liceo statale “n. rosa” 15 maggio 2018... · liceo scientifico op. scienze applicate sede di...
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Documento del Consiglio di Classe – Pagina 1 di 95
Liceo Statale “N. Rosa”
Liceo Scientifico
Op. Scienze Applicate
sede di Bussoleno
CLASSE V D
15 Maggio 2018
ESAME DI STATO
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SOMMARIO
1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO pag.3
1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo pag.3
2. PROFILO DELLA CLASSE pag.4
2.1 Composizione del Consiglio di Classe pag.4
2.2 Composizione e situazione della classe pag.5
3. ATTIVITA’ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2017/18 pag.6
3.1 Viaggi d’istruzione e partecipazione ad attività culturali pag.6
3.2 Partecipazione ad attività di orientamento pag.7
3.3 Tempi del percorso formativo pag.8
3.4 Alternanza Scuola Lavoro pag.8
4. VALUTAZIONE pag.9
4.1 Criteri adottati pag.9
4.2 Simulazione delle prove d’esame pag.9
5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI – SCHEDE PER DISCIPLINA pag.10
6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL 15 MAGGIO pag.57
7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME pag.91
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1. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO
1.1 Carattere culturale e formativo dell’indirizzo
L’indirizzo scienze applicate, caratterizzato dalla centralità delle materie scientifiche, ma
anche da un adeguato approfondimento delle discipline umanistiche, si prefigge i seguenti
intenti:
1. legare più saldamente i contenuti didattici disciplinari con il mondo reale conosciuto
dai ragazzi
2. avviare gli studenti all’approfondimento teorico delle leggi e dei processi che regolano
la realtà utilizzando, come motivo di stimolo e curiosità, il rapporto tra esperienza
vissuta e conoscenze acquisite.
L’opzione “scienze applicate” fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate
negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze
matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di
apprendimento comuni, dovranno:
aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso
esemplificazioni operative di laboratorio
elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle
procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta
scientifica
analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica
individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali,
simbolici, matematici, logici, formali, artificiali)
comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita
quotidiana
saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla
modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione
dell’informatica nello sviluppo scientifico
saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
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2. PROFILO DELLA CLASSE
2.1. Composizione del Consiglio di classe durante il triennio
Disciplina III anno IV anno V anno
Lingua e Letteratura Italiana Ippolito Fina Malvicino Manuela Malvicino Manuela
Lingua e Cultura Straniera Regis Enrica Regis Enrica Cauteruccio Sabrina
Storia Marzona Alberto Marzona Alberto Marzona Alberto
Filosofia Marzona Alberto Marzona Alberto Marzona Alberto
Matematica Castelli Michele Sbodio Paola Sbodio Paola
Fisica Sbodio Paola Sbodio Paola Sbodio Paola
Scienze Naturali Iguera Laura Iguera Laura Iguera Laura
Informatica Griva Orsolina Guenzi Diego Martina Ezio
Disegno e Storia dell’Arte Ricci Irene Ricci Irene Ricci Irene
Scienze motorie e sportive Paris Paola Paris Paola Paris Paola
Religione Cattolica Gallo Chiara Gallo Chiara Gallo Chiara
* in grassetto è indicato il coordinatore di classe
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2.2. Composizione e situazione della classe
La classe è composta da 21 studenti, 17 maschi e 4 femmine. Nel corso del triennio si è avuto
un inserimento di un allievo proveniente dall’Istituto Pascal di Giaveno al terzo anno e una
non ammissione alla classe quarta.
Nonostante il comune iter formativo, la classe ha sempre fatto registrare diversità nel livello di
partecipazione ed attenzione al lavoro scolastico. Nella gran parte dei casi infatti lo scarso
interesse ed una diffusa mancanza di motivazione hanno generato non di rado un clima
piuttosto dispersivo e poco costruttivo. Anche al quinto anno, un gruppo consistente di
studenti, sebbene dotati di buone capacità intellettuali, non ha dato la dovuta continuità al
proprio impegno scolastico, raggiungendo risultati modesti e superficiali, non sempre
rispondenti alle proprie potenzialità. Tale situazione ha confermato un percorso di crescita e
responsabilizzazione spesso ancora inadeguato ed ha avuto come conseguenza
l’attribuzione di numerose insufficienze al termine del trimestre.
Alcuni ragazzi hanno invece cercato di superare le proprie difficoltà con impegno nello studio
personale al quale si è affiancata nel tempo la crescita del senso di responsabilità nei
confronti del dialogo educativo.
E’ inoltre doveroso segnalare che un numero ristretto di allievi è riuscito a coniugare le buone
capacità intellettuali con un adeguato e continuativo livello di impegno evidenziando una
raggiunta maturazione personale decisamente apprezzabile.
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3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE NELL’A.S. 2017/18
3.1 Viaggi di istruzione e partecipazione ad attività culturali
Tipo di attività Discipline Periodo Partecipazione Valutazione
dell'iniziativa
Conferenza organizzata da
Zanichelli: “La chimica 2.0” –
prof. Guido Saracco del
Politecnico di Torino
Scienze
naturali
30 ottobre
2107
Tutta la
classe Positiva
Teatro in Lingua Inglese
Lingua e
Cultura
Straniera
3
novembre
2017
Tutta la
classe Positiva
GARE GSS di
sci,atletica,nuoto,pallavolo
Scienze
motorie
Da
novembre
a maggio
Parziale Positiva
Incontro con la Comunità
Papa Giovanni Religione
15
gennaio
2018
Tutta la
classe Positiva
Uscita alle carceri “Le nuove”
di Torino: visita e percorso
museale (per la Giornata della
memoria)
Religione
Storia
29
gennaio
2018
Tutta la
classe Positiva
Conferenza AIRC con Dario
Sangiolo, ricercatore presso
Istituto di Candiolo
Scienze
naturali
15
febbraio
2018
Tutta la
classe Positiva
Giornata bianca Scienze
motorie
febbraio
2018 Parziale Positiva
Giornata in piscina Scienze
motorie
febbraio
2018 Parziale Positiva
Giardino dei Giusti, Milano Storia
Filosofia
14 marzo
2018
Tutta la
classe
Positiva
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Visita alla mostra “L’infinita
curiosità” all’Accademia delle
Scienze di Torino
Fisica 15 marzo
2018
Tutta la
classe
Positiva
Giornata della scienza: visita
ai lavori preparati da alcuni
studenti dell’istituto
Fisica 22 marzo
2018
Tutta la
classe Positiva
Giornata dell’atletica Scienze
motorie aprile 2018 Parziale Positiva
Stage “La Fisica in gioco”
organizzato dall’AIF e dal
corso di studi in Fisica
dell’Universita di Torino
Fisica 9-11 aprile
2018 5 allievi Positiva
3.2 Partecipazione ad attività di orientamento
Attività Periodo Sede Studenti coinvolti
Progetto di
Orientamento
Formativo presso il
Politecnico di Torino
Novembre 2017-
febbraio 2018
Politecnico e liceo
sede di Bussoleno. 7
Presentazione dei corsi
di laurea della Scuola di
Scienze della Natura
dell'Università di Torino
22-gen-18
Incontro pomeridiano
a scuola 5
Guida al test di
ammissione a medicina
a cura di "Testbuster"
09-feb-18
Incontro pomeridiano
a scuola 2
Presentazione dei corsi
di laurea del Politecnico
di Torino (a cura del
prof. Vito Cerone)
16-feb-18
incontro pomeridiano
a scuola 1
Giornate di
orientamento
dell'Università di Torino
(presentazione di tutte
le Scuole)
19-23-feb-18
Presentazioni dei corsi
e stand informativi
presso il Campus Luigi
Einaudi a Torino in
orario mattutino e
pomeridiano
3
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Chi ricerca… trova!
Presentazione delle
attività di ricerca
dipartimento di Scienze
della vita e biologia dei
sistemi
23-feb-18
Incontro mattutino
presso il Dipartimento
Scienze della vita e
biologia dei sistemi a
Torino
1
Come funziona
l'università? Incontro di
orientamento a scuola
(a cura della prof.ssa
Alicja Szewera)
23-apr-18
Incontro pomeridiano
a scuola
4
3.3 Tempi del percorso formativo
Disciplina Ore annuali
previste Ore svolte al 15/05
Ore previste dal 16/05 al 09/06
Lingua e Letteratura Italiana 132 114 14
Lingua e Cultura Straniera 99 87 8
Storia 66 56 10
Filosofia 66 56 10
Matematica 132 115 12
Fisica 99 78 12
Scienze Naturali 165 140 18
Informatica 66 49 8
Disegno e Storia dell’Arte 66 56 4
Scienze motorie e sportive 66 46 8
Religione Cattolica 33 28 3
3.4 Alternanza Scuola Lavoro Il percorso formativo di 200 ore è stato così suddiviso:
1. Terzo anno 80 ore
2. Quarto anno 80 ore
3. Quinto anno 40 ore
Tutti gli studenti della classe hanno svolto almeno il 75% delle ore previste ai sensi della norma
vigente
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4. VALUTAZIONE
4.1. Criteri adottati
Si rimanda, a questo proposito, alle schede per disciplina e alle griglie riportate negli allegati.
4.2. Simulazione delle prove d’esame
Prova Tempi e modalità Tipologia di prova Disciplina
Prima prova
Data: 18 maggio 2018
Modalità dell'Esame di
Stato
Tempo: 6 ore
Analisi del testo,
saggio breve,
articolo di
giornale, tema
storico e di
carattere
generale.
Italiano (il testo verrà incluso
nella integrazione al
presente documento)
Seconda prova
Data: 21 maggio 2018
Modalità dell'Esame di
Stato
Tempo: 6 ore
Svolgimento di un
problema (scelto
fra due) e di
cinque quesiti
(scelti fra dieci)
Matematica (il testo verrà
incluso nella integrazione al
presente documento)
Terza prova
15 gennaio 2018
Tempo: 3 ore Tip. B*
Inglese, Storia dell’Arte,
Informatica, Storia.
20 aprile 2018
Tempo: 3 ore Tip. B*
Inglese, Scienze, Filosofia,
Informatica.
* La tipologia B – che consente un maggior numero di possibilità, sia per quanto riguarda le discipline,
sia per quanto riguarda gli argomenti - è stata scelta al fine di permettere agli studenti di esprimere le
proprie conoscenze nel modo migliore .
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5. ATTIVITA’ DIDATTICHE DISCIPLINARI-SCHEDE PER DISCIPLINA
DISCIPLINA: Lingua e Letteratura italiana
Docente: Malvicino Manuela
TESTI ADOTTATI:
- R. LUPERINI, P. CATALDI, L. MARCHIANI, F. MARCHESE, Il nuovo La letteratura come dialogo, Ed.
rossa, – Leopardi, il primo dei moderni – 3A E 3B, PALUMBO EDITORE.
D. ALIGHIERI, Divina Commedia, “Paradiso”
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Attraverso lo studio della lingua italiana e la stabile familiarità con la letteratura, con i suoi
strumenti espressivi e con il metodo che essa richiede per essere affrontata (in particolare
nell’ambito dell’interpretazione e del commento di testi in prosa e versi) la disciplina Lingua e
letteratura italiana si pone la finalità di portare lo studente, al termine del percorso liceale, a
padroneggiare la lingua italiana sia in forma scritta sia in forma orale, giungendo a esprimersi
con chiarezza e proprietà (variando dunque, a seconda dei diversi contesti e scopi, l’uso
degli strumenti espressivi); a compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare
un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; a illustrare e interpretare in
prospettiva sincronica e diacronica e in termini essenziali un fenomeno storico, culturale,
scientifico, utilizzando anche gli strumenti forniti da una riflessione metalinguistica; a sviluppare
una complessiva coscienza della storicità della lingua stessa e il gusto per la lettura in
un’ottica sia di interesse personale sia di fonte di confronto con l’altro da sé e di ampliamento
dell’esperienza del mondo.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze:
• Le linee fondamentali della storia letteraria e degli autori oggetto di studio;
• Gli strumenti dell’analisi testuale (conoscenza degli elementi fondamentali del testo
narrativo, poetico e teatrale).
Competenze:
• lo studente padroneggia la lingua italiana: è in grado di esprimersi, in forma scritta e orale,
con chiarezza e proprietà, variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l’uso personale
della lingua;
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• lo studente è in grado di comprendere il testo letterario, di collocarlo nel suo contesto
storico-culturale e di coglierne gli elementi di continuità e discontinuità rispetto ai temi della
società attuale.
Abilità:
• Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo;
• Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo;
• Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della
produzione di testi scritti di vario tipo;
• Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative;
• Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe nel corso dell’anno ha mantenuto l’atteggiamento dimostrato fin dall’inizio: a fronte
di alcuni che si sono dimostrati piuttosto passivi e non hanno praticamente quasi mai avuto a
propria disposizione i libri di testo che servivano, e non hanno, se non molto saltuariamente,
preso appunti, “subendo” le lezioni piuttosto che considerandole un’opportunità di crescita
anche personale e rendendo, a volte, difficile la gestione e dispersive le lezioni; altri, invece, si
sono dimostrati motivati e hanno partecipato alle lezioni con interesse, riuscendo a trovare
negli autori della letteratura affrontati spunti di riflessione su aspetti loro vicini e che più
stavano loro a cuore. Molti del primo gruppo e, purtroppo, alcuni del secondo durante l’anno
hanno conseguito, per motivi diversi, risultati non sempre soddisfacenti e hanno avuto bisogno
di interventi di recupero “in itinere”. Vi sono stati, poi, altri studenti che, al contrario, grazie ad
un percorso che li ha visti crescere e maturare, hanno raggiunto esiti di buon livello e sono
riusciti a mettere a frutto l’impegno profuso nel corso del tempo, migliorando il proprio modo
di lavorare.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Nel corso dell’anno sono state proposte agli studenti diverse tipologie di lezioni: alcune
impostate in modo frontale, finalizzate a fornire loro esempi concreti di metodi di lavoro per lo
studio; altre impostate in modo dialogico, al fine di favorire la partecipazione attiva degli
studenti al processo dell’apprendimento. Si è sempre tenuta presente, come punto focale, la
centralità dei testi letti e studiati, infatti si è proceduto, in ogni caso in cui sia stato possibile,
partendo dall’analisi dei testi per ricavare da essi la poetica e le linee guida di analisi delle
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diverse correnti letterarie o degli autori via via incontrati, mettendo in atto un’attenta, ma non
pedante e fine a se stessa, analisi testuale, che facesse emergere le peculiarità del pensiero
di ogni autore e aiutasse gli studenti a porre a confronto le diverse personalità studiate,
mettendone in luce continuità e discontinuità, soffermandosi sulle tematiche o sulle linee della
poetica e tentando di far comprendere agli studenti che, sebbene non si possa dire che
l'ambiente e le esperienze degli scrittori determinino in modo “scientifico” le loro opere,
tuttavia è sempre presente un legame con questi elementi e che ambiti apparentemente
diversi e lontani della vita di un autore sono in stretta relazione tra loro (ad esempio il pensiero
politico e la poetica; l'esperienza di vita vissuta e alcuni temi affrontati secondo un'ottica
particolare). Insomma ho tentato di far sentire ai ragazzi più vicini a loro gli autori studiati,
cercando di farli “comprendere” e non solo “studiare”. Abbiamo analizzato per lo più testi
presenti nella letteratura adottata, ricorrendo solo in alcuni casi alle fotocopie e in alcuni casi,
di seguito indicati, ho richiesto la lettura integrale dell'opera.
In quest’ottica, per offrire agli studenti l'opportunità di approdare ad un personale metodo di
studio, applicabile anche in seguito e non solo finalizzato al conseguimento del diploma ho
proposto, in ogni occasione se ne prospettasse la possibilità, delle modalità di studio e
svolgimento delle attività che servissero da esempio e con cui confrontarsi e così tutti i passi
analizzati e studiati sono stati da me affrontati e spiegati in classe, in modo da
accompagnare i ragazzi durante il loro percorso di apprendimento, pur attribuendo loro,
ovviamente, la lettura delle opere viste integralmente e di qualche passo di critica letteraria,
per favorire il graduale raggiungimento di quell’autonomia che dovrebbe essere uno degli
obiettivi finali. Inoltre, ho dedicato tutto il tempo necessario alla correzione delle verifiche e
delle prove scritte svolte durante l’anno, per valorizzare al massimo livello la valenza
dell’errore, e così per ogni prova affrontata abbiamo trascorso del tempo impegnati in una
correzione che mettesse in luce non solo gli errori commessi, ma soprattutto in che modo
evitarli nuovamente e in che modo studiare onde non cadere in altri simili nella volta
successiva.
Oltre a ciò, la gestione della classe, spesso, è risultata dispersiva ed è stato necessario
dedicare agli argomenti un tempo che permettesse a tutti di coglierne il senso e questo ha
anche influito sulla scelta degli autori da trattare.
Per questi motivi, tenendo anche conto della vastità del programma, lo studio degli scrittori,
previsti nel piano di lavoro di inizio anno, è stato ridotto, a danno soprattutto di quelli del
secondo Novecento; mi è sembrato tuttavia necessario dare la precedenza alla qualità
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rispetto alla quantità.
Per quanto riguarda lo scritto, nel corso di quest’anno ho fatto in modo che tutti gli studenti
avessero l’opportunità di confrontarsi con tutte le tipologie testuali dell’Esame di Stato e per
questo ho proposto loro, di volta in volta, una sola tipologia per volta (ad eccezione,
ovviamente, della simulazione della Prima prova, per la quale saranno presenti tutte le
tipologie).
5. VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno le prove scritte sono state 5 e le prove orali 6 (con almeno una
interrogazione orale per periodo). Le prove sono state corrette e restituite agli studenti
chiarendo sempre loro, di volta in volta, i criteri della valutazione (al fine di favorire un clima di
fiducia), con particolare attenzione alla trasparenza: pertanto la restituzione delle verifiche è
sempre stata articolata dedicando molta attenzione alla correzione complessiva della prova
stessa e al chiarimento dei dubbi eventualmente sorti negli studenti, per permettere loro di
comprendere in cosa consistesse l'errore commesso e di apprendere dagli errori medesimi. In
tale ottica l'errore è stato rivalutato e ha costituito anch'esso occasione di apprendimento.
Per quanto riguarda le verifiche scritte valide per l’orale, queste hanno presentato, di volta in
volta, i punteggi relativi alle parti che le componevano e l’illustrazione del punteggio
necessario per conseguire la sufficienza con la relativa proporzionalità in merito agli altri voti
(tenendo conto che il voto minimo 2 corrisponde a una prova consegnata in bianco).
Per le interrogazioni orali e per le prove scritte, invece, sono state utilizzate le griglie
predisposte dal Dipartimento:
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6.RECUPERO
Qualora uno studente abbia conseguito durante l’anno una votazione non soddisfacente in
una prova scritta valida per l’orale o in un’interrogazione orale, ha potuto effettuare un
compito di recupero o un’interrogazione di recupero sulla parte di programma in questione;
qualora, invece, la votazione non soddisfacente sia stata relativa ad un compito valido per lo
scritto, è stata proposta un’attività mirata da svolgere a casa e corretta dall’insegnante, al
fine di favorire il più possibile un recupero in itinere e quanto mai personalizzato.
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DISCIPLINA: Lingua e Cultura Straniera (INGLESE)
Docente: Cauteruccio Sabrina
TESTI ADOTTATI:
- CINZIA MEDAGLIA, BEVERLY ANNE YOUNG, VISIONS AND PERSPECTIVES 2, FROM THE VICTORIAN AGE TO
MODERN TIME (LOESCHER EDITORE)
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
- Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali - DM n. 9 del 27/01/2010 sulla certificazione
delle competenze (classi I e II e allievi che interrompono il percorso)
- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi,
alle metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento
- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità
- Conoscere le lingue straniere per sentirsi cittadini europei
- Acquisire il patrimonio culturale proprio di ogni diversa comunità linguistica
- Apprendere la lingua straniera per scopi comunicativi
- Acquisire strategie e strumenti necessari per pianificare il proprio apprendimento
futuro che è la base dell’educazione permanente
- Riflettere sulla lingua.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze: conoscere le principali regole della grammatica della Lingua Inglese,
conoscere i principali autori della letteratura inglese e americana dell'Ottocento e
Novecento
Competenze:
Produzione scritta: saper rispondere a delle domande riguardanti gli autori della
letteratura. Saper scrivere un piccolo saggio su argomenti di cui si conosca il contenuto.
