il popolo 13 ottobre 2011

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TORRAZZA COSTE TORRAZZA COSTE A RICCAGIOIA APRE L’UNIVERSITA’ DEL VINO VIGNOLE BORBERA VIGNOLE BORBERA CONCERTO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA TORTONA PIERO MOCCAGATTA ALLA FONDAZIONE CRT IL POPOLO Settimanale della Diocesi di Tortona

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Il Popolo 13 ottobre 2011

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Page 1: Il Popolo 13 ottobre 2011

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L’UNIVERSITA’DEL VINO

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SCUOLA DELL’INFANZIA

TORTONAPIERO MOCCAGATTA

ALLA FONDAZIONE CRT

IL POPOLOSettimanale della Diocesi di Tortona

Page 2: Il Popolo 13 ottobre 2011

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15Primo pianoEnergie alternative:il futuro è l’eolico?

PAGINA 2

Un luogo, una storia50 anni con gli alpinia Montalto Pavese

PAGINA 11

EventiIl Santachiara ha vinto“Sapori pavesi”

PAGINA 13

continua a PAGINA 4

servizio a PAGINA 15

Dall’Antola al PoSi recita in dialettoper fare solidarietà

PAGINA 22

TTOORRRRAAZZZZAA CCOOSSTTEE // PPAAGG.. 77

TORRAZZA COSTE - “L’Oltrepò è laperla più splendente della produzione vini-cola lombarda, qui si produce il 60% del vi-no di Lombardia, e il Centro di Riccagioiasarà una grande opportunità per la Regionedi proseguire nei prossimi anni l’azione dipromozione, relazione e collegamento con iPaesi partecipanti all’Expo 2015”. L’ha det-to il presidente di Regione Lombardia, Ro-berto Formigoni, venerdì 7 ottobre, inaugu-rando la nuova università del vino e polo diricerca di Torrazza Coste, società guidatadal presidente Roberto Albetti e dal direttoregenerale Carlo Alberto Panont.

NNOOVVII LLIIGGUURREE // PPAAGG.. 1177

Decine di giornali rischianola chiusura. Migliaia di po-sti di lavoro sono in bilico. Eppure questo fatto non fanotizia. Le emittenti nazio-nali e i grandi quotidianiignorano il pericolo incom-bente. L’opinione pubblica,distratta dal vento antica-sta, considera ogni tipo diintervento statale insoppor-tabile e da eliminare.Stiamo parlando dei contri-buti all’editoria, un corret-tivo al mercato dell’infor-mazione introdotto nel no-stro ordinamento nel 1981,ma con origini molto piùlontane. Nobile l’intenzio-ne del legislatore: favorireil pluralismo in un settoredelicato e decisivo comequello dei mass media. Inoltre, l’agire dello Statoin questo settore diventa uncorrettivo della distribuzio-ne delle risorse pubblicita-rie per lo più orientate ver-so i maggiori network.Tutto questo impianto oraviene messo in discussione. Nessuno desidera che simantengano privilegi chesuonerebbero del tutto sto-nati, ma occorre agire consobrietà, rigore ed equità. La gravissima crisi in attoha ridotto in maniera dra-stica le risorse a disposizio-ne della Presidenza delConsiglio dei Ministri dacui dipende il Dipartimentoper l’editoria.I fondi per l’anno in corsosono il 50 per cento rispettoa quelli del 2010, già dimi-nuiti del 10 per cento, inuna successione senza sostedi erosioni. Delle 189 testate che fannocapo alla Federazione ita-liana settimanali cattolici(Fisc), circa la metà benefi-cia di tali aiuti governativi,per un totale che non arrivaa quattro milioni di euro. Sitratta di briciole per il bi-lancio statale, eppure moltoimportanti, se non decisive,

TAGLIANO

I CONTRIBUTI

AI GIORNALI

NOVI LIGURE - Oggi,giovedì 13 ottobre, pressoil Museo dei Campionissi-mi sarà inaugurata unanuova mostra, interamentededicata al mondo delledue ruote, proprio in coin-cidenza con la corsa cicli-stica “Gran Piemonte”.S’intitola “Bicinvetrina”,ed è una straordinaria ante-prima sulle biciclette dastrada che le case produttri-ci proporranno nel 2012.

Bicinvetrinaai Campionissimi

Formigoni ha inauguratoil centro di Riccagioia

C’è qualcosadi Pellizza nella storiadi Enzo Bianchi

Il priore di Bose ha ricevuto a Volpedo il Premio “Quarto Stato”

Page 3: Il Popolo 13 ottobre 2011

ppaagg.. GGiioovveeddìì 1133 oottttoobbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOO

Hanno provato con il petro-lio (anni fa, dalle parti diGiarolo e di Retorbido) ehanno avuto qualche succes-so a Casteggio con il meta-no, in una stagione remota. Ma il nostro Appennino nonsembra essere un forziere diolio nero, né Casteggio eradestinata a diventare un’altraCortemaggiore. Di sbarrarecon una diga il corso delBorbera per ricavare elettri-cità dall’invaso si era intantoparlato decenni addietro. Parlato e basta, ma evidente-mente quello sul quale vivia-mo è un territorio che fa golaai produttori di energia cheora ci riprovano giocando lacarta delle fonti rinnovabili:eolico, fotovoltaico, bioener-gie di origine agricola, tuttesorgenti di chilowattora abuon mercato. Energie puli-te, e su questo i signori deichilowattora hanno ragione,tanto che le loro argomenta-zioni si ammantano della to-ga del politicamente corret-to. Non è forse l’Europa achiederci di trarre dalle rin-novabili entro il 2020 il 20per cento dell’energia checonsumiamo? Non è impel-lente la necessità di ridurredel 20 per cento le emissionidi gas serra? La norma vin-colante del 20-20-20 imponedi mettere sotto pressionel’italica genialità, essendopari all’87,7 per cento la no-stra dipendenza energeticadall’estero, contro una mediaeuropea del 56,5. Che il datopesi sui conti pubblici è fuoridiscussione, sicché ogni ini-ziativa volta a contenerel’import del carbone, del gase degli oli minerali almeno

per l’aliquota che attiene al-l’alimentazione delle centralielettriche (dove l’incidenzadelle tre fonti primarie è ri-spettivamente del 13, del 41e del 17 per cento) va accol-ta con favore.Fin qui dunque nulla da ec-cepire, ma venendo al nostrocontesto territoriale qualcheconsiderazione si impone,qualche approfondimento vasvolto.Sottolineava pochi giorni faErmete Realacci, guru del-l’ambientalismo made inItaly, che “abbiamo superatoi 10 mila MW di solare in-stallato con oltre 270 milaimpianti. Lo scorso anno ilgoverno stimava di arrivaresolo per il 2020 a 8 milaMW”. Per capirci, la defuntacentrale elettronucleare diCaorso aveva una potenzainstallata di 840 MW, me-gawatt, cioè milioni di watt. È come se grazie al solareavessimo attivato una dozzi-na di Caorso, mentre gli im-pianti eolici sfiorano un po-tenziale di 6 mila MW. Spinto dall’insaziabile famedi energia del sistema Paeselo sfruttamento delle rinno-vabili compie in Italia passida gigante e la corsa allenuove installazioni non co-nosce soste, tanto da legitti-mare il sospetto che si trattidi una corsa dopata, drogata.La pasticca in effetti c’è,somministrata con genero-sità sotto forma di incentiviper chi si dedica al nuovobusiness, aiuti ed aiutini cheappena a toccarli si assisteall’alzata di scudi degli eco-logisti e della stessa ministradell’Ambiente.

Così nelle nostre campagnespuntano come funghi colti-vazioni nuove, mai viste. Colossali batterie di pannellifotovoltaici (altra cosa ri-spetto alle modeste installa-zioni sul tetto di casa o sullacopertura di un capannoneartigiano) riducono le super-fici riservate alle derrate ali-mentari, già limitate dalladiffusione di colture per laproduzione di biodiesel obiogas. L’agricoltore si tra-sforma in un produttore chemanda in rete energia elettri-

ca, un affare redditizio. Neipressi di Casalnoceto c’è unimpianto da 450 chilowatt dipotenza di picco, teorica-mente sufficiente al fabbiso-gno di 150 famiglie, calco-lando in tre chilowatt la po-tenza impegnata al contato-re. Teoricamente appunto: laproduzione di elettricità è le-gata all’irraggiamento sola-re, di notte il fotovoltaiconon funziona, e comunquesecondo gli esperti da unapotenza di un megawatt fo-tovoltaico si possono trarrein un anno in termini dienergia 1,4 milioni di chi-lowattora, il dato che conta. Una centrale come quella inesame può dare sui 700 milachilowattora: se una famiglia

di due persone ne consumaannualmente poco meno diquattromila il conto è prestofatto.A parte lo scempio ambien-tale (le distese di pannelliluccicanti sono un pugno inun occhio) sottrarre ottimiterreni di pianura alla loronaturale funzione per averneenergia è davvero un affare? Forse no, a lunga scadenza. Sentiamo la Coldiretti: “Lacrescente domanda di terrenida destinare a colture ener-getiche (biogas e fotovoltai-

co) potrebbe generare unabolla speculativa sui prezzidei suoli e sui canoni di af-fitto”. Quando le bolle scop-piano, qualcuno rimane conil cerino acceso tra le dita.L’altra fonte energia “verde”che va per la maggiore èl’eolico, con una differenzarispetto al fotovoltaico: gliimpianti non possono essereinstallati ovunque, ma solodove lo spirare del vento è diuna certa intensità. Le torriche reggono le colossali palepunteggiano sempre di più icrinali montani di varie re-gioni, ma siano distanti dallaproliferazione di tralicci chenota chi percorre lande –meno popolate delle nostre,invero – della Spagna o della

Francia. I danesi scelgono leinstallazioni off shore, inmare. Loro possono.Per quanto ci riguarda, unprogetto di mega centraleeolica da 150 MW – si è par-lato di 42 generatori da 3,6MW ognuno – incombe làdove abbiamo più vento, lemontagne della valli Borbe-ra, Curone e Staffora, il Gia-rolo, l’Ebro, il Bogleglio, in-teressando i comuni di Al-bera, Cabella, Cantalupo,Fabbrica e Monteacuto, zoneturistiche, zone boschive ericche di pascoli che consen-tono una vivace attività zoo-tecnica.Vale la pena di sconciare pa-norami di struggente bellez-za con una selva di torri altedecine e decine di metri? Vale la pena di costringerel’escursionista o il mandria-no ad avere i timpani martel-lati dal frastuono delle palein movimento? E di tracciarestrade di collegamento? E diassistere alla processione deimezzi di servizio? Sono ledomande che si pongono lepopolazioni e le amministra-zioni locali, quesiti che e-sprimono ansie ben diverseda quelle nutrite da alcunimovimenti ambientalisti chesi preoccupano dell’interfe-renza degli aerogeneratoricon la rotta degli uccelli mi-gratori.Qui c’è una civiltà montana-ra da conservare, un contestodi vita ordinata da promuo-vere, una economia rurale darivalutare, un ambiente chenon ha bisogno di ferite.Sull’altro piatto della bilan-cia reale è l’urgenza di ridur-re la dipendenza dalle fonti

energetiche non rinnovabili,sulla quale l’accordo è gene-rale. Cedere alla sindromeNimby (not in my back yard,non nel mio cortile, l’avver-sione ad ogni nuova operapubblica pretendendo nelcontempo di goderne i bene-fici, purché la medesima siafatta a casa d’altri) non pagae non è neppure mossa intel-ligente. Anche nel caso degliimpianti eolici ventilati (è laparola giusta) per le nostremontagne la strada dellescelte informate, di un con-senso ragionato e il più pos-sibile condiviso è l’unicapercorribile, mentre le deci-sioni calate dall’alto rara-mente rispettano le comu-nità, le persone e l’ambientedi cui esse sono custodi. Imparare a resistere alla ten-tazione di svendere i terrenisarà poi una scelta avvedutae forse risolutiva, mentrecompensazioni adeguate po-tranno rendere meno intolle-rabili i disagi.Per l’Appennino che risve-glia gli appetiti dei produtto-ri di elettricità e per le cittàdi pianura non sarà comun-que qualche aerogeneratorein più a garantire l’autosuffi-cienza energetica. Il vento,come il sole, è capriccioso,aleatorio, incostante e nonper nulla queste fonti – pre-ziosissime e da sfruttare almeglio – sono integrative.Un mondo che possa viveresolo di sole e di vento appar-tiene, per adesso, all’oriz-zonte dell’utopia. Di petro-lio, carbone, metano (e dinucleare, per chi lo vuole)l’umanità non può ancora fa-re a meno.

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PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

Largo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

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LL’energia,’energia,saisai

è comeè comeil ventoil vento

TERRITORIO / Dopo le conferenze di servizi convocate dalla Provincia di Alessandria (4 e 11 ottobre),il 21 ottobre a Casanova Staffora si discuterà di fonti rinnovabili e di ambiente

pagina a cura di ANTONIO GIORGI

Il nostro è un territorio che fa golaai produttori

di energia che ora ci riprovanogiocando la carta

delle fonti rinnovabili:eolico, fotovoltaico,

bioenergie di origine agricola

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TORTONA - Un gruppoanche numeroso di personepigiate in un tram all’ora dipunta non costituisce un’as-semblea; volti anonimi, traloro sconosciuti, indifferen-ti, che non condividononulla non fanno un’assem-blea.Un’assemblea, per sua na-tura, richiede che i parteci-panti condividano un’ap-partenenza, un progetto edalcuni programmi concreti. Ecco, questa è l’assembleadiocesana di Azione Catto-

lica che si svolge nel pome-riggio di domenica 9 otto-bre nel salone dell’ex semi-nario a Tortona. I parteci-panti sono numerosi e rap-presentano molte delle as-sociazioni parrocchiali pre-senti in Diocesi, poi ci sonoi componenti del Consiglioe delle Equipes diocesane,ci sono i Sacerdoti assisten-ti e, per un saluto iniziale,c’è anche S.E. Mons. Ve-scovo che esprime gratitu-dine all’AC ed in particola-re ai giovani.

La parola passa poi al Pre-sidente diocesano, PieroPonte, che declina il titolodegli Orientamenti per iltriennio 2011 - 2014 affer-mando come questo tempodeve vederci Chiesa inmezzo alla gente, capaci diessere “uomini e donnecontenti della loro fede”(Benedetto XVI).Per essere così, però, c’èbisogno, a tutte le età, dicrescere nella fede ed alloraecco la proposta formativadell’Azione Cattolica, con

Sara Carabba che presentail cammino formativo del-l’ACR, Elena Ferrari e Pa-olo Miele che illustrano ilcammino di Giovanissimi eGiovani e Maria VirginiaGhiglione che descrive l’i-ter formativo degli adulti. Si apre, poi, una secondaparte in cui i partecipanti sisuddividono in quattrogruppi per riflettere insiemesulla cura della vita asso-ciativa, per renderla semprepiù piena e significativa.Si tratta, allora, di interro-garci su come ridire oggi lapopolarità dell’associazio-ne, perché l’esperienza diAC sia affascinante ed at-traente.Per questo abbiamo verifi-cato i dati delle adesioni edin gruppo ci siamo chiestiquali siano i nodi proble-matici da risolvere perchél’adesione all’AC non siasolo un atto formale, ma larisposta ad una vocazione,per vivere il ministero lai-cale in forma associata, peressere corresponsabili dellamissione della Chiesa, perstare nel mondo da laici chesanno testimoniare ed edu-care alla vita buona e belladel Vangelo.

Patrizia Govi

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

CAPANNIPIEMONTE S.n.c.

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Il Vescovo riceve in udienza martedì 18 e giovedì 20 ot-tobre dalle 8,30 alle 12,30, venerdì 21 dalle 10 alle12,30 e sabato 22 dalle 8,30 alle 11.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

NOTIZIE DIOCESANE

Lunedì 24 ottobre, alle ore 21, al Mater Dei di Tortona, siterrà il secondo incontro formativo del ciclo organizzatodalla Diocesi per il clero e per i laici, incentrato sul tema“Il Dio dei Padri. Introduzione al libro della Genesi”.Nella seconda serata il relatore, don Claudio Doglio, bibli-sta della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, par-lerà del racconto sapienziale sulla creazione dell’uomo edella donna: “Pose l’uomo nel giardino per coltivarlo e cu-stodirlo” (Gen 2).

Incontro con Don DoglioLunedì 24 ottobre al Mater Dei

L’Economato diocesano hadeciso di organizzare un in-contro formativo per i par-roci, gli amministratori par-rocchiali, i componenti deiconsigli parrocchiali per gliaffari economici.L’appuntamento è per do-mani, venerdì 14 ottobre, eil tema dell’incontro sarà“La gestione e l’ammini-strazione della parrocchia”.Il programma prevede dalleore 17 alle ore 19 l’incon-tro, presso la sala polifun-zionale della Caritas dioce-sana, dei parroci e degliamministratori parrocchiali;dalle ore 19 alle ore 21 lapausa dei lavori con la cenaa buffet presso i locali delseminario diocesano e dalleore 21 alle ore 23, nella sa-la convegni della Fonda-zione Cassa di Risparmiodi Tortona in corso Leonie-ro, l’incontro riservato aicomponenti dei consigli

parrocchiali per gli affari e-conomici.La giornata si avvarrà dellapartecipazione di due rela-tori dalla grande esperienzain materia: Don LorenzoSimonelli (nella foto) re-sponsabile dell’ufficio Av-vocatura della diocesi am-brosiana e Patrizia Clemen-ti dell’Ufficio Avvocaturadella Diocesi di Milano.

Per gli amministratori parrocchialiVenerdì 14 ottobre a Tortona

Ecco il momento favorevoleAssemblea diocesana di Azione Cattolica domenica scorsa in Seminario

Seminario Interdiocesano e Istituto Superiore di Scienze Religiose

ALESSANDRIA - Conl’Eucaristia presieduta damons. Martino Canessa(vescovo di Tortona), insie-me con gli altri quattroVescovi delle altre diocesiaderenti al Seminario Inter-diocesano e all’Istituto Su-periore di Scienze Religiose(Alessandria, Asti, AcquiTerme, Casale Monferrato).lunedì 3 ottobre è stato i-naugurato nella chiesa diSan Baudolino l’anno acca-demico dei due Istituti teo-logici.C’erano anche una ventinadi sacerdoti, tra cui il retto-re del Seminario interdioce-sano di Betania, don MarcoDaniele e i direttori del SITdon Vittorio Gatti e del-l’ISSR mons. Luciano

Lombardi. È seguita la pro-lusione a due voci che è an-che coincisa con la primasessione della seconda edi-zione del convegno teologi-co (su “La fede e la sto-ria”), ospitata nel bell’audi-torium parrocchiale sotto-stante la chiesa. Sul tema “La liturgia, puntodi incontro tra fede e sto-ria”, (moderati dal prof.don Silvano Sirboni, docen-te di Liturgia) sono interve-nuti Mons. Alceste Catella(Vescovo di Casale Mon-ferrato, Presidente dellaCommissione CEI per laLiturgia) e Andrea Grillo(Docente di Teologia Sa-cramentaria presso il Pon-tificio Ateneo S. Anselmo -Roma).

Mons. Catella ha evidenzia-to come la “liturgia rendacontemporaneo Gesù diNazaret” indicando poi al-cuni percorsi per i fedeli:approfondire il significatodella presenza, nella naturadel sacramento, l’analisidella struttura celebrativadel sacramento sulla consa-pevolezza del celebrare... siè fermato poi in particolaresulla “via della bellezza”,nell’esperienza della so-spensione del tempo, dellafesta…Il prof. Grillo ha evidenzia-to quattro cose da non di-menticare.Innanzitutto ha parlato dellaliturgia come azione ritualeper poi coglierla in unaesperienza d’intimità e di

comunione. Ha indicato ilfilo rosso della festa nellaliturgia, colta come fonte eculmine. Di qui in paralleloha evidenziato atteggia-menti da dimenticare co-gliendo poi alcune ricadutenella vita ecclesiale.Una seconda sessione, sulla“Chiesa di fronte alla sto-ria: dal modernismo al Va-ticano II”, ha visto la parte-cipazione (mercoledì 5 ot-tobre) don Maurilio Guasco(Docente presso la Facoltàdi Scienze Politiche - Uni-versità del Piemonte Orien-tale) e del prof. GiuseppeRuggieri (Docente di Te-ologia Fondamentale pressolo Studio Teologico diCatania).Lunedì 10 ottobre sulla “S.

Scrittura come storia dellasalvezza” interverranno donJean-Louis Ska (Docente diEsegesi dell’Antico Testa-mento presso il PontificioIstituto Biblico - Roma) edon Roberto Repole (Presi-

dente dell’AssociazioneTeologica Italiana; Docentedi Teologia Dogmaticapresso la Facoltà Teologicadell’Italia settentrionale -Torino).

Gian Paolo Cassano

Inaugurazione dell’anno accademico

Page 5: Il Popolo 13 ottobre 2011

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LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

per diversi nostri giornali. Veniamo da un 2010 terri-bile che ha costretto nume-rosi periodici a confrontarsicon l’improvviso aumentodella tariffe postali del pri-mo aprile dello scorso an-no.Molti hanno tremato, matutti hanno retto all’urtoimprevisto. Ora un’altra te-gola si abbatte su tanti gior-nali, e noi siamo tra questi.C’è una parte di Paese chenon fa notizia, ma che ognigiorno vive, opera, soffre,si danna l’anima per fornireuna prospettiva positiva aun presente quanto mai in-certo. A questa parte d’Ita-lia ogni settimana diamovoce. Una voce che magarinon arriva nei piani alti dei

palazzi, ma che accompa-gna l’esistenza delle borga-te, dei paesi di montagna,delle mille città di provin-cia di cui quasi mai ci si oc-cupa. Togliere l’ossigeno aquesti fogli (oltre a noi adiversi “giornali di idee”)significherebbe mettere ilbavaglio al territorio, dasempre un’immensa risorsaper questo nostro Paese.Ci auguriamo che nessunovoglia assumersi la respon-sabilità di mettere il silen-ziatore anche a uno solo diquesti giornali.Per ogni voce che si spegnenessuno ha un guadagno,ma di certo tutti ci rimettia-mo in libertà e democrazia.

