marketing territoriale le attività del gal sud est barese ... · si mostrano le lame giotta,...

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Eventi Lunedì 30 settembre 2013 8 Turismo d’eccellenza ■■ MARKETING TERRITORIALE / Le attività del Gal Sud Est Barese e del Gal Terre di Murgia nell’ambito dell’iniziativa “Leader” per il rilancio delle comunità rurali Cultura dell’accoglienza e organizzazione perfetta Occasioni per tutti moltiplicato sei “Itineramurge”, un contenitore di eventi Turismo rurale, enogastronomia e cultura dell’entroterra pugliese sostenute dai Gruppi di azione locale con i fondi del Feasr Le tappe di “Naturalmete” tra campagne e mare passando da Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano Nell’area tra i Comuni di Altamura, Santeramo in Colle, nella parte nord- occidentale del magnifico altopiano delle Murge tra masserie e centri storici I I Gal, acronimo per Gruppi di azione locale, fanno parte degli strumenti attivati dall’Unione Europea nell’ambito delle poli- tiche di sviluppo dell’economia rurale. I Gal sono uno strumento di programmazione volto a favorire con finanziamenti dedicati del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) lo sviluppo locale delle aree rurali, riunendo i potenziali attori socioeconomici del territorio. In base al Psl, che è il documento programmatico di riferimento del singolo Gal, il Gruppo di azione locale ha il compito di infor- mare e attuare le Misure di sostegno previste tra i finanziamenti del Fondo europeo 2007-2013 (Fears). L’obiettivo principale è quello di rafforzare il sistema economico locale, favorendo com- petitività territoriale e migliore qualità della vita. Ciascun Gal, tramite l’attuazione del proprio Piano di sviluppo locale (Psl), opera per uno sviluppo integrato e sostenibile che valorizzi e ri- spetti l’identità territoriale locale. N atura, arte e architettura, ma anche feste religiose, sagre, artigianato, enogastro- nomia e produzione agrico- la. Tutto moltiplicati per sei comuni. I calcoli sono presto fatti e parlano di un patrimo- nio di straordinario valore, fascino e seduzione. I comuni interessati sono quelli di Acquaviva delle Fon- ti, Casamasssima, Conversa- no, Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano, in pratica quelli che rientrano nell’area del Gal Sud Est Barese. Nasce nel 2010 e in appena tre anni ha già concretizzato pro- getti importanti, nell’ambito della programmazione 2007- 2013 e in termini di valorizza- zione turistica del territorio. Agriturismi, fattorie didatti- che, masserie sociali, beni del patrimonio rurale. E, ancora, percorsi e itinerari turistici come NaturalMete, progetti di informazione per incre- mentare le competenze degli operatori e dei beneficiari nel- la gestione della loro impresa- azienda e favorire l’ingresso di giovani e di donne nelle attività connesse con l’econo- mia rurale. Sono solo alcuni dei passi compiuti dal Gal Sud Est Barese, peraltro con inve- stimenti non certo indifferen- ti. È il caso dei 230.000 euro per la creazione di Infopoint turistici - uno per ciascun comune - nei palazzi o luo- ghi di maggior pregio. Ed è il caso appunto di NaturalMete (610.000 euro di finanziamen- to), progetto per la creazione di un circuito di itinerari turi- stici rurali nei sei comuni del Gal con il ripristino di sentieri e di strutture adibite a info point per l’accoglienza. D all’arte alla tradizione, dalla cultura all’enoga- stronomia passando per i luoghi affascinanti di un pae- saggio raro e autentico come quello della bella Puglia. È in questa realtà, fatta di evoca- zioni antiche e moderne, che opera da quindici anni il Gal Terre di Murgia, attivo dal 1998 in un’area comprenden- te i comuni di Altamura e di Santeramo in Colle, nella par- te nord occidentale del vasto altopiano delle Murge, nella provincia di Bari. Questo pianoro, caratteriz- zato da una morfologia in prevalenza collinare, è noto per il paesaggio suggestivo, costituito in gran parte da una roccia di tipo calcareo, interessata nel corso dei se- coli da fenomeni di carsismo, tutt’oggi visibili nelle doli- ne, nei “puli” e nelle grotte che rappresentano il tratto distintivo del territorio alto- murgiano. Grande varietà di specie animali e vegetali, oltre a una ricca presenza di segni naturali e antropici, espres- sione di quell’equilibrio seco- lare tra l’ambiente e le attività praticate dall’uomo: questi i segni particolari del paesag- gio dell’Alta Murgia. Ovvero di un’area in cui la vocazione agricola e pastorale hanno la- sciato in eredità al territorio Un lavoro che persegue stra- tegie di sviluppo ben precise nel cuore di Puglia. È qui che la natura sfoggia un melodico alternarsi di altopiani, lame (corridoi di biodiversità del territorio), colline e doline carsiche che da una pre-Mur- gia ricca di