xcix sedutaw3.ars.sicilia.it/documentiesterni/ressteno/03/03_1956... · 2016. 7. 4. · resoconti...

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Resoconti Parlamentari — 2541 — Assemblea Regionale Siciliana III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956 XCIX SEDUTA GIOVEDÌ 5 LUGLIO 1956 Presidenza del Presidente LA LOGGIA Censura a componenti di commissioni legislative 2542 Comunicazioni . . . . . 2541 Congedo . . . . . . . . 2542 Disegni di legge: (Comunicazioni di invio alle Commissioni le- gislative) . . . . v - ; 2542 Disegno di legge: «Fondo sovvenzioni e prè- stiti per i dipendenti regionali » (234) (Rinvio della discussione) : PRESIDENTE ...................................... 2561 Interrogazioni: (Annunzio)- «• 2542 (Svolgimento) : PRESIDENTE . . . . . . 2548,2551,2553 BATTAGLIA, Assessore supplente all’agricoltura, alla bonifica ed alle foraste . . . - 2548 STRANO * ... 2549 D ’A N G E L O , Assessore delegato agli enti locali 2549 DI MARTINO . . . . . . - 2550 E ASINO, Assessore ai lavori pubblici . . . 2550, 2551 RENDA * ........................................ . . 2550 PALUMBO . 2551 RUSSO GIUSEPPE, Assessore delegato al turi- smo, allo spettacolo ed allo sport . . . - 2552 C E L I .................................................................... ......... 2552 ALESSIO, Presidente della Regione . . 2552 Majorana della ni c c h i ara . . . . 2553 Interpellanze: (Annunzio) . . . . . . . . . 2546 Mozione : (Annunzio) . . . . . . . 2546 (Per la data di discussione) : PRESIDENTE ....................................... ......... . 2547 ELESSI, Presidente della Regione . . 2547 BIANCO .................................................... . . . 2547 RESTI VO . . . . . . . . - 2547 Proposte di legge: «Esenzione per gli assegnatari della riforma agraria dalla imposta e sovrim - posta fondiaria » (22) ; « Esenzione dall’imposta terreni dei lotti assegnati in applicazione della legge di riforma agraria» (29); «Provvedimenti in favore dei contadini assegnatari di cui alla legge numero 104 del 27 dicembre 1950 » (78) (Seguito della discussione) : PRESIDENTE ..................................................................... 2553,2559,2561 CONIGLIO *, relatore . . . . .2553, 2556, 2561 CIPOLLA * . .................................................................... 2553, 2561 MILAZZO *, Assessore all’agricoltura, alla boni- fica ed alle foreste . . . . . . 2555 MAJORANA DELLANICCHIARA . . . . 2556 OVAZZA * . . . . - - - 2557 C E L I ......................................................... 2558 M ANGANO* .................................................................... 2558 ALESSI *, Presidente della Regione . . . 2558,2560 SACCA’ ....................................................................................... 2560 Proposta di legge (Per la discussione) : D’AGATA . . . 2547 PRESIDENTE .................................................................... 2547 La seduta è aperta alle ove 18,55. MAZZOLA, segretario, dà lettura del pro- cesso verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro- vato. Comunicazioni. PRESIDENTE. Comunico che l’onorevole Cannizzo, Assessore alla pubblica istruzione, ha fatto conoscere di non potere partecipare ai lavori dell’Assemblea, per la giornata di oggi, essendo fuori sede per motivi del suo ufficio. Resoconti, f. 358 (700)

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  • Resoconti Parlam entari — 2541 — A ssem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    X C I X S E D U T A

    GIOVEDÌ 5 LUGLIO 1956

    Presidenza del Presidente LA LOGGIA

    C en su ra a c o m p o n e n ti d i c o m m iss io n i le g is la t iv e 2542

    C o m u n icaz io n i . . . . . • 2541

    Congedo . . . . . . . . 2542

    D isegni d i le g g e :(C o m u n icaz io n i d i in v io a l le C o m m issio n i le g is la tiv e ) . . . . • v - ; 2542

    D isegno d i le g g e : « F o n d o so v v e n z io n i e p r è s tit i p e r i d ip e n d e n ti r e g io n a l i » (234) (R in v iode lla d is c u s s io n e ) :

    P R E S I D E N T E ...................................... 2561

    In te rro g a z io n i:

    (A n n u n z io ) - • • • • «• • • 2542(S v o lg im en to ) :

    P R E S ID E N T E . . . . . .2548,2551,2553B A T TA G LIA , A ss e s s o re s u p p le n te a ll’a g r ic o ltu ra ,

    alla b o n ifica e d a lle fo r a s te . . . - 2548STRA NO * . . . 2549D’A N G ELO , A s s e s so r e d e le g a to a g li e n t i lo ca li 2549D I M A R T IN O . . . . . . - 2550E ASINO, A ss e s so r e a i la v o r i p u b b lic i . . . 2550, 2551RENDA * ........................................ . . 2550PALUM BO . 2551RUSSO G IU S E P P E , A ss e s so r e d e leg a to a l tu r i

    sm o, allo sp e tta c o lo ed a llo s p o r t . . . - 2552C E L I .................................................................... ......... 2552A L E SSIO , P r e s id e n te d e lla R e g io n e . . 2552Ma j o r a n a d e l l a ni c c h i a r a . . . . 2553

    Interpellanze:

    (A nnunzio ) . . . . . . . . . 2546

    M ozione :

    (A nnunzio ) . . . . . . . 2546(P er la d a ta d i d isc u ss io n e ) :

    P R E S I D E N T E ................................................ . 2547ELESSI, P r e s id e n te d e lla R e g io n e . . • 2547B IA N C O .................................................... . . . 2547RESTI VO . . . . . . . . - 2547

    P ro p o s te d i le g g e : « E s e n z io n e p e r g li a s s e g n a ta r i d e l la r i fo rm a a g r a r i a d a l la im p o s ta e s o v r i m p o s ta fo n d ia r ia » (22) ; « E se n z io n e d a l l’im p o s ta t e r r e n i d e i lo t t i a s s e g n a t i in a p p lic a z io n e d e lla le g g e d i r i fo rm a a g r a r i a » (2 9 ); « P ro v v e d im e n ti i n fa v o re d e i c o n ta d in i a s s e g n a ta r i d i cu i a l la le g g e n u m e ro 104 d e l 27 d ic e m b re 1950 » (78) (S e g u ito d e l la d isc u ss io n e ) :

    P R E S I D E N T E ..................................................................... 2553,2559,2561C O N IG L IO * , re la to re . . . . .2553, 2556, 2561C IP O L L A * . .................................................................... 2553, 2561M IL A Z Z O *, A ss e s so r e a ll’a g r ic o ltu ra , a lla b o n i

    fica e d a lle fo r e s te . . . . . . 2555M A JO R A N A D E L L A N IC C H IA R A . . . . 2556O V A Z Z A * . . . . - - - 2557C E L I ......................................................... 2558M A N G A N O * .................................................................... 2558A L E S S I * , P r e s id e n te d e lla R e g io n e . . . 2558,2560S A C C A ’ ....................................................................................... 2560

    P ro p o s ta d i le g g e (P e r la d isc u ss io n e ) :

    D ’A G A T A . . . 2547P R E S I D E N T E .................................................................... 2547

    La seduta è aperta alle ove 18,55.

    MAZZOLA, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende approvato.

    Comunicazioni.

    PRESIDENTE. Comunico che l ’onorevole Cannizzo, Assessore alla pubblica istruzione, ha fatto conoscere di non potere partecipare ai lavori dell’Assemblea, per la giornata di oggi, essendo fuori sede per m otivi del suo ufficio.

    R e so c o n ti, f . 358 (700)

  • ■Resoconti Parlam entari — 2542 — A ssem blea Regionale Siciliana

    I I I L e g i s l a t u r a XCIX SEDUTA 5 L u g l i o 1956

    Censura a componenti di Commissioni legislative.

    PRESID EN TE. Inform o che il P residen te della Commissione per l ’industria ed il com m ercio, con le tte ra del 27 giugno ultim o scorso, ha com unicato ai sensi e per gli effetti del secondo comma dell’artìcolo 59 del regolam ento interno, che nella seduta della Commissione del 27 giugno sono risu lta ti assenti, senza avere o ttenuto regolare congedo, gli onorevoli G u ttadauro e Palazzolo.

    Lo stesso P residen te della Commissione per rin d u s tria ed il commercio, con le tte ra del 4 luglio ha com unicato, ai sensi e per gli effe tti del secondo comma dell’articolo 59 del regolam ento interno, che nella seduta della Commissione del 4 luglio corren te m ese sono risu lta ti assenti, senza avere o ttenuto regolare congedo, gli onorevoli G erm ana, G uttadauro , M angano e Palazzolo.

    A ncora lo stesso P residen te della Com missione per l ’industria ed il commercio con le tte ra del 5 luglio ultim o scorso, ha comunicato, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 59 del regolam ento interno, che gli onorevoli G u ttadauro e Palazzolo si sono assentati; senza giustificato motivo, dalle sedute che la Comm issione ha tenu to nei giorni 14, 20 e 27 giugno ultim o scorso.

    Ai sensi e per gli effetti del prim o comma dell’articolo 26 del regolam ento in terno sono costretto ad infliggere la censura agli onorevoli G uttadauro e Palazzolo.

    Comunicazione di invio di disegni di legge a Commissioni legislative.

    PRESID ENTE. Comunico che i seguenti disegni di legge, annunzia ti nella seduta del 3 luglio scorso, sono stati inviati alle Commissioni legislative a fianco di ciascuno indicate:

    — « Integrazione della legge regionale 23 dicem bre 1954, n. 45, concernente l ’autorizzazione all’Assessore per l ’industria e com m ercio ad acquistare im pianti ed a ttrezza tu re su scala industriale che tendano a m igliorare i sistem i di fusione dello zolfo » (255), p resen ta to in data 3 luglio 1956: alla 4“ Commissione legislativa « In d u stria e com m ercio», il 4 luglio 1956;

    — « Modifiche al lim ite della scorta in tan gibile dei prodotti petro liferi nei depositi e

    nei d istribu to ri della Regione » (256), presenta to in data 3 luglio 1956: alla 4" Commissione legislativa « In d u stria e com m ercio » il 4 luglio 1956.

    Congedo.

    PRESID EN TE. Comunico che l ’onorevole Occhipinti V incenzo ha chiesto congedo per domani, 6 luglio, sia per la sedu ta dell’Assem blea che per quella di Commissione.

    Se non si fanno osservazioni, il congedo si in tende accordato.

    Annunzio di interrogazioni.

    PRESID EN TE. Inv ito il deputato segretario a dare le ttu ra delle in terrogazioni presenta te alla P residenza.

    MAZZOLA, segretario:« A ll’Assessore all’agricoltura, alla bonifica

    ed alle foreste per sapere:1) se gli r isu lta che in provincia di Agrigento

    alcuni geom etri a ttua lm en te funzionari dello E.R.A.S., o ltre ad assolvere le proprie m ansioni di tecnici al servizio del sopraddetto Ente, esercitano la libera professione, suscitando m alcontento t r a i colleghi che vivono con il lavoro della libera a ttiv ità professionale.;

    2) p iù partico larm ente, per conoscere se il regolam ento in terno dell’E.R.A.S. concilia tale duplice a ttiv ità e in ogni caso, se non ritiene di in terven ire al fine di norm alizzare ta le stato di cose. » (532);

    P alxjmbo - R enda.

