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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO IL PONTE Via Pennelli, 1 26100 Cremona Tel. 0372/027450 Fax. 0372/027490 Sito internet: www.cdsilponte.org 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: #studioLiberaMente 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: E – Educazione e Promozione Culturale Area di Intervento: 8 Lotta all’evasione scolastica e all’abbandono scolastico 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Analisi della popolazione scolastica cremonese La popolazione scolastica cremonese ha il seguente trend storico: Scuola secondaria di I grado: a.s. 10/11 a.s. 11/12 a.s. 12/13 a.s. 13/14 a.s. 14/15 a.s 15/16 Tot. iscritti 9.625 9.753 9.816 9.707 9.536 9.319* Totale iscritti scuola secondaria di primo grado, trend storico 4 NZ02253 REGIONE LOMBARDIA

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN

SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO IL PONTE Via Pennelli, 1 26100 Cremona Tel. 0372/027450 Fax. 0372/027490 Sito internet: www.cdsilponte.org

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

#studioLiberaMente 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: E – Educazione e Promozione Culturale Area di Intervento: 8 – Lotta all’evasione scolastica e all’abbandono scolastico

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori

misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

Analisi della popolazione scolastica cremonese

La popolazione scolastica cremonese ha il seguente trend storico:

Scuola secondaria di I grado:

a.s.

10/11

a.s.

11/12

a.s.

12/13

a.s.

13/14

a.s.

14/15

a.s

15/16

Tot.

iscritti 9.625 9.753 9.816 9.707 9.536 9.319*

Totale iscritti scuola secondaria di primo grado, trend storico

4

NZ02253

REGIONE LOMBARDIA

Scuola secondaria di II grado:

a.s.

10/11

a.s.

11/12

a.s.

12/13

a.s.

13/14

a.s.

14/15

a.s.

15/16

Tot.

iscritti 15.391 15.599 15.750 16.018 16.333 16.184

Totale iscritti scuola secondaria di secondo grado, trend storico

Fonte dati: Provincia di Cremona, Ufficio Statistica

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO:

Nell’anno scolastico 2015/2016 (ultimo dato disponibile), le scuole secondarie di primo grado erano complessivamente 52: 49 a gestione statale e 3 a gestione non statale. Le classi erano 426: 407 nelle scuole statali e 19 in quelle non statali. I ripetenti sono stati complessivamente 297, il 3 % degli iscritti, quasi tutti provenienti da scuole statali:

I anno II anno III anno Totale

Ripetenti 129 88 80 297 Gli stranieri erano 1.621, il 17% del totale. Di questi solo 12 erano iscritti alle scuole privare. Gli alunni disabili erano 447, il 5% degli iscritti e frequentavano quasi tutti le scuole statali (436 alunni disabili nelle scuole statali, 11 nelle scuole private). Distinguendo gli studenti per tipo di disabilità la situazione era la seguente:

TIPO DI DISABILITA’

PSICOFISICO VISIVO UDITIVO INTELELTTIVO MOTORIO ALTRO TOT.

Scuole statali 0 5 4 350 12 65 436

Scuole private 0 0 0 11 0 0 11

Totale 0 5 4 361 12 65 447

Per tutti gli alunni che presentano disabilità, è necessario un sostegno scolastico, anche domiciliare nell’esecuzione dei compiti. Per questo sono necessarie strutture (come Portofranco), che possano sostenere la famiglia nell’esecuzione dei compiti dei figli, creando Progetti Educativi Individualizzati (PEI) specifici caso per caso. SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO:

Nell’anno scolastico 2015/2016 gli studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado nella provincia di Cremona erano 16.184; di questi 15.658 frequentavano le scuole statali, 526 le scuole private. Suddividendo ulteriormente gli iscritti alle scuole statali in due gruppi risulta che 15.898 studenti frequentavano corsi diurni mentre 286 corsi serali. Suddividendo gli studenti per indirizzo scolastico, risulta che il 43% frequentava licei, 36% istituti tecnici e il 21% istituti professionali:

Percentuale di alunni iscritti per tipo di scuola (liceo, istituto tecnico, professionale)

Le classi erano in tutto 744, di cui 34 nelle scuole provate e 710 nelle scuole statali. I ripetenti erano 1.020, il 6% sul totale degli iscritti, quasi tutti frequentanti scuole statali. La maggior parte dei ripetenti frequentava il primo anno. Nel dettaglio la situazione era la seguente:

I anno II anno III anno IV anno V anno Totale

Scuole statali 410 250 169 117 67 1.013 Scuole private 3 0 1 1 2 7

totale 413 250 170 118 69 1.020 Gli stranieri erano 1.894, il 12% degli iscritti, quasi tutti frequentanti scuole statali. Gli alunni disabili erano 446, il 3% sul totale degli studenti, quasi tutti frequentanti le scuole statali (441 scuole statali e 5 scuole private). Distinguendo gli studenti per tipo di disabilità la situazione è la seguente:

psicofisico visivo uditivo intellettivo motorio altro Tot.

Scuole statali 0 7 7 314 21 92 441 Scuole private 0 2 0 0 0 3 5

Totale 0 9 7 314 21 95 446

Alcuni aspetti riguardanti l’integrazione e

il successo scolastico degli studenti stranieri

Il trend storico sulla presenza di alunni a cittadinanza non italiana in Italia, mostra come nel periodo 2001/02-2015/16 vi sia stato un ampio incremento nelle iscrizioni degli alunni stranieri: si è passati dai 196.414 dell’a.s. 2001/02 (pari al 2,2% della popolazione scolastica complessiva) agli 814.851 dell’a.s. 2015/16.

Anno scolastico Totale Secondaria di

I grado

Secondaria di

II grado

2001/02 196.414 45.253 27.594 2002/03 239.808 55.907 34.890 2003/04 307.141 71.447 52.380 2004/05 370.803 84.989 63.833 2005/06 431.211 98.150 83.052 2006/07 501.420 113.076 102.829 2007/08 574.133 126.396 118.977

2008/09 629.360 140.050 130.012 2009/10 673.800 150.279 143.224 2010/11 710.263 157.559 153.423 2011/12 755.939 166.043 164.524 2012/13 786.630 170.792 175.120 2013/14 803.053 169.780 182.181 2014/15 814.208 167.068 187.357 2015/16 814.851 163.613 187.525

Fonte dati: Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s.2015/2016, pubblicato a Marzo 2017

dall’ufficio Statistica e studi del Miur

Le prime statistiche ufficiali sugli studenti stranieri segnalano la presenza di 6.104 studenti nell’a.s. 1983/84, con un’incidenza minima sulla popolazione scolastica dello 0.06% tale da non suscitare nessuna problematica di inserimento. È nella seconda metà degli anni 90 che il numero degli studenti stranieri si intensifica e cresce di 5-6 mila unità all’anno, arrivando a superare le 50 mila unità negli anni 1995/96. Agli inizi del 2000 addirittura gli studenti stranieri arrivano a 147.500 unità e da questo momento la curva degli ingressi degli stranieri nel sistema scolastico continuerà a crescere; l’Italia diventa la prima meta sia per i migranti che fuggono via mare da aree di crisi, sia per i tanti provenienti dai paesi dell’est. Per questo motivo da qualche anno gli studenti di origine migratoria rappresentano la componente dinamica del sistema scolastico italiano. Un aspetto significativo dell’evoluzione degli studenti stranieri è rappresentato dalla continua crescita di quanti hanno cittadinanza non italiana ma sono nati in Italia. Negli ultimi 5 anni, 2011/12-2015/16, questa categoria di studenti è passata da circa 334.300 a circa 479.000 unità con un incremento del 43,2%. Solo nell’ultimo anno questi studenti sono cresciuti di 28.093 unità, ben il 6,2%. In un quadro generico si è constatato anche che negli ultimi 5 anni 2011/2012-2015/2016 gli studenti italiani sono diminuiti di 193mila unità, mentre gli stranieri sono aumentati di 59mila unità (+7,8%). Entrando nel dettaglio, ci sono poi specifiche aree dove la presenza di alunni a cittadinanza non italiana è maggiormente concentrata. La Lombardia si conferma come regione col maggior numero di alunni stranieri con un valore di 203.979 nell’a.s. 2015/2016, contro i 197.202 dell’a.s. 2013/2014 e i 184.592 dell’a.s. 2011/2012, un dato che continua a crescere.