Comprensione scritta: saper comprendere testi già trattati, di letteratura e di ambito
scientifico e artistico.
Produzione orale: saper esprimersi utilizzando un lessico appropriato e una costruzione già
complessa.
Comprensione orale: saper comprendere le domande in modo da poter formulare una
risposta esatta. Comprendere globalmente il contenuto di un filmato e saperne fare la
descrizione.
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Abilità: affinare il metodo di studio individuale, al fine di acquisire le conoscenze dei
contenuti in maniera approfondita e critica.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe è stata preparata per i primi quattro anni da un’altra docente.
Il gruppo classe risulta piuttosto eterogeneo, con alcuni elementi trascinanti e altri carenti in
diversi aspetti della disciplina. Gli obiettivi previsti sono stati pienamente raggiunti da alcuni
studenti, mentre per altri permangono errori in alcune strutture grammaticali di base. Sono
presenti difficoltà di comprensione e la lingua inglese è stata raramente utilizzata dagli
studenti per interagire nel corso delle lezioni. L’analisi critica dei testi letterari presenta delle
carenze per quanto concerne la conoscenza dei principali elementi stilistici dei diversi generi
analizzati. Tuttavia alcune tematiche affrontate sono state occasione di dibattito critico e
costruttivo, seppur in italiano.
Il clima generale della classe non ha sempre favorito un livello costante di attenzione e le
numerose assenze non hanno consentito lo sviluppo di ulteriori approfondimenti, anche di tipo
interdisciplinare. Non sono state svolte attività di CLIL.
4. METODOLOGIE APPLICATE
La metodologia preferita, nel corso dell’anno scolastico, è stata quella della lezione
partecipata, che ha sempre avuto inizio con una breve attività di warming up, atta a
riprendere il punto della situazione.
Si è cercato di favorire l’aspetto comunicativo del linguaggio, promuovendo il pensiero critico
e analitico. Sono state inoltre fornite mappe mentali e concettuali, sia alla lavagna sia
attraverso il supporto di strumenti digitali, al fine di fissare i concetti principali e fornire uno
schema per parole chiave utile a direzionare lo studio individuale.
L’analisi dei testi letterari trattati è stata volta all’identificazione di elementi di congiunzione tra
le diverse epoche storiche, nonché una rilettura nel contesto contemporaneo.
Al fine di implementare l’uso della lingua straniera, come strumento attivo di comunicazione,
si è scelto di introdurre attività legate al task-based learning, quali letture, approfondimenti e
presentazioni personali degli studenti. In particolare, ciascuno studente ha letto un testo a
scelta, tra una selezione di tre romanzi, appartenenti al genere distopico, del quale ha dovuto
identificare uno o più temi rilevanti, da presentare alla classe.
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5.VALUTAZIONE
Nel corso dell’intero anno scolastico, sono state svolte 4 prove scritte: una prima prova di
lettura e comprensione del testo, atta a valutare le competenze in ingresso, le altre tre prove
di letteratura, secondo la tipologia scelta per la Terza Prova d’esame.
Al fine di sviluppare le competenze necessarie per la scrittura di brevi testi, gli studenti hanno
svolto 3 esercitazioni scritte sulla piattaforma digitale Cambridge Write and Improve, che sono
state valutate seguendo le indicazioni del Cambridge Assessment Scale e che sono state
computate nella media finale dei voti.
Ciascuno studente ha sostenuto tre prove orali, per la valutazione delle quali è stata utilizzata
una rubrica redatta dalla docente e condivisa con gli studenti (in allegato).
RUBRICA DI VALUTAZIONE – PROVE ORALI
4 5 6-7 8-9 10
CONOSCENZA
DEI
CONTENUTI
I contenuti
sono
presentati in
maniera
molto
lacunosa,
con diversi
errori di tipo
logico e
sincronico.
Nessun
argomento
viene
presentato in
maniera
approfondita.
La conoscenza
dei contenuti
presenta delle
lacune ed errori
diffusi di tipo
logico e
sincronico.
Solo alcuni
argomenti
vengono
presentati in
maniera
completa e/o
approfondita.
La conoscenza
dei contenuti
rispetta il senso
logico e
sincronico. Gli
argomenti
vengono esposti
correttamente,
ma non
vengono
approfonditi.
La conoscenza
dei contenuti
rispetta il senso
logico e
sincronico. Sono
presenti
approfondimenti
e opinioni
critiche.
La conoscenza
dei contenuti
rispetta il senso
logico e
sincronico. Sono
presenti
approfondimenti,
opinioni critiche
e riferimenti ad
altri argomenti
trattati nella
disciplina e/o
altre discipline.
USO DELLA
LINGUA
STRANIERA
Sono presenti
gravi errori
grammaticali:
confusone di
tempi verbali,
vocaboli non
appropriati al
contesto,
confusione
tra sostantivi
e aggettivi,
ordine
sbagliato
delle parole.
L’esposizione
non risulta
fluida.
Sono presenti
diversi errori
nelle principali
strutture
grammaticali. I
vocaboli
utilizzati sono
semplici e non
sempre
adeguati. Sono
presenti
difficoltà
nell’esposizione,
che risulta solo
parzialmente
fluida.
Le strutture
grammaticali di
base sono
sostanzialmente
corrette, ma si
prediligono
strutture e
vocaboli
semplici.
L’esposizione è
sufficientemente
fluida.
Non sono
presenti errori
significativi. La
scelta dei
vocaboli è
articolata e
adeguata al
contesto. Sono
presenti strutture
grammaticali
complesse e
l’esposizione è
fluida.
Il linguaggio
utilizzato è
sempre
adeguato e
ricercato.
Vengono
utilizzate strutture
grammaticali
complesse e
diversi registri.
L’esposizione è
fluida e sicura.
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6.RECUPERO
Per il recupero delle insufficienze del primo periodo didattico, è stato attivato un corso di
recupero, in orario extra-scolastico, della durata di 4 ore, al termine del quale è stata svolta
una prova scritta. Nel secondo periodo didattico, il recupero è stato svolto in itinere,
attraverso esercitazioni assegnate e valutate.
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DISCIPLINA: Storia
Docente: Marzona Alberto
TESTI ADOTTATI:
- Giovanni De Luna – Marco Meriggi . Il Segno della Storia vol. 2 e 3. Ed. Paravia
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Obiettivi generali
1) Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di inter connessioni, di
rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti.
2) Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti
di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona , ordina e interpreta secondo modelli e
riferimenti filosofici e culturali.
3) Consolidare l’attitudine a valutare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a
dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica e sincronica le conoscenze
acquisite in altre aree disciplinari
4) Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva
5) Scoprire la dimensione storica del presente
6) Affinare la sensibilità alle differenze
7) Acquisire la consapevolezza che la fiducia di intervento nel presente e nel futuro è
connessa alla capacità di comprendere il passato.
2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
OBIETTIVI
CONOSCENZE
Vedasi programma allegato.
ABILITA'
1 Riconoscere la complessità del fatto storico
2 Utilizzare fonti di natura diversa, vagliandole, selezionandole,
ordinandole servendosi di modelli interpretativi
3 Saper interrogare le fonti rifacendosi a conoscenze acquisite
anche in altre discipline
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 20 di 95
COMPETENZE
1 Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare
fenomeni e spazi diversi.
2 Padroneggiare gli elementi fondamentali che evidenziano la
complessità dell’epoca
3 Interpretare e collegare, entro una prospettiva interpretativa, fatti
appartenenti a diversi periodi, ma legati da nessi causali.
3.SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Il livello è generalmente discreto, sia per l’impegno che per l’interesse: Tutti gli allievi sono in
possesso degli strumenti concettuali finalizzati all’analisi del fatto storico, ma non sempre
della capacità di riconoscere relazioni ed intrecci tra eventi politici, culturali, sociali ed
economici.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Metodi generali di lavoro adottati: il lavoro in classe si è svolto prevalentemente attraverso la
lezione frontale, lavori di gruppo, ricerche, tesine, processi individualizzati per il recupero e il
ripasso.
Mezzi e strumenti utilizzati durante l'attività didattica: il manuale adottato e i materiali che esso
offre hanno rappresentato un punto di riferimento nello svolgimento del programma; sono
state utilizzate inoltre cartine geografiche, biblioteche, alcuni documenti storici video registrati
relativi agli anni del primo conflitto mondiale, dell'affermazione dei totalitarismi in Europa,
della seconda guerra mondiale e del periodo della guerra fredda.
i. Tipo di
azione
Mezzo Strumento
Comunicazione - verbale
Delle informazioni - Mezzi scritti - dispense
- libri di testo
Si
si
- schede si
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 21 di 95
- dossier di
documentazione
No
- giornali, riviste, opuscoli,
ecc.
Si
- documentazione
tecnica
No
- Audiovisivi - diapositive No
- diapositive sonorizzate No
- film si
- Tv e registratori
magnetici
si
Aule speciali - multimediali
- Aula audiovisivi
Si
si
Biblioteca
si
Scelte didattiche.
Sono stati oggetto di particolare attenzione e discussione i seguenti argomenti: seconda
Rivoluzione industriale,prima guerra mondiale, totalitarismi e autoritarismi, seconda guerra
mondiale e guerra fredda.
5.VALUTAZIONE
Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
Prove strutturate a risposta chiusa No
Prove strutturate a risposta aperta si Periodiche
Prove tradizionali si Periodiche
Prove pluridisciplinari si Occasionali
Interrogazioni orali si Periodiche
Compiti a casa si Occasionali
Criteri di valutazione adottati: si faccia riferimento ai criteri comuni approvati dal Consiglio di
classe.
Tipi e numero di prove
Trimestre: 3
Pentamestre: 4
Criteri generali di valutazione concordati dal Dipartimento disciplinare:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 22 di 95
Voto Giudizio
2 Assenza di ogni elemento positivo. ASSOLUTAMENTE NEGATIVO
3
-Lo studente manifesta conoscenze parziali e gravemente scorrette, non
adeguatamente articolate e spesso incoerenti.
-Evidenzia notevole incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre
collegamenti, anche semplici. DEL TUTTO INSUFFICIENTE
4
-Presenta lacune nella conoscenza dei contenuti concettuali fondamentali.
Spesso risponde ai quesiti in modo non coerente.
-Usa una terminologia limitata, inesatta e ripetitiva. Non possiede abilità
nell’analisi e nella sintesi. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5
-Possiede conoscenze limitate, spesso mnemoniche e ripetitive. Si esprime con
un linguaggio poco appropriato alla disciplina.
-Stenta ad individuare i concetti chiave e ha difficoltà nel collegarli.
INSUFFICIENTE
6
-Possiede conoscenze sostanzialmente corrette, ma poco rielaborate e non
approfondite. Nell’esposizione dei contenuti disciplinari si sforza di usare una
terminologia specifica rivelando però alcune incertezze.
-Guidato dall’insegnante, appare capace di formulare un discorso coerente,
senza, tuttavia, inquadrare in una sintesi convincente le informazioni in suo
possesso. SUFFICIENTE
7
-Conosce la maggior parte degli argomenti affrontati. Articola il discorso in
modo coerente, sotto il profilo logico-concettuale, e con discreta proprietà di
linguaggio.
-Sa individuare i concetti chiave di un argomento e, se richiesto, stabilisce dei
collegamenti formulando sintesi lineari e corrette . DISCRETO
8
-Ha buona conoscenza degli argomenti affrontati. Espone in modo organico e
preciso ed utilizza correttamente il lessico della disciplina.
-È capace di analisi accurate e di sintesi ben articolate BUONO
9
-È in possesso di conoscenze disciplinari puntuali ed esaurienti; espone i singoli
argomenti in modo efficace e ben strutturato, e si esprime con buona
precisione terminologica.
-Compie percorsi analitici perspicui e approfonditi, sa proporre valide sintesi ed
esprimere valutazioni personalmente ponderate. OTTIMO
10
-Conosce in modo approfondito la disciplina e ne espone i contenuti con
precisione ed efficacia, denotando piena padronanza degli strumenti
concettuali ed espressivi.
-È capace di formulare percorsi analitici e di proporre sintesi convincenti,
esprimendo valutazioni critiche motivate, frutto di personale rielaborazione.
ECCELLENTE
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 23 di 95
6.RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere con disponibilità di ‘sportello’ pomeridiano.
DISCIPLINA: Filosofia
Docente: Marzona Alberto
TESTI ADOTTATI: - Domenico Massaro .La comunicazione filosofica vol.2 – 3 A e B. Ed. Paravia.
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Obiettivi generali
1) Formazione culturale completa degli studenti del triennio attraverso la presa di coscienza
deiproblemi connessi alle scelte di studio, di lavoro, di vita ed un approccio ad essi di tipo
storico critico-problematico.
2) La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una
pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la
natura e la società, un’apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante
conversazione umana
3) La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle condizioni
di possibilità e sul loro ‘senso’, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana.
4) L’attitudine a valutare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro
storicità e universalità
5) L’esercizio del controllo del discorso, attraverso l’uso di strategie argomentative e di
procedure logiche.
6) La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in
rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
OBIETTIVI
CONOSCENZE
Vedasi programma allegato.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 24 di 95
ABILITA'
1 Riconoscere la complessità del fatto storico;
2 Utilizzare fonti di natura diversa, vagliandole, selezionandole,
ordinandole servendosi di modelli interpretativi
3 Saper interrogare le fonti rifacendosi a conoscenze acquisite
anche in altre discipline
COMPETENZE
1 Usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare
fenomeni e spazi diversi.
2 Padroneggiare gli elementi fondamentali che evidenziano la
complessità dell’epoca
3 Interpretare e collegare, entro una prospettiva interpretativa, fatti
appartenenti a diversi periodi, ma legati da nessi causali.
3.SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli allievi evidenziano una discreta ed attiva partecipazione. I risultati sono differenziati in
relazione al metodo di studio e alle conseguenti capacità di approfondimento critico e
collegamento concettuale. Discreto l’impegno e l’interesse per la disciplina.
4.METODOLOGIE APPLICATE
Metodi generali di lavoro adottati: il lavoro in classe si è svolto prevalentemente attraverso la
lezione frontale, lavori di gruppo, ricerche, tesine, processi individualizzati per il recupero e il
ripasso.
Mezzi e strumenti utilizzati durante l'attività didattica: il manuale adottato e i materiali che esso
offre hanno rappresentato un punto di riferimento nello svolgimento del programma; sono
state approfondite le tematiche principali in programma con letture mirate e svolte
comparazioni interdisciplinari in relazione a etica- scienza e totalitarismi .
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 25 di 95
ii. Tipo di
azione
Mezzo Strumento
Comunicazione - verbale
Delle informazioni - Mezzi scritti - dispense
- libri di testo
Si
si
- schede si
- dossier di
documentazione
No
- giornali, riviste, opuscoli,
ecc.
Si
- documentazione
tecnica
No
- Audiovisivi - diapositive No
- diapositive sonorizzate No
- film si
- Tv e registratori
magnetici
si
Aule speciali - multimediali
- Aula audiovisivi
Si
si
Biblioteca
si
Scelte didattiche
In questo anno scolastico è stata trattata la storia della filosofia europea dall’ Idealismo
all’esistenzialismo, sottolineando i collegamenti di carattere interdisciplinare.
5.VALUTAZIONE
Strumenti utilizzati per la rilevazione dei dati
Prove strutturate a risposta chiusa No
Prove strutturate a risposta aperta si Periodiche
Prove tradizionali si Periodiche
Prove pluridisciplinari si Occasionali
Interrogazioni orali si Periodiche
Compiti a casa si Occasionali
Criteri di valutazione adottati: si faccia riferimento ai criteri comuni approvati dal Consiglio di
classe.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 26 di 95
Tipi e numero di prove
Trimestre: 3
Pentamestre: 4
Criteri generali di valutazione concordati dal Dipartimento disciplinare:
Voto Giudizio
2 Assenza di ogni elemento positivo. ASSOLUTAMENTE NEGATIVO
3
-Lo studente manifesta conoscenze parziali e gravemente scorrette, non
adeguatamente articolate e spesso incoerenti.
-Evidenzia notevole incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre
collegamenti, anche semplici. DEL TUTTO INSUFFICIENTE
4
-Presenta lacune nella conoscenza dei contenuti concettuali fondamentali.
Spesso risponde ai quesiti in modo non coerente.
-Usa una terminologia limitata, inesatta e ripetitiva. Non possiede abilità
nell’analisi e nella sintesi. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
5
-Possiede conoscenze limitate, spesso mnemoniche e ripetitive. Si esprime con
un linguaggio poco appropriato alla disciplina.
-Stenta ad individuare i concetti chiave e ha difficoltà nel collegarli.
INSUFFICIENTE
6
-Possiede conoscenze sostanzialmente corrette, ma poco rielaborate e non
approfondite. Nell’esposizione dei contenuti disciplinari si sforza di usare una
terminologia specifica rivelando però alcune incertezze.
-Guidato dall’insegnante, appare capace di formulare un discorso coerente,
senza, tuttavia, inquadrare in una sintesi convincente le informazioni in suo
possesso. SUFFICIENTE
7
-Conosce la maggior parte degli argomenti affrontati. Articola il discorso in
modo coerente, sotto il profilo logico-concettuale, e con discreta proprietà di
linguaggio.
-Sa individuare i concetti chiave di un argomento e, se richiesto, stabilisce dei
collegamenti formulando sintesi lineari e corrette . DISCRETO
8
-Ha buona conoscenza degli argomenti affrontati. Espone in modo organico e
preciso ed utilizza correttamente il lessico della disciplina.
-È capace di analisi accurate e di sintesi ben articolate BUONO
9
-È in possesso di conoscenze disciplinari puntuali ed esaurienti; espone i singoli
argomenti in modo efficace e ben strutturato, e si esprime con buona
precisione terminologica.
-Compie percorsi analitici perspicui e approfonditi, sa proporre valide sintesi ed
esprimere valutazioni personalmente ponderate. OTTIMO
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 27 di 95
10
-Conosce in modo approfondito la disciplina e ne espone i contenuti con
precisione ed efficacia, denotando piena padronanza degli strumenti
concettuali ed espressivi.
-È capace di formulare percorsi analitici e di proporre sintesi convincenti,
esprimendo valutazioni critiche motivate, frutto di personale rielaborazione.
ECCELLENTE
6.RECUPERO
Il recupero è stato effettuato in itinere con disponibilità di ‘sportello’ pomeridiano.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 28 di 95
DISCIPLINA: Matematica
Docente: Sbodio Paola
TESTI ADOTTATI:
L.Sasso, LA matematica a colori; edizione blu per il quinto anno,
ed.Petrini DeA scuola 2016
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Lo studio della matematica permette all’allievo l’acquisizione di conoscenze a livelli sempre
più elevati di astrazione e di formalizzazione unitamente allo sviluppo della capacità di
utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
La disciplina aiuta lo studente a sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente e a
sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite, nonché ad accrescere l’interesse nel
cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.
1. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze
Conoscere il concetto di limite nelle sue varie definizioni ed i relativi teoremi e proprietà
Conoscere il concetto di derivata di una funzione e la sua interpretazione grafica
Conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Conoscere il metodo per studiare l’andamento di una funzione reale di variabile reale
Conoscere il concetto di integrale definito e indefinito e le principali regole del calcolo
integrale.
