belice c'è - novembre 2009

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C C erto Sgarbi non poteva immaginare che tra i giorna- listi presenti al suo spettacolo milanese, "Sgarbi, l'Altro", ci fosse qualcuno di Belice c'è. E quando, a fine spettacolo, si è sentito doman- dare: "Caro Sindaco, cos'è questa storia che vuole candidarsi al Comune di Milano? Dobbiamo pen- sare che ci abbandonerà?", lui ha sorriso stupito. "Non ho alcuna intenzione di lasciare il mio posto a Salemi. Le due cariche, quella di assessore e di sindaco, sono assolu- tamente compatibili, anzi, il mio obiettivo è quello di avvicinare Salemi a Milano attraverso il filo conduttore dell'arte. A fine novem- bre - continua - ho intenzione di pre- sentare un festival del cinema che vedrà protagoniste le due città e una mostra inedita di Modigliani. L'avresti mai detto di vedere Modigliani a Salemi?". Vittorio Sgarbi è divertito e soprattutto sod- disfatto. Il suo spettacolo è stato un successo di pubblico e di critica e lui, dall'alto del suo personaggio controverso, ha mantenuto le pro- messe. Lui è Sgarbi, l'altro, quello intelligente, colto, raffinato, appas- sionato e vibrante di santa indigna- zione di fronte all'imbecillità umana, quella dei pubblici amministratori che buttano giù le villette liberty, come a Morazzone, in provincia di Varese, "abbattuta per colpa del sin- daco Matteo Bianchi, un caso vergo- gnoso che dimostra che la mafia non è solo in Sicilia. Anzi in Sicilia una cosa del genere non accade da decenni"; ma anche quella della gente comune, come quella del ragazzino che non vuole il crocifisso a scuola, "Qualcuno mi spieghi che fastidio può dare Cristo, simbolo di un'umanità offesa? Allora togliamo anche Mantegna da Brera e Michelangelo dalla Sistina! Meriterebbe un paio di calci in culo, piuttosto che dire cazzate, vada a studiare!". A lui, critico d'arte più famoso in Italia, preme parlare di arte, di cultura, di poesia. Forse per risvegliare in molte coscienze sopite il concetto della bellezza e del rispetto dell'arte, di qualsiasi forma essa sia. Lo fa partendo dalla storia, improvvisandosi attore in un lungo, forse troppo, monologo sull'olocau- sto, passando poi per il terremoto di Assisi fino agli attentati talebani dei nostri giorni. A Milano, la città in cui è stato assessore alla cultura, non può fare a meno di rammentare le numerose incomprensioni con Letizia Moratti, è stata lei, con "la sua inutile altezza a buttare giù la sede dell'Alfa Romeo, simbolo del- l'architettura industriale, per costruire una rotatoria". E proprio per "il bene della città" e per salvar- la da tante "zucche vuote" che la governano, Sgarbi annuncia di voler candidarsi contro la Moratti alle prossime elezioni comunali. "La lista si chiamerà Sgarbi CL, ovvero Sgarbi Contro Letizia". Ma vuol candidarsi come assessore o come sindaco? Questo non è chiaro. E Salemi, che fine farà? A noi non resta che formulare ipotesi per capi- re quanto di vero ci sia nelle sue pro- vocazioni, se la sua sia soltanto voglia di tornare protagonista o se davvero dobbiamo aspettarci futuri cambiamenti. Quali saranno le sorti di Salemi a noi non tocca saperlo. Per ora godiamoci lo spettacolo. E ai posteri l'ardua sentenza. Eugenia Loiacono L L 'assessore Oliviero To- scani l'aveva assicurato: nessun indietreggiamento. Anche al termine dell'incontro-dibat- tito organizzato lo scorso ottobre nei locali dell'auditorium di San Giovanni l'intransigente fotografo era rimasto arroccato sulle sue posizioni, nonostante le accorate richieste di ripensarci espresse da molti cittadini. E a fine serata alle domande degli intervenuti e dei giornalisti aveva replicato serena- mente: "A queste condizioni non resto. Domani presenterò le dimis- sioni". Il creativo, quindi, sembra- va irremovibile. Ma a dispetto di questa ferma determinazione, sban- dierata sui giornali e ribadita in diverse occasioni pubbliche, la decisione ufficiale tardava ad arri- vare. E i salemitani, tutti lì a inter- rogarsi. Chi diceva che la scelta era chiara. Chi rincarava la dose: insomma più esplicito di così Toscani non poteva essere. Ormai se ne è andato. Anzi no, è rimasto. Forse sì e forse no. Più sì che no o giù di lì. Se oggi, a distanza di qualche mese, l'arcano resta ancora irrisolto, in compenso un dubbio è fugato: a lasciare la città sono stati i giovani dell'assessorato alla Creatività che hanno levato le tende nelle ultime settimane. Gruppo prontamente sostituito dai ragazzi del "Laboratorio" di Vittorio Sgarbi, una decina di volontari di età compresa fra i 18 e i 27 anni, coordinati da Nicolas Ballario, stretto collaboratore di Toscani che in questa vicenda sem- bra aver scelto di prendere una direzione diversa rispetto al suo mentore. Intanto, di fatto, dalla let- tera colma di sdegno alla successi- va intervista rilasciata dal pubblici- tario al quotidiano "la Repubblica", seguita a stretto giro di posta dalla replica del critico d'arte, non sem- bra essere cambiato nulla. Le ven- tilate dimissioni non sono arrivate e la revoca della delega minacciata da Sgarbi evidentemente giace ancora in un cassetto della scriva- nia del sindaco. In una fase di stal- lo che ha ovvie ricadute sia sulla promozione dei grandi eventi la cui preparazione è già in corso sia su quelle manifestazioni che rientrano nei programmi dell'amministrazio- ne ma che sono ancora in attesa di essere organizzate. In cima alla lista le celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia su cui Vittorio Sgarbi ha puntato molto, alla luce del passato di Salemi come capitale d'Italia. La situazione surreale che si è venuta a creare con il tira e molla di Toscani non contribuisce di certo all'equili- brio e alla stabilità dell'attività amministrativa che ancora una volta in poco più di un anno e mezzo si è ritrovata a dover fare i conti con le continue "scosse" e i "ribaltoni" che periodicamente la mettono a dura prova. Fino all'ulti- mo "terremoto": la volontà del- l'unico assessore alla Creatività d'Italia di uscire di scena per l'im- possibilità, legata a motivi burocra- tici, politici ed economici, di porta- re avanti i suoi progetti. Critiche alle quali aveva replicato l'ex presi- de Salvatore Angelo, sempre nel corso dell'incontro a S.Giovanni, precisando che il dovere di un assessore "non consiste solo nella proposta di idee, per quanto valide e creative, ma anche nella capacità di spendersi personalmente per la realizzazione pratica di un evento: dai problemi di ordine burocratico al reperimento dei fondi necessari alla pianificazione del bilancio comunale per l'indispensabile copertura finanziaria che ogni manifestazione richiede e che non può essere frutto di improvvisazio- ne. Incombenze che non sempre si possono delegare esclusivamente ad altri ai quali affibbiare il compi- to di risolverle". A quell'incontro si fermano gli sviluppi ufficiali di questa vicenda che in un senso o nell'altro andrebbe comunque chia- rita, soprattutto per il rispetto dovu- to ai cittadini che hanno il diritto di sapere quale decisione intende prendere un loro rappresentante e di ricevere una risposta definitiva che fughi ogni dubbio sulle reali intenzioni del fotografo. Che un amministratore lasci sospeso nel limbo dell'incertezza lo svolgimen- to del suo ruolo istituzionale non è concepibile né in una grande città né, a maggior ragione, in un picco- lo comune come il nostro che necessita di tutti i componenti della sua Giunta per poter prendere provvedimenti adeguati alle esi- genze del paese. Direttore Responsabile: Lucia Pedone Redazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email: [email protected] [email protected] Tel/Fax 0924.983783 Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali e dei periodici presso il Tribunale di Marsala. Anno III n° 10 Pubblicato: Centro Studi Solidale Stampa: "Fashion Graphic" Gibellina Tiratura: 8000 copie Gibellina : V ita : PROFESSIONALITA’ E TRASPARENZA MARSALA Via Verdi, 15 tel 0923 715900 SALEMI Via P. Maurizio Damiani, 15 tel 0924 64386 Cala taf imi COPIA GRATUITA Santa Ninf a : pag. 14 pag. 9 pag. 12 Cordoglio unanime per Pietro Leone Raccolti 14 mila euro per l’Abruzzo Nuovo direttivo della Fidapa Fiera d’autunno «Segesta Expo» Giovanni Loiacono U pisci fuiutu Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA P ar tanna : pag. 15 Don Mario nuovo parroco del «Camarro» pag. 13 NOVEMBRE 2009 Dal nostro inviato a Milano Toscani lascia o raddoppia? Confusione e incertezza sulla scelta del creativo. E intanto i problemi del paese aspettano una soluzione In stampa il 16 Novembre Il sindaco di Salemi in scena con «Sgarbi, l’Altro» Letizia Loiacono [email protected] I I n un articolo precedente ci eravamo per- messi di apprezza- re in qualche modo le ultime ini- ziative del nostro assessore alla Creatività, e certo non ci aspettavamo un suo giudi- zio positivo, considerato magari il fatto che possibilmente nean- che ci legge. Pensavamo magari ad un commento negativo, criti- co, e fin qui ci siamo, ma non riteniamo di esserci meritata la sequela di critiche feroci espres- se in modo volgare ed offensivo. Toscani aveva già detto tanto sui siciliani e sui salemitani in parti- colare, servendosi di grandi testate giornalistiche di portata nazionale, ma quando ha convo- cato i nostri concittadini ad un incontro organizzato nell'audito- rium S.Giovanni, pensavano non certo a delle scuse, ma sicura- mente ad una logica spiegazio- ne, se non ad un ripensamento, delle sue pesanti dichiarazioni. Invece…Invece ha rincarato la dose, con durissime parole che hanno rasentato l'insulto, smi- nuendo gli atteggiamenti politici e sociali, ritenuti passivi, dei suoi amministrati. Ma molti sta- volta passivi non sono stati, e gliene hanno dette di tutti i colo- ri, facendolo letteralmente anda- re in bestia. Ed in una incontrol- lata reazione ha sfoderato gli epiteti più volgari, i giudizi più velenosi e le parole più aspre anche contro la nostra rappre- sentante chiamata in causa per quanto scritto sul nostro mensi- le. Epiteti ed insulti molto creati- vi naturalmente, ma che non abbiamo certo accettato. Ogni critica è legittima, purché non trascenda nella scurrilità e nella volgarità. L'articolo realiz- zato dalla nostra redattrice, di certo non intriso di invettive o offese alla dignità di Toscani, è stato sicuramente più signorile dei giudizi volgari e del linguag- gio di bassa lega utilizzato ingiustificatamente dall'assesso- re. Se poi se la prende per una innocua vignetta o per un titolo ammiccante, ci viene da pensare che la satira è proprio al capoli- nea. Circa poi la ventilata consi- derazione che i cittadini di Salemi manchino di fantasia e di creatività, ci piace ricordare che essi da secoli ormai vivono esco- gitando sempre qualcosa per assicurarsi un vivere decente, inventandosi di volta in volta un lavoro, ricorrendo alle più stra- ne trovate per garantire un posto a tavola ai propri figli, offrendo loro le più fantasiose ricette. Inventate, naturalmente, come gli ingredienti usati per le pie- tanze: mia nonna è certo stata una delle più creative, inventan- dosi un brodino di pesce molto saporito, usando prezzemolo ed aglio, senza la benché minima presenza di pesci , il brodo "a pisci fuiutu". Dubito che Toscani ci sarebbe riuscito. Quanti petali ha la margherita che lentamente sfogli tra le dita? A questo punto fortemente temo che questa si trasformi in crisantemo! Mi dimetto, non mi dimetto... Mi dimetto...

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L'edizione di Novembre 2009 del Mensile Belice c'è

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Page 1: Belice c'è - Novembre 2009

CCerto Sgarbi non potevaimmaginare che tra i giorna-listi presenti al suo spettacolo

milanese, "Sgarbi, l'Altro", ci fossequalcuno di Belice c'è. E quando, afine spettacolo, si è sentito doman-dare: "Caro Sindaco, cos'è questastoria che vuole candidarsi alComune di Milano? Dobbiamo pen-sare che ci abbandonerà?", lui hasorriso stupito. "Non ho alcunaintenzione di lasciare il mio posto aSalemi. Le due cariche, quella diassessore e di sindaco, sono assolu-tamente compatibili, anzi, il mioobiettivo è quello di avvicinareSalemi a Milano attraverso il filoconduttore dell'arte. A fine novem-bre - continua - ho intenzione di pre-sentare un festival del cinema che

vedrà protagoniste le due città e unamostra inedita di Modigliani.L'avresti mai detto di vedereModigliani a Salemi?". VittorioSgarbi è divertito e soprattutto sod-disfatto. Il suo spettacolo è stato unsuccesso di pubblico e di critica elui, dall'alto del suo personaggiocontroverso, ha mantenuto le pro-messe. Lui è Sgarbi, l'altro, quellointelligente, colto, raffinato, appas-sionato e vibrante di santa indigna-zione di fronte all'imbecillità umana,quella dei pubblici amministratoriche buttano giù le villette liberty,come a Morazzone, in provincia diVarese, "abbattuta per colpa del sin-daco Matteo Bianchi, un caso vergo-gnoso che dimostra che la mafia nonè solo in Sicilia. Anzi in Sicilia unacosa del genere non accade dadecenni"; ma anche quella dellagente comune, come quella del

ragazzino che non vuole il crocifissoa scuola, "Qualcuno mi spieghi che

fastidio può dare Cristo, simbolo diun'umanità offesa? Allora togliamoanche Mantegna da Brera eMichelangelo dalla Sistina!Meriterebbe un paio di calci in culo,piuttosto che dire cazzate, vada astudiare!". A lui, critico d'arte piùfamoso in Italia, preme parlare diarte, di cultura, di poesia. Forse perrisvegliare in molte coscienze sopiteil concetto della bellezza e delrispetto dell'arte, di qualsiasi formaessa sia. Lo fa partendo dalla storia,improvvisandosi attore in un lungo,forse troppo, monologo sull'olocau-sto, passando poi per il terremoto diAssisi fino agli attentati talebani deinostri giorni. A Milano, la città incui è stato assessore alla cultura,non può fare a meno di rammentarele numerose incomprensioni conLetizia Moratti, è stata lei, con "lasua inutile altezza a buttare giù la

sede dell'Alfa Romeo, simbolo del-l'architettura industriale, percostruire una rotatoria". E proprioper "il bene della città" e per salvar-la da tante "zucche vuote" che lagovernano, Sgarbi annuncia di volercandidarsi contro la Moratti alleprossime elezioni comunali. "Lalista si chiamerà Sgarbi CL, ovveroSgarbi Contro Letizia". Ma vuolcandidarsi come assessore o comesindaco? Questo non è chiaro. ESalemi, che fine farà? A noi nonresta che formulare ipotesi per capi-re quanto di vero ci sia nelle sue pro-vocazioni, se la sua sia soltantovoglia di tornare protagonista o sedavvero dobbiamo aspettarci futuricambiamenti. Quali saranno le sortidi Salemi a noi non tocca saperlo.Per ora godiamoci lo spettacolo. Eai posteri l'ardua sentenza.

Eugenia Loiacono

LL' a s s e s s o r eOliviero To-scani l'aveva

assicurato: nessunindietreggiamento.Anche al terminedell'incontro-dibat-tito organizzato loscorso ottobre neilocali dell'auditorium di SanGiovanni l'intransigente fotografoera rimasto arroccato sulle sueposizioni, nonostante le accoraterichieste di ripensarci espresse damolti cittadini. E a fine serata alledomande degli intervenuti e deigiornalisti aveva replicato serena-mente: "A queste condizioni nonresto. Domani presenterò le dimis-sioni". Il creativo, quindi, sembra-va irremovibile. Ma a dispetto diquesta ferma determinazione, sban-dierata sui giornali e ribadita indiverse occasioni pubbliche, ladecisione ufficiale tardava ad arri-vare. E i salemitani, tutti lì a inter-rogarsi. Chi diceva che la scelta erachiara. Chi rincarava la dose:insomma più esplicito di cosìToscani non poteva essere. Ormaise ne è andato. Anzi no, è rimasto.Forse sì e forse no. Più sì che no ogiù di lì. Se oggi, a distanza diqualche mese, l'arcano resta ancorairrisolto, in compenso un dubbio èfugato: a lasciare la città sono statii giovani dell'assessorato allaCreatività che hanno levato letende nelle ultime settimane.Gruppo prontamente sostituito dai

ragazzi del "Laboratorio" diVittorio Sgarbi, una decina divolontari di età compresa fra i 18 ei 27 anni, coordinati da NicolasBallario, stretto collaboratore diToscani che in questa vicenda sem-bra aver scelto di prendere unadirezione diversa rispetto al suomentore. Intanto, di fatto, dalla let-tera colma di sdegno alla successi-va intervista rilasciata dal pubblici-tario al quotidiano "la Repubblica",seguita a stretto giro di posta dallareplica del critico d'arte, non sem-bra essere cambiato nulla. Le ven-tilate dimissioni non sono arrivatee la revoca della delega minacciatada Sgarbi evidentemente giaceancora in un cassetto della scriva-nia del sindaco. In una fase di stal-lo che ha ovvie ricadute sia sullapromozione dei grandi eventi la cuipreparazione è già in corso sia suquelle manifestazioni che rientranonei programmi dell'amministrazio-ne ma che sono ancora in attesa diessere organizzate. In cima allalista le celebrazioni per il 150esimoanniversario dell'Unità d'Italia sucui Vittorio Sgarbi ha puntatomolto, alla luce del passato diSalemi come capitale d'Italia. Lasituazione surreale che si è venuta acreare con il tira e molla di Toscaninon contribuisce di certo all'equili-brio e alla stabilità dell'attivitàamministrativa che ancora unavolta in poco più di un anno emezzo si è ritrovata a dover fare iconti con le continue "scosse" e i"ribaltoni" che periodicamente lamettono a dura prova. Fino all'ulti-mo "terremoto": la volontà del-l'unico assessore alla Creatività

d'Italia di uscire di scena per l'im-possibilità, legata a motivi burocra-tici, politici ed economici, di porta-re avanti i suoi progetti. Critichealle quali aveva replicato l'ex presi-de Salvatore Angelo, sempre nelcorso dell'incontro a S.Giovanni,precisando che il dovere di unassessore "non consiste solo nellaproposta di idee, per quanto validee creative, ma anche nella capacitàdi spendersi personalmente per larealizzazione pratica di un evento:dai problemi di ordine burocraticoal reperimento dei fondi necessarialla pianificazione del bilanciocomunale per l'indispensabilecopertura finanziaria che ognimanifestazione richiede e che nonpuò essere frutto di improvvisazio-ne. Incombenze che non sempre sipossono delegare esclusivamentead altri ai quali affibbiare il compi-to di risolverle". A quell'incontro sifermano gli sviluppi ufficiali diquesta vicenda che in un senso onell'altro andrebbe comunque chia-rita, soprattutto per il rispetto dovu-to ai cittadini che hanno il diritto disapere quale decisione intendeprendere un loro rappresentante edi ricevere una risposta definitivache fughi ogni dubbio sulle realiintenzioni del fotografo. Che unamministratore lasci sospeso nellimbo dell'incertezza lo svolgimen-to del suo ruolo istituzionale non èconcepibile né in una grande cittàné, a maggior ragione, in un picco-lo comune come il nostro chenecessita di tutti i componenti dellasua Giunta per poter prendereprovvedimenti adeguati alle esi-genze del paese.

Dir ettore Responsabile: Lucia PedoneRedazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email:[email protected]@infobelice.itTel/Fax 0924.983783Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali edei periodici presso il Tribunale di Marsala.Anno III n° 10Pubblicato: Centro Studi SolidaleStampa: "Fashion Graphic" GibellinaTiratura: 8000 copie

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SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA

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pag. 13

NOVEMBRE 2009

Dal nostro inviato a Milano

Toscani lascia o raddoppia?Confusione e incertezza sulla scelta del creativo. E intanto i problemi del paese aspettano una soluzione

In stampa il 16 Novembre

Il sindaco di Salemi in scena con «Sgarbi, l’Altro»

Letizia [email protected]

IIn un articoloprecedente cieravamo per-

messi di apprezza-re in qualchemodo le ultime ini-ziative del nostroassessore allaCreatività, e certonon ci aspettavamo un suo giudi-zio positivo, considerato magariil fatto che possibilmente nean-che ci legge. Pensavamo magariad un commento negativo, criti-co, e fin qui ci siamo, ma nonriteniamo di esserci meritata lasequela di critiche feroci espres-se in modo volgare ed offensivo.Toscani aveva già detto tanto suisiciliani e sui salemitani in parti-colare, servendosi di granditestate giornalistiche di portatanazionale, ma quando ha convo-cato i nostri concittadini ad unincontro organizzato nell'audito-rium S.Giovanni, pensavano noncerto a delle scuse, ma sicura-mente ad una logica spiegazio-ne, se non ad un ripensamento,delle sue pesanti dichiarazioni.Invece…Invece ha rincarato ladose, con durissime parole chehanno rasentato l'insulto, smi-nuendo gli atteggiamenti politicie sociali, ritenuti passivi, deisuoi amministrati. Ma molti sta-volta passivi non sono stati, egliene hanno dette di tutti i colo-ri, facendolo letteralmente anda-re in bestia. Ed in una incontrol-lata reazione ha sfoderato gliepiteti più volgari, i giudizi piùvelenosi e le parole più aspreanche contro la nostra rappre-sentante chiamata in causa perquanto scritto sul nostro mensi-le. Epiteti ed insulti molto creati-vi naturalmente, ma che nonabbiamo certo accettato. Ognicritica è legittima, purché nontrascenda nella scurrilità enella volgarità. L'articolo realiz-zato dalla nostra redattrice, dicerto non intriso di invettive ooffese alla dignità di Toscani, èstato sicuramente più signoriledei giudizi volgari e del linguag-gio di bassa lega utilizzatoingiustificatamente dall'assesso-re. Se poi se la prende per unainnocua vignetta o per un titoloammiccante, ci viene da pensareche la satira è proprio al capoli-nea. Circa poi la ventilata consi-derazione che i cittadini diSalemi manchino di fantasia e dicreatività, ci piace ricordare cheessi da secoli ormai vivono esco-gitando sempre qualcosa perassicurarsi un vivere decente,inventandosi di volta in volta unlavoro, ricorrendo alle più stra-ne trovate per garantire un postoa tavola ai propri figli, offrendoloro le più fantasiose ricette.Inventate, naturalmente, comegli ingredienti usati per le pie-tanze: mia nonna è certo statauna delle più creative, inventan-dosi un brodino di pesce moltosaporito, usando prezzemolo edaglio, senza la benché minimapresenza di pesci , il brodo "apisci fuiutu". Dubito che Toscani ci sarebberiuscito.

