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Documento del Consiglio di Classe Pagina 1 di 95 Liceo Statale “N. Rosa” Liceo Scientifico Op. Scienze Applicate sede di Bussoleno CLASSE V D 15 Maggio 2018 ESAME DI STATO

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 1 di 95

Liceo Statale “N. Rosa”

Liceo Scientifico

Op. Scienze Applicate

sede di Bussoleno

CLASSE V D

15 Maggio 2018

ESAME DI STATO

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SOMMARIO

1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO pag.3

1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo pag.3

2. PROFILO DELLA CLASSE pag.4

2.1 Composizione del Consiglio di Classe pag.4

2.2 Composizione e situazione della classe pag.5

3. ATTIVITA’ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2017/18 pag.6

3.1 Viaggi d’istruzione e partecipazione ad attività culturali pag.6

3.2 Partecipazione ad attività di orientamento pag.7

3.3 Tempi del percorso formativo pag.8

3.4 Alternanza Scuola Lavoro pag.8

4. VALUTAZIONE pag.9

4.1 Criteri adottati pag.9

4.2 Simulazione delle prove d’esame pag.9

5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI – SCHEDE PER DISCIPLINA pag.10

6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15 MAGGIO pag.57

7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME pag.91

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 3 di 95

1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO

1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo

L’indirizzo scienze applicate, caratterizzato dalla centralità delle materie scientifiche, ma

anche da un adeguato approfondimento delle discipline umanistiche, si prefigge i seguenti

intenti:

1. legare più saldamente i contenuti didattici disciplinari con il mondo reale conosciuto

dai ragazzi

2. avviare gli studenti all’approfondimento teorico delle leggi e dei processi che regolano

la realtà utilizzando, come motivo di stimolo e curiosità, il rapporto tra esperienza

vissuta e conoscenze acquisite.

L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate

negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze

matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso

esemplificazioni operative di laboratorio

elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle

procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta

scientifica

analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica

individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali,

simbolici, matematici, logici, formali, artificiali)

comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita

quotidiana

saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla

modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione

dell’informatica nello sviluppo scientifico

saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

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2. PROFILO DELLA CLASSE

2.1. Composizione del Consiglio di classe durante il triennio

Disciplina III anno IV anno V anno

Lingua e Letteratura Italiana Ippolito Fina Malvicino Manuela Malvicino Manuela

Lingua e Cultura Straniera Regis Enrica Regis Enrica Cauteruccio Sabrina

Storia Marzona Alberto Marzona Alberto Marzona Alberto

Filosofia Marzona Alberto Marzona Alberto Marzona Alberto

Matematica Castelli Michele Sbodio Paola Sbodio Paola

Fisica Sbodio Paola Sbodio Paola Sbodio Paola

Scienze Naturali Iguera Laura Iguera Laura Iguera Laura

Informatica Griva Orsolina Guenzi Diego Martina Ezio

Disegno e Storia dell’Arte Ricci Irene Ricci Irene Ricci Irene

Scienze motorie e sportive Paris Paola Paris Paola Paris Paola

Religione Cattolica Gallo Chiara Gallo Chiara Gallo Chiara

* in grassetto è indicato il coordinatore di classe

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 5 di 95

2.2. Composizione e situazione della classe

La classe è composta da 21 studenti, 17 maschi e 4 femmine. Nel corso del triennio si è avuto

un inserimento di un allievo proveniente dall’Istituto Pascal di Giaveno al terzo anno e una

non ammissione alla classe quarta.

Nonostante il comune iter formativo, la classe ha sempre fatto registrare diversità nel livello di

partecipazione ed attenzione al lavoro scolastico. Nella gran parte dei casi infatti lo scarso

interesse ed una diffusa mancanza di motivazione hanno generato non di rado un clima

piuttosto dispersivo e poco costruttivo. Anche al quinto anno, un gruppo consistente di

studenti, sebbene dotati di buone capacità intellettuali, non ha dato la dovuta continuità al

proprio impegno scolastico, raggiungendo risultati modesti e superficiali, non sempre

rispondenti alle proprie potenzialità. Tale situazione ha confermato un percorso di crescita e

responsabilizzazione spesso ancora inadeguato ed ha avuto come conseguenza

l’attribuzione di numerose insufficienze al termine del trimestre.

Alcuni ragazzi hanno invece cercato di superare le proprie difficoltà con impegno nello studio

personale al quale si è affiancata nel tempo la crescita del senso di responsabilità nei

confronti del dialogo educativo.

E’ inoltre doveroso segnalare che un numero ristretto di allievi è riuscito a coniugare le buone

capacità intellettuali con un adeguato e continuativo livello di impegno evidenziando una

raggiunta maturazione personale decisamente apprezzabile.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 6 di 95

3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2017/18

3.1 Viaggi di istruzione e partecipazione ad attività culturali

Tipo di attività Discipline Periodo Partecipazione Valutazione

dell'iniziativa

Conferenza organizzata da

Zanichelli: “La chimica 2.0” –

prof. Guido Saracco del

Politecnico di Torino

Scienze

naturali

30 ottobre

2107

Tutta la

classe Positiva

Teatro in Lingua Inglese

Lingua e

Cultura

Straniera

3

novembre

2017

Tutta la

classe Positiva

GARE GSS di

sci,atletica,nuoto,pallavolo

Scienze

motorie

Da

novembre

a maggio

Parziale Positiva

Incontro con la Comunità

Papa Giovanni Religione

15

gennaio

2018

Tutta la

classe Positiva

Uscita alle carceri “Le nuove”

di Torino: visita e percorso

museale (per la Giornata della

memoria)

Religione

Storia

29

gennaio

2018

Tutta la

classe Positiva

Conferenza AIRC con Dario

Sangiolo, ricercatore presso

Istituto di Candiolo

Scienze

naturali

15

febbraio

2018

Tutta la

classe Positiva

Giornata bianca Scienze

motorie

febbraio

2018 Parziale Positiva

Giornata in piscina Scienze

motorie

febbraio

2018 Parziale Positiva

Giardino dei Giusti, Milano Storia

Filosofia

14 marzo

2018

Tutta la

classe

Positiva

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 7 di 95

Visita alla mostra “L’infinita

curiosità” all’Accademia delle

Scienze di Torino

Fisica 15 marzo

2018

Tutta la

classe

Positiva

Giornata della scienza: visita

ai lavori preparati da alcuni

studenti dell’istituto

Fisica 22 marzo

2018

Tutta la

classe Positiva

Giornata dell’atletica Scienze

motorie aprile 2018 Parziale Positiva

Stage “La Fisica in gioco”

organizzato dall’AIF e dal

corso di studi in Fisica

dell’Universita di Torino

Fisica 9-11 aprile

2018 5 allievi Positiva

3.2 Partecipazione ad attività di orientamento

Attività Periodo Sede Studenti coinvolti

Progetto di

Orientamento

Formativo presso il

Politecnico di Torino

Novembre 2017-

febbraio 2018

Politecnico e liceo

sede di Bussoleno. 7

Presentazione dei corsi

di laurea della Scuola di

Scienze della Natura

dell'Università di Torino

22-gen-18

Incontro pomeridiano

a scuola 5

Guida al test di

ammissione a medicina

a cura di "Testbuster"

09-feb-18

Incontro pomeridiano

a scuola 2

Presentazione dei corsi

di laurea del Politecnico

di Torino (a cura del

prof. Vito Cerone)

16-feb-18

incontro pomeridiano

a scuola 1

Giornate di

orientamento

dell'Università di Torino

(presentazione di tutte

le Scuole)

19-23-feb-18

Presentazioni dei corsi

e stand informativi

presso il Campus Luigi

Einaudi a Torino in

orario mattutino e

pomeridiano

3

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 8 di 95

Chi ricerca… trova!

Presentazione delle

attività di ricerca

dipartimento di Scienze

della vita e biologia dei

sistemi

23-feb-18

Incontro mattutino

presso il Dipartimento

Scienze della vita e

biologia dei sistemi a

Torino

1

Come funziona

l'università? Incontro di

orientamento a scuola

(a cura della prof.ssa

Alicja Szewera)

23-apr-18

Incontro pomeridiano

a scuola

4

3.3 Tempi del percorso formativo

Disciplina Ore annuali

previste Ore svolte al 15/05

Ore previste dal 16/05 al 09/06

Lingua e Letteratura Italiana 132 114 14

Lingua e Cultura Straniera 99 87 8

Storia 66 56 10

Filosofia 66 56 10

Matematica 132 115 12

Fisica 99 78 12

Scienze Naturali 165 140 18

Informatica 66 49 8

Disegno e Storia dell’Arte 66 56 4

Scienze motorie e sportive 66 46 8

Religione Cattolica 33 28 3

3.4 Alternanza Scuola Lavoro Il percorso formativo di 200 ore è stato così suddiviso:

1. Terzo anno 80 ore

2. Quarto anno 80 ore

3. Quinto anno 40 ore

Tutti gli studenti della classe hanno svolto almeno il 75% delle ore previste ai sensi della norma

vigente

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4. VALUTAZIONE

4.1. Criteri adottati

Si rimanda, a questo proposito, alle schede per disciplina e alle griglie riportate negli allegati.

4.2. Simulazione delle prove d’esame

Prova Tempi e modalità Tipologia di prova Disciplina

Prima prova

Data: 18 maggio 2018

Modalità dell'Esame di

Stato

Tempo: 6 ore

Analisi del testo,

saggio breve,

articolo di

giornale, tema

storico e di

carattere

generale.

Italiano (il testo verrà incluso

nella integrazione al

presente documento)

Seconda prova

Data: 21 maggio 2018

Modalità dell'Esame di

Stato

Tempo: 6 ore

Svolgimento di un

problema (scelto

fra due) e di

cinque quesiti

(scelti fra dieci)

Matematica (il testo verrà

incluso nella integrazione al

presente documento)

Terza prova

15 gennaio 2018

Tempo: 3 ore Tip. B*

Inglese, Storia dell’Arte,

Informatica, Storia.

20 aprile 2018

Tempo: 3 ore Tip. B*

Inglese, Scienze, Filosofia,

Informatica.

* La tipologia B – che consente un maggior numero di possibilità, sia per quanto riguarda le discipline,

sia per quanto riguarda gli argomenti - è stata scelta al fine di permettere agli studenti di esprimere le

proprie conoscenze nel modo migliore .

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5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI-SCHEDE PER DISCIPLINA

DISCIPLINA: Lingua e Letteratura italiana

Docente: Malvicino Manuela

TESTI ADOTTATI:

- R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE, Il nuovo La letteratura come dialogo, Ed.

rossa, – Leopardi, il primo dei moderni – 3A E 3B, PALUMBO EDITORE.

D. ALIGHIERI, Divina Commedia, “Paradiso”

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Attraverso lo studio della lingua italiana e la stabile familiarità con la letteratura, con i suoi

strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede per essere affrontata (in particolare

nell’ambito dell’interpretazione e del commento di testi in prosa e versi) la disciplina Lingua e

letteratura italiana si pone la finalità di portare lo studente, al termine del percorso liceale, a

padroneggiare la lingua italiana sia in forma scritta sia in forma orale, giungendo a esprimersi

con chiarezza e proprietà (variando dunque, a seconda dei diversi contesti e scopi, l’uso

degli strumenti espressivi); a compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare

un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; a illustrare e interpretare in

prospettiva sincronica e diacronica e in termini essenziali un fenomeno storico, culturale,

scientifico, utilizzando anche gli strumenti forniti da una riflessione metalinguistica; a sviluppare

una complessiva coscienza della storicità della lingua stessa e il gusto per la lettura in

un’ottica sia di interesse personale sia di fonte di confronto con l’altro da sé e di ampliamento

dell’esperienza del mondo.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze:

• Le linee fondamentali della storia letteraria e degli autori oggetto di studio;

• Gli strumenti dell’analisi testuale (conoscenza degli elementi fondamentali del testo

narrativo, poetico e teatrale).

Competenze:

• lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale,

con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale

della lingua;

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• lo studente è in grado di comprendere il testo letterario, di collocarlo nel suo contesto

storico-culturale e di coglierne gli elementi di continuità e discontinuità rispetto ai temi della

società attuale.

Abilità:

• Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo;

• Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo;

• Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della

produzione di testi scritti di vario tipo;

• Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative;

• Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario.

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La classe nel corso dell’anno ha mantenuto l’atteggiamento dimostrato fin dall’inizio: a fronte

di alcuni che si sono dimostrati piuttosto passivi e non hanno praticamente quasi mai avuto a

propria disposizione i libri di testo che servivano, e non hanno, se non molto saltuariamente,

preso appunti, “subendo” le lezioni piuttosto che considerandole un’opportunità di crescita

anche personale e rendendo, a volte, difficile la gestione e dispersive le lezioni; altri, invece, si

sono dimostrati motivati e hanno partecipato alle lezioni con interesse, riuscendo a trovare

negli autori della letteratura affrontati spunti di riflessione su aspetti loro vicini e che più

stavano loro a cuore. Molti del primo gruppo e, purtroppo, alcuni del secondo durante l’anno

hanno conseguito, per motivi diversi, risultati non sempre soddisfacenti e hanno avuto bisogno

di interventi di recupero “in itinere”. Vi sono stati, poi, altri studenti che, al contrario, grazie ad

un percorso che li ha visti crescere e maturare, hanno raggiunto esiti di buon livello e sono

riusciti a mettere a frutto l’impegno profuso nel corso del tempo, migliorando il proprio modo

di lavorare.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Nel corso dell’anno sono state proposte agli studenti diverse tipologie di lezioni: alcune

impostate in modo frontale, finalizzate a fornire loro esempi concreti di metodi di lavoro per lo

studio; altre impostate in modo dialogico, al fine di favorire la partecipazione attiva degli

studenti al processo dell’apprendimento. Si è sempre tenuta presente, come punto focale, la

centralità dei testi letti e studiati, infatti si è proceduto, in ogni caso in cui sia stato possibile,

partendo dall’analisi dei testi per ricavare da essi la poetica e le linee guida di analisi delle

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diverse correnti letterarie o degli autori via via incontrati, mettendo in atto un’attenta, ma non

pedante e fine a se stessa, analisi testuale, che facesse emergere le peculiarità del pensiero

di ogni autore e aiutasse gli studenti a porre a confronto le diverse personalità studiate,

mettendone in luce continuità e discontinuità, soffermandosi sulle tematiche o sulle linee della

poetica e tentando di far comprendere agli studenti che, sebbene non si possa dire che

l'ambiente e le esperienze degli scrittori determinino in modo “scientifico” le loro opere,

tuttavia è sempre presente un legame con questi elementi e che ambiti apparentemente

diversi e lontani della vita di un autore sono in stretta relazione tra loro (ad esempio il pensiero

politico e la poetica; l'esperienza di vita vissuta e alcuni temi affrontati secondo un'ottica

particolare). Insomma ho tentato di far sentire ai ragazzi più vicini a loro gli autori studiati,

cercando di farli “comprendere” e non solo “studiare”. Abbiamo analizzato per lo più testi

presenti nella letteratura adottata, ricorrendo solo in alcuni casi alle fotocopie e in alcuni casi,

di seguito indicati, ho richiesto la lettura integrale dell'opera.

In quest’ottica, per offrire agli studenti l'opportunità di approdare ad un personale metodo di

studio, applicabile anche in seguito e non solo finalizzato al conseguimento del diploma ho

proposto, in ogni occasione se ne prospettasse la possibilità, delle modalità di studio e

svolgimento delle attività che servissero da esempio e con cui confrontarsi e così tutti i passi

analizzati e studiati sono stati da me affrontati e spiegati in classe, in modo da

accompagnare i ragazzi durante il loro percorso di apprendimento, pur attribuendo loro,

ovviamente, la lettura delle opere viste integralmente e di qualche passo di critica letteraria,

per favorire il graduale raggiungimento di quell’autonomia che dovrebbe essere uno degli

obiettivi finali. Inoltre, ho dedicato tutto il tempo necessario alla correzione delle verifiche e

delle prove scritte svolte durante l’anno, per valorizzare al massimo livello la valenza

dell’errore, e così per ogni prova affrontata abbiamo trascorso del tempo impegnati in una

correzione che mettesse in luce non solo gli errori commessi, ma soprattutto in che modo

evitarli nuovamente e in che modo studiare onde non cadere in altri simili nella volta

successiva.

Oltre a ciò, la gestione della classe, spesso, è risultata dispersiva ed è stato necessario

dedicare agli argomenti un tempo che permettesse a tutti di coglierne il senso e questo ha

anche influito sulla scelta degli autori da trattare.

Per questi motivi, tenendo anche conto della vastità del programma, lo studio degli scrittori,

previsti nel piano di lavoro di inizio anno, è stato ridotto, a danno soprattutto di quelli del

secondo Novecento; mi è sembrato tuttavia necessario dare la precedenza alla qualità

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 13 di 95

rispetto alla quantità.

Per quanto riguarda lo scritto, nel corso di quest’anno ho fatto in modo che tutti gli studenti

avessero l’opportunità di confrontarsi con tutte le tipologie testuali dell’Esame di Stato e per

questo ho proposto loro, di volta in volta, una sola tipologia per volta (ad eccezione,

ovviamente, della simulazione della Prima prova, per la quale saranno presenti tutte le

tipologie).

5. VALUTAZIONE

Nel corso dell’anno le prove scritte sono state 5 e le prove orali 6 (con almeno una

interrogazione orale per periodo). Le prove sono state corrette e restituite agli studenti

chiarendo sempre loro, di volta in volta, i criteri della valutazione (al fine di favorire un clima di

fiducia), con particolare attenzione alla trasparenza: pertanto la restituzione delle verifiche è

sempre stata articolata dedicando molta attenzione alla correzione complessiva della prova

stessa e al chiarimento dei dubbi eventualmente sorti negli studenti, per permettere loro di

comprendere in cosa consistesse l'errore commesso e di apprendere dagli errori medesimi. In

tale ottica l'errore è stato rivalutato e ha costituito anch'esso occasione di apprendimento.

Per quanto riguarda le verifiche scritte valide per l’orale, queste hanno presentato, di volta in

volta, i punteggi relativi alle parti che le componevano e l’illustrazione del punteggio

necessario per conseguire la sufficienza con la relativa proporzionalità in merito agli altri voti

(tenendo conto che il voto minimo 2 corrisponde a una prova consegnata in bianco).

Per le interrogazioni orali e per le prove scritte, invece, sono state utilizzate le griglie

predisposte dal Dipartimento:

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 14 di 95

6.RECUPERO

Qualora uno studente abbia conseguito durante l’anno una votazione non soddisfacente in

una prova scritta valida per l’orale o in un’interrogazione orale, ha potuto effettuare un

compito di recupero o un’interrogazione di recupero sulla parte di programma in questione;

qualora, invece, la votazione non soddisfacente sia stata relativa ad un compito valido per lo

scritto, è stata proposta un’attività mirata da svolgere a casa e corretta dall’insegnante, al

fine di favorire il più possibile un recupero in itinere e quanto mai personalizzato.

