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ECONOMIA AZIENDALE LEZIONE 5 – I COSTI Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’ Facoltà di Lettere e Filosofia Dott. Fabio Monteduro

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Page 1: economia aziendale - DidatticaWEB

ECONOMIA AZIENDALELEZIONE 5 – I COSTI

Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’

Facoltà di Lettere e Filosofia

Dott. Fabio Monteduro

Page 2: economia aziendale - DidatticaWEB

AGENDA

Le decisioni relative alla struttura aziendale:

Scelte di posizionamento dell’azienda:

Strategie di leadership di costo;

Strategie di differenziazione.

I costi:

Concetti e classificazione;

Activiy-Based Costing;

Break even analysis;

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 3: economia aziendale - DidatticaWEB

LE SCELTE DI POSIZIONAMENTO DELL’AZIENDA

In ciascun ambiente competitivo, ci saranno una pluralità di aziende che si

caratterizzano per aver compiuto scelte differenti rispetto alle tre variabili:

Mercato;

Sistema d’offerta;

Struttura.

Le strategie delle aziende, sono orientate all’ottenimento di un vantaggio

competitivo.

In particolare, le variabili rilevanti riguardano le scelte rispetto alla dimensione

dell’azienda o rispetto alle fonti del vantaggio competitivo (economie di scala, di

apprendimento, localizzazione delle attività, timing di ingresso, etc.).

Tali scelte, condizionano le strategie competitive di base di un’azienda.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Vantaggio competitivo: ciò che

costituisce la base delle performance

superiori registrate dalle impresa,

solitamente in termini di redditività,

rispetto alle sue concorrenti dirette nel

settore di riferimento.

Page 4: economia aziendale - DidatticaWEB

LE STRATEGIE COMPETITIVE DI BASE

Leadership di costo Differenziazione

Focalizzazione sui

costi

Focalizzazione

sulla

differenziazione

15/11/2013FABIO MONTEDURO

VANTAGGIOA

MB

ITO

CO

MP

ET

ITIV

O

Costo Differenziazione

Ampio

Ristretto

Page 5: economia aziendale - DidatticaWEB

LEADERSHIP DI COSTO

Si sostanzia nell’orientare le proprie scelte al fine di

ridurre sensibilmente i costi delle proprie attività

rispetto ai concorrenti.

Come è possibile ottenere una struttura di costi

inferiore agli altri concorrenti?

Economie di scale;

Massimo livello di sfruttamento della capacità

produttiva;

Localizzazione delle attività in paesi a basso costo di

manodopera.

NB: differenza tra minimizzazione dei costi e

minimizzazione del prezzo di vendita!

FABIO MONTEDURO

- Mercato di massa;

- Alta sensibilità al prezzo;

- Aeroporti che vogliono

aumentare i flusso di

viaggiatori

- ……

- Max dei n. dei posti

venduti;

- Min dei servizi a bordo e

a terra;

- Localizzazione in

aeroporti secondari

- ……

- Servizio a basso costo e

standardizzato;

- Servizi accessori a

pagamento;

- Canale di vendita e

comunicazione online;

- ……

Esempio:

compagnie aeree low cost

15/11/2013

Page 6: economia aziendale - DidatticaWEB

STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE

Si sostanzia nel produrre un bene/servizio dotato di

caratteristiche distintive, che consenta all’azienda di

differenziarsi, per via dell’unicità del bene prodotto,

dagli altri concorrenti.

Perseguire una strategia di differenziazione,

consentirà all’azienda di:

Offrire il bene ad un prezzo maggiore (in quanto unico

e diverso dagli altri);

Aumentare le vendite del proprio prodotto;

fidelizzare il cliente.

FABIO MONTEDURO

- creativi, professionisti, etc;

- Studenti universitari;

- Redditi medio/alti;

- ……

- Sfruttamento economie di

scopo;

- Attenzione ai canali di

distribuzione;

- Creazione di aspettative sui

prodotti;

- ……

- Attenzione ai particolari;

- User friendly;

- Price premium;

- Comunicazione che esalta

l’unicità (‘think different’);

- ……

Esempio:

i prodotti Apple

15/11/2013

Page 7: economia aziendale - DidatticaWEB

STRATEGIE DI FOCALIZZAZIONE

Focalizzazione sui costi

Si sostanzia nell’ottenimento di un vantaggio

competitivo perseguendo una struttura di costo

inferiore agli altri competitor. In questo caso, l’azienda

offrirà il proprio bene agli acquirenti di un determinato

segmento di mercato, il cui costo di produzione è

inferiore rispetto agli altri beni prodotti dai concorrenti

e, presumibilmente, con un prezzo inferiore.

