organizzazione e gestione d'impresa

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Organizzazione Organizzazione (Cenni) (Cenni) Impresa Impresa Tipologia dei processi produttivi Tipologia dei processi produttivi Struttura aziendale Struttura aziendale Flow Chart Flow Chart Dizionario Aziendale Dizionario Aziendale Codifica Codifica Distinta Base Distinta Base Ergonomia Ergonomia Cicli di Lavorazione Cicli di Lavorazione R&S R&S

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Un breve scorcio delle problematiche legate all'organizzazione aziendale e alle interconnessioni tra le varie funzioni

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Page 1: Organizzazione e Gestione d'Impresa

OrganizzazioneOrganizzazione(Cenni)(Cenni)ImpresaImpresa

Tipologia dei processi produttiviTipologia dei processi produttiviStruttura aziendaleStruttura aziendale

Flow ChartFlow Chart

Dizionario AziendaleDizionario AziendaleCodificaCodifica

Distinta BaseDistinta BaseErgonomiaErgonomia

Cicli di LavorazioneCicli di LavorazioneR&SR&S

Page 2: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Impresa

Enti di controllo

Fornitore

Mercato

Prima: Push

Ora: Pull

Il mercato determina il prodottoin termini di:QuantitàQualitàOpzioni (referenza)

L’azienda decide cosa proporre al mercatoIn termini di:QuantitàQualitàOpzioni (referenza)

Terzisti

Competitors

Vincoli

Ambientali e strategiciTattici e di processoOperativi

Questi i soggetti coinvolti

Page 3: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Impresa

E’ una scatola dove trovano postoIndividui – Strumenti - Materie

Lo scopo dell’impresa è la trasformazione di risorse in prodotto a fronte di una richiesta

da parte di un utente che è disposto ariconoscerne un valore.

La differenza tra costo delle risorse e valore riconosciuto si dice Valore aggiunto

Per il raggiungimento dello scopoL’impresa deve acquisire le risorse

e gestirle in modo economico

Acquista

TrasformaCliente

Percepisce

Richiesta

Page 4: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Settori Manifatturieri

Agricoltura Manifattura Commercio Servizi

Estrattiva

Editoria

Chimica

Meccanica

Legno e carta

Alimentari

Edilizia

Tessile

Utilities

Immobiliare

Trasporti e magazzinaggio

Agenzie di viaggio

Consulenza e Informazioni

Riparazioni

Servizi alla persona

Commercio al minuto

Commercio all’ingrosso

Sistema Ricettivo

Tutti questi settori hanno una matrice comune:

-Definizione di un obiettivo-l’interazione con un mercato-Il rispetto di una regolamentazione generale e specifica-La presenza di un processo-La necessità di gestire delle risorse-La valutazione del risultato

Pur essendo settori diversi le regole del gioco sono molto simili, per cui possiamo tracciare delle linee guida comuni

Page 5: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Obiettivi lungo termine ( strategici ): scelta del prodotto processo - produzione interna esternaObiettivi medio termine (tattici): pianificazione della produzione – amministrazione delle risorse – vincoli e procedureObiettivi di breve termine: gestione dei flussi – gestione e controllo delle operazioni – controllo della qualità

Vincoli

Ambientali e strategici: •Condizionamenti esterni•Acquisizione di risorse•Tipo Mercato•Tipo Prodotto•Tipo di tecnologia•Allineamento concorrenziale•Quote di mercato

Tattici e di processo•Amministrazione di risorse•Gestione delle operazioni•Ambiti e tempi di decisione•Monitoraggio•Integrazione flessibilità e complessità•Efficienza efficacia produttività

Operativi•Modalità di intervento e di esecuzione delle operazioni•Gestione dei conflitti e dei carichi di lavoro•Retroazioni automatiche e regole di decisione•Qualità e costi

Page 6: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Direzione

COMcommerciale

QCControllo qualità

R&Dricerca

AMMamministrazione

SCsicurezza

D.TDirezione tecnica

PRDproduzione

LOGlogistica

MANmanutenzione

PRGprogrammazione

Il compito delle funzione di controllo è quello diassistere le funzioni, nel processo di miglioramentocontinuo.

