sindacato nazionale dei cinque corpi di polizia - calendario ......sindacato - siamo stati costretti...

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IN CASO DI MANCATO RECAPITO RINVIARE A UFFICIO POSTE ROMA ROMANINA PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO ADDEBITO 12 Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA www.cinquecorpipolizia.it Mensile - Anno XL - Dicembre 2018 Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - ART. 1/1 Calendario Arma 2019 L’Italia è il quadro i Carabinieri la cornice

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12Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia

Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Polizia Penitenziaria Corpo Forestale dello Stato Forze Armate

LIBERA VOCE DI

POLIZIA ITALIANA

www.cinquecorpipolizia.it

Mensile - Anno XL - Dicembre 2018Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/03 - ART. 1/1

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2 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Direttore Responsabile: Guglielmo Pellegrino-Lise

[email protected]

Comitato Editoriale Terenzio d’Alena - Giancarlo Giulio Martini

- Mauro Pantano Giancarlo Tatta - Saverio Topazio

Direttore Amministrativo Saverio Topazio

Direzione Redazione e Amministrazione :

Lungotevere Castello, n. 2 – 00193 Roma c/o Anmig Roma Capitale

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A norma dell’art. 74 lettera C del D P R. del 26 -10- 72 n. 633 e successive modificazioni l’IVA è dovuta dall’editore. Il cessionario non è tenuto ad alcuna registrazione (ex art. 25 del predetto DPR. n. 633/1972) e non può operare alcuna detrazione. Autoriz. del Tribunale di Roma n. 11/83 del 20-1-

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Le collaborazioni per la realizzazione del la rivista, se non diversamente concordato, sono da intender-si gratuite. Le opinioni espresse nei testi pubblicati impegnano soltanto gli autori. Foto e testi anche se non pubblicati non si restituiscono. È consentita la riproduzione di articoli e foto citando la fonte

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Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

Finito di stampare nel mese di Dicembre 2018

Quote di adesione Socio Sostenitore € 80,00 ed oltre Socio Benemerito € 130,00 ed oltre Una copia € 5,00 Arretrato il doppio. Il Sindacato ottempera a quanto dispone il D.L. 50/92 del 15.01.92 sul diritto di recesso entro 7 gg. dalla data del pagamento dell’abbonamento.

Versamenti in cc/p 59253005

L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedere la rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia,- Lungotevere Ca-stello, 2 - 00193 Roma. Tali dati saranno utilizzati al solo scopo di inviare la Rivista o altre comunicazioni concernenti l’abbonamento (Legge 675/96 sulla tute-la dei dati personali)

LIBERA VOCE DI

POLIZIA ITALIANA

Organo ufficiale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Polizia * Carabinieri * Guardia di Finanza * Polizia di Stato * Polizia Penitenziaria * Corpo Forestale dello Stato

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SINDACATO NAZIONALE DEI 5 CORPI DI POLIZIA

Segretario Nazionale Gr.Uff. Benito Risca

AVVERTENZA Al SIGG. ABBONATI Per contrastare l’azione messa in atto da per-sone estranee a Libera Voce di Polizia Italia-na - che abusando del suo nome inducono i nostri soci sostenitori e simpatizzanti a

sottoscrivere, in modo fraudolento abbonamenti ad altre riviste estranee al Sindacato - siamo stati costretti ad unificare le buste dei contrassegni che de-vono recare stampigliato in alto, a sinistra, i 5 Fregi dei Corpi di Polizia. Quindi, ogni altra busta, riferita a Libera Voce di Polizia Italiana che non re-chi in alto a sinistra, i fregi dei 5 Corpi di Polizia, deve essere respinta.

Pertanto, mentre preghiamo i cortesi abbonati di segnalarci tempestivamente coloro che cercano di carpire la loro buo-na fede—onde consentirci di adire le vie legali nei confronti dei responsabili—facciamo presente che l’unico formulario valido per sottoscrivere abbonamenti alla nostra Rivista è

LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA ESPRESSIONE “ISTITUZIONALIZZATA”

Libera Voce di Polizia Italiana è espressione «istituzionalizzata», al solo scopo di esigere il rispetto delle leggi proposte, approvate e promulgate dall’Auto-rità costituita. Più in particolare, essa esiste per rivendicare la parificazione di trattamento della condizione di quiescenza. I suoi sostenitori, dunque, an-che se per Statuto sono tutti Signori, non rinunciano al loro grado di genera-le, colonnello, questore, maresciallo o brigadiere. Soprattutto, essi non di-menticano che da Voltaire ad oggi, l’umanità ha conquistato un diritto ina-lienabile, ch’è quello di comunicare. Viceversa si resterà dei poveri di spirito.

quello qui riprodotto

Gli incaricati alla richiesta di abbonamento volontario/contributo stampa

e gli esattori sono CIVILI

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Gli over 55 oggi rappresentano il 35,4% della popolazione italiana. Un dato importante, che necessita di attenzione. Quella che offre Se-nior Italia FederAnziani, la grande organizzazione che si occupa della terza età. Per il VII° Con-gresso a Rimini, l'organizzazione ha messo insieme iscritti (che sono migliaia), pazienti, medici, società scientifiche, pro-fessioni sanitarie, istituzioni insieme a lavoro e a confronto per 3 giorni, per migliorare il Sistema Sanitario Nazionale con un occhio speciale alle raccomandazioni per una buona salu-te nella terza età.

LETTERE AL DIRETTORE - Ultras violenti e abusi contro i deboli 4

EDITORIALE - Fra certezze e speranze 5

COPERTINA - Carabinieri un 2019 di Laura Turriziani 6 - I 70 anni dell'ONAOMAC di L. T. 7 - Legalità e Sicurezza Temi da portare nelle scuole di L. T. 8 - Luciano Fosci esempio di Uomo e Carabiniere Eroe di Moreno Rosati 9

SEGRETERIA NAZIONALE - Pensioni ci risiamo di Benito Risca 10 - Posta Istituzionale 11

EVENTI - Festa degli auguri A.N.I.O.C. a Chianciano Terme di Giuliano Lenni 13

SPECIALE FEDERANZIANI - Terza età prevenzione è la parola d’ordine di Saverio Topazio 15

CULTURA - Riccardo Sanna maestro del tempo infinito… di Laura Turriziani 17

SETTIMA ARTE -SUSPIRIA un remake autoriale dal finale Luca Scarcello 18

IN NOME DELLA LEGGE - L’esperto risponde a cura di Benito Risca 21

ECO & BIO - Blocchi alla circolazione, a rischio 13 milioni di auto di Laura Turriziani 22

L’ANGOLO GOURMET - Panettone fondente 23 - Budino di panettone speziato 23

3LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Copertina:

Il Calendario storico dell'Arma dei Carabinieri è stato dedicato al patrimonio

artistico e culturale italiano tutelato dal-l'Unesco, mentre l'Agenda ha presentato

un excursus letterario dei due secoli di storia della Benemerita. Da Pinocchio a

Camilleri.

Pag. 6

Sommario

Svolta la 59° Festa degli Auguri della Sezione Anioc (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) di Chianciano. Durante la cerimonia, so-

no stati consegnati quattro diplomi ad altrettanti soci bene-meriti. Fra questi, al Gr.Uff. Benito Risca, Segretario Nazio-nale del Sindacato dei Cinque Corpi di Polizia. Nel suo inter-vento di saluto, ha ricordato come i grandi Valori di riferi-mento, di cui gli insigniti di Onorificenze dello Stato sono custodi, debbano essere divulgati tra la gente, perché tutti ne traggano beneficio e insegnamento. Solo così si potrà di-re di essere veramente testimonianza e faro per la società e per i giovani.

Eventi

CulturaGuardare le sue tele è un'espe-rienza profonda, una assorta me-ditazione su luoghi della “memo-ria” che sembrano diventare uni-versali, diversi eppure sempre uguali per ognuno di noi. Paesag-

gi antichi e senza tempo, immersi in tinte sfumate che av-volgono come una rarefatta trina dalle cui volute snodano ricordi e sensazioni di pacata dolcezza. Di nostalgia di un tempo andato e di consapevolezza di averlo introiettato co-me elemento fondante del proprio essere e sentire. Questa è l' “Arte” di Riccardo Sanna, in mostra presso le Scuderie di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino.

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Fra centraline che misura-no le smog impazzite, ztl, domeniche ecologiche, tar-ghe alterne, limiti di orario eccetera, prendere l'auto-mobile diventa un terno al lotto. Che diventa un pro-

blema insormontabile quando la propria auto denuncia l'età e non risponde più ai criteri ecologici. Adesso un terzo del parco auto circolante italiano, circa 37 milioni di veicoli, è a rischio blocco. Lo dice la manovra del Go-verno. Si tratta di circa 13 milioni di mezzi che non si po-tranno di fatto più usare, pena una multa di 80 euro. Vei-coli che rispondono alle normative ante Euro 4.

Eco&Bio21

FederAnziani 15

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Lettere al Direttore

4 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Egregio Direttore, sono scoraggiato da quello che le cronache ci riportano

continuamente, perché mi sono accorto che nei comportamenti di gruppi e sin-goli la violenza non solo è ampiamente diffusa, è purtroppo quasi la regola. Non è un buon sintomo ed il fenomeno pare in costante aumento.

Sono rimasto veramente impressio-nato dagli scontri fra gli ultras dell'Inter e quelli del Napoli a Milano prima della partita. Purtroppo c'è scappato il morto. Ed allora veniamo a scoprire questo mondo strano. Pare che gruppi di "tifo-si" avversari si diano appuntamento per fare a botte a prescindere. In questo ca-so c'erano anche tifosi di squadre gemel-late, come quelli del Nizza.

E' un fenomeno nuovo? O avviene da tempo e non se ne dava notizia? Si parti-va un tempo per seguire ed incitare la squadra del cuore, ci potevano essere delle scaramucce a fine partita la cui in-tensità era determinata dal suo anda-mento e dal risultato. Ma darsi appunta-mento prima dell'incontro, armati di tutto punto, combattendo una vera e propria battaglia metropolitana è un fenomeno grave, gravissimo e che non conosceva-mo. Un altro aspetto di una violenza fine a se stessa che può essere coltivata e go-duta da persone di caratteristiche forte-mente delinquenziali e criminali.

Sarà un fenomeno isolato ed argi-nabile? E' un fenomeno importato o una evoluzione nostrana?

Altra notizia invece ricorrente è quella della violenza negli asili e nelle case di riposo. Forse un tempo non se ne parlava, succedeva lo stesso e si ri-solveva in sordina? In ogni caso c'è una recrudescenza che mi preoccupa.

Accanirsi verso i più deboli che non possono difendersi, per di più affidati con fiducia alle tue cure è una cosa gravissima. O maestre ed infermieri sono tutti nevrotici (da ricovero) o è cambiato qualcosa nell'educazione, nella preparazione, nell'orgoglio e consapevolezza del proprio ruolo.

Il tutto viene condannato dall'opi-nione pubblica, ma punito spesso in maniera irrisoria, mentre invece si do-vrebbe usare la mano pesante.

Giuseppe Massaro - Napoli

* * *

Caro Massaro, abbiamo, da queste pagine, già par-

lato di questa violenza diffusa in ogni dove, dalla famiglia, alla scuola ed alla società tutta. Non penso sia un fenome-no nuovo in quanto nelle società del benessere il fenomeno violento forse aumenta oppure è più conosciuto che nelle società povere, dove spesso è col-legato a motivi di sopravvivenza.