Focalizzazione sulla differenziazione

Si sostanzia nell’ottenimento di un vantaggio

competitivo nel segmento di mercato di riferimento,

attraverso un sistema di offerta creata per rispondere

alle esigenze di un determinato gruppo di acquirenti. Il

prodotto offerto sarà, quindi, non standardizzato ma

differenziato in base alle specificità richieste dal gruppo

di acquirenti del segmento di mercato in analisi.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Entrambe si rivolgono ad un particolare segmento di mercato (nicchia), che può essere diverso a seconda

dell’area geografica, tipologia di clienti o tipologia di prodotto.

Page 8: economia aziendale - DidatticaWEB

I COSTI

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 9: economia aziendale - DidatticaWEB

IL CONCETTO DI COSTO

La scorsa lezione abbiamo detto che….

Il Costo rappresenta il valore monetario dei beni e dei servizi impiegati al fine di ottenere dei

benefici (presenti o futuri).

In prima approssimazione i costi si possono distinguere in:

costi di periodo, che non sono associati alla realizzazione dei prodotti;

costi di prodotto, che attengono alla realizzazione dei prodotti e/o servizi.

ESEMPIO: le commissioni di vendita, i canoni di locazione degli uffici, tutti i costi

di marketing e di amministrazione (ecc..)

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 10: economia aziendale - DidatticaWEB

LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI

Fondata sulla necessità determinare i costi di prodotto sulla base delle pressioni

esterne esercitate dalla normativa societaria e fiscale.

In tal senso, i sistemi contabili delle aziende tendono a focalizzarsi sulla

determinazione dei costi di prodotto, al fine di individuare il costo del venduto e le

scorte di magazzino secondo uno schema di reporting esterno.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 11: economia aziendale - DidatticaWEB

LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI

15/11/2013FABIO MONTEDURO

TUTTI I COSTI

Costi IndustrialiCosti non Industriali

- costi di distribuzione;

- costi di vendita;

- costi di marketing;

- costi di ricerca e sviluppo;

- costi generali e

amministrativi

Diretti

- Materiali diretti

- Manodopera diretta

Indiretti

- Costi generali industriali

Page 12: economia aziendale - DidatticaWEB

LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI

Costi industriali: costi che vengono sostenuti per la trasformazione delle

materie prime in prodotti finiti.

costi diretti: costi che possono essere attribuiti direttamente al prodotto realizzato o al

servizio erogato.

costi per le materie prime dirette

costi per la manodopera diretta

costi indiretti: costi che non possono essere facilmente ricondotti ai singoli beni

prodotti, ma vengono ad essi attribuiti attraverso il ricorso a convenzioni contabili.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 13: economia aziendale - DidatticaWEB

COSTI INDUSTRIALI: ESEMPI

a. Costi diretti

Materie prime: in una azienda meccanica le materie prime sono le lamiere in metallo, i profilati, i tubi, ecc.; in una azienda elettronica sono i circuiti stampati, i componenti elettronici, circuiti integrati, ecc.

Manodopera diretta: operai impiegati per la lavorazione del bene, cioè gli addetti al montaggio, al collaudo, all'imballaggio ecc.

Nelle aziende di servizi, invece, sono gli impiegati che offrono il servizio caratteristico dell'azienda (es. nell’agenzia di viaggi, l’operatore di front office che assiste il cliente ed emana i biglietti, in un albergo la receptionist, la cameriera ai piani, il facchino, ecc.).

b. Costi indiretti

Manodopera indiretta: operai che non partecipano direttamente al processo produttivo, ossia coloro che svolgono lavori di manutenzione dei macchinari, si occupano del magazzino, svolgono operazioni di carico e scarico delle materie prime/prodotto finito, gli addetti alle pulizie, coloro che si occupano di manutenzioni edili, ecc.