Organigramma

E’ necessario una chiara attribuzione di responsabilità. L’organigramma è la rappresentazione grafica di questa

attribuzione.

In relazione alla complessitàdell’impresa l’organigrammarisulta più o meno complesso,ossia vi è una minore o maggioresuddivisione delle responsabilità

LE DIVERSE FUNZIONI NON POSSONO LAVORARE COME ENTITA’ A SE STANTE

E’ importante la massima interazione tra le funzioni. La conoscenza reciproca delleproblematica, che fanno capo ad ogni singola funzione, facilita lo scambio corretto delle

informazioni migliorando i rapporti interfunzione, questo a totale beneficio del sistema azienda

OrganizzazioneLo strumento per la gestione degli obiettivi e per il superamento dei vincoli

Page 7: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Organigramma

concetti generali

L'organizzazione aziendale è illustrata nell’Organigramma, nel quale i rapporti d'interdipendenza funzionale sono evidenziati sotto il profilo gerarchico piramidale.

La composizione grafica dell’organigramma consiste nella schematizzazione di tutte le FA mediante caselle indicanti la funzione svolta e il nome della persona responsabile. Le linee di collegamento indicano dipendenza diretta.

I principi fondamentali alla base dell’organigramma sono i seguenti:

1. Una funzione deve essere affidata alla responsabilità di una sola persona.

2. La linea della responsabilità è ascendente, dunque chi ricopre una funzione deve rispondere al livello immediatamente superiore ed è ritenuto responsabile dell’operato delle funzioni subordinate.

3. I rapporti di dipendenza indicano la necessità d’impartire istruzioni nel percorso dal vertice alla base e fornendo informazioni nel senso opposto. Non si prevedono deviazioni nelle connessioni per evitare di scavalcare le precise responsabilità che competono ad ogni funzione.

4. Le funzioni di “staff” costituiscono un supporto alla funzione collegata, essendo responsabili unicamente dello specifico compito loro affidato.

5. La responsabilità deve essere definita oggettivamente, precisando gli obiettivi e i traguardi da raggiungere, definendo gli strumenti per verificarne il conseguimento, con la frequenza più idonea al caso, per opera della funzione immediatamente superiore.

6. Quando l’esito dell’attività non coincide con il raggiungimento dell’obiettivo, si traggono spunti per valutare la possibilità di operarne una revisione o correggere (secondo le forme ritenute opportune dalla DG) l’impostazione operativa aziendale, con provvedimenti che possono variare dall’ammonimento alla sostituzione nell’organico nei casi estremi. Queste decisioni possono essere prese unicamente dalla DG

Page 8: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Il Mansionario

Direzione Generale (DG) Rappresenta l’azienda verso l’esterno, definisce e programma gli orientamenti strategici, politici e le linee d'azione per il costante sviluppo dei risultati gestionali e della competitività dell‘azienda.Sicurezza (SC) staf Cura gli aspetti riguardanti la sicurezza del lavoro con la finalità di diffondere e mantenere in vigore il Piano Sicurezza Aziendale.Controllo Qualità (QC) staf E’ responsabile della verifica di corrispondenza tra gli std approvati e: i materiale ricevuti, quanto prodotto e alla conformità dei processi.Controllo di Gestione (CG) staf Il Controllo di Gestione rappresenta il punto in cui convergono e si sviluppano le previsioni economico-gestionali dell'azienda, nonché il loro controllo mensile e/o periodico finalizzato all'ottenimento del miglior grado di produttività e di redditività Commerciale (COM) E’ la naturale interfaccia con la clientela a questa funzione il compito di cercare nuovi sbocchi e consolidare e ampliare quelli in essere, determina la politica dei prezzi e in strutture medie ingloba anche la funzione marketing (MKT)