Francesco ZanottiPresidente Fisc

continua da pagina 1In Calabria per condivideregioie e speranze, fatiche eimpegni, ideali e aspirazio-ni di questa terra. Poco piùdi dodici ore tra LameziaTerme e Serra San Brunoper dire la necessità di unostile nuovo di presenza nelsociale e nel politico; perchiedere di non cedere allatentazione del pessimismo. Celebra la messa nell’areaex-Sir, da domenica saràchiamata con il nome diBenedetto XVI, auspicio diun cambiamento e di unosviluppo che finora non c’èstato. Così il Papa ricordache non mancano, a Lame-zia e in tutta la Calabria,difficoltà, problemi e pre-occupazioni. E auspica laformazione, da parte deicattolici, di “una nuova ge-nerazione di uomini e don-ne capaci di promuoverenon tanto interessi di parte,ma il bene comune”.Parla di “terra sismica” ilPapa, non solo dal punto divista geologico, “ma ancheda un punto di vista struttu-rale, comportamentale e so-ciale”; “una terra, cioè, do-ve i problemi si presentanoin forme acute e destabiliz-zanti; una terra dove la di-soccupazione è preoccu-pante, dove una criminalitàspesso efferata ferisce iltessuto sociale, una terra incui si ha la continua sensa-zione di essere in emergen-za”.Nelle parole del pastoredella città, monsignor LuigiAntonio Cantafora, e delprimo cittadino Gianni Spe-ranza, sono proprio i giova-ni la prima preoccupazione.Così il vescovo parla di una“primavera” attesa dai gio-

vani affinché possano rima-nere in questa terra e trova-re un lavoro dignitoso. Anche per il sindaco è ladisoccupazione giovanile ilprimo male da curare: setutti i giovani di questa cittàrimanessero qui una voltaterminati gli studi, Lamezianon avrebbe nulla da invi-diare alle migliori città ita-liane.Terra di emergenze, diceva,dunque, il Papa. E alle e-mergenze questo popolo hasaputo rispondere “con unaprontezza e una disponibi-lità sorprendenti, con unastraordinaria capacità diadattamento al disagio”.Di qui l’invito a superare leattuali difficoltà per co-struire un futuro migliore; anon cedere mai “alla tenta-zione del pessimismo e delripiegamento su voi stessi”. A crescere nella capacità dicollaborare, di prendersicura dell’altro e di ogni be-ne pubblico. Siamo di fron-te a una nuova realtà socia-le e religiosa, “diversa dalpassato e forse più carica di

difficoltà, ma anche più ric-ca di potenzialità”. Per que-sto Benedetto XVI eviden-zia la necessità di un lavoropastorale moderno e orga-nico che “impegni tutte leforze cristiane”. Loda, ilPapa, le iniziative in attonella Chiesa locale come lascuola di dottrina sociale eincoraggia la nascita, attra-verso queste iniziative, diuna nuova generazione dilaici che s’impegnino per ilbene comune. Perché, spie-ga ancora all’Angelus, “iproblemi sociali più gravidi questo territorio e del-l’intera Calabria, special-mente quelli del lavoro,della gioventù e della tuteladelle persone disabili” ri-chiedono una “crescente at-tenzione da parte di tutti, inparticolare delle Istituzio-ni”.Temi che il Papa affrontapartendo dalle letture dellaliturgia domenicale, e inmodo particolare dalla pa-rabola del banchetto di noz-ze cui molti sono gli invita-ti. L’immagine del banchet-to: la festa, la gioia di par-tecipare nell’abbondanzadei doni. La festa indica lavolontà di “porre fine allatristezza”, di “asciugare lelacrime su ogni volto”.Ma cosa accade: molti ri-fiutano di partecipare allafesta, anzi “mostrano di di-

sprezzare l’invito” del re. Di fronte a un Dio genero-so, che ci offre amicizia,doni, gioia, noi spesso“mettiamo al primo posto lenostre preoccupazioni ma-teriali, i nostri interessi”. Difronte al rifiuto di alcuni apartecipare, il re non vienemeno alla sua generosità emanda i suoi servi a invita-re altre persone ai crocicchidelle strade, cioè la dovel’uomo vive e lavora quoti-dianamente. Una secondaimmagine: l’invitato chenon indossa l’abito nuzialee che per questo viene al-lontanato dalla festa.Proviamo a leggere questedue immagini: da un latotroviamo un re che non siferma davanti al primo ri-fiuto e che continua a invi-tare le persone al banchetto. A chi entra nella casa perfesteggiare è chiesto solod’indossare la veste giusta.Commenta il Papa: “Tuttinoi siamo invitati ad esserecommensali del Signore, adentrare con la fede al suobanchetto, ma dobbiamo in-dossare e custodire l’abitonuziale, la carità, vivere unprofondo amore a Dio e alprossimo”. Ecco perchéviene allontanato chi nonindossa la veste giusta. Edecco la chiave per essereartefici dei cambiamenti,anche in questa terra diCalabria: l’amore per ilprossimo, la solidarietà, lacondivisione. Dice il Papaai calabresi: “Fate appelloalle risorse della vostra fedee delle vostre capacità uma-ne; sforzatevi di crescerenella capacità di collabora-re, di prendersi cura dell’al-tro e di ogni bene pubblico,custodite l’abito nuzialedell’amore; perseverate nel-la testimonianza dei valoriumani e cristiani così pro-fondamente radicati nellafede e nella storia di questoterritorio e della sua popo-lazione”.

Fabio Zavattaro

Il Papa in viaggio a Lamezia Terme e a Serra San Bruno Taglianoi contributi ai giornaliIl coraggio di una terra ferita

ALESSANDRIA - È mor-to venerdì 7 ottobre, a 80anni di età, dopo un lungoperiodo di malattia, monsi-gnor Fernando Charrier.Già sottosegretario dellaCei negli anni ’70, nomina-to vescovo da Giovanni Pa-olo II prima come ausiliaredi Siena e poi alla guidadella diocesi di Alessan-dria, che ha retto dall’89 al2007.In questi stessi anni è statoanche segretario e poi pre-sidente della CommissioneEpiscopale per i problemisociali e il lavoro e succes-sivamente presidente dellaFondazione “Giustizia eSolidarietà” che ha gestitocon buon successo la cam-pagna della Cei contro ildebito estero. In occasionedel Grande Giubileo del-l’Anno 2000 ha coordinatoi gruppi preparatori dei treincontri dei lavoratori conil Papa: il Giubileo degli ar-tigiani del 19 marzo, ilGiubileo dei lavoratori delprimo maggio e il Giubileodegli agricoltori (12 no-vembre). A dare notizia deldecesso è la stessa diocesidi Alessandria, retta ancoraper qualche settimana dalsuccessore di Charrier,monsignor Giuseppe Ver-saldi, che Benedetto XVIha chiamato in Vaticanoquale presidente della Pre-fettura per gli Affari Eco-nomici.Monsignor Charrier era na-to a Bourcet, frazione diRoure (provincia di Torinoe diocesi di Pinerolo), co-mune della Valle del Chi-

sone, il 12 settembre 1931. I funerali, informa la dioce-si, si sono tenuti lunedì 10ottobre, alle ore 10, nellacattedrale di Alessandria.Rappresentanti delle auto-rità civili, religiose e milita-ri erano presenti, ma c’era-no soprattutto persone co-muni, fedeli che l’avevanoconosciuto durante il suoufficio ad Alessandria.La cerimonia è stata presie-duta da Mons. GiuseppeVersali, amministratoreapostolico della Diocesi,congiuntamente dai vescovipiemontesi e dal cardinaleSeverino Poletto, arcive-scovo emerito di Torino.

Fu Vescovo di Alessandria

La morte di MonsignorFernando Charrier

Il Papa con il Priore dei certosini di Serra San Bruno

Page 6: Il Popolo 13 ottobre 2011

Farisei ed erodiani: intor-no a Gesù, nemico comu-ne, le parti opposte si al-leano perché entrambe vo-gliono ucciderlo. Gesù è definito maestrovero, che insegna la verità,che non fa favoritismi. È l’uomo della verità edella libertà. La verità di-venta una caratteristica deidiscepoli e dei “mandati”. “Dicci dunque il tuo pare-re”. È una domanda tra-bocchetto: qualsiasi cosaGesù avesse risposto sa-rebbe stato giudicato colpevole: dicendo che era lecitosarebbe stato accusato di amicizia con Cesare, suscitan-do la reazione dei farisei e degli zeloti; se invece si fos-se opposto al pagamento del tributo sarebbe stato incol-pato di ribellione al potere romano, cosa che avrebbe ir-ritato gli erodiani.

“È lecito o no pagare il tributo a Cesare?”, chiedono ifarisei per cogliere in fallo Gesù. Sembra una domandache non ha niente a che fare con la nostra vita e con inostri tempi. In realtà il Vangelo parla sempre a noi, an-che oggi. Il Vangelo è Dio che parla a me, a noi, oggi.Gesù non parla come i sapienti di questo mondo che in-terpretano ogni cosa ma non ci dicono quello che cicambia per davvero, cioè “ti amo” o “seguimi”. Gesùparla perché è il nostro migliore amico e vuole che stia-mo con lui; prepara, lo abbiamo ascoltato la settimanascorsa, una festa bellissima, il suo banchetto. Lo vedia-mo già qui in questo banchetto di amore. Gesù ci sta vi-cino nei diversi momenti della nostra vita: cresce connoi; non si stanca di aspettarci quando abbiamo persotutto quello che era nostro e siamo andati lontani da ca-sa; si intenerisce per la nostra debolezza e conta i capel-li del nostro capo quando perdiamo la nostra memoria.

Gesù sfugge all’insidiosa imboscata trasferendo la que-stione dal piano ideologico (la legittimità del pagamen-to del tributo) a quello pratico. Chiede che gli mostrinoun “denaro del tributo”, la moneta corrente della zeccadi Roma usata in tutto l’impero. Gesù domanda di chisiano, nello stampo facciale del denaro, il ritratto e il ti-tolo che l’individua. “Di Cesare” gli rispondono. Gesù conclude: “Restituite dunque a Cesare quel che èdi Cesare e a Dio quel che è di Dio”.La risposta sconcerta gli ascoltatori. In ogni caso dob-biamo chiederci cosa sia di Cesare e cosa di Dio. Nella risposta di Gesù è chiaro cosa appartiene aCesare: solo quella moneta della zecca di Roma su cui èincisa l’“immagine” dell’imperatore. Questa pertantoandava restituita al proprietario. Il Vangelo non va ol-tre, in questo campo. Ma cosa è di Dio? Il termine “im-magine”, usato da Gesù per la moneta, ha certamente ri-chiamato la frase biblica posta proprio all’inizio dellaScrittura: “Dio creò l’uomo a sua “immagine”; a “im-magine” di Dio lo creò”. L’uomo, anche il più disgra-ziato o il più colpevole, è segnato radicalmente da unapresenza divina. C’è quindi una “santità” che appartie-ne ad ogni uomo, non per suo merito ma per dono. Ogni uomo è icona di Dio, creato a sua immagine.

Ebbene, quest’icona è tutt’altro che restituita al Signo-re. Anzi, spesso è deturpata, offesa, umiliata, frantuma-ta, per colpe personali o per opera altrui. Ma deturpan-do noi stessi o gli altri, noi deturpiamo Dio stesso. Gesùvuole esortare coloro che lo ascoltano a restituire a Dioquello che a Lui appartiene: ossia ogni uomo e ognidonna. Che cos’è di Dio? Di Dio è l’immagine nascostanel profondo di ogni uomo ed anche dentro di me. Di Dio è il soffio stesso della vita, che riceviamo e chediamo a Lui ogni volta che vogliamo bene e che rende-remo a Lui nell’ultimo giorno; di Dio è l’amore cherende bello il volto di ognuno e che continua la forzacreatrice; di Dio è l’amicizia che unisce gli uomini traloro, la carità che lui affida perché sconfigga il male. Il cuore, quello che è davvero più nostro e più umano, èdi Dio. Rendere vuol dire riconoscere che non siamopadroni, che non serve possedere, che siamo sempre esolo dei debitori, che abbiamo ricevuto tanto, tutto, eche dobbiamo restituire. Perché l’amore non ruba, nonperde, ma si moltiplica, si conserva, si rigenera.

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16 Ottobre - XXIX Domenica del Tempo Ordinario

La Chiesa cattolica il 18 ottobre fa memoria di san Pietro diAlcàntara, santo francescano spagnolo. Pietro, al secoloJuan, nacque ad Alcántara, una città dell’Estremadura, regio-ne spagnola al confine con il Portogallo, nel 1499. Suo pa-dre, Pietro Garavita, era avvocato e governatore della provin-cia e sua madre era di nobile famiglia. Dopo aver studiatogrammatica e filosofia nella sua città natale, a 14 anni fu in-viato all’Università di Salamanca. Terminati gli studi, nel1515 entrò tra i francescani del convento di più StrettaOsservanza a Manxaretes. A ventidue anni fu mandato a fon-dare una nuova comunità a Badajoz. Fu ordinato sacerdotenel 1524 e l’anno seguente fu eletto Padre guardiano del con-vento di S. Maria degli Angeli a Robredillo. Predicò inSpagna e Portogallo ottenendo unlargo consenso di fedeli. Sentì dasubito il bisogno di seguire in mo-do molto rigoroso la regola Fran-cescana. Fu eletto ministro provin-ciale eletto ministro della Provinciadi san Gabriele nel 1538. Al capito-lo di Plasencia nel 1540, redasse leCostituzioni dei Membri di piùStretta Osservanza, ma fu osteggia-to da alcuni suoi confratelli che nonaccettavano la sua severità di vita.Rinunciò allora all’incarico di pro-vinciale e si ritirò con Giovanni d’Avila sulle montagne diArabida, in Portogallo. A loro si unirono altri frati e nacque-ro numerose piccole comunità. Pietro fu scelto come guar-diano e maestro dei novizi al convento di Pallais e nel 1560queste comunità furono erette nella Provincia di Arabida.Durante tale periodo, si convinse ancora di più della neces-sità di una vigorosa riforma Cattolica da opporre al movi-mento Protestante. Alla fine, con l’approvazione di papaGiulio III, Pietro fondò l’ordine dei Frati Minori Riformati diSpagna, comunemente chiamati Francescani Alcantarini. Ifrati vivevano in piccoli gruppi, in grande miseria e austerità,camminando scalzi, evitando di mangiare carne e vino, epassando la maggior parte del tempo in solitudine e contem-plazione. Tre anni dopo, nel 1559, il nuovo ordine si ampliò

con l’aggiunta diuna nuova provin-cia, quella di SanGiuseppe. Purtrop-po però i France-scani Riformatinon ottennero l’ap-poggio degli altriFrancescani, Conventuali e Osservanti e nel 1562 la provin-cia di San Giuseppe fu posta sotto la giurisdizione delGenerale degli Osservanti. Papa Leone XIII, poi, nel 1897,riunì gli Alcantarini ed altre famiglie francescane nell’Ordinedei Frati Minori (O.F.M.). Pietro di Alcàntara appoggiò an-

che Teresa d’Avila nella sua opera diriforma dell’Ordine Carmelitano. Fuproprio una sua lettera del 14 aprile1562 ad incoraggiare Teresa a fondareil suo primo convento ad Avila, il 24agosto di quello stesso anno. E dall’au-tobiografia di S. Teresa si hanno anchenumerose notizie sulla vita di Pietrocaratterizzata dalla rinuncia e dallamortificazione. Egli visse ascetica-mente opponendo una volontà d’ac-ciaio alle tentazioni del proprio corpo.Non dormiva più di due ore per notte e

non si stendeva neanche, preferendo dormire su di una sco-moda sedia di legno o inginocchiato contro il muro.Mangiava pochissimo e digiunava anche per una settimana.Non indossò mai scarpe e camminava completamente scalzo.Non indossò mai un cappello nè un cappuccio. Non indossòmai il mantello per proteggersi dal freddo e andava sempre apiedi. S. Teresa di Avila lo descriveva come “molto gentile,molto taciturno, tranne quando gli veniva posta una domandae allora era incantevole, poichè aveva un’intelligenza acuta”.Compose anche un Trattato sulla Preghiera e sullaMeditazione che fu definito da papa Gregorio XV “una lucesplendente che guida le anime al paradiso”. Morì ad Arenas nel 1562 e fu canonizzato nel 1669 daClemente IX. Nel 1826, fu dichiarato patrono del Brasile.

Il Santo della settimana

RELIGIOSO SPAGNOLO

FONDÒ L’ORDINE

DEI FRATI MINORI RIFORMATI

E FU AMICO E CONSIGLIERE

DI S. TERESA D’AVILA

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaIs 45,1.4-6

Salmo ResponsorialeSal 95

Seconda Lettura1Ts 1,1-5b

S. PIETRO DI ALCÀNTARA

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“Rendetea Dio quelloche è di Dio”

Tiziano Vecellio, Il tributo della moneta, 1568,Londra, National Gallery

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli:«Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».

Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Mt 22,15-21

Page 7: Il Popolo 13 ottobre 2011

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO66 AATTTTUUAALLIITTAA’’GGiioovveeddìì 1133 oottttoobbrree 22001111

Continua il viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della nostra Diocesi

STRADELLA: “oggi diventiamo maggiorenni”STRADELLA - Continuail nostro “viaggio” nelmondo dell’Unitre. La se-conda puntata del nostroreportage ci porta a Stra-della, dove abbiamo incon-trato il Presidente MariaTeresa Gariboldi Angelici,alla guida dell’associazio-ne dal 2002. A Stradella l’i-nizio dell’anno accademicoè fissato per il prossimo 22ottobre.

Presidente, Lei è alla gui-da della sezione di Stra-della dell’Unitre. Ci puòraccontare in breve la sto-ria della presenza di que-sta “accademia dell’uma-nità” nella città di Depre-tis?Correva l’anno 1986 e mol-te signore di Stradella si re-cavano a Pavia e a Vogheraper seguire i corsi Unitre ene erano entusiaste, ma siponeva il problema delviaggio, delle nebbie e dellepoche ore di luce nella cat-tiva stagione. Le personepiù intraprendenti hannoquindi vagheggiato la pos-sibilità di creare a Stradellauna nuova Unitre, ed eccole prime riunioni fra ex col-leghe o amici. L’entusiasmo è stato il pri-mo motore dell’iniziativache ha trovato l’appoggiodell’istituto Santachiara(nella persona della Sig.raPinuccia Barbieri Rossi)che ha messo a disposizio-ne i locali gratuitamente equindi un gruppo di 20 per-sone ha dato vita alla nuovaUnitre nel 1987 con il beneplacido di Pavia ed un vali-do aiuto nell’organizzazio-ne.Così è partita questa “Ac-cademia dell’Umanità” sot-to la presidenza del rag.Angelo Pozzi che purtroppo

è tornato presto alla Casadel Padre ed è stato sostitui-to dal sig. Gianmario Gal-biati fino alla sua dipartitanel 2002 al quale è succe-duta la prof.ssa AngeliniGariboldi Maria Teresatutt’ora in carica.

Negli anni la presenzadell’Unitre è andata sem-pre più consolidandosi. Quanti iscritti avete?Con quest’anno diventere-mo “Maggiorenni”, cioècompiamo 18 anni nei qualil’attività è andata via viaconsolidandosi, afferman-dosi come una delle realtàculturali più importanti digrande spessore sociale edumano, pur nel notevolecambiamento di iscritti permotivi “naturali”, ma man-tenendo quasi invariato ilnumero che si aggira atutt’oggi sui 150.Da sottolineare il numero

delle presenze alle varie le-zioni, veramente gratifican-te in quanto, mai inferiorealle 40 persone per altromolto attente ed interessate.

Sta per iniziare un nuovo

anno associativo e stannoper prendere il via i nuovicorsi accademici.Ci parli del calendario delprossimo anno accademi-co e delle novità più signi-ficative.

Anche quest’anno sono ap-pena iniziate le iscrizioni aicorsi.L’inizio dell’anno accade-mico è fissato per sabato 22ottobre con una interessan-tissima ed attuale prolusio-ne tenuta dal prof. LuigiToscani che ha come argo-mento “l’Unità d’Italia”,come chiusura dei festeg-giamenti commemorativi.Molti docenti “vecchi” enuovi si alterneranno neicorsi da ottobre a maggio emolti sono gli argomentitrattati che vanno dal passa-to al presente con ampi rife-rimenti all’evoluzione delsapere e della vita, ma al-trettanto varie e interessantisono le altre attività del-l’Unitre.

Laboratori che riprendonoattività quasi dimenticate (ilricamo, la maglia, l’unci-netto) o ne propongono al-cune nuovissime, computere lingue straniere, nonchéviaggi di piacere e culturali

che tendono a far conoscerei tesori d’arte e perché nogastronomici del nostro Pa-ese.Ricordiamo le apprezzategite turistiche in Europa:Olanda, Belgio, Germania,Polonia, Grecia, Spagna eFrancia. In Italia è statamolto apprezzata la visitadella Sicilia e di molte cittàd’arte: Parma, Mantova,Milano Brera, il cuore del-l’Umbria, il Forte di Fene-strelle, Euroflora, la navescuola Amerigo Vespuccied altre.

Un’ultima domanda. Presidente, ci faccia un bi-lancio di questi anni allaguida dell’associazione. Quali le soddisfazioni piùbelle da inserire nell’al-bum dei ricordi?Dopo tanti anni di attività eparecchi di presidenza pos-so fare un bilancio assai po-sitivo, in quanto non è maivenuto meno l’entusiasmodi “fare” da parte del Di-rettivo e di una efficientis-sima segreteria semprepronti all’ascolto del prossi-mo, aperti alle novità, allenuove proposte per mante-nere vivo l’interesse e dif-fondere l’Unitre fra i “nuo-vi” pensionati o alle casa-linghe desiderose di nonimpigrire fra i fornelli. Ricordo con piacere alcuneconsiderazioni fatte da me-dici di base che hanno con-statato come viene vissutala partecipazione all’Unitre:molti loro pazienti hannorarefatto le presenze in am-bulatorio adducendo comemotivo la partecipazione aconferenze interessanti (tra-scurando malesseri e mo-menti di depressione).

Marco Rezzani

Due immagini di gite degli“alunni” dell’Unitre di Stra-della

Nuovo magazzino per il Banco Alimentare Premiati i vincitori di “La storia siamo noi”ALESSANDRIA - Sabato15 ottobre ad Alessandria,alle ore 11, si terrà la ceri-monia di inaugurazione diun nuovo magazzino di sup-porto messo a disposizionedel Banco Alimentare per laProvincia di AlessandriaOnlus, associazione di vo-lontariato impegnata nellaraccolta e distribuzione digeneri alimentari a favore distrutture caritative che, sulnostro territorio, assistonopersone indigenti. Si tratta diuna struttura di 650 mq, do-tata di scaffalature a norma,idonea a contenere circa 400pallets e che sarà utilizzatadal Banco Alimentare comemagazzino di supporto perstoccare gli alimenti che nontrovano posto nella sede diNovi Ligure. Nel corso del2010 sono state distribuiteben 1.200 tonnellate di ali-menti, destinate a 171 strut-ture presenti sul territoriodella provincia; solo in occa-sione della Giornata Nazio-nale della Colletta Alimen-tare, ultimo sabato di no-vembre, il Banco Alimentareraccoglie oltre 100 tonnella-te di generi alimentari.Grazie al magazzino di sup-

porto inoltre le 26 strutturecaritative che operano nellacittà di Alessandria potrannoritirare gli alimenti a loro de-stinati evitando le spese e idisagi che il ritiro presso lasede del Banco a Novi com-porta. Per questo magazzinodi supporto, sito in via Pavia12, il Comune di Alessan-dria si è impegnato a farsicarico della quasi totalitàdell’affitto, erogando uncontributo di 12.000 euro al-l’anno per 6 anni. Questo impegno è stato uffi-cialmente ratificato da unprotocollo di intesa firmatonel 2010 dal Sindaco, Pier-carlo Fabbio, e da Maria Pa-ola Scarsi, Presidente delBanco Alimentare; promoto-re del coinvolgimento del

Comune è stata l’assessorealla Famiglia e alla Solida-rietà Sociale, Teresa Curino.Alla cerimonia di inaugura-zione, oltre all’AssessoreCurino, interverranno i rap-presentati di strutture carita-tive, associazioni e realtà delterritorio che da sempre af-fiancano il Banco nella suapreziosa attività di volonta-riato e rappresentanti delRotary che da tempo contri-buisce a sostenere l’attivitàdell’associazione.Non mancherà, inoltre, lapresenza dei volontari. Ilmagazzino di Alessandria,sarà gestito da tre nuovi vo-lontari, imprenditori e diri-genti neo pensionati, chehanno scelto di mettere a di-sposizione, a titolo gratuito,il loro tempo e le loro com-petenze per questo specificocompito. Saranno supportatida un gruppo di ragazziospiti delle comunità chefanno capo all’associazioneS. Benedetto al Porto. La ce-rimonia inizierà con i salutidel Presidente del BancoAlimentare, seguiranno unintervento dell’assessoreCurino e la presentazionedel magazzino.