    « Al P residen te della Regione, per sapere:1) se è a conoscenza delle condizioni di

    estrem o disagio economico in cui versano alcune fam iglie di lavoratori da lungo tempo disoccupati, che abitano le case dell’E.S.C.A.L. di C astelvetrano e di M azara del Vallo;

    2) se non ritiene di. in terven ire perche venga concessa una proroga per il pagamento delle m ensilità insolute e, contem poraneam ente, perchè venga elargito un sussidio straord inario che dia la possibilità di un primo im m ediato pagam ento di una p arte delle mensilità dovute. » (533) (L’interrogante chiede la risposta scritta con urgenza).

    M essana.

  • Resoconti Parlam entari — 2543 Assem blea Regionale Siciliana

    III L e g i s l a t u r a XCEX SEDUTA _ 5 L u g l i o 1956

    « A ll’Assessore alla pubblica istruzione, per sapere :

    1) se gli r isu lta che qualche ispettore scolastico della Sicilia si rifiu ta di a ttrib u ire la qualifica ad alcuni m aestri delle scuole sussidiarie che hanno effettuato cinque m esi di servizio, m a non 140 lezioni;

    2) se non crede giusto ed u rgen te — poiché il m ancato raggiungim ento delle 140 le zioni non può a ttrib u irs i a colpa degli in te ressati, m a solo al ritardo di alcune nom ine e alla disposizione con la quale si è fissata la fine dell’anno scolastico con il 30 giugno — chiarire agli uffici dipendenti che basti solo il periodo di cinque mesi per la regolare v a lu tazione di un anno di servizio e l ’attribuzione della re la tiva qualifica, » (534).

    Calderaro - L e n t in i.

    « A ll’Assessore alla pubblica istruzione per sapere se non creda necessario in tervenire per rim uovere, al più presto possibile, tu tte le difficoltà che si frappongono al sollecito espletam ento delle operazioni dei concorsi re gionali che, in alcune provincie dell’Isola, procedono con lentezza esasperante.

    Tale lentezza fa prevedere che difficilm ente si possa a rriv are in tem po per effettuare le nomine con l ’inizio, del prossimo anno scolastico, com’è nei voti dei candidati. » (535) (Gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza).

    Calderaro - Le n t in i.

    « All’Assessore alla pubblica istruzione per conoscere :

    1) i m otivi che ritardano l ’espletam ento dei concorsi regionali per m aestri in soprannumero che siano m uniti di idoneità conseguita in precedenti concorsi (60 % dei posti) ° che abbiano alm eno quattro anni di serv izio (20 % dei posti);

    2) per sapere — poiché i detti concorsi nel resto della Penisola sono stati da tem po espletati —• quali provvedim enti in tenda adottare per venire subito incontro a quella che è una legittima aspetta tiva dei num erosi in teressati. » (536) (Gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza).

    L en t in i - Calderaro.

    « A ll’Assessore alla agricoltura, alla bonifica ed alle foreste, per conoscere:

    1) quali siano i m otivi che impediscono la rip resa dei lavori di com pletam ento per la trasform azione in ro tab ile della vecchia traz- zera Q uarantasalm e-S. A nna (tronco B iastra -Lavatore) in territo rio dei comuni di Alcamo Partinico, lavori sospesi da oltre cinque anni per il fallim ento della d itta appaltatrice.

    Il com pletam ento di detto tronco consentirebbe il collegamento della provinciale Alca- m o-Cam poreale con la nazionale Alcam o-Par- tinìco, con notevole beneficio della zona a ttraversata , coltivata quasi tu tta a vigneto e frazionata in piccole e m edie proprietà.

    In atto lo stato della trazzera rende impossibile qualsiasi traffico in quella zona, con g ra ve danno per i coltivatori interessati.

    2) : se, in considerazione di ta le situazione in tende in terven ire per la rip resa im m ediata dei lavori, in modo da portarli a compimento prim a dell’inizio della prossim a vendemmia.»(537) (L’interrogante chiede lo svolgimento con estrema urgenza).

    M essana.

    « A ll’Assessore alla publica istruzione per conoscere quali determ inazioni intende p ren dere di fron te al fatto che la Previdenza sociale non ha pagato la indennità di disoccupazione involontaria per lo scorso periodo estivo ai m aestri delle scuole popolari di B arrafranca; e ciò, nonostante il P rovveditorato agli stud i di Enna abbia versato i re la tiv i contrib u ti assicurativi per sei mesi Tanno secondo quanto ha disposto una circolare m inisteriale, allo scopo di m ettere in condizione i m aestri delle scuole popolari di potere usufru ire della indennità di disoccupazione. »(538) (L’interrogante chiede la risposta scritta)

    Colajanni.

    « A ll’Assessore ai lavori pubblici ed all’Assessore all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste, per sapere:

    1) se ritengono opportuno adottare dei provvedim enti a favore dei p roprietari delle case crollate, a causa della frana in atto esistente nella contrada « Difesa e T ingituria » del Comune di Roccella Val demone, frana che, fra l ’altro, ha anche determ inato il crollo delle opere m urarie della strada Roccella-Polve- rello di recente costruzione;

  • R esoconti Parlam entari — 2544 — A ssem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L ùglio 1956

    2) quali disposizioni in tendano em anare, per la p a r te di com petenza, re la tivam en te all ’inizio dei lavori di costruzione del secondo tronco della strada, dato che circa 200 m etri della stessa sono crollati ed il transito è in te rro tto proprio all’inizio della strada;

    3) se ritengano opportuno sto rnare p arte delle somme prev iste per il com pletam ento della trasform azione della tra zzerà in parola allo scopo di sistem are la p a rte franata , onde ev itare che si verifichi l ’inconveniente che, m en tre viene costru ita l ’u ltim a parte , il p r imo lotto si riduca in condizioni di assoluta in tran sitab ilità e, quindi, non soddisfi quelle esigenze per le quali è s ta ta costru ita a van taggio della popolazione roccellese e di tu tti gli u ten ti della strada. » (539) (L’interrogante chiede la risposta scritta).

    M ARULLO.

    « A ll’Assessore al lavoro, alla previdenza ed all’assistenza sociale p er conoscere:

    1) i m otivi per cui non è stato corrisposto il prem io ai lavoratori che hanno presta to la loro opera nei cantieri-scuola sta ta li e regionali svoltisi dal 1953 in P an telleria ;

    2) se in tende p ron tam ente in terven ire per sistem are la situazione che investe circa 300 lavoratori. » (540) (L ’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza).

    G ram m atico .

    « A l P residen te della Regione ed all’Assessore delegato agli en ti locali, per conoscere se in tendano disporre la concessione di sussidi straord inari agli operai delle m iniere Stingone e Iuncio Tum m inelli, della provincia di Cal- tan issetta , rim asti p riv i di lavoro in seguito agli incidenti reg istra tisi nelle rispettive m iniere.

    Un in terven to in questo senso si rende quanto m ai necessario per venire incontro alle u rgen ti necessità dei lavorato ri interessati.» (541).

    G ram m atico .

    « A ll’Assessore ai lavori pubblici, p er sapere quali p rovvedim enti ha preso o intende prendere in relazione alla richiesta avanzata dalPA m m inistrazione com unale di Palerm o alla R-egìone siciliana — e p er essa all’Asses

    sorato p er i lavori pubblici — p e r il completam ento dello Stadio delle Palm e, prototipo di atletica leggera, la cui costruzione è stata in iziata e com pletata, lim ita tam en te al primo lotto, dal C.O.N.I..

    A m aggiore chiarim ento gli in terroganti precisano che il C.O.N.I. ha com unicato alle au to rità com petenti che lo Stadio non potrà essere reso agibile fino a quando non saranno com pletate le trib u n e e servizi annessi, la cui costruzione r ie n tra nel secondo lotto dei lavori, p er il quale è stato richiesto l ’interven to di detto Assessorato. » (542) (Gli interroganti chiedono lo svolgimento con urgenza).

    G ram m atico - S em inara .

    « A ll’Assessore a ll’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste ed all’Assessore alle finanze, per conoscere se, in considerazione della violentissim a sciroccata dell’11 giugno 1956 che si è ab b a ttu ta sulla provincia di T rapani causando danni notevolissim i ai vigneti, agli oliveti e ai cam pi di grano (in certe zone si è ragg iunta la perd ita dell’80 p er cento del raccolto, specie per i frum en ti delle varie tà « rossello e mar-zuolo »), intendono p red isporre gli opportu n i accertam enti ed em anare ì seguenti provvedim enti che si ritengono necessari:

    a) sospensione del pagam ento dei contribu ti unificati e conseguente rateizzazione nei tre anni prossim i ven tu ri del carico contributivo pertinen te a ll’am m ontare in corso;

    b) sospensione del pagam ento della ra ta di agosto delle im poste sui te rren i e della R. A. e conseguente rateizzazione nei tre anni prossimi v en tu ri di d e tta ra ta , nonché su residuo carico delle im poste dianzi accennate afferenti a ll’anno finanziario 1955-56;

    c) m oderazione di im poste e, nei casi di m aggiore gravità, revisione degli estim i catastali. » (543) (L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza).

    G rammatico .

    « A ll’Assessore ai lavori pubblici per sapere:

    1) quali strum enti in tenda predisporre per arresta re la fa ta le corsa verso il fallimento di num erose im prese, le quali appaltano la ' vori pubblici regionali con enorm i ribassi che

  • Resoconti Parlam entari — 2545 — A ssem blea Regionale Siciliana

    HI L e g is l a t u r a XCIX SEDUTA 5 L u g l i o 1956

    spesso superano il 35 per cento del prezzo b ase e che non possono apparire giustificabili in relazione alla serietà con cui vengono calcolati i prezzi di capitolato;

    2) se non ritenga che la causa del fenom eno ribassista sia data dalla anticipazione del 20 per cento alle im prese, in base al disposto della legge 2 agosto 1954, n. 32. ,J)i fatti, im prese finanziariam ente esposte per m utui ban - cari e privati, m en tre assumono appalti con notevoli ribassi p er d im ostrare ai creditori il buon impiego dei p restiti concessi, aggravano inesorabilm ente le loro passiv ità e tam ponano, proprio con le anticipazioni assessoriali, le più p ressan ti richieste, nella speranza che qualche evento straord inario possa salvarle dal dissesto cui vanno fa ta lm ente incontro, anche se sperano di arrestarlo col ricorso alle gravi inadem pienze con tra ttua li o alle violazioni delle leggi sul lavoro e sulla tu te la ' dei lavoratori. » (544)

    G iu m m a r r a .

    « Al P residen te della Regione, a ll’Assessore all’industria ed al commercio ed all’Assessore al lavoro, alla previdenza ed a ll’assistenza sociale, per conoscere se intendono, ciascuno per la parte di p ropria competenza, in tervenire tem pestivam ente per assicurare ai lavoratori della m iniera « G alati » la im m ediata corresponsione delle spettanze degli u ltim i tre m esi, in considerazione del fa tto che sono entra-- ti in sciopero, m inancciando l ’abbandono dei servizi necessari, ove, en tro 24 ore, non venisse preso alcun provvedim ento in loro favore. » (545); (L ’interrogante chiede lo svolgimento con estrema urgenza).

    B uttafuoco .

    « Al P residen te della Regione ed all’Assessore ai lavori pubblici p e r conoscere i motivi che hanno portato alla sospensione dei lavori di costruzione di un complesso di case E.S. C.A.L. in Palerm o nel prolungam ento della via N otarbartolo, determ inando con essa sospensione, oltrecchè il perm anere del disagio di tan ta povera gente in spasmodica attesa di Sloggio, anche lo stato dolorosissimo di disoccupazione di a ltri 90 operai.

