Scuola di Alpinismo “Carlo Moccia – Renzo Morari” - Sezione CAI MANTOVA

29-30-31 gennaio / 12-13-14 febbraio 2016Val Paghera, Vezza d'Oglio (BS) / Val Daone (Gruppo Adamello)

III° CORSO DI SCALATA SU CASCATE DI GHIACCIO

Scopo.

Direttore del Corso.

Lezioni.

Iscrizioni.

Materiale.

Programma di massima del Corso.

Il Corso si pone l’obbiettivo di istruire gli Allievi sulle tecniche di salita specifiche per le cascate di ghiaccio e gli itinerari verticali d’alta montagna ( , ) con particolare attenzione alla tecnica individuale di “ ”, alle migliori tecniche di sicurezza nella progressione ed assicurazione.

Davide Martini I.N.A., cellulare: 338 5346479.

Verranno svolte lezioni teoriche e pratiche nelle seguenti date: presentazione Corso martedì 12 gennaio 2016 (ore 21, in palestra a Lunetta), lezioni teoriche e pratiche il 29-30-31 gennaio in Val Paghera (BS), 12-13-14 febbraio in Val Daone (TN). Argomenti teorici: materiali, glaciologia e formazione delle cascate, la catena di assicurazione ed i freni, storia delle salite su cascate di ghiaccio, scala difficoltà e preparazione di una salita; pratici: utilizzo di ramponi e piccozze, progressione su ghiaccio verticale ed in traverso, utilizzo di viti, Abalakov ed altri ancoraggi, costruzione delle soste e le tecniche di assicurazione, discesa a corda doppia, calata con recupero chiodo.

Le iscrizioni saranno limitate ad un massimo di 12 allievi e verranno accolte in ordine di presentazione. La quota complessiva d'iscrizione al corso è di € 190 e comprende l'utilizzo del materiale Alpinistico della Scuola, l'attestato di partecipazione ed il Distintivo della Scuola, le dispense ed il materiale didattico cartaceo consegnato; non comprende spese di trasferimento (viaggi), le spese di pernottamento e vitto presso i rifugi e tutti gli extra (es. bevande, spuntini, ecc.). Per iscriversi si dovrà compilare l'apposito modulo reperibile in Segreteria CAI, presso la palestra di Lunetta o scaricandolo dal sito ; i moduli correttamente compilati e accompagnati da un acconto minimo di € 100, dovranno essere consegnati entro il 12 gennaio presso la palestra di Lunetta nelle serate di apertura o inviati via al Direttore del Corso al seguente indirizzo:

; il versamento può essere effettuato tramite bonifico bancario, intestato al Club Alpino Italiano Sezione di Mantova IBAN: IT56P0538711500000001098228 c/o Banca Popolare dell'Emilia Romagna, indicando come causale acconto “Corso Cascate di Ghiaccio 2016” e dandone notizia nella . L'ammissione verrà confermata nella serata di presentazione dove dovrà essere perfezionata dal saldo immediato dell'intera quota d'iscrizione e dalla presentazione di Certificato Medico di sana e robusta costituzione in corso di validità.

Gli Allievi dovranno munirsi obbligatoriamente di casco (meglio se con visiera protettiva), imbraco, scarponi per cascate - alta montagna, ramponi da cascata, 2 piccozze per , 4 connettori (1 a pera con ghiera, 3 normali con ghiera), secchiello ( ), longe in materiale dinamico (3 metri), 1 cordino da 6 mm in (circa 1.8-2 metri), almeno 1 vite da ghiaccio (chiodo tubolare, L=18 cm o maggiore), guanti e ghette, lampada frontale, zaino, thermos e l’abbigliamento adeguato. Per delucidazioni o consigli sul materiale tecnico, si suggerisce agli interessati di sentire quanto prima gli Istruttori.La Scuola può fornire in prestito un numero limitato di picche: contattare il Direttore per verificarne la disponibilità.

Nel primo week-end in Val Paghera, si potrà usufruire dell’ospitalità del Rifugio Cascata (Tel. 0364 76469 – Cell. 329 6338406 Simona) che funzionerà anche come base d’appoggio per le lezioni teoriche; in questa prima fase verranno affrontati gli argomenti basilari riguardo i materiali, gli ancoraggi, le tecniche individuali di progressione e di assicurazione.Nel secondo w.e. in Val Daone, la base di appoggio sarà l’Albergo da Bianca (Tel. 0465 674704, Alessio); in questa sede si potrà completare il quadro delle lezioni teoriche, mentre sulle numerose cascate della valle, si andranno ad approfondire tutti gli argomenti, affrontando sia itinerari di ghiaccio a più tiri di corda, che la tecnica del “misto moderno” (dry-tooling) in falesia.

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