formano il plurale

sostituendo f o fe con ves.

Singolare Plurale

thief (ladro) thieves

shelf (scaffale) shelves

knife (coltello) knives

Alcuni sostantivi (sheep e fish) hanno il singolare uguale al

plurale.

Singolare Plurale

fish (pesce) fish

sheep (pecora) sheep

Alcuni sostantivi hanno il plurale diverso dal singolare.

Singolare Plurale

man (uomo) men

woman (donna) women

child (bambino) children

foot (piede) feet

tooth (dente) teeth

mouse (topo) mice

Plurale/singolare mancante

Alcuni sostantivi non hanno il plurale.

Singolare Plurale

hair (capelli) non esiste

money (soldi) non esiste

spaghetti (spaghetti) non esiste

homework (compiti) non esiste

information (informazioni) non esiste

advice (consigli) non esiste

luggage (bagagli) non esiste

furniture (mobili) non esiste

Esempi:

your hair is black → i tuoi capelli sono neri

money is beautiful → i soldi sono bellissimi

Negli esempi i sostantivi in italiano si traducono con il plurale

(capelli e soldi), inoltre il verbo è al singolare (is). Sarebbe un

grave errore scrivere your hair are black oppure money are

Page 18: L'Inglese Veloce

beautiful.

Alcuni sostantivi non hanno il singolare.

Singolare Plurale

non esiste people (persone)

non esiste grapes (uva)

non esiste police (polizia)

non esiste goods (merce)

non esiste pyjamas (pigiama)

Esempi:

people are good → le persone sono buone

the police are coming → la polizia sta arrivando

Per i sostantivi che non hanno il singolare il verbo va comunque

al plurale.

Gli articoli (importanza 5/5)

Parlando di una persona, cosa o animale in particolare si usa

l’articolo determinativo; parlando di una persona, cosa o

animale in generale si usa l’articolo indeterminativo.

Articolo determinativo: the

L’articolo determinativo (il, lo, la, i, gli, le) in inglese si traduce

semplicemente con the; rispetto all’italiano è quindi molto

facile e immediato. La pronuncia di the è dhe quando è seguito

da un nome che inizia per consonante, è dhi quando è seguito

da un nome che inizia per vocale.

Articolo indeterminativo: a, an

L’articolo indeterminativo (un, uno, una) in inglese si traduce

semplicemente con a oppure an. Si usa a quando è seguito da

un nome che inizia per consonante, si usa an quando è seguito

da un nome che inizia per vocale.

Nota bene:

in alcuni casi non si usa l’articolo determinativo the anche se

in italiano si usa. È il caso degli anni, dei nomi di alcuni

continenti, stati, montagne o laghi;

in alcuni casi si usa l’articolo determinativo the anche se in

italiano non si usa. È questo il caso delle stanze della casa e

delle parole “cielo, aria, campagna, montagna”;

per le parole che iniziano per h muta, come honest (onesto) e

Page 19: L'Inglese Veloce

hour (ora), si usa l’articolo indeterminativo an e non a.

Esempi:

the car is red → la macchina è rossa

the books are here → i libri sono qui

the trees are green → gli alberi sono verdi Alcuni esempi con l’articolo determinativo. Come vedi si usa

sempre the per tradurre il, lo, la, i, gli, le.

I need a pen → ho bisogno di una penna

I need an apple → ho bisogno di una mela Esempi con l’articolo indeterminativo. Si usa a quando la parola

che segue inizia per consonante, an quando inizia per vocale.

America is big → l’America è grande

I was born in 1985 → sono nato nel 1985

Mrs Cooper is happy → la signora Cooper è felice

Eccezioni dell’articolo determinativo; in questi casi anche se in

italiano si usa in inglese non va usato.

I’m in the kitchen → sono in cucina

I live in the country → vivo in campagna

there is a star in the sky → c’è una stella in cielo

Eccezioni dell’articolo determinativo; in questi casi anche se in

italiano non si usa in inglese va usato.

I’m an honest man → sono un uomo onesto

I need an hour → ho bisogno di un’ora

Le parole honest e hour hanno l’h muta e quindi richiedono an e

non a.

Gli aggettivi (importanza 5/5)

Anche per gli aggettivi la grammatica inglese è decisamente più

semplice rispetto a quella italiana.

Le due regole degli aggettivi

Invariabilità: mentre in italiano l’aggettivo si accorda con il

nome sia per il genere che per il numero, in inglese l’aggettivo

non cambia mai, è invariabile.

Precedenza: mentre in italiano l’aggettivo può precedere o

seguire il nome, in inglese l’aggettivo precede sempre il nome.

Nota bene:

gli aggettivi di nazionalità in inglese si scrivono sempre con

la lettera maiuscola (in italiano invece avviene il contrario);

Page 20: L'Inglese Veloce

se più aggettivi precedono il nome si segue quest’ordine:

aggettivo dimostrativo, aggettivo che riguarda la dimensione,

aggettivo che riguarda il colore, aggettivo di nazionalità. Ad

esempio this small yellow French car → questa piccola

macchina francese gialla.

Esempi:

he is a good boy → egli è un bravo ragazzo

she is a good girl → ella è una brava ragazza

they are good boys → essi sono bravi ragazzi

In inglese l’aggettivo precede sempre il nome; inoltre è

invariabile (è sempre uguale al maschile, al femminile, al

singolare o al plurale). Mentre in italiano è indifferente dire “egli

è un bravo ragazzo” oppure “egli è un ragazzo bravo”, in inglese

sarebbe un errore grave dire he is a boy good.

Aggettivi dimostrativi (importanza 5/5)

this questo, questa

these questi, queste

that quello, quella

those quegli, quei, quelle

Esempi:

this pen is blue → questa penna è blu

those cars are big → quelle macchine sono grandi

these books are mine → questi libri sono miei

that chair is empty → quella sedia è vuota

Aggettivi possessivi (importanza 5/5)

my mio, mia, miei, mie

your tuo, tua, tuoi, tue

his suo, sua, suoi, sue (di lui)

her suo, sua, suoi, sue (di lei)

its suo, sua, suoi, sue (di un animale o una cosa)

our nostro, nostra, nostri, nostre

your vostro, vostra, vostri, vostre

their loro, loro, loro, loro

Nota bene:

gli aggettivi possessivi non sono mai preceduti da un articolo

determinativo o indeterminativo; a differenza di quelli italiani

Page 21: L'Inglese Veloce

rifiutano l’articolo;

gli aggettivi possessivi sono sempre seguiti dal nome;

sono invariabili, non cambiano mai. Esiste una sola forma per

il singolare, il plurale, il maschile, il femminile. Questo rende

le cose molto semplici;

mentre in italiano gli aggettivi possessivi si accordano con la

cosa posseduta, in inglese si accordano con il possessore;

l’aggettivo possessivo si usa (e non si può omettere) quando

si nominano le parti del corpo (my hand → la mia mano).

Esempi:

my pen is blue → la mia penna è blu

Come si vede in questo esempio, rispetto all’italiano manca

l’articolo. Non fare mai l’errore di mettere l’articolo davanti

all’aggettivo possessivo. Dire the my pen is blue è un errore

gravissimo!

my pens are blue and red → le mie penne sono blu e rosse Confrontando questo esempio con il precedente puoi notare come

l’aggettivo possessivo sia uguale al singolare che al plurale.

his daughter is Helen → sua figlia è Helen

her daughter is Helen → sua figlia è Helen

In questo esempio puoi vedere come in inglese gli aggettivi

possessivi si concordano con il possessore, e non con la cosa

posseduta come avviene in italiano. Entrambe le frasi significano

la stessa cosa, ma la prima indica “la figlia di egli”, la seconda “la

figlia di ella”.

its tail is short → la sua coda è corta

Ovviamente si riferisce alla coda di un animale e non alla coda

dei capelli di una ragazza. Its si usa solo per cose e/o animali.

her tail is short → la sua coda è corta

Questa frase invece significa “la coda di lei”, ovviamente di una

ragazza. La traduzione in italiano è identica rispetto all’esempio

precedente, ma in inglese sono due cose molto diverse ed è

importante capire e saper usare un’espressione o l’altra al modo

giusto.

your hair is long → i tuoi capelli sono lunghi

my hair is short → i miei capelli sono corti Con le parti del corpo si usano sempre gli aggettivi possessivi.

Page 22: L'Inglese Veloce

Aggettivi qualificativi (importanza 4/5)

Ecco i principali aggettivi qualificativi:

beautiful bello

ugly brutto

big grande

small piccolo

young giovane

old vecchio

tall alto

short basso

thin magro

fat grasso

hot caldo

cold freddo

empty vuoto

full pieno

Comparazione-uguaglianza (importanza 3/5)

like come (non seguito da un verbo)

as come (seguito da un verbo)

as + aggettivo + as confronto di uguaglianza

not as + aggettivo + as confronto negativo di uguaglianza

Esempi:

I am like you → sono come te

I did as you requested → ho fatto come hai chiesto Se “come” è seguito da un verbo si usa as, altrimenti si usa like.

I am as tall as you → sono alto quanto te

I am not as tall as you → non sono alto quanto te

Esempi di confronto di uguaglianza.

Aggettivi qualificativi. Comparativo (importanza 3/5)

Per gli aggettivi brevi (formati da poche sillabe): il comparativo

si forma aggiungendo er alla fine.

Per gli aggettivi lunghi (formati da più sillabe): si usa more

davanti all’aggettivo.

Si usa than come preposizione di paragone.

Nota bene:

ci sono delle eccezioni, in certi casi bisogna modificare

l’aggettivo prima di aggiungere er. Se la consonante finale è

preceduta da una vocale si raddoppia la consonante finale (big

Page 23: L'Inglese Veloce

→ bigger). Se l’aggettivo termina per e si elimina

quest’ultima (late → later). Se l’aggettivo termina per y

preceduta da una consonante si sostituisce la y con la i (easy

→ easier). Alcuni aggettivi sono irregolari (il comparativo è

diverso dall’aggettivo).

Esempi:

I am taller than you → sono più alto di te (tall → taller)

she’s stronger than me → ella è più forte di me (strong → stronger)

it is more interesting than my book → è più interessante del mio

libro (interesting → more interesting)

it’s more expensive → è più costoso (expensive → more expensive)

Comparativo. Aggettivi irregolari (importanza 3/5)

Aggettivo Comparativo

good (buono) better (migliore)

bad (cattivo) worse (peggiore)

far (lontano) farther (più lontano)

little (poco) less (meno)

Esempi:

I’m better than you → sono meglio di te

it’s farther than the other → è più lontano dell’altro/a

Aggettivi qualificativi. Superlativo (importanza 3/5)

Per gli aggettivi brevi (generalmente monosillabi): il

superlativo si forma aggiungendo est alla fine.

Per gli aggettivi lunghi (formati da più sillabe): si usa most

davanti all’aggettivo.

Si usa the come articolo prima del superlativo.

Nota bene:

ci sono delle eccezioni, in certi casi bisogna modificare

l’aggettivo prima di aggiungere est. Se la consonante finale è

preceduta da una vocale si raddoppia la consonante finale (big

→ the biggest). Se l’aggettivo termina per e si elimina

quest’ultima (late → the latest). Se l’aggettivo termina per y

preceduta da una consonante si sostituisce la y con una i (easy

→ the easiest). Alcuni aggettivi sono irregolari (il superlativo

è diverso dall’aggettivo);

Page 24: L'Inglese Veloce

in italiano dopo il superlativo può essere presente la

preposizione “di”, che in inglese può essere tradotta con of se

si parla di altre persone, animali o cose, oppure con in se si

parla di un posto o un luogo geografico;

il superlativo assoluto si forma mettendo very davanti

all’aggettivo, ad esempio big → very big (grandissimo).

Esempi:

the most interesting → il più interessante (aggettivo lungo)

the greatest → il più glorioso (aggettivo corto)

the nicest → il più carino (aggettivo corto terminante per e)

it’s very big → è grandissimo

Alcuni esempi riguardanti l’uso del superlativo in inglese.

Superlativo. Aggettivi irregolari (importanza 3/5)

Aggettivo Comparativo

good (buono) the best (il migliore)

bad (cattivo) the worst (il peggiore)

far (lontano) the farthest (il più lontano)

little (poco) the least (il meno)

Esempi:

I’m the best in town → sono il migliore in città

it’s the farthest place → è il posto più lontano

Aggettivi indefiniti (importanza 2/5)

some alcuni, del, qualche, un po’ di

a few pochi, poche, non molti, non molte

several diversi, diverse, parecchi, parecchie

a lot of, lots of molto, molta, molti, molte

much molto, molta

many molti, molte

too (seguito da aggettivo

o avverbio)

troppo

too much, too many troppo, troppi

little poco, poca

a little un poco, un po’ di

few pochi, poche

no niente, nessuno, alcuno

all tutto, tutta, tutti, tutte

Page 25: L'Inglese Veloce

other altro, altra, altri, altre

another un’altro, un’altra

some more ancora un po’ di

every ogni, ognuno, ciascuno

each ogni, ognuno, ciascuno

both entrambi, tutti e due

either entrambi, o l’uno o l’altro

neither nessuno dei due, né l’uno né l’altro

Nota bene:

se “molto” precede un aggettivo si traduce con very. Se

“molto” viene dopo un verbo si traduce con very much.

Esempi:

can I have some bread? → posso avere del pane?

I have a few cards → ho alcune carte

you came here several times → sei venuto qui diverse volte

there is a lot of bread → c’è molto pane

there are lots of people → ci sono molte persone

we are a lot → siamo in molti

I need much money → ho bisogno di molti soldi

I have many friends → ho molti amici

it’s too late → è troppo tardi

don’t push too much → non spingere troppo

I made too many mistakes → ho fatto troppi errori

he has little money → ha pochi soldi

there is a little sugar → c’è un po’ di zucchero

you have few mates → hai pochi compagni

no problem → nessun problema

all my jeans are small → tutti i miei jeans sono piccoli

I prefer the other CD → preferisco l’altro CD

I need another house → ho bisogno di un’altra casa

I want some more sugar → voglio ancora un po’ di zucchero

every dog needs a man → ogni cane ha bisogno di un uomo

each time I wake up → ogni volta che mi sveglio

both of you are tired → entrambi voi due siete stanchi

try either way → prova entrambe le strade

neither you nor I like pizza → né io né te amiamo la pizza

Page 26: L'Inglese Veloce

Diversi esempi di frasi utilizzando aggettivi indefiniti.

I pronomi

I pronomi sono parole usate in sostituzione del nome.

Pronomi personali soggetto (importanza 5/5)

Per i pronomi personali non te la scampi, devi per forza saperli a

memoria; ad ogni modo al 90% li dovresti già conoscere dalla

scuola. Prenditi un po’ di tempo per padroneggiarli e conoscerli al

meglio.

I io

you tu

he egli

she ella

it esso, essa (animale o cosa)

we noi

you voi

they essi, esse

Nota bene:

I, ovvero “io”, va scritto sempre in maiuscolo; è una

convenzione che devi sempre rispettare;

you si usa sia alla seconda persona singolare, sia alla seconda

persona plurale. In pratica si usa you sia per dire “tu”, sia per

dire “voi”;

per la terza persona singolare si usa he per “egli”, she per

“ella” e it per “esso, essa”. He e she vengono usati per le

persone, it viene usato solo per cose e/o animali;

non c’è distinzione fortunatamente tra maschile e femminile.

They si usa sia per dire “essi” che per dire “esse”.

Esempi:

Mary is English → she is English (uso she al posto di Mary)

Mary è inglese → ella è inglese

Paolo is Italian → he is Italian Paolo è italiano → egli è italiano

my pen is black → it is black

la mia penna è nera → essa è nera

they go to the sea → essi vanno al mare

you love music → tu ami la musica (oppure voi amate la musica,

Page 27: L'Inglese Veloce

può voler dire uno o l’altro in base al contesto).

Pronomi personali oggetto (importanza 5/5)

I pronomi personali complemento oggetto sono i classici “mi, ti,

ci ecc.”.

me me, mi

you te, ti

him lui, lo, gli

her lei, la, le

it esso, essa, lo, la (animale o cosa)

us noi, ci

you voi, vi

them essi, esse, loro, li, le

Nota bene:

come vedi fortunatamente i pronomi personali complemento

oggetto sono simili ai pronomi personali soggetto, quindi non

servono grandi sforzi per impararli.

Esempi:

I like you → tu mi piaci

I like her → ella mi piace

I like them → essi mi piacciono

they love us → essi ci amano Pronomi possessivi (importanza 5/5)

I pronomi possessivi sono ugualmente molto simili ai precedenti.

mine il mio, la mia, i miei, le mie

yours il tuo, la tua, i tuoi, le tue

his il suo, la sua, i suoi, le sue (di lui)

hers il suo, la sua, i suoi, le sue (di lei)

its il suo, la sua, i suoi, le sue (di un animale o cosa)

ours il nostro, la nostra, i nostri, le nostre

yours il vostro, la vostra, i vostri, le vostre

theirs il loro, la loro, i loro, le loro

Nota bene:

i pronomi possessivi sostituiscono il nome e si trovano

sempre da soli;

i pronomi possessivi rifiutano sempre gli articoli;

i pronomi possessivi sono invariabili;

Page 28: L'Inglese Veloce

i pronomi possessivi si accordano sempre con il possessore.

Esempi:

my pen is black and yours is blue → la mia penna è nera e la tua è

blu

my pen is black and hers is yellow → la mia penna è nera e la sua

(di una persona di sesso femminile) è gialla

my pen is black and yours are red and blue → la mia penna è

nera e le vostre (o le tue) sono rosse e blu

Pronomi riflessivi (importanza 5/5)

I pronomi riflessivi si usano quando il soggetto compie un’azione

su se stesso.

myself me stesso, mi

yourself te stesso, ti

himself se stesso, si (lui)

herself se stessa, si (lei)

itself se stesso, se stessa, si (animale o cosa)

ourselves noi stessi, ci

yourselves voi stessi, vi

themselves loro stessi, se stessi, si

Nota bene:

ricordarli, usando come parola chiave self (al plurale selves), è

molto facile.

Esempi:

she loves herself → ella ama se stessa

they found themselves in trouble → essi si sono trovati nei guai

I say to myself goodnight → dico a me stesso buonanotte Pronomi dimostrativi (importanza 5/5)

I pronomi dimostrativi servono per indicare una persona, un

animale o una cosa in maniera specifica.

this questo, questa

these questi, queste

that quello, quella

those quelli, quelle

Esempi:

this car is big → questa macchina è grande

these cars are big → queste machine sono grandi

Page 29: L'Inglese Veloce

that car is big → quella macchina è grande

those cars are big → quelle macchine sono grandi

what’s this? → cos’è questo?

Pronomi relativi (importanza 5/5)

I pronomi relativi mettono in relazione due frasi.

what cosa, quello che, ciò che

who che, il quale, la quale, i quali ecc. (persone)

that che, il quale, la quale, i quali ecc. (animali o cose)

which che, il quale, la quale, i quali ecc. (animali o cose)

whose di chi, il cui, la cui, le cui ecc.

Nota bene:

quando il pronome relativo non è il soggetto della frase si può

omettere;

nelle domande vengono spesso usati who e what in qualità di

pronomi interrogativi.

Esempi:

what I want is you → quello che voglio sei tu

what’s the time? → che ora è?

what a pity! → che peccato!

who is it? → chi è?

who do you like? → chi ti piace?

she is the girl who sings better → è la ragazza che canta meglio

it is the ship that I want to take → è la nave che voglio prendere

it is the ship I want to take → è la nave che voglio prendere

(in questo caso that non è soggetto, quindi si può omettere)

which car is yours? → qual è la tua macchina?

it’s the dog which I saw yesterday → è il cane che ho visto ieri

it’s the dog I saw yesterday → è il cane che ho visto ieri

this is the house whose doors are black → questa è la casa le cui

porte sono nere

Pronomi indefiniti (importanza 4/5)

everything tutto, ogni cosa, qualsiasi cosa

nothing nulla, niente

something qualcosa, qualche cosa

anything qualsiasi cosa

everybody tutti, ognuno

nobody nessuno

Page 30: L'Inglese Veloce

somebody qualcuno

anybody qualcuno/nessuno

everyone tutti, ognuno

no one nessuno

someone qualcuno

anyone qualcuno

Nota bene:

si possono dividere in tre gruppi formati da quattro pronomi.

Il primo gruppo termina per thing (infatti si riferisce a cose o

animali), il secondo termina per body e il terzo termina per

one. Gli ultimi due gruppi si riferiscono a persone. Ogni

gruppo è formato da every, no, some e any. In questo modo

sarà semplicissimo memorizzarli;

something, somebody, someone si usano nelle frasi

affermative; anything, anybody, anyone pur avendo lo stesso

significato si usano nelle frasi interrogative e negative.

Ricordati che in inglese due negazioni affermano;

tutti i pronomi indefiniti in inglese sono singolari.

Esempi:

I want everything → voglio tutto

I need something → ho bisogno di qualcosa

is there anything here? → c’è qualcosa qui?

Nelle frasi interrogative si usa any e non some.

I need nothing → non ho bisogno di nulla

I don’t need anything → non ho bisogno di nulla

I don’t need nothing → ho bisogno di tutto Nell’ultimo esempio puoi vedere che in inglese due negazioni, in

questo caso don’t e nothing, affermano; per cui nelle frasi

negative usa sempre any.

everybody needs somebody → tutti hanno bisogno di qualcuno

everyone needs somebody → tutti hanno bisogno di qualcuno

everybody needs someone → tutti hanno bisogno di qualcuno

everyone needs someone → tutti hanno bisogno di qualcuno In questi ultimi quattro esempi puoi notare come everyone sia

identico a everybody e someone sia identico a somebody.

is there anyone here? → c’è qualcuno qui?

Page 31: L'Inglese Veloce

is there anybody here? → c’è qualcuno qui?

nobody is absent → nessuno è assente

no one is absent → nessuno è assente

Gli avverbi

Gli avverbi completano l’azione svolta da un verbo.

Avverbi di modo (importanza 5/5)

aggettivo + ly

Nota bene:

per formare un avverbio di modo basta inserire ly alla fine del

relativo aggettivo (quick → quickly). Allo stesso modo in

italiano basta aggiungere “mente” (veloce → velocemente);

se l’aggettivo termina in y si sostituisce la y con i e poi si

aggiunge ly (easy → easily);

se l’aggettivo termina in le si cambia semplicemente la e in y

(probable → probably);

esiste un’eccezione: good (buono) ha come avverbio di modo

well (bene);

altre parole sono uguali sia come aggettivo sia come avverbio

(non va aggiunto ly): little (poco), fast (veloce, velocemente),

hard (difficile, difficilmente).

Esempi:

I move quickly → mi muovo velocemente

she runs fast → ella corre velocemente

you play well → giochi bene

let’s play easily → giochiamo facilmente

we probably go there → probabilmente andiamo lì

Avverbi di luogo (importanza 5/5)

here qui, qua

there lì, là

over there laggiù

where dove

near vicino

far lontano

everywhere ovunque, dappertutto

Nota bene:

Page 32: L'Inglese Veloce

la parola there si usa anche per dire “c’è” nelle domande;

la parola here può significare anche “ecco” o simili.

Esempi:

I live here → vivo qui

you play there → tu giochi là

go over there! → vai laggiù!

there’s a lot of sugar → c’è un sacco di zucchero

is there some bread? → c’è del pane?

here I am → eccomi

here comes the lady → ecco la signorina

where do you live? → dove vivi?

I live where the trees are green → vivo dove gli alberi sono verdi

the field is far → il campo è lontano

the street is near → la strada è vicina

the smoke is everywhere → il fumo è dappertutto

Avverbi di frequenza (importanza 4/5)

sometimes qualche volta, ogni tanto

usually di solito

always sempre

often spesso

never mai

also anche

Nota bene:

gli avverbi di frequenza si usano dopo il verbo essere, oppure

tra il soggetto e il verbo nei tempi semplici, tra la prima e la

seconda parte del verbo nei tempi composti.