Ricerca Sviluppo (R&D) E’ l’interfaccia tecnica verso il cliente, assiste il commerciale nella progettazione di nuove soluzioni e assite la produzione nelle fasi di start-up

Amministrazione (AMM) ha il compito del controllo economico e finanziario dell’azienda, in strutture medie ingloba la direzione del personale e il controllo di gestione

Direzione Tecnica (D.T) Ha la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi di efficienza di tutte le funzioni dedicate alla produzione movimentazione dei materiali e alle attività collaterali necessarie.

Produzione (PRD) risponde di tutte le attività produttive garantendone l’efficienza, e risponde dell’efficacia di tutte le azioni intrapprese per la corretta gestione sia in termini operativi che di costi

Logistica (LOG) Si occupa di tutte le attività legate agli approvvigionamenti e alla movimentazione dei materiali nonché al loro immagazzinamento. Anche questa funzione ha l’onere di operare in modo efficiente ed efficace nel rispetto dei budget di costo.

Manutenzione (MAN) garantisce l’efficienza di tutti gli strumenti, siano essi impianti stabili e quant’altro necessario al corretto funzionamento delle attività aziendali. Opera in regime di controllo dei costi.

Programmazione (PRG) ha il compito di organizzare e gestire i flussi degli ordini di produzione e verificarne gli stati di avanzamento

Page 9: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Organizzazione per funzione o Processo

La gestione per funzione – divide ed impera-

L’efficienza della funzione è il problemaOgni funzione è un piccoli mondo all’interno del sistema azienda.Non conoscenza delle problematiche delle altre funzioni aziendali anche se interconnesseControllo del personale (ricerca delle inefficienze del personale)Si predilige la comunicazione intrafunzioneGestione accentrata

La gestione per processo

Il processo è il problemaOgni funzione è parte integrante del processoOgni funzione collabora per ottenere efficienza del processo (conoscenza delle problematiche reciproche)Coinvolgimento del personale ( ricerca delle inefficienze del processo)Si predilige la comunicazione iterfunzioneGestione decentrata

Page 10: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Il Personale

Il personale è la variabile principale del processo, la sua gestione incide in modo preponderante sui risultati, quindi è il punto debole del sistema.

Le macchine e gli impianti sono elementi meccanici di cui si può conoscere, a priori, la resa e l’affidabilità in termini assoluti.

Il personale, è una variabile con molte incognite e difficilmente individuabili.Il processo di industrializzazione, contraddistinto da un incremento dell’automazione e dalla standardizzazione

dei metodi di produzione, se da una parte ha favorito l’aumento delle rese e la diminuzione della fatica, dall’altra ha inciso negativamente sulla partecipazione del personale.

Ora, se il processo che stiamo considerando prevede la produzione di un prodotto standard, la strada dell’automazione è da preferire, in quanto viene a limitarsi l’intervento umano e quindi si migliora la

controllabilità e affidabilità del sistema. Più il processo di produzione richiede flessibilità e produzioni personalizzate, tanto più l’automazione diviene inapplicabile o incontra limitazioni, che possono essere superate solo con l’intervento umano. In questo caso l’aumento di flessibilità procura una diminuzione

dell’affidabilità e una maggior difficoltà nel controllo del sistema. Ma dove il personale fa effettivamente la differenza?

ResaEfficienza

Qualità - ControlloEfficacia

MiglioramentoAggregazione- Appartenenza

Page 11: Organizzazione e Gestione d'Impresa

COM

R&d

PRD

LOG

MKT

MAN

QC

CG

U.Tec

Terzisti

La Comunicazione in Azienda

L’informazione deve essere:•Chiara•Essenziale•Puntuale •Tempestiva •Costante•Dedicata

Mercato

Fornitori

Page 12: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Il Sistema Informativo

La quantità di informazioni che vengono generate in azienda è notevole.La necessità di integrare catalogare analizzare e archiviare i dati generati, ha portato a sviluppare sistemi

Informatici di notevole complessità.Questi sistemi assistono le attività umane ma non le sostituiscono.

