scautismo nautico per tutti

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Giorgio Cusma • Stefania Martiniello Daniele Zauli Nautica e arte marinaresca l’esperienza dello scautismo nautico

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Riunire lo spirito, le tradizioni e le competenze del mondo nautico in un unico, agile volume: questo l’obiettivo di Nautica e arte marinaresca. La vela, la canoa e le zattere diventano mezzi di avventure che chiunque può imparare ad apprezzare, a patto che il tutto venga fatto con competenza e in sicurezza.

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Page 1: Scautismo nautico per tutti

Avvicinarsi all’acqua significa per tutti assaporare il gusto della scoperta e dell’avventura, ma

soltanto una buona competenza permetterà a tutti di vivere in

sicurezza questo tipo di rapporto.In questo libro, scritto

basandosi su esperienze scout, si propongono molte tecniche

legate alla navigazione ed all’arte marinaresca.

Giovani e non, potranno così conoscere i principi più semplici

e pratici di navigazione,

meteorologia, cucina, voga, vela, nomenclatura e segreti di alcune imbarcazioni, loro manutenzione, natura degli ambienti acquatici e regole della sicurezza in acqua e nella navigazione. Un agile testo da leggere sia per ampliare la propria cultura marinaresca, che per saper come fare per affrontare le avventure in acqua; con anche molti suggerimenti per vivere lo scautismo nautico.

€ 19,50

Per affrontare qualsiasi attività che abbia a che fare con l’acqua è essenziale saper nuotare...Dovreste essere capaci di condurre una barca... saper remare... sapere come lanciare una

cima..e saper lanciare una ciambella di salvataggio a qualcuno che sta annegando... e ancora costruire una zattera... ed esplorare un fiume... su, scouts, rendetevi efficienti e se vi godrete il

vostro scautismo nautico come io mi godetti il mio, vi divertirete un mondo.

B.-P. Scautismo per ragazzi

G. Cusm

a • S. Martiniello • D

. Zauli Nautica e arte m

arinaresca

Giorgio Cusma • Stefania Martiniello Daniele Zauli

Nautica e artemarinarescal’esperienza dello scautismo nautico

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2 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

Incaricata del Comitato editoriale:Laura Galimberti

Copertina:Alberto Rizzi

Disegni di:Giorgio Cusma, Marco di Giovanni, Alberto Rizzi, Simona Spadaro

Foto di:Giorgio Cusma, Stefano Riggi,Paolo Ruffini, Fabiola Scarizza,Archivio Centro Documentazione Agesci,Archivio Centro Studi sul Metodo Scout “Luigi Brentegani” - Verona

Ringraziamenti:Franco Abriani, Chiara Americo, Ilaria Baudone, Elena Bonetti, Flavio Castagno, Airella Ciminelli, Carmelo Di Mauro, don Damiano Marino, Zeno Marsili, don Luca Meacci, Cinzia Pagnanini.Nell’elaborazione parziale di alcuni argomenti si è fatto riferimento a testi di Edo Biasioli e Gennaro Lorido.

Ci scusiamo per eventuali omissioni e inesattezze

È vietata la riproduzione

stampato su carta ecologica

ISBN: 978-88-8054-909-3

Grafica e impaginazione:Studio Marabotto

Consulenza editoriale:Stefania Cesaretti

Coordinamento editoriale:Maria Sole Migliari

© FiordalisoSocietà cooperativaCorso Vittorio Emanuele II, 33700186 Romawww.fiordaliso.it

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La storia dello scautismo nautico 3

Giorgio Cusma • Stefania Martiniello • Daniele Zauli

Nautica ed arte marinaresca l’esperienza dello scautismo nautico

edizioni scout • fiordaliso

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4 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

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La storia dello scautismo nautico 5