Esempi:

sometimes I play guitar → a volte suono la chitarra

I usually go there → ci vado di solito

I have never been in Rome → non sono mai stato a Roma

I have often dreamed → ho sognato spesso

I always love to play → amo sempre giocare

I also love this smell → amo anche questo odore Avverbi di quantità (importanza 4/5)

very molto

Page 33: L'Inglese Veloce

so così

only solo

really veramente

enough abbastanza

too troppo

almost quasi

rather piuttosto

Esempi:

it is rather good → è piuttosto buono

I’d rather go there → preferirei andare là (andrei piuttosto là)

it’s too late → è troppo tardi

I’m very sorry → mi dispiace molto

it’s so hard → è così difficile

it’s only water → è solo acqua

I really love you → ti amo davvero

it’s enough → è abbastanza

Avverbi di tempo (importanza 4/5)

now ora

today oggi

yesterday ieri

tomorrow domani

the day after tomorrow dopodomani

the day before yesterday avantieri

soon presto

late tardi

early presto

ago fa

lately ultimamente

Esempi:

do it now → fallo ora

today it’s hot → oggi fa caldo

I’m leaving tomorrow → partirò domani

I’m leaving the day after tomorrow → partirò dopodomani

I went there the day before yesterday → ci sono andato avantieri

it’s too soon → è troppo presto

it’s too late → è troppo tardi

two days ago → due giorni fa

Page 34: L'Inglese Veloce

lately I’ve been playing a lot → ultimamente ho giocato molto Le preposizioni (importanza 4/5)

Le preposizioni aggiungono informazioni alla frase. Ecco un

elenco con le principali.

Preposizione Traduzione Tipo

of di possesso

in in luogo

at in, a luogo

on su, sopra luogo

over su, sopra luogo

under sotto a luogo

near vicino luogo

close to vicino luogo

beside accanto a luogo

next to accanto a luogo

opposite di fronte a luogo

in front of davanti a luogo

behind dietro a luogo

outside fuori da luogo

between tra due elementi luogo

among tra più elementi luogo

at a, di, per tempo/luogo

in in, fra, entro tempo

on di, il tempo

till fino a tempo

until fino a tempo

for per tempo

since da tempo

for per tempo

before prima di tempo

after dopo tempo

from... to... da... a... tempo

from da movimento

to a movimento

off giù da movimento

into in movimento

out of fuori da movimento

through attraverso movimento

across attraverso movimento

by con/per mezzo di movimento

Page 35: L'Inglese Veloce

over su, sopra movimento

round intorno a movimento

Nota bene:

possiamo dividere le preposizioni in quattro gruppi: possesso,

luogo, tempo, movimento;

la preposizione of corrisponde al complemento di

specificazione oppure indica l’appartenenza a una determinata

cosa;

per indicare la forma possessiva (es. “la penna di Luca”) non

si usa of, bensì si aggiunge ’s al possessore della cosa (Luca’s

pen). Se il possessore è plurale e termina con s si aggiunge

solo l’apostrofo ’ (your sisters’ shirts). Se si ha un doppio

possessore (la cosa appartiene a due persone) si aggiunge ’s

solo al secondo possessore della cosa (Luca and Laura’s

diary). Questa costruzione è chiamata possessive case. La

forma possessiva si usa anche con i nomi riguardanti il tempo

e con i negozi, le case, gli uffici ecc.

Esempi:

a bottle of wine → una bottiglia di vino

the doors of the car → le portiere della macchina

your brother’s dog → il cane di tuo fratello

your sisters’ phone → il telefono delle tue sorelle

Anna and her brother’s dog → il cane di Anna e di suo fratello

today’s news → le notizie di oggi

go to the butcher’s → vai in macelleria

Questi ultimi esempi riguardano il possessive case

I’m at home → sono a casa

I live in Rome → vivo a Roma

I stay in the living room → resto nel soggiorno

put the pen on the table → metti la penna sul tavolo

the sky is over the mountain → il cielo è sopra la montagna

my pen is under the table → la mia penna è sotto il tavolo

77

my office is near the street → il mio ufficio è vicino alla strada

my bank is close to the street → la mia banca è vicina alla strada

Page 36: L'Inglese Veloce

I live beside the bank → vivo accanto alla banca

I live next to the bank → vivo accanto alla banca

my dog is in front of the bank → il mio cane è davanti alla banca

my ship is opposite to the lake → la mia barca è di fronte al lago

behind the door → dietro la porta

outside the park → fuori dal parco

I’m between the park and the bank → sono tra il parco e la banca

I’m among the flowers → sono in mezzo ai fiori

at this time → in questo momento

at seven → alle sette

on Saturday → di sabato

on holiday → in vacanza

I wake up in the morning → mi sveglio di mattina

see you in one hour → ci vediamo tra un’ora

from the east to the west → dall’est all’ovest

I run until I reach my goal → corro finché raggiungo la meta

run till you die → corri finché non muori

I haven’t seen you since two years → non ti vedo da due anni

I have been writing for two years → ho scritto per due anni

the day before yesterday → il giorno prima di ieri (avantieri)

the day after tomorrow → il giorno dopo domani (dopodomani)

where are you from? → di dove sei?

I’m from Italy → vengo dall’Italia

we go to the cinema → andiamo al cinema

we have got to the cinema → siamo arrivati al cinema

I go into the box → vado dentro la scatola

I go out of the box → vado fuori dalla scatola

get off the car → scendi dalla macchina

I’m flying over the field → sto volando sopra il campo

round in circle → intorno, in cerchio

across the street → attraverso la strada

through the darkness → attraverso l’oscurità

I go there by car → ci vado in macchina

you fly by plane → tu voli in aereo Le congiunzioni (importanza 5/5)

Page 37: L'Inglese Veloce

Le congiunzioni uniscono due parole o frasi tra loro. Sicuramente

ne conosci già qualcuna, per cui apprendere le principali non sarà

un problema. In inglese si chiamano connectors proprio perché

connettono due frasi.

Congiunzione Traduzione

and e

so perciò

because perché, poiché

because of a causa di

or o

or else altrimenti

but ma

if se

even if anche se

though sebbene, nonostante che

although sebbene, nonostante che

that che

however comunque, tuttavia

since dal momento che

as come (seguito da verbo)

like come (non seguito da verbo)

when quando

where dove

while mentre

for a while per un po’

until fino a

as soon as non appena

in fact in realtà, appunto

besides inoltre

Esempi:

I love you and I need you → ti amo e ho bisogno di te

I am free, so I’m happy → sono libero, perciò sono felice

I’m happy because I’m free → sono felice perché sono libero

I’m happy because of you → sono felice grazie a te

study or work → studia o lavora

try it or else you’ll fail → provaci altrimenti fallirai

I’m happy but I’m tired → sono felice ma stanco

I’m happy if you are too → sono felice se lo sei anche tu

I’m happy even if I’m tired → sono felice anche se sono stanco

Page 38: L'Inglese Veloce

I’m happy though I’m tired → sono felice sebbene sia stanco

although I’m tired, I’m happy → sebbene sia stanco, sono felice

it’s the house that I want → è la casa che voglio

I’m tired, however I’m happy → sono stanco, tuttavia sono felice

I’m sad since you left → sono triste da quando sei partito/a

do as you like → fai come vuoi

good like bread → buono come il pane

I’m sad when I’m late → sono triste quando sono in ritardo

this is where I play → qui è dove gioco

I’m happy while you are sad → sono felice mentre tu sei triste

happy for a while → felice per un po’ di tempo

read until you’re tired → leggi finché non sei stanco

I’ll call you as soon as I come → ti chiamo non appena arrivo

I hate you but in fact I love you → ti odio ma in realtà ti amo

besides I want to go there → inoltre voglio andarci Altro (importanza 5/5)

Rimangono da analizzare altri argomenti fondamentali, come i

giorni della settimana, i mesi, la data, l’ora, i numeri ecc.

I numeri (the numbers)

I numeri si dividono in cardinali (es. 4) e ordinali (es. quarto),

proprio come avviene in italiano.

Numeri cardinali (importanza 5/5)

zero 0

one 1

two 2

three 3

four 4

five 5

six 6

seven 7

eight 8

nine 9

ten 10

eleven 11

twelve 12

thirteen 13

fourteen 14

fifteen 15

Page 39: L'Inglese Veloce

sixteen 16

seventeen 17

eighteen 18

nineteen 19

twenty 20

È importante imparare a memoria, se già non li conosci, i numeri

da uno a venti. I restanti numeri si ottengono automaticamente

conoscendo le decine, le centinaia, le migliaia ecc.

thirty 30

forty 40

fifty 50

sixty 60

seventy 70

eighty 80

ninety 90

one hundred 100

one thousand 1000

ten thousand 10.000

one hundred thousand 100.000

one million 1.000.000

one billion 1.000.000.000

Nota bene:

i numeri si formano aggiungendo le unità alle decine, le

decine alle centinaia, le centinaia alle migliaia ecc;

i numeri da 13 a 19 terminano tutti con teen; le decine da 20 a

90 terminano tutte con ty;

nei numeri non va mai aggiunta la s per formare il plurale

(300 → three hundred);

la parola hundred deve essere seguita dalla congiunzione and

(320 → three hundred and twenty). Nell’inglese americano

questa regola non è presente.

Esempi:

28 → twenty-eight

101 → one hundred and one

87 → eighty-seven

1100 → one thousand, one hundred

1110 → one thousand, one hundred and ten

Page 40: L'Inglese Veloce

Numeri ordinali (importanza 3/5)

Anche per i numeri ordinali basta impararne alcuni a memoria e i

restanti vengono in automatico. Se infatti li conosci tutti fino a

“dodicesimo”, da “tredicesimo” in poi basterà aggiungere th ai

numeri cardinali.

1st first primo

2nd second secondo

3rd third terzo

4th fourth quarto

5th fifth quinto

6th sixth sesto

7th seventh settimo

8th eighth ottavo

9th ninth nono

10th tenth decimo

11th eleventh undicesimo

12th twelfth dodicesimo

13th thirteenth tredicesimo

14th fourteenth quattordicesimo

20th twentieth ventesimo

21st twenty-first ventunesimo

22nd twenty-second ventiduesimo

23rd twenty-third ventitreesimo

24th twenty-fourth ventiquattresimo

50th fiftieth cinquantesimo

51st fifty-first cinquantunesimo

52nd fifty-second cinquantaduesimo

53rd fifty-third cinquantatreesimo

54th fifty-fourth cinquantaquattresimo

100th one hundredth centesimo

101st one hundred

and first

centounesimo

1000th one thousandth millesimo

10.000th ten thousandth decimillesimo

100.000th one hundred

thousandth

centomillesimo

1.000.000th one millionth millionesimo

1.000.000.000th one billionth miliardesimo

Page 41: L'Inglese Veloce

Nota bene:

basta imparare i primi tredici a memoria e i restanti si

formano automaticamente;

i numeri ordinali sono sempre preceduti dall’articolo the, da

pronunciare anche se non è scritto (Charles I si legge Charles

the first);

in generale 1 → 1st, 2 → 2nd, 3 → 3rd; per le restanti unità si

aggiunge th.

Esempi:

35° → 35th → thirty-fifth

61° → 61st → sixty-first

Altre espressioni numeriche (importanza 5/5)

once una volta

twice due volte

three times tre volte

four times, five times etc. quattro volte, cinque volte ecc.

a couple of un paio di

a pair of un paio di (coppia)

a half mezzo

a dozen una dozzina

two dozen due dozzine

dozens of dozzine di (= decine di)

hundreds of centinaia di

thousands of migliaia di

Esempi:

once in a lifetime → una volta nella vita

do it twice → fallo due volte

do it four times → fallo quattro volte

a couple of apples → un paio di mele

a pair of shoes → un paio di scarpe

two minutes and a half → due minuti e mezzo

a dozen of fish → una dozzina di pesci

hundreds of dollars → centinaia di dollari

I giorni della settimana (the days of the week)

In Inghilterra e in America la settimana inizia la domenica, in

Italia invece il lunedì.

Sunday domenica

Page 42: L'Inglese Veloce

Monday lunedì

Tuesday martedì

Wednesday mercoledì

Thursday giovedì

Friday venerdì

Saturday sabato

È facile ricordarli, finiscono tutti in day (giorno). I nomi dei

giorni vanno sempre scritti in maiuscolo. Esempi:

I’ll go to Rome on Sunday → andrò a Roma domenica

I mesi dell’anno (the months of the year)

I nomi dei mesi in inglese sono simili a quelli italiani. Quando

parliamo del mese in generale si usa la preposizione in.

January gennaio

February febbraio

March marzo

April aprile

May maggio

June giugno

July luglio

August agosto

September settembre

October ottobre

November novembre

December dicembre

Esempi:

Summer begins in June → l’estate inizia a giugno Le stagioni (the seasons)

Anche per le stagioni si usa la preposizione in.

Spring primavera

Summer estate

Autumn autunno (inglese britannico)

Fall autunno (inglese americano)

Winter inverno

Esempi:

I go to the seaside in summer → vado al mare d’estate

she goes skiing in winter → ella va a sciare d’inverno La data (the date)

In inglese le date si leggono diversamente rispetto all’italiano.

Nota bene:

Page 43: L'Inglese Veloce

la data si legge mettendo prima il mese, l’articolo the e il

numero ordinale. L’articolo the però non si scrive e il numero

può essere scritto anche come cardinale;

l’anno si legge dividendo a metà le quattro cifre che lo

compongono (1991 si legge nineteen ninety-one);

quando si precisa il giorno si usa la preposizione on. Con

l’anno si usa la preposizione in;

giorno e mese possono scambiarsi posizione, ma l’anno sta

sempre alla fine.

Esempi:

February 2nd → 2 febbraio (si legge February, the second)

February 2 → 2 febbraio (si legge February, the second)

21st November, 1997 → 21 novembre 1997 (si legge November

the twenty-first, nineteen ninety-seven)

I was born in 1985 → sono nato nel 1985

it’s on May 18th → è il 18 maggio

L’ora (the time)

Leggere l’ora in inglese è molto semplice.

Specifica del periodo nel formato a dodici ore

Spesso si utilizza un formato orario a dodici ore; se ad esempio

dico: «Sono le sei» posso intendere sia le 6:00 del mattino sia le

18:00 di sera. In inglese si usa a.m. per indicare la mattina, p.m

per indicare la sera. Se dico: «Sono le 6 a.m.» intendo le 6:00 di

mattina, se dico: «Sono le 6 p.m.» intendo le 6:00 di sera, ovvero

le 18:00.

a. m. oppure in the morning le ore da mezzanotte alle 11

del mattino

p. m. oppure in the afternoon

oppure in the evening

le ore da mezzogiorno alle 11

di notte

Orario tradizionale

minuti trascorsi + past + ora trascorsa fino alla mezz’ora

minuti mancanti + to + ora successiva dopo la mezz’ora

o’clock ora tonda

a quarter un quarto d’ora

half mezz’ora

Page 44: L'Inglese Veloce

Orario digitale

Leggere l’ora in formato digitale è molto più semplice, basta dire

il numero dell’ora seguito dai minuti.

Esempi:

8 a.m → 8:00 del mattino

8 p.m. → 8:00 di sera (20:00)

9 in the morning → 9 del mattino

9 in the afternoon → 21:00

9 in the evening → 21:00

it’s a quarter past 8 → sono le 8 e un quarto

it’s five past 8 → sono le 8:05

it’s half past 8 → sono le 8:30

it’s a quarter to 8 → sono le 8 meno un quarto

it’s five to 8 → sono le 8 meno 5

Esempi con l’uso di past e to in orari non digitali.

it’s six twenty → sono le 6:20

it’s three twelve → sono le 3:12 Esempi di lettura di orari digitali.

RIEPILOGO DEL GIORNO 2:

SEGRETO n. 5: la grammatica inglese è molto più semplice

di quella italiana. Non ci sono paranoie per le declinazioni e si

fa un grande uso della forma base del verbo.

SEGRETO n. 6: costruisci il tuo metodo di studio efficace e

su misura. Questo dovrà essere semplice e basarsi

sull’atteggiamento attivo, sull’estrema sintesi, sui concetti

fondamentali, sulla creatività e sulla lettura veloce.

SEGRETO n. 7: usa regolarmente Google Translate per

tradurre e conoscere la pronuncia di tutti i vocaboli che

desideri.

SEGRETO n. 8: prima i concetti fondamentali, poi quelli

generali. Non perdere tempo a studiare i dettagli, perché li

farai tuoi in seguito con la pratica e con l’apprendimento

attivo. Prima sopravvivi, poi rifinisci i dettagli.

GIORNO 3:

Page 45: L'Inglese Veloce

Come imparare la grammatica: i verbi I verbi chiudono il cerchio della grammatica. Non spaventarti,

non si tratta di un argomento difficile. Se hai imparato i verbi in

italiano puoi impararli anche in inglese, è molto più semplice. In

ogni caso è bene semplificare ulteriormente per una più facile

memorizzazione; come detto in precedenza è meglio prima

focalizzarsi sulle basi per poi procedere con lo specifico.

Nel nostro caso significa imparare bene l’indicativo presente,

passato e futuro, e in seguito i modi minori come il condizionale,

l’imperativo ecc. Vuoi semplificare ancora? Impara prima le

forme principali del passato e del futuro, poi verranno quelle più

complesse.

SEGRETO n. 9: per semplificare lo studio dei verbi impara

prima l’indicativo presente, passato e futuro; a quel punto

potrai imparare i modi e i tempi più complessi.

Ricordati che l’importante è imparare ciò che viene usato nella

lingua scritta e parlata. Tutto quello che viene usato poco o

nulla lo imparerai in seguito, magari in maniera automatica con la

full immersion.

SEGRETO n. 10: concentrati maggiormente sui modi e i

tempi più importanti. Il resto lo imparerai in maniera

automatica con il passare del tempo o con la full immersion.

Ready to go?

I verbi (importanza 5/5)

La prima cosa da fare è conoscere gli ausiliari “essere” e “avere”

e dividere i tempi in presente, passato e futuro.

È bene distinguere anche tra le varie forme:

affermativa (affirmative);

negativa (negative);

interrogativa (interrogative);

interrogativa-negativa (interrogative-negative).

Ovviamente ogni forma andrà utilizzata in base al contesto; se si

fa una domanda va usata la forma interrogativa e così via.

Infine per gli ausiliari, rispetto all’italiano, è da notare anche una

forma contratta, una sorta di versione semplificata. Quest’ultima

viene spesso usata nella lingua parlata, nello scritto invece è

sempre preferibile utilizzare la forma completa. Ecco un esempio

banale in cui si utilizza prima la forma normale e poi quella

Page 46: L'Inglese Veloce

contratta per dire “io sono italiano”:

I am from Italy → forma normale (scritto)

I’m from Italy → forma contratta (parlato)

È fondamentale conoscere entrambe le costruzioni.

SEGRETO n. 11: le forme della frase sono quattro:

affermativa, negativa, interrogativa, interrogativa-negativa.

Per quanto riguarda gli ausiliari dovrai usare la forma

normale o quella contratta.

Presente. Indicativo presente del verbo essere (importanza 5/5) Affirmative

I am = io sono

you are = tu sei

he is = egli è

she is = ella è

it is = esso, essa è

we are = noi siamo

you are = voi siete

they are = essi sono

Affirmative short form

I’m = io sono

you’re = tu sei

he’s = egli è

she’s = ella è

it’s = esso, essa è

we’re = noi siamo

you’re = voi siete

they’re = essi sono

Negative

I am not = io non sono

you are not = tu non sei

he is not = egli non è

she is not = ella non è

it is not = esso, essa non è

we are not = noi non siamo

you are not = voi non siete

they are not = essi non sono

Negative short form

I’m not = io non sono

you’re not = tu non sei

he’s not = egli non è

she’s not = ella non è

it’s not = esso, essa non è

we’re not = noi non siamo

you’re not = voi non siete

they’re not = essi non sono

Interrogative

am I? = sono io?

are you? = sei tu?

is he? = è egli?

is she? = è ella?

Page 47: L'Inglese Veloce

is it? = è esso, essa?

are we? = siamo noi?

are you? = siete voi?

are they? = sono essi?

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

am I not? = non sono io?

are you not? = non sei tu?

is he not? = non è egli?

is she not? = non è ella?

is it not? = non è esso, essa?

are we not? = non siamo noi?

are you not? = non siete voi?

are they not? = non sono essi?

Interrogative-Negative short form

am I not? = non sono io?

aren’t you? = non sei tu?

isn’t he? = non è egli?

isn’t she? = non è ella?

isn’t it? = non è esso, essa?

aren’t we? = non siamo noi?

aren’t you? = non siete voi?

aren’t they? = non sono essi?

Nota bene:

il verbo essere all’indicativo presente prende la forma am per

la prima persona singolare, is per la terza persona singolare e

are per tutti gli altri casi. Memorizzare dunque è molto

semplice;

il verbo essere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in

seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e

negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativanegativa)

dal soggetto.

Esempi:

I am in love → sono innamorato Questo esempio mostra come in italiano per dire “sono

innamorato” posso anche omettere il soggetto (io). In inglese

invece il soggetto deve sempre precedere o seguire il verbo.

Sarebbe un errore molto grave scrivere am in love al posto di I am

in love. Per cui usa sempre il soggetto!

am I in love? → sono innamorato?

is she in love? → è ella innamorata?

she is not in love → non è innamorata (forma normale)

she isn’t in love → non è innamorata (forma contratta)

Page 48: L'Inglese Veloce

they aren’t in love → essi non sono innamorati

aren’t we in love? → non siamo innamorati?

it’s not in love → non è innamorato (riferito a un animale)

Indicativo presente del verbo avere (importanza 5/5) Affirmative

I have got = io ho

you have got = tu hai

he has got = egli ha

she has got = ella ha

it has got = esso, essa ha

we have got = noi abbiamo

you have got = voi avete

they have got = essi hanno

Affirmative short form

I’ve got = io ho

you’ve got = tu hai

he’s got = egli ha

she’s got = ella ha

it’s got = esso, essa ha

we’ve got = noi abbiamo

you’ve got = voi avete

they’ve got = essi hanno

Negative

I have not got = io non ho

you have not got = tu non hai

he has not got = egli non ha

she has not got = ella non ha

it has not got = esso, essa non ha

we have not got = noi non abbiamo

you have not got = voi non avete

they have not got = essi non hanno

Negative short form

I haven’t got = io non ho

you haven’t got = tu non hai

he hasn’t got = egli non ha

she hasn’t got = ella non ha

it hasn’t got = esso, essa non ha

we haven’t got = noi non abbiamo

you haven’t got = voi non avete

they haven’t got = essi non hanno

Interrogative

have I got? = ho io?

have you got? = hai tu?

has he got? = ha egli?

has she got? = ha ella?

has it got? = ha esso, essa?

have we got? = abbiamo noi?

have you got? = avete voi?

have they got? = hanno essi?

Interrogative short form

non esiste

Page 49: L'Inglese Veloce

Interrogative-Negative

have I not got? = non ho io?

have you not got? = non hai tu?

has he not got? = non ha egli?

has she not got? = non ha ella?

has it not got? = non ha esso, essa?

have we not got? = non abbiamo noi?

have you not got? = non avete voi?

have they not got? = non hanno essi?

Interrogative-Negative short form

haven’t I got? = non ho io?

haven’t you got? = non hai tu?

hasn’t he got? = non ha egli?

hasn’t she got? = non ha ella?

hasn’t it got? = non ha esso, essa?

haven’t we got? = non abbiamo noi?

haven’t you got? = non avete voi?

haven’t they got? = non hanno essi?

102

Nota bene:

il verbo avere all’indicativo presente prende la forma has per

la terza persona singolare e have per tutti gli altri casi;

il verbo avere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in

seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e

negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativanegativa)

dal soggetto;

la parola got è un rafforzativo per indicare un possesso. Se

invece il verbo avere viene usato come ausiliare got sparisce.

In seguito vedremo come got sia la forma al passato del verbo

get;

quando have got è seguito dalla preposizione to e dalla forma

base di un verbo, prende il significato di “dovere”;

attenzione a non confondere la forma contratta ’s (has) del

verbo avere con la forma contratta ’s (is) del verbo essere.

Questo varrà anche in futuro ogni volta che si userà has o is.

Esempi:

I have got a pen → ho una penna Questo esempio mostra come in italiano per dire “ho una penna”

posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve

Page 50: L'Inglese Veloce

103

sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un errore molto

grave scrivere have got a pen al posto di I have got a pen. Per cui

usa sempre il soggetto!

have I got a pen? → ho una penna?

has she got a pen? → ha ella una penna?

she has not got a pen → non ha una penna (forma normale)

she hasn’t got a pen → non ha una penna (forma contratta)

they haven’t got a pen → essi non hanno una penna

haven’t we got a pen? → non abbiamo una penna?

it hasn’t got a pen → non ha una penna (riferito a un animale o a una cosa)

I have got to go → devo andare

In questo caso è presente la preposizione to seguita dalla forma

base del verbo andare, per cui have got to significa “dovere”.

you have got to tell me → devi dirmelo

Un altro esempio con have got to.

