periodico trimestrale • anno 7 • n. 4 ottobre/dicembre ... · don gianni cesena direttore...

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n°4/12 rivista trimestrale di animazione missionaria periodico trimestrale • anno 7 • n. 4 ottobre/dicembre 2012 • poste italiane spa - sped. abb. post. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n°46) art.1 c.2, DCB roma • aut. trib. roma n. 534/2005 • via aurelia, 796 • 00165 roma l’animatore m ssionario con Gesù imparo a credere

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con Gesù

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in questo numero

Periodico trimestraleanno 7, n. 4 (ottobre/dicembre 2012)poste italiane spa - sped. abb. post.D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004, n°46)art.1 c.2, DCB romaAutorizzazione del Tribunale di Roman. 534/2005

Direttore responsabile:Giulio Albanese

Editore:Amici della Propaganda MissionariaVia Aurelia, 796 - 00165 RomaInvio gratuito agli iscritti

Tiratura:copie 40.000

Progetto grafico:MISSIO

Fotografie:Archivio MISSIO

Stampa:SO.GRA.RO. Spa - Roma,Con approvazione ecclesiasticaFinito di stampare nel mese di:OTTOBRE 2012

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Il saluto del direttoreCon Gesù imparo a credere

Riflessione teologico-biblica

Sezione animazioneGMR: Introduzione

GMR: CelebrazioneGMR: Raccolta e distribuzione fondi

GMR: Attività praticheProgetti realizzati

Celebrazione di Avvento

Novena di NataleSeminatori di stelle

Concorso POSI

Testi:

M. Bellini, E. Borgia,

V. Castoldi, d. G. Cesena,

L. Moscatelli, A. Zappalà

via aurelia, 796 - 00165 romatelefono 066650261 - fax 0666410314

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presentazionepresentazione

L’Anno della fede proclamato da Benedetto XVI è legato ad anniversari chei ragazzi certamente possono sentire come estranei: 50 anni dal Concilio e20 anni dal catechismo della Chiesa cattolica sono un bel tratto di tempoaddirittura per i ventenni e i trentenni di questa epoca. L’insegnamento deidue anniversari tuttavia rimane valido per ogni generazione cristiana: laparola eterna e immutabile di Dio si declina in tutte le diverse condizioniumane – di età, di etnia e razza, di cultura, di contesto sociale e storicoecc. – portando comunque la buona notizia, il messaggio bello che Dio èPadre e che tutti gli esseri umani, essendo suoi figli e figlie, sono chiamatialla comunione con lui, a quella che chiamiamo “salvezza”.

È una sfida che Gesù stesso ha vissuto: colui che cresceva “in età, sapien-za e grazia” affrontava certamente la necessità di comprendere il mondoin cui abitava, le sue coordinate storiche e sociali, i modi di esprimere lastessa relazione con Dio all’interno di una ricca e complessa tradizionecome quella ebraica. Gesù ragazzo nel tempio “ascolta e interroga”, quasia cercare di entrare meglio nei linguaggi e nei sottintesi della sua stessaappartenenza religiosa.

Con Gesù imparo a credere esprime proprio il duplice moto della crescitadi Gesù, la sua appropriazione della fede in Dio che fu nello stesso tempoconoscenza/adesione/relazione e purificazione/annuncio/missione.Ancora una volta scommettiamo su ragazzi e ragazze che non hanno unafede piccola o inadeguata, ma tutta la fede della loro età, capace di accom-pagnarsi alla persona di Gesù e di seguirlo nella sua avventura missiona-ria.

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La scommessa è affascinante: non c’è missione se non c’è relazione osequela, anche in tenera età. E la persona di Gesù, per quanto comprensi-bile pienamente forse solo in una condizione di maturità, non si sottraecerto allo sguardo, alla curiosità, alla comprensione e all’imitazione dei piùpiccoli, per farne dei testimoni più freschi, meno sofisticati, meno impauritidegli stessi adulti.

