tesi - metamorfosi di ovidio

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  • 7/25/2019 Tesi - Metamorfosi di Ovidio

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    Le Metamorfosi di Ovidio

    di Valentina Ducceschi

    In questi appunti viene presentato il poema epico "Le Metamorfosi" di Ovidio,che descrive circa 250 miti greci uniti tra loro dal tema della trasformazione.

    Ci si sofferma sulla struttura generale della narrazione delle Metamorfosi e si

    approfondiscono sinteticamente i principali miti.

    Universit: Universit degli Studi di Pisa

    Facolt: Filosofia

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    1. La struttura delle Metamorfosi di Ovidio

    Le "Metamorfosi", il "poema delle trasformazioni", sono in 15 libri di esametri, contenenti circa 250 miti

    uniti tra loro dal tema della trasformazione: uomini o creature del mito si mutano in parti della natura,

    animata e inanimata.

    L'opera inizia dalla pi antica trasformazione, quella del Chaos primitivo nel cosmo, sino a pervenire alla

    trasformazione in astro di Cesare divinizzato e alla celebrazione di Augusto, ripercorrendo in tal modo tutte

    le fasi della storia universale, attraverso il motivo conduttore della mutazione continua.

    Le "Metamorfosi", nonostante apparenti disuguaglianze strutturali (per cui, mentre alcuni miti sono

    largamente esplicitati, altri sono di sfuggita accennati in pochi versi), restano tuttavia un poema unitario e di

    superiore armonia. II poeta salda un episodio all'altro con legami talora sottili, ma efficaci: ora un mito

    richiamato per analogia, ora per identit di contenuto, ora per incastro in altro mito che fa da cornice, ora

    esposto da un personaggio di altra vicenda. Un racconto scaturisce dall'altro in una dimensione che paredilatarsi all'infinito.

    Valentina Ducceschi Sezione Appunti

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    2. Le Metamorfosi di Ovidio: una narrazione plastica

    Un'arte plastica che indugia nel ritrarre la spettacolare storia delle mutazioni che il poeta stesso contempla

    stupefatto, incantato o addolorato per la sofferenza di creature che cambiano, coscienti, il loro aspetto.

    Dell'essere umano, che si trasforma in essere arboreo o inanimato, il poeta avverte l'intimo dolore, la

    coscienza di divenire altro in una trasmutazione che sembra investire le radici stesse dell'universo. Accanto

    al mito, l'amore 1'altro grande tema del poema, ma non l'amore, fatto di corteggiamenti e galanterie, bens

    l'amore del mito, un amore che conosce un'ampia gamma di modulazioni, dalla passione malata,

    all'incantamento, alla dedizione generosa, alla fedelt coniugale. Strani, questi amori delle "Metamorfosi",

    spesso impossibili o abnormi: di Eco, innamorata di Narciso, non rester che una voce, ma anche Narciso,

    invaghito di se stesso sino a lasciarsi morire, si ridurr a un fiore. Sono, in prevalenza, amori fatti sopra tutto

    di sensazioni: cosi di Pigmalione, incantato da una statua d'avorio che egli stesso ha scolpito, una statua

    che sotto le sue mani diviene a poco a poco realt palpitante di donna viva; cos dell'amore innocente diPiramo e Tisbe, due giovani babilonesi che intensamente si amano, nonostante l'opposizione dei genitori:

    muoiono entrambi a causa di un tragico equivoco e, per il sangue uscito dai loro corpi, le bacche del gelso

    (l'albero del loro fatale incontro) da bianche divengono scure.

    Valentina Ducceschi Sezione Appunti

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    3. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: La Via Lattea

    La Via Lattea la strada percorsa dagli dei per raggiungere il palazzo dove risiede Giove. Essa fu originata

    dal latte fuoriuscito dal seno di Giunone mentre allattava Ercole.