Il caso dei tifosi che si danno appun-tamento ci lascia perplessi e sconcertati e speriamo sia un fenomeno sporadico. Non penso che tale fenomeno sia impor-tato. Si è vero che in America esistono da tempo bande rivali in particolare di giovani e minori che si affrontano per la preminenza ed il controllo di un quartie-re, ma per fortuna ancora qui non sono giunte. Anche perché noi abbiamo altri e più gravi problemi dovuti alla crimina-lità organizzata che gestisce i suoi traffi-ci con forti controlli e precise gestioni del territorio uomini e mezzi.

Gli attuali gruppi di ultras hanno so-stituito in qualche modo i gruppi di de-stra e sinistra degli anni settanta (oppo-sti estremismi) che si affrontavano per affermare ideali opposti o contrastanti. Un fatto è certo, che il fenomeno violen-to va affrontato con maggiore severità.

Negli USA, in presenza di un reato violento a livello giovanile ci sono le prove di riabilitazione alle prime due condanne. Alla terza condanna, in diver-si Stati scattano i lavori forzati o deten-zioni lunghe e severe. E' anche vero che si tratta di un ambito societario forte-mente violento nella mentalità, nella tra-dizione e nella cultura dei vecchi pionie-ri, e per di più il largo uso e la diffusio-ne delle armi non aiuta. Da noi è diverso ma una graduale e maggiore severità nelle pene (certe) andrebbe auspicata ed attuata. Ricordiamo che il vecchio sin-daco di New York con il programma "tolleranza zero" diversi anni fa ha reso vivibili e fruibili interi quartieri quali il Bronx e Broocklyn, un tempo inaccessi-bili ed in mano alla criminalità.

Per quanto riguarda le maestre e gli infermieri, oltre ad un controllo costan-te ed a corsi di riqualificazione, la se-verità culminante con il licenziamento penso stroncherebbe tali comportamen-ti disgustosi, inqualificabili, disumani e criminali. Certo la società moderna e sempre più fredda, distaccata e violen-ta. Tutto nasce nella famiglia e nella scuola. Più contatti sociali, più "stare insieme", maggior solidarietà e meno elettronica e rapporti virtuali giovereb-bero ad un cambiamento di tendenza.

GPL

Ultras violenti e abusi contro i deboli Questioni vecchie e nuove da affrontare (finalmente) con fermezza e severità

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5LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

ULa macchina del nuovo Governo si è messa in moto. Superando i contrasti europei e sbuffan-do e singhiozzando, fra spreed ed altro inco-

mincia a girare a bassi regimi. La situazione generale non è delle migliori. Tante atti-

vità chiudono e numerosi continuano ad essere i cartelli di fittasi e vendesi, anche e soprattutto in zone centrali delle città. I poveri aumentano fra cui i pensionati alla minima, i disoccupati ed inoccupati sono sempre tantissi-mi e si stenta a vedere la luce in fondo al tunnel. Il fisco imperversa con scadenze ed accertamenti, la giustizia è sempre lentissima ed ogni iter burocratico macchinoso e farraginoso.

Trovare un lavoro un sogno e tanti vanno all'estero tra-sferendo anche competenze e preparazione di rilievo, dai cuochi sino ai ricercatori universitari. Aprire una attività commerciale, in mancanza di posti fissi, è difficile e costoso. Anche la grande distribuzione che mangia i piccoli è in crisi.

Quando diminuisce il consumo di pane e latte si pensa ad una economia di dopoguerrra e tale è la situazione. Gli anziani ed i pensionati risentono dei costi eccessivi (per loro e per tanti a basso reddito) del necessario, dal cibo ai prodotti per la casa sino alle bollette delle utenze (fra le più care d'Europa).

Se pare si vogliano aggredire le pensioni d'oro e gli stipendi da paperoni, niente si è fatto per i redditi più bas-si pesantemente colpiti dai costi correnti e dal fisco.

Troppo alta l'Iva, la più cara d'Europa e non sui beni di lusso, troppo alti i primi scaglioni Irpef (fra i più alti d'Europa). Qualcuno aveva parlato di redditi esenti fino a dodicimila €uro all'anno. Così aumenterebbero anche piccole pensioni (alle quali non si applicherebbe l'Irpef), ma non se ne parla più.

Le certezze sono tante e non belle.

Per quanto riguarda il Sud la situazione è peggiore in quanto, da Roma in giù, da quando si è fermato il merca-to della casa (la maggiore industria attiva) è precipitata la situazione di tutto l'indotto fino a giungere alla chiusura di fabbriche di mobili, cucine e bagni. Si parla di rico-struire i centri storici e le ex zone industriali, ma ancora è tutto solo nelle intenzioni.

Le certezze purtroppo non sono rosee anche se ne ab-biamo solo accennato. Il problema della sicurezza non migliora con la lotta all'immigrazione, ma spettiamo gli effetti delle altre misure del Decreto sicurezza.

Per quanto riguarda le speranze verranno veramente fuori, per la riforma alla Fornero, tanti posti di lavoro? Vedremo.

Con l'applicazione del reddito di cittadinanza ci sarà tanto lavoro a tempo determinato per i nostri giovani? Speriamo di sì.

E la pace fiscale? Pare che si applicherà una certa flat tax a piccoli operatori detentori di partita Iva. Sarà un rilancio dell'economia per piccole imprese e professionisti? Forse sì.

Altre speranze si realizzeranno cammin facendo, ma stentano a diventare certezze. Ci sono delle difficoltà ob-biettive legate ai tempi della macchina parlamentare ed alla composizione del nuovo Governo composto da un accordo fra movimenti davvero diversi nelle idee e nei programmi, a volta leggermente contrastanti.

Siamo nel mondo delle speranze che certo, a passetti-ni, porteranno ad una Italia migliore soprattutto nel cam-po della diseguaglianza sociale sempre più stridente ed alla differenza di ricchezza fra Nord e Sud.

Fra certezze e speranze affrontiamo con fiducia il nuovo anno.

Guglielmo Pellegrino-Lise

Fra certezze e speranze

di Guglielmo Pellegrino-Lise

L’editoriale

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Copertina

LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Che fosse un oggetto da colle-zione, quasi di culto, lo si sa-peva già. La sua tiratura sfiora

ormai il milione e mezzo di copie. Nato nel 1928, il Calendario Storico dell'Ar-ma dei Carabinieri è un prodotto edito-riale curato, spesso artistico, decisamen-te ambito per essere esposto nei luoghi di lavoro ma anche nelle case private.

Ogni anno il Calendario viene pen-sato “a tema”, un modo per rafforzare la contiguità dei Carabinieri ai cittadi-ni. Nel 2019, che vede Matera Capitale europea della cultura, diventa un omaggio alla bellezza dei siti italiani tutelati dall'Unesco, proprio come la città dei Sassi. Le immagini che scorro-no nei mesi, intrecciano le meraviglie del nostro patrimonio culturale con quelle dei volti e delle uniformi del-l'Arma. E' stato progettato così per ce-lebrare i 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mon-diale dell’umanità, e insieme riporta il percorso evolutivo dei Carabinieri in materia negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Cultu-rale istituito nel 1969, giusto 50 anni fa. E a tal riferimento, il Comandante Generale Nistri ha commentato: “Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un qua-dro e al tempo stesso contribuisce a preservarla. Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non po-tremmo chiedere di più”.

Stampato su carta “Lucerna” pro-dotta in esclusiva da Favini per l'Arma, il Calendario è diventato ancora più pregiato. Perché la Favini è una carta

di Laura Turriziani mo Giletti. A illustrare i prodotti edito-riali, oltre al Capo del V° Reparto del Comando Generale, Gen. B. Massimo Mennitti, il Presidente del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale per l’Unesco Franco Bernabè, il gior-nalista e divulgatore scientifico Alberto Angela, lo scrittore e giornalista Piero Colaprico, la conduttrice Licia Colò e il Prof. Pietro Sisto.

L’Agenda Storica 2019 ruota intor-no al tema “I Carabinieri nella lettera-tura”, con un inserto curato dal Prof. Pietro Sisto, tramite una scelta di ro-manzi dedicati ai Carabinieri nei due secoli della loro storia. Per l'800 ricor-diamo il carme “La rassegna di Nova-ra” di Costantino Nigra, da cui l'im-mortale verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir” (che i Carabinieri han-no fatto proprio), “Le avventure di Pi-nocchio” di Carlo Collodi e l'immortale “Cuore” di Edmondo De Amicis. Per il 900 citiamo “I Racconti del Marescial-lo” di Mario Soldati e “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia, mentre per arrivare all'attualità ecco i romanzi di Andrea Camilleri, Gianrico Carofi-glio, Carlo Lucarelli, Giancarlo De Ca-taldo, Piero Colaprico ed altri. Nell'oc-casione, presentati anche il Calenda-rietto da tavolo, dedicato alla Via Fran-cigena e alle riserve naturali protette

davvero speciale, che non si può con-traffare date le sue caratteristiche per la brand protection. Contiene infatti delle fibrille rosse e blu, i colori dell'Arma, visibili solamente con la luce UV che lo rendono un prodotto unico e ricono-scibile. Inoltre la carta Lucerna, così chiamata dal nome del copricapo stori-co dei Carabinieri, ha la superficie fel-tromarcata, che la rende piacevole al tatto, ed elegante per la finitura superfi-ciale dall’effetto martellato.

Il Calendario è stato presentato in-sieme all'Agenda Storica 2019, il 29 novembre u.s. presso la Scuola Uffi-ciali Carabinieri a Roma. Alla cerimo-nia sono intervenuti il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bo-nisoli, il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo ed il Comandante Gene-rale dell’Arma, Gen. Giovanni Nistri, oltre a numerosi ospiti.

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate con la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate insieme ai temi dell’Agenda dal con-duttore e giornalista televisivo Massi-

Il Calendario dell'Arma è stato dedicato ai siti Unesco italiani, l'Agenda ai Carabinieri nella letteratura

Carabinieri un 2019 nelle città d’arte e di cultura del Belpaese

Il Comandante Generale Nistri

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7LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

dai Carabinieri Forestali e il Planning da tavolo, che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il rica-vato del Calendarietto 2019 sarà devo-luto all’ONAOMAC, che festeggia i 70 anni, e quello del Planning all’Ospeda-le pediatrico “Gaslini” di Genova.

Incisivo il Comandante Generale Nistri: “La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi, vuole es-

sere un piccolo segno della nostra at-tenzione e della nostra solidarietà uma-na, valore fondante dell’Istituzione. Non si è buoni Carabinieri se non si avverte l’importanza della cultura qua-le elemento motore del cammino della civiltà umana…Non si è buoni Carabi-nieri se non si sente forte, quanto il compito di tutelare l’ordine e la sicu-rezza dei cittadini, il Dovere sacro di aiutare i bisognosi”.

Laura Turriziani

Alla fine della Seconda Guer-ra Mondiale, in un'Italia di-strutta e stremata dalla fame

e dagli stenti, un grandissimo numero di bambini e di ragazzi, circa cinque-mila, si ritrovò senza sostegno e senza aiuti. Erano i numerosissimi orfani del-l'Arma dei Carabinieri, che in quegli anni di tragedia vide morire tanti suoi appartenenti, cosa che lasciò in estrema difficoltà le loro famiglie.