Quanti petali ha la margheritache lentamente sfogli tra le dita?A questo punto fortemente temo

che questa si trasformi in crisantemo!

Mi dimetto, non mi dimetto...Mi dimetto...

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22 Cronache dal comune di Salemi

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Santa NinfaGibellinaALIMENTARI VIA GARIBALDI BAR ANGELAVIALE EUROPABARBIERE AGUECI P. LIBERTA’BAR DEL VIALE VIALE EUROPABAR KIND VIA GARIBALDIBUFFA IND. EDILIZIAV. AURO ROCCONECAFFÈ PERRICONEV.DEI MILLECENTRO "VITA" LITY " VIA F. FILZICONAD V.LE V. DEL BELICEDESPAR VIALE EUROPAGRUTTA LEGNOZONA ARTIGIANALEMAT. EDILI MAZARESEC/DA GIUDEATABACCHI VIA GARIBALDITABACCHI VIA GARIBALDITABACCHI, VIA DEI MILLESALONE DI GIOVANNIVIA VERGAINGROSSO TESS. PARISIVIA VERGAABBIGLIAM. SCA VUZZOVIALE EUROPARIFORNIMENTO ERGVIALE EUROPAPARRUCCH. FRANCAVIA PETRARCA

VitaS a l e m iBAGLIO POCOROBABAR BRUCCOLERI PIAZZA P. NOCITOBAR EDICOLA MANCUSOCORSO GARIBALDIBAR COLONNAACQUANOVABAR GELAT. LA PIAZZETTACORSO GARIBALDIBAR GIOIAC/DASASIBAR SEGESTAVIA SEGESTACARTOL. GIACALONEVIAA. DE GASPERIFORNO A LEGNAV. A.DE GASPERIFOTO VIDEO CASCIOVIA SEGESTAFRI D’ORVIAALDO MOROELETTROBOUTIQUE LENTINIVIA A. DE GASPERILE LANTERNEVIA LENTINIMACELLERIA BICAC.SO GARIBALDIMARKET STELLAV. A. DE GASPERIPASTICC. LA MARGHERITAVIA MUCARIAPATR. CGILTEN LI BASSIPATR. UILG. MARCONIPATR. CISALVIA PIOPPERAPATR. CISLC. GARBALDIPIZZA IN PIAZZAPIAZZA PIETRO NOCITOPRO LOCO CALATAFIMI VIA VITTORIO EMANUELERIST. MEDITERR. SEGESTAC/DA SEGESTARIFORNIMENTO ERGVIA SEGESTARISTOR. DIVINO ROSSOVIAA. DE GASPERISTAZ. RIF. CARBURANTIC/DAGRANATELLOSUPERMERCATO CONADVIA SEGESTASUPERMERCATO SISAC/DASASISUPERMERCATO T. BICAC/DASASITRATTORIA MAIORANAVIA SEGESTAZANZIBARACQUANOVA

CalatafimiPUNTI DI DISTRIBUZIONE DEL GIORNALE

BAR BACILEVIA VITTORIO EMANUELEBAR CHIOFALO VIA VITTORIO EMANUELEBAR COUNTRYVIA ZAGATOBAR CREMERIA D'ITALIAP. FALCONE BORSELLINOBAR FANTASYVIALE GRAMSCIBAR GRIFOVIA LUIGI STURZOBAR LA CROISSANTERIAVIA SELINUNTEBAR MADISON CAFE'VIA REGINAELENABAR TABACCHI PIAZZAVIA ROMABAR ROADHOUSECAFFE'VIATRIESTE BAR STASSIVIA VITTORIO EMANUELEBAR TRIESTEVIATRIESTECARTOTECNICA TIGRIVIA VITTORI EMANUELECARTOLIBRERIAVIATRIESTEMACELLERIA SCIACCAVIA CAPRERAPANIFICIO FIORELLINOVIAA. DA MESSINAPANIFICIO GAGLIANOVIA PALERMOPARRUCCHIERIA VITAVIA CAPRERAPARRUCCHIERIA N & GPALAZZO MOLINARIPIZZERIA LA MONTAGNAVIA PALERMORIFORNIMENTO TAMOILRIVENDITA RIC. STIVALAVIALE D'ITALIARICEVITORIA LOTTOM.V. L. STURZOSALONE CESAREVIA ROMASPEEDY PIZZAVIATRIESTESUPERMERCATO CONADSUPERMERCATO DESPARVIA CIALONASTUDIO FALCETTAVIA PALERMOSUPERMERCATO SIGMAVIALE ITALIATAB. GIORNALI PALAZZOVIA PALERMOTAB. RICEV. SCIACCOTTA VIAVITT. EMANUELETECNCNOCARTAZINNATI VIA GRAMSCI

Partanna

CCristina Noto, 18 anni,un timido sorriso chelascia trapelare la

ferrea determinazione cheha fatto di questa ragazzauno dei venticinque alfieridel lavoro 2009, premiatidal presidente dellaRepubblica Giorgio Napo-litano nella cerimonia che siè svolta al Quirinale. Ilprimo nella storia diSalemi. Iscritta alla facoltàdi Odontoiatria dell'Univer-sità degli Studi di Palermodove racconta di essersi giàambientata molto bene"grazie a professori e colle-ghi molto disponibili",Cristina non si aspettava dicerto di essere nominata fragli studenti migliori d'Italiadiplomati nelle scuole supe-riori. "A dire il vero -ammette - per me è statauna vera sorpresa. L'allorapreside del Liceo SalvatoreAngelo, mi aveva segnalatafra tutti gli studentidell'Istituto d'IstruzioneSuperiore "F. D'Aguirre"senza accennarmi nulla. Poiqualche settimana fa horicevuto una comunicazio-ne della scuola e la letteradella Federazione deiCavalieri del Lavoro che miannunciava di essere statapremiata". Con una mediadel 9,68 Cristina è stataincoronata fra i più bravidel Paese insieme ad altret-tanti Cavalieri del lavoro,

quegli imprenditori italianiche si sono distinti nel pro-prio campo per capacitàgestionali e intraprendenza.Molto rigidi i requisitinecessari per raggiungerequesto traguardo. Erarichiesto infatti l'ottimo allalicenza media, una mediaannuale non inferiore a 8/10per i primi quattro annidella scuola superiore e lavotazione di 100 all'esamedi Stato. E Cristina insiemead altri dieci colleghi delMeridione ha superato laconcorrenza di altri 1376candidati provenienti daogni regione d'Italia finoalla prestigiosa cerimoniadavanti al capo dello Stato,trasmessa in diretta suRaiuno. "Il giorno della pre-miazione, forse per l'emo-zione, mi sono sentita unpo' strana, quasi fuori posto

- racconta - una sensazioneche ho condiviso con glialtri ragazzi premiati con iquali ho legato quasi subi-to". La premiazione alQuirinale è stata precedutada una visita nell'aula delSenato dove la diciottenne egli altri alfieri hanno ricevu-to l'applauso sentito dei par-lamentari nazionali e da unavisita istruttiva negli studidi Cinecittà. "Una bellaesperienza - conclude - chenon dimenticherò. Come misento ad essere il primoalfiere del mio paese?Soddisfatta di certo maresto una ragazza normalealla quale piace il cinema,soprattutto il genere fanta-sy, le buone letture e le usci-te con gli amici il sabatosera. Non sono una secchio-na e poi non si vive micasolo di studio!". Ad espri-mere il proprio apprezza-mento per la nomina anchel'attuale preside del Liceo"D'Aguirre" Caterina Mulè."Siamo soddisfatti - hadichiarato - per questo pre-stigioso risultato che pre-mia non solo Cristina, allaquale vanno i nostri miglio-ri auguri, ma anche l'effi-cienza di un Istituto che hasaputo garantire in tantianni un'alta qualità dellaformazione e del servizioscolastico offerto". (ll)

Da liceale ad alfiereDiplomata al D’Aguirre è fra i migliori studenti d’Italia Da che punto guardi il

mondo tutto dipende!

LL’otto novembre ha preso il via il corso di forma-zione socio-psico-pedagogico "DiversAbilità:Da che punto guardi il mondo tutto dipende!"

promosso dall'Associazione Spazio Libero Onlus. Ilcorso mira a promuovere la conoscenza della diversa-bilità superando luoghi comuni e pregiudizi, cercandodi sensibilizzare la popolazione ai temi e ai problemiconnessi alla diversabilità e alla crescita della società.In quest'ottica la Dott.ssa Maria Lisma, Psicologapresso l'U.O. di Neuropsichiatria Infantile di Mazaradel Vallo, affronterà il tema "Comunicare con l'altro:da dove nasce il pregiudizio sul disabile?". Nei suc-cessivi incontri interverranno il Dott. Paolo Gandolfo,Assistente sociale presso il Comune di Valderice:"Integrazione: lo spazio sociale del disabile"; laDott.ssa Simonetta Panerai, Dirigente Psicologo, Oasidi Troina, Responsabile dell'UOS di Psicologia pressoil Dipartimento per l'Involuzione Cerebraledell'IRCCS: "I disturbi dello spettro autistico: la dia-gnosi e la comunicazione possibile"; la Dott.ssaSabina La Grutta, Delegata del Rettore alla disabilità,docente di Psicologia della Disabilità presso laFacoltà di Scienze della Formazione di Palermo, chein collaborazione con la Dott.ssa Maria StellaEpifanio, docente di Psicopatologia generale IndirizzoRelazioni familiari, relazioneranno su: "Famiglia edisabilità: risorse e bisogni"; e infine la Dott.ssa PaolaGandolfo Pedagogista e Presidente dell'AssociazioneSpazio Libero Onlus: "Disabili?...Dipende!". Il corsosi concluderà il 18 aprile 2010 con il convegno"L'Arte del Comunicare attraverso un Ciak" tenuto daMirko Locatelli, giovane regista diversamente abile diMilano, fondatore di una casa di produzione di cine-ma indipendente "Officina Film". Mirko, nei suoifilm, racconta l'adolescenza, la disabilità, la fatica e labellezza dei cambiamenti. A Salemi presenterà "Comeprima". Il film affronta il tema della disabilità in ado-lescenza, raccontando la storia di Andrea, un dicias-settenne che dopo un incidente motociclistico divienetetraplegico; il percorso di accettazione del protagoni-sta, della sua famiglia e dei suoi amici costretti a con-frontarsi con questa nuova condizione.

(pg)

IIrene Cavarretta, 36 anni, è il nuovo presidentedella Commissione «ex art. 5». Laureata inArchitettura nel 2000 presso l’Università degli

studi di Firenze succede a Giuseppe Ferro allaguida dell’organismo che valuta i progetti e deli-bera i contributi da stanziare per la ricostruzionedegli immobili distrutti dal terremoto del Belìcedel 1968. La nomina le è stata notificata la setti-mana scorsa e da lunedì la neo presidente assume-rà ufficialmente l’incarico. L’attività dellaCommissione, sospesa per alcuni mesi dopo che ilsindaco Vittorio Sgarbi aveva contestato i criteriadottati nel recupero del Centro Storico, ripartiràal più presto come ha assicurato l’architettoCavarretta. «Non posso che dirmi lusingata peressere stata investita da questa difficile ma impor-tante carica. Il mio primo obiettivo – ha commen-tato la neopresidente – è di riprendere con i lavorigià entro i primi giorni di dicembre. L’unica indicazione che mi ha fornito ilsindaco è quella di porre particolare attenzione nella valutazione dei proget-ti che riguardano il Centro storico». Pur essendo il primo incarico all’inter-no di una Commissione «ex art. 5» Irene Cavarretta ha già una lunga espe-rienza nel settore urbanistico. Dopo la laurea conseguita presso ilDipartimento di Conservazione e Restauro con Indirizzo «Tutela e Recuperodel Patrimonio Storico Architettonico» dell’Università degli studi di Firenze,ha collaborato in diversi progetti di Restauro sia in Sicilia che in Toscana.In seguito ha curato la progettazione per il Comune di Alcamo del piano par-ticolareggiato di riqualificazione sito in contrada Palma San Gaetano, fina-lizzato al recupero urbanistico degli agglomerati abusivi. Successivamenteper il Comune di Salemi ha espletato l’incarico di definizione delle pratichedi condono edilizio e attraverso la realizzazione di questo progetto ha con-tribuito al raggiungimento per il comune della premialità attribuita dall’as-sessorato regionale agli Enti Locali. Per il Dipartimento Regionale diProtezione Civile si è invece occupata della realizzazione del servizio di«Acquisizione e Implementazione dei dati finalizzati alla definizione delSistema Informativo Territoriale SIT». «Cercherò - ha concluso la neo pre-sidente - di ricoprire questo nuovo ruolo con coscienza e professionalità e atal proposito fra le mie priorità rientra anche l’assegnazione di 40 lotti neipressi di piazza padre Pio a tanti cittadini che a distanza di anni dall’espro-prio dell’abitazione per motivi di utilità pubblica attendono ancora di poteravere assegnato un terreno edificabile». (ll)

«Ex art. 5», IreneCavarretta presidente

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55Cronache dal comune di Salemi

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Notevoli disagi per mancanza di luce e acqua

Noi tra palco e realtàLo spettacolo dei Liceali

…EEsperiamo di vedervi tutti tra glispalti del Palazzetto di Salemi lasera del 29 novembre ad applaudire

le nostre performance o almeno a sorridere bonaria-mente ai fuori programma che di sicuro ci accompa-gneranno. Siamo i ragazzi delle classi III A e III E delLiceo Classico di Salemi "F. D'Aguirre". Giunti anchenoi alla fine di questo importante percorso scolastico,abbiamo deciso di organizzare, secondo la tradizione,una "Festa" conclusiva a coronamento dei nostri studi,della nostra adolescenza, della nostra amicizia. Ma, invista della tanto attesa festa, vogliamo cimentarci inuno spettacolo tutto nostro, improvvisandoci attori,

modelli, cantanti e ballerini. Si tratterà di un defilé dimoda condito con vari sketch ed esibizioni imperniatisul tema "Noi tra palco e realtà". Il "Palco" come sim-bolo di un mondo che tanto ci affascina ma che pur-troppo non ci appartiene nel quale per una sera prove-remo ad entrare, facendo del nostro meglio. E la"Realtà", perché ci piace l'idea di rendere tutti parteci-pi della nostra quotidianità e delle nostre esperienze…insomma, della nostra Vita! Ma bando alle ciance!! Loshow sta per iniziare! Vi aspettiamo numerosi il 29novembre alle 21.00 al Palazzetto dello Sport.

I maturandi del Liceo Classico di Salemi

DDa alcuni anni nelnostro Paese è sem-pre più diffusa la

celebrazione della festa diHalloween. In controten-denza con la sua espansionee in un'allegra atmosfera, leinsegnanti del plesso di SanFrancesco del circolo didat-tico Giovanni Paolo II,hanno invece organizzato laseconda edizione di un'ori-ginalissima Festa dell'Au-tunno. Unendo il giocoall'apprendimento, l'utile al dilette-vole hanno fatto sì, attraverso unlaboratorio creato ad hoc, di pro-muovere la valorizzazione di tradi-zioni e usi locali. I bambini, con lacollaborazione delle propriemamme, sono stati così coinvoltidall'inizio dell'anno scolastico dallavoro della pigiatura dell'uva,all'apprendimento visivo, gustativoe olfattivo dei prodotti stagionali:olive, zucche, melograni e casta-gne. I bimbi, che hanno apprezzatoparticolarmente le caramelle e lecastagne di frutta martorana realiz-zate nei giorni antecedenti allafesta e ricevute la mattina del 31ottobre, si sono poi impegnati incanti, balli e nella recita di poesie

in tema. E per l'occasio-ne hanno indossato comecopricapo una corona difoglie verdi e marroni,mentre un angolo dellascuola veniva decoratocon una scenografiaautunnale. A curare l'ini-ziativa le insegnantiAngelica Aspanò, AntoninaBellitti, Giuseppina Di Blasi eCalogera Palermo, le ragazze tiro-cinanti Anna Maria, Elena eNunzia oltre ai collaboratori scola-stici Letizia Bendici e FrancescoBonura il quale, davanti al focolaremunito di grembiule e cappello hasceneggiato l'immancabile cotturadelle caldarroste. La scuola mater-

na ha così voluto proporre una vali-da alternativa a un Halloween sem-pre più incalzante ma lontano dallenostre tradizioni e da una culturaregionale che non merita di esseresoppiantata da feste d'oltreoceano,spesso votate esclusivamente alconsumismo.

Francesca Agostina Marchese

Attività del plesso San Francesco del circolo didattico Giovanni Paolo II

Halloween? No, grazie!

LLa cooperativa Solidarietà ha avvia-to sul territorio il progettoLaboratori tematici "Arte e

Tradizione", con l'intento di avviare pres-so il centro diurno per Anziani "PadrePio", un percorso di sensibilizzazione epromozione della figura dell'anzianocome risorsa per il territorio locale. Ilprogetto prevede l'attivazione di tre labo-ratori tematici (Cucina, Ricamo eArtigianato Locale) che coinvolgerannogruppi di anziani, uomini e donne percreare momenti di incontro tra parteci-panti, operatori, volontari, studenti e la

comunità. Con l'obiettivo di promuovereil dialogo intergenerazionale attraversouna metodologia dinamica, attiva e parte-cipativa il progetto intende favorire loscambio di esperienze e il confronto traculture passate e moderne. La cooperati-va Solidarietà ha terminato le proceduredi selezione delle risorse umane: il pro-getto, infatti, prevede il coinvolgimentodi 12 operatori che hanno maturato espe-rienza nel settore. Le attività inizierannolunedì 16 novembre. Per maggiori infor-mazioni è consultabile il sito www.coo-perativasolidarieta.eu/.

AAncora una volta l'omaggio aSalemi come crocevia di religionie culture diverse arriva da un

grande scrittore dei nostri giorni:Francesco Tomatis. Scrittore, giornalistadi "Avvenire" e docente di filosofia teore-tica all'università di Salerno, su invito diSgarbi, ha presentato nel corso di unincontro al Castello il suo libro Filosofiadella montagna edito nel 2005 e sempreattuale in un paese come il nostro. Lamontagna è il luogo in cui affrontando ipericoli nascono riflessioni proprie e incui si può giungere a "un'esperienza per-sonale della verticabilità del limite".Scalando le montagne, percorrendone lependici, si vivono esperienze e riflessioni,domande e disperazioni, ma si ritrovanopace e libertà delle più spirituali dimen-sioni. L'esperienza nasce dalla semplicitàche caratterizza la vita in montagna i cuipericoli ci mettono spesso di fronte a noistessi. Nessuno può sostituire pienamentenoi stessi, singolarmente presi, né altrepersone né, soprattutto, apparati tecnolo-

gici che fanno vivere l'uomo in unadimensione catartica. L'uomo montanoassume un contegno che riesce a farloavvicinare gradualmente al pericolo, sinoa quello della morte personale, ma senzamorire, che diventerebbe un'esperienzavana, mentre i limiti personali, che sonodati dall'avvicinarsi ai cicli naturali di vitae morte, nascita e distruzione agli ele-menti quasi allo stato originario, di acquae terra, aria e fuoco, sono difficili da sop-portare se non entrandovi in interrelazio-ne. Il limite che ci troveremo davantimostra così un oltre che mediante lameditazione ci permette di guardare al disopra di noi stessi. Così chi vuole andareavanti ed essere all'avanguardia deveporsi in continua discussione, affrontarele sfide e porsi in una dimensione che vaal di sopra di se stessi, crearsi una stradada sé: non può percorrere un camminoche hanno fatto gli altri, perché si troveb-be sempre su una via che non è adatta.

