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Inverno 2013 – Anno 1 02 – N. 4 BOLLETTINO PARROCCHIALE Pazzalino Pregassona Cureggia

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Inverno 2013 – Anno 1 02 – N. 4

BOLLETTINO PARROCCHIALEPazzalinoPregassonaCureggia

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Editoriale

Grazie per le foto di questo numero a Giovanni Bocchi, Gabi Cadei, Herminia Dorici, Eliana Federspiel, Marina Garzotto.

Il nostro nuovo vescovo, monsignor Valerio Lazzeri

A due anni dalla presentazione delle dimissioni del vescovo Pier Giacomo, papa Francesco ha proceduto alla nomi-na a vescovo di Lugano del canonico mons. Valerio Lazzeri.La notizia è stata ufficializzata lunedì 4 novembre 2013, giorno della festa del patrono della diocesi san Carlo Borro-meo.Già indicato nella terna dei candidati alla successione di mons. Grampa, mons. Lazzeri è bleniese, ha cinquant’anni e da 24 anni è sacerdote diocesano.Ha ricoperto in diocesi incarichi soprat-tutto di tipo formativo, come quello di insegnante presso la Facoltà di Teologia di Lugano, direttore spirituale in semi-nario (incarico recente), vicario moniale, collaboratore nella parrocchia della Cat-tedrale di Lugano, ed ha lavorato per sei anni presso la Santa Sede.Personalmente ho ottimi ricordi di lui dal periodo trascorso insieme in seminario a Friborgo. Lui era più avanti di me in teologia di un anno; essendo Valerio portato negli studi, in seminario la sua stanza era spesso molto trafficata dai compagni, tra cui io,

che andavano e venivano a farsi spiegare da lui le varie materie della teologia. Lui molto tranquillamente ascoltava e aiutava, e lo sapeva fare davvero in tanti campi.Dopo l’ordinazione sacerdotale (io nel 1988, e lui nel 1989) non abbiamo avuto possibilità concrete di lavorare insieme e ci siamo visti piuttosto fuggevolmente ai raduni del clero diocesano. Ogni volta la gioia del rivedersi era sincera e ci si augurava di avere del tempo a disposi-zione per scambiare un po’ più serena-mente le nostre sensazioni e le nostre esperienze.Ora per lui un grande passo: è il Signore Gesù che chiama, e nella vita anche più volte (alla fede e al battesimo, all’ordine presbiterale, ora all’ordine episcopale): Valerio ha ridetto prima di tutto sì a Lui e con quel sì ha intrecciato il suo desti-no con quello di ciascuno di noi che per grazia facciamo parte di questa esaltante diocesi di Lugano. Ci ascolterà e ci lasce-remo guidare.

don Maurizio

Messaggio del Vescovo elettoEccellenza, caro don Mino,Cari confratelli nel ministero,Voi tutti, amici qui convenuti per questo annuncio tanto atteso, evidentemente, posso solo provare a dirvi alcuni dei miei sentimenti di questo momento. Naturalmente, c’è anzitutto in

me il fremito di fronte all’evidente spro-porzione tra la mia persona e il compito che le viene affidato. Subito però anche mi nasce dentro la commossa e viva gratitudine per la fiducia che mi viene accordata.Sono grato anzitutto al Signore per la sua

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chiamata, che accolgo sapendolo incrol-labilmente fedele a ogni sua promessa. Ringrazio poi il Santo Padre, Papa Fran-cesco, e tutti coloro che con Lui hanno voluto vedere in me la possibilità – lon-tanissima da ogni mia immaginazione – di affidarmi questo servizio nella Chiesa che è a Lugano: una follia, vi confesso, per quello che conosco di me stesso, ma anche – ho subito pensato – una straor-dinaria occasione offertami per esprimere concretamente, in un nuovo e più impe-gnativo servizio, tutto il mio amore perquesta realtà diocesana, in tutte le sue varie componenti. Nel suo grembo, sono nato alla fede, sono stato nutrito e fatto crescere in Gesù Cristo, sono stato accompagnato al ministero. Ora è per me il momento della mia fattiva ricono-scenza.Esprimo poi il mio grazie a Lei, carissimo don Mino, per la Sua affettuosa, sempre paterna, e ora anche fraterna, vicinan-za. Ricevo dalle Sue mani operose un campo, certo, molto complesso, articola-to, non facile da lavorare, ma anche ricco e affascinante. So con certezza, fin d’ora, che molte delle realtà buone che mi sarà dato di incontrare sono il frutto della sua straordinaria dedizione e della sua inde-fessa fatica pastorale di questi dieci anni. Mi viene in mente Eliseo, che con auda-cia chiese di ricevere due terzi della forza di Elia, suo maestro. Da parte mia, sarei grato al Signore di avere anche solo un terzo del fuoco generoso del mio prede-cessore!La Sacra Scrittura, infine, come sempre, anche in questa circostanza mi è di gran-de conforto.Ho trovato in essa le parole del mio motto episcopale. Nel libro del Siraci-de, dove si danno le indicazioni per i banchetti: “Se ti hanno fatto capotavo-la, non esaltarti. Comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; quando avrai compiuto il tuo dovere, accomodati per far festa con loro... Parla, o anziano, poiché ti si addice, ma con saggezza, e non disturba-

re la musica” (Sir 32,1-5). “Non impedias musicam”.È il monito che mi pare di dover tenere sempre davanti agli occhi. Mi ricorderà costantemente che non ho scritto io la partitura di ciò che insieme dobbiamo suonare. E che in nessun modo mi appartengono gli strumenti. Avrò, certo, la parola a disposizione, per insegnare, santificare e governare, ma non per entrare in concorrenza con la musica da Dio solo pensata ed eseguita. Da parte mia, da solo, posso unicamente promet-tervi di servirla, questa musica del Van-gelo di Gesù Cristo, di non disturbarla nella sua armonia. Sono però convinto che insieme, con la forza dello Spirito Santo, potremo fare qualcosa di impor-tante per rivelarne la bellezza, renderla udibile a tutti, farla riconoscere e - spe-riamo - sempre di più farla amare. Per questo, confido nella vostra amicizia e nelle vostre preghiere. Ci aiuti il Signore. Grazie di cuore a tutti!

Testo pronunciato lunedì 4 novembre 2013, festa di san Carlo Borromeo,

patrono della diocesi

L’ordinazione episcopale dell’eletto avverrà

sabato 7 dicembre 2013, nella Basilica del Sacro Cuore

a Lugano, con inizio alle ore 9.30.

Lo stesso giorno mons. Valerio prenderà possesso della Diocesi ed il suo nome verrà inserito nel Canone della Messa.

A lui gli Auguri più sinceri della Comu-nità parrocchiale di Pazzalino.

