strutture delle fusoliere

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Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo) Unità 1 Soluzioni costruttive tipiche 1.1 Funzione, disegno e forma di una fusoliera La fusoliera è il corpo vero e proprio dell’aereo e come tale deve assolvere molteplici funzioni tra le quali alloggiare la cabina di pilotaggio, il carico utile e gran parte degli impianti di bordo. Inoltre deve costituire l’elemento strutturale che collega le ali con gli organi di stabilità e controllo posti sugli impennaggi di coda. Se assolve solo alla prima funzione è detta carlinga altrimenti è detta trave di coda. Il disegno di una fusoliera può incidere notevolmente sulle prestazioni del velivolo poiché dal punto di vista aerodinamico la sua resistenza rappresenta il 25 ÷ 50% della resistenza parassita totale dell’aereo. Pertanto si può ritenere che la forma ideale da conferire alla fusoliera sia quella della del cosiddetto “corpo aerodinamuco” (in inglese stream-line) cioè quella forma che, assecondando l’andamento della corrente (evitando cioè separazioni di flusso) ed eliminando discontinuità e cambiamenti repentini di sezione, comporta, a parità di area frontale o di volume, una minore resistenza aerodinamica. Longitudinalmente la fusoliera di un velivolo da trasporto può essere considerata un corpo fusiforme costituito da un tratto centrale di forma cilindrica che separa una parte prodiera a forma ogivale ( forebody) e una poppiera (afterbody). La parte anteriore viene modificata per permettere l’installazione della cabina di pilotaggio, mentre la forma di quella posteriore dipende dall’esigenze di accessibilità e di carico del materiale da trasportare e dalla necessità di far assumere al velivolo gli angoli di seduta ottimali nelle fasi di decollo e atterraggio. UNITA 1 1

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Strutture

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Unit 1 Soluzioni costruttive tipiche

    1.1 Funzione, disegno e forma di una fusoliera

    La fusoliera il corpo vero e proprio dellaereo e come tale deve assolvere molteplici funzioni tra le

    quali alloggiare la cabina di pilotaggio, il carico utile e gran parte degli impianti di bordo. Inoltre deve

    costituire lelemento strutturale che collega le ali con gli organi di stabilit e controllo posti sugli impennaggi

    di coda. Se assolve solo alla prima funzione detta carlinga altrimenti detta trave di coda.

    Il disegno di una fusoliera pu incidere notevolmente sulle prestazioni del velivolo poich dal punto

    di vista aerodinamico la sua resistenza rappresenta il 25 50% della resistenza parassita totale dellaereo.

    Pertanto si pu ritenere che la forma ideale da conferire alla fusoliera sia quella della del cosiddetto corpo

    aerodinamuco (in inglese stream-line) cio quella forma che, assecondando landamento della corrente

    (evitando cio separazioni di flusso) ed eliminando discontinuit e cambiamenti repentini di sezione,

    comporta, a parit di area frontale o di volume, una minore resistenza aerodinamica.

    Longitudinalmente la fusoliera di un velivolo da trasporto pu essere considerata un corpo fusiforme

    costituito da un tratto centrale di forma cilindrica che separa una parte prodiera a forma ogivale (forebody)

    e una poppiera (afterbody). La parte anteriore viene modificata per permettere linstallazione della cabina

    di pilotaggio, mentre la forma di quella posteriore dipende dallesigenze di accessibilit e di carico del

    materiale da trasportare e dalla necessit di far assumere al velivolo gli angoli di seduta ottimali nelle fasi di

    decollo e atterraggio.

    UNITA 1 1

  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Il rapporto tra la lunghezza complessiva L ed il diametro D della pi grande sezione trasversale della

    fusoliera si chiama rapporto di finezza o finezza e viene variato agendo sulla lunghezza della parte

    centrale lasciano immutate la lunghezza della

    prua e dellafterbody. La finezza un parametro

    aerodinamico fondamentale in quanto legata

    al coefficiente di resistenza della fusoliera.

    Questultimo pu dirsi composto da due fattori:

    il primo la resistenza dattrito legata al

    superficie bagnata del corpo, quindi cresce con

    la lunghezza L, il secondo la resistenza di

    pressione che invece legata allarea massima

    della sezione trasversale, e che pertanto

    aumenta allaumentare del diametro D della

    sezione. Complessivamente la resistenza della

    fusoliera diminuisce allaumentare del rapporto

    (L/D) fino ad un certo valore (circa 3), dopo il quale un ulteriore aumento della finezza comporta un

    aumento del CD poich la resistenza di pressione non dipende dalla lunghezza del tratto centrale che invece

    comporta ad un aumento della superficie bagnata e quindi della resistenza di attrito. Questo significa che

    esiste un valore di ottimo del rapporto di finezza che rende minimo il coefficiente di resistenza CD, tuttavia le

    moderne fusoliere, per motivi di carattere strutturale legati allingombro minimo necessario, hanno un

    rapporto di finezza maggiore di quello di ottimo (vedi grafico). In particolare se si vuole ottenere la minima

    resistenza per unit di superficie maestra si ricorre a fusi tozzi [L/D~3] se invece si vuole ottenere la minima

    resistenza per unit di volume si utilizzano fusi slanciati [L/D~6]. In campo aeronautico si possono

    presentare entrambi i casi. Infatti se occorre carenare un oggetto di determinato ingombro frontale, si

    sceglier il fuso di minima resistenza, riferito al cerchio circoscritto alloggetto; se invece si vuole ottenere un

    corpo di determinato volume interno, il fuso migliore, da ricercarsi, con riferimento al volume stesso, tra i

    fusi slanciati. Per questi motivi le gondole motrici risultano tozze mentre le fusoliere sono allungate.

