report lab poli bibliotecari in rete 15.07.2014

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report laboratorio Poli bibliotecari in retePercorso partecipato per contribuire a migliorare la definizione e l’attuazione delle politiche orientate al Sistema delle Biblioteche Pugliesi 15 luglio 2014Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis - Strada Lamberti 3/4, Bari

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Page 1: Report LAB Poli Bibliotecari in Rete 15.07.2014

report

laboratorio “ Poli bibliotecari in rete”

Percorso partecipato per contribuire a migliorare la definizione e l’attuazione delle politiche orientate al Sistema delle Biblioteche Pugliesi

15 luglio 2014– Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis - Strada Lamberti 3/4, Bari

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REPORT

Laboratorio

Poli bibliotecari in rete Percorso partecipato per contribuire a migliorare la definizione e l’attuazione delle politiche

orientate al Sistema delle Biblioteche Pugliesi.

Sala conferenze – Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis

15 luglio 2014 – Strada Lamberti 3/4, Bari

vedi la scheda dell’evento su EventiPA all’indirizzo http://eventipa.formez.it/node/25643

SOMMARIO

Premessa ........................................................................................................................................................... 1

1 - Il percorso “Biblioteche innovative in rete” ................................................................................................. 2

2 – Il workshop “Poli bibliotecari in rete” del 15 luglio..................................................................................... 3

3 – I temi ed i risultati dell’incontro .................................................................................................................. 6

I partecipanti ................................................................................................................................................... 17

Il programma della giornata ............................................................................................................................ 18

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Premessa

Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione

Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema"

(PON GAS).

Il progetto ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni

dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle

loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace

attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse E del Programma, oltre a fornire un supporto strategico

per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo

fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.

La linea PROGETTARE di Capacity SUD si pone l’obiettivo di sviluppare le competenze delle

amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e attuare un miglioramento

organizzativo e gestionale.

Le iniziative aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la

programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci

all’interno delle organizzazioni partendo da obiettivi condivisi e da risultati attesi.

Ogni attività si fonda su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con

metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro

specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che

lo arricchiscono.

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1 - Il percorso “Biblioteche innovative in rete”

L’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti unitamente al Servizio

Beni Culturali della Regione Puglia intende migliorare la definizione e l’attuazione delle politiche

orientate al Sistema delle Biblioteche pugliesi, partendo dalla riflessione e dall’analisi sulle

esperienze passate, al fine di individuare, per le diverse realtà territoriali della regione, i servizi

più innovativi su cui orientare la strategia regionale e investire nuove risorse.

L’ipotesi di lavoro del percorso “Biblioteche innovative in rete” è stata definita a partire da alcuni

elementi di contesto, di seguito illustrati:

• La Regione Puglia ha promosso, nell’ambito della programmazione unitaria 2007-2013,

una strategia di implementazione di sistemi territoriali e misure di valorizzazione e

fruizione del patrimonio culturale, già avviate sia con la programmazione dei fondi POR

2000-2006 quanto delle risorse FAS degli Accordi di programma, al cui interno si inserisce

il Sistema delle Biblioteche.

• Nell’ambito dell’APQ Beni Attività Culturali, finanziato attraverso il Fondo sviluppo

coesione 2007-2013, è prevista nell’Azione A) Interventi e completamento dei sistemi dei

beni culturali, un’attività specifica A6 Riqualificazione e potenziamento del sistema

bibliotecario regionale, che deve essere ulteriormente definita.

• Nell’ambito della visione strategica proposta dalla Regione per il patrimonio culturale

nella programmazione 2014-2020, le biblioteche svolgono un ruolo determinante anche

quali fattori di inclusione sociale.

• Il censimento del sistema bibliotecario pugliese al dicembre 2011 ha consentito di

individuare un complesso di n° 449 biblioteche, attualmente perlopiù organizzate in 6 Poli

bibliotecari territoriali, con un lavoro di rete ancora modesto.