Si possono avere sistemi dedicati a specifiche attività aziendali e sistemi integrati.

MRP Materials Requirements Planning ERP Enterprise Resource Planning

CIM Computer Integrated Manufacturing FMS Flexible manufacturing system CAM Computer-Aided Manufacturing

CAD Computer Aided Design

Tutti questi sistemi hanno però una matrice comune che deve essere sempre tenutaIn debita considerazione, ossia:

Ogni realtà aziendale ha una sua gestione personalizzata che non deve essere stravolta quando funzionaI dati che utilizzano questi sistemi sono sempre e comunque il frutto di una attività umana che deve essere organizzata

e controllata affinché i dati in uscita siano correttiI dati prodotti devono essere sempre sottoposti a verifica e analisi critica in relazione al reale contesto aziendale del

momentoLa scelta di un sistema informativo è il frutto di un’attenta analisi della realtà aziendale e delle problematiche legate alla

sua attività, nonché al contesto in cui opera.

Page 13: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Flow Chart AziendaleFlow Chart Aziendale

L’analisi del flusso del sistema azienda è la base della L’analisi del flusso del sistema azienda è la base della comprensione delle problematiche ad essa legate. comprensione delle problematiche ad essa legate.

Capire come si muovono le attività permette di individuare i Capire come si muovono le attività permette di individuare i punti critici e soprattutto quelle che sono le aree GRIGE, punti critici e soprattutto quelle che sono le aree GRIGE,

ovvero le aree in cui la responsabilità non è ben definita ma è ovvero le aree in cui la responsabilità non è ben definita ma è il risultato di una interazione tra le funzioni. il risultato di una interazione tra le funzioni.

Il Diagramma di flusso è l’Organigramma del sistema azienda, Il Diagramma di flusso è l’Organigramma del sistema azienda, indica i percorsi che l’oggetto – prodotto o servizio – percorre indica i percorsi che l’oggetto – prodotto o servizio – percorre

dal momento in cui viene generato l’input dal Cliente al dal momento in cui viene generato l’input dal Cliente al momento dell’output generato dall’Azienda.momento dell’output generato dall’Azienda.

I sistemi di certificazione (Iso 9000) utilizzano il flow chart per I sistemi di certificazione (Iso 9000) utilizzano il flow chart per illustrare il processo oggetto di certificazioneillustrare il processo oggetto di certificazione

Page 14: Organizzazione e Gestione d'Impresa

CodificaCodifica

Come fare per identificare un oggetto?Come fare per identificare un oggetto?La risposta è semplice attribuendogli un nome che sia univoco. La risposta è semplice attribuendogli un nome che sia univoco. Ecco quindi la necessità di creare un sistema di identificazione attraverso una Codifica.Ecco quindi la necessità di creare un sistema di identificazione attraverso una Codifica.

Ad ogni oggetto viene dato un nome e un cognome. Ad ogni oggetto viene dato un nome e un cognome.

CODICE: sequenza di caratteri alfanumerici che indicano le caratteristiche dell’oggetto decodificabili attraverso una CODICE: sequenza di caratteri alfanumerici che indicano le caratteristiche dell’oggetto decodificabili attraverso una tabella di conversione. Per questo motivo si parla di CODICE PARLANTEtabella di conversione. Per questo motivo si parla di CODICE PARLANTE

DESCRIZIONE: rappresentazione parlata dell’oggetto, anch’essa segue delle precise regole di creazione. DESCRIZIONE: rappresentazione parlata dell’oggetto, anch’essa segue delle precise regole di creazione.