(fragoma)

Lavorazione della pasta reale

La spremitura dell’uva

LLe carenze dell'illumi-nazione pubblica e lamancanza d'acqua nel

centro abitato e in numerosecontrade. Sono questi i dis-servizi più gravi segnalati dainostri lettori alla redazionedel giornale. In molte perife-rie è ormai incalcolabile ilnumero delle lampadine ful-minate e in attesa da mesi diuna sostituzione. Per nonparlare delle luci utilizzatenel centro storico, definite dacommercianti e residentidella zona come “troppo sof-fuse e obsolete”. Criticheindirizzate in particolare allascarsa illuminazione deivicoli del centro e all'altoconsumo di energia elettricadovuto all'impiego di lampadine tradiziona-li al posto di quelle di ultima generazione,più luminose, resistenti nel tempo e a lungoandare anche più economiche. Dalle vie cit-tadine alle contrade di San Ciro, Pusillesi,Ulmi o Bagnitelli, solo per citarne alcune,l'illuminazione risulta parziale, discontinuae soprattutto nei mesi invernali, soggetta acontinue interruzioni che spesso esasperanoi cittadini. Gli interventi di manutenzione ilpiù delle volte sono predisposti esclusiva-mente per la risoluzione dei problemi urgen-ti e contingenti senza prevedere una risiste-mazione complessiva degli impianti di illu-minazione che risolva o almeno riduca nonsolo i disagi per gli utenti ma anche i peri-coli per la sicurezza dei cittadini. Abbiamogià accennato nel precedente numero diottobre al caso di contrada Bagnitelli, dovei tombini dell'elettricità alla base di moltilampioni risultano allagati per le infiltrazio-

ni d'acqua provenienti da una sorgente chebypassa la rete elettrica. Un episodio alquale si aggiungono le carenze, sempre intermini di sicurezza, di impianti nei quali ifili dell'alimentazione risultano spessosprovvisti di nastro isolante e scoperti, dovei sostegni e le armature si trovano in preca-rio equilibrio per la ruggine che li corrode edove i pozzetti di derivazione mancanodelle protezioni necessarie. Ma questo mesei cittadini hanno avuto davvero di chelamentarsi. Luci spente, strade al buio e dul-cis in fundo problemi nell'erogazione del-l'acqua nel centro storico incluso il quartie-re di San Francesco di Paola e in via Entratadei Mille. All'origine del problema un gua-sto nelle condotte dell'Eas che ha lasciato asecco abitazioni private ed esercizi com-merciali a Salemi (ma anche a Vita eGibellina). Disagi che puntualmente siripresentano, legati sempre più spesso alle

pessime condizioni in cuiversa la rete idrica cittadina,ridotta ormai a un colabrodo.“Non vediamo un goccio d'ac-qua da più di trenta giorni -protesta la signora IgnaziaMua, residente nel centro sto-rico e titolare di un'attivitàcommerciale - e già da alcunesettimane sono stata costrettacome altre persone a ricorrerealle autobotti con una spesa di40 euro per ogni viaggio. E'una vergogna, fra luce e acquaa mancare sono servizi essen-ziali che in un qualunquepaese civile dovrebbero esse-re garantiti. A cosa servepagare regolarmente le bollet-te dell'acqua, ogni bimestrespendo circa 200 euro, se poi

non ho garanzie sul servizio?”. A rassicura-re i cittadini sulle interruzioni di luce eacqua il vicesindaco Antonella Favuzza cheha spiegato: “Sul piano dell'illuminazionepubblica stiamo provvedendo per risolverein tempi brevi i disservizi e in merito è stataemanata un'apposita ordinanza sindacale.Già da alcuni giorni, infatti, gli operai stan-no operando in diverse zone della città. Perquanto concerne il centro storico stiamoscegliendo delle lampadine particolari e piùadatte, a 'luce calda'. Abbiamo scartato l'im-piego di quelle a basso consumo perchéoltre a non piacere al sindaco ormai non siusano più da anni nei centri storici”. Sullamancanza d'acqua il vicesindaco ha aggiun-to: “Il problema è già stato segnalato all'Easche in collaborazione con l'UfficioManutenzione del Comune provvederà, neilimiti del possibile, a ripristinare il servizioal più presto”. (ll)

Nuove attività al centro diurno

Apologia della montagna

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66 Cronache dal comune di Salemi

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Tra batti e ribatti, polemiche e rinvii

PPresso la sala Congressi dell'Hotel VillaMokarta il 25 ottobre scorso la Fidapa hainaugurato il biennio sociale 2009/2010.

Alla cerimonia hanno preso parte l'arciprete diSalemi, Padre Salvatore Cipri, la consigliera delDistretto, Lina Tommaso, le presidentesse dellesezioni Fidapa di Gibellina, Castelvetrano eAlcamo, rispettivamente Paola Di Giovanni,Caterina Salvo e Graziella Di Bella, la Presidentedell'associazione A.M.M.I. Vita Maltese, la presi-dente dell'associazione Memorabilia GiusySpagnolo, il presidente del Rotary Club di Salemi,Giacomo Piazza e del Lions Club, SalvatoreAngelo. L'inaugurazione del biennio sociale2009/2010 è stata arricchita da uno spettacolo tea-trale di beneficenza a cura della Compagnia tea-trale AS.TE.S. La compagnia, guidata da ArmandoSafina e Gaetano Maniaci, ha messo in scena lacommedia dialettale brillante di FrancescoChianese "Santuzza....me mugghieri". (Nelle foto:Tanino Maniaci sul palco e la presidente LoGrasso con il cast della compagnia). (ll)

Astes in scena per l’inaugurazione del biennio Fidapa

LLa determinazione della Tia2009, la proposta di modifi-ca del regolamento del

Consiglio comunale con la previ-sione di un aumento da sei a settedei componenti delle Commissioniconsiliari e la discussione sull'ordi-nanza del sindaco che vieta la sostain piazza Alicia. Questi i puntiall'ordine del giorno affrontatinegli ultimi Consigli comunali. Atenere banco per ben tre sedute èstato il dibattito sulla Tariffa d'igie-ne ambientale che ha suscitatopolemiche accese. La seduta del 15ottobre scorso si è aperta con larelazione dell'assessore AngeloCalistro che ha illustrato quantoemerso nell'assemblea dei socidell'Ato, avvenuta alcuni giorniprima. Nel corso dell'incontro l'as-sessore ha riferito che l'ente sta cer-cando di avviare la raccolta diffe-renziata anche nel nostro Comune,corredata da una corretta campagnadi informazione dell'utente, preci-sando che si prevedono dei ritardidovuti alle difficoltà economiche incui versa attualmente l'Ato ma cheavrà un incontro con i tecnici perconcordare l'avvio delle procedurenecessarie per il nuovo sistema diraccolta. Ha informato i consiglieriche finora nessuno degli altricomuni soci ha deliberato la Tia mache l'orientamento collettivo sem-bra indirizzato verso una riconfer-ma delle tariffe 2008. Alla relazio-ne di Calistro hanno replicatonumerosi consiglieri. A cominciareda Calogero Augusta che ha sotto-lineato che il mancato avvio dellaraccolta differenziata penalizza ilComune e che l'amministrazione,come è stato fatto a Gibellina,dovrebbe chiedere una tariffa chene tenga conto. Anche il consiglie-re Calogero Angelo, precisando diaver visionato il bilancio dellaBelice Ambiente nel quale non esi-sterebbe traccia di investimenti perl'avvio della raccolta differenziataa Salemi, ha chiesto all'amministra-zione di segnalare all'Ato che lanostra città è costretta a pagare perservizi che non vengono effettuati eche risulta penalizzata anche dallapresenza di un numero esiguo dioperatori ecologici. Il capogruppoUdc Nino Ardagna ha domandatose sia pervenuto il piano dei costi

del servizio, richiesto già cinqueanni fa alla Belice Ambiente, e hacontestato la tendenza dell'ammini-strazione a confrontarsi poco con ilConsiglio comunale non facendorilevare nelle sedi opportune l'in-soddisfazione nei confronti del ser-vizio, espressa da più consiglieri, ela richiesta di migliorarlo. Il consi-gliere Lorenzo Cascio ha aggiuntopiccato che l'operato dell'Ato sa dipresa in giro quando da un lato nonspecifica i costi effettivi dei singolicomuni, indispensabili per determi-nare la tariffa, e dall'altro approvail piano finanziario rimodulato erelativo alla Tia 2009 autorizzan-done "nelle more di approvazionedei nuovi criteri di elaborazionedella stessa Tia da parte deiComuni, l'emissione, sulla scortadei criteri, parametri e coefficientiapprovati nel 2008". Cascio ha cri-

ticato poi la nomina a DirettoreGenerale di Vito Bonanno, sindacodi un comune socio dell'Ato, avan-zando dei dubbi sulla legittimità ditale incarico e ha chiuso il suointervento chiedendo al presidentedel Consiglio comunale di inviareuna nota al Prefetto, sottoscrittadagli altri consiglieri, per ottenereun'audizione. Il consigliereFabrizio Gucciardi ha proposto diadottare la Tia del 2006, decurtatadell'Iva e aggiornata con gliaumenti Istat. Sulla base di questaproposta l'esponente di maggioran-za ha presentato un atto di indiriz-zo, approvato all'unanimità, con ilquale si invita il Presidente delConsiglio comunale a richiedere alPrefetto un'audizione urgente perdiscutere dei problemi della BeliceAmbiente e di riconvocare un'altroConsiglio alla presenza dell'ammi-nistratore unico Francesco Truglio.Concorde con questa posizione ilconsigliere del Pd DomenicoVenuti che ribadisce come la pote-stà di determinare la Tia spetti alConsiglio comunale e accusa l'am-ministrazione di non aver presenta-to all'Ato alcuna proposta al riguar-do, nonostante le sollecitazioni deiconsiglieri che avevano chiesto laconvocazione di una seduta perdiscutere dell'argomento. La repli-ca conclusiva dell'assessore

Calistro ai vari interventi si èincentrata sulla necessità di avviarela raccolta differenziata, questionedella quale ha promesso di farsicarico, e sulla determinazione diuna tariffa uguale per tutti i comu-ni e non diversa come proposto dalConsiglio comunale con una mossafurbesca. L'altro punto all'ordinedel giorno discusso nella seduta delcinque ottobre scorso ha riguardatola proposta di aumentare da sei asette il numero dei componenti diogni Commissione consiliare.Proposta bocciata per non averottenuto la maggioranza assolutadei voti dei presenti. A favore dellamodifica si erano espressi i consi-glieri Giuseppe Rubino, GiuseppeGreco, Leonardo Bascone,Leonardo La Grassa, FrancescoSalvo, Giusy Asaro, FrancescoLofria, Fabrizio Gucciardi eSalvino Verde mentre si eranodichiarati contrari i consiglieriMelchiorre Angelo, Giovanni Fici,Vito Lo Castro, FrancescoGiuseppe Fileccia, Andrea Russo,Nino Ardagna, Domenico Venuti eCalogero Angelo con l'astensionedi Lorenzo Cascio. Ad osteggiarela proposta di delibera in particola-re il consigliere Calogero Angeloche l'aveva definita una manovrafinalizzata all'inserimento del vice-presidente del Consiglio comunale

Francesco Salvo in unaCommissione e, provocatoriamen-te, si era detto disponibile a lascia-re la commissione per fargli postose intendeva rinunciare all'attualecarica. Nell'ultima seduta del 30ottobre scorso invece è stata affron-tata la questione dell'ordinanza delsindaco Vittorio Sgarbi che vieta lasosta in piazza Alicia. Ordinanzapoi sospesa fino al 15 febbraio2010 a seguito di una mozione pre-sentata dal consigliere del PdDomenico Venuti che in Consiglioha definito insostenibile il divietoin una piazza nevralgica del centrostorico senza proporre soluzionigraduali o alternative, ha rimarcatola necessità di approntare un pianoparcheggi a salvaguardia delle atti-vità commerciali e di riservare deiposti per i residenti. Sulla stessalunghezza d'onda anche esponenti

della maggioranza come NinoArdagna che ha ribadito l'inoppor-tunità di un divieto 24 ore su 24 inconsiderazione delle attività svoltenella Chiesa Madrice dall'arcipreteSalvatore Cipri mentre il consiglie-re Fileccia ha invece precisato cheprima di chiudere il centro storicosi dovrebbero tutelare gli esercizicommerciali presenti e creare ser-vizi essenziali come i bus navetta.Fileccia ha quindi stigmatizzato ilcomportamento tenuto dall'asses-sore Toscani, fautore del divieto disosta, con l'arciprete Cipri, nonchéle offese volgari espresse dal foto-grafo nei confronti dei consiglieri,dell'assessore Bivona, del vicesin-daco Favuzza e di una giornalista.Il consigliere Vito Lo Castro hasostenuto polemicamente che sisono creati tutti i presupposti perallontanare la gente dal centro sto-rico con ordinanze improprie cheassecondano solo l'assessoreToscani. Andrea Russo ha chiaritoche la città non dispone di strutturee servizi adeguati che consentanodi mettere in pratica l'ordinanzavoluta dall'assessore allaCreatività. A rincarare la dose ilconsigliere Giovanni Fici che ritie-ne che Toscani sia venuto ad insul-tare il paese non tenendo contodelle sue esigenze e GiuseppeRubino che si è stupito per un'ordi-nanza fatta dall'oggi al domanisenza essere preceduta da alcunconfronto con il Consiglio comu-nale. Alle critiche di maggioranzae opposizione ha replicato il sinda-co Vittorio Sgarbi che ha comuni-cato che l'assessore Toscani non haancora presentato le dimissioni eche la sua delega non è stata revo-cata. "Se il Consiglio ritiene che néio né Toscani siamo riusciti a fardimenticare che Salemi è il paesedei Salvo - ha aggiunto - credo chesia opportuno tornare alle elezioni.Se noi non rappresentiamo la cittàsono pronto ad essere sfiduciato inqualunque momento Ma io non hofatto altro che restituire a Salemi ilsuo buon nome. Ho qui ammini-strato come avrei amministratoqualsiasi altra città d'Italia. Chi nonsi sente rappresentato facciameglio di noi se ne è capace. Lasoluzione non è cacciare Toscani eaprire il centro storico". (ll)

Consiglio comunale fra Tia e modifiche di regolamenti

Consiglieri di maggioranza.

Calogero Angelo Angelo Calistro

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77Cronache del Belice

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Grazie all’intervento di due veterinari

DDue veterinari, il santaninfese Peppe Spina e ilsalemitano Guido Vanella sono stati prota-

gonisti nei giorni scorsi del salvataggio di unapoiana (nella foto) in contrada Bresciana aCastelvetrano. Il rapace è stato trovato a terra incattive condizioni dalla famiglia Falletta nel pro-prio uliveto. I coniugi Iginio e Orsola hannoimmediatamente chiamato i due amici veterinarii quali subito si sono prodigati per mettersi incontatto con gli agenti della forestale. La poianaè stata catturata e ricoverata presso il centrorecupero rapaci di Ficuzza che ha riscontrato untrauma cranico e un'avanzata disidratazione. Nonè facile capire cosa sia accaduto al rapace chedopo la guarigione verrà rimesso in libertà.

LL e Pro Loco di Castelvetrano, Gibellina, Partanna, Salemi e Vita, hanno presoparte alla manifestazione "Pandorathon", presso il Baglio Florio nel Parco

Archeologico di Selinunte. Pandorathon nasce con l'ambizione di creare tutte lenecessarie condizioni per incentivare il turismo integrato. Per l'occasione le Pro Locopresenti all'evento, hanno allestito degli stand espositivi per mettere in mostra le tra-dizioni del loro paese per una mirata promozione e valorizzazione del territorio.(Nella foto: da sinistra: Sergio Li Vigni, Francesco Paolo Giglio, Sergio Zummo,Giuseppe Pecorella, Maria Ciancimino, Maria Scavuzzo, M.Cristina Drago, VitaAguanno e Vita Nicolosi).

Incentivi per aziende agricole ed agriturismo

IIn attesa di pubblicazione dei bandidell'Assessorato Industria su impreseindustriali, di nuova costituzione, gio-

vanili e femminili, è l'Assessorato regio-nale all'Agricoltura a rivelarsi tra i più vir-tuosi nel mettere concretamente a disposi-zione delle imprese del proprio compartole risorse relative al nuovo periodo di pro-grammazione 2007-2013. Nello specifi-co, fra le altre, appaiono particolarmenteinteressanti due misure del PSR(Programma di sviluppo rurale): la misu-ra 121, finalizzata alla ristrutturazione eall'ammodernamento del sistema produt-tivo agricolo ed agroindustriale, e la misu-ra 311 - azione A, finalizzata a sostenerelo sviluppo di attività non agricole adintegrazione del reddito dell'imprenditoreagricolo quali per l'appunto l'agriturismo.

Riguardo alla misura 121, beneficiarisono gli imprenditori agricoli singoli edassociati in forma cooperativa o in socie-tà di persone e di capitali. Varie le tipolo-gie di investimento ammissibili tra cuianche l'acquisto di terreni agricoli per unvalore non superiore al 10% della spesatotale dell'investimento; la costruzione,l'acquisizione o il miglioramento di strut-ture aziendali al servizio della produzio-ne, lavorazione, trasformazione e com-mercializzazione dei prodotti; la realizza-zione di nuovi impianti colturali nonchéla ristrutturazione, la riconversione coltu-rale e varietale, l'espianto e l'ammoderna-mento degli impianti in funzione delleesigenze dei consumatori e dei nuoviorientamenti dei mercati; l'acquisto dinuove macchine agricole, macchinari,impianti tecnologici o attrezzature daimpiegare nella produzione, lavorazione,

trasformazione e commercializzazionedelle produzioni, al fine di aumentare laproduttività del lavoro e di ridurre i costidi produzione; investimenti immateriali,infine, quali onorari di consulenti e pro-fessionisti, spese per ricerche e analisi dimercato, studi di fattibilità. L'intensitàdell'aiuto varia tra il 40% e il 60% dellaspesa in funzione della localizzazione del-l'azienda e del requisito di impresa con-dotta da giovane imprenditore agricolo.Le domande vengono presentate con unsistema di "bando aperto" attraverso unmeccanismo procedurale di "stop andgo", con la previsione di sottofasi o fine-stre utili, la prima delle quali dal 10 luglioal 10 novembre 2009, la seconda dal 10gennaio al 10 maggio 2010.Assai interessante anche la misura che siriferisce all'agriturismo, i cui beneficiarisono imprenditori agricoli singoli o asso-ciati, che hanno regolarmente costituitoed aggiornato il fascicolo aziendale pres-so un CAA convenzionato con Agea. Irichiedenti, inoltre, debbono essere inpossesso, al momento della presentazionedell'istanza, del nulla osta agrituristicorilasciato dall'Ispettorato provinciale del-l'agricoltura territorialmente competente(i tempi per l'acquisizione di detto nullaosta sono comunque molto contenuti, spe-cialmente sotto scadenza di bandi cheinteressano il comparto). In sintonia conun quadro normativo generale di riferi-mento, l'attività agrituristica può esseresvolta solo in fabbricati esistenti ed acca-tastati come fabbricati rurali, di cui puòessere consentito un intervento di aumen-to della cubatura non superiore al 30%dell'esistente, e comunque per un totale di

massimo 300 mc.. Diverse le tipologie diinvestimento ammissibili tra le quali: laristrutturazione, il recupero, la riqualifica-zione e il restauro conservativo di fabbri-cati aziendali da destinare ad attività agri-turistica; la realizzazione di volumi tecni-ci e la istallazione di impianti strettamen-te necessari all'attività agrituristica; inter-venti connessi al superamento delle bar-riere architettoniche; acquisto di attrezza-ture, arredi e corredi; sistemazione dispazi esterni da destinare ad agri-campeg-gio, a spazi verdi e di viabilità aziendale;opere da destinare ad attività ricreative,sportive, culturali, per il benessere psico-fisico (piccoli centri benessere), purchéinserite nel contesto paesaggistico e rea-lizzate con l'utilizzo di materiali e struttu-re a basso impatto ambientale. Notevolela percentuale di contributo, erogato atitolo "de minimis", che non può superaretuttavia i 200.000 euro con una intensitàdi aiuto pari al 75% del costo ammissibi-le dell'investimento. La prima finestrautile per presentare domanda di contribu-to è fissata dal 12 ottobre 2009 al 10 feb-braio 2010; la seconda delle quattro previ-ste per l'intero periodo dal 12 aprile al 12luglio 2010. Tutt'altro che snella la docu-mentazione necessaria a corredo delleistanze, sia della misura 121 sia della 311.Pertanto gli imprenditori agricoli interes-sati ad utilizzare una finestra utile per lapresentazione delle istanze debbonoavviare di l'iter di raccolta e di preparazio-ne della documentazione con largo antici-po rispetto ai tempi previsti dalle singolescadenze.

