religione e stato

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Pordenone Sala convegni ex Convento di san Francesco ANNO ACCADEMICO 2015-2016 RELIGIONE E STATO Problema che risorge o che non è mai tramontato ? Egemonia, conflitto, tolleranza UDP Università della politica “Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il ricco patre” (Inferno, XIX, vv. 115-117) Dante riteneva che la “Donazione di Costantino” fosse stata non solo l’origine della ricchezza della Chiesa ma anche il fondamento per motivare l’egemonia del potere spirituale su quello temporale. Non si trattava in verità solo di una questione di potere: era in ballo il problema posto da Platone: gestire lo Stato in maniera che realizzasse al meglio la Giustizia. Allora da questo punto di vista la Chiesa era legittimata a svolgere un ruolo in quanto interprete del volere di Dio. Anche nel mondo mussulmano la questione è impostata in modo analogo: pur non essendoci una autorità “ecclesiastica “ unica, esiste tuttavia un testo , Il Corano, che va preso come riferimento e in qualche caso esplicito legislatore nella gestione dello Stato. Con lo Stato Moderno (a partire da Macchiavelli) allo Stato è affidato un compito limitato: non realizzare una impossibile giustizia terrena, ma controllare la violenza interna dei cittadini fra loro, difendere la comunità dalla violenza esterna di altri stati, espandere il proprio territorio e potere proprio per garantire la sicurezza. Per ottenere questi obiettivi lo Stato non ha bisogno di nessun controllore o ispiratore “esterno” (Chiesa, Religione) ma si autoproclama “ assoluto” cioè del tutto autonomo rispetto a norme che non provengano dal potere dello stato stesso. L’ interferenza della Religione nella vita dello Stato va intesa allora come l’egemonia di un potere istituzionale o ideologico esterno nei confronti dell’autonomia dello Stato o come l’indicazione di alcuni principi, di alcuni riferimenti e orientamenti di cui lo Stato deve tener conto? Le diverse religioni esprimono i loro principi, i loro “ordini” nei confronti dello Stato in maniera molto diverse in relazione all’esistenza o meno di istituzioni religiose strutturate. E’ accaduto anche che lo Stato ha preteso di essere non solo “assoluto” ma anche “Totalitario” allora ha sostituito la Religione con una ideologia in nome della quale ha giustificato ogni intervento, ogni violenza, ogni aggressione esterna. Resta il problema, soprattutto nello stato democratico, di trovare la modalità più adeguata per far in modo che l’azione dello Stato sia ispirata in qualche misura alla “giustizia” e non solo all’occasionale e variabile consenso. Sempre ribadendo la ferma convinzione che la democrazia è il minore dei difetti possibili per la gestione dello Stato. Le vicende recenti, sia in Europa che nel Medio Oriente, mostrano che queste riflessioni non sono un percorso accademico di storia o di teologia ma interferiscono con il nostro mondo, quello a noi vicino, quello della nostra comunità e quello non più lontano dell’Europa e del mondo. L’Associazione Norberto Bobbio promuove e diffonde i valori e la cultura del riformismo democratico La Presidente Deborah Del Basso associazione rbert bbi associazione rbert bbi Associazione Norberto Bobbio Vincenzo Marigliano Vicepresidente, M. Ph. 338-1924490 e-mail [email protected] Università della Politica Sergio Chiarotto Direttore, M. Ph. 339-7955970 e-mail [email protected] Associazione Norberto Bobbio.Pordenone www.associazionebobbio.it [email protected]

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PordenoneSala convegni

ex Convento di san Francesco

ANNO ACCADEMICO 2015-2016

RELIGIONE E STATOProblema che risorge

o che non è mai tramontato ?