    Valentina Ducceschi Sezione Appunti

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    4. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Deucalione e Pirra

    A seguito del terribile diluvio voluto da Giove per eliminare la stirpe umana ormai degenerata, gli unici due

    superstiti furono Deucalione e sua moglie Pirra, ancora non corrotti e pii. Il padre di Deucalione, Prometeo,

    gli consigli di costruirsi unarca in cui rifugiarsi e in cui navigarono per ben nove giorni. Una volta

    placatasi la tempesta e ritiratesi le acque, i due si accorsero di essere gli unici supersititi. Consultarono allora

    un oracolo, che sugger loro di gettarsi dietro le spalle le ossa della grande madre, dopo essersi velati il

    capo; Deucalione cap che loracolo si riferiva alle pietre della terra. I due fecero come gli era stato detto:

    dalle pietre gettate da Deucalione nacquero gli uomini, da quelle lanciate da Pirra le donne: fu cos creata

    una nuova razza umana.

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    5. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Apollo e Dafne

    Dopo aver ucciso il serpente Pitone, Apollo si sent particolarmente fiero di s, perci si vant della sua

    impresa con Cupido, dio dellAmore, sorridendo del fatto che anche lui portasse arco e frecce, ed

    affermando che quelle non sembravano armi adatte a lui. Cupido indignato, decise allora di vendicarsi: colp

    il dio con la freccia doro che faceva innamorare, e la ninfa, di cui sapeva che Apollo si sarebbe invaghito,

    con la freccia di piombo che faceva rifuggire lamore, per dimostrare al dio di cosa fosse capace il suo arco.

    Apollo, non appena vide la ninfa chiamata Dafne, figlia del dio-fiume Peneo, se ne innamor. Tuttavia, se

    gi prima la fanciulla aveva rifiutato lamore, dedicandosi piuttosto alla caccia come seguace di Diana,

    essendo stata colpita dalla freccia di piombo di Cupido, quando vide il dio, cominci a fuggire. Apollo inizi

    allora ad inseguirla, elencandole i suoi poteri per convincerla a fermarsi, ma la ninfa continu a correre,

    finch, ormai quasi sfinita, non giunse presso il fiume Peneo, e chiese al padre di aiutarla facendo dissolvere

    la sua forma. Dafne si trasform cos in albero dalloro prima che il dio riuscisse ad averla. Egli, tuttavia,decise di rendere questa pianta sempreverde e di considerarla a lui sacra: con questa avrebbe ornato la sua

    chioma, la cetra e la faretra; ed inoltre, dalloro sarebbero stati incoronati in seguito i vincitori e i

    condottieri.

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    6. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mercurio ed Argo

    Per nascondere a Giunone la vera indentit di Io, Giove tramut la fanciulla in giovenca, ma la dea, gelosa

    della rivale, volle comunque ottenere l'animale in dono. Giove, per fugare ogni sospetto di tradimento,

    acconsent alla richiesta, e Giunone pose la fanciulla sotto la sorveglianza di Argo. Il pastore aveva cento

    occhi, sparsi per tutta la testa, e grazie a questi riusciva a non dormire mai, poich per riposare ne chiudeva

    solo due per volta, mentre gli altri rimanevano aperti. Dispiaciuto per la triste sorte che aveva causato alla

    fanciulla, Giove incaric suo figlio Mercurio di liberarla. Per riuscire ad avvicinarsi ad Argo, il dio si

    camuff da pastore: dopo essersi tolto l'elmo e le ali, e aver tenuto con s solo la verga e la siringa,

    s'incammin verso il custode suonando una melodia. Argo, affascinato dal suono, invit il dio a sedersi con

    s e Mercurio prese a suonare a lungo, raccontando al pastore la storia di Pan e Siringa, fino a che non riusc

    a far chiudere per il sonno tutti i cento occhi. Allora il dio prese la spada e gli tagli la testa, riuscendo cos a

    liberare Io. Giunone, dispiaciuta per la triste sorte capitata ad Argo, prese gli occhi dalla testa e li pose sullepiume del pavone, suo animale sacro.

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    7. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Pan e Siringa

    Ovidio narra che, Pan, figlio di Ermes si innamor di Siringa, ninfa seguace di Diana. La ninfa, per sfuggire

    a Pan, scapp nei pressi di una palude dove, vedendosi raggiunta, invoc le Naiadi, che la mutarono in

    canne palustri. Pan, nel momento in cui pensava di aver raggiunto la ninfa, si trovo davanti ad un fascio di

    canne che mosse da vento mandavano un suono delicato. Allora il dio, utilizz le canne per costruire uno

    strumento musicale: la siringa.

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    8. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove, Callisto, Diana

    Callisto era una delle ninfe del seguito di Diana. Vedendola riposare in un bosco, Giove se ne invagh;

    decise quindi di sedurla assumendo le sembianze della da Diana. Dopo qualche mese Diana, stanca per la

    caccia, decise di fermarsi con le sue compagne per farsi il bagno presso una fonte. Callisto, che fino a quel

    momento era riuscita a nascondere laccaduto, esitava a spogliarsi: le compagne allora le sfilarono la veste

    scoprendo cos la verit; adirata Diana la cacci. Una volta nato il bambino, Arcade, anche Giunone decise

    di vendicarsi trasformandola in un orsa. In seguito Arcade, ormai quindicenne, durante una battuta di caccia

    simbatt nellorsa e proprio quando stava per ucciderla intervenne Giove, che trasform entrambi in due

    costellazioni, lOrsa Maggiore e lOrsa Minore. Giunone, adirata perch la sua rivale era diventata una da,

    chiese al dio Oceano che le nuove costellazioni non tramontassero mai.

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    9. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mercurio e Batto

    Mentre Apollo pascola le sue mandrie, Mercurio, approfittando di un momento di distrazione, gli ruba

    alcune giovenche e le nasconde in un bosco. Il fatto viene visto dal vecchio pastore Batto; per comprarsi il

    silenzio del vecchio, Mercurio gli offre una giovenca; Batto giura che sar muto come una pietra. In seguito,

    per verificarne l'onest, cambiatosi d'aspetto, gli si ripresenta davanti chiedendogli se avesse visto passare di

    l una mandria; in cambio di questa informazione gli avrebbe donato un toro e una giovenca. Batto, tentato

    dalla nuova offerta fattagli dallo straniero, non resiste e indica immediatamente il luogo in cui era nascosta

    la mandria. Mercurio, irato per l'inganno, svela la sua vera identit e trasforma Batto in una pietra.

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    10. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Europa

    Narra Ovidio, che Giove, innamoratosi di una bellissima fanciulla di nome Europa, escogit un piano per

    rapirla. Dopo aver chiamato Mercurio ed avergli ordinato di far scendere i buoi di Agenore (padre di

    Europa) verso la spiaggia, dove la fanciulla era solita recarsi con le sue compagne, Giove si trasform in un

    candido toro. Europa conquistata dalla bellezza e dalla mansuetudine dell'animale gli si sedette sul dorso.

    Subito il toro si alz ed inizi a correre velocemente verso il mare.

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    11. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Diana e Atteone

    Il giovane Atteone, durante una battuta di caccia, si imbatt casualmente nella grotta in cui Diana e le sue

    compagne facevano il bagno. Non appena si accorse della sua presenza, la da, adirata per loltraggio subito,

    gli spruzz dellacqua sul viso trasformandolo in un cervo, impedendogli cos di andare a raccontare ci che

    aveva visto. Il cacciatore scappando giunse ad una fonte dove, specchiatosi nellacqua, si accorse del suo

    nuovo aspetto. Nel frattempo egli era inseguito dai suoi stessi cani che, catturatolo, lo sbranarono.

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    12. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tiresia

    Un giorno Giove, disinibito dal nettare, intraprese una discussione con Giunone su chi, tra luomo e la

    donna, provasse pi piacere. Non riuscendo ad accordarsi - Giunone, infatti, riteneva fosse luomo, Giove la

    donna decisero di interpellare il pastore Tiresia. Egli era considerato lunico capace di dare una risposta

    certa poich una volta, trovatosi in una foresta, aveva colpito con un bastone due serpenti che si univano,

    separandoli, e questo aveva causato la sua metamorfosi in donna. Sette anni dopo s trov di fronte alla

    stessa scena e colpendo nuovamente i due serpenti, torn ad essere uomo. Forte di questa esperienza,

    interrogato da Giove e Giunone, egli rispose che tra luomo e la donna a provare pi piacere era senzaltro la

    donna. Tale risposta caus lira di Giunone che per punirlo lo accec. Giove, per ricompensarlo del danno

    subito, lo dot della facolt di prevedere il futuro.

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    13. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Narciso

    Narciso era un giovane cos bello che tutti, uomini e donne, sinnamoravano di lui; egli per non se ne

    curava, anzi preferiva passare le giornate in solitudine, cacciando. Tra le sue spasimanti la Ninfa Eco,

    costretta a ripetere sempre le ultime parole di ci che le era stato detto; era stata infatti punita da Giunone

    perch la distraeva con dei lunghi racconti mentre le altre ninfe, amanti di Giove, si nascondevano. Quando

    Eco cerc di avvicinarsi a Narciso questi la rifiut. Da quel giorno la ninfa si nascose nei boschi

    consumandosi per lamore non corrisposto, fino a rimanere solo una voce. Infine, poich un amante rifiutato

    chiese a Nemesi di vendicarlo, Narciso fu condannato a innamorarsi della sua stessa immagine riflessa

    nellacqua. Egli si lamentava poich non riusciva a stringerla n a toccarla e i suoi lamenti venivano ripetuti

    da Eco. Una volta resosi conto dellaccaduto, Narciso si lasci morire struggendosi inutilmente; quando le

    Naiadi e le Driadi vollero prendere il suo corpo per collocarlo sul rogo funebre, trovarono al suo posto un

    fiore cui fu dato il suo nome.

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    14. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Penteo

    Il mito di Penteo si ricollega al ciclo di Bacco. Nel momento in cui il dio decide di stabilire a Tebe il suo

    culto, Penteo contrario e vuole opporsi alla sua diffusione perch lo considera privo di razionalit e troppo

    sfrenato. Bacco, per vendetta, suggerisce a Penteo di recarsi sul monte Citerone per spiare le donne ed essere

    testimone dei loro riti. Per fare ci il giovane si nasconde su un pino, ma le donne lo scorgono, sradicano

    lalbero e, accecate dalla furia dionisiaca, vedono in lui un cinghiale, per cui ne straziano il corpo. Agave

    la prima a colpirlo, si impadronisce della sua testa conficcandola su un tirso. Si reca poi a Tebe portando

    fieramente quella che crede un trofeo, per farla vedere a Cadmo. Solo in citt si accorge di aver ucciso il

    proprio figlio.

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    15. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Bacco e i marinai di Acete

    Bacco fanciullo viene rapito ebbro dai pirati tirreni che non lo avevano riconosciuto. Il dio chiede di essere

    condotto allisola di Nasso, sua dimora, ma i pirati lo ingannano navigando nella direzione opposta. Il

    timoniere Acete, lunico ad aver capito la natura divina del fanciullo, cerca di dissuadere i compagni da tale

    intento, ma viene deriso. Bacco, compreso linganno che gli era stato teso, si manifesta in tutta la sua

    potenza; per punizione i pirati vengono trasformati in delfini. Lunico a salvarsi Acete che diventer un

    seguace del dio.

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    16. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Leucotoe e Apollo

    Venere, per vendicarsi di Apollo che laveva scoperta con Marte, lo fa innamorare di una mortale, Leucotoe.

    Apollo, per riuscire ad averla, si trasform nella madre di lei e, entrato nella stanza dove stava tessendo con

    le ancelle, riusc a rimanere solo con la fanciulla. Clizia, una ninfa innamorata di Apollo, per vendicarsi,

    rivel il segreto al padre della giovane, che la pun seppellendola viva. Apollo, nel tentativo di riportarla in

    vita, fece nascere una pianta dincenso sul luogo della sua sepoltura.

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    17. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Clizia trasformata in girasole

    Clizia era una ninfa innamorata di Apollo: quando si accorse che il dio la trascurava per recarsi da Leuctoe,

    figlia di Orcamo, gelosa della fanciulla, decise di rivelare al padre lunione di sua figlia con il dio del Sole, e

    questo la fece seppellire viva. Apollo, per, perduta lamata Leuctoe, non volle pi vedere Clizia, la quale,

    perci, cominci a deperire, rifiutando di nutrirsi e bevendo solamente le sue lacrime. La ninfa trascorse il

    resto dei suoi giorni seduta a terra ad osservare il dio che conduceva il carro del Sole in cielo senza

    rivolgerle neppure uno sguardo, finch, consumata dallamore, si trasform in un fiore, che cambia

    inclinazione durante il giorno secondo lo spostamento dellastro nel cielo, e perci detto girasole.

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    18. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Ermafrodito e Salmace

    Ermafrodito, figlio di Mercurio e Venere (in greco Ermes e Afrodite, da cui il nome), era amato dalla ninfa

    Salmace. Questa, non ricambiata, lo attir nelle acque profonde mentre faceva il bagno in una fonte e chiese

    agli di di potersi unire a lui per sempre. Cos diventarono un unico essere met uomo, met donna.

    Ermafrodito chiese ed ottenne dai genitori che da allora chiunque si fosse immerso in quella fonte avrebbe

    subito la stessa sorte.

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    19. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tizio

    Nel IV libro delle sue Metamorfosi, Ovidio narra la terribile punizione di Tizio nell'Ade. Un avvoltoio

    divorer il suo fegato per leternit.

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    20. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Sisifo

    Nel IV libro delle sue Metamorfosi, Ovidio narra la terribile punizione di Sisifo nell'Ade. Il dannato

    costretto per l'eternit a sospingere, in cima ad un monte, un masso che poi rotoler di nuovo a valle.

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    21. I dannati nelle Metamorfosi di Ovidio

    Oltre agli eroi benefattori dellumanit protetti dai numi, la mitologia greca narra di pi fosche figure su cui

    grava per leternit la collera degli dei. Alla triade canonica dei dannati (Tizio, Tantalo e Sisifo) nota gi ad

    Omero, Tibullo nelle sue Elegie affiancher Issione. Anche le Danaidi entreranno tardi nel gruppo dei

    dannati (soltanto a partire da autori quali Igino, Tibullo, Orazio). Soltanto nel caso delle Danaidi Ovidio

    spiega (in modo molto conciso) il motivo della loro dannazione mentre non accenna in alcun modo alle

    gravi colpe commesse dagli altri dannati.

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    22. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Issione

    Durante un banchetto con gli di, Issione cerc di avvicinare Giunone. La da si lament con Giove, il quale

    modell una nuvola in modo che le somigliasse. Issione, ingannato dal suo aspetto, giacque con lei. Dal suo

    seme nacquero i Centauri ed egli venne gettato nel Tartaro e legato ad una ruota rovente che gira

    ininterrottamente.

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    23. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Danaidi

    Narra Ovidio di come agli Inferi le Danaidi attingano di continuo acqua che poi riperderanno. Punizione

    quest'ultima, dovuta alla grave colpa commessa in vita: la strage dei loro cugini.

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    24. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Danae

    Acrisio, dopo aver consultato loracolo che gli predice la morte per mano di suo nipote, rinchiude Danae,

    sua figlia in una torre. Giove per invaghitosi della fanciulla si trasforma in pioggia doro e la seduce.

    Mito nelle Metamorfosi di Ovidio:La nascita di Perseo

    Acrisio si accorge della gravidanza della figlia e per impedire che il fato si avveri, cio che la sua morte

    avvenga per mano di suo nipote, rinchiude Danae e il piccolo Perseo in una cassa e la getta in mare. Il mito

    non viene raccontato da Ovidio.

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    25. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Perseo e Medusa

    Perseo promise al re Polidette la testa della Gorgone come dono di nozze ed egli, convinto che non sarebbe

    riuscito nellimpresa, accett. Perseo ebbe laiuto di Atena, la quale gli diede uno scudo; delle ninfe che gli

    donarono dei calzari alati, il mantello dellinvisibilit, e, infine, di Mercurio, che gli diede un falcetto. Egli

    riusc a uccidere la Gorgone, che aveva uno sguardo capace di pietrificare un uomo, guardandola riflessa

    nello scudo. Dopo averle tagliato la testa, che mantenne il potere pietrificante, dal suo sangue sgorg

    Pegaso, il mitico cavallo alato.

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    26. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Minerva e Aracne

    Aracne era una famosa tessitrice della Lidia che, ritenendo di essere superiore a chiunque in questarte,

    commise limpudenza di sfidare Minerva, divinit protettrice della tessitura. Minerva, travestitasi da

    vecchia, tent di persuadere Aracne a scusarsi per la sua impertinenza, ma la giovane non solo non accett i

    consigli, ma anzi rinnov la sua sfida: questa volta la dea non si tir indietro. Minerva tess una sua vittoria,

    quella riportata nella contesa con Nettuno per il possesso della citt di Atene. Aracne, invece, ricam sulla

    sua tela gli amori degli di dellOlimpo con dei mortali. Il soggetto mand Minerva su tutte le furie; distrutta

    la tela, si avvent contro la sua avversaria colpendola con la spola. Aracne, umiliata dallira divina, tent di

    impiccarsi, ma Minerva la sottrasse alla morte trasformandola in un ragno.

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    27. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Leda

    Giove scorge Leda mentre si rinfresca presso un fiume e, invaghitosi della giovane, le si presenta sotto

    forma di cigno. Frutto della loro unione furono due uova: dal primo nacquero i gemelli Castore e Polluce,

    dal secondo Elena e Clitemnestra.

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    28. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Isse e Apollo

    Durante la sfida contro Minerva, per decidere chi fosse la migliore tessitrice, Aracne realizz una tela in cui

    raffigur gli inganni orditi dagli dei per unirsi a delle donne mortali. Illustr, quindi, in maniera assai

    realistica anche gli amori di Apollo: quando questo assunse laspetto di contadino, o quello di sparviero, o

    ancora quello di leone, per riuscire a possedere delle fanciulle mortali. Infine, poi, rappresent quando il dio

    si finse pastore per conquistare la bella Isse, figlia di Macareo, intenta a pascolare le sue pecore.

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    29. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Meleagro e il cinghiale

    Calidonio

    Ciparisso era un giovane cacciatore dellisola di Ceo, amato da Apollo, che si affezion ad un cervoparticolarmente mansueto, sacro alle ninfe della campagna di Cartea. Un giorno, durante una battuta di

    caccia, egli, credendolo selvatico, colp per sbaglio il cervo con la lancia, e lo uccise. Resosi conto

    dellerrore, Ciparisso, afflitto ed inconsolabile, nonostante i ripetuti tentativi compiuti da Apollo, chiese agli

    dei di poter essere a lutto in eterno: venne, cos, trasformato in un albero millenario, chiamato appunto

    cipresso dal suo nome, che Apollo decret fosse da allora in poi di conforto ai defunti.

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    30. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Ganimede

    Ovidio racconta come Giove si invagh di Ganimede; trasformatosi in unaquila, rap e port sullOlimpo il

    giovane, che divenne il suo coppiere.

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    31. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giacinto e Apollo

    Apollo sinnamor anche di un giovane della Laconia, Giacinto e per stare assieme a lui tralasci tutte le sue

    principali attivit, trasportando invece le reti e tenendo i cani al guinzaglio quando questultimo andava a

    caccia. Un giorno i due si spogliarono, si unsero dolio doliva, ed iniziarono una gara di lancio col disco:

    Apollo lo fece volare in aria per primo, e Giacinto corse a riprenderlo, tuttavia, toccata terra, questo gli

    rimbalz sul volto, ferendolo a morte. Apollo cerc di salvarlo, ma non pot nulla contro il destino; decise,

    comunque, di trasformarlo in un fiore color rosso porpora, proprio come il suo sangue, e col suo stesso

    nome, giacinto, affinch del giovane e del profondo dolore del dio per la sua morte si conservasse memoria

    in eterno.

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    32. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Pigmalione e la statua

    davorio

    Pigmalione il leggendario scultore di Cipro che realizz una statua eburnea di donna, talmente bella che sene innamor perdutamente. Chiese quindi a Venere di concedergli una sposa altrettanto bella e la dea esaud

    la sua preghiera animando la statua stessa.

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    33. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mirra e Cinira

    Mirra, figlia di Cinira, re di Cipro, si innamor del padre; grazie allaiuto della vecchia nutrice, riusc ad

    organizzare un incontro damore. Infatti, durante i festeggiamenti in onore di Cerere, la madre della ragazza

    aveva fatto un voto di castit; la nutrice, allora, propose a Cinira di accoppiarsi con una giovane vergine, la

    quale per non voleva farsi vedere. In questo modo Mirra riusc ad unirsi per pi volte col padre e a

    rimanere incinta. Una notte per, Cinira guard lamante e si accorse che si trattava della figlia: infuriatosi

    per linganno, cerc di uccidere Mirra inseguendola con una spada. La fanciulla, piangendo, chiese aiuto

    agli dei che la trasformarono in un albero da cui esce una resina chiamata appunto mirra. Dopo nove mesi

    dalla corteccia dellalbero nacque Adone, frutto di questo amore incestuoso.

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    34. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Chione

    Chione era la figlia di un valoroso re, Dedalione, ed era talmente bella, che di lei sinnamorarono sia Apollo

    che Mercurio. Il messaggero degli dei decise di unirsi alla fanciulla non appena la vide, facendola

    addormentare con la bacchetta che infondeva il sonno; mentre Apollo, camuffatosi da vecchia balia,

    sorprese la fanciulla la notte di quello stesso giorno. Cos, in un solo giorno Chione rimase incinta di due

    gemelli, Autolico e Filammone, figli rispettivamente di Mercurio e di Apollo. Tuttavia, laver dato alla luce

    i figli di due divinit non dovette giovarle, quando venne punita da Diana per la sua superbia: proclamatasi,

    infatti, pi bella della dea, si vide la lingua trafitta da una freccia, e mor. Per il dolore della perdita

    dellamata figlia suo padre Dedalione si gett dalla cima del Parnaso, ma Apollo, pieno di compassione, lo

    trasform in uno sparviero.

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    35. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Aci, Galatea e Polifemo

    Galatea era innamorata del giovane pastore Aci ed era a sua volta amata dal Ciclope Polifemo. Questi,

    quando un giorno scopr i due amanti, infuriato, scagli una grande pietra contro di loro. Aci fu colpito a

    morte; Galatea tent in ogni modo di riportarlo in vita ma riusc solo a far s che dal suo sangue nascesse un

    fiume.

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    36. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Apollo e la Sibilla Cumana

    La Sibilla Cumana, poich amata da Apollo, ha la possibilit di esprimere un desiderio. Ella sceglie di

    vivere tanti anni quanti sono i granelli di sabbia stretti in un pugno, ma dimentica di chiedere leterna

    giovinezza: cos vivr a lungo ma invecchiando.

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    Indice

    1. La struttura delle Metamorfosi di Ovidio 1

    2. Le Metamorfosi di Ovidio: una narrazione plastica 2

    3. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: La Via Lattea 3

    4. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Deucalione e Pirra 4

    5. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Apollo e Dafne 5

    6. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mercurio ed Argo 6

    7. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Pan e Siringa 7

    8. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove, Callisto, Diana 8

    9. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mercurio e Batto 9

    10. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Europa 1011. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Diana e Atteone 11

    12. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tiresia 12

    13. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Narciso 13

    14. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Penteo 14

    15. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Bacco e i marinai di Acete 15

    16. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Leucotoe e Apollo 16

    17. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Clizia trasformata in girasole 17

    18. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Ermafrodito e Salmace 18

    19. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Tizio 19

    20. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Sisifo 20

    21. I dannati nelle Metamorfosi di Ovidio 21

    22. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Issione 22

    23. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Danaidi 23

    24. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Danae 24

    25. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Perseo e Medusa 25

    26. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Minerva e Aracne 26

    27. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Leda 27

    28. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Isse e Apollo 28

    29. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Meleagro e il cinghiale Calidonio 29

    30. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giove e Ganimede 30

    31. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Giacinto e Apollo 31

    32. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Pigmalione e la statua davorio 32

    33. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Mirra e Cinira 33

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    34. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Chione 34

    35. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Aci, Galatea e Polifemo 35

    36. Mito nelle Metamorfosi di Ovidio: Apollo e la Sibilla Cumana 36