Per iniziativa di un gruppo di uffi-ciali dello Stato Maggiore del Coman-do Generale, coordinati dal Generale di Divisione Alfredo Ferrari e dal Colon-nello Romano dalla Chiesa, all'epoca Capo di Stato Maggiore dell'Arma, do-po aver studiato la situazione, decisero di creare un Ente che provvedesse alla realizzazione di particolari istituti per raccogliere subito i giovani in situazio-ni di particolare difficoltà e, nel con-tempo, di assicurare a tutti, con “asse-gni di studio” da corrispondere alle fa-miglie, l'opportunità di completare gli studi.

Allora il Comandante Generale Fe-dele de Giorgis, lanciò un appello a tut-ti i Carabinieri d'Italia, sia in servizio che in quiescenza, perché contribuisse-ro alla realizzazione dell' “Opera per gli Orfani". Tutti i militari risposero con entusiasmo, offrendo una giornata della loro tredicesima mensilità ed ac-cettando di corrispondere un contributo mensile anche per il futuro. Raccolti a tempo di record oltre quaranta milioni di lire, si avviarono le procedure per l'i-stituzione dell'Opera, e fu acquistato un complesso residenziale a San Mauro

Torinese sulle pendici del colle di Su-perga.

Il 5 ottobre 1948 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, con Decreto Presidenziale n.1303, istituì ufficial-mente l'Opera Nazionale Assistenza per gli Orfani dei Militari dell'Arma

dei Carabinieri, ne approvò lo Statuto, la eresse in "Ente Morale" e le conferì "personalità giuridica".

Era nata l'O.N.A.O.M.A.C. che og-gi celebra i settanta anni di attività.

“Un riferimento tra i più preziosi per la nostra Grande Famiglia– ha

I 70 anni dell’ONAOMAC

Il Presidente ONAOMAC Gen. Cesare Vitale

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8 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Copertina

Il Sindacato è sempre molto sensi-bile ai temi della Legalità e della Sicurezza, fondamentali per i cit-

tadini, ed alla loro divulgazione fra le giovani generazioni, come testimoniano le varie iniziative portate avanti negli anni, a Chianciano Terme come in Sici-lia (di cui torneremo a parlare nel pros-simo numero della rivista, come rifles-sione ad un anno dall'evento).

Per questo diamo conto di quanto accaduto a Foiano della Chiana (AR), dove il nostro referente per la zona Ma-resciallo CC in quiescenza Cav. Vin-cenzo Russo Battagliola, ha portato il saluto del Sindacato al Cap. Monica Dallari, Comandante la Compagnia Ca-rabinieri di Cortona, facendole cono-scere le nostre attività e la rivista.

L'occasione è stata una conferenza

promossa dall'Università Libera (cui il nostro inossidabile Vincenzo è iscritto) sulla Sicurezza, tenuta il 24 ottobre u.s., con focus su truffe ed altri reati da cui sono presi di mira i cittadini, in special modo i più indifesi, gli anziani. Un problema d'attualità; la popolazione

italiana sta invecchiando e i nostri mi-gliori giovani vanno all'estero per la difficoltà di trovare lavoro.

Il Capitano Dallari ha parlato da-vanti ad una platea di studenti molto at-tenti ai suggerimenti e consigli della giovane Ufficiale, ben preparata sull'ar-gomento e brava a suscitare il loro inte-resse, tanto che ne è seguito un dibatti-to con ulteriori chiarimenti.

Un grazie a Russo Battagliola per il suo contributo, e intanto ci attrezziamo per proseguire in questo importante la-voro di educazione con altre iniziative. I giovani sono il futuro del Paese, bisogna dar loro gli strumenti per diventare adulti e cittadini responsabili, consapevoli dei valori etici, sociali e della democrazia.

L.T.

Legalità e Sicurezza Temi da portare nelle scuole

scritto il Comandante Generale dell'Arma Giovanni Nistri nel-la prefazione al supplemen-to di novembre de “Il Ca-rabiniere” dedicato al compleanno – Un faro che merita senza alcun dubbio l'attenzione, il rispetto e la considerazione che da sem-pre le vengono riconosciuti da tutti gli uomini e le donne con la fiamma sul berretto. In sette decenni d'ininterrotta attività, grazie a scelte lungimiranti re-se possibili anche dal contri-buto materiale di tanti Cara-binieri, ha consentito a ra-gazzi e ragazze di ogni età di riprendere un cammino inter-rotto da eventi che definire drammatici sarebbe ridutti-vo...Mi unisco allora a tutti i Militari dell'Arma in un “gra-zie” sentito a chi dell'Opera è rap-presentante, dal suo Presidente, l'in-domito Gen. C.A. Cesare Vitale, al più giovane dei volontari: Persone nel signi-ficato più autentico della parola”.

Dal canto suo, il Presidente ONAO-MAC Vitale, ringraziando per l'iniziativa

dell'opuscolo celebrativo su “Il Carabiniere”, ha così replica-

to: “E' stata la grande “fiamma della solidarietà dell'Arma” a farla nasce-re, ed è stato l'animo di

tutti i Carabinieri e di quan-ti hanno condiviso il progetto

ad alimentarla in questi decen-ni. Dal giorno in cui il Presi-dente della Repubblica Luigi Einaudi eresse l'Opera in Ente Morale, sono state tante le iniziative realizzate per quei “figli” colpiti da un destino avverso che tanti, anzi tan-tissimi Carabinieri, attra-verso lo spontaneo e gene-roso sostegno offerto all'O-pera, hanno simbolicamente adottato….In settant'anni di

attività l'ONAOMAC ha as-sistito circa 35.000 giovani,

molti dei quali hanno raggiunto posizioni sociali e professionali di

rilevante prestigio, dando lustro a un'Istituzione di cui tutti si sentono, indi-stintamente, parte”.

L.T.

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9LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Il 12 novembre scorso a Bomar-zo (VT), in occasione della Giornata del Ricordo dei Caduti

militari e civili nelle missioni di pace, si è tenuta la consueta cerimonia alla Memoria del Ten. Luciano FOSCI, Medaglia d’Oro al Merito Civile. Nati-vo del luogo, “Fu addetto ad una Sta-zione operante in una ex Colonia affi-data all’amministrazione fiduciaria ita-liana. Il 1° Agosto 1952 a Chisimaio (Somalia), in occasione di una violenta manifestazione politica, con ecceziona-le senso di abnegazione e sprezzo del pericolo tentò invano unitamente al proprio Comandante di bloccare i di-mostranti, venendo assalito con inaudi-ta ferocia e colpito a morte”.

Alla cerimonia, culminata con la deposizione di una Corona di alloro, erano presenti il Comandante del Co-mando Provinciale Carabinieri di Viter-bo Col. Giuseppe Palma, il Comandan-te della Compagnia Carabinieri di Vi-terbo Cap. Federico Alfonso Lombardi, il Comandante della locale Stazione CC Maresciallo Parisio Piozzo, il Sin-daco di Bomarzo Ivo Cialdea, il Presi-dente della locale Sezione dell’Asso-ciazione Nazionale Carabinieri Antoni-no Stella, il Segretario Nazionale del

Sindacato dei Cinque Corpi di Polizia Gr.Uff. Benito Risca (nativo di Bomar-zo) ed il Segretario Provinciale della Sezione di Bomarzo/Soriano nel Cimi-no Luogotenente CC Moreno Rosati. Presente anche una folta rappresentan-za di Carabinieri in servizio ed alcune scolaresche.

Nell'occasione, il Sindaco Cialdea e il Col. Palma hanno pronunciato un breve discorso. Il Col. Giuseppe Pal-ma, ha ricordato come Fosci, nativo di Bomarzo, non ancora ventenne si ar-ruolò nell'Arma dei Carabinieri. Dopo alcuni anni di servizio, fu destinato, quale addetto, alla Stazione operante a Chisimaio (Somalia), dove si svolsero i fatti che portarono al suo eroico sa-crificio. Il 28 maggio del 2010, in virtù dell'eroico gesto, gli veniva conferita la Medaglia d'Oro alla Memoria per meriti civili. Le sue spoglie riposano nel Cimitero di Bomarzo, paese in cui vivono ancora la sorella Maria, il nipo-te ed i cugini. “Per onorarne la Memo-ria – ha detto Palma - nell'aprile del 2015 è stato qui collocato il suo busto magistralmente realizzato dall'amico Vezio Paoletti. Cari ragazzi, quando passate lungo questa via, vi invito a ri-volgergli uno sguardo di saluto, sono

sicuro che lo apprezzerà, consapevole così che il suo non sia stato un gesto vano”.

Il Sindaco Ivo Cialdea, ha ricordato come con la breve ma intensa e signi-ficativa cerimonia, si sia voluta onora-re la Memoria dell'illustre concittadi-no, perché “il suo gesto eroico sia da esempio a noi e alle nostre generazioni future”.

Ha quindi ringraziato tutti gli illu-stri intervenuti in rappresentanza del-l'Arma dei Carabinieri, il nostro Segre-tario Nazionale Risca per non mancare mai alla chiamata dei suoi compaesani, la Direzione Didattica della Scuola me-dia per aver permesso ai ragazzi di co-noscere la figura del loro concittadino, il Presidente della locale ANC Mare-sciallo Antonino Stella per aver pro-mosso e contribuito con l'amministra-zione comunale all'organizzazione del-l'evento. Un grazie infine alle varie as-sociazioni e a chi con la presenza ha contribuito a rendere “indimenticabile” la giornata.

Il Segretario provinciale

della Sezione di Bomarzo Soriano nel Cimino

Moreno Rosati

Il Segretario Nazionale Benito Risca nella sua Bomarzo per onorare la Memoria di un concittadino Medaglia d'Oro al Merito Civile

Luciano Fosci esempio di Uomo e Carabiniere Eroe

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10 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Segreteria Nazionale

Quando si parla di pensione, ahimé, sembra essere vero tut-to e il suo contrario. L'unica

cosa certa è che da decenni i pensionati sono diventati la mucca da mungere per ripianare bilanci scricchiolanti e prospet-tive di crescita economica incerta. Quan-do si deve attingere da qualche tasca, quelle dei pensionati sono le prime.

Non c'è niente da fare, chiunque vada al Governo parte con le più nobili inten-zioni, magari qualcosa fa, ma poi con la stessa mano con cui ha dato riprende con gli interessi. E la giustizia pensionistica, quella chimera per cui lottiamo da sem-pre, rimane appunto una chimera. Nono-stante le mobilitazioni, nonostante i pro-nunciamenti di vari Tar regionali, nono-stante le Sentenze, a volte pure contro-verse, della Corte Costituzionale.

Chiaramente non ci diamo mai per vinti, chi tace acconsente e chi si ferma è perduto, e quindi si studiano assieme alle varie organizzazioni similari le mosse da portare avanti. Intanto, la fine dell'anno vede il malcontento dei pensionati, che hanno alzato la voce quando si sono visti

per l'ennesima volta, dopo tante promes-se, diventare un bancomat da cui attinge-re. Dopo anni di Monti-Fornero e blocchi continui alla pur misera rivalutazione an-nuale, ecco che ci risiamo.

Non bastasse, sono stati tacciati di es-sere come Arpagone, il famoso “Avaro” del commediografo Molière, personifica-zione della taccagneria più becera e del-l'aridità di cuore e mente, che non ama niente e nessuno a parte il suo denaro.

“I pensionati scendono in campo, ma li ricordo silenti quando fu approvata la Legge Fornero”. E per quanto riguarda il taglio alla rivalutazione degli assegni so-pra i 1.500 euro, inserito nella Manovra economica con il maxiemendamento ap-provato dal Senato, “Neppure l'avaro di Molière forse si accorgerebbe di qualche euro al mese in meno”.

