il cittadino n. 145

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n° 145 anno XII - 16 Gennaio 2014 r.g. Salvatore Forestieri il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it Orchite da Tares

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Orchite da Tares

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“Tares innanz”

Nessuno di noi si sarebbe all’asserragliamento d to dai messinesi imbufali

ni e dei rifiuti assimilati. Renato, za alla testa del movimento di p Oggi, Renato Accorinti è stato ele pre il ruolo di Capo dell’amminist comunità. E, nella terra dell’imm quello che un uomo dentro di di Messina, in rapida discesa di dell’impopolarità di una tassa, ch

ta all’anomalo indebitamento delle Società di gestione dei servizi. sariamento che la porterebbe al dissesto finanziario e al definitivo La stessa preoccupazione ha caratterizzato i consiglieri comunali e approvato dalla Giunta. Quindi, al di là di ogni ipocrisia p ti, anche il Consiglio ha espresso un parere concorde con il sinda spondere il debito arretrato dei servizi usufruiti. Che tutti dob dibattito, dove tutte le proposte possono essere utili a ridefinire i c Per esempio, appare opportuno rivedere il rapporto tra quantità di elementi a favore del nucleo numeroso, nella logica del cosiddetto E ancora, rivedere le rendite catastali, la lotta all’intollerabile evas Soprattutto, intervenire affinché sia attuabile una possibile drastica ziata e biostabilizzazione. Intanto, parafrasando la storica frase dell’operaio milanese Antoni

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

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e aspettato di assistere, dopo soli sei mesi dal suo insediamento,

del sindaco Accorinti nel palazzo del governo cittadino, circonda- iti per il pesante balzello da pagare per la gestione dei rifiuti urba-

il pacifista, il Masaniello peloritano, l’avremmo immaginato in piaz- protesta. Ma i tempi cambiano e pure i ruoli.

evato da una rivoluzione, democratica e popolare, dal basso a rico- trazione comunale, su cui ricadono responsabilità di governo della

menso Luigi Pirandello, i siciliani conoscono bene la differenza tra sé si crede e la parte che deve rappresentare fuori. Il sindaco

consensi nella graduatoria stilata da “il Sole 24 ore”, è cosciente he pesa enormemente sulla fragile economia delle famiglie, dovu-

Tuttavia, non può permettere alla città di subire un nuovo commis- o declino socio-economico.

che hanno votato favorevolmente il piano finanziario predisposto politica e postumi distinguo da parte di alcuni sogget- aco nel prelevare dalle tasche dei cittadini il necessario per corri-

bbiamo pagare è scontato: su chi e come, è aperto un criteri che presiedono il provvedimento adottato.

i rifiuti prodotti e numero dei componenti la famiglia, per introdurre o quoziente familiare.

sione … a riduzione dei costi nell’immediato futuro: raccolta differen-

io Sciesa, prima di essere fucilato, “Tares innanz”.

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TARES

eredità di un

de cuius spendaccione

Il sindaco, Renato Accorinti, il vicesindaco Guido Signorino, e gli assessori DanieleIalacqua e Nino Mantineo, hanno presenziato ad una conferenza stampa, che si è tenutanella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, per spiegare il regolamento TARES.

Il sindaco Accorinti, esordisce: la nostra è una città sporca e la sporcizia non fa bene a qual-siasi città. Pagare una tassa ingente per un servizio che non funziona, non va bene. Domani,quando ci sarà la protesta sarò io il primo, io sono il primo che manifesterò contro questa ingiu-stizia, contro questa gestione di rifiuti che ci ha portato a coprire 44 milioni di spesa da copri-re, oltretutto la nostra è una delle prime città nell’ambito dell’indifferenziata. Adesso avremoanche dalla Regione 15 - 20 milioni di euro per l'impianto di biostabilizzazione. Dal 2014, inol-tre, ci sarà anche finanziato il porta a porta. Ci sarà il porta a porta per metà popolazione.Senza la TARES sarebbero arrivati commissari che si svendevano la città. Tutti questi passag-gi sono contemplati nel percorso Rifiuti Zero, se qualcuno, comunque, ha un percorso miglio-re lo valuteremo, anche fino a domani. L’Assessore Mantineo, interviene: abbiamo indicato cinque gruppi di classi sociali che godran-no dell’agevolazione, determinati in maniera semplificata: 1) gli ultra settantenni con disabilità al 100%, 2) coloro che siano in stato di detenzione o la detenzione sia cessata nell'ultimo anno, 3) uomini e donne soli che non abbiano dichiarato nel 2012 un ISEE superiore a 4000 euro, 4) disoccupati dal 2012 - 13, più anni di disoccupazione aumentano il punteggio, 5) coloro che abbiano un’invalidità superiore al 75%.

Primo PianoPrimo Pianoa cura di Marilena Farandaservizio fotografico di Antonio De Felice

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A parità di punteggio avrà priorità quella famiglia il cui numero di componenti sarà maggiore,ma con un solo reddito ed un altro criterio utilizzato sarà l'anzianità. L’assessore Ialacqua, ribadisce: Per quanto riguarda le riduzioni, MessinAmbiente ed ATO, perle compostiere, passeranno agli uffici i dati per la scontistica. La situazione dei rifiuti a Messinaè molto brutta, per esempio da 3600 cassonetti registrati, in realtà ne abbiamo 1200 messimale. A Pace si farà la raccolta differenziata e sarà pulita, qui possono essere conferiti i rifiutielettronici. Già con l'ARO il costo nel 2014 si ridurrà a 39 milioni di euro, ancora riducibili. Conclude il vicesindaco Signorino: la lotta all'evasione ha portato ad una riduzione del costodel servizio di 950 Mila euro. Dall'1 al 28 febbraio, i contribuenti interessati alla richiesta di ridu-zioni/esenzioni del tributo Tares possono presentare istanza al dipartimento politiche sociali, alprimo piano di palazzo Satellite. Le graduatorie degli aventi diritto, approvate dal dipartimento,saranno pubblicate sul sito istituzionale del Comune all'indirizzo www.comune.messina.it apartire dal 15 marzo. Ulteriori informazioni saranno fornite dagli uffici del dipartimento alle poli-tiche sociali da lunedì 20. Voglio, però, fare rilevare che è la prima volta che si parla della dif-ferenziata per abbondanza, questo è un segnale positivo. Entro marzo si potrà pagare laseconda rata ed entro maggio la terza rata. Tramite controlli incrociati abbiamo già recuperato27 Mila utenze e ne recupereremo oltre entro l'ultimo annoNella foto di Antonio De Felice, la manifestazione organizzata per Domenica dal "Comitato 12gennaio".

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Assalto a Palazzo ZancaL’esasperazionesfocia in piazza

Circa 2500 persone si sono ritrovate questamattina in Piazza Municipio per manifestarecontro una tassa iniqua, sul pagamento della

quale, c’è molta confusione e che, secondo alcuni,penalizzerà come al solito il ceto medio. Non si può,certo, più dire che siamo una città di buddaci, quan-do, infatti, si arriva ad un stato di fame nera anche lepersone più apatiche si risvegliano. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione,ovvero, il neo comitato “12 gennaio” , all’interno delquale sono confluiti “L’altra Messina”, “Metropolis perle famiglie”, “Solo Messina”, il Sindacato delleFamiglie, che ha radunato la folla, per manifestare ilmalcontento della cittadinanza. Si aspettavano il Sindaco in piazza per poter chiede-re all’Amministrazione di: 1) sospendere in autotutela la delibera sulla Tares, 2) rivedere la determinazione dei nuclei familiari sullabase delle variazioni intervenute nel corso dell'anno, 3) rivedere il calcolo delle superfici abitative sullabase dell'effettiva dimensione delle stesse senzatenere conto di pertinenze (cantine o garage), 4) attivazione del sistema di premialità con rilascio dicertificazioni alle isole ecologiche, 5) l'avvio di un nuovo corso della gestione del servi-zio rifiuti. Hanno manifestato indossando delle magliette con lascritta “ No TARES free Messina”, e distribuito volan-tini con l’effige del Sindaco con la maglietta NoTARES, volevano che le stesse proteste e la stessaforza che Accorinti ha impiegato per manifestare con-tro il Ponte o a difesa degli immigrati, la mettesseanche contro una tassa ingiusta imposta dallo Stato.Alcuni dei manifestanti dicono: Tutti dobbiamo paga-re la prima rata, anche se poi ci sarà restituita, maanche volendo essere onesti e volendo pagarla, conquali soldi? Qualcuno esasperato ha anche strappatoil bollettino della TARES. Probabilmente, però, non doveva essere quella lasede della protesta, si doveva andare tutti davanti laPrefettura o ancora meglio a Roma, dove c’è ungoverno che crede di poter risollevare le sorti delpaese, aumentando le tasse per recuperare lo sper-pero di questi anni. Nonostante ciò e l’invito alla calma, per mezzo di un

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volantino, da parte dell’associazione l’Altra Messina, alcuni hanno tentato “l’assalto allaBastiglia”, ovvero a Palazzo Zanca, che essendo domenica era vuoto, se non per uno schie-ramento di Polizia Municipale che da dietro i cancelli sprangati cercava di calmare gli invaso-ri. Presente in piazza anche Felice Calabrò, ex candidato a Sindaco, il quale ieri in conferenzastampa, a fianco dei consiglieri comunali del PD, aveva ribadito che la TARES va pagata pernon arrivare al DEFAULT del Bilancio del Comune, il che affosserebbe ancora di più la città. Si potrebbe decidere di non pagare la Tassa, ma a che scopo, per fare commissariare la cittàcome sta avvenendo per alcuni Comuni reggini che fino ad ora hanno ignorato la tassa dei rifiu-ti? Adesso arriverà anche la tassa sugli immobili che non si chiamerà IMU, sarà un’altra cosama pur sempre, un altro balzello. Ce la prenderemo con l’Amministrazione comunale ancheper quella? Inoltre, secondo alcuni, paradossale era vedere in piazza coloro che, se non hanno contribui-to alla precedente costosissima gestione dei rifiuti, quanto meno non si sono opposti ed ades-so sembrano cavalcare l’onda della protesta e del malcontento. Intanto, l’associazione l’Altra Messina ha raccolto 2000 firme che porterà all’avvocato per sta-bilire come poterle canalizzare. I cittadini vogliono pagare la TARES, affermano i rappresen-tanti del comitato, ma a condizione che sia equa e giusta. Intanto, risultato immediato della protesta, è che la piazza è rimasta sporca dei pezzi di volan-tini buttati per strada, adesso, MessinAmbiente dovrà pulire e se già il servizio era rallentato sidovrà gravare anche di questo. Ed io pago!

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Conferenza stampa delGruppo Feliceper Messina

Non populismo,ma richiesta di chiarimenti

Il gruppo consiliare Felice per Messina ha convocato unaconferenza stampa a Palazzo Zanca, per dire alla cittadi-nanza che non rinnega il suo contributo nell´ introduzione

della TARES, anzi i suoi componenti affermano con forza cheè necessario pagare la tassa, se non si vuole affossare il bilan-cio. In particolare il Consigliere Cardile, spiega: Sono statonell´isola ecologica di Pistunina che è un´isola felice, chi con-segna i rifiuti, viene segnato su un pezzo di carta, e poi da liviene registrato al pc, non c´è un collegamento diretto conDipartimento Tributi. Non è, poi, colpa del personale se la rac-colta non va, ma della vetustà dei mezzi.Il Capogruppo Santalco, afferma: dobbiamo capire qual è ilcosto del servizio e come attuare le riduzioni. Vogliamo chenon si tenga conto della perizia del 30 settembre e che si creiun nucleo di controllo per capire tutti i processi TARES. Se nonsi paga la TARES crollano tutte le iniziative del Comune,cadrebbe persino il bilancio. L´amministrazione, però, deveintervenire immediatamente nei bilanci di MessinAmbiente.Non proponiamo una società mista con gara a doppio ogget-to, se l´ Amministrazione si ostina a mantenere una municipa-lizzata. Il Consigliere Cantali, evidenzia che la riduzione del contribu-to TARES che si avrà da quest´anno è riservata solo alle fami-glie disagiate, io non l´ho votata perché non condividevo ladescrezionalità del criterio di scelta delle famiglie ed avevoproposto di spalmarlo su tutto il costo totale, ma la maggioran-za ha scelto diversamente. Ora l´assessore Mantineo ha crea-to una commissione per stabilire i criteri di individuazione dellefamiglie disagiate.Il Gruppo Consiliare Felice per Messina, comunque precisache non è loro intenzione, fare becero populismo dicendo dinon pagare la TARES. Il Commissario di MessinAmbiente,Armando Di Maria a fine incontro, comunica che entro una set-timana per la TARES sarà tutto informatizzato nelle isole eco-logiche. Il costo del servizio ammonta a circa 47 mila euro, nelfrattempo si vedrà come procedere.Dopo la prima puntata del confronto serrato fral´Amministrazione Comunale e le varie forze politiche presen-ti in Consiglio, che ha visto come protagonista il gruppo Feliceper Messina, seguirà la seconda puntata che vedrà il PD, chechiarirà i propri rapporti con l´ Amministrazione in merito allafamigerata TARES .

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Il Pd sulla tares

Anche i consiglieri del PD intervengono sulla TARES, capitanati come sempre dall’excandidato a Sindaco, Felice Calabrò. Quest’ultimo dice: la TARES va pagata altrimentisi rischia il default delle casse comunali ed i responsabili se ne dovrebbero assumere

le responsabilità. Vero che è inutile dire è colpa delle amministrazioni precedenti lo sapevanoda prima e dovevano organizzarsi, sono arrivati decisamente impreparati. Parlano di 44milioni di costi del piano, ma non sono reali, il piano andava rimodulato. Si poteva fare e noicrediamo che ci fosse il diritto dovere di farlo. Oltre tutto, è stata commessa l’imprudenza diinviare i bollettini in buste non ufficiali, ma buste semplici, questo darà luogo a ricorsi, qual-cuno potrebbe dire che non è arrivato, ma perché fare questo? L’inesperienza non può esse-re la scusa di tutto, bisogna sapere amministrare e compiere interventi mirati, questa ammi-nistrazione deve avere umiltà e farsi aiutare da chi ne sa di più.