Lorenzo Monaco

Le pro loco del Belice al «Pandorathon»

Salvata una poiana

LLa Due Effe lampadari da molti anni è un punto di riferimento per architetti,arredatori e privati. Per chi vuole rendere unica la propria casa o azienda, laDue Effe produce su misura ogni tipo di articolo per l'illuminazione: lampa-

dari, appliques, lumi, piantane, faretti classici, moderni e led, utilizzando materia-le di prima scelta per garantire soluzioni che soddisfino appieno ogni tipo di esi-genza. Per venire incontro ai propri clienti, inoltre, l'azienda ha lanciato nei giorniscorsi una nuova, imperdibile iniziativa promozionale. Si chiama "RottamazioneLuce 2009" e prevede la possibilità di rottamare un lampadario, un lume, una pian-tana, o un applique vecchio ottenendo in cambio un forte sconto per l'acquisto diuno nuovo articolo luminoso. Se siete stanchi della solita luce, del vostro vecchiolampadario e avete voglia di cambiare, questa è un'occasione unica per poter acqui-stare un articolo nuovo a prezzi super scontati. Per questo Natale fate un regalo allavostra casa, mandate in pensione il vostro vecchio lampadario con la nuova pro-mozione, valida fino a dicembre 2009. Vi aspettiamo a Marsala sulla strada nazio-nale in c.da Terrenove. Per maggiori informazioni contattate lo 0923/ 997367 oconsultate il sito www.dueeffeilluminazioni.it. (Nella foto i titolari della Due Effe)

Imperdibile iniziativa promozionale della Due EffePubl i reportage

IIl partannese Giu-seppe Tamburello(nella foto), 48

anni, piccolo imprendi-tore, coniugato e padredi tre figli, è il nuovopresidente della canti-na sociale «Zangara»di Castelvetrano. Suc-cede a Pietro D'Alì cheha ricoperto l'incarico per circacinque anni. L'assemblea dei sociha proceduto al rinnovo del consi-glio di amministrazione del qualefanno parte: Angelo Bulgarello,Antonino Bruno, GiovanniSanfilippo, Calogerino Aiello,Franco Lombardo, Antonino DeBlasi, Filippo Li Vigni e RosarioCalamia. Lo scorso mese, il vec-chio consiglio di amministrazione

aveva convocato l'as-semblea straordinariadei soci con all'ordinedel giorno la liquida-zione volontaria dellastruttura con la nominadi un liquidatore cheavrebbe avuto il com-pito di gestire, per unanno la cooperativa e

di liquidarla, ma un gruppo di socisi è opposto a tale progetto e hadeciso di procedere alla nomina diun nuovo consiglio di amministra-zione. Il neo presidente Tamburelloha illustrato il suo primo obiettivo:"raggruppare le cantine più deboli,che hanno bilanci in negativo ecreare un consorzio per la penetra-zione del vino nel mercato mondia-le". (gp)

IIl Comune ha deciso di partecipare al progetto "Sweet 16Never Been…to Votel" , con capofila il comune di Malta.«Si tratta - afferma il sindaco Giovanni Cuttone - di un pro-

getto che inizia a novembre e si concluderà a giugno del 2010,e si propone l'obiettivo di abbassare l'età del voto a sedicianni». Aumentare la consapevolezza dei giovani e dare loro lapossibilità di aumentare il loro coinvolgimento nel processodemocratico all'interno dei Paesi di appertenenza, oltre a Maltae Partanna, anche un paese della Sardegna, Turchia e Bulgaria.Il progetto si articola in diverse fasi: un periodo di ricerca nelquale i ragazzi, tre per ogni nazione, condurranno le analisi deiloro rispettivi Paesi, la creazione di un prodotto creativo perla promozione del progetto e un convegno, che si terrà a Malta,sui risultati ottenuti dalla ricerca, dove, nei giorni scorsi, si èrecata il difensore civico del comune di Partanna, l'avvocatoRaffaella Sanfilippo, promotrice, d'intesa con la giunta, delprogetto, allo scopo di partecipare al meeting preliminare. «Loscopo - conclude il sindaco Cuttone - è anche quello di svilup-pare relazioni culturali e di amicizia fra i diversi Paesi in con-siderazione che il sindaco di Dingli è stato, lo scorso mese difebbraio, nostro ospite». (dani)

CCon le loro donazioni hanno raggiunto traguardi che hannoil colore delle medaglie d'oro e d'argento degli atleti olim-

pici. Si tratta dei donatori dell'Avis Comunale di Partanna chesono stati premiati nella grande "Festa del Donatore" organiz-zata dall'associazione nelle Scuderie del Castello Grifeo loscorso 11 ottobre. Un'occasione meritata per fregiarsi del rico-noscimento ottenuto grazie alla grande disponibilità e genero-sità dimostrata in questi anni. La manifestazione ha avuto ilmomento più significativo con la consegna delle medaglie aidonatori più assidui e produttivi. Sono stati infatti 72 i beneme-riti premiati dal Sindaco Giovanni Cuttone. Il Prof. AntoninoBattaglia, presidente dell'associazione, ha fatto gli onori di casaillustrando le attività prolifiche del suo direttivo ed invitando ipresenti a sensibilizzare altri possibili donatori. «L'attivitàAVIS di Partanna - ha concluso il presidente Battaglia - nell'ul-timo anno ha visto raddoppiare la raccolta di sangue e ringraziaper questo tutti coloro che sono stati protagonisti di questo bel-lissimo risultato». (Nella foto da sinistra: AntonioMangialomini, Giovanni Casciotta, Ninni Battaglia, GiovanniCuttone, Pietro Piazza, Brigida Giardina, Salvatore Leone)

Mimmo Guzzo

Tamburello Presidente della cantina ZangaraPartanna: voto ai sedicenni

L’Avis di Partanna consegna medaglie a donatori assidui

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SSi sono insediati il 21 ottobre idue nuovi vertici istituzionalidell'Unione dei comuni della

Valle del Belice. Il sindaco diPartanna Giovanni Cuttone qualepresidente della Giunta e FrancescoBellafiore (capogruppo di maggio-ranza al Comune di Santa Ninfa)come presidente del Consiglio. «Ènecessario- ha detto Cuttone nelsuo discorso di insediamento - chel'Unione diventi il cuore pulsantedel territorio del Belice». Il presi-dente della Giunta ha esortato icomponenti della prima commis-sione a regolamentare in modo piùfunzionale l'organismo. «È miointendimento- ha aggiunto - dareimpulso alla struttura affinchél'Unione diventi punto di riferimen-to e volano per l'economia del ter-ritorio: non a caso abbiamo pensa-to di trasferire ad essa più servizi».Con un discorso di alto profilo isti-tuzionale, il neo-presidente delConsiglio dell'Unione, FrancescoBellafiore, si è voluto mettere allespalle, non facendovi mai cenno, lepolemiche scatenatesi nella sedutache ha portato alla sua elezione:

«Questo organismo- ha dettoBellafiore - potrà decollare davverosolo se i suoi componenti decide-ranno di mettere da parte indivi-dualismi e campanilismi che, comescorie malefiche, ancora ne condi-

zionano, e ne limitano,l'azione». Bellafiore hapoi fatto riferimentoagli articoli 4 e 8 delloStatuto dell'Unione,relativi alla gestione di

servizi pubblici locali:«Si elencano ben 31tra funzioni e servizile cui competenzeamministrative posso-no essere affidate

all'Unione. Di queste, ad oggi sola-mente quattro sono state effettiva-mente trasferite all'Unione; la sfidaè far sì che nel giro di pochi anniimportanti servizi attualmente incapo ai singoli comuni possano

essere demandati a questo organi-smo». Bellafiore ha infine annun-ciato che «per garantire un'ampiapubblicità alle attività dell'organi-smo e favorire la più larga parteci-pazione dei consiglieri comunaliche non fanno parte del Consigliodell'Unione, disporrò che le sedutedell'assemblea si tengano in formaitinerante, in modo da toccare tuttie cinque i comuni».Nel corso della seduta c'è stataanche l'elezione del vicepresidentedel Consiglio: si tratta di AntoninoVella, consigliere comunale diPoggioreale. Vella è stato elettoall'unanimità. Sempre daPoggioreale arriva il nuovo presi-dente della commissione Bilancio eFinanze (fino a un mese fa presie-duta proprio da Bellafiore): è VitoUrso. Vicepresidente della commis-sione è stata invece designata LuciaVasile, consigliere comunale diSalaparuta. (Nella foto grande laseduta di insediamento dei nuovivertici dell'Unione, in quella picco-la la vicepresidente della commis-sione Bilancio, Lucia Vasile)

Gaspare Baudanza

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«Trasferire più servizi all'Unione dei comuni»

88 Cronache dal BeliceGiovanni Cuttone e Francesco Bellafiore si sono insediati il 21 ottobre

GGentilissimo Sig. Baudanza, con la presente,di cui chiediamo la pubblicazione integra-

le, non vogliamo invitarla ad una smentita uffi-ciale dell'articolo pubblicato nell'edizione diottobre, la preghiamo invece, cortesemente dileggere i verbali delle sedute del Consigliodell'Unione dei Comuni della Valle del Belice.In questo modo, si accorgerà che è vero che esi-ste una Lucia ex presidente del Consiglio, ma ilsuo cognome non è Blunda, bensì Vasile; vero èche la delibera sulla salvaguardia degli equili-bri di bilancio e sullo stato di attuazione è stataapprovata dal Consiglio, ma non all'unanimità;vero è che esiste un vice-presidente delConsiglio dell'Unione, ma non si chiamaSalvatore Bevinetto, il quale non ha mai rico-perto tale carica e non potrà ricoprirla nemme-no per i prossimi 4 anni; vero è che esiste una2° commissione, ma non è quella AffariGenerali, che anzi è la 1°; vero è che la valoriz-zazione dei prodotti tipici è competenzadell'Unione, ma è anche vero che di tale funzio-ne nella precedente legislatura si è occupata la1° commissione in via d'urgenza; mentre, sem-pre in via d'urgenza, da maggio 2008 a maggio2009, ne troverà traccia nei verbali della 2°commissione. All'interno dell'Unione esistono

regole scritte che continuano ad essere disap-plicate e prassi mai portate all'attenzione deirispettivi Consigli Comunali. Nessuno dei sotto-scrittori del presente documento ha mai dichia-rato che l'Unione è inutile, ma tutti abbiamoevidenziato il suo cattivo funzionamento, permotivazioni diverse, ma molto simili. I sotto-scritti consiglieri, in un anno dal loro insedia-mento: hanno proposto ed approvato mozionied interrogazioni volte a migliorare la rete via-ria di collegamento tra i cinque comuni, mentregli Uffici Tecnici dei Comuni non hanno tra-smesso le planimetrie; hanno proposto di spo-stare le funzioni di anagrafe canina e randagi-smo all'Unione, che ad eccezione di Partannanessuno ha approvato; hanno proposto unProtocollo Unico sulla sicurezza, la cui manca-ta approvazione ha causato la perdita di fondi;hanno chiesto di valorizzare le promozioni loca-li, attraverso progetti ed atti concreti, che pur-troppo sono stati disattesi; hanno invitato avoler modificare le attuali regole, per migliora-re il funzionamento della macchina politico-amministrativa; hanno invitato la Giunta a col-laborare con il Consiglio al fine di migliorarel'attuale situazione, e hanno protestato per esse-re convocati in estremis al solo fine di ratifica-

re in calcio d'angolo le decisioni prese altrove;hanno fatto sempre inserire a verbale tutte leloro rimostranze e perplessità.Non sappiamo se è troppo o troppo poco, masicuramente Lei ha ragione, in un mondo in cuiprevalgono le critiche autocastranti, i localismi,gli individualismi, ed i campanilismi, piuttostoche aprire un confronto pubblico sulle realipossibilità di sviluppo dell'Unione, è più sem-plice chiedere le dimissioni ai contestatorimagari per fare spazio a chi preferisce l'assen-teismo istituzionale.Ci scusiamo, con lei, se allefacili scelte, preferiamo l'impegno forte e con-creto, e ci perdoni se tra proclami giornalisticie dibattito nelle sedi istituzionali, noi continue-remo a scegliere quest'ultimo.Partanna, 7 Novembre 2009I Consiglieri dell'Unione dei Comuni dellaValle del Belice Vincenza Murania - ConsigliereComune di Santa Ninfa; Salvatore Bevinetto -Consigliere Comune di Partanna; MassimoCangemi - Consigliere Comune di Partanna;Vito Urso - Consigliere Comune diPoggioreale; Antonino Vella - ConsigliereComune di Poggioreale

Riceviamoe pubblichiamoNel leggere l'ultimo numero di

"Belice c'è" (Ottobre 2009)non ho potuto fare a meno diimbattermi nell'articolo"Bellafiore nuovo presidente delConsiglio dell'Unione", il qualeriporta una serie di "affermazio-ni", che mi preme evidenziare acodesta redazione perché non veri-tiere, quindi lesive nei miei con-fronti e denigratorie della miareputazione di consigliere comu-nale del Comune di Partanna non-ché componente del Consigliodell'Unione "Valle del Belice". Intale articolo mi si attribuisce lacarica di Vicepresidente delConsiglio dell'Unione da me mairivestita; la Commissione chedovrà rilasciare il parere vinco-lante al fine di procedere all'impe-gno di spesa per la valorizzazionedei prodotti tipici non è la secondaCommissione, ma la prima, da me

presieduta; ma l'autore dell'artico-lo ha omesso di dire (cosa che hadetto in quel Consiglio ilPresidente dell'Unione VitoBonanno) che di tale incombenzaricadente sulla primaCommissione, sono stato informa-to proprio durante i lavori di quelConsiglio dell'Unione. Per quantosopra esplicitato, nella convinzio-ne che codesta redazione nonabbia interesse a disinformare e/oa travisare i fatti e che l'autore del-l'articolo sia stato molto "distrat-to", invito la medesima a volerpubblicare nel prossimo numeroun articolo con le dovute correzio-ni e scuse di pari evidenza.P.S. Ritengo doveroso segnalareinoltre che la ex Presidente delConsiglio dell'Unione (decaduta agiugno) non si chiama Blundabensì Vasile. In attesa di un positi-vo riscontro si porgono cordialisaluti. Il consigliere comunale diPartanna Salvatore Bevinetto

La controreplica

di «Belice c'è»

CCominciamo con il correggere glierrori. È vero, l'ex presidente del

Consiglio dell'Unione si chiama LuciaVasile e non Blunda, come in modosolerte ci segnalano i sottoscrittoridella richiesta di rettifica. È peròquantomeno singolare che la richiestadi rettifica non sia arrivata direttamen-te dall'interessata, con la quale ovvia-mente ci scusiamo. È vero, il consi-gliere Salvatore Bevinetto non eravicepresidente del Consigliodell'Unione, come erroneamenteriportato (il vicepresidente era infattiMassimo Cangemi, che non a caso,sentitosi evidentemente chiamato incausa, si premura di firmare la richie-sta di rettifica «Murania + 4»). Di que-sto errore ovviamente ci scusiamo conBevinetto (che peraltro, in modo inu-suale, firma due distinte richieste direttifica: una singolarmente, l'altra in

comune). Non ci pare però di esserestati lesivi o denigratori della reputa-zione consiliare dello stesso, come luiscrive. Bevinetto fa notare che «laCommissione che dovrà rilasciare ilparere vincolante al fine di procedereall'impegno di spesa per la valorizza-zione dei prodotti tipici non è laseconda Commissione, ma la prima,da me presieduta». Al che gli chiedia-mo: di grazia, che cambia? Spettava ono alla commissione presieduta daBevinetto rilasciare il parere per lavalorizzazione dei prodotti tipici?Bevinetto, a sua discolpa, scrive «chedi tale incombenza ricadente sullaprima Commissione, sono stato infor-mato proprio durante i lavori di quelConsiglio dell'Unione». Ma il presi-dente di una commissione deve forseapprendere da altri quali siano le sue"incombenze"? Ma come, il responsa-bile di un organismo istituzionaleattende che siano altri a spiegargliquali siano le sue mansioni? Ma è pos-sibile? Non è che forse, consigliere

Bevinetto, quello "distratto" è lei?Anche perché a noi risulta, dai verba-li, che tali competenze erano state tra-sferite alla commissione di Bevinettodal mese di aprile di quest'anno: perl'esattezza dal Consiglio dell'Unionetenutosi a Gibellina, nel qualeBevinetto - lo diciamo per dovere dicronaca - era assente. Ma avrebbepotuto appunto leggersi i verbali, oinformarsi. Possibile che invece abbiaatteso sei mesi per sapere ciò di cuideve occuparsi? La domanda la giria-mo a lei, consigliere Bevinetto, perchése così stanno le cose, si renderà contoche lei non ha la patente per dare del"distratto" a chicchessia.Ci risulta poi che proprio pochi giorniprima di andare in stampa (il 13novembre), Bevinetto abbia convoca-to la "sua" commissione con all'ordinedel giorno la predisposizione delcalendario di partecipazione alle fiereper la promozione dei prodotti tipici.Evidentemente «Belice c'è» è servito aqualcosa. Per il resto prendiamo atto

del fatto che «nessuno dei sottoscritto-ri del (…) documento ha mai dichiara-to che l'Unione è inutile, ma tuttiabbiamo evidenziato il suo cattivofunzionamento». Così come prendia-mo atto dell'attività svolta dagli stessi,che «Belice c'è», tra l'altro, non ha maimesso in dubbio. Noi invece abbiamoriportato, nell'articolo "incriminato", imalumori emersi in quella seduta. E,svolgendo il nostro legittimo diritto dicritica, ritenendo che c'è modo e mododi esprimere riserve, concludevamouna colonna con un quesito: «perchénon si dimettono?». Ce lo chiedevamonoi, lo chiedevamo ai lettori, e ancheai consiglieri. Cercavamo insommauna risposta, che in qualche modo èarrivata. Perché i consiglieri Murania,Bevinetto, Cangemi, Urso e Vella, infondo ci hanno spiegato il perché nonsi dimettono: preferiscono, paroleloro, «l'impegno forte e concreto».Prediamo atto anche di questo, marimaniamo convinti, come tanti lettori,che i componenti di un organismo rap-

presentativo dei Consigli comunali (icomponenti dell'Unione, lo ricordia-mo, vengono eletti dalle assembleeconsiliari dei cinque comuni che nefanno parte) che criticano il suo fun-zionamento e ne mettono in dubbio lanecessità, se continuano a piangersiaddosso dopo «l'impegno forte e con-creto» non hanno altra via se non quel-la delle dimissioni. Anche per fugare ilminimo dubbio che si voglia rimanereattaccati alla poltrona facendo la guer-ra ai mulini a vento. Se poi i consiglie-ri vogliono continuare a formulare cri-tiche autocastranti e a fare la figura delcane che si morde la coda noi nonpotremo far altro che prenderne atto,continuando a svolgere il nostro com-pito. Per il resto, rimaniamo rispettosidel lavoro svolto da chiunque rappre-senti le istituzioni, ma non per questomancheremo di visione critica. Alcontempo garantiremo, come abbiamofatto in questa circostanza, qualunque«confronto pubblico sulle reali possi-bilità di sviluppo dell'Unione». (gaba)

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Trentacinque gli espositori presenti alla prima rassegna

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Fiera d’autunno «Segesta expo»

SSu iniziativa dell’associa-zione APIS (alleati per ilsociale) è stata organiz-

zata la prima edizione della“Fiera d’Autunno Segestaexpo” al Palasegesta diCalatafimi . «Abbiamo tena-cemente voluto questo evento– afferma Gioacchino Tobiapresidente del sodalizio che hapromosso e curato l’iniziativa- per valorizzare e dare visibi-lità a tutte le attività commer-ciali e artigianali presenti nelterritorio. L’Apis ha negliscopi statutari queste finalitàe operare a favore dello svi-luppo economico del territo-rio». All’interno delPalasegesta erano presenti piùdi 35 espositori e tanti sonostati gli imprenditori del terri-

torio e dellezone limi-trofe chehanno parte-c i p a t o

all’evento. La Pro Loco diCalatafimi Segesta ha curatouno stand con materiale pro-mozionale riguardante ilpaese. Tante le autorità chehanno partecipato all’inaugu-razione. Erano presenti, tra glialtri: il sindaco NicolaFerrara, il presidente dellaprovincia regionale di TrapaniMimmo Turano, l’on. LivioMarrocco deputato all’Ars,

l’ass. provinciale MariannaComo, il senatore ToninoD’Ali. Anche la chiesa havoluto sostenere questo even-to con mons. Ninni Treppiediche ha effuso la benedizione.Il maltempo, la pioggia impo-nente delle prime due seratenon hanno ostacolato la buonariuscita dell’evento che harichiamato tanti visitatoriall’interno del Palasegesta chedurante la visita ai vari standsono stati intrattenuti dall’al-legria di clow e giocolieri.L’ultima serata è stata un verosuccesso, oltre duemila visita-

tori hanno impegnato gliaddetti alla sicurezza. Il pub-blico è stato intrattenuto da undefilè di moda che ha vistocoinvolti tanti giovani ma inparticolare delle quarantennidi Calatafimi Segesta.«Considerato il successo dellamanifestazione– dice Tobia –siamo orientati a ripeterel’iniziativa il prossimo annocon il proposito di offrire ulte-riori opportunità e servizi agliespositori e rendere ancorapiù interessante l’iniziativaper i visitatori». (el)

Ritirato il punto sui criteri generali in materia di incarichi di collaborazione esterna

Botta e risposta in aula con interrogazioni e polemicheUU

na seduta del Consigliocomunale caratterizzata emonopolizzata dalle interro-

gazioni. Concordi nell'attaccarel'amministrazione i consiglieri diopposizione e in particolare i grup-pi formati dagli ex FI e gli ex ANhanno assunto però posizioni diver-genti al momento delle votazionidei debiti fuori bilancio. Ad aprire ildibattito il consigliere CaterinaVerghetti che ha criticato l'ammini-strazione comunale per la confusio-ne che si è creata con l'introduzionedella raccolta differenziata. Appuntirespinti dall'assessore FrancescoGruppuso che ha replicato soste-nendo di aver seguito con attenzio-ne tutte le fasi del passaggio alnuovo sistema di raccolta che inpoco tempo ha già raggiunto un'ot-tima percentuale con un eccellenteservizio. E' stata poi la volta delconsigliere Giuseppe Bica che haaccusato Daniele Cataldo di ricor-rere alla magistratura, strumentoestraneo alla politica, per fare oppo-sizione. Ha affermato che è anoma-lo adire alla Procura dellaRepubblica per chiarire un sempli-ce e fantasioso dubbio. Il sospetto èche si vuole dare maggiore eco adun misero spot politico con il chia-ro intento di danneggiare l'immagi-ne di un avversario e intimidirel'azione amministrativa. Tesi allaquale si è associato anche il consi-gliere Pietro Bonì che ha definitoeccessivo il ricorso alla magistratu-

ra per fatti futili senza precisarenotizie di reato avanzando solo cri-tiche politiche. Il consigliereFrancesco Marino, invece, ha chie-sto con quali criteri CaterinaVerghetti è stata nominata nelnucleo di valutazione aCastellammare del Golfo conside-rato che quest'ultima aveva criticatola nomina del nucleo di valutazionedi Calatafimi. Nella sua replicaVerghetti ha chiarito di non avercriticato il metodo di scelta delnucleo di valutazione bensì la man-canza del requisito di alta professio-nalità. Daniele Cataldo ha presenta-to un'interrogazione per chiederespiegazioni sull'aggiornamento delprezziario regionale del progettodei locali per la delegazione comu-nale in contrada Sasi, progettoredatto dal fratello del sindaco, e sul

mancato adeguamento, invece, deiprezzi del progetto che riguarda lastrada di collegamento fraCalatafimi e il bosco Angimbè.Cataldo è poi passato alla contesta-zione dei contributi elargiti alleassociazioni e in particolare algruppo Nuova Dimensione impe-gnato nel sociale. A togliersi i sas-solini dalle scarpe è stato, invece,l'assessore Silvio Mazarese che, inrisposta ai dubbi avanzati daCataldo sui contributi alle associa-zioni durante le manifestazioni esti-ve, ha specificato di aver pubblica-to degli avvisi in cui si dava la pos-sibilità a tutte le associazioni ocomitati di partecipare alle manife-stazioni estive e quasi tutte lerichieste pervenute sono stateaccolte. Mazarese ha commentatoquindi che nell'esaminare le richie-

ste non è stato mai guardato il colo-re o l'appartenenza politica. "Se ilconsigliere si riferisce a qualcos'al-tro in particolare - ha affermato - ègiusto, piuttosto che erigersi adindagatore e alimentare la culturadel sospetto, che dia informazioni oprove di illeciti documentandoli".Alle affermazioni di Mazarese sisono aggiunte quelle del sindacoNicolò Ferrara che ha replicato aun'interrogazione sulla chiesa diSasi informando il Consiglio chesono stati destinati 600 mila euro,stornati dai fondi per la ricostruzio-ne, per tamponare il danno dellaprecedente amministrazione che hatrascinato il Comune in un conten-zioso temerario con un aggravionotevole di oneri. Al consigliereCataldo, Ferrara ha risposto cheinvece di fare le prove per diventa-

re un politico dovrebbe imparare aleggere bene fra le carte altrimentirischia di trovarsi sempre più nel-l'imbarazzo. «Sempre più spesso ilconsigliere dimostra di non cono-scere i problemi del paese- haattaccato - e ha la necessità diinventarsi false questioni e critichepretestuose pur di intervenire inConsiglio, con il rischio anche discivolare nella diffamazione».Ferrara ha specificato che l'ammini-strazione ha sempre operato contrasparenza e legalità e sulla delibe-ra additata dal consigliere Cataldo,ha precisato che l'incarico era statoassegnato nel 1993 e nel '97 l'am-ministrazione Cristaldi, senza giu-stificati motivi, nonostante il pro-getto fosse stato finanziato dalministero dei lavori pubblici, lo hatenuto in scarsa considerazione.