    Sarebbe bene che gli onorevoli interrogati tenessero anche presente che i lavori, oggi so

    spesi, sono stati inaugura ti solennem ente dal P residente della R epubblica, G iovanni G ronchi, il 4 novem bre dello scorso anno. » (546); (L ’interrogante chiede la risposta scritta con la massima urgenza).

    T aormina.

    « Al P residen te della Regione ed a ll’Assessore ai trasp o rti ed alle comunicazioni, alla pesca ed alle a ttiv ità m arinare ed all’artigia- nato, per conoscere se, ai sensi dell’articolo 22 dello S ta tu to regionale siciliano, il Governo della Regione abbia partecipato con un suo rap resen tan te alla form azione delle tariffe ferrov iarie dello Stato, andate recentem ente in vigore; ed in caso negativo, quali siano s ta ti i m otivi della m ancata partecipazione e quali siano le m isure che intendono adottare per la tu te la dello S ta tu to e degli interessi che lo S ta tu to stesso, con la norm a suindicata, ha inteso tu telare . » (547).

    P e t t in i.

    « A ll’Assessore alla pubblica istruzione per sapere se sia a conoscenza dello stato di totale abbandono in cui si trova il fondo librario costituen te la Biblioteca com unale di C anicattì ( tu tti i volum i sono sta ti collocati in m agazzini um idi, in preda ai topi), fondata nel 1945 dall’onorevole G uarino Amelia, e se non r itenga di in terven ire con urgenza p er la sua sistem azione in locali idonei, al fine di po tenziare il patrim onio librario e di im pedire che sia so ttra tto all’uso cui è destinato. » ■ (548) (Gli interroganti chiedono la risposta scritta).

    M arraro - R enda.

    « A ll’Assessore ai trasporti ed alle com unicazioni, alla pesca, ed alle a ttiv ità m arinare ed a ll’artig ianato , p er conoscere se intenda prom uovere una riunione delle categorie in teressate e dei rappresen tan ti della pubblica am m inistrazione p er la progettazione, concordata nelle sedi oportune, di m isure modificative dell’a ttuale disciplina della pesca nelle zone delle tonnare messinesi.

    Tale iniziativa, oltrecchè aderente a ragioni di chiara opportunità, si rivelerebbe tem pestiva perchè i risu lta ti dell’incontro possano avere attuazione nella prossim a campagna dì pesca. » (549)

    Ce l i.

  • Resoconti Parlam entari — 2546 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    « A ll’Assessore alle finanze, per conoscere quali ostacoli abbiano im pedito rassegnazio ne di locali dem aniali nel Com une di G ualtieri Sicaminò per l ’istituzione di una sede dell ’O pera nazionale m atern ità ed infanzia. Tali locali da tem po risu ltano non usati da ll’occupan te e, a p a rte i m otivi di evidente u tilità pubblica, la concessione di essi a p rivati che non ne fanno uso si rivela illegittim a.

    L ’in terrogan te ritiene u tile fa re p resen te com e un u lterio re rita rd o nella consegna dei locali porterebbe la O.N.M.I. a revocare la decisione di ap rire la sede in quel Comune, con grave danno della popolazione. » (550) (L ’interrogante chiede la risposta scritta).

    Ce l i .

    « A ll’Assessore delegato al turism o, alio spettacolo ed allo sport, per conoscere quali criteri siano sta ti seguiti per la form azione del Consiglio di am m inistrazione dell’Ente provinciale del turism o di Ragusa. » (551) (Gli interroganti chiedono la risposta scritta con urgenza).

    J acono - N icastro.

    PRESID ENTE. Comunico che le in terrogazioni, testé annunziate, saranno iscritte allo ordine del giorno per essere svolte al loro tu r no; quelle per le quali è s ta ta chiesta la r i sposta scritta sono già sta te inviate al Governo.

    Annunzio di interpellanze.

    PRESID ENTE. Inv ito il deputato segretario a dare le ttu ra delle in terpellanze presenta te alla Presidenza.

    MAZZOLA, segretario:

    « A ll’Assessore all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste:

    1) P e r sapere se è a conoscenza che l ’Ispe tto rato provinciale dell’agricoltura di M essina non in tende dar corso a num erosissim e dom ande per contributi di m igliorie fondiarie avanzate tem pestivam ente in dipendenza della nota circolare dell’Assessorato regionale per l’agricoltura, da p arte di piccoli e medi agricoltori, i quali, sem pre in base alla sud detta circolare, hanno già effettuato i lavori

    senza a tten d e re alcuna autorizzazione da parte del p redetto Ispettorato .

    L ’in terpe llan te ritiene opportuno fa r presente che l ’Ispetto ra to agrario di Messina, in netto contrasto con la le tte ra e lo spirito della m entovata circolare assessoriale, ha creduto stabilire, una graduato ria f ra le varie dom ande presen ta te , tenendo unicam ente conto della data di ricezione delle m edesim e e, conseguentem ente, scartando tu tte le altre, che p u r erano state p resen ta te en tro i term in i legali.

    2) P e r conoscere più specificatam ente se in tende fa r fron te al pagam ento di tu tti quei con tribu ti per le opere già eseguite da parte degli agricoltori, i quali certam ente si sono indotti alle re la tive spese in dipendenza della p recita ta circolare assessoriale ». (84) (L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza).

    F ranchina.

    « A ll’Assessore alla pubblica istruzione per sapere se non ritenga di in terven ire con estrem a urgenza al fine di salvaguardare il patrimonio librario della biblioteca « Ursino Recupero » di Catania, m inacciato da u n ’invasione di term iti.

    L ’in terpe llan te fa p resen te che tu tte le, segnalazioni finora pervenute, nei p iù vari modi, agli uffici responsabili — com unali e regionali — e reclam anti un im m ediato interessam ento non hanno sortito esito alcuno, con grave pregiudizio per uno dei più im portanti fondi lib rari siciliani. » (85)

    M arraro.

    PRESID ENTE. A vverto, che trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Governo abbia dichiarato che respinge le interpellanze o abbia fa tto conoscere il giorno in cui in tenda tra tta r le , le in terpellanze stesse saranno iscritte a ll’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.

    Lettura di mozione.

    PRESID ENTE. Si passa alla le tte ra B) del- l ’ordine del giorno : « L ettu ra , a term ini de com binato disposto degli articoli 73 e 143 eie regolam ento interno, della mozione numero * ■

    Invito il deputato segretario a darne lettine-

  • Resoconti P arlam entari — 2547 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XQIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    MAZZOLA, segretario:

    « L ’Assem blea regionale siciliana,

    constatato che il Governo, non avendo chiesto l’esercizio provvisorio, si trova in s ta to di aperta violazione delle norm e costituzionali,

    Inv ita il Governo

    a chiedere con sollecitudine l ’esercizio provvisorio a norm a delle vigenti disposizioni costituzionali. » (24)

    M arullo - B ianco - Majorana DELLA NlCCHIARA - MAZZA - P l- vetti - A damo.

    PRESIDENTE. Invito il Governo ad esprimere il suo avviso sulla data in cui intende discutere la mozione.

    ALESSI, Presidente della Regione. Signor Presidente, il Governo ha già presen tato il disegno di legge del bilancio e, credo, in te r mini costituzionali. R avvisando qualche rise rva sùlla am m issibilità della mozione, chiedo che essa sia discussa al tu rno ordinario, cioè nella prim a seduta della prossim a settim ana.

    PRESIDENTE. Gli onorevoli firm atari aderiscono alla proposta?

    BIANCO. A nche a nome degli a ltri firm atari accetto la proposta.

    RESTIVO, Presidente della Giunta del bilancio. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    RESTIVO. Circa l ’accenno del P residente della Regione sulPam m issibilità della mozione vorrei precisare che in G iunta di bilancio il problema accennato nella mozione è stato esaminato e si sono profilati aspetti tecnici e giuridici m olto delicati, per cui vi è, in effetti, Un dubbio sulla am m issibilità dell’applicazio- ne all’Assem blea regionale siciliana dell’a rticolo 81 della Costituzione; applicazione nella sua in tegrità e non per quei comma, per i quali vi è già, peraltro , il giudicato dell’A lta

    Corte per la Sicilia.

    PRESID ENTE. Il problem a sarà tra tta to in sede di discussione.

    A LESSI, Presidente della Regione. Come questione prelim inare.

    PRESID ENTE. R im ane stabilito che la m ozione sarà discussa nella prim a seduta u tile destinata alla .trattazione di interrogazioni, interpellanze e mozioni.

    Per la discussione di una proposta di legge.

    D ’AGATA. Chiedo di p arla re per una r i chiesta alla Presidenza.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    D ’AGATA. Onorevole P residente, nel m ese di dicem bre scorso è stato presen tato da m e un progetto di legge relativo alla erezione a comune autonom o della frazione di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. Il progetto di legge che porta il num ero 111 fu trasm esso alla l a Commissione il 23 dicem bre del 1955. Soltanto 4 m esi dopo la sua trasm issione, la Commissione com petente lo pose all ’ordine del giorno per mia sola seduta non conclusiva. D urante la passata sessione avevo fatto richiesta alla Presidenza perchè volesse sollecitare il P residente della 1“ Commissione a che l ’ite r legislativo di quella proposta di legge venisse accelerato, in modo da dare agli abitan ti di Priolo Gargallo l ’autonom ia che nella to talità hanno richiesto. Il P residente della 1“ Commissione ha però ugualm ente r i tardato . Quel ritardo ed il sabotaggio operato dall’am m inistrazione comunale di Siracusa, nella sua m aggioranza, ai danni della frazione di Priolo Gargallo, hanno spinto, in queste elezioni am m inistrative tu tta la popolazione di quella frazione a non esercitare il d iritto di voto per protesta contro la m ancata concessione dell’autonomia.

    Prego, pertan to , la Signoria vostra dì voler in tervenire presso il P residente della 1“ Comm issione perchè riporti a ll’ordine del giorno la discussione della proposta di legge facendo in modo di inviarla a ll’Assemblea, per la discussione, al più presto possibile.

    PRESIDENTE. Assicuro l ’onorevole D ’Aga

  • Resoconti Parlam entari — 2548 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    ta che richiam erò l ’attenzione del P residen te della 1“ Commsisione sul problem a da lui esposto.

    Svolgimento di interrogazioni.

    PRESID EN TE. L ’ordine del giorno reca lo svolgim ento di interrogazioni.

    Si proceda allo svolgim ento della in te rro gazione num ero 487, degli onorevoli S trano. Ch'azza, D ’A gata e Denaro, a ll’Assessore a ll ’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste, « per « sapere:

    « 1) se è a conoscenza dei ricorsi avverso « la costruzione di un bacino artificiale sullo « ex lago biviere di Lentìn i, p resen ta ti dai « coltivatori d ire tti e dai p rop rie ta ri di Len- « tini. F rancofonte e Scordia, che m ettono in « evidenza i danni gravi per l’economia della « zona che deriverebbero da tale opera, in « quanto verrebbero so ttra tti alla coltura « agraria centinaia di e tta ri di terreno di p a rt i c o l a r e feracità;

    « 2) se non ritiene di dovere in tervenire « appoggiando la suddetta rich iesta dei col- « tivato ri della zona, i quali, fra l ’altro , richie- « dono la costruzione di due bacini artificiali « su « Ossena e Passolargo » in te rrito rio di « Francofonte, opera m olto più p rodu ttiva e « che dà anche la possibilità (interessando lo « ESE) di costru ire una centrale id roele ttrica « sulPOssena. »

    H a facoltà di p a rla re l ’Assessore supplente all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste, onorevole B attaglia, per rispondere a questa interrogazione.