• Una prima analisi dell’attività biblioteconomica su tre dimensioni – management

avanzato, fidelizzazione dell’utenza e approccio welfaristico – fa emergere come siano

carenti aspetti gestionali, quali la programmazione e la rilevazione, come i servizi forniti

siano quelli tradizionali (es. il prestito a domicilio) e siano invece scarsamenti presenti i

servizi più innovativi legati all’approccio della “biblioteconomia sociale”.

• Nell’ambito delle misure strategiche ed innovative avviate dalla Regione vanno, anche,

ricondotte le azioni di valorizzazione integrata sperimentate attraverso i c.d. SAC “Sistemi Ambientali e Culturali”, aggregazioni di risorse ambientali e culturali del territorio,

adeguatamente organizzate, messe in rete e gestite in ragione della capacità di

promuovere percorsi di valorizzazione, sviluppo e cooperazione interistituzionale, che

abbandonano la logica di itinerario tematico, prevalentemente a vocazione turistica per

costruire collegamenti qualificati con il contesto territoriale, e perseguire la mobilitazione

del sistema produttivo e la promozione di forme evolute di gestione.

Obiettivo generale del laboratorio è quello di supportare il Servizio Beni Culturali

dell’amministrazione regionale nella creazione delle condizioni che contribuiscano a migliorare

la definizione e l’attuazione delle politiche orientate al Sistema delle Biblioteche. Un

miglioramento che sicuramente può essere ottenuto attraverso un percorso di co-progettazione

che veda coinvolti gli stessi soggetti facenti parte del sistema bibliotecario regionale.

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L’ottica è quella di sviluppare linee operative di intervento del percorso strategico avviato dalla

regione e sopra evidenziato in relazione alla misura dei Poli bibliotecari e dei servizi resi,

accompagnando gli attori territoriali – enti locali, Poli bibliotecari, biblioteche, ecc. – nella

definizione di servizi bibliotecari innovativi, rispondenti alle esigenze della comunità in quanto

servizi di interesse collettivo. Definire, quindi, un nuovo modello di governance regionale per il

Sistema delle Biblioteche come evoluzione della governance attuale, alla luce delle recenti

modifiche nell’ambito della Legge 56/2014 (Legge Delrio) e della riforma costituzionale che

prevedono la riorganizzazione delle funzioni delle Province. Contribuirà, a tale percorso, il

confronto con buone pratiche di livello locale e nazionale.

2 – Il workshop “Poli bibliotecari in rete” del 15 luglio

La giornata in Biblioteca Provinciale si apre con l’intervento della responsabile della Linea

PROGETTARE Elena Tropeano, la quale fa una presentazione del progetto Capacity SUD e del

Laboratorio “Biblioteche innovative in rete” soffermandosi principalmente sul ruolo dell’Istituto

nella relazione con la Regione Puglia e, in particolare, con i settori coinvolti nel percorso.

Segue l’intervento di Francesco Palumbo, dirigente dell’Area Politiche per la Promozione del

Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia, il quale si sofferma sulla necessità di

rafforzare il Sistema Bibliotecario regionale pugliese. In particolare, tale necessità è tanto più

concreta quanto più si considera il generale riordino delle funzioni in passato attribuite alle

Province e l’attuale situazione che vede le diverse biblioteche aderenti ai diversi Poli Provinciali,

non tutti funzionanti con dinamiche analoghe.

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Per queste ragioni è necessario avviare un processo che miri a fare dei Poli bibliotecari degli

attori chiave del territorio, in grado di assumere un ruolo sociale per i cittadini (residenti, ma

anche turisti) ma anche produttivo nell’offerta culturale regionale e nella definizione di sistemi

territoriali che vedano la gestione integrata dei beni culturali. Tra le criticità sollevate dallo stesso

Palumbo, il sistema SBN che non risponde pienamente alle attuali esigenze dei Poli bibliotecari e

delle singole biblioteche in generale.

