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BiblioStar, Milano 12 marzo 2009Controllo terminologico: uno strumento strategico per la
comunicazione tra i professionisti dell’informazione a livello europeo.
Il caso degli studi di genere.
Problemi terminologici
sul Life Long Learning
ing. LUIGI TACCONE
_____________________INGEGNERIA ORGANIZZATIVA &
TECNOLOGIA PER L’IMPRESA
HTTP://WWW.TACCONE.NET
Il problema di fondo dei sistemi territorialislide 2
LE COMPETENZE
PROFESSIONALI
Lo spazio europeo per l’apprendimentoslide 3
European Qualification Framework - EQFslide 4
8 livelli comuni
EQF
Learning outcomes
Principi comuni
Strumenti
2007 20092008200620052004
EQF KEYCOMPETENCE
MAASTRICHTADOZIONE RACCOMANDAZIONI
Progetto SRC
CONFRONTO
ATTUAZIONEdal 1 luglio
SVILUPPO
SPERIMENTAZIONE
ABILITAZIONEES
EV
SISTEMA ATTUALMENTE VIGENTE Profili
professionali
Delibere
ADATTAMENTO
120glossario
344347FOCUS ON COMPETENCE
Lo sviluppo ai vari livelli territorialislide 5
GESTIONEREPERTORIO
http://www.rete.toscana.it/sett/orient/fp/siscomp060708.htm
Il metodo della Progettazione Partecipataslide 6
Theme Team
LA FORMA ORGANIZZATIVA DEL SOCIAL NETWORK
(ATM - Agorà del Terzo Millennio TM)
occorre dare una forma, dalla piramide rovesciata – al servizio della comunità – immersa nella stessa
comunità a contatto con la rete degli stakeholder, un livello di coordinamento leggero, il TT, e le linee di
azione verticali sui temi specifici....
due livelli di azione che rispondono alle due grandi problematiche da affrontare: il problem setting ed il
problem solving da sviluppare con specifici cicli di brainstorming sui temi più critici e prioritari
- Toscana: l.r. 69/07
sulla partecipazione
- Anci Toscana: Aut&Aut
Agorà : funzioni e livelli di interazione slide 7
Sperimentazione gdl AIF:
L’Agorà sul LLL
Chiacchieradiretta, informale
Web 2.0relazionale, associativa
Comunicazioneunivoca, diffusiva
Piazzaconfronto, dialogica
Web 1.0sintesi strutturata
Piattaforma Trio
www.progettotrio.it
Le prospettive del problem settingslide 8
1 – il CONTESTO
4 – I VALORI
Le competenze
3 – le REGOLE
2 – il LINGUAGGIO
Il linguaggio comune del mondo della Formazioneslide 9
da gdl AIF FP:
Glossario bilingue
del LLL intersettoriale
La mappa delle professionalità: matrice 3Dslide 10
http://www.taccone.net/news/mappafpweb.xls
Validazioneesperienzanon formale
Indagini sui fabbisogni
professionali
Priorità regionali e provinciali
Incontro domanda/offerta, orientamento CPI
Programmazione fabbisogno formativo
Appaltibandi
Valutazione ex ante
Certificazione
Progettazione percorsi formativi
Realizzazione intervento
RFP
La filiera della formazione professionaleslide 11
... e le nuove figure professionali in prospettivaslide 12
da gdl AIF FP:
Nuovi processi e
competenze nuove:
- orientatore
-rendicontatore
- certificatore
- facilitatore
- ...
supporto alla
progettazione
tutoring
accoglienza
orientamento
facilitatore
supporto alla qualità strutture /
valutazione apprendimento
supporto alla
rendicontazione
Le priorità trasversali del POR FSEslide 13
5.4.1 Pari opportunità e non discriminazione
L'Autorità di Gestione ... assicura la parità di genere e le pari opportunità in tutte le
fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del Programma,
anche attraverso l'autorità regionale preposta in materia di pari opportunità.
L’Amministrazione regionale adotta le misure necessarie per prevenire ogni
discriminazione fondata sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le
convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale durante le varie
fasi di attuazione dei Fondi, ed in particolare nell’accesso agli stessi.
La Regione Toscana nella sorveglianza dell’attuazione e nel sistema di monitoraggio
definisce gli indicatori rilevabili e i criteri/modalità di verifica del rispetto del principio
della pari opportunità. Il Comitato di Sorveglianza ne sarà informato periodicamente,
con cadenza almeno annuale.
Inoltre in questo ambito la Regione Toscana, attraverso la deliberazione della Giunta
Regionale 534/2006 "Inclusione dei parametri di genere nei bandi regionali", ha
previsto l'adozione, in tutti i bandi regionali, di specifici parametri da applicare alla
selezione e valutazione dei progetti presentati. Lo scopo di tali parametri è quello di
contribuire a rafforzare l'integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche
regionali, attraverso la definizione di strumenti sempre più adeguati a cogliere il
valore trasversale del principio di pari opportunità.
Mainstreaming o ... malestreaming ?slide 14
Dal PAD, per gli Organismi Intermedi:
Parità di genere e pari opportunità
...
Più in particolare la parità di genere è perseguita con una logica di intervento fondata sul
mainstreaming, sia garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione
del mercato del lavoro, sia promuovendo azioni specifiche.
I progetti, quindi, fatti salvi quelli destinati esclusivamente al target femminile, devono
esplicitamente contenere azioni atte ad assicurare tale priorità, indicando: un obiettivo quantificato
della presenza di destinatari per genere, le modalità di accesso ed attuative tali da favorire e
consentire l’accesso e la fruizione da parte delle donne, l’eventuale collegamento con azioni di
sensibilizzazione, informazione, promozione e accordi tra le parti sociali realizzate da altri
soggetti/progetti già esistenti a livello locale oppure da attivare nel caso della presentazione di un
progetto integrato, il collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare con
l’inserimento in misure attive, l’attivazione di servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio
e/o conciliare la vita familiare con l’inserimento in misure attive, la conciliazione tra la propensione
alla flessibilità e la salvaguardia delle aspettative di carriera e di permanenza sul lavoro.
Con riferimento alle persone in condizioni di disagio sociale e di disabilità, nell’attuazione di tutti gli
Assi particolare attenzione dovrà essere posta affinché pari opportunità e possibilità siano date ai
soggetti più deboli, svantaggiati ed emarginati, secondo un approccio di mainstreaming, anche
dando loro priorità di accesso, laddove compatibile con le finalità e caratteristiche degli interventi.