    BATTAGLIA, Assessore supplente all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste. In risposta alla interrogazione p resen ta ta da ll’onorevole S trano ed a ltri significo che il serbatoio da costru ire n e ll’ex lago di Dentini è opera prev ista nel piano generale di bonifica approvato con decreto num ero 2/4092 dell’Assessore per l ’agricoltura e le foreste il 31 m aggio 1954. L ’approvazione ebbe luogo dopo a ttento esame del Com itato tecnico am m inistrativo presso il P rovveditorato alle opere p ubbliche di Palerm o, con il voto del 12 maggio 1951, che. respingeva le varie opposizioni, a suo tem po presen ta te dagli in teressati. Il p ro sciugam ento dei terren i, sede del nuovo in vaso, si è reso necessario, per consentire la creazione dell’opera m edian te la esecuzione

    dei lavori a ll’asciutto.Da uno studio p iù accurato per la redazio

    ne del p rogetto esecutivo, già in corso, risulta che, ferm i restando i valori della duplice funzione, (m oderazione delle piene e irrigazione) da assegnare al p redetto serbatoio, la opera può realizzarsi su una superficie di 400 e tta r i circa anzicchè di 510; e pertan to 100 e tta r i di terreno , ap p arten en ti ai ricorrenti non verranno occupati, con la conseguenza che m oltissim i ricorsi non hanno p iù luogo di esistere.

    Va, inoltre, tenu to conto che, a valle del lago di Dentini, per la soppressione del lago stesso, circa 200 e tta r i di terreno , dei quali 90 agrum eti, vengono sistem aticam ente, ogni anno, som m ersi dalle acque del fiume San Leonardo. I danni sono notevoli, e non è erra to dire che, capitalizzati, rappresentano un valore capitale di gran lunga superiore a quello dei te rren i che dovranno som m ergersi con la costruzione del previsto invaso; m entre è necessario tenere presen te che un tale stato di cose non può essere to llerato dai numerosi p rop rie ta ri piccoli e m edi della zona vali iva di San Leonardo.

    In m erito al secondo punto della interrogazione si precisa che il serbatoio di Ossena è previsto anch’esso nel piano generale di bonifica come sopra approvato. La ubicazione venne determ inata dopo lunghi studi dal compianto ingegner Sartori, con la collaborazione del noto geologo professore Del Piaz, che previdero il serbatoio come opera integrativa del serbatoio del lago, m a non sostitutiva. A ta le serbatoio può assegnarsi un volume di invaso di m etri cubi 2milioni 50Ornila, dei quali 2milioni u tili per l ’irrigazione; m a esso non può svolgere in un alcun modo la funzione m oderatrice delle piene del San Leonardo, assegnata al serbatoio del lago, sia per la esiguità dell’invaso, sia perchè molto distante. In fa tti, regola appena un quinto del bacino im brifero com petente al fiume Trigona, m entre gli a ltri quattro qu in ti continuerebbero a scolare nel fiume San Leonardo.

    Di quanto sopra è stato reso edotto anche l’onorevole S trano a seguito di una visita negli uffici tecnici del Consorzio di bonifica dei lago.

    Tutto ciò premesso è da significare che la com petenza dell’Assessorato per l ’agricoltura sulla questione di cui tra ttasi, è venuta meno con l ’approvazione del piano generale di bo

  • A ssem blea Regionale SicilianaResoconti Parlam entari — 2549 —

    HI Legislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    nifica; ed in ta l senso gli organi com petenti ebbero ad esprim ere il loro parere sulle opposizioni p resentate.

    Allo stato, dell’in te ra questione è investita la Cassa p e r il Mezzogiorno che finanzia la opera. Com unque, si assicura che i nuovi r icorsi saranno esam inati a tten tam ente , non solo al lum e dei m otivi tecnici, economi e sociali, che suggeriscono la inclusione dell’opera nel piano generale di bonifica, m a anche sotto il profilo dell’esa tta nozione che i rico rrenti potevano avere sulla destinazione dei terren i acquista ti e delle condizioni poste nei contratti di com pra-vendita.

    PRESIDENTE. Ha facoltà di p arla re l ’onorevole S trano p er d ichiarare se si ritiene soddisfatto.

    STRANO. Signor P residente, onorevoli colleglli, non posso dichiararm i soddisfatto delle notizie datem i dall’onorevole Assessore, an che perchè esse esprim ono in teram ente l ’opinione dell’a ttu a le am m inistrazione del Consorzio di bonifica e non considerano gli in te ressi degli agricoltori g randi e piccoli della zona. L ’onorevole Assessore sa benissimo che, proprio per questa questione, tra i soci del Consorzio si è determ inata una lo tta per la formazione della nuova am m inistrazione, che ha portato alla invalidazione delle elezioni. Lo onorevole Assessore ha detto che orm ai v ’è un piano approvato. Il problem a è molto im portante in quanto investe gli interessi di tu tta una zona agricola della provincia di S iracusa e va, pertan to , studiato con m olta attenzione. L’onorevole Assessore sostiene (e questa d ’a ltronde, è la versione dell’a ttuale dirigenza del consorzio di bonifica) che una volta prosciugato il lago, il fiume Trigona, che affluisce nel San Leonardo, porta danni ad una vasta zona agrum etata. Devo, però, dire che con la costruzione del bacino dell’ex lago biviere di Lentini, si arrecano m aggiori danni perchè la costruzione dell’invaso com porta la d istruzione di u n ’altra vasta zona di agrum etato lungo il fiume B arbajanni; è p revista anche la costruzione di un serbatoio sull’Ossena, del quale si potrebbe interessare, come è detto n e ll’interrogazione, l’E.S.E. al fine di costruire una centrale idroelettrica; ed un altro serbatoio a Vallecupa; in tal modo si elim inerebbero le inondazioni nella zona bassa agrum e- tata.

    E ’ da considerare che, m entre prepariam o una legge per l ’increm ento della piccola p ro p rie tà contadina, proprio nella zona ove dovrebbe sorgere questo bacino artificiale, vi sono m oltissim i piccoli coltivatori d iretti che hanno com prato la te rra a caro prezzo. Si tra tta di te rra m olto fertile , di te rra che è fo rse m igliore di quella della Valle padana. Al fine di salvaguardare gli in teressi dell’agricoltu ra , e tenendo conto di tu tti gli aspetti del problem a, abbiam o presen tato un progetto di legge, il quale fra l’altro, prevede che, a p a rità di spesa con la costruzione del bacino a rtificiale, si preferisca la ricerca di acque sotterranee. Se questo progetto di legge v errà presto all’esame dell’Assemblea, potrem o r i solvere il problem a nell’ in teresse generale dell’economia della zona e dei piccoli e grossi agricoltori.

    PRESIDENTE. Segue a ll’ordine del giorno l ’interrogazione num ero 495 dell’onorevole Di M artino, al P residente della Regione ed a ll’Assessore delegato agli enti locali « per « conoscere se intendono provvedere ad ap- « p resta re i mezzi legislativi perchè la fra- « zione di S iracusa « Priolo e Gargallo » venie ga e re tta a comune autonomo, come è g ran ii de aspirazione di quella popolazione la que- « le, nella recente competizione elettorale am ie m inistrativa, si è totalm ente astenuta dal « voto. »

    Ha facoltà di parla re l ’Assessore delegato agli enti locali onorevole D’Aig'elo, per r ispondere a questa interrogazione.

    D ’ANGELO, Assessore delegato agli enti locali. L ’Assessorato con nota num ero 2798 del 26 m arzo 1956, ha chiesto alla P re fe ttu ra di Siracusa l ’accertam ento dell’effettiva consistenza del territo rio della frazione « Priolo Gargallo » che, secondo la pianta p lan im etrica prodotta, risu lterebbe costituito da superfì- ci appartenen ti ai comuni di Siracusa, A ugusta, Melilli.

    Ho, inoltre, richièsto il progetto di delim itazione territo ria le che, a norm a di legge, deve essere concordato dalle rappresentanze dei comuni interessati per territorio , unitam ente alla rappresentanza speciale della frazione.

    Assicuro, comunque, che, per quanto riguar da il Governo, la procedura per la costituzione del nuovo comune sarà accelerata al mas-

    ( 700)R e so c o n ti, f. 359

  • Resoconti Parlam entari — 2550 — A ssem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura X C IX SED U TA 5 L uglio 1956

    simo possibile, non appena la procedura sarà com pletata, e nella speranza che presto ven ga em anato anche il regolam ento di a ttuaz io ne della legge su ll’ordinam ento degli enti locali, che de tta nuove norm e in m ateria.

    D'AGATA. Però la p ra tica è già im postata da tre anni.

    PRESID EN TE. H a facoltà dì parla re l ’onorevole Di M artino per d ich iarare se si ritiene soddisfatto.

    DI M ARTINO. Mi dichiaro soddisfatto con la speranza che prestissim o si provvederà.

    PRESIDENTE. Segue a ll’ordine del giorno T interrogazione num ero 494, dell’onorevole R enda all’Assessore ai lavori pubblici « per « conoscere se, in considerazione che il ria t- « tam ento della galleria dello stradale Passo « Fonduto — C astelterm ini Zolfare consenti - « rebbero ai v iaggiatori in m acchina Palerm o « A grigento e viceversa un risparm io consi- « derevole di tem po liberandoli contem pora- « neam ente dalla necessità di dovere a ttraver- « sare un percorso di s trada estrem am ente « difficile e pericoloso, non ritenga di in terve- « n ire per assicurare che i lavori procedano « a ritm o produttivo e l ’opera venga conse- « gnata entro un lim ite ragionevole di tempo.

    « L ’in terrogan te fa p resen te che la costru- « zione del canale Volga Don e di quello del « Panam a — opere, come è noto, di gran lun- « ga più difficoltose e im portan ti della predet- « ta galleria, la quale non m isura che alcune « decine di m etri — sono state porta te a ter- « mine nel giro di alcuni anni; lo stesso dicasi « per la costruzione della galleria del Monce- « nisio.

    « Il solo precedente legittim o è costituito « dal canale di Suez, m a qui, come è noto, so- « no in tervenu te difficoltà di ca ra ttere in ter- « nazionale, che non esistono certam ente per « la galleria di Passo Fonduto. »

    Ha facoltà di p arla re l’Assessore ai lavori pubblici onorevole Fasino per rispondere a questa interrogazione.

    FASINO, Assessore ai lavori pubblici. E ’ in teresse di tu tti a che i lavori della orm ai fa m osa galleria « Passo Fonduto - C astelterm i

    ni Zolfare », vengano p o rta ti a compimento.In questo senso l ’A m m inistrazione della Re

    gione, p u r tra ttandosi di lavori Com unali è in te rv en u ta nel passato non soltanto per conoscere i m otivi per ì quali i lavori sono andati tan to a rilen to e per la determ inazione di u n term ine di ultim azione dei medesimi, m a altresì, per fa re p resen ti gli inconvenienti a cui si è andati continuam ente incontro, com e lam entato da ll’in terrogan te. E ’ s ta ta data assicurazione daH’am m inistrazione all’Assessorato, che i lavori saranno u ltim ati fra un paio di m esi e che la galleria sarà aperta, finalm ente, al transito .