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Grazie vescovo Pier Giacomo!Resterà amministratore apostolico fino al 7 dicembre prossimo, poi lascerà l’incarico di vescovo diocesano, che con tanto zelo e dedizione ha esercitato a favore della diocesi di Lugano per dieci anni (gennaio 2004 - dicembre 2013).È impossibile nel momento in cui avviene l’avvicendamento del vescovo, non espri-mere un pensiero di riconoscenza a mons. Pier Giacomo Grampa.Grazie che esprimo prima di tutto a nome mio personale: in quanto sacerdote dioce-sano sono stato lieto di aver potuto colla-borare con un vescovo vulcanico, gene-roso, sempre in prima linea in mezzo ai suoi sacerdoti, che non si tira mai indie-tro, neanche di fronte alle difficoltà, capa-ce di perseguire con pazienza e tenacia obiettivi di lunga portata, come la visita pastorale a tutte le parrocchie della dio-cesi, durata, settimana per settimana, tre anni, come anche adattabile alle situazio-ni dell’ultimo momento. Non mi sono mai sentito privo del suo incoraggiamento e appoggio nel servizio presbiterale quoti-diano.Grazie al vescovo Pier Giacomo però anche da parte della Comunità di Pre-gassona, che come vescovo ha visitato in forma ufficiale almeno 5 volte (altre volte è venuto per manifestazioni diocesane, o per incontri privati):• 16 marzo 2004 in san Massimiliano,

celebrazione della messa di “lancio” della Missione Parrocchiale.

• 9 maggio 2007, nell’ambito dei festeg-giamenti per i dieci anni della chiesa di san Massimiliano: celebrazione della santa messa e incontro alla Presenza Cristiana con la popolazione e le fami-glie per presentare la lettera pastorale sulla famiglia Non hanno più vino.

• 30 gennaio – 1 febbraio 2009: tre giorni di visita pastorale alla parrocchia di Pazzalino.

• 29 giugno 2010, celebrazione di una messa nella chiesetta di Orlino in occa-sione della festa dei patroni, santi Pietro e Paolo.

• Venerdì 28 e domenica 30 gennaio 2011: in occasione della visita alla Zona Monte Boglia, un incontro per i sacer-doti e la santa messa solenne domenica-le conclusiva della visita.

Nel discorso “d’ingresso” della visita pasto-rale nella parrocchia di Pazzalino, il vesco-vo Pier Giacomo afferma qualcosa che lui ha vissuto in modo trasparente durante i suoi dieci anni di episcopato: Vengo vicino a voi, in mezzo a voi, dentro i vostri villag-gi, per favorire una conoscenza reciproca tra il vescovo e i suoi diocesani. Vengo per ricordarvi che il Signore viene continua-mente nelle nostre case, nel nostro cuore, nelle nostre comunità. Vengo a ricordarvi che questa sua continua venuta si tradu-ce in una chiamata e chiede una risposta. Qual è la nostra risposta?”Mons. Grampa ha scelto come luogo della sua quiescenza (che, visto il suo carattere dinamico, si presume tutt’altro che inatti-va) l’Istituto Sant’Angelo di Loverciano, presso Castel san Pietro, dove l’omonima fondazione gli ha offerto la possibilità di trasferirsi. Sarà sicuramente vicino al suo successore mons. Valerio, e gli auguriamo di tutto cuore che con la stessa intensità con cui si è occupato dei suoi fedeli, così possa avvertire la vicinanza del Signore Risorto che lo conduce in questa nuova tappa della sua vita.

don Maurizio

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Buon Natale e Felice Anno Nuovodon Maurizio, don Gert e don Dante diacono

Farsi uomo significa farsi bambino.Da Adamo ed Eva in poi non può esserci eccezione.La via per essere uomo passa per l’essere bambino.

Questa è la via che Dio ha scelto.Il figlio di Dio si è fatto uomo diventando bambino.

Apparteniamo a Lui se accogliamo i suoi amici, i bambini,e se accogliamo Lui come bambini.

Solo chi diventa bambino entrerà nel Regno di Dio: bisogna diventare semplici e puri

condividere le sofferenze, saper gioire,lasciare che tutto ci sia donato e continuare a donare agli altri.

Il bambino ha una straordinaria forzacontro la rassegnazione e il calcolo, contro l’egoismo e il senso di vuoto.

Il bambino ci prega di dargli la vita e uno spazio vitale.Il bambino nel presepio ci invita ad essere uomini con lui.

E a ricevere da Lui la vita di Dio.

Da Klaus Hemmerle, Innamorato della Parola di Dio, p. 145

collage fatto dai ragazzi delle scuole elementari (autunno 2012)

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Un lungo Avvento albanese (Albania 1967-1991)Mentre il 2013 sta per finire, tra gioie e sofferenze nel mondo, e i cristiani in tutto il mondo si preparano al tempo forte della liturgia pre-Natale, cioè l’Av-vento, vorrei cercare di ritornare indietro nel tempo, 46 anni fa, e raccontare un po’ di storia.Come si può intuire dal titolo di quest’ar-ticolo, vorrei raccontarvi delle cose e fatti avvenuti tanti anni fa, in un piccolo stato che si affaccia sulla sponda est dell’Adria-tico, chiamato Albania.È stato veramente un lungo Avvento il tempo di attesa per i cristiani in Albania, un Avvento lungo 24 anni. La storia dell’ateismo dello stato alba-nese (1967-1991) è poco conosciuta nel mondo e ciò che leggerete in queste righe, vi sembrerà strano, quasi cose d’al-tro mondo.Nella primavera del 1967, mentre in Occidente si preparavano gli aventi del ’68, il governo albanese, una democrazia popolare di stampo stalinista e di forte impronta autoritaria, cominciò a proibi-re tutti gli oggetti sacri e a chiudere tutti edifici di culto cristiani e musulmani esi-stenti nel paese da centinaia di anni. Da questo momento, i cristiani non pote-vano più esercitare in modo pubblico le cerimonie religiose, messe, feste patrona-li, incontri di preghiera o altre riunioni a scopo religioso, avendo lo Stato chiuso chiese, centri cristiani, oratori ecc. 7 anni dopo, venne promulgata la nuova Costi-tuzione, nella quale veniva chiaramente espressa la natura atea del governo e della società comunista.Cominciò cosi un lungo tempo di atte-sa, di preghiera nelle famiglie, di sacrifici ma anche persecuzioni verso sacerdoti e familiari cristiani, i quali ancora cre-devano in Dio e volevano esprimere la loro fede in pubblico, secondo le usanze centenarie di una cristianità ben radicata nella società albanese. Sparirono le croci e altri segni religiosi visibili.Io ho visto la luce del sole proprio in