Altri costi: tutti quei costi che vengono sostenuti per la produzione ma non possono essere imputati al bene prodotto, ad esempio i prodotti utilizzati per il funzionamento dei macchinari, come i grassi, i detergenti, le paste di saldatura, ecc.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 14: economia aziendale - DidatticaWEB

LA CLASSIFICAZIONE TRADIZIONALE DEI COSTI

Costi non industriali: tutti i costi sostenuti dall’azienda, esclusi i costi per la

produzione.

costi di distribuzione: per la distribuzione e consegna dei prodotti finiti ai clienti;

costi di vendita: ogni costo che si riferisce alle vendite in generale (retribuzione del personale

addetto alle vendite, ecc.)

costi di marketing: pubblicità e la promozione del bene;

costi di ricerca e sviluppo: progettazione di nuovi prodotti da introdurre nel mercato;

costi generali e amministrativi: tutti quei costi che non rientrano in nessuna delle precedenti

categorie

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 15: economia aziendale - DidatticaWEB

LA STRUTTURA DEI COSTI

Nel passato, la struttura dei costi era basata sui costi industriali (es. Industrie manifatturiere);

Attualmente la struttura dei costi si basa sui costi non industriali (es. marketing, vendita, ricerca e

sviluppo, ecc.)

Quindi, i vecchi sistemi di costo, progettati per focalizzare l’attenzione sul controllo della manodopera

diretta, sono oggi poco funzionali.

È, ad oggi, utile individuare dei nuovi sistemi di contabilità dei costi che siano in grado di

focalizzare l’attenzione sui costi non industriali ed indiretti.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

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L’ACTIVITY-BASED COSTING

Assunti di base:

la creazione dei beni richiede lo svolgimento di attività;

le attività consumano risorse e generano costi.

i costi che vengono imputati ai prodotti dovrebbero riflettere le attività svolte per la

loro produzione.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 17: economia aziendale - DidatticaWEB

L’ACTIVITY-BASED COSTING

Activity Based Costing:

Si tratta di una procedura in grado di misurare i

costi dei prodotti, servizi e clienti, attraverso

l’assegnazione dei costi delle risorse alle attività

svolte dall’azienda.

Tali costi vengono assegnati ai prodotti, servizi e

clienti che generano la domanda o beneficiano

delle attività svolte dall’azienda.

Finalità:

La determinazione del costo di prodotto come

costo pieno;

L’eliminazione delle distorsioni causate da

una ripartizione scorretta dei costi indiretti

di prodotto.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 18: economia aziendale - DidatticaWEB

L’ACTIVITY-BASED MANAGEMENT

Il sistema ABC viene utilizzato per analizzare i dati economico-finanziari in chiave storica

L’Activity-Based Management fa riferimento a quel processo manageriale che utilizza le informazioni

recepite dal sistema ABC al fine di migliorare la redditività dell’azienda

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Analisi dei costi sostenuti per le attività e la produzione

Utilizzo delle informazioni per la

programmazione del periodo successivo

Page 19: economia aziendale - DidatticaWEB

L’ANALISI DEI COSTI BASATA SULLE ATTIVITÀ

Si possono classificare le attività produttive in quattro categorie:

le attività relative alle unità di prodotto: attività il cui volume è collegato al numero di unità

prodotte;

le attività collegate al lotto di prodotti: attività il cui volume è collegato al numero di lotti prodotti;

le attività di supporto al prodotto: attività che vengono svolte a sostegno della produzione e

vendita dei singoli prodotti. I costi della attività di supporto al prodotto aumentano al crescere del

numero dei prodotti o delle linee di prodotto;

le attività di supporto alle infrastrutture, attività che vengono svolte per garantire il corretto

funzionamento degli impianti e delle infrastrutture che rendono possibile la produzione.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 20: economia aziendale - DidatticaWEB

L’ANALISI DEI COSTI BASATA SULLE ATTIVITÀ

Segue l’individuazione delle misure associate ai costi delle attività, che possiamo chiamare come

determinanti di costo di attività (cost driver)

