l’arte nel sociale è narrazione

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L’arte nel sociale è narrazione

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Page 1: L’arte nel sociale è narrazione

L’arte nel sociale è narrazione

Page 2: L’arte nel sociale è narrazione

È important

e sollecitare il proprio

lato creativo

L’arte permette di dare libero sfogo alla fantasia

L’arte è utile per

esprimere sé stessi e reinventare

il quotidiano

L’arte permette di trasformare

la realtà

L’arte è utile per

comunicare e narrare

Page 3: L’arte nel sociale è narrazione

L’arte nel sociale come mezzo per narrare

Brian Peterson ha lanciato il progetto Faces of Santa Ana (I volti di Santa Ana) che unisce arte e beneficenza. Egli ha deciso di ritrarre le persone senza fissa dimora della zona di Santa Ana, California. Vendendo i suoi ritratti egli finanzia l’attività di un’associazione no profit, Home Aid, che aiuta i senzatetto a trovare un alloggio.

https://vimeo.com/154554078

Page 4: L’arte nel sociale è narrazione

“I ritratti sono di persone reali, con storie vere, che hanno bisogno di aiuto reale”

Narrando le storie di queste persone Brian è riuscito a valorizzare le loro vite, conferendogli dignità; in questo modo è riuscito a far sentire anche loro parte integrante di questo mondo.L’artista è stato in grado di perseguire un reale cambiamento dando un volto alla comunità senza casa.

Page 5: L’arte nel sociale è narrazione

La narrazione

Bruner: “Il narrare è una pratica sociale e culturale potente che stabilizza e rinnova la vita

sociale perché permette la continua negoziazione di significati.”

Page 6: L’arte nel sociale è narrazione

Narrando è possibile quindi ricostruire il concetto di noi, la narrazione permette il passaggio dal ricordo (individuale) alla memoria (collettiva).

Le funzioni della narrazione

Page 7: L’arte nel sociale è narrazione

È possibile creare inoltre un

collegamento tra le generazioni,

poiché le storie si ereditano grazie

alla trasmissione della propria

testimonianza.

Page 8: L’arte nel sociale è narrazione

L’arte grazie alla capacità di narrare diventa punto di partenza fondamentale per conoscere la visione del mondo dell’artista che l’ha creata, ma anche veicolo per raccontare materie differenti e apparentemente lontane dall’arte, arricchendole di nuovi stimoli e nuove percezioni.

Page 9: L’arte nel sociale è narrazione

Bruner: pensiero logico-scientifico e pensiero

narrativo

Il pensiero logico-scientifico o paradigmatico consente di costruire concetti e categorie generali,  di riconoscere nessi causali tra gli eventi.

Il pensiero narrativo abbraccia  una logica legata alle  azioni umane e alle interazioni tra individui, dando senso e significato a quei contesti  percepiti dal soggetto  come inspiegabili e incomprensibili, e consentendo l’ attribuzione e costruzione di significato alle varie esperienze.

Page 10: L’arte nel sociale è narrazione

Il pensiero narrativo

Il pensiero narrativo possiede una molteplicità di significati, ma questi necessitano di essere tradotti, affinché si possano costruire una o più forma di comunicazione che siano rielaborate dai soggetti secondo i termini della narrazione. Partendo da una rappresentazione artistica è necessario quindi, tramite il pensiero narrativo, tradurre i significati celati al suo interno così che diventino parte integrante della narrazione.

Page 11: L’arte nel sociale è narrazione

Levorato: l’importanza del narrare

“La tendenza a comunicare i significati che cogliamo nell’esperienza umana, a mettere in relazione il passato col presente, a proiettare il presente nel futuro, a rappresentare gli individui come soggettività dotate di scopi, piani, valori e legami, si esprime attraverso la narrazione.”

“L’impulso a narrare sembra così naturale che non possiamo immaginare una cultura o anche semplicemente delle relazioni tra individui, in cui le narrazioni siano assenti.”