Sono frasi pesanti, ed a pronunciarle è stato il Presidente del Consiglio Giu-seppe Conte. Inutile dire che queste paro-le non sono state prese bene, anche se poi è seguita una precisazione secondo la quale “faceva riferimento alle sigle sin-dacali che rappresentano i pensionati, non ai pensionati stessi”. I pensionati però si sono arrabbiati. Come al solito si sono sentiti cornuti e mazziati.

Molte le polemiche, sia da parte delle associazioni dei pensionati e dei sindacati

a cura di Benito Risca

Capodanno amaro per i pensionati. Speranze deluse. Siamo di nuovo ai tagli e ai blocchi. E non si tratta solo di

pensioni d'oro.

Pensioni ci risiamo

e sia da parte di vari politici. Alcuni han-no colto la palla al balzo, pure se, quando era al governo la loro parte politica, que-sta non abbia certo agito in favore dei pensionati.

“Povero Conte, capisco che non si sia mai trovato nelle condizioni di chi deve sopravvivere con una pensione povera. Ma almeno prima di parlare dovrebbe pensare, ma pensare è difficile. E quando non si pensa il rischio è che si offendano milioni di pensionati, come ha fatto lui. Si vergogni”, ha detto l'ex sindacalista Carla Cantone deputata del PD.

Dura presa di posizione anche da parte di Fratelli d'Italia. Il Capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida ha infatti detto testualmente: “Pessima gaffe per il Presidente Conte, con toppa peg-giore del buco. Non riusciamo infatti a capire se siano più gravi le affermazioni dal sen fuggite sui pensionati, o più ridi-cole le precisazioni suggerite da non me-glio definite fonti di Palazzo Chigi. Tro-viamo in ogni caso sconcertante e vergo-gnoso che un Premier sferri un attacco così sgradevole nei confronti di una del-le categorie più tartassate dai governi de-gli ultimi anni, compreso quello M5s-Lega”.

Anche i sindacati hanno detto la loro (finalmente verrebbe da sottolineare, noi che lo ripetiamo da sempre), come il Se-gretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pe-dretti. “È abbastanza ingeneroso. Non si tratta solo di pochi euro, i pensionati han-no avuto il blocco della rivalutazione dal 2011 fino a oggi. Ora si ripete. E questo ulteriore taglio arriva senza discutere con nessuno, nemmeno in Parlamento. Avari a chi? Sono otto anni che i governi inter-vengono sulle pensioni. Perché non si ta-glia il suo stipendio?”

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11LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Posta Istituzionale

Dal Capo della Polizia di Stato:

Ringrazio e ricambio il cortese messaggio augurale. F. Gabrielli

Dal Comandante Generale Arma dei Carabinieri:

Ringrazio di cuore per gli aiguri inviatimi, che ricambio fervidamente.

Giovanni Nistri

Dal Comandante Provinciale della GdF e dal Prefetto di Viterbo

Dal Comandante Gruppo Carabinieri Forestali Teramo

Carissimo Risca, a nome personale e di tutti i militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Teramo, porgo i più fervidi auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo con l'affetto e la stima di sempre.

Col. T SFP Gualberto Mancini

Dal Vicecapo della Polizia di Stato

Caro Gr.Uff., ringrazio per i graditi auguri che ricambio a Lei e ai suoi cari.

Luigi Savina

Dal Presidente della Camera dei deputati

È nell'armonia fra le diversità che il mondo si regge, si ri-produce, sta in tensione, vive” (Tiziano Terzani)

Auguri di Buone Feste

Il Presidente Roberto Fico

Secondo il Premier Conte, le critiche sono state ingenerose e l'intento del Go-verno era quello di operare una redistri-buzione. “Siamo intervenuti sulle fasce più alte delle pensioni, con un taglio pro-gressivo. Abbiamo introdotto un proces-so di indicizzazione raffreddato, quasi impercettibile, parliamo di qualche euro al mese...Protestino pure liberamente, ma non mi sembra che abbiamo attentato ai trattamenti pensionistici, abbiamo opera-

to con molto discernimento una redistri-buzione”.

Ma quel triste passaggio su Molière e la taccagneria i pensionati non lo dimen-ticheranno facilmente. Potrebbe accadere solo se in un futuro non troppo lontano, si cominciassero ad attuare finalmente politiche volte alla vera giustizia pensio-nistica. Le pensioni non sono un regalo, chi ha pagato fior di contributi nel corso della vita lavorativa ha il diritto di veder-

seli restituire come retribuzione differita. Lo dice la Costituzione. E possibilmente a parità di requisiti totali, non dovrebbe vedere enormi divari tra pensioni e pen-sioni, differenziate solo dall'anno di mes-sa a riposo.

Questa si che è la madre di tutte le in-giustizie.

Il Segretario Nazionale

Gr.Uff. Benito Risca

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12 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Segreteria Nazionale

La Segreteria Nazionale ricorda a tutti gli iscritti al Sindacato in servizio e in pensione, ai simpatizzanti e ai let-tori della rivista che presso la sede di Lungotevere Castello, n, 2 c/o ANMIG Roma Capitale, a Roma, posso-no avvalersi dei servizi del C.A.F. (Elaborazione e trasmissione della Dichiarazione 730 – ICI- UNICO-

RED). Inoltre Servizi agevolati con la dichiarazione I.S.E.E. ( Indicatore Situazione Economica Equivalente ). Se volete ottenere la riduzione del canone Telecom, la riduzione delle tasse universitarie, se avete diritto a prestazio-

ni sociali agevolate, come buoni libri, assistenza domiciliare, abbonamenti di trasporto, rivolgetevi al Sindacato, che vi assisterà con professionalità e cortesia nella compilazione del modulo A001/08, la Carta Acquisti, Beneficiario con 65/70 anni o più. È stata inoltre creata una convenzione con l'UDICON per difendere i diritti dei consumatori.

I soci, inoltre, possono usufruire del servizio di patronato, e quindi, assistenza per tutti i tipi di pensione: invalidità, vecchiaia, superstiti, dichiarazione di successione. Invalidi civili: pensioni, assegno mensile, inden-nità di accompagno – legge 104/92 – elabora ricorsi aggravamenti, pensioni privilegiate – equo indennizzo.

Per appuntamenti telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30

ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911

Il Sindacato e l’assistenza CAF

Devi rinnovare la patente? Vieni al Sindacato e risparmia Si avvisano i Signori Soci e Abbonati che, se devono rinnovare la patente di guida, possono rivolgersi al Sindacato, che mette

a disposizione un medico legale per il disbrigo della pratica, con un risparmio sui costi di agenzia. Gli interessati per usufruire del servizio devono telefonare ai numeri 06 4820524 – 06 48903623 oppure al cellulare 3663100911 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, per prenotare la visita in sede, Lungotevere Castello, n.2 – 00193 Roma, c/o ANMIG Roma Capitale.

La Segreteria Nazionale

Visure catastali Nuovo servizio per soci e abbonati in Emilia Romagna

Si avvisano i soci del Sindacato e gli abbonati alla rivista che nelle nostre sedi di Parma, Modena e Reggio Emilia, presso “Lo Studio Srl” – Centro Servizi Amministrativi Pubblico Impiego (presente anche a Bologna e Ferrara), oltre ai servizi CAF indicati nella sottostante locandina, ne è ora attivo un altro per richiedere visure catastali. Gli interessati pos-sono rivolgersi quindi direttamente in loco per le loro necessità.

Sportello legale La Segreteria Nazionale, per fornire un servizio ai soci e agli abbonati alla rivista, mette a disposizione i suoi legali per il disbrigo

di controversie in genere e ricorsi: • L'Avv. Massimo VITELLI, Presidente Nazionale dei Probiviri del Sindacato, patrocinante in Cassazione e specializzato in diritti

pensionistici e amministrativi. • L'Avv. Antonello NICCOLUCCI, patrocinante in Cassazione e specializzato in diritto civile e penale.

Per informazioni e appuntamenti con i legali, telefonare nelle ore di apertura degli uffici (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.30) ai numeri 06 4820524 e 06 48903623 (anche fax), al cellulare di servizio 3663100911 oppure inviare una e-mail all’indi-rizzo [email protected].

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13LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Eventi

Festa degli auguri A.N.I.O.C. a Chianciano Terme

Domenica 2 dicembre u.s. si è svolta la 59° Festa degli Au-guri della Sezione Anioc

(Associazione Nazionale Insigniti Ono-rificenze Cavalleresche) di Chianciano Terme.

La tradizionale cerimonia è iniziata con la Santa Messa, officiata da Padre Faustino nella Chiesa della Madonna della Rosa, Tempio dei Cavalieri, per proseguire presso l’Hotel Michelange-lo. Al convivio erano presenti, oltre ai soci della delegazione della cittadina termale, numerosi e illustri ospiti, tra cui il Segretario Nazionale Anioc, Con-te Maurizio Monzani.

Durante la cerimonia, condotta egregiamente dal Presidente Cav. Avv. Antonello Niccolucci, sono stati conse-gnati quattro diplomi ad altrettanti soci benemeriti: al Dott. Pio Marzi, conse-gnato dal Comandante dei Carabinieri della Stazione di Chianciano Terme Luogotenente Francesco Farchica; al Grand’Ufficiale Benito Risca, Segreta-rio Nazionale del Sindacato dei Cinque Corpi di Polizia, consegnato dal Cav. Uff. Valerio Coltellini; a Giuseppe Miele, consegnato dal Viceprefetto di Perugia Dott. Marco Belloni e alla Dott.ssa Lucia Daviddi, consegnato dal Grand’ufficiale Giovanni Renaudo.

Hanno preso la parola tutti gli ospiti d’onore e, da ultimo, il Segretario Na-zionale.

Nel corso degli interventi sono state approfondite le tematiche della Caval-leria in relazione al momento attuale, con particolare riferimento all’impor-tante ruolo della donna, anche nel sen-so attivo, in ambito cavalleresco.

di Giuliano Lenni

Al termine una grande torta decora-ta con il simbolo dell’ANIOC ha dona-to l’ultima nota dolce alla festa e il brindisi finale ha sancito la fine dell’e-vento.

Giuliano Lenni

Il saluto del Segretario Nazionale del Sindaca-to Nazionale dei Cin-que Corpi di Polizia Gr.Uff. Benito Risca Grazie Presidente, per l 'invito a partecipare qui a

Chianciano, come ormai da tanti anni, all'onorabile Convivio degli Insigniti di

La conviviale si è svolta in armonia e amicizia, con due momenti toccanti, quando sono stati ricordati il Commen-datore Vincenzo Ciraolo ed il Com-mendatore Mario Daviddi, scomparsi di recente, ma quanto mai vivi nella memoria degli intervenuti.

Il Presidente ha ringraziato il Con-siglio Direttivo, il Segretario Cav. Dino Pezzella, il Tesoriere Cav. Pasquale Spiezia, il Cerimoniere Cav. Giuliano Lenni, il Vice delegato Cav. Marco Forzoni e il Delegato Onorario Com-mendatore Pietro Balbo per il lavoro svolto durante questo anno. Inoltre, al Cav. Marco Forzoni, è stato affidato il coordinamento delle Delegazioni Anioc delle province di Siena, Arezzo e Perugia, un prestigioso quanto impe-gnativo incarico.

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14 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Eventi

Onorificenze della Repubblica Italiana – Anioc.