Infine, è necessario identificare i costi relativi alle attività attraverso un’attenta analisi delle scritture

contabili, nonché una serie di interviste ai dirigenti esperti.

coefficiente di attività inteso come il rapporto tra il costo delle risorse per lo svolgimento di

un’attività ed il livello della capacità resa disponibile dalle stesse risorse

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 21: economia aziendale - DidatticaWEB

ESEMPIO: CATEGORIE DI ATTIVITÀ E DETERMINATI DI COSTO

CATEGORIE ATTIVITA’ DETERMINANTI DI COSTO

Attività di supporto alle

infrastrutture

gestione dell’impianto

amministrazione e personale

pulizia, illuminazione

affitto, ammortamento

superficie

numero dipendenti

Attività di supporto al prodotto

progettazione del prodotto

gestione della componentistica

attività tecniche

ordini tempestivi e di produzione

numero di prodotti

numero di componenti

numero di ordini di produzione

Attività connesse ai lotti

attrezzaggio dei macchinari

controlli a campione

gestione ordini di approvvigionamento

movimentazione dei materiali

programmazione della produzione

ore di attrezzaggio

ore di controllo

numero di ordini

numero di movimentazione

numero di cicli produttivi

Attività connesse alle unità di

prodotto

controlli dei singoli prodotti

supervisione della manodopera diretta

consumo di energie e lubrificanti per il

funzionamento dei macchinari

Numero di unità

Ore di manodopera diretta

Ore macchina

Page 22: economia aziendale - DidatticaWEB

LE FASI DELL’ABC

1. imputazione dei costi diretti ai prodotti;

2. individuazione delle attività a cui vengono imputati i relativi costi sostenuti nel periodo;

3. individuazione delle determinanti di costo di ciascuna attività e quantificato il volume di attività del

periodo, in termini di tale unità di misura;

4. calcolo dei costi per unità di attività;

5. imputazione ai prodotti dei costi di attività sulla base del fabbisogno di attività manifestato nel

periodo.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 23: economia aziendale - DidatticaWEB

Si tratta di un’azienda che si occupa di produzione ed assemblaggio di strumentazione elettronica (es. schede a circuito

stampato dei PC).

Tali schede si compongono di diversi elementi, che vengono inseriti e saldati nella scheda.

Per ogni lotto di produzione, le componenti vengono raccolte in appositi contenitori e montate nella scheda: una parte

viene montata da macchinari automatici e semiautomatici, altre componenti vengono inserite da operai specializzati. Alla fine

del processo, il prodotto assemblato viene testato per individuare se conforme alle caratteristiche di produzione stabilite a

monte del processo di produzione.

Sulla base del processo di produzione sopra descritto, prima dell’introduzione dell’ABC, il calcolo dei costi era di tipo

tradizionale e prevedeva la classica ripartizione in costi diretti e costi indiretti.

• Costi diretti di produzione

• Materiali diretti

• Manodopera diretta

• Costi indiretti di produzione

• Supporto agli approvvigionamenti

• Supporto alla produzione

L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI

STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT

Page 24: economia aziendale - DidatticaWEB

L’introduzione dell’ABC nell’azienda Instrument Inc. è stata effettuata in cinque fasi:

FASE 1: identificazione della commessa che costituisce l’oggetto di costo prescelto;

FASE 2: identificazione delle categorie di costi diretti della commessa (materiali diretti e manodopera diretta).

FASE 3: identificazione dei centri di aggregazione dei costi indiretti associati alla commessa, che si riferiscono, quindi, alle

singole attività all’interno dell’area di produzione:

• Movimentazione dei materiali;

• Inserzione automatica di parti;

• Inserzione manuale di parti;

• Saldatura a getto;

•Test di qualità;

FASE 4: individuazione della base di allocazione per l’imputazione dei centri di costo indiretti alla commessa, attraverso

interviste al personale.

FASE 5: calcolo del coefficiente unitario di ciascuna base di allocazione impiegata per allocare i costi indiretti alla

commessa.