Quest'amministrazione ha portatoavanti tutti i progetti ed è stato ilresponsabile dell'ufficio tecnico aritenere opportuno l'aggiornamentodei prezzi non per capriccio ma perapplicare una sentenza che richie-deva l'adeguamento delle tariffe eper evitare che la gara venisseimpugnata con ulteriori spese per ilComune. Inoltre l'adeguamento deiprezzi non va al progettista maall'impresa. L'ufficio tecnico non haadeguato i prezzi dell'altro progettoperché già era stato adeguato in pre-cedenza e perché si tratta di un cot-timo fiduciario. In ogni caso sonoscelte tecniche su cui la politica nonha competenza. Sulla questione deicontributi alle associazioni il sinda-co ha concluso: «Cataldo le conte-sta pur essendo enti che lavoranocon dedizione nel volontariato.Evidentemente non apprezza il lorooperato e le svilisce distorcendo larealtà e dimostrando come al solitodi non essere attento né ben docu-mentato». Tutti i punti all'ordine delgiorno sono stati approvatori amaggioranza mentre il punto chetrattava la definizione dei criterigenerali in materia di incarichi dicollaborazione esterna è stato riti-rato su richiesta del consigliereVerghetti che ha fatto rilevare che lacompetenza a deliberare non era delconsiglio ma della giunta.

Gaspare Baudanza

Approvato il Centro Commerciale Naturale

Risistemazione pensiline scuolabus studenti

II l consiglio comunale ha approvato la costituzione del CentroCommerciale Naturale denominato "Calatafimi Segesta" che avrà come

finalità di incentivare e potenziare la zona del centro storico. Il provvedi-mento votato all'unanimità dai consiglieri comunali prevede aggregazioni dioperatori del settore commerciale per ottenere finanziamenti, adottare pianidi marketing, organizzare fiere, eventi e manifestazioni. "Le 40 attivitàcommerciali che hanno aderito all'iniziativa - asserisce l'assessore Lanza(nella foto) - potranno usufruire di finanziamenti regionali e comunitari perrilanciare il commercio, l'artigianato e il turismo, valorizzando le realtà pro-duttive del territorio. Solo la gestione integrata dell'offerta commerciale potrà garantire aicommercianti opportunità di successo e superare la concorrenza di altre strutture di vendita".

SSaranno sistemati nei prossimi giorni le pensiline scuolabus per gli studenti. L'interventoriguarderà la collocazione di una pensilina nel centro urbano Sasi e il ripristino di quelle

esistenti nel centro storico in via Segesta e di quelle in prossimità delle scuole elementari emedie F. Vivona. La richiesta di intervento era stata formulata all'amministrazione dai genito-ri per consentire agli studenti il riparo in caso di intemperie. (dani)

Ottimi risultati con la raccolta differenziata dei rifiuti

LL 'amministrazione comunale esprime soddisfazione per l'esito dell'ini-zio del nuovo servizio di raccolta differenziata. Grazie alla responsa-

bilità e sensibilità dei cittadini il nostro comune è al primo posto tra i paesidell'ATO TP1 come percentuale di differenziata. In appena 2 settimane siè raggiunta una percentuale media di raccolta del 55%. Qualche eventua-le disagio iniziale sarà ben presto risolto e sarà distribuita una nuova bro-chure più chiara per aiutare i cittadini a differenziare e spiegare gli oraridi esposizione oltre che di inizio del servizio. "Ringraziano, inoltre, -afferma l'assessore Gruppuso (nella foto) - gli operatori che stanno svol-

gendo un ottimo lavoro, la società AGESPgestore del servizio e i cittadini. Questo ottimoinizio, continua l'assessore - deve essere il punto di partenza per raggiungere migliori risultati".

Prevenzione contro gli attacchi di punteruolo rosso

Sarà effettuato un intervento di potatura delle piante di palma dei giardini comunali. Lepalme storiche saranno provviste di un sistema fitosanitario contro gli attacchi di punte-

ruolo rosso, in quanto si registrano già diversi attacchi di questo insetto che sta devastandole piante di tutto il Mediterraneo. "La lotta all'insetto che distrugge le palme non è affattosemplice - dice l'assessore Gruppuso - confidiamo nella collaborazione dei cittadini. Lesegnalazioni di eventuali attacchi del parassita possono essere comunicate presso l'ufficiocomunale per l’agricoltura. Cercheremo così di monitorare i casi e segnalarli all'ufficio pro-vinciale delle foreste per avere adeguati indicazioni su come intervenire". (aran)

Volontarie della pro loco

Autorità visitano la mostra. Da sinistra: Piero Russo, Marzio Bresciani, ToninoD’Alì, Mimmo Turano, Filippo Cangemi, Marianna Como, Giacomo Tobia,Livio Marrocco, mons Ninni Treppiedi, Nicolò Ferrara e Mario Minore

GiacomoTobia

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«DDammi solo unminuto ...» canta-vano i Pooh ... ma

sono passati circa dieci annidalla tragica notte del 1968 ePeppe, come tanti, ancoraaspetta con ansia di essere tra-piantato nelle nuove case, nellanuova Gibellina, di abbandona-re quelle baracche troppo calded'estate e troppo fredde d'inver-no, e continua a vivere la suavita normalmente, ingannandoil tempo con le note dei cantau-tori italiani. Peppe possiede ungiradischi, ma i 45 giri e gli LPcostano, in radio invece passa-no tante canzoni e tutte gratis.La musica aiuta a distrarsi, asognare una nuova vita distanteda quei fabbricati, in una veracasa. Sogna Peppe, sogna diavere un' emittente, di presen-tare i dischi, e quando c'èbuona volontà niente è impos-sibile. Quando Peppe confidaagli amici il suo sogno c'è chi,da tipico siciliano disfattista,consiglia di lasciar perdere echi, invece, vuole andare infondo alla faccenda, fino a sco-

prire che non è poi così diffici-le e i costi non sono proibitivi,con un milione e mezzo di lirela radio "si fa", ma non sonocerto spese che, all'epoca, pos-sono affrontare per interoragazzi di venti anni. Ma siamoalla fine degli anni ‘70 e i gio-vani sono svegli e con tantavoglia di fare. «Ci vuole lapubblicità!» Peppe e i suoiamici cominciano a girare perle attività della zona, ma non èfacile quando "fare una radio" èqualcosa comunque lontanodall'immaginario comune esoprattutto quando il progetto ètutto da definire. Girano ancheper le baracche, Peppe con icompari, e come sempre nellavita c'è chi li aiuta ma anche chili scambia per venditori ambu-lanti: «Radio? No, ce l'ho già,non mi serve!»Ma è la pubblicità la cosa sucui bisogna insistere, perché aLa Salineddastanno costruen-do, e non stanno costruendosolo i privati, ci sono anche isoldi pubblici, ci sono le impre-se che costruiscono le casepopolari, e un'impresa spende

in pubblicità. Bisogna provarci,proporre l'idea e aspettare.Peppe sperava che qualchegrande impresa rispondesse manon pensava certo di vedersirecapitare i soldi a casa, esoprattutto non sperava che ungiorno aprendo la posta avreb-be trovato un assegno da unmilione di lire. Lo guarda e loriguarda, Peppe non ha maitenuto in mano così tanti soldi,

i suoi amici osservano l'asse-gno da tutte le prospettive enon possono credere ai loroocchi. I soldi ci sono, la stanza pure eil passo tra il sogno e la realtàdiventa breve, bastano un'an-tenna, un trasmettitore, unmixer e due giradischi e RadioGibellina è una realtà. La novi-tà di una radio entusiasma ilpaese e attira altri giovani

curiosi di partecipare ai pro-grammi, di lanciare un disco ecome una reazione a catenaaumenta la pubblicità, eaumentano le trasmissioni;s'inaugura un piccolo giornaleradio, una rubrica sportiva conospiti in studio i giocatori delGibellina e la radio cresce, sievolve, cambiano le attrezzatu-re, un trasmettitore più potentee nuove antenne, così le fre-quenze di Radio Gibellina rag-giungono paesi come Campo-reale e Bisacquino. E adaumentare non è solo la pubbli-cità. La radio diviene, così, un luogod'incontro, un luogo dove leragazze telefonano, con lascusa di richiedere la canzonepreferita, e i ragazzi «attaccanobottone»... Quel sogno di ungruppo di ragazzi diventa unaventata di aria fresca in unpaese ancora avvolto dalla pol-vere del sisma. Vorrei poter terminare qui lastoria di Peppe, che sicuramen-te rappresenta un pò tutti i gio-vani che hanno collaborato inquegli anni alla creazione di

quella realtà. Purtroppo oggi Radio Gibellinanon esiste più, gli impegnilavorativi e universitari hannomesso la parola fine a un sognoche però si è più che realizzato,e oggi, in un'epoca dove i gio-vani trovano molti passatempi,ma dove, in fondo, confessanosempre di annoiarsi sarebbebello poter riscoprire la radio,questo mezzo di comunicazio-ne e di espressione, anche tra-mite internet, che renderebbequasi nulli i costi per la messain onda di nuove trasmissioniradiofoniche in rete. Infine è bello pensare cheanche grazie a Radio Gibellinasiano nate delle simpatie, persi-no degli amori, e che oggi, anniin cui i social network e face-book la fanno da padroni, esi-stano ancora le coppie chequella radio ha contribuito aformare. E' una splendida testi-monianza che nonostante idisagi, le calamità naturali, gliostacoli e le difficoltà, la vogliadi fare la faceva da padrona ederano innanzitutto i ragazzi,che pronti a reagire, prendeva-no in mano il proprio presenteper costruire un futuro miglio-re.

UUomo di grande umanitàe onestà, era il poeta deipoveri e dei lavoratori

più umili. Fin da giovane incompagnia dall'inseparabilemula "mirrina" si avviava ailavori più faticosi ed estenuanti,come quello di pastore prima elavoratore della terra poi. Erauno specialista nel duro lavorodello scavo di pozzi e di "barba-cani" che eseguiva utilizzandogli attrezzi più tradizionalicome "lu picu" e "la pala": ini-ziava ai primi bagliori dell'albae smetteva solo al suono della"brugna", suonata della sorellaMaria Stella, che lo richiamavaad un pasto ristoratore consu-mando spesso un pezzo di "panicunzatu". Il lavoro lo rendevarude nell'aspetto: massiccio,con i capelli irti e ribelli. A tuttipoteva sembrare burbero ma ilsuo animo era estremamentesensibile e generoso. Arrivava acondividere il suo umile epovero pasto con animaletti cheoccasionalmente gli facevanocompagnia. Lavorava quasisempre solo. Ma fu proprioquella solitudine, quell'avvicen-darsi di pensieri contemplativi asviluppare la sensibilità neiconfronti della vita che lo por-

tava a parlare con se stesso econ il mondo attraverso la poe-sia. Bernardo Scalisi, poetacontadino vitese, nasceva nelpiccolo centro belicino il 23dicembre del 1910. Come reci-ta un antico proverbio "aveva lescarpe grosse ma il cervellofine". Non andò a scuola ma daanalfabeta ebbe una straordina-ria capacità di tenere tutte le suepoesie nella memoria. La pas-sione per le rime e gli stentieconomici inoltre lo portavanoa girare a Vita e nel circondariocome declamatore di parti diSan Giuseppe, sperando di tor-nare a casa con la "coffa chinadi panuzzi". Con la sua biciclet-ta, i cui freni erano due pezzet-tini di legno di albero di fico,cercava di racimolare qualchesoldo per le sorelle da maritare,si avviava così verso i paesilimitrofi nei quali recitava evendeva le sue poesie. Era unuomo dedito alla famiglia e isuoi sacrifici e attenzioni furo-no ricompensati quando dopoessere stato prigioniero inAlbania, la provvidenza divina,che spesso invocava con pro-fonda religiosità, gli concessedi tornare a casa proprio il gior-no del matrimonio della sorellaPina. In una grigia e freddagiornata invernale, tremante perla febbre e per l'insolito abbi-

gliamento estivo, incontrò alcu-ni parenti, la famiglia Scalisi diSalemi. Parenti che non rico-nobbero quell'uomo con labarba incolta e i capelli lunghi.L'aspetto trasandato, il passostremato e barcollante però li

spinsero a soccorrerlo e unavolta vicini capirono che si trat-tava di Bernardo. La commo-zione e la felicità per l'evento dicui era stato messo a conoscen-za gli fecero dimenticare peròtutte le sue sofferenze e fattosi

prestare dei vestiti si diressecon i suoi parenti alla cerimo-nia. Nonostante la stanchezzariuscì a improvvisare una poe-sia. La sua era, infatti, una doteinnata, naturale che fin daragazzino coltivò con passionemettendo in versi tutto ciò chegli capitava, dagli episodi sem-plici della sua aspra vita ai suoiprofondi stati d'animo: venivaperciò anche cercato dai suoiamici per delle poesie da dedi-care alle fidanzate. Era unattento osservatore e metteva inrima tutto quanto gli capitavacome si nota nei versi di "Liparti di lu Viddanu" in cui ini-ziando dalla descrizione dell'at-tività agreste arriva a racconta-re del ritorno del contadino acasa ove trova la moglie affac-cendata nei preparativi per l'im-minente matrimonio dellafiglia, o del "Terremoto delBelice" del 1968, in cui parladel dolore e degli stenti dellapopolazione della Valle, nontrascurando di ringraziarevolontari, autorità e forze del-l'ordine per il loro aiuto. La suavita era sempre fatta di stenti eun'altra fonte di guadagno erarappresentata da un lavoro arti-gianale, quello di costruire lescope con la saggina o con lefoglie di palme nane e intrec-ciando le canne per fare "car-

teddi e panara". La sua spicca-ta intelligenza e la sua straordi-naria memoria, degna di Picodella Mirandola, lo spinsero astudiare per conseguire in etàadulta quel titolo di studio cheda giovane non gli era statopossibile raggiungere. Fu sem-pre orgoglioso della sua licenzaelementare che rappresentò iltrampolino di lancio verso l'ap-profondimento della conoscen-za e dell'istruzione. La capaci-tà di leggere e scrivere lo spin-se ad arricchire la sua culturaleggendo i libri, soprattutto distoria, che trovava nelle biblio-teche, prima fra tutte quella diSalemi, il paese di suo padre, etrascrivendo personalmente lesue poesie su fogli che poi ven-deva agli appassionati. Ebbeanche il suo momento di gloria.Era stato ammesso a un provinoper la trasmissione televisiva"Lascia o Raddoppia" del com-pianto Mike Bongiorno.Accettato e bene accolto gli erastato rivolto l'invito a ripresen-tarsi per il successivo ciclo ditrasmissioni che però non anda-rono più in onda. Ne trasse unavalida, felice esperienza ed uncospicuo e utile rimborso spese.Sposatosi all'età di quaranta-quattro anni, non ebbe figli. Ilsuo ricordo e la sua grandezzarimangono affidati ai suoi versi.

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Storia & Cultura

Il poeta contadino voce degli umiliF.sca Agostina Marchese

Ricordo del vitese Bernardo Scalisi

Flavia Tramonte Qui, radio Gibellina

Page 11: Belice c'è - Novembre 2009

IIl 1945 fu un anno memora-bile per l'Italia intera, un'al-ba di rinascita dopo il terro-

re seminato dal regime e dagliorrori di una guerra che ebbecome sua prediletta vittima icivili. In quei giorni bui la gentea Partanna, come nel resto delPaese, aveva cercato rifugio trale campagne vicine, lasciandole strade cittadine e un corso,quello Vittorio Emanuele, pres-soché deserti. Baddi 'nsiccu, luCiafagghiuni, lu Corvu, luCampu Santu vecchiu,tuttevecchie contrade e zone dive-nute dimora di battiti cheall'unisono acceleravano ogniqualvolta il fragore di unabomba, proveniente dalla vici-na Castelvetrano, squarciava ilsilenzio di una giornata trascor-sa nel timore che il peggiopotesse accadere.Fu una ripresa lenta, dunque,quella che seguì la guerra, cala-to il silenzio restavano i traumidi chi tornava a casa, con leimmagini marchiate a fuocodelle atrocità perpetrate, e tro-vava un paese segnato anch'es-so da un conflitto che si eraimmaginato troppo lontano.Ma la gente aveva anche vogliadi dimenticare, di lasciarsi allespalle i patimenti di quegli anni

difficili e pian piano il corsoiniziò a ripopolarsi di giovani edonzelle a passeggio (rigorosa-mente accompagnate dallemadri) e di picciriddiche alladomenica facevano roteare leloro trottole di fronte al piazza-le della Madrice.Fu così che, una sera di inizio'46, il signor Pietro decise diorganizzare una sorta di rimpa-triata coi vecchi amici di untempo, nella sua dimora campa-gnola di Seggio e, poiché intempi di dopoguerra, si sa, levivande scarseggiano, si stabilìche ognuno degli ospiti avrebbeportato qualcosa di diverso perimbandire la tavola. Lu zu Cola, il quale si era offer-to di farsi preparare dallamoglie delle braciole per l'occa-sione, il mattino della mangiatasi mise in testa la sua coppola ea cavallo della sua mula si recòal paese… Giunto nei pressi dila Lumi si fermò davanti a luQuadareddu, una di quelleputìe fornite di ogni genere dicose che ai giorni nostri si sonovia via andate perdendo nelpaese. "Un rinali!" chiese appenaentrato, contando le monetineche portava nella sua borsa dicuoio. Il commesso, pronta-mente, andò nel retro dove sta-vano poggiati diversi vasi,all'epoca di largo uso per viadella mancanza di bagni all'in-

terno delle case - stanzoni, cor-redate di stalla per le bestie.Tornò porgendone uno a lu zuCola, il quale pagò cento lire ese ne andò via con il nuovoacquisto. Seconda tappa la macelleriaRusso, dove acquistò le bracio-le per la mangiata. Rincasandochiese alla moglie di preparareil ripieno; poi le fece disinfetta-re per bene il vaso da notte.Venne la sera e gli amici, unodopo l'altro, si presentarono alvecchio casolare di Petru,ognuno recando con sé qualco-sa, Aspanu una bottiglia di vinodella sua campagna, Saru por-tando della zabbina ancoracalda. La moglie di Petru se nestava davanti al forno col fazzo-letto in testa, intenta a control-lare che il pane che cuocevanon si bruciasse; sulla tavolacipuddi di Partanna e olio dellaNocellara erano i prodotti tipi-ci. Famiglie al completo, ilgruppo di amici si sedette vici-no a lu cufularue iniziò a man-giare con grande appetito,ancora incredulo che lu pani dila tessira fosse quasi solo unricordo per loro. Mangiato il primo, bevuto ilvino, spiluccato il pane di casacon la zabbina, si arrivò almomento del secondo ed eccoche qualcuno chiese a lu zuCola di prendere le braciole.Subito questi andò al carretto e

tornò tenendo saldamente tra lemani quanto richiestogli. Maquando fece per poggiarle intavola ecco che tutti si sbigotti-rono: le braciole le aveva sìportate, ma all'interno di uninsolito contenitore … «Dintra un rinali?!» esclamòPetru con la stessa espressionedisgustata dei presenti. «Chissu avia. U nn avìa atribbanni 'unni mettiriccilli. Ma v'assicuru chi me mugghieri lupuliziau bonu. 'Nna sula votanni fici usu...»Al che tutti quanti, nessunoescluso, chi adducendo la scusad'esser troppo sazio, chi dichia-rando che s'era fatto tardi e chedi lì a poche ore avrebbe dovu-to iniziare la giornata in campa-gna, si alzarono dalla tavola esalutarono gli amici. PerfinoNtoniu, il cui appetito nonaveva rivali in tutta la zona,rifiutò di assaggiare le tantoagognate braciole. Fu così chelu zu Cola, notoriamente tir-chio, con al seguito moglie efigli, fece spallucce e ringrazia-to il padrone di casa per l'ospi-talità e la bontà della cena, siavviò col suo carretto lungo ilviale delimitato dai cipressi,sogghignando sornione sotto ibaffi, in compagnia delle bra-ciole che i suoi amici avevanodisdegnato. Sarebbero state ilsuo lauto pasto per i tre giorniseguenti …

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Storia & CulturaStorie di una Partanna che fu

Valentina Barresi

CCon la proiezione del film-documentario "OltreSelinunte", manifestazione

organizzata all'interno del castelloGrifeo", l'associazione PAM (acro-nimo di Prima archeologia delMediterraneo) chiude la rassegnapatrocinata dal comune, che haavuto come tema l'archeologia ed ilMediterraneo. L'iniziativa hariscosso un buon successo di pub-blico, grazie anche al livello deirelatori intervenuti. "OltreSelinunte" girato nel 2006 per laregia di Salvo Cuccia e BennyAtria, ha ottenuto numerosi rico-noscimenti da parte della criticacinematografica. Il film -documen-tario ripercorre a tappe la storia delParco di Selinunte, le vicissitudiniper definirne il perimetro, unendola ricerca archeologia e la storiapersonale del prof. Vincenzo Tusa,studioso scomparso nel 2009 suoprincipale artefice. Un risultato cheTusa ottenne grazie all'intuito edalla tenacia quando alloraSoprintendente alle Antichità dellaSicilia occidentale dagli anni '60fino a metà degli anni '80, realizzòil suo sogno: proteggere e salvare ilsito archeologico di Selinunte -antica e potente città greca diSicilia del VII sec. a.C. - da specu-lazioni edilizie e dall' incuria delterritorio. Un viaggio ideale chepartendo della madre patriaMegara, giungerà alla fondazione

di Selinunte, la colonia greca piu'occidentale, una sorta di frontieracome la definisce il sociologoFranco Cassano, un luogo in cui sistabilirono con le popolazioniindigene, scambi culturali e religio-si. Una narrazione veloce,che giocasulla fotografia e sui dialoghi , pun-tando non solo al ricordo, ma cheguarda "oltre "cercando così diimmaginare nuovi orizzonti.Tusacon la sua idea di parco, inizia gliespropri, permettendo la conduzio-ni dei fondi agricoli ai proprietarinel rispetto dei regolamenti. Dopoil 1985 venne pertanto delimitataun'area di 270 ettari che tutelerànon solo templi e rovine ma ancheil paesaggio circostante e gliambienti naturali.. Nel film,Vincenzo Consolo visitatore tra ipiù illustri legge alcuni passi dalsuo "Retablo" tra le rovine, mentreil prof. Mertens descrive le vicen-de urbanistiche della città, ClaudioParise Presicce, gli aspetti sociali ePaolo Moreno docente diArcheologia e Storia dell'arte anti-ca la monumentalità, GaspareGiglio invece ci racconta la storiadella borgata di Marinella, LuigiLentini le prime campagne discavo a partire dagli anni 80.Moltianni dopo,Vincenzo Tusa insiemeal figlio Sebastiano ritornano ide-almente a Selinunte, incontrandooperai ed collaboratori che lavora-rono agli scavi, dialogando ricor-

derà le aspettative e gli interessicontrari degli amministratori dellasocietà del tempo che osteggiaronol'idea di duna frapposta tra la bor-gata e del il parco stesso. Tusaricorderà anche gli interessi edili-zi e le pressioni che fecero alcuniprotagonisti in Sicilia e nel Belicedi stagioni tra mafia e politica.Una figura che emerge non soloper competenza scientifica, maanche per doti umane, che cerca dicomprendere le necessità e le aspi-razioni degli uomini che in queiterritori vivono. Durante il film lostesso Tusa affermerà "AmoSelinunte che per me ha rappresen-tato non solo parte della storia della

mia vita, rimango legato a questiluoghi da una sorta di afflato, cheancora oggi non so spiegare."Buona la partecipazione del pub-blico, che ha seguito con interessele testimonianze personali di LuigiLentini, Matteo Vene-zia, eSebastiano Tusa. A fine incontro, èscaturito un dibattito finale sullostato e le prospettive dell'areaarcheologica e quindi sulla neces-sità di far decollare l'Ente Parco diSelinunte e Cave di Cusa comeperaltro già previsto , dalla norma-tiva regionale sui parchi archeolo-gici.

Maurizio Marchese

Proiettato il documentario alla rassegna di archeologia

Le bracioledi lu zu Cola

Lu nonnu a lu niputiT'ha mai passatu 'n menti, taliannuti a lu specchiu,d'aviri immaginatu chi un jornu sarai vecchiu?!

Tu, chi finu ad oggi ancora si luntanu,chi cridi di 'ncagghiari lu munnu cu na manu,

un jornu poi capiri quantu t'è faticususpostari lu tò corpu di ccà finu a ddà jusu.

Li to' capiddi cìnniri, la vucca sgangulata,lu nasu chi ti scula, la sciarpa 'nturciuniata

attornu a 'ddi quattr'ossa chi tremanu di friddu,l'occhi chi ti chiancinu comu un picciriddupicchì pi li tò figghi ormai si un pisu mortu,

ora chi nun c'è chiù nenti di cogghiri 'nta ll'ortu!

E quannu lu passatu ti scoppia 'nta la menti,quannu di soccu hai fattu nun t'arresta nenti,quannu ad ogni passu senti già 'nna scossa

quannu nun viri l'ura di inchiri la fossa,quannu sarà lu specchiu a fariti «cumpagnia…»

ricordati di un vecchiu chi un jornu ti dicia:

«T'ha mai passatu 'n menti, taliannuti a lu specchiu,d’aviri immaginatu d'essiri già vecchiu!»

I versi diPaolo FerranteIl film «Oltre Selinunte»

Page 12: Belice c'è - Novembre 2009

LLa Giunta ha approvato,con delibera dell' 8 set-tembre scorso, la gra-

duatoria degli aventi dirittoall'assegno economico per"servizi resi a favore dellacollettività", un'azione pro-gettuale prevista dal Piano diZona del Distretto SocioSanitario D53. Tre i selezio-nati fra le 23 domande perve-nute al Comune che dovrannosvolgere servizio di pubblicautilità, in particolare la puli-zia del verde pubblico, per 48ore mensili suddivise in duemesi. Il servizio di pubblicautilità è destinato ai cittadiniche versano in una condizio-ne, anche transitoria, di biso-gno economico e che sianodisoccupati ed assistibili. Sitratta di un intervento che hacome obiettivo prioritarioquello di far conseguire alsoggetto assistito una gradua-le autonomia operativa, ancheattraverso un'azione di stimo-lo delle sue potenzialità.«Purtroppo - afferma l'asses-sore ai servizi socialiAntonella Simone (nella foto)- i progetti previsti dallaLegge 328 del 2000, i cosid-detti Piani di Zona, hannoavuto e stanno avendo poca

rilevanza ai fini sociali. DelDistretto Socio Sanitario D53fanno parte, oltre al Comunedi Vita, i Comuni di Salemi,Gibellina e Mazara Del Vallo.Quest'ultimo, che è il piùgrosso assorbe la maggioran-za delle risorse che arrivanodalla Regione, anche perchéle stesse vengono ripartite inbase al numero degli abitantiper ogni Comune. Anchenello stilare i progetti ci sonostati enormi problemi, perchénon dobbiamo dimenticareche mentre Vita, Salemi eGibellina sono Comuni concaratteristiche economiche,sociali e territoriali moltosimili, Mazara del Vallo hacaratteristiche differentirispetto agli altri tre Comuni

del Distretto, sia dal punto divista economico (la pesca èl'attività prevalente) sia dalpunto di vista sociale (altissi-mo è il numero degli immi-grati) sia dal punto di vistaterritoriale". Condizioni chehanno creato qualche difficol-tà nella progettazione. «Adesempio sono nati dei proble-mi - aggiunge l'assessore -perché Mazara sente inmaniera rilevante la questio-ne dell'immigrazione e quinditende a destinare cospicuerisorse agli immigrati. Vita,Salemi e Gibellina, invece,avvertono il problema inmaniera marginale, perchéhanno un numero d'immigratipiù esiguo. Voglio precisareche i Distretti Socio Sanitarisono stati pensati e ideatidalla Regione Siciliana, quin-di i comuni non hanno sceltocon chi stare, hanno dovutoaccettare quanto deciso dal-l'assessorato Regionale.Inoltre, mi preme pure preci-sare che secondo le direttiveregionali, la progettualità èunica, ciò significa che ogniprogetto deve coinvolgeretutti i Comuni».

Daniela Gucciardi

"NNon chiedete cosa il vostro paese puòfare per voi, ma cosa voi potete fareper il vostro paese", non fu solo la

frase di un compianto presidente degli StatiUniti ma anche quella di un memorabile e amatosindaco. Vita, la sua piccola città, era sconosciu-ta a molti ma lui cercò di fare tutto il possibileper portare alto il suo nome, soprattutto dopo ilterremoto del 1968. Ha infatti tracciato il per-corso formativo per la creazione della legge 120del 1987 che finalmente arrivò a far considerarela popolazione belicina alla stessa stregua deiterremotati friulani. Si è spento il 30 ottobrescorso e la popolazione vitese ha con amarezzaportato i saluti a colui che, come il suo maestroVincenzo Renda, ha guidato la politica del suo

paese con diplomazia, in quel ruolo damediatore che ha sempre svolto con abili-tà. Sindaco dal 1990 al 1994, si occupò deiproblemi della cittadinanza sin dal 1956,anno in cui entrò nel partito repubblicano,e per tutta la sua vita. Come lo ricordaEnzo Ingraldi, suo vice, "fu un uomo intel-lettualmente onesto, che nonostante leopposizioni partitiche con i suoi colleghipolitici seppe sempre creare una stima eun affetto reciproco con tutti".Comprendeva e giustificava tutto, ma lasua modestia non veniva sempre percepitanella giusta dimensione. Ne è testimonel'amico di tante esaltanti battaglie, il sena-tore Vito Bellafiore, portavoce oltre chedel proprio cordoglio anche delle paroledel deputato regionale Camillo Oddo cheha espresso il suo rammarico per averperso uno dei suoi migliori collaboratori.Come ricorda Il sindaco AntoninoAccardo, "Pietro Leone fu un uomo con

una grande competenza per i problemi grandi epiccoli del paese, un uomo politico ma soprat-tutto delle istituzioni, per il suo alto senso civi-co e la sua intransigenza intellettuale. Vita hacosì perso uno dei suoi figli più grandi, e taleperdita è motivo di dolore e di sincera commo-zione. Pietro Leone - conclude Accardo - entra apieno titolo nella storia recente di questa comu-nità, lasciando nitida l'impronta del suo incon-fondibile stile garbato, intelligente e carico diumanità". Alle esequie la famiglia, che conside-rò sempre sua cura e rifugio, in un dolore moltocomposto, ha ringraziato tutti coloro che glifurono vicini, con quelle parole che avrebbeusato lui stesso. In queste occasioni non si samai cosa dire e qualsiasi parola appare priva disenso di fronte ad un dolore così grande ma dicerto nel cuore di tutti la sua scomparsa lasciaun vuoto profondo. La comunità perde un citta-dino autorevole che ha contribuito alla storia delpiccolo centro belicino e non solo.

Francesca Agostina Marchese

CChi di noi non ha un parenteemigrato in terra straniera?Ebbene anche loro per

quanto possono cercano di mante-nere legami culturali proprie delpaese d'origine. E questo è ciò chesi proposto da sempre l'associazio-ne Vittoria Park Recreation Club diToronto. Nata trentaquattro anni fa,dall'idea del vitese Antonio Pumo,emigrato in Canada e dall'unione ditrenta persone, l'associazione riuni-sce ancora oggi compaesani dellanostra provincia, riuniti da un sen-timento di orgogliosa appartenenzaalla terra natia. A far rivivere oggitradizioni, abitudini, usi, sapori l'at-tuale presidente Renato Baldari,che periodicamente organizza pic-nic e altri eventi di tradizione popo-

lare come Sagre e l'immancabilefesta di San Giuseppe ed eventi piùnazionali come la cena di sanValentino. Portavoce di questolegame indissolubile, il viteseIgnazio Genco, uno dei 270 mem-bri, che è venuto a farci visita inredazione, esprimendo proprio lasimpatia dei nostri conterraneisempre molto appassionati allevicende della "nostra" terra e che ciha precisato come sono proprioquesti eventi socio-culturali adalleggerire le pene della lontananzaed è il ricordo di tutto ciò che èlegato alle proprie origini che per-mette di trovare un po' di serenità.(Nella foto Ignazio Genco conSalvatore Di Blasi durante la festadell’uva). (el)

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Un uomo intellettualmente onesto che resse con diligenza il dopo terremoto

Cordoglio per la scomparsa di Pietro Leone

IIl 7 e l’8 Novembre scorso si èsvolto il Convegno NazionaleUNPLI dal titolo: «Pro Loco:

una grande risorsa per il paese...come sfruttarla al meglio».All'evento che si è svolto a Romaerano presenti tutti i rappresentantidelle Pro Loco italiane nonché ilPresidente nazionale ClaudioNardocci. Come rappresentantidelle Pro Loco del Trapanese,hanno partecipato le Pro Loco diSalemi e Vita rappresentate da

Peppe Pecorella e Maria Scavuzzo.E' stato un momento istituzionalenel corso del quale è stata data l'op-portunità di confronto deiPresidenti delle Pro Loco, alla pre-senza di prestigiosi esperti, perindividuare le più avanzate strate-gie finalizzate ad ottimizzare lePro Loco. (Nella foto da sinistra:Giuseppe Pecorella, MariaScavuzzo, Claudio Nardocci eAntonino La Spina).

Cristina Drago

Le pro loco di Vita e Salemial convegno nazionale Unpli

Pietro Leone con il sindaco Antonino Accardoe l’ex sindaco Enzo Ingraldi

Un momento dei funerali

Interventi di utilità sociale

AAppaltati due pro-getti per alcunilavori di manu-

tenzione cittadina. Adaggiudicarsi la gara per ilripristino dell'illumina-zione pubblica per unimporto di 4.853 euro èstata l'impresa Tibaudo. Ilavori per la sistemazionedella gradinata ubicatafra viale Valle del Belicee via Ugo La Malfa sono stati invece affidati alladitta Simidel di Salvatore Puglia per 8.177 euro. «E'stato rispettato - ha spiegato l'assessore GiuseppeRiserbato (nella foto) - l'impegno dell'amministra-zione nel prestare particolare attenzione alla manu-tenzione dell'illuminazione pubblica e con il proget-to che riguarda la gradinata si è risolto il problemadegli allagamenti di molte abitazioni di via Ugo LaMalfa, provocati dal ristagno d'acqua in viale Valledel Belice». L'assessorato regionale allaCooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca haanche concesso al Comune un finanziamento di unmilione e 900 mila euro per il completamento delleopere di urbanizzazione primaria dell'area Pip.Entro tre mesi dovranno essere avviate le procedu-re per l'appalto dei lavori. «Intendiamo espletare lagara al più presto - ha precisato il sindaco AntoninoAccardo - anche per continuare l'iter del completa-mento della zona artigianale e per offrire un validosostegno all'economia vitese». (dani)

Ignazio Genco porta i saluti dal Canada

Progetti appaltatie finanziati

In visita alla nostra redazione

Page 13: Belice c'è - Novembre 2009

AAlcuni uffici della «Belice Ambiente»saranno trasferiti al Centro servizi diSanta Ninfa. A comunicarlo è stata la

società d'ambito che si occupa della raccoltae dello smaltimento dei rifiuti negli undicicomuni dell'Ato Tp2. Il Comune di SantaNinfa aveva concesso l'anno scorso alla«Belice Ambiente» un'ala della struttura dicontrada Santissimo costruita alcuni anni faper essere al servizio delle imprese del com-prensorio. I locali sono stati consegnati allasocietà, che vi trasferirà due settori: quellodel Servizio gestione integrata dei rifiuti equello degli Impianti. Al Centro sarà aperto

anche uno sportello Tia che servirà gli utentidella Valle del Belice. «Si concretizza unimpegno che avevamo preso mesi addietro -ha detto il sindaco, Paolo Pellicane - siamosoddisfatti che questa magnifica strutturapossa ospitare parte degli uffici della societàd'ambito. Il Centro servizi - ha aggiuntoPellicane - costruito coi soldi pubblici, nonrimarrà chiuso e abbandonato, ma, anche gra-zie agli uffici della "Belice Ambiente", saràutilizzato per le finalità per le quali è statoprogettato e costruito». (Nella foto il Centroservizi dell'Area degli insediamenti produtti-vi). (fragoma)

Cronache dal comune di Santa Ninfa 1313

Richiesto finanziamento alla RegionePer la pulizia dei pozzetti stradali

Autoraduno «culturale»Organizzato dal Circolo «Vernagallo» di Carini

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OOrganizzato dal Circolo di auto d'epoca "Vernagallo" di Carini, si èsvolta lo scorso 25 ottobre una passeggiata-raduno che ha interes-sato i comuni di Gibellina e Santa Ninfa. Le autovetture, partite da

Villagrazia di Carini, sono dapprima giunte a Gibellina: qui i piloti sonostati accolti con un aperitivo e con degustazione di vini e prodotti tipicilocali offerti dalla ditta "3C ceramiche" e dalla cantina "Orestiadi Vini". Aseguire due tappe "culturali": la prima al Museo delle Trame mediterraneeal Baglio Di Stefano di Gibellina, la seconda al Museo d'arte contempora-nea "Nino Cordio" di Santa Ninfa. Congedo nei pressi dell'area artigiana-le con il pranzo. (Nella foto le auto parcheggiate nei pressi del museo"Nino Cordio" di Santa Ninfa). (aran)

IIl Comune ha avanzato formale richiesta all’assessorato regionale allaSanità per la concessione di un finanziamento mirato all’esecuzionedei lavori relativi alla pulizia e alla disinfestazione delle caditoie e

dei pozzetti stradali. Secondo il preventivo di spesa stilato dall’ufficiotecnico, per la pulizia di circa mille pozzetti occorrono quasi 25 milaeuro. Soldi che il Comune di Santa Ninfa non ha in bilancio per far fron-te all’emergenza. Il rischio è che, continuando le fitte piogge degli ulti-mi due mesi, i pozzetti stradali non consentano il regolare deflusso del-l’acqua. La qual cosa comporterebbe anche rischi per la salute pubblica.Secondo una relazione dell’ufficiale sanitario, infatti, «le caditoie strada-li risultano intasate di materiale vario, da detriti di natura organica e inor-ganica in avanzato stato di decomposizione e putrefazione, con conse-guenti esalazioni maleodoranti e la presenza di insetti». (dani)

Due settori della «Belice Ambiente» al Centro serviziGestione integrata dei rifiuti ed Impianti

AAmmonta a 14.000 euro la somma raccol-ta dal Comune di Santa Ninfa in favoredei terremotati dell'Abruzzo. Soldi che

sono stati devoluti, lo scorso 29 ottobre, al pic-colo Comune di Fossa (in provincia deL'Aquila). E' stato il sindaco di Santa Ninfa,Paolo Pellicane, a consegnare personalmentenelle mani del suo omologo abruzzese, LuigiCalvisi, l'assegno. La cifra è stata raccolta met-

tendo assieme il gettone di presenza devolutodai consiglieri comunali nella seduta dell'8 apri-le, il trenta per cento delle indennità di carica disindaco e assessori per il mese di maggio, ilricavato della vendita dei biglietti per la Sagradella salsiccia, a cui si sono aggiunti i soldi ver-sati da associazioni di volontariato, imprese,ditte commerciali e privati cittadini. La delega-zione santaninfese era formata inoltre dal vice-sindaco, Nino Biondo, e dagli assessoriGiuseppe Bivona e Marianna Conforto.«L'amministrazione comunale - ha detto il sin-daco Pellicane -, facendosi interprete dei com-prensibili sentimenti di vicinanza e di solidarie-tà provati dai concittadini nei confronti dellepopolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto,aveva deciso di destinare i soldi raccolti ad unodei comuni colpiti dal sisma». Il sindaco delComune abruzzese, Luigi Calvisi, ha voluto rin-graziare la Giunta, il Consiglio comunale e i cit-

tadini santaninfesi che hanno contribuito allaraccolta. A Fossa (centro di 673 abitanti situatonella media valle dell'Aterno), il terremoto del 6aprile ha causato cinque vittime, oltre ad averarrecato danni a numerosi edifici ed al patrimo-nio artistico e monumentale. (Nella foto a sini-stra il momento della consegna dell'assegno, inquella a destra un quadro-ricordo donato dalsindaco di Fossa) (gaba)

14 mila euro per l'AbruzzoLa consegna dell'assegno al sindaco di Fossa è avvenuta il 29 ottobre

IIdinamici salemitani Angelo Crocetta e Salvatore Marchese sonoi titolari del nuovo supermercato che ha aperto i battenti dapoche settimane. L'inaugurazione è avvenuta lo scorso 4

novembre. Angelo Crocetta gestisce, dal 1991, un supermercato aSalemi nella zona del nuovo centro urbano. "Mi auguro - ha detto -che il nostro supermercato possa soddisfare pienamente le esigen-ze della clientela. Per quel che ci riguarda ci impegneremo, comeabbiamo già fatto in passato, per dare un servizio sempre migliore".All'inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Pellicane el'assessore Giovanni Squadrito. (Nella foto il taglio del nastro).

Inaugurato un nuovo supermercato

LLa crisi dell'agricoltura al cen-tro della seduta consiliaredel 22 ottobre, nella quale il

massimo consesso civico ha appro-vato all'unanimità un ordine delgiorno promosso dalla Confede-razione italiana agricoltori e dallaConfagricoltura Sicilia.La seduta si è aperta con la presen-tazione di un ordine del giorno delgruppo Mpa-Udc che proponeva ladevoluzione del gettone di presen-za in favore degli alluvionati dellaprovincia di Messina, come fattogià ad aprile nei confronti dellepopolazioni dell'Abruzzo colpitedal terremoto. L'atto è stato appro-vato all'unanimità. A seguire il sin-daco, Paolo Pellicane, ha informatol'assemblea dell'evoluzione dellaquestione relativa alla tariffa diigiene ambientale, comunicandoche nella seduta dell'assemblea deisoci della «Belice Ambiente» del

13 ottobre, si è deliberata la riscos-sione di un anticipo sulla Tia 2009.Ciò per venire incontro alle esigen-ze della società d'ambito, la qualedal primo gennaio svolge regolar-mente il servizio senza nulla averincassato. La scelta dei sindaci di«bypassare» il Consiglio comunaleha però suscitato qualche mugu-gno. Perplessità sono state infattiespresse da Giuseppe Spina (Mpa),da Carlo Ferreri (Udc) e VincenzoDi Prima (Mpa).Si è quindi passati all'esame del-l'ordine del giorno sull'agricoltura.L'atto chiede che a livello comuni-tario venga riconosciuto lo stato disvantaggio della Sicilia e che siarivisitata l'Ocm vino; avanza larichiesta al governo nazionaleaffinché dichiari lo stato di crisi delsettore agricolo isolano, con conse-guente esenzione dal pagamento

degli oneri fiscali e previdenziali; echiede infine al governo regionaleil blocco delle licenze commercialirelative alla vendita di ortofruttanella grande distribuzione com-merciale. Diversi i consiglieri chein aula si sono espressi favorevol-mente. Vincenzo Di Stefano (Pd)ha ricordato «il paradosso delbando regionale sulla ristruttura-zione dei vigneti al quale la mag-gior parte degli agricoltori rinun-cia perché ritiene antieconomicoinvestire nel settore»; Carlo Ferreri(Udc) ha invitato il sindaco «adinserire nelle previsioni di bilanciofondi per la manutenzione dellestrade rurali»; Maria Bianco (Pd)ha detto che «se non è la nostraRegione a considerare prioritarioil settore non si può sperare cheesso sia al centro degli interessinazionali e comunitari»; VincenzoDi Prima (Mpa) ha evidenziato «la

mancanza di collegamenti tra isti-tuzioni e agricoltori»; GiuseppeSpina (Mpa) ha aggiunto che «si èdi fronte ad una crisi radicata cheporta gli agricoltori ad abbando-nare i propri terreni». Per il presi-dente del Consiglio comunaleGiuseppe Lombardino (Pd), «unacerta politica tende a favorire leregioni del nord a danno di quellemeridionali; l'inesorabile cadutadi reddito nell'agricoltura vainquadrata in un più ampio proble-ma che riguarda il sistema Italia ele difficoltà economiche dellaSicilia». L'odg sarà trasmesso, tragli altri, ai ministri delle Finanze edelle Politiche agricole, ai presi-denti di Camera e Senato, nonchéal presidente della Regione e all'as-sessore regionale all'Agricoltura.

Gaspare BaudanzaGiuseppe Spina Peppe Lombardino

Vincenzo Di Stefano Carlo Ferreri

Il Consiglio approva odg sulla crisi agricolaIl gettone di presenza devoluto agli alluvionati di Messina

Page 14: Belice c'è - Novembre 2009

1414 Cronache dal comune di Gibellina

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I due progetti del Cresm si chiamano «Le terre che tremarono» e «Action verte»

Cooperazione italo-tunisina

Si chiama «Action verte» ed è il progettonato dalla collaborazione tra il Cresm diGibellina e l’Utap (l'Unione tunisina del-

l’agricoltura e della pesca), finanziato dall’ini-ziativa congiunta fra la Commissione Europea eil Programma di sviluppo delle Nazioni Unite suiflussi migratori e lo sviluppo. Il progetto mira avalorizzare l’esperienza e le risorse degli immi-grati tunisini in Sicilia per promuovere la lororeintegrazione sociale e professionale in patriaattraverso la promozione degli investimenti (disoli lavoratori tunisini o insieme a soci italiani)nei settori dell’agricoltura, della pesca e del-l’agroalimentare. Il ruolo del Cresm sarà quellodi informare e di sensibilizzare gli immigratitunisini residenti in Sicilia per fare conoscereloro le opportunità che offre la Tunisia nella pro-spettiva di investire in patria. Il ruolodell’Unione Tunisina dell’Agricoltura e dellaPesca sarà quello di sostenere e di assistere gliinteressati per la creazione dell’impresa.«Questo progetto - spiega Alessandro La Grassa,presidente del Cresm - è una importante iniziati-va nell’ambito delle strategie di sviluppo della

riva sud del Mediterraneo e della cooperazionetra Sicilia e Tunisia. Il suo scopo è duplice: aiu-tare lo sviluppo della Tunisia e fare in modo diporre un freno all’immigrazione. Infatti, gliimmigrati tunisini in Sicilia potrebbero decideredi tornare nel loro Paese o di far nascere lìimprese agricole utilizzando come manodopera ipropri parenti. La Tunisia in questo progetto haun ruolo importante poiché ha già trovato gliaccordi con le banche che dovranno erogare iprestiti a chi vorrà investire in agricoltura, setto-re che in quella nazione ha ancora grandi poten-zialità di sviluppo». Il progetto è stato presenta-to il 30 ottobre a Palazzo Riccio di Morana, sededella provincia di Trapani. All’incontro, modera-to da Abdelkarim Hannachi, responsabile delsettore immigrazione del Cresm, sono intervenu-ti, tra gli altri, Abderrahmen Ben Mansour, con-sole tunisino a Palermo, Antonino Trimarchi eFatma Ben Rejeb Hezami dell’Utap, MohamedChokri Ayachi, direttore generale dell’Agenziatunisina di promozione degli investimenti agri-coli, e Antonio Piceno, responsabile del pro-gramma Italia-Tunisia della regione Sicilia. (el)

AAssente il sindaco Bonanno, ètoccato al suo vice,Salvatore Capo, farne le veci

nella seduta consiliare del 20 otto-bre nella quale il massimo consessocivico era chiamato a discutere gliequilibri di bilancio e le contestualivariazioni, finalizzate, come hachiarito Capo, al reperimento dirisorse economiche necessarieall’adeguamento al contratto nazio-nale dei dipendenti comunali, allarealizzazione del servizio di mensascolastica, al completamento dellagradinata dell’impianto sportivo,alla costruzione di un mini campoda gioco, alla sistemazione del vialeSanta Ninfa in seguito alle piogge,alla manutenzione di strade e tombi-

ni, agli spettacoli della rassegna«Gibellina d’inverno» e alle attivitàsociali. Il capogruppo di maggioran-za, Vito Cascio, ha presentato unemendamento che diminuiva lerisorse per l’assistenza domiciliare eli destinava all’acquisto di pacchidono e di pompe di calore per il cen-tro anziani. Sia l’emendamento diCascio che la delibera relativa agliequilibri e alle variazioni di bilanciosono state approvate all’unanimità.È sulla questione relativa alla tariffadi igiene ambientale che le strade dimaggioranza e opposizione sonotornate a dividersi. In aula è statol’assessore Nino Plaia (delegato daBonanno ai rapporti con la «Belice

Ambiente») a riferire di aver ricevu-to «una delega piena da parte delsindaco per le competenze sullasocietà d’ambito». Peppe Parisi nonsi è però intenerito ed ha attaccato atesta bassa. Secondo l’esponentedella minoranza «il ComitatoMosaico aveva ragione a criticarel’Ato mentre l’amministrazionecomunale convinceva i cittadini apagare». Gli stessi cittadini cheadesso, è il ragionamento di Parisi,devono anche sobbarcarsi «la consi-derevole spesa per il direttore gene-rale» (cioè proprio Vito Bonanno –ndr). Plaia ha provato a smorzare letensioni affermando che «non serveaccanirsi contro la società d’ambi-to», invitando a trovare «ragione-volmente delles o l u z i o n i » .«L’importante –ha aggiunto l’as-sessore – è pagareil giusto e noncaricarsi i costi dialtri comuni».Plaia ha poiannunciato cheistituirà un tavolodi concertazionecon tutti coloroche sono interes-

sati alla soluzione del problema Tia,compreso il Comitato Mosaico. Hainoltre criticato il Comune diMazara per il suo voto contrarionella seduta dell’assemblea dei socidel 13 ottobre in cui si è deliberatala riscossione dell’anticipo sulla Tia2009. Plaia ha affermato che «chinon conosce i numeri si astiene manon vota contro perché così facendoentra nel merito e dimostra invecedi conoscere i numeri e di esserepretestuoso». Ha concluso chiaren-do che la volontà dell’amministra-zione è quella di tutelare i cittadini,ma ha invitato a non fare demago-gia: «Un maglione che costa 100euro non si può pretendere di pagar-lo 10». Giovanni Navarra (Mpa),

dal canto suo hapresentato unaproposta di deli-bera per l’appro-vazione dei cri-teri generali perla determinazio-ne della Tia2009. L’ex sin-daco, in sostan-za, ha predispo-sto un articola-tissimo atto deli-berativo chie-

dendo che sullo stesso vengano resii pareri di regolarità tecnica e conta-bile da parte dei funzionari comuna-li. «La proposta di delibera – haspiegato Navarra – deve intendersicome base di discussione inConsiglio comunale, pertanto lastessa è aperta agli apporti di tutti iconsiglieri e degli amministratori».L’ex primo cittadino ha invitato ilpresidente del Consiglio, il segreta-rio comunale ed il sindaco, ognunoper la propria competenza, a farsiparte attiva affinché vengano posti ipareri di rito e la delibera possaessere inserita all’ordine del giornodel prossimo Consiglio comunale.Fuori programma l’intervento di

Giuseppe Poma, un cittadino che èintervenuto nonostante la seduta nonfosse “aperta” ai contributi esterni.Poma ha voluto testimoniare lo statodi disagio e l’apprensione vissuta peri danni causati dalle piogge nellazona di viale Santa Ninfa. Nel ringra-ziare la Giunta e il Consiglio comu-nale per l’attenzione prestata al pro-blema («una vera e propria emergen-za civile», l’ha definito), si è dettocomunque preoccupato per i fondistornati che possono essere insuffi-cienti. A rassicurarlo ci ha pensatoCapo: «Per l’amministrazione comu-nale – ha detto il vicesindaco – saràla priorità numero uno».

Gaspare Baudanza

Consiglio comunale: gli equilibri di bilancio passano all’unanimità. Approvato emendamento di Cascio

Lo scontro è sulla Tariffa di igiene ambientaleSalvatoreCapo

GiovanniNavarra

VitoCascio

NinoPlaia

GiuseppePoma

Ricostruire la memoria dei luoghi del Belice devastati dal terre-moto del 15 gennaio 1968 in un museo nel quale esporre letestimonianze verbali e fotografiche di ciascun territorio davan-

ti alle quali i turisti, ma anche la gente del posto, si possano sofferma-re per prendere coscienza di quello che è stato, di quello che è e diquello che potrà tornare ad essere la Valle. L'allestimento di questomuseo, nella sede del Cresm, è uno tra i più significativi obiettivi chesi propone di realizzare il progetto denominato "Le terre che tremaro-no", che avrà una durata di due anni, finanziato dalla Fondazione peril Sud e cofinanziato dagli enti attuatori, che oltre al Cresm sono Clac,Eco e Le Mat. Il progetto si propone di fungere da stimolo in partico-lare per i politici affinché evitino, in caso di calamità naturali come iterremoti, che le città devastate, così come accadde per il Belice, pos-sano essere ridisegnate a tavolino a Roma dove all'epoca si ignoraro-no del tutto le battaglie contro la mafia condotte da Danilo Dolci eLorenzo Barbera, le loro lotte per le dighe, la presenza del Comitatointercomunale per la pianificazione del Belice, gli appelli di CarloLevi e Leonardo Sciascia e i moniti che il poeta Ignazio Buttitta resenoti con i suoi versi. Incontri "della memoria" che guardano al futurosi sono già svolti a Santa Ninfa, Salaparuta, Poggioreale, Partanna,Camporeale e Contessa Entellina. (fragoma)

La memoria "Itinerante" del Belice

PPrendono il via le attività didattiche del Museo d’ArteContemporanea di Gibellina con le proposte educative«Incontri sull’Arte Contemporanea e il Territorio». Gli

incontri giungono al terzo anno ed è stato possibile osservarecome l’affluenza alle attività sia stata sempre in crescendo gra-zie alla presenza delle scuole della città ma soprattutto a quelledel territorio, che hanno risposto positivamente ai percorsi pro-posti. Quest’anno si istituisce, in via definitiva, nell’organigram-ma del museo, la sezione denominata «Di.Gib.art – Gibellinadidattiche per il contemporaneo», con lo scopo di “educare” e“far comprendere” l’arte contemporanea attraverso le opere pre-senti in città e mediante le fasi dei laboratori didattici, le confe-renze tematiche mirate anche ai docenti, al fine di proporre unapedagogia artistica onnicomprensiva per le scuole di ogni ordinee grado. I laboratori attivati sono quattro ed indagano l’arte, l’ar-chitettura, la memoria e la comunicazione visiva. I primi treseguono una metodologia che, dal museo (arte), e con l’analisi ela pratica attraverso le opere di Mario Schifano, passa a quelle«en plein air» e alle architetture, per poi ritrovarsi a rispolverarela memoria ai piedi del Cretto, nella vecchia Gibellina. Il quartolaboratorio vuole, invece, indagare la comunicazione visiva (emeglio ancora i manifesti pubblicitari) mediante la lettura delleopere di Mimmo Rotella presenti al museo, e della sua partico-lare tecnica del “decollage”. A queste attività si affianca la recen-te pubblicazione di un libretto, edito dal museo e curato daGiuseppe Maiorana, che indaga taluni aspetti della didatticamuseale attuale, allo scopo di divulgare una metodologia cherenda facile l’approccio al contemporaneo partendo dalla città diGibellina. I docenti interessati alle attività o a proposte inerentile tematiche dell’arte contemporanea possono contattare lasezione educativa del museo e prenotarsi per gli eventuali incon-tri o conferenze telefonando al 0924 67428 oppure al 3386116221. (Nella foto Giuseppe Maiorana con alcuni bambinidella scuola elementare dinanzi ad una delle opere di MarioSchifano). (dani)

Incontri sull'arte contemporanea e il territorio

Attività didattiche al Museo

LLa sezione FIDAPA di Gibellina ha unanuova Presidente: è la professoressaPaola Di Giovanni, docente presso

l'Istituto Comprensivo "G.Pardo" diCastelvetrano. La presentazione è avvenuta l'8novembre presso i locali della Sala Orestiadi diGibellina in coincidenza con l'inaugurazionedel biennio sociale. Per l'occasione le relatrici,la prof.ssa Maria Antonia Pellegrino, revisoredei conti del distretto Sicilia della Fidapa e laprof.ssa Mariella Ciancimino dell'UniversitàPopolare del Belice, hanno relazionato sultema "La funzione della donna nel sociale:ieri…oggi". La prima ha parlato delle condi-zioni sociali ed economiche della donna dalleorigini ai nostri giorni, la seconda, invece, hatrattato delle trasformazioni socio-politiche el'impegno nell'associazionismo delle donnenella società italiana dall'inizio del novecentoad oggi. Nell'ambito della manifestazione èstato presentato il nuovo direttivo che affian-cherà la presidente, alla quale spetta il compitodi rilanciare l'associazione passata dalle origi-

narie 33 socie alle attuali 24. Alla neopresiden-te, pertanto, è stato chiesto come ovviare a taleemorragia "Con la mia presidenza, uno degliobiettivi principali è quello di rinsaldare lo spi-rito di gruppo che caratterizza la Fidapa coin-volgendo tutte le socie, valorizzando sia lenumerose risorse umane interne alla nostraassociazione sia la partnership con la creazionedi reti tra le sezioni, gli enti pubblici e privatiche hanno fini ed ideali comuni. Altro obiettivoè quello di accrescere la visibilità del nostropaese mediante convegni, conferenze, mostreed attività varie, ponendo l'attenzione al rispet-to e alla rivalutazione delle antiche tradizioni,all'arte ed alle problematiche sociali".Ricordiamo che, la Fidapa di Gibellina nasce 2anni fa dalla tenacia e caparbietà della sociafondatrice Pina Pecorella che riunendo più di30 donne ha incoraggiato e sostenuto la realiz-zazione di una sezione nel proprio paese. E'così che l'associazione ha trovato la sua ubica-zione nei locali del comune.

Mimma Gaglio

Presentato il direttivo all'apertura del biennio sociale 2009/2011

Paola Di Giovanni, nuova presidente Fidapa di Gibellina

Da sinistra: Francesca Barbiera, Silvia Navarra,Paola Di Giovanni e Vincenza Polizzano

Page 15: Belice c'è - Novembre 2009

SSullo sviluppo economico dellacittà, maggioranza e opposi-zione hanno finalmente trova-

to una convergenza, firmando, difatto, una tregua nella lotta politicache le contrappone da un anno emezzo. Nella sua ultima seduta,infatti, il Consiglio comunale haapprovato, all’unanimità, l’istituzio-ne del centro commerciale di raccol-ta «Città di Partanna». «Si tratta –ha spiegato in aula il sindacoCuttone – di un progetto presentatoal Comune da diversi commerciantipartannesi allo scopo di ottenerecontributi da parte della Regione in

virtù di un apposito decreto regiona-le». Contributi che serviranno peracquistare macchinari, ammoderna-re le strutture e renderle più efficaci.«I proponenti – ha aggiunto Cuttone– costituiscono un primo nucleo dicommercianti, ai quali possono, selo desiderano, aggiungersene altrientro il termine di sessanta giorni».A fornire il numero esatto è statol’assessore al Commercio, AngeloBulgarello: «In tutto sono 45; confi-diamo se ne aggiungano altri neiprossimi due mesi». A sottolineare ilclima «bipartisan» nel quale è matu-rata la decisione, Bulgarello ha

voluto ringraziare i componentidella terza commissione consiliare,presieduta da Massimo Cangemi,per avere, all’unanimità, espressoparere favorevole alla proposta dideliberazione e, a nome dellaGiunta municipale, si è scusato peril ritardo con il quale si è portatol’atto all’esame del Consiglio comu-nale, «abbiamo però lavorato – si ègiustificato Bulgarello – dovendofare i conti con tempi risicati».L’altro punto all’ordine del giorno,quello relativo alla discussione sulla«evoluzione normativa e giurispru-denziale» della tariffa di igiene

ambientale per il 2009, è stato rin-viato a data da destinarsi. Motivodel rinvio, votato all’unanimitàdopo la proposta del presidenteAiello (anche se in un primo tempoi due consiglieri del Pd, BenedettoBiundo e Salvatore Leone, volevanoche si trattasse il tema), la copiosadocumentazione consegnata ai con-siglieri, i quali non hanno avuto iltempo di esaminarla per intero. Glistessi hanno poi chiesto formalmen-te la presenza in aula dei funzionaridella «Belice Ambiente» in mododa poter porre loro quesiti ed inter-rogativi. (Gaspare Baudanza)

1515Cronache dal comune di Partanna

Lavori alla sala consiliare

LLa Giunta comunale ha stanziato la somma di 4.000 euro per i lavo-ri di somma urgenza inerenti la sala consiliare di via del Popolo.Lavori che saranno diretti dal geometra Mariano Olivo. In seguito

alle infiltrazioni di acqua piovana, la sala consiliare non è utilizzabile. Ilprogetto prevede la sistemazione di alcune tegole e grondaie in precariecondizioni. Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Aiello, haconvocato la seduta d'assemblea dello scorso 29 ottobre nei locali dipalazzo Calandra, in corso Vittorio Emanuele, sede dell’Unione deicomuni del Belice. (fragoma)

Crisi agricola, le proposte di Cia e Gruppo ZeroPer Tamburello «unica via d'uscita è la qualità»

Il consiglio dice sì al centro commercialeII

l sindaco Giovanni Cuttone ha consegnato, il 26 ottobre, presso la SalaGialla di Palazzo dei Normanni, due targhe intitolate alla memoria diRita Atria, giovane collaboratrice di giustizia morta suicida nel luglio

del 1992, rispettivamente a Michele Campisi, sindaco di Caltanissetta(Comune che si è contraddistinto nella lotta alla mafia) e agli organizzato-ri del memorial "Rita Atria". La manifestazione si è tenuta in occasione del-l’inaugurazione dell’anno accademico del centro studi "Parlamento dellalegalità". A Caltanissetta partiranno, a breve, dei corsi e dei seminari sullalegalità rivolti ai giovani delle scuole di ogni ordine e grado. (aran)

Rinviata la discussione sulla tariffa di igiene ambientale

Targhe intitolate a Rita Atria

EE' la ditta "ATavola" di Potenza a svolgere il servizio di refezione sco-lastica che è iniziato il 3 novembre. Il servizio, organizzato dalComune di Partanna, interessa i ragazzi delle classi elementari e quel-

li che frequentano la scuola media con turni pomeridiani. Sull’importo a basad’asta di 100.094,59 euro, la ditta ha praticato un ribasso dello 0,10 per cento.

