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Ecco per il Magazzino di Poesia i versi di Lella Ginestra. E con lei il Magazzino si presenta a Trieste... L'appuntamento, sabato 17 gennaio alle 17,30 al San Marco in Via Cesare Battisti 8. Per “Quando la luna muore…” Poesie di Elena Giraldi e di "Lella Ginestra". Introduce Gabriella Valera Gruber dell’Associazione Poesia e Solidarietà.TRANSCRIPT
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Dio non sa di me
magazzino di poesia
Dio non sa di meLella Ginestra
*spagine
spagine - magazzino di poesia - poesia
Spagine è un periodico di informazione culturaledell’Associazione Culturale Fondo Verri di Lecce
Dio non sa di meLella Ginestra
Piccola raccolta di vite
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Dio non sa di me
“Dio dica male”
Dio maledica I fiori del pratoE gli arcobaleni cadenti nei vostri occhi
Le nuvole acide nelle foto sul comòE gli angioletti pendenti dagli angoli dellevostre pareti sante.
Dio maledicaIl marmo grigio delle tombeE semini al vento le vostre ultime parole perme
Dica male di voi e degli sguardi che avetesottratto al mio quando c’eroMaledica i vostri passi di sangue dietro almio corpo freddo.
Dio maledica Me che eroE dica qualcosa, male detto, ora che nonsono.
Marzo 2014
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Dio non sa di me
“Alla lingua”
Ode a teChe bagni la pelle e le orecchieChe frughi nei miei primi giorni di soleE fingi parole paterne.
Marzo 2014
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Dio non sa di me
“Il coso”
Ho toccato senza sapereE ho perso bestemmiando.
Marzo 2014
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Dio non sa di me
“La morte mi colse viva”
I miei primi giorni di morte erano leggeriPoi la discesa e la caduta.
Infinite le mani addossoE le voci a terra.
Si assottigliavano le gambe sotto le tueE la stanza era rosa prima di te e di me.
Marzo 2014
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Dio non sa di me
“Portami alle giostre”
Oh che bel castello marcondirondiro…Non ero io lì con teA raccogliere la tua vitaA scivolare sul tuo castelloMarcondirondiroOh che bel castello
Non era il mioNon ero lìNon è più il mio castelloNon lo è mai statoOh che bel castelloMarcondirondiro
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Due ore”
Ciuf ciufRien ne vas plusCiuf ciufTutto parte tranne me
Sui marmi chiari sporchi di teMi guardo e mi schifoSchifo la mia attesa vanaSchifo quell’uomo che mi guardaDalla sua lurida camicia beigeCome questi maledetti marmi chiari
Del mio andirivieniDel mio inutile viaggioDel mio ridicolo andare Dell’inutile attendereCiuf ciuf la vita va
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Significa”
Ho cercato parole per dirloMa non ci sono parole per dirteloCosa significa cercare le paroleNulla.Nulla significa
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Noi”
E’ più importante È piùÈTutto èPiù Di MePer Te
Aprile 2014
13
Dio non sa di me
“Al diavolo”
Nelle viscere ho cercato il tempoPer capirePer conoscerePer sentire
Nelle viscere ho aspettato che arrivassiChe capissiChe sentissiDalle viscere ti sputoPer vivere
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Gnocchi morbosi”
Vi mastico morsicata da ambigui sguardiE voi risalite come l’odio che provo oraVi mando giù col rosso in ET finale Ma risalite come corpo morto sale.
Vi mastico, morbosi gnocchi,Ma voi vi guardate noncuranti degli altriEd io resto qui a farmi corpo di voi.
Aprile 2014
15
Dio non sa di me
“Piena”
Dagli orli straripi e mi ricordi che esistoChe ho un coloreChe ho un odoreChe cammino e amo quando voglioQuando ho voglia
Nei giorni mi diciChe sono nata da donna Che sono viva per questoChe non so smettere di colorare i miei passi.Piena vado.
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Nana da giardino”
Sono miei!
DiceviOdorano per mePer me, sono tutti per me.
Sono più alti di te, non possono essere perteI fiori sono di chi li guarda dentro, sopra.
Aprile 2014
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Dio non sa di me
“Sei morto, Dio”
Una mattina d’aprileIn un giorno dispariIn un’ora tonda e sporca.
Ti dicevo parole che non sentivo e che nonpotevoE si facevano cancro nelle mie carniEd Erano nere come l’odio che non riuscivoa provareE per l’impotenza si facevano rabbia.
Sei morto in un giorno di vigiliaQuando la festa è quasi prossima ma non abbastanza da essere rinascita.
Sei morto che non ero prontae sei morto lo stesso.
19 Aprile 2014
18
Dio non sa di me
“Un maialino rosa”
Rosa mai l’ho avutoEd ora che è mioNon posso averlo.
Aprile 2014
19
Dio non sa di me
“Ad un’amica”
Temo le tue parolePerché sono quelle che mi direiE tra le righe di quel che scrivi Ritrovo ascolti e silenzi preziosi.
Metti una sera a cenaTra primi piani e pianoforti leziosiE risate sommesse per altrui vanità.
Metti, poi, che non mi sopporti e che tu seiirritante per meMa le distanze e le paure non sconfiggonole anime glitterate di poesia e vita.
Aprile 2014
20
Dio non sa di me
“D’io”
D’io di notte muoreAsciuga la notte e muoreChiude le case e gli occhi e muore
D’io muore Ma non ti avverteSi sfila dal tempo e ne crea un altroFatto di vite mai trascorse ferme ad aspettare dietro le finestreSotto le lenzuola bagnateNegli angoli sporchi di segreti e immobili diparole
D’io di giorno non c’èMuore di notte.
Maggio 2014
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Dio non sa di me
“Il conto, grazie!”
Ein zwei drei…Ho contato mille volte e una ancoraHo tenuto il conto delle coseOne two three…
Non è questa la forma di quel che vivoUno dietro l’altro i volti, le mani, la merda,le foglie, le strade, le stronzeNon cercarli così, non sono uno dietro l’al-troUno prima, uno dopo, l’altro pure.
Sono tutti addossoLa vita arriva tutta addosso e così se ne va.Di dosso.Un deux trois…
Maggio 2014
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Dio non sa di me
“Di un”
Di un tempoSentì parlareDi un giornoDi un bar
All’angolo staviSeduto tra le bricioleE le tazze
Tra piume e foglieTra tette e voglieAnnoiato stavi
Di un tempo Di un giornoDi un bar
Maggio 2014
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Dio non sa di me
“Sopra le gambe”
Dentro una saccaContro la panciaSotto le tetteSopra le gambe
Non hai chiestoNon sapeviHai dovutoHai pianto
Sei nato.
Maggio 2014
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Dio non sa di me
“E non sanno altro”
A Milano pisciano per stradaTappezzati di inchiostro sulla pelle.
Lavorano e piscianoBevono e pisciano.
Pérdono la a e la o per l’asteriscoE non sanno altro.
Si lasciano andare E pisciano all’angolo di Gender street.
Si infilano nei tram e in trans si infilano metalli.
Sono in movimento urb-ano, In un’unica corsa a-selfie
Senza a e senza o.
Maggio 2014
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Dio non sa di me
“Fine vita mai”
Come hai fatto tu, vecchia grinzosa,ad arrivare fin qui?
Come hai fatto a sopportare questa vitaCon le giunture ora immobiliE gli eredi sul colloChe ti aspettano per la fine?
Come hai fatto a dire addio al corpo gau-diosoIn cambio di uno dolorosoPer aviditàPer pietà di teO per disperazione della morte?
Come hai potuto amareUomini tristi e assentiO desiderosi di teE consapevoli del tuo divenire?
Come puoiSopportare tutta questa vita addossoSenza desiderarla ancora e ancora?
Il corpo tuo ha risposte per teNon per me.
Luglio 2014
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Dio non sa di me
“Ma non raccontate favole!”
La poesia è bella?In nessun verso potete dirlo.
Ti squarta,ti sbrana e poi ti fa respirare ancora.
Ti ribalta lo sguardoTi fa amare e detestare questa vita. Nello stesso istante ti dà ogni cosa. Troppoda dire.
Ti scopa fino al midolloE ti lascia sola a terra senza il tempo di una sigaretta.
Benedico queste esperienze con leiChé mi fanno scrivere di loro.
Luglio 2014
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Dio non sa di me
“A venire”
Benedico i giri d'amoreche furiosi ricompongono le storie lontanein memorie a venire.Benedico i giri d'amoreche tengono i corpi uniti in tempi d’assenza.Benedico i giri d'amoreche contemplo in vite altrui.
Agosto 2014
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Dio non sa di me
“Nel tuo tempo”
Viva nel tuo tempo.E non mi curo dei giorni,non so dire di me.Nel tuo tempo vivo.E sono Senza virgoleSenza spaziSenza sillabeTutta dove tu sei.
(19) Settembre 2014
[n° 24]
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Dio non sa di me
“Non torno”
Come animale senza voloStoTra il cielo e qualcos’altro.
E non c’è ariaNon c’è nuvola Che mi separi dalla caduta.
Nelle ore della rabbiaUna finestra segna la vegliaE non c’è conforto.
Non c’è silenzioNon c’è, non ci seiNon sono più, qui, non siamo più, qui.
20 ottobre 2014
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Dio non sa di me
“Tana metropolitana”
Bosco di ferro scuro e rotaie lì mi sono persa, Milano.Chi credi di essere?
Una città di metrò?Una città d’expò?Esplodi dentro e fai il biglietto per l’inferno
Che tanto passa la 90 per mangiarti meglio...Chi credi di essere, Milano?Una metrò, una polì?
Tana per Milano. Neanche mi conosci, neanche mi guardi emi chiedi il biglietto.Che odio grande che hai, Milano! E’ per mangiarti meglio.
Novembre 2014
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spagine - magazzino di poesia 24
Gennaio 2015
Il Fondo Verriè in via Santa Maria del Paradiso 8.aa Lecce (cap 73100)telefono [email protected]
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Dio non sa di me
*spagine
Lella GinestraNon è. Scrive. Un corpo teatro,
una cosa posata e dimenticata lì, nel mondo.