teoria del cambiamento - deplazio.net
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Teoria del
Cambiamento
Comunicazione dei rischi e Counselling per soggetti con pregressa esposizione ad amianto
© Mangiaracina 2014
Cambiamento
© Mangiaracina 2014
Giacomo Mangiaracina
Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma
La fabbrica delle opinioni
• Percezione : processo attraverso il quale l’individuo entra in contatto con la realtà che lo circonda e le attribuisce alcune caratteristiche.
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• Atteggiamento : disposizione relativamente stabile di un individuo nei confronti di determinate persone, situazioni, eventi, comportamenti, istituzioni, valori, basata su elementi di tipo affettivo e cognitivo.
La fabbrica delle opinioni
Rischio
Informazione
Comportamento
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Meccanismi di difesa
Rappresentazione mentale del rischio
Atteggiamento
Fattori che aumentano la percezione
• Esposizione non volontaria all’agente di rischio.
• Controllo non esercitabile sulle situazioni di rischio.
• Rischio originato da tecnologie non familiari.
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• Rischio originato da tecnologie non familiari.
• Rischio riguardante l’infanzia.
• Manifestazione immediata o a breve termine di possibili effetti avversi e gravi.
• Utilizzo di strumenti di rilevazione o diagnostici.
Fattori che riducono la percezione
• Esposizione volontaria all’agente di rischio.
• Possibilità di partecipare ai processi decisionali.
• Rischio noto e familiare.
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• Rischio noto e familiare.
• Rischio riguardante l’età adulta.
• Manifestazione ritardata o a lungo termine degli effetti dannosi.
Meccanismi di difesa
• Razionalizzazione :
giustifica con lunghi ragionamenti tortuosi la sua propensione a trasgredire un divieto.
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sua propensione a trasgredire un divieto.
• Rimozione (Negazione):
rifiuta di riconoscere gli aspetti inquietanti della realtà.
• Proiezione :
di fronte ad una situazione allarmante, attribuisce ad altri il proprio sentimento di inadeguatezza.
Meccanismi di difesa
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inadeguatezza.
• Atteggiamento reattivo :
temendo un pericolo, sostituisce un sentimento positivo e dunque un eccesso di disinvoltura.
Fumare è un comportamento complesso:
• aspetto fisio-chimico
• aspetto cognitivo
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• aspetto cognitivo
• aspetto affettivo
• aspetto comportamentale
Motivi per fumare
• Abitudine• Dipendenza• Emozioni negative• Stimolazione• Solitudine• Sostituzione
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• Sostituzione• Depressione• Socialità• Rilassamento
Per ogni sigaretta il motivo per fumarla è multicomponenziale.
La Dipendenza
Sostanza(stimolo)
Liberazione di dopaminanel sistema limbico(GRATIFICAZIONE)
Assunzione Modificazioni persistenti delle
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Assunzione continuativa
della sostanza
Modificazioni persistenti delle funzioni cellulari (modulazione
dell’espressione genica)
Alterata percezionedel piacere
Bisogno di assumere la sostanza ( Craving )
La Conflittualità
� Razionalmente , i fumatori sanno che in qualche modo si stanno provocando un danno.
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provocando un danno.
� Emozionalmente , lo negano.
L’Ambivalenza
Il soggetto dipendente oscilla tra due condizioni :
• Quella in cui vive (e che lo opprime).
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• Quella in cui vive (e che lo opprime).
• Quella nella quale vorrebbe vivere (di libertà).
Il Cambiamento è un procedimento
Le dipendenze patologiche, come i comportamenti a rischio sono molto difficili da trattare. Il Cambiamento è il problema centrale e la Ricaduta è l’evento di maggiore probabilità.
a) Coinvolgere nel trattamento è difficile. b) Dal 30% all’80% lo abbandonano.
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b) Dal 30% all’80% lo abbandonano.c) Anche quando un individuo è finalmente inserito in un
programma terapeutico è sempre difficile sostenere la sua adesione al programma.
Anche quando si realizza un cambiamento, risulta difficile mantenerlo per lungo tempo, con l'astinenza o con l’aderenza alle regole convenute.
Il Cambiamento è temuto ma utile
Il cinese antico descrive la parola “cambiamento” con due ideogrammi sovrapposti, che presi isolatamente
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hanno rispettivamente questi significati:
“PAURA”e
“OPPORTUNITA’ NASCOSTA”
Watzlawick: “Non si può non cambiare”
Nel 1970 James Prochaska e Carlo DiClemente studiarono accuratamente questo processo negli individui
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questo processo negli individui sviluppando un modello transteoretico del Cambiamento intenzionale.
