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Padova, 14 maggio 2012
Sintesi dei principali indicatori dell’economia provinciale
1° trimestre 2012 e previsioni 2012-2014
A cura del Servizio Studi
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Indicatori 1° trimestre 2012- Dati Infocamere dinamica imprese (Tassi natalità e mortalità)- Andamento industria manifatturiera (produzione, fatturato, export, occupazione)- Credito - Impieghi bancari per macrosettori
Indicatori macroeconomici (Previsioni 2012 e 2013-14)- Valore aggiunto (PIL)- Export- Occupazione- Occupazione dipendente (previsioni indagine Excelsior 2012)
Altri indicatori- Tasso di sopravvivenza imprese (2006-2011)- Brevetti depositati (2011) - Contenuto tecnologico export (Istat 2011) - Tasso di disoccupazione giovanile (Istat 2011)
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estre 2012
Variazione del numero di imprese operative al 31 marzo 2012
Nelle due slide successive viene riassunto l’andamento dei tassi di sviluppo delle imprese attive nella provincia di Padova, elaborato sulla base dei dati delle iscrizioni e cessazioni nel 1° trimestre (dati Registro Imprese - fonte Infocamere).
Va tenuto presente che, storicamente, nei primi tre mesi dell’anno si sono sempre verificati saldi negativi tra iscrizioni e cessazioni, come conseguenza di una maggiore concentrazione di cessazioni nel mese di gennaio, effetto di chiusure di attività avvenute a fine dell’anno precedente e contabilizzate nel primo trimestre dell’anno successivo.
Inoltre sui dati del 2011-2012 pesano le cancellazioni d’ufficio di imprese per motivi amministrativi (non dipendenti quindi dall’evoluzione del ciclo economico), dovute alle procedure di controllo degli archivi del Registro Imprese: le cancellazioni d’ufficio hanno riguardato in particolare le società di persone e, a livello settoriale, hanno interessato in misura maggiore il commercio.
Il tasso di crescita per il totale dei settori è parzialmente negativo (-0,2%), ma analogo al risultato dello stesso arco di tempo del 2011, e relativamente meno accentuato rispetto a un certo declino della dinamica imprenditoriale che si registra in Veneto (-0,7%) e Italia (-0,5%).
Questa dinamica riflette una stagnazione dell’insieme delle attività industriali e terziarie (con un andamento relativamente migliore per le attività di servizio) rispetto a una flessione per l’agricoltura, in cui si conferma una dinamica negativa fenomeno del resto ormai strutturale negli ultimi anni.
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Tasso di crescita demografico: saldo imprese iscritte-cessate nel trimestre su attive al 31.3 dell’anno precedenteFonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
TASSI CRESCITA DEMOGRAFICI (*) IMPRESE ATTIVE1° trimestre - Totale settori – Totale provincia di Padova
Le dinamiche negative del 1° trimestre risentono anche di fattori di carattere amministrativo (maggiore concentrazione delle cessazioni nei primi tre mesi dell’anno)
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Agricoltura Industria - manifatturiero - costruzioni Terziario
15.012 25.968 11.422 14.306 50.843
2010 2011 2012
TASSI CRESCITA DEMOGRAFICI IMPRESE ATTIVE – Totale provincia di Padova – 1° trimestre
In basso il valore assoluto delle imprese attive al 31.3.2012
Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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L’apertura di procedure concorsuali
Nella tabella seguente sono riportati i dati disponibili per il 1° trimestre 2012 di fonte Infocamere per la provincia di Padova e l’Italia dell’insieme delle procedure concorsuali (PC) che includono, oltre ai fallimenti, anche gli altri interventi previsti nel caso di crisi aziendali (concordato preventivo, concordato fallimentare, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria, amministrazione straordinaria speciale).
In sintesi:il totale delle PC nei primi tre mesi del 2012 è pari a 57 unità con una diminuzione del -8,1% sullo stesso dato del 2011 (pari a 5 unità in meno in valore assoluto);l’entità delle PC si riporta quindi sui livelli dei primi tre mesi del 2010;a livello settoriale, si nota una maggiore concentrazione delle PC nell’industria (31 unità) rispetto a quanto avviene nei servizi (16) e nel commercio (9).
