il mio ciclomotore

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guida per Patentino A Provincia di Roma

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Page 1: Il mio Ciclomotore

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Page 2: Il mio Ciclomotore
Page 3: Il mio Ciclomotore

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Corso di formazione per ilconseguimento del certificato di idoneità

alla guida di ciclomotori

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Page 4: Il mio Ciclomotore

COPYR|GHT - O SAPIGNOLI - Via Molino Vigne, 2, - 47825Toniana (RN) - Tel. 05411675264 - Fax 05411675382

Vietata la riproduzione, anche parziale, senza auto(izzazione scritta dell'editore.

Page 5: Il mio Ciclomotore

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PROVINCIA DI ROMA

Fare in modo che i più giovani abbiano a disposizione uno

strumento valido, semplice e utile per conoscere le regole di com-

portamento stradale e i fattori a rischio legati alla guida.E' lo scopo di questo volume, giunto alla seconda edizione, e

dell'iniziativa che ha già coinvolto 11.000 ragazze e ragazzi in corsidi formazione sulla sicurezza stradale.

(Jn tema che ha bisogno del sostegno di tutte e tutti e sul quale

la Provincia di Roma intende proseguire con sempre maggiore deci-

sione il proprio impegno.

Questo manuale vuole offrire una panoramica completa delle

norme e promuoverne la conoscenza attraverso un linguaggio sem-

plice ed fficace, perché una corretta educazione stradale è garan-

zia di sicurezza e, dunque, interesse di tutta la nostra comunità.

Conoscere le regole, e rispettarle, vuol dire maturare la consa-

pevolezza del rispetto reciproco e di un senso civico che le istituzio-ni hanno il compito di promuovere attivamente e rafforzare, specie

tra i più giovani.

Il Presidente della Provincia di Roma

On.le Nicola Zingaretti

Page 6: Il mio Ciclomotore

r'lulPROVINCIA DI ROMA

Il presente volume testimonia la volontò dell'Amministrazione

Provinciale di porre ulteriormente l' attenZione sulle problematiche

inerenti la sicureZZa stradale e conferma la nostra fiducia nei con-

fronti di una fficace campagna di sensibilizzazione e di informazio-

ne rivolta ai giovani sui temi della guida sicura e consapevole.

Troppo spesso la mancanza di perizia alla guida e la disatten-

Zione dovute alla scarsa preparaZione in materia sono causa digravi incidenti stradali.

La conoscenza del Codice della Strada e delle norme di com-

portamento da seguire quando si è alla guida di un ciclomotore è

I' obiettivo di questa pubblicazione.Chi infrange le regole attenta all'incolumità ed alla serenitò

proprie e contestualmente di tutte le persone che circondano lerispettive sfere affettive.

Metterci alla guida di un ciclomotore è senz'altro divertente,

ma non è mai e non può mai divenire un gioco.Il rispetto delle rego-

le, la responsabilità di guida ci aiutano a vivere meglio con noi stes-

si e nel rispetto degli altri.Con la speranza che questa pubblicazione giovane, moderna,

dinamica, rivista ed aggiornata, contribuisca a rafforzare il senso

civico nei partecipanti al corso, ma anche nelle loro famiglie: buona

lettura!

UAssessore alle Politiche della Sicurezza

e Protezione CivileEzio Paluzzi

Page 7: Il mio Ciclomotore

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PROVINCIA DI ROMA

Nel panorama attuale, la percezione della Sicurezza assume un'im-portanza inimmaginabile fino pochi anni fa.

I-a cittadinanza awerte la necessità di un vivere comune più "sicu-ro", nonostante confortanti dati che riportano un calo vertiginoso di com-portamenti antisociali storicamente reputati i più gravi, ed a ragione,quali quelli derivanti da fenomeni di natura mafiosa ed associativa o ilterrorismo di matrice politica.

In questo quadro, la Polizia Locale viene chiamata ad assumereruolo di primaria importanza, essendo proprio in ambito locale che siingenerano fenomeni che portano la febbre di sicurezza a toccare igradi più alti; si pensi alla criminalità di strada o alle baby-gang, oai reati ambientali, senla parlare poi della circolazione stradale contutti i problemi annessi.

E proprio queste sono nella percezione della gente comune lecartine tornasole della sicurezza. Ma proprio queste sono anche leprincipali aree tematiche in cui la Polizia Locale si trova ad opera-re:

- controllo territoriale locale;- ambiente;- viabilità locale.Anche la Polizia Provinciale di Roma si trova il gravoso com-

pito di rispondere a queste esigenze, agendo ove necessario in modorepressivo e ove possibile in modo preventivo.

Da anni il Corpo, all'impegno di controllo su strada e di con-testazione di illeciti ffianca una serie di interventi mirati ad intro-durre sul territorio una "Cultura" della Sicurezza Stradale.

Page 8: Il mio Ciclomotore

Ci si è resi conto infatti della scarsa fficacia del momento

repressivo qualora non esista a monte una convinta condivisione

delle regole ed un reciproco rispetto.Entrare negli Istituti scolastici con il "Corso per il patentino"

rappresenta per noi una grande opportunità: provare a costruire la

Cultura della Sicurezza Stradale insieme al Futuro, i nostri ragazzi.

Gli operatori della Polizia Provinciale che esponSono il Corso

sono tutti dotati di una forte motivazione in tal senso, convinti che

quello che si riesce a creare nelle poche ore a disposiZione sia

comunque un valore aggiunto che i nostri ragaZZi porteranno con

loro per il resto della vita. Bisogna però essere coscienti che questo

non può bastare a scongiurare incidenti e conseguenze drammati-

che. L'impegno per costruire unavera SicureZZa Stradale deve esse-

re costante e soprattutto comune: tutti ci dobbiamo impegnare perporre fine alle patologie delle nostre strade. L'appello quindi è pervoi insegnanti e genitori: siate di esempio ai vostri figli nella quoti-

dianitò, rinfrescando assieme a loro le regole del Codice della

Strada e considerando una guida che sicuramente potrò trovare

margini di miglioramento nell'attenzione, nella responsabilitò, e

magari nella maggiore tolleranza per il conducente del veicolo

accanto.

In Polizia Provinciale di Roma è un Corpo recentissimo, la cui origine è datata

1997, con la confluenza delle guardie venatoriali e di quelle ittiche, da vari decenni

impegnate nel controllo e nella salvaguardia dei Parchi e delle Aree naturali protette

della Provincia di Roma.Investita di numerose funzioni, quali ad esempio quelle di Polizia Giudiziaria,

Amministrativa e Ausiliaria di Pubblica Sicurezza, nonché di vari compiti istituzionali,

svolge servizi di vigilanza e di controllo mirati alla salvaguardia dell'ambiente, alla dift-sa del suolo, al vincolo idrogeologico, aL controllo amministrativo delle agenzie di viag'gi e di agriturismo, alla vigilanza sulla caccia e sulla pesca e al controllo della naviga-

zione nelle acque interne.Net 2002 la Polizia Provinciale è stata inoltre inserita nell'art. 12 del nuovo

Codice della Strada e svolge quindi a tutti gli effetti funzioni di Polizia Stradale.

I1 Comandante della Polizia ProvincialeDott. Luca Odovaine

Page 9: Il mio Ciclomotore

INDICE

Parte Prima - Il mio motorino

Il mio ciclomotoreLe caratteristiche costruttive e funzionaliLa cura del motorino

Parte seconda - La strada

La lettura della stradaSegnaletica orizzontaleSegnali luminosi e manuali...La segnaletica stradaleCampo di applicazione.............Caratteristiche dei segnaliSuddivisione dei segnali stradali.....Pannelli integrativiSegnali di divietoSegnali di prescrizione ...............Le violazioni della segnaletica stradaleDocumenti personali e requisitiCome si guida il motorinoLapaftenzaCome affrontare le curve......La frenataLa guida in condizioni di viabilità negative

Parte terza - Le regole di comportamentoche tutti devono conoscere e rispettare

Pericolo e intralcioVelocitàDivieto di gareggiare in velocitàLimiti di velocitàLimiti massimi generali di velocitàPosizione sulla carreggiata ............Circolazione per file parallelePrecedenzaPassaggi a livelloSorpassoDistanza di sicurezzaIncrocio tra veicoli nei passaggi ingombrati..................Dispositivi visivi e di illuminazione ...........Cambiamento di direzione o di corsiaUso dei dispositivi acustici e limitazione dei rumori ................Arresto, fermata e sosta........

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Page 10: Il mio Ciclomotore

Trasporto di persone e di oggetti sui motocicli o ciclomotoriUso del casco protettivo .............L uso del telefonino e di altri apparecchiI documenti da esibireCircolazione dei velocipedi ...........Comportamento dei pedoniObbligo di conducenti verso i pedoniGuida in stato diebbrezza alcolicaObblighi in caso di incidenteObblighi verso funzionari - Ufficiali e agentiObblighi assicurativi

Parte quarta - Le cause degli incidenti stradali e come evitarli

Che cos'è l'incidente stradale 103

La velocità come fattore primario 103

Velocità e spazio di arresto 104

Lo spazio dì frenata.... 104

Gli aìtri fattori della sicure22a................ 109

Le condizioni negative di viabilità.. 113

L efficienza del veicolo 115

Le condizioni psicofisiche del conducente 116

L'alcool e le sostanze stupefacenti................. 116

L'affaticamento psicofisiéo.............. lllGli stati emotivi....... 118

I diritti e gli obblighi comportamentali..'...'... 120

Parte quinta - La cultura della sicurezza e i valori che la realizzano

L'autotutela 127

Il rispetto degli altri 127

Comè riconoicere gli errori a1trui.......... 128

Come riconoscere lconducenti pericolosi 129

Parte sesta - Nozioni di primo soccorso

Nozioni di primo soccorso 133

AppendiceIl programma dei corsi e le proòeìure d'esame' 139

CuriositàLe norme di comportamento: cenni storiciLe infrazioni del ciclomotoristaTipologia patenti

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Page 11: Il mio Ciclomotore

PARTE PRIMAIL MIO MOTORINO

Page 12: Il mio Ciclomotore
Page 13: Il mio Ciclomotore

IL MIO CICLOMOTORE

Possedere un motorino è il sogno di ogni ragazzo che si avvicina aiquattordici anni.

E' questa l'età per guidalo e non bisogna avere fretta di anticiparla.Nell'attesa ci si prepara imparan{o le regole richieste per circolare consictrezza e per conseguire il certificato di idoneità che è stato reso obbli-gatorio dal 1" luglio 2004, e per acquisire i principi della sictxezza strada-le, e che per tutta la vita resteranno validi e basilari.

La sicurezzarinfattirè una cultura, un modo di pensare e di agire,non è solo conoscenzà di regole e capacità di guida.

Per prepararsi, è utile osservare, mentre si è ancora a piedi, gli erroridegli altri e certe bravate che spesso sono compiute da qualche giovane inmotorino.

Non va infine dimenticato che, così come per ogni altro veicolo, ilpossesso del motorino comporterà l'obbligo della manutenzione necessa-ria per mantenerlo sempre in perfetta efficienza a garanzia della propria edell' altrui sictrezza.

Le prime regoleDisporre di un motorino significa poter più agevolmente andare a

scuola, dagli amici, fare sport, ecc., cose che sono quantomento difficiliper chi va a piedi e per chi ha solo la bicicletta.

Affinché queste cose belle restino tali, e non siano mai occasione ditragedia che mettano in pericolo la vita, sono necessarie alcune precauzio-ni come:. Conoscere il proprio veicolo. Conoscere ed osservare le regole della circolazione. Conoscere ed osservare la segnaletica stradale. Sapersi difendere dagli errori altrui tollerandoli senza imitarli

11

Page 14: Il mio Ciclomotore

LE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E FUNZIONALI

Il motorino, tecnicamente chiamato ciclomotore, è un veicolo a moto-re a due o tre ruote avente le seguenti caratteristiche:. Motore di cilindrata non superiore a 50 cm:, se termico (motore a

scoppio). Capacità di sviluppare su strada oizzontale una velocità fino a 45

km/hSecondo una Direttiva dell'Unione Europea sono considerati ciclomo-

tori anche i veicoli chiamati "quadricicli leggeri", che abbiano:r Quattro ruote. Peso a vuoto inferiore a 350 kg. Potenza sino 4 kw per motori diversi da quelli termici. Velocità massima consentita di 45 km/h

Le caratteristiche del ciclomotore devono restare tali e non vanno alte-rate, ricorrendo a trucchi più o meno noti per il solo fine di aumentarne lavelocità e, d consegtJenza, anche la pericolosità.

Truccare un motorino significa andare incontro a sanzioni gravissimeed al sequestro dello stesso che non sarà più restituito, oltre alla pericolo-sità conseguente alle modifiche apportate.

Il motorino è accompagnato da un libretto di manutenzione ove sonoriportati tutti i dati tecnici ed il funzionamento; prima di guidarlo è beneconoscerlo attraverso la lettura attenta della scheda riportante tutte lecaratteristiche costruttive e funzionale, che non vanno mai alterate, nésostituite con altre "alla moda".

Vanno poi rispettati i controlli periodici sullo stato d'uso e tutte leistruzioni di manutenzione. Solo così il motorino godrà sempre di buonasalute e non tradirà mai.

LA CURA DEL MOTORINO

Il motorino va curato affinché non tradisca proprio nei momenti dibisogno. Vanno perciò periodicamente controllati:. Stato di usura dei battistrada. Gonfiaggio delle ruote. Condizioni di usura dei freni. Condizioni dei dispositivi visivi e di illuminazione.

L'eccessiva usura dei battistrada determina la perdita di aderenza sulbagnato, nelle curve e sull'asfalto che presenta ghiaino, polvere, fango oaltre sostanze.

La pressione delle gomme inferiore a quella prevista comporta una

12

Page 15: Il mio Ciclomotore

Attacchi passeggero

13

Page 16: Il mio Ciclomotore

eccessiva deformazione del pneumatico con surriscaldamento dello stessoe possibile perdita di equilibrio, specie nelle curve. Anche il gonfiaggioeccessivo è pericoloso perché viene ridotta la deformabilità e l'area d'im-pronta sul terreno.

Lo stato di usura dei freni va verificato frequentemente perché il cat-tivo funzionamento degli stessi è quanto di più pericoloso possa esserci.Un freno che funziona poco significa che lo spazio necessario per fermar-si aumenta enorTnemente e, in caso di emergenza, non basterà ad evitarel'incidente.

I dispositivi di illuminazione sono indispensabili per essere visti e pervedere gli altri. Per tali ragioni, il motorino deve avere le luci anabbaglian-ti sempre accese, anche di giorno.

Le luci abbaglianti vanno ttilizzate solo fuori dai centri abitati, nellegallerie e di notte quando la illuminazione pubblica manchi o sia insuffi-ciente.

I dispositivi direzionali (frecce) svolgono una funzione di sicurezzafondamentale perché comunicano agli altri l'intenzione del ciclomotoristadi svoltare o spostarsi dalla linea mi marcia.

I dispositivi non vanno modificati nelle forme e nei colori, né vannoaggiunti fari e luci non previste. Queste iniziative sono pericolose e vieta-te.

1) Per mantenere i freni efficienti èci controlli:

1) la struttura del pneumatico2) la corsa della leva3) il livello dell'olio dei freni

necessario sottopome a periodi-

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truTItrT

2) Al fine di evitare il prodursi di incidenti stradali, il conducentecontrollerà spesso:

VFNItrtrTtr

1) lo spessore del battistrada degli pneumatici2) il livello del liquido contenuto nella batteria3) l'efficienza del clacson e delle luci

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Page 17: Il mio Ciclomotore

3) Per ridurre il rumore emesso dai ciclomotori è necessario:

l) eliminare la marmitta per migliorare il rendimento del motore2) far controllare i freni, se stridono3) far sostituire la marmitta deteriorata con altra di tipoapprovato per lo stesso veicolo

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4) Per garantire la sicurezza della circolazione ed evitare incidentiè necessario, fra l'altro:

1) far controllare periodicamente, ad un meccanico,l'efficienzadel ciclomotore2) tenere le luci spente durante il giorno3) effettuare le revisioni periodiche del ciclomotore previste dallalegge

un

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5) Il proprietario di un ciclomotore ha l'obbligo di effettuare larevisione periodica aI proprio veicolo:

v1) ogni due anni successivamente alla prima revisione tr2) a qtattro anni dalla immissione in circolazione !3) ogni anno u

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6) I pneumatici che presentano lesioni sui fianchi:

1) possono essere usati a basse velocità2) possono sgonfiarsi improvvisamente3) possono essere usati senza problemi

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7) Per ridurre iI rumore emesso dai ciclomotori è necessario:VF

1) far verificare che il dispositivo silenziatore funzioni bene

e sia di tipo approvato tr n2)far controllare i freni, se stridono tr tr3) sostituire il dispositivo silenziatore, se inefficiente, con altrofi qualsrasr trpo I tr

15

Page 18: Il mio Ciclomotore

8) Per la propria sicurezza è necessario:

l) non pulire mai la visiera del casco

2) sostituire la visiera del casco quando comincia ad essere igata3) sostituire la visiera del casco rotta o graffiata

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9) Per limitare i consumi di carburante del ciclomotore:

1) conviene evitare percorsi pianeggiantr

2) si devono mantenere elevate velocità3) è necessario curare la manutenzione del

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1) prima di partire2) dopo che si è indossato il casco

3) prima di togliere il cavalletto

l0) Gli specchietti rerovisori del ciclomotore si devono regolare:

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 2: l) Y - 2) F - 3) VQuesito 3: 1) F - 2) V - 3) VQuesito 4: 1) V - 2) F - 3) VQuesito 5: l) V - 2) Y - 3) F

Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 7: 1) V - 2) Y - 3) F

Quesito 8: 1) F - 2)Y - 3) V

Quesito 9: 1) F - 2) F - 3) VQuesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

16

Page 19: Il mio Ciclomotore

PARTE SECONDALA STRADA

Page 20: Il mio Ciclomotore
Page 21: Il mio Ciclomotore

CARREGGIATA: è la parte della strada destinata allo scorrimento deiveicoliCORSIA: è la parte della carreggiata destinata alla marcia direzionale deiveicoli.Entrambe queste parti della strada sono, in genere, pavimentate e delimi-tate da strisce (di margine e/o di mezzeia).MARCIAPIEDE: è la parte della strada, esterna alla carreggiata,ialza-ta o delimitatae protetta, in cui possono camminare i pedoni.INTERSEZIONE: è l'area di incrocio di più strade dove si inconffanocorrenti di traffico. Questa nell'immagine è un'intersezione A RASO (o alivello), e cioè dove le strade che si incrociano sono sullo stesso piano.Esistono anche intersezioni a livelli sfalsati, grazie ai ponti o ai sottopas-

si.STRADA: tutto ciò che abbiamo visto fin'ora...ma non solo!BANCIIINA: è la parte della strada compresa tra il margine de1la calreg-giata ed il più vicino altro elemento della strada stessa (es: marciapiede,spartitraffico)

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Page 22: Il mio Ciclomotore

La CORSIA è generalmente detta corsia di marcia.Ma esistono anche altre specifiche per la corsia:coRSrA Dr ACCELERAZTONE: è la corsia destinata ai veicoli che sivogliono immettere nella carreg giata.coRSIA Dr DECELERAZTONE: è la corsia destinata ai veicoli in usci-ta da una carreggiata.CORSIADI EMERGENZA: è la corsia, adiacente alla careggiata, desti-nata alla sosta di emergenza ed al transito dei veicoli di emergenza.coRSrA SPECIALIzzNA,z è la corsia destinata ai veicoli che si accin-gono ad effettuare determinate manovre, quali decelerazione o accelera-zione (le abbiamo già viste), svolta, attraversamento, manovra per la sosta,sorpasso, per veicoli a bassa velocità o altro.CORSIA RISERVATA: è la corsia destinata alla circolazione esclusivadi una o alcune categorie di veicoli (autobus, taxi, ecc).

Le strade poi si suddividono a seconda di cosa uniscono, dove sonocostruite e come sono costruite in:AUTOSTRADE: sono strade particolari che servono agli spostamenti

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Page 23: Il mio Ciclomotore

veloci. Uniscono centri abitati anche molti distanti tra loro ed hannocaratteristiche costruttive che le rendono facilmente riconoscibili.STRADE EXTRAURBANE PRINCIPALI E SECONDARIE: SONO

strade che corrono fuori i centri abitati.STRADE URBANE: sono le strade che conosciamo meglio, quelle checi circondano nei centri abitati.

LA LETTURA DELLA STRADA

La strada, come noi la conosciamo, è come un foglio scritto.Infatti, sulla sua superficie, tutti noi possiamo vedere segni che qual-

cuno ha posto per indicarci come bisogna muoversi.Questi segni vanno però interpretati, per poter adeguare il nostro com-

portamento al loro messaggio segreto.

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Fiqura ll 425 Art. '139

STRISCE DI SEPARAZIONE OEI SENSIDI MARCIASono affìancate nelle zone di awicinamentoalle intersezioni:continua in approccio, discontinua in uscita,salvo casi particolari od eccezioni.

STRISCE DI SEPABAZIONE DEI SENSI DIMARCIA D] CORSIA E DI MARGINEln zona di preselezione le strisce di corsia sonodis@ntinue e consentono il (mbio di corsia. lnzona di attestamento le strisce dr corsia sonoconlinue ed i veicoli devono seguire le direzioniindicate dalle frecce orizontali.

Fioura ll 434 Art. '145

AIIRAVERSAMENTI PEDOI{ALIStrisce bianche parallele all'asse stradale urbano edextraurbano sulle quali i pedoni sono tenuti ad attraver-sare e sulle quali godono del diritto di precedenza.

21

Page 24: Il mio Ciclomotore

Figura ll 437 Art. 146

AIIRAVERSAMENII CICLABTLIGli attraversamenti ciclabili servono a garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione e sono evidenziati sulla carreggia-ta mediante due strisce bianche discontinue trasversali od obliquò.

Fiourall 427/a A'It. 14O

STRISCE CHE DELIMTTANO CORSIERISERVATELe corsie riseryate ai veicoli di pubblico tra-sporto sono individuate da una strisciagialla di spessore maggiorato, affiancata aduna bianca, ambedue continue e longitudi-nali.L'esempio si riferisce a coreie risàruateagli autobus con il simbolo BUS in gialtoripetuto periodicamente lungo la corsiariseryata.E' vietato ai veicoli non autoriuti percorre,re le corsie riseryate o soslare su di esse.

Fiqura ll 435 Art. 145

ATTRAVERSAMEI{TO PEDONALE ARRE-TBATOln presenza del segnale 'FERMARS| E DAFELA PRECEDENZA", l'attraversamento pedona-le, se esiste, deve essere tracciato a montedella linea di arresto, lasciando uno spaziolibero di almeno 5 m; in tal caso i pedoni devo-no essere incanalati verso l'attraversamentopedonale mediante opportuni sistemi di prote-zone.

Fiourall 427/b An 14o

§TRISCE CHE DELIMITANO PISTECICLABILILe piste ciclabili sono delimitate da una stri-scia gialla di spessore maggiora'to, affiancataad una bianm, ambedue continue e longitudi-nali, nonché dal simbolo della bicicletta ingiallo ripetuto periodicamente lungo la pista.Su tali piste possono circolare velocipediauloizali.

Fiqura ll 436 Art. 145

VISIBILITA' DEGLI ATTRA.VERSAMENTI PEDOiIALIUna striscia gialla a zig-zagche precede, nel verso e latodi marcia dei veicoli, un'at-traversamento pedonale,presegnala ai conducenti lapresenza delle slrisce zebra-te e consente una migliorevisibilità reciproca pedo-ne/veicolo ai flni della sicu-leza.

22

Page 25: Il mio Ciclomotore

5501) In una strada del tipo rappresentato in fig.550:

1) non è consentita f inversione del senso di marcia

2) si può iniziare il sorpasso anche se il conducente che segue

ha iniziato la stessa manovra

3) si può sorpassare anche in curva

ntr

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2) Lasegnaletica orizzontale rappresenta in fig. 531:

l) invita i conducenti ad usare la massima prudenza

2) indica un passaggio a livello a 150 m

3) preavvisa un incrocio tra due strade

trtrtr

trntr

3) Le frecce direzionali segnate sulla carreggiata (Iig.547):

1) permettono di scegliere la corsia, se le strisce sono tratteggiate

2) segnalano le direzioni permesse

3) comprendono la sola freccia diritta quando è possibile svoltare

anche a destra e sinistra

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4) Ladoppia striscia longitudinale continua (fie. 509):

v1) non permette l'inversione del senso di marcia tr

2) delimita le corsie nelle strade a senso unico tr3) permette il sorpasso, se consentito, senza oltrepassarla tr

Fnntr

23

Page 26: Il mio Ciclomotore

5) In presenza di un dosso si può sorpassare:

1) sulle strade a due carreggiate separate

2) sul tratto di discesa, salvo diversa segnalazione

3) sempre, sul tratto in salita

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Ftrtrtr

6) La fermata è vietata:

1) in presenza dell'apposito segnale

2) nello spazio riservato alla fermata degli autobus

3) sulle strisce pedonali

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7) Causa frequente di incidenti dovuti alle condizioni della stradapuò essere:

1) una buona illuminazrone2) presenza di olio sull'asfalto3) fondo asfaltato ruvido

vtrtrtr

Ftrtrtr

8) Quando un pedone attraversa la strada fuori dalle strisce pedo-nali è necessario:

VF1) nelle ore notturne, procedere con gli abbaglianti accesi

così che possa accorgersi di noi tr tr2) ridurre la velocità ed eventualmente fermarsi tr tr3) proseguire comunque perché abbiamo la precedenza tr tr

9) La segnaletica orizzontale in fig. 546:s

l) lndlca una zona nella quale i ciclomotori possono sostare

2) vieta la sosta da 15 m prima a 15 m dopo i suoi limiti3) indica una zona per la fermata degli autobus

in servizio pubblico

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24

Page 27: Il mio Ciclomotore

10) La striscia trasversale continua sulla pavimen-tazione stradale (fig. 563) indica:

1) che siamo in prossimità di un incrocio con segnale diDARE PRECEDENZA2) il punto in cui dobbiamo fermarci ad un incrocio anche

se non regolato

3) il punto di arresto, se integrata con f iscrizione STOP

e il relativo segnale verticale

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 2: l)Y - 2)F - 3) F

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Quesito 6: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 7: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 8: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 9: 1) F - 2)F - 3) VQuesito 10: 1) F - 2) F - 3) V

25

Page 28: Il mio Ciclomotore

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l8Figura ll 449 Ar1. 159

LANTERNA SEMAFORICA VEICOLARENORMALEDurante il periodo dr accensione della luce rossa i

veicoli non devono superare la striscia di arresto;rn mancanza dr tale str'scE non devoqo impegnare l'area di intersezione, nè l'attraversamentopedonale, nè oltrepassare il segnale.Durante il periodo di accensione della iuce verde i

veicoli possono procedere verso tutte le direzioniconsentite dalla segnaletica verticale ed orizon-tale. Durante il periodo di accensione della lucegialla i veicoli non possono oltrepassare gli stessipunti stabiliti per l'aresto a meno che si lrovinocosì prossimi, al momento dell'accensione dellaluce gialla. che non possano piJ arestarsi.

Figura ll 459 A4. 164

DIMENSIONE DEI SIMBOLI DELLE LAN-TERNE SEMAFORICHE PER CORSIEREVERSIBILI

Oimensioni in mm

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lLEilrE o 600 (n 180 48r ?6 '00 260 r)0

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Flgurq ll 452 Art-101

LANTERNE SEMAFORICHE PER VEICOLIDI TRASPORTO PUBBLICOLe lanterne semaforiche per i veicoli di traspor-to pubblico sono destinate esclusivamente atale tipo di veicoli e vanno usate solo quandole lanterne veicolari normali di corsia possonoingenerare confusione all'avanzamento dellevarie correnti di traffico veicolare.La luce a forma di barra bianca orizontale sufondo nero ha signifìcato di arresto; quella invedicale o inclinata a destra o sinistra ha signi-ficato di via libera rispettivamenle dritio, adestra o a sinìstra; il lriangolo giallo su fondonero ha significato di preawiso di arresto.

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tigura ll 450 Art. 160

LANTERNE SEMAFORICHE VEICOLARI DI CORSIALe luci delle lanterne semaforiche veicolari di corsia sono a forma di freccia colorata su fondo nero. I

colori delle luci ed il loro significato sono identici a quelli delle luci della Fig.ll 449 ma limitatamenteai veicoli che devono proseguire nella direzione indicata dalla freccia.

I95 mm

I

dE eEper corsla mislao percorcia mìstaosmista - dtito dtino - desÙa

Ffgura ll 457 Art. 163

DIMENSIONI DEL SIMBOLO DELLE LAN.TERNE SEMAFORICHE PEF VELOCIPE.Dl (LENTE o 2OO)

26

Page 29: Il mio Ciclomotore

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Ersq1q ll 4ql Art. 160 _..

DIMENSIONI E POSSIBILI ANGOLA;ZIONI DELLE FRECCE DI UNA LANIERNA VEICO.LARE DI CORSIA

Dlm€nsionè in mm

_.-'1r B c D L_F c H I r.Àr.N..o P o-i i i uLENTE O 2OO q ?! 129 110 25. 120 26 23 Ea 74 7s 25 .2A 2s lO 4e 65 1s 16 30

,ENTE O 3oO nh 38 265 130 38 165 38 14 97 22 95 38 l0 38 50 7? 80 16 30 115

Flgura ll 453 Art. 161

DIMENSIONI DEI SIMBOLI DELLE LAN-TERNE SEMAFORICHE PER I VEICOLI DITRASPORTO PUBBLICO

Didensioni in mm

..arcLENTE o 200 mm 35 160 140

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Figura ll 454 Art. 162

LANTERNE SEMAFORICHE PEDONALILe luci delle lanterne semaforiche pedonalisono a forma di pedone colorato su fondonero. La luce rossa, col simbolo del pedone in

atteggiamento di attesa, ha signifìcato di arre-s'to e non consente di effettuare l'attraversa-menlo, nè di impegnare la carreggiata; la lucegialla, col simbolo del pedone in atteggiamentodi attesa, ha significato di sgombero dell'attra-versamento pedonale da parle dei pedoni chelo hanno già impegnato ed impedisce a quelli

che si trovano sul marciapiede l'attraversamen-tot la luce verde, col simbolo del pedone in

atteggiamento di movimento, ha significa'to divia libera e consente ai pedoni l'atlraversamento della carreggiata nella sola direzione consen-'tita dalla luce verde.