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Conferenza stampa del Gruppo Consiliare PDL

Illustrati i loro distinguo sulla TARES

“Noi non pensavamo, dice Trischitta, che questa Amministrazione organizzasse in questomodo gli uffici. Non ci illudevamo che in questo mesi si fosse provveduto ad aggiornarel´ufficio anagrafe. Mentre il direttore generale ha rimodulato i dirigenti, non ha poi provve-

duto a rimodulare l´ufficio tributi. Si poteva, inoltre, spostare personale ai quartieri. Vogliamo,comunque, precisare che un giorno siamo stati qui fino all´una di notte a studiare e ci siamoaccorti che restare in TARSU sarebbe più costoso”. Crifò continua: “Il Sindaco è stato bravo a togliere i tornelli, ma poi, quando la gente non loacclama più, non può chiudere i cancelli. Non può sempre fare Signorino il parafulmine.Doveva presentarsi di fronte alla gente e spiegare. Il Sindaco deve assumersi le proprieresponsabilità e presentarsi con un consiglio comunale aperto. Il cittadino vuole pagare laTARES, ma che si faccia in modo equo e giusto. Nel 2014 si vuole capire il Sindaco cosa vuolefare e quale piano abbia per i rifiuti solidi urbani, affinché si paghi di meno”. Sottile interviene: “Anch´io mi son dovuto recare all´isolato 88, sede dell’ufficio tributi, per chia-rimenti. Volevo inoltre sottolineare che per gli abitanti dei villaggi è complicato arrivarci e pro-porrò, inoltre, in Consiglio di dilazionare ulteriormente il pagamento della tassa. C’è da rileva-re, inoltre, nelle isole ecologiche non c´è alcuna digitalizzazione”. Parisi sottolinea: “Si sareb-bero dovuti fare dei controlli incrociati con l´anagrafe per evitare errori. Noi avevamo avuto unapromessa dall’Amministrazione, non è solo il Sindaco che doveva dare risposte, anche a noisiamo assaltati per strada e non sappiamo dare risposte. Vedremo in futuro, perché anche noivogliamo risposte dall´Amministrazione”. Trischitta conclude: “Se il comitato spontaneo pre-senterà un documento firmato dai cittadini con l´assunzione di responsabilità sulle cassecomunale, per un´eventuale sospensiva della TARES, noi la sospenderemo immediatamente”.

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I rappresentanti del Comitato “12 Gennaio” dal SindacoLa disperazione lascia il posto al dialogo

Irappresentanti del comitato “12 gennaio” si sono recati, come annunciato, davanti alConsiglio Comunale per consegnare, un documento che riporta le richieste in merito allaTARES, sottoscritto da almeno 2 mila cittadini messinesi.

Questa volta, il Sindaco non manca all´appuntamento, ma anzi davanti alla sala del ConsiglioComunale, ascolta le rimostranze del comitato, ambasciatore della disperazione dei cittadinioppressi dalla crisi e dalle tasse, in particolare la TARES. Accorinti, spiega: questi costi sono frutto della gestione dei rifiuti dell´Amministrazione prece-dente, la quale si occupava solo di depositare i rifiuti in una discarica, noi, invece, ci stiamooccupando di portare avanti la differenziata e di ridurre, quindi, per il prossimo anni il costodella raccolta dei rifiuti. Progetti futuribili commentano quelli del comitato. Il Sindaco, però, pre-cisa, non futuribile, ma un futuro prossimo e noi lo faremo davvero. Poi rivolge un invito per unincontro aperto con la cittadinanza che servirà a chiarire molti punti riguardanti questo tema. Il comitato, successivamente, riconoscendo al Consiglio comunale il ruolo di organo di control-lo, consegna lo stesso documento ad Emilia Barrile, in quanto presidente del consiglio, affin-ché si faccia carico delle responsabilità dell´amministrazione. In caso di mancato ascolto daparte dell´Amministrazione. La Barrile dice: “Attenderemo il confronto pubblico, organizzato dall´Amministrazione, se sare-mo invitati, altrimenti vedremo di procedere nei modi che riterremo più opportuni sempre a tute-la dei cittadini”.

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Movimento Cristiano LavoratoriDalla Tarsu alla Tares in attesa della Tari

Il cittadino continua -giustamente – a mal digerire i vari bal-zelli che via via gli vengono imposti mascherandoli, spesso,con acronimi nuovi ma uguali, se non più gravosi dei primi,

nella loro sostanza. La capacità impositiva delegata ai Comunisi è sommata a quella più antica dello Stato che non rinunciaalla propria quota di “pizzo” legittimato nelle imposizioni dele-gate. Si veda il caso della percentuale dovuta alle casse sta-tali per l'IMU o per ogni e qualsivoglia gara pubblica di ognipiccolo o grande ente locale, compreso, ovviamente, i comu-ni. Non sfugge a questa logica nemmeno la nuova e “odiosa”tariffa TARES, che sostituisce nel nostro comune la TARSU,in attesa che si chiarisca meglio e si deliberi sulla TARI ( spe-riamo in maniera più equa e in tempi più ragionevoli), nuovotributo inserito nella Legge di Stabilità dello Stato per il 2014 erelativo alla copertura totale del costo di raccolta dei rifiutiurbani e ad essi assimilabili.Trenta centesimi al mq. è la “mazzetta” che ogni singolo citta-dino deve versare alla Stato tramite il comune. Il livello di “osti-lità” della tariffa si registra quotidianamente tra i cittadini enelle file agli sportelli ed ha avuto – per ora – il suo culminenella protesta, legittima e condivisa, della Domenica appenatrascorsa.La delibera 78/C approvata dal Consiglio Comunale, prevedeche il tributo sia dovuto sin dal 2013. Alcuni emendamenti pre-visti dalla stessa Amm.ne ( emend. n.21) prevedono riduzionia partire dallo stesso anno (2013) nella misura “del 25% sul tri-buto imputabile alla quota variabile, valutato su base mensile.Le modalità con cui l'utente dovrà dimostrare il raggiungimen-to della quota di rifiuti conferiti presso i centri comunali di rac-colta, nonché l'attività di compostaggio di cui al successivocomma 4, verranno normate, nel dettaglio, con deliberazionedella Giunta Municipale”. L'emendamento 22, proposto sempre dall 'Amm.ne, prevedeche per il 2013, in sede di prima applicazione, vengano appli-cate le seguenti agevolazioni: “il 15% della quota variabile deltributo per le utenze che ADERISCONO alla raccolta porta aporta organizzata da Messinambiente... Le modalità di appli-cazione delle riduzioni, valutate su base mensile, sopra indi-cate verranno normate nel dettaglio con Deliberazione dellaGiunta Municipale”.

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Va da se che a posteriori la Giunta sarà chiamata a dettare norme – tra l'altro - che riguarda-no un anno ormai trascorso e per il quale la stessa impone il pagamento del tributo. Normeche, onestamente, ci sembra impossibile – per alcune fattispecie – applicare, come nel casodel citato emendamento n.22. Nella delibera di Giunta nella quale saranno dettate le annun-ciate agevolazioni ( anche questa successiva alla scadenza del pagamento della prima rata)ci preme evidenziare l'opportunità di tutelare le famiglie numerose che vivono situazioni dimarginalità, soprattutto economica. Ciò, in parte, è previsto dall'art.23 del regolamento, nelcapitolo relativo alle riduzioni ed esenzioni. Riteniamo che una famiglia numerosa, con scarseo insufficienti, risorse economiche, abbia diritto ad essere inclusa nelle categorie delle agevo-lazioni da prevedere.Un altro elemento importante è il recupero dell’enorme evasione del tributo, il cui mancatointroito grava sui ruoli – leggi cittadini – già registrati. Basterebbe incrociare i dati con quelli for-niti dall’enel o dagli altri soggetti distributori di energia elettrica per avere l’elenco completodelle abitazioni soggette a tributo ( considerato che i locali provi di utenze sono esclusi). Suquesto fronte, questo Movimento, ritiene che il governo cittadino debba impegnare risorse euomini il cui lavoro potrebbe rivelarsi determinante e utile per altri settori di riscossione e peruna maggiore equità fra i cittadini, sempre più mal disposti a digerire ulteriori tasse o tariffe. Ciauguriamo che la stessa confusione non debba avvenire per l’istituzione della nuova areapedonale. Difficile!!!

In riferimento all'ormai vici-nissima data del 20 gennaiodi presentazione delle istan-

ze per l'ottenimento delle ridu-zioni sulle tariffe Tares secon-do quanto annunciato in con-ferenza stampa sabato scorso

dalla giunta, si trasmette in allegato l'interro-gazione urgente presentata dal sottoscrittoall'Amministrazione con la quale vengonoposte delle osservazioni e delle richieste dicorrettivi in quanto:1) non sono previste riduzioni per le famiglienumerose e a basso reddito;2) ci sono incongruenze con il Regolamento;3) non si stanno rispettando del tutto le indica-zioni del Consilgio Comunale;4) urgono chiarimenti sulle riduzioni per leutenze non domestiche 22, 27 e 29;5) non sembrano essere previste riduzioni peri disoccuapti di lungo corso.

Libero Gioveni

Osservazioni e correttivi sulle RIDUZIONI TARES

Antonella Russo proponeun piano di rilancio dellaraccolta differenziata,

che prevede, per la prima voltain citta’, l’organizzazione dellaraccolta di rifiuti domesticiporta a porta. Si tratta di un

metodo di raccolta domiciliare integrata, nellequali la percentuale di raccolta differenziata siattesta sull’80% dei rifiuti complessivi. Il consi-gliere Russo ritiene che l’approvazione di taledelibera comportera’ oltre ad un esponenzialeaumento della raccolta differenziata dei rifiuti,anche una concreta possibilita’ per i messine-si di ottenere le tanto auspicate riduzioni sulsalatissimo tributo tares. La legge attualeimpone l’immediato superamento della per-centuale del 65% dei rifiuti differenziati, moti-vo per cui il consigliere Russo ritiene che l’ini-ziativa possa evitare al comune di Messina diviolare la legge in materia di rifiuti.

Antonella Russo

Rilancia la raccolta differenziata

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“Che la Tares fosse una tassa iniqua, esosa ed antipatica lo sapevano tutti,sia quelli che hanno votato la delibera che quelli che non l’hanno fatto ma ilcompito del consiglio comunale era ed è, sin quando sarà possibile, quello

di evitare il dissesto ed ottemperare ad una legge dello stato.”Nell’immediato è certamente opportuno correre ai ripari per correggere gli erro-ri macroscopici di tante bollette ma anche per calibrare meglio il tributo che èsproporzionato rispetto al servizio reso. Gli elementi su cui agire sono fonda-

mentalmente due: l’evasione ed i costi del servizio.Atteso che respingiamo con forza il principio invocato da taluni della disobbedienza fiscale econsiderato che la costituzione di una eventuale commissione speciale che seguirebbe alleinchieste, già avviate dalla magistratura, non darebbe la tempestiva risposta che i cittadini siattendono, è necessario pensare ad una misura più immediata sul versante dell’evasione.Le notizie ricevute dal dipartimento tributi indicano una quota di ruoli incerti prossima al 25%(27.000 utenze su 105.000) ed è per questo che in data odierna ho presentato un Ordine delGiorno che dovrà essere approvato dal prossimo Consiglio Comunale al fine di dare mandatoal Sindaco di Messina di porre in essere tutti gli atti propedeutici al trasferimento di personale“qualificato” presso l’ufficio tributi laddove è necessaria, urgente ed improcrastinabile la costi-tuzione di una task-force anti evasione con obiettivo principale la redistribuzione delle quoterecuperate per il ricalcolo del tributo.

Nino Carreri

Pagare tutti per pagare meno

“Necessaria una lotta senza quartiere agli evasori”

Assoutenti Messina, Associazione di tuteladei Consumatori e degli Utenti, comunica aicontribuenti, destinatari degli avvisi di paga-mento dell’imposta TARES inviati, appaiono

presentare molteplici vizi di legittimità. Oltre alla palese iniquità dell’imposta Tares per l’esorbi-tanza degli importi richiesti, rispetto alle precedenti già gravose Tarsu e Tia, e rispetto alle effet-tive modalità di prestazione del servizio, sono infatti numerosi i vizi, formali e sostanziali, chel’istituzione di tale imposta presenta e che il contribuente potrà sottoporre al vaglio della com-petente Autorità Giudiziaria. Ed infatti, se da un lato la legge istitutiva della Tares (D. Lgs.201/2011) ha rinviato ad un regolamento comunale per la disciplina relativa all’applicazione deltributo, i regolamenti comunali, approvati dai Comuni verso la fine del 2013, avrebbero potutodisciplinare l’imposta solo per il futuro, con decorrenza dal gennaio 2014, e non retroattivamen-te (gennaio 2013). Ciò, sia per l’espresso divieto operato dall’art. 52 del D.Lgs. n°446 del 1997,richiamato dalla normativa citata, sia per il generale divieto di retroattività dei tributi, che costi-tuisce principio cardine del nostro ordinamento giuridico.

Assoutenti Messina

Tares, vari profili di illegittimità

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Associazione Radicali Messina “Leonardo Sciscia”

Messina non merita ulteriori pagliacciate

IRadicali di Messina non intendono utiliz-zare questa paradossale vicenda dei tribu-ti per lanciare messaggi a qualcuno o per

qualcosa. Siamo lontani dai rituali di certa par-titocrazia sui “sostegni a” o i “distinguo per”.La situazione della città ci sembra così allar-mante che riteniamo scandaloso ogni tattici-smo. A cominciare da quello dei partiti chehanno ridotto in questo stato il Comune e,conesso,il futuro dei suoi cittadini. E’ per questo che non riteniamo tollerabile lasuperficialità con la quale l’assessore GuidoSignorino affronta questioni economiche efinanziarie fondamentali per il domani prossi-mo esponendo, oltretutto, il sindaco diMessina alla più che giustificata contestazionedella pubblica opinione.In particolare si dovrebbe spiegare pubblica-mente a quali risultati abbiano portato le pro-messe ( sbandierate con grande evidenza )del luglio scorso quando il governatoreCrocetta,durante la “Festa” della Cgil, abbrac-ciava il sindaco promettendo il “ripianamentodei debiti del comune”. Quale patto c’è statodietro quella promessa? In cambio di cosa?Fatto è che dopo pochi mesi, per tamponare il“buco”, è stato deciso di taglieggiare i cittadinied oggi,con l’ennesimo pateracchio,si lascia

intendere che le fasce più deboli non paghe-ranno quel tributo. Ma a Palazzo Zanca sannoquanti sono,numericamente, le “fasce deboli”che potranno richiedere tale esenzione? Nonavrebbero intanto potuto rivedere tutti gli erro-ri macroscopici dell’Ufficio Tributi? Insomma sirisponde agli errori con altri errori aggravandola situazione.Perché non è stato tenuto in conto che laRegione,nel febbraio scorso, aveva posticipa-to al 2017 l’adeguamento agli standard UE? Eperché,nella vicenda del conferimento indiscarica,non si è tenuto conto della direttivadell’assessore Marino che impediva ai gestoridelle stesse di chiudere i siti quando venivanovantati crediti dai Comuni preferendo invecel’aumento dei costi verso la sponda catanese?Come non prendere atto,inoltre, che per met-tere a regime la raccolta differenziata aMessina sarebbero necessari almeno dueanni e,quindi, il cardine delle detrazioni sulquale è stata costruita la delibera ( e i reitera-ti annunci ) veniva meno? L’invito è perciò alle scelte coraggiose.Ammettere gli errori. Rivedere drasticamentel’impostazione della delibera. Ritirare le dele-ghe assessoriali per manifesta inadeguatez-za.