    P e r quanto riguarda i m otivi della lenta esecuzione dei lavori l ’A m m inistrazione com unale ha indicato come cause: le condizioni p recarie della d itta appalta trice e le difficoltà di ordine tecnico sopraggiunte du ran te l’esecuzione dei lavori, e cioè la situazione instab ile della volta della galleria con caduta di m assi, che ha reso necessaria una prosecuzione len ta dei lavori m an m ano che si andava procedendo all’allargam ento della strada. Comunque, posso assicurare l ’onorevole in terrogante che da p arte dell’Assessorato non si m ancherà di fare u lte rio ri pressioni presso il com partim ento dell’A.N.A.S. perchè nel giro dei due m esi p reven tivati daH’am m inistrazione, come term ine ultim o, i lavori siano p o rta ti a compim ento. Non v ’è dubbio che ciò che è stato lam entato da ll’onorevole in terrogan te è esatto.

    PRESID ENTE. H a facoltà di parla re l ’onorevole Renda per d ichiarare se si ritiene soddisfatto.

    RENDA. P rendo atto che tra due mesi la galleria sarà com pletata a m eno che non ci siano complicazioni internazionali. Ho presenta to una interrogazione, che nel tono può sem brare spiritosa....

    ROMANO BATTAGLIA. E ’ stata scritta in un m om ento di buon um ore.

    RENDA. Ma sotto lo spirito, in realtà c’è un senso di am arezza, direi, nato da un rim provero che alcuni cittadini agrigentini rivolgevano ad un gruppo di deputati, con cui si trovavano a viaggiare, per il fa tto che questa galleria praticam ente non si apre. Ora, chi

    I frequenta questa strada sa bene cosa rappre‘

  • Resoconti Parlam entari — 2551 ----- A ssem blea Regionale Siciliana

    III Legislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    senta il fa tto che le m acchine siano costrette a percorrere un tra tto di s trada estrem am ente pericoloso.' N ell’interrogazione c’è un senso di am arezza perchè veram ente l ’andam ento delle opere pubbliche, in partico lare delle opere stradali, va troppo a rilento. Nel caso in discussione vi saranno s ta te delle difficoltà; ma se non si im piega un num ero sufficiente di operai, l ’opera non po trà m ai essere p o rtata a term ine. Io potrei p arla re di a ltri la vori, in tem a di opere stradali, e cioè di opere che vengono po rta te avanti da una elezione all’altra . Ho p referito la form a spiritosa; però sotto c’è sem pre un senso di profondo ramm arico per questa disorganizzazione, per questo disinteresse con cui le opere vengono portate avanti. A uguriam oci ora che la gal- leria possa essere u ltim ata e al più presto.

    Io m i sarei augurato che l ’onorevole Assessore avesse risposto nello stesso tono arguto che avevo usato nell’interrogazione; m a poiché egli ha risposto in term ini esatti, debbo ritenere che quello che accade per la galleria Passo Fonduto è una vergogna. Si stenta a credere che in u n ’epoca in cui il progresso ha raggiunto tali realizzazioni tecniche, non si riesca a po rtare a term ine u n ’opera di così poco conto.

    Io prendo atto della risposta dell’onorevole Assessore. Po trei d ichiararm i soddisfatto se egli avesse risposto con spirito; egli, invece, ha risposto in modo serio e la serietà, in questo caso, non potrem m o accettarla, perchè si tratta di un fa tto increscioso. L ’Assessore non ha responsabilità dell’andam entq dei lavori della galleria Passo Fonduto. In generale, così tanto per accennare alla s trada Castelter- mini-M iniere e a quella C astelterm ini Cen- tro-C astelterm ini Zolfara, si tra tta di una nostra ignavia ad affron tare un problem a che potrebbe essere risolto in breve tempo. I c ittadini che pagano le tasse, ed avrebbero tu tto il diritto di essere serviti come si deve, sono nel loro pieno d iritto di rivolgere a noi le più aspre critiche.

    PRESIDENTE. Onorevole Renda, a ll’umorismo delle sue considerazioni vorrei aggiungere che per la costruzione della galleria del Sempione, che è lunga 14mila m etri, si im piegarono due anni, m en tre per la costruzione della G alleria di Passo Fonduto sono t r a scorsi 20 anni; con questo chiudiamo l’a r gomento nella speranza che non se ne parli più.

    RENDA. Speriam o che tra due mesi l ’Assessore possa dirci, con spirito di gaudio, che la galleria è s ta ta com pletata, dopo di che andrem o ad inaugurarla assieme.

    PRESIDENTE. L ’interrogazione num ero 498 dell’onorevole G erm anà al P residente della Regione, si intende ritira ta per assenza dello in terrogante.

    Segue l ’interrogazione num ero 499 degli onorevoli Palum bo e Renda all’Assessore ai lavori pubblici « p er sapere :

    « 1) se è a sua conoscenza il dram m a delle num erose fam iglie di C astelterm ini condanna- « te da anni a v ivere nelle condizioni di grave « disagio nelle palazzine E.S.C.A.L., prive di « una conduttura dell’acqua e di luce e le ttri - « ca, m algrado gli im pianti esistenti nelle pa- « lazzine stesse;

    « 2) quali rem ore si frappongono alla so- « luzione di questi problem i;

    « 3) se non ritiene di in tervenire sollecita- « m ente p er assicurare questi elem enti neces- « sari e indispensabili per un m inim o di sicu- « rezza e di decenza alle fam iglie che abitano « in questo nuovo agglom erato urbano. »

    Ha facoltà di parla re l ’Assessore ai lavori pubblici, onorevole Fasino, per rispondere all ’interrogazione.

    FASINO, Assessore ai lavori pubblici. Allo Assessorato non è mai pervenuta, nè da p a rte d e ir Am m inistrazione comunale di Castelterm ini, nè da p arte dell’E.S.C.A.L. alcuna richiesta per la sistem azione delle opere connesse àlla fo rn itu ra di acqua e di luce. In seguito a ll’interrogazione, che ha fatto noto lo inconveniente, l’Assessorato sta provvedendo.

    PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l ’onorevole Palum bo, per d ichiarare se si ritiene soddisfatto.

    PALUMBO. La risposta dell’onorevole Assessore non può essere soddisfacente, in quanto, dopo tre anni che sono state costruite le palazzine dell’E.S.C.A.L. e sono state a ttrezzate dì tu tti gli im pianti necessari, non esistono ancora le condutture d ’acqua, nè gli im pianti di luce elettrica, sicché diecine di fam iglie vivono in una situazione antigienica e in condizioni di disagio. Ci risu lta però che i cittadini, diverse volte hanno inviate peti

  • Resoconti Parlam entari — 2552 —- A ssem blea Regionale Siciliana

    I I I L egislatura ' XCIX SEDUTA 5 L u glio 1956

    zioni airE .S.C .A .L. e si sono rivo lti a tu tte le au to rità perchè in tervenissero per fa r cessare questo stato di cose. P rendiam o atto che l ’A ssessore, in modo solerte, ha cercato di venire incontro alle esigenze di questi c ittadini; com unque lo invitiam o, ancora una volta, ad in te rv en ire perchè questo stato di cose abbia a cessare, e perchè l ’E.S.C.A.L. non continui a costru ire palazzine facendole rim anere poi senza im pianto di luce e senza le condutture d'acqua.

    PRESID ENTE. Segue lo svolgim ento della interrogazione num ero 446 dell’onorevole Celi a ll’Assessore delegato al turism o, allo sp e tta colo ed allo sport, « per conoscere se in tende « farsi p arte attiva per o ttenere il m anteni- « m ento della « Dieci ore n o ttu rn a m essine- « se » e ciò in considerazione che la Commis- « sione in term in iste ria le del M inistero dei tra- « sporti ha rigetta to la rich iesta di autorizza- « zione per la corsa delle « Dieci ore n o ttu r- « na messinese. »

    « Richiam a l ’attenzione dell’Assessore sulla « im portanza della m anifestazione incoraggia- « ta dallo stesso Assessorato al turism o e sul « fa tto che il provvedim ento di diniego a ll’au- « torizzazione non è stato preceduto da so- « praluogo tecnico e da indagini sul luogo « esperite da tecnici capaci. »

    Ha facoltà di parla re l ’Assessore delegato al turism o, allo spettacolo ed allo sport, onorevole Russo Giuseppe, per rispondere all’in te rrogazione.

    RUSSO GIU SEPPE, Assessore delegato al turismo, allo spettacolo ed allo sport. L ’Assessorato ha svolto opportuna e tem pestiva azione anche attraverso il Governo regionale, perchè la « Dieci ore n o ttu rn a m essinese » fosse inserita nel calendario m otorìstico nazionale 1956. Il M inistero dei trasporti, con lettera , che è stata già trasm essa a ll’in terrogante, non ha escluso che la detta corsa possa e s sere inserita nel calendario nazionale, p recisando però che po trà svolgersi subordinata- m ente alle condizioni fissate dalla commissione nazionale com petente, la quale ha fissato la gara, in cinque ore anziché in dieci ore, e ciò per dare m aggiore sicurezza alla viabilità in terna di Messina.

    PRESIDÈNTE. Ha facoltà di parla re l’ono

    revole Celi per d ich iarare se si ritien e soddisfatto.

    CELI. Mi dichiaro soddisfatto.

    PRESID EN TE. Segue lo svolgim ento della interrogazione num ero 500 dell’onorevole Majo rana della N icchiara al P resid en te della Regione, « p er conoscere:

    «1) chi ha disposto di organizzare, alla vi- « gilia delle elezioni am m inistrative, la posa « della prim a p ie tra della C entrale del vino « di Acicastello (Catania), che ha trasform ato « in m anifestazione di p ropaganda politica di « in teresse partico lare una iniziativa della Re- « gione già deliberata dal p recedente Governo;

    « 2) il pensiero del P residen te della Re- « gione sulla omissione dell’invito alla cen- « m onia dei depu tati regionali e delle orga- « nizzazioni sindacali in teressate;

    « 3) se non creda di dare assicurazione che « i depu tati regionali di tu tti i gruppi parla- « m en tari siano per l’avvenire inv ita ti ad ogni « posa di « p rim a p ie tra », inaugurazioni di « opere, m anifestazioni e cerim onie similari, « che esaltano l ’a ttiv ità costru ttiva della Re- « gione e non quella di determ inati p a r titi po- « litici. »

    H a facoltà di parlai'e il P residen te della Regione, onorevole Alessi, per rispondere alla interrogazione.

    ALBSSI, Presidente della Regione. Debbo assicurare che la P residenza della Regione ha svolto gli opportuni accertam enti, circa i fa tti lam entati dall’onorevole in terrogante, a seguito dei quali sono in condizioni di assicurare che la cerim onia della posa della prima p ie tra della cen trale del vino, nella frazione di Cannizzaro, in comune di Aci Castello, svoltasi nella m attina del 20 maggio 1956, è stata disposta dalla Presidenza dell’Istitu to regionale della v ite e del vino, ed ha avuto soltan to una risonanza di ca ra ttere locale. Gli inviti ad in terven ire alla cerim onia vennero lim ita ti alle au to rità del posto e furono rivolti a mezzo di pubblici m anifesti. P erò la Presidenza ha tra tto motivo dalla circostanza della presen te interrogazione per im partire opportune disposizioni a tu tti gli organi della am m inistrazione regionale, nonché agli enti che si ricollegano al suo bilancio, perchè, in occasione di pubbliche cerim onie e celebrazioni, che si svolgano ne ll’am bito regionale, siano inv ita ti ad in tervenire, con le autorità,

  • Resoconti P arlam entari — 2553 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L e g i s l a t u r a XCIX SEDUTA 5 L u g l i o 1956

    anche tu tti i depu tati regionali delle risp e ttive provincie.

    PRESID ENTE. H a facoltà di p arla re l ’onorevole M ajorana della N icchiara, per dichiarare se si ritiene soddisfatto.

    M AJORANA D ELLA NICCHIARA. R ingrazio l ’onorevole P residen te per la sua r isposta e m i dichiaro soddisfatto.

    PRESID ENTE. E ’ esaurito lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.

    Seguito della discussione delle proposte di legge: « Esenzione per gli assegnatari della riforma agraria dalla imposta e sovraimposta fondiaria » (22), « Esenzione dalla imposta terreni dei lotti assegnati in applicazione della legge di riforma agraria » (29), « Provvedimenti in favore dei contadini assegnatari di cui alla legge n. 104 del 27 dicembre 1950 » (78).

    PRESIDENTE. L ’ordine del giorno reca il seguito della discussione delle proposte di legge: «Esenzione per gli assegnatari della r i forma agraria dalla im posta e sovraim posta fondiaria » (22), « Esenzione dalla im posta te r reni dei lo tti assegnati in applicazione della legge di riform a agraria » (29), « P rovvedimenti in favore dei contadini assegnatari di cui alla legge num ero 104 del 27 dicem bre 1950 » (78).

    Ricordo che la discussione generale è stata sospesa nella seduta del 28 giugno ultim o scorso.

    Ha facoltà di parla re il re latore, onorevole Coniglio.

    CONIGLIO, relatore. La Commissione in siste sul proprio testo.

    CIPOLLA. Chiedo di parla re per la m inoranza della Commissione.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    CIPOLLA. Signor P residente, onorevoli colleghi, nell’intervento dei vari oratori ed anche in quello dell’Assessore alle finanze, sono state poste delle questioni che non ci tro vano del tu tto consenzienti.

    A nostro avviso si è fa tta una confusione sulla n a tu ra della esenzione delle s o v r im

    poste; l ’Assessore ha parlato , sulla scia di a lcuni colleghi che sono in tervenuti, circa la necessità di non tu rb are il principio della generalità dell’im posta, cioè di non creare categorie di contribuenti privilegiate.

    Ora non c’è dubbio che qui noi siamo in un campo pre ttam en te diverso e può essere afferm ato, sulla base della Costituzione della Repubblica — che stabilisce che il sistem a t r i butario italiano è fondato sul principio della capacità contributiva ed è im prontato al p rin cipio di progressività — che determ inate categorie di m enò abbienti, di agricoltori meno abbienti, dovrebbero essere esentate dall’im posta.

    E ciò in analogia al regim e esistente in tem a di a ltre im poste come, ad esempio, quella di ricchezza mobile, che esenta i redd iti minimi. A questo riguardo il nostro Gruppo, d ’accordo con i colleghi del Gruppo socialista, ha già presentato sia nella prima- legislatura che in questa, un progetto di legge a firm a degli onorevoli N icastro ed altri, che prevede l ’esenzione dall’im posta e sovraim posta fondiaria per tu tti i contribuenti che hanno un im ponibile fino a 5 mi la lire. Questo criterio è basato soltanto sulla presunzione della m ancanza d e lla ,capacità contributiva.

    Ma qui il problem a è diverso, perchè, come già è stato accennato dall’onorevole Celi, non si tra tta di una esenzione soltanto per m ancanza di capacità contributiva, m a di una esenzione a carattere propulsivo. Noi in questa Assem blea siamo stati prodighi di esenzioni, rivolte spesso a settori che nulla hanno fatto e nulla fanno per un effettivo increm ento della industrializzazione siciliana, e che, comunque, se fanno qualcosa la fanno sem pre indipendentem ente da questo incentivo, che diventa mi grazioso dono; invece siamo estre m am ente ritrosi quando si tra tta di concedere una esenzione a una categoria di lavoratori.

    V orrei fare un esempio. In Commissione per la finanza si sta discutendo una proposta di legge sulla industrializzazione e nel corso della discussione si è visto che il costo della area per mi im pianto industriale può arrivare fino al 15 per cento ed in certi casi fino al 20 per cento del costo totale dell’impianto. In agricoltura rappezzam ento di terreno che r iceve l ’assegnatario attraverso la riform a agraria ha un valore, in generale, che non supera le 400mila lire. In base alla legge di riforma agraria, — in terp re ta ta dall’E.R.A.S. e dagli

  • Resoconti Parlam entari — 2554 A ssem blea Regionale Siciliana

    III L e g i s l a t u r a XCIX SEDUTA 5 L u g l i o 1956

    altri organism i che hanno così m a ltra tta to questa legge (che d ’altro canto si p restava ad essere m altra tta ta ) — su questo fondo del v a lore di 400mila lire dovrebbe essere im pianta ta una casa colonica del valore di 2-3 m ilioni; l ’assegnatario dovrà poi p rovvedere a seguire un piano di trasform azione, delle opere di sistem azione e dovrà creare, ex novo (p e rchè la nostra legge stabilisce che non si può essere assegnatari se si possiede più di 100 lire di im ponibile fondiario) un capitale di esercizio e una attrezza tu ra . Ebbene, su un te r reno del valore di 400mila lire si dovranno.fare investim enti dell’ordine di 6-7 milioni.

    Questo è il rapporto. Io sono convinto "che nessuna azienda può sostenere oneri di questa po rta ta ; c’è un rapporto tra la te rra e lo im pianto generale, che certam ente non è in feriore a quello che abbiam o considerato quando abbiam o tra tta to della industrializzazione. A llora cade, onorevole Assessore, la sua osservazione, fa tta più volte in Commissione e cioè che si possono esonerare i nuovi guadagni m a non i vecchi. E ’ evidente che sull ’area che una industria acquista non si paga più nessuna imposta.

    In questa situazione, quando si tra tta di in vestim enti così elevati ed onerosi, effettivam ente è più che giustificato considerare gli assegnatari dei te rren i alla stessa stregua degli arm atori o fare come si è fa tto con la M ontecatin i per gli im pianti A kagras di Porto Empedocle. La M ontecatini su ll’area che ha acquistato non paga alcuna imposta.

    R iteniam o che l ’esenzione debba m an ten ersi, non sotto il profilo della m ancanza di capacità contributiva — che c’è, e deve essere esam inata insiem e a quella di tu tti i coltivatori d ire tti — , m a anche sotto diverso profilo, e cioè di una esenzione per favorire questa trasform azione im posta e che determ ina oneri insopportabili.

    Consideriam o di trovarci di fron te ad una azienda agricola norm ale: ebbene, non si può pensare che su un terreno del valore fondiario di 400mila lire si possano im porre obblighi di trasform azione per sei m ilion i di lire.

    M AJORANA D ELLA NICCHIALA. Sem pre che il valore fondiàrio sia di 400mila lire. Quello è il prezzo di regalo. '

    CIPOLLA. E ’ il valore che hanno denunziato gli agrari.

    Il testo elaborato dalla Commissione non ci soddisfa perchè non risponde alla im postazione che gli onorevoli Celi e M angano ed i depu tati del mio se tto re avevano dato alle loro proposte di legge.

    Il testo della Commissione, in fa tti lim ita la d u ra ta della esenzione ponendo come term ine l ’inizio dell’am m ortam ento. O ra .se proprio ci sarà un m om ento in cui bisognerà venire incontro a questi assegnatari, è proprio quello in cui dovranno com inciare a pagare gli interessi e le quote di am m ortam ento sul valore della te rra . E invece si vuole fa r cessare la esenzione proprio nel m om ento in cui più necessario è un aiuto da p arte della Regione. Q uesta esenzione deve essere m antenu ta, a nostro avviso, alm eno p er la d u ra ta di 25 anni, come prevede la proposta di legge dello onorevole Celi.

    U n’a ltra cosa che ci lascia perplessi è il sistem a m acchinoso che si è escogitato per non pronunziare la parola esenzione, sistem a che reca nocum ento al bilancio della Rlegione, e crea delle complicazioni. Secondo tale sistem a la Regione stanzia sul proprio bilancio una determ inata somma, che viene data al- l ’E.R.A.S. per pagare l ’im posta sui terren i e l ’im posta sui redd iti ag rari g ravan te sugli assegnatari dei te rreh i a norm a della legge di riform a agraria. Questo sistem a, anzicchè sem plificare le cose le complica e pesa sul bilancio della Regione arrecando una perd ita di alcune decine m ilioni a ll’anno senza nessun giustificato motivo. La Regione, cioè, dovrà p a g a re , per questa com plicata operazione lo aggio del 10 per cento a ll’esatto re che dovrà curare la riscossione di questa imposta. Senza contare che in applicazione della riform a amm in istra tiva una p arte del gettito dell’imposta fondiaria deve essere d istribu ita ai comuni

    Noi siamo, pertanto, contrari sia a questo sistem a complicato che al lim ite di durata dell’agevolazione.

    Siamo d ’acordo invece nel dom andare ai consigli com unali le deliberazioni, per quanto riguarda le sovraim poste; mi pare che questo sia un sistem a corretto che dovremm o estendere in modo da consentire ai consigli comunali quella elasticità necessaria nel regolare tu tte queste questioni in regim e di autonomia degli enti locali. Ritengo, pertan to , che si debba discutere sul testo della Commissione, così come orm ai abbiam o deciso, e sostituire lo articolo 1 con quello della proposta di legge

  • Resoconti Parlamentari — 2555 — Assem blea Regionale Siciliana

    HI L egislatura X C IX SED U TA 5 L uglio 1956

    dell’onorevole Celi, in tegrato natu ra lm ente per quanto riguarda l’esenzione dalla im posta del reddito agrario non p rev ista in detta p ro posta di legge.

    MILAZZO, Assessore all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste. Chiedo di parlare.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    MILAZZO, Assessore all’agricoltura, alla bonifica ed alle foreste. Onorevole P residente, onorevoli colleghi, non avrei da aggiungere nulla a quanto ha detto il mio collega, Assessore Lo Giudice; però ritengo doveroso m ettere l’Assem blea in condizione di valu tare quello che avviene nei riguard i di questi assegnatari e quello che avverrà nel m om ento in cui decorrerà il pagam ento del gravam e tre n tennale sulla quota di terreno assegnata. T u tto verrà regolato come stabilisce l ’articolo 17 della legge 12 maggio 1950 num ero 230, cioè la legge Sila. Questo articolo così si esprim e: « L’assegnazione è fa tta con contratto di ven dita » (in Calabria; da noi invece con l ’assegnazione) « con pagam ento ra teale del prezzo « in tren ta annualità e con dominio riservato « a favore dell’O pera sino a ll’in tegrale paga- « mento.

    « Il prezzo di vendita in ogni caso non deve « superare i due terzi della somma risu ltan te « dal costo delle opere di m iglioram ento com- « piute dall’Opera di valorizzazione della Si- « la » (da noi l ’E.R.A.S.) « nel fondo al netto « dei contributi statali, aum entato dell’inden- « nità di espropriazione corrisposta al proprie- « tario ». Ci troviam o, allo stato presente, n e lla condizione di fare anticipare all’E.R.A.S. la somma corrispondente alla quota di imposte; l’assegnatario, in fatti, si p resenta all’Ei.R.À.S. con la bolletta della fondiaria per quello appezzamento di terreno, che gli è stato assegnato, e l ’E.R.A.S. si incarica di pagare. In a tto l’E.R.A.S. ha tan ti a ltri compiti tra cui quello relativo alla costruzione di case ed alla sistemazione idraulico-agraria dei fondi assegnati. E ’ un conto che potrà definirsi solamente quando la legge si dovrà applicare con riferimento al terreno e a quello che può dare il terreno e, cioè, il prezzo in ogni caso non deve superare i due terz i della somma risu ltante dal costo delle opere di m iglioram entocompiute.