INDICE

PRESENTAZIONE 9

INTRODUZIONE 11

LA STORIA DELLO SCAUTISMO NAUTICO

Cominciò così… 12Scout nautici in Italia 15Scout nautici nel mondo 18

CAPITOLO PRImO GLI AMBIENTI DELL’ACQUA

I ruscelli e i torrenti 22I laghi artificiali 23I fiume 24Il lago 25I canali 26La laguna 27La costa sabbiosa 28La costa rocciosa 30Il mare aperto 31

CAPITOLO SECONDO LE TECNICHE IN AMBIENTE ACQUA

Nuoto e salvamento 34L’immersione in apnea 42Cime e nodi 47Segnalazione 50

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6 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

meteorologia 54Imbarcazioni a remi 65Remi e timone 73La voga 75La vela 83

Il vento e le andature 90 manovra delle vele 92 Carteggio e navigazione 95 La pesca 102

CAPITOLO TERZO LA MANUTENZIONE DI MEZZI, ATTREZZATURE E DOTAZIONI

I metalli 110 metallo e plastica 111 Vetroresina 112 Legno 112 Tessuto 114 Cime 114 Vernici e pennelli 115

CAPITOLO QUARTO NAVIGARE IN SICUREZZA

Partenze 118 Ormeggi 120 Ancoraggio 123 VHF 125 GPS 125 Fari e fanali 126 Segnali e fanali di navigazione 128 Le precedenze in mare 131 Carte nautiche 133 Dotazioni di sicurezza 136 Prima di partire 140

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La storia dello scautismo nautico 7

CAPITOLO QUINTO CUCINA MARINARESCA

Pesci, molluschi e crostacei commestibili 144 Preparazione del pesce e tecniche di cottura 147 Ricette 151

CAPITOLO SESTO IL REPARTO NAUTICO

La vita di un Reparto nautico 159 Tradizioni e cerimonie in Italia 163 materiale di Reparto 167

CAPITOLO SETTImO LA SQUADRIGLIA NAUTICA

Incarichi 174 Posti d’azione 175 L’angolo di Squadriglia 176 materiale di Squadriglia 177 Dotazioni personali 181 Guidone, animali e colori dei nastri omerali 184 Specialità individuali 192 Brevetti di competenza 194 Specialità di Squadriglia 199

CAPITOLO OTTAVO SPIRITUALITà NAUTICA

La catechesi in ambiente acqua 202 Alcuni elementi 203 Qualche episodio del Vecchio e del Nuovo Testamento 206 Una Veglia in stile nautico 208

CAPITOLO NONO IL CAMPO NAUTICO

Luoghi per il Campo 214 Costruzioni utili 216 Le attività 221

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8 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

CAPITOLO DECImO ATTIVITà NAUTICHE

Costruire le nostre imbarcazioni 227 Realizzare attività relative all’ambiente acqua 230 Giochi in acqua 236

CAPITOLO UNDICESImO AMBIENTE ACQUA E SCAUTISMO NAUTICO NELLE BRANCHE L/C ED R/S

Suggerimenti per Lupetti e Coccinelle 246 Suggerimenti per Rover e Scolte 254

CAPITOLO DODICESImO NOTIZIE UTILI

Reperire, acquistare, … quali imbarcazioni 264 Consigli per aiuto e contatti 265 I Reparti esistenti 266 Le Basi Nautiche ed i Centri Nautici 267

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La storia dello scautismo nautico 9