La Giornata Missionaria dei Ragazzi è l’occasione perché il Maestrointeriore svolga il suo compito anche ai “piccoli” in età e li porti a quel-la pienezza della fede che è saperla comunicare, sostenerne la diffusio-ne, contribuire a gesti di solidarietà autentica e generosa, intessuti diapertura all’altro, di superamento delle diversità, di incoraggiamentoall’incontro. Di questo percorso gli adulti – animatori, educatori e sacer-doti – sono non solo testimoni occasionali, ma promotori e testimoni.Anche loro continuano a imparare a credere vivendo l’esigente relazio-ne con il Signore Gesù.

Don Gianni CesenaDirettore Nazionale

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con Gesùimparo a credere (di Luca Moscatelli)

La riscoperta dell’Incarnazione del Figlio di Dio e l’approfondimento deglistudi biblici ci hanno portato in questi ultimi anni a valorizzare non solo l’ap-porto determinante di Gesù a proposito di cosa credere, ma anche e soprattut-to quanto sia indispensabile guardare a lui per capire come credere. Il Maestrodi Nazaret ci insegna quale sia il vero volto di Dio, il Padre; tuttavia ce lo inse-gna «con parole e gesti» (Concilio Vaticano II, Dei Verbum), mostrando cometutta la sua vita sia stata perfetto affidamento e trasparenza di Colui che loaveva generato: «Chi vede me, vede Colui che mi ha mandato» (Giovanni12,45). Se è così, una prima conseguenza capitale è questa: formare alla fedevuol dire formare alla fede di Gesù, alla sua fiducia, cioè al suo rimettersi allacura paterna di Dio, certi che questo è possibile grazie al fatto che il Figlio èstato inviato appunto per ospitarci nella sua relazione con l’Abbà (Papà) divi-no. Si legge infatti: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi.Rimanete nel mio amore [e dunque in quello del Padre]» (Giovanni 15,9).

Ma come realizzare un’impresa tanto impegnativa? Gli evangeli sono ildocumento e lo strumento di questa formazione. Sono stati scritti affinchétutti e ovunque, introdotti alla loro lettura, potessero incontrare il Maestro eporsi alla sua scuola. Leggerli e studiarli è (dovrebbe essere) il modo «nor-male» di comprendere da una parte come la fede di Gesù sia maturata nel-l’esperienza dell’Amore fino al dono totale di sé sulla croce, e dall’altra comesi sia plasmata la fede dei discepoli che lo hanno accompagnato nel suo cam-mino terreno. Insomma, leggere il vangelo vuol dire ripercorrere ogni voltaquella sequela che ha portato gli apostoli (e i molti che erano con loro) ad

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esclamare con Tommaso davanti al Risorto: «Mio Signore e mio Dio!»(Giovanni 20,28). Arrivare alla confessione di Tommaso vuol dire anchecomprendere che Gesù è Signore e Dio di tutti, e che per questo abbiamouna responsabilità missionaria verso il mondo intero. Occorre dunque cheritroviamo sempre più spesso e sempre più fortemente la centralità di Gesù,e dunque il riferimento al suo vangelo. Concretamente, per aiutare i più pic-coli a familiarizzare con la figura del Nazareno, dovremo imparare a ri-nar-rare la storia evangelica. Dovremo avere ben presenti le sue tappe fondamen-tali, il suo stile, le sue svolte e i suoi vertici, in modo tale che si imprimanonella memoria nostra e di coloro che ci sono affidati.

Dal punto di vista della sua fede, la prima constatazione che ci consegnanoi vangeli di Matteo e di Luca è questa: Gesù è cresciuto in famiglia, dove haimparato i rudimenti del credo di Israele. Ma si è anche emancipato perpoter incontrare personalmente suo Padre (vedi Luca 2,41ss). Sua madreMaria, presentata da Luca come modello del credente, ha accompagnato lasua vita fino all’età adulta. Ma anche il suo papà adottivo, Giuseppe, deveaver in qualche modo influenzato l’immagine di Padre che Gesù si è fatto aproposito di Dio! Ha poi iniziato il suo ministero pubblico scrutando il suotempo e avvertendo nel movimento di Giovanni il Battista il segno che eravenuto il momento della sua «uscita» da Nazaret per cominciare la sua mis-sione. Subito ha incontrato (e poi ancora assai spesso di seguito) la resisten-za di realtà ostili che lo hanno messo a dura prova (le tentazioni!). La sceltaè stata quella di andare in giro, itinerante, per poter incontrare le persone nelloro ambiente. Arrivava da forestiero e chiedeva ospitalità. A quel puntopoteva anche parlare di un Padre ospitale. Nel frattempo alcuni incontri loistruivano, o almeno lo confermavano, sulla bontà e verità della sua espe-rienza di Dio: sia perché vedeva rinascere molte esistenze piegate dal male edall’oppressione; sia perché alcuni mostravano di essere misteriosamente inpossesso di una conoscenza di suo Padre che lo riempiva di meraviglia e digratitudine (vedi un testo per tutti: Luca 7,1-10).