104

Indicativo presente del verbo “potere” (importanza 5/5) Affirmative

I can = io posso

you can = tu puoi

he can = egli può

she can = ella può

it can = esso, essa può

we can = noi possiamo

you can = voi potete

they can = essi possono

Affirmative short form

non esiste

Negative

I can not = io non posso

you can not = tu non puoi

he can not = egli non può

she can not = ella non può

it can not = esso, essa non può

we can not = noi non possiamo

you can not = voi non potete

they can not = essi non possono

Negative short form

I can’t = io non posso

you can’t = tu non puoi

he can’t = egli non può

she can’t = ella non può

Page 51: L'Inglese Veloce

it can’t = esso, essa non può

we can’t = noi non possiamo

you can’t = voi non potete

they can’t = essi non possono

Interrogative

can I? = posso io?

can you? = puoi tu?

can he? = può egli?

can she? = può ella?

can it? = può esso, essa?

can we? = possiamo noi?

can you? = potete voi?

can they? = possono essi?

Interrogative short form

non esiste

105

Interrogative-Negative

can I not? = non posso io?

can you not? = non puoi tu?

can he not? = non può egli?

can she not? = non può ella?

can it not? = non può esso, essa?

can we not? = non possiamo noi?

can you not? = non potete voi?

can they not? = non possono essi?

Interrogative-Negative short form

can’t I? = non posso io?

can’t you? = non puoi tu?

can’t he? = non può egli?

can’t she? = non può ella?

can’t it? = non può esso, essa?

can’t we? = non possiamo noi?

can’t you? = non potete voi?

can’t they? = non possono essi?

Nota bene:

il verbo “potere” all’indicativo presente prende la forma di

can e can’t per tutte le persone singolari e plurali. È molto

semplice memorizzarlo rispetto all’italiano dove, come tutti i

verbi, va coniugato in base alla persona;

can è un verbo modale, ovvero non ha alcuni modi e/o tempi;

esiste una variante di can’t e can not, ovvero cannot. Hanno

tutti lo stesso significato e non c’è differenza nell’usare l’uno

o l’altro;

il verbo potere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in

seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e

Page 52: L'Inglese Veloce

negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativanegativa)

dal soggetto;

106

oltre a significare “potere”, can esprime anche la capacità,

l’essere in grado di fare qualcosa. Quindi si usa can alla

forma interrogativa alle prime persone (I, we) quando

vogliamo chiedere un permesso o fare una richiesta; si usa

can alla forma interrogativa alle seconde e alle terze persone

(you, he, she, it, they) quando vogliamo informarci sulle

capacità di qualcuno; si usa can alla forma affermativa per

accordare un permesso o per esprimere la capacità di fare

qualcosa; si usa can alla forma negativa (can’t, cannot) per

negare un permesso o per esprimere l’incapacità di fare

qualcosa. Tutto questo sarà più chiaro negli esempi seguenti;

can, can’t e cannot sono sempre seguiti dalla forma base di

un verbo.

Esempi:

I can play → posso giocare Questo esempio mostra come in italiano per dire “posso giocare”

posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve

sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un errore molto

grave scrivere can play al posto di I can play. Per cui usa sempre

il soggetto!

107

I can play → sono in grado di giocare

La stessa frase di prima può essere tradotta anche “sono in grado

di giocare”. Inoltre questo esempio mette in luce come can, can’t

o cannot debbano essere sempre seguiti dalla forma base di un

verbo (play = giocare, suonare).

can I go to the toilet? → posso andare in bagno? (permesso)

can she play guitar? → sa suonare la chitarra? (capacità)

you can go to the toilet → puoi andare in bagno (permesso)

you can’t go to the toilet → non puoi andare in bagno

you cannot go to the toilet → non puoi andare in bagno

it can be a mistake → può essere un errore

Page 53: L'Inglese Veloce

Be è la forma base del verbo essere che precedentemente hai visto

all’indicativo sotto la forma di am, is, are. Come recita il famoso

verso di Shakespeare dell’Amleto «To be or not to be...»

can’t she play piano? → non sa suonare il pianoforte? (capacità)

she cannot play piano → ella non può suonare il pianoforte

she cannot play piano → ella non sa suonare il pianoforte

can she not play piano? → non sa suonare il pianoforte?

she can not play piano → non sa suonare il pianoforte

108

can I not play piano? → non posso suonare il pianoforte? Alcuni esempi con la forma non contratta di can. C’è da dire che

questa forma è molto meno usata.

Indicativo presente verbi regolari e irregolari (importanza 5/5)

Per il momento non è importante soffermarsi sulla distinzione tra

verbi regolari e irregolari, sarà fondamentale quando affronteremo

il tempo passato. Dopo aver analizzato be, have e can è il turno di

do e does, ovvero “fare”. Questo verbo viene usato come ausiliare

per costruire le frasi in tutte le forme, tranne quella affermativa.

La tabella di seguito mostra come costruire le frasi all’indicativo

presente. Vedi gli esempi per comprendere meglio.

Forma normale

Affirmative

soggetto + forma base verbo

+ complemento oggetto

Negative

soggetto + do/does not + forma

base verbo + complemento

oggetto

Interrogative

do/does + soggetto + forma

base verbo + complemento

oggetto

Interrogative-Negative

do/does + soggetto + not + forma

base verbo + complemento

oggetto

109

Page 54: L'Inglese Veloce

Forma contratta (solo negative e interrogative-negative)

Negative

soggetto + don’t/doesn’t +

forma base verbo +

complemento oggetto

Interrogative-Negative

don’t/doesn’t + soggetto +

forma base verbo +

complemento oggetto

Nota bene:

il verbo “fare” all’indicativo presente prende la forma does

per la terza persona singolare e do in tutti gli altri casi. È

molto semplice da memorizzare rispetto all’italiano dove va

coniugato in base a tutte le persone;

do/does come ausiliare deve essere sempre preceduto (forma

negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativanegativa)

dal soggetto;

la forma contratta si forma come sempre: doesn’t corrisponde

a does not e don’t corrisponde a do not;

in assenza dell’ausiliare, quindi solo nella forma affermativa,

devi tenere conto della regola della s (solo alla terza persona

singolare). Questa regola è fondamentale. Vedi esempi;

quando do o does vengono usati nella forma affermativa

hanno funzione di rafforzativo del verbo e si traducono con

“veramente”.

110

Regola della s

Solo alla terza persona singolare (he, she, it) alla forma

affermativa va aggiunta la s alla forma base del verbo. Ci sono

alcune eccezioni, per le quali va aggiunto invece il suffisso es.

per i verbi che terminano in ch, o, s, sh, x, z si aggiunge es

(esempi reach, kiss, go diventano reaches, kisses, goes);

per i verbi che terminano in consonante + y si sostituisce la y

con la i e si aggiunge es (cry → cries).

Esempi:

Page 55: L'Inglese Veloce

I play guitar → suono la chitarra La forma affermativa dell’indicativo presente è l’unica che non

richiede do/does. Come si vede la frase si forma partendo dal

soggetto (I, il soggetto, deve essere sempre presente!), poi

continua con la forma base del verbo (play) e termina con il

complemento oggetto (guitar). Ovviamente non è indispensabile

la presenza del complemento oggetto; se ad esempio voglio dire

“io suono” la traduzione sarà I play.

111

I don’t like bread → non mi piace il pane

do you like bread? → ti piace il pane?

doesn’t she like bread? → non le piace il pane? In questi tre esempi si nota come per le forme negativa,

interrogativa e interrogativa negativa è indispensabile l’uso

dell’ausiliare do/does. Does alla terza persona singolare e do in

tutti gli altri casi. Nota la costruzione delle frasi:

negativa: soggetto + do/does not + forma base del verbo +

complemento oggetto;

interrogativa: do/does + soggetto + forma base del verbo +

complemento oggetto;

interrogativa-negativa: do/does not + soggetto + forma base

del verbo + complemento oggetto.

I don’t like bread → non mi piace il pane (forma contratta)

I do not like bread → non mi piace il pane (forma normale) Come sempre la forma normale è tipica dello scritto, la forma

contratta è tipica del parlato.

112

don’t you like bread? → non ti piace il pane?

doesn’t he like bread? → non gli piace il pane? Alla terza persona singolare si usa does, per il resto si usa do.

I like bread → mi piace il pane

he likes bread → gli piace il pane

we like bread → ci piace il pane

Mary likes bread → a Mary piace il pane

Page 56: L'Inglese Veloce

Nota quando viene usato like e quando viene usato likes. Alla

terza persona singolare per la forma affermativa va sempre

aggiunta una s alla forma base del verbo. Ricorda che la regola

della s vale solo alla forma affermativa!

does she like bread?

Come vedi alla forma interrogativa con l’uso dell’ausiliare non è

necessario aggiungere la s alla forma base del verbo. Sarebbe un

errore scrivere does she likes bread?, quindi non farlo mai.

Questa regola di non aggiungere la s per la terza persona singolare

è valida anche per la forma negativa e interrogativa-negativa.

113

I cry

we cry

he cries

Ecco come applicare la regola della s ai verbi che terminano per

consonante + y.

I go

it goes

they kiss

he kisses

E ai verbi che terminano per ch, o, s, sh, x, z.

Lucy does math → Lucy fa matematica

I do math → faccio matematica

does she do math? → ella fa matematica? Come detto do/does significa “fare”, per cui può essere usato

anche senza funzione di ausiliare, proprio come un normale

verbo.

I make money → faccio soldi

he makes products → egli fa dei prodotti

114

Anche make significa “fare”. La regola è semplice: do/does

significa “fare in senso spirituale”, make significa “fare in senso

materiale”. Non a caso molti oggetti di uso quotidiano riportano

la scritta made in China (fabbricato in China). Made è infatti il

participio passato di make.

I do love you → io ti amo veramente

she does play → ella suona davvero

Page 57: L'Inglese Veloce

Do e does possono essere usati in frasi affermative prima del

verbo come rafforzativi di quest’ultimo. Si possono tradurre con

“veramente, davvero” ecc.

Presente progressivo (present progressive, importanza 4/5)

Il presente progressivo (chiamato anche present continuous) si

usa quando si sta compiendo un’azione nel momento in cui si

parla. Corrisponde all’italiano “stare + gerundio”; quindi traduce

frasi come “sto giocando”, “sto camminando”, “stai cercando”

ecc. È ovvio quindi che verrà usato il verbo essere come ausiliare.

115

Forma normale

Affirmative

soggetto + am/is/are +

forma base verbo + ing

Negative

soggetto + am/is/are + not +

forma base verbo + ing

Interrogative

am/is/are + soggetto +

forma base verbo + ing

Interrogative-Negative

am/is/are + not + soggetto +

forma base verbo + ing

Forma contratta

is not → isn’t

are not → aren’t

Nota bene:

il gerundio si ottiene aggiungendo ing alla forma base del

verbo nella maggior parte dei casi (play → playing);

se la forma base del verbo termina per consonante e

quest’ultima è preceduta da una vocale, allora la consonante

finale raddoppia prima di ing (get → getting);

se la forma base del verbo termina per e, quest’ultima cade

prima di aggiungere ing (write → writing);

dato che il presente progressivo viene usato quando

indichiamo un’azione che si sta compiendo in quel

Page 58: L'Inglese Veloce

116

momento, spesso è presente la parola now (adesso). Se invece

al posto di now troviamo espressioni di tempo future, il

presente progressivo ha funzione di futuro;

la forma contratta è presente allo stesso identico modo

dell’indicativo presente del verbo essere.

Esempi:

I’m playing my guitar → sto suonando la mia chitarra

Primo esempio di presente progressivo. Soggetto (I) + am/is/are

(am) + forma base del verbo + ing (playing) + complemento

oggetto (my guitar). Ovviamente non è indispensabile la presenza

del complemento oggetto; se ad esempio voglio dire “sto

suonando” la traduzione sarà I’m playing.

leave → leaving (partire)

write → writing (scrivere)

live → living (vivere)

In questi tre esempi puoi notare come per formare il gerundio

sparisce la e dalla forma base del verbo prima di aggiungere ing.

Questa regola vale solo per quei verbi terminanti per e.

117

run → running (correre)

swim → swimming (nuotare)

get → getting (ottenere)

In questi tre esempi puoi notare come per formare il gerundio per

quei verbi terminanti per consonante preceduta da una vocale, si

raddoppia la consonante prima di aggiungere ing.

I’m leaving now → sto partendo ora (presente)

I’m leaving tomorrow → partirò domani (futuro)

Il present progressive può essere usato come forma particolare di

futuro prossimo se accompagnato da espressioni temporali future.

she’s eating bread → sta mangiando il pane

she isn’t eating bread → non sta mangiando il pane

is she eating bread? → sta mangiando il pane?

isn’t she eating bread? → non sta mangiando il pane?

she is eating bread → sta mangiando il pane

Page 59: L'Inglese Veloce

she is not eating bread → non sta mangiando il pane

is she eating bread? → sta mangiando il pane?

is she not eating bread? → non sta mangiando il pane?

118

Altri esempi di presente progressivo; nei primi quattro la stessa

frase è mostrata nelle forme affermativa, negativa, interrogativa e

interrogativa-negativa. Negli ultimi quattro è stata usata la forma

non contratta.

they’re meeting the day after tomorrow → si incontreranno

dopodomani (futuro)

are you talking to me? → stai parlando con me?

it is running → sta correndo (riferito a un animale o a una cosa)

they are reading → essi stanno leggendo

I am running → sto correndo

aren’t they playing? → non stanno giocando?

Passato. Simple past del verbo essere (importanza 5/5)

Come già fatto per il presente, anche per il passato partiamo dal

verbo essere. Il simple past è il “passato semplice” e corrisponde

all’imperfetto e al passato remoto. In inglese si ricorre al simple

past quando vogliamo indicare un’azione del tutto trascorsa.

Infatti nelle frasi sono spesso presenti espressioni temporali come

yesterday (ieri), last (scorso), ago (fa).

119

Affirmative

I was = io ero

you were = tu eri

he was = egli era

she was = ella era

it was = esso, essa era

we were = noi eravamo

you were = voi eravate

they were = essi erano

Affirmative short form

non esiste

Negative

I was not = io non ero

you were not = tu non eri

he was not = egli non era

she was not = ella non era

it was not = esso, essa non era

we were not = noi non eravamo

Page 60: L'Inglese Veloce

you were not = voi non eravate

they were not = essi non erano

Negative short form

I wasn’t = io non ero

you weren’t = tu non eri

he wasn’t = egli non era

she wasn’t = ella non era

it wasn’t = esso, essa non era

we weren’t = noi non eravamo

you weren’t = voi non eravate

they weren’t = essi non erano

Interrogative

was I? = ero io?

were you? = eri tu?

was he? = era egli?

was she? = era ella?

was it? = era esso, essa?

were we? = eravamo noi?

were you? = eravate voi?

were they? = erano essi?

Interrogative short form

non esiste

120

Interrogative-Negative

was I not? = non ero io?

were you not? = non eri tu?

was he not? = non era egli?

was she not? = non era ella?

was it not? = non era esso, essa?

were we not? = non eravamo noi?

were you not? = non eravate voi?

were they not? = non erano essi?

Interrogative-Negative short form

wasn’t I? = non ero io?

weren’t you? = non eri tu?

wasn’t he? = non era egli?

wasn’t she? = non era ella?

wasn’t it? = non era esso, essa?

weren’t we? = non eravamo noi?

weren’t you? = non eravate voi?

weren’t they? = non erano essi?

Nota bene:

il verbo essere al simple past prende la forma di was per la

prima e per la terza persona singolare e were per tutti gli altri

casi. Memorizzare dunque è molto semplice;

il verbo essere, e questo varrà anche per tutti gli altri verbi in

seguito, deve essere sempre preceduto (forma affermativa e

negativa) o seguito (forma interrogativa e interrogativanegativa)

Page 61: L'Inglese Veloce

dal soggetto;

il simple past corrisponde sia all’imperfetto che al passato

remoto, per cui le cose sono molto semplificate. I was at

home si può tradurre sia “ero in casa” sia “fui in casa”.

121

Esempi:

I was in love → ero/fui innamorato

Questo esempio mostra come in italiano per dire “ero

innamorato” posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il

soggetto deve sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un

errore molto grave scrivere was in love al posto di I was in love.

Per cui usa sempre il soggetto!

was I in love? → ero innamorato?

was she in love? → era innamorata?

you were at home yesterday → eri a casa ieri

you were not at home → non eri a casa (forma normale)

you weren’t at home → non eri a casa (forma contratta)

I was at school yesterday → ero a scuola ieri

it was at home two days ago → era in casa due giorni fa

you were in Rome last summer → eri a Roma la scorsa estate Simple past del verbo potere (importanza 5/5)

Can al passato semplice diventa could per tutte le persone.

122

Affirmative

I could = io potevo

you could = tu potevi

he could = egli poteva

she could = ella poteva

it could = esso, essa poteva

we could = noi potevamo

you could = voi potevate

they could = essi potevano

Affirmative short form

non esiste

Negative

I could not = io non potevo

you could not = tu non potevi

he could not = egli non poteva

she could not = ella non poteva

it could not = esso, essa non poteva

Page 62: L'Inglese Veloce

we could not = noi non potevamo

you could not = voi non potevate

they could not = essi non potevano

Negative short form

I couldn’t = io non potevo

you couldn’t = tu non potevi

he couldn’t = egli non poteva

she couldn’t = ella non poteva

it couldn’t = esso, essa non poteva

we couldn’t = noi non potevamo

you couldn’t = voi non potevate

they couldn’t = essi non potevano

Interrogative

could I? = potevo io?

could you? = potevi tu?

could he? = poteva egli?

could she? = poteva ella?

could it? = poteva esso, essa?

could we? = potevamo noi?

could you? = potevate voi?

could they? = potevano essi?

Interrogative short form

non esiste

123

Interrogative-Negative

could I not? = non potevo io?

could you not? = non potevi tu?

could he not? = non poteva egli?

could she not? = non poteva ella?

could it not? = non poteva esso, essa?

could we not? = non potevamo noi?

could you not? = non potevate voi?

could they not? = non potevano essi?

Interrogative-Negative short form

couldn’t I? = non potevo io?

couldn’t you? = non potevi tu?

couldn’t he? = non poteva egli?

couldn’t she? = non poteva ella?

couldn’t it? = non poteva esso, essa?

couldn’t we? = non potevamo noi?

couldn’t you? = non potevate voi?

couldn’t they? = non potevano essi?

Nota bene:

il verbo potere al simple past prende la forma di could per

tutte le persone. È molto semplice da memorizzare rispetto

all’italiano dove va coniugato in base alla persona;

valgono tutte le considerazioni fatte già per can.

Esempi:

Page 63: L'Inglese Veloce

I could play → potevo giocare

Questo esempio mostra come in italiano per dire “potevo giocare”

posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il soggetto deve

sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un errore molto

grave scrivere could play al posto di I could play. Per cui usa

sempre il soggetto!

124

I could play → ero in grado di giocare

could she play guitar? → sapeva suonare la chitarra? (capacità)

you couldn’t go to the toilet → non potevi andare in bagno

you could go to the toilet → potevi andare in bagno

couldn’t you go to the toilet? → non potevi andare in bagno?

could she not play piano? → non sapeva suonare il pianoforte?

she could not play piano → non sapeva suonare il pianoforte

could I not play piano? → non potevo suonare il pianoforte? Esempi con la forma non contratta di could (meno usata).

Simple past dei verbi regolari e irregolari (importanza 5/5)

È ora necessario rispolverare l’ausiliare do che al simple past

prende la forma di did per tutte le persone in tutte le forme, tranne

quella affermativa dove non viene usato. Per quest’ultima diventa

importante la distinzione tra verbi regolari e irregolari. La tabella

mostra come dovrai costruire le frasi al passato semplice

(imperfetto e passato remoto) per i verbi regolari e irregolari:

i verbi regolari sono quei verbi dove per formare il simple

past e il past participle (participio passato) basta aggiungere il

suffisso ed alla forma base del verbo (walk → walked);

125

i verbi irregolari hanno il simple past e il past participle

diverso dalla forma base del verbo, ad esempio go → went

(simple past) → gone (past participle).

Questi ultimi ovviamente sono più difficili da memorizzare, cerca

almeno di imparare i più importanti; gli altri li memorizzerai in

seguito in maniera automatica o li imparerai per similitudine.

Ricorda che questo problema lo avrai solo alla forma affermativa;

per le altre forme basta usare l’ausiliare did. Vedi gli esempi per

Page 64: L'Inglese Veloce

comprendere tutto quanto al meglio.

Forma affermativa: distinzione tra verbi regolari e irregolari

Affirmative (verbi regolari)

soggetto + forma base verbo

+ ed

Affirmative (verbi irregolari)

soggetto + verbo al simple past

Forma normale (valida per verbi regolari e irregolari)

Negative

soggetto + did not + forma base verbo

Interrogative

did + soggetto + forma base

verbo

Interrogative-Negative

did + soggetto + not + forma

base verbo

126

Forma contratta (solo negative e interrogative-negative, valida

per verbi regolari e irregolari)

Negative

soggetto + didn’t + forma

base verbo

Interrogative-Negative

didn’t + soggetto + forma base

verbo

Nota bene:

il verbo “fare” al simple past viene usato come ausiliare e

prende la forma did per tutte le persone singolari e plurali. È

molto semplice da memorizzare rispetto all’italiano, dove il

verbo va coniugato in base alla persona;

la forma contratta si ottiene come sempre: didn’t corrisponde

a did not;

did deve essere sempre preceduto (forma negativa) o seguito

(forma interrogativa e interrogativa-negativa) dal soggetto.

Regola dell’aggiunta di ed

Come detto basta aggiungere ed alla forma base del verbo per

formare il simple past (e anche il past participle) alla forma

Page 65: L'Inglese Veloce

affermativa. Questo vale per la maggior parte dei verbi regolari; ci

sono alcune eccezioni:

127

per i verbi che terminano in e basta aggiungere d (esempi:

live, love, create diventano lived, loved, created);

per i verbi che terminano in consonante + y si sostituisce la y

con una i e si aggiunge ed (cry → cried);

per i verbi che terminano per consonante preceduta da una

vocale si raddoppia la consonante e poi si aggiunge ed (stop

→ stopped). Non vale se la consonante è w oppure y (show → showed).

Esempi:

I played my guitar → suonavo/suonai la mia chitarra

Da questo esempio si possono capire diverse cose. La forma

affermativa del simple past è l’unica che non richiede did. Come

si vede la frase si forma partendo dal soggetto (I, il soggetto deve

essere sempre presente!), poi continua con la forma base del

verbo + ed (play → played, verbo regolare) e termina con il

complemento oggetto (my guitar). Il verbo play termina in vocale

+ y per cui basta aggiungere ed. Se invece un verbo termina in

consonante + y si sostituisce la y con una i e si aggiunge ed.

128

I tried to sing → ho provato a cantare Qui vediamo il verbo try, che terminando per consonante + y

diventa tried.

I didn’t like the show → non mi piacque lo spettacolo

did you like the show? → ti piacque lo spettacolo?

didn’t she like the show? → non le piacque lo spettacolo? In questi tre esempi si nota come per le forme negativa,

interrogativa e interrogativa-negativa è indispensabile l’uso

dell’ausiliare did. Nota la costruzione delle frasi, valida sia per i

verbi regolari che per quelli irregolari:

negativa: soggetto + did not + forma base del verbo +

complemento oggetto;

Page 66: L'Inglese Veloce

interrogativa: did + soggetto + forma base del verbo +

complemento oggetto;

interrogativa-negativa: did not + soggetto + forma base del

verbo + complemento oggetto.

I didn’t like the show → non mi piacque lo spettacolo (forma contratta)

I did not like the show → non mi piacque lo spettacolo (normale)

129

Come sempre la forma normale è tipica della lingua scritta, la

forma contratta è tipica della lingua parlata.

I liked the show → mi piacque lo spettacolo

he loved the show → amava lo spettacolo

we saw the show → vedemmo lo spettacolo Cerca di notare la differenza tra le prime due frasi e la terza; in

quest’ultima saw non termina per ed. Si tratta chiaramente di un

verbo irregolare. “Vedere” (see) al simple past diventa saw. Per il

momento non preoccuparti di memorizzare i verbi irregolari,

troverai i più importanti nelle pagine successive.