PrEsENtazIoNE

Nell’intuizione del fondatore dello scautismo, Lord Baden-Powell, l’acqua è considerata un vero e proprio ambiente educativo, come più volte traspare dai suoi scritti.La forza attrattiva di questo essenziale elemento della vita, del resto, ha da sempre spinto bam-bini, ragazzi, giovani ed adulti a scoprirne il fascino ed apprezzarne l’essenza.Egli ne è pienamente consapevole, al punto di farne un cardine della proposta educativa che oggi ereditiamo, ad oltre un secolo dal suo nascere.L’invito è a gustare queste pagine, considerando quell’approccio che B.-P. propone ai ragazzi e raccomanda agli educatori, dell’osservazione-deduzione-azione. Nell’elaborazione metodo-logica del modello educativo dell’esploratorismo-guidismo italiano, esso è ben definito nel concetto di impresa ma, anche nelle altre branche, non mancano strumenti educativi che lo supportano.Così, dall’emozione della scoperta, affidata ai cinque sensi, nasce l’idea di interagire con l’ac-qua, progettando in estrema libertà creativa e considerando ogni utile cautela per gustare pienamente, in tutta sicurezza, l’avventura che ci aspetta.Gli autori, più che sapientemente trasporre in queste pagine le proprie conoscenze e compe-tenze nel campo, hanno in realtà affidato ad esse lo spirito d’avventura che, in prima persona, hanno sperimentato e fatto sperimentare.Solo cimentandosi davvero nell’avventura, infatti, è dato cogliere pienamente la straordinaria ricchezza di ogni ambiente educativo; questo manuale invita a farlo, stimolando quella sana curiosità che alberga nei piccoli come nei grandi e che attende solo di dar vita ad appassionanti esperienze educative, modello del grande gioco della vita.

Giuseppe FinocchiettiCapo Scout d’Italia

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INtroDUzIoNE

“Nautica e arte marinaresca” nasce con la voglia di riunire lo spirito, le tradizioni e le compe-tenze dello scautismo nautico italiano, dalla nascita ai giorni nostri e trasmettere tutto questo a quanti, scout e non, ne possano essere interessati.molte, infatti, sono le Unità scout che richiedono di poter effettuare attività in acqua, ma purtroppo la maggior parte ha le idee un po’ confuse; alle Basi nautiche ed ai Centri nautici arrivano spesso richieste vaghe (per realizzare un’Impresa nautica… cosa devo fare?) e non sempre si hanno le forze per poter soddisfare tutti. In questo libro troverete tutti gli elementi per effettuare una qualsiasi Impresa, attività o sem-plice esperienza, che comprenda l’acqua, con serietà e competenza, e soprattutto in tutta sicurezza.Si potrebbe dire che ogni scout nautico vi ha messo qualcosa di suo affinché tutti poi possano trarne beneficio, in modo da riuscire a godere delle gioie, delle avventure e delle situazioni proprie delle attività in acqua.Chiunque infatti può inventare (e poi vivere) Imprese con la nautica come sfondo, siamo infatti un paese con più di 7.000 chilometri di coste e, da bravi scout, crediamo che il territorio in cui viviamo vada vissuto al meglio, rispettato e amato.La vela, la canoa, le zattere e tutto il resto, diventano così mezzi di avventure che ciascuno può vivere, a patto che il tutto venga fatto, come già detto, con competenza e in sicurezza.Insomma su questo manuale non troverete nulla di inventato, ma alla fine, potrete riuscire, attraverso esso, a realizzare qualunque Impresa nautica possiate desiderare, o perlomeno così speriamo.Quindi non si tratta di far diventare tutti scout nautici, ma di dare la possibilità di sperimentare la nautica e l’arte marinaresca a chiunque abbia la voglia ed il coraggio di provarci.

Buona rotta a tutti voi e che il vento vi sia amico,gli Autori

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12 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

La storIa DELLo sCaUtIsmo NaUtICo

ComINCIò Così…

B.-P., da adolescente, aveva vissuto le prime esperienze di vita sull’acqua con i fratelli, durante le vacanze estive. La banda di famiglia aveva in Warington, il fratello maggiore, il comandante dell’imbarcazione con cui navigavano lungo le coste inglesi. B.-P. scrive di quelle imprese ricor-dando gli incarichi che svolgeva a bordo: cucinare, pulire, ecc. Scrive anche dell’entusiasmo con cui viveva le avventure sul mare ma anche della paura provata in una difficile navigazione durante una burrasca, perché il fratello-comandante si ostinava a voler prestare soccorso ad una nave in difficoltà. Ricordando quelle esperienze avrebbe poi scritto:

“Il periodo più bello della mia giovinezza fu quello in cui, da esploratore nautico, andai con i miei quattro fratelli, al mare, intorno alle coste dell’Inghilterra. Non che fossimo dei veri scout nautici, perché questi non erano ancora stati inventati, ma avevamo una barca a vela di nostra proprietà sulla quale vivevamo in crociera con qualsiasi stagione e con ogni tempo e ci divertivamo un mondo, col mare buono come con quello cattivo”.

molti anni dopo, nel 1907, realizza a Brownsea un Campo sperimentale di ragazzi che segna la nascita dello scautismo. Ripete, nel 1908, un analogo Campo a Humshaugh. Fortunatamente B.- P. era uno che le cose le faceva bene e due anni dopo intuisce che forse anche l’acqua, e non solo il bosco, può essere utile per la crescita dei suoi boy scout. Vuole perciò provare a realizzare un Campo nautico e lo tiene a Beaulieu, in località Buckler’ Hard, dal 7 al 21 agosto 1909. In realtà il Campo si svolse sia a terra che in mare, a bordo della nave scuola mercury. Tra i partecipanti vi furono Donald, nipote di B.-P. ed il figlio di Rudyard Kipling, John.La nave poteva ospitare solo 50 ragazzi alla volta mentre gli scout che partecipavano al Cam-po erano 100. B.-P. fu costretto ad adottare questa soluzione: furono necessari due turni di una settimana ciascuno per far vivere a tutti la vita di bordo e la prima esperienza da scout nautici.

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La storia dello scautismo nautico 13

B.-P. organizzò il Campo in tutti i dettagli ma vi partecipò, sembra, solo il primo e l’ultimo gior-no, a causa di impegni improvvisi, e dormì una notte a bordo della mercury.Entusiasta dell’esito di questo Campo che, dopo quello di Brownsea, segnava una nuova im-portante ed innovativa tappa dello scautismo, nel 1911 B.-P. diede alle stampe un piccolo manualetto “Scautismo nautico per ragazzi”, in cui gettava le basi per l’organizzazione di quei Reparti che avrebbero fatto dell’acqua il loro ambiente di avventura e di crescita.

Per tale nuovo cammino egli affidò al fratello Warington il compito di realizzare un manuale più completo, cosa che questi fece dando alle stampe, nel 1912 “Scautismo nautico e tecnica marinaresca per ragazzi”.

CHI È: Warington Baden-Powell, fratello maggiore di B.-P., prima ufficiale di marina e poi avvocato, stimatissimo consulente legale della Corona, mise a frutto la sua grande passione per il mare riuscendo ad avere una forte influenza sui fratelli più giovani nel proporre la sua idea di avventure sull’acqua: ricordate le prime esperienze di B.-P.!

La copertina di “sea scouting

for boys”

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14 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

In questo manuale vengono illustrati con maggior precisione i principi e le regole dello scauti-smo nautico ed anche tutta una vasta serie di suggerimenti “acquatici” per gli scout nautici. Prendono vita le gesta dei Pirati, dei Bucanieri, dei marinai nel mondo, per formare uomini competenti e spavaldi, che sanno osare sul mare per trovare quelle avventure che solo la navi-gazione sa far vivere.Si parla di imbarcazioni, di segnali, di bandiere, naturalmente non può mancare il nuoto, indi-cato dallo stesso B.-P. come essenziale per la formazione di un giovane.

“Nessuno scout può considerarsi completamente tale fino a che non sa nuotare e compiere salvataggi”.