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DISCIPLINA: Lingua e Cultura Straniera (INGLESE)

Docente: Cauteruccio Sabrina

TESTI ADOTTATI:

- CINZIA MEDAGLIA, BEVERLY ANNE YOUNG, VISIONS AND PERSPECTIVES 2, FROM THE VICTORIAN AGE TO

MODERN TIME (LOESCHER EDITORE)

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

- Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali - DM n. 9 del 27/01/2010 sulla certificazione

delle competenze (classi I e II e allievi che interrompono il percorso)

- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi,

alle metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento

- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità

- Conoscere le lingue straniere per sentirsi cittadini europei

- Acquisire il patrimonio culturale proprio di ogni diversa comunità linguistica

- Apprendere la lingua straniera per scopi comunicativi

- Acquisire strategie e strumenti necessari per pianificare il proprio apprendimento

futuro che è la base dell’educazione permanente

- Riflettere sulla lingua.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze: conoscere le principali regole della grammatica della Lingua Inglese,

conoscere i principali autori della letteratura inglese e americana dell'Ottocento e

Novecento

Competenze:

Produzione scritta: saper rispondere a delle domande riguardanti gli autori della

letteratura. Saper scrivere un piccolo saggio su argomenti di cui si conosca il contenuto.

Comprensione scritta: saper comprendere testi già trattati, di letteratura e di ambito

scientifico e artistico.

Produzione orale: saper esprimersi utilizzando un lessico appropriato e una costruzione già

complessa.

Comprensione orale: saper comprendere le domande in modo da poter formulare una

risposta esatta. Comprendere globalmente il contenuto di un filmato e saperne fare la

descrizione.

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Abilità: affinare il metodo di studio individuale, al fine di acquisire le conoscenze dei

contenuti in maniera approfondita e critica.

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La classe è stata preparata per i primi quattro anni da un’altra docente.

Il gruppo classe risulta piuttosto eterogeneo, con alcuni elementi trascinanti e altri carenti in

diversi aspetti della disciplina. Gli obiettivi previsti sono stati pienamente raggiunti da alcuni

studenti, mentre per altri permangono errori in alcune strutture grammaticali di base. Sono

presenti difficoltà di comprensione e la lingua inglese è stata raramente utilizzata dagli

studenti per interagire nel corso delle lezioni. L’analisi critica dei testi letterari presenta delle

carenze per quanto concerne la conoscenza dei principali elementi stilistici dei diversi generi

analizzati. Tuttavia alcune tematiche affrontate sono state occasione di dibattito critico e

costruttivo, seppur in italiano.

Il clima generale della classe non ha sempre favorito un livello costante di attenzione e le

numerose assenze non hanno consentito lo sviluppo di ulteriori approfondimenti, anche di tipo

interdisciplinare. Non sono state svolte attività di CLIL.

4. METODOLOGIE APPLICATE

La metodologia preferita, nel corso dell’anno scolastico, è stata quella della lezione

partecipata, che ha sempre avuto inizio con una breve attività di warming up, atta a

riprendere il punto della situazione.

Si è cercato di favorire l’aspetto comunicativo del linguaggio, promuovendo il pensiero critico

e analitico. Sono state inoltre fornite mappe mentali e concettuali, sia alla lavagna sia

attraverso il supporto di strumenti digitali, al fine di fissare i concetti principali e fornire uno

schema per parole chiave utile a direzionare lo studio individuale.

L’analisi dei testi letterari trattati è stata volta all’identificazione di elementi di congiunzione tra

le diverse epoche storiche, nonché una rilettura nel contesto contemporaneo.

Al fine di implementare l’uso della lingua straniera, come strumento attivo di comunicazione,

si è scelto di introdurre attività legate al task-based learning, quali letture, approfondimenti e

presentazioni personali degli studenti. In particolare, ciascuno studente ha letto un testo a

scelta, tra una selezione di tre romanzi, appartenenti al genere distopico, del quale ha dovuto

identificare uno o più temi rilevanti, da presentare alla classe.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 17 di 95

5.VALUTAZIONE

Nel corso dell’intero anno scolastico, sono state svolte 4 prove scritte: una prima prova di

lettura e comprensione del testo, atta a valutare le competenze in ingresso, le altre tre prove

di letteratura, secondo la tipologia scelta per la Terza Prova d’esame.

Al fine di sviluppare le competenze necessarie per la scrittura di brevi testi, gli studenti hanno

svolto 3 esercitazioni scritte sulla piattaforma digitale Cambridge Write and Improve, che sono

state valutate seguendo le indicazioni del Cambridge Assessment Scale e che sono state

computate nella media finale dei voti.

Ciascuno studente ha sostenuto tre prove orali, per la valutazione delle quali è stata utilizzata

una rubrica redatta dalla docente e condivisa con gli studenti (in allegato).

RUBRICA DI VALUTAZIONE – PROVE ORALI

4 5 6-7 8-9 10

CONOSCENZA

DEI

CONTENUTI

I contenuti

sono

presentati in

maniera

molto

lacunosa,

con diversi

errori di tipo

logico e

sincronico.

Nessun

argomento

viene

presentato in

maniera

approfondita.

La conoscenza

dei contenuti

presenta delle

lacune ed errori

diffusi di tipo

logico e

sincronico.

Solo alcuni

argomenti

vengono

presentati in

maniera

completa e/o

approfondita.

La conoscenza

dei contenuti

rispetta il senso

logico e

sincronico. Gli

argomenti

vengono esposti

correttamente,

ma non

vengono

approfonditi.

La conoscenza

dei contenuti

rispetta il senso

logico e

sincronico. Sono

presenti

approfondimenti

e opinioni

critiche.

La conoscenza

dei contenuti

rispetta il senso

logico e

sincronico. Sono

presenti

approfondimenti,

opinioni critiche

e riferimenti ad

altri argomenti

trattati nella

disciplina e/o

altre discipline.

USO DELLA

LINGUA

STRANIERA

Sono presenti

gravi errori

grammaticali:

confusone di

tempi verbali,

vocaboli non

appropriati al

contesto,

confusione

tra sostantivi

e aggettivi,

ordine

sbagliato

delle parole.

L’esposizione

non risulta

fluida.

Sono presenti

diversi errori

nelle principali

strutture

grammaticali. I

vocaboli

utilizzati sono

semplici e non

sempre

adeguati. Sono

presenti

difficoltà

nell’esposizione,

che risulta solo

parzialmente

fluida.

Le strutture

grammaticali di

base sono

sostanzialmente

corrette, ma si

prediligono

strutture e

vocaboli

semplici.

L’esposizione è

sufficientemente

fluida.

Non sono

presenti errori

significativi. La

scelta dei

vocaboli è

articolata e

adeguata al

contesto. Sono

presenti strutture

grammaticali

complesse e

l’esposizione è

fluida.

Il linguaggio

utilizzato è

sempre

adeguato e

ricercato.

Vengono

utilizzate strutture

grammaticali

complesse e

diversi registri.

L’esposizione è

fluida e sicura.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 18 di 95

6.RECUPERO

Per il recupero delle insufficienze del primo periodo didattico, è stato attivato un corso di

recupero, in orario extra-scolastico, della durata di 4 ore, al termine del quale è stata svolta

una prova scritta. Nel secondo periodo didattico, il recupero è stato svolto in itinere,

attraverso esercitazioni assegnate e valutate.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 19 di 95

DISCIPLINA: Storia

Docente: Marzona Alberto

TESTI ADOTTATI:

- Giovanni De Luna – Marco Meriggi . Il Segno della Storia vol. 2 e 3. Ed. Paravia

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Obiettivi generali

1) Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di inter connessioni, di

rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti.

2) Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti

di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona , ordina e interpreta secondo modelli e

riferimenti filosofici e culturali.

3) Consolidare l’attitudine a valutare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a

dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica e sincronica le conoscenze

acquisite in altre aree disciplinari

4) Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva

5) Scoprire la dimensione storica del presente

6) Affinare la sensibilità alle differenze

7) Acquisire la consapevolezza che la fiducia di intervento nel presente e nel futuro è

connessa alla capacità di comprendere il passato.

2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

OBIETTIVI

CONOSCENZE

Vedasi programma allegato.

ABILITA'

1 Riconoscere la complessità del fatto storico

2 Utilizzare fonti di natura diversa, vagliandole, selezionandole,

ordinandole servendosi di modelli interpretativi

3 Saper interrogare le fonti rifacendosi a conoscenze acquisite

anche in altre discipline

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 20 di 95

COMPETENZE

1 Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare

fenomeni e spazi diversi.

2 Padroneggiare gli elementi fondamentali che evidenziano la

complessità dell’epoca

3 Interpretare e collegare, entro una prospettiva interpretativa, fatti

appartenenti a diversi periodi, ma legati da nessi causali.

3.SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Il livello è generalmente discreto, sia per l’impegno che per l’interesse: Tutti gli allievi sono in

possesso degli strumenti concettuali finalizzati all’analisi del fatto storico, ma non sempre

della capacità di riconoscere relazioni ed intrecci tra eventi politici, culturali, sociali ed

economici.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Metodi generali di lavoro adottati: il lavoro in classe si è svolto prevalentemente attraverso la

lezione frontale, lavori di gruppo, ricerche, tesine, processi individualizzati per il recupero e il

ripasso.

Mezzi e strumenti utilizzati durante l'attività didattica: il manuale adottato e i materiali che esso

offre hanno rappresentato un punto di riferimento nello svolgimento del programma; sono

state utilizzate inoltre cartine geografiche, biblioteche, alcuni documenti storici video registrati

relativi agli anni del primo conflitto mondiale, dell'affermazione dei totalitarismi in Europa,

della seconda guerra mondiale e del periodo della guerra fredda.

i. Tipo di

azione

Mezzo Strumento

Comunicazione - verbale

Delle informazioni - Mezzi scritti - dispense

- libri di testo

Si

si

- schede si

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 21 di 95

- dossier di

documentazione

No

- giornali, riviste, opuscoli,

ecc.

Si

- documentazione

tecnica

No

- Audiovisivi - diapositive No

- diapositive sonorizzate No

- film si

- Tv e registratori

magnetici

si

Aule speciali - multimediali

- Aula audiovisivi

Si

si

Biblioteca

si

Scelte didattiche.

Sono stati oggetto di particolare attenzione e discussione i seguenti argomenti: seconda

Rivoluzione industriale,prima guerra mondiale, totalitarismi e autoritarismi, seconda guerra

mondiale e guerra fredda.

5.VALUTAZIONE

Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati

Prove strutturate a risposta chiusa No

Prove strutturate a risposta aperta si Periodiche

Prove tradizionali si Periodiche

Prove pluridisciplinari si Occasionali

Interrogazioni orali si Periodiche

Compiti a casa si Occasionali

Criteri di valutazione adottati: si faccia riferimento ai criteri comuni approvati dal Consiglio di

classe.

Tipi e numero di prove

Trimestre: 3

Pentamestre: 4

Criteri generali di valutazione concordati dal Dipartimento disciplinare:

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 22 di 95

Voto Giudizio

2 Assenza di ogni elemento positivo. ASSOLUTAMENTE NEGATIVO

3

-Lo studente manifesta conoscenze parziali e gravemente scorrette, non

adeguatamente articolate e spesso incoerenti.

-Evidenzia notevole incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre

collegamenti, anche semplici. DEL TUTTO INSUFFICIENTE

4

-Presenta lacune nella conoscenza dei contenuti concettuali fondamentali.

Spesso risponde ai quesiti in modo non coerente.

-Usa una terminologia limitata, inesatta e ripetitiva. Non possiede abilità

nell’analisi e nella sintesi. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

5

-Possiede conoscenze limitate, spesso mnemoniche e ripetitive. Si esprime con

un linguaggio poco appropriato alla disciplina.

-Stenta ad individuare i concetti chiave e ha difficoltà nel collegarli.

INSUFFICIENTE

6

-Possiede conoscenze sostanzialmente corrette, ma poco rielaborate e non

approfondite. Nell’esposizione dei contenuti disciplinari si sforza di usare una

terminologia specifica rivelando però alcune incertezze.

-Guidato dall’insegnante, appare capace di formulare un discorso coerente,

senza, tuttavia, inquadrare in una sintesi convincente le informazioni in suo

possesso. SUFFICIENTE

7

-Conosce la maggior parte degli argomenti affrontati. Articola il discorso in

modo coerente, sotto il profilo logico-concettuale, e con discreta proprietà di

linguaggio.

-Sa individuare i concetti chiave di un argomento e, se richiesto, stabilisce dei

collegamenti formulando sintesi lineari e corrette . DISCRETO

8

-Ha buona conoscenza degli argomenti affrontati. Espone in modo organico e

preciso ed utilizza correttamente il lessico della disciplina.

-È capace di analisi accurate e di sintesi ben articolate BUONO

9

-È in possesso di conoscenze disciplinari puntuali ed esaurienti; espone i singoli

argomenti in modo efficace e ben strutturato, e si esprime con buona

precisione terminologica.

-Compie percorsi analitici perspicui e approfonditi, sa proporre valide sintesi ed

esprimere valutazioni personalmente ponderate. OTTIMO

10

-Conosce in modo approfondito la disciplina e ne espone i contenuti con

precisione ed efficacia, denotando piena padronanza degli strumenti

concettuali ed espressivi.

-È capace di formulare percorsi analitici e di proporre sintesi convincenti,

esprimendo valutazioni critiche motivate, frutto di personale rielaborazione.

ECCELLENTE

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 23 di 95

6.RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere con disponibilità di ‘sportello’ pomeridiano.

DISCIPLINA: Filosofia

Docente: Marzona Alberto

TESTI ADOTTATI: - Domenico Massaro .La comunicazione filosofica vol.2 – 3 A e B. Ed. Paravia.

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Obiettivi generali

1) Formazione culturale completa degli studenti del triennio attraverso la presa di coscienza

deiproblemi connessi alle scelte di studio, di lavoro, di vita ed un approccio ad essi di tipo

storico critico-problematico.

2) La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una

pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la

natura e la società, un’apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante

conversazione umana

3) La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle condizioni

di possibilità e sul loro ‘senso’, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana.

4) L’attitudine a valutare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro

storicità e universalità

5) L’esercizio del controllo del discorso, attraverso l’uso di strategie argomentative e di

procedure logiche.

6) La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in

rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali

trasformazioni scientifiche e tecnologiche.

2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

OBIETTIVI

CONOSCENZE

Vedasi programma allegato.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 24 di 95

ABILITA'

1 Riconoscere la complessità del fatto storico;

2 Utilizzare fonti di natura diversa, vagliandole, selezionandole,

ordinandole servendosi di modelli interpretativi

3 Saper interrogare le fonti rifacendosi a conoscenze acquisite

anche in altre discipline

COMPETENZE

1 Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare

fenomeni e spazi diversi.

2 Padroneggiare gli elementi fondamentali che evidenziano la

complessità dell’epoca

3 Interpretare e collegare, entro una prospettiva interpretativa, fatti

appartenenti a diversi periodi, ma legati da nessi causali.

3.SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Gli allievi evidenziano una discreta ed attiva partecipazione. I risultati sono differenziati in

relazione al metodo di studio e alle conseguenti capacità di approfondimento critico e

collegamento concettuale. Discreto l’impegno e l’interesse per la disciplina.

4.METODOLOGIE APPLICATE

Metodi generali di lavoro adottati: il lavoro in classe si è svolto prevalentemente attraverso la

lezione frontale, lavori di gruppo, ricerche, tesine, processi individualizzati per il recupero e il

ripasso.

Mezzi e strumenti utilizzati durante l'attività didattica: il manuale adottato e i materiali che esso

offre hanno rappresentato un punto di riferimento nello svolgimento del programma; sono

state approfondite le tematiche principali in programma con letture mirate e svolte

comparazioni interdisciplinari in relazione a etica- scienza e totalitarismi .

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 25 di 95

ii. Tipo di

azione

Mezzo Strumento

Comunicazione - verbale

Delle informazioni - Mezzi scritti - dispense

- libri di testo

Si

si

- schede si

- dossier di

documentazione

No

- giornali, riviste, opuscoli,

ecc.

Si

- documentazione

tecnica

No

- Audiovisivi - diapositive No

- diapositive sonorizzate No

- film si

- Tv e registratori

magnetici

si

Aule speciali - multimediali

- Aula audiovisivi

Si

si

Biblioteca

si

Scelte didattiche

In questo anno scolastico è stata trattata la storia della filosofia europea dall’ Idealismo

all’esistenzialismo, sottolineando i collegamenti di carattere interdisciplinare.

5.VALUTAZIONE

Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati

Prove strutturate a risposta chiusa No

Prove strutturate a risposta aperta si Periodiche

Prove tradizionali si Periodiche

Prove pluridisciplinari si Occasionali

Interrogazioni orali si Periodiche

Compiti a casa si Occasionali

Criteri di valutazione adottati: si faccia riferimento ai criteri comuni approvati dal Consiglio di

classe.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 26 di 95

Tipi e numero di prove

Trimestre: 3

Pentamestre: 4

Criteri generali di valutazione concordati dal Dipartimento disciplinare:

Voto Giudizio

2 Assenza di ogni elemento positivo. ASSOLUTAMENTE NEGATIVO

3

-Lo studente manifesta conoscenze parziali e gravemente scorrette, non

adeguatamente articolate e spesso incoerenti.

-Evidenzia notevole incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre

collegamenti, anche semplici. DEL TUTTO INSUFFICIENTE

4

-Presenta lacune nella conoscenza dei contenuti concettuali fondamentali.

Spesso risponde ai quesiti in modo non coerente.

-Usa una terminologia limitata, inesatta e ripetitiva. Non possiede abilità

nell’analisi e nella sintesi. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

5

-Possiede conoscenze limitate, spesso mnemoniche e ripetitive. Si esprime con

un linguaggio poco appropriato alla disciplina.

-Stenta ad individuare i concetti chiave e ha difficoltà nel collegarli.

INSUFFICIENTE

6

-Possiede conoscenze sostanzialmente corrette, ma poco rielaborate e non

approfondite. Nell’esposizione dei contenuti disciplinari si sforza di usare una

terminologia specifica rivelando però alcune incertezze.

-Guidato dall’insegnante, appare capace di formulare un discorso coerente,

senza, tuttavia, inquadrare in una sintesi convincente le informazioni in suo

possesso. SUFFICIENTE

7

-Conosce la maggior parte degli argomenti affrontati. Articola il discorso in

modo coerente, sotto il profilo logico-concettuale, e con discreta proprietà di

linguaggio.

-Sa individuare i concetti chiave di un argomento e, se richiesto, stabilisce dei

collegamenti formulando sintesi lineari e corrette . DISCRETO

8

-Ha buona conoscenza degli argomenti affrontati. Espone in modo organico e

preciso ed utilizza correttamente il lessico della disciplina.

-È capace di analisi accurate e di sintesi ben articolate BUONO

9

-È in possesso di conoscenze disciplinari puntuali ed esaurienti; espone i singoli

argomenti in modo efficace e ben strutturato, e si esprime con buona

precisione terminologica.

-Compie percorsi analitici perspicui e approfonditi, sa proporre valide sintesi ed

esprimere valutazioni personalmente ponderate. OTTIMO

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 27 di 95

10

-Conosce in modo approfondito la disciplina e ne espone i contenuti con

precisione ed efficacia, denotando piena padronanza degli strumenti

concettuali ed espressivi.

-È capace di formulare percorsi analitici e di proporre sintesi convincenti,

esprimendo valutazioni critiche motivate, frutto di personale rielaborazione.

ECCELLENTE

6.RECUPERO

Il recupero è stato effettuato in itinere con disponibilità di ‘sportello’ pomeridiano.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 28 di 95

DISCIPLINA: Matematica

Docente: Sbodio Paola

TESTI ADOTTATI:

L.Sasso, LA matematica a colori; edizione blu per il quinto anno,

ed.Petrini DeA scuola 2016

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Lo studio della matematica permette all’allievo l’acquisizione di conoscenze a livelli sempre

più elevati di astrazione e di formalizzazione unitamente allo sviluppo della capacità di

utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.