Alunni con cittadinanza italiana e non italiana per regione

a.s. 2013/2014 e 2016/2016

Gli stranieri sono anche maggiormente soggetti a insuccesso scolastico. Infatti le percentuali di alunni con cittadinanza non italiana in ritardo nei vari ordini di scuola segnano una disuguaglianza rispetto agli italiani:

Ordine di

scuola

Anno scolastico

2015/2016

Anno Scolastico

2014/2015

Anno Scolastico

2013/2014

%

italiani

%

stranieri

%

italiani

%

stranieri

%

italiani

%

stranieri

Primaria 1,8 13,2 1,8 13,4 1,9 14,7

Secondaria I

grado 6,6 35,4 7,0 39,1 7,4 41,5

Secondaria II

grado 21,9 61,3 22,4 63,0 23,3 65

Alunni in ritardo scolastico per cittadinanza e ordine di scuola

Dai dati emerge non solo la maggior percentuale di ritardo degli alunni con cittadinanza non italiana rispetto agli alunni italiani, ma soprattutto come il dislivello risulti allarmante soprattutto nella scuola secondaria di primo e secondo grado. La cause del fenomeno sono molteplici e riguardano i problemi di integrazione, la scarsa conoscenza della lingua italiana, spesso l’arrivo delle famiglie migranti in corso d’anno scolastico e anche le differenze culturali. Tutto ciò rende problematica la vita dei ragazzi stranieri nelle nostre scuole. Il processo d’inclusione dei giovani passa principalmente attraverso la scuola che deve garantire a tutti un bagaglio comune di competenze di base ma anche il riconoscimento e la valorizzazione della diversità. Spesso si trascurano le condizioni di origine del ragazzo straniero ignorandone la storia e il percorso; la permanenza in una cultura straniera può determinare una tensione e un’ansia da adattamento, definito shock culturale spesso trascurato e sottovalutato, sebbene si manifesti in forme di evidente disagio. Gli effetti dello shock culturale possono trovare espressione in una vasta gamma di problematiche psichiche che possono ripercuotersi sul piano

dell’apprendimento a scuola, ma anche sui percorsi di socializzazione e sulla possibilità di instaurare relazioni positive con educatori e coetanei. La scuola e gli insegnanti si trovano quindi oggi a dover far fronte ai bisogni delle classi multilivello caratterizzate dalla differenziazione e dalla stratificazione delle intelligenze, degli stili cognitivi di apprendimento, dei livelli di competenza linguistica, ma non sempre hanno gli strumenti, i tempi e le possibilità per poter gestire e risolvere le difficoltà e le problematiche legate a questa situazione. Sono quindi necessari altri punti di riferimento sul territorio che possano garantire gli interventi necessari quali alfabetizzazione, aiuto allo studio, facilitazione linguistica con semplificazione di testi e supporto all’integrazione, di cui Portofranco ha grande esperienza e in cui si è attivato realizzando molti interventi e attività soprattutto grazie all’apporto dei volontari in servizio civile. La ricerca sottolinea come lo svantaggio scolastico degli stranieri si associa a due principali ostacoli che i figli degli immigrati incontrano nello studio: la bassa comprensione e competenza linguistica della lingua italiana e il modesto background socio-culturale-linguistico dei genitori. Portofranco, in collaborazione con i volontari e le attività del centro di solidarietà Il Ponte, per il terzo anno consecutivo associa alle normali azioni di supporto allo studio, i corsi di lingua e cultura italiana per i genitori degli alunni iscritti, cercando di rispondere a tutte le carenze. L’apprendimento della lingua anche da parte dei genitori degli allievi è fondamentale per stabilirsi, regolarizzarsi, trovare lavoro, utilizzare i servizi di base e interagire a tutti i livelli comprendendo anche i codici etici e comportamentali della società. È per questo che, insieme ad altre realtà territoriali, anche Portofranco ha sviluppato la propria azione anche sul versante dell’apprendimento dell’italiano. La soluzione, quindi, per fronteggiare l’insuccesso e di conseguenza l’abbandono

scolastico degli alunni stranieri, è quella di offrire un supporto continuativo e personalizzato, un tutoraggio ai ragazzi che, se lasciati soli, rischiano di non portare a termine con successo il loro percorso scolastico.

Dispersione, abbandono e disagio scolastico: considerazioni

La dispersione scolastica non si identifica unicamente con l’abbandono scolastico, ma riunisce un insieme di fenomeni, quali irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo o interruzioni, che sfociano spesso nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. Lo studio degli indicatori riguardanti i fenomeni sopracitati, offre spunti di riflessione importanti sull’entità del fenomeno “dispersione”. Un percorso di studi si definisce regolare quando viene rispettata l’età teorica di frequenza, ovvero: 14 anni frequenza del primo anno, 15 anni frequenza del secondo anno e così via. Il ritardo si ha quando questa frequenza regolare non è rispettata a causa di diversi fattori: bocciatura, inserimento ritardato nel percorso scolastico perché straniero, frequenza percorsi serali. Nel dettaglio, nell’anno scolastico 2015/2016 il 76% degli studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Cremona aveva un percorso di studi regolare mentre il 15% era in ritardo di un anno e il 9% di due o più anni come descritto nella tabella seguente:

Regolarità del percorso I

anno II anno III anno IV anno V anno Totale

Corso regolare 2.894 2.668 2.473 2.196 2.163 12.394 (76%) Ritardo di un anno 526 446 499 447 477 2.395 (15%)

Ritardo di due o più anni 248 280 299 297 271 1.395 (9%) Totale 3.668 3.394 3.271 2.940 2.911 16.184 (100%)

Analizzando nel dettaglio le percentuali di regolarità e ritardi nel percorso di studi dei tre indirizzi scolastici (licei, istituti tecnici e istituti professionali) la situazione è la seguente:

- Licei: 90% studenti regolari, 8% in ritardo di un anno, 2% ritardo di due o più anni;

- Istituti tecnici: 77% studenti regolari, 18% ritardo di un anno, 6% ritardo di due o più anni;

- Istituti professionali: 44% studenti regolari, 26% ritardo di un anno, 30% ritardo di due o più anni

Si nota quindi come il ritardo e l’irregolarità nel percorso scolastico sia molto più frequente negli istituti professionali.

Distribuzione in percentuale degli iscritti alle scuole superiori per regolarità del corso di studi e

indirizzo frequentato a.s. 2015/16

Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e caratteriali da una parte, e il contesto familiare e culturale dall’altro. È determinato dall’influenza di più fattori, sia individuali che ambientali, che possono portare lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola. I problemi scolastici talvolta non sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovuti al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente, sia il contesto in cui egli si trova (ambiente socioculturale, clima familiare, qualità dell’istituzione scolastica e degli insegnanti). Tra le possibili manifestazioni del disagio a scuola troviamo gli alunni che si sentono fallimentari per le loro difficoltà di apprendimento, gli iper-perfezionisti che sono più impegnati a non fare errori che ad apprendere, gli studenti che manifestano problemi di ostilità verso la scuola (come crisi oppositive, problematiche della condotta, sfida alle regole sociali), gli alunni con problematiche relazionali ed emozionali in

particolare aggressività fisica e verbale, gli immaturi, gli iperattivi e gli apatici (immobilità o riduzione dell'attività, mancanza di curiosità e di interesse, tendenza ad isolarsi). È facile certificare un alunno disabile, ben diverso è certificare uno studente problematico per il contesto familiare in cui vive, oppure per le sue difficoltà di apprendimento o ancora per la scarsa attenzione che riesce a mantenere; nascono quindi difficoltà di certificazione. Questa difficoltà, sommata alla tendenza delle scuola a “negare” il fenomeno del disagio, per paura che l’istituto venga bollato come problematico, con una conseguente diminuzione degli iscritti, rendono difficile quantificare e raccontare nel dettaglio il fenomeno del disagio scolastico. Di fatto, comunque, la gran parte del disagio scolastico si concentra nelle difficoltà di apprendimento non certificate e nelle difficoltà relazionali e di inserimento nel gruppo. Queste sono le aree nelle quali agisce Portofranco che offre, oltre a sostegno scolastico, una valida possibilità di aggregazione. Per gli alunni con certificazione è previsto un supporto maggiore da parte di un volontario che in base alla gravità e alla specificità della certificazione segue l’alunno in un numero concordato di ore a settimana (solitamente maggiore rispetto alle ore previste per ogni ragazzo iscritto). Per gli alunni non certificati bisogna invece attivare percorsi individualizzati che possano aiutare il ragazzo a recuperare le lacune. Non sempre le scuole, nel poco tempo a disposizione, riescono a prevedere programmi scolastici individualizzati per ragazzi non certificati; per questo motivo Portofranco si è attivato negli ultimi anni nel tutoraggio costante e personalizzato degli alunni che manifestano maggiori difficoltà scolastiche causate da disagio. I dati sopracitati sono da intendersi tutti riguardanti la provincia di Cremona, non solo il Comune.