I 3 fattori della Motivazione
Autoefficacia
La fiducia nella propria capacitàdi attuare un comportamentoprestabilito, di raggiungere
un obiettivo specificoin un tempo determinato
(Bandura, 1977)
Frattura
La dolorosa percezionedelle contraddizioni
esistenti tra la propria attuale condizione, ed importanti aspirazioni,
valori personali e mete ideali (Festinger, 1957)
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Disponibilità alcambiamento
Il grado di riconoscimento del problema,di volontà di modificare
un comportamento o prendere una decisione(Prochaska e DiClemente, 1986)
AutoefficaciaFratturainteriore
Il Modello Transteorico Motivazionale
� Stadi (quale?)
� Processi (cosa?)
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� Processi (cosa?)
� Livelli (dove?)
StadiNegativo
Oppositivo No.
Indeciso Forse…
Intenzionato Dovrei farlo.
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Dovrei farlo.
Pronto Ho deciso.
Attivo Ci provo.
Consolidato Ho smesso da 6 mesi
Ricaduto Ho ripreso, ma…
Processi
Rappresentano un aspetto più complesso che prende in considerazione i procedimenti mentali che la persona “in cambiamento” attua in forma spontanea o guidata.
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spontanea o guidata.
Riguardano l’area cognitiva e comportamentale dell’individuo.
ProcessiProcessi su base cognitivo-esperienziale:• Aumento della consapevolezza • Rivalutazione di sé • Attivazione emozionale e drammatizzazione • Rivalutazione dell'ambiente • Liberazione sociale
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• Liberazione sociale
Processi su base comportamentale:• Liberazione personale • Contro-condizionamento • Controllo dello stimolo • Gestione delle ricompense • Relazioni di aiuto
Processi
STADI INDICATORI PROCESSI
BILANCIA MOTIVAZIONALE
1. AUMENTO della CONSAPEVOLEZZA
Informazione passiva > attiva
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PRE-CONTEMPLAZIONE(negazione)
MOTIVAZIONALEsfavorevole
AUTOEFFICACIAalta?non pertinente?
Informazione passiva > attiva
2. ATTIVAZIONE EMOTIVA :Varia a seconda delle informazioni
COSA FARE : Insinuare dubbi e trovare stimoli emotivi efficaci.
Processi
CONTEMPLAZIONE
(considerazione)
BILANCIA
MOTIVAZIONALE
oscillante
AUTOEFFICACIA
bassa
3. LIBERAZIONE SOCIALEes. atteggiamento verso le regole
4. RIVALUTAZIONE AMBIENTALE: Rispetto per gli altri. Per esempio la gravidanza, in cui si ha spesso solo la sospensione dal fumo.
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5. AUTORIVALUTAZIONE:Esigenza personale: non sentirsi dipendente, costretto a sprecare denaro, ecc…
COSA FARE: attivare tutti i processi, anche quelli precdenti.
DECISIONE(determinazione)
BILANCIA
MOTIVAZIONALE:
favorevole
AUTOEFFICACIA
alta
Processi
AZIONEAUTOEFFICACIA
alta
1. AUTOLIBERAZIONE: sentirsi responsabile della propria scelta.
2. CONTROLLO DELLO STIMOLO:
evitamento - “sana vigliaccheria”
3. CONTROCONDIZIONAMENTO:
prepararsi per le “occasioni pericolose”.
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prepararsi per le “occasioni pericolose”.
4. GESTIONE DEL RINFORZO:
riconoscere il proprio merito.
5. RELAZIONE DI AIUTO:
“La grande ciambella”
COSA FARE: sostenere l’autoefficacia
MANTENIMENTO
AUTOEFFICACIA
alta
oscillante
Processi
RICADUTAAUTOEFFICACIA
bassa
COSA FARE:
- non minimizzare
- gestire le emozioni negative
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RICADUTA bassa
- inquadrare la situazione nel giusto significato: “ Non è un fallimento, ma una ricaduta”
Livelli
1. Sintomatico / situazionale
2. Cognitivo comportamentale
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3. Interpersonale
4. Familiare / sistemico-relazionale
5. Intrapsichico
SPILLER V., SCAGLIA M., CEVA S. “Il modello transteorico. Una modalità eclettica di terapia”, Bollettino delle Farmacodipendenze e Alcoolismo, 2, XXI, 1998.
Fattori di incentivazione
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Come aiutarlo a transitare ?
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Domande?
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