volley in me n.24 31.01.2015

IL VOLLEY GIOVANILE MESSINESE VINCE E CONVINCE

CHE FESTA RAGAZZI!

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Intervista al Cqp

Giacomo Anastasi

Il 6 novembre ha preso il via la

messa in rete delle interviste ai

rappresentanti del nostro Comitato.

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31-01-2015

n.24 anno III

Tel.: 090/363049

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S.S. 114 km 4.160 - Palazzo "Orione" interno 23

Sommario:

GIUSEPPE

RICCIARDELLO

SELEZIONATORE

RAPPRESENTATIVA

PROVINCIALE

MASCHILE

P. 2

ENZA

TORRE

SELEZIONATRICE

RAPPRESENTATIVA

PROVINCIALE

FEMMINILE

P. 3

SERIE B1, B2 e C

Rassegna stampa

Pp.4-19

seguire più partite possibili: un modo

per rimanere in contatto con gli atleti

al di là degli appuntamenti ufficiali e

per seguirli da vicino in partita. Criteri

di selezione?

Sicuramente sono determinanti la

voglia e la potenzialità del ragazzo.

Fermo restando che, almeno a questi

livelli, dal mio punto di vista bisogna

dare priorità a due elementi: il caratte-

re dell’atleta e il suo modo di gestire la posizione in campo. All’età di 13-14

anni, più che la tecnica, contano deter-

minazione e voglia”. E i centimetri?

“Nel volley la componente atletica conta tanto, purtroppo. Io, però, ho

sposato l’idea di una pallavolo che dà priorità all’aspetto caratteriale e che subordina la componente fisica”.

BROLO - Quella chiamata non se

l’aspettava davvero. Partiva da un pre-concetto che sicuramente non faceva a

pugni con la realtà: in Sicilia si fa fati-

ca a dare fiducia e ruoli di responsabi-

lità ai giovani. Ma la sorpresa era die-

tro l’angolo e lui ha accettato, senza esitare.

Giuseppe Ricciardello adesso

dovrà districarsi nel non facile

compito di selezionare atleti va-

lenti per dare lustro alla rappre-

sentativa provinciale maschile.

Giovane ma determinato, il desti-

no lo ha già premiato, perché alla

prima puntata di questa nuova

esperienza la rappresentativa mes-

sinese ha già fatto centro, aggiudi-

candosi il trofeo Sicilia.

“Per molti si tratta di un risultato inaspettato – dice Ricciardello. Io non

mi ero lanciato in pronostici anche

perché non conoscevo il livello del tor-

neo. Posso solo dire che credevo nella

possibilità di vincerlo e così è stato,

nonostante la squadra si sia affacciata

al torneo dopo solo due allenamenti,

ma il gruppo si è rivelato subito molto

compatto”.

Inizio col botto.

Ricciardello però al

profumo della vittoria

c’era già abituato. “Sono stato felicissi-

mo di ricevere questa

proposta, anche perché

nella rappresentativa

provinciale io ci sono già

stato da atleta per un

biennio. Un anno, poi, ho

anche vinto il trofeo: le

sensazioni erano positi-

ve, così al primo contatto

ho accettato senza esita-

zioni. Lo staff? Conosce-

vo solo Massimiliano

Triolo, ma con Paola

Toscano si sono subito

create le condizioni per

avviare un rapporto

professionale solido”. Ha le idee chiare, Ricciardello.

Te ne accorgi quando gli chiedi

lumi sul ruolo e sui parametri di

scelta degli atleti.

“Questo è un ruolo molto particola-re. Dobbiamo selezionare gli atleti e

cercare di motivarli al massimo. Di

fatto, noi comple-

tiamo il lavoro rea-

lizzato in larga

parte dalle società.

Certo, l’attività viene complicata

dal fatto che si

hanno a disposizio-

ne pochi momenti

per conoscere i ra-

gazzi. Per ovviare a

questo problema,

stiamo cercando di

Pagina 2 Volley in ME magazine - 31 gennaio 2015

SELEZIONATORE RAPPRESENTATIVA PROVINCIALE MASCHILE

GIUSEPPE RICCIARDELLO, UN NOME UNA GARANZIA Il giovanissimo tecnico, che da giocatore aveva già vinto il Trofeo Sicilia,

si è ripetuto dalla “panchina” con al fianco Paola Toscano e Massimiliano Triolo

di Piero Rizzo

Idee chiare e tanta voglia di stupire, mettendo in questo incarico tanto cuore oltre

alla tecnica ed alla competenza. Seguirà i ragazzi oltre gli appuntamenti ufficiali.