Quale Segretario Nazionale del Sindacato Nazionale dei 5 Corpi di Po-lizia porto il saluto di tutti i nostri asso-ciati, provenienti dalle Forze dell'Ordi-ne e Armate, nonché da altri Corpi che vestono la Divisa.

La Divisa! Noi che l'abbiamo vesti-ta con orgoglio e con onore, siamo fieri di averlo fatto. Anche quando non insi-gniti di onorificenze, abbiamo dato un importante apporto allo Stato e alla so-cietà civile, nostri referenti.

Abbiamo difeso con convinzione e lealtà la Democrazia e la Sicurez-za, abbiamo promosso la Legalità. Essa è cultura e custodia di valori, che vanno insegnati alle giovani ge-nerazioni perché possano diventare veri cittadini.

Accanto al quotidiano lavoro in fa-vore dei colleghi in divisa in pensione ed in servizio, la nostra Organizzazione si spende molto proprio per la società civile.

Lo facciamo, ad esempio, anche af-fiancando le campagne dell'AVIS, per

instillare nei cittadini il concetto del dono del sangue, fondamentale per sal-vare vite umane.

Lo facciamo promuovendo la Le-galità nelle scuole. Non solo affian-cando le annuali iniziative chianciane-si che voi ben conoscete. E mi riferi-sco al Concorso annuale per le scuole “Conosciamo le Divise per amarle e rispettarle”, che va avanti da sette edi-zioni, per il quale ci siamo impegnati dando il nostro apporto all'impareg-giabile Gr.Uff. Giovanni Renaudo e alla Prof.ssa Maddalena Montemurro, Preside dell'Istituto Comprensivo “Fe-derigo Tozzi”. Con Renaudo ed altri egregi cittadini volenterosi, inoltre, si è data vita all'Associazione “Una Di-visa per Amico”, della quale sono or-goglioso di essere Presidente Onora-rio. Tutto ciò ha dato spunto al Sinda-cato per impegnarsi su questi temi im-portanti, tanto che ci siamo spinti fino in Sicilia, dove lo scorso anno siamo stati protagonisti di una importante iniziativa contro le mafie, che ha coin-volto le Scuole superiori della Provin-cia di Ragusa.

Sono tutte cose che voi potete leg-gere sulla nostra rivista “Libera Voce di Polizia Italiana”, oppure sul nostro sito www.cinquecorpipolizia.it Ac-canto ai problemi specifici delle For-ze dell'Ordine, il nostro Direttore Dott. Avv. Guglielmo Pellegrino-Lise e i nostri valenti collaboratori, porta-no all'attenzione dei lettori temi di ampia portata sociale.

Insomma, noi crediamo che i grandi Valori di riferimento, di cui noi insigniti di Onorificenze dello Stato siamo custodi, debbano essere divulgati tra la gente, perché tutti ne traggano beneficio e insegnamento.

Solo così potremo dire di essere veramente testimonianza e faro per la società e per i giovani.

Ringrazio i presenti per la cortese attenzione e auguro la riuscita di que-sto evento, nonché di trascorrere feli-cemente le prossime Sante Feste na-talizie.

Il Segretario Nazionale

Gr.Uff. Benito RISCA

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15LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Speciale FederAnziani

Gli over 55oggi rappresentano il 35,4% della popolazione italiana. Un dato importante,

che necessita di attenzione. Quella che offre Senior Italia FederAnziani, la grande organizzazione che si occupa della terza età. Facciamo un focus quindi sul suo VII° Congresso Nazio-nale. Al Palacongressi di Rimini, Se-nior Italia FederAnziani ha messo in-sieme iscritti (che sono migliaia), pa-zienti, medici, società scientifiche, pro-fessioni sanitarie, istituzioni insieme a lavoro e a confronto per 3 giorni, per migliorare il Sistema Sanitario Nazio-nale con un occhio speciale alle racco-mandazioni per una buona salute nella terza età.

Il Congresso si è fregiato della Meda-glia del Presidente della Repubblica, e si è svolto con il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Mini-stri, del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e delle Provin-ce Autonome, di Agenas, Istituto Supe-riore della Sanità, ANCI, FOFI, UPI e delle seguenti regioni: Sardegna, Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Moli-se, Campania, Puglia, Basilicata, Abruz-zo, Calabria, del Comune di Rimini e della Provincia di Rimini. Importanti a tal proposito i messaggi che sono stati in-viati dal Presidente del Senato Maria Eli-sabetta Alberti Casellati e del Ministro della Salute Giulia Grillo, oltre che dal Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini.

In collegamento video ha risposto alla proposta lanciata dal Presidente di Senior Italia Roberto Messina di istitui-re una Giornata per l’aderenza alla te-rapia, che aiuti i malati cronici e i pa-zienti a curarsi in modo adeguato, con-sentendo loro di migliorare il proprio stato di salute. “Nella manovra econo-mica la salute occupa uno dei primi po-sti. Su tutto si può risparmiare tranne che sul diritto alla salute, il diritto degli

italiani a curarsi. Per quanto riguarda l’istituzione di una Giornata sull’Ade-renza alla Terapia vi aspetto questa set-timana al Ministero dell’Interno, per-ché le porte del mio Ministero sono aperte a tutti quelli che hanno qualcosa di serio da proporre per il bene del Pae-se. E che tutto non si risolva solo in una Giornata, perché le giornate devo-no partorire leggi che durino 365 gior-ni….Garantiremo il diritto alla salute: non capisco come abbiano potuto ri-sparmiare chiudendo ospedali, reparti e pronto soccorso. – ha proseguito Salvi-ni - E poi garantiremo il diritto alla

pensione a partire dai 62 anni, perché centinaia di migliaia di italiani possano godersi anni con i figli e i nipoti in se-renità. E il diritto al lavoro, perché oggi i giovani devono scappare all’estero per studiare, comprare casa e lavorare. E quello alla sicurezza, perché gli ita-liani vogliono stare tranquilli a casa lo-ro o quando vanno all’ufficio postale o a fare la spesa. Gli immigrati che scap-pano dalla guerra sono benvenuti ma chi viene a spacciare, aggredire, rapi-nare, verrà rispedito a casa sua. E infi-ne il diritto a stare in famiglia, avendo qualche domenica da passare con i pro-pri cari. Dobbiamo avere strade che funzionano, ponti che non crollano e un po’ di sicurezza in più, non abbiamo niente da invidiare a nessuno, siamo il paese più bello del mondo”.

Documento finale e Campagne 2019

I lavori si sono svolti dal 30 novem-

bre al 2 dicembre, presieduti dal Diretto-re Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute, Marcella Marletta, dal Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri e dall’Europarla-mentare Aldo Patriciello, componente

Al VII° Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Europea per il Diritto alla Salute il Sindacato è stato come sempre presente ai lavori

Terza età Prevenzione è la parola d’ordine

Roberto Messina

Gruppo con Saverio Topazio, secondo da sinistra

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16 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Speciale FederAnziani

della Commissione Industria, Telecomu-nicazioni, Ricerca ed Energia del Parla-mento Europeo. Come ormai da anni, an-che il Sindacato ha partecipato con una sua rappresentanza, guidata dal sotto-scritto, nella qualità di Segretario Nazio-nale Amministrativo e referente e raccor-do fra le due Organizzazioni sui temi co-muni inerenti i problemi dell'età matura, in linea con il Presidente FederAnziani Roberto Messina.

Oltre 2.000 gli ospiti che si sono con-frontati in 17 Dipartimenti tematici, de-dicati alle principali aree della salute dell’anziano per creare un percorso di prevenzione avanzata a misura di over 65 con il coinvolgimento delle società medi-co-scientifiche, della medicina generale e ambulatoriale, delle professioni sanitarie, degli infermieri, dei farmacisti.

Alla fine è stato prodotto un Docu-mento con le raccomandazioni per una buona salute del Senior, una sorta di ri-cetta per la longevità, redatto in un lin-guaggio chiaro, scientifico ma facilmente comprensibile, per far comprendere agli over 65 l’importanza della prevenzione intesa come pratica centrale. A tutte le età, ma soprattutto nella terza, per mi-gliorare la qualità della vita, ottimizzare le possibilità di cura e garantire la soste-nibilità del Sistema Sanitario. Quattro Ta-voli Giuridici sono stati dedicati al diritto alla salute e in particolare a temi quali l’accesso alle cure, alle strutture e alle prestazioni assistenziali, il consenso informato, la qualità e le esigenze dei pa-zienti come criteri guida di cui tener con-to nei bandi di gara in ambito sanitario che abbiano come fine la tutela dell’inte-resse del paziente.

no i temi della Silver Economy, e cioè benessere, alimentazione e nutrizione, prevenzione, sanità e salute, tecnolo-gia, turismo, servizi, domotica, tempo libero, arte e cultura, sistemi di sicurez-za di vita eccetera.

Molto successo ha avuto l’opportu-nità di sottoporsi, grazie a una squadra di medici specializzati, a screening per le principali patologie della terza età in ambito respiratorio, cardiovascolare, dermatologico, fragilità ossea e vista. E quindi spirometria, visita oculistica, screening col dermatoscopio per neo-plasie e precancerosi cutanee, la densi-tometria ossea ecografica per valutare la resistenza ossea alle vertebre lomba-ri e al collo del femore, lo screening sul controllo del rischio diabete e l’ecocar-diocolordoppler.

Nel Biovillaggio si è trattato di gin-nastica leggera per il riequilibrio postu-rale e di bioginnastica per contrastare il mal di testa e la cervicalgia, l’artrosi dell’anca e le patologie della colonna. Nell’area Ballo e showcooking si sono svolti i corsi di danza, con fisiatri e tec-nici sportivi, nell’ambito della campa-gna “Cancro: la prevenzione non si fer-ma dopo i 65 anni” realizzata in colla-borazione con AIOM e Fondazione AIOM, e accanto ad essi lo show-cooking all’insegna del sano e buon mangiare per restare in salute. Infine la fondamentale pet therapy con dimo-strazioni pratiche del beneficio recipro-co che deriva dal rapporto senior-ani-mali.

Il Segretario Nazionale Amm.vo

Saverio Topazio

Nel corso dei lavori congressuali sono state presentate le nuove campa-gne che Senior Italia FederAnziani por-terà, nel corso del 2019, all’interno dei Centri anziani e che su tutto il territorio nazionale coinvolgeranno oltre 3,8 mi-lioni di persone. Fra queste citiamo “Io respiro”, la grande campagna di scree-ning sulla salute respiratoria degli over 65, su cui torneremo in seguito, che prevede pneumologi e spirometrie gra-tuite nei Centri Anziani.

Ospiti e testimonial d'eccezione, Claudio Lippi e Alessandro Meluzzi.

CosmoSenior e Biovillaggio Grande pubblico ha richiamato Co-

smoSenior, la kermesse con incontri, workshop, momenti educativi e stand per il mondo over 55, dove si affronta-

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17LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Guardare le sue tele è un'espe-rienza profonda, una assorta meditazione su luoghi della

“memoria” che sembrano diventare univer-sali, diversi eppure sempre uguali per ognuno di noi. Paesaggi antichi e senza tempo, immersi in tinte sfumate che avvol-gono come una rarefatta trina dalle cui vo-lute snodano ricordi e sensazioni di pacata dolcezza. Di nostalgia di un tempo andato e di consapevolezza di averlo introiettato come elemento fondante del proprio essere e sentire.