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In particolare potrebbe essere assai utile sostare su tre aspetti dello stile diGesù che indichiamo con tre verbi. Il primo verbo è vedere. Gesù come guar-da le cose, gli altri, la natura? Il suo sguardo è orientato dall’ascolto dellaParola di Dio per farsi a sua volta «ascolto» di una parola di Dio nel lievitodella pasta, nel crescere del grano, nella cura del pastore, ecc. E cosa vedeGesù quando incontra un peccatore? Il suo peccato o un povero da aiutare?E quando incontra una adultera? Una peccatrice o una sorella da accoglie-re?Il secondo verbo è condividere. Intanto Gesù può portare la buona notizia achi attende la salvezza in quanto condivide in tutto, tranne il peccato, lacondizione umana. Uno come noi, in tutto. Siamo capaci di restituire a chici ascolta questo Gesù? Oppure appare irrimediabilmente lontano, nella suadivina e incolmabile distanza?Il terzo verbo è servire. Non solo benevolo nel guardare e nel condividere, madisposto ad abbassarsi fino a farsi nostro servo per prendersi cura di noicome fa suo Padre. Questo è Gesù.Comune a tutti questi verbi è amare. Il Maestro guarda con amore, condivi-de per amore, serve… E questo, infine, è semplicemente il nome dell’amoreche fa dono di sé fino a morire per noi. Quando questo accade, ecco che ilPadre lo conferma risuscitandolo dai morti. Così abbiamo saputo che eradavvero il Figlio, nostro fratello. E grazie a questo in lui siamo figli dell’uni-co Padre e finalmente fratelli tra noi.

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GIORNATA MISSIONARIADEI RAGAZZI 2013

La giornata dell’Infanzia Missionaria, istituita il 4 dicembre 1950 da Sua Santità Papa Pio XII,viene celebrata il 6 gennaio in tutto il mondo con lo scopo di donare un impulso particolare allosviluppo dell’Opera.

Come ricorda il motto della fondazione

I bambini aiutano i bambiniin questa occasione i ragazzi sono i protagonisti

della missione della Chiesa Universale.

Nella pagina successiva viene proposto uno schema di celebrazione-tipo.

Le offerte della Giornata Missionaria dei Ragazzi, raccolte dal Centro MissionarioDiocesano e inviate alla Fondazione Missio, vengono destinate al FUS (FondoUniversale di Solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie) per sostenere progetti diistruzione religiosa, assistenza alimentare e medico-sanitaria, fornitura di abbigliamento emateriale scolastico, arredamenti di aule catechistiche e di centri per l’infanzia, acquistodi medicinali, sostentamento di bambini in difficoltà, protezione della vita.

A pagina 12 è riportata la distribuzione delle offerte raccolte nell’anno 2011.

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ACCOGLIENZAi Ragazzi Missionari all’ingresso della chiesa distribuiscono le immaginette e le bustine spiegan-done il significato.

CANTIper imparare canti dei Paesi di missione coinvolgete gli immigrati delle parrocchie chiedendo testi,musica e la loro partecipazione.

ATTO PENITENZIALE

* Signore Gesù, che sei nato nel freddo di una grotta, ti chiediamo perdono per ogni volta che non abbia-mo accolto i nostri fratelli, Signore Pietà.

* Cristo Gesù, hai sofferto fino alla croce per il nostro bene, ti chiediamo perdono per ogni volta chesiamo stati egoisti, Cristo Pietà.

* Signore Gesù, sei risorto per la nostra salvezza: ti chiediamo perdono per ogni volta che non ci siamoaffidati a te, Signore Pietà.