La disciplina aiuta lo studente a sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente e a

sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite, nonché ad accrescere l’interesse nel

cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.

1. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze

Conoscere il concetto di limite nelle sue varie definizioni ed i relativi teoremi e proprietà

Conoscere il concetto di derivata di una funzione e la sua interpretazione grafica

Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale

Conoscere il metodo per studiare l’andamento di una funzione reale di variabile reale

Conoscere il concetto di integrale definito e indefinito e le principali regole del calcolo

integrale.

Abilità

Saper calcolare limiti di funzioni continue e non e di forme indeterminate

Saper utilizzare in modo consapevole elementi di calcolo differenziale

Saper applicare le regole dell’analisi per la determinazione del grafico di funzioni di vario tipo

Saper applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale e integrale

Saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione con gli integrali definiti

Saper costruire procedure per la risoluzione di un problema.

Competenze

Raggiungere buoni livelli di astrazione e formalizzazione

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 29 di 95

Saper utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici per risolvere problemi nei vari contesti

applicativi

Saper operare con un simbolismo matematico adeguato alle singole problematiche

Saper sviluppare un dato argomento utilizzando la terminologia scientifica adeguata

Sviluppare attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze

via via acquisite

Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali.

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Un gruppo limitato di allievi ha evidenziato un impegno costante e puntuale nel corso

dell’anno, raggiungendo una preparazione soddisfacente. Numerosi studenti hanno invece

lavorato in modo superficiale raggiungendo risultati modesti che spesso non sono stati

rispondenti alle loro potenzialità; in certi casi le numerose assenze non hanno certo contribuito

ad ottimizzare l’apprendimento.

Vi sono poi alcuni ragazzi che hanno cercato di compensare le proprie carenze di tipo logico-

deduttivo con impegno e discreta costanza nello studio personale, arrivando a risultati

complessivamente accettabili.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Le tipologie di lezione sono state: lezione di tipo frontale per presentare nuovi argomenti e per

sistematizzare gli argomenti già svolti, lezione partecipata per coinvolgere in modo diretto gli

studenti attraverso la proposta e la risposta a quesiti, l’applicazione guidata di regole e di

metodi risolutivi, numerose esercitazioni a piccoli gruppi in classe. Queste ultime sono state

occasione per invitare sempre gli studenti a riflettere sulle consegne, a porre attenzione e

ragionare sui procedimenti messi in atto e a sforzarsi di applicare i concetti appresi in diversi

contesti, nonché per cercare di rafforzare le capacità logico-deduttive.

5.VALUTAZIONE

Trimestre:

2 valutazioni orali: 1 test con valore di interrogazione scritta

1 interrogazione orale secondo un calendario stabilito

2 valutazioni scritte: esercizi applicativi

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 30 di 95

Pentamestre:

2 valutazioni orali: 1 interrogazione secondo un calendario stabilito

1 test con valore di interrogazione scritta

3 valutazioni scritte: 2 con esercizi applicativi e quesiti strutturati in modo simile a quelli

d’esame e 1 simulazione di seconda prova strutturata in due problemi ed un questionario

articolato in dieci quesiti in cui si richiede al candidato la risoluzione di un problema e cinque

quesiti.

Per la scala di valutazione si è fatto riferimento a quella adottata dal Dipartimento, fermo

restando che la valutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove,

ma anche dall’osservazione costante del comportamento in classe e dall’impegno mostrato.

2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova

3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evidenti

difficoltà metodologiche di lavoro

4 Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso di

qualche nozione

Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,

accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre

5 Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e

degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati

Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente in

altri

6 Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti

fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni

errori di distrazione, non sistematici

7 Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,

accompagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una

certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza

appropriato

8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un

linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica

9 Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,

una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli

argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 31 di 95

10 Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e

approfondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni

creative e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa

rielaborazione personale, una forma corretta e fluida, accompagnata da

coerenza, chiarezza e precisione al massimo grado ed arricchita da evidente

eleganza espressiva.

Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.

6. RECUPERO

Le forme di recupero e sostegno si sono svolte sistematicamente con le esercitazioni in itinere

che il tempo a disposizione ha permesso di svolgere e durante il corso di recupero ai sensi

della OM92/07 a fine trimestre.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 32 di 95

DISCIPLINA: Fisica

Docente: Sbodio Paola

TESTI ADOTTATI:

- Cutnell, Johnson, Young, Stadler, I problemi della fisica, Vol.2 e Vol.3, Zanichelli 2015

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Lo studio della Fisica concorre, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle

conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell’allievo

favorendo lo sviluppo di una cultura armonica che permetta una comprensione critica e

propositiva del presente.

La disciplina permette all’allievo di acquisire consapevolezza del suo valore conoscitivo e del

nesso tra lo sviluppo delle conoscenze in Fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è

sviluppata. Lo studente potrà acquisire la capacità di comprendere e valutare le scelte

scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze

conoscere e saper interpretare fenomeni di elettrostatica e magnetostatica

conoscere le leggi fondamentali dell’elettrodinamica classica

conoscere le proprietà fondamentali del campo magnetico

saper descrivere il moto di una carica in campo magnetico

conoscere i concetti che stanno alla base delle equazioni di Maxwell per i campi

elettromagnetici

conoscere alcuni fenomeni che hanno determinato la crisi della fisica classica e la

conseguente nascita della fisica moderna

saper collocare storicamente nel tempo le conoscenze fisiche

Competenze

comprendere i procedimenti dell’indagine scientifica, conoscendo con consapevolezza la

particolare natura dei metodi della fisica

comprendere le potenzialità ed i limiti delle conoscenze scientifiche

adoperare consapevolmente il linguaggio della scienza fisica

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 33 di 95

Abilità

saper “leggere” una legge fisica, individuando i legami tra le variabili e i limiti di validità

saper risolvere problemi che richiedono l’applicazione delle leggi studiate

acquisire la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali alla luce degli argomenti

studiati

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La situazione finale della classe è complessivamente sufficiente. Per l’attenzione durante le

lezioni e un buon metodo nello studio individuale, in taluni casi i risultati sono stati buoni. Alcuni

studenti più carenti dal punto di vista della capacità di rielaborazione personale, ma

volenterosi sul piano del lavoro personale, quando opportunamente guidati, hanno raggiunto

gli obiettivi in modo complessivamente sufficiente. Nonostante l’interesse sempre mostrato per

le applicazioni pratiche della materia, diversi allievi hanno lavorato in modo frammentario

raggiungendo una preparazione appena accettabile.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Durante il corso si è cercato di dare spazio sia allo svolgimento di esercizi applicativi sia alla

sistemazione teorica degli argomenti cercando di rafforzare, per quanto possibile, le abilità

legate all’uso del linguaggio specifico della disciplina. Nell’ultima parte dell’anno si sono

privilegiate le questioni teoriche rispetto alla risoluzione di esercizi. Le lezioni frontali e

partecipate sono state affiancate da alcune attività in laboratorio, cercando di ottimizzare il

sempre esiguo tempo a disposizione e l’attenzione non sempre adeguata di alcuni studenti.

Data la situazione di difficoltà nel motivare allo studio diversi allievi, si è cercato di dare spazio

ad alcuni temi di Fisica del ‘900 nei confronti dei quali i ragazzi hanno mostrato nel complesso

maggior interesse. Questa scelta ha inevitabilmente portato a ridurre il tempo dedicato a

consolidare alcuni concetti di Fisica classica. Si rimanda, a tal proposito, alle osservazioni

contenute nel programma svolto.

Si ritiene importante segnalare che gli studenti hanno avuto, come supporto allo studio,

anche appunti forniti sotto forma di dispense su alcuni argomenti e le presentazioni Power

Point impiegate in classe durante le lezioni.

5. VALUTAZIONE Durante il Trimestre (assegnazione di voto unico su proposta del Dipartimento disciplinare ed

approvazione del Collegio dei Docenti) si sono assegnate 3 valutazioni di cui due prove scritte

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 34 di 95

contenenti esercizi applicativi e questioni teoriche e un colloquio orale. Durante il

Pentamestre si sono svolte alcune prove di recupero nel mese di gennaio sotto forma di test

scritto relativo sia al trimestre che alla prima parte del pentamestre, una prova scritta

intermedia contenente domande aperte e problemi brevi e un colloquio orale su tutto il

programma dell’anno. Si è data la possibilità agli allievi insufficienti di sostenere una ulteriore

prova orale a fine anno.

Per la scala di valutazione si è fatto riferimento a quella adottata dal Dipartimento, fermo

restando che la valutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle prove, ma

anche dall’osservazione costante del comportamento in classe, dall’impegno mostrato e dal

progresso personale di ciascun allievo durante tutto l’anno.

2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova

3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evidenti

difficoltà metodologiche di lavoro

4 Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso di

qualche nozione

Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,

accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre

5 Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e

degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati

Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente in

altri

6 Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti

fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni

errori di distrazione, non sistematici

7 Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,

accompagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una

certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza

appropriato

8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un

linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica

9 Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,

una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli

argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 35 di 95

10 Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e

approfondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni

creative e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa

rielaborazione personale, una forma corretta e fluida, accompagnata da

coerenza, chiarezza e precisione al massimo grado ed arricchita da evidente

eleganza espressiva. Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.

6. RECUPERO

Si è svolta la forma di recupero in itinere e si è sempre data la disponibilità a rispondere alle

domande degli studenti. A fine trimestre si sono assegnati lavori individualizzati di ripasso e

revisione di quanto svolto agli allievi insufficienti.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 36 di 95

DISCIPLINA: Scienze naturali

Docente: Iguera Laura

TESTI ADOTTATI:

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO

MONDADORI SCUOLA

HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA

BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE

1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

Coerentemente con il profilo disciplinare delle “Linee guida”, al termine del percorso liceale

dovrebbero essere acquisite alcune competenze tipiche delle scienze naturali, e, in

particolare per il liceo scientifico-opzione scienze applicate, sono di particolare rilevanza:

- risolvere situazioni problematiche;

- comunicare in modo corretto ed efficace le proprie conclusioni;

- applicare le conoscenze acquisite a situazione di vita reale, anche per porsi in modo

critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico presente e

dell’immediato futuro.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze

Gli studenti devono aver acquisito la conoscenza degli argomenti riportati di seguito nel

programma, e, in particolare, devono conoscere:

le regole della nomenclatura IUPAC dei composti organici

le proprietà e il comportamento delle principali classi di composti organici

il metabolismo dei carboidrati (respirazione cellulare e fotosintesi)

le principali “teorie” evolutive (Lamarck, Darwin, neodarwinismo)

il DNA e le basi genetiche dell'evoluzione

i diversi tipi di selezione naturale

l’origine della specie e i meccanismi di speciazione

i principi dell’ingegneria genetica

alcune applicazioni delle biotecnologie innovative (OGM, biofarmaci, biocombustibili,

risanamento ambientale)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 37 di 95

- il modello interno della Terra e in che modo è stato possibile elaborarlo

- la teoria della tettonica delle placche intesa come modello dinamico globale

Competenze

- riconoscere che il comportamento chimico delle diverse classi di composti organici è

dovuto alla presenza di gruppi funzionali caratteristici

- risalire dal nome di un composto organico alla formula di struttura e viceversa

- riconoscere a quale categoria appartiene un composto organico

- spiegare il meccanismo delle reazioni chimiche organiche principali

- confrontare le diverse teorie sull'evoluzione biologica

- individuare i meccanismi di mantenimento della variabilità genetica a livello di

popolazione

- riconoscere analogie differenze tra le biotecnologie tradizionali e quelle innovative

- saper evidenziare alcune potenzialità e alcuni limiti delle biotecnologie moderne

- riconoscere il tipo di situazione tettonica a partire dall’analisi delle manifestazioni

vulcaniche e sismiche

Abilità

- esporre in modo logico e chiaro gli argomenti, effettuando collegamenti intra e

interdisciplinari

- interpretare, saper riprodurre e spiegare diagrammi e figure relative ai fenomeni

studiati

- realizzare e relazionare attività sperimentali di laboratorio

- essere consapevoli delle diverse scale temporali dei processi geologici, biologici e

antropici

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Una parte limitata della classe ha mostrato interesse e ha lavorato con continuità e proficuo,

raggiungendo una buona preparazione. Un numero cospicuo di alunni, pur manifestando

un discreto interesse per la materia, ha seguito con attenzione superficiale e lavorato in

modo discontinuo, utilizzando un metodo di studio frammentario, spesso finalizzato alle sole

verifiche. Questo non ha permesso loro di esprimere le proprie potenzialità e ha influenzato

negativamente i risultati raggiunti. In altri casi, invece, l’impegno e lo studio più continuativi

hanno consentito di raggiungere risultati sufficienti, anche se non particolarmente solidi.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 38 di 95

4. METODOLOGIE APPLICATE

Sono stati affrontati diversi argomenti, afferenti soprattutto all’area chimica e biochimica. In

particolare, dopo aver chiarito il significato delle reazioni di ossidoriduzione, si sono

approfondite le principali classi di composti organici, cercando di mettere in evidenza sia le

differenze, sia le analogie e il ruolo di alcuni importanti composti nella vita quotidiana. Per

quanto riguarda le reazioni della chimica organica, non è stata richiesta la memorizzazione

delle equazioni di reazione, ma la loro comprensione e spiegazione ragionata.

Nella parte di biochimica, si è scelto di approfondire la trattazione della respirazione cellulare

e della fotosintesi, processi metabolici fondamentali a livello planetario. Per quanto riguarda

le reazioni biochimiche, si ritiene opportuno che gli studenti sappiano commentarle e

interpretarle a partire da schemi e non che le ricordino a memoria.

Si sono affrontati alcuni argomenti delle biotecnologie, cercando di evidenziare le differenze

tra le biotecnologie tradizionali e quelle innovative e, per quanto riguarda queste ultime, le

principali tecniche di manipolazione genetica e alcuni esempi in diversi campi di applicazioni

(biofarmaci, OGM). Si è cercato di mettere in luce la complessità degli argomenti (aspetti

critici, potenzialità, limiti), in modo da far capire l’importanza di affrontarli da più punti di vista

e di informarsi in modo accurato prima di esprimere un parere personale.

In chiusura di anno si è ripresa la trattazione della dinamica endogena, già in parte affrontata

lo scorso anno, evidenziadone alcune tappe storiche e inquadrando alcune situazioni

geodinamiche tipiche nella teoria della tettonica delle placche.

Sono state utilizzate tecniche didattiche diverse, cercando di alternarle, per quanto possibile,

anche nell'ambito della stessa unità oraria:

- lezione frontale, con spiegazione dei concetti essenziali e eventuale approfondimento

di alcuni aspetti;

- lezione-dialogo, tramite il coinvolgimento degli alunni attraverso la proposizione di

domande, situazioni problematiche, casi concreti, visione di video, ecc.

- svolgimento di esercizi

- esercitazioni di laboratorio

Gli studenti hanno avuto, come materiale di studio, gli appunti presi a lezione, le presentazioni

impiegate in classe a supporto della lezione e inviate sulla piattaforma Edmodo, i libri di testo.

5. VALUTAZIONE

Sia nelle prove scritte, sia in quelle orali, si è cercato di richiedere non solo le conoscenze

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 39 di 95

degli argomenti, ma anche la comprensione e l’applicazione delle stesse in contesti talvolta

di realtà.

Sono state effettuate complessivamente sei prove scritte, una simulazione della terza prova e

due interrogazioni orali.

Nello specifico, le prove sono state così distribuite:

trimestre:

- tre verifiche scritte sotto forma di prove semistrutturate (quesiti a risposta multipla con o

senza motivazione, vero o falso da motivare, completamenti e abbinamenti, domande

aperte a risposta breve, etc.) su parti circoscritte di programma

- un’interrogazione (a sorteggio) su parti limitate di programma

pentamestre:

1) tre verifiche scritte sotto forma di prova semistrutturata (quesiti a risposta multipla con o

senza motivazione, vero o falso da motivare, completamenti e abbinamenti, domande

aperte a risposta breve, etc,) su parti circoscritte di programma

2) una simulazione della terza prova d’esame

3) una verifica orale (si svolgerà dopo la metà del mese di maggio) sotto forma di

colloquio riguardante tutto il programma svolto.

I criteri generali per la valutazione sono conformi a quelli stabiliti a livello di Dipartimento,

facendo riferimento alla griglia di valutazione qui riportata per quanto riguarda le domande

aperte nelle prove scritte e i colloqui orali.

Nelle prove scritte semistrutturate, invece, ad ogni tipo di domanda ed esercizio è abbinato

un punteggio massimo e il voto è stato assegnato secondo la corrispondenza punteggio

percentuale/voto in decimi (la sufficienza corrisponde al 60% di lavoro correttamente

eseguito). Per la correzione della simulazione della terza prova si è usata la griglia adottata a

livello di Istituto e allegata al presente documento.

La valutazione finale terrà conto, oltre che dei voti ottenuti nelle prove, così come

concordato a livello di Dipartimento, di altri elementi, in particolare:

- il grado di attenzione e di partecipazione durante le lezioni e le attività didattiche;

- la qualità dell'impegno;

- il grado di autonomia nell'organizzazione del lavoro;

- la progressione nell'apprendimento;

- la puntualità e la precisione nelle consegne.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 40 di 95

Griglia di valutazione

VOTO CONOSCENZA ESPOSIZIONE RIELABORAZIONE

2 nulla nulla nulla

3 non conosce gli

argomenti, se non

qualche vaga nozione

espone in modo

completamente

inadeguato e/o

scorretto

nulla

4 conosce gli argomenti

in modo molto

lacunoso, con gravi

errori

formula un discorso

incoerente, usa un

linguaggio specifico

scorretto e inappropriato

non riesce ad individuare i

concetti chiave, anche se

guidato

5 conosce gli argomenti

in modo parziale,

mnemonico, con errori

espone in modo

stentato, usa un

linguaggio specifico

non sempre corretto

effettua analisi e

collegamenti frammentari

e poco coerenti

6 conosce gli aspetti

essenziali degli

argomenti, anche se

con incertezze ed

inesattezze

espone in modo

sufficiente-mente

autonomo, usa un

linguaggio specifico

semplice ma

sostanzialmente

adeguato

effettua analisi e

collegamenti ancora

imprecisi, anche se

guidato

7 conosce gli argomenti

in modo non limitato al

minimo richiesto,

mancano precisione e

dettaglio

organizza i contenuti

dello studio in modo

abbastanza completo e

ordinato, usa un

linguaggio specifico

abbastanza preciso

se guidato, sa collegare gli

aspetti principali degli

argomenti trattati

8 conosce tutti gli

argomenti, non

sempre in modo

approfondito, con

imprecisioni

organizza i contenuti

dello studio in modo

completo e ordinato,

usa un linguaggio

specifico corretto e

abbastanza preciso

sa collegare

autonomamente i concetti,

seppur in modo non

sempre preciso

9 conosce tutti gli

argomenti in modo

approfondito, con

qualche imprecisione

organizza i contenuti

dello studio in modo

pertinente ed organico,

usa un linguaggio

specifico corretto e

preciso

coglie i concetti essenziali

e li collega

autonomamente ed in

modo corretto

10 conosce tutti gli

argomenti in modo

approfondito,

integrandoli con

apporti personali

organizza i contenuti

dello studio in sintesi

complete, efficaci ed

organiche, usa un

linguaggio specifico

corretto, fluido, ricco

fa emergere capacità

critiche ed originalità di

pensiero

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 41 di 95

6.RECUPERO

Gli interventi di recupero sono stati attuati in itinere durante il corso dell’anno scolastico,

tramite la correzione in classe delle prove di verifica e la riproposizione di alcune parti del

programma. Il recupero dell’insufficienza del trimestre è stato effettuato tramite studio

individuale.

