“pensiamo, costruiamo e giochiamo… insieme” · di seguito riportiamo alcuni esempi che...
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Consulenza e sostegno allo sviluppo del bambino con deficit visivo
Fondazione Robert Hollman
Via Siena, 1 - 35143 Padova (I)
T +39 049 680629 – F +39 049 8807141
E pa[email protected] – www.fondazioneroberthollman.it
Robert Hollman Stichting Ente privato olandese senza scopo di lucro Sede legale Zeist (NL)
“Pensiamo, costruiamo e giochiamo…
Insieme”
UN PARCO PER TUTTI
Parco sensoriale inclusivo nella Zona Parco del Basso Isonzo, Padova
Il gioco è fondamentale per lo sviluppo dei bambini, di tutti i bambini ed è un loro diritto poter
accedere, giocare e gioire in un parco giochi. Questo concetto è in linea con la Convenzione ONU sui
diritti dei bambini che dichiara che “gli stati partner rispettano e favoriscono il diritto del bambino a
partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano la fornitura di uguali
opportunità per le attività ricreative e di tempo libero”. Nello specifico l’articolo 31 riconosce i diritti
del bambino a dedicarsi al gioco e l’articolo 2 afferma che non ci dovrebbe essere nessuna
discriminazione dei bambini a prescindere dalla loro disabilità.
La Fondazione Robert Hollman ha messo a disposizione del Comune di Padova la propria
professionalità nel campo della disabilità visiva e del plurihandicap per realizzare un progetto di un
parco veramente inclusivo e a misura di tutti.
Il Comune ha accolto con entusiasmo tale proposta.
LE FASI DEL PROGETTO
1- PENSIAMO INSIEME Il nuovo parco non vuole solo essere un ambiente PER tutti, ma anche e soprattutto DI tutti.
La Fondazione Robert Hollman considera fondamentale mettere al centro i bisogni e le opinioni di
bambini e famiglie fruitori dei servizi, ed è per questo che ha pensato di raccogliere le idee della
comunità. Ma perché è così importante “Pensare insieme”?
È fondamentale perché l’inclusione sociale è un obiettivo che
può essere conseguito solo attraverso il coinvolgimento diretto
e consapevole; per questo è importante centrare le azioni di
tutela dei diritti umani sull’empowerment. Empowerment, che
significa acquisizione di potere attraverso la partecipazione alla
vita della comunità, promuovendo i propri diritti in prima
persona e attraverso le organizzazioni.

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La Fondazione Robert Hollman mette a disposizione del Comune di Padova la propria professionalità
per la realizzazione di un parco pluri-sensoriale inclusivo con alberi dedicati ai nuovi nati ideato con
il contributo creativo delle scuole primarie del Comune di Padova.
La Convenzione ONU sui diritti dei bambini dichiara che “gli stati partner rispettano e favoriscono il
diritto del bambino
a partecipare
pienamente alla
vita culturale ed
artistica ed
incoraggiano la
fornitura di uguali
opportunità per le
attività ricreative e
di tempo libero”.
Nello specifico
l’articolo 31
riconosce i diritti del
bambino a dedicarsi
al gioco e l’articolo 2
afferma che non ci
dovrebbe essere nessuna discriminazione dei bambini a prescindere dalla loro disabilità con che il gioco
è fondamentale per lo sviluppo dei bambini, di tutti i bambini e che è diritto di tutti i bambini poter
accedere, giocare e gioire in un parco giochi.
Da un’analisi del territorio si
riscontra la presenza di alcuni
parchi inclusivi nella Provincia
di Padova che, però, sono
caratterizzati non da un
pensiero generale rivolto alla
disabilità, ma prevedono solo
l’installazione di una o poche
giostrine accessibili, cioè
frequentabili da diversamente
abili.
Il pensiero della Fondazione
Robert Hollman vuole andare
oltre, vuole un parco dove tutti i bambini possono giocare insieme e imparino dalla Natura, dai suoi