uliveti, mandorleti e ciliegeti, arrivano sul mar Adriatico, rivelando antiche tracce di civiltà. Lo fanno con grotte, chiesette, torri, masserie fortificate e con una miriade di luoghi che donano al paesaggio elevato pregio naturalistico. Così all’occhio si mostrano le lame Giotta, Mosca, dell’Annunziata, San Giorgio. Non da meno l’arte e la tradi- zione, con la Grotta di Curto- martino ad Acquaviva delle Fonti e i suoi reperti del Pale- olitico o il Castello e la chiesa un cospicuo patrimonio, in termini architettonici, storici e culturali. Vi spuntano masserie, “jazzi” - sorti lungo gli antichi trat- turi della transumanza -, mu- retti a secco, villaggi ipogei, necropoli e chiese rupestri. Tutte testimonianze seducen- ti, diventate tappe inserite nei diversi itinerari, da percorre- re a piedi o in bici, fruibili qui dai turisti. Così concepiti, tali percorsi permettono ai visi- tatori di calarsi nell’universo murgiano, alla scoperta dei suoi tesori naturalistici, rurali e naturalmente enogastro- nomici. Il patrimonio rura- le, oltre a plasmare l’identità del territorio di competenza del Gal Terre di Murgia, of- fre numerosi stimoli per lo sviluppo endogeno. E, non a caso, è proprio questo il pun- to di partenza per potenziare l’attrattività turistica dell’area murgiana. A tale scopo, la suddetta Agenzia di sviluppo locale ha ideato e dato il via a una serie di iniziative, format realizzati presso le eccellen- ze rurali immerse nell’agro tra Altamura e Santeramo in Colle, quali sono le masserie, gli agriturismi, le dimore sto- riche. Ed ecco qualche esempio elo- quente. Uno su tutti “Itine- ramurgia”, un contenitore di di Santa Caterina a Conversa- no. Invece, di estrema attua- lità, a Mola di Bari, il nuovo lungomare con pista ciclabi- le e vista del Castello. Fiore all’occhiello poi del territorio senza dubbio l’artigianato, in particolare i fischietti di Ru- tigliano, famosi nel mondo, ai quali sono stati dedicati un museo e una festa. Da non dimenticare la carta- pesta di Casamassima, balza- ta agli onori della cronaca per i carri di carnevale e i presepi, stessa eccellenza che in realtà si riscontra per l’artigianato in genere, in forte ripresa, con la pregiata lavorazione del le- gno, della pietra, dei merletti. Insomma, in questa terra dai mille volti, la tradizione sposa la modernità consegnandola ai visitatori anche nella por- tata di un’enogastronomia e di una produzione autentica che eccelle per la tipicità, le- gandosi stretta a ricorrenze e manifestazioni locali. Ne so- no esempio eloquente il vino primitivo e la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, i pro- dotti da forno con i taralli di Casamassima, comune noto pure per la produzione di ci- liegie, o l’uva da tavola e le ci- liegie di Conversano. Sempre per la produzione di uva da tavola si distingue Noicattaro, come Rutigliano che festeggia con la Sagra dell’uva (a set- tembre). Infine, a Mola di Bari, ad ago- sto, la Sagra del polpo. eventi (workshop, laboratori del gusto, percorsi didattici) che si svolgono nell’arco di una settimana, mentre il sa- bato, alle famiglie che parte- cipano alla “Bio night Kids”, è offerta una cena a base di prodotti locali stagionali. Ta- li prodotti sono al centro di attività e giochi educativi che coinvolgono i bambini nel corso della serata e dell’inte- ro week end. E veri spettacoli culinari, racchiusi nella for- mula “Cooking show”, pro- muovono la cucina tipica. Altri fiori all’occhiello poi so- no l’arte, la musica, l’artigia- nato, le rievocazioni storiche in costume, le feste religiose e patronali. Senza dimen- ticare che dai centri storici di Altamura e Santeramo in Colle si dipana una serie di itinerari attraverso i vicoli, i palazzi patronali, le chiese nonché i caratteristici “clau- stri” altamurani, piazzette o slarghi con un’unica entrata che, oltre a rappresentare un luogo di aggregazione per le diverse comunità del passato (Greci, Latini, Arabi, Ebrei), assumevano una funzione difensiva. Nella fiera e ribelle “Leonessa di Puglia” Federico II di Svevia fece costruire una splendida Cattedrale romani- co-pugliese, tra i più pregevo- li monumenti storicoartistici di tutta la Puglia. Del resto, proprio all’imperatore sve- vo è dedicata “Federicus”, la suggestiva tre giorni medie- vale che si svolge nel mese di aprile. Insomma, un perfetto connubio tra storia e natu- ra, gastronomia e cultura, su quale si regge l’esperienza tu- ristica nel cuore della Murgia, da sempre orgoglio di chi la abita. Le divagazioni culinarie sono strettamente connesse alla cultura locale e alle attività rurali sul territorio Una fase del corteo storico nell’ambito della tre giorni “Federicus” che si tiene ogni aprile Svariatissime occasioni di conoscenza della cultura locale Una caratteristica masseria nel tipico paesaggio murgese