L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI

STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT

Page 25: economia aziendale - DidatticaWEB

Il calcolo preventivo dei coefficienti di allocazione dei costi indiretti avviene attraverso la formula:

Si supponga che il costo totale del budget sia di 2.000.000 $. Il numero programmato di inserimenti di parti sulle schede a

circuito stampato ammonta a 4.000.000. il coefficiente budgetario di allocazione dei costi indiretti per l’attività di

inserzione meccanica dei componenti è pari a:

Coeff. Budgetario di allocazione

dei costi indiretti

Costi tot di budget nel centro di

accumulo dei costi indiretti

Volume tot di budget della base di

allocazione dei costi

=

2.000.000

4.000.000 di inserimenti = 0,50 $ per inserimento

L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI

STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT

Page 26: economia aziendale - DidatticaWEB

Area di attivitàDeterminante di costo impiegato come base

di allocazione (Activity Driver)Coeff. di allocazione dei costi indiretti

Movimentazione dei materiali Numero di parti 2 $ per parte

Inserzione meccanica di parti Numero di parti inserite meccanicamente 0,50 $ per inserzione

Inserzione manuale di parti Numero di parti inserite manualmente 4$ per inserzione

Saldatura a getto Numero di schede PC 30$ per scheda

Test di qualità Ore test 50$ per ora test

L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI

STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT

Page 27: economia aziendale - DidatticaWEB

SCHEDA A SCHEDA B

Costi diretti di produzione

Materiali diretti 600 280

Manodopera diretta 32 56

TOT 632 336

Costi indiretti di produzione

Movimentazione dei materiali

(A, 81 parti; B, 121 parti * 2$)162 242

Inserzione meccanica di parti

(A, 70 inserimenti; B, 30 inserimenti * 0,50$)35 15

Inserzione manuale di parti

(A, 10 inserimenti; B, 30 inserimenti * 4$)40 120

Saldatura a getto

(A, 1 scheda; B, 1 scheda * 30$)30 30

Test di qualità

(A, 1,5 ore; B, 6,5 ore * 50$)75 325

TOT 342 732

Totale costi di produzione 974 $ 1.068 $

L’APPLICAZIONE DELL’ABC IN UN’AZIENDA PRODUTTRICE DI

STRUMENTAZIONE ELETTRONICA: IL CASO INSTRUMENT

Page 28: economia aziendale - DidatticaWEB

L’ABCESERCITAZIONE

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 29: economia aziendale - DidatticaWEB

ESERCIZIO 1 (I DI 3)

SPY ARROW

Volume di produzione 2.000 10.000

Tempo di produzione unitario 5 ore 4 ore

Tempo di produzione annuo 10.000 ore 40.000 ore

L’azienda Chester produce due beni: Spy e Arrow. Nella tabella sottostante vengono indicati i valori relativi ai volumi

di produzione annui, al tempo di produzione unitario e al tempo di produzione annuo, ossia:

I costi dei materiali e del lavoro per ogni unità di lavoro possono essere così rappresentati

SPY ARROW

Materiali diretti 25,00 17,00

Lavoro diretto (6,00 $ per ora) 30,00 24,00

Page 30: economia aziendale - DidatticaWEB

ESERCIZIO 1 (2 DI 3)

Numero atteso di eventi o transazioni

(quantità di Activity Driver per prodotto)

Attività Activity Driver Costi attribuibili SPY ARROW Totale

Montaggio Ore di lavoro diretto 80.000,00 10.000 40.000 50.000

Set-up macchine Numero di set-up 150.000,00 3.000 2.000 5.000

Controllo qualità Numero di controlli 160.000,00 5.000 3.000 8.000

Gestione ordini di

produzioneNumero di ordini 70.000,00 100 300 400

Stoccaggio Numero di stoccaggi 90.000,00 150 600 750

Spese generali di

produzioneMH consumati 250.000,00 12.00 28.000 40.000

Totale 800.000,00

I costi fissi totali di produzione ammontano a 800.000,00 $ ogni anno.

