rapporto annuale 2006

52
MUSEO DI STORIA DELLE SCIENZE BIOMEDICHE RAPPORTO ANNUALE 2 0 0 6 A cura di Marinella Urso FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI CHIETI

Upload: museo-universitario-di-chieti

Post on 15-Mar-2016

216 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

a cura di Marinella Urso

TRANSCRIPT

Page 1: Rapporto annuale 2006

MUSEO DI STORIA DELLE SCIENZE BIOMEDICHE

RAPPORTO ANNUALE

2 0 0 6

A cura di Marinella Urso

FONDAZIONE

CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI CHIETI

Page 2: Rapporto annuale 2006

Museo: luogo della conservazione, comunicazione, esposizione

2

Page 3: Rapporto annuale 2006

SOMMARIO MESSAGGIO DEL RETTORE 5

MESSAGGIO DEL DIRETTORE 6

1. IL NOSTRO SCOPO 8

2. LO STAFF 9

3. LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CONVENZIONATE 10

4. I SERVIZI E LA TECNOLOGIA 10

5. ACQUISTARE AL MUSEO 10

6. LA BIBLIOTECA 11

7. LE COLLEZIONI 11

8. IL LABORATORIO DI OSTEOLOGIA ED IL LABORATORIO DI

MICROMORFOLOGIA OSSEA 12

9. LE MOSTRE PERMANENTI 13

ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLA VITA SULLA TERRA 13

LE ORIGINI DELL’UOMO 15

UOMINI, ORSI E MALATTIE 15

STORIA DELLE MALATTIE 16

TERAPIA DEL DOLORE ATTRAVERSO I SECOLI 18

IL PRIMO ABRUZZESE COMPIE CINQUANT’ANNI 19

10. LE MOSTRE TEMPORANEE 20

MUMMIE: UN ARCHIVIO BIOLOGICO 20

LA VITA…. DALL’ACQUA, NELL’ACQUA. 21

L’IMPRONTA DEL GENIO 21

11. IL MUSEO PER PARTECIPARE ALLA VITA DELLA CITTA’ 22 SETTIMANA DELLA CULTURA: DAL 2 AL 9 APRILE 22

MAGGIO TEATINO 22

2 GIUGNO 22

SETTIMANA MOZARTIANA: DAL 16 AL 23 LUGLIO 22

3

Page 4: Rapporto annuale 2006

CAMMINANDO ALL’INDIETRO: 1 OTTOBRE 23

12. IL MUSEO PER INCONTRARE I PROTAGONITSI 24

I PROTAGONITSI DELLA RICERCA SULLE MUMMIE 24

I SAPORI PROTAGONITSI DEL PASSATO 24

CONFERENZE D’AUTUNNO 25

13. IL MUSEO PER CRESCERE E PER IMPARARE 26

I LABORATORI DIDATTICI 26

I LABORATORI DI ANTROPOLOGIA TEATRALE 27

LE VISITE GUIDATE 28

14. LA RICERCA E LE SCOPERTE 29

15. LE PUBBLICAZIONI 33

DIVULGATIVE 33

SCIENTIFICHE 33

16. LE RISORSE ECONOMICHE 34

17. I PRODOTTI ED I SERVIZI EROGATI 36

18. GLI UTENTI 37

19. LA RETE SCOLASTICA SERVITA 41

20. QUADRO SINOTTICO DEL 2006 47

21. LE POTENZIALITA’ E LE PROSPETTIVE PER L’ESPANSIONE

DEL MUSEO 48

AUMENTO DELLA INTERATTIVITA’ CON IL TERRITORIO 48

IMPLEMENTAZIONE DEI SERVIZI 48

REALIZZAZIONI PER IL 2007 48

22. GLI ALLEGATI 50

I COMMENTI DEI NOSTRI VISITATORI (UNA SELEZIONE) 50

RASSEGNA STAMPA 51

4

Page 5: Rapporto annuale 2006

MESSAGGIO DEL RETTORE Il Museo Universitario è previsto dallo Statuto dell’Università “G d’Annunzio” che lo ha aperto al pubblico il 21 gennaio 1998. Nella sua specificità contribuisce a caratterizzare l’Ateneo, costituendo “luogo della memoria” e spazio espositivo dedicato agli aspetti biologici e medici che emergono dalla ricerca archeologica e paleontologica. Nell’offerta al visitatore si concretizza la vocazione divulgativa di questo Museo nel quale è fatto ogni sforzo per rendere facilmente fruibili i messaggi scientifici, avvicinando le tematiche specialistiche al grande pubblico. Ciò contribuisce a realizzare l’inserimento territoriale delle strutture di ricerca e didattiche dell’Università. Il Museo universitario è una struttura in espansione e sono operativi programmi per la realizzazione di padiglioni espositivi con nuovi percorsi, che illustreranno al visitatore le tappe fondamentali della Storia del popolamento umano in Abruzzo e che consentiranno anche di approfondire l’argomento della Storia delle malattie, di come esse hanno influenzato, direzionandola, l’evoluzione della vita sulla terra, fino a giungere alla comparsa della medicina, cioè alla storia del dominio dell’uomo sulle malattie stesse.

Franco Cuccurullo

5

Page 6: Rapporto annuale 2006

MESSAGGIO DEL DIRETTORE L’anno appena trascorso ha consolidato il Museo universitario sul piano patrimoniale, tramite un cospicuo incremento delle collezioni, ha aumentato la fruizione della struttura sul territorio, per la messa a regime di una serie di nuove, efficaci e gradite attività didattiche ad uso della popolazione scolare, ed ha favorito l’impatto positivo del Museo sulla popolazione grazie all’offerta di nuove esposizioni, anche temporanee, e di momenti di approfondimento su tempi puntuali. Cosicché, accanto all’incremento patrimoniale si è assistito ad un significativo incremento dei visitatori. Questo dato deve divenire una tendenza e gli sviluppi devono essere fatti proseguire anche nel futuro prossimo ed in quello a medio termine. La fase di sviluppo attuale è il segno di un impegno concreto e quotidiano di un gruppo di persone che credono nell’idea e che amano la loro realizzazione. Il gruppo è eterogeneo, ma accomunato dalla dedizione e dalla fattività: Antonietta di Fabrizio, Ruggero d’Anastasio, Sara Patullo, Marinella Urso, Elisabetta Michetti, Giulia Parrucci, Luigi Rossano Angelini, Gabriella Vitullo, sono coloro i quali hanno stabilito con il Museo un rapporto non solo istituzionale, ma anche di affetto. Naturalmente il mio gruppo di lavoro ed io stesso siamo stati messi in grado di lavorare solo grazie alla fiducia ed alla lungimiranza di Franco Cuccurullo, che ha voluto il Museo e che mantiene il Museo in un’atmosfera fatta al contempo di autonomia scientifica e di stretto legame istituzionale con l’Ateneo. Le Associazioni di volontariato con le quali il Museo ha stipulato lo scorso anno apposite convenzioni sono diventate il pilastro portante della capacità di accoglienza che il Museo ha dimostrato: Associazione Nazionale Carabinieri ed ACLI hanno fornito un supporto formidabile, appoggiato da quello offerto dall’Associazione Amici del Museo e dall’Archeoclub. Il Museo è luogo della memoria, necessario alla stratificazione delle conoscenze da cui nasce la Storia, la nostra come parte di quella di tutti, ma è anche fucina per lo sviluppo del futuro immaginabile che potrebbe esser reso possibile. Cosicché il Museo è divenuto anche luogo di sperimentazione di nuovi metodi per la trasmissione del sapere ai giovani, ma anche laboratorio di esperimenti di comunicazione, come quello messo in atto grazie alla nuova collaborazione con il Centro Universitario di Recitazione Teatrale diretto da Luciano Paesani. Il Museo è anche luogo di interazione con il territorio e vuole divenire punto di riferimento per la popolazione scolastica nel campo della formazione fuori dalle aule. Nel rapporto con il territorio noi vogliamo che il Museo sia sentito come luogo di tutti, aperto e condiviso; per questo abbiamo aderito e partecipato attivamente a tutte le manifestazioni locali di indole culturale ed intendiamo continuare a creare occasioni che stimolino la popolazione ad avvicinarsi al Museo, associando cicli di conferenze a degustazioni di cibo, ascolti musicali a mostre monotematiche; e sempre in maniera gratuita, intendendo la nostra azione come servizio. Ovviamente questo ruolo di luogo di confine fra Università e territorio, terreno accademico aperto alla popolazione, deve essere continuato, ma necessita di una interazione sempre più costruttiva.

6

Page 7: Rapporto annuale 2006

Ciò sarà possibile solo se la posizione del Museo verrà mantenuta rilevante sia rispetto al resto delle strutture universitarie sia rispetto all’offerta culturale del territorio. Perché ciò avvenga sono necessari stimoli di politica culturale – che non mancano nell’ambito universitario, ma che devono essere incoraggiati nel contesto locale – e risorse, che devono essere individuate anche al di fori dei circuiti pubblici, come abbiamo già fatto negli anni precedenti, sopperendo all’emblematica penuria istituzionale. La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti ha creduto nell’attività nel nostro Museo ed ha investito nei nostri programmi, assicurando a noi ed alla popolazione che il sostegno è strutturale e programmatico, cioè ha il carattere dell’investimento culturale. Riscontri minori e più occasionali sono scaturiti dai rapporti con gli altri attori della vita culturale territoriale. Ciononostante, l’auspicio è quello che coloro i quali ricavano il maggior beneficio dalla presenza del Museo e delle sue attività – cioè il territorio e la sua popolazione – possano contribuire fattivamente, attraverso le Amministrazioni locali, al suo mantenimento ed al suo sviluppo programmato e condiviso.