Fonte dati:

-Provincia di Cremona, servizio statistica, Studenti iscritti nelle scuole dell’infanzia, primarie,

secondarie di 1° grado e secondarie di 2° grado della provincia di Cremona, Anno scolastico

2015/2016.

- Miur, ufficio statistica e studi, Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2015/2016,

Marzo 2017

- Comune di Cremona, Annuario statistico 2016

PORTOFRANCO

Portofranco è un’iniziativa volontaria di intervento sociale finalizzata a fornire un aiuto allo studio a studenti di scuole medie e scuole superiori; fa parte dell’Associazione di Volontariato Centro di Solidarietà Il Ponte, un’importante realtà del terzo settore cremonese che si occupa di varie attività quali orientamento al lavoro, distribuzione di beni a famiglie indigenti e formazione (corsi haccp, corsi di italiano, certificazione linguistica). Sono ormai quasi vent’anni che il Ponte offre il servizio allo studio; inizialmente destrutturato, è stato messo a regime nel 2003 con l’apertura di un luogo deputato solo allo studio, a seguito dell’aumento continuo delle richieste. Il servizio è totalmente gratuito: i ragazzi non pagano nulla per essere aiutati, né i volontari percepiscono retribuzione per aiutare i ragazzi. A Cremona è l’unico centro di aiuto allo studio ben strutturato gratuito (seguito dai doposcuola degli oratori) e con un’utenza così elevata. Portofranco si trova in Cascina Moreni, un luogo che accoglie anche altre realtà del terzo settore: l’Associazione di Volontariato CDS Il Ponte, la Cooperativa Sociale Eco-Company e la Cooperativa sociale Il Ponte. Grazie alla disponibilità di queste altre realtà, diversi ragazzi con problematiche particolari, che prima usufruivano solo del servizio di aiuto allo studio offerto da Portofranco, ora sono dirottati anche verso

le altre realtà dove la presenza di educatori e di un accompagnamento più ampio permette di offrire loro un supporto che va oltre al semplice aiuto scolastico. Cascina Moreni diventa quindi il punto d’incontro tra ragazzi in difficoltà, famiglie fragili, educatori e psicologi. Portofranco a nome dell’Associazione di Volontariato il Ponte, partecipa anche a progetti messi in atto sul territorio di Cremona, per supportare tutti quegli alunni, ma anche le loro famiglie, a rischio di abbandono scolastico. Nello specifico le azioni messe in atto al doposcuola sono:

- Attività di doposcuola, quindi di recupero scolastico e svolgimento compiti - Supporto e tutoraggio personalizzato allo studio - Rinforzo delle attività di sostegno scolastico nell’ottica di rivalutazione della

scuola come luogo di emancipazione - Iniziative in cui i ragazzi possano sperimentare relazioni sociali tra pari e che

possano favorire l’integrazione dei giovani a rischio di emarginazione sociale - Aumento della spinta partecipativa delle famiglie alle attività del centro

Portofranco e di Cascina Moreni per creare momenti di condivisione tra famiglie e allievi

- Incontri formativi che hanno come obiettivo la conoscenza della rete delle associazioni del territorio e le loro azioni.

Negli ultimi anni Portofranco, grazie all’apporto dei ragazzi di servizio civile, ha attivato, in collaborazione con i volontari in servizio civile dell’Associazione di Volontariato Il Ponte, corsi di lingua e cultura italiana per stranieri, rivolti anche ai genitori dei ragazzi iscritti al centro. L’attività di Portofranco è differenziata sulla base dei bisogni degli alunni iscritti; per gli alunni under 14 iscritti alle scuole medie normalmente si sviluppa un’attività di doposcuola/aiuto compiti a gruppi (divisi per scuola, classe e materia) dove quindi l’insegnante volontario arriva a seguire contemporaneamente anche 4/5 allievi. Ove si presentino, però, alunni con bisogni specifici (BES, ADHD, disturbo dell’attenzione, iperattività, ritardo cognitivo) si creano percorsi individualizzati ad hoc, dove il rapporto tra insegnante alunni diventa di 1 a 1. Per gli alunni delle superiori, invece, dove il bisogno di aiuto è più specifico e si concentra maggiormente sul recupero scolastico, l’attività è sempre one to one, con lezioni frontali con rapporto di 1 a 1. Questo è possibile, ed è stato possibile in passato, grazie al supporto dei

ragazzi di servizio civile. A Portofranco, durante l’orario di apertura, è possibile anche, per chi vuole, fermarsi al centro per studiare individualmente.

DESTINATARI DEL PROGETTO

Studenti italiani e stranieri iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo

grado.

BENEFICIARI DEL PROGETTO

Famiglie dei ragazzi iscritti che potranno usufruire del servizio di doposcuola quindi di un aiuto competente per affrontare i problemi scolastici dei figli e le problematiche legate al disagio scolastico, anche grazie alla collaborazione degli educatori presenti nella struttura Cascina Moreni e alla presenza di uno psicologo. Il tutto a titolo completamente gratuito, opportunità questa ancora più significativa se si pensa ai costi elevati di ripetizioni e

supporti psicologici a livello privato. Le famiglie avranno inoltre un aiuto nella gestione della famiglia e del lavoro, in quanto i genitori avranno a disposizione un luogo d’appoggio per i propri figli mentre sono al lavoro.

Scuole della città e della provincia che spesso inviano al centro ragazzi che hanno bisogno di un accompagnamento e che trovano in Portofranco un sostegno educativo anche nei momenti extra scolastici.

Parrocchie che inviando i loro ragazzi al centro possono diminuire i costi legati al servizio di doposcuola parrocchiale (n. 25 parrocchie nella città di Cremona, escludendo i piccoli paesi limitrofi).

Consultori, servizi sociali, ASL e altri enti che si occupano di ragazzi problematici, che collaborano con Portofranco offrendo un servizio strutturato secondo la logica della rete.