Questa è l' “Arte” di Riccardo Sanna, questo è il percorso che il visitatore compie davanti alle sue tele, esposte dal 15 dicem-bre al 6 gennaio 2019 presso le Scuderie di Palazzo Chigi Albani (XVI secolo), uno dei maggiori capolavori dell'architetto Ottavia-no Schiratti a Soriano nel Cimino. Antico borgo del viterbese disteso sulla cima ton-deggiante e sui fianchi di un'altura, sono degni di visita il tratto medievale, attorno al Castello fatto erigere da papa Nicolò III Or-sini nel XIII secolo, e gli ampi quartieri ri-nascimentali che lo racchiudono. La parte più antica è costituita da piccole abitazioni e da vicoli di pendio che si affacciano su ampie distese di castagni.

Nella parte rinascimentale, notevole la famosa Fontana Papacqua.

Realizzata con il patrocinio del Comu-ne di Soriano nel Cimino, La Coop. Sociale Il Camaleonte, Sistema Cultura PTCM, l'Associazione Soriano Terzo Mllennio On-lus e la Galleria Falzacappa Benci di Ac-quapendente, la Mostra alla sua inaugura-zione ha visto la presentazione del libro “Al

Hanno detto di lui

....Riccardo non copia ciò che vede, ma lo interpreta in modo del tutto personale; e, pur lavorando quasi sempre con colori ad olio, usa una sua particolare tecnica, con tinte dai toni tenui e pennellate talvol-ta “capricciose”, per cui, a prima vista, molte delle sue opere potrebbero sembrare degli acquerelli... . . . mostra di amare profondamente Soriano, suo borgo natio, al quale si è spesso ispirato, ritraendone vedute panoramiche e scorci caratteristici in oltre centotrenta quadri. In alcuni casi, il pittore raffigura più volte lo stesso sog-getto, ma sempre con inquadrature, detta-gli, luci e colori diversi. (Valentino D'Ar-cangeli)

Dalla lontana Sardegna ha portato con

sé a Soriano l'antica fede delle sue origini che conserva intatto il sogno di condurre l'uomo sui sentieri di una preghiera che tenga uniti uomini e natura… I colori so-no dentro di lui, le icone della sua fede so-no ferme nel tempo della sua infanzia e le parti che incontriamo sembrano difese contro la paura di scoprire il mistero….Il mistero è il muro, la paura che si erge e ci permette l'immaginazione... Forse, nessun critico, nessuna filosofia, riuscirà a scopri-re ciò che Riccardo Sanna nasconde alle spalle di quelle sue improvvise barriere. Certamente, un sogno. Sicuramente, un grande amore per la natura e per l'uomo. (Enzo Aprea)

...il suo è un realismo soft, a volte mar-

cato dai toni tenui, ma stesi con una pen-nellata intensa e incisiva… (Francesca Pandimiglio, Conservatore dei beni cultu-rali e critico d'arte)

...Sono tele romantiche, sognanti, in-

cantate e sono tele che fanno rivivere ango-li, storie e immagini, sensazioni, panorami della sua terra. Hanno radici profonde...e che al contempo sono senza tempo, o me-glio appartengono ad un tempo lento, un tempo che si è quasi fermato…. (Maurizio Makovec)

mio Paese”, che raccoglie le opere esposte. Perché questa mostra è un omaggio, un

inno, che l'artista Riccardo Sanna fa al suo paese, assurto a simbolo di ogni terra natia, luogo di radici reali e insieme immaginarie che ogni essere umano può riconoscere co-me proprie.

Riccardo Sanna, che è un sostenitore del Sindacato, si è diplomato presso l'Istitu-to Statale d'Arte di Terni, ha frequentato per un periodo i corsi liberi di pittura all'Acca-demia "Lorenzo da Viterbo", e all'Accade-mia Sevres di Parigi sotto la guida del prof. Christian Zeimert.

Laura Turriziani

Cultura

Riccardo Sanna maestro del tempo infinito

e del colore evocativo

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18 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Settima Arte le recensioni di Luca Scarcello

SUSPIRIA un remake autoriale dal finale esplosivo

Da fiaba horror psichedelica a poema epico postmoderno, la “trasformazione” è avvenuta

alla perfezione. Guadagnino, con vera maestria tecnica e grande ambizione au-toriale, omaggia lo spirito di Dario Ar-gento e gli restituisce le sensazioni pro-vate quando, da ragazzino, vide per la prima volta il film che lo segnò per sem-pre: “Suspiria” del 1977 (un consiglio: guardatelo prima). Per fortuna, però, Lu-ca non commette l’errore dell’imitazione, ma dà al suo lavoro una motivazione più forte per cui esistere. Gli plasma un ca-rattere autonomo ed indipendente, in un periodo della storia del cinema in cui vi-ge la regola del remake preconfezionato ed impersonale. Questa volta non si può nemmeno parlare semplicisticamente di remake. Il suo film è una creatura più evoluta e complessa di quella argentiana. Sia nella forma, contestualizzata e tutto sommato realistica, sia nel contenuto, ar-ricchito di molteplici background narrati-vi che aiutano lo spettatore a comprende-re le ragioni di molti strani avvenimenti. Ciò nonostante essa porta dentro di sé gli insegnamenti della vecchia scuola e il modus operandi del genere per la prima volta affrontato dal regista, l’horror. Ma attenzione! Anche qui serve un chiari-mento. Coloro che si aspettano le classi-che dinamiche dello spavento dietro ogni angolo, o del palesarsi di una terrificante creatura che miete vittime inermi, reste-ranno profondamente delusi. Bisogna,

di Luca Scarcello emergere; la Donna che incute ammira-zione e rispetto; la Donna che lotta per una causa; la Donna che brama di essere l’unica vera madre; la Donna che riporta l’equilibrio nel caos. Le protagoniste scelte per i ruoli di Susie e di Madame Blanc sono la perfetta incarnazione del “potere” inespresso e della “saggezza” imperscrutabile. La prima, Dakota John-son, sacrificando la sua indiscussa bellez-za, porta sullo schermo una nuova ed ef-ficacissima versione di sé. La vediamo esprimere tutta l’energia creativa di una danzatrice che ama quello che fa, e per-cepiamo le pesanti catene di repressione che l’hanno trattenuta fino a quel mo-mento. La seconda, Tilda Swinton, da sempre amica e musa del regista palermi-tano, conferma il suo talento di trasformi-sta (scovatela!) e ci regala una perfetta interpretazione dell’eterea e rigida inse-gnate di danza, ispirandosi alla figura di Pina Bausch. Lei ha il compito di guidare le allieve della Markos Tanz Academy e di scovare tra di loro l’incarnazione della perfezione artistica.

Ebbene sì. Si parla soprattutto di dan-za in questo film. Non più solamente co-me pretesto per ingannare l’apparenza, ma come mezzo per raggiungere un fine ultimo superiore. Come nella storia scrit-ta da Argento e Nicolodi, di cui si ripren-dono solo la struttura, i nomi dei perso-naggi e alcune atmosfere; anche questa volta ci troviamo, nel 1977, in un’antica e prestigiosa scuola di danza (gestita da sole donne) che al suo interno nasconde il segreto di una congrega di streghe. Guadagnino dà giustamente per scontato che il pubblico sappia di cosa stiamo par-

perciò, arrivare preparati alla visione di questa “esperienza”, per evitare che essa si trasformi in un trauma condito di delu-sione.

Ammaliatrice e manipolatrice come una dea, questa pellicola ti attrae lenta-mente e ti costringe ad accettare ogni co-sa. La durata, apparentemente intermina-bile, scorre invece fluida e impercettibile grazie al montaggio di Walter Fasano (già collaboratore di Argento), e alla divi-sione in 6 atti che ci portano rapiti verso un finale esplosivo dove può succedere di tutto. La regia, sinuosa, leggiadra e poi improvvisamente citazionista di certe zoomate sui primi piani. Il sonoro, che accarezza la nostra percezione e la vio-lenta subito dopo. Insomma, è un’opera elegante e raffinata, ma che non ha paura di usare la forza per trasmettere l’orribile scopo della malvagità - Figlia superba di una “Madre” cult.

Il femminile è d’obbligo, per un film che esalta e rende omaggio alla figura della Donna: la Donna che sogna di

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19LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

lando e, senza girarci troppo intorno, ci fa assistere sin da subito alle adunate stregonesche in cui si decidono le sorti delle povere ragazze, e in cui si vota per chi debba avere lo scettro di “madre su-prema”. Alla favolistica scuola di Fribur-go, che Argento dipingeva di colori acce-si in una cornice liberty (e un tocco di Escher) contrastata dall’oscurità medie-vale dei boschi, rendendola lontana dalla contemporaneità della storia; Guadagni-no contrappone quella austera e vertigi-nosa di una Berlino in pieno fermento politico e segnata dalla divisione del mu-ro. Ambienti geometrici e razionalisti che richiamano il Bauhaus, si sposano con la sregolatezza della grafica Dadaista (an-che nei titoli). Una Berlino grigia e desa-turata, che di terrificante ha ancora le fe-rite della guerra e quella nebbia che ren-de ciechi.

La fotografia è decisamente più reali-stica rispetto all’affascinate azzardo cro-matico di Luciano Tovoli, che fece del capolavoro del ‘77 un’opera avanguardi-stica e pienamente simbolica. Nonostante la differenza, lo scopo da raggiungere è il medesimo: far crescere lentamente nello spettatore quella sensazione di pericolo e disagio che, come nei thriller, è notoria-mente più efficace ed originale dell’im-provvisa apparizione della minaccia. Lo stesso efficace compito lo assume lo splendido montaggio che compone mo-saici onirici e deliranti mettendo, in stro-boscopica sequenza, frame cruenti per di-sturbare la nostra quiete. Qui il regista di-mostra tutta la sua bravura nella padro-nanza dei tempi e nella costruzione della tensione. Riesce a mantenere la nostra at-tenzione costante, nonostante ci dia subi-to un quadro chiaro ed anticipatore della narrazione. Ci fa comprendere come non sia tanto importante il “cosa” stia per succedere, quanto il “come” esso ci viene presentato. Una vecchia regola che sem-bra ormai dimenticata anche da chi i film li deve premiare.

In questo strano luogo, contenitore di diverse etnie, arriva la giovane americana Susie Bannion (che fu Suzy Benner - ma questa volta non percepita come intrusa), fuggita dall’Ohio perché ripudiata da sua

lenta divisione tra due fazioni interne: chi sta con Blanc e chi sta con Markos. Ecco come il “muro” assume qui un ruolo sim-bolico.

Nella ben più triste realtà, all’esterno dell’edificio, il muro ci riporta invece ai fatti del cosiddetto “autunno tedesco”. Un periodo del 1977 caratterizzato dalla concentrazione di attentati, rapimenti e dirottamenti aerei, compiuti dalla Rote Armee Fraktion (RAF), organizzazione terroristica di estrema sinistra originaria-mente nota con il nome di Banda Baader-Meinhof e già attiva dal 197o. In questo clima di tensione politica e fermento so-ciale, non è poi così strano che una ra-gazza ideologicamente coinvolta sparisca dalla circolazione, e che la polizia non si disturbi ad indagare. Ecco il trucco magi-co, e allo stesso tempo realistico, che il regista adotta per giustificare l’assurdo e contestualizzare la vita inquieta di queste donne dal carattere forte. Questa seconda trama costituisce un sottofondo di ansietà che non ci permette di prendere fiato neanche quando ci allontaniamo dal peri-colo che ormai tutti conosciamo. Lonta-no da tutto (ma legato ad ogni cosa) c’è il personaggio del Dr. Jozef Klemperer, un anziano psicoterapeuta ebreo che aveva in cura la ragazza scomparsa. Sarà lui l’unico anello di congiunzione tra i due mondi. L’unico ad indagare a fondo in ciò che, fino ad allora, gli era sembrato solo l’assurdo vaneggiamento di una psi-cotica che vedeva streghe dappertutto.