I was alone → ero da solo

they were alone → erano da soli Anche was e were sono irregolari. Come già sai sono il simple

past del verbo essere (be).

she went to the doctor → andò dal dottore

we told you to be quiet → ti dicemmo di stare buono

we left yesterday → siamo partiti ieri

130

Altri tre esempi con verbi irregolari (go → went, tell → told,

leave → left).

did she go to the doctor? → andò dal dottore?

didn’t we tell you to be quiet? → non ti dicemmo di stare buono?

we didn’t leave yesterday → non siamo partiti ieri

Queste sono le stesse frasi di prima in forme diverse

(interrogative, interrogative-negative, negative). Anche se sono

costruite con verbi irregolari, dato che le frasi non sono in forma

affermativa, il simple past si forma semplicemente con did + la

Page 67: L'Inglese Veloce

forma base del verbo. Non serve distinguere tra verbi regolari e

irregolari. Non serve aggiungere ed o usare il verbo irregolare al

simple past. Cerca di capire bene questo concetto.

she didn’t like the show → non le piacque lo spettacolo

she did not like the show → non le piacque lo spettacolo

didn’t she like the show? → non le piacque lo spettacolo?

did she not like the show? → non le piacque lo spettacolo? Ulteriori esempi per mettere in luce le differenze tra forma

normale e forma contratta.

131

Simple past del verbo “avere” (importanza 5/5)

Il verbo avere è stato lasciato appositamente per ultimo perché il

simple past si crea alla forma affermativa con had e alle altre

forme usando l’ausiliare did.

Come sempre did deve essere seguito dalla forma base del verbo

(have); è quindi ovvio che si usa did + have anche alla terza

persona singolare (al presente si usava has alla terza persona

singolare). Un’altra differenza rispetto all’indicativo presente è

che non si usa il got. Affirmative

I had = io avevo

you had = tu avevi

he had = egli aveva

she had = ella aveva

it had = esso, essa aveva

we had = noi avevamo

you had = voi avevate

they had = essi avevano

Affirmative short form

I’d = io avevo

you’d = tu avevi

he’d = egli aveva

she’d = ella aveva

it’d = esso, essa aveva

we’d = noi avevamo

you’d = voi avevate

they’d = essi avevano (questa forma non

è usata quasi mai)

132

Negative

I did not have = io non avevo

you did not have = tu non avevi

he did not have = egli non aveva

Page 68: L'Inglese Veloce

she did not have = ella non aveva

it did not have = esso/a non aveva

we did not have = noi non avevamo

you did not have = voi non avevate

they did not have = essi non avevano

Negative short form

I didn’t have = io non avevo

you didn’t have = tu non avevi

he didn’t have = egli non aveva

she didn’t have = ella non aveva

it didn’t have = esso, essa non aveva

we didn’t have = noi non avevamo

you didn’t have = voi non avevate

they didn’t have = essi non avevano

Interrogative

did I have? = avevo io?

did you have? = avevi tu?

did he have? = aveva egli?

did she have? = aveva ella?

did it have? = aveva esso, essa?

did we have? = avevamo noi?

did you have? = avevate voi?

did they have? = avevano essi?

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

did I not have? = non avevo io?

did you not have? = non avevi tu?

did he not have? = non aveva egli?

did she not have? = non aveva ella?

did it not have? = non aveva esso?

did we not have? = non avevamo noi?

did you not have? = non avevate voi?

did they not have? = non avevano essi?

Interrogative-Negative short form

didn’t I have? = non avevo io?

didn’t you have? = non avevi tu?

didn’t he have? = non aveva egli?

didn’t she have? = non aveva ella?

didn’t it have? = non aveva esso?

didn’t we have? = non avevamo noi?

didn’t you have? = non avevate voi?

didn’t they have? = non avevano essi?

133

Nota bene:

il verbo avere al simple past prende la forma di had per la

forma affermativa; per tutte le altre forme si usa l’ausiliare

did + have;

Page 69: L'Inglese Veloce

rispetto all’indicativo presente non si usa il got.

Esempi:

I had a pen → avevo una penna Questo esempio mostra come in italiano per dire “avevo una

penna” posso anche omettere il soggetto (io). In inglese il

soggetto deve sempre precedere o seguire il verbo. Sarebbe un

errore molto grave scrivere had a pen al posto di I had a pen. Per

cui usa sempre il soggetto! Inoltre si può vedere come rispetto

all’indicativo presente non ci sia il got.

I had a friend in Rome → avevo un amico a Roma

you had a car last year → avevi una macchina l’anno scorso

they had a small book → avevano un piccolo libro

did you have a book? → avevi un libro?

she didn’t have a book → ella non aveva un libro

didn’t we have a book? → non avevamo un libro?

134

In questi ultimi sei esempi puoi trovare alcune frasi in forma

affermativa (uso di had) e alcune alle altre forme (uso di did +

have).

Passato progressivo (past progressive, importanza 4/5)

Il passato progressivo (chiamato anche past continuous) si usa per

comunicare un’azione che stava avvenendo in qualche momento

nel passato, non ancora terminata nel momento in cui si parla.

Corrisponde all’italiano “stare + gerundio”, e quindi esprime frasi

come “stavo giocando”, “stavo camminando”, “stavi cercando”

ecc. È ovvio quindi che verrà usato il verbo essere come ausiliare.

Rispetto al present progressive c’è una sola differenza: am/is/are

diventano was/were. Pertanto dovresti già essere in grado di

formulare frasi al passato progressivo!

Forma normale

Affirmative

soggetto + was/were +

forma base verbo + ing

Negative

soggetto + was/were + not +

forma base verbo + ing

Page 70: L'Inglese Veloce

135

Interrogative

was/were + soggetto +

forma base verbo + ing

Interrogative-Negative

was/were + not + soggetto +

forma base verbo + ing

Forma contratta

was not → wasn’t

were not → weren’t

Nota bene:

nella costruzione delle frasi, a parte l’uso del passato, valgono

le stesse regole per il present progressive;

se la forma base del verbo termina per consonante e

quest’ultima è preceduta da una vocale, allora la consonante

finale raddoppia prima di ing (get → getting);

se la forma base del verbo termina per e quest’ultima cade

prima di aggiungere ing (write → writing);

la forma contratta è presente allo stesso identico modo del

simple past del verbo essere.

Esempi:

I was playing my guitar → stavo suonando la mia chitarra

136

Ecco un primo esempio di passato progressivo. Soggetto (I) +

was/were (was) + forma base del verbo + ing (playing) +

complemento oggetto (my guitar). Ovviamente non è

indispensabile la presenza del complemento oggetto; se ad

esempio voglio dire “stavo suonando” la traduzione sarà I was

playing.

leave → leaving (partire)

write → writing (scrivere)

live → living (vivere)

In questi tre esempi puoi notare come per formare il gerundio

sparisce la e dalla forma base del verbo prima di aggiungere ing.

Questa regola vale solo per quei verbi terminanti per e.

run → running (correre)

Page 71: L'Inglese Veloce

swim → swimming (nuotare)

get → getting (ottenere)

In questi tre esempi puoi notare come per formare il gerundio di

quei verbi terminanti per consonante preceduta da una vocale, si

raddoppia la consonante prima di aggiungere ing.

137

she was eating bread → stava mangiando il pane

she wasn’t eating bread → non stava mangiando il pane

was she eating bread? → stava mangiando il pane?

wasn’t she eating bread? → non stava mangiando il pane?

she was eating bread → stava mangiando il pane

she was not eating bread → non stava mangiando il pane

was she eating bread? → stava mangiando il pane?

was she not eating bread? → non stava mangiando il pane?

Altri esempi di passato progressivo; nei primi quattro la stessa

frase è mostrata nelle forme affermativa, negativa, interrogativa e

interrogativa-negativa. Negli ultimi quattro è stata usata la forma

non contratta.

were you talking to me? → stavi parlando con me?

it was running → stava correndo (riferito ad animale/cosa)

they were reading → essi stavano leggendo

I was running → stavo correndo

weren’t they playing? → non stavano giocando?

138

Present perfect (importanza 4/5)

Il present perfect viene usato per indicare un’azione avvenuta

senza specificare quando. Con le espressioni just, already, for,

since (appena, già, per, dal) si usa per indicare un’azione iniziata

nel passato e non ancora terminata nel momento in cui si parla. Si

usa il present perfect nelle espressioni con today, this week, this

month, this year (oggi, questa settimana, questo mese,

quest’anno) ecc.

Spesso viene paragonato al passato prossimo italiano, ma questo

paragone non è appropriato, in quanto la funzione del present

perfect inglese non corrisponde sempre al passato prossimo

italiano.

Page 72: L'Inglese Veloce

Per formare il present perfect si usa l’ausiliare have/has seguito

dal participio passato del verbo. Se si tratta di un verbo regolare

basterà aggiungere ed alla forma base, se si tratta di un verbo

irregolare devi conoscere il participio passato di quel verbo.

139

Affirmative

soggetto + have/has + past

participle

Affirmative short form

have → ’ve

has → ’s

Negative

soggetto + have/has not +

past participle

Negative short form

have not → haven’t

has not → hasn’t

Interrogative

have/has + soggetto + past

participle

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

have/has + soggetto + not +

past participle

Interrogative-Negative short

form

haven’t/hasn’t + soggetto + past

participle

Nota bene:

nel present perfect si usa l’ausiliare have/has;

il present perfect non corrisponde sempre al passato prossimo

italiano;

una curiosità: ricordi che per il verbo avere all’indicativo

presente si usa have got? Bene, got è il participio passato del

verbo get. Se ci fai caso have got è a tutti gli effetti il present

perfect del vebo get.

Page 73: L'Inglese Veloce

140

Esempi (per ogni frase forma normale e forma contratta):

I have often gone to the cinema → sono andato spesso al cinema

I’ve often gone to the cinema → sono andato spesso al cinema

gone → participio passato di go (irregolare)

he has just left for Milan → è appena partito per Milano

he’s just left for Milan → è appena partito per Milano

left → participio passato di leave (irregolare)

she has studied for three years → ha studiato per tre anni

she’s studied for three years → ha studiato per tre anni

studied → participio passato di study (regolare)

I have met him today → l’ho incontrato oggi

I’ve met him today → l’ho incontrato oggi

met → participio passato di meet (irregolare)

we have not eaten yet → non abbiamo ancora mangiato

we haven’t eaten yet → non abbiamo ancora mangiato

eaten → participio passato di eat (irregolare)

141

have you ever been in love? → sei mai stato innamorato?

been → participio passato di be (irregolare)

has he not just left for Milan? → non è appena partito per

Milano?

hasn’t he just left for Milan? → non è appena partito per Milano?

Past perfect (importanza 4/5)

Il past perfect corrisponde al trapassato prossimo e al trapassato

remoto; viene usato anche per mettere in relazione due eventi

accaduti nel passato, per specificare quale dei due è avvenuto

prima.

Per formare il past perfect si usa l’ausiliare had seguito dal

participio passato del verbo. Se si tratta di un verbo regolare

basterà aggiungere ed alla forma base, se si tratta di un verbo

irregolare devi conoscere il participio passato di quel verbo.

Affirmative

soggetto + had + past

participle

Page 74: L'Inglese Veloce

Affirmative short form

had → ’d (forma usata quasi

mai)

142

Negative

soggetto + had not + past

participle

Negative short form

had not → hadn’t

Interrogative

had + soggetto + past

participle

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

had + soggetto + not + past

participle

Interrogative-Negative short

form

hadn’t + soggetto + past

participle

Nota bene:

nel past perfect si usa l’ausiliare had;

il past perfect corrisponde al trapassato prossimo e al

trapassato remoto;

il past perfect può essere usato per esprimere un’azione che si

è svolta precedentemente rispetto a un’altra azione espressa al

simple past.

Esempi:

they had written a letter → avevano scritto una lettera

written → participio passato di write (irregolare)

143

I had not told you a joke → non ti avevo detto una barzelletta

I hadn’t told you a joke → non ti avevo detto una barzelletta

told → participio passato di tell (irregolare)

Page 75: L'Inglese Veloce

when you arrived here, my car had already crashed → quando sei

arrivato qui, la mia macchina si era già schiantata

Qui si esprime un’azione che si è svolta precedentemente rispetto

a un’altra azione espressa al simple past. Lo schianto della

macchina è avvenuto prima dell’arrivo della persona; in frasi

come queste è bene usare il past perfect.

Present perfect progressive (importanza 3/5)

Il present perfect progressive (o continuous) esprime un’azione

finita di recente o che sta continuando. La caratteristica principale

è l’enfasi posta sulla durata di tale azione.

Per formare il present perfect progressive si usa have/has been

seguito dalla forma base del verbo + ing. Per l’aggiunta di ing

alla fine del verbo valgono le stesse regole che già dovresti

conoscere.

144

Affirmative

soggetto + have/has + been

+ forma base + ing

Affirmative short form

have → ’ve

has → ’s

Negative

soggetto + have/has + not +

been + forma base + ing

Negative short form

have not → haven’t

has not → hasn’t

Interrogative

have/has + soggetto + been

+ forma base + ing

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

have/has + soggetto + not +

been + forma base + ing

Interrogative-Negative short

form

have not → haven’t

Page 76: L'Inglese Veloce

has not → hasn’t

Nota bene:

nel present perfect progressive si usa have/has + been +

forma base del verbo + ing;

si usa per dare l’enfasi sulla durata di un’azione conclusa da

poco o ancora in corso;

si usa spesso con for (per) since (da/dal) e simili.

145

Esempi:

he has been working for three days → ha lavorato per tre giorni

he’s been working for three days → ha lavorato per tre giorni

Nel primo esempio viene usata la forma normale e nel secondo la

forma contratta. Attenzione a non confondere la forma contratta

di has con quella di is; in questo caso he’s sta per he has e non per

he is. Come si nota dalle frasi si usa questo tipo di passato per

porre l’enfasi sulla durata di un’azione.

has he been living here for twenty years? → ha vissuto qui

vent’anni?

I haven’t been waiting for you → non sono stato ad aspettarti

Past perfect progressive (importanza 2/5)

Il past perfect progressive (o continuous) si usa per porre l’enfasi

sulla durata di un’azione passata avvenuta prima di un’altra

azione passata.

Per formare il past perfect progressive si usa had been seguito

dalla forma base del verbo + ing. Per l’aggiunta di ing alla fine

del verbo valgono le stesse regole che già dovresti conoscere.

146

Affirmative

soggetto + had + been +

forma base + ing

Affirmative short form

had → ’d

(questa forma non è usata quasi

mai)

Negative

Page 77: L'Inglese Veloce

soggetto + had + not + been

+ forma base + ing

Negative short form

had not → hadn’t

Interrogative

had + soggetto + been +

forma base + ing

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

had + soggetto + not + been

+ forma base + ing

Interrogative-Negative short

form

had not → hadn’t

Nota bene:

nel past perfect progressive si usa had + been + forma base

del verbo + ing;

si usa per porre l’enfasi sulla durata di un’azione passata

avvenuta prima di un’altra azione passata;

si usa spesso con for (per), since (da/dal) e simili.

147

Esempi:

he had been singing for hours, when the phone rang → stava

cantando da ore, quando squillò il telefono

Come si nota dall’esempio, si usa questo tipo di passato per

mettere l’enfasi sulla durata di un’azione (il cantare da ore)

avvenuta prima di un’altra azione passata (lo squillo del telefono).

she had been teaching for years when she left the city → insegnava da anni quando lasciò la città

Si usa spesso il past perfect progressive con for e since.

Futuro

Simple future (importanza 5/5)

Il futuro in inglese è decisamente più semplice rispetto al passato;

non c’è differenza tra verbi regolari e irregolari, non ci sono

costruzioni particolari per i verbi essere e avere. Per formare il

futuro semplice basterà usare will, seguito dalla forma base del

Page 78: L'Inglese Veloce

verbo. Quest’ultimo non va modificato con regole come quella

dell’aggiunta di ed o con distinzioni tra verbi regolari o irregolari,

come avveniva per il passato; si usa sempre la forma base.

148

Anche per il futuro esiste una forma contratta usata soprattutto nel

parlato. Così will diventa ’ll e will not diventa won’t.

Affirmative

soggetto + will + forma base

Affirmative short form

soggetto + ’ll + forma base

Negative

soggetto + will not + forma

base

Negative short form

soggetto + won’t + forma base

Interrogative

will + soggetto + forma base

Interrogative short form

non esiste

Interrogative-Negative

will + soggetto + not +

forma base

Interrogative-Negative short

form

won’t + soggetto + forma base

Nota bene:

il futuro semplice si forma con will seguito dalla forma base

del verbo per tutte le persone;

un tempo si usava, solo alla prima persona singolare e plurale

(I e we), shall al posto di will (shall not → shan’t). Ad ogni

modo usando sempre will non avrai nessun problema;

si usa will anche con i verbi essere e avere; questo semplifica

notevolmente l’apprendimento dato che non bisogna fare una

149

distinzione tra il verbo essere, avere e tutti gli altri come

avveniva per il passato;

Page 79: L'Inglese Veloce

per quanto riguarda can (potere) si tratta di un verbo modale,

chiamato così perché non ha alcuni modi o tempi. In questi

casi can viene sostituito da be able to (essere in grado di).

Quindi il futuro di “potere” si forma con will be able to;

fai molta attenzione, sopratutto nella lingua parlata dato che

hanno la stessa pronuncia, a non confondere won’t (will not)

con want (forma base del verbo “volere”). Il primo (won’t)

sarà sempre seguito da un soggetto o dalla forma base di un

verbo; il secondo (want) sarà sempre seguito dall’infinito di

un verbo o da un complemento oggetto. Vedi gli esempi per

capire meglio.

Esempi:

I will be in Rome → sarò a Roma

I will have that power → avrò quel potere

Come si può notare non esiste una forma specifica per i verbi

essere e avere come avveniva per il passato; si usa sempre will +

forma base.

150

I will be able to study tomorrow → potrò studiare domani

Il verbo potere è un verbo modale; non esiste il futuro di can, per

cui viene sostituito con be able to.

I won’t go to the cinema → non andrò al cinema

I want to go to the cinema → voglio andare al cinema Nota la differenza tra won’t (will not) e want (volere). Il secondo

va sempre seguito dall’infinito di un verbo, in questo caso to go, o

da un complemento oggetto (es. I want my car, voglio la mia

macchina).

I will go to the cinema → andrò al cinema

I’ll go to the cinema → andrò al cinema

she will not go to the cinema → non andrà al cinema

she won’t go to the cinema → non andrà al cinema

will you go to the cinema? → andrai al cinema?

will you not go to the cinema? → non andrai al cinema?

won’t you go to the cinema? → non andrai al cinema? Altri esempi con l’uso di will nelle varie forme.

Page 80: L'Inglese Veloce

151

Tutte le forme di futuro (importanza 3/5)

Esistono quattro modi in inglese per esprimere un futuro; will è il

più importante ma come già dovresti sapere si può usare anche il

present progressive per esprimere un’intenzione futura già

programmata.

will: si usa per fare delle previsioni, per offrirsi di fare certe

azioni (o per costringere qualcuno a farle) o quando si decide

nel momento in cui si parla di fare qualcosa;

present progressive: si usa quando si parla di qualcosa già

programmato precedentemente;

be going to: si usa per esprimere qualcosa che sta per

accadere, qualcosa che è già stato deciso oppure per

esprimere la volontà di fare una determinata azione. È detto

anche futuro intenzionale;

simple present: si usa per parlare di un orario o di un

programma preciso.

Esempi:

I’m bored, I’ll go to the cinema → sono annoiato, andrò al cinema

(ho deciso di andare al cinema dato che ero annoiato).

152

I think it will rain → penso che pioverà

Uso will perché sto facendo una previsione che non so quando si

avvererà.

It’s dark, I’ll turn on the light → è buio, accenderò la luce

Mi offro volontario per accendere la luce, quindi uso will.

I’m leaving tomorrow → partirò domani

Uso il present progressive perché ho degli accordi presi

precedentemente (ho già comprato il biglietto per partire).

It’s going to rain → sta per piovere

Be going to si traduce con “stare per” e indica quindi un’azione

che sta per avvenire. It’s ovviamente sta per it is. Nota la

differenza con l’esempio precedente I think it will rain.

The plane leaves at 10 → l’aereo partirà alle 10

Se devo esprimere una frase al futuro con degli orari o programmi

precisi uso il simple present; come vedi l’esempio non recita the

Page 81: L'Inglese Veloce

plane will leave at 10.

153

Condizionale (conditional, importanza 3/5)

Il condizionale in inglese è davvero semplice e nella costruzione

risulta essere molto simile al futuro. Se conosci quest’ultimo non

avrai nessun problema nell’imparare anche il condizionale.

Mentre nel futuro si usa will, per formare le frasi al condizionale

si usa would.

Anche in questo caso non dovrai distinguere tra essere e avere,

verbi regolari e irregolari; c’è solo qualche piccola differenza

rispetto al futuro. Al posto di would per il condizionale di

“dovere” si usa should (dovrei), per il condizionale di “potere” si

usa could (potrei), come al passato.

Affirmative

soggetto + would + forma

base

Affirmative short form

soggetto + ’d + forma base

Negative

soggetto + would not +

forma base

Negative short form

soggetto + wouldn’t + forma

base

Interrogative

would + soggetto + forma

base

Interrogative short form

non esiste

154

Interrogative-Negative

would + soggetto + not +

forma base

Interrogative-Negative short

form

wouldn’t + soggetto + forma

base

Nota bene:

Page 82: L'Inglese Veloce

il condizionale si forma con would seguito dalla forma base

del verbo per tutte le persone;

per esprimere “dovere” al condizionale si usa should; per

esprimere “potere” al condizionale si usa could;

si usa would anche con i verbi essere e avere; questo

semplifica notevolmente l’apprendimento dato che non

bisogna fare una distinzione tra il verbo essere, avere e tutti

gli altri come avveniva per il passato;

la forma contratta di would è ’d; la forma contratta di would

not è wouldn’t. Fai molta attenzione a non confondere la

forma contratta ’d di would con la forma contratta ’d di had.

Esempi:

I would be glad → sarei felice

I would have got that shirt → avrei avuto quella maglietta

155

Come si può notare non esiste una forma specifica per i verbi

essere e avere come avveniva per il passato; si usa sempre would

+ forma base.

I could study at home → potrei studiare a casa

he should stay at home → dovrebbe stare a casa

I verbi potere e dovere si costruiscono in maniera particolare al

condizionale; per il primo si usa could, per il secondo should, a

tutte le persone.

would you like to eat? → vorresti/ti andrebbe di mangiare?

she wouldn’t like to go there → non vorrebbe andare lì

they would not need to sing → non avrebbero bisogno di cantare

wouldn’t you like to play? → non vorresti giocare?

I’d like to thank you → mi piacerebbe ringraziarti

she’d stay here → starebbe qui Altri esempi con l’uso di would nelle varie forme.

Altri modi verbali. Imperative (importanza 5/5)

Usiamo l’imperativo per dare un ordine, un’istruzione o un

consiglio formale; esiste solamente alla seconda persona singolare

156

Page 83: L'Inglese Veloce

e plurale. Per formare l’imperativo si usa la forma base del verbo

senza il soggetto.

Affirmative

forma base

Affirmative short form

non esiste

Negative

do not + forma base

Negative short form

don’t + forma base

Nota bene:

l’imperativo è molto semplice, basta usare la forma base del

verbo;

esiste solo alla forma affermativa e a quella negativa; esiste

solo per la seconda persona singolare e plurale (tu e voi);

quando l’imperativo riguarda anche chi parla si usa il verbo

let.

Esempi:

don’t go there → non andarci (ordine)

speak to him, try to → parla con lui, provaci (consiglio formale)

go to the left → vai a sinistra (istruzione)

let me say → lasciami dire

let’s go! → andiamo!

157

let me alone → lasciami in pace

let me see → fammi vedere Quando l’imperativo riguarda anche chi parla si usa let. Molti

sanno cosa vuol dire let’s go, ma pochi sanno che let’s significa

let us.

Infinitive (importanza 5/5)

L’infinito in inglese si costruisce con la forma base del verbo

preceduta da to. In alcuni casi si usa invece il gerundio (forma

base + ing).

Affirmative

to + forma base

Negative

Page 84: L'Inglese Veloce

not to + forma base

Nota bene:

l’infinito si forma in generale con to + forma base del verbo;

i verbi can (potere), may (potere), must (dovere) non hanno

mai il to davanti;

si usa l’infinito senza to anche dopo i seguenti verbi: hear,

help, let, make, see;

158

si usa il gerundio (forma base + ing) al posto dell’infinito per

i seguenti verbi: begin, finish, go (quando significa andare a

fare moto o sport), start, stop;

si usa il gerundio (forma base + ing) al posto dell’infinito

anche dopo le preposizioni (prima di, senza ecc.).