PREGHIERE DEI FEDELI

* Per i ragazzi e le ragazze che abitano l’Asia che sentiamo spesso chiamare bambini lavoratori: per-ché gli adulti concedano loro i diritti di noi ragazzi: lo studio, il gioco, la libertà, preghiamo.

* Per i ragazzi e le ragazze che abitano l’Africa costretti all’esilio a causa delle guerre: dona ai gover-nanti delle nazioni la luce della tua pace perché ciascuno possa vivere nella gioia e nell’amore frater-no, preghiamo.

* Per i ragazzi e le ragazze che abitano l’Oceania che vengono chiamati “aborigeni” perché abbiano lapossibilità di conoscere te, Gesù, attraverso i missionari senza essere derubati della propria identità edelle proprie terre, preghiamo.

* Per i bambini che abitano l’America, in particolare l’America del Sud, costretti a vivere per strada,perché si sentano protetti e guidati da te Signore Gesù, preghiamo.

* Per noi ragazzi che abitiamo l’Europa nelle nostre comodità, perché ci rendiamo conto che le cosemateriali non fanno la felicità. Insegnaci a condividerle con chi, accanto a noi, non le ha, preghiamo.

OFFERTORIOchiedete all’assemblea di partecipare direttamente all’offertorio. Ponete due cesti sotto l’altare:ciascuno in processione porterà la propria offerta, chiusa nella bustina ricevuta all’ingresso.

DOPO LA COMUNIONEI Ragazzi Missionari invitano l’assemblea a recitare insieme la preghiera riportata sul retro del-l’immaginetta.

CELEBRAZIONE GMR

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SUSSIDI DISTRIBUITINEL 2011

dalla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria

$ 20.457.610

così distribuiti

Sono stati inoltre distribuiti $ 152.001,60per situazioni di emergenza e altre necessità

Per un totale di $ 20.609.611,60.

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Quest’anno, a quanti aderiscono a un Progetto di solidarietà (www.ragazzi.mis-sioitalia.it/progetti.php), proponiamo qualche idea da realizzare per poter coinvolgeretanti altri nella generosità e nella conoscenza delle realtà missionarie.

Si può creare una piccola mostra per fare conoscere il Progetto e realizzare qualcosa disimpatico. Ecco qualche idea di attività manuale da svolgere…

Bandierine del Paese del progettoMaterialeun’immagine colorata della bandiera da copiare / forbici / bastoncini (circa 30 cm)/ stoffa bianca o del colore della bandiera prescelta / matita / righello / tempere /pennelli / ago e filo.

– Ritagliare la stoffa in rettangoli (circa 13x21cm);– tracciare con la matita una riga dall’alto in basso, distante dal lato corto di sinistra

1cm (servirà per l’attacco all’asta della bandiera);– tracciare sulla restante il disegno della bandiera (immagine 1);– colorare con le tempere;– fissare saldamente la bandiera asciutta al bastoncino piegando la parte di stoffa non

colorata;– cucire lungo il lato e in cima (immagine 2).

Attivita’ praticheper raccolta fondinella GMR 2013

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Una dolce, morbida ricetta: “pronti-via”Materialeuna ciotola / tre ciotoline / una tazzina / cucchiaio / vassoio / piatto fondo.Ingredienti3 cucchiai di cacao amaro in polvere / 3 cucchiai di zucchero / 3 cucchiai di coccomacinato / acqua / 250 g biscotti secchi / codette colorate.

Sbriciolare i biscotti nella ciotola, unire mescolando cacao, zucchero e cocco. Quandola miscela è abbastanza uniforme amalgamare l’impasto con 2 tazzine di acqua emescolare fino ad ottenere un impasto morbido.Cospargere su un piatto del cocco macinato, bagnare le mani con acqua fredda efare palline della dimensione di piccole noci; rotolarle nel cocco, così da cospargerlecompletamente; servirle su un vassoio…pronte per essere assaggiate e offerte!Alternativaper rendere più colorato il dolce si può variare la copertura di cocco rotolando le pal-line di impasto in codette di uno o più colori.

Un originale portacandeleMaterialeforbici / bottiglie di plastica anche di diversi colori / phon / pennarelli indelebili /colla a caldo / brillantini o paillettes/perline.