B.-P., Scautismo per ragazzi, Fiordaliso

Inizia così la grande avventura degli scout nautici, che vede ogni Unità pronta a formare futuri uomini di mare, dotati dell’amore di cercare, conoscere, divulgare, diffondere e tramandare le tante usanze e abitudini nautiche e marinaresche di ogni singolo popolo che altrimenti andrebbero perdute.La diffusione è rapida e si propaga in molte nazioni.Dopo l’Inghilterra (il primo Reparto nautico viene registrato ufficialmente nel 1910: oggi se ne contano ben 400!), anche gli Stati Uniti, il Canada, la Grecia, la Francia, la Svezia e molte altre capiscono e condividono le potenzialità dello scautismo nautico, come formazione per i ragazzi. Lo scautismo nautico attira l’attenzione dei Governi e della marina militare e mercantile che forniscono aiuti e mezzi ai Reparti nautici tanto da permettere il Primo Congresso Internazio-nale dei Capi Scout Nautici tenuto ad Anversa dall’1 all’8 agosto 1926. E la navigazione continua fino ai giorni nostri.

Nastro da berretto di scout nautici dell’asCI

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La storia dello scautismo nautico 15

sCoUt NaUtICI IN ItaLIa

Naturalmente anche in Italia non poteva mancare lo scautismo nautico: ne troviamo tracce fin dal 1913. Ce lo dice Baden-Powell che, nel febbraio di quell’anno, al ritorno dal suo viaggio di nozze con scalo a Napoli, incontra a Portici gli scout nautici che poi ricorda così in uno dei suoi articoli:

“Napoli è una grande e fiorente città, ed ha anche i suoi scout. Sono ragazzi italiani, ma la loro uniforme e le loro attività sono proprio come quelle dei loro fratelli inglesi. Hanno fatto molti campi ed uscite, e sono molto in gamba come cucinieri. Non solo, ma fanno anche un po’ di scautismo nautico nello splendido porto e golfo di Napoli”.

B.-P., in The Scout, 14 giugno 1913

Degli Esploratori nautici si parla nell’articolo 36 del Regolamento ASCI:

“Nei luoghi bagnati dal mare, da laghi, da fiumi, possono sorgere Riparti di Esploratori Nau-tici, che si specializzino nei servizi e nei mestieri acquatici con le dovute garanzie pei rischi dell’elemento infido. Invece del Cappello, essi portano un berretto di marina sul cui nastro è scritto: Esploratori Nautici A.S.C.I.… il loro programma è quello degli altri esploratori, modi-ficato solo per farlo adatto alle discipline speciali nautiche…”.

scout dell’asCI in attività meteorologica con l’assistenza dei

tecnici dell’areonautica militare

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16 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

Vediamo insieme gli avvenimenti più significativi che hanno segnato il lungo percorso dello scautismo nautico e del Settore che lo cura all’interno dell’Associazione scout.

Date ed eventi

1910 Iniziano le prime esperienze scout in Italia.

1913 B.-P., in viaggio con la moglie Olave, incontra a Portici (NA) una rappresentanza di scout nautici locali. Sulla parete destra della capitaneria di porto, una lapide in marmo, ricorda l’importante avvenimento.

1917 Il conte mario di Carpegna, Capo scout dell’ASCI, pubblica la traduzione di “Sea Scouting for boys” di B.-P.

1919 Vengono pubblicati articoli relativi alle Specialità di Astronomo, Battelliere, Carpentiere-Falegna-me, Guida marina, Pescatore e Pilota. Vi erano allora scout nautici a Fiume, Genova, Bosa, Roma, Catania, Fano, Venezia, Napoli ed anche ad Alessandria d’Egitto.

1923 L’allora Commissariato veneto organizza un Campo nautico ad Alberoni, vi partecipano 120 Esploratori. Il Roma 16 effettua una crociera a remi di 250 km!