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Pdci

No Renato, così non va!

Le discussioni avute a Palazzo Zanca il25 settembre 2013 con il sindaco diMessina sono rimaste solo un evento da

catalogarsi come un incontro al bar.Tante le questioni sollevate quel giorno daquesto Partito, dalla mobilità urbana e i tra-sporti cittadini alla Scuola, dall’utilizzo e ladestinazione d’uso dell’Ex Ospedale ReginaMargherita al recupero e l’utilizzo delle exaree militari e della Fiera, ma, finora, nessunriscontro o accenno d’iniziativa.All’incresciosa lacuna si aggiungono le sceltedell’Amministrazione comunale: il pagamentodella mensa scolastica per tutti, dai più agiatiai meno abbienti; la messa in funzione delladiscarica di Pace, nonostante sia nel centrocittadino e zona a protezione speciale; il qua-lificare “frettolosi” gli occupanti della ex scuola“Pietro Donato”, cittadini che intendono farfronte alla crisi abitativa; il caso dei migranti, acui la Giunta non ha saputo garantire un’ade-guata accoglienza offrendo le aree di proprie-tà comunale e/o requisendo le abitazioni sfitteda decenni. Non ultima, la famigerata Taresche mette in ginocchio la già precaria econo-mia delle famiglie messinesi, mentre l’immon-dizia regna sovrana.Una tassa non consegnata a tutti e che, oltread apparire illegittima, crea disagi ai cittadini.Sei sicuro che la Tares sia retroattiva conside-rato che è stata adottata dal ConsiglioComunale nel mese di ottobre scorso e chenon ha effetto prima del 1 gennaio dell’annosuccessivo mentre essa è relativa all’anno2013? Se si, domandiamo come fa un anzia-no sofferente a fare la lunga fila per riuscirenell’ardua impresa di conoscere a quantoammonta la tassa da pagare. Come fa uno diquel 50% di pensionati che non arrivano a1000 euro al mese a corrispondere l’esorbi-tante mora nel caso di ritardo del pagamento

della tassa stessa? Non avrebbe, l’ammini-strazione comunale, potuto consegnare con ipropri dipendenti le cartelle come si fece conil censimento?No Renato, così non va!Il Partito dei Comunisti Italiani ha, con lealtà esenza riserve, sostenuto il programma chedoveva essere la bandiera del cambiamentodal basso perché Messina diventasse unacittà “normale”, sapendo bene che il cambia-mento non poteva essere dall’oggi al domanima, a distanza di 6 mesi dal tuo insediamen-to, avremmo voluto averne almeno il sentore.Ci pare, invece, che rimarchi le tracce di vec-chie logiche politico-amministrative a cuisiamo sempre stati contrari e oppositori.Troppo facile dire che ereditiamo il disastrodelle passate amministrazioni. Troppe rotazio-ni di posizioni della tua Giunta. Nessuno di noipensava che amministrare questa città sareb-be stato un giro di valzer. Troppo facile fare ilsindaco così.Abbiamo occhi per guardare, orecchie persentire e teste per pensare.I nostri occhi ci fanno vedere una città sempremeno vivibile e sempre più piegata al poteredei forti, le nostre orecchie ascoltano gli umoridei messinesi che dicono che questa è un’am-ministrazione di dilettanti allo sbaraglio e lanostra testa ci fa pensare che non possiamopartecipare a nessuna “corrida”.

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Sel

“Rafforzare la spinta

al cambiamento”

Sinistra Ecologia Libertà di Messinainterviene sulla tassa sui rifiuti, la Tares:“Anche se l’amministrazione guidata da

Renato Accorinti si è trovata quasi del tuttocostretta ad applicare una tassazione eccessi-va, imposta da politiche europee e nazionaliche nascondono dietro la parola austerità l’im-posizione di politiche asfittiche e punitive neiconfronti dei cittadini, riteniamo che in questofrangente sia mancata la voce forte e autore-vole della politica, vicina alle esigenze dellacomunità. Da questo punto di vista, ci sentia-mo vicini alle posizioni critiche dei consigliericomunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo, iquali pur votando in modo differente hannomanifestato il loro dissenso politico rispetto aun’impostazione economica che noi riteniamosbagliata. Un’impostazione culturale lontanadalle istanze di cambiamento auspicate dalmovimento di donne e uomini che hanno vota-to Renato Accorinti nel segno della rinascita diMessina. Di conseguenza – continua la notadi Sel Messina – pur riconoscendo alla GiuntaAccorinti molte attenuanti, dovute alla difficilis-sima situazione economica ereditata e alleimposizioni tecnocratiche di stampo europeo,siamo convinti che essa non dovrebbe limitar-si a esprimere una posizione fredda, quasi daamministrazione tecnica. Al contrario, ilSindaco e la sua Giunta dovrebbero, con leparole e i pensieri alti della politica, intensifica-re il rapporto con i cittadini, ascoltandone leistanze, e non avere paura di avviare unariflessione più profonda sulle politiche econo-miche e le tassazioni, quando esse sono ves-satorie. Secondo Sel, il Sindaco dovrebbefarsi portatore su scala nazionale - in relazio-ne all’emergenza economica, sociale e occu-pazionale - di un conflitto e di una denuncia

non più rinviabili. In questa fase, invece, èmancata la voce politica di chi denuncia l’in-giustizia, deciso anche ad aprire un’interlocu-zione critica e circostanziata con il governonazionale, come è avvenuto in altri Comuni”,continua la nota di Sel.“Il cambiamento auspicato con il successo diRenato Accorinti si è affievolito, in questi mesi,oltre che per le oggettive difficoltà, perché, anostro avviso, si è rinunciato ad avere unaconnotazione politica e sociale protesa aun’innovazione reale, seppure nella graduali-tà, nell’illusione di realizzare forse una Giuntatecnica. Oggi, da sostenitori, critici quando ènecessario, dell’amministrazione Accorinti,auspichiamo una svolta profonda. Occorreche il sindaco e la sua Giunta riprendano ilrapporto con il movimento CambiamoMessina dal basso, e con le sue potenzialità,riscoprano la necessità di affermare unmodello partecipativo e di consultazione,rivendicato giustamente in campagna eletto-rale, e dimostrino più forza e coraggio nell’af-frontare le questioni essenziali che investonola città di Messina, da sottrarre a un declinoche non vogliamo che sia ineludibile. Ci ram-marichiamo anche della carente comunicazio-ne, da parte dell'amministrazione, rispetto aciò che si è fatto e ciò che si ha intenzione difare e continueremo a distinguerci da chi,senza essere spesso credibile, alimenta steri-li polemiche qualunquiste, senza entrare nelmerito, in maniera interessata”, si conclude lanota di Sel.

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Preliminarmente si ricorda alle SS.LL. che il TARES (Tributocomunale sui rifiuti e sui servizi) introdotto dal D.L.6.12.2011, n. 201 (cosiddetto "decreto salva Italia"), converti-

to con L. 22 dicembre 2011 n. 214, è il tributo, da articolare in quat-tro rate, introdotto in sostituzione della TARSU. Tale nuovo tributodeve servire, secondo quanto previsto dall’articolo 14, a coprireesclusivamente “i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urba-ni e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento”.Invece la Giunta Comunale, con delibera di G.M. n. 740 del14.10.2013 ed il Consiglio Comunale, con delibera n. 81 del30.11.2013 hanno approvato, sic et simpliciter, il Piano finanziario2013, predisposto dall’ATOME3, non limitato, come invece avrebbedovuto essere, ai soli interventi del servizio di gestione dei rifiutiurbani avviati allo smaltimento, e quindi della conseguente TARES. Invece gli avvisi di pagamento, con i relativi bollettini, trasmessi dalComune agli utenti si riferiscono ad un “tributo comunale sui rifiuti esui servizi (TARES), a copertura di tutti i costi afferenti al servizio digestione di tutti i rifiuti urbani e dei costi relativi ai servizi indivisibi-li” e, quindi, (anche quelli non connessi con l’avviamento allo smal-timento.

Ciò premesso CittadinanzAttiva chiede espressamente :

a) lo spostamento al mese di febbraio della prima rata del tributoTARES, giacché, per il mese di gennaio i cittadini debbono già sop-portare una insostenibile pressione fiscale (aliquota comunale IMUsulla prima casa, canone televisivo, bollo macchina, etc) b) il rispetto della normativa che prevede la ripartizione del TARESin quattro rate.c) la sospensione, in autotutela, del Piano finanziario e verifica ana-litica e scrupolosa dei servizi realmente effettuati dall’ATO nell’an-no 2013, relativi soltanto alla “gestione dei rifiuti urbani e dei rifiutiassimilati avviati allo smaltimento”.Tale revisione del Piano finanziario dovrà servire a fare chiarezza sutanti punti oscuri. I Cittadini vogliono pagare il tributo TARES ma soltanto per i servizirelativi alla “gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviatiallo smaltimento” e per niente altro. Non ottemperando a quanto proposto, CittadinanzAttiva si farà pro-motrice di un’azione popolare, ai sensi dell’art. 9 del D. Lgs.267/2000 contro l’ATOME3 e contro gli Organi Amministrativi chehanno approvato il piano finanziario 2013, redatto dall’ATO.

TARES 2013 - Richieste di CittadinanzAttiva

Il Coordinatore dei Procuratori dei CittadiniAvv. Salvatore Vernaci

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Palazzo Zanca - 16 Gennaio 2014

I rappresentanti del Megafono“Secondo noi i fondi si possono trovare, non diciamo di tornare allaTARSU, sarebbe troppo facile, ma proponiamo una riduzione del 20%della tassa, per via di un servizio scadente”.

foto Peppe Saya

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52-53 CittàCronache urbane

54-55 ProvinciaNews dal territorio

48-49 Dietro le quinte

numero 145 anno XI 16 Gennaio 2014

Sicilia56-57Attualità

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Spettacoli64-65

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Sommario

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50 SettegiorniCronaca della settimana

Mangiare Sano72-73

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Letizia Frisone, Marilena Faranda

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Francesco Certo, Marina Pagano

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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L’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari - Dipartimento degliInterventi per la Pesca - Regione Sicilia, ha emanato il bando di attua-zione del FEP misura 1.4 “Piccola pesca costiera” specificatamente perla tipologia A - C.

Sono ammissibili a contributo le seguenti due tipologie di intervento:- Tipologia A: iniziative presentate da singoli operatori della picco-la pesca costiera che, in forma collettiva, contribuiscono a migliorare lagestione e il controllo delle condizioni di accesso a determinate zone dipesca.- Tipologia C: iniziative presentate da singoli operatori della pic-cola pesca costiera che, in forma collettiva, prevedono interventi volon-tari di riduzione dello sforzo di pesca per la conservazione delle risor-se.

Soggetti beneficiari sono i pescatori professionali e i proprietari dipescherecci che praticano la piccola pesca costiera, che realizzano unprogetto in forma collettiva. Nel caso di acquisto attrezzature da collo-care a bordo dell’imbarcazione di piccola pesca nell’ambito e per lefinalità della tipologia “A”, il pescatore professionale deve essere pro-prietario dell’imbarcazione o impresa individuale armatrice della stes-sa.

Annunci utilia cura di Pippo Previti

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I valori massimi che le premialità possono raggiungere sono:- per le spese rientranti nella tipologia “A”, il premio è calcolato infunzione dei costi approvati e giudicati congrui entro un limite massimodi 5.000,00 euro per singolo imbarcato, da riferirsi ai soggetti ammissi-bili a finanziamento.- per le misure volontarie di riduzione dello sforzo di pesca, tipo-logia “ C” i premi pagati ai pescatori per eventuali sospensioni, vengo-no calcolati prendendo come riferimento i CCNL stipulati dalle organiz-zazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative alivello nazionale nel limite massimo di 5.000,00 euro per singolo imbar-cato da riferirsi ai soggetti ammissibili a finanziamento.

Riguardo agli investimenti inerenti alla tipologia “A” nel caso di acqui-sto attrezzature, il premio è calcolato in misura dei costi effettivi soste-nuti per un ammontare massimo di euro 15.000,00 per singolo benefi-ciario.

Le risorse finanziarie disponibili per l’annualità 2014 ammontano aEuro 4.000.000,00 così ripartite: Tipologia A: 800.000,00 euro eTipologia C: 3.200.00,00 euro.

La presentazione delle domande e di tutta la documentazione deveavvenire entro il 31 gennaio 2014.

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L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostraAssociazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indiriz-zo: [email protected]

Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologicoconduce la dott.ssa Grazia Tacac/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa Lina-Messina)Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta).

Percorsi di tecniche yogaconduce la dott.ssa Domenica Lucianoc/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, FortunaResidence pal. X – Messina Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15

Pilates matwworkconduce la dott.ssa Maria AnsaldoLunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30Meditazione conduce il prof. re Marcello AragonaLunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina.

Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del bracciooperatoDott.ssa Jessica Messinac/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina(per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286).

Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parruccheIn corso di realizzazione.

Campagna di prevenzioneVisite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus.

Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzionepiù capillare sul territorio.