Abilità
Saper calcolare limiti di funzioni continue e non e di forme indeterminate
Saper utilizzare in modo consapevole elementi di calcolo differenziale
Saper applicare le regole dell’analisi per la determinazione del grafico di funzioni di vario tipo
Saper applicare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale e integrale
Saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione con gli integrali definiti
Saper costruire procedure per la risoluzione di un problema.
Competenze
Raggiungere buoni livelli di astrazione e formalizzazione
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 29 di 95
Saper utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici per risolvere problemi nei vari contesti
applicativi
Saper operare con un simbolismo matematico adeguato alle singole problematiche
Saper sviluppare un dato argomento utilizzando la terminologia scientifica adeguata
Sviluppare attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze
via via acquisite
Riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Un gruppo limitato di allievi ha evidenziato un impegno costante e puntuale nel corso
dell’anno, raggiungendo una preparazione soddisfacente. Numerosi studenti hanno invece
lavorato in modo superficiale raggiungendo risultati modesti che spesso non sono stati
rispondenti alle loro potenzialità; in certi casi le numerose assenze non hanno certo contribuito
ad ottimizzare l’apprendimento.
Vi sono poi alcuni ragazzi che hanno cercato di compensare le proprie carenze di tipo logico-
deduttivo con impegno e discreta costanza nello studio personale, arrivando a risultati
complessivamente accettabili.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Le tipologie di lezione sono state: lezione di tipo frontale per presentare nuovi argomenti e per
sistematizzare gli argomenti già svolti, lezione partecipata per coinvolgere in modo diretto gli
studenti attraverso la proposta e la risposta a quesiti, l’applicazione guidata di regole e di
metodi risolutivi, numerose esercitazioni a piccoli gruppi in classe. Queste ultime sono state
occasione per invitare sempre gli studenti a riflettere sulle consegne, a porre attenzione e
ragionare sui procedimenti messi in atto e a sforzarsi di applicare i concetti appresi in diversi
contesti, nonché per cercare di rafforzare le capacità logico-deduttive.
5.VALUTAZIONE
Trimestre:
2 valutazioni orali: 1 test con valore di interrogazione scritta
1 interrogazione orale secondo un calendario stabilito
2 valutazioni scritte: esercizi applicativi
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 30 di 95
Pentamestre:
2 valutazioni orali: 1 interrogazione secondo un calendario stabilito
1 test con valore di interrogazione scritta
3 valutazioni scritte: 2 con esercizi applicativi e quesiti strutturati in modo simile a quelli
d’esame e 1 simulazione di seconda prova strutturata in due problemi ed un questionario
articolato in dieci quesiti in cui si richiede al candidato la risoluzione di un problema e cinque
quesiti.
Per la scala di valutazione si è fatto riferimento a quella adottata dal Dipartimento, fermo
restando che la valutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove,
ma anche dall’osservazione costante del comportamento in classe e dall’impegno mostrato.
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evidenti
difficoltà metodologiche di lavoro
4 Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso di
qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5 Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente in
altri
6 Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni
errori di distrazione, non sistematici
7 Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,
accompagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una
certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza
appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9 Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 31 di 95
10 Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e
approfondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni
creative e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa
rielaborazione personale, una forma corretta e fluida, accompagnata da
coerenza, chiarezza e precisione al massimo grado ed arricchita da evidente
eleganza espressiva.
Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
6. RECUPERO
Le forme di recupero e sostegno si sono svolte sistematicamente con le esercitazioni in itinere
che il tempo a disposizione ha permesso di svolgere e durante il corso di recupero ai sensi
della OM92/07 a fine trimestre.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 32 di 95
DISCIPLINA: Fisica
Docente: Sbodio Paola
TESTI ADOTTATI:
- Cutnell, Johnson, Young, Stadler, I problemi della fisica, Vol.2 e Vol.3, Zanichelli 2015
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Lo studio della Fisica concorre, attraverso l’acquisizione delle metodologie e delle
conoscenze specifiche della disciplina, alla formazione della personalità dell’allievo
favorendo lo sviluppo di una cultura armonica che permetta una comprensione critica e
propositiva del presente.
La disciplina permette all’allievo di acquisire consapevolezza del suo valore conoscitivo e del
nesso tra lo sviluppo delle conoscenze in Fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è
sviluppata. Lo studente potrà acquisire la capacità di comprendere e valutare le scelte
scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze
conoscere e saper interpretare fenomeni di elettrostatica e magnetostatica
conoscere le leggi fondamentali dell’elettrodinamica classica
conoscere le proprietà fondamentali del campo magnetico
saper descrivere il moto di una carica in campo magnetico
conoscere i concetti che stanno alla base delle equazioni di Maxwell per i campi
elettromagnetici
conoscere alcuni fenomeni che hanno determinato la crisi della fisica classica e la
conseguente nascita della fisica moderna
saper collocare storicamente nel tempo le conoscenze fisiche
Competenze
comprendere i procedimenti dell’indagine scientifica, conoscendo con consapevolezza la
particolare natura dei metodi della fisica
comprendere le potenzialità ed i limiti delle conoscenze scientifiche
adoperare consapevolmente il linguaggio della scienza fisica
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 33 di 95
Abilità
saper “leggere” una legge fisica, individuando i legami tra le variabili e i limiti di validità
saper risolvere problemi che richiedono l’applicazione delle leggi studiate
acquisire la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali alla luce degli argomenti
studiati
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La situazione finale della classe è complessivamente sufficiente. Per l’attenzione durante le
lezioni e un buon metodo nello studio individuale, in taluni casi i risultati sono stati buoni. Alcuni
studenti più carenti dal punto di vista della capacità di rielaborazione personale, ma
volenterosi sul piano del lavoro personale, quando opportunamente guidati, hanno raggiunto
gli obiettivi in modo complessivamente sufficiente. Nonostante l’interesse sempre mostrato per
le applicazioni pratiche della materia, diversi allievi hanno lavorato in modo frammentario
raggiungendo una preparazione appena accettabile.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Durante il corso si è cercato di dare spazio sia allo svolgimento di esercizi applicativi sia alla
sistemazione teorica degli argomenti cercando di rafforzare, per quanto possibile, le abilità
legate all’uso del linguaggio specifico della disciplina. Nell’ultima parte dell’anno si sono
privilegiate le questioni teoriche rispetto alla risoluzione di esercizi. Le lezioni frontali e
partecipate sono state affiancate da alcune attività in laboratorio, cercando di ottimizzare il
sempre esiguo tempo a disposizione e l’attenzione non sempre adeguata di alcuni studenti.
Data la situazione di difficoltà nel motivare allo studio diversi allievi, si è cercato di dare spazio
ad alcuni temi di Fisica del ‘900 nei confronti dei quali i ragazzi hanno mostrato nel complesso
maggior interesse. Questa scelta ha inevitabilmente portato a ridurre il tempo dedicato a
consolidare alcuni concetti di Fisica classica. Si rimanda, a tal proposito, alle osservazioni
contenute nel programma svolto.
Si ritiene importante segnalare che gli studenti hanno avuto, come supporto allo studio,
anche appunti forniti sotto forma di dispense su alcuni argomenti e le presentazioni Power
Point impiegate in classe durante le lezioni.
5. VALUTAZIONE Durante il Trimestre (assegnazione di voto unico su proposta del Dipartimento disciplinare ed
approvazione del Collegio dei Docenti) si sono assegnate 3 valutazioni di cui due prove scritte
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 34 di 95
contenenti esercizi applicativi e questioni teoriche e un colloquio orale. Durante il
Pentamestre si sono svolte alcune prove di recupero nel mese di gennaio sotto forma di test
scritto relativo sia al trimestre che alla prima parte del pentamestre, una prova scritta
intermedia contenente domande aperte e problemi brevi e un colloquio orale su tutto il
programma dell’anno. Si è data la possibilità agli allievi insufficienti di sostenere una ulteriore
prova orale a fine anno.
Per la scala di valutazione si è fatto riferimento a quella adottata dal Dipartimento, fermo
restando che la valutazione finale è scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle prove, ma
anche dall’osservazione costante del comportamento in classe, dall’impegno mostrato e dal
progresso personale di ciascun allievo durante tutto l’anno.
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche evidenti
difficoltà metodologiche di lavoro
4 Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso di
qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5 Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente in
altri
6 Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni
errori di distrazione, non sistematici
7 Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,
accompagnata da abilità algebriche, con rari di distrazione, dimostrando una
certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un linguaggio abbastanza
appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9 Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 35 di 95
10 Prova che consente di rilevare una conoscenza abbastanza equilibrata e
approfondita degli argomenti, sorretta da validi apporti critici e soluzioni
creative e brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rigorosa
rielaborazione personale, una forma corretta e fluida, accompagnata da
coerenza, chiarezza e precisione al massimo grado ed arricchita da evidente
eleganza espressiva. Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
6. RECUPERO
Si è svolta la forma di recupero in itinere e si è sempre data la disponibilità a rispondere alle
domande degli studenti. A fine trimestre si sono assegnati lavori individualizzati di ripasso e
revisione di quanto svolto agli allievi insufficienti.
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DISCIPLINA: Scienze naturali
Docente: Iguera Laura
TESTI ADOTTATI:
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO
MONDADORI SCUOLA
HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA
BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE
1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
Coerentemente con il profilo disciplinare delle “Linee guida”, al termine del percorso liceale
dovrebbero essere acquisite alcune competenze tipiche delle scienze naturali, e, in
particolare per il liceo scientifico-opzione scienze applicate, sono di particolare rilevanza:
- risolvere situazioni problematiche;
- comunicare in modo corretto ed efficace le proprie conclusioni;
- applicare le conoscenze acquisite a situazione di vita reale, anche per porsi in modo
critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico presente e
dell’immediato futuro.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze
Gli studenti devono aver acquisito la conoscenza degli argomenti riportati di seguito nel
programma, e, in particolare, devono conoscere:
le regole della nomenclatura IUPAC dei composti organici
le proprietà e il comportamento delle principali classi di composti organici
il metabolismo dei carboidrati (respirazione cellulare e fotosintesi)
le principali “teorie” evolutive (Lamarck, Darwin, neodarwinismo)
il DNA e le basi genetiche dell'evoluzione
i diversi tipi di selezione naturale
l’origine della specie e i meccanismi di speciazione
i principi dell’ingegneria genetica
alcune applicazioni delle biotecnologie innovative (OGM, biofarmaci, biocombustibili,
risanamento ambientale)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 37 di 95
- il modello interno della Terra e in che modo è stato possibile elaborarlo
- la teoria della tettonica delle placche intesa come modello dinamico globale
Competenze
- riconoscere che il comportamento chimico delle diverse classi di composti organici è
dovuto alla presenza di gruppi funzionali caratteristici
- risalire dal nome di un composto organico alla formula di struttura e viceversa
- riconoscere a quale categoria appartiene un composto organico
- spiegare il meccanismo delle reazioni chimiche organiche principali
- confrontare le diverse teorie sull'evoluzione biologica
- individuare i meccanismi di mantenimento della variabilità genetica a livello di
popolazione
- riconoscere analogie differenze tra le biotecnologie tradizionali e quelle innovative
- saper evidenziare alcune potenzialità e alcuni limiti delle biotecnologie moderne
- riconoscere il tipo di situazione tettonica a partire dall’analisi delle manifestazioni
vulcaniche e sismiche
Abilità
- esporre in modo logico e chiaro gli argomenti, effettuando collegamenti intra e
interdisciplinari
- interpretare, saper riprodurre e spiegare diagrammi e figure relative ai fenomeni
studiati
- realizzare e relazionare attività sperimentali di laboratorio
- essere consapevoli delle diverse scale temporali dei processi geologici, biologici e
antropici
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Una parte limitata della classe ha mostrato interesse e ha lavorato con continuità e proficuo,
raggiungendo una buona preparazione. Un numero cospicuo di alunni, pur manifestando
un discreto interesse per la materia, ha seguito con attenzione superficiale e lavorato in
modo discontinuo, utilizzando un metodo di studio frammentario, spesso finalizzato alle sole
verifiche. Questo non ha permesso loro di esprimere le proprie potenzialità e ha influenzato
negativamente i risultati raggiunti. In altri casi, invece, l’impegno e lo studio più continuativi
hanno consentito di raggiungere risultati sufficienti, anche se non particolarmente solidi.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 38 di 95
4. METODOLOGIE APPLICATE
Sono stati affrontati diversi argomenti, afferenti soprattutto all’area chimica e biochimica. In
particolare, dopo aver chiarito il significato delle reazioni di ossidoriduzione, si sono
approfondite le principali classi di composti organici, cercando di mettere in evidenza sia le
differenze, sia le analogie e il ruolo di alcuni importanti composti nella vita quotidiana. Per
quanto riguarda le reazioni della chimica organica, non è stata richiesta la memorizzazione
delle equazioni di reazione, ma la loro comprensione e spiegazione ragionata.
Nella parte di biochimica, si è scelto di approfondire la trattazione della respirazione cellulare
e della fotosintesi, processi metabolici fondamentali a livello planetario. Per quanto riguarda
le reazioni biochimiche, si ritiene opportuno che gli studenti sappiano commentarle e
interpretarle a partire da schemi e non che le ricordino a memoria.
Si sono affrontati alcuni argomenti delle biotecnologie, cercando di evidenziare le differenze
tra le biotecnologie tradizionali e quelle innovative e, per quanto riguarda queste ultime, le
principali tecniche di manipolazione genetica e alcuni esempi in diversi campi di applicazioni
(biofarmaci, OGM). Si è cercato di mettere in luce la complessità degli argomenti (aspetti
critici, potenzialità, limiti), in modo da far capire l’importanza di affrontarli da più punti di vista
e di informarsi in modo accurato prima di esprimere un parere personale.
In chiusura di anno si è ripresa la trattazione della dinamica endogena, già in parte affrontata
lo scorso anno, evidenziadone alcune tappe storiche e inquadrando alcune situazioni
geodinamiche tipiche nella teoria della tettonica delle placche.
Sono state utilizzate tecniche didattiche diverse, cercando di alternarle, per quanto possibile,
anche nell'ambito della stessa unità oraria:
- lezione frontale, con spiegazione dei concetti essenziali e eventuale approfondimento
di alcuni aspetti;
- lezione-dialogo, tramite il coinvolgimento degli alunni attraverso la proposizione di
domande, situazioni problematiche, casi concreti, visione di video, ecc.
- svolgimento di esercizi
- esercitazioni di laboratorio
Gli studenti hanno avuto, come materiale di studio, gli appunti presi a lezione, le presentazioni
impiegate in classe a supporto della lezione e inviate sulla piattaforma Edmodo, i libri di testo.
5. VALUTAZIONE
Sia nelle prove scritte, sia in quelle orali, si è cercato di richiedere non solo le conoscenze
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 39 di 95
degli argomenti, ma anche la comprensione e l’applicazione delle stesse in contesti talvolta
di realtà.
Sono state effettuate complessivamente sei prove scritte, una simulazione della terza prova e
due interrogazioni orali.
Nello specifico, le prove sono state così distribuite:
trimestre:
- tre verifiche scritte sotto forma di prove semistrutturate (quesiti a risposta multipla con o
senza motivazione, vero o falso da motivare, completamenti e abbinamenti, domande
aperte a risposta breve, etc.) su parti circoscritte di programma
- un’interrogazione (a sorteggio) su parti limitate di programma
pentamestre:
1) tre verifiche scritte sotto forma di prova semistrutturata (quesiti a risposta multipla con o
senza motivazione, vero o falso da motivare, completamenti e abbinamenti, domande
aperte a risposta breve, etc,) su parti circoscritte di programma
2) una simulazione della terza prova d’esame
3) una verifica orale (si svolgerà dopo la metà del mese di maggio) sotto forma di
colloquio riguardante tutto il programma svolto.
I criteri generali per la valutazione sono conformi a quelli stabiliti a livello di Dipartimento,
facendo riferimento alla griglia di valutazione qui riportata per quanto riguarda le domande
aperte nelle prove scritte e i colloqui orali.
Nelle prove scritte semistrutturate, invece, ad ogni tipo di domanda ed esercizio è abbinato
un punteggio massimo e il voto è stato assegnato secondo la corrispondenza punteggio
percentuale/voto in decimi (la sufficienza corrisponde al 60% di lavoro correttamente
eseguito). Per la correzione della simulazione della terza prova si è usata la griglia adottata a
livello di Istituto e allegata al presente documento.
La valutazione finale terrà conto, oltre che dei voti ottenuti nelle prove, così come
concordato a livello di Dipartimento, di altri elementi, in particolare:
- il grado di attenzione e di partecipazione durante le lezioni e le attività didattiche;
- la qualità dell'impegno;
- il grado di autonomia nell'organizzazione del lavoro;
- la progressione nell'apprendimento;
- la puntualità e la precisione nelle consegne.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 40 di 95
Griglia di valutazione
VOTO CONOSCENZA ESPOSIZIONE RIELABORAZIONE
2 nulla nulla nulla
3 non conosce gli
argomenti, se non
qualche vaga nozione
espone in modo
completamente
inadeguato e/o
scorretto
nulla
4 conosce gli argomenti
in modo molto
lacunoso, con gravi
errori
formula un discorso
incoerente, usa un
linguaggio specifico
scorretto e inappropriato
non riesce ad individuare i
concetti chiave, anche se
guidato
5 conosce gli argomenti
in modo parziale,
mnemonico, con errori
espone in modo
stentato, usa un
linguaggio specifico
non sempre corretto
effettua analisi e
collegamenti frammentari
e poco coerenti
6 conosce gli aspetti
essenziali degli
argomenti, anche se
con incertezze ed
inesattezze
espone in modo
sufficiente-mente
autonomo, usa un
linguaggio specifico
semplice ma
sostanzialmente
adeguato
effettua analisi e
collegamenti ancora
imprecisi, anche se
guidato
7 conosce gli argomenti
in modo non limitato al
minimo richiesto,
mancano precisione e
dettaglio
organizza i contenuti
dello studio in modo
abbastanza completo e
ordinato, usa un
linguaggio specifico
abbastanza preciso
se guidato, sa collegare gli
aspetti principali degli
argomenti trattati
8 conosce tutti gli
argomenti, non
sempre in modo
approfondito, con
imprecisioni
organizza i contenuti
dello studio in modo
completo e ordinato,
usa un linguaggio
specifico corretto e
abbastanza preciso
sa collegare
autonomamente i concetti,
seppur in modo non
sempre preciso
9 conosce tutti gli
argomenti in modo
approfondito, con
qualche imprecisione
organizza i contenuti
dello studio in modo
pertinente ed organico,
usa un linguaggio
specifico corretto e
preciso
coglie i concetti essenziali
e li collega
autonomamente ed in
modo corretto
10 conosce tutti gli
argomenti in modo
approfondito,
integrandoli con
apporti personali
organizza i contenuti
dello studio in sintesi
complete, efficaci ed
organiche, usa un
linguaggio specifico
corretto, fluido, ricco
fa emergere capacità
critiche ed originalità di
pensiero
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6.RECUPERO
Gli interventi di recupero sono stati attuati in itinere durante il corso dell’anno scolastico,
tramite la correzione in classe delle prove di verifica e la riproposizione di alcune parti del
programma. Il recupero dell’insufficienza del trimestre è stato effettuato tramite studio
individuale.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 42 di 95
DISCIPLINA: Informatica
Docente: Martina Ezio
TESTI ADOTTATI:
- PIERO GALLO, PASQUALE SIRSI – INFORMATICA 3, EDIZIONI MINERVA SCUOLA
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento dell’informatica è finalizzato all’ottenimento di un approccio integrato del
sapere tecnico-scientifico, implementando il raccordo tra la conoscenza e la tecnologia in
modo tale che i riferimenti concettuali siano interpretabili in uno scenario di esperienza reale.
In aggiunta alle lezioni teoriche, la didattica laboratoriale permette di focalizzare l’attenzione
degli studenti sul problema, portandoli a sviluppare sia competenze logiche e di problem
solving, sia un processo in cui le abilità vengono sistematizzate, approfondite ed integrate fra
loro.