La costruzione del codiceLa costruzione del codice

Il codice è formato da una serie di campi (caselle) ognuno dei quali conterrà un numero o una lettera. Questi Il codice è formato da una serie di campi (caselle) ognuno dei quali conterrà un numero o una lettera. Questi numeri sono raggruppati in blocchi costituiti da uno o più campi che rappresentano le famiglie. L’ampiezza dei numeri sono raggruppati in blocchi costituiti da uno o più campi che rappresentano le famiglie. L’ampiezza dei gruppi, ossia il numero dei campi attribuiti, che rappresentano le famiglie sono in dipendenza dal numero di gruppi, ossia il numero dei campi attribuiti, che rappresentano le famiglie sono in dipendenza dal numero di oggetti che potranno essere ricompresi in quella specifica famiglia. oggetti che potranno essere ricompresi in quella specifica famiglia.

► Identificare le caratteristiche di tutti gli oggetti che devono essere codificatiIdentificare le caratteristiche di tutti gli oggetti che devono essere codificati► Raggruppare le caratteristiche per famiglie (alcune chiavi- merceologia – funzione – tecnologia – Raggruppare le caratteristiche per famiglie (alcune chiavi- merceologia – funzione – tecnologia –

caratteristiche chimico fisiche)caratteristiche chimico fisiche)► Ordinare le famiglie per importanza decrescente (dalla più generica alla più specifica) creando gruppi Ordinare le famiglie per importanza decrescente (dalla più generica alla più specifica) creando gruppi

principali e secondariprincipali e secondari► Attribuire ad ogni famiglia e sottofamiglia un numero composto da una o più cifre dipendenti dal numero di Attribuire ad ogni famiglia e sottofamiglia un numero composto da una o più cifre dipendenti dal numero di

oggetti che potranno farne parteoggetti che potranno farne parte► Analizzare l’oggetto mettendo in relazione le caratteristiche dell’oggetto e le famiglie/sottofamiglie che le Analizzare l’oggetto mettendo in relazione le caratteristiche dell’oggetto e le famiglie/sottofamiglie che le

rappresentano attribuendogli i numeri relativirappresentano attribuendogli i numeri relativi

Esempi di famiglie: Esempi di famiglie:

1.1. Materie Prime Semilavorati Materiali di confezionamento Prodotti finitiMaterie Prime Semilavorati Materiali di confezionamento Prodotti finiti2.2. Profumi – Emulsionanti Creme – Tonici Astucci – Flaconi Detergenti – TruccoProfumi – Emulsionanti Creme – Tonici Astucci – Flaconi Detergenti – Trucco

Page 15: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Distinte BaseDistinte Base

Ogni oggetto può essere costituito da più oggetti elementari.Ogni oggetto può essere costituito da più oggetti elementari.La DISTINTA BASE raccoglie le parti costituenti l’oggetto considerato.La DISTINTA BASE raccoglie le parti costituenti l’oggetto considerato.Gli elementi primari, da cui partire per l’ottenimento del prodotto considerato, sono quelli acquistati Gli elementi primari, da cui partire per l’ottenimento del prodotto considerato, sono quelli acquistati

mentre gli altri sono il frutto di operazioni di assemblaggio, miscelazione o reazione e comunque di mentre gli altri sono il frutto di operazioni di assemblaggio, miscelazione o reazione e comunque di un processo di trasformazione.un processo di trasformazione.

Per questo motivo la distinta tecnica si dice ad albero, ossia dato un elemento principale questo si Per questo motivo la distinta tecnica si dice ad albero, ossia dato un elemento principale questo si dirama nei suoi costituenti secondari che a loro volta sono primari nei riguardi dei suoi costituenti.dirama nei suoi costituenti secondari che a loro volta sono primari nei riguardi dei suoi costituenti.