Il PresidenteGrazia Di Blasi

Programma attività 2012/2013

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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Giovanni Cupaiuolo, napoletano di nascitama messinese d’adozione, da 40 annimembro autorevole dell’Ateneo messine-se, dapprima studente, successivamentestimato docente nonché preside dellafacoltà di Lettere e Filosofia ed adessoCoordinatore Collegio dei Prorettori. Unavita votata all’Università di Messina, le Suesensazioni sullo sviluppo negli anni di unAteneo troppo spesso chiacchierato mache non manca di produrre eccellenze?Premetto, che la mia condanna verso i casi dicronaca avvenuti nel nostro Ateneo è totale esevera, soprattutto perché avvenuti in un con-testo, quello universitario, che dovrebbe for-mare le nuove generazioni e non proporreesempi così deplorevoli, credo che questi tipidi comportamento offendano, innanzitutto, ladignità umana e vadano considerati comeinaccettabili sotto ogni aspetto. Per quantoriguarda lo sviluppo nel corso del tempodell’Università di Messina devo dire che il piùsignificativo è stato quello edilizio. Si è, nelcorso degli anni, voluto potenziare l’Ateneodal punto di vista delle strutture, creando cosìben 4 poli universitari, forniti delle miglioriattrezzature sia per la didattica che per laricerca, così da offrire allo studente il massimodelle opportunità possibili. Un altro aspettonon trascurabile, figlio dello sviluppo tecnolo-gico moderno, è l’ampliamento delle cono-scenze delle attività di ricerca di tutte le facol-tà, così da poter scambiare idee e progetti perarricchire sempre l’offerta formativa. Infine, ilmutamento ha colpito anche i rapporti inter-personali tra studente e docente. All’iniziodella mia carriera il distacco era più acuito,ottocentesco oserei dire, adesso lo scambio dipunti di vista sta alla base dell’Università, ilcolloquio tra corpo docente e studenti si è,

L’intervistaL’intervistadi Francesco Certo Panorama Università

“Al centro del progetto il riconoscimento del merito”

A colloquio con Giovanni Cupaiuolo, Coordinatore Collegio dei Prorettori

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sempre nel massimo rispetto, fatto più intenso e familiare. Da qualche mese nella squadra di governo del RettoreNavarra, compito delicato e di grande responsabilità vistii troppi scandali susseguitisi. Si trova d’accordo con lateoria che il ricambio oltre che generazionale debba esse-re mentale e delle idee?Credo, ed è opinione condivisa, che le buone idee non abbia-no età, ovviamente la gioventù è accompagnata da una caricadi entusiasmo e di tempo che aiuta il compimento e la messain atto delle proprie iniziative ed obiettivi. Questa nuova ammi-nistrazione rappresenta sicuramente un cambio generaziona-le notevole, il Rettore, per primo, è l’esempio, essendo il piùgiovane in Italia, di questa “rivoluzione”. Altresì, bisogna sotto-lineare come la squadra di Pro-Rettori sia eterogenea dalpunto di vista dell’età, riconoscendo così, negli elementi piùanziani, quel tocco di esperienza in più, utile per governare sinda subito con una preparazione dettata dalla saggezza e nonsolo dall’entusiasmo e della gioventù. Una giusta commistioneche potrà portare ad una nuova linea all’interno dell’Ateneo.Dal punto di vista personale quali obiettivi si pone nelcompimento di questo prestigioso incarico? Crede che illavoro da compiere per ridare lustro all’Ateneo possaessere esaurito in breve periodo?Sin da subito mi sono trovato concorde con i punti chiave delprogramma del Rettore Navarra, ed il nostro è un rapporto diconfronto quotidiano, che ha come obiettivo primario il ritornoad una specchiata legalità nell’Ateneo, per questo è statoanche nominato un Pro-Rettore alla legalità, trasparenza ed aiprocessi amministrativi, il prof. Antonio Saitta, simbolo di que-sta esigenza di cambiamento. Quello che noi vogliamo mette-re al centro del nostro progetto è il riconoscimento del merito,sia tra le fila del personale tecnico-amministrativo, sia nell’am-bito didattico e della ricerca. Dal punto di vista pratico, si staandando verso un tipo di politica che mira alle esigenze deglistudenti, c’è in programma un recupero di alcuni fabbricatidismessi da tempo da poter mettere a disposizione in questoperiodo in cui la carenza di alloggi si fa sentire in manieraimponente. Il recupero di un luogo come il “ReginaMargherita”, sito perfetto per logistica e capacità dello stabile,potrebbe servire a cambiare radicalmente l’approccio dellostudente al mondo universitario. La creazione di mini alloggisul modello americano, dove nella stessa struttura sono pre-senti anche luoghi di condivisione e scambio, amplierà e faci-literà il percorso formativo del giovane all’interno dell’Ateneo,tenendolo lontano dai problemi che accompagnano la vita di

“Lasciarsi attirareda corsi che paiono

strade sicure mache non riflettono iveri interessi dello

studente, porterà lostesso ad un rendi-

mento non eccellen-te o legato più ad un

dovere che ad unareale amore verso la

materia studiata”

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uno studente fuori sede, spesso incastrato da un mercato privato approfittatore ed ai limiti dellalegalità. Questo nuovo sistema deve essere un biglietto da visita della nostra Università, lo stu-dente deve sapere che ci si occupa di lui sotto ogni punto di vista, e che il suo rendimento saràcertamente favorito da un clima di serenità e condivisione continua col mondo universitario.Puntiamo, quindi, ad aumentare il numero degli iscritti, convincendo i ragazzi delle vicine pro-vincie che l’Università di Messina offre gli stessi servizi garantiti nelle università del nord, e chenon serve attraversare l’Italia per trovare eccellenze didattiche ed organizzative.Secondo la Sua profonda esperienza qual è la situazione dello studente universitariooggi? Come si è modificato nel tempo l’approccio dei giovani con lo studio vista lasituazione lavorativa sempre più asfittica?Senza dubbio esiste un forte stato di smarrimento nello studente, nella mancanza di prospet-tive certe. E’ importante chiarire che non c’è ora come ora un corso di laurea che garantisca

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un sbocco sicuro nel mondo del lavoro, la crisi lavorativa è generalizzata, per cui, consiglio allostudente che si avvicina al mondo universitario di fare un esame di coscienza e scegliere conattenzione e passione vera la strada da intraprendere. Lasciarsi attirare da corsi che paionostrade sicure ma che non riflettono i veri interessi dello studente, porterà lo stesso ad un ren-dimento non eccellente o legato più ad un dovere che ad una reale amore verso la materia stu-diata. Per questo, il nostro compito è quella di orientare i giovani con largo anticipo. Il program-ma di orientamento deve essere ampliato e migliorato, l’intreccio tra il mondo scolastico e quel-lo universitario deve essere stretto e continuo. I nostri docenti devono presentarsi nelle scuo-le e spiegare e far conoscere il mondo che il futuro proporrà ai ragazzi. Altrettanto devono farele scuole, partecipando e facendo partecipare gli studenti alle nostre lezioni universitarie, intutte le facoltà da noi proposte, in questo modo i ragazzi, prossimi al diploma, potranno com-piere una scelta adeguata e consapevole sulla strada da intraprendere.

foto Peppe Saya

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Il ministro Francese Robert Shuman nella sua dichiarazione del 9maggio 1950 a Parigi proponeva l’integrazione delle industriepesanti di Francia e Germania come primo atto nella graduale

costruzione di un’unione federativa fra gli stati europei. Un salto nelbuio per molti osservatori e uomini politici del tempo, una sceltacoraggiosa, per molti altri, che poi si rivelò l’inizio della costituzionedella nuova Europa.Analogamente, riteniamo si possa affermare, caro Ministro, che lanascita di un Sistema del Trasporto Pubblico Integrato nell’areadello Stretto costituisca un obiettivo di rilievo all’interno del grandeprogetto dell’integrazione economica e sociale delle due aree e didecisiva importanza nella costruzione di questo spazio europeo.Tale spazio, è evidente, non potrà essere realizzato in un’unicasoluzione, ma sarà costruito mediante successive realizzazioniconcrete che creeranno, anzitutto, una solidarietà di fatto tra le duecomunità.Tale sistema si rivela una precondizione per raggiungere quel livel-lo di accessibilità, sia intrametropolitana che intermetropolitana,necessaria per promuovere il consolidamento delle relazioni urba-ne e per consentire un’adeguata offerta di mobilità sostenibile siaalla popolazione, sia ai flussi turistici.Un sistema del trasporto pubblico locale integrato che, dopo i lavo-ri di completamento della Salerno-Reggio Calabria ed in mancanzadella realizzazione del ponte sullo Stretto, assume una rilevanzanazionale con l’obiettivo di assicurare continuità territoriale nelPaese. Un’integrazione, ancora, che vede interessati in primaistanza i Comuni di Villa S. Giovanni, Reggio Calabria e Messina,ma che porrà tuttavia le basi comuni per il successivo sviluppo eco-nomico di un area di riferimento più estesa.L’attivazione del sistema del trasporto pubblico integrato nell’areadello Stretto, perciò, è resa necessaria dalla specificità geograficadi questa terra-mare che possiede tutte le potenzialità per configu-rarsi come polo d’eccellenza intermodale dei trasporti, a patto chele infrastrutture di comunicazione – viarie, ferroviarie, marittime eaeree – che convergono su questo territorio siano rese tra lorocomplementari. Questa attivazione è resa necessaria, altresì, dal-l’ampiezza spaziale del bacino di utenza cointeressato e dal rile-vante carico demografico di riferimento che, oltre alle città delloStretto, coinvolge il loro vasto hinterland superando così i 500 milaabitanti.Lo Stretto di Messina, però, in mancanza di un coordinato strumen-

Lettera aperta al Ministro del Governo Italiano On. D’Alia

Caro Gianpiero

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to di governance, ha ampliato le sue criticità e la sua incapa-cità nel rispondere alle esigenze complesse di un rilevantemovimento pendolare. Non va dimenticato, peraltro, che i tra-sporti in quest’area hanno una valenza non solo locale, regio-nale o nazionale ma anche mediterranea, considerato che loStretto di Messina si inserisce nei modelli di chekpoint, cheindicano i nodi strategici internazionali dei trasporti.E’ necessario allora che gli assessorati ai trasporti dellaRegione Sicilia e della Regione Calabria, i sindaci dei trecomuni e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, dianovita ad un tavolo tecnico con il compito di individuare gli obiet-tivi, le modalità, i tempi e le risorse per la realizzazione di unmodello sperimentale di trasporto pubblico integrato nelloStretto di Messina. Un modello, inoltre, che dovrà vedere laluce prima della scadenza del temporaneo affidamento di ser-vizio alla Società di Rete Ferroviaria Italiana, Bluferries S.r.l.,per evitare di dover ulteriormente rinviare la questione per iprossimi anni. Sarà, inoltre, compito di questa commissionedecidere a quale soggetto affidare il potere politico di control-lo, di verifica e di erogazione dei fondi (l’Authority), che potreb-be essere lo stesso Ministero o l’Autorità Portuale di Messina,arricchita di nuove competenze, e individuare la natura delsoggetto a cui invece affidare la gestione integrata dei servizi.Il governo nazionale, ha fatto sapere di recente il Ministro Lupinella conferenza Stato-Regioni, considera prioritario nellanuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 l’assedel trasporto pubblico locale. Il Ministro Trigilia ha ribadito taleorientamento nella bozza di accordo di partenariato 2014-2020 che privilegia, per la rete e i nodi di livello regionale elocale, relativamente alle azioni per il trasporto pubblico loca-le, un approccio integrato finalizzato a garantire migliori servi-zi per gli utenti, particolarmente “nelle aree di maggiore con-centrazione della domanda”.Il nuovo sistema di collegamento indurrà inevitabilmente unridisegno della mobilità urbana delle aree metropolitane diMessina e Reggio e una nuova configurazione di collegamen-ti per l’aeroporto dello Stretto.Invitiamo pertanto il ministro D’Alia, quale esponente delgoverno nazionale, a porre la questione della mobilità nel-l’area dello Stretto all’attenzione del Consiglio dei Ministri e difarsi promotore della costituzione del tavolo tecnico presso ilMinistero dei Trasporti. Un atto costruttivo per porre la primapietra nella costruzione dello spazio europeo dell’area metro-politana dello Stretto.

Josè Gambino, Michele Limosani

Josè Gambino

Michele Limosani

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Il territorio di Messina e la sua provinciavivono una condizione di disagio, di arretra-tezza che ha portato alla marginalizzazione

ed emarginazione dal resto del Paese. Unacondizione che ha compromesso, compro-mette e continuando così comprometterà ilfuturo produttivo dell’intera area. Come TavoloUniti per Messina – che riunisceConfindustria, Confapi, Confcommercio,Confesercenti, CNA, Sadacasa, CGIL, CISL,UIL, UGL, Coldiretti, CIA, Legacoop,Confcooperative, Confagricoltura,Confartigianato, Confimprese – riteniamo siafondamentale attuare una serie di interventi eazioni che possano invertire immediatamentela tendenza e siano uno strumento per nonrendere l’intero territorio un’area di sottosvi-luppo.Riteniamo sia necessaria, a tal fine, la costitu-zione di Messina come Città Metropolitana,perché rappresenta uno strumento irrinuncia-bile per invertire la rotta e per creare sviluppoe occupazione. La necessità di realizzare lacittà metropolitana dello Stretto, come sottoli-neato in più occasioni dai prof. MicheleLimosani e Josè Gambino, non è un salto nelbuio ma una necessità inderogabile, per col-mare un gravissimo ritardo accumulato nell’af-frontare la programmazione e la progettazionedel futuro dell’area e inserirsi nei piani territo-riali di nuova generazione i quali costituisconooggetto di attenzione privilegiata da partedell’Unione Europea.La città metropolitana dello Stretto non devecoinvolgere solo la città di Messina, ma deveessere estesa a un numero adeguato diComuni che devono mantenere la loro vitalitàistituzionale e operativa. Pensiamo ad esem-pio ai 51 comuni dell’ “area metropolitana diMessina”, prevista dalla legge regionale sici-liana n. 9/86. L’Unione Europea, infatti, pre-

mierà in futuro quei sistemi locali a dimensio-ne metropolitana con risorse sempre più con-sistenti. La Città metropolitana, quindi, si pre-senterebbe come un sistema a rete con grup-pi produttivi diffusi su tutto il territorio e con unpolo urbano, Messina, chiamata a svolgerenon soltanto un ruolo di tipo amministrativo(giustizia, ordine pubblico, prefettura), masoprattutto a divenire un centro strategico dielaborazione e di offerta di servizi avanzati, uncentro di incubazione e di creazione di nuoveimprese e di supporto alla ricerca e all’adozio-ne di nuove tecnologie per quelle già esisten-ti, un nodo cruciale nei sistemi di trasporto e dicomunicazioni e nella portualità, gateway perle relazioni a scala interregionale e per l’ac-cesso ai vari distretti.Costituita la Città Metropolitana dello stretto diMessina siamo convinti occorra unire le cittàmetropolitane di Messina e Reggio Calabria.Riteniamo, infatti, non sia più il tempo di pen-sare a “città isola” ma occorre lavorare sulle“città-rete”, come ampiamente hanno compre-so già le città più avanzate del continenteeuropeo.Il punto di partenza può essere la previsionedell’integrazione del sistema trasporti nellostretto. Un sistema che le specificità geografi-che impongono sia pubblico, che si configuricome polo d’eccellenza intermodale dei tra-sporti rendendo le infrastrutture di comunica-zione – viarie, ferroviarie, marittime e aeree –complementari tra loro e che risponda alladomanda di mobilità di un bacino d’utenza dioltre 500mila abitanti.Per fare ciò chiediamo che gli organi ammini-strativi del Comune di Messina, la Giunta e ilConsiglio comunale, si esprimano positiva-mente su questo percorso attraverso la con-vocazione di un consiglio comunale apertoper l’approvazione di una delibera d’indirizzo

Uniti per Messina per lo sviluppo del territorio

Dalla città metropolitana all’area dello Stretto

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e di condivisione della proposta avanzata attraverso anche con il coinvolgimento dei deputatinazionali e regionali; che venga modificato e integrato, attraverso la presentazione di emenda-menti, il disegno di legge regionale 9/86 sulle città metropolitane. Per questo chiediamo unimpegno formale alla deputazione regionale per la celere approvazione del documento di costi-tuzione della città metropolitana dello stretto, che comprenda la città di Messina e i 51 comu-ni interessati.Chiediamo impegno formale alle deputazioni regionali e nazionali di Messina e della Calabriaper la costituzione dell’Area Metropolitana dello Stretto, che costituisce la chiave di volta per ilfuturo sviluppo del nostro territorio, riaffermando così il ruolo che Messina e Reggio Calabriameritano di avere nel panorama regionale, nazionale, europeo. Chiediamo pertanto alle istituzioni che si adoperino per convocare a Messina gli stati generalidell’Area Metropolitana dello Stretto così da porre, come è avvenuto per altri ben più importan-ti e significativi processi di integrazione, la prima pietra nella costruzione di questo ambiziosoma realizzabile ed esaltante progetto di coesione politica e territoriale.