Aprirà gli occhi della povera Sara sulla vera natura della scuola, e la spin-gerà ad inoltrarsi nell’incubo fino all’i-nevitabile incontro con la mietitrice

madre e dalla sua comunità Amish. Fi-nalmente libera, nella città dei suoi sogni, stringe facilmente amicizie e si guadagna in poco tempo la stima delle insegnanti. Lei, a differenza di alcune colleghe dagli strani comportamenti, è a suo agio in quell’ambiente, e sembra non percepire le stranezze che la circondano (almeno non in modo negativo): una ragazza, pri-ma del suo arrivo, è scomparsa dalla scuola; un’altra fugge in lacrime dalle prove perché in preda alla mania di co-spirazione; e la sua vicina di stanza, Sara (Mia Goth), tenta di farle notare coinci-denze misteriose. Ma nulla può distoglie-re la protagonista dal suo principale ob-biettivo: mettersi alla prova nello spetta-colo più complesso e rappresentativo del-la compagnia, “Volk”. Questa simbolica ed ancestrale danza, fatta di contorsioni e spasmi (alla base di una delle più efficaci e dolorose scene del film), sembra ap-punto trarre origine dal “folclore pagano” e assume un ruolo ben più pratico e sini-stro della semplice arte.

Bisogna provarla e riprovarla per rag-giungere quella magica coordinazione che Madame Blanc pretende avendola concepita ma, a quanto pare, Susie è già in grado di eseguirla (e là dove non può arrivare, riceverà un piccolo aiuto). Il suo spirito è forte, così come la sua motiva-zione. Ma, a quanto ci raccontano alcuni flashback e gli inquietanti sogni indotti, nel suo passato vi è già un’origine oscu-ra, qualcosa di terribile che l’ha resa adatta a sopportare tutto ciò che verrà. A guidarla è una strana forza che proviene dal cuore stesso dell’edificio. Lei la sen-te, ne è attratta. È un’entità potente che sta aspettando il momento della sua più completa maturazione per reclamarla. Chi ha visto “Suspiria” (1977) sa già di chi stiamo parlando. A tardare l’arrivo di tale momento, per fortuna, interviene Madame Blanc, guidata dal suo intuito e dal fascino della nuova discepola. Tra lo-ro si instaura una complicità silenziosa e lievemente saffica. Lei vede in Susie qualcosa di più nobile di una mera vitti-ma sacrificale, e contrappone l’elevazio-ne spirituale dell’arte all’abisso carnale della magia nera. Si accentua così la vio-

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20 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

(questa è la parte più esplicitamente ri-prodotta sul calco del grande classico). Il ruolo del malinconico dottore è mol-to importante perché, oltre a far luce su alcuni tasselli ignoti dell’architettura del male, ci ricorda quanto possa essere tremendo il risultato di una “congrega” di forze oscure che si riuniscono per un terribile scopo finale (La Shoah). Egli ha infatti perso sua moglie da 40 anni, ma non si arrende all’idea di poterla un giorno rincontrare. Così come non si arrende ai primi ostacoli che gli impe-discono di entrare nel ventre di quello strano edificio dove, spinto da un’illu-sione, troverà ben più che una semplice spiegazione.

Là dentro, dopo vari tentativi che hanno generato solo degli abomini, sta per compiersi la suprema celebrazione voluta da Helena Markos. L’ultimo at-to, infatti, è dedicato all’anima horror/gore che finora il film aveva trattenuto. Un’identità che non si pote-va certo negare, viste le origini del sog-getto, ma che può mettere a dura prova la resistenza di chi non è amante del genere, e può cambiare la percezione di chi ha visto due ore di un cupissimo ma equilibrato “film d’autore”. Per cer-ti versi ricorda il percorso stilistico di “Hereditary - Le radici del male” di Ari Aster, e di “Madre!” di Darren Aronof-sky (entrambi consigliatissimi). Stesso crescendo di elegante tensione emoti-va, e stesso probabile “eccesso” nella chiusura. Sta di fatto che tutto in que-sto film ha una precisa spiegazione e ragion d’essere tale, sta a voi decidere se accettarne o meno le estreme conse-

disposto ad accontentare i gusti o le aspettative del pubblico (sia esso cultore o neofita) ma, spinto da una motivazione più intima e personale, decide coraggio-samente di dar sfogo al suo impulso arti-stico senza porsi troppi limiti. E questo è un merito imprescindibile che ricerchia-mo in ogni cineasta che punti ad un livel-lo superiore.

In definitiva non si può che ricono-scere a Guadagnino, già sulla bocca di tutti per il recente successo di “Chiama-mi col tuo nome” (totalmente diverso, ma anch’esso omaggiante un certo cine-ma del compianto Bertolucci), di avere tutte le carte in regola per confermarsi tra i migliori registi italiani della nuova ge-nerazione (in buona compagnia di Garro-ne e Sorrentino). La sua evoluzione di esteta, finalmente scevro dall’obbligo della scrittura, lo ha portato ad un tale li-vello di sperimentazione registica, da ga-rantirsi il nostro interesse per qualsiasi soggetto sceglierà di rappresentare in fu-turo, anche se fosse un sequel di questa notevole dichiarazione d’amore verso la “Mater Suspiriorum”.

Luca Scarcello

guenze. Come, del resto, farà la prota-gonista.

Il sabba rituale in cui si concretizza quanto finora pianificato e coreografato è, infatti, allo stesso tempo, la parte più significativa e disturbante del film. Un vortice di forze e macabri effetti visivi in cui il regista “potrebbe” aver perso il sen-so della misura e la pacatezza della sua messa in scena. Le infinite possibilità del trucco prostetico, inoltre, danno vita alla sua perversa immaginazione creando un rivoltante involucro per la tanto attesa ap-parizione della “Madre”. Quel che è faci-le intuire, già dalle prime sequenze, è il fatto che l’autore non sia minimamente

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21LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

abitativo è fissata al 10%. Lo ha stabili-to la legge 203/2008 (Finanziaria 2009), che ha reso definitiva l’aliquota ridotta per le prestazioni relative alla realizza-zione, su fabbricati a prevalente destina-zione abitativa privata, degli interventi di recupero di cui alle lettere a), b), c) e d) della legge n. 457 del 5 agosto 1978, e cioè rispettivamente di interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Non fa differenza il fatto che si tratti di prima o seconda casa. Per la fattura del tecnico, invece, è dovuta l'Iva ordinaria al 22% in quanto l'aliquota al 10% è ap-plicabile esclusivamente sugli interventi di carattere edilizio.

PRESTAZIONI OCCASIONALI E FATTURA

ELETTRONICA

E' ancora possibile emettere delle semplici fatture per delle presta-zioni occasionali (max. 5.000 eu-ro l'anno) o l'obbligo della fattu-ra elettronica riguarda anche tali prestazioni?

La fattura elettronica è obbligatoria per i soggetti dotati di partita Iva che operano nel regime fiscale ordinario. Non c'è quindi alcun obbligo per chi emette fatture per prestazioni occasiona-li, dato che queste prestazioni possono essere effettuate esclusivamente da chi non è titolare di partita Iva.

UNICO ALLOGGIO SU DUE PIANI, L'ASCENSORE SI

PAGA DUE VOLTE?

Il mio appartamento si sviluppa su due piani, ed è accatastato co-me unico alloggio. L’amministra-tore, per le spese dell'ascensore, mi addebita entrambi i piani co-me fossero due appartamenti di-stinti. Uso l’ascensore solo per un piano. E' corretto l'operato dell'amministratore?

PRATICA DI INVALIDITÀ, LA FATTURA È DETRAIBILE?

La fattura rilasciata dal medico di famiglia per attivare la pratica di invalidità è detraibile ai fini Irpef nel 730?

Sì, è detraibile. Tutte le prestazioni effettuate da medici e da altro personale sanitario danno diritto alle agevolazioni fiscali, a prescindere dalla finalità per la quale è stata richiesta la prestazione.

IMPOSTE LOCALI E PRESCRIZIONE

Ho ricevuto una richiesta di con-guaglio Imu da parte del Comune relativa all'anno 2013. Mi è stata consegnata il 2 gennaio di que-st'anno. Devo pagare oppure è prescritta?Non dovrebbe essere prescritta?

Secondo il comma 161 dell'articolo 1 della legge 296/2006, gli avvisi di ac-certamento per le imposte locali debbono essere notificati entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di sca-denza del pagamento. Nel caso di atti in-viati tramite il sistema postale, la notifica si intende effettuata alla data di consegna dell'atto all'ufficio postale. Per sapere co-sa fare, quindi, deve verificare quando l'atto è stato prese in carica dall'ufficio postale, ma se, com'è probabile visti i tempi di consegna, la data è quella del di-cembre scorso, dovrà pagare.

SECONDA CASA, QUALE ALIQUOTA IVA

Quale è l'aliquota Iva prevista per le opere di ristrutturazione edilizia in una seconda casa? In particolare, per la riparazione dell'intonaco di un balcone, e per la fattura del tecnico per la prati-ca presentata in Comune.

L’aliquota Iva per gli interventi di manutenzione sugli immobili per uso

Si, la ripartizione delle spese effet-tuata dall'amministratore è corretta. Il riferimento di legge per la suddivisione delle spese per l'ascensore è l'art. 1124 del codice civile. Secondo quanto pre-vedono le norme le spese si dividono per il 50% in base ai millesimi di pro-prietà e per il 50% in riferimento all'al-tezza del piano dal suolo. Faccio un esempio: a fronte di una spesa pari a 1.000 euro, e di un immobile di cinque piani, la spesa di 500 euro da dividere in base all'altezza del piano darà origi-ne a 15 parti (1+2+3+4+5): chi è al pri-mo piano pagherà un quindicesimo del totale, chi è al secondo due quindicesi-mi e così via. Di conseguenza poiché lei possiede un appartamento che si sviluppa su due piani, è tenuto a pagare entrambe le quote attribuite ai due pia-ni in oggetto, e il fatto che lei utilizzi esclusivamente l'ingresso su un piano, e quindi l'ascensore fino a questo pia-no, non ha alcuna rilevanza, dato che si tratta di una sua scelta e non di una im-possibilità oggettiva all'uso dell'ascen-sore.

TINTEGGIATURA PARETI, SPETTA AL PROPRIETARIO

O ALL'INQUILINO?

Circa la tinteggiatura di un ap-partamento locato, a chi spetta l'onere del costo del materiale e della mano d'opera, all'inquilino o al proprietario?

La tinteggiatura è a carico esclusi-vo dell'inquilino e nessun costo può es-sere addebitato al proprietario. Le regole per la suddivisione delle spese di manu-tenzione tra proprietario e inquilino so-no dettate dagli articoli 1576, 1577 e 1609 del codice civile. Queste disposi-zioni si applicano sia in riferimento alla manutenzione dell'immobile in sé (pare-ti, pavimenti, infissi), sia in riferimento agli impianti, senza differenza. In base alla legge, dunque, l'inquilino è tenuto alla manutenzione ordinaria e deve ese-guire a sue spese tutti gli interventi ne-cessari per rimediare al normale deterio-ramento prodotto dall'uso. Il proprieta-rio è invece responsabile dei guasti do-vuti a vetustà o caso fortuito, come pre-cisato dall'art. 1609. Quindi della pittura delle pareti deve farsi carico esclusiva-mente l'inquilino.