Esempi:

to speak → per parlare

to see → per vedere Esempi di infinito di scopo.

I want to go to Rome → voglio andare a Roma

I’d like not to go to Rome → vorrei non andare a Roma Esempi di costruzione dell’infinito. La prima frase è in forma

affermativa, la seconda è negativa.

I can play → io so giocare Come già sai can non ha bisogno del to prima della forma base

del verbo.

159

I hear you say → ti sento dire

she helps me play → mi aiuta a giocare

we see you fly → ti vediamo volare Certi verbi non richiedono il to prima della forma base del verbo

nella formazione dell’infinito.

stop crying → smettila di piangere

I started writing a story → iniziai a scrivere una storia

he will finish writing → finirà di scrivere

Page 85: L'Inglese Veloce

let’s go swimming → andiamo a nuotare Alcuni esempi con dei verbi che richiedono il gerundio al posto

del to + forma base. Non si usa to neanche con go in quanto in

questo caso ha significato di moto o sport.

I’ll go there before leaving → andrò là prima di partire

we left without talking → siamo partiti senza parlare

Si usa il gerundio anche con le preposizioni before, without ecc.

Zero, first, second, third conditional (importanza 2/5)

In alcuni casi in inglese si costruiscono delle frasi usando

particolari forme. È il caso del conditional di tipo zero, uno, due o

160

tre. Queste forme particolari si usano quando sono in gioco due

proposizioni, quella principale e quella secondaria, di cui una

ipotetica.

Zero conditional

proposizione con if proposizione principale

if + soggetto + simple present soggetto + simple present

First conditional

proposizione con if proposizione principale

if + soggetto + simple

present

soggetto + will + forma base

Second conditional

proposizione con if proposizione principale

if + soggetto + simple past soggetto + would + forma base

Third conditional

proposizione con if proposizione principale

if + soggetto + past perfect soggetto + would (oppure could o

might) + have + past participle

161

Nota bene:

il condizionale di tipo zero si usa per esprimere delle verità

generali al presente, spesso scientifiche. Entrambe le

proposizioni si formano col simple present;

il condizionale di tipo uno si usa per parlare di eventi che

possono accadere nel futuro. La proposizione principale si

Page 86: L'Inglese Veloce

costruisce al futuro, quella subordinata al presente (anche se

viene tradotta con il futuro);

il condizionale di tipo due si usa per esprimere situazioni o

cose irreali, immaginarie. È il classico “se + congiuntivo,

allora + condizionale”. Attenzione però, la frase al

congiuntivo si forma con il simple past;

il condizionale di tipo tre si usa per esprimere situazioni o

eventi non reali o non accaduti nel passato. È il classico “se +

congiuntivo passato, allora + condizionale passato”;

la proposizione ipotetica può contenere delle preposizioni

diverse da if (ad esempio when, as soon as, until).

Esempi:

if you study, you pass the exam → se studi passi l’esame

if you jump out of the window, you fall → se salti dalla finestra,

cadi

162

Due esempi di zero conditional; il primo è una verità generale, il

secondo è una verità scientifica. Entrambe le proposizioni sono al

presente.

If you go to the cinema, I’ll come with you → se andrai al cinema verrò con te

as soon as Mary arrives, I’ll talk to her → non appena Mary arriverà le parlerò

I’ll stay with the child until you come back → starò con il

bambino finché non tornerai

Alcuni esempi di first conditional. Come puoi notare la frase

ipotetica in italiano viene tradotta con il futuro; in inglese è

importante esprimerla al simple present.

he would be happy if beggars were rich → sarebbe felice se i mendicanti fossero ricchi

if I were you, I’d talk to her → se fossi in te le parlerei Alcuni esempi di second conditional. Si tratta di frasi irreali (i

mendicanti saranno difficilmente ricchi e io non potrei mai essere

te). Nell’ultima frase però si possono notare due cose; la prima è

I’d (forma contratta di I would), la seconda è I were (e questo

Page 87: L'Inglese Veloce

163

dovrebbe suonarti strano). Quando si usa il congiuntivo passato

con il verbo be si usa were a tutte le persone (was si può usare nel

parlato alla prima o terza persona singolare). Ad ogni modo il

congiuntivo in inglese non possiede la stessa importanza che ha in

altre lingue, è decisamente in disuso e non ha una forma propria.

Dovresti già essere in grado di costruire delle frasi. Si usa infatti il

simple present oppure il second o third conditional (es. I think

he’s late → penso che sia in ritardo. If they listened to the teacher

they would learn more → se ascoltassero gli insegnanti imparerebbero di più).

If she had talked to him, he probably would have thanked her → se ella gli avesse parlato, probabilmente egli l’avrebbe ringraziata

if it had rained, we could have been at home → se fosse piovuto, avremmo potuto stare a casa

Alcuni esempi di third conditional, con frasi che riguardano

eventi passati ipotetici non accaduti.

Irregular verbs (importanza 4/5)

Ecco un elenco dei principali verbi irregolari. All’inizio sono

164

presenti i verbi più importanti, quelli fondamentali che non puoi

non conoscere. Imparare gli altri non è poi così difficile; se ci fai

caso alcuni sono uguali in tutte e tre le forme (hit, cost), altri si

formano nello stesso modo (drink, ring, swim), altri ancora sono

formati da altri verbi irregolari (forgive è formato da give). Una

nota su read: il verbo è uguale sia alla base form, sia al simple

past che al past participle. In ogni caso in questi ultimi due tempi

si pronuncia red, mentre la forma base si pronuncia riid.

Base form Simple past Past participle

be (essere) was/were been

have (avere) had had

do (fare) did done

make (fare) made made

come (venire) came come

go (andare) went gone

see (vedere) saw seen

eat (mangiare) ate eaten

drink (bere) drank drunk

Page 88: L'Inglese Veloce

drive (guidare) drove driven

fly (volare) flew flown

165

get (ottenere) got got

take (prendere) took taken

hear (sentire) heard heard

become (diventare) became become

bring (portare) brought brought

buy (comprare) bought bought

choose (scegliere) chose chosen

cost (costare) cost cost

feed (nutrire) fed fed

feel (sentire) felt felt

find (trovare) found found

forget (dimenticare) forgot forgotten

forgive (perdonare) forgave forgiven

give (dare) gave given

hit (colpire) hit hit

hold (tenere) held held

keep (mantenere) kept kept

know (conoscere) knew known

lead (condurre) led led

166

learn (imparare) learnt learnt

leave (partire) left left

let (lasciare) let let

lose (perdere) lost lost

mean (significare) meant meant

meet (incontrare) met met

put (mettere) put put

read (leggere) read read

ride (cavalcare) rode ridden

ring (squillare) rang rung

run (correre) ran run

say (dire) said said

sell (vendere) sold sold

send (spedire) sent sent

shoot (sparare) shot shot

Page 89: L'Inglese Veloce

show (mostrare) showed shown

sing (cantare) sang sung

sit (sedere) sat sat

speak (parlare) spoke spoken

167

spell (pronunciare) spelled spelt

spend (spendere) spent spent

swim (nuotare) swam swum

teach (insegnare) taught taught

tell (dire) told told

think (pensare) thought thought

understand (capire) understood understood

win (vincere) won won

write (scrivere) wrote written

La grammatica termina qui. Come detto in precedenza non è

necessario studiarla tutta fin da subito. L’importante è imparare le

fondamenta e sapere dove cercare in caso di bisogno. Ricordati di

consultare periodicamente queste pagine, in modo da migliorare

sempre di più la tua preparazione anche con gli argomenti più

specifici.

SEGRETO n. 12: consulta periodicamente la grammatica per

ripassare le basi e imparare gli argomenti più specifici.

168

RIEPILOGO DEL GIORNO 3:

SEGRETO n. 9: per semplificare lo studio dei verbi impara

prima l’indicativo presente, passato e futuro; a quel punto

potrai imparare i modi e i tempi più complessi.

SEGRETO n. 10: concentrati maggiormente sui modi e i

tempi più importanti. Il resto lo imparerai in maniera

automatica con il passare tempo o con la full immersion.

SEGRETO n. 11: le forme della frase sono quattro:

affermativa, negativa, interrogativa, interrogativa-negativa.

Per quanto riguarda gli ausiliari dovrai usare la forma normale

o quella contratta.

SEGRETO n. 12: consulta periodicamente la grammatica per

ripassare le basi e imparare gli argomenti più specifici.

Page 90: L'Inglese Veloce

169

GIORNO 4:

Come memorizzare mille parole Fino a ora hai visto la parte “dura” del corso. Ora inizia quella

piacevole e divertente. Per prima cosa dovrai memorizzare mille

parole in maniera indelebile, in modo da avere un vocabolario

ampio. Solo in questo modo potrai affrontare delle conversazioni

e capire testi o discorsi in inglese.

Puoi ben capire che avere un bagaglio di mille vocaboli da cui

attingere all’occorrenza è qualcosa di estremamente utile. Potrai

già dire di conoscere la lingua, dato che hai appreso anche la

grammatica.

Quando spiego ad amici o allievi la necessità di completare

questa fase si spaventano sempre. In effetti l’esigenza di

memorizzare mille parole può essere considerata una cosa molto

difficile, oppure molto lunga. Questo perché nell’immaginario

comune si ragiona con i metodi tradizionali, ma scoprirai che si

170

tratta di una cosa molto semplice, piacevole e soprattutto

fondamentale. Quante volte a scuola abbiamo provato a studiare

una poesia? Quanto tempo c’è voluto? Ci ricordiamo ora di tutto

quello che abbiamo studiato?

Quasi sicuramente no, a parte alcuni versi o dei concetti. Sono

consapevole che pensarci possa far venire il nervoso; come mai

da bambino sono stato sere intere a studiare Il cinque maggio di

Manzoni e ora non me lo ricordo più? Ho sprecato del tempo? In

effetti ho passato diverse sere a studiare quella poesia, mi piaceva

molto e non facevo altro che leggerla e ripeterla.

Ero riuscito a impararla ma forse un mese dopo l’avevo già

dimenticata; e ora sinceramente mi ricordo solo le prime due

righe. Questo è lo scenario classico, sono convinto che anche a te

capita così. Questo perché il 99% delle persone non fa uso delle

tecniche mnemoniche.

SEGRETO n. 13: per memorizzare mille vocaboli in modo

indelebile farai uso delle principali tecniche mnemoniche.

171

Page 91: L'Inglese Veloce

Non sto qui a presentare in maniera approfondita queste tecniche,

ma posso spiegarti il loro funzionamento in linea di massima.

Come hai letto in precedenza, mentre le tecniche tradizionali

(leggere e ripetere) immagazzinano le informazioni nella

memoria a breve termine, le tecniche di memoria le

memorizzano in quella a lungo termine.

Hai mai sentito parlare di quelle persone che conoscono migliaia

di cifre decimali del pi greco, oppure sanno a memoria l’intero

elenco telefonico della città di New York? Risultati del genere

possono richiedere anni e anni se affrontati con i metodi

tradizionali, e soprattutto menti geniali, fuori dal comune. Con le

tecniche mnemoniche invece si possono imprimere nella mente

migliaia e migliaia di informazioni (teoricamente milioni e

milioni) senza più dimenticarle.

Bello, dirai, se è così come mai non le hanno mai insegnate a

scuola? Perché a scuola ci dicono di studiare, ma nessuno ci

insegna come studiare. A scuola non ci insegnano la lettura

veloce, l’apprendimento rapido. Ecco altri motivi per cui siamo

indietro, ma questo è un altro discorso.

172

Funzionamento base delle tecniche mnemoniche

Il funzionamento generale delle tecniche di memoria è molto

semplice. Abbiamo un problema: dobbiamo memorizzare un

dato, che possiamo chiamare informazione da memorizzare.

Può essere un numero di telefono, un paragrafo di storia, una

tabella, un elenco di parole ecc. Anziché memorizzare questo

dato, memorizziamo in maniera transitiva un’altra

informazione molto più facile da ricordare (informazione

tramite). Quando arriverà il momento di richiamare alla

memoria il dato non andremo a cercare questo dato nel nostro

cervello, perché non abbiamo memorizzato quel dato lì;

semplicemente cercheremo l’informazione tramite, attraverso la

quale saremo in grado di ricordarci il dato di partenza.

Detto così può sembrare difficile, invece è un processo molto

semplice, alla portata di tutti (geni, persone normali e limitate) e

per fortuna immediato: per informazioni semplici non richiede

più di qualche centesimo di secondo. Lo schema seguente può

aiutarti a capire meglio il concetto:

Page 92: L'Inglese Veloce

173

Per fare un esempio semplicissimo, supponiamo di dover

memorizzare il numero “1492”; tutti sanno che è l’anno della

scoperta dell’America. Invece di memorizzare il numero, lo

associamo alla scoperta del Nuovo Mondo, magari visualizzando

mentalmente una bella scena di Colombo che sbarca sulla

terraferma. A questo punto, ricordando questa scena, siamo in

grado di risalire (quando ci servirà) al numero 1492, anche se non

l’abbiamo memorizzato!

174

Questo esempio è ideale per sottolineare un aspetto, ho infatti

suggerito di visualizzare mentalmente la scena dello sbarco di

Cristoforo Colombo.

Ricordi quando ho detto che tali tecniche sono alla portata di

tutti? Questo perché le tecniche mnemoniche fanno grande uso di

immagini visive. Con questo non intendo i classici metodi

d’inglese che per farti imparare il termine apple (mela) ti

mostrano l’immagine di una mela rossa. Certo, è sempre più utile

rispetto a non usare neanche un’immagine; ma si può e si deve

fare molto di più per imprimere un’informazione per sempre

nella propria memoria.

SEGRETO n. 14: le tecniche mnemoniche fanno grande uso

della visualizzazione attiva.

La memoria umana è per definizione visiva. È più facile

ricordare un film o una pagina di storia? Il film lo guardiamo una

volta, lo memorizziamo subito e ce lo ricordiamo bene per molto

tempo, mentre una pagina di storia magari dobbiamo leggerla

diverse volte. I film sono piacevoli, hanno dei colori, creano

175

emozioni, c’è la componente audio. Tutti questi fattori rendono

facilissimo memorizzare un film, non è così? Oppure ti sarà

capitato di assistere a qualche grosso incidente stradale, di quelli

che creano molta apprensione tra i passanti. Quando capitano

incidenti del genere c’è molta curiosità e si prova una strana

sensazione di paura e preoccupazione per i feriti. Questo crea un

coinvolgimento incredibile che imprime indelebilmente tale

scena nella nostra mente per sempre, o sbaglio?

Page 93: L'Inglese Veloce

È difficile dimenticare i veicoli coinvolti, i danni, i feriti; proprio

perché in quel momento tutti i nostri cinque sensi partecipano

attivamente alla scena. E come risultato questa scena viene

immagazzinata a lungo termine, in una manciata di secondi,

senza bisogno di ripassi successivi.

Quante cose si ricordano, anche dopo diversi anni, solamente

perché hanno messo in moto le nostre emozioni. Ricordi le scene

di quando l’Italia ha vinto il mondiale di calcio, o quando ti sei

laureato/a o quando ancora è successo qualcosa di bellissimo

nella tua vita?

176

Ecco, è più o meno questo che dovrai riprodurre per memorizzare

le parole, devi far partecipare attivamente tutti i cinque sensi.

Certo, non potrai mai provare con una parola un’emozione come

quando l’Italia ha vinto il mondiale, ma ora capisci come devi

comportarti.

Ti anticipo che ogni tecnica mnemonica si basa sulla

visualizzazione. Ci sono altre tecniche, come l’associazione, ma

per imparare l’inglese la visualizzazione è sufficiente. È

necessario quindi iniziare a fare un po’ di pratica cercando di

visualizzare mentalmente qualsiasi tipo di cosa (concreta e

astratta).

Purtroppo non è tutto così facile e immediato; prova a

immaginare una lampadina accesa. Questo compito è molto

facile; alcuni potrebbero invece trovare delle difficoltà cercando

di tradurre in immagini, ad esempio, la parola “senza”.

La visualizzazione

La visualizzazione consiste nel tradurre in immagini mentali

le informazioni da memorizzare. Non dovrai far altro che

177

trovare una parola, o un concetto, e cercare di visualizzare tale

immagine nella tua mente. Questo processo può essere facile o

difficile in base al fatto che un oggetto sia più o meno astratto. In

ogni caso la pratica sveltirà notevolmente i tempi, anche con le

parole più difficili.

Ecco le regole della visualizzazione:

per prima cosa devi visualizzare bene tale oggetto;

Page 94: L'Inglese Veloce

devi porti in condizioni di atteggiamento attivo. Questo

significa che ti dovrai fare mentalmente delle domande in

base alla situazione;

devi far partecipare tutti i cinque sensi nella visualizzazione;

devi far muovere l’oggetto (ruotarlo, ingrandirlo,

rimpicciolirlo, spostarlo) in modo che la scena sia dinamica.

Queste semplici regole racchiudono tutto ciò che serve per la

visualizzazione. È bene però chiarire la situazione con un

esempio che ti consentirà di capire perfettamente come funziona

questa tecnica. Proviamo a visualizzare l’espressione “barattolo

di marmellata”.

178

È molto semplice; ognuno di noi sa come è fatto un barattolo di

marmellata. Per prima cosa visualizziamo un barattolo di

marmellata. Possiamo vederlo con gli occhi della mente.

Facciamoci delle domande. A che gusto è la marmellata? Il

barattolo è chiuso o è aperto? Di che colore è il tappo? Quanto è

grande e che forma ha il barattolo? Di che marca è? Il tappo è

chiuso bene?

Per ognuna di queste domande è bene cercare di rispondere

mentalmente in base all’immagine che stai visualizzando. La

mente umana è molto differente da individuo a individuo; per

questo anche un processo come la visualizzazione può differire

molto da persona a persona. Non c’è un modo per visualizzare

standard valido per tutti; l’importante è visualizzare l’oggetto con

un atteggiamento attivo.

Ora facciamo partecipare i cinque sensi. Prova a toccare il

barattolo. È di vetro? Senti la consistenza del materiale? Prova ad

aprire il tappo. Tocca la marmellata. È appiccicosa? Prova ad

assaggiarla. Il gusto è lo stesso che avevi visto sull’etichetta del

179

barattolo? Che profumo ha? Riesci a sentirlo? Chiudi e riapri il

tappo. Fa rumore? Fa uno schiocco?

Infine, la dinamicità. Cerca di ruotare il barattolo nella tua

mente. Guardalo dalle varie inclinazioni, dai vari punti di vista.

Guardalo da sotto, dall’alto. Cerca di modificare mentalmente la

Page 95: L'Inglese Veloce

prospettiva. Fallo muovere; ingrandiscilo, rimpiccioliscilo. Ora

prendilo e spostalo nel frigorifero.

Come primo esercizio può essere sufficiente. Come vedi è facile

notare è che abbiamo usato un atteggiamento attivo. Tutte le

domande che ci siamo posti, nonché l’utilizzo dei cinque sensi,

permettono proprio questo. E tutto ciò porta a ricordare le cose

bene e in maniera indelebile. Questo non avviene quando a

scuola dobbiamo studiare una pagina di latino, o quando magari

sentiamo un discorso che vogliamo ricordare bene. Secondo te

perché? Perché in questi casi l’atteggiamento utilizzato è passivo.

Ripetere varie volte quella pagina è un processo lungo e poco

efficace dato che, come sappiamo, dopo qualche giorno ci

dimentichiamo tutto.

180

Un’altra cosa da notare è che esistono alcuni trucchetti per usare

meglio i cinque sensi e aumentare il grado di partecipazione

attiva. Uno di questi riguarda il concetto di sgradevolezza.

Nell’esempio della marmellata, il fatto di averla toccata offre

inevitabilmente una sensazione appiccicosa poco gradevole. Lo

stesso se l’assaggiamo e scopriamo che, essendo scaduta, ha un

gusto davvero pessimo. Queste sensazioni, da evitare nella vita

reale, sono invece fondamentali per la visualizzazione in quanto

fissano meglio nella memoria i vari concetti. Per cui, quando devi

visualizzare qualcosa, cerca di affrontare sempre delle situazioni

sgradevoli per i tuoi sensi.

Per il momento esercitati visualizzando questi vocaboli: scopa,

computer, DVD, televisore, telefono, casa, aereo, giornale,

prestito, solitudine. Prenditi cinque-dieci minuti, buon esercizio!

La visualizzazione delle parole difficili

Capita spesso, nell’ambito delle tecniche mnemoniche, di

trovarsi a visualizzare parole difficili. Appartengono a questa

categoria tutti quegli oggetti, o quei concetti astratti, che sono

difficili da visualizzare e immaginare. Un esempio può essere la

181

parola “amore”. In questi casi bisogna arrangiarsi. Con

l’esercizio, un po’ di esperienza e di allenamento diventerà

sempre più facile e non ci sarà nessun tipo di problema. Però è

necessario capire, almeno per chi non sa come fare, le tecniche di

Page 96: L'Inglese Veloce

visualizzazione delle parole difficili.

Prendiamo il concetto di amore. Possiamo immaginare un grosso

cuore rosso che batte, magari su uno sfondo nero. Per non

confondere questa immagine con il concetto di “cuore” sarebbe

meglio immaginare anche una freccia che penetra il cuore da una

parte all’altra. In questo modo abbiamo una bella e nitida

immagine dell’amore.

È importante pensare e riuscire a visualizzare le immagini più

ovvie, in modo che quando verranno richiamate in seguito ci

venga in mente un cuore con la freccia, e non magari due

innamorati che camminano presi per mano (che

conseguentemente porterebbe a ricordare un’informazione

diversa da “cuore”, magari “fidanzati”). Per cui è bene

immaginare la prima cosa che ci viene in mente, facendo

partecipare tutti i sensi e inserendo un po’ di dinamicità come

182

spiegato nella lezione introduttiva alla visualizzazione. Questo

esempio era abbastanza semplice ma la tecnica è la stessa delle

altre parole più difficili. Proviamo a visualizzare la parola

“perché”. Qui possiamo pensare a una grossa X (per) seguita da

un grosso punto interrogativo. È un’immagine significativa che

indica subito il ricordo di “perché”.

Ancora, pensiamo a “giovinezza”. Possiamo immaginare una

fanciulla che corre in un campo verde con dei fiori in mano,

felice e spensierata. Intorno a lei ci sono tante persone che

misteriosamente invecchiano sempre di più secondo dopo

secondo, mentre lei rimane sempre giovane e sorridente.

È bene utilizzare spesso delle immagini comiche, irreali e

grottesche, in quanto fissano notevolmente meglio

l’informazione nella mente. Come vedi tutte le parole, anche

quelle più difficili, possono essere visualizzate con un po’ di

fantasia.

Per quanto riguarda la visualizzazione di oggetti molto grandi,

come ad esempio ospedali, aeroporti, centri commerciali ecc.,

183

conviene usare questo approccio: si visualizza l’oggetto nella sua

totalità, in seguito si esplora ogni reparto e infine lo si

rimpicciolisce.

Page 97: L'Inglese Veloce

Per esempio possiamo visualizzare un aeroporto. Vediamo da

fuori lo stabilimento imponente, i parcheggi per le macchine, i

cartelli stradali, le piste di atterraggio, qualche aereo appena

decollato o in arrivo. Dopodiché entriamo con la mente e

riusciamo a vedere centinaia di persone che vanno avanti e

indietro per le sale, i bar, i locali e tutto il resto che si può trovare

dentro un aeroporto. Infine lo rimpiccioliamo sempre di più fino

a farlo stare nella nostra mano, per poi osservarlo dall’alto.

Ora che hai imparato a visualizzare le parole difficili, è bene

esercitarti un po’: solitudine, speranza, però, agitazione, passione,

intelligenza, ignoranza, stadio, centro commerciale, ospedale,

stazione spaziale. Prova a visualizzare queste parole in dieci

minuti!

La visualizzazione delle parole non visualizzabili

Ci sono delle parole difficili da visualizzare, come alcuni concetti

184

astratti appena citati. Altre sono proprio impossibili in quanto

non esiste un’immagine che rimanda a tali parole. Pensa ad

esempio a certi cognomi, alle località, oppure ai vocaboli

stranieri, o ancora a certi termini scientifici.