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AttualitàAttualità

Isola pedonale al viaIstruzioni per l’uso

E' un meccanismo nuovo e coraggioso, afferma ilSindaco, parlando dell'isola pedonale, anche setanto ancora dobbiamo fare, e vogliamo fare.Se ci saranno dei correttivi li applicheremo.

a cura di Marilena Farandaservizio fotografico di Peppe Saya

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L'assessore Cacciola afferma: per l'isola pedonale faremo un percorso graduale, non puòessere un 'innovazione traumatica. Stiamo iniziando in via sperimentale, non perchésiamo sicuri, o vogliamo imporre delle regole, ma cercheremo di rimodulare i progetto, in

base alle criticità che si andranno presentando, restando fermi sul principio che deve essereun isola pedonale. Faccio i miei ringraziamenti a chi ha permesso questo percorso, perchésappiamo che le strade interessate sono arterie principali della Città.Per quanto riguarda i par-cheggi, volevo dire, che la funzionalità dei parcheggi è fondamentale.Il Presidente della IV Circoscrizione, Quero, sottolinea: La nostra attività s'è intersecata con illavoro della Giunta.C'era la volontà di trovare un accordo fra esigenze differenti. Speriamo chel'Amministrazione ci supporti, nel dare delle risposte a chi la vive l'isola pedonale. Le critichesono utili se sono costruttive e servono per migliorare e serviranno per rimodulare il progetto.Vi dovrà essere il contributo anche del Consiglio Comunale, soprattutto, perché, si dovrannorimodulare le tariffe dei parcheggi. Ringrazio, anche, il Sindaco che è stato l'animatore di que-sta iniziativa. Chiedo ai Messinesi di aiutarci a riempire questa prova di contenuti.

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Dopo questi interventi l'AssessoreCacciola spiega le specifiche tecnichedell'area pedonale

Isola pedonale

Messina come New York

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Per i residenti vi sarà la possibilità di sosta consentita per 30 minuti, fra le 14 - 15.30 inprossimità della propria abitazione (pass giallo). Il parcheggio sarà, inoltre, consentito lanotte dalle 20,30 - alle 8,30 in appositi stalli:- via E.L. Pellegrino, nel tratto compreso tra

via Dei Mille e via Risorgimento;- via XVII Luglio, nel tratto compreso tra via G.Bruno e via U.Bassi;- via N. Fabrizi, tra via Dei Mille e via Risorgimento;- via Dogali ,nel tratto compreso travia G.Bruno e via U. Bassi e tra via Dei Mille e via Risorgimento;- via G. Bruno, nel tratto fraE.L.Pellegrino e via Dei Mille con apposito pass di colore blu a pagamento (30 € di valenza tri-mestrale) che consentirà anche la sosta gratuita nel parcheggio in via La Farina dalle 8:30 alle20:30. Il pass di colore verde serve per accedere ai passi carrabili che si trovano in zona. Il secondo pass di colore grigio in alternativa a quello blu è gratuito.Chi è già in possesso del pass di 240 € con scadenza oltre il periodo di tre mesi, gratuitamen-te potrà avere i due pass. Per i commercianti si potrà accedere dalle 6,30 - 9,30 e dalle 14.30 - 16.30. Ovviamente, si chiederanno dei permessi temporanei, per poter effettuare lavori, in apparta-menti, uffici, etc. Si potrà pensare anche di realizzare all'interno dell'isola delle aree attrezzate per bambini oaltro e ci proveremo più avanti,- continua l'Assessore - quando, ci saranno i fondi. Inoltre, conclude l'Assessore Cacciola, mi sono preso un mese di tempo per capire le criticitàrelative al progetto, poi vorrò vedere come rimodulare i parcheggi a pagamento, si potrà pen-sare anche a realizzare un parchimetro, così che non si possano fare "aggiustatine" sull'ora-rio.

Al via l’Isola Pedonale a Messina, resta da chiedersi se la città ed i suoi cittadini sonopronti ad affrontare un cambiamento così drastico. Il bilancio, ovviamente, non puòessere interamente positivo, vi è anche stato un investimento di un’anziana signora por-

tata in ospedale ma non in condizioni gravi, eppure non si sono registrati particolari intasamen-ti del traffico. Qualche problema vi è stato in via la Farina, li dove il Comune, stava effettuan-do lavori di scerbatura, lunghe code anche in via Santa Marta, poiché spiega l’AssessoreCacciola, che insieme al presidente della IV Circoscrizione, Quero, ed al consigliere DePasquale, hanno monitorato la situazione,il parcheggio di villa Dante è rimasto pressoché inu-tilizzato. I parcheggi di Cavallotti e la Farina erano pieni come non mai, per cui l’AssessoreCacciola invita a servirsi anche del parcheggio di Villa Dante. Ovviamente le polemiche nonsono mancate, perché, si sa gli animali non vanno svegliati dal letargo ed i messinesi dalle lorocomode abitudini. Di parcheggiare sotto al negozio o sotto casa, eventualmente in mancanza,in seconda o terza fila solo per 5 minuti (forse). Alcuni, addirittura, dopo una così massiccia campagna, non sapevano nemmeno che da oggisarebbe stata istituita l’isola pedonale di cui tanto si è parlato in questi giorni. Certo, principal-mente, per i residenti sarà dura sradicarsi dalle loro abitudini di anni ed anni, bisogna pur cre-scere. Il Sindaco ha detto, non ci fermeremo, se riusciremo a portare a termine con successoquesta esperienza, avvieremo delle altre isole pedonali.

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Conferenza stampa del M5S

Isola Pedonale o deserto?

Conferenza stampa Pdl

Troppe criticità che congestioneranno la Città

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Il M5S prende le distanze dal progetto di pedonalizzazione elaborato dall´AmministrazioneComunale, durante una conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Zanca. Speriamo di esserecattivi profeti, dicono, ma secondo noi il 15 gennaio ci sarà una congestione del traffico paz-

zesca. In particolare Giuseppe Manfredi, attivista del M5S, dichiara: Fermo restando l´idea di votareun´isola pedonale permanente, le criticità di questo progetto, secondo noi, sono relative ad untraffico di incidenza pedonale ed allo stesso tempo ad una circolazione più fluida, pertantoabbiamo proposto dei correttivi al progetto presentato dall´Amministrazione.L´Ing. Leonardo Russo, analizzando l´aspetto tecnico del progetto, afferma: il 15 c.m. ci saràuna congestione del traffico cittadino. Si era detto che entro dicembre si sarebbe liberata lacittà dai TIR, ma ancora sono in città, anche perché non è agibile la seconda invasatura, percui i tempi sono prematuri. Non c´è a sostegno un servizio pubblico, adesso vi è solo ilCavallotti ed un servizio di bus navette insufficiente. Noi non abbiamo pregiudiziali, anzi abbia-mo proposto di usufruire per un mese gratis del Cavallotti, cosa che ci è stata accolta. Invece,di fare l´inserimento sulla via Centonze c´è un´inserimento sulla via Ghibellina. Abbiamo biso-gno di depressurizzare il centro, questo di certo è il primo passaggio. Prima si deve avere unpiano ragionato e poi si può realizzare. Non ci sono neanche elementi sufficienti nel Corpo deivigili urbani per monitorare la situazione. Le vie transitabili saranno via La Farina e viaCentonze e per i residenti si potrà parcheggiare all´interno dell´isola, ma un ora al giorno dalle14.30 - 15.30 e parcheggiare nelle ore notturne fino 8.30 del mattino, in più sarà previsto il par-cheggio in via La Farina. Crediamo che, conclude Russo, che, tranne il sabato e la domenica,si avrà un deserto pedonale, più che un´isola.

Introduce il Consigliere Trischitta, per esprimere alcune riflessioni sull´isola pedonale noncome posizione di partito, ma penso che ognuno di noi ha una sua posizione personale. IlConsigliere Parisi sottolinea: Siamo stati fatti fuori da quelle, che erano le idee

dell´Amministrazione, assieme avremmo potuto fare meglio. La Consigliera Crifò ribadisce: Iosono favorevole all´isola pedonale a patto che si attuino dei correttivi. Senza la revisione dellaZTL e la risistemazione dei parcheggi, si rischia, secondo me, di arrivare ai parcheggi in triplafila. Inoltre il senso di marcia previsto per l´incrocio Tommaso Cannizzaro - Cesare Battisti vaa danno degli esercizi commerciali. Questa non è un´isola pedonale, ma un´isola commercia-le, riprende Trischitta, perché le isole pedonali si fanno nei centri storici. Mi sarei aspettato unavera sperimentazione, almeno un sabato od una domenica, per avere il polso sulla rispostadella Città. Per noi questo progetto comporta un danno anche erariale, la ZTL doveva costitui-re anche implementazione delle casse ATM. Entro sei mesi vi sarà il piano sperimentale deltraffico da approvare, ecco perché, secondo noi l´Amministrazione parla di “sperimentazione”.La Consigliera Faranda rileva: Io non sono contraria all´isola pedonale, ma il progetto dell´isolapedonale a noi è arrivato in commissione solo per comunicazione. In ogni caso, primadell´isola pedonale, dovevano sistemare la ZTL ed i parcheggi che a nostro avviso sono soloaccomodati. Inoltre, andava sistemata la viabilità. Il Consigliere Sottile conclude: Io ho parteci-pato ad una conferenza stampa dei capigruppo, in cui l´Assessore Cacciola ha illustrato il pro-getto. Si è deciso di chiudere le 4 arterie fondamentali per la città, che collegano Messina danord a sud. Bloccano metà della viabilità della Città, per cui non bisognava chiudere via deiMille e via Giordano Bruno.

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Prosegue anche nel 2014 l’impegnodell’Anief – Associazione sindacale eprofessionale nazionale – volto a chiari-

re alcuni aspetti essenziali relativi alla legisla-zione scolastica, alla luce delle ultime novitànormative. Per la Sicilia orientale, l’appuntamento è persabato 18 gennaio a Taormina, dalle 9 alle14, all’hotel “Villa Diodoro”, con il seminario“La legislazione scolastica” e “Il ruolo delleRsu nella contrattazione integrativa”, rivolto adocenti, personale Ata, Dsga (Direttore servizigenerali amministrativi), dirigenti e Rsu. Si discuterà, tra l’altro, di dimensionamento,spending review, stabilizzazione, blocco con-tratti, tfr/tfs, pensioni, decreto legislativo n.104 del 2013. Relatore della giornata per laparte legislativa sarà il presidente nazionaledell’Anief, Marcello Pacifico, che tratterà iprincipali aspetti normativi che hanno rivolu-zionato il mondo dell’istruzione scolastica nel-l’ultimo quinquennio. Per la parte relativa allacontrattazione – aperta alle Rsu di ogni siglasindacale – relazioneranno Caterina De Luca,responsabile delle Relazioni sindacali dell’uffi-cio di gabinetto del Miur, e i Dsga LeonardoGesù e Giuseppe Capuana.“L'Anief, costituita da docenti e ricercatori informazione, precari, in servizio e di ruolo –afferma Pacifico - nasce dall'esigenza e dallavolontà di tutelare, valorizzare e promuovere iprofessionisti dell'istruzione e della ricerca persalvaguardare e migliorare la scuola e l'uni-

Taormina

Seminario di studi promosso dall’Anief

“La legislazione scolastica” e “Il ruolo delle Rsu nella contrattazione integrativa”

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versità. E’ nostra intenzione proseguire le nostre battaglie basate sul diritto dei lavoratori dellascuola, sulle applicazioni normative e il rispetto legislativo e, come soggetto qualificato per laformazione del personale scolastico, continuare ad illustrare e far comprendere le nuovenorme, in continua evoluzione”.“I recenti successi che l’Anief ha conseguito anche nella provincia messinese, ottenendo per ipropri iscritti nuove immissioni in ruolo disposte dal Tribunale Lavoro – aggiunge BernadetteArrigo, vicepresidente regionale e coordinatrice provinciale dell’Anief - ci motivano sempre più,sia come sindacato che come cittadini”. Il seminario è gratuito e prevede l’esonero dal servizio e il rilascio di un certificato di partecipa-zione. A seguire, si terrà il congresso regionale dell’Anief per il rinnovo delle cariche statutariecon la partecipazione di tutte le compenti del direttivo regionale, dei delegati ed osservatoridesignati, dei legali territoriali e di tutti gli iscritti che vorranno prendervi parte.

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dietro le quintedietro le quinte

Le promesse, i sorrisi, gli incontri che chiarivano e davano speranza. Diquesto ha vissuto negli ultimi mesi il Teatro Vittorio Emanule, oggi, però,è morto, chiuso per sempre. Catastrofismo non ingiustificato il nostro.