Luigi Capasso

7

Page 8: Rapporto annuale 2006

1. IL NOSTRO SCOPO Museo come luogo della memoria e spazio espositivo dedicato agli aspetti biologici, storici, naturalistici e medici che emergono dalla ricerca archeologica e paleontologica Museo come luogo per condividere esperienze didattiche, di ricerca e di divulgazione scientifica Museo come centro di irradiazione culturale

8

Page 9: Rapporto annuale 2006

2. LO STAFF Direttore Prof. Luigi Capasso Comitato scientifico Prof. Carmine Di Ilio Prof. Adriano Piattelli Prof. Luciano Corbellini Prof. Fabio Capani Segreteria generale Dr. Antonietta Di Fabrizio Museografia e ricerca Prof. Ruggero D’Anastasio Servizi didattici e pubbliche relazioni Dr. Sara Patullo Management e catalogazione Dr. Marinella Urso Editoria e redazione Dr. Elisabetta Michetti Responsabili dei laboratori teatrali Dr. Giulia Parrucci Dr. Luigi Rossano Angelini Responsabile del sito web Dr. Luigi Rossano Angelini Responsabile dei servizi di accoglienza Maresciallo Paolo Bonomo Collaboratori scientifici Per le Arti performative: Prof. Luciano Paesani (Chieti) Per la Paleontologia: Prof. Antonio Russo (Modena) Per la Paleobiologia: Prof. Adriano Antonucci (Chieti) Per la Museologia Scientifica: Dr. Flavio Bacchia (Trieste) Volontari Paolo Bonomo, Eva Crisci, Michelangelo Giampaglione, Maria Di Pillo, Alessandro Gattone, Tosolina Lenti, Umberto Spinetti, Teresa Abbondanza, Anna Anconitana, A. Flora Lembo, Elda Di Francesco, Rita Picchieri, Rosa Galliani, Antonia Ferluga, Giovanna Parisi, Mirko Mancini, Stefano Bravi, Angela Evangelista, Nicola D’Orazio, Giampaolo De Cerchio, Assunta Paolucci.

9

Page 10: Rapporto annuale 2006

3. LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CONVENZIONATE

Sono quattro le Associazioni di volontariato che collaborano, a seguito di convenzioni stipulate dal Rettore Magnifico, in maniera del tutto gratuita e disinteressata, con il personale del Museo di Storia delle Scienze Biomediche: Associazione Nazionale dei Carabinieri – Sezione di Chieti. Associazione Cattolica Lavoratori Italiani (ACLI) – sede di Chieti.

Archeoclub d’Italia – Sezione di Chieti.

Amici del Museo delle Scienze Biomediche – Onlus.

Le Associazioni di volontariato mettono a disposizione gratuitamente il loro personale volontario per rendere fruibili al pubblico le sale espositive del Museo e garantire la funzione dei servizi aggiuntivi (postazioni interattive, audiovisivi).

4. I SERVIZI E LA TECNOLOGIA Il Museo dispone di: • Un sito web, recentemente aggiornato • Una postazione internet • Dvd documentari: “Prima di Adamo” e “Le impronte digitali di Leonardo” (da Superquark) • Una guida multimediale al percorso “Le origini dell’uomo” fruibili mediante apposito totem

5. ACQUITSARE AL MUSEO Presso il Museo si possono acquistare: • Magliette, cappellini, gadgets e felpe • Una guida esplicativa della Sezione “Le origini dell’uomo” • Il catalogo della mostra sulle mummie

10

Page 11: Rapporto annuale 2006

6. LA BIBLIOTECA La Sezione di Antropologia annessa al Museo universitario è dotata di una biblioteca interna composta da quasi mille volumi e oltre 5000 estratti monotematici di Antropologia e materie affini; inoltre, la biblioteca è dotata di oltre 30 riviste specializzate. L’accesso alla biblioteca è regolato attraverso accordi diretti con il personale della Sezione. Rilevante e di grande interesse è la collezione della rivista Archivio per l’Antropologia e l’Etnologia di Firenze, fondata alla metà dell’800 e della quale la Biblioteca conserva una rara collezione completa. Una postazione internet interna alla biblioteca consente di accedere direttamente a ricerche on-line, anche tramite motori di ricerca del tipo Med-line. Nei limiti consentiti dalla legge e su motivata richiesta, è possibile fotocopiare qualunque tipo di materiale. La biblioteca è aperta il mercoledì e il venerdì dalle 9:30 alle 13:00.

7. LE COLLEZIONI Il materiale esposto nelle sale rappresenta solo una minima parte delle collezioni possedute dal Museo. Al Museo appartengono la collezione scheletrica umana e la collezione scheletrica animale. La prima è composta da circa 4000 scheletri di cui due sono in esposizione; la seconda è composta da circa 400 scheletri. Inoltre il Museo ha in affidamento: • Quattro mummie umane, la testa mummificata del fanciullo di Celano, esempi di mummificazioni minori. • Fossili originali di 5 uomini cro-magnoniani della Piana del Fucino. • Circa 250 calchi di fossili umani consultabili in apposita sala dedicata e circa 100 in esposizione • Circa 10 animali tassidermizzati, tra cui l’Orso marsicano • Circa 600 calchi e ricostruzioni di paleopatologia e paleontologia. • Due donazioni: la collezione Antonucci, in fase di inventario e studio e la collezione Ferri. Quest'ultima raccolta è costituita prevalentemente da ammoniti di epoca giurassica e cretacea provenienti specialmente dalla Russia e dall’Inghilterra. La raccolta Ferri, acquisita dall’Università “G. d’Annunzio” nel 1998, è molto importante perché comprende specie rare, esemplari perfettamente conservati ed anche fossili di grande valore estetico e scientifico. I materiali non esposti sono consultabili sia attraverso il catalogo completo delle collezioni schedate, sia in originale, dietro motivata richiesta.

11

Page 12: Rapporto annuale 2006

8. IL LABORATORIO DI OSTEOLOGIA ED IL LABORATORIO DI MICROMORFOLOGIA OSSEA Il laboratorio di osteologia è il luogo al quale afferiscono i resti umani antichi, generalmente provenienti da scavi archeologici o da procedure giudiziarie. Il laboratorio è dotato di strumentazioni e strutture atte alla pulitura dei materiali scheletrici umani antichi, al loro restauro ed alla loro catalogazione. Nel laboratorio si eseguono anche tutte le fasi relative all’osteometria ed all’antropometria, mediante strumentazione dedicata. L’esame radiografico (che viene eseguito presso strutture esterne in convenzione) viene predisposto, analizzato e schedato, anche mediante supporti informatizzati. Una ricca collezione di ossa di confronto consente di accedere in maniera diretta alla consultazione della morfologia e della struttura scheletrica dei principali vertebrati viventi. Il laboratorio, infatti, dispone di scheletri di pesci, anfibi, rettili, uccelli e moltissimi mammiferi che servono come archivio consultivo di osteologia comparata. Il laboratorio è dotato, inoltre, di una ampia collezione di scheletri di Primati viventi, quasi completamente in originali; in questa collezione sono incluse anche specie rare, come il Siamago di Sumatra, gli scimpanzè, le tupaie, molte specie di lemuri, eccetera. Il laboratorio di micromorfologia è dedicato allo studio dell’istologia dell’osso antico e possiede linee di trattamento sia dell’osso totale sia dell’osso decalcificato. Mediante inclusioni in resina e taglio al microtomo a lama rotante diamantata, si ottengono sezioni sottili per l’analisi micromorfologica dell’osso antico, con particolare riguardo allo studio di problemi di diagnostica paleopatologica, di determinazione dell’età alla morte e di determinazione dell’antichità dei reperti mediante analisi delle proteine residue. Il laboratorio è attrezzato sia per la documentazione istologica sia in luce trasmessa sia riflessa, sia normale sia polarizzata. Tramite apposita convenzione con struttura esterna, è attiva anche una linea di ricerca di micromorfologia mediante microscopia elettronica a scansione e di microanalisi elementare.

12

Page 13: Rapporto annuale 2006

9. LE MOSTRE PERMANENTI

Il Museo è una struttura in piena crescita grazie alle mostre permanenti e ai nuovi allestimenti che offrono al visitatore un contributo originale alla conoscenza scientifica. Il Museo contribuisce a rafforzare la vocazione culturale della città di Chieti vantando un numero di visite decisamente soddisfacente e registrando, durante tutto il corso dell’anno, un trend positivo di crescita costante che stimola ad intraprendere ulteriori iniziative nell’ottica della creazione di un circuito culturale. All’ingresso del Museo, a fare la guardia a tutto il complesso, c’è un Allosauro di 8,5 metri di lunghezza risalente al Giurassico Superiore.

ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLA VITA SULLA TERRA Attraverso strumenti multimediali audiovisivi, l’esposizione di reperti fossili e la ricostruzione di paleoambienti, questa sezione illustra le principali tappe evolutive della vita, a partire dai primi organismi unicellulari, fino alla comparsa dei grandi rettili e dell’uomo. Sono esposte uova di Allosauro, un fossile originale di trilobite ed un calco di un fossile di Pterosauro (rettile volante del giurassico, ritrovato in Germania, datato da 195 a 135 milioni di anni fa). Una piccola sezione propedeutica è dedicata al tema della fossilizzazione: in essa il visitatore può rendersi conto dei meccanismi attraverso i quali si sono formati i fossili e può prendere visione dei vari tipi di fossili conosciuti, i quali rappresentano i materiali necessari a ricostruire la storia della vita sulla Terra. Seguono 22 vetrine nelle quali sono raccolti fossili (sia calchi sia originali) esposti in sequenza cronologica, dai più antichi ai più recenti.