    Forma e dimensioni della fusoliera variano a seconda della categoria di appartenenza del velivolo,

    nonch delle prestazioni richieste. Le sezioni trasversali pi usate negli aerei civili sono le seguenti:

    Sezione rettangolare o rettangolare con cappottatura a calotta, ormai in disuso (fig. a e b) ;

    Sezione ovalizzata, impiegata per piccoli aerei da trasporto persone (fig. c);

    Sezione a lobi circolari, usato nei grossi aerei da trasporto (fig. e);

    Sezione circolare, ottima sotto ogni aspetto la pi comune (fig. d);

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Trasversalmente la forma della sezione della fusoliera deve obbedire a diverse ragioni, la pi importante

    delle quali quella di alloggiare il carico utile, per cui un volta che lo si determinato, si cerca di alloggiarlo

    utilizzando la minima sezione frontale.

    Inoltre poich per i velivoli operanti ad alta quota le

    fusoliere devono essere pressurizzate, si ricorre ad una

    sezione circolare [in fig. la (1)], che facendo lavorare il

    fasciame a trazione e non a flessione permette di

    assorbire la pressurizzazione nel modo meno gravoso.

    Nel caso dei velivoli civili, la sezione pi diffusa oltre a

    quella circolare e quella lobata [in fig. la (2)]. Ad essa si

    ricorre, ad esempio, quando la capacit della stiva della

    sez. circolare (1) insufficiente, e quindi anzich ricorrere alla sezione circolare di raggio maggiore (3), si

    pu utilizzare la sezione lobata (2) che a parit di carico sicuramente pi conveniente dal punto di vista

    della resistenza aerodinamica. La sezione lobata (2) rispetto a quella circolare (1) presenta oltre che un

    maggiore capacit per unit di lunghezza anche un miglioramento dellaerodinamica dellintersezione ala-

    fusoliera, per contro richiede pavimenti lavoranti, quindi pi pesanti e di difficile costruzione ed pi gravoso

    lassorbimento dei carichi legati alla pressurizzazione.

    Il diametro della fusoliera e quindi la

    larghezza sfruttabile per la cabina

    passeggeri fornisce il numero di sedili che

    possono essere affiancati per ogni fila.

    Le FAR 25 limitano a 3 il numero di sedili

    che possono essere disposti da ciascun lato

    di un corridoio. Pertanto le cabine con pi

    di 6 posti affiancati per fila, devono almeno

    avere due corridoi con inevitabile perdita di

    spazio utile.

    3

    Nella foto una sezione di fusoliera di un AIRBUS A 300

  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    I corridoi sempre secondo la normativa FAR 25

    devono avere larghezza non inferiori a

    determinati limiti (ricavabile dalla figura a lato)

    mentre il passo tra una fila e la successiva

    varia tra 0,8 e 0,9m.

    Esistono anche delle relazioni empiriche che

    legano il diametro della fusoliera Df al numero

    di passeggeri Nf che vi possono alloggiare:

    Nei grossi i velivoli da trasporto a fusoliera larga, detti "wide-body aircraft" si sacrificano le condizioni dettate

    dalla pressurizzazione e si dispongono i passeggeri su pi piani. Si tratta di aerei di linea con diametri della

    fusoliera che superano i 6 metri, una larghezza che consente l'allestimento di 7-10 posti adiacenti per ogni

    fila su doppio corridoio. Gli aerei "wide-body" vengono utilizzati per tratte medio-lunghe ed hanno una

    capienza che varia tra i 200 e i 600 passeggeri, mentre il "narrow-body" pi grande pu trasportare al

    massimo 280 passeggeri. Di seguito sono riportate le sezioni di fusoliera del glorioso Boeing 747 (ai pi noti

    come Jumbo Jet) e quella del recentissimo Airbus A 380 velivolo double deck (cio a doppio ponte) che

    con le sue 560 tonnellate ed i suoi 656

    passeggeri della versione pi capiente,

    attualmente il velivolo di linea in servizio

    pi grande al mondo.

    Chiaramente, nel caso di piccoli

    velivoli e di quelli militari non esistono

    regole generali per la forma trasversale

    della fusoliera, non essendovi le

    stringenti motivazioni del carico utile, e

    pertanto essa determinata

    essenzialmente da motivi di ingombro e pu assumere le forme pi svariate.

    Nella pagina seguente sono riportate le sezioni di fusoliera relative ad alcuni tra i pi diffusi velivoli

    commerciali utilizzati dalle principali compagnie di trasporto aereo.

    4

    corridoi) 2 a (fusoliereN0,60 + 1,1 = D

    corridoio) 1 a (fusoliereN0,52 + 0,6 = D

    ff

    ff

  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    McDonnel Douglas 80 Fokker F 28

    Airbus A 310 Lockheed Tristar

    Boeing 737 Boeing 767-400

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    1.2 Struttura delle fusoliere

    Dal punto di vista costruttivo, le fusoliere, si possono distinguere in :

    Fusoliere a struttura reticolare o a traliccio (utilizzate negli aerei leggeri ed ultraleggeri);

    Fusoliere a semiguscio ( attualmente impiegate nei moderni velivoli);

    Fusoliere a guscio (utilizzate solo in casi particolari);

    Fusoliere miste o a falso guscio.

    1.2.1 Fusoliere a struttura reticolare o a traliccio

    Nella struttura reticolare (o a traliccio) la fusoliera costituita da una serie di elementi longitudinali,

    verticali e trasversali, detti aste che si intersecano in punti detti nodi, che devono assorbire le

    sollecitazioni derivanti dai i carichi aerodinamici agenti sulle superfici del rivestimento.

    In particolare, le sollecitazioni durante il volo, sono assorbite da quattro travi principali che hanno

    correnti in comune. Le due travi che reagiscono agli sforzi verticali costituiscono le fiancate, le rimanenti due,

    che reagiscono agli sforzi orizzontali, costituiscono il fondo e il cielo della struttura. Questultima pu essere

    costruita con aste ( o tubolari) quadrati o tondi, in

    acciaio o lega leggera di alluminio, collegati tra

    loro con opportuni attacchi, oppure, saldati se si

    tratta di acciaio. Si ottiene in tal modo una

    sezione di una fusoliera di forma poligonale.

    Nei primi aeroplani il traliccio era realizzato in

    legno e rivestito in tela e successivamente fu

    introdotto quello metallico realizzato con aste di

    acciaio saldate nei nodi o con tubolari in lega leggera di alluminio. I vantaggi della struttura reticolare stanno

    nella sua semplicit costruttiva, soprattutto da quando si introdotta la saldatura ossiacetilenica come

    mezzo di unione delle aste (inizialmente i nodi venivano realizzati con metodi molto complessi infilando i tubi

    in apposite pipe che venivano poi rivettate tra loro). Chiaramente la saldatura dei tubi aeronautici

    maggiormente impiegata nel caso di tubolari in acciaio e solo eccezionalmente per quelli di alluminio, che in

    questo caso deve essere ricotto.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Il rivestimento delle strutture reticolari di solito effettuato con una sottile lamiera di duralluminio1,

    per intero o in parte. In questo ultimo caso, il duralluminio posizionato solo nelle parti prodiere ed in

    prossimit dei motori, mentre il resto in tela o in sottili fogli di compensato.

    Nell'interno della fusoliera, una o pi ordinate (intendendo con questo termine il quadrilatero

    formato da quattro montanti giacenti in uno stesso piano trasversale) vengono controventate a croce di

    Sant'Andrea o a "K", mediante aste saldate, o cavi d'acciaio con tenditori.

    Uno dei vantaggi delle strutture reticolari la possibilit di applicare i carichi concentrati in

    corrispondenza dei nodi mentre la stessa struttura assolutamente incompatibile con i carichi derivanti dalla

    pressurizzazione della cabina e questo ne spiega l utilizzo solo nei piccoli aeroplani (leggeri ed ultraleggeri )

    che non raggiungono quote elevate. Nelle seguente tabella vengono riassunti vantaggi e svantaggi derivanti

    dallutilizzo di fusoliere con struttura reticolare rispetto a quelle a guscio e semiguscio:

    FUSOLIERE con STRUTTURA RETICOLARE o a TRALICCIO

    VANTAGGI SVANTAGGI

    maggiore leggerezza;

    maggiore semplicit costruttiva;

    nei nodi possibile ancorare carichi concentrati.

    non consentono lassorbimento di grossi carichi

    aerodinamici;

    non si possono realizzare fusoliere pressurizzate;

    non permettono forme di alta penetrazione;

    hanno una minore resistenza agli agenti atmosferici.

    Dal punto di vista strutturale, a seconda dellorientamento delle aste, le fusoliere con struttura a

    traliccio possono essere di tipo PRATT o di tipo WARREN:

    Struttura a traliccio TIPO PRATT Nella struttura di tipo PRATT abbiamo quattro aste

    longitudinali (dette longheroni), il diametro delle quali

    decrescente procedendo dal muso verso la coda, laddove

    le sollecitazioni sono minori. Ad esse quali vengono poi

    collegate le aste verticali e quelle diagonali (dette tiranti)

    costituendo, lungo la fusoliera, una serie di gabbie

    disposte in serie una dietro laltra in modo di realizzare

    una struttura detta a cannocchiale.

    1 Con il termine duralluminio viene identificato lAvional 2014, lega leggera a base di alluminio, rame e magnesio.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Struttura a traliccio TIPO WARREN Nella struttura di tipo WARREN le quattro aste

    longitudinali sono unite reciprocamente da altre aste in

    diagonale in modo da formare una serie di elementi

    triangolari alternati in grado di sopportare sollecitazioni

    sia di compressione che di trazione a seconda della

    direzione del carico applicato.

    La struttura di tipo Warren rispetto a quella Pratt risulta,

    a parit di peso, pi rigida, costituita da un numero

    minore di elementi e quindi presenta una migliore

    ripartizione degli sforzi.

    Struttura GEODETICA

    Struttura geodetica(fusoliera di Vickers Wellington)

    Una struttura interessante, che ormai non trova pi

    applicazione, la struttura geodetica. In essa quattro

    correnti longitudinali assorbono gli sforzi assiali e quelli

    derivanti dalla flessione, mentre una doppia schiera di

    geodetiche inclinate di 45, rispettivamente tese e

    compresse, e costituenti un complesso autostabile, assorbe

    gli sforzi di taglio e di torsione. In corrispondenza

    dellattacco dei longheroni dellala e degli impennaggi sono

    disposte opportune ordinate per assorbire e trasmettere al

    complesso geodetico gli sforzi ivi concentrati. Il rivestimento

    ha solo funzione di forma ed eseguito in tela. Le strutture

    cos formate, permettono di ottenere forme penetranti

    senza ricorrere a soprastrutture pesanti e ingombranti,

    consentendo unelevata utilizzazione dello spazio interno.

    Per contro esse sono di realizzazione complessa, vista la

    notevole quantit di aste fra loro differenti in lunghezza e

    curvatura, e dando linconveniente di richiedere un

    rivestimento in tela.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    1.2.2. Fusoliere con struttura a guscio e semiguscio

    Nel caso delle strutture a guscio e semiguscio, la fusoliera costituita da elementi longitudinali detti

    correnti, da elementi trasversali dette ordinate, sulle quali poggiano i correnti, e dal rivestimento.

    In particolare nelle strutture a guscio, utilizzate solo in casi particolari, il rivestimento esercita sia

    funzioni di forma che di resistenza e pertanto deve essere rigido e resistente; in quelle a semiguscio,

    attualmente impiegate nei moderni velivoli, il rivestimento, irrigidito da correntini pi piccoli destinato solo

    a sopportare gli sforzi di torsione, le ordinate hanno compiti di forma e raccolta dei carichi concentrati,

    mentre la resistenza alla flessione affidata a tre o quattro robusti correnti (tipo longherone).

    Struttura a GUSCIO Nelle strutture a guscio la resistenza alla flessione affidata

    tutta al rivestimento, solidale con numerosi correntini

    equidistanti o infittiti in prossimit delle zone critiche. Nella

    sua concezione fondamentale, priva dei longheroni

    (correnti di maggiori dimensioni), in quanto il fasciame

    (rivestimento) dimensionato in modo da sopportare tutti i

    carichi. La forma della fusoliera a guscio normalmente

    circolare, ellittica o a forma duovo e per tale motivo si

    presta allimpiego dei materiali compositi.

    Nelle costruzioni metalliche i correnti sono per lo pi

    costituiti da profilati aventi sezione a "Z" od a "C" mentre le

    ordinate, solitamente alleggerite da fori, hanno la

    medesima sezione oppure sono a "doppia C".

    Le strutture a guscio si utilizzano solo in casi particolari, ad

    esempio nel campo degli alianti, dei galleggianti, dei

    serbatoi esterni, e presentano i seguenti vantaggi:

    consentono di ottenere svariate forme aerodinamiche

    permettono la realizzazione di fusoliere pressurizzate

    hanno una ottima resistenza agli agenti atmosferici

    Al contrario risultano pesanti e costose e non essendoci

    nodi non vi la possibilit di punti di ancoraggio per carichi

    concentrati.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Struttura a SEMIGUSCIO Nelle strutture a semiguscio i carichi, vengono assorbiti in

    parte dal rivestimento e in parte dalla struttura. In

    particolare gli elementi longitudinali (longheroni e

    correnti), sono destinati ad assorbire gli sforzi longitudinali

    derivanti dalle sollecitazione di flessione, il rivestimento

    destinato ad assorbire gli sforzi tangenziali derivanti dalle

    sollecitazioni di taglio e torsione mentre le ordinate hanno

    funzione di forma e fungono da appoggio per i correnti.

    Inoltre esse devono raccogliere i carichi concentrati da

    trasmettere al rivestimento, e raccogliere dal rivestimento i

    carichi aerodinamici da trasmettere al guscio. Pertanto si

    hanno due tipologie di ordinate, quelle di forma e quelle di

    forza. Mentre le prime sono pi semplici ed in genere

    vengono realizzate in lamiera piegata con sezione a C, L, Z,

    le seconde , costituite da lamiere lavorate a macchina,

    hanno la forma pi svariata a seconda del tipo carico che

    devono raccogliere (es. attacco ala-fusoliera, attacco

    deriva-impennaggi, attacco carrello, .). Le strutture a

    semiguscio si prestano alla realizzazione in lamiera e

    pertanto vengono in genere realizzate in lega leggera di

    alluminio.

    I longheroni differiscono dai correnti per la forma e per

    dimensioni e perch, quando presenti, sono in numero

    discreto (in genere 4-5). Si pu avere infatti, come accade

    per i velivoli da trasporto, una struttura priva di longheroni

    che viene detta a correntini (fig. centrale).

    Chiaramente le strutture a semiguscio presentano gli stessi

    vantaggi di quelle a guscio, riducendone in parte gli

    svantaggi. Si pu, in tal modo, realizzare una fusoliera

    pressurizzata con guadagno di peso rispetto ad una

    equivalente struttura a guscio e ci giustifica il largo utilizzo

    di tali strutture nei moderni velivoli.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    1.2.3 Fusoliere miste e a falso guscio

    Tra i velivoli da turismo di piccole dimensioni molto diffusa una terza tipologia strutturale:

    la fusoliera mista o a falso guscio . Dal punto di vista o strutturale, per questa tipologia di velivoli non

    pressurizzati, vi una grossa differenza tra la parte anteriore della fusoliera e quella posteriore.

    Infatti le accentuate finestrature, necessarie per permettere una buona visibilit ai piloti, gli attacchi

    dellala e del carrello (nel caso questultimo non sia supportato dallala) comportano, a differenza della parte

    posteriore, soluzioni strutturali molto irregolari.

    Per questo motivo nelle fusoliere miste, la struttura della parte anteriore della fusoliera una

    struttura reticolare, mentre nella parte posteriore, molto pi regolare, abbiamo una struttura a guscio. Il

    risultato una fusoliera di buona finezza, con buone caratteristiche di resistenza.

    Le fusoliere a falso guscio posseggono una struttura reticolare interna che resiste alle sollecitazioni di

    flessione e di taglio, mentre il rivestimento esterno, irrigidito da ordinate e correnti, o da una lamiera

    ondulata, reagisce alla torsione. La struttura reticolare realizzata da elementi di lamiera, stampati ad

    omega ed accoppiati per saldatura a punti. Il rivestimento in lamiera liscia, irrigidito internamente da lamiera

    ondulata, attaccato a mezzo di viti allossatura reticolare.

    Queste strutture ibride non sono generalmente vantaggiose, perch di solito pesano di pi delle

    corrispondenti a guscio, e consentono una minor utilizzazione dello spazio interno.

    Si riportano di seguito, dopo una breve descrizione, i particolari strutturali inerenti la fusoliera del

    velivolo ultraleggero P 92 Echo prodotto dalle Costruzioni Aeronautiche- Tecnam di Capua (CE).

    11

  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Costruzioni Aeronautiche TECNAM P92 Echo Il P92-Echo un velivolo biposto

    ultraleggero avanzato, con sedili

    affiancati, a doppio comando e

    ala alta controventata. Tutte le

    strutture portanti sono metalliche

    in lega di alluminio rispondenti

    agli standard internazionali di

    aero-navigabilit. Lelevata

    stabilit e manovrabilit,

    leccellente visibilit, lo rendono

    ideale per le scuole di volo.

    Struttura della cabina

    Trave di coda

    La parte anteriore della fusoliera

    (cabina) costituita da un

    struttura a traliccio in tubi di

    acciaio al cromo-molibdeno, con

    pannellatura in lega leggera. Nella

    struttura a traliccio si distinguono

    gli attacchi per la semiala (1), per

    il carrello principale (4), per il

    castello motore (5). La cabina

    viene quindi collegata attraverso

    gli attacchi (2) ad una trave di

    coda realizzata con struttura a

    semiguscio in lega leggera. In essa

    sono distinguibili le ordinate, i

    correnti e gli attacchi per il piano

    di coda orizzontale (2) che per nel

    caso del P92 tutto mobile

    (stabilatore).

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    1.3 Dettagli progettativi delle fusoliere (finestrini, parabrezza, aperture)

    Uno dei principali problemi nel dimensionamento della fusoliera, quello generato dalla presenza

    delle aperture (finestrini, portelli,..). Infatti una struttura sottile in presenza di aperture riduce notevolmente

    la propria rigidezza torsionale e pertanto nel calcolo delle aperture occorrer prevedere opportuni rinforzi

    interni, realizzati con elementi profilati che costituiscono un vero e proprio telaio intorno allapertura stessa.

    a) Finestrini

    I finestrini della fusoliera possono essere di forma rettangolare fra

    30x40 e 40x50 cm oppure di oppure forma circolare (obl di diametro

    di 50 cm) e sono progettati secondo i criteri fail-safe ovvero

    realizzati con materiali a pi strati per resistere ai forti sbalzi di

    temperatura e ai carichi da pressurizzazione. Nei velivoli con cabina

    pressurizzata sono normalmente costituiti da due pannelli di materiale

    acrilico montati mediante guarnizioni di gomma e sono a doppio vetro

    per maggior sicurezza e per diminuire lappannamento della superficie

    trasparente a causa dellumidit della cabina.

    b) Parabrezza

    I finestrini della cabina di pilotaggio devono sempre garantire al pilota una visione estesa, chiara e non

    distorta. Nonostante ci per motivi di natura aerodinamica, luso di superfici interamente piane limitato alla

    parte anteriore del parabrezza. I vetri impiegati, opportunamente fissati alla struttura, sono antiproiettile

    sugli aerei militari, mentre in quelli civili devono resistere allurto di

    un uccello di 2-3 Kg alla velocit di 500-600 Km/h.