In questi casi bisogna arrangiarsi con la nostra creatività. A noi

interessano i vocaboli inglesi, per cui non c’è nulla di meglio di

un esempio per farti capire come devi comportarti. Prendiamo

keyboard (tastiera).

Partiamo da una tastiera, in modo che quando dovrai ricordarti di

come si traduce “tastiera” partirai mentalmente da questa scenetta

che inizia con l’immagine di una tastiera. Visualizzala

attivamente, vedi che c’è qualcosa di strano? In effetti in questa

tastiera ci sono tutti i tasti tranne uno, il tasto “okay”. Inoltre se la

osservi bene questa tastiera non ha il “bordo”. Unendo “okay” e

“bordo” è facile ottenere keyboard.

In questo modo abbiamo visualizzato keyboard. Hai notato anche

un’altra cosa? Ora hai imparato (se per caso ancora non lo

sapevi) che keyboard vuol dire tastiera. E non te lo dimenticherai

185

più! È questo infatti il metodo che useremo per imparare mille

parole inglesi. Pensando alla parola “tastiera” ti tornerà in mente

automaticamente questa storiella e ricordandoti “okay” e

Page 98: L'Inglese Veloce

“bordo” saprai in un istante che “tastiera” in inglese si dice

keyboard. Facile, no?

Vale anche l’inverso: se vedi scritto keyboard e non sai cosa vuol

dire, ti ricorderai ancora una volta questa storiella, e a ritroso

arriverai a “tastiera”. Questa tecnica può sembrare banale ma è

incredibile!

SEGRETO n. 15: esercitati per imparare al meglio la tecnica

della visualizzazione, in quanto ti permetterà di imparare a

memoria mille vocaboli inglesi.

Ora che hai capito come dovrai procedere, potresti essere un

pochino scettico/a. Voglio toglierti ogni dubbio passando subito

all’azione, creando per ogni parola una scenetta da visualizzare e

da immagazzinare nella mente. Ricordati però di una regola

importantissima: è fondamentale che la parola da memorizzare

sia collegata alla scenetta visualizzata. Per capirci, se devi

186

memorizzare la traduzione di “orso” (bear), non creare la

scenetta di una tazza di latte che si trasforma in un orso, perché il

latte non è collegato con l’orso, quindi non la ricorderesti mai!

Meglio visualizzare un orso assetato che non vede l’ora di bere,

da cui puoi facilmente recuperare la parola bear (bere, bear).

Così quando ti servirà sapere come si dice “orso” in inglese, ti

basterà recuperare questa scenetta dalla tua mente. Come?

Partendo ovviamente dall’immagine di un orso! Scoprirai che in

maniera automatica la tua mente visualizzerà un orso assetato,

con una gran voglia di “bere”. In meno di un secondo ti

ricorderai che orso in inglese si dice bear. È fondamentale

legare la pronuncia del termine inglese a un vocabolo simile

italiano (bear → bere).

Col tempo non avrai più bisogno di richiamare alla mente queste

scenette, in quanto conoscerai la traduzione senza doverci

pensare troppo. Ma all’inizio questo processo è fondamentale.

Per cui impara davvero bene questa tecnica, prenditi un po’ di

tempo per capirla e se ancora non ti è chiara torna indietro e

rileggi le pagine precedenti.

187

Hai visto come tradurre può essere semplice e divertente?

Page 99: L'Inglese Veloce

Migliore è la scenetta creata, meglio e prima ti ricorderai la

parola inglese collegata alla scenetta.

SEGRETO n. 16: per ogni vocabolo costruiremo una scenetta

con le caratteristiche adatte (immagini grottesche, irreali

ecc.). Dovrai visualizzare attivamente queste scenette e

imprimerle nella tua mente.

Questo segreto contiene il succo di tutto ciò che ti servirà per

memorizzare al meglio mille vocaboli inglesi. Ricordati di

partecipare attivamente alle scenette che stai per leggere,

immedesimati, falle tue, fai partecipare i tuoi cinque sensi e ti

garantisco che le imprimerai per sempre nella tua mente.

Visualizza mentalmente ogni scena, soffermati sui particolari,

cerca di catturare tutti i dettagli con gli occhi della mente.

SEGRETO n. 17: il vocabolo da ricordare dovrà

assolutamente essere collegato alla scenetta creata. Usa un

quaderno dove annoterai tutte queste associazioni per

eventuali ripassi.

188

Dedica qualche secondo ad ogni immagine; più ti impegnerai e

meglio immagazzinerai queste informazioni nella memoria a

lungo termine. Dipende solo da te, iniziamo subito!

1) muro – wall

Provo a entrare alla borsa di Wall Street, ma è chiusa da un muro

(wall) sul quale sbatto, facendomi molto male.

2) lampada – lamp

Accendo la lampada sul comodino, ma al posto della luce esce un

grosso lampo (lamp).

3) sale – salt

Assaggio un po’ di sale, ma è così salato che mi fa fare un grande

salto (salt) dal dolore.

4) chiave – key

Ho perso la mia chiave, chi ha la mia chiave? Chi? Chi? (key).

5) mucca – cow

Una mucca in piedi su un cavallo con una corda, fa il cow boy (cow).

189

6) nave – ship

Sono in spiaggia, vedo una nave arrivare sempre di più verso di

me. Da questa scende un sub che si avvicina, mi scippa (ship) la

Page 100: L'Inglese Veloce

borsa e scappa!

7) macchina – car

Voglio comprare la mia macchina preferita, ma non posso perché

è troppo cara (car).

8) fiammifero – match

Sono allo stadio per vedere il match della mia squadra preferita,

ma in campo non ci sono i giocatori; al posto loro ci sono tanti

fiammiferi (match).

9) ladro – thief

Un ladro ha appena rubato una coppa dallo stadio. E mentre

scappa urla e fa il tifo (thief) per la sua squadra preferita.

10) divano – couch

Mi siedo sul divano di casa, ma subito rimbalzo e vengo

catapultato in aria perché il divano è fatto in caucciù (couch).

190

11) colla – glue

Prendo il mio barattolino di colla ma questa non esce perché è

bloccata. Così la scuoto e dal barattolo esce un igloo (glue).

12) cavalcavia – fly-over

Sto guidando in macchina quando vedo un cavalcavia che si

allontana dalla strada, vola sopra (fly-over) la strada.

13) moglie – wife

Una moglie è collegata in Internet con wi-fi (wife).

14) mare – sea

Vuoi venire al mare? Sì, voglio venire, sì sì (sea).

15) spiaggia – beach

Sono in spiaggia, quando sento sotto i piedi che brucia (beach)

tutto quanto.

16) chiesa – church

Sono in chiesa, ma nelle panche al posto delle persone ci sono

“certi ceci” (church).

191

17) bocca – mouth

Metto il pasto in bocca, “ma uff” (mouth) non mi piace per

niente.

18) gamba – leg

Non riesco a camminare, la mia gamba non funziona perché è

legata (leg).

Page 101: L'Inglese Veloce

19) braccio – arm

Riesco a sparare dal mio braccio, lo guardo meglio, in effetti ho

un’arma (arm) al posto del braccio.

20) frase – sentence

In tribunale il giudice pronuncia la sentenza (sentence): la legge è

uguale per tutti.

21) tavolo – table

Il mio tavolo si sta trasformando in una tabella (table) con tanti

numeri e lettere.

192

22) pavimento – floor

Il pavimento è tutto sporco, ma non è polvere, è fluoro (floor).

23) cavallo – horse

Il mio cavallo è diventato molto strano, cammina su due zampe e

sembra un orso (horse).

24) freddo – cold

Dal mio lavandino l’acqua fredda esce calda (cold).

25) fattoria – farm

Mi sono fatto male nella mia fattoria, per cui vado a farmi

medicare in farmacia (farm).

26) parlare – to speak

Ogni volta che parlo, al posto delle parole mi escono spicchi

(speak) di limone.

27) fratello – brother

Quando cerco mio fratello dopo che si è perso, lo trovo sempre

con il mio doppio radar, il b-radar (brother).

193

28) pizza – pizza

Mangio una pizza grandissima, che a sua volta contiene un’altra

pizza (pizza).

29) polizia – police

La polizia quando insegue i criminali non usa le sirene, usa le

canzoni dei Police (police).

39) rubare – to steal

Ho rubato un sacco di oggetti in libreria, tra cui una penna stilo

(steal).

40) rosa – pink

Il mondo è diventato all’improvviso tutto rosa, mentre stavo

Page 102: L'Inglese Veloce

giocando a pincaro (pink).

41) schiena, indietro – back

Un mio amico riesce a mangiare e parlare dalla “schiena”, infatti

“indietro” al corpo ha un becco (beck).

194

42) libro – book

Non riesco a finire di leggere il mio libro preferito, perché ha un

buco (book) enorme in mezzo.

43) carta – paper

Mi serve un foglio di carta su cui scrivere ma non ne trovo. Alla

fine decido di scrivere sopra una papera (paper).

44) porta – door

La porta di casa mia vale tantissimo, è tutta d’oro (door) e

scintillante.

45) albero – tree

L’albero di mele del giardino di casa mia ha solo tre (tree) frutti.

46) carne – meat

La carne al Polo Nord si scalda così tanto che rende mite (meat)

il clima.

195

47) parco – park

È nato un nuovo parco in città ma è più piccolo degli altri, in

effetti manca la o a questo parco (park).

48) ago – needle

Con il mio ago sono riuscito a cucire un nido (needle) per gli

uccellini dell’albero.

49) festa – party

Quando sei in festa ogni volta parti (party) per Milano.

50) pranzo – lunch

Ho molta fame, non è che mi lanci (lunch) il pranzo? Grazie!

51) tappeto – carpet

Per aggiustare il mio tappeto ho dovuto chiamare un carpentiere

(carpet).

52) gelato – ice cream

Questo gelato è troppo freddo, è ghiaccio cremoso (ice cream).

196

Page 103: L'Inglese Veloce

53) roba – stuff

Il mio staff ha tanta roba (stuff) da fare, è sempre in confusione.

54) pietra – stone

Questa pietra è diversa da tutte le altre, vedi? Stona (stone) un

po’ col gruppo!

55) bicchiere – glass

Non bevo mai acqua dal mio bicchiere, bevo solo glassa (glass)

di cioccolato.

56) cuore – heart

Ricucire il cuore infranto è un’arte (heart) che hanno in pochi.

57) formica – ant

C’è una formica gigante in casa, è enorme, è grande come

un’anta (ant) dell’armadio.

58) cuscino – pillow

Il mio cuscino non è molto comodo. In effetti guardandolo bene

non è un cuscino, ma una pillola (pillow) gigante.

197

59) imparare – to learn

Per imparare a memoria la Divina Commedia ho studiato così

tanto che mi è venuta l’ernia (learn).

60) prigione – jail

I detenuti della prigione stanno riuscendo tutti a scappare usando

il gel (jail) nella serratura.

61) anima – soul

La mia anima si sta elevando così tanto che quasi tocca il sole

(soul).

62) serpente – snake

I serpenti mangiano a merenda il cioccolato, come se fosse uno

snack (snake).

63) nero – black

In città è tutto buio, è tutto nero; ci dev’essere stato un black out.

(black).

198

64) bacio – kiss

Chissà se la mia ragazza/il mio ragazzo mi darà un bacio, chissà

(kiss).

65) moneta – coin

Le mie monete non entrano più nel portafoglio; sono diventate

Page 104: L'Inglese Veloce

tutte a forma di cono (coin).

66) ricco – rich

Il mio amico è così ricco che ha un euro per ogni suo capello

riccio (rich).

67) lago – lake

Lei è andata al lago! Lei chi? (lake) Lei.

68) cappello – hat

Non riesco più a portare il cappello da quanto è pesante, pesa più

di un etto (hat).

69) palla – ball

La mia palla sembra una bolla (ball).

199

70) sole – sun

Ringraziamo con una preghiera san Sole (sun) per averci dato

un’altra giornata di sole.

71) buccia – peel

Togliere la buccia è peggio di pelare (peel) le patate.

72) matita – pencil

La mia matita riesce a scrivere da sola, riesce a volare e a stare

sospesa in aria; è una matita pensile (pencil).

73) mercato – market

Quando vado al mercato a fare la spesa torno che ho comprato

tutto il market (market).

74) erba – grass

L’erba del mio giardino è così grande che è più grassa (grass) di

un lottatore di sumo!

200

75) letto – bed

Ho sonno, ho proprio bisogno di dormire, mi serve un letto.

Cerca un bed (bed) and breakfast.

76) scavare – to dig

Scava il letto del fiume, così ci facciamo una diga (dig).

77) giorno – day

Ogni nuovo giorno è un regalo degli dei (day).

78) treno – train

Il treno si è fermato, si è rotto il motore. È cosi vecchio che per

spostarlo dai binari hanno dovuto trainarlo (train).

79) bicipite – biceps

Page 105: L'Inglese Veloce

I bicipiti del mio amico sono così grossi che al posto del braccio

ha due ceppi, lo chiamano il “bi-ceppi” (biceps).

80) bottiglia – bottle

Ho così tanta sete che non mi basta una bottiglia, voglio una

botte (bottle) d’acqua!

201

81) scopa – broom

La Befana sulla sua scopa è velocissima, sembra che abbia un

motore che fa “broom, broom” (broom).

82) specchio – mirror

Quando passo in bagno, mi miro (mirror) sempre allo specchio.

83) cerchio – circle

La sera quando ho del tempo libero vado sempre al mio circolo

(circle) preferito. Ma ultimamente non vedo più uomini, vedo

solo cerchi.

84) spedire – to send

Mi spedisci quella lettera? Sì, tranquillo, te la spedisco “se non

dormo” (send).

85) cadere – to fall

Sono caduto per terra! Mi sono fatto così male che ho fatto un

buco, dal quale è uscito un folletto (fall) che mi ha raccolto e

curato.

202

86) fuga – escape

Ho rubato un sacco di oggetti, sono in fuga e scappo (escape).

87) lotta – fight

È una lotta ad armi pari, prima ho attaccato io ora fai tu (fight).

88) stufa – stove

La mia stufa non riesce più a riscaldarmi, non fa più calore da

quando si è trasformata in una lavastoviglie (stove).

89) guardare – to look

Guarda il mio stile, guarda i miei capelli, guarda il mio look

(look).

90) stivale – boot

Il mio stivale si è rotto dopo due giorni, lo butto (but) subito via!

91) borraccia – canteen

La mia borraccia è senza fondo, è sempre piena di vino, anche

più di una cantina (canteen).

Page 106: L'Inglese Veloce

203

92) scimmia – monkey

Sono nella giungla, quando all’improvviso arrivano decine e

decine di scimmie. Le guardo bene, loro e gli altri animali sono

tutti monchi (monkey).

93) re – king

Il re si è trasformato in uno scimmione gigante, sembra King

Kong (king).

94) presto – soon

Mi sveglio sempre presto la mattina senza volerlo, su un (soon)

comodino mi suona la sveglia e non riesco a spegnerla!

95) povero – poor

Un povero può essere ricco di spirito, pur (poor) non avendo

neanche un soldo.

96) veloce – fast

Quel corridore dopo l’infortunio è tornato veloce, corre quasi

come ai fasti (fast) di un tempo.

204

97) fazzoletto – handkerchief

Sul fazzoletto ci sono dei disegni di frutti e non dei carciofi

(handkerchief).

98) fragola – strawberry

Cadono delle fragole dal cielo, è una tempesta. Una è grande

come un astro (straw) e guardandola bene ha anche un berretto

(berry) rosso.

99) farfalla – butterfly

La farfalla appena prova a batter (butter) le ali riesce a spiccare il

volo (fly).

100) seminterrato – basement

Quando scendo nel mio seminterrato sbatto sempre per terra con

la base (base) del mento (ment).

Ora tocca a te, datti da fare e crea le tue associazioni, le tue

scenette mentali. Come ho detto prima è meglio se utilizzi un

quaderno. Scoprirai che creando tu stesso queste immagini ti

porrai in un atteggiamento di apprendimento altamente attivo; la

205

Page 107: L'Inglese Veloce

pazienza, la difficoltà, la ricerca delle associazioni metteranno in

moto la tua mente. Questo processo ti porterà a immagazzinare al

meglio ogni informazione, anche in modo più soddisfacente

rispetto alle associazioni proposte da me, proprio perché il

“lavoro pesante” lo fai tu.

Un consiglio: hai piena libertà nello scegliere i vocaboli da

imparare, per cui prediligi le parole che per te sono più utili.

Possono essere vocaboli legati alle tue passioni, alla tua attività,

alla sopravvivenza di base e così via. Se alcuni sono difficili da

visualizzare o non lo sono affatto usa le tecniche che hai appena

appreso.

Vedrai quante soddisfazioni potrà darti l’apprendimento creativo,

e con i risultati che raggiungerai noterai la differenza rispetto ai

tradizionali metodi scolastici.

Puoi imparare altre 100, 300, 500, 1000 parole; il numero lo

decidi tu in base alla tua preparazione attuale. Puoi anche

imparare alcuni vocaboli ora, e il resto i prossimi mesi piano

piano. Come sai si può sopravvivere anche senza conoscere mille

206

parole, ne bastano poche ma buone, poi per affinarsi c’è sempre

tempo. Per cercare nuovi vocaboli usa un dizionario di inglese o

cerca in Internet su Google Translate.

Buon apprendimento!

207

RIEPILOGO DEL GIORNO 4:

SEGRETO n. 13: per memorizzare mille vocaboli in modo

indelebile farai uso delle principali tecniche mnemoniche.

SEGRETO n. 14: le tecniche mnemoniche fanno grande uso

della visualizzazione attiva.

SEGRETO n. 15: esercitati per imparare al meglio la tecnica

della visualizzazione, in quanto ti permetterà di imparare a

memoria mille vocaboli inglesi.

SEGRETO n. 16: per ogni vocabolo costruiremo una scenetta

con le caratteristiche adatte (immagini grottesche, irreali

ecc.). Dovrai visualizzare attivamente queste scenette e

imprimerle nella tua mente.

Page 108: L'Inglese Veloce

SEGRETO n. 17: il vocabolo da ricordare dovrà

assolutamente essere collegato alla scenetta creata. Usa un

quaderno dove annoterai tutte queste associazioni per

eventuali ripassi.

208

GIORNO 5:

Come effettuare la full immersion Eccoci arrivati a un altro punto fondamentale del corso: la full

immersion, l’immersione totale nel mondo della lingua inglese. È

una cosa su cui tutti concordano: un modo efficacissimo per

imparare l’inglese è vivere ventiquattr’ore su ventiquattro in

Inghilterra o in America, confrontarsi in inglese, pensare in

inglese, guardare alla TV dei programmi in inglese; alla fine lo si

impara!

Non c’è nulla di più vero; ricordo infatti alcuni miei compagni al

liceo che hanno fatto il quarto anno in America. Sono partiti che

non sapevano mettere insieme due parole, al ritorno però erano

spaventosamente bravi, quasi perfetti.

Quante volte i genitori avranno detto ai propri figli: «Vai a fare il

cameriere in Inghilterra per tre mesi, così guadagni qualche soldo

e impari la lingua!» È una cosa vera e normalissima, parti che non

209

sai nulla e ritorni che hai imparato l’inglese, proprio perché ti

ritrovi immerso in un mondo sconosciuto e devi sopravvivere;

piano piano il cervello si attiva e ti porta a decifrare ogni cosa che

incontri.

Per cui ecco cosa devi fare: prendi il primo aereo per New York e

rimani lì per un bel po’ di tempo. Ti garantisco che prima o poi

imparerai l’inglese. Ovviamente sarebbe una bella soluzione, ma

sono consapevole che può essere difficile da realizzare, sia per il

tempo che per il denaro. Come ho scritto in precedenza c’è una

soluzione più semplice, per fortuna. Se non puoi andare in

America, puoi sempre portare l’America a casa tua, no?

Esiste un posto accessibile a chiunque dove è possibile

sperimentare una full immersion molto simile a una vera e propria

permanenza in terra straniera: Internet. Hai mai pensato che con

un po’ d’impegno puoi trasformare Internet nello strumento

Page 109: L'Inglese Veloce

migliore per imparare l’inglese? Ti spiego subito il perché.

In Internet puoi chattare e comunicare quando vuoi con migliaia

di persone inglesi, puoi guardare centinaia di ore di video o

210

ascoltare ore e ore di musica, puoi curare le tue passioni. Se solo

ti “immergessi” nel lato inglese di Internet per trenta giorni faresti

dei progressi incredibili! Iniziamo subito dalla musica.

SEGRETO n. 18: il lato inglese di Internet è il posto migliore

per la tua full immersion.

Musica

La musica è una componente fondamentale per raggiungere gli

obiettivi che ti sei prefissato/a. Se potessimo scomporre la

memoria umana, potremmo dire che la parte musicale è tra le

prime a formarsi e soprattutto è una delle più potenti. Perché ci

hanno detto di inventare una canzoncina per memorizzare bene

delle informazioni? Perché ci ricordiamo le ninne nanne? Perché

conosciamo a memoria le canzoni che sentiamo alla radio? Per la

natura della memoria musicale! Quindi puoi ben capire che

sarebbe un peccato non sfruttare a dovere il “fattore musica”.

Voglio farti di nuovo notare che non ti sto chiedendo sforzi

immani o procedure noiose per imparare la lingua; ascoltare le

canzoni è un relax, qualcosa che facciamo milioni di volte nella

211

nostra vita, è una cosa piacevole. Prima di tutto ti chiedo quindi

di iniziare oggi la tua full immersion di trenta giorni. Per tutto

questo tempo ti consiglierò degli “esercizi piacevoli” da fare ogni

giorno, oltre agli esercizi che già esegui sulla grammatica, sulla

memorizzazione delle mille parole e sulle tue passioni.

Inizia a immedesimarti nel tuo compito, sei in full immersion e

quindi puoi facilmente intuire che d’ora in avanti dovrai ascoltare

solo musica inglese. Probabilmente ti piacerà ascoltare qualche

cantante italiano; sarebbe meglio se per questo mese evitassi la

musica italiana, proprio come se fossi lontano da dove vivi, in

un’altra realtà. Il mercato musicale anglo-americano è per ovvie

ragioni molto più vasto del nostro, questo significa che non hai

scuse per trovare uno o più artisti da ascoltare.

Sicuramente avrai un genere di musica preferito, come il pop o il

rock: non devi fare altro che trovare qualche cantante che

Page 110: L'Inglese Veloce

appartenga al tuo genere e ascoltarlo. È molto probabile anche che

in casa tu abbia dei CD di qualche artista americano o inglese.

Puoi partire da quei CD per ascoltarne dei brani mentre sei in

macchina, oppure a casa in un momento di relax.

212

Se invece non hai CD inglesi procuratene qualcuno, comprali nei

supermercati o su Internet. Cerca di ascoltare ogni giorno almeno

una mezz’oretta di musica, non importa se non capisci le parole;

all’inizio è solo per farci un po’ l’orecchio, poi col tempo proverai

anche a capire le parole.

SEGRETO n. 19: cerca di ascoltare ogni giorno circa trenta

minuti di canzoni inglesi o americane; puoi farlo in macchina

oppure a casa tua quando hai un momento libero.

Un aiuto incredibile che Internet offre sono i testi musicali. Io

ascolto solamente musica americana, ho sempre fatto un uso

attivo o passivo dei testi, e devo dire che questo mi ha aiutato

tantissimo a migliorare il mio inglese. L’uso passivo è molto

semplice, consiste nell’ascoltare una canzone avendo il testo

inglese davanti, un po’ come guardare un film con i sottotitoli.

Pur essendo qualcosa di passivo può risultare estremamente utile

per allenare l’orecchio e scoprire parole nuove. La cosa più bella

è che si tratta di un processo semplicissimo, alla portata di tutti.

Infatti chiunque è in grado di seguire una canzone trovando la

213

corrispondenza nel testo che ha di fronte, è un processo

automatico. Se non sai come trovare un testo musicale su Internet

ti spiego subito come fare. Ci sono centinaia di siti web con dei

database pieni zeppi di testi musicali, con il risultato che puoi

trovare praticamente ogni canzone, gratis. Ecco un elenco di

alcuni siti fornitissimi:

http://www.lyricsplanet.com;

http://www.azlyrics.com;

http://lyricsdot.com.

In tutti questi siti per trovare il testo desiderato basterà utilizzare il

motore di ricerca interno oppure navigare nel database cliccando

sulle varie lettere dell’alfabeto. Se cerchi i testi delle canzoni di

Page 111: L'Inglese Veloce

Madonna, per esempio, ti basterà entrare in uno di questi siti,

cliccare sulla M del menù alfabetico e selezionare Madonna tra i

vari cantanti che iniziano per M. A quel punto troverai tantissimi

testi delle canzoni di Madonna.