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alberi, dai suoi fiori, dalle sue piante, dal suo terreno, ove la Natura sia il centro di ogni necessità, sia
guida e compagna, favorendo l’integrazione di tutti, adulti e bambini, abili e diversamente abili; un
parco privo di barriere architettoniche, dove sono anche installati giochi il più possibile accessibili e
fruibili da parte di tutti i bambini. Bambini che possono correre, bambini che usano la carrozzina,
bambini ipovedenti, bambini con disabilità motoria lieve e bambini che amano saltare come grilli.
LAVORO DI SQUADRA
La Fondazione Robert Hollman,
nella convinzione che il lavoro
di équipe sia fondamentale per
offrire un servizio di qualità,
nonché che occorre
condividere conoscenze,
competenze ed esperienze, ha
coinvolto anche altri 20 Enti
che si occupano, nel territorio
Comunale, di disabilità
motoria, cognitiva, visiva,
uditiva e psichica, sia di
bambini che di adulti, di
disabilità motoria e cognitiva.
Si è formato un “gruppo di
lavoro” entusiasta e
desideroso di collaborare
insieme, coordinato dalla
Fondazione Robert Hollman
stessa, che riporterà al
Comune di Padova uno studio
condiviso sulle scelte
progettuali, una progettazione
preliminare partecipata che
cercherà di dare al parco un
aspetto di normalità, una
normalità per tutti.
ENTI
Fondazione Robert Hollman (COORDINATORE)
- ANFASS Onlus Padova
- Associazione Fiori Blu ONLUS
- Associazione Uniti per Crescere
- Centro Medico di Foniatria
- Centro Regionale della Riabilitazione dell’Ipovisione ULSS 6
- Clinica Oculistica, Azienda Ospedaliera Università di Padova
- Dipartimento Salute Donna e Bambino, Università di Padova
- Cooperativa COISLHA
- Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi (Padova)
- Fondazione I.R.P.E.A. Istituti Riuniti Padovani di Educazione e
Assistenza
- Fondazione Opera Immacolata Concezione
- GRUPPO POLIS Cooperative sociali
- IRIFOR Ricerca, Formazione, Riabilitazione per la disabilità visiva
(Padova)
- Istituto Configliachi
- Lega del Filo d’Oro (Padova)
- Nostra Famiglia di Padova
- Otorinoloringoiatria, Azienda Ospedaliera Università di Padova
- Servizio di Neuropsichiatria Infantile ULSS6

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- Unione Italiana Ciechi (Padova)
- Università di Padova
Essenziale, però, è porre al centro l’opinione dei futuri fruitori del parco, ed è proprio questo il senso
di un parco DI tutti. La Fondazione Robert Hollman ha voluto coinvolgere attraverso diverse tipologie
di proposte, i bambini e gli adulti che frequentano gli Enti che collaboreranno al progetto, le scuole
primarie del territorio, e in generale la comunità.
1. PROPOSTA DEDICATA ALLE SCUOLE MATERNE E PRIMARIE EL COMUNE DI PADOVA:
Per quanto riguarda le scuole verrà redatto un libretto che racconterà ai bambini una storia di
inclusione essendo esso stesso strumento di inclusione. Il libretto, infatti, avrà caratteristiche di “alta
leggibilità”, ponendosi come strumento accessibile a tutti. Verranno infatti utilizzate diverse tipologia
di linguaggi come il braille, dei font speciali per la dislessia, degli ingrandimenti, così che tutti i bambini
lo possano leggere con facilità e senza alcun disagio. Successivamente, dopo aver svolto dei laboratori
di formazione per gli insegnati su tale argomento, verrà proposto ai bambini di compilare una
planimetria con “il parco giochi che vorrebbero”, o di dare degli spunti e suggerimenti attraverso storie,
racconti o disegni.
2. PROPOSTA ALLA COMUNITA’
Alla comunità, compresi gli utenti degli Enti, che collaborano con il progetto verrà
invece proposta la partecipazione al concorso “Diventa architetto di un parco per
tutti”, un concorso in cui, come per le scuole, verrà proposto di compilare una
planimetria con “il parco giochi che vorrebbero”, o di dare degli spunti e
suggerimenti attraverso storie, racconti o disegni. Inoltre i genitori dei bambini che
frequentano gli Enti, e le persone adulte con disabilità, saranno invitate a
partecipare a un focus group sulla realizzazione del parco.
Nella primavera del 2018 verrà realizzato un evento in cui sarà consegnato al
Sindaco tutto il materiale proposto e suggerito da scuole, comunità ed Enti, e ci sarà
la proclamazione del vincitore del concorso “Diventa architetto di un parco per tutti”.
2- COSTRUIAMO INSIEME Il parco sarà a disposizione di tutta la comunità, e gli obiettivi generali saranno:

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- Creazione di una realtà quotidianamente fruibile dalla comunità padovana nonché esempio
nazionale di inclusione;
- Partecipazione attiva della comunità per la realizzazione di un’opera sociale.
Si identificano nel parco aree con diversa funzionalità:
1) AREA delle ESPERIENZE LUDICHE: suddivisa in “area dedicata alla prima infanzia (0-3
anni)” e in “area dedicata ai più grandi (> 4 anni)”, con installazione di giochi inclusivi adatti
alle diverse età.
2) AREA di AGGREGAZIONE: piazzetta dotata di panchine e tavoli con ristoro, servizi igienici
e struttura coperta a disposizione per eventi diversi (feste, spettacolini, ecc.).
3) AREA di ESPLORAZIONE/INTERAZIONE con la NATURA CON PIANTUMAZIONE DI ALBERI
DEDICATI AI NUOVI NATI: percorso accessibile che si snodi attraverso il parco e che ne
permetta l’esplorazione in completa autonomia anche da parte dei bambini con disabilità
(corrimani, pavimentazione compatta, larghezza ampia…). Lungo il percorso il bambino
potrà, ad esempio, scoprire gli alberi da frutto (attraverso adeguata cartellonistica),
passare vicino/sotto una cascatella, attraversare le fronde di un salice piangente,
percorrere un labirinto tra gli alberi, ecc.
Di seguito riportiamo alcuni esempi che caratterizzeranno il parco.
1. Giochi inclusivi
I giochi inclusivi offrono a tutti i bambini, con e senza disabilità, la possibilità di sperimentare il gioco,
di vivere un’esperienza corporeo-sensoriale e condividerla con gli altri bambini.
Caratteristiche:
- rampe con pendenza dolce (pendenza massima 6%), non scale, e piano orizzontale ogni 10
metri e con larghezza minima di 90 cm per consentire il passaggio alle carrozzine con eventuale
accompagnatore al fianco;
- sedute contenitive (cestoni e/o sedili a forma di guscio con cinture di sicurezza) adatte a coloro
che hanno difficoltà motorie;
- giochi che permettano la stimolazione passiva (sensorialità cinestesica con giochi a molla,
dondolio…) e l’attività motoria attiva;
- altezza adeguata di pannelli sensoriali e di sabbiere che ne permetta l’utilizzo anche da chi sta
seduto;
- corrimano a doppia altezza per facilitare l’accesso sia alle carrozzine che a bambini con
difficoltà motorie e/o visive.

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2. Arredo giardino
Anche nella scelta dell’arredo giardino è importante tenere in considerazione alcuni accorgimenti per
i bambini con disabilità e anche dei genitori e/o accompagnatori. E’ importante creare degli spazi di
socializzazione e condivisione.
Caratteristiche:
- panche, sedie e fontanelle con altezze e profondità adattate;
- braccioli per facilitare la seduta agli utenti con difficoltà motoria;
- tavoli con prolunghe e sedute adatte anche alle carrozzine;
- casette gioco, che fungano da zone di rifugio e che possano diventare punti di ritrovo che
stimolino socializzazione e giochi di ruolo;

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- una struttura coperta idonea ad eventi vari.
3. Ambiente
L’ambiente di un parco giochi inclusivo deve contribuire a rendere il movimento indipendente e/o a
facilitarlo, attraverso il posizionamento di ringhiere, corrimano e rampe.
Caratteristiche:
- cartellonistica in nero e in Braille;
- mappa tattile per favorire l’orientamento nel Parco;

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- campanelle e giochi di vento che permettano la percezione di suoni diversi e possano divenire
punti di riferimento sonoro;
- messa in opera di aiuole rialzate, accessibili alle carrozzine;
- utilizzo di piante e fiori con tonalità, forma, dimensione e profumo contrastanti;
- creazione di percorsi con corrimano che permettano ai non vedenti di spostarsi per il parco in
piena autonomia;
- installazione di una fonte d’acqua per la stimolazione plurisensoriale e come punto di
riferimento per l’orientamento;
- installazione di segnaletica luminosa ad integrazione di avvisi sonori (es.: allarme o segnale di
chiusura del parco);
- alternanza di zone ombreggiate e soleggiate, offrendo così diversi contrasti di temperatura e
riparo dal sole.
4. Pavimentazione
La scelta della pavimentazione è importante in quanto può essere facilitante o meno lo spostamento
e l’orientamento del bambino con disabilità nello spazio. Se adatta permette l’accessibilità e la fruibilità
dei diversi luoghi (ad esempio: un sottofondo con ghiaino sciolto non permette il passaggio di bambini
in carrozzina…)

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Caratteristiche:
- pavimentazioni compatte per permettere la facile percorrenza alle persone con disabilità
motorie;
- segnaletica tattile a terra per ciechi e ipovedenti;
- percorsi tattili con diverse tipologie di materiale naturale (erba, ghiaino, ciottoli lisci, lastre di
pietra, corteccia, ecc.) per la sperimentazione di diverse sensazioni tattili;
- differenti pavimentazioni per favorire l’identificazione delle diverse aree;
- colori forti e contrastanti che permettano di identificare aree e percorsi tra un gioco e l’altro.

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Altre idee:
- Ristoro e servizi igienici;
- Wi-fi;
- Telecamere per videosorveglianza;
- Autonomia energetica con pannelli solari.
Di seguito le bozze di progetto ad ora condivise con il Comune.

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3- GIOCHIAMO INSIEME Il parco potrebbe essere presumibilmente inaugurato nella primavera del 2019.
Oltre ai giochi accessibili, sarà presente un’ampia zona aperta ad eventi privati e/o pubblici, con
sfondo culturale (es. Spettacoli e laboratori di Danceability), e tutto il parco sarà costantemente
sorvegliato da un custode, così che i genitori possano sentirsi più tranquilli e vivere con serenità le loro

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giornate presso il parco. Ci piacerebbe fosse presente anche una piccola zona biblioteca con libri adatti
a tutti i bambini.
Da un’analisi del territorio si riscontra la presenza di alcuni parchi inclusivi nella Provincia di Padova
che, però, sono caratterizzati non da un pensiero generale rivolto alla disabilità, ma prevedono solo
l’installazione di una o poche giostrine accessibili, cioè frequentabili da diversamente abili.
Il pensiero della Fondazione Robert Hollman vuole andare oltre, vuole un parco dove tutti i bambini
possono giocare insieme e imparino dalla Natura, dai suoi alberi, dai suoi fiori, dalle sue piante, dal
suo terreno, ove la Natura sia il centro di ogni necessità, sia guida e compagna, favorendo
l’integrazione di tutti, adulti e bambini, abili e diversamente abili; un parco privo di barriere
architettoniche, dove sono anche installati giochi il più possibile accessibili e fruibili da parte di tutti i
bambini. Bambini che possono correre, bambini che usano la carrozzina, bambini ipovedenti, bambini
con disabilità motoria lieve e bambini che amano saltare come grilli.