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EventiLunedì 30 settembre 20138 Turismo d’eccellenza

■■■ MARKETING TERRITORIALE / Le attività del Gal Sud Est Barese e del Gal Terre di Murgia nell’ambito dell’iniziativa “Leader” per il rilancio delle comunità rurali

Cultura dell’accoglienza e organizzazione perfetta

Occasioni per tutti moltiplicato sei “Itineramurge”, un contenitore di eventi

Turismo rurale, enogastronomia e cultura dell’entroterra pugliese sostenute dai Gruppi di azione locale con i fondi del Feasr

Le tappe di “Naturalmete” tra campagne e mare passando da Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano

Nell’area tra i Comuni di Altamura, Santeramo in Colle, nella parte nord- occidentale del magnifico altopiano delle Murge tra masserie e centri storici

I I Gal, acronimo per Gruppi di azione locale, fanno parte degli strumenti attivati dall’Unione Europea nell’ambito delle poli-

tiche di sviluppo dell’economia rurale. I Gal sono uno strumento di programmazione volto a favorire con finanziamenti dedicati del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) lo sviluppo locale delle aree

rurali, riunendo i potenziali attori socioeconomici del territorio. In base al Psl, che è il documento programmatico di riferimento del singolo Gal, il Gruppo di azione locale ha il compito di infor-mare e attuare le Misure di sostegno previste tra i finanziamenti del Fondo europeo 2007-2013 (Fears). L’obiettivo principale è

quello di rafforzare il sistema economico locale, favorendo com-petitività territoriale e migliore qualità della vita. Ciascun Gal, tramite l’attuazione del proprio Piano di sviluppo locale (Psl), opera per uno sviluppo integrato e sostenibile che valorizzi e ri-spetti l’identità territoriale locale.