13

Page 14: Rapporto annuale 2006

Una grande lastra con stromatoliti rappresenta un campione toccabile dal visitatore: si tratta dei più antichi organismi coloniali comparsi sulla Terra. L’esemplare posseduto dal nostro Museo è una colonia di alghe stromatolitiche (sostituite da ematite) vecchia di 1,7 miliardi di anni. L’esposizione continua attraverso fossili originali e calchi e mediante pannelli illustrativi trans-illuminati. Ciascun pannello riporta un periodo geologico, mostrando le caratteristiche degli organismi principali che hanno popolato la Terra ed i mari, riportando anche i principali eventi tettonici del periodo ed una sintesi grafica della cronologia assoluta. Per il periodo Cretaceo e per il periodo Giurassico sono esporti moltissimi materiali. Infatti, a questi due periodi si riferiscono anche molti fossili di dinosauro. In proposito due vetrine sono dedicate ai metodi paleontologici impiegati per la ricostruzione delle sembianze che questi grandi rettili avevano in vita ed anche alle cure parentali che i dinosauri riservavano alla loro prole. Su quest’ultimo tema la sezione comprende molti materiali: da alcune uova di dinosauro fino alla ricostruzione (a grandezza naturale) di un nido di un dinosauro giurassico. Sempre nell’ambito dei periodi Giurassico e Cretaceo, di grande interesse, sia scientifico sia divulgativo, è la presenza di sette vetrine nelle quali è esposta la cosiddetta “Raccolta Ferri”, costituita prevalentemente da ammoniti di epoca giurassica e cretacea provenienti specialmente dalla Russia e dall’Inghilterra. Si ricorda, infine, a proposito del periodo Giurassico, la presenza di un fossile di Pterosauro dal giacimento di Solnhofen e l'esposizione della ricostruzione dello scheletro di questo genere di rettili volanti, sospesa al soffitto del Museo in corrispondenza delle vetrine e dei pannelli dedicati al Giurassico. Per le epoche successive, si rammenta la presenza di un fossile di mammifero eocenico, così come quella di una grande palma (altezza oltre 2 metri) proveniente dal celebre giacimento paleontologico della Green River Formation (USA), donata al Museo da un mecenate.

14

Page 15: Rapporto annuale 2006

LE ORIGINI DELL’UOMO

Lungo questo percorso è possibile ricostruire la lunga evoluzione che ha condotto all’uomo moderno, partendo dall’Egittopiteco, il più antico ominoideo conosciuto, vissuto circa 30 milioni di anni fa, attraverso le varie specie di australopiteci, l’uomo eretto, l’uomo di Neandertal, via via fino all’Uomo di Cro-Magnon (20.000 anni fa), in una suggestiva rassegna corredata da ricostruzioni di ominidi e calchi di reperti ossei, nonché schede esplicative e di comparazione. L’esposizione è realizzata volutamente con calchi degli originali. Sono inseriti nel percorso un grande diorama delle celebri impronte di Leatoli (Tanzania), nonché una ricostruzione a grandezza naturale di Homo habilis.

UOMINI, ORSI E MALATTIE Una storia di 300.000 anni. Nell'esposizione sono inseriti uno scheletro completo di orso fossile ed una ricostruzione in pelo dell'animale. Il visitatore potrà inoltre osservare un esemplare di orso bruno morsicano (donato al Museo dall’Ente parco Nazionale d’Abruzzo) imbalsamato e decine di ossa fossili con tracce di patologie. Sono anche visibili resti di peli conservati nel ghiaccio di epoca pleistocenica e nell'ambra (resina fossile). Allo scopo di chiarire il tipo e la frequenza delle varie malattie che affliggevano l'orso delle caverne, il Museo di Storia delle Scienze Biomediche dell'Università "G. d'Annunzio" ha esaminato, in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, due importanti collezioni di resti ossei di Ursus spelaeus: la collezione di Grotta Pocala (Carso triestino) e quella di Chateau Pignon (Spagna).

15

Page 16: Rapporto annuale 2006

STORIA DELLE MALATTIE

Attraverso esemplari paleopatologici e fossili originali, questa sezione del nostro Museo dimostra esempi di malattie che esemplificano molti aspetti didattici e scientifici fondamentali dell’evoluzione e della Storia naturale della salute, anche milioni di anni prima della comparsa dell’uomo sulla terra. Attraverso fossili originali con segni patologici, la sezione di Paleopatologia comparata illustra gli aspetti fondamentali dell’evoluzione e della storia naturale della salute, evoluzione che risale a milioni di anni prima della comparsa dell’uomo sulla terra. Il Museo dispone di numerosi fossili di grande interesse scientifico ed impatto visivo, che recano segni di malattie infettive e degenerative da invecchiamento, nonché di casi di malattie da carenze nutrizionali. La sezione “Storia delle malattie” è articolata nelle seguenti sezioni.

Traumi Tracce di eventi traumatici sono state documentate in fossili antichissimi, in quanto esse sono il risultato di combattimenti, di azioni di caccia e di predazione, di lotta infra- ed inter-specifica a scopo di difesa, di competizione per le prede e per il territorio, di competizione sessuale. Solo i traumi non mortali, comportando tracce di riparazione da parte dell’organismo sopravvissuto, sono ben visibili sui fossili. In questa sezione sono esposte ferite riparate dovute ad aggressione a scopo di nutrizione, oppure ad incidenti. Gli animali coinvolti vissero molti milioni di anni fa. Parassiti Il parassitismo è una scelta di vita. Fin dal suo esordio sulla Terra gli esseri viventi hanno prodotto associazioni tese a migliorare la capacità di procurarsi il sostentamento, a volte a danno di uno dei partners. Dalla simbiosi fra microrganismi sub-cellulari (che sembra essere all’origine delle stesse cellule eucariote), al rapporto simbiosi/parassitismo, fino alle malattie infettive, sembra essere documentato un continuum biologico rappresentato dai rapporti fra organismi viventi, che spaziano dalla cooperazione all’aggressione fatale. A proposito della Storia biologica del parassitismo, il Museo dispone di numerosi fossili di grande interesse scientifico e di grande impatto visivo. Danni del tempo Alcune malattie assumono il ruolo di provocare il rinnovo generazionale della specie per invecchiamento dei singoli individui; sono le patologie dell’invecchiamento, patologie da usura, che rappresentano interazioni fra malattie (a cause ambientali) ed orologio biologico (geneticamente determinato). Anche a proposito di questo particolare settore il Museo espone reperti fossili significativi.

16

Page 17: Rapporto annuale 2006

Vivere a stento Le condizioni ambientali difficili, le carenze nutrizionali (vitaminiche e caloriche), che conducono gli organismi al limite della sottonutrizione, sono un fenomeno legato alle oscillazioni demografiche delle popolazioni. Infatti, l’assottigliamento numerico di una specie rappresenta un rischio per la sua sopravvivenza; è al contempo vero che le popolazioni troppo numerose sovraccaricano le nicchie ecologiche nelle quali sono inserite. In fondo, le vittime per fame e inanizione sono il prezzo che ciascuna specie paga per mantenere la popolazione a livello di massima espansione demografica. Anche le malattie intervengono a riportare al di sotto della soglia massima le dimensioni delle popolazioni di ciascuna specie in ciascun momento dell’evoluzione. L’iponutrizione lascia segni sugli scheletri, sui gusci e sulle parti dure di animali vissuti milioni di anni fa, e molti di questi fossili sono esposti nel nostro Museo. Effetti collaterali dell’evoluzione Nel suo incedere l’evoluzione produce un ventaglio di variabilità che comprende (quasi) sempre l’organismo più adatto a quell’ambiente, ma comprende anche organismi tanto disadattati da essere patologici; questo è il significato filogenetico delle malattie genetiche, cioè delle malformazioni congenite che rappresentano una patologia per la maggioranza dei soggetti, ma sono anche l’espressione fenotipica della forza adattativa della specie. Nella sezione museale dedicata a questi che potremmo definire “effetti collaterali dell’evoluzione” sono esposti materiali fossili con tracce di patologie congenite. Tumori Una categoria speciale di malattie che esaltano la degenerazione ed il cui ruolo evolutivo è ancora un enigma è quella dei tumori. I più antichi casi di tumore risalgono solo a 300 milioni di anni fa: sono fra le malattie più moderne. In questa sezione sono esposti alcuni casi di malattie tumorali in animali fossili.

17

Page 18: Rapporto annuale 2006

TERAPIA DEL DOLORE ATTRAVERSO I SECOLI

Il Museo possiede una vasta collezione di resti umani patologici, che sono in parte esposti, in parte conservati nei depositi della Sezione di Antropologia annessa al Museo stesso e dislocata attualmente presso Palazzo de Pasquale. Tra i reperti più importanti vi è il “cranio di Catignano” (Pescara) che rappresenta uno dei casi più antichi al mondo di trapanazione cranica.

18

Page 19: Rapporto annuale 2006

IL PRIMO ABRUZZESE COMPIE CINQUAT’ANNI

Sezione inaugurata il 12 luglio 2006. Nel 1956 Antonio Mario Radmilli (professore di Antropologia all’Università di Pisa) scopre i resti ossei dei più antichi uomini trovati in Abruzzo: i cromagnoniani del Fucino. A cinquant’anni di distanza dalla più importante scoperta antropologica della regione Abruzzo, il Museo, in collaborazione con la Soprintendenza regionale per i Beni Culturali e con il Museo delle Genti d’Abruzzo ha rivisitato quella scoperta ed ha proposto al grande pubblico una ricostruzione della vita quotidiana della prima comunità abruzzese conosciuta attraverso fossili e vissuta oltre 12000 anni fa sulle rive del lago del Fucino. Si tratta di una scena tridimensionale (diorama) nella quale sono stati ricostruiti sia due fossili umani (la fanciulla chiamata Marita 1 ed il maschio adulto chiamato Marita 2), sia l’ambiente di vita dell’antica comunità che nel Paleolitico finale viveva ai margini del lago con un’economia di sussistenza, pescando e catturando uccelli di passo, anfibi e piccoli roditori. Il diorama è tra l’altro il primo di una serie di quattro in corso di realizzazione. Accanto al diorama sono stati esposti al pubblico anche i resti fossili di cinque individui della razza cro-magnon provenienti da Fucino.

19

Page 20: Rapporto annuale 2006

10. LE MOSTRE TEMPORANEE

MUMMIE: UN ARCHIVIO BIOLOGICO La nuova sezione, aperta ad un anno esatto dall’inaugurazione, il 21 marzo 2005, del Museo di Storia delle Scienze Biomediche nella nuova sede di Palazzo ex-Enal (nel pieno centro di Chieti), rappresenta un vero gioiello per il Museo che, grazie a questa assoluta novità, ha visto moltiplicarsi le presenze. L’interesse scientifico per i resti mummificati nasce dal fatto che essi rappresentano un archivio biologico preziosissimo perché eccezionale. La mostra, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per l’Abruzzo e con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per l’Abruzzo, espone resti mummificati umani ed animali provenienti da località italiane ed estere. Pannelli esplicativi accompagnano il visitatore durante tutto il percorso della mostra. Fiore all’occhiello dell’esposizione sono le quattro mummie umane dal Forte borbonico de L’Aquila e la testa mummificata del fanciullo di Celano.