Ragazzi volontari del servizio civile che, svolgendo il servizio presso la nostra struttura, potranno sviluppare una buona capacità di accogliere gli utenti, imparare a gestire attività di supporto allo studio, migliorare le proprie capacità empatiche, le proprie conoscenze relative alle materie oggetto di formazione generale e specifica, aumentare la capacità di confronto e di lavoro di gruppo e la capacità di lavorare e di comunicare in un contesto multiculturale. N. volontari: 6

7) Obiettivi del progetto:

La richiesta di avere 6 volontari in servizio civile ha l’obiettivo di supportare l’azione di Portofranco nei seguenti ambiti:

1) Mantenere e ampliare il servizio di doposcuola e aiuto compiti attivo per gli allievi under 14;

2) Mantenere il servizio di progettazione ad hoc per gli under 14 con bisogni specifici (BES, ADHD, disturbo dell’attenzione, iperattività e ritardo cognitivo);

3) Mantenere il servizio di prescuola per allievi di scuole medie; 4) Mantenere e ampliare il servizio di recupero scolastico per gli allievi delle

scuole superiori; 5) Contrastare il disagio e l’abbandono scolastico dei minori in stato di

fragilità; 6) Integrare gli alunni stranieri; 7) Offrire sostegno ai maturandi e ai ragazzi che affronteranno l’esame di terza

media; 8) Sperimentare nuovi servizi; 9) Supportare l’attività di segreteria;

Descrizione specifica degli obiettivi: Punto 1, mantenere e ampliare il servizio di doposcuola e aiuto compiti attivo per

gli allievi under 14: il progetto si propone di mantenere e ampliare il servizio di doposcuola e aiuto

compiti per gli allievi delle scuole medie. L’attività di doposcuola e aiuto compiti si sviluppa dalle 14.30 alle 18.30; l’insegnante volontario segue contemporaneamente 4/5 alunni in gruppo, un gruppo formato in genere da allievi frequentanti la stessa classe. L’obiettivo è quello di dare la possibilità ad almeno 40 allievi delle scuole secondarie di primo grado di potersi iscrivere a Portofranco. Punto 2, mantenere il servizio di progettazione ad hoc per gli under 14 con bisogni

specifici (BES, DSA, ADHD, disturbo dell’attenzione, iperattività e ritardo

cognitivo): ad oggi sono sempre di più gli allievi iscritti al centro che presentano una certificazione; in questi casi Portofranco progetta percorsi personalizzati per l’aiuto compiti e il recupero scolastico che prevedono un rapporto tra allievo e insegnante di 1 a 1, con il quale quindi si sviluppa un’attività di sostegno molto più intensificata e specifica rispetto ai bisogni riscontrati. Per gli allievi con più difficoltà questo metodo dà la possibilità di avere un sostegno scolastico più mirato per l’acquisizione e lo sviluppo di nuove competenze e di una corretta metodologia di studio. Tale metodo, basato sul rapporto di 1 studente/1 insegnante richiede risorse umane maggiori. L’obiettivo è quello di coprire per l’anno scolastico tutte le necessità presentate dagli allievi delle scuole medie, garantendo quindi lezioni frontali per tutti gli allievi con certificazione. Punto 3, mantenere il servizio di prescuola per allievi di scuole medie: date le numerose richieste degli ultimi due anni, Portofranco ha attivato un servizio

di prescuola per gli studenti delle scuole medie nei mesi estivi, che dà la possibilità agli allievi di essere aiutati nell’esecuzione dei compiti estivi e nel recupero delle lacune. L’obiettivo è quello di garantire un servizio alle famiglie durante i mesi

estivi, dando la possibilità ad almeno 30 alunni delle medie di poter frequentare il centro. Punto 4, mantenere e ampliare il servizio di recupero scolastico per gli allievi delle

scuole superiori: il servizio di recupero scolastico è mirato al recupero specifico di una materia; si tratta di interventi didattico-educativi di recupero finalizzati a colmare le lacune (e di conseguenza a “saldare” il debito formativo), con l’obiettivo di garantire il tutoraggio personalizzato durante l’estate a tutti coloro che dovessero richiederlo. Punto 5, contrastare il disagio e l’abbandono scolastico dei minori in stato di

fragilità anche grazie alle attività ricreative: con l’obiettivo di limitare la dispersione e il disagio scolastico, e quindi limitare eventuali bocciature o addirittura l’abbandono della scuola, Portofranco punta ad un rinforzo delle attività di sostegno scolastico nell’ottica di rivalutazione della scuola come luogo di emancipazione; gli studenti grazie al rapporto frontale (one to

one) con l’insegnante volontario creano una relazione con quest’ultimo grazie alla quale saranno portati ad apprezzare maggiormente la scuola e ad intravedere nelle istituzioni scolastiche un luogo di integrazione. A questo proposito Portofranco ogni anno crea iniziative (attività ricreative) grazie alle quali i ragazzi possono sperimentare relazioni sociali tra pari, favorendo l’integrazione dei giovani a rischio di emarginazione sociale e abbandono scolastico. Negli ultimi anni le attività ricreative sono state: tornei sportivi (calcio o beach volley grazie agli spazi all’aperto offerti da Cascina Moreni, che ospita Portofranco), feste a tema con giochi (carnevale, Natale, Pasqua), giochi in scatola, visione di film con discussione finale, lettura di libri, cene (di Natale, di Pasqua, di fine anno). In queste attività gli studenti possono intravedere nella scuola anche un metodo per creare relazioni sociali e nuove amicizie; si punta ad attivare un’attività ricreativa ogni mese. Punto 6, integrare gli alunni stranieri:

come già citato nel precedente punto 6 (descrizione dell’area di intervento e

contesto territoriale) gli alunni stranieri, soprattutto i neoentrati nel sistema scolastico italiano, sono i più svantaggiati a livello scolastico e questo è dovuto a due principali ostacoli che questi ragazzi incontrano nello studio: la bassa comprensione e competenza linguistica della lingua italiana e il modesto background socio-culturale-linguistico dei genitori. La soluzione per fronteggiare l’insuccesso scolastico degli alunni stranieri è quella di offrire un supporto continuativo e personalizzato a questi ragazzi che, se lasciati soli, rischiano di non portare a termine con successo il loro percorso scolastico. Il tutoraggio prevede la redazione di una scheda per ogni alunno dove si tiene traccia delle tappe fondamentali (voti, verifiche, interrogazioni, colloqui con i genitori e con gli insegnanti), con l’obiettivo di un monitoraggio costante. Ulteriore obiettivo è quello di fornire agli studenti stranieri strumenti necessari per attivare in maniera autonoma e consapevole un progetto di crescita, che possa dare loro la possibilità di superare le difficoltà legate al senso di spaesamento e spesso alla mancanza di riferimenti validi ed efficaci; i giovani in servizio civile potrebbero essere una guida e un riferimento per questi ragazzi soprattutto per la gestione dello studio, per la comprensione della lingua italiana e per la semplificazione di testi. Portofranco per il quarto anno consecutivo associa alle normali azioni di supporto allo studio, azioni mirate all’apprendimento dell’italiano per gli alunni e i genitori degli iscritti al centro, cercando di rispondere a tutte le carenze riscontrate.

L’obiettivo è quindi quello di garantire corsi di italiano ai genitori degli alunni stranieri con difficoltà nell’uso della lingua italiana. Punto 7, offrire sostegno ai maturandi e ai ragazzi che affronteranno l’esame di

terza media: l’obiettivo per gli allievi di terza media è quello di attivare nel mese di maggio e giugno delle sessioni di simulazione dell’esame scritto e orale di terza media. Questo permetterà agli allievi di sperimentare la “situazione d’esame” in un contesto protetto nel quale potranno testarsi nella risoluzione delle prove scritte (matematica, italiano, lingue straniere e invalsi), esporre la tesina davanti a una commissione d’esame - situazione sicuramente diversa rispetto al rapporto di 1 a 1 che sperimentano durante le interrogazioni tipiche del percorso scolastico - correggere le prove insieme ai ragazzi di servizio civile e avere da loro consigli utili al riguardo. Per i maturandi invece l’obiettivo è attivare il servizio di simulazione della prova

orale, dove gli allievi potranno esporre, di fronte a una “commissione” esaminatrice, la loro tesina. A questo viene associato durante l’anno un aiuto nella stesura della tesina d’esame (sia per gli allievi delle scuole medie che per gli allievi delle scuole superiori). Punto 8, sperimentare nuovi servizi:

- possibilità per i ragazzi iscritti al terzo anno della scuola media di colloqui di

orientamento scolastico durante l’anno con la responsabile educativa del centro e con i ragazzi in servizio civile nazionale che, grazie alla conoscenza delle varie scuole della città, potranno consigliare o esporre le scelte che gli allievi potranno fare dopo la scuola media.

- Possibilità per i ragazzi iscritti all’ultimo anno della scuola superiore di fare colloqui di orientamento lavorativo, dopo la maturità, con i ragazzi in servizio civile nazionale, che li hanno accompagnati per tutto l’anno scolastico e che quindi hanno acquisito una certa conoscenza delle loro abilità e competenze e possono pertanto aiutarli nelle scelte per il loro futuro. Portofranco collaborerà con l’Associazione di Volontariato Il Ponte, che si occupa in particolar modo di orientamento lavorativo ed è in grado di fornire quindi un quadro delle possibilità lavorative attive sul territorio.

- Incontri formativi ai genitori degli alunni iscritti con tematiche riguardanti le difficoltà di apprendimento, i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA, BES, ADHD ecc.), il bullismo, la rete dei servizi sociali nel territorio di Cremona.

Punto 9, supportare l’attività di segreteria: Portofranco prevede un’apertura settimanale di 5 giorni a settimana (dal lunedì al venerdì) dalle 14.00 alle 19.00; è dotato di una segreteria dove confluiscono tutte le attività di gestione dell’utenza del centro: -raccolta delle iscrizioni all’inizio dell’anno -gestione agenda e appuntamenti settimanali -gestione banca dati (che comprende l’anagrafica degli studenti, dei volontari, la frequenza del centro, il numero di ore erogate ogni giorno divise per materia, gli assenti) -gestione statistiche dell’utenza -telefonate -informazioni L’obiettivo è l’apertura costante della segreteria durante gli orari di apertura del

centro, per un migliore funzionamento del centro stesso e il miglioramento delle pratiche informatiche di gestione dell’utenza.

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in

servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo

che quantitativo:

PREMESSA: IL METODO DI PORTOFRANCO

Il metodo del centro di aiuto allo studio Portofranco è il seguente: all’inizio di ogni anno scolastico vengono rinnovate le iscrizioni al centro; durante i colloqui di iscrizione con la responsabile del centro si fa una prima conoscenza delle difficoltà del ragazzo e gli si propongono le modalità di aiuto più efficaci al suo caso. A Portofranco il ragazzo si assume consapevolmente la responsabilità del rapporto con il centro ritirando apposito regolamento durante l’iscrizione; nel regolamento è specificato che l’alunno deve prendere appuntamento con il volontario comunicandolo ogni volta alla segreteria del centro, deve telefonare tempestivamente qualora non potesse frequentare il centro, dopo 5 assenze ingiustificate l’alunno è sospeso dal centro. Ogni allievo che si iscrive può richiedere l’aiuto in un massimo di tre materie e per ciascuna materia viene affiancato da un volontario, secondo la disponibilità, che resterà stabile per tutto l’anno scolastico. Per situazioni scolastiche complesse è attivo il servizio di tutoraggio personalizzato: in accordo con la famiglia e con la scuola di provenienza dell’allievo, viene elaborato un piano di recupero personalizzato, programmando una scheda settimanale di interventi.

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

I giovani in servizio civile nazionale affiancheranno la responsabile, i volontari e i collaboratori del centro nella conduzione di tutte le attività previste per il buon funzionamento del centro. Dopo un iniziale periodo in affiancamento, i ragazzi in servizio civile svolgeranno tutte le attività previste in autonomia. Nello specifico svolgeranno le seguenti attività:

1. Formazione generale 2. Formazione specifica 3. Monitoraggio dell’attività di formazione 4. Servizio 5. Monitoraggio dell’attività svolta 6. Certificazione finale delle competenze maturate 7. Verifica finale del progetto e stesura della relazione finale

DETTAGLIO ATTIVITÀ:

1. Formazione generale: erogata in proprio, presso l’ente, con formatori

accreditati dall’UNSC. 2. Formazione specifica: erogata in proprio, presso l’ente, con formatori

laureati.

3. Monitoraggio dell’attività di formazione: realizzata attraverso questionari di gradimento strutturati con indicatori qualitativi e quantitativi e con successiva stesura dei relativi report.

4. Servizio: si articolerà come segue:

4.1 Affiancamento 4.2 Attività di accoglienza e segreteria (e quindi uso del database) 4.3 Erogazione di lezioni individuali e/o a gruppi 4.4 Tutoraggio ad hoc per studenti under 14 con bisogni specifici 4.5 Attività di prescuola per alunni delle scuole medie 4.6 Attività di recupero scolastico per allievi delle scuole superiori 4.7 Tutoraggio personalizzato per studenti a rischio per contrastare il disagio e l’abbandono scolastico 4.8 Integrazione degli alunni stranieri 4.9 Sostegno ai maturandi e agli alunni che affronteranno l’esame di terza media 4.10 Colloqui di orientamento scolastico per allievi delle scuole medie 4.11 Colloqui di orientamento lavorativo per allievi delle scuole superiori 4.12 Supporto all’organizzazione e alla docenza nei corsi di italiano per i genitori stranieri degli allievi iscritti 4.13 Preparazione, somministrazione e rilevazione dei dati relativi ai questionari di gradimento circa il servizio offerto dai volontari e al questionario di gradimento del centro 4.14 Riunioni settimanali d’equipe con tutti i volontari in servizio civile e la responsabile del centro per discutere dei casi più complessi e aggiornarsi sull’organizzazione del centro

5. Monitoraggio dell’attività svolta dai volontari: il monitoraggio sarà

trimestrale e avverrà attraverso incontri con l’OLP (almeno tre in un anno); compilazione questionari di gradimento, informazioni di ritorno sulla qualità del servizio fornito (cfr. all. Questionario monitoraggio attività).

6. Certificazione finale delle competenze maturate: ai volontari verrà rilasciata

una certificazione delle competenze maturate durante il servizio. Saranno certificate dall’ente le seguenti capacità: capacità di gestione dell’attività di orientamento scolastico e formativo; abilità di mediazione didattica in campi e saperi curriculari, extracurriculari e interculturali.

7. Verifica finale del progetto e stesura della relazione finale: verrà svolta una verifica finale sull’esito del progetto mettendo a confronto il gradimento dei volontari della formazione generale e specifica, il gradimento dei volontari sul servizio realizzato, il raggiungimento degli obiettivi, le criticità, i punti di miglioramento, le prospettive per il futuro. Saranno utilizzati indicatori quantitativi e qualitativi.

Le attività si svolgeranno secondo il seguente calendario annuale di massima; per mese 1 si intende settembre 2017:

Mese 1

Mese 2

Mese 3

Mese 4

Mese 5

Mese 6

Mese 7

Mese 8

Mese 9

Mese 10

Mese 11

Mese 12

Mese 13

1 X X X 2 X X X 3 X X 4.1 X X 4.2 X X X X X X X X X X X X 4.3 X X X X X X X X X X X X 4.4 X X X X X X X X X X X X 4.5 X X X 4.6 X X X 4.7 X X X X X X X X X X X X 4.8 X X X X X X X X X X X X 4.9 X X 4.10 X X X X X X 4.11 X X X X X X 4.12 X X X X X X X X X X X X 4.13 X X X X X X X X X X X X X 4.14 X X X X X X X X X X X X X 5 X X X X 6 X 7 X

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,

con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette

attività

Lo staff del centro di aiuto allo studio Portofranco è così suddiviso:

RUOLO N. PERSONE

Responsabile del centro 1 Coordinatrice generale 1 Insegnanti e studenti tutors (personale interamente volontario, non retribuito)

15 circa

Responsabile informatico 1 TOTALE 18

Durante il servizio i volontari saranno affiancati da personale adeguatamente

formato secondo quanto descritto nella tabella seguente:

ATTIVITA’ PROFESSIONALITA’ COINVOLTE

4.1 Affiancamento Tutto lo staff come descritto dalla tabella precedente

4.2 Accoglienza e segreteria (e quindi uso del database)

Responsabile del centro e responsabile informatico

4.3 Erogazione di lezioni individuali e/o a gruppi

Insegnanti volontari

4.4 Tutoraggio ad hoc per studenti under 14 con bisogno specifici

Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.5 Attività di prescuola per alunni delle scuole medie

Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.6 Attività di recupero scolastico per allievi delle scuole superiori

Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.7 Tutoraggio personalizzato per studenti a rischio

Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.8 Integrazione degli alunni stranieri Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.9 Sostegno ai maturandi e agli alunni che affronteranno l’esame di terza media

Insegnanti volontari, responsabile del centro

4.10 Colloqui di orientamento scolastico Responsabile del centro 4.11 Colloqui di orientamento lavorativo Responsabile del centro e staff del Centro

di Solidarietà Il Ponte 4.12 Supporto all’organizzazione e alla docenza nei corsi di italiano per stranieri

Responsabile del centro

4.13 Preparazione, somministrazione e rilevazione dei dati relativi ai questionari

Responsabile del centro

4.14 Riunioni settimanali d’équipe Responsabile del centro 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

In riferimento all’elenco del punto 8.1:

1. Formazione generale: i volontari parteciperanno a lezioni in aula. Per i dettagli sui contenuti vedere la voce 33 della Formazione Generale nella scheda progetto.