Componente 11

Padre

Componente 21

Figlio di 1 e padre di 3Componente 22 Componente 23

Componente 31

Figlio di 2Componente 32

Nella distinta base trovano posto:

1. i codici e le quantità degli elementi figli per unità di codice elemento padre2. le lavorazioni necessarie a realizzare il codice padre, anche in questo caso sono evidenziati i codici delle

lavorazioni e i tempi necessari per unità di prodotto padre

Le distinte base sono indispensabili per la movimentazione dei materiali e per la loro gestione, nonché per la quantificazione dei costi di tutte le attività siano esse di produzione che di manutenzione che si vogliono gestire.

Page 16: Organizzazione e Gestione d'Impresa

ErgonomiaErgonomia

L’Ergonomia è lo studio dell’uomo nel suo ambiente di lavoro. L’Ergonomia è lo studio dell’uomo nel suo ambiente di lavoro. Quindi: non soltanto l’interazione uomo /macchina ma anche uomo/ambiente e Quindi: non soltanto l’interazione uomo /macchina ma anche uomo/ambiente e

uomo/organizzazione del lavoro.uomo/organizzazione del lavoro.Gli aspetti da considerare sono:Gli aspetti da considerare sono:

1.1. Studio dei movimenti ( antropometria – fisiologia – biomeccanica della postura e dei Studio dei movimenti ( antropometria – fisiologia – biomeccanica della postura e dei movimenti)movimenti)

2.2. Suddivisione del lavoro (attitudini – apprendimento )Suddivisione del lavoro (attitudini – apprendimento )3.3. Organizzazione del posto di lavoro (ritmo – automatismo – monotonia – attrezzature - Organizzazione del posto di lavoro (ritmo – automatismo – monotonia – attrezzature -

autostima)autostima)4.4. Ambiente ( microclima – illuminazione – rumore – igiene – clima aziendale)Ambiente ( microclima – illuminazione – rumore – igiene – clima aziendale)

I principi dell’ergonomia sono fondamentali nella progettazione,organizzazione e installazione di:I principi dell’ergonomia sono fondamentali nella progettazione,organizzazione e installazione di:► · nuove attrezzature di lavoro,· nuove attrezzature di lavoro,► · nuovi metodi di lavoro,· nuovi metodi di lavoro,► · nuovi impianti di produzione,· nuovi impianti di produzione,► · nuovi posti di lavoro.· nuovi posti di lavoro.I principi dell’ergonomia sono fortemente consigliati quando:I principi dell’ergonomia sono fortemente consigliati quando:► · bisogna aumentare la sicurezza sul lavoro,· bisogna aumentare la sicurezza sul lavoro,► · le ore di assenza per malattia sono numerose,· le ore di assenza per malattia sono numerose,► · si vuole motivare maggiormente i lavoratori,· si vuole motivare maggiormente i lavoratori,► · si vuole migliorare il benessere dei lavoratori.· si vuole migliorare il benessere dei lavoratori.La valutazione ergonomica dell’ambiente di lavoro può rivelarsi utile, se i problemi sono legati a:La valutazione ergonomica dell’ambiente di lavoro può rivelarsi utile, se i problemi sono legati a:► · elevati costi di produzione,· elevati costi di produzione,► · elevati costi di manutenzione e riparazione,· elevati costi di manutenzione e riparazione,► · scarsa qualità del prodotto finito,· scarsa qualità del prodotto finito,► · mancata affidabilità degli impianti di produzione (guasti molto frequenti),· mancata affidabilità degli impianti di produzione (guasti molto frequenti),► · mancato rispetto delle scadenze,· mancato rispetto delle scadenze,► · insoddisfazione dei clienti,· insoddisfazione dei clienti,► · elevata fluttuazione.· elevata fluttuazione.

Page 17: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Il CronotecnicoIl Cronotecnico

La determinazione dei tempi di lavorazione è necessaria ai fini della determinazione dei La determinazione dei tempi di lavorazione è necessaria ai fini della determinazione dei costi e della successiva analisi delle’efficienza del processo preso in considerazione.costi e della successiva analisi delle’efficienza del processo preso in considerazione.