mezzo a questi cambiamenti radicali e ho respirato quell’ambiente e clima ste-rile ed ateo. Mancava nella vita quotidia-na un punto di riferimento spirituale e comunitario cristiano, ma anche quell’at-mosfera un po’ magica dell’Avvento che piace cosi tanto quando uno è bambino. I giorni di novembre e dicembre erano non solo naturalmente freddi e piovo-si, ma anche senza la gioia ed il calore che procura l’attesa del giorno di Nata-le, le candele, i giochi, i canti dei pic-coli bambini, che si sentivano nei paesi del mondo libero europeo, canti che annunciavano e festeggiavano l’Avven-to di Gesù bambino. Il Natale non era festeggiato con le dovute solennità e canti e tutto era sostituito da un Babbo del Capodanno, senza nessun riferimento a Natale.Il clima cominciò a cambiare dopo la morte dell’“Erode” albanese, il dittatore Enver Hoxha e il disgregamento sfracel-lo dell’Unione Sovietica per la caduta del Muro di Berlino. I venti dello Spirito si fecero sentire in tutto il paese e porta-rono via le nuvole dell’”Avvento” ateo e comunista albanese.Per molti dei lettori di questo Bolletti-no è difficile capire e sentire quello che passava nei cuori e nelle vite dei cristiani albanesi, che ancora non avevano perso il lume della fede, negli anni 1990-1991, quando finalmente ci si poteva racco-gliere in gruppi a pregare senza avere paura da nessuno, nelle chiese riaperte nelle città e campagne, a cantare i canti dell’Avvento del Signore, canti di speran-za e di gioia, di ritrovata dignità cristiana e di vero amore. Sembrava come se fosse iniziata una nuova epoca e una nuova generazio-ne stava nascendo. I cristiani potevano gustare e vivere l’attesa liberi, dimostran-do per l’ennesima volta la forza e l’indi-struttibilità della fede nel Gesù bambino e nel suo messaggio di pace e giustizia universale. In mezzo a questi momenti

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Calendario liturgico e agenda parrocchiale

indimenticabili, io ricevetti nel dicembre 1991 la Prima Comunione e la Cresima. Dio si fece presente nella mia vita come a un piccolo bambino nelle mani di sua Madre, con la promessa di eterno affetto e lealtà verso colui che crede a Lui e Lo rispetta con le opere della propria vita.

Intanto, la vigilia del Natale del 1992, in una casa della Città Eterna, a Roma, un piccolo bambino maschio regalava la gioia di essere genitori ad una giovanissi-ma famiglia di ebrei romani. Ma questa è un’altra storia.

don Gert Hartel Gjoni

me 27 novembre ore 20.30 al Centro Presenza Cristiana: Assemblea pa-storale parrocchiale, (vedi B.P. pag. 18)

gio 28 novembre ore 20. 30 al Centro Presenza Cristiana: Assemblea As-sociazione Colonia don Guggia, Mogno

do 1º dicembre I domenica d’Avvento. ore 10.30 in san Massimiliano, presentazione dei ragaz-

zi cresimandi 2014

sa 7 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, Concerto natalizio dei Piccoli Cantori di Pura, diretti dal mo. Christian Barella

do 8 dicembre II domenica d’Avvento

sa 14 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, A tu per tu con Gesù, adorazione eucaristica

do 15 dicembre III domenica d’Avvento

do 15 dicembre ore 20.30 in chiesa parrocchiale, Concerto di Natale del Coro del Circolo ACLI di Lugano e del Gruppo vocale fam. Sala

ma 17 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i bambini

me 18 dicembre ore 13.30 in san Massimiliano: confessione per i ragaz-zi delle Scuole Elementari e Medie

me 18 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i bambini

gio 19 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i bambini

sa 21 dicembre Durante la messa delle ore 17.30 in chiesa parrocchiale riceviamo la luce di Betlemme

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Calendario liturgico e agenda parrocchiale

sa 21 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, Concerto natalizio voca-le e strumentale dei Cantori di Pregassona, con la par-tecipazione della violinista Regina Reichel

do 22 dicembre IV domenica d’Avvento

lu 23 dicembre ore 20.00 in san Massimiliano: preparazione comunita-ria al sacramento della Penitenza

La celebrazione del Natale in parrocchiamartedì 24 dicembre, Confessioni individuali:

in chiesa parrocchiale: dalle ore 14.00 alle ore 18.00a san Massimiliano: dalle ore 14.00 alle ore 18.00

Sante messe di Natale, mercoledì 25 dicembreNella notte santa ore 24.00 in chiesa parrocchiale, ore 24.00 a san Massimiliano

Messe del giorno di Natale ore 8.30 a san Massimiliano ore 9.00 a Cureggia ore 10.00 in chiesa parrocchiale ore 10.30 a san Massimiliano

giovedì 26 dicembre, festa di santo Stefanosante messe ore 10.00 in chiesa parrocchiale ore 10.30 a San Massimiliano

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Calendario liturgico e agenda parrocchiale

ve 27 dicembre una sola messa feriale, alle ore 17.00 in chiesa parrocchiale

do 29 dicembre Domenica della Santa Famiglia, orari domenicali normali

lu 30 dicembre una sola messa feriale alle ore 17.00 in chiesa parroc-chiale

ma 31 dicembre ore 17.30 in san Massimiliano, messa di ringrazia-mento di fine anno. Al termine: canto del Te Deum.

Ore 22.00 in san Massimiliano, adorazione eucaristica fino alla mezzanotte.

me 1º gennaio Solennità di Maria Madre di Dio Giornata mondiale della Pace Orario delle sante messe: ore 10.00 in chiesa parrocchiale ore 10.30 a san Massimiliano

do 5 gennaio II domenica dopo Natale, orari domenicali normali

lu 6 gennaio Epifania del Signore. Sante messe secondo l’orario festivo. Ore 15.00, Festa per i bambini e le famiglie al Centro

Presenza Cristiana con i doni recati dai generosi Magi!! (vedi B.P. pag. 22)

do 12 gennaio Festa del Battesimo del Signore. Orario domenicale consueto. ore 10.30 in san Massimiliano sono invitate tutte quelle

famiglie che hanno vissuto un battesimo nell’anno 2013

do 12 gennaio Tombola, alle ore 14.00 al Centro Presenza Cristiana, a favore delle Opere parrocchiali

18-25 gennaio Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, (vedi B.P. pag. 20)

do 2 febbraio Festa patronale, Presentazione di Gesù al Tempio e purificazione di Maria (vedi B.P. pag. 10)

Orari delle messe: ore 8.30 a san Massimiliano; ore 10.00 in chiesa parrocchiale

ma 11 febbraio Apparizione della Madonna a Lourdes Prima e dopo la messa delle ore 17.00 in chiesa parroc-

chiale: benedizione dei bambini

do 2 marzo Giornata del malato L’unzione dei Malati verrà amministrata nella chiesa

di san Massimiliano durante la santa messa delle ore 10.30. Annunciarsi ai sacerdoti.

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Il programma della festa mercoledì, giovedì e venerdì 29-30-31 gennaio alle ore 20.00 in chiesa parrocchiale Triduo di preparazione spirituale alla festa (celebrazione dell’eucaristia e predicazione) sabato 1febbraio in chiesa parrocchiale: confessioni dalle ore 14.00 (L'orario della messa festiva anticipata rimane alle 17.30 in chiesa parrocchiale) ore 20.00 all'Oratorio di san Giuseppe:

• benedizione delle candele (Candelora) e processione alla chiesa parrocchiale • liturgia della luce

domenica 2 febbraio

• ore 10.00 in chiesa parrocchiale, santa messa solenne • ore 12.15 al Centro di Presenza Cristiana, pranzo comunitario.