Natura, arte e architettura, ma anche feste religiose,

sagre, artigianato, enogastro-nomia e produzione agrico-la. Tutto moltiplicati per sei comuni. I calcoli sono presto fatti e parlano di un patrimo-nio di straordinario valore, fascino e seduzione. I comuni interessati sono quelli di Acquaviva delle Fon-ti, Casamasssima, Conversa-no, Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano, in pratica quelli che rientrano nell’area del Gal Sud Est Barese. Nasce nel 2010 e in appena tre anni ha già concretizzato pro-getti importanti, nell’ambito della programmazione 2007-2013 e in termini di valorizza-zione turistica del territorio. Agriturismi, fattorie didatti-che, masserie sociali, beni del patrimonio rurale. E, ancora, percorsi e itinerari turistici come NaturalMete, progetti di informazione per incre-mentare le competenze degli operatori e dei beneficiari nel-la gestione della loro impresa-azienda e favorire l’ingresso di giovani e di donne nelle attività connesse con l’econo-mia rurale. Sono solo alcuni dei passi compiuti dal Gal Sud Est Barese, peraltro con inve-stimenti non certo indifferen-ti. È il caso dei 230.000 euro per la creazione di Infopoint turistici - uno per ciascun comune - nei palazzi o luo-ghi di maggior pregio. Ed è il caso appunto di NaturalMete (610.000 euro di finanziamen-to), progetto per la creazione di un circuito di itinerari turi-stici rurali nei sei comuni del Gal con il ripristino di sentieri e di strutture adibite a info point per l’accoglienza.

Dall’arte alla tradizione, dalla cultura all’enoga-

stronomia passando per i luoghi affascinanti di un pae-saggio raro e autentico come quello della bella Puglia. È in questa realtà, fatta di evoca-zioni antiche e moderne, che opera da quindici anni il Gal Terre di Murgia, attivo dal 1998 in un’area comprenden-te i comuni di Altamura e di Santeramo in Colle, nella par-te nord occidentale del vasto altopiano delle Murge, nella provincia di Bari. Questo pianoro, caratteriz-zato da una morfologia in prevalenza collinare, è noto per il paesaggio suggestivo, costituito in gran parte da una roccia di tipo calcareo, interessata nel corso dei se-coli da fenomeni di carsismo, tutt’oggi visibili nelle doli-ne, nei “puli” e nelle grotte che rappresentano il tratto distintivo del territorio alto-murgiano. Grande varietà di specie animali e vegetali, oltre a una ricca presenza di segni naturali e antropici, espres-sione di quell’equilibrio seco-lare tra l’ambiente e le attività praticate dall’uomo: questi i segni particolari del paesag-gio dell’Alta Murgia. Ovvero di un’area in cui la vocazione agricola e pastorale hanno la-sciato in eredità al territorio

Un lavoro che persegue stra-tegie di sviluppo ben precise nel cuore di Puglia. È qui che la natura sfoggia un melodico alternarsi di altopiani, lame (corridoi di biodiversità del territorio), colline e doline carsiche che da una pre-Mur-gia ricca di uliveti, mandorleti e ciliegeti, arrivano sul mar Adriatico, rivelando antiche tracce di civiltà. Lo fanno con grotte, chiesette, torri, masserie fortificate e con una miriade di luoghi che donano al paesaggio elevato pregio naturalistico. Così all’occhio si mostrano le lame Giotta, Mosca, dell’Annunziata, San Giorgio. Non da meno l’arte e la tradi-zione, con la Grotta di Curto-martino ad Acquaviva delle Fonti e i suoi reperti del Pale-olitico o il Castello e la chiesa

un cospicuo patrimonio, in termini architettonici, storici e culturali.Vi spuntano masserie, “jazzi” - sorti lungo gli antichi trat-turi della transumanza -, mu-retti a secco, villaggi ipogei, necropoli e chiese rupestri. Tutte testimonianze seducen-ti, diventate tappe inserite nei diversi itinerari, da percorre-re a piedi o in bici, fruibili qui dai turisti. Così concepiti, tali percorsi permettono ai visi-tatori di calarsi nell’universo murgiano, alla scoperta dei suoi tesori naturalistici, rurali e naturalmente enogastro-nomici. Il patrimonio rura-le, oltre a plasmare l’identità del territorio di competenza del Gal Terre di Murgia, of-fre numerosi stimoli per lo sviluppo endogeno. E, non a caso, è proprio questo il pun-to di partenza per potenziare l’attrattività turistica dell’area murgiana. A tale scopo, la suddetta Agenzia di sviluppo locale ha ideato e dato il via a una serie di iniziative, format realizzati presso le eccellen-ze rurali immerse nell’agro tra Altamura e Santeramo in Colle, quali sono le masserie, gli agriturismi, le dimore sto-riche. Ed ecco qualche esempio elo-quente. Uno su tutti “Itine-ramurgia”, un contenitore di

di Santa Caterina a Conversa-no. Invece, di estrema attua-lità, a Mola di Bari, il nuovo lungomare con pista ciclabi-le e vista del Castello. Fiore all’occhiello poi del territorio senza dubbio l’artigianato, in particolare i fischietti di Ru-tigliano, famosi nel mondo, ai quali sono stati dedicati un museo e una festa. Da non dimenticare la carta-pesta di Casamassima, balza-ta agli onori della cronaca per i carri di carnevale e i presepi, stessa eccellenza che in realtà si riscontra per l’artigianato in genere, in forte ripresa, con la pregiata lavorazione del le-gno, della pietra, dei merletti. Insomma, in questa terra dai mille volti, la tradizione sposa la modernità consegnandola ai visitatori anche nella por-tata di un’enogastronomia e di una produzione autentica che eccelle per la tipicità, le-gandosi stretta a ricorrenze e manifestazioni locali. Ne so-no esempio eloquente il vino primitivo e la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, i pro-dotti da forno con i taralli di Casamassima, comune noto pure per la produzione di ci-liegie, o l’uva da tavola e le ci-liegie di Conversano. Sempre per la produzione di uva da tavola si distingue Noicattaro, come Rutigliano che festeggia con la Sagra dell’uva (a set-tembre). Infine, a Mola di Bari, ad ago-sto, la Sagra del polpo.

eventi (workshop, laboratori del gusto, percorsi didattici) che si svolgono nell’arco di una settimana, mentre il sa-bato, alle famiglie che parte-cipano alla “Bio night Kids”, è offerta una cena a base di prodotti locali stagionali. Ta-li prodotti sono al centro di attività e giochi educativi che coinvolgono i bambini nel corso della serata e dell’inte-ro week end. E veri spettacoli culinari, racchiusi nella for-mula “Cooking show”, pro-muovono la cucina tipica. Altri fiori all’occhiello poi so-no l’arte, la musica, l’artigia-nato, le rievocazioni storiche in costume, le feste religiose e patronali. Senza dimen-ticare che dai centri storici di Altamura e Santeramo in Colle si dipana una serie di itinerari attraverso i vicoli, i palazzi patronali, le chiese nonché i caratteristici “clau-stri” altamurani, piazzette o slarghi con un’unica entrata che, oltre a rappresentare un luogo di aggregazione per le diverse comunità del passato (Greci, Latini, Arabi, Ebrei), assumevano una funzione difensiva. Nella fiera e ribelle “Leonessa di Puglia” Federico II di Svevia fece costruire una splendida Cattedrale romani-co-pugliese, tra i più pregevo-li monumenti storicoartistici di tutta la Puglia. Del resto, proprio all’imperatore sve-vo è dedicata “Federicus”, la suggestiva tre giorni medie-vale che si svolge nel mese di aprile. Insomma, un perfetto connubio tra storia e natu-ra, gastronomia e cultura, su quale si regge l’esperienza tu-ristica nel cuore della Murgia, da sempre orgoglio di chi la abita.

Le divagazioni culinarie sono

strettamente connesse alla cultura locale e alle attività

rurali sul territorio

Una fase del corteo storico nell’ambito della tre giorni “Federicus” che si tiene ogni aprile

Svariatissime occasioni di conoscenza della cultura locale Una caratteristica masseria nel tipico paesaggio murgese