    Per evitare lappannamento si usano intercapedini di aria, mantenuta

    secca con luso di sostanze igroscopiche. In condizioni atmosferiche

    avverse possibile impiegare opportuni accorgimenti (tergicristalli,

    liquidi antighiaccio) e sugli aerei non pressurizzati possibile aprire

    parte della finestratura. Questa dovr comunque essere posta in una

    zona di depressione in moda da evitare lingresso in cabina di

    pioggia, grandine o fastidiose correnti daria. Anche nel caso dei grossi velivoli da trasporto, una parte della

    finestratura, quella laterale, apribile in modo che possano essere effettuate in sicurezza le operazioni di

    atterraggio anche quando la visione impedita per un qualsiasi motivo.

    13

  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Per non compromettere la capacit di

    penetrazione delle fusoliere, la finestratura deve

    produrre la minima resistenza possibile. Un primo

    esempio in proposito, fu quello del Republic

    Rainbow , in cui labitacolo piloti era munito di un

    parabrezza quasi verticale, carenato da una

    finestratura trasparente che completava la forma

    a fuso nella parte prodiera: in caso di scarsa

    visibilit poteva essere fatta scomparire

    telescopicamente ai due lati della fusoliera.

    c) Aperture

    Per le porte , al pari dei finestrini, non essendo inserite in pannelli lavoranti, deve essere prevista una

    opportuna struttura di riquadro. Inoltre a causa delle notevoli sollecitazioni cui sono sottoposte per effetto

    dei carichi da pressurizzazione, le porte dei moderni velivoli commerciali, sono costruite con dimensioni

    leggermente superiori al vano da chiudere.

    In tal modo la pressione stessa della cabina tiene in

    sede la porta anche nellipotesi in cui i ganci di tenuta

    dovessero cedere. Lapertura di una simile porta non

    pu che avvenire verso linterno ed avviene con

    sistema idraulico.

    Le vigenti norme impongono sia il numero e che la

    dimensione delle porte. In particolare esse impongono

    che gli apparecchi siano forniti di uscite di sicurezza, in

    numero tale da consentire una completa evacuazione

    dellapparecchio in 30 secondi, o, se vi sono pi di 30

    posti, di permettere levacuazione di un passeggero al

    secondo.

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  • Appunti delle Lezioni di Disegno e Progettazione Aeronautica (prof. Luigi Mascolo)

    Unit 2 Carichi e Sollecitazioni

    2.1 Carichi agenti sulla fusoliera

    La fusoliera di un velivolo viene sollecitata, in volo, da forze di diversa natura ed origine, che possiamo

    cos sintetizzare:

    Forze aerodinamiche trasmesse dallala;

    Forze aerodinamiche derivanti e trasmesse dagli impennaggi di coda;

    Forze di trazione dei propulsori eventualmente montati sulle ali;

    Forze dinerzia generate, durante le manovre del velivolo, dalle masse a bordo;

    Pressioni aerodinamiche che agiscono sul rivestimento;

    Carichi da pressurizzazione dovuti alla differenza tra pressione interna ed esterna.

    Ad esse si aggiungono le sollecitazioni meccaniche generate dal carrello durante le manovre al suolo. Le

    forze aerodinamiche dellala e della coda si trasmettono alla fusoliera attraverso opportuni attacchi, cos come le

    forze di trazione dei propulsori eventualmente montati sulle ali.

    In tutti i casi in cui la fusoliera ospita notevoli carichi, particolarmente importante la determinazione

    delle forze dinerzia generate durante le manovre del velivolo. Infatti mentre in condizioni di volo rettilineo tali

    forze coincidono con il peso delle relative masse, quando laereo subisce, per una causa interna od esterna,

    unaccelerazione, le forze dinerzia crescono proporzionalmente alla stessa ed il calcolo delle strutture deve

    tenerne conto. Ci avviene moltiplicando tutti i carichi agenti per il coefficiente di contingenza o fattore di carico

    (n), solitamente desunto dal regolamento in base alla categoria di appartenenza del velivolo.

    Le notevoli dimensioni trasversali della fusoliera permettono comunque di affrontare la sua costruzione

    senza particolari difficolt dal punto di vista statico a differenza di quanto pu accade nellala dove il vincolo

    aerodinamico dello spessore crea gravissimi problemi.

    Le sollecitazioni locali dovute alle pressioni aerodinamiche esercitate sul rivestimento hanno importanza

    solo quando la fusoliera ricoperta in tela, caso oggi assai raro, mentre di gran lunga pi importanti sono le

    sollecitazioni dovute allimpiego di cabine pressurizzate, che come pi volte detto condizionano nella scelta della

    forma della sezione della fusoliera.

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    Infatti, come si vedr in dettaglio nel successivo

    paragrafo 2.3, la parte di fusoliera pressurizzata

    (cabina passeggeri e di pilotaggio nonch il

    comparto bagagli) viene mediamente sottoposta,

    per effetto della pressione differenziale (p tra

    interno ed esterno), ad un carico di circa mezzo kg

    per ogni cm2,valore non da poco poich significa

    che su un fazzoletto di cm 10x10 agiscono 50 kg.

    Tale struttura deve essere quindi dimensionata come un recipiente sotto pressione e ci condiziona fortemente

    nella scelta della forma della sezione, perch, come noto, la sezione circolare privilegiata in quanto la parete

    sottoposta, in senso trasversale, solo a sforzo normale di trazione.

    2.2 Sollecitazioni

    I carichi agenti sulla fusoliera di un velivolo generano le seguenti sollecitazioni, alle quali occorre fare

    riferimento nel dimensionamento strutturale:

    Flessione nel piano verticale dovuta sia ai carichi aerodinamici agenti sugli impennaggi orizzontali,

    che alle forze dinerzia generate delle masse a bordo in particolari manovre di volo (si pensi ad

    esempio a quella di richiamata);

    Flessione nel piano orizzontale dovuta ai carichi aerodinamici agenti sugli impennaggi verticali cui si

    accompagna spesso una torsione attorno allasse longitudinale;

    Torsione dovuta ai carichi non simmetrici rispetto allasse longitudinale. Ad esempio si manifesta

    durante la manovra di virata che viene eseguita mediante il movimento asincrono degli alettoni

    disposti lungo le semiali;

    Sollecitazioni di flessione nel piano verticale trasmesse dal carrello durante le fasi di decollo e

    atterraggio e che sono sempre dovute alle masse della fusoliera e degli oggetti in essa contenuti.

    La struttura della fusoliera costituisce una parte notevolmente complessa e costosa soprattutto a causa

    della presenza di numerose aperture (finestrini, obl,porte,) e degli attacchi ( ala, fusoliera,) con relativi

    elementi di introduzione dei carichi.

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    Infatti una struttura sottile in presenza di aperture riduce notevolmente la propria rigidezza torsionale e

    pertanto nel calcolo delle aperture occorrer prevedere opportuni rinforzi interni, realizzati con elementi profilati

    che costituiscono un vero e proprio telaio intorno allapertura stessa.

    La complicazione costruttiva e la variet dei carichi agenti rendono il dimensionamento delle strutture

    della fusoliera piuttosto complicato, calcolo che richiede conoscenze tecniche e matematiche che esulano dai

    limiti di questo corso.

    Di seguito, pertanto, si espongono solo alcune considerazioni di massima sulle sollecitazioni generate

    dai carichi agenti sui piani di coda sulla fusoliera nellipotesi che questultima possa essere considerata come

    una trave incastrata allaltezza del baricentro del velivolo

    Il carico aerodinamico agente sul piano di coda

    orizzontale (in fig. deportanza) pu essere

    schematizzato come un carico concentrato applicato

    allestremit della fusoliera. Poich questultima

    supposta incastrata in corrispondenza del baricentro ne

    deriva un sollecitazione di Taglio T costante lungo la

    stessa pari a PC ed un momento flettente Mf variabile

    linearmente dal valore nullo allestremit al valore

    massimo in corrispondenza dellincastro.

    Diagramma del Taglio Diagramma del Momento flettente

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    Analogamente il carico aerodinamico generato dal piano

    di coda verticale (in fig. devianza) pu essere

    schematizzato come un carico concentrato applicato

    allestremit della fusoliera. Pertanto dar luogo ad una

    sollecitazione di Taglio T = costante = PV , nel piano

    orizzontale, ed un momento flettente Mf, che varia

    linearmente dal valore nullo allestremit al valore

    massimo in corrispondenza dellincastro.

    Da notare, che in questo caso, poich la deriva non

    simmetrica rispetto allasse di fusoliera, nascer anche un

    momento torcente Mt.

    Diagramma del Taglio Diagramma del Momento flettente

    La parte anteriore del fusoliera pu essere ancora vista come una mensola o trave incastrata in

    corrispondenza degli attacchi alari e sollecitata da carichi verticali verso il basso, pari al peso in volo orizzontale

    o alle forza dinerzia in manovra.

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    2.3 Pressurizzazione della cabina

    Per cabina pressurizzata si intende quella parte dellaereo in cui la pressione atmosferica interna

    superiore a quella dell'ambiente circostante. Questo avviene grazie all'utilizzo di pompe e alla tenuta stagna

    dell'intera cabina che, isolandola dall'esterno, impedisce la fuoriuscita dei gas e la depressurizzazione.

    La necessit di una cabina pressurizzata dovuta al fatto che, per motivi di economicit di servizio e per

    evitare quanto pi possibile perturbazioni atmosferiche tipiche della troposfera, il volo degli aerei (perlomeno

    quelli classici di linea) avviene a quote superiori ai 6.000 metri dove l'aria molto rarefatta e non vi sufficiente

    ossigeno per mantenere in vita una persona. Pertanto se la struttura dellaereo non fosse a tenuta stagna la

    pressione all'interno della fusoliera scenderebbe molto velocemente a dei valori incompatibili con la vita umana.

    Dunque necessario che nelle zone adibite ai passeggeri vi siano condizioni il pi possibile simili a quelle che si

    hanno a livello del mare e per ottenere ci, durante l'ascesa dell'aereo, buona parte della fusoliera deve essere

    pressurizzata.