Tre gli obiettivi da perseguire, e più volte richiamati sottoforma di metodi di lavoro, dalla Legge

Regionale:

- il metodo dell’integrazione: come modalità di organizzazione e gestione delle attività

della rete documentaria locale (artt. 22,23,24 L. 17/2013 “Disposizioni in materia di beni

culturali”) e dei servizi documentari integrati, oltre che delle necessarie competenze

professionali, al fine di realizzare la condivisione delle risorse interne nonché la piena

utilizzazione delle risorse esterne alla rete;

- il metodo della partecipazione: alla rete locale partecipano biblioteche, ma anche archivi

e musei degli Enti locali, nonché istituti pubblici e privati, presenti nel territorio regionale,

generando in questa maniera un generale arricchimento della rete stessa;

- il metodo della cooperazione: servizi bibliotecari efficienti mediante il ricorso a forme di

cooperazione tra biblioteche, archivi ed altri istituti documentari al fine di realizzare un

servizio documentario integrato che consenta, mediante la condivisione delle risorse, di

rispondere ai bisogni informativi degli utenti.

Il dirigente Palumbo, inoltre, sottolinea come il fine ultimo del Laboratorio “Poli bibliotecari in

rete” è quello di comprendere i reali fabbisogni del sistema bibliotecario pugliese. Gli obiettivi

più volte enunciati, anche attraverso la legge regionale, in realtà potrebbero essere modificati se

nel corso del Laboratorio, attraverso l’aiuto di esperti e con la partecipazione dei vari attori

coinvolti, emergessero necessità più forti.

Per fabbisogno non si intende cosa è necessario a ogni singola biblioteca per rafforzare o

mantenere il servizio offerto; con il termine “fabbisogno” si fa riferimento alle azioni, agli attori,

ai tempi e alle risorse necessari per fare diventare il mondo delle biblioteche pugliesi un sistema

condiviso e che si regga sulla cooperazione tra i soggetti.

A tal proposito la Regione si sta dotando di un sistema attraverso il quale monitorare

periodicamente lo stato delle biblioteche pugliesi: ogni biblioteca gestirà un proprio software,

attraverso il quale aggiornare i dati della propria biblioteca sia per quanto riguarda i dati di flusso

dell’utenza sia per quanto riguarda i dati del patrimonio librario. Tali dati dovrebbero essere poi

inviati alla Regione che li trasmette al Sistema informativo regionale, che rappresenta tutto il

patrimonio culturale della Regione. Il sistema avrà successo se si fonda sullo spirito della

cooperazione.

Il percorso “Biblioteche innovative in rete” e, più in generale, la sfida da affrontare sta in alcuni

interrogativi cui il sistema delle biblioteche regionali, assieme, dovrà rispondere: cosa ci manca

per completare il sistema bibliotecario? Come consolidare i Poli? Quali progetti possono

produrre impatti effettivi? E ancora, come creare la rete documentale locale? Come far dialogare

la biblioteca con gli altri attori territoriali? Come far diventare la biblioteca un attivatore a livello

locale di inclusione culturale e sociale? Rispetto al sistema SBN e ai servizi offerti, invece, quali

sono i fabbisogni della Rete SBN? Come creiamo nuove tipologie di servizi per una biblioteca

evoluta?

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Infine Silvia Pellegrini, dirigente del Servizio Beni Culturali, chiude gli interventi introduttivi

definendo l’ambito di lavoro del percorso “Biblioteche innovative in rete” che si sta

intraprendendo, evidenziando la necessità che le biblioteche recuperino centralità all’interno di

un sistema fortemente integrato e interconnesso con gli altri istituti e luoghi della cultura, per

assicurare una valorizzazione efficace ed effettiva del patrimonio al “servizio” dei fruitori

complessivamente intesi, nelle loro plurime e differenziate espressioni.