ALESSANDRIA - Si èsvolta nella mattinata dimercoledì 5 ottobre nella sa-la del Consiglio di PalazzoGhilini, sede della Provinciadi Alessandria, la cerimoniadi premiazione degli studentidelle scuole superiori del ter-ritorio che hanno partecipatoal concorso “La storia siamonoi” organizzato da Presi-denza del Consiglio provin-ciale, Cassa di Risparmio diAlessandria e Il Piccolo.“Abbiamo avvicinato i gio-vani alla Storia, perchè cre-diamo in loro, come risorsaper il futuro; ma è necessariofare riferimento al passato,alla Storia come irrinuncia-bile bagaglio culturale e basedalla quale partire per co-struire nuovi progetti” hadetto Giovanni Barosini,presidente del Consiglio pro-vinciale in apertura della ce-rimonia. Nella sezione distoria per gli studenti deltriennio finale, il primo pre-mio è stato assegnato aGiulia Colla della 5ª F del li-ceo scientifico Galileo Gali-lei di Alessandria. Secondiex aequo Costanza Sottotetti(5ª A) ed Eleonora Ferrara(3ª AS) del liceo scientifico

tecnologico IIS Marconi diTortona. Terza, RoxanaIoana Budasu della 5ª Asempre del Marconi di Tor-tona. Nella sezione di cultu-ra civica, il vincitore èJacopo Garlasco della 5ª Adel liceo scientifico Galileidi Alessandria. Secondi exaequo, Federico Fulgheri (5ªF del liceo scientifico Amal-di di Novi) e Nicole Volta(4ª B del liceo Galilei di A-lessandria). Terzo, CarlosAlejandro Silvera Delgadodella 4ª B del liceo scientifi-co Galilei di Alessandria.Per quanto riguarda il primobiennio, nella sezione di sto-ria, Serena Deevasis e An-gelica Bollano (entrambedella 2ª D del liceo scientifi-co Galilei). Tra i premiati

anche Um-berto di Giacomodell’IIS Marconi di Tortona,per l’impegno profuso nelrendere ‘vivo’ il sentimentopatriottico pur se in un temadi cultura civica. Nel corsodella cerimonia, alla qualehanno presenziato i membridella commissione giudica-trice i vincitori sono statipremiati con un computer (iprimi) un ipod (i secondi) euno storage per computer (iterzi), messi a disposizionedalla CRAlessandria, mentretutti i partecipanti hanno ri-cevuto in omaggio un librosul Risorgimento. Ai diri-genti scolastici delle scuolevincitrici la Provincia diAlessandria ha donato unatarga e un omaggio agli inse-gnanti.

Page 8: Il Popolo 13 ottobre 2011

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 13 ottobre 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30(sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sa-bato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna diFatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel.41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel.41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674):ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sa-bato 18); Medass ino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Orio lo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11;Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011Giovedì 13: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Venerdì 14: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)Sabato 15: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)Domenica 16: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)Lunedì 17: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)Martedì 18: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

Mercoledì 19: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383642135)Edicole aperte domenica 16 ottobre 2011(Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi;Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota vialeRepubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, viaLomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, viaDon Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani,via Cattaneo; Cartolandia strada Valle.Distributori aperti domenica 16 ottobre 2011(Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

TORRAZZA COSTE -“L’Oltrepò è la perla piùsplendente della produzionevinicola lombarda, qui siproduce il 60% del vino diLombardia, e il Centro diRiccagioia sarà una grandeopportunità per RegioneLombardia di proseguire neiprossimi anni l’azione dipromozione, relazione e col-legamento con i Paesi parte-cipanti all’Expo 2015”.L’ha detto il presidente diRegione Lombardia, venerdì,inaugurando la nuova univer-sità del vino e polo di ricercasulle colline di Torrazza Co-ste, società guidata dal presi-dente Roberto Albetti e daldirettore generale Carlo Al-berto Panont. La cerimonia

si è aperta con la presenta-zione del libro “Caravaggio,un fitopatologo ante litte-ram” del professor GiuseppeFogliani (in foto), decano de-gli studiosi della vite e delvino. Il presidente Formigoni hapoi invitato a riflettere sulvalore di un centro comequello di Riccagioia: “E’l’ennesima dimostrazione diuna Regione che fa sistemacon il mondo delle imprese econ i territori. Un sistemache crede nel lavoro, nella ri-cerca e nell’innovazione”.Con queste parole il presi-dente della Regione Lombar-dia ha inaugurato l’aziendaregionale modello a TorrazzaCoste in provincia di Pavia.

Riccagioia è un centro di ser-vizi che promuove l’applica-zione di nuove tecnologie esvolge attività di ricerca, spe-rimentazione, formazione edivulgazione.Situata nel cuore dell’Ol-trepò Pavese, fa parte di unantico lascito che aveva co-me scopo quello di diffonderel’istruzione tecnica, svilup-pare e promuovere l’agricol-tura in tutti i suoi aspetti. Nel 2011 nasce RiccagioiaScpa un progetto che coin-volge enti pubblici e societàprivate proprio per un Cen-tro d’eccellenza.E proprio sul tema dell’inno-vazione è tornato il presiden-te lombardo: “La ricerca - hadetto Formigoni - è una delle

maggiori forze che possonosospingere la nostra econo-mia, la nostra competitivitàe il nostro benessere. Proprio in un momento dicrisi come quello attuale èinfatti essenziale fare sceltedi lungo periodo e promuo-vere strutture di ricerca comeRiccagioia, perché si tratta diun vero e proprio investi-mento per il futuro dei nostriterritori e delle nuove genera-zioni”.Ovviamente il presidente haricordato l’importanza di que-sta opera in vista del prossi-mo Expo 2015, manifesta-zione in cui l’agricolturaavrà un ruolo fondamentale. Il centro sarà al servizio nonsolo della vitivinicoltura del-l’Oltrepò Pavese, ma anchedelle altre zone produttrici divino della nostra regione:dalla Franciacorta alla Val-tellina, fino alle aree emer-genti del Garda, della Valca-lepio, del mantovano e al vi-no prodotto sulle colline diSan Colombano vicino aMilano. La manifestazione si è chiu-sa con la benedizione deiluoghi da parte del Vescovodi Tortona monsignor Mar-tino Canessa.

BRESSANA BOTTA-RONE - L’assessorato allacultura del Comune di Bres-sana Bottarone, la BibliotecaCivica e la Società Coope-rativa “Progetti” organizzanouna serie di appuntamenti de-dicati a grandi e piccoli.Da venerdì 14 ottobre e perquattro venerdì parte il ciclo“Dai libri alle nuvole” per ibambini della scuola prima-ria. Si tratta di laboratori dianimazione alla lettura e so-no gratuiti e aperti a gruppidi 12 bambini. Nei quattroincontro si leggerà il libro“La conferenza degli anima-li” di Erich Kastner e poi visi fantasticherà sopra conforbici e colori. Sabato 15ottobre prende il via il corsodi inglese per bambini, ra-gazzi e adulti che proseguiràfino al 21 dicembre.Sarà suddiviso su due livelli:principiante assoluto e inter-medio. Le lezioni si svolge-ranno presso la Sala Ragazzidella Biblioteca Civica Gian-ni Rodari nei seguenti orari:gruppo bambini/ragazzi (finoai 14 anni) il sabato dalle 10alle 11,30, gruppo ragazzi eadulti il mercoledì dalle

20.30 alle 22. Il costo age-volato per i residenti è di 50euro. Per le iscrizioni ci sipuò rivolgere presso la bi-blioteca civica (tel. 0383 /88101 int. 7).Comune e Biblioteca insie-me all’associazione culturale“Chiave di volta” organizza-no anche la gita a VenariaReale e Torino.Durante la giornata ci sarà lavisita alla mostra “Moda inItalia”.

RIVANAZZANO TER-ME - Grandi novità allaBiblioteca “Paolo Migliora”di Rivanazzano Terme. Domenica 16 ottobre, alleore 17.30, prende il via ilciclo di incontri “Aperitivoin Biblioteca”; sottotitolo:“Conversazioni aperte intor-no alla letteratura”. L’idea èsemplice e accattivante:coinvolgere degli appassio-nati lettori di generi diversi,chiedere loro di condividerequesta loro passione con al-tri lettori, aggiungere unmomento conviviale conprodotti e vini tipici del-l’Oltrepò. L’iniziativa sicompone di tre incontri. Ilprimo è dedicato alla lettera-tura gialla: “La sfida delgiallo: trame sospette”, conl’intervento di PersioTincani, filosofo del dirittodell’Università di Bergamo;il secondo (domenica 13 no-vembre, ore 17,30) alla fan-tascienza: “La tentazionedella fantascienza: mondiprobabili, mondi possibili,mondi impensabili”, con ilcontributo di Stefano Mo-roni, architetto del Polite-cnico di Milano; il terzo

(domenica 4 dicembre, ore17,30) alla letteratura di im-pronta filosofica: “L’artedell’enigma: Jorge LuisBorges e il racconto filoso-fico”, con l’introduzione diGiuseppe Lorini, filosofodel diritto dell’Università diCagliari. Al termine di ogniincontro si potrà gustare unaperitivo ‘a tema’ a cura delRistorante Selvatico diRivanazzano Terme e assag-giare i vini tipici del nostroterritorio. “Vogliamo offrireagli amanti della lettura unmomento di confronto e disimpatica condivisone” -commenta Marco Largaiol-li, Presidente della Biblio-teca di Rivanazzano Terme -“penso che il connubio cul-tura letteraria e cultura eno-gastronomica sia la formulapiù efficace per dare il viaad un appuntamento chepossa diventare una impor-tante consuetudine”. Maquesta non è l’unica impor-tante iniziativa messa incampo dalla Biblioteca diRivanazzano per l’iniziodell’autunno. Al via ancheun corso di italiano dedicatoagli adulti stranieri.

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Una giornata storica per l’Oltrepò che guarda al futuro con più ottimismo

VOGHERA - “Voghera eOltre” è una nuova associa-zione culturale che va ad ar-ricchire il patrimonio vo-gherese e si propone comenuova realtà tesa a coinvol-gere il mondo giovanile ineventi, manifestazioni ediniziative, con l’obiettivo divalorizzare la storia e la tra-dizione della città e del terri-torio.La neo nata associazione èstata ufficialmente presenta-ta sabato scorso (1 ottobre)presso la cantina socialeCattaneo Adorno di Retor-bido. Presidente dell’asso-ciazione è la giovane, bellae dinamica Francesca Gra-zioli, coadiuvata dalla vicepresidente Federica Fariseo eda alcuni soci operativi (Ro-berta Grazioli, Elena Rocca,Marco Azzali, Simone Al-geri, Alessio Moscariello,Gianmaria Pozzoli e AndreaPestoni). Era presente all’i-naugurazione anche il sinda-co di Voghera, Carlo Bar-bieri.“Il nostro obiettivo è quellodi promuovere la cultura vo-gherese e oltrepadana attra-verso una serie di manifesta-

zioni ed iniziative itinerantinel territorio e principal-mente relative a tematichedi carattere giovanile che do-vranno valorizzare disciplineartistiche come spettacoliteatrali e musicali, rassegnea tema, manifestazioni cul-turali, proiezioni cinemato-grafiche, eventi che fannoriferimento all’arte, alla let-teratura, al teatro, al cine-ma, alla musica, alla danza,al fumetto, alla fotografia,al folklore, alla pittura, alleradici enogastronomiche delterritorio. Voghera e Oltrenasce appunto come un’as-sociazione culturale aperta atutti, ma con l’obiettivoprincipale di promuovere lacultura in ogni sua forma,legandola indissolubilmenteal suo territorio di apparte-nenza che, come si evincedal nome, è anzitutto Vo-ghera ma anche tutto il ter-ritorio circostante. - spiegala presidente FrancescaGrazioli - Attualmente stia-mo predisponendo il calen-dario per il 2012, ma primadella fine dell’anno abbiamointenzione di organizzare an-che altri eventi”.

Formigoni inaugura il centro di RiccagioiaUna nuova associazione culturale

Nasce Voghera e Oltre

Iniziative a Bressana Aperitivo in biblioteca

Lutto perAntonioGiorgiLa scorsa settimana è tor-nata alla casa del PadreLuigina Rovelli, di anni92, mamma del giornali-sta Antonio Giorgi di“Avvenire” e nostra fir-ma.Ad Antonio e alla mogliele più sentite condoglian-ze da parte del direttore del“Popolo” e di tutta la Re-dazione.

Page 9: Il Popolo 13 ottobre 2011

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BRONI - Hanno pregatoper la nostra Chiesa, vignadel Signore, ricca dei donidi Dio, per i cristiani chetestimoniano con il corag-gio dei martiri, per i giova-ni che vivono con coerenzai valori forti della fede, perle famiglie e perché ognunosappia andare incontro all’u-manità con spirito missio-nario: con grande apertura almondo, sentendosi “stru-menti di provvidenza attentaed operosa”, le Suore Bene-dettine hanno aperto il loropomeriggio, alla santa Mes-sa con la comunità di Bro-ni. Una storia di esperienzee di affetto, quella delleMadri di Vogherà con i bro-nesi. Presenti in città dal1862, con un Asilo Infan-tile privato, dal 1925 ebbe-ro poi gratuitamente dalComune i locali dell’Asilo“Garibaldi”, che educò ecrebbe generazioni di bam-bini, sino al 1992.Nessuno ha dimenticato illavoro e la testimonianzadelle Suore in ospedale, do-ve la loro opera iniziò nel

1893 e alla Casa di riposo“Conte Cella”, aperta nel1961.Molte - ventiquattro -le religiose provenienti daBroni ed entrate nell’Ordine:le prime negli ultimi decen-ni del 1800, vicine, quindi,alle Madri fondatrici, le so-relle Schiapparoli. Le ab-biamo sentite ricordare...passando in rassegna unapagina di storia che ancheper i più giovani non è sta-ta un arido elenco; ci ha fat-to ritrovare, anzi, cognomidi tante famiglie che quihanno avuto le radici...Pedrazzi, Novarini, Verdi,Diani, Rebasti, Crubellati.Attualmente, le Suore Be-

nedettine operano, oltre chein Italia, in Albania, Ro-mania, Brasile, Bolivia,Paraguay, Messico, Argen-tina, India, Guinea-Bissau,Kenya, Malawi.Da questi Paesi proveniva-no le sorelle che il 5 otto-bre scorso si sono riunite aBroni per celebrare il loro“Giubileo”. All’Oratorio“De Tommasi”, dopo laMessa in chiesa parrocchia-le, abbiamo visto le religio-se davvero testimoni dellagioia del Signore: hannopregato con il parroco donMario Bonati, don LucaZambianchi, i giovani ed icatechisti, hanno cantato e

danzato, dopo un momentodi convivialità apprezzatis-simo. In serata, hanno par-lato delle loro esperienzemissionarie, soprattutto nelsud delle Americhe, in Al-bania, in Romania e inAfrica. La “traduttrice”, neipanni della Madre Generaleche aveva a fianco la sem-pre brillantissima suorAurora Riva, ci ha permes-so di conoscere, quindi,l’impegno delle consorelleche accolgono, assistono ededucano l’infanzia e la gio-ventù, secondo il loro cari-sma.Con semplicità e con u-miltà e con la gioia profon-da che anche lo sguardo ma-nifesta, hanno presentato -perché la vivono! - la lorovocazione, che da una riccavita interiore di preghieraporta all’attività apostolico- caritativa che le contraddi-stingue.L’incontro si è con-cluso con vivaci dialoghitra le Suore ed i giovanidell’Oratorio, attenti ed in-teressati.

m . s .

L’incontro si è svolto lo scorso mercoledì 5 ottobre

Al ritorno dal viaggio in Palestina Lascia la parrocchia di Robecco e torna in India

Per iniziativa di Angelo Ciocca

MILANO - Le impresepossono presentare progettidi welfare aziendale innovati-vi, della durata biennale, asupporto della conciliazionetra famiglia e lavoratore e la-voratrice. Sono 5 i milionidi euro destinati ai progettiche intendono facilitare laconciliazione nelle Piccole eMedie Imprese. “In un momento in cui gliinvestimenti aziendali sonodifficili - spiega il consiglie-re regionale Angelo Ciocca -la Regione offre l’opportu-nità di accedere a contributiper creare servizi aziendaliper l’infanzia, per il doposcuola, per centri estivi per ifigli dei dipendenti. Si trattadi servizi importanti e Re-gione Lombardia intende ri-conoscere lo sforzo aziendaledi investimento assegnandoun contributo a fondo perdu-to”. In particolare, i progettidevono essere finalizzati aobiettivi specifici: individua-re percorsi di welfare azienda-le innovativi che possanocontribuire alla definizionedel nuovo modello di conci-

liazione lombarda PMI; fa-vorire lo sviluppo sociale at-traverso il welfare aziendale;sostenere sperimentazioni diaccordi di secondo livello perl’attivazione di programmiinteraziendali volti a pro-muovere il benessere socialee familiare; sviluppare mo-delli di welfare integrati perfavorire lo sviluppo sociale epromuovere la conciliazionetra famiglia e lavoro. Possono presentare domandale Piccole e Medie Impresein forma singola, associatatramite ATI (Associazionetemporanea d’impresa) o inpartenariato. Ai singoli pro-getti può essere concesso uncontributo a fondo perdutofino a 200.000 euro. Il con-tributo è concesso per unammontare massimo del-l’80% del costo complessivodel progetto. I soggetti ri-chiedenti potranno presentareuna sola domanda per tutto ilterritorio lombardo. Le do-mande dovranno essere pre-sentate al protocollo generaledi Pavia entro il 15 ottobre2011.

Bando per le imprese

In ricordo... della Terra di Gesù Saluto commosso a padre Sebastian ROBECCO PAVESE -Lo scorso sabato 8 ottobrenella chiesa parrocchiale diRobecco Pavese, gremita difedeli, Padre Sebastian hacelebrato la Santa Messasolenne di commiato dallacomunità robecchese che la-scia per tornare in India. Con lui hanno concelebratopadre Giorgio e padre Save-rio, all’altare il chiericoEmanuele. La celebrazioneè stata accompagnata daicanti del coro “San Giusep-pe Marello” diretto dal mae-stro Alessandro.All’omelia, commentandoil Vangelo del giorno cheproponeva la parabola degliinvitati al banchetto nuzia-le, Padre Sebastian ha fattonotare che siamo tutti pelle-grini invitati alle nozze, al-le quali ci dobbiamo presen-tare con l’abito intessuto di“pace e giustizia”. Al termi-ne della celebrazione, è ilmomento dei saluti: di Cor-rado, prezioso collaboratoredella parrocchia, del SindacoPier Luigi Bianchi, il qualesaluta a nome delle autoritàe di tutti i cittadini, ricor-dando l’impegno profuso dapadre Sebastian in questianni, di Giancarlo Gorriniche, a nome degli abitantidi casa Chiodi, ringrazia ci-tando le parole dell’Agnesemanzoniana alla notizia del-la partenza di Padre Cristo-foro da Pescarenico “facevatanto bene qui”, del chiericoEmanuele Tizzoni, di una

coppia di giovani sposi in-sieme al loro piccolo, deibambini dell’oratorio che aduno ad uno prima e poi incoro ripetono il loro “graziePadre Sebastian”, della reda-zione del bollettino parroc-chiale “La Fonte”, da luivoluto e fondato. Particolarmente toccante edenso di significato que-st’ultimo indirizzo di salu-to: in esso si ripercorrono iprimi passi dei padri Giu-seppini in terra robecchese,del tanto lavoro svolto dapadre Sebastian e dai suoiconfratelli in questi anni incui hanno cercato di “educa-re alla fede, di far crescere lacomunità nella gioia dellafede; in cui ha battezzato ibambini, li ha preparati allaComunione e alla Cresima,ha benedetto gli sposi, haconfortato e dato gioia aimalati, ha accompagnato imorti all’eterno riposo, ‘se-minando’ consolazione esperanza”.Tante iniziative e tante ope-re: parroco dal 2007, ha fat-to tante cose: è nato il coro,il “San Giuseppe Marello”,invitato e apprezzato inmolte chiese, è fiorito l’O-ratorio, Grest per tanti bam-bini, anche dei dintorni; ipomeriggi della domenica,nel rinnovato salone dellacanonica, si sono animatinei programmi “ever green”per gli anziani, con aperturea eventi culturali. Più re-centemente, con paziente

gradualità, ha promosso la-vori per le varie necessitàdella chiesa, lavori in fieri,destinati a continuare: luiha segnato un inizio, ha in-dicato un cammino, ha mo-strato che tutto è possibile,che è sempre possibile, conpazienza, prudenza e sapien-za evangelica”. È stata rin-vigorita la devozione allaMadonna e a San Giuseppe.Infine l’augurio a nome ditutta la comunità espressocon le parole del Vangelo:“…bene, servo buono e fe-dele, sei stato fedele nel po-co, ti darò autorità su mol-to”.Padre Sebastian, compostoe felice di tanto affetto, sa-luta, dicendo che il pretenon è per una parrocchia,ma per tutta l’umanità, sug-gellando così ancora un pre-zioso insegnamento.

Renzo Testori

STRADELLA - “Questa èuna terra speciale: ovunquepuò essere passato Gesù. Vaiper le strade e senti qualcosa:allora capisci che non puòessere una favola!”.È la testimonianza, genuinae profonda, di un’organistamessicana, incontrata nellacappella della Nunziatura. Èvero: la Terra Santa offre l’e-mozione di un incontro e l’e-videnza storica di ciò in cuicrediamo.Da giovedì 22 settembre agiovedì 29 si è svolto il pel-legrinaggio in Terra Santaorganizzato dalle parrocchiedi Broni e Stradella. L’intensa settimana di noipellegrini oltrepadani è ini-ziata in Galilea.Nella regione di Maria e diGiuseppe, abbiamo visitato iluoghi del lavoro quotidianoe della vita familiare diGesù.Cafarnao, il lago di Tiberiadee le colline circostanti cihanno accolto, poi, per farcirivivere annunci ed episodi:la moltiplicazione dei pani edei pesci, il Vangelo delleBeatitudini, la chiamata deidiscepoli e la condivisionedel cammino, le guarigionidel corpo e dello spirito. Speriamo di ricordare, nelleprove della vita, il monteTabor: ci ha regalato un mo-mento di intimità col Si-gnore e di contemplazionedella Sua Gloria nella cele-brazione dell’Eucarestia. Domenica, abbiamo ammi-

rato il paesaggio del desertodi Giuda, le rovine di Masa-da, la rigogliosa valle diDavide.Un irruento piovasco ci haaccompagnato verso Qum-ran, luogo di ritrovamentodegli antichi rotoli bibliciesseni: con stupore, abbiamoosservato l’improvvisa e te-muta violenza dei torrentid’acqua nei “wadi”.Gli ultimi tre giorni sonotrascorsi principalmente aGerusalemme, città dove ilcuore si gonfia di emozionee lo spirito si nutre di Paro-la, di arte e di storia. Particolarmente apprezzata èstata l’ora di adorazione euca-ristica nella basilica del Ge-tsemani, accanto a quegliulivi millenari, testimoni si-lenziosi della notte in cui ildolore e la paura dell’uomoacquisirono un senso. Diverse tappe, di memorie e

visite, hanno poi scandito ilnostro percorso verso quelsepolcro vuoto, che ci assi-cura siamo fatti per l’eter-nità.Ringraziando il Signore an-che per la convivialità e lacondivisione fraterna di que-sti giorni, ci piace segnalareil “Caritas Baby Hospital” diBetlemme: aprendoci le sueporte, ci ha mostrato l’Amo-re che si fa servizio. L’ospedale accudisce circa35.000 bambini l’anno, inprevalenza palestinesi.Si mantiene unicamente condonazioni, perché solo l’indi-pendenza da ogni potere poli-tico ed economico garantiscela libertà di accoglienza.Per avere notizie e per unaiuto solidale, è possibileconsultare il sito internet:www.aiuto-bambini-betlem-me.ch

Elena Passadori

Le suore Benedettine fanno festa a Broni

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VOGHERA - 1971-2011:due date significative diinizio e di fine carriera perSuor Agata, insegnante per40 anni alla scuola prima-ria dell’Istituto Santa Ca-terina delle Suore Agosti-niane. Nell’ambito della ormaitradizionale “Festa dei non-ni”, molti dei suoi alunnisi sono trovati domenica 2ottobre nel giardino dell’I-stituto per festeggiare laloro maestra che per ottolustri ha impartito lezioni

di vita a oltre duecentoscolari. Nella canzone“Vorrei avere sei anni”,che tutti le hanno dedicato,erano racchiusi i ricordi ela nostalgia di anni felicitrascorsi tra i banchi dellascuola elementare. Sonostati attimi di commozioneper Suor Agata, che ha vo-luto ringraziare tutti i pre-senti con parole accorateprima di passare al tagliodi una grande torta dove ri-saltava la scritta “40 annidedicati a noi”.