Possiamo individuare le seguenti fasi:Possiamo individuare le seguenti fasi:1.1. Suddividere il processo nelle sue fasi elementari.Suddividere il processo nelle sue fasi elementari.2.2. Rilevare i tempi di esecuzione di ogni fase (cronometricamente in pz/h kg/h o altra Rilevare i tempi di esecuzione di ogni fase (cronometricamente in pz/h kg/h o altra

unità di misura congrua)unità di misura congrua)3.3. Analizzare i movimenti compiuti in ogni singola fase dall’operatoreAnalizzare i movimenti compiuti in ogni singola fase dall’operatore4.4. Individuare nella fase le azioni innaturali, gli ostacoli al movimento e gli ostacoli alla Individuare nella fase le azioni innaturali, gli ostacoli al movimento e gli ostacoli alla

visuale visuale 5.5. Riprogettare il posto di lavoro eliminando le anomalie evidenziateRiprogettare il posto di lavoro eliminando le anomalie evidenziate

Questa attività risulta indispensabile per la compilazione dei cicli di lavoro, per la Questa attività risulta indispensabile per la compilazione dei cicli di lavoro, per la compilazione delle distinte base e per il miglioramento continuo del posto di lavoro e compilazione delle distinte base e per il miglioramento continuo del posto di lavoro e il conseguente aumento di efficienza – diminuzione dei costi – del processo il conseguente aumento di efficienza – diminuzione dei costi – del processo consideratoconsiderato

Naturalmente non è sufficiente fare una valutazione dei tempi in modo così formale in Naturalmente non è sufficiente fare una valutazione dei tempi in modo così formale in quanto la rilevazione può risultare inficiata dallo stato d’animo dell’operatore nel quanto la rilevazione può risultare inficiata dallo stato d’animo dell’operatore nel momento della rilevazione. Pertanto risulta necessario ripetere la misurazione in momento della rilevazione. Pertanto risulta necessario ripetere la misurazione in momenti diversi e con operatori diversi, l’importante è mettere il soggetto in una momenti diversi e con operatori diversi, l’importante è mettere il soggetto in una condizione di tranquillità psicologica tale da eliminare variazioni che possono portare condizione di tranquillità psicologica tale da eliminare variazioni che possono portare sia a valori sovrastimati che sottostimati.sia a valori sovrastimati che sottostimati.

Particolare attenzione deve essere posta in tutte quelle situazioni dove l’attività manuale è Particolare attenzione deve essere posta in tutte quelle situazioni dove l’attività manuale è preponderante, qui infatti si trovano le maggiori sacche di inefficienza date preponderante, qui infatti si trovano le maggiori sacche di inefficienza date soprattutto da posti di lavoro mal organizzatisoprattutto da posti di lavoro mal organizzati

Page 18: Organizzazione e Gestione d'Impresa

I cicli di LavorazioneI cicli di Lavorazione

Si dice Si dice CICLO DI LAVORAZIONE CICLO DI LAVORAZIONE tutto l’insieme di operazioni necessarie a fabbricare un tutto l’insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successionesingolo elemento attraverso una successione

di processi tecnologicidi processi tecnologici

Il ciclo di lavorazione viene descritto in un documento (foglio di lavorazione) in cui sono Il ciclo di lavorazione viene descritto in un documento (foglio di lavorazione) in cui sono elencate:elencate:

► le singole fasile singole fasi► le attrezzature da utilizzarsi per ogni fase le attrezzature da utilizzarsi per ogni fase ► i tempi i tempi ► le specifiche e i rispettivi limiti (tolleranze)le specifiche e i rispettivi limiti (tolleranze)

La realizzazione del ciclo e la conseguenza delle seguenti attivitàLa realizzazione del ciclo e la conseguenza delle seguenti attività