L’Esperto risponde a cura di Benito Risca

In nome della legge

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22 LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Eco & Bio

Blocchi alla circolazione, a rischio 13 milioni di auto

zione di veicoli di piccole attività imprendi-toriali. L'obiettivo è quello di migliorare il parco auto circolante con mezzi più ecolo-gici sostenendo le piccole imprese a fronte dei blocchi dei mezzi diesel.

Da questa stagione invernale dovrebbe infatti scattare il blocco stabile dei diesel Euro 3. La priorità - è stato sottolineato dal comune - resta lo svecchiamento del parco veicoli circolanti e i blocchi “emergenziali” anticipano provvedimenti che potrebbero poi diventare stabili.

C'è l'ipotesi di contributi per la conver-sione dei veicoli commerciali grazie alla miscelazione dei carburanti in uso con Gpl, che è stata considerata dopo la richiesta di alcuni Comuni di flessibilità per i veicoli commerciali di piccole e medie dimensioni. Allo studio anche deroghe per raggiungere le stazioni ferroviarie. Obiettivo sembra es-sere il blocco totale dei diesel Euro 4 dal 2020, stop tutto l'anno per i veicoli a benzi-na e diesel fino a Euro 2.

  Roma

Per i veicoli diesel Euro 3 il Comune di

Roma sta lavorando su un provvedimento che dia tempo alla città per adeguarsi al di-vieto che secondo l'Assessore alla Mobilità, Linda Meleo, dovrebbe arrivare presto.

Ancora da definire il perimetro della zona off limits, che potrebbe coincidere con l'anello ferroviario. Lo stop si prevede nel 2019, quando dovrebbero diventare operati-vi alcuni progetti sul trasporto pubblico lo-cale, come ad esempio agevolazioni per l'acquisto abbonamenti al Tpl.

Piemonte, Lombardia e Veneto

In queste tre Regioni, il bando colpirà

dal 2019 le vetture Euro 0, 1, 2 e 3 a gaso-lio. Secondo l’accordo di programma sulla qualità dell’aria nel bacino padano, ci sa-ranno blocchi della circolazione auto solo per il diesel. Le prossime tappe, prevedono il blocco delle Euro 4 (a prescindere dal fat-to di essere dotati o no di filtro antipartico-lato) entro il 2020 e delle Euro 5 (immatri-colate teoricamente tra il 2011 e l’agosto 2015) entro il 2025.

Secondo l'Assessore regionale all'ambien-te della Lombardia Raffaele Cattaneo, ad esempio, ormai esistono le tecnologie che ci consentono di superare la rigida distinzione delle categorie inquinanti. “Stiamo studiando una soluzione perché i blocchi possano essere più mirati – dice Cattaneo - L'anziano che ha un'auto euro 3 diesel, che magari usa solo per andare a fare le visite mediche percorrendo mille chilometri l'anno, potrebbe ricevere un bonus per questi mille chilometri che può per-correre anche nei periodi in cui la classe in-quinante del suo mezzo è bloccata. Oltre il millesimo chilometro si può fare scattare il di-vieto di circolazione. È un modo di raggiun-gere l'obiettivo di ridurre l'inquinamento sen-za rendere impossibile la vita delle persone”.

Come che sia, la mobilità è arrivata for-se all'anno zero, e pare che le nostre abitu-dini al volante siano destinate a cambiare drasticamente. Facciamo una breve panora-mica su quello che accadrà in alcune Regio-ni ad alta densità abitativa ed automobilisti-ca e nelle tre principali città italiane.

  Milano

Il divieto scatterà dal 21 gennaio 2019.

I veicoli diesel fino a Euro 3 non potranno più circolare a Milano, poi da ottobre toc-cherà agli Euro 4 e dal 2024 il transito in città sarà vietato anche agli Euro 5. Per questo sarà attiva la "Low emission zone" ai confini della città, per cui da quella data non si potrà più entrare a Milano con i vec-chi diesel, tranne il sabato e la domenica.

A quella data saranno attivi solo una decina dei 180 varchi previsti per i control-li, ma le multe scatteranno lo stesso, perché sarà già stata predisposta la segnaletica orizzontale e i controlli verranno supportati dalle telecamere di Area C e da dispositivi mobili della polizia locale che sono in gra-do di leggere le targhe, incrociando poi i dati con quelli della Motorizzazione civile.

  Torino

Sono allo studio manovre per aiutare la

rottamazione di mezzi euro 3 con la con-temporanea sostituzione con veicoli elettri-ci, ibridi o metano privilegiando la sostitu-

Chi vive in città è ormai abituato. Fra centraline che misurano le smog impazzite, ztl, domeniche

ecologiche, targhe alterne, limiti di orario eccetera, prendere l'automobile diventa un terno al lotto. E se si prende, si rimane in-trappolati nel traffico. Un'odissea. Che di-venta un problema insormontabile quando la propria auto denuncia l'età e non rispon-de più ai criteri ecologici.

Il problema ambientale ha il suo enor-me valore, ma paradossalmente finisce per colpire i meno abbienti, spesso impossibili-tati a cambiare automobile, anche con gli incentivi alla rottamazione.

Adesso un terzo del parco auto circo-lante italiano, circa 37 milioni di veicoli, è a rischio a blocco. Lo dice la manovra del Governo, che la aveva peraltro annunciata. Si tratta di circa 13 milioni di mezzi che non si potranno di fatto più usare, pena una multa di 80 euro. Veicoli che rispondono al-le normative ante Euro 4.

Cambiamento dei criteri di va-

lutazione La composizione di questo parco auto

circolante è molto varia e i criteri cambiano anche in relazione alle città. Uno dei punti più controversi riguarda i diesel, alimentati a gasolio , che hanno subito una sorta di demo-nizzazione al punto che da un'analisi effettua-ta dal Centro Studi e Statistiche Unrae, emer-ge che nelle tre principali città per numero di immatricolazioni annue, le vendite di auto-vetture diesel da parte dei clienti privati si stanno riducendo in modo considerevole. A Milano nei primi 8 mesi dell'anno, la flessio-ne delle immatricolazioni di auto diesel a pri-vati è stata del 28,6%, a Roma del 22,3% e a Torino addirittura del 37,4% , a fronte di in-crementi delle altre motorizzazioni. In totale, su tutto il territorio italiano, il calo delle vet-ture diesel fra i privati è del 15,8%.

La manovra, come detto, è molto dura, con blocchi al traffico definitivi, e quindi si presume che a breve non si guarderà solo alla classificazione delle auto per il loro im-patto ambientale puro (le classi inquinanti), ma anche attraverso la valutazione dell'uso e dei chilometri che ciascun guidatore fa.

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 Emilia Romagna Dal 1° ottobre scorso in Emilia Roma-

gna è scattato il blocco alla circolazione per i veicoli più inquinanti nei 30 Comuni che hanno sottoscritto l'accordo regionale anti-smog, esteso per i diesel anche ai mezzi Eu-ro 4, confermando lo stop per i veicoli a benzina Euro 1 e per i ciclomotori pre-euro. In via ordinaria, i blocchi si applicano dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, e

23LIBERA VOCE DI POLIZIA ITALIANA n. 12/2018

Ingredienti: 500 gr mascarpone, 400 gr cioccolato fondente, 80 gr zucchero, 10 mandarino cinese - kumquat, 3 cucchiai succo di arancia, 3 cucchiai zucchero semo-lato, 3 tuorlo, 1.5 dl panna fresca, 1 kg panettone, 1 cucchiaio arancia scorza candita

1) Svuota il panettone. Capovolgi il panettone e incidilo con un taglio circolare, a 2

cm dal bordo, affondando il coltello quasi fino in fondo. Rimettilo in piedi, infila la la-ma sotto la calotta e muovila delicatamente, in modo da staccare il cilindro interno, sen-za tagliare la calotta. Rovescialo nuovamente e sfila il cilindro. Monta i tuorli con lo zucchero, fino a ottenere un composto spumoso, unisci il mascarpone, il succo e la scorza d'arancia e mescola, fino a ottenere una crema soffice.

2) Farciscilo. Taglia il cilindro di mollica di panettone, ricavando tanti dischi dello spessore di circa 2 cm. Distribuisci sul fondo del panettone rovesciato qualche cuc-chiaio di crema al mascarpone, sovrapponici un disco di panettone, spalmalo con altra crema. Procedi alternando crema e panettone, fino a chiudere il panettone con l'ultimo disco di mollica (quello con la crosticina esterna), com-patta bene il tutto, schiacciandolo delicatamente con le mani. Avvolgi il dolce in un foglio di alluminio e tienilo in fresco nel frigorifero.

3) Prepara la glassa. Sciogli il cioccolato a bagnomaria, versa la panna e mescola, fino a ottenere una glassa morbida. Tira fuori dal frigo il panettone, elimina l'alluminio e disponilo sul piatto da portata, versaci sopra la glassa al cioccolato e stendila bene con una larga spatola. Ri-metti il dolce in frigo.

4) Qualche minuto prima di servirlo, decoralo con scorzette di arancia, kumquat a fettine e, a piacere, con uva brinata (intingi gli acini nell'albume leggermente montato, passali nello zucchero e lasciali asciugare su carta da forno).

L’angolo Gourmet PANETTONE FONDENTE

Ingredienti: 1200 gr panettone, 440 gr zucchero, 200 gr mascarpone, 8 uova, 4 tuorlo, 1 vaniglia in stecca, 10 dl latte intero, 4 dl panna per dolci, 2 cucchiai rhum, q.b. burro, q.b. cannella, q.b. noce moscata, q.b. anice stellato

1) Tagliate a fette il panettone. Imburrate 2 stampi antiaderenti da 7,5 dl, foderate

il fondo e le pareti di panettone sovrapponendo un po' le fette e aggiungete quelle ri-maste fino a riempire gli stampi.

2) Mettete in infusione nel latte bollente la vaniglia incisa a metà. Sbattete le uova con lo zucchero, unite il latte bollente filtrato e distribuite il composto negli stampi, versandolo lentamente. Cuocete i budini in forno a 170° per 35 minuti e lasciateli raf-freddare.

3) Preparate la crema: mescolate il mascarpone con i tuorli, lo zucchero e il liquo-re, aggiungete la panna, un cucchiaio di cannella, 2 pizzichi di anice e di noce moscata e montate il composto con la frusta.

4) Sformate i budini di panettone e serviteli con la crema di mascarpone, guarnendoli se vi piace con le spezie e lo zucchero a velo.

L’angolo Gourmet BUDINO DI PANETTONE SPEZIATO

nelle cosiddette “domeniche ecologiche”. Si estenderanno ad altre domeniche in caso di superamento per oltre 4 giorni dei livelli di Pm10 nell'aria.

Dal blocco sono esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura, emergenza e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee an-nuo fino a 14mila euro. Via libera anche ai mezzi con più di 3 persone a bordo o ali-mentati a metano, Gpl, elettrici e ibridi. Al-

tre deroghe sono previste per le imprese. E' dello scorso anno un accordo di Bacino Pa-dano che vede unite Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto nell'adozio-ne di misure comuni.

A livello regionale, l'Emilia-Romagna ha adottato in Assemblea legislativa, senza voti contrari, il Piano aria integrato 2020 (Pair), che prevede limitazioni al traffico e al riscaldamento domestico.

Laura Turriziani

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