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PINAROLO PO - LucianaManelli pinarolese doc e pit-trice di fama nazionale, hadonato un dipinto al comunedi Pinarolo Po. La tela inti-tolata “Omaggio alla miaterra”, a ricordo dei 150 anni,è stata esposta insieme ad al-tri stupendi dipinti nella per-sonale allestita presso la salaconvegni del ristorante “IlCucinone”. La mostra, cheha riscosso un grande succes-so, si è tenuta nel week endscorso, in occasione della fe-sta patronale di Pinarolo Po. All’inaugurazione, davanti aduna sala gremita di cittadinie amanti dell’arte, hanno par-tecipato il sindaco di Pina-rolo Po Cinzia Gazzaniga,con giunta e consiglieri, ilconsigliere regionale del PdGiuseppe Villani e SiroBrondoni che ha presentatocon bravura la mostra. Luciana Manelli nasce il 13maggio 1946 a Pinarolo Po,dove vive la sua prima etàgiovanile fino al momentoin cui si trasferisce a Milanoper frequentare il liceo artisti-co a Brera. Qui segue il cor-so di pittura del professorSilvio Consadori e i corsi difigura e anatomia del profes-

sor Ugo Vittore Bartolini. Sempre a Milano passa poiagli studi superiori e si iscri-ve all’Accademia di BelleArti ove si perfeziona in tec-niche pittoriche nel corso delProf. Domenico Purificato. Dal 1971 è docente di pitturaall’Accademia di Belle Artidi Brera. Da 15 anni LucianaManelli presenta le sue operepresso la conosciuta emitten-te televisiva Telemarket. “Quest’anno in occasione del150esimo dell’Unità d’Italia- spiega la Manelli - comeAccademia di Brera abbiamoorganizzato diverse manife-stazioni e realizzato un libro

molto interessante evocandole gesta storiche che hannoportato alla costituzione del-lo stato italiano.In questo contesto di festeg-giamenti non ho potuto di-menticare la terra in cui sononata: Pinarolo Po.Così ho deciso di rafforzareil mio legame con il territo-rio oltrepadano realizzando edonando una tela al comune.Questa tela che vuole esserela testimonianza dell’affettoche nutro per Pinarolo saràper sempre visibile nella salaconsigliare del municipio. Nel quadro è rappresentato ilcomune con i suoi tre sim-

boli: il castello, la chiesa ele torri di una vecchia fabbri-ca.In primo piano ho volutoevidenziare il simbolo dellapatria, la nostra bandiera e ilgonfalone comunale. Tuttoin chiave tricolore. Semprenel dipinto viene esaltata larealtà agricola del territorioitaliano. Una realtà agricolache allora caratterizzava ilpaesaggio nazionale e cheancora oggi è presente e visi-bile a Pinarolo Po”. LucianaManelli da Pinarolo Po vo-lerà negli Usa a rappresentarela pittura italiana in occasio-ne di una mostra che si terràdal 23 dicembre al 12 gen-naio 2012 presso l’AgoraGallery di Chelsea a NewYork. “Sono stata invitata arappresentare il nostro paese- continua Luciana Manelli -per la serenità che trasmetto-no i miei dipinti. Questa èstata la vera motivazione cheha spinto gli organizzatoriamericani ad accogliere imiei quadri. Questo per me èun grande motivo d’orgo-glio. L’arte come la musica,la letteratura, deve suscitareemozioni”.

Mattia Tanzi

IN BREVEIN BREVE

Momenti di riflessione con gli alunni

SCUOLE / BRONI

I due plessi della città hanno aperto l’anno scolastico conalcuni momenti di riflessione, guidati da don Luca Zam-bianchi e con la Santa Messa celebrata dal parroco don Ma-rio Bonati. Rispettando le normative vigenti – che vietanoatti di culto in orario scolastico e all’interno delle scuole –ma riconoscendo l’importanza dei “riti” della religione cat-tolica nella nostra storia e per la spiritualità dei piccoli –in due mattinate diverse, prima dell’inizio delle lezioni,nella più assoluta libertà alunni, docenti, personale ausilia-rio hanno vissuto l’incontro con il Signore, compagno diviaggio, come sempre, da ogni autunno alle soglie dell’e-state. La Parola, il canto, le preghiere composte dai bambi-ni delle classi quinte hanno offerto momenti di una profon-dità che non va negata alle nuove generazioni, al di là del-l’innegabile rispetto dovuto ai compagni di altre fedi.

m . s .

La pittrice pinarolese volerà a New York a rappresentare l’Italia

Giornata dell’Oftal presso il convento di S. Maria delle GrazieVOGHERA - Domenica9 ottobre, a Voghera, pres-so il Convento di S. Mariadelle Grazie, si è svolta lagiornata dell’OFTAL, unaoccasione di incontro e diamicizia, dopo il pellegri-naggio diocesano.

Al mattino le dame e i ba-rellieri si sono ritrovaticon l’assistente diocesanodon Marco Daniele per unmomento di riflessione. Poi si sono trasferiti inchiesa per partecipare allaSanta Messa.

Al termine del momento dipreghiera è iniziato il pran-zo nel refettorio del con-vento.Prima di iniziare a mangia-re don Marco Daniele e ilpresidente dell’OFTALPier Paolo Boffi hanno sa-lutato e ringraziato tutti ipresenti e in particolar mo-do i Frati e il padre guar-diano P. Guglielmo Boz-zo. Al termine la damaPiera Semino Zanassi, pre-sidente del Gruppo Vincen-ziano di Tortona, ha uffi-cialmente donato all’asso-ciazione una carrozzella pergli ammalati a ricordo deisuoi quarant’anni di viaggia Lourdes. Il dott. Gian-nantonio Pozzoli ha rin-

graziato Piera per l’impe-gno profuso e per la grandegenerosità dimostrata conl’offerta di un dono utile esignificativo. d.c.

Festeggiati i 40 anni d’insegnamento di suor Agata

Incontro su fossili e minerali della zonaBIBLIOTECA / TORRAZZA COSTE

Continuano gli incontri alla biblioteca di Torrazza Costeper esplorare il territorio, le sue risorse, i suoi prodotti.Venerdì 14 ottobre alle ore 21,15 Simona Guioli, direttoredel Museo di Scienze Naturali “G. Orlandi” di Voghera, af-fronterà il tema “Fossili e minerali nel territorio di Torraz-za Coste”.Parteciperà Francesco Moroni, esponente della ProtezioneCivile torrazzese con fotografie ed informazioni su un’areafossilifera e geologica nel territorio comunale.

Apertura del nuovo anno accademico

Festa d’Autunno con convegno

UNITRE / BRONI

EVENTI / BORGORATTO

Si aprirà ufficialmente domenica 16 ottobre il nuovo annoaccademico dell’Unitre di Broni.La giornata di inaugurazione si terrà alle ore 15.30 presso ilsalone di Villa Nuova Italia in piazza Vittorio. Per l’anno ac-cademico 2011-2012, la lectio magistralis sul tema “Ritro-vamenti archeologici della Lombardia” sarà tenuta da Rosa-nina Invernizzi, funzionario della Sovrintendenza per i BeniArcheologici della Lombardia.

Domenica 16 ottobre a Borgoratto Mormorolo sarà orga-nizzata la Festa d’Aununno. In quell’occasione si svolgeràun convegno dal titolo: “Ambiente, viticoltura e turismoin Valle Coppa”.Interverranno: Tagliani, presidente della Comunità Monta-na, Panont e Massone del Consorzio Tutela Vini OltrepòPavese, i tre consiglieri regionali Ciocca, Pesato e Villani,il presidente della Provincia Bosone, l’assessore provincia-le al Turismo Marchiafava e il presidente della Camera diCommercio De Ghislanzoni.

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Luciana Manelli dona un quadro al comune

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UUNNAA SSTTOORRIIAA

Domenica scorsa sulle collinedell’Oltrepò sono arrivati centi-naia di alpini. La meta è stataMontalto Pavese dove si è svoltoil raduno sezionale della provin-cia di Pavia. L’occasione per riu-nirsi è stata un compleanno. Uncompleanno speciale: quello delgruppo montaldese che ha com-piuto 50 anni. Mezzo secolo por-tato con orgoglio e onore e chenoi vogliamo raccontare attraver-so il suo storico fondatore, l’alpi-no Antonio Casarini, oggi presi-dente della Sezione pavese del-l’Associazione Nazionale Alpini(A.N.A.). Siamo stati accolti nellabella sede del gruppo, ai piedidell’imponente castello, simbolodel paese. Il suo racconto parteaddirittura dal 1960 quando pro-prio lui con il fratello Pietro deci-de di fondare il gruppo dell’Ol-trepò e attorno a loro ben presto siriuniscono 154 alpini provenientisopratutto da Casteggio, Broni,Mornico e Borgo Priolo. L’inaugurazione ufficiale avvieneil 18 aprile 1961. Numerose le au-torità presenti: il Generale FrancoMagnani da poco rientrato dallaprigionia in Russia, l’OnorevoleEdgardo Castelli Sottosegretariodi Stato alle Finanze, il presidentesezionale, il Gen. Maggiani presi-dente del Nastro Azzurro. Glionori di casa sono svolti dall’allo-ra sindaco Mario Giannozzi. Madrina è la giovane AgneseMariani. Questi ricordi sono an-cora vividi nella mente di Casari-ni che mostrando le foto di quelgiorno sottolinea come il gruppodi Montalto sia stato il primo natonel dopoguerra in provincia diPavia e il terzo in ordine di tempo

dopo quelli di Monte Penice eVoghera. L’ANA, infatti, nascel’8 luglio 1919 a Milano e pochianni dopo, nel 1922, si forma laSezione di Pavia. Attualmente inItalia le sezioni sono 81, 32 quelleall’estero e 6 gruppi autonomi: 4in Canada e 2 in Colombia. Le se-zioni a loro volta si articolano in4.359 gruppi. Il presidente nazio-nale è Corrado Perona. Anchenella sezione pavese le cose sonocambiate e in questi cinquant’annii gruppi sono cresciuti. Oggi sono28, di cui l’ultimo nato pochi me-si fa con il nome di “Strada Ro-mera” e comprendente i paesi diS. Giuletta, Torricella e CorvinoSan Quirico.Tra le prime attività del gruppo diMontalto c’è la partecipazione al-l’adunata di Torino per il centena-rio della Unità d’Italia (1961). Come racconta Casarini quest’an-no, a maggio, gli alpini di Mon-talto sono tornati a Torino per ce-lebrare i 150 anni con i medesimisentimenti e lo stesso spirito, de-cisi a dimostrare che “l’Unità è ilpresupposto indispensabile per af-frontare tutti quei problemi cheaffliggono la nostra società e cheil Tricolore, intriso del sangue dimolti Italiani, è l’unico insostitui-bile simbolo dell’Italia”. “L’adunata di Torino - prosegueCasarini - ha dimostrato che gliideali di Patria, unità, solidarietàche hanno ispirato i nostri avi nel1919, sono arrivati a noi intatti e anoi spetta il compito di trasmet-terli ai nostri figli e ai nostri nipo-ti”.Poi prosegue raccontando le pri-me esperienze del gruppo montal-dese, tra cui l’istituzione di una

cena sociale che si ripete puntual-mente dal 1965.Nell’agosto del 1976 lui e Anto-nio Landini sono nel Friuli terre-motato, al campo di Maiano, peraiutare la popolazione colpita dalsisma. Nel 1980 il gruppo decidedi dotarsi di una sede che vieneindividuata in via Vittorio Ema-nuele in un fabbricato di proprietàdei fratelli Alberici. La sede saràinaugurata il 13 aprile dello stessoanno.Con la sede a disposizione il nu-mero dei soci riprende ad aumen-tare per cui ben presto i locali ri-sultano troppo stretti. Nel 1982 ilgruppo si trasferisce in via Triestenella ex Caserma Carabinierimessa a disposizione dal Conte

Cesare Balduino. Sarà inauguratanel giugno dello stesso anno.Purtroppo lo stabile è posto invendita per cui il gruppo, nel no-vembre del 1985, deve nuova-mente trasferirsi e ancora una vol-ta è la munificenza del ConteBalduino che viene incontro aglialpini mettendo a disposizione unfabbricato in via Castello (CasaBernè) dove il gruppo è tuttora. Lo stabile è fatiscente: gli alpini ei soci aggregati non si scoraggia-no e lavorando di sera, nei giornifestivi e con temperature sotto ze-ro. Riescono a sistemare e a ren-dere agibile la sede dove il 21febbraio 1986 si terrà l’annualeassemblea. Negli anni seguentivengono eseguiti importanti lavo-ri. Nel 2001 a ricordo del quaran-tesimo di fondazione viene erettala chiesetta dedicata alla Madon-na del Don.A celebrare la S. Messa c’era donPaolo Bussolini, sacerdote orioni-no e cappellano del gruppo. Nelsuo interno sono riportati tutti inomi dei soci che... sono andatiavanti.Il progetto è del socio alpinoMaurizio Castagna mentre l’ese-cuzione dei soci Giuseppe Mada-ma, Mario Filighera, Ernesto Sa-viotti e Francesco Gazzotti. Ledecorazioni interne sono dei fra-telli Rodolfo e Arturo Platè. Leparti in legno sono state eseguiteda Guglielmo Bianchi. Nel 2006viene rifatto completamente il tet-to del lato nord e nel 2009 vienechiuso con perline il lato sud delportico. Nel 2010 è la volta del-l’impianto elettrico rifatto com-pletamente con l’installazione ditre quadri salva vita. Il merito di

questo lavoro è dei soci MarcoBianchi, Alessandro Rossi e Cri-stiano Martinotti. Nel gruppo diMontalto, che oggi conta 54 soci,è anche tesserata la giovane sociaGiulia Moroni unica “alpina” del-la provincia di Pavia.Dal 2009 il capogruppo di Mon-talto è l’alpino Bruno Doria chenella giornata di domenica ha fat-to da padrone di casa accogliendole numerose autorità e tutti i par-tecipanti alla manifestazione. Parlando del suo gruppo ha spie-gato che la festa è anche un’occa-sione di solidarietà e per questo èstato deciso di dare un contributomateriale e finanziario per la ri-strutturazione della casa canonica. Anche il sindaco Marina Casariniha messo in luce i valori che dasempre caratterizzano gli alpiniquali il senso del dovere, l’impe-gno, l’onestà di comportamento, ilsenso di responsabilità, la coesio-ne morale, l’amicizia, la solida-rietà umana e lo spirito di sacrifi-cio e si è detta orgogliosa di averpotuto ospitare il Raduno Sezio-nale nel suo paese che da 50 anniama le “penne nere” e le consideraun fiore all’occhiello della sua sto-ria. Dopo aver conosciuto da vici-no questa realtà abbiamo capitoche “essere alpini” significa “ten-dere la mano a chi ha bisogno e achi soffre, impegnarsi a fondo peril bene della comunità, non con-sentire o tollerare divisioni e nonpermettere compromessi e intrighidi nessun genere”… un insegna-mento certo importante che inmezzo secolo di vita il gruppo diMontalto ha saputo mettere in pra-tica con entusiasmo e dignità, te-nendo alto il “valore alpino”.

pagina a cura di DANIELA CATALANO

MONTALTO PAVESEDomenica 9 ottobre il raduno sezionale della provincia di Pavia per celebrare l’importante anniversario

50 anni con le penne nere

L’alpino Antonio Casarini e il sinda-co di Montalto Marina Casarini

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PAVIA - Gli Istituti Scola-stici Alberghieri Cossa diPavia, Pollini di Mortara, A-POLF di Pavia e ODPF I-stituto Santachiara di Stra-della si sono sfidati nel con-corso “Sapori pavesi in sfi-da” nell’ambito della mani-festazione Autunno PaveseDOC 2011 - 59 edizione,promossa dalla Camera diCommercio di Pavia. Oggetto della sfida: organiz-zare una Cena completa diallestimento sala e servizioai tavoli per 100 ospiti sultema “Giuseppe Verdi el’Unità d’Italia”.La serata di lunedì 3 ottobreha visto in azione 22 allievidella Scuola Alberghieradell’ODPF Istituto Santa-chiara: 10 cuochi capitanatidallo chef in erba EdoardoPochintesta, classe IV Te-cnico di Cucina e 10 came-rieri diretti dalla Maitre LeaGalbiati, classe IV Tecnicodi sala e bar.Gli allievi di Stradella hannochiuso la sfida aggiudican-dosi il Primo Premio delconcorso assegnato loro dalgiudizio integrato fra il pare-re dei commensali e quellodi una competente Giuriacomposta dal PresidenteMario Becciolini, Associa-zione Cuochi di Pavia,Virgilio Brusati, SommelierAIS, Boschetti, membroAIS, Gerenzani, membro FI-

SAR, Annalisa Alberici,giornalista ed esperta di eno-gastronomia, GiovanniMerlino, Ass. AlbergatoriPavia, Barbieri, Associazio-ne Panificatori, GiovanniRossi, giornalista dell’Infor-matore Lomellino e Giaco-mo De Ghislanzoni, Presi-dente della Camera di Com-mercio di Pavia.L’allestimento della sala, cu-rato dagli allievi preparatidalla professoressa Mariate-resa Bianchi, è consistitonella predisposizione di stu-pendi tavoli rotondi a tova-glie bianco-panna decoratitrasversalmente da strisce diorganza verde, centrotavolaa sfera di garofani rossi conpiccole candele accese ap-poggiate su specchi perdiffonderne luce e colori.A completamento un menu

stampato che portava comesfondo la celebre opera ver-diana “Il Nabucco”, le cuinote sono state riprodotte an-che su cartoncini appesi allepareti, peraltro già abbellitedai dipinti della collezionedella Libera AssociazionePittori e Illustratori Pavesi.Gli allievi in sala, preparatidal Prof. Pierluigi Perinetti,si sono professionalmentedestreggiati nel servizio aitavoli affrontando agilmenteanche il cambio di vini men-tre i compagni in cucina, for-mati dal Prof. Silvano Van-zulli, terminavano la prepa-razione dei piatti cominciatafin dal primo pomeriggio edinteramente effettuata sulposto.Al termine della degustazio-ne dei secondi piatti, Anna-lisa Alberici ha letto un no-

stalgico “Racconto Pavese”di Piera Venuti sul lavorodelle mondine nella Lomel-lina, l’autrice è stata premia-ta dal Presidente De Ghi-slanzoni.Terminati anche i dolci, ipresenti e la Giuria sonopassati alle votazioni.Nel frattempo il Presidentedella Camera di Commercioe il Presidente della Giuria sisono complimentati con gliallievi del Santachiara ed iloro docenti, consegnandouna targa come attestato dipartecipazione alla Direttricedell’Istituto Stefania Fecchioe un attestato ad ogni allievoin gara.Al termine dei conteggi, do-po qualche attimo di emo-zionata attesa da parte dei ra-gazzi e dei referenti dell’Isti-tuto presenti in sala ecco ilverdetto: vincitore l’IstitutoSantachiara!Il premio, consistente in uncontributo in denaro per leattrezzature didattiche, verràconsegnato ufficialmente airagazzi il 14 novembre inoccasione della manifesta-zione “Emergente” gara dichef emergenti della Lom-bardia e del resto del NordItalia, selezionati da giorna-listi del settore organizzatada Witaly con la Camera diCommercio di Pavia, pressola Certosa Cantù di Casteg-gio.

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1133EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

GGiioovveeddìì 1133 oottttoobbrree 22001111

Successo della scuola diocesana all’Autunno Pavese Sarà consegnato da Toyai a Broni

Il premio San Kizito

Cinema, teatro e musica per i 160 anni dell’associazione

VOGHERA - La Soms diVoghera compie 160 anni. Nell’ambito delle manifesta-zioni organizzate per cele-brare questa importante tap-pa sono inserite rassegne dimusica e teatro. Fino al me-se di maggio 2012, il cine-ma teatro Arlecchino ospi-terà importanti compagniedi prosa, artisti, gruppi mu-sicali e solisti, con lo scopodi dare ai cittadini la possi-bilità di scegliere le serate inbase ai propri gusti, ma so-prattutto per ritornare ad es-sere quel luogo di cultura edaggregazione quale la Somsè stata fin dai primi anni delsecolo scorso.Le iniziative inserite all’in-terno della stagione sonoprogrammate a cadenzamensile, di venerdì alle21,15 (salvo eccezioni peresigenze artistiche) e sonoarticolate in quattro rasse-gne: “Musica d’autore”,“Musiche dal mondo”, “Ateatro” e “Lirica… e non so-lo”.Questi i costi di biglietti eabbonamenti alle rassegne:A Teatro! biglietto euro 15(ridotto euro 12), abbona-mento (6 spettacoli) euro 77(ridotto euro 62); Musicad’autore biglietto euro 10(ridotto euro 8), non è previ-sto abbonamento; Musichedal mondo, biglietto euro 15(ridotto euro 12), abbona-mento (8 spettacoli) euro 90(ridotto euro 72); Lirica... enon solo!, biglietto euro 15(ridotto euro 12), abbona-

mento (8 spettacoli) euro 90(ridotto euro 72). Per ogniabbonamento sono compre-si: due ingressi omaggio alCinema per film a scelta, 10buoni sconto del 20% alRistò del centro commercia-le Montebello. Per gruppi dialmeno 20 studenti per spet-tacolo, ingresso a 6 euro.Ma ecco alcune proposte incartellone (il programmacompleto sul sito www.-somsvoghera.net).Per “Musica d’autore”, ve-nerdì 4 Novembre “Dalloswing alla parodia” con iSacher Quartet, venerdì 2Dicembre “Ricordando PinoCalvi” con Giorgio Macel-lari, martedì 17 Gennaio“Roots rock” con i Mando-lin Brothers, venerdì 3Febbraio “Anteprima tour2012” con la Rondoband,venerdì 2 Marzo “New phi-losophy of jazz” con l’ErosKristyani Trio.Per “Musiche dal mondo”,venerdì 11 Novembre “Cre-azioni e ricreazioni Trio a’rebours” con Paola Sorren-tino, Vito Lobefaro al pia-noforte, Dante Spada allepercussioni, venerdì 9Dicembre “The big bandera” Monday Orchestra,special guests Paolo To-melleri e Emilio Soana sax,clarino... tromba, venerdì 13Gennaio “Passione latina”con il Quartetto Libermusic.Per “A teatro”, venerdì 21Ottobre “Storie dell’altraItalia” con Daniele Biaches-si, Gang, Massimo Priviero,

Onofrio La viola, in colla-borazione con la consultadel Volontarato, a conclu-sione del Festivol (spettaco-lo fuori abbonamento), ve-nerdì 18 Novembre Aemi-lius e associazione Band A’Part in “Frammenti di un ci-nema perduto”, studio suStanlio e Ollio di Juan Ma-yorga con Emanuele Arri-gazzi e Fabio Gandossi, ve-nerdì 16 Dicembre TricksterTeatro in “Kohlhaas” diRemo Rostagno e MarcoBalani dal racconto “Mi-chael Kohlhaas” di Heinrichvon Kleist, venerdì 20Gennaio Cooperativa Tea-trale Quelli di Grock in“Home sweet home”.Per “Lirica… e non solo”,venerdì 28 Ottobre “Grangalà dell’operetta” con GigiFranchini, Elena D’Angelo,Livia Hagiu, Andrea Alber-tini, Roberta e Michele Ca-sentino.Venerdì 25 Novembre“Cantando il cinema” conl’Orchestra Dodecacellos,venerdì 30 Dicembre “A-spettando capodanno”.Abbonamenti e prevenditabiglietti presso: CinemaTeatro “Arlecchino” nelleserate di apertura ovveroSabato, Domenica e Lunedì,dopo le 21.15, ultimata lavendita dei biglietti ordina-ria.Uffici Soms Via XX Set-tembre 92, da Lunedì aVenerdì dalle 9 alle 12.30(solo Ottobre).

m.c.