Partito il servizio di refezione scolastica

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LLa grave situazione economica in cui versanomigliaia di aziende agricole siciliane necessitadi nuove ed urgenti misure, non più rinviabili,

finalizzate a favorire la ristrutturazione delle medie epiccole imprese nel breve e lungo periodo. E’questala posizione assunta dalla Confederazione italianaagricoltori in un documento redatto nelle scorse set-timane. Alla Cia ha fatto eco il «Gruppo zero», comi-tato costituito a Partanna per la difesa dell’agricoltu-ra e delle piccole e medie imprese, presieduto daGiuseppe Tamburello. Il comitato sollecita l’adozio-ne di un marchio unico per i vini, l’olio, ed i prodot-ti locali. Secondo la Cia, «è necessaria l’approvazio-ne di una legge di proroga delle cambiali agrarie acausa della grave crisi che ha colpito il settore prima-rio, e di una legge regionale che estenda alla Crias lacompetenza per l’erogazione di linee di credito anchealle aziende agricole». Inoltre sarebbe necessario chele somme disponibili, oltre 5 milioni di euro, delFondo di Rotazione dell’Esa, venissero utilizzate percostituire una struttura consortile per la promozione,la valorizzazione e l’assistenza alla commercializza-zione dei prodotti agricoli e agroalimentari; urge poi

la riforma dei Consorzi di Bonifica, la riduzione delloro numero, l’utilizzazione dei fondi comunitari perpoter migliorare l’efficienza della rete di distribuzio-ne irrigua e la riduzione dei costi dell’acqua insiemealla promozione della ricerca. La Cia chiede infineuna proroga per i prossimi tre anni della fiscalizza-zione dei contributi previdenziali a carico delle azien-de che assumono manodopera ubicate nelle areesvantaggiate e nelle zone montane nonché l’impin-guamento del fondo di solidarietà nazionale per ilrisanamento delle aziende colpite dalle avversitàatmosferiche. Secondo Tumbarello, invece, «in unmercato legato alla globalizzazione dei prodotti,dove le multinazionali spostano la produzione innazioni dove il costo della mano d’opera è infinita-mente inferiore al nostro, potendo mettere in com-mercio un prodotto a costi bassi, l’unica via d’uscitaè la produzione di qualità, soprattutto in un territoriocome il nostro dove la cultura vitivinicola è millena-ria. Il vino – aggiunge Tumbarello – è anche un fattoculturale, quindi tutte le manifestazioni di visibilitàdel territorio dovrebbero essere agganciate con lanostra produzione agricola». (marma)

IIl comandante della Polizia municipale, Salvatore Ficili, ha dispostointerventi di accertamento della sosta vietata mediante sistemi di video-registrazione. Le pattuglie di pronto intervento sono dotate di sistema di

videoregistrazione per l'accertamento di eventuali infrazioni connesse allasosta, con particolare attenzione ai punti nevralgici della città. (dani)

Videoregistrazione contro la sosta selvaggia

Proposto il recupero dell'immobile

Tesi sull'ex Convento del Carmelo Nuovo

ÈÈstata presentata, nei locali delle ex scuderie delCastello Grifeo, una tesi di laurea, di ChiaraSutera, sul restauro del convento del Carmelo

Nuovo. La tesi, patrocinata dal Comune, dal titolo«Analisi storico-costruttiva e progetto di restauro del-l’ex Convento del Carmelo Nuovo a Partanna», rap-presenta una ricerca storica ed un analisi approfonditasullo stato attuale della struttura conventuale sia dalpunto di vista storico che tecnico-costruttivo.L’iniziativa rientrava tra quelle promosse dal Comunecon l’intento di promuovere studi sul patrimonio stori-co, monumentale ed ambientale del territorio. Graziealla formazione tecnica, l’autrice fornisce utili infor-mazioni sullo stato attuale del bene monumentale. Unlavoro realizzato attraverso la consultazione di docu-menti e fonti storiche, una sorta di “fotografia dei luo-ghi”, con una appendice che riguarda le prospettive edil possibile riutilizzo dell’immobile. La struttura con-ventuale, realizzata tra il 1646 ed il 1746, utilizzata daiCarmelitani fin dal 1400, fu successivamente adibitaad ospedale; parzialmente distrutta dal sisma del 1968,

subì alcuni interventi con trasformazioni ed operelegate alle nuove esigenze. Il Convento, nel tempo, èstato oggetto di alcuni interventi, non organici, perlo-più finalizzati al consolidamento statico di alcuneparti. L’autrice ripercorre la storia degli interventi, rite-nendoli discutibili e mettendo in risalto lungagginiburocratiche, tempi d’intervento e l’utilizzo di alcunimateriali, dando la possibilità al lettore di trarre spuntidi riflessione legati anche al mutamento di pensiero sulrecupero dei beni monumentali. L’ipotesi progettualedi recupero prevede la sistemazione al piano terra dellabiblioteca comunale, la pavimentazione del cortile e laricostruzione del terzo braccio oggi mancante. Gliinterventi ipotizzati dalla Sutera considerano quindi ladestinazione finale della struttura, utilizzando sistemitecnologici e materiali compatibili seguendo nelle fasidel recupero criteri di economicità. Nel progetto fina-le si prevede l’allocazione dell’Archivio storicoComunale e dell’Archivio notarile mandamentale. Ilprimo piano verrebbe utilizzato invece per ospitareattività culturali giovanili. (Maurizio Marchese)

DDon Mario Giammarinaro è il nuovo parroco dellachiesa di San Biagio, ubicata nel nuovo centrourbano, nella zona del "Camarro". Subentra a don

Ignazio Li Vigni. Nato a Salemi l'8 maggio 1960, è entra-to nel Seminario vescovile di Mazara del Vallo nel 1984,dopo aver frequentato le scuole elementari, le medie e illiceo classico nella sua città natale. Tra il 1984 e il 1989 hadimorato nel Seminario arcivescovile maggiore "SanMamiliano" di Palermo e frequentato i corsi di Teologiapresso la Facoltà Teologica di Sicilia "San GiovanniEvangelista", conseguendovi il titolo di Baccelliere inTeologia. E’stato ordinato presbitero nella Cattedrale diMazara il 5 gennaio 1990, e ha svolto il suo ministero aSalemi, nel 1989, e a Gibellina, nel 1990, come vicario par-rocchiale, mentre a Salaparuta, dal 1990 al 1994, ha eserci-tato il ministero di parroco. E' poi stato titolare della par-rocchia "Maria Santissima Addolorata" di Strasatti(Marsala). Il vescovo Mogavero, tenendo conto delle suedoti umane e spirituali, della sua preparazione teologica,nonché dell'esperienza sacerdotale, ha chiesto a don MarioGiammarinaro di assumere il nuovo servizio di parrocodella parrocchia di Santa Lucia a Partanna, dopo aver

accettato le dimissioni, per motivi di salute, del precedenteparroco, don Ignazio Li Vigni. (Nella foto il nuovo parro-co don Mario Giammarinaro con il sindaco Cuttone e ilvescovo Mogavero).

Giuseppe Petralia

E' salemitano ed arriva da Strasatti

Don Mario nuovo parroco del «Camarro»

AngeloBulgarello

GiuseppeAiello

SSe n'è andato sbattendo la porta. Il consigliere Rocco Caracci, eletto con lalista «Per la città che vogliamo», non fa più parte dell'Mpa. Lo ha comu-

nicato egli stesso in Consiglio comunale. Un documento di poche righe perspiegare che «non si riconosce nell'azione di governo intrapresa dal governa-tore Lombardo, né a livello nazionale, né a livello regionale». SecondoCaracci, il presidente della Regione avrebbe disatteso «le promesse e gliaccordi fatti alla vigilia delle elezioni regionali con i partiti della coalizione econ gli elettori, portando la Sicilia alla paralisi ed alla ingovernabilità».Caracci non chiarisce però se l'abbandono del Movimento per l'autonomia staa significare anche il passaggio all'opposizione della Giunta Cuttone. Più pro-babile che il consigliere si mantenga in una posizione di dialogo. Che, perinciso, è la posizione che più garba al sindaco e al suo mentore, il vicepresi-dente della Provincia Vincenzino Culicchia.

E Caracci lascia l'Mpa

IIl poeta Tino Traina(nella foto) da circatrent’anni residente a

Partanna dove esercita laprofessione di medicochirurgo, con la lirica“Magazzolo”, si è aggiu-dicato il primo premiodella sezione “poesiasingola” alla XXX edi-zione del premio nazio-nale di poesia “Il Portone”, svoltosi a Pisa. Il poetanon è nuovo a riconoscimenti letterari, avendo vintodiversi premi in importanti concorsi ed è uno deglianimatori del “Premio di poesia città di Partanna”,che si svolge ogni anno (il Premio ha ospitato, loscorso anno, il poeta dialettale milanese Franco Loi).La poesia premiata a Pisa parla di un viaggio nellamemoria alla ricerca di se stesso e del senso da darealla propria vita. Fra le pubblicazioni di Traina chehanno riscontrato notevole successo di pubblico e dicritica, la silloge di poesie “Dove finiscono le case”.

(gp)

A Traina il premio "Il portone"

GGiuseppe Inglese, 26 anni,ordinato diacono pressola Chiesa Madre. Dal

1998 al 2008 con la guida dellesuore di Maria missionarie, hacurato il GrEst, un gruppo estivoper i bambini che negli anni si èconsolidato sempre di più, diven-tando una risorsa per l'interoPaese. "In mezzo a loro - affermaInglese - ho percepito sempre piùconsapevolmente la necessità dioffrire la mia vita al Signore". L'11 ottobre 2002 Inglese èentrato in seminario per portare avanti il suo cammino umanoe spirituale e dal 2003 al 2008 ha frequentato la PontificiaFacoltà Teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista", doveha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia. In seguito hacollaborato con Mons. Domenico Mogavero, vescovo dellaDiocesi di Mazara del Vallo. Il 4 ottobre scorso è tornato aRoma per completare gli studi all'Università PontificiaSalesiana, conseguire il Baccalaureato in Scienzedell'Educazione e proseguire con la Specialistica inEvangelizzazione e Catechistica. (gp)

Inglese ordinato diacono

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«CCome eravamo» ritrarrà momenti unici e irripetibili del passato, proposti dai lettori. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi allaredazione di «Belice c’è» per chiedere di inserire le immagini d’epoca. Le fotografie più curiose e interessanti saranno pubblica-

te ogni mese sulle pagine del nostro periodico. Ringraziamo quanti si sono giàprodigati per fornirci le foto per questo numero.

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Partanna - 2009 I protagonisti dell’incontro. Da sinistra: Giuseppe Terranova,Leonarda Cappello, Tommaso Grassa, Giovanni Mistretta, Pino Messina, ErminiaBlunda, Antonietta Terranova, Anna Grassa e Antonina Zichittella

Salemi - 1962- Scuola elementare di Ulmi. (Archivio Cappello)

Salemi - 1959. Serata musicale alla «Sala». Si riconoscono da sinistra: Ciccio Scaturro, Totò Armata, PinoSalvo, Totò Crispi, Santino Conforto, Renzo Mirabile, Gaspare Cappello, Ignazio Scaturro e AlessioMirabile.(Archivio Pino Salvo)

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CC'era una volta un maestro che insegnava conpassione e dedizione e aveva creato un attac-camento affettivo straordinario con i suoi

alunni, li educava all'amore per la patria, allo spiri-to di sacrificio, alla carità, all'obbedienza e la sop-portazione delle disgrazie, lasciando un segno inde-lebile nella loro formazione. Sembra di rivivere iracconti del popolare libro "Cuore" di De Amicis. Ilprotagonista della storia però non è il famoso "mae-stro Perboni" ma il partannese Giovanni Mistretta,docente nel 1962 in una quinta elementare di con-trada Ulmi a Salemi. Gli ex allievi dopo 47 annihanno voluto rincontrare il loro maestro rispolve-rando i ricordi di quella esperienza educativa.Commosso, l'ottantacinquenne vegliardo ha rico-nosciuto i suoi studenti senza sbagliare un nome oun cognome e, sorprendendo tutti ha raccontato epi-sodi di quegli anni con dovizia di particolari."Insegnavo la geometria con la costruzione di aiuo-le e pezzi di orto - ha raccontato Giovanni Mistretta- e per stimolare la capacità di apprendimento deglialunni organizzavo delle scommesse. ErminiaBlunda era la più brava e in un solo giorno riuscì aimparare tre lunghe poesie oltre ai compiti cheavevo assegnato. Meritatamente vinse 100 lire, laricompensa che avevo promesso". Gli ex allievihanno donato al loro maestro una targa ricordo ehanno concluso l'incontro con la promessa di rin-contrarsi presto. (gaba)

Da sinistra Anna Grassa, Vito Fici, Pino Messina, Leonarda Cappello, Giuseppe Forte,Antonina Zichittella, Agostino Mancuso, Erminia Blunda, Il maestro Giovanni Mistretta,Giuseppe Terranova, Maria Palermo, Luigi Russo, Tommaso Grassa, Giuseppe Cappello eAntonietta Terranova

Vita - 1951Andrea Giglio eMichele Ingraldi

Salemi 1961. Amici al buffet: Pino Pandolfo, Ignazio Palumbo, PieroScimemi, Pino Tantaro, Nino D’Angelo, Ignazio Caradonna e Totò Ardagna

Partanna - 1955.Stefano lu scarparu, assieme agli apprendisti Rino Concadoro e Mario Sciacca.

Salemi - 1949.Quarta ginnasiale. Si riconoscono gli alunni: Lo Castro, Zambito, Abate,Cucchiara, Bendici, Corleo, Benenati, Loiacono, i prof. Novara, Pipitone, Favara,Caradonna, Pedone, Arnone ed infine le alunne Marrone, Pecorella e De Castro.

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Gli alunni della quinta A dell'Istituto Tecnico Commerciale di Salemi, dopo tre anni daldiploma, si sono riuniti per trascorrere una serata insieme, ricordando i bei momenti tra-scorsi. Da sinistra nella foto: Stefano Distefano, Agata Conforto, Giovanna Di Dio, EziaBongiorno, Elisabeth Scaletta, Antonino Salvo, Marco Cascia, Sebastiano Distefano.

L'associazione «BeatoGiacomo Cusmano» diCalatafimi porge fraterni augu-ri a Salvatore Calavetta eFrancesca Catalano che hannoringraziato il Signore per i 50anni di matrimonio.

Alessandro Puma ha compiuto 18 anni. Nella foto insieme al papàNino, alla mamma Vita, al fratello Davide e alla sorella Maria Lorena.

Andrea e Francesca si sono scam-biati la promessa di amore

Maria Renda e Matteo Adragna hannofesteggiato il 50° anno di matrimonio

La quinta elementare del '68, composta da Maria Grazia, Nuccia Bonì, Nuccia Saccaro,Beatrice Gucciardo, Giuseppa Maimone, Nuccia Mazarese, Giacoma Sala, Agata Spatafora,Giuseppa Craparotta e Maria Simone si è riunita, come altre volte per rinsaldare l'amiciziatra ex compagne e per rinnovare la propria riconoscenza all'insegnante Piera Agueli.

Vito Catronovo, al centro con la moglie Maria, dopo tanti anni di servizio come dipendentedel comune di Vita, va in pensione. Gli auguri dal sindaco Antonino Accardo e dal presiden-te del consiglio Vincenzo Mannone anche a nome della giunta e del consiglio comunale.

E' nato Francesco Pio Di Stefano.Gli auguri della redazione amamma Stefania e papà Angelo.

E’ natoV incenzoDavide LoCastro.

«Villa dei Girasoli» ha festeggiato l'88°compleanno del Prof. Domenico DiGaetano ospite della struttura.

Settantasettesimo compleanno per Maria Gisone a «Villa dei Girasoli»

Leonardo Cammarata ha festeggiato il 97°compleanno. Nella foto con i nipoti Alessio,Claudia e Salvino

Da sinistra Vito e Pietro Drago, Ciccio Spagnolo, NicolòGiglio e Pasquale Lumia. Gli amici d'infanzia, dopo circa 60anni, si sono riuniti sotto l'albero di quercia dove giocavano dapiccoli, rievocando i momenti della fanciullezza

AntoninoGucciardiha festeg-giato l’ot-tavo com-pleanno

Undicesimo compleannoper Pippo Baudanza.

Auguri a Rosaria Adamo per il diciottesimo compleanno

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La pagina sportiva Novembre 2009

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Buon avvio di campionato per il Calatafimi Don Bosco

Riparte la stagione agonistica dell' ASD Volley Salemi

IIl 25 ottobre scorso si è svolta la2° Prova del CampionatoProvinciale di Mountain-Bike

della Consulta, organizzata dalGruppo ciclistico "Elimi in bici".La gara si è disputata all'internodell'area demaniale nella stupendacornice del Bosco Pispisa diCalatafimi Segesta, località gestitadall'Azienda Regionale forestaledella Provincia di Trapani. I ciclistihanno dovuto percorrere per quat-tro volte un circuito di 6,5 km rica-vato all'interno dell'area demaniale,per un totale di 26 km. Circa 70 ipartecipanti provenienti da tutta laRegione che si sono cimentati nellospettacolare e impegnativo percor-so che costeggia il Tempio diSegesta. Nonostante le avversecondizioni meteo il numero deipartecipanti intervenuto è statomolto soddisfacente, inclusa la pre-senza di molti bambini che hannoeffettuato un percorso realizzatoattorno al Ristorante TenuteMargana. In concomitanza con lagara, altri 30 ciclo-escursionistisono partiti da Piazza Duca DegliAbruzzi a Calatafimi Segesta e,seguendo l'itinerario tracciato, dalbivio di Pianto Romano sino alMonte Barbaro, hanno raggiunto illuogo di ritrovo. A fine manifesta-zione ai trecento presenti è stataofferta una mega-spaghettata conspecialità del luogo sponsorizzata

dal Ristorante Tenute Marganagestito da Valerio Avila e ElenaRosa. Alla presenza del presidenteprovinciale UISP StefanoMarchinciglio e degli assessoricomunali Francesco Gruppuso ePaolo Fascella, i partecipanti sonostati premiati dal Gruppo ciclistico"Elimi in bici" di CalatafimiSegesta con prodotti tipici delluogo. Il vincitore dell'edizione èstato Fabio Cardillo della Pro-Biked'Erice, che ha precedutoFrancesco Cangelosi dell'ASD G.S.Napoli, e Pietro Daidone dellaDrepanon Bike di Trapani. Ottimaprova anche degli atleti dellaG.S.D. Elimi in Bici che hannoottenuto un buon piazzamentonella classifica generale. «Siamomolto soddisfatti per la riuscitadella manifestazione- ha detto il

presidente Nicolò Giangrasso - e inumerosi partecipanti che hannoapprezzato il percorso. Comesocietà organizzatrice l'anno pros-simo ci adoperemo per inserire lamanifestazione fra le prove per ilCampionato Regionale diMountain -Bike». Sempre in temadi premiazioni da segnalare, a mar-gine della manifestazione, la vitto-ria nella prima gara Provincialeriservata d.lg.c.p.s. disputata aDattilo l'11 ottobre scorso dell'atle-ta Isidoro Morsellino della G.S.D.Elimi in Bici di Calatafimi Segesta,laureatosi Campione Provinciale dicategoria per il secondo anno con-secutivo. (Nella foto da sinistra:Nicola Giangrasso, FrancescoGruppuso, Stefano Marchinciglio,Fabio Cardillo, Paolo Fascella eElena Rosa)

AAnche quest'anno ilCalatafimi Don Bosco(nella foto) partecipa al

campionato di prima categoria.Dopo un avvio promettente, condue pareggi casalinghi e una vitto-ria esterna, la squadra ha conosciu-to un periodo difficile subendo tresconfitte consecutive. Gli ultimidue risultati, invece, sono piuttostoconfortanti. Infatti, con la prima vit-toria casalinga contro il Villagraziadi Carini e il pareggio esterno a retibianche contro il BorgateTerrenove, la situazione è notevol-

mente migliorata. Il Calatafimi DonBosco naviga attualmente al centrodella classifica, con la speranza dimigliorare ulteriormente la propriaposizione. A cinque giornate daltermine del girone di andata, ilbilancio è positivo. L'obiettivo sta-gionale è una salvezza tranquilla eal tempo stesso creare le condizioniper poter disputare l'anno prossimoun campionato da protagonisti. Diquesto è pienamente convinto ilnuovo presidente Sebastiano LaPorta il quale, con il suo operato, haportato effetti benefici alla squadra

e all'intera società. La dirigenzaconfida nell'impegno di tutti iragazzi nell'affrontare le prossimepartite, consapevole di aver allestitoun organico di tutto rispetto. Perconcludere, un ringraziamento par-ticolare va al nostro pubblico chesegue sempre la squadra con entu-siasmo e passione, anche in trasfer-ta. La presenza sugli spalti di donnee bambini è motivo di orgoglio peri ragazzi che scendono in campo.Invitiamo quindi la gente diCalatafimi a partecipare semprenumerosa alle partite casalinghe.

RRiparte l'attività sportiva dalla pallavolo Salemi. Dopo i fasti trascorsi nei vari campionati tra serie D e Cmaschile, la società ricomincia per il quarto anno consecutivo il campionato di prima divisione Femminile.La società ormai da tredici anni è presente con la sua attività non solo agonistica ma anche formativa, con

un centro di avviamento allo sport che parte dai sei anni fino ad arrivare al settore under 18 maschile e femmini-le. La società deve molto al primo sponsor "Intermedia", che insieme a molte altre aziende commerciali locali con-sente di portare avanti l'attività svolta con tanta passione. Un invito va rivolto all’amministrazione comunale per-chè presti più attenzione nei confronti di chi lo sport lo fa come interesse sociale". La società invita i genitori chevogliono avviare i propri figli a questo sport che per iscrizioni o informazioni possono recarsi nelle giornate dimercoledì e venerdì dalle ore 16 alle 20 presso il nuovo palazzotto dello sport. (aran)

DDopo il negativo esordio dei giallorossi, guidati dal mister Paolo Rubino, la situazione inizia a migliorare.Infatti, la squadra ha intrapreso un efficace recupero che ha portato ben quattro vittorie e un pareggio, rag-giungendo, così, i posti più alti in classifica. La mancanza dei titolari, all'inizio campionato, ha inciso

negativamente sulla squadra che si presentava ai tifosi in serie difficoltà. Il recupero di alcuni giocatori comeCiccio Asaro, Filippo Robino e Salvatore Crimi, ha permesso al Salemi di scalare la vetta e guadagnare quindi il3° posto in classifica. "La squadra inizia a lavorare veramente bene - spiega il mister Franco Rubino - anche daun punto di vista fisico, i ragazzi, stanno migliorando tantissimo, per non parlare poi della difesa che credo siauna delle più forti di tutto il campionato". Malgrado le serie difficoltà ad allenarsi, visto la scarsa praticabilità delcampo, a causa delle avverse condizioni meteorologiche e la mancanza di un campo alternativo, i giovani gial-lorossi stanno dando il meglio di se stessi, dimostrando tutto il loro impegno verso i tifosi salemitani. E propriosu di loro si sta concentrando una particolare attenzione da parte di tutta la dirigenza. Infatti, vengono conside-rati parte attiva durante il mach, in quanto grazie al loro tifo, fanno sentire il giocatore sostenuto ed incoraggia-to. Purtroppo nelle scorse dispute i tifosi sono stati in pochi, facendo così mancare quel calore necessario al gio-catore. "Invitiamo tutti i cittadini, giovani donne e bambini - affermano dalla dirigenza - a partecipare a tutte lepartite che si giocheranno nei prossimi mesi e - continuano - ricordiamo ancora una volta che l'ingresso è gratui-to". Dirigenza e giocatori hanno in questi giorni ricordato il baluardo della difesa del Salemi dei tempi d'oro,Michelangelo Palumbo, scomparso recentemente, ripromettendosi di onorarlo quanto prima con qualche inizia-tiva che faccia ricordare agli sportivi la sua bravura e la sua umanità, come giocatore, uomo e allenatore, maga-ri intestandogli qualche torneo o qualche manifestazione. (aran)

«Elimi in bici» organizza gara al «Tenute Margana»

La rimonta dei giallorossi rattristata dallascomparsa di Michelangelo Palumbo

Foto studio fotograficoAntonella Cascio