Se invece cerchi un testo preciso ti insegno un altro metodo

infallibile. Supponiamo di voler cercare il testo di Candle in the

wind di Elton John. In inglese “testo musicale” si traduce con

214

lyrics. Per fare più in fretta non entriamo in uno di quei siti per

poi selezionare la E nel menù alfabetico ecc. Utilizziamo

direttamente Google.

Apriamo Google, digitiamo Candle in the wind seguito da lyrics;

la chiave di ricerca completa sarà dunque Candle in the wind

lyrics. Avviamo la ricerca e Google troverà per noi tantissimi siti

che offrono il testo di quella canzone. Basterà selezionare un

risultato a caso ed è fatta!

Questo secondo metodo di ricerca è molto più veloce e offre più

probabilità di trovare il testo desiderato, per cui è consigliabile

rispetto al primo; anche io faccio sempre così, se ho bisogno di un

testo lo trovo in meno di dieci secondi.

Fai subito una prova, apri Google e cerca il testo della tua

canzone preferita, vedrai quanti risultati troverai. Una volta

trovato il testo, prova ad ascoltare la canzone con le parole

davanti, sarà facilissimo capire ogni vocabolo e seguire il testo.

Ecco un esempio di ricerca relativo a Candle in the wind di Elton

John.

215

SEGRETO n. 20: fai spesso un utilizzo passivo dei testi

musicali quando ascolti le canzoni. Trovare i testi è

semplicissimo, ti basterà cercarli su Google.

Questo tipo di esercizio è molto utile soprattutto per le persone

alle prime armi; se invece sei a un livello superiore oppure ti sei

già allenato con l’uso passivo è bene iniziare a usare i testi

musicali in maniera attiva! Questo processo è importantissimo

per stimolare la nostra mente a mettersi in moto nella giusta

direzione per imparare l’inglese. Si tratta di qualcosa un tantino

Page 112: L'Inglese Veloce

216

più difficile dell’uso passivo, ma molto più utile e gratificante. In

parole povere l’uso attivo consiste nell’ascoltare la canzone e

provare a scrivere il testo mentre la si ascolta, ovviamente senza

conoscere o leggere le parole da qualche parte! Per fare un

esempio si prende una canzone, si ascolta una frase, si preme il

tasto Stop e si prova a scrivere le parole della frase appena sentita;

e così via fino alla fine della canzone.

Non è una cosa facile all’inizio, ovviamente è consigliato partire

da canzoni lente o molto lente. Però rappresenta un esercizio

utilissimo ed è quindi bene farlo. Non evitare l’uso attivo, o sarà

molto più difficile per te imparare l’inglese!

Chiaramente non è una cosa da provare subito, bisogna prima

prendere un po’ di confidenza con l’uso passivo. Ecco alcune

linee guida che ti potranno essere utili in base alla mia esperienza:

come detto prima, è bene partire da canzoni lente, poi col

tempo migliorerai sempre di più e passerai a quelle più veloci;

è meglio provare a scrivere i testi dei nostri cantanti preferiti,

in quanto è più piacevole e ci siamo già fatti l’orecchio al loro

modo di cantare;

217

se i nostri cantanti preferiti non hanno ritmi lenti, è facile

trovare canzoni che fanno al caso nostro in quei gruppi o

cantanti americani amati dai teenager. Solitamente questi

cantanti registrano decine e decine di canzoni d’amore molto

lente e di facile comprensione. Ad esempio vanno bene

Christina Aguilera, Britney Spears, Backstreet Boys, Spice

Girls, Westlife ecc.;

è un processo da eseguire al PC ascoltando la canzone

attraverso un lettore multimediale come Windows Media

Player (predefinito in Windows) o Winamp. In questo modo è

più semplice fermare la canzone, o portarla indietro di

qualche secondo, al fine di provare a scrivere il testo;

non importa se capisci poche parole. Prova lo stesso a scrivere

il testo, cerca di concentrarti e attiva le tue risorse mentali per

cercare di scrivere qualche frase. Col tempo migliorerai

Page 113: L'Inglese Veloce

sempre di più, soprattutto se eseguirai tutti gli altri esercizi

proposti;

prova e riprova, puoi solo trarre vantaggio dall’uso attivo.

218

SEGRETO n. 21: dopo aver ottenuto una certa dimestichezza

con l’uso passivo dei testi passa all’uso attivo. Segui sempre le

linee guida e prova a migliorarti sempre di più.

Sia per l’uso passivo che per quello attivo non c’è bisogno di

esercitarsi ogni giorno, ma fallo spesso perché come ho detto è un

processo estremamente efficace e stimolante.

Video

Inutile dire che i video (film, telefilm, cartoni animati,

cortometraggi) possono dare un grande aiuto alla tua

preparazione. Stiamo sempre procedendo in maniera piacevole e

fuori dai metodi tradizionali: a chi non piacerebbe vedere un

cartone animato di Walt Disney per imparare l’inglese? Anche in

questo caso, come per la musica, bisogna procedere

gradualmente.

Ci sono tre livelli da sperimentare quando si parla di video,

ognuno dei quali ricalca la propria abilità nel capire le parole.

Questi livelli sono:

video con i sottotitoli;

219

video senza sottotitoli ma già visti in italiano;

video senza sottotitoli mai visti in italiano.

I video con i sottotitoli sono un buon punto di partenza; si tratta

di vedere un film avendo la possibilità di leggere la traduzione in

italiano. Questo porta vari benefici, tra cui i più importanti sono

farsi l’orecchio ai dialoghi e capire le parole che vengono dette.

La lettura dei sottotitoli permette infatti di percepire le frasi, in

modo da migliorare la comprensione e la scansione delle parole,

aspetto fondamentale.

In Internet puoi trovare migliaia di video con i sottotitoli, per cui

puoi aggiungere questo passo alla tua full immersion. Ci

serviremo di YouTube e Google Video, i due principali siti web

per il nostro scopo. Prova subito a fare una prova visualizzando

Page 114: L'Inglese Veloce

questo filmato:

http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=XraeBDMm2PM

Potresti trovarlo complicato ma giorno dopo giorno la tua

comprensione migliorerà. Ecco altri video con i quali puoi

allenarti:

220

http://www.youtube.com/watch?v=nwp86cFSAes;

http://www.youtube.com/watch?v=0AORIsB8DIw;

http://www.youtube.com/watch?v=C58sYYyzhOg;

http://www.youtube.com/watch?v=EEspmnrvDUk;

http://www.youtube.com/watch?v=SwHrwIs_O-w;

http://www.youtube.com/watch?v=RF9Ur3dNdiE.

Come vedi si tratta di video di qualche minuto. Non importa se

non riesci a capire le parole, continua a guardarli, vedrai che

imparerai anche se ti sembrerà di non capirci nulla o che tutto sia

inutile per te. Sono generi diversi per abituarti alla varietà di

accento, pronuncia e agli argomenti che potrai incontrare giorno

dopo giorno. È bene abituarsi sin da subito.

Purtroppo niente è eterno e, come talvolta può accadere con i siti,

anche questi video potrebbero essere rimossi dagli utenti che li

hanno caricati; ma c’è un modo molto semplice e immediato per

reperire video con i sottotitoli. In questo modo potrai sempre

trovarne di nuovi ogni qualvolta ti vorrai esercitare.

221

Apri YouTube oppure Google Video. Nel box di ricerca inserisci

questa chiave: “sottotitoli in italiano”. Va benissimo anche “sub

ita”. Troverai un sacco di video che fanno al caso tuo, fai solo

attenzione che siano in inglese. Potresti incappare in show

televisivi, spezzoni di film, cartoni animati, canzoni; sono tutti

ottimi per i tuoi esercizi.

Guardali e riguardali quanto vuoi, ogni volta ti sembreranno più

familiari. Puoi dilettarti con video nuovi o video che hai già visto,

ma esercitati a dovere; ancora una volta ti chiedo di non saltare

questa parte!

Page 115: L'Inglese Veloce

SEGRETO n. 22: esercitati ogni giorno alcuni minuti a

guardare video in inglese con i sottotitoli in italiano. Non

importa se all’inizio non capirai le parole, stai migliorando

anche se non te ne rendi conto.

Per quanto riguarda i video senza sottotitoli ma che hai già visto

in italiano, la scelta è ovviamente più limitata. Quello che devi

fare è acquistare online qualche film, o cartone animato della

Disney per esempio, che hai già visto diverse volte. Conoscendo

222

già i dialoghi potrai capirli e apprezzarli in lingua originale

meglio di quanto tu posso immaginare.

Un ottimo sito dove comprare materiale del genere è Amazon,

alla sezione Movies & TV. Io qualche anno fa ho preso Aladdin

della Disney, dato che era il mio cartone animato preferito da

bambino; devo averlo visto decine e decine di volte e conosco

quasi tutti i dialoghi a memoria. È stato bellissimo rivivere tutte le

scene in lingua originale!

Sempre su Amazon puoi acquistare film in lingua inglese che

non hai mai visto. Questo è il passo più complicato, una volta

che ti senti abbastanza preparato puoi provare a lanciarti in questa

sfida.

Un’alternativa più comoda rispetto ad Amazon è costituita dai

negozi che noleggiano DVD. Infatti tutti i film di produzione

anglofona contengono nel menù la versione inglese, completa di

sottotitoli. Un altro metodo molto valido è guardare regolarmente

TV inglesi e americane; non è difficile avendo la parabola o il

decoder Sky. Si tratta di un sistema potentissimo per apprendere

223

senza sforzo nuovi vocaboli, costruzioni, per fare l’orecchio alla

pronuncia, per scandire al meglio le frasi.

SEGRETO n. 23: procurati qualche film in inglese che hai già

visto in italiano. Quando avrai raggiunto un buon livello

guarda regolarmente TV inglesi e film senza sottotitoli; basta

un’antenna satellitare per entrambi.

224

RIEPILOGO DEL GIORNO 5:

Page 116: L'Inglese Veloce

SEGRETO n. 18: il lato inglese di Internet è il posto migliore

per la tua full immersion.

SEGRETO n. 19: cerca di ascoltare ogni giorno circa trenta

minuti di canzoni inglesi o americane; puoi farlo in macchina

oppure a casa tua quando hai un momento libero.

SEGRETO n. 20: fai spesso un utilizzo passivo dei testi

musicali quando ascolti le canzoni. Trovare i testi è

semplicissimo, ti basterà cercarli su Google.

SEGRETO n. 21: dopo aver ottenuto una certa dimestichezza

con l’uso passivo dei testi passa all’uso attivo. Segui sempre

le linee guida e prova a migliorarti sempre di più.

SEGRETO n. 22: esercitati ogni giorno alcuni minuti a

guardare video in inglese con i sottotitoli in italiano. Non

importa se all’inizio non capirai le parole, stai migliorando

anche se non te ne rendi conto.

SEGRETO n. 23: procurati qualche film in inglese che hai già

visto in italiano. Quando avrai raggiunto un buon livello

guarda regolarmente TV inglesi e film senza sottotitoli; basta

un’antenna satellitare per entrambi.

225

GIORNO 6:

Come padroneggiare la conversazione Hai acquisito la conoscenza della grammatica, possiedi un

bagaglio notevole di vocaboli, hai fatto un po’ l’orecchio al modo

di parlare; ora è bene testare le tue capacità. Sto parlando della

conversazione, l’abilità di riuscire a parlare e affrontare dei

discorsi in inglese.

Questo è un bell’esame, potresti considerarlo la prova finale. Se

riesci a conversare sai che puoi sopravvivere, in caso contrario è

un buon test che ti può fornire gli spunti su dove migliorare.

Stiamo parlando dei primi tempi ovviamente, a lungo andare ti

perfezionerai sempre di più e non avrai problemi di

conversazione, sia scritta che orale.

Anche qui ti consiglio di andare a tappe, fare piccoli passi alla

volta, abituare progressivamente la mente all’apprendimento.

Page 117: L'Inglese Veloce

Come puoi immaginare infatti è decisamente molto più semplice

226

scrivere che parlare. Nella scrittura hai tempo per riflettere,

correggere gli errori, cercare una parola sul dizionario... Nella

lingua parlata non hai tutte queste possibilità, devi cercare di

esprimere una frase corretta, e devi fare in fretta.

SEGRETO n. 24: devi padroneggiare la conversazione in

forma scritta e orale. Scrivere è molto più facile rispetto a

parlare.

Per cui il primo passo sarà scrivere. Inutile dire che anche qui

Internet viene in tuo aiuto, ed è meglio di qualsiasi altro mezzo tu

possa immaginare. Internet è un grande luogo di incontro e di

scambio, dove sono amalgamate persone e culture differenti; la

lingua ufficiale è ovviamente l’inglese.

È molto bello quando vedo interagire individui di nazionalità

diverse su uno stesso sito, che cercano di discutere e aiutarsi a

vicenda. Internet unisce e colma le distanze. Possiamo dividere la

possibilità di dialogare in due grandi rami:

non in real-time: email, forum, messaggi su Facebook ecc.;

in real-time: chat (testo senza audio).

227

Come scrivere è più semplice rispetto a parlare, la conversazione

scritta non in tempo reale è molto più semplice di quella in

tempo reale. Ed è da qui che dovrai partire.

SEGRETO n. 25: la conversazione scritta può essere in tempo

reale e non in tempo reale. È più semplice iniziare da quella

non in tempo reale.

Nel capitolo sulle passioni ti ho consigliato di cercare siti inglesi

o americani che riguardano i tuoi interessi. Perché non iniziare da

un forum? Prova a interagire con la comunità di un sito, fai

domande, aiuta altri utenti e fallo scrivendo in inglese. Se il tuo

livello di preparazione è ancora basso potresti trovare delle

difficoltà; ma con la grammatica, un dizionario o Google

Translate sai dove cercare, e come recita un detto: «Se sai dove

cercare, sai anche se non sai». E questo manuale ti offre tutto

quello che ti serve se sai dove cercare.

È proprio tutto questo processo che ti farà imparare; superate le

Page 118: L'Inglese Veloce

difficoltà imprimerà nella tua mente quei vocaboli e quelle

costruzioni che userai nel momento del bisogno. La mente umana

228

impara in fretta e si evolve nelle situazioni di sopravvivenza. Per

cui datti da fare, cerca qualche forum e rispondi a qualche

messaggio; se non sai come costruire certe frasi controlla la

grammatica, non c’è nulla di meglio di un po’ di pratica. Cerca di

farlo costantemente, abitua la tua mente e dalle un certo ritmo,

vedrai che risultati straordinari!

Se hai degli amici stranieri puoi anche contattarli via email. La

posta elettronica è un mezzo di scambio eccezionale; è gratuito e

un messaggio impiega meno di un minuto per arrivare da una

parte all’altra del mondo. Tutti abbiamo conoscenti o parenti in

Inghilterra o America, se non ne hai puoi trovare qualcuno su

Internet con cui avviare una sorta di “relazione” a distanza.

Una tecnica molto efficace, scolastica e non, è quella del

cosiddetto “amico di penna” (pen friend). Un tempo si scriveva la

lettera, la si spediva, si attendeva la risposta dell’amico di penna e

si ricominciava il processo. Ricordo che la mia professoressa

d’inglese delle medie mi aveva dato l’indirizzo di un ragazzo di

Londra della mia stessa età. Ci scrivevamo spesso, però tra una

lettera e l’altra passavano anche settimane.

229

L’email è sicuramente un mezzo più immediato. Non ho un amico

di penna, ma essendo in contatto con diverse persone straniere è

come se ne avessi tanti. Ottimo, perché così mi alleno

regolarmente e miglioro sempre di più.

Sembrerebbe difficile trovare una persona con cui conversare, in

realtà non lo è. Basta usare Facebook, aggiungere qualche utente

ai tuoi amici e scambiarsi messaggi privati. Molti potrebbero non

confermare l’amicizia, altri magari non risponderanno ai tuoi

messaggi; ma stai tranquillo che qualcuno continuerà a scriverti.

Questo è anche un bel modo per conoscere gente nuova, magari

con una cultura e una tradizione diverse dalle tue. Soprattutto è un

modo per migliorare il tuo inglese, che è quello che stai cercando

di fare ora.

Il trucco migliore consiste di cercare persone che hanno la tua

stessa passione, e affrontare delle conversazioni a tema. Così

Page 119: L'Inglese Veloce

facendo troverai sempre qualcuno interessato a parlare, ti

confronterai con altri utenti e scoprirai diverse cose nuove sui tuoi

argomenti preferiti. Hai visto? Come vedi anche quando si deve

studiare o imparare si può unire l’utile al dilettevole!

230

Ti faccio un esempio pratico: io sono un tifoso del Milan. Su

Facebook sono fan dei rossoneri, sono iscritto al loro gruppo

ufficiale. Come puoi ben intuire non sono l’unico; il Milan è una

realtà del calcio mondiale e quella pagina ha oltre un milione di

membri, che sono tifosi come me e vengono da tutto il mondo,

non sono solo italiani. È facile trovare qualcuno con cui parlare

della prossima partita, commentare i nostri giocatori preferiti,

discutere delle scelte dell’allenatore ecc. È un bel confronto, e so

che serve a migliorare il mio inglese. Tra l’altro, soprattutto

quando si parla di passione, di tifo, di emotività ci si accorge che

alla fine tutto il mondo è paese...

Ora sai cosa devi fare: attivati e cerca di trovare delle persone con

cui affrontare regolarmente delle conversazioni. Più ti terrai

allenato, migliori saranno i risultati.

SEGRETO n. 26: usa i forum, l’email e Facebook per parlare

regolarmente in inglese con i tuoi amici stranieri. Se non hai

nessuno, sfrutta la tua passione per conoscere nuove persone.

231

Uno step più avanzato è rappresentato dal tempo reale, sia scritto

che parlato. Per simulare una conversazione puoi usare benissimo

una chat. Ce ne sono tante gratuite, alcune oltre a inviare

messaggi di testo ti permettono di usare il microfono e la

webcam, così da realizzare vere e proprie conversazioni. Ancora

una volta non serve andare in America per imparare l’inglese,

abbiamo tutto a portata di clic!

Ecco una carrellata delle mie chat preferite, quelle che uso

abitualmente per comunicare con i miei amici di tutto il mondo.

la chat di Facebook: da qui posso parlare con tutti gli utenti

che ho in lista su Facebook. È molto semplice, non è il

massimo ma non devi installare nessun programma. Se poi

hai trovato degli amici di penna su Facebook allora è il modo

più veloce per chattare con loro. Per usarla basta essere iscritti

Page 120: L'Inglese Veloce

sul noto social network, a patto di avere almeno un amico in

lista;

Skype: è forse la chat più nota, la più usata per il voIP, la

tecnologia che permette di effettuare chiamate tramite la rete.

Skype ti consente di chattare con messaggi di testo o col

microfono, per cui potresti usarlo anche per conversazioni

232

orali, magari quando ti accorgi che il tuo inglese ha raggiunto

un buon livello. Puoi scaricare Skype dal sito ufficiale, è

gratis e si installa velocemente. Al primo avvio del

programma avrai la lista degli amici vuota; ricordati di

aggiungere qualche utente, altrimenti non potrai chattare con

nessuno;

MSN Messenger: è la chat di Microsoft, valgono le stesse

cose dette per Skype. Anche qui puoi usare webcam e

microfono oppure dei semplici messaggi testuali. Puoi

scaricare il programma dal sito ufficiale.

Pensa che soddisfazione potrai avere il giorno che parlerai in

inglese al microfono con un utente! Quando affronto una sfida

voglio che il mio obiettivo sia misurabile, ovvero voglio sapere

quand’è che oggettivamente ho raggiunto lo scopo che mi ero

prefissato. Sinceramente, se dovessi imparare di nuovo l’inglese

da zero, sarebbe questo il mio punto d’arrivo; puoi dire di

conoscere l’inglese il giorno che riuscirai ad affrontare

regolarmente e senza problemi delle conversazioni orali. A

quel punto potrai sopravvivere, a quel punto sarai sopra la media

degli italiani, a quel punto avrai raggiunto un livello buono, che

233

dovrai solo perfezionare col tempo. Anche se raggiungere la

perfezione potrebbe non essere un tuo obiettivo, è certo che più

conosci l’inglese e meglio è. Quindi il consiglio è sempre quello

di esercitarsi regolarmente con qualcuno dei tanti esercizi proposti

in questo manuale, così da perfezionarsi sempre di più.

Questa deve essere la meta per il tuo obiettivo. Per raggiungerla

cerca di fare tanti piccoli passi, tutti di difficoltà progressiva.

Inizia con messaggi non in tempo reale, poi passa alla chat in

real-time e infine alle conversazioni col microfono. Tieni sempre

Page 121: L'Inglese Veloce

la mente allenata e vedrai che i tuoi sforzi saranno ricompensati.

Se ti serve qualche parola mentre stai chattando usa Google

Translate.

SEGRETO n. 27: usa le chat più famose per comunicare in

inglese con i tuoi amici di tutto il mondo. I primi tempi

utilizza solamente messaggi di testo. Quando avrai raggiunto

un buon livello affronta la sfida finale: parlare con il

microfono.

234

Un po’ di conversazione

Vediamo ora del materiale di varia natura che ti può servire per

conversare in inglese con i tuoi amici. Le frasi sono volutamente

molto semplici, in modo che tu riesca a tradurle istantaneamente

anche con un inglese scolastico. Nel caso non conoscessi qualche

parola usa Google Translate per un apprendimento attivo.

I: Hello, my name is Marco. What’s your name?

John: My name’s John.

I: Where are you from, John?

John: I’m from New York.

I: New York? So you’re American?

John: Yes, I am.

A: Who are they?

B: They are John and Tim.

A: Where are they?

B: They’re at the pub.

A: What are they doing?

B: They’re talking, drinking and eating.

235

I: Richard, this is my friend John.

John: Hello, Richard!

Richard: Nice to meet you, John.

John: How are you?

Richard: Not bad, thanks.

A: Where’s Rome?

B: It’s in Italy.

A: Where’s Paris?

B: It’s in France.

A: What’s the time?

Page 122: L'Inglese Veloce

B: It’s three o’clock.

A: What time is the football match?

B: It’s at five to six.

A: Where’s Dad?

B: He’s at school, in the classroom.

A: Where’s Mum?

B: She’s at home, in the living room.

236

A: Where are you?

B: I’m at the cinema, in the hall.

A: Good morning, John.

B: Hi, Richard.

A: Good evening, Dad.

B: Bye bye.

A: Where is John?

B: I don’t know, maybe he’s over there.

A: How old is he?

B: He’s 25.

A: What’s his phone number? I need to call him.

B: It’s 2 8 6 9 1 8 8 4 (two eight six nine one double eight four).

A: Can I speak to him?

B: Of course!

A: What colour is it?

B: It’s red.

237

A: Some biscuits?

B: Sure thanks, I’m hungry.

A: Have a glass of water.

B: Yes please, I’m thirsty.

A: Another glass of water?

B: No thanks, I’m not thirsty anymore.

A: My mother is a teacher, my father is a businessman.

B: My brother is a student, what about your sister?

A: She’s a student too.

A: Do you like cats?

B: Yes, I do. Do you like dogs?

A: No, I don’t. I’m afraid of them.

B: Why? They’re so nice!

Page 123: L'Inglese Veloce

A: What is he talking about?

B: He’s talking about the party he wants to organize.

A: I’m tired, I have worked all day long.

B: Don’t you want to come to my house?

A: No sorry, I don’t.

238

A: How much does this shirt cost?

B: It costs 25 €.

A: Isn’t it too much?

B: Yeah, but it’s really cool.

A: OK then, I take it!

A: How does she look like?

B: She’s beautiful, blonde, tall and thin.

A: What about her eyes?

B: They’re blue.

239

RIEPILOGO DEL GIORNO 6:

SEGRETO n. 24: devi padroneggiare la conversazione in

forma scritta e orale. Scrivere è molto più facile rispetto a

parlare.

SEGRETO n. 25: la conversazione scritta può essere in tempo

reale e non in tempo reale. È più semplice iniziare da quella

non in tempo reale.

SEGRETO n. 26: usa i forum, l’email e Facebook per parlare

regolarmente in inglese con i tuoi amici stranieri. Se non hai

nessuno, sfrutta la tua passione per conoscere nuove persone.