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DISCIPLINA: Informatica

Docente: Martina Ezio

TESTI ADOTTATI:

- PIERO GALLO, PASQUALE SIRSI – INFORMATICA 3, EDIZIONI MINERVA SCUOLA

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

L’insegnamento dell’informatica è finalizzato all’ottenimento di un approccio integrato del

sapere tecnico-scientifico, implementando il raccordo tra la conoscenza e la tecnologia in

modo tale che i riferimenti concettuali siano interpretabili in uno scenario di esperienza reale.

In aggiunta alle lezioni teoriche, la didattica laboratoriale permette di focalizzare l’attenzione

degli studenti sul problema, portandoli a sviluppare sia competenze logiche e di problem

solving, sia un processo in cui le abilità vengono sistematizzate, approfondite ed integrate fra

loro.

La disciplina, inoltre, sviluppa e facilita il lavoro di gruppo, il cooperative learning e la

collaborazione fra i ragazzi, contribuendo al raggiungimento di risultati di apprendimento che

permettono allo studente di utilizzare diversi strumenti tecnologici in maniera critica e

consapevole. Nello specifico, vengono spinti i ragazzi ad utilizzare il calcolo numerico, la

teoria della computazione e gli strumenti informatici all’interno delle loro attivita’ di studio,

ricerca ed approfondimento disciplinare, con l’obiettivo di ampliare la loro visione su mezzi e

tecniche atte a trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria

competenza.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze:

conoscere gli errori computazionali

conoscere la rappresentazione dei numeri e la notazione IEEE

conoscere l’errore relativo e l’errore assoluto della rappresentazione di macchina

conoscere l’aritmetica finita con la conseguente problematica della propagazione

dell’errore

conoscere i principali elementi dell’algebra lineare (vettori, matrici, sottomatrici ) e le

operazioni vigenti su matrici

conoscere il concetto di autovalore, autospazio ed autovettore applicata ai sistemi di

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 43 di 95

equazioni lineari con autovalori distinti

conoscere il concetto di determinante ed i metodi di calcolo di Sarrus e Laplace

conoscere in ambiente Octave: calcolo matriciale, variabili, operatori

conoscere i metodi per la risoluzione di sistemi di equazioni lineari: Cramer, Sistemi

triangolari

conoscere i metodi di interpolazione: polinomio di Lagrange

conoscere il concetto, le caratteristiche, il comportamento e la classificazione di un

sistema, quale astrazione utile per la comprensione della realta’

conoscere i sistemi di controllo a catena / anello aperto e chiuso

conoscere la rappresentazione dei sistemi: i modelli e la loro classificazione

conoscere il concetto di automa, quale modello di calcolo

conoscere la rappresentazione mediante diagramma degli stati degli automi

conoscere il concetto di modello computazionale e la Macchina di Turing, Macchina

di Turing Universale e Macchina Astratta o Virtuale

conoscere l’idea di Macchina di Turing Universale

conoscere il concetto di complessita’ computazionale e di ordine di grandezza dei

problemi con riferimento a semplici algoritmi

conoscere l’influenza che i dati in input e la loro dimensione hanno nella valutazione

della complessita’, dei tempi di esecuzione e dell’efficienza dell’algoritmo

Competenze:

Acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica e utilizzare tali strumenti per la

soluzione di problemi significativi generici, e di problemi interconnessi con lo studio

della matematica

Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei

metodi informatici e delle conseguenze scientifiche e culturali di tale uso

Utilizzare strumenti metodologici per porsi con atteggiamento razionale e critico di

fronte a sistemi e modelli di calcolo

Riconoscere e saper valutare i sistemi ed i modelli per la rappresentazione /

modellizzazione della realta’

Saper valutare un algoritmo in termini di efficienza e costi, e saperlo confrontare in

termini di risorse ed efficienza con altri algoritmi finalizzati a risolvere problematiche

analoghe

Abilità

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 44 di 95

Capacita’ di progettazione di software ed analisi delle eventuali problematiche, con

un punto di vista critico

migliorare le capacità di intuizione e lo spirito di ricerca

capacita’ di utilizzo di ambienti software in maniera sufficientemente autonoma,

anche sfruttando i sistemi di ricerca online

capacita’ di trasformare in algoritmi le situazioni problematiche che si possono

riscontrare in vari ambiti disciplinari

acquisire chiarezza di pensiero e rigore espositivo tramite l’uso di un linguaggio

tecnico-informatico corretto

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La classe non ha potuto avere una continuità didattica lungo l’intero triennio, cambiando

insegnante ogni anno. Questo ha causato dei leggeri rallentamenti nel programma dovuti al

necessario adattamento dei ragazzi, soprattutto nella prima parte dell’anno. Nonostante

questo e alcune lacune pregresse, la programmazione è stata affrontata tenendo conto

delle indicazioni contenute nei programmi ministeriali, cercando di offrire il maggior numero di

collegamenti con quanto svolto nell’anno passato (le basi di dati relazionali) e

complessivamente, l’impostazione didattica risulta essere abbastanza allineata con quanto

espresso nel piano di lavoro, sia per quanto riguarda gli argomenti, sia per gli aspetti

cronologici e metodologici.

La classe ha lavorato con un buon interesse, partecipando in maniera attiva alle lezioni e

mantenendo un ritmo di lavoro e di attenzione abbastanza costante.

Il comportamento è stato corretto; gli studenti, nel loro insieme, lavorano in un clima sereno e

collaborativo.

Il profitto raggiunto, nel complesso, e’ discreto, anche se sono presenti alunni che spaziano

da una preparazione ottima ed approfondita ad una appena sufficiente, dove le difficolta’

riscontrate nell’anno sono state superate in maniera saltuaria.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Le lezioni sono state prevalentemente di tipo frontale partecipativo, con momenti di

discussione e di confronto. I vari argomenti sono stati presentati facendo spesso dei riferimenti

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 45 di 95

al mondo reale, invitando gli alunni a riflettere e a porre delle domande, esercitando le

capacità dei ragazzi di unificare le varie conoscenze acquisite.

Nelle lezioni di tipo laboratoriale si e’ cercato di riprendere i concetti teorici visti in

precedenza, applicandoli a scenari pratici che i ragazzi hanno avuto modo di esplorare

all’interno di altre discipline quali, per esempio, la matematica.

5. VALUTAZIONE

Durante il trimestre sono state somministrate 2 prove scritte (domande teorico/pratiche

formulate secondo la tipologia B ) mentre, durante il pentamestre, oltre all’eventuale

verifica/interrogazione di recupero per gli insufficienti, sono state svolte 4 prove scritte (con le

stesse modalita’ di cui 2 rappresentate dalle simulazioni di III prova) e 1 prova orale.

Per l’attribuzione dei voti (sempre avvenuta entro 15 giorni dalla somministrazione della

verifica) si e’ fatto riferimento alla griglia di valutazione adottata dal dipartimento (v. sotto). La

valutazione finale e’ scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove ma anche

dall’osservazione di fattori legati all’impegno, all’attenzione, alla costanza e al processo di

apprendimento tenuti dal ragazzo nel corso dell’intero anno scolastico.

VOTO

INDICATORE

2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova

3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche

evidenti difficoltà metodologiche di lavoro

4

Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso

di qualche nozione

Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,

accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre

5

Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e

degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati

Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente

in altri

6

Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti

fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni

errori di distrazione, non sistematici

7

Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,

accompagnata da abilità algebriche, con rari errori di distrazione,

dimostrando una certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un

linguaggio abbastanza appropriato

8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un

linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica

9

Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,

una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli

argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 46 di 95

10

Prova che consente di rilevare una conoscenza equilibrata e approfondita

degli argomenti, sorretta da argomentazioni pertinenti e/o soluzioni creative e

brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rielaborazione personale, una

forma corretta, accompagnata da coerenza, chiarezza e precisione al

massimo grado.

Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.

6. RECUPERO

Il recupero è stato svolto in itinere, con la modalità dello studio individuale dei ragazzi

abbinata al ripasso degli argomenti in classe, per chiarire in modo mirato i vari dubbi.

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DISCIPLINA: Disegno e Storia dell’arte

Docente: Ricci Irene

TESTI ADOTTATI:

- CRICCO, DI TEODORO, ITINERARIO NELL’ARTE, VOL. 5, VERSIONE ROSSA, 2010, ZANICHELLI

1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

La disciplina si propone, in conclusione del percorso liceale, di far maturare il concetto di

patrimonio storico artistico come espressione della propria cultura, legandolo al concetto di

tutela, in modo tale che i ragazzi siano in grado di mettere in gioco le conoscenze acquisite

relative a quelle che sono state storicamente le tappe fondamentali dell’evoluzione del

linguaggio artistico. Tutto ciò si propone inoltre di fornire elementi di consapevolezza

dell’unicità e del valore di tale ricchezza e stimolare la maturazione di un senso di

appartenenza civica utile anche a porre in atto azioni propositive.

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze:

conoscere gli aspetti caratteristici dei diversi periodi storico-artistici esaminati;

conoscere i più rappresentativi esponenti artistici e le loro più significative opere;

conoscere le diverse tecniche compositive e di rappresentazione proprie dei manufatti

artistici esaminati;

conoscere le tipologie e le caratteristiche strutturali delle costruzioni architettoniche più

rappresentative realizzate nei diversi periodi storici;

possedere una buona conoscenza della terminologia specifica.

Competenze:

saper porre relazioni tra i diversi movimenti artistici affrontati

essere in grado di individuare le strutture compositive delle opere esaminate

essere in grado di effettuare collegamenti che mettano in luce l’evoluzione del linguaggio

artistico nel tempo

Abilità:

essere in grado di produrre una chiara e corretta esposizione dei contenuti richiesti utilizzando

la terminologia specifica acquisita

essere in grado di leggere ed interpretare i contenuti formali ed espressivi delle opere

esaminate;

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 48 di 95

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

I ragazzi hanno in genere dimostrano un interesse piuttosto superficiale per la disciplina,

spesso dimostrando una certa discontinuità e passività sia nel coinvolgimento al lavoro

didattico in classe che nell’applicazione allo studio a casa, spesso compromettendo il

raggiungimento di risultati soddisfacenti ed adeguati alle proprie possibilità. In qualche caso si

sono comunque evidenziati interesse e disponibilità sia al confronto in classe che

nell’approfondimento individuale che ha consentito ad alcuni allievi di raggiungere anche

buoni e talvolta ottimi risultati.

4. METODOLOGIE APPLICATE

La programmazione è stata affrontata tenendo conto delle indicazioni contenute nei nuovi

programmi ministeriali trattando le esperienze artistiche che si sono manifestate a partire

dalla fine dell’800 con particolare attenzione al ‘900. Per quanto attiene alla storia dell’arte la

trattazione dei singoli argomenti è stata affrontata cercando di evidenziare il rapporto con il

contesto culturale all’interno del quale questi si sono espressi. Per ciascun periodo artistico

sono stati esaminati i maggiori rappresentanti e le opere più rilevanti. La trattazione è

avvenuta essenzialmente attraverso lezioni frontali, ma favorendo comunque la

partecipazione dei ragazzi soprattutto nella fase di lettura delle opere. Il lavoro di disegno,

centrato essenzialmente sull’architettura, si è svolto, nel primo trimestre, attraverso un lavoro di

avvicinamento all’argomento mirato alla lettura di un progetto architettonico utilizzando le

pubblicazioni su riviste specializzate. E’ proseguito quindi nel pentamestre in modo

differenziato secondo gli interessi dei ragazzi. Alcuni infatti hanno condotto approfondimenti

su specifiche tematiche relative all’architettura a basso consumo energetico. Tali

approfondimenti sono stati introdotti attraverso la proiezione di slides in classe e consultando

siti web che i ragazzi hanno utilizzato per realizzare le relative presentazioni in power point. Altri

hanno invece completato il lavoro avviato nel trimestre riproducendo in scala il disegno

architettonico del progetto prescelto.

5. VALUTAZIONE

Trimestre:

è stata svolta una esercitazione di tipo grafico centrata sulla lettura ed illustrazione dei

caratteri costruttivi generali di un esempio di progetto architettonico, ed una prova orale sui

contenuti della storia dell’arte.

Pentamestre:

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 49 di 95

le prove effettuate hanno riguardato i contenuti della storia dell’arte che sono stati verificati

oralmente. La verifica orale è avvenuta attraverso un colloquio individuale. Tale prestazione

ha consentito di rilevare le capacità di mettere in relazione, secondo successioni logiche ed

articolate, le diverse forme di espressione artistica, talvolta introducendo argomentazioni

critiche e personali. In questo caso la chiarezza espositiva e la correttezza nell’uso della

specifica terminologia hanno rappresentato lo strumento per una più efficace e sicura

esposizione delle proprie conoscenze e competenze.

Una seconda prova ha riguardato, per alcuni, la presentazione in power point degli specifici

approfondimenti sull’architettura a basso consumo energetico, per altri la prova grafica del

disegno architettonico.

I ragazzi hanno inoltre affrontato una simulazione di terza prova.

Per la valutazione è stata adottata la seguente griglia elaborata in sede di dipartimento.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI

VOTO GIUDIZIO

2 Assenza di ogni elemento pertinente e coerente alla richiesta. Rifiuto della

prova.

3 Conoscenze parziali e raramente corrette, prive di articolazione e incoerenti

Evidente incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre

collegamenti, anche semplici

4 Lacunosi i contenuti concettuali fondamentali.

La risposta ai quesiti non è formulata con coerenza.

La terminologia e il lessico sono limitata, inesatti, ripetitivi. Carenti le abilità di

analisi e sintesi

5 Conoscenze dei concetti piuttosto mnemoniche e ripetitive.

Il linguaggio non appropriato alla disciplina.

Carente la capacità di individuare i concetti chiave che vengono collegati

con difficoltà

6 Corrette ma superficiali le conoscenze.

Esposizione non esclusivamente mnemonica.

Utilizzo pertinente della terminologia propria della disciplina, talvolta si rende

necessaria la guida dell’insegnante

7 Discreta conoscenza degli argomenti affrontati. Articolazione corretta del

discorso.

La terminologia e il lessico sono abbastanza precisi.

Capacità di individuare i concetti chiave e, se richiesto, di stabilire

collegamenti formulando sintesi chiare

8 Buona conoscenza degli argomenti affrontati.

Esposizione organica e precisa.

Utilizzo corretto del lessico specifico.

Buona capacità di analisi accurate e di sintesi ben articolate

9 Conoscenze disciplinari puntuali,.

Esposizione ben strutturata sia sotto il profilo logico che concettuale.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 50 di 95

La terminologia e il lessico sono appropriati

Buona capacità di costruire percorsi analitici perspicui e approfonditi e di

proporre sintesi e valutazioni equilibrate e logicamente motivate

10 Ottima ed approfondita conoscenza dei contenuti della disciplina,

esposizione fluida, efficace, autonoma. Ottima capacità di formulare percorsi

analitici e di proporre sintesi convincenti dei temi affrontati esprimendo le

proprie valutazioni critiche ed una personale rielaborazione capace anche di

collegamenti pluridisciplinari

6. RECUPERO

Nel corso dell’anno è stato offerto sostegno a quanti, in diversi momenti, hanno richiesto

chiarimenti.

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DISCIPLINA: Scienze motorie e sportive

Docente: Paris Paola

TESTI ADOTTATI:

- Pier Luigi Del Nista/ June Parker/ Andrea Tasselli – “NUOVO PRATICAMENTE SPORT”

(Comprendere il movimento-Applicare il movimento ) Casa editrice G. D’Anna

1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA

L’insegnamento dell’educazione motoria mira alla crescita, allo sviluppo e al mantenimento

delle funzioni motorie in un rapporto interattivo con lo sviluppo delle capacità cognitive ed

emotive.

L'educazione motoria concorre con gli altri insegnamenti alla formazione della personalità

degli

allievi e mira al conseguimento di una migliore qualità della vita mediante:

1) l'educazione alla psicomotricità

2) lo sviluppo ed il potenziamento muscolare

3) lo sviluppo delle qualità personali del carattere e della socialità

4) la consuetudine alle attività motorie e sportive utilizzabili anche come impiego del tempo

libero.

2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Conoscenze

Sapere come migliorare le proprie abilità motorie sia condizionali che coordinative rispetto al

livello di partenza

Conoscere i fondamentali individuali e di squadra delle attività sportive programmate

Conoscere l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi in ambito specifico o di riporto

Conoscere attività simbolico espressive anche su base musicale

Saper analizzare il movimento e distinguerne le varie espressioni e capacità motorie

Conoscere la struttura e l’organizzazione del corpo umano e le principali funzioni fisiologiche

legate all’attività fisica

Conoscere le tappe dello sviluppo psicomotorio

Conoscere le principali norme sulla tutela della salute e la prevenzione degli infortuni

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 52 di 95

Competenze

Utilizzare consapevolmente l’attività motoria per mantenere e migliorare il proprio stato di

salute e di benessere psico-fisico

Organizzare e rielaborare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e

finalizzati in qualsiasi contesto (ludico, sportivo ed espressivo) trasferibili in ambito professionale

o del tempo libero

Utilizzare comportamenti relazionali adeguati che abbiano come finalità il consolidamento

del carattere, la fiducia delle proprie capacità, lo sviluppo della socialità e del senso civico.

Abilità

Saper utilizzare movimenti e gesti per apprendere e migliorare le abilità programmate

Saper applicare le conoscenze acquisite: esercizi, tecniche, metodi e regolamenti specifici

Saper percepire, analizzare e memorizzare dati e informazioni derivanti dalle esperienze

motorie vissute al fine di possedere una consapevole percezione del proprio corpo sia in

situazione statica che in movimento

Saper utilizzare una terminologia specifica

Saper utilizzare in modo critico e creativo procedimenti e tecniche operative specifiche al

fine di migliorare il proprio livello di partenza

Saper riconoscere il vero ruolo dello sport in ambito sociale, sia a livello comunicativo sia a

livello personale

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La classe 5 D è una classe composta da 21 alunni 17 maschi e 4 femmine. E’ una classe

molto vivace che partecipa attivamente e con impegno alle lezioni proposte anche se a

volte in modo caotico .

Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutti i componenti della classe e i risultati finali sono

complessivamente molto buoni. Durante le lezioni si è creato un ottimo rapporto tra gli alunni

e l’insegnante e la partecipazione a tutte le varie attività proposte è stata positiva.

4. METODOLOGIE APPLICATE

Lezione frontale sia pratica in palestra che teorica in aula

Lezione con gruppi di lavoro (comprensione ed applicazione delle conoscenze) che

permette di sfruttare tutti gli spazi della palestra e di utilizzare al meglio l’attrezzatura a

disposizione per la pratica di alcune attività (sport di squadra, discipline dell’atletica

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 53 di 95

leggera). Inoltre con tale metodologia, tutti gli allievi della classe possono esercitarsi

contemporaneamente in attività diverse e svolgere lavori di recupero e di

approfondimento individualizzati

Giochi di movimento presportivi e sportivi, circuiti, percorsi .