Egemonia, conflitto, tolleranza

UDPUniversità della politica

“Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,

non la tua conversion, ma quella dote

che da te prese il ricco patre” (Inferno, XIX, vv. 115-117)

Dante riteneva che la “Donazione di Costantino” fosse stata non solo l’origine della ricchezza della Chiesa ma anche il fondamento per motivare l’egemonia del potere spirituale su quello temporale. Non si trattava in verità solo di una questione di potere: era in ballo il problema posto da Platone: gestire lo Stato in maniera che realizzasse al meglio la Giustizia. Allora da questo punto di vista la Chiesa era legittimata a svolgere un ruolo in quanto interprete del volere di Dio. Anche nel mondo mussulmano la questione è impostata in modo analogo: pur non essendoci una autorità “ecclesiastica “ unica, esiste tuttavia un testo , Il Corano, che va preso come riferimento e in qualche caso esplicito legislatore nella gestione dello Stato. Con lo Stato Moderno (a partire da Macchiavelli) allo Stato è affidato un compito limitato: non realizzare una impossibile giustizia terrena, ma controllare la violenza interna dei cittadini fra loro, difendere la comunità dalla violenza esterna di altri stati, espandere il proprio territorio e potere proprio per garantire la sicurezza. Per ottenere questi obiettivi lo Stato non ha bisogno di nessun controllore o ispiratore “esterno” (Chiesa, Religione) ma si autoproclama “ assoluto” cioè del tutto autonomo rispetto a norme che non provengano dal potere dello stato stesso. L’ interferenza della Religione nella vita dello Stato va intesa allora come l’egemonia di un potere istituzionale o ideologico esterno nei confronti dell’autonomia dello Stato o come l’indicazione di alcuni principi, di alcuni riferimenti e orientamenti di cui lo Stato deve tener conto? Le diverse religioni esprimono i loro principi, i loro “ordini” nei confronti dello Stato in maniera molto diverse in relazione all’esistenza o meno di istituzioni religiose strutturate. E’ accaduto anche che lo Stato ha preteso di essere non solo “assoluto” ma anche “Totalitario” allora ha sostituito la Religione con una ideologia in nome della quale ha giustificato ogni intervento, ogni violenza, ogni aggressione esterna. Resta il problema, soprattutto nello stato democratico, di trovare la modalità più adeguata per far in modo che l’azione dello Stato sia ispirata in qualche misura alla “giustizia” e non solo all’occasionale e variabile consenso. Sempre ribadendo la ferma convinzione che la democrazia è il minore dei difetti possibili per la gestione dello Stato.

Le vicende recenti, sia in Europa che nel Medio Oriente, mostrano che queste riflessioni non sono un percorso accademico di storia o di teologia ma interferiscono con il nostro mondo, quello a noi vicino, quello della nostra comunità e quello non più lontano dell’Europa e del mondo.

L’Associazione Norberto Bobbiopromuove e diffonde i valori e la cultura

del riformismo democratico

La Presidente

Deborah Del Basso

associazione

rbert bbiassociazione

rbert bbi

Associazione Norberto BobbioVincenzo Marigliano Vicepresidente,M. Ph. 338-1924490 e-mail [email protected]

Università della Politica Sergio Chiarotto Direttore, M. Ph. 339-7955970e-mail [email protected]

Associazione Norberto Bobbio.Pordenonewww.associazionebobbio.itinfo@associazionebobbio.it

DATA RELATORE TEMA ORARIO

12 dicembre 2015 Prof. Fulvio Salimbeni.

L’Europa dalle guerre di religioneall’Illuminismo: un difficile percorso politico,

filosofico, teologico dall’intolleranzaalla tolleranza.

ore 9.15-12.00

19 dicembre 2015 Prof. Biagio De Giovanni.Il contributo di Baruch Spinoza al concetto

di Stato non fondato sulla religione.ore 9.15-12.00

9 gennaio 2016 Prof. Paolo Acanfora.Religione e Stato nella Costituzione

della Repubblica Italiana e nella società. ore 9.15-12.00

16 gennaio 2016 Prof. Federico Squarcini.