Il Santachiara ha vinto “Sapori pavesi”BRONI - L’AssociazioneToyai Onlus adotta e sostie-ne, nello spirito cristiano, si-tuazioni disagiate nei Paesi arisorse limitate, tra le qualila prima e più importante è il“Saint Kizito” Hospital diMatany (Uganda), situatonella regione del Karamoja,la più povera del Paese e unadelle più povere dell’Africae di cui Matany rappresentala principale struttura sanita-ria.Toyai significa proprio “chetu sia” in lingua karimojong.In oltre 11 anni di storia lanostra Associazione ha rac-colto più di 500.000 Euro diaiuti grazie alla generosità eall’amicizia di tante personee istituzioni.Per questo motivo l’Asso-ciazione ha deciso nel 2007di istituire il Premio SanKizito, una benemerenza fi-nalizzata a manifestare lapubblica riconoscenza diToyai a chi si è distinto inmodo particolare a sostegnodella medesima e delle suefinalità.Il Premio ricorda il più gio-vane dei Martiri Ugandesi, acui è intitolato l’Ospedale diMatany, e consiste in unamedaglia di bronzo argenta-to, coniata a tal fine, recantel’incisione del battesimo diSan Kizito ad opera di SanCarlo Lwanga; esso rappre-senta lo spirito e la volontà

dell’Associazione Toyai On-lus di contribuire, attraversol’esercizio della carità, all’o-pera dell’evangelizzazione.Nel 2011 il Premio San Ki-zito verrà consegnato a Ma-urizio Marini, titolare di Ma-rini Flowers di Voghera chein questi anni ha organizzatodiverse giornate di venditadi fiori a sostegno dei pro-getti della nostra Associa-zione, a Daniela Catalano eAndrea Bascapè, che in oc-casione del loro matrimoniohanno voluto ricordare Ma-tany con una generosa offer-ta, e al Centro Servizi Vo-lontariato della Provincia diAlessandria, che ha in mol-tissime occasioni sostenutoToyai fornendo un insosti-tuibile aiuto logistico e pro-muovendo le nostre attivitàcon competenza e amicizia.La cerimonia della consegnaavverrà sabato 22 ottobre al-le ore 10.45 presso la Fon-dazione Conte Cella di Ri-vara a Broni.

La stagione alla Soms di VogheraNel borgo di Chiusani domenica 16 ottobre

Ritorna la sagra della castagna

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CHIUSANI - Nel pittoresco paese di Chiusani, domenica 16 ottobre, si svolgerà la sagra del-le castagne e dei marroni. Il primo appuntamento si tenne nel lontano 23 ottobre del 1982. Questa manifestazione folkloristica è organizzata dal circolo “Amici di Chiusani”, con il pa-trocinio del comune di Rocca Susella e della Comunità Montana. Nella piazzetta del paese,abbellita da un significativo murales, realizzato con colori acrilici dalla decoratrice voghereseIlaria Bellacicco, alle ore 9,30 sarà celebrerà la S. Messa. La funzione religiosa sarà accom-pagnata dall’organo del maestro Christian Herdia con il soprano Sally Kline, il tenore DinoTrotta ed il baritono Loris Lapi. Subito dopo verrà tagliato il nastro inaugurale. A seguire ladistribuzione gratuita delle castagne cotte delle pere cotte. A mezzogiorno il pranzo “suta alporti” con polenta, salamini, cinghiale e merluzzo. Per tutta la giornata “la griglieria” con sa-lamini, patatine e birra a volontà. Nel pomeriggio alle ore 14 saranno distribuite a tutti le cal-darroste “bastarna”, la “ Schita dla nona”, le frittelle. Il gruppo folk “El Canfin” proporrà latradizionale musica popolare, mentre i “Free & Easy” suoneranno brani “Country”. Il “circomimo” con il clown Bingo e Serena divertiranno i bambini. Durante la manifestazione avràluogo la dimostrazione dal vivo degli antichi mestieri come il fabbro, il falegname, ad operadel gruppo “I vej mestè” e panoramici giri a cavallo. Per tutti i partecipanti saranno presentiampi parcheggi. Giancarlo Bertelegni

Page 13: Il Popolo 13 ottobre 2011

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva);Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011Giovedì 13 ottobre: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A -(tel. 0131 862630)Venerdì 14: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)Sabato 15: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)Domenica 16: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131861403)Lunedì 17: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403);

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Il Priore di Bose ha ricevuto il Premio “Quarto Stato” a Volpedo

Carlo Varni sarà il vicepresidenteMercoledì 5 ottobre si è svolto un incontro di tutti i dipendenti del Tortonese

Qualcosa di Pellizza nella vita di Enzo Bianchi

Piero Moccagatta presidente della Fondazione CRTortona

VOLPEDO - Una stanzadove vivere, una famigliasemplice, una vita difficilenel Monferrato del dopo-guerra: in questa stanza, do-ve c’è una poltrona da bar-biere, un bambino fissa nellasua memoria un’immagineingiallita, poco più grande diuna cartolina. L’immagine èquella del Quarto Stato, ilbambino è Enzo Bianchi.“Sono venuto volentieri aVolpedo perché nella miastoria c’è qualcosa di Pelliz-za”, esordisce il priore diBose in una sala gremita. È a Volpedo per ricevere il“Premio Quarto Stato”, unriconoscimento pensato persegnalare una personalitàemergente nel panoramaculturale e sociale del Paese.Il pubblico è foltissimo, sa dipoter attendere un discorso

acuto e illuminante. Ma nonè così. La levatura del perso-naggio è nota, intuibile facil-mente dai libri, dai fondi suiquotidiani, dalle trasmissioniradiofoniche. Ma non così,in un’occasione di pubblicoconfronto e con un tema cosìpregnante come quello sug-gerito dal capolavoro pelliz-ziano. Stupisce, il priore, losi attendeva ma riesce a stu-pire, per due motivi: la chia-

rezza e la sintesi. Il suo di-scorso, stimolato dal con-fronto col giornalista RubenRossello, attraversa temidensi come il lavoro, la poli-tica, la crisi morale e quellaeconomica, la fede, il cristia-nesimo oggi, il silenzio e lasperanza senza cedere allaretorica e alla prevedibilità.Con chiarezza e con sintesi,appunto, viene declinato suuna lettura del Quarto Stato,“un’opera che vedevo fin dapiccolo, in quella stanza do-ve vivevo con la mia fami-glia e dove mio padre sta-gnava le pentole e tagliava icapelli. E mi colpiva per lapostura fiera e decisa, pernulla violenta con cui Pel-lizza aveva dipinto i suoicontadini.” Da questa rifles-sione sulla “postura”, Bian-chi fa scorrere magistral-mente una lettura sull’attua-lità, a tratti non priva di acu-

tezze ironiche, che intravedenella perdita della fierezzadecisa che hanno i personag-gi pellizziani la questionepiù problematica della so-cietà attuale: “il Quarto Statoè esemplare per la polis, percoloro che vogliono gridareil bisogno di equità e di giu-stizia senza cedere alla vio-lenza e si assumono una re-sponsabilità quotidiana e in-dividuale collaborando adun’etica condivisa.” Gli stru-menti possono essere diver-si, ma rimane una questionedi fiducia: per i cristiani difede che, come atto umano èessenziale, ma deve tradursiin termini di tipo antropolo-gico e non solo dogmatico.Per tutti, in ogni caso, è unaquestione di fiducia, da daree da attendere: così ciascunocostruisce la propria storia,che deve essere storia collet-tiva e non individualista, chedeve essere partecipata eproiettata verso l’altro, chedeve condurre le scelte dellapolitica e quelle individualiin una prospettiva di benecomune. Insieme, come in-sieme avanzano i lavoratoridel Quarto Stato e, “conquesta postura, chiedono li-bertà, fraternità, giustizia”.

Manuela Bonadeo

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TORTONA - Domenica 9ottobre presso la Casa diRiposo del Centro MaterDei “Don Orione” di Torto-na si è tenuta la tradizionale“Festa dei nonni”. E’ stata una giornata di fa-miglia, dove si congiungo-no agli ospiti i loro parentiattorniati dai dipendenti evolontari che operano nelCentro. Al mattino è stata celebratala santa messa festiva pre-sieduta da don Paolo Cle-rici. Dal “banchetto di noz-ze spirituale” che la liturgiaodierna ci ha richiamato, siè poi passati al “banchettodella fraternità”. Infatti ilpranzo è il momento princi-pale dove, tra una portata el’altra, si omaggiano i non-ni, i dipendenti e i volontarii quali vengono ringraziatisimbolicamente e di vero

cuore per i loro servizi cheprestano alla Struttura. Un momento di riconoscen-za reciproca che esprimeuna vera unione. Il grazie corale più sentito èper coloro che sono l’animadell’organizzazione ed inparticolare alla Francesca,dipendente “orionina” checon dedizione e vero spiritocarismatico opera quotidia-namente a contatto con inonni e soprattutto con iparenti. Il tutto si può riassumere inuna frase evangelica: “uncuor solo ed un anima sola,per la tua gloria Signore”questo è quanto si deve es-sere in una casa di donOrione come lui stessovuole, questo si vive perquanto si possa al CentroMater Dei.

Fabio Mogni

TORTONA - Il 5 ottobresi è tenuto un incontro tratutti i Dipendenti della Di-rezione Territoriale Torto-nese della Banca RegionaleEuropea, alla presenza delPresidente, Luigi Rossi diMontelera e del DirettoreGenerale Roberto Tonizzo.L’evento si è svolto pressola sala convegni della Fon-dazione CRTortona, e havisto riunite circa 200per-

sone della banca che lavo-rano nell’Alessandrino e inparticolare nel Tortone-se,per discutere delle attività edei principali progetti incorso. Tra gli obiettivi del-l’incontro, quello fonda-mentale di approfondire laconoscenza della nuova ar-ticolazione organizzativa,che la banca ha varato dalmese di agosto con l’inten-to di consolidare la propria

presenza nel territorio edessere sempre più vicina al-le famiglie ed alle imprese,con un servizio di eccellen-za e la maggior rapidità deitempi di risposta. Infatti,con il nuovo modello distri-butivo, la banca ha istituitosei Direzioni Territorialirette ciascuna da un respon-sabile competente nei di-versi segmenti di mercato,che è il principale riferi-mento sul territorio, con unlivello decisionale molto

elevato. Un forte segnale diattenzione, che deriva dal-l’impegno della banca difavorire e sostenere la no-stra ripresa economica.A Tortona, il Direttore Ter-ritoriale è il signor AngeloSpelta, che coordina 36 fi-liali in una delle aree stori-che della banca, che anno-verano oltre 45.000 clientied amministrano una rac-colta di oltre 625 milioni dieuro e impieghi per circa700 milioni.

La Direzione Territoriale della Banca Regionale Europea

Carlo VarniPiero Moccagatta

TORTONA - Dopo l’im-provvisa scomparsa di CarloBoggio Sola, il Consiglio diAmministrazione della Fon-dazione CRTortona riunitosinel tardo pomeriggio di gio-vedì 6 ottobre, ha nominatoalla carica di Presidente Pie-ro Moccagatta, avvocato tor-tonese, già vicepresidentedella Fondazione. A vicepre-sidente è stato nominato, suproposta dello stesso Moc-cagatta, Carlo Varni, diri-

gente industriale, già mem-bro del consiglio di ammini-strazione della Fondazione.Con la nomina del presiden-te, del vice presidente e delconsigliere Paolo Proveradeliberata in precedenzadall’Organo di Indirizzo, ilConsiglio di Amministra-zione della Fondazione tor-tonese è così tornato ad esse-re formato dal numero dicomponenti previsti dallostatuto.

Alla Casa di Riposo del Mater Dei

I nostri nonni in festa

Page 14: Il Popolo 13 ottobre 2011

GGiioovveeddìì 1133 oottttoobbrree 22001111IILL PPOOPPOOLLOOppaagg.. 1166 TTOORRTTOONNAA

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GARBAGNA - Domenica 9ottobre ha avuto luogo congrande successo la 42esimaedizione della sagra delle ca-stagne a Garbagna. La manifestazione si è svoltaanche quest’ anno all’inse-gna della tradizione e ha ri-chiamato nel comune unafolta presenza di pubblicoproveniente dalle zone circo-stanti e dalle limitrofe pro-vince di Pavia, Milano e Ge-nova. Viene sempre ricono-sciuto un unanime consensoper questa sagra. I motivi sono principalmentedue: l’accoglienza dei volon-tari della Pro Loco e l’ap-prezzabile qualità dei pro-dotti gastronomici che ven-gono offerti ai presenti du-rante la giornata.

La sagra ha conosciuto il suoinizio alle ore 12 in piazzaPrincipe Doria. Il pomerig-gio è stato tutto dedicato allaregina dell’autunno, la casta-gna per l’appunto. Questo frutto stagionale èstato proposto in diverse va-rietà di produzioni, dalla fa-mosa “castagna caldarrosta”alla tipica “crema di marro-ni”. Tra i garbagnoli si è vo-ciferato dell’impiego di bensedici quintali di castagneche nelle tre sere precedentila manifestazione un labo-rioso gruppo di cinquanta ta-gliatori ha inciso paziente-mente una ad una. I responsabili della Pro Locohanno affermato che questolavoro si è reso necessarioper garantire la migliore

qualità possibile al prodotto. Le caldarroste sono state“saltate” in sei grandi padel-loni guidati da dodici espertifuochisti che le hanno cuci-nate su un fuoco ottenutodalla combustione della le-gna dei boschi circostanti.Lungo il paese sono stati al-lestiti numerosi stand di pro-duttori locali che hanno po-tuto presentare le loro spe-cialità gastronomiche. Particolarmente affollato lospazio in cui la Pro Loco diGarbagna ha distribuito i fa-mosi “salamini alla piastra”accompagnati dal tradiziona-le vino rosso del territorio. I tanti convenuti alla manife-stazione sono stati allietatidalla buona musica grazieall’intrattenimento ad opera

dell’orchestra “Music Livedi Ida”. I più piccini invecehanno conosciuto momentidi ilare divertimento con igiochi e le animazioni itine-ranti di giocolieri e trampo-lieri, per le vie del paese.Non sono tuttavia mancatinemmeno gli spazi dedicatiall’arte e all’artigianato, leperle consolidate della tradi-zione garbagnola, che rendo-no questo comune famoso intutto il nord Italia. In molti punti infatti i botte-gai e i restauratori hannoesposto le loro pregiatissimeopere, dai mobili rustici aquelli antichi, dai restauri dicornici e di quadri “d’auto-re” alle pregevoli imbottituredi antiche poltrone. E poi stoffe, soprammobili epiccoli arredi di ogni tipoche hanno catturato l’atten-zione dei più esigenti. La realizzazione di questaedizione è stata resa possibi-le grazie all’intesa tra la ProLoco e il Comune di Garba-gna nonché grazie alla colla-borazione della ComunitàMontana Terre del Giarolo eal contributo della RegionePiemonte.Grande soddisfazione è stataespressa dal Sindaco Natali-no Ormelli e dall’intera am-ministrazione comunale perl’ottima riuscita della mani-festazione come numero divisitatori.

Matteo Coggiola

Convegno regionale dei Gruppidi Volontariato Vincenziano piemontesi

EVENTI / TORTONA

L’arte raccontata da Giovanna FranzinPiacevole serata al Circolo di Lettura “1894” di Tortona,giovedì 6 ottobre, in occasione della presentazione del sag-gio “Se vuoi chiamarla Arte” di Giovanna Franzin, pontecu-ronese, curatrice di mostre e appassionata d’arte. Dopo i sa-luti del Presidente del Circolo Mario Merlino, Roberto DelConte ha presentato l’autrice che, con il supporto di SilviaMassari, esperta di storia dell’arte e mediante la proiezionedi immagini ha intrattenuto il pubblico con stimolanti rifles-sioni sugli esiti e sulle sorti dell’arte contemporanea, fornen-do criteri interpretativi per accostarsi al mondo complesso etalora sconcertante dell’arte attuale con maggiore consape-volezza critica. Hanno fatto da cornice alla serata un’interes-sante esposizione di opere di artisti locali e non e il M° GianMaria Franzin che con la soprano Silvia Alesina ha improv-visato dei commenti sonori ispirati alle opere esposte.

La poesia sarà la protagonista del nuovo appuntamento sullafrequenza 96,400 FM e in diretta sul sito internet www.ra-diopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda domenica 16ottobre alle ore 20,30 il conduttore Andrea Bobbio proporràalcuni testi poetici tratti dalla silloge “I Fasti del Grigio”,pubblicata nel 2005 dalle Edizioni Lepisma di Roma. Loscrittore Luca Benassi, autore del libro, introdurrà e leggeràle poesie. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppu-re, in alternativa, martedì 18 ottobre, sempre alle ore 20,30.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONALuca Benassi a Caleidoscopio

Domenica 9 ottobre la manifestazione ha riscosso un enorme successo

Sabato 15 ottobre a Tortona si terrà la Giornata Regionaledi Formazione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano delPiemonte. Il tema sarà “Una rinnovata azione dei Gruppinella nuova società multietnica”. L’appuntamento è alleore 10 al Centro Mater Dei con l’introduzione a cura del-l’assistente regionale Padre Giovanni Battista Bergesio.Seguirà la relazione di Padre Gherardo Armani sul tema“Promuoversi per promuovere. Non di solo pane vivel’uomo”. Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno conla relazione di suor Angela Pozzoli su “Le sfide dell’im-migrazione. Immigrati: conoscerli, dialogare, intervenire”.Alle ore 16,30 nella cripta del Santuario della Madonnadella Guardia sarà celebrata la Messa a conclusione dellagiornata di studio e di riflessione sull’attività di questi im-portanti organismi di volontariato e aiuto sociale.

GUAZZORA - Nel ricordodel 150° dell’Unità d’Italia,domenica 9 ottobre, in unasplendida e fresca giornata

di sole, la parrocchia diGuazzora ha organizzatouna gita a Torino. Guidatidal diacono Ernesto Stra-

mesi e da Sergio Brugne-rotto i 51 fra parrocchiani eamici di Tortona, Castel-nuovo Scrivia e Molino deiTorti hanno visitato in mat-tinata il centro storico perpoi salire alla Basilica diSuperga per una visita alsantuario e alle tombe reali. Nel pomeriggio visita delPalazzo reale di Torino perpoi fare rientro alle localitàdi partenza non senza averconsumato un’abbondantemerenda-cena con i salumi,formaggi e crostate offertedai partecipanti il tutto in-naffiato da ottimo vino deicolli del Monferrato.

La parrocchia di Guazzora in gita a Torino

TORTONA - Circa 10.000marinai da tutte le regioniitaliane hanno sfilato dome-nica 25 settembre a Gaetain occasione del XVIII ra-duno nazionale dei marinaid’Italia. Tra gli uomini delmare provenienti da tutte leparti d’Italia era presenteanche una delegazione del-la sezione marinai di Tor-tona, guidati dal presidenteGiuseppe Calore. Alla cerimonia hanno presoparte il Capo di Stato mag-giore della Marina, Ammi-raglio Bruno Branciforte, lapresidente della RegioneLazio, Renata Polverini, ilpresidente dell’Associa-zione Nazionale Marinaid’Italia, Paolo Pagnottella eil sindaco del Comune pon-

tino Antonio Raimondi, ol-tre a molte autorità politi-che, militari e religiose del-la zona. I gruppi Amni hanno sfilato

schierandosi sulla parte dellungomare Caboto compre-sa tra la porta Carlo quintoe piazza Bonelli. Il gruppo tortonese è giunto

nella cittadina laziale sindalla giornata di venerdì,intervenendo al Premio Na-zionale TV “L’Altra Italia -Vite da Premio”, che si èsvolto il 23 e 24 settembrepresso l’albergo dove eraalloggiato. Tra i premiatianche il presentatore PippoBaudo e la regista RossellaIzzo. I Marinai tortonesihanno anche trovato il tem-po di fare una visita allebellezze del luogo: la for-tezza aragonese, quella an-gioina e il Santuario dellaS.S. Trinità o “Santuariodella Montagna Spaccata”edificato dai monaci bene-dettini nell’XI secolo. Nelviaggio di ritorno a Tortonahanno fatto tappa all’abba-zia di Montecassino.

I Marinai di Tortona al raduno nazionale a Gaeta

Le castagne regine della sagra di Garbagna

Page 15: Il Popolo 13 ottobre 2011

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefe-stiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefesti-va 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261):ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel.2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30);Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel.33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011Giovedì 13 ottobre: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel.0143 76255)Venerdì 14: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)Sabato 15: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Domenica 16: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 -(tel. 0143 2166)Lunedì 17: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143

2310)Martedì 18: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 01432321)Mercoledì 19: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 01432994)Edicole aperte domenica 16 ottobre 2011Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone,Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, ViaPapa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi,Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, viaMarconi; Ferrarese, via Verdi.