Per il pranzo occorre iscriversi entro mercoledì 29 gennaio. Fogli si trovano all’entrata delle chiese, o si può telefonare al sig. Carlo Monti, allo 091/941.53.34.

• ore 14.30 nella chiesa di san Massimiliano, lode vespertina, processione con la statua della Madonna nelle vie del Paese. In chiesa parrocchiale: benedizione

Le tradizioni della festa Il sonetto: nei giorni che precedono la festa alcune persone volontarie verranno a bussare alla vostra porta portandovi in dono il sonetto (cioè la poesia religiosa) che rappresenta l'invito a questa festa comunitaria. Fate loro buona accoglienza! I ravioli dolci: sono preparati secondo un'antica ricetta paesana: Venerdì e sabato 31 gennaio – 1 febbraio: dalle ore 14.00 alle 17.00 si possono acquistare alla Casa della Gioventù (piano interrato). Prenotazioni gradite entro mercoledì 29 gennaio presso la sig.ra Carla Ferretti 091/ 941.69.04. La lotteria: si terrà la domenica stessa, durante la festa. Per la consegna dei premi si contatti p.f. la sig.ra Flavia Consagra 091/942.35.27. I PRIORI della festa: seguendo una lunga tradizione, una o più famiglie che ricordano un evento familiare significativo (anniversario di matrimonio p. es) si coinvolgono nella preparazione della festa. Offrono idee e magari anche si ingegnano per sostenere economicamente i costi. Chi ha piacere di annunciarsi per il 2014 prenda contatto con il parroco, don Maurizio.

Il programma della festa

Mercoledì, giovedì e venerdì 29-30-31 gennaio alle ore 20.00 in chiesa parrocchiale: Triduo di preparazione spirituale alla festa (celebrazione dell’eucaristia e pre-dicazione)

sabato 1º febbraioin chiesa parrocchiale: confessioni dalle ore 14.00(L’orario della messa festiva anticipata rimane alle ore 17.30 in chiesa parrocchiale)ore 20.00 all’Oratorio di san Giuseppe:

• benedizione delle candele (Candelora) e processione alla chiesa parrocchiale • liturgia della luce

domenica 2 febbraio • ore 10.00 in chiesa parrocchiale, santa messa solenne • ore 12.15 al Centro di Presenza Cristiana, pranzo comunitario.

Per il pranzo occorre iscriversi entro mercoledì 29 gennaio.

I fogli si trovano all’entrata delle chiese, o si può telefonare al sig. Carlo Monti, allo 091 941 53 34. • alle ore 14.30 nella chiesa di san Massimiliano, lode vespertina, processione con la statua della Madonna nelle vie del Paese. In chiesa parrocchiale: benedizione.

Il sonetto: nei giorni che precedo-no la festa alcune persone volontarie verranno a bussare alla vostra porta portandovi in dono il sonetto (cioè la poesia religiosa) che rappresenta l’in-vito a questa festa comunitaria. Fate loro buona accoglienza!

I ravioli dolci: sono preparati secon-do un’antica ricetta paesana: venerdì 31 gennaio e sabato 1º febbraio: dalle ore 14.00 alle ore 17.00 si possono acquistare alla Casa della Gioventù (piano interrato). Prenotazioni gradite entro mercoledì 29 gennaio presso la sig.ra Carla Ferretti 091 941 69 04.

La lotteria: si terrà la domenica stes-sa, durante la festa. Per la consegna dei premi si contatti p.f. la sig.ra Flavia Consagra 091 942 35 27.

I PRIORI della festa: seguendo una lunga tradizione, una o più famiglie che ricordano un evento familiare significativo (anniversario di matrimo-nio p. es) si coinvolgono nella pre-parazione della festa. Offrono idee e magari anche si ingegnano per soste-nere economicamente i costi.Chi ha piacere di annunciarsi per febbraio 2014 prenda contatto con il parroco, don Maurizio.

Le tradizioni della festa

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Angolo della generosità Offerte dall’11 agosto al 20 ottobre 2013

Offerte generiche e per festa patronale: per un totale di Fr. 1’930.-Barlese-Belloni Ciro e Valeria; De Giorgi Brizia; Devoti a san Pio da Pietralcina; Erco-lani Yvonne e Flavio; Franceschi (fam.); Izzo (fam.); Lomazzo Immacolata; Monti C+E; Ortelli Giancarlo e Mary; Quadri Nini; Rosta (fam.); Sambugar Teresina.

Contributo Volontario:per un totale di Fr. 250.-Bianchi Giorgio; Gridà Caterina; Petrassi Antonio; Servida Paolo.

Servizi resi: per un totale di Fr. 2’340.-Besomi Lara; Brambani-Milani (Fam.); Cor-

betta (Fam.); De Franco Franco; Facchini Carlo e Mina; Fontanella (Fam.); Fornara Rita e Claudio; Lombardi Orlando; Mattei-Barresi (Fam.); Mazzuchelli Maria Grazia e Renzo; Mykala Wanda; Oliverio-Newlin (Fam.); Pasqualini Valerio; Pini Alfonsi-na; Somazzi Mirto e Sonia (Fam.); Vergani (Fam.).

In memoria di: per un totale di Fr. 4’340.-Bernasconi Pietro (Rosa Bernasconi); Con-falonieri Umberto (Fam. Confalonieri); Car-cano Cornelia (Familiari); Federico Lucchini (Lucchini Tina e Francesco); Perego Alber-tina e Lina (Fam. Müller); Venturato Emma (Figli e fam. Jelmini Bruna).

(pag.) La Chiesa di Pazzalino è dedicata alla Madonna, a Santa Maria, come lo è da sempre, ancor prima che fosse chiesa par-rocchiale. La devozione dei parrocchiani si manifesta, fervida, soprattutto per la Can-delora, per la celebrazione della Festa della Presentazione di Gesù e della Purificazione di Maria.La bella effige in legno scolpito che, in quel

giorno, siamo soliti ammirare portata in processione per le vie del paese, fu donata nel 1960 dal prevosto don Masina in occa-sione dei suoi vent’anni di sacerdozio.Prima di allora si ricorreva alla statua della Madonna di Lourdes omaggio agli inizi del Novecento della famiglia Talamona di Viganello. Il prevosto di allora, don Petrini, pensò bene di collocare la statua nell’alta-re di San Pantaleone, nella navata di destra della chiesa. La cosa però non piacque alla famiglia Biaggi, patrona di quell’altare, che volendone nel 1920 ripristinare l’aspetto originario, ottenne che la statua fosse tolta e posta altrove.I parrocchiani più anziani si ricorderanno che sopra la porta laterale c’era una grot-ta-cappella con la statua della Madonna di Lourdes. Fino al 1968, quando con i restau-ri della chiesa la grotta fu demolita e la sta-tua andò a decorare la cappella del vecchio Cimitero dove rimase fino al 1982. (Ormai fatiscente, fu sostituita dall’attuale effigie della Madonna Immacolata). Di certo anche nell’Ottocento e nei secoli precedenti per la Candelora si portava in processione la statua della Madonna. Di quale statua si fosse trattato non è però rimasta traccia. (I)