La disciplina, inoltre, sviluppa e facilita il lavoro di gruppo, il cooperative learning e la
collaborazione fra i ragazzi, contribuendo al raggiungimento di risultati di apprendimento che
permettono allo studente di utilizzare diversi strumenti tecnologici in maniera critica e
consapevole. Nello specifico, vengono spinti i ragazzi ad utilizzare il calcolo numerico, la
teoria della computazione e gli strumenti informatici all’interno delle loro attivita’ di studio,
ricerca ed approfondimento disciplinare, con l’obiettivo di ampliare la loro visione su mezzi e
tecniche atte a trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria
competenza.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze:
conoscere gli errori computazionali
conoscere la rappresentazione dei numeri e la notazione IEEE
conoscere l’errore relativo e l’errore assoluto della rappresentazione di macchina
conoscere l’aritmetica finita con la conseguente problematica della propagazione
dell’errore
conoscere i principali elementi dell’algebra lineare (vettori, matrici, sottomatrici ) e le
operazioni vigenti su matrici
conoscere il concetto di autovalore, autospazio ed autovettore applicata ai sistemi di
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 43 di 95
equazioni lineari con autovalori distinti
conoscere il concetto di determinante ed i metodi di calcolo di Sarrus e Laplace
conoscere in ambiente Octave: calcolo matriciale, variabili, operatori
conoscere i metodi per la risoluzione di sistemi di equazioni lineari: Cramer, Sistemi
triangolari
conoscere i metodi di interpolazione: polinomio di Lagrange
conoscere il concetto, le caratteristiche, il comportamento e la classificazione di un
sistema, quale astrazione utile per la comprensione della realta’
conoscere i sistemi di controllo a catena / anello aperto e chiuso
conoscere la rappresentazione dei sistemi: i modelli e la loro classificazione
conoscere il concetto di automa, quale modello di calcolo
conoscere la rappresentazione mediante diagramma degli stati degli automi
conoscere il concetto di modello computazionale e la Macchina di Turing, Macchina
di Turing Universale e Macchina Astratta o Virtuale
conoscere l’idea di Macchina di Turing Universale
conoscere il concetto di complessita’ computazionale e di ordine di grandezza dei
problemi con riferimento a semplici algoritmi
conoscere l’influenza che i dati in input e la loro dimensione hanno nella valutazione
della complessita’, dei tempi di esecuzione e dell’efficienza dell’algoritmo
Competenze:
Acquisire la padronanza di strumenti dell’informatica e utilizzare tali strumenti per la
soluzione di problemi significativi generici, e di problemi interconnessi con lo studio
della matematica
Acquisire la consapevolezza dei vantaggi e dei limiti dell’uso degli strumenti e dei
metodi informatici e delle conseguenze scientifiche e culturali di tale uso
Utilizzare strumenti metodologici per porsi con atteggiamento razionale e critico di
fronte a sistemi e modelli di calcolo
Riconoscere e saper valutare i sistemi ed i modelli per la rappresentazione /
modellizzazione della realta’
Saper valutare un algoritmo in termini di efficienza e costi, e saperlo confrontare in
termini di risorse ed efficienza con altri algoritmi finalizzati a risolvere problematiche
analoghe
Abilità
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 44 di 95
Capacita’ di progettazione di software ed analisi delle eventuali problematiche, con
un punto di vista critico
migliorare le capacità di intuizione e lo spirito di ricerca
capacita’ di utilizzo di ambienti software in maniera sufficientemente autonoma,
anche sfruttando i sistemi di ricerca online
capacita’ di trasformare in algoritmi le situazioni problematiche che si possono
riscontrare in vari ambiti disciplinari
acquisire chiarezza di pensiero e rigore espositivo tramite l’uso di un linguaggio
tecnico-informatico corretto
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe non ha potuto avere una continuità didattica lungo l’intero triennio, cambiando
insegnante ogni anno. Questo ha causato dei leggeri rallentamenti nel programma dovuti al
necessario adattamento dei ragazzi, soprattutto nella prima parte dell’anno. Nonostante
questo e alcune lacune pregresse, la programmazione è stata affrontata tenendo conto
delle indicazioni contenute nei programmi ministeriali, cercando di offrire il maggior numero di
collegamenti con quanto svolto nell’anno passato (le basi di dati relazionali) e
complessivamente, l’impostazione didattica risulta essere abbastanza allineata con quanto
espresso nel piano di lavoro, sia per quanto riguarda gli argomenti, sia per gli aspetti
cronologici e metodologici.
La classe ha lavorato con un buon interesse, partecipando in maniera attiva alle lezioni e
mantenendo un ritmo di lavoro e di attenzione abbastanza costante.
Il comportamento è stato corretto; gli studenti, nel loro insieme, lavorano in un clima sereno e
collaborativo.
Il profitto raggiunto, nel complesso, e’ discreto, anche se sono presenti alunni che spaziano
da una preparazione ottima ed approfondita ad una appena sufficiente, dove le difficolta’
riscontrate nell’anno sono state superate in maniera saltuaria.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Le lezioni sono state prevalentemente di tipo frontale partecipativo, con momenti di
discussione e di confronto. I vari argomenti sono stati presentati facendo spesso dei riferimenti
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 45 di 95
al mondo reale, invitando gli alunni a riflettere e a porre delle domande, esercitando le
capacità dei ragazzi di unificare le varie conoscenze acquisite.
Nelle lezioni di tipo laboratoriale si e’ cercato di riprendere i concetti teorici visti in
precedenza, applicandoli a scenari pratici che i ragazzi hanno avuto modo di esplorare
all’interno di altre discipline quali, per esempio, la matematica.
5. VALUTAZIONE
Durante il trimestre sono state somministrate 2 prove scritte (domande teorico/pratiche
formulate secondo la tipologia B ) mentre, durante il pentamestre, oltre all’eventuale
verifica/interrogazione di recupero per gli insufficienti, sono state svolte 4 prove scritte (con le
stesse modalita’ di cui 2 rappresentate dalle simulazioni di III prova) e 1 prova orale.
Per l’attribuzione dei voti (sempre avvenuta entro 15 giorni dalla somministrazione della
verifica) si e’ fatto riferimento alla griglia di valutazione adottata dal dipartimento (v. sotto). La
valutazione finale e’ scaturita non solo dai risultati ottenuti nelle singole prove ma anche
dall’osservazione di fattori legati all’impegno, all’attenzione, alla costanza e al processo di
apprendimento tenuti dal ragazzo nel corso dell’intero anno scolastico.
VOTO
INDICATORE
2 Consegna del foglio in bianco o rifiuto della prova
3 Qualche accenno di risposta gravemente errato, che denuncia anche
evidenti difficoltà metodologiche di lavoro
4
Risposte o elaborazioni gravemente carenti, nelle quali si nota però il possesso
di qualche nozione
Risposte o elaborazioni nulle nella maggior parte degli argomenti proposti,
accompagnate da risultati di non grave carenza in poche altre
5
Prova che consente di rilevare almeno una certa conoscenza di contenuti e
degli strumenti algebrici, anche se non completamente consolidati
Prova soddisfacente in quasi metà degli argomenti, ma gravemente carente
in altri
6
Prova che consente di rilevare conoscenza e comprensione dei contenuti
fondamentali, insieme ad una certa capacità algebrica, anche con alcuni
errori di distrazione, non sistematici
7
Prova che consente di rilevare una conoscenza accurata dei contenuti,
accompagnata da abilità algebriche, con rari errori di distrazione,
dimostrando una certa capacità di analisi e sintesi e facendo uso di un
linguaggio abbastanza appropriato
8 Prova che consente di rilevare una conoscenza esauriente dei contenuti, un
linguaggio formalmente corretto, accompagnata da autonomia logica
9
Prova che consente di rilevare una conoscenza approfondita dei contenuti,
una esposizione fluida e precisa, una capacità di rielaborazione logica degli
argomenti, esplicitata anche nella risoluzione di applicazioni non standard
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 46 di 95
10
Prova che consente di rilevare una conoscenza equilibrata e approfondita
degli argomenti, sorretta da argomentazioni pertinenti e/o soluzioni creative e
brillanti, in cui analisi e sintesi si integrano in una rielaborazione personale, una
forma corretta, accompagnata da coerenza, chiarezza e precisione al
massimo grado.
Raggiungimento di tutti gli obiettivi al livello più alto.
6. RECUPERO
Il recupero è stato svolto in itinere, con la modalità dello studio individuale dei ragazzi
abbinata al ripasso degli argomenti in classe, per chiarire in modo mirato i vari dubbi.
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DISCIPLINA: Disegno e Storia dell’arte
Docente: Ricci Irene
TESTI ADOTTATI:
- CRICCO, DI TEODORO, ITINERARIO NELL’ARTE, VOL. 5, VERSIONE ROSSA, 2010, ZANICHELLI
1. FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
La disciplina si propone, in conclusione del percorso liceale, di far maturare il concetto di
patrimonio storico artistico come espressione della propria cultura, legandolo al concetto di
tutela, in modo tale che i ragazzi siano in grado di mettere in gioco le conoscenze acquisite
relative a quelle che sono state storicamente le tappe fondamentali dell’evoluzione del
linguaggio artistico. Tutto ciò si propone inoltre di fornire elementi di consapevolezza
dell’unicità e del valore di tale ricchezza e stimolare la maturazione di un senso di
appartenenza civica utile anche a porre in atto azioni propositive.
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze:
conoscere gli aspetti caratteristici dei diversi periodi storico-artistici esaminati;
conoscere i più rappresentativi esponenti artistici e le loro più significative opere;
conoscere le diverse tecniche compositive e di rappresentazione proprie dei manufatti
artistici esaminati;
conoscere le tipologie e le caratteristiche strutturali delle costruzioni architettoniche più
rappresentative realizzate nei diversi periodi storici;
possedere una buona conoscenza della terminologia specifica.
Competenze:
saper porre relazioni tra i diversi movimenti artistici affrontati
essere in grado di individuare le strutture compositive delle opere esaminate
essere in grado di effettuare collegamenti che mettano in luce l’evoluzione del linguaggio
artistico nel tempo
Abilità:
essere in grado di produrre una chiara e corretta esposizione dei contenuti richiesti utilizzando
la terminologia specifica acquisita
essere in grado di leggere ed interpretare i contenuti formali ed espressivi delle opere
esaminate;
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 48 di 95
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
I ragazzi hanno in genere dimostrano un interesse piuttosto superficiale per la disciplina,
spesso dimostrando una certa discontinuità e passività sia nel coinvolgimento al lavoro
didattico in classe che nell’applicazione allo studio a casa, spesso compromettendo il
raggiungimento di risultati soddisfacenti ed adeguati alle proprie possibilità. In qualche caso si
sono comunque evidenziati interesse e disponibilità sia al confronto in classe che
nell’approfondimento individuale che ha consentito ad alcuni allievi di raggiungere anche
buoni e talvolta ottimi risultati.
4. METODOLOGIE APPLICATE
La programmazione è stata affrontata tenendo conto delle indicazioni contenute nei nuovi
programmi ministeriali trattando le esperienze artistiche che si sono manifestate a partire
dalla fine dell’800 con particolare attenzione al ‘900. Per quanto attiene alla storia dell’arte la
trattazione dei singoli argomenti è stata affrontata cercando di evidenziare il rapporto con il
contesto culturale all’interno del quale questi si sono espressi. Per ciascun periodo artistico
sono stati esaminati i maggiori rappresentanti e le opere più rilevanti. La trattazione è
avvenuta essenzialmente attraverso lezioni frontali, ma favorendo comunque la
partecipazione dei ragazzi soprattutto nella fase di lettura delle opere. Il lavoro di disegno,
centrato essenzialmente sull’architettura, si è svolto, nel primo trimestre, attraverso un lavoro di
avvicinamento all’argomento mirato alla lettura di un progetto architettonico utilizzando le
pubblicazioni su riviste specializzate. E’ proseguito quindi nel pentamestre in modo
differenziato secondo gli interessi dei ragazzi. Alcuni infatti hanno condotto approfondimenti
su specifiche tematiche relative all’architettura a basso consumo energetico. Tali
approfondimenti sono stati introdotti attraverso la proiezione di slides in classe e consultando
siti web che i ragazzi hanno utilizzato per realizzare le relative presentazioni in power point. Altri
hanno invece completato il lavoro avviato nel trimestre riproducendo in scala il disegno
architettonico del progetto prescelto.
5. VALUTAZIONE
Trimestre:
è stata svolta una esercitazione di tipo grafico centrata sulla lettura ed illustrazione dei
caratteri costruttivi generali di un esempio di progetto architettonico, ed una prova orale sui
contenuti della storia dell’arte.
Pentamestre:
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 49 di 95
le prove effettuate hanno riguardato i contenuti della storia dell’arte che sono stati verificati
oralmente. La verifica orale è avvenuta attraverso un colloquio individuale. Tale prestazione
ha consentito di rilevare le capacità di mettere in relazione, secondo successioni logiche ed
articolate, le diverse forme di espressione artistica, talvolta introducendo argomentazioni
critiche e personali. In questo caso la chiarezza espositiva e la correttezza nell’uso della
specifica terminologia hanno rappresentato lo strumento per una più efficace e sicura
esposizione delle proprie conoscenze e competenze.
Una seconda prova ha riguardato, per alcuni, la presentazione in power point degli specifici
approfondimenti sull’architettura a basso consumo energetico, per altri la prova grafica del
disegno architettonico.
I ragazzi hanno inoltre affrontato una simulazione di terza prova.
Per la valutazione è stata adottata la seguente griglia elaborata in sede di dipartimento.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI
VOTO GIUDIZIO
2 Assenza di ogni elemento pertinente e coerente alla richiesta. Rifiuto della
prova.
3 Conoscenze parziali e raramente corrette, prive di articolazione e incoerenti
Evidente incapacità nell’individuare concetti chiave e nel proporre
collegamenti, anche semplici
4 Lacunosi i contenuti concettuali fondamentali.
La risposta ai quesiti non è formulata con coerenza.
La terminologia e il lessico sono limitata, inesatti, ripetitivi. Carenti le abilità di
analisi e sintesi
5 Conoscenze dei concetti piuttosto mnemoniche e ripetitive.
Il linguaggio non appropriato alla disciplina.
Carente la capacità di individuare i concetti chiave che vengono collegati
con difficoltà
6 Corrette ma superficiali le conoscenze.
Esposizione non esclusivamente mnemonica.
Utilizzo pertinente della terminologia propria della disciplina, talvolta si rende
necessaria la guida dell’insegnante
7 Discreta conoscenza degli argomenti affrontati. Articolazione corretta del
discorso.
La terminologia e il lessico sono abbastanza precisi.
Capacità di individuare i concetti chiave e, se richiesto, di stabilire
collegamenti formulando sintesi chiare
8 Buona conoscenza degli argomenti affrontati.
Esposizione organica e precisa.
Utilizzo corretto del lessico specifico.
Buona capacità di analisi accurate e di sintesi ben articolate
9 Conoscenze disciplinari puntuali,.
Esposizione ben strutturata sia sotto il profilo logico che concettuale.
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La terminologia e il lessico sono appropriati
Buona capacità di costruire percorsi analitici perspicui e approfonditi e di
proporre sintesi e valutazioni equilibrate e logicamente motivate
10 Ottima ed approfondita conoscenza dei contenuti della disciplina,
esposizione fluida, efficace, autonoma. Ottima capacità di formulare percorsi
analitici e di proporre sintesi convincenti dei temi affrontati esprimendo le
proprie valutazioni critiche ed una personale rielaborazione capace anche di
collegamenti pluridisciplinari
6. RECUPERO
Nel corso dell’anno è stato offerto sostegno a quanti, in diversi momenti, hanno richiesto
chiarimenti.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 51 di 95
DISCIPLINA: Scienze motorie e sportive
Docente: Paris Paola
TESTI ADOTTATI:
- Pier Luigi Del Nista/ June Parker/ Andrea Tasselli – “NUOVO PRATICAMENTE SPORT”
(Comprendere il movimento-Applicare il movimento ) Casa editrice G. D’Anna
1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA
L’insegnamento dell’educazione motoria mira alla crescita, allo sviluppo e al mantenimento
delle funzioni motorie in un rapporto interattivo con lo sviluppo delle capacità cognitive ed
emotive.
L'educazione motoria concorre con gli altri insegnamenti alla formazione della personalità
degli
allievi e mira al conseguimento di una migliore qualità della vita mediante:
1) l'educazione alla psicomotricità
2) lo sviluppo ed il potenziamento muscolare
3) lo sviluppo delle qualità personali del carattere e della socialità
4) la consuetudine alle attività motorie e sportive utilizzabili anche come impiego del tempo
libero.
2.OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Conoscenze
Sapere come migliorare le proprie abilità motorie sia condizionali che coordinative rispetto al
livello di partenza
Conoscere i fondamentali individuali e di squadra delle attività sportive programmate
Conoscere l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi in ambito specifico o di riporto
Conoscere attività simbolico espressive anche su base musicale
Saper analizzare il movimento e distinguerne le varie espressioni e capacità motorie
Conoscere la struttura e l’organizzazione del corpo umano e le principali funzioni fisiologiche
legate all’attività fisica
Conoscere le tappe dello sviluppo psicomotorio
Conoscere le principali norme sulla tutela della salute e la prevenzione degli infortuni
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Competenze
Utilizzare consapevolmente l’attività motoria per mantenere e migliorare il proprio stato di
salute e di benessere psico-fisico
Organizzare e rielaborare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e
finalizzati in qualsiasi contesto (ludico, sportivo ed espressivo) trasferibili in ambito professionale
o del tempo libero
Utilizzare comportamenti relazionali adeguati che abbiano come finalità il consolidamento
del carattere, la fiducia delle proprie capacità, lo sviluppo della socialità e del senso civico.
Abilità
Saper utilizzare movimenti e gesti per apprendere e migliorare le abilità programmate
Saper applicare le conoscenze acquisite: esercizi, tecniche, metodi e regolamenti specifici
Saper percepire, analizzare e memorizzare dati e informazioni derivanti dalle esperienze
motorie vissute al fine di possedere una consapevole percezione del proprio corpo sia in
situazione statica che in movimento
Saper utilizzare una terminologia specifica
Saper utilizzare in modo critico e creativo procedimenti e tecniche operative specifiche al
fine di migliorare il proprio livello di partenza
Saper riconoscere il vero ruolo dello sport in ambito sociale, sia a livello comunicativo sia a
livello personale
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
La classe 5 D è una classe composta da 21 alunni 17 maschi e 4 femmine. E’ una classe
molto vivace che partecipa attivamente e con impegno alle lezioni proposte anche se a
volte in modo caotico .
Gli obiettivi minimi sono stati raggiunti da tutti i componenti della classe e i risultati finali sono
complessivamente molto buoni. Durante le lezioni si è creato un ottimo rapporto tra gli alunni
e l’insegnante e la partecipazione a tutte le varie attività proposte è stata positiva.
4. METODOLOGIE APPLICATE
Lezione frontale sia pratica in palestra che teorica in aula
Lezione con gruppi di lavoro (comprensione ed applicazione delle conoscenze) che
permette di sfruttare tutti gli spazi della palestra e di utilizzare al meglio l’attrezzatura a
disposizione per la pratica di alcune attività (sport di squadra, discipline dell’atletica
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leggera). Inoltre con tale metodologia, tutti gli allievi della classe possono esercitarsi
contemporaneamente in attività diverse e svolgere lavori di recupero e di
approfondimento individualizzati
Giochi di movimento presportivi e sportivi, circuiti, percorsi .
5. VALUTAZIONE
Tipi di prove
Verifiche pratiche: - osservazione di abilità con l’utilizzo di apposite griglie
- misurazioni e test
- prove cronometrate
Verifiche scritte: tipologia a risposta singola in forma sintetica o a risposta multipla
Punteggi
Tutte le verifiche sono mirate ad accertare il significativo sviluppo delle capacità, delle
conoscenze e della competenze espresse da ogni singolo studente.