SEGRETO n. 27: usa le chat più famose per comunicare in

inglese con i tuoi amici di tutto il mondo. I primi tempi

utilizza solamente messaggi di testo. Quando avrai raggiunto

un buon livello affronta la sfida finale: parlare con il

microfono.

240

GIORNO 7:

Come migliorare a fine corso

Page 124: L'Inglese Veloce

Sei arrivato alla fine del corso e sicuramente hai avuto modo di

constatare quanto sia rivoluzionario rispetto ai metodi

tradizionali. Hai nelle tue mani tutto quello che ti serve per

imparare l’inglese una volta per tutte, in maniera efficace e

divertente.

Possiedi le basi della grammatica, conosci tante parole inglesi, sai

come allenarti a conversare e ad ascoltare televisioni, canzoni,

film... hai fatto una vera full immersion! La cosa più importante è

che, come detto precedentemente, sai dove cercare quando ti

serve qualcosa.

Questo non vuol dire che in futuro non dovrai più studiare,

allenarti o fare gli esercizi proposti in questo manuale. In trenta

giorni sicuramente hai ottenuto una buona preparazione, magari

saresti in grado di sopravvivere in un viaggetto a Londra, ma puoi

241

fare di più. La tua conoscenza dell’inglese è direttamente

proporzionale all’impegno che ci metterai, prima e dopo il corso.

La filosofia vincente è abituarti a considerare i consigli e gli

esercizi come qualcosa di quotidiano, di utile e divertente.

SEGRETO n. 28: finito il corso devi allenarti

quotidianamente al fine di migliorare la tua preparazione.

Io sono il primo che a volte per necessità, a volte per svago, a

volte per migliorare, vede regolarmente film e TV inglesi, sente

persone di tutto il mondo, naviga su siti in inglese ecc. Per me è

talmente normale che non lo sento come un esercizio, non mi pesa

affatto; e miglioro sempre di più, imparo ogni volta qualche

nuova parola; è qualcosa che ormai è nel mio DNA.

Non pensare che dovrai sudare altri dieci anni per imparare

l’inglese. Anzi, devi sapere che vale il principio di Pareto, la

famosa legge dell’80/20. Vilfredo Pareto era un economista che

durante i suoi studi si accorse che l’80% della ricchezza mondiale

era detenuta dal 20% della popolazione. Il restante 20% della

ricchezza era posseduta dall’80% delle persone. Questa legge

242

viene considerata quasi universale, ovvero viene applicata in

molti campi. Ad esempio, hai mai notato che l’80% dei gol di una

squadra di calcio vengono segnati dal 20% dei giocatori (gli

attaccanti)? Sapevi che, come insegna la gestione del tempo,

Page 125: L'Inglese Veloce

potresti fare l’80% delle cose che fai attualmente impiegando il

20% del tempo? Pensa quanto tempo prezioso puoi risparmiare;

ciò significa che le persone sprecano un buon 80% di tempo a fare

cose inutili o poco produttive...

L’80% delle canzoni di successo sono vendute dal 20% dei

cantanti, l’80% della memoria RAM di un computer è occupata

dal 20% dei programmi in esecuzione e potrei farti tantissimi altri

esempi. Come vedi questa legge la troviamo dappertutto;

ovviamente i numeri possono variare (a volte sarà 75-25 al posto

di 80-20 e così via) ma il principio di fondo rimane.

Perché ti sto dicendo questo? Perché vale anche per lo studio, e

quindi per l’apprendimento dell’inglese. Sono sicuro che conosci

o hai conosciuto delle persone, compagni di scuola o colleghi

dell’università che ottengono risultati eccellenti studiando

pochissimo. Ne ricordi qualcuno?

243

Per qualche motivo, inconsciamente o meno, in base a un metodo

o alla loro mentalità, applicano il principio di Pareto. In poche

parole, sono molto bravi a selezionare le parti importanti, si

concentrano e studiano solo quelle. Questo può voler dire anche

saltare parti intere di programma, tanto per loro sono inutili, e

molto probabilmente non verranno chieste all’interrogazione

oppure all’esame.

Traduciamo il tutto in numeri con un esempio. Uno studente che

studia in maniera tradizionale può metterci cento ore per

preparare un esame, avendo una preparazione da dieci. Lo

studente che sa come studiare, che conosce il principio di Pareto,

può impiegare solo venti ore per avere una preparazione da

otto. Ovvero l’80% della preparazione può essere ottenuta

studiando il 20% del tempo. Ora capisci come fanno? Certo, a

volte queste persone non avranno una preparazione uguale a chi

studia cento ore, ma ottengono praticamente gli stessi risultati e

hanno molto tempo libero in più.

244

Preparazione Tempo

libero

Tempo di

studio

Page 126: L'Inglese Veloce

Studente

tradizionale 10 - 80% + 80%

Studente Pareto 8 + 80% - 80%

La cosa bella delle percentuali è che sono indipendenti dalla cifra

considerata. Se investi in borsa e in un anno hai guadagnato il

20% del tuo capitale significa che sei diventato più ricco. Non

importa se hai investito cento euro o un milione di euro. Il

mercato ti avrebbe premiato con un + 20%, indipendentemente

dalla cifra investita. Se hai investito un milione di euro sei ricco,

se hai investito cento euro forse sei più povero dell’anno scorso

per l’inflazione.

Perché ti parlo di questo? Perché allo stesso modo di quando

investi un milione di euro e a fine anno ne guadagni

duecentomila, se per un esame risparmi ottanta ore ne puoi

risparmiare ottocento se dai dieci esami. In base all’esempio di

prima, studiando come uno “studente Pareto” hai risparmiato

circa ottanta ore per il tuo esame. Ma gli esami di laurea sono

245

tanti, quasi non finiscono mai. Dato che risparmi l’80% del tempo

per un solo esame, risparmierai l’80% del tempo impiegato per la

laurea. Non bisogna essere matematici per fare un rapido calcolo

e capire che studiando in questo modo vai cinque volte più

veloce; potresti dare cinque esami al posto di uno; potresti

prendere cinque lauree contemporaneamente. Alla percentuale

non importa la cifra che consideri. Moltiplica le singole ore

risparmiate a esame per il numero degli esami. Non serve la

calcolatrice per capire l’ordine di grandezza del numero che

ottieni. Hai idea di quante cose potresti fare avendo a disposizione

tutte quelle ore libere?

Personalmente ho sempre applicato questo metodo nello studio,

prima inconsciamente, poi però ho ridotto ulteriormente i tempi

non appena ho conosciuto il principio di Pareto. Sono laureato in

Ingegneria Elettronica che come sai è considerata una facoltà

molto difficile. Se entrassi nella biblioteca di Ingegneria, vedresti

ragazzi che studiano anche dieci ore al giorno tra mattina e sera,

gli stessi miei colleghi studiavano così. Io non sono mai stato a

studiare in biblioteca, studiavo sempre a casa; impazzirei se

dovessi studiare dieci ore al giorno: non sono mai andato oltre le

Page 127: L'Inglese Veloce

246

due ore, studiavo solo il necessario, sapevo a grandi linee cosa mi

avrebbero chiesto i professori. Sapevo quali erano gli argomenti

importanti, per cui mi concentravo e mi focalizzavo bene solo su

quelli. Di certo non stavo ore e ore a studiare cose inutili, non le

leggevo nemmeno; con uno sguardo capivo subito se erano da

saltare o da studiare.

Le cose inutili possono essere dei dettagli, delle nozioni

specifiche, delle informazioni di cui si può fare a meno. Queste

cose si possono imparare indirettamente con la pratica o

attraverso gli esercizi (con il risultato di imprimerle nella

memoria più in fretta e in maniera più efficace).

A volte prendevo dei voti più bassi di altri studenti, a volte mi è

capitato di non passare qualche esame; fatto sta che mi sono

laureato molto prima di diversi colleghi che tuttora studiano dieci

ore al giorno. Non conta sapere il 100% delle informazioni! Basta

saperne l’80%, conoscere i concetti importanti, le parti che

proprio non puoi non sapere. Queste le puoi acquisire nel 20% del

tempo. Non fare come la maggior parte degli studenti che buttano

l’80% del tempo a studiare le parti poco importanti (ovvero il

247

restante 20% degli argomenti). Avendo tempo libero ho potuto

seguire i miei interessi (ricchezza, borsa e immobili su tutti),

uscire con gli amici, leggere e formarmi sempre di più sugli

argomenti di mia competenza, frequentare corsi, avere tanto

svago ecc. E tutto questo mentre mi laureavo. Inutile dire che non

avrei potuto fare queste cose, che hanno realizzato la vita che ho

sempre sognato, se avessi passato tutte le mie giornate a studiare.

Secondo me il tempo non ha prezzo, puoi anche essere ricco ma

quella è l’unica cosa che non riuscirai mai a comprare! Tutti

quanti abbiamo ventiquattr’ore di tempo al giorno: sfruttiamole

bene perché non tornano più indietro...

Applichiamo Pareto all’inglese. Il principio dice che non serve

conoscere la lingua al 100%, basta molto meno. Non cercare la

perfezione, se ogni tanto fai qualche errorino o sbagli una

costruzione non preoccuparti; sono tutte cose che migliorerai col

tempo in maniera automatica. A patto però di allenarti

costantemente, giorno dopo giorno, mese dopo mese.

Page 128: L'Inglese Veloce

248

SEGRETO n. 29: durante e dopo i trenta giorni del corso

applica il celebre principio di Pareto al tuo studio. Questo ti

farà risparmiare molto tempo e ti focalizzerà sui pilastri della

lingua, sui concetti fondamentali.

Non perdere tempo a conoscere la grammatica a memoria,

imparerai le costruzioni che ancora non conosci parlando,

vedendo un film in inglese, guardando la TV. È questo che devi

fare, imparare con lo svago. Vuoi migliorare ulteriormente

l’inglese? Guardati un bel film senza sottotitoli al posto di

studiare ulteriormente la grammatica! Migliorerai senza

accorgertene giorno dopo giorno, l’unico impegno che devi

prendere è non abbandonare mai l’inglese, renderlo parte della tua

vita. Ma essendo più che altro uno svago non sarà difficile.

SEGRETO n. 30: vuoi migliorare ulteriormente la tua

preparazione? Lascia perdere la grammatica, guardati un bel

film in inglese, ascolta qualche nuova canzone americana,

guarda una TV straniera. La tua mente registrerà i concetti

importanti, correggerà i tuoi errori e colmerà le tue lacune;

tutto in modo automatico.

249

Sfrutta le tue passioni

Le tue passioni e i tuoi interessi possono essere degli strumenti

incredibili per migliorare il tuo inglese. Questo perché quando

approfondiamo o studiamo qualcosa che ci piace davvero

utilizziamo inconsciamente un atteggiamento attivo, per cui

memorizziamo al meglio le varie informazioni che ci interessano.

SEGRETO n. 31: sfruttare le tue passioni è fondamentale per

imparare l’inglese, perché ti mette automaticamente in uno

stato di atteggiamento attivo.

Non serve spiegare quanto possano essere utili le proprie passioni,

te ne sarai già accorto mille volte nella tua vita. Ci sono persone

che conoscono tutti i modelli di auto, con le caratteristiche del

motore, i prezzi, i colori ecc. Loro amano i motori, per loro è

divertente, si appassionano. Io non amo le macchine e un sacco di

volte mi sono chiesto come queste persone abbiano raggiunto un

tale livello di preparazione. Inoltre sono convinto che lo abbiano

fatto in meno di quanto si possa pensare, semplicemente portando

Page 129: L'Inglese Veloce

avanti la loro passione. Leggere e memorizzare: quando si tratta

dei nostri interessi è possibile farlo. La cosa bella è che non

250

servono grandi capacità o titoli di studio. Due delle varie persone

che conosco amanti delle macchine sono dei meccanici che non

hanno neanche la terza media. Sono due ragazzi normalissimi, che

se venissero interrogati sui motori farebbero una figura migliore

rispetto a un laureato con 110 e lode!

Ma come possiamo sfruttare i nostri interessi per imparare

l’inglese? È semplice, basterà avere tanta voglia di scoprire nuovi

aspetti e nuove informazioni e sfruttare il principio di

sopravvivenza.

Il principio di sopravvivenza è una cosa facile da capire. Ora che

sai cosa è la visualizzazione, prova a immaginare nella tua mente

di trovarti in Inghilterra. Non è un esercizio di memoria o di

visualizzazione, semplicemente è qualcosa per renderti chiaro il

concetto di sopravvivenza. Immagina di non conoscere una parola

d’inglese, però hai molta fame e non sai dove andare a mangiare.

Devi assolutamente chiedere a un passante di indicarti il primo

posto dove poter mangiare una bistecca. Visualizza questa scena,

come faresti a chiedere una cosa del genere senza saper dire

neanche “bistecca”? Probabilmente gesticoleresti, faresti dei

251

disegni, ti arrangeresti, e magari dopo un po’ otterresti la tua

meritata bistecca. È questo che dovrai fare, dovrai arrangiarti!

SEGRETO n. 32: arrangiati, vai alla ricerca di qualcosa che ti

piace in un mondo e in un contesto che non è nella tua lingua.

Attiverai un processo inconscio che farà migliorare

notevolmente il tuo inglese.

Perché funziona? Perché sfrutti le tue passioni, qualcosa che ti

piace, che vuoi scoprire e approfondire. È garantito! Ti faccio

subito un esempio per farti capire cosa voglio dire.

Internet è un paradiso per qualsiasi cosa possibile e immaginabile.

Se solo cerchi trovi tutto, anche quello che nemmeno ti aspetti.

Può essere gratis o a pagamento, ma stai tranquillo che puoi

trovare qualsiasi cosa. Il mercato italiano, rispetto a quello angloamericano

è, per ovvi motivi, indietro, più ridotto, meno

sviluppato. In America con il fenomeno dei blog e grazie a una

Page 130: L'Inglese Veloce

visione socialmente differente del web rispetto alla nostra, si è

venuta a creare una realtà qualitativamente molto elevata. In ogni

settore del mercato ci sono diversi concorrenti, grande

252

informazione e qualità, in Italia arriviamo sempre dopo. Tutte le

idee geniali del web sono partite in America per poi essere

importate in Italia in seguito al loro successo.

Quindi se hai una passione, in un sito americano o inglese troverai

quasi sicuramente del materiale molto migliore rispetto a quello

che puoi trovare su un sito italiano. Certo, alcune nicchie possono

fare eccezione, ma in generale questa regola è valida. Quando ero

alle medie mi sono appassionato di siti web e volevo imparare a

crearli. In Italia si stava formando il colosso http://www.html.it e

lo seguivo giorno dopo giorno trovando ottimi contenuti, manuali

e strategie che mi hanno permesso di partire.

Ma non mi limitavo a questo. Il web era molto ampio già da

allora, per cui approfondivo le mie conoscenze su siti americani.

Non discuto della grandissima qualità del sito html.it, ma un sito

da solo non potrà mai competere con il resto di tutti i siti su un

determinato argomento, per cui su questi siti trovavo altri

suggerimenti, idee, guide. Non è stato facile, ero alle medie e mi

dovevo scontrare contro pagine e pagine scritte in inglese,

perlopiù con termini molto tecnici. Potevo contare solo sulle mie

253

conoscenze scolastiche, che allora erano abbastanza scarse. Ma la

mia passione, la mia voglia di imparare a conoscere a fondo

questo mondo mi hanno consentito di capire piano piano cosa

c’era scritto in quelle pagine. Mi sono arrangiato e ho preso due

piccioni con una fava: ho imparato a realizzare siti web

professionali e ho migliorato notevolmente il mio inglese.

Ecco un altro esempio sempre legato a qualche anno fa. Oltre ai

siti web mi interesso di ricchezza, mi piace trovare modi per fare

soldi. Ho sempre cercato informazioni su questo argomento, in

particolare ho avuto modo di conoscere un autore che apprezzo

molto, Robert Kiyosaki. In Italia non lo conoscono in tanti,

sebbene il suo libro Padre Ricco Padre Povero sia un best seller.

Navigando e navigando ero giunto a un suo videocorso; inutile

dire che mi faceva molta gola vederlo. Ho deciso di prenderlo e di

Page 131: L'Inglese Veloce

studiarlo molto bene. Robert è un autore nippo-americano,

ovviamente il videocorso era in inglese. Ma questo era qualcosa

di più della sopravvivenza, se lo capivo avrei probabilmente

guadagnato di più, se non lo capivo avrei solo sprecato dei soldi.

Chi non si sarebbe impegnato per capire bene il videocorso?

254

Anche qui mi sono concentrato, ho visto e rivisto il video, tornavo

spesso indietro, riascoltavo le frasi che non capivo. Il risultato è

stato positivo, ho capito concetti finanziari importantissimi e ho

migliorato ulteriormente il mio inglese.

Ma non è stato difficile, quando una cosa ti piace la fai senza

problemi. Se mi avessero fatto guardare un corso di fiori e piante

non avrei resistito più di due minuti. È normale, la mente rifiuta le

cose che non ci interessano. Per questo motivo devi dedicarti alle

tue passioni!

Ma c’è di più. Ti ho parlato di alcuni dei miei interessi, ricchezza

e siti web. Ti posso raccontare anche qualcosa che riguarda

entrambi, ovvero guadagnare tramite i siti web. Sin da quando ho

creato i miei primi siti cercavo dei modi per fare dei soldi con

essi. Un sito web è come un negozio aperto ventiquattr’ore su

ventiquattro raggiungibile da ogni parte del mondo; è evidente

che si può guadagnare tanto e soprattutto puoi farlo anche quando

dormi. Quando Google nel 2003 ha lanciato il suo programma

pubblicitario AdSense, ho subito intravisto una grossa possibilità

di guadagno. Qui da noi non si trovava praticamente nulla di

255

efficace, di conseguenza mi sono dovuto rivolgere un’altra volta

al mercato americano, che era già zeppo di guide, manuali,

strategie, idee e suggerimenti per creare grosse rendite di denaro

con Google. Ho dovuto studiare tanto, e soprattutto testare,

provare e riprovare combinazioni e strategie. Non è stato molto

faticoso visto che i soldi sono arrivati presto.

Ancora una volta quindi non solo ho migliorato il mio inglese, ma

oltre al fatto di aver creato rendite automatiche di denaro ho

potuto importare in Italia i metodi e le strategie efficaci su

AdSense che ho imparato grazie all’inglese. Se hai letto il mio

ebook La Torre di AdSense sai di cosa parlo.

Cerca anche tu in Internet i tuoi argomenti preferiti, ovviamente

Page 132: L'Inglese Veloce

naviga solo su siti in inglese! Con la conoscenza della grammatica

e dei mille vocaboli (e probabilmente dell’inglese scolastico) hai

tutto quello che ti serve per capire ciò che troverai. Scoprirai i

termini tecnici di quel settore, ti troverai presto a tuo agio, ti

renderai subito conto di quanto stai migliorando.

256

Non evitare questo tassello del puzzle, come ti ho annunciato

all’inizio, e come avrai notato questo non è un corso d’inglese

tradizionale; si tratta di molto di più. È un metodo completo per

consentirti di imparare l’inglese con un metodo efficace e

divertente. Non c’è nulla di più divertente ed efficace del curare

le proprie passioni. Ti consiglio quindi di impegnarti davvero su

questo punto fondamentale e ti garantisco che i risultati saranno

notevoli.

È una buona idea, anche nel tuo periodo di addestramento di

trenta giorni, dedicare qualche minuto di ogni giornata alla cura

dei tuoi interessi, oltre ai famosi trenta vocaboli da memorizzare

con la visualizzazione.

SEGRETO n. 33: dedica qualche minuto ogni giorno, durante

e dopo la tua full immersion di trenta giorni, alla cura dei tuoi

interessi su siti web scritti in inglese.

Se seguirai questi consigli con impegno e determinazione, ti

garantisco che il tuo inglese sarà prossimo alla perfezione. Ci

possono volere anche mesi per questo, ma sin da subito potrai

257

vantarti di avere una conoscenza molto buona della lingua. La

filosofia del miglioramento continuo è una parte molto importante

della mia vita, in ogni campo cerco sempre di migliorare. È una

cosa che ho avuto fin da bambino e che ho portato avanti con gli

anni senza rendermene conto. Un bel giorno però ci ho riflettuto e

da allora lo faccio volontariamente. Tutto è avvenuto per caso

studiando l’esame di Economia e Gestione Aziendale

all’università. Ho scoperto che i giapponesi hanno una

metodologia aziendale improntata al miglioramento continuo

chiamata kaizen; questo mi ha fatto molto pensare in quanto ho

trovato diverse analogie con la mia vita.

Se qualcosa va male cerco subito di migliorarla, se va bene vedo

se riesco a farla andare meglio. Non esiste mai un punto dove non

Page 133: L'Inglese Veloce

si può più migliorare, è sempre bene trovare nuovi stimoli. Se ad

esempio ho l’obiettivo di guadagnare 10.000 € al mese, al

raggiungimento di tale somma mi rendo conto che si può

migliorare, si può fare di più. Ho bisogno di stimoli e la risposta

potrebbe essere un nuovo obiettivo di 20.000 €. Io penso che se

c’è la possibilità di migliorare, di godere di vantaggi che ora non

si hanno, è bene provare a farlo.

258

Gli alti e bassi capitano in ogni ambito della vita, e accadrà di

sperimentarli anche a te per l’inglese. Giorno dopo giorno

scoprirai di avere delle falle, dei punti deboli: è solo migliorandoti

costantemente e colmando queste lacune che raggiungerai quasi la

perfezione. Ricordati sempre che essere curioso

nell’apprendimento e avere un atteggiamento positivo aiuta

molto, fissa meglio i concetti nella memoria.

259

RIEPILOGO DEL GIORNO 7:

SEGRETO n. 28: finito il corso devi allenarti

quotidianamente al fine di migliorare la tua preparazione.

SEGRETO n. 29: durante e dopo i trenta giorni del corso

applica il celebre principio di Pareto al tuo studio. Questo ti

farà risparmiare molto tempo e ti focalizzerà sui pilastri della

lingua, sui concetti fondamentali.

SEGRETO n. 30: vuoi migliorare ulteriormente la tua

preparazione? Lascia perdere la grammatica, guardati un bel

film in inglese, ascolta qualche nuova canzone americana,

guarda una TV straniera. La tua mente registrerà i concetti

importanti, correggerà i tuoi errori e colmerà le tue lacune;

tutto in modo automatico.

SEGRETO n. 31: sfruttare le tue passioni è fondamentale per

imparare l’inglese, perché ti mette automaticamente in uno

stato di atteggiamento attivo.

SEGRETO n. 32: arrangiati, vai alla ricerca di qualcosa che ti

piace in un mondo e in un contesto che non è nella tua lingua.

Attiverai un processo inconscio che farà migliorare

Page 134: L'Inglese Veloce

notevolmente il tuo inglese.

260

SEGRETO n. 33: dedica qualche minuto ogni giorno, durante

e dopo la tua full immersion di trenta giorni, alla cura dei tuoi

interessi su siti web scritti in inglese.

261

Conclusione Spero di averti fatto capire che il manuale che hai letto è uno

strumento potentissimo e completo per farti imparare l’inglese.

Siamo partiti dalla grammatica, le fondamenta per la conoscenza

di una lingua. Dopodiché hai memorizzato mille vocaboli e già

questi due pilastri ti basterebbero per affermare che sai l’inglese.

Ma tu hai fatto di più, sei andato oltre.

Se ti sei impegnato/a a dovere, se ogni giorno hai fatto gli esercizi

con impegno e costanza, alla fine del percorso dei trenta giorni

dovresti aver migliorato di gran lunga il tuo livello d’inglese.

Dovresti aver raggiunto ottimi livelli, sicuramente oltre la media

degli italiani.

Forse sei arrivato a questa pagina leggendo tutto d’un fiato,

magari senza fare gli esercizi o entrare nella full immersion. In

questo caso torna indietro, rileggi i capitoli e organizzati le

prossime settimane per lo svolgimento degli esercizi, e ti

262

garantisco che raggiungerai risultati eccezionali. Mettici passione

e voglia di imparare e molto presto saprai l’inglese. Se invece non

ti applichi, usi un atteggiamento passivo e non fai nulla per

migliorare, allora questo corso non funziona; ci vogliono il tuo

impegno e la tua determinazione.

Un’altra raccomandazione: non iniziare il corso con grande

entusiasmo per poi mollarlo dopo qualche giorno; anche in questo

caso il corso non funzionerà. Si tratta di una novità per la tua

crescita personale/professionale che hai tra le tue mani. Non

lasciare che scappi via, impegnati seriamente!

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Page 135: L'Inglese Veloce

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