1928 Avviene lo scioglimento delle Associazioni scout. Gruppi nautici erano già presenti in molte regio-ni.

1945 Con la fine della guerra rinasce lo scautismo in Italia.

1953 Gennaro Angiolino, per gli R/S, ed Elio Caruso, per gli E/G dell’ASCI, diventano Responsabili degli scout nautici.

1954 Gennaro Angiolino, nell’ambito di un congresso dell’UNESCO, presenta un’importante relazione sullo scautismo nautico e fa approvare una mozione auspicante che Governo, Enti pubblici e pri-vati, Ufficiali della marina militare e mercantile diano il loro appoggio ed aiuto per una maggiore diffusione dello scautismo nautico. Questo favorisce la nascita di nuove Unità.

1956 Parte dal Torino 24 la proposta della voga su kajak (definito caiacchismo), che tanto seguito avrà in tutte le nostre Unità.

1957 Per iniziativa dello scautismo nautico si diffonde la pratica del salvamento a nuoto.

1958 Don Annunzio Gandolfi viene nominato Assistente Ecclesiastico degli scout nautici dell’ASCI. La marina militare nomina un ufficiale di collegamento con l’ASCI che garantirà una fruttuosa colla-borazione con lo scautismo nautico.

1959 Gennaro Angiolino pubblica un opuscolo sullo scautismo nautico.

1962 Pio Guerrieri viene nominato Responsabile nazionale dei nautici.

1966 Il settore nautico dell’ASCI viene affidato a due Responsabili: Pio Guerrieri e Edo Biasoli.

1970 Edo Biasoli, come Responsabile nazionale, organizza il 1° Campo nazionale nautico dell’ASCI, con 230 partecipanti, sul lago di Bracciano.

1975 Jamboree in Norvegia, a Lillehammer, vi partecipa anche un Reparto nautico dell’AGESCI, ne è a capo Edo Biasioli.

Page 16: Scautismo nautico per tutti

La storia dello scautismo nautico 17

1979 Si aprono i primi Reparti nautici di Guide.

1983 Si svolge il Campo Nazionale E/G, in più località, sul lago di Barrea c’è il sottocampo nautico “Balena” con la presenza di Reparti tradizionali e nautici.

1988 Prima Conferenza Nazionale dello Scautismo nautico italiano.

1989 Il Consiglio Generale approva la creazione dei Dipar-timenti, il Settore è delegato a curare la crescita dello scautismo nautico in branca E/G.

1991 I Centri Nautici Dipartimentali diventano operativi.

1992 A Edo Biasioli, Responsabile nazionale, dopo 21 anni, succede Giorgio Bottino.

1993 1° incontro nazionale “Fratelli della Costa” a Braccia-no. Vi partecipano 26 Reparti con 600 E/G.

1995 Primo Centro Nautico Nazionale a Bracciano.

1995 Rino Fraia è il capo del Reparto nautico misto che partecipa al Jamboree in Olanda.

1997 marcella Siri è la nuova Incaricata Nazionale, lo sarà per i successivi 6 anni.

Distintivo del settore nautico dell’aGEsCI

Barrea: evento nazionale per il centenario dello scautismo nautico

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18 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

2001 2° Campo Nautico Nazionale, a Bracciano, la direzione è composta da marcella Siri, Gennaro Lorido e Don Romano Nicolini.

2003 mario Lorido è il nuovo Incaricato nazionale del Settore.

2003 Jamboree in Thailandia, capo del Reparto nautico che vi partecipa è Stefania martiniello.

2005 Anna Di Benedetto succede a mario Lorido come Incaricata nazionale.

2006 Si introduce la diarchia e Daniele Zauli diventa Incaricato nazionale maschile del Settore Nautico.

2007 Jamboree del centenario, dello scautismo, in Inghilterra: il Reparto nautico che vi partecipa è gui-dato da Daniele Zauli. Il Settore organizza una crociera lungo le coste italiane, chiamata “Lungo la rotta del sale”, con circa 200 E/G e Capi impegnati nella navigazione delle varie tappe.