La divisione di questi costi tra sei centri di attività aziendali risulta nel seguente modo:

Page 31: economia aziendale - DidatticaWEB

1. Ipotizzando che l’azienda attribuisca costi fissi totali ai prodotti in base alle ore di

lavoro diretto, si determinino i costi di produzione unitario per ogni prodotto;

2. Ipotizzando che l’azienda attribuisca costi fissi totali ai prodotti utilizzando la

ripartizione dei costi per centro di attività, si determinino i costi di

produzione unitario per ogni prodotto;

3. Si confrontino i costi ottenuti dal punto 1 e 2.

ESERCIZIO 1 (3 DI 3)

15/11/2013FABIO MONTEDURO

Page 32: economia aziendale - DidatticaWEB

SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 1)

SPY ARROW

Materiali diretti 25,00 17,00

Lavoro diretto (6,00 $ per ora) 30,00 24,00

TOTALE costi diretti 55,00 41,00

Quota costi indiretti 80,00 64,00

Costo totale unitario 135,00 105,00

Nella prima tabella, abbiamo individuato i costi diretti. Tuttavia, per poter individuare il costo unitario dei prodotti, è

necessario individuare i costi indiretti, attraverso la determinazione della base di riparto che, in questo caso, si fonderà

sulle ore di lavoro diretto.

Pertanto, dovranno essere individuati:

• Coefficiente di riparto: 800.000/50.000 = 16,00 $ per ora/lavoro

• Quota da imputare al prodotto Spy: 16,00 * 5 = 80,00 $

• Quota da imputare al prodotto Arrow: 16,00 * 4 = 64,00 $

Il costo unitario dei due prodotti sarà dato dalla somma dei costi diretti con i costi indiretti:

Page 33: economia aziendale - DidatticaWEB

Attività Costi attribuibili Activity Driver TotaleActivity Costing Rate

(Coeff. Di riparto)

Montaggio 80.000,00 50.000 $ 1,60/h

Set-up macchine 150.000,00 5.000 $ 30,00/set-up

Controllo qualità 160.000,00 8.000 $ 20,00/controllo

Gestione ordini di produzione 70.000,00 400 $ 175,00/ordine

Stoccaggio 90.000,00 750 $ 120,00/stoccaggio

Spese generali di produzione 250.000,00 40.000 $ 6,25/MH

15/11/2013FABIO MONTEDURO

SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)

Si procederà, in questa seconda fase, con la determinazione del coefficiente di riparto (Activity Costing

Rate) per ogni attività:

Page 34: economia aziendale - DidatticaWEB

SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)

Dopo aver individuato l’Activity Costing Rate, si procederà all’allocazione dei costi indiretti alle diverse attività, attraverso l’utilizzo

dell’Activity Driver specifico:

AttivitàSPY ARROW

Quantità di Activity Driver Costi attribuiti Quantità di Activity Driver Costi attribuiti

Montaggio 10.000 16.000,00 40.000 64.000,00

Set-up macchine 3.000 90.000,00 2.00 60.000,00

Controllo qualità 5.000 100.000,00 3.000 60.000,00

Gestione ordini di produzione 100 17.500,00 300 52.500,00

Stoccaggio 150 18.000,00 600 72.000,00

Spese generali di produzione 12.00 75.000,00 28.000 175.000,00

Totale costi fissi indiretti

assegnati316.500,00 483.500,00

Volume di produzione 2.000 10.000

Costi fissi indiretti per unità 158,25 48,35

Page 35: economia aziendale - DidatticaWEB

SPY ARROW

Materiali diretti 25,00 17,00

Lavoro diretto 30,00 24,00

TOTALE costi diretti 55,00 41,00

Quota costi indiretti 158,25 48,35

Costo totale unitario 213,25 89,35

15/11/2013FABIO MONTEDURO

SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 2)

Ora è possibile determinare il costo di produzione unitario di ciascun prodotto:

Page 36: economia aziendale - DidatticaWEB

È possibile, quindi, affermare che le due logiche portano a risultati diversi.

Nel caso esaminato, in particolare, si nota come l’utilizzo della logica Full Costing con base unica le ore di lavoro diretto, ha comportato un’attribuzione maggiore di costi verso il prodotto Spy, che richiede un maggior numero di ore-lavoro.

Nella logica ABC continua ad avere il maggior costo, in quanto sono superiori i costi indiretti per la produzione dello stesso.

15/11/2013FABIO MONTEDURO

SOLUZIONE ESERCIZIO (PUNTO 3)

SPY ARROW

Logica Full Costing 135,00 105,00

Logica ABC 213,25 89,35