20

Page 21: Rapporto annuale 2006

LA VITA…. DALL’ACQUA, NELL’ACQUA Con questo tema è stata aperta il 23 maggio 2006 una esposizione di vasche allestite dall’Associazione acquariofili abruzzese. Le dieci vasche, ciascuna caratterizzata da una particolarità, illustrano e sviluppano il tema della biodiversità e della potenzialità ecologica delle diverse specie. Le vasche sono illustrate da brevi cartelli esplicativi. Sono così esposti pesci dotati di rudimentali polmoni e per questo in grado di respirare anche aria atmosferica, coloratissimi pesci amazzonici, invertebrati che sembrano fiori, pesci cechi delle caverne del Messico, famosi esempi dai mari tropicali di simbiosi fra anemoni e pesci pagliaccio. La mostra è stata inserita tra gli eventi del Maggio Teatino ed è stata inaugurata alla presenza del sindaco della città di Chieti, Francesco Ricci.

L’IMPRONTA DEL GENIO Antropologia dei dermatoglifi di Leonardo da Vinci Eccezionale mostra inaugurata il 29 ottobre, realizzata dalla Sezione di Antropologia in collaborazione con il Museo Ideale Leonardo da Vinci di Vinci (Siena) e sponsorizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. La mostra prende spunto da una ricerca, ormai decennale, del direttore del Museo Ideale di Vinci, Alessandro Vezzosi, sulle impronte lasciate dal maestro sui dipinti e sui manoscritti. Per ricostruire una delle impronte digitali di Leonardo si è partiti prendendo un’impronta certa: quella lasciata da Leonardo sul dipinto la “Dama con l’ermellino”. Sono state cercate e trovate sui manoscritti altre impronte compatibili con quelle del famoso dipinto. Lo studio delle impronte digitali e delle tracce paleobiologiche di Leonardo da Vinci è appena iniziato, ma promette di ottenere risultati interessanti, che vanno ben oltre l’interesse antropologico e potrebbero permettere di ritrovare ed autenticare nuove opere del grande genio o, magari, di confutare l’autenticità di altre.

21

Page 22: Rapporto annuale 2006

11. IL MUSEO PER PARTECIPARE ALLA VITA DELLA CITTA’

SETTIMANA DELLA CULTURA: DAL 2 AL 9 APRILE Il Museo ha visto moltiplicarsi il numero di presenze grazie anche alla nuova sezione dedicata alle mummie. Nel corso della Settimana della cultura, momento in cui l’ingresso ai musei è gratuito, la grande affluenza è stata costituita prevalentemente da adulti.

MAGGIO TEATINO Il Museo ha aderito al Maggio teatino attraverso un ciclo di conferenze svoltesi ogni mercoledì e attraverso l’allestimento della mostra temporanea sulla vita in acqua, organizzata dall’Associazione Acquariofili di Chieti.

2 GIUGNO il Museo ha aderito all’iniziativa di apertura straordinaria dei musei cittadini con ingresso gratuito, su sollecitazione di Sua Eccellenza il Prefetto di Chieti, Dott. Vaccaro.

SETTIMANA MOZARTIANA: DAL 16 AL 23 LUGLIO Il Museo, in occasione della Settimana mozartiana, svoltasi a Chieti dal 16 al 23 luglio, ha prolungato gli orari di apertura fino alle 23,30 ed ha ospitato la

22

Page 23: Rapporto annuale 2006

mostra di opere pittoriche dell’artista Giselda Marocchi, intitolata “il sogno e Mozart” e la mostra dell’artista Melchiorre. L’ingresso al Museo e alle mostre è stato gratuito per l’intero periodo.

CAMMINANDO ALL’INDIETRO: 1 OTTOBRE Alla ricerca di luoghi, mestieri e sapori del tempo perduto I partecipanti alla manifestazione sono stati accompagnati lungo le vie e le piazze del centro storico di Chieti attraverso un percorso di circa 4 Km. Ai turisti provenienti dall’intera regione è stata riservata un’apertura straordinaria che ha consentito di visitare il Museo.

23

Page 24: Rapporto annuale 2006

24

Page 25: Rapporto annuale 2006

12. IL MUSEO PER INCONTRARE I PROTAGONISTI

I PROTAGONISTI DELLA RICERCA SULLE MUMMIE Dal primo mercoledì di maggio si è tenuto un ciclo di conferenze in connessione con l’evento della mostra sulle mummie secondo i seguenti temi: • 3 maggio: “Ammalarsi al passato: messaggi dalle mummie” Relatore: Professor Gino Fornaciari, Ordinario di Storia della Medicina nell’Università degli studi di Pisa. • 10 maggio: “Misteri dell’Uomo del ghiaccio tra realtà e leggenda” Relatore: Prof. Franco Rollo, Ordinario di Antropologia, Università di Camerino. • 17 maggio: “Le mummie natural i del l ’Abruzzo interno (secoli XVIII-XIX)” Relatore: Dott. Luca Ventura, U. O. di Anatomia Patologica, Ospedale San Salvatore, L'Aquila. • 24 maggio: “La Mummia di S. Rosa da Viterbo” Relatore: Prof. Ruggero D’Anastasio, Università degli studi “G. D’Annunzio” – Chieti e Pescara, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Sezione di Antropologia.

I SAPORI PROTAGONISTI DEL PASSATO Il Museo ha pensato di affiancare al ciclo di conferenze tenutesi ogni mercoledì del mese di maggio, una “degustazione storica” o meglio, una “degustazione di cibi perduti” che, oltre ad essere un approfondimento di ordine paleobiologico, concorre a costituire un Museo innovativo, integrato e vivo. E’ stato possibile assaggiare alcuni “cibi perduti”: dal pane prodotto con il grano estinto Kamut (ritrovato nelle piramidi), fino all’olio prodotto dall’olivo ultramillenario dell’Abbazia di San Giovanni in Venere in Fossacesia, forse la più vecchia pianta d’Italia, certamente appartenente ad una varietà legata geneticamente ai primi olivi importanti dal Medio-Oriente. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione del nostro Museo con la Rivista IL SEGNAPOSTO (Chieti) e con La Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti. Il calendario degli “assaggi” è stato il seguente: • 3 maggio: “Sapori tradizionali ed antiche preparazioni abruzzesi” • 10 maggio: “Archeo-pane” • 17 maggio: “Olio e olive dell’antico olivo dell’Abbazia” • 24 maggio: “Assaggi di cucina storica abruzzese”

Page 26: Rapporto annuale 2006

CONFERENZE D’AUTUNNO Un ciclo di conferenze ha caratterizzato l’autunno organizzato dal Museo, secondo un calendario che ha rispettato e proseguito l’idea dei “mercoledì al Museo”. Le conferenze si sono svolte su due grandi temi di paleobiologia: - Cacciatori di fossili • 8 novembre: “A caccia di Dinosauri” Conferenza e proiezione di un filmato del Dr. Flavio Bacchia (Trieste). • 15 novembre: “Storia geologica e fossili in Abruzzo” Conferenza del Dr. Silvano Agostini e della Dottoressa Maria Adelaide Rossi (Chieti). - A tavola con gli antenati • 22 novembre: “Cibi e Luxus di Roma imperiale: sapori, vizi e mIsteri delle libagioni dei Cesari” Conferenza del Dr. Stanislao Liberatore (Chieti), con degustazione di “pecorino di Farindola”. • 29 novembre: “L’alimentazione e i fattori di morbilità nell’antica Roma” Conferenza del Prof. Nicolantonio D’Orazio (Chieti). • 7 dicembre: “Cibo e malattie nell’antica Ercolano” Conferenza del Prof. Ruggero D’anastasio (Chieti). In occasione delle conferenze l’ingresso al Museo è stato gratuito.

26

Page 27: Rapporto annuale 2006

13. IL MUSEO PER CRESCERE E PER IMPARARE

I LABORATORI DIDATTICI I laboratori didattici vertono su tematiche specialistiche ed approfondiscono gli aspetti biologici, naturalistiche e medici che emergono dalla ricerca archeologica ed antropologica. Gli utenti sono gli studenti quindi lavorano personalmente con reperti originali o con riproduzioni e sono guidati dal nostro personale specializzato. Le classi che intendono partecipare ai laboratori didattici, devono obbligatoriamente svolgere una visita guidata preliminare, in quanto essa è propedeutica al laboratorio. Il laboratorio, difatti, è un approfondimento che verte su tematiche specialistiche, che non possono essere affrontate senza le conoscenze di base, offerte dalla visita guidata. Per gli alunni della scuola primaria inferiore i laboratori didattici attivati sono di due livelli di differente difficoltà: LIVELLO 1: “A tavola con i dinosauri”. Il laboratorio introduce gli studenti ad un particolare settore della Paleontologia: lo studio dei coproliti (feci fossili), ossia delle scorie organiche lasciate dagli animali del passato. Il laboratorio illustra le tecniche di studio dei coproliti di dinosauri ed altri rettili, nonché di mammiferi. Gli studenti hanno la possibilità di maneggiare questi curiosissimi fossili, di valutarne lo stato di conservazione, di rilevarne le caratteristiche morfologiche macroscopiche e di valutarne gli aspetti microscopici mediante l’osservazione allo stereomicroscopio di sezioni istologiche preventivamente allestite. Si illustrano agli studenti le differenze morfologiche tra i coproliti delle varie specie di dinosauri e si forniscono spiegazioni relative alle informazioni che possono essere dedotte dal loro studio. Altre informazioni importanti riguardano: le modalità di preparazione (ossia la pulizia ed il consolidamento) dei fossili e le modalità di allestimento delle sezioni sottili. LIVELLO 2: “Alla scoperta degli antenati dell’uomo”. Vengono approfondite le nozioni di base di biologia ed anatomia umana. Il laboratorio consiste nell’illustrare ai bambini/ragazzi le tappe dell’evoluzione umana. Attraverso l’osservazione diretta dei calchi dei principali protagonisti della nostra storia biologica e dei prodotti della loro cultura si esamineranno i fondamentali cambiamenti dell’aspetto facciale e somatico che hanno interessato i progenitori dell’Uomo moderno, nonché il loro stile di vita ed i prodotti della loro cultura.