Prima di ogni verifica viene illustrato agli allievi il criterio di valutazione adottato.
Dopo ogni verifica viene comunicata la valutazione riportata per ogni singolo allievo
Per alcune verifiche pratiche la valutazione è data dalla misurazione di punteggi, tempi o
distanze e attribuzione del voto alla migliore prestazione effettuata dopo almeno due
prove in lezioni diverse in base a tabelle predefinite. Questo lavoro aiuta ogni allievo a
prendere coscienza dei processi che permettono di migliorare una prestazione e di
provare a metterli in pratica in modo efficace.
Per altre verifiche la valutazione viene assegnata in base a griglie suddivise in descrittori
con relativi indicatori che viene presentata e illustrata agli allievi di volta in volta.
Le verifiche teoriche con quesiti a risposta multipla sono articolati in più domande con
punteggio al fine di ricondurre il voto attribuito alla scala numerica da 2 a 10.
Criteri
La valutazione finale complessiva tiene inoltre conto sia del giudizio oggettivo dato a ogni
verifica pratica o scritta svolta, sia di alcuni elementi fondamentali del percorso formativo di
ogni allievo e cioè:
l’incremento della prestazione rispetto alla situazione iniziale
la partecipazione attiva durante le lezioni
l’impegno dimostrato nel migliorare il proprio livello di partenza
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 54 di 95
il rispetto delle regole e un corretto comportamento sportivo
6. RECUPERO
Il recupero degli allievi in difficoltà che hanno dimostrato carenze e lacune nella strutturazione
degli schemi motori e hanno ottenuto risultati negativi è stato svolto in itinere durante le lezioni
attraverso lavori individualizzati.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 55 di 95
DISCIPLINA: Religione Cattolica
Docente: Gallo Chiara
TESTI ADOTTATI:
- LA BIBBIA (TESTO CONSIGLIATO)
1.FINALITA’ GENERALI DELLA DISCIPLINA - Indicazioni Nazionali dei percorsi liceali
- Dipartimento disciplinare in merito agli assi di apprendimento, agli obiettivi minimi, alle
metodologie e alle modalità di verifica dell’apprendimento
- PTOF 2016-2020
- Carta dei servizi e patto di corresponsabilità
- Indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica nel II ciclo di istruzione (DPR
20\8\2012 n. 176)
2. OBIETTIVI DIDATTICI E DISCIPLINARI
Saper individuare le caratteristiche del rapporto della Chiesa con il mondo
contemporaneo
conoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa
interpretare la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di
pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul
principio della libertà religiosa
sapersi confrontare con la dimensione della multiculturalità anche in chiave religiosa.
sapersi orientare in tema di confronto e dialogo tra le religioni.
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
Gli studenti hanno trovato e colto la disciplina come occasione di stimolo per la ricerca, il
confronto, la riflessione e l’interiorizzazione dei valori;
- hanno sviluppato la dimensione dell’interculturalità, anche in chiave religiosa, e del rispetto
dei diritti dell’uomo (in particolare in merito al diritto della libertà religiosa)
-sono diventati in grado di mettere in correlazione il dato culturale con le tematiche e
problematiche che vengano evidenziate dall’attualità prendendo coscienza dell’importanza
delle conoscenze come dati necessari per una interpretazione personale critica che sia
documentata, coerente e giustificabile.
4. METODOLOGIE APPLICATE
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Si è avuto cura di assicurare sempre riferimenti chiari circa i contenuti dell’IRC, di stimolare le
motivazioni e la partecipazione attiva degli studenti interpellandoli nella loro globalità
(componente affettiva, cognitiva e comportamentale) tenendo anche conto degli approcci
diversi e dei contributi offerti dalle altre discipline di apprendimento. Si sono alternate: brevi
lezioni frontali, lezioni partecipate (il dialogo, che viene opportunamente condotto ad
affrontare i temi delle unità previste dal piano di lavoro, è suscitato a volte da quotidiani, dalla
visione di siti internet, da documentari o da diapositive), esercitazioni individuali o in gruppi.
5. VALUTAZIONE
Numero colloqui orali: 2 nel trimestre
Numero colloqui orali: 2 nel pentamestre
Esiti di lavori individuali o di gruppo
2 Insufficiente: rifiuto della prova, gravi carenze, assenza di elementi positivi
3 Sufficiente: colloquio di verifica delle conoscenze: risponde positivamente ad
almeno il 40-50% delle domande. Conosce delle nozioni, ma in modo
frammentario.
Partecipazione al dialogo educativo: si interessa saltuariamente e in modo
superficiale
4 Molto: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dal 50 al 80% delle
domande. Possiede conoscenze corrette, ma non esaurienti
Partecipazione al dialogo educativo: si interessa, ma non sempre partecipa in
modo attivo
5 Moltissimo: test di verifica delle conoscenze: risponde positivamente dall’80 al 100%
delle domande. Conosce gli argomenti in modo esauriente. Sa cogliere in essi gli
aspetti umani e religiosi, anche confrontandoli con esperienze e fedi diverse
Partecipazione al dialogo educativo: interesse vivo. Si interroga e riflette sui
contenuti con apporti personali, partecipa in modo costruttivo alle lezioni. Esprime
valutazioni coerenti ed equilibrate, rispettando la diversità di opinioni e scelte
valoriali
6.RECUPERO
Non si è dovuti ricorrere a particolari attività di recupero.
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6. PROGRAMMI SVOLTI FINO AL15 MAGGIO
Eventuali argomenti svolti dopo verranno aggiunti in una integrazione al documento con i testi delle
simulazioni
DISCIPLINA: Lingua e Letteratura italiana
Volume dedicato a Leopardi, il primo dei moderni
Capitolo I – Giacomo Leopardi Pp. 5 - 209
Schede fornite dall’insegnante:
Il pessimismo e la poetica
Lettura e commento di passi tratti dallo Zibaldone: Teoria del piacere; Teoria della visione;
Parole poetiche; Ricordanza e poesia; Teoria del suono; Indefinito e poesia; Suoni
indefiniti; La doppia visione e La rimembranza; La poetica del “vago e indefinito”
Leopardi e il Romanticismo
1 La vita. Pp. 7 - 10
7 Lo Zibaldone di pensieri. Un diario del pensiero. Pp. 27 - 30
8 Le Operette morali. Elaborazione e contenuto. Pp. 38 - 49
S6 Le Operette morali: la struttura del libro e i tempi di composizione. P. 39
Sintesi dei seguenti testi: Storia del genere umano; Dialogo della Natura e di un’anima;
Concetto di morte attraverso il riferimento al Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie
Lettura dei seguenti testi:
T10 Dialogo della Natura e di un Islandese. Pp. 59 – 63
Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 63 – 64
T8 Dialogo di Plotino e Porfirio – “Il suicidio e la solidarietà” (dalla r. 28). P. 48 – 49
Scheda fornita dall’insegnante
Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
Capitolo II – Canti. Pp. 95 - 182
A1 Composizione, struttura, titolo, vicende editoriali. Pp. 96 - 97
S1 – La struttura dei Canti e i tempi di composizione. P. 97
A2 La prima fase della poesia leopardiana (1818 – 1822). P. 98
A3 Le canzoni civili del 1818 – 1822: in particolare i temi quali il patriottismo, la grandezza degli
antichi e la decadenza del presente, l’importanza dell'educazione Pp. 98 - 100
A4 Le canzoni del suicidio (1821 – 1822): in particolare differenza tra suicidio civile ed
esistenziale. P. 100
A5 Gli «idilli». Pp. 105 - 106
Esclusi i paragrafi: La sera del dì di festa, Alla luna, Il sogno e La vita solitaria.
Lettura dei seguenti testi:
T2 L’infinito. Pp. 106 - 107
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso L’attualizzazione e valorizzazione.
T3 La sera del dì di festa. Pp. 109 - 110
Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “La poesia dell’indefinito”.
A6 Un periodo di passaggio (1823-1827): solo il paragrafo “Le ragioni del provvisorio
abbandono della poesia. Pp. 112 - 113
A7 La seconda fase della poesia leopardiana (1828 – 1830). I canti pisano – recanatesi.
Pp. 116 - 119
T5 A Silvia. Pp. 119 – 121
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Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “La riflessione sulla fanciulla nello
Zibaldone”.
T7 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Pp. 131 – 134
Analisi del testo
T8 La quiete dopo la tempesta. Pp. 136 – 138
Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 138 - 139
T10 Il sabato del villaggio. Pp. 142 – 144
Analisi del testo - Interpretazione del testo. Pp. 144
A8 La terza fase della poesia leopardiana (1831 – 1837). Pp. 145 - 146
A9 Il “ciclo di Aspasia”: solo i paragrafi “L’amore per Fanny Targioni Tozzetti”; L’esperienza
dell’amore e il rinnovamento della ricerca leopardiana”. Pp. 146 - 147
A11 Ideologia e società: tra la satira e la proposta. Il messaggio conclusivo della Ginestra.
Pp. 157 – 159
Solo i paragrafi:
Da “La ginestra, o il fiore del deserto (1836): un grande testo sul senso della vita e sul
destino dell’uomo” fino alla fine. Pp. 158 – 159
Lettura dei seguenti testi:
T13 La ginestra, o il fiore del deserto: lettura e versione in prosa dei vv. 1 – 51 e 297 – 317;
sintesi delle altre strofe Pp. 159 – 168
Analisi del testo: solo Datazione e collocazione; Interpretazione del testo.
Volume 3a
La parte introduttiva su Positivismo, Naturalismo, Simbolismo e Decadentismo è stata svolta
utilizzando delle schede fornite dall’insegnante.
Il Positivismo, Il Naturalismo e il Verismo
Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante
S2 – Emile Zola: Il romanziere come osservatore e sperimentatore impersonale. P. 42
4 Il Naturalismo francese e il Verismo italiano: poetiche e contenuti: dal paragrafo
"L'influenza dell'Assommoir di Zola in Italia" a "Differenze tra Verismo italiano e Naturalismo
francese") Pp. 40 – 42
Capitolo IV – Verga e la fiumana del progresso Pp. 103 - 171
2 La vita e le opere (ci si è soffermati in particolare su: Storia di una capinera, Eva, Nedda, I
Vinti, Vita dei campi, Per le vie, Cavalleria rusticana). Pp. 105 – 108
3 I romanzi giovanili e Nedda, «bozzetto siciliano». Pp. 109 – 113
Sono state viste le trame di: Storia di una capinera, Eva, Nedda
S3 – La prefazione a Eva: l’arte e l’«atmosfera di Banche e di Imprese industriali». P. 109
4 L’adesione al Verismo e il ciclo dei «Vinti». Pp. 114 - 117
S6 – Lettera a Salvatore Paola Verdura sul ciclo della «Marea». P. 115
S7 – Dedicatoria a Salvatore Farina. P. 116
5 Rosso Malpelo e le altre novelle di Vita dei campi. Pp. 118 - 120
S10 – Lo straniamento e l’artificio di regressione. P. 119
T1 Rosso Malpelo. Pp. 120 – 129
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Il tema del diverso: storicizzazione
e attualizzazione”.
6 Novelle rusticane e altri racconti: ci si è soffermati su Novelle rusticane, Per le vie e
Vagabondaggio Pp. 131 – 132
T2 La roba. Pp. 132 – 136
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 59 di 95
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
7 Mastro – don Gesualdo Pp. 143 - 144
S11 – “Mastro” e “don”. P. 143
T5 La morte di Gesualdo. Pp. 157 – 168
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
8 Poetica, personaggi, temi del Mastro – don Gesualdo. Pp. 170 – 171
Capitolo V – I Malavoglia: Lettura integrale del romanzo con analisi dei seguenti capitoli:
T1 La prefazione ai Malavoglia Pp. 182 – 183
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
Cap. I dall’inizio a “le pagò due centesimi di acqua col limone”. Scheda fornita
dall’insengnante
T2 “Mena, compare Alfio e le stelle che «ammiccavano più forte». (Cap. II) Pp. 189 – 190
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
Cap. IV: passi scelti. Scheda fornita dall’insengnante
Cap. XI dall’inizio fino a “come fa giorno allungo il collo per vedere se vengono a
mettermi il basto”. Scheda fornita dall’insengnante
Cap. XV parte finale da “Come aveva detto Alfio Mosca” fino alla fine.
Si sovrappone in parte a T3, per il resto scheda fornita dall’insegnante Pp. 199 – 200
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
A1 Il titolo e la composizione. P. 178
A2 Il progetto letterario e la poetica. Pp.178 - 179
S1 – Fantasticheria. Pp. 179 - 181
A3 Il romanzo come opera di «ricostruzione intellettuale». Pp. 185 – 186
S2 - «Un lavoro di ricostruzione intellettuale». P. 186
A4 La struttura e l vicenda. Pp. 186 – 187
A5 Il sistema dei personaggi. Pp. 187 – 188
B1 Il tempo e lo spazio. Pp. 192 – 194
B2 La lingua, lo stile, il punto di vista. Pp. 194 – 196
S7 – Un esempio di straniamento: la “superbia” dei Malavoglia P. 196
B3 Simbolismo e Naturalismo nei Malavoglia. P. 197
B4 La “filosofia” di Verga. Pp. 197 - 199
Il Simbolismo: le origini (Charles Baudelarie)
Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante
4 La figura dell’artista e la perdita dell’«aureola»: solo i paragrafi dall’inizio fino a
“Baudelaire: il rifiuto della società borghese, il culto della bellezza e la religione dell’arte”
Pp. 11 - 13
S2 – Charles Baudelaire: Perdita dell’aureola. P. 12
T1 L’albatro P. 236
Analisi del testo e Interpretazione del testo.
S2 – Charles Baudelaire: Corrispondenze. P. 238
Le figure retoriche (sinestesia, metafora e analogia).
S3 – La logica simmetrica dell’inconscio P. 44
Capitolo IX – Pascoli, la poesia del fanciullino. Pp. 265 - 303
1 La vita: tra il «nido» e la poesia (Story Map). Pp. 266 - 267
2 La poetica del «fanciullino». Pp. 268 - 270
S2 – Il fanciullino. P. 268
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 60 di 95
Le raccolte con le relative epigrafi (scheda): schede relative a Canti di Castelvecchio,
Myricae e Poemi conviviali
Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante
3 Myricae e Canti di Castelvecchio: il simbolismo naturale e il mito della famiglia.
Pp. 270 - 271
T1 Il gelsomino notturno. Pp. 271 - 272
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la
valorizzazione”.
4 I Poemetti: narrazione e sperimentalismo. Pp. 273 - 277
S2 - Da Italy Pp. 274 - 275
S3 - La lingua degli emigrati in Italy P. 276
T2 Digitale purpurea. Pp. 278 – 280
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
5 I Poemi conviviali, la poesia latina e le raccolte della retorica civile (sono stati presi in
considerazione i Poemi conviviali e i Carmina). Pp. 282 - 283
S5 – Alessandrinismo. P. 282
6 Pascoli e la poesia del Novecento (solo il paragrafo “La collocazione di Pascoli: un autore
dell’Ottocento o del Novecento?”). Pp. 283 – 285
Capitolo X – Myricae. Pp. 287 - 303
A1 Composizione e storia del testo; il titolo. P. 288
A2 Struttura e organizzazione interna (scheda fornita dall’insegnante). Pp. 288 - 289
A3 Temi: la natura e la morte, l’orfano e il poeta. Pp. 289 - 290
S2 – Temporale. P. 290
S3 – Novembre. P. 291
T2 X Agosto. Pp. 294 - 295
Analisi del testo - Interpretazione del testo
T3 L’assiuolo. Pp. 296 - 297
Analisi del testo - Interpretazione del testo
B1 La poetica di Myricae: il simbolismo impressionistico. P. 301
B2 Le forme: metrica, lingua, stile. Pp. 302 - 303
S5 – Onomatopea e fonosimbolismo. P. 301
Il Decadentismo.
Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante
Capitolo XI – D’Annunzio, il superuomo nella società di massa. Pp. 313 – 365
1 D’Annunzio: la vita (per le opere si rimanda ai singoli paragrafi in cui sono state trattate).
Pp. 314 - 316
2 Il panismo del superuomo (il superuomo, il panismo e l’estetismo). Pp. 316 – 318
7 Il piacere, romanzo dell’estetismo decadente. Pp. 332 - 333
T4 Ritratto di un esteta: Andrea Sperelli. Pp. 333 - 334
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Un’opera «grande» e «infame»”.
8 Il Trionfo della morte e gli altri romanzi. Pp. 336 – 337
Le Laudi: la struttura, Maia, Elettra, Alcyone.
Presentazione mediante schede fornite dall'insegnante
Capitolo XII – Alcyone. Pp. 343 - 365
A1 Composizione e storia del testo. P. 344
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 61 di 95
A2 Struttura e organizzazione interna (scheda). Pp. 344 - 346
A3 I temi. Pp. 346 – 347
S2 Nella belletta. P. 346
T2 La pioggia nel pineto. Pp. 351 - 353
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la
valorizzazione”.
T4 I pastori. Pp. 360 - 361
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “D’Annunzio e la tentazione della
parodia”.
B1 L’ideologia e la poetica: superomismo e Simbolismo. P. 363
B2 Il mito e la sua perdita. Pp. 363 - 364
B3 Lo stile, la lingua, la metrica. P. 364
Parte dodicesima: L’età dell’imperialismo: le avanguardie (1903 - 1925)
Capitolo I – La seconda rivoluzione industriale, la Grande Guerra e il dopoguerra: società,
cultura, immaginario. Pp. 395 - 423
3 La nuova organizzazione della cultura P. 401
4 La crisi degli intellettuali – letterati: solo “la reazione di d’Annunzio” Pp. 402 - 404
7 Il «disagio della civiltà» e i temi dell’immaginario: da “La Grande Guerra nell’immaginario
collettivo” a “Il tema dell’estraneità e dell'alienazione”. Pp. 408 – 410
Capitolo II – I movimenti letterari, le poetiche, le riviste. Pp. 427 - 439
1 Le avanguardie in Europa: l’Espressionismo; il Futurismo: solo da “L’età delle avanguardie”
a “Un’attività internazionale e interartistica”. Pp. 429 – 430
4 L’avanguardia futurista. Pp. 433 – 436
S1 – Il primo manifesto del Futurismo di Marinetti. Pp. 434 – 435
Il bombardamento di Adrianopoli di Marinetti (scheda)
Dal Volume 3b: L’esperienza di Ungaretti in guerra
Capitolo III: La poesia tra Simbolismo e Antinovecentismo
3 Giuseppe Ungaretti e la religione della parola: la vita fino all’esperienza della Prima
guerra mondiale Pp. 60 – 67
Capitolo IV – L’allegria di Ungaretti. Pp. 84 - 101
A1 Composizione e vicende editoriali. Pp. 84 – 85
A2 Il titolo, la struttura, i temi. Pp. 85 – 89
S2 – San Martino del Carso. P. 85
S5 – Mattina. p. 87
S6 – Soldati. P. 88
S7 – Unanimismo. P. 88
A3 Lo stile e la metrica. P. 89
T2 I fiumi. Pp. 91 – 93
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la
valorizzazione”.
T3 Veglia. Pp. 95 - 96
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 62 di 95
Dal Volume 3a
Capitolo V –Pirandello: i personaggi e le maschere. Pp. 491 - 553
2 La vita e le opere: della vita solo gli aspetti più importanti che si collegano in qualche
modo con l’esperienza letteraria; le opere sono state affrontate nei relativi capitoli.