2. Formazione specifica: i volontari parteciperanno a lezioni in aula. Per i dettagli sui contenuti vedere la voce 40 della Formazione Specifica nella scheda progetto.

3. Monitoraggio dell’attività di formazione: i volontari in servizio civile compileranno i questionari di gradimento del servizio. Per i dettagli sui contenuti dei questionari vedere la voce 20 della scheda progetto.

4. Servizio:

4.1 Affiancamento: i ragazzi in servizio civile affiancheranno inizialmente la responsabile e i volontari del centro nei lavori di segreteria e di gestione

del database, e i docenti volontari durante le lezioni. 4.2 Attività di accoglienza e segreteria (e quindi utilizzo del database): cfr

voce obiettivi, punto numero 9. Il centro è dotato di una segreteria, la stessa utilizzata da tutte le attività che si svolgono nella struttura Cascina Moreni. Nello specifico le mansioni di segreteria del centro di aiuto allo studio Portofranco sono le seguenti: rispondere al telefono, erogare informazioni di base relative al funzionamento del centro, fissare gli appuntamenti settimanali tenuti in apposita agenda, raccogliere i risultati scolastici nelle schede voti di ogni allievo iscritto, distribuire e raccogliere i questionari di gradimento volontari e del centro, usare il database per visualizzare o modificare le schede di ogni utente iscritto al centro e di ogni volontario; i giovani in servizio civile svolgeranno questa mansione a turno, una volta alla settimana.

4.3 Erogazione di lezioni individuali e/o a gruppo: cfr voce obiettivi, punto numero 1. I volontari di servizio civile erogheranno, in base alla propria formazione individuale, lezioni individuali e/o a gruppi su materie di loro competenza. Inoltre seguiranno gruppi di 4/5 alunni di scuole medie nell’esecuzione dei compiti.

4.4 Tutoraggio ad hoc per studenti under 14 con bisogni specifici: cfr voce obiettivi, punto numero 2. L’attività di tutoraggio prevede: accoglienza presso il centro e un incontro con la responsabile del centro per il

colloquio e l’analisi del bisogno; agli allievi in situazione di fragilità scolastica, ma soprattutto in possesso di certificazione (BES, DSA, ADHD, iperattività, ritardo mentale), viene assegnato un tutor con il quale si definisce il planning settimanale (giorni e orari delle lezioni); il tutor verifica regolarmente il percorso del ragazzo (processo di feed-back) circa la sua situazione nelle materie nelle quali ha riportato più difficoltà e, se necessario, viene modificato il planning settimanale alla luce dei risultati ottenuti. I ragazzi più a rischio di dispersione scolastica, per i quali ci sarà bisogno di un tutoraggio mirato e di un accompagnamento all’autonomia personale, verranno presi in carico da altri educatori di Cascina Moreni. In questo caso il supporto dei ragazzi in servizio civile prevede: l’affiancamento nel colloquio con gli educatori, il monitoraggio durante le fasi di inserimento, la mediazione col nuovo educatore.

4.5 Attività di prescuola per alunni delle scuole medie: cfr voce obiettivi, punto numero 3. Per Portofranco l’attività di prescuola è un servizio nuovo. L’obiettivo è quello di sollevare le famiglie dal carico dei compiti estivi dei loro figli. I ragazzi in servizio civile aiuteranno quindi gli allievi delle scuole medie, nell’esecuzione dei compiti delle vacanze; gli allievi saranno suddivisi a gruppi. Nel caso in cui si verifichino bisogni specifici da parte dell’alunno si provvederà ad un tutoraggio personalizzato (vedi punto 4.4).

4.6 Attività di recupero scolastico per allievi delle scuole superiori: cfr voce obiettivi, punto numero 4. L’obiettivo è sostenere, durante il periodo estivo, gli allievi che durante l’anno scolastico hanno maturato debiti da saldare nel mese di settembre. L’attività dei giovani in servizio civile sarà quella di supportare nello studio e nella comprensione della materia gli studenti delle scuole superiori.

4.7 Tutoraggio personalizzato per studenti a rischio per contrastare il

disagio e l’abbandono scolastico anche grazie alle attività ricreative: cfr voce obiettivi, punto numero 5. Con l’obiettivo di limitare l’abbandono

scolastico, i ragazzi in servizio civile cercheranno di creare un rapporto con gli studenti in modo tale da sostenerli durante il loro percorso scolastico in un’ottica di rivalutazione della scuola come luogo di emancipazione; a questo scopo i giovani in servizio civile organizzeranno anche, circa una volta al mese, attività ricreative, che favoriscano relazioni tra pari e limitino, grazie alla creazione di relazioni, l’abbandono e la dispersione scolastica.

4.8 Integrazione degli alunni stranieri: cfr voce obiettivi, punto numero 6. Per quanto riguarda il supporto per l’insuccesso scolastico degli alunni stranieri, i volontari in servizio civile avranno il compito di supportarli, diventando riferimento principale, nella comprensione della lingua

italiana e nella semplificazione di testi di difficile comprensione. 4.9 Sostegno ai maturandi e agli alunni che affronteranno l’esame di terza

media: cfr voce obiettivi, punto numero 7. I volontari selezionati per il servizio civile sosterranno gli allievi di terza media nella stesura e nello studio della tesina. Organizzeranno inoltre le simulazioni d’esame scritto per gli alunni di terza media, strutturando le prove scritte; saranno poi i volontari stessi a correggerle e a richiamare ciascun allievo per un feed-back sulla propria performance. Per quanto riguarda il sostegno ai maturandi, oltre ad un aiuto concreto in fase di stesura della tesina stessa,

i volontari di servizio civile parteciperanno in veste di “commissari” alla simulazione d’esame orale, interrogando gli allievi e verificando lo studio della tesina.

4.10 Colloqui di orientamento scolastico per allievi di scuole medie: cfr voce obiettivi, punto numero 8. I ragazzi in servizio civile, grazie alla conoscenza delle varie possibilità formative del territorio, acquisita nelle ore di formazione specifica, aiuteranno con colloqui di orientamento scolastico i ragazzi di terza media nella scelta della scuola superiore.

4.11 Colloqui di orientamento lavorativo per allievi di scuole superiori:

cfr voce obiettivi, punto numero 8. I ragazzi in servizio civile, con i colloqui di orientamento lavorativo, potranno illustrare agli allievi delle scuole superiori, dopo la maturità, le possibilità formative o lavorative attive sul territorio di Cremona, anche grazie al supporto degli operatori del Centro di Solidarietà Il Ponte dove è attivo uno specifico servizio di orientamento lavorativo.

4.12 Supporto all’organizzazione e alla docenza nei corsi di italiano per i

genitori stranieri degli allievi iscritti: cfr voce obiettivi, punto numero 8. Per dare un valido sostegno anche alle famiglie dei ragazzi stranieri iscritti al centro, Portofranco attiva corso di italiano per stranieri. I giovani in servizio civile supporteranno la responsabile del centro nell’organizzazione, nella preparazione, nella raccolta delle iscrizioni dei corsi e nel tutoraggio in aula durante i corsi di italiano; usufruendo della biblioteca del centro, del materiale didattico appositamente semplificato per gli stranieri, del supporto di operatori qualificati, i volontari in servizio civile prepareranno materiale per i corsi di italiano e supporteranno gli insegnanti nella docenza dei corsi.