La Regione ha voluto promuovere, nel solco di una fattiva collaborazione già avviata con il

mondo delle biblioteche, e in ragione di relazioni consolidatesi nel tempo con gli istituti diffusi sul

territorio, e sugellate anche dal ricorso a reiterate forme di programmazione negoziata dei

finanziamenti, una riflessione per rappresentare nella maniera più partecipata possibile il

percorso intrapreso per la valorizzazione del proprio patrimonio.

Il richiamo è alla necessità di confrontarsi, ma anche all’opportunità di leggere nella strategia

regionale un’occasione per superare le attuali criticità e massimizzare le possibilità di sviluppo

che la nuova programmazione offre.

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3 – I temi ed i risultati dell’incontro

Il workshop partecipativo, gestito con metodologia Metaplan®, ha quale punto di partenza per

l’individuazione dell’ambito di lavoro l’ultimo Censimento del Sistema Bibliotecario Pugliese

(2011). Rispetto a questo, sono proposti ai partecipanti alcuni specifici aspetti funzionali del

sistema bibliotecario per ognuno dei quali il confronto si articolerà nella determinazione di punti

di forza e debolezza e possibili azioni migliorative.

Già all’ingresso, ai partecipanti viene chiesto (oltre che di identificarsi) un primo punto di vista sui

servizi presenti nei propri enti di riferimento e su quelli che riterrebbero opportuno fossero

invece attivati o migliorati.

Di seguito si riporta lo schema dei contributi offerti:

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La facilitatrice Serenella Paci apre i lavori, spiegando come si lavorerà insieme durante la

giornata. L’obiettivo dell’incontro è quello di aprire uno spazio partecipativo di confronto e

discussione sullo stato dell’arte del sistema bibliotecario in Puglia, allo scopo di pervenire a

individuare delle aree di miglioramento e di quei servizi bibliotecari innovativi sui quali investire

nei prossimi anni.

Serenella Paci faciliterà la discussione che si svolgerà attraverso un confronto tra i vari punti di

vista espressi dai partecipanti, un confronto tra quella che è la situazione attuale delle

biblioteche pugliesi e quella che è la situazione auspicata, attraverso una ricerca delle possibili

direttrici di azione.

Si lavorerà attraverso la metodologia del Metaplan®, tecnica di facilitazione basata sulla

visualizzazione. La discussione in aula viene trascritta su cartoncini colorati, attraverso frasi

molto brevi, rispondendo a tre questioni fondamentali:

1. Punti di forza del sistema bibliotecario pugliese

2. Punti di debolezza del sistema bibliotecario pugliese

3. Quali le possibili azioni migliorative?

Punto di partenza è il Censimento delle Biblioteche pugliesi realizzato nel 2011, una ricerca

condotta da consulenti esperti che ha monitorato lo stato delle biblioteche pugliesi, analizzato gli

elementi di qualità, i fabbisogni ecc. La ricerca ha avuto l’obiettivo di misurare lo stato di salute

del sistema bibliotecario pugliese.

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Interviene la responsabile della ricerca, Antonella Saracino, a illustrare in breve su quali punti si è

soffermata la ricerca, parlando di biblioteconomia, spiegando come l’applicazione di regole

precise con scadenza pluriennale consente di ottenere molti risultati.

Segue il lavoro di Serenella Paci attraverso la metodologia Metaplan®.

I tre punti di interesse sono:

- Management avanzato. I problemi manageriali (propriamente di un consolidato New

Public Management) non sono sufficientemente affrontati nelle biblioteche del sistema

pugliese. Eppure un moderno e sistemico approccio aziendale delle operazioni di

programmazione (strategica e operativa), di gestione (creazione di beni intesi come merci

e servizi) e di rilevazione (monitoraggi e rendicontazioni) costituisce il cuore di un

moderno operare biblioteconomico, che sia garanzia di efficienza ed efficacia delle

operazioni.

- Fidelizzazione del cliente. Le problematiche di fidelizzazione dell’utenza, secondo una

concettualizzazione più pregnante, consistono nell’attenzione per quelle operazioni

biblioteconomiche, anche tradizionali, in grado di incidere più direttamente sulla sfera dei

bisogni di informazione e documentazione dell’utente.

- Approccio welfaristico. L’approccio welfaristico costituisce il nuovo paradigma della

biblioteconomia, propriamente definibile della “biblioteconomia sociale”, che dovrebbe

generare un servizio di interesse collettivo sensibile “long life”. Oggi l’adesione piena a

questo nuovo paradigma consente di affrontare la complessa querelle del ruolo e della

giustificazione della biblioteca nel XXI secolo, che si avvia ad essere compiutamente il

secolo in cui la principale forza produttiva sarà rappresentata dalla conoscenza

(knowledge). Monitorare e rafforzare l’analisi degli “argomenti” che consentano di

apprezzare l’approccio welfaristico (ad esempio in relazione agli sviluppi della presenza

multiculturale) costituisce oggi un obiettivo da implementare con sempre maggiore

decisione e coraggio.

I tre punti di interesse vengono affrontati di seguito.

Il risultato del workshop è riportato di seguito, in una riproduzione dei pannelli utilizzati per la

facilitazione.

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I partecipanti

NOME COGNOME ENTE / SETTORE

Raphael Aboav ICOM Puglia

Maria Abenante Associazione Italiana Biblioteche

Angelo Amoroso D’Aragona Fondazione Apulia Film Commission

Mariella Anselmi Regione Puglia

Vitangelo Caputo Biblioteca Nazionale Di Bari

Daniela Daloiso Regione Puglia

Francesco De Benedictis Biblioteca Diocesana Odegitria

Luciana luigia De Benedictis Consiglio Regione Puglia

Anna Filograno Consiglio Regione Puglia

Evy Galiano Provincia Di Brindisi

Davide Lionetti Biblioteca Apostolica Vaticana

Francesco Mercurio Provincia Di Foggia

Silvia Nobile AIB Puglia

Francesco Palumbo Regione Puglia

Daniela Pellegrino Comune Di Trani

Antonella Saracino

Onofrio Erriquez Università Degli Studi Di Bari Aldo Moro

Angela Pisicchio Presidio Del Libro

Rosalba Magistro Consiglio Regione Puglia

Sebastiano Valerio Università degli Studi di Foggia

Marianna Lobasso Imago Società Cooperativa

Domenica Di cosmo Consiglio Regione Puglia

Silvia Pellegrini Regione Puglia

Loredana Gianfrate Imago Società Cooperativa

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Il programma della giornata

Laboratorio

Poli bibliotecari in rete Percorso partecipato per contribuire a migliorare la definizione e l’attuazione delle politiche

orientate al Sistema delle Biblioteche Pugliesi.

Sala conferenze – Biblioteca Provinciale Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis

15 luglio 2014 – Strada Lamberti 3/4, Bari

ATTIVITÀ RELATORE

Ore 9,30 – 10,00 Registrazione dei partecipanti

Ore 10,00 – 11,00 Contributi di apertura Elena Tropeano

Responsabile di Progetto

Francesco Palumbo

Dirigente Area Politiche per la

Promozione del Territorio, dei

Saperi e dei Talenti

Regione Puglia

Silvia Pellegrini

Dirigente Servizio Beni Culturali

Regione Puglia

Ore 11,00 – 13,00 Workshop partecipativo Serenella Paci

Consulente facilitatrice esperta

Ore 13,00 - 13,30 Chiusura dei lavori

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Riferimenti

STAFF DI LINEA

Elena Tropeano Responsabile di Linea 070 67956202 [email protected]

TASK FORCE PUGLIA

Andrea Gelao [email protected]

Germana Pignatelli [email protected]

Marilena Martino [email protected]

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Il progetto Capacity SUDsviluppa il tema del rafforzamento della capacità istituzionalenella programmazione e gestione dei Fondi strutturali 2014-2020

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