Pp. 494 - 498
4 La poetica dell’umorismo; i «personaggi» e le «maschere nude», la «forma» e la «vita».
Pp. 500 – 503
S4 – La “forma” e la “vita”. P. 501
S5 – “Persona” e “Personaggio”. P. 502
S6 – La differenza tra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata. P. 502
7 I romanzi umoristici: Il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno,
nessuno e centomila. Pp. 505 – 510
S8– L’“uomo del violino”: da artista a schiavo delle macchine. P. 507
S9– Il rovesciamento del mito futurista della macchina. P. 508
S11 – «La vita non conclude». Pp. 510 - 511
8 Le Novelle per un anno: dall'umorismo al Surrealismo. Pp. 521 – 524
T3 Il treno ha fischiato… Pp. 524 – 529
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
9 Pirandello e la fase del “grottesco”. Pp. 536 – 538
Esclusi i paragrafi:
- “All’uscita”.
- “In Liolà la forza della vita si oppone alle cristallizzazioni della forma.
- La vicenda di Liolà”.
T5 “Io sono colei che mi si crede” Pp. 538 – 541
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
10 Sei personaggi in cerca d’autore e il “teatro nel teatro”. Pp. 542 – 544
Capitolo VI – Il fu Mattia Pascal. Pp. 565 – 580
Lettura integrale del romanzo con analisi dei passi proposti dalla letteratura in adozione.
A1 La composizione e la pubblicazione. P. 566
A2 La vicenda, i personaggi, il tempo e lo spazio. Pp. 566 – 568
Analisi dei seguenti passi (schede):
- Premessa
- Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa (si sovrappone nella parte centrale alla
S4 «Maledetto sia Copernico!» di P. 577)
- Cap. VIII “Adriano Meis”
- Cap. IX “Un po’ di nebbia” (la parte finale si trova anche nel T2 delle Pp. 573-574)
- Cap. XII “L’occhio e Papiano” (T3 “Lo strappo nel cielo di carta delle Pp. 578 – 579)
- Cap. XIII “Il lanternino” (La parte iniziale si sovrappone con la S2 “La «lanterninosofia»
di P. 572)
- Cap. XVIII “Il fu Mattia Pascal” (corrisponde al T1 “L’ultima pagina del romanzo: Pascal
porta i fiori alla propria tomba” delle Pp. 568 - 569).
Lettura delle seguenti Analisi del testo e Interpretazioni del testo:
- Del T1 Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Lo «stato civile»
dell’intellettuale nell’età giolittiana”. Pp. 569 – 570
- Del T2 Analisi del testo - Interpretazione del testo. P. 574
- Del T3 Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Attualizzazione”.
Pp. 579 – 580
Lettura delle introduzioni delle Schede 2 e 4
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 63 di 95
A3 La struttura e lo stile. Pp. 570 - 571
A4 I temi principali e l’ideologia del Fu Mattia Pascal (escluso “La posizione politica
antigiolittiana”) Pp. 571 – 573
B1 Il fu Mattia Pascal e la poetica dell’umorismo: solo “La dedica e le due Premesse,
contributi alla teoria dell’umorismo” e “Lo strappo nel cielo di carta di un teatrino: Oreste
diventa Amleto” Pp. 577 – 578
Capitolo VII – Sei personaggi in cerca d’autore. Pp. 585 – 608
A1 La genesi, il titolo e le varianti: solo i paragrafi fino a "Posizione eminente dell'opera
all'interno di Maschere nude Pp. 586 – 587
A2 La vicenda e i personaggi. Pp. 587 – 589
T1 – L’irruzione dei personaggi sul palcoscenico. Pp. 589 – 596
Analisi del testo – Esclusa Interpretazione del testo. P. 596
T2 – La scena finale. Pp. 598 – 600
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “Attualizzazione”. Pp. 600 – 601
A3 Organizzazione e struttura; la modernità dei Sei personaggi Pp. 601 – 604
Capitolo VIII –Svevo, il narratore della coscienza. Pp. 613 – 668
2 La vita e le opere. Pp. 614 – 616
3 La cultura e la poetica. Pp. 616 - 618
S2 – Razionalizzazione. P. 617
S4 – La “letteraturizzazione” della vita. P. 618
4 Caratteri dei romanzi sveviani. Pp. 619 - 623
S7 – Principio di piacere e principio di realtà. P. 622
Capitolo IX – La coscienza di Zeno. Pp. 642 – 668
Questo testo è stato letto integralmente e commentato sulla base dei testi presenti nella
letteratura italiana in adozione.
A1 La situazione culturale triestina e la composizione del romanzo. Pp. 642 – 643
A2 La coscienza di Zeno come “opera aperta”. Pp. 643 - 644
S2 – La Prefazione del dottor S. P. 644
A3 La vicenda: la morte del padre. P. 645
S3 – Lo schiaffo del padre. Pp. 645 – 646
A4 La vicenda: il matrimonio di Zeno. Pp. 646 – 647
T1 La proposta di matrimonio: dalla r. 153 alla fine del passo. Pp. 647 – 653
Solo Interpretazione del testo.
A5 La vicenda: la moglie e l’amante. Pp. 654 – 655
A6 La vicenda: Zeno e il suo antagonista. Pp. 659 -660
“Morte di Guido” (scheda)
A7 La psicanalisi. P. 660
T3 La vita è una malattia: dalla r.38 alla fine del passo. Pp. 660 - 663
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la
valorizzazione”.
B1 Il rifiuto dell’ideologia. L’ironia. P. 665
S4 – La salute di Augusta. Pp. 665 – 666
B2 L’io narrante e l’io narrato. Il tempo narrativo. Pp. 666 – 667
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 64 di 95
Volume 3b
Parte tredicesima: Il fascismo, la guerra e la ricostruzione: dall’Ermetismo al Neorealismo (1925
- 1956)
Capitolo I – Il fascismo, il conflitto mondiale e la “guerra fredda”. Pp. 5 - 30
4 L’organizzazione della cultura nella società di massa (escluso “Il contrasto Benda . Nizan)
Pp. 11 – 12
5 La politica culturale del fascismo. Pp. 12 - 15
9 I generi letterari, gli autori e il pubblico. Pp. 28 – 30
10 La politica linguistica del fascismo. P. 30
Capitolo III – La poesia tra Simbolismo e Antinovecentismo. Pp. 49 - 78
1 La tradizione del Simbolismo e quella dell’Antinovecentismo. P. 49
Solo i paragrafI:
- Avanguardia e ritorno all’ordine, espressionismo e simbolismo classicista-
- La linea “novecentista” (Ungaretti ed ermetici) e quelle antinovecentiste (Saba e
Montale)
3 Giuseppe Ungaretti e la religione della parola: l’evoluzione della poesia ungarettiana.
Pp. 60 – 67
S9 Giuseppe Ungaretti, «Non gridate più». P. 64
Capitolo VI – Montale e il male di vivere. Pp. 147 - 183
1 Centralità di Montale nella poesia del Novecento: solo i paragrafi “L’originalità di
Montale” e “La centralità di Montale”. Pp. 147 - 148
2 La vita e le opere. Pp. 148 – 151
3 Ossi di seppia come “romanzo di formazione”: la crisi del Simbolismo. Pp. 151 – 153
T1 I limoni. Pp. 153 – 155
Analisi del testo - Interpretazione del testo.
T2 “Meriggiare pallido e assorto”. Pp. 156 – 157
Analisi del testo - Interpretazione del testo: solo “Un paesaggio anti-idillico” e
“Insensatezza e prigionia: il soggetto e le cose”.
T3 «Spesso il male di vivere ho incontrato». Pp. 158 - 159
Analisi del testo - Interpretazione del testo: escluso “L’attualizzazione e la
valorizzazione”.
T4 «Non chiederci la parola». Pp. 160 - 161
Solo Analisi del testo: escluso “Interpretazione del testo”.
6 Il quarto Montale: la svolta di Satura Pp. 174 – 176
T8 «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale». P. 176
Analisi del testo e Interpretazione del testo.
Il “Paradiso” di Dante:
Canto I
Canto III
Canto VI
Canto VIII vv. 1-30 e 85-148
Canto XI
Canto XII, vv. 1-129
Canto XVII, vv. 46-142
Canto XXXIII, vv.76-145.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 65 di 95
DISCIPLINA: Lingua e Cultura Straniera (INGLESE)
THE VICTORIAN AGE, pp. 12 – 16
THE LITERARY CONTEXT, pp. 26 – 30
AUTORI:
- C. Dickens, Oliver Twist, pp. 32 – 34
- C. Brontë, Jane Eyre, pp. 41 – 44
- R. L. Stevenson, The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, pp. 60 – 62
- O. Wilde, The Importance of Being Earnest, p. 72 e pp. 77 – 79
- G. B. Shaw, Pygmalion, pp. 84 – 87
- W. Whitman, O Captain! My Captain!, pp. 102 – 104
THE TWENTIETH CENTURY – PART I, pp. 124 – 129 e pp. 132 – 233
THE LITERARY CONTEXT, pp. 138 – 142
AUTORI:
- E. M. Forster, A Passage to India, fotocopie
- J. Conrad, Heart of Darkness, pp. 146 – 149
- J. Joyce, from Dubliners, The Dead, pp. 162 - 170
- J. Joyce, Ulysses, pp. 162 – 170
- V. Woolf, Mrs Dalloway, pp. 172 - 177
- D. H. Lawrence, Sons and Lovers, pp. 180 - 185
- T. S. Eliot, from The Waste Land, The Fire Sermon, pp. 195 - 204
- W. Owen, Dulce et Decorum Est, pp. 205 - 209
- R. Brooke, The Soldier, pp. 210 - 212
- F. S. Fitzgerald, The Great Gatsby, pp. 223 – 228
THE TWENTIETH CENTURY, PART II, pp. 258 – 265 e pp. 272 - 278
AUTORI:
- G. Orwell, Animal Farm, pp. 282 - 286
DYSTOPIAN NOVELS (lettura della versione integrale, non tradotta, di uno dei romanzi in
elenco)
Estratti (per tutti gli studenti)
- A. Huxley, Brave New World, fotocopie
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 66 di 95
- G. Orwell, Nineteen Eighty-Four, pp. 287 - 290
- K. Ishiguro, Never Let Me Go, fotocopie
THEATRE
- S. Beckett, Waiting for Godot, pp. 324 - 331
- J. Osborne, Look Back in Anger, pp. 332 – 337
LITERATURES IN ENGLISH
- W. Soyinka, Telephone Conversation, fotocopie
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 67 di 95
DISCIPLINA: Storia
1 Stati Uniti e Giappone: nascita di due potenze extra europee: due modelli di sviluppo;
cause e conseguenze della guerra civile nord americana; la fulminea trasformazione dello
stato giapponese: dal medioevo alla modernità.
2 La seconda rivoluzione industriale e l’età delle masse . Economia, politica e cultura in
Europa nella seconda metà dell’ottocento: il difficile equilibrio europeo dopo il 1870;
l’unificazione tedesca e la politica di equilibrio di Bismark il fallimento del riformismo in Russia;
la politica imperialista degli USA e del Giappone; dal colonialismo all’imperialismo:
giustificazioni economiche e culturali; sindacati e movimenti politici europei; dalla prima alla
seconda internazionale socialista;
3 L’Italia dalla destra storica all’affermazione della sinistra liberale: problemi e difficoltà
dello stato unitario; crisi della destra liberale e avvento della sinistra liberale: il decennio di
Depretis tra trasformismo, processo riformatore e protezionismo; la necessità di uno stato forte
e l’azione politica di Crispi.
4 L’età giolittiana: tentativi di modernizzazione liberale,politica di equilibrio ed elementi di
crisi del giolittismo. Politica coloniale ed impresa di Libia.
5 Crisi degli equilibri europei nel primo decennio del 900 e scoppio della Grande Guerra:
evoluzione della politica europea e cause del primo conflitto mondiale; l’Italia dalla neutralità
all’intervento; principali tappe del conflitto; sconfitta Russa, intervento degli USA e sconfitta
degli imperi centrali; i trattati di pace, nascita e fallimento della Società delle Nazioni .La
nuova realtà geo- politica.
6 La rivoluzione Russa: la rivoluzione di febbraio e di ottobre; la guerra civile, il comunismo di
guerra e la svolta segnata dalla NEP.
7 La crisi politica-economica degli anni ’20 e l’affermazione dei totalitarismi: incapacità dei
regimi liberali e democratici di pacificare l’Europa; le crisi economiche mondiali del ‘20-’21 e
del ’29; crisi del regime liberale italiano e affermazione di Mussolini; i fondamenti ideologici del
fascismo e l’affermazione del regime in Italia; il tentativo repubblicano della Germania e
l’affermarsi del nazionalsocialimo; l’avvento al potere dei nazisti e lo Stato totalitario - razzista
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 68 di 95
di Hitler; la presa di potere di Stalin e la formazione del totalitarismo comunista . Confronti
critici tra bolscevismo, fascismo e nazismo.
8 La situazione internazionale negli anni ’30 e la seconda guerra mondiale: la guerra civile
spagnola; il colonialismo fascista, l’espansionismo nazional socialista, il patto nazi-sovietico e lo
scoppio della seconda guerra mondiale; caduta della Francia, battaglia di Inghilterra; il
tentativo mussoliniano di una guerra parallela e l’ attacco all’URSS; la guerra del Giappone
contro gli USA; prime sconfitte dell’Asse e progressiva affermazione militare degli Alleati; Italia:
sbarco anglo-americano, 25 luglio e 8 settembre, la guerra civile e la collaborazione dei
movimenti di resistenza partigiana; crollo dei regimi fascista e nazional socialista; la
conclusione del conflitto e i processi; le prime avvisaglie della tensione tra il totalitarismo
comunista e i regimi liberali democratici occidentali.
9 La guerra fredda: la nuova carta geopolitica del mondo dopo il secondo conflitto
mondiale e le sfere d’influenza degli USA e dell’URSS; costituirsi della Comunità europea; NATO
e Patto di Varsavia; lo sviluppo economico dell’URSS dalla morte di Stalin nell’epoca di
Kruscev; la distensione mondiale: Kruscev, Kennedy, Giovanni XXIII; la repressione nei paesi
dell’est:Polonia e Ungheria; le due Germanie e la questione di Berlino.
10 Situazione asiatica: la Cina dalla repubblica alla dittatura maoista. La decolonizzazione :
Africa , India, Medio oriente e Vietnam.
11 L’Italia nel secondo dopoguerra: dalla nascita della repubblica al centrismo di De
Gasperi; la Costituzione italiana: principi e caratteristiche fondamentali; la crisi economica e il
piano Marshall; la svolta delle elezioni del 1948; il miracolo economico e i governi di centro-
sinistra.
Svolgimento del programmi:
Trimestre da 1 a 5
Pentamestre: da 6 a 11
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 69 di 95
DISCIPLINA: Filosofia
1 Caratteristiche del Romanticismo: contesto culturale, concetti fondamentali : Infinito,
nostalgia, natura, ottimismo.
2 J. Fichte: l’infinità dell’Io; ‘streben’-idealismo etico: missione del dotto, Stato-Nazione e
missione civilizzatrice della Germania.
3 F. Schelling: l’ Assoluto ; la filosofia della natura; l’artista e l’ispirazione.
4 F. Hegel: i capisaldi del sistema: finito e infinito, razionale e reale, funzione della filosofia ;
lo Spirito come processo dialettico della storia:’l astuzia delle ragione’; i momenti della
dialettica e l’Aufhebung-potenziamento ; struttura generale della Fenomenologia dello
Spirito: la dialettica “signore-servo” e ‘la coscienza infelice’ ;l’Enciclopedia:struttura generale.
Logica: definizione generale dell’Idea in sé, Filosofia della Natura: paradosso critico della
natura come negazione e potenziamento, Filosofia dello Spirito: Spirito oggettivo: diritto –
delitto – pena , morale del cuore , etica: famiglia-società civile- Stato.
Spirito assoluto: l’ arte , la religione, la filosofia.
5 L. Feuerbach: critica alla religione.
6 C. Marx: vita e prassi; materialismo - dialettico; la concezione della storia e le sue età
;proprietà e lotta di classe; Struttura e sovrastruttura, dittatura del proletariato e futura
società comunista.
7 A. Schopenhauer: Il mondo come rappresentazione: il velo di Maya; il mondo come
volontà: la Volontà di vivere; pessimismo e critiche: l’amore romantico e l’amore
compassione, l’ottimismo romantico e la critica sociale. Dolore e compassione. La possibile
redenzione dai vincoli della Volontà: arte, pietà-compassione, ascesi
8 S. Kirkegaard: esistenza come possibilità e fede; la verità del ‘singolo e l’infinita
differenza qualitativa tra uomo e Dio; l’angoscia; i tre stadi dell’esistenza:estetico,
morale,religioso.
9 Positivismo : Caratteri generali e punti nodali della filosofia positivista.
A. Comte: legge dei tre stadi; sociologia, religione della scienza.
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 70 di 95
H.Spencer: inconoscibile; rapporti scienza/religione.
10 F. Nietzsche: Vita e ‘malattia’. Apollineo e Dionisiaco : l’accettazione totale della vita;
Critica alla morale; la morte di Dio , l’affermazione del nichilismo; il superuomo; l’eterno ritorno
e la volontà di potenza .
11 H. Bergson: tempo e durata; lo slancio vitale.
12 M. Weber: l’origine religiosa calvinista dell’ economia occidentale moderna.
13 Pragmatismo americano: caratteri generali della cultura americana, il concetto di utile.
14 S. Freud: Il metodo psicanalitico. transfert e libera associazione, prima topica:
conscio/inconscio, seconda topica: es-Io-Super-io ; complesso edipico; religione e civiltà.
15 L’Esistenzialismo come ‘atmosfera culturale’.
16 M. Heidegger. Essere ed esistenza. Esistenza inautentica: essere nel mondo; esistenza
autentica: essere per la morte.
Letture:
J. Fichte: La missione del dotto (pag. 639-640). Impegno etico civile dell’ intellettuale
(pag.645-6-7)
G. Hegel: Fenomenologia. Dialettica servo-padrone (pag.708/9)
Enciclopedia.
Spirito oggettivo:la famiglia e la società civile(pag.713/4/5/6).Lo Stato,la guerra.
(pag.717/8/9)
A.Shopenhauer: Il mondo come volontà e rappresentazione (pag.34-37)
S. Kirkegaard: Diario di un seduttore (pag.46/7/8), Vita etica (pag.49/50), Vita religiosa
(pag.50-52).
C. Marx: Tesi su Feuerbach (pag.106/7), Ideologia tedesca : struttura e sovrastruttura
(pag.108/9/10), Manifesto :
L’ elogio della borghesia e la missione del proletariato. (pag110/1/2).
Lenin .Stato e rivoluzione (pag.114/5) .
Positivismo. A. Comte.Discorso sullo spirito positivo : la legge dei tre stadi (pag161/2)
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H. Spencer. I primi principi. (pag162/3/4)
F. Nietzche: Genealogia della morale (pag252/1/2), La gaia scienza : la morte di Dio
(pag259/0), Cosi parlò Zaratustra (pag.266/7).
S. Freud: Psicoanalisi:regola psicanalitica e tranfert (pag.308/9), resistenze alla terapia
(pag.311/2), ossessione nevrotica (pag.315/5).
Cenni critici:
Etica e scienza
Bioetica e applicazioni
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 72 di 95
DISCIPLINA: Matematica
1. Funzioni e limiti
Dominio e codominio di una funzione reale di variabile reale
Definizione delle varie proprietà delle funzioni (pari, dispari, crescenti, decrescenti, periodiche)
Funzione parte intera e mantissa e loro grafico
Ripasso delle proprietà caratteristiche e del grafico delle principali funzioni : lineare, potenza,
goniometriche, esponenziali, logaritmiche, valore assoluto
Intervalli e intorni sulla retta reale
Punti di accumulazione e punti isolati di un insieme
Definizione di limite finito e infinito di una funzione per valori della variabile tendenti ad un
numero finito o infinito.