4.13 Preparazione, somministrazione e rilevazione dei dati relativi ai

questionari di gradimento circa il servizio offerto dai volontari e al

questionario di gradimento del centro: cfr voce obiettivi, punto numero 9. I volontari in servizio civile prepareranno e somministreranno agli alunni iscritti a Portofranco il questionario di gradimento del servizio

offerto dai volontari e il questionario di gradimento del centro, seguendo i questionari già creati dal servizio civile attivo sul progetto Portofranco: educare insegnando. I questionari verranno poi valutati e i ragazzi in servizio civile creeranno delle statistiche di gradimento, con lo scopo di migliorare laddove il servizio risulta insoddisfacente per gli allievi.

4.14 Riunioni settimanali d’équipe con tutti i volontari in servizio civile: ogni settimana i volontari in servizio civile e la responsabile del centro si riuniranno per verificare e riprogrammare le attività del centro, per analizzare i casi e le situazioni più complesse, per verificare le conoscenze e la maturità acquisita da ogni volontario ed eventualmente migliorare e/o creare nuovi servizi.

5. Monitoraggio delle attività svolte: i volontari compileranno questionari di gradimento del servizio offerto. Per un dettaglio delle attività di monitoraggio vedere la voce n. 20 della scheda progetto.

6.

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

Numero posti con vitto e alloggio:

6

0

10) Numero posti senza vitto e alloggio:

11) Numero posti con solo vitto:

12) Numero ore di servizio settimanali dei volontari,

ovvero monte ore annuo:

13) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

14) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Riservatezza nel trattamento dei dati personali degli allievi e delle situazioni dell’utenza. Adeguamento a possibili richieste di flessibilità oraria da parte dell’ente. Disponibilità, se il candidato è in possesso di patente B e se le necessità del servizio lo richiederanno, alla guida di automezzi.

6

0

1.400 ore annue, minimo 12 a sett.

5

15) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N.

Sede di

attuazione del

progetto

Comune Indirizzo Cod.

ident. sede

N. vol. per

sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di

Ente Accreditato

Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

1 Cascina Moreni

CR Via Pennelli, 1 20394 6 Tortini

Alessandra 12/10/1989

TRTLSN89R52D150G

2 3 4 5 6 7 8 9

10 11 12 13 14 15 16 17 18

16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

La promozione del servizio civile nazionale avviene tramite depliants, manifesti e volantini, annunci su riviste quotidiani locali, sul sito internet dell’Ente e con incontri pubblici. La pubblicizzazione del progetto prevedrà anche azioni di sensibilizzazione e promozione del servizio civile nazionale per un numero minimo di 21 ore, attivate tramite incontri all’interno della struttura di Cascina Moreni, ai quali verranno invitati anche ex studenti del centro di aiuto allo studio Portofranco che potrebbero essere interessati al progetto. Verrà poi creato un calendario di incontri che prevedranno la pubblicizzazione del progetto in alcune scuole della città; sono inoltre previsti “Open Day”: giornate nelle quali i ragazzi interessati a partecipare al servizio civile potranno visitare gli spazi di Cascina Moreni per conoscere la realtà del volontariato.

17) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri autonomi. Descrizione del sistema di selezione:

1. Raccolta delle domande pervenute al centro; 2. Formazione della commissione di selezione composta da: legale

rappresentante dell’ente, coordinatore generale dell’ente, Operatore Locale di Progetto, responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente;

3. Convocazione candidati; 4. Selezione:

4.1 Modalità di selezione: colloquio da condursi sulla scorta della Traccia

colloquio (all. Traccia colloquio di selezione); 4.2 Strumenti ad uso del selezionatore: traccia per il colloquio di selezione,

registro colloqui; 4.3 Criterio attribuzione punteggi secondo la Scheda punteggi (all. Scheda

punteggi); 4.4 Durante il colloquio verrà consegnata ai candidati un’informativa ai sensi

dell’articolo 13 del D. Lgs. 196/2003 (protezione dati personali) e verrà data comunicazione della data a partire dalla quale verranno pubblicate le graduatorie;

4.5 Comunicazione scritta ai candidati riguardante l’esito della selezione. 18) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 19) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

1. Quattro incontri annuali di verifica tra i volontari, la responsabile, la coordinatrice e lo staff operativo del centro di aiuto allo studio Portofranco.

2. Incontri individuali e collettivi di verifica (4 annuali) con l’OLP, referente dei ragazzi in servizio civile nazionale.

3. Compilazione di questionari di gradimento che saranno sottoposti ai candidati a cadenza trimestrale e serviranno per valutare: l’utilità del servizio

civile per il proprio percorso formativo, lavorativo e umano, la percezione che il volontario ha dell’utilità per l’utenza del servizio proposto, qualità della preparazione fornita tramite formazione generale e specifica, qualità dell’assistenza fornita dall’OLP e dallo staff, qualità del supporto logistico e strutturale messo a disposizione dall’ente, gradimento circa la distribuzione del tempo dedicato al servizio civile, suggerimenti per migliorare. Tutti i questionari presentano indicatori misurabili quantitativamente e qualitativamente; saranno quindi stilati report periodici dei questionari compilati (all. Questionario monitoraggio attività volontari).

4. Verrà poi scritta una relazione finale contenente indicatori sui risultati raggiunti e le eventuali modifiche degli obiettivi e delle attività.

20) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 21) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Data la tipologia di lavoro in cui i volontari verranno impiegati, si terrà conto del possesso di particolari doti e abilità umane: capacità di relazione, di ascolto, capacità empatiche, attitudine ai rapporti interpersonali. I volontari andranno a svolgere attività di aiuto allo studio e tutoraggio a studenti delle scuole medie e superiori; è quindi richiesto il possesso del diploma di scuola

media superiore. La preferenza potrà essere data ai candidati che abbiano già svolto attività di volontariato presso Portofranco, che conoscano già l’ambiente, i ragazzi e gli altri volontari. Sono inoltre richieste minime conoscenze e competenze informatiche.

22) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla

realizzazione del progetto:

NO 23) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Parrocchia di San Gioachino del Bosco Ex Parmigiano: svolgerà il ruolo di

segnalare casi di ragazzi in disagio scolastico. Cooperativa Il Ponte: fornirà, se necessario, relatori e personale qualificato

per la realizzazione di incontri/convegni presso il centro; Cooperativa Eco-Company: fornirà, se necessario, relatori e personale

qualificato per la realizzazione di incontri/convegni presso il centro, segnalerà ragazzi disabili con autonomie residue per un sostegno allo studio e segnalerà famiglie straniere che necessitano di corsi di italiano come lingua seconda;

Informatica s.r.l.: fornirà materiali informatici e manutenzione e, se necessario, metterà a disposizione personale per strutturare corsi di

informatica per gli utenti del centro. 24) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Il centro è dotato di: spazio segreteria attrezzato con postazione PC, telefono, stampante,

fotocopiatrice; 1 salone e 2 piccole aule con banchi, sedie e lavagne per le lezioni; videoproiettore con schermo per eventuali corsi formativi; una biblioteca di circa 50 testi di didattica dell’italiano per gli stranieri; una biblioteca di testi scolastici di varie materie (storia, geografia, italiano,

matematica, scienze, inglese, francese, tedesco, ecc.) di supporto per le lezioni;

materiale relativo all’orientamento scolastico e formativo; modulistica di gestione della segreteria e delle attività del centro.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

25) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

NO

26) Eventuali tirocini riconosciuti:

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Università degli studi di Milano Bicocca

27) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione delle attività svolte durante

l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

L’Associazione di Volontariato Centro di Solidarietà Il Ponte certificherà e riconoscerà ai volontari tramite attestato firmato dal legale rappresentante l’acquisizione delle seguenti competenze professionali:

Capacità di erogazione di lezioni individuali e/o a piccolo gruppo a studenti delle scuole medie e superiori;

Capacità di gestione di attività di orientamento scolastico e formativo individuale e di gruppo;

Capacità di utilizzare le metodologie più appropriate con studenti in possesso di certificazione (BES, DSA, ADHD, iperattività, ritardo cognitivo).