2008 Stefania martiniello succede ad Anna di Benedetto come Incaricata nazionale femminile. Il Consi-glio Generale conclude l’esperienza dei dipartimenti stabilendo le caratteristiche di nuove strutture regionali. Appare la nuova figura di Incaricato regionale al Settore. In molte realtà zonali, si stabi-lisce una forte collaborazione, e appoggio, con la Lega Navale.

2010 Giorgio Cusma è il nuovo Incaricato nazionale maschile del Settore Nautico. Sulle rive del Lago di Barrea si svolge l’evento che celebra il centenario dello scautismo nautico, vi partecipano 50 Re-parti per un totale di 1100 E/G, i capi Campo sono Pietro Ughi e Stefania martiniello, l’Assistente è Fra’ Paolo Bendanti. Per gli R/S viene organizzata una crociera con barche d’altura, tra l’Emilia Romagna e le marche, denominata “Kon-Tiki”.

2012 Airella Ciminelli viene nominata Incaricata nazionale femminile al Settore.

Attualmente vi sono in Italia, nelle regioni che trovate indicate nella cartina a pag. 267, circa 70 Reparti nautici o ad indirizzo nautico, per un totale di oltre 2000 E/G.

sCoUt NaUtICI NEL moNDo

Sulla scia delle indicazioni date da B.-P. , prima, e da Warington, poi, come già accennato, nei cento anni ormai trascorsi, lo scautismo nautico si è sviluppato nel mondo, mostrando la sua potenzialità come formazione per i ragazzi.In molte nazioni le associazioni hanno adottato una specifica uniforme per i loro Scout e Guide nautici, in altre invece lo scautismo nautico è rappresentato da un’associazione a se stante.

In Europa, si svolge la conferenza “Eurosea” che raduna tutti gli scautismi nautici delle nazioni europee. Queste sono le date e i luoghi dove si è tenuta fino ad oggi: 1985 - Tessalonica (Grecia), 1988 - Harderhaven (Olanda), 1992 - Vässarö (Svezia), 1994 - London (Inghilterra), 1997 - Oslo

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La storia dello scautismo nautico 19

(Norvegia), 2000 - Olsztynek (Polonia), 2003 - São Jacinto, Aveiro (Portogallo), 2006 - Korpoo (Finlandia), 2008 - Larch Hill (Irlanda) - 2012 Copenaghen (Danimarca)

E inoltre, in Francia lo scautismo nautico, iniziato nel 1923, è molto diffuso sia in mare che all’interno nei fiumi e nei laghi; gli scout nautici, una cinquantina di gruppi, fanno parte dell’ ”Union Nautique Française”; hanno inoltre diffuso lo scautismo anche nelle loro ex colonie in Algeria, Tunisia, marocco.In Svizzera, a dispetto della sua posizione geografica, il primo gruppo di scout nautici è stato formato nel 1957 e, negli anni a seguire, sono sorte Unità nautiche che praticano le attività su fiumi e laghi.In Olanda, durante le inondazioni del 1953, gli scout nautici si sono distinti per il loro contribu-to ai soccorsi e, come riconoscimento, hanno ricevuto centinaia di basi nautiche dal demanio marittimo.In Danimarca, la maggior parte dei Reparti ha base a Copenaghen e possiede proprie imbar-cazioni.

scout nautici di Hong Kong al Jamboree del 2007 6

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20 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

In Svezia i nautici effettuano attività di un certo livello con valide imbarcazioni e navi scuola a vela che, nelle crociere di istruzione affrontano navigazioni impegnative a medio raggio.