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VIGNOLE BORBERA -Venerdì 14 ottobre alle ore21, presso la Sala Espositivadi Vignole Borbera, seratadedicata alla Scuola dell’In-fanzia Parrocchiale Paritaria“V. Cauvin” con l’esecuzio-ne di un concerto organizza-to dalla Parrocchia di SanLorenzo Martire in collabo-razione con l’Assessorato al-la Cultura del Comune.Protagonisti della serata sa-ranno il soprano FlaviaMorisi, il basso GianmariaPatrone e al pianoforte DonPierangelo Pietracatella; ilprogramma spazierà dallamusica di J. S. Bach del qua-le ascolteremo il ConcertoItaliano e alcune arie tra lequali la celebre “Bist di Beimir”, passando poi ai famosiValzer di F. Chopin per arri-vare a W. A. Mozart con l’e-secuzione delle arie più co-nosciute tratte da “Le Nozzedi Figaro”, “Don Giovanni”e “Così fan tutte”. FlaviaMorisi, laureata in DAMS(Discipline dell’Arte, Musi-ca e Spettacolo) pressol’Università degli Studi diPadova, studia Canto Liricopresso il Conservatorio dimusica “A. Pedrollo” diVicenza. Ha partecipato co-me solista a concerti del-l’Accademia del Concerto.È membro della coraleSchola San Rocco, diretta daF. Erle, con la quale parteci-pa a numerosi concerti na-zionali ed internazionali alfianco di musicisti di ottimafama, come Andràs Schiff,l’Orchestra del Teatro O-limpico, Giovanni Gugliel-mo, Archicembalo Ensam-ble. Gian Maria Patrone, sidedica allo studio del cantosotto la guida del M° CarloDe Bortoli presso l’IstitutoMu-sicale “Alfredo Casella”di Novi Ligure. Si è diplo-mato in canto con il massi-mo dei voti sotto la guida diMaria Trabucco presso ilconservatorio “Nicolò Pa-

ganini” di Genova. Comestudente del conservatoriopartecipa ai concerti in diret-ta presso Radio Vaticana. E’ finalista al concorso“Alfano” di San Remo. Ha partecipato a numerosicorsi di perfezionamentosotto la guida di Ugo Benellie Laura Groppi. Ricca è l’at-tività concertistica che lo havisto impegnato in numerosiconcerti sinfonici sia di mu-sica sacra che nel repertoriobarocco. In campo operisticoha ricoperto ruoli di bassobuffo in un repertorio che vada Mozart a Rossini e Do-nizetti. Pierangelo Pietraca-tella, presbitero della Dio-cesi di Tortona, pianista, si èbrillantemente diplomato nel1992 in pianoforte sotto laguida della prof.ssa AnnaLovisolo presso il Conser-vatorio di Musica “A. Vi-valdi” di Alessandria.Membro dell’“Ensemble dimusica contemporanea”,pianista e clavicembalistadell’orchestra del “Vivaldi”sino al 1995, è stato pianistatitolare del coro del TeatroComunale di Alessandria edel “Casale Coro” di CasaleMonferrato. Ha collaboratoalla rappresentazione di nu-merosi allestimenti operisticie concerti di musica sacrasia come pianista, organistache come direttore di coro,in Italia e all’estero (Francia,Svezia). Maestro collabora-tore e pianista di scena alThéatre de l’Opéra di Nizza,per il quale ha collaboratoaltresì con l’Opéra di Mon-tpellier, il 2 ottobre del 2000è entrato nel SeminarioVescovile di Tortona.Ordinato sacerdote il 4 giu-gno del 2006, attualmente èParroco di Vignole Borberae membro della Commis-sione Diocesana per l’ArteSacra. L’ingresso al concer-to sarà ad offerta, il ricavatosarà devoluto alla Scuoladell’Infanzia Parrocchiale.

Concerto per la Scuolad’Infanzia di VignoleFesta della Madonna del Rosario a Pozzolo

POZZOLO FORMIGA-RO - Anche quest’anno, do-menica 2 ottobre, si è svoltain una cornice solenne la fe-sta patronale della parroc-chia di S. Nicolò a PozzoloFormigaro: la Madonna delRosario. In un clima estivoalle ore 16 si è cantato ilVespro solenne della BeataVergine Maria con l’omeliarivolta ai fedeli, secondo or-mai una consolidata abitudi-ne, dal parroco di S. Marti-no, don Fulvio Sironi, il qua-le si è soffermato particolar-mente sulla virtù dell’umiltà,caratteristica del cuore diMaria che nel Magnificatcanta: “…ha guardato l’u-miltà della sua serva…” e diCristo che, come affermasan Paolo nella lettera aiFilippesi “…non consideròun tesoro geloso la sua ugua-glianza con Dio, ma spogliose stesso”. L’umiltà è la ra-dice del servizio sia in ambi-to parrocchiale sia in quellosociale. La Chiesa era vera-mente gremita. Accanto alParroco di San Martino e lo-gicamente a quello di SanNicolò, don Stefano, era pre-sente don Fulvio Berti, par-roco di Persi, che respira unpo’ di aria pozzolese o me-glio dei Cascinotti.Terminato il Vespro si èsnodata la lunga processioneper le vie del paese, accom-pagnata dal suono della lo-cale banda musicale, e scan-dita dalla preghiera del Ro-sario. Come è ormai consue-tudine, erano anche presentialcune confraternite dellazona con i loro bellissimo

Cristi; quest’anno c’eranoquella di Variana e quella diVoltaggio. La Madonna eraportata a spalle dagli uominie attorniata dalle donne dellaCompagnia del S. Rosario,ancora viva nella parrocchiae che vede l’adesione di cir-ca cento iscritti.Davanti alla processione tro-vavano posto gli stendardidella Confraternita delGonfalone, altra realtà dellaParrocchia, quello dellaCompagnia del S. Rosario edell’Azione Cattolica. Erapresente l’amministrazionecomunale con il relativogonfalone, il Comandantedella Polizia Municipale, laprotezione Civile, sia in rap-presentanza ufficiale sia inservizio d’ordine, l’associa-zione Pozzolo d’Argento e ilCentro Anziani del Comune.Sono stati invitati anche i ra-gazzi che avevano partecipa-to all’Estate Ragazzi e unpiccolo gruppetto, con i loro

cappellini colorati, era pre-sente. Rientrati in Chiesa, ilpriore della Compagnia delRosario, Camillo Dulac Ca-pet, ha omaggiato le autorità,le Confraternite e le associa-zioni presenti con un’iconadella Beata Vergine Mariadel Rosario. La BenedizioneEucaristica ha concluso ilmomento della preghiera.La festa è poi continuata sulsagrato della Chiesa con l’e-sibizione della Banda, e nelcortile della Canonica con ilrinfresco preparato dal grup-po delle donne, insieme adalcuni volontari di altre asso-ciazioni pozzolesi che hannopreparato frittura di pesce,panissa e patatine. Anche questo fa parte dellaproposta della festa patrona-le, come momento di comu-nione, amicizia e aggrega-zione così importate oggi.Il gruppo di Azione Cattoli-ca e della Catechesi si è im-pegnato nell’animare un pic-

colo mercatino missionario.Nella mattina è stata celebra-ta la S. Messa solenne delleore 11, animata dalla coraleparrocchiale diretta dal M°Lorenzo Caramagna.Durante la Settimana prece-dente la parrocchia ognigiorno si è ritrovata alle ore17 a pregare il Rosario e ce-lebrare l’Eucaristia durantela quale il Parroco, fornen-done anche la traccia scritta,ha guidato la comunità cri-stiana a riflettere e a con-frontarsi con i Dogmi Ma-riani della Divina Mater-nità, della Perpetua Vergi-nità, dell’Immacolata Con-cezione, dell’Assunzione alcielo, con un corollario sullaMediazione Materna diMaria. Venerdì 30 ottobre,un gruppo significativo, haaccolto l’invito per un mo-mento di catechesi propostadal domenicano Padre An-gelo Bellon, il quale ha trac-ciata le linee principali dellastoria del Rosario, offrendoindicazioni preziose sul sen-so della medesima preghierae su come viverla e valoriz-zarla al meglio.Il Padre Domenicano si èsentito a “casa sua”. Infattila chiesa di San Nicolò hauna vetrata, un affresco e unbellissimo busto ligneo cheraffigurano San Domenico eanche un altare, con relativapala e un busto ligneo di SanVincen-zo Ferrer. L’augurioè che i doni ricevuti da Dioin questa bella circostanzavedano tutti impegnati a por-tare frutto nella santità.

c.s.

NOVI LIGURE - Oggi,giovedì 13 ottobre, presso ilMuseo dei Campionissimi diNovi sarà inaugurata unanuova mostra, interamentededicata al mondo delle dueruote, proprio in coincidenzacon la corsa ciclistica “GranPiemonte”, classica cheprenderà il via da Piasco(CN) per concludersi proprioa Novi Ligure dopo 199 chi-lometri. La mostra è intitola-ta “Bicinvetrina”, una straor-dinaria anteprima sulle bici-clette da strada che le piùimportanti case produttrici

proporranno nel 2012; traqueste, a disposizione pertutti gli appassionati, saran-no presenti anche i modelliin carbonio dell’ultima gene-razione presentati nelle fieredi Milano, Colonia e Padova2011. La mostra, che saràinaugurata subito dopo l’ar-rivo della gara, rimarrà aper-ta fino al prossimo 8 gen-naio, sarà allestita nella na-vata centrale del Museo, ac-canto alla pista che mostral’evoluzione delle due ruoteattraverso l’esposizione per-manente di bici storiche. A

questa vetrina dell’eccellen-za ciclistica saranno presentile principali aziende italiane:Bianchi, Bmc, Bottecchia,Casati, Colnago, Fondriest,Giant Italia, Hbm, Finotti,Marchisio, Olmo, Pinarello,Rodman, Tommasini, Tor-pado, Viner, Wilier Triesti-na. Ci sarà spazio anche peraccessori e abbigliamentocon le ultime novità propo-ste da aziende leader del set-tore: Las Helmets, RudinoGruppo, Bee 1. La manife-stazione è stata realizzatagrazie all’iniziativa e alla di-

sponibilità del Comitato diPromozione delle attività delMuseo che, riunitosi a di-cembre 2010, ha steso unprogramma di attività, tracui proprio quella di aggior-nare le sale del Museo con leproposte del 2012 per i cicli-sti agonisti e amatori. Lamostra sarà aperta al pubbli-co il venerdì dalle ore 15 alleore 19; il sabato, la domeni-ca e i giorni festivi dalle ore10 alle 19. Il prezzo dei bi-glietti è stato fissato in 7 eu-ro l’intero e 4 euro il ridotto.

Vittorio Daghino

“Bicinvetrina” al Museo dei Campionissimi di Novi

Il 2 ottobre le celebrazioni in onore della Patrona della parrocchia di S. Nicolò

Page 16: Il Popolo 13 ottobre 2011

SERRAVALLE SCRIVIA- Mercoledì 5 ottobre alleore 21 presso il salone delPensionato “Mons. Guerra”di Serravalle Scrivia, si èinaugurato il nuovo AnnoPastorale con il primo dei seiincontri, previsti per il mesedi ottobre, per riflettere in-sieme sul tema: “Parrocchia:quale futuro?”.Il parroco, don GiuseppeBruniera, ha introdotto la se-rata sottolinenando la sfida el’impegno che tale domandaimplica per la nostra identitàculturale cristiana. “E’ im-portante essere riferimentiumili e autorevoli soprattuttoper le nuove generazioni alfine di essere non cimeli damuseo ma storia di fede vi-va, attuale anche se ricca disecoli. Per non creare unmondo sofisticato, è neces-sario rinnovarci con corag-gio, evitando di irrigidirci inabitudini e costumi schlero-tizzati. Anche l’individuali-smo uccide i rapporti e negal’edificazione di una comu-nità”. “Ecco perché”, con-cludendo la prolusione, ilnostro parroco puntualizza:“dobbiamo fare leva sullaregina delle virtù, l’umiltà,per educare e lasciarci edu-care in un cammino di cre-scita progressiva”. E’ a que-ste parole, quindi alla neces-sità di sentirsi popolo di Dio,di desiderare di vedere ilvolto missionario della no-stra comunità, che il prof.Gian Franco Agosti fa segui-re la propria relazione, rife-rendosi ai sette momenti,giudicati fondamentali daiVescovi Italiani, affinchéuna parrocchia possa comu-nicare il Vangelo in un mon-do che cambia: le parrocchiedevono essere dimore chesanno accogliere e ascoltarepaure e speranze della gente;l’iniziazione cristiana, intesacome unità intorno all’Eu-caristia; la domenica intesacome sorgente della vita par-rocchiale (lo slancio missio-nario ha la propria originenella domanica), la parroc-chia è al servizio della fede,delle persone e individuanelle famiglie i luoghi doveserviamo la domanda di fe-

de; la dimensione popolaredella parrocchia; le parroc-chie non possono essere dasole; è necessaria una pasto-rale integrata: la diocesi, leparrocchie sono collegate traloro; una parrocchia ha biso-gno di nuovi protagonistiche dovrebbero nascere dauna lettura attenta, creandospazi di comunicazione.Il prof. Agosti precisa cheuna parrocchia è missionariase rispetta questi sette titoli eche questo cammino si rea-lizza nell’alveo della nuovaevangelizzazione la quale, seè autentica, diventa promo-zione umana, quindi capa-cità di interrogarci non tantosugli strumenti più belli daadottare per impegnarci nelnostro essere missionari, masul nostro vissuto. Noi siamol’oggetto principale della no-stra evangelizzazione. Chievangelizza è lo SpiritoSanto, non le nostre doti!La comunità degli apostoli,di cui leggiamo nelle letteredi San Paolo, è un’idealitàmai raggiunta.Inevitabilmente, dobbiamofare i conti con i limiti, la fi-nitizza della realtà umanama possiamo essere fedeliallo Spirito Santo che evan-gelizza! Ora, ci sono espres-sioni ricorrenti nella nostraquotidianità: secolarizzazio-ne, immigrazione, globaliz-zazione, comunicazione,economia e politica, ricercascientifica e tecnologica, “ilcortile dei gentili”, come de-finisce il confronto con le al-tre culture il Papa Benedetto

XVI, ma la questione di fon-do, al di là di ciò che ognunodi noi potrebbe pensare leg-gendo o ascolanto queste pa-role, è il nostro interesse aportare la domanda di Dio inqueste questioni. In realtà, lanuova evangelizzazione è laprima evangelizzazione; èquesta la cura pastorale e,per attuarla, non possiamofare finta di niente, fare co-me se la gente non fossecambiata... anche noi siamocambiati! Ciò di cui gli uomini di tuttii tempi hanno bisogno è laSperanza, la possibilità diavere la capacità di alzare losguardo e per vivere da uo-mini, è necessario vivere in-sieme, andare a fondo dellapropria fede, realizzare unavita piena...Ecco allora, che tutto si ridu-ce; uniti intimamente a Cri-sto, il fare, i ”ruoli”, gli anta-gonismi vengono meno...Essere popolo di Dio signifi-ca operare una conversionepersonale e pastorale, viverein umiltà, avere l’audaciadell’indignazione, viveresenza la paura dell’altro, vi-vere nell’obbedienza e nelladisobbedienza ascoltando laParola, vivere la libertà co-me responsabilità, viverepregando perché ogni tempoè tempo di preghiera, di li-turgia, di divertimento...L’evangelizzazione dellaChiesa si realizza, quando laParola di Dio diventa larealtà della nostra vita nellamolteplicità dei suoi aspetti.

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TRADIZIONI / CANTALUPO L.

Domenica 2 ottobre la Comunità Montana Terre delGiarolo in collaborazione con le Pro Loco di CantalupoLigure, Albera Ligure, Mongiardino Ligure e il Consorzio“Carni all’Erba” ha organizzato presso il Palazzetto delloSport di Cantalupo Ligure la sesta edizione della festa del-la Carne all’erba. A pranzo è stato possibile degustare laspecialità ovvero il vitello allo spiedo. Nel pomeriggio si èsvolto l’atteso palio dei balloni che consiste nella gara dirotolo dei balloni a squadre. La manifestazione ha visto lapartecipazione di ben 166 partecipanti ed è stato molto se-guito dalle diverse tifoserie. Il palio è stato vinto dallasquadra di Borassi.

Il primo romanzo di Marco Frattini

A Serravalle il primo di sei incontri dedicati al tema

“Parrocchia: quale futuro?”

Sesta festa della carne all’erba

EVENTI / PARODI LIGURE

Domenica 9 ottobre presso l’ex abbazia di San Remigio aParodi Ligure si è aperta la mostra internazionale “AbbeyContemporary Art”, che sarà prorogata fino al 16 ottobre vi-sta la grande richiesta dei molti visitatori che hanno apprez-zato le straordinarie opere eseguite in loco dagli artisti.

Arte internazionale all’abbazia S. Remigio

SERRAVALLE SCRIVIA- Venerdì 14 ottobre alle ore21 sarà presentato presso laBiblioteca comunale “Alle-gri” il libro “Vedere di corsae sentirci ancora meno” laprima opera di Marco Frat-tini. Marco Frattini nasce aMilano il 27 luglio 1976, silaurea in odontoiatria e pro-tesi dentaria e si occupa diodontoiatria speciale ma halavorato anche come musici-sta e fonico. Nel 2006 inconseguenza a una gravemalattia, rimane permanen-temente audioleso. In segui-to diventerà un maratoneta ecampione di corsa, espertodi sistemi per l’inclusioneculturale nella disabilità. Haideato e collabora con l’as-sociazione culturale Li.Fra eal progetto “Il teatro oltre il

silenzio”. Questa opera pri-ma dell’autore, che è statapresentato per la prima voltanella splendida cornice del-l’alta Valtellina, è stata pa-trocinata dalla FederazioneSport Sordi Italia e presenta-ta in collaborazione con l’as-sociazione culturale Li.Fra ela rivista specializzata X-RUN. Il libro affronta inmodo profondo e toccante ledifficoltà di un ragazzo alleprese con emozioni, pensieri

e sentimenti. Il racconto apredurante capodanno 2008 eCosmo Capoverde, il prota-gonista, si ritrova da un gior-no all’altro senza più sentirenulla a causa di una malattia.Cosmo Capoverde decide discrivere un libro sulla corsa,ma, incontra Laura e partealla volta di una lunga mara-tona introspettiva che lo por-terà a riconsiderare la realtàsecondo nuovi punti di os-servazione. Il protagonista aveva sempreavuto paura di esprimersi edichiarare apertamente quel-lo che sentiva e provava, mascopre che ora ha il proble-ma opposto: quello di avertroppe cose da voler raccon-tare. Questo è un diario bio-grafico reale, che non lasciaspazio a false speranze.

A “Dolci Terredi Novi” i corsidi cucina

CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA

Venerdì 7 ottobre a Serravalle Scrivia presso la BibliotecaCivica, grande affluenza di pubblico per la serata dedicataai 6 anni di attività per i corsi di alfabetizzazione per glistranieri, organizzati dal Comune e dall’Auser con i suoivolontari. Per l’occasione è stato presentato il libro “L’im-portante è capirsi”, fatto a più mani, sia dai docenti che daicorsisti. E’ stata anche allestita una mostra fotografica cheillustrava con molta efficacia il percorso didattico svolto.

“L’importante è capirsi”

NOVI LIGURE - Dall’8all’11 dicembre prossimi, sisvolgerà, presso il CentroFieristico di Novi Ligure,l’ormai tradizionale manife-stazione intitolata “DolciTerre di Novi”, preceduta daun’importante rassegna eno-gastronomica, con abbinatoun “Corso di cucina”, cheprenderà il via il prossimo24 ottobre. Quest’anno la kermesse delgusto, giunta alla sedicesimaedizione, sarà dedicata allecarni ed ai salumi e le lezio-ni per diventare cuochi pro-vetti si adeguano di conse-guenza. Il Corso sarà così struttura-to: un corso cucina di baseed un corso di cucina avan-zato; 4 serate, più 1 facolta-tiva, il lunedì ed il mercoledìdalle ore 19 alle ore 22. Il costo complessivo è statofissato in 180 euro per ilcorso base ed in 200 europer il corso avanzato; saran-no ammessi al massimo 25partecipanti. Le serate avranno un temache le caratterizza, ecco qua-li saranno. I salumi (base eavanzato): introduzione suisalumi, raclette, lasagnettealla zerba e casatiello; lecarni rosse: (base) brasati,ravioli, roastbeef, mentre,(avanzato) filetto alla Wel-lington, tournedos alla Ros-sini, Fondue bourguignonnecon salse; le carni bianche:(base) insalata di pollo, co-niglio alla ligure, tonno diconiglio, tacchino alle olive,mentre, (avanzato) lasagneverdi al ragù di coniglio, co-niglio ripieno tacchinellafarcita, tonno di coniglio; lacarne di maiale e altro (ba-se) arista con scalogni e me-le, risotto con pasta di sala-me, invece, (avanzato): a-gnello alla provenzale, pa-niccia alla vercellese, paté difegatini misti, fegato nellarete; la cacciagione (facolta-tiva): lepre in salmì con ta-glierini, terrina di cinghiale,caponet di cervo.Le iscrizioni sono già apertepresso il Comune di NoviLigure, Ufficio Turismo, al3° piano.

Davide Daghino

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Descritti nella Guida delle Valli Curone, Grue e Ossona

La convention ha visto l’adesione di numerose autorità piemontesi

I due sentieri montani di LunassiFABBRICA CURONE - Ilnono e il decimo sentieroproposti dalla Guida Escur-sionistica delle Valli Curo-ne, Grue, Ossona muovonoda Lunassi, caratteristicafrazione del comune diFabbrica Curone a 762 me-tri s.l.m. Entrambi sono in-dicati ad escursionisti poi-ché presentano le tipichecaratteristiche dei percorsidi montagna.Il primo dei due, denomina-to “La strada del vaglio”, èindicato dal segnavia 109 esi dispiega per 5,7 km.Dalla chiesa di Lunassi siprosegue in salita in dire-zione sud fino a incrociareun primo bivio e, tenendola destra, un secondo bivio.Si continua a destra per en-trare nel bosco e raggiunge-re un rio; da qui si sale inripida salita attraversandoboschi misti e radure fino araggiungere i grandi boschidi faggio. Si abbandona la strada ster-rata per proseguire sulla de-stra su uno stretto sentieroche attraversa orizzontal-mente una faggeta e saleraggiungendo la parte altadel paese di Bruggi a 1060metri.L’escursione può essere ef-

fettuata a piedi, a cavallo oin mountain bike.Il sentiero seguente, “Lavecchia mulattiera”, è indi-cato dal segnavia 110 e siestende per 5,4 km fino araggiungere il Colle dellaSeppa a 1485 metri. Dallachiesa di Lunassi si prose-gue in salita in direzionesud fino a incrociare un bi-vio; si svolta a sinistra perimboccare una vecchia mu-lattiera che conduce a unastrada sterrata. Si continuaa sinistra fino a incontrareun altro bivio, si svolta adestra in salita incontrandoil sentiero 111 “la Riva delMezzadro” che provienedal paese di Forotondo. Si

continua a destra per circa100 metri, poi a sinistra inleggera salita abbandonan-do il sentiero 111 che con-duce al paese di Bruggi.Dopo aver attraversato unbosco di larici si giunge aiprati sommitali del MonteCarmo da cui si gode unasplendida vista sulla ValCurone. Giunti sul crinale si seguesvoltando a sinistra la stra-dina sterrata in direzioneest attraversando prati e bo-schi di faggio fino a rag-giungere in circa trenta mi-nuti il Colle della Seppa. Il sentiero è consigliato apiedi.

Valeria Sala

A Tortona il primo incontro provinciale dell’ANIOCTORTONA - Domenica 2 ottobre siè tenuta la prima edizione della festadell’ANIOC (Associazione NazionaleInsigniti Onorificenze Cavalleresche)organizzata dalla delegazione alessan-drina. Questa associazione si prefiggedi condividere i valori della Cavalle-ria e di tutti coloro che sono stati insi-gniti di questi titoli della RepubblicaItaliana, dell’ordine di Malta, dei Ca-valieri del Santo Sepolcro e di quelliriconosciuti dalla Santa Sede.Alla cerimonia erano presenti il Se-gretario Generale dell’associazione,Conte Maurizio Monzani, in rappre-sentanza del Presidente nazionale, On.Carlo Giovanardi, il delegato regiona-le del Piemonte, Carlo Varni, il dele-gato di Alessandria, Pietro Governale,assieme alla vice delegata, BarbaraPaglieri e il delegato provinciale, Vin-cenzo Lamattina.

Erano inoltre presenti, il sindaco,Massimo Berutti, il prefetto di Ales-sandria Francesco Castaldo, il questo-re, Filippo Dispenza, gli onorevoliEnrico Pianetta, Renzo Patria e MarioLovelli, la senatrice Rossana Boldi, ilvice presidente della Regione Pie-

monte, Ugo Cavallera, oltre alle nu-merose autorità civili provinciali e cit-tadine, nonché numerosi sindaci deltortonese. C’erano anche venti dele-gazioni dell’ANIOC provenienti datutto il Piemonte. Presso il TeatroCivico Comunale si è tenuto il conve-gno in occasione del 150° anniversa-rio dell’Unità d’Italia, con la relazionedella professoressa Carla MoruzziBolloli, esperta di Storia del Risorgi-mento. La Santa Messa, celebrata dalVescovo, Mons. Martino Canessa,concelebrata dal Cappellano Regiona-le ANIOC don Augusto Piccoli, e dalparroco della Cattedrale, Mons. CarloCurone, è stata animata dal Coro dellaPolizia di Stato della Scuola di Ales-sandria.Nel corso della giornata sono statiraccolti i fondi che saranno donati alPiccolo Cottolengo di Don Orione.

Al via il corsoper diventarevolontari AVO

IN BREVEIN BREVE

CERIMONIA / CASTELNUOVO S.

Venerdì 14 ottobre, alle ore 10, presso l’ex collegio deiGesuiti di Castelnuovo Scrivia (piazza Vittorio Veneto) ina-ugurazione di una lapide voluta dall’Amministrazione Co-munale di Castelnuovo Scrivia per ricordare la formazionescolastica di Giuseppe Pellizza a Castelnuovo Scrivia (1879-1881). Dopo il saluto del Sindaco di Castelnuovo Scrivia,Pierangelo Luise e di quello di Volpedo, Giancarlo Caldone,ci saranno gli interventi del Dirigente Scolastico dell’Istituto“Baxilio” di Castelnuovo Scrivia, Lorenza Daglia e di EttoreCau, presidente dell’associazione Pellizza. Seguirà la letturadi alcuni scritti del giovane Pellizza alla famiglia dal convit-to castelnovese, a cura degli alunni delle quinte A e B dellaScuola Primaria di Castelnuovo.

Una lapide per ricordare Giuseppe Pellizza

EVENTI / VOLPEDO

Domenica 16 ottobre, alle ore 21, il Comune, la Parrocchia,il Circolo “Il paese” la Famiglia Penati Malaspina e laProvincia di Alessandria organizzano una serata di poesia emusica nella Pieve di San Pietro. Maria Rosa Scomparin leg-gerà alcune sue liriche tratte dalla raccolta “Un Cappellino diPaglia” e sarà accompagnata da Domenico Solio e Alessan-dro Taulino al pianoforte, da Simone Taulino e FrancoTaulino al flauto e fagotto. Ci sarà anche l’intervento delPrefetto di Alessandria di Francesco Paolo Castaldo. Il rica-vato dell’ingresso ad offerta sarà devoluto per il restauro del-la pieve di san Pietro.

Serata di parole e musica alla Pieve

CULTURA / SALE

Nel 150° dell’Unità d’Italia, l’A.I.C. (Associazione Impegnoculturale onlus) di Sale organizza sabato 15 ottobre, alle ore15,30 nella sala consiliare del municipio, un importante con-vegno di studio sul contributo offerto al Risorgimento da nu-merosi salesi presenti tra i volontari garibaldini. Relatori laprofessoressa Carla Moruzzi Bolloli, che tratterà il tema“Garibaldi e i Garibaldini nell’Alessandrino” e GiuseppeDecarlini, che parlerà di “Combattenti e Garibaldini salesinelle guerre del Risorgi-mento (1848-1870)”. Moderatore ilprof. Gianvincenzo Chiodi. Completeranno la manifestazio-ne la mostra delle ricerche e dei disegni realizzati dagli alun-ni della scuola media “Riccardo Sineo” sulle vie salesi dedi-cate a personaggi o episodi del Risorgimento e l’esposizionedi fotografie scattate da Angelo Palagano nelle vie stesse.

Convegno sul Risorgimento

TORTONA - Sabato 8 ot-tobre alla presenza dellaPresidente Tortona, SilvanaErcoli, è iniziato il corso ba-se per gli aspiranti Volontaridell’AVO, presso il CinemaTeatro Sociale di Tortona,messo a disposizione dallaPro Loco Tortona. I volonta-ri AVO vogliono essere vi-cini al malato con sensibilitàe capacità di ascolto. Le suc-cessive lezioni (15, 22 e 29ottobre) si svolgeranno ri-spettivamente a Tortonapresso la Sala RSU dell’o-spedale, in via XX Settem-bre e a Novi presso la SalaConvegni della Croce RossaItaliana. In una di queste da-te interverrà il Pre-sidenteRegionale AVO LeonardoPatuano. Il corso tratterà ar-gomenti di psicologia, aspet-ti pratici e comportamentaliin corsia. Per la sede diTortona si svilupperanno an-che tematiche di geriatria, invista di un eventuale accessodell’associazione in struttureper anziani. Seguirannoquattro momenti di tirocinioassistito da Volontari anzia-ni e, al termine, ci sarà ilcolloquio per ottenere laqualifica di Volontario Os-pedaliero, con un impegnodi due ore settimanali.

TRADIZIONI / SELVAPIANA

Domenica 16 ottobre la Pro Loco “Amici di Selvapiana” or-ganizza la 40^ sagra della castagna. Al mattino si terrà ilmercatino dei prodotti locali e delle curiosità. Saranno espo-ste le foto storiche della Pro Loco. Dalle ore 12,30 si potran-no degustare polenta e salsiccia in piazzetta. Alle 13,30 suo-ni e balli delle “Quattro Province” con i Pifferi della Monta-gna e degustazione del gelato di marroni. Dalle 14,30 ini-zierà la distribuzione di caldarroste, accompagnate dai cantipopolari del Coro Comolpa. Alle ore 16 la musica di IdaMusic Live. Per i bambini ci sarà il Mago Canticchio.

Quarantesima sagra dedicata ai marroni

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La preven-zione gioca unruolo di fondamen-tale importanza per il man-tenimento della salute delnostro apparato scheletrico,quindi dei nostri muscoli earticolazioni. Essa si attuacon la correzione di errorialimentari (tenendo sottocontrollo il peso ponderalee preferendo una dieta equi-librata con pochi grassi, maanche rileggendo il nostrostile di vita, abolendo vizi eabitudini che possono esse-re dannosi alla nostra salu-te, primi fra tutti il fumo ela sedentarietà.E a proposito di sedenta-rietà, essa è principale cau-sa di disfunzioni metaboli-che e obesità, futuri proble-mi cardiocircolatori e arti-colari. L’attività fisica è es-senziale per il nostro benes-sere fisico, oltre che organi-co, ed è necessario pro-grammarla almeno tre voltea settimana in maniera co-stante e responsabile.

Oltre che persedentarietà l’ar-

trosi può scaturire daun uso improprio delle no-stre articolazioni, cioè damovimenti e posture sba-gliate, e quindi dannose. E’ bene perciò imparare amuoversi e agire in modocorretto, sia per preveniredolori fastidiosi, sia per fa-vorire la guarigione delleparti malate. Prima regola è quella dievitare il sovrappeso, man-tenendo l’aumento o la di-minuzione del peso ponde-rale in una forbice precisa(calcolata in base a una se-rie di fattori quali l’età, ilquadro clinico del pazientee le esigenze caloriche del-l’organismo in questione). Dedicarsi come detto aduna attività fisica regolare,preferendo la ginnastica inpalestra e/o il nuoto in pi-scina. Si può anche sceglie-re di camminare, senza im-pegni di orario o di denaro,l’importante è farlo con co-

stanza e, come minimo, trevolte a settimana. Per raccogliere oggetti daterra, ricordarsi di non cur-vare la schiena, come si fadi solito, ma piegare le gi-nocchia per arrivare a solle-vare l’oggetto (che non de-ve essere mai molto pesan-te). Usare preferibilmentepoltrone con braccioli, evi-tando così di sprofondarcidentro, ed evitare di leggeresdraiati su letti o divani po-iché si tende ad incurvare lacolonna vertebrale. Non ri-manere seduti nella stessaposizione per lungo tempo,soprattutto in ufficio, maalzarsi per sgranchirsi legambe ogni tanto, favoren-do anche la circolazionesanguigna. E, sempre allapostazione di lavoro, met-tersi seduti alla scrivania inmodo che la schiena sia ilpiù possibile diritta, evitan-do di piegarsi in avanti ecurvarsi. Se si lavora alcomputer, ricordarsi ognitanto di sgranchire le dita

delle mani, non immuni dadolori articolari (anch’esserisentono della prolungataposizione per tenere il mou-se, causa di comparsa didolori acuti).In auto, sistemare il sedilein modo corretto davanti alvolante, evitando di esseretroppo vicini o lontani daesso (le braccia non devonoessere mai tese sul volante,ma rilassate a giusta distan-za); evitare di fare lunghiviaggi tutti d’un fiato, mafermarsi spesso per faremovimenti e stiramenti peril collo e braccia. Fare attenzione alle correntid’aria, evitando ventilatorivicini alla persona o ariacondizionata troppo freddao orientata sulle persone.Cercare di dormire in ma-niera rilassata, meglio se suun materasso rigido, adope-rando un cuscino basso peril collo, e dormire a suffi-cienza, perché chi dormepoco accusa spesso dolorimuscolari da stress.

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a curadella Redazione

Artrosi, le 12 regole antidolore

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Nel mese in cui si ricorda il Santo diAssisi, proponiamo “Io, Francesco”,una delle ultime fatiche di Carlo Car-retto (1910-1988), professore e scritto-re laico, divenuto nell’ultimo trenten-nio della sua vita fratello, tra i PiccoliFratelli di Gesù di Charles de Foucaulte fondatore di una Comunità di pre-ghiera e di accoglienza a Spello. Nel li-bro, uscito per la prima volta per LaCittadella e poi riedito da EMP, ilPoverello di Assisi diventa il biografodi se stesso. L’espediente letterario diquest’opera, scritta con stile inconfon-dibile e avvincente, si rivela particolar-mente efficace per esprimere l’animodel Santo e i suoi sentimenti. Emergo-no alcuni messaggi che rivivono ai no-stri giorni con sorprendente attualità: laforza risolutiva della non-violenza, ilrispetto per il creato e le creature, lapovertà vista come imitazione di Cristoe forza liberatrice, l’amore per la Chie-sa pur conoscendo la debolezza degliuomini che la compongono. Un librodove ognuno può trovare risposta alleproprie ansie profonde, alle generoseaspirazioni del cuore, alle esigenze diautenticità e di cristiana coerenza.

Questo libro potrebbe definirsi una au-tobiografia spirituale dove con libertà eonestà l’autore si lascia provocare dadomande e considerazioni che vannocostantemente dal Vangelo alla vitaquotidiana e dalla vita quotidiana alVangelo. Perché se la parola di Gesùprovoca e interroga la nostra vita quoti-diana, anche la vita di ogni giorno pro-voca una lettura sempre nuova di que-sta Parola a cui il cristiano è chiamatoa ispirare la propria vita e le propriescelte personali, di relazione, di lavoro,di impegno civile. La libertà, l’amore,la solidarietà, la preghiera, la Chiesa, lagiustizia, il denaro e altri temi della vi-ta del cristiano sono riletti dall’autorecon un occhio critico, ma sempre ispi-rato al Vangelo, senza cadere nella ten-tazione delle frasi fatte e delle rispostepreconfezionate. A partire dalla suaesperienza di prete impegnato nell’am-bito delicato del carcere per minorenni,don Rigoldi comunica con uno stileconfidenziale il suo personale percorsodi fede, dove non si dà nulla per scon-tato e invita chi legge a lasciarsi provo-care dal Vangelo e a cercare, non le ri-sposte pronte, ma gli itinerari possibili.

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a cura diLaura Notti

Saluteoggi

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicareanche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a:Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL)fax: 0131/821427, mail: [email protected]

CarloCarretto

IoFrancesco

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Pp. 160

Euro 12,00

Federico Fattinger è un giovane cantau-tore, emerso da un talent show televisi-vo, che si è fatto portatore di un mes-saggio di speranza. La madre, scompar-sa per un grave male. La necessità di ri-cordarla, di elaborare il lutto. I ricordi,il passato, il presente, il futuro tutto ina-nellato nel filo della musica, la verapassione di Federico. Una testimonian-za in prima persona che scandisce ilracconto in tre ampie parti: un prima,un durante, un oggi. L’elemento cardi-ne è il lutto che hanno vissuto Federicoe il padre. Diventato adulto prima deltempo, ciò che resta saldo nella vita diFederico è la musica, che gli offre lapossibilità di esprimere il dolore che hadentro, liberando le emozioni che desi-dera condividere con altri. Finché que-sti altri diventano il pubblico che lo ac-clama a Italia’s Got Talent, i 20.000 so-stenitori di Facebook, i fan che attendo-no le sue nuove canzoni. Un presenteche si colora del sogno di milioni diadolescenti, la musica, il successo, eche riveste di una nuova armonia la fa-miglia, gli affetti, l’amore, la vita con lesue mille domande, con le sue millesfumature. È nato a Rovereto nel 1990.

“I morti di Barletta sono il simbolodel lavoro che non vogliamo”

Egr. Direttore, il 6 ottobre è stato il giorno dei funerali delle vittime diBarletta ed è stato anche un momento di cordoglio ver-so le famiglie di queste giovani donne vittime innocen-ti di tragedie annunciate e prevedi bili di cui si parlasolo per poche ore e nelle pagine della cronaca di pro-vincia. E’ tempo di riflessioni e di bilanci che non cipossono lasciare indifferenti e non vediamo indigna-zione nonostante i morti e i feriti, ma una rassegnazio-ne verso un mondo del lavoro in cui la dignità delledonne e degli uomini viene barattata per stipendi mor-tificanti mentre la salvaguardia della salute viene la-sciata al caso e alla fortuna. Da quando avevo 15 anniho provato vergogna per la mia mutilazione e per moltianni non ho accettato quello che mi era accaduto fa-cendomene una colpa dalla quale è stato difficile usci-re. Penso a queste famiglie che si troveranno in condi-zioni più tragiche della mia e mentre vedo il Parla-mento, che abbiamo eletto a rappresentarci per risolve-re problemi sociali come quello degli infortuni sul la-voro, perdere intere giornate in questioni futili e chenon salvano alcuna vita né la rendono migliore, michiedo come possiamo accettare silenziosamente dipassare di legislatura in legislatura senza vedere alcunatto concreto. Le storie di queste donne saranno ora og-getto di un processo dove non vediamo padroni o car-nefici ma solo gente normale che si arrangiava e si ac-contentava. Questa scarsa lungimiranza negli investi-menti, però, sul mondo del lavoro non porterà nemme-no un risarcimento per tutte. Ci saranno vittime per lequali l’INAIL, in ottemperanza di quanto previsto dalTesto Unico infortuni del ’65, non sarà nemmeno tenu-ta a riconoscere un valore economico. Possano le fami-glie piangere le loro care madri, mogli, figlie con di-gnità e a loro vogliamo offrire il nostro aiuto e suppor-to perché sappiano di non essere sole e di poter confi-dare su un sostegno concreto.

Franco BettoniPresidente nazionale ANMIL

Ripartire dal cortile

Egr. Direttore,ero tra il pubblico che lo scorso 23 settembre ha avutomodo di ascoltare don Antonio Mazzi al castello diVoghera per la presentazione di un suo libro. Ha dettocose molto interessanti il fondatore della comunitàExodus sul ruolo dei genitori e del padre in primis.Mi ha colpito in particolare un punto della riflessione delprete veronese, quando ha citato don Bosco.Quest’ultimo è partito da un cortile, ha detto don Mazzi,per favorire il nascere di relazioni. C’era un cortile enient’altro a disposizione di don Bosco, eppure da lì èpartito tutta la sua grande opera, lì ci si parlava e ci siconfrontava. Oggi abbiamo tutto e parlo anche dellestrutture ecclesiastiche: ambienti dotati di ogni confort,spazi a disposizione, tecnologie e così via… Purtroppo però è venuta meno la capacità di dialogare, diintessere relazioni che siano di valore e durature. Forse èdavvero necessario ripartire dal cortile, cioè da un luogodove si è costretti ad incontrarsi e a parlarsi.

Stefano Vercesi - via mail

Morire per venti euro

Stim.mo Direttore,la notizia mi ha lasciato allibita. Sto parlando di quella ri-portata da tutti i giornali di una donna settantenne diMilano che è stata uccisa dal vicino di casa filippino (lanazionalità a dire il vero poco importa perché non è ilprimo caso di violenza in cui protagonisti sono sia italia-ni che stranieri) per un debito di venti euro che l’assassi-no aveva verso la povera vittima. E’ pazzesco, davveronon c’è limite al peggio. E’ possibile, mi chiedo, che lavita di una persona valga così poco, che sempre più fre-quentemente si arrivi ad uccidere per nulla. Come sonopreziose le parole con le quali, in tantissime occasioni, ilPapa richiama tutti noi al rispetto assoluto della vita.

Maria Vecchi - Voghera

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Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

Registrazione nel Registro Periodici presso ilTribunale di Tortona

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Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di“appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

Nella chiesa parrocchiale diMolino dei Torti, domenica 18settembre, alle ore 11, la classe1941 ha voluto onorare la Madonna delle Grazie per il raggiungimento dei settantant’anni. Ha celebrato la S. Messa il sacerdote orionino don Patrizio Dander.

a cura diDaniela Catalano

Percorrendo la Val Curone,con i suoi colori autunnali,ci si può fermare a fare ungiro alla scoperta del picco-lo e accogliente borgo diGremiasco sorto intorno alCastello dei Malaspina e al-la chiesa barocca, che con-serva tuttora il campanile euna cappella, di chiaro stileromanico. Gremiasco è untermine ligure che deriva da“gremio” (cespuglio) e indi-cherebbe un luogo pieno dicespugli. Il suffisso “-asco”sta ad indicare che il paesesorge presso un corso d’ac-qua. Gremiasco è nominatoper la prima volta nel 1157in una bolla di papa AdrianoIV che lo confermava al ve-scovo diocesano Oberto. Sitrova poi nominato nella pa-ce conclusa tra Federico I e itortonesi e nel diploma diFederico II col quale venneconfermato al comune diTortona. Il vescovo e il co-mune lo infeudarono ai Ma-laspina. Nel 1429 ne erafeudatario il marchese diVarzi. Nel 1595 era feudo

dei Doria. Gremiasco fu co-stituito Comune al momentodella caduta di Napoleone, il18 Gennaio 1816. Da quelmomento il paese che erainserito nella “Via dei FeudiImperiali”, terminò ufficial-mente le sue dipendenze daGenova. Il Comune vennesoppresso in epoca fascista eannesso a San Sebastiano,ma riacquistò la sua indi-pendenza a metà del ’900.Si accede al paese da un’u-nica strada, all’imbocco del-la quale sorge un castelloche porta le impronte di di-verse epoche, dall’altra partevi è la canonica e di fronte

ad essa la chiesa ed il cimi-tero vecchio. La topografiadel paese dimostra che nonè un agglomerato di abita-zioni sorte a poco a poco, equindi senza ordine, ma sor-to dietro un piano prestabili-to. Il paese conserva diversee interessanti testimonianzedelle sue antiche opere difortificazione: l’avanzo diuna torre quadrata, situata inposizione elevata con evi-denti funzioni di osservazio-ne, cui era originariamenteaffiancata l’abside semicir-colare di un piccolo edificioreligioso, poi parzialmenteabbattuto per far posto alla

canonica. Attribuita al seco-lo XI, rappresenta un esem-pio di torre romanica. Tra lafine del ’600 e l'inizio del’700 fu innalzata per essereadibita a torre campanaria. Ilcastello vero e proprio è ilCastello dei Malaspina. Lacostruzione a pianta quadra-ta è realizzata in pietra eaveva una merlatura ghibel-lina. Al pianterreno vi eraun grande salone con fine-stre in stile gotico e un ca-mino con cappa e rilievi.Dagli anelli infissi al soffittodella sala è possibile dedur-re che si tratti del luogo do-ve in epoca medievale siamministrava la giustizia.Per mezzo di un loggiato siaccedeva alle prigioni confi-nate nella Torre. A lato delsalone sorge il grande ma-stio, una torre quadrangolarein pietra, conservata sino al-l’altezza dei beccatelli.Un’ala del fabbricato venneabbattuta negli anni 1930per la costruzione dell’AsiloInfantile, voluto dal cavalie-re Bonfiglio Dusio.

Luoghida visitare

Tracce di Medioevo a Gremiasco

Zucca fritta con aceto di vino o aromatico

Dopo il successo della prima edizione, da oggi, giovedì 13 efino a domenica 16 ottobre torna la manifestazione “Ca-valliaMilano.” Il polo fieristico di Rho mette a disposizionequattro enormi padiglioni e 60.000 metri quadri di spazioesterno per la gioia di tutti gli appassionati del meravigliosomondo equestre. Tante conferme e tante innovazioni per que-sta rassegna dove sport, spettacoli e tutte le novità dal mondodel cavallo, provenienti dall’intera Europa, si uniscono in unsolo grande contesto interattivo. Quattro grandi padiglioni sono pronti ad ospitare il meglio del-la monta western, un concorso di salto ostacoli nazionale a 6Stelle e un concorso internazionale di dressage che vede lapresenza di campioni di fama mondiale come l’azzurraValentina Truppa e la tedesca Isabell Werth. Gli appassionatidel fiero cavallo Iberico, poi, hanno la chance di assistere allemigliori performance di tutti i loro beniamini impegnati incompetizioni di prim’ordine. La prima edizione di ArabiaMilano porta un soffio d’Orientealla fiera meneghina. In collaborazione con la rivistaTuttoArabi, i migliori esemplari di Purosangue AraboEgiziano sfileranno in tutta la loro eleganza in un grande con-corso di morfologia interamente dedicato a loro. E ancora bellezza ed eleganza con i migliori prodotti dell’alle-vamento del cavallo sportivo italiano, impegnati anche que-st’anno nella tradizionale rassegna CavalliaConfronto. Ad at-tendere i visitatori ci sarà il Cabaret Equestre, coordinato daiGiona Show. Saranno presenti anche i più importanti conosci-tori dell’Equitazione Naturale. Tra gli inediti della seconda edizione, il Villaggio delle Razze,un’area in cui le Associazioni di Razza dei più importanti sog-getti sia italiani sia stranieri si preparano a mettere in mostra iloro gioielli. “CavalliaMilano” festeggia anche l’Unità d’Italia con dueeventi che sono lo spettacolo dei Giona Show e il Battesimodella Sella. I Giona Show, cinque spericolati ragazzi veneti, insella ai loro coraggiosi cavalli si esibiranno in evoluzioni evolteggi che lascieranno il pubblico senza fiato in un’atmosfe-ra vestita dei colori del tricolore. Anche i piccoli avranno lapossibilità di partecipare ai festeggiamenti e conoscere la sto-ria dell’Italia in mezzo ai cavalli e dall’alto di una sella.Nell’area dedicata a pony e bambini il Centro Internazionaledel Cavallo - La Venaria Reale organizza “Tutti in Sella”,un’iniziativa didattica dedicata ai bambini fra i 6 ed i 14 anni eche ha come leitmotiv proprio l’Unità d’Italia.

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Seconda edizionedi “CavalliaMilano”

Indiscussa protagonista della Sagra settembrina di IsolaSant’Antonio, in passato la zucca spadroneggiava in tuttigli orti di famiglia. In ogni campetto ne crescevano alme-no 5, 6 o 7. Nel comprensorio tortonese questa verdura datutto pasto era impiegata nella preparazione di dolci, mi-nestroni, risotti e mostarda, ma veniva anche cucinata dasola, abbrustolita sulla stufa o fritta. Come in questa sem-plice e appetitosa formulazione, “una sorta di preparazio-ne agrodolce”, in cui il sapore dolciastro della polpa èesaltato dall’aroma deciso dell’aceto bianco o balsamicodella ditta Emiliani.L’acetificio, che ha sede dal 1926 a Carbonara Scrivia, ègestito da quattro generazioni dalla famiglia Emiliani eproduce aceto di vino bianco e rosso, aceti aromatizzati,aceti speciali, aceto di mele, aceto balsamico di Modena,condimento balsamico bianco e una vasta gamma di acetie condimenti derivati da agricoltura biologica.

Abbinamento vino: Colli Tortonesi Cortese

Ingredienti per 4-6 porzioni

1/2 zucca media olio extravergine d’oliva q.b. aceto bianco o balsamico q.b. Per la pastella: acqua minerale q.b. farina bianca q.b. un pizzico di sale

Preparazione

Tagliate la zucca in fette rettangolari sottilissime, simili agrandi carte da domino. Passate i pezzi in una pastella fatta con acqua, farina e unpò di sale e poi fateli friggere in una padella con olio ab-bondante. Lasciate intiepidire e insaporite con aceto bianco o balsa-mico.

La Ricetta a cura di Chiara Parenteda “A tavola con le nonne”

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al PoCon il teatro dialettalesi ride e si fa del bene

I lavori realizzati da Gabbantichità sono stati presentati lo scorso 8 ottobre

Restaurato l’altare del Rosario dei Frati di VogheraVOGHERA - Presso il san-tuario Francescano di S. Ma-ria delle Grazie a Voghera èstato presentato alla presen-za di un folto pubblico, il re-stauro conservativo di un al-tare della prima metà delSeicento e di “San Domeni-co”, una scultura lignea lac-cata e dorata del XVI secolo.La statua del santo domeni-cano è tornata nel Santuariodei Padri Francescani dopopiù di tre mesi trascorsi nellaboratorio di restauro Gab-bantichità di Tortona, diVincenzo Basiglio e Dona-tella Gabba.Sabato 8 ottobre nell’ambitodei festeggiamenti in onoredi San Francesco, l’altarededicato alla Madonna diPompei e la statua, oggettodi incessante culto e devo-zione, sono stati restituiti al-la loro chiesa di appartenen-za e ai suoi fedeli. La pre-sentazione dei lavori di re-stauro,voluta dal Padre Gu-ardiano Guglielmo Bozzo,ha visto la partecipazione diun Padre Domenicano pro-veniente dal Santuario di S.Maria delle Grazie di Milano, che ha sottolineato l’ im-portante presenza dei Do-menicani nel Santuario vo-gherese e in particolare ha ri-cordato P. Vincenzo Ban-dello, zio del celeberrimoscrittore castelnovese Matte-o, che dopo l’esperienza al

Santuario di Voghera diven-ne capo della congregazione.Non è potuta essere presen-te, per precedenti impegni,Paola Strada Funzionario dizona della Sovrintendenzaper il patrimonio storico eartistico della Lombardia,che ha diretto e costante-mente seguito le fasi dei re-stauri. Il restauratore Vin-cenzo Basiglio ha illustratole modalità e le tecniche se-guite per il restauro dell’alta-re del dipinto della “Madon-na di Pompei” e della scultu-ra lignea policroma di “SanDomenico” risalente alla pri-ma metà del XVI secolo, dicui non si conosce ancoral’autore, ma che potrebbe es-sere vicino all’importante

bottega dei Del Maino, scul-tori tra i più significativi inLombardia tra la fine delquattrocento e i primi decen-ni del cinquecento.All’inaugurazione erano pre-senti anche numerose auto-rità politiche e il Guardianodel Santuario, Padre Gu-glielmo Bozzo, ha rivoltoparole di ringraziamento perquanti hanno contribuito allarealizzazione del restauro,manifestando segni di parti-colare riconoscenza nei con-fronti della dottoressaStrada, che ha seguito perso-nalmente tutte le fasi di taleprogetto, che prevede, tral’altro, anche il prossimo re-stauro degli affreschi cin-quecenteschi celati al di sot-to dello scialbo nella voltadel presbiterio.I sondaggi ef-fettuati in precedenza hanno

evidenziato immagini di“Santi Domenicani”. Gli affreschi saranno restau-rati a partire dal mese digennaio 2012 dal laboratoriotortonese, grazie ai contribu-ti finanziari della Fondazio-ne Comunitaria di Pavia cheha supportato nel corso degliultimi anni lo sforzo econo-mico dei Padri francescaniper ridare splendore allachiesa vogherese. La serata si è conclusa conl’omelia di Padre Bozzo, cheha nuovamente esaltato, tragli applausi del pubblico in-tervenuto, il lavoro di restau-ro, evidenziando che il valo-re aggiunto della chiesa nonè solo di tipo culturale, mache tale bellezza servirà cer-tamente per elevare lo spiritoin modo sempre più rinnova-to e intenso.

VOGHERA - Sarà la Com-pagnia “Recitiamo insieme”di Castenuovo Scrivia a dareil via, sabato 15 ottobre alleore 21 nel teatro dei PadriBarnabiti di Voghera, allarassegna di teatro dialettale,organizzata dall’associazio-ne “Pro familia - Maria Te-resa Spinelli” con il patroci-nio dell’assessorato alla Cul-tura del Comune di Voghe-ra, con la commedia brillan-te in due atti “Andrea Lu-maga trasporti rapidi”. Il di-vertimento sicuramente è as-sicurato per i numerosi colpidi scena che una “consolida-ta” ditta di spedizioni riescea provocare in seguito a untrasporto veramente eccezio-nale degno di un libro gialloricco di equivoci. Una mortesospetta, un misterioso rapi-mento, intrallazzi politici, ri-fiuti strani, un sequestro,varie apparizioni, profusioniamorose sono i temi princi-pali di questa commedia diRoberto Zago che vede co-me protagonisti proprio An-

drea Lumaga, impersonatoda Renzo Cairo e la sorellaSperanza, alias MariangelaGoggi. La vedova Felicina(Antonietta Natale), l’emis-sario p.p.p. Giocondo Tarelli(Sante Orpianesi), l’Ufficia-le Giudiziario Santino Ce-rullo (Pompeo Danza), la se-gretaria Fiorella (Elena Ma-riani) e Ilario, il marito diFelicina (Carlo Trausi) conla regia di Carlo Trausi fan-no di tutto per far perdere ilbandolo della matassa ai Lu-maga. La rassegna prose-guirà sabato 29 ottobre conla compagnia vogherese“Fuoridicopione” (in una fo-to di repertorio) che porta inscena “Una fidanzata perdue”, 3 atti con adattamentodi Beppe Buzzi. Chiuderan-no sabato 5 novembre i“G74” di Oliva Gessi con lacommedia brillante in 3 atti“Albergo Bell’Italia”. L’ingresso è a offerta e iproventi andranno a favoredella “Casa della Carità” edelle missioni in Congo.

“Il filo rosso Estense” a BroniBRONI - A Villa Nuova Italia in Broni, sino al 16 ottobre èospitata una mostra di sculture dell’artista ferrarese MirellaGuidetti Giacomelli, dal titolo significativo “Il filo rossoEstense: Broni-Ferrara”. Siro Brondoni per il Centro Arti-stico e Culturale “Contardo Barbieri” ha ricordato il legamespirituale e sociale creato anni addietro nella memoria delduca e santo estense Contardo. Gianna Vancini, presidentedel Gruppo Scrittori Ferraresi, ha messo a fuoco l’operosaesperienza portata avanti nel tempo dalla Guidetti Giaco-melli. Usando vari materiali l’artista è stata la protagonistadi mostre personali allestite in Italia e in Europa, pressoIstituti di Cultura e gallerie d’arte. La mostra è aperta tutti igiorni dalle 17 alle 19 e la domenica anche dalle 10 alle 12.

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PONTISOLA: 1VOGHERA: 2(primo tempo 0-0)

MARCATORI: st 8’ Salan-dra, 16’ Coccu, 32’ Farina.

PONTISOLA: Paleari; An-dreoni, Binda, Vanoncini, Pe-rico (37’ st Risi); Gestra (27’st Teofilo), Turani, Torboli(33’ st Traini); Ruggeri; Sa-landra, Vitali. (Flaccadori,Conca, Carissoni, Bergami-ni). All. Cesana.

VOGHERA: Forti; Palo-schi, Colicchio, Bandirali, Al-dano; Coccu (39’ st Molnar),D’Amico, Conti, Speziale (8’st Colombo); Troiano, Farina(34’ st Capuano). Maggioni,Arenella, Versace, D’Asca-nio).All. Giacomotti.

ARBITRO: Capraro

PONTE SAN PIETRO -Grazie alle reti di Coccu eFarina, il Voghera conquistauna preziosa vittoria esternadopo essere passato in svan-taggio all’inizio del secondotempo. Se la prima frazione ècondotta su ritmi bassi e nonregala emozioni, la ripresa ègiocata con determinazioneed intensità. All’8’ padroni dicasa in vantaggio con un’a-zione di rimessa: Ruggeri ser-ve in profondità per Salandrache si invola verso la portarosso nera e supera Forti conun tocco sotto. Nella circo-stanza la difesa oltrepadananon è parsa impeccabile. Al 16’ arriva il pareggio.Paloschi dalla destra imbeccaTroiano, che serve Coccu inarea: controllo e destro nel-

l’angolino del centrale.Galvanizzato dal gol, il Vo-ghera si getta in avanti e allamezz’ora trova la rete dellavittoria. Coccu dalla bandieri-na, pallone prolungato daD’Amico che inganna il por-tiere: il numero uno bergama-sco riesce solo a sfiorare, lasfera arriva sui piedi di Farinache mette dentro a porta vuo-ta. “E’ una vittoria che dedicoai ragazzi e alla società - dicemister Giacomotti - avevamobisogno di sbloccarci psicolo-gicamente. Mi è piaciuta mol-to la reazione dopo il gol su-bito: non ci siamo abbattuti, lasquadra si è espressa congrande personalità e direi chela vittoria è meritata, ma an-che nel primo tempo ci tengoa sottolineare che avevamoconcesso poco ad un’ottimasquadra come il Pontisola.

Questo deve essere il primopasso, ora dobbiamo darecontinuità alle nostre presta-zioni”. In settimana doppioimpegno per il Voghera che èsceso in campo ieri nei sedi-cesimi di finale di CoppaItalia sul campo del Valled’Aosta. La vincente incon-trerà negli ottavi Derthona oPontisola.Domenica inveceper l’ottava di campionato ar-riva l’Olginatese.Classifica: Sterilgarda 21;Caronnese 18; Rudianese,Olginatese 14; Voghera 12;Mapello Bonate, Alzano Ce-ne 11; Gozzano, Darfo Boa-rio, Castellana 10; Seregno 9;Pontisola, Pizzighettone 8;Atletico Pro Piacenza 7;Aurora Seriate, Fidenza 6;Fiorenzuola, Colognese 5;Carpenedolo, Gallaratese 4.

f.s.

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Eccellenza girone C / 6^ giornata

CSIIncontro - Il Vescovo Mons. Martino Canessa ha ricevu-to in udienza i responsabili dei Comitati CSI di Pavia eAlessandria. A Mons. Canessa sono state illustrate le proposte educa-tive e sportive promosse dai due Comitati. Quello paveseè ben radicato in Oltrepò attraverso il calcio, la pallavoloe le iniziative formative, mentre il CSI di Alessandria de-dica una particolare attenzione ai disabili con attivitàspecifiche a Novi Ligure e a Tortona. Il Vescovo ha rin-graziato e ha mostrato il suo interesse a rendere ancorapiù vivace la presenza della Chiesa all’interno del mondoCSI. Amatori a 11: Ghiaie-Tempo Prezioso 2-1, TennisClub-Sannazzaro 4-1, Cup-Rozzano 1-2, Padus-DonBosco 2-0, Pantera Rosa-Carpignanese 2-0, San Pietro-Real Casei 2-0, San Colombano-Pievese 1-0, Penarol-Casanova S. 0-3, Lungavilla-Audax 5-0, Negruzzo-Godiasco 2-2, Gerenzago-San Rocco 1-0, Vellezzo B.-Moggi Cat. 2-1, Lonatese-Ceranova 0-0, Recor-Sportser’s Pub 1-3. Amatori a 7: Sanmauresen-Sant’Alessandro 4-3,Miralodese-Landriano 5-2, Service-Landriano B 2-1,Linarolo-Lungavilla 4-3, Roncaro-S. Martino 6-5,Trivolzio B-Rainbow 3-5, Besate-Trovo 1-5, Calderari-Trivolzio 4-2, Cardinal Maffi-Broni 2-4, Zavaverde-Barbianello 3-3, Monteleone-Romagnese 4-2, SboccoRosso-Zerbo 3-0, S. Giuseppe-Olimpic Torre 6-4, SanZenone-Arnaboldi 5-2.

BASKETPromozione (1ª giornata): Aironi Robbio-Stradella 63-61. Stradella: I. Verdi 4, E. Verdi 11, Marchesi 9,Faravelli 9, Valle 12, Achilli 5, Antonacci, Maserati 11.Coach Aldo Verdi. Pt 35-31 (17-11, 18-20, 17-20, 11-10); Dresano-Voghera 78-56; Around Vigevano-Lungavilla 32-87. Classifica: Milano, Abbiategrasso,Trezzano, Dresano, Lungavilla, Robbio, Tromello,Binasco 2; Cava Manara, Arese, Rozzano, JuniorVigevano, Voghera, Around, Stradella, Siziano 0. Serie B donne: Vittuone-Broni 30-46. Broni: Ballardini5, Carù 9, Zamelli 13, Brusadin, Molinari 7; Besagni 9,Dapiaggi,. Canfora, Bicocca 3, Borghi. All. Fassina. Pt16-22 (parziali quarti 6-14, 10-8, 11-18, 3-6). Serie C: Derthona-Crocetta To 64-38. Derthona: Gioria10, Serafin 8, Gatti 3, Campeggi 5, Mozzi, Quaroni 10,Ganguzza 5, Taverna 8, Pavone 12, Degrada 3. All.Arioli. Pt 31-25 (13-9, 18-16, 19-7, 14-6). Serie D: Voghera-Castiglione 69-62. Voghera: Fasani 3,Castellano 7, Fedegari 9, Celè 15, Gazzaniga 2,Buscaglia non entrato, Rona 3, Costaldi 8, Piantini 9,Armana 13. Ne: Buscaglia. Allenatore Chiappano. Pt 29-33 (11-17, 18-16, 19-19, 21-10).

CICLISMO UDACECento Chilometri a Rivanazzano - Nella corsa perVeterani e Gentleman ha dominato Carlo Capitelli, diPinarolo Po, e portacolori dell’Autoberetta Piacenza; nel-la corsa per la fascia giovanile si è imposto il lomellinoCristiano Parrinello (Asm Mortara Primabici). Primo trai Gentleman Giovanni Tamborini (Brazzo Certosa).Nella volata per i Seniores, Juniores e Cadetti l’oltrepa-dano Giorgio Rapaccioli (Pennelli Cinghiale Mantova)ha colto la quarta piazza. Infine Dario Cornaglia (Belgioioso) ha vinto la classificadei Supergentleman A.

PALLAVOLOCoppa Lombardia - Nel girone D, Voghera vince 2-3(25-22, 25-22, 19-25, 27-29, 13-15) a Rivanazzano, male due oltrepadane passano comunque il turno. Nel giro-ne C maschile, vanno avanti Mortara&Garlasco eAdolescere Voghera. Gli oltrepadani regolano 3-0 (25-10, 25-22, 25-11)Dorno, mentre i lomellini passano a Casteggio sul campodella Tecnosuolo 1-3 (23-25, 26-28, 25-19, 20-25).

SSppoorrtt iinn bbrreevveedi Franco Scabrosetti

VALLECAMONICA 2OLTREPO: 2(primo tempo 2-0)

MARCATORI: 30’ e 46’pt Moglia (V), 28’ st Abbiati(O), 30’ st Casorati (O).

VALLECAMONICA (4-4-1-1): Bellicini, Bariselli, Fe-derici, Esposito, Ducoli,Polini, Contessi (23’ stGirelli), Putelli, Moglia (39’st Gazzoli), Abbattista, Vi-sconti (43’ st De Giosa). A disp.: Bonafini, Entrade,Bettoni, Salari. All. Giorgi.

OLTREPO (3-4-3): Man-tovani, Chianello, Cigagna,Moltini, Carrucciu, Fiam-menghi (11’ st Papa, Scian-nameo, Bejenaru (11’ stCasorati), Panigada, Piazza,Abbiati (40’ st Marabelli). A disp.: Capriulo, Kaja,Scandale, Palmas. All. Chierico.

ARBITRO: Modica di Lec-co.

PIANBORNO - Sotto didue reti ed in dieci per l’e-spulsione di Carrucciu perdoppia ammonizione,l’Oltrepo reagisce e rischiaanche di vincere dopo avertrovato il pareggio nell’arcodi due minuti. Il primo tem-po è soporifero e giocatosotto ritmo da entrambe lesquadre fino alla mezz’ora.La partita cambia volto conl’erroraccio di Chianello cheregala un delizioso assist aMoglia, il quale di destro in-fila senza problemi Manto-vani. I rosso blu provano areagire con una punizione diPiazza salvata in tuffo daBellicini (38’). Al 45’ uncolpo di testa di Panigada siperde sul fondo. Quandosembra che l’intervallo siaalle porte, il Vallecamonicaraddoppia: ancora una voltala difesa oltrepadana lascia

libero Visconti che va sulfondo e mette in mezzo unpreciso cross sul qualeMoglia di testa spedisce infondo al sacco il 2-0. Nellaripresa, dopo un avvio nonfulmineo, l’Oltrepo assumele redini del gioco e alza ilritmo, beneficiando anchedell’ingresso di Casorati.Dopo aver sfiorato il gol conAbbiati che coglie in pienola traversa, la formazione diChierico si ritrova con unuomo in meno per l’espul-sione di Carrucciu, che rime-dia il secondo cartellino gial-lo (19’). Ma proprio in infe-riorità numerica la squadraospite riesce a dare il megliodi sé. I rosso blu spingonosull’acceleratore e rimettonole cose a posto in due minu-ti. Al 28’ Abbiati approfittadi una svirgolata di Barisellie in diagonale trova la rete.La marcatura galvanizza ul-teriormente gli stradelliniche pareggiano due minuti

dopo con Casorati che sucross di Sciannameo di piat-to sinistro mette sul palo piùlontano dove Bellicini nonpuò arrivare. L’Oltrepo hapoi sfiorato per altre duevolte (sempre con Casorati)anche il terzo e clamorosogol. Nel finale brivido inarea di rigore oltrepadanacon il neo entrato Girelli la-sciato solo che alzava soprala traversa con Mantovanifuori causa. Dopo tre vittorieconsecutive i rosso blu ac-ciuffano un pareggio a dirpoco rocambolesco.Classifica: Sant’Angelo 14,Aurora Travagliato 13, ProDesenzano 12, Oltrepo,Rigamonti Nuvolera e Pa-lazzolo 11, Vallecamonica,Chiari e Nuova Verolese 9,Sarnico e Dellese 8, OrseCorte Franca e CilivergheMazzano 6; Sancolombano,Crema e Castellucchio 5,Villanterio 4, Codogno 0.

f.s.

Voghera, battuto il Pontisola in trasfertaSerie D girone B / 7^ giornata

L’Oltrepo sfiora il successo con due reti

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I Leoncelli si impongono con un secco tre a zero

DERTHONA: 3BORGOSESIA: 0

RETI: 9’ st Marrazzo, 23’ stZirilli (rig.), 32’ st Sahe

DERTHONA ( 4-4-2):Trivellato, De Martino,Mazzoleni (A) (39’ st Gior-dano), Gatto(A), Coletto, DiLeo, Serra(A), Pellegrini(41’ st Gordon), Zirilli, Mar-razzo, Busco (43’ Sahe). A disposizione Bodrito,Balsamo, Aquilante, Casta-gna. All. Rampulla.

BORGOSESIA(4-3-3):Bianchi, Formentini, Pa-van(A) (24’ st Rognone),Camilli (10’ st Coppo), Ro-veta, Giacomoni(A), D’I-glio, Tettamanti, Andriulo(10’ st De Lorentiis), Cele-ste, Trabace. A disposizionePieri, Ravetto, Gherra, Bar-baro. All. Viganò.

ARBITRO: Lacagnina diCaltanissetta

ASSISTENTI: Marques diMilano e Motta di Seregno

TORTONA - Il Derthonabatte con merito un avversa-rio ostico e ben messo incampo, confermandosi in se-conda posizione in classifi-ca. Nel primo tempo il Borgo-sesia riesce ad imbrigliaregli uomini di Rampulla chefanno fatica ad imbastire tra-me di gioco pregevoli mache piano piano riescono adaumentare i ritmi. La partita si decide nella ri-presa: al 9’ Marrazzo, inarea, si libera del suo marca-tore e supera Bianchi con undiagonale preciso. I leoncelli insistono e trova-no la rete del raddoppio al23’: Zirilli viene agganciatoin area da Giaco-moni che

causa il calcio di rigore. Dal dischetto il bomber lom-bardo segna il suo ottavogoal stagionale.Al 32’ il Derthona chiudel’incontro andando a segnoper la terza volta al terminedi una bell’azione corale fi-nalizzata dal giovane attac-

cante Sahe, bravo a farsi tro-vare libero in area. La partita termina con i gio-catori tortonesi che si godo-no gli applausi di un pubbli-co sempre più numeroso su-gli spalti del “Fausto Cop-pi”.Domenica prossima i bian-coneri saranno di scena aSanta Margherita per affron-tare il Bogliasco allenatodall’ex difensore della Sam-pdoria Giovanni Invernizzi.Negli spogliatoi il nuovo Di-rettore Generale del Dertho-na Roberto Lamanna ci dice:“Il risultato non deve trarrein inganno: è stata una vitto-ria meritata ma arrivata altermine di una partita diffici-le e combattuta contro unavversario valido.Dobbiamo continuare conquesta determinazione percercare di fare risultato sututti i campi”.

Domenico Cremonte

Il Derthona vince contro il Borgosesia

Il giovane centrocampista A-lessandro Gatto