27

Page 28: Rapporto annuale 2006

Per i ragazzi delle scuole medie di primo grado il laboratorio attivato è il seguente: LIVELLO UNICO: “Antropologia archeologica”. I ragazzi studiano uno scheletro umano e il laboratorio consiste nell’illustrare le tecniche di indagine antropologica impiegate nello studio dei resti umani antichi provenienti da scavi archeologici. Sono descritte le comuni metodiche di determinazione dell’età alla morte e del sesso di un individuo scheletrico, nonché le possibili alterazioni morfologiche delle ossa conseguenti ad attività lavorative o patologiche. Per gli studenti delle scuole di secondo grado i laboratori didattici previsti sono due di differente difficoltà: LIVELLO 1: “Antropologia archeologica” (già descritto) LIVELLO 2: “Un viaggio nel mistero del vetrino”. Il Laboratorio consiste in un’introduzione alla tecnica di analisi dei tessuti biologici tramite la preparazione di sezioni (in pratica fette molto sottili, trasparenti) da esaminare al microscopio; anche in questo caso si tratta di tessuti biologici antichi (ossa, pelo o tessuti molli, sottoposti a processi conservativi). Si spiega ai ragazzi anche quali informazioni possono essere dedotte da questo tipo di analisi, in particolare la valutazione dello stato di conservazione del reperto, la possibilità di riconoscere la presenza di alterazioni di natura patologica o pseudopatologica (ad esempio dovute ad agenti ambientali o a comportamenti particolari), di recuperare materiale genetico, di stabilire età e condizioni generali dell’organismo di provenienza al momento della morte. Altre informazioni importanti riguardano la modalità di preparazione dei campioni, il taglio con il microtomo di una fettina da un reperto, la sua preparazione tramite disidratazione in alcool e il montaggio con balsamo del Canada.

I LABORATORI DI ANTROPOLOGIA TEATRALE L’iniziativa, che nell’anno 2006 ha carattere sperimentale (quindi attualmente rivolta solo ad alcune scuole pre-selezionate), si svolge in collaborazione fra il Museo di Storia delle Scienze Biomediche e il Centro Universitario di Ricerca sul Teatro diretto dal Prof. Luciano Paesani. Un percorso di antropologia teatrale trova il suo habitat naturale nella sezione di Antropologia del Museo di Storia delle Scienze Biomediche. L’antropologia culturale, com’è noto, è la disciplina che studia le culture dei vari gruppi umani. L’antropologia teatrale, di conseguenza, è lo studio del comportamento dell’essere umano che utilizza la sua presenza fisica e mentale secondo principi diversi da quelli della vita quotidiana in una situazione di “rappresentazione organizzata”. Il corso si propone di analizzare gli studi e le ricerche effettuate sul “teatro delle origini”, con particolare riferimento alle forme teatrali di alcuni dei ceppi etnici che risultano essere i più antichi del mondo.

28

Page 29: Rapporto annuale 2006

Sin dalla sua nascita, il Centro Universitario di Ricerca sul Teatro (CURT) si prefigge di dedicare particolare attenzione al mondo della Scuola. Ritenendo di poter rivestire un ruolo utile nel processo di collegamento tra la Scuola e l’Università, propone attività didattiche mediante un percorso che può essere culturalmente agevolato attraverso l’Arte socializzante per eccellenza: il Teatro. L'iniziativa è rivolta agli studenti del quinquennio di Scuola Media Superiore, poiché nell’età evolutiva e nell’adolescenza, com’è noto, la conoscenza del Teatro è fondamentale per lo sviluppo della consapevolezza del proprio Io.

LE VISITE GUIDATE Le visite guidate comprendono l’illustrazione di tutte le mostre permanenti e temporanee e di tutte le Sezioni del Museo. Si svolgono la mattina dal martedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 13,00, solo su prenotazione.

29

Page 30: Rapporto annuale 2006

14. LA RICERCA E LE SCOPERTE La Sezione di Antropologia annessa al Museo svolge un’intensa attività di ricerca in molti filoni inerenti sia gli aspetti di antropologia del vivente sia quelli dell'antropologia degli uomini fossili ed antichi. Tutte le attività si svolgono presso la sede della Sezione (annessa al Museo Universitario), la quale si avvale di una adeguata dotazione laboratoristica e logistica. Le principali linee di ricerca attive attualmente presso i laboratori della Sezione di Antropologia annessa al Museo sono le seguenti: - Antropologia archeologica Lo studio delle ossa umane antiche provenienti prevalentemente da contesti archeologici è la principale attività di analisi e documentazione che svolge da oltre vent’anni nella Sezione di Antropologia. In anni passati sono stati studiati i resti scheletrici delle vittime dell’eruzione vesuviana del 79 d.C. trovati sull’antica spiaggia di Ercolano. Attualmente sono in corso di restauro, di studio e documentazione i resti scheletrici umani provenienti dalla importante ed estesa necropoli italica di Opi (Val Fondillo). In questo specifico settore, la Sezione di Antropologia svolge un lavoro di consulenza per molte Soprintendenze e per molte strutture periferiche del Ministero dei Beni Culturali, per il restauro, la documentazione, la schedatura e lo studio dei resti umani antichi da contesti archeologici. Infine, lo studio e la documentazione di resti umani antichi mummificati è uno dei filoni di ricerca seguiti dalla Sezione.

- Paleoantropologia La Sezione di Antropologia partecipa a missioni internazionali dedicate all’individuazione ed allo studio di fossili umani e di fossili pre-umani. Nel 2006 la Sezione di Antropologia, in collaborazione con l’Istituto di Antropologia dell’Università di Firenze, ha iniziato lo scavo dell’importantissimo sito di Drimolen, nel deserto del Traansval, in Sud Africa, nel quale sono stati già recuperati resti scheletrici di Australopiteci antichi di quasi due milioni di anni. Lo scavo, di rilevanza internazionale, è sostenuto dal Ministero degli Esteri Italiano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti.

30

Page 31: Rapporto annuale 2006

- Conservazione di resti umani antichi Uno specifico programma di ricerca ha consentito di sviluppare tecniche innovative per la conservazione di resti umani antichi, anche mummificati. I metodi sono stati messi a punto sia in maniera sperimentale sia applicativamente. Importantissimi resti umani antichi sono stati conservati con questi metodi messi a punto dalla Sezione: la mummia di Santa Rosa da Viterbo, i resti mummificati di San Camillo de Lellis al Convento della Maddalena a Roma, eccetera. - Antropologia del vivente Una parte delle attività della Sezione è rivolta allo studio dell’antropologia del vivente, soprattutto in collaborazione con varie Procure della Repubblica e Tribunali italiani nel settore specifico dell’identificazione personale. Attraverso l’analisi delle immagini della fisionomia del volto i metodi di antropologia del vivente sono applicati all’identificazione di persone riprese attraverso telecamere. Lo studio e l’analisi dei dermatoglifi (in collaborazione con strutture apposite dell’Arma dei Carabinieri), consente l’identificazione personale attraverso il metodo dattiloscopico (celebre l’individuazione ed il brevetto di una impronta digitale di Leonardo da Vinci). - Paleopatologia Lo studio delle tracce di malattie nell’antichità è uno dei filoni di ricerca specialistica attivo da più lungo tempo nella nostra Sezione di Antropologia. La Sezione ha studiato e pubblicato i più antichi casi di trapanazione del cranio (dal Neolitico di Catignano), così come anche i più antichi casi di tumori ossei, relativi a dinosauri del Giurassico americano. Nel campo della Paleopatologia presso la Sezione è stata stabilita la Redazione della più importante Rivista mondiale del settore, il Journal of Paleopathology, al cui Editorial Board prendono parte i più illustri studiosi mondiali del settore. Il Journal pubblica tre numeri all’anno.

31

Page 32: Rapporto annuale 2006

Recenti scoperte rilevanti: 1. L'osso umano emette luce. Presso il laboratorio di micromorfologia della Sezione di Antropologia annessa al Museo è stato recentemente scoperto che l'osso umano è dotato di fluorescenza naturale ed emette una luce nella lunghezza d'onda di circa 500 Å. L'emissione è massima nell'osso fresco, ma tende a diminuire dopo la morte del soggetto. Una speciale linea di ricerca consentirà di verificare se questa diminuzione è correlata al tempo trascorso dalla morte, con evidenti possibili implicazioni nel campo della datazione assoluta dell'osso umano antico. 2. La brucellosi era frequente ad Ercolano. Lo studio dei resti scheletrici umani da Ercolano ha dimostrato che più del 15% degli individui erano affetti da Brucellosi. Nel ricercare le fonti di questa infezione sono stati studiati resti di formaggio trovato ad Ercolano: è stata dimostrata la presenza dei batteri che causano la Brucellosi umana!

32

Page 33: Rapporto annuale 2006

3. Pidocchi sotto la lava. Uno studio minuzioso dei resti umani delle vittime dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha portato all'identificazione di resti "mummificati" di capelli umani: fra essi sono state ritrovate uova di pidocchio. Le lesioni cutanee dovute al grattamento conseguente a questa infestione coinvolgevano anche le ossa del cranio e "lesioni ossee da grattamento" sono state osservate in almeno il 20 % degli scheletri, dimostrando che i pidocchi erano diffusi praticamente in tutta la popolazione romana antica. 4. Ricostruzione dei dermatoglifi di Leonardo da Vinci. La ricerca, iniziata nel 2002, ha avuto lo scopo di identificare – fra le migliaia di tracce presenti – le impronte digitali che Leonardo ha lasciato sulle opere che ha maneggiato. Si è partiti da alcune tracce certe: quelle che Leonardo lasciò sulla famosissima tela detta “La dama con l’ermellino”. Con sofisticate tecniche dattiloscopiche si è giunti finalmente, dopo oltre tre anni di ricerche, a ricostruire l’impronta di un intero polpastrello, forse del dito indice della mano sinistra. Questa impronta (in termine tecnico “dermatoglifo”) è stata pubblicata e brevettata e potrà essere utilizzata per eventuali autentiche di opere dubbie o non note del grande genio italiano. L’impronta dimostra caratteristiche “arabe” che trovano riscontro nella madre di Leonardo, di origini appunto arabe. L’impronta è l’unica traccia “biologica” ad oggi conosciuta lasciata dal grande genio. Il lavoro eseguito a Chieti è il frutto di una stretta e fattiva collaborazione fra la Sezione di Antropologia della Facoltà di Medicina dell’Università “G. d’Annunzio” (sotto la direzione del Prof. Luigi Capasso) ed il Museo Ideale di Vinci (sotto la direzione del Prof. Alessandro Vezzosi).