La, prevedibilissima, bocciatura al finanziamento di 250 mila euro arrivatadall’ARS non è che l’ultima goccia ad un vaso giù strabordante di disillusio-ni e precarietà. Pensare che una regione al dissesto economico ormai pros-simo, avrebbe “regalato” centinaia di euro ad una città storicamente dimen-ticata da presidenti e deputati regionali, era più che una speranza, uno sciocco sogno. Crocetta, ospi-te a sorpresa in più occasioni, aveva promesso, giurato e dato la sua parola di lupetto che Messinaavrebbe ricevuto i fondi per il rilancio sociale e culturale. Visto niente voi? Noi no, zero assoluto.Lavoratori ed eccellenze di un ente storico come il Teatro di Messina rimango appesi ad un filo tra-sparente, praticamente invisibile. L’assessore Stancheris sarà in città nei prossimi giorni, dichiara chela questione non è chiusa. Caro assessore campa cavallo, di attese e speranze non si rinasce.

Addio Teatro

di Francesco Certo

Panico Le proteste,solitamente,n a s c o n o

spontanee e dipancia. Devonoessere frutto diun’ incazzaturacalda e reale.Quella del 12gennaio perrivendicare il diritto di non pagare letasse come l’italiano medio ama fare, ciè sembrata, però, la sagra della banalità.Comitati del nulla, nati sulla falsi riga diforconi o stupidaggini simili, hanno riem-pito la propria domenica mattina, forseannoiati dall’omelia classica del parrocodi turno, dando vita ad una caciarasenza senso e contenuti, cartolina di unarabbia mal incanalata, e sfogata su chiha le responsabilità minori. Parere tuttonostro, ma noi, a differenza di molti, sap-piamo leggere, scrivere e far di contoabbastanza da capire di chi siano lecolpe per tributi così pesanti. Insomma,quella messa in atto domenica era piùvicina ad una sagra di paese che ad unaprotesta con contenuti ed idee. Classica“sasizzata” alla messinese, urla , strepiti,risatine sotto i baffi e nel mezzo il nullacosmico. Ad avallare questa nostra visio-ne catastrofica la presenza, ma guardaun po’, del “Re della sasizzate”, FeliceCalabrò, trombato mai domo alle ultimecomunali. La domenica è meglio rimane-re a letto qualche ora in più.

Rigurgiti di sasizzate

Panico, paura, spavento eterrore. Questi i sentimentiprovati dagli habitué della

doppia fila selvaggia o del caffèpreso al bar con l’auto appoggia-ta al cassiere. Per loro la rivolu-

zione c’è stata, ed è stata imponente e ingombrante.Partita, ve ne sarete accorti, l’area pedonale nel cen-tro città, piazza Cairoli, via dei mille, via GiordanoBruno e viale San Martino sono gli accessi che rimar-ranno un ricordo degli automobilisti messinesi. Viecentrali, vitali e trafficate che adesso vedranno l’inva-sione dei soli pedoni, dimenticando così clacsonateed avventurieri della sosta vietata. Chiaro, in una cittàdove se cambi un senso di marcia la gente va in con-fusione, probabilmente perché non conosce la destrae la sinistra, un’area totalmente priva di traffico creadei problemi insuperabili. Tante le critiche alla giuntache l’ha fortemente voluta e agognata, critiche anchecondivisibili. Il piano viario è confuso, le strade utiliz-zabili restano poche e già prima erano ben trafficate;a questo si aggiunge un servizio pubblico non all’al-tezza di una zona pedonale così vasta. Problemi siachiaro che non appaiono insormontabili, ma risolvibilicon il tempo e la valutazione reale delle nuove condi-zioni. Chi grida e scalpita ci fa sorridere, come seun’isola pedonale sia un male e non un bene, comese dare una parvenza di civiltà al popolo degli incivilisia un’operazione di marketing fine a se stessa. CaraMessina, di cuore, impara a vivere, entra nel mondoed esci dal personalismo, pensa come città e noncome cittadino.

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Domenica 12 gennaiocentinaia, migliaia omiliardi di persone, la

questura non ha dato unnumero preciso in merito,hanno invaso PiazzaMunicipio e, bolletta allamano, insultato il sindacoRenato Accorinti, reo di chie-dere loro il pagamento ingiu-sto e umiliante della TARES.Questi nostri non alfabetizzati

concittadini hanno urlato cori più o meno da stadio, lamen-tando con insistenza patetica come la giunta messineseabbia fatto loro il grave torto di un’esosa richiesta tributaria.Inutili le contestazioni del sindaco, che con la verve prover-biale, aveva ricordato che le spese che la TARES andran-no a coprire sono il frutto, o meglio, il regalo che anni dimalgoverno e malavita hanno lasciato a Messina e messi-nesi. Ma niente, nulla viene accolto con garbo da chi odiaAccorinti e gli imputa i disagi di tutta una vita. Personcine amodo, nei modi e nei toni, gente che sprizza ignoranza daogni orifizio maleodorante, popolo arrabbiato ma che nonsa con chi e perché. Ed allora via alle urla subumane versochi governa. Piove governo ladro vale e varrà per sempre,in saecula saeculorum, amen. Ingiusto attaccare chi è tar-tassato da tasse e precarietà? No, manco un po’! il perchéè semplice, l’ignoranza non va mai ammessa. L’ignoranzadi chi è rimasto dormiente per anni mentre affamati lupisvuotano tasche e futuro, l’ignoranza di chi riversa la pro-pria squallida frustrazione su un uomo che non spaventacome il politico classico, vendicativo ed intoccabile.

La batosta della TARES ha portato infelicità e rabbia inmolte case messinesi, sentimenti riversati dai più ciechisull’amministrazione comunale, come se chi amministra

una città fosse Dio o similari, senza sapere che spesso le tassee leggi vengono subite dai governanti per primi, perché se loavete dimenticato, Messina fa parte di un casino più grande,chiamato Italia. Polemiche a parte, una cosa ha insegnato que-sta mazzata tributaria, più civiltà uguale meno tasse. Stupidaggini? No, affatto! Si moltiplicano, marestano pochissimi, i cittadini che hanno cambiato le proprie abitudine in tema di rifiuti; dimenticata lamoda del lanciare il sacchetto dal finestrino dell’auto in corsa, il messinese si è messo di buzzo buono,ha caricato l’autovettura dell’immondizia prodotta e l’ha recapitata nelle isole ecologiche della città,dove verrà differenziata. Lo scopo, sia chiaro, è quello di uno sgravio sull’imposta ma è un passettinoin avanti. Il processo sarà lento e, si spera, non solo indotto da TARES ed amenità simili, ma da unacoscienza sociale nuova e che guardi ad un futuro vicino.

Sbagliando si impara

Il politicamentecorretto è sicu-ramente la stra-

da più facile dai n t r a p r e n d e r equando si prova acomunicare, fapochi danni emette d’accordotutti. A noi, però, ilbuonismo e il met-tere una buona parola per tutti nonpiace. Quello che ci piace ancorameno è altro. Qualcosa di diverso, disubdolamente celato dietro “il grandeamore che abbiamo per questa città”.Le nostre bazzecole non sono para-gonabili al genio creativo con cui ciandiamo a scontrare giornalmente.Nulla di quello che scriveremo o pen-seremo mai, potrà essere avvicinatoalla lucentezza di chi, in questi mesi,ha riempito siti, pagine di giornale etg di emerite stupidaggini. Il modo incui argomenti seri come la politica edil sociale vengono affrontati dai solitinoti della comunicazione locale sonoaberranti. Piccoli, non nelle dimen-sioni, ultras che tirano la volata alpotente di turno, rinfocolando cosìignoranza e miseria intellettuale, por-tatori del “tengofamiglismo” e del“velavevamodettismo”, in pocheparole narratori a gettone.

Eravamo quattro amici al barUna storia sbagliata

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Programmazione stagione teatrale

Nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nellasala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, il Sindaco,Renato Accorinti, l´Assessore alla Cultura, Tonino Perna, eil Presidente dell´Ente Teatro di Messina, Maurizio Puglisi,hanno illustrato i temi della prossima stagione teatrale e laProgrammazione Arte e Spettacolo 2014.

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giovedì 9

venerdì 10sabato 11

domenica 12

lunedì 13

martedì 14

mercoledì 15

Gennaio 2014

Al Palacultura il Sicilian Brass Quintet

L´Accademia Filarmonica di Messina ha aperto la stagioneconcertistica 2014 con il Sicilian Brass Quintet, un singola-re ensemble da camera, che propone materiali musicaliprovenienti da diversi generi e linguaggi, trattati con unaparticolare attenzione agli aspetti timbrici e corali.

Il “Comitato 12 gennaio” in piazza contro la TaresIl Comitato ritiene insufficiente la misura che l’amministra-zione comunale intende adottare in riferimento alla TARES.Posticipare la seconda e la terza rata, non risolve i proble-mi sollevati dai cittadini riguardo agli errori nei conteggi.

L’Acr batte il Tuttocuoio 1-0L’Acr Messina si presenta con alcuni nuovi innesti comeBuongiorno, col numero 10, Bolzan e Pepe. Subito dopo ilcalcio d´inizio l´Acr si porta sull´1-0 con Giorgio Corona. IlTuttocuoio risponde dopo due minuti, segnando dopo unerrore di Lagomarsini, ma non viene convalidato per posi-zione irregolare.

Il Questore Cucchiara in visita all´UniversitàIl Rettore, prof. Pietro Navarra ha ricevuto il nuovoQuestore di Messina, dott. Giuseppe Cucchiara. Nel corso dell’incontro il prof. Navarra, ha sottolineato cheda sempre i rapporti con la Questura sono stati caratteriz-zati da piena collaborazione e sinergia nell’interesse delterritorio.

Presentato il progetto “Area”Dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Messinae l’Ifc-Cnr nasce l’innovativo progetto “Area” presentatonell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Cognitive.Grazie al progetto, verrà allestito in un padiglionedell’Istituto Marino di Mortelle, una Home Lab.

Area pedonale CairoliÈ stata attivata dalle ore 14 di mercoledì 15, per un perio-do sperimentale di sei mesi, come previsto dalla delibera-zione di Giunta Municipale n.1 del 9 gennaio scorso, l'Areapedonale Cairoli nel quadrilatero delimitato dalle vieCannizzaro, Risorgimento, Maddalena e Bassi, e nel trattodella via dei Mille, tra le vie Maddalena e Bixio.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Camaro S. Luigi: per Cacciotto, è mancato il cambiamento dal basso

Alessandro Cacciotto,Consigliere dellaTerza Circoscrizione, scrive in una notainviata al sindaco alcune riflessioni sulle

mancate politiche in favore delle periferie urba-ne:Durante la campagna elettorale, afferma, l'attua-le Sindaco puntò molto sulle periferie, sui villag-gi, insomma sulle zone in cui i riflettori si accen-dono piuttosto poco. All'indomani dalla elezione, molti residenti delleperiferie immaginavano un futuro diverso...già,quel cambiamento dal basso echeggiava e non poco...ed invece nulla, tutto come prima!Tra i vil-laggi caduti nel dimenticatoio, c'è Camaro S. Luigi, un quartiere popolare che vive purtroppo sem-pre gli stessi problemi mai risolti: strade ampiamente dissestate, mancata scerbatura, strade spor-che e piene di rifiuti, mancano panchine per momenti di aggregazione...insomma degrado.Si chiedono, pertanto, urgenti interventi e soprattutto si chiede che il Sindaco e gli Assessori com-petenti facciano un sopralluogo del territorio...già, come il periodo elettorale.

III CIRCOSCRIZIONE

Villari e Santoro chiedono l'abbattimento de "Il Ciclope"

Iconsiglieri Villari Giuseppe e Santoro Rosario, pre-messo che diversi anni fa è stata iniziata la costru-zione di un fabbricato rimasto poi incompiuto per

via del fallimento della cooperativa che ha lasciato inabbondono il cantiere denominato "Il Ciclope" nelpiano di zona di S. Lucia sopra Contesse, rimanendocosì uno scheletro edilizio che col passare del tempoè diventato sempre più fatiscente, oggi non è altro cheun ricettacolo di rifiuti di ogni genere, tale struttura

rappresenta un pericolo soprattutto per i bambini della zona, che come tutti i ragazzi del mondovedendo un edificio in tale stato di fatto sono sempre più tentati di andare a giocare proprio lì doveesiste il pericolo, per loro è come affrontare una avventura ma è possibile che prima o poi qual-cuno si possa far male. I consiglieri interrogano il Presidente in primis affinchè chieda l'interven-to della Polizia Municipale per predisporre un sopralluogo di constatazione dello stato dei luoghi,dopo gli interroganti chiedono quali interventi l'amministrazione attiva vorrà mettere in cantiereper risolvere le problematiche esistenti quale quello di imporre l'obbligo di recinzione del fabbri-cato "Il Ciclope" di S. Lucia alla curatela fallimentare i cui costi saranno da imputare alla stessa,ed infine conoscere i provvedimenti che vorranno predisporre il Sig. Sindaco, gli assessori inte-ressati e i dipartimenti comunali secondo le proprie competenze, per prendere in considerazionel' eventuale abbattimento dello stabile una volta terminata la procedura fallimentare con una ordi-nanza sindacale sempre con costi da imputare alla curatela.

II CIRCOSCRIZIONE

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Dopo l'ennesimo caso incui Palazzo Zanca sitrasforma in dormitorio

pubblico e, pur, non ritenendoche tutti i Mali del mondosono attribuibili al sindacoAccorinti, non possiamo enon vogliamo più assistere ascene che non solo sonoindecorose per un edificiopubblico, ma offendono ladignità umana. Non un volersi coprire gliocchi o voltarsi dall'altra partedi fronte ai problemi, dellacittà e dei suoi cittadini, daparte di chi sta bene ed haancora un tetto sopra la testa.Ci torna alla mente, quindi, laproposta del consigliereGioveni (UDC) che, avevasuggerito di adibire un'ala dipalazzo Zanca a dormitorio.

Proposta che all'epoca cisembrava demagogia, maadesso ci appare sempre più,una soluzione concreta.Forse, infatti, adesso che icittadini si sono riappropriatidella loro "casa", che è pursempre un palazzo pubblicodove passano centinaia dipersone, sarebbe giustocreare una zona/dormitorio.Come nelle case di ciascunodi noi ci sono le camere daletto, in un area intima dellacasa, così anche qui cidovrebbe essere una grandecamera, non si ci si può,infatti, permettere di assisterea scene che ledono la dignitàdi persone sofferenti chesono esposte alla mercè dichiunque.

cittàcittà

Casa comunale o dormitorio?a cura di Marilena Faranda Palazzo Zanca

Il sindaco, RenatoAccorinti, ha incontrato,a palazzo Zanca, il pro-

fessore Salvatore Settis,archeologo e storico del-l'arte, studioso di famainternazionale. Teoricodell'azione popolare e deibeni comuni, ora presiden-te del consiglio scientificodel Louvre, Settis ha con-dotto sui maggiori quoti-

diani nazionali e indiversi libri unagrande battaglia indifesa del patrimo-nio artistico eambientale delPaese. "E' stato un

confronto piacevole edimportante, ha dettoAccorinti, per il progettopolitico della miaAmministrazione. Il temadel colloquio è stata la sal-vaguardia dei <beni comu-ni> e dello straordinariopatrimonio culturale diMessina e, in particolare,le linee guida del“Laboratorio Messina per ibeni comuni e la democra-zia partecipata”, l'esperi-mento chel'Amministrazione attuerànei prossimi mesi e che èstato fortemente sostenutoda Settis". L'incontro si ètenuto al termine dellaconferenza a palazzoZanca, organizzata dagliistituti Basile e La Farina,sul tema La Costituzione ela tutela del paesaggio.

