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LEADER INSIEME rnata con i campioni della Nazionale. . E IN PIÙ: anticipo zero TAN 4,95% fino a 6 anni di finanziamento . E IN P /2009. Es. di Finanziamento: Anticipo Zero, 72 rate mensili da 500,00 comprensive di Prestito Protetto e Protezione Marchiatura per un importo di 2.288,76 Spese Gestione Pratica 300 + bolli, Tan 4,95%, Taeg 5,88%. Salvo approvazione . Offerta valida fino al 30/09/2009.

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LEADER INSIEME

o r n a t a c o n i c a m p i o n i d e l l a N a z i o n a l e .

0 €. E IN PIÙ: anticipo zero TAN 4,95%fino a 6 anni di finanziamento 0 €. E IN P

°33/2009. Es. di Finanziamento: Anticipo Zero, 72 rate mensili da € 500,00 comprensive di Prestito Protetto e Protezione Marchiatura per un importo di € 2.288,76 Spese Gestione Pratica € 300 + bolli, Tan 4,95%, Taeg 5,88%. Salvo approvazione . Offerta valida fi no al 30/09/2009.

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TORINO - Per la prima volta nel2009, nei mesi di aprile e mag-gio, Fiat Professional al primopo sto in Europa. È questo il da -to più confortante che ricavia-mo nel corso dell’intervista aLo renzo Sistino, Amministrato-re delegato di Fiat Automobilesma anche di Fiat Professional,proprio a sottolineare che pro-dotti, servizi e rete hanno comeco mune denominatore quella“professionalità” con la qualeri spondere al meglio alle esi-genze di clienti professionistinei vari settori di attività. Ebbe-ne, Lorenzo Sistino, uno deimanager più apprezzati da Ser-gio Marchionne, che certo èben consapevole del “terremo-to” che ha sconvolto i mercati,anche quello dei veicoli com-merciali, entra subito nel meri-to dell’intervista, osservandoche “se da una parte dobbiamofare i conti con una flessionedella domanda che continua adare soltanto qualche flebile se-gnale di arresto, dall’altra misento di affermare con forzache Fiat Professional non ri-nuncia ai programmi ambiziosiannunciati già da qualche annoe che oggi più di ieri è ben pre-parata a rispondere al meglio almercato non appena la doman-da tornerà ad acquistare una fi-sionomia regolare”.

“Certo, i numeri alla fine delprimo semestre - prosegue - di-cono che in Europa occidentalela domanda è calata del 34,1per cento e i veicoli commer-ciali leggeri Fiat Professionalconsegnati complessivamentesono stati oltre 96.000 con undecremento di circa il 30 percento rispetto alle stesso perio-do del 2008. La quota progres-siva di Fiat Professional è mi-gliorata dello 0,8 per cento rag-giungendo il 13,2 per cento cherappresenta un record storicoper la nostra marca. Non eramai successo che con i nostriveicoli commerciali raggiun-gessimo un risultato così pre-stigioso. Che ora intendiamodifendere e onorare al meglio,lavorando con una determina-zione ancora più feroce sul-l’evoluzione dei prodotti, deiservizi e del la rete all’insegnadi una rea le e concreta rispon-denza alle attese della clientelasul terreno della qualità, deibassi costi d’esercizio, della ri-duzione dei consumi, dell’eco-logia, quest’ultima fondamen-tale per mettere i nostri clientinelle migliori condizioni peraccedere alle agevolazioni fi-scali riconosciute ormai inmolti Paesi”.

Il segreto delle buone perfor-mance complessive di Fiat Pro-fessional, pur in un quadro digrandi difficoltà, sta sicuramen-te in una gamma di prodotti,quali i van derivati dalle vettureFiat e soprattutto Strada, Do -blò, Fiorino, Scudo, Ducato,

qua si tutti rinnovati nei tempipiù recenti e comunque pocoprima che scoppiasse la crisi,tut ti caratterizzati non solo daun look moderno ed elegante,da interni confortevoli e funzio-nali, da allestibilità facile edeconomica ma anche e soprat-tutto da motorizzazioni conte-nute nei consumi e nelle emis-sioni. La ricca offerta di veicoli“Natural Power” sta lì a dimo-strarlo e il successo tra la clien-tela è in continua crescita. IlDu cato Natural Power, di cuiri feriamo in altro servizio al-l’interno de Il Mondo dei Tra-sporti, è solo l’ultima propostasulla strada di una offerta diveicoli commerciali perfetta-mente adeguati ai tempi. “Inautunno - anticipa Lorenzo Si-stino - sarà la volta del FiorinoNatural Power, che sicuramen-te, grazie all’alimentazione ametano, oggi sempre più nellapreferenza della clientela, daràun ulteriore e sensibile suppor-to alle nostre vendite”.

Per rimettere in cammino so-prattutto in Italia il mercato deiveicoli commerciali, secondol’Ad di Fiat Professional, sa-rebbe auspicabile estendere an -che a questo settore la LeggeTre monti 3. “Sarebbe uno sti-molo non indifferente alla do-manda, mettendo aziende ed ar-tigiani nella condizione di pro-cedere all’acquisto di veicoli,che sono veri e propri strumentidi lavoro, senza doverlo riman-dare a tempi improbabili comeavviene in questo periodo. In-terventi governativi sarebberoindispensabili anche sotto ilpro filo dell’accesso al credito,cui Fiat Professional cerca disopperire nel migliore dei mo -di, ma che evidentemente perpiccole aziende e artigiani oggirimane comunque una grossadifficoltà che penalizza anchela migliore volontà di program-

mare un minimo sviluppo dellaloro attività”.

Nel frattempo Fiat Professio-nal continua con determinazio-ne a portare avanti la strategiaanticrisi, che poggia essenzial-mente su una serie di fattori. Celi spiega Lorenzo Sistino. “In-tanto, abbiamo dovuto limare icosti laddove era possibile. Ungrande lavoro, poi, è stato fattoper ridurre gli stock di veicoliche si erano accumulati, quan-do la domanda, ancora nel pri -mo semestre del 2008, si man-teneva piuttosto elevata. Inoltreabbiamo ridefinito i volumipro duttivi adeguandoli alle at-tuali esigenze dei mercati. Infi-ne, siamo diventati molto piùaggressivi sui mercati esteri sui

quali stiamo registrando unasensibile crescita di quota. Èimportante anche sottolineare ilsuccesso dei modelli di bassemotorizzazioni, che costano po -co e che godono degli incentivi.Sotto questo profilo siamo benattrezzati e con il Fiorino a me-tano di prossima commercializ-zazione avremo le carte ancorapiù in regola per venire incon-tro ai clienti”.

A proposito di carte in manoa Fiat Professional, non si puòdimenticare quella rappresenta-ta dalla rete. “Sulla quale - sot-tolinea Lorenzo Sistino - conti-nuiamo a fare investimenti, so-prattutto sul piano della forma-zione di tutto il personale, tec-nico e di vendita, ben consape-voli che lo sviluppo della quali-tà del prodotto e della rete devecontinuare, pur in un periodo dicrisi, ad avere tutte le miglioriattenzioni da parte dell’azienda.È un imperativo categorico cuibisogna obbedire per continua-re ad avere la fiducia dei clien-ti, per garantirsi la loro fedeltà,

per stare loro vicini come veri epropri partner, per dare loro ilmigliore supporto soprattuttonei momenti in cui si trovano indifficoltà. Voglio anche ricorda-re che in Europa oggi si occu-pano dei prodotti Fiat Profes-sional anche 120 dealer Ivecoper i quali, alle prese con la cri -si dei veicoli industriali ancorapiù grave, tale collaborazione èun’opportunità di business sicu-ramente interessante”.

Fra le operazioni commer-ciali più significative e impor-tanti realizzate di recente daFiat Professional vanno certa-mente segnalate quelle conTNT Express Italy e Poste sve-desi. Nel primo caso si tratta diun accordo quadro che consoli-

da una partnership basata sullacondivisione di valori importan-ti, come l’ecologia e la qualità.Infatti oggi la TNT ha scelto diviaggiare a bordo dei veicolicommerciali Fiat Professionalequipaggiati con la motorizza-zione a metano, sicuri, rispetto-si dell’ambiente e con consumie costi d’esercizio ridotti.Quan to alle Poste svedesi, l’o -pe razione consiste nella fornitu-ra di ben 3.000 Fiat Fiorino 1.3Multijet con cambio robotizzatoComfort-matic a 6 marce.

“In effetti, sono state dueoperazioni che confermano -dice ancora Lo renzo Sistino - lagrande con siderazione che sem-pre di più viene riservata ai no-stri prodotti. Con TNT ExpressItaly, nella cui flotta si è ag-giunto intanto il Ducato NaturalPower, l’accordo premia la tu-tela ambientale che da semprerappresenta una delle direttricidi sviluppo dei prodotti Fiat.Per questo motivo abbiamo svi-luppato negli ultimi anni l’ali-mentazione a metano su molti

dei nostri modelli. Questo ci haconsentito di arrivare ad avereoggi la gamma di veicoli com-merciali a metano più ampiadel mercato ed essere leadernelle vendite in questo settorein Italia e in Europa. Infatti nel2008 le immatricolazioni in Ita-lia di veicoli Fiat Professionalequipaggiati a metano sonostate oltre 5.100, de terminandouna share nel mer cato specificovicina al 70 per cento. I primisei mesi del l’an no confermanola nostra for te presenza in que-sta fascia di mercato e con ildebutto del nuovo Ducato 140Natural Po wer vogliamo raffor-zare ulteriormente questo pri-mato. Quan to alla fornitura dei3.000 Fiorino alle Poste svede-

si, essa rappresenta l’ennesimatestimonianza della validità diun prodotto che ha ridefinitocompletamente gli standarddella propria categoria giocan-do un ruo lo da protagonista nelmercato dei veicoli commercia-li leggeri. Infatti, si tratta di unveicolo u ni co nel suo genereche nasce per soddisfare le ne-cessità di chi cerca un furgonecompatto, economico nei costidi gestione, agile nel traffico emaneggevole nelle manovre diparcheggio”.

Lorenzo Sistino, a chiusuradell’intervista, non si azzarda afare previsioni per il futuro.“Sono comunque convinto - os-serva - che il fondo della crisi èstato toccato e che di conse-guenza non si può che crederein una ripresa anche se saràlenta, anche se non si potrà tor-nare ai numeri sognati fino allaprima metà dello scorso anno.Ecco, il vero problema sta nel- l’in certezza della velocità conla quale si avrà il recupero delladomanda. È già confortante ve-

rificare che il crollo della do-manda si sta attenuando con ilpassare dei mesi. In luglio, ilca lo degli ordini si è attestatosul 20 per cento. L’auspicio no-stro, e sicuramente di tutti, èche l’autunno ci porti a vedereun orizzonte meno buio diquanto è stato finora. Nel frat-tempo continueremo a combat-tere su tutti fronti del mercatocon tutte le nostre migliori e -ner gie, raddoppiando l’impegnoal fianco dei nostri clienti edelle loro aziende, un patrimo-nio che intendiamo difendere intutti i modi, che è anche la ga-ranzia per poter conquistarenuo ve simpatie e attenzioni neiconfronti del marchio Fiat Pro-fessional”.

LIGHT COMMERCIAL VEHICLESFIAT PROFESSIONAL / A COLLOQUIO CON LORENZO SISTINO

“Per la prima volta prima in Europa”L’Amministratore delegato di Fiat Automobiles e di Fiat Professional traccia un bilancio nelprimo semestre, periodo nel quale, a fronte delle note difficoltà del mercato che continuano, i vei-coli commerciali torinesi hanno guadagnato quote in Europa quasi ovunque anche se i numeri as-soluti di vendita sono stati necessariamente in calo. Le prospettive di un futuro ancora incerto.

Paolo Altieri

Lorenzo Sistino, Amministratore delegato di Fiat Automobiles, nonché di Fiat Light Commercial Vehicles.

La consegna a TNT Express Italia del primo Ducato Natural Power. Sulla sinistra, Rosario Ambrosino, Amministratore delegato di TNT Express Italy insieme a Mauro Veglia, Senior Vice President Fleet & Used Cars Fiat Group Automobiles.

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TORINO - Il nuovo Ducato ame tano rappresenta soltantol’ul timo tassello di un progettoche Fiat persegue da tempo, eche prevede la disponibilità diuna gamma decisamente ampiadi veicoli a metano in alternati-va ai classici Diesel. Su terminie risultati dell’operazione ab-biamo sentito l’ingegner Anto-nino Mannina, direttore prodot-to di Fiat Professional.

Prima riflessione: possia-mo dire che la gamma Natu-ral Power rappresenta ungrande successo per Fiat…

“Certo. Avendo avuto a di-sposizione nel 2008 Panda Van,Punto Van, Multipla Van ma so-prattutto Doblò Cargo alimen-tate a me tano, abbiamo vendutoin Eu ropa qualcosa come 5.900vei coli, un numero in crescitadel 48 per cento rispetto all’an-no precedente (4.000 unità im-matricolate nel 2007) con unaquota di mercato del 58 percen to. La maggior parte, 5.000,le abbiamo vendute in Italia,do ve abbiamo i tre quarti delmercato”.

Si tratta di numeri ancorain crescita…

“Quest’anno, nonostante lacri si, abbiamo l’obiettivo di ar-rivare tra le 10.500 e le 11.000unità, anche grazie al fatto cheab biamo incrementato la gam -ma. Questo puntando soprattut-to su due grandi mercati, quellonazionale e la Germania. Chesono i due Stati dove sono pre-visti gli incentivi governativi oco munque forme di aiuto eco-nomico per i veicoli a metano.Ne gli altri Paesi le vendite sonosporadiche”.

Il successo in Italia è arri-vato anche se i distributorisono ancora pochi?

“Non più, l’incremento dellevendite ha coinciso con l’au-mento dei distributori di meta-no. Attualmente sono circa 650e c’è un piano per attivarne altriduecento. In Germania si sfio-rano già le ottocento stazioni diservizio. Sono numeri interes-santi, peccato che i distributorisia no posizionati a macchia dileo pardo. Se va in Calabria netrova pochissimi, in Emilia Ro-magna uno in ogni comune”.

In cosa consiste l’amplia-mento della gamma?

“Abbiamo già lanciato laGrande Punto Van a metano.Presenteremo a fine anno ilFiorino Cargo, da cui ci aspet-tiamo molto, ma il punto diforza è naturalmente rappresen-tato dal Ducato. Su cui abbia-mo operato in un modo che de-finirei intelligente, andando arealizzare un motore a metanoche funziona come un Diesel. Ilmiglior complimento che cihanno fatto i pri mi tester è statoproprio questo: sembra un Die-sel. Era quello che volevo.Nella precedente generazionedi Ducato avevamo metanizzatoun motore a benzina, che svi-luppava nella versione originale110 cv, che con il me tano di-ventavano 97, ma soprattutto lacoppia, che era di 168 Nm, pas-sava a 146 Nm, e ro gata pergiunta a regimi elevati. In so-stanza non disponeva di presta-zioni brillanti, avevamo tam po-nato una richiesta impellentema il successo era stato limita-to”.

Il motore attuale è invececreato per funzionare espres-

samente a metano?“Certo. Siamo partiti dal -

l’hard ware, dal monoblocco delmotore Diesel da 3 litri e ai tec-nici abbiamo dato degli obietti-vi molto stringenti: 100 kW dipotenza e 350 Nm di coppia. Seprendiamo un furgone interme-dio, un passo medio, tetto alto,la configurazione più venduta,con il nuovo propulsore è ingra do di raggiungere i 155km/h, con un’accelerazione da0 a 100 km/h in 13,9 secondi,da 0 a 400 metri in 22 secondi,una ripresa da 60 a 100 km/h inquinta marcia in 10 secondi.Inoltre, è in grado di superarepen denze del 21,5 per cento,ma soprattutto non consumapiù di 8,8 chili di metano ogni100 km, il che vuol dire che ab-biamo un’autonomia con il solome tano di 400 km. Abbiamo a -dot tato componenti specificiper assicurare affidabilità, effi-cienza e prestazioni sul livellodel corrispettivo motore Diesel.Normalmente il veicolo lavoraa metano, quindi non parte aben zina, può essere quindi defi-nito un Monofuel, anche se di-spone di una riserva di benzina,15 litri a cui si attinge soltantoquando si entra in riserva colme tano. Ciò garantisce un’au-tonomia aggiuntiva di un centi-naio di km e permette di arriva-re alla stazione di servizio piùvicina”.

Siete stati gli unici a sce-gliere questa strada?

“Non ha nessun senso fareco me marchi concorrenti chehan no puntato su una macchinaBifuel, con un’autonomia di800 km a benzina e poi di 400 ametano. Se compro un furgonea metano voglio viaggiare sem-pre con quel tipo di carburante.Abbiamo fatto simulazioni equella soluzione è penalizzatari spetto a un normale Diesel,con cui spendi il 30 per centoin meno. Certo, in quel caso

non de vi sbaraccare mezzo vei-colo co me abbiamo fatto noi,perché non tocchi il serbatoiooriginale. Fiat invece ha otti-mizzato il Ducato NaturalPower anche sot to quell’aspet-to, togliendo un’inutile zavorradi 50/60 kg. Abbiamo montatocinque bombole per 220 litri dicapienza, pari a 36 kg di meta-no, il tutto immagazzinato a200 bar. Sono state mese sottoil pavimento, co sì si mantiene

la fruibilità completa del vanodi carico. Il tut to pesa tra i280/300 kg, le portate si ridu-cono di conseguenza”.

Quanto è conveniente sottoil profilo economico l’uso delmetano?

“Il break even è soggetto allavariazione del costo del carbu-rante. Prima bastava un anno emezzo, adesso il prezzo del ga-solio è sceso, quello del metano

aumentato e allora quello cheaiuta sono i 4mila euro dell’in-centivo governativo. Il prezzod’acquisto del Ducato NaturalPo wer è di circa 4mila euro inpiù rispetto al Diesel di riferi-mento, coperto interamente dalcontributo, che è indipendentedalla taglia dei veicolo, chevale per la Panda Van come peril Ducato”.

E per quel che riguarda le

emissioni?“Questo propulsore è omolo-

gato su tre livelli: in Euro 5, inEEV secondo gli standard deiveicoli industriali e in Euro 4.Soltanto per il CO2 il metanonon è così brillante, cioè è me-glio del benzina di riferimentoma siamo su un’emissione di239 g/km, quando sul Dieselabbiamo delle versioni chefanno 195/198; in tutto il restoè nettamente migliore”.

N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti 27

Mauro Zola

Il punto di forzadella riccagamma di veicoliFiat ProfessionalNatural Power èrappresentatoproprio dalDucato, cheadotta un motorea metano chefunziona come unDiesel, ma conben altri vantaggisul piano delleprestazioni, dellafruibilità esoprattutto delleemissioni.

Al volante del nuovo Ducato 140 Natural Power

TORINO - Ce lo aspettavamo sì positivo ma il responso del test sustrada del nuovo Ducato alimentato a metano è stato comunqueuna sorpresa. Ci siamo trovati in presenza di una nuova genera-zione di motori, di quella che potrebbe rivelarsi una pietra miliarenel trasporto “pulito”. Questo lo si capisce subito dopo aver gira-to la chiave e avviato il propulsore. Ce lo confermano la rotonditàdel suono, più vicino a quello smorzato di un propulsore a benzi-na, ma soprattutto la brillantezza che emerge quando, innestata lamarcia, si parte. Chi ha provato un furgone a metano di vecchiagenerazione deve scordarsi tutti i piccoli problemi che presenta-va, la poca potenza, le riprese spente. Nel nuovo Ducato 140 ladifferenza con il corrispettivo a gasolio in quanto a prestazioni èimpalpabile. Anzi, in questo caso, il comfort in cabina è superioreperché questo motore è meno rumoroso. E poi i 136 cv di potenzasi sentono tutti, se si schiaccia l’acceleratore la risposta è pronta,immediata.

Favoriti da una coppia di 350 Nm a 1.500 g/min, affrontiamocon una certa baldanza le strade provinciali che da Torino portanoal Canavese. Anche cercando di mettere in difficoltà il propulso-re, ciò è praticamente impossibile. Si parte da fermi in tutta tran-quillità in seconda (il cambio a sei marce che equipaggia il furgo-ne del costruttore torinese ha una prima molto corta), e alle bassevelocità si riprende in tutta tranquillità innestando la quarta.

Stesse sensazioni positive nel tratto autostradale, in cui il 3 litrimette in mostra i muscoli, che non sono pochi. Si viaggia in tuttatranquillità alla velocità massima consentita dal codice, con inserbo l’indispensabile surplus di potenza utile per sorpassi in tuttasicurezza. L’unico accorgimento è non lasciar finire la riserva dimetano, perché questo è un motore nato per viaggiare con quelcombustibile e quindi, quando si ricorre alla piccola riserva dibenzina, le prestazioni hanno un calo piuttosto sensibile (la velo-cità massima ad esempio viene limitata ai 90 km/h).

Per quanto riguarda il vano di carico, non sapessimo che sotto

il pianale trovano posto le cinque bombole per l’alimentazione,potremmo tranquillamente non accorgercene. In termini di volu-me il risultato è assolutamente identico a quello della versioneDiesel, in termini di carico la differenza supera di poco i duecen-to kg, un risultato accettabile se si pensa ai vantaggi ottenuti intermini di consumi. Anche ora che il prezzo sta crescendo (di paripasso con la domanda), il metano si rivela infatti conveniente(circa 0,88 euro contro 1,08 del gasolio), con in più i vantaggisul l’impatto ambientale e di conseguenza sulla circolazione neicentri urbani.

Belle sorprese sotto tutti gli aspetti

Antonino Mannina, direttore prodotto Fiat Professional.

FIAT PROFESSIONAL / ANTONINO MANNINA PARLA DEL DUCATO NATURAL POWER

Vincente la scelta del metano

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28N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti LCV

vendita in grado di garantireal cliente un’assistenza com-pleta.

In che modo la qualità delservizio post-vendita influen-za le vendite di veicoli com-merciali?

Nissan Italia persegue co-stantemente l’obiettivo dellamas sima soddisfazione del

clien te nel servizio post-vendi-ta come elemento principaleper fidelizzare il cliente al mar-chio. Inoltre, grazie alla garan-zia di tre anni offerta su tutti iveicoli com merciali leggeri esui piccoli truck, Nissan sipone al ver tice dei marchi au-tomobilistici in termini di sicu-rezza e di servizio di assistenza

offerto.

Quali sono i principali set-tori d’intervento nell’ambitodell’assistenza Nissan?

Nessun settore è lasciato alca so. Nissan pone estrema at-tenzione a qualsiasi area di in-tervento legato al mercatoPost-Vendita. In un momentoparticolare come questo il la-voro principale che stiamoperseguendo è quello di mi-gliorarci nella fidelizzazionedel clien te. È su questa sfidache intendiamo concentrarci,con programmi di Marketing ecam pagne personalizzate masoprattutto pun tando sul ruolodell’accettatore, sulla sua ca-pacità di creare una correttare lazione con i clien ti basatasulla trasparenza, la chiarezzae la competenza. In estremasintesi sulla “qualità del servi-zio al giusto prezzo”. Per raf-forzare questo concetto stiamoper lanciare un nuovo e speci-fico Programma di training de-stinato a tutti i nostri accettato-ri. Inoltre, per garantire elevatistandard di qualità nel servi-zio, Nissan Italia mette a di-sposizione della propria Retedi assistenza propri tecnici al-ta mente qualificati pronti, inqual siasi momento, a fornire il

supporto necessario per la ra-pida risoluzione di qualsiasiproblematica di natura tecnica,garantendo la riparazione delmez zo nel più breve tempopossibile e con il minimo disa-gio per il cliente.

Quale spazio e quale im-portanza riveste la formazio-ne degli operatori della retepost-vendita Nissan?

La formazione riveste unruo lo strategico nell’ambitodel le politiche After Sales diNis san. I contenuti tecnologicidei veicoli richiedono un ag-giornamento costante che Nis-san fornisce ai propri operatorisia di Rete Primaria che diRete Secondaria, attraversodifferenti tipologie di corsi for-mativi, obbligatori per tutti,pena la revoca del mandato diassistenza. Al fine di garantirea tutta la propria Rete di assi-stenza la massima fruibilità epar tecipazione ai corsi, NissanItalia ha da poco istituito unapro pria piattaforma di for ma -zio ne on-line, www.nis san aca -de my.com, sulla quale è possi-bile fruire dei moduli “E-Lear-ning”, attraverso cui erogaredifferenti tipologie di corsi for-mativi, che vanno dal la correttacompi la zio ne del le garanzie al

miglior utilizzo del proprio ge-stionale.

Come si struttura la for-mazione e quali interventiprevede?

Ogni tecnico Nissan ha unpercorso formativo predefinito,specifico per vetture, veicolicom merciali e truck. Ogni tec-nico deve acquisire nel corsodel la sua attività la qualifica diTecnico Specialista Master, nelcaso operi nell’assistenza allevetture, Tecnico QualificatoLCV o Trucks, nel caso operinell’assistenza ai veicoli com-merciali leggeri o nei trucks.Ogni operatore di Rete Prima-ria o di Rete Secondaria deveinoltre avere un tecnico specia-lista che partecipi ai corsi orga-nizzati dalla Nissan per il lan-cio di ogni nuovo prodotto.

Sono previsti strumenticon trattuali che facilitino ilcliente?

Nissan mette a disposizionedei propri clienti qualsiasi ser-vizio necessario a migliorarnela soddisfazione e a garantireun’assistenza completa e pun-tuale. Esistono dei pacchetti diestensione di garanzia e manu-tenzione programmata, sia perle vetture che per i veicolicommerciali leggeri.

Come è strutturata l’as si-stenza per quanto riguarda iricambi?

Ogni concessionario ha unpro prio magazzino ricambi at-traverso cui rifornire la propriaofficina interna e la propriarete di clienti.

Quali sono i punti logisticidi riferimento per lo stoccag-gio e la consegna di ricambi?

Nissan Italia ha un magazzi-no centrale Ricambi a Romache rifornisce, con cadenzagiornaliera, sia la Rete Prima-ria che la Rete Secondaria. Ilma gazzino Nissan Italia si con- traddistingue tra i magazzinieu ropei per i più elevati livellidi produttività e di servizio of-ferti alla propria Rete, garan-tendo al tempo stesso il 100per cen to dei tempi di conse-gna pre visti, con meno del 2per cen to di ordini non evasi, ela più bassa percentuale di re-clami per ricambi danneggiatie/o man cate consegne.

CAPENA - Una Rete Assistenzain linea con i più elevati stan-dard di qualità, professionalitàe conoscenza tecnica, in gradodi offrire un servizio completoa 360°, dal cambio degli pneu-matici alle piccole riparazionidi car rozzeria, nel pieno rispet-to del concetto del “One StopShop”. Queste le caratteri sti -che vin centi del servizio post-vendita di Nissan Italia. Perco noscerlo più da vicino, nepar liamo direttamente con ilsuo responsabile, Achille Nica-stri, 43 anni, sposato e padre didue figlie di 16 e 13 anni. Lau-reato in economia e com mer -cio alla Sapienza di Roma, Ni- castri en tra in Nissan Italia nel1992 e ini zia la sua attività nel- l’a rea amministrativa e fi nan -ziaria. Suc cessivamente conti-nua la sua esperienza nel post-vendita e nello Sviluppo Rete.Ne gli ul timi otto anni ha ri co-perto incarichi nell’area ven di-te. È sta to nominato After Sa -les General Manager nel gen- naio 2009.

“La Rete Nissan - spiegal’Af ter Sales General Managerdi Nissan Italia - si sviluppa inmodo ca pillare su tutto il terri-torio nazionale ed è suddivisatra operatori di Rete Primaria,concessionari con servizio diassistenza, e operatori di ReteSecondaria, articolati tra offici-ne e carrozzerie autorizzate.Negli ultimi due anni, a seguitodell’introduzione di più altistandard qua litativi, la ReteNissan ha su bito una profondaristrutturazione, con una con-seguente selezione dei migliorioperatori. At tualmente la Retesi suddivide tra 121 operatoridi Rete Primaria e 195 operato-ri di Rete Secondaria”.

Alla luce dell’andamentoat tuale del mercato dei veico-li commerciali, qual è l’im-patto dei servizi di post-ven-dita sul la “customer satisfac-tion”?

I livelli di assistenza di Nis-san sono sempre impostati sue le vati standard qualitativi,tanto per i clienti vetture,quanto per i clienti di veicolicommerciali e industriali. Nis-san punta da sem pre al mi-glioramento del ser vizio post-

Sviluppata in modo capillare su tutto il territorio nazionale,

la Rete Assistenza Nissan è suddivisa tra operatori di Rete

Primaria, concessionari con serviziodi assistenza e operatori

di Rete Secondaria, articolati tra officine e carrozzerie autorizzate.

Negli ultimi due anni ha subito una profonda ristrutturazione

qualitativa, con una conseguenteselezione dei migliori operatori.

NISSAN ITALIA / INTERVISTA AD ACHILLE NICASTRI, AFTER SALES GENERAL MANAGER

Standard elevatiFabio Basilico

Cabstar (in alto) e Primastar (sopra), due delle proposteNissan nei settori Light Commercial Vehicles e Trucks.

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI / Nella prossima primavera debutta in Sud America un inedito pick-up

Amarok l’argentinoBUENOS AIRES - Amarok è il nome scelto per l’inedito modelloche la Volks wa gen Veicoli Commerciali svelerà il prossimo au-tunno, e che sarà prodotto nello stabilimento di Pacheco, nonlontano da Buenos Aires in Argentina. Il lancio in Sud Americaè previsto per la primavera 2010, mentre in un secondo temposarà avviata la commercializzazione anche in Europa. ConAmarok, il primo pick-up di grandi dimensioni prodotto da uncostruttore europeo, la Volkswagen entra in mercati dominatiprincipalmente dalle Case giapponesi.

Il prototipo, presentato lo scorso anno al Salone IAA Com-mercial Vehicles di Hannover, aveva già dato una idea di quelloche sarà il nuovo modello della Volkswagen Veicoli Commercia-li. Il nome scelto, Amarok, deriva dal la lingua degli eschimesiInuit che vivono nel nord del Canada e in Groenlandia, e signifi-ca lupo. Gli Inuit considerano il lupo come il re delle lan de, unafigura che colpisce grazie alla sua forza, alla sua robustezza eresistenza. Nelle lingue romanze parlate in Brasile e in Argenti-na questo nome significa anche “colui che ama le pietre”. E pro-prio in questi Paesi, che costituiscono i principali mercati per ipick-up di grandi dimensioni, l’af fi da bi li tà e l’idoneità allaguida off-road faranno dell’Amarok un’interessante alternativa.

“Questo nome - spiega Stephan Schaller, Presidente dellaVolkswagen Veicoli Commerciali - si adatta molto bene alle ca-ratteristiche del nostro pick-up, che introdurrà nuovi standardnel segmento. Abbiamo fatto molta attenzione alla scelta delnome, perché doveva essere valido a livello mondiale. Il termineAmarok è inteso positivamente in tutti i mercati internazionali ecrea da subito un approccio favorevole”.

L’Amarok è il primo pick-up di questa categoria prodotto daun costruttore europeo e dovrà affrontare un’agguerrita concor-renza, soprattutto in Asia. Nella gamma della Volkswagen Vei-coli Commerciali si aggiunge a Caddy, Transporter (conosciutoanche nelle versioni Caravelle e Multivan) e Crafter, così comeal Saveiro e al T2 che sono disponibili esclusivamente in Sud A -me rica, e ricopre un’importanza strategica nel piano di espan-sione del Gruppo Volkswagen.

“L’Amarok - aggiunge Schaller - porta il nostro marchioverso una nuova e più internazionale dimensione. Siamo orgo-gliosi di sviluppare, costruire e vendere questo veicolo che èestremamente importante per la crescita del Gruppo e costitui-sce un accrescimento logico e determinante della gamma globa-le”.

Sviluppato da zero, l’Amarok sarà lanciato in versione dop-pia cabina con trazione integrale; la versione con cabina singolasarà introdotta successivamente. Il pick-up Volkswagen non solosi distingue per un’avanzata e robusta progettazione bensì ancheper gli efficienti motori e per il design innovativo che contraddi-stingue lo stile della Marca. Il prototipo mostrato allo scorsoIAA ne ha fornito un primo esempio.

L’Amarok sfrutterà la potenza e l’efficienza del motore TDITurbodiesel common rail di prossima generazione che permette-rà al pick-up tedesco di fissare i nuovi migliori valori del seg-mento in fatto di consumo di carburante ed emissioni di CO2. Illancio commerciale dell’Amarok sarà nella primavera del 2010;inizialmente in Sud America e America centrale e successiva-mente in Russia, Europa, Africa e Australia.

Sviluppato da zero, l’Amarok sarà lanciato in versione doppia cabina con trazione integrale; la versione con ca-bina singola sarà introdotta successivamente. La commercializzazione in Europa è prevista a partire dal 2011.

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29 LCVN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

MUMBAI - Tata Motors ha inau-gurato una nuova era nell’indu-stria automobilistica indiana,pro seguendo la sua tradizionepio nieristica e dando vita a unanuo va gamma di truck dallostan dard mondiale. Quanto apo tenza, velocità, capacità dica rico, economia operativa ede sign, essi introdurranno in In -dia nuovi punti di riferimento edaranno il meglio in termini diperformance, ad esempio quan-to a bassi costi nel ciclo di vita.

La gamma comprende truckmulti asse, trattori, betoniere evei coli per applicazioni specia-li. Si parte dall’India, ma gra-dualmente essi saranno in tro -dotti nella Corea del Sud, SudA frica e nei Paesi asiatici e delMe dio Oriente. “Le infrastrut-ture in via di sviluppo in India -ha dichiarato Ratan Tata, Presi-dente di Tata Sons e Tata Mo-tors - rendono possibile per itra sportatori mietere il benefi-cio di truck con elevate perfor-mance in termini di potenza,ve locità e capacità di carico. Lanuova gamma di Tata Motorsincontrerà siffatte necessità. Es -sa inoltre ci aiuterà a penetrarenei mercati internazionali inmo do più effettivo e competiti-vo”.

“La gamma - ha aggiunto ilManaging Director di Tata Mo-tors Ravi Kant - è prodotto del -la collaborazione che attraversala famiglia Tata Motors, sup-portata da input di partner spar-si per il mondo. Quest’approc-cio ci ha messo in grado disfrut tare esperienze appropriatee sviluppare rilevanti prodottipiù veloci come mai prima”.Pro dotto che è stato innanzitut-to sviluppato congiuntamenteda Tata Motors e dalle sue duesussidiarie Tata Daewoo Com-mercial Vehicle Company nellaCorea del Sud e Tata MotorsEuropean Technical Centre inGran Bretagna. Ma l’azienda haanche sfruttato il meglio degliinput e delle tecnologie - quan-to a stile, motori, trasmissione,sospensione, chassis - di partner

con sedi in Paesi quali Italia,Ger mania, Svezia, Usa, Giap-pone e Corea del Sud.

La gamma offre un rapportopo tenza/peso decisamente com-petitivo, una migliore affidabili-tà e durabilità, il che si traducein una migliore rispondenza a -gli standard richiesti al traspor-tatore nel suo ruolo odierno. Laversatilità della gamma incontradiverse esigenze: trattori e truckmulti asse per trasporto a lungadistanza; truck rigidi per distri-buzione su breve distanza; beto-niere e gru per il segmento ca -va-can tiere; applicazioni spe-ciali come trattori per le discari-che. La capacità dei truck variada 10 a 75 tonnellate e va a in-contrare un’ampia possibilitàd’u tilizzo. Anche in fatto dimo tori, assi e trasmissioni èpos sibile scegliere tra differentipossibilità e sono altresì possi-bili da installare trasmissioneau tomatica e sospensioni ad a -ria. Nell’allestimento base è in-cluso anche il dispositivo Gps(Global Positioning System).

Diverse le opzioni possibilian che per aumentare il comfortdel la cabina di guida. La spa-ziosa cabina base è dotata diaria condizionata e disponibilein tre diverse lunghezze (gior-no, pausa e riposo notturno), tredifferenti altezze (flat, low-do -me e high-dome roof) e due dif-ferenti larghezze. Inoltre ci so -no due tipi di assetti, tra gli arti-coli disponibili sedili reclinabi-li, volante regolabile, cinture disicurezza per autista e co-auti-sta. Una serie di articoli consi-gliati per consentire di viaggia-re di più ma in massimo com-fort e sicurezza.

La gamma è stata progettataper rispondere alle più restritti-ve normative vigenti nei merca-ti in cui essa sarà commercializ-zata. In termini di emissioni, lagam ma risponde già alle severenorme Euro 3 ed Euro 4, ma a

bre ve sarà pronta per essere Eu -ro 5.

Tata Motors in India è la piùgrande azienda automobilistica.Attraverso sussidiarie e aziendeassociate, è operativa in GranBre tagna, Corea del Sud, Thai-landia e Spagna. Tra queste Ja-guar Land Rover, il marchioche comprende i due storicibrand britannici. In India è tito-lare anche di una joint venturecon Fiat. Con oltre quattro mi-lioni di veicoli Tata che circola-no in India, Tata Motors è lea-der nazionale nel settore deivei coli commerciali ed è in vet -ta alla classifica dei primi tremar chi quanto a veicoli per

passeggeri. Per dimensione èanche il quarto costruttore almondo di truck e il secondo co-struttore di bus. Auto, bus etruck Tata ven gono attualmentevenduti in di versi Paesi in Eu-ropa, Africa, Me dio Oriente,Sud Asia, Sud Est Asiatico eAmerica del Sud.

Tata Daewoo CommercialVe hicle, sussidiaria al 100 percen to di Tata Motors, è il se- con do produttore di veicolicom merciali pesanti e medi nel -la Corea del Sud. Nel corso del-l’anno passato, ha registratouna decisa crescita nel mercatodo mestico e nelle esportazioni.In termini di volume, le vendite

ammontano a 11.899 unità nelperiodo 2007-2008, con unacre scita del 38 per cento rispet-to al 2006-2007, quand’eranosta te pari a 8.588 unità. Questoha permesso a Tata DaewooCommercial Vehicle di incre-mentare il suo share di mercatodal 24,3 al 32,3 per cento nelseg mento dei pesanti e dal 28,2al 34,8 nel segmento dei medi.Nel caso delle esportazioni, leu nità inviate all’estero nel 2008so no state 3.000 della gammape sante (l’anno prima eranosta te 2.715 unità) e dunque TataDaewoo Commercial Vehiclecontinua ad essere il più grandeesportatore della Corea in que-

Lino Sinari

“ Tata Motors inaugura una nuova era nell’industriaindiana automotive con la sua rinnovata gammadi truck dallo standard mondiale: da 10 a 75 ton, unventaglio di possibilità per incontrare le diversenecessità che sarà introdotto anche nei mercati esteri.

TATA MOTORS / CONTINUA L’OFFENSIVA GLOBALE ATTRAVERSO I DIVERSI BRAND E JOINT VENTURE

Potenza dell’IndiaRatan Tata, Presidente

di Tata Sons e Tata Motors.

Ravi Kant, Managing Directordi Tata Motors.

sto segmento. I ricavi inoltreso no cresciuti del 45 per cento.

Tata Motors European Te-chnical Centre è stato incorpo-rato nel settembre 2005, comesussidiaria posseduta da TataMo tors. L’azienda rappresentail marchio che fornisce design eprogettazione, programma digestione aziendale, test e vali-dazione, ricerca e sviluppo divei coli, incluso il supporto nellancio dei prodotti, per favorirela produzione nei momenti del -la loro maggiore diffusione. Ta -ta Motors European TechnicalCen tre si è assunto anche l’im- portante compito di fornire pro-dotti automotive che risponda-no contemporaneamente aglistandard richiesti globalmentenei Paesi dove opera Tata. At-tualmente l’azienda conta 180dipendenti. Nell’ottobre 2008ha acquisito una holding mag-gioritaria nell’azienda norvege-se Miljobil Grenland, sviluppa-tore e produttore di componen-tistica per veicoli elettrici, inspe cie batterie agli ioni di litio.

MERCEDES-BENZ / FleetBoard consente di prenotare l’area di sosta mentre si viaggia

Operazione parcheggio sicuroSTOCCARDA - Ore di ricerca per trovare un posto libero per parcheggiare iltruck, mentre non si vede l’ora di una meritata pau sa riposo o di mangiarequal che boccone tran quil li, pri ma di riprendere il proprio la vo ro. Quantevolte abbiamo vis suto questa scena? Una speranza arriva ora dal progettoSetpos (Secure European Truck Parking Operational Services). Come partedi quest’ultimo, Daimler FleetBoard ha sviluppato un’applicazione che sem-plifica al l’autista la ricerca di un posto libero per il suo truck.

MAGGIORE SICUREZZA PER GLI AUTISTIE PER IL CARICO IN VIAGGIO

Col progetto Setpos, l’obiet ti vo del l’Unione Europea è realizzare un net- work di aree di so sta sicure e con fortevoli, in con siderazione dei rischi per lasicurezza degli autotrasportatori e dei carichi in viaggio, ol tre che per il fattoche al momento manca in Europa una rete di servizi confortevoli per la sostain viag gio. La funzione - aggiunta al sistema mobile FleetBoard - consentetre applicazioni: una lista di mo tel con dettagli relativi alla pos sibilità dicon tatto, numero di spazi sosta, mar chio del distributore di car burante, oraridi apertura, aree pro tette in particolare per i ca mio ni sti; indicazioni su motelpre senti nel le vicinanze o attorno alla propria destinazione, incluso il datosugli spazi sosta liberi; pre no ta zio ne di un’area so sta a una certa data e a unacer ta ora. In sostanza, gli autotrasportatori avranno accesso a un database,attraverso il quale potranno sapere in tempo reale la disponibilità di un postoe di servizi in tutta la rete delle aree di sosta e po tranno prenotare a distanza.Dati e meccanismi di prenotazione saranno resi disponibili sul pro prio siste-ma informativo Truckinform. “La possibilità di riservare uno spazio sosta -ha dichiarato Ralf Forcher, Managing Director di Daimler FleetBoard - daràbenefici a diversi attori. Da una parte, l’u ti liz zo del la capacità di ciascun

motel per i conducenti può essere meglio pia nificato; dall’altra, gli autistipos sono meglio pianificare la loro giornata di lavoro e mettersi alla gui dasenza l’as sillante preoccupazione di trovare un posto libero per la so sta”.

Per il momento non è ancora pos sibile sapere quando i clienti FleetBoardpotranno utilizzare il nuo vo servizio. Prima del risultato fi nale, occorre lavalutazione del progetto pilota e la rea lizzazione di determinati pre requisititecnici essenziali, ad esempio la convergenza con i titolari di motel. Il primoe sem pio di Truckstop di Setpos è l’Etape completo di Valenciennes, al l’usci-ta 20 dell’autostra da A2 tra Bruxelles e Parigi, nel Nord-est del la Francia. IlTruck Etape di Va len cien nes copre un’a rea totale di 70.000 m2 ed è in gradodi ac co glie re 290 vei coli pesanti contemporaneamente.

Il programma Setpos, progetto pi lota europeo per la formazione di servizidi parcheggio sicuro riservati ai camion, ha lo scopo di rea liz zare un’e ste sarete di aree di sosta sicure e accoglienti lungo tutta la rete del Ten-T (la ReteTrans eu ro pea dei Trasporti). È nato su i ni zia tiva della Commissione Tra- sporti del l’Unione dalla con sapevolezza dei responsabili della politica co-munitaria che il riposo tranquillo e la sosta sicura sono priorità ineludibiliper la sicurezza personale e con tro i rischi di incidenti. Si è articolato in que-sta prima fase attraverso la realizzazione di cinque progetti sperimentali.Entro il 2010 sa ran no costruite altre quat tro aree di so sta riservate per i ca-mionisti che cor rispondano pie namente ai criteri di si curezza, operabilità ealle dotazioni di servizi e infrastrutture prescritte dagli specialisti interpellatiin pro posito dalla Commissione Tra sporti europea. Le cinque aree designateper il progetto pilota (do po il Truck Etape a Valencien nes, l’Au to hof Woer-nitz a Woernitz in Germania, il Gse Waterbrook, Ash ford Truck stop adAshford, nel Re gno U nito, il Rasthof Uhrsleben a Uhr sle ben in Germania eil Verviers Pneus VPneus a Liegi in Belgio) co stituiranno il modello per rea-lizzare nuovi impianti conformi ai parametri designati o per aggiornare e mi-

gliorare quelli esistenti. Oltre a FleetBoard, fra gli al tri partner del progetto -che può usufruire di un finanziamento di 5,3 mi lioni di euro e ha una duratadi 24 mesi - vi so no Adac, Asfinag, Au tostrade, Tank & Rast, Veda and Tele-rout e altri. Daimler FleetBoard, fondata nel 2003, è una società affiliata in-teramente di proprietà del Gruppo Daimler e integra le e spe rienze plurienna-li del ramo truck con il know-how nel settore dell’information technolo gy.Dal lancio sul mercato dei servizi FleetBoard nel 2000, l’a zien da, che ha ot-tenuto la cer ti fi ca zio ne Dekra, ha equipaggiato, dai dati di consuntivo di fine2008, ol tre 50.000 veicoli per oltre 1.000 so cietà di spedizioni.

SITUATA A STOCCARDALA CENTRALE DI DAIMLER FLEETBOARD

La centrale FleetBoard si trova a Stoccarda, in Germania. L’instal la zio nedell’hardware FleetBoard vie ne eseguita da un team specializzato nell’offi-cina di proprietà all’interno dello stabilimento di Wörth oppure di rettamentenella sede del clien te. I rappresentanti di vendita di prodotti FleetBoard sonoesperti di telematica e offrono consulenza e soluzioni oltre che in Germaniae nel Regno Unito an che in Austria, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, PaesiBassi, Italia, Spagna, Francia, Po lonia, Repubblica Ceca, Ro ma nia, Me dioOriente, Sudafrica e Bra sile. FleetBoard conta attualmente ol tre 140 dipen-denti con la prio rità di svi luppare soluzioni orientate al futuro per le attivitàquotidiane di società di trasporti e dipartimenti di lo gistica. Per i suoi servizisi avvale di mo dernissime tecnologie. Grazie alla comunicazione satellitareè pos sibile rilevare in ogni mo mento la posizione dei truck. I dati provenien-ti dai veicoli o destinati agli stes si vengono tra smessi con la moderna tecno-logia di telefonia mobile, che ha il vantaggio di poter stabilire un collega-mento con il veicolo ovunque sia disponibile una re te di telefonia mobile.

Conviene a tutti la tranquillità dell’autista quando ha la necessità di fermarsi sulla strada.

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Chi sceglie Mercedes-Benz Sprinter per autocaravan e motorhome, sceglie l’alta tecnologia che rispetta l’ambiente: nuovi motori diesel Euro 5 a 4 e 6 cilindri e cambio manuale ECO Gear a 6 marce. La massima potenza a bassi consumi con in più comfort e sicurezza d’avanguardia, grazie alle luci di stop adattive e alle funzioni dell’ADAPTIVE ESP® e del Trailer Stability Assist che consentono una perfetta stabilizzazione del veicolo e del rimorchio. 800 11 22 77

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32N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti LCV

MONZA - Presentato nella nuo -va generazione all’inizio delloscorso anno, Partner rappresen-ta al meglio lo spirito giovanedel la gamma commerciali diPeu geot. La Casa francese hainfatti provveduto all’am plia -men to e al rinnovamento dellasua famiglia di veicoli per i pro- fessionisti, immettendo sul mer- cato mezzi in grado di rispon-dere al meglio alle complesseesigenze e alle diversificate ri-chieste del mondo del lavoro.Una gamma che, partendo dalBipper e arrivando fino al Bo - xer, passando per Ranch, Part -ner ed Expert, offre vari volumidi carico compresi tra 2,5 e 17metri cubi.

Il nuovo Partner è l’erede delRanch. Lo abbiamo testato inversione furgone lamierato treposti, con motorizzazione Die-sel 1.6 16V HDi da 90 cv. Unper corso di prova di circa 300chi lometri, suddivisi tra stradeurbane ed extraurbane, ci haper messo di valutare a fondo lesue caratteristiche e di apprez-zarne la qualità.

Prima di salire a bordo, cifer miamo a osservare lo stiledel Partner. Le linee fluide edequilibrate gli conferiscono unaspetto dinamico ma anche par-ticolarmente robusto. Il suo de-sign è accurato, moderno, conla parte posteriore che è imme-diatamente riconducibile allamis sion di piccolo furgone dala voro con un’ottimale capacitàdi carico.

Il posteriore, dalle forme leg-germente arrotondate, presentala soluzione delle due porte abat tente asimmetriche, di facileapertura e comode per le opera-zioni di carico e scarico dellamer ce trasportata. Hanno un’a -per tura compresa tra 90° e180°. Partner è disponibile indue varianti di lunghezza - 4,38e 4,63 m - per un unico passo di

2,73 m. La versione oggetto delnostro test è quella con lun-ghezza di 4,38 m. L’altezza è di1,8 metri.

Le capacità del Partner, giànella versione corta, lo posizio-nano tra i migliori del suo seg-mento di riferimento. Il volumeutile è di 3,3 metri cubi e la ca-pacità di carico arriva fino a unmassimo di 850 kg; la larghez-za interna in corrispondenza deipassaruota di 1,23 m permettedi caricare un euro pallet men-tre la soglia di carico è pari a0,584 m. Pur offrendo capacitàdi carico elevate, il nuovo Part -ner conserva comunque dimen-sioni relativamente compatteche gli assicurano un utilizzopo livalente e lo rendono adattoa muoversi facilmente nei centridel le città e nelle zone indu-striali.

Lo spazio di carico è statoprogettato con una cura partico-lare per offrire facilità di uti liz -zo e robustezza. In questo mo -

do, l’interno è protetto controgli urti dei carichi trasportati.Le pareti laterali sono dotate diun rivestimento completo sottola linea di cintura della carroz-zeria e un tappeto sintetico pro-tegge le rifiniture superiori delpianale. Il pianale ha sei anellidi ancoraggio solidi e praticiper il fissaggio della merce tra-sportata e una paratia, con lapar te bassa in lamiera e la partealta con griglia, separa la cabi-na di guida dal vano di carico.La porta laterale scorrevole sulla to destro, larga 640 mm e alta1.100 mm, è interamente lamie-rata.

La praticità è abbinata anchealla sicurezza grazie alla chiu-sura selettiva delle porte. Unpul sante sulla plancia, con leddi visualizzazione, consente dibloccare o sbloccare la zona dicarico indipendentemente dallacabina. Questo pulsante com-pleta quello di sbloccaggio cen-tralizzato.

All’interno, Peugeot Partnerè perfettamente in sintonia coni moderni requisiti di comfortrichiesti anche ai veicoli com- mer ciali. La plancia, dalla for -ma alta e larga, presenta unacon solle centrale di grandi di-mensioni e ben strutturata nellapresentazione. Due aeratori edue aperture di forma circolaredelimitano i contorni della con-solle e contribuiscono alla per-cezione di qualità della cabina.Il cruscotto di dimensioni ge-nerose, con i quadranti ben leg-gibili, contribuisce alla sensa-zione di sicurezza percepita abor do. Per trovare la giusta po-sizione di guida un aiuto pre-zioso viene dal volante regola-bile in altezza e profondità edal sedile registrabile in altez-za. La leva del cambio sullaplancia è a por tata di mano,così come i comandi. Nonmancano gli utilissimi vaniportaoggetti. A bordo di Par-tner, la visibilità è garantita

dalla consistente superficie ve-trata. L’ampio parabrezza incli-nato contribuisce notevolmentea questa sensazione.

Dell’ampia e moderna gam -ma di quattro motorizzazioni adisposizione del Partner, abbia-mo testato il 1.6 16V HDi da66,2 kW/90 cv che, abbinato alcambio manuale a cinque mar -ce, consente un utilizzo delmez zo flessibile e prestaziona-le. L’accelerazione da 0 a 100km/h avviene in 13,8 secondi ela velocità massima, proporzio-nata alla natura del veicolo e alsuo utilizzo prevalente, è di 160km/h. Con un consumo in urba-no di 7 litri/100 km, che scen-dono a 5,1 litri nell’extraurbanoe a 5,8 litri nel combinato, que-sto propulsore associa anche unindubbio rendimento ecologico,confermato anche dal valoredel le emissioni di CO2 pari a153 g/km.

L’avantreno del nuovo Par-tner è di tipo pseudo Mac Pher-son, con bracci inferiori trian-golati, molle elicoidali, ammor-tizzatori idraulici e barra anti-rollio. Integra tutto il know-howdi Peugeot in termini di tenutadi strada ed è stato sottopostoad adattamenti specifici per unuso professionale. Il retrotrenosi compone di una traversa de-formabile completata da molleelicoidali, ammortizzatori i -drau lici e da una barra an ti rol -lio. È stato modificato op por tu -na mente per consentire il posi-zionamento obliquo degli am-mortizzatori, in modo da sal va -guardare il volume interno u ti -

le. Questo posizionamento per -mette di limitare l’ingombro deipassaruota nella zona di carico,con il vantaggio immediato dipoter caricare un europallet.

Destinato al trasporto di unca rico che, come si è detto, puòrag giungere 850 kg, Partner haammortizzatori dimensionatiper rispondere a quest’esigenzadi peso a bordo, ma anche perresistere a utilizzi in condizionidi guida su strade dissestate,co me ad esempio quelle di uncan tiere. Per manovrare senzadif ficoltà, il servosterzo ad assi-stenza variabile del Partner è unpre zioso alleato: quello disponi-bile per la versione dotata dimo torizzazione 1.6 16V HDi 90cv è costituito da una pompa aportata differenziata che modu-la la servo assistenza in funzio-ne del regime del motore.

L’impianto frenante, prontoal la risposta, ha quattro freni adi sco per assicurare prestazioniefficaci, con qualsiasi livello dica rico. Il diametro dei dischian teriori ventilati è di 283 mmmen tre quello dei dischi po ste -riori pieni è di 268 mm. Di se -rie è presente l’ABS con riparti-tore elettronico di frenata e as-sistenza alla frenata d’emer gen - za. L’accensione automaticadel le luci d’emergenza, in casodi forte decelerazione, è presen-te anche con il sistema ABS.Con sente di limitare i rischi dicol lisione avvisando tem pe sti -va mente i veicoli che so prag -giungono, in caso di frenatabru sca o di frenata d’emergen -za.

Pietro Vinci

PEUGEOT / 300 KM A BORDO DEL NUOVO PARTNER FURGONE

Al fianco del professionistaLinee moderne, abitacolo confortevole ed ergonomico, motorizzazioni gene-rose. Il nuovo Partner ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo di primopiano nel combattuto mercato dei veicoli commerciali. Lo abbiamo provatonella versione equipaggiata con il prestazionale 1.6 16V HDi da 90 cavalli.

Nome: Partner Cognome: Peugeot Motore: Diesel 1.6 16V HDi, cilindrata 1.560 cc, potenza mas-sima 66,2 kW/90 cv a 4.000 giri/min, coppia massima 215 Nma 1.750 giri/min Cambio: manuale 5 marcePneumatici: anteriori e posteriori 195/65 R15 91TSospensioni: avantreno tipo pseudo Mac Pherson, con bracciin feriori triangolati, molle elicoidali, ammortizzatori idraulicite lescopici e barra antirollio; retrotreno a bracci tirati con traver-sa deformabile, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici tele-scopici e barra antirollio. Freni: a disco su tutte le ruote, anteriori ventilati con diametrodi 283 mm; posteriori pieni di 268 mmDimensioni: lunghezza 4,38 m, larghezza 1,81 m, altezza 1,80m e passo di 2,72 m Volume di carico: 3,3 metri cubiCarico utile: max 850 kgMasse: 1.080 kg max (anteriore); 1.050 kg max (posteriore)Velocità max: 160 km/hAccelerazione 0-100 km/h: 13,8 sConsumi (litri/100 km): urbano 7, extraurbano 5,1, combinato5,8Emissioni CO2: 153 g/kmDiametro di sterzata: 11,5 m (tra i muri); 11 m (tra i marcia-piedi)

La carta d’identità

Citroën nuovo Berlingo

Motore: HDi 92, 1.560 cc, po-tenza max 66 kW/92 cv a 4.000giri/min, coppia max 215 Nm a1.750 giri/min. Lunghezza4.380 mm, carico utile max 850kg.

Fiat Doblò Cargo

Motore: 1.3 Multijet 16V,1.248 cc, potenza max 55 kW/75 cv a 4.000 giri/min, coppiamax 190 Nm a 1.750 giri/min.Lunghezza 4.253 mm, volumedi carico 3,2 metri cubi.

Renault New Kangoo Express

Motore: 1.5 dCi, 1.461 cc, po-tenza max 63 kW/85 cv a 3.750gi ri/min, coppia max 200 Nm a1.750 giri/min. Lunghezza4.213 mm, volume di caricomax 3.500 decimetri cubi.

Volkswagen Caddy

Motore: 1.9 TDI, 1.896 cc, po-tenza max 77 kW a 4.000 gi -ri/min, coppia max 250 Nm a1.900 giri/min. Lunghezza4.405 mm, volume di carico 3,2metri cubi.

Questi i concorrenti

Lo spazio di carico è stato progettato per offrire facilità di utilizzo erobustezza. L’interno è protetto contro gli urti dei carici trasportatie il pianale ha sei anelli di ancoraggio per il fissaggio della merce.

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34N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti PNEUMATICI

MILANO - Obiettivo: rinforzarela strategia di crescita del mar-chio Continental nel mercatoitaliano, diventato ormai salda-mente il numero uno in Europaper pneumatici autocarro, a di-scapito della fortissima crisiche pervade il settore del tra-sporto.

Questa la motivazione percui, quest’estate, Hans-JoachimNikolin, Presidente di Conti-nental Rubber Group e membrodel Consiglio d’Ammini stra zio -ne di Continental AG, ha tra-scorso un periodo in Italia. Nelquadro della visita al manage-ment italiano, abbiamo incon-trato il dottor Nikolin unita-mente ad Alessandro De Marti-no, Amministratore Delegato diContinental Italia, e DanielGain za, Direttore Commercialedi Continental CVT e Respon-sabile del Centro Studi Conti-nental Autocarro.

L’autotrasporto continua aes sere in testa alla crisi econo-mica mondiale e ne risente for-temente anche l’indotto: che stasuccedendo? A quando una ri-presa? E come ne usciremo? “Ilmercato Italia - ha dichiaratoNi kolin - ha tutte le opportunitàper uscirne vincitore. Non sipos sono nascondere le difficol-tà. Le immatricolazioni di au to-carri al di sopra delle 3,5 t di ptt

nel primo quadrimestre del l’an-no sono letteralmente crol late,in tutte le regioni italiane, siapure con qualche diversificazio-ne. Ad esempio, nel le regionidel centro la perdita è stata piùcontenuta: siamo a -20,4 per

cento, soprattutto grazie alLazio, che con una variazionenegativa del 3,6 mantiene so-stanzialmente i numeri del pe-riodo gennaio-aprile 2008, an zivede aumentare del 43 percento le unità immatricolate tra

le 3,5 e le 16 t, dalle 245 del2008 alle 351 di quest’anno.Ma un dato positivo arriva an -che da Basilicata, Umbria eFriu li, regioni dove la variazio-ne in questa gamma è positiva.Certo sul versante opposto regi-striamo il dato pesante dellaVal le d’Aosta: una variazionedel 72,1 per cento nella gammape sante che vuol dire una perdi-ta secca da 43 unità nel 2008alle 12 di quest’anno, ma ragio-niamo su numeri di minore en-tità. Ad ogni modo, nella mediala variazione negativa del mer-cato totale è del 21,5 per centonel la gam ma tra le 3,5 e le 16 te del 41,1 nella gamma pesan-te”.

Allora il 2009 non mostra se-

gnali di vera ripresa. E come staandando per il settore dei pneu-matici? “La recessione - ci harisposto Nikolin - colpisce tuttii settori dell’e co nomia. L’im- ma trico lazione di veicoli com-merciali nell’UE è crollata del37 per cen to nei primi quattrome si del l’anno e a soffrire dipiù sono stati i veicoli indu-striali pesanti, con un decre-mento del 43 per cento. Di con-seguenza, anche il mercato eu-ropeo dei pneumatici truck ècalato del 45 per cento da gen-naio ad aprile. Del resto, toltigli equipaggiamenti del traspor-to pesante, i nuovi ordini indu-striali nell’Europa dei 27 sonoca lati del 30 per cento nel pri -mo trimestre e il Pil è atteso in

ca lo del 4 per cento quest’an -no”.

Insomma, la crisi non si na-sconde ma il dottor Nikolinpun ta l’attenzione anche suquei pochi, piccoli segnali di ri-presa “che pur ci sono”, perché“il mondo del trasporto - ha ag-giunto il Presidente di Conti-nental Rubber Group - deve ri-salire, il problema è capirequando ciò avverrà. Il compartodel trasporto su strada è statouno dei primi a subire le conse-guenze della crisi in Europa.Fat te 100 le immatricolazioni ditruck nel 2003, c’è stato un cre-scendo fino al 2007, quando siè arrivati a quota 126. Nel 2008siamo scesi a 114,6, comunqueal di sopra dei 113,8 del 2005ma già sotto i 117 del 2006.Que st’anno, nel primo quadri-mestre eravamo sotto 100, ov-vero a 97”.

PICCOLI SEGNALIDI RIPRESA

Da quest’annus horribilis ilmercato italiano ha le potenzia-lità per uscirne rafforzato?“Con il 77 per cento dei camione degli autobus appartenenti acompagnie aventi dai 5 ai 500veicoli - ha proseguito il dottorNikolin - gli operatori italianidel trasporto su strada continua-no a dare prova di grande resi-stenza, sia alla concorrenza e -ster na che alle difficoltà econo-miche. Il programma strategicodelle infrastrutture nel bacinodel Mediterraneo rappresentaun indubbio potenziale di cre-

scita. Stiamo parlando di 48pro getti con data d’inizio entroil 2013, di 38 miliardi di eurod’investimento, il cui 46 percen to è rappresentato da fondigià disponibili. Per noi si trattadi una sfida, che andremo ad af-frontare con ingegneria tedesca,innovazione ma anche dati allamano”.

LA FORZA DI UN GRANDE GRUPPO

Ovvero quale ingegneria equa li dati? “Nel mondo - ci harisposto Hans-Joachim Nikolin- possiamo contare su circa 190sedi per la produzione, la ven-dita e la ricerca e sviluppo in 35Paesi, oltre alla nostra sede cen-trale di Hannover. Le nostre di-visioni danno forma alle mega-tendenze dell’industria automo -tive. Oltre all’Executive Board,presieduto dal dottor Neumann,troviamo sei divisioni, tre nel- l’Automotive e altrettante nelRubber. Nel primo caso: Chas-sis e Sicurezza, Gruppo propul-sore e Interni; nel secondo:Pneumatici passenger e lighttruck, ContiTech e Pvc (Pneu-matici veicoli commerciali), dicui io sono responsabile capo.In questo modo, ogni volta cheoccorre affrontare un problemao una sfida, vengono coinvoltele divisioni direttamente inte-ressate. Ad esempio quando sitratta di mobilità sicura, di mi-gliorare i sistemi di sicurezza,vengono coinvolte Chassis e Si-curezza, Interni, Pneumatici eContiTech. Se si tratta di pre-servare le risorse naturali equin di occuparsi di mobilità so-stenibile, Chassis e Sicurezzaverrà sostituita nelle divisionicoinvolte dal Gruppo propulso-re. Se si tratta di occuparsi dellasofisticata gestione delle infor-mazioni all’interno del veicoli epensare alla mobilità intelligen-te, l’unica divisione chiamataad agire è Interni. Se infine par-liamo di veicoli e, nel nostrocaso, della previsione di cresci-ta della domanda di mobilitàpersonale, le divisioni coinvolteso no Chassis e Sicurezza,Grup po propulsore, Interni,Pneumatici e ContiTech”.

CONTINENTAL / HANS-JOACHIM NIKOLIN IN ITALIA PER RINFORZARE LA STRATEGIA DI CRESCITA

Continental “cavalca” la crisiIl Presidente di Continental Rubber Group, nonché membro del Consiglio d’Amministrazione di Continental AG, quest’estate ha trascorso un periodo in Italia.

MILANO - L’Italia per Continental è divenuta il primomercato europeo per i pneumatici per autocarro. Neiprimi quattro mesi dell’anno, in Italia sono stati venduti361.000 pneumatici contro i 336.00 venduti in Germa-nia. “A dispetto della fortissima crisi che pervade il set-tore - ha messo in evidenza il dottor Nikolin - gli opera-tori italiani hanno dato prova di resistenza sia alla con-correnza esterna che alle difficoltà economiche. Per loropotrebbero presto concretizzarsi nuove opportunità, gra-zie alla posizione strategica dell’Italia nel cuore del Me-diterraneo, posizione ideale per divenire la principalepiattaforma di distribuzione per un mercato compostoda 769 milioni di persone”.

Il primato italiano viene, però, ottenuto in un periododi forte crisi per l’autotrasporto, come testimoniano icali del 37 e del 43 per cento nelle immatricolazioni diveicoli commerciali e di veicoli industriali nei Paesi del-l’Unione Europea nei primi quattro mesi del 2009. Manel medio/lungo periodo le prospettive per il trasportosu strada restano promettenti. La Commissione Europea

prevede una crescita del trasporto merci fino al 63 percento entro il 2030 nei maggiori Paesi Ue. Da eviden-ziare, poi, che il trasporto su strada rappresenta già oggil’85 per cento del trasporto interno totale in Europa. Ca-mion e rimorchi, che viaggiano su oltre 10 milioni dipneumatici, trasportano in media 70 kg di merci per cia-scun cittadino europeo ogni giorno.

“Continental - ha dichiarato il dottor Alessandro DeMartino, amministratore delegato di Continental Italia -continua a credere molto nelle grandi potenzialità delmercato dei pneumatici per veicoli industriali in Italia,per questo è impegnata a fondo per proporre prodotti dialta qualità caratterizzati da standard di sicurezza al disopra della media e volti al futuro. Una delle nostre re-sponsabilità chiave, poi, è la protezione dell’ambiente acui diamo un grande contributo, mettendo in campo tec-nologie di ultima generazione per massimizzare l’utiliz-zo di materie prime rinnovabili e per ridurre ulterior-mente CO2 e altre emissioni inquinanti risultanti daiprocessi manifatturieri”.

Con 361.000 pneumatici truck venduti, superata la Germania

Italia primo mercato europeo

Massimiliano Campanella

Con Hans-Joachim Nikolinabbiamo fatto un excursus nel

mondo dei pneumatici che vive unperiodo nerissimo e abbiamo

viaggiato all’interno della strutturaorganizzativa di uno dei principali

operatori del settore.

Hans-Joachim Nikolin (a sinistra), Presidente di Continental Rubber Group e membro del Consigliod’Ammini stra zio ne d i Continental AG, e Daniel G ain za, Direttore Commerciale di Continental CVT

e Responsabile del Centro Studi Continental Autocarro.

Alessandro De Martino,Amministratore Delegato

di Continental Italia.

Da parte dei trasportatori una considerazione sempre maggiore per i pneumatici truck di Continental.

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35 PNEUMATICIN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

ROVERETO - Oltre 60 anni diim presa: una tappa importantenella mobilità del nostro Pae se.

Il mese scorso Marangoni,a zienda operativa in diversi set-tori dell’industria del pneuma-tico, ha presentato la monogra-fia “Marangoni: storia di un’in- du stria”. Un volume che dimo-stra da una parte come il mana-gement del colosso di Roveretocon tinui a essere saldo nellesue radici, ma dall’altra comeil grup po sia divenuto, gradual-mente, negli anni, una realtàinternazionale, operativa a 360gra di nei vari segmenti legati alpneumatico, dalla progettazio-ne e produzione di macchinarie di tecnologie per le industriedel settore allo sviluppo di si-stemi avanzati per la ricostru-zione, dal la produzione dipneumatici nuo vi alla ricostru-zione di pneu matici di ogni ge-nere, dalla commercializzazio-ne all’utente finale allo smalti-mento eco-com patibile dei pro-dotti esausti.

UNA CRESCITALINEARE

Nato praticamente dal nullaper la passione e il coraggiodei fondatori, nel corso deglianni il gruppo Marangoni è di-ventato, grazie all’intrapren-denza e alla lungimiranza dichi lo ha diretto, un punto di ri-ferimento per l’imprenditoriaitaliana. Dal 1945, data d’ini-zio dell’attività di riparazionepneumatici, il grup po Maran-goni ha avuto una crescita li-neare fino alla nascita di ungrande gruppo industriale:dalla piccola officina artigianaai tentativi di rigenerazione deipneumatici, dalla progettazionedei primi strumenti per la rico-struzione ai brevetti di mac chi-ne tecnologicamente all’a van -guar dia, dall’espandersi del- l’at ti vità dapprima all’ambitoprovinciale e regionale al rag-giungimento di una dimensione

internazionale e all’inaugura-zione di nuove sedi e siti pro-duttivi un po’ in tutto il mondo.“Ripercorrere 60 e più anni distoria del gruppo Marangoni -ha dichiarato Mario Apolloni,ma nager del gruppo - è interes-sante per più di un motivo. Si-gnifica innanzitutto osservareda una prospettiva privilegiataun bell’esempio di imprendito-ria familiare. Oggi, dopo oltre60 anni di attività, siamo unadel le poche aziende al mondoad adottare un approccio a 360gra di al prodotto pneumatico.L’insieme fortemente integratodel le nostre attività copre l’in- tero ciclo di vita del pneumati-co”.

La prima tappa della storiadel gruppo Marangoni - inizia-ta e svoltasi tutta in quel di Ro-vereto - è dunque il 1945, annodel l’inizio dell’attività di ri pa -

ra zione dei pneumatici nel l’of -ficina in corso Bettini, a Rove-reto. Quando vi entrarono Car -lo aveva 15 anni, Mario 14 eLu ciano 13. Tutti e tre al fian-co di papà Giuseppe, messi dapar te, prematuramente, giochie sva ghi infantili: occorrevascor ciar si le maniche. Nel1955 l’i ni zio della nuova atti-vità di ricostruzione della sededi piazza Macallè. In pochi cicredevano, ma per i Marangonitale scelta rap pre sentava unanecessità. E ra no gli anni dellaguerra di Co rea, che faceva ve-nire meno la gom ma naturale: ipneumatici do vevano durare ilpiù possibile. La scelta fu az-zeccata, in un periodo storiconel quale la domanda di pneu-matici era in costante ascesa. Amaggior ragione in Trentino,dove per la costruzione dellagalleria Adige Gar da i camion

impegnati continuavano a chie-dere pneumatici ricostruiti.

Nel 1957 la costituzione del -la società Fratelli Marangoni e,nel 1959, delle società Maran-goni Pneumatici (produzionepneumatici), Marangoni Mec-ca ni ca (macchinari per la pro- duzione dei pneumatici) ePneu market (commercializza-zione dei pneumatici). Nel1960 la pro duzione viene tra-sferita nell’impianto del Follo-ne, che cominciò ad assumere iprimi operai. Nel 1969 vieneaperto il nuo vo stabilimentoMarangoni Pneumatici in viadel Garda. Nel 1973 inizianogli studi per la ricostruzione afreddo dei pneu matici.

Nel 1976 viene a per to lostabilimento Marangoni Treada Ferentino, in provincia diFrosinone. Nel 1977 inizianogli studi per la produzione di

pneumatici nuovi. Nel 1984viene costituita la Ma ran goni,società capo-gruppo del l’hol -ding. Nel 1985 viene installatoil primo termovalorizzatorenel lo sta bi li mento MarangoniPneu matici di Rovereto. Nel1986 ha inizio la produzione digomme piene per usi industria-li. Nel 1989 viene co sti tuita laso cietà Marangoni Ty re per laproduzione di pneu matici vet-tura ad Anagni, sem pre nelFrusinate. Nel 1989 Ma rangoniPneu ma ti ci è il primo ricostrut-tore i ta lia no a ottenere le certi-ficazioni eu ropee Ece Onu 108e 109. Nel 1990 viene acquisitala Ellerbrock di Amburgo. Se-guono quattro inaugurazioni:nel 1993 il nuovo stabilimentoEllerbrock a Henstead, vicinoHurzburg; nel 2002 lo stabili-mento Marangoni Tread doBrasil a Belo Horizonte; nel2003 lo stabilimento Marango-ni Tread North America a Na-shville, nel Tennessee; nel2006 la nuova sede MarangoniMeccanica, a Rovereto.

Il resto è cronaca. Nel 2007viene costituito il Centro Ri-cer ca A van zata e Sviluppo eaperto l’uf ficio di rappresen -tan za a Shangai. L’an no scorsoè stata costituita la società Ma-rangoni Trading Shangai e,que st’anno, vie ne av viato losta bi limento Ma rangoni Indu-strial Ty res nel lo Sri Lanka.

UN VALIDOINTERLOCUTORE

Da 60 anni Marangoni si po -ne come interlocutore di chicer ca affidabilità nei pneumati-ci per usi commerciali e indu-striali. È proprio il lungo e co-stante rapporto con utilizzatorie gestori di autotreni, di mac-chine per il movimento terra,di carrelli per la movimenta-zione del le merci e di moltealtre tipologie di mezzi pesantiche ha spinto Marangoni a con-centrare in un’unica divisionele risorse tecniche e le compe-tenze commerciali necessarieper soddisfare le esigenze di

chi, sulla qua lità e sulla duratadei pneumatici, costruisce ilsuo successo professionale.

La storia del gruppo Maran-goni nel settore della ricostru-zione del pneumatico è un po’diversa dagli altri, quasi capo-volta: Marangoni ha iniziato aof frire un prodotto di qualitàpar tendo dal pneumatico rico-struito, per poi completare lasua gamma offrendo anchepneu matici nuovi per veicolipe santi e industriali. Questoimportante processo d’in te gra -zio ne è stato reso possibile dal -la relazione di fiducia svilup-pata con la clientela nel corsode gli an ni, grazie a un servizioaffidabile e qualitativamenteimpareggiabile.

La forte motivazione che a -ni ma tutto il personale dell’a -zien da, i rapporti di partnershipstabiliti con i fornitori e il co-stante confronto con l’offertapiù qualificata ha reso possibi-le lo sviluppo di una vastagamma di pneumatici ricostrui-ti e nuovi per una grande varie-tà di utilizzi.

Il ciclo produttivo di rico-struzione Marangoni fa scuolada 60 anni: per la scelta delleme scole e dei battistrada, per ilsistema di ispezione delle car-casse (Shearografia), per lacertificazione Iso 9001 acquisi-ta tan ti anni fa, tutto effettuatonel rispetto dell’ambiente gra-zie a un imponente sistema ditermovalorizzazione che noninquina e che trasforma i pneu-matici non ricostruibili in ener-gia elettrica.

La divisione produce e com-mercializza pneumatici rico-struiti certificati Tüv per auto-trasporto pesante e movimentoter ra. Con il marchio Marix E -co logy produce e commercia-lizza, come leader mondiale,pneumatici ricostruiti per auto-vetture, fuoristrada 4x4 e tra-sporto leggero anch’essi certi-ficati Tüv. I cicli di ricostruzio-ne avvengono negli stabilimen-ti dislocati a Rovereto e Feltre,tra i più gran di e avanzati almondo.

MARANGONI / OLTRE SESSANT’ANNI D’IMPRESA PER IL GRUPPO DI ROVERETO

Professionisti del ricostruitoIl mese scorso l’azienda ha presentato una monografia dedicata alla sua storia, che ha origini nel1945, quando papà Giuseppe gestiva un’officina di riparazione pneumatici. Oggi Marangoni è ilnaturale interlocutore di chi cerca affidabilità nei pneumatici per usi commerciali e industriali.

ROVERETO - Nel settore della ricostruzione del pneu-matico, Marangoni ha saputo sviluppare soluzioni tec-nologiche all’avanguardia, conquistando una posizio-ne di leadership e diventando un punto di riferimentoa livello mondiale. Un esempio per tutti è l’esclusivosistema Ringtread per la ricostruzione a freddo, colquale Marangoni, grazie a un know-how esclusivo, hasviluppato su scala mondiale uno standard fatto nonsolo di materiali, macchinari e accessori per la rico-struzione, ma di una qualificata serie di servizi tecnicie di marketing attraverso i quali supportare la rete deisuoi partner. Lo sviluppo di quest’area di business haavuto inizio negli anni Settanta ed è proseguita inin-terrottamente dapprima sui mercati europei per poi ap-prodare sui mercati del Nord e del Sud America consedi commerciali e unità produttive in Brasile e Usa.

Il mercato dei pneumatici ricostruiti per autocarroè in continua crescita perché risponde a e si genze reali:quelle dei professionisti della stra da che hanno biso-gno di sicurezza, comfort e con trollo dei costi d’eser-cizio, unitamente a quel la della salvaguardia dell’am-

biente. L’e vo luzione delle tecnologie nella ricostruzio-ne, sia a caldo sia a freddo, garantisce oggi al pneu-matico ricostruito affidabilità, durata e prestazioni pa ria quelle dei pneumatici nuovi, con un risparmio del 50per cento sui costi di esercizio di una flotta.

Il processo di ricostruzione consente inoltre di re-cuperare il 75 per cento delle materie prime utilizzatenel pneumatico nuovo: risorse naturali co me lagomma, il petrolio, l’acciaio e le fibre vengono reim-messe nel ciclo produttivo evitando la dispersione nel-l’ambiente di migliaia di tonnellate di carcasse nonbiodegradabili. Tutto questo è possibile grazie ad unaricostruzione di qualità che utilizzi materiali e tecno-logie all’a van guardia, come quelle prodotte da Maran-goni, premiate con le certificazioni Uni-En Iso 9001 e14001. Ringtread è l’unico battistrada prestampato perla ricostruzione che ha la forma della ruota. Privo digiunte, aderisce perfettamente alla carcassa senza ten-sioni o deformazioni, riduce i tem pi di lavorazione egli scarti, e le sue prestazioni possono eguagliare e su-perare quelle del pneumatico nuovo.

Ringtread reinventa la ruotaEsclusivo sistema per la ricostruzione a freddo

Massimiliano Campanella

Un compleanno davvero importante: lo stabilimento Marangoni di Rovereto è da sessant’annipunto di riferimento per tutti gli operatori del settore trasporto e mobilità di cose e persone.

Mario Apolloni, managerdel Gruppo Marangoni.

Alta tecnologia e organizzazione ben strutturata caratterizzano l’attivitàdelle varie divisioni, tra cui una dedita alla produzione di pneumatici ricostruiti.

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MOBILITÀLino Sinari

VIENNA - Emissioni zero, massi-ma silenziosità di funzionamentoe rispetto per le risorse e nergeti-che: con il nuovo Citaro Fuel-Cell-Hybrid, Mercedez-Benzspalanca le porte al futuro dei si-stemi di propulsione degli auto-bus urbani. È stato presentato inanteprima mondiale a Vien na loscorso giugno in occasione delcongresso mondiale dell’UITP,l’Associazione Internazionaledel Trasporto Pubblico. Con Ci-taro FuelCell-Hybrid il futuro ègià qui: in breve tempo il prototi-po lascerà spazio a una serie li-mitata. L’anno prossimo ad Am-burgo avrà inizio una maxisperi-mentazione con dieci CitaroFuelCell-Hybrid realizzati appo-sitamente per la clientela.L’obiettivo è quel lo di avviarealtre sperimentazioni con i clien-ti a livello europeo.

Il primo autobus a celle acombustibile ibrido di Mercedes-Benz integra nel proprio con cet-to innovativo elementi de gli au-tobus a celle a combustibile giàcollaudati, elementi del Citaro GBlueTec Hybrid a pro pulsionediesel ed elettrica e innovazionitecniche volte a definire nuovistandard in materia di guida. Daquesta base nasce un autobus ur-bano vincente, il Mercedes-BenzCitaro. Nel l’am bito dell’iniziati-va mondiale “Shaping FutureTransportation” promossa daDaimler AG, Citaro FuelCell-Hybrid rappresenta un ulteriorepasso avanti verso una guida aemissioni ze ro.

Il rapido aumento del numerodelle zone a traffico limitato, lediscussioni in parte emotive sul leemissioni di particolato dei vei-coli e sulla presenza del le polve-ri sottili nelle città, i limiti d’im-missione di ossido di a zoto fissa-ti dall’Unione Europea per ilprossimo anno e lo shock deiprezzi del petrolio del l’estatescorsa non sono altro che alcunidei tanti indicatori di un’aumen-tata necessità di propulsioni aemissioni zero che sia no nel con-tempo ecosostenibili.

La risposta di Mercedes-Benzsi chiama Citaro FuelCell-Hy-brid. La sua caratteristica più sa-liente è il funzionamento assolu-tamente rispettoso dell’ambien-te: durante la marcia non emettealcuna sostanza nociva e presso-ché alcun rumore. Questo lorende particolarmente indicatoper i centri urbani e le metropolia elevato tasso d’inquinamento.Citaro FuelCell-Hybrid non èaltro che il lo gico passo avanti,peraltro già annunciato, verso untrasporto pub blico locale a emis-sioni ze ro e rappresenta un’im-portante pietra miliare per la mo-bilità di domani.

Inoltre, il perfezionamentodella recente tecnologia dei si-stemi di propulsione con celle acombustibile ha consentito unconsiderevole aumento della red- ditività, tanto che i progettisti diCitaro FuelCell-Hybrid si aspet-tano una drastica riduzione deiconsumi d’idrogeno, stimata in-torno al 50 per cento, rispettoagli autobus con celle a com bu-stibile della prima generazione.Questa tecnologia or mai maturae affinata sotto tutti i punti divista si avvia quindi a grandipassi verso la produzione inserie.

A una durata delle celle acom bustibile nettamente mag-giore, pari almeno a 6 anni o a12.000 ore di funzionamento, siag giunge una ridotta necessità dimanutenzione: sia le celle acom bustibile che le batterie e imo tori elettrici praticamente non

ne necessitano. Inoltre, diversa-mente da quanto accade per gliattuali autobus con celle a com-bustibile, in futuro gli interventidi manutenzione e assistenzaverranno eseguiti da personaletecnico specializzato del l’azien-da di trasporti pubblici interessa-ta. Il nuovo Mercedes-Benz Ci-taro FuelCell-Hybrid porta den-tro di sé i geni del collaudato Ci- taro con propulsione con cel le acombustibile, quelli del suo pro-genitore, il Nebus, e quelli del- l’attuale Citaro G BlueTec Hy-brid, dando loro una nuova for -ma e definendo nuovi standardin materia di sviluppo dei sistemidi propulsione degli autobus ur-bani.

Analogamente al Citaro conpropulsione con celle a combu-stibile della prima generazione,an che la tecnologia di CitaroFuelCell-Hybrid è montata sultetto rinforzato dell’autobus, sot -to un elegante rivestimento, inmodo estremamente compatto.

Nella parte anteriore sono al log-giati i serbatoi dell’idro genocompresso. Tali contenitori sonogli unici elementi mutuati diret-tamente dalla generazione di au-tobus precedente, tut ti gli altricomponenti sono sta ti oggetto diun intenso lavoro di rielaborazio-ne.

Dal momento che il sistemadi propulsione di Citaro Fuel-Cell-Hybrid consente di ridurreconsiderevolmente i consumi, èstato possibile portare da nove asette il numero dei serbatoi, conuna capacità totale di 35 kg d’i -dro geno. Proprio dietro le bom- bole di idrogeno sono alloggiatele batterie di trazione con tec no-logia agli ioni di litio, un’an te-prima mondiale per gli autobuscon celle a combustibile. Gli ac-cumulatori offrono una capacitàdi 27 kWh, sufficiente per l’azio-namento dei motori elettrici con120 kW costanti. Grazie alla cor-rente prodotta dagli accumulatoridi e ner gia, il Citaro FuelCell-

Hybrid è in grado di percorreredistanze ancora maggiori affi-dandosi esclusivamente alle bat-terie. Dal momento che le batte-rie agli ioni di litio funzionano almeglio all’interno di un interval-lo di temperatura compreso tra i15 e i 55 °C, le batterie ven gonoraffreddate ad acqua, garantendoprestazioni e un’ef ficienza sem-pre eccellenti.

Dietro il climatizzatore delva no passeggeri, situato al centrodel tetto, batte il cuore del grup-po propulsore del Citaro Fuel-Cell-Hybrid, ovvero due stack dicelle a combustibile. Gli stacksono disposti uno accanto all’al-tro, ma funzionano in modo indi-pendente. An ch’es si produconocorrente per for nire ai motorielettrici una po tenza continua di120 kW. Ogni stack contiene 396celle a com bustibile singole. Trauno stack e l’altro sono montatigli im pianti di dosaggio dell’i -dro ge no e il condotto di alimen-tazione dell’aria per le celle a

com bustibile.Gli stack di celle a combusti-

bile di Citaro FuelCell-Hybrid sidifferenziano notevolmente daglistack montati sugli autobus dellagenerazione precedente. La lorodurata, pari almeno a sei anni, èstata incrementata del 50 percento. Anche il rendimento èconsiderevolmente superiore: ri-spetto alla prima generazione,che faceva registrare valori direndimento com presi tra il 38 eil 43 per cen to, la generazioneattuale ga rantisce un rendimentocompreso tra il 51 e il 58 percento. Die tro gli stack sonomontati gli scambiatori di calore.Essi sfruttano il calore prodottodal le celle a combustibile per ri-scaldare il vano passeggeri. Nelcaso in cui non occorra accende-re il riscaldamento o qualora ilcalore prodotto sia superiore aquello effettivamente necessario,l’aria calda viene allontanata tra-mite quattro ventole . Dal tubo discappamento montato nel la parte

posteriore dell’au to bus non fuo-riesce alcuna sostanza nociva,ma solo innocuo vapore acqueo.

La piattaforma di Citaro Fuel- Cell-Hybrid è rappresentata daun autobus urbano a vetturaunica con tre porte e una lun-ghezza di dodici metri. Conside-rando che nella parte posterioredel Citaro con motore diesel rea-lizzato su questa base so no col-locati, uno dietro l’altro, il moto-re verticale, il cambio au tomati-co e l’asse motore, l’ar chitetturadel nuovo autobus è ben diversa.Nella parte posteriore sono al-loggiati tutti i componenti del-l’impianto elettrico ed elettroni-co per l’a zio na mento delle unitàsecondarie. Sia che si tratti dellapompa del ser vosterzo, del cli-matizzatore o del compressorepneumatico, l’a zionamento delleunità secondarie di Citaro Fuel-Cell-Hybrid è elettrico, coman-dato a richiesta, e quindi a eleva-ta efficienza.

In effetti, l’utilizzo degli stes- si componenti utilizzati su Ci taroG BlueTec Hybrid ha con sentitoe consentirà di aumentare ilgrado di perfezionamento e la di-namica di funzionamento con unsincronismo per fetto. A sinistradel punto in cui nell’autobus die-sel si trova solitamente il cambioautomatico sono montati due in-vertitori. Il motore centrale degliautobus con celle a combustibiledella prima generazione è statosostituito da motori asincronicon raf freddamento ad acqua incorrispondenza dei mozzi ruota.In sieme erogano una potenzacon tinua di 120 kW e una poten-za massima di 160 kW in fa se diavviamento. La potenza dei mo-tori è dosata con generosità e siadegua perfettamente an che aconfigurazioni del terreno impe-gnative. I motori in cor rispon-denza dei mozzi ruota so no statimutuati da Citaro G BlueTecHybrid senza subire alcuna mo-difica, proprio come gli inverti-tori e le batterie.

L’intero gruppo di propulsio-ne è progettato per fornire sem-pre la massima efficienza. Così,sia Citaro FuelCell-Hybrid chel’autobus ibrido con motore Die- sel sfruttano il recupero del l’e -nergia che si sviluppa durante lafrenata. Applicata a Citaro Fuel-Cell-Hybrid questa tecnologiaconsente di risparmiare dal 10 al25 percento circa d’i dro geno aseconda delle condizioni di traf-fico e della conformazione delterreno. A questo si aggiungeuna gestione energetica partico-larmente ottimizzata delle pro-pulsioni ibride seriali. A secondadella conformazione del terreno,infatti, Citaro FuelCell-Hybridpuò percorrere una distanzacompresa tra 2 e 3 km affidando-si esclusivamente alle batterie.Ancora una volta, il rumore pro-dotto in questa modalità di guidaè addirittura inferiore a quelloprodotto con celle a combustibi-le. Quan do l’autobus necessita ditutta la sua potenza motrice, adesempio in fase di accelerazioneo su una pendenza estrema, il si-stema di propulsione con celle acombustibile interviene per assi-stere la batteria di trazione.

Le celle a combustibile a ele-vata efficienza, la ridotta riservad’idrogeno e quindi il peso in fe-riore, così come l’azio na men toelettrico adeguato alle ne cessitàdi tutte le unità secondarie con-sentono una forte riduzione deiconsumi. I consumi si attestanoquindi approssimativamente tragli 11 e i 13 kg d’i dro geno per100 km, mentre gli autobus pre-cedenti con propulsione concelle a combustibile ne cessitava-no di circa 22 kg d’i drogeno per100 km.

VIENNA - Alla riduzione dei consumi ha contribuito sicuramente anche lariduzione della massa: nonostante le batterie supplementari, il Mercedes-Benz Citaro FuelCell-Hybrid pesa a vuoto circa 13,2 tonnellate, ovvero 1tonnellata in meno rispetto al suo predecessore. La capacità del vano pas-seggeri è quindi proporzionalmente maggiore. Anche la mancanza delcambio automatico, l’introduzione di stack di celle a combustibile più leg-geri e di un sistema di raffreddamento più compatto hanno contribuito acontenere considerevolmente i pesi. A ciò si è aggiunta una ridotta riservad’idrogeno che, tuttavia, non ha compromesso l’autonomia. In funzionedella configurazione del terreno questa passa infatti da circa 200 km acirca 250 km. I valori registrati, proprio come le prestazioni di guida, cor-rispondono quindi a quelli di un autobus diesel tradizionale.

Oltre che sulla riduzione dei rischi e sull’affidabilità, i progettisti dellaprima generazione di autobus con celle a combustibile si erano concentratisoprattutto sul funzionamento. Una volta dimostrata l’affidabilità di fun-zionamento nel lungo periodo, l’attenzione si è spostata sull’ottimizzazio-ne dei consumi e in generale sulla redditività dell’autobus. In questo con-testo si colloca anche un ulteriore incremento dell’affidabilità e della dura-ta. Le valvole di dosaggio dell’idrogeno ora soddisfano anche esigenzeparticolari per l’utilizzo su un veicolo stradale quali l’elettronica di poten-za. Le unità non sono solo comandate a seconda delle necessità, ma ven-gono anche sollecitate individualmente, con delicatezza, in modo da incre-mentarne la durata. Anche la disponibilità di due fonti di energia contri-buisce a ridurre al minimo la sollecitazione del gruppo propulsore.

Il peso ridotto di una tonnellata rispetto al precedente modello

Un grande aiuto per i bassi consumi

EVOBUS / ANTEPRIMA DEL MERCEDES-BENZ CITARO FUELCELL-HYBRID

È già oggi il futuro del trasporto pubblicoCon il nuovo Citaro FuelCell-Hybrid, il marchio di Stoccarda spalanca

le porte al futuro dei sistemi di propulsione degli autobus urbani.

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N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti 37

alla commutazione del regi-me desiderato e di cambiomarcia in funzione della resi-stenza all’avanzamento èstato possibile ridurre note-volmente i già brevi tempid’innesto di un va lore pari al20 per cento cir ca.

Questo avviene in mododinamico in funzione dellamarcia e del carico. Inoltre, lemar ce in fase freno motore(per esempio nel la circolazio-ne rotatoria) ven gono spostatecon precisione ancora mag-giore, in modo che, con unanuova accelerazione, vengainserita subito la marcia otti-male garantendo quindi lamassima redditività. Grazie almigliore adattamento dellacurva caratteristica della fri-zione e alla buona modulabi-

lità del l’acceleratore è statopossibile ottenere cambi dimarcia ancora più uniformi.Inoltre, si escludono comple-tamente i passaggi continui insalita.

Per la prima volta tutti imoderni sistemi di assistenzaalla gui da (come l’ACC) ven-gono inclusi nel calcolo dellastrategia d’innesto marcia. In-fine è stato ottimizzato ancheil dispositivo di agevolazioneav viamento EasyStart in mo -do che ora, al riavviamento, sipos sa garantire un rilascio mi-gliore del freno di servizio. Adifferenza di altri sistemi, Ea-syStart mantiene in automati-co l’intera pressione di frena-tura dopo le frenate in sta to difermo fino a quando il con du-cente non aziona di nuo vo

l’acceleratore. Questo garan-tisce una sicurezza notevol-mente superiore rispetto agliindietreggiamenti accidentaliin salita.

AFFIDABILITÀE COMFORT

Tuttavia, non abbiamo assi-stito solo all’evoluzione delcom puter del cambio e dei re-lativi algoritmi. Anche l’hard -wa re presenta infatti delle no-vità. Tratto distintivo dellanuova ge nerazione di cambi èil selettore a cinque stadi chenon ha più bisogno della sele-zione manuale della marcia dipartenza D1, D2 e D3 finorautilizzata. Questa funzioneviene svolta dal cambio stessoin funzione del carico e della

topografia. Que sto facilita illavoro del con ducente e ga-rantisce una gui da economica.La seconda nuova caratteristi-ca è rappresentata dall’accele-ratore, che ora possiede unpunto di pressione kick-downben definito e per cepibile perassicurare, se necessario, uncambio di marcia rapido.

Inoltre, il pedale è studiatoin modo migliore per avere undosaggio preciso della poten-za nel la modalità di manovrae con ferisce in qualsiasi mo-mento il collegamento perfet-to tra il con ducente e l’unitàmotore/cambio. Un compo-nente non di rettamente visibi-le ma comunque importante èrappresentato dal nuovo, po-tente attuatore del cambio (si-tuato proprio nella scatola

cambio) che resiste in modoaffidabile anche al le sollecita-zioni più elevate del cambiostudiato per massimo 2.300Nm. Il nuovo Man TipMaticCoach offre inoltre una fun-zione di diagnosi e in for -mazioni ottimizzata. In questomodo è stata ulteriormentemigliorata la diagnosi anoma-lie e sono stati ampliati i datisullo stato del veicolo visua-lizzati sul display. Il condu-cente così non rimarrà mai al-l’oscuro dello sta to operativodel cambio.

IMPORTANTIINVESTIMENTI

La circolazione di veicoli eil trasporto di merci e personesul le strade europee sono de-stinati a crescere anche in fu-turo. Per il 2025 gli espertiprevedono un incremento deltrasporto di merci in Europadi circa l’80 per cento. Altempo stesso, le risorse ener-getiche a lungo termine sem-pre più limitate e le semprepiù restrittive normative antin-quinamento rendono la circo-lazione di veicoli più costosa.È quindi necessario massimiz-zare l’efficienza del trasportodi persone e merci su stradacaratterizzato oggi da flessibi-lità, velocità e affidabilità. Ladensità del traffico, la scarsitàdelle ma terie prime, le cre-scenti esigenze di sicurezza ela salvaguardia dell’ambientesono sfi de centrali.

Azienda leader di mercato,Man Nutzfahrzeuge fornisceun contributo fondamentale alcontinuo miglioramento del- l’ef fi cien za nei trasporti, an -che nel set tore del trasportopub blico ur bano. A questosco po lo scorso anno Man hainvestito 257 milioni di euroin ricerca e sviluppo. Per par-tecipare attivamente alla rea-lizzazione di una mobilità so-stenibile, Man collabora conuniversità e partner di ricercain numerosi pro getti cheguardano al futuro, come adesempio Ideas, Aktiv o il pro-getto “European Bus of theFuture” (UIPT), finalizzati aottimizzare l’efficienza neitrasporti.

MAN / UNA NUOVA VERSIONE DEL CAMBIO TIPMATIC

Economia ed efficienza con il CoachMONACO DI BAVIERA - Dal2002 Man Nutzfahrzeugeoffre il cambio automatizzatoMan TipMatic per gli autobusdei marchi Man e Neoplan.Rispetto ai cambi a sei marcein uso, il Man TipMatic ga-rantisce un comfort e unaconvenienza incredibili. Que-sto ha portato a un sensibileaumento della richiesta daparte dei clienti. Nei veicolidi gamma superiore Neo planStarliner e Skyliner il cambioautomatizzato è montato ad-dirittura di serie dall’in tro du -zione delle versioni Euro 4.Mediamente, i clienti scelgo-no sempre più spesso il Tip-Matic anche nel Cityliner adue assi. Per quanto riguardagli autobus a due assi, i clientidella gamma Man Lion’sCoach ordinano soprattutto ilcambio manuale. Tut tavia, inparticolare nei veicoli a treassi C e L si nota nel frat tem-po una chiara tendenza al-l’uso del Man TipMatic. Conil passaggio alla norma antin-quinamento EEV all’iniziodel 2009, Man ha rivisto que-sto cam bio particolarmenteefficiente offrendo la nuovaversione con il marchio ManTipMatic Coach.

MASSIMAREDDITIVITÀ

La nuova versione del col-laudato Man TipMatic Coach,adattata in modo speciale alleri chieste che devono soddi-sfare gli autobus da turismo,aumenta soprattutto l’effi-cienza e l’e co no micità dellacatena cinematica in combi-nazione con i motori ManPure Diesel caratterizzati dabassi costi d’esercizio. Da no- tare in modo particolare lanuova strategia d’innestomarcia che si adatta in modoottimale ai nuovi motori EEVdi mag giore efficienza e allerelative esigenze e tiene inconsiderazione, di per sé, unampio spet tro di dati caratte-ristici topografici. Grazieall’ulteriore miglioramentodella strategia di innesto e

Lino Sinari

“Grazie a numerosi miglioramenti, il cambio automatizzato a 12marce garantisce ora maggiore efficienza di trasporto nel settoredegli autobus turistici. Il consumo di carburante e l’usura vengono ulteriormente ridotti, mentre il cambio di marcia, le manovre e la partenza sono stati resi ancora più confortevoli.

Prosegue con successo la collaborazione tra il costruttore torinese e l’azienda di trasporto caprese che questa volta aggiun-ge nella sua flotta di veicoli due splendidi minibus realizzati per conto di Irisbus Iveco dalla Carrozzeria Cacciamali.

Due nuovi moderni e funzionali minibus si sono aggiunti nella flotta della Staiano Service

Irisbus Iveco artefice della mobilità a Capri

CAPRI - Irisbus Iveco ha consegnato all’azienda Staiano Services diCapri due minibus, parte di una flotta che ha visto, a partire dal2006, la sostituzione di alcuni dei trenta veicoli di proprietà dellasocietà Staiano. La carrozzeria Cacciamali di Brescia, azienda checollabora con Irisbus Iveco su molti progetti, ha allestito questi vei-coli ad hoc su telai Irisbus Iveco 100E22 Eu romidi, modificati e ri-stretti per non superare i 210 cm di lar ghezza massima ammessa perla circolazione su Capri. So no lunghi 5,6 metri, prevedono 20 postiper i passeggeri più uno per l’autista e montano un motore dieselTector 6 cilindri 220 cv euro 5; da segnalare tra le dotazioni una te-lecamera collegata a un monitor per la retromarcia con funzionianche di lettore dvd e una ricetrasmittente in banda CB.

I Fratelli Staiano sono un fon damentale punto di riferimento perl’economia turistica del l’isola di Capri: fin dagli an ni ’50 si sono

specializzati in ser vizi di trasferimenti ed e scur sioni, in passato uti-lizzando soprattutto le tipiche e colorate au to capresi più recente-mente sostituite, con l’aumento dei flus si turistici, da minibus altret-tanto caratteristici. Oggi l’a zienda ha diversificato i propri interessie, oltre a essere concessionaria della biglietteria de gli aliscafi Snavche collegano Capri con Napoli e di alcune li nee di trasporto urbanoad Anacapri, gestisce anche agenzie di viaggio e altre attività turisti-che tutte in linea con il loro motto “l’I sola in movimento”.

La consegna dei due minibus da parte di Enrico Vassallo, diretto-re generale Irisbus Italia, a Costanzo e Alberto Staiano in rappresen-tanza della società, è avvenuta nel luglio scorso nella piazzetta diPunta Carena, sullo sfondo del più grande faro del Sud Italia, allapresenza del sindaco di Capri, Ciro Lembo, e del vicesindaco diAnacapri, Pasquale Mazzarella.

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38N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti MOBILITÀ

STOCCOLMA - Un innovativo au- tobus ibrido di serie di nuova con- cezione circola sulle strade diStoccolma. Per migliorare ulte-riormente l’ambiente nella capita-le svedese, Scania ha avviato unaserie completa di prove operati-ve/funzionali con sei autobus ibri-di a bioetanolo. La tec nologiaibrida ridurrà i consumi di carbu-rante del 25 per cento. L’uso delbioetanolo ridurrà le emissioninette di anidride carbonica fino al90 cen to. “Le prove - ci ha spiega-to l’in gegner Bengt Rasmusen,Direttore Generale di Scania BusItaly - vengono condotte in colla-borazione con la SL, a zien da ditrasporti pubblici di Stoc colma, el’operatore Swebus. In due anni diprova gli autobus serviranno unadelle linee più utilizzate e piùcomplesse di Stoccolma”. “Que-ste prove o pe rative - ha dichiaratoGöran Hammarberg, responsabiledel lo sviluppo autobus in Scania -ci forniranno una preziosa espe-rienza sull’impatto della tecnolo-gia ibrida nella vita reale, non chésui suoi effetti ambientali”.

Le prove sono supportate an -che dalla Swedish Energy A gen cye dalla Swedish EnvironmentalProtection Agency. Nei nuovi au-tobus Scania OmniLink ad acces-so ribassato, Scania combina unamiglior economia dei consumicon l’uso di car burante rinnovabi-le. Con la tecnologia ibrida si pre-vede di ri sparmiare almeno il 25per cen to di carburante e il fattoche i motori Diesel funzionino abioetanolo ridurrà fino al 90 percento le emissioni di anidride car-bonica rispetto a un tradizionaleautobus a gasolio. “Una tecnolo-gia ibrida a lungo termine - ha ag-giunto Hammarberg - ci con senti-rà di ottenere obiettivi ambientaliancora più ambiziosi per il tra-sporto urbano”.

Scania ha scelto per questi au- tobus la soluzione dell’ibrido inserie, la tecnologia che presenta imaggiori vantaggi per il trafficourbano “stop-and-go”. Ciò checontraddistingue una trazione ibri-da in serie è l’as sen za di collega-menti meccanici fra il motore dicombustione e quello di propul-sione. La potenza elettrica viene

generata da un motore Dieseladattato a funzionare a bioetanolo.L’energia meccanica viene con-vertita in energia elettrica da ungeneratore. I sei autobus sonoazionati da un motore elettricoche si tra sforma in generatore infase di frenata. L’energia viene ac-cumulata in supercapacitori conuna durata notevolmente maggio-re rispetto alle attuali batterie.

Dall’inizio della produzionenel 1989, Scania ha fornito cir ca400 autobus urbani a bioetanolo aSL e ciò ha notevolmente contri-buito a migliorare l’am biente nelcentro di Stoccolma. “Il bioetano-lo - ha detto ancora Rasmusen - èil carburante rin novabile più inte-ressante al momento disponibileper il trasporto urbano, conside-rando fattori quali affidabilità, in-frastruttura e tecnologia collauda-ta. La soluzione innovativa di Sca-nia per l’autobus ibrido miglioral’efficienza dei consumi del 25per cento. Grazie al l’a li men -

tazione a bioetanolo, le e mis sionidi CO2 fossile nel l’at mo sferasono ridotte fino al 90 per centorispetto al Diesel. Tut ti i compo-nenti utilizzati, inclusi i moduli diaccumulo del l’e ner gia, sono pro-gettati per una vita utile di 10 o 15anni”.

Il nuovo sistema di trazioneibrida di Scania è il risultato di unprogetto di ricerca di cinque annicondotto allo Scania TechnicalCentre di Södertälje. Lo sviluppodella nuova tecnologia di trazionesi è basata su una va lutazione ge-nerale del sistema di trasportipubblici e anche sul la necessità diattrarre un numero sempre mag-giore di passeggeri. La nuova tra-zione ibrida in serie offre numero-se opportunità per migliorare l’at- trat tiva degli autobus urbani delfuturo. Studi preliminari hanno di-mostrato che la trazione ibrida inserie è adatta al servizio ur banocaratterizzato da frequenti “stop-and-go”, dato l’e le vato grado di

rigenerazione della forza frenante.Quest’ul ti ma è il risultato del po-tente motore elettrico che erogatutta la potenza propulsiva ma ri-genera anche la stessa energia infase di frenata. Il propulsore è unnormale motore Scania Diesel abioetanolo, sul quale è installatoun potente generatore elettrico.Un’unità simile alimenta l’asseposteriore, fungendo da mo toreper la propulsione e da generatoreper la frenata. Inoltre ci sono or-gani ausiliari azionati meccanica-mente o elettricamente.

Le prove operative/fun zio na lidel sistema a trazione elettrica-

ibrida sono basate su sei tradizio-nali autobus urbani a 3 assi ScaniaOmniLink di 13,7 metri dotati dimotori Scania Diesel-bioetanolo.La trazione ibrida in serie è statainstallata al posto del normalegruppo motore-cambio e l’accu-mulo di energia è integrato in unmodulo sul tet to. Parallelamentesono condotti altri studi di fattibi-lità su possibili soluzioni per gliautobus del futuro.

Non esistendo alcun collega-mento meccanico fra il motore acombustione e il motore elettricodi propulsione viene garantita unanotevole libertà di pro gettazione e

allestimento del veicolo. I compo-nenti della catena cinematica pos-sono essere sistemati in modopressoché indipendente gli unidagli altri, ad esempio per ottimiz-zare la distribuzione del peso e lospazio per i passeggeri.

La soluzione di autobus ibridodi Scania lanciata nel 2007 è sta tarealizzata per valutare l’in teressepubblico in un nuo vo concetto didesign per autobus urbani conpropulsione e let trica ibrida e daallora continua a svolgere il ruolodi laboratorio “su ruote”. I com-ponenti della catena cinematicasono situati l’uno sull’altro sullato posteriore dell’autobus, conaccumulatori di energia e funzioniau siliarie integrati nella strutturadel tetto, garantendo così spa zionella sezione centrale del l’autobusper un vano passeggeri agevol-mente percorribile. Nella partefrontale la postazione di guidaall’estremità del l’as se anteriorecostituisce un mo dulo a sé stante.

Con ruote situate negli angoli etrazione integrale, questo au tobusvanta un’eccezionale ma neggevo-lezza senza praticamente nessunaparte sporgente in curva. La strut-tura modulare offre la possibilitàdi realizzare nuovi tipi di autobusurbano con facilità di accesso eun’e le va ta attrattività per i passeg-geri. Que sti moduli sono ugual-mente adatti per autobus a duepiani e per servizi aeroportuali,nonché per alcuni nuovi potenzialiconcetti di autocarri, ad esempioper la raccolta rifiuti e la distribu-zione in città. “In sede di pro getta-zione della trazione i bri da in serie- ha spiegato l’in ge gner Rasmusen- sono stati con siderati i seguentifattori: una riduzione dei consumie del le emissioni almeno del 25per cento nel servizio urbano“stop-and-go”, maggior com fortcon un’accelerazione fluida e co-stante, motore Diesel ad elevataefficienza per la generazione dipotenza adattato a funzionare abioetanolo, riduzione del le emis-sioni di CO2 fossile fino al 90 percento grazie al l’e ta nolo, catena ci-nematica di e le vato rendimentocon elevate pre stazioni per unmaggior piacere di guida, modulodi accumulo (supercapacitori), ri-scaldamento e ventilazione e cli-matizzatore elettrico sul tetto, pos-sibilità di adattare in ugual misurala catena cinematica a motori abiogas o gas naturale, con spazioper il serbatoio sul tetto, nonché apotenziali concetti di propulsionedel futuro quali mo tori di nuovagenerazione, batterie e celle acombustibile, o peratività e qualitàgarantite gra zie all’uso esclusivodi componenti progettati per il ser-vizio pesante, concetto di trazionee co nomicamente conveniente perScania e per i suoi clienti”.

SCANIA BUS / IN GIRO PER LA CITTÀ SEI AUTOBUS IBRIDI A BIOETANOLO

Stoccolma è più pulitaSi tratta di prove operative-funzionali su ruota per testare l’impatto della tecno-logia ibrida nella vita reale, nonché i suoi effetti ambientali nell’utilizzo nel tra-sporto urbano nella capitale svedese. L’obiettivo è ambizioso: ridurre i consu-mi di carburante del 25 per cento e le emissioni nette di CO2 fino al 90 cento.

M.S. Altieri

STOCCOLMA - Vista l’elevata potenza e coppiadei motori Scania si sono scelti generatori/mo-tori elettrici ad alto rendimento. Il motore elet-trico di propulsione eroga la massima coppia(2.750 Nm) fin dallo spunto e l’azionamento ècontinuo. Anche il modulo di accumulo del-l’energia con supercapacitori è progettato per unelevato rendimento e un’alta efficienza. Oltre aldifferenziale sull’asse, non sono necessari altririduttori dato l’ampio range di funzionamentodel motore di propulsione (0-2.400 giri/min,coppia massima fin dalla partenza). L’accelera-zione del veicolo dipende solo dalla potenza delmotore elettrico di propulsione e quindi è indi-pendente dalla potenza erogata dal motore acombustione interna. Il motore è stato ottimiz-zato per funzionare con la massima efficienza,la minima rumorosità e le minime emissioni an-ziché cercare di bilanciare tutti i possibili para-metri.

L’efficienza del generatore è di norma supe-

riore al 90 per cento e va anche oltre il 94 percento. Il motore funziona in base al principioDiesel con un’efficienza tipica fra il 40 e il 45per cento. L’efficienza del motore di propulsio-ne è simile al generatore ed è leggermente infe-riore a velocità molto bassa. Rispetto agli auto-bus tradizionali, grazie alla frenata rigenerativae all’ottimizzazione del funzionamento del mo-tore nel servizio urbano si ottiene almeno il 25per cento di risparmio totale di carburante. Persoddisfare le esigenze dei clienti Scania in fattodi qualità del prodotto, i componenti che inclu-dono i moduli di accumulo dell’energia hannouna durata analoga a quella del veicolo, ovveroda 10 a 15 anni. Tutti i componenti sono quindiprogettati per la minima manutenzione. L’azio-namento elettrico offre diversi vantaggi. Innova-tive soluzioni elettriche per organi ausiliaricome climatizzatore, servosterzo e compressoredell’aria saranno introdotte nella produzione suvasta scala entro pochi anni.

Potenza e prestazioniMotore ottimizzato per la massima efficienzaAutobus Scania con trazione ibrida di serie: nessun collegamento

meccanico tra motore di combustione e quello di propulsione.

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39 MOBILITÀN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

LUGANO - L’ultima realizzazio-ne in casa Teq: 88 cartelli cheindirizzano ai parcheggi dellacittà di Lucerna. L’ultima novi-tà dell’azienda svizzera, dal1986 leader nel settore del l’e -let tronica, è rappresentata da unsistema, già operativo in quel diLu cerna con 88 cartelli, checol lega tutti i parcheggi e tutti ipannelli informativi - numerici,alfanumerici e grafici - a un ser- ver centrale tramite la reteGPRS. Questo interfacciamentoavviene installando in ogni pan-nello e presso ogni parcheggiodei moduli GSM/GPRS dotatidi microcontrollore, in grado dileggere le informazioni messe adisposizione dai parcheggi e dico municare con i pannelli le in-formazioni da visualizzare. Suserver centrale risiede il pro-gramma TeqParking, che gesti-sce, elabora e pubblica tutte leinformazioni raccolte. “Il server- ci ha spiegato Francesco Prio-glio, manager della Teq - è do-tato di database relazionale O -ra cle ed è collegato a un dispo-sitivo di supervisione che necon trolla il corretto funziona-mento e, in caso di errore, tra-mite un segnale elettrico oppureSMS avverte di eventuali cattivifunzionamenti. Il software Teq- Parking è un’applicazioneclient/server, e pertanto è con-sultabile anche tramite i com-puter presenti sulla rete locale”.

La connessione con i dispo-sitivi remoti avviene tramite lare te GPRS, che sfrutta internetper collegarsi al server centrale.La rete ove è installato il servernecessita pertanto della connes-sione a internet e di un IP pub-blico statico. Un firewall dovràinoltre garantire un re-indirizza-mento NAT, al server centrale.Ma alcuni providers telefonici,in opzione, forniscono dellecon nessioni GPRS che nonsfrut tano internet: in tal caso ilpro vider fornirà un router dacol legare direttamente alla rete

aziendale.In sintesi le caratteristiche

prin cipali del sistema centrale:funzionalità completamente au-tomatizzata senza necessità dipresidio del server; architetturaclient/server; autodiagnosi ewatch-dog esterno per il moni-toraggio costante del correttofun zionamento del sistema; da-tabase relazionale Oracle; con-figurazione dei tempi di aggior-namento dei dati con ottimizza-zione dei costi di trasmissione;configurazione delle informa-zioni da visualizzare sui singolipannelli; invio di messaggi aipan nelli; accesso a tutti i dati ri-cevuti da ogni singolo parcheg-gio, sia in tempo reale che a finistatistici; visualizzazione deidati inviati a ogni singolo pan-nello; mappa con l’indicazionedell’ubicazione dei parcheggi edei pannelli; esportazione deidati in formato XML o Excel;op zionale: informazioni all’u -ten za tramite SMS.

Il sistema garantisce la com-pleta funzionalità in modo to-talmente autonomo. “Non è ri-chiesta - ha precisato Prioglio -la presenza di personale addettoal la supervisione dell’impianto.Fun zionalità di autodiagnosi so -no presenti a tutti i livelli, al fi -ne di segnalare in tempo realee ven tuali anomalie che doves-sero richiedere l’intervento del-

l’as sistenza. Grazie al modulod’interfaccia con parcheggi epa line, dotato di microcontrol-lore, da centrale, via remoto, sipossono facilmente configuraretutti i parametri legati alla co-municazione. Sia per i modulicollegati ai parcheggi che perquelli collegati ai pannelli èpos sibile stabilire le ore e lemo dalità d’inoltro dei dati rac-colti, indipendentemente dallafre quenza di aggiornamentocon cui essi giungono dai par-cheggi. Questa funzionalità per-mette di ottimizzare i costi dico municazione: sarà, ad esem-pio, possibile configurare duedif ferenti frequenze d’invio:una alta attiva soltanto in caso

di modifica dei dati; una bassasempre presente. Si potrà, ad e -sem pio, configurare l’invioogni tre minuti soltanto per ida ti che sono cambiati, mentreogni 10 minuti avverrà il rinfre-sco di tutti i dati. Come risulta-to si ottiene di fatto un conside-revole calo del volume dei datitrasmessi durante le ore di scar-sa movimentazione dei par-cheggi. Un’ulteriore possibilitàofferta dal sistema è quella di e -sclu dere l’invio dei dati dei par-cheggi durante le eventuali oredi chiusura”.

Le informazioni visualizzatesui pannelli sono configurabilitramite il software di centrale: aun pannello si possono associare

più parcheggi (funzione di som -ma) oppure, in funzione del lecaratteristiche del pannello, abi-litare in automatico l’ap parizio-ne di scritte, messaggi o im ma-gini grafiche in funzione del nu-mero di posti liberi/oc cu pati. Infunzione delle caratteristiche delpannello, il software di cen tralepermette di inviare mes saggi atesto libero oppure pre-configu-rati su ogni singolo pannello,oppure a un gruppo di pannelli.I gruppi sono configurati perzona geografica, per rap presen-tazione di un singolo parcheggiooppure a piacimento. I messaggipossono avere una validità tem-porale, scaduta la quale spari-scono automaticamente.

Il software di centrale moni-tora il flusso dei dati in arrivoda ogni singolo parcheggio e hainoltre una visione storica deida ti, che permette di effettuarestatistiche sull’utilizzo di ognisingola area. I dati inviati aisin goli pannelli sono sempreac cessibili: in questo modo sipuò verificare cosa sta visualiz-zando ogni singolo pannello. “Ilsistema - ha aggiunto Prioglio -pre vede una rappresentazionesu mappa dell’ubicazione diogni singolo parcheggio e pan-nello. In questo modo si potran-no facilmente ubicare le instal-lazioni sul territorio. Un dispo-sitivo esterno, collegato al ser-

ver e dotato di modem GSM in-tegrato, sorveglia costantementeil funzionamento sia del soft- ware che del server. Un moduloopzionale permette l’invio delleinformazioni relative ai posti li-beri di ogni parcheggio diretta-mente sul cellulare degli autisti.Interrogazioni e risposte avven-gono tramite SMS. Gli utentipossono chiedere lo stato deiparcheggi di tutta la città, diuna sola zona oppure di un sin-golo parcheggio”.

Presso ogni parcheggio e o -gni pannello viene installato unmodulo a microcontrollore do-tato di modem GSM/GPRS“tri-band” interno, interfacciaRS485 e RS232. Il protocollodi comunicazione con il par-cheggio risiede in questo modu-lo, di dimensioni ridotte (100 x80 x 35 mm), che si alimenta a12 V/24 V, oppure tramite unalimentatore esterno da 220 V.

La comunicazione tra questimo duli e la centrale avvienesem pre in forma compressa ecrittografata, in modo da ridurreal minimo i costi di comunica-zione e garantire l’integrità e lariservatezza dei dati inviati. Tut -te le funzionalità di comunica-zione (in automatico, a tem po,su evento, su richiesta) sonoconfigurabili da centrale. Il soft- ware è aggiornabile tramite larete GSM.

TEQ / A LUCERNA 88 CARTELLI INDIRIZZANO AI PARCHEGGI DELLA CITTÀ

Dove trovo un posto libero?Un sistema - integrabile con sistemi informativi, via internet e info mobilità -

collega i parcheggi e i pannelli a un server centrale. Le informazioni possono arrivaredirettamente sul cellulare degli autisti tramite SMS.

Parcheggi e pannelli sono collegati a un server centrale, in modo che a chi guida arrivino informazioni in tempo reale.

TOMASSINI STYLE / ALLESTIMENTI ESCLUSIVI PER UNIMOG

La forza bruta diventa eleganteUna flotta di 18 unità ogni giorno consente ai visitatori di restare affascinati dallo straordinario spettacolo dell’Et-na. Mentre i problemi di accessibilità posti dalle strade de L’Aquila e dintorni sono stati risolti adottando l’U 500.

PASSIGNANO SUL TRASIMENO -Un veicolo estremamente versa-tile, che può essere adibito acellule abitative, farmacie mo-bili, blocchi toilette mobili, la-boratori mobili, “zona relax”per interventi di lunga durata divigili del fuoco, protezione ci-vile o ancora nell’allestimentotu ristico per zone difficilmenteraggiungibili. Gli Unimog alle-stiti Tomassini Style, partnerdel la Evobus del Gruppo Mer-cedes-Benz, stanno servendo iltra sporto dei turisti all’Etna e alVesuvio, così come servono peraffrontare l’emergenza Abruzzodel post terremoto. Gli Unimogsul l’Etna sono un’istituzioneini ziata nel 1986: una flotta di18 unità che ogni giorno tra-sportano i tanti turisti che si la-sciano affascinare dallo straor-dinario spettacolo del vulcanosi culo. Ogni anno sono 300.000che, dalla base della funivia, ar-rivano a quota 2.935 metri perammirare lo spettacolo sempremutevole dell’Etna. E gli Uni-mog contribuiscono a rendereindimenticabile quest’e spe rien -za con un trasferimento como-do, confortevole e, soprattutto,si curo anche lungo il terrenodif ficile dell’Etna. Abbiamo vi -sto all’opera due U 5000 L -

mo dello omologato in classeM3, specifica per autobus - conpasso 3.850, allestiti dall’azien -da perugina, in grado di traspor-tare fino a 29 passeggeri. Dalpunto di vista tecnico, han no latrazione integrale disinseribile,il bloccaggio del differenziale,il cambio con otto mar ce avantie sei retromarce comandate conEsp. Il comfort dei passeggeri èassicurato dalla coibentazionetermoacustica del tetto e dellefiancate, dall’ampia finestraturapanoramica, dalle cappelliereinterne porta oggetti e da un ef-ficace sistema di aria condizio-nata. La sicurezza è garantita daassi a portale con sospensioni amolle ed ammortizzatori e daquattro freni a disco con Abs.

Ma gli Unimog rappresenta-no la soluzione ideale ancheladdove vi siano più seri pro-blemi di accessibilità, dove ilcompito di difficoltà tecnicanon è facilmente superabile.Un esempio di “centimetri chedecidono” è rappresentatodall’u ti liz zo nelle terre abruz-zesi devastate dal terremotodello scor so aprile. In questocaso è stato adottato l’UnimogU 500, con 16 t di peso totale e6 t di carico utile. Largo soli2,3 m e con un passo di 3.350

mm, l’U 500 viene impiegatonelle strade strette e con lapresa di forza può azionarel’attrezzatura necessaria. Lad-dove il profilo altimetrico variasensibilmente, l’U 500 mostrale sue peculiari caratteristiche:può affrontare percorsi conpendenze elevate, infilarsi instradine strette e con passaggiinsidiosi dove spesso po chicentimetri sono decisivi per

poter andare avanti. In tuttiquesti casi l’Unimog ha le suecarte da giocare: sospensionipneumatiche, eccezionale ma-novrabilità, telaio e controtela-io progettati esclusivamente perprestazioni particolari. L’auti-sta gode di un’ottima visibilitàinterna del mezzo, soprattuttoper quanto riguarda la zona didiscesa della porta posteriore.Il suo sedile è di tipo pneumati-

co, regolabile sia verticalmenteche orizzontalmente rispetto alpian tone dello sterzo e in fun-zio ne del peso del conducente.

Quelli descritti sono solo duedegli allestimenti speciali cheTomassini propone per affronta-re ogni esigenza: stazioni dicontrollo e soccorso, stazioni divideosorveglianza, servizi sani-tari mobili, regie mobili, motor-home, cucine per servizio cate-

ring, stazioni di ricerca e rileva-menti per la sicurezza nei can-tieri, officine e uffici mobili.

Si va da mezzi di medie di-mensioni allestiti con partiestensibili, in grado di offrireuna superficie calpestabile chearriva fino a 55 e 60 mq, alMercedes-Benz Vito attrezzatocome laboratorio mobile e allagamma Sprinter Kombi in alle-stimento vip: bagagliera poste-riore dietro i sedili, coibentazio-ne termoacustica di tutto il vei-colo, cristalli laterali semplicitemperati e colorati, cristalloparabrezza stratificato, fanaleriaregolamentare a norme CEE, fi-nestratura panoramica con vetricurvati e incollati esternamente,fri go alla parte anteriore sottocruscotto con carter di rivesti-mento, impianto d’illuminazio -ne, impianto di aria condiziona-ta con diffusione laterale e indi-viduale con bocchette aria e lu -ce, impianto Hi-Fi con radioCD, amplificatore e microfono,modifica testata posteriore coneliminazione delle due porte o -ri ginali e creazione di uno spor-tello bagagliera e del lunotto,due cappelliere/canali veicolovip in alcantara/pelle, otto pol-trone rivestite in pelle con tavo-lino retro-schienale, braccioli,posacenere, retina, maniglia,pa ratia divisoria vano bagaglirivestita in alcantara, porta con-ducente a battente originale concristalli scendenti, porta di ser-vizio anteriore di dimensionemag giore in altezza rispetto al- l’o riginale roto-traslante elettri-ca, porta-bicchieri, prese 12 V,riscaldamento posteriore conconvettori, rivestimento del pa-vimento in materiale termopla-stico finto legno.

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La Città dell’Autobus è un’iniziativa EvoBus Italiain alternativa al nostro tradizionale appuntamento

al Salone di Veronaper info: www.evobus.it [email protected]

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Il miglioramento di giugno, me -se in cui i dati delle venditehanno subito una lieve crescita

regalando speranza, è stato prestosmentito da un luglio fiacco che hadimostrato chia ramente come la ri-presa sia di là da venire. Continuaquindi questo anno di passione peril vei colo industriale, con i com-merciali poco più in forma, con lasperanza che il mese di settembresi proponga come un ve ro spartiac-que tra crisi e ripresa. Sempre chenon si avveri la previsione che sista facendo strada tra gli addetti ailavori (ne trovate qualche tracciaan che tra le interviste di questome se ai dealer del Lazio) e chevuole l’attuale contrazione del

mercato più o meno permanente.Cioè con un piccolo recupero dellepercentuali di vendita, che porti ilcalo nell’ordine del 30/35 percento rispetto ai risultati dell’annoscorso, destinato pe rò a restare taleil prossimo anno e probabilmenteanche quello dopo.

A sostegno di questa tesi si puòindicare la crescita del mercato re-gistrata nell’ultimo decennio, cheha portato il totale delle vendite alivelli difficilmente sostenibili, cre-scita viziata da due leggi Tremontiol tre che dai necessari adeguamen-ti alle norme antinquinamento, so-stenuti da norme favorevoli, maga-ri non in Italia ma che di sicurohanno toccato an che imprenditori

italiani, in particolare chi percorresovente le tratte tedesche.

Se questa previsione dovesse ri-velarsi anche soltanto in parte az-zeccata, comporterebbe per le retidi distribuzione tutta una se rie dinecessari correttivi, co me ad esem-pio investimenti più sostanziosi sulpost vendita (me no veicoli nuoviin circolazione vuol dire più manu-tenzione) e un riequilibro delle ri-sorse messe in campo. Certo, si-gnificherebbe anche la scomparsadal le mappe di qualche dealer chegià in questi mesi naviga in acquetempestose, con annessi problemidi distribuzione per i marchi menodiffusi sul territorio.

Intanto, la quasi totalità deiconcessionari è riuscita in que-st’anno terribile a ridurre di mol to,e in qualche caso ad azzerare, ipropri veicoli in stock, il che haportato molte difficoltà ai costrut-tori che si sono visti ridurre al mi-nimo gli ordini, ma sanato situa-zioni al limite del grottesco, conmilioni di euro di mezzi fermi suipiazzali (ordinati grazie a politichedi extrasconti, offerte speciali e unpo’ di costrizione) che rischiavanodi paralizzare l’attività dei dealer.

Passando alle regioni trattatequesto mese, il Lazio nelle cifrenon si discosta molto dalle statisti-che nazionali, pur presentando ca-ratteristiche atipiche come la mag-gior attenzione ai veicoli commer-ciali, di cui sono presenti a Romaflotte importanti, spesso sottoforma di cooperative, mentre sonorelativamente poche le realtà di li-vello nazionale nel trasporto di

linea. Piuttosto atipica è anche lasituazione delle reti di vendita,mol to influenzata dalla presenzadi due grandi player, Romana Die-sel, concessionario Iveco di enor-mi dimensioni con settant’anni diattività alle spalle e la filiale diret-ta di Mercedes Benz, che a Romaha la sua sede principale e quinditiene molto alla penetrazionenell’a rea. Su questi due punti fan -no riferimento i dealer degli altrimarchi, in buona parte rappresen-tati da filiali dirette. Ed è questa

infatti un’altra particolarità dellazona laziale. Probabilmente ancheper la difficoltà di reperire conces-sionari affidabili in zona, ancheMan e Renault Trucks hanno pun-tato su strutture collegate diretta-mente alla sede italiana. Gli unicidealer indipendenti sono quelliche rappresentano Scania e Volvoe che possono contare su organiz-zazioni solide e ben rodate. Perquanto riguarda Daf la presenza èmolto ridotta dopo le difficoltà ri-scontrate dall’esperienza Imme-diate Trucks.

Da segnalare come quarta parti-

colarità la presenza su Ro ma diconcessionarie anche di altre zone,ad esempio dell’Umbria, che ap-profittano del fiorente mercato so-prattutto nel campo dei commer-ciali (che anche in momenti di crisirealizza numeri importanti) perrimpolpare le proprie vendite.

Le altre regioni del centro sononaturalmente minoritarie, con leMarche in cui il mercato generaleè poco significativo nei numeri mapare aver tenuto meglio che in altrezone. Così non è stato in Abruzzo,che è terra di trasportatori di lineae in cui il crollo è stato pesante.

N° 179 / Maggio 2009Il Mondo dei Trasporti 41

DEALER TRUCK&VANCENTRO

LA REALTÀ DEI COSTRUTTORI DI TRUCKS IN LAZIO, MARCHE E ABRUZZO

Dominio Iveco e della Stellae gli altri si adeguano

La quasi totalità dei concessionari anche in quest’area dell’Italia è riuscita a ridurre di molto, ein qualche caso ad azzerare, i propri veicoli in stock, il che ha portato molte difficoltà ai costrut-tori che si sono visti ridurre al minimo gli ordini, ma sanato situazioni al limite del grottesco,con milioni di euro di mezzi fermi sui piazzali che rischiavano di paralizzare l’attività dei dealer.

TOTALI ABRUZZOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 61TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 162

60,65

6,55

1,631,63

3,27

2,461,85

13,11

8,1939,50

5,557,40

24,07

11,118,02

3,27

1,63Altre 1

Daf 4

Fiat 1

Isuzu 2

Iveco 37

Mercedes-Benz 5

Mitsubishi 2

Renault Trucks 8

Volvo 1

Altre 4

Daf 3

Iveco 64

Man 13

Mercedes-Benz 18

Renault Trucks 39

Scania 12

Volvo 9

TOTALI LAZIOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 229TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 419

65,93

4,36

1,74

5,240,433,10

4,056,55

3,93

9,17 1,74

50,35

5,01

8,35

9,51

5,72

14,08

0,43

0,43 Altre 12

Daf 4

Fiat 1

Iveco 151

Isuzu 1

Man 9

Mercedes-Benz 10

Mitsubishi 1

Nissan 4

Renault 21

Renault Trucks 15

Altre 17

Daf 13

Iveco 211

Man 21

Mercedes-Benz 59

Renault Trucks 24

Scania 39

Volvo 35

Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro

a cura di Mauro Zola

Così l’autotrasporto nel Centro ItaliaDimensioni Azienda Numero Aziende Numero VeicoliLAZIOMeno di 5 veicoli 6.257 11.670Da 6 a 10 veicoli 577 4.257Da 11 a 25 veicoli 356 5.547Da 26 a 50 veicoli 96 3.436Da 51 a 100 veicoli 39 2.774Più di 100 veicoli 29 10.138MARCHEMeno di 5 veicoli 3.851 6.741Da 6 a 10 veicoli 266 1.951Da 11 a 25 veicoli 123 1.876Da 26 a 50 veicoli 23 804Da 51 a 100 veicoli 11 761Più di 100 veicoli 8 3.435ABRUZZOMeno di 5 veicoli 2.500 4.627Da 6 a 10 veicoli 256 1.921Da 11 a 25 veicoli 129 1.990Da 26 a 50 veicoli 27 991Da 51 a 100 veicoli 12 741Più di 100 veicoli 7 2.773

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42N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

ANAGNI - Per aumentare la pro-pria penetrazione nel difficilemer cato del Lazio anche Manha scelto la via della filiale di-retta. Aperta nel settembre del2004, ricavata nella struttura chein precedenza ospitava una car-totecnica, la concessionaria sitrova ad Anagni, in una posizio-ne favorevole, a 600 metri dalcasello autostradale, adatta a te-nere d’occhio anche il mercatodel Centro Sud, pur se un po’distante dal centro di Roma, chein Regione rappresenta natural-mente il principale polo d’ag- gregazione.

A dirigerla è stato chiamatoStefano Di Pietrantonio, unalun ga esperienza alle spalle nelmon do del veicolo industrialedel Lazio. La sua analisi dellasi tuazione degli ultimi mesiconferma in buona parte quelladei diretti concorrenti. “In gene-rale la flessione ha toccatopunte del 50 per cento e anche irisultati Man nell’ingresso ordi-ni si attestano su quelle cifre.Mentre per l’immatricolato sia -mo circa a un meno 45 per cen -to, tenendo conto che alcunicon correnti stanno effettuandooperazioni importanti di destoc-caggio”.

In sostanza una situazionean cora difficile ma soprattuttoimprevedibile. “A giugno sem-brava che dovesse migliorare,mentre invece luglio è stato di-sastroso. Non resta quindi cheaspettare settembre per vederese vengono riavviati gli appaltipubblici”. Che per il Lazio rap-presentano una variabile impor-

tante. “Questa è una Regioneatipica - spiega Di Pietrantonio -in cui se si fermano gli appalti,come in questi mesi, ci fermia -mo anche noi. In questo ca sonon rimane che sperare nel ri- lancio delle infrastrutture, giàdel resto annunciate”.

Nel frattempo i circa 220/250 autocarri venduti dallastrut tura nei primi anni di attivi-tà sono soltanto un ricordo, an -che se naturalmente come pertut te le filiali quella Man non èsoltanto un centro per la vendi-ta. Nei 300 mq di uffici (a cui siag giungono un piazzale da25mi la mq, un’area di 500 mqper il magazzino ricambi eun’of ficina di 3mila mq. affidataa un imprenditore privato) trovaposto un centro per la formazio-ne che copre tutto il Sud dellaPenisola. Così come per gliusati, la filiale di Anagni rappre-

senta un centro gestito di retta-mente dalla Man Top Used.

Pur trattandosi di un’emana-zione diretta della Casa madre,la filiale Man del Lazio è unastruttura decisamente snella, ilche aiuta nei momenti difficili,con appena cinque persone im-pegnate nel back office e altret-tante nella vendita veicoli nuovioltre a un venditore dedicatoall’usato. Come già detto la, re-lativa, lontananza dalla Capitaledifferenzia il mercato dellastruttura, quest’anno concentra-to in modo particolare sui veico-li leggeri e medi, indirizzativerso una clientela sparsa nelleprovince laziali, che comprendenumerose licenze in conto pro-prio. Il che in questo 2009 nonrappresenta certo uno svantag-gio, dato che i trattori, come nelresto d’Italia, sono quelli chepiù hanno subito un crollo verti-

cale. “Si tratta poi di un seg-mento in cui siamo ulteriormen-te penalizzati dal fatto di dispor-re di un prodotto Premium, chesi pone nella fascia alta in termi-ni di prestazioni e caratteristi-che, che in periodi come questopuò impressionare un clienteche cerchi solo il prezzo. Nono-stante ciò siamo decisamentecontrari a una politica di svalu-tazione di un prodotto che ga-rantisce già oggi un ottimo rap-porto qualità-prezzo”.

Le soddisfazioni allora arri-vano da segmenti altrimenticon siderati di nicchia, come ilca va o le linee TGL e TGM.“Per i quali il Lazio si è rivelatoun grande mercato, dato chedal l’anno del lancio, estate2006, a oggi ne abbiamo vendu-ti oltre un centinaio, molto so -pra la media nazionale. Delresto si tratta di ottimi prodotti,che sfruttano la possibilità dipoter disporre di motorizzazioniEuro 5 senza l’obbligo di urea”.

Quella di TGM e TGL è unaclientela particolare, fatta dimol ti conto proprio e comunquemolto diversa da quella deiclassici trasportatori. Per poterlaavvicinare meglio, Di Pietranto-nio traccia il futuro svilup podella filiale Man. “L’o biet tivo èdi strutturarci con nuo vi punti diassistenza per essere il più vici-no possibile alla clientela. Dob-biamo diventare più capillari,perché questi sono clienti chenon fanno lunghe distanze peracquistare il proprio mezzo”.

Detto dei programmi futuriresta da chiarire una differenza,se esiste, tra l’essere concessio-naria e l’essere filiale. “Le ri-spondo in generale senza riferi-menti specifici alla Man. In unafiliale - spiega Di Pietrantonio -c’è forse un po’ meno di elasti-cità. Il cliente, con un imprendi-tore privato, trova un accordopiù semplicemente. È d’altrondevero che il rispetto degli stan- dards di Customer Care propridi una filiale sono naturalmentesuperiori a quelli di un conces-sionario”.

Logico che ciò si rifletta an -che sulla politica relativa ai fi-nanziamenti. “Per cui ci servia-mo soprattutto della captive delmarchio. Personalmente sonocontrario a stipulare leasing consocietà esterne a meno che ilcliente non abbia già con questeun rapporto privilegiato. ConMan Finance riusciamo del re -

sto a fare un buon lavoro, cer-cando formule più elastiche ri-spetto allo standard, aprendo adesempio ai finanziamenti piùche ai leasing, anche tropposfrut tati”.

Gli ultimi commenti del re-sponsabile della filiale Man so -no riservati al futuro prossimoventuro. “Di natura sono ottimi-

sta, come tutti i commerciali.Dal la crisi possono nascere an -che opportunità interessanti, perquesto ai miei venditori chiedouna carica molto forte”.

Se la filiale diretta del co-struttore tedesco si occupa delLa zio, è la Covi Servizi, checommercializza anche il mar-chio Isuzu a coprire l’Abruzzo.

TOTALI MARCHESOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 31TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 168

83,87

6,45

3,22 2,97

12,506,45

25

8,92

10,71

10,71

14,88

14,28

Iveco 26

Man 2

Mercedes-Benz 2

Renault Trucks 1

Altre 5

Daf 21

Iveco 42

Man 15

Mercedes-Benz 24

Renault Trucks 25

Scania 18

Volvo 18

ANCONASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 68 (-20,9%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 46 (-31,3%)

55,88

13,24

4,41

8,826,52 1,174,41

8,82 13,04

39,13

6,524,35

13,04

15,22

2,94

1,47Altre 3

Daf 6

Iveco 38

Man 9

Mercedes-Benz 6

Renault Trucks 1

Scania 2

Volvo 3

Altre 3

Daf 6

Iveco 18

Man 7

Mercedes-Benz 6

Renault Trucks 1

Scania 2

Volvo 3

Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro

MAN TRUCKS

Anche il costruttore tedesco ha scelto di essere presente direttamente nel Lazio

Di Pietrantonio: “In difesa con la gamma media”

I3mila mq di officina che completano la filiale Man non sonogestiti direttamente dalla Casa madre. La scelta fatta dal co-

struttore tedesco è infatti stata di affidare il punto assistenza a unoperatore indipendente, Pietro Fiorini e così resterà anche in fu-turo. “La differenza di proprietà - spiega Di Pietrantonio - nonha però minimamente inciso sulla qualità dei rispettivi servizitant’è che il nostro centro assistenza ha conseguito nel 2009 ilterzo posto a livello europeo tra tutte le officine Man”.

Best seller

Oltre ai soliti trattori, la filiale di Anagni ha ottenuti ottimi ri-sultati nel segmento da cava, presidiato dalla nuova gamma

TGS. “Ci abbiamo puntato molto - spiega il responsabile Di Pie-trantonio - e infatti il TGS è tra i migliori mezzi del segmento,grazie a cui siamo riusciti a raggiungere una quota tra il 10 el’11 per cento strappando vendite a competitor molto quotati”. Inquesti ultimi mesi quel settore si è però fermato. “Ma speriamoche riprendano presto gli appalti pubblici”.

Officina

DEALERMan N. Vertrieb Sued AG, filiale di Anagni, via Ponte del Tre-mio 1, 03012 Anagni (FR)Covi Servizi srl, via A. Gramsci 8, 65015 Montesilvano (PE)

OFFICINE AUTORIZZATE TRUCKCar Diesel srl, via Pò 30, 66020 San Giovanni Teatino (CH)Fimi spa, via Pasubio 45, 63037 Porto D’Ascoli (AP)Nicar srl, via del Casale Lumbroso 491, 00166 RomaOfficina Meccanica Poggino srl, strada Poggino snc, 01100 ViterboPierantozzi & C. Off. Meccanica snc, c/o Cit spa, Villa S. Anto-nio, 63100 Ascoli Piceno

OFFICINE AUTORIZZATE TRUCK E BUSManservice Roma srl, via Ponte del Tremio 1, 03012 Anagni (FR)O.M.D. Officina Meccanica Diesel, via Carciano 29/31 angolovia Affile, 00131 RomaStardiesel 2001 srl, via Ignazio Silone 13, 60035 Jesi (AN)Truck Assistance srl, C.da Montedoro s.n., 62010 Urbisaglia (MC)

OFFICINE AUTORIZZATE BUSP.A.R. Bus srl, via G. Severano 33, 00162 RomaRicambi e Rettifiche Laziali srl, via dell’Industria 6, 00065Fiano Romano (RM)SE.GE.TRA. srl, via di Tor Cervara 279, 00155 Roma

Rete Man

11Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

3,42Percentuale Man tra le 6 e le 16tonnellate

49Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

6,54Percentuale Man sopra le 16 ton

Così Man Trucksnel Centro

In attesa dell’auspicata ripresa della domanda di veicoli pesanti, la filiale romana di Man sta ottenendo buoni risultati con i veicoli medi TGL e TGM grazie ai qualisi sta consolidando una clientela fatta soprattutto da aziende che trasportano in conto proprio. Ed è su questo terreno che si sviluppa la strategia di espansione di Man.

Stefano Di Pietrantonio, responsabile della filiale Man di Anagni.

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43 DEALERN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

ROMA - Anche Renault Trucksper affrontare il mercato lazialeha puntato su di una filiale diret-ta, che ha iniziato la propria at ti-vità nel dicembre 2006. “Pri ma -spiega il responsabile della filia-le Carlo Di Carlo – avevamosoltanto un ufficio di rappresen-tanza. Con la nuova se de siamoriusciti a crescere co stantementepartendo da una base di 200mezzi venduti per arrivare ai 420del 2008, di cui 120 pesanti e ilresto fatto di veicoli commercia-li. Non solo, ma anche con lachicca di essere stati per dueanni il primo importatore nelmercato oltre le 16 tonnellate:un grosso risultato dato che an-davamo a cozzare contro realtàconsolidate”.

Quest’anno naturalmente lecifre sono cambiate. “Il mercatodel Lazio - prosegue Di Carlo -ha visto un crollo di circa il 50per cento sull’immatricolato, unpochino meglio è andata con ileggeri. Il grosso problema stainfatti nei pesanti e nei mezzicantiere, non essendoci sta te im-portanti commesse pubblichesono rimasti fermi”.

I dati relativi a RenaultTrucks rispettano questa propor-zione? “Siamo nella media. Perfortuna - commenta il managerdel costruttore francese - stiamoin qualche modo sentendo se-gnali di ripresa, cominciamo aparlare con operatori del settoreche stanno facendo programmi,che valutano se c’è la possibilitàdi sostituire qualche mezzo. Ri-spetto al pessimismo totale chec’era a inizio anno si comincia avedere un barlume di luce. Quel-lo della distribuzione è uno deimercati più importanti per l’areaed è tra quelli che ha risentitomeno del crollo, e poi c’è unmercato locale che ancora fun-ziona”.

La clientela romana per Re-nault Trucks è composta in granparte di piccole e medie flotte“Una grossa fetta di mercato vadalle cinque alle venti macchine,il padroncino è quasi sparito e legrandi flotte sono poche, qual-cuna su Frosinone, due o tre aRoma”.

Molto importante si rivela in- vece il settore delle cooperative.“Soprattutto per i leggeri, trat-tandosi di corrieri. Una venditamolto simile a quella della flottaperché sostanzialmente dellecooperative hanno soltanto la ra-

gione sociale, chi decide, trannein alcuni casi, è il presidentedella cooperativa. Completano ilquadro alcune realtà di noleggio,i cui mezzi vanno comunque ariversarsi nell’ambito delle coo-perative. Ovviamente questo è ilgrosso del mer cato poi c’è ilconto proprio, che rappresentaun 40 per cento del totale”.

Per il momento le attenzionidella filiale Renault Trucks siconcentrano sui maggiori clienti.“Siamo giovani sul mercato ro-mano, quindi il grosso dei nu-meri andiamo a svilupparlo do vec’è il massimo della potenziali-tà”. Se la composizione delparco clienti è piuttosto partico-lare, le problematiche sono lestesse delle altre zone. “Il mer-cato romano credo - lamenta Di

Carlo - sia uno dei più esasperatiriguardo alla bassa redditività,del resto in provincia sono pre-senti tutte le Case, con realtà im-portanti, appoggiate direttamen-te dai costruttori”.

Per questo il manager sostie-ne la scelta del costruttore di ri-correre a una filiale. “È l’unicasoluzione possibile, in questomomento, un concessionario pri- vato, considerati gli investimentiche dovrebbe andare a fa re e conla redditività che cala, do vrebbefare un grosso sforzo economi-co, avere una grossa fe de nelproprio lavoro”.

Secondo problema scottantequello dei finanziamenti. “Unasituazione dolorosa, in questomomento fare un contratto con ilcliente è già difficile e mentre

prima si trattava della conclusio-ne di un percorso oggi è soltantol’inizio di un strada altrettantodifficile, altrettanto dolorosa. Aldi là delle chiacchiere che sifanno sulle banche, sulla conces-sione di crediti, non c‘è un aiutoreale alla media impresa. I nostriclienti vivono una situazioneestremamente precaria, dovutaal restringimento del credito. Il50 per cento dei finanziamentinon passano. Il nostro punto di

riferimento è la captive del grup-po, anche se ov viamente lavoria-mo anche con finanziarie ester-ne”

Passando invece alle note po-sitive, Renault Trucks Roma puòcontare su di un indubbio puntodi forza. “L’agilità. Sia mo unastruttura leggera, con cinquevenditori, uno dei quali dedicatoall’usato e due persone di backoffice, in contatto diretto con iltop management di Renault

Trucks per cui le decisioni leprendiamo in tempo rea le. Lanostra leggerezza ci aiuta anchedal punto di vista dei costi, pos-siamo così affrontare con piùtranquillità il periodo difficile”.

Se la filiale copre l’intero La -zio, tra i dealer del marchio fran-cese va segnalato nel centrodella Penisola anche Mercadan-te, che in Abruzzo ottiene da an -ni risultati superiori alle me dienazionali del costruttore.

ASCOLI PICENOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 52 (-21,2%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 50 (-5,7%)

11,54

17,31

9,62 1413,46

5,77

36,54

10,71

10

86

38

18

6

Daf 5

Iveco 6

Man 3

Mercedes-Benz 9

Renault Trucks 19

Scania 3

Volvo 7

Daf 5

Iveco 4

Man 3

Mercedes-Benz 9

Renault Trucks 19

Scania 3

Volvo 7

CHIETISOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 95 (-33,6%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 77 (-36,9%)

49,47

4,21

4,21

1,053,161,05

1,302,60

24,21

9,47

45,45

5,19

5,19

28,57

11,69

2,111,05

Altre 1

Daf 3

Fiat 1

Isuzu 2

Iveco 47

Man 4

Mercedes-Benz 9

Renault Trucks 23

Scania 4

Volvo 1

Altre 1

Daf 2

Iveco 35

Man 4

Mercedes-Benz 9

Renault Trucks 22

Scania 4

RENAULT TRUCKS

Sul veicolo pesante di maggior successo il responsabile dellafiliale ha pochi dubbi. “Il Premium in questo momento è il

mez zo con il rapporto qualità prezzo migliore in assoluto. Conot time performance dal punto di vista dei consumi. A Roma,inoltre, ci sta dando molte soddisfazioni il Kerax, a differenza diquella che è la storia di Renault Trucks in Italia. Sta facendo benparlare di se, ed è presente nelle maggiori aziende del settorecava, grazie al fatto che si tratta di una macchina molto semplicee molto efficiente, che non da problemi”.

Sui leggeri invece il veicolo di punta è il Mascott. “Una granmacchina da lavoro, richiestissima, robusta, con un peso accetta-bile. È stata buona anche l’accoglienza riservata al Maxity, chepiano piano si sta affermando per la distribuzione cittadina, percui ha caratteristiche ideali, come la maneggevolezza”.

Best seller

L’officina ospitata nella filiale del costruttore è gestita in out-sourcing da un riparatore autorizzato Renault Trucks. “Si è

trattato di un esperimento per capire quello che potevamo faredirettamente sul territorio romano”, spiega Di Carlo. Che precisaulteriormente: “Il nostro obiettivo a medio termine è quello dicreare una struttura d’immagine per Renault Trucks, una vera epropria succursale, con un nostro immobile dove strutturare tuttoil business gestito direttamente. Stiamo cercando soluzioni. Po-trebbe essere qui, ma potremmo anche spostarci”. In questo con-testo troverebbe posto anche un’officina gestita direttamente:“Sia mo in attesa di costruirne una nuova, per questo abbiamopre ferito aspettare e affidare l’assistenza a chi già aveva un’espe-rienza diretta in zona”. Gran parte dell’attuale attività si concen-tra sulla preparazione dei veicoli nuovi. “Anche se adesso stannolavorando molto sulle riparazioni”. La situazione dell’assistenzasu Roma in generale è comunque piuttosto buona. “Disponiamodi quattro officine nei punti cardinali della città, quindi con unamag giore copertura rispetto a concorrenti che hanno struttureim portanti ma concentrate in una sede unica”.

Officina

DEALERRenault Trucks Italia spa, via Procoio, 00065 Fiano Romano (RM)Mercadante Truck, contrada La Selva, 66020 Paglieta (CH) - viaM. Turchi Z.I., 66013 Chieti Sicamion srl, via Einaudi 10, 61032 Fano (PU)

OFFICINE AUTORIZZATEA.R.V.I.A. snc, via F. Santi 4/6, 60035 Jesi (AN)Autocarri F.lli Di Giulio srl, via Dei Gerani 8,67051 Avezzano (AQ)Carbus srl, via Cristoforo Sabbadino 141, Ponte Galeria, 00146RomaCentro Diesel snc, via Dell’Industria 7, 61032 Fano (PU)Di Giovannantonio srl, via Piane Vomano 37, 64026 Rosetodegli Abruzzi (TE)Eurodiesel srl, via Pontina km 32,200, 00040 Pomezia (RM)Frasca & C. sas, Località Ponte del Grillo km 0,600, 00060 Ca-pena (RM) - via Procoio, 00065 Fiano Romano (RM)Promotors srl, via Piave 75/75A, 04100 LatinaOfficina Da.Ni. F.lli D’Angelo snc, via Delle Case Rosse 23,00131 RomaOfficina Eurocamion snc, S.S. 16 Adriatica 101, 64014 Martinsi-curo (TE)Officina Meccanica Luzi & Cipolloni, via Val Tiberina 180,63037 Porto D’Ascoli (AP) O.R.ME.CA. snc, via Degli Artigiani 16, 00045 Genzano diRoma (RM)Somefa Service srl, via Velluti 14, frazione Piediripa, 62100 Ma-cerata

Rete Renault Trucks

87Veicoli immatricolati nel 2009sotto le 6 tonnellate

1,28Percentuale Iveco sotto le 6 ton

24Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

7,47Percentuale Renault Trucks trale 6 e le 16 tonnellate

88Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

11,74Percentuale Renault Truckssopra le 16 tonnellate

Così Renault Trucksnel Centro

Per due anni Renault Trucks è stata il primo importatore sopra le 16 ton

La Losanga alla conquista di RomaIn due anni, cioè da quando è stata inaugurata la filiale diretta, il costruttore francese ha già ottenutorisultati importanti che, con il già programmato potenziamento, soprattutto per quanto riguarda il settore cruciale dell’assistenza, possono diventare nel medio termine ancora più soddisfacenti.

Renault Trucks Roma, filiale diretta da Carlo Di Carlo (in basso), è situata in uno snodo cruciale.

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44N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

Numeri tutto sommato mi-gliori del previsto per la struttu-ra che ha di recente festeggiatoi 70 anni di attività e che è dedi-cata alla vendita e all’assistenzadei veicoli industriali e com-merciali Iveco e Fiat, degli au-to bus Irisbus, dei mezzi per ca -va e movimento terra Astra eNew Holland Construction, deitrattori agricoli New Holland eCase. La storia della RomanaDiesel ha preso il via prima del-l’ultimo conflitto mondiale sul -la base dell’esperienza di dueaziende, la Saroca e la Sievit(Commissionarie OM e Viber-ti), che danno vita nel tempo adaltre sette realtà, e che poi, at-

traverso un lungo e laboriosopro cesso d’integrazione sonodiventate un’unica impresa, trale più grandi nel settore in Eu-ropa.

VENDITORI SPECIALIZZATI PER OGNI SETTORE

Quale può essere consideratoil punto di forza di RomanaDiesel?

“In verità - risponde l’a.d. diRomana Diesel - i punti di for -za della nostra attività sono tre,riconducibili alla cura del clien-te, alla ricerca capillare di nuoviclienti e all’investimento conti-nuo nella forza di vendita”. Cheè naturalmente imponente, an -che considerando i vari settoria ziendali (veicoli industriali,com merciali, autobus, cava can-tiere, movimento terra, trattori

agricoli, trainati) in cui è impe-gnata. I venditori sono circa 80divisi per settore. “Ciascunospecializzato sul proprio pro-dotto, ma sempre in una pro-spettiva coordinata di tutta lagam ma offerta dalla RomanaDiesel”.

Naturalmente, la qualità delprodotto Iveco aiuta non po -co… “Sì, certo, soprattutto dalpunto di vista dell’affidabilità,garantita dal servizio post ven-dita diffuso in tutto il Lazio conle Officine Autorizzate RomanaDiesel (oltre quaranta) aderential Consorzio Romano IndustrialService (Cris). Ma è anche im-portante per il successo di Ro-mana Diesel la grande disponi-bilità della Casa a essere vicinaalle esigenze e alle richieste deinostri clienti”. La cui tipologiaè “molto vasta, dal settore della

FROSINONESOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 61 (-69,3%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 53 (-70,2%)

49,18

4,92

9,84 7,558,20

14,75

4,92

6,5650,94

5,66

9,43

16,98

3,77

5,661,64

Daf 6

Iveco 30

Man 3

Mercedes-Benz 4

Nissan 1

Renault Trucks 3

Scania 9

Volvo 5

Daf 4

Iveco 27

Man 3

Mercedes-Benz 3

Renault Trucks 2

Scania 9

Volvo 5

LʼAQUILASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 31 (-29,5%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 16 (-51,5%)

48,39

3,23

6,259,68

6,45

22,58

9,68

50

18,75

18,75

6,25

Altre 1

Iveco 15

Mercedes-Benz 7

Mitsubishi 2

Renault Trucks 3

Volvo 3

Altre 1

Iveco 8

Mercedes-Benz 3

Renault Trucks 1

Volvo 3

Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro

Romana Diesel è una delle più importanti realtà Iveco a livello europeo

Artusi: “Così difendiamouna tradizione di successo”Il dealer vanta una tradizione di successo lunga 70 anni costruita attraverso un impegno costante neiconfronti dei clienti, ritenuti da sempre veri partner da assistere al meglio. Alla vendita dei pesantitorinesi si è aggiunta nel tempo quella dei commerciali Fiat, di Astra, Irisbus, New Holland e Case.

ROMA - Le dimensioni contano.Nel bene come nel male. Lo saperfettamente Mario Artusi,amministratore delegato di Ro-mana Diesel, una delle più im-portanti concessionarie italiane,forse la più importante, con unvolume d’affari da capogiro,che “copre tradizionalmentecir ca il 30 per cento del merca-to laziale - come spiega Artusi -e de ve quindi, date le dimensio-ni, sopportare gran parte dellariduzione della domanda”. Se-condo il dealer romano, il 2009si chiuderà “con una diminuzio-ne delle vendite tra il 28 e il 32per cento rispetto ai risultatidel l’anno s corso”.

IVECO

Difficile per l’a.d. di Romana Diesel Mario Artusi scegliereun bestseller nella gamma Iveco. “Non si può considerare

tale un solo veicolo - commenta - in quanto a partire dal supercollaudato Daily per passare all’EuroCargo che è il veicolo me -dio più venduto in Europa, per finire allo Stralis All Blacks chesi distingue nel suo settore, non dimenticandoci del Trakker dacantiere ad alto contenuto tecnologico, sono tutti best-seller”.

Best seller

DEALER

Romana Diesel spa, via Collatina 456, 00155 Roma - via dell’Industria,03023 Ceccano (FR) - S.S. 148, Pontina km 67,500, 04100 LatinaAdriacar srl, via Aterno 90/92, 66020 Sambuceto (CH)Mandolini srl, via Corinaldese 110, località Brugnetto, 60019 Senigallia(AN)Naspetti spa, via Adriatica 21/b, 60015 Falconara Marittima (AN) - viadei Canonici 120, 61100 Pesaro - via San Giovanni, 64010 Colonnella(TE) Salaria Carri spa, Grande Raccordo Anulare, km 64,900 uscita 32/33,00163 RomaStrappini srl, località Caldare, 01028 Orte (VT) - strada provinciale Tu-scanese 77, 01100 ViterboTessitore spa, S.S. 16, km 520,300 loc. San Tommaso, 66055 Vasto (CH)

OFFICINE AUTORIZZATE

Adriacar srl, via Aterno 62, 66020 San Giovanni Teatino (CH)Andreani Maurizio, via Piero Gobetti, località S. Maria Apparente, 62012Civitanova Marche (MC) Angeloni – Sanchioni srl, via Milano 79, 61100 PesaroAntonacci Bruno snc, Zona Industriale 1, Bazzano, 67010 L’AquilaAntonio Corigliano, via Giovanni Emanuele Bariè 30, 00050 RomaAutofficina di Nino Venturino snc, via San Clemente 3, 65020 Castiglio-ne a Casauria (PE)Autofficina di Pofi Silverio & Paniccia Ada snc, via Casilina Nord km104,300, 03024 Ceprano (FR)Autofficina F.lli Pennesi snc, via F. Di Benedetto 22, 00173 RomaAutofficina GB srl, via Vittore Ghiliani 9, 00134 RomaAutofficina Pontina srl, via Bolivia 12, 00040 Pomezia(RM)Balacco snc di Balacco Dino, via Cons. San Filippo 25, 63018 Porto San-t’Elpidio (AP)Bianchi Antonio & Figli snc, strada provinciale Porto Clementino, 01016Tarquinia (VT)Brutti Enrico srl, via G. Di Vittorio 4, 60035 Jesi (AN) Centro Diesel di Santarelli Giuseppe & C. snc, via Della Comunicazione13, 63036 Spinetoli (AP) Centro Riparazioni Autoveicoli srl, Località Casetta, Gavignano, 02040Forano (RI)

CM Meccanica, via di Saponara 711, 00124 RomaCMS snc, via Casilina km 48, 00034 Colleferro (RM)Corbi Cesare & Figli snc, viale Del Lavoro 2, 00045 Genzano di Roma(RM)D’Andrea Matteo snc, via Amerigo Vespucci 174, 65126 PescaraDe Bartoli Romano, via L. Falasconi 46/A, 61033 Fermignano (PU)Diesel Car di Boni Pedini Lino e Figli snc, via Delle Industrie, localitàPian di Rose, 61040 Sant’Ippolito (PU)Diesel Marche srl, S.S. 16 km 321, frazione Scossicci, 60025 Porto Reca-nati (MC)Eco Car srl, via Leonardo da Vinci 5/7, 60033 Chiaravalle (AN)Eurocar di Vicari Paolo srl, via E. Greco snc, 02100 RietiEuromeccanica ’92 srl, via Madonna delle Grazie 233/235, 04022 Fondi(LT)Euro Service snc, via Brunelleschi 33 B/C, 67051 Avezzano (AQ)F.C. snc di Falasconi e Cupido,via Flaminio 1 km 1.375, 60027 Osimo(AN)Ferrari srl. Zona Ind. Piano Venna, 66016 Guardiagrele (CH)F.lli Morichi snc, via Albertini 4, 60128 Ancona F.P.Z. snc, via Monte Gennaro, 04100 LatinaLamancini snc, via Diversivo Acquechiara 20, 04022 Fondi (LT)La Moderna Fabrianese snc, S.S. Arceviese, 60044 Fabriano (AN)Lorenzon Antonio, via N. Paganini, 04014 Pontinia(LT)LTS Meccanica srl, strada Poggino snc, 01100 ViterboMagliocchetti & Gratissi snc, viaCasilina km 51, 00034 Colleferro (RM)Maurizio Dominici, via Di Procoio 41/A, 00065 Fiano Romano (RM)M. & F. Ferrante snc, via Monti Lepini 70, 04012 Cisterna di Latina (LT)Montecchiarini Adelmo snc, via G. Deledda 1, 62010 Montecassiano(MC)Nova Idro Diesel snc, via Ignazio Silone 13, 60035 Jesi (AN)Nuova Diesel srl, via dei Canonici 138, 61100 PesaroNuova Nucci & Grosse snc, via Brunelleschi 11, Zona San Leo, 61020Auditore (PU)O.C.A.I. srl, via Tullio Ascarelli 173, 00166 RomaO.C.M. srl, corso Garibaldi 197, 03037 Pontecorvo (FR)Officina 2000 srl, via Padiglione Acciarella km 3,800, 00048 Nettuno (RM)Officina Diesel Volpi Luciano, Sergio & C. snc, via Flaminia 215, 61043Cagli (PU)

Officina Di Gianvito di Di Gianvito Piergiorgio, via Vibrata 15, 64016Sant’Egidio alla Vibrata (TE)Officina Meccanica Bonetti snc, via Monte Solarolo 305, 00054 Fiumici-no (RM)Officina Meccanica Mustaccio di Di Giosia Gianfranco & C. snc, 64023Mosciano Sant’Angelo (TE) Officina Meccanica Renzetti snc, Contrada Piano la Barca 24, 66020 Pa-glieta (CH)Officina Palleschi C. & C. srl, via Marsicana 65, 03039 Sora (FR)Officina Silenzi Fabrizio, via Pascolaretto 8, Fonte Nuova, 00010 Menta-na (RM)Officina Vagnozzi Due srl, zona Autoporto uscita A14, 64026 Rosetodegli Abruzzi (TE)Officine Meccaniche Amati C. & C. snc, via Della Campana 53, 00048Nettuno (RM)O.M.A.D. srl, via Toniolo 5, 61032 Fano (PU)O.M.A.R.T. srl, via G. Di Vittorio, loc. Villa Pavone, 64100 TeramoO.M.I.S.P. srl, via Vicchio 23, 00148 RomaO.R.A.D. srl, via Michele Migliarini 19, 00173 RomaOSSO srl, via Riserva del Bagno 1, Isola Farnese, 00123 RomaPellegrini Luigi & Figli snc, via Tocco da Casauria 69/71, località CaseRosse, 00131 RomaPerini snc, via Nazionale Adriatica Sud km 437,900, 64029 Silvi (TE)Raggruppamento Officine Meccaniche AR.MA. srl, via Walter Tobagi35/39 angolovia Del Fringuello 37, 00169 Roma Rascioni Elio snc, Contrada San Martino 26, 62029 Tolentino (MC)Ruffini Renzo, Morresi Generoso & C snc, Contrada Torrenuova 46,62016 Potenza Picena (MC)SA.MA. snc, località Ponte delle Tavole, 03012 Anagni (FR)Satodi Roma srl, via Di Valle Bagnata 33, 00132 RomaS.E.T. snc, via Rocca di Cave 36/40, 00131 RomaTorlone Mario, Strada Statale 17, km 67 + 447, 67020 Navelli (AQ)Torregiani srl, via Dell’Olmo 141, 00155 RomaValentini Bruno Officina srl, S.S. 1 via Aurelia Km 40,400, 00055 Ladi-spoli (RM)Valentini Carri srl, via Felice Pascucci 5, 00053 Civitavecchia (RM)Vit – Ang snc, via Scozia, 64026 Roseto degli Abruzzi (TE) Zanchetti Fosco, via Del Lavoro 18, 61030 Canavaccio (PU)

Rete Iveco

Mario Artusi, amministratore delegato di Romana Diesel.

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distribuzione che vede impe-gnati principalmente Consorzi eCooperative, ai piccoli padron-cini per passare all’autotraspor-to professionale delle grandi a -zien de di flottisti e delle grandiimprese di costruzione”.

Romana Diesel punta non

45 DEALERN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

si ma uno di quelli più efficaciper il marchio (non a caso LucaBarolo è stato scelto comeprimo presidente della nuova so- cietà per azioni con sede a Ro -ma), quindi il Gruppo Mirando-la, che nell’ambito delle va rie at-tività svolte comprende anchel’assemblaggio per buona parted’Europa dei camion Isu zu,mentre a garantire i giusti con-tatti con il territorio avrebbepensato il terzo player, il GruppoBondatti, già attivo a Roma an -che come concessionario Isu zu.

La presentazione della nuovarealtà coincide con la prima,sfor tunata, edizione del Tras -Com, il salone romano dei vei-coli commerciali, nel giugno del2007. E si tratta di una presenta-zione alla grande, con uno stand

ROMA - Storia complessa e percer ti versi inspiegabile quelladel la Immediate Trucks, la con-cessionaria Daf di Roma, cheavrebbe dovuto portare il co-struttore olandese a migliorare leproprie quote nel Lazio. I pro po-siti iniziali della rappresentanzaitaliana del costruttore erano diaprire a Roma una filiale diretta,scelta comune a buona parte deiconcorrenti.

L’i dea venne però accantona-ta quando si offrirono di darevita a una nuova società, la Im-mediate Trucks spa, tre nomimol to noti nel mondo del veico-lo industriale, l’Autoveicoli Ba-rolo, già concessionario Daf allepor te di Milano con propaggininel resto della Lombardia e inPiemonte, non un dealer qualsia-

LATINASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 62 (-42,1%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 51 (-46,3%)

11,29

32,26

6,4514,52

7,8417,65

12,90

4,84

8,06

8,06

9,80

31,37

15,69

3,92

5,88

7,84

1,61

Altre 9

Daf 7

Iveco 20

Man 5

Mercedes-Benz 5

Renault 1

Renault Trucks 3

Scania 8

Volvo 4

Altre 9

Daf 5

Iveco 16

Man 4

Mercedes-Benz 3

Renault Trucks 2

Scania 8

Volvo 4

MACERATASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 28 (-57,6%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 26 (-54,4%)

7,14

25

3,57

10,71

3,85

11,5410,71

25

17,86

7,69

19,23

11,54

26,92

19,23

Altre 1

Iveco 3

Man 2

Mercedes-Benz 7

Renault Trucks 5

Scania 7

Volvo 3

Altre 1

Iveco 3

Man 2

Mercedes-Benz 5

Renault Trucks 5

Scania 7

Volvo 3

DEALERBarbuscia spa, via Tiburtina 141, 65129 PescaraFAAG Veicoli Industriali srl, SS 6, via Casilina km 81, 03011Alatri (FR)Immediate Trucks spa, via Colonnella III 3, 00040 Lariano (RM)

OFFICINE AUTORIZZATEAbruzzo Diesel srl, via Copernico, zona industriale S. Scolasti-ca, 64013 Corropoli (TE)Car Diesel srl, via Po 30, frazione Sambuceto, 66020 San Gio-vanni Teatino (CH)Centra Costantino, via Dell’Omo 24, 00155 RomaColasanti Giovanni e Vincenzo snc, via Morolense km 4,5,03010 Patrica (FR)Feduzi snc di Feduzi Guido & C., via Enrico Mattei 28/30,61022 Morciola di Colbordolo (PU)FOR.V.I. srl, via Colle Fiore, Casilina Nord 504, 03100 FrosinoneOfficina Meccanica Luzi & Cipolloni snc, via Val Tiberina 180,63039 san Benedetto del Tronto (AP)Officine Paolangeli srl, via Isarco 4, 04011 Aprilia (LT)ORA di Salvucci, Mattiacci e Pompa snc, via Giovanni XXIII41, 62010 Sforzacosta (MC) Star Diesel 2001 srl, via Ignazio Silone 13, 60035 Jesi (AN)VAL Motors srl, via Enrico Mattei 4/6, 64015 Nereto (TE)

Rete Daf Trucks

8Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

2,49Percentuale Daf Trucks tra le 6e le 16 tonnellate

37Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

4,93Percentuale Daf Trucks sopra le16 tonnellate

Così Daf Trucksnel Centro

DAF TRUCKS

Il marchio olandese resta poco presente al Centro

Il mistero ImmediateNelle intenzioni, quando è nata nel 2007, la concessionaria del trio Barolo-Mirandola-Bondatti doveva diventare il nuovo grande punto di riferimentonell’Italia centrale e nel Lazio in particolare per i clienti di Daf Trucks. Invece…

Viste le dimensioni è logico che il servizio di assistenza siaattrezzato di conseguenza. E in effetti Romana Diesel può

contare su tre strutture molto efficienti, a partire da quella checompleta la sede di Roma in cui viene offerta un’assistenza com-pleta per i veicoli del trasporto merci e passeggeri, con l’ausiliodi strumentazioni e tecnologie d’avanguardia. L’officina ha unastruttura a doppio pettine, che consente la lavorazione contempo-ranea di 27 veicoli industriali, in 11 postazioni di lavoro su fossae 16 fuori fossa, serviti da carroponte, ponti sollevatori e fork-lift. Ogni giorno entrano in media in officina 80 veicoli ed altret-tanti ne escono, per un totale di oltre 100.000 ore produttive la-vorate in un anno. L’aggiornamento del personale è permanente,con corsi di formazione Iveco ed interni. Di prossima attuazionel’ampliamento dell’officina fino a 18 postazioni di lavoro e rela-tivi servizi.

Il Centro Diagnostico collegato è dotato delle più complete edinnovative strumentazioni Iveco per l’identificazione compute-rizzata delle anomalie al motore, all’impianto elettrico ed a quel-lo pneumatico: dal Modus/Easy all’Engine Tester, dal Wiring Te-ster, all’Iveco Tester 2000, all’Unitester, al Flussometro, al-l’Opacimetro. Completa il quadro un magazzino ricambi con ca-stello principale di 3.000 mq su tre livelli per il materiale leggerocon una capacità di 45.000 posizioni ed oltre 100.000 pezzi cuisi aggiunge un’area di 1.500 mq palettizzati per motori, cambi,ponti, cabine e batterie. Romana Diesel effettua consegne a do-micilio avvalendosi di venditori specializzati. Il magazzino ri-cambi della Fiat Professional e quello della New Holland si tro-vano in settori dedicati.

A Frosinone invece il magazzino è costituito da un castello ditre piani di oltre 900 mq. nel quale sono disposte 25.000 posizio-ni per oltre 50.000 parti di ricambio. L’officina copre un’area di1.600 mq con una dotazione completa delle strumentazioni elet-troniche e meccaniche Iveco. A Latina, infine, il magazzino oc-cupa circa 1.000 mq disposti su 2 livelli per 25.000 posizioni conoltre 35.000 parti di ricambio. L’officina, dotata di tutte le piùaggiornate strumentazioni elettroniche e meccaniche previste daIveco, opera su 2.100 mq.

Officina

1.258Veicoli immatricolati nel 2009sotto le 6 tonnellate

18,59Percentuale Iveco sotto le 6 ton

214Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

66,66Percentuale Iveco tra le 6 e le16 tonnellate

317Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

42,32Percentuale Iveco sopra le 16tonnellate

Così Iveconel Centro

di grandi dimensioni, proclamialtisonanti, il pieno appoggio diDaf. In effetti scorrendo i datidelle immatricolazioni del 2008si possono vedere i primi risulta-ti di una presen za costante sulterritorio. Che però dura soltantoper qual che mese, poi il nulla.Pri ma di tutto viene notata l’as-senza del dealer nelle frequentiga re d’appalto che si svolgonoin Regione, poi la ridotta attivitàan che verso i singoli acquirenti,che diventa quasi nulla in questo2009, in cui i Daf venduti a Ro -ma e provincia diventano po chi,molto pochi.

Cosa sia successo della pro-mettente concessionaria non èda to sapere, non siamo riusciti aparlare con Luca Barolo né conGianluca Bondatti, pur a ven doci

provato più volte. Basandoci suindiscrezioni possiamo ipotizza-re che il Gruppo Barolo, impe-gnato su altri fronti, in particola-re a fronteggiare una crisi che hacolpito duro in Lombardia, ab -bia deciso di sgan ciarsi dall’ope-razione e che di conseguenza glialtri protagonisti abbiano prefe-rito continuare a concentrarsi sul

marchio Isuzu. Per il resto la zona laziale è

coperta dalla FAAG di Frosino-ne, dealer che fa capo a un’im-portante impresa di trasporto,

mentre in Abruzzo è attivo Bar-buscia, storico concessionarioMercedes Benz che dal 2005 hapreso anche il mandato per i ca-mion Daf.

soltanto sul “nuovo” ma anchesul veicolo d’occasione, a cui èdedicato il cosiddetto Camion-market.

“Si tratta - spiega Artusi - delpiù vasto mercato del vei colod’occasione plurimarche delLazio. L’area espositiva si svi-luppa su circa 35.000 me triquadrati. Inoltre, grazie al col- legamento telematico in tem poreale tra la sede di Roma equelle di Frosinone e Latina, ilcliente ha la possibilità di sce- gliere mediamente fra oltre 500

veicoli in offerta, potendo cosìsoddisfare le esigenze del l’in -tera gamma del trasporto di per-sone e merci”.

IL PROBLEMA RESTANOI FINANZIAMENTI

Anche potendo contare su diun’organizzazione di questo ti -po e dimensione, i problemiprin cipali per il dealer Iveco ri-mangono più o meno gli stessidei concorrenti. “Come soprat-tutto la difficoltà di finanzia-

mento delle vendite, data la nonsufficiente capitalizzazione del -le aziende rispetto agli investi-menti necessari. Ciò comportauna riduzione del parco circo-lante e insieme un aumento delpeso delle permute sull’usato”.Oltre a Romana Diesel sullaCapitale opera un altro impor-tante concessionario Iveco, laSalaria Carri, a cui si aggiungenella provincia di Frosinone ildealer Strappini. E ben coperterisultano essere le altre regionidel centro della Penisola.

La filiale di Frosinone è una delle tre sedi su cui si sviluppa il gruppo Romana Diesel. In ognuna trova posto un’officina completamente attrezzata e un ufficio vendita per tutti i marchi rappresentati.

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46N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

FROSINONE - La chiama “tra-sporto d’autore” il titolare dellaSa car, concessionaria Scaniadel Lazio, Paolo Emilio Sardel-litti. È una nicchia di trasporto,qualche volta sottovalutata, cheinvece porta oggi il dealer aguar dare il futuro con maggiorserenità rispetto a gran parte deiconcorrenti.

Cosa significa nel dettaglio“trasporto d’autore” ce lo spie-ga lo stesso Sardellitti. “Per noivuol dire rinunciare alle grandiflotte e dedicarci a clienti chehan no esigenze molto particola-ri, a chi trasporta latte per e -sem pio, a chi ha bisogno di unagru retro cabina particolare, unoscarrabile o una cisterna per tra-sportare vino. Le combinazioniso no infinite. Di recente abbia-mo avuto un ordine da un clien-te che trasporta soltanto patate.I suoi camion li abbiamo pro-gettati e realizzati proprio per-ché rendano al meglio per quel-la singola funzione”.

Dedicarsi a una nicchia ditra sporto ha permesso alla Sa -car anche in questo 2009 di-sgraziato di contenere l’emorra-gia di vendite. “È una scelta checi penalizza quando il mercatotira, perché non ci permetteràmai di fare grandi numeri. Mache oggi ci ha consentito di li-mitare il calo delle vendite nel- l’or dine del 35 per cento, moltome no del 50 o forse più genera-le che fa segnare il settore nelLazio”.

Ad aiutare il dealer in questaimpresa sono anche gli altrimar chi rappresentati, che vannodalle gru Hiab agli scarrabiliMul tilift, passando per i semiri-morchi Merker, che nonostanteil mercato nazionale sembri de-cisamente fermo, in questo con-testo realizzano ancora risultati.”Il nostro fatturato relativamen-te a Merker è sceso di appena il20 per cento. Del resto molti al -tri player hanno tirato i remi inbarca, lasciando scoperte quotedi mercato interessanti”.

Ma ciò che davvero permettealla Sacar di conservare quotedi mercato interessanti è l’estre-ma competenza in fatto di alle-stimenti. “Nel corso degli ulti-mi cinque anni - spiega il titola-re - abbiamo venduto circa 600camion Scania e forse non cene sono due uguali, il tutto con

una gran selezione della clien-tela”. Il che ha portato il dealerin un’invidiabile situazione neiconfronti del problema finan-ziamenti (“Non abbiamo parti-colari problemi in questo cam -po, su centinaia di clienti abbia-mo avuto un paio di casi di dif-ficoltà coi pagamenti”) e ancheper quanto riguarda il problemaredditività (“Per cui dobbiamorinunciare a qualche vendita masenza grandi rimpianti, vendereper non guadagnare nulla nonrientra nella nostra filosofiacom merciale”).

Unendo queste premesse coni risultati eccellenti ottenuti dalsevizio post vendita (“Grazieanche all’investimento fatto conla nuova sede nel 2006”), laSacar riuscirà quest’anno a con-tenere le perdite. “Se tutto con-tinuerà secondo le nostre previ-sioni- commenta Sardellitti –dovremmo attestarci su unafles sione del 20 per cento ri-spetto ai 26 milioni fatturati nel2008. Ed è un calo quasi intera-mente derivanti da mancateven dite e quindi con un impattoancora minore sul risultato ope-rativo lordo”.

La grande competenza accu-mulata nel mondo del veicoloindustriale, in cui Sacar opera,prima come officina, fin dal1977, consente a Sardellitti diazzardare una previsione parti-colare sul prossimo futuro delsettore. “Credo che il calo at-tuale delle vendite vada consi-derato permanente. Cioè questoè il mercato, potrà recuperarequalche punto ma non arrivareai livelli degli anni scorsi quan-

do era esageratamente gonfiato.Ai concessionari non resteràquin di che dimensionarsi dicon seguenza oppure allargare leproprie zone di influenza”.

Attualmente quella di Sacarcomprende il Lazio e una pic-cola parte dell’Abruzzo. “Il mi-nimo per consentirci di lavorarecon tranquillità. I nostri sonoclienti di nicchia, sono quindipo chi e sparsi sul territorio.Soltanto in questo modo possia-mo essere sicuri di mantenerelivelli di vendite e quindi di as-sistenza accettabili”. Ma questocomporta anche la necessità dicrescere in dimensioni? “Nontroppo, pro prio per il nostromodo ci con cepire il rapportocon la clientela. Per me ogniconsegna è l’occasione per unapiccola fe sta, con stuzzichini,una buona bottiglia e una fotocon il cliente, anzi, possibil-mente con tutta la sua famiglia.Aprendo così un rapporto stabi-le e duraturo. Per altri non ècosì, quando si diventa troppograndi i clienti so no poco piùche numeri e la pro fessionalitàcomincia a contare meno delprezzo”.

Altrettanto qualificato, oltreche nutrito, pare il resto dellarappresentanza Scania nelle re-gioni del centro con le Marchepresidiate da una filiale direttadi Italscania. L’Abruzzo invece,a parte la zona dell’Aquila Sud-Ovest di pertinenza Sacar, è

sud diviso tra Diesel Meccanica,con due filiali in cui si vendonoanche i commerciali Nissan euna forte propensione all’assi-stenza e Italcamion, a cui spettala zona di Chieti, anche in que-sto caso si accompagna al prin-cipale il marchio Nissan oltre auna grande attenzione ai ‘se-conda mano’.

PESARO/URBINOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 51 (+88,9%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 46 (+100%)

19,61

41,18

1,96

1,96

2,17

9,80

11,76

7,84

5,88

21,74

36,96

10,87

13,04

8,70

6,52

Altre 1

Daf 10

Iveco 21

Man 3

Mercedes-Benz 4

Renault Trucks 1

Scania 6

Volvo 5

Altre 1

Daf 10

Iveco 17

Man 3

Mercedes-Benz 4

Scania 6

Volvo 5

PESCARASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 63 (-48,8%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 51 (-47,4%)

34,92

11,11

1,591,59

1,59 1,961,96

7,94

31,75

9,52

31,37

13,73

1,96

9,80

29,41

9,80

Altre 1

Daf 1

Iveco 22

Man 7

Mercedes-Benz 6

Renault Trucks 20

Scania 5

Volvo 1 Volvo 1

Altre 1

Daf 1

Iveco 16

Man 7

Mercedes-Benz 5

Renault Trucks 15

Scania 5

Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro

SCANIA

Individuare il veicolo Scania preferito dai clienti Sacar è prati-camente impossibile, come conferma Paolo Emilio Sardellitti:

“Per noi in pratica il veicolo standard non esiste. Ogni cliente cichiede un mezzo particolare, che si adatti alla perfezione alle suecaratteristiche e sta a noi consigliarlo, individuarlo e allestirlo inmodo che possa svolgere al meglio il lavoro per cui è destinato”.Un buon contributo in quest’ottica è fornito dalla gamma Scania.“Concepita su di una struttura modulare, per questo ogni partico-lare può essere personalizzato, con una flessibilità di offerta su-periore a tutti i concorrenti”.

Best seller

DEALER

Sacar spa, via Asi 4, 03100 Frosinone - S.S. 148 Pontina km 85,04016 Sabaudia (LT)Diesel Meccanica snc, C.da Rovano, via Spagna 14, 64023 Mo-sciano Sant’Angelo (TE) - via Salara 51, 65013 Città Sant’An-gelo (PE)Italcamion snc dell’ingegner Grilli F. & C., Contrada Palazzo 2,66020 Fossacesia Marina (CH)Scania Commerciale spa, via E. Mattei 22/23, località CasetteVerdini, 62010 Pollenza (MC)

OFFICINE AUTORIZZATEAdriatruck srl, strada provinciale per Santa Maria Imbaro s.n.,66022 Fossacasia (CH) Diesel Meccanica snc, di Bellachioma G. & C., C.da Rovano,via Spagna 14, 64023 Mosciano Sant’Angelo (TE)Mezzoprete Sauro, strada Poggino 120, 01100 ViterboO.R.M.I.A. snc di Lucaroni Carlo & C., via dell’Industria 4,00065 Fiano Romano (RM)Pierantozzi Enio & C. Off. Meccanica snc, c/o Cit spa, Villa S.Antonio, 63100 Ascoli PicenoPossanzini e Barchetta srl, via G.Pastore 6, Zona Zipa,60035Jesi (AN)Sampaolo Emanuel, via Marignano 10/A, 62018 Potenza Pice-na (MC)Scandia Marche Service srl, via E. Mattei 22/23, 62010 Pollen-za (MC) Tircar srl, via dell’Industria, Z.I., 61020 Chiusa di Ginestreto (PU)Turbo Car di Guerra Paolo snc, via Torello 27, 61010 Pietracutadi San Leo (PU)

Rete Scania

L’assistenza, ma in generale tutte le attività di post vendita so -no uno dei punti di forza della concessionaria. Lo testimonia

la cura riservata all’officina principale, che ha un’estensione di6mila mq e in cui sono impegnati circa 44 addetti. Un impegnoben ripagato, soprattutto in questi tempi di crisi, in cui sono sìcalate le vendite ma per la Sacar sono aumentati i passaggi in of-ficina, tanto che quel settore d’attività fa segnare all’inizio del-l’estate un più 15 per cento rispetto al 2008, arrivando a incidereper il 35 per cento sul fatturato totale. A fronte di ciò, la Sacarcontinua a impegnarsi in attività di formazione continua del pro-prio personale (“Anche domenica scorsa eravamo impegnati coni formatori Scania”) e a sviluppare nuove linee di business comela zona, da 800 mq, riservata alla manutenzione degli autobusScania, realizzata dopo la prima grossa vendita effettuata in zonadal marchio svedese (“sessanta mezzi abbinati ad altrettanti con-tratti di manutenzione”).

Officina

97Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

9,21Percentuale Scania sopra le 16tonnellate

Così Scanianel Centro

Per battere la concorrenza il dealer punta sulle nicchie di mercato

Sardellitti: “Il nostro è trasporto d’autore”Nel senso che le attenzioni di Sacar non sono per le le grandi flotte quanto piuttosto per i singoli trasportatoriai quali viene riservata una cura quasi maniacale e che poi è alla base di una elevatissima fedeltà. È anchequesto il segreto del successo di Scania by Sacar oltre che la competenza assoluta sul piano degliallestimenti. E infatti i conti tornano anche con i semirimorchi Merker o le gru Hiab o gli scarrabili Multilift.

ERRATACORRIGE

Dall’elenco delle officineautorizzate Scania del-l’Emilia Romagna pubbli-cato sul numero scorso so -no rimaste fuori due struttu-re: Euro Truck srl, viadell’Artigianato 37, 40027Mordano (BO); Ricci Gil-berto srl, via Ferruccio Parri810, 47023 Cesena (FO)

Paolo Emilio Sardellitti,titolare della Sacar,

concessionaria Scania.

Settembre:Layout 1 1-09-2009 10:29 Pagina 46

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47 DEALERN° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti

ROMA - Una lunga tradizione eun’offerta davvero molto varia.So no queste le armi con cuiFCA, la storica concessionariaVolvo di Roma, gestita dalla fa-miglia Cappelli, intende affron-tare una crisi che si è fatta pe-sante. “Ma - spiega AlbertoCap pelli - meno di quel che sipuò pensare. Sì, perché il meno50 perc ento che si registra oggiva letto in riferimento alle ven-dite del 2008 che per il Lazio èstata un’annata eccezionale. Inrealtà se guardiamo le cifre rela-tive al 2007 il calo è vicino al30 per cento, il che è accettabi-le. In sostanza non ci lamentia-mo”. Anche perché per il dealerromano le prospettive per il fu-turo sembrano non così negati-ve. “Qualche piccolo spiragliosi intravede. E poi se le venditedei pesanti Volvo subiscono inpieno gli effetti delle difficoltà

riscontrate dalle aziende di tra-sporto, con i commerciali Vol-kswagen riusciamo a tenere me-glio, con un calo del 20 percento”. L’offerta della FCA ècompletata dai semirimorchiKrone e Cardi (“Quel segmentoè da tempo in crisi ma i nostrisono marchi prestigiosi e allorariusciamo comunque a venderequalcosa”) e dalla recente ac-quisizione del mandato per ipiccoli commerciali Piaggio. Inun anno normale la FCA com-mercializza circa 180 camionVol vo, 130 commerciali Volks -wagen, un centinaio di semiri-morchi e 350 veicoli di secondamano (“Altro settore che ha ral-

rare nel lontano 1953, trasfor-mandosi in concessionaria nel1978, è posizionata ai confini delGrande Raccordo Anulare, neipressi dell’uscita Ardeatina. Siestende su un’area 58mi la mq, incui trovano posto 450 mq di uffi-ci, mille di officina, oltre a unfornito magazzino ricambi. Nel1987 è stata aggiunta una sede aFrosinone. “Necessaria per potercurare a de guatamente i clientidel basso La zio”, commentaCappelli. Con un piazzale da4mila mq e una seconda officinadelle stesse dimensioni di quellaprincipale. La clientela dellaFCA è com posta soprattutto daaziende di trasporto piccole emedie. “Con un parco veicoliche va dai 5 ai 40 mezzi, sonoquelle verso cui si indirizzanomeglio i nostri veicoli. Del resto,in zona non ci sono molte flottecon un numero maggiore di vei-coli. Tra i nostri clienti an cheaziende che trasportano perconto proprio con cui stiamo la-vorando molto bene sulla gam -ma me dia di Volvo”. Punto difor za del dealer, in una zona incui mol ti marchi, volenti o no-lenti, preferiscono affidarsi a fi-liali di rette, è la gestione familia-re della concessionaria. “Il che cida flessibilità. Possiamo decide-re in tempo reale e questo per iclienti è spesso fondamentale”.Anche in questo caso però nonsempre si riescono a risolvere iproblemi di finanziamento cheaffliggono molti trasportatori.

“Dal canto nostro cerchiamodi sopperire lavorando sia con lacaptive di Volvo sia con le fi-nanziarie indipendenti. Un me-todo diventato indispensabileper riuscire a finanziare il mag-gior numero possibile di clien-ti”. In alternativa FCA propone

un sevizio di noleggio, attivo findal 2000, con una società indi-pendente che ha le sedi com-merciali nelle due concessiona-rie FCA, e con un suo depositoin via del Bel Poggio, sempre aRoma. Punto di forza una flottache supera le cento unità e checomprende veicoli sia pesantiche commerciali in varie confi-gurazioni, completata da semiri-morchi sia telonati che refrige-rati. “Si tratta di un’attività incui crediamo molto e che neglian ni ci ha dato molte soddisfa-zioni, invogliandoci a fare inve-stimenti importanti. Anche inque sto caso la crisi si fa sentirecon clienti che hanno problemi

per i pagamenti, ma credo chein periodi come questo sia nor-male”. Anche se, secondo Cap-pelli, non è del tutto normale lareazione delle aziende alle pri -me difficoltà. “Non so se ci so -no gli estremi per un tracolloco sì tangibile. Forse è anche lapaura ad aver influito”.

Se il dealer romano coprel’intero Lazio, nel centro è atti-va soltanto un’altra concessio-naria del marchio svedese. LaFimi di Porto d’Ascoli copre perVolvo le province di Ascoli Pi-ceno, Macerata e Ancona, ol tread Abruzzo e Molise. Attiva dal1983 dispone di officina e servi-zio di noleggio.

RIETISOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 18 (+28,6%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 10 (+11,1%)

5,56

61,11

5,56 10

11,11

5,56

11,1110

40

20

20

Altre 1

Daf 1

Iveco 11

Man 2

Mercedes-Benz 2

Renault Trucks 1

Altre 1

Daf 1

Iveco 4

Man 2

Mercedes-Benz 2

ROMASOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 478 (-21,4%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 283 (-36%)

59,41 3,77

0,630,21 0,21

4,81

2,471,06

3,97

6,28

4,18

11,72

54,06

3,53

8,13

6,71

6,71

17,31

0,63

0,21

Altre 19

Daf 3

Fiat 1

Isuzu 1

Iveco 284

Man 18

Mercedes-Benz 56

Mitsubishi 1

Nissan 3

Renault 20

Renault Trucks 30

Scania 19

Volvo 23

Altre 7

Daf 3

Iveco 153

Man 10

Mercedes-Benz 49

Renault Trucks 19

Scania 19

Volvo 23

3,97

VOLVO TRUCKS

La sede storica dell’Ardeatina punto di riferimento per le medie flotte

Cappelli: “La FCA rispettala crisi ma non la teme”Più di mezzo secolo di collaudata esperienza e l’offerta oggi di prodotti che rispondono molto bene alla richiesta del mercato, non solo con Volvo Trucks ma anche con Volkswagen Veicoli Commerciali e con i semirimorchi Krone e Cardi, consentono al dealer romano di guardare con fiducia al futuro.

Cambiano le regioni ma il preferito dai clienti Volvo restasempre lui, l’FH. Stessa cosa nel Lazio, in particolare nella

versione da 460 cv. Lo conferma Alberto Cappelli. “È il nostrocavallo di battaglia, la soluzione più equilibrata tra costi, consu-mi e resa effettiva”. Per quanto riguarda invece il marchio Vol-kswagen la scelta cade sul furgone leggero, sul Transporter.

“Il Transporter è il veicolo commerciale più collaudato del-l’intera gamma, particolarmente in questo momento si presentacon una versione vincente che raccoglie numerosi consensi”.Così come l’ultima versione del Crafter. “Con cui abbiamo fattoun salto di almeno un paio di generazioni, mettendoci alla paricon lo Sprinter di cui il Crafter è cugino molto stretto”.

Best seller

Il post vendita è parte integrante dell’offerta FCA. Lo confermal’impegno messo nelle due officine, una per ogni sede, due

strutture da mille mq cadauna, in cui si concentrano oltre allanor male assistenza per camion Volvo, anche quella per furgoniVolkswagen e semirimorchi Cardi, con ogni segmento che dispo-ne di linee dedicate (nella sola sede di Roma sono presenti quat-tordici postazioni di lavoro).

Naturalmente si effettuano anche operazioni di carrozzeria, dielettrauto, di gommatura, in sostanza un servizio completo dota-to anche di un carro soccorso, un autoarticolato con semirimor-chio da 12,5 m, che consente il recupero di mezzi pesanti. Intutto sono impegnati quindici meccanici, un numero però desti-nato ad aumentare. “Mentre in zona qualche concorrente sta ri-ducendo il personale - spiega Cappelli - noi ne approfittiamo perassumere qualcuno tra quelli rimasti a casa. Si tratta di personalegià formato, una risorsa preziosa, che tornerà utile al momentodella ripresa”.

E questo anche se per ora le attività di officina della FCA ri-sentono della crisi. “Il calo è più o meno del 20 per cento e leprospettive sono di scendere ancora, infatti stiamo cercando al-ternative, anche se il rapporto qualità/prezzo del nostro servizioè già eccellente”. Per il momento le possibili esigenze dellaclientela sono già ben coperte, sia per il soccorso 24h legato aVolvo, sia per gli orari, anche per i furgoni, fino al venerdì dalle8 alle 18, il sabato fino alle 13.

Officina

DEALERFCA spa, via Ardeatina 940, 00178 Roma - via Morolense 10,località Tomacella, 03100 FrosinoneFimi spa, via Pasubio 45, 63037 Porto d’Ascoli (AP)

OFFICINE AUTORIZZATECentro Diesel snc di Ambrosini & C., via dell’Industria 7, 61032Fano (PS)Iannucci & Proia snc, loc. Fontana Martino, 03024 Ceprano (FR)Ma.De.Bo. srl, via Segheria 13, 04010 Borgo san Michele (LT)Ma.Se. di Starnoni Umberto, via Aurelia km 33,400, 00055 La-dispoli (RM)Off. Mecc. Livello snc di Livello Z. & C., via Tiburtina 409/1,65129 PescaraOfficina Euro Diesel srl, via M. D’Antona, 60033 Chiaravalle(AN)Officina Meccanica 3m snc, via Vallecascia 40/b, 62010 Monte-cassiano (MC)Sarvis srl, via San Giovanni 18/B, 63037 Porto d’Ascoli (AP)Saveco srl, via Pacinotti 15, 00016 Monterotondo Scalo (RM)

Rete Volvo Trucks

1Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

0,31Percentuale Volvo Trucks tra le6 e le 16 tonnellate

62Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

8,27Percentuale Volvo Trucks soprale 16 tonnellate

Così Volvo Trucksnel Centro

Alberto C ap pelli

lentato tanto da essere oggi qua -si fermo”).

La sede storica della FCA, a -zienda che ha cominciato a lavo-

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48N° 182 / Settembre 2009Il Mondo dei Trasporti DEALER

marchio tedesco. “Però perquantificarne gli effetti - inter-viene Antonello Serafini, re-

sponsabile Truck della filiale –bisogna fare una distinzione tracommerciali e industriali. Nelcaso dei furgoni, che nel Lazio,dove i servizi sono prevalentirispetto alla produzione, rappre-sentano un mercato florido, lariduzione si è attestata attornoal 25 per cento. E nel nostrocaso anche qualcosa di meno.Infatti le nostre quote in zonasono cresciute e fino a giugnoabbiamo venduto già 245 furgo-ni, un numero che ci fa ben spe-rare in una chiusura d’anno per-

lomeno accettabile. Più criticala situazione del pesante, conuna flessione che per ora si at-testa sul 35 per cento. Anche inquesto caso stiamo comunquetenendo le nostre quote, anzi,guadagnando qualcosa”.

Sul prossimo futuro e unapossibile uscita dal periodo dif-ficile Serafini non si sbilancia.“Qualcosa potrebbe muoversi abreve nel settore del cantiere, apatto che ripartano gli appaltipubblici”. A preoccupare il ma-nager non è però soltanto il calodelle vendite ma anche quellodella redditività. “Che ha rag-giunto minimi preoccupanti”.

La filiale diretta Mercedes-Benz di Roma nasce dalle cene-ri di una concessionaria, laABC, rilevata cinque anni fadal costruttore tedesco. Nellevarie sedi del gruppo vengonovendute tutte le gamme di vei-coli, dalla Smart alla Maybach.“Il tutto ben strutturato per dire-zioni specifiche, una dedicatainteramente al segmento deiveicoli da lavoro”. In cui sonoimpiegati 119 dei più di otto-cento dipendenti totali (un nu-mero che in questi mesi la con-cessionaria sta sfoltendo di undieci per cento). I tre centrimaggiormente interessati aitruck sono quello di via Variola

a Roma, che si estende su13.600 mq di cui il 60 per centocoperti e quasi interamente de-dicati all’officina, quello di La-tina che copre una superficie di7.780 mq e quello di Civitavec-chia, costruito su di un terrenodi 4.200 mq, il 50 per cento deiquali attualmente coperti.

In tutte le sedi viene applica-ta una filosofia commercialeben precisa: “Mettere la nostraprofessionalità al servizio del-l’autotrasporto, cioè non limi-tandoci a vendere camion, maseguendo il cliente, aiutandolo,consigliandolo, anche nel rimo-dulare la propria flotta per ade-guarla alla situazione attuale,oppure a rivedere i suoi finan-ziamenti”. Settore in cui natu-ralmente la filiale lavora di paripasso con la captive del mar-chio, con idee ben precise.“Con la finanziaria Mercedes-Benz siamo in grado di elabora-re prodotti specifici, comprensi-vi di rate variabili e di una giu-sta valutazione del valore resi-duo. Un modo pratico per aiuta-re le aziende, anche quelle cheoggi sono in grandi difficoltà”.

Se la filiale diretta ben presi-dia il Lazio, la distribuzione deidealer del costruttore tedescoanche nelle altre regioni delCentro Italia è capillare, con in

più alcune aziende che sonoparticolarmente vocate allacommercializzazione dei mezzida lavoro. In questa categoriarientrano ad esempio il conces-sionario Barbuscia dell’Abruz-zo, che ha iniziato la propriaattività, proprio con i camion,

addirittura nel 1920, oppureRossi, che copre Marche e partedell’Umbria, spingendosi spes-so fino alle porte della Capitale,e che ha in piedi un’attività pa-rallela per l’importazione e lavendita di camion usati prove-nienti da tutta Europa.

TERAMOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 34 (-68,2%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 18 (-81,01%)

8,82

8,82

50

5,88 5,5614,71

12,9412,94

5,88

27,78

11,11

27,78

16,67

5,565,56

Altre 2

Daf 3

Iveco 17

Man 2

Mercedes-Benz 1

Renault Trucks 1

Scania 3

Volvo 5

Altre 1

Iveco 5

Man 2

Mercedes-Benz 1

Renault Trucks 1

Scania 3

Volvo 5

VITERBOSOPRA LE 6 TONNELLATE SOPRA LE 16 TONNELLATE

TOTALE SOPRA LE 6 TONNELLATE 29 (-59,7%)TOTALE SOPRA LE 16 TONNELLATE 22 (-54,2%)

58,62

6,90

6,90

10,34

10,34

6,90 50

9,09

13,64

13,64

4,55

9,09

Iveco 17

Man 2

Mercedes-Benz 2

Renault Trucks 2

Scania 3

Volvo 3

Iveco 11

Man 2

Mercedes-Benz 2

Renault Trucks 1

Scania 3

Volvo 3

Le immatricolazioni a confronto nelle province del Centro

Il costruttore tedesco punta a Roma su di una filiale di grandi dimensioni

Serafini: “La professionalitàal servizo del trasporto”Il successo della Stella nell’area dell’Italia centrale poggia non solo sulla vendita accurata di una gamma di veicoli full range di assoluta avanguardia e su di un’assistenza ai massimi livelli, ma anche e soprattutto alla particolare attenzione riservata al cliente, aiutato, consigliato anche nelrimodulare la propria flotta per adeguarla alla situazione attuale, oppure a rivedere i suoi finanziamenti.

MERCEDES-BENZ

Roma è una città particolare, che necessita anche di veicoliparticolari. un buon esempio è il Viano che è sì un’automo-

bile a tutti gli effetti ma è anche il gemello del furgone Vito ecome tale rientra nella categoria dei ‘commerciali’. Roma per ilViano è probabilmente il primo mercato in Italia. “Lo si capisceatterrando a Fiumicino - spiega Serafini - e vedendo quanti sonoi Viano a noleggio con autista che operano in quel contesto.Tanto è stato il successo di quella versione che il Viano è diven-tato uno dei simboli della città”.

Tornando a mezzi da lavoro più convenzionali, Serafini puntal’attenzione sull’Actros. “Che è la Classe S del trasporto, unconcentrato di tutte le eccellenze presenti sul mercato”. Ma inrealtà è tutta la gamma a soddisfare il responsabile Truck dellafiliale romana. “È un peccato essere in un periodo di crisi, per-ché in effetti tutti i nostri mezzi sono eccellenti, estremamentecompetitivi”.

Best seller

Èquello della sede di via Variola il centro di assistenza princi-pale per i mezzi da lavoro. Anzi, in realtà si tratta di due offi-

cine distinte, una riservata ai commerciali e una agli industriali.A questa si aggiungono quella di Latina e di Civitavecchia, cheospitano linee e attrezzature dedicate a camion e furgoni. In tota-le sono 74 i meccanici che si occupano di questo settore, abba-stanza per raggiungere un volume di interventi davvero impres-sionante. “Quest’anno - spiega Antonello Serafini - siamo già ar-rivati a 7mila. Con una leggera crescita rispetto al passato. Meri-to di alcune operazioni come la riduzione del costo della manod’opera o del prezzo dei lubrificanti, che anche in un periodocome questo stanno pagando”.

Officina

VENDITA E ASSISTENZA TRUCK & VANMercedes-Benz Roma spa, via Variola 14/16, 00155 Roma - viaLazio snc, località Caldare, 01028 Orte (VT) - via Pontina km78, 04100 Borgo San Michele (LT) - via Attilio Bonucci 6,00053 Civitavecchia (RM) Autopronti spa, strada della Romagna 129, 61100 PesaroAutostern srl, via Vado la Lena 14, 03100 FrosinoneBarbuscia spa, via Tiburtina 141, 65128 Pescara - S.S. 524 km 5,66022 Mozzagrogna (CH) Maxicar srl, via G. di Vittorio, 60035 Jesi (AN) - via Nevada 5,63013 Grottammare (AP) - via Silvio Pellico 8, 62012 Civitano-va Marche (MC) - via Pasubio sn, 63037 Porto d’Ascoli (AP)P. & B. Auto spa, via Sandro Pertini 167, 67051 Avezzano (AQ)- S.S. 17 km 30, 67100 Coppito (AQ)Rossi spa, via Fratelli Sebastiani, 02100 RietiSirio srl, via Italia, contr. Rovano, 64023 Mosciano S. Angelo (TE)Star Auto srl, S.S. Cassia Nord km 86,5, 01100 Viterbo

OFFICINE AUTORIZZATE TRUCK & VANArea Centro srl, via Ponte del Tremio 1, 03012 Anagni (FR)Auto Elite snc, via del Commercio, Z.I. Basso Marino, 63100Ascoli PicenoCami srl, via Bolivia 5, 00040 Pomezia (RM)Emmebi snc, via Val Tiberina 138/140, 63039 Porto d’Ascoli (AP)F.lli Lattanzi & C. srl, via A. Morea 4, Z.I. A, 62012 CivitanovaMarche (MC)L.F. Servizi Auto srl, via D’Antona 40, 60033 Chiaravalle (AN)

Rete Mercedes-Benz

663Veicoli immatricolati nel 2009sotto le 6 tonnellate

9,80Percentuale Iveco sotto le 6 ton

17Veicoli immatricolati nel 2009tra le 6 e le 16 tonnellate

5,29Percentuale Mercedes-Benz trale 6 e le 16 tonnellate

101Veicoli immatricolati nel 2009sopra le 16 tonnellate

13,48Percentuale Mercedes-Benzsopra le 16 tonnellate

Così Mercedes-Benznel Centro

ROMA - La copertura dei dealerMercedes Benz è ottima in tuttala Penisola. C’è però una regio-ne, il Lazio, che non a casoospita la sede italiana del mar-chio, in cui il livello è ancorapiù alto. Merito della MercedesBenz Roma, filiale diretta dellaCasa madre, un vero e propriocolosso con quattro sedi in cuisi vendono commerciali e indu-striali, oltre naturalmente allevetture che, come spesso acca-de per il costruttore tedesco,fanno la parte del leone. Si trat-ta come già detto di un impian-to imponente, in grado di ven-dere l’anno scorso 1.200 furgo-ni e circa 300 camion, a cui siaggiungono una settantina diMitsubishi Canter e 400 furgoniusati (la commercializzazionedei camion di seconda manoviene gestita direttamente dalMercedes-Benz Truckstore).

Naturalmente la crisi ha col-pito duro anche i prodotti del

Antonello Serafini,responsabile Truck della filiale

Mercedes-Benz Roma.

La sede di via Variola della filiale romana di Mercedes-Benz è il centro principale per truck e van.

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