33

Page 34: Rapporto annuale 2006

15. LE PUBBLICAZIONI

DIVULGATIVE • D’Anastasio R., La testa mummificata del fanciullo di Celano. In: Mummie: un archivio biologico. A cura di Di Fabrizio A. Edigrafital s.r.l., Teramo. 2006: 27-29. • D’Anastasio R., Vent’anni di studi sulle mummie a Chieti. In: Mummie: un archivio biologico. A cura di Di Fabrizio A. Edigrafital s.r.l., Teramo. 2006: 35-56. • D’Anastasio R. Un Museo per il territorio. La maiella Ecoesse (CH), 2006: 25-33.

SCIENTIFICHE • D’Anastasio R., Scarano G., Capasso L. 2006. Violenza e vilipendio del cadavere nell’Italia meridionale di 4000 anni fa. Atti del XVI Congresso degli Antropologi Italiani, Genova, Magazzini del Cotone, 29-31 ottobre 2005. • D’Anastasio R., Capasso L. 2006. Aspetti morfologici della sindesmosi costo-clavicolare: valutazione nell’antica popolazione di Opi Val Fondillo (L’Aquila, VI-V sec. a.C.). Atti del XVI Congresso degli Antropologi Italiani, Genova, Magazzini del Cotone, 29-31 ottobre 2005. • Capasso L., D’Anatasio R. A metastatic carcinoma in an adult male for the necropolis of Opi Val Fondillo (VI-V century BC, Central Italy). XVI European Meeting of the Paleopathology Association (Abstract), 28 august – 1th September 2006, Santorini (Greece): 45. • D’Anastasio R., Capasso L. Contempt of the corpse in Central Italy during the Bronze Age. XVI European Meeting of the Paleopathology Association (Abstract), 28 august – 1th September 2006, Santorini (Greece): 49-50. • D’Anastasio R., Capasso L. Perimortem weapon trauma in an adult male skeleton from the Italic necropolis of Opi Val Fondillo (VI-V century BC; Central Italy). XVI European Meeting of the Paleopathology Association (Abstract), 28 august – 1th September 2006, Santorini (Greece): 49. • Piombino-Mascali D, Barbara L., Mallegni F., D’Anastasio R., Capasso L. A possible case of congenital syphilis from Siena (Central Italy). XVI European Meeting of the Paleopathology Association (Abstract), 28 august – 1th September 2006, Santorini (Greece): 106. • Capasso L. The antiquity of cancer. Journal of Cancer. 2006, n. 119: 723. • Journal of Paleopathology, al cui Editorial Board prendono parte i più illustri studiosi mondiali del settore. Il Journal pubblica tre numeri all’anno.

Page 35: Rapporto annuale 2006

16. LE RISORSE ECONOMICHE Le risorse economiche acquisite dal Museo, dal 1 dicembre 2005 al 30 novembre 2006, provengono da: Amministrazione Centrale dell’Università “G. d’Annunzio” (CH) Regione Abruzzo attraverso la Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo (Progetto Cipe) Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia Chieti Incassi attraverso biglietteria e servizi Amministrazione provinciale di Chieti

.

33%

32%

28%

4% 3%

Amministrazione Centrale dell'Università "G. d'Annunzio" (CH)Regione AbruzzoFondazione Cassa di Risparmio- ChietiIncassi attraverso biglietteria e servizi (da 1/12/2005 al 30/11/2006)Amministrazione Provinciale di Chieti

35

Page 36: Rapporto annuale 2006

36

Page 37: Rapporto annuale 2006

17. I PRODOTTI ED I SERVIZI EROGATI I nostri prodotti e i nostri servizi erogati in ordine cronologico NUMERO DATA TITOLO TIPO 1 21/03/2006 "Mummie: un archivio biologico" mostra temporanea

2 03/05/2006 "Ammalarsi al passato: messaggi dalle mummie"

conferenza

3 03/05/2006 “Sapori tradizionali ed antiche preparazioni abruzzesi”

degustazione storica

4 10/05/2006 “Misteri dell’Uomo del ghiaccio tra realtà e leggenda”

conferenza

5 10/05/2006 “Archeo pane” degustazione storica

6 17/05/2006 Le mummie naturali dell’Abruzzo interno (secoli XVIII-XIX)

conferenza

7 17/05/2006 “Olio e olive dell’antico olivo dell’Abbazia”

degustazione storica

8 23/05/2006 "la vita… dall'acqua, nell'acqua" mostra temporanea

9 24/05/2006 "La mummia di S. Rosa da Viterbo" conferenza

10 24/05/2006 “Assaggi di cucina storica abruzzese” degustazione storica

11 02/06/2006 Festa nazionale "2 giugno" evento pubblico 12 12/06/2006 "Il primo abruzzese compie

cinquant'anni" mostra permanente

13 01/5/2006 -31/5/2006

Maggio teatino evento pubblico

14 02/4/2006 - 09/4/2006

Settimana della cultura evento pubblico

15 16/7/2006 - 23/7/2006

Settimana mozartiana evento pubblico

16 01/10/2006 "Camminando all'indietro evento pubblico 17 29/10/2006 "L'impronta del genio" mostra temporanea 18 08/11/2006 "A caccia di Dinosauri" conferenza 19 15/11/2006 "Fossili in Abruzzo" conferenza 20 22/11/2006 "Cibi e Luxus di Roma imperiale" conferenza

21 29/11/2006 "L'alimentazione e i fattori di morbilità nell'antica Roma"

conferenza

22 07/12/2006 “Cibo e malattie nell'antica Ercolano" Conferenza

Page 38: Rapporto annuale 2006

18. GLI UTENTI Dal 1 dicembre 2005 al 30 novembre 2006 il nostro museo ha accolto:

12778 Visitatori Venuti per vedere le nostre collezioni e le mostre temporanee inaugurate nel corso dell’anno. Il numero dei visitatori è stato rilevato sia conteggiando i biglietti staccati, sia conteggiando le firme apposte sul libro delle presenze. Poiché non tutti i visitatori hanno firmato all’ingresso, si deve ritenere che tale numero rappresenti una sottostima.

NUMERO VISITATORI PER MESE

152 95 300 518737

2057

500

6480

515 329 505 590

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

dic-05 gen-06 feb-06 mar-06 apr-06 mag-06 giu-06 lug-06 ago-06 set-06 ott-06 nov-06

periodo

n. v

isita

tori

38

Page 39: Rapporto annuale 2006

Dall’ottobre 2005 al novembre 2006 il nostro Museo ha fatto partecipare ai laboratori didattici:

881 Studenti Appartenenti a scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutta la regione Abruzzo, e da regioni limitrofe.

Totale presenze laboratori per mese 2005/2006

52

100 96 89

202

36

123

25

158

0

50

100

150

200

250

ott

-05

nov-0

5

dic

-05

gen-0

6

feb-0

6

mar-

06

apr-

06

mag-0

6

giu

-06

lug-0

6

ago-0

6

set-

06

ott

-06

nov-0

6

pre

senze

39

Page 40: Rapporto annuale 2006

Dal settembre 2005 al novembre 2006 il nostro Museo ha accompagnato con apposite visite guidate:

2393 Studenti

Appartenenti a scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutta la regione Abruzzo, e non solo, venuti per partecipare alle visite guidate sia delle mostre permanenti che di quelle temporanee organizzate dal nostro Museo.

Totale presenze visite guidate per mese 2005/2006

26

173 166188

39

275

417

261

343

87

217201

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

set-

05

ott

-05

nov-0

5

dic

-05

gen-0

6

feb-0

6

mar-

06

apr-

06

mag-0

6

giu

-06

lug-0

6

ago-0

6

set-

06

ott

-06

nov-0

6

pre

senze

A novembre 2006:

109 Studenti

Appartenenti a scuola di ogni ordine e grado, hanno fruito sia dei laboratori didattici sia delle visite guidate organizzate dal nostro museo.

40

Page 41: Rapporto annuale 2006

Qualche dato statistico

Abbiamo voluto suddividere gli studenti partecipanti alle visite guidate e ai laboratori didattici per tipo di scuola:

Studenti partecipanti alle visite guidate e ai laboratori didattici per tipo scuola

0

200

400

600

800

1000

1200

I II III I III IV V I I II III II III IV

Infanzia Primaria scuoladi

primogrado

Scuola di secondogrado

IstitutiComprensivi

Pres

enze

Abbiamo voluto capire in termini percentuali, sul totale dei 12778 visitatori, la loro la provenienza geografica.