    Dra, stando così le cose, in attesa che si pos

    sa avere in definitiva il conto finale che dovrà serv ire di base per fissare il canone tre n te n nale, ritiene l ’Assem blea di voler caricare, com unque, alla Regione il costo di quéste im poste? O non ritiene, invece, senza per nu lla determ inare danni e pesi a ll’assegnatario, di lasciare tu tto in sospeso per poi effettivam ente g ravare sullo Stato, ciò che a ltrim enti non farem m o gravare? Lo S tato, infatti, in forza, della legge Sila deve assum ersi l ’onere di tu t te queste spese. Io sono, quindi, contrario a ll ’esenzione, appunto per non esonerare lo Stato dai suoi doveri.

    Concludo, quindi, chiedendo a ll’Assemblea se non ritiene opportuno di considerare questo provvedim ento, perlom eno, prem aturo e se non ritiene di dover soprassedere in attesa che tu tta la regolam entazione venga fa tta ai sensi di quell’articolo della legge Sila. E ’ in te resse nostro che lo Stato, fra i tan ti gravam i, prenda atto anche del gravam e dell’imposta fondiaria, pagando al netto quanto si è an ticipato.

    Debbo tranquillizzare l ’Assemblea su un altro punto. Sulla quota di terreno che viene assegnata, l ’E.R.A.S. pratica, a ttua e realizza tan te m igliorie e quindi profonde tan te somme. Spesse volte gli assegnatari vengono a dire (e se ne fa eco l ’onorevole Cipollai che tu tte queste spese non potranno essere sopportate dall’assegnatario. In effetti si tra tta di anticipi che si fanno e si possono fare per cifre che superano di gran lunga il valore della quota assegnata. Queste spese si fanno appunto perchè la definizione del conteggio avverrà all’ultim o cioè a m iglioram enti effettuati. Lo S tato ha voluto eguagliare tu tti difron te al reddito che può dare il terreno; ha voluto m ettere in condizioni anche colui che ha avuto assegnato un terreno; (che di per sè stesso non si p resenta produttivo) di averlo produttivo a seguito della trasform azione ed appunto per questo non lo assoggetta al p a gam ento delle spese necessarie per m igliora re il fondo.

    Con queste considerazioni credo che l’Assem blea possa veram ente ritenere, perlom eno prem aturo il provvedim ento e rim andarne la discussione al momento in cui effettivam ente si passerà a queste definizioni. Non fa cendo così, la Regione si andrà ad addossare un peso, m entre agendo nel modo da me in dicato, a gravam e tren tennale fissato e definito, po trà ottenere l ’in tervento dello Stato.

  • Resoconti Parlam entari — 2556 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L e g i s l a t u r a XCIX SEDUTA 5 Luglio 1956 I......................~ ' r ~ ' ...............: ~ ..........- ■ - - ■ ■■■ ■' ■ . . ■ ; . " •• --------' ' . ; ------------- = ^ = ' ---------------- " " = = ' l i

    Dopo che sarà stato fissato il g ravam e tre n tennale, il nostro in terven to po trà veram ente agevolare l ’assegnatario, m en tre in te rv en ire oggi significa agevolare lo Stato. Non ho da aggiungere altro.

    CONIGLIO, relatore. Chiedo di parlare.

    PR ESID EN TE. Ne ha facoltà.

    CONIGLIO, relatore. O norevole P residente, onorevoli colleghi, m i rifaccio a quanto ha detto l ’Assessore a ll’agricoltura, concetto accennato a grandi linee anche da me, nel p re cedente in terven to sulla discussione generale. Non ho sentito dai con tradd itto ri a quello che è il testo della Commissione, una valida a rgom entazione contro la considerazione che avevo fa tto io ed ha fa tto oggi l ’Assessore all ’agricoltura. In sostanza quale è il carico che ha l’assegnatario della rifo rm a ag raria siciliana? H a un carico che si riferisce al prezzo ed u n carico che si riferisce alle m igliorie. E ’ appunto l ’articolo 17 della legge Sila che citava l ’onorevole Milazzo, che determ ina il criterio del carico delle m igliorie. L ’articolo in fa tti dice testualm ente « Il prezzo di vendita « in ogni caso non deve superare i due terz i « della somma risu ltan te dal costo delle opere « di m iglioram ento com piute da ll’O pera di « valorizzazione della Sila, nel fondo, al net- « to dei con tribu ti statali, aum entato dell’in- « dennità di espropriazione corrisposta al « proprie tario ».

    In sostanza questo articolo dice che la quota m assim a che deve gravare su ll’assegnatario, per quanto riguarda il rim borso m igliorie, è del 41,42 per cento. Tenendo in fa tti p resente che su una spesa di 100 al netto , le spese del contributo statale possono arrivare ad un massimo del 38 per cento; quindi 100 m eno 38 uguale a 62: due terz i è il 41, 42 per cento; come m assim o non possono superarlo. E ’ qui che calza una considerazione: quale è il criterio che adopera la pubblica am m inistrazione, l ’ente Sila o l ’E.R.A.S., nello s ta bilire questa quota che non deve superare, come pun ta m assim a, il 42 per cento delle spese effettivam ente sostenute dall’ente di rifo rm a agraria o ente Sila? Questo criterio non può che riferirsi al reddito,- inteso come un risu ltato del conto economico aziendale. Il conto economico aziendale risu lta da una serie di fa tto ri negativi e positivi. F ra i fa tto ri

    negativ i c’è l ’im posta, che fa sì che un reddito che è di dieci venga ad essere di dieci m eno l ’im posta. E siccome l ’in terven to dello S tato è in relazione al reddito come risultato del conto economico aziendale, è evidente che se sottraiam o l ’im posta, il reddito netto aum enta e dim inuisce il contributo dello Stato. Il contributo dello S tato riguarda il capitolo migliorie, m en tre l ’esenzione riguarda il reddito, rig u ard a una p arte di reddito . Queste osservazioni dovrebbero essere decisive, a meno che non si dim ostri che il meccanism o della fissazione degli oneri a carico degli assegnatari sia diverso. Vlolevo so tto lineare che la perd ita che avrebbero gli assegnatari è una perd ita di capitali di m iglioria, m entre la quota di guadagno è una quota di reddito. Mi pare che siano due un ità incompatibili, perchè da un lato vogliamo a iu tare e dall’altro m ettiam o un peso che m anterrem o per 30 anni.

    Q ueste considerazioni dovrebbero persuadere coloro che si oppongono alla proposta di legge della Commissione, m en tre effettivam ente essa viene incontro alle esigenze di un alleggerim ento, di un sostegno a favore degli assegnatari. A pprovando il criterio dell’esenzione fiscale, lo sgravio dell’im posta sarebbe in rea ltà uno sgravio in favore dello Stato.

    La soluzione p rospetta ta nel testo dalla Commissione — pagam ento dell’im posta da p arte dell’E.R.A.S. fino al m om ento in cui sarà fissata la quota di spettanza della pubblica am m inistrazione — evita ogni inconveniente. N ulla v ieta che, una volta stabilito il carico che g raverà sugli assegnatari si possa prendere in considerazione la posizione sia degli assegnatari stessi che di a ltre categorie come i piccoli proprie tari, ai fini di un eventuale sgravio fiscale.

    PRESID ENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

    M AJORANA DELLA NICCHIARA. Chiedo di parla re per dichiarazione di voto sul passaggio dell’esame degli articoli.

    PRESID ENTE. Ne ha facoltà.

    M AJORANA DELLA NICCHIARA. Onorevole P residente, onorevoli colleghi, dichiaro che voterò contro il passaggio alla disctts-

  • Assem blea P.egionale SicilianaResoconti P arlam entari — 2557 —

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    sione degli articoli in quanto ritengo che è assolutam ente ingiustificata l ’esenzione, che si vorrebbe concedere agli assegnatari dello E.R.A.S., dal pagam ento delle im poste che gravano sui te rren i scorporati in rapporto all’attuale qualifica catastale. R itengo in fa tti che i benefici fiscali debbano avere uno scopo p ropulsivo, debbano stim olare la creazione di nuova ricchezza m a non costituire un p riv ilegio p er determ inate categorie. Sotto questo aspetto, credo potrebbero prolungarsi, a fa vore degli assegnatari dei te rren i scorporati, i periodi di franchigia, p rev isti dalla legge sul catasto p e r le trasform azioni culturali. Con ciò noi darem m o un prem io a quei contadini divenuti p rop rie ta ri per la legge di riform a agraria che attendono a ll’increm ento della produzione e che sostituiscono alla coltura estensiva dei sem inativi le colture intensive. Non penso, ripeto sia equo esentare i nuovi proprietari dal pagam ento dei norm ali trib u ti sul reddito dom inicale ed agrario che essi devono corrispondere come tu tti i p roprie tari di terre.

    OVAZZA. Chiedo di parlare, per d ichiarazione di voto.

    PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

    OVAZZA. Noi voterem o a favore del passaggio aH’esame degli articoli. Non siamo di accordo (e lo abbiam o dichiarato duran te la discussione generale) sul sistem a che è stato proposto dalla Commissione di finanza, basato a nostro avviso, su un erro re e cioè che il prezzo della assegnazione, il prezzo del t ra sferimento della te rra non sia fissato definitivam ente per l ’assegnatario, ma sarà, d e terminato in un tem po fu tu ro e nella determ inazione del prezzo si te rrà conto degli oneri gravanti a titolo di imposta, sulla azienda.

    Se la ipotesi dell’onorevole Milazzo fosse giusta si avrebbe come conseguenza che esentando gli assegnatari da una imposta, au menterebbe il prezzo della terra . Ora questa ipotesi è sbagliata. Secondo la legge Sila, che si applica in altro territo rio del nostro Paese, il prezzo che l ’assegnatario deve pagare, è il prezzo della te rra comprensivo del prezzo delle opere di trasform azione; vi è, infatti, una disposizione che dice che il prezzo di vendita non deve superare i due terz i della somma r i sultante dal costo delle opere di m iglioram en

    to com piute nel fondo al netto dei contributi sta ta li aum enta ti dalla indennità di espropriazione corrisposta al proprietario.

    Qui invece non è così. E la riform a è questa: prim a di tu tto la nostra legge non p revede che l’ente operi delle trasform azioni, quindi, il prezzo di cui si parla è esclusiva- m ente quello della te rra ed è determ inato sulla base dell’im ponibile del 1947, m oltiplicato per i coefficienti che sono sta ti determ inati dalla Commissione censuaria, coefficienti che vanno da 380 a 420 e che autom aticam ente determ inano il prezzo della te rra che, del resto, è stabilito contrattualm ente, n e ll’atto di assegnazione; in fa tti il prezzo è definito in quanto è stabilito che il trasferim ento è fatto per un determ inato valore. Ino ltre gli assegnatari p a gano già questo prezzo per ra te di am m ortam ento e per interessi. La legge che si applica. in Sicilia non appoggia nè la tesi dell’onorevole Milazzo, nè quella della Commissione di finanza. La rea ltà è che il prezzo determ inato, viene pagato e, quindi, il pagam ento o meno dell’im posta dello S tato non ha in fluenza su di esso. Com unque questo elem ento fondam entale, sul quale si basa la richiesta di rinvio della esenzione, dim ostra proprio che è giusto applicare subito l ’esenzione. E siamo tanto più convinti che si debba approvare la esenzione in quanto questa volta, con mio zelo veram ente m ai spiegato prim a di ora, in Assemblea si insorge contro le esenzioni — che largam ente in a ltri m om enti sono state e la rgite e contro le quali m ai si è levata una voce contraria — solo perchè si tra tta di assegnata ri della riform a agraria.