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27

Page 30: Il mio Ciclomotore

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Figura ll 456 Art, '163

LAI{TERNE SEMAFORICHE PER VELO.CIPIEDILe luci delle lanterne semaforiche per velocipiedisono a forma di biccletta colorata su fondo nero.I coori delle iuci ed il loro significato sono identicia quelli di Fig. li 449 ma limitatamente ai veloci-piedi provenienti da una pista ciclabile.

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Figura ll 458 Ar1. 164

Egllrq ll {60 Art. 1 65

LANTERNE SEMAFORICHE GIALLELAMPEGGIANTILe luci semaforiche gialle lampeggianti indica-no che i conducenti possono procedere solo amoderata velocità e con particolare prudenza.Se ,ntegrate dai simooli di pedole ,n movimenio o di bicicletta, e sono affiancate ad una nor-male lanterna semaforica veicolare incolore,lndicano al conducente in svolta a destra lapossibile presenza di pedoni o ciclisti sugliattraversamenti, ai quali deve dare preceden-74.

Figura ll 455 Art. 162.

DIMENSIONI E FORMA DEI SIMBOLIDELLE LANTERNE SEMAFORICHEPEDONALI

Dimensioni in mm

...-L! q DLENTE o 200 mm 76A 72 160 9,

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CLANIERNE SEMAFORICHE PER CORSIEREVERSIBILIE'vietato impegnare il varco e percorrere lacorsia sotlostante la luce rossa a forma di X.La luce verde a forma di freccia verticale con lapunta diretta verso il basso significa consensoad impegnare il varco sottostante la luce ed apercorrere la corsia. Nel caso di carreggiatesuddivise in tre o più corsie, di cui quelle cen-trali reversibili, le due luci a forma di frecce gial-le oblique, indicano al conducente l'obbligo diabbandonare la corsia in cui si trova spostan-dosi verso la corsia adiacente indicata dallafreccia

lo I I lell or I l

28

Page 31: Il mio Ciclomotore

LA SEGNALETICA DEGLI AGENTI PREPOSTI AL TRAFFICO

Gli agenti preposti al controllo e vigilanza del traffico usano deisegnali convenzionali aventi il significato appresso indicato:

Braccia distese orizzontalmente lungo la dire-

zione di marcia

Consente il passaggio (corrispon-dente al verde del semaforo)

Braccia distese orizzontalmente in direzionenormale a quella di marcia

Vieta il passaggio (corrispondenteal rosso del semaforo)

Braccio alzato verticalmente

Vieta il passaggio, a meno che ilveicolo non si trovi così vicino allalinea di iuresto che non possa fermar-si in condizioni di sicurezza (corri-sponde al giallo del semaforo)

Braccia distese orizzontalmente e perpendico-larmente tra loro

E' un segnale che consente ildeflusso della corrente di traffico disvolta a sinistra. Consente perciò diproseguire alla corrente interessata atale svolta.

Intimazione di alt

Gli agenti addetti al controllo deltraffico, allorché vogliono intimare adun veicolo di arrestarsi, mostrano lapaletta di segnalazione.

E' sufficiente l'esibizione dell'ap-posito distintivo (paletta) per obbliga-re il veicolo a fermarsi. NormalmenteI'agente assume una posizione con ilbraccio destro disteso orizzontalmentee recante il distintivo (paletta); l'altrobraccio, in posizione obliqua, indica alveicolo il luogo ove deve arrestarsi.

29

Page 32: Il mio Ciclomotore

Uobbligo di fermarsi sussiste anche difronte ad intimazioni espresse inmaniera inequivocabile da agenti indivisa.

Non fermarsi all'ALI costituisceinfrazione al Codice della Strada (art.I92), per cui si è soggetti al pagamen-to di una somma di denaro ed allaimpossibilità di estinguere il fattocommesso pagando la relativa sanzio-ne amministrativa pecuniaria. Anchel'infrazione minima diventa in questocaso più "complicata" nel senso che,pur volendo pagare, non si può estin-guere il fatto. Bisognerà attendere chealtri organi si pronuncino sulla o sulleinfrazioni commesse e stabiliscano lasomma da pagare.

Gli agenti in divisa possono inti-mare I'ALI al veicolo anche facendouso dell'apposito FISCHIETTO o conun segnale MANUALE.

Anche in questa ipotesi è fattoobbligo di fermarsi, così come quandoè esibita la paletta.

Gli agenti possono poi compiereALTRI SEGNALI attraverso unadiversa posizione delle braccia. Questisegnali indicano di rallentare, accele-rare o deviare verso una certa direzio-ne. Le posizioni assunte sono manife-stamente indicative della manovra dacompiere.

30

Page 33: Il mio Ciclomotore

Ol;a lCl 1) Nei semafori di fig. 155 le frecce accese indicano:ol olool o1.1) se gialla lampeggianti, di fermarci in ogni caso

2) se rosse, che non possiamo proseguire in quelle direzioni3) se verdi,le direzioni verso le quali si può proseguire

FtrItr

vtrntr

'* | 2) Incontrando il semaforo a tre luci (fig. 15a) è permes-_ so il passaggio quando:o

VF1) il semaforo è spento, usando la massima prudenza tr tr2) si accende il giallo, se non ci si può fermare in condizioni

di sicurezza prima dell'incrocio n n3) è acceso il giallo lampeggiante, usando però la massima

prudenzaerallentando tr tr

'" I 3) Quando il semaforo emette luce verde nella nostra.. direzione (fig.154):o

VFl) possiamo svoltare a sinistra, ma dando la precedenza ai

veicoli provenienti di fronte tl tr2) possiamo svoltare solo se la strada è divisa in corsie I n3) possiamo svoltare a sinistra solo quando compare il giallo I n

4) Pur essendo accesa la luce verde del semaforo, non bisogna impe-gnare l'incrocio:

VF1) quando è presente anche il segnale DARE PRECEDENZA n I2) quando si trova il segnale di STOP tr tr3) quando si sente la sirena di un mezzo di soccorso tr tr

31

Page 34: Il mio Ciclomotore

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5) Nei semafori di fig. 155Ie frecce accese indicano:

1) se verdi, le direzioni verso le quali si può proseguire2) se rosse, che non possiamo proseguire in quelle direzioni3) se rosse, di svoltare a destra ma con prudenza

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 2: l)Y - 2)Y - 3) VQuesito3:1)V-2)F-3F)Quesito 4: 1) F - 2)F - 3) VQuesito 5: 1) V - 2)Y - 3) F

32

Page 35: Il mio Ciclomotore

LA SEGNALETICA STRADALE

Svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza e completa la strada,nel senso che senza di essa questa non acquisterebbe il ruolo che ha e chila percorresse si troverebbe sma:rito. La segnaletica ci aiuta a capire dovesiamo, dove stiamo andando e come dobbiamo comportarci.

La segnaletica stradale si divide in:Segnaletica verticale: è costituita daiSegnaletica manuale: è costituita dai

controllo del traffico.Segnaletica luminosa: è costituita daiSegnaletica oizzontale: è costituita

stradale.Segnali

CAMPO DI APPLICAZIONE

La segnaletica stradale è apposta su tutte le strade pubbliche, le auto-strade, le strade comprese nelle aree di porti, degli aeroporti, degli auto-parchi, delle università, degli ospedali, dei cimiteri, dei mercati, dellecaserne, dei campi militari e nelle aree demaniali aperte al pubblico trans-ito.

I segnali stradali sono obbligatori anche su tutte le aree private aperteal pubblico. sulle strade private, non aperte al pubblico,l'installazione deisegnali è facoltativa ma, se usati, devono essere conformi a quelli regola-mentari.

CARATTERISTICHE DEI SEGNALI

Le dimensioni ed i colori dei segnali stradali devono essere quelli pre-visti nelle norne regolamentari. Previa autoizzazione del Ministro dèlleinfrastrutture e dei trasporti,le dimensioni possono essere variate in rela-zione alle velocità consentite ed all'ampiezza della sede stradale.

SUDDIVISIONE DEI SEGNALI STRADALI

I segnali stradali si dividono in:segnali di pericolo: hanno la funzione di avvertire gli utenti della pre-

cartelli stradali.segnali degli agenti preposti al

segnali emessi dai semafori.dai segnali impressi sul manto

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33

Page 36: Il mio Ciclomotore

senza di un pericolo, indicandone anche la natura. Hanno la forma deltriangolo equilatero con un vertice diretto verso l'alto.

Segnali di prescrizione: indicano ai conducenti le limitazioni, gliobblighi e i divieti che devono essere osservati; essi si distinguono in:

- Segnali di precedenza- Segnali di divieto- Segnali di obbligo.

Segnali di indicazione: forniscono agli utenti utili informazioni peruna guida sicura; essi si dividono in:

- Segnali di preavviso- Segnali di direzione- Segnali di identificazione di strade o di itinerari- Segnali di località- Segnali di conferma- Segnali di nome-strade- Segnali turistici e territorio- Segnali che danno informazioni utili per la guida dei veicoli o per gli

altri utenti- Segnali che indicano installazione o servizi.Il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada ha recepito

anche la segnaletica di indicazione uniformata in campo internazionale.

PANNELLI INTEGRATIVI

Per meglio definire 1o spazio di validità di un segnale, per precisarneil significato o limitarne l'efficacia,la nuova segnaletica ha previsto pan-nelli integrativi.

I pannelli hanno forma rettangolare e contengono simboli o iscrizioniesplicative.

Sono previsti i seguenti pannelli integrativi:- Per le'distanze: in?icano'la distanza ira il segnale e l'inizio del punto

di pericolo dove si applica la prescrizione.- Per le estese: indicano lalunghezza del tratto stradale ove vige la pre-

scrizione o il pericolo.- Per il tempo di validità: indicano il periodo di tempo in cui vige la pre-

scrizione.- Per le eccezioni o limitazioni: indicano una deroga alle prescrizioni

per una o più categorie di utenti ovvero ne limitano la validità.

34

Page 37: Il mio Ciclomotore

Quando la prescrizione è limitata ad una o più categorie, i relativi sim-boli sono riportati in nero su fondo bianco. Per indicare la deroga alleprescrizioni per una o più categorie, i relativi simboli neri, su fondobianco, sono preceduti dalla parola ECCETTO.

- Per indicare l'inizio, la continuazione o la fine: indicano rispettiva-mente l'inizio, la continuazione o la fine di una prescrizione o di un peri-colo.- Per esplicitazioni o indicazioni: indicano, mediante simboli o iscrizio-ni concise,l'esatto significato del segnale principale, ovvero aggiungonoutili inform azioni, e splicitandone il contenuto.- Per indicare l'andamento della strada principale: indicano, medianteuna striscia più larga rispetto a quelle confluenti,l'andamento della stradache gode della precedenza rispetto alle altre.

SEGNALI DI DIVIETO

Hanno forma circolare e vietano agli utenti il transito, determinatedirezioni ovvero particolari manovre.

Essi si dividono in generici e specifici. I primi si riferiscono a tutti iveicoli; i secondi solo a determinate categorie o a particolari categorie diutenti.

Si segnalano le seguenti particolarità:- Divieto di sorpasso. Il segnale , contrassegnato dalla figura n. 48, puressendo incluso nei segnali generali, indica il divieto di sorpassare veico-li a motore diversi dai ciclomotori e dai motocicli a due ruote anche se lamanovra può compiersi entro la semicarreggiata con o senza la strisciacontinua. Il divieto non concerne il sorpasso di velocipedi, di veicoli abraccia o atrazione animale.

Il segnale di divieto di sorpasso, contrassegnato dalla figura n.52,ècompreso tra i segnali specifici ed indica il divieto di sorpasso per i vei-coli di massa a pieno carico superiore a3,5 t., non adibiti al traspono dipersone. La massa può essere diversamente definita dall'ente proprietariodella strada e, in tal caso, il segnale deve essere dotato di pannello integra-tivo che ne riporta il diverso valore.

SEGNALI DI PRESCRIZIONE

I segnali di prescrizione sono posti ove inizia il divieto o l'obbligo.Possono essere ripetuti anche in formato ridotto munito di pannello inte-

35

Page 38: Il mio Ciclomotore

grativo.Salvo i casi dei segnali per i quali è previsto specifico cartello che ne

indica la fine, il termine delle prescrizioni o degli obblighi è indicato con

lo stesso segnale, munito di pannello integrativo.Accanto ai segnali di fine limitazione di velocità e fine divieto di sor-

passo è prevista f installazione di un nuovo segnale denominato VIALIBERA. Questo segnale indica il punto ove tutte le prescizioni prece-

dentemente indicate cessano di essere valide.

LE VIOLAZIONT DELLA SEGNALETICA STRADALE

I comportamenti imposti dalla segnaletica stradale sono obbligatoriper tutti gii utenti. Le violazioni della segnaletica manuale degli a€entipreposti al traffico, della segnaletica oizzontale e di quella semaforicaionb punite ai sensi dell'art. 146, secondo comma, che prevede anche ladecurtazione di due punti sulla patente. Se la violazione si concretizzanelproseguire la marcia quando la segnalazione semaforica o dell'agente pre-posto al traffico lo vietano, sono previste sanzioni più gravi.

In proposito, va ricordato che il significato delle segnalazioni semafo-

riche è il seguente:- Luce rossa: vieta il passaggio;- Luce gialla: vieta il passaggio a meno che i veicoli si trovino così

prossimi alla linea di arresto che non sia possibile arrestarsi in condizionidi sufficiente sicurezza;- Luce verde: consente il passaggio.

Le violazioni più gravi sono quelle che si concretizzano nell'attraver-sare l'incrocio quando il semaforo emette luce rossa o gialla (sanzione

pecuniaria da Euro 138,00 a Euro 550,00 e decurtazione di 6 punti dei20disponibili ai fini della validità della patente.

36

Page 39: Il mio Ciclomotore

AFioura ll 1 Art. 85

AFiqura ll 2 Art. 85

STRADA DEFORMATAPresegnala un tratto di strada in cattivo stato o conpavimentazione irregolare.

Fiqura ll 3 Art. 85

DOSSOPresegnala una anomalia altimetrica convessa dellastrada.

AFioura ll 4 Art. 86

CUNETTAPresegnala una anomalia altimetrica concava dellastrada.

Figura ll 5 Art. 86

Fiqura ll 7 Art. 86

CURVA A SINISTRAPresegnala una curva pericolosa a sinistra, per caratte-ristiche planimetriche della strada o per insufficientevisibilità.

CURVA A DESTRAPresegnala una curva pericolosa a destra, per caratte-ristiche planimetriche della strada o per insufficientevisibilità.

AAFigura ll 6 Art. 86

DOPPIA CURVA, LA PRIMA A DESTRAPresegnala una serie di curve pericolose in successio-ne, di cui la prima a destra.

AFiqura ll I Art. 87

DOPPIA CURVA, LA PRIMA A SINISTBAPresegnala una serie di curve pericolose in successio-ne, di cui la prima a sinistra.

PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIEREPresegnala un attraversamento ferroviario munito dibarriereo semibarriere.

37

Page 40: Il mio Ciclomotore

A ><-Fiqura ll 10/a Art. 87Fioura ll I Art. 87

PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIEBE

[resegnala un attraversamento terroviario senza bar-

_l _ r?*_

,,q\,,z2,qg

^Figura ll 10/b Art.87

DOPPIA CROCE DI S. ANDREASegnala l'immediata vicinanza di un attraversamentoferroviario senza barriere, a 2 o più binari, ed indicaI'obbligo di lermarsi in corrispondenza della striscia diarresto.

CROCE DI S. ANDREASeonala l'immediata vicinanza di un attraversamentoferi6viario senza barriere ad 1 binario, ed indica l'obbli-go di {ermarsi in corrispondenza della striscia di arresto.

Fiqura ll 10/c Art. 87

CROCE DI S. ANDREA INSTALLATA VERTICAL-MENTEStesso significato del segnale fig. ll 10/a installato ver-ticalmente per mancanza di spazio.

I

+

-i+

Fiqura ll 10/d Art. 87

DOPPIA CHOCE DI S. ANDREA INSTALLATA VEHTICALMENTEStesso significato del segnale fig. ll 10/b inslallato verticalmente per mancanza di spazio

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-l-/

L

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Fiqura ll 11/c Art. 87

3" PANNELLO DISTANZIOMETRICOTerzo segnale supplementare, conuna barra obliqua rossa, posto ad 'l /3della distanza fra la linea ferroviariaed il 1" pannello distanziometrico.

+

Fiqura ll 11/a Art. 87

1 " PANNELLO DISTANZIOMETBICOPrimo segnale supplementare, contre barre oblique rosse, posto sottoi segnali fig. ll 8 e fig. ll 9.

38

Fioura ll 1llb Art. 87

2" PANNELLO DISTANZIOMETRICOSecondo segnale supplementare,con due barre oblique rosse, posto a2/3 della distanza lra la linea ferrovia-ria ed il 1" pannello distanziometrico.

Page 41: Il mio Ciclomotore

Figura ll 12 Art.88 Fioura ll 13 Art. 88

ATTRAVERSAMENTO TRAMVIARIOPresegnala fuori e dentro i centri abitati, una linea tram-viaria, non regolata da semafori, che interseca, interfe-risce o riduce la carreggiata stradale.

ATTRAVEBSAMENTO PEDONALEPresegnala un attraversamenlo pedonale contraddistin-to da appositi segni sulla carreggiata, sulle stradeextraurbane e su quelle urbane con limite di velocitàsuperiore a quello stabilito dall'articolo 142, comma 1,del codice.

Figura ll 14 Art. 88 Fioura ll 15 Art. 89

ATTHAVERSAMENTO CICLABILEPresegnala un attraversamento ciclabile contraddistintoda appositi segni sulla carreggiata, sulle strade extraur-

3T,""fiil.:Hf; lSJi?elÌ.s",Jl'E:?31H9ìTi:ifft""#

AFigura ll 16 Art. 89

SALITA RIPIDAPresegnala una salita ripida pericolosa in conseouenzadi fattori locali particolarmente sfavorevoli. La peòdenzaè espressa in percentuale.

DISCESA PERICOLOSAPresegnala una discesa pericolosa in conseguenza difattori locali particolarmente sfavorevoli. La pendenza èespressa in percentuale.

AFioura ll 17 Art. 90

STRETTOIA SIMMETRICAPresegnala un restringimento pericoloso della carreg-giata su ambedue i lati.

Fioura ll 18 Art. 90 Fioura ll 19 Art. 90

STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRAPresegnala un.restringimento pericoloso della carreg-giata posto sul lato sinistro.

STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRAPresegnala un restringimento pericoloso della carreg.giata posto sul lato destro.

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Page 42: Il mio Ciclomotore

AFioura ll 20 Art. 91 Fioura ll 21 Art. 92

PONTE MOBILEPresegnala un ponte mobile comunque manovrabile.

Fioura ll 22 Art. 93

BANCHINA PERICOLOSAPresegnala un tratto di strada con banchina cedevole onon praticabile o una cunetta profonda.

Fioura ll 23 Art. 94

STRADA SDHUCCIOLEVOLEPresegnala un tratto di carreggiata che, in particolaricondizioni, può presentare una superficie pericolosa-mente sdrucciolevole.

BAMBINIPresegnala luoghi frequentati da bambini, come lescuole, i giardini pubblici, i campi di gioco e simili.

AFiqura ll 24 Art. 95 Fioura ll 25 Art. 95

ANIMALI DOMESTICI VAGANTIPresegnala un tratto di strada con probabile presenzaod attraversamento di animali domestici.

ANIMALI SELVATICI VAGANTIPresegnala un tratto di strada con probabile atlraversa-mento, anche improwiso, di animali selvatici.

Fioura ll 27 Art. 96

CIRCOLAZIONE HOTATORIAPresegnala sulle strade extraurbane una intersezioneregolata con circolazione rotatoria.

Fioura ll 26 Art. 96

DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONEPresegnala un tratto di strada con doppio senso di cir-colazione sulla stessa carreggiata, quando nel trattoprecedente era a senso unico.

40

Page 43: Il mio Ciclomotore

Figura ll 28 Art. 97 Fioura ll 29 Art. 98

SBOCCO SU MOLO O SU ARGINEPresegnala che la strada sbocca su un molo o su unargine di fiume o di canale, con pericolo di caduta inacqua.

AFigura ll 30/a Art. 98

MATERIALE INSTABILE SULLA STRADAPresegnala la presenza sulla pavimentazione di ghiaia,pietrisco, graniglia, od altro materiale instabile clie puòdiminuire pericolosamente l'aderenza del veicolo odessere proiettato a distanza.

Fiqura ll 30/b Art. 98

CADUTA MASSIPresegnala un tratto di strada ove esiste il oericolo. aseguito di caduta di pietre da sinistra, di predenza dellemedesime sulla carreggiata.

CADUTA MASSIPresegnala un tratto di strada ove esiste il pericolo, aseguito di caduta di pietre da destra, di presenza dellemedesime sulla carreggiata.

Figura ll 31 /a Art. 99 Figura ll 31/b Art. 99

SEMAFOROPresegnala un impianto semaforico con disposizionedelle lanterne in verticale.

SEMAFOROPresegnala un impianto semalorico con disposizionedelle lanterne in orizzontale.

Fiqura ll 33 Art. 101Figura Il 32 Art. 100

AEBOMOBILIPresegnala la possibilità di improwisi e forti rumori odabbagliamenti dovuti ad aeromobili a bassa quota.

FORTE VENTO LATERALEPresegnala un tratto di strada soggetto a possibili fortiraffiche di vento, come su viadotti, uscite di gallerie, finetrincee, e situazioni simili.

41

Page 44: Il mio Ciclomotore

Fioura ll 34 Art. 102 Fiorrra ll 35 Art. 103

PERICOLO DI INCENDIORichiama l'attenzione sul pericolo di inJiammabilità dizone boschive o la vicinania di luoghi ad alto rischio diincendio contigui alla strada.

ALTRI PERICOLIPreseonala un oericolo diverso da quelli indicati neglialtri seionali di pèricolo. E'obbligatorio un pannello inte-orativo-modellò ll 6 recante un simbolo od una iscrizio-ie che precisi la natura del pericolo.

Fioura ll 36 Art. 106 Fiqura ll 37 Art. 107

DARE PRECEDENZAlndica l'obblioo di dare la precedenza ai veicoli che cir-colano nei dul sensi sulla strada sulla quale ci si immet'te o che si va ad atlraversare.

FEBMARSI E DABE PRECEDENZAlndica l'obbliqo di fermarsi in corrispondenza della stri-scia trasversàle di arresto e dare la precedenza primadi inoltrarsi nell'area della intersezione.

Fioura ll 38 Art. 108 Fiqura ll 39 Art. 108

PREAWTSO DI DARE PRECEDENZAPreseonala la successiva presenza diDARd PRECEDENZA. indibando anchedall'intersezione.

PREAVVISO DI FERMARSI E DARE PRECEDENZAPreseonala la successiva presenza di un segnale FER-MARSJ E DARE PRECÉDENZA (STOP ) iNdiCANdO

anche la distanza dall' intersezione.

un segnalela distanza

Fioura ll 41 Art. 110

Fioura ll 40 Art. 109

INTERSEZIONE CON PRECEDENZA A DESTRAPresegnala una intersezione in cui vige la regola gene-rale di dare la precedenza a destra.

42

DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATIlndica l'obblioo di dare la precedenza alla corrente ditraffico orovèniente in seàso inverso, nelle strettoienelle quàli è stato istituito il senso unico alternato.

Page 45: Il mio Ciclomotore

Figura ll 42 Art. 111 Fiqvall 43/a Art. f2FINE DEL DIRITTO DI PRECEDENZAlndica che la strada non gode più del diritto di preceden-za.

Figura ll 43/b Art. 112

INTERSEZIONE CON DIRITTO DI PRECEDENZAPresegnala un'intersezione nella quale il conducente hala precedenza sui veicoli provenienti dalle strade subor-dinate.

Fiqura ll 43/c Art. 112

INTERSEZIONEA'7' CON DIRITTO DI PRECEDENZAPresegnala un'intersezione a "T" con una strada subor-dinata che si immette dalla destra.

INTERSEZIONE A'T' CON DIBITTO DI PBECEDENZAPresegnala un'intersezione a "T" con una strada subor-dinata che si immette dalla sinistra.

Figura ll 43/d Art. 112 Fiqura ll 43le Art. 112

CONFLUENZA A DESTRAPresegnala una immissione siradale con corsia di acce-lerazione posta sulla destra.

CONFLUENZA A SINISTRAPresegnala una immissione stradale con corsia di acce-lerazione posta sulla sinistra.

Fioura ll 45 Art. 114

Fiqura ll 44 Art. 113

DIRITTO DI PRECEDENZAlndica che il tratto gode del diritto di precedenza

DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATIlndica che il conducente ha la precedenza di passaggiorispetto alla corrente di haffiòo proveniente in sejrioinverso nelle strettoie nelle quali è stato istituito il sensounico alternato.

43

Page 46: Il mio Ciclomotore

Fioura ll 46 Art. 116 Fioura ll 47 Art. 116

DIVIETO DI TRANSITOVieta di entrare in una strada sulla quale e vietala la cir-colazione nei due sensi.

@Fioura ll 48 Art. 116

SENSO VIETATOVieta di entrare in una strada accessibile invece dall'al'tra parte, in quanto a senso unico.

Fioura ll 49 Art. 116

DISTANZIAMENTO MINIMO OBBLIGATORIO DI ....METRIVieta di seguire il veicolo che precede ad una distanzainferiore a [uella indicata in metri sul segnale

Fioura ll 51 Art. 116

DIVIETO DI SORPASSOVieta di sorpassare i veicoli a motore, eccetto i ciclomo-tori e i motbcicli, anche se la manovra può compiersientro la semicarreggiata con o senza striscia continua.

Fioura ll 50 Art. 116

LIMITE MASSIMO Dl VELOCITA'.... Km / hVieta di superare la velocità indicata in km/ora, salvolimiti inferioii imposti a particolari categorie di veicoli.

Fiqura ll 52 Art. 117

DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA APIENO CABICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATEVieta il sorpasso di veicoli a motore da parte di veicolidi massa a pieno carico superiore a 3,5 t, non adibiti atrasporto di persone.

44

DIVIETO DI SEGNALAZIONI ACUSTICHEVieta, salvo casi di pericolo immediato, l'uso di awisa-tori acustici.

Fioura ll 53 Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A TRAZIONE ANI.MALEVietalo il transito ai veicoli a trazione animale.

@

Page 47: Il mio Ciclomotore

Fioura ll 54 Art. 117 Fiqura ll 55 Art. 117

TRANSITO VIETATO AI PEDONIVieta il transito ai pedoni.

Fiqura ll 56 Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VELOCIPEDIVieta il transito ai velocipedi.

Fiqura ll 57 Art. 117

TBANSITO VIETATO AI MOTOCICLIVieta il transito ai motocicli.

Figura ll 58 Art. 117

@

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A BRACCIAVieta il transito ai veicoli a braccia.

Fiqura ll 59 Art. 117

TBANSITO VIETATO ATUTTI GLI AUTOVEICOLIVieia il transito a tutti gli autoveicoli, compresi i motovei-coli a tre ruote e i quadricicli a motore.

TRANSITO VIETATO AGLI AUTOBUSVieta il transito agli autobus.

@Fiqura ll 60/b Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENOCARICO SUPERIORE 4.... TONNELLATEUna cifra bianca entro il simbolo nero indica il valoremassimo della massa a pieno carico dei veicoli ammes-si al transito diverso da quello attribuito dalla Fig. ll60/a.

Figura ll 60/a Art. 117

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI OI MASSAA PIENOCARICO SUPEHIORE A 3,5 TONNELLATEVieta il transito ai veicoli di massa a oieno carico suoe-riore a 3,5 t non adibiti al trasporto di persone.

45

Page 48: Il mio Ciclomotore

@Fiqura ll 61 Art. 117 Fiqura ll 62 Art. l 17

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A MOTORE TRAI.NANTI UN RIMOFCHIOVieta il transito a tutti i veicoli a motore trainanti unrimorchio.

Fioura ll 53 Art. 117

TRANSITO VIETATO ALLE MACCHINE AGRICOLEVieta il transito alle macchine agricole.

Fioura ll 64/a Art. 117

@TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA.NO MERCI PERICOLOSEVieta il transito ai veicoli che trasportano merci perico-lose.

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA.NO ESPLOSIVI O PRODOTTI FACILMENTE INFIAM.MABILIVieta il transito ai veicoli che trasportano esplosivi oprodotti lacilmente infiammabili.

Fiqura ll 64/b Art. 117 Fioura ll 65 Art. 118

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI CHE TRASPORTA.NO PRODOTTI SUSCETTIBILI DI CONTAMINAREL'ACOUAVieta il lransito ai veicoli che trasportano prodottisuscettibili di contaminare l'acqua.

Fioura ll 66 Art. 118

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI ALTEZZASUPEBIORE A..., METRIVieta il transito ai veicoli di altezza superiore a quellaindicata.

46

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI LARGHEZ-ZA SUPERIORE 4.... METRIVieta il transito ai veicoli dilarghezza superiore a quel-la indicata.

@Fioura ll 67 Art. 118

@TRANSITO VIETATO AI VEICOLI, O COMPLESSI DIVEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE A ....METRIVieta il transito ai veicoli isolati, od a complessi di veico-li che superano la lunghezza indicata.