► 1. Analisi critica dell’oggetto e della sua progettazione.1. Analisi critica dell’oggetto e della sua progettazione.► 2. Scelta dei processi di lavorazione e della sequenza di fasi.2. Scelta dei processi di lavorazione e della sequenza di fasi.► 3. Raggruppamento delle operazioni in sottofasi.3. Raggruppamento delle operazioni in sottofasi.► 4. Scelta della sequenza delle operazioni.4. Scelta della sequenza delle operazioni.► 5. Scelta o progettazione delle attrezzature5. Scelta o progettazione delle attrezzature► 6. Scelta dei parametri di lavoro.6. Scelta dei parametri di lavoro.► 8. Scelta degli strumenti e procedure di controllo8. Scelta degli strumenti e procedure di controllo► 9. Calcolo dei tempi e dei costi di fabbricazione9. Calcolo dei tempi e dei costi di fabbricazione► 10. Stesura dei fogli di lavorazione10. Stesura dei fogli di lavorazione

Page 19: Organizzazione e Gestione d'Impresa

Ricerca & Sviluppo (interazione con la produzione)Ricerca & Sviluppo (interazione con la produzione)

Compito della R&S è la progettazione dei nuovi prodotti.Compito della R&S è la progettazione dei nuovi prodotti.

Pertanto a questa funzione spetta il compito di:Pertanto a questa funzione spetta il compito di:

Scegliere le materie prime – i materiali di confezionamento e stabilire le Scegliere le materie prime – i materiali di confezionamento e stabilire le specifiche di acquistospecifiche di acquisto

Determinare le specifiche di prodotto e di processoDeterminare le specifiche di prodotto e di processo Determinare le fasi del processo (industrializzazione e ciclo di fabbricazione) Determinare le fasi del processo (industrializzazione e ciclo di fabbricazione) Stilare le Distinte tecniche e BaseStilare le Distinte tecniche e Base

La fase critica è certamente l’industrializzazione del prodotto in quanto, il passaggio dalla La fase critica è certamente l’industrializzazione del prodotto in quanto, il passaggio dalla fase progettuale alla fase di produzione è tanto più complesso quanto più il processo è fase progettuale alla fase di produzione è tanto più complesso quanto più il processo è legato a valutazioni empiriche piuttosto che scientifiche.legato a valutazioni empiriche piuttosto che scientifiche.

La conoscenza delle variabili tra sperimentazione in laboratorio e messa in produzione La conoscenza delle variabili tra sperimentazione in laboratorio e messa in produzione sono fondamentali per comprendere le variazioni in fase produttiva, per questo sono fondamentali per comprendere le variazioni in fase produttiva, per questo motivo chi progetta deve conoscere approfonditamente il sistema di produzione in motivo chi progetta deve conoscere approfonditamente il sistema di produzione in essere.essere.

Quanto meno il processo è standardizzabile e soggetto a criticità difficilmente Quanto meno il processo è standardizzabile e soggetto a criticità difficilmente comprensibili, tanto più la fase di industrializzazione ha tempi lunghi, nel senso che la comprensibili, tanto più la fase di industrializzazione ha tempi lunghi, nel senso che la R&S deve essere pronta ad intervenire sia per studiare meglio il processo, sia a R&S deve essere pronta ad intervenire sia per studiare meglio il processo, sia a correggere il risultato per renderlo comunque utilizzabile.correggere il risultato per renderlo comunque utilizzabile.

In questo sistema la produzione non può essere soggetto passivo, ma anzi il suo In questo sistema la produzione non può essere soggetto passivo, ma anzi il suo coinvolgimento deve essere massimo sia per rendersi autonoma, dopo aver compreso coinvolgimento deve essere massimo sia per rendersi autonoma, dopo aver compreso le caratteristiche del prodotto, sia per meglio svolgere la sua funzione di esecutore.le caratteristiche del prodotto, sia per meglio svolgere la sua funzione di esecutore.