Schegge di storia della Parrocchia

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Novità in parrocchia

In via Nava 2 si stabilisce la comunità femminile del Movimento dei Focolari

Carissima lettrice, carissimo lettore,da metà agosto abitiamo in questa par-rocchia. Attraverso lo spazio che don Maurizio ci ha offerto su queste pagine vorremmo tentare di presentarci breve-mente.Siamo un “focolare”, cioè una comuni-tà in seno al Movimento dei Focolari. Ognuno di noi un giorno ha sentito la chiamata di Gesù. Il Suo Amore e il Suo invito irresistibile ha sbiadito ogni altro interesse e ci ha dato la forza di lascia-re tutto e di seguirLo. Insieme ai mem-bri del Movimento dei Focolari sparsi nei 5 continenti, di ogni età e vocazio-ne, viviamo per contribuire a realizzare il testamento di Gesù, “che siano tutti uno; come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affin-ché il mondo creda che tu mi hai man-dato” (Gv 17:21).Unità, fratellanza universale, dialogo a 360 gradi, potrebbero essere degli slogan che riassumono l’obiettivo del Movimento, nato 70 anni fa a Trento. Chiara Lubich* appena 23 enne, con

altre sue giovani compagne, in piena seconda guerra mondiale, riscoprono il Vangelo e l’Amore immenso di Dio. Da lì nasce una rivoluzione dentro e attor-no a loro: una rivoluzione evangelica pacifica e silenziosa che dilaga presto in tutto il mondo. Ora sono un paio di milioni gli aderenti al Movimento, di ogni età e stato, di varie confessioni cri-stiane, di varie religioni o senza un rife-rimento religioso: per tutti loro, come per noi, l’unità resta la passione della vita. In Ticino ci sono molti gruppi, nei quali le persone si ritrovano, a seconda dell’età e degli interessi, per abbeverarsi alla spiritualità del Movimento, comuni-carsi la vita della Parola di Dio vissuta e trovare insieme la forza di essere fer-mento di unità lì dove vivono e lavora-no. Alcuni gruppi si incontrano da noi, in via Nava; chi abita vicino, il sabato pomeriggio avrà sentito giocare vivace-mente le bambine e le ragazze. In questo momento nel focolare siamo in sei: Clara e Fiorella sono ticinesi,

Da sinistra: Luisella, Chiaretta, Marina, Marlies, Fiorella e Annalisa.

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Marlies viene dalla Germania dell’Est ed è testimone dell’edificazione e del crollo del famoso muro di Berlino. Lui-sella e Marina sono originarie di Luino, anche se Marina è più olandese che ita-liana, visto che ha vissuto 26 anni nei focolari dei Paesi Bassi. La più giovane è Annalisa che ama il caffè e il sole e viene da … Napoli! Ha sentito la chia-mata di Gesù mentre era immersa nella folla di giovani alla GMG di Colonia nel 2005. A Lugano, in via Landriani 6, c’è il foco-lare maschile dove abitano Carlo, Artu-ro, Roberto e Hans. Il nostro focolare è presente in Tici-no da 34 anni e fino a qualche mese fa abitavamo a Lugano-Besso. Da due anni stavamo cercando un’altra abita-zione e ci è sembrato un grandissimo dono della Provvidenza la possibilità di acquistare la bella casa delle suore

Figlie della Carità di S. Vincenzo de Paoli. Sentiamo che questo luogo è già stato impregnato dalla loro presenza e dalla loro vita di carità per i prossimi. Vi salutiamo di cuore in attesa di cono-scerci di persona. Se qualcuno vuol passare a trovarci ci fa sempre piacere. Il 1° dicembre i sacerdoti ci hanno pro-posto di raccontarvi qualcosa di noi durante le S. Messe domenicali.

Fiorella Tassini, Clara Pelloni, Mar-lies Neumann, Luisella Violini, Annalisa Orefice, Marina Garzotto

*Chiara Lubich, fondatrice del Movi-mento dei focolari, nata nel 1922 e morta nel 2008.

Per chi vuol sapere di più sul Movimen-to dei Focolari segnaliamo il sito www.focolare.org

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Finestra del Consiglio parrocchiale

come consuetudine, anche quest’anno ci rivolgiamo a voi per ringraziarvi dell’a-iuto prestatoci, sperando contempora-neamente di poter contare ancora sulla vostra preziosa generosità.

La nostra Comunità Cattolica riesce a far fronte ai propri bisogni correnti, alle spese di manutenzione ordinaria e stra-ordinaria di stabili e chiese, solo grazie ai vostri preziosissimi contributi.

La nostra comunità ha bisogno di aiuto e di solidarietà. Siamo perfettamente coscienti che le richieste di contributo volontario aumentano ogni anno e ven-gono da ogni parte. Noi siamo una real-tà tra le molte, ma quello che facciamo lo facciamo per la gente e per la nostra parrocchia al meglio delle nostre possibi-lità. Senza soldi però le nostre mani sono legate e l’aiuto che possiamo dare molto limitato.

Con il vostro aiuto tutti potranno conti-nuare a beneficiare dei servizi religiosi e del sostegno morale, che i due sacerdo-ti, il diacono e le numerose laiche e laici offrono a tutta la popolazione di Pregas-sona.

Contributo volontario 2013

Questo aiuto è un beneficio che non ha prezzo e che ci fa sentire vicini a nostro Signore Gesù Cristo.

Con il vostro aiuto la Parrocchia riuscirà a provvedere al mantenimento dei luo-ghi di culto (numerosi e di particolare pregio, come ad esempio la Chiesa par-rocchiale di S. Maria di Pazzalino e l’o-ratorio dei SS. Pietro e Paolo a Orlino) e di incontro (si pensi, in particolare, al Centro di Presenza Cristiana).

Tutto questo è, e sarà possibile, solo gra-zie al vostro contributo.

Per ogni centesimo devoluto vi ringrazia-mo di cuore e vi promettiamo che fare-mo di tutto affinché esso dia frutti, maga-ri non visibili ma di sicura importanza.

Sperando in un vostro sostegno cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cor-diali saluti.

Per il Consiglio Parrocchiale:Ing. Carmelo Rossini, Presidente

Gentili Signore, Egregi Signori, Stimate Famiglie,

 

 

 

 

 

 

   

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Vita parrocchiale

Presentazione dei bambini della prima comunione

È cominciato all’inizio di settembre per 44 bambini di quarta elementare il cam-mino di preparazione verso la Prima comunione nel prossimo mese di mag-gio. Con don Gert e le loro catechiste

Annamaria, Maria, Alessandra, Delia e Monica si incontreranno ogni settimana a piccoli gruppi per approfondire e capire la Parola di Dio. Il Signore Gesù sia sem-pre in mezzo a tutti loro…

Anniversari di matrimonio: grazie della vostra fedeltà!