Costituzione e tute la del paesaggio

Incontro traAccorinti e Settis

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La Giunta municipale,presieduta dal sindacoRenato Accorinti, dopo

avere esitato 7 provvedimen-ti di natura legale, ha delibe-rato l'assegnazione provviso-ria dei locali dell'ex mercatoittico, per un periodo di seimesi, per attestarvi i carriattrezzi comunali del serviziorimozione veicoli in sosta diintralcio, nonché gli autovei-coli dagli stessi prelevati.Con lo stesso provvedimentoil dipartimento mobilità urba-na e viabilità è incaricato diprovvedere all'utilizzazionedell'immobile, in opportunocollegamento operativo con idipartimenti protezione civilee difesa del suolo e demaniopatrimonio espropriazioni.

L'esecutivo ha poi approvatola quota parte a carico delComune, per il mese di gen-naio, per il personale contrat-tista L. R. 21/2003 e l'antici-pazione di cassa per la corre-sponsione degli emolumentiai contrattisti dei progetti diutilità collettiva ex artt. 11 e12 della L.R. 85/95.

Consiglio Comunale

Seduta di question time

L'assessore alle politichesociali, Nino Mantineo,ha indetto un incontro

per venerdì 17, alle ore 17,nella sala Falcone Borsellinodi palazzo Zanca, finalizzatoalla stipula di una convenzio-ne con i patronati abilitati allaselezione degli 800 disoccu-pati da avviare ai Cantieri diServizio. Obiettivo dell'accor-do è quello di facilitare l'ac-cesso dei cittadini alle proce-dure per la presentazionedell'istanza.

Il Consiglio comunale, torna-to a riunirsi nell'Aula consilia-re, ha svolto una seduta di

"Question Time" con la tratta-zione di n. 7 su 21 interrogazio-ni, alla presenza dell'assessoreNino Mantineo. Il Consigliocomunale infine è stato aggior-nato a mercoledì 22, alle ore12,30.

Cantieri di servizio

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Convenzione con i Patronati

Delibere di Giunta

Il Consigliere comunale,Santi Zuccarello, capogruppo dei Progressisti

Democratici, ha indetto pervenerdì 17, alle ore 11, unaconferenza stampa nella salaCommissioni di palazzoZanca. Alla conferenza inter-verranno i componenti delgruppo dei ProgressistiDemocratici, il presidentedella Confcommercio,Carmelo Picciotto, ed altriesponenti dell'Associazionedi categoria. Tema dell'incon-tro saranno le modificheregolamentari che incentiva-

no l'attività imprenditorialemessinese.

Progressisti democratici

A colloquio con la Confcommercio

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Comune

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provincia Messinaprovincia Messinadi Marilena Faranda

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Anche a Roccalumera si protesta controla Tares, che ha fatto aumentare latassa sulla spazzatura in maniera spro-

positata a sentire i consiglieri comunali diopposizione all’Amministrazione Agiroffi. Cosìi commercianti venerdì 17 alle 17.17 uniti dalloslogan “Noi non ci sTares”, riuniranno in uncorteo pacifico, che si concluderà con un rogodei bollettini Tares. Questa non vuole essereuna protesta contro il sindaco GaetanoAgiroffi, affermano i promotori della protestaSantino Metauro, leader del movimento poli-tico “Ricostruiamo Roccalumera”, e WalterMarisca, presidente di “Un Volto Nuovo”, mavuole essere una protesta contro una tassainiqua che non possiamo pagare, vogliamouna tassa equa. La Tares, che ha colpito tutti i

Comuni, anche a Roccalumera è stataaumentata per evitare il Default. Il Comune,infatti, ha un debito di €. 5.200.000 prodottodalle precedenti Amministrazioni. Il presiden-te del Consiglio comunale, Antonio Garufi,spiega: La protesta dei commercianti con acapo Metauro e qualche altro ci sembraimmotivata, perché la Tares è un’imposta sta-tale ed anzi noi abbiamo cercato di venireincontro ai commercianti dividendo il paga-mento dell’ultima rata in un due volte. La sca-denza del pagamento poi della prima rata eraprevista per il 16 dicembre, ma si è pensatoper l’ingenza del costo di dividerla in due unaprima parte si paga il 16 dicembre e il restan-te il 16 marzo. Alcuni commercianti già la stan-no pagando senza fare tanto clamore.

Gestione Rifiuti

Protesta anti Tares anche a Roccalumera

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Soldi per au terremoto giud B

orse Hermes e Vuitton,cravatte, biancheria inti-ma griffata, gioielli e rega-

li. E ancora soggiorni in alberghiextralusso, auto e persino gliscontrini della mancia al bar. Lalista delle spese pazze deideputati dell'Ars è lunga e ricor-da quelle dei colleghi dei consi-glieri regionali di mezza Italiafiniti sotto inchiesta per l'uso ille-gittimo dei fondi destinati aiGruppi. L'Assemblea regionalesiciliana trema. Sono stati notifi-cati i primi 13 avvisi di garanziaad altrettanti deputati ed ex par-lamentari dell’Ars, nell’ambitodell’inchiesta sulle spese pazzefatte dai gruppi parlamentari. Iprovvedimenti riguardano i capi-gruppo della vecchia legislatura,che dovranno presentarsi inProcura. Sull'onda del "casoFiorito" la guardia di finanza neimesi scorsi aveva iniziato adindagare anche a Palermo, conl'obiettivo di scoprire se persi-stesse qualche illecito, oppurese alcuni rimborsi pubblici nonavessero giustificazione. Gliavvisi sono stati recapitati aGiulia Adamo, NunzioCappadona, Antonello Cracolici,Francesco Musotto, RudyMaira, Nicola Leanza, NicolaD’Agostino, GiambattistaBufardeci, Marianna Caronia,Paolo Ruggirello, LivioMarrocco, Innocenzo Leontini eCataldo Fiorenza. Tutti avrebbe-ro disposto o autorizzato alcunespese non istituzionali, ocomunque non giustificate. Tra

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uto e gioielli diziario all'Ars

gli altri parlamentari finiti sottoinchiesta anche l'ex presidentedella Regione RaffaeleLombardo e l'ex presidentedell'Ars Francesco Cascio e ideputati Nino Dina, SalvatoreCordaro, Gaspare Vitrano,Massimo Ferrara, FrancoMineo, Giuseppe Lupo,Bernardo Mattarella, Cateno DeLuca, Riccardo Savona, PaoloRuggirello, Salvino Pantuso,Carmelo Curenti e AlessandroAricò. La notizia degli avvisi digaranzia a 83 tra deputati, exparlamentari e personaledell'Ars per l'inchiesta dellaProcura di Palermo sulle spesedei gruppi parlamentari, si èabbattuta sul Parlamento sicilia-no nel pieno dell'esame dellamanovra finanziaria. Un terre-moto politico che era nell'aria:non appena è giunta la notizia dicolpo l'aula dell'Assemblea e icorridoi del palazzo si sonosvuotati. Anche il governatoreRosario Crocetta ha appreso lanotizia mentre si trovava nellastanza del governo di palazzodei Normanni, assieme ad alcu-ni assessori e dirigenti dellaRegione, con i quali era impe-gnato nella stesura degli ultimiemendamenti alla finanziaria.Crocetta si è limitato a commen-tare "il passato ci rincorre", pre-ferendo non aggiungerà altrosul terremoto politico che coin-volge alcuni attuali parlamentaridella maggioranza, anche per-ché il clima all'Assemblea eragià molto teso per via di unanorma della finanziaria da 200milioni di euro di spesa.

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SCIENZA & CULTURA

A cura di Ignazio Rao

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L’Alloro (Laurus nobilis), è una pianta arbustiva,appartenente alla “Famiglia Lauracee”, tipica dellamacchia mediterranea dove abbonda nella fascia

fitoclimatica denominata proprio “Lauretum”. Nella mito-logia greca quest'albero era sacro ad Apollo che trasfor-mò in Alloro la ninfa Dafne che ne aveva rifiutato il suoamore. E' una pianta sempreverde dalla corteccia lisciae scura, foglie alterne di colore verde intenso, coriacee edalla forma allungata, con apice appuntito, margineondulato e particolarmente aromatiche. Fiorisce in pri-mavera ed i fiori sono piccoli e bianchicci mentre i fruttisono delle bacche di forma ovale e dal caratteristicocolore nero, con all'interno un solo seme. Le foglie, fre-sche od essiccate, vengono utilizzate per la preparazio-ne del “canarino”, antica bevanda digestiva molto cono-sciuta dai messinesi come “acqua e addauru”, ottenutadopo aver fatto bollire in acqua, per circa cinque minuti,due foglie di alloro unitamente ad un pezzetto di scorzadi limone. Filtrata e zuccherata va bevuta tiepida e sem-bra sia molto efficace per favorire la digestione magaridopo un pasto molto abbondante. Particolarmente diffu-so ed apprezzato anche l' utilizzo in cucina delle fogliedi alloro impiegate per aromatizzare carni o pesce cheacquistano un particolare e gradevolissimo sapore o perla preparazione di un delicato liquore conosciuto come“Allorino” a cui sono attribuite proprietà digestive.

Le piante della macchia

mediterranea dei monti peloritani:

L’alloro

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario AHerat, 7 gennaio 2014

Afghanistan: tombola di beneficenza a Herat per aiuti umanitari

I militari italiani del contingente nazionale in Afghanistan hanno organizzato nel giorno dell’Epifaniae a conclusione delle festività natalizie e di fine anno una tombola di beneficenza per finanziarealcuni progetti a favore della popolazione di Herat.L’iniziativa, voluta dal comandante del Regional Command West e organizzata dagli Alpini del 2°reggimento trasmissioni di Bolzano, ha permesso di raccogliere poco più di 3.000 euro con i qualisi compreranno nelle prossime settimane i banchi e gli arredi per le 16 aule della scuola di PoleRangina, un’area rurale a nord-ovest di Herat, recentemente inaugurata e realizzata con fondi delMinistero della Difesa italiano.Parte del ricavato della tombola, servirà inoltre ad assicurare l’assistenza a Fatima, una bimba ditre anni accudita all’interno dell’orfanotrofio di Herat, perché la mamma Sytara è ricoverata in ospe-dale in attesa di un delicato intervento a seguito delle ferite riportate dopo l’aggressione del mari-to.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Herat, 13 gennaio 2014

Afghanistan: il comandante del Joint Force Commanddella NATO visita il Regional Command West di Herat

Si è svolta stamattina la visita del generale tedesco Hans Lothar Domrose, comandante del JointForce Command - Brunssum, il quartier generale a livello operativo nella struttura di comando dellaNato con funzioni di supervisione della missione Isaf (International Security Assistance Force) inAfghanistan, che ha sede a Brunssum in Olanda.Il generale Domrose, ricevuto al suo arrivo ad Herat dal generale Michele Pellegrino, comandantedel Regional Command West di Herat su base brigata meccanizzata “Aosta”, è stato aggiornatosulla situazione relativa alle attività dell’area di responsabilità. In particolare è stata illustrata l’evo-luzione della struttura delle unità della coalizione e delle Forze di Sicurezza afgane dislocate nellaregione a seguito della cessione di alcune basi operative avanzate, nonché i progetti di assisten-za realizzati e pianificati del Provincial Reconstruction Team (PRT).

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

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SpettacoliSpettacoli

Shakespeare’ s road è il primo docu-reality turistico e culturale insieme, ideato e promos-so da Concetto Runci, in cui cultura e televisione si incontrano per perseguire un unicofine. Un viaggio entusiasmante sulle rotte di William Shakespeare, il drammaturgo più

famoso al mondo, la cui storia è annebbiata dall’alone misterioso dei suoi natali.Michelangelo Florio era forse messinese? Un segreto tenuto nascosto per secoli e giunto final-mente ad una soluzione.Cinquanta concorrenti saranno selezionati tramite casting, che si svolgeranno in 14 città italia-ne nelle seguenti date: 28 febbraio al 3 marzo Roma, 5-6-7-8- marzo Milano, 10-11 marzoVerona, 13 marzo Torino, 14 marzo Genova, 16-17 marzo Bologna, 18 marzo Firenze, 20marzo Ancona, 22-23 marzo Bari, 25-26 marzo Napoli, 27 marzo Cosenza, 29-30 marzoCatania, 31 marzo e 1 aprile Palermo, 2 aprile Messina. Le iscrizioni saranno effettuabili entroil 28 febbraio, ma i ritardatari potranno comunque presentarsi ai provini nelle città in cui le sele-

Shake-speare’s roadIl primo docu-reality sulle rotte del Bardo

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zioni saranno ancora in fase di svolgimento. Il viaggio alla ricerca della identità Shakespeariana partirà il 23 Aprile 2014 daStratford – Upon – Avon, dove il Bardo è deceduto. I concorrenti scelti tra atto-ri e aspiranti tali, ma anche tra gente comune che sogna di avere un’opportu-nità nel mondo dello spettacolo, potranno misurare la propria passione e mae-stria nella disciplina teatrale a contatto con la materia shakespeariana, comeanche la propria motivazione e disponibilità a raccontarsi agli spettatori.Saranno seguiti l’intero giorno con la sola esclusione della notte, saranno larealtà, una realtà non costruita in studio né mediata da altro fuorché dalla pro-pria personalità. Le prove effettuate durante il viaggio permetteranno ai concorrenti di accumu-lare punti e di aspirare alla vittoria finale. Le quattordici puntate televisive - visi-bili tramite canale Sky 879 e 875 e in streaming, su 7Gold nazionale e LA4 inautunno - saranno registrate in uno scenografico teatro romano di età elisabet-tiana: il Globe Teathre ed evidenzieranno con giochi culturali la preparazionee la motivazione di vincere dei concorrenti. Le puntate avranno il nome del-l’opera shakespeariana di riferimento, raccontata dalle risposte e performancedei concorrenti divisi in squadre, che potranno esibirsi nei panni diShakesperare. Una sola squadra riuscirà ad accedere alla puntata finale e ad aggiudicarsi lavittoria: al primo della squadra un giro del mondo con aggiunta di un premioin danaro, al secondo concorrente una settimana in una esclusiva spa euro-pea con aggiunta di premio in denaro, al terzo classificato una settimana inuna esclusiva spa italiana con aggiunta di premio in denaro e al quarto e quin-to classificato toccherà una somma in denaro. Ma nessuno sarà escluso dalla soddisfazione della vittoria, perché oltreall’esperienza unica e irripetibile ogni concorrente ed anche il resto dei parte-cipanti ai casting non selezionati per il tour potranno accedere ad una borsadi studio con frequentazione di un anno accademico presso la rinomata scuo-la di teatro a Roma, diretta dall’attrice e regista Silvana Bosi. Sarà data la pos-sibilità anche di accedere a scuole di teatro nell’ambito della propria Regione,convenzionate con la scuola della Bosi. Il 12 aprile a Roma saranno convocati presso il Foro Italico tutti i partecipantiai casting per la ufficializzazione del premio a loro destinato, ossia la borsa distudio. Con una irrisoria cifra di partecipazione e senza requisiti particolari se nonamore per il mondo dello spettacolo, per la cultura e per il viaggio la ART TRA-VEL PRODUCTION permetterà a quanti vorranno di avvicinarsi al teatro pro-fessionale e alla visibilità televisiva non ricorrendo ad altro se non alla propriapropensione e alla propria preparazione.Alla fine del viaggio il pullman, dopo aver lasciato a Roma i concorrenti, pro-seguirà fino a Messina con a bordo il solo scrigno, nel quale l’essenza delmaestoso Shakespeare sarà custodita e depositata finalmente nella terranatia. Ben tornato a casa, Maestro.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

I Led Zeppelin furono un gruppo musicale britannico nato nel 1968,considerato tra i grandi innovatori del rock e tra i principali pionieridell'hard rock. La loro musica, le cui radici affondano in generi diversi

tra cui blues, rockabilly e folk, ha costituito una formula del tutto inedi-ta per l'epoca risultando di enorme influenza per tutti i gruppi rock.