– Tagliare il collo della bottiglia (trasversalmente sopra l’impugnatura) (immagine A.1),quindi longitudinalmente 4 o 5 volte verso il tappo così da formare come 4 o 5 peta-li (immagine A.2);

– sagomare con le forbici le punte dei “petali” (immagine A.3);– piegare i petali esternamente, verso il tappo (immagine B.4);– scaldare con il phon i bordi dei petali per modellarli e darne stabilità su un piano

(immagine B.5);– decorare con i pennarelli indelebili il portacandela.– incollare a piacere qualche altra decorazione.

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Baghdad, 1 Novembre 2011

“Cari amici,abbiamo ricevuto il contributo di Missio Italia, fondamentale per aiutare i bambini indifficoltà. Dio benedica voi e tutti i benefattori che hanno contribuito al progetto.Il vostro aiuto verrà impiegato nel campo dell’istruzione, ma anche al sostegno alimen-tare e alle altre necessità delle famiglie povere. I ragazzi pregheranno per i loro bene-fattori. Con il mio più grande ringraziamento vi benedico”.

Mons. Shelmon WarduniVescovo ausiliare di BAGHDAD dei Caldei

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Asuncion, 29 Novembre 2011

“Il Signore e la Vergine Santissima donino abbondanti benedizioni a voi e alla vostraorganizzazione per la grande generosità che avete dimostrato nei confronti di questa mis-sione.Grazie per l’aiuto che sarà destinato a formare questi bambini e bambine nella fede e nel-l’amore di Dio e del prossimo per costruire una nuova società che vive nell’allegria enella speranza. Grazie al vostro contributo i bambini potranno proseguire gli studi.Acquisteremo delle Bibbie per approfondire la Parola di Dio e metterla in pratica attra-verso le classi di catechismo.A nome di tutti i bambini, la comunità educativa e la fraternità Nino Jesus esprimiamo lanostra più sincera gratitudine verso tutti i benefattori che hanno permesso questo donodi Natale per i bambini paraguaiani.Di tutto cuore buon Natale a voi e che il Bambino Gesù vi colmi di molti doni di pace,amore e prosperità”.

Sr. Jacqueline e Sr. Bruna

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Le letture dell’Antico Testamento proposte dalla liturgia nelle quattro dome-niche d’Avvento contengono “parole chiave” che, poste in sequenza, ci aiuta-no a vivere con impegno il percorso di avvicinamento al Santo Natale:Giustizia, Misericordia, Gioia e Pace. Non sono solo quattro parole che ritro-viamo spesso al centro di belle riflessioni o di omelie domenicali, ma capisal-di della nostra fede da vivere ogni giorno a scuola, in parrocchia, in famiglia…Lasciamo che la nascita del Redentore ci trasformi e ci renda sempre piùautentici testimoni del Vangelo.

la corona dei profetiPer celebrare il tempo d’Avvento nei giorni che precedono le quattro domeniche vi propo-niamo l’ attività della CORONA DEI PROFETI. Un’occasione per pregare insieme nellevostre famiglie, nelle vostre comunità, nei gruppi parrocchiali, divisa in quatto momenti:

PAROLA, RIFLESSIONE, PREGHIERA (adulti e ragazzi), AZIONE.

MATERIALE• un anello di rami intrecciati• 4 ceri• fotocopia della figura del profeta da colorare (pp. 18-19-20-21)• colori, forbici e colla

Organizzate uno spazio per la preghiera, in casa, in classe oppure in chiesa.Ogni settimana ritagliate il disegno del profeta, incollatelo sul cero e seguite lo schemarelativo.

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SETTIMANA6 novembre / 1 dicembre)

PAROLAGEREMIA Ger 33, 14-16Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali iorealizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa diIsraele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempofarò germogliare per Davide un germoglio giusto, cheeserciterà il giudizio e la gustizia sulla terra. In quei giorniGiuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla e saràchiamata: Signore-nostra-giustizia.

RIFLESSIONEGiustiziaNel Discorso della Montagna (Mt 5, 1-12) Gesù dichiara Beati quanti hanno fame e sete digiustizia. A coloro che desiderano un mondo più giusto Gesù mostra la Via per crearlo, par-tendo dal profondo di ognuno col cambiamento radicale del proprio stile di vita. La giustiziagermoglierà quando ciascuno di noi vivrà a servizio dei più deboli, si farà portavoce dei dirit-ti degli ultimi.Finché ci saranno senzatetto nelle nostre città, il tepore delle nostre case dovrà farci rabbri-vidire per lo sgomento; fino a quando ci saranno bambini malnutriti nel mondo, le nostre tavo-le imbandite dovranno pesare come un macigno; finché poveri e indifesi saranno resi tali daun sistema fondato sulla logica della sopraffazione, le nostri notti insonni dovranno colmarsidi benedette inquietudini.Solo allora “germoglierà per Davide un germoglio giusto”.

PREGHIERARagazzi: Signore Gesù, ti preghiamo per tutte le situazioni di ingiustizia nel mondo: fa’

che contribuiamo al bene di tutti perdonando anche chi ci fa dei torti.Adulti: Padre Nostro, tu ci guidi dall’alto: assisti noi adulti affinché siamo di buon esem-

pio per i ragazzi e i giovani delle nostre comunità.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

AZIONEImpegniamoci a vivere in maniera responsabile non sprecando il cibo e i beni materiali, evi-tando acquisti superflui, recuperando spazi di ascolto e accoglienza verso chi è nel bisogno.

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2 SETTIMANA(3 / 8 dicembre)

PAROLABARUC Bar 5, 1-9Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione,rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio persempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sultuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostre-rà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo.Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e«Gloria di pietà». Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’al-tura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tra-monto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo,esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanati da te apiedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfocome sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spiana-re ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le vallilivellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto lagloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hannofatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricon-durrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la mise-ricordia e la giustizia che vengono da lui.

RIFLESSIONEMisericordiaLa misericordia non è un atteggiamento con cui Dio spazza via tutti i nostri peccati ma è Diostesso! Nel Vangelo di Luca Dio è padre che aspetta il ritorno del figlio amato, è donna checerca per tutta casa la moneta perduta, è pastore che senza fretta e senza sosta va in cercadella pecorella smarrita.Proprio perché Egli è misericordia “ha deciso di spianare ogni alta montagna…perchéIsraele proceda sicuro sotto la gloria di Dio” che si rivelerà nel suo germoglio di vita nuova:Gesù.

PREGHIERARagazzi: Signore Gesù, tu ci ami così come siamo: non ci giudichi, ci accogli tra le tue

braccia anche quando sbagliamo. Sii sempre nostro amico e proteggi i bambinie i ragazzi nel mondo che sono in difficoltà.

Adulti: Padre Nostro, affidiamo a te le nostre famiglie e le nostre comunità affinché tu lecustodisca sempre nel tuo amore.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

AZIONEImpegniamoci a perdonarci gli uni gli altri e a riconciliarci con Dio nel sacramento della con-fessione. Impariamo ad accogliere il prossimo superando i pregiudizi e le paure.

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3 SETTIMANA10 / 15 dicembre)

PAROLASOFONIA Sof 3, 14-17Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta eacclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuonemico.Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai piùalcuna sventura.In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion,non lasciarti cadere le braccia!Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente.Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per tecon grida di gioia».

RIFLESSIONEGioiaDio esulta, grida, gioisce, quando vede noi figli felici. È l’immagine splendida che Sofonia cipresenta attraverso questo brano. La cosa più interessante è il motivo di tale gioia: la vittoriasull’infedeltà! Dio trabocca d’amore tutte le volte che vinciamo le nostre debolezze grazie allafede, tutte le volte che viviamo come fratelli su questa terra nel rispetto vicendevole, nellacostruzione di un mondo di pace, nella salvaguardia del creato, nella tutela dei diritti dei piùpiccoli. Sì, Lui gioisce quando vede che anche noi crediamo nel Suo sogno, ovvero quello difare del mondo una sola e grande famiglia!

PREGHIERARagazzi: Signore Gesù donaci sempre il sorriso della tua pace per essere testimoni credi-

bili del tuo Vangelo.Adulti: Padre Nostro, la nostra vita, in famiglia o in comunità, sia sempre espressione

della gioia che viene da te.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

AZIONEImpegniamoci a portare un sorriso alle persone sole visitando gli ammalati, gli anziani equanti si sentono abbandonati.

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4 SETTIMANA(17 / 22 dicembre)

PAROLAMICHEA Mi 5, 1-4aE tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i vil-laggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere ildominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, daigiorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui finoa quando partorirà colei che deve partorire; e il resto deituoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele.Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con lamaestà del nome del Signore, suo Dio.Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agliestremi confini della terra.Egli stesso sarà la pace!

RIFLESSIONEPaceDio Padre ha generato la salvezza e la pace per tutti i popoli, da un piccolo villaggio diGiuda. Non è un caso. Anzi forse vuole proprio essere un chiaro invito per noi “piccoli” asentirci parte attiva di un cambiamento possibile, che nasce dal basso e non dalle cupoledelle istituzioni.La pace non è solo il buon proposito che ogni Natale mettiamo sotto l’albero, lasciando cheappassisca insieme ai poveri abeti che decoriamo in casa, ma un impegno che dovrebbevenire naturalmente dallo stile di vita evangelico che noi cristiani abbiamo abbracciato dalgiorno del nostro battesimo.

PREGHIERARagazzi: Signore Gesù dona la pace al mondo intero perché i bambini e i ragazzi costret-

ti a subire le guerre possano vivere felici.Adulti: Padre Nostro dona la pace alle nostre famiglie, alle nostre città perché ciascuno

di noi, in ogni ambito, sia costruttore della tua pace.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre

AZIONEImpegniamoci ai linguaggi della non-violenza, ad evitare cattiverie e offese. In gruppo o infamiglia scambiatevi un abbraccio di pace.

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22 MISSIO • organismo pastorale della CEI

Nel periodo dell’Avvento, dal 16 al 24 dicembre, i Ragazzi Missionari, singolar-mente oppure in gruppo, visiteranno un Paese del mondo, ne conosceranno unaproblematica e si impegneranno a pregare per questo.

• Nella sezione download del sito www.ragazzi.missioitalia.it è possibile sca-ricare il planisfero sottostante in formato A4.

• Nella sezione Mappamondo e progetti FUS trovate i progetti di solidarie-tà proposti.

NOVENA di NATALE

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23l’animatore missionario • 4/12

Nel periodo di Natale i Ragazzi Missionari portano nelle case la gioia di Gesù che è natoe si fanno portavoce delle necessità dei loro coetanei nel mondo attraverso l’attività deiSeminatori di stelle.Muniti di tessera e fogli di stelle adesive visitano le famiglie del quartiere chiedendo un gestodi solidarietà verso i ragazzi meno fortunati di loro.Le offerte raccolte finanziano i progetti del Fondo Universale di Solidarietà. (cfr. pag. 12)

MANDATO MISSIONARIO

• Canto d’Ingresso: Seminatori di stelle(mp3 e spartito nella sezione download del sito Missio Ragazzi)

• Dal Vangelo secondo Matteo (28, 16-20)C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia alloro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore liavvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non teme-te, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nellacittà di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete unbambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelouna moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più altodei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».

• Breve riflessione del celebrante

• Invio dei ragazzi MissionariI ragazzi, chiamati per nome, rispondono ECCOMI.Il celebrante invia ciascuno con la seguente formula:VA’ E PORTA A TUTTI LA NOTIZIA DI GESU’ CHE È NATO.

• Preghiera dei ragazziSignore Gesù, ricevuto il mandato missionario, vogliamo essere tuoi discepoli tra le stradedel nostro quartiere. Ci sono tanti bambini e ragazzi nel Sud del Mondo che non hannocibo, non vanno a scuola, sono malati e non possono curarsi.Noi ci impegniamo in questa missione perché la nostra solidarietà porti la gioia in ogniparte del mondo.

• Canto finale: Apostoli di gioia

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Per festeggiare i 170 annidella Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria,

il Segretariato Generale propone il

Realizzate un disegnoche risponda a questa domanda,accompagnatelo con poche righe

e spedite in busta chiusa a

MISSIO RAGAZZIVia Aurelia, 796 – 00165 Roma

Entro il 15 febbraio 2013

La direzione nazionale analizzerà i lavorie presenterà al Segretariato Internazionale

le due opere miglioriche verranno pubblicate in una raccolta

in ricordo di questo anniversario.

Concorso Internazionale

COSA VORRESTI FARECON L’INFANZIA MISSIONARIA?