Se da questi dati emerge come il fenomeno si presenti in dimensioni relativamente contenute (le imprese interessate da procedure concorsuali sono lo 0,06% delle imprese operative), tuttavia è anche vero che una analisi più approfondita dovrebbe concentrarsi sulle caratteristiche delle imprese interessate alle procedure concorsuali, soprattutto in termini di dimensioni occupazionali.
Il fallimento di imprese di dimensioni ridotte, pur comportando costi sociali, oltre che economici che non vanno comunque sottovalutati, ha un impatto limitato sui sistemi produttivi territoriali, mentre invece risultano maggiori le ripercussioni nel caso si tratti di unità produttive di dimensioni rilevanti per numero di addetti.
8Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Infocamere
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Variazioni del numero di imprese per tipologia
La tabella successiva riassume in sintesi le variazioni del numero di imprese suddivise in base alla prevalente partecipazione di stranieri, donne e giovani con meno di 35 anni di età.
Le imprese considerate sono tutte imprese individuali e società le cui quote e cariche sociali sono detenute per più del 50% da stranieri, donne e giovani.
Le variazioni, che risentono anche dei ricordati fenomeni di cancellazione d’ufficio di imprese (v. slide n. 3), soprattutto nelle attività commerciali, indicano ancora un aumento delle imprese straniere (+1,6% con un +0,9% per la componente extracomunitaria), mentre si registra una stagnazione per le imprese femminili (-0,2%) e ancora un calo delle imprese giovanili (-5,4%).Tra le imprese extracomunitarie, gli aumenti maggiori riguardano manifatturiero e servizi della ristorazione; le imprese femminili risultano in aumento nelle attività di servizio, ma sulla loro variazione complessivamente stazionaria pesa la contrazione in agricoltura e nell’industria.Il calo delle imprese giovanili avviene in tutti i principali settori, ma si nota una certa crescita di imprese avviate da giovani nei servizi finanziari, della ristorazione, nei servizi sanitari e sociali e nell’informatica/telecomunicazioni.
Nota metodologica sui dati delle imprese straniere ed extracomunitarie
I dati delle imprese a prevalente partecipazione straniera ed extracomunitaria sono indicativi in quanto si fa riferimento nell’estrazione dei dati alla località di nascita e non alla cittadinanza: si può quindi verificare una sovrastima delle posizioni dovuta alla presenza di cittadini italiani nati all’estero. La rilevazione della cittadinanza non è attualmente disponibile nelle banche dati del Registro Imprese, dal momento che richiederebbe procedure complesse di verifica sul piano amministrativo.
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Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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Persone con cariche imprenditoriali al 31 marzo 2012
Nella tabella successiva è riportato l’andamento nell’ultimo anno del numero di persone con cariche imprenditoriali (titolari, soci, amministratori) che risultano dal Registro Imprese (fonte Infocamere)
Le variazioni risentono anche delle cessazioni d’ufficio delle imprese per motivi amministrativi dal momento che la cancellazione di una impresa/società comporta una conseguente riduzione del numero di persone titolari, socie o amministratrici.
In sintesi
si registra una diminuzione delle persone con cariche imprenditoriali nella provincia del -1,7%: il totale delle persone si attesta a 147.768 unità a fine marzo 2012, poco meno di 15,9 imprenditori ogni 100 abitanti con un tasso di imprenditorialità superiore sia all’Italia (13,4%) che al Veneto (14,9%); risulta in diminuzione anche la componente femminile (-0,8%) e giovanile (-4,3%) mentre aumentano gli imprenditori extracomunitari (+1,5%) e all’interno di essi in particolari i cinesi (+7,6% ma contro il +10,6% alla stessa data del 2011).