Il gruppo, scioltosi nel 1980, anno della morte del batterista, fu compostoper l'intero periodo della sua attività da Jimmy Page (chitarre), Robert

Plant (voce, armonica), John Paul Jones (basso, tastiere) e JohnBonham (batteria, percussioni). Dopo la morte di Bonham, Page ePlant hanno proseguito come solisti, e si sono occasionalmente ritro-vati per esibirsi dal vivo nel corso di eventi commemorativi o cele-

brativi. Nonostante le rare apparizioni e il trascorrere dei decenni, iLed Zeppelin continuano a godere di enorme seguito e autorevolezza

anche tra le nuove generazioni. Il 12 gennaio 1995 i Led Zeppelin sonostati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame. Il 12 gennaio 1969, subi-to dopo il loro primo, breve tour negli Stati Uniti d'America, i Led

Zeppelin pubblicarono il loro primo disco, intitolato semplicemente “LedZeppelin” e registrato agli Olympic Studios di Londra sul finire del 1968. I

brani, caratterizzati da una combinazione di influenze blues, folk e rock unite a uno stileheavy, ne fecero una delle incisioni più importanti nello sviluppo in chiave dura del rock,imponendo il gruppo sul mercato internazionale, soprattutto negli Stati Uniti. Uno degli ele-menti del disco d'esordio che più risultarono innovativi, nel lungo periodo, fu proprio ilsuono che Page, forte della sua lunga esperienza come turnista di studio, riuscì a conferirealle registrazioni. L'intenzione era sostanzialmente quella di riprodurre il sound che il grup-po aveva consolidato nelle sue prime esibizioni dal vivo. La maggior parte dei produttori,all'epoca, piazzava semplicemente un microfono davanti a ogni amplificatore: Page inveceebbe l'intuizione di aggiungerne un secondo, a distanza, in prospettiva frontale con l'ampli-ficatore, e di registrare la media tra i due, riuscendo a catturare il feeling di un'esibizionedal vivo anche in una stanza. Il quarto disco è stato probabilmente il più importante per lastoria della band: conteneva canzoni che spaziavano fra diversi generi e che contribuironoalla creazione del mito attorno al gruppo. In questo album si fusero tutte quelle influenzefolk-celtiche che avevano caratterizzato “Led Zeppelin III”. Solitamente l'album viene erro-neamente indicato come Led Zeppelin IV, Runes Album o ZoSo. Dopo anni di successi ilgruppo si sciolse, nel 1980, in seguito al susseguirsi di tragici eventi come la morte di unodei figli di Robert Plant, ed ancora più scioccante la scomparsa del batterista della bandJohn Bonham. Come già successo per altri gruppi storici, i Led Zeppelin furono accusati dicelare all’interno dei loro testi dei messaggi satanisti, sempre negati da uno dei leader dellaband, Jimmy Page.

a cura di Francesco Certo

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Led

Zep

pelin

[...]e scendiamo in strada le nostre ombre più

grandi delle nostre anime là cammina una donna

che noi tutti conosciamo che risplende di luce

bianca e vuole dimostrare come qualsiasi cosa si

tramuti in oro e se ascolti molto attentamente

alla fine la melodia verrà da te quando tutti sono

uno e uno è tutti per essere una roccia e per non

rotolare via…e sta comprando una scala per il

paradiso.[...]

Żelazowa Wola, 22 febbraio 1810Parigi, 17 ottobre 1849

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Considerato uno dei più importanti scrittorimoderni in lingua inglese, Conrad è stato capa-ce, grazie ad un ricchissimo linguaggio, diricreare in maniera magistrale atmosfere esoti-che e riflettere i dubbi dell'animo umano nelconfronto con terre selvagge. Mentre l'ImperoBritannico raggiungeva il suo apice, Conradsfruttò la sua esperienza prima nella marinafrancese e, successivamente, in quella britan-nica per scrivere romanzi e racconti che riflet-tono aspetti di un impero "globale" e, allo stes-so tempo, esplorano gli abissi della menteumana. Conrad ebbe una vita avventurosa, fucoinvolto in commercio di armi e cospirazionipolitiche, episodi che in seguito descriverànel suo romanzo “The Arrow of Gold” (Lafreccia d'oro), ed ebbe una disastrosa storiad'amore che lo gettò nella disperazione. Ilviaggio verso le coste del Venezuela gli fornì materiale per il suo Nostromo. Il primo uffi-ciale di quel vascello, tale Dominique Cervoni, diventò il modello per la caratterizzazionedi tanti marinai protagonisti dei suoi scritti. Nel 1876 si fermò per alcuni mesi a Parigi e quicondusse una vita da "bohémien". Diventò capitano di un vascello a vapore diretto in quelpaese. Le atrocità delle quali fu testimone e le sue esperienze vissute, non solo furono lamateria del suo romanzo più famoso e ambiguo, “Cuore di tenebra”, ma cristallizzarono lasua visione della natura umana e le sue convinzioni. La salute restò precaria per il resto deisuoi giorni ma continuò a lavorare senza sosta. Nel 1923, l'anno prima della morte, Conrad,che possedeva un blasone ereditario polacco, rifiutò l'offerta di entrare nell'ordine dei cava-lieri inglesi (ordine non ereditario). Joseph Conrad morì a Bishopsbourne nel Kent,Inghilterra, il 3 agosto del 1924, per arresto cardiaco. Fu seppellito nel cimitero diCanterbury, con il nome di Korzeniowski. Conrad scrive nel periodo che dal punto di vistadelle arti visive si chiama Impressionismo, dimostrandosi uno scrittore di prosa dei più alti.Il suo linguaggio è evocativo e, essendo l'inglese la sua terza lingua, risente l'influenza dellealtre due, il polacco e il francese. Questa caratteristica dà un aspetto esotico al suo ingleseche sembra insolito anche quando è grammaticalmente corretto. Dal suo romanzo più cele-bre, “Cuore di Tenebra”, si è liberamente ispirato il regista hollywoodiano Francis FordCoppola, che per il suo capolavoro, “Apocalypse Now”, ambienta in Vietnam una storiasulla falsa riga dell’intreccio dello scritto di Conrad, da notare come in entrambe le opere,il personaggio del santone che soggioga gli abitanti del luogo tanto da diventare una speciedi divinità, viene chiamato “Kurtz”.

a cura di Francesco Certo

Captain David Bone, Joseph Conrad & Muirhead Bone on the Tuscania

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Co

nra

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“Il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me

piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare

se stessi.”

“Un artista è un uomo d'azione, sia che crei un perso-

naggio, inventi un espediente o trovi la via d'uscita da

una situazione complicata.”

Berdyčiv, 3 dicembre 1857Bishopsbourne, 3 agosto 1924 J

osep

h

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Durante la resistenza anti-borbonica del 1849 la cittàfu assediata in una lunga esanguinosa battaglia. Gliscontri furono lunghi edatroci, ma alla fine gli attac-chi borbonici andarono acompimento e la cittàcadde. Le autorità provvi-sorie siciliane si adoperaro-no per la creazione di unesercito regolare, i reparticostituiti avevano una divi-sa formata da una blusa dicolore blu scuro, berrettodello stesso colore concoccarda tricolore, mostri-ne rosse, pantaloni di colo-re grigio.Il popolo soprannominòben presto questi militaricol nome di “camiciotti” perla blusa che indossavano ecosì furono tramandati allastoria. I “Camiciotti”, che difende-vano la città dal conventodella Maddalena, capita lafine della loro resistenza,decisero di gettarsi nelpozzo del cortile piuttostoche finire nelle mani deiBorboni.

Pillole di storia

“I camiciotti”

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Per il caffè si è ormai detto di tutto. Seper certi aspetti può avere un impattonegativo sulla salute, per altri sembra

essere particolarmente benefico.Probabilmente, la risposta è racchiusa nel suouso moderato e sapiente. Ora, un nuovo arti-colo pubblicato su Nature Neuroscience mettein luce una virtù non ancora sperimentata: ilmiglioramento della memoria a lungo termine.Il team di ricerca guidato da Daniel Borotadella Johns Hopkins University di Baltimora,ha voluto analizzare l’impatto che una tazzinafumante può avere sulla memoria in seguito auna sessione di apprendimento.Per far ciò sono stati reclutati 160 volontari dietà compresa tra i 18 e i 30 anni. Inizialmenteè stato chiesto loro di osservare alcune imma-gini ed etichettarle come elementi indoor ooutdoor. Pochi minuti dopo, ognuno di loro haassunto – a random – 200 mg di caffeina o unplacebo. Il giorno successivo, ai partecipantisono state mostrate le stesse identiche imma-gini, questa volta dovevano dichiarare se lefoto che stavano osservando erano nuove(non viste il giorno precedente), vecchie (giàviste) o erano solo simili alle immagini origina-li (del giorno prima). Dai risultati è emerso che solo i partecipantiche avevano assunto la caffeina erano ingrado anche di riconoscere quando un’imma-gine era simile e non identica. Come se aves-sero memorizzato molto meglio ciò che ave-vano osservato poco prima di prendere la caf-feina.Il team di ricerca ha anche voluto valuta-re eventuali miglioramenti della memoria,facendo assumere ai partecipanti la caffeinaun’ora prima del test delle immagini. Tuttavia,hanno scoperto che assumendola prima nonsi è riusciti a ottenere alcun miglioramento.

Non è ancora chiaro il meccanismo con cui lacaffeina migliora la memoria a lungo termine.Alcune ipotesi indicano come possibile rispo-sta il fatto che tale sostanza sia potenzialmen-te in grado di bloccare una molecola chiama-ta “adenosina”, impedendo così di interrompe-re la funzione della noradrenalina: ormone datempo conosciuto per i suoi effetti positivi sullamemoria.Tra gli studi che mettono in evidenza i benefi-ci per la salute, ricordiamo quello riportato suMedical News Today, in cui si suggerisce chele bevande contenenti caffeina riducono ilrischio di malattia epatica; oppure un altroancora che mette in evidenza una riduzionedel rischio di suicidio. Indubbiamente, ancoramolti studi in tal senso dovranno essere con-dotti.

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Un caffè per la memoria

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Sciacquate le cozze sotto l’acqua cor-rente. Sempre sotto l’acqua fresca cor-rente e utilizzando una paglietta d'accia-io. Scaldate in un ampia padella un filodi olio e lo spicchio di aglio intero, unitele cozze, coprite con il coperchio e cuo-cete a fuoco dolce per farle aprire, civorranno circa 5 minuti. Ponete i mollu-schi in una ciotolina avendo cura di con-servare il liquido di cottura dopo averlofiltrato attraverso un colino.Scegliete pomodori tondi, lavateli poi eli-minate le calotte che conserverete per laguarnizione, svuotate l’interno aiutando-vi con un cucchiaio e raccogliete lapolpa in una ciotola da utilizzare per lacottura del risotto. Salate l’interno deipomodorini e poggiateli su di una gratel-la a scolare. Lavate le patate, sbucciate-le e tagliatele a piccoli dadini e teneteleda parte, per non farle annerire conser-vatele in una ciotola colma di acquafredda. Preparate ora il soffritto per ilrisotto: tritate finemente mezza cipolla,ponetela in una padella con un filo di olioe fatela appassire a fuoco dolce, unite lapolpa del pomodoro intera oppure frulla-ta e poi il riso e fatelo tostare qualcheminuto. Versate l’acqua di cottura dellecozze che essendo abbastanza salatainsaporirà il risotto, versate anche lepatate e proseguite la cottura per circa20 minuti incorporando poco alla volta ilbrodo vegetale, solo verso la fine dellacottura incorporate le cozze, salate senecessario e poi spegnete il fuoco.Distribuite i pomodori svuotati all’internodi una teglia da forno. Riempite i pomo-dori con il risotto, condite con un filo diolio extravergine di oliva e cuocete inforno statico preriscaldato a 180° percirca 30 minuti e poi gratinate con il grillper 10 minuti. Cuocete insieme ai pomo-dori ripieni anche le calotte ponendolesu una teglia rivestita di carta da forno. Acottura ultimata sfornate la teglia e ser-vite i vostri pomodori ripieni.

Pomodori ripieni di riso patatee cozze

Ingredienti per 4 persone

• 100 gr di Patate

• 500 gr di Cozze

• 100 gr di Riso carnaroli

• Olio di oliva q.b.

• 1 spicchio di Aglio

• Prezzemolo tritato q.b.

• ½ Cipolla bianca

• 8 Pomodori ramati

• Sale q.b.

• Brodo vegetale q.b.

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AmarcordMessina - Statua di NettunoAnni ’30

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