    La parte della fusoliera che normalmente viene

    pressurizzata la cabina di pilotaggio, la cabina

    passeggeri con relativi servizi (toilettes, cucina,

    guardaroba,..) e la stiva. Non risulta, invece, mai

    pressurizzato il vano del carrello anteriore.

    Nei velivoli passeggeri se la stiva non fosse pressurizzata, tutto il pavimento, oltre ai carichi che gi deve

    sostenere (peso dei passeggeri e dei sedili,) dovrebbe sopportare la differenza di pressione fra la cabina

    pressurizzata e stiva a pressione inferiore. Non un carico trascurabile, potrebbe trattarsi di una pressione pari

    a circa mezzo kilogrammo per centimetro quadrato, ovvero circa

    53.060 Pascal, pari alla differenza di pressione fra le quote di

    10.000m (normale altitudine di crociera) e 2.000m (quota in

    genere tenuta all'interno delle cabine pressurizzate). Per questo

    motivo preferibile pressurizzare tutto il "cilindro" di fusoliera

    invece che dividere il cilindro, con una superficie piana, e

    pressurizzarne solo la parte superiore. Anche nel caso dei velivoli

    cargo (cio senza passeggeri) l'intera fusoliera, pur essendo di

    fatto una stiva, viene pressurizzata. Infatti in tal caso dovrebbe

    essere pi robusta (e quindi pi pesante) solo la parete che

    divide la cabina di pilotaggio dal resto . Poich in genere i velivoli

    cargo derivano dalle versioni passeggeri, risulterebbe antieconomico riprogettare la parete per pressurizzare il

    solo cockpit, senza poi contare che spesso i cargo non sono aerei appositamente costruiti, ma sono degli aerei

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    passeggeri usati che vengono convertiti al ruolo cargo smontando tutti i sedili e facendo qualche altra

    modifica.

    Alla luce di quanto detto, si capisce come lassorbimento dei carichi dovuti alla pressurizzazione sia

    fondamentale nel dimensionamento strutturale della fusoliera. La resistenza della struttura alla pressurizzazione

    non infatti illimitata, ogni aereo ha una caratteristica

    pressione differenziale (differenza tra la pressione interna e

    quella esterna), che solitamente oscilla tra 7.5 e 9.0 psi

    ( ovvero tra 0,53 e 0,63 kg/cm2).

    Ovviamente Le fusoliere devono essere progettate e

    testate per resistere a differenze maggiori. Infatti, in caso di

    avaria dell'impianto, due o pi valvole di sicurezza devono

    avere il tempo di scaricare tranquillamente all'esterno

    l'eccesso di pressione. Ad esempio, secondo le normative

    americane FAR, un velivolo da trasporto, per essere

    omologato, deve avere una cabina in grado di resistere, nelle

    condizioni di massimo carico aerodinamico, a un pressione

    interna pari al massimo differenziale moltiplicato per il fattore

    1.33, di reggere alla penetrazione in cabina di un porzioni di

    un motore e allapertura accidentale di un finestrino o di un

    portello e al cedimento di pavimenti e paratie in caso di

    depressurizzazione improvvisa.

    La pressurizzazione sollecita a tal punto le strutture

    che, a volte, il disegno corretto o sbagliato di un piccolo

    particolare pu fare la differenza. Basti pensare ai drammatici

    incidenti che coinvolsero i D.H. 106 Comet, legati a repentine

    depressurizzazioni dovute al cedimento per fatica delle

    cellule.

    Per mantenere la pressione allinterno della cabina

    entro un range adatto sia ai passeggeri che alla struttura

    della fusoliera (la pressione all'interno della cabina non deve

    essere eccessivamente maggiore di quella esterna), gli impianti di pressurizzazione, ormai quasi tutti automatici

    e controllati da un regolatore di pressione (pressure controller), comandano l'apertura e la chiusura di apposite

    valvole di efflusso ad apertura variabile (outflow valves) situate sulla fusoliera ed in grado di scaricare in breve

    tempo all'esterno un eventuale eccesso di pressione.

    20

    de Havilland DH.106 Cometera un avveniristico quadrimotore di linea a getto ad ala bassa prodotto dall'azienda britannica de Havilland Aircraft Company nei primi anni 50. Il Comet detiene il primato di essere stato il primo aereo di linea a getto della storia ad entrare in servizio operativo. Tra le varie tecnologie impiegate per la prima volta su un velivolo dalle dimensioni del Comet vi furono il sistema di pressurizzazione (che raggiungeva valori doppi rispetto ai precedenti aerei di linea, garantendo la possibilit di raggiungere quote pi elevate) e l'impiego di un adesivo epossidico per l'incollaggio delle parti metalliche, conosciuto come REDUX. Emblematici furono gli incidenti che colpirono il Comet, fino a provocarne la disintegrazione in volo, legati a repentine depressurizzazioni dovute al cedimento per fatica di alcuni componenti strutturali.Tali incidenti misero in rilievo la necessit di progetti pi accurati e limportanza delle strutture fail safe. La resistenza a fatica viene incrementata con la scelta di materiali adeguati e un'attenta progettazione delle parti, evitando pericolose concentrazioni di sforzi. Si sono poi sviluppate tecniche di fabbricazione particolari, quali la fresatura

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