9 coppie erano presenti per ricordare i 55 – 50 – 40 – 25 – 10 anni di matrimo-nio: grazie e lode a Dio e grazie anche a

loro, che continuano a vivere nella gioia l’unione matrimoniale.

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Vita parrocchiale

Verso la santa cresima 2013

Due i ritiri ai quali hanno partecipa-to i ragazzi che si stanno preparan-do alla santa cresima (qui la foto del primo al monte Tamaro con i ragazzi in un momento di ascolto della Parola

di Dio). Ormai il tempo stringe e state per ricevere il fuoco dello Spirito Santo: gli ultimi passi servano per riscoprire Dio-Amore sorgente di ogni bontà nella vostra vita.

Al di là della giornata climaticamente incerta, i festeggiamenti del Centro Pre-senza Cristiana si sono svolti a metà otto-

13 ottobre: festa della Madonna di Fatima e XXVesimo del Centro Presenza Cristiana

bre dentro la cornice della già ben rodata festa della Madonna di Fatima, e hanno coinvolto un bel numero di partecipanti.Il triduo di preparazione alla festa della Madonna di Fatima ha avuto maggior affluenza del solito; bene anche la sera-ta di sabato con la riflessione mariana di padre Claudio Bertacchi al Centro Presen-za Cristiana.Il mattino della domenica oltre la celebra-zione della messa nella chiesetta di Fati-ma ben frequentata come sempre, alla solenne celebrazione in san Massimiliano, si è voluto far seguire immediatamente la processione (visto come è andata, è possibile che rimanga anche così per il futuro). I bambini, aiutati dalle catechiste e dai loro genitori, l’hanno animata, por-tando tutta la loro gioia e carica, recitan-do brani delle apparizioni di Maria ai tre pastorelli.

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Ci si è trasferiti poi al Centro Presenza Cristiana, vestito a festa per l’occasione, ripulito e lindo anche all’esterno, e abbia-mo proseguito la giornata di festa con un semplice pranzo comunitario (pasta al sugo, formaggio e torte portate dai parte-cipanti stessi) al quale hanno partecipato 150 persone (grazie alle volontarie, gui-date da Maria Grazia che ce l’hanno così ben preparato).Non volevamo lasciar mancare un momento ufficiale di commemorazione del nostro Centro che era stato benedetto da mons. Corrado Cortella, allora Vicario generale della diocesi, il 13 ottobre 1988, esattamente 25 anni prima.Due interventi, di Mario Crivelli e di don Maurizio Silini, hanno cercato di racconta-re l’uno la storia della realizzazione, l’altro l’attualità della Presenza Cristiana per la Comunità di oggi.Dopo averne ripercorsa la storia, Mario Crivelli, presidente del Consiglio parroc-chiale per un quindicennio subito dopo la realizzazione del Centro, ha concluso con una felice immagine che è anche un augurio per la nostra Presenza Cristiana:

Nelle recenti settimane Papa Francesco ha sottolineato come la Chiesa non è forte in relazione alla sua funzionalità organiz-zativa, bensì alla sua presenza fra i fede-li, i bisognosi, la gente tutta. Ora il nome dato al nostro Centro è proprio quello di Presenza Cristiana. Penso proprio di poter dire che in questi 25 anni la Parrocchia ha cercato di accostarsi nel migliore dei

modi alla popolazione anche attraver-so questa struttura, ottenendo, pur con tutte le difficoltà che conosciamo, risultati significativi. Come si potrebbe definire con un’immagi-ne questo benedetto Centro?Esso è nato nella sofferenza, segnato come detto in precedenza da lacerazioni, con-flitti, …Ma poi è divenuto testimone, un incuba-tore della vita cristiana della Parrocchia, pur nella fragilità continua della sua struttura. Con un po’ di fantasia lo paragonerei dunque all’icona del cristiano, ossia a quella di un testimone di Cristo che com-batte, con fatica, spesso con debolezze ed affanni, per essere fedele al suo mandato, ma racchiuso in un fragile vaso di creta.Oggi è doveroso ringraziare tutte le per-sone che si sono adoperate per realizzare quest’opera, in particolare don Masina, che l’ha pensata e concretizzata e tutti i collaboratori della parrocchia che nei vari ruoli hanno portato la vita in queste sale. Penso che un ringraziamento particolare lo dobbiamo al Signore che ci ha accom-pagnato in questi 25 anni. Lo preghiamo vivamente di continuare a benedire l’atti-vità parrocchiale che si svolgerà anche in futuro qua dentro.

Il cantastorie Andrea Decombes, e i canti del Gruppo Folk del coro ACLI di Lugano hanno animato il pomeriggio ricreativo conquistando gli applausi e il coinvolgi-mento dei molti, in primis ragazzi, rimasti ad ascoltare.

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Vita parrocchiale

Questionario distribuito in parrocchia in preparazionedell’Assemblea Pastorale parrocchiale

Assemblea Pastorale della Parrocchia di Pazzalino-Pregassona

Centro Presenza Cristiana

mercoledì 27 novembre 2013, ore 20.30

È stato pubblicato e messo in fondo alle chiese dalla metà di giugno a ini-zio novembre un questionario con sei domande, volendo far esprimere la comunità e i singoli su:1) numero e orari delle messe domeni-cali; 2) attività per le famiglie; 3) prio-rità negli impegni dei due sacerdoti; 4) disponibilità ad impegnarsi in parroc-chia e in che ambito 5) situazione eco-nomica della parrocchia 6) scelta di temi formativi da proporre in parrocchia.

Alcuni dati statistici sulle risposteCirca 300 i formulari fotocopiati e messi a disposizione nelle chiese. Formulari rientrati a inizio novembre: 68 validi, firmati 42, (con certezza: 7 uomini, 23 donne e 5 famiglie); 26 non firmati.36 persone hanno risposto a tutte le domande, gli altri solo ad alcune. 28 persone hanno scritto osservazio-ni alle domande 2-6 (alla domanda no. 1 erano richieste esplicitamente delle osservazioni) – 39 persone non hanno scritto osservazioni di alcun tipo.

Nota: non ci sono dati sull’età delle per-sone.

Quadro di fondoUn’osservazione preliminare: le risposte sono state un 20% dei formulari ritirati: non male. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato.

Dalle risposte emergono due aspetti: 1) un interesse molto puntato sulle

messe domenicali (in questo senso è chiara una prevalenza di persone che vorrebbero che sia mantenuta la messa alle ore 10.00 in chiesa parroc-chiale mentre un numero inferiore di persone non si oppongono al cam-biamento), basti pensare che quasi tutti i compilatori hanno risposto alla domanda 1

2) focus sull’impegno dei sacerdoti, cui si raccomanda di rendersi presen-ti con visite alle famiglie e ai malati. Bisogna però sottolineare che la visi-ta alle famiglie è ritenuta importante per coinvolgere le persone in parroc-chia, per invitarle alla partecipazione alla Messa domenicale. In generale però essere più presenti è ritenuto un aspetto da migliorare per i sacerdoti.