Page 49: Il mio Ciclomotore

Fioura ll 68 Art- 118 Fioura ll 69 Art. 118

TBANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNAMASSA SUPERIORE A... TONNELLATEVieta il transito ai veicoli aventi una massa superiore aquella indicata.

Fiqura ll 70 Art. 119

TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI MASSAPER ASSE SUPERIORE A.... TONNELLATEVieta il transito ai veicoli aventi sull'asse più caricatouna massa superiore a quella indicata.

Fioura ll 71 Art. 119

VIA LIBERAlndica la fine di tutte le prescrizioni precedentementeimposte. (ll filo nero interno alla cornice serve solo percostruzione).

FINE LIMITAZIONE DI VELOCITA'lndica il ripristino dei limiti generali di velocità vigenti inquel tipo di strada.

@Fioura ll 73 Art. 119Fioura ll 72 Art. 119

FINE DEL DIVIETO DI SOHPASSOlndica la fine del divieto di sorpasso per tutti i veicoli

Fioura ll 74 Art. l2O

FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DIMASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TON-NELLATElndica la fine del divieto di sorpasso per i veicoli dimassa a pieno carico superiore a 3,5 t, non adibiti al tra-sporto di persone.

Fioura ll 75 Art. 120

DIVIETO DI FERMATAVieta la sosta e la fermata o comunque qualsiasimomentaneo arresto volontario del veicolo. ln assenzadi iscrizioni integrative il divieto è permanente. E'sem-pre disposta la rimozione coatta del veicolo.

DIVIETO DI SOSTAlndica i luoghi dove la sosta è vietala, in aggiunta aquelli dove, per regola generale, vige il divieto. lnassenza di iscrizioni integrative il divieto è permanentenelle 24 ore lungo le strade extraurbane. Su quelleurbane, in assenza di iscrizioni integrative, il divieto vigedalle 8,00 alle 20,00. Pannelli integrativi con cifre, sim-boli o brevi iscrizioni possono limitare la portata deldivieto.

47

Page 50: Il mio Ciclomotore

PARCHEGGIOlndica un'area organizzata ed attrezzata per sostare atempo indeterminato. Mediante pannelli integralivisonò eventualmente indicati con valore prescrittivo:- limitazioni di tempo- tariffe per la sosta a pagamento- schema della disposizione dei veicoli ( sosta parallela,obliqua, ortogonale)- categorie ammesse od escluse.

BrTffiPREAWISO DI PABCHEGGIOMediante lrecce opportunamente orientate indica ladirezione verso aree o infrastrutture di parcheggio.

Fioura ll 76 Art. 120

Fiorrra ll 78 Art. 120

Fioura ll 79/a Art. 120

SOSTA CONSENTITA A PARTICOLARI CATEGORIESosta consentita ai veicoli al servizio di persone invali-de munite dell'apposito contrassegno.

48

PASSO CABRABILEll segnale indica la zona per l'accesso dei veicoli allepropiieta laterali, in corrispondenza della quale vige ildivieto di sosta.

Fioura ll 77 Art. 120

Denominazione dell'Ente proprietariodella strada.

Numero e anno del rilascio del-l'autorizzazione.

Fioura ll 79lb Art. 120

SOSTA CONSENTITA A PARTICOLAFI CATEGOBIESosta consentita ai veicoli adibiti al pronto soccorso.

Page 51: Il mio Ciclomotore

tMt,[P,i;]d,

Fioura ll 79ld Art. 120

rNille nll[ .---__.---__..-.,--._.,,. I[ -.---_.-..----...--. I

Fioura ll 79/c Art. 120

SOSTA CONSENTITA A PAFTICOLARI CATEGORIESeonala l'eccezione al divieto di sosta disposta per i

veiéoli delle Forze Armate. della Polizia di Stato, deiVigili del Fuoco, della Polizia Municipale ed altri servizidi oubblico interesse e di soccorso.Médiante simboli eio iscrizioni nella parte inleriore delpannello è indicata la categoria esclusa dal divieto

BEGOLAZIONE FLESSIBILE DELLA SOSTA IN CEN-TRO ABITATOEsempio di segnale composito che consente la sosta in

alcune ore, la vieta in altre

Fioura ll 80/a Art. 122 Fioura ll 80/lc Art. 122

DIREZIONE OBBLIGATORIA DIRITTOlndica l'obbligo di proseguire diritto.

DIBEZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRAlndica l'obbligo di voltare a sinistra.

Fioura ll 80/d Art. 122Fiqura ll 80/c Art. 122

DIBEZIONE OBBLIGATORIA A DESTRAlndica l'obbligo di voltare a destra.

PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA ADESTRAPreawisa l'obbligo di voltare a destra.

Fioura ll 81/a Art. 122

OFioura ll 80/e Art. 122

PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRAPreawisa l'obbligo di voltare a sinistra.

DIREZIONI CONSENTITE DESTBA E SINISTRAlndica I'impossibilità o il divieto di proseguire diritto

49

Page 52: Il mio Ciclomotore

PASSAGGIO OBBLIGATORIO A DESTRAObbliga i conducenti a passare a destra di un ostacolo,un'is.ola, un salvagente, un cantiere stradale, uno spar-titraflico, ecc.

Figura ll 84 Art. 122

Figura ll 81/c Art. 122

DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E SINISTRAlndica l'impossibilità o il divieto di voltare a destra.

Figura ll 82lb Ar1. 122

Figura ll 81h Art. P2

DIREZIONI CONSENTITE DIRITTO E DESTRAlndica l'impossibilità o il divieto di voltare a sinistra.

Figwall gAa Nt 122

Figura ll 83 Art. 122

PASSAGGIO OBBLIGATOHIO A SINISTRAObbliga i conducenti a passare a sinistra di un ostaco-lo, un'isola, un salvagente, un cantiere stradale, unosparlitraffico. ecc.

@PASSAGGI CONSENTITIConsente ai conducenti di passare sia a destra che asinistra di. un ostacolo, un'isola, un salvagente, un can-tiere stradale, uno spartitraffico, ecc.

ROTATOBIAlndica la presenza di una intersezione, un,area, unapia7a.a, ecc. nella quale la circolazione è regolàta arotatoria secondo il éenso indicato dalle frecce]

Figura ll 85 Art.122

LIMITE MINIMO DI VELOCITA'Obbliga iveicoli a mantenere la velocità minima indica-ta e ne vieta il transito ove non siano in grado di osser-vare tale prescrizione.

50

Figura ll 86 Art. 122

FINE DEL LIMITE MINIMO DI VELOCITA'lndica la fine della prescrizione del segnale Fig. ll 85.

Page 53: Il mio Ciclomotore

Fiourall ST Ar1. 122 Fioura ll 88 Art. 122

CATENE PEB NEVE OBBLIGATORIEObblioa a circolare, a partire dal punto di installazionedel ségnale, con caterie da neve o con pneumatici daneve.

PERCORSO PEDONALEindica l'inizio di un percorso, un itinerario, un viale, un'a-iéa oèOonate, riservata ai soli pedoni. ll segnale.implicail divieto di transito per tutte le altre categorie dl utenlldella strada.

Figura ll 90 Art. 122

PISTA CICLABILElndica l'inizio, od il proseguimento, di una pista, una cor-sia, un percorso, un itinerario, riservato al soll veloclpe-di.

PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDEindica l'inizio od il proseguimento di una pista o corsia,riservata ai velocir;edi, còntigua e parallela ad un mar-ciaDiede o comunàue ad un percorso riservato ai pedo-ni.'i iiÀnoii oossòno esser'e invertiti per indicare la

reale disposiiione della pista e del marciapiede.

PERCORSO PEDONALE E CICLABILE FINE DELLA PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MAB-

inoiòà t'i'niiiò od il proseguimento di un percorso, un iti- CIAPIEDEnerario, od un viale, riservaro ùft;ijinrl;ì;ài ddò- Éoicala fine di una pista ciclabile contigua al marcia-

nied ai velocipecti. Piede'

Fiorrra ll 89 Art. 122

FINE DEL PERCORSO PEDONALElndica la fine di un percorso, un itinerario, un viale, un'a-rea pedonale, riservati ai soli pedoni.

@Fioura ll 91 Art. 122

6DFINE PISTA CICLABILElndica la fine di una pista, una corsia, un percorso, un

itinerario, riservato ai soli velocipedi.

Fiourallg2la Art. 122

Figura ll 93/a Art. 122Fioura ll 92/b Art. 122

51

Page 54: Il mio Ciclomotore

@Figura ll 93lb Ad. 122 Figwa ll 94 Arl. 122

FINE DEL PERCOHSO PEDONALE E CICLABILElndica la_tine di una sede, percorso, o itinerario, riserva-to promiscuamente ai pedoni ed ai velocipedi.

PERCORSO BISEBVATO AI QUADRUPEDI DASOMA O DA SELLAlndica I'inizio di una pisla o di un passaggio particolareriservato ai soli quadrupedi da soma o da sella e viela-to ai veicoli.

Figura ll 95 Art. 122

FINE DEL PERCORSO BISERVATO AI OUADRUPE-DI DA SOMA O DA SELLAlndica la fine della pista o del passaggio riservato aiquadrupedi da soma o da sella.

ALT. OOGANASegnala un varco doganale presso la fronliera conpaese conlinante non facente parle della ComunitàEuropea al quale è obbligatorio fèrmarsi.

Figura ll 96 Art. 123

Figura ll 97lb Art. 123

El-Figura ll 97la Art. 123

CONFINE DI STATO TBA PAESI DELLA COMUNITA'EUROPEAlndica la frontiera di Stato con paese confinante facen-te parte della. Comunità Euroilea. Le quote indicatesono riferite alle strade extrauròane. Sullé autostrade illato del quadrato è uguale a 1SO cm.

PREAVVISO DI CONFINE DI STATO TRA PAESIDELLA COMUNITA' EUROPEAll segnale Fig. ll 97 / a, integrato dal pannello modello ll1, presegnala la frontiera di Stato con paese confinantefacente parte della Comunità Europèa. Sulle stradeextraurbane il pannello integrativo misura 120 x 40 cm.Sulle autostrade misura 150 x 50 cm.

@ALT. STAZIONEPresegnala l'obbligo di arresto presso accessi autostra-dali controllati, per operazioni di pedaggio.

fuura ll 98 Art. 123 Figura ll 99 Art. 123

ALT. POLIZIAlndica l'obbligo di arresto ad un posto di blocco strada-le istituito dagli organi di Polizia.

52

Page 55: Il mio Ciclomotore

l) In presenza del segnale n. 15 è necessario:

1) suonare se vi sono pedoni che attraversano sulle strisce

2) non sostare o fermarsi sopra le strisce pedonali

3) tenere presente che i pedoni debbono dare la precedenza

ai veicoli

ntrtrn

trtrntr

2) II segnale n.41:

1) obbliga ad arrestarsi soltanto in caso di incrocio con altri veicoli

2) obbliga ad arrestarsi per dare la precedenza solo ai veicoli

provenienti da destra

3) è utilizzato, di norrna, negli incroci di particolare pericolosità

v

tr

trtr

ntr

3) Il segnale n.63:

1) permette il transito ai ciclomotori

2) vieta il transito ai ciclisti3) vieta il trasporto ai ciclomotori

v

trtrtr

nntr

1(} 4) Il segnale n.1L4:

l) vieta 1'accesso ai pedoni e alle biciclette

2) indica la fine dell'obbligo di passare con biciclette condotte a mano

3) indica la fine del percorso pedonale affiancato ad una pista

ciclabile

v

trI

nn

53

Page 56: Il mio Ciclomotore

5) In presenza del segnale n. 16 è necessario:

v

1) regolare la velocità in modo da non costituire pericolo per lasicurezza dei ciclisti

2) rallentare per essere pronti a fermarsi per dare la precedenzaai ciclisti

3) suonare se vi sono ciclisti che stanno per iniziarel' attraversamento delle strisce

tr tr

I tr

tr tr

''o 6) Il segnale n. 100:

v

1) non permette la svolta a destra2) permette di sorpassare a sinistra lo spartitraffico3) indica che è permesso soltanto svoltare a sinistra

trtrE

trTI

7) Il segnale n.56:

v

1) vieta di sorpassare qualsiasi veicolo2) indica che la corsia di destra è riservata ai veicoli lenti3) permette ad un ciclomotore di sorpassare un,autovettura

Ttrtr

Ttrn

'[) 8) It segnate n. to8:

1) indica l'inizio di un viale pedonale2) è un divieto di transito ai pedoni3) non permette il transito ai veicoli

v

trtrxtrtl t-r-

54

Page 57: Il mio Ciclomotore

9) Il segnale n.55:

VF

1) permette I'accesso ai ciclomotori

2) è posto su una strada a doppio senso di circolazione

3) vale anche per i tricicli e i quadricicli a motore

trtrtrtrtrn

10) In presenza del segnale n.25rè necessario:

VF

1) non sorpassare veicoli che si sono fermati per fare

attraversare la strada ai bambini

2) fare particolare attenzione ai movimenti improvvisidei bambini

3) fare attenzione ai bambini sulla carreggtata e non a quelli

sul marciapiede

trn

trtr

trtr

Soluzioni:

Quesito 1: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 2: l)F - 2)F - 3) VQuesito 3: 1) V - 2)Y - 3) F

Quesito 4: 1) F - 2)F - 3) V

Quesito 5: l) V - 2)Y - 3) F

Quesito 6: 1) V - 2)F - 3) F

Quesito 7: 1) F - 2)F - 3) F

Quesito 8: 1) V - 2) F - 3) V

Quesito 9: 1) F - 2)F - 3) V

Quesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

55

Page 58: Il mio Ciclomotore

DOCUMENTI PERSONALI E REQUISITI

Per poter guidare il motorino è necessario che il conducente:. Abbia compiuto 1114'anno di età' Non sia affetto da malattie o menomazioni che gli impediscano di cir-

colare in condizioni di sicurezza. eueste condiiioni nìgative possonoessere anche occasionali come un braccio ingessato o un occÈio ben-dato. oltre alla certificazione del medico, aitestante la mancanza dimalattie incompatibili, è necessario che il conducente mantenga sem-pre una condizione fisica e psichica in grado di consentirgli uni guidasicura

' Abbia.conseguito il certificato di idoneità alla guida, più noto comepatentino, che si differenzia dalla patente per auto e moto solo per ilprogramma di formazione più breve. Può pertanto, se scaduto divali-dità, essere ritirato dagli operatori di polizia e riconsegnato all'ufficiocompetente qualora si sia conseguita la patente; diventando titolari dipatente, infatti, non si ha più bisogno del patentino

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CERTIFICATO DI IDoTiEIìÀ AI,I,A CUII)A DIiI CI(.I,()MOIoRI

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COME SI GUIDA IL MOTORINO

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C ElìtiNA*f ll

Fare un giro in motorino, significa immettersi nel flusso della circola-zione stradale, effettuare sorpassi ed essere sorpassato, cambiare direzio-ne e corsie, fermarsi, ripartire e compiere tutte ie manovre che la circola-zione richiede.

Tutte. queste manovre sono svolte con gli automatismi raggiunti aseguito di una specifica formazione. Automaiismi che sono condizionatiinnanzitutto da una corretta posizione di guida, indispensabile per rag-giungere quella perfetta armonia conduceìte-motoriò, che coitituisòefattore primario di sicurezza. La sicurezza e la bellezza della guida delmotorino iniziano perciò assumendo quella posizione correttà che dà"padronanza" del veicolo e che consentè di fare con naturalezza tutte lemanovre richieste.

56

Page 59: Il mio Ciclomotore

w4, .'/1,/

La posizione corretta è quella che consente piena padronanza_del vcic,olo. Le gambe-_non

devòno uscire al di fuori àella sagoma del veicolo e le mani e le braccia devono essere libereda qualsiasi impedimento.

LA PARTENZA

Quasi tutti i motorini di fabbricazione attuale sono capaci di buone

accelérazioni. Per poter utilizzare con sicurezza queste potenzialità tecni-

che sono necessariè buone capacità di guida e gradualità di accelerazione.Le acceler azioni repentine si riflettono negativamente sulla stabilità del

veicolo e comportano sbandamenti Nella marcia ordinaria la gradualità è

richiesta anchè dalla necessità di evitare al veicolo o'torture meccaniche"inutili e dannose per 1'efficienza degli organi meccanici.

Per poter ùtllizzare l'accelerazione di cui il motorino è capace, è

necessario imparare a riconoscere i coefficiente di aderenza della strada.

Quando Itasfalto è di colore grigio-scuro, ed opaco, non bagnato e inbuono stato di manutenzione, è possibile ottenere buone accelerazionisenza pericolosi pattinamenti della ruota posteriore. Se l'asfalto è lucido,usurato o bagnato, offre poca aderenza e 1'acceleratore va usato con cau-

tela, al pari del freni, perché può provocare sbandamenti e cadute.

COME AFFRONTARE LE CURVE

A seconda delle caratteristiche della strada e della velocità di marciavariano le modalità con le quali vanno affrontate le curve. diventano rile-vanti l'andamento altimetrico e planimetrico della strada le condizioni

57

Page 60: Il mio Ciclomotore

dell'asfalto, il raggio della curva.E' evidente che percorrere una curva molto ampia su una strada larga

ed in buono stato di manutenzione è molto diverso che affrontarne unamolto stretta, in discesa, con manto stradale dissestato ed a velocità soste-nuta.

Più sono rilevanti la curvatura della strada e la velocità di marcia, piùè necessario impostare correttamente la traiettoria ed adeguare la posizio-ne di guida. In proposito vanno tenute presenti le regole che seguiranno.

La velocità di marcia deve essere ridotta frenando prima di iniziare iltratto curvilineo. La frenata deve essere graduale ma decisa utilizzandomaggiormente (se le condizioni dell'asfalto sono buone) il freno anterio-re.

I leggeri movimenti in curva vanno fatti con perfetto automatismo esono coordinati con l'azione delle mani sul manubrio. La mano internainfatti forzerà sul manubrio all'atto dell'entrata in curva, mentre quellaesterna lo farà all'uscita.

La traiettoria da impostare dipende dal senso della curva, dal raggiodi curvatura e dalla velocità. Per le curve destrorse, vanno evitate traietto-rie troppo vicine al margine della strada perché sovente nel punto di ma-e-gior curvatura si trovano pietre chilometriche, altri ostacoli fissi o ghiainosulla parte terminale della carreggiata. E' bene perciò percorere unatraiettoria che passi a 50 - 60 cm dal bordo interno.

Una traiettoria troppo esterna invece comporta il rischio di dover cur-vare in uno spazio limitato e con la possibilità di finire fuori strada.

Per le curve sinistrorse, la traiettoria migliore è quella che anche nelpunto di maggiore curvatura resti sempre nella propria corsia senza spo-starsi molto verso il centro della strada.

Va tenuto sempre presente il pericolo che dal senso opposto giungano

Nel percon'ere le curve il ciclorrobrista deve tenersi più a destra possibile e non -raregrlirrre c,rrraltri veicolì o con se stesso.

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Page 61: Il mio Ciclomotore

veicoli che vadano ad occupare gli spazi interessati alle traiettorie. Inmerito, va ricordato che, secòndo il Codice della Strada, nelle curve si hal'obbligo di procedere strettamente a sinistra.

LA FRBNATA

Al pari dell'accelerazione,la manovra di frenata deve essere gradua-

le.Frenàre bruscamente significa andare incontro a sbandamenti anche

sensibili, che possono mettere in grave pericolo l'equilibrio del veicolo'Contrariairente alle autovetture, i motorini hanno due comandi dei

freni, quello anteriore e quello posteriore.Il freno dautrbzzarsiin via principale in situazioni ordinarie, quando

l'asfalto è asciutto e assicura buona adetenza, è quello anteriore. Questo è

il freno che va azionato in via primaria, seguito immediatamente da quelloposteriore. Clò reahzza una oitimale azione frenante, senza riflessi sullastabilità.

Nel caso l'asfalto sia scivoloso per usura o perché bagnato è opportu-no sfruttare al meglio il freno posteriore aiutato da una leggera pressionesulla leva del freno anteriore.

Bisogna tener presente che ci sono buone possibilità di controllare ilmotorino quando in frenata si blocca la ruota posteriore. Quando si bloc-ca la ruota anteriore, questa possibilità è quasi nulla.

La frenata di emeigenzaèlamanovrà più complessa e che evidenziala capacità di guida del ciclomotorista. Chi è esperto, anche di fronte ad

una situazione di pericolo grave ed improvviso, attua manovre razionah,scegliendo la soluZione migliore o la meno pericolosa; il conducente ine-sperto, al contrario, si irrigidisce sul motorino, frena bloccando le ruote,sin a perdere l'equilibrio e cadere.

S?ruttando le ridotte dimensioni del motorino è bene frenare ma ricer-care anche spazi di fugase necessario, anche con accelerazioni che porti-no il motorino oltre il punto critico.

La frenata nelle curveUna regola fondamentale della sicurezza vuole che si freni prima di

entrare in curva e non durante. Ciò vale soprattutto per i motorini e spe-

cialmente sul bagnato. Non è possibile percoffere una curva tenendo azio-nato il freno, specie quello della ruota anteriore. Nella curva i freni si toc-cano solo in situazioni di emergenza o per coffeggere errori.

E' importante ricordare che quando si deve frenare energic.amentementre si percorre una curva, si deve prima riportare il motorino_in posi-zione verticale. Frenare mentre si è inclinati verso il centro della curvasignifica cadere sicuramente.

59

Page 62: Il mio Ciclomotore

Frenare sul bagnatoLa frenata sul bagnato deve essere molto dolce, al pari delle altre

manovre. Essendo minore l'aderenza, è bene frenare più energicamentecon la ruota posteriore per cercare di capire "il limite di frenata" per poteragire poi sul freno anteriore al massimo delle possibilità offerte dalle con-dizioni della strada.

Se in questa fase tende a bloccarsi la ruota posteriore, il controllo delmotorino si può riprendere rilasciando il freno, cosa quasi impossibile daottenere con la ruota anteriore che, oltre alla funzione d'equilibrio haanche quella della direzione e, una volta bloccata, si perdono l'uno e l'al-ffa.

LA GUIDA IN CONDIZIONI DI VIABILIT,À. NEGATIVA

In presenza di condizioni atmosferiche avverse come pioggia, neve oghiaccio, la guida del motorino deve essere particolarmente prudente inquanto l'aderenza scende oltre certi limiti di sicurezza ed è necessario pro-cedere a velocità ridotta e con particolare attenzione. Altra condizione dipoca aderenza è quella relativa ai passaggi pedonali ottenuti mediante ver-niciatura dell'asfalto. La vernice realizza una pellicola che offre pochissi-ma aderenza, Specie se bagnata, la parte di carreggiata con strisce pedo-nali può costituire un vero e proprio pericolo per i veicoli a due ruote. Perridurre al minimo tali rischi è necessario diminuire la velocità di marcia enon compiere manovre repentine di accelerazione, frenata o cambiamentidi direzione.

60

Page 63: Il mio Ciclomotore

1) In caso di nebbia fitta è opportuno:

VF1) procedere ad una velocità adeguata alla visibilità n tr2) se la visibilità è troppo ridotta, fermarsi, se necessario,

fuori dalla caneggiata I tr3) entrare velocemente nel banco di nebbia, per poterne

uscire al più presto tl !

2) Se su una strada si nota la presenza di un cedimento del fondostradale o un tombino scoperchiato, occorre:

VF1) avvisare le autorità solo se si tratta di un tombino di gas,

luceeacqua tr tr2) avvisare del possibile pericolo gli altri utenti tr tr3) ridurre la velocità del veicolo che si conduce n tr

3) Lo spazio di frenatura di un ciclomotore:

1) diminuisce se si frena sterzando

2) aumenta se il battistrada degli pneumatici è consumato

3) non dipende dalle condizioni degli pneumatici

Fntrn

vItrn

4) In caso di pioggia occorre:

1) manovrare con prudenza il manubrio

2) impiegare con prudenza gli indicatori di direzione

3) ridurre la velocità

vntrn

Ftrntr

61

Page 64: Il mio Ciclomotore

5) Lo spazio totale di arresto:

1) aumenta se aumenta la velocità del veicolo2) aumenta se il conducente è distratto3) dipende anche dal tempo di reazione del conducente

Ftrtrtr

vtrtrn

6) Se il ciclomotore in fase di frenatura tende a sbandare, il condu-cente deve:

VF1) mantenerlo frenato a fondo e controllarne l'andamento

con rapide sterzate tr !2) procedere con cautela e portarlo in officina per la messa

a punto tl tr3) lasciare bruscamente I'acceleratore tr I

7) Il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore:

VF1) non è necessario se si guida un quadriciclo leggero a motore

e si è minorenni tr r2) è necessario, per i minorenni, per poter condurre qualsiasi

tipo di ciclomotore tr [3) non è necessario se si è titolari della patente Al tr [

8) Per assicurare stabilità al ciclomotore in curva è opportuno:

1) percorrere la curva, se ad ampio raggio, con il motore

leggermente in tiro I r-

2) aumentare la velocità nella parte iniziale della curva I tr3) evitare di sterzare bruscamente tr tr

Fv

62

Page 65: Il mio Ciclomotore

9) Il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore:

1) consente di condurre anche motocicli fino a 125 cmz

di cilindrata2) serve solo per trasportare un passeggero sul ciclomotore

3) viene rilasciato dopo aver sostenuto un esame

VF

10) Per mantenere i freni efficienti è necessario sottoporre a perio-dici controlli:

1) il livello dell'olio dei freni2) la composizione chimica del liquido idraulico dei freni

3) il consumo degli elementi frenanti

trtrtrtrtr!

VFntrtrtrEtr

Soluzioni:

Quesito 1: 1) V - 2)V - 3) F

Quesito 2: l)F - 2)Y - 3) VQuesito 3: l) F - 2)Y - 3) F

Quesito 4: 1) V - 2) F - 3) VQuesito 5: 1) V - 2)Y - 3) VQuesito 6: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) V

Quesito 8: l) V - 2) F - 3) V

Quesito 9: 1) F - 2) F - 3) V

Quesito l0: 1) Y - 2) F - 3) V

63

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Page 67: Il mio Ciclomotore

PARTE TERZALE REGOLE DI COMPORTAMENTOCHE TUTTI DEVONO CONOSCERE

E RISPETTARE

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Page 69: Il mio Ciclomotore

La circolazione stradale, al pari di ogni altro settore della vita sociale,ha bisogno di regole che ne consentano la rcalizzazione entro i limiti disicurezza. Queste regole sono di due ordini; quelle ricordate dalla segna-letica stradale e quelle ogni conducente deve conoscere ed osservare senzache nessun segnale glielo ricordi.

Con la segnaletica stradale verticale, oizzontale, semaforica omanuale, si impongono determinati comportamenti o si vietano certemanovre. La segnaletica assolve perciò una funzione importantissima perla circolazione stradale, essendo indispensabile per la fluidità e la sicurez-za del traffico.

Le norme di comportamento costituiscono la disciplina primaria delCodice della Strada e regolano tutte le manovre che ordinariamente la cir-colazione comporta.

Di queste manovre, quelle più strettamente connesse alla siclrezzadella circolazione sono: la velocità, la mano da tenere, la precedenza, ilsorpasso,le distanze di sicurezza, il cambiamento di direzione e di corsia,la fermata e la sosta,l'uso di dispositivi di illuminazione e acustici.

Ogni incidente stradale, infatti, è il risultato di una o più violazioni diqueste norrne del codice.

La sicurezza è il risultato della cortesia e dell'educazione, e dell'os-servanza di regole giuridiche.

PERICOLO E INTRALCIOArt. 140

Gli utenti della strada debbono comportarsi in modo da non costituirepericolo o intralcio per la circolazione, ed in modo che sia in ogni caso sal-vaguardata la sicurezza stradale.

Il pericolo e l'intralcio sono due situazioni che influiscono negativa-mente sulla sicurezza della circolazione. In ogni incidente stradale, i pro-tagonisti, sicuramente, non hanno rispettato questa regola. Per far sì chequeste situazioni non si verifichino, è necessario soddisfare le seguenticondizioni:

. Conoscenza del veicolo che si guida e suo funzionamento;

. Conoscenza e rispetto di tutte le regole di comportamento e degliobblighi imposti della segnaletica;

. Rispetto delle regole di precedenza, cortesia ed educazione checontraddistinguono le persone dotate di elevato senso civico.

. Il conducente di un veicolo o il pedone, che durante la circolazio-ne non osservino anche una delle condizioni elencate, certamente

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Page 70: Il mio Ciclomotore

determineranno o si troveranno attivamente coinvolti in situazionidi "intralcio o pericolo", che costituiscono la fase antecedente del-l'incidente stradale.

. Non costituire pericolo o intralcio con manovre vietate o poco cor-rette, costituisce un obbligo per ogni conducente.

VELOCITÀArt.l4l

E'obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che

sia evitato ogni pericolo per lasicwezzadelle persone e delle cose ed ognialtra causa di disordine per la circolazione, avuto riguardo alle caratteristi-che, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle con-dizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasinatura..Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio vei-colo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condi-zione di sictrezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro ilimiti del suo campo di visibilità e dinnanzi e qualsiasi ostacolo prevedi-bile.

In particolare, il conducente deve regolare la velocità nei tratti di stra-

da a visibilità limitata, nelle curve, in prossimità delle intersezioni e dellescuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositisegnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore not-turne, nei casi di insufficiente visibilità per condizioni atmosferiche o peraltre cause, nell'attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di stra-

da fiancheggiati da edifici.Il conducente deve, altresì, ridurre la velocità e, occorrendo anche fer-

marsi, quando riesce malagevole l'incrocio con altri veicoli, in prossimitàdegli attraversamenti pedonali e, in ogni caso, quando i pedoni che si tro-vino sul percorso tardino a scansarsi o diano segni di incertezza e quando,al suo avvicinarsi, gli animali che si trovino sulla strada diano segni dispavento.

