modelli cellulari modulo b dal semplice al complesso
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Modelli cellulari Modulo B
Dal semplice
Al complesso
La cellula rappresenta il modello sperimentale di elezione del biotecnologo per lo studio di: Struttura e funzione della cellula Meccanismi genetici di base:
replicazione e divisione cellulareespressione genica
Sviluppo e differenziamento cellulare:fisiologicopatologico
Modelli animali
Cell division
Cytocalasin & actin
Cell divisionFireworks
Epidermoblast division
Cell divisionFireworks sequel
Walking on the dark side
Gnam gnam
Cell highways
Cell truks
Tissue culture methods
Tissue culture of animal cells
Tissue culture media
Tissue culture plastic ware
Tecniche di analisi
Proteine•Elettroforesi•Immunologiche•Proteomiche
Acidi nucleici•Ibridazione•Amplificazione•Sequenziamento
Funzioni cellulari•Trasfezione•Interferenza
Tecniche di base per l’analisi degli Acidi Nucleici
Tecniche di Ibridazione:
in vitro (Southern & Northern Blot)
in vivo (FISH)
Tecniche di Amplificazione:
PCR
RT-PCR & qRT-PCR
Lo scopo di queste tecniche è di caratterizzare il genotipo e/o il profilo di espressione genica
Tecniche di sequenziamento:
Manuale (Sanger)
Automatizzato (ABI)
Microarray
Tecniche di base per l’analisi delle Proteine
Apparato base2DElettroforetiche:
Isoelectric Focusing (IEF)•SDS-PAGE•2D
Immunologiche:•Immuno-blot•Immunofluorescenza
Proteomiche:•MS
Tecniche di base per l’analisi di alcune funzioni cellulari
Separazione cellulare:•Disgregazione tissutale con collagenasi•Ficoll•Affinità
Crescita e migrazione:•Colorazione vitale•Incorporazione H3-dT•FACS
Tecniche di base per l’analisi di alcune funzioni cellulari
Trasfezione:•Transiente•Stabile
Interferenza:•RNAi
TRASFEZIONE TRANSIENTETRASFEZIONE TRANSIENTE
No No selezioneselezione
neo
TRASFEZIONE STABILETRASFEZIONE STABILE
Sì selezioneSì selezione
I VETTORI RETROVIRALII VETTORI RETROVIRALI
RetrovirusRetrovirus: : virus a RNA a doppio filamento virus a RNA a doppio filamento
5’-LTR5’-LTR 3’-LTR3’-LTRpsipsigeni per la replicazionegeni per la replicazione
• LTR (long terminal repeat) (ESSENZIALI);LTR (long terminal repeat) (ESSENZIALI);• geni per la replicazione (geni per la replicazione (gaggag, , polpol e e envenv) (NON ESSENZIALI);) (NON ESSENZIALI);• psi (per l’assemblaggio delle particelle virali) (ESSENZIALI).psi (per l’assemblaggio delle particelle virali) (ESSENZIALI).
• I vettori retrovirali vengono costruiti MANTENENDO le I vettori retrovirali vengono costruiti MANTENENDO le SEQUENZE ESSENZIALI, LTR e psi, del genoma retrovirale. SEQUENZE ESSENZIALI, LTR e psi, del genoma retrovirale.
• Sono vettori ‘SHUTTLE’.Sono vettori ‘SHUTTLE’.
INFEZIONE VIRALE: l’RNA è COPIATO in DNA dalla trascriptasi INFEZIONE VIRALE: l’RNA è COPIATO in DNA dalla trascriptasi inversa (contenuta nel virione) inversa (contenuta nel virione) il DNA il DNA
CIRCOLARIZZA e si INTEGRA nel DNA della CIRCOLARIZZA e si INTEGRA nel DNA della cellula ospite per azione dell’integrasi cellula ospite per azione dell’integrasi
(contenuta nel virione).(contenuta nel virione).
1. Il costrutto è utilizzato per TRASFETTARE 1. Il costrutto è utilizzato per TRASFETTARE una specifica linea cellulare (cellule helper) una specifica linea cellulare (cellule helper) che contiene, integrati nel genoma i geni che contiene, integrati nel genoma i geni gaggag, , polpol e e envenv richiesti per la produzione richiesti per la produzione del virus. Le cellule trasfettate SONO IN del virus. Le cellule trasfettate SONO IN
GRADO di produrre particelle virali contenenti GRADO di produrre particelle virali contenenti UNA COPIA AD RNA DEL COSTRUTTO. UNA COPIA AD RNA DEL COSTRUTTO.
2. Queste particelle virali sono in grado di 2. Queste particelle virali sono in grado di INFETTARE altre cellule (cellule target) che INFETTARE altre cellule (cellule target) che NON contengono i GENI gag, pol e env. Dal NON contengono i GENI gag, pol e env. Dal
momento che le particelle virali CONTENGONO momento che le particelle virali CONTENGONO la TRASCRITTASI INVERSA e l’INTEGRASIla TRASCRITTASI INVERSA e l’INTEGRASI
preformate, in queste cellule l’RNA viene preformate, in queste cellule l’RNA viene copiato in DNA a doppio filamento che poi si copiato in DNA a doppio filamento che poi si INTEGRA nel genoma della cellula infettata. INTEGRA nel genoma della cellula infettata.
Dal momento che queste cellule NON Dal momento che queste cellule NON POSSIEDONO I GENI essenziali PER LA POSSIEDONO I GENI essenziali PER LA
REPLICAZIONE VIRALE, NON si REPLICAZIONE VIRALE, NON si VERIFICHERA’ ulteriore PRODUZIONE di VERIFICHERA’ ulteriore PRODUZIONE di
particelle virali.particelle virali.
Come funziona la RNAi
HUVECHuman Umbelical Vein Endothelial Cells
NHLFNormal Human Lung Fibroblasts
Human Hepatocytes Normal Human Epidermal Keratinocytes
Linee cellulari tumorali
http://www.lgcpromochem-atcc.com/common/catalog/all/allIndex.cfm
Tumor lines
MODELLI ANIMALI IN BIOLOGIA
Invertebrati Vertebrati
Caenorabditiselegans
Drosophila melanogaster
Daniorerio
(zebrafish)
Ratto TopoXenopus
CARATTERISTICHE GENERALI DI ZEBRAFISH
Piccolo pesce osseo d’ acqua dolce originario del fiume Gange Si nutre di piccoli invertebrati ed è predato da pesci, anfibi, uccelli e mammiferi
Ciclo vitale molto rapido (da uovo ad adulto fertile in 7 giorni) La femmina depone un centinaio di uova alla volta con una frequenza
settimanale Fecondazione e sviluppo avvengono esternamente
Genoma di 1,8 x 109 bp organizzato in 25 cromosomi
ZEBRAFISH COME MODELLO ANIMALE
Vantaggi economici
Facili da reperire Basso costo Poco esigenti Allevabili in piccoli acquari Facili da riprodurre in cattività
Vantaggi biologici
Filogeneticamente più vicini all’uomo rispetto ai modelli invertebrati Facili da ibridare Grande quantità di embrioni a disposizione Sviluppo molto rapido Embrioni trasparenti durante tutto lo sviluppo Deposizione delle uova controllabile con l’esposizione alla luce Facili da manipolare
Possibilità di clonare individui da cellule somatiche
Svantaggi
Filogeneticamente meno vicini all’uomo rispetto a topi e ratti Genoma meno conosciuto rispetto ad altri modelli
In conclusione
OTTIMO MODELLO ANIMALEPER STUDI SULLA BIOLOGIA DELLO SVILUPPO
SVILUPPO EMBRIONALE DI ZEBRAFISH
METODI DI STUDIO
1) Marcatura con sostanze fluorescenti
Per seguire, tramite osservazione al microscopio, la migrazione di singolecellule o di piccoli gruppi durante l’organogenesi
2) Delezione (o innesto) di singole cellule nelle prime fasi dello sviluppo
Consente di capire l’importanza relativa di una singola cellula nello sviluppodi un dato organo o tessuto
Normale sviluppo
Sviluppo alterato
3) Mutagenesi del maschio
Consente di selezionaremutanti per un determinatocarattere, come presupposto per studi a livello molecolare
4) Aploide ginecogenico
UV
uova
sperma
embrioniaploidi
5) Soppressione dell’espressione di una proteina con ‘antisense morpholino oligonucleotides ’ (M.O.)
A A A A A A -3’7mG5’-
M.O.
mRNA
A A A A A A -3’7mG5’-
dsRNA
(intraducibile)
(della proteina X)
Alcuni studi condotti su zebrafish
Studi sullo sviluppo dell’occhio e delle sue componenti (retina,coni, bastoncelli, cristallino, nervo ottico) es1: studio del mutante belladonna
Retina in zebrafish wild-type Retina nel mutante belladonna
es2: importanza del fattore trascrizionale Rx3 nello sviluppo dell’occhio attraverso lo studio di mutanti chk
Studio dell’ organogenesi (apparato digerente, cardiovascolare, ecc..) es:importanza del fattore trascrizionale Ptf1a-p48 nello sviluppo del pancreas
Studi sullo sviluppo del sistema nervoso es1: espressione di beta1 tubulina nel SN dell’embrione e nell’adulto es2: espressione dei geni drd3 per il recettore D3 per la dopamina, e drd2a, b e c per i recettori D2 per la dopamina
Studi sullo sviluppo embrionale delle gonadi es: importanza della chemochina SDF-1 nell’indurre la migrazione delle cellule progenitrici delle gonadi
Studi sull’importanza delle adesioni cellulari durante lo sviluppo embrionale es1: espressione di caderina E es2: espressione di connessina 48.5
Studi sulla teratogenicità di sostanze capaci di inquinare le acque es: pesticidi come il sodio metame