Le attività di sostegno allo studio a studenti italiani e stranieri permetteranno di certificare lo sviluppo di:

Abilità di mediazione didattica in campi di sapere curriculari, extracurriculari e interculturali.

Capacità di gestione di corsi di lingua e cultura italiana per stranieri adulti. La verifica dell’effettiva acquisizione delle competenze in oggetto verrà effettuata dall’OLP tramite gli incontri effettuati e l’osservazione diretta.

Formazione generale dei volontari

28) Sede di realizzazione:

Cascina Moreni, Via Pennelli 1, 26100 Cremona 29) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente. Le lezioni saranno tenute da formatori accreditati dall’Ente che hanno partecipato ad apposito corso di formazione organizzato da Regione Lombardia. Formatori disponibili: Don Alberto Mangili, Angela Ravelli, Paolo Gastaldi, Alessandra Tortini, Gianluca Gambarotti, Silvia Iacchetti.

30) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO 31) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Saranno organizzati incontri a piccolo gruppo (classi non superiori alle 25 unità), guidati dal formatore generale. Si utilizzeranno le seguenti metodologie e tecniche didattiche: per un 50% del monte ore si effettueranno lezioni frontali; per il restante 50% del monte ore si utilizzeranno una serie di dinamiche non formali: simulazioni di casi reali, testimonianze, role play, role making, studi di caso, brain-storming e ogni altra metodologia attiva che possa aiutare i volontari a familiarizzare con lo staff del centro e siano un training per abituarli al lavoro di gruppo.

32) Contenuti della formazione:

MACROAREA 1: “Valori e identità del SCN”

1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale 1.3 Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e non violenta 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico MACROAREA 2: “La cittadinanza attiva”

2.1 La formazione civica 2.2 La forme di cittadinanza 2.3 La protezione civile 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile MACROAREA 3: “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

3.1 Presentazione dell’ente 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Il programma è conforme alle linee guida per la formazione generale dei giovani in

servizio civile nazionale. 33) Durata:

45 ore che saranno erogate e certificate sul sistema Helios entro il 180° giorno dall’avvio del progetto.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

34) Sede di realizzazione:

Portofranco, Via Pennelli 7, 26100 Cremona 35) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’Ente con formatori dell’Ente.

36) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Alessandra Tortini, nata a Cremona, il 12/10/1989, CF TRTLSN89R52D150G, residente a Cremona in Via Massarotti 79.

Paolo Gastaldi, nato a Cremona, il 24/08/1982, CF GSTPLA82M24D150V, residente a Cremona in Via San Francesco D’Assisi 38/D.

Alberto Racchi, nato a Cremona, il 16/01/1955, CF RCCLRT55A16D150T, residente a Cremona in Via Massarotti 97.

Don Alberto Mangili, nato a Caravaggio, il 27 /12/1965, CF MNGLRT65T27B731C, residente a Cremona in Via Livrasco 4.

I formatori sono laureati e/o con esperienza pluriennale nelle materie di cui

sono docenti. 37) Competenze specifiche del/i formatore/i:

Per garantire una formazione ottimale ai volontari, ognuno dei formatori indicati svolgerà solo alcuni moduli elencati alla voce 40 della scheda progetto e, in modo specifico, quelli in cui è più competente per formazione ed esperienza lavorativa. In particolare:

Alessandra Tortini, laureata in lettere, studentessa di scienze dell’educazione, responsabile del centro, svolgerà i moduli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, più tutta la formazione on the job.

Alberto Racchi, docente dal 1995 in materia di sicurezza e igiene del lavoro, titolare di racchi S.r.l. azienda di consulenza in materia di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro ex DLGS 81/08, ex tecnico della prevenzione-ispezione ASL, svolgerà il modulo 12.

Paolo Gastaldi, tecnologo alimentare, esperto in sicurezza sul lavoro,

svolgerà il modulo 11. Don Alberto Mangili, rappresentante legale dell’Ente, svolgerà il modulo 1.

38) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Saranno organizzati incontri a piccolo gruppo (classi non superiori alle 25 unità), guidati dal formatore generale. Si utilizzeranno le seguenti metodologie tecniche: lezioni frontali, e dinamiche non formali: simulazioni di casi reali, testimonianze, role play, role making, studi di caso, brain-storming e ogni altra metodologia attiva che possa aiutare i volontari a familiarizzare con lo staff del centro e siano un training per abituarli al lavoro di gruppo.

39) Contenuti della formazione:

La formazione specifica sarà suddivisa in formazione d’aula e formazione on the job. I contenuti della formazione specifica saranno:

1. Coordinamento del servizio di Portofranco all’interno dell’ampia gamma di servizi alla persona offerti dal Centro di Solidarietà Il Ponte e da Cascina Moreni. Durata del modulo: 4 ore.

2. Il sistema dell’istruzione e della formazione pubblica. Conoscenza delle opportunità formative e scolastiche del territorio offerte ai giovani. Durata del modulo: 4 ore.

3. Il colloquio di aiuto nel processo di orientamento scolastico: obiettivi, strategie e tecniche. Durata del modulo: 4 ore.

4. Insegnare a studiare: come trasmettere le competenze base di un solido metodo di studio ad uno studente. Durata del modulo: 4 ore.

5. BES (bisogni educativi speciali), DSA (disturbi specifici dell’apprendimento), ADHD (disturbo dell’attenzione/iperattività): cosa sono, come si interviene. Durata del modulo: 8 ore.

6. Supportare i ragazzi con DSA in un percorso verso l’autonomia nello studio e nell’acquisizione di competenze, strategie e consapevolezza. Durata del modulo: 4 ore.

7. Conoscere e affrontare il disagio scolastico: quali sono le cause, come si interviene. Durata del modulo: 4 ore.

8. Successo scolastico e integrazione: la scuola come ambiente di emancipazione. Durata modulo: 4 ore

9. La mediazione in ambito interculturale: come gestire il percorso didattico in classi e contesti multiculturali. Didattica dell’italiano come lingua seconda per gli stranieri: teoria, tecnica, strumenti didattici. Durata del modulo: 8 ore.

10. La struttura dell’esame di terza media e dell’esame di maturità: tipologia delle prove, criteri di valutazione, organizzazione, conoscenza delle prove delle passate sessioni d’esame. Durata del modulo: 4 ore.

11. La normativa sulla privacy (D.Lgs 196 del 30 giugno 2003). Durata del modulo: 2 ore.

12. Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari in progetti di servizio civile. Durata del modulo: 4 ore.

La formazione on the job sarà tenuta dall’Operatore Locale di Progetto, supportata dallo staff del centro. I contenuti trasmessi saranno:

Conoscenza degli studenti di Portofranco e delle loro esigenze scolastiche. Durata del modulo 2 ore.

Conoscenza dei volontari di Portofranco, della loro storia lavorativa, della loro disponibilità oraria, delle materie che insegnano e dei ragazzi che seguono ai fini di un coordinamento efficace delle risorse. Durata del modulo 4 ore.

Conoscenza dell’organizzazione del lavoro a Portofranco: spazi, modulistica, appuntamenti, strumenti didattici a disposizione. Durata del modulo 5 ore.

Tirocinio pratico di sostegno scolastico e tutoraggio. Durata del modulo 10 ore.

40) Durata:

75 ore erogate tutte entro il 90° giorno dall’avvio al progetto.

Altri elementi della formazione

41) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Alla fine del percorso formativo verranno sottoposti ai volontari dei questionari di

gradimento. Essi valuteranno:

Utilità delle lezioni Appropriatezza degli orari Qualità della preparazione fornita Adeguatezza della durata dei moduli Adeguatezza delle strutture Qualità del materiale didattico Assistenza dell’Operatore Locale di Progetto Valutazione dell’esperienza Suggerimenti per migliorare

Si specifica che verranno somministrati 2 questionari: uno alla fine della formazione generale e uno alla fine della formazione specifica. Tutti i questionari presentano indicatori misurabili quantitativamente e qualitativamente. Saranno stilati report periodici contenenti i dati dei questionari indicati (all. Quest. monitoraggio formazione generale/specifica)

Data Cremona, 29/11/2017

Il Responsabile legale dell’ente /

Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente