banca di credito cooperativo orobica · federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione...

264

Upload: others

Post on 24-Jul-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 2: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 3: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Banca di Credito Cooperativo Orobicadi Bariano e Cologno al Serio

Società CooperativaCostituita il 4 ottobre 1993 a seguito della fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Cologno al Serio,fondata il 18/01/1894, e la Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano, fondata il 17/10/1954.Iscritta all’Albo delle Società Cooperative al n. A159760Iscritta in data 01/11/1993 all’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 5205.0.0Iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo: 02258510169 - R.E.A.: 0275946Codice Fiscale e Partita I.V.A.: 02258510169Codice ABI: 08499

Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito CooperativoAderente al Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti del Credito CooperativoAderente al Fondo Nazionale di Garanzia

Aderente alla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo - Milano

Sede e Direzione Generale24055 Cologno al Serio (Bergamo) - Piazza Agliardi, 1tel. 035/4871300 - fax 035/898625www.bccorobica.it [email protected] [email protected]

FilialiBariano Piazza Don L. Paganessi, 3Bagnatica Via Papa Giovanni XXIII, 16Basella di Urgnano Piazzale Santuario, 141Brusaporto – Sede Distaccata Piazza V. Veneto, 11Calcinate Via San Martino, 18Cologno al Serio Via Rocca, 20Martinengo Piazza Maggiore, 3Morengo Via Umberto I, 31Pagazzano Via Morengo, 90Trescore Balneario – Sede Distaccata Via A. Locatelli, 23/FUrgnano Via Papa Giovanni XXIII, 329

Area di competenza operativaAlbano Sant’Alessandro, Albino, Bagnatica, Bariano, Bolgare, Brignano Gera d’Adda, Brusaporto, Calcinate,Caravaggio, Carobbio degli Angeli, Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cividate al Piano, Cologno al Serio,Comun Nuovo, Cortenuova, Costa di Mezzate, Credaro, Entratico, Fara Olivana con Sola, Fornovo San Giovanni,Gandosso, Ghisalba, Gorlago, Luzzana, Martinengo, Morengo, Mornico al Serio, Pagazzano, Palosco,Romano di Lombardia, San Paolo d’Argon, Seriate, Spirano, Trescore Balneario, Urgnano, Zandobbio, Zanica.

3

Page 4: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 5: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SommarioComponenti Organi Sociali 7

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione 111. Il contesto globale e il Credito Cooperativo 122. Il profilo sociale della Banca 463. La gestione della Banca 494. L’attività, il personale, i servizi 745. La gestione dei rischi 796. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e

l’evoluzione prevedibile della gestione 807. Proposta di copertura della perdita d’esercizio 81

Relazione del Collegio Sindacale 83

Relazione della Società di Revisione 87

Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2013 89• stato patrimoniale• conto economico• prospetto della redditività complessiva• prospetti variazione patrimonio netto• rendiconto finanziario

Nota Integrativa 97

Rilevazioni statistiche I• dati comparativi II• grafici statistici III

Compagine sociale VI

Contributi ed iniziative nel 2013 VII

Storia della nostra Banca IX

Carta dei Valori del Credito Cooperativo XI

Ubicazione e competenza territoriale XIII

Operazioni e Servizi XIV

5

Page 6: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 7: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Componenti Organi SocialiConsiglio di Amministrazione

Giovanni Battista Fratelli Presidente

Giuseppe Bonacina Vice Presidente VicarioRomano Rizzi Vice Presidente

Antonio Canevisio ConsiglieriFrancesco CarantiniMarino Adriano CarraraBruno Mario DucaPierangelo GoisisEmilio Monzio CompagnoniCarmelo Giovanni NozzaFlavio Ranica

Collegio Sindacale

Diego Cirelli Presidente

Valerio Renato Gastoldi Sindaci effettiviPasquale Nicoli

Lino Mario Passera Sindaci supplentiRoberto Polini

Direzione Generale

Giuseppe Bettani Direttore Generale

Angelo Pantosti Vice Direttore VicarioMassimo Piccoli Vice Direttore

7

Page 8: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 9: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni

“Le banche cooperative rappresentano una parte significativa del sistema bancarioeuropeo e contribuiscono alla diversità del settore e, dunque, alla sua stabilità.”

Michel Barnier(La Tronche – Francia, 1951)

Commissario europeo del Mercato interno e dei Servizi finanziari dal 2010Commissario europeo per le Politiche Regionali dal 1999 al 2004

9

Page 10: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 11: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazione delConsiglio di AmministrazioneCari Soci,

benvenuti all’annuale assemblea di approvazione del bilancio, che è l’appuntamento principale per tuttinoi. Un momento di confronto importante e imprescindibile, per non perdere la rotta e il senso del nostroimpegno al servizio dei Soci, dei Clienti e del Territorio.Un saluto particolare a tutti coloro che sono entrati a far parte della nostra compagine e che oggi, per laprima volta, partecipano ai nostri lavori. Rivolgiamo anche un pensiero alla memoria dei Soci ed Amici chesono venuti a mancare nell’anno trascorso e rinnoviamo ai loro familiari e congiunti le espressioni delnostro vivo cordoglio.Come ricordato già nella relazione dell’anno scorso, a motivo della congiuntura reale che ancora stainvestendo le imprese e le famiglie, è proseguita la tendenza di peggioramento della qualità del creditodando seguito a nuove significative rettifiche su crediti. Il 2013, ancor più degli anni precedenti, è statocaratterizzato dagli eventi conseguenti la crisi economica. La nostra banca chiude l’esercizio con unrisultato negativo. La perdita è dovuta all’imperversante crisi economico finanziaria che ha investito ilsettore bancario e le banche di piccole dimensioni sono quelle che ne fanno le maggiori spese perché piùesposte a fenomeni così pervasivi. La determinazione di adeguare gli accantonamenti sul Credito Anomalo,la riduzione dei tassi a fronte di consistenti impieghi a tassi variabili da una parte e la raccolta a tassi fissidall’altra hanno impattato in maniera determinante e hanno fatto si che si conseguisse una perdita di€ 3.827.100.A quasi sei anni dall’avvio della crisi si manifestano nuove preoccupazioni: crescita bassa senzaoccupazione, assenza di una nuova industria capace di attivare investimenti, deflazione dei salari, spesapubblica in contrazione. Consapevoli di questo contesto di riferimento, è continuato il nostro impegno pergarantire la crescita ed il progresso economico e sociale delle nostre comunità locali mirando a realizzareinterventi creditizi basati su progetti chiari e validi e su un’attenta valutazione della capacità di spesa e dirisparmio.Per ripartire, per rilanciare la crescita, occorre soprattutto un rinnovato consenso, un sentire comune chefavorisca la convergenza delle energie. Di questo progetto l’industria bancaria è un interlocutorefondamentale, perché è l’infrastruttura sulla quale viaggia la fiducia; il credito, gli investimenti, il sistemadei pagamenti si alimentano di fiducia. Le Banche di Credito Cooperativo hanno un ruolo peculiare, come“infrastrutture” direttamente espresse dai territori, interlocutrici privilegiate di milioni di famiglie, dimicro, piccole e medie imprese, produttrici di “capitale sociale” chiamate a costruire “sviluppocomunitario”, a favorire la circolazione della fiducia, ed a stimolare la crescita del tessuto di relazione e diconnessione locale. La nostra Banca ispira la propria azione a questo obiettivo: contribuire almiglioramento.Come di solito, per meglio illustrare i risultati del 2013, viene presentata un’analisi delle principali postein bilancio effettuata con valori disaggregati e confrontati con gli stessi del passato esercizio, esponendoin premessa le linee evolutive delle più importanti variabili d’ambiente e di mercato, nonché la situazioneeconomica generale e quella del mercato di riferimento.

11

Page 12: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1 IL CONTESTO GLOBALE E IL CREDITO COOPERATIVO

1.1 LO SCENARIO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO

Nel 2013 l’andamento dell’economia mondiale ha proseguito il percorso di crescita moderata giàintrapreso nel 2012, nonostante un’accelerazione registrata nell’ultimo trimestre dell’anno.L’attività economica e il commercio mondiale hanno intensificato la propria dinamica a partire dall’estatedel 2013, per via del miglioramento della domanda finale nelle economie avanzate in parte dovutoall’inatteso contributo positivo delle scorte.Nelle economie emergenti, un rimbalzo delle esportazioni è stato il driver principale, mentre la domandainterna in generale è rimasta contenuta, tranne in Cina. Contestualmente, a seguito della decisione didicembre del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve di procedere a un progressivorientro del programma di acquisto delle attività (da 85 miliardi di dollari mensili a 75 prima e 65successivamente), si è osservato dapprima un calo dell’incertezza nei mercati finanziari internazionali esuccessivamente il manifestarsi di tensioni valutarie in alcuni paesi emergenti. L’effetto finale dell’exitstrategy della politica monetaria statunitense potrebbe fornire, se nel lungo termine prevalesse la primacomponente, ulteriore sostegno all’attività economica globale.Gli indicatori delle più recenti indagini congiunturali hanno continuato a mostrare solide condizionieconomiche a partire dalla seconda metà del 2013, mantenendosi tutti fermamente in territorio espansivo.In particolare, nell’ultimo trimestre dell’anno l’indice mondiale complessivo dei responsabili degli acquisti(PMI, Purchasing managers index) è rimasto sostanzialmente invariato, a 53,9 punti, rispetto al trimestreprecedente. Tale valore si colloca su un livello prossimo alla media storica di lungo periodo (54,0) ed èriconducibile all’andamento abbastanza robusto della componente relativa al settore manifatturiero.L’indice settoriale dei servizi ha invece ceduto lievemente. Nello stesso orizzonte temporale, l’indicatoreanticipatore composito dell’OCSE, concepito per anticipare i punti di svolta dell’attività economicarispetto al trend, ha segnalato un miglioramento delle prospettive di crescita di gran parte dei principalipaesi dell’OCSE, oltre a un marginale recupero di slancio nelle maggiori economie emergenti (Cina, Russia eIndia). Il commercio mondiale ha mantenuto vigore in chiusura d’anno, mostrando ulteriori segnali distabilizzazione dopo un prolungato periodo di crescita modesta. D’altra parte, è probabile che la ripresadegli scambi internazionali prosegua in modo contenuto nel breve periodo, mantenendosi su livelli al disotto di quelli osservati prima della crisi finanziaria. Secondo le previsioni adottate dal Servizio Studi diFedercasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico delCredito Cooperativo (MECC), l’economia mondiale dovrebbe crescere del 3,7 per cento nel 2014, del 3,9 percento nel 2015 e del 4,0 per cento nel 2016. I rischi per le prospettive di crescita mondiale restanoorientati verso il basso. L’evoluzione delle condizioni nei mercati monetari e finanziari globali e leconnesse incertezze potrebbero influire negativamente sulla situazione economica.

Negli Stati Uniti la crescita del PIL in termini reali ha evidenziato un’accelerazione nel terzo e quartotrimestre del 2013 (rispettivamente +4,1 e +3,2 per cento in ragione d’anno sul periodo corrispondente),in aumento dal 2,5 per cento del secondo trimestre (0,6 per cento sul trimestre precedente) e dopo che ilPIL americano era cresciuto del 2,8 per cento nel 2012 e dell’1,8 per cento nel 2011. L’economia USA èstata alimentata prevalentemente dal rafforzamento della spesa per consumi personali e delle esportazionirispetto al periodo precedente, mentre l’accumulo delle scorte ha continuato a fornire un contributopositivo per il quarto trimestre consecutivo. Sia gli investimenti in edilizia residenziale sia la spesa

Relazioni e Bilancio 2013

12

Page 13: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

pubblica hanno subito un calo, dovuto quanto meno nel secondo caso a una flessione della spesa federaleche ha più che compensato l’aumento di quella statale e locale. Gli indicatori hanno recentementesegnalato la probabilità di una prosecuzione della ripresa economica nel primo trimestre del 2014, anchese presumibilmente ad un ritmo più contenuto rispetto a quelli piuttosto robusti osservati nella secondametà del 2013. Gran parte delle informazioni mensili disponibili fino a dicembre hanno evidenziato unlieve indebolimento, che è in parte dovuto alle condizioni meteorologiche avverse. Inoltre, il vigorosocontributo delle scorte alla crescita del PIL negli ultimi quattro trimestri, come ricordato, suggerisce lapossibilità di un prossimo rallentamento di questa componente.In chiusura d’anno, l’inflazione al consumo annua è salita di 0,3 punti percentuali all’1,5 per cento.L’aumento ha rispecchiato soprattutto il rialzo dei corsi dei beni energetici dopo vari mesi di calo, mentrela dinamica dei prezzi dei prodotti alimentari e delle altre componenti “core” è rimasta stabile. Il tassocosiddetto “core” (al netto di alimentari ed energetici) è rimasto infatti fermo all’1,7 per cento, livello sucui si è attestato ormai da aprile del 2013.Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione si è abbassato ulteriormente perl’uscita di un maggior numero di individui dalle forze di lavoro arrivando al 6,7 per cento (vicino al targetfissato dalla Federal Reserve di 6,5 per cento).

Nella Zona Euro il prodotto lordo ha segnato nel terzo trimestre del 2013 un lieve rialzo, tuttavia inferiorea quello del periodo precedente. Nel terzo trimestre del 2013 il PIL dell’area è cresciuto dello 0,1 per centorispetto al secondo, traendo sostegno dall’incremento dei consumi (0,1 per cento), dall’accumulo dellescorte e dall’aumento degli investimenti fissi lordi (0,5 per cento). La dinamica ancora sostenuta delleimportazioni (1,2 per cento) si è accompagnata a un rallentamento delle esportazioni (0,3 per cento). Leindagini presso le imprese prefigurano una moderata espansione dell’attività economica nei primi mesi del2014. L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) è aumentato in dicembre, confermandosi aldi sopra della soglia compatibile con l’espansione dell’attività economica (50 punti) per il sesto meseconsecutivo.L’inflazione dell’area, misurata come tasso di variazione annuo dell’indice dei prezzi al consumo, si ècollocata allo 0,8 per cento in chiusura d’anno, in calo rispetto alla prima metà dell’anno esignificativamente al di sotto del livello soglia della BCE.

In Italia, la prolungata caduta del PIL in atto dall’estate del 2011 si è arrestata nel terzo trimestre del2013. Negli ultimi mesi del 2013 sono emersi segnali coerenti di una moderata intensificazionedell’attività economica, confermata a dicembre 2013 dalla crescita dello 0,1 per cento su base trimestraledel PIL (stima preliminare, -0,8 per cento su base annua). Si tratta della prima variazione con segnopositivo dopo otto trimestri (l’ultima era stata a settembre 2011). La produzione industriale, il cui indiceha raggiunto durante la recessione del 2011-2013 valori comparabili a quelli degli anni Ottanta, èaumentata nel quarto trimestre nelle rilevazioni mensili, sospinta soprattutto dalla domanda estera.Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle imprese, sulla ripresa continua a gravare la fragilitàdel mercato del lavoro. La disoccupazione, che frena l’espansione del reddito disponibile, ha raggiunto il12,9%. La disoccupazione giovanile ha fatto registrare una crescita esponenziale (42,4%).L’inflazione, misurata dalla variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo, è gradualmentescesa allo 0,7 per cento in dicembre sia per effetto della decelerazione dei prezzi dei prodotti energetici,che di quelli associati alle componenti meno volatili (“core”) mentre sono risultati relativamente stabili oin recupero quelli dei generi alimentari.

13

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 14: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.2 LA POLITICA MONETARIA DELLA BCE E L’ANDAMENTO DEL SISTEMA BANCARIO DELL’AREA EURO

Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali a maggio e novembre del 2013, portandolicomplessivamente allo 0,0 (tasso depositi overnight presso l’Eurosistema), allo 0,25 (tasso sulle operazioni dirifinanziamento principali) e allo 0,75 per cento (tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale). Leaspettative di un ribasso ulteriore dei tassi hanno spinto i tassi euribor su livelli particolarmente contenutinel corso del 2013 (quello a tre mesi si è attestato allo 0,22 per cento come valore medio annuo ma tornandoallo 0,29 per cento come valore puntuale di fine 2013). Il Consiglio Direttivo, nella persona del suoPresidente Mario Draghi, ha più volte ricordato che la BCE è pronta a fare tutto il necessario per intervenire infavore della stabilità dei mercati. Rispetto agli anni passati il mercato monetario europeo assume minorgrado di tensione e di illiquidità. Sul mercato si sono ripetutamente aperte riflessioni circa l’adozione di tassinegativi sui depositi presso BCE: un segnale di evidente attenzione del mercato verso rischi deflazionistici.L’offerta di moneta, permane ampia, anche se gli acquisti di titoli di Stato effettuati da BCE rappresentanosolo il 3% del PIL dell’eurozona, contro il 10% della Federal Reserve e il 25% della Bank of England.Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve ha avviato un percorso di rientro dal pianodi acquisto di titoli del Tesoro a più lungo termine originalmente pari a 85 miliardi di dollari e portatoprima a 75 miliardi (dicembre 2013) e poi a 65 miliardi (gennaio 2014). Inoltre, è stato mantenutoinvariato entro un intervallo compreso fra zero e 0,25 per cento l’obiettivo per il tasso ufficiale sui FederalFunds, specificando che saranno giustificati valori eccezionalmente bassi dello stesso almeno fino aquando la disoccupazione si manterrà al di sopra del 6,5 per cento (attualmente è al 6,7 per cento) el’inflazione a uno-due anni non sarà prevista superiore al 2,5 per cento (attualmente è all’1,7 per cento).

1.3 CENNI SULL’EVOLUZIONE DELL’INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA NEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO

Nel corso del 2013 nell’industria bancaria italiana ha trovato conferma la progressiva ripresa del trenddella raccolta al dettaglio mentre è proseguita la flessione dei prestiti indotta da debolezza della domandae politiche di offerta ancora restrittive.Sul fronte del funding si è assistito, nel dettaglio, ad una crescita significativa dei depositi da clientela(+5,7% annuo a novembre 2013) e dei pronti contro termine passivi (+8%), mentre le emissioniobbligazionarie hanno fatto registrare una contrazione pari al 10%.La raccolta sull’interbancario, dopo un lungo periodo di sviluppo significativo, ha fatto registrare a partiredall’inizio del 2013 una progressiva flessione; a novembre 2013 l’aggregato presentava una variazione subase d’anno pari a -7,6%.I prestiti hanno continuato a contrarsi (-4,4% annuo a novembre); i finanziamenti alle imprese si sonoridotti del 6,3% annuo, quelli alle famiglie consumatrici dell’1,1%. La flessione sui dodici mesi dei prestitialle imprese è stata più marcata per gli intermediari di dimensioni maggiori e il calo dei finanziamentierogati è stato in generale più pronunciato nei confronti delle aziende che impiegano meno di 20 addetti.Secondo le banche intervistate nell’ambito dell’indagine trimestrale sul credito bancario nell’area dell’euro(Bank Lending Survey), nel terzo trimestre del 2013 le politiche di offerta applicate ai prestiti alle impresesono rimaste sostanzialmente invariate e restrittive, continuando a risentire della percezione di un elevatorischio di credito. Sembra essersi, viceversa, annullato l’irrigidimento dei criteri di offerta per i mutui allefamiglie, principalmente a seguito di attese meno sfavorevoli per il mercato immobiliare. Informazionipreliminari fornite dagli intermediari intervistati confermerebbero tali andamenti anche per i mesi diottobre e novembre.

Relazioni e Bilancio 2013

14

Page 15: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Pesa, sull’offerta di credito, l’incertezza relative all’impatto delle nuove regole di Basilea 3 e le verifiche incorso riguardanti l’asset quality review avviata dalla BCE sui maggiori gruppi bancari.Le condizioni di accesso al credito risultano, dai sondaggi, molto differenziate per classe dimensionale diimpresa: la percentuale netta di aziende con meno di 50 addetti, che ha segnalato un deterioramento dellecondizioni di offerta, è stata pari al doppio di quella relativa alle imprese con oltre 249 addetti(rispettivamente 30% e 14% a dicembre 2013). Similmente, la quota di piccole imprese intervistate che hadichiarato di non aver ottenuto il finanziamento richiesto è stata pari al 18,1%, contro il 9,3% per quellegrandi.Il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese si è ridotto nel corso dell’anno di due decimi di punto (3,47%a fine 2013), riflettendo la diminuzione del tasso applicato sia ai finanziamenti di ammontare inferiore almilione di euro sia a quelli di ammontare superiore (al 4,36% e al 2,82%, rispettivamente). Il costo delcredito resta al di sopra di quello medio dell’area dell’euro, anche se il differenziale tra il tasso applicatosui nuovi finanziamenti alle imprese concessi in Italia e il corrispondente dato per l’area dell’euro èdiminuito di 20 punti base, portandosi a 70.Anche il costo medio dei nuovi mutui alle famiglie è lievemente diminuito, al 3,42% dal 3,69% di dodicimesi prima. Il taglio dei tassi ufficiali della BCE all’inizio di novembre ha verosimilmente influenzato lariduzione del costo del credito.Con riguardo alla qualità del credito erogato, nel terzo trimestre del 2013 il flusso di nuove sofferenze inrapporto ai prestiti, al netto dei fattori stagionali e in ragione d’anno, pur restando elevato, ha smesso dicrescere per la prima volta dal secondo trimestre del 2011, attestandosi al 2,9%, un decimo di punto inmeno rispetto ai tre mesi precedenti. La diminuzione è attribuibile ai prestiti erogati alle societàfinanziarie e alle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, a fronte di una sostanzialestabilità dell’indicatore per i prestiti alle famiglie e alle imprese, pari rispettivamente all’1,3% e al 4,8%.Informazioni preliminari per ottobre e novembre indicano che l’esposizione complessiva nei confronti deidebitori segnalati per la prima volta in sofferenza è diminuita del 16% rispetto al corrispondente periododel 2012.Nei primi nove mesi dell’anno la redditività media dell’industria bancaria è rimasta molto contenuta: leinformazioni sull’andamento di conto economico del sistema bancario a settembre 2013 indicano unacontrazione dell’11,8% del margine di interesse. I ricavi netti per attività di servizio e negoziazionecompensano in parte l’andamento negativo della “gestione denaro” determinando una sostanzialestazionarietà del margine di intermediazione (+0,3%). I costi operativi risultano in calo del 6,4%. Ilrisultato di gestione presenta un incremento su base d’anno del 9,8%.Il rafforzamento patrimoniale è continuato nel corso del 2013. Alla fine di giugno –ultima data disponibile- i coefficienti relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (totalcapital ratio) del totale del sistema bancario erano pari, rispettivamente, all’11,3 e al 14,1 per cento, increscita rispetto alla fine del precedente esercizio.

1.3.1 L’andamento delle BCC-CR nel contesto del sistema bancarioNell’ultimo anno si è consolidata la ripresa della raccolta da clientela delle BCC-CR già evidenziatasinell’ultimo scorcio dell’anno precedente e si è ampliata la capillarità della categoria in termini di presenzaterritoriale. D’altro canto, con l’ulteriore inasprirsi della crisi economica, anche nei mercati locali ladomanda di credito dell’economia si è fortemente ridotta, mentre la necessità di contenere i rischi epreservare la dotazione patrimoniale ha indotto anche le BCC-CR contenere sensibilmente l’erogazione dinuovo credito.

15

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 16: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

PRINCIPALI POSTE DELL’ATTIVO E DEL PASSIVO - BCC-CR vs. SISTEMA BANCARIO A NOVEMBRE 2013(importi in milioni di euro)

NORDOVEST

NORDEST CENTRO SUD TOTALE

BCC-CRTOTALEBANCHE

NORDOVEST

NORDEST CENTRO SUD TOTALE

BCC-CRTOTALEBANCHE

CASSA 184 344 228 147 904 9.735 -2,7% -1,1% 0,7% -2,6% -1,2% -6,6%

IMPIEGHI LORDI CLIENTELA 34.359 58.747 29.749 12.069 134.924 1.868.822 -3,3% -3,8% -1,4% -2,0% -3,0% -4,4%

di cui: SOFFERENZE 2.772 4.567 2.254 1.710 11.304 150.578 41,9% 33,9% 28,3% 23,3% 32,8% 22,6%

IMPIEGHI LORDI INTERBANCARIO 4.375 6.071 3.451 2.491 16.388 523.960 12,2% 17,9% 13,1% 10,4% 14,2% -8,0%

di cui: SOFFERENZE 0 2 - - 2 113 -44,8% -31,9% - - -33,1% -0,8%

TITOLI 14.995 25.319 15.354 8.854 64.522 776.728 25,5% 26,3% 26,1% 14,9% 24,4% 3,3%

AZIONI E STRUMENTI PARTECIPATIVI 1 3 1 - 5 827 299,5% -6,3% 25,7% - 7,2% 5,9%

ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI 1.401 2.529 1.271 648 5.849 69.511 3,4% 2,7% 3,0% 1,8% 2,8% -3,1%

ALTRE VOCI ATTIVO 1.718 2.435 1.686 1.083 6.922 359.197 -3,6% 10,9% 2,0% -4,5% 2,3% -14,8%

PROVVISTA 47.878 79.869 44.070 20.428 192.246 2.946.197 6,9% 6,4% 8,5% 5,3% 6,9% -2,0%

- RACCOLTA DA BANCHE 7.393 13.468 7.320 4.1Ø 32.324 869.439 8,5% 13,9% 8,8% 3,9% 10,1% -7,6%

- RACCOLTA DA CLIENTELA + OBBLIGAZIONI 40.486 66.402 36.750 16.285 159.922 2.076.759 6,6% 4,9% 8,4% 5,6% 6,2% 0,6%

di cui: DEPOSITI A VISTA E OVERNIGHT 40 280 155 74 549 10.512 -9,6% -1,4% -1,0% -17,4% -4,4% -12,5%

di cui: DEPOSITI CON DURATA PRESTABILITA 2.821 7.285 3.818 1.994 15.918 168.714 16,1% 51,2% 24,0% 9,9% 31,1% 4,8%

di cui: DEPOSITI RIMBORSABILI CON PREAVVISO 858 3.699 1.930 3.545 10.033 301.591 9,4% -0,7% -0,4% 8,2% 3,2% 1,5%

di cui: CERTIFICATI DI DEPOSITO 2.307 2.754 1.954 2.027 9.042 42.356 26,3% 14,3% 11,0% 16,9% 17,0% -2,0%

di cui: CONTI CORRENTI PASSIVI 18.839 29.022 17.121 6.166 71.148 760.296 16,4% 13,3% 18,0% 11,8% 15,1% 8,5%

di cui: ASSEGNI CIRCOLARI - 3 - 0 3 3.949 - 37,3% - 21,6% 36,9% 5,3%

di cui: PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI 650 621 857 287 2.415 1Ø.9Ø 3,2% -3,3% 34,6% 7,7% 11,0% 8,0%

di cui: ALTRO 128 472 509 113 1.222 34.154 7,2% -70,6% 3,0% -9,7% -47,8% -1,3%

di cui: OBBLIGAZIONI 14.843 22.265 10.405 2.079 49.592 610.242 -6,9% -7,9% -8,2% -19,9% -8,2% -10,0%

CAPITALE E RISERVE 5.023 8.751 3.920 2.409 20.102 278.131 1,6% 2,0% 3,4% 2,3% 2,2% -2,5%

ALTRE VOCI DEL PASSIVO 4.173 6.830 3.751 2.454 17.209 485.508 19,4% 20,9% 23,3% 31,1% 22,4% 7,6%

1.3.2 Gli assetti strutturaliNel corso dell’ultimo anno il sistema del Credito Cooperativo ha sostanzialmente mantenuto la propriacopertura territoriale.Tra il settembre 2012 ed il settembre 2013 il numero delle BCC-CR è diminuito (sono 385 nel 2013), glisportelli sono aumentati di 13 unità (+0,3% a fronte di una diminuzione del 3,8% per cento registrata peril complesso delle banche), fino a raggiungere a settembre 2013 quota 4.455 filiali, pari al 13,9% delsistema bancario.Alla fine del III trimestre dell’anno le BCC-CR risultano presenti in 101 province e in 2.711 comuni. In 573comuni le BCC-CR rappresentano l’unica presenza bancaria, mentre in 549 comuni operano in concorrenzacon un solo intermediario. Nel 70,9% dei comuni bancati dalla categoria sono presenti sportelli di una solaBCC.I dipendenti delle BCC-CR sono pari alla fine del III trimestre 2013 a 31.532 unità, in leggera diminuzionerispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,9%), in linea con quanto rilevato nella media disistema (-0,8%). I dipendenti complessivi del credito cooperativo, compresi quelli delle Società delsistema, approssimano le 37.000 unità.Il numero totale dei soci è pari a 1.161.346 unità, con un incremento del 3,2% su base d’anno. I sociaffidati ammontano a 462.656 (+2,2% annuo).

Relazioni e Bilancio 2013

16

Page 17: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.3.3 Lo sviluppo dell’intermediazioneNel quadro congiunturale particolarmente negativo di cui si è detto, nel corso del 2013 anche le BCC-CRhanno fatto registrare una contrazione dei finanziamenti erogati, pur se di intensità inferiore rispetto alladiminuzione registrata mediamente nel sistema bancario italiano, mentre, sul fronte del funding, si èregistrata per le banche della Categoria una progressiva crescita dei depositi da clientela. Inconsiderazione di tali dinamiche la quota delle BCC-CR nel mercato degli impieghi e in quello della raccoltadiretta è cresciuta nel corso del 2013 e si è attestata a fine anno rispettivamente al 7,2% e al 7,7%.

Attività di impiegoA dicembre 2013 si stima che impieghi a clientela delle BCC-CR approssimino 136 miliardi di euro, con unacontrazione di circa il 2% su base d’anno (-4,4% nella media dell’industria bancaria). Considerando anche ifinanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, l’ammontare degli impieghi dellaCategoria si attesterebbe a fine 2013 a circa 149 miliardi di euro, per una quota di mercato del 7,9 per cento.Con riguardo alle forme tecniche del credito, gli impieghi delle BCC-CR a novembre 2013 risultanocostituiti per circa il 68% da mutui (54% nella media di sistema). I mutui delle BCC-CR superano a tale datai 91 miliardi di euro, in sostanziale stazionarietà rispetto alla fine del 2012 a fronte di un calo del 2,4%registrato mediamente nel sistema bancario; il 30 per cento sono mutui per acquisto abitazione. La quotaBCC-CR nel mercato dei mutui è pari al 9,1%. Tali valori sono significativi circa la capacità del sistemaBCC-CR di offrire sostegno stabile e di lungo termine all’economia italiana.Il credito concesso dalle BCC-CR risulta, com’è noto, storicamente accompagnato da un’adeguata richiestadi garanzie che coprono un’ampia porzione del portafoglio di impieghi.L’incidenza di crediti assistiti da garanzie è significativamente più elevata nelle BCC-CR rispetto alla mediadi sistema, sia con riguardo alle esposizioni in bonis che a quelle deteriorate. La percentuale di esposizionigarantite è mediamente più elevata nelle BCC del Nord.A giugno 2013 oltre il 60% delle esposizioni creditizie per cassa nette delle BCC-CR risulta assistito dagaranzie contro il 50% della media di sistema; in particolare, risulta molto elevata la quota di impieghisostenuta da garanzia reale.La frammentazione del credito, indice classico di bassa rischiosità bancaria, risulta nel complesso delsistema BCC-CR particolarmente elevata, a ulteriore garanzia della stabilità del Sistema.In relazione ai settori di destinazione del credito, le BCC risultano storicamente caratterizzate, com’è noto,da un’incidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e consumatrici significativamentesuperiore al sistema bancario. A fine 2013 l’incidenza percentuale dei finanziamenti ai suddetti compartisul totale degli impieghi è pari al 12% per le BCC-CR e al 5% per il sistema complessivo per le famiglieproduttrici e al 32 % e al 27 % per le famiglie consumatrici.Con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi dodici mesi, a novembre 2013 si registra nelle BCC-CRuna variazione negativa degli impieghi a residenti in tutti i settori di destinazione maggiormenterilevanti, pur se meno pronunciata rispetto al sistema bancario complessivo: famiglie consumatrici (-0,4%,contro il -1,1% medio di sistema), famiglie produttrici (-2,7% contro il -3,5% medio di sistema), societànon finanziarie (-4,4% contro il -6,6% del sistema bancario).Crescono nelle BCC-CR, in controtendenza con il sistema, gli impieghi alle istituzioni senza scopo di lucro(+1,4% contro il -2,3% della media di sistema).Le quote di mercato delle BCC-CR nei settori d’elezione di destinazione del credito, in crescita nel corso del2013, risultano a novembre 2013 molto elevate: 17,7% nel credito a famiglie produttrici, 8,7% nel creditoa società non finanziarie, 8,7% nei finanziamenti a famiglie consumatrici. La quota BCC nel mercato deifinanziamenti al settore non profit è pari al 12,7%.

17

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 18: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Con specifico riguardo al credito alle imprese, si conferma a novembre 2013 il permanere di unaconcentrazione nel comparto “costruzioni e attività immobiliari” superiore per le BCC-CR rispetto allamedia di sistema e di una significativa incidenza dei finanziamenti all’agricoltura.In relazione alla dinamica di crescita, in un contesto di complessiva riduzione dei finanziamenti erogati alsettore produttivo (-4,1% per le BCC e -6,3% per il sistema), si rileva un – seppur debole – sviluppo deifinanziamenti al comparto “attività professionali, scientifiche e tecniche” (+0,8% a fronte del -14,0%medio di sistema).Risultano, invece, in contrazione su base d’anno, pur se meno pronunciata rispetto alla media di sistema, ifinanziamenti a tutti gli altri comparti: al comparto “alloggio e ristorazione” (-0,9% contro -3,7%), alcomparto agricolo (-0,5% contro -0,3%), al comparto “attività manifatturiere“ (-6,9% contro il -7,8%della media di sistema) e al comparto “commercio ingrosso e dettaglio“ (-5,9% contro il -6,8% delsistema). I finanziamenti al settore “costruzioni e attività immobiliari” presentano una contrazioneanaloga alla media di sistema (-3,5%).Con riguardo alle quote di mercato, permangono particolarmente elevate le quote relative al compartoagricolo (18,2%), alle “attività di servizi di alloggio e ristorazione“ (17,9%) , al comparto “costruzioni eattività immobiliari“ (11,2%) e al “commercio“ (10,7%).

Qualità del creditoNel corso del 2013 la qualità del credito erogato dalle banche della Categoria ha subito con maggioreincisività gli effetti della perdurante crisi economica.I crediti in sofferenza delle BCC sono cresciuti a ritmi elevati. Il rapporto sofferenze/impieghi ha raggiuntoa fine 2013 l’8,4% per cento, dal 6,5% dell’anno precedente.Il rapporto sofferenze/impieghi permane, comunque, inferiore alla media di sistema nei compartid’elezione della categoria: famiglie consumatrici e famiglie produttrici (4,5% contro il 6,3% del sistemaper le famiglie consumatrici e 8,4% contro 13,6% per le famiglie produttrici a novembre 2013).Nel corso dell’anno si è verificata una forte crescita anche degli incagli e degli altri crediti deteriorati. Ilrapporto incagli/crediti ha raggiunto alla fine del III trimestre dell’anno il 6,9%, dal 5,8% dodici mesiprima (rispettivamente 4,8% a settembre 2013 e 3,5% a settembre 2012 nella media di sistema). Nel corsodell’anno le partite incagliate delle BCC-CR hanno registrato una crescita del 17%, inferiore alla media disistema.

Con specifico riguardo alla clientela “imprese”, il rapporto sofferenze lorde/impieghi ha superato anovembre 2013 il 10%, registrando nel corso dell’anno una crescita significativa, ma si mantiene inferioredi oltre due punti percentuali a quanto rilevato mediamente per il settore bancario complessivo.In particolare, il rapporto sofferenze lorde/impieghi delle BCC-CR risulta a fine 2013 significativamenteinferiore rispetto alla media dell’industria bancaria in tutte le branche di attività economica maggiormenterilevanti: nel comparto “costruzioni e attività immobiliari” (13,5% contro 14,9%), nel comparto “attivitàmanifatturiere” (11,7% contro 14,7%) e nel “commercio”(10,4% contro 14,9%).Con riferimento al coverage delle sofferenze, si evidenzia un significativo aumento del tasso di coperturaeffettuato dalle BCC-CR che, grazie a prudenti strategie di bilancio, risulta mediamente prossimo al 50%.

L’andamento della provvistaNel corso dell’anno si è consolidata, come già accennato, la ripresa della raccolta da clientela giàevidenziatasi nell’ultimo scorcio dell’anno precedente.

Relazioni e Bilancio 2013

18

Page 19: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni), pari a novembre a 159,9 miliardi, è cresciuta infattidel 6,2% (+0,6% nel sistema bancario). La variazione annua della raccolta da clientela risulta più rilevantenell’area Centro (+8,4%). La dinamica dell’aggregato risulta trainata dalla componente caratterizzata daun rendimento relativamente più significativo: depositi con durata prestabilita e certificati di deposito. Sutale dinamica influisce positivamente l’uscita dei risparmiatori privati dai titoli di Stato italiani (-80miliardi circa nel biennio 2013-2013): le BCC sono state capaci di intercettare tale liquidità.Le obbligazioni emesse dalle BCC presentano una significativa contrazione in tutte le aree geografiche, inlinea con quanto registrato nella media di sistema. Tale fenomeno è principalmente indotto dalla modificadella normativa fiscale.I primi dati di NSFR (Net Stable Funding Ratio- coefficiente dei fondi di approvvigionamento stabili) e diLCR (Liquidity Coverage Ratio) del sistema BCC, calcolati già ai sensi delle norme di Basilea 3, illustranocomunque un robusto equilibrio nelle scadenze di lungo termine e della liquidità operativa. Il sistema delcredito cooperativo rimane storicamente, nel suo complesso, datore di liquidità nel mercato interbancariodomestico.Si stima che la raccolta da clientela comprensiva di obbligazioni delle BCC-CR approssimi a dicembre 2013 i160 miliardi di euro, in crescita di circa il 4% rispetto alla fine dello scorso esercizio.La provvista complessiva (raccolta da clientela, obbligazioni e raccolta interbancaria) dovrebbe superare afine 2013 i 192 miliardi di euro.La provvista complessiva delle BCC-CR risulta composta per circa l’83% da raccolta da clientela eobbligazioni e per il 17% da raccolta interbancaria. La composizione risulta ben diversa per la media disistema dove l’incidenza della raccolta da banche è notevolmente superiore, pari al 30%. All’interno dellaraccolta da clientela, risulta per le BCC-CR significativamente superiore l’incidenza dei conti correntipassivi, dei C.D. e delle obbligazioni. La raccolta indiretta rimane su livelli inferiori al potenziale disistema.

Posizione patrimonialePer quanto concerne la dotazione patrimoniale, l’aggregato “capitale e riserve” delle BCC-CR supera a fineanno i 20 miliardi di euro, un valore di rilievo.Il tier 1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC, in leggero incremento rispetto allo stesso periododel 2012, sono pari a settembre 2013 rispettivamente al 14,3% ed al 15,2%.Il confronto con il restante settore bancario evidenzia il permanere di un ampio divario a favore dellebanche della Categoria non solo in termini di quantità di patrimonio, ma anche di qualità di patrimonio.

Aspetti redditualiCon riguardo, infine, agli aspetti reddituali, le informazioni sull’andamento di conto economico indicanoalla fine dei primi nove mesi del 2013 una significativa contrazione del contributo dell’intermediazionecreditizia già evidenziata dai dati della semestrale.Il margine di interesse delle BCC-CR presenta una contrazione pari a -9,7% (-11,8% medio totale banche),soprattutto a motivo del trasferimento di parte del portafoglio a sofferenza.Calano, in controtendenza rispetto al sistema, i ricavi netti da servizi (-5% contro il +17%).Prosegue per le BCC, in controtendenza rispetto al sistema, l’incremento significativo dell’utile dacessione/riacquisto di crediti e attività e passività finanziarie (+111,2% contro -10,7%) che permette,nonostante il forte calo dei ricavi “da gestione denaro” e “da servizi”, una leggera crescita del margine diintermediazione (+0,4% contro il +0,3% del sistema).Il contenimento dei costi operativi (-2,9%) è un mero effetto contabile di una diversa collocazione nel

19

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 20: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

conto economico delle commissioni per istruttoria fidi. Sia le spese per il personale che le altre speseamministrative crescono, infatti, per le BCC (rispettivamente +1,5% e +1%), in controtendenza rispettoalla media del settore bancario (rispettivamente -4,3% e -2,2%).Sulla base del trend registrato nel primo semestre dell’anno, ed in particolare considerando la fortecrescita delle rettifiche su crediti, pari a giugno 2013 ad oltre un miliardo di euro, si stima che l’utile nettodelle BCC-CR sia pari alla fine dell’anno ad una cifra compresa tra i 250 e i 300 milioni di euro, in calorispetto alla fine dell’esercizio 2012.

1.4 ALCUNE REALIZZAZIONI DEL 2013

Il Piano strategico di Federcasse 2013-2015 per il Credito Cooperativo ha individuato cinque priorità per iltriennio in corso:1. dotarsi di leve di prevenzione delle situazioni di difficoltà e portare a compimento il progetto del Fondo

di Garanzia Istituzionale-FGI. Il progetto ha visto la pubblicazione di un Compendio delle regole(statutarie e regolamentari) e delle relative sanzioni, la realizzazione del primo Seminario nazionalededicato agli specialisti delle funzioni di controllo e del primo Seminario nazionale dedicato aicomponenti dei Collegi sindacali delle BCC, in fase di replica anche in alcune Federazioni regionali;

2. favorire una virtuosa evoluzione della filiera associativa e istituzionale, al fine di rafforzarne la capacitàdi servizio verso le BCC-CR, evitando le duplicazioni e favorendo le sinergie e la razionalizzazione;

3. migliorare e accrescere l’efficienza delle strutture imprenditoriali, chiamate a sviluppare le opzioni dimercato a favore delle BCC-CR, attraverso specifici e concreti percorsi di sinergia e di razionalizzazionedell’offerta delle banche e società di secondo livello;

4. investire nella qualità delle persone, in termini di competenza, professionalità, identità, senso diappartenenza;

5. valutare gli aspetti critici per garantire la sostenibilità del modello di sviluppo della BCC-CR, intesocome modello di business ed organizzativo.

La rete di sicurezza del Credito Cooperativo: il ruolo del FGD in questa crisi, le prospettive del FGIA legislazione invariata, e nonostante la profonda e prolungata crisi che ha investito l’economia italiana,la rete di sicurezza (safety net) delle BCC-CR costruita nel corso del tempo ha confermato la propriacapacità di assicurare la salvaguardia della fiducia dei risparmiatori nel Credito Cooperativo e lacomplessiva stabilità del sistema delle BCC-CR.Il sistema dei fondi di garanzia delle BCC-CR si è nel corso degli anni arricchito di nuovi strumenti e dinuove regole, nel quadro di una graduale ridefinizione di principi e criteri di autodisciplina,necessariamente entro i limiti imposti dall’ordinamento riguardante le banche e più in generale il dirittosocietario, nonché nel rigoroso rispetto della normativa sulla tutela della concorrenza.La costituzione nel 1978 del Fondo Centrale di Garanzia delle Casse Rurali ed artigiane; la successivariforma comunitaria del 1996 che ha portato, l’anno successivo, alla costituzione del Fondo di Garanzia deiDepositanti del Credito Cooperativo (FGD), di natura settoriale e obbligatorio per legge; l’istituzione subase volontaria nel 2005 del Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO) a integrazione del grado dicopertura assicurativa della raccolta delle BCC italiane; la costituzione nel 2008 del Fondo di GaranziaIstituzionale (FGI) nella prospettiva di un ulteriore rafforzamento della rete di sicurezza nonché del gradodi coesione e competitività del sistema, sono fatti significativi. E testimoniano efficacemente il forte,progressivo e concreto impegno della categoria diretto a rinsaldare la fiducia della clientela del Credito

Relazioni e Bilancio 2013

20

Page 21: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Cooperativo e a irrobustire la complessiva capacità del sistema delle BCC-CR a gestire situazioni didifficoltà non sempre prevedibili, esclusivamente con proprie risorse.Nello specifico ambito dei meccanismi di soluzione di crisi conclamate di BCC-CR (commissariamenti conesiti liquidatori), la Categoria si è impegnata ad affrontare, in stretto raccordo con la Banca d’Italia el’Agenzia delle Entrate, il tema del recupero delle imposte differite (DTA) anche nei casi di liquidazione dibanche non appartenenti a gruppi bancari, ricercando quindi una sostanziale equiparazione di trattamentoper le BCC-CR, le quali, pur essendo vincolate tra loro da un meccanismo obbligatorio di tutela deidepositanti, non avrebbero potuto beneficiare del trasferimento del credito d’imposta riveniente dasvalutazioni creditizie nei casi appunto di non continuità aziendale (liquidazioni coatte con cessione diattività e passività ad altra BCC-CR). Attraverso un chiarimento interpretativo della norma fiscale, si èquindi aperta la strada alla possibilità di recuperare ammontari significativi di credito d’impostanell’ambito di operazioni di questo tipo, riducendo in modo rilevante gli oneri a carico del Sistema per lasoluzione di queste situazioni di crisi.Per quanto concerne il più ampio dibattito sulla gestione delle situazioni di difficoltà delle banche, èemersa con chiarezza l’esigenza di andare anche oltre la rete di sicurezza in senso stretto e di predisporrestrumenti in grado di prevenire fenomeni di crisi piuttosto che gestirli solamente. La strumentazione che sista concretamente realizzando sia all’interno dei Fondi già operanti (FGD e FGO), sia quella predisposta peril riconoscimento del FGI da parte della Banca d’Italia, mira a superare per quanto possibile le oggettivedifficoltà che organismi di autotutela incontrano nella rilevazione e misurazione dei rischi, nonché nellaverifica dei comportamenti che sono stati talvolta all’origine dei problemi.Il FGI ha avviato, d’accordo con la Banca d’Italia, una fase di test volta a sperimentare e condividereall’interno del Sistema tutti gli aspetti principali di uno strumento che aumenterà il grado di coesione e diresilienza del Sistema BCC-CR nel suo complesso e che consentirà di ottenere benefici da varie normativeeuropee.In prospettiva, quindi, il miglioramento dei sistemi di rilevazione e monitoraggio dei rischi – in buonamisura già predisposto nell’ambito dei lavori per il riconoscimento del FGI – e gli sforzi per contrastare e,quanto più possibile, prevenire fenomeni connessi con comportamenti “devianti” da parte delle Banchedel sistema sono i principi cardine dell’azione della categoria nei prossimi anni. Tale azione dovràinevitabilmente rapportarsi con il nuovo quadro regolamentare che è in corso di definizione a livelloeuropeo.

La riforma dello statuto-tipo delle Federazioni localiLa riforma dello statuto-tipo delle Federazioni Locali rappresenta un passaggio cruciale per mettere afuoco il ruolo di un soggetto-chiave nella rete del Credito Cooperativo, adeguando nel contempo lanormativa al mutato contesto, alle modifiche nel frattempo intervenute nello statuto-tipo delle BCC-CR eall’avvio della fase operativa del FGI.Con tale strumento, quindi, le Federazioni locali si doteranno di uno statuto che consente loro di affinarela propria capacità di monitoraggio e prevenzione delle situazioni di difficoltà e di accompagnare in modonuovo le BCC nella loro sempre più complessa attività al servizio dei territori.

Le azioni sul nostro principale capitale: le personeUn presidio di sistema per la cultura delle competenze bancarie mutualistiche distintive e quindinell’erogazione di attività formativa è una scelta strategica necessaria e coerente. In tale prospettiva èstato portato a compimento il disegno di ristrutturazione, riposizionamento e rilancio del Centro dicompetenza nazionale specializzato in formazione e consulenza, oggi Accademia BCC.

21

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 22: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Alla fine del 2012 è stato siglato l’accordo di rinnovo del CCNL in un contesto straordinario in cui sono stateindividuate soluzioni improntate alla moderazione salariale in aggiunta a importanti innovazioni per lasalvaguardia dell’occupazione. Tali obiettivi, in un’ottica di ulteriore razionalizzazione dei costi e incrementodella produttività, andranno fortemente perseguiti ancor più in occasione del prossimo rinnovo.A questo riguardo, lo scorso 26 novembre Federcasse ha comunicato alle organizzazioni sindacali ladisdetta del contratto collettivo nazionale di lavoro per i Quadri Direttivi ed il Personale delle areeprofessionali delle BCC e Casse Rurali e del contratto collettivo nazionale di lavoro per i Dirigenti dellestesse aziende. La disdetta produrrà effetto a decorrere dal 1 luglio 2014.Questa decisione nasce, essenzialmente, dalla necessità di tenere conto dei mutati scenari che vedonooggi le Banche chiamate a sopportare gli effetti negativi delle crisi e – spesso – a supportare i processi difinanziamento dell’economia. Fattori che impongono un ripensamento delle modalità di conduzionedell’organizzazione aziendale.Le sfide che il sistema dovrà affrontare nei prossimi mesi richiedono infatti un rinnovato impegno ed unforte senso di responsabilità per rendere coerente il nostro assetto normativo con le nuove responsabilità,i vincoli di sostenibilità e le prospettive di crescita del Credito Cooperativo.

Spazio e stimoli alle giovani generazioni di soci e di imprenditoriIl Credito Cooperativo rivolge una speciale e convinta attenzione ai giovani. Intesi non tanto comedestinatari di prodotti e servizi mirati, ma anche come interlocutori privilegiati dei territori nei qualioperano le singole BCC-CR, con l’obiettivo di accoglierli nelle compagini sociali e sviluppare, in questomodo, la diffusione e la cultura dell’imprenditorialità e della cooperazione di credito.Le Banche di Credito Cooperativo si propongono come palestre di azione e di coinvolgimento. Creandooccasioni in cui i giovani possano fare esperienza e pratica di protagonismo responsabile. In cui sianoproduttori di idee, co-produttori di decisioni, attori di realizzazioni. È un modo concreto per favorirel’occupazione e l’auto-occupazione, per costruire il futuro di aree che rischiano di perdere talenti eintelligenze, per accrescere la coesione sociale.In questa logica il Credito Cooperativo italiano ha avviato già da alcuni anni il Progetto BCC. La banca deigiovani. In tale ambito, realizzazioni concrete e originali sono essenzialmente due:– l’iniziativa Buona Impresa! per dare impulso fattivo all’imprenditorialità giovanile (con prodotti e

servizi, offerti anche in collaborazione con il Gruppo Bancario Iccrea e con percorsi diaccompagnamento che coinvolgono le Associazioni imprenditoriali come Confcooperative eReteImpreseItalia in materia di utilizzo delle garanzie e di approccio professionale alla traduzione diidee in realtà imprenditoriale durevole);

– l’iniziativa Giovani Soci BCC. Sono già oltre 60 le realtà aggregative dei giovani soci (associazioni, club,consulte…) distribuite su tutto il territorio nazionale che coinvolgono decine di migliaia di ragazzi conun ventaglio di attività composito e creativo e un trend di crescita molto interessante. Due sitico-gestiti da Federcasse e dai giovani coinvolti portano il nome delle due iniziative.

In sintesi, proprio la crisi ha evidenziato il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo nel territorio el’importanza della finanza del territorio, della finanza mutualistica, giudicata da qualcuno un modello“antico” di fare banca, ma che ha confermato anche nelle difficoltà la propria resilienza. La finanza delterritorio e mutualistica si sta rivelando una forma di fare banca straordinariamente moderna, perchésemplicemente “utile”, finanziando l’economia reale, non la speculazione, sostenendo e promuovendol’imprenditorialità, affiancandosi come partner alle micro e piccole imprese, alle famiglie, ai diversiinterlocutori della società civile.

Relazioni e Bilancio 2013

22

Page 23: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Questo sforzo non è stato senza prezzo: abbiamo visto crescere il numero e il volume dei crediti inesigibili,diminuire la nostra redditività, rarefarsi anche per noi la “nuova” provvista. Tutte le scelte assunte, sonoperò state consapevoli e coerenti con la nostra identità d’impresa, nonché interamente sostenute con lenostre risorse, senza alcun ricorso all’intervento pubblico.La cooperazione ha sempre gestito il rischio d’impresa al proprio interno, non vendendolo al mercato e nonesternalizzandolo.Non ha mai sofferto di “corto-terminismo”, di asservimento delle strategie aziendali alla realizzazione dirisultati drogati dall’ottica del breve termine.Non ha delocalizzato la produzione, ma valorizzato i territori. Anzi, ha accresciuto in questi anni ilcontributo al PIL nazionale ed il numero degli occupati.Come evidenziato nel Secondo Rapporto sulla Cooperazione in Italia recentemente pubblicato da Euricse,contrariamente alle attese e come dimostrato dalle recenti rilevazioni censuarie dell’Istat, nel decennio2001-2011 le imprese cooperative e, più in generale, le organizzazioni senza scopo di lucro sono cresciutea tassi superiori a quelli sia delle imprese di altro tipo che delle istituzioni pubbliche.Il ruolo della cooperazione è confermato anche dal Rapporto Unioncamere su “Cooperazione, non profit eimprenditoria sociale: economia e lavoro” presentato lo scorso 30 gennaio. Da esso si evince che il sistemacooperativo nel 2012 ha prodotto oltre 66 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 4,7% del redditocomplessivo prodotto in Italia. Parliamo di 77mila imprese attive iscritte a fine 2013 nei Registri delleCamere di commercio, di oltre 1 milione e 200mila occupati censiti nel 2011 ed una domanda di lavoroprogrammata per il 2013 che raggiunge le 73.500 unità.

1.5 L’UNIONE BANCARIA

Per rispondere alle carenze dell’assetto istituzionale e normativo resesi evidenti nella crisi, l’UnioneEuropea ha avviato un’agenda di riforme a tutto campo. Da luglio 2007 ad oggi la Commissione ha emanatocirca 40 proposte di normative su materie bancarie e/o finanziarie, di cui circa la metà già definitivamenteapprovate. Spiccano, per impatto, le seguenti:– la CRD IV e CRR, che recepiscono nell’Unione le regole di Basilea 3;– la DGS – Deposits Guarantee Schemes;– la BRRD – Banks Recovery & Resolution;– il SRM – Single Resolution Mechanism;– l’EMIR – European Market Infrastructures;– la MiFID 2 / MiFIR – Markets in Financial Instruments.Tali misure costituiscono architravi e pilastri di un nuovo quadro di riferimento normativo: l’UnioneBancaria. Si tratta di un traguardo di grandissimo rilievo che, fra le altre cose, intende risolvere alla radiceil grave problema che ha minacciato di disintegrare l’Unione monetaria tra il 2011 e il 2012, ovvero ilcosiddetto “trilemma finanziario” ovvero l’impossibilità di avere insieme e contemporaneamente:a) l’integrazione dell’eurozona;b) il perseguimento della stabilità finanziaria sistemica;c) il mantenimento delle sovranità nazionali sulle politiche fiscali e la vigilanza bancaria e finanziaria.

1.5.1 Una innovazione istituzionale e regolamentare di grande portataIl quadro armonizzato per la prevenzione, la gestione delle criticità e la liquidazione delle banche in crisicostituisce una innovazione normativa di notevole portata. In sostanza, l’attività bancaria sarà presidiata,

23

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 24: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

dall’ingresso nel mercato fino all’eventuale uscita, da apposite discipline progressivamente coordinate esottoposte alla vigilanza di un meccanismo di Autorità centrali a livello europeo.La Federazione Italiana delle BCC nelle apposite sedi istituzionali ha rappresentato con forza la necessitàdi assicurare che le norme non siano scritte con riferimento esclusivamente alle caratteristiche dellasocietà per azioni, magari quotata in un mercato regolamentato, strutturata a forma di gruppo verticale,con operatività transfrontaliera. Perché il pluralismo bancario è precondizione per realizzare la democraziaeconomica.Inoltre, sono stati posti, a tutela della realtà delle BCC, una serie di presidi normativi incentrati sullavalorizzazione del network cooperativo rispetto a quattro potenziali rischi:

I. Il primo rischio riguarda gli impatti sulle scelte di allocazione del risparmio.Viene introdotto come principio generale, che ammetterebbe solo poche e marginali eccezioni, ilcosiddetto bail-in. In pratica, si prevede che, nella risoluzione di una banca in crisi, le perdite vadanoassorbite, oltre che dagli azionisti e dai possessori di passività subordinate, anche dai detentori dipassività bancarie senior, secondo una gerarchia predefinita, prima di ogni intervento di un fondo dirisoluzione o di un eventuale aiuto pubblico.L’introduzione del bail-in come principio generale produce un messaggio chiaro: in caso di liquidazione diuna banca, deve pagare, oltre che l’azionista, anche l’investitore, incluso il cittadino-risparmiatore. Lapercezione della protezione del risparmio affidato alla banca, finora molto forte e costituzionalmentetutelata in Italia (art. 47), potrebbe risultare pertanto alterata. Inoltre, potrebbe emergere un rischio didiverso utilizzo del bail-in a seconda che esso sia applicato ad una grande banca a rilevanza sistemicaoppure ad una piccola banca, generando uno svantaggio concorrenziale non accettabile.Federcasse ha pertanto lavorato per far sì che si riconoscessero vantaggi espliciti alle banche cheaderiscono ad un IPS (schema di protezione istituzionale, quale il FGI) in termini di riduzione del profilo dirischio.

II. Il secondo rischio è che il Meccanismo Unico per la Risoluzione delle crisi (SRM) non tenga conto diesperienze positive maturate in alcuni Paesi in termini di “autoriparazione” delle situazioni di crisi (come ilFGD) e che si abbia un aggravio di costi derivante dall’introduzione di un Fondo europeo di risoluzione conobblighi contributivi anche per le piccole banche, in aggiunta ai contributi dovuti (dal 2015 anche ex ante) alFondo di Garanzia dei Depositanti.Anche in questo caso si è lavorato per valorizzare le buone esperienze realizzate all’interno del CreditoCooperativo.

III. Terzo rischio: il rapporto tra integrità del mercato unico e pluralismo dei soggetti.Se l’intera struttura dell’Unione Bancaria è volta ad intercettare e quindi prevenire il crearsi di crisisistemiche, essa deve guardare necessariamente in modo differente alle grandi realtà bancarieinternazionali rispetto a quelle piccole e locali. E, al riguardo, si sono fortemente rappresentate leesigenze di proporzionalità, gradualità ed opportunità della normativa.

IV. Quarto rischio: il vincolo all’esercizio dell’arte del banchiere, che è discernimento.La grande mole di regole e la definizione di troppo dettagliati standard tecnici potrebbe ridurre edingabbiare in un set normativo troppo rigido l’elasticità tipica dell’impresa bancaria. L’arte del banchiere,che è valutazione del merito, ne sarebbe danneggiata, con riflessi negativi anche per il credito allefamiglie e alle imprese.

Relazioni e Bilancio 2013

24

Page 25: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Federcasse anche sotto questo aspetto ha chiesto che i meccanismi di realizzazione dell’Unione Bancariatengano adeguatamente conto di una proporzionalità strutturata e strutturale.

1.6 PREPARARSI AL FUTURO GIÀ PRESENTE

I cambiamenti sociali e demografici ci pongono sfide ineludibili: nel welfare, nell’equitàintergenerazionale, nella costruzione di un Paese veramente interculturale.Le nuove tecnologie pervadono la nostra quotidianità, modificando il modo di lavorare, produrre,consumare, investire, risparmiare e perfino di accedere al credito. Ma, soprattutto, incidendo in profonditànelle modalità di relazione interpersonali, sempre più intermodali, a-fisiche, veloci, dunque, almeno inparte, cambiando il nostro modo di essere.In questo contesto si aprono o si allargano ulteriormente nuovi spazi di azione per l’impresa cooperativa.Cioè per quell’insieme di persone e imprese che riescono a far convergere l’efficienza dell’azione privatacon l’interesse generale e il bene comune.Le risposte della nostra BCC già vanno in questa direzione, ma dovranno farlo con ancor maggior coraggionel prossimo futuro: con una rinnovata capacità di servizio, avvalendoci della rete a cui apparteniamo.

1.6.1 Le aree di intervento per le BCCIl futuro della BCC è necessariamente plurale. L’Europa che arriva non può trovare la BCC sola, singolarmenteesposta a venti, anche sconosciuti, che rischierebbero di sradicarla. Far parte di una rete, ricorrere ad essa inquesto momento, è la scelta strategica per contrastare ogni pericolo. Sotto quest’ottica va guardatal’adesione alla fase di test del Fondo di Garanzia Istituzionale: un argine, come detto poc’anzi, contro lacorrente, contro la nuova alluvione normativa che l’Unione Bancaria genera già ora e da qui ai prossimi anni.La presenza di uno schema di protezione istituzionale, previsto in diverse Direttive e Regolamenti europei,quale il FGI, costituisce concretamente un presidio di coesione, di tutela e di auto-organizzazione checonsente di dare maggior ordine al sistema, di attenuare in prospettiva i costi crescenti delle norme, diottenere vantaggi in termini di maggiore incisività nella prevenzione delle crisi, di liberazione dipatrimonio (risorsa sempre più preziosa e sempre più scarsa), di efficientamento della liquidità di sistema,di efficienza nella gestione dei derivati di copertura e di possibilità di difesa di fronte al rischio insito instrumenti come il bail-in e all’incertezza che genera la costituzione di nuovi organismi europei come ilResolution Fund. Di proteggere meglio i nostri soci, con ciò assolvendo meglio al nostro dovere di servire icooperatori del credito.

1.6.2 Re-interpretare il modello BCCAnche nel “buio” degli anni più recenti, la BCC-CR ha continuato ad erogare credito, rimanendo coerentecon la funzione di servizio alla propria base sociale e alla comunità di cui è espressione.Ma la crescita degli impieghi, in questa fase congiunturale avversa, si è trasformata da fattore di successoin fattore di vulnerabilità: la persistente crescita dei finanziamenti ha indotto, infatti, un progressivodegrado della qualità del credito. Il peso delle rettifiche di valore è diventato rilevante e condizionasempre più spesso la chiusura in positivo del bilancio.È necessario, come primo ambito d’intervento, valutare il merito di credito con attenzione ancora piùscrupolosa e con ulteriore prudenza, e nel contempo non rinunciare alla funzione di stimolo e sostegnoall’economia del nostro territorio. Una dose di rischio è inevitabile. Ma oggi non si può sbagliare.Dobbiamo essere ancora più selettivi. Discernere in modo nuovo è un imperativo.

25

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 26: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Secondo ambito di intervento: il presidio territoriale.Nell’ultimo triennio gli sportelli delle BCC-CR hanno continuato a crescere a fronte di una diminuzioneregistrata sia in Europa (anche da parte di altri sistemi bancari cooperativi) sia in Italia.Tale strategia di sviluppo “estensivo” necessita oggi di adeguate riflessioni, tenendo conto di duenecessità: che le filiali producano effettivamente reddito; che la declinazione operativa del “principio diprossimità” sia aggiornata per tener conto delle evoluzioni della tecnologia (dematerializzazione,multiaccessibilità, mobilità).

Terzo ambito di intervento: la gestione del risparmio.Va rafforzato l’impegno per attrarre verso la BCC-CR crescenti flussi di raccolta indiretta, il cui ammontare èoggi molto lontano dalle nostre quote di mercato in altri ambiti operativi. Tale azione va sostenuta esviluppata innanzitutto nei confronti dei soggetti da noi finanziati, in primis gli imprenditori, cheaffidano poi ad altri intermediari la gestione delle proprie ricchezze.

Quarto ambito di intervento: l’efficienza del capitale.Il capitale è oggi risorsa scarsa e sempre più preziosa. Pertanto diventa strategico il pieno ed efficaceutilizzo degli strumenti pubblici di mitigazione del rischio ed in generale della filiera delle garanzie. Inparticolare, del Fondo Centrale di Garanzia delle PMI.

Quinto ambito di intervento: la redditività.Il margine di interesse risente degli andamenti congiunturali (bassi tassi e domanda debole) e delprocesso di disintermediazione dell’attività bancaria previsto nei prossimi anni. A fronte di taleandamento, per conseguire un rafforzamento strutturale della profittabilità e continuare a irrobustire ilpatrimonio, la nostra azienda dovrà intervenire sui costi, la cui rigidità non è compatibile con la complessatrasformazione che stiamo vivendo.La nostra banca sta ponendo in atto tutta una serie di misure per incrementare in modo stabile i ricavi,ancora troppo dipendenti dal margine di interesse, attraverso una “lettura” attenta dei bisogni vecchi enuovi della nostra comunità, e per offrire servizi utili ai nostri soci e clienti nei diversi momenti della vitapersonale, familiare e professionale: fondi previdenziali, servizi assicurativi, servizi di welfare comunitariosu base mutualistica o in collaborazione con reti cooperative integrate. Ma anche la monetica, i sistemi dipagamento in mobilità, il rilancio del risparmio gestito, i servizi di assistenza alle imprese che esportano.La BCC sta lavorando con maggiore incisività ed urgenza al riposizionamento del modello di business dalla“gestione denaro” alla “gestione servizi”, investendo in cultura, formazione, organizzazione, competenzamanageriale. E valorizzando tutte le sinergie con le banche di secondo livello, impegnate a supportare conrisposte efficaci ed efficienti l’attività della BCC sul territorio.

Relazioni e Bilancio 2013

26

Page 27: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.7 ECONOMIA DELLA LOMBARDIA

Nel corso del 2013 si è arrestata in Lombardia la caduta dell’attività industriale e la domanda ha segnatoun lieve aumento, soprattutto nell’ultimo trimestre. La perdurante l’incertezza che ancora caratterizza ilquadro congiunturale mantiene tuttavia cauti i comportamenti degli imprenditori nella loro propensioneagli investimenti.

SETTORE INDUSTRIA

La domanda interna rivolta alle aziende manifatturiere lombarde, pur diminuendo leggermente nel corsodel 2013, al netto di fattori stagionali è stata più che compensata dalla crescita degli ordinativi esteri.

Variazioni congiunturali (dati trimestrali destagionalizzati)

2012 2013I trim II trim III trim IV trim I trim II trim III trim IV trim

Produzione 0,8 -2,8 -1,2 1,4 -0,4 -0,1 0,0 2,6Ordini interni (1) -1,5 -1,8 -1,3 0,0 -0,4 0,1 0,6 -0,1Ordini esteri (1) 0,5 0,4 -1,7 1,4 -0,1 1,5 2,1 0,7Fatturato totale -0,6 -1,2 0,0 0,0 -0,2 1,1 0,6 1,0Quota fatturato estero (%) 36,5 37,3 38,1 39,5 39,5 40,2 39,6 39,4Prezzi materie prime 1,9 1,0 1,0 0,9 0,8 0,5 0,8 0,7Prezzi prodotti finiti 0,7 0,3 0,3 0,2 0,1 0,0 0,1 0,2

(1) Ordini, valori a prezzi costantiFonte: UnionCamere Lombardia

Variazioni tendenziali (dati trimestrali corretti per i giorni lavorativi)

2012 2013

II trim IIItrim IV trim media

anno I trim II trim IIItrim IV trim media

annoProduzione -5,2 -5,8 -1,5 -3,8 -3,4 0,1 0,6 2,4 -0,1Ordini interni (1) -8,3 -6,9 -4,1 -6,6 -3,7 -2,1 0,9 0,5 -1,1Ordini esteri (1) 0,8 -0,2 0,9 0,2 -0,3 1,1 5,3 4,5 2,7Fatturato totale -3,5 -3,1 0,0 -1,9 -2,5 0,6 2,7 2,9 0,9Prezzi materie prime 5,8 5,0 4,9 6,0 3,8 3,2 3,0 2,9 3,2Prezzi prodotti finiti 1,8 1,4 1,4 2,0 0,8 0,6 0,4 0,4 0,6

(1) Ordini, valori a prezzi costantiFonte: UnionCamere Lombardia

Ancora una volta la dimensione d’impresa ha rappresentato un fattore discriminante nella performancedelle imprese.Le aziende di maggiori dimensioni (oltre 200 addetti) hanno registrato, infatti, soprattutto a inizio anno,lievi crescite nei livelli produttivi; mentre per le imprese con meno di 50 addetti, la produzione si èulteriormente contratta nei primi mesi del 2013, per poi mantenersi stabile nel resto dell’anno.Da un punto di vista settoriale la dinamica tendenziale della produzione risulta essere ancora moltodifferenziata, anche se complessivamente in miglioramento. I decrementi produttivi più marcati hannoriguardato principalmente i comparti più strettamente legati all’edilizia, come i minerali non metalliferi,ma anche il tessile e l’abbigliamento; mentre tra gli altri settori di specializzazione, tengono la siderurgia ela meccanica ed i mezzi di trasporto.

27

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 28: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il tasso di utilizzo degli impianti ed il livello delle scorte si sono mantenuti sui livelli dell’annoprecedente, a significare che le imprese nel corso del 2013 hanno continuato a smaltire gli stockaccumulati durante la fase più acuta della recessione; mentre la dinamica del fatturato complessivo harisentito favorevolmente della crescita della componente estera.

Gli scambi con l’estero hanno subito, nel corso dell’anno, un andamento altalenante, aumentando nelprimo trimestre, per poi diminuire. Il valore delle esportazioni di metalli verso la Svizzera e gli Stati Uniti siè ridotto drasticamente; mentre tra i paesi BRIC - Brasile, Russia, India e Cina (che incidono per circa l’8per cento sulle esportazioni regionali totali) si sono registrati andamenti divergenti. Le vendite verso laRussia e la Cina sono aumentate mentre sono diminuite quelle verso l’India e si sono mantenute stabiliquelle verso il Brasile.

Relazioni e Bilancio 2013

28

Lombardia - variazione media annua produzione per settore di attività (%) - Anno 2013

Fonte: UnionCamere Lombardia

Esportazioni della Lombardia per principali destinazioni

Fonte: elaborazioni su dati Istat

Page 29: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Tra i principali settori di specializzazione della regione, quelli dei macchinari, dell’abbigliamento, degliapparecchi elettrici, della gomma e degli articoli farmaceutici hanno ristagnato. Il comparto dei computer,degli apparecchi elettronici e ottici ha segnato un calo significativo; mentre quelli dei metalli di base e deiprodotti in metallo (che rappresenta circa il 18 per cento delle esportazioni regionali) e dei mezzi ditrasporto, hanno segnalato una contrazione minore.In questo ambito, le prospettive degli imprenditori industriali per il 2014 sono di un miglioramento, siaper quanto riguarda le esportazioni verso i mercati dell’area dell’euro e del resto d’Europa, sia per quelliextra-UE.

Commercio estero (cif-fob) per settore(milioni di euro e variazioni percentuali sul periodo corrispondente)

SETTORI

Esportazioni Importazioni

1° sem2013

variazioni1° sem2013

variazioni

2012 1° sem2013 2012 1° sem

2013

Prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca 198 3,1 7,2 1.207 -5,4 6,6

Prod. dell'estr. di minerali da cave e miniere 102 -29,0 8,8 3.576 -1,7 -15,8

Prodotti alimentari, bevande e tabacco 2.362 6,2 4,8 3.427 -4,5 0,5

Prodotti tessili e dell'abbigliamento 4.004 0,3 0,8 2.715 -9,4 -4,2

Pelli, accessori e calzature 1.406 13,9 15,2 958 4,3 3,8

Legno e prodotti in legno; carta e stampa 899 1,6 -1,7 1.122 -9,8 -6,9

Coke e prodotti petroliferi raffinati 270 -1,6 -17,2 560 12,2 -27,2

Sostanze e prodotti chimici 5.477 5,6 1,3 7.979 -2,3 -6,3

Articoli farm., chimico-medicinali e botanici 2.241 6,8 0,4 4.896 2,4 -4,2

Gomma, materie plast., minerali non metal. 3.045 0,4 -0,6 1.999 -5,1 -1,2

Metalli di base e prodotti in metallo 9.867 3,5 -3,6 6.786 -15,7 -3,7

Computer, apparecchi elettronici e ottici 2.761 -6,3 -6,2 6.868 -12,7 -14,3

Apparecchi elettrici 3.246 -3,3 0,5 2.944 -5,7 -2,3

Macchinari ed apparecchia n.c.a. 10.934 4,4 -0,2 4.543 -8,2 1,9

Mezzi di trasporto 3.833 11,9 -2,9 2.926 -26,9 -21,5

Prodotti delle altre attività manifatturiere 2.308 6,4 5,4 2.075 0,2 -1,1

Energia, trattamento dei rifiuti e risanamento 404 31,1 -9,3 931 -2,9 -7,3

Prodotti delle altre attività 831 13,3 27,3 355 -14,5 -4,6

Totale 54.188 3,7 -0,1 55.867 -8,0 -6,7

Fonte: Istat

IL MERCATO DEL LAVOROSecondo la Rilevazione sulle forze lavoro condotta dell’Istituto Nazionale di Statistica nel corso del 2013 èdiminuita l’occupazione nell’industria in senso stretto (che incide per più di un quarto sul totaleregionale) ed in generale si è contratta l’occupazione maschile. Per contro è risultata in aumento quellafemminile ed in generale l’occupazione nel settore dei servizi (quasi i due terzi degli occupati dellaregione).

Questa dinamica dell’occupazione si è riflessa in un aumento, anche se meno intenso, delladisoccupazione e del ricorso alle ore autorizzate di CIG.

29

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 30: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Occupati e forza lavoro(variazioni percentuali sul periodo corrispondente e valori percentuali)

Periodi

Occupati

In cer-ca di

occupa-zione

Forzadi

lavoro

Tassodi oc-cupa-zione

(1)(2)

Tassodi di-soccu-

pazione(1)(2)

Tassodi

attività(1)(2)

Agricol-tura

Indu-stria insensostretto

Costru-zioni

Servizi

Totaledi cui:com.,alb. eristor.

2010 -4,80 -3,90 -3,30 1,20 -1,50 -0,60 4,10 -0,40 65,10 5,60 69,00

2011 -11,30 2,00 -3,20 -0,20 -0,50 - 3,10 0,20 64,70 5,80 68,70

2012 1,00 -0,20 -1,50 0,50 4,60 0,20 32,40 2,00 64,70 7,50 70,00

2011 1° trim -0,60 3,30 -7,40 -0,40 -0,60 - -4,10 -0,30 64,90 6,00 69,20

2011 2° trim -14,70 1,80 -3,40 -0,70 1,80 -0,50 -5,20 -0,80 64,70 5,30 68,40

2011 3° trim -13,20 0,10 -2,40 1,20 -0,20 0,40 -3,80 0,20 64,30 4,90 67,70

2011 4° trim -16,50 3,00 0,70 -0,70 -2,70 0,10 25,80 1,50 64,90 6,90 69,70

2012 1° trim 2,40 0,60 4,20 -1,10 4,00 -0,20 33,90 1,90 64,60 7,90 70,20

2012 2° trim -1,20 0,90 -0,70 0,50 8,50 0,50 44,20 2,80 64,90 7,40 70,20

2012 3° trim 4,80 0,50 -8,70 2,00 5,40 0,80 42,50 2,80 64,70 6,70 69,40

2012 4° trim -1,80 -2,80 -0,90 0,70 0,40 -0,40 15,30 0,60 64,50 7,90 70,10

2013 1° trim -6,80 -1,20 -10,10 2,50 3,90 0,40 10,80 1,20 64,50 8,70 70,80

2013 2° trim 6,00 -1,60 -16,40 3,60 2,50 0,70 2,70 0,90 65,00 7,60 70,40

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro(1) valori percentuali - (2) si riferisce alla popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni

TESSUTO IMPRENDITORIALENel corso del 2013 si è andata intensificando l’erosione del tessuto imprenditoriale lombardo. Il numero diimprese attive in Lombardia è sceso infatti dello 0,9 per cento, segnando un calo particolarmentesignificativo nel settore edile, che ha registrato la perdita di 4.250 imprese.

Alla crisi del comparto delle costruzioni si collega anche la riduzione delle imprese artigiane e di quellegiovanili, mentre è confermato in aumento il peso dell’imprenditoria straniera. Il persistere del clima didifficoltà cui versano le imprese è testimoniato, altresì, dall’aumento delle procedure di scioglimento eliquidazione e dai fallimenti.

ASPETTATIVE DEGLI IMPRENDITORIAl momento in Italia si sta assistendo ad un fenomeno di disaccoppiamento della fiducia, ovvero didivergenza tra la fiducia delle imprese e la fiducia dei consumatori. Le prospettive degli imprenditoriper il 2014 sono che la variazione del Pil tornerà ad essere positiva: +0,7 per cento a livello nazionale e+1,3 per cento in Lombardia, dove il recupero si prospetta maggiore che nelle altre regioni d’Italia.

L’indicatore di fiducia riferito ai consumatori stenta, invece, a riprendersi, poiché questi ultimi scontanoancora l’incertezza derivante dall’elevato tasso di disoccupazione e dall’instabilità politica che suggerisceun atteggiamento prudente, in termini di consumi.

Relazioni e Bilancio 2013

30

Page 31: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.8 ANDAMENTO COMPLESSIVO DEL CREDITO COOPERATIVO REGIONALE

Si rappresentano di seguito i principali andamenti aggregati della Categoria Regionale nel corsodell’esercizio di bilancio 2013.

Gli Impieghi (27 mld di €) a dicembre 2013 hanno presentato una variazione negativa sui 12 mesi del -2,4per cento, con una contrazione in valore assoluto di circa € 668 milioni. Al precedente esercizio si eraregistrata una contrazione più lieve dello 0,2 per cento.

La Raccolta diretta (31,4 mld di €) ha sperimentato invece a dicembre 2013, una crescita sui 12 mesi del3,2 per cento per un aumento di quasi 1 miliardo di €.

31

Relazione del Consiglio di Amministrazione

BCC Lombardia - Dinamica Impieghi

Data Impieghi¤ x 1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.dic 12 27.694.600 -0,25 -0,15 -0,25gen 13 27.853.612 -2,40 0,57 0,57feb 13 27.699.396 -2,13 -0,55 0,02mar 13 27.317.126 -1,81 -1,38 -1,36apr 13 27.554.232 -2,02 0,87 -0,51mag 13 27.432.394 -2,33 -0,44 -0,95giu 13 27.194.781 -1,96 -0,87 -1,80lug 13 27.374.849 -2,34 0,66 -1,15ago 13 27.048.632 -2,50 -1,19 -2,33set 13 27.219.410 -1,09 0,63 -1,72ott 13 27.062.465 -2,25 -0,58 -2,28nov 13 26.812.748 -3,33 -0,92 -3,18dic 13 27.026.599 -2,41 0,80 -2,41

Fonte: Matrice dei conti

BCC Lombardia - Dinamica Raccolta Diretta

Data Raccolta¤ x 1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.dic 12 30.372.674 4,12 2,47 4,12gen 13 30.274.293 4,16 -0,32 -0,32feb 13 30.448.991 4,40 0,58 0,25mar 13 30.532.653 2,21 0,27 0,53apr 13 30.395.491 2,39 -0,45 0,08mag 13 30.593.730 2,79 0,65 0,73giu 13 30.912.602 2,86 1,04 1,78lug 13 30.769.544 3,90 -0,46 1,31ago 13 31.000.800 4,51 0,75 2,07set 13 30.794.830 2,65 -0,66 1,39ott 13 31.083.694 3,98 0,94 2,34nov 13 31.236.200 5,39 0,49 2,84dic 13 31.354.712 3,23 0,38 3,23

Fonte: Matrice dei conti

Page 32: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Per quanto concerne le altre voci di stato patrimoniale, i Finanziamenti vs Banche risultano in calo, adicembre 2013, del 3 per cento annuo.Il portafoglio Titoli di Proprietà ha continuato la sua crescita con +28,3 per cento di incremento rispettoall’anno precedente. Anche i Debiti verso Banche, mostrano un aumento del 14 per cento.Infine, il Patrimonio contabile delle BCC Lombarde a dicembre 2013 ammontava a 4,1 mld di €, con unosviluppo rispetto all’anno precedente del 5,5 per cento.

BCC LOMBARDIA - Principali aggregati di STATO PATRIMONIALE

dic-2013 dic-2012Valore % variaz. % FIT Valore % variaz. % FIT

CASSA 165.962 -3,80 0,38 172.526 18,57 0,41

FINANZIAMENTI vs BANCHE 2.380.104 -3,03 5,45 2.454.402 39,90 5,89

FINANZIAMENTI vs CLIENTELA 27.026.600 -2,41 61,91 27.694.600 -0,25 66,44- di cui c/c attivi 5.082.174 -12,46 11,64 5.805.798 -6,58 13,93

- di cui mutui 17.355.455 -2,49 39,75 17.798.672 0,79 42,70

- di cui sofferenze 2.422.231 41,04 5,55 1.717.411 33,06 4,12

- (dato Incagli TRIMESTRALE) 1.777.660 4,09 4,07 1.707.739 34,86 4,10

TITOLI di PROPRIETÀ 11.717.542 28,31 26,84 9.132.270 45,20 21,91

ATTIVITÀ mater. e immater. lorde 1.129.029 2,35 2,59 1.103.104 4,49 2,65

*** Capitali fruttiferi *** 38.702.016 3,03 88,65 37.563.861 8,83 90,12

DEBITI vs BANCHE 4.831.043 13,89 11,07 4.241.703 42,12 10,18

RACCOLTA DIRETTA vs CLIENTELA 31.354.712 3,23 71,82 30.372.675 4,12 72,87- di cui c/c passivi 14.929.012 11,22 34,20 13.422.994 -1,86 32,20

- di cui obbligazione 11.828.399 -7,83 27,09 12.833.080 -0,80 30,79

- di cui PCT passivi 2.465.823 14,52 5,65 2.153.220 130,76 5,17

PATRIMONIO CONTABILE 4.116.499 5,51 9,43 3.901.548 -0,73 9,36

*** Provvista onerosa *** 36.191.756 4,56 82,90 34.614.378 7,65 83,04

*** Fondi Intermediati *** 43.656.209 4,73 100,00 41.683.306 8,76 100,00

Nota: Euro x 1.000 - % variaz.=rispetto anno prece. - %FIT=Incidenza % FIT (Fondi Intermediati Totali)

Tra le principali forme tecniche del credito erogato, i Mutui rappresentavano a dicembre 2013 quasi i dueterzi dell’aggregato, seguiti dai C/C attivi che assorbivano il 18,8 per cento del totale. Al netto dellarelativa ‘quota sofferenze’, la contrazione degli impieghi appare più elevata e raggiunge il -5,3 per cento.

BCC LOMBARDIA - Principali Forme Tecniche IMPIEGHI

Dicembre 2013 Valore % variaz. % TOT

- finanziamenti x anticipi effetti, altri titoli, sbf 1.093.918 -11,67 4,05

- c/c attivi 5.082.174 -6,58 18,80

- mutui 17.355.455 -2,49 64,22

- carte di credito 1.503 5,55 0,01

- prestiti personali 208.954 -2,38 0,77

- altri finanziamenti 862.364 -6,14 3,19

- sofferenze 2.422.231 41,04 8,96

(di cui TOT.IMPIEGHI al netto sofferenze) 24.604.369 -5,28 91,04

TOTALE IMPIEGHI vs CLIENTELA 27.026.599 -2,41 100,00

Nota: Euro x 1.000 - % variaz.=rispetto a Dic 2012 - %TOT=su TOT IMP

Relazioni e Bilancio 2013

32

Page 33: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il comparto della Raccolta Diretta è stato interessato nel corso del 2013 da una certa ricomposizione performe tecniche (crescita per CD, Depositi e C/C passivi con PCT passivi e Obbligazioni in riduzione), cherimane comunque polarizzata sui C/C passivi e sulle obbligazioni.

BCC LOMBARDIA - Principali Forme Tecniche RACCOLTA DIRETTA

Dicembre 2013 Valore % variaz. % TOT

- depositi 2.465.823 14,52 7,86

- c/c passivi 14.929.012 11,22 47,61

- certificati deposito 1.784.155 18,13 5,69

- pronti c/ termine passivi 275.965 -22,88 0,88

- altri debiti 71.358 -25,10 0,23

- obbligazioni 11.828.399 -7,83 37,72

TOTALE RACCOLTA DIRETTA 31.354.712 3,23 100,00

Nota: Euro x 1.000 - % variaz.=rispetto a Dic 2012 - %TOT=su Racc.Dir.

Il dettaglio sui finanziamenti concessi alla clientela per i ‘Mutui’, evidenzia una decrescita del 2,5 percento annuo, leggermente più accentuata della già segnalata contrazione del totale impieghi.

Prendendo in considerazione i Settori di Attività economica di destinazione degli impieghi delle BCCLombarde, la quota rappresentata dalle ‘Imprese’ (pubbliche + private) raggiungeva alla fine dello scorsoesercizio il 50,3 per cento. Le ‘Famiglie Consumatrici’ ricevevano il 25,7 per cento del totale dei Crediti e le‘Piccole e Medie Imprese’ il 21,7 per cento.

La variazione percentuale annua degli impieghi verso ‘Famiglie Consumatrici’ risultava in lieve crescita(+0,9 per cento) mentre quella degli impieghi a favore delle ‘Imprese’, presentava una diminuzione del 3,5per cento. Anche gli impieghi a favore delle PMI evidenziavano un tasso di variazione tendenziale negativo(-3,6 per cento).

33

Relazione del Consiglio di Amministrazione

BCC Lombardia - Dinamica Mutui

Data Mutui¤ x 1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.

dic 12 17.798.671 0,79 -0,22 0,79gen 13 17.770.184 -0,57 -0,16 -0,16feb 13 17.758.808 -0,63 -0,06 -0,22mar 13 17.745.158 -0,76 -0,08 -0,30apr 13 17.730.335 -0,78 -0,08 -0,38mag 13 17.664.737 -1,23 -0,37 -0,75giu 13 17.605.928 -1,48 -0,33 -1,08lug 13 17.609.628 -1,71 0,02 -1,06ago 13 17.524.874 -2,01 -0,48 -1,54set 13 17.452.557 -2,25 -0,41 -1,94ott 13 17.424.448 -2,39 -0,16 -2,10nov 13 17.377.876 -2,58 -0,27 -2,36dic 13 17.355.455 -2,49 -0,13 -2,49

Fonte: Matrice dei conti

Page 34: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

BCC LOMBARDIA - Settori Attività Economica

dic-13 % suTOT dic-12 % su

TOT

delta% suTOT

deltavar %annua

AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 69.315.350 0,3 76.672.615 0,3 0,0 -9,6

SOCIETÀ NON FINANZIARIE 16.972.477.952 62,8 17.623.504.969 63,6 -0,8 -3,7

Associazioni fra imprese non finanziarie 1.393.876 0,0 2.368.920 0,0 0,0 -41,2

Quasi società non finanziarie artigiane 1.392.661.794 5,2 1.497.387.519 5,4 -0,3 -7,0

Quasi società non finanziarie altre 1.981.491.955 7,3 2.036.345.655 7,4 0,0 -2,7

Imprese Private 13.583.534.400 50,3 14.070.946.751 50,8 -0,5 -3,5

FAMIGLIE 9.443.737.331 34,9 9.438.004.708 34,1 0,9 0,1

Famiglie Consumatrici 6.954.139.333 25,7 6.891.836.626 24,9 0,8 0,9

Famiglie Produttrici 2.489.597.998 9,2 2.546.168.082 9,2 0,0 -2,2

(di cui Artigiani) 695.658.971 2,6 723.388.795 2,6 0,0 -3,8

RESTO DEL MONDO 10.286.556 0,0 8.478.867 0,0 0,0 21,3

ISTITUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO 316.993.652 1,2 319.838.236 1,2 0,0 -0,9

SOCIETÀ FINANZIARIE 153.766.349 0,6 175.830.616 0,6 -0,1 -12,5

ALTRO 60.022.580 0,2 52.274.368 0,2 0,0 14,8

TOTALE 27.026.599.770 100,0 27.694.604.379 100,0 -2,4

Dettaglio PMI 5.863.751.747 21,7 6.079.901.256 22,0 -0,3 -3,6

Dettaglio IMPRESE (pubbliche+private) 13.596.930.327 50,3 14.087.402.875 50,9 -0,6 -3,5

Nota: Euro x 1.000 - % variaz.=rispetto anno prece. - %FIT=Incidenza % FIT (Fondi Intermediati Totali)

A livello provinciale, si evidenziavano a fine 2013 per gli Impieghi tassi di crescita tendenziali negativi pertutte le province ad eccezione di quella di Lodi, con valori che spaziano dal valore minimo dalle BCCbresciane (-4,2 per cento), a quello positivo registrato appunto dalle BCC laudensi (+8,5 per cento).

BCC LOMBARDIA - Dinamica Impieghi

dic 2013 dic 2012 var. %

BCC prov Brescia 8.268.885 8.635.564 -4,25

BCC prov Bergamo 4.807.740 4.874.235 -1,36

BCC prov Milano e Pavia 3.889.975 4.039.079 -3,69

BCC prov Monza e Brianza 2.667.075 2.777.115 -3,96

BCC prov Como e Lecco 2.552.215 2.569.676 -0,68

BCC prov Lodi 1.812.699 1.669.478 8,58

BCC prov Cremona 1.595.015 1.659.952 -3,91

BCC prov Mantova 1.432.996 1.469.502 -2,48

Totale LOMBARDIA 27.026.600 27.694.601 -2,41

Nota: Euro x 1.000 - Fonte: Matrici di vigilanza

Nel caso della Raccolta Diretta emergevano viceversa performance positive per quasi tutte le BCCappartenenti alle varie province, con il valore massimo è evidenziato dalle BCC della provincia di Lodi(+20,8 per cento) e quello minimo, e unico leggermente negativo, osservato per le BCC della provincia diBrescia (-0,7 per cento).

Relazioni e Bilancio 2013

34

Page 35: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

BCC LOMBARDIA - Dinamica Raccolta Diretta

dic 2013 dic 2012 var. %

BCC prov Brescia 9.142.290 9.205.709 -0,69

BCC prov Bergamo 5.424.363 5.325.697 1,85

BCC prov Milano e Pavia 4.527.498 4.362.676 3,78

BCC prov Monza e Brianza 3.487.666 3.303.521 5,57

BCC prov Como e Lecco 2.968.236 2.834.414 4,72

BCC prov Lodi 2.236.595 1.851.324 20,81

BCC prov Cremona 1.928.677 1.861.928 3,58

BCC prov Mantova 1.639.387 1.627.405 0,74

Totale LOMBARDIA 31.354.712 30.372.674 3,23

Nota: Euro x 1.000 - Fonte: Matrici di vigilanza

Le Sofferenze, anche a dicembre 2013 si confermavano in crescita con una dinamica in accelerazionerispetto alle variazioni tendenziali osservate nella prima parte dell’anno. Su base annua risultanoaumentate nel trascorso esercizio di circa € 705 milioni, con lo stock che superava al 31/12/2013 i 2,4miliardi di € con un tasso di crescita sui 12 mesi che si fissava al 41 per cento.

L’indicatore Sofferenze su Impieghi, per effetto anche del decremento dei Crediti a Clientela, è passatodal 6,2 per cento di dicembre 2012 all’8,96 per cento di dicembre 2013.

35

Relazione del Consiglio di Amministrazione

BCC Lombardia - Dinamica Sofferenze

Data Sofferenze¤ x 1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.

dic 12 1.717.411 33,06 6,81 33,06

gen 13 1.735.536 32,96 1,06 1,06

feb 13 1.751.928 32,84 0,94 2,01

mar 13 1.778.952 32,99 1,54 3,58

apr 13 1.835.398 34,07 3,17 6,87

mag 13 1.929.287 36,49 5,12 12,34

giu 13 2.086.643 43,12 8,16 21,50

lug 13 2.111.169 44,06 1,18 22,93

ago 13 2.147.524 45,50 1,72 25,04

set 13 2.211.780 46,89 2,99 28,79

ott 13 2.280.077 46,55 3,09 32,76

nov 13 2.312.613 43,83 1,43 34,66

dic 13 2.422.230 41,04 4,74 41,04

Fonte: Matrice dei conti

Page 36: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il dettaglio riferito alle Sofferenze della ‘forma tecnica Mutui’ evidenzia una crescita annua superiore aquella dell’aggregato Sofferenze totali (44,6 per cento contro 41 per cento).

Relazioni e Bilancio 2013

36

BCC Lombardia - Dinamica Sofferenze su Impieghi

DataSoff/Imp

¤ x1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.

dic 12 6,20 1,56 0,41 1,56

gen 13 6,23 1,66 0,03 0,03

feb 13 6,32 1,67 0,09 0,12

mar 13 6,51 1,71 0,19 0,31

apr 13 6,66 1,80 0,15 0,46

mag 13 7,03 2,00 0,37 0,83

giu 13 7,67 2,42 0,64 1,47

lug 13 7,71 2,49 0,04 1,51

ago 13 7,93 2,61 0,22 1,73

set 13 8,12 2,65 0,19 1,92

ott 13 8,42 2,81 0,30 2,22

nov 13 8,62 2,83 0,20 2,42

dic 13 8,96 2,76 0,34 2,76

Fonte: Matrice dei conti

BCC Lombardia - Dinamica Sofferenze su Mutui

DataSoffer./Mutui

¤ x 1.000

var. %su 12mesi

var. %meseprec.

var. %dicembre

prec.

dic 12 922.986 41,43 9,33 41,43

gen 13 931.232 41,02 0,89 0,89

feb 13 939.728 40,44 0,91 1,81

mar 13 960.369 41,48 2,20 4,05

apr 13 983.323 41,80 2,39 6,54

mag 13 1.032.316 43,55 4,98 11,85

giu 13 1.129.269 50,21 9,39 22,35

lug 13 1.143.852 50,51 1,29 23,93

ago 13 1.162.109 51,83 1,60 25,91

set 13 1.203.738 51,67 3,58 30,42

ott 13 1.237.430 51,09 2,80 34,07

nov 13 1.268.304 50,23 2,50 37,41

dic 13 1.334.653 44,60 5,23 44,60

Fonte: Matrice dei conti

Page 37: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

In termini di branche attività economiche ATECO le ‘Attività manifatturiere’ continuavano arappresentare la componente principale degli impieghi delle BCC lombarde col 16,7 per cento e il 19,6 percento del totale sofferenze. Seguivano da vicino le ‘Costruzioni’ con il 16,3 per cento sul totale impieghi ela maggior quota sul totale delle sofferenze del settore pari al 27,1 per cento.

BRANCHE ATECO: Rischiosità e Concentrazione del Credito

Dicembre 2013 IMPIEGHI % TOT SOFFERENZE % TOT SOFF/IMP%

Agricoltura, silvicoltura, pesca 1.617.891 5,99 87.315 3,60 5,40

Estrazione minerale, cave, miniere 87.474 0,32 7.128 0,29 8,15

Attività manifatturiere 4.506.651 16,67 474.149 19,57 10,52

Fornitura energia elettrica, gas, vapore 105.906 0,39 222 0,01 0,21

Fornitura acqua, gestione rifiuti 159.435 0,59 3.151 0,13 1,98

Costruzioni 4.403.687 16,29 655.420 27,06 14,88

Commercio ingrosso e dettaglio riparazione auto 2.790.780 10,33 303.297 12,52 10,87

Trasporto e magazzinaggio 324.729 1,20 27.056 1,12 8,33

Servizi alloggio e ristorazione 615.578 2,28 52.623 2,17 8,55

Informazione e comunicazione 151.803 0,56 16.537 0,68 10,89

Attività finanziarie e assicurative 86.697 0,32 6.913 0,29 7,97

Attività immobiliari 3.476.836 12,86 361.867 14,94 10,41

Attività professionali, scientifiche e tecniche 423.274 1,57 32.227 1,33 7,61

Noleggio e agenzie viaggi 276.555 1,02 33.132 1,37 11,98

Amministrazione pubblica e difesa 162 0,00 - - -

Istruzione 21.280 0,08 1.490 0,06 7,00

Sanità e assistenza sociale 144.849 0,54 5.906 0,24 4,08

Sport, intrattenimento, arte 122.303 0,45 12.909 0,53 10,55

Altri servizi 146.156 0,54 5.866 0,24 4,01

Attività di famiglie e convivenze 32 0,00 29 0,00 90,63

Organismi extraterritoriali - - - - -

Dati non ripartibili 7.564.524 27,99 334.995 13,83 4,43

Totale 27.026.602 100,00 2.422.232 100,00 8,96

Nota: v58005xx v58007xx ¤/1000

In termini di dinamiche del credito afferente alle diverse branche, nella tabella che segue si può osservarenel corso del 2013 la lieve ripresa delle ‘Attività Immobiliari’ (+0,5 per cento) mentre sono in calol’Agricoltura (-0,9 per cento) ed il ‘Commercio’ (-3,7 per cento). Tra le altre branche di maggioreimportanza, gli impieghi a favore delle ‘Attività manifatturiere’ si riducono del 7 per cento e quelli a favoredelle ‘Costruzioni’ del 4,7 per cento.

37

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 38: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

BCC LOMBARDIA - Branche ATECO: Rischiosità e Concentrazione del Credito

Dicembre 2013 IMPIEGHI DELTA % SOFFERENZE DELTA % SOFF/IMP%

Agricoltura, silvicoltura, pesca 1.617.891 -0,90 87.315 39,75 5,40

Estrazione minerale, cave, miniere 87.474 -9,13 7.128 -0,42 8,15

Attività manifatturiere 4.506.651 -7,00 474.149 34,25 10,52

Fornitura energia elettrica, gas, vapore 105.906 -2,59 222 263,93 0,21

Fornitura acqua, gestione rifiuti 159.435 -2,87 3.151 164,35 1,98

Costruzioni 4.403.687 -4,69 655.420 29,16 14,88

Commercio ingrosso e dettaglio riparazione auto 2.790.780 -3,70 303.297 50,64 10,87

Trasporto e magazzinaggio 324.729 -3,93 27.056 33,81 8,33

Servizi alloggio e ristorazione 615.578 -2,45 52.623 31,36 8,55

Informazione e comunicazione 151.803 -4,15 16.537 36,70 10,89

Attività finanziarie e assicurative 86.697 -12,99 6.913 82,55 7,97

Attività immobiliari 3.476.836 0,50 361.867 91,16 10,41

Attività professionali, scientifiche e tecniche 423.274 6,79 32.227 22,43 7,61

Noleggio e agenzie viaggi 276.555 0,18 33.132 27,55 11,98

Amministrazione pubblica e difesa 162 -47,57 - - -

Istruzione 21.280 -2,43 1.490 920,55 7,00

Sanità e assistenza sociale 144.849 -1,73 5.906 275,46 4,08

Sport, intrattenimento, arte 122.303 -2,00 12.909 49,93 10,55

Altri servizi 146.156 -3,06 5.866 28,11 4,01

Attività di famiglie e convivenze 32 -11,11 29 - 90,63

Organismi extraterritoriali - - - - -

Dati non ripartibili 7.564.524 0,53 334.995 33,01 4,43

Totale 27.026.602 -2,41 2.422.232 41,04 8,96

Nota: v58005xx v58007xx ¤/1000 - Delta % annuale

A livello provinciale, le BCC della provincia di Monza e Brianza evidenziano i tassi di crescita più elevatidelle sofferenze. Seguono quelle di Milano e Pavia.

BCC LOMBARDIA - dinamica Sofferenze

dic 2013 dic 2012 var. %

BCC prov Brescia 853.631 668.638 27,67

BCC prov Bergamo 412.205 272.230 51,42

BCC prov Milano e Pavia 374.395 229.351 63,24

BCC prov Monza e Brianza 207.482 125.655 65,12

BCC prov Mantova 203.893 160.873 26,74

BCC prov Lodi 146.913 104.122 41,10

BCC prov Como e Lecco 115.830 81.543 42,05

BCC prov Cremona 107.881 74.997 43,85

Totale LOMBARDIA 2.422.230 1.717.409 41,04

Nota: Euro x 1.000 - Fonte: Matrici di vigilanza

Relazioni e Bilancio 2013

38

Page 39: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Le nostre 42 Banche a dicembre 2013 (il primo dicembre dello scorso anno è divenuta operativa la fusionetra BCC di Carugate e BCC di Inzago) operavano sul territorio con 835 sportelli. Il saldo positivo di n° 2filiali deriva da alcune chiusure dovute a razionalizzazione della rete distributiva insieme alla fusionerealizzatasi tra Banca Centropadana (incorporante) e Banca di Creta Credito Cooperativo Piacentino(incorporata).

SPORTELLI e n. BCC LOMBARDIAn. BCC SPORTELLI

dic 2013 dic 2012 delta dic 2013 dic 2012 deltaBCC prov Bergamo 9 9 - 149 149 -BCC prov Brescia 9 9 - 272 271 1BCC prov Como 3 3 - 53 55 -2BCC prov Cremona 4 4 - 68 68 -BCC prov Lecco 1 1 - 13 13 -BCC prov Lodi 3 3 - 69 61 8BCC prov Mantova 3 3 - 39 39 -BCC prov Milano 5 6 -1 99 103 -4BCC prov Monza e Brianza 4 4 - 72 73 -1BCC prov Pavia 1 1 - 1 1 -

Totale LOMBARDIA 42 43 -1 835 833 2

(dati a fine dicembre 2013 - database FLBCC)

A fine 2013 il numero di soci delle BCC lombarde superava le 179 mila unità. Alla stessa data i dipendentierano pari a 6.042 e i clienti totali risultavano pari a circa 955 mila (-1,7 per cento).

Dati strutturali

Dicembre 2013 BCC Lombardia delta %Soci 179.773 3,81

Dipendenti 6.042 -0,01

Clienti totali 955.204 -1,71

(Nota: in unità - delta % annuale)

A livello territoriale, le BCC della provincia di Lodi presentavano al 31/12/2013 l’incremento piùconsistente in termine di compagine sociale.

BCC LOMBARDIA - Dinamica Soci

dic 2013 dic 2012 var. %BCC prov Bergamo 50.485 49.720 1,54BCC prov Brescia 38.904 37.838 2,82BCC prov Milano e Pavia 28.082 28.466 -1,35BCC prov Lodi 20.012 16.429 21,81BCC prov Como e Lecco 13.833 13.340 3,70BCC prov Cremona 12.229 12.091 1,14BCC prov Monza e Brianza 10.340 9.947 3,95BCC prov Mantova 5.888 5.341 10,24

Totale LOMBARDIA 179.773 173.172 3,81

Nota: unità - Fonte: Matrici di vigilanza

39

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 40: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La base occupazionale che si è maggiormente ampliata risulta essere sempre quella delle BCC laudensi.

BCC LOMBARDIA - Dinamica Dipendenti

dic 2013 dic 2012 var. %

BCC prov Brescia 1.803,0 1.815,5 -0,69

BCC prov Bergamo 974,5 980,0 -0,56

BCC prov Milano e Pavia 871,0 879,0 -0,91

BCC prov Monza e Brianza 642,0 638,5 0,55

BCC prov Como e Lecco 540,5 546,5 -1,10

BCC prov Cremona 447,0 447,0 0,00

BCC prov Lodi 439,0 401,5 9,34

BCC prov Mantova 324,5 334,0 -2,84

Totale LOMBARDIA 6.041,5 6.042,0 -0,01

Nota: unità - Fonte: Matrici di vigilanza (n° decimale x ‘part time’)

I dati andamentali di Conto Economico a dicembre 2013 (informazioni trimestrali estratte dalla Matrice deiConti di andamento che si fermano al risultato lordo di gestione e non considerano le rettifiche nette su creditie le imposte), mettono in luce un calo del Margine di Interesse rispetto all’esercizio 2012.

La causa primaria è la sensibile contrazione degli Interessi attivi da clientela connessa con ilridimensionamento dei volumi intermediati, la flessione del rendimento medio degli impieghi e larilevante crescita delle sofferenze intervenuta nei periodi più recenti e ancora in corso.

In parallelo si registra una sostanziale stabilità degli Interessi passivi con l’aumento del costo dei debitiverso clientela, praticamente controbilanciato dalla flessione degli interessi su obbligazioni e su debitiverso Banche.

L’Utile su acquisto/cessione di Titoli, pari a ben 239 milioni di euro contro i 153 del dicembre 2012,riporta lievemente in positivo la dinamica del Margine d’Intermediazione. Cresce poi in misura piùconsistente anche il Risultato Lordo di Gestione, in considerazione del calo dei Costi Operativi dovutosoprattutto all’effetto riduttivo della loro componente straordinaria ‘Proventi di Gestione’.

Come già accennato, in considerazione anche del rallentamento del credito erogato (-2,4 per cento) edella dinamica positiva della provvista fondi (+3,2 per cento), il Margine d’Interesse delle BCC lombardeha evidenziato a fine 2013 una contrazione del 9,3 per cento sull’analogo periodo dell’anno precedente(pari ad una flessione di 72,9 milioni, dai 780,7 milioni di euro del dicembre 2012 ai 707,7 milioni di eurodel dicembre 2013).

Relazioni e Bilancio 2013

40

Page 41: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

BCC LOMBARDIA - Dettaglio Margine Interesse trimestrale IAS

dic 2013 dic 2012 var. % % FIT

INTERESSI ATTIVI e PROVENTI ASSIM. 1.340.920 1.416.216 -5,32 3,07

- da Cred. Vs Banche centrali 385 631 -38,99 0,00

- da Cred. Vs Banche 32.219 35.045 -8,06 0,07

- da Cred. Vs Clientela 1.019.248 1.099.366 -7,29 2,33

- da Titoli di debito 253.023 249.669 1,34 0,58

- da Derivati 5.292 8.751 -39,53 0,01

- altre attività 343 261 31,42 0,00

- da Differenz. su derivati copert. pos. 30.410 22.493 35,20 0,07

INTERESSI PASSIVI e ONERI ASSIM. 633.188 635.508 -0,37 1,45

- da Deb. Vs Banche centrali 2.469 3.807 -35,15 0,01

- da Deb. Vs Banche 23.901 33.302 -28,23 0,05

- da Deb. Vs Clientela 196.120 187.381 4,66 0,45

- da Titoli di debito (obbligaz.) 358.387 364.436 -1,66 0,82

- da Titoli di debito (altri) 50.120 43.151 16,15 0,11

- da Derivati 267 317 -15,77 0,00

- da altre passività e Fondi 13 20 -35,00 0,00

- da Differenz. su derivati copert. neg. 1.911 3.094 -38,24 0,00

MARGINE DI INTERESSE 707.732 780.708 -9,35 1,62

Nota: Euro x 1000 - % variaz. = da Dic 2012 - % FIT= % annualizz. su Fondi Intermediati

Tale andamento negativo del ‘Margine d’Interesse’ è stato generato da un decremento degli ‘interessiattivi’ (-75,3 milioni di euro) e dalla contemporanea lieve contrazione degli ‘interessi passivi’ (-2,3 milionieuro). In termini di percentuale, il flusso di interessi attivi ha fatto segnare una riduzione del 5,3 per centocon gli interessi passivi scesi invece in misura minore, dello 0,4 per cento.

Tra le principali componenti del Margine di Interesse, gli interessi attivi ‘da Crediti verso Clientela’ sonodiminuiti del 7,3 per cento mentre quelli ‘da Titoli di debito’ sono cresciuti dell’ 1,3 per cento. Gli interessiattivi da ‘Crediti vs Banche’ si sono ridotti dell’ 8,1 per cento. Tra gli interessi passivi si registra, ancheuna diminuzione di quelli riferiti ai ‘Debiti verso Banche’ (-28,2 per cento) e da ‘Obbligazioni’ (-1,7 percento). Si incrementano invece gli ‘Interessi da Debiti verso clientela’ (+4,7 per cento), e da ‘Altri titoli didebito’ (+16,1 per cento).

Il Margine di Intermediazione presenta una leggera variazione positiva sull’analogo periodo dell’annoprecedente (+0,1 per cento), grazie soprattutto allo straordinario apporto degli Utili dacessione/riacquisto attività/passiv. finanziarie e nonostante il diminuito contributo reddituale delleCommissioni Nette (-6,3 per cento).

I Costi Operativi dal canto loro si sono ridotti di circa il 4 per cento, attestandosi a dicembre 2013 a 675,7milioni di euro. Nel dettaglio si osserva una decrescita delle ‘spese per il personale’ (-1 per cento) e delle‘altre spese amministrative’ (-0,2 per cento) con gli ‘ammortamenti’ in calo del 5,3 per cento. Gli ‘altriproventi/oneri’, come già segnalato, registrano un forte sviluppo pari al 27,5 per cento che contiene ladinamica complessiva dell’aggregato.

41

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 42: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il Risultato Lordo di Gestione di fine esercizio 2013 si fissa infine a 490,3 milioni di euro (contro i 460,6mln di euro del dicembre 2012), evidenziando un incremento percentuale del 6,4 per cento.

BCC LOMBARDIA - Conto Economico trimestrale IAS

dic 2013 dic 2012 var. % % FIT

INTERESSI ATTIVI e PROVENTI ASSIMILATI 1.340.922 1.416.216 -5,32 3,07

- di cui da Clientela 1.019.248 1.099.366 -7,29 2,33

- di cui da Titoli di debito 253.023 249.669 1,34 0,58

- di cui da Deriv. e Differenziali deriv. copertura 35.703 31.244 14,27 0,08

INTERESSI PASSIVI e ONERI ASSIMILATI 633.187 635.507 -0,37 1,45

- di cui da Clientela 196.120 187.381 4,66 0,45

- di cui da Obbligazioni 358.387 364.436 -1,66 0,82

- di cui da Deriv. e Differenziali deriv. copertura 2.177 3.410 -36,16 0,00

MARGINE DI INTERESSE 707.735 780.709 -9,35 1,62

Altri Ricavi Netti 458.269 383.968 19,35 1,05

Commissioni nette 210.180 224.338 -6,31 0,48

Dividendi e proventi assimilati 4.963 3.601 37,82 0,01

Risultato netto attività di negoziazione 2.817 1.735 62,36 0,01

Utile/perdita cess./riacq. Att./pass. Finanz. No Negoz./FV 238.636 152.528 56,45 0,55

Risultato netto attività finanziarie fair value 1.674 1.765 -5,16 0,00

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1.166.004 1.164.677 0,11 2,67

Costi operativi 675.721 704.035 -4,02 1,55

- di cui Spese per il personale 429.350 433.771 -1,02 0,98

- di cui Spese amministrative 311.104 311.787 -0,22 0,71

- di cui Ammortamenti materiali e immateriali 34.207 36.107 -5,26 0,08

- di cui Altri proventi/oneri di gestione -98.940 -77.630 27,45 -0,23

RISULTATO LORDO DI GESTIONE 490.283 460.642 6,43 1,12

Nota: Euro x 1000 - % variaz. = da Dic 2012 - % FIT= % annualizz. su Fondi Intermediati

I principali indicatori di Conto Economico andamentale evidenziano (dato medio regionale) una riduzionedel margine di interesse e del margine di intermediazione rapportati ai Fondi intermediati. Miglioral’indicatore di efficienza produttiva e rimane stabile quello del Risultato Lordo di gestione su FIT . Infine il‘cost income’, che misura l’efficienza operativa, mostra una evoluzione positiva.

BCC LOMBARDE - Riepilogo indicatori CE andamento - DATO MEDIO REGIONALE

dic 2013 dic 2012 delta

Margine di interesse / Fondi intermediati 1,62 1,87 -0,25

Margine di intermediazione / Fondi intermediati 2,67 2,79 -0,12

Costi operativi / Fondi intermediati 1,55 1,69 -0,14

Risultato Lordo di Gestione / Fondi intermediati 1,12 1,11 0,02

Cost Income 61,24 62,92 -1,68

Analisi di posizionamento

Relazioni e Bilancio 2013

42

Page 43: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il Patrimonio di Vigilanza delle BCC Lombarde (ultimo aggiornamento settembre 2013), nel periodo diosservazione, si mostra in leggera contrazione. Di conseguenza, con la crescita dei Requisiti Patrimoniali edelle Attività di rischio ponderate totali, l’Indice di Patrimonializzazione, il Total Capital Ratio e il TIER 1ratio appaiono in leggera contrazione, rimanendo ad ogni modo abbondantemente superiori ai limiti divigilanza.

BCC LOMBARDIA - Adeguatezza patrimoniale: indicatori

set 2013 set 2012 Delta %Patrimonio di Vigilanza 4.286.623.564 4.308.617.159 -0,51Requisiti Patrimoniali TOT 2.175.412.665 2.153.796.361 1,00

INDICE DI PATRIMONIALIZZAZIONE 1,97 2,00 -0,03Patrimonio di Vigilanza 4.286.623.564 4.308.617.159 -0,51TOT attività rischio credito ponderato 24.462.816.938 25.111.415.425 -2,58

COEFFICIENTE SOLVIBILITÀ DEL CREDITO 17,52 17,16 0,36Patrimonio di Vigilanza 4.286.623.564 4.308.617.159 -0,51TOT attività rischio ponderato 27.192.658.313 26.922.454.513 1,00

TOTAL CAPITAL RATIO 15,76 16,00 -0,24Patrimonio di Base 3.991.257.635 4.026.403.826 -0,87TOT attività rischio ponderato 27.192.658.313 26.922.454.513 1,00

TIER 1 Capital Ratio 14,68 14,96 -0,28

Fonte: matrici di vigilanza (var% per aggregati patrimoniali, var. unitaria per indicatori)

I dati forniti da Banca d’Italia tramite il flusso informativo Bastra1, forniscono un benchmark a livello diTotale Banche regionali sulle quote di mercato di Impieghi e Depositi. (Nota: i dati del Totale Banchecomprendono anche la Cassa Depositi e Prestiti).

Per quanto riguarda il Totale dei Crediti (verso Clientela ordinaria), il Totale Banche in Lombardia adicembre 2013 mostrava un decremento su base annua del -5 per cento, con le BCC Lombarde che nellostesso mese (dato per residenza clientela in Lombardia) presentavano anch’esse un calo, ma piùcontenuto, e pari al -2,8 per cento.

Totale Banche LOMBARDIA - Dinamica Impieghi

dic 2013 dic 2012 var. %

Provincia di Bergamo 38.545.851 40.833.290 -5,60

Provincia di Brescia 59.555.604 62.005.161 -3,95

Province di Como e Lecco 24.702.624 25.410.583 -2,79

Provincia di Cremona 10.853.259 11.146.813 -2,63

Provincia di Lodi 5.898.310 6.392.776 -7,73

Provincia di Mantova 14.626.337 15.226.013 -3,94

Provincia di Milano 252.199.170 268.130.363 -5,94

Provincia di Monza e Brianza 23.803.608 24.356.999 -2,27

altre prov. lombarde: PV, SO, VA 36.910.481 37.947.761 -2,73

Totale LOMBARDIA 467.095.244 491.449.759 -4,96

Dati per residenza clientela (compresa Cassa Depositi Prestiti inserita nelle rilevazioni BdI da giugno 2011)Nota: Euro x 1.000 - Fonte: Bastra1 v58005xx+v58007xx

43

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 44: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La relativa quota di mercato regionale delle nostre BCC (cfr. tabella successiva) risultava pari al31/12/2013 al 5,47 per cento (+12 punti base annui) con un massimo, pari al 17,1 per cento nellaprovincia di Cremona.

BCC LOMBARDIA/Totale Banche Lombardia - Quota Mercato Impieghi

dic 2013 dic 2012 var. %

Provincia di Bergamo 11,88 11,51 0,37

Provincia di Brescia 11,63 11,67 -0,04

Province di Como e Lecco 10,63 10,43 0,20

Provincia di Cremona 17,09 17,21 -0,12

Provincia di Lodi 15,45 14,37 1,08

Provincia di Mantova 8,48 8,46 0,02

Provincia di Milano 1,62 1,56 0,06

Provincia di Monza e Brianza 9,30 9,55 -0,25

altre prov. lombarde: PV, SO, VA 3,03 2,86 0,17

Totale LOMBARDIA 5,47 5,35 0,12

Dati per residenza clientela

Osservando i Depositi bancari (Depositi, Buoni fruttiferi, CD, C/C), il Totale Banche in Lombardia adicembre 2013 mostrava una dinamica positiva su base annua del +2,1 per cento, contro il +11,6 per centofatto segnare dalle nostre associate.

Totale Banche Lombardia - Dinamica Depositi

dic 2013 dic 2012 var. %Provincia di Bergamo 23.528.030 24.023.077 -2,06Provincia di Brescia 25.648.969 25.336.804 1,23Province di Como e Lecco 19.762.403 19.027.230 3,86Provincia di Cremona 6.231.254 5.804.551 7,35Provincia di Lodi 3.955.439 3.550.128 11,42Provincia di Mantova 8.144.597 7.638.815 6,62Provincia di Milano 142.347.482 140.058.392 1,63Provincia di Monza e Brianza 17.982.324 17.174.405 4,70altre prov. lombarde: PV, SO, VA 31.405.769 30.715.664 2,25Totale LOMBARDIA 279.006.267 273.329.066 2,08

Dati per residenza clientela, depositi, buoni fruttiferi, certificati dep., c/c e pct passiviNote: Euro x 1.000 - Fonte: Bastra1 v58030xx

La relativa quota di mercato regionale delle nostre BCC a dicembre 2013 risultava pari al 31/12/2013 al6,6 per cento (+56 punti base annui), con una punta di oltre il 21 per cento in provincia di Cremona.

Relazioni e Bilancio 2013

44

Page 45: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

BCC Lombardia/Sistema Bancario LOMBARDIA - Quota Mercato Depositi

dic 2013 dic 2012 var. %Provincia di Bergamo 12,44 11,00 1,44Provincia di Brescia 17,65 16,27 1,38Province di Como e Lecco 10,47 9,79 0,68Provincia di Cremona 22,35 20,98 1,37Provincia di Lodi 18,85 18,88 -0,03Provincia di Mantova 11,34 10,63 0,71Provincia di Milano 2,15 1,94 0,21Provincia di Monza e Brianza 11,38 10,80 0,58altre prov. lombarde: PV, SO, VA 2,28 1,96 0,32Totale LOMBARDIA 6,60 6,04 0,56

Dati per residenza clientela

Il Totale Banche in Lombardia (fonte file sportelli BdI) a dicembre 2013 mostrava un decremento su baseannua del numero di sportelli sportelli (n° 147 dipendenze in meno; BCC Lombarde n° 7 dipendenze inmeno per un totale di n° 786 in Lombardia).

Totale Banche Lombardia - Dinamica Sportelli

sett 2013 sett 2012 var. %Provincia di Bergamo 739 750 -1,47Provincia di Brescia 921 943 -2,33Province di Como e Lecco 578 573 0,87Provincia di Cremona 275 279 -1,43Provincia di Lodi 154 159 -3,14Provincia di Mantova 318 327 -2,75Provincia di Milano 1.865 1.954 -4,55Provincia di Monza e Brianza 463 469 -1,28altre prov. lombarde: PV, SO, VA 886 892 -0,67Totale LOMBARDIA 6.199 6.346 -2,32

Note: unità - Fonte: file sportelli Banca d’Italia, dati per residenza sportello

Le ‘quote sportelli’ delle BCC Lombarde mettono in evidenza le province di Cremona e di Lodi con valori paririspettivamente al 26,5 per cento e al 28,6 per cento. La provincia di Brescia è al 23,2 per cento. I datisono calcolati per residenza dello sportello nelle varie province lombarde.

BCC LOMBARDIA/Totale Banche Lombardia - Quota Mercato Sportelli

sett 2013 sett 2012 var. %Provincia di Bergamo 19,2 19,1 0,15Provincia di Brescia 23,2 22,6 0,65Province di Como e Lecco 13,7 14,3 -0,64Provincia di Cremona 26,5 26,5 0,02Provincia di Lodi 28,6 27,0 1,53Provincia di Mantova 11,3 11,0 0,31Provincia di Milano 4,8 4,8 0,02Provincia di Monza e Brianza 15,1 15,1 -0,02altre prov. lombarde: PV, SO, VA 4,3 4,1 0,14Totale LOMBARDIA 12,7 12,5 0,18

Note: unità - Fonte: file sportelli Banca d’Italia, dati per residenza sportello

45

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 46: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2 IL PROFILO SOCIALE DELLA BANCA

Criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico della società cooperativa aisensi dell’art. 2 della Legge n. 59/1992 e dell’art. 2545 del codice civile

La nostra Banca, iscritta all’albo delle cooperative a mutualità prevalente secondo la normativa vigente inmateria, è stata oggetto di ispezione ai fini della revisione cooperativa delle banche di creditocooperativo:– per il biennio 2007/2008 in data 05/05/2008 con esito positivo che ha confermato la sussistenza della

mutualità prevalente;– per il biennio 2009/2010 in data 21/09/2010 con esito positivo che ha confermato la sussistenza della

mutualità prevalente;– per il biennio 2011/2012 in data 31/05/2012 con esito positivo che ha confermato la sussistenza della

mutualità prevalente.

La crisi economica ha contribuito ad evidenziare l’importanza della gestione mutualistica a beneficio ditutta la collettività. Le Banche piccole, ma ben radicate sul territorio, sono capaci di valutare il merito dicredito di famiglie e piccole imprese non affidandosi soltanto ad automatismi.Questo sarà l’impegno anche per il prossimo futuro unitamente ad alcuni principi attraverso i qualiintendiamo continuare a perseguire lo scopo mutualistico:– creare coesione e sviluppo;– educare alla solidarietà;– promuovere benessere locale.

Vengono di seguito sintetizzati i criteri seguiti dagli Amministratori nella gestione sociale per ilconseguimento degli scopi mutualistici statutari in conformità con il carattere mutualistico della società:– costante impegno nel perseguire la nostra responsabilità sociale secondo i principi cooperativi della

mutualità, senza fini di speculazione privata, con la precisa missione di operare al servizio dei Soci edelle comunità locali cercando di garantirne il miglioramento economico, sociale e culturale epromuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio ed alla previdenza;

– promozione dello sviluppo locale con azioni di sostegno alle famiglie ed alle imprese del territorio;– condivisione e sostegno alle iniziative promosse dal movimento del Credito Cooperativo sia attraverso la

partecipazione attiva alle Istituzioni di categoria sia ricorrendo primariamente ai servizi coordinatidagli organismi del gruppo;

– erogazioni dal fondo beneficenza, la cui formazione ed il cui utilizzo avvengono nel rispetto dellanormativa specifica.

Tali principi hanno trovato riscontro in numerose e concrete iniziative tra le quali:– erogazione ai Soci di servizi a condizioni di particolare favore;– assolvimento dell’obbligo di contribuzione ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della

cooperazione come proposto in sede di ripartizione dell’utile di esercizio;– sostegno economico ad iniziative promosse da onlus, associazioni di volontariato, parrocchie, oratori,

società sportive e culturali presenti sul territorio di competenza;– assegnazione di premi allo studio a favore di Soci o dei loro figli;– organizzazione di iniziative culturali e turistiche.

Relazioni e Bilancio 2013

46

Page 47: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazione annuale ai sensi dell’art. 8, comma quarto, dello Statuto sociale, volta ad illustrare le ra-gioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi Soci.

Il Consiglio di Amministrazione, in ossequio alle previsioni recate dall’articolo 2528 c.c., recepito dall’art.8, comma quarto, dello Statuto Sociale, è chiamato ad illustrare nella relazione al bilancio le ragioni delledeterminazioni assunte con riguardo all’ammissione di nuovi Soci.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione

premesso che– il principio della “porta aperta” rappresenta uno dei cardini della cooperazione, come riconosciuto

anche dalla recente riforma societaria;– l’art. 35 del Testo Unico Bancario stabilisce che le BCC esercitano il credito prevalentemente a favore dei

Soci;– le Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia stabiliscono che le Banche di Credito Cooperativo “possono

prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie di soggetti tra i qualiesse intendono acquisire i propri Soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendali tali dafavorire l’ampliamento della compagine sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della sommache il Socio deve versare oltre all’importo dell’azione ( ….)”;

– gli articoli 6 e 7 dello Statuto sociale, sulla base delle disposizioni dettate dal Testo Unico Bancario edalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, determinano i requisiti di ammissibilità a Socio e lelimitazioni all’acquisto della qualità di Socio;

– il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 18 Marzo 2013 un piano strategico triennale chedelinea la politica di ammissione dei nuovi Soci con l’obiettivo di accrescere il radicamento territorialedella banca nella propria zona di competenza ed in particolare nei comuni di presidio diretto nonché diprivilegiare l’acquisizione di Soci appartenenti a determinate categorie;

comunica che:a) alla data del 31 dicembre 2013 la compagine sociale era composta da 4.075 Soci, con un capitale

sociale di Euro 456.781,62;b) rispetto alla stessa data dell’anno precedente la compagine sociale è aumentata di 50 unità, pari ad una

variazione percentuale dell’ 1,24 %;c) la misura del sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi Soci è di Euro 2,58 per ogni azione

sottoscritta;d) nel corso dell’esercizio 2013 sono state accolte 129 domande di ammissione a Socio così suddivise: 122

nuove richieste per una quota di capitale sociale pari a Euro 6.558,28 e 7 richieste disubentro/volturazione per una quota di capitale sociale pari a Euro 697,14;

e) nessuna domanda di ammissione a Socio è stata oggetto di delibera di rigetto da parte del Consiglio diAmministrazione della Banca;

f) in coerenza con gli obiettivi enunciati nel piano strategico ed in relazione al doveroso rispetto delprincipio di prevalenza di cui all’art. 35 del Testo Unico Bancario, i Soci ammessi nel corso dell’esercizio2013 risultano così ripartiti per nostra filiale di riferimento e categoria di appartenenza:

47

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 48: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

FILIALE DI RIFERIMENTO N. ATTIVITÀ N.

Cologno al Serio 61 Agricoltore 2

Urgnano / Basella 15 Artigiano 5

Martinengo 14 Commerciante 2

Bariano 9 Società 3

Morengo 7 Lavoratore dipendente 94

Calcinate 1 Libero professionista 3

Brusaporto 3 Pensionato 7

Trescore Balneario 14 Casalinga 6

Pagazzano 4 Studente 3

Bagnatica 1 Imprenditore 4

Giovani di età inferiore ad anni 30 17

Donne 47

* * *

La raccolta diretta coi Soci a fine anno era pari a Euro 152 milioni e 918 mila e rappresentavano il 34,50%del totale della raccolta diretta della Banca (33,88% nel 2012).

Gli impieghi per cassa con Soci a fine anno erano pari a Euro 198 milioni e 543 mila e rappresentavano il56,16% del totale degli impieghi con la clientela (55,95% nel 2012).

Relazioni e Bilancio 2013

48

Page 49: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

3 LA GESTIONE DELLA BANCA: ANDAMENTO DELLA GESTIONE E DINAMICHE DEIPRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO

Di seguito vengono illustrate nel dettaglio le dinamiche dei principali aggregati di riferimentoevidenziandone le tendenze evolutive mediante tabelle e grafici.Le tabelle successive riportano i valori espressi in migliaia di Euro.

3.1 GLI AGGREGATI PATRIMONIALI

Operazioni di raccolta con clientela ordinariaLa raccolta complessiva aziendale a fine dicembre 2013 è risultata pari a 549 milioni e 958 mila Euro, conun incremento di 7 milioni e 756 mila Euro (+ 1,43%).

Raccolta allargata, consistenza e variazione

COMPOSIZIONE RACCOLTA 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Raccolta Diretta 443.184 80,59 448.333 82,69 -5.149 -1,15

Raccolta Indiretta 106.774 19,41 93.869 17,31 12.905 13,75

TOTALE 549.958 100,00 542.202 100,00 7.756 1,43

L’anno 2013 si è caratterizzato dalla diminuzione della raccolta diretta (- 1,15%) ed una crescita dellaraccolta indiretta (+ 13,75%).In conseguenza a quanto esposto, il rapporto tra raccolta diretta ed indiretta è variato rispetto all’annoprecedente: 80,59% la diretta (82,69% nel 2012), 19,41% l’indiretta (17,31% nel 2012).

49

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Raccolta allargata, composizione

Page 50: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Raccolta diretta

Raccolta diretta per forma tecnica, consistenze e variazioni

PASSIVO 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Conti Correnti 175.827 39,67 163.753 36,52 12.074 7,37

Depositi a Risparmio 22.564 5,09 25.767 5,75 -3.203 -12,43

Raccolta a vista 198.391 44,76 189.520 42,27 8.871 4,68

Mutui passivi 526 0,12 394 0,09 132 33,70

Certificati di Deposito 6.731 1,52 9.839 2,20 -3.108 -31,59

Conti di deposito 27.475 6,20 33.558 7,49 -6.083 -18,13

Operazioni P.C.T. 1.066 0,24 2.032 0,45 -966 -47,54

Depositi infruttiferi 224 0,05 110 0,02 114 103,19

Obbligazioni 208.771 47,11 212.880 47,48 -4.109 -1,93

Raccolta a termine 244.793 55,24 258.813 57,73 -14.020 -5,42

TOTALE 443.184 100,00 448.333 100,00 -5.149 -1,15

La raccolta diretta complessiva è iscritta in bilancio nelle voci 20 – Debiti verso clientela (comprendenticome sottovoci: conti correnti, depositi a risparmio, conti di deposito, pronti contro termine, depositiinfruttiferi e mutui passivi), 30 – Titoli in circolazione (comprendente come sottovoci: certificati dideposito e obbligazioni emesse Loans & Receivable) e 50 – Passività finanziarie valutate al fair value.La raccolta diretta (voce 20+30+50) ammonta a 443 milioni e 184 mila Euro con una diminuzione di 5milioni e 149 mila Euro (-1,15%), rispetto al 2012.L’analisi delle forme tecniche di raccolta evidenzia un aumento della raccolta a vista (+ 4,68%) ed un calodi quella a termine (- 5,42%).La componente a vista rappresenta il 44,76% della raccolta diretta, la componente a termine il 55,24%.L’aumento della raccolta a vista è da imputarsi ad una diminuzione dei depositi a risparmio (-12,43%) paria 3 milioni e 203 mila Euro, e ad un aumento dei conti correnti (+ 7,37%), pari a 12 milioni e 74 mila Euro.Il calo della raccolta a termine è da imputarsi ai conti di deposito. Tale forma tecnica ammonta a 27 milionie 475 mila Euro e rappresenta il 6,20% della raccolta diretta. Anche la raccolta mediante operazioni diPronti contro termine è presente in questo bilancio ed ammonta a 1 milione e 66 mila Euro (0,24% deltotale), mentre nel bilancio dell’esercizio 2012 era pari a 2 milioni e 32 mila Euro. Sono inoltre presenti frale componenti della raccolta a termine i depositi infruttiferi per 224 mila Euro (0,05% del totale) mentrenel 2012 erano pari a 110 mila Euro. Calano del 31,59% i certificati di deposito, pari a 6.731 mila Euro(1,52% del totale) e si registra una flessione anche nel comparto dei prestiti obbligazionari, diminuiti di 4milioni e 109 mila Euro (- 1,93%). Tale forma di raccolta continua a rappresentare la maggiore forma diraccolta a termine (47,11% del totale).

La raccolta, in relazione al settore economico di appartenenza della clientela, evidenzia una crescita di 3milioni e 143 mila Euro nel settore delle società non finanziarie (+ 13,04%) e per 72 mila Euro nel settoredelle imprese assicurative e finanziarie (+ 14,37%).In calo per 7 milioni e 971 mila Euro (- 1,91%) la raccolta nel settore delle famiglie, di 282 mila Euro nelsettore delle istituzioni sociali private (- 4,85%), di 102 mila Euro per altre unità non classificate fra leprecedenti (- 19,45%) e di 9 mila Euro nel settore della pubblica amministrazione (- 41,02%).

Relazioni e Bilancio 2013

50

Page 51: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Diminuisce la componente a tasso fisso (- 19 milioni e 643 mila Euro) che rappresenta a fine periodo il46,31% della raccolta diretta (50,15% per il 2012), mentre cresce la componente a tasso variabile (+ 14milioni e 494 mila Euro) che rappresenta il 53,69% del totale (49,85% per il 2012).Per quanto concerne il grado di concentrazione della raccolta, il 2,51% proviene dal 35,91% della clientelacon importi di giacenza fino a 5.000 Euro, mentre il 54,65% della raccolta totale proviene dall’11,81% deinostri clienti con importi di giacenza oltre i 50.000 Euro.

51

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2013

Raccolta diretta per forma tecnica, composizione 2012

Page 52: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Composizione raccolta diretta per settore economico

2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR.ASS. VAR. %

Amministrazioni pubbliche 13 0,00 22 0,00 -9 -41,02

Imprese di assicurazione e finanziarie 576 0,13 504 0,11 72 14,37

Società e quasi società non finanziarie 27.241 6,15 24.098 5,38 3.143 13,04

Istituzioni sociali private e non classificabili 5.540 1,25 5.822 1,30 -282 -4,85

Famiglie 409.391 92,37 417.362 93,09 -7.971 -1,91

di cui: consumatrici 373.180 84,20 380.952 84,97 -7.772 -2,04

produttrici 36.211 8,17 36.410 8,12 -199 -0,55

Resto del mondo e unità non classificabili 423 0,10 525 0,12 -102 -19,45

TOTALE 443.184 100,00 448.333 100,00 -5.149 -1,15

Composizione raccolta diretta per tipo tasso

Raccolta per tipo tasso 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR.ASS. VAR. %

Tasso fisso 205.218 46,31 224.861 50,15 -19.643 -8,74

Tasso variabile 237.966 53,69 223.472 49,85 14.494 6,49

TOTALE 443.184 100,00 448.333 100,00 -5.149 -1,15

Raccolta per classi di importo

Classi di importo inEuro

2013Importo

2013N° Rapp.

% comp.Importo

% comp.N° Rapp.

2012Importo

2012N° Rapp.

% comp.Importo

% comp.N° Rapp.

var. ass.Importo var. % var. ass.

N° Rapp. var. %

da 0 a 5.000 11.114 7.025 2,51 35,91 11.416 7.304 2,55 36,19 -302 -2,65 -279 -3,82

da 5.001 a 25.000 95.581 7.434 21,57 38,00 98.157 7.656 21,89 37,93 -2.576 -2,62 -222 -2,90

da 25.001 a 50.000 94.284 2.795 21,27 14,28 98.092 2.918 21,88 14,46 -3.808 -3,88 -123 -4,22

oltre 50.000 242.205 2.311 54,65 11,81 240.668 2.306 53,68 11,42 1.537 0,64 5 0,22

TOTALE 443.184 19.565 100,00 100,00 448.333 20.184 100,00 100,00 -5.149 -1,15 -619 -3,07

Relazioni e Bilancio 2013

52

Page 53: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Raccolta indirettaLa raccolta indiretta ha fatto registrare un aumento del 13,75%, passando da 93 milioni e 869 mila Euro a106 milioni e 774 mila Euro (+ 12 milioni e 905 mila Euro).

Dall’esame del grafico successivo si evince come la componente più significativa della raccolta indiretta,valorizzata al valore di mercato, sia rappresentata da titoli di stato (54,95%) e da titoli obbligazionari(18,22%).

53

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Composizione raccolta indiretta

Page 54: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il risparmio amministrato risulta pari a 85 milioni e 883 mila Euro, il risparmio gestito 20 milioni e 891mila Euro.

Composizione raccolta indiretta 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Titoli di stato 58.672 54,95 61.553 65,57 -2.881 -4,68

Obbligazioni 19.453 18,22 10.595 11,29 8.858 83,60

Azioni 7.758 7,27 6.431 6,85 1.327 20,64

Totale risparmio amministrato 85.883 80,44 78.579 83,71 7.304 9,30

Gpm 505 0,47 575 0,61 -70 -12,15

Fondi comuni d'investimento 13.009 12,18 8.534 9,09 4.475 52,44

Prodotti finanziari di terzi 7.377 6,91 6.181 6,59 1.196 19,35

Totale raccolta gestita 20.891 19,56 15.290 16,29 5.601 36,63

Totale raccolta indiretta 106.774 100,00 93.869 100,00 12.905 13,75

(valore di mercato)

Grande attenzione è stata rivolta alle esigenze degli investitori applicando la massima prudenza nelcollocamento, nella raccolta ordini e nella distribuzione dei prodotti finanziari, verificando l’adeguatezzadelle operazioni in funzione delle conoscenze finanziarie del cliente, della propensione al rischio e dellerisorse disponibili, in perfetta applicazione delle norme MIFID e CONSOB in materia di prestazione deiservizi di investimento.

Operazioni di impiego con clientela ordinariaAi sensi della nuova normativa di bilancio i crediti verso clientela sono iscritti in bilancio al costoammortizzato e inseriti alla voce 70 - Crediti verso Clientela – che include, oltre ai finanziamenti concessi aclientela ordinaria, anche i titoli di debito del portafoglio “Loans & Receivables” (Finanziamenti e crediticommerciali).Il totale della voce 70, al netto delle svalutazioni, ammonta a 353 milioni e 557 mila Euro.

Crediti verso clientela per forma tecnica: consistenze e variazioni

CREDITI VERSO CLIENTELA 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Conti Correnti 42.864 12,13 43.207 11,55 -343 -0,79

Anticipi SBF 31.441 8,89 32.324 8,64 -883 -2,73

Finanziamenti all'esportazione euro 402 0,11 414 0,11 -12 -3,12

Finanziamenti in valuta 631 0,18 1.051 0,28 -420 -39,98

Mutui Ipotecari 232.707 65,82 255.931 68,42 -23.224 -9,07

Mutui Chirografari 25.045 7,08 25.431 6,80 -386 -1,52

Crediti al consumo 649 0,19 1.310 0,35 -661 -50,44

Portafoglio commerciale 432 0,12 387 0,11 45 11,72

Crediti in sofferenza 19.386 5,48 13.989 3,74 5.397 38,59

Depositi cauzionali in nome proprio 0 - 0 - 0 -

TOTALE 353.557 100,00 374.044 100,00 -20.487 -5,48

Relazioni e Bilancio 2013

54

Page 55: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

55

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Crediti verso clientela per forma tecnica: composizione

Page 56: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Ripartizione temporale degli impieghi clientela

Ripartizione Temporale 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Impieghi a breve 97.134 27,47 104.547 27,95 -7.413 -7,09

Impieghi a medio lungo termine 256.423 72,53 269.497 72,05 -13.074 -4,85

Durata indeterminata - - 0 - 0 -

TOTALE 353.557 100,00 374.044 100,00 -20.487 -5,48

Ripartizione per tipo tasso degli impieghi a medio/lungo termine

Impieghi a medio/lungo termine 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

a Tasso Fisso 25.840 10,08 14.562 5,40 11.278 77,45

a Tasso Variabile 230.583 89,92 254.935 94,60 -24.352 -9,55

TOTALE 256.423 100,00 269.497 100,00 -13.074 -4,85

Gli impieghi verso la clientela ammontano, a fine 2013, a 353 milioni e 557 mila Euro, a fronte dei 374milioni e 44 mila Euro di fine 2012, con un calo annuo in valore assoluto di 20 milioni e 487 mila Euro peruna diminuzione del 5,48%.La contrazione degli impieghi, come rilevabile dalla tabella, è da imputare alla forte crisi ancora in atto edal progressivo deterioramento della qualità del credito.Nel dettaglio, i mutui ipotecari hanno registrato un decremento di 23 milioni e 224 mila Euro, pari a-9,07% e rappresentano il 65,82% del totale degli impieghi; anche i mutui chirografari sono diminuiti di386 mila Euro, pari a -1,52% e rappresentano il 7,08% degli impieghi; i conti correnti sono diminuiti di343 mila Euro, con un calo percentuale di 0,79% rispetto al 2012, rappresentando il 12,13% del totaleimpieghi; gli anticipi s.b.f. sono diminuiti di 883 mila Euro registrando una riduzione del 2,73% rispetto alprecedente esercizio e rappresentano l’8,89% degli impieghi.Il calo degli impieghi sulle linee autoliquidanti è ancora legato alla contrazione del fatturato delle azienderegistrato anche nel 2012.Gli impieghi a medio/lungo termine assommano a 256 milioni e 423 mila Euro, rappresentando il 72,53%del totale impieghi. Quelli a tasso fisso ammontano a 25 milioni e 840 mila Euro (10,08% del totale), conuna variazione positiva rispetto al 2012 di 11 milioni e 278 mila Euro (+ 77,45%). Quelli a tasso variabilesono pari a 230 milioni e 583 mila Euro (89,92% del totale, con una variazione negativa di 24 milioni e 352mila Euro (- 9,55%).Nel dettaglio della domanda di credito le famiglie consumatrici (privati) sono confermate comeinterlocutori primari; il peso percentuale dei relativi aggregati, infatti, nell’ambito della composizionedegli impieghi rappresenta il 30,57%.

Relazioni e Bilancio 2013

56

Page 57: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Distribuzione dei crediti verso CLIENTELA per principali categorie debitrici per codice ATECO (*)

Crediti verso clientela per codice ATECO 2013 comp% 2012 comp

%VAR.ASS.

VAR.%

Costruzione edifici 78.672 22,25 87.270 23,33 -8.598 -9,85

Attività immobiliari 45.149 12,77 49.055 13,11 -3.906 -7,96

Fabbricazione prodotti metallo no macchine 19.627 5,55 20.267 5,42 -640 -3,16

Commercio ingrosso (no auto/moto) 16.950 4,79 17.311 4,63 -361 -2,09

Lavori costruzione specializz. 12.948 3,66 14.311 3,83 -1.363 -9,52

Commercio dettaglio (no auto/moto) 7.849 2,22 7.724 2,06 125 1,62

Coltivazione/produzione prodotti animali 6.566 1,86 7.039 1,88 -473 -6,72

Attività servizi ristorazione 6.188 1,75 6.774 1,81 -586 -8,65

Industrie alimentari 5.146 1,46 6.024 1,61 -878 -14,58

Altre est. da cave e miniere 4.473 1,27 4.869 1,30 -396 -8,13

Industria legno/paglia (no mobili) 4.120 1,17 4.272 1,14 -152 -3,56

Commercio e riparazione auto/moto 3.465 0,98 3.385 0,92 80 2,36

Fabbricazione macchinari nca (Non Codificati Altrove) 3.370 0,95 3.373 0,90 -3 -0,09

Fabbricazione articoli gomma/plastica 3.024 0,86 3.703 0,99 -679 -18,31

Altre attività servizi persona 3.013 0,85 3.321 0,89 -308 -9,29

Fabbricazione prod. minerali no metallici 2.949 0,83 3.715 0,99 -766 -20,62

Trasporto terrestre e condotte 2.718 0,77 2.733 0,73 -15 -0,53

Industrie tessili 2.090 0,59 1.469 0,39 621 42,28

Stampa/riproduzione supporti registrati 1.876 0,53 1.660 0,44 216 13,02

Assistenza sanitaria 1.863 0,53 2.011 0,54 -148 -7,36

Altre attività scientifiche/tecniche 1.743 0,49 1.426 0,38 317 22,30

Raccolta/smaltimenti rifiuti 1.598 0,45 1.648 0,44 -50 -3,02

Attività architettura/ingegneria 1.430 0,40 1.486 0,40 -56 -3,82

Confezione abbigliamento/pellicce 1.313 0,37 1.302 0,35 11 0,84

Altri operatori 7.340 2,08 7.470 2,00 -130 -1,75

PRIVATI 108.077 30,57 110.426 29,52 -2.349 -2,13

TOTALE 353.557 100,00 374.044 100,00 -20.487 -5,48

(*) La classificazione delle attività economiche ATECO (ATtività ECOnomiche) è una tipologia di classificazione adottata dall'Istituto Nazionale di Statistica italiano(ISTAT) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico.

57

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 58: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Distribuzione dei crediti verso IMPRESE per principali categorie debitrici per codice ATECO

Crediti verso imprese 2013 comp % 2012 comp % VAR.ASS. VAR. %

Costruzione edifici / specializz. 91.620 37,32 101.580 38,53 -9.960 -9,81

Attività immobiliari 45.149 18,39 49.055 18,61 -3.906 -7,96

Commercio e riparazioni ingrosso e dettaglio 28.263 11,51 28.421 10,78 -158 -0,55

Fabbricazione produzione metallo no macch. 19.627 8,00 20.267 7,69 -640 -3,16

Colt./produzione prod. animali 6.566 2,68 7.038 2,67 -472 -6,71

Altri servizi ristorazione 6.188 2,52 6.774 2,57 -586 -8,65

Industrie alimentari 5.146 2,10 6.024 2,29 -878 -14,57

Altre est. da cave e miniere 4.473 1,82 4.869 1,85 -396 -8,14

Industria legno/paglia (no mobili) 4.120 1,68 4.272 1,62 -152 -3,57

Fabbricazione macchinari nca 3.370 1,37 3.373 1,28 -3 -0,10

Fabbricazione articoli gomma/plastica 3.025 1,23 3.703 1,40 -678 -18,31

Altre attività servizi persona 3.013 1,23 3.321 1,26 -308 -9,29

Fabbricazione produzione minerali no metall. 2.949 1,20 3.715 1,41 -766 -20,62

Trasporto terrestre e condotte 2.718 1,11 2.733 1,04 -15 -0,53

Industrie tessili 2.090 0,85 1.469 0,56 621 42,28

Stampa/riprod. supp. registrati 1.876 0,76 1.660 0,63 216 13,02

Assistenza sanitaria 1.863 0,76 2.012 0,76 -149 -7,36

Altre attività scientifiche/tecniche 1.743 0,71 1.426 0,54 317 22,30

Raccolta/smaltimenti rifiuti 1.598 0,65 1.648 0,63 -50 -3,02

Attività architettura/ingegneria 1.430 0,58 1.486 0,56 -56 -3,82

Confez. abbigliamento/pellicce 1.313 0,54 1.302 0,49 11 0,84

Altre branche di attività economica 7.340 2,99 7.470 2,83 -130 -1,75

TOTALE 245.480 100,00 263.618 100,00 -18.138 -6,88

Impieghi economici per fascia di importo: composizione % su posizioni e su giacenze

Classi di importoin Euro

2013Importi

2013Numeri

COMP. %Importi

COMP. %Numeri

2012Importi

2012Numeri

COMP. %Importi

COMP. %Numeri

VAR.ASS.

Importi

VAR. %Importi

VAR.ASS.

Numeri

VAR. %Numeri

da 0 a 10.000 3.330 3.263 0,94 58,32 3.390 3.326 0,91 58,17 -60 -1,77 -63 -1,89

da 10.001 a 25.000 7.304 453 2,07 8,10 7.899 496 2,11 8,67 -595 -7,53 -43 -8,67

da 25.001 a 50.000 16.782 458 4,75 8,19 15.850 438 4,24 7,66 932 5,88 20 4,57

da 50.001 a 125.000 67.498 815 19,09 14,56 68.497 832 18,31 14,55 -999 -1,46 -17 -2,04

da 125.001 a 250.000 58.486 354 16,54 6,33 61.795 375 16,52 6,56 -3.309 -5,35 -21 -5,60

oltre 250.000 200.156 252 56,61 4,50 216.613 251 57,91 4,39 -16.457 -7,60 1 0,40

TOTALE 353.556 5.595 100,00 100,00 374.044 5.718 100,00 100,00 -20.488 -5,48 -123 -2,15

Con riferimento alla suddivisione degli impieghi per fasce di importo è confermato il frazionamentodimensionale che caratterizza gli affidamenti; il 66,42% della clientela rientra nella fascia di utilizzo fino a25 mila Euro (3,01% degli impieghi totali). La clientela con utilizzi superiori ai 250 mila Euro rappresentainvece appena il 4,50% delle posizioni totali, anche se assorbe il 56,61% dei finanziamenti erogati.Invariata la concentrazione degli impieghi: l’importo medio dei fidi erogati risulta pari a 64 mila Euro.L’importo medio dei fidi accordati risulta pari a 77 mila Euro.Il peso dei crediti verso clientela ragguagliati alla raccolta diretta è passato da 83,43% di fine 2012 a79,78% di fine 2013.

Relazioni e Bilancio 2013

58

Page 59: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Crediti di firmaRisulta in diminuzione l’operatività nei crediti di firma, costituiti da fidejussioni rilasciate dall’azienda,che saldano in 8 milioni e 617 mila Euro (11 milioni e 869 mila Euro nel 2012).

Crediti di firma per settore di attività economica 2013 COMP.% 2012 COMP.

%VAR.ASS.

VAR.%

Costruzione edifici 1.880 21,82 3.174 26,74 -1.294 -40,77

Lavori costruzione specializz. 1.142 13,25 1.687 14,22 -545 -32,31

Fabbricazione prodotti metallo no macch. 1.085 12,59 1.078 9,08 7 0,65

Trasporto terrestre e condotte 514 5,97 420 3,54 94 22,38

Raccolta/smaltimenti rifiuti 462 5,37 515 4,34 -53 -10,29

Attività immobiliari 436 5,07 1.362 11,47 -926 -67,99

Commercio dettaglio (no auto/moto) 341 3,96 458 3,86 -117 -25,55

Commercio ingrosso (no auto/moto) 162 1,88 230 1,94 -68 -29,57

Attività dei servizi delle agenzie di viaggio 140 1,62 100 0,84 40 40,00

Coltivazione/produzione prod. animali 114 1,32 63 0,53 51 80,95

Riparazione manutenzione ed installazione di macchine 100 1,16 100 0,84

Attività di servizio per edifici e paesaggio 98 1,13 145 1,22 -47 -32,41

Servizi di assistenza sociale residenziale 63 0,74 63 0,53

Assistenza sociale non resid. 62 0,72 146 1,23 -84 -57,53

Altre attività servizi persona 54 0,62 54 0,45

Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri 52 0,60 52 0,44

Attività riguardanti lotterie, scommesse, case da gioco 45 0,52 45 0,38

Attività servizi ristorazione 38 0,44 59 0,49 -21 -35,59

Industria legno/paglia (no mobili) 35 0,41 5 0,04 30

Fabbricazione articoli gomma/plastica 30 0,35 30 0,26

Commercio e riparazione auto/moto 26 0,30 59 0,50 -33 -55,93

Fabbricazione prodotti carta 20 0,23 20 0,16

Attività sportive/divertimento 19 0,22 19 0,16

Fabbricazione articoli pelle 14 0,16 14 0,12

Alberghi e strutture simili 12 0,14 12 0,10

Fabbricazione macchinari nca 12 0,15 - - 12

Raccolta, trattamento e fornitura di acqua 8 0,09 8 0,06

Altre attività scientifiche/tecniche 7 0,08 7 0,06

Confezione abbigliamento/pellicce 6 0,07 6 0,05

Assistenza sanitaria 6 0,07 1 0,01 5

Ingegneria civile 4 0,05 226 1,91 -222 -98,23

Stampa/riprod. supp. registrati 4 0,04 4 0,03

Industria alimentare 3 0,03 3 0,03

Fabbricazione di altri prodotti minerali 3 0,03 3 0,03

Fabbricazione mobili 2 0,03 2 0,02

Fabbricazione apparecchiature elettriche 1 0,01 3 0,03 -2 -66,67

Produzione software e informatica 1 0,01 1 0,01

Attività legali e contabilità - - 120 1,01 -120

Gestione delle reti fognarie - - 23 0,19 -23

Non classificato 1.616 18,75 1.552 13,07 64

TOTALE 8.617 100,00 11.869 100,00 -3.252 -27,40

59

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 60: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Crediti deterioratiI nuovi principi contabili dispongono che i crediti, in base al grado di deterioramento del credito stesso,vengano così ripartiti:- crediti “in bonis” (“performing”);- crediti deteriorati (“non performing”).Questi ultimi vengono ulteriormente distinti in crediti a sofferenza, ad incagli, ristrutturati, scaduti e/osconfinanti oltre 90 giorni (c.d. “past due”). La valutazione deve essere effettuata su base individuale per icrediti di importo rilevante e in via forfetaria per le restanti posizioni.A dicembre 2013 il comparto crediti deteriorati al lordo delle svalutazioni risulta pari a 64 milioni e 306mila Euro, incrementandosi rispetto al 2012 di 7 milioni e 858 mila Euro (+ 13,92%). Il comparto creditideteriorati al netto delle svalutazioni è invece diminuito di 2 milioni e 635 mila Euro, passando dai 44milioni e 687 mila Euro di dicembre 2012 ai 42 milioni e 52 mila Euro registrati a dicembre 2013 (- 5,90%).

Crediti Deteriorati2013 2012 variazione 2013 2012 variazione

esposizione lorda assoluta % esposizione netta assoluta %

Sofferenze 34.917 23.482 11.435 48,70 19.387 13.988 5.399 38,60

Partite incagliate 26.499 29.562 -3.063 -10,36 20.048 27.527 -7.479 -27,17

Esposizioni ristrutturate 1.131 1.133 -2 -0,18 1.049 1.081 -32 -2,94

Esposizioni scadute oltre 90 gg 1.759 2.271 -512 -22,55 1.568 2.091 -523 -25,01

TOTALE 64.306 56.448 7.858 13,92 42.052 44.687 -2.635 -5,90

Totale impieghi 377.145 386.679 -9.534 -2,47 353.557 374.044 -20.487 -5,48

Al 31 dicembre 2013 le sofferenze lorde, erano 34 milioni 917 mila Euro (23 milioni e 482 mila Euro adicembre 2012), con un aumento di 11 milioni e 435 mila Euro.L’incremento del comparto è dato da variazioni in aumento per ingressi di crediti “in bonis” per 1 milione711 mila Euro, trasferimento da altre categorie di esposizioni deteriorate per 9 milioni 294 mila Euro, altrevariazioni in aumento per 1 milione 213 mila euro, e variazioni in diminuzione dovute a cancellazioni per46 mila euro e a incassi per 737 mila Euro.L’incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti a clientela sale dal 6,07% di dicembre 2012 al9,26% di dicembre 2013.Le sofferenze al netto delle svalutazioni effettuate ammontano a 19 milioni e 387 mila Euro. A dicembre2012 erano 13 milioni e 988 mila Euro.Il rapporto sofferenze nette su impieghi netti sale dal 3,74% di dicembre 2012 al 5,48% di dicembre 2013,mentre il rapporto sofferenze nette sul patrimonio di vigilanza passa dal 20,61% di dicembre 2012 al30,24% di dicembre 2013.Le partite incagliate lorde, relative a finanziamenti per cassa, a dicembre 2013 sono 26 milioni e 499 milaEuro, 3 milioni e 63 mila Euro in meno rispetto al 2012 (29 milioni e 562 mila Euro).L’incidenza degli incagli lordi sugli impieghi è diminuita, passando dal 7,65% di dicembre 2012 al 7,03%registrato a dicembre 2013.Anche il dato sugli incagli netti risulta in diminuzione: dal 7,36% di dicembre 2012 si è passati al 5,67% didicembre 2013.Le posizioni rientranti tra le partite incagliate a dicembre 2013 sono 49.La categoria dei crediti lordi scaduti è passata dai 2 milioni e 271 mila Euro di dicembre 2012 a 1 milione e759 mila Euro di dicembre 2013. L’incidenza di questa categoria di crediti deteriorati sugli impieghi lordi èpari allo 0,47%, rispetto allo 0,59% registrato a fine 2012.Nell’esercizio 2013 figurano fra le attività deteriorate anche le esposizioni ristrutturate. Le esposizioni

Relazioni e Bilancio 2013

60

Page 61: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

ristrutturate lorde ammontano a 1 milione e 131 mila Euro e rappresentano lo 0,30% dei crediti lordi. Leesposizioni ristrutturate nette ammontano a 1 milione e 49 mila Euro e rappresentano lo 0,30% dei creditinetti.L’incidenza complessiva dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi si è incrementata sia nei valorilordi sia in quelli netti.

Incidenza Crediti Deterioratisu Impieghi Totali

2013 2012

su imp. Lordi su imp. Netti su imp. Lordi su imp. NettiSofferenze 9,26% 5,48% 6,07% 3,74%

Partite incagliate 7,03% 5,67% 7,65% 7,36%

Esposizioni ristrutturate 0,30% 0,30% 0,29% 0,29%

Esposizioni scadute oltre 90 giorni 0,47% 0,44% 0,59% 0,56%

TOTALE 17,05% 11,89% 14,60% 11,95%

Nell’ambito della composizione del comparto crediti deteriorati netti per forma tecnica originaria, la partepreponderante è rappresentata dai mutui che hanno un peso del 93,76%.

Crediti Deterioratinetti per FormaTecnica

sofferenze %sofferenze incagli % incagli ristrutturati %

ristrutturatiscaduti

oltre 90gg% scadutioltre 90gg

CreditiDeteriorati

Netti

% CreditiDeteriorati

Conti Correnti - - 1.141 5,69 89 8,45 791 50,44 2.021 4,81

Portafoglio - - 214 1,07 367 34,99 23 1,45 604 1,43

Mutui 19.387 100,00 18.693 93,24 593 56,56 754 48,11 39.427 93,76

TOTALE 19.387 100,00 20.048 100,00 1.049 100,00 1.568 100,00 42.052 100,00

La maggior incidenza dei crediti deteriorati è data dal settore Costruzione Edifici con il 41,81%, seguitadal settore Attività Immobiliari 24,10%.

Rapporto Crediti Deterioratinetti su Impieghi per Settori

sofferenze %sofferenze incagli % incagli ristrut. %

ristruttur.

scadutioltre90gg

% scadutioltre 90gg

CreditiDeteriorati

% CreditiDeteriorati

Costruzione edifici 5.604 28,91 11.371 56,72 - - 609 38,84 17.584 41,81Attività immobiliari 6.543 33,75 2.997 14,95 593 56,56 - - 10.133 24,10Altre est. da cave e miniere 1.709 8,82 2.100 10,48 456 43,44 - - 4.265 10,14Privati 2.519 12,99 1.187 5,92 - - 508 32,39 4.214 10,02Attività servizi ristorazione 1.379 7,11 - - - - 34 2,20 1.413 3,36Comm. ingrosso (no auto/moto) 1.096 5,65 91 0,45 - - - - 1.187 2,82Raccolta/smaltimento rifiuti - - 973 4,85 - - - - 973 2,32Fabb. prod. metallo no macch. 314 1,62 392 1,95 - - 1 0,06 707 1,68Lavori costruzione specializz. - - 283 1,41 - - 2 0,15 285 0,68Attività architettura/ingegneria - - 226 1,13 - - - - 226 0,54Altre attività servizi persona 15 0,08 166 0,83 - - 31 1,95 212 0,51Comm. dettaglio (no auto/moto) - - 122 0,61 - - 60 3,84 182 0,43Stampa/riprod. supp. registrati 117 0,60 - - - - - - 117 0,28Industrie alimentari - - 30 0,15 - - 43 2,74 73 0,17Comm. e riparazione auto/moto - - - - - - 61 3,91 61 0,15Fabbricazione articoligomma/plastica 10 0,05 - - - - - - 10 0,02

Fabbr altri prodotti lav minerali - - - - - - 1 0,04 1 -Altri operatori 81 0,42 110 0,55 - - 218 13,88 409 0,97

TOTALE 19.387 100,00 20.048 100,00 1.049 100,00 1.568 100,00 42.052 100,00

61

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 62: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il tasso di copertura dei crediti deteriorati e dei “crediti in bonis” è evidenziato nella seguente tabella:

SVALUTAZIONE CREDITI 31.12.2013 TASSOCOPERTURA 31.12.2012 TASSO

COPERTURA

CREDITIDETERIORATI

Esposizione lorda 64.306

34,61%

56.448

20,84%Rettifiche di valore -22.254 -11.761

Esposizione netta 42.052 44.687

Sofferenze

Esposizione lorda 34.917

44,48%

23.482

40,43%Rettifiche di valore -15.530 -9.494

Esposizione netta 19.387 13.988

Incagli

Esposizione lorda 26.499

24,34%

29.562

6,88%Rettifiche di valore -6.451 -2.035

Esposizione netta 20.048 27.527

Esposizioniristrutturate

Esposizione lorda 1.131

7,21%

1.133

4,59%Rettifiche di valore -82 -52

Esposizione netta 1.049 1.081

Esposizioniscadute

Esposizione lorda 1.759

10,86%

2.271

7,95%Rettifiche di valore -191 -180

Esposizione netta 1.568 2.091

CREDITIIN BONIS

Esposizione lorda 312.839

0,43%

330.231

0,26%Rettifiche di valore -1.334 -874

Esposizione netta 311.505 329.357

Totale

Esposizione lorda 377.145

6,25%

386.679

3,27%Rettifiche di valore -23.588 -12.635

Esposizione netta 353.557 374.044

Sofferenze lorde/Impieghi lordi 9,26% 6,07%

Sofferenze nette/Impieghi netti 5,48% 3,74%

Partite anomale lorde/impieghi lordi 17,05% 14,60%

Operazioni di InvestimentoI titoli del portafoglio di proprietà della Banca, che ammontano a complessivi 231 milioni e 195 mila Euro,vengono classificati come:– AFS - “Available for sale” - Strumenti finanziari disponibili per la vendita;– HTM - “Held to maturity” - Attività finanziarie detenute fino a scadenza;– L&R - “Loans and Receivables” - Finanziamenti e crediti commerciali.

AFS - Strumenti finanziari disponibili per la venditaIn tale categoria sono iscritti i titoli che la Banca non intende movimentare nel breve periodo e che, inconsiderazione della natura e delle caratteristiche soggettive dei titoli, non possono essere classificatinelle altre categorie. Nella categoria, inoltre, vengono iscritte tutte le partecipazioni detenute dalla Bancache non possano essere definite di controllo oppure di collegamento.Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita in sede di rilevazione iniziale sono iscritti in bilancio al“valore equo”. Le rilevazioni successive sono effettuate applicando il “fair value” con impatto a patrimonionetto. Il comparto ammonta a 221 milioni e 627 mila Euro.

Relazioni e Bilancio 2013

62

Page 63: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

HTM – Attività finanziarie detenute fino alla scadenzaIn tale categoria sono classificati i titoli dotati di pagamenti fissi o determinabili, di scadenza definita,acquistati senza intento speculativo, per i quali vi sia l’intento e la capacità di mantenerli fino a scadenza.Tali titoli sono iscritti in bilancio in sede di prima rilevazione al loro “fair value”; le valutazioni successivevengono effettuate con il metodo del costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Ilcomparto ammonta a 4 milioni e 359 mila Euro.Il dettaglio della composizione dei singoli portafogli è ampiamente illustrato nelle sezioni 2, 4, 5 dellaNota Integrativa.

L&R – Finanziamenti e crediti commercialiIn tale categoria vengono classificati i titoli non quotati in mercati attivi e per i quali manca l’intentopre-determinato di successiva vendita. La valutazione viene effettuata utilizzando il metodo del costoammortizzato. Tale portafoglio ammonta a 5 milioni e 209 mila Euro ed è ricompreso nella voce 60 (creditiverso Banche) per i titoli emessi da Enti creditizi.La gestione del portafoglio titoli di proprietà è stata improntata, anche nell’esercizio 2013, ad unagestione prudente ed equilibrata, come quella avviata negli scorsi anni.Il comparto crediti verso banche è composto da depositi e conti correnti presso istituzioni creditizie per 32milioni e 208 mila Euro (86,08%) e da titoli “L&R” per 5 milioni e 210 mila Euro (13,92%). Questa voce dibilancio identifica l’andamento della liquidità aziendale e ha registrato un aumento del 19,60% passandoda 31 milioni e 286 mila Euro di fine 2012 a 37 milioni e 418 mila Euro di fine 2013.Il 40,06% del totale dei depositi e conti correnti presso istituzioni creditizie (12 milioni e 902 mila Euro)risulta concentrato presso l’istituto centrale di categoria Iccrea Spa.

Portafoglio Titoli di Proprietà: consistenza e variazioni

Tipologia investimento 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %AFS - “Available for sale”Strumenti finanziari disponibili per la vendita 221.627 95,86 193.476 93,99 28.151 14,55

di cui: partecipazioni 5.718 2,47 5.718 2,78 0 0,00HTM - “Held to maturity”Attività finanziarie detenute fino a scadenza 4.359 1,89 4.342 2,11 17 0,38

L&R - “Loans and Receivables”Finanziamenti e crediti commerciali 5.209 2,25 8.022 3,90 -2.813 -35,06

TOTALE 231.195 100,00 205.840 100,00 25.355 12,32

Portafoglio Titoli di Proprietà: composizione

Tipologia investimento 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %Titoli di Stato 212.082 91,73 188.018 91,34 24.064 12,80

- di cui B.O.T. - - 7.425 3,61 -7.425 -100,00B.T.P. 162.238 70,17 135.909 66,02 26.329 19,37C.C.T. 49.844 21,56 44.684 21,71 5.160 11,55

Altri Titoli 19.111 8,27 17.822 8,66 1.289 7,23TOTALE 231.193 100,00 205.840 100,00 25.353 12,32

Posizione interbancaria

Posizione interbancaria netta 2013 2012 VAR. ASS. VAR. %Crediti verso banche 37.417 31.286 6.131 19,60Debiti verso banche -123.267 -96.014 -27.253 28,38SALDO -85.850 -64.728 -21.122 32,63

63

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 64: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

I crediti verso banche sono rappresentati da depositi, conti correnti e titoli della categoria “L&R”.

Per quanto riguarda i debiti verso banche, la Banca ha mantenuto in essere le operazioni dirifinanziamento (Long Term Refinancing Operation - LTRO) di durata triennale con Banca Centrale Europea,per un importo complessivo di 73 milioni e 500 mila Euro.Il ricorso al finanziamento presso la BCE ha permesso alla Banca di disporre di una provvista sostitutivastabile, più coerente con la politica di bilanciamento delle scadenze prevista dalla policy aziendale.La Banca è ricorsa anche al rifinanziamento presso ICCREA BANCA per 49 milioni e 767 mila Euro.

Portafoglio Titoli di Proprietà: composizione per tipologia tasso

Tipologiainvestimento 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Tasso variabile 59.049 25,54 56.788 27,59 2.261 3,98

Tasso fisso 166.428 71,99 143.334 69,63 23.094 16,11

Partecipazioni 5.718 2,47 5.718 2,78 - -

TOTALE 231.195 100,00 205.840 100,00 25.355 12,32

Relazioni e Bilancio 2013

64

Portafoglio Titoli di Proprietà: composizione

Page 65: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Altre poste patrimoniali significativeLa Banca non detiene partecipazioni in imprese controllate o sottoposte ad influenza notevole.Le partecipazioni detenute, che ammontano a 5 milioni e 718 mila Euro, sono registrate alla voce 40dell'attivo dello Stato Patrimoniale tra le attività disponibili per la vendita.

Immobilizzazioni

Immobilizzazioni: composizione 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %

Partecipazioni 5.718 27,84 5.718 32,27 - -

Attività materiali 14.813 72,13 11.998 67,72 2.815 23,47

Attività immateriali 5 0,03 1 0,01 4 402,17

TOTALE 20.536 100,00 17.717 100,00 2.819 15,91

Le attività materiali ed immateriali (voce 110 e 120 dell'attivo) risultano iscritte in bilancio al costo.Le attività materiali ammontano a 14 milioni e 813 mila Euro e sono costituite da terreni per 3 milioni e508 mila Euro, fabbricati (compresi acconti già versati) per 9 milioni e 430 mila Euro, mobili e arredi per441 mila Euro, impianti e attrezzature tecniche ed elettroniche e impianti EAD per 1 milione e 434 milaEuro.Il comparto risulta in aumento di 2 milioni e 815 mila Euro, pari al 23,47%.Il comparto ha registrato un incremento nella voce “Acconti su immobili” per 2 milioni e 116 mila Euro,che salda in 4 milioni e 735 mila euro, e acconti per mobili, macchine e impianti per 1 milione e 74 mila

65

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Portafoglio Titoli di Proprietà: composizione per tipologia tasso

Page 66: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Euro, con un saldo finale di un milione e 386 mila euro; gli acconti riguardano la realizzazione della nuovaSede sociale e Filiale di Cologno al Serio, ancora in fase di ultimazione.Il decremento del comparto è da imputare agli ammortamenti dei beni strumentali utilizzati, quindiescludendo i suddetti acconti.Le attività immateriali ammontano a circa 5 mila Euro e risultano in aumento rispetto al 2012 di circa 4mila Euro.La banca detiene anche immobilizzazioni acquisite per recupero crediti e già in via di dismissione,evidenziate alla voce 140 dell’attivo dello stato patrimoniale, per 437 mila Euro. Anche nel 2012 tale voceera avvalorata per il medesimo importo.

Fondi a destinazione specifica: fondi per rischi ed oneriIl fondo è costituito per 212 mila Euro dai benefit per i dipendenti, per 50 mila Euro da fondi perbeneficenza e per 85 mila Euro da accantonamenti per interventi del Fondo Garanzia Depositanti.

PatrimonioIl patrimonio aziendale, determinato dalla somma di capitale, riserve ed utile d’esercizio (voci da 130 a200 del passivo dello stato patrimoniale) ammonta a 61 milioni e 656 mila Euro e risulta in calo di 1,58%rispetto allo scorso esercizio.Già con decorrenza dall’esercizio 2012 viene imputato a patrimonio anziché in conto economico l’effettodell’attualizzazione del Trattamento di fine rapporto dei dipendenti della banca.

Patrimonio netto 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %Capitale 457 0,74 459 0,73 -2 -0,54

Sovrapprezzi di emissione 62 0,10 62 0,10 - -0,03

Riserve di valutazione 418 0,68 -2.433 -3,88 2.851 -117,20

Riserve altre 64.546 104,69 64.162 102,42 384 0,60

Utile (perdita) d'esercizio -3.827 -6,21 396 0,63 -4.223 -1.066,13

TOTALE 61.656 100,00 62.646 100,00 -990 -1,58

Le riserve di valutazione hanno comunque fatto registrare un notevole incremento determinato dallavariazione positiva del fair value dei titoli di proprietà grazie alle migliorate condizioni del mercatorispetto alla fine del 2012.

Il Patrimonio di Vigilanza ammonta a 64 milioni e 101 mila Euro in calo di circa il 5,57% rispetto al 2012.Le dinamiche del patrimonio, la complessiva esposizione ai rischi di credito e di mercato sono piùdiffusamente trattate nella parte F della Nota Integrativa “Informazioni sul patrimonio”, così come sirimanda alla parte E “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” per l'analisi dei sistemidi misurazione e controllo dei rischi presenti nella Banca.

Patrimonio di Vigilanza 2013 COMP. % 2012 COMP. % VAR. ASS. VAR. %Patrimonio di base 61.087 95,30 64.911 95,62 -3.824 -5,89

Patrimonio supplementare 3.014 4,70 2.971 4,38 43 1,46

TOTALE 64.101 100,00 67.882 100,00 -3.781 -5,57

Quanto ai requisiti prudenziali di vigilanza il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio diprimo pilastro) determinato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio totali di primopilastro si attesta al 17,38% (rispetto al 17,789 del 31/12/2012), mentre il rapporto tra patrimonio di

Relazioni e Bilancio 2013

66

Page 67: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

vigilanza di base e il totale delle attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) risulta pari al 16,56%(rispetto al 17,11% del 31/12/2012).Al fine di valutare l’adeguatezza patrimoniale, l’importo del fabbisogno di capitale necessario allacopertura dei rischi (capitale interno complessivo) viene confrontato con le risorse patrimonialidisponibili (capitale complessivo), tanto in termini attuali quanto in chiave prospettica. Tenuto ancheconto delle proprie specificità normative ed operative, la Banca ha identificato il proprio capitalecomplessivo nel Patrimonio di Vigilanza. In caso di scostamenti tra capitale interno complessivo e capitalecomplessivo, il Consiglio d’Amministrazione della Banca provvede a deliberare le azioni correttive daintraprendere previa stima degli oneri connessi con il reperimento delle risorse patrimoniali aggiuntive.Le attività di determinazione del livello di esposizione in termini di capitale interno e quelle relative alleprove di stress vengono condotte dalla Funzione di Risk Controlling, con il supporto della FunzioneAmministrazione Bilancio e Segnalazioni. La proiezione degli assorbimenti patrimoniali sulla dimensionetemporale prospettica richiede il coinvolgimento anche del Controllo di Gestione che opera in strettoraccordo con le precedenti funzioni aziendali citate.L’Area Amministrazione Bilancio, in stretto raccordo con la Funzione di Risk Controlling e il Controllo diGestione, è responsabile della determinazione del capitale complessivo. La Funzione di Risk Controllingverifica i sistemi di controllo e di attenuazione dei rischi, con particolare riferimento ai rischi“difficilmente quantificabili”, propone alla Direzione eventuali ulteriori sistemi dimisurazione/valutazione dei rischi e li applica su istanza della stessa Direzione.Nello svolgimento delle diverse attività legate alla produzione del resoconto ICAAP, la Funzione di RiskControlling provvede a fornire periodicamente alla Direzione feed-back informativi sul livello di esposizioneai diversi rischi, sul posizionamento rispetto ai livelli di propensione prestabiliti ed al grado diadeguatezza patrimoniale.L’esposizione complessiva ai rischi della Banca risulta adeguata rispetto alla dotazione patrimoniale.

ADEGUATEZZA PATRIMONIALE: composizione portafogliRequisito patrimoniale relativo a ciascuna delle classi regolamentari di attività.Calcolo delle esposizioni ponderate per il rischio di credito con il metodo standardizzato.

2013 2012

nominali ponderatirequisito

patrimonialerischio credito

nominali ponderatirequisito

patrimonialerischio credito

Amministrazioni e banche centrali 220.164 - - 194.928 - -

Enti senza scopo di lucro 4.375 3.964 317 4.606 3.835 307

Intermediari vigilati 51.282 39.851 3.188 51.048 31.899 2.552

Imprese ed altri soggetti 147.710 111.199 8.896 153.278 115.940 9.275

Retail 145.459 79.702 6.376 162.611 86.623 6.930

Garantite da ipoteca su immobili 91.274 35.634 2.851 96.799 38.921 3.114

Esposizioni scadute 43.419 53.362 4.269 46.724 61.446 4.915

Altre esposizioni 30.974 17.026 1.362 31.776 13.809 1.105

TOTALE 734.657 340.738 27.259 741.770 352.473 28.198

67

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 68: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

3.2 CONTO ECONOMICO

Va innanzitutto evidenziato che, con il Regolamento CE n. 475 del 5 giugno 2012, è stata omologata lanuova versione del principio contabile IAS 19 relativo alla rilevazione contabile dei benefici per idipendenti, applicabile in via obbligatoria a partire dagli esercizi con inizio dal 01.01.2013.Il principale elemento di novità è rappresentato dalla previsione, per i piani a benefici differiti(trattamento di fine rapporto) di un unico criterio di contabilizzazione degli utili e delle perdite attuarialida includere immediatamente nel computo delle passività nette verso i dipendenti in contropartita di unaposta di patrimonio netto (OCI Other Comprehensive Income), da esporre nel Prospetto della redditivitàcomplessiva del periodo. La politica finora perseguita, nell’ambito dei trattamenti alternativi consentitidalla precedente versione dello IAS 19, prevedeva il riconoscimento immediato a conto economico di tuttigli utili e di tutte le perdite attuariali.Tale nuova versione dello IAS 19 trova applicazione, come detto, dall’esercizio 2013, ma era stata datafacoltà di introdurre tale principio già nel bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2012.Il Consiglio di Amministrazione della Banca aveva deliberato di avvalersi della facoltà e di applicareanticipatamente nel bilancio 2012 la nuova regola.Pertanto nessuna riclassificazione deve essere effettuata relativamente all’esercizio 2012.

L’esercizio 2013 si è chiuso con una perdita di 3.827.100 Euro, un risultato che continua a risentire di unquadro congiunturale particolarmente complesso e caratterizzato da una crisi finanziaria ed economicainternazionale estremamente grave.

Relazioni e Bilancio 2013

68

Page 69: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

CONTO ECONOMICO 2013 2012 variazione variaz. %

10 Interessi attivi e proventi assimiliati 18.930.887 20.349.781 (1.418.894) -6,97%

20 Interessi passivi e oneri assimilati (8.979.813) (8.724.402) (255.411) 2,93%

30 Margine di interesse 9.951.074 11.625.379 (1.674.305) -14,40%

40 Commissioni attive 3.401.496 3.040.797 360.699 11,86%

50 Commissioni passive (350.289) (373.305) 23.016 -6,17%

60 Commissioni nette 3.051.207 2.667.492 383.715 14,38%

70 Dividendi e proventi simili 85.114 55.357 29.757 53,75%

80 Risultato netto dell’attività di negoziazione 17.211 40.036 (22.825) -57,01%

90 Risultato netto dell’attività di copertura (13.432) (9.647) (3.785) 39,23%

100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 2.343.580 795.338 1.548.242 194,66%

a) Crediti (2.445) 1.944 (4.389) -225,77%

b) Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.334.113 681.682 1.652.431 242,40%

d) Passività finanziarie 11.912 111.712 (99.800) -89,34%

120 Margine di intermediazione 15.434.754 15.173.955 260.799 1,72%

130 Rettifiche/riprese di valore nette perdeterioramento di: (10.992.531) (3.980.081) (7.012.450) 176,19%

a) Crediti (10.992.531) (3.980.081) (7.012.450) 176,19%

140 Risultato netto della gestione finanziaria 4.442.223 11.193.874 (6.751.651) -60,32%

150 Spese amministrative: (10.394.333) (10.508.246) 113.913 -1,08%

a) Spese per il personale (6.730.182) (6.716.050) (14.132) 0,21%

b) Altre spese amministrative (3.664.151) (3.792.196) 128.045 -3,38%

160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (50.905) (23.001) (27.904) 121,32%

170 Rettifiche/riprese di valore nette su attivitàmateriali (519.012) (788.560) 269.548 -34,18%

180 Rettifiche/riprese di valore nette su attivitàimmateriali (630) (1.433) 803 -56,04%

190 Altri oneri/proventi di gestione 1.199.815 859.481 340.334 39,60%

200 Costi operativi (9.765.065) (10.461.759) 696.694 -6,66%

240 Utili (perdite) da cessione di investimenti 120 (142) 262

250 Utile (Perdita) della operatività corrente allordo delle imposte (5.322.722) 731.973 (6.054.695)

260 Imposte sul reddito d’esercizio dell’operativitàcorrente 1.495.622 (335.845) 1.831.467

270 Utile (Perdita) della operatività corrente alnetto delle imposte (3.827.100) 396.128 (4.223.228)

290 Utile (Perdita) d’esercizio (3.827.100) 396.128 (4.223.228)

(valori espressi in unità di Euro)

69

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 70: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

I RISULTATI ECONOMICI DEL PERIODO 2013

Proventi operativi: il margine di interesseIl margine d’interesse, pari a 9 milioni e 951 mila Euro, ha registrato un decremento di 1 milione e 674 milaEuro (- 14,40%).Gli interessi attivi e proventi assimilati sono pari a 18 milioni e 931 mila Euro, in decremento di un milionee 419 mila Euro, con una variazione negativa del 6,97%. Tra questi, 12 milioni e 506 mila Euro derivano dafinanziamenti a clientela ordinaria e 6 milioni e 424 mila Euro da investimenti finanziari.Gli interessi passivi di cui alla voce 20 del C.E. ammontano a 8 milioni e 979 mila Euro (8 milioni e 724 milaEuro nel 2012), con un incremento del 2,93%. Tra questi, 8 milioni e 226 mila Euro sono corrisposti aclientela ordinaria mentre 753 mila Euro riguardano debiti verso banche.

Relazioni e Bilancio 2013

70

Margine d’interesse, composizione interessi attivi

Margine d’interesse, composizione interessi passivi

Page 71: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Proventi operativi: il margine di intermediazioneLa disciplina considera esclusivamente le commissioni attive (voce 40) e le commissioni passive (voce 50)come elementi del margine di intermediazione; pertanto i proventi di gestione (voce 190) non concorronopiù alla determinazione del suddetto margine. Al solo fine di considerare il saldo complessivo dell’areaservizi si ritiene opportuno menzionare in questa sezione la suddetta voce 190.In virtù della normativa va rilevato poi come le commissioni connesse alle erogazioni dei mutui nonconcorrono a determinare il risultato della gestione servizi poiché, in base al metodo del costoammortizzato, le commissioni stesse sono conteggiate tra gli interessi e ripartite per l’intera durata delfinanziamento.Le commissioni nette (voce 60) ammontano a complessivi 3 milioni e 51 mila Euro, in aumento di 384 milaEuro (+14,38%).I proventi di gestione (voce 190) sono quantificati in 1 milione e 200 mila Euro (+39,60% rispetto al2012). In tale voce sono ricompresi i recuperi di imposta che trovano contropartita nella voce 150 b) diconto economico “Altre spese amministrative”.I dividendi (voce 70 di conto economico) sono recepiti al momento in cui vengono liquidati e provengonodalle partecipazioni detenute nelle società del movimento del credito cooperativo.L’attività di negoziazione del portafoglio titoli (voce 80) ha apportato un risultato positivo di circa 17 milaEuro (-57,01% rispetto al 2012).La voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura” risulta negativa per circa 13 mila Euro, contro unrisultato negativo del 2012 di circa 10 mila Euro. L’attività di copertura ha riguardato solo il compartodelle attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40 dell’attivo patrimoniale) ed in particolare èstata effettuata a tutela del rischio di tasso.La voce 100, relativa agli utili derivanti da riacquisto o cessioni di attività, vede un notevole incremento(+194,66%) dovuto principalmente al risultato positivo conseguito nel comparto della negoziazione dititoli AFS (2 milioni e 334 mila Euro, +242,40%).Il margine di intermediazione è pari a 15 milioni e 435 mila Euro, in aumento di 261 mila Euro (1,72%).Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti (voce 130) presentano un saldonegativo di 10 milioni 993 mila Euro con un aumento di 7 milioni e 12 mila Euro rispetto al 2012. Lerettifiche iscritte nel 2013 ammontano a 13 milioni e 19 mila Euro, mentre le riprese risultano pari a 2milioni e 27 mila Euro.Il costo del personale si è attestato a 6 milioni e 730 mila Euro, in aumento dello 0,21% rispetto al 2012 (6milioni e 716 mila Euro). La normativa include fra le spese del personale anche i compensi per i Sindaci egli Amministratori. Per una completa disamina delle singole componenti si rinvia alla sezione 9 della NotaIntegrativa.Le altre spese amministrative ammontano a 3 milioni e 664 mila Euro e risultano in diminuzione di 128mila Euro (-3,38%) rispetto a quanto registrato lo scorso esercizio.Alla voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” risultano accantonamenti per 51 mila Euro,mentre nel 2012 vi furono accantonamenti per 23 mila Euro, come meglio esposto nella sezione 10 dellaNota Integrativa.Per le attività materiali gli ammortamenti risultano pari a 519 mila Euro, con una diminuzione di 270 milaEuro (-34,18%) rispetto al 2012.Per le attività immateriali l’ammortamento è di circa mille Euro, come nel 2012.I proventi di gestione, come sopra anticipato, sono quantificati in 1 milione e 200 mila Euro, in aumentodi 340 mila Euro (+39,60%). Per una analisi delle singole componenti si rimanda alla sezione 13 della NotaIntegrativa.

71

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 72: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

L’operatività corrente (voce 250 C.E.) presenta pertanto una perdita pari a 5 milioni e 323 mila Euro.La voce 260 “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente” si quantifica in un credito di 1milione 496 mila Euro contro il costo di 335 mila Euro del 2012. Ciò è da imputare principalmente allafiscalità anticipata formatasi nel 2013, come meglio descritto nella sezione 18 della nota integrativa parteC – Informazioni sul conto economico.

Perdita di esercizioIl risultato netto di fine esercizio è quindi negativo per 3 milioni e 827 mila Euro.

Relazioni e Bilancio 2013

72

Margine d’interesse, di intermediazione, risultato netto di gestione, utile netto

Page 73: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Indici economici, finanziari e di produttività

31.12.2013 31.12.2012

Indici di bilancio (%)

Impieghi con clientela / Raccolta diretta clientela 79,78% 83,43%

Raccolta gestita / Raccolta indiretta 19,57% 16,29%

Raccolta amministrata / Raccolta indiretta 80,43% 83,71%

Indici di redditività (%)

Utile netto / (patrimonio netto – utile netto) (ROE) -5,84% 0,64%

Utile netto / totale attivo (ROA) -0,59% 0,06%

Costi operativi / margine di intermediazione 63,27% 68,95%

Margine di interesse / margine di intermediazione 64,47% 76,61%

Commissioni nette / margine di intermediazione 19,77% 17,58%

Margine di interesse / totale attivo 1,55% 1,86%

Indici di struttura (%)

Patrimonio netto / totale attivo 9,58% 10,01%

Raccolta diretta / totale attivo 68,83% 71,65%

Crediti verso clientela / totale attivo 54,91% 59,78%

Indici di rischiosità (%)

Sofferenze nette / Crediti verso clientela netti 5,48% 3,74%

Sofferenze nette / Patrimonio netto 31,44% 22,33%

Indici di efficienza (%)

Spese amministrative / margine di intermediazione 67,34% 69,25%

Costi / Ricavi (Cost/Income)* 65,61% 70,47%

Indici di produttività (migliaia di Euro)

Raccolta diretta per dipendente 5.094 5.213

Raccolta allargata per dipendente 6.321 6.305

Impieghi su clientela per dipendente 4.064 4.349

Montante (raccolta più impieghi) per dipendente 9.158 9.563

Margine di intermediazione per dipendente 177 176

Totale costi operativi per dipendente 112 122

* il Cost/Income è calcolato rapportando le spese amministrative (voce 150 CE) e le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (voce 170 e 180CE) al margine di intermediazione (voce 120 CE) e agli altri oneri/proventi di gestione (voce 190 CE)

73

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 74: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

4 L’ATTIVITÀ, IL PERSONALE, I SERVIZI

Non diversamente dal passato, anche quest’anno l’attività della banca è stata improntata al perseguimentodegli obiettivi strategici legati al business della banca attraverso la crescita qualitativa delle risorse, ilmiglioramento del servizio alla Clientela e l’ottimizzazione dei processi.

ATTIVITÀ ORGANIZZATIVECome prospettato dal nuovo piano strategico 2013-2015, la Banca non ha messo in atto processi diriorganizzazione interna sebbene abbia individuato una serie di interventi per migliorare il funzionamentodi alcuni processi, allo scopo di migliorare efficienza ed efficacia e poter quindi rispondere nel migliormodo possibile al proprio ruolo istituzionale e alla realizzazione degli obiettivi strategici. A titoloesemplificativo: migliorare la comunicazione alla struttura sui principali obiettivi aziendali; rafforzare ilsupporto alla rete commerciale da parte dei servizi centrali; coordinare le azioni dei servizi di sede con leunità commerciali; dare continuità e omogeneità nella gestione del cliente tra sede e periferia; consolidareil ruolo dei referenti di filiale; consolidare il ruolo del capo area commerciale; ecc…Da un punto di vista organizzativo, il 2013 è stato caratterizzato dal completamento del primo lotto dellanuova sede amministrativa e dalla nuova filiale di Cologno al Serio. Tutte le attività sono state traslocatenei nuovi locali anche se, in piccola parte, ancora in modo provvisorio. Il trasloco diverrà definitivo solouna volta completata la costruzione del secondo lotto prevista per la fine del 2014.

Revisione dei processi di lavoro e adeguamento della normativa interna:

Sepa End Date - In base a quanto stabilito dal Regolamento UE n.260/2012 e dal Provvedimento di Bancad’Italia recante istruzioni applicative dello stesso, dal 1° febbraio 2014 i servizi di bonifico e di addebitodiretto nazionali sono stati sostituiti con gli analoghi servizi attivi in ambito europeo - rispettivamenteSCT e SDD - creati per la realizzazione dell’area unica dei pagamenti in Euro, la Single Euro Payments Area -SEPA.Al fine di minimizzare i possibili rischi di interruzione dei pagamenti per i consumatori e le imprese, il 9gennaio scorso la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di modifica del Regolamento (UE)260/2012 che prevede l’introduzione di un periodo transitorio di sei mesi, avallato dalla BCE, durante ilquale possono essere accettate le operazioni di bonifico e di addebito diretto disposte nei formatinazionali. Il Parlamento e il Consiglio europei hanno approvato, rispettivamente il 4 e il 18 febbraio 2014,la modifica proposta, con validità retroattiva a partire dal 1° febbraio 2014. La modifica introdotta non hacomportato una variazione del termine per la migrazione alla SEPA, fermo al 1° febbraio 2014, ma laprevisione di un “grace period” finalizzato alla migliore gestione di casi eccezionali o di emergenza.L’adeguamento ai requisiti generali imposti dal Regolamento citato ha determinato impatti significativisui processi di trattamento/elaborazione delle operazioni, le infrastrutture preposte, gli strumenti diconferimento degli ordini e di relativa rendicontazione a disposizione della clientela sui diversi canali.La Banca, per garantire il corretto e completo processo di adeguamento alla SEPA, in ottemperanza aquanto richiesto dall’art. 9 del Provvedimento attuativo citato, ha predisposto e adottato, con delibera del20/01/2014, un piano di migrazione delle operazioni di bonifico e di addebito diretto, redatto anche sullabase della pianificazione di dettaglio degli interventi - nonché della tempistica di relativa attuazione -individuati da Phoenix Spa in qualità di struttura tecnica delegata e Iccrea Banca Spa in qualità di tramiteoperativo/contabile da e verso i circuiti interbancari - a seguito dell’analisi di posizionamento rispetto ai

Relazioni e Bilancio 2013

74

Page 75: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

nuovi schemi SEPA dei rispettivi processi e procedure inerenti all’operatività nei sistemi di pagamento.In tale ambito, la Banca ha individuato gli interventi necessari sui profili organizzativi e proceduraliinterni alla definizione delle conseguenti modifiche ai regolamenti e alle disposizioni attuative attinenti,nonché all’implementazione dei connessi presidi di controllo.

Regolamento EMIR - Il 16 agosto 2012 è entrato in vigore il “Regolamento (UE) N. 648/2012 suglistrumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni” (di seguito EMIR).L’EMIR dà seguito alle comunicazioni adottate dalla Commissione Europea e agli impegni assunti dai leaderdel G-20, nel 2009 e nel 2010, con riferimento all’adozione di misure volte ad accrescere la trasparenza e lavigilanza regolamentare, ridurre il rischio di controparte e il rischio operativo, rafforzare l’integrità delmercato con riferimento alle negoziazioni dei derivati OTC.In particolare, l’EMIR introduce l’obbligo, per le controparti finanziarie e non finanziarie, di:– ricorrere a “controparti centrali” (c.d. CCPs) per la compensazione dei derivati OTC;– adottare tecniche di mitigazione del rischio per i derivati OTC non oggetto di compensazione;– segnalare ai “repertori di dati” (c.d. Trade Repositories) le informazioni relative ad ogni contratto

derivato stipulato e ogni modifica o cessazione dello stesso.

Nel corso del 2013 sono entrati in vigore gli standard tecnici regolamentari e di implementazione emanatidalle competenti Autorità Europee di Vigilanza ai fini dell’applicazione degli obblighi previsti, adeccezione di quelli relativi alla compensazione presso una CCP.La Banca, in qualità di controparte finanziaria soggetta agli obblighi dell’EMIR, ha adottato gli opportunipresidi per le segnalazioni ai “repertori di dati” e l’applicazione delle tecniche di mitigazione del rischiopreviste dalla normativa.

Accordi in relazione alla moratoria debiti PMI - Le “Nuove misure per il credito alle PMI” del 28 febbraio2012 sono divenute pienamente operative nella seconda parte del 2012. Il quadro normativo necessarioall’avvio dell’operatività dei plafond “Crediti PA” e “Progetti Investimenti Italia” è stato completato solo inprossimità della scadenza del 31 dicembre 2012 e, permanendo la necessità di mantenere misure disostegno alle PMI (seppur adeguate all’evoluzione della congiuntura economica), le Parti sottoscrittricidelle citate iniziative hanno concordato di:– prorogare il termine di validità delle “Nuove misure per il credito alle PMI” al 31 marzo 2013 e di definire

– entro tale data – nuove misure di sostegno alle imprese;– prorogare il termine di validità dei due plafond al 31 dicembre 2013.

La Banca ha aderito a tale Accordo nonché ai seguenti altri Accordi siglati nell’ambito dell’industriabancaria: piano famiglie, sospensione dei debiti PMI, protocollo d’intesa CCIAA di Bergamo, fondosolidarietà giovani coppie.

Inoltre la Banca ha revisionato i processi di lavoro in seguito a:– adozione nuovo piano strategico 2013-2015;– adeguamento normativo in materia di trasparenza delle operazioni bancarie;– adeguamento normativo in materia di antiriciclaggio;– adeguamento normativo in materia di privacy;– adeguamento normativo in materia di limitazione all’uso del contante;– adeguamento normativo alle nuove disposizioni in materia fiscale (bolli c/c, finanziari, tobin tax);

75

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 76: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– adeguamento normativo in materia di segnalazione all’Anagrafe Tributaria;– adeguamento normativo alle nuove disposizioni di vigilanza Basilea 3 e controlli interni;– adeguamento normativo in materia di segnalazione banconote false;– aggiornamento delle policy in ambito Mifid;– formazione del personale e collocamento prodotti di risparmio gestito;– formazione del personale e collocamento prodotti di finanziamento per il credito al consumo e leasing;– formazione del personale e collocamento prodotti in ambito assicurativo;– formazione del personale in ambito D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Sicurezza).

STRUTTURA OPERATIVAAl 31 dicembre 2013 la rete commerciale era composta da 11 filiali, mentre sotto il profilo quantitativo ilpersonale in forza era di 87 unità (media 87), come alla fine dell’anno precedente.I dipendenti erano così suddivisi:n. 3 Dirigenti;n. 14 Quadri direttivi di 3° e 4° livello (di cui una donna);n. 7 Quadri direttivi di 1° e 2° livello (di cui una donna);n. 63 Impiegati (di cui 18 donne).La componente femminile (media 20) rappresenta quindi il 22,29% del totale.Nel corso del 2013 è proseguito l’investimento nelle risorse umane attraverso il potenziamentodell’organico mediante l’attività di addestramento, lungo le linee tracciate nel Piano Strategico triennaledella Banca e al fine di perseguire un costante sviluppo dei livelli di professionalità e preparazione.Tra le principali iniziative adottate per la realizzazione di tali obiettivi si segnalano 2.954 ore lavorative diaddestramento/formazione che hanno visto la partecipazione della quasi totalità dei dipendenti di ogniordine e grado.Di particolare rilevanza sono state le attività formative e progettuali intraprese in funzione delle numeroseinnovazioni normative entrate a regime quali la MIFID, la Compliance e la SEPA/PSP nonché le ulteriorinuove disposizioni in materia di trasparenza e antiriciclaggio.

INFORMAZIONI SUGLI ASPETTI AMBIENTALIGli aspetti ambientali non assumono rilevanza sull’andamento e sulla situazione economica e finanziariadell’impresa. Viceversa l’attività della banca, configurandosi quali prestazioni di servizi “dematerializzati”non produce impatti ambientali degni di rilievo.Tuttavia la Banca, quale ente mutualistico attento al territorio e consapevole della responsabilitàsocio-ambientale che hanno le imprese, persegue una politica di attenzione ai risvolti ambientali dellapropria attività.La Banca si avvale del servizio di imprese specializzate per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (costituitiesclusivamente da toner di stampanti e fotocopiatrici, batterie per gruppi di continuità, lampade al neon).In particolare, nella realizzazione della nuova sede sociale e filiale di Cologno al Serio, la Banca ha postoogni attenzione affinché, sia per tipologia di struttura che per soluzioni tecniche relative agli impianti,vengano ottimizzati i risparmi energetici anche tramite al ricorso di risorse rinnovabili e venga ridotto alminimo l’impatto sull’ambiente.

Relazioni e Bilancio 2013

76

Page 77: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATESono in vigore le disposizioni di Banca d’Italia in materia di attività di rischio e conflitti di interesse neiconfronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario (Titolo V, Capitolo 5, Circolare 27 dicembre2006, n. 263).L’obiettivo è presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca possacompromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti e allealtre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili distorsioni nel processo di allocazionedelle risorse, esposizione della Banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danniper depositanti e azionisti.A tal fine, l’Autorità di Vigilanza dispone che le banche si dotino di un sistema di presidi per la gestione ditali fattispecie:– procedure deliberative - in termini di soggetti coinvolti nel processo deliberativo e attività attribuite ai

medesimi - di cui la Banca si dota al fine di preservare l’integrità dei processi decisionali nelleoperazioni con soggetti collegati;

– limiti, riferiti al patrimonio di vigilanza, all’assunzione di attività di rischio verso soggetti collegati;– politiche interne nei confronti di soggetti collegati revisionate con cadenza almeno triennale, nelle quali:

– sono individuati i settori di attività e le tipologie di rapporti di natura economica in base ai qualipossono determinarsi conflitti di interessi;

– sono stabiliti livelli di propensione al rischio coerenti con il profilo strategico e le caratteristicheorganizzative della banca;

– sono istituiti e disciplinati processi organizzativi e sistemi informativi adeguati volti a permettere diidentificare e censire correttamente i soggetti collegati e a individuare e quantificare le relativetransazioni;

– sono istituiti e disciplinati adeguati processi di controllo per la corretta misurazione e gestione deirischi assunti verso soggetti collegati.

Entrando nel dettaglio delle disposizioni, sono Parti Correlate della Banca:– gli esponenti aziendali, per tali intendendosi i Consiglieri di Amministrazione, i Sindaci, il Direttore

Generale e il Personale identificato come più rilevante nell’ambito delle politiche di remunerazione dellaBanca.

Sono Soggetti Connessi:– le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, controllate da una Parte Correlata;– i parenti fino al secondo grado e il coniuge o il convivente more uxorio (e i relativi figli) di una Parte

Correlata;– le società o le imprese controllate dai soggetti di cui al precedente punto.

Costituisce operazione con soggetti collegati, “la transazione con soggetti collegati che comportaassunzione di attività di rischio, trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni, indipendentemente dallaprevisione di un corrispettivo, ivi incluse le operazioni di fusione e di scissione”.Non si considerano operazioni con soggetti collegati:– quelle effettuate tra componenti di un gruppo bancario quando tra esse intercorre un rapporto di

controllo totalitario, anche congiunto;– i compensi corrisposti agli esponenti aziendali, se conformi alle disposizioni di vigilanza in materia di

sistemi di incentivazione e remunerazione delle banche;

77

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 78: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– le operazioni di trasferimento infragruppo di fondi o di collaterali poste in essere nell’ambito delsistema di gestione del rischio di liquidità a livello consolidato;

– le operazioni da realizzare sulla base di istruzioni con finalità di stabilità impartite dalla Banca d’Italia,ovvero sulla base di disposizioni emanate dalla capogruppo per l’esecuzione di istruzioni impartite dallaBanca d’Italia nell’interesse della stabilità del gruppo.

Con riguardo alle operazioni con soggetti collegati, le Disposizioni di Vigilanza attribuiscono un ruolorilevante agli Amministratori Indipendenti, coinvolti nella fase pre-deliberativa e chiamati ad esprimersicon un parere motivato in sede di delibera.In particolare ad essi spettano:– la formulazione di pareri analitici e motivati nonché vincolanti sulla complessiva idoneità delle

procedure deliberative e dei successivi aggiornamenti a conseguire gli obiettivi delle Disposizioni;– l’esame in fase pre-deliberativa delle operazioni con soggetti collegati, individuando e rappresentando

eventuali lacune o inadeguatezze ai soggetti competenti a deliberare;– il coinvolgimento nelle fasi delle trattative e di istruttoria in caso di operazioni di maggiore rilevanza,

attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo e con la facoltà di richiedereinformazioni nonché di formulare osservazioni agli Organi delegati e ai soggetti incaricati dellaconduzione di dette fasi;

– la formulazione di pareri preventivi e motivati nel caso di operazioni con soggetti collegati poste inessere dalla Banca in merito all’interesse della stessa al compimento di tali operazioni, nonché sullaconvenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni;

– l’espressione di analoghi pareri in fase di adozione delle cd. delibere quadro;– la formulazione di pareri preventivi e motivati nel caso di operazioni con soggetti collegati di maggiore

rilevanza.Ai fini delle Disposizioni si definisce indipendente l’amministratore che non sia controparte della Bancanell’operazione, non abbia interessi nella stessa ai sensi dell’art. 2391 cod. civ. e sia in possesso almenodei requisiti di indipendenza statutariamente previsti.

In conformità a quanto richiesto dalle norme, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominareun Amministratore Indipendente ed ha disciplinato, attraverso appositi riferimenti dispositivi interni ilimiti prudenziali e le procedure deliberative applicabili, rispettivamente, all’assunzione di attività dirischio e all’esecuzione di operazioni nei confronti dei soggetti collegati, allo scopo di preservare lacorrettezza formale e sostanziale di tutte le operazioni con tali soggetti, nonché ad assicurare l’integritàdei relativi processi decisionali da condizionamenti esterni. Tali riferimenti sono stati integrati, nellepolitiche assunte, con assetti organizzativi e controlli interni volti a individuare ruoli e responsabilitàdegli organi e delle funzioni aziendali in tema di prevenzione e gestione dei conflitti d’interesse, accuratocensimento dei soggetti collegati, monitoraggio dell’andamento delle relative esposizioni e del costanterispetto dei limiti, corretta e completa applicazione delle procedure deliberative previste. In tale ambito,la Banca ha definito altresì livelli di propensione al rischio e soglie di tolleranza coerenti con il profilostrategico e le caratteristiche organizzative.Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nella parte H “operazioni con particorrelate” della Nota Integrativa, cui si fa rinvio.Si evidenzia che non sono state compiute operazioni con soggetti collegati, di maggiore rilevanza ai sensidella normativa di riferimento e dei criteri adottati nell’ambito delle politiche assunte, sulle qualil’Amministratore Indipendente e/o il Collegio Sindacale abbiano reso parere negativo o formulato rilievi.

Relazioni e Bilancio 2013

78

Page 79: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

5 LA GESTIONE DEI RISCHI

La Banca nell’espletamento delle proprie attività si trova ad essere esposta a diverse tipologie di rischioche attengono principalmente alla tipica operatività di intermediazione creditizia e finanziaria. Traqueste, le principali categorie sono riconducibili al rischio di credito, al rischio di concentrazione, alrischio di mercato, al rischio di tasso, al rischio di liquidità e al rischio operativo. A riguardo, specificheinformazioni di carattere qualitativo e quantitativo sono fornite nell’ambito della “Parte E” della NotaIntegrativa, dedicata alle “informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” alla quale sirimanda.La Banca ha dato attuazione alla disciplina sul processo interno di determinazione dell’adeguatezzapatrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process). Tale processo persegue la finalità dideterminare, sia in ottica attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare tutti irischi rilevanti. La banca, inoltre, in caso di rischi difficilmente quantificabili, ne valuta l’esposizione epredispone sistemi di controllo e di attenuazione adeguati.Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili, la Banca, secondo leindicazioni contenute nella circolare di Banca d’Italia n. 263/06 (titolo III), utilizza le metodologie dicalcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari per i rischi compresi nel I Pilastro (di credito, dicontroparte, di mercato e operativo) e gli algoritmi semplificati indicati dalla cennata normativa per irischi quantificabili rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse sul portafogliobancario). Più in dettaglio, vengono utilizzati:– il metodo standardizzato per il rischio di credito;– il metodo del valore corrente ed il metodo semplificato per il rischio di controparte;– il metodo standardizzato per il rischio di mercato;– il metodo base per il rischio operativo;– l’algoritmo del Granularity Adjustment per il rischio di concentrazione per singole controparti;– le linee guida illustrate nell’allegato C della circolare 263/06 per il calcolo del capitale interno per il

rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario.Per quanto riguarda gli altri profili di rischio, coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italianella citata normativa, la Banca ha predisposto adeguati presidi interni di controllo e attenuazione.Nell’ambito delle attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress in termini dianalisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti sulla base delle indicazioni fornitenella stessa normativa e mediante l’utilizzo delle suddette metodologie semplificate di misurazione deirispettivi rischi. I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazionedell’esposizione ai rischi stessi (e conseguente determinazione del capitale interno) e del grado divulnerabilità dell’azienda al verificarsi di eventi eccezionali ma plausibili. Nel caso in cui l’analisi deirisultati degli stress test evidenzi l’inadeguatezza dei presidi interni posti in essere dalla Banca, vienevalutata l’opportunità di adottare appropriate misure di presidio.Il processo viene sottoposto periodicamente a verifica da parte della funzione di audit.Le importanti innovazioni in materia di gestione dei rischi derivanti dalla nuova regolamentazioneprudenziale internazionale, cd. Basilea 3, che definisce regole più stringenti per i livelli di adeguatezzapatrimoniale delle banche e introduce per la prima volta limiti in termini di liquidità e di leva finanziaria,verranno attuate gradualmente.Gli accordi di Basilea 3 sono stati tradotti in legge in Europa attraverso due strumenti legislativi separati:una Direttiva (CRD IV) e un Regolamento (CRR); quest’ultimo include la maggior parte delle disposizioni

79

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 80: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

relative ai requisiti patrimoniali e di liquidità, che saranno direttamente vincolanti e applicabili all’internodi ciascun stato membro dell’Unione Europea. Il 27 giugno 2013 la versione finale del pacchetto legislativodella CRD IV/CRR è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed è entrata in vigore apartire dall’1 gennaio 2014.CRR e CRD IV sono integrati da norme tecniche di regolamentazione o di attuazione approvate dallaCommissione europea su proposta delle autorità europee di supervisione (“ESA”) che danno attuazione allanormativa primaria. Lo scorso 17 dicembre la Banca d’Italia ha emanato la Circolare n. 285 – Fascicolo“Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” con la quale vengono recepite le norme della CRD IV eindicate le modalità attuative della disciplina contenuta nel CRR, delineando un quadro normativo inmateria di vigilanza prudenziale integrato con le disposizioni comunitarie di diretta applicazione.Gli adeguamenti della banca alla nuova normativa sono esplicitati alla parte E della Nota Integrativa.

6 FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO EL’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’eredità lasciata dalla congiuntura degli ultimi anni non lascia presagire rosee prospettive sull’evoluzionedell’economia.La situazione del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione fra i più alti degli ultimi decenni,aggrava ancor più la crisi della nostra economia, dalla quale non si intravedono a breve vie d’uscita.Lo scenario economico che si prospetta favorirà, probabilmente, il perdurare della dinamica negativa deicrediti deteriorati e delle rettifiche di valore.

Riguardo alla relazione sull’andamento della costruzione della nuova sede direzionale e della filiale diCologno al Serio, presentata nel corso dell’Assemblea dei Soci nel 2013, molti sono stati i lavori eseguiti.Attualmente sono in fase di completamento i lavori per la realizzazione del secondo lotto della sededirezionale.L’operatività aziendale è stata totalmente trasferita nei nuovi locali.Di fronte ad una crisi che comprime i margini di manovra delle piccole banche si è condivisa l’utilità di unconfronto sul riposizionamento organizzativo delle banche di credito cooperativo nel nostro territorio. Peraffrontare adeguatamente il problema si sono aperti dei tavoli di lavoro per possibili operazioni diaggregazione fra realtà contigue.

Relazioni e Bilancio 2013

80

Page 81: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

7 PROPOSTA DI COPERTURA DELLA PERDITA D’ESERCIZIO

Signori Soci,prima di chiudere la relazione, ringraziamo i nostri Soci e Clienti per il loro continuo e concreto apporto.Sentiamo inoltre il dovere di manifestare la nostra sincera gratitudine verso tutti coloro che ci hannoaffiancato nell’impegnativo cammino. Rinnoviamo pertanto i sentimenti di viva riconoscenza al CollegioSindacale, alla Direzione Generale e a tutto il Personale per il lavoro svolto.Sentiamo inoltre il dovere di estendere tali ringraziamenti anche alla Direzione e ai Funzionari della Bancad’Italia di Milano, sempre solleciti nel fornire qualificati e preziosi consigli; alla Federazione Regionale eNazionale di categoria che, unitamente alle società del Gruppo, ci sostengono e supportanoquotidianamente.Invitiamo infine Voi Soci, che con la Vostra fedeltà alla Banca ne promuovete la continua crescita, acollaborare e a contribuire attivamente affinché la nostra Banca possa affrontare nel modo migliore lesfide e le opportunità che il futuro ci riserva.Vi sottoponiamo per il necessario esame e per le relative deliberazioni il bilancio chiuso al 31 dicembre2013 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, e correlato dallarelazione sulla gestione.

Le risultanze patrimoniali ed economiche dell’esercizio 2013 possono così essere compendiate:

STATO PATRIMONIALE

Attività ¤ 643.876.842Passività e Patrimonio netto ¤ 647.703.942Perdita netta ¤ 3.827.100

CONTO ECONOMICO

Rendite e Profitti ¤ 27.476.290Spese e Perdite ¤ 31.303.390Perdita netta ¤ 3.827.100

Si propone all’Assemblea di procedere alla copertura della perdita d’esercizio con l’utilizzo della RiservaLegale.

Cologno al Serio, 24 marzo 2014Il Consiglio di Amministrazione

81

Relazione del Consiglio di Amministrazione

Page 82: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 83: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazione del Collegio SindacaleAI SENSI DELL’ART. 2429 DEL CODICE CIVILE

Signori Soci,il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre2013 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini di legge.

Il progetto di bilancio, che è composto da sei distinti documenti: lo Stato patrimoniale, il Contoeconomico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, il prospetto della redditività complessiva, ilrendiconto finanziario e la nota integrativa, è stato sottoposto alla revisione legale dei conti dalla SocietàAGKNSERCA Snc e può essere riassunto nelle seguenti risultanze:

Stato patrimonialeAttivo 643.876.842Passivo e Patrimonio netto 647.703.942Perdita dell’esercizio 3.827.100

Conto economicoPerdita dell’operatività corrente al lordo delle imposte 5.322.722Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (1.495.622)Perdita dell’esercizio 3.827.100

La nota integrativa, poi, contiene le ulteriori informazioni ritenute utili per una rappresentazione piùcompleta degli accadimenti aziendali e per una migliore comprensione dei dati di bilancio ed è altresìintegrata con appositi dati ed informazioni, anche con riferimento a specifiche previsioni di legge. In taleottica, la stessa fornisce le informazioni richieste da altre norme del codice civile e dalla regolamentazionesecondaria cui la Vostra Banca è soggetta, nonché altre informazioni ritenute opportune dall’organoamministrativo per rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica efinanziaria della Banca.

Unitamente al bilancio 2013 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre 2012.

Sul bilancio nel suo complesso è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla Società di revisione legaledei conti, che ha emesso, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010, una relazione in data 10.04.2014 perla funzione di revisione legale dei conti. Detta relazione evidenzia che il bilancio d’esercizio è statoredatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS ed è stato predisposto sulla base delleistruzioni emanate dalla Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (2° agg.to del21/1/2014).Come riportato nella Relazione degli Amministratori la perdita dell’esercizio è imputabile agliaccantonamenti effettuati ai fini prudenziali.

83

Page 84: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Nel corso delle verifiche eseguite il Collegio Sindacale ha proceduto anche ad incontri periodici con laSocietà incaricata della revisione legale dei conti, prendendo così atto del lavoro svolto dalla medesima eprocedendo allo scambio reciproco di informazioni nel rispetto dell’art. 2409-septies del cod. civ.. Perquanto concerne le voci del bilancio presentato alla Vostra attenzione il Collegio Sindacale ha effettuato icontrolli necessari per poter formulare le conseguenti osservazioni, così come richiesto dai principi dicomportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti edEsperti Contabili.Tali controlli hanno interessato, in particolare, i principi di redazione e i criteri di valutazione, conattenzione specifica al tema degli accantonamenti, adottati dagli amministratori e l’osservanza delprincipio di prudenza.Il nostro esame è stato svolto secondo i richiamati principi di comportamento del Collegio Sindacale e, inconformità a tali principi, abbiamo fatto riferimento alle norme che disciplinano il bilancio di esercizio,con riferimento: alle disposizioni generali del codice civile e dei principi contabili internazionali IAS/IFRS,alle disposizioni specifiche dettate dal Decreto Legislativo 58/98, interpretate ed adeguateconseguentemente all’applicazione dei predetti principi contabili internazionali, giusta la previsione delD.Lgs. n. 38 del 28/2/2005, in esecuzione del Regolamento Comunitario n. 1606 del 18/7/2002, comeinterpretato anche dall’Organismo Italiano per la Contabilità, nonché alla regolamentazione secondariacui la Vostra Banca è soggetta.Dai riscontri effettuati non sono emerse discordanze rispetto alle norme che regolano la redazione delbilancio e rispetto all’applicazione dei principi contabili internazionali.

Nel corso dell’esercizio 2013 abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e delComitato Esecutivo ed abbiamo operato n° 11 verifiche, sia collegiali che individuali.Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della collaborazione della strutturadei controlli interni e dell’ufficio contabilità generale della Banca. Il nostro esame è stato svolto secondo icitati principi di comportamento del Collegio Sindacale.In particolare, in ossequio all’art. 2403 del codice civile ed alla regolamentazione secondaria cui la VostraBanca è soggetta, il Collegio:1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua

prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico finanziario epatrimoniale e su quelle svolte con parti correlate;

2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere sonoconformi alla legge e allo Statuto sociale e che non appaiono manifestatamene imprudenti, azzardate,in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali dacompromettere l’integrità del patrimonio;

3) ha vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi di correttaamministrazione;

4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull’adeguatezza dell’assettoorganizzativo della Banca. A tal fine il Collegio ha operato, sia tramite la raccolta di informazioni dairesponsabili delle diverse funzioni, sia con incontri ricorrenti con i responsabili stessi, che con riscontridiretti in merito agli adempimenti ripetitivi, nonché con la richiesta alla funzione di Internal Auditingdi apposite relazioni in ordine all’attività dalla medesima svolta. A tal riguardo, non ha osservazioniparticolari da riferire;

5) ha vigilato sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interniaffinché lo stesso risulti coerente con lo sviluppo e le dimensioni dell’attività sociale, nonché ai

Relazioni e Bilancio 2013

84

Page 85: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

particolari obblighi e vincoli ai quali la Vostra Banca è soggetta; in proposito è stata posta attenzioneall’attività di analisi sulle diverse tipologie di rischio ed alle modalità adottate per la loro gestione econtrollo, con specifica attenzione al processo interno di determinazione dell’adeguatezzapatrimoniale (ICAAP) ed al processo di gestione del rischio di liquidità. È stata inoltre verificata lacorretta allocazione gerarchico – funzionale delle funzioni aziendali di controllo. Infine, è statasollecitata la costante implementazione delle procedure connesse agli obblighi degli intermediari;

6) ha verificato, alla luce di quanto disposto dalle Autorità di vigilanza in tema di sistemi diremunerazione e incentivazione, l’adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche edelle prassi di remunerazione adottate dalla Banca.

Dalla nostra attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da richiedere lasegnalazione alla Banca d’Italia.

Vi evidenziamo, infine, che non sono pervenute denunce ex art. 2408 del codice civile o esposti di altranatura.

Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 Legge n. 59/1992 e dell’art. 2545cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di Amministrazione nella gestione socialeper il conseguimento degli scopi mutualistici in conformità col carattere cooperativo della Banca edettagliati nella relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.

In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all’approvazione del bilanciodell’esercizio 2013 e concorda con la proposta per il ripianamento della perdita di esercizio formulata dalConsiglio di Amministrazione.

Signori Soci, con l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2013 si conclude, per compiutotriennio, il nostro mandato. RingraziandoVi per la fiducia accordataci, Vi invitiamo a procedere, a norma dilegge e di statuto, alla nomina del Collegio sindacale.

Cologno al Serio, 11 aprile 2014

I Sindaci

Relazione del Collegio Sindacale

85

Page 86: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 87: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 88: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia
Page 89: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Bilancio al31 dicembre 2013

STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL’ATTIVO 31.12.2013 31.12.2012

10 Cassa e disponibilità liquide 2.492.293 2.490.701

20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.830 29.036

40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 221.626.727 193.475.960

50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4.358.538 4.342.451

60 Crediti verso banche 37.417.510 31.285.637

70 Crediti verso clientela 353.556.538 374.044.309

110 Attività materiali 14.813.274 11.997.719

120 Attività immateriali 5.333 1.062

130 Attività fiscali:a) correntib) anticipate

di cui alla L. 214/2011

7.352.366816.609

6.535.7574.516.450

6.220.812921.540

5.299.2721.681.826

140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 437.078 437.078

150 Altre attività 1.800.355 1.392.068

Totale dell’attivo 643.876.842 625.716.833

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31.12.2013 31.12.2012

10 Debiti verso banche 123.267.095 96.014.393

20 Debiti verso clientela 227.682.039 225.614.183

30 Titoli in circolazione 215.502.151 222.718.836

60 Derivati di copertura 5.857.252 8.509.764

80 Passività fiscalia) correntib) differite

688.258241.666446.592

734.62044.453

690.167

100 Altre passività 7.316.791 7.533.239

110 Trattamento di fine rapporto del personale 1.559.431 1.531.489

120 Fondi per rischi e oneri:b) altri fondi

347.438347.438

414.333414.333

130 Riserve da valutazione 418.356 (2.432.706)

160 Riserve 64.546.554 64.161.520

170 Sovrapprezzi di emissione 61.795 61.774

180 Capitale 456.782 459.260

200 Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) (3.827.100) 396.128

Totale del passivo e del patrimonio netto 643.876.842 625.716.833

89

Page 90: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

CONTO ECONOMICO

Voci 31.12.2013 31.12.2012

10 Interessi attivi e proventi assimilati 18.930.887 20.349.781

20 Interessi passivi e oneri assimilati (8.979.813) (8.724.402)

30 Margine di interesse 9.951.074 11.625.379

40 Commissioni attive 3.401.496 3.040.797

50 Commissioni passive (350.289) (373.305)

60 Commissioni nette 3.051.207 2.667.492

70 Dividendi e proventi simili 85.114 55.357

80 Risultato netto dell’attività di negoziazione 17.211 40.036

90 Risultato netto dell’attività di copertura (13.432) (9.647)

100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:a) Creditib) Attività finanziarie disponibili per la venditad) Passività finanziarie

2.343.580(2.445)

2.334.11311.912

795.3381.944

681.682111.712

120 Margine di intermediazione 15.434.754 15.173.955

130 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:a) Crediti

(10.992.531)(10.992.531)

(3.980.081)(3.980.081)

140 Risultato netto della gestione finanziaria 4.442.223 11.193.874

150 Spese amministrative:a) Spese per il personaleb) Altre spese amministrative

(10.394.333)(6.730.182)(3.664.151)

(10.508.246)(6.716.050)(3.792.196)

160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (50.905) (23.001)

170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (519.012) (788.560)

180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (630) (1.433)

190 Altri oneri/proventi di gestione 1.199.815 859.481

200 Costi operativi (9.765.065) (10.461.759)

240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti 120 (142)

250 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (5.322.722) 731.973

260 Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente 1.495.622 (335.845)

270 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (3.827.100) 396.128

290 Utile (Perdita) d’esercizio (3.827.100) 396.128

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Voci 31.12.2013 31.12.2012

10 Utile (Perdita) d'esercizio (3.827.100) 396.128

Altre componenti reddituali al netto delle impostesenza rigiro a conto economico

40 Piani a benefici definiti 9.685 (182.891)

Altre componenti reddituali al netto delle impostecon rigiro a conto economico

100 Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.841.377 5.501.408

130 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 2.851.062 5.318.517

140 Redditività complessiva (Voce 10+130) (976.038) 5.714.645

Nella voce "utile (perdita) d’esercizio" figura il medesimo importo indicato nella voce 290 del conto economico.Nelle voci relative alle "altre componenti reddituali al netto delle imposte" figurano le variazioni di valore delle attività registrate nell'esercizio in contropartita delleriserve da valutazione (al netto delle imposte).

Relazioni e Bilancio 2013

90

Page 91: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2013

91

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO - ESERCIZIO 2013

Page 92: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

92

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO ESERCIZIO 2012

Page 93: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2013

93

31.12.2013 31.12.2012A. ATTIVITÀ OPERATIVA1. Gestione 3.760.403 3.247.044– risultato d’esercizio (+/-) (3.827.100) 396.128– plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su

attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)– plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (2.652.512) (2.430.522)– rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 11.642.179 4.132.965– rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 519.642 789.994– accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 12.336 296.748– imposte, tasse e crediti d’imposta non liquidati (+/-)– rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto

dell’effetto fiscale (+/-)– altri aggiustamenti (+/-) (1.934.142) 61.7312. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (24.397.043) (56.074.837)– attività finanziarie detenute per la negoziazione– attività finanziarie valutate al fair value– attività finanziarie disponibili per la vendita (27.534.909) (69.936.834)– crediti verso banche: a vista (417.353) 4.184.434– crediti verso banche: altri crediti (5.799.634) 2.064.106– crediti verso clientela 9.312.173 7.775.817– altre attività 42.681 (162.360)3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 23.906.927 55.340.659– debiti verso banche: a vista 27.252.702 44.196.731– debiti verso banche: altri debiti– debiti verso clientela 2.067.857 8.437.541– titoli in circolazione (6.450.988) (3.380.339)– passività finanziarie di negoziazione– passività finanziarie valutate al fair value– altre passività 1.037.356 6.086.726Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 3.270.287 2.512.866B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO1. Liquidità generata da 91.994 55.357– vendite di partecipazioni– dividendi incassati su partecipazioni 85.114 55.357– vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza– vendite di attività materiali 6.880– vendite di attività immateriali– vendite di rami d’azienda

2. Liquidità assorbita da (3.346.348) (2.408.501)– acquisti di partecipazioni– acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza– acquisti di attività materiali (3.341.448) (2.407.533)– acquisti di attività immateriali (4.900) (968)– acquisti di rami d’azienda

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (3.254.354) (2.353.144)C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA– emissioni/acquisti di azioni proprie (2.457) 196– emissioni/acquisti di strumenti di capitale– distribuzione dividendi e altre finalità (11.884) (25.520)Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (14.341) (25.324)LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO 1.592 134.398

LEGENDA(+) generata(-) assorbita

RENDICONTO FINANZIARIO Metodo Indiretto

Page 94: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

94

Voci di bilancio 31.12.2013 31.12.2012

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 2.490.701 2.356.303

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 1.592 134.398

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 2.492.293 2.490.701

RICONCILIAZIONE

Page 95: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2013

95

Page 96: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

96

Page 97: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Nota Integrativa

PARTE A - Politiche contabili 99

PARTE B - Informazioni sullo stato patrimoniale 135

PARTE C - Informazioni sul conto economico 171

PARTE D - Redditività complessiva 188

PARTE E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 189

PARTE F - Informazioni sul patrimonio 239

PARTE G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda 247

PARTE H - Operazioni con parti correlate 247

PARTE I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 248

PARTE L - Informativa di settore 248

I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi in migliaia di euro.

Nota Integrativa

97

Page 98: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

98

Page 99: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte A - Politiche Contabili

A.1 PARTE GENERALE

SEZIONE 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio è redatto in conformità ai principi contabili internazionali - International AccountingStandards (IAS) e International Financial Reporting Standards (IFRS) - emanati dall’InternationalAccounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial ReportingInterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data diriferimento del bilancio.L’applicazione degli IAS/IFRS è stata effettuata facendo anche riferimento al “quadro sistematico per lapreparazione e presentazione del bilancio” (c.d. framework), con particolare riguardo al principiofondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla forma, nonché al concetto della rilevanza esignificatività dell’informazione.Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il bilanciobancario: schemi e regole di compilazione” 2° aggiornamento del 21 gennaio 2014, si è tenuto conto, sulpiano interpretativo, dei documenti sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’OrganismoItaliano di Contabilità (O.I.C.).

SEZIONE 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditivitàcomplessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, redattosecondo il metodo indiretto, e dalla Nota Integrativa; è corredato dalla relazione degli Amministratorisull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca.I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale.Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e facendo riferimento aiprincipi generali di redazione di seguito elencati:– competenza economica;– continuità aziendale;– comprensibilità dell’informazione;– significatività dell’informazione (rilevanza);– attendibilità dell’informazione (fedeltà della rappresentazione; prevalenza della sostanza economica

sulla forma giuridica; neutralità dell’informazione; completezza dell’informazione; prudenza nelle stimeper non sovrastimare ricavi/attività o sottostimare costi/passività);

– comparabilità nel tempo.

Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di compilazione dicui alla circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22/12/2005, 2° aggiornamento del 21 gennaio 2014.

Nota Integrativa

99

Page 100: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare larappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente prescritte dalla normativa.Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospettodelle variazioni del patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unità di euro, mentre laNota Integrativa, quando non diversamente indicato, è espressa in migliaia di euro. A fini comparativi glischemi di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della Nota Integrativa riportano anche i dati relativiall’esercizio precedente.

I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati rispetto a quelliutilizzati per il bilancio dell’esercizio precedente.

Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all’esercizio precedente sono stati adattati; la noncomparabilità, l’adattamento o l’impossibilità di procedere a questo sono specificamente indicati nellaNota Integrativa.

Informazioni sulla continuità aziendalePer quanto concerne la prospettiva della continuità aziendale si segnala che, nel rispetto delle indicazionifornite nell’ambito del Documento n. 2 del 6 febbraio 2009 emanato congiuntamente da Banca d’Italia,Consob e Isvap, avente per oggetto “Informazioni da fornire nelle relazioni finanziarie sulla continuitàaziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezzenell’utilizzo di stime”, la Banca ha la ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa inun futuro prevedibile ed ha, pertanto, redatto il bilancio nel presupposto della continuità aziendale. Leincertezze conseguenti all’attuale contesto economico, ancorché abbiano generato significativi impattisul bilancio, non generano dubbi sul citato presupposto della continuità aziendale.Un’informativa più dettagliata in merito alle principali problematiche e variabili esistenti sul mercato ècontenuta nell’ambito della Relazione sulla Gestione degli Amministratori.

SEZIONE 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Nel periodo di tempo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua approvazione da parte delConsiglio di amministrazione non sono intervenuti fatti che comportino una modifica dei dati approvati intale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una integrazione all’informativa fornita.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

Il bilancio della Banca è sottoposto alla revisione legale della Società AGKNSERCA s.n.c. alla quale è statoconferito l’incarico dall’Assemblea dei Soci.La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possonodeterminare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonchésull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazionisoggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioniragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.

Relazioni e Bilancio 2013

100

Page 101: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindiescludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche inmaniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da partedel Consiglio di Amministrazione sono:– la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività

finanziarie;– la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell’informativa di

bilancio;– l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in

mercati attivi;– la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;– la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;– le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagliinformativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nellaredazione del bilancio d’esercizio.Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle posteinteressate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di Nota Integrativa.

Informativa sulla variazione di principio contabilePer la predisposizione del bilancio d’esercizio sono stati adottati i medesimi principi e metodi contabiliutilizzati per la redazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2012, a cui si fa rinvio per maggiori dettagli,integrati dalle informazioni seguenti, che si riferiscono ai principi contabili internazionali IAS/IFRS erelative interpretazioni SIC/IFRIC omologati dalla Commissione Europea fino alla data del bilancio, la cuiapplicazione è obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2013.

IAS 1 “Presentazione del bilancio” e IFRS 7 “Strumenti finanziaria: Informazioni integrative”Si segnalano inoltre le modifiche al principi IAS 1 e IFRS 7 che non cambiano i criteri per la predisposizionedel bilancio, e non hanno impatti per la predisposizione del presente resoconto intermedio, maintroducono nuovi obblighi di informativa che dovranno essere considerati per la predisposizione delbilancio al 31 dicembre 2013 e a seguito dell’aggiornamento della Circolare 262/05 della Banca d’Italia.In particolare, obiettivo delle modifiche allo IAS 1 è quello di aumentare la chiarezza del prospetto dellaredditività complessiva (Other Comprehensive Income – OCI) mediante il raggruppamento tra poste che nonsaranno in futuro oggetto di rigiro a conto economico e quelle che potranno essere oggetto di rigiro aconto economico al ricorrere di determinate condizioni.Le variazioni all’IFRS 7, invece, hanno lo scopo di favorire una più corretta valutazione dei rischi connessi altrasferimento di attività finanziarie e dei relativi effetti sulla posizione finanziaria della società e di renderepiù trasparenti le operazioni di trasferimento. Più specificatamente, è normativamente previstaun’informativa specifica sulle operazioni di cartolarizzazione, principale oggetto delle modifiche all’IFRS 7.

IAS 19 “Benefici per i dipendenti”In data 5 giugno 2012 la Commissione Europea con il Regolamento 475/2012 ha omologato le modifiche alprincipio IAS 19, emesse dallo IASB il 16 giugno 2011. Obiettivo delle modifiche allo IAS 19 è quello difavorire la comprensibilità e la comparabilità dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani a benefici

Nota Integrativa

101

Page 102: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

definiti. La novità di maggior rilievo introdotta riguarda l’eliminazione del “metodo del corridoio”, conimmediato riconoscimento nel prospetto della redditività complessiva delle modifiche del valore delleobbligazioni e delle attività al servizio del piano. Il Regolamento trova applicazione a partire dall’esercizio2013, anche se era consentita un’applicazione anticipata.La Banca, in ragione di ciò, aveva optato per l’applicazione anticipata del Regolamento in esame già apartire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2012.

IFRS 13 – Fair value MeasurementL’IFRS 13 Valutazione degli strumenti finanziari si applica per gli esercizi che decorrono dal 1° gennaio2013. L’applicazione del principio è prospettica (ossia non è richiesto il calcolo degli effetti conriferimento ai saldi dell’esercizio precedente inseriti in bilancio ai fini comparativi).L’IFRS 13 trova applicazione ogni volta che un Principio preveda la valutazione di un’attività o passività alfair value oppure l’informativa aggiuntiva sul fair value di un’attività o passività, salvo alcune specificheesenzioni.Nonostante molti dei concetti dell’IFRS 13 siano coerenti con la pratica attuale, l’aspetto principale delnuovo principio è dato dalle precisazioni introdotte con riferimento alla misurazione del rischio diinadempimento nella determinazione del fair value dei contratti derivati. Tale rischio include sia levariazioni del merito creditizio della controparte sia quelle dell’emittente stesso (Credit Value Adjustment,CVA, e Debit Value Adjustment, DVA).

Relazioni e Bilancio 2013

102

Page 103: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio.L’esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione,valutazione, cancellazione delle poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità diriconoscimento dei ricavi e dei costi.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE

Criteri di classificazioneSi classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari che sonodetenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi degli stessi.La Banca ha iscritto tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione”, laddove presenti, titoliobbligazionari quotati, titoli di capitale quotati, quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento o SICAV).Rientrano nella presente categoria anche i contratti derivati connessi con la fair value option definita dalprincipio contabile IFRS 13, gestionalmente collegati con attività e passività valutate al fair value, nonchéi contratti derivati relativi a coperture gestionali di finanziamenti erogati alla clientela.Il derivato è uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:a) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento

finanziario, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito odi indici di credito o altre variabili prestabilite;

b) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale inferiore a quelloche sarebbe richiesto per altri tipi di contratti di cui ci si aspetterebbe una risposta simile acambiamenti di fattori di mercato;

c) è regolato a data futura.

Tra i derivati finanziari rientrano i contratti di compravendita a termine di titoli e valute, i contrattiderivati con titolo sottostante e quelli senza titolo sottostante collegati a tassi di interesse, a indici o adaltre attività e contratti derivati su valute.La Banca non possiede e non ha operato in derivati creditizi.

Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in altri strumenti finanziari complessi e chesono oggetto di rilevazione separata rispetto allo strumento ospite, in quanto:– le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle

caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;– lo strumento incorporato, anche se separato, soddisfa la definizione di derivato;– lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto tra le attività o passività finanziarie detenute per la

negoziazione.

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date).All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate alfair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione,

Nota Integrativa

103

Page 104: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

senza considerare i costi o proventi ad essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengonorilevati direttamente nel conto economico.

Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sonovalorizzate al fair value con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico.Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata come una passivitàfinanziaria di negoziazione.Il fair value è definito dal principio IFRS 13 come “Il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attivitàovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori dimercato alla data di misurazione”.Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni dimercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevati alla data di riferimento del bilancio.Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, sianoprontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni dimercato.In assenza di un mercato attivo, sono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto ditutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono fondati su dati rilevabili sul mercato. Sono inparticolare utilizzati: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghecaratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati; modelli di determinazione del prezzo di opzioni; valoririlevati in recenti transazioni comparabili ed altre tecniche comunemente utilizzate dagli operatori dimercato.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziariderivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischie i benefici ad essa connessi.I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il riacquisto non vengonostornati dal bilancio.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi proventi assimilatisono iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.Alle medesime voci sono iscritti anche i differenziali e i margini maturati sino alla data di riferimento delbilancio, relativi ai contratti derivati classificati come attività finanziarie detenute per la negoziazione,ma gestionalmente collegati ad attività o passività finanziarie valutate al fair value (cosiddetta fair valueoption).Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivantidalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono classificati nel conto economico nel“Risultato netto dell’attività di negoziazione”, così come l’effetto delle valutazioni al cambio di fineperiodo delle attività e passività monetarie in valuta.I profitti e le perdite relativi ai contratti derivati gestionalmente collegati con attività o passività valutateal fair value sono invece rilevati nel “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fairvalue”.

Relazioni e Bilancio 2013

104

Page 105: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

Criteri di classificazioneSono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate non diversamente classificatecome tra le “Attività detenute per la negoziazione” o “Valutate al fair value”, attività finanziarie “detenutefino a scadenza” o i “Crediti e finanziamenti”.Gli investimenti “disponibili per la vendita” sono attività finanziarie che si intende mantenere per unperiodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassid’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. Essa accoglie:– i titoli di debito quotati e non quotati;– i titoli azionari quotati e non quotati;– le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV);– le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto (c.d

partecipazioni di minoranza).

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di contrattazione(trade date).All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al fairvalue; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato per l’esecuzione della transazione,comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili.L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dalcomparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze ecomunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalcomparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione èpari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.

Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad esserevalutate al fair value.Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value non può esseredeterminato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati, con imputazione a conto economico,nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli.Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note inmerito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.Le quote di partecipazione nel capitale di altre imprese, diverse da quelle di controllo e di collegamento,sono state valutate al costo e non al fair value, poiché per esse si ritiene possano ricorrere le condizionipreviste dal par. AG80 dell’Appendice A allo IAS39.In sede di chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza di obiettive evidenzedi riduzione di valore non temporanea (impairment test). L’importo della perdita viene misurato comedifferenza tra il valore contabile dell’attività finanziaria e il valore attuale dei flussi finanziari scontati altasso di interesse effettivo originario.Se una attività finanziaria disponibile per la vendita subisce una diminuzione durevole di valore, la perditacumulata non realizzata e precedentemente iscritta nel patrimonio netto è stornata dal patrimonio netto econtabilizzata nella voce di conto economico ”rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento delleattività finanziarie disponibili per la vendita”.

Nota Integrativa

105

Page 106: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Per l’accertamento di situazioni che comportino una perdita per riduzione durevole di valore e ladeterminazione del relativo ammontare, la Banca utilizza tutte le informazioni a sua disposizione che sibasano su fatti che si sono già verificati e su dati osservabili alla data di valutazione.In relazione ai titoli di debito, le informazioni che si considerano principalmente rilevanti ai finidell’accertamento di eventuali perdite per riduzione di valore sono le seguenti:– esistenza di significative difficoltà finanziarie dell’emittente, derivanti da inadempimenti o mancati

pagamenti di interessi o capitale;– probabilità di apertura di procedure concorsuali;– scomparsa di un mercato attivo sugli strumenti finanziari;– peggioramento delle condizioni economiche che incidono sui flussi finanziari dell’emittente;– declassamento del merito di credito dell’emittente, quando accompagnato da altre notizie negative

sulla situazione finanziaria di quest’ultimo.Con riferimento ai titoli di capitale, le informazioni che si ritengono rilevanti ai fini dell’evidenziazione diperdite per riduzioni di valore includono la verifica dei cambiamenti intervenuti nell’ambientetecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera.Una diminuzione significativa o prolungata del fair value di uno strumento rappresentativo di capitale al disotto del suo costo è considerata evidenza obiettiva di una riduzione durevole di valore.Qualora i motivi della perdita durevole vengano meno a seguito di un evento verificatosi successivamentealla sua rilevazione, vengono iscritte riprese di valore imputate al conto economico se si tratta di titoli didebito o al patrimonio netto se si tratta di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ognicaso superare il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedentirettifiche.La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore viene effettuata a ognichiusura di bilancio.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziariderivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischie i benefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiPer le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevati:– a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto

sia dell’ammortamento dei costi di transazione sia del differenziale tra il costo e il valore di rimborso;– a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell’imposizione fiscale, i proventi e gli oneri

derivanti dalla variazione del relativo fair value, sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata onon viene rilevata una perdita durevole di valore.

Al momento della dismissione gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati nella riserva relativaalle attività finanziarie disponibili per la vendita, vengono rilevati a conto economico nella voce “utili(perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Relazioni e Bilancio 2013

106

Page 107: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA

Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono attività non derivate con pagamenti fissi odeterminabili e scadenza fissa, quotati su un mercato attivo (Livello 1), che la Banca ha oggettivaintenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.

Criteri di classificazioneSono classificate nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili a scadenzafissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza.Se, a seguito di un cambiamento della volontà o del venir meno della capacità, non risulta più appropriatomantenere gli investimenti in tale categoria, questi vengono trasferiti tra le attività disponibili per lavendita.Ogniqualvolta che le vendite o le riclassificazioni risultino rilevanti sotto il profilo quantitativo equalitativo, qualsiasi investimento detenuto fino alla scadenza che residua deve essere riclassificato comedisponibile per la vendita.

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione (trade date).All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate alfair value, che corrisponde generalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi eproventi direttamente attribuibili.Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attivitàfinanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non siapiù posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per lanegoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuovamisura del costo ammortizzato dell’attività stessa.

Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutateal costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.In sede di chiusura del bilancio, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze diriduzione di valore. Se esse sussistono, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il saldocontabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati recuperabili, scontati al tasso diinteresse effettivo originario. L’importo della perdita è rilevato a conto economico.Qualora i motivi che hanno dato origine alla rettifica di valore siano successivamente rimossi, vengonoeffettuate corrispondenti riprese di valore.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivatidalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ebenefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi e dai proventi assimilati sono iscritteper competenza, sulla base del tasso di interesse effettivo, nelle voci di conto economico relative agliinteressi.

Nota Integrativa

107

Page 108: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico nelmomento in cui le attività sono cedute, alla voce “Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: c) attivitàfinanziarie detenute sino alla scadenza”.Eventuali riduzioni di valore vengono rilevate a conto economico nella voce “Rettifiche/Riprese di valorenette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. In seguito, se i motivi chehanno determinato l’evidenza della perdita di valore vengono rimossi, si procede all’iscrizione di riprese divalore con imputazione a conto economico nella stessa voce.L’ammontare della ripresa non può eccedere in ogni caso il costo ammortizzato che lo strumento avrebbeavuto in assenza di precedenti rettifiche.

4 – CREDITI

Criteri di classificazioneI Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”.I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e non quotate in unmercato attivo (Livello 2 e 3), che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili. Essi includono gliimpieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all’origine tra leAttività finanziarie valutate al fair value.Nella voce sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari e leoperazioni di pronti contro termine.L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziariedisponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze, qualora l’attività non sia piùposseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per lanegoziazione”.Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento deltrasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.

Criteri di iscrizioneLa prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmentecoincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario. Esso è pariall’ammontare erogato, comprensivo dei proventi e degli oneri direttamente riconducibili al singolocredito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sonoesclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte dellacontroparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.Nel caso di titoli di debito, l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di contrattazione(trade date).Per le operazioni creditizie, eventualmente concluse a condizioni non di mercato, la rilevazione iniziale èeffettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di mercato. L’eventualedifferenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata nel conto economico al momentodell’iscrizione iniziale.

Relazioni e Bilancio 2013

108

Page 109: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Criteri di valutazioneSuccessivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato, pari al valore diprima iscrizione, diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore edell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo.Il costo ammortizzato è diminuito/aumentato anche per la differenza tra l’ammontare erogato e quellorimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolocredito.Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, percapitale ed interessi, all’ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L’effettoeconomico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito.Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.Ad ogni chiusura di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o ungruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando èprevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizionicontrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del

capitale;c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del

beneficiario, estenda al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti presoin considerazione;

d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari

stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelleattività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarienel gruppo.

Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti nonperforming), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Bancad’Italia, riportata nel punto 17 “Altre informazioni” ed alle disposizioni interne che fissano le regole per ilpassaggio dei crediti nell’ambito delle diverse categorie di rischio:– sofferenze;– esposizioni incagliate;– esposizioni ristrutturate;– esposizioni scadute.I crediti non performing sono oggetto di un processo di valutazione analitica, assieme agli altri creditiindividualmente significativi; l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenzatra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attualedei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delleeventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizionecreditizia.Qualora il credito abbia un tasso d’interesse variabile, il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di determinarela perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente determinato in accordo con il contratto.

Nota Integrativa

109

Page 110: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibileall’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso diinteresse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo, ancorché sia intervenuta unaristrutturazione del rapporto, che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora ilrapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve termine non vengono attualizzati.La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare il costo ammortizzatoche il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Tra le riprese di valore sono inoltrericompresi gli effetti positivi connessi al rientro dell’effetto attualizzazione derivante dalla progressivariduzione del tempo stimato di recupero del credito oggetto di svalutazione.Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono menoi motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile adun evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa.

I crediti in bonis, per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, sonosottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie dicrediti omogenee in termini di rischio di credito; le relative percentuali di perdita sono stimate tenendoconto di serie storiche, che consentono di apprezzare il valore della perdita in ciascuna categoria dicrediti.La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa su differenziati parametri di “probabilità di insolvenza”(PD - probability of default) e di “perdita in caso di insolvenza “ (LGD – loss given default); i flussi cosìcalcolati sono attualizzati sulla base dei tempi medi di recupero, determinati su base storico statistica.La rettifica di valore è iscritta a conto economico.Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengonoricalcolate in modo differenziale rispetto alla consistenza delle svalutazioni collettive dell’esercizioprecedente.

Criteri di cancellazioneI crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi di cassa è estinto,quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e beneficiconnessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito è considerato definitivamente irrecuperabile, dopo chetutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano adessere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stataeffettivamente trasferita, registrando una passività a fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli interessi derivanti da “Crediti verso banche e clientela” sono iscritti tra gli “Interessi attivi e proventiassimilati” del conto economico in base al principio della competenza temporale sulla base del tasso diinteresse effettivo.Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce 130 “rettifiche/riprese di valorenette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto diprecedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito,tale da far insorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale secondo i termini

Relazioni e Bilancio 2013

110

Page 111: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata almomento dell’iscrizione della rettifica di valore.Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolatein modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio dei crediti.Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono iscritti alla voce 100 a) del conto economico“Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti”.

5 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

Alla data del bilancio la Banca non detiene “Attività finanziarie valutate al fair value”.

6 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Criteri di classificazioneNelle operazioni della specie figurano i contratti derivati designati come efficaci strumenti di copertura, aseconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un fair value positivo o negativo, nonché lerelative poste coperte dell’attivo e del passivo.In particolare vi rientrano:– i derivati di copertura di emissioni obbligazionarie;– i derivati di copertura di poste dell’attivo (copertura dei B.T.P. per rischio tasso);– i derivati di copertura di finanziamenti erogati alla clientela;– le relative poste coperte.Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti:1. copertura di fair value (fair value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione di fair

value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;2. copertura di flussi finanziari (cash flow hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazione

dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.La Banca ha operato in derivati di copertura di poste dell’attivo (copertura dei B.T.P. per rischio di tasso),il cui saldo è evidenziato alla voce 60 del passivo dello stato patrimoniale “Derivati di copertura”.

Criteri di iscrizioneGli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value e sono classificati nellavoce di bilancio di attivo patrimoniale 80 “Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale 60 “Derivati dicopertura”, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un fair value positivo o negativo.

L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lostrumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia pereffettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltredeve essere testato che la copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetticamente, durantetutta la vita della stessa.

L’attività di verifica dell’efficacia della copertura si articola ad ogni data di reporting in:– test prospettici: che giustificano l’applicazione dell’hedge accounting in quanto dimostrano l’attesa

Nota Integrativa

111

Page 112: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

efficacia della copertura nei periodi futuri;– test retrospettivi: che misurano nel tempo quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura

perfetta.

La copertura si assume altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del fair value o dei flussidi cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano in maniera significativa le variazionidell’elemento coperto, vale a dire quando il rapporto tra le variazioni di fair value dei due strumentifinanziari si mantiene all’interno di un intervallo compreso fra l’80% e il 125%.

La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi:a) la copertura operata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace;b) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato;c) l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;d) viene revocata la definizione di copertura.

Nei casi (a), (c) e (d) il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra le attività finanziariedetenute per la negoziazione; in caso di cash flow hedge, l’eventuale riserva viene ricondotta a contoeconomico con il metodo del costo ammortizzato lungo la durata residua dello strumento.

Criteri di valutazioneGli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti e in seguito misurati al fair value.Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento a quanto indicato nelle specifiche note inmerito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.

Criteri di cancellazioneI derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa dell’attività/passività èscaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quanto vengono meno le condizioni per continuare acontabilizzare lo strumento finanziario fra i derivati di copertura.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Copertura di fair value (fair value hedge)La variazione di fair value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio coperto, è registrato nel contoeconomico, al pari del cambiamento del fair value dello strumento derivato; l’eventuale differenza, cherappresenta la parziale inefficacia della copertura, determina di conseguenza l’effetto economico netto,rilevato nella voce attraverso l’iscrizione nella voce “Risultato netto dell’attività di copertura”.Qualora la relazione di copertura non rispetti più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedgeaccounting e venga a cessare, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cuicessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, èammortizzata a conto economico lungo la vita residua dell’elemento coperto sulla base del tasso direndimento effettivo. Qualora tale differenza sia riferita a strumenti finanziari non fruttiferi di interessi, lastessa viene registrata immediatamente a conto economico.Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di fair value non ancora ammortizzata èriconosciuta immediatamente a conto economico.

Relazioni e Bilancio 2013

112

Page 113: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge)Le variazioni di fair value del derivato di copertura sono contabilizzate a patrimonio netto tra le riserve davalutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari, per la quota efficace, e a conto economicoper la parte non considerata efficace. Quando i flussi finanziari oggetto di copertura si manifestano evengono registrati nel conto economico, il relativo profitto o la relativa perdita sullo strumento dicopertura vengono trasferiti dal patrimonio netto alla corrispondente voce di conto economico.Quando la relazione di copertura non rispetta più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting,la relazione viene interrotta e tutte le perdite e tutti gli utili rilevati a patrimonio netto sino a tale datarimangono sospesi all’interno di questo e riversati a conto economico alla voce “Risultato netto dell’attività dinegoziazione”, nel momento in cui si verificano i flussi relativi al rischio originariamente coperto.I differenziali e i margini dei contratti derivati di copertura vengono rilevati nelle voci relative agliinteressi.

7 - PARTECIPAZIONI

La Banca a fine esercizio non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o di controllocongiunto, così come definite e previste dai principi IAS27 e IAS28.

8 – ATTIVITÀ MATERIALI

Criteri di classificazioneLa voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo diinvestimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.Si definiscono “immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati nella fornitura di servizioppure per scopi amministrativi.Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di percepire canoni dilocazione o per l’apprezzamento del capitale investito, o per entrambe le motivazioni.Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, purché relative ad attivitàmateriali identificabili e separabili. Qualora i suddetti costi non presentino autonoma funzionalità edutilizzabilità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, sono iscritti tra le “altre attività” e vengonoammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile capacità di utilizzo delle migliorie stesse equello di durata residua della locazione.Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per l’acquisizione e laristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto diammortamento.Per gli immobili posseduti, per i quali il valore del terreno sia incorporato nel valore del fabbricato, si èprovveduto alla suddivisione fra il valore del terreno e il valore del fabbricato, ove non direttamentedesumibile dal contratto d’acquisto, sulla base di perizie redatte da specialisti di settore.

Criteri d’iscrizioneLe attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione, comprensivo di tuttigli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene.Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un

Nota Integrativa

113

Page 114: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

incremento dei benefici futuri generati dal bene sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzatiin relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei benisono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenute.

Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali, salvo quanto diseguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventualiperdite di valore accumulate.Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della loro vita utile,adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta averifica; in caso di rettifica delle stime iniziali viene conseguentemente modificata anche la relativa quotadi ammortamento.Non sono soggetti ad ammortamento:– i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto

considerati a vita utile indefinita;– gli investimenti immobiliari che sono valutati al fair value, in conformità al principio contabile IAS 40.Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso.Ad ogni chiusura di bilancio, si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrinola perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attivitàmateriale ed il minor valore di recupero.Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativovalore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sonoimputate a conto economico alla voce “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”.Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene rilevata una ripresadi valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolatiin assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazioneLe attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando sonoritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono attesi benefici economici futuri chederivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiL’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valorenette su attività materiali”.Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilitàall’uso del bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su basegiornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione.Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sonodeterminate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene; esse sonorilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di rilevazione ilsaldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti materiali.

Relazioni e Bilancio 2013

114

Page 115: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

Criteri di classificazioneLa voce accoglie quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute per essere utilizzate inun periodo pluriennale o indefinito, che soddisfano le seguenti caratteristiche:– identificabilità;– l’azienda ne detiene il controllo;– è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività affluiranno all’azienda;– il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente.In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la stessa internamente èrilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta.Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione pluriennale.

Criteri di iscrizioneLe attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, sostenuti perpredisporre l’utilizzo dell’attività.

Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo, al nettodell’ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulate.Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso, ovvero quando si trova nel luogoe nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa nel momento in cui l’attività èeliminata contabilmente.L’ammortamento è effettuato a quote costanti, di modo da riflettere l’utilizzo pluriennale dei beni in basealla vita utile stimata.Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità delbene. Per le attività cedute e/o dismesse nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su basegiornaliera fino alla data di cessione e/o dismissione.Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore direcupero dell’attività.L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabiledell’attività ed il suo valore recuperabile.

Criteri di cancellazioneLe attività immateriali sono eliminate dallo stato patrimoniale dal momento della dismissione o quandonon siano attesi benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiSia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di attività immaterialidiverse dagli avviamenti vengono rilevati a conto economico nella voce “Rettifiche/riprese di valore nettesu attività immateriali”.Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un’attività immaterialesono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene ediscritte al conto economico.Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione il saldo, positivo onegativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti.

Nota Integrativa

115

Page 116: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

10 – ATTIVITÀ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE

In tale voce sono classificate le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi di attività e lepassività associate in via di dismissione, secondo quanto previsto dall’IFRS5.

Criteri di classificazioneVengono classificate nella presente voce le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissionequando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita ritenutaaltamente probabile, anziché con l’uso continuativo.

Criteri di iscrizioneLe attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al momento dell’iscrizioneiniziale, al minore tra il valore contabile ed il fair value, al netto dei costi di vendita.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti redditualiSuccessivamente alla rilevazione iniziale, le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissionesono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. I relativi proventied oneri (al netto dell’effetto fiscale) sono esposti nel conto economico in voce separata quando sonorelativi ad unità operative dismesse.

Criteri di cancellazioneLe attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale almomento della dismissione.

11 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Criteri di classificazione e di iscrizioneNella voce figurano le attività e passività fiscali (correnti e differite) rilevate in applicazione dello IAS12.Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitateod accreditate direttamente a patrimonio netto.L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onerefiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d’imposta recuperabili (compresi gli acconti versati); lepassività fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio.Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del balance sheet liabilitymethod, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra il valore contabile di unaattività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali.L’iscrizione di “attività per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è ritenuto probabile.Tuttavia la probabilità del recupero delle imposte anticipate relative ad avviamenti, altre attivitàimmateriali e rettifiche su crediti svalutazioni di crediti, è da ritenersi automaticamente soddisfatta pereffetto delle disposizioni di legge che ne prevedono la trasformazione in credito d’imposta in presenza diperdita d’esercizio civilistica e/o fiscale. In particolare, in presenza di una perdita civilistica d’esercizio, lafiscalità anticipata relativa agli avviamenti, alle altre attività immateriali e alle rettifiche su creditisvalutazioni di crediti sarà oggetto di parziale trasformazione in credito d’imposta per effetto delle

Relazioni e Bilancio 2013

116

Page 117: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

disposizioni di cui all’art. 2, comma 55, del Decreto Legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito conmodificazioni dalla Legge 26 febbraio 2011, n. 10 e come modificato dal c. 167 e seguenti art. 1 L. 27dicembre 2013 n. 147.La trasformazione ha effetto a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell’Assemblea dei Soci, delbilancio individuale in cui è stata rilevata la perdita, come previsto dall’art. 2, comma 56, del citato D.L.225/2010.Le “passività per imposte differite” vengono rilevate in tutti i casi in cui è probabile che insorga il relativodebito.Le “attività per imposte anticipate” indicano una futura riduzione dell’imponibile fiscale, a fronte diun’anticipazione della tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica, mentre le “passività perimposte differite” indicano un futuro incremento dell’imponibile fiscale, determinando un differimentodella tassazione rispetto alla competenza economico-civilistica.

Criteri di valutazioneSono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazionefiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione inbilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.Le imposte correnti sono compensate, a livello di singola imposta: gli acconti versati e il relativo debito diimposta sono esposti al netto tra le “Attività fiscali a) correnti” o tra le “Passività fiscali a) correnti” aseconda del segno.Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquotefiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nell’esercizio in cui l’attività fiscale anticipata saràrealizzata o la passività fiscale differita sarà estinta.Esse vengono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme onelle aliquote.Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale, a saldi aperti e senzacompensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella voce “Passività fiscali b) differite”; essenon vengono attualizzate.

Criteri di rilevazione delle componenti economicheQualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il contoeconomico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul reddito.Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamenteil patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le valutazione degli strumentifinanziari disponibili per la vendita, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto,interessando la specifica riserva.

Criteri di cancellazioneLe attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono cancellate nell’esercizio in cui:– la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali

differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate;– la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.

Nota Integrativa

117

Page 118: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

12 – FONDI PER RISCHI ED ONERI

Criteri di classificazioneI fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali (legali o implicite)originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche perl’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile delrelativo ammontare.A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma vienefornita informativa in Nota Integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remotaoppure il fenomeno non risulti rilevante.

Criteri di iscrizioneNella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per rischi e onericostituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione dellesvalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate, da ricondurre alle “Altre passività”.

Criteri di valutazioneL’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiereall’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassicorrenti di mercato.I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliorstima corrente. Quando a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile,l’accantonamento viene stornato. Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai dipendenti si rimanda alsuccessivo punto 17 “Altre informazioni”.

Criteri di cancellazioneSe non è più probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici peradempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve essereutilizzato unicamente a fronte di quegli oneri per i quali esso è stato iscritto.

Criteri di rilevazione delle componenti economicheL’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi eoneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni aconto economico di fondi ritenuti esuberanti.Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l’effetto attualizzazione, nonché icorrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi implicitinell’attualizzazione).Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il personale dipendente, quali i premi di anzianità indicatial successivo punto 17 “Altre informazioni”, la voce di conto economico interessata è “Speseamministrative a) spese per il personale”.

Relazioni e Bilancio 2013

118

Page 119: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

13 – DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE

Criteri di classificazioneLe voci “Debiti verso banche”, “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” comprendono le varieforme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito etitoli obbligazionari in circolazione, non classificate tra le “Passività finanziarie valutate al fair value”; levoci sono al netto dell’eventuale ammontare riacquistato.Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati.Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Criteri di iscrizioneLa prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte odell’emissione dei titoli di debito.Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo fair value, normalmente pari all’ammontare incassato odal prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili allasingola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Non sonoinclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte dellacontroparte creditrice o che sono riconducibili a costi di carattere amministrativo.Il fair value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato, èoggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente aconto economico.Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento contabile, è consideratocome nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di collocamento, senza effetti a conto economico.

Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando ilmetodo del tasso di interesse effettivo.Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangonoiscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili all’operazione sono iscritti aconto economico nelle pertinenti voci.

Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. La cancellazione avvieneanche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte, per competenza,nelle voci di conto economico relative agli interessi.L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente valorecontabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “Utili/perdite da cessione o riacquistodi: d) passività finanziarie”.

Nota Integrativa

119

Page 120: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

14 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

Alla data del bilancio la Banca non ha operazioni in derivati rientranti nell’ambito di applicazione della fairvalue option con valore negativo.

15 – PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

La Banca alla data del bilancio non ha posto in essere passività classificate in questa voce.

16 –OPERAZIONI IN VALUTA

Criteri di classificazioneTra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valutadiversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso dicambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute.Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra postemonetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate tra le poste non correnti).Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o pagare, inammontare di denaro fisso o determinabili.Gli elementi non monetari si caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di un’obbligazione aconsegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile.

Criteri di iscrizioneLe operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in euro, applicandoall’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

Criteri di valutazioneAd ogni chiusura del bilancio, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono valorizzati ineuro come segue:– le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del periodo;– le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data

dell’operazione;– le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio a pronti alla data di

chiusura del periodo.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del relativo pagamento, suelementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico dell’esercizio in cui sorgono, allavoce “Risultato netto della attività di negoziazione”; alla medesima voce sono iscritte le differenze chederivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o diconversione alla data di chiusura del bilancio precedente.Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, ledifferenze cambio relative a tale elemento sono rilevata anch’esse a patrimonio netto.

Relazioni e Bilancio 2013

120

Page 121: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

17 – ALTRE INFORMAZIONI

Ratei e RiscontiI ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell’esercizio maturati su attività epassività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono. In assenza di rapporticui ricondurli, saranno rappresentati tra le “Altre attività” o “Altre passività”.

Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine)I titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti finanziari impegnati,quando l’acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a rivendere o a reimpegnare il sottostante; lapassività della controparte è inclusa nelle passività verso banche, altri depositi o depositi della clientela.I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come finanziamenti oanticipi ad altre banche o a clientela.La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d’acquisto è contabilizzata come interesse e registrata percompetenza lungo la vita dell’operazione sulla base del tasso effettivo di rendimento.

Trattamento di fine rapporto del personaleIl T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post employment benefit) del tipo“Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è previsto, in base allo IAS 19, che il suo valorevenga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio è effettuata in base al metodo dei benefici maturatiutilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche eprobabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche demografiche.Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo l’onere pertutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non più come onere da liquidare nelcaso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio.La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario indipendente inconformità alla metodologia sopra indicata.A seguito dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, lequote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda, mentre le quoteche maturano a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme diprevidenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell’INPS.Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio; laBanca non ha proceduto all’attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il fondo previdenziale ol’INPS, in ragione della scadenza inferiore a 12 mesi.In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS si configura, al pari della quota versata alfondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione definita.

Rilevazione degli utili e perdite attuarialiIl nuovo IAS 19 prevede che tutti gli utili e perdite attuariali maturati alla data di bilancio siano rilevatiimmediatamente nel “Conto Economico Complessivo” – OCI.Pertanto, è stata eliminata la possibilità di differimento degli stessi attraverso il metodo del corridoio(non più previsto), così come la loro possibile rilevazione nel conto economico. Di conseguenza, ilprincipio ammette per il riconoscimento degli utili/perdite attuariali esclusivamente il cosiddetto metodo

Nota Integrativa

121

Page 122: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

OCI (Other Comprensive Income).La BCC ha optato per l’applicazione anticipata nell’esercizio 2012 delle modifiche al principio, rispetto allaprevista decorrenza dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2013.

Premio di fedeltàFra gli ”altri benefici a lungo termine”, rientrano nell’operatività della BCC anche i premi di fedeltà aidipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo IAS 19.La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del Passivo.L’accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze dello specifico fondo(dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata a conto economico fra le “spese delpersonale”.Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente.

Conto economicoI ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti quando ricevutii benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico.In particolare:– i costi ed i ricavi, direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e

determinabili sin dall’origine indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono aconto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo;

– i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione;– i ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla

differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al contoeconomico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con riferimento aparametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato;

– le altre commissioni sono rilevate secondo il principio della competenza economica.I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabilisin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economicomediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo“Crediti e Finanziamenti”.Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economicosolo al momento del loro effettivo incasso.Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.

Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziariLa Commissione Europea ha omologato nel mese di dicembre 2012, con Regolamento (UE) n. 1255/2012, ilnuovo principio IFRS 13 “Fair value Measurement”, in vigore dal 1° gennaio 2013.L’IFRS 13 definisce il fair value come: “il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero chesi pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alladata di valutazione”. Si tratta di una definizione di fair value che per gli strumenti finanziari sostituisce laprecedente versione nello IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.Nel caso delle passività finanziarie la nuova definizione di fair value prevista dall’IFRS 13 richiede, quindi,

Relazioni e Bilancio 2013

122

Page 123: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

di individuare come tale quel valore che si pagherebbe per il trasferimento della stessa passività (exitprice), anziché come il valore necessario a estinguere la stessa (definizione contemplata dallo IAS 39). Nediscende un rafforzamento del tema della rilevazione degli aggiustamenti al fair value delle passivitàfinanziarie, rispetto a quanto già disciplinato in materia dallo IAS 39. In particolare, con riguardo alladeterminazione del fair value dei derivati OTC dell’attivo dello Stato Patrimoniale, l’IFRS 13 ha confermatola regola di applicare l’aggiustamento relativo al rischio di controparte (Credit Valuation Adjustment - CVA).Relativamente alle passività finanziarie rappresentate da derivati OTC, l’IFRS 13 introduce il cd. DebitValuation Adjustment (DVA), ossia un aggiustamento di fair value volto a riflettere il proprio rischio didefault su tali strumenti, tematica non esplicitamente trattata dallo IAS 39.Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni dimercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio.Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del fair value è basata sullequotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su cui si verifica il maggior volume dellecontrattazioni) desumibili anche da provider internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimentodell’esercizio. Un mercato è definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato,siano prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari operazioni dimercato. Qualora il medesimo strumento finanziario risulti quotato su più mercati, la quotazione daconsiderare è quella presente nel mercato più vantaggioso a cui l’impresa ha accesso.Nel caso di strumenti finanziari non quotati il fair value è determinato applicando tecniche di valutazionefinalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento avrebbe avuto sul mercato alla data divalutazione in un libero scambio motivato da normali considerazioni commerciali.La determinazione del fair value è ottenuta attraverso le seguenti tecniche:– utilizzo di recenti transazioni di mercato;– riferimento al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello oggetto di

valutazione;– metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni);– tecniche di calcolo del valore attuale - discounted cash flow analysis;– modelli di pricing generalmente accettati dal mercato e che sono in grado di fornire stime adeguate dei

prezzi praticati in operazioni di mercato).In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano modelli di attualizzazione dei flussi di cassafuturi attesi – utilizzando strutture di tassi di interesse che tengono opportunamente in considerazione ilsettore di attività di appartenenza dell’emittente e della classe di rating, ove disponibile.In presenza di fondi comuni di investimento, non negoziati in mercati attivi, il fair value è determinato inragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto per tenere conto di possibili variazioni divalore intercorrenti fra la data di richiesta di rimborso e la data di rimborso effettiva.I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il fair value non sia determinabile inmisura attendibile - secondo le metodologie più diffuse (in primo luogo la discounted cash flow analysis)-sono valutati al costo, rettificato per tener conto delle eventuali diminuzioni significative di valore.Per gli impieghi e la raccolta a vista / a revoca si è assunta una scadenza immediata delle obbligazionicontrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro fair value è approssimato al valorecontabile. Analogamente per gli impieghi a breve si è assunto il valore contabile.Per gli impieghi a clientela a medio-lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso tecniche divalutazione attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di interesse correnti, opportunamenteadeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli prenditori (rappresentato dalla probabilità didefault e dalla perdita stimata in caso di default).

Nota Integrativa

123

Page 124: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del fair value.Per il debito a medio-lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è optato per l’applicazione dellafair value option, il fair value è determinato attualizzando i residui flussi contrattuali utilizzando la curvadei tassi “zero coupon” ricavata, attraverso il metodo del “bootstrapping”, dalla curva dei tassi di mercato.Per il debito a medio-lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed oggetto dicopertura per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato per effetto della copertura al fair valueattribuibile al rischio coperto attualizzandone i relativi flussi.Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati si assume quale fair value il prezzo di mercatodell’ultimo giorno di quotazione dell’esercizio.Per i contratti derivati over the counter: si assume quale fair value il market value alla data di riferimentodeterminato secondo le seguenti modalità in relazione alla tipologia di contratto:– per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto “costo di

sostituzione”, determinato mediante l’attualizzazione delle differenze, alle date di regolamentopreviste, fra flussi calcolati ai tassi di contratto e flussi attesi calcolati ai tassi di mercato,oggettivamente determinati, correnti a fine esercizio per pari scadenza residua;

– per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato facendo riferimento amodelli di pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black & Scholes).

Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari, sulla base dei criteri sopradescritti, si articola sui seguenti Livelli conformemente a quanto previsto dal principio Ifrs 13 e infunzione delle caratteristiche e della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione.

Gerarchia del fair valueLa gerarchia del fair value, in base a quanto stabilito dall’IFRS 13, deve essere applicata a tutti glistrumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale. A tal riguardoper tali strumenti viene attribuita massima priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi e prioritàpiù bassa all’utilizzo di input non osservabili, in quanto maggiormente discrezionali. Il fair value,conseguentemente, viene determinato attraverso l’utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, nelcaso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo, per gli altri strumenti finanziari, ditecniche di valutazione aventi l’obiettivo di stimare il fair value (exit price).I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito delle presenti note illustrative sono i seguenti:– “Livello 1”: il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a prezzi di quotazione

osservabili su mercati attivi (non rettificati) ai quali si può accedere alla data di valutazione;– “Livello 2”: il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a input quotati osservabili

direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività, utilizzando anche di tecniche divalutazione;

– “Livello 3” : il fair value degli strumenti finanziari è determinato in base a input non osservabili perl’attività o per la passività, utilizzando anche di tecniche di valutazione.

Un prezzo quotato in un mercato attivo fornisce la prova più attendibile del fair value e, quandodisponibile, deve essere utilizzato senza alcuna rettifica per valutare il fair value.In assenza di prezzi quotati in mercati attivi gli strumenti finanziari devono essere classificati nei Livelli 2 o 3.La classificazione nel Livello 2 piuttosto che nel Livello 3 è determinata in base all’osservabilità sui mercatidegli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.Gli input di Livello 2 comprendono:– prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi;– prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi;

Relazioni e Bilancio 2013

124

Page 125: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– dati diversi dai prezzi quotati osservabili per l’attività o passività (per esempio tassi di interesse e curvedei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite e spread creditizi);

– input corroborati dal mercato.Non sono considerate osservabili tutte le altre variabili impiegate nelle tecniche valutative che nonpossono essere corroborate sulla base di dati osservabili di mercato.Qualora il fair value di uno strumento finanziario non sia determinato attraverso il prezzo rilevato in unmercato attivo (“Livello 1”), il complessivo fair value può presentare, al suo interno, Livelli differenti inconsiderazione dell’impatto generato dagli input osservabili o non osservabili utilizzati nelle valutazioni(per impatto si intende il contributo, in termini di significatività, che ciascun input utilizzato per lavalutazione ha rispetto al complessivo fair value dello strumento). Tuttavia il Livello attribuito deve essereunico e per questo riferito al totale del fair value dello strumento nel suo complesso; il Livello unicoattribuito riflette così il Livello più basso di input con un effetto significativo nella determinazione del fairvalue complessivo dello strumento.Affinché dati non osservabili di mercato abbiano un effetto significativo nella determinazione complessivadel fair value dello strumento, il loro complessivo impatto è valutato tale da renderne incerta (ovvero nonriscontrabile attraverso dati di mercato) la complessiva valutazione; nei casi in cui il peso dei dati nonosservabili sia prevalente rispetto alla complessiva valutazione, il Livello attribuito è “3”.Tra le principali regole applicate per la determinazione dei Livelli di fair value si segnala che sono ritenutidi “Livello 1” i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale, i fondi aperti, glistrumenti finanziari derivati e le passività finanziarie emesse il cui fair value corrisponde, alla data divalutazione, al prezzo quotato in un mercato attivo.Sono considerati di “Livello 2”:– i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale e le passività finanziarie

emessi da emittenti di valenza nazionale e internazionale, non quotati su di un mercato attivo e valutatiin via prevalente attraverso dati osservabili di mercato;

– i derivati finanziari OTC (Over the counter) conclusi con controparti istituzionali e valutati in viaprevalente attraverso dati osservabili di mercato;

– fondi il cui fair value corrisponda al relativo NAV (Net Asset Value) pubblicato con frequenza settimanalee/o mensile, in quanto considerato la stima più attendibile del fair value dello strumento trattandosi del“valore di uscita” (exit value) in caso di dismissione dell’investimento.

Infine, sono classificati di “Livello 3”:– i titoli di capitale e le passività finanziarie emesse per le quali non esistono, alla data di valutazione,

prezzi quotati sui mercati attivi e che sono valutati in via prevalente secondo una tecnica basata su datinon osservabili di mercato;

– i derivati finanziari OTC (Over the counter) conclusi con controparti istituzionali, la cui valutazioneavviene sulla base di modelli di pricing del tutto analoghi a quelli utilizzati per le valutazioni di Livello 2e dai quali si differenziano per il grado di osservabilità dei dati di input utilizzati nelle tecniche dipricing (si fa riferimento principalmente a correlazioni e volatilità implicite);

– gli strumenti finanziari derivati stipulati con la clientela per cui la quota di aggiustamento del fair valueche tiene conto del rischio di inadempimento è significativa rispetto al valore complessivo dellostrumento finanziario;

– fondi chiusi il cui fair value corrisponda al relativo NAV pubblicato i con frequenza superiore al mese;– i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS valutati al costo.Il principio contabile IFRS 13 richiede inoltre, per le attività finanziarie classificate al Livello 3, di fornireun’informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più

Nota Integrativa

125

Page 126: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fairvalue.Con riferimento al fair value degli immobili ad uso investimento si è proceduto a considerare lo stesso di“Livello 2” quando determinato sulla base input osservabili sul mercato quali ad esempio transazioniavvenute per unità immobiliari comparabili.

Attività deteriorateSi riportano di seguito le definizioni delle attività finanziarie classificate come deteriorate nelle diversecategorie di rischio secondo la definizione prevista nelle vigenti segnalazioni di Vigilanza e alledisposizioni interne, che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle seguenti categoriedi rischio:– sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) nei confronti di

soggetti in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmenteequiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca;

– partite incagliate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) neiconfronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essererimossa in un congruo periodo di tempo. Inoltre vi rientrano i crediti scaduti e/o sconfinanti in viacontinuativa (c.d. “incagli oggettivi”);

– esposizioni ristrutturate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.) perle quali una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento delle condizionieconomico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali (adesempio, nuovo scadenziamento dei termini, riduzione del debito e/o degli interessi) che diano luogo auna perdita;

– esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti,titoli, derivati, etc.), diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioniristrutturate, che, alla data di chiusura del periodo, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni.

Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischiopaese.Per le attività deteriorate, il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del fair value.

Modalità di determinazione del costo ammortizzatoIl costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata alla iscrizioneiniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell’ammortamento complessivo,determinato in applicazione del metodo dell’interesse effettivo, delle differenze tra valore iniziale e quelloa scadenza ed al netto di qualsiasi perdita di valore.Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività o passività finanziariaal flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla scadenza o alla successiva data dirideterminazione del tasso.Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa futuri vengonodeterminati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello strumento.Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di cassa futuri èeffettuata sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del prezzo, si procede al ricalcolo delpiano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumentofinanziario, vale a dire sino alla data di scadenza.Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a scadenza, quelle

Relazioni e Bilancio 2013

126

Page 127: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione.Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro fairvalue, che normalmente corrisponde all’ammontare pagato od erogato comprensivo dei costi ditransazione e delle commissioni direttamente imputabili.Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili al momento dirilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela.Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o passività, incidono sulrendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo diverso dal tasso di interesse contrattuale.Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni e le componenticorrelate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita dello strumento finanziario.Inoltre, non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe sostenereindipendentemente dalla operazione, quali i costi amministrativi, di cancelleria, di comunicazione.

18 – ALTRI ASPETTI

Trasformazione delle imposte differite attive (DTA) in crediti d’impostaIl D.L. 225/2010, convertito con modificazione nella Legge 10/2011, ha previsto che in presenza dispecifiche situazioni economico/patrimoniali – ovvero in caso di perdita civilistica – le imprese possanotrasformare in crediti verso l’Erario le imposte differite attive iscritte nel proprio bilancio limitatamentealle seguenti fattispecie:– differite attive relative ad eccedenze nella svalutazione di crediti (art. 106 TUIR);– differite attive relative a riallineamenti di attività immateriali quali l’avviamento e i marchi (art. 15

c.10, 10bis e 10ter D.L. 185/2008).La Legge sopra richiamata è stata successivamente integrata dalla Legge 214/2011 estendendo laconversione delle DTA (Deferred Tax Asset), seppur con modalità differenti, alle situazioni di perditafiscale, pur in presenza di utili civilistici.La cennata disciplina è stata esaminata sotto l’aspetto contabile dal Documento congiunto n. 5 emanatoda Banca d’Italia/Consob/Isvap in data 15 maggio 2012, nel quale viene evidenziato che la disciplinafiscale citata sostanzialmente conferisce “certezza” al recupero delle DTA, considerando di fattoautomaticamente soddisfatto il test di probabilità di cui allo IAS 12 par. 24 secondo cui l’attività fiscaledifferita è iscrivibile solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale lastessa potrà essere utilizzata. Di conseguenza, gli effetti della disciplina fiscale in parola non determinanoalcuna variazione nella classificazione contabile delle DTA, che continuano ad essere iscritte tra le attivitàfiscali per imposte anticipate sino al momento della conversione, mediante la quale le stesse divengono, inossequio alle previsioni del D.L. 225/2010 e senza generare impatti a conto economico, “attività fiscalicorrenti”.

Legge 27 dicembre 2013 N. 147 (Legge di Stabilità)Perdite e svalutazioni su crediti (Art. 1 c. 158-160)Con effetto dal periodo d’imposta 2013, le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela (voce 130del conto economico) saranno deducibili sia ai fini IRES che ai fini IRAP, in quote costanti nell’esercizio incui sono imputate al conto economico e nei successivi quattro esercizi. Con tale disposizione viene meno ilriconoscimento di deducibilità annua di una quota pari allo 0,30% dei crediti verso la clientela, ma vieneequiparato il trattamento delle perdite su crediti a quello delle svalutazioni e viene estesa la deducibilità

Nota Integrativa

127

Page 128: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

delle svalutazioni e delle perdite su crediti anche ai fini IRAP.Viene inoltre ridotto il perimetro temporale di deducibilità delle svalutazioni su crediti, che si riduce da 18a 5 esercizi.Per quanto concerne le riprese di valore su crediti, viene confermata la distinzione tra “riprese davalutazione” e “riprese da incasso”. Al riguardo, resta fermo che le svalutazioni e le perdite su crediti che siriducono in 5 esercizi si assumono al netto delle riprese di valore da stima risultanti dal conto economico,mentre le riprese da incasso saranno tassate in via autonoma sia ai fini IRES che IRAP.Unica eccezione al regime quinquennale di deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti ècostituita dalle perdite su crediti derivanti dalla cessione (imputate alla voce 100 del conto economico)per le quali viene mantenuto il regime di integrale deducibilità sia IRES che IRAP nell’esercizio di realizzo.Resta in vigore, per le svalutazioni su crediti eccedenti la quota annua dello 0,30% dei crediti verso laclientela, determinate fino al 31/12/2012, la regola della deducibilità in 18 esercizi.

Decreto Legge N. 133 del 30 novembre 2013 - Aumento dell’aliquota IRES (art. 2, comma 2)In deroga alle disposizioni previste dallo Statuto del contribuente, per il periodo d’imposta 2013, alleimprese del settore creditizio è applicata un’addizionale IRES dell’8,5% che eleva l’ordinaria aliquota del27,5% al 36%.Il decreto stabilisce che tale addizionale non si computa sulle variazioni in aumento derivantidall’applicazione dell’art. 106, comma 3 del TUIR.

ALLEGATO

IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE

IAS 1 Presentazione del bilancio 1274/2008, 53/2009, 70/2009, 494/2009, 243/2010, 149/2011,1205/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12, 301/13

IAS 2 Rimanenze 1126/200, 1255/12

IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009, 243/2010, 1254/12

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stimecontabili ed errori 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimentodel bilancio 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1142/2009, 1255/12

IAS 11 Lavori su ordinazione 1126/2008, 1274/2008, 495/09, 475/12, 1254/12, 1255/12

IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008, 1274/2008, 495/2009, 475/12, 1254/12, 1255/12

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009, 1255/12, 301/13

IAS 17 Leasing 1126/2008, 243/2010, 1255/12

IAS 18 Ricavi 1126/2008, 69/2009, 1254/12, 1255/12

IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 475/2012, 1255/12

IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici einformativa sull’assistenza pubblica 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 475/12, 1255/12

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valuteestere

1126/2008, 1274/2008, 69/2009, 494/2009, 149/2011, 475/12,1254/12, 1255/12

IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008, 70/2009

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni conparti correlate 632/2010, 475/12, 1254/12

IAS 26 Rilevazione e rappresentazione in bilancio deifondi pensione 1126/2008

IAS 27 Bilancio consolidato e separato 494/2009, 1254/12

Relazioni e Bilancio 2013

128

Page 129: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

IAS 28 Partecipazioni in società collegate 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009, 495/2009,149/2011, 1254/12

IAS 29 Rendicontazione contabile in economieiperinflazionate 1126/2008, 1274/2008, 70/2009

IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008, 70/2009, 494/2009, 149/2011, 1255/12

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009, 495/2009,1293/2009, 49/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12, 1256/12,301/13

IAS 33 Utile per azione 1126/2008, 1274/2008, 495/2009, 475/12, 1254/12, 1255/12

IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009, 149/2011, 475/12,1255/12, 301/13

IAS 36 Riduzione di valore delle attività 1126/2008, 1274/2008, 69/2009, 70/2009, 495/2009, 243/2010,1254/12, 1255/12

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008, 1274/2008, 495/2009

IAS 38 Attività immateriali 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009, 243/2010, 1254/12,1255/12

IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009, 494/2009, 495/2009,824/2009, 839/2009, 1171/2009, 243/2010, 149/2011, 1254/12,1255/12

IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12

IAS 41 Agricoltura 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12

IFRS 1 Prima adozione degli International FinancialReporting Standard

1126/2009, 1164/2009, 550/2010, 574/2010, 662/2010,149/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12, 183/2013, 301/13,313/13

IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 1126/2008, 1261/2008, 495/2009, 243/2010, 244/2010,1254/12, 1255/12

IFRS 3 Aggregazioni aziendali 495/2009, 149/2011, 1254/12, 1255/12

IFRS 4 Contratti assicurativi 1126/2008, 1274/2008, 1165/2009, 1255/12

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita eattività operative cessate

1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009, 1142/2009,243/2010, 475/12, 1254/12, 1255/12

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorseminerarie 1126/2008

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009, 495/2009, 824/2009,1165/2009, 574/2010, 149/2011, 1205/2011, 475/12, 1254/12,1255/12, 1256/12

IFRS 8 Settori operativi 1126/2008, 1274/2008, 243/2010, 632/2010, 475/12

IFRS 13 1255/12

SIC 7 Introduzione dell’euro 1126/2008, 1274/2008, 494/2009

SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specificarelazione alle attività operative 1126/2008, 1274/2008

SIC 12 Consolidamento - Società a destinazionespecifica (società veicolo) 1126/2008

SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimentiin natura da parte dei partecipanti al controllo 1126/2008, 1274/2008

SIC 15 Leasing operativo - Incentivi 1126/2008, 1274/2008

SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attivitàrivalutate non ammortizzabili 1126/2008

SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti dicondizione fiscale di un’impresa o dei suoiazionisti

1126/2008, 1274/2008

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioninella forma legale del leasing 1126/2008

SIC 29 Accordi per servizi in concessione: informazioniintegrative 1126/2008, 1274/2008, 70/2009

Nota Integrativa

129

Page 130: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendentiattività pubblicitaria 1126/2008

SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi a siti web 1126/2008, 1274/2008

IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte persmantellamenti, ripristini, e passività similari 1126/2008, 1274/2008

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative estrumenti simili 1126/2008, 53/2009, 1255/12, 301/13

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/2008, 70/2009, 1126/08, 70/09, 1255/12

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi persmantellamenti, ripristini e bonificheambientali

1126/2008, 1254/12

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad unmercato specifico - Rifiuti di apparecchiatureelettriche ed elettroniche

1126/2008

IFRIC 7 Applicazione del metodo dellarideterminazione del valore secondo lo IAS 29– Informazioni contabili in economieiperinflazionate

1126/2008, 1274/2008

IFRIC 9 Rideterminazione del valore dei derivatiincorporati 1126/2008, 495/2009, 1171/2009, 243/2010, 1254/12

IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole divalore 1126/2008, 1274/2008

IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009

IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1262/2008, 149/2011, 1255/12

IFRIC 14 IAS 19 - Il limite relativo a una attività aservizio di un piano a benefici definiti, leprevisioni di contribuzione minima e la lorointerazione

1263/2008, 1274/2008, 633/2010, 475/12

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009

IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in unagestione estera 460/2009, 243/2010, 1254/12

IFRIC 17 Distribuzioni ai soci di attività nonrappresentate da disponibilità liquide 1142/2009, 1254/12, 1255/12

IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela 1164/2009

IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie construmenti rappresentativi di capitale 662/2010, 1255/12

IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase diproduzione di una miniera a cielo aperto 1255/12

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DIATTIVITÀ FINANZIARIE

La Banca non ha operato nell’esercizio in corso e in quelli precedenti alcun trasferimento tra i portafoglidegli strumenti finanziari.Si omette, pertanto, la compilazione delle tabelle successive.

Relazioni e Bilancio 2013

130

Page 131: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativaPer una disamina delle modalità seguite dalla Banca per la misurazione del fair value delle attività epassività, ai fini sia delle valutazioni di bilancio, sia dell’informativa da fornite nella nota integrativa pertalune attività/passività valutate al costo ammortizzato/costo, si rinvia ai paragrafi relativi alle diversecategorie contabili contenuti nella parte “A.1 Parte generale” e, in particolare, al paragrafo “Criteri dideterminazione del fair value degli strumenti finanziari” contenuto nella parte A.2 “Parte relativa alleprincipali voci di bilancio”, “17 – Altre informazioni”.

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Per le attività e passività valutate al fair value su base ricorrente in bilancio, in assenza di quotazioni sumercati attivi, la Banca utilizza metodi di valutazione in linea con le metodologie generalmente accettatee utilizzate dal mercato.I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sullastima della volatilità. Si evidenzia che le uniche poste valutate al fair value in bilancio sono su basericorrente e sono rappresentate da attività e passività finanziarie.In particolare, in assenza di quotazioni su mercati attivi, si procede a valutare gli strumenti finanziari conle seguenti modalità. In molti casi il fair value delle attività e passività, nel rispetto delle seguentimodalità, è stato calcolato in outsourcing da soggetti terzi.

Titoli di debito: sono valutati mediante un modello di attualizzazione dei flussi di cassa attesi (DiscountedCash Flow Model), opportunamente corretti per tener conto del rischio di credito dell’emittente. Inpresenza di titoli strutturati il modello sopra descritto incorpora valutazioni derivanti da modelli di optionpricing. Gli input utilizzati sono le curve dei tassi di interesse, i credit spread riferiti all’emittente eparametri di volatilità riferiti al sottostante nel caso di titoli strutturati.

Derivati su tassi di interesse: sono valutati mediante un modello di attualizzazione dei flussi cassa attesi(Discounted Cash Flow Model) nel caso di strumenti plain vanilla. Nel caso di opzioni su tassi di interesse siutilizza il Log-Normal Forward Model. Gli input utilizzati sono le curve dei tassi di interesse e i parametri divolatilità e di correlazione.Non ci sono variazioni significative rispetto all’esercizio precedente con riferimento alle tecnichevalutative.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

La Banca generalmente svolge un’analisi di sensitività degli input non osservabili, attraverso una prova distress su tutti gli input non osservabili significativi per la valutazione delle diverse tipologie di strumentifinanziari appartenenti al Livello 3 della gerarchia di fair value; in base a tale test vengono determinate lepotenziali variazioni di fair value, per tipologia di strumento, imputabili a variazioni plausibili degli inputnon osservabili.

Nota Integrativa

131

Page 132: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Con riferimento al bilancio alla data del 31.12.2013 la Banca non ha provveduto a svolgere tale analisi inquanto le uniche attività classificate nel Livello 3 di gerarchia del fair value sono gli investimenti instrumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value non può essere determinato in modoattendibile; tali strumenti, come già detto, sono mantenuti al costo e svalutati, con imputazione a contoeconomico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite di valore durevoli.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Per una disamina delle modalità seguite dalla Banca per la determinazione dei Livelli di fair value delleattività e passività si rinvia al paragrafo “Gerarchia del fair value” contenuto nella parte A.2 “Parte relativaalle principali voci di bilancio”, 17 – Altre informazioni”.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

La sezione non è compilata poiché, alla data del 31 dicembre 2013, non esistono saldi riconducibili allaposta in oggetto.

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Informativa di natura quantitativaPer le modalità di determinazione del fair value si rimanda al paragrafo “Gerarchia del fair value” contenutonella parte A.2 “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, punto 17 “Altre informazioni”.

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente:ripartizione per Livelli di fair value

Attività/Passività finanziariemisurate al fair value

31.12.2013 31.12.2012

L 1 L 2 L 3 L 1 L 2 L 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 17 29

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 215.909 5.718 187.758 5.718

4. Derivati di copertura

5. Attività materiali

6. Attività immateriali

Totale 215.909 17 5.718 187.758 29 5.718

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Passività finanziarie valutate al fair value

3. Derivati di copertura 5.857 8.510

Totale 5.857 8.510

Legenda:L1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

Relazioni e Bilancio 2013

132

Page 133: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (Livello 3)

ATTIVITÀ FINANZIARIEAttività

materialiAttività

immaterialidetenute

per lanegoziazione

valutate alfair value

disponibiliper la

vendita

dicopertura

1. Esistenze iniziali 5.718

2. Aumenti 37

2.1 Acquisti 37

2.2 Profitti imputati a:

2.2.1 Conto Economico- di cui plusvalenze

2.2.2 Patrimonio netto X X

2.3 Trasferimenti da altri Livelli

2.4 Altre variazioni in aumento

3. Diminuzioni 37

3.1 Vendite 37

3.2 Rimborsi

3.3 Perdite imputate a:

3.3.1 Conto Economico- di cui minusvalenze

3.3.2 Patrimonio netto X X

3.4 Trasferimenti ad altri Livelli

3.5 Altre variazioni in diminuzione

4. Rimanenze finali 5.718

Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono compresi titoli di capitale “valutati al costo”,classificati convenzionalmente nel Livello 3, riferibili ad interessenze azionarie in società promosse dalMovimento del Credito Cooperativo o strumentali, per le quali il fair value non risulta determinabile inmodo attendibile o verificabile.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (Livello 3)La tabella non è compilata poiché, alla data del bilancio in esame, non esistono saldi riconducibili allaposta in oggetto.

Nota Integrativa

133

Page 134: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su basenon ricorrente: ripartizione per Livelli di fair value

31.12.2013 31.12.2012

VB L 1 L 2 L 3 VB L 1 L 2 L 3

1. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza 4.359 4.660 4.342 4.424

2. Crediti verso banche 37.418 5.060 200 32.208 31.286 4.885 2.991 23.264

3. Crediti verso clientela 353.557 369.087 374.044 401.423

4. Attività materiali detenute ascopo di investimento 141 145 141 145

5. Attività non correnti e gruppidi attività in via didismissione

437 439 437 439

Totale 395.912 9.720 200 401.879 410.250 9.309 2.991 425.271

1. Debiti verso banche 123.267 123.267 96.014 96.014

2. Debiti verso clientela 227.682 227.682 225.614 225.614

3. Titoli in circolazione 215.502 215.502 222.719 222.719

4. Passività associate ad attivitàin via di dismissione

Totale 566.451 215.502 350.949 544.347 222.719 321.628

Legenda:VB=Valore di bilancioL1=Livello 1L2=Livello 2L3=Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”

Il “day one profit/loss” rappresenta, per gli strumenti finanziari non quotati nei mercati attivi, ladifferenza, in prima iscrizione, tra il prezzo regolato nel contratto e il fair value stimato seguendo unmodello interno.La Banca ha posto in essere nel corso dell’esercizio 2013 contratti derivati (strumenti finanziari nonquotati nei mercati attivi) con la sola finalità di copertura del rischio derivante da variazioni dei tassi eprecisamente contratti di interest rate swap.Per tale tipologia di strumenti finanziari il prezzo regolato in contratto, in prima iscrizione, è nullo epertanto il differenziale tra prezzo e fair value è rappresentato esclusivamente dal fair value attribuito,interamente imputato al conto economico alla voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura”.

Relazioni e Bilancio 2013

134

Page 135: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

SEZIONE 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10

Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le valute aventi corso legale, comprese le banconote ele monete divisionali estere, e i depositi liberi verso la Banca d’Italia.In particolare la voce a) “Cassa” comprende valute estere per un controvalore di 45 mila Euro.La voce b) “Depositi liberi presso Banche Centrali” non comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusanella voce 60 dell’attivo “Crediti verso banche”.

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

a) Cassa 2.492 2.491

b) Depositi liberi presso Banche Centrali

Totale 2.492 2.491

Nota Integrativa

135

Page 136: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, derivati ecc.)detenuti per la negoziazione al fine di generare profitti dalle fluttuazioni dei relativi prezzi nel brevetermine.

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/ValoriTotale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A Attività per cassa

1. Titoli di debito

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito

2. Titoli di capitale

3. Quote di O.I.C.R

4. Finanziamenti

4.1 Pronti contro termine

4.2 Altri

Totale A

B Strumenti derivati

1. Derivati finanziari 17 29

1.1 di negoziazione

1.2 connessi con la fair value option

1.3 altri 17 29

2. Derivati creditizi

2.1 di negoziazione

2.2 connessi con la fair value option

2.3 altri

Totale B 17 29

Totale (A+B) 17 29

L’importo di cui alla lettera B) punto 1.1.3 si riferisce alla componente opzionale implicita contenuta neifinanziamenti del tipo cap/floor.

Relazioni e Bilancio 2013

136

Page 137: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012A. ATTIVITÀ PER CASSA1. Titoli di debito

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Altri emittenti

2. Titoli di capitalea) Bancheb) Altri emittenti:

- imprese di assicurazione- società finanziarie- imprese non finanziarie- altri

3. Quote di O.I.C.R4. Finanziamenti

a) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Altri soggetti

Totale AB. STRUMENTI DERIVATI

a) Bancheb) Clientela 17 29

Totale B 17 29Totale (A+B) 17 29

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degliemittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue

Titoli didebito

Titoli dicapitale

QuoteO.I.C.R. Finanziamenti Totale

A. Esistenze inizialiB. Aumenti 760 760

B1. Acquisti 758 758B2. Variazioni positive di fair valueB3. Altre variazioni 2 2

C. Diminuzioni 760 760C1. Vendite 760 760C2. RimborsiC3. Variazioni negative di fair valueC4. Trasferimenti ad altri portafogliC5. Altre variazioni

D. Rimanenze finali

Nella voce B.B.3. Aumenti - altre variazioni - sono compresi:– utili da negoziazione iscritti a conto economico nella voce 80 “risultato netto dell’attività di

negoziazione”.

Nota Integrativa

137

Page 138: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 30

Non si registrano attività finanziarie valutate al fair value.

SEZIONE 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40

Nella presente voce figurano le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) classificate nelportafoglio “disponibile per la vendita”.

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/ValoriTotale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 215.909 187.758

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito 215.909 187.758

2. Titoli di capitale 5.718 5.718

2.1 Valutati al fair value

2.2 Valutati al costo 5.718 5.718

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

Totale 215.909 5.718 187.758 5.718

Nei titoli di capitale sono ricomprese essenzialmente le partecipazioni in società promosse dal movimentodel Credito Cooperativo o strumentali, che non rientrano più in tale definizione in base ai principi contabiliinternazionali. Esse vengono elencate come di seguito.

Partecipazioni in società promosse dal movimento del Credito Cooperativo

Società partecipata(caratteristiche nominali dei titoli)

Valorenominale

Valore dibilancio

% capitaleposseduto

Patrimonionetto societàpartecipata

(*)

ICCREA HOLDING S.p.A.(n. 98.209 azioni - valore nominale Euro 51,65) 5.072 5.065 0,48% 1.155.275

FEDERAZIONE LOMBARDA DELLE BANCHE DICREDITO COOPERATIVO soc. coop.(n. 13.625 quote - valore nominale Euro 5,16)

70 70 2,08% 28.931

FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DELCREDITO COOPERATIVO - Consorzio fra le CasseRurali e BCC (n. 1 quota da Euro 516,44)

1 1 0,18% 294

PHOENIX INFORMATICA BANCARIA S.p.A.(n. 78.626 azioni - valore nominale Euro 1,00) 79 559 0,86% 54.966

BANCA POPOLARE ETICA S.c.p.a.(n. 30 azioni - valore nominale Euro 52,50) 2 2 0% 54.088

CENTRO SERVIZI AZIENDALI Soc. Coop.(n. 800 quote da Euro 25,82) 21 21 2,5% 2.017

CONSORZIO NEMESI (n. 1 quota da Euro 300,00) 1,01% 8

Totale 5.245 5.718

(*) in base all’ultimo bilancio approvato

Relazioni e Bilancio 2013

138

Page 139: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

I titoli di capitale “valutati al costo” classificati convenzionalmente nel Livello 3, si riferiscono ainteressenze azionarie in società promosse dal Movimento del Credito Cooperativo o strumentali, per lequali il fair value non risulta determinabile in modo attendibile o verificabile e che pertanto sono iscritti inbilancio al valore di costo, eventualmente rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per riduzioni divalore.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Titoli di debito 215.909 187.758

a) Governi e Banche Centrali 207.724 183.676

b) Altri enti pubblici

c) Banche 8.185 4.082

d) Altri emittenti

2. Titoli di capitale 5.718 5.718

a) Banche 2 2

b) Altri emittenti 5.716 5.716

- imprese di assicurazione

- società finanziarie 5.065 5.065

- imprese non finanziarie 651 651

- altri

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

Totale 221.627 193.476

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degliemittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

Attività

Tipo di copertura

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Fair value Flussi finanziari Fair value Flussi finanziari

1. Titoli di debito 29.291 28.322

2. Titoli di capitale

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

5. Portafoglio

Totale 29.291 28.322

Le attività coperte si riferiscono a titoli di Stato - BTP - acquisiti nei precedenti esercizi, oggetto dicopertura per rischio di tasso di interesse.

Nota Integrativa

139

Page 140: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Profili di Rischio

Profili di rischio Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value: 29.291 28.322

a) rischio di tasso di interesse 29.291 28.322

b) rischio di prezzo

c) rischio di cambio

d) rischio di credito

e) più rischi

2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:

a) rischio di tasso di interesse

b) rischio di cambio

c) altro

Totale 29.291 28.322

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli didebito

Titoli dicapitale

Quote diO.I.C.R. Finanziamenti Totale

A. Esistenze iniziali 187.758 5.718 193.476

B. Aumenti 158.308 158.308

B1. Acquisti 153.529 153.529

B2. Variazioni positive di FV 3.194 3.194

B3. Riprese di valore

- Imputate al conto economico X

- Imputate al patrimonio netto

B4. Trasferimenti da altri portafogli

B5. Altre variazioni 1.585 1.585

C. Diminuzioni 130.157 130.157

C1. Vendite 110.828 110.828

C2. Rimborsi 17.500 17.500

C3. Variazioni negative di FV 388 388

C4. Svalutazioni da deterioramento

- Imputate al conto economico

- Imputate al patrimonio netto

C5. Trasferimenti ad altri portafogli

C6. Altre variazioni 1.441 1.441

D. Rimanenze finali 215.909 5.718 221.627

Le sottovoci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze, al lordo del relativoeffetto fiscale, registrate a patrimonio netto alla voce 130. “riserve da valutazione” dello statopatrimoniale passivo.

Nelle “altre variazioni” delle sottovoci B5 e C6 sono rispettivamente indicati gli utili e le perdite derivantidal rimborso/cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita iscritte alla voce 100. b) “utili(perdite) da cessione/riacquisto” del conto economico, unitamente al rigiro a conto economico dellerelative “riserve da valutazione” del patrimonio netto precedentemente costituite.

Relazioni e Bilancio 2013

140

Page 141: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA - VOCE 50

Nella presente voce figurano i titoli di debito quotati allocati nel portafoglio detenuto sino alla scadenza.

5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

VBFV

VBFV

Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello31. Titoli di debito 4.359 4.660 4.342 4.424

- strutturati- altri 4.359 4.660 4.342 4.424

2. FinanziamentiTotale 4.359 4.660 4.342 4.424

Legenda: FV = fair value; VB = valore di bilancio

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.20121. Titoli di debito 4.359 4.342

a) Governi e Banche Centrali 4.359 4.342b) Altri enti pubblicic) Banched) Altri emittenti

2. Finanziamentia) Governi e Banche Centralib) Altri enti pubblicic) Banched) Altri soggetti

Totale 4.359 4.342Totale fair value 4.660 4.424

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degliemittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specificaLe attività finanziarie detenute sino alla scadenza non sono state oggetto di copertura.

5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue

Titoli di debito Finanziamenti TotaleA. Esistenze iniziali 4.342 4.342B. Aumenti 17 17B1. AcquistiB2. Riprese di valoreB3. Trasferimenti da altri portafogliB4. Altre variazioni 17 17C. DiminuzioniC1. VenditeC2. RimborsiC3. Rettifiche di valoreC4. Trasferimenti ad altri portafogliC5. Altre variazioniD. Rimanenze finali 4.359 4.359

Nota Integrativa

141

Page 142: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60

Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio“crediti”.

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/ValoriTotale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012

VBFV

VBFV

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3A. Crediti verso Banche Centrali

1. Depositi vincolati X X X X X X2. Riserva obbligatoria X X X X X X3. Pronti contro termine X X X X X X4. Altri X X X X X X

B. Crediti verso banche 37.418 5.060 200 32.208 31.286 4.885 2.991 23.2641. Finanziamenti 32.208 32.208 23.264 23.264

1.1 Conti correnti edepositi liberi 11.344 X X X 11.012 X X X

1.2 Depositi vincolati 20.864 X X X 12.252 X X X1.3 Altri finanziamenti: X X X X X X

- Pronti contro termineattivi X X X X X X

- Leasing finanziario X X X X X X- Altri X X X X X X

2 Titoli di debito 5.210 5.060 200 8.022 4.885 2.9912.1 Titoli strutturati X X X X X X2.2 Altri titoli di debito 5.210 X X X 8.022 X X X

Totale 37.418 5.060 200 32.208 31.286 4.885 2.991 23.264

I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.I depositi vincolati di cui al punto B.2 comprendono anche la riserva obbligatoria, assolta in via indiretta,detenuta presso ICCREA Banca Spa.

6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specificaAlla data di riferimento del bilancio non sono presenti crediti verso banche oggetto di copertura.

6.3 Leasing finanziarioAlla data di bilancio non vi sono crediti verso banche derivanti da operazioni di locazione finanziaria.

Relazioni e Bilancio 2013

142

Page 143: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 7 - CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70

Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso clientela allocate nel portafoglio“crediti”.

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologiaoperazioni/Valori

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012Valore di Bilancio Fair value Valore di Bilancio Fair value

BonisDeteriorati

L1 L2 L3 BonisDeteriorati

L1 L2 L3Acquistati Altri Acquistati Altri

Finanziamenti 311.505 42.052 369.087 329.357 44.687 401.423

1. Conti correnti 43.921 2.022 X X X 43.390 2.951 X X X2. Pronti contro

termine attivi X X X X X X

3. Mutui 233.852 39.185 X X X 251.680 40.372 X X X4. Carte di credito,

prestiti personali ecessioni del quinto

4.221 241 X X X 3.657 88 X X X

5. Leasing finanziario X X X X X X6. Factoring X X X X X X7. Altri finanziamenti 29.511 604 X X X 30.630 1.276 X X X

Titoli di debito8. Titoli strutturati X X X X X X9. Altri titoli di debito X X X X X X

Totale 311.505 42.052 369.087 329.357 44.687 401.423

I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore derivanti da svalutazioni.Tra i crediti sono compresi finanziamenti in valuta estera per un controvalore di 631 mila euro.

Sottovoce 7. “Altri finanziamenti”

Tipologia operazioni/Valori Totale31.12.2013

Totale31.12.2012

Finanziamenti per anticipi SBF 28.764 30.181Rischio di portafoglio 432 387Altre sovvenzioni non regolate in conto corrente - sovvenzioni diverse 919 1.338

Totale 30.115 31.906

Non sono presenti crediti verso clientela con vincolo di subordinazione.I saldi dei “conti correnti debitori” con la clientela includono le relative operazioni “viaggianti” e“sospese” a loro attribuibili alla fine del periodo.Le attività deteriorate comprendono le sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati e le esposizioni scadutesecondo le definizioni di Banca d’Italia. Il dettaglio di tali esposizioni, nonché quello relativoall’ammontare e alla ripartizione delle rettifiche di valore, viene evidenziato nella Parte E della Notaintegrativa - qualità del credito.

Nota Integrativa

143

Page 144: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

BonisDeteriorati

BonisDeteriorati

Acquistati Altri Acquistati Altri

1. Titoli di debito:

a) Governi

b) Altri Enti pubblici

c) Altri emittenti

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie

- assicurazioni

- altri

2. Finanziamenti verso: 311.505 42.052 329.357 44.687

a) Governi

b) Altri Enti pubblici

c) Altri soggetti 311.505 42.052 329.357 44.687

- imprese non finanziarie 207.642 37.838 223.091 40.527

- imprese finanziarie 221 240

- assicurazioni

- altri 103.642 4.214 106.027 4.160

Totale 311.505 42.052 329.357 44.687

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degliemittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dalla Banca d’Italia.

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specificaAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene crediti verso clientela oggetto di coperturaspecifica

7.4 Leasing finanziarioAlla data di bilancio non vi sono crediti derivanti da operazioni di locazione finanziaria.

Relazioni e Bilancio 2013

144

Page 145: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 8 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene alcun contratto derivato della specie.

SEZIONE 9 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIEOGGETTO DI COPERTURA GENERICA - VOCE 90

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono attività oggetto di copertura generica.

SEZIONE 10 - LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene partecipazioni in società controllate, collegatein modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole. Pertanto la presente sezione non viene compilata.

SEZIONE 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110

Nella presente voce figurano le attività materiali (immobili, impianti, macchinari e altre attività materialiad uso funzionale disciplinate dallo IAS 16 e gli investimenti immobiliari - terreni e fabbricati - disciplinatidallo IAS 40.

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Attività di proprietà 14.672 11.857

a) terreni 3.496 3.496

b) fabbricati 9.301 7.826

c) mobili 441 60

d) impianti elettronici 84 36

e) altre 1.350 439

2. Attività acquisite in leasing finanziario

a) terreni

b) fabbricati

c) mobili

d) impianti elettronici

e) altre

Totale 14.672 11.857

Tutte le attività materiali della Banca sono valutate al costo, come indicato nella Parte A della Nota.Alla sottovoce Terreni è evidenziato il valore dei terreni oggetto di rappresentazione separata rispetto alvalore degli edifici.

Nota Integrativa

145

Page 146: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento:composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Valore diBilancio

Fair value Valore diBilancio

Fair value

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività di proprietà 141 145 141 145

a) terreni 12 12 12 12

b) fabbricati 129 133 129 133

2. Attività acquisite in leasing finanziario

a) terreni

b) fabbricati

Totale 141 145 141 145

La determinazione del fair value degli immobili utile anche ad evidenziare eventuali necessità diimpairment, avviene usualmente in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione. Ilpatrimonio immobiliare è stato oggetto di perizia da parte di un esperto indipendente.Le valutazioni forniteci in base a tale attività confermano la congruità dei valori iscritti in bilancio.

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutateAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene attività materiali ad uso funzionale rivalutate.Pertanto si omette la compilazione della relativa tabella.

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento:composizione delle attività valutate al fair value

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene attività materiali a scopo di investimentovalutate al fair value. Pertanto la presente tabella non viene compilata.

Relazioni e Bilancio 2013

146

Page 147: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impiantielettronici Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde 3.496 10.937 1.924 1.427 2.479 20.263

A.1 Riduzioni di valore totali nette 3.111 1.864 1.391 2.040 8.406

A.2 Esistenze iniziali nette 3.496 7.826 60 36 439 11.857

B. Aumenti: 1.901 395 76 969 3.341

B.1 Acquisti 1.901 395 76 969 3.341

B.2 Spese per migliorie capitalizzate

B.3 Riprese di valore

B.4 Variazioni positive di fair valueimputate a

a) patrimonio netto

b) conto economico

B.5 Differenze positive di cambio

B.6 Trasferimenti da immobilidetenuti a scopo di investimento

B.7 Altre variazioni

C. Diminuzioni: 426 14 28 58 526

C.1 Vendite 7 7

C.2 Ammortamenti 426 14 28 51 519

C.3 Rettifiche di valore dadeterioramento imputate a

a) patrimonio netto

b) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair valueimputate a

a) patrimonio netto

b) conto economico

C.5 Differenze negative di cambio

C.6 Trasferimenti a:

a) attività materiali detenutea scopo di investimento

b) attività in via di dismissione

C.7 Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 3.496 9.301 441 84 1.350 14.672

D.1 Riduzioni di valore totali nette 3.536 1.878 1.211 2.029 8.654

D.2 Rimanenze finali lorde 3.496 12.837 2.319 1.295 3.379 23.326

E. Valutazione al costo

La voce B.1 Acquisti riguarda, per la quasi totalità, i costi sostenuti per la realizzazione della nuova sedesociale e filiale di Cologno al SerioAlle sottovoci A.1 e D.1 “Riduzioni di valore totali nette” è riportato il totale del fondo ammortamento edelle rettifiche di valore iscritte a seguito di impairment.La voce E. “Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto la sua compilazione è prevista solo per leattività materiali valutate in bilancio al fair value, non in possesso della Banca.

Nota Integrativa

147

Page 148: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

I fondi di ammortamento raggiungono il seguente grado di copertura dei valori di carico globali delleimmobilizzazioni materiali:

Grado di copertura dei fondi ammortamento

Classe di attività % amm.to complessivo 31.12.2013 % amm.to complessivo 31.12.2012

Terreni e opere d’arte 0,00% 0,00%

Fabbricati 27,55% 28,45%

Mobili 80,97% 96,87%

Impianti elettronici 93,51% 97,43%

Altre 60,05% 82,32%

11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

TotaleTerreni Fabbricati

A. Esistenze iniziali lorde 12 129A.1 Riduzioni di valore totali nette

A.2 Esistenze iniziali nette 12 129B. AumentiB.1 AcquistiB.2 Spese per migliorie capitalizzateB.3 Variazioni positive nette di fair valueB.4 Riprese di valoreB.5 Differenze di cambio positiveB.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionaleB.7 Altre variazioni

C. DiminuzioniC.1 VenditeC.2 AmmortamentiC.3 Variazioni negative nette di fair valueC.4 Rettifiche di valore da deterioramentoC.5 Differenze di cambio negativeC.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività

a) immobili ad uso funzionaleb) attività non correnti in via di dismissione

C.7 Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 12 129D.1 Riduzioni di valore totali nette

D.2 Rimanenze finali lorde 12 129E. Valutazione al fair value 12 133

Il criterio di valutazione adottato per le attività materiali detenute a scopo di investimento è stato il costopresunto alla data di prima applicazione dei principi contabili internazionali e tale valore è stato utilizzatocome sostituto del costo.Nessuna variazione è intervenuta nel corso dell’esercizio 2013.

11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)La Banca non ha contratto impegni di acquisto su attività materiali.

Relazioni e Bilancio 2013

148

Page 149: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120

Nella presente voce figurano le attività immateriali di cui allo IAS 38.

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/ValoriTotale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Durata definita Durataindefinita Durata definita Durata

indefinita

A.1 Avviamento X X

A.2 Altre attività immateriali 5 1

A.2.1 Attività valutate al costo: 5 1

a) Attività immateriali generate internamente

b) Altre attività 5 1

A.2.2 Attività valutate al fair value:

a) Attività immateriali generate internamente

b) Altre attività

Totale 5 1

Tutte le attività immateriali della Banca sono valutate al costo.

La altre attività immateriali di cui alla voce A.2, a durata definita, sono costituite prevalentemente dasoftware aziendale e sono state ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle quote costanti inragione della loro vita utile, stimata in 3 anni.

Non sono iscritte attività immateriali generate internamente.

Nota Integrativa

149

Page 150: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento

Altre attivitàimmateriali:

generateinternamente

Altre attivitàimmateriali: altre Totale

DEF INDEF DEF INDEF

A. Esistenze iniziali 13 13A.1 Riduzioni di valore totali nette 12 12

A.2 Esistenze iniziali nette 1 1B. Aumenti 5 5B.1 Acquisti 5 5B.2 Incrementi di attività immateriali interne XB.3 Riprese di valore XB.4 Variazioni positive di fair value:

- a patrimonio netto X- a conto economico X

B.5 Differenze di cambio positiveB.6 Altre variazioni

C. Diminuzioni 1 1C.1 VenditeC.2 Rettifiche di valore 1 1

- Ammortamenti X 1 1- Svalutazioni:

+ patrimonio netto X+ conto economico

C.3 Variazioni negative di fair value:- a patrimonio netto X- a conto economico X

C.4 Trasferimenti alle attività non correntiin via di dismissione

C.5 Differenze di cambio negativeC.6 Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 5 5D.1 Rettifiche di valore totali nette 1 1

E. Rimanenze finali lorde 6 6F. Valutazione al costo

Legenda:DEF: a durata definitaINDEF: a durata indefinita

Le attività immateriali oggetto di descrizione sono state interamente acquistate all’esterno e sonovalutate al costo.Tra le esistenze iniziali delle “Altre attività immateriali” non sono comprese quelle che alla data di chiusuradel precedente esercizio risultano completamente ammortizzate.La sottovoce F. “Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto la sua compilazione è prevista solo per leattività immateriali valutate in bilancio al fair value, non in possesso della Banca.

AvviamentoAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha avvalorata questa voce. Pertanto la presente tabellanon viene compilata.

Relazioni e Bilancio 2013

150

Page 151: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

12.3 Altre informazioniIn base a quanto richiesto dallo IAS 38 paragrafi 122 e 124, si precisa che la Banca non ha:– costituito attività immateriali a garanzia di propri debiti;– assunto impegni alla data del bilancio per l’acquisto di attività immateriali;– acquisito attività immateriali per tramite di contratti di locazione finanziaria od operativa;– acquisito attività immateriali tramite concessione governativa;– attività immateriali rivalutate iscritte a fair value.

SEZIONE 13 - LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DELPASSIVO

Nella presente voce figurano le attività fiscali (correnti e anticipate) e le passività fiscali (correnti edifferite) rilevate, rispettivamente, nella voce 130 dell’attivo e 80 del passivo.Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di “attività per imposte anticipate”riguardano:

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Descrizione IRES IRAP Totale

1) Attività per imposte anticipate rilevate in contropartita del conto economico: 4.444 499 4.943

a) DTA di cui alla Legge 214/2011 4.026 490 4.516

Svalutazione crediti verso clientela 4.026 490 4.516

Valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali

Perdite fiscali di cui Legge 214/2011

b) Altre 418 9 427

Svalutazione crediti verso banche

Perdite fiscali

Rettifiche di valutazione di attività finanziarie detenute per negoziazione eattività finanziarie valutate al fair value

Rettifiche di valore di titoli in circolazione

Rettifiche di valore di passività finanziarie di negoziazione e passività finanziarievalutate al fair value

Fondo per rischi e oneri 82 82

Costi di natura prevalentemente amministrativa

Differenze tra valori fiscali e valori di bilancio delle attività materiali e immateriali 336 9 345

Altre voci

2) Attività per imposte anticipate rilevate in contropartita del patrimonio netto: 1.325 268 1.593

Riserve da valutazione: 1.325 268 1.593

Minusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita 1.325 268 1.593

Altre

Utili/Perdite attuariali dei fondi del personale

Totale sottovoce 130 b) attività fiscali anticipate 5.769 767 6.536

Alla voce Svalutazione crediti si evidenzia la fiscalità attiva per svalutazioni e, a partire dall’esercizio2013, perdite su crediti. Dette eccedenze risulteranno deducibili nei prossimi esercizi secondo ilmeccanismo della rateizzazione per quota costante in diciottesimi o in quinti.

Nota Integrativa

151

Page 152: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Altre attività per imposte anticipateNella precedente tabella sono dettagliate anche le altre attività per imposte anticipate diverse da quelle dicui alla L.214/2011. Tali “attività” vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità delloro recupero sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi. Lavalutazione della probabilità di recupero delle altre attività per imposte anticipate tradizionali è statacondotta sulla base delle informazioni disponibili rappresentate dalla stima dei redditi imponibili attesi.

Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di “passività per imposte differite”riguardano:

13.2 Passività per imposte differite: composizione

Descrizione IRES IRAP Totale1) Passività per imposte differite in contropartita del conto economico

- rettifiche di valore su crediti verso la clientela dedotte extracontabilmente- differenze positive tra valori fiscali e valori di bilancio delle attività materiali

e immateriali- altre voci

2) Passività per imposte differite in contropartita del patrimonio netto 371 75 446Riserve da valutazione:

- variazioni positive di FV su attività finanziarie disponibili per la vendita 371 75 446- rivalutazione immobili- altre voci

Totale sottovoce 80 b) passività fiscali differite 371 75 446

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Importo iniziale 2.058 1.588

2. Aumenti 3.061 602

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 3.061 602

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 3.061 602

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 176 132

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 176 132

a) rigiri 176 132

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) mutamento di criteri contabili

d) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

a) trasformazione in crediti d’imposta di cui alla legge n.214/2011

b) altre

4. Importo finale 4.943 2.058

Relazioni e Bilancio 2013

152

Page 153: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011(in contropartita del conto economico)

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Importo iniziale 1.682 1.344

2. Aumenti 2.937 417

3. Diminuzioni 103 79

3.1 Rigiri 103 79

3.2 Trasformazione in crediti d’imposta

a) derivante da perdite d’esercizio

b) derivante da perdite fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 4.516 1.682

Nella Tabella sono indicate le imposte anticipate e le relative variazioni, computate a fronte dellerettifiche su crediti per svalutazione, per quanto derivante dalla eccedenza rispetto alla quota deducibilenei diversi esercizi di cui all’art. 106 comma 3 Tuir.

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)La relativa tabella non appare in quanto deve essere espressa in migliaia di Euro e gli importi in essacontenuti sono inferiori a 500 Euro.

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Importo iniziale 3.241 5.349

2. Aumenti 1.593 3.241

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 1.593 3.241

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 1.593 3.241

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 3.241 5.349

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 3.241 5.349

a) rigiri 3.241 5.349

b) svalutazioni per sopravvenute irrecuperabilità

c) dovute al mutamento di criteri contabili

d) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 1.593 3.241

Le imposte anticipate rilevate nell’esercizio di cui alla voce 2.1 c) altre sono a fronte delle svalutazioni deititoli AFS effettuate nell’esercizio.

Nota Integrativa

153

Page 154: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Importo iniziale 690 80

2. Aumenti 447 690

2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 447 690

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre 447 690

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali

2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni 690 80

3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 690 80

a) rigiri 690 80

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 447 690

Le imposte anticipate e differite si riferiscono, rispettivamente, a svalutazioni e rivalutazioni di titolidisponibili per la vendita.Dette movimentazioni hanno trovato come contropartita la rispettiva riserva di patrimonio netto.

13.7 Altre informazioni

Composizione della fiscalità corrente

IRES IRAP Altre TOTALE

Passività fiscali correnti (-) (909) (486) (1.395)

Acconti versati (+) 626 745 1.371

Altri crediti di imposta (+) 36 36

Crediti d’imposta di cui alla L. 214/2011 (+)

Ritenute d’acconto subite (+) 5 5

Saldo a debito della voce 80 a) del passivo (242) (242)

Saldo a credito 259 259

Crediti di imposta non compensabili: quota capitale 437 2 439

Crediti di imposta non compensabili: quota interessi 115 4 119

Saldo dei crediti di imposta non compensabili 552 6 558

Saldo a credito della voce 130 a) dell’attivo 552 259 6 817

In merito alla posizione fiscale della Banca, per gli esercizi non ancora prescritti, non è stato ad ogginotificato alcun avviso di accertamento.

Relazioni e Bilancio 2013

154

Page 155: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀASSOCIATE - VOCE 140 DELL’ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:composizione per tipologia di attività

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012A. Singole attivitàA.1 Attività finanziarieA.2 PartecipazioniA.3 Attività materiali 437 437A.4 Attività immaterialiA.5 Altre attività non correnti

Totale A 437 437di cui valutate al costo 437 437di cui valutate al fair value Livello 1di cui valutate al fair value Livello 2di cui valutate al fair value Livello 3

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazioneB.2 Attività finanziarie valutate al fair valueB.3 Attività finanziarie disponibili per la venditaB.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenzaB.5 Crediti verso bancheB.6 Crediti verso clientelaB.7 PartecipazioniB.8 Attività materialiB.9 Attività immaterialiB.10 Altre attività

Totale Bdi cui valutate al costodi cui valutate al fair value Livello 1di cui valutate al fair value Livello 2di cui valutate al fair value Livello 3

C. Passività associate a singole attività in via di dismissioneC.1 DebitiC.2 TitoliC.3 Altre passività

Totale Cdi cui valutate al costodi cui valutate al fair value Livello 1di cui valutate al fair value Livello 2di cui valutate al fair value Livello 3

D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissioneD.1 Debiti verso bancheD.2 Debiti verso clientelaD.3 Titoli in circolazioneD.4 Passività finanziarie di negoziazioneD.5 Passività finanziarie valutate al fair valueD.6 FondiD.7 Altre passività

Totale Ddi cui valutate al costodi cui valutate al fair value Livello 1di cui valutate al fair value Livello 2di cui valutate al fair value Livello 3

L’importo evidenziato al punto A.3 Attività materiali riguarda l’acquisizione di un’area edificabile in via didismissione.

Nota Integrativa

155

Page 156: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

14.2 Altre informazioniLa Banca non ha proceduto nell’esercizio 2013 alla vendita dell’area edificabile di cui alla precedentetabella 14.1, il cui valore è iscritto in bilancio al 31.12.2013 per 407 mila Euro, stante che le attualicondizioni di mercato, in particolare nel settore immobiliare, rendono non conveniente procedere allaimmediata dismissione di detta area.Si ipotizza la sua definitiva dismissione nel corso dell’esercizio 2014, auspicando una ripresa dell’attivitànel settore.

14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutateal patrimonio netto

Alla data di bilancio la Banca non detiene partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 15 - ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello statopatrimoniale.

15.1 Altre attività: composizione

Voci Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Ratei attivi 46 38

Migliorie e spese incrementative su beni di terzi non separabili 103 133

Altre attività 1.651 1.221

Crediti verso Erario per acconti su imposte indirette e altre partite fiscali 648 664

Partite in corso di lavorazione 83 5

Anticipi e crediti verso fornitori 36 31

Altre partite attive 654 61

Fatture da emettere e da incassare 144 135

Effetti insoluti di terzi ricevuti al s.b.f. e d.i. 86 325

Totale 1.800 1.392

Relazioni e Bilancio 2013

156

Page 157: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

PASSIVO

SEZIONE 1 - DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10

Nella presente voce figurano i debiti verso banche, qualunque sia la loro forma tecnica diversi da quelliricondotti nelle voci 30, 40 e 50.

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Debiti verso banche centrali

2. Debiti verso banche 123.267 96.014

2.1 Conti correnti e depositi liberi 3 13

2.2 Depositi vincolati 122.631 94.946

2.3 Finanziamenti 633 1.055

2.3.1 Pronti contro termine passivi

2.3.2 Altri 633 1.055

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

2.5 Altri debiti

Totale 123.267 96.014

Fair value – Livello 1

Fair value – Livello 2

Fair value – Livello 3 123.267 96.014

Totale fair value 123.267 96.014

In considerazione della prevalente durata a breve termine dei debiti verso banche il relativo fair value èstato assunto pari al valore di bilancio.

Tra i debiti verso banche figurano i debiti in valuta estera per un controvalore di 633 mila Euro.

1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinatiAlla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti subordinati verso banche.

1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturatiAlla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti strutturati verso di banche.

1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specificaAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene debiti verso banche oggetto di coperturaspecifica.

1.5 Debiti per leasing finanziarioAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha in essere operazioni della specie.

Nota Integrativa

157

Page 158: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20

Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelliricondotti nelle voci 30, 40 e 50.

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Conti correnti e depositi liberi 198.377 186.601

2. Depositi vincolati 27.475 36.477

3. Finanziamenti 1.592 2.426

3.1 Pronti contro termine passivi 1.066 2.032

3.2 Altri 526 394

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali

5. Altri debiti 238 110

Totale 227.682 225.614

Fair value – Livello 1

Fair value – Livello 2

Fair value – Livello 3 227.682 225.614

Fair value 227.682 225.614

Tra i debiti verso clienti figurano debiti in valuta estera per un controvalore di 577 mila Euro.

Le operazioni “pronti contro termine” passive, di cui alla sottovoce3.3.1, riguardano esclusivamente leoperazioni con obbligo di rivendita a termine, da parte del cessionario, delle attività oggetto dellatransazione, non avendo la Banca posto in essere operazioni che prevedono la facoltà per il cessionario dirivendita a termine.

2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinatiAlla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti subordinati verso clientela.

2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturatiNon sono presenti debiti strutturati verso clientela.

2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specificaAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica.

2.5 Debiti per leasing finanziarioLa Banca non ha in essere debiti per leasing finanziario verso la clientela.

Relazioni e Bilancio 2013

158

Page 159: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30

Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato. Sono ricompresi i titoli che alladata di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. È esclusa la quota dei titoli didebito di propria emissione non ancora collocata presso terzi.

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologiatitoli/Valori

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Valorebilancio

Fair value Valorebilancio

Fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Titoli

1. Obbligazioni 208.771 208.771 212.880 212.880

1.1 strutturate

1.2 altre 208.771 208.771 212.880 212.880

2. Altri titoli 6.731 6.731 9.839 9.839

2.1 strutturati

2.2 altri 6.731 6.731 9.839 9.839

Totale 215.502 215.502 222.719 222.719

Per quanto riguarda i criteri di determinazione del fair value si rimanda alla Parte A - Politiche contabili.

La sottovoce A.2.2 “Titoli - altri titoli - altri”, comprende interamente i certificati di deposito.

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinatiLa Banca non ha emesso titoli subordinati.

3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specificaAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene titoli della specie.

SEZIONE 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non sono presenti passività finanziarie per cassa dinegoziazione.

SEZIONE 5 - PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 50

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene passività finanziarie valutate al fair value.

Nota Integrativa

159

Page 160: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 6 - DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60

Nella presente voce figurano i derivati finanziari di copertura che, alla data di riferimento del bilancio,presentano un fair value negativo.

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per Livelli gerarchici

Fair value 31.12.2013 VN31.12.2013

Fair value 31.12.2012 VN31.12.2012L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Derivati finanziari 5.857 27.500 8.510 27.500

1) Fair value 5.857 27.500 8.510 27.500

2) Flussi finanziari

3) Investimenti esteri

B. Derivati creditizi

1) Fair value

2) Flussi finanziari

Totale 5.857 27.500 8.510 27.500

Legenda:VN = valore nozionaleL1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/Tipo dicopertura

Fair value Flussi finanziari

Investim.Esteri

Specifica

Generica Specifica GenericaRischiodi

tasso

Rischiodi

cambio

Rischiodi

credito

Rischiodi

prezzo

Piùrischi

1. Attività finanziariedisponibili per la vendita 5.857 X X X

2. Crediti X X X X

3. Attività finanziariedetenute sino allascadenza

X X X X X

4. Portafoglio X X X X X X X

5. Altre operazioni X X

Totale Attività 5.857

1. Passività finanziarie X X X X

2. Portafoglio X X X X X X X

Totale Passività

1. Transazioni attese X X X X X X X X

2. Portafoglio di attività epassività finanziarie X X X X X X

Nella presente Tabella sono indicati i valori negativi di bilancio dei derivati di copertura, distinti inrelazione alla attività o passività coperta e alla tipologia di copertura realizzata.

Relazioni e Bilancio 2013

160

Page 161: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 7 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURAGENERICA - VOCE 70

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene passività finanziarie oggetto di coperturagenerica.

SEZIONE 8 - PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80

Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella Sezione13 dell’Attivo.

SEZIONE 9 - PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE - VOCE 90

La Banca non ha in essere alla data di bilancio passività associate ad attività in via di dismissione.Per quanto riguarda le informazioni relative alla presente voce, si rinvia a quanto esposto nella Sezione 14dell’Attivo.

SEZIONE 10 - ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100

Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello statopatrimoniale.

10.1 Altre passività: composizione

Voci Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Altre passività 7.317 7.533

Debiti verso enti previdenziali e fondi pensione esterni 426 341

Debiti verso fornitori per beni e servizi non finanziari 883 579

Debiti verso dipendenti, amministratori e sindaci 435 349

Debiti verso l’Erario e altri enti impositori per imposte indirette dell’azienda 23

Debiti verso l’Erario per l’attività di riscossione imposte e/o come sostitutod’imposta 589 545

Partite in corso di lavorazione 25 18

Risconti passivi non riconducibili a voce propria 51 67

Rettifiche per partite illiquide di portafoglio 4.735 5.099

Somme a disposizione di terzi 63 231

Altre partite passive 87 304

Totale 7.317 7.533

Le “Rettifiche per partite illiquide di portafoglio” rappresentano lo sbilancio tra le rettifiche “dare” e lerettifiche “avere” del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso il cui dettaglio è indicato nell’appositaTabella delle Altre informazioni della parte B della presente Nota integrativa.

Nota Integrativa

161

Page 162: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110

Nella presente voce figura il Fondo di Trattamento di fine rapporto rilevato con la metodologia previstadallo IAS19.

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

A. Esistenze iniziali 1.531 1.475

B. Aumenti 36 312

B.1 Accantonamento dell’esercizio 36 312

B.2 Altre variazioni

C. Diminuzioni 8 256

C.1 Liquidazioni effettuate 8 256

C.2 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 1.559 1.531

Alla data di bilancio, la Banca si è avvalsa della facoltà di rilevare a Patrimonio gli Utili o le PerditeAttuariali che si sono manifestati nell’esercizio.Nella parte A Politiche contabili, è stato dettagliato l’effetto prodotto dall’adozione anticipata della nuovaformulazione del principio IAS 19 anche relativamente alla riclassificazione del bilancio d’esercizio 2011.La Voce D. “Rimanenze finali” del fondo inscritto coincide con il suo Valore Attuariale (Defined BenefitObligation – DBO).

11.2 Altre informazioniFermo restando quanto sopra rappresentato, il Fondo di trattamento di fine rapporto calcolato ai sensidell’art. 2120 del Codice Civile, non devoluto ai fondi pensione esterni o al fondo di Tesoreria Inps,ammonta a 1.644 mila Euro e risulta essere stato movimentato nell’esercizio come di seguito:

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Fondo iniziale 1.624 1.832

Variazioni in aumento 28 48

Variazioni in diminuzione 8 256

Fondo finale 1.644 1.624

Relazioni e Bilancio 2013

162

Page 163: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120

Nelle presenti voci figurano le passività relative agli “Altri benefici a lungo termine”, riconosciuticontrattualmente al personale in servizio, ai sensi dello IAS19 e le obbligazioni in essere, per le quali laBanca ritiene probabile un esborso futuro di risorse ai sensi dello IAS37.

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1 Fondi di quiescenza aziendali

2. Altri fondi per rischi ed oneri 347 414

2.1 controversie legali

2.2 oneri per il personale 213 207

2.3 altri 134 207

Totale 347 414

Nel dettaglio, alla sottovoce 2.3 altri figura il fondo beneficenza per 50 mila Euro e il fondo garanziadepositanti per 84 mila Euro.

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi diquiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali 414 414

B. Aumenti 57 57

B.1 Accantonamento dell’esercizio 57 57

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

B.4 Altre variazioni

C. Diminuzioni 124 124

C.1 Utilizzo nell’esercizio 43 43

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

C.3 Altre variazioni 81 81

D. Rimanenze finali 347 347

La sottovoce B.1 - Accantonamento dell’esercizio - accoglie l’incremento di 6 mila Euro per benefits aidipendenti, di 51 mila Euro per interventi previsti dal “Fondo Garanzia Depositanti”.La sottovoce C.1 - Utilizzo nell’esercizio - si riferisce al pagamento nell’esercizio di interventi del FondoGaranzia Depositanti già accantonati.La sottovoce C.3 - Altre variazioni - interessa esclusivamente l’utilizzo del Fondo beneficenza.

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definitiLa banca non ha iscritto nel Bilancio fondi della specie.

Nota Integrativa

163

Page 164: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondiLa voce “Altri fondi per rischi e oneri” è costituita da:– Fondo beneficenza e mutualità per 50 mila Euro;– Fondo importi a favore del “Fondo garanzia depositanti” per 84 mila Euro;– Fondo benefits dipendenti per 213 mila Euro.

SEZIONE 13 - AZIONI RIMBORSABILI - VOCE 140

La banca non ha emesso azioni rimborsabili.

SEZIONE 14 - PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200

Nella Sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al capitale e alle riserve della Banca.

14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizioneIl “Capitale” della Banca è così composto:1. Capitale sociale per 457 mila Euro;2. Sovrapprezzo di emissione per 62 mila Euro;3. Riserve per 64.547 mila Euro;4. Riserve da valutazione per 418 mila Euro;5. Perdita d’esercizio 2013, da coprire attingendo dalla Riserva legale, 3.287 mila Euro.

Il Capitale sociale della Banca è composto da azioni ordinarie del valore unitario di 25,82 Euro.Le riserve di cui al punto 3. includono la Riserva legale pari a 64.045 mila Euro, le Riserve connesse aglieffetti della transazione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS pari a 530 mila Euro e la Riserva dautili IAS 19, formatasi in seguito all’effetto sul bilancio esercizio 2011 dell’adozione della nuovaformulazione del principio IAS 19, negativa per 28 mila Euro.Tra le Riserve di cui al punto 4. figurano le Riserve risultanti da rivalutazioni immobiliari effettuate primadell’avvento dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, positive per 2.885 mila Euro, le Riserve davalutazione titoli AFS, negative per 2.321 mila Euro, al netto dell’effetto fiscale, e la riserva dautili/perdite attuariali IAS 19, negativa per 146 mila Euro, formatasi per l’effetto dell’adozione della nuovaformulazione del principio IAS 19

Relazioni e Bilancio 2013

164

Page 165: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio 17.787

- interamente liberate 17.787

- non interamente liberate

A.1 Azioni proprie (-)

A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 17.787

B. Aumenti 254

B.1 Nuove emissioni 254

- a pagamento: 254

- operazioni di aggregazioni di imprese

- conversione di obbligazioni

- esercizio di warrant

- altre 254

- a titolo gratuito:

- a favore dei dipendenti

- a favore degli amministratori

- altre

B.2 Vendita di azioni proprie

B.3 Altre variazioni

C. Diminuzioni 350

C.1 Annullamento

C.2 Acquisto di azioni proprie

C.3 Operazioni di cessione di imprese

C.4 Altre variazioni 350

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 17.691

D.1 Azioni proprie (+)

D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 17.691

- interamente liberate 17.691

- non interamente liberate

Le informazioni si riferiscono al numero di azioni movimentate nel corso dell’esercizio.

La Banca ha emesso esclusivamente azioni ordinarie pari al capitale sociale sottoscritto. Non vi sonoazioni sottoscritte e non ancora liberate.

14.3 Capitale: altre informazioni

Valori

Numero soci al 31.12.2012 4.025

Numero soci: ingressi 129

Numero soci: uscite 79

Numero soci al 31.12.2013 4.075

Nota Integrativa

165

Page 166: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

14.4 Riserve di utili: altre informazioniLa normativa di settore di cui all’art. 37 del D.Lgs. 385/93 e l’art.49 dello Statuto prevedono lacostituzione obbligatoria della riserva legale.Essa risulta destinataria di almeno il 70% degli utili netti annuali.La riserva legale risulta indivisibile e indisponibile per la Banca, ad eccezione dell’utilizzo per la coperturadi perdite di esercizio, al pari delle altre riserve di utili iscritte nel Patrimonio, in ragione dei vincoli dilegge e di Statuto.Alla riserva legale è stata inoltre accantonata la quota parte degli utili netti residui dopo le altredestinazioni previste dalla legge, dalla normativa di settore e dallo Statuto, deliberate dall’Assemblea.Per un maggiore dettaglio delle Riserve di Utili della banca, si rinvia alle informazioni contenute dellaParte F “Informazioni sul Patrimonio”, Sezione 1 “Il patrimonio dell’impresa” tabella B.1 “Patrimoniodell’impresa: composizione”.

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annueNon sussistono strumenti rappresentativi di patrimonio netto diversi dal capitale e dalle riserve.

In ottemperanza all’articolo 2427, n. 7-bis, cod. civ., si riporta di seguito il dettaglio della composizionedel patrimonio netto della Banca, escluso l’utile di esercizio, con l’evidenziazione dell’origine e del gradodi disponibilità e distribuibilità delle diverse poste.

Art. 2427 - n. 7 bis cod. civ.

Importo Possibilità diutilizzazione

Utilizzi effettuatinei tre precedenti esercizi

Importo percopertura perdite

Importo peraltre ragioni

Capitale sociale: 457per copertura perdite eper rimborso del valorenominale delle azioni

27

Riserve di capitale:

Riserva da sovrapprezzo azioni 62per copertura perdite eper rimborso delsovrapprezzo versato

2

Altre riserve:

Riserva legale 64.045 per copertura perdite 2.095 non ammessi inquanto indivisibile

Riserve di rivalutazione monetaria 2.885 per copertura perdite non ammessi inquanto indivisibile

Altre riserve per copertura perdite non ammessi inquanto indivisibile

Riserva di transizione agli IAS/IFRS 530 per copertura perdite non ammessi

Riserva da valutazione: attività finanziariedisponibili per la vendita

per quanto previstodallo IAS 39

Riserva da valutazione: utili/perdite attuarialisu piani a benefici definiti

per quanto previstodallo IAS 39

Riserva azioni proprie (quota non disponibile) =

Riserva azioni proprie (quota disponibile) per copertura perdite

Totale 67.979 2.095 29

Relazioni e Bilancio 2013

166

Page 167: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

L’importo della “Riserva da sovrapprezzo azioni” si riferisce ai sovrapprezzi versati dopo le modifichestatutarie intervenute a seguito degli adeguamenti introdotti dall’art. 9 L. 59/92.

L’importo della voce “Riserve di rivalutazione monetaria” comprende i valori relativi alle riserve dirivalutazione immobiliare costituite in forza di leggi speciali in momenti antecedenti l’introduzione deiprincipi contabili internazionali, al netto delle imposte.

Il dettaglio della voce è il seguente:– Rivalutazione ex Legge 576/1975 15 mila Euro;– Rivalutazione ex Legge 72/1983 320 mila Euro;– Rivalutazione ex Legge 413/1991 101 mila Euro;– Rivalutazione ex Legge 266/2005 2.449 mila Euro.

La “Riserva da valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita” può essere movimentataesclusivamente secondo le prescrizioni dello IAS 39. Essa trae origine dalla valutazione di strumentifinanziari e non può essere utilizzata né per aumenti di capitale sociale, né per distribuzione ai soci, né percoperture di perdite. Le eventuali variazioni negative di tale riserva possono avvenire solo per riduzioni difair value, per rigiri a conto economico o per l’applicazione di imposte correnti o differite.

14.6 Altre informazioniNon sussistono altre informazioni su strumenti rappresentativi di patrimonio netto diversi dal capitale edalle riserve.

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni Importo 31.12.2013 Importo 31.12.2012

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 6.853 8.775

a) Banche 3.518 2.273

b) Clientela 3.335 6.502

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 5.481 5.567

a) Banche 200 200

b) Clientela 5.281 5.367

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 3.404 13.638

a) Banche 9.880

i) a utilizzo certo 9.880

ii) a utilizzo incerto

b) Clientela 3.404 3.758

i) a utilizzo certo 26

ii) a utilizzo incerto 3.378 3.758

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi

6) Altri impegni

Totale 15.738 27.980

Nota Integrativa

167

Page 168: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Tra le garanzie rilasciate di natura finanziaria sono comprese le garanzie personali che assistono il regolareassolvimento del servizio del debito da parte del soggetto ordinante.

Il punto 1.a) “Garanzie rilasciate di natura finanziaria - Banche” comprende:– impegni verso il Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo per 1.192 mila euro;– impegni verso il Fondo di garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo per 2.326 mila euro.

Tra le garanzie rilasciate di natura commerciale sono compresi i crediti di firma per garanzie personali cheassistono specifiche transazioni commerciali o la buona esecuzione di contratti.

Il punto 3 “Impegni irrevocabili a erogare fondi” comprende:b) clientelai) a utilizzo certo

– impegni a liquidare l’acquisto contro consegna di titoli. In particolare si tratta di acquisto diobbligazioni effettuato in data 27.12.2013 con valuta regolamento 02.01.2014.

ii) a utilizzo incerto– impegni per finanziamenti da erogare ad una data futura: mutui “stato avanzamento lavori” per 3.260

mila euro e c/c ipotecari per 118 mila Euro.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli Importo 31.12.2013 Importo 31.12.2012

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

2. Attività finanziarie valutate al fair value

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 181.600 165.099

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4.359 4.342

5. Crediti verso banche 1.067 2.082

6. Crediti verso clientela

7. Attività materiali

In particolare, nelle voci vanno iscritti i valori dei titoli costituiti a fronte di operazioni di pronti controtermine passive effettuate con titoli dell’attivo.

Nelle voci sono iscritti i valori dei titoli dell’attivo costituiti a fronte di:– operazioni di pronti contro termine passivi effettuate con clientela per 1.066 mila Euro;– operazioni di rifinanziamento con ICCREA BANCA per 49.131 mila Euro;– operazioni di finanziamento con BCE tramite Cassa Centrale Banca per 73.500 mila Euro.

3. Informazioni sul leasing operativoAlla data di riferimento del bilancio, la banca ha in essere operazioni di leasing operativo.

Relazioni e Bilancio 2013

168

Page 169: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo

1. Esecuzione di ordini per conto della clientela

a) Acquisti

1. regolati

2. non regolati

b) Vendite

1. regolate

2. non regolate

2. Gestioni di portafogli

a) individuali

b) collettive

3. Custodia e amministrazione di titoli

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria(escluse le gestioni di portafogli)

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

2. altri titoli

b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 294.954

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 204.547

2. altri titoli 90.407

c) titoli di terzi depositati presso terzi 290.864

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 225.063

4. Altre operazioni 66.821

La Banca non ha effettuato servizi di intermediazione per conto terzi.

Gli importi del punto 3. si riferiscono al valore nominale dei titoli.

La sottovoce b) comprende anche titoli in deposito a garanzia per 16.594 mila euro.

Le altre operazioni di cui al punto 4. comprendono:

Importo

1. Attività di ricezione e trasmissione di ordini: 47.029

a) acquisti 32.877

b) vendite 14.152

2. Attività di collocamento e offerta di servizi di terzi: 19.792

a) gestioni patrimoniali 505

b) prodotti assicurativi a contenuto finanziario 6.278

c) prodotti assicurativi a contenuto previdenziale

d) altre quote di Oicr 13.009

3. Altre operazioni

Totale 66.821

Gli importi, di cui al punto 1, si riferiscono ai dati di flusso dell’esercizio relativi alle operazioni di raccoltae trasmissione ordini per conto della clientela.

Nota Integrativa

169

Page 170: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi quadro dicompensazione o ad accordi similari

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene attività della specie

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi quadrodi compensazione o ad accordi similari

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene passività della specie.

7. Operazioni di prestito titoliAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha in essere operazioni della specie.

8. Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

a) Rettifiche “dare”: 45.472 49.584

1. conti correnti 204 357

2. portafoglio centrale 36.966 39.474

3. cassa 8.302 9.753

4. altri conti

b) Rettifiche “avere” 50.207 54.683

1. conti correnti 4.228 4.772

2. cedenti effetti e documenti 45.979 49.911

3. altri conti

La Tabella fornisce il dettaglio delle differenze, derivanti dagli scarti fra le valute economiche applicate neidiversi conti, generate in sede di eliminazione contabile delle partite relative all’accredito e all’addebitodei portafogli salvo buon fine e al dopo incasso, la cui data di regolamento è successiva alla chiusura delbilancio.

La differenza tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere”, pari a 4.735 mila Euro, trova evidenza tra le“Altre passività” - voce 100 del Passivo.

Relazioni e Bilancio 2013

170

Page 171: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte C - Informazioni sul Conto Economico

SEZIONE 1 - GLI INTERESSI - VOCI 10 E 20

Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi,rispettivamente, a disponibilità liquide, attività finanziarie detenute per la negoziazione, attivitàfinanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attivitàfinanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70 dell’attivo) e a debiti, titoli incircolazione, passività finanziarie di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20,30, 40, 50 del passivo) nonché eventuali altri interessi maturati nell’esercizio.Fra gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sinoalla data di riferimento del bilancio e scaduti o chiusi entro la data di riferimento relativi a contrattiderivati.

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli didebito Finanziamenti Altre

operazioniTotale

31.12.2013Totale

31.12.20121. Attività finanziarie detenute per

la negoziazione2. Attività finanziarie disponibili

per la vendita 5.540 5.540 5.817

3. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza 216 216 216

4. Crediti verso banche 147 513 660 5485. Crediti verso clientela 12.506 12.506 13.7526. Attività finanziarie valutate al

fair value7. Derivati di copertura X X8. Altre attività X X 9 9 17

Totale 5.903 13.019 9 18.931 20.350

Dettaglio sottovoce 4 “Crediti verso Banche”, colonna “Finanziamenti”:– conti correnti e depositi per 512 mila Euro.

Dettaglio sottovoce 5 “Crediti verso Clientela”, colonna “Finanziamenti”:– conti correnti per 3.343 mila Euro;– mutui per 7.298 mila Euro;– anticipi Sbf per 1.742 mila Euro;– portafoglio di proprietà per 27 mila Euro;– altri finanziamenti per 56 mila Euro;– interessi moratori mutui per 28 mila Euro;– Interessi incassati su sofferenze per 13 mila Euro.

L’importo ricompreso nella colonna “Altre Operazioni” in corrispondenza della sottovoce 8 “Altre Attività”è riferito agli interessi attivi maturati sui crediti d’imposta.

Nota Integrativa

171

Page 172: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di coperturaLa Banca, nell’esercizio 2013, ha posto in essere unicamente derivati di copertura del rischio tasso (titolidell’attivo).Il differenziale risulta negativo e quindi evidenziato alla voce 20 “Interessi passivi ed oneri assimilati” delconto economico.

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valutaGli interessi attivi e proventi assimilati in valuta sono pari a 34 mila Euro e sono riferiti a crediti aclientela.

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziarioLa Banca non ha posto in essere operazioni attive di leasing finanziario.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altreoperazioni

Totale31.12.2013

Totale31.12.2012

1.Debiti verso banche centrali X

2.Debiti verso banche (754) X (754) (841)

3.Debiti verso clientela (1.651) X (1.651) (1.518)

4.Titoli in circolazione X (5.594) (5.594) (5.601)

5.Passività finanziarie di negoziazione

6.Passività finanziarie valutate al fair value

7.Altre passività e fondi X X

8.Derivati di copertura X X (981) (981) (764)

Totale (2.405) (5.594) (981) (8.980) (8.724)

Nella sottovoce 2 “Debiti verso Banche”, colonna “Debiti” sono compresi interessi su:– finanziamenti in valuta per 7 mila Euro;– altri finanziamenti per 747 mila Euro.

Nella sottovoce 3 “Debiti verso Clientela”, colonna “Debiti” sono compresi interessi su:– conti correnti per 819 mila Euro;– conti di deposito per 674 mila Euro;– depositi per 101 mila Euro;– altri debiti per 12 mila Euro;– pronti contro termine per 45 mila Euro.

Nella sottovoce 4 “Titoli in circolazione”, colonna “Titoli” sono compresi interessi su:– obbligazioni emesse per 5.417 mila Euro;– certificati di deposito per 176 mila Euro.

Nella sottovoce 8 “Derivati di copertura”, colonna “Altre operazioni” sono compresi interessi su:– derivati a copertura del rischio tasso di titoli dell’attivo, per 981 mila Euro.

Relazioni e Bilancio 2013

172

Page 173: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31.12.2013 31.12.2012

A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (981) (764)

C. Saldo (A-B) (981) (764)

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valutaGli interessi passivi e oneri assimilati in valuta sono pari a 7 mila euro

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziarioLa Banca non ha posto in essere operazioni della specie.

SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI - VOCI 40 E 50

Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi prestati e a quelliricevuti dalla Banca sulla base di specifiche previsioni contrattuali (garanzie, incassi e pagamenti,gestione e intermediazione ecc.).Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse (inquanto ricondotti nelle voci 10 “interessi attivi e proventi assimilati” e 20 “interessi passivi e oneriassimilati” del conto economico) delle attività e passività finanziarie.

Nota Integrativa

173

Page 174: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012a) garanzie rilasciate 124 131

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 555 368

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute 4 4

3. gestioni di portafogli

3.1. individuali

3.2. collettive

4. custodia e amministrazione di titoli 50 56

5. banca depositaria

6. collocamento di titoli 150 63

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 115 119

8. attività di consulenza

8.1. in materia di investimenti

8.2. in materia di struttura finanziaria

9. distribuzione di servizi di terzi 236 126

9.1. gestioni di portafogli 4 4

9.1.1. individuali 4 4

9.1.2. collettive

9.2. prodotti assicurativi 191 98

9.3. altri prodotti 41 24

d) servizi di incasso e pagamento 1.360 1.336

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione

f) servizi per operazioni di factoring

g) esercizio di esattorie e ricevitorie

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio

i) tenuta e gestione dei conti correnti 1.326 1.162

j) altri servizi 36 44

k) operazioni di prestito titoli

Totale 3.401 3.041

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

a) presso propri sportelli: 386 189

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli 150 63

3. servizi e prodotti di terzi 236 126

b) offerta fuori sede:

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

c) altri canali distributivi:

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

Relazioni e Bilancio 2013

174

Page 175: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

a) garanzie ricevute (2)

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione e intermediazione: (38) (38)

1. negoziazione di strumenti finanziari (24) (22)

2. negoziazione di valute (1)

3. gestioni di portafogli:

3.1 proprie

3.2 delegate da terzi

4. custodia e amministrazione di titoli (14) (15)

5. collocamento di strumenti finanziari

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

d) servizi di incasso e pagamento (301) (326)

e) altri servizi (9) (9)

f) operazioni di prestito titoli

Totale (350) (373)

SEZIONE 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70

Nella presente voce figurano i dividendi relativi ad azioni o quote detenute in portafoglio diverse da quellevalutate in base al metodo del patrimonio netto.

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

DividendiProventi da

quote diO.I.C.R.

DividendiProventi da

quote diO.I.C.R.

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 85 55

C. Attività finanziarie valutate al fair value

D. Partecipazioni X X

Totale 85 55

Nota Integrativa

175

Page 176: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 4 - IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80

Nella voce figurano per “sbilancio” complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a)e b)):a) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni classificate nelle “attività finanziarie detenute per la

negoziazione” e nelle “passività finanziarie di negoziazione”, inclusi i risultati delle valutazioni di talioperazioni.

b) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni finanziarie, diverse da quelle designate al fair value eda quelle di copertura, denominate in valuta, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni.

I risultati della negoziazione e della valutazione delle attività e delle passività finanziarie per cassa invaluta sono separati da quelli relativi all’attività in cambi.

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni / Componentireddituali

Plusvalenze(A)

Utili danegoziazione

(B)

Minusvalenze(C)

Perdite danegoziazione

(D)

Risultato netto[(A+B) - (C+D)]

1. Attività finanziarie dinegoziazione 2 2

1.1 Titoli di debito 2 2

1.2 Titoli di capitale

1.3 Quote di O.I.C.R.

1.4 Finanziamenti

1.5 Altre

2. Passività finanziarie dinegoziazione

2.1 Titoli di debito

2.2 Debiti

2.3 Altre

3. Attività e passivitàfinanziarie: differenzedi cambio

X X X X 28

4. Strumenti derivati 16 (29) (13)

4.1 Derivati finanziari: 16 (29) (13)

- Su titoli di debito etassi di interesse 16 (29) (13)

- Su titoli di capitale eindici azionari

- Su valute e oro X X X X

- Altri

4.2 Derivati su crediti

Totale 16 2 (29) 17

Relazioni e Bilancio 2013

176

Page 177: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 5 - IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90

La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura.Formano oggetto di rilevazione nella voce, per “sbilancio” complessivo (somma algebrica dei saldi di cuialle successive lettere a) e b)):a) i risultati della valutazione delle operazioni di copertura del fair value e dei flussi finanziari;b) i risultati della valutazione delle attività e passività finanziarie oggetto di copertura del fair value;c) i differenziali e i margini, positivi e negativi, relativi a contratti derivati di copertura, diversi da quelli

ricondotti tra gli interessi.

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value 2.694

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 2.289

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari

A.5 Attività e passività in valuta

Totale proventi dell’attività di copertura (A) 2.694 2.289

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value (2.299)

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (2.707)

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari

B.5 Attività e passività in valuta

Totale oneri dell’attività di copertura (B) (2.707) (2.299)

C. Risultato netto dell’attività di copertura (A - B) (13) (10)

Nota Integrativa

177

Page 178: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE / RIACQUISTO - VOCE 100

Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della attività o passivitàfinanziare diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value.

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti redditualiTotale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Utili Perdite Risultatonetto Utili Perdite Risultato

netto

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche (2) (2) 2 2

2. Crediti verso clientela

3. Attività finanziariedisponibili per la vendita 2.334 2.334 681 681

3.1 Titoli di debito 2.334 2.334 681 681

3.2 Titoli di capitale

3.3 Quote di O.I.C.R.

3.4 Finanziamenti

4. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza

Totale attività 2.334 (2) 2.332 683 683

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche

2. Debiti verso clientela

3. Titoli in circolazione 29 (17) 12 112 112

Totale passività 29 (17) 12 112 112

Per quanto riguarda le passività finanziarie i principi contabili internazionali prevedono che il riacquistodelle proprie passività debba essere rappresentato alla stregua di un’estinzione anticipata con lacancellazione dello strumento finanziario ed il conseguente realizzo di perdite o di utili.

SEZIONE 7 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE ALFAIR VALUE - VOCE 110

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene attività e passività finanziarie valutate al fairvalue.

SEZIONE 8 - LE RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130

Figurano i saldi, positivi o negativi, delle rettifiche di valore e delle riprese di valore connesse con ildeterioramento dei crediti verso clientela e verso banche, delle attività finanziarie disponibili per lavendita, delle attività finanziarie detenute sino a scadenza e delle altre operazioni finanziarie.

Relazioni e Bilancio 2013

178

Page 179: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/ Componentireddituali

Rettifiche di valore Riprese di valoreTotale

31.12.2013Totale

31.12.2012Specifiche Diportafoglio

Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni Altre A B A B

A. Crediti verso banche- Finanziamenti- Titoli di debito

B. Crediti verso clientela (1) (12.390) (628) 703 1.156 167 (10.993) (3.980)Crediti deterioratiacquistati- Finanziamenti X X X- Titoli di debito X X XAltri Crediti (1) (12.390) (628) 703 1.156 167 (10.993) (3.980)- Finanziamenti (1) (12.390) (628) 703 1.156 167 (10.993) (3.980)- Titoli di debito

C. Totale (1) (12.390) (628) 703 1.156 167 (10.993) (3.980)

Legenda: A = da interessi; B = altre riprese

Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Specifiche – Altre”, si riferiscono alle svalutazionianalitiche dei crediti, mentre quelle riportate nella colonna “ Specifiche – Cancellazioni”, derivano daeventi estintivi. Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna “Di portafoglio” corrispondono allasvalutazioni collettive.

Le riprese di valore, in corrispondenza della colonna “ Specifiche – A”, si riferiscono ai ripristini di valoresulle posizioni deteriorate corrispondenti al rilascio degli interessi maturati nell’esercizio sulla basedell’originario tasso di interesse effettivo precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore,nonché quelle relative all’incasso di sofferenze cancellate integralmente dal bilancio in precedenti esercizi.

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per lavendita: composizione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su attivitàfinanziarie disponibili per la vendita.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino allascadenza: composizione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore su attivitàfinanziarie detenute sino alla scadenza.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizioneAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha rilevato alcuna rettifica o ripresa di valore per altreoperazioni finanziarie.

SEZIONE 9 - LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150

Nella presente sezione sono dettagliate le “spese per il personale” e le “altre spese amministrative”registrate nell’esercizio.

Nota Integrativa

179

Page 180: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.20121) Personale dipendente (6.442) (6.423)

a) salari e stipendi (4.457) (4.419)b) oneri sociali (1.113) (1.119)c) indennità di fine rapporto (303) (293)d) spese previdenzialie) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (73) (85)f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:

- a contribuzione definita- a benefici definiti

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (194) (189)- a contribuzione definita (194) (189)- a benefici definiti

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propristrumenti patrimoniali

i) altri benefici a favore dei dipendenti (302) (318)2) Altro personale in attività (17) (23)3) Amministratori e sindaci (271) (270)4) Personale collocato a riposo5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la societàTotale (6.730) (6.716)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012Personale dipendente 85 84

a) dirigenti 3 3b) quadri direttivi 21 21c) restante personale dipendente 61 60

Altro personale 1 1

Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti dove il peso è dato dal numero di mesilavorati sull’anno. Per i dipendenti part-time è stato considerato il 50 per cento.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricaviIn Banca non sono previsti fondi di quiescenza aziendale a benefici definiti.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Premi di anzianità / fedeltà (6)- valore attuariale (service cost) (7)- onere finanziario (net interest cost) (7)- utile/perdita attuariale (actuarial gains/losses) 8

Formazione e aggiornamento (9)Altri benefici (287)

- cassa mutua nazionale (81)- buoni pasto (129)- polizze assicurative (45)- visite di check-up non obbligatorie per legge (14)- indennità di studio (18)

Totale (302)

Relazioni e Bilancio 2013

180

Page 181: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012(1) Spese di amministrazione (2.573) (2.831)

Spese informatiche (860) (876)- elaborazione e trasmissione dati (857) (872)- manutenzione ed assistenza EAD (3) (4)

Spese per beni immobili e mobili (230) (259)- fitti e canoni passivi (142) (143)- spese di manutenzione (88) (116)

Spese per l’acquisto di beni e servizi non professionali (782) (820)- rimborsi spese viaggi e soggiorni analitici e documentati (1) (1)- rimborsi chilometrici analitici e documentati (19) (23)- visite di check-up in sede di assunzione e obbligatorie per legge (3)- pulizia (166) (155)- vigilanza (196) (191)- trasporto (7) (6)- stampati, cancelleria, materiale EDP (60) (60)- giornali, riviste e pubblicazioni (11) (12)- telefoniche (42) (50)- postali (80) (73)- energia elettrica, acqua, gas (175) (234)- altre (22) (15)

Prestazioni professionali (241) (245)- legali e notarili (128) (118)- consulenze (34) (35)- certificazione e revisione di bilancio (44) (43)- altre (35) (49)

Premi assicurativi (119) (184)Spese pubblicitarie (39) (77)Altre spese (302) (370)

- contributi associativi/altri (194) (253)- rappresentanza (51) (76)- altre (57) (41)

(2) Imposte indirette e tasse (1.091) (961)Imposta municipale (IMU/ICI) (96) (83)Imposta di bollo (877) (720)Imposta sostitutiva (72) (112)Altre imposte (46) (46)

TOTALE (3.664) (3.792)

Relativamente ai compensi spettanti alla società di revisione AGKNSERCA s.n.c., in allegato alla presenteNota Integrativa viene prodotta l’informativa redatta ai sensi dell’art. 37, comma 16, del D.Lgs. n.39/2010.

Nota Integrativa

181

Page 182: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160

Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzionia conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) (“altrifondi”) della voce 120 (“fondi per rischi e oneri”) del passivo dello stato patrimoniale.Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo (maturazionedegli interessi impliciti nell’attualizzazione).

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Controversielegali Revocatorie Altre Totale al

31.12.2013

A. Aumenti (51) (51)

A.1 Accantonamento dell’esercizio (51) (51)

A.2 Variazioni dovute al passare del tempo

A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

A.4 Altre variazioni in aumento

B. Diminuzioni

B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto

B.2 Altre variazioni in diminuzione

Accantonamento netto (51) (51)

La banca ha accantonato 51 mila Euro al “Fondo Garanzia Depositanti”.Come già riportato a commento della tabella 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue, la banca haaccantonato al Fondo per rischi ed oneri anche l’importo di 6 mila Euro per benefits ai dipendenti. Taleaccantonamento trova imputazione alla voce 150 a) del conto economico Spese per il personale.

SEZIONE 11 - RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 170

Nella Sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attivitàmateriali detenute ad uso funzionale o a scopo di investimento.

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento(a)

Rettifiche di valore perdeterioramento (b)

Riprese divalore (c)

Risultato netto(a + b - c)

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà (519) (519)

- Ad uso funzionale (519) (519)

- Per investimento

A.2 Acquisite in leasing finanziario

- Ad uso funzionale

- Per investimento

Totale (519) (519)

La colonna “Ammortamento” evidenzia gli importi degli ammortamenti di competenza dell’esercizio.

Relazioni e Bilancio 2013

182

Page 183: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 12 - RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 180

Nella Sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attivitàimmateriali.

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento(a)

Rettifiche di valoreper deterioramento

(b)

Riprese divalore (c)

Risultato netto(a + b - c)

A. Attività immaterialiA.1 Di proprietà (1) (1)

- Generate internamente dall’azienda- Altre (1) (1)

A.2 Acquisite in leasing finanziario

Totale (1) (1)

Le rettifiche di valore, interamente riferibili ad ammortamenti, riguardano attività immateriali con vitautile definita ed acquisite all’esterno.

SEZIONE 13 - GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190

Nella Sezione sono illustrati i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci, che concorrono alladeterminazione della voce 270 “Utili (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte”.

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria (2) (2)Oneri per malversazioni e rapine (5)Ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi non separabili (31) (31)Interventi al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (47) (83)Altri oneri di gestione (1) (1)

Totale (81) (122)

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012Recupero imposte e tasse 930 868Recupero premi di assicurazione 22 35Altri recuperi 6 13Risarcimenti assicurativi 9 6Affitti attivi su immobili da investimento 1 1Insussistenze e sopravvenienze non riconducibili a voce propria 25 4Commissioni di istruttoria veloce 251 53Altri proventi di gestione 37 1

Totale 1.281 982

I recuperi di imposte sono riconducibili prevalentemente all’imposta di bollo sui conti correnti e suidepositi titoli ed all’imposta sostitutiva sui finanziamenti a medio/lungo termine.

Nota Integrativa

183

Page 184: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 14 - UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene partecipazioni in società controllate, controllatecongiuntamente o sottoposte a influenza notevole.

SEZIONE 15 - RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI EIMMATERIALI - VOCE 220

Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate valutazioni al fair value su attività materiali oimmateriali.

SEZIONE 16 - RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - VOCE 230

Alla data di riferimento del bilancio la banca non ha iscritto tra le sue attività alcuna voce a titolo diavviamento.

SEZIONE 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - VOCE 240

La tabella non è avvalorata in quanto la banca ha registrato utili da alienazione di beni strumentaliinferiori a 500 Euro e quindi non evidenziati per la regola degli arrotondamenti alle migliaia di Euro.

SEZIONE 18 - LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - VOCE 260

Nella presente voce figura l’onere fiscale – pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella differita – relativoal reddito dell’esercizio.

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

1. Imposte correnti (-) (1.391) (1.133)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3 327

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’impostadi cui alla L n.214/2011 (+)

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 2.884 470

5. Variazione delle imposte differite (+/-)

6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) 1.496 (336)

Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente.Ai fini IRES, le imposte correnti sono determinate tenendo conto delle disposizioni previste per le societàcooperative a mutualità prevalente, introdotte dalla L. 311/2004.

Relazioni e Bilancio 2013

184

Page 185: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Riepilogo delle imposte sul reddito di competenza dell’esercizio, per tipologia di imposta

Componenti reddituali/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

IRES 1.488 245

IRAP 8 (581)

Altre imposte

Totale 1.496 (336)

18.2 (IRES) Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES Imponibile Imposta

Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte(Voce 250 del conto economico)

(5.323)

Onere fiscale teorico (27,50%) 1.464

Maggiore onere fiscale per variazioni in aumento 9.705 (2.669)

Temporanee

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio 9.142

Definitive

- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti 25

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio 538

Minore onere fiscale per variazioni in diminuzione 1.089 299

Temporanee

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio

Definitive

- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti 371

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio 718

- Deduzioni fino a concorrenza dell’imponibile fiscale

Imponibile (Perdita) fiscale 3.293

Imposta corrente lorda (906)

Addizionale all’IRES 8,5%

Detrazioni

Imposta corrente netta a C.E. (906)

Variazioni delle imposte anticipate / differite / correnti +/- 2.394

Imposta di competenza dell’esercizio 1.488

Nota Integrativa

185

Page 186: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

18.2 (IRAP) Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRAP Imponibile Imposta

Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte(Voce 250 del conto economico)

(5.323)

Onere fiscale teorico (aliquota ordinaria 4,65%) 248

Voci non rilevanti nella determinazione dell’imponibile: 16.574 (771)

- Ricavi e proventi (-) (1.200)

- Costi e oneri (+) 17.774

Maggiore onere fiscale per variazioni in aumento 1.768 (82)

Temporanee

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio

Definitive

- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio 1.768

Minore onere fiscale per variazioni in diminuzione 4.298 200

Temporanee

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio

Definitive

- Annullamento variazioni temporanee esercizi precedenti

- Variazioni manifestatesi nell’esercizio 4.298

Valore della produzione 8.721

Imposta corrente (405)

Effetto di maggiorazioni / agevolazioni regionali di aliquota +/- (80)

Imposta corrente effettiva a C.E. (485)

Variazioni delle imposte anticipate / differite / correnti +/- 493

Imposta di competenza dell’esercizio 8

TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA (VOCE 260 DI CONTO ECONOMICO) 1.496

Relazioni e Bilancio 2013

186

Page 187: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 19 - UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLEIMPOSTE - VOCE 280

Nel corso dell’esercizio la Banca non ha proceduto a cessioni di gruppi di attività.

SEZIONE 20 - ALTRE INFORMAZIONI

Mutualità prevalenteSi attesta che sussistono e permangono le condizioni di mutualità prevalente.A tal fine, ai sensi del disposto dell’art. 2512 del Codice Civile e dell’art. 35 del D.Lgs. n. 385 del 1993 edelle correlate Istruzioni di Vigilanza, nel corso dell’esercizio la Banca ha rispettato i requisiti previsti intema di operatività prevalente con i Soci.In particolare, per quanto richiesto dall’art. 35 citato, e così come risultante dalle segnalazioni periodicheinviate all’Organo di Vigilanza, si documenta che le attività di rischio destinate ai Soci o ad attività aponderazione zero sono state superiori al 50 % del totale delle stesse nel corso dell’anno. Tale percentualeè pari al 72,05% ed è calcolata come media degli indici di operatività prevalente rilevati alla fine di ciascuntrimestre solare. L’indice di ciascun trimestre è calcolato come rapporto tra le attività di rischio a favoredei soci e a ponderazione zero sul totale delle attività di rischio. Tale criterio è in linea con quanto chiaritodall’Agenzia delle Entrate con la consulenza giuridica del 6 dicembre 2011.Più nel dettaglio, alla data di bilancio, a fronte di attività di rischio complessive per 657.519 mila Euro,473.710 mila Euro, pari appunto al 72,05% del totale, erano destinate ai soci o ad attività a ponderazionezero.Si attesta inoltre che lo Statuto della Banca contiene le clausole richieste dall’art. 2514 Codice Civile e chetali clausole sono state rispettate nell’esercizio.

SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE

La Banca è una società cooperativa a mutualità prevalente. Si ritengono di conseguenza non significativedette informazioni, tenuto conto della natura della Società.

Nota Integrativa

187

Page 188: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte D - Redditività Complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

Voci Importo Lordo Impostesul reddito Importo Netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio X X (3.827)Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico20. Attività materiali30. Attività immateriali40. Piani a benefici definiti 13 3 1050. Attività non correnti in via di dismissione60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni

valutate a patrimonio netto

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico70. Copertura di investimenti esteri:

a) variazione di fair valueb) rigiro a conto economicoc) altre variazioni

80. Differenze di cambio:a) variazione di valoreb) rigiro a conto economicoc) altre variazioni

90. Copertura dei flussi finanziari:a) variazione di fair valueb) rigiro a conto economicoc) altre variazioni

100. Attività finanziare disponibili per la vendita: 4.245 1.404 2.841a) variazioni di fair value 5.512 1.823b) rigiro a conto economico (1.912) (632)

- rettifiche da deterioramento- utili/perdite da realizzo (1.912) (632)

c) altre variazioni 645 213

110. Attività non correnti in via di dismissione:a) variazioni di fair valueb) rigiro a conto economicoc) altre variazioni

120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazionivalutate a patrimonio netto:a) variazioni di fair valueb) rigiro a conto economico

- rettifiche da deterioramento- utili/perdite da realizzo

c) altre variazioni

130. Totale altre componenti reddituali 4.258 1.407 2.851140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 4.258 1.407 (976)

Relazioni e Bilancio 2013

188

Page 189: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relativepolitiche di copertura

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

La Banca dedica particolare attenzione al governo ed alla gestione dei rischi e nell’assicurare la costanteevoluzione dei propri presidi di carattere organizzativo/procedurale e delle soluzioni metodologiche estrumenti a supporto di un efficace ed efficiente governo e controllo dei rischi, anche in risposta allemodifiche del contesto operativo e regolamentare di riferimento. Da questo punto di vista rilevano:– le importanti innovazioni in materia derivanti dalla nuova regolamentazione prudenziale internazionale,

cd. Basilea 3, che definisce regole più stringenti per i livelli di adeguatezza patrimoniale delle banche eintroduce per la prima volta limiti in termini di liquidità e di leva finanziaria. Secondo il dettato di Basilea3 le nuove regole verranno attuate gradualmente, per consentire al sistema bancario di soddisfare i nuovirequisiti e ridurre l’impatto sull’economia reale. Gli accordi di Basilea 3 sono stati tradotti in legge inEuropa attraverso due strumenti legislativi separati: una Direttiva (CRD IV) e un Regolamento (CRR);quest’ultimo include la maggior parte delle disposizioni relative ai requisiti patrimoniali e di liquidità, chesaranno direttamente vincolanti e applicabili all’interno di ciascuno stato membro dell’Unione Europea. Il27 giugno 2013 la versione finale del pacchetto legislativo della CRDIV/CRR è stata pubblicata nellaGazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed è entrata il vigore a partire dall’1 gennaio 2014. CRR e CRD IVsono integrati da norme tecniche di regolamentazione o di attuazione approvate dalla Commissioneeuropea su proposta delle autorità europee di supervisione (“ESA”) che danno attuazione alla normativaprimaria. Lo scorso 17 dicembre la Banca d’Italia ha emanato la Circolare n.285 - Fascicolo “Disposizioni divigilanza prudenziale per le banche” (nel seguito anche, per brevità “la Circolare”) con la quale vengonorecepite le norme della CRD IV e indicate le modalità attuative della disciplina contenuta nel CRR,delineando un quadro normativo in materia di vigilanza prudenziale integrato con le disposizionicomunitarie di diretta applicazione. A tale proposito, la Banca partecipa alle iniziative e attivitàprogettuali di adeguamento avviate a livello di Categoria, nel corso del 2013;

– il nuovo quadro regolamentare introdotto da Banca d’Italia nel luglio 2013, attraverso la pubblicazionedelle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale in materia di Sistema dei controlli interni, sistemainformativo e continuità operativa (15° aggiornamento della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziali per le banche”). Le disposizioni in parola introduconoalcune novità di rilievo rispetto al vigente quadro normativo, al fine di dotare le banche di un sistemadei controlli interni completo, adeguato, funzionale e affidabile. In particolare, sul tema di governo econtrollo dei rischi, le nuove norme:– introducono per le banche l’obbligo di definire il quadro di riferimento per la determinazione della

propensione al rischio (Risk Appetite Framework - “RAF”), che fissi ex ante gli obiettivi dirischio/rendimento che l’intermediario intende raggiungere e i conseguenti limiti operativi;

– enfatizzano il ruolo dell’organo con funzione di supervisione strategica nella definizione del modellodi business e del Risk Appetite Framework;

– richiedono all’organo con funzione di gestione di avere un’approfondita comprensione di tutti i rischiaziendali e, nell’ambito di una gestione integrata, delle loro interrelazioni reciproche e conl’evoluzione del contesto esterno;

Nota Integrativa

189

Page 190: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– rivedono profondamente la disciplina delle funzioni aziendali di controllo (nomina e revoca deiresponsabili; linee di riporto dei responsabili, indipendenza dalle aree di business e tra le funzioni dicontrollo);

– rafforzano i poteri della funzione di risk management. La funzione, oltre a collaborare alla definizionedel Risk Appetite Framework, è chiamata, tra l’altro, a fornire pareri preventivi sulla coerenza delleoperazioni di maggiore rilievo con il RAF e destinataria di responsabilità legate alla verifica delcorretto monitoraggio andamentale sulle singole posizioni creditizie;

– introducono una disciplina organica sulle esternalizzazioni e una nuova articolata disciplina delsistema informativo e del rischio informatico;

– richiedono ai vertici delle banche di porre particolare attenzione alla definizione delle politiche e deiprocessi aziendali riguardanti la gestione dei rischi.

La Banca deve conformarsi al nuovo quadro regolamentare entro il 1° luglio 2014, fatte salve alcunidisposizioni per le quali sono previsti differenti e meno stringenti termini per l’adeguamento.In linea con le disposizioni emanate da Banca d’Italia in tema di Corporate Governance, il modello adottatodalla Banca delinea le principali responsabilità in capo agli organi di governo e controllo al fine digarantire la complessiva efficacia ed efficienza del sistema dei controlli interni. In particolare:– il Consiglio di Amministrazione è responsabile del sistema di controllo e gestione dei rischi e,

nell’ambito della relativa governance, della definizione, approvazione e revisione degli orientamentistrategici e delle linee guida di gestione dei rischi, nonché degli indirizzi per la loro applicazione esupervisione. Anche sulla base dei riferimenti allo scopo prodotti dalla Direzione Generale, verifica nelcontinuo l’efficienza e l’efficacia complessiva del sistema di gestione e controllo dei rischi, provvedendoal suo adeguamento tempestivo in relazione alle carenze o anomalie riscontrate, ai cambiamenti delcontesto di riferimento, esterno o interno, o derivanti dall’introduzione di nuovi prodotti, attività oprocessi rilevanti.

– la Direzione Generale è responsabile dell’attuazione degli orientamenti strategici e delle linee guidadefiniti dal C.d.A., al quale riporta direttamente in proposito. In tale ambito, predispone le misurenecessarie ad assicurare l’istituzione, il mantenimento ed il corretto funzionamento di un efficacesistema di gestione e controllo dei rischi.

– il Collegio Sindacale, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali di sorveglianza, vigilasull’adeguatezza del sistema di gestione e controllo dei rischi, sul suo concreto funzionamento e sullarispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa. Il Collegio Sindacale viene sentito in merito alledecisioni riguardanti la nomina dei responsabili delle funzioni di controllo interno e la definizione deglielementi essenziali dell’architettura complessiva del sistema dei controlli; segnala al Consiglio diAmministrazione le carenze e le irregolarità riscontrate, richiede l’adozione di idonee misure correttivee ne verifica nel tempo l’efficacia.

La Direzione Generale, nell’ambito delle deleghe alla stessa attribuite:– analizza le tematiche afferenti a tutti i rischi aziendali al fine di definire e mantenere aggiornate le

politiche, di gestione, controllo e mitigazione dei rischi;– concorre alla definizione dei processi di gestione, controllo e mitigazione dei rischi, individuando

compiti e responsabilità delle strutture coinvolte per dare attuazione al modello organizzativoprescelto, assicurando il rispetto dei requisiti di segregazione funzionale e la conduzione delle attivitàrilevanti in materia di gestione dei rischi da parte di personale qualificato, con adeguato grado diautonomia di giudizio e in possesso di esperienze e conoscenze proporzionate ai compiti da svolgere;

Relazioni e Bilancio 2013

190

Page 191: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– verifica nel continuo la funzionalità, l’efficienza e l’efficacia del sistema di gestione e controllo deirischi informando in proposito il C.d.A.;

– propone i criteri del sistema di reporting direzionale e verso le funzioni di controllo interno,individuandone finalità, periodicità e funzioni responsabili;

– assicura che le unità organizzative competenti definiscano ed applichino metodologie e strumentiadeguati per l’analisi, la misurazione/valutazione ed il controllo/mitigazione dei rischi individuati;

– coordina le attività delle unità organizzative coinvolte nella gestione, misurazione/valutazione e ilcontrollo dei singoli rischi.

Nell’attuale configurazione organizzativa del governo dei rischi della banca, un ruolo chiave è svolto dallaFunzione di controllo dei rischi (denominata nell’organigramma aziendale Risk Controlling). La Funzioneè collocata in staff alla Direzione Generale e, pertanto, non dipende da strutture operative o che hanno laresponsabilità della gestione dei rischi di non conformità alle norme; tale collocazione ne assicura i profilidi autonomia e indipendenza richiesti dalle Disposizioni di Vigilanza vigenti al momento della suacostituzione. In considerazione delle dimensioni aziendali e in applicazione del principio diproporzionalità, la posizione organizzativo-funzionale della Funzione sarà in ogni caso oggetto diriflessione nell’ambito delle attività di adeguamento del sistema dei controlli interni della Banca allenuove disposizioni. La Funzione ha tra i propri compiti principali l’individuazione delle metodologie dimisurazione dei rischi, la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e il controllodella coerenza dell’operatività delle singole aree aziendali con gli obiettivi di rischio/rendimento definitidal C.d.A., quantificando il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali impatti economici. La Funzionegarantisce inoltre l’informativa inerente ai citati profili di analisi e valutazione attraverso opportunireporting indirizzati alle funzioni operative, alla Direzione Generale e, per il tramite di questa, agli Organidi Governo e Controllo.In particolare la Funzione, pur avvalendosi, nello svolgimento delle proprie mansioni, della collaborazionedi altre unità operative aziendali:– è direttamente responsabile della fase iniziale del processo di autovalutazione dell’adeguatezza del

capitale, individuando i rischi cui la Banca è o potrebbe essere esposta, identificando le relative fonti evalutandone la rilevanza attraverso lo sviluppo e analisi di appositi indicatori. In tale ambito raccoglie eanalizza i risultati del self assessment condotto, per quanto di competenza, dalle diverse Unità/Aree diBusiness in merito al monitoraggio dei profili di manifestazione dei diversi rischi ed effettua il calcolodegli indicatori di rilevanza degli stessi;

– sviluppa e manutiene i modelli e gli strumenti di supporto per la misurazione/valutazione ed ilmonitoraggio dei rischi;

– coordina, supervisionandone l’esecuzione, i calcoli dell’assorbimento di capitale attuale e prospetticoper ciascuno dei rischi di I Pilastro (di credito, controparte, di mercato e operativo) ed seguedirettamente le misurazioni dei rischi quantificabili di II Pilastro. Effettua il risk self assessment relativoai rischi non quantificabili;

– predispone ed effettua prove di stress;– determina il capitale interno complessivo, attuale e prospettico. Nel condurre tale attività tiene conto

delle eventuali esigenze di carattere strategico sottoposte dalla Pianificazione strategica;– supporta la Direzione Generale nello svolgimento e formalizzazione dell’autovalutazione

dell’adeguatezza del capitale e predispone la documentazione che, previa approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione, costituisce il pacchetto informativo da inviare alla Banca d’Italia.

Nota Integrativa

191

Page 192: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Con riguardo al processo del credito, che costituisce il principale elemento del business aziendale, laFunzione effettua analisi finalizzate a valutare l’andamento complessivo del rischio di credito della Bancaed è deputata alla verifica (i) dell’adeguatezza degli strumenti per l’identificazione dei crediti deteriorati,(ii) della metodologia di individuazione dei crediti da sottoporre a valutazione analitica e di definizionedei relativi parametri di valutazione e valori di riferimento; valuta la corretta esecuzione e attribuzionedelle valutazioni.

In tale ambito:– analizza periodicamente gli indicatori di rilevanza definiti nella fase di misurazione verificando la forma

tecnica, il settore di attività economica e la provincia di residenza dei prenditori;– analizza statisticamente l’andamento delle esposizioni ripartendo l’analisi per centri di assunzione di

rischio, approfondendo i casi di eventuali variazioni delle condizioni dei mercati immobiliari efinanziari;

– valuta sinteticamente la capacità delle garanzie reali e personali di coprire l’esposizione sottostante, inparticolar modo in relazione ad eventuali variazioni delle condizioni dei mercati immobiliari efinanziari;

– analizza eventuali concentrazioni individuando gli indicatori previsti per il rischio omonimo; analizza ipotenziali impatti derivanti da variazioni nelle condizioni economiche del prenditore/controparte e daeventi eccezionali, ma plausibili (eventi di stress).

Per quanto riguarda la misurazione del rischio di credito e di controparte monitora:– la quota di patrimonio complessivamente assorbito e, separatamente, dai portafogli regolamentari 58

(“imprese ed altri soggetti”), 59 (“esposizioni al dettaglio”) e 62 (“esposizioni garantite da immobili”);– il rapporto tra RWA ed esposizione totale;– i rapporti tra crediti anomali (nel complesso e nel dettaglio per sofferenze, incagli e scaduti) e impieghi

complessivi;– l’incidenza dei crediti anomali sugli impieghi per settore (famiglie e altri settori);– il grado di copertura per i diversi stati di deterioramento;– la quota margini disponibili su fidi a revoca;– il valore degli strumenti finanziari, PCT e derivati, che determinano il rischio di controparte.

La Banca ha definito la mappa dei rischi rilevanti, che costituisce la cornice entro cui si sviluppano tutte lealtre attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi. A tal fine si è provvedutoall’individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali la Banca è o potrebbe essere esposta, ossia deirischi che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il perseguimento delle proprie strategie e ilconseguimento degli obiettivi aziendali. Per ciascuna tipologia di rischio identificata, sono individuate lerelative fonti di generazione (anche ai fini della successiva definizione degli strumenti e delle metodologiea presidio della relativa misurazione e gestione) e le strutture responsabili della gestione. Nellosvolgimento di tali attività sono stati presi in considerazione tutti i rischi contenuti nell’elenco di cuiall’Allegato A della Circolare 263/06 (valutandone l’eventuale ampliamento al fine di meglio comprenderee riflettere il business e l’operatività aziendale) tenuto conto:– delle normative applicabili vigenti;– dell’operatività specifica in termini di prodotti e mercati di riferimento;– delle peculiarità dell’esercizio dell’attività bancaria nel contesto del Credito Cooperativo;– degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione.

Relazioni e Bilancio 2013

192

Page 193: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili, la Banca utilizza lemetodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari per i rischi compresi nel I Pilastro (dicredito, controparte, di mercato e operativo) e gli algoritmi semplificati indicati dalla cennata normativaper i rischi quantificabili rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse delportafoglio bancario). Per quanto riguarda invece i rischi non quantificabili, come già detto,coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia nella citata normativa, la Banca hapredisposto adeguati presidi interni di controllo e attenuazione. Nel processo di determinazione delcapitale interno complessivo la Banca tiene conto, inoltre, dei rischi connessi con l’operatività versosoggetti collegati (di natura legale, reputazionale o di conflitto d’interesse), considerando, nei casi disuperamento dei limiti prudenziali, le relative eccedenze a integrazione della misura del capitale internocomplessivo. La determinazione del capitale interno complessivo – effettuato secondo il già cennatoapproccio “building block” - viene effettuata con riferimento tanto alla situazione attuale, quanto a quellaprospettica. Nell’ambito delle attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress intermini di analisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti. Tenuto conto di quantoprevisto dalla Circolare n. 263/2006 della Banca d’Italia per gli intermediari di Classe 3, la Banca effettuaanalisi semplificate di sensibilità relativamente al rischio di credito, al rischio di concentrazione sulportafoglio crediti ed al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sulla base delle indicazionifornite nella stessa normativa e mediante l’utilizzo delle suddette metodologie semplificate di misurazionedei rispettivi rischi. I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazionedell’esposizione ai rischi stessi e del grado di vulnerabilità dell’azienda al verificarsi di eventi eccezionalima plausibili. Nel caso in cui l’analisi dei risultati degli stress test evidenzi l’inadeguatezza dei presidiinterni posti in essere dalla Banca, viene valutata l’opportunità di adottare appropriate misureorganizzative e/o di allocare specifici buffer di capitale interno.Al fine di uno stringente monitoraggio del livello di esposizione ai rischi, la misurazione del capitaleinterno complessivo in chiave attuale viene aggiornata con riferimento alla fine di ciascun trimestredell’esercizio in corso.

Il livello prospettico viene invece determinato con cadenza essenzialmente annuale - in sede dipredisposizione del resoconto ICAAP - con riferimento alla fine dell’esercizio in corso, tenendo conto dellaprevedibile evoluzione dei rischi e dell’operatività, in stretto raccordo con i processi di pianificazionestrategica ed operativa. La configurazione di questi, infatti, tiene conto dei riferimenti rilevanti dellaCircolare della Banca d’Italia n. 263/2006, in particolare con riguardo alla sostenibilità economica efinanziaria delle scelte strategiche, al governo e alla gestione del rischio di liquidità, all’adeguatezza delcapitale a fronte degli assorbimenti generati dall’operatività nonché alla coerenza dell’esposizioneaziendale ai rischi rispetto alla propensione definita.

A tal fine la Banca:– utilizza il budget annuale dettagliandolo adeguatamente rispetto alle necessità di stima dei rischi;– individua i parametri che influenzano l’incidenza del rischio, prevedendone la futura evoluzione

considerando anche variabili macroeconomiche (andamento del mercato);– definisce le stime di evoluzione dei fattori di rischio coerenti con i propri scenari economici e strategici;– verifica le previsioni sulla base della pianificazione pluriennale;– effettua una stima dell’evoluzione delle voci contabili che costituiscono la dotazione patrimoniale

individuata;– considera inoltre le eventuali esigenze di carattere strategico.

Nota Integrativa

193

Page 194: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Per la valutazione dell’adeguatezza patrimoniale, l’importo del fabbisogno di capitale necessario allacopertura dei rischi (capitale interno complessivo) viene confrontato con le risorse patrimonialidisponibili (capitale complessivo), tanto in termini attuali quanto in chiave prospettica. Tenuto ancheconto delle proprie specificità normative ed operative, la Banca ha identificato il proprio capitalecomplessivo nel Patrimonio di Vigilanza, in quanto quest’ultimo – oltre a rappresentare un archetipodettato da prassi consolidate e condivise – agevola la dialettica con l’Organo di Vigilanza. In caso discostamenti tra capitale interno complessivo e capitale complessivo, il CdA della Banca provvede adeliberare le azioni correttive da intraprendere previa stima degli oneri connessi con il reperimento dellerisorse patrimoniali aggiuntive.

Il sistema di gestione del rischio di liquidità della Banca è caratterizzato dai seguenti principifondamentali:– Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) il cui obiettivo primario è quello

di assicurare alla Banca la capacità di far fronte agli impegni di pagamento quotidiani, ordinari estraordinari, e di operare con una prudenziale posizione finanziaria netta a breve (fino a 12 mesi);

– Gestione del rischio di liquidità a medio/lungo termine (liquidità strutturale), laddove l’obiettivoprimario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività amedio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali eprospettiche, a breve termine;

– Analisi di sensitività: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto,quali le tecniche di stress testing, la Banca periodicamente effettua analisi di sensitività per valutare lepotenziali vulnerabilità del bilancio. A fronte di eventi di crisi di mercato, di crisi idiosincratica e lorocombinazioni;

– Piano di emergenza per fronteggiare situazioni di crisi di liquidità.

Come precedentemente indicato, al fine di conformarsi alle novità introdotte dalla normativa, la Banca, instretto raccordo con le attività finalizzate all’impostazione di riferimenti metodologici e organizzativicomuni, in corso a livello associativo, ha avviato specifiche attività progettuali per raccordare, in unavisione organica e in un’ottica di gestione integrata dei rischi, gli standard applicati nonché integrare ilgoverno e la gestione dei rischi con i nuovi dettami normativi in argomento.Infatti, lo sviluppo di metodologie, prassi e soluzioni operative (in termini di obiettivi di rischio,definizione di soglie di tolleranza e limiti operativi, flussi informativi, ecc.) implica, nell’otticadell’adozione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk AppetiteFramework - “RAF”), la conduzione di attività più puntuali, formalizzate ed ispirate ad una logica dimaggiore organicità nella visione e valutazione dei vari rischi aziendali.Su tale ultimo versante, il percorso che la Banca ha intrapreso per la definizione del Risk AppetiteFramework - ovvero il quadro di riferimento che definisce - in coerenza con il massimo rischio assumibile, ilbusiness model e il piano strategico - la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, lepolitiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli - si sviluppa lungotre principali ambiti di intervento:– Organizzativo, mediante (i) la definizione dei compiti degli organi e delle funzioni aziendali coinvolte

nel RAF; (ii) la definizione di linee guida per l’aggiornamento dei documenti organizzativi e digovernance con riguardo ai principali profili di rischio (di credito e controparte, di concentrazione, ditasso, di mercato, di liquidità, operativi) e per la gestione delle relative interrelazioni (politiche digoverno dei rischi, processo di gestione dei rischi, ICAAP, pianificazione strategica e operativa, sistema

Relazioni e Bilancio 2013

194

Page 195: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

dei controlli interni, sistema degli incentivi, operazioni di maggior rilievo, etc.) in un quadro dicomplessiva coerenza; (iii) la definizione dei flussi informativi inerenti;

– Metodologico, mediante (i) la definizione di indicatori, di linee guida per la relativa valorizzazione e lafissazione delle soglie inerenti; (ii) la declinazione degli obiettivi e degli indicatori individuati nelsistema dei limiti operativi;

– Applicativo, mediante la ricognizione degli ambiti di intervento sugli attuali supporti applicativi per lagestione dei rischi e dei processi di vigilanza (misurazione dei rischi, segnalazioni di vigilanza, ICAAP,simulazione/forecasting, attività di alerting, reporting, ecc.) e la definizione dei requisiti funzionali peril connesso sviluppo.

La Banca, in stretto raccordo con le iniziative progettuali di Categoria per la definizione/l’aggiornamentodei riferimenti metodologici, organizzativi e documentali in materia, ha previsto di avviare specificheattività di adeguamento delle metodologie e degli strumenti di controllo in essere (o lo sviluppo, laddovenecessario) nell’ottica di renderli ulteriormente atti a una gestione e un monitoraggio integrato dei rischie di assicurarne la coerenza con le proprie strategie e operatività.In tale ambito, la pianificazione nel 2014 delle attività di controllo da parte delle diverse funzioniaziendali è indirizzata secondo canoni di ulteriore integrazione e maggiore coordinamento, conriferimento, in particolare, agli ambiti di potenziale sovrapposizione nelle attività di controllo e/o allearee che permettono di sviluppare sinergie, nonché definendo logiche armonizzate divalutazione/misurazione dell’esposizione aziendale ai rischi.

Nota Integrativa

195

Page 196: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generaliLe strategie e le politiche creditizie della Banca sono essenzialmente legate alle sue specificità -“mutualità” e “localismo” - definite per legge e dallo statuto sociale e caratterizzate da una moderatapropensione al rischio di credito che trova espressione:– nella prudente selezione delle singole controparti, attraverso una completa e accurata analisi della

capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente assunti, finalizzata a contenerel’esposizione al rischio di credito;

– nella diversificazione del rischio di credito, individuando nei crediti di importo limitato il naturalebacino operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi diclienti connessi o su singoli rami di attività economica;

– nel controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia conun’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano anomalie e/o irregolarità.

La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è, quindi, orientata alsostegno finanziario dell’economia locale e si caratterizza per un’elevata propensione ad intrattenererapporti di natura fiduciaria e personale con tutti gli operatori (famiglie, micro e piccole imprese,artigiani) del proprio territorio di riferimento verso i quali è erogata la quasi totalità degli impieghi,nonché per una particolare vocazione operativa a favore dei clienti-soci anche mediante scambi nonprevalentemente di natura patrimoniale. Peraltro, non meno rilevante è la funzione etica svolta dallaBanca a favore di determinate categorie di operatori economici (ad esempio, giovani e immigrati), anchetramite l’applicazione di condizioni economiche più vantaggiose.In tale contesto, i settori delle famiglie, delle micro e piccole imprese e degli artigiani rappresentano isegmenti di clientela tradizionalmente di elevato interesse per la Banca.L’importante quota degli impieghi rappresentata dai mutui residenziali, offerti secondo diverse tipologiedi prodotti, testimonia l’attenzione particolare della Banca nei confronti del comparto delle famiglie.Il segmento delle micro e piccole imprese e quello degli artigiani rappresenta un altro settore di particolareimportanza per la Banca. Nel corso dell’anno è continuata l’attività di sviluppo nei confronti di talioperatori economici con una serie di iniziative volte ad attenuare le difficoltà riconducibili alla piùgenerale crisi economica internazionale.Sono state, inoltre, ulteriormente valorizzate le varie convenzioni con i diversi Confidi operanti sulterritorio.Sotto il profilo merceologico, la concessione del credito è prevalentemente indirizzata verso i rami diattività economica rappresentati dall’edilizia, dai servizi e dal commercio.La Banca è altresì uno dei partner finanziari di riferimento degli enti territoriali, nonché di altri enti localie di strutture alle stesse riconducibili. L’attività creditizia verso tali enti si sostanzia nell’offerta di formeparticolari di finanziamento finalizzate alla realizzazione di specifici progetti oppure al soddisfacimento difabbisogni finanziari di breve periodo.

Oltre all’attività creditizia tradizionale, la Banca è esposta ai rischi di posizione e di controparte conriferimento, rispettivamente, all’operatività in titoli ed in derivati OTC non speculativa.L’operatività in titoli comporta una limitata esposizione della Banca al rischio di posizione specifico in

Relazioni e Bilancio 2013

196

Page 197: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

quanto gli investimenti in strumenti finanziari sono orientati verso emittenti (governi centrali,intermediari finanziari e imprese non finanziarie) di elevato standing creditizio.L’esposizione al rischio di controparte dell’operatività in derivati non speculativa è molto contenutapoiché assunta prevalentemente nei confronti delle strutture specializzate del Movimento Cooperativo e diprimarie controparti italiane.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativiIl rischio di credito continua a rappresentare la componente preponderante dei rischi complessivi cui èesposta la Banca.Alla luce di tale circostanza e in ossequio alle disposizioni previste nel Titolo IV, capitolo 11 delleIstruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di controlli interni, la Banca si è dotata di unastruttura organizzativa funzionale al raggiungimento di un efficiente ed efficace processo di gestione econtrollo del rischio di credito. Le citate disposizioni regolamentari hanno trovato abrogazione a seguitodell’introduzione da parte della Banca d’Italia della nuova regolamentazione in tema di “Sistema deiControlli interni, Sistema Informativo e Continuità operativa”, avvenuta tramite il 15° aggiornamentodella Circolare 263/06 nello scorso luglio 2013. In ottemperanza a quanto stabilito nelle nuovedisposizioni la Banca deve conformarsi al nuovo quadro regolamentare entro il 1° luglio 2014, fatte salvealcuni disposizioni per le quali sono previsti differenti e meno stringenti termini per l’adeguamento.Come richiesto dalla normativa ed indicato in premessa, la Banca ha trasmesso una relazione recantel’autovalutazione della propria situazione aziendale rispetto alle previsioni delle nuova normativa (gapanalysis) e le misure da adottare e la relativa scansione temporale per assicurare il pieno rispetto di talidisposizioni.In questo ambito, la Banca ha intrapreso specifiche iniziative di carattere organizzativo ed operativo conriguardo al processo di gestione e controllo del rischio di credito.Tenuto conto di quanto indicato nel Capitolo 7 della circ. 263/06 (cfr. Allegato A – Par. 2), si ritiene chegli ambiti di intervento volti a rendere pienamente conforme il presidio del rischio ai requisiti normativiattengano al grado di formalizzazione delle politiche di valutazione dei crediti deteriorati, nonché allosviluppo di controlli di secondo livello più approfonditi sulle singole esposizioni, avuto particolareriguardo a quelle deteriorate.Nella sua attuale configurazione il processo organizzativo di gestione e controllo del credito è ispirato alprincipio di separatezza tra le attività proprie della fase istruttoria e quelle operative (fatte salve leautonomie attribuite alle filiali, per importi comunque contenuti), nonché tra le attività di gestione e leattività di controllo. Tale segregazione è stata attuata attraverso la costituzione di strutture organizzativeseparate.

L’intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un Regolamento interno (e dallecorrelate disposizioni attuative) che in particolare:– individua le deleghe ed i poteri di firma in materia di erogazione del credito;– definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;– definisce le metodologie per il rinnovo degli affidamenti;– definisce le metodologie di controllo andamentale e di misurazione del rischio di credito, nonché le

tipologie di interventi da adottare in caso di rilevazione di anomalie.

Nota Integrativa

197

Page 198: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

In tale ambito, già nel corso del 2012, con riferimento alle operazioni con soggetti collegati, la Banca si èdotata di apposite Procedure deliberative volte a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti aicentri decisionali della stessa possa compromettere l’imparzialità e l’oggettività delle decisioni relativealla concessione, tra l’altro, di finanziamenti. In tale prospettiva, la Banca si è dotata anche di strumentiricognitivi e di una procedura informatica volti a supportare il corretto e completo censimento dei soggetticollegati. Tali riferimenti sono stati integrati, attraverso l’adozione di specifiche politiche, con assettiorganizzativi e controlli interni volti a definire i ruoli e le responsabilità degli organi e delle funzioniaziendali in tema di prevenzione e gestione dei conflitti d’interesse, ad assicurare l’accurato censimentodei soggetti collegati, a monitorare l’andamento delle relative esposizioni e il costante rispetto dei limitidefiniti, ad assicurare la tempestiva e corretta attivazione delle procedure deliberative disciplinate. Labanca ha altresì definito livelli di propensione al rischio e soglie di tolleranza coerenti con il proprioprofilo strategico e le caratteristiche organizzative.Nel corso del 2013, tali politiche e procedure deliberative sono state integrate ed aggiornate in merito alcorretto censimento dei soggetti collegati ex-ante – vale a dire prima ed indipendentemente dal fatto diaver instaurato relazioni creditizie o di altra natura con detti soggetti – ed ex- post – vale a dire almomento dell’instaurazione di rapporti.Attualmente la banca è strutturata in 11 agenzie di rete, ognuna diretta e controllata da un responsabile.L’Area affari è l’organismo centrale delegato al governo dell’intero processo del credito in relazione allaconcessione e revisione, nonché al coordinamento ed allo sviluppo degli affari creditizi e degli impieghisul territorio. La ripartizione dei compiti e responsabilità all’interno di tale Area è volta a realizzare lasegregazione di attività in conflitto di interesse.In via indipendente dalle risorse titolari di deleghe in materia di erogazione del credito, l’Ufficio ControlloCrediti è delegato al monitoraggio sistematico delle posizioni ed alla rilevazione delle posizioni“problematiche”, nonché al coordinamento e alla verifica del monitoraggio delle posizioni svolto daipreposti di filiale.La Funzione Risk Controlling, in staff alla Direzione Generale, svolge l’attività di controllo sulla gestione deirischi, attraverso un’articolazione dei compiti derivanti dalle tre principali responsabilità declinate nellecitate Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia (concorrere alla definizione delle metodologie dimisurazione dei rischi; verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative; e controllarela coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimentoassegnati).La gestione del contenzioso, infine, è affidata all’Ufficio Legale, organo in staff alla Direzione Generale.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controlloCon riferimento all’attività creditizia del portafoglio bancario, l’Area affari, come già detto, assicura lasupervisione ed il coordinamento delle fasi operative del processo del credito, delibera nell’ambito delleproprie deleghe ed esegue i controlli di propria competenza.A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure specifiche perle fasi di istruttoria/delibera, di rinnovo delle linee di credito e di monitoraggio del rischio di credito. Intutte le citate fasi la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione del merito creditiziodella controparte, supportate da procedure informatiche sottoposte a periodica verifica e manutenzione.I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iterdeliberativo in cui intervengono le diverse unità operative competenti, appartenenti sia alle strutturecentrali che a quelle di rete, in coerenza con i livelli di deleghe previsti. Tali fasi sono supportate, anche alfine di utilizzare i dati rivenienti da banche dati esterne, dalla procedura (ad esempio, PEF) che consente

Relazioni e Bilancio 2013

198

Page 199: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

la verifica (da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del credito) dello stato di ogni posizione giàaffidata o in fase di affidamento, nonché di ricostruire il processo che ha condotto alla definizione delmerito creditizio dell’affidato (attraverso la rilevazione e l’archiviazione del percorso deliberativo e delletipologie di analisi effettuate).In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti di rilevante entità, la valutazione, anche prospettica,si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati quantitativi e oggettivi, oltre che - comeabitualmente avviene - sulla conoscenza personale e sull’approfondimento della specifica situazioneeconomico-patrimoniale della controparte e dei suoi garanti. Analogamente, per dare snellezza alleprocedure, sono stati previsti due livelli di revisione: uno, di tipo semplificato con formalità ridotteall’essenziale, riservato al rinnovo dei fidi di importo limitato riferiti a soggetti che hanno un andamentoregolare; l’altro, di tipo ordinario, per la restante tipologia di pratiche.La definizione delle metodologie per il controllo andamentale del rischio di credito ha come obiettivol’attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni affidate da parte dell’Ufficio ControlloCrediti e dei referenti di rete (responsabili dei controlli di primo livello), in stretta collaborazione con lastruttura commerciale (Filiali, Area Affari, Direzione).In particolare, il Personale delegato alla fase di controllo andamentale ha a disposizione una molteplicitàdi elementi informativi che permettono di verificare le movimentazioni dalle quali emergono situazioni ditensione o di immobilizzo dei conti affidati.La procedura informatica adottata dalla Banca consente di estrapolare periodicamente tutti i rapporti chepossono presentare sintomi di anomalia andamentale. Il costante monitoraggio delle segnalazioni fornitedalla procedura consente, quindi, di intervenire tempestivamente all’insorgere di posizioni anomale e diprendere gli opportuni provvedimenti nei casi di crediti problematici.Le posizioni affidate, come già accennato, vengono controllate anche utilizzando le informazioni fornitedalle Centrali dei Rischi.Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di riesame periodico, svolto per ogni singolacontroparte/gruppo di clienti connessi da parte delle strutture competenti per limite di fido.Le valutazioni periodiche del comparto crediti sono confrontate con i benchmark, le statistiche e lerilevazioni prodotti dalla competente struttura della Federazione Lombarda.La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito è oggetto di aggiornamento costante.Negli ultimi anni, la revisione della regolamentazione prudenziale internazionale che, come noto, imponealle banche di dotarsi di una efficiente struttura di risk management in grado di misurare e monitoraretutte le fattispecie di rischio e di produrre delle autovalutazioni periodiche sull’adeguatezza del capitaleinterno rispetto alla propria posizione di rischio, attuale e prospettica, nonché l’evoluzionenell’operatività delle BCC-CR hanno ulteriormente spinto il Credito Cooperativo a sviluppare metodi esistemi di controllo del rischio di credito.

I presidi di rischio sono stati ulteriormente migliorati:– con l’adozione di un nuovo processo del credito che recepisce le molteplici novità introdotte dalla

Circolare 263/2006;– con l’utilizzo dello strumento per il monitoraggio della clientela (Monitora) sviluppato dall’outsourcer

informatico;– con l’utilizzo dello strumento “Score Rischio e Classe di Merito” rilasciato sul sistema Direzionale.

Nota Integrativa

199

Page 200: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Con riferimento alla circolare Banca d’Italia 263/06, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha, tral’altro, deliberato di:– adottare la metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito (I

Pilastro);– utilizzare i rating esterni rilasciati dall’agenzia esterna Moody’s di valutazione del merito di credito

riconosciuta dalla Banca d’Italia per la determinazione dei fattori di ponderazione delle esposizioniricomprese nei portafogli “Amministrazioni centrali e banche centrali” e - indirettamente -“Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” e “Enti territoriali”, nonché “Imprese e altrisoggetti”, “Organizzazioni Internazionali”, “Banche Multilaterali di Sviluppo”, “Organismi diInvestimento Collettivo del Risparmio”, “Posizioni verso le cartolarizzazioni”.

Il declassamento dell’Italia da parte dell’agenzia Moody’s nel luglio 2012, ha portato il giudizio sul debitoitaliano da A3 con prospettive negative a Baa2 con prospettive negative. Il downgrading applicatodall’Agenzia, rispetto al mapping della Banca d’Italia, ha determinato per i rating a lungo termine ilpassaggio alla classe di merito di credito inferiore, la 3. Conseguentemente, nell’ambito della metodologiastandardizzata, applicata dalla banca per la determinazione del requisito patrimoniale minimo per ilrischio di credito, ha comportato l’innalzamento dal 50 al 100% del fattore di ponderazione applicato alleesposizioni non a breve termine verso o garantite da intermediari vigilati italiani e alle esposizioni verso ogarantite da enti del settore pubblico diverse da quelle con durata originaria inferiore ai 3 mesi.Con riferimento al processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP) la Banca utilizzal’algoritmo semplificato cd. Granularity Adjustment (Cfr. allegato B, Titolo III, Capitolo 1 Circ. 263/06) perla quantificazione del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione per singole controparti ogruppi di clienti connessi.Inoltre, la Banca esegue periodicamente prove di stress con riferimento ai rischi di credito e diconcentrazione citati attraverso analisi di sensibilità che si estrinsecano nel valutare gli effetti sugli stessirischi di eventi specifici. Anche se il programma delle prove di stress assume un ruolo fondamentale nellafase di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale della Banca, tuttavia la finalità delle stesse non siesaurisce con la stima di un eventuale supplemento di capitale interno per le diverse tipologie di rischiointeressate. La Banca può infatti individuare e adottare azioni di mitigazione ordinarie e straordinarieulteriori in risposta a crescenti livelli di rischiosità sperimentati.Con riferimento all’operatività sui mercati mobiliari, sono attive presso l’Area Finanza della Banca momentidi valutazione e controllo sia in fase di acquisto degli strumenti finanziari, sia in momenti successivi neiquali periodicamente viene analizzata la composizione del comparto per asset class/portafoglio Ias/Ifrs,identificato e determinato il livello di rischio specifico oppure di controparte, nonchè verificato il rispettodei limiti e delle deleghe assegnate.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di creditoConformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal CdA, le tecniche di mitigazione delrischio di credito utilizzate dalla Banca si sostanziano:– nell’acquisizione di differenti fattispecie di protezione del credito di tipo reale e personale, per

l’operatività di impiego alla clientela ordinaria;– nell’adozione di accordi di compensazione bilaterale relativamente ai contratti aventi ad oggetto i

derivati OTC e le operazioni con regolamento a lungo termine.Relativamente all’operatività di impiego alla clientela ordinaria le citate forme di garanzia sono,ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione del merito di credito della clientela e della

Relazioni e Bilancio 2013

200

Page 201: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

tipologia di affidamento domandata dalla stessa.Anche nel corso del 2013 sono state condotte specifiche attività finalizzate alla verifica dei requisiti diammissibilità stabiliti dalla normativa prudenziale in materia di Credit Risk Mitigation (CRM) e all’eventualeadeguamento delle forme di garanzia adottate.Con riferimento all’attività sui mercati mobiliari, considerato che la composizione del portafoglio éorientata verso primari emittenti con elevato merito creditizio, non sono richieste al momento particolariforme di mitigazione del rischio di credito.La principale concentrazione di garanzie reali (principalmente ipotecarie) è legata a finanziamenti aclientela retail (a medio e lungo termine).

Garanzie realiPer quanto concerne le forme di garanzia reale, la Banca accetta diversi strumenti a protezione del creditocostituiti dalle garanzie ipotecarie (ipoteca su immobili residenziali e commerciali, principalmente diprimo grado) e da garanzie finanziarie (pegno su titoli e su altri strumenti finanziari).Tutte le tipologie di garanzia acquisibili dalla Banca sono inserite nel processo strutturato di gestionedelle garanzie reali condividendone quindi tutte le fasi in cui è composto.Con riferimento all’acquisizione, valutazione e gestione delle principali forme di garanzia reale, la Bancaha definito specifiche politiche e procedure, anche al fine di assicurare il soddisfacimento dei requisitiprevisti dalla normativa per il loro riconoscimento ai fini prudenziali al momento della costituzione dellaprotezione e per tutta la durata della stessa.In particolare:– sono predisposte politiche e procedure documentate con riferimento alle tipologie di strumenti di CRM

utilizzati a fini prudenziali, al loro importo, all’interazione con la gestione del profilo di rischiocomplessivo;

– sono adottate tecniche e procedure volte al realizzo tempestivo delle attività poste a protezione delcredito;

– poiché non sono affidati a strutture centralizzate i compiti di controllo sui profili di certezza giuridica,sono state adottate specifiche misure organizzative per evitare il rischio di disomogeneità nellevalutazioni e nelle procedure operative tra le diverse strutture locali;

– sono sviluppati e posti in uso standard della contrattualistica utilizzata;– le diverse tipologie di garanzie accettate e le connesse politiche creditizie sono chiaramente

documentate e divulgate.

È inoltre assicurata la presenza di un sistema informativo a supporto delle fasi del ciclo di vita dellagaranzia (acquisizione, valutazione, gestione, rivalutazione, realizzo).Le misure di controllo cui è soggetta la concessione del credito con acquisizione di garanzie reali sonodifferenziate per tipologia di garanzia.Relativamente alle garanzie ipotecarie su immobili, le politiche e le procedure aziendali assicurano chesiano sempre acquisite e gestite con modalità atte a garantirne l’opponibilità in tutte le giurisdizionipertinenti e l’escutibilità in tempi ragionevoli.In tale ambito, la Banca ha definito specifiche politiche e procedure interne con riguardo:– alla non dipendenza del valore dell’immobile in misura rilevante dal merito di credito del debitore;– alla indipendenza del soggetto incaricato dell’esecuzione della stima dell’immobile;– alla presenza di un’assicurazione contro il rischio danni sul bene oggetto di garanzia;– alla messa in opera di un’adeguata sorveglianza sul valore dell’immobile, al fine di verificare la

Nota Integrativa

201

Page 202: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

sussistenza nel tempo dei requisiti che permettono di beneficiare di un minor assorbimentopatrimoniale sulle esposizioni garantite;

– al rispetto del rapporto massimo tra fido richiesto e valore della garanzia (loan-to-value): 80% per gliimmobili residenziali e 50% per quelli commerciali. Qualora venga superato tale limite deve esserevalutata l’opportunità di richiedere un’idonea garanzia integrativa;

– alla destinazione d’uso dell’immobile e alla capacità di rimborso del debitore.

Il processo di sorveglianza sul valore dell’immobile oggetto di garanzia è svolto attraverso l’utilizzo dimetodi statistici. Al riguardo, l’attività di valutazione è effettuata:– almeno ogni 3 anni per gli immobili residenziali;– annualmente per gli immobili di natura non residenziale.

Per le esposizioni rilevanti (ossia di importo superiore a 3 milioni di euro o al 5 per cento del patrimonio divigilanza della Banca) la valutazione è in ogni caso rivista da un perito indipendente almeno ogni 3 anni.

Con riguardo alle garanzie reali finanziarie la Banca, sulla base delle politiche e processi per la gestione deirischio di credito e dei limiti e deleghe operative definite, indirizza l’acquisizione delle stesseesclusivamente a quelle aventi ad oggetto attività finanziarie delle quali l’azienda è in grado di calcolare ilfair value con cadenza almeno semestrale (ovvero ogni qualvolta esistano elementi che presuppongano chesi sia verificata una diminuzione significativa del fair value stesso).

La Banca ha, inoltre, posto in essere specifici presidi e procedure atte a garantire i seguenti aspettirilevanti per l’ammissibilità a fini prudenziali delle garanzie in argomento:– assenza di una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria e il merito creditizio

del debitore;– specifici presidi a garanzia della separatezza esterna (tra patrimonio del depositario e bene oggetto di

garanzia) e della separatezza interna (tra i beni appartenenti a soggetti diversi e depositati presso iterzi); qualora l’attività oggetto di garanzia sia detenuta presso terzi;

– durata residua della garanzia non inferiore a quella dell’esposizione.

La sorveglianza delle garanzie reali finanziarie, nel caso di pegno su titoli, avviene attraverso ilmonitoraggio del rating dell’emittente e la valutazione del fair value dello strumento finanziario agaranzia.

Garanzie personaliCon riferimento alle garanzie personali, le principali tipologie di garanti sono rappresentate daimprenditori e partner societari correlati al debitore nonché, nel caso di finanziamenti concessi a favore diimprese individuali e/o persone fisiche, anche da congiunti del debitore stesso. Meno frequentemente ilrischio di insolvenza è coperto da garanzie personali fornite da altre società (generalmente societàappartenenti allo stesso gruppo economico del debitore), oppure prestate da istituzioni finanziarie ecompagnie assicurative.Nel caso di finanziamenti a soggetti appartenenti a determinate categorie economiche (artigiani,commercianti, etc.) la Banca acquisisce specifiche garanzie (sussidiarie o a prima richiesta) prestate daparte dei consorzi fidi di appartenenza.Le suddette forme di garanzia, nella generalità dei casi, non consentono un’attenuazione del rischio di

Relazioni e Bilancio 2013

202

Page 203: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

credito in quanto prestate da soggetti “non ammessi” ai fini della nuova normativa prudenziale.Nel caso in cui una proposta di finanziamento preveda garanzie personali di terzi l’istruttoria si estendeanche a questi ultimi. In particolare, in relazione alla tipologia di fido garantito ed all’importo, sisottopone a verifica e analisi:– la situazione patrimoniale e reddituale del garante, anche tramite la consultazione delle apposite

banche dati;– l’esposizione verso il sistema bancario;– le informazioni presenti nel sistema informativo della banca;– l’eventuale appartenenza ad un gruppo e la relativa esposizione complessiva.

Eventualmente, a discrezione dell’istruttore in relazione all’importo della garanzia, l’indagine sarà estesaalla Centrale dei rischi.Se il garante è rappresentato da una società, e comunque quando ritenuto necessario in considerazione delrischio e dell’importo del finanziamento, oltre al riscontro delle informazioni prodotte dalle retenell’apposito modulo riservato al garante, si procede allo sviluppo del merito creditizio del soggettogarante, con le stesse modalità previste per il richiedente.La Banca ha adottato nell’anno 2014 accordi di compensazione bilaterale di contratti aventi ad oggetto iderivati OTC e le operazioni con regolamento a lungo termine stipulati con il Gruppo Bancario ICCREA che,pur non dando luogo a novazione, prevede la formazione di un’unica obbligazione, corrispondente al saldonetto di tutte le operazioni incluse nell’accordo stesso, di modo che, nel caso di inadempimento dellacontroparte per insolvenza, bancarotta, liquidazione o per qualsiasi altra circostanza, la banca ha il dirittodi ricevere o l’obbligo di versare soltanto l’importo netto dei valori positivi e negativi ai prezzi correnti dimercato delle singole operazioni compensate. La Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia (in materiasostituita dal Regolamento (UE) n. 575/2013 dal 1° gennaio 2014), nell’ambito del Titolo II - Capitolo 3,con riferimento ai derivati OTC ed alle operazioni con regolamento a lungo termine, inquadra tali accordinell’ambito degli “altri accordi bilaterali di compensazione dei derivati tra la banca e la sua controparte”,ovverossia degli “accordi scritti tra una banca e una controparte in base ai quali le reciproche posizionicreditorie e debitorie generate da tali contratti sono automaticamente compensate in modo da stabilire ununico saldo netto, senza effetti novativi.”L’effetto di riduzione del rischio di controparte (e, quindi, il minor assorbimento patrimoniale) èriconosciuto a condizione che la banca rispetti i requisiti specifici contemplati nella normativa.

2.4 Attività finanziarie deteriorateLa Banca è organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, la classificazione e ilcontrollo dei crediti.Coerentemente con quanto dettato dai principi contabili IAS/IFRS, ad ogni data di bilancio vieneverificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento finanziarioovvero gruppo di strumenti finanziari.Le posizioni che presentano un andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di rischio.Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o insituazioni sostanzialmente equiparabili; tra le partite incagliate le posizioni in una situazione ditemporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; come creditiristrutturati le posizioni per le quali la banca acconsente, a causa del deterioramento delle condizionieconomico-finanziarie del debitore, ad una modifica delle condizioni contrattuali originarie; in seguitoalla modifica delle disposizioni di vigilanza prudenziale, sono state incluse tra le esposizioni deteriorate

Nota Integrativa

203

Page 204: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

anche le posizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 (past due). Questa modifica ha comportatol’introduzione di una nuova categoria contabile nella quale vengono classificate le posizioni con talicaratteristiche e l’inclusione dello sconfinamento continuativo tra gli elementi da considerare ai fini delmonitoraggio e della rilevazione dei crediti problematici per favorire la sistemazione dell’anomaliaanteriormente al raggiungimento dei giorni di sconfinamento previsti per la classificazione del nuovostato.In vista delle nuove regole in tema di impairment che saranno introdotte dall’IFRS 9, la cui applicazioneseguirà le tempistiche previste dallo IASB e che sostituirà l’attuale IAS 39, la Banca prende parte alleiniziative avviate a livello di Categoria finalizzate a supportare le BCC-CR alle modifiche alla disciplinacontabile e di bilancio.Secondo il nuovo modello di impairment previsto dall’IFRS 9 la rettifica di valore sarà calcolata non piùsulla perdita registrata ma sulla perdita attesa. Pertanto nel progetto di Categoria sono state avviate leanalisi propedeutiche all’individuazione degli interventi sulle procedure e sui sistemi informativi egestionali, necessari per l’implementazione. Sono state quindi avviate attività a supporto della conduzionedi una ricognizione strutturata presso i centri applicativi di Sistema in merito all’estensione e profonditàdei dati disponibili, con l’obiettivo di valutare compiutamente, nell’ottica della costruzione del modello diimpairment a tendere, l’attuale patrimonio informativo, la complessità di estrazione e trattamento, lesoluzioni necessarie per il relativo completamento. Ciò anche alla luce dell’incidenza sull’ammontare dellerettifiche di valore richieste da tale modello, potenzialmente significativa in particolare alla data di primaapplicazione, della capacità di ricostruire l’evoluzione della qualità creditizia degli strumenti finanziaririspetto al momento dell’erogazione o dell’acquisto del credito.Tali attività progettuali consentono l’individuazione e condivisione delle informazioni utili ai fini dellavalutazione degli aspetti metodologici legati alla stima dei parametri di rischio per le svalutazioni deiportafoglio crediti sulla base del nuovo modello. In tale ambito si è tenuto conto delle esigenze connessecon l’impianto della nuova segnalazione richiesta dalla Banca d’Italia relativamente alle perditestoricamente registrate sulle posizioni in default (Circolare 284/13).La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati, non classificati a “sofferenza”, èaffidata all’Area Affari e all’Ufficio Controllo Crediti, in staff con la Direzione Generale. Detta attività siestrinseca principalmente nel:– monitoraggio delle citate posizioni in supporto alle agenzie di rete alle quali competono controlli di

primo livello;– concordare con il gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarità andamentale o il

rientro delle esposizioni oppure piani di ristrutturazione.

Sono invece in capo all’ufficio Controllo di Credito in staff con la Direzione Generale le attività volte a:– determinare le previsioni di perdite sulle posizioni;– proporre agli organi superiori competenti il passaggio a “sofferenza” di quelle posizioni che a causa di

sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna possibilità di normalizzazione.La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico commisurato all’intensità degliapprofondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo processo di monitoraggio.La attività di recupero relative alle posizioni classificate a sofferenza sono gestite esclusivamentedall’Ufficio Legale, in staff alla Direzione Generale.Anche in questo caso la metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico.

Relazioni e Bilancio 2013

204

Page 205: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. QUALITÀ DEL CREDITO

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis:consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale.

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenzae per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Incagli Esposizioniristrutturate

Esposizioniscadute

deteriorate

Esposizioniscadute

nondeteriorate

Altreattività Totale

1. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione 17 17

2. Attività finanziarie disponibiliper la vendita 215.909 215.909

3. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza 4.359 4.359

4. Crediti verso banche 37.418 37.4185. Crediti verso clientela 19.387 20.048 1.049 1.568 17.668 293.837 353.5576. Attività finanziarie valutate

al fair value7. Attività finanziarie in corso

di dismissione8. Derivati di copertura

Totale al 31.12.2013 19.387 20.048 1.049 1.568 17.668 551.540 611.260Totale al 31.12.2012 13.988 27.527 1.081 2.091 9.220 543.552 597.459

I contratti derivati sono stati classificati tra le “Altre attività”.

Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate nell’attivo dello statopatrimoniale, con esclusione delle partecipazioni non di controllo detenute dalla Banca in società delmovimento del credito cooperativo, ammontanti a 5.718 mila Euro.

Nota Integrativa

205

Page 206: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualitàcreditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualitàAttività deteriorate In bonis Totale

(esposizionenetta)

Esposizionelorda

Rettifichespecifiche

Esposizionenetta

Esposizionelorda

Rettifiche diportafoglio

Esposizionenetta

1. Attività finanziariedetenute per lanegoziazione

X X 17 17

2. Attività finanziariedisponibili per lavendita

215.909 215.909 215.909

3. Attività finanziariedetenute sino allascadenza

4.359 4.359 4.359

4. Crediti verso banche 37.418 37.418 37.418

5. Crediti verso clientela 64.308 22.256 42.052 312.839 1.334 311.505 353.557

6. Attività finanziarievalutate al fair value X X

7. Attività finanziarie incorso di dismissione

8. Derivati di copertura X X

Totale al 31.12.2013 64.308 22.256 42.052 570.525 1.334 569.208 611.260

Totale al 31.12.2012 56.448 11.761 44.687 553.617 874 552.772 597.459

I contratti derivati sono stati classificati tra le “Altre attività”.

A.1.2.1 Dettaglio del portafoglio crediti verso la clientela delle esposizioni in bonis oggetto dirinegoziazione nell’ambito di accordi collettivi e delle altre esposizioni

Tipologieesposizioni\

valori

A. esposizioni in bonis oggetto di rinegoziazionenell’ambito di accordi collettivi B. Altre esposizioni in bonis

totalecreditiverso laclientelain bonis

Esposizioninon

scadute

Esposizioni scaduteEsposizioni

nonscadute

Esposizioni scadute

sino a3 mesi

da oltre3 mesi a6 mesi

da oltre6 mesi a1 anno

oltre1 anno

sino a3 mesi

da oltre3 mesisino a6 mesi

da oltre6 mesisino a1 anno

da oltre1 anno

Esposizionilorde

19.136 275.935 13.453 4.037 239 39 312.839

Rettifiche diportafoglio

83 1.151 73 26 1 1.334

Esposizioninette

19.053 274.784 13.380 4.011 238 39 311.505

Non vengono illustrate le esposizioni creditizie degli altri portafogli, diversi dai crediti verso clientela, inquanto non oggetto di rinegoziazione.

A.1.2.2 Attività deteriorate: (i) ammontare del totale delle cancellazioni parziali operate;(ii) differenza positiva tra il valore nominale e il prezzo di acquisto

Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non ha effettuato cancellazioni parziali delle attivitàdeteriorate.

Relazioni e Bilancio 2013

206

Page 207: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizionelorda

Rettifiche di valorespecifiche

Rettifiche di valoredi portafoglio

Esposizionenetta

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze X

b) Incagli X

c) Esposizioni ristrutturate X

d) Esposizioni scadute deteriorate X

e) Altre attività 45.603 X 45.603

TOTALE A 45.603 45.603

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate X

b) Altre 3.718 X 3.718

TOTALE B 3.718 3.718

TOTALE A + B 49.321 49.321

Le esposizioni creditizie per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia ilportafoglio di allocazione contabile.Le “esposizioni fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa(garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio,qualunque sia la finalità (negoziazione, copertura, ecc.).

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lordeAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene operazioni creditizie deteriorate per cassa versobanche.

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessiveNon si riscontrano, nel comparto, rettifiche di valore.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizionelorda

Rettifiche di valorespecifiche

Rettifiche di valoredi portafoglio

Esposizionenetta

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze 34.918 15.531 X 19.387

b) Incagli 26.500 6.452 X 20.048

c) Esposizioni ristrutturate 1.131 82 X 1.049

d) Esposizioni scadute deteriorate 1.759 191 X 1.568

e) Altre attività 524.922 X 1.334 523.588

TOTALE A 589.230 22.256 1.334 565.640

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate 54 X 54

b) Altre 11.983 X 11.983

TOTALE B 12.037 12.037

Le esposizioni creditizie per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia ilportafoglio di allocazione contabile.

Nota Integrativa

207

Page 208: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Le esposizioni fuori bilancio includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzierilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia lafinalità (negoziazione, copertura, ecc.).

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioniristrutturate

Esposizioniscadute

A. Esposizione lorda iniziale 23.482 29.562 1.133 2.271

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 12.219 8.961 400 1.660

B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 1.711 7.303 400 1.653

B.2 trasferimenti da altre categorie diesposizioni deteriorate 9.295 1.243

B.3 altre variazioni in aumento 1.213 415 7

C. Variazioni in diminuzione 783 12.023 402 2.172

C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 496 520

C.2 cancellazioni 46

C.3 incassi 737 2.250 402 391

C.4 realizzi per cessioni

C.4 bis perdite da cessione

C.5 trasferimenti ad altre categorie diesposizioni deteriorate 9.277 1.261

C.6 altre variazioni in diminuzione

D. Esposizione lorda finale 34.918 26.500 1.131 1.759

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioniristrutturate

Esposizioniscadute

A. Rettifiche complessive iniziali 9.494 2.035 52 180

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 7.044 5.698 48 181

B.1 rettifiche di valore 6.521 5.625 48 181

B.1.bis perdite da cessione

B.2 trasferimenti da altre categorie diesposizioni deteriorate 523 73

B.3 altre variazioni in aumento

C. Variazioni in diminuzione 1.007 1.281 18 170

C.1 riprese di valore da valutazione 961 152 73

C.2 riprese di valore da incasso 608 18 23

C.2.bis utili da cessione

C.3 cancellazioni 46

C.4 trasferimenti ad altre categorie diesposizioni deteriorate 521 74

C.5 altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali 15.531 6.452 82 191

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

Relazioni e Bilancio 2013

208

Page 209: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.2 Classificazione delle esposizioni in base a rating esterni ed interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni

EsposizioniClassi di rating esterni Senza

rating TotaleClasse 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6

A. Esposizioni creditizie percassa 216.278 8.999 385.966 611.243

B. Derivati 17 17

B.1 Derivati finanziari 17 17

B.2 Derivati creditizi

C. Garanzie rilasciate 12.334 12.334

D. Impegni a erogare fondi 3.404 3.404

E. Altre

Totale 216.278 8.999 401.721 626.998

La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di contropartiprovviste di rating. La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating agenzie “Standard andPoor’s Rating Services” e “Mooddy’s Investors Service”.Il raccordo (mapping) tra le classi di rischio ed i rating di tali agenzie è il seguente:

Metodo standardizzatoRating a lungo termine per esposizioni verso: amministrazioni centrali e banche centrali, intermediarivigilati, enti del settore pubblico, enti territoriali, banche multilaterali di sviluppo, imprese ed altrisoggetti.

Classe di merito di creditoECAI

Standard and Poor’s Rating Services Moody’s Investors Service

1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3

2 da A+ a A- da A1 a A3

3 da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3

4 da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3

5 da B+ a B- da B1 a B3

6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di ratinginterni

La Banca non utilizza rating interni.

A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantiteAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha in essere esposizioni creditizie verso banchegarantite.

Nota Integrativa

209

Page 210: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Valo

rees

posi

zion

ene

tta

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)

Totale(1)+(2)

Imm

obili

-Ipo

tech

e

Imm

obili

-Le

asin

gFi

nanz

iari

o

Tito

li

Altr

ega

ranz

iere

ali

Derivati su crediti Crediti di firma

CLN

Altri derivati

Gove

rnie

banc

hece

ntra

li

Altr

ient

ipub

blic

i

Banc

he

Altr

isog

gett

i

Gove

rnie

banc

hece

ntra

li

Altr

ient

ipub

blic

i

Banc

he

Altr

isog

gett

i

1. Esposizioni creditizieper cassa garantite:

324.560 336.413 1.597 10.082 353.359 701.451

1.1 totalmente garantite 321.985 336.413 1.585 8.929 351.366 698.293

- di cui deteriorate 41.040 43.734 47 421 56.674 100.876

1.2 parzialmente garantite 2.575 12 1.153 1.993 3.158

- di cui deteriorate 54 1.230 1.230

2. Esposizioni creditizie“fuori bilancio” garantite:

6.666 45 4.544 6.763 11.352

2.1 totalmente garantite 6.568 4.508 6.753 11.261

- di cui deteriorate 54 54 54

2.2 parzialmente garantite 98 45 36 10 91

- di cui deteriorate

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela(valore di bilancio)

Esposizioni/Controparti Governi Altri entipubblici

Societàfinanziarie

Società diassicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

nett

a

Rett

ific

heva

lore

spec

ific

he

Rett

ific

heva

lore

dipo

rtaf

oglio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze X X X X 16.869 14.984 X 2.518 547 X

A.2 Incagli X X X X 18.861 6.349 X 1.187 103 X

A.3 Esposizioni ristrutturate X X X X 1.049 82 X X

A.4 Esposizioni scadute X X X X 1.060 127 X 508 64 X

A.5 Altre esposizioni 212.082 X X 221 X X 207.642 X 1.167 103.643 X 167

Totale A 212.082 221 245.481 21.542 1.167 107.856 714 167

B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 Sofferenze X X X X 54 X X

B.2 Incagli X X X X X X

B.3 Altre attività deteriorate X X X X X X

B.4 Altre esposizioni X X 135 X X 10.991 X 857 X

Totale B 135 11.045 857

Totale (A+B) al 31.12.2013 212.082 356 256.526 21.542 1.167 108.713 714 167

Totale (A+B) al 31.12.2012 188.018 375 277.462 11.328 758 111.863 433 116

Relazioni e Bilancio 2013

210

Page 211: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela(valore di bilancio)

Esposizioni/Areegeografiche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 19.387 15.531

A.2 Incagli 20.048 6.452

A.3 Esposizioniristrutturate 1.049 82

A.4 Esposizioni scadute 1.568 191

A.5 Altre esposizioni 523.588 1.334

Totale A 565.640 23.590

B. Esposizioni“fuori bilancio”

B.1 Sofferenze 54

B.2 Incagli

B.3 Altre attivitàdeteriorate

B.4 Altre esposizioni 11.983

Totale B 12.037

Totale (A+B)al 31.12.2013 577.677 23.590

Totale (A+B)al 31.12.2012 577.718 12.635

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela(valore di bilancio)

Esposizioni/Areegeografiche

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud-Isole

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 19.387 15.531

A.2 Incagli 20.048 6.452

A.3 Esposizioniristrutturate 1.049 82

A.4 Esposizioni scadute 1.568 191

A.5 Altre esposizioni 309.543 1.332 1.247 1 212.370 428 1

Totale A 351.595 23.588 1.247 1 212.370 428 1

B. Esposizioni“fuori bilancio”

B.1 Sofferenze 54

B.2 Incagli

B.3 Altre attivitàdeteriorate

B.4 Altre esposizioni 11.983

Totale B 12.037

Totale (A+B)al 31.12.2013 363.632 23.588 1.247 1 212.370 428 1

Totale (A+B)al 31.12.2012 387.542 12.633 1.367 1 188.305 504 1

La tabella sopra riportata rappresenta l’ulteriore distribuzione territoriale per “macro zone” delleesposizioni verso clientela riportate nella colonna “Italia” della precedente tabella B.2.

Nota Integrativa

211

Page 212: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche(valore di bilancio)

Esposizioni/Areegeografiche

Italia Altri Paesi europei America Asia Resto del mondo

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze

A.2 Incagli

A.3 Esposizioniristrutturate

A.4 Esposizioni scadute

A.5 Altre esposizioni 45.603

Totale A 45.603

B. Esposizioni“fuori bilancio”

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Altre attivitàdeteriorate

B.4 Altre esposizioni 3.718

Totale B 3.718

Totale (A+B)al 31.12.2013 49.321

Totale (A+B)al 31.12.2012 47.720

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche(valore di bilancio)

Esposizioni/Areegeografiche

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud-Isole

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

Esposizionenetta

Rettifichevalore

complessive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze

A.2 Incagli

A.3 Esposizioniristrutturate

A.4 Esposizioni scadute

A.5 Altre esposizioni 4.574 19.128 21.901

Totale A 4.574 19.128 21.901

B. Esposizioni“fuori bilancio”

B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Altre attivitàdeteriorate

B.4 Altre esposizioni 200 3.518

Totale B 200 3.518

Totale (A+B)al 31.12.2013 4.774 19.128 25.419

Totale (A+B)al 31.12.2012 4.817 14.048 28.856

La tabella sopra riportata rappresenta l’ulteriore distribuzione territoriale per “macro zone” delleesposizioni creditizie verso banche riportate alla colonna “Italia” della precedente tabella B.3.

Relazioni e Bilancio 2013

212

Page 213: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B.4 Grandi rischi

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

a) Ammontare - Valore di Bilancio 306.241 292.978

b) Ammontare - Valore Ponderato 81.333 86.740

c) Numero 8 9

La Banca, già dall’esercizio 2010, ha recepito il 6° aggiornamento del 27.12.2010 alla circolare n. 263 diBanca d’Italia che ha sottoposto a profonda revisione la disciplina afferente la concentrazione dei rischi.In dettaglio il limite di esposizione del 10% rispetto al Patrimonio di Vigilanza (soglia che determinal’inclusione di una controparte tra i grandi rischi) viene commisurato alla “somma delle attività di rischioper cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o un gruppo di clienti connessi” e nonpiù alla c.d. “posizione di rischio”, data dall’ammontare del medesimo aggregato, ponderato secondo unsistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite. In talmodo la stessa definizione di “grande rischio” viene profondamente modificata.In aderenza a quanto sopra detto, vengono indicati nella tabella il numero delle controparti la cuiesposizione supera il citato limite e l’ammontare complessivo del rischio, sia per i valori di bilancio che peri valori ponderati.In particolare le esposizioni per cassa ammontano a 296.872 mila Euro, per un valore ponderato pari a80.645 mila Euro.Le esposizioni fuori bilancio ammontano a 9.369 mila Euro, per un valore ponderato pari a 688 mila Euro.

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non ha posto in essere operazioni di cartolarizzazione.Pertanto non vengono compilate le relative tabelle.

C.2 Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente.

Informazioni di natura qualitativaLa banca ha posto in essere unicamente cessione di titoli del proprio attivo a fronte di operazioni di“pronti contro termine” con clientela ordinaria.

Nota Integrativa

213

Page 214: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Informazioni di natura quantitativa

C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero

Forme tecniche/Portafoglio

Attivitàfinanziarie

detenute per lanegoziazione

Attivitàfinanziarievalutate alfair value

Attivitàfinanziarie

disponibili perla vendita

attivitàfinanziarie

detenute sinoalla scadenza

Crediti versobanche

Crediti versoclientela Totale

A B C A B C A B C A B C A B C A B C 2013 2012

A. Attività per cassa 1.067 1.067 2.082

1. Titoli di debito 1.067 1.067 2.082

2. Titoli di capitale X X X X X X X X X

3. O.I.C.R. X X X X X X X X X

4. Finanziamenti

B. Strumenti derivati X X X X X X X X X X X X X X X

Totale al 31.12.2013 1.067 1.067 X

di cui deteriorate X

Totale al 31.12.2012 2.082 X 2.082

di cui deteriorate X

Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)

Gli importi indicati nella colonna A della sezione Crediti verso banche sono relativi a titoli impegnati peroperazioni di pronti contro termine passivi con clientela ordinaria.

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

Passività/Portafoglioattività

Attivitàfinanziarie

detenute per lanegoziazione

Attivitàfinanziarievalutate alfair value

Attivitàfinanziariedisponibili

per la vendita

Attivitàfinanziarie

detenute sinoalla scadenza

Creditiverso

banche

Creditiverso

clientelaTotale

1. Debiti verso clientela 1.066 1.066

a) a fronte di attivitàrilevate per intero 1.066 1.066

b) a fronte di attivitàrilevate parzialmente

2. Debiti verso banche

a) a fronte di attivitàrilevate per intero

b) a fronte di attivitàrilevate parzialmente

Totale al 31.12.2013 1.066 1.066

Totale al 31.12.2012 2.032 2.032

Nella presente tabella sono evidenziate le operazioni di pronti contro termine passive poste in essere dallaBanca con clientela ordinaria.

C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fairvalue

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene operazioni della specie.

C.3 Operazioni di Covered BondAlla data di riferimento del bilancio, la banca non ha posto in essere tale tipologia di operazioni.

D. Modelli per la misurazione del rischio di creditoLa Banca utilizza il modello standard ai fini della misurazione del rischio di credito.

Relazioni e Bilancio 2013

214

Page 215: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Ai fini della compilazione della presente Sezione, le informazioni quali/quantitative sono riportate conriferimento al “portafoglio di negoziazione di Vigilanza” come definito nella disciplina relativa allesegnalazioni di vigilanza sui rischi di mercato (circolare n. 155 del 18.12.1991 emanata dalla Bancad’Italia).Di conseguenza sono escluse eventuali operazioni allocate in bilancio nel portafoglio di negoziazione(crediti o derivati scorporati da attività o passività valutate al costo ammortizzato, titoli emessi) ma nonrientranti nell’anzidetta definizione di Vigilanza. Queste operazioni sono comprese nell’informativarelativa al “portafoglio bancario”.

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DIVIGILANZA

Informazioni di natura qualitativa

a) Aspetti generaliLa Banca svolge, in modo primario, attività di negoziazione in proprio di strumenti finanziari esposti alrischio di tasso di interesse ed al rischio prezzo.La strategia sottostante alla negoziazione in proprio risponde sia ad una esigenza di tesoreria cheall’obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di portafoglio in termini dirischio di tasso, rischio di credito della controparte e rischio di prezzo.La Banca non assume posizioni speculative in strumenti derivati come previsto dalla Istruzioni di Vigilanzadella Banca d’Italia e dallo statuto della Banca stessa.

b) Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse – Portafoglio di negoziazione di vigilanzaLa gestione del rischio di tasso del portafoglio di negoziazione è effettuata dall’Area Finanza, in base alimiti e deleghe definiti direttamente dal Consiglio di Amministrazione, mentre le attività di misurazione,controllo e verifica dei rischi sono demandate al Comitato Finanza di cui fa parte anche la DirezioneGenerale.In particolare l’indicatore di rischio Value at Risk è utilizzato con il metodo della varianza e covarianza, conun intervallo di confidenza pari al 99%, ed un holding period di 10 giorni lavorativi, conteggiato non soloper il rischio tasso ma in relazione a tutti i fattori di rischio considerati, e quindi anche emittente, cambio,volatilità nonché dell’effetto diversificazione.Tali modelli sono gestiti dalla procedura che genera in output report consultabili da ogni utente coinvoltonel processo di gestione e misurazione del rischio di tasso.Il modello di misurazione del rischio di tasso non è utilizzato per la determinazione dei requisitipatrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della gestione e del controllo del rischio.

Rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanzaIl rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione è rappresentato dalle perdite potenziali che possonoderivare da oscillazioni sfavorevoli dei prezzi di mercato degli strumenti di capitale.

Nota Integrativa

215

Page 216: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua(data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivatifinanziari (242 EURO)

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

da oltre 5anni finoa 10 anni

oltre 10anni

durataindet.

1. Attività per cassa

1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborso anticipato

- altri

1.2 Altre attività

2. Passività per cassa

2.1 P.C.T. passivi

2.2 Altre passività

3. Derivati finanziari (26) 21 5

3.1 Con titolo sottostante (26) 21 5

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati (26) 21 5

+ posizioni lunghe 21 5

+ posizioni corte 26

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Gli importi evidenziati al punto 3. 1 Derivati finanziari con titolo sottostante - Altri derivati, riguardanol’acquisto da parte della Banca di obbligazioni effettuato in data 27.12.2013 con valuta regolamento02.01.2014.Tale operazione è evidenziata anche nella parte B della presente nota integrativa, altre informazioni,tabella 1. Garanzie rilasciate e impegni.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale eindici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene esposizioni in titoli di capitale e indici azionaripertanto la presente tabella non viene compilata.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di “analisi dellasensitività”

La Banca non utilizza modelli interni e metodologie alternative per l’effettuazione dell’analisi disensitività.

Relazioni e Bilancio 2013

216

Page 217: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO

Informazioni di natura qualitativa

a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interessee del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse – Portafoglio BancarioLe fonti del rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Banca sono individuabili principalmente neiprocessi del credito, della raccolta e della finanza, essendo il portafoglio bancario costituitoprevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla clientela.In particolare, il rischio di tasso di interesse da “fair value” trae origine dalle poste a tasso fisso, mentre ilrischio di tasso di interesse da “flussi finanziari” trae origine dalle poste a tasso variabile.Tuttavia, nell’ambito delle poste a vista sono normalmente ravvisabili comportamenti asimmetrici aseconda che si considerino le voci del passivo o quelle dell’attivo; mentre le prime, essendo caratterizzateda una maggiore rischiosità, afferiscono principalmente al rischio da “fair value”, le seconde, più sensibiliai mutamenti del mercato, sono riconducibili al rischio da “flussi finanziari”. Come detto, il portafogliobancario è costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di raccolta dalla clientela.Per quanto riguarda il comparto della raccolta diretta, la forma tecnica maggiormente esposta al rischiotasso è la raccolta effettuata tramite prestiti obbligazionari a tasso fisso, per le caratteristiche intrinsechedi maggior durata e per la particolarità del nostro mercato orientato al rendimento predefinito.Tale rischio può essere gestito tramite la realizzazione di contratti derivati di tipologia interest rate swap,che consentono di cambiare la natura del tasso da fisso a variabile, a copertura del rischio di fluttuazionedel fair value delle passività.Dal punto di vista organizzativo la Banca ha individuato nell’Area Finanza la struttura deputata a presidiaretale processo di gestione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, in base a limiti edeleghe definiti dal Consiglio di Amministrazione.Per quanto concerne la metodologia di misurazione del rischio e di quantificazione del corrispondentecapitale interno, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deciso di utilizzare l’algoritmosemplificato descritto nell’Allegato C, Titolo III, Cap.1 della Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia.Attraverso tale metodologia viene stimata la variazione del valore economico del portafoglio bancario afronte di una variazione ipotetica dei tassi di interesse pari a 200 punti base.L’applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi logici:1) definizione del portafoglio bancario: costituito dal complesso delle attività e passività non rientranti

nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza;2) determinazione delle “valute rilevanti”, le valute cioè il cui peso misurato come quota sul totale attivo

oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore al 5%. Ciascuna valuta rilevante definisceun aggregato di posizioni. Le valute il cui peso è inferiore al 5% sono aggregate fra loro;

3) classificazione delle attività e passività in fasce temporali: sono definite 14 fasce temporali. Le attività epassività a tasso fisso sono classificate in base alla loro vita residua, quelle a tasso variabile sulla basedella data di rinegoziazione del tasso di interesse. Salvo specifiche regole di classificazione previste peralcune attività e passività, le attività e le passività sono inserite nello scadenzario secondo i criteriprevisti nella Circolare 272 “Manuale per la compilazione della Matrice dei Conti”. I c/c attivi sonoclassificati nella fascia “a vista” mentre la somma dei c/c passivi e dei depositi liberi è da ripartiresecondo le seguenti indicazioni: nella fascia “a vista”, convenzionalmente, una quota fissa del 25%; per ilrimanente importo nelle successive otto fasce temporali (da “fino a un mese” a “4-5 anni”). Le posizioni

Nota Integrativa

217

Page 218: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

in sofferenza, incagliate e scadute e/o sconfinanti deteriorate sono ricondotte nelle pertinenti fasce divita residua sulla base delle previsioni di recupero dei flussi di cassa. Le esposizioni deteriorate per lequali non si dispone di previsioni di recupero dei flussi di cassa sono convenzionalmente, allocate nelledifferenti fasce temporali sulla base di una ripartizione proporzionale, utilizzando come base di riparto ladistribuzione nelle varie fasce di vita residua (a parità di tipologia di deterioramento) delle previsioni direcupero effettuate sulle altre posizioni deteriorate;

4) ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le posizioni attive e passivesono compensate, ottenendo una posizione netta. La posizione netta per fascia è moltiplicata per ilcorrispondente fattore di ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia sono calcolati come prodottotra una approssimazione della duration modificata relativa alla fascia e una variazione ipotetica dei tassi;

5) somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l’esposizione ponderata netta dei singoliaggregati approssima la variazione di valore attuale delle poste denominate nella valuta dell’aggregatonell’eventualità dello shock di tasso ipotizzato;

6) aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma delle esposizioni ponderate nette per aggregato. Ilvalore ottenuto rappresenta la variazione di valore economico aziendale a fronte dello scenario ipotizzato;

7) determinazione dell’indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il valore somma ottenuto eil valore del Patrimonio di Vigilanza.

Le disposizioni della citata normativa prudenziale che disciplinano il processo di autovalutazionedell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process) definiscono unasoglia di attenzione del cennato indicatore di rischiosità ad un valore pari al 20%. Nel caso in cui taleindicatore assuma valori superiori alla soglia di attenzione, la Banca d’Italia approfondisce con la banca irisultati e si riserva di adottare opportuni interventi.

Rischio di prezzo – Portafoglio BancarioIl portafoglio bancario accoglie particolari tipologie di investimenti in titoli di capitale aventi la finalità diperseguire determinati obiettivi strategici di medio/lungo periodo. In particolare, nel portafoglio bancariosono presenti per lo più partecipazioni che costituiscono cointeressenze in società appartenenti al sistemadel Credito Cooperativo e/o in società e/o enti strumentali allo sviluppo dell’attività della Banca.Ad oggi, vista l’attuale operatività, non sono poste in essere operazioni di copertura del rischio di prezzo.

b) Attività di copertura del fair valueLa Banca non ha posto in essere nel corso dell’esercizio 2013 operazioni di copertura gestionale davariazioni del fair value per la cui rappresentazione contabile si fa riferimento a quanto disposto dalla cdFair value Option.Il valore dei derivati di copertura gestionale, qualora presente, deve essere iscritto alla voce 20 dell’attivo(attività finanziarie di negoziazione) se positivo, mentre deve iscritto alla voce 40 del passivo dello statopatrimoniale (passività finanziarie di negoziazione) se negativo.La Banca ha posto in essere nell’esercizio 2013 operazioni di copertura contabile da variazioni di fair valuesolo limitatamente a poste dell’attivo (titoli di Stato – B.T.P.), iscrivendo il valore negativo alla voce 60del passivo dello stato patrimoniale (derivati di copertura).La strategia adottata dalla Banca mira a contenere il rischio tasso e a stabilizzare il margine di interesse.La tipologia di derivato utilizzata è rappresentate da interest rate swap (IRS).

c) Attività di copertura dei flussi finanziariLa Banca non pone in essere operazioni di copertura di cash flow, ossia coperture dell’esposizione allavariabilità dei flussi finanziari associati a strumenti finanziari a tasso variabile.

Relazioni e Bilancio 2013

218

Page 219: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attivitàe delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: (242 EURO)

Tipologia/Durata residua a vista fino a3 mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

da oltre 5anni finoa 10 anni

oltre10 anni

durataindeter-minata

1. Attività per cassa 305.811 42.240 23.751 25.582 168.027 17.913 26.7061.1 Titoli di debito 42.465 7.380 19.334 122.570 13.618 20.111

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 42.465 7.380 19.334 122.570 13.618 20.111

1.2 Finanziamenti a banche 10.762 2.256 18.608

1.3 Finanziamenti a clientela 252.584 32.604 4.417 25.582 26.849 4.295 6.595

- c/c 44.010 1.933

- altri finanziamenti 208.574 32.604 4.417 23.649 26.849 4.295 6.595

- con opzione di rimborsoanticipato 178.833 31.892 3.303 20.318 10.344 4.295 6.595

- altri 29.741 712 1.114 3.331 16.505

2. Passività per cassa 237.116 157.967 11.844 22.838 135.4742.1 Debiti verso clientela 225.527 146 1.420 2 10

- c/c 175.235

- altri debiti 50.292 146 1.420 2 10

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 50.292 146 1.420 2 10

2.2 Debiti verso banche 1 122.631

- c/c 1

- altri debiti 122.631

2.3 Titoli di debito 11.588 35.190 10.424 22.836 135.464

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 11.588 35.190 10.424 22.836 135.464

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborsoanticipato

- altre

3. Derivati finanziari (80) 27.137 31 50 310 (12.458) (14.990)3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante (80) 27.137 31 50 310 (12.458) (14.990)

- Opzioni (80) (363) 31 50 310 42 10

+ posizioni lunghe 30 31 50 310 42 10

+ posizioni corte 80 393

- Altri derivati 27.500 (12.500) (15.000)

+ posizioni lunghe 27.500

+ posizioni corte 12.500 15.000

4. Altre operazioni fuoribilancio

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Nota Integrativa

219

Page 220: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attivitàe delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: (001 DOLLARO USA)

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

da oltre 5anni finoa 10 anni

oltre 10anni

durataindeter-minata

1. Attività per cassa 82

1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

1.2 Finanziamenti a banche 82

1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c

- altri finanziamenti

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2. Passività per cassa 82

2.1 Debiti verso clientela 82

- c/c 82

- altri debiti

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche

- c/c

- altri debiti

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborsoanticipato

- altre

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

4. Altre operazioni fuoribilancio

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Relazioni e Bilancio 2013

220

Page 221: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attivitàe delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: (002 STERLINA GB)

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

da oltre 5anni finoa 10 anni

oltre 10anni

durataindeter-minata

1. Attività per cassa 2

1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

1.2 Finanziamenti a banche 2

1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c

- altri finanziamenti

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2. Passività per cassa 2

2.1 Debiti verso clientela

- c/c

- altri debiti

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche 2

- c/c 2

- altri debiti

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborsoanticipato

- altre

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

4. Altre operazioni fuoribilancio

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Nota Integrativa

221

Page 222: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attivitàe delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: (003 FRANCO SVIZZERA)

Tipologia/Durata residua a vista fino a 3mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

da oltre 5anni finoa 10 anni

oltre 10anni

durataindeter-minata

1. Attività per cassa 498 631

1.1 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

1.2 Finanziamenti a banche 498

1.3 Finanziamenti a clientela 631

- c/c

- altri finanziamenti 631

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri 631

2. Passività per cassa 495 633

2.1 Debiti verso clientela 495

- c/c 495

- altri debiti

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.2 Debiti verso banche 633

- c/c

- altri debiti 633

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborsoanticipato

- altri

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborsoanticipato

- altre

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

4. Altre operazioni fuoribilancio

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Relazioni e Bilancio 2013

222

Page 223: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàLa Banca non utilizza modelli interni e metodologie alternative per l’effettuazione dell’analisi disensitività.

2.3 – RISCHIO DI CAMBIOIl rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite sulle operazioni in valuta per effetto di avversevariazioni dei corsi delle divise estere.Nell’esercizio dell’attività in cambi la Banca non assume posizioni speculative. In ogni caso la Banca limital’eventuale posizione netta in cambi a non oltre il 2% del patrimonio di vigilanza.

Informazioni di natura qualitativa

a) Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambioLa Banca è marginalmente esposta al rischio di cambio per effetto dell’attività di servizio alla clientela.L’esposizione al rischio di cambio è determinata attraverso una metodologia che ricalca quanto previstodalla normativa di Vigilanza in materia.La sua misurazione si fonda sul calcolo della “posizione netta in cambi”, cioè del saldo di tutte le attività ele passività (in bilancio e “fuori bilancio”) relative a ciascuna valuta, ivi incluse le operazioni in Euroindicizzate all’andamento dei tassi di cambio di valute.

b) Attività di copertura del rischio di cambioLa Banca, in relazione alla limitata esposizione in divisa, non pone in essere operazioni di copertura.

Nota Integrativa

223

Page 224: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

VociValute

Dollari USA Sterline Yen Dollaricanadesi

Franchisvizzeri Altre valute

A. Attività finanziarie 82 2 1.129

A.1 Titoli di debito

A.2 Titoli di capitale

A.3 Finanziamenti a banche 82 2 498

A.4 Finanziamenti a clientela 631

A.5 Altre attività finanziarie

B. Altre attività 20 17 1 6 1

C. Passività finanziarie 82 2 1.128

C.1 Debiti verso banche 2 633

C.2 Debiti verso clientela 82 495

C.3 Titoli di debito

C.4 Altre passività finanziarie

D. Altre passività 5 3

E. Derivati finanziari

- Opzioni

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

- Altri derivati

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

Totale attività 102 19 1 1.135 1

Totale passività 82 2 1.128

Sbilancio (+/-) 20 17 1 7 1

2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàLa Banca non utilizza modelli interni e metodologie alternative per l’effettuazione dell’analisi disensitività.

Relazioni e Bilancio 2013

224

Page 225: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

2.4 GLI STRUMENTI DERIVATI

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Attività sottostanti/Tipologiederivati

Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012

Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d’interesse 534 656

a) Opzioni 534 656

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

2. Titoli di capitale e indici azionari

a) Opzioni

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

3. Valute e oro

a) Opzioni

b) Swap

c) Forward

d) Futures

e) Altri

4. Merci

5. Altri sottostanti

Totale 534 656

Valori medi 636 782

Nota Integrativa

225

Page 226: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

Attività sottostanti/Tipologiederivati

Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d’interesse 27.500 27.500a) Opzionib) Swap 27.500 27.500c) Forwardd) Futurese) Altri

2. Titoli di capitale e indici azionaria) Opzionib) Swapc) Forwardd) Futurese) Altri

3. Valute e oroa) Opzionib) Swapc) Forwardd) Futurese) Altri

4. Merci5. Altri sottostanti

Totale 27.500 27.500Valori medi 27.500 141.264

A.2.2 Altri derivati

Attività sottostanti/Tipologiederivati

Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi d’interesse 534 656a) Opzioni 534 656b) Swapc) Forwardd) Futurese) Altri

2. Titoli di capitale e indici azionaria) Opzionib) Swapc) Forwardd) Futurese) Altri

3. Valute e oroa) Opzionib) Swapc) Forwardd) Futurese) Altri

4. Merci5. Altri sottostanti

Totale 534 656Valori medi 636 782

Relazioni e Bilancio 2013

226

Page 227: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair Value positivo

Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012

Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

B. Portafoglio bancario - di copertura

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

C. Portafoglio bancario - altri derivati 17 29

a) Opzioni 17 29

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

Totale 17 29

Nota Integrativa

227

Page 228: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati

Fair Value negativo

Totale al 31.12.2013 Totale al 31.12.2012

Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

B. Portafoglio bancario - di copertura 5.857 8.510

a) Opzioni

b) Interest rate swap 5.857 8.510

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

C. Portafoglio bancario - altri derivati

a) Opzioni

b) Interest rate swap

c) Cross currency swap

d) Equity swap

e) Forward

f) Futures

g) Altri

Totale 5.857 8.510

A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair valuelordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene derivati finanziari OTC nel portafoglio dinegoziazione di vigilanza.

A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair valuelordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene derivati finanziari OTC nel portafoglio dinegoziazione di vigilanza.

Relazioni e Bilancio 2013

228

Page 229: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativiper controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti inaccordi di compensazione

Governi ebanche centrali

Altri entipubblici Banche Società

finanziarieSocietà di

assicurazione

Impresenon

finanziarie

Altrisoggetti

1) Titoli di debitotassi d’interesse

- valore nozionale 27.500 534

- fair value positivo 17

- fair value negativo 5.857

- esposizione futura 412 8

2) Titoli di capitale eindici azionari

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

3) Valute e oro

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

4) Altri valori

- valore nozionale

- fair value positivo

- fair value negativo

- esposizione futura

A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi enegativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

Alla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene derivati finanziari OTC rientranti in accordi dicompensazione.

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno Oltre 1 anno efino a 5 anni Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanzaA.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro

A.4 Derivati finanziari su altri valori

B. Portafoglio bancario 28.034 28.034B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse 28.034 28.034

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro

B.4 Derivati finanziari su altri valori

Totale al 31.12.2013 28.034 28.034

Totale al 31.12.2012 91 28.065 28.156

A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interniLa banca non ha modelli interni del tipo EPE. Pertanto la presente tabella non viene compilata.

Nota Integrativa

229

Page 230: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B. Derivati creditizi

B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e mediLa Banca non ha posto in essere contratti derivati su crediti. Si omette pertanto la compilazione dellerelative tabelle

C. Derivati finanziari e creditizi

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per contropartiLa Banca non ha in essere contratti derivati finanziari rientranti in accordi di compensazione.

SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquiditàSi definisce rischio di liquidità la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni dipagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk), dell’incapacità di vendereattività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero del fatto di esserecostretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni.La Banca misura, monitora e controlla la propria posizione di liquidità di breve periodo (fino a 12 mesi)sulla base del calcolo degli sbilanci (gap) periodali e cumulati della maturity ladder elaborata nell’ambitodel già richiamato Progetto di Categoria “Basilea 2”.Inoltre, la Banca assume a riferimento le ex-regole sulla trasformazione delle scadenze della Banca d’Italiaper il controllo della liquidità strutturale (oltre i 12 mesi).La maturity ladder utilizzata dalla Banca impiega la base informativa A2 della Matrice dei Conti qualeprincipale fonte alimentante. In particolare, essa è stata costruita sulla base del cd. “metodo ibrido”,intermedio tra l’”approccio degli stock” e quello dei “flussi di cassa”; tale metodo, oltre ad allocare i flussidi cassa delle poste attive e passive sulla base della loro vita residua, prevede la categoria rappresentatadallo stock di attività finanziarie prontamente monetizzabili (APM), ossia le disponibilità di basemonetaria e le attività rapidamente convertibili in base monetaria attraverso la liquidazione delle relativeposizioni e/o l’ottenimento di linee di credito concedendole in garanzia. L’allocazione nelle varie fascetemporali dei flussi di cassa generati dalle diverse tipologie di poste attive (diverse da quelle ricompresenelle APM) e passive è effettuata sulla base dei seguenti criteri:– collocazione in base alle rispettive date di regolamento e/o esigibilità dei flussi certi originati da poste

patrimoniali con scadenze contrattualmente determinate. Le poste attive relative ad operazionicreditizie nei confronti della clientela ordinaria sono considerate al netto di uno scarto determinato infunzione delle rettifiche di valore mediamente operate dalla Banca e del roll-over degli impieghi inscadenza e delle linee di credito/aperture di credito in rinnovo;

– posizionamento nella fascia “a vista” dei flussi relativi alle poste patrimoniali ad utilizzo incerto (postea vista, linee di credito, garanzie) per una quota parte determinata mediante l’applicazione dicoefficienti di tiraggio delle poste stesse definiti sulla base di valutazioni judgement-based e/o di

Relazioni e Bilancio 2013

230

Page 231: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

quanto previsto nel “modello di valutazione MID” e delle prassi in materia seguite dai principali gruppibancari italiani;

– posizionamento dei flussi stimati relativi ad operazioni future nelle presumibili date discadenza/realizzazione degli eventi che li genera (imposte, dividendi, ecc.).

I flussi di cassa immediatamente realizzabili dall’utilizzo dei titoli rientranti tra le APM sono, invece,determinati tenendo conto delle diverse caratteristiche di negoziabilità e rifinanziamento degli stessi.Tale ripartizione dei flussi di cassa delle poste attive e passive sulle fasce temporali della maturity ladder èvolta a riflettere le aspettative della Banca ed è, quindi, relativa ad un quadro di operatività ordinaria omoderatamente teso sotto il profilo della liquidità.L’obiettivo di tale controllo è di garantire il mantenimento di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare lasolvibilità nel breve termine e, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale equilibrio fra lescadenze medie di impieghi e raccolta.La gestione della liquidità è affidata, per specifiche competenze, all’Area Finanza e al Comitato Finanza,che si avvale delle previsioni di impegno e, in particolare, dei flussi di cassa in scadenza, rilevati tramite laprocedura C.R.G. di Iccrea Banca (conto di regolamento giornaliero). Per il monitoraggio dei flussifinanziari un ulteriore strumento di supporto è la gestione dello scadenzario dei flussi in entrata e in uscitaaffidata sempre alla stessa struttura.La Banca ha adottato una regolamentazione interna sulla gestione e controllo della liquidità sulla basedello standard di liquidity policy elaborato, alla luce delle linee guida in materia fornite dalla Circolare n.263/06 della Banca d’Italia.Di seguito sono descritti sinteticamente i principali contenuti definiti nell’ambito del suddetto standard diliquidity policy.

• Modello organizzativo di gestione e controllo della liquidità in condizioni di normale operativitàarticolato in due parti fondamentali:– assegnazione di ruoli e responsabilità agli organi di governo ed alle funzioni aziendali coinvolte nel

processo;– disegno di tre distinti processi operativi:

– definizione degli indirizzi strategici: riguarda la definizione delle strategie, delle politicheorganizzative, della struttura dei limiti e delle deleghe operative, delle metodologie per l’analisi eil presidio del rischio di liquidità e la definizione del piano di funding;

– gestione e controllo della liquidità operativa: in cui sono delineate le attività finalizzate agarantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento per cassa, previsti eimprevisti, di breve termine (fino a 12 mesi). Il modello organizzativo prevede una nettaseparazione tra le attività di gestione e le attività di controllo. Tale segregazione è volta amantenere una separazione tra funzione organizzativa di business e funzione organizzativa dicontrollo;

– gestione e controllo della liquidità strutturale (oltre 12 mesi): in cui sono articolate le attivitàvolte a mantenere un adeguato rapporto tra passività complessive e attività a medio/lungotermine al fine di evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. Anche inquesto caso, per la medesima finalità, le attività di gestione sono separate da quelle di controllo.

• Modello di gestione della liquidità operativa, tramite il report ALM elaborato da Cassa Centrale, cheprevede:

Nota Integrativa

231

Page 232: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

– la misurazione e il monitoraggio della posizione di liquidità della banca attraverso la costante verificadegli sbilanci sia periodali (gap periodali), sia cumulati (gap cumulati) sulle diverse fasce temporalidella maturity ladder (vedi sopra);

– l’esecuzione di prove di stress che contemplano due ipotesi di crisi di liquidità – di mercato/sistemicae specifica della singola banca – attraverso incrementi degli haircut e tiraggi delle poste dellamaturity ladder maggiormente impattate;

- la definizione di una struttura di limiti operativi;- la definizione di indicatori di monitoraggio sulla concentrazione della raccolta.

• Modello di gestione della liquidità strutturale. Per la misurazione e il monitoraggio della liquiditàstrutturale la Banca utilizza il report ALM elaborato da Cassa Centrale che consente di monitorare duratemedie e masse di impieghi a clientela, raccolta da clientela a scadenza e mezzi patrimoniali disponibili,al fine di poter valutare la coerenza e la sostenibilità nel tempo della struttura finanziaria della Banca.

La Banca, sempre per la misurazione di tale liquidità, utilizza anche l’indicatore “Net Stable Funding Ratio”costituito dal rapporto fra le fonti di provvista stabili e le attività a medio-lungo termine. L’indicatore èstato definito su una logica analoga alla regola di liquidità strutturale prevista dal nuovo frameworkprudenziale di Basilea 3.

• Predisposizione del Piano di emergenza (Contingency Funding Plan) attraverso la definizione degli stati(di ordinaria operatività, allerta, allarme) e degli strumenti (indicatori di preallarme, procedure dimonitoraggio, procedure di gestione degli stati di non ordinaria operatività, ruoli e responsabilità degliorgani di governo e delle unità organizzative coinvolte) operativi di riferimento.

Relazioni e Bilancio 2013

232

Page 233: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie -Valuta di denominazione: (242 EURO)

Voci/Scaglioni temporali a vistada oltre 1giorno a 7

giorni

da oltre 7giorni a

15 giorni

da oltre15 giornia 1 mese

da oltre 1mese finoa 3 mesi

da oltre 3mesi finoa 6 mesi

da oltre 6mesi finoa 1 anno

da oltre 1anno finoa 5 anni

Oltre 5anni

Durataindeter-minata

Attività per cassa 49.442 2.272 4.344 5.679 21.138 31.421 37.922 294.237 170.417 2.256

A.1 Titoli di Stato 290 1.777 11.269 3.135 162.500 32.500

A.2 Altri titoli di debito 147 9.369 4.120 80

A.3 Quote O.I.C.R.

A.4 Finanziamenti 49.152 2.272 4.344 5.679 19.361 20.005 25.418 127.617 137.837 2.256

- banche 10.762 18.608 2.256

- clientela 38.390 2.272 4.344 5.679 19.361 20.005 25.418 109.009 137.837

Passività per cassa 202.454 6.850 31.114 9.747 39.379 28.749 34.329 219.187 8

B.1 Depositi e conti correnti 202.207 6.441 15.906 8.744 18.700 16.635 9.239 73.511

- banche 3.759 6.001 15.004 7.001 10.003 10.052 73.500

- clientela 198.448 440 902 1.743 8.697 6.583 9.239 11

B.2 Titoli di debito 409 15.208 1.003 20.534 11.096 24.996 145.344

B.3 Altre passività 247 145 1.018 94 332 8

Operazioni “fuori bilancio” (26) (493) (473) 5

C.1 Derivati finanziari conscambio di capitale (26) 21 5

- posizioni lunghe 21 5

- posizioni corte 26

C.2 Derivati finanziarisenza scambio di capitale (493) (494)

- posizioni lunghe

- posizioni corte 493 494

C.3 Depositi e finanziamentida ricevere

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.4 Impegni irrevocabilia erogare fondi

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.5 Garanzie finanziari rilasciate

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

C.7 Derivati creditizi con scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.8 Derivati creditizi senza scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

Nota Integrativa

233

Page 234: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie -Valuta di denominazione: (001 DOLLARO USA)

Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre1

giorno a7 giorni

da oltre7 giorni

a 15giorni

da oltre15

giorni a1 mese

da oltre1 mesefino a 3

mesi

da oltre3 mesifino a 6

mesi

da oltre6 mesifino a 1

anno

da oltre1 annofino a 5

anni

Oltre 5anni

Durataindeter-minata

Attività per cassa 82

A.1 Titoli di Stato

A.2 Altri titoli di debito

A.3 Quote O.I.C.R.

A.4 Finanziamenti 82

- banche 82

- clientela

Passività per cassa 82

B.1 Depositi e conti correnti 82

- banche

- clientela 82

B.2 Titoli di debito

B.3 Altre passività

Operazioni “fuori bilancio”

C.1 Derivati finanziari con scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.2 Derivati finanziari senza scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.5 Garanzie finanziari rilasciate

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

C.7 Derivati creditizi con scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.8 Derivati creditizi senza scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

Relazioni e Bilancio 2013

234

Page 235: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie -Valuta di denominazione: (002 STERLINA GB)

Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre1

giorno a7 giorni

da oltre7 giorni

a 15giorni

da oltre15

giorni a1 mese

da oltre1 mesefino a 3

mesi

da oltre3 mesifino a 6

mesi

da oltre6 mesifino a 1

anno

da oltre1 annofino a 5

anni

Oltre 5anni

Durataindeter-minata

Attività per cassa 2

A.1 Titoli di Stato

A.2 Altri titoli di debito

A.3 Quote O.I.C.R.

A.4 Finanziamenti 2

- banche 2

- clientela

Passività per cassa 2

B.1 Depositi e conti correnti 2

- banche 2

- clientela

B.2 Titoli di debito

B.3 Altre passività

Operazioni “fuori bilancio”

C.1 Derivati finanziari con scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.2 Derivati finanziari senza scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.5 Garanzie finanziari rilasciate

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

C.7 Derivati creditizi con scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.8 Derivati creditizi senza scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

Nota Integrativa

235

Page 236: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie -Valuta di denominazione: (003 FRANCO SVIZZERA)

Voci/Scaglioni temporali a vista

da oltre1

giorno a7 giorni

da oltre7 giorni

a 15giorni

da oltre15

giorni a1 mese

da oltre1 mesefino a 3

mesi

da oltre3 mesifino a 6

mesi

da oltre6 mesifino a 1

anno

da oltre1 annofino a 5

anni

Oltre 5anni

Durataindeter-minata

Attività per cassa 498 520 117

A.1 Titoli di Stato

A.2 Altri titoli di debito

A.3 Quote O.I.C.R.

A.4 Finanziamenti 498 520 117

- banche 498

- clientela 520 117

Passività per cassa 495 517 116

B.1 Depositi e conti correnti 495

- banche

- clientela 495

B.2 Titoli di debito

B.3 Altre passività 517 116

Operazioni “fuori bilancio”

C.1 Derivati finanziari con scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.2 Derivati finanziari senza scambiodi capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.5 Garanzie finanziari rilasciate

C.6 Garanzie finanziarie ricevute

C.7 Derivati creditizi con scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.8 Derivati creditizi senza scambio dicapitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio

Forme tecnicheImpegnate Non impegnate

Totale 2013 Totale 2012VB FV VB FV

1. Cassa e disponibilità liquide X 2.492 X 2.492 2.491

2. Titoli di debito 187.026 187.337 38.452 38.492 225.478 200.122

3. Titoli di capitale 5.718 5.718 5.718 5.718

4. Finanziamenti X 385.765 X 385.765 397.308

5. Altre attività finanziarie X 17 X 17 29

6. Attività non finanziarie X 24.408 X 24.408 20.049

Totale al 31.12.2013 187.026 187.337 456.852 44.210 643.878 X

Totale al 31.12.2012 171.524 171.558 454.193 34.234 X 625.717

Legenda: VB = valore di bilancio; FV = fair value

3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancioAlla data di riferimento del bilancio, la banca non detiene attività della specie.

Relazioni e Bilancio 2013

236

Page 237: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

SEZIONE 4 – RISCHIO OPERATIVO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativoIl rischio operativo, così come definito dalla nuova regolamentazione prudenziale, è il rischio di subireperdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni,oppure da eventi esogeni. Tale definizione include il rischio legale, ma non considera quello reputazionalee strategico.Il rischio operativo, in quanto tale, è un rischio puro, essendo ad esso connesse solo manifestazioninegative dell’evento. Tali manifestazioni sono direttamente riconducibili all’attività della Banca eriguardano l’intera sua struttura della stessa (governo, business e supporto).Il rischio operativo, connaturato nell’esercizio dell’attività bancaria, è generato trasversalmente da tutti iprocessi aziendali. In generale, le principali fonti di manifestazione del rischio operativo sonoriconducibili alle frodi interne, alle frodi esterne, ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro, agli obblighiprofessionali verso i clienti ovvero alla natura o caratteristiche dei prodotti, ai danni da eventi esterni, alladisfunzione dei sistemi informatici e all’esecuzione, consegna e gestione dei processi. Rilevano, in taleambito, i rischi connessi alle attività rilevanti in outsourcing.La Banca ha provveduto alla definizione di responsabilità ed attribuzioni organizzative articolate sia sugliOrgani di Vertice che sulle unità organizzative aziendali, finalizzate al presidio del rischio in esame.In particolare, il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell’istituzione e del mantenimento di unefficace Sistema di Misurazione e Controllo del Rischio Operativo. La Direzione Generale, in coerenza con ilmodello di business ed il grado di esposizione ai rischi definito dal Consiglio di Amministrazione,predispone le misure necessarie ad assicurare l’attuazione ed il corretto funzionamento del sistema dimonitoraggio e gestione del Rischio Operativo, assicurando che siano stati stabiliti canali dicomunicazione efficaci, al fine di garantire che tutto il personale sia a conoscenza delle politiche e delleprocedure rilevanti relative al sistema di gestione del Rischio Operativo. In tale ambito, gestisce leproblematiche e le criticità relative agli aspetti organizzativi ed operativi dell’attività di gestione delRischio Operativo. Il Collegio Sindacale, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali di sorveglianza,vigila sul grado di adeguatezza del sistema di gestione e controllo del rischio adottato, sul suo concretofunzionamento e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa.Nella gestione e controllo dei Rischi Operativi sono poi coinvolte le unità organizzative, ciascuna dellequali è destinataria dell’attribuzione di specifiche responsabilità coerenti con la titolarità delle attività deiprocessi nei quali il rischio in argomento si può manifestare. Tra queste, la funzione di Risk Controlling èresponsabile dell’analisi e valutazione dei Rischi Operativi, garantendo un’efficace e puntuale valutazionedei profili di manifestazione relativi, nel rispetto delle modalità operative di propria competenza.La revisione interna, altresì, nel più ampio ambito delle attività di controllo di propria competenza,effettua sui rischi operativi specifiche e mirate verifiche.Sempre con riferimento ai presidi organizzativi, assume rilevanza anche l’istituzione della funzione diConformità, deputata al presidio ed al controllo del rispetto delle norme, che fornisce un supporto nellaprevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, di riportare perditerilevanti conseguenti alla violazione di normativa esterna (leggi o regolamenti) o interna (statuto, codicidi condotta, codici di autodisciplina).Peraltro, si evidenzia come la Banca, nell’ambito di un progetto di Categoria, ha già definito il cd. “Pianodi Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca stessa a fronte di eventi di crisi che ne possano

Nota Integrativa

237

Page 238: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

inficiare la piena operatività, formalizzando le procedure operative da adottare negli scenari di crisiconsiderati ed esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti.Il rischio legale connesso ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca rappresenta unusuale e fisiologico contenzioso che è stato debitamente analizzato al fine di effettuare, ove ritenutoopportuno, congrui accantonamenti in bilancio conformemente ai nuovi principi contabili.Con riferimento alla misurazione regolamentare del requisito prudenziale a fronte dei rischi operativi, laBanca, non raggiungendo le specifiche soglie di accesso alle metodologie avanzate individuate dallaVigilanza e in considerazione dei propri profili organizzativi, operativi e dimensionali, ha deliberatol’applicazione del metodo base (Basic Indicator Approach – BIA).Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi viene misuratoapplicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle ultime tre osservazioni su base annualedi un indicatore del volume di operatività aziendale (c.d. “indicatore rilevante”), individuato nel marginedi intermediazione, riferite alla situazione di fine esercizio (31 dicembre).Il requisito è calcolato utilizzando esclusivamente i valori dell’indicatore rilevante determinato in base aiprincipi contabili IAS e si basa sulle osservazioni disponibili aventi valore positivo.

Pubblicazione dell’informativa al pubblicoLa Banca ha effettuato tutte le attività necessarie per l’adeguamento ai requisiti normativi in tema di“Informativa al Pubblico” richiesti dal c.d. “Pillar III” di Basilea 2.

Le previste tavole informative (risk report), ed i relativi aggiornamenti, sono pubblicate sul sito internetdella Banca “www.bccorobica.it”.

Relazioni e Bilancio 2013

238

Page 239: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte F - Informazioni sul Patrimonio

SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativaUna delle consolidate priorità strategiche della banca è rappresentata dalla consistenza e dalla dinamicadei mezzi patrimoniali. Viene pienamente condivisa la rappresentazione del patrimonio riportata nelle“Istruzioni di Vigilanza per le banche” della Banca d’Italia, per cui tale aggregato costituisce “il primopresidio a fronte dei rischi connessi con la complessiva attività bancaria”.L’evoluzione del patrimonio aziendale non solo accompagna puntualmente la crescita dimensionale, marappresenta un elemento decisivo nelle fasi di sviluppo. Per assicurare una corretta dinamica patrimonialein condizioni di ordinaria operatività, la banca ricorre soprattutto all’autofinanziamento, ovvero alrafforzamento delle riserve attraverso la destinazione degli utili netti. La banca destina infatti alla riservaindivisibile la quasi totalità degli utili netti di esercizio.Il patrimonio netto della banca è determinato dalla somma del capitale sociale, della riserva sovrapprezzoazioni, delle riserve di utili, delle riserve da valutazione e dall’utile di esercizio, per la quota da destinare ariserva, così come indicato nella Parte B della presente Sezione.La nozione di patrimonio che la banca utilizza nelle sue valutazioni è sostanzialmente riconducibile alPatrimonio di Vigilanza, nelle due componenti “di base” (Tier 1) e “supplementare” (Tier 2). Il patrimoniocosì definito rappresenta infatti, a giudizio della banca, il miglior riferimento per una efficace gestione inchiave sia strategica che di corrente operatività. Esso costituisce il presidio di riferimento delledisposizioni di vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le possibili perditeprodotte dall’esposizione della banca ai rischi tipici della propria attività, assumendo un ruolo di garanzianei confronti di depositanti e creditori.Per i requisiti patrimoniali minimi si fa riferimento ai parametri obbligatori stabiliti dalle Istruzioni diVigilanza, in base alle quali il patrimonio della banca deve rappresentare almeno l’8% del totale delleattività ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio creditizio, valutato in base allacategoria delle controparti debitrici, alla durata, al rischio paese ed alle garanzie ricevute. Le banche sonoinoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all’attività di intermediazione, oltre a quelli afronte del c.d. “rischio operativo”.Per le banche di credito cooperativo sono inoltre previste differenti forme di limitazione all’operativitàaziendale quali:– il vincolo dell’attività prevalente nei confronti dei soci, secondo il quale più del 50% delle attività di

rischio deve essere destinato a soci o ad attività prive di rischio;– il vincolo del localismo, secondo il quale non è possibile destinare più del 5% delle proprie attività al di

fuori della zona di competenza territoriale, identificata generalmente nei comuni ove la banca ha leproprie succursali ed in quelli limitrofi.

Accanto al rispetto dei coefficienti patrimoniali minimi obbligatori (“primo pilastro”), la normativarichiede l’utilizzo di metodologie interne tese a determinare l’adeguatezza patrimoniale e prospettica(“secondo pilastro”). L’esistenza, accanto ai coefficienti minimi obbligatori, del “secondo pilastro” difatto amplia il concetto di adeguatezza patrimoniale, che assume una connotazione più globale e tesa allaverifica complessiva dei fabbisogni patrimoniali e delle fonti effettivamente disponibili, in coerenza congli obiettivi strategici e di sviluppo della banca stessa.

Nota Integrativa

239

Page 240: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La banca si è dotata di processi e strumenti (Internal Capital Adequacy Assessment Process, ICAAP) perdeterminare il livello di capitale interno adeguato a fronteggiare ogni tipologia di rischio, nell’ambito diuna valutazione dell’esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell’evoluzionedel contesto di riferimento.Obiettivo della banca è quindi quello di mantenere un’adeguata copertura patrimoniale a fronte deirequisiti richiesti dalle norme di vigilanza; nell’ambito del processo ICAAP la loro evoluzione vienepertanto stimata in sede di attività di pianificazione sulla base degli obiettivi stabiliti dal Consiglio diAmministrazione.La verifica del rispetto dei requisiti di vigilanza e della conseguente adeguatezza del Patrimonio avvienetrimestralmente. Gli aspetti oggetto di verifica sono principalmente i ratios rispetto alla strutturafinanziaria della banca (impieghi, crediti anomali, immobilizzazioni, totale attivo) e il grado di coperturadei rischi.L’attuale consistenza patrimoniale consente il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale previste pertutte le banche, nonché quelle specifiche dettate per le banche di credito cooperativo.

B. Informazioni di natura quantitativaNella Sezione è illustrata la composizione dei conti relativi al patrimonio della banca.

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori Totale 31.12.2013 Totale 31.12.20121. Capitale 457 459

2. Sovrapprezzi di emissione 62 62

3. Riserve 64.547 64.162

- di utili 64.017 63.632

a) legale 64.045 63.660

b) statutaria

c) azioni proprie

d) altre (28) (28)

- altre 530 530

4. Strumenti di capitale

5. (Azioni proprie)

6. Riserve da valutazione 418 (2.433)

- Attività finanziarie disponibili per la vendita (2.321) (5.163)

- Attività materiali

- Attività immateriali

- Copertura di investimenti esteri

- Copertura dei flussi finanziari

- Differenze di cambio

- Attività non correnti in via di dismissione

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenzialia benefici definiti (146) (155)

- Quote delle riserve da valutazione relative allepartecipate valutate al patrimonio netto

- Leggi speciali di rivalutazione 2.885 2.885

7. Utile (Perdita) d’esercizio (3.827) 396

Totale 61.657 62.646

Relazioni e Bilancio 2013

240

Page 241: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il capitale della Banca è costituito da azioni ordinarie del valore nominale di 25,82 euro.Ulteriori informazioni sono fornite nella precedente Sezione 14 - Parte B del passivo del presentedocumento.Le riserve di cui al punto 3 includono le riserve di utili (riserva legale), nonché le riserve positive enegative connesse agli effetti della transizione ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs.Le riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, comprese nel punto 6, sonodettagliate nella successiva tabella B.2.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/ValoriTotale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

1. Titoli di debito 904 (3.225) 1.396 (6.559)

2. Titoli di capitale

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

Totale 904 (3.225) 1.396 (6.559)

Nella colonna “riserva positiva” è indicato l’importo cumulato delle riserve da valutazione relative aglistrumenti finanziari che, nell’ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento delbilancio un fair value superiore al costo ammortizzato (attività finanziarie plusvalenti).Nella colonna “riserva negativa” è indicato, per converso, l’importo cumulato delle riserve da valutazionerelative agli strumenti finanziari che, nell’ambito della categoria considerata, presentano alla data diriferimento del bilancio un fair value inferiore al costo ammortizzato (attività finanziarie minusvalenti).Gli importi indicati sono riportati al netto del relativo effetto fiscale.

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli didebito

Titoli dicapitale

Quote diO.I.C.R. Finanziamenti

1. Esistenze iniziali (5.163)

2. Variazioni positive 9.021

2.1 Incrementi di fair value 5.901

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative

- da deterioramento

- da realizzo

2.3 Altre variazioni 3.120

3. Variazioni negative 6.179

3.1 Riduzioni di fair value 388

3.2 Rettifiche da deterioramento

3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo 1.912

3.4 Altre variazioni 3.879

4. Rimanenze finali (2.321)

Nota Integrativa

241

Page 242: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

La sottovoce 2.3 “Altre variazioni” include:– aumenti di imposte differite attive per 1.593 mila euro;– diminuzioni di imposte differite passive per 690 mila euro.La sottovoce 3.4 “Altre variazioni” include:– aumenti di imposte differite passive per 447 mila euro;– diminuzioni di imposte differite attive per 3.241 mila euro.

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazione annue

Riserva

1. Esistenze iniziale (155)

2. Variazioni positive 13

2.1 Utili attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 13

2.2 Altre variazioni

2.3 Operazioni di aggregazione aziendale

3. Variazioni negative 4

3.1 Perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti

3.2 Altre variazioni 4

3.3 Operazioni di aggregazione aziendale

4. Rimanenze finale (146)

Nella presente voce va riportato il dettaglio degli elementi positivi e negativi relativi a piani a beneficidefiniti per i dipendenti riportati, in forma aggregata, tra le altre componenti reddituali nel prospettodella redditività complessiva.

SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valoripatrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione della normativa di bilancio previstadai principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della disciplina della Banca d’Italia sulpatrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali.

2.1 Patrimonio di vigilanza

A. Informazioni di natura qualitativaIl patrimonio di vigilanza differisce dal patrimonio netto contabile determinato in base all’applicazionedei principi contabili internazionali IAS/IFRS, poiché la normativa di vigilanza persegue l’obiettivo disalvaguardare la qualità del patrimonio e di ridurne la potenziale volatilità, indotta dall’applicazione degliIAS/IFRS.Il patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base allaloro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, alfine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali.Il patrimonio di vigilanza, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanzaprudenziale, è costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcunededuzioni.

Relazioni e Bilancio 2013

242

Page 243: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Sia il patrimonio di base (Tier 1) che il patrimonio supplementare (Tier 2) sono determinati sommandoalgebricamente gli elementi positivi e gli elementi negativi che li compongono, previa considerazione deic.d. “filtri prudenziali”. Con tale espressione si intendono tutti quegli elementi rettificativi, positivi enegativi, del patrimonio di vigilanza, introdotti dalle autorità di vigilanza con il fine esplicito di ridurre lapotenziale volatilità del patrimonio.Sempre in tema di filtri prudenziali si segnala il provvedimento del 18 maggio 2010 della Banca d’Italia concui è stato modificato, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, il trattamento prudenziale delleriserve da rivalutazione relative ai titoli di debito emessi dalle Amministrazioni centrali dei Paesi UEinclusi nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita – AFS”.In particolare, è stata riconosciuta la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e leminusvalenze rilevate nelle citate riserve AFS. La banca si è avvalsa della possibilità di esercitare dettaopzione.

Di seguito si illustrano gli elementi che compongono il patrimonio di base ed il patrimonio supplementare,in particolare:

Patrimonio di base (Tier 1)Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli elementipatrimoniali di primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi, previa deduzione delle azioni o quoteproprie, delle attività immateriali, nonché delle eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed inquello in corso costituisce il patrimonio di base.

Patrimonio supplementare (Tier 2)Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività subordinatecostituiscono gli elementi positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio divigilanza entro un ammontare massimo pari al patrimonio di base; le passività subordinate non possonosuperare il 50% del Tier 1.Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale, gli strumenti ibrididi patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre banche e società finanziarie.

Patrimonio di terzo livelloGli elementi rientranti nel patrimonio di 3° livello possono essere utilizzati soltanto a copertura deirequisiti patrimoniali sui rischi di mercato – esclusi i requisiti sui rischi di controparte e di regolamentorelativi al “portafoglio di negoziazione di vigilanza” – ed entro il limite del 71,4% di detti requisiti.Possono concorrere al patrimonio di 3° livello:– le passività subordinate di 2° livello non computabili nel patrimonio supplementare perché eccedenti il

limite del 50% del patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre;– le passività subordinate di 3° livello.Al momento la banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio.

Nota Integrativa

243

Page 244: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B. Informazioni di natura quantitativa

Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012

A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 61.087 64.910

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:

B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 61.087 64.910

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 61.087 64.910

F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtriprudenziali 3.144 3.057

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: (130) (86)

G. 1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)

G. 2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-) (130) (86)

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 3.014 2.971

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 3.014 2.971

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare

N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 64.101 67.881

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 64.101 67.881

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativaLa Banca d’Italia con l’emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (“Nuove disposizioni divigilanza prudenziale per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa prudenzialedelle banche e dei gruppi bancari recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezzapatrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale (cd.”Basilea 2”).

La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri:– il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di

requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dell’attività bancaria efinanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologiealternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nellamisurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo;

– il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di controllodell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando l’importanza della governance qualeelemento di fondamentale significatività anche nell’ottica dell’Organo di Vigilanza, a cui è rimessa laverifica dell’attendibilità e della correttezza di questa valutazione interna;

– il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale,l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo.

I coefficienti prudenziali alla data di chiusura del presente bilancio sono determinati secondo lametodologia prevista dall’Accordo sul Capitale – Basilea 2, adottando il metodo Standardizzato per il

Relazioni e Bilancio 2013

244

Page 245: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e quello Base per il calcolo deirischi operativi.In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisitopatrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), unammontare del patrimonio di Vigilanza pari ad almeno l’8 per cento delle esposizioni ponderate per ilrischio (total capital ratio).Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi generatidalla operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con riferimento airischi di mercato calcolati sull’intero portafoglio di negoziazione, la normativa identifica e disciplina iltrattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale, rischio diregolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento all’intero bilancio occorre inoltre determinare ilrischio di cambio ed il rischio di posizione su merci.Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital ratio,rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate.Come già indicato nella Sezione 1, la banca ritiene che l’adeguatezza patrimoniale rappresenti uno deiprincipali obiettivi strategici. Conseguentemente, il mantenimento di un’adeguata eccedenzapatrimoniale rispetto ai requisiti minimi costituisce oggetto di costanti analisi e verifiche, in termini siaconsuntivi che prospettici. Le risultanza delle analisi consentono di individuare gli interventi piùappropriati per salvaguardare i livelli di patrimonializzazione.Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisitiprudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1capital ratio) pari al 16,56% (17,11% al 31.12.2012) ed un rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attivitàdi rischio ponderate (total capital ratio) pari al 17,38% (17,89% al 31.12.2012) superiore rispetto alrequisito minimo dell’8%.

Nota Integrativa

245

Page 246: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

B. Informazioni di natura quantitativa

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

31.12.2013 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2012

A. ATTIVITÀ DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte 734.657 741.770 340.738 352.473

1. Metodologia standardizzata 734.657 741.770 340.738 352.473

2. Metodologia basata sui rating interni

2.1 Base

2.2 Avanzata

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 27.259 28.198

B.2 Rischi di mercato 69

1. Metodologia standard 69

2. Modelli interni

3. Rischio di concentrazione

B.3 Rischio operativo 2.251 2.083

1. Modello base 2.251 2.083

2. Modello standardizzato

3. Modello avanzato

B.4 Altri requisiti prudenziali

B.5 Altri elementi del calcolo

B.6 Totale requisiti prudenziali 29.510 30.351

C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 368.879 379.382

C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate(Tier 1 capital ratio)

16,56% 17,11%

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività dirischio ponderate (Total capital ratio)

17,38% 17,89%

Relazioni e Bilancio 2013

246

Page 247: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Parte G - Operazioni di aggregazioneriguardanti Imprese o rami d’azienda

SEZIONE 1 - OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO

Nel corso dell’esercizio la Banca non ha effettuato operazioni di aggregazione di imprese o rami d’azienda.

SEZIONE 2 - OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Dopo la chiusura dell’esercizio e fino alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte delConsiglio di Amministrazione, la Banca non ha perfezionato operazioni di aggregazione di imprese o ramid’azienda

SEZIONE 3 - RETTIFICHE RETROSPETTIVE

La sezione risulta priva di valore in quanto la Banca non ha effettuato operazioni di aggregazionenell’anno.

Parte H - Operazioni con parti correlate1. INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICA

Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche (compresi gli amministratori e i sindaci)La tabella che segue, così come richiesto dallo IAS 24 par. 16, riporta l’ammontare dei compensi dicompetenza dell’esercizio ai Dirigenti con responsabilità strategica, intendendosi per tali coloro chehanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e controllo delle attività dellaBanca, compresi gli Amministratori e i Sindaci della Banca stessa.

Importi

- Stipendi e altri benefici a breve termine, compresi compensi e benefits agli amministratori e sindaci 563

- Benefici successivi al rapporto di lavoro 148

2. INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Rapporti con parti correlate

Attivo Passivo Garanzie rilasciate Garanzie ricevute

Amministratori, Sindaci e Dirigenti 1.146 1.536 50 5.405

Altri parti correlate 2.323

Totale 3.469 1.536 50 5.405

Le altre parti correlate includono gli stretti familiari degli Amministratori, dei Sindaci e degli altri Dirigenticon responsabilità strategica, nonché le società controllate dai medesimi soggetti o dei loro stretti familiari.Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione econtrollo della Banca trova applicazione l’art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l’art. 2391 del codice civile. In

Nota Integrativa

247

Page 248: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

proposito la Banca, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2012 si è dotata di unapposito “Regolamento sulla disciplina del conflitto d’interessi e delle obbligazioni degli esponentibancari”, disciplinante le procedure da seguire nei casi interessati.Le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunquesulla base di valutazioni di convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente, dandoadeguata motivazione delle ragioni e della convenienza per la conclusione delle stesse.Le operazioni con parti correlate non hanno una incidenza significativa sulla situazione patrimoniale efinanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari della Banca.Nei saldi dell’attivo figurano i fidi diretti utilizzati; i fidi diretti accordati sono pari a 6.147 mila Euro, dicui 2.026 mila Euro per Amministratori, Sindaci e Dirigenti, 4.121 mila Euro per le altre parti correlate.Nel bilancio non risultano svalutazioni analitiche o perdite per crediti dubbi verso parti correlate. Suicrediti verso parti correlate viene pertanto applicata solo la svalutazione collettiva.

Parte I - Accordi di Pagamento basati su propristrumenti patrimoniali

La Banca non ha posto in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.

Parte L - Informativa di settoreLa Banca non è tenuta a compilare la parte in quanto intermediario non quotato.

Allegato 2Oneri per revisione legale - comma 1, n. 16-bis, Art. 2427 del C.C.In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 2427, 1° comma, n. 16-bis del codice civile si riepilogano diseguito i corrispettivi contrattualmente stabiliti per l’esercizio 2013 con la Società di Revisione/i revisorilegali per l’incarico di revisione legale dei conti e per la prestazione di altri servizi resi alla Banca.Gli importi sono al netto dell’IVA e delle spese.

Tipologia di servizi Soggetto che ha prestato il servizio CorrispettiviVerifica dei conti annuali società di revisione AGKNSERCA 26Altri servizi di verifica svolti società di revisione AGKNSERCA 8Totale corrispettivi 34

Il corrispettivo indicato al rigo 1 “Verifica dei conti annuali” è comprensivo anche delle attività ordinariedi vigilanza, svolte dal Collegio Sindacale, in ottemperanza all’art. 2403 del Codice Civile.

Relazioni e Bilancio 2013

248

Page 249: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Rilevazioni StatisticheIndici e Grafici

I

Page 250: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

II

DATI

COM

PARA

TIVI

(

conv

erti

ti in

Eur

o)

Anno

Racc

olta

Patr

imon

ioFo

ndi D

iver

siM

ezzi

Amm

inis

trat

iIm

pieg

hiRa

ppor

toI/

RTi

toli

Sald

i Ban

che

Atti

viRa

ccol

taIn

dire

tta

Uti

le(p

erdi

ta)

d’Es

erci

zio

Soci

1992

22.9

67.6

426.

309.

709

29.2

77.3

5113

.076

.966

56,9

4%6.

895.

492

5.37

0.24

026

.672

.943

624.

090

75.6

79.6

3010

.253

.325

85.9

32.9

5442

.505

.831

56,1

7%22

.631

.789

19.1

12.6

6279

.641

.076

2.11

2.32

3

1993

148.

084.

174

17.4

07.3

9216

5.49

1.56

570

.131

.430

47,3

6%70

.683

.215

23.5

48.6

3472

.803

.212

3.18

0.52

41.

019

1994

156.

108.

313

20.2

83.9

1817

6.39

2.23

181

.667

.570

52,3

1%75

.245

.083

15.0

62.5

2581

.563

.476

2.01

6.91

01.

247

1995

169.

342.

863

22.1

74.1

6519

1.51

7.02

897

.457

.278

57,5

5%72

.913

.497

17.9

90.1

4910

1.44

5.28

83.

982.

051

1.29

5

1996

202.

084.

407

26.7

38.3

9322

8.82

2.80

011

4.54

7.03

356

,68%

84.9

68.8

1222

.848

.060

103.

923.

856

3.20

9.34

91.

480

1997

189.

431.

444

30.1

53.4

7921

9.58

4.92

311

3.64

0.98

859

,99%

79.7

50.7

3918

.766

.414

121.

315.

778

2.33

3.20

41.

878

1998

177.

252.

984

32.0

95.7

2220

9.34

8.70

612

3.32

7.60

669

,58%

58.4

23.3

7219

.876

.162

150.

370.

162

2.04

9.52

02.

113

1999

171.

806.

945

33.9

28.2

7120

5.73

5.21

513

1.70

8.32

376

,66%

57.3

25.3

0913

.403

.415

167.

769.

356

53.6

202.

297

2000

171.

214.

450

33.7

68.7

0020

4.98

3.15

113

9.04

3.30

581

,21%

46.1

11.5

2617

.901

.883

173.

298.

046

2.38

7.81

72.

415

2001

200.

508.

196

36.0

90.7

2123

6.59

8.91

713

6.04

4.45

167

,85%

34.5

47.9

8964

.732

.846

173.

048.

938

3.00

6.67

32.

621

2002

225.

754.

465

39.0

54.6

0426

4.80

9.06

915

6.60

3.58

769

,37%

41.9

85.3

7465

.740

.603

193.

373.

261

1.89

1.83

42.

938

2003

263.

632.

789

41.4

08.0

6530

5.04

0.85

419

2.00

1.96

572

,83%

53.0

38.5

4260

.400

.426

180.

684.

022

2.03

5.19

23.

135

2004

303.

283.

168

41.8

75.1

5834

5.15

8.32

621

8.43

4.25

872

,02%

40.8

02.3

1385

.863

.344

145.

925.

807

3.00

8.73

43.

308

2005

339.

446.

086

46.9

50.5

9238

6.39

6.67

823

1.25

0.45

868

,13%

41.6

80.6

6310

8.98

4.34

113

3.73

1.49

83.

063.

298

3.44

6

2006

357.

283.

233

50.0

64.3

8440

7.34

7.61

728

7.01

6.90

880

,33%

57.3

75.9

0362

.112

.548

147.

464.

412

4.28

2.91

63.

530

2007

393.

684.

872

54.0

20.7

4944

7.70

5.62

134

0.65

3.54

486

,53%

30.8

19.1

0181

.019

.890

134.

181.

644

6.77

6.38

33.

562

2008

449.

209.

348

59.9

94.8

4650

9.20

4.19

439

3.04

9.04

187

,50%

48.3

50.6

6670

.715

.274

102.

610.

207

7.09

6.81

23.

749

2009

481.

320.

490

67.1

06.1

0354

8.42

6.59

339

6.88

5.39

782

,46%

106.

977.

081

41.4

29.5

3479

.871

.707

2.14

3.89

23.

871

2010

464.

633.

372

65.6

12.3

3853

0.24

5.71

039

0.93

0.17

884

,14%

100.

941.

358

49.0

31.3

4784

.980

.991

-2.0

95.2

093.

958

2011

441.

649.

364

56.1

40.2

8249

7.78

9.64

638

5.33

2.47

287

,25%

135.

853.

001

19.3

40.0

4894

.230

.301

814.

111

3.98

1

2012

448.

333.

019

62.2

49.8

4851

0.58

2.86

737

4.04

4.30

983

,43%

205.

840.

466

23.2

63.5

8393

.868

.678

396.

128

4.02

5

2013

443.

184.

190

65.4

83.4

8750

8.66

7.67

735

3.55

6.53

779

,78%

231.

193.

243

32.2

07.9

8510

6.77

3.53

1-3

.827

.100

4.07

5

Ex C

.R.A

.Bar

iano

Ex C

.R.A

. Co

logn

o al

Ser

io

B.C.

C. O

ROBI

CA

* va

lori

ric

lass

ific

ati p

er e

ffet

to d

ell’a

pplic

azio

ne r

etro

spet

tiva

del

nuo

vo p

rinc

ipio

con

tabi

leIA

S19

*

Page 251: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

GRAFICI STATISTICI

III

RACCOLTA DIRETTA (in milioni di Euro)

PATRIMONIO E FONDI DIVERSI (in milioni di Euro)

MEZZI AMMINISTRATI (in milioni di Euro)

Page 252: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

IV

IMPIEGHI (in milioni di Euro)

RAPPORTO IMPIEGHI/RISORSE

TITOLI (in milioni di Euro)

Page 253: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

V

BANCHE (in milioni di Euro)

RACCOLTA INDIRETTA (in milioni di Euro)

UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO (in milioni di Euro)

Page 254: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Compagine Sociale

COMPOSIZIONE

Soci al 31.12.2012 n. 4.025Ammessi nel corso dell’esercizio n. 129Depennati per morte/recesso n. 79Soci al 31.12.2013 n. 4.075

Relazioni e Bilancio 2013

VI

Andamento della Compagine Sociale

Page 255: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

VII

Contributi ed iniziative nel 2013BAGNATICA– A.S.D. Oratorio “Don Bosco” Costa di Mezzate– AVIS di Costa di Mezzate

BARIANO– ACLI Bariano– AVIS– Commercianti di Bariano– Corpo Civico Musicale di Bariano– Gruppo Alpini– Luogo Pio “Grattaroli”– Oratorio San Giovanni Bosco– Polisportiva Oratorio– Scuola Media di Bariano– Teatro Caverna– Unione Sportiva Barianese A.S.D.

BRUSAPORTO– AIDO “M. Quagliati”– A.S.D. Pedale Brusaporto– A.S.D. Oratorio Brusaporto– A.S. Tennis Brusaporto– A.S.D. Volley Brusaporto– Ass. Commercianti– Gruppo Alpini di Brusaporto– L.A.D.S. Onlus

CALCINATE– Le Botteghe di Calcinate– Oratorio “San Giovanni Bosco”

COLOGNO AL SERIO– AGREO ONLUS Progetto Butterfly– AIDO– AVIS– A.S.D. Atletica Cologno– Ass.ne Sportiva Pallavolo Cologno– Ass.ne “Dentro la Storia ... Strada Facendo”– Ass.ne Bikers– Gruppo Infermieristico di Volontariato– Gruppo “Con le Forbici in Tasca”

– Oratorio San Giovanni Bosco– Parrocchia Santa Maria Assunta– Bollettino parrocchiale– Fondaz. RSA Vaglietti Corsini Onlus– G.S.D. Calcio Oratorio– Gruppo Basket Cologno

MARTINENGO– A.S.D. Pallacanestro Martinengo– Ass.ne Bergamo Chitarra– Musica Antiqua– Centro Culturale musicale Diapason– Sacra Famiglia

MORENGO– ACLI– AVIS/AIDO/ADMO– A.S.D. Gruppo Sportivo Morengo– Ass.ne “Ci sono anch’io” Onlus– Scuola Media di Morengo

PAGAZZANO– AVIS– Scuola Media di Pagazzano

TRESCORE BALNEARIO– Pro Loco Trescore

URGNANO e BASELLA– Ass.ne Promo-Urgnano– A.S.D. Bocciofila Comunale– Club Calcio Basella– CAI Sez. di Urgnano– F.C.D. Calcio Urgnano– Oratorio San Giovanni Bosco– Periodico parrocchiale “Urgnano Oggi”

ALTRI– Istituto Suore Dorotee

Page 256: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

VIII

INIZIATIVE A FAVORE DEI SOCI BCC OROBICA– Premi allo Studio BCC Orobica – Diploma di Maturità– Premi allo Studio BCC Orobica – Diploma di Laurea– Una Domenica a Bassano del Grappa (nel mese di Giugno 2013)– Soggiorno mare in Sardegna (una settimana a Settembre 2013)

RAPPORTI CON IL MONDO DELLA SCUOLA– Organizzazione e realizzazione Stage per studenti della scuola secondaria (partecipazione di studenti

provenienti da diverse istituzioni scolastiche del territorio)– Organizzazione e realizzazione Stage Universitari

Page 257: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

IX

Storia della nostra Banca1894 - Il 18 gennaio “nella Casa Parrocchiale di residenza del M.R. Parroco” 39 Soci fondano la Cassa

Rurale di prestiti di Cologno al Serio, avente per scopo “il miglioramento morale ed economicodei suoi membri mediante atti commerciali, escluso qualunque fine politico”.Il 12 agosto viene approvato il Regolamento Interno della Società ed il Regolamento Particolaredel Consiglio di Presidenza.

1923 - La Cassa di Cologno al Serio assume la gestione dell’Esattoria Comunale “dalla quale si ripromettesensibili vantaggi non solo dal lato materiale ma anche morale per il maggior prestigio el’importanza con cui verrà considerata e per la fiducia che verrà ad acquistare”.

1938 - Viene adottato da Cologno al Serio il nuovo Statuto Sociale ai sensi delle norme sancite dal TestoUnico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12.10.1937, nelle cui more applicative assume laragione sociale di “Cassa Rurale ed Artigiana di Cologno al Serio”.

1941 - L’Assemblea ratifica sempre a Cologno al Serio la donazione dello stabile di via Comendunoall’Asilo Infantile di Cologno al Serio.

1954 - È costituita il 17 ottobre 1954 da 42 Soci fondatori, per la maggior parte agricoltori, la CassaRurale ed Artigiana di Bariano. Le azioni sottoscritte sono 295, per un capitale sociale dilire 295.000.

1956 - L’Assemblea di Cologno al Serio in seduta straordinaria adotta, modificando lo Statuto, ledirettive sancite dalla Legge n. 707/1955 recante modifiche e innovazioni al Testo Unico.

1960 - La ex Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano trasferisce la sede sociale in Piazza Paganessi 3,ristrutturata poi nel 1973, 1980 e nel 1993.

1962 - Viene trasferita la Società di Cologno al Serio in locali di proprietà siti alla Via Rocca.

1977 - La Sede sociale di Cologno al Serio beneficia di un sostanziale ampliamento, reso operativo nelcorso di una cerimonia svoltasi alla presenza di numerose e qualificate Personalità.

1981 - L’Assemblea Straordinaria di Cologno al Serio il 25 aprile all’unisono approva la trasformazione dasocietà cooperativa a responsabilità illimitata nella forma di società a responsabilità limitata.

1983 - Cologno al Serio apre la Filiale di Urgnano operante in locali di proprietà.

1987 - L’Assemblea Straordinaria di Cologno al Serio il 12 aprile delibera l’adozione di un nuovo StatutoTipo, predisposto dalla Federazione Italiana delle Casse Rurali ed Artigiane di concerto conEsponenti Centrali dell’Organo di Vigilanza.

1991 - La Cassa di Bariano apre la Filiale di Morengo e la Cassa di Cologno al Serio quella di Martinengo.

1992 - Viene elaborato il progetto di fusione tra le Casse di Bariano e Cologno al Serio, che verràapprovato nelle assemblee della primavera ‘93. Viene altresì attuato uno studio di fattibilità percostituire, con altre Consorelle, una società di servizi ed elaborazione dati.

1993 - Il 4 ottobre viene firmato l’atto di fusione tra le Casse Rurali di Bariano e Cologno al Serio,costituendo la “Cassa Rurale ed Artigiana di Bariano e Cologno al Serio”.Il 29 settembre viene costituito il C.S.S.B. S.r.l. (Centro Studi e Servizi Bergamasco) con laConsorella della Media Bergamasca di Zanica; si assoceranno poi nel 1996 anche le Consorelle diBarlassina e Cernusco sul Naviglio e verrà modificata la ragione sociale in “Centro Servizi e StudiInterBancari s.r.l.“.

Page 258: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

1994 - Il 29 maggio l’Assemblea Straordinaria dei Soci delibera, aggiornando lo Statuto Sociale allenuove disposizioni di legge, la nuova ragione sociale in “Banca di Credito Cooperativo Orobica diBariano e Cologno al Serio s.c.r.l.”.Il 17 luglio viene aperta la nuova Filiale di Calcinate.

1995 - La Banca d’Italia concede la possibilità di apertura di due nuove unità operative.Il 10 aprile diviene operativa la nuova Filiale – Sede distaccata di Brusaporto.

1996 - Il 3 giugno viene aperta la nuova Filiale - Sede distaccata di Trescore Balneario.Viene accolta dall’Organo di Vigilanza la richiesta di apertura di un nuovo sportello in Urgnanofrazione Basella.

1997 - Il 22 settembre viene aperto il nuovo sportello di Basella di Urgnano.Il 17 novembre la filiale di Urgnano viene trasferita in nuovi e più accoglienti locali.Nel dicembre viene acquistato l’immobile adiacente la Sede per allocarvi nuovi uffici.

1998 - Vengono resi operativi nei nuovi locali acquistati in Cologno al Serio gli uffici titoli, legale,ispettorato, organizzazione e controllo rischi.Vengono terminati i lavori del secondo lotto della Filiale di Bariano dove nell’autunno troverannospazio i nuovi uffici della partecipata C.S.S.B. s.r.l. che ivi ha spostato la propria sede.

1999 - Con atto del 15 dicembre 1999 è stata costituita la “Mutua di Assistenza e Previdenza Orobica”con sede a Cologno al Serio, in Via Rocca, presso la struttura della nostra banca.

2000 - Sono stati venduti i locali dove risiedeva la vecchia filiale di Urgnano.

2001 - Acquistato immobile per allocazione magazzino.

2002 - Riscatto dell’immobile in Calcinate ad uso filiale.

2003 - Dismessa quota sociale della partecipata “Orobica Seriana S.r.l.”.Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2002”.

2004 - Il 13 settembre viene aperto il nuovo sportello di Pagazzano, il decimo della Banca.Dismessa quota sociale della partecipata “C.S.S.B. S.r.l.”.Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2003”.

2005 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2004”.

2006 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2005”.

2007 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2006”.Richiesta autorizzazione per apertura nuova filiale.

2008 - Il 12 maggio viene aperto il nuovo sportello di Bagnatica, l’undicesimo della Banca.Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2007”.

2009 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2008”.

2010 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2009”.

2011 - Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2010”.

2012 - A febbraio hanno inizio i lavori di costruzione della nuova Sede Generale e della Filiale diCologno al Serio.Bilancio Sociale “Gruppo delle BCC della provincia di Bergamo - anno 2011”.

2013 - In dicembre la banca trasferisce nel nuovo immobile la Sede Generale e la Filiale di Cologno alSerio.

Relazioni e Bilancio 2013

X

Page 259: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Carta dei Valoridel Credito Cooperativo1. Primato e centralità della personaIl Credito Cooperativo ispira la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona.Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone.Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito dai Soci, dai clienti e dai collaboratori - pervalorizzarlo stabilmente.

2. L’impegnoL’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei Soci edei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei serviziofferti.Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale eculturale a beneficio dei Soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia.Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l’eccellenza nella relazione con i Soci e clienti,l’approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra leaziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.

3. AutonomiaL’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è, vitale e fecondosolo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo.

4. Promozione della partecipazioneIl Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei Soci allavita della cooperativa.Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiandole famiglie e le piccole imprese, promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delleopportunità.

5. CooperazioneLo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione lealedegli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperativeattraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarnel’autonomia e migliorarne il servizio a Soci e clienti.

6. Utilità, servizio e beneficiIl Credito Cooperativo non ha scopo di lucro.Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestionedel Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione delbenessere dei Soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo.

Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell’efficienza organizzativa, nonchécondizione indispensabile per l’autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa.

XI

Page 260: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve - in misura almenopari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di utilità sociale condivise dai Soci.Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori enell’interesse delle generazioni future.I Soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzioneall’attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa.

7. Promozione dello sviluppo localeIl Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo.Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili dellagestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. IlCredito Cooperativo esplica un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria,ed al servizio dell’economia civile.

8. Formazione permanenteIl Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degliamministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civilenei Soci e nelle comunità locali.

9. SociI Soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della bancalavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale edando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra icomponenti la base sociale.Fedeli allo spirito dei fondatori, i Soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull’onestà, latrasparenza, la responsabilità sociale, l’altruismo.

10. AmministratoriGli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni incoscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i Soci e la comunità, a dedicare il temponecessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazionepermanente.

11. DipendentiI dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità direlazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegnoqualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivieconomici e sociali della banca per la quale lavorano.

Riva del Garda, dicembre 1999

12. GiovaniIl Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso diinnovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nelladiffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito.

Roma, dicembre 2011

Relazioni e Bilancio 2013

XII

Page 261: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Ubicazionee competenza territoriale

XIII

Sede e Direzione Generale24055 COLOGNO AL SERIO (BG)Piazza Agliardi, 1 – Telefono 035/4871300 – fax 035/898625www.bccorobica.it [email protected] [email protected]

Filiali24050 Bariano Piazza Don L. Paganessi, 3 Tel. 0363 94124424060 Bagnatica Via Papa Giovanni XXIII, 16 Tel. 035 68238924059 Basella di Urgnano Piazzale Santuario, 141 Tel. 035 89436624060 Brusaporto – Sede Distaccata Piazza V. Veneto, 11 Tel. 035 68316124050 Calcinate Via San Martino, 18 Tel. 035 442334524055 Cologno al Serio Via Rocca, 20 Tel. 035 487120024057 Martinengo Piazza Maggiore, 3 Tel. 0363 90442124050 Morengo Via Umberto I, 31 Tel. 0363 95798024040 Pagazzano Via Morengo, 90 Tel. 0363 81526324069 Trescore B. – Sede Distaccata Via A. Locatelli, 23/F Tel. 035 425801024059 Urgnano Via Papa Giovanni XXIII, 329 Tel. 035 890505

ZONA DI COMPETENZA OPERATIVAAlbano Sant’Alessandro, Albino, Bagnatica, Bariano, Bolgare, Brignano Gera d’Adda, Brusaporto, Calcinate,Caravaggio, Carobbio degli Angeli, Cavernago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cividate al Piano, Cologno al Serio,Comun Nuovo, Cortenuova, Costa di Mezzate, Credaro, Entratico, Fara Olivana con Sola, Fornovo San Giovanni,Gandosso, Ghisalba, Gorlago, Luzzana, Martinengo, Morengo, Mornico al Serio, Pagazzano, Palosco,Romano di Lombardia, San Paolo d’Argon, Seriate, Spirano, Trescore Balneario, Urgnano, Zandobbio, Zanica

Page 262: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Relazioni e Bilancio 2013

XIV

Operazioni e ServiziGestione del Risparmio

� Conti correnti di corrispondenza� Conti correnti convenzionati per dipendenti d'azienda,

giovani/studenti, pensionati� Depositi a risparmio� Certificati di deposito� Conto Deposito� Pronti contro termine� Prestiti obbligazionari

Finanziamenti

� Aperture di credito in c/c� Mutui Ipotecari� Mutui Fondiari� Mutui 1ª Casa� Finanziamenti e Mutui a Comuni, Enti, Associazioni e

Cooperative� Credito al consumatore� Prestiti personali� Finanziamenti alle imprese� Servizio portafoglio: sconto� Servizio portafoglio: salvo buon fine� Servizio portafoglio: dopo incasso� Servizio portafoglio: anticipo fatture� Credito al consumo Crediper Bcc Credito Consumo

Finanziamenti Etici - Agevolazioni

� Accordo Abi per la sospensione dei debiti alle PMI(Piccole Medie Imprese)

� Accordo Abi Piano Famiglie per sostenere le operazionidi credito ipotecario delle famiglie in difficoltà

� Conto CIGS “Cassa integrazione guadagni straordinaria”� Conto Convenzione ConfCooperative di Bergamo� Leasing Etico Iccrea Banca Impresa� Mutuo Ipotecario per acquisto 1ª Casa

(convenzione con Associazione Casa Amica Onlus)� Prestito d’Onore

(convenzione con Comune di Pagazzano)

Crediti Speciali

� Leasing Immobili Iccrea Banca Impresa� Leasing Beni strumentali Iccrea Banca Impresa� Leasing Auto Iccrea Banca Impresa/Bcc Lease� Leasing Targato Industriale Iccrea Banca Impresa� Leasing Nautico Iccrea Banca Impresa� Finanza Straordinaria Iccrea Banca Impresa� Finanziamenti Pool Iccrea Iccrea Banca Impresa� Internazionalizzazione

finanziamenti Sace/Simest Iccrea Banca Impresa� Factoring Bcc Factoring� Finanza agevolata Iccrea Iccrea Banca� Finanziamenti agevolati

agli Artigiani Artigiancassa / Confidi� Finanziamenti agevolati

ai Commercianti Confidi� Mutui agevolati Finlombarda� Finanziamenti agevolati

alle P.M.I. Cooperat. di garanzia� Mutuo Mediocredito Centrale� Noleggio operativo Bcc Lease

Crediti di firma

� Rilascio Fidejussioni per rimborso I.V.A. e Conto Fiscale� Rilascio Fidejussioni a Comuni e privati� Rilascio Fidejussioni per operazioni con l’estero

Titoli

� Titoli: amministrazione e custodia� Titoli: negoziazione azionario ed obbligazionario� Fondi comuni d’investimento BCC Risparmio e Previdenza� Fondo Pensione Aureo BCC Risparmio e Previdenza� Gestioni Patrimoniali Mobiliari ed in Fondi

BCC Risparmio e Previdenza� Fondi comuni d’investimento

Raiffeisen Capital Management

Page 263: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

XV

Estero

� Negoziazione valuta estera� Negoziazione assegni/effetti esteri/LCR

(Lettre de change relevée)� Conti correnti in valuta estera� Finanziamenti in valuta estera� Anticipo export� Anticipo import� Bonifici import/export� Crediti e garanzie

Servizi Vari

� Cassette di sicurezza� Cassa continua� Caselle postali� Telepass Autostrade per l’Italia� Telepass family Autostrade per l’Italia� Viacard Autostrade per l’Italia� Touring Club Italiano

� Sportelli BANCOMAT- prelievo- saldo e movimenti c/c- ricarica credito principali operatori rete mobile- ricarica carta Tasca

� POS Esercenti (Point of sale) Cartasì- Desktop / Contactless- Gsm / Ethernet- Virtual POS (integrazione al sito web del cliente)

� Assegni� Emissione Assegni Circolari� Bonifici� Incasso premi e vincite� Incasso effetti cartacei� Incassi commerciali: RID, Ri.Ba, MAV� Imposte e tasse (F23/F24)� Bollettini Postali� Imu / Tares� Utenze domestiche� Domiciliazione di stipendi e pensioni

� Servizi Assicurativi – Ramo Vita: Assimoco Vita- Alto Valore, Più Grande- Vero Valore, Vero Valore Top- Due Tempi, Alto Valore +- Le Rate Protette CPI, Orizzonte Mutuo- Money Back

� Servizi Assicurativi – Ramo Danni: Assimoco- Casa Confort- Impresa Confort- Certificato Incendio- Easy For- AutoSicura

� Servizi E-bank:- Banca@ttiva

- informazioni conto corrente mediante sms, email, fax- Internet banking - Privati

- visualizzazione conti correnti e mutui- visualizzazione portafoglio titoli- disposizione bonifici- pagamento bollettini freccia – rav – mav- pagamento bollettini postali- pagamento F24 e effetti commerciali- pagamento canone RAI, ricariche carte,

telefonia mobile e TV Digitale- Trading on line

- Internet banking – Business- come Privati più gestione incassi commerciali

- Internet banking – Business +- come Business più gestione rapporti altre banche

� Carte di debito/credito- CartaBCC Classic – credito Iccrea Banca- CartaBCC Corporate – credito Iccrea Banca- CartaBCC Gold – credito Iccrea Banca- CartaBCC Cash – debito Iccrea Banca- Carta Ricarica – prepagata e ricaricabile Cassa Centrale- Carta OOM+ – prepagata e ricaricabile Cassa Centrale- Cartasì Servizi Interbancari

� Servizi di Tesoreria/Cassa:- Comune di Urgnano- Comune di Morengo- Comune di Brusaporto- Comune di Pagazzano- Istituto Comprensivo di Bariano, Morengo e Pagazzano- Istituto Comprensivo di Cologno al Serio- Istituto Comprensivo di Urgnano “B. Colleoni”

Page 264: Banca di Credito Cooperativo Orobica · Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di marzo 2014 del Modello Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), l’economia

Realizzazione grafica e stampaLaboratorio Grafico s.n.c. - Pagazzano (BG)

www.labgrafmonticelli.it - [email protected]

-St

ampa

tosu

cart

ari

cicl

ata