5. VALUTAZIONE

Tipi di prove

Verifiche pratiche: - osservazione di abilità con l’utilizzo di apposite griglie

- misurazioni e test

- prove cronometrate

Verifiche scritte: tipologia a risposta singola in forma sintetica o a risposta multipla

Punteggi

Tutte le verifiche sono mirate ad accertare il significativo sviluppo delle capacità, delle

conoscenze e della competenze espresse da ogni singolo studente.

Prima di ogni verifica viene illustrato agli allievi il criterio di valutazione adottato.

Dopo ogni verifica viene comunicata la valutazione riportata per ogni singolo allievo

Per alcune verifiche pratiche la valutazione è data dalla misurazione di punteggi, tempi o

distanze e attribuzione del voto alla migliore prestazione effettuata dopo almeno due

prove in lezioni diverse in base a tabelle predefinite. Questo lavoro aiuta ogni allievo a

prendere coscienza dei processi che permettono di migliorare una prestazione e di

provare a metterli in pratica in modo efficace.

Per altre verifiche la valutazione viene assegnata in base a griglie suddivise in descrittori

con relativi indicatori che viene presentata e illustrata agli allievi di volta in volta.

Le verifiche teoriche con quesiti a risposta multipla sono articolati in più domande con

punteggio al fine di ricondurre il voto attribuito alla scala numerica da 2 a 10.

Criteri

La valutazione finale complessiva tiene inoltre conto sia del giudizio oggettivo dato a ogni

verifica pratica o scritta svolta, sia di alcuni elementi fondamentali del percorso formativo di

ogni allievo e cioè:

l’incremento della prestazione rispetto alla situazione iniziale

la partecipazione attiva durante le lezioni

l’impegno dimostrato nel migliorare il proprio livello di partenza

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 54 di 95

il rispetto delle regole e un corretto comportamento sportivo

6. RECUPERO

Il recupero degli allievi in difficoltà che hanno dimostrato carenze e lacune nella strutturazione

degli schemi motori e hanno ottenuto risultati negativi è stato svolto in itinere durante le lezioni

attraverso lavori individualizzati.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 55 di 95

DISCIPLINA: Religione Cattolica

Docente: Gallo Chiara

TESTI ADOTTATI:

- LA BIBBIA (TESTO CONSIGLIATO)

1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA - Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali

- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi, alle

metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento

- PTOF 2016-2020

- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità

- Indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica nel II ciclo di istruzione (DPR

20\8\2012 n. 176)

2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI

Saper individuare le caratteristiche del rapporto della Chiesa con il mondo

contemporaneo

conoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa

interpretare la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di

pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul

principio della libertà religiosa

sapersi confrontare con la dimensione della multiculturalità anche in chiave religiosa.

sapersi orientare in tema di confronto e dialogo tra le religioni.

3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Gli studenti hanno trovato e colto la disciplina come occasione di stimolo per la ricerca, il

confronto, la riflessione e l’interiorizzazione dei valori;

- hanno sviluppato la dimensione dell’interculturalità, anche in chiave religiosa, e del rispetto

dei diritti dell’uomo (in particolare in merito al diritto della libertà religiosa)

-sono diventati in grado di mettere in correlazione il dato culturale con le tematiche e

problematiche che vengano evidenziate dall’attualità prendendo coscienza dell’importanza

delle conoscenze come dati necessari per una interpretazione personale critica che sia

documentata, coerente e giustificabile.

4. METODOLOGIE APPLICATE

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 56 di 95

Si è avuto cura di assicurare sempre riferimenti chiari circa i contenuti dell’IRC, di stimolare le

motivazioni e la partecipazione attiva degli studenti interpellandoli nella loro globalità

(componente affettiva, cognitiva e comportamentale) tenendo anche conto degli approcci

diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di apprendimento. Si sono alternate: brevi

lezioni frontali, lezioni partecipate (il dialogo, che viene opportunamente condotto ad

affrontare i temi delle unità previste dal piano di lavoro, è suscitato a volte da quotidiani, dalla

visione di siti internet, da documentari o da diapositive), esercitazioni individuali o in gruppi.

5. VALUTAZIONE

Numero colloqui orali: 2 nel trimestre

Numero colloqui orali: 2 nel pentamestre

Esiti di lavori individuali o di gruppo

2 Insufficiente: rifiuto della prova, gravi carenze, assenza di elementi positivi

3 Sufficiente: colloquio di verifica delle conoscenze: risponde positivamente ad

almeno il 40-50% delle domande. Conosce delle nozioni, ma in modo

frammentario.

Partecipazione al dialogo educativo: si interessa saltuariamente e in modo

superficiale

4 Molto: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dal 50 al 80% delle

domande. Possiede conoscenze corrette, ma non esaurienti

Partecipazione al dialogo educativo: si interessa, ma non sempre partecipa in

modo attivo

5 Moltissimo: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dall’80 al 100%

delle domande. Conosce gli argomenti in modo esauriente. Sa cogliere in essi gli

aspetti umani e religiosi, anche confrontandoli con esperienze e fedi diverse

Partecipazione al dialogo educativo: interesse vivo. Si interroga e riflette sui

contenuti con apporti personali, partecipa in modo costruttivo alle lezioni. Esprime

valutazioni coerenti ed equilibrate, rispettando la diversità di opinioni e scelte

valoriali

6.RECUPERO

Non si è dovuti ricorrere a particolari attività di recupero.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 57 di 95

6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL15 MAGGIO

Eventuali argomenti svolti dopo verranno aggiunti in una integrazione al documento con i testi delle

simulazioni

DISCIPLINA: Lingua e Letteratura italiana

Volume dedicato a Leopardi, il primo dei moderni

Capitolo I – Giacomo Leopardi Pp. 5 - 209

Schede fornite dall’insegnante:

Il pessimismo e la poetica

Lettura e commento di passi tratti dallo Zibaldone: Teoria del piacere; Teoria della visione;

Parole poetiche; Ricordanza e poesia; Teoria del suono; Indefinito e poesia; Suoni

indefiniti; La doppia visione e La rimembranza; La poetica del “vago e indefinito”

Leopardi e il Romanticismo

1 La vita. Pp. 7 - 10

7 Lo Zibaldone di pensieri. Un diario del pensiero. Pp. 27 - 30

8 Le Operette morali. Elaborazione e contenuto. Pp. 38 - 49

S6 Le Operette morali: la struttura del libro e i tempi di composizione. P. 39

Sintesi dei seguenti testi: Storia del genere umano; Dialogo della Natura e di un’anima;

Concetto di morte attraverso il riferimento al Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie

Lettura dei seguenti testi:

T10 Dialogo della Natura e di un Islandese. Pp. 59 – 63

Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 63 – 64

T8 Dialogo di Plotino e Porfirio – “Il suicidio e la solidarietà” (dalla r. 28). P. 48 – 49

Scheda fornita dall’insegnante

Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere

Capitolo II – Canti. Pp. 95 - 182

A1 Composizione, struttura, titolo, vicende editoriali. Pp. 96 - 97

S1 – La struttura dei Canti e i tempi di composizione. P. 97

A2 La prima fase della poesia leopardiana (1818 – 1822). P. 98

A3 Le canzoni civili del 1818 – 1822: in particolare i temi quali il patriottismo, la grandezza degli

antichi e la decadenza del presente, l’importanza dell'educazione Pp. 98 - 100

A4 Le canzoni del suicidio (1821 – 1822): in particolare differenza tra suicidio civile ed

esistenziale. P. 100

A5 Gli «idilli». Pp. 105 - 106

Esclusi i paragrafi: La sera del dì di festa, Alla luna, Il sogno e La vita solitaria.

Lettura dei seguenti testi:

T2 L’infinito. Pp. 106 - 107

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso L’attualizzazione e valorizzazione.

T3 La sera del dì di festa. Pp. 109 - 110

Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “La poesia dell’indefinito”.

A6 Un periodo di passaggio (1823-1827): solo il paragrafo “Le ragioni del provvisorio

abbandono della poesia. Pp. 112 - 113

A7 La seconda fase della poesia leopardiana (1828 – 1830). I canti pisano – recanatesi.

Pp. 116 - 119

T5 A Silvia. Pp. 119 – 121

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 58 di 95

Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “La riflessione sulla fanciulla nello

Zibaldone”.

T7 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Pp. 131 – 134

Analisi del testo

T8 La quiete dopo la tempesta. Pp. 136 – 138

Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 138 - 139

T10 Il sabato del villaggio. Pp. 142 – 144

Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 144

A8 La terza fase della poesia leopardiana (1831 – 1837). Pp. 145 - 146

A9 Il “ciclo di Aspasia”: solo i paragrafi “L’amore per Fanny Targioni Tozzetti”; L’esperienza

dell’amore e il rinnovamento della ricerca leopardiana”. Pp. 146 - 147

A11 Ideologia e società: tra la satira e la proposta. Il messaggio conclusivo della Ginestra.

Pp. 157 – 159

Solo i paragrafi:

Da “La ginestra, o il fiore del deserto (1836): un grande testo sul senso della vita e sul

destino dell’uomo” fino alla fine. Pp. 158 – 159

Lettura dei seguenti testi:

T13 La ginestra, o il fiore del deserto: lettura e versione in prosa dei vv. 1 – 51 e 297 – 317;

sintesi delle altre strofe Pp. 159 – 168

Analisi del testo: solo Datazione e collocazione; Interpretazione del testo.

Volume 3a

La parte introduttiva su Positivismo, Naturalismo, Simbolismo e Decadentismo è stata svolta

utilizzando delle schede fornite dall’insegnante.

Il Positivismo, Il Naturalismo e il Verismo

Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante

S2 – Emile Zola: Il romanziere come osservatore e sperimentatore impersonale. P. 42

4 Il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti: dal paragrafo

"L'influenza dell'Assommoir di Zola in Italia" a "Differenze tra Verismo italiano e Naturalismo

francese") Pp. 40 – 42

Capitolo IV – Verga e la fiumana del progresso Pp. 103 - 171

2 La vita e le opere (ci si è soffermati in particolare su: Storia di una capinera, Eva, Nedda, I

Vinti, Vita dei campi, Per le vie, Cavalleria rusticana). Pp. 105 – 108

3 I romanzi giovanili e Nedda, «bozzetto siciliano». Pp. 109 – 113

Sono state viste le trame di: Storia di una capinera, Eva, Nedda

S3 – La prefazione a Eva: l’arte e l’«atmosfera di Banche e di Imprese industriali». P. 109

4 L’adesione al Verismo e il ciclo dei «Vinti». Pp. 114 - 117

S6 – Lettera a Salvatore Paola Verdura sul ciclo della «Marea». P. 115

S7 – Dedicatoria a Salvatore Farina. P. 116

5 Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi. Pp. 118 - 120

S10 – Lo straniamento e l’artificio di regressione. P. 119

T1 Rosso Malpelo. Pp. 120 – 129

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Il tema del diverso: storicizzazione

e attualizzazione”.

6 Novelle rusticane e altri racconti: ci si è soffermati su Novelle rusticane, Per le vie e

Vagabondaggio Pp. 131 – 132

T2 La roba. Pp. 132 – 136

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 59 di 95

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

7 Mastro – don Gesualdo Pp. 143 - 144

S11 – “Mastro” e “don”. P. 143

T5 La morte di Gesualdo. Pp. 157 – 168

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

8 Poetica, personaggi, temi del Mastro – don Gesualdo. Pp. 170 – 171

Capitolo V – I Malavoglia: Lettura integrale del romanzo con analisi dei seguenti capitoli:

T1 La prefazione ai Malavoglia Pp. 182 – 183

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

Cap. I dall’inizio a “le pagò due centesimi di acqua col limone”. Scheda fornita

dall’insengnante

T2 “Mena, compare Alfio e le stelle che «ammiccavano più forte». (Cap. II) Pp. 189 – 190

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

Cap. IV: passi scelti. Scheda fornita dall’insengnante

Cap. XI dall’inizio fino a “come fa giorno allungo il collo per vedere se vengono a

mettermi il basto”. Scheda fornita dall’insengnante

Cap. XV parte finale da “Come aveva detto Alfio Mosca” fino alla fine.

Si sovrappone in parte a T3, per il resto scheda fornita dall’insegnante Pp. 199 – 200

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

A1 Il titolo e la composizione. P. 178

A2 Il progetto letterario e la poetica. Pp.178 - 179

S1 – Fantasticheria. Pp. 179 - 181

A3 Il romanzo come opera di «ricostruzione intellettuale». Pp. 185 – 186

S2 - «Un lavoro di ricostruzione intellettuale». P. 186

A4 La struttura e l vicenda. Pp. 186 – 187

A5 Il sistema dei personaggi. Pp. 187 – 188

B1 Il tempo e lo spazio. Pp. 192 – 194

B2 La lingua, lo stile, il punto di vista. Pp. 194 – 196

S7 – Un esempio di straniamento: la “superbia” dei Malavoglia P. 196

B3 Simbolismo e Naturalismo nei Malavoglia. P. 197

B4 La “filosofia” di Verga. Pp. 197 - 199

Il Simbolismo: le origini (Charles Baudelarie)

Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante

4 La figura dell’artista e la perdita dell’«aureola»: solo i paragrafi dall’inizio fino a

“Baudelaire: il rifiuto della società borghese, il culto della bellezza e la religione dell’arte”

Pp. 11 - 13

S2 – Charles Baudelaire: Perdita dell’aureola. P. 12

T1 L’albatro P. 236

Analisi del testo e Interpretazione del testo.

S2 – Charles Baudelaire: Corrispondenze. P. 238

Le figure retoriche (sinestesia, metafora e analogia).

S3 – La logica simmetrica dell’inconscio P. 44

Capitolo IX – Pascoli, la poesia del fanciullino. Pp. 265 - 303

1 La vita: tra il «nido» e la poesia (Story Map). Pp. 266 - 267

2 La poetica del «fanciullino». Pp. 268 - 270

S2 – Il fanciullino. P. 268

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 60 di 95

Le raccolte con le relative epigrafi (scheda): schede relative a Canti di Castelvecchio,

Myricae e Poemi conviviali

Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante

3 Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia.

Pp. 270 - 271

T1 Il gelsomino notturno. Pp. 271 - 272

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la

valorizzazione”.

4 I Poemetti: narrazione e sperimentalismo. Pp. 273 - 277

S2 - Da Italy Pp. 274 - 275

S3 - La lingua degli emigrati in Italy P. 276

T2 Digitale purpurea. Pp. 278 – 280

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

5 I Poemi conviviali, la poesia latina e le raccolte della retorica civile (sono stati presi in

considerazione i Poemi conviviali e i Carmina). Pp. 282 - 283

S5 – Alessandrinismo. P. 282

6 Pascoli e la poesia del Novecento (solo il paragrafo “La collocazione di Pascoli: un autore

dell’Ottocento o del Novecento?”). Pp. 283 – 285

Capitolo X – Myricae. Pp. 287 - 303

A1 Composizione e storia del testo; il titolo. P. 288

A2 Struttura e organizzazione interna (scheda fornita dall’insegnante). Pp. 288 - 289

A3 Temi: la natura e la morte, l’orfano e il poeta. Pp. 289 - 290

S2 – Temporale. P. 290

S3 – Novembre. P. 291

T2 X Agosto. Pp. 294 - 295

Analisi del testo - Interpretazione del testo

T3 L’assiuolo. Pp. 296 - 297

Analisi del testo - Interpretazione del testo

B1 La poetica di Myricae: il simbolismo impressionistico. P. 301

B2 Le forme: metrica, lingua, stile. Pp. 302 - 303

S5 – Onomatopea e fonosimbolismo. P. 301

Il Decadentismo.

Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante

Capitolo XI – D’Annunzio, il superuomo nella società di massa. Pp. 313 – 365

1 D’Annunzio: la vita (per le opere si rimanda ai singoli paragrafi in cui sono state trattate).

Pp. 314 - 316

2 Il panismo del superuomo (il superuomo, il panismo e l’estetismo). Pp. 316 – 318

7 Il piacere, romanzo dell’estetismo decadente. Pp. 332 - 333

T4 Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli. Pp. 333 - 334

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Un’opera «grande» e «infame»”.

8 Il Trionfo della morte e gli altri romanzi. Pp. 336 – 337

Le Laudi: la struttura, Maia, Elettra, Alcyone.

Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante

Capitolo XII – Alcyone. Pp. 343 - 365

A1 Composizione e storia del testo. P. 344

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 61 di 95

A2 Struttura e organizzazione interna (scheda). Pp. 344 - 346

A3 I temi. Pp. 346 – 347

S2 Nella belletta. P. 346

T2 La pioggia nel pineto. Pp. 351 - 353

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la

valorizzazione”.

T4 I pastori. Pp. 360 - 361

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “D’Annunzio e la tentazione della

parodia”.

B1 L’ideologia e la poetica: superomismo e Simbolismo. P. 363

B2 Il mito e la sua perdita. Pp. 363 - 364

B3 Lo stile, la lingua, la metrica. P. 364

Parte dodicesima: L’età dell’imperialismo: le avanguardie (1903 - 1925)

Capitolo I – La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra: società,

cultura, immaginario. Pp. 395 - 423

3 La nuova organizzazione della cultura P. 401

4 La crisi degli intellettuali – letterati: solo “la reazione di d’Annunzio” Pp. 402 - 404

7 Il «disagio della civiltà» e i temi dell’immaginario: da “La Grande Guerra nell’immaginario

collettivo” a “Il tema dell’estraneità e dell'alienazione”. Pp. 408 – 410

Capitolo II – I movimenti letterari, le poetiche, le riviste. Pp. 427 - 439

1 Le avanguardie in Europa: l’Espressionismo; il Futurismo: solo da “L’età delle avanguardie”

a “Un’attività internazionale e interartistica”. Pp. 429 – 430

4 L’avanguardia futurista. Pp. 433 – 436

S1 – Il primo manifesto del Futurismo di Marinetti. Pp. 434 – 435

Il bombardamento di Adrianopoli di Marinetti (scheda)

Dal Volume 3b: L’esperienza di Ungaretti in guerra

Capitolo III: La poesia tra Simbolismo e Antinovecentismo

3 Giuseppe Ungaretti e la religione della parola: la vita fino all’esperienza della Prima

guerra mondiale Pp. 60 – 67

Capitolo IV – L’allegria di Ungaretti. Pp. 84 - 101

A1 Composizione e vicende editoriali. Pp. 84 – 85

A2 Il titolo, la struttura, i temi. Pp. 85 – 89

S2 – San Martino del Carso. P. 85

S5 – Mattina. p. 87

S6 – Soldati. P. 88

S7 – Unanimismo. P. 88

A3 Lo stile e la metrica. P. 89

T2 I fiumi. Pp. 91 – 93

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la

valorizzazione”.

T3 Veglia. Pp. 95 - 96

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 62 di 95

Dal Volume 3a

Capitolo V –Pirandello: i personaggi e le maschere. Pp. 491 - 553

2 La vita e le opere: della vita solo gli aspetti più importanti che si collegano in qualche

modo con l’esperienza letteraria; le opere sono state affrontate nei relativi capitoli.

Pp. 494 - 498

4 La poetica dell’umorismo; i «personaggi» e le «maschere nude», la «forma» e la «vita».

Pp. 500 – 503

S4 – La “forma” e la “vita”. P. 501

S5 – “Persona” e “Personaggio”. P. 502

S6 – La differenza tra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata. P. 502

7 I romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno,

nessuno e centomila. Pp. 505 – 510

S8– L’“uomo del violino”: da artista a schiavo delle macchine. P. 507

S9– Il rovesciamento del mito futurista della macchina. P. 508

S11 – «La vita non conclude». Pp. 510 - 511

8 Le Novelle per un anno: dall'umorismo al Surrealismo. Pp. 521 – 524

T3 Il treno ha fischiato… Pp. 524 – 529

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

9 Pirandello e la fase del “grottesco”. Pp. 536 – 538

Esclusi i paragrafi:

- “All’uscita”.