Percentuale presenze distribuito per province

PE23%

TE3%

CH 74%

41

Page 42: Rapporto annuale 2006

19. LA RETE SCOLASTICA SERVITA

Gruppi Classe N. Data Attivita svolta Città Provincia Prenotazioni

1 Liceo Scientifico "F. Masci" III 26 28/09/05 ITS Chieti CH 2 Scuola di Primo Grado "G. Chiarini" I 20 07/10/05 ITS Chieti CH 3 Istituto Tecnico Industriale "L.di Savoia" I 26 11/10/05 ITS Chieti CH 4 Gruppo Centro Diurno Salute Mentale ASL ASL 10 12/10/05 ITS Lanciano CH 5 Scuola di Primo Grado "M. Buonarroti" I 20 14/10/05 ITS Ripa Teatina CH 6 istituto Magistrale Statale "Isabella Gonzaga " I 17 18/10/05 ITS Chieti CH 7 istituto Magistrale Statale "Isabella Gonzaga " I 20 19/10/05 ITS Chieti CH 8 istituto magistrale Statale "Isabella Gonzaga " I 20 20/10/05 ITS Chieti CH 9 Liceo Scientifico "F. Masci" III 27 20/10/05 LD Chieti CH 10 Scuola di Primo Grado "M. Buonarroti" III 20 25/10/05 ITS Ripa Teatina CH 11 Liceo Scientifico "F. Masci" III 25 27/10/05 LD Chieti CH 12 istituto magistrale Statale "Isabella Gonzaga " I 20 29/10/05 ITS Chieti CH 13 istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media III 14 04/11/05 ITS

San Vito Chietino CH

14 istituto Tecnico Industriale "L. di Savoia" I 20 10/11/05 ITS Chieti CH 15 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" V 25 17/11/05 LD Chieti CH 16 istituto Comprensivo Statale II 17 18/11/05 ITS

Cermigniano Teramo TE

17 Scuola di Primo Grado "M. Buonarroti" I 38 24/11/05 ITS Ripa Teatina CH 18 Liceo Scientifico "F. Masci" III 32 06/12/05 ITS Chieti CH 19 ITSituto Comprensivo Statale III 11 18/11/05 ITS

Cermigniano Teramo TE

20 istituto Comprensivo Statale IV 19 18/11/05 ITS

Cermigniano Teramo TE

21 Scuola Primaria III Circolo Viale Abruzzo III 21 01/12/05 LD Chieti CH 22 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano V 25 11/11/05 LD Chieti CH 23 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano V 25 17/11/05 LD Chieti CH 24 Liceo Scientifico "F. Masci" III 25 24/11/05 LD Chieti CH 25 Scuola Primaria Nolli III 19 25/11/05 ITS Chieti CH 26 Liceo Scientifico "F. Masci" I 32 06/12/05 ITS Chieti CH 27 Scuola Primaria di Fonte Grande III 27 03/12/05 ITS Ortona CH 28 Scuola Primaria di Fonte Grande III 26 07/12/05 ITS Ortona CH

42

Page 43: Rapporto annuale 2006

29 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano V 25 07/12/05 LD Chieti CH 30 Liceo Scientifico "F. Masci" I 31 14/12/05 ITS Chieti CH 31 Liceo Scientifico "F. Masci" III 25 15/12/05 LD Chieti CH 32 Scuola Primaria di Rosciano III 14 16/11/05 ITS Rosciano PE 33 Scuola Primaria di Rosciano III 14 16/11/05 ITS Rosciano PE 34 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano I 20 15/12/05 ITS Chieti CH 35 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano I 20 15/12/05 ITS Chieti CH 36 Scuola Primaria di Rapino III 14 20/01/06 ITS Rapino CH 37 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" III 25 24/01/06 ITS Chieti CH 38 istituto Comprensivo Statale III 24 01/02/06 ITS

San Giovanni Teatino CH

39 istituto Comprensivo Statale III 26 08/02/06 ITS

San Giovanni Teatino CH

40 istituto Comprensivo Statale III 25 22/02/06 ITS

San Giovanni Teatino CH

41 istituto Comprensivo Statale III 26 15/03/06 ITS

San Giovanni Teatino CH

42 Liceo Scientifico "F. Masci" II F 25 14/02/06 ITS Chieti CH 43 Scuola Primaria Montesilvano -Colle III 21 17/02/06 ITS Chieti CH 44 istituto Tecnico Industriale "Leonardo da Vinci" II e III 50 21/02/06 ITS Lanciano CH 45 istituto Tecnico Industriale "Luigi di Savoia" II 24 23/02/06 ITS Chieti CH 46 istituto Tecnico Industriale "Luigi di Savoia" I 27 23/02/06 ITS Chieti CH 47 istituto magistrale Statale "De Titta" III 29 24/02/06 ITS Lanciano CH 48 istituto magistrale Statale "De Titta" II 24 24/02/06 ITS Lanciano CH 49 Scuola Primaria di Alanno III 16 02/03/06 ITS Alanno PE 50 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" III 25 03/03/06 ITS Chieti CH

51 Scuola Primaria I Circolo IV 24 06/03/06 ITS Francavilla al

mare CH

52 Scuola Primaria I Circolo IV 25 06/03/06 ITS Francavilla al

mare CH 53 Scuola Primaria di Lettomanoppello III e III 32 07/03/06 ITS Lettomanoppello PE 54 Scuola Primaria di Pretaro III e III 49 09/03/06 ITS Pretaro PE 55 Scuola dell'infanzia Via Ravizza I 25 16/03/06 ITS Chieti CH 56 Scuola Primaria S. Teresa Di Spoltore III 22 21/03/06 ITS

S.Teresa di Spoltore PE

57 Scuola Primaria S. Teresa Di Spoltore III 17 22/03/06 ITS

S. Teresa di Spoltore PE

58 Scuola Primaria S. Teresa Di Spoltore III 20 23/03/06 ITS

S. Teresa di Spoltore PE

59 Scuola Elementare Paritaria "B.V. del Carmine" III 24 24/03/06 ITS Chieti CH

43

Page 44: Rapporto annuale 2006

60 istituto Comprensivo Statale III 25 28/03/06 ITS Bucchianico CH 61 istituto Comprensivo Statale III 26 29/03/06 ITS

San Giovanni Teatino CH

62 Scuola Primaria di Penne III 28 30/03/06 ITS Penne PE 63 Scuola Primaria "S. Andrea" III e III 33 31/03/06 ITS Chieti CH 64 Scuola Primaria "S. Andrea" IV 25 28/03/06 LD Chieti CH 65 Scuola Primaria "S. Andrea" IV 25 30/03/06 LD Chieti CH 66 istituto Comprensivo Statale di Bucchianico III 15 04/04/06 ITS Vacri CH 67 Scuola Primaria "S. Andrea" III 22 05/04/06 ITS Chieti CH 68 Scuola Primaria "Villa Carmine" III e III 49 06/04/06 ITS Montesilvano PE 69 Scuola dell'Infanzia di Città S. Angelo III 25 07/04/06 ITS Città S. Angelo PE 70 istituto magistrale Statale " I. Gonzaga" II 25 11/04/06 ITS Chieti CH 71 Scuola Primaria di Scafa III e III 41 19/04/06 ITS Scafa PE 72 istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri "F Galiani" I 26 05/04/06 ITS Chieti CH 73 Scuola Primaria di Villamagna III 14 27/04/06 ITS Villamagna CH 74 Scuola Primaria I Circolo "Borgo Marino" III e III 44 28/04/06 ITS Pescara PE 75 Scuola dell'Infanzia "Nolli" II 24 03/05/06 ITS Chieti CH 76 istituto Comprensivo "N. Giansante" II 25 02/05/06 ITS Chieti CH 77 istituto tecnico Statale "R. De Sterlich" I 19 05/05/06 ITS Chieti CH 78 Scuola Primaria Pianella III 16 16/05/06 ITS Pianella PE I79 istituto Onnicomprensivo di Città S. Angelo II 25 02/05/06 ITS Città S. Angelo PE 80 Scuola dell'infanzia di Casalincontrada III 20 09/05/06 ITS Casalincontrada CH 81 Scuola dell'Infanzia Via Ravizza III 22 10/05/06 ITS Chieti CH 82 Casa Albergo INPADAP 8 10/05/06 ITS Pescara PE 83 Scuola Primaria Pianella I 16 12/05/06 ITS Pianella PE 84 Scuola Primaria di Tocco da Casauria III 35 09/05/06 ITS

Tocco da Casauria PE

85 Casa Albergo INPADAP 8 17/05/06 ITS Pescara PE 86 Scuola Primaria di Bomba III 13 18/05/06 ITS Bomba CH 87 Scuola Primaria di Loreto III 25 20/05/06 ITS Loreto PE 88 IRI School I e I 15 23/05/06 ITS Chieti CH 89 Scuola Primaria III Circolo Via Pescara III 26 24/05/06 ITS Chieti CH 90 Scuola Primaria "Villa Verrocchio" III e III 46 31/05/06 ITS Montesilvano PE 91 Liceo Scientifico "F. Masci" III 30 16/02/06 LD Chieti CH

92 Liceo Scientifico "F. Masci" III 32 21/02/06 LD Chieti CH

93 Liceo Scientifico "F. III 27 23/02/06 LD Chieti CH

44

Page 45: Rapporto annuale 2006

Masci" 94 Liceo Scientifico "F. Masci" III 24 02/03/06 LD Chieti CH 95 Scuola Primaria III Circolo Via Amiterno III 27 07/03/06 LD Chieti CH 96 Liceo Scientifico "F. Masci" I 25 09/03/06 LD Chieti CH 97 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano III 25 15/03/06 LD Chieti CH 98 Scuola Media Statale "G. Mezzanotte" I 26 16/03/06 LD Chieti CH 99 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano III 25 22/03/06 LD Chieti CH 100 Scuola Primaria Roccamontepiano III 11 06/04/06 LD Chieti CH 101 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" V 25 27/04/06 LD Chieti CH 102 Scuola media "G. Mezzanotte" I 25 02/05/06 LD Chieti CH 103 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" Via Bosio III 25 04/05/06 LD Chieti CH 104 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" Via Bosio IV 24 18/05/06 LD Chieti CH 105 Scuola Primaria III Circolo Via Amiterno III 25 21/12/05 LD Chieti CH 106 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano IV 24 24/05/06 LD Chieti CH 107 Scuola Primaria III Circolo Via Lanciano IV 25 25/05/06 LD Chieti CH 108 istituto Tecnico Commerciale Statale "R. De Sterlich" I 25 27/09/06 ITS Chieti CH 109 istituto Tecnico Commerciale Statale "R. De Sterlich" I 24 28/09/06 ITS Chieti CH 110 istituto Tecnico Statale Commerciale, Geometri e per il Turismo "F. Galiani" I 21 29/09/2006 ITS Chieti CH 111 istituto Tecnico Statale Commerciale, Geometri e per il Turismo "F. Galiani" I 17 30/09/2006 ITS Chieti CH 112 istituto Tecnico Statale Commerciale, Geometri e per il Turismo "F. Galiani" I 17 03/10/2006 ITS Chieti CH 113 Scuola Primaria III Circolo Via Pescara III 21 05/10/2006 ITS Chieti CH 114 istituto Tecnico Commerciale Statale "R. De Sterlich" I 25 07/10/2006 ITS Chieti CH 115 Scuola Secondaria di I° Grado Statale "F. Savini" I 14 11/10/2006 ITS Teramo TE 116 Scuola Secondaria di I° Grado Statale "F. Savini" I 15 11/10/2006 ITS Teramo TE 117 Scuola Elementare Paritaria "istituto Nostra Signora" III 18 19/10/2006 ITS Pescara PE