Gli scout nautici sono altresì presenti nei seguenti paesi: Argentina; Australia; Austria; Bahamas; Bangladesh; Barbados; Belgio; Brasile (dove il governo ha conferito loro medaglie al merito per gesti eroici in molti salvataggi;); Bulgaria; Canada (dove venne costituito un primo nucleo sin dal 1912: a montreal); Croazia (attivi da una ventina d’anni possiedono una base nautica aperta agli scout di altri paesi, a Pola); Cipro; Repubblica Ceca; Egitto; Finlandia; Germania; Gibilterra; Grecia (presenti ad Atene dal 1913; possiedono barche tradizionali, a remi e vela, molto efficienti per le Squadriglie); Hong Kong; Islanda; India; Irlanda; Israele (attualmente esistono 5 gruppi nautici che, durante l’estate, partecipano a cro-ciere a vela lungo le coste); Latvia; Lituania; malaysia; monaco; montenegro; Nuova Zelanda; Norvegia; Pakistan; Polonia; Filippine; Portogallo; Romania; Serbia; Singapore; Slovacchia; Sud Africa (con una alta presenza di Reparti nautici; abituati a realizzare regate anche impegnative nei mesi invernali – il clima è caldo – per poi passare ad attività tradizionali quando le condizioni meteo estive diventano troppo perturbate); Spagna; Stati Uniti (presenti fin dal 1912; ancora oggi sono molto diffusi; possiedono numerose imbarcazioni anche di notevoli dimensioni e godono della disponibilità e collaborazione della Coast Guard che mette a loro disposizione anche le proprie navi per crociere d’istruzione); Tailandia; Trinidad e Tobago; Turchia.

Page 20: Scautismo nautico per tutti

Gli ambienti dell’acqua 21

Capitolo primo

GLI AMBIENTI DELL’ACQUA

Page 21: Scautismo nautico per tutti

22 Nautica e arte marinaresca • l’esperienza dello scautismo nautico

GLI AMBIENTI DELL’ACQUA

L’acqua circonda la nostra penisola, l’acqua la attraversa, la percorre in ogni angolo di mon-tagna e pianura: l’attività nautica si può fare quindi quasi in ogni luogo nel nostro paese. Ma non tutta l’acqua si presta alle nostre attività anche perché l’acqua crea ambienti molto diversi tra loro o l’uomo la vincola ai suoi bisogni e lei non è più quella che noi cerchiamo. Proviamo a fare una carrellata di questi ambienti, proviamo a conoscerli meglio, a scoprire le presenze che li popolano e ad esaminare opportunità e pericoli che ci offrono. Ciascuno di essi si presta ad essere esplorato, con occhi aperti, spirito d’avventura e tanta competenza… e il salvagente sempre indosso!

I rUsCELLI E I TorrENTI (fig.7)

Iniziamo dall’alto, le prime acque non si prestano alla navigazione: i ruscelli hanno poca acqua, i torrenti spesso ne hanno troppa ed alquanto agitata. Nei ruscelli una barca proprio non ci sta, nei torrenti invece kajak o canoe possono anche navigare. Diciamo ‘possono’ in quanto bisogna poi considerare se ne vale la pena, valutando i pericoli. Le acque di un torrente sono spesso molto agitate, non solo per la corrente impetuosa ma anche per la presenza di massi affioranti, rapide e cascatelle. Ogni tanto si può trovare anche un tratto tranquillo, con acque quasi calme: lo si può utilizzare per lavarsi o fare una nuotata (sempre con le opportune pre-cauzioni). I tratti impetuosi sono riservati ad attività agonistiche di kajak fluviale, disciplina in cui bisogna essere dei veri esperti: ricordate che noi non lo siamo! Noi possiamo frequentare ruscelli e torrenti per fare dell’esplorazione: studio del corso d’ac-qua (rilievo altimetrico o topografico del percorso, la portata d’acqua, la larghezza, la velocità della corrente, la profondità, i ciottoli del letto, ecc.), scoprire la vita sott’acqua o quella che la circonda (salici, frassino, ontano, betulla, abeti, faggio, aquila, merlo acquaiolo, stambecco, camoscio, marmotta, capriolo, picchio nero, cincia dal ciuffo, trota, tricotteri, rana dalmatina,