Altre osservazioni che emergono, meno chiaramente: • una scarsa disponibilità da parte degli

intervistati a mettersi a disposizione per le attività parrocchiali

• una certa sfiducia nelle pratiche for-mative, le catechesi parrocchiali (que-sto un po’ sorprende)

Le proposte economiche risultano esse-re abbastanza ovvie e non tutti pensano che la parrocchia abbia bisogno di mag-giori mezzi.

Valutazione dei risultatiÈ affidata ora all’

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Oso chiedere la presenza soprattutto a coloro che non hanno potuto esprimersi attraverso i fogli fotocopiati in modo che le idee e le responsabilità siano veramen-te condivise tra tanti• il questionario servirà da base della

discussione• verranno dati chiarimenti e delucida-

zioni sulle domande• don Maurizio e don Gert daranno la

propria valutazione sui singoli punti del questionario e anche su quan-to ritengono sia fattibile nel prossimo medio termine

• se il dibattito sarà interessante e con un buon numero di partecipanti si potrà continuare in una ulteriore assemblea da convocare entro la fine dell’anno pastorale 2014.

don Maurizio

PARROCCHIE INSIEME percorso di comunione alla luce della spiritualità dell’unità

Il percorso è articolato su due anni.Si prevedono circa 6 incontri all’anno,

il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.30-45Le tematiche si approfondiranno con temi e testimonianze:

DATE E TEMATICHE del primo anno di formazione

Sa. 23 novembre 2013: Spiritualità di comunione e l’incontro con Dio amoreSa. 25 gennaio 2014: La volontà di Dio come nostra risposta al Suo amoreSa. 22 febbraio 2014: La Parola di Dio nella nostra vitaSa. 22 marzo 2014: L’ arte di amareSa. 26 aprile 2014: Gesù vivo in mezzo a noi e l’unitàSa. 24 maggio 2014: La sfida per i cristiani oggi: dialogare a 360 gradi

Tematiche previste per il secondo anno: (2014 – 2015)Gesù crocifisso e abbandonato; la sfida del dialogo tra cristiani; la Chiesa Comunione; Maria modello di Comunione; la sfida del dialogo con fedeli di altre religioni; la sfida del dialogo con il mondo contemporaneo.

Per poter far fronte alle spese (affitto sala, dispense, ecc.) per la partecipazione agli incontri chiediamo ad ogni partecipante un contributo di CHF 30.- per anno, grazie.Luogo degli incontri per il primo anno (dal 23.11.2013 al 24.05.2014) – Centro diurno comunale di Rivera.

Per informazioni rivolgersi a: Maria Della Badia, 091 971 87 64; Flavia Consagra, 091 942 35 27, don Maurizio.

È organizzato dagli impegnati del Movimento Parrocchiale della Svizzera italiana.

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Preghiera

O Dio fedele, ti rendiamo grazie per il tuo continuo amore e per la tua verità che si estende oltre le nubi. Mentre attendiamo in gioiosa speranza, lavorando e pregan-do insieme, la piena e visibile unità della tua Chiesa, riempici con la fiducia nella tua promessa. Te lo chiediamo in Gesù Cristo, nostro Signore, nella potenza dello Spirito Santo, un solo Dio ora e sempre. Amen.

Vita parrocchiale

Domenica scorsa il Vangelo ci ha par-lato di un dei personaggi più simpatici incontrati da Gesù: il ricco pubblicano Zaccheo, che invita Gesù a casa sua, e, dopo essersi adeguatamente converti-to, decide di ripristinare la giustizia in generale verso coloro che vivono nella necessità.Si tratta in poche parole di farci cari-co all’interno della Comunità di alcune piccole necessità concrete della nostra gente. Non si raccoglie denaro né si fanno elemosine, qui opera in primis la San Vincenzo, bensì si va incontro ad esigenze di persone che hanno partico-lari bisogni di materiale o merci. Funziona attraverso una persona inter-mediaria, la signora Assunta Santoro, che

Si edifica la Casa di Zaccheo

si è detta disponibile per questo incarico (raggiungibile al telefono 091 971 25 64).A lei vanno segnalate richieste di mate-riale casalingo vario (non generi alimen-tari comunque). Suo compito è provve-dere di metter agli albi parrocchiali tali richieste e prendere nota di chi voglia esaudirle. Altrettanto succede in caso di disponibilità: se qualcuno ha del mate-riale che può mettere a disposizione lo segnali ad Assunta che cercherà degli interessati che lo ritirino.Agli albi parrocchiali comparirà presto una spiegazione più dettagliata dell’ini-ziativa.La casa di Zaccheo è un’iniziativa già viva da alcuni anni nella parrocchia di Cristo Risorto a Lugano.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

È forse il Cristo diviso? (1 Cor. 1, 13)Colleghiamo anche la nostra preghiera con quella di tutte le sorelle e i fratelli che chiedono al Padre del cielo che tutti i cristiani siano una cosa sola, così come Gesù lo vuole.

La celebrazione ufficiale in Ticino si terrà la domenica 19 gennaio.Luogo e orario saranno comunicate in seguito.

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Questa bella immagine ci regala un flash dell’incontro mondiale delle famiglie che si è svolto a Roma a fine ottobre.Due le famiglie presenti della nostra par-rocchia: Marco e Eugenia Fantoni con le

loro tre figlie e Emilio e Gaby Cadei con i loro due figli. “Permesso, scusa e grazie”, le tre paro-le con le quali la famiglia va avanti, ha detto papa Francesco.

Famiglie a Roma con il santo Padre Francesco

Viaggio a Milano: “Credo!”

L’avete mai visto un bus da cinquanta posti completo di cinquanta persone? È succes-so lo scorso 19 ottobre. La proposta fatta da Anita e Gio-vanni ha attecchito a Pregasso-na e anche oltre, ed eravamo appunto cinquanta dal Ticino a seguire la testimonianza Recital “CREDO”, allestita a Milano dai giovani della Comunità Cena-colo. Si tratta di una Comunità che accoglie ragazzi con problemi, legati alla tossicodipendenza o ad altre dipen-denze psico-fisiche. La fondatrice, suor Elvira, ha cominciato negli anni Ottanta e ora ci sono case della comunità ovun-que in Europa e il lavoro di recupero dei ragazzi produce grandi effetti. Il recital,

pensato per l’anno della fede, è stato una storia sacra, a partire dalla creazio-ne, passando per l’Antico Testamento ed arrivando a mettere a fuoco Gesù. Sce-nografie bellissime e curatissime: siamo ritornati confortati dalle parole e testimo-nianze di questi giovani.