    Io ho sentito, per esempio, l ’onorevole Lo Giudice svolgere delle teorie interessanti, ma sbagliate sul criterio dell’applicazione della imposta. Sono stati contestati al riguardo, se non erro, i principi che richiam ano i c ittadini al dovere di pagare le tasse. Al riguardo devo dire che proprio per gli assegnatari della riform a agraria i bilanci economici sono talm ente passivi che neppure l ’ente di riform a osò com unicarci i dati economici di questi bilanci stessi.

    Si dice che l ’esenzione per un senso di giustizia dovrebbe essere applicata ai nuovi e piccoli e p roprietari. Vorrei aggiungere, però, che per gli assegnatari si impongono degli oneri per legge, per disciplina e per necessità, ta li da rendere per lungo tem po passivo il loro bilancio.

    Resoconti, f . 360 (700)

  • Resoconti Parlamentari — 2558 — Assem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L u g lio 1956

    Quindi l ’esenzione si giustifica per un m otivo di giustizia, p er u n m otivo econòmico, per alleggerire il bilancio passivo dei te rren i asse gnati, senza contare che le difficoltà degli assegnatari sono rese ancora più gravi dal fatto che TE.R .A .S. ha scelto le te rre peggiori per assegnarle.

    Noi votiam o il passaggio aH’esame degli a rticoli perchè gli assegnatari vengano sgravati da questa im posta, m en tre siamo con trari al rinvio che si trad u rreb b e poi nel pagam ento d e ll’im posta che non ha nessun fondam ento nella teoria esposta da ll’Assessore. La esenzione ripeto non gioca nella fu tu ra determ inazione delle quote che dovranno g ravare sugli assegnatari.

    CELI. Chiedo di parla re per dichiarazione di voto.

    PRESID ENTE. Ne ha facoltà.

    CELI. Onorevole P residente, onorevoli colleghi voterò a favore del passaggio all’esame degli articoli nel testo rielaborato dalla Commissione, anche se con tale testo si è- voluto rim andare il problem a.

    Considero con soddisfazione come, da p a rte della Commissione e da p arte del Governo sia s ta ta accertata l ’esigenza di un problem a di esenzione per gli assegnatari, e come per giungere ad una decisione definitiva su questo problem a si voglia a ttendere la data di inizio dell’am m ortam ento delle quote per le spese di trasform azione. Il testo rielaborato dalla Commissione rapp resen ta un risu ltato già acquisito, per quanto riguarda gli assegnatari, ed un rinvio — o meglio una soluzione in terlocutoria — per la questione p rin cipale.

    MANGANO. Chiedo di p arla re per dichiarazione di voto.

    PRESID ENTE. Ne ha facoltà.

    MANGANO. Onorevole P residente, onorevoli colleghi, per coerenza con quello che è stato il nostro modo di giudicare la legge di riform a agraria, abbiam o presentato una p ro posta di legge con la quale prevediam o delle facilitazioni p er gli assegnatari, riconoscen

    do che gli assegnatari non sono dei beneficati dalla riform a graria, m a piu ttosto dei colpiti. P e r quanto questa afferm azione possa semb ra re paradossale, l ’osservazione dello stato di fatto , che si è creato in conseguenza della assegnazione delle te rre scorporate, dà ragione alla m ia tesi.

    P e r questi m otivi; dichiaro, a nom e del G ruppo parlam en tare del M ovim ento sociale italiano, che voterò favorevolm ente al passaggio a ll’esam e degli articoli, con ogni riserva circa il testo degli articoli stessi elaborato dalla Commissione.

    ALESSI, Presidente della Regione. Chiedo di p a rla re per dichiarazione di voto.

    PRESID EN TE. Ne ha facoltà.

    ALESSI, Presidente della Regione. Il Governo non può che essere favorevole al passaggio a ll’esame degli articoli e non p er il motivo che ha addotto l’onorevole M angano.

    L ’assegnatario non è un colpito dalla riform a agraria. Egli, come ogni opera che si inizia, incontra dapprincipio enorm i difficoltà, non trovandosi nella condizione di ordinaria prosperità , che presuppone, secondo bordine economico norm ale, l ’accesso alla proprietà. Egli proviene, invece, da una categoria e da una situazione economica estrem am ente debole ed ha solo il bisogno dì essere sorretto. L ’assegnatario, in fatti, proprio nel momento in cui si accinge ad affrontare gli oneri che im portano la conduzione di un fondo e la sua organizzazione aziendale, non può, come succede ad ogni pioniere, sopportare un peso di particolare gravità; quindi intervengono in suo aiuto le provvidenze legislative.

    Ora, la riform a agraria sarebbe un fallim ento economico, ove non avesse in sè come presupposto la coscienza che non basta divi-,, dere e assegnare ind iscrim inatam ente la terra, m a occorre p repara re le condizioni econom iche sociali perchè l ’uomo, col suo lavoro, possa aum entare la redd itiv ità del fondo elevando, al contempo, il suo stato sociale. Quindi il Governo è favorevole al provvedimento il quale, però, involge una serie di problemi delicatissim i dal punto di v ista della nostra riform a am m inistrativa. La ragione per cui il Governo si è opposto in un prim o tem po alla proposta di legge non era già per il suo spi

  • Resoconti Parlam entari — 2559 A ssem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    rito. Non si può parla re in fa tti di una vera e propria discrim inazione che avrebbe luogo qualora si tenesse conto soltanto di un lim ite obiettivo di p rop rie tà en tro cui fa re operare la esenzione, che sarebbe quindi incostituzionale perchè violerebbe il precetto che .tu tti siamo uguali d ifron te alla legge non solo nei doveri da com piere come cittadini nel senso fisico e nel senso politico, m a anche nel senso economico. L ’opposizione del Governo si m anifestò per T intereferenza nel regim e finanziario degli enti locali, rispetto al quale re gime 1’A lta C orteggia in sede di riform a am m inistrativa, ci avvertì che non ci era dato intervenire senza violare l ’ordinam ento generale delle finanze locali. Sono tu tti p ro blemi gravi: come quello, ad esempio, p ro spettato or ora dall’onorevole Milazzo, che si preoccupa dell’even tua lità che una m isura — che proviene soltanto dalla coscienza di dovere in terven ire rispetto a compensi sia pure tem poranei, non perm anenti, determ inatisi per effetto della legge — non possa per caso rivolgersi contro lo stesso beneficiario ove questa esenzione, sia pure tem poranea e per breve tem po, da noi prefissata, avesse effetti tu tt’altro che positivi, cioè quello di fare aumentare il prezzo dell’indennità.

    Con queste riserve che im portano uno s tu dio approfondito e il senso della massim a re sponsabilità nel votare la legge e nel proporre gli em endam enti che non ne spostino l'equilibrio, il Governo è favorevole al passaggio all’esame degli articoli nel testo r ie laborato dalla Commissione, e non ad altre misure, che potrebbero essere controproducenti e, com unque, non rien tra re in questo spirito o estenderlo oltre i lim iti della sua tollerabilità finanziaria e giuridica.

    Il Governo, quindi, conferm ando il suo voto favorevole al passaggio all’esame degli a r ticoli, rivolge vivo appello a ll’Assemblea p e rchè si tenga ferm o il. senso del lim ite di queste provvidenze, oltre il quale potrem m o fa re opera che, fra l ’altro, trad irebbe il nostro scopo e i lim iti di com petenza stessa dell’Assemblea.

    PRESIDENTE. Pongo ai voti il passaggio aH’esame degli articoli.

    (E’ approvato)

    Do le ttu ra dell’articolo 1:

    A rt. 1.

    L ’onere del pagam ento della im posta sui te rren i e della im posta sui redd iti agrari gravante, a norm a dell’art. 11 della legge regionale 2 agosto 1954, n. 29, sugli asse-, gnatari di te rren i a norm a dell’art. 40 della legge regionale 27 dicem bre 1950, n. 104, è posto transito riam ente a carico dell’Ente regionale per la riform a agraria in Sicilia a decorrere dalla data di immissione in possesso del terreno e sino alla data di inizio dell’am m ortam ento della quota di spese di trasform azione dovuta dall’assegnatario ai sensi dell’art. 17 della legge 12 m aggio 1950, n. 230.

    Sono esclusi dal beneficio di cui al p re cedente comma gii assegnatari di te rren i resi irrigui.

    Comunico che sono sta ti p resen ta ti i seguenti em endam enti:

    — dagli onorevoli Saccà, Cortese, Ovazza, Tuccari, D ’A gata e Colosi:

    sostituire alVarticolo 1 del testo della Commissione l’articolo 1 della proposta di legge numero 29;

    dagli onorevoli Nicastro, S trano, D ’Agata, M essana, Jacono, Ovazza, Cortese e Cipolla:

    sostituire all’articolo 1 del testo della Commissione il seguente:

    « I te rren i assegnati a n o n n a dell’articolo 40 della legge 27 dicem bre 1950, num ero 104, sono esenti dalla im posta relativa, dalle so- v ra im poste . com unali e provinciali e dall’im posta sul reddito agrario per il periodo di anni 25 a p artire dal m om ento in cui è divenuto esecutivo il piano di conferim ento relativo ai detti te rren i » ;

    — dagli onorevoli M ajorana della Nicchia- ra, O chìpinti Antonino, Bianco, Mazza e Pi- vetti :

    sostituire all’articolo 1 del testo della Commissione il seguente:

    « I norm ali term ini di esecuzione d ’imposta per le trasform azioni cu lturali previste dalla legge sul catasto, sono raddoppiati per le te r re trasferite a coltivatori d iretti in applicazione della legge regionale di riform a agraria 27 dicem bre 1950, num ero 104, e della

  • Resoconti Parlam entari — 2560 — A ssem blea Regionale Siciliana

    III L egislatura XCIX SEDUTA 5 L uglio 1956

    legge sulla costituzione della piccola p ro p rie tà contadina d e l ................................ e successive proroghe ».

    SACCA3. Chiedo di parlare.

    PRESID ENTE. Ne ha facoltà.

    SACCA’. Dichiaro, anche a nom e degli altr i firm atari, di r itira re rem endam ento sostitu tivo dell’articolo 1.

    PRESID ENTE. Si dà atto del ritiro dello em endam ento p resen tato dagli onorevoli Sac- cà, Cortese, Ovazza, Tuccari, D ’A gata e Colosi.

    ALESSI, Presidente della Regione. Chiedo di parlare.

    PRESID ENTE. Ne ha facoltà.

    ALESSI, Presidente della Regione. Debbo fa re una rich iesta di s tre tto ca ra tte re regolam entare: però, desidero fa r precedere la m ia rich iesta da una leale dichiarazione a ll’A ssem blea. Ho detto che il Governo avrebbe votato favorevolm ente al passaggio a ll’esame degli articoli di u n testo che ha la sua organizzazione, raggiunge determ inate finalità, si serve di determ inati mezzi, im pegna fino a un determ inato lim ite le questioni di diritto , e cioè nel lim ite della nostra competenza. Quando abbiam o iniziato la discussione generale e da alcuni colleghi si richiedeva che si discutesse sul testo originario, noi —■ nel chiedere che si discutesse sul testo rie labo rato dalla Commissione — non abbiam o espresso una ragione preferenziale m a siam o stati a ciò indotti da tu tte le ragioni che, sia pure som m ariam ente, un m om ento fa io declinavo a ll’Assemblea, nel ra