Nella tabella vengono riportate anche le variazioni dei soli titolari di impresaSi conferma anche in questo caso un andamento negativo per l’insieme dei titolari (-2,1%), mentre è più contenuto il calo per le donne (-0,2% che, per la sola componente giovanile con meno di 29 anni, registrano un aumento del +2,5%) e per l’insieme dei giovani (-1%).La crescita per i titolari di impresa extracomunitari è relativamente inferiore (+0,7%) rispetto alla variazione per l’insieme del persone di queste nazionalità
12Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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Indicatori dell’industria manifatturiera
Le elaborazioni disponibili nei grafici successivi riguardano i principali indicatori dell’industria manifatturiera provinciale (aggiornati 1° trimestre 2012) e sono state effettuate sulla base delle informazioni raccolte nel corso dell’indagine “Veneto Congiuntura” realizzata in collaborazione con Unioncamere Veneto su un campione significativo di imprese manifatturiere padovane (408 imprese intervistate con 12.381 addetti per un fatturato di 1,9 miliardi di euro)
In sintesi: nel 1° trimestre 2012 le imprese manifatturiere della provincia evidenziano un arretramento produzione industriale (-4%) che rappresenta il risultato peggiore degli ultimi due anni, a conferma della decelerazione rilevata già a partire dal secondo trimestre 2011; il fenomeno riguarda anche il fatturato totale (-4,5%), che segna egualmente una svolta negativa rispetto ai trimestri precedenti; il fatturato realizzato sui mercati esteri rimane di fatto stazionario (+0,2%), ma denota anche in questo caso un ridimensionamento, pur se va tenuto presente che per tutto il 2011 le imprese della provincia hanno registrato i maggiori aumenti delle vendite all’estero dell’intera regione; le dinamiche negative interessano sia le imprese con più di 10 addetti che le microimprese della classe 2-9 addetti (per queste ultime con un trend maggiormente negativo per produzione e fatturato); rispetto alle tendenze in atto in regione, le imprese della provincia segnalano un calo della produzione di poco superiore, ma un maggiore arretramento del fatturato con un minore dinamismo del fatturato estero rispetto al resto delle province venete; per l’occupazione, l’andamento appare stazionario, tuttavia con una relativa maggiore tenuta rispetto al Veneto;. l’evoluzione a breve termine non appare favorevole, considerato il calo degli ordinativi soprattutto dal mercato interno, ma in parte anche dall’estero (pur se le imprese con più di 10 addetti segnalano un possibile recupero degli ordini dall’estero nel trimestre in corso)
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(*) Imprese con più di 2 addetti – Per dati annuali medie var. % trimestrali per 1° trimestre var. % 2011-2012Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati indagine “Veneto Congiuntura” in collaborazione con Unioncamere Veneto
INDICATORI INDUSTRIA MANIFATTURIERA – Totale imprese - Totale provincia di Padova
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Produzione Occupazione Fatturato Ordini totali Ordini esteri
Media 2009 Media 2010 Media 2011 1° trim.2012
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Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati indagine “Veneto Congiuntura” in collaborazione con Unioncamere Veneto
INDICATORI INDUSTRIA MANIFATTURIERA – Totale provincia di PadovaVariazioni % FATTURATO MERCATI ESTERI - su stesso trimestre anno precedente
Imprese con più di 10 addetti
-28,3 -31,1
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009 2° 3° 4°
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I dati si riferiscono alle imprese con la maggiore quota media di fatturato realizzata all’estero
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Dinamiche del credito - Gli impieghi bancari alle imprese
La slide seguente riassume l’andamento degli impieghi bancari destinati alle imprese dei settori manifatturiero, costruzioni e servizi, sulla base dei dati rilevati dalla Banca d’Italia.Si avverte che, a seguito di una revisione delle modalità di calcolo, è possibile effettuare una analisi delle dinamiche limitatamente al confronto tra la situazione al 29 febbraio 2012 (ultimo dato disponibile) rispetto al 30 giugno 2011, ma non rispetto alla stessa data degli anni precedenti.
La diminuzione degli impieghi per Padova interessa tutti i tre principali macrosettori, con una maggiore intensità nelle costruzioni (-6,3%) e nel manifatturiero (-3,5%) rispetto ai servizi (-1%).La provincia evidenzia un calo superiore dei finanziamenti alle imprese manifatturiere rispetto a quanto pure si verifica nel Veneto (-1,9%) e in Italia (-1,4%), situazione che si riscontra anche nelle costruzioni.Per contro, nei servizi Padova manifesta un andamento negativo degli impieghi relativamente inferiore se confrontato con il trend regionale e nazionale (-1,7 e -2,1% rispettivamente).Rispetto a quanto era emerso a fine 2011, nella provincia il calo dei finanziamenti risulta maggiore nelle costruzioni e in parte anche nei servizi, mentre per il manifatturiero il trend, pur negativo, appare meno accentuato.
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Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Banca d’Italia
ANDAMENTO DEL CREDITO ALLE IMPRESE – Variazioni % giugno 2011 - febbraio2012 (*)
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Previsioni indicatori macroeconomici
Il Centro Studi di Unioncamere italiana in occasione della decima edizione della Giornata dell’Economia ha diffuso alcune elaborazioni riguardanti le previsioni (realizzate in collaborazione con Prometeia) sugli scenari di evoluzione delle economie locali per gli anni 2012-2014.
Nelle tabelle successive vengono riportati i principali indicatori anche con un confronto delle previsioni per la provincia di Padova con il Veneto e l’Italia.
Il valore aggiunto (PIL)
I dati di consuntivo per il biennio 2010-2011 indicano una dinamica positiva del valore aggiunto (+2,8%) e quindi della ricchezza prodotta nel territorio, superiore sia a quanto era avvenuto nel Veneto (+2,2%) che in Italia (+1,4%).Trattandosi di un dato medio per il biennio riferito all’insieme dei settori, questa dinamica riflette l’andamento favorevole almeno sino alla prima parte del 2011, dal momento che, come è noto, in seguito si è registrata una progressiva involuzione, effetto della crisi economico-finanziaria manifestatasi soprattutto a partire dal mese di ottobre 2011.Le previsioni per il 2012 confermano anche per la provincia una tendenza negativa: la diminuzione del valore aggiunto dovrebbe essere infatti del -1%, in parte quindi relativamente meno accentuata di quanto egualmente si prevede rispetto al Veneto (-1,3%) e l’Italia (-1,5%).Nel biennio 2013-2014 le previsioni indicano invece la possibilità di una ripresa, con una crescita del valore aggiunto del +1,7% in linea con il trend regionale (+1,6%) e con un risultato superiore all’Italia (+1,1%).
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PREVISIONI - DINAMICA VALORE AGGIUNTO (PIL) - Tassi di crescita % - Valori reali
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2010--2011 2012 2013--2014
Padova Veneto Italia
Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012)
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Previsioni indicatori macroeconomici
L’export
L’andamento dell’export in termini reali nel 2010-2011 appare particolarmente positivo per Padova, con un aumento del +16%, sensibilmente superiore quindi al Veneto (+9,5%) e all’Italia (+10,2%).Si tratta quindi di un recupero notevole delle vendite all’estero per la provincia, ma che va valutato tenendo conto che l’impatto della crisi internazionale del 2009 determinò una contrazione dell’export padovano del -20,8% (sempre in termini reali), come del resto accadde nelle stesse dimensioni a livello nazionale e regionale.Le prospettive per il 2012 non sono invece favorevoli: si prevede, infatti, una diminuzione del -0,9% per la provincia, con una dinamica quindi peggiore rispetto a Veneto e Italia, in cui il trend dovrebbe rimanere positivo (rispettivamente +3,7 e +3,8%), pur con un ridimensionamento rispetto al biennio precedente.Il recupero dovrebbe intervenire nel periodo 2013-2014, in cui la crescita dell’export provinciale è prevista in un +2,9% ancora però al di sotto di Veneto (+4,9%) e Italia (+4,1%).La percentuale del valore aggiunto realizzata sui mercati esteri (indice del grado di internazionalizzazione dell’economia) risulterà tuttavia stabile nel 2012 rispetto al biennio precedente, a conferma quindi dell’importanza della domanda estera, date le maggiori incertezze sull’evoluzione del mercato interno.Questa percentuale dovrebbe, infatti, essere del 32,3% nel 2012 con un valore pressochè analogo a quello del 2010-2011.Per il 2013-2014 il peso dell’export nella provincia salirà al 33%, situazione che si riscontrerà anche in regione (41,3%) e in Italia (28,6%).
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2,9
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2010--2011 2012 2013--2014
Padova Veneto Italia
Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012)
PREVISIONI DINAMICA EXPORT - Tassi di crescita % - Valori reali
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Previsioni indicatori macroeconomici
L’occupazione
L’andamento favorevole del valore aggiunto nel biennio 2010-2011 ha avuto un impatto limitato sull’occupazione.La dinamica dell’occupazione è stata infatti in parte positiva nell’ultimo biennio (+0,5%), in linea con Veneto, ma migliore rispetto alle dinamiche negative per l’Italia (-0,4%).Va detto che, come nel caso del valore aggiunto, questo dato riflette le dinamiche in parte positive sino a metà 2011, pur se non vi è stato un recupero dei livelli occupazionali pre-crisi 2009, al di là del successivo peggioramento intervenuto nella parte finale dell’ultimo anno. Le previsioni per il 2012 indicano un possibile calo dell’occupazione del -1,2% per la provincia in linea comunque con quanto si dovrebbe verificare per il Veneto (-1,1%) e l’Italia (-1%).La ripresa prevista per il 2013-2014 determinerà un recupero ancora limitato per l’occupazione: +0,7% la variazione prevista per la provincia rispetto al +0,5% del Veneto e ad un incremento marginale del +0,2% per l’Italia.
Il tasso di disoccupazione viene previsto al 5,3% nel 2012, quindi ben al di sotto del dato nazionale (9%) ed in linea con il Veneto, mentre nel successivo biennio 2013-2014 si dovrebbe registrare un calo (4,4% il tasso di disoccupazione previsto per la provincia).Per l’anno in corso, la diminuzione del tasso di occupazione in presenza di un tasso di disoccupazione invariato, indica quindi nella provincia un possibile aumento nel 2012 del tasso di inattività.Tuttavia, non e’ possibile verificare questa ipotesi con i dati disponibili che non forniscono la percentuale dei lavoratori inattivi (che non rientrano tra gli occupati e le persone in cerca di occupazione).
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0,5
-1,2
0,7
0,5
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0,5
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-1,0
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2010--2011 2012 2013--2014
Padova Veneto Italia
PREVISIONI - DINAMICA OCCUPAZIONE - Tassi di crescita %
Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012)
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2010--2011 2012 2013--2014
Valore aggiunto
Occupazione
Fonte: elaborazione uff. studi CCIAA Padova su dati Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (aprile 2012)
PROVINCIA DI PADOVA – PREVISIONI PRINCIPALI INDICATORI - Tassi di crescita - var. %
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Previsioni occupazione lavoratori dipendenti 2012 - Indagine Excelsior
Nelle due slide successive sono disponibili alcune previsioni sull’andamento degli occupati dipendenti della provincia nel settore privato ricavate sulla base dell’indagine annuale “Excelsior” effettuata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro (1).Le previsioni sono state fornite da un campione significativo di imprese con più di 1 addetto.
In sintesi:
si prevede un saldo negativo dell’occupazione del -0,4%, come risultato di un tasso di
entrata del 3,6% a fronte di un tasso di uscita del 4%;
in termini assoluti si tratta di 8.310 assunzioni previste contro 9.250 uscite per una saldo
negativo di -950 unità;
a livello regionale e nazionale sono pure previste dinamiche negative, in parte superiori nel
Veneto (-0,7%) e in Italia (-1,1%) rispetto a quanto dovrebbe avvenire per la provincia
anche nel resto del Veneto saldi occupazionali risultano negativi in tutte le province
(1) La variazione prevista per il 2012 è diversa da quella riportata nelle precedenti slide 22 e 23 in quanto non include l’andamento degli occupati indipendenti e del settore pubblico.
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PREVISIONI OCCUPAZIONE DIPENDENTE 2012Tassi in % - Totale settori
3,6
7,1
3,63,2
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5,2 5,15,5
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Padova Verona Vicenza Treviso Venezia Belluno Rovigo Veneto Italia
Entrata Uscita Saldo
I tassi di variazione sono calcolati sulla base dei saldi occupazionali non arrotondati. Dati comprensivi dei contratti a tempo determinato a carattere stagionale.Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2012
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I dati si riferiscono alle previsioni sull’andamento di entrate e uscite di lavoratori dipendenti fornite dalle impresedel settore privato con almeno 1 dipendente.Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
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Altri in
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Il tasso di sopravvivenza delle imprese
I dati forniti da Infocamere (v. slide successive) consentono di rilevare il tasso di sopravvivenza (Tds) delle imprese e quindi la durata delle attivita’ imprenditoriali, confrontando i dati del 2006 con il 2011.Viene posto a confronto il numero delle imprese ancora attive a 5 anni dalla nascita per i due anni di riferimento.
Le informazioni disponibili, riferite ai dati per il totale dei settori e per le 4 principali forme giuridiche, consentono di rilevare:
una riduzione del Tds, che, per il totale delle imprese, passa dal 61,6% del 2006 al
56% del 2011, con una diminuzione quindi di -5,6 punti; una situazione analoga si riscontra anche nel Veneto e in Italia, in parte tuttavia in
dimensioni inferiori a quelle registrate per Padova: il Tds per il Veneto è infatti di 1,2 punti
superiore a Padova e di 2,4 in Italia nel 2011; considerando il totale delle imprese, prima della crisi i Tds della provincia erano invece
allineati a Veneto e Italia; la riduzione del Tds per Padova riflette il ridimensionamento intervenuto per le imprese
individuali il cui tasso di sopravvivenza passa dal 58,9 al 51,8%; una diminuzione si verifica anche per le forme societarie il cui tasso si mantiene
tuttavia la di sopra del 60%; rispetto al valore pre-crisi, solo le altre forme giuridiche (in prevalenza cooperative)
registrano un aumento del Tds (+6,6 punti confrontando i dati 2006 e 2011).
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TASSI DI SOPRAVVIVENZA (TdS) DELLE IMPRESE A 5 ANNITotale settori - Totale provincia di Padova
64,2
67,8
58,9
50,3
61,662,7 62,5
51,8
56,9 56,0
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Società di capitali Società di persone Imprese individuali Altre forme (*) Totale
2006 2011 Variazione Tds
Nota: il tasso di sopravvivenza e' calcolato come rapporto tra le imprese attive nate 5 anni prima e ancora in vita nei due anni di riferimento (*) cooperative e consorzi - Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA su dati Infocamere
Si riduce il tasso di sopavvivenza delle imprese
nell'ultimo quinquennio
Maggiore difficoltà di sopravvivenza delle imprese individuali
Quasi la meta' delle imprese individuali nate 5 anni prima non e' più attiva nel 2011
Altri in
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TASSO DI SOPRAVVIVENZA (TdS) – Prov. Padova, Veneto e Italia – TOTALE IMPRESE
Nota: il tasso di sopravvivenza è calcolato come rapporto tra le imprese attive nate 5 anni prima e ancora in vita nei due anni di riferimento - Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
Altri in
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TASSO DI SOPRAVVIVENZA (TdS) – Prov. Padova, Veneto e Italia – IMPRESE INDIVIDUALI
Nota: il tasso di sopravvivenza è calcolato come rapporto tra le imprese attive nate 5 anni prima e ancora in vita nei due anni di riferimento - Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Infocamere
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Indicatori dell’innovazione - I brevetti depositati
La slide riguardante i brevetti depositati fornisce un importante parametro sul livello di
innovazione del sistema produttivo.
La provincia di Padova con 2.110 brevetti depositati nel 2011 si colloca al 6° posto in
Italia e al primo nel Veneto.
Rispetto all’anno precedente si registra una crescita complessiva dei brevetti +8,8%
(pari a +170 unità in valore assoluto) variazione che risulta al di sopra del trend,
egualmente positivo, per Veneto (+2,3%), mentre in Italia prevale una contrazione (-1%).
L’aumento dei brevetti nella provincia è il maggiore dal 2006, sia in termini assoluti che
percentuali.
Da rilevare anche un aumento dei brevetti per invenzioni (+4,8%) anche in questo
caso con la variazione maggiore dell’ultimo quinquennio e con una inversione di
tendenza rispetto a risultato negativo del 2010 (-1,2% allora);
Padova rimane al 5° posto per numero di invenzioni depositate (4,4% del totale Italia)
ed è ancora prima nel Veneto.
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BREVETTI DEPOSITATI – POSIZIONE DI PADOVA IN ITALIA
In basso la % sul totale Italia e la posizione nella graduatoria nazionale nell'ultimo anno.Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Unioncamere
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Il contenuto tecnologico dell’export
Il contenuto tecnologico dell’export provinciale (v. slide seguente) viene ricavato calcolando il peso percentuale dei prodotti a media-alta tecnologia sul totale delle export (fonte Istat).I prodotti a media-alta tecnologia comprendono in prevalenza le produzioni farmaceutiche, dell’informatica-telecomunicazioni, strumentazioni di precisione (orologi, ottica, foto, medicali, ecc.), motori e apparecchiature elettriche, componentistica e macchinari per specifici impieghi, macchine utensili e macchine agricole.
La provincia con il 37,2% evidenzia un peso dell’export a media-alta tecnologia superiore a Veneto (28,7%) e Italia (31,8%) collocandosi al primo posto nel Veneto, precedendo anche le province della regione che in valore assoluto presentano dimensioni superiori per il totale delle esportazioni (Vicenza, Treviso e Verona).La dinamica nel 2011 risulta nell’insieme positiva con una crescita dell’export relativamente maggiore per i prodotti a media tecnologia (+15,4%) rispetto ai prodotti ad alto contenuto tecnologico (+14%).Padova consegue una performance migliore nell’ultimo anno rispetto a Veneto e Italia per entrambi gli aggregati dell’export tecnologico: in particolare, la crescita dell’export ad alta tecnologia è nella provincia superiore di oltre 7 punti rispetto a quanto avviene nel Veneto (+6,7%) con un differenziale positivo che si riscontra anche nei confronti dell’Italia (+8,9%).Una dinamica analoga si rileva anche per l’export a media tecnologia, in cui gli aumenti nel Veneto e in Italia erano rispettivamente del +12,9% e del +12,1% contro il citato +15,4% di Padova.
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EXPORT PER CONTENUTO TECNOLOGICO
In basso la % di ogni provincia sul totale dell’export Veneto dei prodotti ad alta e media tecnologia nel 2011Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Istat
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Il tasso di disoccupazione giovanile
Sulla base delle stime effettuate dall’Istat a livello provinciale, utilizzando i dati medi dell’indagine delle
forze di lavoro per il 2011, e’ possibile fornire alcune indicazioni sul tasso di disoccupazione giovanile
(Tdg) con riferimento alla classe di età 15-24 anni
Il Tdg della provincia è al 13,3% quindi al di sotto del Veneto (19,9%) e notevolmente
più contenuto rispetto all’Italia (29,1%), ma anche nei confronti dell’Unione Europea a
27 paesi (21,8%).
Rispetto al 2010, si nota un parziale aumento del Tdg nella provincia (+0,3%) che
risulta tuttavia più contenuto rispetto a quanto avviene nel Veneto (+0,8%), in Italia
(+1,3%) e nell’Unione Europea (+1,2%).
Inoltre, la crescita del Tdg rispetto ai livelli pre-crisi (media 2004-2007) appare più
contenuta per Padova rispetto a quanto si verifica in regione e in Italia (v. variazioni in
tabella).
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TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (Giovani 15-24 anni)
Fonte: elaborazione uff.studi CCIAA Padova su dati Istat ed Eurostat
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Per u
lteriori ap
pro
fon
dim
enti…
Per ulteriori approfondimenti delle informazioni contenute in queste slide si rinvia alla documentazione disponibile nell’area di Padova del Portale Starnet, rete degli uffici studi e statistica della Camera di Commercio italiane all’indirizzo:
http://www.starnet.unioncamere.it/?mod=AREA_CCA&ID=251