118 Scuola Primaria "G. Rodari" V 20 18/10/2006 ITS

Cappelle sul Tavo PE

119 Scuola Primaria "G. V 22 18/10/2006 ITS Cappelle sul PE

45

Page 46: Rapporto annuale 2006

Rodari" Tavo 120 Scuola Elementare Paritaria "istituto Nostra Signora" III 23 17/10/2006 ITS Pescara PE 121 Scuola Primaria "G. Rodari" V B 22 25/10/2006 ITS

Cappelle sul Tavo PE

122 Scuola Primaria "G. Rodari" V 20 25/10/2006 ITS

Cappelle sul Tavo PE

123 Scuola Primaria III Circolo Via Pescara IV 25 26/10/2006 LD Chieti CH 124 istituto Tecnico Industriale Statale "Luigi di Savoia" I 24 02/11/2006 ITS Chieti CH 125 istituto Tecnico Industriale Statale "Luigi di Savoia" I 25 03/11/2006 ITS Chieti CH 126 Liceo Scientifico Statale "C. D'Ascanio" I 25 04/11/2006 LD Montesilvano PE 127 Scuola Elementare Paritaria "istituto Nostra Signora" III 18 07/11/2006 LD Pescara PE 128 istituto magistrale Statale "I. Gonzaga" I 29 08/11/2006 ITS Chieti CH 129 Scuola Primaria Via Arniense I 40 09/11/2006 ITS Chieti CH 130 istituto Tecnico Statale Commerciale, Geometri e per il Turismo "F. Galiani" I 19 10/11/2006 ITS Chieti CH 131 Liceo Scientifico Statale "C. D'Ascanio" I 25 11/11/2006 LD Montesilvano PE 132 Scuola Primaria Alanno Scalo III 19 14/11/2006 LD ITS Alanno PE 133 istituto magistrale Statale "I. Gonzaga" I 30 15/11/2006 LD Chieti CH 134 Scuola Primaria Via Arniense I 40 16/11/2006 ITS Chieti CH 135 Scuola Elementare Paritaria "istituto Nostra Signora" III 18 17/11/2006 LD Pescara PE 136 Liceo Scientifico Statale "C. D'Ascanio" II 18/11/2006 LD Montesilvano PE 137 Scuola Elementare III Circolo Montesilvano V 26 21/11/2006 LD ITS Montesilvano PE 138 Scuola Primaria "Selva Iezzi" III 24 22/11/2006 ITS Chieti CH 139 Scuola Primaria "Selva Iezzi" III 24 23/11/2006 LD Chieti CH 140 Università di Camerino Corso di Scienze Naturali

2° Anno 20 27/11/2006 LD ITS Camerino MC

141 Scuola Elementare III Circolo Montesilvano V 25 29/11/2006 LD ITS Montesilvano PE 142 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" III 19 30/11/2006 LD ITS Chieti CH 143 istituto Comprensivo Spoltore III 16 LD ITS Villa Raspa PE 01/12/06144 Scuola Primaria "Villaggio Celdit" III 18 LD ITS Chieti CH 05/12/06145 Liceo Scientifico Statale "F. Masci" III 28 LD ITS Guardiagrele CH 06/12/06146 Scuola primaria IV III 16 ITS Pescara PE 07/12/06

46

Page 47: Rapporto annuale 2006

Circolo "Villa Sabio" 147 istituto Comprensivo Spoltore III 21 LD ITS Villa Raspa PE 12/12/06148 Liceo Scientifico Statale "C. D'Ascanio" III LD Montesilvano PE 13/12/06149 Scuola Primaria Canosa Sannita III 22 ITS Canosa Sannita CH 14/12/06150 Scuola Primaria Via Arniense III 24 ITS Chieti CH 09/01/07151 istituto Comprensivo Spoltore IV 27 LD ITS Villa Raspa PE 11/01/07152 istituto Comprensivo Spoltore IV 24 LD ITS Villa Raspa PE 18/01/07153 istituto Comprensivo Fara Filiorum Petri III-IV -V 38 ITS Pretoro CH 08/02/07154 Scuola Primaria "G. Rodari" III 22 ITS

Cappelle sul Tavo PE 15/02/07

155 Scuola Primaria "G. Rodari" III 24 ITS

Cappelle sul Tavo PE 22/02/07

156 Scuola Primaria Pianella III 20 ITS Pianella PE 03/03/07157 Scuola Primaria Pianella III 19 ITS Pianella PE 06/03/07158 istituto Comprensivo Spoltore III -III 40 ITS Villa Raspa PE 07/03/07159 Scuola Primaria Pianella III 21 ITS Pianella PE 10/03/07160 istituto Comprensivo Spoltore III 20 LD Villa Raspa PE 13/03/07161 Scuola Primaria "G. Rodari" III 22 LD

Cappelle sul Tavo PE 15/03/07

162 istituto Comprensivo Spoltore III 19 LD Villa Raspa PE 20/03/07163 Scuola Primaria "G. Rodari" III 24 LD

Cappelle sul Tavo PE 22/03/7

164 Scuola Primaria Celano II e III 38 LD ITS Celano AQ 24/04/07165 istituto Comprensivo Spoltore IV - IV 35 ITS Villa Raspa PE 22/05/07

* LD = Laboratorio didattico * ITS = Insegnamento tecnico scientifico

47

Page 48: Rapporto annuale 2006

20. QUADRO SINOTTICO del 2006 Numero complessivo dei visitatori 12778

Numero di studenti che hanno fruito di visite guidate

2393

Numero degli studenti che hanno fruito dei “laboratori didattici”:

881

Numero degli studenti che hanno fruito di visita guidata che di laboratorio didattico

109

Numero di “eventi”(*) organizzati 22

Numero di articoli comparsi sulla stampa periodica

42

(*): mostre temporanee e permanenti, conferenze, presentazioni, degustazioni, eccetera.

48

Page 49: Rapporto annuale 2006

21. LE POTENZIALITA’ E LE PROSPETTIVE PER L’ESPANSIONE DEL MUSEO

AUMENTO DELLA INTERATTIVITA’ CON IL TERRITORIO L’aumento dell’interattività con il territorio passerà attraverso una diffusione dell’informazione riguardanti servizi erogabili agli utenti selezionabili.

IMPLEMENTAZIONE DEI SERVIZI

L’implementazione dei servizi avverrà attraverso: • Arricchimento delle collezioni esistenti e costituzione di nuove collezioni • Ampliamento dello spazio espositivo • Miglioramento del sito web • Nuove attività di laboratorio didattico • Fruizione integrata dei percorsi, anche con supporti multimediali • Informatizzazione del catalogo per migliorare l’accesso ai materiali non esposti

REALIZZAZIONI PER IL 2007

• Eventi di rilevanza esterna 1. Biglietto unico fra il Museo Universitario ed il Museo Genti d’Abruzzo di Pescara. 2. Percorsi di antropologia teatrale al Museo: a cura del CURT. 3. Rassegna di film fra scienza e fantascienza: a cura del prof. Luciano Paesani. 4. Cicli di conferenze.

• Eventi di rilevanza interna 1. Presentazione della collezione “Ferri”. 2. La “collezione Antonucci” - le pietre di Antonucci: un naturalista abruzzese ottocentesco in pieno XXI secolo.

49

Page 50: Rapporto annuale 2006

3. Popolazioni italiche (paleobiologia delle popolazioni autoctone pre-romane) Verrà ricostruito lo scenario biologico che caratterizzava le popolazioni autoctone nelle varie fasi pre-romane. Questo scenario fu contrassegnato soprattutto dalla grande bio-diversità umana dei vari gruppi che popolavano le differenti zone dell’Abruzzo. Le zone interne, caratterizzate da una grande stabilità biologica, con gruppi umani geneticamente chiusi, verrà esposta attraverso le popolazioni di Opi Val Fondillo, di Alfedena, di Pennapiedimonte e di Bazzano. Queste comunità, molto diverse per stili di vita e per ambiente nel quale erano inserite, sono perfettamente conosciute dal punto di vista paleobiologico. Per le popolazioni più vicine alla costa e più dotate di scambi anche genetici, oltre che culturali, verrà esposto il caso dell’antica popolazione di Campovalano. Di queste popolazioni verranno presentati i dati paleodemografici e verranno confrontati i principali parametri demografici (mortalità infantile, tasso di mortalità generale, durata della vita), i dati paleopatologici (relativi alle cause della morte e alle malattie in vita) ed i dati paleodietetici. Tutti questi parametri sono completamente conosciuti e pubblicati e saranno esposti sia attraverso tavole e tabelle sia attraverso l’esposizione di materiali esemplificativi, soprattutto relativi a casi di malattie.

50

Page 51: Rapporto annuale 2006

22. GLI ALLEGATI

ALCUNI COMMENTI DEI NOSTRI VISITATORI (UNA SELEZIONE) Dopo tanto un fiore all’occhiello per la nostra città (Cristina C.) Il museo mi è piaciuto molto. Che bello i crani e la cacca di dinosauri (Federica D.) “La scienza e l’amore” un binomio al servizio della vita e dell’umanità (Flora L.) Secondo me questo museo è davvero interessante istruttivo per le persone adulte ed i bambini (Giorgia D.) Visita interessante, istruttiva, con personale ampiamente preparato professionalmente e a livello relazionale (Anita S.) Allestimento splendido di reperti archeologici di grande rilievo culturale (Rosa S.) Complimenti a tutti quelli che hanno voluto questo Museo e che lavorano per esso (Roberta P) Finalmente nel centro di Chieti un museo, oltre agli altri, di notevole interesse scientifico (Alessandra D.) Più lo visito più mi innamoro (Raimondo E.) Grazie

N.B.: i commenti negativi non saranno resi noti!

51

Page 52: Rapporto annuale 2006

RASSEGNA STAMPA

52