Tombola e lotteria!Domenica 12 gennaio 2014

alle ore 14.00al Centro di Presenza Cristiana,

in Via Terzerina,(a favore delle Opere Parrocchiali)

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GabrieleCereghetti

1954

Hanno terminato la loro corsa terrenaL’eterno riposo dona loro o Signore “Vegliate” (Mt 24.42)

È deceduta

nello stesso periodo

† Angela Maspoli

1923

Umberto Confalonieri

1939

EmmaVenturato

1915

AdrianaSchott-Burch

1944

La festa dei Re Magi in parrocchia è diventata un appuntamento tradizionale di amicizia e conoscenza per i bambi-ni. In questa occasione, grazie all’inte-ressamento di alcune nostre catechiste e animatrici parrocchiali, viene allestita una rappresentazione della Natività del Signore e degli avvenimenti della vita di Gesù Bambino, che culmina nell’arrivo

dei Magi, con i loro cammelli carichi di doni per i bimbi. Come sempre sarà il pomeriggio dell’E-pifania, alle ore 15.00 al Centro Presenza Cristiana. Sempre cerchiamo bambini che vogliono prestarsi come attori o cantori: si rivolga-no a Giacomina di Marco telefono 091 940 62 66.

6 gennaio: arrivano i Re magi, al Centro Presenza Cristiana

Vita parrocchiale

PietroBernasconi

1928

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Echi della Chiesa

Lo stile di papa Francesco continua a stupi-re, esercitando un grande fascino sulle più varie categorie di persone: la gente vi trova risposta ad una diffusa attesa di semplicità e di chiarezza. Ci si può chiedere quale sia, per così dire, il suo segreto, quali siano le componenti della sua spiritualità che chia-riscono le motivazioni del suo agire. Alcu-ne indicazioni sono fornite dall’intervista concessa al direttore della Civiltà cattolica, P. Antonio Spadaro, che è come il papa un gesuita. Il colloquio lascia quindi largo spa-zio alla spiritualità di S. Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù. In particolare, alla richiesta di indicare quale punto della spiritualità di S. Ignazio gli sia maggiormente presente nello svolgimento del sua ministero pontificio, papa Francesco risponde senza esitazione: «il discernimen-to». Con questo termine S. Ignazio intende la capacità di distinguere tra le buone e le cattive ispirazioni, cioè tra quelle che, per usare le sue parole, provengono da Dio e dai suoi angeli e quelle che invece proven-gono dal diavolo. E’ importante osservare che non è tanto una questione di saggez-za umana, della virtù tradizionalmente nota come «prudenza». Non ci si può fermare a regole pratiche: si tratta di un punto di vita-le importanza per le scelte di vita del cre-dente e per il suo rapporto con Dio. Chi ha il discernimento riesce a vedere le cose, per così dire, con gli occhi di Dio: si tratta di «sentire le cose di Dio a partire dal suo “punto di vista”». A questo proposito papa Francesco cita un detto che non è in real-tà di S. Ignazio, ma viene spesso usato per caratterizzarne l’atteggiamento. E’ un motto che si può tradurre così: «è caratteristico di Dio non essere circoscritto da ciò che è sommamente grande, ma essere contenu-to in ciò che è sommamente piccolo» (non coerceri a maximo, sed contineri a minimo divinum est). La prima parte della frase è chiara (Dio è più grande di ogni cosa), ma il seguito lascia perplessi, perché Dio non dovrebbe essere contenuto dalle cose, tanto meno da quelle più piccole. Evidentemente la grandezza di Dio si basa su criteri diversi rispetto a quelli che determinano la gran-

dezza delle cose finite. La seconda parte della frase si riferisce piuttosto al modo con il quale Dio si fa cercare e trovare da noi: il credente sa che l’accesso a Dio può spes-so aprirsi a partire dalla quotidianità, che serve da trampolino per arrivare ad una realtà che la supera radicalmente. Per fare questo occorre un atteggiamento che papa Francesco chiama la «magnanimità». «Questa virtù del grande e del piccolo è la magna-nimità, che dalla posizione in cui siamo ci fa guardare sempre l’orizzonte. E’ fare le cose piccole di ogni giorno con un cuore grande e aperto a Dio e agli altri». Si potreb-be obiettare: questo va bene per noi, per-sone comuni, ma un Papa non si trova di fronte inevitabilmente a cose molto grandi ed importanti? La risposta è disarmante: «si possono avere grandi progetti e realizzarli agendo su poche minime cose». Ecco quin-di l’importanza del discernimento: saper scegliere mezzi modesti per fini grandi, senza pretendere di ottenere velocemente risultati. «Io credo che ci sia sempre bisogno di tempo per porre le basi di un cambia-mento vero, efficace».Mi pare che qui ci siano le basi per com-prendere lo stile di questo pontificato, soprattutto quella fondamentale dispo-nibilità al dialogo, che è stata chiamata «la cultura dell’incontro». Papa Francesco attra-verso l’incontro con l’altro, anche di men-talità molto diversa, cerca in realtà Dio. Questo implica un atteggiamento di atte-sa e di disponibilità: «la nostra vita non ci è data come un libretto d’opera in cui c’è tutto scritto, ma è andare, camminare, fare, cercare, vedere... Si deve entrare nell’avven-tura della ricerca e dell’incontro». Il discerni-mento è l’aiuto con il quale Dio ci guida in questa avventura, che non è senza meta e senza senso. Alla base c’è una solidità gra-nitica: «io ho una certezza dogmatica: Dio è nella vita di ogni persona, Dio è nella vita di ciascuno». Anche di fronte al fallimento morale al quale può essere approdata un’e-sistenza umana, «c’è sempre uno spazio in cui il seme buono può crescere. Bisogna fidarsi di Dio».

Giancarlo Camisasca

Bisogna fidarsi di Dio

TBS, La Buona Stampa sa, Pregassona (Lugano)

Ritorni: Parrocchia di Pazzalino, 6963 Pregassona

PARROCCHIA DI PAZZALINO-PREGASSONAwww.parrocchia-pregassona.ch

Orario Sante Messe

Giorni ferialiLu-ma-me-gio-ve 17.00 in chiesa parrocchialeMa-me-gio-ve 19.30 a Fatima (7.15 in Avvento)

Sabato e vigilie festive 17.30 in chiesa parrocchiale

Domenica e festivi 8.30 in San Massimiliano 10.00 in chiesa parrocchiale 10.30 in San Massimiliano

Ogni prima domenica del mese 9.00 a Cureggia, chiesa di san Gottardo

Ogni ultima domenica del mese 9.00 a Orlino, chiesa di san Pietro

Celebrazione dei battesimiDue domeniche al mese, una in chiesa Parrocchiale (Pazzalino)e una a san Massimiliano, alle ore 15.00.

Raccomandiamo di prendere contatto con i sacerdoti con largo anticipo.

Sacramento della riconciliazione, celebrazione individualeOgni sabato 16.00-17.00 in chiesa parrocchiale

Conti correnti parrocchialiPosta: IBAN: CH55 0900 0000 6900 2960 8Cornèrbanca Pregassona IBAN: CH83 0849 0000 2017 4700 1Raiffeisen Pregassona IBAN: CH21 8037 5000 0041 5600 1

Sacerdoti:don Maurizio Silini, 091 971 22 65 – don Gert Hartel-Gjoni, 091 940 62 74