Concetto di limite destro e sinistro
Verifica del limite mediante la definizione in situazioni di base
Teoremi sui limiti: dell’unicità (dimostrato) e del confronto(non dimostrato)
Operazioni con i limiti (non dimostrate): somma , differenza, prodotto, rapporto, potenza
Calcolo di limiti e tecniche di risoluzione di forme indeterminate (Es. limite di una funzione
razionale fratta per x tendente ad infinito, limite di una funzione razionale fratta non definita in
un punto c, limite di funzioni irrazionali); comportamento dei polinomi all’infinito
Limiti notevoli (limite senx/x per x tendente a zero dimostrato), limiti notevoli esponenziali
Applicazione dei limiti per determinare l’equazione degli eventuali asintoti verticali, orizzontali
ed obliqui delle funzioni
2. Continuità di una funzione
Definizione di funzione continua in un punto ed in un intervallo
Teorema di Weierstrass, teorema dei valori intermedi, teorema di esistenza degli zeri (non
dimostrati)
Classificazione dei punti di discontinuità
3. Le derivate
Rapporto incrementale: definizione e suo significato geometrico
Derivata di una funzione reale di variabile reale: definizione e suo significato geometrico
Continuità delle funzioni derivabili in un punto (dimostrata)
Derivate delle funzioni elementari (dimostrazione della derivata della funzione f(x)=senx)
Regole di derivazione (enunciato)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 73 di 95
Derivata di funzioni composte e di particolari funzioni esponenziali del tipo ( )( )g xy f x
Punti di non derivabilità: punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale (classificazione e
metodo di ricerca)
Derivate di ordine superiore
Applicazione delle derivate: retta tangente e normale ad una curva in un suo punto
Differenziale di una funzione e suo significato geometrico
4. Teoremi sulle funzioni derivabili
Teorema di Rolle (non dimostrato) e suo significato geometrico
Teorema di Lagrange o del valor medio (non dimostrato), suo significato geometrico e sue
conseguenze
Teorema di Cauchy (non dimostrato)
Teorema di De l’Hôpital (non dimostrato) e sue applicazione al calcolo di limiti di varie forme
indeterminate
5. Applicazioni del calcolo differenziale allo studio di funzioni
Definizione di estremante e di punto critico, teorema di Fermat (non dimostrato)
Ricerca dei massimi e minimi relativi e assoluti di una funzione mediante lo studio della
derivata prima (criterio della derivata prima)
Studio della monotonia di una funzione
Funzioni concave e convesse: flessi a tangente obliqua
Criterio della derivata per la convessità e ricerca dei punti di flesso di una funzione
Studi di funzione
Dal grafico di una funzione a quello della sua derivata prima e seconda e viceversa
Grafici deducibili da quello di una funzione data: traslazione, valore assoluto e reciproco
6. Calcolo integrale: integrali indefiniti e definiti
Definizione di primitiva di una funzione
Definizione di integrale indefinito e sue proprietà
Integrali fondamentali e riconducibili ad essi
Integrali di funzioni composte
Integrazione di funzioni razionali fratte nel caso di denominatore di secondo grado
Metodi di integrazione: integrazione per sostituzione e per parti
Definizione di integrale definito secondo Riemann
Teorema della media (non dimostrato)
La funzione integrale e il teorema fondamentale del calcolo integrale (enunciato)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 74 di 95
Calcolo di un integrale definito mediante la formula di Leibnitz-Newton
Funzioni integrabili e proprietà degli integrali definiti
Significato geometrico dell’integrale definito : calcolo delle aree di parti del piano e dei
volumi di solidi di rotazione, calcolo del volume di un solido con il metodo delle sezioni
trasversali
Integrali generalizzati di prima e seconda specie
7. Equazioni differenziali
Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili e lineari
8. Calcolo numerico
Ricerca degli zeri di una funzione : metodo grafico e di bisezione
Integrazione numerica : metodo dei rettangoli
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 75 di 95
DISCIPLINA: Fisica
Elettrostatica
I condensatori: struttura del condensatore piano, campo elettrostatico all’interno del
condensatore e dimostrazione della sua capacità elettrica
Effetto del dielettrico sulla capacità del condensatore
Lavoro di carica di un condensatore e sua interpretazione grafica
Densità di energia del campo elettrostatico (ricavata nel caso del condensatore piano)
Collegamento di condensatori in serie e parallelo, capacità equivalente (regola non
dimostrata)
Elettromagnetismo
Generatori di tensione, forza elettromotrice e differenza di potenziale
Ripasso della prima e seconda legge di Ohm; curva caratteristica per un conduttore ohmico
e dipendenza della resistività dalla temperatura per i conduttori ohmici
Resistori in serie e parallelo: resistenza equivalente (regola non dimostrata)
Leggi di Kirchhoff e loro applicazione nella risoluzione di circuiti contenenti un solo generatore
Circuito RC in corrente continua per la carica e scarica di un condensatore: andamento
della corrente e della differenza di potenziale ai capi del condensatore in funzione del
tempo; significato della costante di tempo
Effetto Joule: potenza dissipata in un conduttore e in un conduttore ohmico
Estrazione di elettroni da un metallo: definizione di lavoro di estrazione e descrizione
dell’effetto termoionico
Il concetto di campo magnetico e la sua rappresentazione mediante le linee del campo
Interazione corrente-corrente (legge di Ampère) e magnete-corrente (esperienze di Oersted
e Faraday)
Definizione di Ampère: unità di misura della corrente elettrica nel sistema SI
Forza magnetica su un filo percorso da corrente: legge di Laplace
Intensità del campo magnetico e sua unità di misura
Campo magnetico prodotto da un filo percorso da corrente: legge di Biot-Savart (dimostrata)
Intensità del campo magnetico nel centro di una spira circolare e all’interno di un solenoide
(leggi non dimostrate)
Circuitazione del campo magnetico e dimostrazione del teorema di Ampère
Teorema di Gauss per il campo magnetico (enunciato senza dimostrazione)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 76 di 95
Forza agente su una carica in movimento in un campo magnetico: la forza di Lorentz e le sue
caratteristiche
Moto di una particella carica in un campo magnetico uniforme nel caso di velocità
perpendicolare e parallela al campo
Come esempi notevoli di applicazione di moto di cariche in campo magnetico si sono
commentate le fasce di Van Allen, il ciclotrone e lo spettrometro di massa (con selettore di
velocità)
Induzione elettromagnetica: legge di Faraday-Neumann e forza elettromotrice indotta; legge
di Lenz e suo legame con il principio di conservazione dell’energia
Densità di energia del campo magnetico (non dimostrata) e sua analogia con quella del
campo elettrostatico
Equazioni di Maxwell ed il concetto di campo elettromagnetico (della corrente di
spostamento è stata data la formula senza dimostrazione: è stata introdotta sulla base di
considerazioni di simmetria fra campo elettrico e magnetico variabili nel tempo, il termine
mancante secondo Maxwell)
Alcune proprietà delle onde elettromagnetiche: velocità nel vuoto e in un mezzo,
collegamento tra velocità e le costanti dielettrica e permeabilità magnetica, profilo spaziale
e temporale, energia trasportata
Composizione dello spettro elettromagnetico
Il passaggio dalla Fisica classica alla Fisica del ‘900.
Gli inizi della Fisica dei quanti e i primi modelli atomici
Il problema dello spettro del corpo nero; legge di Stefan-Boltzmann e legge dello
spostamento di Wien
Ipotesi di Planck: energia e quantità di moto del fotone
Effetto fotoelettrico: fenomenologia e spiegazione di Einstein
L’effetto Compton e la conferma dell’ipotesi del fotone; formula per la variazione della
lunghezza d’onda (non ricavata) e osservabilità dell’effetto
Dualismo onda – corpuscolo per le onde elettromagnetiche
Ripasso del modello di Thomson
Esperienza e modello di Rutherford
L’atomo semiclassico di Bohr: ipotesi di quantizzazione e calcolo del raggio e dei livelli
energetici per gli atomi idrogenoidi; energia di ionizzazione per l’atomo di idrogeno
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 77 di 95
Spettri atomici di emissione e di assorbimento; spiegazione dello spettro di emissione
dell’atomo di idrogeno in base al modello di Bohr
Effetto laser, come esempio notevole di applicazione tecnologica della quantizzazione dei
livelli energetici
Ipotesi di De Broglie e dualismo onda-corpuscolo per le particelle materiali
Collegamento tra ipotesi di De Broglie e quantizzazione del momento angolare ipotizzata da
Bohr
Enunciato del principio di indeterminazione nella forma posizione-quantità di moto e
osservazioni in merito alla crisi del determinismo classico di fronte alle idee della nuova fisica
atomica dei primi del ‘900.
Elementi di Relatività ristretta
Difficoltà del principio di Relatività classico di fronte all'elettromagnetismo; il problema
dell'etere (l'esperimento di Michelson-Morley è stato solo citato) e la diversa descrizione dei
fenomeni elettromagnetici da parte di due osservatori inerziali (l’esempio proposto è stato
quello della osservazione dell’interazione fra cariche elettriche da parte di due osservatori
inerziali e le loro diverse conclusioni)
Postulati di Einstein per la Relatività ristretta
Trasformazioni di Lorentz (non dimostrate) e loro limite per basse velocità; fattore beta e
gamma
A partire dalle trasformazioni di Lorentz si sono dimostrati: la relatività della simultaneità,
l’effetto relativistico di contrazione delle lunghezze nella direzione del moto relativo tra i due
osservatori e della dilatazione dei tempi
Lunghezza propria ed intervallo di tempo proprio
Variazione della massa con la velocità; concetto di velocità limite e di massa inerziale
Relazione tra massa ed energia: energia totale ed energia a riposo
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 78 di 95
DISCIPLINA: Scienze naturali BIOLOGIA MOLECOLARE
IL DNA È LA MOLECOLA INFORMAZIONALE
HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 10 DA PAG. 3 A PAG 14
- L'identificazione del DNA come materiale informazionale
Gli esperimenti di Griffith: i batteri trasferiscono l’informazione genetica
Gli esperimenti di Avery: il fattore responsabile della trasformazione batterica è il DNA
Gli esperimenti di Harshey e Chase: i virus batteriofagi e la conferma del ruolo del DNA
Le ricerche sulla struttura del DNA: i contributi di Maurice Wilkins e Rosalind Franklin
Watson e Crick e Il modello della struttura a doppia elica del DNA: i filamenti di
nucleotidi antiparalleli e appaiamento complementare delle basi azotate
La duplicazione semiconservativa del DNA
La duplicazione in dettaglio (figura 16 pag. 13 del testo)
IL DNA AL LAVORO: TRASCRIZIONE E TRADUZIONE
HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 11 DA PAG. 21 A PAG 37
Il DNA contiene le ricette delle proteine di una cellula
La sintesi delle proteine richiede l’espressione dei geni
I tre tipi di RNA e il loro ruolo nella sintesi delle proteine
La trascrizione del DNA nei procarioti: inizio, allungamento, terminazione
La trascrizione del DNA negli eucarioti: le modifiche del DNA nel nucleo e lo splicing
(pag. 74 del testo)
Il codice genetico: le istruzioni per collegare l’mRNA alle proteine
Il processo di traduzione: struttura e funzione dei ribosomi
Il processo di traduzione: struttura semplificata e funzione del tRNA
Le tre fasi della traduzione: inizio, allungamento, terminazione (figura 8 pag. 28 del testo)
Le mutazioni cambiano le sequenze del DNA
Le mutazioni puntiformi: sostituzioni silente, di senso, di non senso; inserzione o delezione.
Le mutazioni su larga scala: poliploidia
Le cause delle mutazioni e l’importanza evolutiva
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 79 di 95
BIOLOGIA EVOLUTIVA
LE FORZE CHE AGISCONO SULL’EVOLUZIONE
HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 15 DA PAG. 117 A PAG 120 E DA
PAG. 123 A PAG. 132
- Le idee più antiche di cambiamento degli esseri viventi
- Le idee fissiste e creazioniste dominanti fino al 1700
- Carl von Linnè e il sistema di nomenclatura binomia
- Alcuni precursori del pensiero evoluzionista: Georges-Louis Leclerc,
conte di Buffon, Erasmus Darwin
- L’evoluzionismo secondo Jean-Baptiste de Monet cavaliere di Lamarck: i principi “uso
e disuso” ed “ereditarietà dei caratteri acquisiti”
- Charles Darwin: il viaggio con il Beagle e lo sviluppo delle sue idee evoluzioniste
- Il contributo di A.R. Wallace alla teoria dell’evoluzione
- I fondamenti della teoria darwiniana: variabilità all’interno di una popolazione,
gradualismo, selezione naturale e selezione artificiale
- Il concetto di adattamento all’ambiente e il successo riproduttivo
- La selezione naturale elimina i fenotipi meno adatti
- La selezione sessuale influenza il successo riproduttivo
- La popolazione come unità sulla quale agisce l’evoluzione
- Il concetto di pool genico
- L’evoluzione come variazione delle frequenze alleliche
- I fattori della microevoluzione: la mutazione, il flusso genico, la deriva genetica (effetto
“collo di bottiglia” e effetto del fondatore), l’accoppiamento non casuale, la selezione
naturale
- Un esempio di microevoluzione: il melanismo industriale della falena Biston betularia
- I diversi modi di operare della selezione naturale: la selezione stabilizzante, la selezione
direzionale, la selezione divergente
LA SPECIAZIONE
HOEFNAGELS M., BIOLOGIA – IL LABORATORIO DELLA VITA, VOL. 3, LE MONNIER SCUOLA- CAPITOLO 16 DA PAG. 141 A PAG. 150)
- La possibili definizioni del concetto di specie (biologica, ecologica, morfologica) e i
loro limiti
- Le barriere riproduttive e la separazione delle specie
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 80 di 95
- Le barriere prezigotiche impediscono la fecondazione: l’isolamento temporale,
l’isolamento ambientale, l’isolamento comportamentale, l’isolamento meccanico,
l’isolamento gametico
- Le barriere postzigotiche interferiscono con la vitalità della prole
- I meccanismi della speciazione: l’isolamento geografico e il modello di speciazione
allopatrica
- La speciazione simpatrica nello stesso ambiente tramite poliploidia
BIOTECNOLOGIE
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’
L3 DA PAG. 189 A PAG. 192, DA PAG. 194 A PAG. 196, PAG. 204, A PAG. 206 A PAG. 207 E UNITA' M1 DA PAG. 218 A PAG. 225 E DA
PAG. 233 A PAG. 234
Di che cosa si occupano le biotecnologie: ddefinizione generale del termine
“biotecnologie”
Le biotecnologie tradizionali (vino, birra, pane, formaggi…)
Le biotecnologie innovative e i campi di applicazione (rosse, verdi, bianche)
L’ingegneria genetica e la tecnologia del DNA ricombinante
La produzione di batteri geneticamente modificati: enzimi di restrizione, estremità
adesive, plasmidi
La produzione di biofarmaci: il caso dell’insulina prodotta da batteri GM
Che cosa è un OGM
Le applicazioni OGM in campo agroalimentare: esempi di piante GM ottenute con la
tecnica del DNA ricombinante
- La clonazione riproduttiva: tecnica del trasferimento nucleare (Dolly)
Il progetto genoma umano e il sequenziamento del DNA
La reazione a catena della polimerasi (PCR) e l’analisi del DNA (DNA fingerprinting)
I biocarburanti di prima, seconda e terza generazione (solo la definizione)
Le microalghe e alcune loro applicazioni nel risanamento ambientale
La parte sui biocarburanti e il risanamento ambientale è stata affrontata a un livello
descrittivo, senza entrare nel merito dei processi chimici e tecnologici di produzione
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 81 di 95
CHIMICA ORGANICA
LA CHIMICA DEL CARBONIO
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’
I1 DA PAG. 3 A PAG. 12, DA PAG. 21 A PAG. 22
Come riconoscere una reazione redox: ossidante e riducente
Come determinare lo stato di ossidazione del carbonio nei composti organici
I principali elementi presenti nei composti organici
I tre tipi di ibridazione dell’atomo di carbonio
Le caratteristiche dei legami e
I legami semplici, doppi e tripli
La formula bruta, la formula di struttura estesa e condensata
Definizione di alcuni termini (elettrofilo, nucleofilo, carbocatione, carbanione, radicale
libero)
L’isomeria: stessa combinazione, diversa struttura (una visione di insieme, tabella 2 pag.
7 del testo)
Gli isomeri di posizione
Gli isomeri configurazionali del cicloesano (a sedia, a barca)
Gli isomeri geometrici
Il carbonio chirale e gli isomeri ottici
Il gruppo funzionale e le diverse classi di composti organici
GLI IDROCARBURI
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’
I2 DA PAG. 33 A PAG. 58
La classificazione degli idrocarburi: alifatici e aromatici, ciclici, saturi e insaturi
Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani
Le caratteristiche fisico-chimiche generali degli alcani: stato fisico, temperatura di
ebollizione, solubilità
I radicali alchilici e la nomenclatura IUPAC degli alcani
La struttura delle molecole degli alcani e gli isomeri di catena
Le reazioni degli alcani: la sostituzione radicalica e il suo meccanismo di reazione
Esempio dell’alogenazione: inizio della reazione, propagazione e termine
L’ossidazione (combustione) completa e incompleta degli alcani
Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 82 di 95
La nomenclatura IUPAC
Il doppio legame e l’Isomeria cis e trans degli alcheni
Le reazioni di addizione elettrofila degli alcheni e degli alchini: meccanismo di reazione
e esempi di idrogenazione, addizione di alogeni, addizione di acidi alogenidrici
(regola di Markovnikov)
Gli idrocarburi aromatici: formula da idrocarburi insaturi, ma reazioni da idrocarburi
saturi
Cenni storici sulla scoperta della struttura molecolare del benzene
La struttura ciclica e planare del benzene
Le strutture limite di Kekulé per il benzene
Il benzene come ibrido di risonanza tra le due forme limite
Gli elettroni delocalizzati e il modello della molecola del benzene secondo gli orbitali
molecolari
Le proprietà fisiche e chimiche del benzene
La nomenclatura dei derivati monosostituiti, disostituiti e plurisostituiti del benzene
La sostituzione elettrofila aromatica e il suo meccanismo di reazione
La clorurazione, la bromurazione e la nitrazione del benzene: reagenti, prodotti e
catalizzatori
Effetto orientante dei gruppi sostituenti presenti sull’anello benzenico (orto-para e
meta)
Gli idrocarburi policiclici aromatici e la loro cancerogenicità
I DERIVATI OSSIGENATI DEGLI IDROCARBURI
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’
I3 DA PAG. 71 A PAG. 76 E DA PAG. 79 A PAG. 94
Le caratteristiche generali degli alcoli: alcoli primari, secondari e terziari
Le principali proprietà chimiche e fisiche (solubilità, temperatura di ebollizione)
La nomenclatura IUPAC
Alcuni alcoli di uso comune: metanolo, etanolo e loro effetti biologici
I polialcoli
I metodi di preparazione: idratazione degli alcheni, fermentazione degli zuccheri
Le reazioni che interessano il legame O-H: formazioni degli alcossidi
Le reazioni di ossidazione degli alcoli primari e secondari
I composti carbonilici: caratteristiche del gruppo funzionale carbonile
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 83 di 95
La nomenclatura di aldeidi e chetoni (IUPAC e principali nomi comuni accettati)
Gli odori e i sapori dovuti a aldeidi e chetoni diffusi in natura
Le aldeidi e i chetoni di uso comune (formaldeide, acetone)
I metodi di preparazione di aldeidi e chetoni: l’ossidazione degli alcoli
La reattività di aldeidi e chetoni: addizione nucleofila (solo definizione, senza esempi di
reazioni)
Il saggio di Tollens per il riconoscimento di aldeidi e chetoni
Gli acidi carbossilici: caratteristiche del gruppo funzionale carbossilico
Le principali proprietà chimiche e fisiche (stato fisico, temperatura di ebollizione,
solubilità)
La nomenclatura (IUPAC e principali nomi comuni accettati)
Alcuni acidi di uso comune (a. formico, a. acetico, a. butirrico, a. salicilico e a.