- “In Liolà la forza della vita si oppone alle cristallizzazioni della forma.

- La vicenda di Liolà”.

T5 “Io sono colei che mi si crede” Pp. 538 – 541

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

10 Sei personaggi in cerca d’autore e il “teatro nel teatro”. Pp. 542 – 544

Capitolo VI – Il fu Mattia Pascal. Pp. 565 – 580

Lettura integrale del romanzo con analisi dei passi proposti dalla letteratura in adozione.

A1 La composizione e la pubblicazione. P. 566

A2 La vicenda, i personaggi, il tempo e lo spazio. Pp. 566 – 568

Analisi dei seguenti passi (schede):

- Premessa

- Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa (si sovrappone nella parte centrale alla

S4 «Maledetto sia Copernico!» di P. 577)

- Cap. VIII “Adriano Meis”

- Cap. IX “Un po’ di nebbia” (la parte finale si trova anche nel T2 delle Pp. 573-574)

- Cap. XII “L’occhio e Papiano” (T3 “Lo strappo nel cielo di carta delle Pp. 578 – 579)

- Cap. XIII “Il lanternino” (La parte iniziale si sovrappone con la S2 “La «lanterninosofia»

di P. 572)

- Cap. XVIII “Il fu Mattia Pascal” (corrisponde al T1 “L’ultima pagina del romanzo: Pascal

porta i fiori alla propria tomba” delle Pp. 568 - 569).

Lettura delle seguenti Analisi del testo e Interpretazioni del testo:

- Del T1 Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Lo «stato civile»

dell’intellettuale nell’età giolittiana”. Pp. 569 – 570

- Del T2 Analisi del testo - Interpretazione del testo. P. 574

- Del T3 Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Attualizzazione”.

Pp. 579 – 580

Lettura delle introduzioni delle Schede 2 e 4

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 63 di 95

A3 La struttura e lo stile. Pp. 570 - 571

A4 I temi principali e l’ideologia del Fu Mattia Pascal (escluso “La posizione politica

antigiolittiana”) Pp. 571 – 573

B1 Il fu Mattia Pascal e la poetica dell’umorismo: solo “La dedica e le due Premesse,

contributi alla teoria dell’umorismo” e “Lo strappo nel cielo di carta di un teatrino: Oreste

diventa Amleto” Pp. 577 – 578

Capitolo VII – Sei personaggi in cerca d’autore. Pp. 585 – 608

A1 La genesi, il titolo e le varianti: solo i paragrafi fino a "Posizione eminente dell'opera

all'interno di Maschere nude Pp. 586 – 587

A2 La vicenda e i personaggi. Pp. 587 – 589

T1 – L’irruzione dei personaggi sul palcoscenico. Pp. 589 – 596

Analisi del testo – Esclusa Interpretazione del testo. P. 596

T2 – La scena finale. Pp. 598 – 600

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Attualizzazione”. Pp. 600 – 601

A3 Organizzazione e struttura; la modernità dei Sei personaggi Pp. 601 – 604

Capitolo VIII –Svevo, il narratore della coscienza. Pp. 613 – 668

2 La vita e le opere. Pp. 614 – 616

3 La cultura e la poetica. Pp. 616 - 618

S2 – Razionalizzazione. P. 617

S4 – La “letteraturizzazione” della vita. P. 618

4 Caratteri dei romanzi sveviani. Pp. 619 - 623

S7 – Principio di piacere e principio di realtà. P. 622

Capitolo IX – La coscienza di Zeno. Pp. 642 – 668

Questo testo è stato letto integralmente e commentato sulla base dei testi presenti nella

letteratura italiana in adozione.

A1 La situazione culturale triestina e la composizione del romanzo. Pp. 642 – 643

A2 La coscienza di Zeno come “opera aperta”. Pp. 643 - 644

S2 – La Prefazione del dottor S. P. 644

A3 La vicenda: la morte del padre. P. 645

S3 – Lo schiaffo del padre. Pp. 645 – 646

A4 La vicenda: il matrimonio di Zeno. Pp. 646 – 647

T1 La proposta di matrimonio: dalla r. 153 alla fine del passo. Pp. 647 – 653

Solo Interpretazione del testo.

A5 La vicenda: la moglie e l’amante. Pp. 654 – 655

A6 La vicenda: Zeno e il suo antagonista. Pp. 659 -660

“Morte di Guido” (scheda)

A7 La psicanalisi. P. 660

T3 La vita è una malattia: dalla r.38 alla fine del passo. Pp. 660 - 663

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la

valorizzazione”.

B1 Il rifiuto dell’ideologia. L’ironia. P. 665

S4 – La salute di Augusta. Pp. 665 – 666

B2 L’io narrante e l’io narrato. Il tempo narrativo. Pp. 666 – 667

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 64 di 95

Volume 3b

Parte tredicesima: Il fascismo, la guerra e la ricostruzione: dall’Ermetismo al Neorealismo (1925

- 1956)

Capitolo I – Il fascismo, il conflitto mondiale e la “guerra fredda”. Pp. 5 - 30

4 L’organizzazione della cultura nella società di massa (escluso “Il contrasto Benda . Nizan)

Pp. 11 – 12

5 La politica culturale del fascismo. Pp. 12 - 15

9 I generi letterari, gli autori e il pubblico. Pp. 28 – 30

10 La politica linguistica del fascismo. P. 30

Capitolo III – La poesia tra Simbolismo e Antinovecentismo. Pp. 49 - 78

1 La tradizione del Simbolismo e quella dell’Antinovecentismo. P. 49

Solo i paragrafI:

- Avanguardia e ritorno all’ordine, espressionismo e simbolismo classicista-

- La linea “novecentista” (Ungaretti ed ermetici) e quelle antinovecentiste (Saba e

Montale)

3 Giuseppe Ungaretti e la religione della parola: l’evoluzione della poesia ungarettiana.

Pp. 60 – 67

S9 Giuseppe Ungaretti, «Non gridate più». P. 64

Capitolo VI – Montale e il male di vivere. Pp. 147 - 183

1 Centralità di Montale nella poesia del Novecento: solo i paragrafi “L’originalità di

Montale” e “La centralità di Montale”. Pp. 147 - 148

2 La vita e le opere. Pp. 148 – 151

3 Ossi di seppia come “romanzo di formazione”: la crisi del Simbolismo. Pp. 151 – 153

T1 I limoni. Pp. 153 – 155

Analisi del testo - Interpretazione del testo.

T2 “Meriggiare pallido e assorto”. Pp. 156 – 157

Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “Un paesaggio anti-idillico” e

“Insensatezza e prigionia: il soggetto e le cose”.

T3 «Spesso il male di vivere ho incontrato». Pp. 158 - 159

Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la

valorizzazione”.

T4 «Non chiederci la parola». Pp. 160 - 161

Solo Analisi del testo: escluso “Interpretazione del testo”.

6 Il quarto Montale: la svolta di Satura Pp. 174 – 176

T8 «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale». P. 176

Analisi del testo e Interpretazione del testo.

Il “Paradiso” di Dante:

Canto I

Canto III

Canto VI

Canto VIII vv. 1-30 e 85-148

Canto XI

Canto XII, vv. 1-129

Canto XVII, vv. 46-142

Canto XXXIII, vv.76-145.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 65 di 95

DISCIPLINA: Lingua e Cultura Straniera (INGLESE)

THE VICTORIAN AGE, pp. 12 – 16

THE LITERARY CONTEXT, pp. 26 – 30

AUTORI:

- C. Dickens, Oliver Twist, pp. 32 – 34

- C. Brontë, Jane Eyre, pp. 41 – 44

- R. L. Stevenson, The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, pp. 60 – 62

- O. Wilde, The Importance of Being Earnest, p. 72 e pp. 77 – 79

- G. B. Shaw, Pygmalion, pp. 84 – 87

- W. Whitman, O Captain! My Captain!, pp. 102 – 104

THE TWENTIETH CENTURY – PART I, pp. 124 – 129 e pp. 132 – 233

THE LITERARY CONTEXT, pp. 138 – 142

AUTORI:

- E. M. Forster, A Passage to India, fotocopie

- J. Conrad, Heart of Darkness, pp. 146 – 149

- J. Joyce, from Dubliners, The Dead, pp. 162 - 170

- J. Joyce, Ulysses, pp. 162 – 170

- V. Woolf, Mrs Dalloway, pp. 172 - 177

- D. H. Lawrence, Sons and Lovers, pp. 180 - 185

- T. S. Eliot, from The Waste Land, The Fire Sermon, pp. 195 - 204

- W. Owen, Dulce et Decorum Est, pp. 205 - 209

- R. Brooke, The Soldier, pp. 210 - 212

- F. S. Fitzgerald, The Great Gatsby, pp. 223 – 228

THE TWENTIETH CENTURY, PART II, pp. 258 – 265 e pp. 272 - 278

AUTORI:

- G. Orwell, Animal Farm, pp. 282 - 286

DYSTOPIAN NOVELS (lettura della versione integrale, non tradotta, di uno dei romanzi in

elenco)

Estratti (per tutti gli studenti)

- A. Huxley, Brave New World, fotocopie

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 66 di 95

- G. Orwell, Nineteen Eighty-Four, pp. 287 - 290

- K. Ishiguro, Never Let Me Go, fotocopie

THEATRE

- S. Beckett, Waiting for Godot, pp. 324 - 331

- J. Osborne, Look Back in Anger, pp. 332 – 337

LITERATURES IN ENGLISH

- W. Soyinka, Telephone Conversation, fotocopie

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 67 di 95

DISCIPLINA: Storia

1 Stati Uniti e Giappone: nascita di due potenze extra europee: due modelli di sviluppo;

cause e conseguenze della guerra civile nord americana; la fulminea trasformazione dello

stato giapponese: dal medioevo alla modernità.

2 La seconda rivoluzione industriale e l’età delle masse . Economia, politica e cultura in

Europa nella seconda metà dell’ottocento: il difficile equilibrio europeo dopo il 1870;

l’unificazione tedesca e la politica di equilibrio di Bismark il fallimento del riformismo in Russia;

la politica imperialista degli USA e del Giappone; dal colonialismo all’imperialismo:

giustificazioni economiche e culturali; sindacati e movimenti politici europei; dalla prima alla

seconda internazionale socialista;

3 L’Italia dalla destra storica all’affermazione della sinistra liberale: problemi e difficoltà

dello stato unitario; crisi della destra liberale e avvento della sinistra liberale: il decennio di

Depretis tra trasformismo, processo riformatore e protezionismo; la necessità di uno stato forte

e l’azione politica di Crispi.

4 L’età giolittiana: tentativi di modernizzazione liberale,politica di equilibrio ed elementi di

crisi del giolittismo. Politica coloniale ed impresa di Libia.

5 Crisi degli equilibri europei nel primo decennio del 900 e scoppio della Grande Guerra:

evoluzione della politica europea e cause del primo conflitto mondiale; l’Italia dalla neutralità

all’intervento; principali tappe del conflitto; sconfitta Russa, intervento degli USA e sconfitta

degli imperi centrali; i trattati di pace, nascita e fallimento della Società delle Nazioni .La

nuova realtà geo- politica.

6 La rivoluzione Russa: la rivoluzione di febbraio e di ottobre; la guerra civile, il comunismo di

guerra e la svolta segnata dalla NEP.

7 La crisi politica-economica degli anni ’20 e l’affermazione dei totalitarismi: incapacità dei

regimi liberali e democratici di pacificare l’Europa; le crisi economiche mondiali del ‘20-’21 e

del ’29; crisi del regime liberale italiano e affermazione di Mussolini; i fondamenti ideologici del

fascismo e l’affermazione del regime in Italia; il tentativo repubblicano della Germania e

l’affermarsi del nazionalsocialimo; l’avvento al potere dei nazisti e lo Stato totalitario - razzista

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 68 di 95

di Hitler; la presa di potere di Stalin e la formazione del totalitarismo comunista . Confronti

critici tra bolscevismo, fascismo e nazismo.

8 La situazione internazionale negli anni ’30 e la seconda guerra mondiale: la guerra civile

spagnola; il colonialismo fascista, l’espansionismo nazional socialista, il patto nazi-sovietico e lo

scoppio della seconda guerra mondiale; caduta della Francia, battaglia di Inghilterra; il

tentativo mussoliniano di una guerra parallela e l’ attacco all’URSS; la guerra del Giappone

contro gli USA; prime sconfitte dell’Asse e progressiva affermazione militare degli Alleati; Italia:

sbarco anglo-americano, 25 luglio e 8 settembre, la guerra civile e la collaborazione dei

movimenti di resistenza partigiana; crollo dei regimi fascista e nazional socialista; la

conclusione del conflitto e i processi; le prime avvisaglie della tensione tra il totalitarismo

comunista e i regimi liberali democratici occidentali.

9 La guerra fredda: la nuova carta geopolitica del mondo dopo il secondo conflitto

mondiale e le sfere d’influenza degli USA e dell’URSS; costituirsi della Comunità europea; NATO

e Patto di Varsavia; lo sviluppo economico dell’URSS dalla morte di Stalin nell’epoca di

Kruscev; la distensione mondiale: Kruscev, Kennedy, Giovanni XXIII; la repressione nei paesi

dell’est:Polonia e Ungheria; le due Germanie e la questione di Berlino.

10 Situazione asiatica: la Cina dalla repubblica alla dittatura maoista. La decolonizzazione :

Africa , India, Medio oriente e Vietnam.

11 L’Italia nel secondo dopoguerra: dalla nascita della repubblica al centrismo di De

Gasperi; la Costituzione italiana: principi e caratteristiche fondamentali; la crisi economica e il

piano Marshall; la svolta delle elezioni del 1948; il miracolo economico e i governi di centro-

sinistra.

Svolgimento del programmi:

Trimestre da 1 a 5

Pentamestre: da 6 a 11

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 69 di 95

DISCIPLINA: Filosofia

1 Caratteristiche del Romanticismo: contesto culturale, concetti fondamentali : Infinito,

nostalgia, natura, ottimismo.

2 J. Fichte: l’infinità dell’Io; ‘streben’-idealismo etico: missione del dotto, Stato-Nazione e

missione civilizzatrice della Germania.

3 F. Schelling: l’ Assoluto ; la filosofia della natura; l’artista e l’ispirazione.

4 F. Hegel: i capisaldi del sistema: finito e infinito, razionale e reale, funzione della filosofia ;

lo Spirito come processo dialettico della storia:’l astuzia delle ragione’; i momenti della

dialettica e l’Aufhebung-potenziamento ; struttura generale della Fenomenologia dello

Spirito: la dialettica “signore-servo” e ‘la coscienza infelice’ ;l’Enciclopedia:struttura generale.

Logica: definizione generale dell’Idea in sé, Filosofia della Natura: paradosso critico della

natura come negazione e potenziamento, Filosofia dello Spirito: Spirito oggettivo: diritto –

delitto – pena , morale del cuore , etica: famiglia-società civile- Stato.

Spirito assoluto: l’ arte , la religione, la filosofia.

5 L. Feuerbach: critica alla religione.

6 C. Marx: vita e prassi; materialismo - dialettico; la concezione della storia e le sue età

;proprietà e lotta di classe; Struttura e sovrastruttura, dittatura del proletariato e futura

società comunista.

7 A. Schopenhauer: Il mondo come rappresentazione: il velo di Maya; il mondo come

volontà: la Volontà di vivere; pessimismo e critiche: l’amore romantico e l’amore

compassione, l’ottimismo romantico e la critica sociale. Dolore e compassione. La possibile

redenzione dai vincoli della Volontà: arte, pietà-compassione, ascesi

8 S. Kirkegaard: esistenza come possibilità e fede; la verità del ‘singolo e l’infinita

differenza qualitativa tra uomo e Dio; l’angoscia; i tre stadi dell’esistenza:estetico,

morale,religioso.

9 Positivismo : Caratteri generali e punti nodali della filosofia positivista.

A. Comte: legge dei tre stadi; sociologia, religione della scienza.

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 70 di 95

H.Spencer: inconoscibile; rapporti scienza/religione.

10 F. Nietzsche: Vita e ‘malattia’. Apollineo e Dionisiaco : l’accettazione totale della vita;

Critica alla morale; la morte di Dio , l’affermazione del nichilismo; il superuomo; l’eterno ritorno

e la volontà di potenza .

11 H. Bergson: tempo e durata; lo slancio vitale.

12 M. Weber: l’origine religiosa calvinista dell’ economia occidentale moderna.

13 Pragmatismo americano: caratteri generali della cultura americana, il concetto di utile.

14 S. Freud: Il metodo psicanalitico. transfert e libera associazione, prima topica:

conscio/inconscio, seconda topica: es-Io-Super-io ; complesso edipico; religione e civiltà.

15 L’Esistenzialismo come ‘atmosfera culturale’.

16 M. Heidegger. Essere ed esistenza. Esistenza inautentica: essere nel mondo; esistenza

autentica: essere per la morte.

Letture:

J. Fichte: La missione del dotto (pag. 639-640). Impegno etico civile dell’ intellettuale

(pag.645-6-7)

G. Hegel: Fenomenologia. Dialettica servo-padrone (pag.708/9)

Enciclopedia.

Spirito oggettivo:la famiglia e la società civile(pag.713/4/5/6).Lo Stato,la guerra.

(pag.717/8/9)

A.Shopenhauer: Il mondo come volontà e rappresentazione (pag.34-37)

S. Kirkegaard: Diario di un seduttore (pag.46/7/8), Vita etica (pag.49/50), Vita religiosa

(pag.50-52).

C. Marx: Tesi su Feuerbach (pag.106/7), Ideologia tedesca : struttura e sovrastruttura

(pag.108/9/10), Manifesto :

L’ elogio della borghesia e la missione del proletariato. (pag110/1/2).

Lenin .Stato e rivoluzione (pag.114/5) .

Positivismo. A. Comte.Discorso sullo spirito positivo : la legge dei tre stadi (pag161/2)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 71 di 95

H. Spencer. I primi principi. (pag162/3/4)

F. Nietzche: Genealogia della morale (pag252/1/2), La gaia scienza : la morte di Dio

(pag259/0), Cosi parlò Zaratustra (pag.266/7).

S. Freud: Psicoanalisi:regola psicanalitica e tranfert (pag.308/9), resistenze alla terapia

(pag.311/2), ossessione nevrotica (pag.315/5).

Cenni critici:

Etica e scienza

Bioetica e applicazioni

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 72 di 95

DISCIPLINA: Matematica

1. Funzioni e limiti

Dominio e codominio di una funzione reale di variabile reale

Definizione delle varie proprietà delle funzioni (pari, dispari, crescenti, decrescenti, periodiche)

Funzione parte intera e mantissa e loro grafico

Ripasso delle proprietà caratteristiche e del grafico delle principali funzioni : lineare, potenza,

goniometriche, esponenziali, logaritmiche, valore assoluto

Intervalli e intorni sulla retta reale

Punti di accumulazione e punti isolati di un insieme

Definizione di limite finito e infinito di una funzione per valori della variabile tendenti ad un

numero finito o infinito.

Concetto di limite destro e sinistro

Verifica del limite mediante la definizione in situazioni di base

Teoremi sui limiti: dell’unicità (dimostrato) e del confronto(non dimostrato)

Operazioni con i limiti (non dimostrate): somma , differenza, prodotto, rapporto, potenza

Calcolo di limiti e tecniche di risoluzione di forme indeterminate (Es. limite di una funzione

razionale fratta per x tendente ad infinito, limite di una funzione razionale fratta non definita in

un punto c, limite di funzioni irrazionali); comportamento dei polinomi all’infinito

Limiti notevoli (limite senx/x per x tendente a zero dimostrato), limiti notevoli esponenziali

Applicazione dei limiti per determinare l’equazione degli eventuali asintoti verticali, orizzontali

ed obliqui delle funzioni

2. Continuità di una funzione

Definizione di funzione continua in un punto ed in un intervallo

Teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema di esistenza degli zeri (non

dimostrati)

Classificazione dei punti di discontinuità

3. Le derivate

Rapporto incrementale: definizione e suo significato geometrico

Derivata di una funzione reale di variabile reale: definizione e suo significato geometrico

Continuità delle funzioni derivabili in un punto (dimostrata)

Derivate delle funzioni elementari (dimostrazione della derivata della funzione f(x)=senx)

Regole di derivazione (enunciato)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 73 di 95

Derivata di funzioni composte e di particolari funzioni esponenziali del tipo ( )( )g xy f x

Punti di non derivabilità: punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale (classificazione e

metodo di ricerca)

Derivate di ordine superiore

Applicazione delle derivate: retta tangente e normale ad una curva in un suo punto

Differenziale di una funzione e suo significato geometrico

4. Teoremi sulle funzioni derivabili

Teorema di Rolle (non dimostrato) e suo significato geometrico

Teorema di Lagrange o del valor medio (non dimostrato), suo significato geometrico e sue

conseguenze

Teorema di Cauchy (non dimostrato)

Teorema di De l’Hôpital (non dimostrato) e sue applicazione al calcolo di limiti di varie forme

indeterminate

5. Applicazioni del calcolo differenziale allo studio di funzioni

Definizione di estremante e di punto critico, teorema di Fermat (non dimostrato)

Ricerca dei massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione mediante lo studio della

derivata prima (criterio della derivata prima)

Studio della monotonia di una funzione

Funzioni concave e convesse: flessi a tangente obliqua

Criterio della derivata per la convessità e ricerca dei punti di flesso di una funzione

Studi di funzione

Dal grafico di una funzione a quello della sua derivata prima e seconda e viceversa

Grafici deducibili da quello di una funzione data: traslazione, valore assoluto e reciproco

6. Calcolo integrale: integrali indefiniti e definiti

Definizione di primitiva di una funzione

Definizione di integrale indefinito e sue proprietà

Integrali fondamentali e riconducibili ad essi

Integrali di funzioni composte

Integrazione di funzioni razionali fratte nel caso di denominatore di secondo grado

Metodi di integrazione: integrazione per sostituzione e per parti

Definizione di integrale definito secondo Riemann

Teorema della media (non dimostrato)

La funzione integrale e il teorema fondamentale del calcolo integrale (enunciato)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 74 di 95

Calcolo di un integrale definito mediante la formula di Leibnitz-Newton

Funzioni integrabili e proprietà degli integrali definiti

Significato geometrico dell’integrale definito : calcolo delle aree di parti del piano e dei

volumi di solidi di rotazione, calcolo del volume di un solido con il metodo delle sezioni

trasversali

Integrali generalizzati di prima e seconda specie

7. Equazioni differenziali

Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari

8. Calcolo numerico

Ricerca degli zeri di una funzione : metodo grafico e di bisezione

Integrazione numerica : metodo dei rettangoli

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 75 di 95

DISCIPLINA: Fisica

Elettrostatica

I condensatori: struttura del condensatore piano, campo elettrostatico all’interno del

condensatore e dimostrazione della sua capacità elettrica

Effetto del dielettrico sulla capacità del condensatore

Lavoro di carica di un condensatore e sua interpretazione grafica

Densità di energia del campo elettrostatico (ricavata nel caso del condensatore piano)

Collegamento di condensatori in serie e parallelo, capacità equivalente (regola non

dimostrata)

Elettromagnetismo

Generatori di tensione, forza elettromotrice e differenza di potenziale

Ripasso della prima e seconda legge di Ohm; curva caratteristica per un conduttore ohmico

e dipendenza della resistività dalla temperatura per i conduttori ohmici

Resistori in serie e parallelo: resistenza equivalente (regola non dimostrata)

Leggi di Kirchhoff e loro applicazione nella risoluzione di circuiti contenenti un solo generatore

Circuito RC in corrente continua per la carica e scarica di un condensatore: andamento

della corrente e della differenza di potenziale ai capi del condensatore in funzione del

tempo; significato della costante di tempo

Effetto Joule: potenza dissipata in un conduttore e in un conduttore ohmico

Estrazione di elettroni da un metallo: definizione di lavoro di estrazione e descrizione

dell’effetto termoionico

Il concetto di campo magnetico e la sua rappresentazione mediante le linee del campo

Interazione corrente-corrente (legge di Ampère) e magnete-corrente (esperienze di Oersted

e Faraday)

Definizione di Ampère: unità di misura della corrente elettrica nel sistema SI

Forza magnetica su un filo percorso da corrente: legge di Laplace

Intensità del campo magnetico e sua unità di misura

Campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente: legge di Biot-Savart (dimostrata)

Intensità del campo magnetico nel centro di una spira circolare e all’interno di un solenoide

(leggi non dimostrate)

Circuitazione del campo magnetico e dimostrazione del teorema di Ampère

Teorema di Gauss per il campo magnetico (enunciato senza dimostrazione)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 76 di 95

Forza agente su una carica in movimento in un campo magnetico: la forza di Lorentz e le sue

caratteristiche

Moto di una particella carica in un campo magnetico uniforme nel caso di velocità

perpendicolare e parallela al campo

Come esempi notevoli di applicazione di moto di cariche in campo magnetico si sono

commentate le fasce di Van Allen, il ciclotrone e lo spettrometro di massa (con selettore di

velocità)

Induzione elettromagnetica: legge di Faraday-Neumann e forza elettromotrice indotta; legge

di Lenz e suo legame con il principio di conservazione dell’energia

Densità di energia del campo magnetico (non dimostrata) e sua analogia con quella del

campo elettrostatico

Equazioni di Maxwell ed il concetto di campo elettromagnetico (della corrente di

spostamento è stata data la formula senza dimostrazione: è stata introdotta sulla base di

considerazioni di simmetria fra campo elettrico e magnetico variabili nel tempo, il termine

mancante secondo Maxwell)

Alcune proprietà delle onde elettromagnetiche: velocità nel vuoto e in un mezzo,

collegamento tra velocità e le costanti dielettrica e permeabilità magnetica, profilo spaziale

e temporale, energia trasportata

Composizione dello spettro elettromagnetico

Il passaggio dalla Fisica classica alla Fisica del ‘900.

Gli inizi della Fisica dei quanti e i primi modelli atomici

Il problema dello spettro del corpo nero; legge di Stefan-Boltzmann e legge dello

spostamento di Wien

Ipotesi di Planck: energia e quantità di moto del fotone

Effetto fotoelettrico: fenomenologia e spiegazione di Einstein

L’effetto Compton e la conferma dell’ipotesi del fotone; formula per la variazione della

lunghezza d’onda (non ricavata) e osservabilità dell’effetto

Dualismo onda – corpuscolo per le onde elettromagnetiche

Ripasso del modello di Thomson

Esperienza e modello di Rutherford

L’atomo semiclassico di Bohr: ipotesi di quantizzazione e calcolo del raggio e dei livelli

energetici per gli atomi idrogenoidi; energia di ionizzazione per l’atomo di idrogeno

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 77 di 95

Spettri atomici di emissione e di assorbimento; spiegazione dello spettro di emissione

dell’atomo di idrogeno in base al modello di Bohr

Effetto laser, come esempio notevole di applicazione tecnologica della quantizzazione dei

livelli energetici

Ipotesi di De Broglie e dualismo onda-corpuscolo per le particelle materiali

Collegamento tra ipotesi di De Broglie e quantizzazione del momento angolare ipotizzata da

Bohr

Enunciato del principio di indeterminazione nella forma posizione-quantità di moto e

osservazioni in merito alla crisi del determinismo classico di fronte alle idee della nuova fisica

atomica dei primi del ‘900.

Elementi di Relatività ristretta

Difficoltà del principio di Relatività classico di fronte all'elettromagnetismo; il problema

dell'etere (l'esperimento di Michelson-Morley è stato solo citato) e la diversa descrizione dei

fenomeni elettromagnetici da parte di due osservatori inerziali (l’esempio proposto è stato

quello della osservazione dell’interazione fra cariche elettriche da parte di due osservatori

inerziali e le loro diverse conclusioni)

Postulati di Einstein per la Relatività ristretta

Trasformazioni di Lorentz (non dimostrate) e loro limite per basse velocità; fattore beta e

gamma

A partire dalle trasformazioni di Lorentz si sono dimostrati: la relatività della simultaneità,

l’effetto relativistico di contrazione delle lunghezze nella direzione del moto relativo tra i due

osservatori e della dilatazione dei tempi

Lunghezza propria ed intervallo di tempo proprio

Variazione della massa con la velocità; concetto di velocità limite e di massa inerziale

Relazione tra massa ed energia: energia totale ed energia a riposo

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 78 di 95

DISCIPLINA: Scienze naturali BIOLOGIA MOLECOLARE

IL DNA È LA MOLECOLA INFORMAZIONALE

HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 10 DA PAG. 3 A PAG 14

- L'identificazione del DNA come materiale informazionale

Gli esperimenti di Griffith: i batteri trasferiscono l’informazione genetica

Gli esperimenti di Avery: il fattore responsabile della trasformazione batterica è il DNA

Gli esperimenti di Harshey e Chase: i virus batteriofagi e la conferma del ruolo del DNA

Le ricerche sulla struttura del DNA: i contributi di Maurice Wilkins e Rosalind Franklin

Watson e Crick e Il modello della struttura a doppia elica del DNA: i filamenti di

nucleotidi antiparalleli e appaiamento complementare delle basi azotate

La duplicazione semiconservativa del DNA

La duplicazione in dettaglio (figura 16 pag. 13 del testo)

IL DNA AL LAVORO: TRASCRIZIONE E TRADUZIONE

HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 11 DA PAG. 21 A PAG 37

Il DNA contiene le ricette delle proteine di una cellula

La sintesi delle proteine richiede l’espressione dei geni

I tre tipi di RNA e il loro ruolo nella sintesi delle proteine

La trascrizione del DNA nei procarioti: inizio, allungamento, terminazione

La trascrizione del DNA negli eucarioti: le modifiche del DNA nel nucleo e lo splicing

(pag. 74 del testo)

Il codice genetico: le istruzioni per collegare l’mRNA alle proteine

Il processo di traduzione: struttura e funzione dei ribosomi

Il processo di traduzione: struttura semplificata e funzione del tRNA

Le tre fasi della traduzione: inizio, allungamento, terminazione (figura 8 pag. 28 del testo)

Le mutazioni cambiano le sequenze del DNA

Le mutazioni puntiformi: sostituzioni silente, di senso, di non senso; inserzione o delezione.

Le mutazioni su larga scala: poliploidia

Le cause delle mutazioni e l’importanza evolutiva

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 79 di 95

BIOLOGIA EVOLUTIVA

LE FORZE CHE AGISCONO SULL’EVOLUZIONE

HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 15 DA PAG. 117 A PAG 120 E DA

PAG. 123 A PAG. 132

- Le idee più antiche di cambiamento degli esseri viventi

- Le idee fissiste e creazioniste dominanti fino al 1700

- Carl von Linnè e il sistema di nomenclatura binomia

- Alcuni precursori del pensiero evoluzionista: Georges-Louis Leclerc,

conte di Buffon, Erasmus Darwin

- L’evoluzionismo secondo Jean-Baptiste de Monet cavaliere di Lamarck: i principi “uso

e disuso” ed “ereditarietà dei caratteri acquisiti”

- Charles Darwin: il viaggio con il Beagle e lo sviluppo delle sue idee evoluzioniste

- Il contributo di A.R. Wallace alla teoria dell’evoluzione

- I fondamenti della teoria darwiniana: variabilità all’interno di una popolazione,

gradualismo, selezione naturale e selezione artificiale

- Il concetto di adattamento all’ambiente e il successo riproduttivo

- La selezione naturale elimina i fenotipi meno adatti

- La selezione sessuale influenza il successo riproduttivo

- La popolazione come unità sulla quale agisce l’evoluzione

- Il concetto di pool genico

- L’evoluzione come variazione delle frequenze alleliche

- I fattori della microevoluzione: la mutazione, il flusso genico, la deriva genetica (effetto

“collo di bottiglia” e effetto del fondatore), l’accoppiamento non casuale, la selezione

naturale

- Un esempio di microevoluzione: il melanismo industriale della falena Biston betularia

- I diversi modi di operare della selezione naturale: la selezione stabilizzante, la selezione

direzionale, la selezione divergente

LA SPECIAZIONE

HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 16 DA PAG. 141 A PAG. 150)

- La possibili definizioni del concetto di specie (biologica, ecologica, morfologica) e i

loro limiti

- Le barriere riproduttive e la separazione delle specie

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 80 di 95

- Le barriere prezigotiche impediscono la fecondazione: l’isolamento temporale,

l’isolamento ambientale, l’isolamento comportamentale, l’isolamento meccanico,

l’isolamento gametico

- Le barriere postzigotiche interferiscono con la vitalità della prole

- I meccanismi della speciazione: l’isolamento geografico e il modello di speciazione

allopatrica

- La speciazione simpatrica nello stesso ambiente tramite poliploidia

BIOTECNOLOGIE

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’

L3 DA PAG. 189 A PAG. 192, DA PAG. 194 A PAG. 196, PAG. 204, A PAG. 206 A PAG. 207 E UNITA' M1 DA PAG. 218 A PAG. 225 E DA

PAG. 233 A PAG. 234

Di che cosa si occupano le biotecnologie: ddefinizione generale del termine

“biotecnologie”

Le biotecnologie tradizionali (vino, birra, pane, formaggi…)

Le biotecnologie innovative e i campi di applicazione (rosse, verdi, bianche)

L’ingegneria genetica e la tecnologia del DNA ricombinante

La produzione di batteri geneticamente modificati: enzimi di restrizione, estremità

adesive, plasmidi

La produzione di biofarmaci: il caso dell’insulina prodotta da batteri GM

Che cosa è un OGM

Le applicazioni OGM in campo agroalimentare: esempi di piante GM ottenute con la

tecnica del DNA ricombinante

- La clonazione riproduttiva: tecnica del trasferimento nucleare (Dolly)

Il progetto genoma umano e il sequenziamento del DNA

La reazione a catena della polimerasi (PCR) e l’analisi del DNA (DNA fingerprinting)

I biocarburanti di prima, seconda e terza generazione (solo la definizione)

Le microalghe e alcune loro applicazioni nel risanamento ambientale

La parte sui biocarburanti e il risanamento ambientale è stata affrontata a un livello

descrittivo, senza entrare nel merito dei processi chimici e tecnologici di produzione

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 81 di 95

CHIMICA ORGANICA

LA CHIMICA DEL CARBONIO

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’

I1 DA PAG. 3 A PAG. 12, DA PAG. 21 A PAG. 22

Come riconoscere una reazione redox: ossidante e riducente

Come determinare lo stato di ossidazione del carbonio nei composti organici

I principali elementi presenti nei composti organici

I tre tipi di ibridazione dell’atomo di carbonio

Le caratteristiche dei legami e

I legami semplici, doppi e tripli

La formula bruta, la formula di struttura estesa e condensata

Definizione di alcuni termini (elettrofilo, nucleofilo, carbocatione, carbanione, radicale

libero)

L’isomeria: stessa combinazione, diversa struttura (una visione di insieme, tabella 2 pag.

7 del testo)

Gli isomeri di posizione

Gli isomeri configurazionali del cicloesano (a sedia, a barca)

Gli isomeri geometrici

Il carbonio chirale e gli isomeri ottici

Il gruppo funzionale e le diverse classi di composti organici

GLI IDROCARBURI

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’

I2 DA PAG. 33 A PAG. 58

La classificazione degli idrocarburi: alifatici e aromatici, ciclici, saturi e insaturi

Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani

Le caratteristiche fisico-chimiche generali degli alcani: stato fisico, temperatura di

ebollizione, solubilità

I radicali alchilici e la nomenclatura IUPAC degli alcani

La struttura delle molecole degli alcani e gli isomeri di catena

Le reazioni degli alcani: la sostituzione radicalica e il suo meccanismo di reazione

Esempio dell’alogenazione: inizio della reazione, propagazione e termine

L’ossidazione (combustione) completa e incompleta degli alcani

Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 82 di 95

La nomenclatura IUPAC

Il doppio legame e l’Isomeria cis e trans degli alcheni

Le reazioni di addizione elettrofila degli alcheni e degli alchini: meccanismo di reazione

e esempi di idrogenazione, addizione di alogeni, addizione di acidi alogenidrici

(regola di Markovnikov)

Gli idrocarburi aromatici: formula da idrocarburi insaturi, ma reazioni da idrocarburi

saturi

Cenni storici sulla scoperta della struttura molecolare del benzene

La struttura ciclica e planare del benzene

Le strutture limite di Kekulé per il benzene

Il benzene come ibrido di risonanza tra le due forme limite

Gli elettroni delocalizzati e il modello della molecola del benzene secondo gli orbitali

molecolari

Le proprietà fisiche e chimiche del benzene

La nomenclatura dei derivati monosostituiti, disostituiti e plurisostituiti del benzene

La sostituzione elettrofila aromatica e il suo meccanismo di reazione

La clorurazione, la bromurazione e la nitrazione del benzene: reagenti, prodotti e

catalizzatori

Effetto orientante dei gruppi sostituenti presenti sull’anello benzenico (orto-para e

meta)

Gli idrocarburi policiclici aromatici e la loro cancerogenicità

I DERIVATI OSSIGENATI DEGLI IDROCARBURI

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’

I3 DA PAG. 71 A PAG. 76 E DA PAG. 79 A PAG. 94

Le caratteristiche generali degli alcoli: alcoli primari, secondari e terziari

Le principali proprietà chimiche e fisiche (solubilità, temperatura di ebollizione)

La nomenclatura IUPAC

Alcuni alcoli di uso comune: metanolo, etanolo e loro effetti biologici

I polialcoli

I metodi di preparazione: idratazione degli alcheni, fermentazione degli zuccheri

Le reazioni che interessano il legame O-H: formazioni degli alcossidi

Le reazioni di ossidazione degli alcoli primari e secondari

I composti carbonilici: caratteristiche del gruppo funzionale carbonile

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 83 di 95

La nomenclatura di aldeidi e chetoni (IUPAC e principali nomi comuni accettati)

Gli odori e i sapori dovuti a aldeidi e chetoni diffusi in natura

Le aldeidi e i chetoni di uso comune (formaldeide, acetone)

I metodi di preparazione di aldeidi e chetoni: l’ossidazione degli alcoli

La reattività di aldeidi e chetoni: addizione nucleofila (solo definizione, senza esempi di

reazioni)

Il saggio di Tollens per il riconoscimento di aldeidi e chetoni

Gli acidi carbossilici: caratteristiche del gruppo funzionale carbossilico

Le principali proprietà chimiche e fisiche (stato fisico, temperatura di ebollizione,

solubilità)

La nomenclatura (IUPAC e principali nomi comuni accettati)

Alcuni acidi di uso comune (a. formico, a. acetico, a. butirrico, a. salicilico e a.

acetilsalicilico)

I metodi di preparazione: ossidazione degli alcoli e delle aldeidi

Le reazioni di neutralizzazione (formazione di sali)

La reazione di esterificazione di Fischer (no meccanismo di reazione)

Le ammine: caratteristiche generali (ammine primarie, secondarie, terziarie) e

nomenclatura tradizionale

Non è stata richiesta la memorizzazione delle equazioni delle reazioni chimiche, ma la

capacità di spiegazione ragionata delle fasi delle reazioni stesse

Esperienze effettuate in llaboratorio:

- Reazioni redox in becher: verifica della tendenza a cedere o acquistare elettroni (Cu,

Zn, Mg e Ag)

- Ossidazione alcol etilico con permanganato di potassio

- Miscibilità e solubilità degli alcoli

- Preparazione dell’etossido di sodio

- Test dello iodoformio

Saggio di Tollens per gli zuccheri (fruttosio,glucosio, saccarosio)

- Sintesi acido acetilsalicilico (©aspirina)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 84 di 95

BIOCHIMICA

I GLUCIDI E LORO METABOLISMO

TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’

L1 DA PAG. 109 A PAG. 119 E DA PAG. 122 A PAG. 135

- Il metabolismo: reazioni anaboliche e cataboliche, endoergoniche e esoergoniche

- L’ossidazione del glucosio: rendimento energetico in laboratorio e nei viventi

- I glucidi: struttura di monosaccaridi aldosi e chetosi

- La struttura aperta e ciclica del glucosio e del fruttosio

- Il legame e glicosidicoI principali disaccaridi: saccarosio, maltosio, lattosio

- I polisaccaridi amido e cellulosa: analogie e differenze (figura 15 pag. 119 del testo)

- Altri polisaccaridi del glucosio (glicogeno e chitina)

- Lo schema generale della respirazione cellulare

- La glicolisi: reazioni con consumo di energia e reazioni con produzione di energia

- L’ossidazione incompleta del glucosio e i prodotti finali della glicolisi (figura 20 pag. 122 del

testo)

- L’acetil-CoA: il punto di snodo della respirazione cellulare

- In assenza di ossigeno: la fermentazione lattica e alcolica

- In presenza di ossigeno, il ciclo di Krebs: reagenti in ingresso, la decarbossilazione, i

prodotti finali

- La fosforilazione ossidativa: catena di trasporto degli elettroni e chemiosmosi

- La fotosintesi ossigenica e anossigenica (solfobatteri)

- Alcuni esempi di organismi fotoautotrofi

- Lo schema generale della fotosintesi: fase luminosa e fase oscura

- La natura della luce: relazione tra energia dei fotoni e frequenza

- I principali pigmenti fotosintetici e fotosistemi

- Le reazioni della fase luminosa: lo schema a Z degli elettroni (figura 34 pag. 132 del testo)

- Il ciclo di Calvin: fissazione CO2, riduzione CO2, rigenerazione RuBP, prodotto in uscita

(PGAL) e schema riassuntivo dei suoi destini (figura 35 pag. 133 del testo)

- La fotorespirazione e le strategie delle piante C4 e CAM

Non è stato richiesto lo studio mnemonico delle reazioni (glicolisi, ciclo di

Krebs,fosforilazione ossidativa, fermentazioni, ciclo di Calvin), ma la capacità di

interpretarle a partire da schemi

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 85 di 95

GEODINAMICA

L’INTERNO DELLA TERRA

BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE, CAPITOLO 1D DA PAG. D2 A PAG.

D6 E DA PAG. D12 A PAG. D20

- La struttura stratificata della Terra

- La suddivisione in base alla composizione (crosta, mantello e nucleo) e in base alle

caratteristiche fisiche (litosfera, astenosfera e mesosfera)

- Il calore interno della Terra (solo definizione e origine)

- Il flusso di calore (solo la carta figura 1.10 pag. D11 del testo)

- La variazione della densità e della velocità delle onde sismiche P e S (figura 1.12 pag. D13

del testo)

- Le analogie e differenze tra la crosta continentale e la crosta oceanica

- Il campo magnetico della Terra (solo definizione e figura 1.16 pag. D17 del testo)

- Il paleomagnetismo e le inversioni di polarità (solo definizione e figure 1.20 e 1.21 pag. D20 del

testo)

LA TETTONICA DELLE PLACCHE

BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE, CAPITOLO 2D DA PAG. D26 A PAG.

D35

- Dalle idee fissiste a quelle mobiliste: la deriva dei continenti

- La teoria della deriva dei continenti di A. Wegener: le prove e i punti critici

- Il dopo Wegener: le celle convettive del mantello e l’esplorazione dei fondali oceanici

- L’ipotesi dell’espansione dei fondali oceanici (Hess, 1960)

- Le prove dell’espansione: anomalie magnetiche dei fondi oceanici, età delle rocce,

flusso di calore nelle dorsali

- La definizione di placca litosferica e il mosaico delle principali placche (figura 2.1 pag. D26

del testo)

- I margini delle placche: divergenti, convergenti, trasformi

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DISCIPLINA: Informatica

Calcolo numerico

Errori computazionali

Rappresentazione dei numeri

Aritmetica finita e propagazione dell’errore

Concetto, operazioni, rango e proprieta’ di una matrice

Determinante di una matrice e proprieta’

Autovalori, Autospazi e Autovettori di una matrice (sistemi lineari ad autovalori distinti)

Octave

Comandi di base

Calcolo vettoriale e matriciale

Metodo di risoluzione dei sistemi lineari: Metodo di Cramer e Sistemi triangolari

Metodi di interpolazione: Polinomio di interpolazione di Lagrange

Teoria della computazione

Concetto, caratteristiche e comportamento di un sistema

Sistemi di controllo a catena aperta e chiusa

Rappresentazione dei sistemi e classificazione dei modelli

Concetto e rappresentazione mediante diagramma degli stati di un automa

Automi Riconoscitori

Automi di Mealy, di Moore e senza uscite

Algoritmi, Esecutori e modelli computazionali

Il modello computazione: la macchina di Turing e la macchina di Turing Universale

Macchine astratte o virtuali

Qualita’ e costro di un algoritmo

Complessita’ computazionale e classificazione dei problemi

Efficienza di un algoritmo

[ cenni ] Intelligenza artificiale ed aree di applicazione

[ cenni ] Informatica e robotica

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DISCIPLINA: Disegno e Storia dell’arte

- I caratteri dell’Art Nouveau nelle diverse esperienze architettoniche europee; la

diffusione del nuovo gusto borghese in relazione al mutato assetto economico,

sociale, produttivo. W. Morris e l’esperienza delle Arts & Crafts.

- La Secessione viennese: Joseph Maria Olbrich, Il palazzo della Secessione . Adolf Loos:

Casa Scheu

- Josef Hoffmann: Palazzo Stoclet a Bruxelles

- Charles Renne Mackintosh: La scuola d’arte di Glasgow

- Victor Horta: L’Hotel Solvay

- Hector Guimard: Ingresso della metropolitana di Parigi

- Antoni Gaudì: La casa Milà a Barcellona

- I caratteri del lavoro pittorico di Klimt: “Giuditta I”, “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I”.

- Colore e spazio nella pittura dei Fauves: Henri Matisse, “La stanza rossa”, “Donna con

cappello”, “La danza”

- Le esperienze espressioniste in Europa:

- Edvard Munch: “Il grido”, “la fanciulla malata”, ”Sera nel corso Karl Johann”, "Pubertà".

- La concezione dello spazio e dell’oggetto nella pittura cubista. Il passaggio dal

cubismo analitico al cubismo sintetico.

- Pablo Picasso: “Poveri in riva al mare”, “Famiglia di saltimbanchi”, “Le demoiselles

d’Avignon”, “Ritratto di Ambroise Vollard”, “Natura morta con sedia impagliata”,

“Guernica”

- Contenuti e soluzioni espressive adottate dagli artisti futuristi. I programmi espressi nei

manifesti

- Umberto Boccioni: “La città che sale”, “Stati d’animo: Gli adii (I versione)”, “Stati

d’animo: Gli adii (II versione)”, “Forme uniche della continuità nello spazio”

- Giacomo Balla: “Dinamismo di un cane al guinzaglio”

- Le soluzioni progettuali architettoniche elaborate da Antonio Sant’Elia

- L’esperienza del movimento Dada, l’utilizzo del ready-made

- Marcel Duchamp: “Fontana”, “L.H.O.O.Q”, “Ruota di bicicletta”

- Man Ray: “Cadeau”, "Le violon d'Ingres".

- Il movimento surrealista e il rapporto tra sogno e realtà

- Max Ernst: “La puberté proche…(o le Pleiadi)", “Au premier mot limpide (alla prima

parola chiara)”

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- René Magritte: “La condizione umana”, “L’uso della parola I”, “L’impero delle luci”

- Joan Mirò: “Il carnevale di Arlecchino”, “Collage preparatorio per “pittura”, “Pittura”,

“Blu III”, “La scala dell’evasione”

- Salvador Dalì: “Venere di Milo a cassetti”, “Stipo atropomorfo”, “Apparizione di un volto

e di una fruttiera sulla spiaggia”, “Sogno causato dal volo di un’ape”

- Le tendenze non figurative attraverso la ricerca espressiva di forma e colore come

realtà pure. Le esperienze de “il Cavaliere azzurro” e “De Stijl”.

- Vasilij Kandinskij: “Il cavaliere azzurro”, “Impressione VI”, Improvvisazione 7”,

“Composizione VI”, “Alcuni cerchi”, “Bleu de ciel”

- Franz Marc: “I cavalli azzurri”, “Cervo nel giardino di un monastero”

- Paul Klee: “Il fohn nel giardino di Marc”, “Adamo e la piccola Eva”, “Monumenti a G.”,

“Ragazzo in costume”

- Linea e colore nel lavoro pittorico di Piet Mondrian verso il neoplasticismo: “Mulino

Oostzijde” “Mulino Winkel al sole”, "L'albero rosso", "Melo in blu", “L’albero grigio”, “Melo in

fiore”, “Composizione 10. Molo e oceano”, “Composizione 11/composizione I/ Composizione

in rosso blu e giallo"

- Tendenze e sviluppi dell’architettura del 900

- Lo sviluppo dell'architettura razionalista: l'esperienza della Bauhaus tra Weimar e

Dessau.

- Peter Behrens: La Fabbrica di turbine AEG

- Marcel Breuer: poltrona Vasilij

- Le Corbusier: l'esperienza dei CIAM, l'applicazione dei cinque punti per l'architettura

nella villa Savoye, l'Unità di abitazione di Marsiglia, la cappella di Notre Dame du Haut.

La definizione del "Modulor". L'idea di città moderna definita nella Carta di Atene. Il

progetto per Chandigarh in India

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DISCIPLINA: Scienze motorie e sportive

ATTIVITÀ PRATICA

Esercizi di miglioramento delle capacità motorie coordinative (coordinazione,

equilibrio, rapidità e destrezza)

Esercizi di potenziamento generale eseguiti a carico naturale e con carichi di intensità

crescente (utilizzo di piccoli e grandi attrezzi)

Esercizi di stretching

Esercizi dinamici di mobilizzazione generale

Giochi di movimento e abilità

Giochi propedeutici al rugby

Attività a regime aerobico per il miglioramento della funzione cardio-circolatoria

e respiratoria

Circuit-training ad intensità medio-bassa

Badminton

Ultimate

esercizi ai grandi attrezzi

Elementi di ginnastica artistica: capovolte avanti e indietro,ruote, verticale e rondata (

esercizi propedeutici e didattici)

Tecniche di respirazione e rilassamento

Gli sport di squadra: calcio a 5, pallavolo,pallamano, pallacanestro,baseball

Test di valutazione: capacità condizionali e coordinative , fondamentali giochi di

squadra.

ATTIVITA’ TEORICA

LA MOTRICITA’ E LO SVILUPPO PSICOMOTORIO

Le fasi dello sviluppo psicomotorio

Lo schema corporeo e i processi motori

Le capacità motorie

Le abilità motorie

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PRIMO SOCCORSO

Il 118

Posizione laterale di sicurezza

B.L.S.

Il defibrillatore

Manovra di Heimlich

IL SISTEMA NERVOSO

STORIA Lo sport durante il Nazismo

Visione del film “Race,il colore della vittoria”

SPORT DI SQUADRA

Regole e fondamentali di

Pallavolo

Pallamano

Pallacanestro

Calcio a cinque

DISCIPLINA: Religione Cattolica

-Gesù Cristo come orizzonte di senso e di orientamento per l’esistenza

-Missionarietà e politica sociale della Chiesa oggi

- Il cristianesimo di fronte alle sfide della modernità e della postmodernità

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7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI D’ESAME

I testi delle simulazioni della prima e della seconda prova, con le rispettive griglie di

valutazione, saranno inclusi nella successiva integrazione al presente documento.

TERZA PROVA

SIMULAZIONE DEL 15 GENNAIO 2018

MATERIA: INFORMATICA

1. Ricordando la definizione di autovalore-autovettore, calcola gli autovalori, gli

autospazi e gli autovettori della matrice

A =

[max 15 righe]

2. Dopo aver definito il concetto di matrice aggiungi un esempio che illustra i termini

richiamati, descrivi cosa si intende per matrice quadrata triangolare superiore e matrice

identita' ed evinci come si dichiarano in Octave.

[max 12 righe]

3. Una volta descritta l'operazione di somma tra matrici, riporta un esempio, evinci la

condizione di validita' ed elenca le 4 proprieta' di cui gode descrivendole brevemente.

[max 12 righe]

MATERIA: INGLESE

E’ CONSENTITO L’USO DEL DIZIONARIO BILINGUE E/O MONOLINGUE

1. Describe the Victorian Society depicted by O. Wilde in his work The Importance of

Being Earnest. (max 10 lines)

2. Analyse the poem O Captain! My Captain!, by naming the main technical features

employed by the poet. (max 10 lines)

3. Dulce et decorum est pro patria mori. Define this statement, by analysing the poem

written by Wilfred Owen. (max 10 lines)

MATERIA: STORIA

1. La politica coloniale del Regno d' Italia dall'Unità al 1914. (10 righe)

2. Illustra sinteticamente gli avvenimenti essenziali in Europa nel 1918. (10 righe)

3. Illustra sinteticamente la nuova politica europea e mondiale scaturita dai trattati alla

fine della Prima guerra mondiale. (10 righe)

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MATERIA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

1. Dopo aver individuato l’opera in figura (autore, luogo, datazione) se ne individuino e

descrivano gli elementi di novità in relazione al contesto culturale nel quale l’opera si

inserisce e alla funzione per la quale è stata progettata. (10 righe)

2. Si illustrino le soluzioni tecniche e costruttive adottate nelle diverse fasi della pittura

cubista, in relazione agli obiettivi che con questa si intendevano perseguire .(10 righe)

3. Si descriva brevemente cosa si intende per surrealtà e per automatismo psichico in

relazione alle finalità perseguite dagli artisti del movimento del Surrealismo. (10 righe)

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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 93 di 95

SIMULAZIONE DEL 20 APRILE 2018

MATERIA: INFORMATICA

1. Presentando il concetto e l'applicabilita' rilevata nella quotidianita' di un sistema,

descrivere brevemente i tre tipi di problemi che affronta. Dare maggiore rilievo ai

sistemi di controllo, riportandone le tipologie, gli schemi che li rappresentano con le

relative componenti e valutando gli ingressi-uscite da esso elaborati e/o in grado di

elaborare. [max 12 righe]

2. Descrivere il comportamento aritmetico-operazionale di un calcolatore portando

all'attenzione

l'inuenza delle operazioni di macchina, e la conseguente propagazione dell'errore,

evincendo l'importanza offerta dagli studi nell'ambito del calcolo numerico. [max 12 righe]

3. Dopo aver introdotto brevemente il ruolo di un modello computazionale e illustrato la

funzione degli esecutori realizzati mediante modello matematico, delineare il concetto

e la struttura di macchina astratta-virtuale e la relativa gerarchia. [max 12 righe]

MATERIA: INGLESE

E’ CONSENTITO L’USO DEL DIZIONARIO BILINGUE E/O MONOLINGUE

1. Define the main stylistic features introduced by Modernist authors. (max 10 lines)

2. ‘ Modern life is a waste land’. Develop this statement, by referring to The Fire Sermon, by

T. S. Eliot. (max 10 lines)

3. Describe the mood of the American society of the Twenties presented in the excerpt

from The Great Gatsby, by F. S. Fitzgerald. (max 10 lines)

MATERIA: FILOSOFIA

1.S.Kierkegaard I tre stadi dell' esistenza. (10 righe)

2. K. Marx: il materialismo dialettico. (10 righe)

3. F. Nietzsche: spiega, in sintesi, le tre fasi della filosofia del filosofo. (10 righe)

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MATERIA: SCIENZE NATURALI

1. Cos’è il benzene? Scrivere la sua formula, quindi descriverne la struttura (precisando

l’ibridazione degli atomi di carbonio, quali legami si vengono a creare in base alle forme

limite di risonanza e in base all'attuale interpretazione degli orbitali molecolari) e motivarne la

stabilità. (10 righe)

2

La figura illustra la fase luminosa della fotosintesi, parte di un processo che è alla base della

vita sulla Terra: analizzando la figura, spiegare cos’è e quali processi avvengono in questa

fase. (10 righe)

3.

In molte specie animali i maschi presentano

caratteri detti “ornamenti” che li rendono

particolarmente attraenti per le femmine della

loro specie, ma, nello stesso tempo, prede più

facili per i loro predatori. Illustra una delle ipotesi

per cui tali caratteri si sono mantenuti nel pool

genico di queste specie animali. (10 righe)

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- GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA -

COGNOME, NOME …………………………………… SIMULAZIONE ESAME DI STATO A.S. 2017/18

INDICATORI

DESCRITTORI

1ª domanda

2 ª domanda

3 ª domanda

ADERENZA ALLA TRACCIA

NON COERENTE: nessun contenuto o contenuti del tutto “fuori tema”

0 0 0 POCO COERENTE: contenuti solo in parte inerenti alla richiesta

1 1 1 COERENTE: contenuti pienamente inerenti alla richiesta

2 2 2

CONOSCENZA DEI CONTENUTI

NULLA: conoscenze inesistenti 3 3 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: nozioni molto approssimative e scorrette

4 4 4 INSUFFICIENTE: nozioni limitate e con frequenti errori

5 5 5 SUFFICIENTE: conoscenza degli aspetti essenziali, con qualche incertezza e inesattezza

6 6 6 DISCRETA: conoscenze corrette, con qualche imprecisione

7 7 7 BUONA: conoscenze sostanzialmente complete e corrette

8 8 8

OTTIMA: conoscenze corrette e approfondite 9 9 9

CORRETTEZZA FORMALE e CHIAREZZA ESPOSITIVA

ASSENTE: contenuti non esposti 0 0 0 INSUFFICIENTE: contenuti espressi con linguaggio inadeguato e in modo scorretto o difficoltoso.

1 1 1 SUFFICIENTE: contenuti espressi con linguaggio semplice e in modo complessivamente corretto, con qualche imprecisione

2 2 2

BUONA: contenuti espressi con linguaggio corretto e in modo adeguato

3 3 3 OTTIMA: contenuti espressi con linguaggio appropriato e in modo chiaro e fluido

4 4 4

totale

VALUTAZIONE PROVA

.

/ 15