I conducente non deve gareggiare in velocità. Uinosservanza di que-

sta prescrizione è punita penalmente per i conducenti di veicoli a motore.I1 conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costi-

tuire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione.In ultimo, è bene ricordare che la velocità è causa di tantissimi inci-

denti stradali con conseguenze estremamente gravi.Nella quasi totalità degli incidenti, i danni alle persone ed alle cose

sono strettamente legati alla velocità dei veicoli coinvolti.

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Page 71: Il mio Ciclomotore

La velocità, anche quando non costituisce la causa primaria del-l'incidente, è certamente quella che ne determina la gravità.

DIVIETO DI GAREGGIARE IN VELOCITA- Artt. 9-bis e 9-ter -

Il continuo diffondersi di comportamenti criminali che si materializ-zano nell'organizzare, promuovere o partecipare a competizioni sportivesulla strada con veicoli a motore che gareggiano in velocità nel disprezzopiù assoluto di qualsiasi principio giuridico ed etico, visto che a voltedeterminano conseguenze gravi o mortali anche per gli altri utenti che sitrovano coinvolti in incidenti, ha portato alla emanazione di una legisla-zione penale molto severa. Chiunque organizza,promuove, dirige, agevo-la o partecipa a gare clandestine di auto, moto e ciclomotori che si sfida-no in velocità va incontro alla pena della reclusione da uno a tre anni edalla multa da venticinquemila a centomila euro. Se dalla gara clandestinaderiva la morte la reclusione va da sei a dodici anni. Se ne derivano lesio-ni la pena va da tre a sei anni.

Anche il solo scommettere su queste corse clandestine costituiscereato, previsto con la reclusione da tre mesi ad un anno e con la multa dacinquemila a venticinquemila euro. Ai partecipanti alla gara è sospesa lapatente e sequestrato per sempre il veicolo. Questa particolare severità ègiustificata dalla eccezionale pericolosità che ha portato anche alla intro-duzione di una norma (art 9-ter) che punisce con Ia reclusione da sei mesiad un anno e con la multa da cinquemila a ventimila euro, chi anche senzapreventiva organizzazione, gareggia in velocità con veicoli a motore.Capita a volte che conducenti poco educati e affatto adusi a rispettare leregole imposte, intraprendono tacite o espresse sfide tra di loro, che maga-ri cominciano con uno sguardo significativo durante il sorpasso. Ancheper questi comportamenti sono previsto aumenti di pena rilevantissimi seportano alla morte o a lesioni gravi o gravissime, alla sospensione dellapatente e al sequestro per sempre del veicolo.

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LIMITI DI VELOCITÀArt.I42

L'art.lLZ è dedicato alla disciplina dei limiti massimi generali di velo-cità per tutte le categorie di veicoli.

Questi limiti non sono segnalati dalla cartellonistica stradale e valgo-no in assenza di diversa e più restrittiva indicazione.

Se su una strada è posto il limite di velocità con cartello stradale, èquesto limite che va rispettato, mentre i veicoli delle categorie per le qualisono previsti limiti inferiori, sono tenuti ad osservare questi ultimi.

Va ricordato che questi limiti sono ipotizzati per situazioni di trafficoottimali. Se ricorrono le condizioni particolari già illustrate, la velocitàdeve commisurarsi a queste situazioni per far sì che non sia pericolosa. Lesanzioni sono di diversa entità a seconda che si superino:

. I limiti massimi di velocità di non oltre 10 km/h,

. Di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h, e di non oltre 60 km/h

. Di oltre 60 km/h i limiti di velocità.

LIMITI MASSIMI GENERALI DI VELOCITÀArt.142

I"COMMA _ LIMITI MASSIMI GENERALI. Autostrade.......... ..............130 km/h. Strade extraurbane principali................ ...............110 km/h. Strade extraurbane secondarie e locali 90 km/h. Strade urbane di scorrimento............ ...70 km/h. Centri urbani ....50 km/h

I ciclomotori non possono mai superare il limite massimo di 45 km/h.Se sulla strada sono posti cartelli con limiti inferiori, vanno rispettatiquesti ultimi.

POSIZIONE SULLA CARREGGIATAArt.143

I veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in pros-simità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libe-ra.

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Page 73: Il mio Ciclomotore

I veicoli sprovvisti di motore e gli animali devono essere tenuti il piùvicino possibile al margine destro della carreggiata.

Questa disposizione si applica anche agli altri veicoli quando si incro-ciano ovvero percorono una curva o un raccordo convesso, a meno checircolino su strade a due carreggiate separate o su una caneggrata ad alme-no due corsie per ogni senso di marcia o su carreggiataa senso unico dicircolazione.

Quando una strada è divisa in due ca:reggiate separate, si deve percor-rere quella di destra; quando è divisa in tre carreggiate separate, si puòpercorrere quella di destra o quella centrale, salvo diversa segnalazione.

Salvo diversa segnalazione, quando una carreggiata è a due o più cor-sie per senso di marcia, si deve perconere la corsia più libera a destra; lacorsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso.

All'interno dei centri abitati, salvo diversa segnalazione, quando unacarreggiata è a due o più corsie per senso di marcia, si deve percorrere lacorsia libera più a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate alsorpasso. Tuttavia i conducenti, qualunque sia l'intensità del traffico, pos-sono impegnare la corsia più opportunainrelazione alla direzione che essiintendono prendere alla successiva intersezione; i conducenti stessi nonpossono cambiare corsia se non per predisporsi a svoltare a destra o a sini-stra, o per fermarsi, in conformità delle nofine che regolano queste mano-vre, ovvero per effettuare la manovra di sorpasso che in tale ipotesi è con-sentita anche a destra.

Nelle strade con binari tramviari a raso, i veicoli possono procederesui binari stessi purché, compatibilmente con le esigenze della circolazio-ne, non ostacolino o rallentino la marcia dei tram, salva diversa segnala-zione.

In Italia la "mano da tenere" è la destra; unica eccezione è costituitadalla circolazione dei pedoni, che possono marciare a sinistra.

Per osservare questa regola, non è sufficiente circolare sulla partedestra della strada, ma è necessario farlo in prossimità del margine dellastessa. Il concetto non va inteso in senso estremo perché, circolare rasen-tando il margine della strada, può costituire pericolo per il conducente eper gli eventuali pedoni o per altri ostacoli presenti. Per i veicoli sprovvi-sti di motore, come la bicicletta, questo obbligo è ancor più rigoroso. E'previsto, infatti, che le biciclette circolino il più vicino possibile al margi-ne destro. Con ciò si vuol indicare che questo veicolo, più lento di quellimotoizzati, deve tenersi più a destra, senza per questo dover rasentarequesto limite. Va osservato poi che la propulsione stessa della bicicletta,che è fornita dai muscoli del conducente, fa sì che durante la marcia siadifficile seguire una linea perfettamente retta.

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L'andamento tipico del ciclista è leggermente oscillatorio, per cui, nelcalcolo dello spazio da occuparsi, il conducente deve tener conto di taleparticolarità.

Anche il ciclomotorista deve circolare a destra ma, essendo moto-rizzato, non è obbligato a tenersi "il più possibile vicino al marginedestro".

Durante la marcia il ciclomotorista deve occupare la parte destra della strada, avendo cura di nonintralciare la circolazione di ar.rto e moto più veloci e di disporre sempre di uno spazio di sicurez-za verso chi cammina a piedi.

I conducenti di autovetture devono tener conto, specie nel trafficourbano, della presenza di veicoli a due ruote che, per la loro maneggevo-lezza, si spostano repentinamente e non sempre in maniera ortodossa. E'necessaria perciò particolare prudenza nell'effettuare manovre a velocitàsostenute nel traffico eterogeneo che vede la presenza di pedoni, ciclisti omotociclisti.

I cambiamenti di direzione o di corsia vanno segnalati tempestiva-mente al fine di consentire agli altri utenti di rendersi conto della manovrache si vuole effettuare. La svolta a sinistra va effettuata dando la preceden-za ai veicoli provenienti dall'opposto senso di marcia ed assicurandosi chenon ci siano conducenti che sopraggiungano in sorpasso.

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Page 75: Il mio Ciclomotore

CIRCOLAZIONE PER FILE PARALLELEArt.l44

sulle strade urbane, a causa dell'elevatissima densità di traffico,la cir-colazione per file parallele è sempre più frequente. In presenza dr incolon-namenti sono frequenti comportamenti scorretti con continui cambiamen-ti di corsia e di fastidiose furbizie che vanno decisamente contrastate.

La circolazione per file parallele è ammessa, nelle carreggiate adalmeno due corsie per ogni senso di marcia, quando la densità del trafficosia tale che i veicoli occupino tutta la parte della carreggiata riservata alloro senso di marcia e si muovano ad una velocità condizionata da quelladei veicoli che precedono, ovvero in tutti i casi in cui gli agenti del traffi-co la autorizzano. E' ammessa, altresì, lungo il tronco stradale adducentea una intersezione controllata da segnali luminosi o manuali: in tal caso,al segnale di via libera, essa deve continuare anche nell'area di manovradell' interse zione stessa.

Nella circolazione per file parallele è consentito ai conducenti di vei-coli, esclusi i veicoli non a motore ed i ciclomotori, di non mantenersipresso il margine della carreggiata, pur rimanendo in ogni caso nella cor-sia prescelta.

Il passaggio da una corsia all'altra è consentito, previa la necessariasegnalazione, soltanto quando si debba raggiungere la prima corsia didestra per svoltare a destra, o l'ultima corsia di sinistra per svoltare a sini-stra ovvero per effettuare una riduzione di velocità o una volontariasospensione della marcia al margine della carreg giata, quando ciò non siavietato. I conducenti che si trovino nella prima corsia di destra possonoinoltre spostarsi da detta corsia, quando devono superare un veicolo senzamotore o comunque assai lento, sempre previa la necessaria segnalazione.

PRECEDENZAArt.145

I conducenti, approssimandosi ad una intersezione (incrocio) devonousare la massima prudenza al fine di evitare incidenti.

Quando due veicoli stanno per impegnare una intersezione, si ha l'ob-bligo di dare la precedenza a chi proviene da destra.

Dare la precedenza significa consentire ad altri di impegnare e percor-rere per primi lo spazio stradale interessato. Va ricordato che, pur vigendola regola che la precedenza spetti a chi proviene da destra, è richiesto peròa tutti i conducenti (anche a coloro che provengono da destra), di usare la

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Page 76: Il mio Ciclomotore

massima prudenza. E'chiaro perciò, che non esiste il diritto di pretendere

la precedenza,ma solo l'obbligo di cederla.Anche in assenza di segnali che ne ricordino l'obbligo, nelle

seguenti situazioni occorre dare la precedenza:. A coloro che provengono da destra, quando nel crocevia non esi-

stano segnali di precedenza (es. STOP);. Quando, uscendo da un passo carraio, ci si immette nel traffico;. Prima di immettersi nella corrente di traffico, partendo da una posi-

zione di sosta;. Ai veicoli circolanti su rotaie (tram);. Quando si effettua f inversione di marcia o la retromarcia;. Ai veicoli in servizio di emergenza o di Polizia con il dispositivo

acustico (sirena) in funzione (ambulanze, vigili del Fuoco, Polizia,ecc.);

. Quando si effettua la svolta a sinistra;

. Ai pedoni che attraversano la strada servendosi degli appositi pas-

saggi pedonali;. A gruppi di persone che occupano la strada per cortei, manifesta-

zioni, processioni, ecc;. Ai pedoni che tardano a liberare la strada;. Ai ciechi muniti di bastone bianco e ad altri invalidi.Oltre a tali obblighi, previsti per legge, è consigliabile cedere la pre-

cedenza,senza indugi, agli utenti pericolosi che la "pretendono".

74

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'\-\\

La segnaletica della precedenza va [ispettata senìprc c senza superarc la Iinea che indica il puntodove fermarsi.

PASSAGGI A LIVELLOArt.l4l

Gli utenti della strada, approssimandosi ad un passaggio a livello,devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti e devonoseguire attentamente le segnalazioni semaforiche ed acustiche previste.

Prima di impegnare un passaggio a Iivello senza barriere o semibarie-re, gli utenti della strada devono assicurarsi, in prossimità delle segnala-zioni previste nel regolamento di cui all'art. 44, comma 3, che nessuntreno sia in vista e, in caso affermativo, attraversare rapidamente i binari;in caso contrario devono fermarsi senza impegnarli.

Gli utenti della strada non devono attraversare un passaggio a livelloquando:

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Page 78: Il mio Ciclomotore

a) siano chiuse o stiano per chiudersi le barriere o le semibarriere;b) siano in movimento di apertura le semibarriere;c) siano in funzione i dispositivi di segnalazione luminosa o acustica

previsti;d) siano in funzione i mezzi sostitutivi delle barriere o semibarriere,

previsti dal medesimo articolo".La pericolosità delle manovre di attraversamento di un passaggio a

livello giustifica la prescrizione di condotte di guida improntate alla "mas-sima prudenza"e alla scrupolosa osservanza delle segnalazioni.

In corrispondenza dei passaggi a livello con barriere può essere colloca-to, a destra della strada, un dispositivo a luce rossa fissa che avverte in tempoutile della chiusura delle barriere, integrato da altro dispositivo acustico.

Nei passaggi a livello con semibarriere deve essere collocato a destradella strada, un dispositivo luminoso a due luci rosse,lampeggianti alter-nativamente, aventi l'analoga funzione di avvertire in tempo utile dellachiusura, integrato da dispositivo acustico.

L'attraversamento, nei casi consentiti, deve essere sollecito; in caso diarresto forzato del veicolo il conducente deve portarlo fuori dai binari e,se impossibilitato ad adempiere a tale prescrizione, deve adoperarsi persegnalare la presenza del veicolo stesso ai conducenti dei veicoli su rotaie.Le violazioni alle prescrizioni suddette oltre alla sanzione pecuniaria,comportano la sospensione della patente di guida alla seconda infrazionein un biennio.

SORPASSOArt. 148

Il conducente che sorpassa un veicolo o altro utente della strada chelo precede sulla stessa corsia, dopo aver fatto l'apposita segnalazione,deve portarsi sulla sinistra dello stesso, superarlo rapidamente tenendosida questo ad una adeguata distanza laterale e riportarsi a destra appenapossibile, senza creare pericolo o intralcio. Se la carreggiata o semicarreg-giata sono suddivise in più corsie, il sorpasso deve essere effettuato sullacorsia immediatamente alla sinistra del veicolo che si intende superare.

L'utente che viene sorpassato deve agevolare la manovra e non acce-lerare. Nelle strade ad una corsia per senso di marcia,lo stesso utente devetenersi il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.

Il sorpasso costituisce una delle manovre maggiormente ricorrentinegli incidenti stradali, specie quelli con danni gravi o gravissimi. Pereffettuarlo in situazioni di sicurezza, è necessario che il conducente si assi-curi della contemporanea esistenza di quattro condizioni:

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Page 79: Il mio Ciclomotore

a) che la visibilità sia tale da consentirgli di iniziare, eseguire ed ulti-mare la manovra, senza pericolo alcuno;

b) che il conducente che lo precede nella stessa corsia non abbiasegnalato di voler compiere analoga manovra;

c) che lo spazio a sua disposizione sia sufficiente per tutte le fasi dellamanovra;

d) che nessun altro conducente, proveniente da tergo, abbia iniziatoanaloga manovra nei suoi confronti.

I conducenti di biciclette, ciclomotori e motocicli vanno sorpassaticon particolare attenzione. Essi Sono portati, per la natura SteSSa del vei-colo condotto, ad eseguire repentini cambiamenti di direzione, senza inte-ressarsi di coloro che, provenienti da tergo, abbiano iniziato il sorpasso neiloro confronti.

Il sorpasso è vietato, oltre che in presenza dei relativi segnali stradali,anche nelle seguenti situazioni:

o in prossimità o in corrispondenza delle curve, dei dossi ed in ognisituazione di scarsa visibilità;

o del veicolo che ne stia sorpassando un altro;o dei veicoli fermi ai passaggi a livello, ai semafori o per interruzio-

ne del traffico, allorché sia necessario portarsi sulla parte sinistradella carreggtata:.

o in prossimità o in corrispondenza dei crocevia o dei passaggi a

livello senza barriere;o dei veicoli fermi per consentire ai pedoni di attraversare la caffeg-

grata.Il sorpasso è una manovra pericolosa che si attua sempre con cambia-

menti di direzione di acceleraziont.

II sorpasso non deve creare pericolo o allarme per il veicolo sorpassato.

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Page 80: Il mio Ciclomotore

DISTANZA DI SICUR.EZZAArI".l49

Ogni veicolo, durante la marcia, deve tenersi ad una distanza di sicu-rezza dal veicolo che lo precede. Questa distanza non è possibile determi-narla in metri, ma va "calcolata" tenendo presente le seguenti condizioni:

o velocità di marcia del veicolo;o prontezza di riflessi del conducente;o condizioni del traffico e della strada:. condizioni atmosferiche;o efficienza del sistema frenante del veicolo.Lo spazio necessario per arrestare un veicolo dipende innanzitutto

dalla velocità di marcia. Più è elevata Ia velocità, maggiore è lo spazionecessario. Lo spazio richiesto per fermarsi aumenta in ragione del qua-drato della velocità.

Quando si procede a velocità elevata, seguendo altri veicoli, è assolu-tamente necessario tenere una distanza superiore allo spazio che si percor-re nell'intervallo psicotecnico. Questo spazio sarà quello che impedirà divenire a collisione con il veicolo che precede, se quest'ultimo effettueràuna improvvisa frenata. La manovra, infatti, sarà percepita, dal conducen-te che segue, dopo che la stessa ha avuto inizio e l'improvvisa decelera-zione del veicolo che precede ridurrà repentinamente l'intervallo conquello che segue e che, per tale ragione, può tamponarlo.

Durante la marciit ò necessario procedere ad una distanzil cli sicurezza idonea ad evitarc tampona-nienti anche in presenza di amesto improvvist'r clel veicolo chc precede.

7B

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Page 81: Il mio Ciclomotore

INCROCIO TRA VEICOLI NEI PASSAGGI INGOMBRATIArt. 150

Quando la carreggiata stradale presenta ostacoli o restringimenti,dovuti anche a veicoli fermi, e la manovra di incrocio tra due veicoli inmovimento, che percolTono la strada con direzioni opposte non sia possi-bile, il conducente sul cui senso di marcia è presente l'ostacolo deve arre-starsi e lasciare il passo al veicolo proveniente in senso inverso.

DISPOSITIVI VISIVI E DI ILLUMINAZIONEArlt.152 - 153 - Condizioni di uso

Fuori dai centri abitati, è obbligatorio per tutti i veicoli a motore l'usodelle luci di posizione, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte, delleluci della targa e delle luci d'ingombro. Durante la marcia, per i ciclomo-tori ed i motocicli è obbligatorio l'uso dei predetti dispositivi anche neicentri abitati.

I dispositivi di illuminazione hanno la funzione di illuminare la sede

stradale e permettere al conducente di osservare chiaramente lo spazio chelo circonda e gli eventuali ostacoli che si presentano.

L'uso di tali dispositivi è obbligatorio, non solo quindi nelle ore not-turne, ma in ogni situazione di scarsa visibilità. Particolare rilievo, ai finidella sicurezza, acqtistano tali dispositivi per i velocipedi, ciclomotori e

motocicli. E'assolutamente necessario "farsi vedere" dagli altri utenti. Daciò la necessità che i conducenti dei veicoli a due ruote si assicurino del-I'efficienza dei dispositivi, compresi quelli a luce riflessa (catarifrangenti)che svolgono la funzione importantissima di rifrangere la luce proiettatadagli altri veicoli ed aiutare i conducenti di questi ad avvistare "l'ostaco-lo".

Quali dispositivi utilizzareCentri abitati: i ciclomotori ed i motocicli devono tenere sempre in

funzione le luci di posizione, della targa e i dispositivi anabbaglianti.Fuori dai centri abitati; Gli autoveicoli, i rimorchi, i motocicli, i ciclo-

motori e tutti gli altri veicoli a motore devono tenere sempre in funzionele luci di posizione, di targa e i dispositivi anabbaglianti. Inoltre:

I proiettori di profondità fuori dai centri abitati quando l'illuminazio-ne esterna manchi o sia insufficiente.

I conducenti devono spegnere i proiettori di profondità passando aquelli anabbaglianti nei seguenti casi:

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Quando stanno per incrociare altri veicoli, effettuando la commu-tazione delle luci alla distanza necessaria affinché i conducenti deiveicoli incrociati possano continuare le loro marcia agevolmente esenza pericolo;Quando seguono altro veicolo a breve distanza, salvo che l'uso deiproiettori di profondità avvenga brevemente in modo intermittenteper segnalare al veicolo che precede l'intenzione di sorpassare;In qualsiasi altracircostanza se vi sia pericolo di abbagliare gli altriutenti della strada ovvero i conducenti dei veicoli circolanti subinari, su corsi d'acqua o su altre strade contigue.

CAMBIAMENTO DI DIREZIONE O DI CORSIAArt. 154

1. I conducenti che intendono cambiare direzione o corsia, invenireil senso di marcia, fare retromarcia, voltare a destra o sinistra, immetter-si in un luogo non soggetto a pubblico passaggio, o fermarsi, devono:

a. Assicurarsi di poter effettuare la manovra senza creare pericolo ointralcio agli altri utenti della strada, tenendo conto della posizio-ne, distanza, direzione di essi;

b. Segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione.2. Le segnalaziom delle manovre devono essere effettuate servendosi

degli appositi indicatori luminosi di direzione (frecce). Tali segnalazionidevono continuare per tutta la durata della manovra e devono cessareallorché esse è stata completata. Con gli stessi dispositivi deve esseresegnalata anche l'intenzione di rallentare per fermarsi. Quando i detti dis-positivi manchino, il conducente deve effettuare le segnalazioni a mano,alzando verticalmente il braccio qualora intenda fermarsi e sporgendo,lateralmente il braccio destro o quello sinistro, qualora intenda voltare.

3. E'vietato usare impropriamente le segnalazioni di cambiamento didirezione.

4. Nell'esecuzione delle manovre i conducenti non devono eseguirebrusche frenate o rallentare improvvisamente.

5. L'inversione del senso di marcia è vietata in prossimità o in corri-spondenza delle intersezioni, delle curve o dei dossi.

I cambiamenti di corsia e la precedenzaI cambiamenti di direzione o di corsia, poiché portano il veicolo ad

occupare spazi diversi da quelli ipotizzabili del normale prolungamento

80

a.

b.

c.

Page 83: Il mio Ciclomotore

dell'originaria traiettoria di marcia, comportano l'obbligo di cedere la pre-

cedenza a coloro che già impegnano la corsia interessata.

I cambiamenti di direzione e la precedenzaLa manovra del cambiamento di direzione, oltre alla preventiva

segnalazione, richiede obblighi specifici e modalità diverse a seconda

della natura della strada che si va ad impegnare. La svolta a sinistra, per

imboccare una strada, va effettuata portandosi al centro della carreggiatae dando la precedenza ai veicoli provenienti dalla opposta direzione dimarcia; chi intende svoltare a destra deve tenersi il più possibile vicino al

margine destro e non allargare la traiettoria per effettuare la manovra piùagevolmente.

La svolta a sinistra, per imboccare un PASSO PRIVATO, anche se

possibile, va effettuata controllando preventivamente che non sopraggiun-gano altri veicoli che stiano sorpassando.

,!!l

Per svoltare a sinistra è necessario accertarsi che nessun veicolo stiii sorpassando c chre Ia pre-ce-

clenza ii chi proviene clall'opposto senso di marcizt.

USO DEI DISPOSITIVI ACUSTICI E LIMITAZIONE DEI RUMORIArtt. 155 - I56

Durante la circolazione si devono evitare rumori molesti causati sia dal

modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui èsistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione Stessa.

L]

n

81

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Il dispositivo silenziatore (marmitta), deve essere tenuto in buonecondizioni di efficienza e non deve essere alterato. L'aumento sempre cre-scente del numero dei veicoli ha fatti sì che, specie nei centri urbani, la sal-vaguardia della salute e dell'ambiente passi anche attraverso la limitazio-ne dei rumori.

Il dispositivo di segnalazione acustica (clacson) deve essere usato conla massima moderazione e solamente per ragioni di sicurezza stradale. Lasegnalazione deve essere la più breve possibile.

Fuori dai centri abitati l'uso del clacson è consentito ogni qual voltale condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare inci-denti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Il segnale acusticopuò essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante iproiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato.

Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo nei casidi effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segna-lazioni acustiche, è consentito l'uso dei proiettori di profondità a bieveintermitten za (art. 156) .

Non va dimenticato, infatti, che accanto all'obbligo di non utilizzareil clacson, se non per motivi eccezionali, si accompagna quella di nonarrecare molestia alle persone, a causa del cattivo stato del tubo di scari-co, del modo di guidare o del volume troppo alto della propria radio.

II rispetto dell'ambiente e della salute propria e altrui si realizza anche con Ia limitazione dei rumoriinutili o molesti.

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Page 85: Il mio Ciclomotore

ARRESTO, FERMATA E SOSTAtut. 157

Ai sensi del Codice della Strada:a) per arresto si intende l'intemrzione della marcia del veicolo dovu-

ta ad esigenze della circolazione;b) per fermata si intende la temporanea sospensione della marcia

anche sè in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la

discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata.

Durante la fermata, che non deve comunque arecare intralcio alla circola-

zione,il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia;

c) per Sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protrat-

ta nel témpo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente;

d) pei sosta di emergenza si intende f intemrzione della marcia nel

caso in cui il veicolo è inutilizzabile per avaria ovvero deve arrestarsi per

malessere fisico del conducente o di un passeggero.

Salvo diversa segnalazione, in caso di fermata o di sosta il veicolodeve essere collocato il più vicino possibile al margine destro della carreg-

giata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia. Qualora non

esista marciapiede rialzato deve essere lasciato uno spazio sufficiente per

il transito dei pedoni comunque non inferiore ad un metro.

Fuori dei centri abitati, i veicoli in sosta o in fermata devono essere

collocati fuori della carreggiata, ma non sulle piste per velocipedi né,

salvo che non sia appositamente segnalato, sulle banchine. In caso di

impossibilità, la fermata e la sosta devono essere effettuate il più vicinopoisibile al margine destro della carre ggiata, parallelamente ad esso e

iecondo il senso di marcia. Sulle carreggiate delle strade con precedenza

la sosta è vietata.Nelle strade urbane a senso unico di marcia la sosta è consentita anche

lungo il margine sinistro della carreggiata, purché rimanga spazio suffi-ciente al transito almeno di una fila di veicoli e comunque non inferiore a

tre metri drlarghezza.Nelle zone di sosta all'uopo predisposte i veicoli devono essere collo-

cati nel modo prescritto dalla segnaletica.Uintemrzione momentanea della marcia è sempre consentita purché

sia fatta lungo il margine destro della strada e non costituisca pericolo o

intralcio.Anche la fermata, quindi, diventa rilevante ai fini della sicurezzadella

circolazione ed è una delle manovre più sintomatiche della educazione dei

conducenti.Molto spesso si assiste, specie nei centri abitati, a situazioni di rallen-

B3

Page 86: Il mio Ciclomotore

tamenti di traffico dovuti a veicoli fermi sulle corsie di scorrimento, maga-ri con il conducente a bordo che, con estrema indifferenza, assiste allospettacolo delle imprecazioni degli automobilisti costretti, per sua colpa,a manovre difficoltose.

La prima regola da osservare, perché la fermata non produca intralcioo pericolo, è quella di effettuarla negli spazi siti al di fuori delle corsie discorrimento.

Altra manovra che sovente è causa di incidente per i ciclomotoristi,con conseguenze gravi, è l'apertura della portiera verso la parte centraledella strada da parte degli automobilisti.In proposito una norrna del nuovoCodice della Strada così recita: (7o comma - afi.157)

"È fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discen-dere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicu-rato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti dellastrada.>>

Nonostante il divieto, questa abitudine di aprire la portiera è consoli-data e il ciclomotorista farà bene a tenerne conto e non avvicinarsi troppoalle auto ferme.

L'apertura improvvisa della portiera, anche se vietata, è un errore prevedibile, che può essere causadi incidenti gravi per il ciclomotorista.

TRASPORTO DI PERSONE E DI OGGETTI SUI MOTOCICLI ESUI CICLOMOTORIAn. 170

Il conducente dei ciclomotori e di motocicli deve avere ribero l,usodelle braccia e reggere il manubrio con due mani; solo in caso di neces-sità per le prescritte segnalazioni, è possibile togliere una mano dal manu-

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Page 87: Il mio Ciclomotore

brio. E'vietato procedere sollevando la ruota anteriore.Sul ciclomotore è possibile trasportare altri passeggeri, solo se il con-

ducente sia maggiorenne ed il veicolo omologato per due posti. Sia sui

ciclomotori che sui motocicli è vietato trasportare oggetti che non siano

solidamente assicurati e/o che Sporgano lateralmente, rispetto all'asse del

veicolo, di oltre 50 cm.; stesso limite vige per le sporgenze longitudinalirispetto alla sagoma del veicolo.

Trasportare oggetti voluminosi sui ciclomotori e sui motocicli è vietato e pericoloso.

USO DEL CASCO PROTETTIVOArt. 171

In caso di sinistro i motociclisti e ciclomotoristi hanno elevate proba-

bilità di riportare pericolosi traumi alla testa. Per ridurre i rischi connessi

ai possibili sinistri è previsto l'obbligo del casco, e del corretto uso dellostesso.

Il rispetto di questa norma è condizione essenziale di sicurezza pro-pria e di rispetto per gli altri.

Il casco è un dispositivo di sicurezza "passivo" in quanto serve a limi-tare i danni in caso di incidente e non a prevenire il rischio di incidenti.

I suoi principali elementi costitutivi sono:. Lacalotta esterna, realizzatacon vari materiali (resina termoplasti-

ca o rinforzata con fibra di vetro, carbonio, kevlar), è quella che

riceve l'urto ne assorbe una parte e lo distribuisce su una superfi-cie più ampia rispetto a quello d'impatto;

. La calotta interna, di polistirolo espanso ricoperta con tessuto tra-

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Page 88: Il mio Ciclomotore

spirante per la parte a contatto con la testa, è destinata ad assorbi-re ulteriormente l'urto;La visiera, di policarbonato serva a protezione della zona visiva eper garantire la visibilità;il cinturino che, fissato alla calotta esterna serve a trattenere corret-tamente il casco anche in fase di caduta.

,,,. '.-.r+ii*'.,,":.."1"l^, , . 'Ì {ii':; . .

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L'obbligo del casco è esteso anche ai passeggeri dei motocicli e dei ciclomotori.

Esistono tre tipi di casco:Leggero (o demi-jet): Piccolo e con visiera immobile, lascia scoperta

la parte anteriore del viso ed è usato prevalentemente da chi guida ciclo-motori e scooter con cui compie piccoli tragitti.

Aperto (o 'Jet"): E' leggermente più grande di quello leggero, ha unavisiera semimobile, protegge guance e la zona inferiore della nuca ed èusato prevalentemente da chi guida moto di media cilindrata con cui com-pie medi tragitti.

Integrale: Grande in modo tale da coprire tutta la testa (e quindi pro-tegge anche mandibole, mascelle e denti), presenta visiera mobile capacedi coprire interamente gli organi visivi. E il più sicuro dei tre ed è gene-ralmente usato da chi guida moto di grande cilindrata e da chi compie lun-ghi viaggi con il motoveicolo. ultimamente sono comparsi caschi c.d.

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,§ii,

Page 89: Il mio Ciclomotore

"modulari" a mentoniera mobile in quanto si può sollevare sulla fronte

(operazione sconsigliata durante la marcia).La scelta del casco, al di là di ogni valutazione estetica, va fatta in

relazione al tipo di utilizzo del casco itesso e soprattutto sulla base della

preventiva ptòuu e verifica di portabilità (deve aderire bene alla testa

i"rru eccesiiva costrizione); in ogni caso, il casco deve essere "conforme

ai tipi omologati".Le no.me europee in materia di omologazione dei caschi, che sono in

continua evoluzionè, sono contenute nel regolamento ECE/ONU n' 22 che

fissa i parametri minimi di sicurezza per la commercializzazione.Il marchio di omologazione internazionale,stampato su una targhetta

all'interno del casco, è composto come il seguente:

Emendamento Numero di

ECE/ONU 22-95 omologazione

Numero di serie Progresslvodi costruzione del casco

Numero distintivo che identificail oaese che ha rilasciato

l'omo'logazione ( I = Cermania;2 =Francia;3 = Italia;

4 = Olanda; 6 = Belgio ...)

I numeri di omologazione dei caschi sono seguiti da un codice che indica il livello di pro-

tezione offerto dalla mentoniera:/J = nel caso di caschi jet o demi-jet privi di mentoniera

711p = nel caso di "ur"Éi

.o, menioniera asportabile NON PROTETTIVA7p = ,;i ;"* di caschi integrali o modulariìon nìentoniera PROTETTIVA.

Per concludere, il casco va conservato secondo le indicazioni e pre-

scrizioni contenute nelle istruzioni del costruttore non dimenticando,

soprattutto, che il casco invecchia e, quindi, dopo quattro o cinque anni,

anàrebbe sostituito anche se non ha subito urti. A tale riguardo va anche

considerato che dopo ogni urto il casco andrebbe precauzionalmente sosti-

tuito in quanto ta calòtta interna potrebbe essersi deformata anche in

assenza di deformazione di quella esterna.

I

i

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I

054716tP -l 057801

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Page 90: Il mio Ciclomotore

L'USO DEL TELEFONINO E DI ALTRI APPARECCHI{rt. n3

Durante la guida è vietato far uso del telefonino. E'consentito l'utlliz-zo di apparecchi a viva voce che non richiedono l'uso delle mani e quellicon auricolare a condizioni che non si soffra di malattie dell'udito.

sono vietati altresì gli apparecchi radiotelefonici e le cuffie in quantoimpediscono o rendono difficoltose le percezioni di eventuali segnalazio-ni acustiche o di emergenza.

A parte la distrazione che consegue al parlare al telefono, diventanopericolose le decelerazioni improvvise che il conducente, istintivamente,attua quando sente squillare il proprio telefonino.

In queste ipotesi, il tamponamento diventa molto probabile.Le squilla del telefonino, l'ansi di rispondere non devono assoluta-

mente condizionare la guida, né portare a manovre repentine ed impreve-dibili. ci si fermerà quando e dove possibile, si controllerà chi ha chiama-to ed eventualmente si telefonerà.

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Page 91: Il mio Ciclomotore

1) E'vietato il sorpasso:

VF1) nelle ore notturne tr n2) nelle curve, su strade con due corsie e a doppio senso di

circolazione n tr3) di veicoli fermi al semaforo quando si deve superare la

linea continua tr n

2)La fermata di un veicolo:

1) non deve comunque causare intralcio alla circolazione2) non è consentita sulle strisce pedonali

3) è consentita, di norma,lungo il margine destro della caneggiata

VnTn

Ftrtrn

3) Il sorpasso è vietato quando:

1) il veicolo che ci precede è uno dei mezzi di soccorso

con il lampeggiante giallo acceso

2) il veicolo che segue abbia già segnalato l'intenzione

di effettuare analoga manovra

3) un veicolo si è fermato per consentire ai pedoni diattraversare la strada

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4) Atla guida di un ciclomotore:

1) è obbligatorio indossare il casco

2) è vietato parlare al telefono cellulare senza l'auricolare

3) si possono usare le cuffie per sentire la radio

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B9

Page 92: Il mio Ciclomotore

5) Su un ciclomotore, il carico trasportato:

1) non deve sporgere troppo, in quanto potrebbe causare

la perdita di controllo del veicolo2) non deve strisciare a terra nelle curve3) non deve ostacolarel'azionamento dei comandi

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6) Il casco deve essere allacciato:

1 ) non obbligatoriamente2) in modo che non scivoli3) in modo che sia ben stretto sulla testa

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7)Le fermata di un veicolo:

1) può avere la durata massima di cinque minuti2) è consentita, di norma,lungo il margine destro della carreggiata

3) non deve comunque causare intralcio alla circolazione

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8) I conducenti di ciclomotori:

1) possono procedere sollevando la ruota anteriore durante

il sorpasso

2) possono viaggiare affiancati sulla stessa corsia3) possono essere imputabili per reati, avendo compiuto 14 anni

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9) La sosta in doppia fila:

1) nei centri abitati è sempre vietata ai ciclomotori a due ruote2) ò consentita al quadricicli leggeri a motore3) è consentita solo per pochi minuti ai quadricicli leggeri

a motore

vtrtr

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Ttr

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Page 93: Il mio Ciclomotore

10) Se sul ciclomotore non funzionano gli indicatori di direzione:

1) si può proseguire sporgendo lateralmente il braccio prima

di svoltare2) bisogna prowedere alla riparazione

3) non si deve proseguire in nessun caso

VFtrtr

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) F - 2)v - 3) VQuesito 2: l)Y - 2)Y - 3) VQuesito 3: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 4: l) V - 2)Y - 3) F

Quesito 5: 1) V - 2)Y - 3) VQuesito 6: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 7: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 8: 1) F - 2)F - 3) VQuesito 9: 1) F - 2)F - 3) F

Quesito 10: 1) Y - 2) V - 3) F

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Page 94: Il mio Ciclomotore

I DOCUMENTI DA ESIBIREArt. 180-181

I conducenti dei veicoli a motore hanno l'obbligo di esibire, agli orga-ni di polizia incaricati dei controlli stradali, la documentazione propria edel veicolo.

I ciclomotoristi devono esibire:. Il certificato del ciclomotore *. Il certificato di idoneità alla guida (patentino). Il certificato di assicurazione. Il documento di riconoscimentoSul ciclomotore non devono essere esposti contrassegni ma, in caso di

controllo, il conducente dovrà esibire:. Il contrassegno dell'assicurazione. Il contrassegno del pagamento della tassa DI CIRCOLAZIONE

(bollo)La mancanza di questi documenti e dei contrassegni comporta l'obbli-

go del pagamento di una sanzione pecuniaria e della successiva esibizio-ne degli stessi presso gli uffici di polizia.

CIRCOLAZIONE DEI VELOCIPEDIArt. 182

Accanto agli obblighi di procedere su una sola fila e mai comunqueaffiancati in numero superiore a due, di avere libero l'uso delle braccia edelle mani, onde condurre il veicolo con sicurezza,e al divieto di trainaree farsi trainare, per i ciclisti è prescritto di condurre a mano il veicoloquando "sono di intralcio o di pericolo per i pedoni".In questa ultima ipo-tesi, risolvendo dispute dottrinali e giurisprudenziali, il legislatore ha pre-visto che i ciclisti siano "assimilati ai pedoni".

E'vietato portare sulla bici altre persone, tranne il caso del conducen-te maggiorenne che può trasportare un bambino fino a otto anni, assicura-to con le attrezzature regolamentari. Se la strada percorsa presenta pisteciclabili, è fatto obbligo di impegnarla. Sui velocipedi costruiti ed omolo-gati per il trasporto di più persone è vietato comunque averne a bordo piùdi quattro adulti e due bambini.

(*) Per le nuove immatricolazioni, il certificato di circolazione oppure il certificatodi idoneità tecnica.

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Page 95: Il mio Ciclomotore

c-:-=:-:2

I ciclisti devono mirrciare in fila e, specic nclle curve, mai affiancati.

COMPORTAMENTO DEI PEDONIArt. 190

Le prescrizioni per la circolazione dei pedoni sono riconducibili ai

seguenti principi generali:. obbligo di impegnare gli spazi riservati (marciapiedi, banchine, viali);. possibilità di marciare sulla caffeggiata quando questi manchino,

siano insufficienti o non percorribili;o fuori dei centri abitati vige l'obbligo di marciare in senso contrario

a quello dei veicoli sulle strade ad unica calreggiata e doppio senso

di circolazione; sulle carreggiate a senso unico devono marciare a

destra;o obbligo di procedere su unica fila nella circolazione fuori dei cen-

tri abitati sulle strade prive di illuminazione pubblica;o obbligo di servirsi dei passaggi pedonali o dei sottopassi per l'at-

traversamento della carreggiata. Quando questi manchino o siano a

distanze superiori a 100 metri, possibilità di attraversarela carreg-

giata in senso perpendicolare e dando la precedenza ai veicoli;o divieto di attraversarepiazze e larghi al di fuori dei passaggi pedo-

nali qualora esistano anche a distanze superiori ai 100 metri.Divieto di effettuare attraversamenti stradali passando anteriormente

agli autobus, ai filobus e ai tram in sosta alle fermate.

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Page 96: Il mio Ciclomotore

OBBLIGO DEI CONDUCENTI VERSO I PEDONIArt. 191

Tutti i conducenti dei veicoli a motore devono rispettare i pedoni, iciclisti e le persone portatrici di handicap che si muovono sulla strada convelocità diverse ed inferiori alle macchine, alle moto o ai ciclomotori.

Chi si muove su un veicolo a motore deve facilitare tutte le manovredei pedoni, comprese quelle irregolari, come l'attraversamento fuori dallestrisce. Se le persone sono affette da handicap l'obbligo è ancora più fortee se necessario occorrerà fermarsi per facilitarne la manovra. Analogoobbligo vige verso i bambini e gli anziani che spesso si muovono irrego-larmente e repentinamente.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZAALCOLICAArt. 186

L'alcool e le droghe sono pericolosissimi per la guida. Gli effetti cheessi producono sono la causa di moltissimi incidenti che vedono coinvol-ti i giovani specie nei fine settimana.

Le ragioni di tale pericolosità vanno ricercate negli effetti negativi cheproducono sulle capacità dei conducenti di osservare esattamente la real-tà che lo circonda e di attuare le giuste manovre di guida. L'alcool, infat-ti, produce una particolare euforia che fa sentire il conducente come unpilota in grado drrealizzare manovre azzardate e spettacolari.

In verità chi guida dopo aver bevuto non è in grado di:- valutare le distanze- vedere lateralmente- decidere subito cosa fare di fronte a un ostacolo improvviso.Queste condizioni negative, accompagnate dall'euforica consapevo-

lezza di essere in grado di fare cose eccezionali non può che finire male.Peggio ancora è la guida in condizioni di alterazioni commesse all'u-

so di sostanze stupefacenti che determinano tutte, anche quelle cosiddetteleggere, situazioni di obnubilamento, terminologia che indica esattamentequella situazione mentale di fuga dalla realtà e di approdo in un'area in cuisogno e realtà si confondono in modo più o meno totale. In queste condi-zioni,la guida, che richiede sicura padronanza delle proprie capacità psi-cofisiche, non può che costituire pericolo estremo.

Ogni volta che la polizia abbia il sospetto che un conducente si troviin queste condizioni può disporre specifici accertamenti. E per tutti colo-ro che sono coinvolti in incidenti stradali in qualità di conducente,l'ospe-dale che presta le cure farà anche accertamenti sull'alcool e sulle droghedandone i risultati alla polizia.

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Page 97: Il mio Ciclomotore

L'euforia dell'alcool o di altre sostanze può essere causa di gravissimi pericoli

OBBLIGHI IN CASO DI INCIDENTEArt. 189

L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al

suo comportamento, ha l'obbligo di fermarsi e di prestare l'assistenzaoccorrente a coloro che, eventualmente, abbiano Subito danni alla persona.

Le persone coinvolte in un incidente devono poffe in atto ogni misuraidonea a salvaguardare la sicurezza della circolazione e, compatibilmentecon tale esigenza, adoperarsi affinché non venga modificato lo stato deiluoghi e disperse le tracce utili per 1'accertamento delle responsabilità.

Ove dall'incidente siano derivati danni alle sole cose, i conducenti e

ogni altro utente della strada coinvolto devono inoltre, ove possibile, evi-tare intralcio alla circolazione. Gli agenti in servizio di polizia stradale, intali casi, dispongono l'immediata rimozione di ogni intralcio alla circola-zione, salva soltanto l'esecuzione, con assolutaurgenza, degli eventualirilievi necessari per appurare le modalità delf incidente.

In ogni caso, i conducenti devono altresì fornire le proprie generalità,nonché le altre informazioni utili anche ai fini risarcitori, alle persone dan-

neggiate o, se queste non sono presenti, comunicare loro nei modi possi-bili gli elementi sopraindicati.

Accanto all'obbligo di fermarsi e prestare assistenza alle persone che

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Page 98: Il mio Ciclomotore

abbiano subito danni sono prescritti i seguenti adempimenti:a) predisporre misure idonee alla salvaguardia della sicure zza della

circolazione e adoperarsi perché non venga modificato lo stato dei luoghi;b) se dal sinistro sono derivati solo danni alle cose, ove possibilel va

evitato intralcio alla circolazione,rimuovendo i veicoli e liberando la strada;c) fornire le proprie generalità e le altre notizie utili alle azioni di

risarcimento.Nel caso di violazioni delle regole imposte, sono previste sanzioni

diverse a seconda delle conseguenze del sinistroPer i sinistri con soli danni a cose, l'inosservanza dell'obbligo di fer-

marsi è punito con la sanzione amministrativa e se sono derivàti dannigravi ai veicoli, anche con la sospensione della patente. Se dal sinistrosono derivate lesioni di qualsiasi entità,I'eventuale inottemperanzaall'ob-bligo di fermarsi è punito penalmente con possibilità di arresto da partedella Polizia e con gravissime sanzioni sulla patente (sospensione fino acinque anni).

Al contrario, il conducente che si fermi e, occorrendo, presti assisten-za, mettendosi a disposizione degli organi di polizia, non è passibile diarresto neanche nel caso di omicidio colposo. L'omissione df soccorso èpunita penalmente ed ò di competenza del Tribunale.

circa i soggetti responsabili, anche se è usata la dizione "utente" anzi-ché "conducente" è da tener presente che quello di fermarsi è un obbligoche_grava sicuramente su quest'ultimo. I trasportati possono rispondere-atitolo di concorso se hanno contribuito a deierminare il comportamentoantigiuridico. uobbligo di fermarsi ricorre anche per i condìcenti noncoinvolti direttamente nella collisione ma la cui presenza e le manovrecompiute siano anche indirettamente collegabili all'evento. prestare soc-corso a chi si trova in condizioni di pericolo o di necessità non è solo unobbligo giuridico ma anche e soprattutto un dovere morale a cui non èpossibile sottrarsi.

OBBLIGHI VERSO FUNZIONARI . UFFICIALI E AGENTIArt.l92

Coloro che circolano sulle strade sono tenuti a fermarsi all'invito deifunzionari, ufficiali ed agenti ai quali spetta l'espletamento dei servizi diq9li.zi1 stradale, quando siano in uniforme o muniti dell'apposito segnaledistintivo.

I conducenti dei veicoli sono tenuti ad esibire, a richiesta dei funzio-nari, ufficiali e agenti incaricati, il documento di circolazione e la patentedi guida, se prescritti, e ogni altro documento che, ai sensi delle norme inmateria di circolazione stradale.

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Page 99: Il mio Ciclomotore

OBBLIGHI ASSICURATIVI4fi. 193

Prima di circolare sulla strada, il motorino va assicurato. In caso diincidente, solo una valida copertura assicurativa eviterà sacrifici economi-ci rilevantissimi per poter risarcire i danneggiati. Chi omette di stipulare ilpreventivo contratto di assicurazione, in caso di controllo dovrà pagareuna un'elevata sanzione amministrativa pecuniaria e si vedrà sequestrareil motorino, che potrà essere rirttilizzato solo dopo aver pagato la sanzio-ne stessa ed assolto a quanto prescritto.

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Page 100: Il mio Ciclomotore

1) Può essere causa di incidente:

1) affrontare una curva a velocità eccessiva

2) 1o stato psicofisico alterato

3) la sfortuna

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Ftrtrtr

2) Quando un pedone attraversa Ia strada fuori dalle strisce pedo'nali è necessario:

VF1) ridurre la velocità ed eventualmente fermarsi n I2) cercare di richiamare la sua attenzione con qualsiasi mezzo,

perché ci dia la precedenza tr tr3) Rallentare e avvisare il pedone con un breve colpo di clacson,

in caso di pericolo immediato tr tr

3) In caso di incidente il soccorritore deve:

1) segnalare come meglio può l'incidente2) valutare la situazione per scongiurare ulteriori pericoli3) chiamare i soccorsi e rimanere fino all'arrivo degli agenti

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4) Può essere causa di incidente:vtrtrtr

1) lo stato psicofisico alterato

2) affrontare una curva a velocità eccessiva

3) l'uso del casco integrale

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9B

Page 101: Il mio Ciclomotore

5) Conducendo un ciclomotore:

VF1) bisogna essere tolleranti di fronte ai comportamenti errati tr tr

degli altri utenti2) bisogna leggere con attenzione i cartelloni pubblicitari tr n3) bisogna evitare di fumare perché impedisce una presa

sicura del manubrio tr tr

6) Lo stato di ebbrezza durante la guida:

1) provoca pericolo grave per la circolazione2) è punito con l'arresto e con il pagamento di una somma

in denaro

3) è vietato solo nel fine settimana

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7) L'assunzione di stupefacenti influisce sulla guida perché:

1) migliora l'autocontrollo2) altera le percezioni (vista, udito, riflessi)3) migliora la capacità visiva

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8) Può essere causa di incidente:

1) lo stato psicofisico alterato

2) la sfortuna3) affrontare una curva a velocità eccessiva

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9) Si è tenuti a regolare la velocità in base:

1) alla velocità dei veicoli che ci seguono

2) alle caratteristiche della strada

3) al tipo di forcella del ciclomotore

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Page 102: Il mio Ciclomotore

10) Se guidando un ciclomotore si urta un veicolo in sosta:

l) bisogna fare in modo di lasciare i propri dati2) è meglio allontanarsi subito per non farsi incolpare di

danni maggiore3) non si ha alcuna responsabilità se si è minorenne

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) V - 2)Y - 3) F

Quesito 2: l)Y - 2)F - 3) VQuesito 3: 1) V - 2)Y - 3) VQuesito 4: 1) V - 2)Y - 3) F

Quesito 5: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 6: 1) V - 2)Y - 3) F

Quesito 7: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 8: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 9: 1) F - 2)Y - 3) F

Quesito 10): 1) Y - 2) F - 3) F

100

Page 103: Il mio Ciclomotore

PARTE QUARIALE CAUSE DEGLI INCIDENTI STRADALI

E COME EVITARLI

- La velocità come fattore primario- Gli altri fattori della sicurezza stradale

Page 104: Il mio Ciclomotore
Page 105: Il mio Ciclomotore

CHE COS'E L'INCIDENTE STRADALE?

«Un batter d'occhio, un pensiero, un'ala d'angelo; che cosa era abba-

stanza veloce per inserirsi nello spazio fra la domanda e la risposta, sepa-

rando l'una dall'altra? La luce non segue le proprie orme più istantanea-

mente di quanto il nostro arrivo non facesse nei confronti del calesse che

tentava di salvarsi.»In un saggio della letteratura inglese de11'800, intitolato The English

Mail Coach (Il postale inglese) di Thomas De Quincey, l'autore descriveun suo viaggio notturno sul postale, trainato da due cavalli giganteschicondotti da un cocchiere addormentato.

L'autore si accorge che i cavalli, non controllati, coffono occupandola destra delle strada ed alf improvviso vede apparire in fondo alla via drit-ta e alberata un calessino fragilissimo che procede regolarmente sulla sua

sinistra e che inevitabilmente sarà travolto dal grande calro postale, lan-ciato alla grande velocità di tredici miglia all'ora!

L'autore, resosi conto dell'imminente tragedia, cerca di evitarlarichiamando l'attenzione del giovanotto che guidava il calessino; lanciaun urlo e fa questa riflessione:

<<io avevo compiuto il primo passo; il secondo spettava al giovanotto;il terzo a Dio. La catastrofe infatti si sarebbe consumata <<in un batter d'oc-chio, un pensiero, un'ala d'angelo>> e, in quell'istante che precede l'inci-dente, <<fra loro e l'eternità, secondo ogni calcolo umano, c'è si e no unminuto e mezzo>>*

Queste riflessioni esprimono in maniera significativa la tragedia, iltempo in cui si consuma e la possibilità di evitarla che, spesse volte,dipende anche da cause non controllabili. Per queste ragioni, bisognaassolutamente evitare di trovarsi nelle condizioni in cui <<tra loro e l'eter-nità» passi uno spazio e un tempo così piccoli da non poter essere control-lati. Ed oggi, i tempi non sono più di <<si e no un minuto emezzo>>,ma solodi qualche secondo a causa della aumentata velocità.

* L episodio è tratlo da «Lezioni americane>> di Italo Calvino - Pag. 664.

LA VELOCITÀ COME FATTORE PRIMARIO

La velocità è il fattore di rischio maggiore perché spesse volte costi-tuisce la causa primaria delf incidente. Altre volte, pur non rivestendo talefunzione ne determina le conseglenze più o meno gravi. Ma la velocitàche cos'è?

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La velocità è il rapporto che passa tra lo spazio percorso e il temponecessario a percorrerlo.

Un ciclomotore che procede a 45 km/h (velocità massima consentita)in un'ora percorrerà 45 chilometri. Ma più che il tempo necessario perandare da un luogo all'altro, della velocità è rilevante lo spazio necessarioper fermarsi di fronte ad eventuali ed improvvisi ostacoli o pericoli.

VELOCIT,À. N SPN.ZIO DI ARRESTO

La rclazione che intercorre tra la velocità e lo spazio necessario perarrestarsi è da sola sufficiente a rendere evidente il nesso che lega veloci-tà pericolosa e incidenti stradali.

Lo spazio di arresto di un veicolo equivale alla distanza percorsa dallostesso dal momento in cui il conducente avverte la necessità di fermarsi,fino al raggiungimento dello stato di quiete.

Fermare un veicolo, significa azzerarne l'energia cinetica posseduta.Sotto l'azione frenante, il moto del veicolo diventa uniformemente

ritardato, per cui, lo spazio necessario è proporzionale al quadrato dellavelocità, che è determinante ai fini dell'energia cinetica da dissipare.

Questo spazio, percorso dal veicolo sotto l'azione frenante, si chiama spa-

zio di frenata. La sua estensione è sempre minore dello spazio di arresto,perché quest'ultimo comprende anche quello percorso dal veicolo dalmomento in cui il conducente avverte la necessità di eseguire l'azione fre-nante, fino a quando il dispositivo relativo espleta la sua funzione. Questospazio si chiama spazio psicotecnico, perché la sua dimensione dipendedalle capacità psicomotorie del conducente e dall'attenzione di guida. E'ovvio infatti che una guida distratta porta a rendersi conto dei pericoli conun ritardo spesse volte fatale. Al contrario, guidare con attenzione signifi-ca accorgersi in tempo di eventuali pericoli e reagire prontamente.

Spazio di frenataSotto l'azione frenante, il moto del veicolo diventa uniformemente

ritardato, per cui percoffe spazi proporzionali al quadrato della velocitàposseduta.

Per i veicoli a motore,la decelerazione massima possibile in frenata,è uguale al prodotto fra il coefficiente di aderenza, che in questo caso rap-presenta il massimo della forza frenante che le ruote possono trasmettereal veicolo, e l'accelerazione di gravità (9,81 m/s2).Infatti, se la forza fre-nante trasmessa alle ruote è superiore o uguale al coefficiente aderenzaprovocherà il bloccaggio delle ruote, con conseguente sostituzione del

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coefficiente di attrito (attrito radente) al coefficiente di aderenza (attritovolvente).

Frenare significa dissipare energia e la decelerazione rappresenta pro-prio la quantità di energia dissipata.

La realtà dimostra che un' effi cienza valutabile intorno al 60 17 07o, plòottenere una decelerazione pari a 6 o 7 m/sec2. Queste decelerazioni sonoquasi ottimali e coincidono con il limite oltre il quale si ha il bloccaggiodelle ruote. Decelerazioni maggiori, infatti, comportano sicuramente ilbloccaggio delle ruote, con aumento degli spazi necessari.

Fattore rilevante è il grado di efficienza dei freni. In merito, va sotto-lineato che I'efficienzadi un freno non supera mai il l0-80%o del suo mas-simo rendimento. L'efficienza dei freni è importante quando si operi unafrenata graduale, senza bloccaggio delle ruote. Se invece l'azione frenan-te comporta il bloccaggio delle ruote, il grado di efficienza dei freni diven-ta irrilevante, perché l'attrito radente, che si genera tra ruota e piano via-bile, è uguale a prescindere dal grado di efficienza del freno.

Lo spazio percorso dal momento in cui il conducente avverte la neces-sità di dover arrestare il veicolo, sino al raggiungimento di tale obiettivo,comprende anche lo spazio psicotecnico.

Cronologicamente, questo spazio viene prima di quello relativo allafrenata e con esso completa lo spazio di arresto. Ne abbiamo posticipatol'illustrazione per favorire l'approccio a queste tematiche di sicurezzaconosciute solo superficialmente o, addirittura, ritenute inutili.

L'intervallo psicotecnicoLo spazio psicotecnico è quello percorso dal motorino dal momento

in cui il conducente percepisce la situazione di pericolo, fino a quando lesue capacità psicomotorie riescono ad azionare i freni.

In esso sono individuabili due momenti distinti, che corrispondono adaltrettanti spazi percorsi. L'entità di questi spazi è direttamente proporzio-nale alla velocità ed al tempo psicotecnico, cioè quello impiegato dal cer-vello del conducente a decidere cosa fare e a dare il conseguente impulsomuscolare, per azionare il comando meccanico.

L'intervallo consta di due tempi, uno psichico ed uno tecnico. Il primocomprende la percezione del pericolo e la conseguente reazione, che puòessere razionale e cosciente, o istintiva. Il secondo comprende invece iltempo della reazione muscolare (capacità psicomotoria) e l'azionamentodel meccanismo, fino al raggiungimento di un livello ottimale di efficien-za dello stesso.

Nel momento psichico si ha la sola percezione della situazione peri-

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colosa e la reazione a tale percezione.Lareazione matura dopo aver vintol'inerziamentale, che può essere più o meno lunga, a seconda delle capa-

cità psichiche dell'interessato e del suo stato psicofisico. La distrazione,

una òondotta di guida particolarmente rilassata o situazioni di particolare

stanchezzafisica, influiscono su questo tempo psichico, allungandolo e, diconseguenza, aumentano lo spazio che il veicolo percolTe mentre il con-

ducente "decide" cosa fare. Lareazione, a volte, è di natura istintiva, come

quella di azionare energicamente il freno Senza interessarsi d'altro.La possibilità di porre in essere risposte razionali, anziché istintive,

risiede nelle capacità e nelle attitudini del conducente.

Un ciclomotorista non particolarmente attento, ha tempi di reazione

psichica intorno a 1 secondo, e il motorino che viaggia a 45lkm.lh, in que-

sto tempo percolre circa 12 metri. Se è distratto,lo spazio, già rilevante,aumenta ancora. Allo stesso modo acquista rtlevanza la capacità di porre

in essere risposte razionali, in grado di superare, nei limiti del possibile,lasituazione di pericolo o di ridurne al minimo le conseguenze. Tutto questo

presuppone un' adeguat a preparazione alla conduzione del motorino.

Quando la risposta è stata elaborata dal cervello e trasmessa al musco-

lo che dovrà azionare il dispositivo, si rientra nel campo dell'intervallotecnico.

L'estensione dello spazio percorso, per far sì che il dispositivo rag-

giunga un livello di efficienza ottimale ed arresti il motorino in un certo

Àpario, è riconducibile al campo della responsabilità, perché il tutto fa

cupo a norrne specifiche, che impongono determinati comportamenti.L'entità dell'intervallo psicotecnico e del relativo spazio percorso dal

veicolo, dipende, perciò, da diversi fattori e in particolare:- capac:ità psicofisiche del conducente. Percepire situazioni di pericolo

ed attuare una risposta razionale entro un certo tempo, è un fattore che

varia da persona a persona; c'è chi ha riflessi prontissimi e chi meno

e questa prontezza è un dato tipico di ogni persona.

- Conoscenza di una situazione di pericolo 0, almeno, della probabili-tà che essa si verifichi. È ovvio che, qualora il conducente sia a cono-

scenza che su un tratto di strada incontrerà una situazione di pericolo,

o che la stessa, molto probabilmente si verificherà, condurrà ii veico-

lo con maggiore attenzione e prudenza. Al contrario,le situazioni che

maturano improvvisamente sono quelle che influiscono negativamen-

te sul tempo di percezione.- Attenzione con la quale il ciclomotorista guida il motorino.L'attenzione è la capacità di concentrare l'interesse della mente Su un

argomelto o su un oggetto. Quella relativa alla conduzione di veicoli deve

essere <<diffusa>>, nel senso che non deve soffermarsi Su un solo oggetto,

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La velocità nelle curveA volte la curva, proprio per le difficoltà che comporta, è scelta come

prova da superare per gare di velocità tra amici o per misurare le propriecapacità di guida.

Capita spesso però che, anche al di fuori delle suddette gare di stupi-dità, proprio nelle curve si verifichino incidenti dovuti a fuoriuscita dallasede stradale o a sbandamento con conseguente collisione. Tutto ciò è

dovuto alla non conoscenza delle difficoltà fisiche che il veicolo incontranel dover percorrere una traiettoria curvilinea e che esistono limiti di velo-cità oltre i quali una curva non potrà essere percorsa regolarmente.

Un veicolo, muovendosi con una traiettoria curvilinea, è sottoposto a

due forze, quella centripeta e quella centrifuga. La prima, diretta verso ilcentro della curva, lo porta a percoffere la traiettoria curvilinea, la secon-da tende invece a spingerlo verso l'esterno.

Quest'ultima forza è proporzionale alla velocità del veicolo ed allasua massa ed inversamente proporzionale al raggio della curva.

La percorribilità della curva, seguendo il suo normale andamento e

senza invadere corsie di pertinenza di altri veicoli, è possibile sino a quan-do la forza di aderenza che tiene il veicolo "attaccato" alla strada,è supe-riore o pari alla forza centrifuga. Quando quest'ultima è superiore allaprima, di sicuro il veicolo subirà uno sbandamento.

La velocità non prudenziale, cioè non commisurata alle condizionidella strada e del traffico, né idonea a superare con sicurezza prevedibilieventi negativi, costituisce la causa primaria di molti sinistri stradali chesi verificano proprio nelle curve.

E doverosa pertanto un'opera di profonda educazione dei giovani con-ducenti affinché improntino la loro condotta di guida a principi di pruden-za e sicurezza. Rischiare nelle curve non significa dimostrare di esserebravo ma solo incosciente.

GLI ALTRI FATTORI DELLA SICUREZZA

Guidare con sicurezza significa osservare le condizioni della strada e

del traffico e adeguare la velocità di marcia in modo da non trovarsi maiin situazioni di pericolo.

Una delle prime norrne di comportamento (art. l4l), dedicata allavelocità, iniz\a con l'enunciazione del principio fondamentale della sicu-rezza sttadale.

"È obbligo del conducente regolare la velocità dei veicoli in modo chetenute presenti le eventuali limitazioni, avuto riguardo al loro tipo, siste-

i

I

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ma di frenatura e peso, alle caratteristiche e condizioni delle strade e deltraffico e ad altre speciali circostanze di qualsiasi natura, essa non costi-tuisca pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e causa di disor-dine o intralcio per la circolazione".

Non a caso, la norna dedicata alla velocità (art. 141) segue quelladedicata alla enunciazione dell'obbligo, per tutti gli utenti, di "non costi-tuire pericolo o intralcio per la circolazione".

Le condizioni negative, che mettono a repentaglio la sicurezza, sonoindicate nell'intralcio e nel pericolo.

L'intralcio è una condizione negativa perché costituisce ostacolo allanecessaria fluidità e si manifesta con una condotta di guida non impronta-ta al rispetto degli altri utenti.

Costituiscono intralcio: la sosta negli spazi dedicati al movimento checostringe gli altri utenti a vaiazioni di velocità e di traiettorie; il cambia-re corsia per scegliersi quella più comoda; non stare incolonnati durante lesoste; fermarsi in punti ove l'avvistamento del veicolo fermo è difficolto-so o tardivo.

Si genera pericolo ogni volta che si attuano manovre improvvise erepentine, non segnalate tempestivamente e, soprattutto, con velocità dimarcia che non consentono l'arresto del veicolo entro gli spazi liberamen-te osservati.

La velocità, infatti, è quella più interessata alla sicurezza.Secondo l'art. l4l, perché una velocità non sia pericolosa, è necessa-

rio che essa sia commisurata alle:- Condizioni della strada e del traffico;- Caratteristiche e stato d'uso del veicolo;- Condizioni del conducente.

Le Condizioni della stradaLa strada è il luogo ove si svolge la circolazione e, di questa, costitui-

sce fattore essenziale di sicurezza. La sua conformazione è varia e dipen-de da molteplici fattori, quali lo stato dei luoghi ove essa scorre, la tecni-ca usata per la costruzione, il tipo di traffico che è chiamata a sopportare.I mezzi tecnici a disposizione hanno perrnesso di vincere ostacoli natura-li mediante infrastrutture, quali ponti, gallerie, ecc.; le stesse tecniche per-mettono oggi di costruire strade con composti chimici in grado di assicu-rare buona aderenza, addolcire pendenze notevoli del terreno o la tortuo-sità degli itinerari. Correlativamente alle tecniche di costruzione, si sonopredisposti strumenti normativi e tecnici, idonei a determinare o consiglia-re il modo migliore di "usare" la strada. Ai primi fanno capo tutte le norme

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che disciplinano la circolazione stradale, determinando concretamentecondotte di guida, comportamenti in genere e relative sanzioni in caso diviolazioni; ai secondi,la segnaletica stradale, che impone o consiglia 1'u-tente circa il modo in cui deve regolare la sua condotta di guida.

La strada difficilmente costituisce causa determinante di un incidentestradale.

Essa, infatti, anche quando presenta anomalie di costruzione, dovutea vetustà o ad eventi particolari, può essere chiamata in causa, quale fat-tore preponderante del verificarsi del sinistro, solo se l'utente non potevaconoscere il suo stato. Il cartello indicatore, che avvisa il conducente dellapericolosità della strada, "dovrebbe" eliminare il pericolo, in quanto que-

sti "dovrebbe" adeguare, conseguentemente, la sua condotta, di guida alpericolo segnalato. Purtroppo, non sempre ciò avviene, ed allora I'inci-dente si manifesta in tutta la sua gravità..

Ma, oltre alle anomalie segnalate o segnalabili, ogni strada ha dellecaratteristiche proprie che richiedono condotte di guida adeguate.

Tra le caratteristiche più immediatamente connesse alla sicurezza stra-dale, vanno annotate la qualità del manto stradale e l'aderenza che esso

offre alle ruote del veicolo, anche in relazione alle condizioni atmosferi-che.

L'aderenzaRappresenta la massima forza di propulsione o di frenatura che le

ruote possono trasmettere al veicolo.L'aderenza è una condizione indispensabile al regolare procedere dei

veicoli. Questi ultimi, per avanzare, necessitano, infatti, di punti di contat-to tra il piano viabile e le ruote e di una superficie idonea a trasformare l'e-nergia generata, in avanzamento. Per ottenere l'avanzamento, da un puntoall'altro del piano stradale, è necessario che la forza di propulsione tra-smessa sia superiore alle resistenze che si oppongono al movimento. Se

l'aderenza scende al di sotto di certi limiti, oppure la superficie di contat-to non è in grado di trasformare l'energia, ad essa trasmessa, in forza ditrazione,le ruote non avanzeranno, ma gireranno intorno al loro asse, slit-tando. È questa una situazione che si verifica quando il piano stradale ècosparso di uno strato che non offre aderenza (ghiaccio, olio, ecc.) oppu-re nelle partenze in cui il conducente fa "pattinare" le ruote, cioè fa inmodo che ad esse venga trasmessa, non gradatamente, l'energia generata

dal motore.

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UattritoLe ruote di un veicolo, nel normale rotolamento, subiscono delle

deformazioni nelle zone di contatto.Queste deformazioni assorbono una certa energia meccanica, che non

restituiscono completamente. Il cessare della deformazione della superfi-cie di contatto non restituisce tutta l'energia assorbita nella deformazionedal pneumatico, perché questo non è perfettamente elastico. La quantità dienergia assorbita dalla deformazione, con conseguente attrito molecolare,costituisce una delle principali resistenze passive al rotolamento del vei-colo. L'attrito, in generale, può definirsi come la resistenza che due corpia contatto generano tra loro. Quando i due corpi offrono al contatto duesuperfici piane,l'attrito si chiama radente. Nel caso della ruota, che offreal contatto una superficie continuamente diversa, a causa del rotolamentodella stessa su una superficie piana, l'attrito si chiama volvente.

Nell'area di contatto tra pneumatico e piano, si verifica una rilevantedeformazione del primo, mentre quella del secondo è di valore trascurabi-le. Il pneumatico, nella sua deformazione, genera degli scorrimenti loca-lizzatr trala zona esterna, interessata al contatto, e la superficie d'appog-gio del piano viabile. Questi scorrimenti generano l'attrito. Nel movimen-to, il veicolo può essere interessato da attrito longitudinale o radiale. Ilprimo è quello che si genera nel normale movimento, secondo la direzio-ne di moto del veicolo; il secondo si genera nelle curve, nelle deviazionilaterali o a seguito di scorrimento trasversale. Nel percoffere i tratti dicurva, la forza centrifuga comporta una differente distribuzione del pesodel veicolo, che viene a gravare maggiormente sui pneumatici del latoesterno del veicolo. Questo spostamento laterale del carico comporta unconseguente attrito molecolare tra il battistrada e l'area di appoggio.L'attrito è reso visibile, in caso di frenata, dalla maggiore larghezza del-l'impronta esterna, rispetto a quella interna. La maggiore ampiezza èdovuta all'aumento dell'area di contatto del pneumatico, sollecitato dauna spinta centrifuga e dal maggiore peso.

Al pari del coefficiente di aderenza, quello di attrito è determinatosperimentalmente in laboratorio ed è influenzato dagli stessi fattori.

Esso, infatti, aumenta con la ruvidità del piano viabile e diminuisce acausa dell'umidità dello stesso o con la presenza di fanghiglia, di brecci-no sparso, ecc.

L'usura dei battistrada e l'aumento della velocità agiscono ugualmen-te in maniera negativa, così come visto per l'aderenza.I valori medi delcoefficiente di attrito, che sintetizzano l'entità delle resistenze passive chesi generano al contatto tra ruota e piano, sono quelli appresso riportati,suddivisi a seconda delle caratteristiche e condizioni della strada.

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Page 113: Il mio Ciclomotore

LE CONDIZIONI NEGATIVE DI VIABILITA

In pioggia e l'aquaplaning

Tra i fattori che possono alterare l'adercnza del veicolo durante lamarcia, vanno considerati l'aquaplaning ed il vento. L aquaplaning è unfenomeno pericolosissimo che comporta la totale perdita di aderenza delle

ruote con il piano viabile. Si verifica quando un veicolo percolre, a velo-cità sostenuta, un tratto di strada coperto da uno strato d'acqua, di spesso-

re tale da non essere completamente smaltita dal battistrada. Già in posi-

zione statica, l'aderenza tra ruota e superficie stradale, quando questa è

bagnata, è inferiore a quella su superficie asciutta, a causa dell'azionelubrificante esercitata dall'acqua. Se il veicolo si muove su una superficiebagnata, le ruote devono penetrare in velocità 1o strato d'acqua, per veni-re a contatto con il piano stradale. Aumentando la velocità, cresce il lavo-ro del pneumatico, destinato all'eliminazione dell'acqua, attraverso lascalfittura del battistrada, per assicurare il contatto con la superficie stra-

dale. In queste condizioni, può verificarsi che, il disegno del battistrada,non riesca ad assicurare il drenaggio dell'acqua, ed una parte di essa

rimanga sotto I'area di impronta dello stesso, impedendo il materiale con-tatto tra la ruota ed il piano stradale. Nasce così il fenomeno di aquapla-

ning che identifica, non solo la perdita di aderenza delle ruote, ma anche

laparziale perdita di contatto tra ruote e piano stradale. Esso, infatti, non

si verifica improvvisamente, ma gradualmente, partendo da situazioni diparziale perdita di aderenza di una ruota o di parte di essa.

Considerati i fattori che lo determinano, alla formazione dell'aquapla-ning concorrono:- Le condizioni del piano stradale allagato;- Gli pneumatici;- La velocità.

Quanto più è alto lo spessore di acqua sull'asfalto, tanto maggiore è ilrischio del fenomeno; più alta è la velocità e più drenaggio di acqua deve

assicurare il battistrada del pneumatico. Quanto più usurato sarà quest'ul-timo, tanto meno acqua riuscirà a far defluire attraverso i suoi disegniscolpiti; i pericoli di perdita di aderenza e di stabilità del veicolo in talicondizioni, saliranno vertiginosamente.

Il vento

Oltre certi limiti, il vento cessa di essere una situazione trascurabile

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per divenire fattore di attenta valutazione di guida. A tal fine, vanno valu-tate direzione ed entità. Se la direzione del vento è contraria al moto, èovvio che esso aumenta la resistenza che il veicolo deve vincere; al con-trario, se è favorevole al moto, diventa un fattore positivo perl'avanza-mento.

Nel campo della sicurezza stradale, assume particolare importanza ilvento laterale. Questo, infatti, comporta una spinta laterale che tende aspostare il veicolo dalla sua traiettoria. Alla spinta laterale del vento sioppone l'aderenza dei pneumatici, che tendono a mantenere la traiettoriadi marcia. Sull'entità della spinta laterale, e del possibile sbandamento,influiscono le caratteristiche tecniche del veicolo,la sua forma,la veloci-tà e la forza del vento. È ovvio, che il conducente nulla può su quest'ulti-mo fattore, mentre può influire in maniera determinante sugli altri due,cioè la velocità e la forma del veicolo. Per il primo è da tener presente chepiù forte è il vento più bisogna ridurre la velocità onde consentire all'ade-renza dei pneumatici di vincere la spinta laterale. I-laderenza è un fattoreessenziale per la stabilità della marcia e tende a diminuire con l'aumentodella velocità. Nel caso di vento laterale, il conducente deve tener presen-te che il veicolo ha bisogno di una maggiore aderenza,necessaria a vince-re la spinta laterale che tende a portarlo fuori dalla traiettoria di marcia.Per quanto concerne la forma, è necessario innanzitutto non alterare lasagoma del veicolo, su cui il vento esercita la spinta, con pacchi o altrioggetti riposti sul portapacchi. Questi oggetti, aumentano la sezione delveicolo, che si oppone al vento, ed alzano il baricentro dello stesso, accen-tuando la instabilità sotto l'azione di spinta laterale ricevuta. Il vento late-rale è particolarmente pericoloso nell'attraversamento delle gole di mon-tagna, sui ponti sospesi e all'uscita delle gallerie. Il conducente, che per-corre una galleria, perde la sensazione del vento ed, all'uscita della stessa,si troverà ad affrontarlo in maniera improvvisa ed impreparata con sban-damenti e possibile perdita di controllo di guida.

La nebbia

La nebbia è una condizione negativa di visibilità che genera situazio-ni di estremo pericolo. La ridotta visibilità è accompagnata dalle difficol-tà di valutare le distanze osservate e dalla impossibilità di distinguere uncorpo fermo da uno in movimento.

Per questa ragione, l'incidente stradale più frequente, in presenza dinebbia, è il tamponamento a catena.

Non basta mettersi nella scfa di un altro veicolo per sentirsi sicuri. In

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caso di tamponamento, si rischia Comunque di restarne coinvolti. Per

migliorare i margini di sicurezza è necessario aumentare la distanza con iveilcoH che precJdono e preoccuparsi anche di quelli che seguono. È pre-

feribile, inoitre, tenere un'andatura regolare, Senza brusche accelerazioni

e frenate.

Il ghiaccio

Quando il manto stradale è coperto di ghiaccio,l'adetenza dei pneu-

maticì scende al di sotto dei livelli minimi di sictxezza. Ma,la condizio-

ne peggiore, non è quella della strada ricoperta da uno spesso strato di

gfriàcài"o, perché, in tàle situazione, tutti sono obbligati a muoversi a velo-

cità ridottissime.La situazione più pericolosa è quella costituita da uno strato leggeris-

simo di ghiaccio cfre si forma solo in alcuni punti della strada, perché non

esposti al sole o perché interessati dallo scolo delle acque. Il veicolo che

pròcede, sicuro di avere la necessarra adetenza, perde all'improvviso sta-

bilità di traiettoria, con conseguenze gravissime.Diventa perciò necessario prevenire questi pericoli, adottando una

condotta Oi guiOa più prudente, che tenga conto di tali prevedibili eventi'

Quando si percorrono itrade di montagna, nella stagione invernale, si deve

À"n"." -àlto probabile l'incontro con strati improvvisi e limitati di

ghiaccio sull' asfalto.Un sintomo evidente della formazione di ghiaccio sull'asfalto è offer-

to dal luccichfo prodotto dai tanti cristalli formatisi sul manto stradale, a

causa della rigidìtà della temperatura, quando sono colpiti dal fascio di

luce dei fari dell'auto o della moto'Una volta rilevata la presenza di questi cristalli, è evidente che il

manto stradale offre una ideterra limitata, che richiede una immediata

riduzione della velocità ed una maggiore attenzione nella guida intesa ad

avvistare tempestivamente strati di ghiaccio diffuso.

L'EFFICIENZA DEL VEICOLO

Anche se le tecniche costruttive dei veicoli oggi hanno raggiunto stan-

dard eccezionali, assicurando ottimi livelli di sicurezza, il ciclomotorista

deve tener conto delle caratteristiche e delle condizioni del proprio motori-

no.Ogni veicolo, infatti, ha delle caratteristiche che lo differenziano da

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Page 116: Il mio Ciclomotore

altri di diverso tipo.Oltre alle caratteristiche tecniche, va valutato il livello di efficienza,

determinato dallo stato d'uso e dalla manutenzione a cui sono stati sotto-gogti i dispositivi del veicolo. Troppe volte, i guasti improvvisi sono attri-buibili solo a incuria del conducente che non ha osservàto neanche le pre-scrizioni della casa costruttrice che imponeva le sostituzioni o il contrbllodi determinati meccanismi.

Si rende necessario, periodicamente un accurato controllo del veicoloe provvedere alla rimessa in efficienza dei dispositivi, specialmente quel-li indispensabili ai fini della sictrezzacome freni, pneumatici e dispositi-vi di segnalazione ed illuminazione.

LE CONDIZIONI PSICOFISICHE DEL CONDUCENTE

La stessa norna dedicata all'età (art. ll5) si occupa delle condizionidi idoneità psicofisica dei conducenti.

I e condizioni psicofisiche ostative alla guida di veicoli sono di dueordini, patologiche e occasionali.

T e condizioni patologiche, che determinano la inidoneità psicofisica.sono le malattie del corpo e della mente.

Nel primo gruppo sono comprese tutte re malattie che influiscononegativamente sulle capacità psicomotorie e percettive, la cui esistenza èaccertata in sede di preventivo esame medico per il conseguimento dellapatente di guida. Tra le malattie della mente vanno inclusJtutte le altera-zioni patologiche che determinano squilibri comportamentali o peggio._ Esistono poi delle situazioni di impedimentioccasionali, détefrinatida.eventi particolari, che influiscono ìegativamente sulle possibilità diguida. Rientrano in questa casistica tutte le malattie o impedimenti fisiciche influiscono negativamente sulle capacità psicomotorie e percettive.come un arto ingessato, un occhio temporaneamente bendato, un orecchiooccluso, ecc. - In queste condizioni, determinate a volte anche da sceltedel conducente, come chi ascolta la musica con le cuffie e non è in gradodi percepire.segnalazioni acustiche esterne, la guida è pericolosa pJrché,di fronte a situazioni improvvise,lereazioni dàl conducente saranno tar-dive o inadeguate.

L'ALCOOL E LE SOSTANZE STUPEFACENTI

Tra le patologie che impediscono di conseguire e di rinnovare lapatente per auto e per moto sono comprese l'alcolismo e la dipendenza

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dalle sostanze stupefacenti o psicotrope.Oltre ai casi ài malattie vere e pioprie, che si configurano quando il

soggetto si trova in uno stato avanzato di dipendenza, si possono rPotizza.-

rel-ituazioni pericolose di guida dovute ad ebbtezza causata dall'ingeri-mento occasiònale di alcool o di sostanze stupefacenti.

L'ebbrezzaalcolica è una condizione di particolare euforia del condu-

cente che lo porta a sopravvalutare le sue capacità di guida e fargli ritene-

re tutto possibil". Queita particolare euforia è più pericolosa della ubria-

chezza tòtale. Chi è totalmente ubriaco, infatti, se riesce a partire, percor-

si poche centinaia di metri, probabilmente terminerà il viaggio nel fossa-

to èhe fiancheggia la strada, mentre il conducente in stato di ebbrezza, non

solo sarà in grido di partire, ma si riterrà capace di guidare con una sicu-

rezza che 1o porterà inevitabilmente all'ospedale, o peggio. Per combatte-

re questa pericolosa abitudine che a volte è seguita anche dai giovani, ilcodice ha previsto sanzioni rilevantissime, illustrate nelle regole di com-

portamento.Anche per le SOSTANZE STUPEFACENTI vale quanto detto per

l'ebbrezza àlcolica. È noto, infatti, che le sostanze stupefacenti, ingerite

anche occasionalmente, portano ad una situazione di ebbtezza che si pale-

sa come particolare euforia del soggetto. Il conducente che viene trovato

a guidare in queste condizioni di sicuro pericolo Plr 9é e per.gli altri, andrà

iniontro alle sanzioni penali prima citate e all'obbligo di rifare gli esami

per la patente di guida. Per pòter sostenere di nuovo gli esami, dovrà pro-

uur., ion apposiia certificaZione medica, di non essere in condizioni di

dipendenza Oìtte sostanze stupefacenti, altrimenti non potrà più consegui-

re la patente di guida.

L' AFFATICAMENTO PSICOFISICO

Guidare con sicurezza, significa non solo conoscere e rispettare tutte

le norme previste, ma anche, e soprattutto, mettere in atto risposte-adegua-

te alle situazioni di traffico in cui ci si muove. Per avere la possibilità diosservare con precisione l'ambiente esterno, ed attuare le manovre oppor-

tune, il conduiente deve trovarsi in una situazione di pieno possesso delle

sue capacità psicomotorie. Perciò non è possibile guidare dopo aver pas-

sato troppe ore a sentire musica a decibel elevatissimi.

Altre condizioni p sic ofisiche ne gativ e

Ai fini della sicurezza,non solo sono influenti le malattie del corpo e

della mente appena illustrate, ma anche quelle leggere indisposizioni che

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tuttavia consentono di muoversi.Rientrano in questa casistica tutti quegli stati morbosi che consentono

di svolgere, seppure a ritmi ridotti, tutte le attività ordinarie, come raffred-dori, influenze, dolori di testa, allergie, reumatismi articolari e simili, pic-coli impedimenti fisici agli arti, ecc.

In presenza di queste situazioni, normalmente, si prende un farmaco,ci si mette in macchina e via. Eppure le condizioni psicofisiche certamen-te non sono ottimali. I tempi di percezione di eventuali pericoli e le con-seguenti decisioni sono molto più lunghi del solito. Senza contare poi chealcuni farmaci, come gli antistaminici che portano sonnolenza e gli anti-biotici che affievoliscono le capacità percettive, sono particolarmente con-troindicati per la guida.

E necessario, perciò, che il conducente che guida in condizioni disalute non ottimali, tenga una condotta particolarmente attenta e nonrichieda al suo fisico impegni eccessivamente pesanti.

Anche gli stati emotivi incidono in maniera rilevante sulla sicurezzadi guida e, a volte, sono più pericolosi degli impedimenti, perché difficil-mente controllabili.

Lafuetta per un impegno importante o un grave turbamento, dovuto alite o ad altro, portano il conducente a guidare senza la necessaria atten-zione e serenità. Aumentano di molto le probabilità di errori e la tendenzaa rischiare manovre azzardate e pericolose. In presenza di tali stati emoti-vi, chi guida dovrebbe avere la capacità di autocontrollo necessaria a riac-quistare la dovuta serenità.

GLI STATI EMOTIVI

Poiché i percorsi stradali non sono altro che l'intervallo tra due impe-gni, capita spesso che la guida è influenzata dalle condizioni emotive delconducente. Un impegno importante a cui non vuole mancare genera ansianel conducente, che non può far tardi. Altre volte una lite o discussioneavuta con un amico o con una persona cata genera una situazione di sicu-ra irascibilità.

Tutte queste circostanze, che sono purtroppo ordinarie e ricorrenti,alterano la percezione e la valutazione dell'ambiente e delle situazioniosservate e inducono a mettere in atto azioni pericolose e sconsiderate.

Per verificarela veridicità di tali concetti, basta pensare a quando sicircola nel traffico urbano, avendo fretta di arrivare ad un appuntamento.Tutti i veicoli che precedono sembra che vadano pianissimo; tutte le con-dizioni negative di traffico sembrano essersi concentrate lungo il percorso

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interessato e questa convinzione aumenta enormemente 1o stato di ansia o

di inquietudine del conducente, che si arrovella per trovare una soluzione

alternativa.Succede allora che l'automobilista arrabbiato finisce col litigare con

tutti, mentre il ciclomotorista comincia ad infilarsi da tutte le parti, a sali-

re sul marciapiedi e a zig-zagare tra le macchine ferme'

Tutte queìte situazioni spesso portano a liti o ad incidenti veri e propri'

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I DIRITTI E GLI OBBLIGHI COMPORTAMENTALI

Le norme che disciplinano la circolazione stradale sicuramente sonoquelle più invocate ed applicate dell'intero ordinamento giuridico. Essesono le sole che prevedono la patente che, nella convinzione più diffusa,è anche un attestato di competenza giuridica in materia. Esistòno sì altrepatenti, come quella nautica e quella per la conduzione di aeromobili, masono limitate a pochi addetti e non di generale diffusione, come quellaautomobilistica.

Questa premessa si rende necessaria per spiegare come alcune convin-zioni siano così estese e pericolose. Molti pateniati, forti di questo titolo"abilitativo", ripetono con convinzione alcuni concetti errati circa il "diritto"di fare una certa cosa o la presunzione che il pedone "ha sempre ragione,,.

Per chi si appresta a diventare conducente di ciclomòtore é poi dimoto ed auto, è bene acquisire l'esatta conoscenza dei principi fondàmen-tali che regolano la circolazione, il primo dei quali a ène in materia nonesistono diritti, ma solo obblighi!

Contrariamente a quanto si crede, non esiste il "diritto di precedenza,,,inteso come pretesa giuridica di attraversare un crocevia prima degli altri.Esiste, al contrario, l'obbligo di cedere la precedenza. eùesta.,illògicità,'dell'esistenza di obblighi senza diritti còrrispondenti, non è frutto dicapricci del legislatore, ma è la pietra fondamentale su cui poggia tutta lasictrezza stradale.

A chi sembri strana lamancanza dei diritti, provi ad immaginare cosasarebbe la circolazione se il legislatore avesse pievisto dei diritii soggetti-vi che potevano essere invocati come causa di giustific azioneper deìàrmi-nati eventi. così, percorrendo una strada con diritto di precedenza sareb-be legittimato non preoccuparsi minimamente degli eventuali errori altrui.perché coperti da questa pretesa, giuridicamente invocabile!

Giustamente, il legislatore ha previsto gli obblighi che ogni conducen-te deve osservare e i cosiddetti "diritti" non sono attro ctre delle facoltà.che non possono essere invocate come pretese.

Perciò, nel caso non vengano rispettati gri obbtighi, i conducentiche godevano dei corrispondenti 6'diritti', hanno anch-,essi l,obbligo dievitare incidenti. In caso di incidente, infatti, ogni conducente devedimostrare non solo di aver rispettato Ie norme imposte, ma anche diaver fatto tutto il possibile per evitarlo.

oltre agli obblighi verso gli altri utenti, i conducenti devono osserva-re le seguenti prescrizioni:- Fermarsi all'alt intimato dagli agenti preposti al traffico in uniforme,

o muniti di berretto uniforme o altro distintivo (paletta);

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- Esibire i documenti di circolazione;- Fermarsi in caso di incidente stradale;- Prestare soccorso alle persone ferite.

I primi due obblighi sono previsti dall'art. 192 del Codice della Stradae si rivolgono a tutti gli utenti. In caso di inosservanza, sono previste san-zioni pecuniarie e la impossibilità di effettuare il pagamento in misuraridotta delle infrazioni commesse. La violazione verrà verbalizzata e nonpotrà essere definita se non dopo la decisione dell'autorità amministrativa(prefetto), che determinerà, in concreto,la somma da pagare e potrà anchedisporre la revisione della patente di guida, che consiste nel dover rifaregli esami.

Gli obblighi di fermarsi e di prestare soccorso alle persone ferite sonoprevisti per i conducenti ed i trasportati dei veicoli coinvolti in incidentistradali.

L'inosservanza di questi obblighi, che non sono solo di natura giuridi-ca, ma anche morale, comporta la configurazione di due reati: fuga e

omissione di soccorso.L'art.189 del Codice è espressamente dedicato agli obblighi in caso

di investimento e prevede le ipotesi del reato di fuga qualora il conducen-te coinvolto non si fermi, e quello di omissione di soccorso, per non esser-

si adoperato ad aiutare le persone ferite.Al contrario, chi si ferma e presta soccorso, non potrà mai essere arre-

stato e tutte le eventuali pene, inflittegli per l'incidente, saranno diminui-te in modo rilevante perché si è effettivamente adoperato per diminuire leinfauste conseguenze del sinistro.

Solo nel caso di pericolo per f incolumità del conducente, è possibileche I'investitore, dopo essersi fermato e chiesto soccorso, si allontani dalluogo del sinistro, solo per presentarsi immediatamente al più vicino postodi Polizia.

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1) Si deve tenere una velocità:

1) che non costituisca pericolo per la sicurezza della circolazione2) sempre superiore a 40 km/h3) adeguata alle condizioni della strada

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2) Alla guida di un ciclomotore, in caso di pioggia:

1) è necessario aumentarela velocità per evitare slittamenti2) occorre far attenzione alle rotaie e ai tombini3) si deve ridurre l'andatura evitando le manovre brusche

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3) Si è tenuti a regolare la velocità in base:

1) alla visibilità2) alla velocità dei veicoli che ci seguono3) al tipo di forcella del ciclomotore

VFtr.tr-Ir-

4) In caso di pioggia occorre:

1) impiegare con prudenza gli indicatori di direzione2) manovrare con prudenza il manubrio3) aumentare la distanza di sictxezza

5) L'uso di droghe, anche se fatto una sola volta, è pericoloso per-ché:

1) può causare disturbi dell'attenzione e della concentrazione2) può causare imprudenza nella guida3) aumenta la capacità di giudizio e il senso di sicurezza

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6) In caso di forti piogge il conducente deve:

1) percorrere le forti discese con il freno semprc azionato2) evitare di frenare in modo improvviso e brusco3) percorrere le curve a velocità ridotta

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7) In caso di traffico intenso il conducente deve:

VF1) adeguarsi alla velocità del traffico che scorre sulla corsia su

cui sta viaggiando tr tr2) occupare anche le corsie riservate alla marcia dei veicoli

in servizio pubblico tr tr3) mantenere sempre la distanza di sicurezza dal veicolo che

lo precede tr tr

8) La responsabilità penale derivante da incidente stradale:

VF1) ricade sempre nei confronti del genitore, nel caso in cui

il conducente sia minorenne n tr2) sorge qualora esso provochi lesioni di qualsiasi entità tr tr3) sorge allorché vengano violate norrne contemplate dal codice

penale tr tr

9) Marciando ad una velocità di 45 kmÀ:

l) si è al limite delle prestazioni consentite ad un ciclomotore

2) il ciclomotore si arresta in 30 m

3) in un secondo viene percorso circa 1 m

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10) Gli effetti dell'alcool sul sistema nervoso vengono amplificati:

1) se assunto insieme ad antidolorifici o calmanti2) se subito dopo si beve un bicchiere d'acqua non gassata

3) se assunto insieme a sonniferi

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Soluzioni:

Quesito 1: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 2: l)F - 2)Y - 3) VQuesito 3: 1) V - 2)F - 3) F

Quesito 4: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 5: 1) V - 2)Y - 3) F

Quesito 6: 1) F - 2)Y - 3) VQuesito 7: 1) V - 2)F - 3) VQuesito 8: 1) F - 2) F - 3) VQuesito 9: 1) V - 2) F - 3) F

Quesito 10: 1) Y - 2) F - 3) V

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PARTE QUINTALA CULTURA DELLA SICUREZZAE I VALORI

CHE LA REALIZZANO

- Iiautotutela- Il rispetto degli altri e dell'ambiente- Come riconoscere gli errori altrui- Come riconoscere i conducenti pericolosi

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L'AUTOTUTELA

Non si può dare per scontato che tutti rispettino le regole.Sulla strada si muovono tutti, anche chi le regole non le conosce, chi

non vuole rispettarle, chi le ha dimenticate, e chi non può rispettarle per-ché troppo piccolo o troppo anziano o perché affetto da impedimenti occa-sionali o permanenti.

E'necessario allora sapersi autotutelare avendo comportamenti checonsentono di neutralizzare con sictrezza gli errori altrui.

Guidare con attenzione significa anche avvedersi per tempo di eventuali pericoli e superarli in sicurezza.

IL RISPETTO DEGLI ALTRI

La vita sociale realizza una serie di rapporti diretti o indiretti tra lepersone ed è possibile solo alla condizione che ognuno rispetti gli altri.Non si intende solo riconoscere i diritti altrui e rispettarli ma anche, esoprattutto, tenere comportamenti che non offendano mai quei valori diciviltà che costituiscono il vero tessuto che unisce tante persone , le unediverse dalle altre.

Sulla strada diventa importante rispettare i diritti altrui attraversol'osservanza delle regole di circolazione, tollerando anche gli eventualierrori e aiutando tutti coloro che si muovono con difficoltà o con minorecelerità come:

. Gli anziani, che, a onor del vero, a volte rallentano il passo spedi-to dei più giovani.

. Le persone portatrici di handicap, che si muovono con grande dif-ficoltà a causa della loro condizione.

. I bambini, che nei loro giochi spesse volte invadono la strada o chesi staccano improvvisamente dai genitori per attraversare. Alla loro

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presenza i conducenti i conducenti di veicoli a motore devono ral-lentare ed osservarli attentamente per essere pronti a superare consictrezza questi errori prevedibili;

. I pedoni, poiché tutti i conducenti di veicoli a motore sono e resta-no anche pedoni. ....e basterebbe ricordarsi delle tante volte che dapedoni abbiamo inveito contro qualche ciclomotorista che ci hasfiorato.

Il rispetto verso gli anziani, i bambini e coloro che si muovono con difficoltà è un dovere civicoprima che imposto dal codice.

COME RICONOSCERE GLI ERRORI ALTRUI

Molto spesso, gli incidenti sono determinati da errori di uno dei pro-tagonisti con il concorso dell'altro, che non ha fatto tutto ciò che era pos-sibile per evitare l'evento, o almeno non ha tenuto una condotta di guidaadeguata alle condizioni obiettive della strada, del traffico e agli errori.ragionevolmente prevedibili, degli altri conducenti.

Ma molti errori degli altri sono prevedibili.È prevedibile, l'atiraversamento improvviso di un bambino che rin-

corre la palla o del pedone che cammina leggendo il giornale.E'prevedibile che le auto ferme stiano consentendo l'attraversamen-

to di un pedone anche al di fuori delle strisce pedonali.E'prevedibile che davanti o dietro uno scuolabus, un bambino sbuchi

all'improvviso.Questi ed altri fatti che costituiscono cause primarie di tanti incidenti

vanno previsti.

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COME RICONOSCERE I CONDUCENTI PERICOLOSI

Una delle condizioni indispensabili per muoversi con sicurezza sullastrada è quella di sapersi difendere dai conducenti pericolosi. Per potersidifendere, è necessario riconoscere questi utenti che manifestano le loroparticolari "qualità".

E sufficiente allora osservarne alcuni comportamenti inconfondibili.- Guidano in modo rumoroso e fracassone, con continuo uso del clac-

son, magari personalizzato con suoni particolari;- Procedono in modo irregolare con continue accelerazioni e brusche

frenate;- Sono sempre attaccati al veicolo che li precede fino ad infastidirne il

conducente che ne avverte la fastidiosa presenza;- Non stanno mai regolarmente in colonna tra veicoli disposti in fila.

Poiché l'ordine e le regole imposte sono mal sopportate, zigzagandoqua e là, cambiano continuamente posizione, fino a creare un'altra fila;Quando effèttuano il sorpasso scelgono sempre la traiettoria e il

momento più rischiosi e sfiorano il veicolo superato sino a generare pani-co tra gli occupanti di quest'ultimo;- Non danno mai la precedenza nel punto indicato, ma occupano sem-

pre spazi che ostacolano la marcia degli altri;

'A^tudrì-l .o

I conducenti pericolosi si riconoscono subito e da nroìto lontano

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- Quando godono del "diritto" di precedenza, lo pretendono sino a

minacciare chi ha osato intralciare, anche per pochi centimetri,le lorotraiettorie.Molto spesso,le cause di questi comportamenti pericolosi sono pato-

logie riscontrabili in personalità deviate. Tra le patologie comportamenta-li, più frequenti nella guida pericolosa, vanno annotate l'aggressività, ilrifiuto delle regole etiche e sociali, la mancanza del senso di colpa e diresponsabilità, l'esibizionismo e la competizione esasperata.

L'aggressività è la più pericolosa perché il conducente che ne è affettoutrlizza la strada per dare libero sfogo agli istinti di violenza e di prevari-cazione. Specie se guidano veicoli di grosse dimensioni e di elevate presta-zioni, i conducenti che ne sono affetti rappresentano un pericolo costante.

Il rifiuto delle regole etiche e sociali è riscontrabile in soggetti che nonsopportano le regole imposte, né riconoscono gerarchie di sorta. Alla guidadi veicoli manifestano condotte che tengono conto solo delle loro conside-razioni e non rispettano né la segnaletica, né le norme di comportamento.Per questi conducenti è lecito e sicuro tutto ciò che è loro possibile.

ln mancanza di senso di responsabilità e di colpa è, purtroppo, fre-quente in molti conducenti che, non avendo una coscienzactytca della cir-colazione, sono portati a considerare gli incidenti, da loro stessi causati,come eventi fortuiti o da addebitarsi a sfortunate coincidenze.

L'esibizionismo di chi ha bisogno di sentirsi sempre al centro dell'at-tenzione e dell'ammirazione di tutti per sentirsi realizzato- Questo model-lo comportamentale è diffuso tra gli adulti che considerano la propria autoo moto come strumenti per esibirsi in pubblico. A1 di là degli aspetti etici,va sottolineatala pericolosità di tali conducenti che, avendo un rapportopatologico con il proprio veicolo, finiscono per avere condotte di guidaregolate dalle proprie convinzioni. Così, ad esempio, si ritengono offesi se

sorpassati da un veicolo che ritengono di classe inferiore e, perciò, reagi-scono immediatamente ostacolandone la manovra. L'esibizionismo, coffe-lato al proprio veicolo, sia esso costituito da auto, moto o motorino, è uncomportamento emotivamente infantile, non va imitato, ma tollerato connoncuranza.

l-a competizione come impronta costante è riscontrabile in quei con-ducenti, che considerano la strada come il luogo ove realizzare e vinceresfide infernali. Questi conducenti vanno alla costante ricerca di qualcunocon cui gareggiare e, spesse volte, finiscono col competere solo con se

stessi o con avversari immaginari sino a restare vittime della loro fragili-tà emotiva. Per sentirsi sicuri non c'è bisogno di gare, né di vittoriefondate sul rischio inutile e pericoloso. E'sufficiente poter affermaredi non aver mai avuto incidenti e di essere certi di averne evitati molti.

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PARTE SESTANOZIONI DI PRIMO SOCCORSO

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NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO

Gli incidenti sono eventi purtroppo ricorrenti nella circolazione stra-dale. E' possibile, perciò, imbattersi in sinistri ove persone ferite sianoancora sul posto.

In merito, va ricordato che prestare soccorso a persone che presenta-no lesioni ed hanno bisogno di aiuto, non ò solo un inderogabile obbligomorale, ma risponde anche chiare prescrizioni di legge, contenute nelCodice Penale (art. 593) e nel Codice della Strada (art. 189).

La più importante operazione di soccorso è quella di richiedere l'in-tervento degli organi preposti, sia sanitari che di Polizia Stradale. Già que-sto può essere considerato sufficiente per evitare l'omissione. In attesadell'arrivo degli addetti al soccorso, poi, le persone che presentano lesio-ni potrebbero essere aiutate e soccorse, con le dovute cautele, attenendo-si alla seguente metodologia:

Rassicurare la persona ferita

La persona ferita ha bisogno di essere rassicurata sulle sue condizionie sull'arivo imminente dei soccorsi. Non va oppressa con la presenza rav-vicinata di più persone, perché questo provoca scoraggiamento. Spesso ilferito ha freddo e va coperto con indumenti o coperte.

N on somministrare alcool

Alla persona ferita noncolare, gli alcolici.

vanno mai somministrate bevande e, in parti-

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Non spostare ilferito

Se la persona giace sull'asfalto non va spostata, a meno che non cisiano ragioni urgenti e pericoli di incidenti, come possibilità di incendio odi contaminazione di sostanze pericolose.

C orrezione di posizione

Chi ha subito lesioni non va mai messozione corretta, in attesa di soccorsi, è quellavate rispetto al livello del corpo. Le parti delslacciate (cravatte, cinture, ecc.).

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in posizione seduta. La posi-sdraiata, con le gambe solle-vestiario che stringono vanno

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Lesioni con perdite di sangue

Se le ferite hanno provocato lesioni interne, con perdite di sangue dalnaso o della gola, l'incidentato va adagiato su un fianco per permettere lafuoriuscita del liquido ematico. Prima di procedere a tale operazione, è

necessario pulire la bocca per eliminare grumi di sangue o residui di cibiche potrebbero provocare il soffocamento.ATTENZIONE!! NON TOCCARE MAI CON LE MANI NUDE CHIPRESENTI PERDITE DI SANGUE. E' IMPORTANTE AIUTAREGLI ALTRI, MA E' ALTRETTANTO IMPORTANTE SALVA.GUARDARE LA NOSTRA SALUTE!!!

Emorragie

Se il ferito perde sangue

soccorsi, si deve intervenirefazzoletto, stringendoli al di

da un braccio o da una gamba, in attesa deicon un laccio emostatico o con un semplicesopra del gomito o del ginocchio.

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UstioniSe le persone, coinvolte nell'incidente, presentano bruciature della

pelle dovute al fuoco o a sostanze chimiche, bisogna innanzitutto elimina-re la causa che le ha prodotte. Allontanare subito i feriti dalle fonti di calo-re o dalle sostanze chimiche. Se i vestiti hanno preso fuoco, vanno spenti,coprendoli con una coperta spessa. Se l'incendio è provocato dalla benzi-na non usare acqua per spegnerlo.

Non toccare con le mani le parti ferite. Non applicare oli o unguenti grassi.Se è disponibile, si può usare acqua fredda e pulita, che favorisce l'in-

temrzione dell'azione del calore. Non dare da bere alcolici.

Trauma cranicoÈ una lesione molto frequente a seguito di incidente stradale. Chi soc-

corre I'infortunato deve innanzitutto verificare se l'infortunato presentainfossamenti del cranio o lesioni evidenti con fuoriuscita di sangue omateria cerebrale.

Se esce sangue dal naso, dalla bocca o dalle orecchie, o se gli occhisono pieni di sangue, quasi certamente l'infortunato ha subito la fratturadel cranio.

Altra sintomatologia delle lesioni cerebrali sono il vomito, il movi-mento degli occhi a pendolo, da un lato all'altro, fissi nel vuoto o orienta-ti su direzione divergente (strabismo), respiro irregolare.

In queste condizioni, la testa dell'infortunato non va mossa e non vafermata l'emorragia al naso, alle orecchie o agli occhi.

Sollecitare il più possibile l'arrivo dei soccorsi sanitari.

FrattureSono le lesioni di più frequente riscontro. Lafrattwa può essere com-

posta, scomposta o esposta. In presenza di tali lesioni, il migliore interven-to è quello di rassicurare l'infortunato sull'arrivo dei soccorsi, che sonostati richiesti.

Nel caso che i soccorsi non possano arrivare, se non dopo moltotempo, si può adagiare la parte infortunata su una base morbida, più piarta possibile.

Se c'è pericolo di lesioni alla colonna vertebrale,l'infortunato non vaassolutamente mosso e ne vanno impediti i movimenti.

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APPENDICE

- Programma di corsi e procedure d,esame

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DECRETO 30 giugno 2003Programma dei corsi e procedure d'esame per il conseguimento del certifi-

cato di idoneità per la guida dei ciclomotori.

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTIVisto l'art. 116 del nuovo codice della strada, così come modificato dall'art.

6 del decreto legislativo 15 gennaio 2002,n.9;Considerata l'esigenza di stabilire le direttive, le modalità ed i programmi

dei corsi e degli esami per il conseguimento del certificato di idoneità per laguida di ciclomotori;

Considerata altresì l'esigenza stabilire, in via transitoria, una durata diversi-ficata dei corsi che si svolgono nelle scuole, fino alla completa realizzazione del-I'insegnamento dell'educazione stradale di cui all'art.23O del codice della strada;

Considerata in particolare l'esigenza che il corso svolto nelle scuole sia inte-grato da più approfondite nozioni di educazione alla legalità, soprattutto in ordi-ne ai comportamenti da tenere sulle strade, al fine di promuovere la formazionedei giovani in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e

della circolazione, come previsto dall'art. 230 del nuovo codice della strada;Sentito il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca;

Decreta:

Art. 1 d) segnali di indicazione e pannel-Programma dei corsi li integrativi;

e) norme sulla precedenza;l. I corsi per il conseguimento del f) norme di comportamento;

certificato di idoneità per la guida dei g) segnali luminosi, segnali oriz-ciclomotori secondo quanto previsto zontali;dal comma l-bis dell'art. 116, del h) fermata, sosta e definizionidecreto legislativo 30 aprile 1992, n. stradali;285, introdotto dall'art. 6 del decreto i) cause di incidenti e comporta-legislativo 15 gennaio 2002,n.9 sono menti dopo gli incidenti,svolti presso le scuole, ovvero presso assicurazione;le autoscuole. l) elementi del ciclomotore e loro

2. l.Le conoscenze richieste per uso;conseguire l'attestato per la guida dei m) comportamenti alla guida delciclomotori vertono sui seguenti argo- ciclomotore e uso del casco;menti: n) valore e necessità della regola

a) segnali di pericolo e segnali di o) rispetto della vita e comporta-precedenza; mento solidale;

b) segnali di divieto; p) la salute;c) segnali di obbligo; q) rispetto dell'ambiente.

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Art.2Svolgimento dei corsi

1. I corsi per il conseguimento delcertificato di idoneità per la guida deiciclomotori svolti presso le scuole atitolo gratuito hanno durata di 20 ore,così ripartite:

a) 4 ore da destinare alle norme dicomportamento;

b) 6 ore da destinare alla segnale-tica e altre norme di circolazione;

c) 2 ore da destinare all'educazio-ne al rispetto della legge:

d) 8 ore ulteriori di educazionealla convivenza civile.

2.I corsi per il conseguimento delcertificato di idoneità per la guida deiciclomotori svolti presso le autoscuolehanno durata di 12 ore, così ripartite:

a) 4 ore da destinare alle norme dicomportamento;

b) 6 ore da destinare alla segnale-tica e altre norme di circolazione;

c) 2 ore da destinare all'educazio-ne al rispetto della legge.

3. La partecipazione alle lezionideve essere annotata in appositi regi-stri conformi al modello previsto nel-l'allegato 1, custoditi dalle scuole odalle autoscuole che effettuano i corsi.

Art.3Esame

l. Il certificato di idoneità allaguida dei ciclomotori è rilasciato acoloro che dimostrino, previo supera-mento di esame, la conoscenza degliargomenti elencati all'art. 1 Per essereammessi all'esame, i candidati devonoaver partecipato ad un corso svoltopresso le scuole o presso le autoscuo-le. Non sono consentite più di tre ore

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di assenza complessive con riferimen-to alle ore di lezione di cui all'art. 2,commi 1 e 2, punti a), b) e c); nel casosi superasse detto limite, il corso deveessere sostenuto nuovamente, ai finidell'ammissione all'esame. Non sonoammessi all'esame candidati chehanno terminato i corsi da più di unanno. Trascorso tale periodo, i candi-dati dovranno frequentare un nuovocorso per essere ammessi all'esame.

2. L ammissione all'esame è sub-ordinato all'assenso scritto di un tuto-re del candidato.

3. La richiesta di ammissione agliesami deve essere redatta sul modellodi cui all'allegato 2 al presente decre-to. Alla richiesta devono essere allega-te le attestazioni dei versamenti su

conto corrente relative a:

a) tariffa di cui al punto I dellatabella 3 (esami per conducenti di vei-coli a motore) della legge 1' dicembre1986, n. 870:

b) tariffa di cui ai punti 3 e 4 deldecreto del Ministro delle finanze del20 agosto 1992 (assolvimento dell'im-posta di bollo relativa alla domanda edal certificato rilasciato dalDipartimento per i trasporti terrestri).

4. L'esame consiste in una provateorica svolta tramite questionario e

attiene agli argomenti di cui all'art. 1.

I candidati dovranno barrare, in corri-spondenza di ogni risposta, la lettera"V" o "F" a seconda che consideranoquella proposizione vera o falsa. Laprova ha durata di trenta minuti e siintende superata se il numero di rispo-ste errate è, al massimo di quattro.

5. L'esame dei candidati chehanno effettuato corsi presso istitutiscolastici è espletato da un funzionariodel Dipartimento per i trasporti terre-stri già abilitato ad effettuare esami di

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idoneità per il conseguimento dellepatenti di guida almeno delle categorieA e B, secondo quanto previsto dallatabella IV-1 allegata al regolamento diesecuzione e di attuazione del codicedella strada, ovvero da un dipendenteappartenente all'area B, posizione eco-nomica 82, in possesso almeno dellapatente di guida della categoria A o B,abilitato a svolgere gli esami per ilconseguimento del certificato di abili-tazione alla guida dei ciclomotori, pre-via frequenza di apposito corso orga-nizzato dal Dipartimento dei trasportiterrestri.In entrambi i casi, i funziona-ri del Dipartimento dei trasporti terre-stri svolgono I'esame congiuntamenteall'operatore responsabile della gestio-ne dei corsi. (*)

6. L'esame dei candidati chehanno effettuato corsi presso le auto-scuole è espletato da un funzionariodel dipartimento per i trasporti terrestrigià abilitato ad effettuare esami di ido-neità per il conseguimento delle paten-ti di guida almeno delle categorie A eB, secondo quanto previsto dalla tabel-la IV-l allegata al regolamento di ese-cuzione e di atttazione del codicedella strada, ovvero da un dipendenteappartenente all'area B, posizione eco-nomica 82, in possesso almeno dellapatente di guida della categoria A o B,abilitato a svolgere gli esami per ilconseguimento del certificato di abili-tazione alla guida dei ciclomotori, pre-via frequenza di apposito corso orga-

nizzato dal Dipartimento dei trasportiterrestri. (*)

(*) Commi così sostituiti dal D.M. 1811212003.

Art.4Questionari d'esame

1. Le schede contenenti le doman-de d'esame sono stampate, medianteelaborazione meccanografica, da un"database" predisposto dal Diparti-mento per i trasporti terrestri e per isistemi informativi e statistici, secon-do un metodo di casualità elaboratodall'Istituto Poligrafico dello Stato,che provvede anche alla stampa delleschede. Ogni scheda contiene diecidomande, ognuna con tre risposte chepossono essere:tutte e tre vere;due vere e una falsa;una vera e due false;tutte e tre false.

2.Laprova si intende superata se

il numero delle risposte errate è almassimo pari a quattro; il quinto erro-re determina l'esito negativo dell'esa-me.

Il presente decreto sarà pubblicatonella Gazzetta Ufficiale della Repub-blica italiana.

Roma,30 giugno 2003Il Ministro: Lunardi

II

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Page 142: Il mio Ciclomotore

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTIDIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI

Direzione generale per la motorizzazione

Roma, 15 dicembre 2004

OGGETTO: Conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclo-motori.

In vista dell'entrata in vigore, a partire dal 1' luglio 2005, dell'obbligo, peri maggiorenni che non siano già titolari della patente di guida, di conseguire ilcertificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, si forniscono le istruzioni inordine alle procedure da applicare per detti candidati. Con l'occasione, al fine diagevolare la lettura di tutte le disposizioni in materia di esami per il consegui-mento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori, si ripropongono nellapresente circolare, tutte le istruzioni già fornite con le circolari 4985 del 16

dicembre 2003,2198 del24 giugno 2004 e3627 del16 settembre 2004 che, dalladata della presente circolare devono intendersi abrogate.

PremessaCome è noto,l'art.6 del d.lgs. 15 gennaio 2002,n.9 e successive modifica-

zioni, ha introdotto il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori. Detto cer-tificato, obbligatorio dal 1' luglio 2004 per i conducenti minorenni che non sianogià titolari della patente di guida della sottocategoria Al, sarà obbligatorio, adecorrere dal l" luglio 2005, anche per i maggiorenni che non siano titolari dipatente di guida.

Tali certificati sono conseguiti previo superamento di specifico esame diidoneità che consiste in una prova teorica svolta tramite questionario ed attieneagli argomenti di cui all'art. l, comma 2, del D.M. 30 giugno 2003, pubblicatosulla G.U. dell'8 luglio 2003. Nei successivi paragrafi sono distintamente speci-ficate le procedure d'esame per i candidati minorenni e per i candidati maggio-renni.

1. Esami dei candidati minorenniPer accedere agli esami i candidati minorenni devono obbligatoriamente fre-

quentare apposito corso presso un istituto scolastico oppure presso un'autoscuo-la.

Istituti scolastici ed autoscuole possono richiedere sedute d'esame presso laloro sede o presso la sede dell'Ufficio provinciale del Dipartimento per i traspor-ti terrestri presentando, all'Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasportiterrestri,le domande di ammissione all'esame dei candidati redatte sulla base delmodello previsto dal citato D.M. 30 giugno 2003, nonché un elenco dei nomina-tivi dei candidati presentati. Sulle domande d'esame deve essere indicato, oltreall'istituto scolastico o all'autoscuola presso cui si è frequentato il corso, la datain cui detto corso è terminato ed il codice fiscale del candidato.

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Page 143: Il mio Ciclomotore

Inoltre, alle domande devono essere allegate le attestazioni dei versamentisu conto corrente relative a:

a) tariffa di cui al punto I della tabella 3 (esami per conducenti di veicoli amotore) della legge l' dicembre 1986, n. 870;

b) due imposte di bollo di cui ai punti 3 e 4 del decreto del Ministro delleFinanze del 20 agosto 1992 (assolvimento dell'imposta di bollo relativa alladomanda ed al certificato rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri);

c) copia del documento di un genitore che esercita la patria potestà o deltutore che firma la richiesta di ammissione all'esame.

Può presentare domanda di partecipazione all'esame solo chi ha la residen-za in Italia.

1.1 Esami svolti presso le scuolePossono accedere agli esami svolti in ambito scolastico i candidati che

hanno frequentato il corso previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e

dei trasporti 30 giugno 2003 presso un istituto scolastico o presso un'autoscuo-la.

non sono ammessi agli esami candidati che hanno terminato il corso da oltreun anno.

La prova finale dei corsi organizzati in ambito scolastico è espletata da unfunzionario del Dipartimento per i trasporti terrestri con l'ausilio dell'operatoreresponsabile della gestione dei corsi.

Gli esami sono svolti durante l'ordinario orario di servizio del personale esa-

minatore, tenuto conto delle esigenze degli Uffici periferici e degli istituti scola-stici, sulla base degli accordi presi in sede locale; le trasferte sono a carico di que-sta Amministrazione.

Per quanto riguarda il nastro operativo, l'esaminatore valuterà, ogni novan-ta minuti, un numero di candidati non inferiore a 24 candidati e non superiore a

30. L'identificazione del candidati sarà attestata per conoscenza diretta dalresponsabile del corso che, a tal fine, apporrà una sua sigla sul verbale d'esameaccanto al nome di ogni candidato esaminato.

Sul verbale, d'esame, il responsabile del corso dovrà anche dichiarare diaver informato i candidati sulla corretta procedura della prova d'esame, secondole istruzioni allegate alla presente circolare.

Per esigenze organizzative degli Uffici periferici, le sedute d'esame sarannodi norma concesse per un numero minimo di 48 candidati. Questo numero potràessere raggiunto anche cumulando gli allievi provenienti da scuole ubicate nellostesso comune o in comuni vicini. Nel caso in cui si impiegassero più esamina-tori, il suddetto numero deve essere proporzionalmente aumentato.

I candidati che hanno frequentato il corso presso un istituto scolastico mache non hanno potuto svolgere l'esame presso detta struttura possono sostenere1'esame presso un'autoscuola ovvero presso un Ufficio provinciale delDipartimento per i trasporti terrestri, previa presentazione della domanda e deirelativi versamenti, nonché della documentazione che attesti la frequenza delcorso redatta sul modello di cui all'allegato 2.

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Page 144: Il mio Ciclomotore

1.2 Esami svolti presso le sedi delle autoscuoleI candidati possono sostenere gli esami presso le sedi delle autoscuole solo

a condizione di aver concluso, da meno di un anno, il corso previsto dal decretodel Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 30 giugno 2o03 presso un'auto-scuola ovvero presso un istituto scolastico.

Gli esami per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida deiciclomotori presso le sedi delle autoscuole possono svolgersi durante una ordina-ria seduta d'esame di teoria per il conseguimento delle patenti di guida delle cate-gorie A e B, a condizione che la seduta sia complessivamente non inferiore a treore, che i turni dei candidati al conseguimento della patente di guida e dei candi-dati al conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori sianodistinti, che i candidati al conseguimento della patente di guida siano non menodi ventiquattro e che sia rispettato il limite di dodici candidati per ogni singoloturno della seduta.

Le sedute d'esame possono essere richieste sia in orario antimeridiano chepomeridiano. Eventuali trasferte del funzionario esaminatore o trasferte in orariostraordinario sono a carico dell' autoscuola richiedente.

L identificazione dei candidati non in possesso di un documento di identitàpuò avvenire anche a mezzo di fotografia autenticata.

2. Esami dei candidati maggiorenniPer quel che concerne gli esami dei candidati maggiorenni, bisogna prelimi-

narmente considerare che, dalla lettura coordinata dei commi 1 -bis, I -ter e 1 1 -bisdell'art. 116 del codice della strada, non deriva l'obbligo per i maggiorenni nonmuniti di patente di guida, che intendono conseguire il suddetto certificato, difrequentare alcun corso. Il comma l1-bis citato, infatti, nel dettare la disciplinadello svolgimento dei corsi, rinvia esclusivamente al comma l-bis e non ancheal comma l-ter dell'art. 116. conseguentemente, pur non escludendo la possibi-lità che i candidati maggiorenni possano conseguire il certificato di idoneità allaguida dei ciclomotori con le modalità previste dal comma l1-bis dell'art. 116,secondo i programmi stabiliti dal D.M. 30 giugno 2003, si ritiene che gli stessipossano accedere agli esami direttamente presso gli Uffici provinciali delDipartimento dei trasporti terrestri senza obbligo di seguire il corso.

Gli esami presso gli Uffici provinciali sono svolti secondo la programmazio-ne stabilita dal Direttore dell'Ufficio, rispettando il limite di dodici candidati perogni singolo turno della seduta.

Gli esami degli allievi delle autoscuole si svolgono secondo le modalità giàindicate al paragrafo 1.2. I candidati presentati dalle autoscuole, anche se nonhanno seguito il corso, devono, in ogni caso, essere iscritti nel registro di iscri-zione.

I candidati maggiorenni che frequentano un corso presso un istituto scolasti-co, potranno sostenere I'esame secondo le modalità previste dal paragrafo I .l .

Per quanto attiene le modalità di presentazione della domanda ed i relativiversamenti valgono le istruzioni fornite al paragrafo I con l'eccezione che, inluogo della copia del documento del genitore, devono presentare copia del pro-

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Page 145: Il mio Ciclomotore

prio documento di identità e devono essi stessi sottoscrivere la domanda.

Può presentare domanda di partecipazione all'esame solo chì ha la residen-

za in ltalia.Per i cittadini stranieri maggiorenni valgono le regole generali in materia di

permesso di soggiorno e di carta di soggiorno.

3. Esami oraliIn considerazione delle difficoltà di ordine linguistico o di natura psicofisi-

ca di alcuni candidati, possono sostenere I'esame con il metodo orale, esclusiva-

mente presso l'Ufficio provinciale del Dipartimento per i trasporti terrestri, colo-

ro che:a) non hanno conseguito il titolo di studio relativo alla licenza di scuola

media inferiore;b) non abbiano la cittadinanza italiana e dichiarino di non conoscere la lin-

gua italiana nella forma scritta;c) siano affetti da sordomutismo.Nell'ipotesi di cui alle lettere a) e b) la richiesta per essere ammesso a soste-

nere I'esaàe orale deve essere corredata da apposita autocertificazione; nell'ipo-

tesi di cui al punto c) alla domanda deve essere allegato un certificato medico che

attesti la patologia.L esàme oràle consiste in un colloquio che consente I'oggettiva valutazione

della preparazione del candidato. Uesaminatore seguirà, come traccia, una sche-

da quiz.

4. Esami dei candidati affetti da dislessiaNumerosi istituti scolastici ed alcune sedi provinciali dell'Associazione ita-

liana dislessia, hanno rappresentato le difficoltà incontrate da candidati affetti da

dislessia, per svolgere l-'èsame per il conseguimento del certificato di idoneità

alla guida dei ciclomotori.Ér"ro atto della problematica posta ed acquisito il parere della competente

Direzione Generale dèl Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca

scientifica, si ritiene opportuno prevedere per i candidati affetti da dislessia, che

presentano certificato medico attestante la patologia,le procedure d'esame che di

seguito si indicano.Per quanto attiene gli esami svolti in ambito scolastico, sulla base dell'espe-

rienza acquisita e delle segnalazioni prevenute da parte di numerosi uffici pro-

vinciali, si ritiene che la piocedura d'esame da seguire per i candidati dislessici

sia da modificare nel modo seguente: il responsabile del corso, contestualmente

alla prova d'esame degli altri candidati che seguono la procedura ordinaria, leg-

gerà al candidato le domande contenute nella scheda quiz (senza commentare né

ésplicare in alcun modo le proposizioni); il candidato annoterà, sulla scheda d'e-

same, la risposta che reputa corretta.Nel veibale d'esame dovrà essere fatta menzione, accanto al nominativo del

candidato, che lo stesso ha sostenuto l'esame secondo la procedura indicata nella

presente circolare.

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Page 146: Il mio Ciclomotore

I candidati affetti da dislessia che effettuano I'esame presso la sededell'Ufficio provinciale saranno esaminati singolarmente dall'esaminatore.Questi leggerà le domande contenute nella schedà quiz (senza commentare néesplicare in alcun modo le proposizioni) al candidato, che annoterà sulla schedad'esame la risposta che reputa corretta.

5. Esiti degli esamiL'esito della prova d'esame dovrà essere comunicato direttamente dall,esa-

minatore al candidato alla fine di ogni singolo turno d'esame.Nel caso in cui il candidato abbia sostenuto la prova con esito positivo gli

verrà rilasciato, alla fine della sessione d'esami, il certificato di idoneità allaguida dei ciclomotori preventivamente predisposto dall'Ufficio provinciale delDipartimento dei trasporti terrestri.

Nel caso di esito negativo, i candidati minorenni potranno, entro un anno daltermine del corso richiedere, senza limitazioni, di partecipare ad altre sedute d'e-sami presso le scuole ovvero presso le autoscuole, orverò presso un ufficio pro-vinciale del Dipartimento dei trasporti terrestri, previa pre*ènarione dell'attesta-to di cui all'allegato 2.

In caso di esito negativo da parte di candidati maggiorenni, non è previstoalcun limite alla partecipazione ad altre sedute d'esaÀè, previa presentazionedella domanda di cui al punto l

Ai candidati respinti, deve essere restituita solo l'attestazione di versamentodi cui al punto 4 del D.M.20 agosto 1992,in quanto il certificato di idoneità allaguida dei ciclomotori non viene loro rilasciaio. Ai candidati assenti, invece, èconsentito prenotare un nuovo esame sulla base della domanda e dei versamentigià presentati.

Sono abrogate le seguenti circolari:Prot. MOT3l4985lM350 del 16 dicembre 2003Prot. MOT3l2798lM350 del24 giugno 2004Prot. MOT313627lM350 del t6 settembre 2004

Allegato I alla circolare prot. n. MoT/34391-4374/M350 det 15.12.2004

ISTRUZIONI ED AVVERTENZE PER LO SVOLGIMENTO DEGLIESAMI DI TEORIA PER IL CONSEGUIMENTO DEL CERTIFICATO DIABILITAZIONE ALLA GUIDA DEI CICLOMOTORI

A) Al candidato viene consegnato:1. un questionario;2. dte pieghevoli dalle copertine verde e viola;A fine seduta i pieghevoli dovranno essere riconsegnati senza che sui mede-simi siano riportate scritte o annotazioni.

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Page 147: Il mio Ciclomotore

B) Prima di iniziare la prova il candidato deve apporre negli appositi spazi pre-visti nella testata della scheda:1. la propria firma leggibile;2. le prime nove lettere del cognome e la prima del nome;

C) Il questionario contiene dieci domande ciascuna con tre risposte che potran-

no essere:tutte e tre vere; due vere ed una falsa; una vera e due false; tutte e tre false.Il candidato dovrà barrare esclusivamente con una croce, in corrispondenzadi ogni risposta, la lettera "V" o "F" a seconda che consideri quella propo-sizione vera o falsa.

D) La compilazione dei questionari deve essere effettuata esclusivamente conpenne a sfera con inchiostro blu o nero.

E) Non saranno fornite spiegazioni circa il significato di termini o locuzionicontenuti nelle proposizioni delle domande.

F) La risposta verrà considerata effata nei seguenti casi:l. croce apposta in modo non chiaro ed inequivocabile;2. croce mancante;3. croce apposta su entrambe le lettere "V" ed "F".

G) Durante lo svolgimento della prova non è consentito:1. consultare testi, fogli o manoscritti;2. comunicare con gli altri candidati;3.ulilizzare matite o penne ad inchiostro simpatico o cancellabile;4.utilizzare altri fogli al di fuori della scheda fornita;5. allontanarsi dall'aula prima del termine del turno d'esame. In ogni caso,

nell'aula degli esami devono rimanere almeno tre candidati partecipanti ad

ogni turno d'esame. Una volta consegnata la scheda all'esaminatore non èpiù possibile richiederla prima della sua correzione;6. utilizzare o comunque tenere attivati telefoni cellulari, radio ricetrasmit-tenti e apparecchiature di comunicazione. In particolare i telefoni cellularidevono essere posti dal candidato, spenti, sul banco assegnatogli per laprova.I candidati colti in flagrante violazione di tali disposizioni saranno allonta-nati dall'aula e considerati respinti alla prova d'esame.

H) Non sono assolutamente ammesse correzioni sul questionario; pertanto icandidati, prima di marcare la risposta, devono ponderare con attenzione iquesiti da risolvere, ogni eventuale correzione sarà considerata errore.

D Il tempo concesso per la compilazione del questionario è di trenta minuti.L) La prova si intende superata se il numero delle risposte errate è al massimo

pari a quattro; il quinto elrore determina l'esito negativo dell'esame.

AVVERTENZE PER L'ESAMINATOREL'esaminatore, all'atto del ritiro della scheda quiz compilata dal candidato deve

verificare che la stessa sia stata firmata nell'apposito spazio; qualora l'esamina-tore si accorgesse che essa è priva della firma del candidato, dovrà invitare il can-

didato ad adempiere a tale formalità.

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Page 148: Il mio Ciclomotore

Allegato 2 alla circolare prot. n. MoT/34391-4374/M350 det 15.12.2004

ATTESTATO DI FREQUENZAAL CORSO DI PREPARAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO

DEL CERTIFICATOdi cui all'art. 116, comma l-bis det C.d.S.

Il sottoscrittoquale responsabile del corso di preparazione per il conseguimento del certificatodi idoneità per la guida dei ciclomotori, che si è svolto presso la scuola/autoscuo-la*via

sita innel periodo compreso tra il _ ed il

per un totale di ore

-

visto il registro delle frequenze al corso di prepara-zione, previsto dall'art. 2 comma 3 del decreto 30106120O3:

ATTESTAche il candidatocodice fiscale nato il _ a

viaresidente in iscritto nelregistro delle frequenze con il numero ha frequentato il corso di pre-parazione di cui sopra presso questo istituto scolastico/autoscuola*:In conseguenza di ciò, ricorrendo le suddette condizioni, è possibile che il can-didato svolga l'esame per il conseguimento del certificato di idoneità per la guidadei ciclomotori, purché venga espletato entro un anno dal data dichiusura dell'ultimo corso frequentato.I1 responsabile del corsoData Timbro della scuola/ auto s c uola*

Il firmatario della presente attestazione si assume tutte le responsabilità giuridi-che, ai sensi delle nonne vigenti, in ordine a quanto dichiarato.

* depennare il caso che non ricorre

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Page 149: Il mio Ciclomotore

CURIOSITA

- Le norme di comportamento: cenni storici- Le infrazioni del ciclomotorista- Tipologia delle patenti

Page 150: Il mio Ciclomotore
Page 151: Il mio Ciclomotore

LE NORME DI COMPORTAMENTO: CENNI STORICI

La prima legge scritta, in materia di circolazione, che la storia ci ha

tramandata, O tiiBX IULIA MUNICIPALIS, emanata da Giulio Cesare

nel45 a.C.Essa vietava l'accesso nelle ore diurne all'interno della città per i

carri, eccetto quelli destinati a determinati trasporti, quali materiali per la

costruzione di edifici dedicati al culto o comunque edifici pubblici.

Gli Imperatori succeduti a Cesare estesero l'applicazione di questa

legge anchà ad altre città fino a consentirne l'accesso alle mura urbane

solo a piedi.Nell'antica Roma la strada rappresentò lo strumento di coesione tra i

diversi popoli conquistati, pelTnettendo collegamen i rapidissimi e rap-

porti economico-culiurali unici a quell'epoca. Significativo a tal fine fu

i'emanazione di uno dei più importanti editti dell'imperatore Augusto che

fissò nell' aureum miliarum o colonna dorata,l'unità metrica per la misu-

razionedella distanzaftale diverse parti dell'Impero, ripresa poi dal poeta

Giovanni Pascoli in una celebre ode:

<<Era vicino al tempio del Dio Saturno, dio seminatore

e falciatore, un grande cippo d'oro di lì per I'orbe tutto

lanciò Roma le strade sue di duro sasso e duro suono'

Di lì, dal cippo d'oro, sette vie quattro volte si lanciarono oltre

ai quattro venti, e prima ffa sepolcri moveano,

o pir' di tumuli e cipressi sotto la citata ombra funeralepòt rio per verdi campi e per deserti, dritte come solchi,

e via tra rupi tagliate da scalpelli, e via per selve

profonde, mute,-solo allor ferite dal ferro ignoto, e via sopra veloci

fiumi aggiocati con eterni ponti, e via per l'Alpi, che vincean

con giri blandi, le irate. Da quel sasso, a forzaruppero un tempo tante vie sul mondo.Paiea che un luminoso Sagittario via via volgesse a tuttii venti il grande arco fatale, e saettasse intornointorno, itante nel bel mezzo il cielo. Le dure suole e i cerchi

delle ruote fecero i solchi in queste vie, battute

dalle coorti che movean le insegne contro i terestri'»con la caduta dell'Impero Romano, i traffici scemarono e i viaggi

divennero avventurosi per io stato di abbandono delle strade e per la pre-

senza di predoni di ogni sorta, che assalivano gli audaci viaggiatorlIn tempi relativamente recenti, quando si sono via via intensificati i

trasporti p", to sviluppo dei rapporti sociali ed economici,la circolazione

è ciesciuia di intensità e si è sentita la necessità di regolamentarla.

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Page 152: Il mio Ciclomotore

così, già all'inizio del secolo scorso cominciavano ad essere emanatenorrne che disciplinavano l'uso della bicicletta. Con il diffondersi dei vei-coli a motore venivano dettate nuove regole sino ad arrivare alla stesura dicodici della strada, costituiti da raccolte organiche di regole di circolazio-ne stradale. L'attuale codice della strada italiano è stato emanato nel1992ed è in vigore dal 1o gennaio 1993.

La legislazione attuale delle strade è particolarmente complessa per-ché deve disciplinare tutti i comportamenti di chi, per ragioni, diverse lepercoffe. oggi le strade costituiscono un bene primario per la società sem-pre più dipendente dalla possibilità di muoversi rapidamente da un luogoall'altro. Questa condizione impone la necessità di regole conosciute, co-n-divise ed osservate da tutti perché il traffico possa realizzarsiin sicurezza.Per questa ragione le regole vengono continuamente aggiornate ed in que-sta ottica si inserisce l'introduzione del patentino per ciclomotori è lapatente a_punti per i motociclisti e gli automobilisti. Novità queste chehanno le finalità di migliorare i livelli di sicurezza stradale attraverso com-portamenti di guida più virtuosi e con regole più severe per contrastare lecondotte di guida pericolose che, nonostante tutto, ancora sono presentisulle nostre strade.

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Page 153: Il mio Ciclomotore

SANZIONI PREVISTEDESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

LE INFRAZIONI DEL CICLOMOTORISTAE LE SANZIONI PREVISTE

Fabbricare o commercializzare ciclomotoriche sviluppano una velocità superiore a 45km/h o di cilindrata superiore a 50 cm3 - art.97, comma 5o

Circolare con ciclomotore alterato perché svi-luppa una velocità superiore a 45 km/h o dicilindrata superiore a 50 cm3 (Motorino truc-cato) - art.97, comma 6o (*)

Circolare con un ciclomotore per il quale non è

stato ancora rilasciato il certificato di circola-zione (sino alla emanazione di un decreto chene stabilisce le procedure) è sufficiente il certi-ficato di idoneità tecnica) - art.9l , comma 7o

Circolare con un ciclomotore sprovvisto dellaprescritta targa - art. 97, comma 8o

Circolare con un ciclomotore munito di targanon propria - afi.91 , comma 9o

Circolare con un ciclomotore avente Ia targanon chiaramente leggibile e visibile - art. 97,comma 10o

Fabbricare o vendere targhe irregolari perciclomotori - art.97, comma llo

Circolare con un ciclomotore avente il certifi-cato di circolazione non aggiornato - art.9l,comma 12o

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 78,00 a 311,00 e confiscadei ciclomotori

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 3890 a 155,00 e fermoamministrativo del ciclomotore per60 giorni

Sanzione ammini strativa pecuniariada Euro 143,00 a 57090 e confiscadel ciclomotore

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 70O0 a Euro 28590 e

fermo amministrativo del ciclomo-tore per 30 giorni

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 1.685,00 a6.l4I §0 e fermoamministrativo del ciclomotore pergiorni 30

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 2390 a Euro 9200

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 1.685,00 a Euro 6.741,00

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 356,00 a Euro 142690 e

ritiro del certificato

(*) Oltre a tali sanzioni il ciclomotorista risponderà della violazione di guida senza patente (art. I l61 13") per-

ché il ciclomotore truccato è considerato motociclo, per la cui guida sono previsti minimo 16 anni e la patente

per motociclo. In caso di incidente i danni procurati dovranno essere risarciti in proprio o dai genitori, perché

I'assicurazione stipulata non sarà valida

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Page 154: Il mio Ciclomotore

DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

Omettere di comunicare all'ufficio provincialedel Dip. dei trasporti terrestri la cessazionedalla circolazione del proprio ciclomotore - art.9J,comma 12"

Omettere di denunciare entro 48 ore lo smarri-mento, la sottrazione o la distruzione del certi-ficato di circolazione o della targa - art. 91,comma 13o

Omettere di richiedere entro tre giomi dalladenuncia di smarrimento, sottrazione o distru-zione del certificato o della targa, il duplicatodegli stessi - art.9l , comma l3o

Guidare un ciclomotore senza aver compiuto14 anni - art. I15, comma 3"

Minorenne non munito di patente, che guidaun ciclomotore senza essere titolare del certifi-cato di idoneità per la guida - art. 116, commal3'-bis

Ciclomotorista minorenne che trasporta altropasseggero sul veicolo - art. I15, comma 4o

Trasportare su un ciclomotore a tre ruote pas-seggeri non consentito dalla carta di circola-zione - art. 169, comma 2o.

Guidare il ciclomotore senza avere libero I'usodella braccia, delle mani e delle gambe - art.170, comma l"

Trasportare altro passeggero sul ciclomotorenon omologato per tale possibilità - art. 170,comma 20

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 356,00 a Euro 1.426§0 e

ritiro del certificato

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 7000 a Euro 285,00

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 7000 a Euro 285,00

Sanzione amministrativa da Euro78,00 a Euro 31 I ,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 30

Sanzione amministrativa da Euro542,00 a Euro 2.168,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa da Euro38,00 a Euro 155,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 30

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro I 55 ,00 a 624 §0 . Si applicaanche il sequestro del ciclomotoreper la successiva confisca.

Sanzione amministrativa da Euro14 ,00 a Euro 299 ,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa da Euro74,00 a Euro 299,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60solo se commessa da conducenteminorenne.

SANZIONI PREVISTE

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Page 155: Il mio Ciclomotore

SANZIONI PREVISTEDESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE

Trasportare sul ciclomotore un passeggero nonseduto in maniera stabile ed equilibrata - art.170, comma 3'

Sanzione amministrativa da Euro74§0 a Euro 29900

Ciclomotorista che si fa trainare da altro veico-lo o che traina veicoli - art. 170, comma 4o

Sanzione amministrativa da Euro74§0 a Euro 29990

Trasportare oggetti sul ciclomotore che:- non siano ancorati in modo solido- sporgano lateralmente o longitudinalmenteoltre l'asse del veicolo di oltre 50 cm.- ovvero trasportare animali non custoditi ingabbie o contenitori - art. 170, comma 6o

Ciclomotorista privo di casco - art. l7l,comma 1o

Trasportare sul ciclomotore un passeggeroprivo di casco - aft. 17l, comma 1o

Far uso di casco:- non allacciato regolarmente- non omologatoart. 17 l, comma lo

Ciclomotorista che non fa uso delle luciposizione, della targa e anabbaglianti -152, comma lo

Guidare un ciclomotore privo:- dei dispositivi visivi e di illuminazione (luci)- del dispositivo silenziatore (marmitta)- del dispositivo di segnalazione acustica- specchietti retrovisori- pneumatici - art.'72,comma lo

Sanzione amministrativa da Euro14§0 a Euro 29900

Sanzione amministrativa da Euro7490 a Euro 299,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa da Euro74,00 a Euro 299,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa da Euro14,00 a Euro 299,00 e fermoamm.vo del veicolo per giorni 60

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 38,00 a Euro 15500

Sanzione amministrativa da Euro78O0 a Euro 3l I 00

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Page 156: Il mio Ciclomotore

DESCRIZIONE DELLA INFRAZIONE SANZIONI PREVISTE

Guidare un ciclomotore con dispositivi sopradescritti inefficienti o alterati - art.79, comma4"

Ciclomotorista che non ha al seguito:- il certificato del veicolo- documento di riconoscimento- certificato di assicurazione - art. 180, comma6"

Condurre un ciclomotore privo:- contrassegno di assicurazione- ricevuta del pagamento della tassa automobi-listica - art. 181 , comma 3o

Non rispettare gli obblighi imposti dalla segna-letica orizzontale - art. 146, comma 2o

Proseguire la marcia quando il semaforo emet-te luce rossa o gialla - art. 146,comma 3o

Proseguire la marcia quando il vigile lo vieta -arr. 146, comma 3o

Non osservare gli obblighi della precedenza -art. 145

Non fermarsi all'ordine impartito dall'agente -art.192

Sanzione amministrativa da Euro78,00 a Euro 31100

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 23,00 a Euro 92,00 e conI'obbligo di portate in visione idocumenti di cui è sprovvisro

Sanzione amministrativa pecuniariada Euro 23,00 a Euro 9200 e conl'obbligo di portate in visione idocumenti di cui è sprovvisto

Sanzione amministrativa da Euro38,00 a Euro 15500

Sanzione amministrativa da Euro150,00 a Euro 599,00

Sanzione amministrativa da Euro150,00 a Euro 599,00

Sanzione amministrativa da Euro150,00 a Euro 599,00

Sanzione amministrativa da Euro7800 a Euro 311,00

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TIPOLOGIA PATENTI

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La Patente "A1", conseguita (a 16

o 17 anni) fino al30109199,abilitaalla guida dimezzifino a I25 crfe con potenza massima di 11 kW esenza passeggero.

Compiuti i 18 anni si possono gui-dare moto con potenza massima di25 kW e con passeggero.

Dopo due anni non ci sono piùlimitazioni.

La Patente toAlu, conseguita (a 16

o a 17 anni) a pafiire dal0lll0l99,abilita alla guida dr mezzi fino a125 cm3, con potenza massima di11 kW e senza passeggero.

Compiuti i 18 anni si possono gui-dare moto con potenza massima di25 kW; in ogni caso bisogna soste-

nere un nuovo esame pratico.

Dopo due anni dal nuovo esame

pratico non ci sono più limiti dipotenza (Patente A3).

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FrNrro or sTAMpARE NEL MESn »r csNNnro 2009

Page 160: Il mio Ciclomotore
Page 161: Il mio Ciclomotore

SOFTWARE

,,LAPATENTE PER IL MOTORINO"

Guida all'uso

SAPIGNOLI s.r.l. - Via Molino Vigne, 2 - 47825Torriana (RN) - Tel. 054116752(/ -Fax0541t675382www.snpignoli.it e-mail [email protected]

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Page 162: Il mio Ciclomotore

INTRODUZIONE

Patenti è un'applicazione che consente di creare in modo semplice e rapido schede per I'esame dellapatente di servizio. Le funzioni disponibili sono le seguenti:

I Creazione nuove schede d'esame. Ogni scheda generata è diversa da tutte le altre in quan-to creata con sequeDze completarnente casuali.

I Memorizzazione schede.

r Richiamo delle schede già generate.

r Starnpa delle schede cornplete dei segnali e all'occorrenza una sc'heda con solo i segnaliiugranditi.

I Con'ezione elettronica delle schecle risolte. È possibile risolvere la scheda a video, utiliz-zando il PC come strumento d'esame o d'esercitazione.

r Prolezione delle schede: la soluzione della scheda è accessibile solo tramite password.

CREAZIONE DI UNA NUOVA SCHEDAPet'creare ulla nuova scheda occorre selezionare nel menu Scheda esame Ia voce Nuova Scheda.A[ termine della generazione sarà chiesto se si vuole salvare la scheda. Se si scegtie di salvare la sche-da, questa sarà aggiunta nell'archivio schede con un mrmero progressivo e la dala del giomo. Se si sce-glie di non salvare la sc'heda, sarà possibile eseguire I'esercilazione, stampale la scheda, ma non sar'àpossibile in seguito richiamare la scheda.

UTILIZZO DI SCHEDE IVIEMORIZZATEPel richiamare una scheda già rnemorizzata occorre selezionare nel menu Scheda esame la voce Aprischeda. Sarà visualizzal.a una griglia con elencate tul.Le le schecle (numero e data). Per selezionare lascheda da richiarnare, fare doppio clic sulla riga corrispondente oppure selezionare la scheda con i lastifreccia su e giù e premere INVIO. La scheda selezionata sarà visualizzata nelle pagine d'esercitazio-ne. Se non si vuole richiamare nessuna scheda fare clic sul pulsante Annulla.

CANCELLAZIONE DI SCHEDE MENIORIZZAI'EPer cancellare rtna scheda memorizzata dall'archivio schede occone selezionare nel menu Schetlaesanre la voce Arrri scheda.

Fare clic sul pulsante Cancella Scheda.Apparirà sulla sinistra della griglia una barra di selezione. Fare clic sulla barra di selezione in corri-spondenza delÌa scheda che si vuole cancellare.La riga con la scheda da cancellare sarà evidenziata.Se si vuole cancellare Ia scheda premere il tasto CANC (DEL nelle tastiere inglesi).

Page 163: Il mio Ciclomotore

Sarà chiesta un'ulteriore conferma per la cancellazione della scheda. Se si fa clic sul Si.la schecla sarà

cancellata. Se si fa clic sul No o su Annr-rlla, l'azione sarà interrolta.

SVOLGINIENTO DELL'ESERCITAZIONEUna volta generata o richiamata una scheda, è ltossibile eseguire I'esercitazione.Per iniziare I'esercilazione, occoffe selezionare nel menu Scheda esarne la voc'e Esercitaziotg.Apparirà la prima pagina dell'esercitazione.Per rispondert alÌe afl'ennazioni fare clic sulle caselle V (vero) o F (falso), secondo la risposta che sivuole dare.

Un'affermazione senza risposta è considerata come una risposta erralrì.Per visualizzare meglio i segnali fare clic sul segnale che s'ingrandirà sullo schemto. Per lir torrrare ilsegnale alle dimensioni iniziali fare clic sul segnale stesso.Per passare alle pagine successive occorre fare clic sul pulsante Pagina Successiva.Per tornare alla finestra principale fare clic sul pulsante Uscita.Una volta teminata l'esercitazione delle plime due pagine, è possibile verificare gli erori facendo clicsul pulsante Soluzione nella seconda pagina. Apparirà un riquaclro dove inserire la passrvord. DigitandoINECI e pretneudo il taslo INVIO sarà risolta la scheda: sarà visualizzata una finestra clove sru'à incli-cato il nutnero di risposte esatte e il nurnero di risposte sbagliate. Le risposle sbagliate saranno eviden-ziate con un colore blu.Nella terza pagina tlell'esercitazione sono presenti due domande liberc alle quali è possibile rispoude-rc facendo clic sulla finestra solto la domancla e digitando la risposla.

STAMPA DI UNA SCIIEDAUna scheda può essere stampata anche se non viene memorizzata.Per stampare una scheda, occorre selezionare nella finestra principale dal menu Scheda esanre la voceStampa, oppure occorre selezionare nelle finestle d'esercitazione dal menu Funzioni la voce Starnpir.Appaiono tre possibili soluzioni di stampa:

Stampa scheda: sarà slampata la scheda corl tutte le dotnande ed i segnall in miniatura.Stampa scheda + segnali: sarà slarnpara la scheda con tutle le dornande ed i segnali inminiatura e un foglio colltenente solamente i segnalì, prcsenti nella scheda, ingrandili.Stampa segnali: sarà stampata un foglio che contiene solalrente i segnali, presenti nellxscheda, ingranditi.

IN,IPOSTAZIONE DELLA STANIPANTEPer impostare il tipo di stampanle su cui effettuare la starnpa, occorre selezionare nella finestra princi-pale dal menu Scheda esame la voce Imposta Slampante, oppure occorre selezionarc nelle finestre <1'e-

sercitazione daÌ rnenu Funzioni la voce Lnposla§lampanlg.Appare una finestra di dialogo su cui selezionare i vari parametri di starrpa e la slampante. Se la stam-pante su cui si vuole slarnpare non è quella predefinita da Wintlows, per selezion:rre la stampanre (r.raquelte già installate su Windows) lare clic sulla freccia a desta della casella sotro lir voce Srarnparitespecifica. Saranno visualizzate tulte le stampanti già installate, tra le quali è possibile scegliere quellasu cui eflettuare la starnpa. Una volta selezionata la slarnpante fare clic su OK per confernrarc [a scel-ta, oppure clic su Annulla per tolrare alla finestra di partenza senza modificare la stantpante

l)2)

3)

Page 164: Il mio Ciclomotore

VTTLL7 T,O DELUAPPLICAZIONE COME CORRETTOREIl plogramma può essere utilizzato anche come correttore. Su ogni scheda stampata, è indicato il nume-ro della scheda. Una volta risolta la scheda dal caudidato, se ne può verificare I'esattezza, richiaman-do dal programma la scheda relativa, inserendo le risposte date dal candidato e verificando l'esito dellasoluzione.Per aprire la scheda seguire le istruzioni del paragrafo "Utilizzo di schede m '.Per inserire le risposte e verificare la soluzione seguire le istruzioni del paragrafo 'Syalginaeutodellb-sercitazione".

USCI'IA DALL'APPLTCAZIONEPer .uscire dall'applicazione e tornare in Windows, occon'e selezionare nella finestra principale dalmenu Scheda esarne 1a voce Uscita.

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