acetilsalicilico)
I metodi di preparazione: ossidazione degli alcoli e delle aldeidi
Le reazioni di neutralizzazione (formazione di sali)
La reazione di esterificazione di Fischer (no meccanismo di reazione)
Le ammine: caratteristiche generali (ammine primarie, secondarie, terziarie) e
nomenclatura tradizionale
Non è stata richiesta la memorizzazione delle equazioni delle reazioni chimiche, ma la
capacità di spiegazione ragionata delle fasi delle reazioni stesse
Esperienze effettuate in llaboratorio:
- Reazioni redox in becher: verifica della tendenza a cedere o acquistare elettroni (Cu,
Zn, Mg e Ag)
- Ossidazione alcol etilico con permanganato di potassio
- Miscibilità e solubilità degli alcoli
- Preparazione dell’etossido di sodio
- Test dello iodoformio
Saggio di Tollens per gli zuccheri (fruttosio,glucosio, saccarosio)
- Sintesi acido acetilsalicilico (©aspirina)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 84 di 95
BIOCHIMICA
I GLUCIDI E LORO METABOLISMO
TOTTOLA F., RIGHETTI M., ALLEGREZZA A., BIOCHIMICA: DAL CARBONIO ALLE NUOVE TECNOLOGIE, ARNOLDO MONDADORI SCUOLA, UNITA’
L1 DA PAG. 109 A PAG. 119 E DA PAG. 122 A PAG. 135
- Il metabolismo: reazioni anaboliche e cataboliche, endoergoniche e esoergoniche
- L’ossidazione del glucosio: rendimento energetico in laboratorio e nei viventi
- I glucidi: struttura di monosaccaridi aldosi e chetosi
- La struttura aperta e ciclica del glucosio e del fruttosio
- Il legame e glicosidicoI principali disaccaridi: saccarosio, maltosio, lattosio
- I polisaccaridi amido e cellulosa: analogie e differenze (figura 15 pag. 119 del testo)
- Altri polisaccaridi del glucosio (glicogeno e chitina)
- Lo schema generale della respirazione cellulare
- La glicolisi: reazioni con consumo di energia e reazioni con produzione di energia
- L’ossidazione incompleta del glucosio e i prodotti finali della glicolisi (figura 20 pag. 122 del
testo)
- L’acetil-CoA: il punto di snodo della respirazione cellulare
- In assenza di ossigeno: la fermentazione lattica e alcolica
- In presenza di ossigeno, il ciclo di Krebs: reagenti in ingresso, la decarbossilazione, i
prodotti finali
- La fosforilazione ossidativa: catena di trasporto degli elettroni e chemiosmosi
- La fotosintesi ossigenica e anossigenica (solfobatteri)
- Alcuni esempi di organismi fotoautotrofi
- Lo schema generale della fotosintesi: fase luminosa e fase oscura
- La natura della luce: relazione tra energia dei fotoni e frequenza
- I principali pigmenti fotosintetici e fotosistemi
- Le reazioni della fase luminosa: lo schema a Z degli elettroni (figura 34 pag. 132 del testo)
- Il ciclo di Calvin: fissazione CO2, riduzione CO2, rigenerazione RuBP, prodotto in uscita
(PGAL) e schema riassuntivo dei suoi destini (figura 35 pag. 133 del testo)
- La fotorespirazione e le strategie delle piante C4 e CAM
Non è stato richiesto lo studio mnemonico delle reazioni (glicolisi, ciclo di
Krebs,fosforilazione ossidativa, fermentazioni, ciclo di Calvin), ma la capacità di
interpretarle a partire da schemi
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 85 di 95
GEODINAMICA
L’INTERNO DELLA TERRA
BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE, CAPITOLO 1D DA PAG. D2 A PAG.
D6 E DA PAG. D12 A PAG. D20
- La struttura stratificata della Terra
- La suddivisione in base alla composizione (crosta, mantello e nucleo) e in base alle
caratteristiche fisiche (litosfera, astenosfera e mesosfera)
- Il calore interno della Terra (solo definizione e origine)
- Il flusso di calore (solo la carta figura 1.10 pag. D11 del testo)
- La variazione della densità e della velocità delle onde sismiche P e S (figura 1.12 pag. D13
del testo)
- Le analogie e differenze tra la crosta continentale e la crosta oceanica
- Il campo magnetico della Terra (solo definizione e figura 1.16 pag. D17 del testo)
- Il paleomagnetismo e le inversioni di polarità (solo definizione e figure 1.20 e 1.21 pag. D20 del
testo)
LA TETTONICA DELLE PLACCHE
BOSELLINI A., LE SCIENZE DELLA TERRA - LA TETTONICA DELLE PLACCHE, VOL. D, ZANICHELLI EDITORE, CAPITOLO 2D DA PAG. D26 A PAG.
D35
- Dalle idee fissiste a quelle mobiliste: la deriva dei continenti
- La teoria della deriva dei continenti di A. Wegener: le prove e i punti critici
- Il dopo Wegener: le celle convettive del mantello e l’esplorazione dei fondali oceanici
- L’ipotesi dell’espansione dei fondali oceanici (Hess, 1960)
- Le prove dell’espansione: anomalie magnetiche dei fondi oceanici, età delle rocce,
flusso di calore nelle dorsali
- La definizione di placca litosferica e il mosaico delle principali placche (figura 2.1 pag. D26
del testo)
- I margini delle placche: divergenti, convergenti, trasformi
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 86 di 95
DISCIPLINA: Informatica
Calcolo numerico
Errori computazionali
Rappresentazione dei numeri
Aritmetica finita e propagazione dell’errore
Concetto, operazioni, rango e proprieta’ di una matrice
Determinante di una matrice e proprieta’
Autovalori, Autospazi e Autovettori di una matrice (sistemi lineari ad autovalori distinti)
Octave
Comandi di base
Calcolo vettoriale e matriciale
Metodo di risoluzione dei sistemi lineari: Metodo di Cramer e Sistemi triangolari
Metodi di interpolazione: Polinomio di interpolazione di Lagrange
Teoria della computazione
Concetto, caratteristiche e comportamento di un sistema
Sistemi di controllo a catena aperta e chiusa
Rappresentazione dei sistemi e classificazione dei modelli
Concetto e rappresentazione mediante diagramma degli stati di un automa
Automi Riconoscitori
Automi di Mealy, di Moore e senza uscite
Algoritmi, Esecutori e modelli computazionali
Il modello computazione: la macchina di Turing e la macchina di Turing Universale
Macchine astratte o virtuali
Qualita’ e costro di un algoritmo
Complessita’ computazionale e classificazione dei problemi
Efficienza di un algoritmo
[ cenni ] Intelligenza artificiale ed aree di applicazione
[ cenni ] Informatica e robotica
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 87 di 95
DISCIPLINA: Disegno e Storia dell’arte
- I caratteri dell’Art Nouveau nelle diverse esperienze architettoniche europee; la
diffusione del nuovo gusto borghese in relazione al mutato assetto economico,
sociale, produttivo. W. Morris e l’esperienza delle Arts & Crafts.
- La Secessione viennese: Joseph Maria Olbrich, Il palazzo della Secessione . Adolf Loos:
Casa Scheu
- Josef Hoffmann: Palazzo Stoclet a Bruxelles
- Charles Renne Mackintosh: La scuola d’arte di Glasgow
- Victor Horta: L’Hotel Solvay
- Hector Guimard: Ingresso della metropolitana di Parigi
- Antoni Gaudì: La casa Milà a Barcellona
- I caratteri del lavoro pittorico di Klimt: “Giuditta I”, “Ritratto di Adele Bloch-Bauer I”.
- Colore e spazio nella pittura dei Fauves: Henri Matisse, “La stanza rossa”, “Donna con
cappello”, “La danza”
- Le esperienze espressioniste in Europa:
- Edvard Munch: “Il grido”, “la fanciulla malata”, ”Sera nel corso Karl Johann”, "Pubertà".
- La concezione dello spazio e dell’oggetto nella pittura cubista. Il passaggio dal
cubismo analitico al cubismo sintetico.
- Pablo Picasso: “Poveri in riva al mare”, “Famiglia di saltimbanchi”, “Le demoiselles
d’Avignon”, “Ritratto di Ambroise Vollard”, “Natura morta con sedia impagliata”,
“Guernica”
- Contenuti e soluzioni espressive adottate dagli artisti futuristi. I programmi espressi nei
manifesti
- Umberto Boccioni: “La città che sale”, “Stati d’animo: Gli adii (I versione)”, “Stati
d’animo: Gli adii (II versione)”, “Forme uniche della continuità nello spazio”
- Giacomo Balla: “Dinamismo di un cane al guinzaglio”
- Le soluzioni progettuali architettoniche elaborate da Antonio Sant’Elia
- L’esperienza del movimento Dada, l’utilizzo del ready-made
- Marcel Duchamp: “Fontana”, “L.H.O.O.Q”, “Ruota di bicicletta”
- Man Ray: “Cadeau”, "Le violon d'Ingres".
- Il movimento surrealista e il rapporto tra sogno e realtà
- Max Ernst: “La puberté proche…(o le Pleiadi)", “Au premier mot limpide (alla prima
parola chiara)”
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 88 di 95
- René Magritte: “La condizione umana”, “L’uso della parola I”, “L’impero delle luci”
- Joan Mirò: “Il carnevale di Arlecchino”, “Collage preparatorio per “pittura”, “Pittura”,
“Blu III”, “La scala dell’evasione”
- Salvador Dalì: “Venere di Milo a cassetti”, “Stipo atropomorfo”, “Apparizione di un volto
e di una fruttiera sulla spiaggia”, “Sogno causato dal volo di un’ape”
- Le tendenze non figurative attraverso la ricerca espressiva di forma e colore come
realtà pure. Le esperienze de “il Cavaliere azzurro” e “De Stijl”.
- Vasilij Kandinskij: “Il cavaliere azzurro”, “Impressione VI”, Improvvisazione 7”,
“Composizione VI”, “Alcuni cerchi”, “Bleu de ciel”
- Franz Marc: “I cavalli azzurri”, “Cervo nel giardino di un monastero”
- Paul Klee: “Il fohn nel giardino di Marc”, “Adamo e la piccola Eva”, “Monumenti a G.”,
“Ragazzo in costume”
- Linea e colore nel lavoro pittorico di Piet Mondrian verso il neoplasticismo: “Mulino
Oostzijde” “Mulino Winkel al sole”, "L'albero rosso", "Melo in blu", “L’albero grigio”, “Melo in
fiore”, “Composizione 10. Molo e oceano”, “Composizione 11/composizione I/ Composizione
in rosso blu e giallo"
- Tendenze e sviluppi dell’architettura del 900
- Lo sviluppo dell'architettura razionalista: l'esperienza della Bauhaus tra Weimar e
Dessau.
- Peter Behrens: La Fabbrica di turbine AEG
- Marcel Breuer: poltrona Vasilij
- Le Corbusier: l'esperienza dei CIAM, l'applicazione dei cinque punti per l'architettura
nella villa Savoye, l'Unità di abitazione di Marsiglia, la cappella di Notre Dame du Haut.
La definizione del "Modulor". L'idea di città moderna definita nella Carta di Atene. Il
progetto per Chandigarh in India
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 89 di 95
DISCIPLINA: Scienze motorie e sportive
ATTIVITÀ PRATICA
Esercizi di miglioramento delle capacità motorie coordinative (coordinazione,
equilibrio, rapidità e destrezza)
Esercizi di potenziamento generale eseguiti a carico naturale e con carichi di intensità
crescente (utilizzo di piccoli e grandi attrezzi)
Esercizi di stretching
Esercizi dinamici di mobilizzazione generale
Giochi di movimento e abilità
Giochi propedeutici al rugby
Attività a regime aerobico per il miglioramento della funzione cardio-circolatoria
e respiratoria
Circuit-training ad intensità medio-bassa
Badminton
Ultimate
esercizi ai grandi attrezzi
Elementi di ginnastica artistica: capovolte avanti e indietro,ruote, verticale e rondata (
esercizi propedeutici e didattici)
Tecniche di respirazione e rilassamento
Gli sport di squadra: calcio a 5, pallavolo,pallamano, pallacanestro,baseball
Test di valutazione: capacità condizionali e coordinative , fondamentali giochi di
squadra.
ATTIVITA’ TEORICA
LA MOTRICITA’ E LO SVILUPPO PSICOMOTORIO
Le fasi dello sviluppo psicomotorio
Lo schema corporeo e i processi motori
Le capacità motorie
Le abilità motorie
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 90 di 95
PRIMO SOCCORSO
Il 118
Posizione laterale di sicurezza
B.L.S.
Il defibrillatore
Manovra di Heimlich
IL SISTEMA NERVOSO
STORIA Lo sport durante il Nazismo
Visione del film “Race,il colore della vittoria”
SPORT DI SQUADRA
Regole e fondamentali di
Pallavolo
Pallamano
Pallacanestro
Calcio a cinque
DISCIPLINA: Religione Cattolica
-Gesù Cristo come orizzonte di senso e di orientamento per l’esistenza
-Missionarietà e politica sociale della Chiesa oggi
- Il cristianesimo di fronte alle sfide della modernità e della postmodernità
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 91 di 95
7. TESTI E GRIGLIE DI CORREZIONE DELLE SIMULAZIONI D’ESAME
I testi delle simulazioni della prima e della seconda prova, con le rispettive griglie di
valutazione, saranno inclusi nella successiva integrazione al presente documento.
TERZA PROVA
SIMULAZIONE DEL 15 GENNAIO 2018
MATERIA: INFORMATICA
1. Ricordando la definizione di autovalore-autovettore, calcola gli autovalori, gli
autospazi e gli autovettori della matrice
A =
[max 15 righe]
2. Dopo aver definito il concetto di matrice aggiungi un esempio che illustra i termini
richiamati, descrivi cosa si intende per matrice quadrata triangolare superiore e matrice
identita' ed evinci come si dichiarano in Octave.
[max 12 righe]
3. Una volta descritta l'operazione di somma tra matrici, riporta un esempio, evinci la
condizione di validita' ed elenca le 4 proprieta' di cui gode descrivendole brevemente.
[max 12 righe]
MATERIA: INGLESE
E’ CONSENTITO L’USO DEL DIZIONARIO BILINGUE E/O MONOLINGUE
1. Describe the Victorian Society depicted by O. Wilde in his work The Importance of
Being Earnest. (max 10 lines)
2. Analyse the poem O Captain! My Captain!, by naming the main technical features
employed by the poet. (max 10 lines)
3. Dulce et decorum est pro patria mori. Define this statement, by analysing the poem
written by Wilfred Owen. (max 10 lines)
MATERIA: STORIA
1. La politica coloniale del Regno d' Italia dall'Unità al 1914. (10 righe)
2. Illustra sinteticamente gli avvenimenti essenziali in Europa nel 1918. (10 righe)
3. Illustra sinteticamente la nuova politica europea e mondiale scaturita dai trattati alla
fine della Prima guerra mondiale. (10 righe)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 92 di 95
MATERIA: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
1. Dopo aver individuato l’opera in figura (autore, luogo, datazione) se ne individuino e
descrivano gli elementi di novità in relazione al contesto culturale nel quale l’opera si
inserisce e alla funzione per la quale è stata progettata. (10 righe)
2. Si illustrino le soluzioni tecniche e costruttive adottate nelle diverse fasi della pittura
cubista, in relazione agli obiettivi che con questa si intendevano perseguire .(10 righe)
3. Si descriva brevemente cosa si intende per surrealtà e per automatismo psichico in
relazione alle finalità perseguite dagli artisti del movimento del Surrealismo. (10 righe)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 93 di 95
SIMULAZIONE DEL 20 APRILE 2018
MATERIA: INFORMATICA
1. Presentando il concetto e l'applicabilita' rilevata nella quotidianita' di un sistema,
descrivere brevemente i tre tipi di problemi che affronta. Dare maggiore rilievo ai
sistemi di controllo, riportandone le tipologie, gli schemi che li rappresentano con le
relative componenti e valutando gli ingressi-uscite da esso elaborati e/o in grado di
elaborare. [max 12 righe]
2. Descrivere il comportamento aritmetico-operazionale di un calcolatore portando
all'attenzione
l'inuenza delle operazioni di macchina, e la conseguente propagazione dell'errore,
evincendo l'importanza offerta dagli studi nell'ambito del calcolo numerico. [max 12 righe]
3. Dopo aver introdotto brevemente il ruolo di un modello computazionale e illustrato la
funzione degli esecutori realizzati mediante modello matematico, delineare il concetto
e la struttura di macchina astratta-virtuale e la relativa gerarchia. [max 12 righe]
MATERIA: INGLESE
E’ CONSENTITO L’USO DEL DIZIONARIO BILINGUE E/O MONOLINGUE
1. Define the main stylistic features introduced by Modernist authors. (max 10 lines)
2. ‘ Modern life is a waste land’. Develop this statement, by referring to The Fire Sermon, by
T. S. Eliot. (max 10 lines)
3. Describe the mood of the American society of the Twenties presented in the excerpt
from The Great Gatsby, by F. S. Fitzgerald. (max 10 lines)
MATERIA: FILOSOFIA
1.S.Kierkegaard I tre stadi dell' esistenza. (10 righe)
2. K. Marx: il materialismo dialettico. (10 righe)
3. F. Nietzsche: spiega, in sintesi, le tre fasi della filosofia del filosofo. (10 righe)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 94 di 95
MATERIA: SCIENZE NATURALI
1. Cos’è il benzene? Scrivere la sua formula, quindi descriverne la struttura (precisando
l’ibridazione degli atomi di carbonio, quali legami si vengono a creare in base alle forme
limite di risonanza e in base all'attuale interpretazione degli orbitali molecolari) e motivarne la
stabilità. (10 righe)
2
La figura illustra la fase luminosa della fotosintesi, parte di un processo che è alla base della
vita sulla Terra: analizzando la figura, spiegare cos’è e quali processi avvengono in questa
fase. (10 righe)
3.
In molte specie animali i maschi presentano
caratteri detti “ornamenti” che li rendono
particolarmente attraenti per le femmine della
loro specie, ma, nello stesso tempo, prede più
facili per i loro predatori. Illustra una delle ipotesi
per cui tali caratteri si sono mantenuti nel pool
genico di queste specie animali. (10 righe)
Documento del Consiglio di Classe – Pagina 95 di 95
- GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA -
COGNOME, NOME …………………………………… SIMULAZIONE ESAME DI STATO A.S. 2017/18
INDICATORI
DESCRITTORI
1ª domanda
2 ª domanda
3 ª domanda
ADERENZA ALLA TRACCIA
NON COERENTE: nessun contenuto o contenuti del tutto “fuori tema”
0 0 0 POCO COERENTE: contenuti solo in parte inerenti alla richiesta
1 1 1 COERENTE: contenuti pienamente inerenti alla richiesta
2 2 2
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
NULLA: conoscenze inesistenti 3 3 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE: nozioni molto approssimative e scorrette
4 4 4 INSUFFICIENTE: nozioni limitate e con frequenti errori
5 5 5 SUFFICIENTE: conoscenza degli aspetti essenziali, con qualche incertezza e inesattezza
6 6 6 DISCRETA: conoscenze corrette, con qualche imprecisione
7 7 7 BUONA: conoscenze sostanzialmente complete e corrette
8 8 8
OTTIMA: conoscenze corrette e approfondite 9 9 9
CORRETTEZZA FORMALE e CHIAREZZA ESPOSITIVA
ASSENTE: contenuti non esposti 0 0 0 INSUFFICIENTE: contenuti espressi con linguaggio inadeguato e in modo scorretto o difficoltoso.
1 1 1 SUFFICIENTE: contenuti espressi con linguaggio semplice e in modo complessivamente corretto, con qualche imprecisione
2 2 2
BUONA: contenuti espressi con linguaggio corretto e in modo adeguato
3 3 3 OTTIMA: contenuti espressi con linguaggio appropriato e in modo chiaro e fluido
4 4 4
totale
VALUTAZIONE PROVA
.
/ 15