3 set il processo di internazionalizzazione · obiettivi della lezione • le ragioni strutturali...
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Obiettivi della lezione
• Le ragioni strutturali del processo di internazionalizzazione delle imprese
• Internazionalizzazione come processo evolutivo • I principali indicatori dell’internazionalizzazione
delle imprese
Le cause di natura esterna
• l’internazionalizzazione del mercato e della filiera produttiva;
• l’espansione internazionale dei principali clienti; • la reazione a strategie attuate dai concorrenti di
riferimento; • l’azione di soggetti pubblici o privati a favore
dell’internazionalizzazione delle imprese; • il presentarsi di significative opportunità
commerciali
Le fasi del processo
• l’entrata nel mercato estero • l’assestamento della presenza nel mercato estero • lo sviluppo della posizione competitiva nel
mercato estero • la razionalizzazione della posizione
internazionale
L’entrata nel mercato estero
• L’impresa – definisce l’area geografica in cui intende
collocarsi – esplicita gli obiettivi che vuole raggiungere
attraverso la presenza in tale area – compie le scelte di base per realizzare
concretamente il proprio intento (la tempistica, la configurazione organizzativa)
L’assestamento della presenza
• Consiste essenzialmente nella gestione dell’impatto economico, strategico e organizzativo della nuova dimensione geografica
• Le attività estere sono formalmente prefigurate in un piano strategico che descrive nel dettaglio le condotte di medio termine seguite a livello internazionale e la conseguente allocazione delle risorse
Lo sviluppo della posizione competitiva
• L’impresa vive una nuova spinta “innovativa” che porta le operazioni internazionali a assumere un’importanza analoga, in alcuni casi anche superiore, a quelle svolte nel Paese d’origine
• In questa fase inizia anche a manifestarsi uno dei problemi cardine della configurazione internazionale dell’impresa: l’armonia tra estensione e unitarietà.
Nuove condizioni di contesto
• Domanda interna stagnante • Domanda estera dinamica • Offerta estera sostenuta dal punto di vista politico • Possibilità di sfruttare in maniera aggressiva
contesti istituzionali più favorevoli • Accesso a mercati con preferenze e priorità
diverse da quelle interpretate sul mercato domestico (green, risparmio energetico)
La configurazione del posizionamento
• L’impresa procede alla razionalizzazione della sua posizione produttiva e commerciale nelle diverse aree geografiche dove è localizzata
• Le relazioni tra la casa-madre e le sussidiarie acquisiscono elevata complessità e diventano una componente determinante della posizione competitiva globale dell’impresa
Un vantaggio competitivo di sintesi
• L’internazionalizzazione offre importanti opportunità di arbitraggio derivanti dalla diversa condizione economica, competitiva e di mercato delle varie aree geografiche – Fiscalità di favore – Tassi di crescita differenziati fra diversi paesi – Accesso a competenze distintive – Pressioni sui governi nazionali e regionali
• Un vantaggio competitivo di sintesi che consiste nella possibilità di moltiplicare le fonti da cui trarre conoscenze distintive e elementi di forza.
Scenari per FIAT
• Scenario “americano” – Prodotto a costi contenuti – Stile ed estetica internazionale – Strategia di costo
• Scenario “Made in Italy” – Prodotto molto caratterizzato – Stile riconoscibile e unico – Strategia di differenziazione
Il caso Local Motors
Local Motors CEO Jay Rogers combined the power of crowd sourced design and professional experience to develop the Rally Fighter. (Wired)
Gli indicatori dell’intensità
Le grandezze quantitative: • fatturato realizzato all’estero (fatturato estero/
totale fatturato); • valore aggiunto o margine operativo ottenuto
all’estero (valore aggiunto o margine operativo estero/totale valore aggiunto o margine operativo);
• numero di dipendenti operanti all’estero (numero dipendenti all’estero/totale dipendenti);
• investimenti produttivi realizzati all’estero (investimenti produttivi esteri/totale investimenti).