Religione e Stato in India. Dall’età moderna alla Repubblica dell’India,

sovrana, socialista, laica e democraticadi Ambedkar e Gandi.

ore 9.15-12.00

23 gennaio 2016 Prof. Massimo Campanini. Religione e Stato nell’Islam. ore 9.15-12.00

30 gennaio 2016 Prof. Adone Brandalise.Lo Stato che si fa religione.

Il Terzo Reich e il caso Carl Schmitt. ore 9.15-12.00

6 febbraio 2016 Prof. Adriano dell’Asta. Lo Stato che si fa religione. L’URSS. ore 9.15-12.00

13 febbraio 2016 Prof. Pasquale Annicchino.E’ possibile esportare la libertà religiosa ?

Il tentativo americano.ore 9.15-12.00

GLI ACCADEMICIIl professor Fulvio Salimbeni insegna storia contemporanea all’Università degli Studi di Udine. Fra i titoli pubblicati: Storia, linguistica e politica nell’Adriatico orientale dalla fine dell’Ottocento al 1954, in Storia del Novecento nell’area dell’Adriatico orientale, Trieste, Libero Comune di Zara in esilio. Delegazione di Trieste, 2001.

Il professor Biagio De Giovanni ha insegnato filosofia all’Università degli Studi L’Orientale, Napoli. Fra i titoli pubblicati: Hegel e Spinoza, Guida, 2011; La Filosofia e l’Europa moderna, Il Mulino, 2004.

Il professor Paolo Acanfora insegna storia contemporanea presso la Libera Università di Lingue e Comuunicazione IULM di Milano. Fra i titoli pubblicati: Un nuovo umanesimo cristiano. Aldo Moro e <<Studium>>. (1945-1948); Miti ed ideologie nella politica estera della DC. Nazione, Europa e Comunità atlantica (1943-1954), Il Mulino, 2013.

Il professor Federico Squarcini insegna storia delle religioni all’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari. Fra i titoli pubblicati: Il monoteismo Hindu. La storia, i testi, le scuole (con Clelia Bartoli), Società Editrice Fiorentina, 1997; Il Buddismo contemporaneo. Rappresentazioni, istituzioni, modernità (con Marta Sernesi), Società Editrice Fiorentina, 2006.

Il professor Massimo Campanini insegna pensiero islamico e storia dei paesi islamici all’Università degli Studi di Trento. Fra i titoli pubblicati: Islam e politica, Il Mulino, 2015; Storia del Medio Oriente contemporaneo, Il Mulino, 2014; I Fratelli musulmani nel mondo contemporaneo (con Karim Merzan), UTET, 2010.

Il professor Adone Brandalise insegna teoria della letteratura all’Università degli Studi di Padova. Fra i titoli pubblicati: Categorie e figure. Metafore e scritture nel pensiero politico, UNIPRESS, 2003; La razionalità scientifica (con Aldo Gargani e Giulio Giorello) Unilibro 1978.

Il professor Adriano dell’Asta insegna Lingua e Letteratura russa alla faccoltà di Scienze linguistiche e Letteraturte straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Fra i titoli pubblicati: La creatività a partire da Berdjaev, Jaca Book, 1997; Fedor Dostoevskij, San Paolo Edizioni, 2003.

Il professor Pasquale Annichino è Research Fellow al Robert Schuman Cewntre for Advanced Studies di. Fra i titoli pubblicati: Esportare la libertà religiosa. Il modello americano nell’arena globale, Il Mulino, 2015.

Le lezioni sono indirizzate ad un pubblico generalista con libero

accesso nonchè a classi di scuole secondarie superiori di

Pordenone e provincia. Ogni lezione è introdotta dall’intervento

di un docente di una delle classi di scuola superiore.

Patrocinio del Comune di Pordenone

Patrocinio della Provincia di Pordenone

L’Associazione Norberto Bobbio

è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia