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N° 177 / Marzo 2009 Il Mondo dei Trasporti 33 fino a filo cintura + griglia su- periore). È anche disponibile una griglia scomposta in due parti (una fissa, sul lato condu- cente, e l’altra girevole, sul lato del passeggero anteriore). A BORDO, FIORINO è stato curato nei dettagli e propone un estetica gradevole e moderna. Seguendo avanzati principi di ergonomia, l’abitacolo è stato studiato come luogo di lavoro, quasi fosse un prolungamento del proprio ufficio. Sul Combi, le grandi superfici vetrate offro- no un’ampia visuale della stra- da e una buona luminosità in- terna. Il posto di guida è funzio- nale e pratico e la seduta è co- moda per tutte le taglie di uten- za grazie anche alle regolazioni del sedile, del volante e del bracciolo. La plancia, a forma di T, consente al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi, compresa la leva del cambio manuale 5 marce posta centralmente (a richiesta Combi e Cargo possono essere equi- paggiati con trasmissione robo- tizzata Comfort-Matic a sei rap- porti). Diversi vani portaoggetti permettono di riporre effetti personali e documenti di lavo- ro. Si può utilizzare il capiente cassetto sulla plancia, in grado di contenere un pc portatile, op- pure l’utile tavoletta portadocu- menti. Nella parte inferiore dei pannelli delle porte anteriori è presenta un’ampia vaschetta che, grazie alla sua particolare forma, consente di collocare una bottiglia da un litro. CARATTERISTICA VINCENTE della nuova gamma Fiorino, il prestazionale e parsimonioso 1.3 16V Multijet, Euro 4, il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta common rail di seconda generazione, prodotto da Fpt-Fiat Powertrain Techno- logies nello stabilimento polac- co di Bielsko Biala, eroga ben 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min e una coppia di 190 Nm a 1.750 giri/min. In abbinamento al fles- sibile cambio manuale a cinque marce, questo propulsore si fa apprezzare per le sue pre- stazioni e per i consumi, al ver- tice della categoria. La velocità massima è di 157 km/h nel caso del Fiorino Cargo e, con poca differenza, di 155 km/h con Fio- rino Combi. IN CICLO COMBINATO, Fiori- no Cargo richiede appena 4,5 litri/100 km (l’autonomia con un pieno di gasolio è di 1.000 km!) e anche nel ciclo urbano ed extraurbano si contiene ri- spettivamente a 5,7 e 3,8 litri/100 km. La versione Combi registra valori praticamente si- mili: 4,6 litri/100 km nel ciclo lungo meno di 50 centimetri e alto 65) e un layout dei compo- nenti studiato per il minimo in- gombro, proprio come si con- viene a un veicolo che ha fatto della compattezza unita alla ver- satilità una caratteristica vincen- te. Gli intervalli per il cambio dell’olio sono fissati a 30mila km o 24 mesi e l’olio a bassa vi- scosità utilizzato è “fuel econo- my” e rispettoso dell’ambiente. IL SEGRETO del turbodiesel è il sistema Multijet dei Common Rail di seconda generazione, ovvero la soluzione tecnologi- camente più evoluta al fine di controllare elevate pressione d’iniezione (fino a 1.600 bar) svincolandosi dal regime di ro- tazione del motore e dalle quan- tità di combustibile iniettate. La compressione non è legata sol- tanto al regime di rotazione del motore ma a diversi parametri segnalati alla centralina attra- verso specifici sensori (tempera- tura aria e gasolio, giri motore, posizione pedali acceleratore, freno e frizione, velocità del veicolo, pressione aria e gaso- lio). L’elemento chiave di que- sto sistema è la centralina elet- tronica che può far eseguire una serie di iniezioni anche molto vicine tra loro (da qui il termine Multijet). All’interno del cilin- dro, la quantità di gasolio bru- ciata è la stessa ma viene suddi- visa in più parti, ottenendo una combustione più graduale, a vantaggio di un funzionamento “morbido” in tutte le situazioni combinato, 5,9 e 3,9 litri rispet- tivamente nel ciclo urbano ed extraurbano. Il valore delle emissioni consente a Fiorino di essere all’avanguardia anche per quanto riguarda la tutela ambientale: ai già contenuti 123 g/km del Combi fanno riscontro i 119 g/km del Cargo. Il 1.3 Multijet 16V è un vero e pro- prio gioiello di tecnologia in mi- niatura: equipaggiato di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg, ha dimensioni contenute (è COGNOME - Fiat NOME - Fiorino Cargo MOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri in linea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico con turbo e intercooler, potenza 55 kW/75 Cv a 4.000 giri/min, coppia max 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marce PNEUMATICI - 185/65 R15 SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson. Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completo di Ebd. DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.864 mm, larghez- za 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME VANO DI CARICO - 2,5/2,8 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 610 kg, por- tata escluso conducente 535 kg. VELOCITÀ MASSIMA - 157 km/h. CONSUMI - Ciclo urbano 5,7 litri/100 km, extraurbano 3,8 e combinato 4,5. EMISSIONI DI CO2 - 119 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45 m (tra muri) La carta d’identità COGNOME - Fiat NOME - Fiorino Combi MOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri in linea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico con turbo e intercooler, potenza 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min, coppia max 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marce PNEUMATICI - 185/65 R15 SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson. Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completo di Ebd. DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.959 mm, larghez- za 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME BAGAGLIAIO - 0,36/2,5 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 5 posti + 175 kg. VELOCITÀ MASSIMA - 155 km/h. CONSUMI - Ciclo urbano 5,9 litri/100 km, extraurbano 3,9 e combinato 4,6. EMISSIONI DI CO2 - 123 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45 m (tra muri). di utilizzo, grande elasticità di marcia e prontezza di risposta. Senza contare la maggiore si- lenziosità di funzionamento, una riduzione delle emissioni e un incremento delle prestazioni. LA GAMMA FIORINO prevede anche una seconda motorizza- zione. Si tratta del 1.4 8V da 54 kW/73 cv, anche in questo caso sviluppato con particolare at- tenzione alle prestazioni e ai consumi. Lo schema delle so- spensioni adottato dal Fiorino contribuisce alla padronanza dei movimenti del mezzo assi- curando stabilità, capacità di reazione e uno sterzo preciso. Anteriormente le sospensioni sono di tipo McPherson con bracci inferiori a triangolo e barra stabilizzatrice in allumi- nio: una soluzione che riduce il peso del componente senza pre- giudicarne le prestazioni. LA COLLAUDATA soluzione è stata rivista dai tecnici Fiat al fine di ottimizzare tutti i com- ponenti e i parametri cinemati- ci: molle a elica disassate, tara- ture degli ammortizzatori, rigi- dezza dei tasselli, delle boccole e dei tamponi di fine corsa, dia- metri e forma delle barre anti- rollio. L’adozione di un sistema a ruote indipendenti consente un rigoroso controllo della geo- metria e assicura un valido comportamento su strada, com- fort e una sensibile riduzione dell’usura degli pneumatici. La nuova geometria anteriore ha consentito di ridurre il diametro di sterzata ad appena 9,95 metri tra i marciapiedi e 10,45 metri tra i muri. Le sospensioni po- steriori sono “a ponte torcente”, a vantaggio di un buon compor- tamento dinamico del veicolo e un abbassamento della soglia di carico senza pregiudicare la sfruttabilità del vano di carico. Contribuiscono al buon han- dling del nuovo Fiorino anche le ampie carreggiate: quella an- teriore è di 1.469 mm e quella posteriore di 1.465 mm. I cari- chi massimi ammessi sono pari a 900 kg sull’asse anteriore e 950 kg su quello posteriore. PER LA SICUREZZA, Fiorino Cargo e Combi si pongono ai vertici della categoria. Lo di- mostrano la scocca a rigidezza differenziata, un impianto fre- nante potente ed efficace (di- schi anteriori e tamburi poste- riori), l’Abs completo di Ebd (Electronic Brake force Distri- bution), le cinture a tre punti con pretensionatore e limitatore di carico, il servosterzo idrauli- co e l’airbag conducente che può essere affiancato dall’air- bag passeggero nonché dagli airbag laterali e dai sensori po- steriori di parcheggio. Le porte posteriori a due battenti asimmetrici 40/60 sono apribili fino a un massimo di 180 gradi. Quattro i punti di chiusura. Il posto di guida è funzionale e pratico. La plancia, a forma di T, consente al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi, compresa la leva del cambio manuale cinque marce posta centralmente. Il capiente cassetto sulla plancia può accogliere un pc portatile.

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N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 33

fino a filo cintura + griglia su-periore). È anche disponibileuna griglia scomposta in dueparti (una fissa, sul lato condu-cente, e l’altra girevole, sul latodel passeggero anteriore).

A BORDO, FIORINO è statocurato nei dettagli e propone unestetica gradevole e moderna.Seguendo avanzati principi diergonomia, l’abitacolo è statostu diato come luogo di lavoro,qua si fosse un prolungamentodel proprio ufficio. Sul Combi,le grandi superfici vetrate offro-no un’ampia visuale della stra-da e una buona luminosità in-terna. Il posto di guida è funzio-nale e pratico e la seduta è co-moda per tutte le taglie di uten-za grazie anche alle regolazionidel sedile, del volante e delbrac ciolo. La plancia, a formadi T, consente al conducente diavere a portata di mano tutti icomandi, compresa la leva delcambio manuale 5 marce postacentralmente (a richiesta Combie Cargo possono essere equi-paggiati con trasmissione robo-tizzata Comfort-Matic a sei rap-porti). Diversi vani portaoggettipermettono di riporre effettiper sonali e documenti di lavo-ro. Si può utilizzare il capientecassetto sulla plancia, in gradodi contenere un pc portatile, op-pure l’utile tavoletta portadocu-menti. Nella parte inferiore deipannelli delle porte anteriori èpre senta un’ampia vaschettache, grazie alla sua particolareforma, consente di collocareuna bottiglia da un litro.

CARATTERISTICA VINCENTEdella nuova gamma Fiorino, ilprestazionale e parsimonioso1.3 16V Multijet, Euro 4, il più

piccolo e avanzato tra i diesel ainiezione diretta common rail diseconda generazione, prodottoda Fpt-Fiat Powertrain Techno-logies nello stabilimento polac-co di Bielsko Biala, eroga ben55 kW/75 cv a 4.000 giri/min euna coppia di 190 Nm a 1.750gi ri/min. In abbinamento al fles -sibile cambio manuale a cin quemarce, questo propulsore si faapprezzare per le sue pre -stazioni e per i consumi, al ver-tice della categoria. La velocità

massima è di 157 km/h nel casodel Fiorino Cargo e, con po cadifferenza, di 155 km/h con Fio-rino Combi.

IN CICLO COM BINATO, Fiori-no Cargo richiede appena 4,5litri/100 km (l’autonomia conun pieno di gasolio è di 1.000km!) e anche nel ciclo urbanoed extraurbano si contiene ri-spettivamente a 5,7 e 3,8litri/100 km. La versione Combiregistra valori praticamente si-mili: 4,6 litri/100 km nel ciclo

lungo me no di 50 centimetri ealto 65) e un layout dei compo-nenti studiato per il minimo in-gombro, proprio come si con-viene a un veicolo che ha fattodella compattezza unita alla ver-satilità una caratteristica vincen-te. Gli intervalli per il cambiodell’olio sono fissati a 30milakm o 24 me si e l’olio a bassa vi-scosità utilizzato è “fuel econo-my” e rispettoso dell’ambiente.

IL SEGRETO del turbodiesel èil sistema Multijet dei CommonRail di seconda generazione,ovvero la soluzione tecnologi-camente più evoluta al fine dicontrollare elevate pressioned’iniezione (fi no a 1.600 bar)svincolandosi dal regime di ro-tazione del motore e dalle quan-tità di combustibile iniettate. Lacompressione non è legata sol-tanto al regime di rotazione delmotore ma a diversi parametrisegnalati al la centralina attra-verso specifici sensori (tempera-tura aria e gasolio, giri motore,posizione pedali acceleratore,freno e frizione, velocità delveicolo, pressione aria e gaso-lio). L’elemento chiave di que-sto sistema è la centralina elet-tronica che può far eseguire unaserie di iniezioni anche moltovicine tra loro (da qui il termineMultijet). All’interno del cilin-dro, la quantità di gasolio bru-ciata è la stessa ma viene suddi-visa in più parti, ottenendo unacombustione più graduale, avantaggio di un funzionamento“morbido” in tutte le situazioni

combinato, 5,9 e 3,9 litri rispet-tivamente nel ci clo urbano edextraurbano. Il va lore delleemissioni consente a Fiorino diessere all’avanguardia ancheper quanto riguarda la tutelaambientale: ai già contenuti 123g/km del Com bi fanno riscontroi 119 g/km del Cargo. Il 1.3Multijet 16V è un vero e pro-prio gioiello di tecnologia in mi-niatura: equipaggiato di tutti isuoi accessori, pesa solo 130kg, ha dimensioni contenute (è

COGNOME - FiatNOME - Fiorino CargoMOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri inlinea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico conturbo e intercooler, potenza 55 kW/75 Cv a 4.000 giri/min, coppiamax 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marcePNEUMATICI - 185/65 R15SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson.Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completodi Ebd.DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.864 mm, larghez-za 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME VANO DI CARICO - 2,5/2,8 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 610 kg, por-tata escluso conducente 535 kg. VELOCITÀ MASSIMA - 157 km/h.CONSUMI - Ciclo urbano 5,7 litri/100 km, extraurbano 3,8 ecombinato 4,5. EMISSIONI DI CO2 - 119 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45m (tra muri)

La carta d’identitàCOGNOME - FiatNOME - Fiorino CombiMOTORE - 1.3 16V Multijet, Euro 4, 1.248 cc, 4 cilindri inlinea, iniezione diretta Multijet Common Rail elettronico conturbo e intercooler, potenza 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min, coppiamax 190 Nm a 1.750 giri/min. CAMBIO - Manuale a 5 marcePNEUMATICI - 185/65 R15SOSPENSIONI - Anteriori a ruote indipendenti tipo McPherson.Posteriori “a ponte torcente”. FRENI - Anteriori disco, posteriori tamburo, con Abs completodi Ebd.DIMENSIONI - Passo 2.513 mm, lunghezza 3.959 mm, larghez-za 1.716 mm, altezza 1.721 mm. VOLUME BAGAGLIAIO - 0,36/2,5 metri cubi (min/max). PESI - PTT 1.680 kg, portata compreso conducente 5 posti + 175kg. VELOCITÀ MASSIMA - 155 km/h. CONSUMI - Ciclo urbano 5,9 litri/100 km, extraurbano 3,9 ecombinato 4,6. EMISSIONI DI CO2 - 123 g/km. DIAMETRO DI STERZATA - 9,95 m (tra marciapiedi), 10,45m (tra muri).

di utilizzo, grande e lasticità dimarcia e prontezza di risposta.Senza contare la mag giore si-lenziosità di funzionamento,una riduzione delle e mis sioni eun incremento delle pre stazioni.

LA GAMMA FIORINO prevedean che una seconda motorizza-zione. Si tratta del 1.4 8V da 54kW/73 cv, anche in questo casosviluppato con particolare at-tenzione alle prestazioni e aiconsumi. Lo schema delle so-spensioni adottato dal Fiorinocontribuisce alla padronanzadei movimenti del mezzo assi-curando sta bilità, capacità direazione e uno sterzo preciso.Anteriormente le sospensionisono di ti po McPherson conbracci inferiori a triangolo ebarra stabilizzatrice in allumi-nio: una soluzione che riduce ilpeso del com ponente senza pre-giudicarne le prestazioni.

LA COLLAUDATA soluzione èstata rivista dai tecnici Fiat alfine di ottimizzare tut ti i com-ponenti e i parametri cinemati-ci: molle a elica disassate, tara-ture degli ammortizzatori, rigi-dezza dei tasselli, delle boc colee dei tamponi di fine corsa, dia-metri e forma delle bar re anti-rollio. L’adozione di un sistemaa ruote indipendenti consenteun rigoroso controllo del la geo-metria e assicura un validocomportamento su strada, com-fort e una sensibile riduzionedell’usura degli pneumatici. Lanuova geometria anteriore haconsentito di ridurre il diametrodi sterzata ad appena 9,95 metritra i marciapiedi e 10,45 metritra i muri. Le sospensioni po-steriori sono “a pon te torcente”,a vantaggio di un buon compor-tamento dinamico del veicolo eun abbassamento della soglia dicarico sen za pregiudicare lasfruttabilità del vano di carico.Contribuiscono al buon han-dling del nuovo Fiorino anchele ampie carreggiate: quella an-teriore è di 1.469 mm e quellaposteriore di 1.465 mm. I cari-chi massimi ammessi sono paria 900 kg sul l’asse anteriore e950 kg su quello posteriore.

PER LA SICUREZZA, FiorinoCar go e Combi si pongono aivertici della categoria. Lo di-mostrano la scocca a rigidezzadifferenziata, un impianto fre-nante potente ed efficace (di-schi anteriori e tamburi poste-riori), l’Abs completo di Ebd(Electronic Brake force Distri-bution), le cinture a tre punticon pretensionatore e limitatoredi carico, il servosterzo idrauli-co e l’airbag conducente chepuò essere affiancato dall’air-bag passeggero nonché dagliairbag laterali e dai sensori po-steriori di parcheggio.

Le porte posteriori a due battenti asimmetrici 40/60 sono apribilifino a un massimo di 180 gradi. Quattro i punti di chiusura.

Il posto di guida è funzionale e pratico. La plancia, a forma di T, consente al conducente di avere a portata di mano tutti i comandi,compresa la leva del cambio manuale cinque marce posta centralmente. Il capiente cassetto sulla plancia può accogliere un pc portatile.

Marzo:Gennaio 27-02-2009 13:33 Pagina 33

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RIMINI - Può un Salone interna-zionale della gelateria, pasticce-ria e panificazione artigianali,co me il recente Sigep di Rimini,alla 30esima edizione, diventareuna vetrina importante an cheper i veicoli commerciali? La ri-sposta è affermativa e ne è con-vinta soprattutto Opel che havoluto essere presente al la re-cente kermesse riminese contutta la sua gamma di veicoli dalavoro, dalla Corsa Van al -l’Astra Van, dal Combo al Viva-ro, al Movano. Che, in un con-testo così particolare, si so noproposti agli operatori del set -tore come soluzione fondamen-tale per lo sviluppo delle lo roattività. Infatti, nella gam madella Casa tedesca del gruppoGeneral Motors ci sono veicoliideali per le quotidiane esigenzeoperative di gelatai, pasticcieri epanificatori che su di essi posso-no contare senza incertezzesette giorni alla settimana, 365giorni all’anno, d’e sta te comed’inverno, in autostrada comenel traffico cittadino.

A TALE SCOPO OPEL lavoracon tinuamente per contenere almassimo i costi di gestione deisuoi veicoli commerciali, fa-cendo in modo che siano quan-to più possibile operativi sustra da e mette a disposizionedei suoi clienti uno dei migliorie più completi servizi di assi-stenza offerti oggi da una Casaautomobilistica. Oltre ad unagaranzia di 24 mesi senza limitidi chilometraggio sull’interovei colo e di 12 anni contro lacor rosione passante (6 anni nelcaso di Movano), a richiesta, sipuò ottenere un’estensione del -la garanzia che copre i veicoliper altri 5 anni. Effettuando unaregolare manutenzione dei vei-coli presso il servizio assistenzaOpel non solo se ne massimizzal’utilizzo, ma se ne mantienean che alto il valore sul mercatodell’usato.

Nel corso del 2008 partico-larmente sostenuta è stata la ri-chiesta di Vivaro e Combo conquest’ultimo che ha potuto con-tare sulla disponibilità di unaver sione metano realizzata di-rettamente in fabbrica che oggirappresenta il 60 per cento dellevendite di questo modello inIta lia. La possibilità di accederenei centri urbani anche nei gior-ni di chiusura totale o parzialeal traffico privato ha provocatouno spostamento della domandadalle versioni turbodiesel aquella a metano.

OPEL CORSA VAN è il mezzoi dea le per le consegne in città.Piccola distribuzione, servizi divigilanza, manutenzione ed as-sistenza tecnica sono i settorimer ceologici ai quali è indiriz-zata. Esternamente ha lo stessoaspetto dinamico dell’autovet-tura da cui deriva e si inseriscefacilmente in spazi di parcheg-gio anche ristretti, sfruttando lecontenute dimensioni esterne(lunghezza 3.999 mm, larghez-za 1.944 mm retrovisori esternicompresi, altezza 1.488 mm), ilridotto diametro di sterzata

(10,1 metri) e il servosterzo aef fetto progressivo. La grandesuperficie di carico piana e l’al-tezza interna (924 mm) superio-re a quella del modello prece-dente si traducono in un volumedi carico di 919 litri e in unaportata massima di 475 kg.

LA NUOVA OPEL CORSA Vanha tut to quello che serve per di-ventare la prima scelta perquan ti cercano un piccolo vei-colo da lavoro. I progettisti so -no riusciti infatti a conciliarel’impostazione sportiva dellanuova Corsa con una portatache è superiore del 30 per centorispetto a quella del modelloprecedente. La gamma dellemotorizzazioni è ancora piùampia che in passato e com-prende tre economici e potentipropulsori: il 1.000 TWIN-PORT a benzina da 60 cv (44kW), il 1.2 TWINPORT Easy-tronic da 80 cv (59 KW) e il1.300 turbodiesel common-railda 75 cv (66 kW).

Opel Astra Van, invece, è unvei colo da lavoro particolar-mente adatto per le consegne e ipiccoli interventi tecnici a pic-colo e medio raggio e si fa ap-

prezzare particolarmente dapic coli artigiani, commercianti,officine meccaniche, tecnicispe cializzati e corrieri. La su-perficie del vano di carico èpia na e presenta alcune nerva-ture di rinforzo che permettonodi fare scivolare al suo interno icarichi più voluminosi. Sei a -nel li permettono poi di fissare ilcarico con cinghie e corde. Unarobusta paratia divisoria intera,alta fino al tetto, dietro i sediliprotegge gli occupanti della ca-bina da eventuali spostamentidel carico.

TUTTE LE COMPONENTI dellavet tura di origine sono state ri-studiate e adattate in modo cheAstra Van risponda appieno al leesigenze di un utilizzo lavorati-vo. Le sue doti di maneggevo-lezza e di tenuta di strada van nodi pari passo con la capacità ditrasporto. La sospensione po-steriore di Astra Station Wagonha permesso di posizionare ilserbatoio del carburante inmodo da guadagnare ulteriorespazio per il carico (1,65 me tricubi) e da offrire una superficiedi carico perfettamente pia na,senza compromettere la qua lità

della tenuta di strada del model-lo d’origine. Lo speciale assaleposteriore a manovella di tor-sione della nuova Astra, realiz-zato con un elemento scatolatoa doppia parete a forma di U, èstato rinforzato per aumentarela capacità di carico di A straVan che in questa nuova versio-ne arriva a 600 kg. Al va no dicarico - lungo 1.759 mm e largo1.382 mm - si accede facilmen-te attraverso un ampio portello-ne posteriore sollevabile. OpelAstra Van è disponibile con tredifferenti turbodiesel common-rail ECOTEC di 1.300, 1.700 e1.900 cc, tutti omologati Euro 4e con un 1.400 a benzina da 90cv (66 kW).

Destinati prevalentementeagli operatori dell’artigianato,del commercio, della manuten-zione e dell’assistenza tecnica, iminifurgoni come Opel Combotrovano sempre maggiore diffu-sione tra l’utenza in quanto as-sociano un’elevata capacità dicarico alla maneggevolezza ne-cessaria per muoversi nel traffi-co delle città europee. I costid’ac quisto e di gestione acces-sibili e l’impostazione di tipo

automobilistico sono altre moti-vazioni del loro crescente suc-cesso.

QUESTO MINIFURGONE Opelu ni sce la praticità e l’efficienzadel veicolo commerciale alcom fort e alla maneggevolezzadell’autovettura. Opel ComboVan si colloca ai primi posti nelsuo segmento per quantoriguar da capacità di carico (finoa 3,2 metri cubi) e portata (finoad 742 kg). In particolare, ha ungrande vano di carico lungo1,78 metri (2,7 metri con FlexCargo System), largo 1,30 e al -to 1,20 cui si accede dal portel-lone posteriore a doppio batten-te oppure dalla porta lateralescorrevole (a richiesta). ComboVan è disponibile con tre motoria 16 valvole - due turbodiesel ainiezione common-rail di 1.300e 1.700 cc e il 1.600 a me tanoda 97 cv (71 kW) - che si se-gnalano per bassi consumi e po-tenza ben distribuita nel l’ar codell’intero regime di rotazionedel motore.

I FURGONI MEDI come OpelVivaro sono mezzi davvero ver -satili. Trovano infatti applica-zione in molte situazioni e as-solvono compiti più diversifica-ti di qualsiasi altro veicolo. De-vono disporre di molto spazioall’interno per ospitare passeg-geri, merci oppure un’officinamobile e avere al tempo stessoprezzi d’acquisto ragionevoli ebassi costi di gestione. Ci si a -spetta inoltre che si trovino alo ro agio sui lunghi percorsi ex -traurbani come nelle strettestra dine di paese, che siano fa-cili da manovrare e che offranouna buona visibilità dal postogui da.

Alcuni utenti vogliono unvano di carico all’interno delquale poter stare in piedi, altriattribuiscono maggiore impor-tanza alle finiture, all’aspettoestetico e alla completezza del -l’e quipaggiamento, nonché alla

disponibilità di molti accessoria richiesta in grado di accresce-re comfort e funzionalità.

È tutt’altro che facile soddi-sfare una domanda così articola-ta, ma Opel ritiene che Vivarorappresenti una risposta più chevalida. Questa linea di veicolicommerciali di massa comples-siva (PTT) compresa tra 2,7 e2,9 tonnellate completa la gam -ma già esistente di veicoli com-merciali della Casa tedesca e ri-sponde alle necessità d’aziendedi tutta Europa. Opel Vivaro è,infatti, un veicolo dalla lineamoderna, offerto in due diversemisure di passo (3.098 e 3.498mm) con meccanica tecnologi-camente d’avanguardia, com-portamento su strada simile aquello di un’autovettura, ergo-nomicità dell’abitacolo di guidaed ampia dotazione di sicurezza.

LA GAMMA VIVARO si artico-la su cinque versioni: Furgone(pas so corto e lungo, tetto nor-male e alto), Pianale Cabinato,Combi (passo corto e lungo) fi -no a 9 posti totali e minibusTour a 7-8 posti. Con la sua li -nea elegante e pratica, i bassico sti di gestione e un livello dimaneggevolezza, sicurezza eder gonomia simile a quello diun’autovettura, Opel Vivaro sfi -da molte opinioni correnti nelmercato dei veicoli commercia-li medi e fissa nuovi stan dard inquesto settore offrendo, primonella sua categoria, un cambio a6 rapporti, due moderni 2.000 eun 2.500 turbodiesel a iniezionediretta com mon-rail e un poten-te 2.000 16 valvole a benzina egli stessi sistemi di comunica-zione mobile adottati sulle au-tovetture Opel. Le versioni 2.0CDTI 120 cv e il 2.5 CDTI 150cv sono disponibili anche concambio manuale automatizzatoEasytronic a 6 marce che ilconducente può utilizzare indif-ferentemente in modo manualeoppure completamente automa-tico. I veicoli così equipaggiatiso no privi di frizione e quindi,da questo punto di vista, appa-rentemente simili a veicoli concambio automatico. Tutti i mo-delli della gamma Vivaro sonogarantiti per 12 anni contro lacorrosione passante.

LAVORATORI AUTONOMI,commercianti e piccoli autopar-chi aziendali che già dispongo-no di furgoni, autovetture e sta-tion wagon sono i principali uti-lizzatori dei grandi furgonicome Opel Movano. Questi vei-coli so no anche la base di un in-credibile numero d’allestimentie trasformazioni differenti (fur-gone, gran volume, isotermico,frigorifero, autonegozio, casso-nato, ribaltabile, carro attrezzi,autocaravan, ecc). Prodotto in75 versioni differenti, Movanoè il camaleonte della gammadei veicoli commerciali Opel. Èprodotto in versione furgone,combi vetrato e semivetrato,au totelaio con cabina singola edoppia, pianale e minibus a 16posti (altezza interna di 1,91me tri). La versione autotelaiocabinato è la base ideale per al-lestimenti cassone, ribaltabile,furgone gran volume e autoca-ravan.

OPEL MOVANO è offerto conmotorizzazione turbodieselcommon-rail di cilindrata 2.500cc e potenze che vanno da 100cv (74 kW) a 150 cv (107 kW).I Movano sono equipaggiati diserie con un cambio a 6 marce.Sono disponibili versioni equi-paggiate con il cambio manualeautomatizzato Tecshift a 6 mar -ce che il conducente può utiliz-zare indifferentemente in modomanuale oppure completamenteautomatico. Ai bassi costi di ge -stione di Opel Movano contri-buiscono i lunghi intervalli tra itagliandi di manutenzione: dueanni o 40.000 chilometri.

34N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti LCV

OPEL / PER LE ESIGENZE DI GELATAI, PASTICCERI E PANIFICATORI

Un blitz tra dolci e farinaIn occasione della recente rassegna riminese Sigep, l’ha fatta da protagonistaanche l’intera gamma di veicoli commerciali Opel, mezzi ideali per le quoti-diane esigenze operative di chi si occupa di gelati, pasticceria e panificazione

Lino Sinari

Opel Vivaro: linea elegante, bassi costi di gestione e un livello di maneggevolezza, sicurezza ed ergonomia simile a quello di un’autovettura.

La Corsa Van è un’ottima la prima scelta per chi cerca un piccolo veicolo da lavoro.

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ROMA - È ottimista di natura,Gio vanni Portanova, 40 anni,Brand Manager Veicoli Com-merciali di Renault Italia. Lodi ce lui stesso, con legittimoorgoglio, mentre illustra lestrategie messe in campo dallaLosan ga per fronteggiare lacri si che ha colpito duramentean che il comparto dei veicolida la voro. Strategie che si fon-dano proprio sull’ottimismo,perché basate su soluzioni e in-terventi che, nel breve-medioperiodo, frutteranno importantirisultati consentendo a tutti -costruttori e clienti - di guarda-re con più fi ducia al futuro e diintravedere la luce in fondo altunnel.

Dottor Portanova, partia-mo con un po’ di dati. Qualiso no i risultati commerciali2008 di Renault e quali lepro spettive per l’anno in cor -so?

Il 2008 si è chiuso con uncalo del 9 per cento del merca-to italiano dei veicoli commer-ciali. La crisi economica gene-rale che ha fatto sentire subitoin ma niera evidente i suoi in-flussi negativi sul settore auto,è diventata chiara nel compartodei veicoli commerciali a parti-re dal lo scorso mese di mag-gio, an che se, per la verità, leprime avvisaglie di qualcosache non andava si erano giàavute qualche mese prima, ainizio anno. Il 2009 è iniziatoproseguendo con questo trendnegativo, mettendo a segno ingennaio una pe sante flessionedel 30 per cen to rispetto allostesso mese del 2008. Renaultha chiuso lo scorso anno conuna quota mercato del 6 percento, in flessione dello 0,9 percento rispetto al 2007. La fles-sione è stata soprattutto evi-dente nel segmento delle fur-gonette. C’è però anche daconsiderare il fatto che nelcorso del 2008 abbiamo prov-veduto a rinnovare la gammaKan goo Express e questo ha

con tribuito al rallentamento delmercato. Le prospettive per il2009 sono per il momento con-dizionate dalle difficoltà con-tingenti. In termini di volumi,non prevediamo segnali di cre-scita importanti, mentre perquanto ri guarda la quota dimercato a vre mo sicuramenteun riscontro po sitivo da partedel mercato, gra zie alle diverseiniziative che abbiamo studiatoper fronteggiare l’attuale situa-zione.

Quali soluzioni proponedun que Renault Italia per ri-baltare la situazione determi-nata dalla crisi?

Ci siamo attivati, in collabo-razione con la nostra rete diven dita e assistenza costituitadai Business Center specializ-zati nei veicoli commerciali,per offrire ai clienti soluzionidi prodotto e finanziarie che glidia no la possibilità di accederecon maggiore facilità e tran-quillità ai nostri prodotti. Giu-dico positivamente la mossadel Governo che ha deciso diapplicare lo strumento degli in-centivi governativi anche per ilcomparto dei veicoli commer-ciali. I 2.500 euro previstiavranno mag giori effetti positi-vi nel seg mento delle furgonet-te, perché incideranno di piùsul prezzo di listino di questo

genere di veicoli, inferiore ri-spetto ai com merciali di cate-goria superiore. Parlando ingenerale, è chiaro che quellodegli incentivi per il compartodei veicoli commerciali è unintervento che ha un effetto di-verso rispetto allo stesso prov-vedimento applicato al mondodelle auto, do ve tradizional-mente riscontra un maggioresuccesso. Bisogna infatti con-siderare che ci troviamo difronte a realtà aziendali che ne-cessitano di un complessopiano di interventi che abbiacome punto di riferimento ilsostegno a un’attività economi-

ca. I 2.500 euro possono aiuta-re ed è un bene che ci siano,ma se il lavoro non c’è è abba-stanza logico prevedere chel’acquisto di un nuovo veicoloda lavoro ven ga posticipato. Ilgrosso pro blema che le aziendedevono affrontare è l’accessoal credito. Il denaro scarseggiae quel poco che c’è viene fattocircolare con il conta-gocce.Oggi, c’è una grande cautelanell’erogare finanziamenti.Ecco perché, co me Renault Ita-lia, abbiamo deciso di interve-nire anche dal pun to di vista fi-nanziario. Da que sto mese,parte una campagna promozio-

nale che segue due direzioni: laprima è quella di sfruttare glieco-incentivi pun tando susconti applicati ai veicoli inpronta consegna che costitui-scono lo stock presente nellenostre concessionarie. La se-conda ha per protagonista ap-punto la leva finanziaria, con ilpotenziamento delle soluzioniche già abbiamo o l’introdu-zione di forme di finanziamen-to aggiornate per adeguarsi alleesigenze della clientela, comeil tasso 0 a 36 mesi.

Dal punto di vista dellepro poste di prodotto avetepen sato a soluzioni particola-ri?

Sempre da questo mese, Re-nault Italia mette in campo unaprofonda rivisitazione della suagamma veicoli commerciali.La li nea guida è riassumibilenei concetti di “coerenza esemplicità”. Andiamo incontroal clien te promuovendo model-li e versioni che abbiano preci-si con tenuti di sostanza, utili alprofessionista per svolgere ilsuo lavoro quotidianamente. Iltut to a un prezzo ancora piùcompetitivo rispetto a prima. Ilriposizionamento dei prezziver so il basso coincide dunquecon una razionalizzazione in-telligente della gamma. Allar-gheremo la gamma Ice inclu-

riamo di contribuire a far sìche tutto que sto si avveri. Ab-biamo diverse novità che ri-guardano da vicino la nostragamma di veicoli commerciali.Su New Kangoo Express vieneora proposto il cambio automa-tico e tra maggio e giugno,sempre su Kangoo Express, of-friremo l’alimentazione a Gpldi primo impianto. E non è fi-nita, perché a settembre nuovimotori con filtro antiparticola-to di serie arricchiranno lagamma Trafic che a fine 2009sarà interessata da un processodi restyling. Tra la fi ne di que-st’anno e l’inizio del 2010avremo anche il nuovo Ma ster.Tutto questo non fa che confer-mare il ruolo di Renault sulmercato dei veicoli commer-ciali. Marca leader in Europain questo comparto, Renault sipreoccupa costantemente del-l’aggiornamento della suagam ma, per rispondere semprepiù prontamente alle esigenzedella clientela. Una gamma chesi pre senta come una delle piùcom plete del mercato”.

35 LCVN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

RENAULT ITALIA / INTERVISTA A GIOVANNI PORTANOVA, BRAND MANAGER VEICOLI COMMERCIALI

La ricetta dell’ottimismoFabio Basilico

“Interessantipromozionilegate alla gamma,razionaliiniziative e proposte per agevolarel’acquisto di nuovi mezzi,costanteattenzione al cliente.Renault Italiasfida la crisieconomicaproponendosoluzioniestremamentevantaggiose e fortementecompetitive per tutti iprofessionisti

ROMA - Una soluzione per ciascuno, una proposta per tutti. Lagamma dei veicoli commerciali Renault è davvero ampia ed è ingrado di intercettare le esigenze di una vasta pluralità di utilizza-tori professionali. Si parte dalle derivate New Twingo Van e NewClio Van per passare poi alla famiglia del Kangoo Express, con laversione Storia e il nuovo modello New Kangoo Express, dispo-nibile anche in “versione corta” battezzata New Kangoo ExpressCompact.

SALENDO DI GRADO TROVIAMO IL TRAFIC, la cui gamma si de-clina in ben 13 varianti, con due passi, due altezze, due carichiutili e più tipi di carrozzeria, tra cui il Combi. Master è propostoin tre lunghezze, tre altezze e tre categorie di veicoli, ovvero iltrasporto merci aperto o chiuso e il trasporto persone.

IN GAMMA TROVIAMO ANCHE IL MASTER Propulsion con le suediverse proposte (da 3,5 a 6,5 t), ruote gemellate e telaio rinforza-to. I veicoli da lavoro di Renault sono al centro delle attenzionidegli operatori specializzati dei Business Center, aziende dellarete primaria (filiali e concessionarie) principalmente insediatenegli agglomerati urbani a forte potenziale di vendita di veicolicommerciali. Questi centri rispondono alle attese specifiche ditutti i clienti professionali: artigiani, commercianti, piccole emedie imprese, flotte locali, nazionali o internazionali, ecc., per iquali il parco veicoli rappresenta un importante strumento di la-voro. Tutti i Business Center rispondono a esigenze simili e pro-pongono prodotti e servizi identici in tutta la rete Renault.

Le armi Renault per il mondo del lavoro

A ognuno il suo

Gio vanni Portanova, Brand Manager Veicoli Commerciali di Renault Italia.

dendovi anche il nuovo Kan-goo Express al fianco di Trafice Master, così da poter offrireai nostri clienti, in base alleloro diverse esigenze profes-sionali, un insieme di prodotticon precisi contenuti di serie.Inoltre, a me tà di questo mese,per una settimana, i nostri Bu-siness Center apriranno le loroporte per consentire ai clientidi entrare in contatto con le no-stre proposte e ricevere tutte leinformazioni utili.

Nel corso del 2009 iniziere-mo a vedere gli effetti positividi queste soluzioni. Qualialtri sor prese ci riserva Re-nault Italia?

Il 2009 sarà un anno diffici-le, ma non è sbagliato conside-rarlo anche un anno di transi-zione verso un futuro migliore.Dal secondo semestre dovrem-mo già poter vedere dei segnalipositivi di fuoriuscita dalla cri -si, per poi entrare in un 2010che potrebbe davvero riportarciagli anni d’oro dei veicolicommerciali. Intanto, noi spe-

La gamma veicoli commerciali Renault è una delle più completesul mercato: per ogni esigenza di trasporto c’è un veicolo adatto.

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MOBILITÀ

SCANIA BUS ITALY / NEL 2008 IL MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE

Rasmusen: “Primato storico, ma vogliamo migliorare”Ben 300 veicoli immatricolati lo scorso anno con un fatturato cresciuto del42 per cento. Oggi in Italia circolano quasi 2.800 mezzi e la Sardegna si ètrasformata in un vero e proprio avanposto svedese. Prodotti e servizi an-cora più innovativi per affrontare con successo le difficoltà del mercato

Mattia Eccheli

TRENTO - Il mercato cala, la di-visione bus di Italscania cresce.E non di poco: il 42 per centodel fatturato. Nel 2008 la quotadi mercato del colosso scandi-navo è schizzata al 12 per cento(partiva dal 9 per cento del-l’esercizio precedente) con 300veicoli immatricolati (340 fat-turati). “È il miglior anno disempre”, conferma il direttoregenerale di Scania Bus Italy,Bengt Rasmusen, 50enne sve-dese approdato nel Belpaese 8an ni fa per assumere la respon-sabilità del delicato settorepost-vendita. È un ingegnere“con vertito” al commercialeche fa parte della grande fami-glia Scania da ormai 28 anni.

Il primato storico di conse-gne Scania lo condivide con ilsuo partner principale, Irizar,grazie alla cui collaborazioneha piazzato una serie di “colpi”sul mercato. Ad esempio la vit-toria nell’appalto isolano per lanuova “ecoflotta” dell’Arst diCagliari: 210 mezzi “i4” Euro 5interurbani che rispettano i se-veri parametri Eev sulle emis-sioni. Cambia così anche lamap pa della penetrazione diScania che vanta un parco cir-colante (calcolato sugli ultimi10 anni) di quasi 2.800 mezzi:

sta attorno all’8,5 per cento.Nel 2008 ha immatricolato 160mezzi extraurbani, un centinaiodi coach e una cinquantina di u -ni tà da città per un fatturatocomplessivo che è schizzato del42 per cento.

Lo scorso anno Scania haco sì visto lievitare la fornituradi te lai che, in genere, costitui-scono due terzi dei volumi,mentre nel 2008 sono arrivati apesare per tre quarti del totale.Per la divisione bus, quello ita-liano è il terzo mercato europeodietro a Gran Bretagna e Spa-gna. E an che il sesto al mondo:al pri mo posto assoluto c’è unPaese sudamericano, il Brasile.

Ma Rasmusen ha ottime ra-gioni per “consolarsi”. Non so -lo, infatti, la quota di mercato èaumentata, ma, tra i primi seigrandi costruttori, Scania è ilso lo nel Belpaese ad aver chiu-so il 2008 con un incrementoan che delle vendite (in terminiassoluti e non solo percentuali).“Del domani - come scrivevaLorenzo il Magnifico - non v’ècertezza” e il manager svedesenon nasconde le sue preoccupa-zioni: legate alla crisi economi-ca, ma anche alla contingenzaitaliana.

Come vede il 2009?“Lei lo sa, siamo una società

quotata in borsa e quindi non

possiamo fare previsioni”.

D’accordo, però...“La crisi c’è e si avverte: an -

che per noi è cominciata dopola scorsa estate, verso settem-bre. Perché le amministrazionilocali hanno pochi fondi oppurehanno le risorse bloccate e nonpossono quindi affrontare gliinvestimenti necessari per rin-novare il parco mezzi. Anche sein Italia ce ne sarebbe bisognoperché l’anzianità di servizio èpiuttosto elevata: attorno ai do-dici anni”.

Gli appalti sono fermi?

“Le gare sono poche e, aquan to mi risulta, quest’annosaranno ancora meno. Si parladi grossi bandi in alcune regio-ni, ma la pubblicazione vienerin viata. E in questo settoremol to, anzi, quasi tutto, dipen-de dagli appalti: diciamo il 70per cento delle consegne. Soloche la burocrazia italiana è im-pegnativa. È complicata: cisono pi le di carte da produrre”.

Nel privato le cose vannomeglio?

“No. Nel privato c’è pocomo vimento in questo momento.Però ritengo che molti poten-

ziali clienti stiano alla finestraper capire in che direzione an -drà il mercato, anche dal puntodi vista dell’efficienza e dei co -sti del carburante”.

Sarà un anno nero o no?“Aspettiamo. Anche perché

il prezzo del petrolio è sceso alivelli così bassi che potrebbean che avere ripercussioni posi-tive”.

Ma non era finita l’era deldie sel? Negli ultimi anni ogniriflessione era incentrataqua si esclusivamente sui car-buranti alternativi.

“È l’effetto della crisi. Con ilgreggio a 150 dollari il barile, icosti, l’ambiente e i carburantial ternativi avevano una certaimportanza. Adesso, con lacongiuntura negativa, mi pareche contino solamente i costi”.

Significa che si andrà a -van ti con il diesel?

“Significa, almeno per contomio, che fino a quando non sisu pera la crisi, le emissionizero e le soluzioni alternativesaranno meno importanti diprima per chi compra. Ma noisiamo pronti. Nel senso checontinuiamo a sperimentare eintrodurre nuove tecnologiecome abbiamo sempre fatto inpassato”.

Il futuro?“A Stoccolma stiamo testan-

do dei veicoli ibridi di serie e -qui paggiati con il supercapaci-tore per l’accumulo di energia.Per ché noi crediamo poco nellebat terie, che costano e non ren-dono a sufficienza. Mentre conquesto sistema, che possiamoabbinare a motori che funziona-no con i diversi carburanti, ivei coli non solo mantengonoun’elevata capacità di trasporto,riducono le emissioni e i consu-mi, ma sono assai poco rumo-rosi”.

E il presente?“Guardi... I nostri motori

par lano per noi. Abbiamo unanuova famiglia di propulsoriEu ro 5 da 9 e 13 litri Egr senzanecessità di additivi con poten-ze tra i 280 e i 480 cavalli gra-zie ai quali abbiamo ulterior-mente migliorato i costi di ge-stione, intesi anche come soste-nibilità ambientale”.

Come mai Scania, in unan no così difficile per tutti, èriuscita ad aggiudicarsi treappalti così importanti?

“La richiesta, che per la veri-tà arriva anche dal settore pri-vato, di un servizio completoche oltre alla vendita includaan che l’assistenza, la manuten-zione e anche forme di finan-ziamento, è in aumento. Forsenoi siamo riusciti a confeziona-re dei pacchetti full service va-lidi anche fino a 5 anni”.

La concorrenza?“È forte e lo sarà ancora di

più quest’anno se, come dice-vo, i bandi andranno diminuen-do. Quello che noto, comun-que, è una crescente presenzadi costruttori nuovi, provenientidall’est Europa ma anchedall’A sia, dalla Cina in partico-lare”.

E questo vi preoccupa?“Mi limito a dire che il prez-

zo non può essere l’unica di-scriminante perché, oltre alprodotto, e Scania è molto at-tenta al prodotto, il servizio èstrategico. E, alla lunga, credoche il mercato lo confermerà”.

Però resta una variabileim portante.

“Credo che Scania venga ap-prezzata per il suo vantaggiosorapporto in relazione ai costi diesercizio. Ma le dirò di più, ecre do di non essere il solo a so-stenere questa tesi. In Italia iprez zi sono troppo bassi: noncredo che vengano riconosciutiinteramente i contenuti tecnolo-gici e non solo con i quali equi-paggiamo i nostri mezzi”.

Lei dice di non essere il so -lo a pensarla così: perché?

“Qualche gara, ultimamente,è andata deserta,: ecco cosa melo fa pensare. Noi abbiamo rite-nuto che non fossero sostenibilialcuni dei parametri richiesti”.

Come pensa di affrontareque sto momento difficile?

“Il settore è complesso equa si tutto dipende dagli appal-ti. Noi continueremo a puntaresul prodotto e sui servizi ag-giuntivi: dalla manutenzione al-l’assistenza”.

Novità per il 2009?“A parte la nuova gamma di

motori, che già equipaggiano imez zi che abbiamo consegnatoal le due grandi aziende di tra-sporto pubblico, intende?”

Magari, sì.“Posso solo dire che ce ne

sa ranno”.

dal lo scorso anno la Sardegna èl’avamposto svedese in Italia,anche se la sede legale della fi-liale si trova in un’altra zona asta tuto speciale, la provincia diTrento.

Per la prima volta, da quan-do ha assunto il comando diret-to delle operazioni, Scania si èaggiudicata un importante ap-palto proprio in Trentino, for-nendo a Trentino Trasporti (lasocietà provinciale a capitalesostanzialmente pubblico) 31Om nicity equipaggiati con ilnuo vo motore 9 litri a 5 cilindriin linea da 280 cavalli, anche inque sto caso Eev. Gli autobusvenduti a Tt hanno due diverselunghezze: 10,9 e 12 metri.

La terza grande affermazio-ne è stata l’intesa con il Con-sorzio Maximo di Roma che haacquistato 40 Century da 55posti (più 2) attrezzati con car-rozzeria Irizar su telai Scania ditipo K380 EB 4x2 con propul-sori DC 1213 da 380 cavalli ecambio GR 875R a 8 rapporticon retarder integrato.

La presenza di Scania assie-me ad Irizar è particolarmenteforte nel segmento dell’extraur-bano (17 per cento di quota) erag giunge il 13 per cento anchein quello del turismo. Invece, èpraticamente assente dalla clas-se cittadina dei mezzi a metanomentre sui “city diesel” si atte-

Il primato storico di consegne Scania lo condivide con il suopartner principale, Irizar, grazie alla cui collaborazione ha

piazzato una serie di “colpi” sul mercato.

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TORINO - Il minibus Daily ibri-do Ecodriver: un progetto checoncretizza l’impegno di Iri-sbus Iveco per l’ambiente. Èpartito dal protocollo di Kyotoe dalla riduzione dell’effettosera da esso previsto, in ter minidi riduzione di anidride carbo-nica, Franco Villa, marketingprodotto Irisbus Italia, nel pre-sentare la novità del 2009 delcostruttore italiano. La direttivadi Kyoto prevede che il contri-buto italiano sia espresso inuna riduzione del 9 per centorispetto ai livelli del 1999. Inche modo? Le raccomandazio-ni dei vertici europei sonod’imprimere un’accelerazioneallo sviluppo tecnologico (vei-coli elettrici, ibridi ecc.), di mi-gliorare la conoscenza e l’im-pegno per il rispetto ambientalee introdurre auto e mezzi pe-santi che rispettino i parametriUe.

“IL TARGET DI ACEA (Asso-ciazione europea dei produttoridi auto, ndr) - ha illustrato Villa- prevede valori di Co2 in Eu-ropa sotto i 140 grammi a chi-lometro. A fronte di questeistanze, vi è anche una necessi-tà in termini di risorse disponi-bili, ovvero di riserve dei com-bustibili fossili. Abbiamo greg-gio per 40 anni e gas naturale,ovvero metano, per 60. Dopo il2010 l’e strazione del greggioinizierà a essere più onerosa.Infine c’è una ter za variabile,le Zev, le a ree a e missioni zero,che ad esempio a Milano impe-discono l’accesso ai mezzi in-quinanti nel le zone del centro,ma anche parzialmente in terri-torio urbano e sub-urbano”.Stanti queste tre necessità (ri-duzione di Co2, alternativa alpetrolio e possibilità d’accessoalle città), il costruttore italianopunta sugli ibridi, nei quali Iri-sbus Iveco ha un’esperienzaconsolidata. So no oltre 120 iveicoli “ibridi serie” venduti,da Londra a Napoli, da Paler-mo a Roma a Siviglia.

“Il mercato dei veicoli ibridi- ha proseguito il marketingprodotto Irisbus Italia - è cre-sciuto in maniera esponenzialedal 2000 a oggi in Asia e neiPae si del Pacifico, un po’ piùtar di nel Nord America. In en-trambi i casi oggi siamo quasi aquota 400.000 unità. In Europala crescita si è avviata più tardie in maniera più lenta. Anzi,siamo ancora nella fase moltobassa di un andamento che faràregistrare, dopo il 2010, note-voli incrementi. La previsioneè arrivare a quota 250.000unità entro il 2015. In questosegmento Irisbus Iveco si pone,for te della sua esperienza, con

un progetto, il Daily ibridoEco driver, che ha dei precisirequisiti in termini di prestazio-ni, riduzioni nel consumo delcombustibile, riduzione di Co2e degli inquinanti, autonomiain puro elettrico, quindi possi-bile accesso alle Zev, e facilitàdi utilizzo”.

LA GAMMA IBRIDA Ecodri-ver, in fase di sviluppo da partedel costruttore italiano, si ponel’o biet tivo di offrire ai clientiun’ar chitettura capace di mino-ri emissioni e consumi più con-tenuti, principalmente in ambi-to urbano, e addirittura conprestazioni di tutto rispetto chenon temono confronti con l’ar-chitettura termica usuale. Leprincipali mission sono quelledi trasporto persone in zone ur-bane e furgoni porta a porta.“Obiettivi del prodotto com-merciale - ha aggiunto FrancoVilla - sono la riduzione deiconsumi del 30 per cento inmissione urbana, un’immagine

ecologica, veicoli Zev, cheperò in questo caso a vrannoprestazioni ridotte e mi nor pos-sibilità di carico a causa delpeso delle batterie, e breakeven di tre anni sulla differenzadi prezzo”.

Dal punto di vista tecnico, iprincipali componenti del-l’Ecodriver sono rappresentatida un motore termico Fpt F1Adiesel (da 2.3 litri, 85 kW e 270Nm), frizione intermedia conattuatore, motogeneratore (po-tenza da 32 kW, coppia 280Nm), Amt ZF6AS400 dotata dicambio con frizione elettro at-tuata, pac co batterie e relativosistema di gestione, supercapa-citori, impianto di raffredda-mento per azionamento elettri-co, motorino d’avviamentospecifico per funzione stop andstar, unità di gestione del vei-colo.

LE APPLICAZIONI sono pos-sibili su van Com bi da 2,9 a 3,5t e su minibus van da 3,5 a 5,6

t. “Il progetto - ha proseguito ilmanager Villa - nasce sullabase di una competenza in fattodi tecnologie pulite che IrisbusIveco ha manifestato coi fatti.Da vero pioniere, sono oltre2.000 i suoi veicoli Eev vendu-ti finora. Quanto al Daily, dueminibus prototipati della prece-dente generazione sono statiimpegnati per il trasporto degliatleti durante i passati giochiolimpici di Torino 2006. Dai ri-sultati della sperimentazione, èemerso che un veicolo ibridoconsuma il 34,6 per cento dicarburante meno di un diesel.Ovvero passiamo da 12,4 litrial chilometro a 8,1. Quanto alleemissioni d’in quinanti, l’ibridorispetto al termico ha dato ri-sultati eccellenti al banco pro -va: -34,5 per cento di Co2, -6per cento di NoX. Quanto alleprestazioni, il veicolo conven-

zionale accelera da 0 a 400metri in 25 secondi, con moto-re ibrido Ecodriver siamo a21,5. La velocità passa da 86 a89 km/h, l’accelerazione da 0 a50 km/h da 8,5 a 8,3 secondi. Ilrisparmio di carburante su mis-sion urbana è notevole: nel rag-gio di 20 chilometri, va dal25,9 al 26,5 per cento se sipassa da 25,2 a 28,1 km/h divelocità media”.

IL PROGETTO DI UN DAILYvan da 3,5 t Ecodriver è tutt’al-tro che sulla carta. La primaflotta di dieci unità in field testè già stata consegnata a FederalExpress Italia. E la prima flottadi tre minibus in field test è giàattiva a Milano, dove Elio Ca-tania, Ad di Atm, ha voluto do-tarsi di una flotta sperimentaledi unità dotate di sistema di vi-deosorveglianza con tre teleca-mere e sistema dedicato per la

localizzazione e gestione Ra-diobus, sulla falsariga di quan-to già avviene sugli autobus dilinea nei tratti urbani.

Ma quali sono le accortezzeda considerare quando ci simette alla guida di un mezzoEcodriver? “Praticamente - harisposto Franco Villa - non neesistono in modo particolare.Occorre sempre utilizzare lamodalità cambio Auto, contra-riamente il motore termico nonsi spegnerà mai e i consumi sa-ranno penalizzati. Il cambiomarcia da fermo deve avveniresempre premendo il pedale delfreno. Durante le partenze dafermo agire dolcemente sul pe-dale dell’acceleratore, in mododa garantire uno spunto elettri-co prolungato. In pratica, sitrat ta di mettere in atto quelliche rappresentano sempre deibuoni suggerimenti per un auti-sta di minibus in generale”.

CI SIAMO MESSI anche noial la guida del Daily ibridoEcodriver. Il cronista inseriscela chiave e fa un primo scatto,poi bisogna attendere lo spe-gnimento delle spie sul cru-scotto, premere il pedale delfreno e attendere la comparsasul display centrale del mes-saggio “Cambio ok”. A quelpunto abbiamo avviato il vei-colo. Con il pedale freno pre-muto, agendo sulla le va delcambio, si seleziona la mo -dalità di trazione Auto, si pre -me il pedale dell’acceleratore esi parte. Percorso qualche chi-lometro, procediamo con lospegnimento. Premiamo il pe-dale del freno (come del restoci viene segnalato dal display),posizioniamo il cambio in follee spegniamo il veicolo girandola chiave.

N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 37

IVECO IRISBUS / IL DAILY IBRIDO ECODRIVER GIÀ SULLE STRADE

Energia sì, ma pulitaIl progetto, seppure in fase di sviluppo da parte del costruttore italiano, ètutt’altro che sulla carta. La prima flotta in field test è stata consegnata aFederal Express Italia (dieci van da 3,5 tonnellate) e Atm (tre minibus).Garantita una netta riduzione di emissioni nocive, con elevate prestazioni

Massimiliano Campanella

TORINO - La presentazione del Daily Ecodriverè stata l’occasione per Enrico Vassallo, diretto-re generale Irisbus Italia, per dare uno sguardoai dati di mercato del 2008. Le immatricolazio-ni dell’anno passato sono state in totale 4.252,in calo del 3,7 per cento rispetto al 2007, quan-do se ne sono contate 4.414. Irisbus è sempreprima nella top ten, con una quota di mercatodel 41,7 per cento, scesa però di quasi 2 puntirispetto al 2007 (43,1), seguita da Evobus(25,9), che l’aumenta di oltre 1 punto rispettoall’anno precedente (24,7). Più staccate Scania(7,4) e Neoman (4,7), ma la prima cresce diquasi il doppio rispetto al 2007 (3,9), mentre laseconda registra un calo (6,4). “Ma nel segmen-to degli interurbani - ha precisato Vassallo - Iri-sbus registra un incremento notevole della suaquota di mercato, che passa dal 29,5 al 35,2 percento, mentre la flessione è sensibile in quellodegli urbani, dove passiamo dal 50 al 41,5 percento. Ma siamo in un settore dove il mercato è

rigido, più che inaffanno. Se guar-diamo le gare ag-giudicate capiamoil perché. Da2.416 gare del2005 siamo arri-vati a quota 947, enel 2006 eranostate ben 3736.Ciò malgrado Iri-sbus ha fatto lasua parte. Il 2008è stato un anno

contrassegnato da diversi eventi importanti: iltest drive del Crossway, la consegna del primoMagelys in Italia, il test drive del Citelis 12 mEev, il lancio di Proxys e Proway, la consegnadel Magelys alla Juventus, la consegna del Mo-torhome alla Ferrari, la presentazione del Domi-no F300, la partecipazione al Ttg di Rimini”.

Enrico Vassallo preoccupato dall’andamento delle gare

Gli interurbani italiani vanno forte

Uno dei tre Iveco Daily ibrido Ecodriver consegnati all’ATM di Milano con il compito di verificarne la piena validità ecocompatibile.

“L’impegno di Irisbus Iveconelle soluzioni a emissioni zeroquale la trazione elettrica a bat-teria - ha concluso il productmanager Villa - è costante dal2004 a oggi. Cinque anni fa na-sceva Europolis elettrico, ogginasce il Daily elettrico. La tra-zione elettrica dagli anni del fi-lobus rappresenta il mezzo conl’energia più pulita per il tra-sporto pubblico. Quale unicaalternativa a breve termine c’èl’idrogeno, o meglio l’idrome-tano, con l’80 per cento di gasnaturale. A lungo termine ilfuel cell, ma si tratta di una tec-nologia che maturerà nonprima di due ventenni. E, nelrispetto del pro tocollo diKyoto, stante la necessità deri-vante dalle scarse risorse digreggio e per poter cir colarenelle Zev non possiamo aspet-tare così tanto”.Federal Express Italia ha creduto fin dall’inizio nell’efficacia del progetto del Daily ibrido.

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TORINO - Dati i foschi scenari,che non lasciano prevedere nul -la di buono per l’economiamon diale almeno fino all’au-tunno dell’anno in corso, in unmer cato come quello dell’auto-bus già alle prese con anni dif-ficili, non ci si poteva che atten-dere risultati scarni relativi al -l’an no passato e previsioni an-cora più oscure per il 2009.

Il mercato italiano degli au-tobus ha chiuso il 2008 in fles-sione del 3,7 per cento. Il seg-mento urbano registra una per-dita del 23 per cento circa,men tre per gli interurbani di li -nea il calo si attesta al 5,5 e peri turistici al 3,2 per cento. Faec cezione il segmento dei mini-bus e derivati, che riporta, inve-ce, una crescita del 12,4 percen to nell’anno. Nel 2008 sonostate immatricolate complessi-vamente 4.252 unità (820 urba-ni, 1.124 interurbani di linea,752 interurbani turistici e 1.556minibus e derivati), mentrel’an no prima le immatricolazio-ni erano state 4.414 (1.063 ur-bani, 1.190 di linea, 777 turisti-ci e 1.384 minibus e derivati).

L’AUMENTO REGISTRATO nelsettore minibus e derivati è do-vuto anche a un incremento deiveicoli di derivazione automo-bilistica prodotti da Fiat Profes-sional, che quindi, insieme adIrisbus Iveco, consolida comegruppo Fiat la leadership inque sto specifico segmento

(56,4 per cento). Irisbus Ivecomantiene nel 2008 la proprialeadership, con una quota dimer cato pari al 42 per cento cir -ca.

Analizziamo nel dettaglio ida ti dell’Anfia (Associazionenazionale filiera industria auto-mobilistica) relativi all’anda-mento delle marche nazionali.Irisbus ha venduto in totale1.774 unità (340 urbani, 514 dilinea classe II, 147 turisticiclas se III, 773 minibus e deri-vati), mentre nel 2007 avevarag giunto quota 1.901 unità.Su bito dietro si posiziona Bmb,con 163 unità, tutti urbani,men tre l’anno prima aveva con-tato 256 immatricolazioni, epas sa quindi da una quota del5,8 al 3,8 per cento, con unaper dita secca di due punti per-centuale.

IN CASA CACCIAMALI le co sevanno decisamente meglio: si èpassati dallo 0,6 per cen to del2007 (27 unità) al l’1,2 (49unità), di cui 40 di li nea (classeII), un turistico e ot to urbani.Crollo per De Simon, aziendamessa in liquidazione nel no-vembre 2008: e pensare che nel2007 deteneva una quo ta pari al2,5 per cento (111 unità imma-tricolate), mentre l’esercizio2008 è stato chiuso con 32unità e una quota dello 0,8.Raddoppiano sia Tecnobus cheRampini, “ultimi” in lista: laprima ha chiuso l’esercizio con

15 unità vendute (tutti urbani) euna quota dello 0,4, mentre nel-l’anno 2007 aveva ottenuto ottoimmatricolazioni e una quotadello 0,2 per cento. Rampini eraferma allo 0,1 per cen to (treunità) mentre l’anno scorso hachiuso con sette urbani imma-tricolati arrivando allo 0,2 percento. In totale i costruttori ita-liani hanno venduto 2.145unità, rispetto alle 2.348 del2007, perdendo quasi tre puntipercentuale, ovvero passandoda una quota del 53,2 al 50,4per cento.

QUANTO ALLE MARCHE stra-niere, risultato lusinghiero perEvo bus, ottimo per Scania, vamale invece per Neoman e Vol -vo. L’azienda del GruppoDaim ler responsabile per ilmer cato italiano degli autobusMercedes-Benz e Setra ha chiu-so il 2008 con 1.102 immatrico-lazioni (130 urbani, 258 interur-bani di linea, 227 interurbanituristici e 487 minibus e deriva-ti) e una quota del 25,9 per cen -to, in aumento di 1,2 punti ri-spetto al 24,7 dell’anno prima.

Decisa rimonta in casa Sca-nia, che l’anno scorso ha ven-duto 313 unità (57 urbani, 159di li nea e 97 turistici) e ha rag-giunto quota 7,4, mentre l’annopri ma le unità erano state 174 ela quo ta il 3,9 per cento. Perdequa si due punti Neoman, chenel 2007 aveva venduto 284 u -ni tà e deteneva una quota del

6,4 per cento. L’esercizio 2008si è chiuso con 200 unità imma-tricolate (57 urbani, 58 di lineae 85 turistici) e una quota del4,7. Il che vuol dire che Scanial’ha di fatto sostituita al secon-do posto delle marche estere. Siconferma quarto costruttoreVol vo, che però perde oltremez zo punto percentuale. Nel2007 aveva venduto 109 unità edeteneva una quota del 2,5 percento. Chiuso il 2008, le imma-tricolazioni sono state 79 (9 ur-bani, 12 di linea e 58 turistici) ela quota è scesa all’1,9 per cen -to.

Non si ride neanche nei Pae -si emergenti: Temsa, aziendache costruisce prevalentementeautobus interurbani, fondata nel1968 ad Adana, città della Tur-chia, si piazza subito dietro Vol -vo grazie a 18 unità di minibusimmatricolate che, unite ai 43di linea e agli 8 turistici, le con -sente di arrivare in totale a 69unità. Ma l’anno prima le im -matricolazioni erano state ben121. La quota è passata quin didal 2,7 all’1,6 per cento.

GRAZIE AI DUE PRINCIPALIcostruttori e alla loro crescita,le marche straniere hanno com-plessivamente migliorato laquota, che è passata dal 46,8del 2007 al 49,6 per cento del -l’an no passato, ovvero da 2.066a 2.107 unità (262 urbani, 563di linea, 604 turistici e 678 mi-nibus e derivati).

FRIEDRICHSHAFEN - Sarannotar gati ZF trasmissioni e sistemiautotelaio in dotazione ai nuovi410 autobus urbani del modelloNova Lfs (Low Floor Series)che complessivamente NovaBus, uno dei più importanti co-struttori di autobus urbani egranturismo nell’America delNord con sede in Canada, con-sociata della Volvo Bus Corpo-ration che essa controlla al 100per cento, fornirà nel corso deiprossimi tre anni alla Stm, ladit ta di trasporti pubblici diMon tréal, in virtù di un contrat-to triennale stipulato il mesescor so.

“LA COMMESSA AFFIDATACIda parte della società Nova Bus- ha dichiarato Wolfgang Schil-ha, Direttore del settore strate-gico Trasmissioni per autobusdel Gruppo ZF Friedrichshafen- dimostra che l’alta qua lità edeconomicità dei prodotti ZFvengono molto apprezzateanche in Nord America. Il mer-cato nordamericano è uno deipiù importanti sbocchi del

Gruppo ZF. E, tenendo conto,in nanzitutto, dell’attuale crisi e -co nomica, aver ottenuto unacom messa di durata triennalerap presenta un segno molto po-sitivo per noi”.

L’ultima evoluzione delcam bio automatico ZF-Ecomat- lo ZFEcomat 4 - che equipag-gerà i nuovi autobus della gam -ma Nova Lfs, è in grado di tra-smettere coppie più elevate(mas simo 1.750 Nm) e disponedi un sistema di raffreddamentosupplementare ulteriormente

38N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti MOBILITÀ

AUTOBUS / IMMATRICOLAZIONI IN NETTA FLESSIONE NEL 2008

Le prospettive sono ancora più nereIn netto decremento tutti i settori tranne quello dei minibus e derivati che, grazieanche a un incremento dei veicoli di derivazione automobilistica di Fiat Profes-sional, consolida la leadership di Irisbus. Cresce Cacciamali, scompare DeSimon. In aumento la quota delle marche estere, grazie soprattutto alla crescita diEvobus e Scania. Neoman, azienda del gruppo Daimler, arretra in terza posizione

TORINO - Il consuntivo delle gare d’appalto a fine anno è pari a947 veicoli aggiudicati, contro i 1.203 a fine dicembre 2007,con una contrazione complessiva del 21,3 per cento circa. “Ingenerale - ha commentato a proposito dell’anno passato e delleprospettive per il 2009 Enrico Vassallo, presidente del GruppoAutobus Anfia - il mercato del finanziato in Italia è drammati-camente in netta recessione: nell’ultimo triennio è diminuito dipiù del 30 per cento, per esattezza del 34,1, che si può scompor-re in una forte decrescita nel segmento urbano (-39,1 per cento)e in una minore, ma sempre consistente perdita nel segmentointerurbano (-30 per cento). È importante evidenziare che nelsolo 2008 il mercato ha fatto registrare un’ulteriore perdita dicirca il 23 per cento per il segmento urbano.

QUANTO AL 2009, IN QUESTO MOMENTO di grande difficoltàeconomica l’unico scenario prevedibile è il settore del finanzia-to che, con la situazione gare a fine 2008, fa presagire un mer-cato di circa 1.000 veicoli. Nell’ultimo triennio si è assistito aun vero e proprio crollo delle gare d’appalto e, di conseguenza,delle unità aggiudicate (-61 per cento): siamo passati da 2.416(1.604 urbani e 812 interurbani) veicoli aggiudicati nel 2005 ai947 (386 urbani e 561 interurbani) del 2008. L’attività del no-stro settore, inoltre, è fortemente influenzata da fattori esterniquali la capacità dei governi di sostenere il trasporto pubblico o,per il settore privato, il possibile impatto del difficile contestofinanziario sui futuri investimenti nel turismo”.

CHE FINE FARANNO ORA TUTTI i programmi per l’abbassa-mento dell’età media del parco circolante? “Al momento - ha ri-sposto Vassallo - siamo molto lontani dallo standard europeodei sette anni, se si pensa che il 35 per cento degli autobus checircolano in Italia sono Euro 0. In questo contesto così negativotutti i programmi di rinnovamento non potranno che essere va-nificati’‘.

A FINE GENNAIO, IN OCCASIONE dell’assemblea del GruppoAutobus Anfia svoltasi a Bologna, lo stesso Vassallo, Generalmanager di Irisbus Italia, è stato rieletto alla presidenza delGruppo per il prossimo triennio 2009-2011, affiancato alla vicepresidenza da Roberto Ceraudo, Presidente e AmministratoreDelegato di Bredamenarinibus, anch’egli riconfermato per ilprossimo triennio. Contestualmente, sono entrati a far parte delConsiglio Direttivo del Gruppo Autobus-Anfia Giovanni Guale-ni della Cacciamali e Giuseppe Lepore della Rampini.

Un mercato drammaticamente in recessione

Mezzi finanziati, si prevedono 1.000 unità

ZF / Equipaggiati 410 nuovi autobus Nova Lfs del canadese Nova Bus

Debutto a MontréalGrazie all’abbinamento del cambio ZF-Ecomat al programma ZFTopoDyn, il con-sumo di carburante può essere ridotto in media del 5 per cento. L’asse anteriore RL85 A a ponte rigido permette di realizzare un piano di calpestio pressoché ribassato

po tenziato. Le sei marce dellanuo va trasmissione automaticaEcomat sono perfettamente ta-rate per le frequenti partenzeimposte dal traffico urbano.

CIÒ NON PERMETTE soltantodi aumentare il comfort diguida, sia per il conducente cheper i passeggeri, ma anche diminimizzare il consumo di car-burante. In abbinamento all’in-telligente programma topodina-mico ZFTopoDyn - l’innovativastrategia d’innesto sviluppataspecialmente per l’impiego su

autobus urbani - rispetto aicambi powershift tradizionali,l’impiego dell’Ecomat di nuovagenerazione permette di rispar-miare fino al cinque per centodi carburante. Durante la mar-cia, il programma TopoDynsceglie in modo dinamico e infunzione del le condizioni topo-grafiche tra le modalità di mar-cia programmate nella centrali-na di co mando del cambio quel-la più adatta al percorso. La tra-smissione mantiene il motoresempre nel range di giri di mas-

sima economia. Dopo aver te-stato tantissimi concetti di tra-smissione alternativi, la societàdi tra sporto pubblico di Mon-tréal ha deciso di equipaggiare ipropri veicoli con sistemi di tra-smissione ZF.

A PARTE I CAMBI ECOMATcon strategia d’innesto Topo-Dyn, il costruttore Nova Bus haordinato anche sistemi assale apianale ribassato ZF per tutti i410 vei coli. L’assale anterioreRL 85 A con scatola del ponterigida si contraddistingue parti-

colarmente per la sua robustez-za e la semplicità di manuten-zione, permette di realizzare unpiano di calpestio pressochécompletamente ribassato e puòessere utilizzato come asse por-tante condotto o trainato per au-tobus ur bani a tre assi.

Il ponte posteriore è un pontea portale ZF AV 132, un’archi-tettura che per mette al costrut-tore dell’autobus di ottimizzarele possibilità di configurazionein termini d’ingombro e vanopasseggeri.

Il mercato nordamericano è uno dei più importanti sbocchi delGruppo ZF. La commessa della società Nova Bus rappresenta unimportante tassello delle strategie di sviluppo del marchio tedesco.

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ORMAIZTEGI - L’azienda pub-blica di trasporto passeggeridel la Sardegna Arst ha deciso diaffidarsi di nuovo a Irizar e, inparticolare, al suo ultimo mo -dello di pullman interurbanoper rinnovare la propria flotta.L’operatore italiano ha acqui-stato 42 nuovi pullman modelloIrizar i4, che saranno costruitipresso lo stabilimento di produ-zione di Ormaiztegi - graziosacittadina dell’alta Guipúzcoa,nei Paesi Baschi - dal quale siser ve l’intero mercato europeoe dal quale il primo prototipo èuscito nel maggio 2008. Questocontratto rappresenta per Irizarun ampliamento dell’accordoraggiunto lo scorso anno conl’Arst, per il quale la Casa dellaGuipúzcoa otteneva la venditadi 210 pullman modello Irizari4 e le cui prime unità sono sta -te consegnate a settembre 2008a Cagliari. Con questo nuovoor dine di 42 unità, l’Arst di-sporrà prossimamente di 252pullman in totale del modelloi4, mentre Irizar ha venduto dalsuo lancio nel giugno del 2007oltre 450 unità di questo model-lo. Questa nuova operazionerap presenta per Irizar la confer-ma del successo nello sviluppoe nel lancio dell’i4, presentatoal mercato spagnolo e porto-ghese nel giugno 2007 e, in am-bito internazionale, alla FieraBus world nell’ottobre dellostes so anno.

IL MODELLO IRIZAR I4 è de-stinato al trasporto passeggeriin bre vi e medie distanze. Que-sto pullman si posiziona in cen-tri urbani importanti, sia nelsettore privato sia in quello re-golare, incrementando e com-pletando la gamma di prodottiIrizar. Per realizzare il nuovobus, destinato in particolare aiservizi interurbani, l’aziendaspagnola ha annunciato, nel set-tembre 2007, di aver investito12 milioni di euro e tre anni distudi: un progetto sorto con pre-cise ambizioni di mercato e cheha dimostrato, coi fatti, che chil’ha pro gettato aveva ragioneda vendere. Del resto, la fase dipro gettazione è coincisa conquella di studio delle necessitàdegli utenti e degli operatori eun’analisi del mercato interna-zionale. Ed effettivamente l’i4 èun autobus in linea con il futu-ro: non è un interurbano duro epuro, è stato concepito ancheper il turismo a medio raggio,

tant’è che ha debuttato a Mila-no, nel giro turistico di ZaniViag gi, ed è quello un Irizar i4sot to i riflettori: una navetta cheunisce Milano centro e l’aero-porto di Orio al Serio.

IRIZAR I4 VIENE costruito se-condo la normativa di sicurezzaR66.01, che impone l’incre-mento del 36 per cento della re-sistenza dell’abitacolo: la strut-tura in sostanza assorbe il 50per cento in più dell’energia ge-nerata da un impatto frontale,riducendone gli effetti. Inoltre,incrementa dell’80 la flessionee del 30 la torsione, aumentan-do la stabilità nella conduzione.Quello che colpisce subito del -l’i4 è indiscutibilmente la sua

li nea: il particolare design èmol to aerodinamico e questocontribuisce a una riduzione deiconsumi di carburante, oltre cheoffrire una particolare robustez-za della struttura dell’autobus.Come per l’InterCentury, sonodisponibili varie lunghezze,com prese tra i 10 e i 15 metri, adue o tre assi. La configurazio-ne da 12,9 metri a due assi hauna capacità massima di 59passeggeri seduti.

IL GRUPPO IRIZAR svolge lapro pria attività nel settore delpullman di lusso sin dal 1889 ecompie quest’anno il 120esimoanniversario con un progettodal forte carattere internaziona-le, che si basa sulle oltre 3.250

per sone (735 dei quali nella se -de principale di Ormaiztegi)che lo conformano, con stabili-menti di produzione in settePae si e presenza commercialein oltre 88 Paesi dei 5 Conti-nenti. “Irizar - ci ha detto il pre-sidente di Irizar Italia CorradoBenedettini, 65 anni, alla guidadell’azienda fin dalla sua fon-dazione - è una delle aziendecon maggiore riconoscimentosia a livello nazionale che inter-nazionale, grazie al suo model-lo di gestione, alla strategia difidelizzazione del cliente e aiprodotti offerti. Irizar ha dimo-strato di essere un’azienda conun progetto continuo solido, digaranzia e di futuro, che tra-smette fiducia e prestigio nellacostruzione di pullman”. Irizarsocietà Cooperativa, fondataco me impresa e, nel 1963, tra-sformata in Cooperativa specia-lizzata nella fabbricazione, pro-gettazione e servizio di carroz-zeria per pullman, ha stabili-menti in Cina (Tianjin Irizar),Marocco (Irizar Maghreb), Bra-sile (Irizar Brasil), Messico (Iri-zar México), India (Irizar TvsLtd.) e Sudafrica (Irizar Sou -thern Africa). Il Gruppo è in co-stante ascesa su tutti i mercatimondiali.

IRIZAR ITALIA, NATA nel1993, ha sede presso Gross Ri-mini, una struttura che contieneaccanto a essa numerose altreattività commerciali, tutte a ser-vizio delle aziende. A 15 annidalla fondazione ha raggiuntouna presenza forte e consolidatanel mercato italiano, sia perl’au tobus da turismo che inte-rurbano. L’azienda è leader as-soluto in Spagna, uno dei mer-cati più competitivi d’Europa, esi pone fra i tre principali co-struttori di pullman di lusso del-l’Unione Eu ropea. La crescita èstata forte negli ultimi 18 anni:nel 1991 Irizar era presente insoli cinque Paesi (Spagna, Fran-cia, Belgio, Grecia e Israele).

MOBILITÀN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 39

IRIZAR / L’ARST DISPORRÀ IN TOTALE DI 252 UNITÀ DEL MODELLO i4

Da 120 anni sulla cresta dell’onda

CAGLIARI - L’Arst è l’associazione regionale di tra-sporto passeggeri più grande della Sardegna, disponedi una flotta di oltre 700 autobus e attualmente si trovain processo di rilevamento del resto delle aziende pub-bliche dell’isola, in cui prevede di contare 750 autobusin totale. L’articolazione territoriale e strutturale del-l’Arst è costituita da otto sedi territoriali dislocate aCagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Iglesias Guspini,Olbia e Lanusei. Per esigenze organizzative e gestio-nali esiste, inoltre, anche un’articolazione sub-territo-riale mediante i cosiddetti “depositi”, ovvero luoghi di

riferimento degli stazionamenti di estremità di piùlinee, con sedi nei centri Sanluri, Carbonia, Sant’An-na Arresi, San Vito, Alghero, Bosa, Bono, Pozzomag-giore, Dorgali, Fonni, Siniscola, Sorgono, Abbasanta,Ales, Laconi, Santa Teresa di Gallura e Tortolì.

LA FUNZIONE ISTITUZIONALE DELL’AZIENDA, il cuiCda è attualmente presieduto dall’ingegner RenatoMameli, è quella relativa all’impianto e alla gestione,nell’isola, dei servizi automobilistici di linea per iltrasporto di persone e bagagli. L’Arst svolge servizi dilinea extraurbani in tutto il territorio regionale edanche suburbani negli hinterland e complessivamentetrasporta il 40 per cento dei passeggeri extraurbani.Conta circa 1.000 dipendenti, 175 autolinee, una retelunga 13.500 km. La percorrenza annuale degli auto-bus è pari a 24.224.000 km, i passeggeri annui sono12.302.000, i Comuni serviti nell’isola 328.

NOTEVOLI INVESTIMENTI HANNO consentito di so-stituire, negli ultimi due anni, il 75 per cento del parcorotabile. Con l’acquisto di nuovi e più efficienti mez zisi è reso più confortevole e preciso il trasporto pubbli-co di persone, offrendo una concreta alternativa almezzo privato. Questi gli interventi decisi a partire dal2007: 361 nuovi autobus di lunghezza tra i 10 e i 15m, dei quali 109 sono in circolazione dal 2007. Sonoentrati in servizio a partire da giugno 2008 e sono tutti

in circolazione da dicembre i 210 Irizar i4 che fannoparte della fornitura precedente. Gli autobus sono tuttidotati di motori che rispettano gli standard Euro 5 Eevsulla riduzione dei gas di scarico. Questo protocollopermette di abbattere del 72 per cento l’emissione dipolveri sottili e del 93 quella di ossidi di azoto. Gli al -tri 109 pullman sono Citaro Mer cedes-Benz a pianaleribassato - 39 nella versione da 12 me tri e 15 in quellalunga da 18 per il servizio interurbano, 40 da 12 metrie 15 da 15 metri per il servizio suburbano - e il loro al -lestimento interno prevede una rampa meccanica a ri-balta e una doppia postazione per carrozzelle riservatea persone con disabilità e aria condizionata separataper passeggeri e autista.

I 210 PULLMAN IRIZAR I4 SONO tutti interurbani da12 m e hanno tutti gli optional per rendere confortevo-le il viaggio. Non mancano aria condizionata, aperturaelettrica degli sportelli del bagagliaio e macchina peril caffè a cialde. I 42 autobus che completano il rinno-vo del parco saranno metà di 18 metri (snodati) e glialtri interurbani corti, di poco inferiori agli otto metri.

Tutti i nuovi pullman acquistati (sia Citaro che Iri-zar i4) saranno dotati di un’elettronica di bordo checonsentirà la tele-localizzazione per una migliore ge-stione della flotta ed emettitrici di biglietti già predi-sposte all’integrazione tariffaria.

In due anni sostituito il 75 per cento del parcoAll’Arst notevoli investimenti dal 2007 a oggi

L’aziendasarda Arst

dispone di unaflotta di oltre700 autobus.

“ Con un nuovo contratto di 42 pullman in Sardegna il costruttore spagnolo viaggia verso ilprestigioso anniversario di fondazione con un progetto dal forte carattere internazionale. A dare man forte alle ambizioni della casa della Guipúzcoa l’arrivo dell’i4, un bus in lineacol futuro: un progetto che ha richiesto12 milioni di euro d’investimento e tre anni di studi.L’idea geniale risale al 2007, oggi ci si gode il successo. In Irizar avevano visto giusto

Lino Sinari

Alcuni dei 42 nuovi Irizar i4 acquistati dall’azienda sarda Arst per il trasporto pubblico su brevi e medie distanze.

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N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti 41

DEALER TRUCK&VAN

Si respira un’aria diversa inLom bardia. Anche oggi

che i tempi sono difficili, unpo’ dap pertutto l’atmosferanella Re gione leader dell’eco-nomia i ta liana è meno cupa, inmaniera palpabile, rispetto adaltre zone del Paese. Se inmolte aree l’a ria si è fatta pe-sante, sovente ve nata di dispe-razione, qui la vo glia di fare èrimasta intatta. Lo si percepi-sce chiaramente addentrandosinel mondo delle concessiona-rie locali, che al mo mentostanno subendo forti contrac-colpi sulla vendita, ma non perquesto hanno smesso di pensa-re al futuro. E allora in que stimesi invece di piangersi ad-dosso si preparano iniziativeu tili a sfruttare quella che perqua si tutti gli operatori saràuna i nevitabile ripresa.

A DIRE IL VERO tanta fidu-cia, non riscontrabile in buonaparte del resto d’Italia, poggiasu basi decisamente concrete.Come ad esempio l’Expomondiale del 2015, per cuil’intera Milano do vrà essere ri-sistemata, per cui il mercatodell’edilizia subirà un’impen-nata, per cui sono previsti la-vori faraonici. Tutto questo nelmondo del camion vuol di resemplicemente veicoli vendu-ti, veicoli commerciali casso-nati a pioggia, mezzi da cavain quantità, e vuol dire ancheun incremento dei pesanti perla consegna dei vari materiali.E an che se qualcuno tra gli in-terpellati ci ha fatto notarecome, tra le imprese appalta-trici dei va ri lavori, molte arri-

veranno da altre zone della Pe-nisola e quindi una consistenteparte dei mezzi da lavoro ver-ranno acquistati in altre regio-ni, non si può negare che unsimile investimento avrà perforza ricadute importanti sul-l’intero territorio, non soltantoper la vendita, ma an che perl’assistenza, che do vrà esserefatta in loco.

L’EXPO PUÒ DA SOLO nonbastare a risollevare il compar-to, ma a questa si aggiungeran-no le grandi opere che datempo devono partire e il cuiavvio sembra ormai definitivo.Opere co me la Brebemi, l’au-tostrada che collegherà Milanocon Brescia, for nendo una gra-dita alternativa all’ormai con-gestionata A4. Si tratta di unpercorso di 62,1 km, affianca-to da 64mila mq di barriereacustiche, la cui entrata in fun-zione dovrebbe garantire, se -condo i calcoli governativi, unincremento annuo del Pil pa ria 382 milioni di euro. Superatolo scoglio, tanto comune in I -ta lia, dei vari ricorsi al Tar, ilavori partiranno a giugno, e

così come per l’Expo, sarannoaccompagnati da un deciso in-cremento delle vendite di ca-mion, in particolare natural-mente dei cava cantiere, seg-mento fino a questo momentopiuttosto statico con l’ediliziacaduta in profonda crisi. Se laBrebemi è il gioiello più bril-lante, nel prossimo futurodella viabilità lombarda sonoincastonate altre perle, come latangenziale che da Como por-terà a Varese e Lecco, ventiseikm in totale, per la maggiorparte in galleria, che dovrebbeessere giunta alla necessariamaturazione.

ECCO, QUESTE sono le basiprincipali su cui poggia il purcauto ottimismo nel settoredel la vendita di veicoli da la-voro. Non si parla di trasportoin sen so stretto, ma è comun-que logico e auspicabile che ilfiorire del le altre attività sitrasferisca an che a quel seg-mento, e che se la Lombardiaè ben decisa a riprendere ilsuo posto di rilievo nell’eco-

LOMBARDIA

PROSEGUE LA RADIOGRAFIA DELLA PRESENZA IVECO, MAN, MERCEDES-BENZ, RENAULT TRUCKS, SCANIA E VOLVO TRUCKS NELLE VARIE AREE DEL PAESE

Il motore della ripresae tutti si attrezzano

Grazie ai lavori per l’Expo del 2015 ma anche alla realizzazione di altre importanti infrastruttu-re, la Lombardia dovrebbe ancora una volta rappresentare il volano per una ripresa che inevita-bilmente andrà a coinvolgere anche il resto del Paese. E i dealer, sotto tutte le bandiere, investono,si attrezzano per poter rispondere al meglio alla prevedibile nuova domanda di veicoli e di servizi

TOTALI GENNAIO 2009SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 28TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 89

57,147,14

7,14

3,57 4,49

13,4821,42

3,5711,23

11,23

8,98

6,74

14,60

29,21

Iveco 16

Isuzu 2

Mercedes-Benz 2

Mitsubishi 1

Renault Trucks 6

Volvo 1

Altre 4

Daf 12

Iveco 10

Man 10

Mercedes-Benz 26

Renault Trucks 13

Scania 6

Volvo 8

DALLE 6 ALLE 16 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

DALLE 6 ALLE 16 TONNELLATE TOTALE 2008 1.330SOPRA LE 16 TONNELLATE TOTALE 2008 4.695

0,072,63

0,60

1,87

1,76

9,54

31,07

10,73

11,50

11,73

10,01

13,632,55

1,12Altre 15

Daf 83

Fiat 1

Isuzu 72

Iveco 680

Man 61

Mercedes-Benz 122

Mitsubishi 34

Nissan 25

Renault 8

Renault Trucks 194

Volvo 35

Altre 83

Daf 448

Iveco 1.459

Man 504

Mercedes-Benz 640

Renault Trucks 470

Scania 551

Volvo 540

5,41

51,12

6,24

14,58

9,17

4,58

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia

nomia europea, questo passaanche attraverso un potenzia-mento del trasporto su gomma(visto anche che sulle alterna-tive per adesso si è investito dimeno).

AGGIUNGENDO A TUTTOquesto l’arrivo degli incentiviper la rot tamazione, è facilecapire perché nessuna tra legrandi con cessionarie che ab-biamo interpellato covi propo-siti di ridimensionamento eche, se anche qualche grossastruttura vive un momento didifficoltà pesante, ma non le-gata strettamente alle sue atti-

vità in Lombardia, in com-plesso tutti o quasi stanno an-cora investendo. Così farà trapoco Mercedes-Benz con lanuova filiale diretta di Laina-te, destinata esclusivamente aiveicoli commerciali e indu-striali, co sì ha già fatto l’Au -to in du stria le Valtellinese, con-cessionaria Man con la nuo vamodernissima struttura dapoco inaugurata a Brembate, ecosì han no fatto anche Zeta-carri (Vol vo) con la nuova fi-liale di Arluno o Tentori(Iveco) con la moderna offici-na che sta completando aMonza, così si appresta a farela Milano V.I. (Renaul Trucks)

che ha acquistato i terreni aBrembate su cui sorgerà lanuova filiale per la zona diBergamo, che si aggiungeràalla I Truck (sempre RenaultTrucks), che ha aperto lo scor-so settembre in una zona cru-ciale come quella di Brescia.

CERTO, QUESTI investimentierano stati programmati benprima dell’inizio della crisi, al-trimenti forse sarebbero statirimandati, ma una volta presala decisione, nessuno ha ten-tennato e ci si è buttati nel-l’impresa, con quella sana ca-parbietà e capacità che con-traddistinguono l’imprendito-ria lombarda.

a cura di Mauro Zola

Le aziende di trasporto in Lombardiae l’attuale parco circolante superiore alle 16 t

Dimensioni azienda Numero aziende Numero veicoliMeno di 5 veicoli 5.717 8.392Da 6 a 10 veicoli 263 1.942Da 11 a 25 veicoli 100 1.580Da 26 a 50 veicoli 26 913Da 51 a 100 veicoli 17 1.164Più di 100 veicoli 5 883

TOTALE 6.128 14.874

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42N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

Èproprio vero che in Lom-bardia si respira un’ariadiversa, più salubre. Sarà

perché, crisi o non crisi, non siè smesso di progettare, pro-grammare, crescere. Lo sta fa-cendo ad esempio Man, che hagià aumentato la propria quotadi mercato grazie a sostanziosiinvestimenti. In parte suoi e inparte dei propri concessionari.L’avvio della sede milanesedella Scavino è stato un primocolpo vincente, a cui da questemese fa seguito quello de L’Au-toindustriale Valtellinese(L’AV), che trasloca dalla sededi Dalmine in una struttura tuttanuova a Brembate (BG). Ungrande centro pensato non sol-tanto per la vendita, ma soprat-tutto per erogare servizi di li-vello superiore. Una strategiache ha permesso al costruttoretedesco di stringere rapporticon clienti come la Foppiani,Sogester, Trailer, Panigada,Madaschi, Doneda, SangalliSpa, Vitali Spa e la S.A.B. neiBus.

IN QUESTA EVOLUZIONEL’Autoindustriale Valtellinesesvolge un ruolo chiave, e nonsoltanto perché in provincia diSondrio raggiunge percentualivicine al 35 per cento sopra le16 ton, caso unico per Man inItalia, ma soprattutto per avercreduto fortemente, in questoperiodo difficile, nella nuovasede che apre questo mese (mal’inaugurazione ufficiale sarà il24/25 aprile), che per dimen-sioni e soprattutto per organiz-zazione e modernità di intentisi pone come un punto di riferi-mento per l’intera rete. Posizio-nata a poche centinaia di metridal casello autostradale A4 diCapriate, come già detto, sosti-tuisce la struttura di Dalmine.“Là eravamo in affitto - spiegaAndrea Bianchini, uno dei tito-lari e responsabile della partecommerciale - e poi nonostanteanche quella fosse stata studiataper i veicoli industriali, con iltempo le necessità sono cam-biate. Questa invece nasce peressere soprattutto una modernaofficina, attività che per noi èfondamentale anche per dare ilgiusto supporto all’attività divendita”.

E IN EFFETTI all’officinasono dedicati gran parte dei4mila mq coperti della nuovasede (su un totale di 30mila),con 18 ingressi per i veicoli inriparazione, che vedrà impegna-ta una forza lavoro di 16 mecca-nici. Completano il quadro gliuffici, una zona riunioni, in cui

verrà svolta la formazione, eun’ampio show room, su cui siaffacciano le zone deputate allavendita. “In modo che chi com-pra un camion da noi possa ve-derlo mentre riceve l’offerta o

firma un contratto”, precisaBianchini. Una buona idea, manon l’unica. Il tempo passato ingiro per concessionarie d’Italiae d’Europa ha fruttato particola-ri ben riusciti. Una delle innova-zioni importanti per il settoredei truck è l’utilizzo, peraltrogià implementato presso l’altrasede di Sondrio, di un magazzi-no verticale automatizzato.

SI TRATTA IN PRATICA di unparallelepipedo di metallo, incui trovano posto 260 cassettida 2 metri per 80 cm. “Per tro-vare un ricambio basta digitareil relativo codice, senza più bi-sogno che il magazziniere simuova, risparmiando tempo edefficienza, anche al tecnico chesta realizzando l’intervento”. Iricambi più ingombranti trova-no invece posto in scaffalaturetradizionali. Tra le altre struttu-re di supporto da evidenziareanche il lavaggio, che è ormaila norma se si vuole offrire unservizio completo e la linea perle Revisioni, che verranno ef-fettuate periodicamente.

L’officina è strutturata comeun enorme open space, dissemi-nato dai totem in cui sono rac-chiuse le dotazioni necessarieper gli interventi. Una sceltanon soltanto pratica, visto cheai margini è stata ricavata unasaletta relax per gli autisti deicamion in riparazione, che pos-sono riposare e nel contemposeguire chi opera sul propriomezzo. “Il che per loro è un’ul-teriore garanzia di correttezzada parte nostra” chiarisce Bian-chini.

Le ultime due postazioni,equipaggiate con sollevatori apistoni idraulici, sono riservateagli autobus, di cui L’Autoindu-striale Valtellinese sta parlandocon la casa madre per avere laconcessione dei modelli turisti-ci. “In zona c’è una flotta im-portante di urbani, la Sab diBergamo, a cui già forniamol’assistenza - spiega il titolare -con l’Expo che si avvicina spe-riamo cresca la richiesta di busturistici”.

SULLA RIPRESA LOMBARDA,

che passa attraverso l’Expo del2015 e alle infrastrutture già inprogramma, come la Bre.be.mi,la concessionaria ha puntato idodici milioni di euro necessariper la nuova struttura. “A cuiperò pensiamo dal 2004”. E cheè stata costruita in tempi record,poco più di un anno. “Per natu-ra sono un ottimista - diceBianchini - , noi ci crediamo ecrediamo nel marchio Man.Con il nostro metodo, incentra-to sulla qualità dei servi offerti,abbiamo ottenuto in Valtellinarisultati importanti, si tratta diriportare le stesse percentuali inuna zona cruciale come questa,al centro geografico della Lom-bardia, il che permetterebbe unacontinuità di lavoro in officinaed una crescita importante perL’AV e per Man”.

“DARE VALORE AGGIUNTO alcliente - prosegue - non vuoldire solo vendergli un buon ca-mion, adeguato alle sue esigen-ze e con il giusto allestimento,ma dargli una serie di serviziormai essenziali, come: il servi-zio 24H, la disponibilità di ri-cambi sempre rigorosamenteOriginali, la Revisione in loco,la disponibilità ad interventinon programmati, la registra-zione e la calibratura dei Tachi-grafi digitali con la possibilitàanche di scaricare i dati tramiteil dispositivo TachoMat, usu-fruire di un servizio doccia de-dicata agli autisti”.

I risultati pregressi danno ra-gione a L’Autoindustriale Val-tellinese, sbarcata a Dalmineper sostituire una filiale direttaMan che raggiungeva appenaun 3 per cento, e arrivata oggi asuperare il 15 per cento. L’at-tenzione ai servizi fa sperare inun superamento meno traumati-co della congiuntura attuale. “Ilmercato in effetti è quasi fermo- dichiara Bianchini - anche sesi vede già qualche segnale diripresa, soprattutto per quel cheriguarda il cava cantiere. La ca-parbietà dei lombardi in ambitolavorativo sono convinto chefarà la differenza”. Sempreguardando con un occhio di ri-guardo all’officina. “Che fa ladifferenza. Tre soci vengono daquel settore, il che ci ha per-messo di maturare il giustoknow how. Ora con una struttu-ra del genere possiamo metterea frutto tutte le nostre potenzia-lità e i clienti potranno essereorgogliosi di servirsi da noi”.

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 1.102TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 947

44,55

10,89

1,27

8,26

0,541,16

8,98

5,63

9,98

4,90

0,09

13,07 42,66

12,04

11,09

6,55

4,01

13,52

0,54

0,18Altre 14

Daf 91

Isuzu 6

Iveco 492

Man 120

Mercedes-Benz 144

Mitsubishi 6

Nissan 2

Renault 1

Renault Trucks 54

Scania 62

Volvo 110

Altre 11

Daf 85

Iveco 404

Man 114

Mercedes-Benz 128

Renault Trucks 38

Scania 62

Volvo 105

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia

MAN TRUCKS

Una grande fiducianel marchio del Leone

Anche se le attenzioni del concessionario si dividono fra tuttele gamme del catalogo Man, un occhio di riguardo va senza

dubbio verso il trattore stradale, il TGX. “Su quello si concentrala lotta - conferma Bianchini - perché è lì che si fanno i numeri”.E se il cava cantiere potrebbe presto avere un incremento sostan-zioso, la scommessa che Bianchini si sente di fare è quella sulTGL: “Un’ottima macchina, anche se riservata a una clientelache conosciamo poco. Vale però la pena di impegnarsi, chi l’haprovata è molto soddisfatto e non torna più indietro”.

Best seller

Èla base della filosofia de L’AV e in quanto tale ne abbianogià parlato diffusamente. Qui conviene ricordare le innova-

zioni apportate, che riguardano i numerosi sollevatori idraulici ei totem che caratterizzano le singole postazioni, e che contengo-no tutte le dotazioni necessarie alla manutenzione. Lo stesso ac-cade per le “fosse” prefabbricate in acciaio, quanto mai diverseda quelle di un tempo, più pulite come garantisce il collegamen-to diretto con le cisterne per gli oli usati in cui verranno riversatiin automatico, senza sprechi e senza troppe macchie. Ogni fossadispone poi di bocchette per l’olio del differenziale, per l’oliodel cambio, per l’ingrassaggio e per il compressore. Non è quin-di un caso se l’officina di Sondrio ha ricevuto nell’annuale son-daggio realizzato da Man sulla qualità dei servizi un punteggiodi 99 centesimi, che la porta tra le migliori d’Europa.

Officina

DEALERL’AV > L’Autoindustriale Valtellinese srl, via Orobie 1, 24041Brembate (BG) L’AV > L’Autoindustriale Valtellinese srl, via Nazionale 1,23012 Castione Andevenno (SO)Centro Autoveicoli Industriali srl, via Milano 19, 25032 Chiari(BS)Scavino srl, via della Liberazione 9/11, 20098 San Giuliano Mi-lanese (MI) - via per Lozza 11, 21100 VareseVaiman srl, via degli Artigiani 7, 23874 Montevecchia (LC)

OFFICINE AUTORIZZATEAIB Elettro Truck Service, via Brixia Zust 8, zona industriale,25050 BresciaAutodiesel srl, via Milano 8, 20020 Ceriano Laghetto (MI)Autofficina Montevecchia srl, via degli Artigiani 7, 23874 Mon-tevecchia (LC)Autofficina Team-Car srl, via Garibaldi 22, 20010 Mesero (MI)Diesel Nord srl, via Varese 27, 21040 Caronno Varesino (VA)Ghisoni Sandro, via Emilia 31/A, 27050 Torrazza Coste (PV)GRAF di Arioldi Giacomo & C. sas, via Don Bosco 15, 24040Suisio (BG)Officine Caldera srl, via per Busto Arsizio 87, 21054 FagnanoOlona (VA)Officina Meccanica Zanoni Angelo snc, via Casaloldo 3, 46042Castel Goffredo (MN)

Rete Man

61Veicoli immatricolati nel 2008tra le 6 e le 16 tonnellate

4,58Percentuale Man tra le 6 e le 16tonnellate

504Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

10,73Percentuale Man sopra le 16 ton

Così Man Trucksin Lombardia

Verrà inaugurata a fine aprile la nuova sede che l’Autoindustriale Valtellineseha costruito a Brembate in poco più di un anno, sostituendo così la vecchia struttura di Dalmine.

Andrea Bianchini, uno dei quattro soci della concessionaria.Sopra, il moderno magazzino interamente meccanizzato.

ERRATACORRIGE

Nel numero scorso nel-l’elenco delle officine Manè rimasta fuori la DieselService Due srl, via Buron-zo 27-29, 14100 Asti, auto-rizzata per la riparazione ditruck e bus.

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44N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia

Quella di Iveco in Lombardiaè ben più che una solida po-

sizione. Le concessionarie sonotante e tutte ben strutturate. Inmaggioranza si tratta di gruppiimportanti che presidiano conattenzione il territorio. E ancormeglio va sotto il profilo dell’as-sistenza. Basta dare un’occhiataal numero delle officine autoriz-zate, con in più la garanzia chesi tratta di strutture all’altezzadelle aspettative. “È tutto fruttodi una precisa strategia diIveco”, spiega Massimo Tentoridell’omonimo Gruppo, oltre chepresidente dei concessionariIveco. “In realtà - prosegue - leofficine prima erano ancora dipiù, ma dopo la riorganizzazionesono state scelte le migliori, lepiù efficienti, in modo da alzareil livello di servizio”.

TANTA ABBONDANZA nonporta il rischio di concorrenzainterna? “In realtà no - risponde

Tentori -. Si registra una buonacollaborazione. Noi, ad esempio,partecipiamo con quote in molteofficine. La loro capillarità è ilsegreto che consente di creareradici solide, da cui poi derivanovendite costanti”.

Gli inizi del gruppo Tentori,la cui proprietà partecipa ancheall’azionariato della concessio-naria A.T.L. (sempre in provin-cia di Lecco), affondano neglianni Cinquanta. “Allora erava-mo trasportatori - racconta Mas-simo Tentori - poi siamo diven-tati meccanici e infine ancheconcessionari”. Non soltanto diIveco. Infatti nelle cinque sedivengono commercializzateanche i veicoli Fiat Professionale i semirimorchi Schmitz Cargo-bull e Viberti. La parte del leonela fanno però naturalmente iprodotti Iveco, di cui fino allascorsa stagione Tentori vendeva1.800 pezzi, in buona parte

Daily. Oggi naturalmente non èpiù così. “Dopo il boom dell’an-no scorso c’è stato un crollo ver-ticale”.

ANCHE IN QUESTO CASO peròsi mantiene un filo di ottimismopensando ai possibili lavori,come ad esempio la tangenziale

Como/Varese. “Ma dobbiamoessere realisti - interviene Tento-ri - molte delle imprese appalta-trici arriveranno da altre partid’Italia ed è là che acquisterannoi propri mezzi”. Per intanto sispera nelle aziende che operanoin conto proprio, che hanno te-nuto meglio il mercato e nelmercato dei leggeri, la cui frena-ta, secondo il concessionarioIveco, non è dovuta tanto a diffi-coltà oggettive ma “a questionipsicologiche. In questo settore,soprattutto con i commercialiFiat, paghiamo gli effetti dellacrisi dell’auto e la scarsa appli-cazione delle leggi vigenti. Ache servono i blocchi del trafficoai veicoli inquinanti, se poi nonvengono fatti rispettare? Adessocon gli incentivi le vendite ri-prenderanno, ma non ce n’erabisogno, bastava far rispettare idivieti già attivi”.

ALTRO ASSE PORTANTE del-l’attività del Gruppo Tentori èl’officina, anzi le officine, siaquelle di proprietà che quellepartecipate (“aiutano a coprire icosti di gestione complessivi,mentre il resto del fatturato devevenire dalla vendita”). Avendoiniziato l’attività proprio dall’of-ficina, il “service” in casa Tento-ri è particolarmente curato, construtture sempre rinnovate e per-sonale all’altezza. Ma tanta curanon viene concessa facilmente aveicoli di altri marchi. “Sonocontrario a coprire buchi di assi-stenza dei costruttori concorren-ti, in qualche caso clamorosi.Posso fare uno strappo per clien-ti nostri che hanno anche veicoli

non Iveco, ma in generale prefe-risco concentrare i nostri sforzisui modelli della Casa torinese”.Così come in fase di finanzia-mento, il Gruppo Tentori, chedispone di una propria strutturaoltre all’appoggio di Iveco Capi-tal, preferisce concentrarsi suveicoli che mantengano neltempo il proprio valore. “Inoltre- conclude Tentori - possiamodisporre rispetto a una finanzia-ria tradizionale di parametri piùspecifici, che riguardano adesempio la rivedibilità dell’usa-to, il che ci consente di risolveresituazioni altrimenti bloccate”.Questo pur consci delle difficol-tà. “Che in questo momentosono innegabili”.

IVECO

Leadership garantita dall’esperienza e dalle capacità di Tentori

Tra le varie proposte Iveco, Tentori punta il dito sul Trakker.“Che è il frutto di una lunga esperienza nei veicoli da cava -

precisa -, e questo si vede. Non a caso per questo modello pos-siamo contare su quote di mercato che raggiungono praticamen-te il 50 per cento. E’ solo l’ennesima dimostrazione di una quali-tà superiore”. E quote importanti sono anche quelle raggiuntedall’Eurocargo. “Anche in questo caso - riprende Massimo Ten-tori - si tratta di un modello storico che discende in linea direttadagli OM su cui si è costruito il piccolo trasporto in Italia”.

Best seller

L’attenzione all’officina del Gruppo Tentori è confermatadalla scelta di separare le attività commerciali dalla manu-

tenzione, costruendo, sempre a Molteno, una seconda struttura.“Ciò ci ha consentito di ampliare la gamma dei servizi - spiegaTentori - che attirano clienti anche dal vicino Ticino dove i prez-zi sono superiori”. E poi sostenendo le attività delle officine au-torizzate che si affiancano alle quattro strutture di proprietà. Avolte entrando anche in società, come sta accadendo in questesettimane a Monza. “Una zona che ci interessa in particolare -conclude il concessionario - per questo stiamo partecipando allacostruzione di una nuova struttura”. Oltre alle classiche attivitàdi manutenzione e riparazione, Tentori partecipa anche aun’azienda che si occupa di carrozzeria industriale, la Delcar,con la quale chiude il cerchio delle possibili attività.

Officina

DEALERA.T.L. spa, zona industriale, 23823 Colico (LC) - via Don Airol-di, 25854 Olginate (LC) - via Provinciale 1, 22070 Oltrona diSan Mamette (CO)Autoindustriale Bergamasca spa, via Friuli 41, 24044 Dalmine(BG)Ceriani Group spa, via Sempione 24, 20014 Nerviano (MI) - viaProvinciale angolo via Favie, 21020 Bodio Lomnago (VA) - viadell’Artigianato 5, 20010 Inveruno (MI)Evicar srl, via Arti e Mestieri 7, località San Marino, 26030 Ga-desco Pieve Delmona (CR) - via delle Industrie 4, 26867 Soma-glia (LO) - via Mercato 3, 26013 Crema (CR) - strada San Mar-tino, località Sesto Pergola, 26900 LodiMilanocarri spa, via G. Fantoli 6/18, 20138 Milano - via A.Volta 5, 20090 Buccinasco (MI)Pasino & Azzoni srl, via del Progresso 6, 46037 Porto Mantova-no (MN)Pavia Carri srl, via Milano 40, 27045 Casteggio (PV) - vialeAgricoltura 55, 27029 Vigevano (PV) - via Profili, zona indu-striale, 27029 Vigevano (PV)Quadri Veicoli Industriali spa, via Bergamo 47, 24040 PontiroloNuovo (BG) - via Piave 20, 20040 Cavenago di Brianza (MI) -via Zanca 28, 24050 Grassobbio (BG)Tentori spa, via Cavour 16, 23847 Molteno (LC) - viale Lombar-dia 7/9, 23847 Molteno (LC) - via Borgazzi 58, 20052 Monza(MI) - via Parma 6, superstrada Milano-Meda-Como, 20039 Va-redo (MI) - viale Lombardia 71, 22063 Cantù (CO)V.I.V.A. Brescia Diesel spa, via Padana Superiore 115, 25045Castegnato (BS) - via Serenissima 30, 25135 Brescia

OFFICINE AUTORIZZATEVisto il numero delle officine autorizzate Iveco ci limiteremo ariportarne il numero per le singole province a cui va aggiuntoquelle delle concessionarie. Milano 37, Brescia 19, Bergamo 19,Mantova 12, Como 9, Lecco 7, Pavia 6, Varese 6, Cremona 4,Sondrio 4, Lodi 3.

Rete Iveco

4.048Veicoli immatricolati nel 2008sotto le 6 tonnellate

20,44Percentuale Iveco sotto le 6 ton

680Veicoli immatricolati nel 2008tra le 6 e le 16 tonnellate

51,12Percentuale Iveco tra le 6 e le16 tonnellate

1,459Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

31,07Percentuale Iveco sopra le 16tonnellate

Così Ivecoin Lombardia

Massimo Tentori oltre che uno dei maggiori concessionari della Lombardia è anche presidente dell’associazione che raccoglie

tutte le strutture che commercializzano veicoli Iveco.

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 944TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 747

33,05

12,08

2,44

10,911,48

2,81

10,7110,70

10,06

8,99

14,72

27,31

14,32

12,45

12,72

2,68

17

0,32

1,060,11

Altre 23

Daf 103

Isuzu 14

Iveco 312

Man 114

Mercedes-Benz 139

Mitsubishi 3

Nissan 10

Renault 1

Renault Trucks 29

Scania 95

Volvo 101

Altre 21

Daf 80

Iveco 204

Man 107

Mercedes-Benz 127

Renault Trucks 20

Scania 95

Volvo 93

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 362TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 277

37,57

6,63

2,49

11,601,10

2,89

12,649,39

6,08

13,81

1,38

9,67

29,96

8,66

11,55

7,94

16,25

10,11

0,28 1,10 Altre 8

Daf 35

Iveco 83

Man 24

Mercedes-Benz 28

Renault Trucks 45

Scania 22

Volvo 32

Altre 9

Daf 42

Isuzu 4

Iveco 136

Man 24

Mercedes-Benz 35

Mitsubishi 5

Nissan 4

Renault 1

Renault Trucks 50

Scania 22

Volvo 34

Marzo:Gennaio 27-02-2009 13:34 Pagina 44

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SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 201TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 153

28,86

7,96

3,481,99

1,492,61

4,58

15,42

18,41

9,45

11,44

22,88

5,88

18,95

24,18

9,8011,11

10,50

Altre 7

Daf 4

Isuzu 3

Iveco 58

Man 16

Mercedes-Benz 23

Mitsubishi 2

Nissan 1

Renault Trucks 19

Scania 37

Volvo 31

Altre 7

Daf 4

Iveco 35

Man 9

Mercedes-Benz 17

Renault Trucks 15

Scania 37

Volvo 29

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 259TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 198

40,54

6,56

8,49 5,799,095,41

15,44

0,39

17,37

37,68

7,58

7,587,07

13,64

17,17

Daf 22

Iveco 105

Man 17

Mercedes-Benz 45

Nissan 1

Renault Trucks 40

Scania 14

Volvo 15

Daf 18

Iveco 75

Man 15

Mercedes-Benz

Renault Trucks 27

Scania 14

Volvo 15

45 DEALERN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

Con l’avvicinarsi dell’Expodel 2015 Milano si fa sem-

pre più faro illuminante di que-sta Lombardia che soffre il pre-sente ma spera nel futuro. Ilche giustifica investimentianche cospicui per avvicinarsia detto centro di future speran-ze e di lavori quasi certi. Valetta in quest’ottica l’apertura,fissata per questo mese, dellanuova filiale della Zeta carri,concessionaria Volvo che ha ingestione anche buona parte del-l’area metropolitana. E a con-ferma dell’indirizzo strategico,a differenza delle altre sedistaccate da quella centrale di

Binago, quella che è stata dapoco completata a tre chilome-tri dal casello di Arluno, in di-rezione Busto Arsizio, è soprat-tutto un’officina, con un capan-none di 1.000 metri e 6 mecca-nici (a cui si aggiungono un re-sponsabile, una segretaria e unpaio di venditori), un presidioimportante su una delle diret-trici da cui si attende sviluppo.

E NON DEVE STUPIRE che uninvestimento di questa portatavenga realizzato proprio neglianni più difficili. “E’ in periodicome questo che spuntano leoccasioni migliori - spiega il ti-tolare di Zeta carri Claudio Za-

nella -, che si trovano capanno-ni fronte strada a buon prezzo emagari anche dei meccanici li-beri, che invece di solito sonomerce rara”.

LA PRESENZA DI VOLVO inLombardia è piuttosto atipica.A reggerne le sorti è nel nord-ovest la Zeta carri, a cui si af-fiancano nel lodigiano l’estre-ma propaggine della Veicoli In-dustriali Padana, più attiva inEmilia, e a Bergamo una filialediretta della Casa madre, la cuivicinanza non turba Zanella.“Il Truck Center gestito daVolvo è una concessionariacome tutte le altre e come tale

viene gestita, anche nei rappor-ti con il marchio” spiega paca-to, stoppando subito eventualiquestioni di difficile concor-renza.

QUEL CHE INVECE preoccu-pa il concessionario è natural-mente la crisi, che sta segnan-do pesantemente l’annata incorso, così come ha fatto nellaseconda metà di quella passata.Preoccupazione giustificataprima di tutto dai numeri. Se inuna stagione normale le vendi-te della Zeta carri si aggiranosui 160 veicoli, oggi si ipotizzaun crollo fino al 50 per cento,pur mantenendo qualche spe-ranza di ripresa. Che è legatacome già detto all’Expo, maanche alle tante infrastrutturein programma, la maggiorparte delle quali prende il viaproprio ai margini della zonacoperta dalla struttura comasca.“In questo momento anche ilcava-cantiere è fermo, ma conla ripresa delle infrastrutturedovrebbe ripartire anche tuttol’indotto”.

Quel che invece sembra piùin difficoltà è il trasporto tradi-zionale. “Prima c’è stato il pro-blema dei costi. Adesso il ga-solio è stato ribassato ma vaanche peggio, con il calo deiconsumi è diminuito di conse-guenza il lavoro. Le impreseper salvarsi hanno abbandonatole tariffe, ogni regola di con-correnza. Una china da cui saràdifficile uscire”. E infatti è pro-prio lì che manca all’appello ilmaggior numero di clienti, traquelle imprese medio-piccoleche rappresentano la maggio-ranza nella zona coperta dallaconcessionaria.

UN QUADRO FOSCO a cui siaggiunge la questione della re-strizione del credito. “A noiche dobbiamo comunque ven-dere non resta che raccoglierequel che passa dal setacciodelle banche, con il concessio-nario che in qualche caso sipresta a finanziare direttamentequei clienti che sia pure in mo-mentanea difficoltà, danno piùaffidamento”. Per il resto ilmaggior punto di riferimento èla finanziaria diretta emanazio-ne di Volvo. “Ma più in genera-le ci adattiamo alle richiestedei clienti - conclude Zanella -che in molti casi dispongono distrutture proprie di riferimen-to”.

ALLA VENDITA DI PESANTI.Zeta carri aggiunge quella disemirimorchi Merker e Cardi,

oltre che dei piccoli camion diIsuzu, due settori a cui è statodestinato un venditore specia-lizzato. Se nel primo caso lacongiuntura non è certo favo-revole, i cabinati d’originegiapponese rappresentano unpossibile punto di forza. “So-prattutto dopo l’apertura dellostabilimento a Verona, che fa-cilita l’assemblaggio” è l’opi-nione di Zanella, il cui unico

problema al riguardo è riferitoal la composizione della gam -ma. “Che è un po’ ridotta. Macomunque gli Isuzu sonomezzi semplici e affidabili,l’ideale per le piccole impre-se”. Il che ha consentito a Zetacarri di commercializzarne unasessantina all’anno, numeroche, sempre aspettando la ri-presa del comparto edile, po-trebbe presto essere superato.

VOLVO TRUCKS

Imperativo categorico uno soloinvestire pensando a Expo 2015

Crisi o non crisi quando si parla di Volvo si pensa subito altrattore stradale. “L’FH nella sua versione da 480 Cv è il no-

stro cavallo di battaglia - spiega Zanella -, il miglior trattore stra-dale della sua categoria, come confermano i giudizi espressi dainostri clienti”. Sia i trasportatori veri e propri che i conto pro-prio, una nicchia che con il tempo ha acquisito sostanza essendomeno toccata dalle criticità del periodo. Passando ai leggeriIsuzu, l’attenzione si focalizza soprattutto sui modelli con P.T.T.fino alle 3,5 ton, a cui viene abbinato un allestimento da cantie-re, il più delle volte in versione ribaltabile.

Best seller

Èun servizio completo quello offerto da Zeta carri nell’offici-na di Binago, che si sviluppa su circa 2mila mq (ricavata in

uno spazio di 14mila mq complessivi e affiancata da 600 metridi uffici), in cui operano 17 addetti. Oltre alle classiche ripara-zioni e manutenzione infatti è possibile effettuare la revisione alproprio camion, allinearne gli assali, oppure scegliere tra unavasta gamma di pneumatici. Pur registrando un calo anche inquesto settore (“In tempi di ristrettezze si riducono al minimoanche gli interventi, limitandosi a quelli indispensabili”), Zanellaconta molto sul potenziale dell’assistenza. “Per questo abbiamoscelto di aprire ad Arluno - conferma - andando a presidiare unazona importante, oggi in parte scoperta”.

Officina

DEALERVeicoli Industriali Padana spa, strada della Braglia, 26862 Guar-damiglio (LO)Volvo Italia spa, V.T. Center Bergamo, corso Europa 2, 24040Zingonia (BG)Zeta Carri srl, via Del Morazzone 16, 22070 Binago (CO) - viaPetrarca 14/A, 20050 Verano Brianza (MI) - viale Europa, ango-lo via per Furato 1, 20010 Ossona (MI) - via Centrale Venina,23020 Piateda (SO)

OFFICINE AUTORIZZATEBrescia Trucks Service, via Brixia Zust 8, Zona Industriale,25125 BresciaBrianza Diesel spa, via Magni 115, 22044 Inverigo (CO)Cabor di Bestetti Mario & C. snc, via del Lavoro 27, 20049Concorezzo (MI)Cavidue spa, via Gerole 10, 26861 Fombio (LO) Cavidue spa, via Milano 89/B, 27045 Casteggio (PV)F.lli Carozzi snc, via Como 60, 23883 Brivio (LC)Meccanica Valtellinese snc, via Centrale Venina, 23020 Piateda (SO)Merlo srl, via Stromboli 16, 20089 Rozzano (MI)Nuvolari srl, via Berlino, 46047 Porto Mantovano (MN)Officina Bandera sas, via P. Ferrari 11, 26030 Gadesco PieveDelmona (CR)Officina Seriana Truck di G. Pulcini, via Berlinguer 6/A, Villa diSerio (BG)R.A.V.I. di Ligabue Armando & C. snc, via Acque Alte 10/D,46100 Formigosa (MN)Volmec snc, tangenziale Ovest 27/A, 25045 Castegnato (BS)Volmec snc, via Glenn Curtiss 17, 25018 Montichiari (BS)

Rete Volvo Trucks

35Veicoli immatricolati nel 2008tra le 6 e le 16 tonnellate

2,63Percentuale Volvo Trucks tra le6 e le 16 tonnellate

540Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

11,50Percentuale Volvo Trucks soprale 16 tonnellate

Così Volvo Trucksin Lombardia

La sede principale di Zeta Carri, dove si trova anche l’officina principale del gruppo che questo mese è stata affiancata dalla nuova struttura costruita nelle vicinanze del casello di Arluno.

Claudio Zanella, titolare della Zeta Carri, concessionaria che affianca alla vendita dei pesanti Volvo quella dei piccoli Isuzu.

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46N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 151TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 133

18,89

11,26

0,661,99

0,66

2,26

8,27

31,79

15,8914,57

7,28

12,78

7,52

35,34

18,0515,79

Altre 1

Daf 3

Iveco 24

Man 17

Mercedes-Benz 11

Nissan 1

Renault Trucks 22

Scania 24

Volvo 48

Daf 3

Iveco 11

Man 17

Mercedes-Benz 10

Renault Trucks 21

Scania 24

Volvo 47

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 314TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 263

31,85

1,27

9,243,50

1,14

8,75

12,42

12,42

7,01

13,69

7,96

31,18

7,60

14,83

14,83

5,70

15,970,320,32

Altre 4

Daf 29

Isuzu 11

Iveco 100

Man 25

Mercedes-Benz 43

Nissan 1

Renault 1

Renault Trucks 22

Scania 39

Volvo 39

Altre 3

Daf 23

Iveco 82

Man 20

Mercedes-Benz 42

Renault Trucks 15

Scania 39

Volvo 39

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia

La Lombardia è sicuramenteuno dei fiori all’occhiello

della rete Mercedes-Benz dedi-cata ai veicoli da lavoro. E que-sto non soltanto per dimensionie livello delle concessionarie,ma anche perché qualcuna diqueste, come ad esempio Agri-car, vanta una lunga tradizioneproprio nella vendita e assisten-za di camion. Al centro di que-sto sistema virtuoso si pone lafiliale diretta Mercedes-BenzMilano, che ha ormai una lungastoria alle spalle. Il costruttoretedesco è infatti presente in ma-niera diretta nel capoluogo lom-bardo da 35 anni, nello storicopalazzo di Piazzale Kennedy, dasempre sede principale della fi-liale. Il 3 gennaio 2000 è natainvece la Mercedes-Benz Mila-no S.p.A. a seguito della fusionetra la filiale già esistente e alcu-ne realtà commerciali private.La sede centrale della nuovastruttura è rimasta in piazzaleKennedy fino a gennaio dell’an-no scorso, quando è stato apertoil Mercedes-Benz Center di viaDaimler, ora nuova sede dellasocietà. Nel 2001 si è aggiuntaal gruppo la filiale di San Giu-liano Milanese, specializzatanella vendita di veicoli commer-ciali e industriali.

QUESTA PUÒ CONTARE su diuna sede ampia e funzionale,che però non è stata giudicatasufficiente dal management delcostruttore tedesco, che sta peraffiancarla con una struttura an-cora più importante. In via dicompletamento (l’inaugurazioneè prevista a breve) la nuova con-cessionaria sorgerà a Lainate, inuna posizione strategica a sudest dell’autostrada Milano-

Laghi, e si estenderà su diun’area complessiva di 55milamq, in cui troveranno postoquattro edifici, per uffici, un ma-gazzino ricambi di 1.100 mq, unlavaggio camion, oltre alla piùgrande carrozzeria d’Italia pervan e autovetture e a un’officinacon otto postazioni lavoro per iveicoli commerciali e altrettanteper gli industriali. Il tutto gestitoda una ottantina dipendenti econ lo scopo dichiarato di svi-luppare quello che l’amministra-tore delegato di Mercedes BenzMilano, Stefan Randak, defini-sce giustamente “Lo specialerapporto che lega la Stella alpubblico lombardo”.

“Mercedes-Benz occupaun’ottima posizione nel mercatolombardo - spiega Randak -,l’immagine percepita, come nelresto del mercato italiano e nonsolo, è quella di un marchio diprestigio rispetto al quale leaspettative dei clienti sonomolto elevate. Mercedes-Benzrisponde alle loro esigenze ga-rantendo il massimo livello pos-sibile per quanto riguarda affida-bilità, sicurezza, comfort, tecno-logia e servizi post-vendita”.

IL CHE È GIÀ COMUNQUE og giampiamente garantito dallastruttura di San Giuliano Mila-nese, che si sviluppa su 12milamq, a cui si aggiungono gli im-pianti di via Portaluppi e di viaDaimler, nel capoluogo, dedicatiai van. In complesso si tratta diuna rete che è in grado di assol-vere annualmente a 12mila in-

terventi di assistenza o manuten-zione e di commercializzare, al-meno in stagioni normali, tranuovi e usati circa 1.200 van,400 camion, 50 Mitsubishi Can-ter e 10 Unimog.

“Mercedes-Benz è la Casastraniera maggiormente presentesul territorio lombardo - prose-gue l’a.d. della filiale milanese -con una rete di vendita e assi-stenza specializzata, ideale per iclienti di veicoli industriali cherichiedono velocità di risposta ecompetenza. La nostra rete puòseguire il cliente con la massimaprofessionalità sia al momentodella vendita del veicolo, quan-do il prodotto deve essere co-struito su misura, che durantel’attività stessa delle aziende.Uno dei servizi più significativi,è il Service 24h che permette diavere un valido aiuto a qualsiasiora del giorno e della notte. La

rete di assistenza può intervenirecon tempestività grazie adun’accurata gestione dei ricambied ad una pronta disponibilitàdegli stessi. La nostra idea diservizio, inoltre, non si fermaqui: offriamo anche la possibili-tà di noleggiare i veicoli in casodi necessità, sia nel breve termi-ne, per sopperire a picchi lavora-tivi, che nel lungo termine”.

TRA I PLUS della strutturaRan dak evidenzia anche: “Il no-stro personale altamente qualifi-cato, grazie a costanti corsi dispecializzazione e aggiornamen-to. La nostra concessionaria poisi caratterizza per l’estrema di-sponibilità ed attenzione alcliente, come dimostrano anchegli orari di apertura della offici-na di San Giuliano: dalle 6.00

del mattino alle 22.00. Altropunto di forza è il nostro magaz-zino ricambi, che conta circa22.000 articoli originali compre-si quelli per autobus Mercedes-Benz. Ma soprattutto nel casodei veicoli industriali la clientelaha spesso bisogno di supportotecnico e di consulenze altamen-te professionali. Un servizio ditale livello può essere garantitosoltanto da una concessionariaufficiale ed è quello che i nostriclienti si aspettano: non li delu-deremo!”. Per quanto riguardail personale, il servizio venditaveicoli industriali e commercialiconta su circa 15 persone, men-tre il personale addetto al postvendita comprende circa 70 ad-detti, a questi va aggiunto il per-sonale amministrativo.

MERCEDES-BENZ

La Stella ora rilanciacon il truck centerche sorgerà a Lainate

DEALER CON ASSISTENZA TRUCK E VANAgricar Diesel spa, via L. Pilla 51, 46010 Curtatone (MN) - viaDiaz 12, 25010 San Zeno Naviglio (BS) - via XXV Aprile 17,25040 Artogne (BS)Ardena srl, via Gallarate 21, 21045 Gazzada Schianno (VA)Canella Auto srl, via Mortara 89, 27038 Robbio Lomellina (PV)Crema Diesel spa, via Leonardo Da Vinci 53/55, 26010 BagnoloCremasco (CR) - via Del Brolo 1, 26100 CremonaLodauto spa, via Vienna 83, 24040 Verdellino Zingonia (BG) -via 1° Maggio 16, Gorlago (BG)Mercedes Benz Milano spa, via Pedriano 37, 20098 San Giulia-no Milanese (MI)S.C.A. spa, via Cecilio 4, 22100 Como - via XXV Aprile 49,23868 Valmadrera (LC) - via Per Busto 89, 21054 FagnanoOlona (VA)Sondrio Diesel srl, via Industriale 431, 23010 Berbenno Valtelli-na (SO)Stern srl, via Bergamo 78, 23807 Merate (LC)Venus spa, viale Sicilia 98, 20052 Monza (MI) - via E. Berlin-guer 31, 20040 Cornate d’Adda (MI)

DEALER CON ASSISTENZA VANBonera spa, viale S. Eufemia 28, 25135 BresciaBonera Service srl, via Don Antonio Siracusa 3, 25068 Sarezzo (BS)Crema Diesel spa, via Leonardo da Vinci 17/19, 26854 PieveFissiraga (LO)E.C. Motors srl, via della Resistenza 64, 20090 Buccinasco (MI)Elitcar srl, corso Italia 40 angolo F.lli di Dio, 20013 Magenta (MI)Idea Uno spa, via Alessandria 6, 20025 Legnano (MI)Lodauto spa, via Aldo Moro 5, 24050 Orio al Serio (BG) Mercedes Benz Milano spa, via P. Portaluppi 7, 20138 Milano -via Padova 15, 20127 Milano - via Gottlieb Wilhelm Daimler 1,20151 MilanoPrimauto srl, via delle Rovedine 34, 23899 Robbiate (LC)S.C.A. Service srl, via Provinciale per Arosio 2, 22066 MarianoComense (CO)Venus spa, S.S. Rivoltana 27, 20096 Limito di Pioltello (MI) -via Strauss 38, 20038 Seregno (MI) - viale Fulvio Testi 326,20126 Milano

OFFICINE AUTORIZZATE TRUCK E VANAutoriparazioni Perucca, via XI Settembre 15/17, 27036 Morta-ra (PV)Bettoli Fiore & C. snc, via Nazionale 307, 24062 Costa Volpino (BG)

OFFICINE AUTORIZZATE VANArlotti Service srl, via G. Fantoli 15/1°, 20138 MilanoAutocaravan & Bonera srl, via Per Chiari, 25030 Coccaglio (BS)Autogabetta snc, viale F.lli Casiraghi 196, 20099 Sesto San Gio-vanni (MI)BluStar Car srl, via XXV Aprile 2, 20016 Pero (MI)Bonera Desenzano srl, via Mantova, 25017 Lonato del Garda (BS)Capelli Class srl, via Beduschi 49, 26041 Casalmaggiore (CR)Russo Giuseppe, via Zanardi Bonfiglio 17, 27058 Voghera (PV)

Rete Mercedes-Benz

2.228Veicoli immatricolati nel 2008sotto le 6 tonnellate

11,25Percentuale Iveco sotto le 6 ton

122Veicoli immatricolati nel 2008tra le 6 e le 16 tonnellate

9,17Percentuale Mercedes-Benz trale 6 e le 16 tonnellate

640Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

13,63Percentuale Mercedes-Benzsopra le 16 tonnellate

Così Mercedes-Benzin Lombardia

L’attuale centro Mercedes-Benz dedicato ai veicoli industriali e commerciali, che verrà affiancatonell’arco di quest’anno dalla nuova sede che la Stella sta costruendo a Lainate (sotto il plastico).

Stefan Randak, amministratore delegato della Mercedes-BenzMilano S.p.A., filiale diretta del costruttore tedesco.

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47 DEALERN° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 1.855TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 1.349

34,66

9,87

1,62

8,951,24

0,05

0,86

1,85

10,907,06

15,90

11,438,03

28,61

9,27

8,60

13,57

14,75

12,450,16

0,16

Altre 25

Daf 147

Iveco 386

Man 125

Mercedes-Benz 168

Renault Trucks 199

Scania 183

Volvo 116

Altre 30

Daf 166

Fiat 1

Isuzu 23

Iveco 643

Man 149

Mercedes-Benz 212

Mitsubishi 16

Nissan 3

Renault 3

Renault Trucks 295

Scania 183

Volvo 131

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 240TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 179

31,25

6,25

1,25

8,330,42

1,12

10,067,92

5,83

20

17,92

30,17

6,70

7,26

10,61

15,64

18,44

0,42

0,42

Altre 3

Daf 20

Iveco 75

Man 15

Mercedes-Benz 43

Mitsubishi 1

Nissan 1

Renault 1

Renault Trucks 48

Scania 19

Volvo 14

Altre 2

Daf 18

Iveco 54

Man 12

Mercedes-Benz 33

Renault Trucks 28

Scania 9

Volvo 13

E’ un dato di fatto, la pene-trazione di Renault Trucks

in Lombardia soffre, o meglio,soffriva, di due gravi lacune,della mancanza di forti conces-sionarie in altrettanti punti chia-ve: Bergamo e Brescia. Una si-tuazione spiacevole che sta peravere fine. Nel primo caso laMilano V.I. ha già avviato ilprogetto per una filiale a Brem-

bate, nel secondo a settembredell’anno scorso è stata inaugu-rata la nuova concessionaria diBrescia (che sorge del restonella struttura già occupatadalla precedente), la I Trucks.

SEMBRA UN NOME moderno,tecnologico, invece, semplice-mente I Trucks in brescianovuol dire “i camion”, ed è statoscelto per avviare da subito unforte legame con il territorio,Una dimostrazione della curacon cui è stato pianificato que-sto sbarco, e del resto l’atten-zione dei particolari è uno dei

marchi di fabbrica dellaV.A.I.R., concessionaria già af-fermata in Emilia e nella bassaLombardia (in collaborazionegestisce anche la struttura diMantova).

“Il tutto è stato programmatoe realizzato in tempi brevi -spiega il titolare Giorgio Carra -, l’idea è nata a inizio dell’annoscorso e in meno di un anno ab-biamo concretizzato l’interoprogetto”.

LE RAGIONI DI QUESTA sceltasono ben spiegate da Carra:“Siccome Brescia rappresenta

un mercato estremamente signi-ficativo, uno dei più ricchi inItalia, ci interessava moltoavere la possibilità di confron-tarci con questa zona e quindidi crescere. Una sfida che ab-biamo accettato volentieri. Pur-troppo ha coinciso con la para-lisi del mercato”.

SULLE POTENZIALITÀ dellaLombardia però l’imprenditorenon ha dubbi. “La nostra espe-rienza nella parte bassa dellaRegione conferma che questa èuna zona straordinaria per lacultura che ha del lavoro. Unaterra ricca di microaziende,anche importanti, in cui si sentepalpabile la voglia di lavorare.Purtroppo il momento è, a mioavviso, dopo trent’anni di atti-vità, il peggiore mai visto. Si ècreata una situazione di panico,a cui le aziende hanno reagitobloccando qualsiasi investimen-to”.

“Noi ci siamo imposti di tra-smettere un messaggio diverso,positivo - prosegue Carra -. Ilmondo continua, in tanti lavo-riamo da una vita cercando difare le cose per bene e alloradobbiamo superare anche que-sto momento”.

UNA FILOSOFIA CHE si riflet-te anche sulle attività della ITrucks. “Abbiamo fatto investi-menti che oggi ci pesano molto.Fortunatamente siamo comun-que nelle condizioni di comin-ciare a lavorare su Brescia conuna certa serenità, promuoven-do un discorso serio e sperandoche questi tempi tristi finiscano.Siamo convinti che oggi il pro-dotto Renault Trucks sia il mi-gliore per un’azienda che fadavvero i conti, prima o dopoquesto messaggio passerà”.

Così come secondo Carrapasserà anche il periodo diffici-le. “La Lombardia si riprenderàper prima, in particolare Bre-scia, dove il tessuto economicoè straordinario, dove se c’è ap-pena un po’ di luce all’orizzon-te ci mettono poco a rimettersiin moto. Il che rappresenteràanche un’occasione per noi, cherappresentiamo un gruppo cheha avuto il coraggio di fare sa-crifici, di metterci la faccia inun momento dove era forse me-glio stare a guardare”.

“PER BRESCIA avevamo unprogetto triennale molto ambi-zioso - conclude il concessiona-rio -, arrivare a 500 veicoli l’an-no, con una quota superiore al10 per cento. Visto il periodo lodovremo rivedere. Quest’annoci siamo imposti 250 pezzi eforse dovremo scendere ancoraa 200, però aspettiamo a darciper vinti, è ancora presto. Se ilmercato si rimette in moto que-ste quote ci spettano di diritto epeggio per noi, che ci riteniamodei professionisti in questocampo, se non siamo in gradodi raggiungerle”.

RENAULT TRUCKS

Grazie a I Truckla Losanga è tornataanche a Brescia

Ai bresciani piace soprattutto il Midlum. Ce lo spiega Giusep-pe Gazzoli, responsabile vendite della I Trucks. “Allestito

nelle più varie configurazioni il medio di Renault Trucks è il no-stro veicolo più richiesto”. Così come in genere i mezzi dotati dicassone. “Del resto è logico - prosegue Gazzoli -, Brescia è lapatria dei muratori. Al momento la gamma leggera è un po’ferma, mentre tengono i medi”. Riguardo ai pesanti sono piùgettonate le motrici rispetto ai trattori, dato che in zona mancanole grandi ditte di autotrasporto. “Molte industrie lavorano il ferroe si orientano più sul Premium Strada magari con la cabinabassa”.

Best seller

L’I Trucks è naturalmente dotata di un’officina, una strutturadi 1.250 mq, a cui si aggiungono i 250 del magazzino ricam-

bi, in cui operano una decina di meccanici, tra cui quattro addettialla carrozzeria, che si sta rivelando un ramo fiorente per la con-cessionaria. Del resto l’attenzione al servizio è una delle compo-nenti fondamentali per tutte le concessionarie del gruppoV.A.I.R.

“Per tradizione e mia cultura personale - spiega GiorgioCarra - penso che l’officina sia il supporto fondamentale dellanostra attività, sia a livello di credibilità, sia perché, se svoltacon attenzione alla qualità e serietà, può diventare un deciso sup-porto economico. In Italia c’è sempre stata una sottocultura ri-guardo all’officina, considerata soltanto una comodità per ilcliente, al servizio della vendita. Invece ci siamo accorti neltempo che deve avere un proprio conto economico e deve essereil biglietto da visita della concessionaria, ancora più del prodot-to”.

Per questo nel settore i progetti sono ambiziosi. “Nei territoriche copriamo da tempo ci vantiamo di essere i più forti nel ser-vice, sia direttamente che in collaborazione con le officine auto-rizzate. Lo stesso vogliamo fare anche a Brescia. Abbiamo indi-viduato un paio di officine interessanti, e possiamo già contaresu alcune realtà molto forti, una buona base da cui partire”.

Officina

DEALERC.V.R., via Pisacane 31, 20016 Pero (MI)I Truck, via Padana Superiore 46, 25045 Castegnato (BS)Lo.Ma. Trucks, via Circonvallazione Sud 20, 46100 MantovaMilano V.I., via Volturno 61, frazione Sesto Ulteriano, 20098San Giuliano Milanese (MI)Re.Vi. Veicoli industriali, via Boccaccio 58, 21012 Cassano Ma-gnago (VA)V.A.I. via Como 97, 23883 Brivio (LC) - via Vanoni 25, 23010Piantedo (SO)

OFFICINE AUTORIZZATE R1Nuova A.I.B. di Cagliari Danilo snc, via Provinciale 5, localitàMoie, 25050 Rodengo Saiano (BS)Aut. Ind. F.lli Azzola srl, via Luigi Carrara 61, 24027 Nembro (BG)C&G Service srl, via Como 97, 23883 Brivio (LC)Omniacar srl, via per Centrale Venina 5, 23020 Poggiridenti (SO)Ricri Service srl, via Miglioli 6, 20090 Segrate (MI)Om-Car snc, via Vittorio 28, 46045 Marmirolo (MN)

OFFICINE AUTORIZZATE R2Ferri Ezio Paolo, Lungo Serio 10/H, 24050 Grassobbio (BG)Carozzi F.lli e C snc, via Como 60, 23883 Brivio (LC)Contessa Livio, via Spluga 124/A, 23015 Dubino (SO)Gilardi Edoardo e Figli snc, viale 1° Maggio, 23881 Airuno (LC)Pesci snc, via Guicciardi 17, 23100 SondrioCattaneo Luigi & C. snc, via Annoni 61, 20012 Cuggiono (MI)Vigevano Diesel sas, via Perugino 53/55, 27029 Vigevano (PV)Giordani Trucks srl, via Trieste 92, 21023 Besozzo (VA)Truck Service di Borsani Stefano, via Falcone 25, 21040 Geren-zano (VA)Auto Diesel srl, via Volta 5, 20090 Assago (MI)Autoriparazioni Colombo sas, via Resegone 20, 22063 Cantù (CO)FB Trucks Service srl, via Padana Superiore 44/46, 25045 Caste-gnato (BS)Invernizzi Giancarlo, via Provinciale 88, 23811 Ballabio (LC)Nord Diesel Service srl, via Dosolo 9/11, 26030 Malagnino (CR)Piovani srl, via Fornace, 25026 Pontevico (BS)S.M.A.R. srl, via Acque Alte 10/E, 46100, MantovaTeam Service Car snc, via T. Tasso 25/40, 20049 Concorezzo (MI)Tecnauto 2000 snc, viale Europa, strada Provinciale Rivanazza-no, 27055 Rivanazzano (PV)

Rete Renault Trucks

638Veicoli immatricolati nel 2008sotto le 6 tonnellate

3,22Percentuale Iveco sotto le 6 ton

194Veicoli immatricolati nel 2008tra le 6 e le 16 tonnellate

14,58Percentuale Renault Trucks trale 6 e le 16 tonnellate

470Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

10,01Percentuale Renault Truckssopra le 16 tonnellate

Così Renault Trucksin Lombardia

Da sinistra, il titolare Giorgio Carra, già concessionario Renault T.in Emilia, e il responsabile vendite di I Truck Giuseppe Gazzoli.

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48N° 177 / Marzo 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 148TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 122

29,05

32,43

0,684,050,68 4,92

8,78

8,78

8,11

7,43

24,59

35,25

10,66

10,66

7,38

6,56

Altre 1

Daf 6

Isuzu 1

Iveco 43

Man 48

Mercedes-Benz 11

Renault Trucks 12

Scania 13

Volvo 13

Daf 6

Iveco 30

Man 43

Mercedes-Benz 8

Renault Trucks 9

Scania 13

Volvo 13

SOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 446TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 327

10,54

35,36

1,57

2,34

4,68

1,33

9,29

10,07

17,10

13,11

30,45

5,77

12,18

13,78

16,99

14,430,23

0,22

Altre 7

Daf 45

Isuzu 10

Iveco 151

Man 20

Mercedes-Benz 56

Mitsubishi 1

Nissan 1

Renault Trucks 73

Scania 43

Volvo 39

Altre 6

Daf 29

Iveco 95

Man 18

Mercedes-Benz 45

Renault Trucks 53

Scania 43

Volvo 38

9,13

Le immatricolazioni a confronto in Lombardia

La Lombardia è, e crisi aparte ancora rimane, terreno

fertile per le concessionarie diveicoli da lavoro. Scania non faeccezione e può infatti contaresu di una rete di vendita ben ro-data composta da professionistiaffidabili e da tempo impegnatinella promozione dei prodottidel marchio svedese. Lo stessosi può dire della struttura dedi-cata all’assistenza che, se puredeve fare i conti con qualche“indipendente” di buon livello,è riuscita a mantenere un asset-to numerico e qualitativo inlinea con le altre aree del NordItalia.

NATURALMENTE TRA le variezone a spiccare in termini nu-merici, oltre a Brescia che èpolo industriale di alto livello,c’è Milano, attorno a cui si èsviluppata un forte scambiocommerciale che coinvolge an -che la compravendita di ca-mion. Per questo abbiamo deci-so di rivolgerci per il focus diquesto mese all’Italcar di Laina-te che si occupa della venditadei pesanti Scania fin dall’avviodell’attività, nell’ormai lontano1981.

Da allora l’attività della

struttura, guidata da MarioFerri, è crescita costantemente.Il primo capannone di Grandateè stato presto sostituito dall’at-tuale sede a Lainate e ciò hacoinciso con l’ampliamento delmandato, che oltre a Varese eComo è arrivato alla provinciadi Milano e nel 2006 ha ottenu-to anche parte del Piemonte,con le province di Novara e delVerbano Cusio Ossola. Anche lastruttura societaria è cambiatafino ad arrivare, nel 2004, al-l’attuale società per azioni.

VISTI I PRESUPPOSTI, nonstupisce che i numeri trattatidalla Italcar siano importanti.Fino al 2007 sono stati venduti

180 veicoli all’anno, a cui vaaggiunta una quota praticamen-te identica di usati. Cifre che sisono radicalmente ridimensio-nate per effetto della crisi gene-rale tanto da far ipotizzare uncalo del 50 per cento. “O alme-no è quanto prevediamo dopoche a ottobre il mercato si è fer-mato”, spiega Ferri. E nel casodella Italcar il segnale è davve-ro preoccupante, soprattutto perla composizione del parcoclienti che, trattandosi di unaconcessionaria Scania, spiccaancora di più.

DIVERSAMENTE DAL consue-to, infatti, la clientela tipo del-l’Italcar è composta da piccoliimprenditori, da acquirenti dimotrici (che sono nel computodel venduto in proporzione piùnumerose dei trattori, casoquasi unico trattandosi del co-struttore nordico), con unagrande attenzione ad allesti-menti particolari, alle gru retrocabina per le imprese edili, aicompattatori di rifiuti per l’Am-sa (storico cliente Italcar) e unanomea di rilievo tra gli eccezio-nali.

UN SUBSTRATO CHE com-prende numerose licenze diconto proprio e che parevadover superare l’impasse con ilminimo danno. “Invece il calo ègeneralizzato”, commenta Ferri.Con l’aggravante che per laforza vendita, composta dal ti-tolare e da tre addetti, a cui sene aggiunge un quarto deputatoalle consegne, ha un compitopiù difficile. “Si tratta di buoniclienti che però devono essereseguiti più dei classici trasporta-tori, supportati nella scelta delmezzo giusto per le singole esi-genze”.

FUORI DALLA CONGIUNTURA

pone la questione finanziamen-ti? “In questo caso il problema èdelle imprese di trasporto chehanno perso in capitale e quindia volte si fatica a farle finanzia-re. Fino a pochi mesi fa andavameglio con le imprese edili cheora sono entrate a loro volta indifficoltà. In generale comun-que i clienti che non sono veritrasportatori hanno meno diffi-coltà”. Italcar per soddisfare lasua clientela fa riferimento siaalla finanziaria della Casamadre che a un paio di istitutiprivati. “Ma siamo aperti a ognitipo di soluzione - concludeFerri - se l’azienda ha una suastruttura di fiducia non ci sonoproblemi”.

SCANIA

Ancora più attenzioneper i piccoli trasportatori

L’abbiamo già spiegata la prerogativa originale dell’Italcarche si riflette sulla scelta del loro best seller. “Scania è im-

battibile in certe configurazioni, ad esempio sugli 8x4 per i can-tiere, mezzi di nicchia che però possono contare su affidabilità eversatilità uniche”. Per quanto riguarda invece i mezzi da linea ilpreferito qui come in tutto il resto della Penisola è il trattore mo-torizzato dall’8 cilindri che ormai è una leggenda nella galassiaScania. Il livello di potenza preferito (budget permettendo)? Na-turalmente il 500 cv.

Best seller

DEALERItalcar spa, corso Europa Z.I., 20020 Lainate (MI)Rangoni & Affini spa, via Parma 5/1, 46100 Mantova - via S.S.Padana Superiore 111/A, 25045 Castegnato (BS)Rossi V.I. srl, via Portico 53, 24050 Orio al Serio (BG)Varom spa, frazione San Grato 143/A, 26900 Lodi - via I° Mag-gio 35/A, 27042 Bressana Bottarone (PV)

OFFICINE AUTORIZZATEDall’Angelo Giuseppe srl, via Nazionale 2, 24060 Casazza (BG)Diesel Nord srl, via Varese 27, 21040 Caronno Varesino (VA)Gr.Un.Sa.Co. srl, via Sesto 70 Zona Industriale, 26100 CremonaMaghella Veronesi & C. snc, via T. Tasso 5, 46043 Castiglionedelle Stiviere (MN)Magistroni snc, strada per Castelletto 5, 20080 Albairate (MI)O.R.V.I. snc, via Portico 53, 24050 Orio al Serio (BG)Officina Martelli srl, via Spluga 130, frazione Nuova Olonio,23015 Dubino (SO)Officina Valetti srl, via Falck 1, 23030 Tresenda (SO)Officine Affini srl, via S.S. Padana Superiore 111/A, 25045 Ca-stegnato (BS)Officine Affini srl, via Parma 5/1, 46100 MantovaSanta Maria Autofficina snc, via delle Industrie 1/A-C, 23889Santa Maria Hoè (LC)Team Service Car snc, via Tasso 25/40, 20049 Concorezzo (MI)Varom Service srl, loc. Isola Maggiore, 26836 Montanaso Lom-bardo (LO)

Rete Scania

Settecento metri quadrati di capannone e dieci addetti. E’ que-sta la composizione dell’officina Italcar, settore su cui il con-

cessionario punta molto, soprattutto in abbinamento alla venditadi ricambi. Peccato che la crisi abbia colpito anche lì, pur se intono minore. “Dobbiamo registrare una contrazione anche sullemanutenzioni e riparazioni - conferma Ferri - . Dovuta a unascelta precisa delle aziende, che cercano di risparmiare ovunquesia possibile e quindi si recano in officina soltanto quando nonpossono farne a mano”.

Officina

551Veicoli immatricolati nel 2008sopra le 16 tonnellate

11,73Percentuale Scania sopra le 16tonnellate

Così Scaniain Lombardia

attuale sono essenzialmente duei problemi endemici riscontratida Ferri: “In primo luogo l’ero-sione del margine di guadagno,che si è accentuata anche perchi vende Scania, che sono pro-dotti di alta qualità ma con unprezzo in linea con quanto val-gono. E poi l’usato per cui spes-so il cliente si aspetta cifre nonpiù realizzabili. In questo casoil concessionario deve sceglierese vendere comunque, prenden-dosi il rischio conseguente. Ditrovarsi cioè sul piazzale mezziche è difficile rimettere in circo-lo”. Soprattutto oggi che ancheil mercato dell’usato ha subitouna decisa flessione.

IN TUTTO QUESTO come si

Mario Ferri ha seguito l’interaevoluzione della concessionaria.

Dopo l’ingresso nella nuova sede di Lainate il mandato per Italcar è stato ampliato prima alla provincia di Milano e poi a quelle piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola; nel frattempo la struttura societaria è stata trasformata in una S.p.A.

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