Giuseppe Ricciardello, Paola Toscano e Massimiliano Triolo

I nostri ragazzi, freschi vincitori del “Trofeo Sicilia”

dra, ed essere costretti a scegliere

non è un’operazione semplice, so-prattutto dal punto di vista umano.

Nonostante questo, però, cerco sem-

pre di essere obiettiva perché il valo-

re qualitativo della squadra deve

rimanere lo scopo principale. Noi

abbiamo l’onere e l’onore di rappre-sentare l’intera provincia. Su cosa si basano le nostre scelte? Si analizza il

materiale umano che arriva in pale-

stra. Con un occhio speciale all’altez-za dell’atleta, parametro importante soprattutto se ci si proietta verso una

dimensione regionale e nazionale.

Contano molto anche la tecnica,

la capacità d’integrazione delle ra-gazze: è l’insieme di una serie di fat-tori che alla fine decreta la scelta in

fase di selezione”.

BARCELLONA - Negli ultimi

anni, Enza Torre, selezionatrice del-

la rappresentativa provinciale fem-

minile, si è spesa soprattutto in cam-

po maschile. Ma la chiamata di Gia-

como Anastasi, responsabile del Cqp,

non l’ha destabilizzata perché si pre-sentava un’occasione che avrebbe sancito un eventuale passaggio di

genere.

La sua titubanza era figlia di

altri fattori: questioni logistiche

e di tempo, soprattutto. 24 ore

per pensarci su, poi ha pigiato

sul bottone verde.

“Non mi aspettavo questa propo-sta. Ma alla fine ho scelto di accet-

tarla perché la sostanza del suo pro-

spetto mi ha convinta. E poi sapevo

che al mio fianco ci sarebbero stati

Francesco Trimarchi e Valentina

Leandri. I presupposti, insomma,

erano quelli giusti. Ho scelto di riflet-

tere un po’perché per propensione naturale non sono il tipo che si lancia

nel vuoto, sono una persona estrema-

mente razionale. Il confronto telefo-

nico con gli altri due componenti del-

lo staff si è rivelato decisivo nella

mia scelta di accettare l’incarico. Tornare in campo femminile? E’ un passaggio parziale, perché continuo

ad allenare una squadra maschile in

serie C, a Barcellona. Che poi è al-

trettanto vero che anche quest’anno alleno l’under 12 femminile per la Polisportiva. Differenze? Sostanzial-

mente sono poche. Certo, nel maschi-

le, a 15-16 anni l’atleta, soprattutto a livello fisico, può dare qualcosa in

più rispetto ad una coetanea. Nel

campo maschile si gioca più sulla

forza, in quello

femminile sulla

tecnica”. Il primo

esame per la

selezione è

arrivato pre-

sto, ma la

squadra al

Memorial “Di Pietra” è sta-ta promossa a

pieni voti. Se-

condo posto,

piazzamento

di tutto ri-

spetto

“ N o n c i a s p e t t a v a m o

questo risultato

– ammette En-

za Torre. Avevamo cinque nuove at-

lete rispetto alla precedente selezio-

ne e solo due allenamenti di prepara-

zione all’evento, il tutto in un arco temporale di 10 giorni. Alla fine si è

rivelata una bellissima esperien-

za,che tra l’altro è stata scandita dal primo momento di confronto con gli

altri due tecnici. Abbiamo già fissato

le date dei prossimi allenamenti di

selezione che si terranno giorno 4

febbraio a Santa Teresa e giorno 6 a

Barcellona. Comincia un nuovo ci-

clo”. Selezionare non è facile, so-

prattutto perché bisogna chiude-

re delle porte a delle ragazzine

“E’ un ruolo complicato: il proces-so di selezione comporta anche delle

esclusioni. Tutte le aspiranti vorreb-

bero entrare a far parte della squa-


SELEZIONATRICE RAPPRESENTATIVA PROVINCIALE FEMMINILE

ENZA TORRE, UNA PRIMA CHIAMATA D’ARGENTO Al “Memorial Di Pietra” l’esordio in finale da neo selezionatrice della rappresentativa

provinciale peloritana. Un traguardo inaspettato con atlete che faranno strada!

Come coach della squadra femminile è stata fortemente voluta dal Cqp Giacomo

Anastasi, assieme a lei Francesco Trimarchi e Valentina Leandri: un tris d’assi!

di Piero Rizzo


RASSEGNA STAMPA

Volley in ME magazine - 31 gennaio 2015 Pagina 5

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