il popolo 24 marzo

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“Orgoglio e fiducia; co- scienza critica dei problemi rimasti irrisolti e delle nuo- ve sfide da affrontare; sen- so della missione e dell’u- nità nazionale”. Sono i temi su cui il presidente della Repubblica ha scandito il robusto discorso a Camere riunite che ha suggellato le celebrazioni del 150°. È stata una festa riuscita e sentita, che si è dispiegata ovunque. Gli italiani hanno bisogno oggi di riflettere e insieme di festeggiare. Le dense giornate del 16 e 17 marzo hanno fornito molte importanti indicazioni da tutti e due i punti di vista, su cui continuare a lavora- re. Prima di tutto i riferimenti ideali, che vengono dal Ri- sorgimento e dalla storia u- nitaria. Le grandi personalità e i grandi valori devono essere sempre riscoperti, per avere punti di orientamento cre- dibili. E il patrimonio a di- sposizione da approfondire e da rilanciare è veramente notevole. Il secondo punto sono le grandi fratture, i grandi conflitti nella storia unitaria e la capacità di risolverli. Napolitano ha parlato della questione meridionale, del- la questione sociale e della questione romana. Proprio su questo tema, sulla sua soluzione e sulle prospettive della presenza e dell’operosità della Chiesa e dei cattolici nella vita na- zionale ha avuto parole si- gnificative, sottolineando “il riconoscimento del ruo- lo sociale e pubblico della Chiesa cattolica e, insieme, Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45% Fornitori del Vaticano CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427 Una copia EURO 1,00 Giovedì 24 marzo 2011 Anno XIII n. 11 TORTONESE NOVESE OLTREPO’ 7 Broni Stradella Gas s.r.l. IL IL TUO FORNIT TUO FORNITORE DI FIDUCIA ORE DI FIDUCIA Comunità montana: viabilità, Taxibus, impianti di risalita A Borghetto Borbera consegnate le “Margherite d’oro” La Giornata diocesana dedicata al tema del “restauro” 25 VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632 E-MAIL: info@br onistradellagas.it periodico Omologato Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 [email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427 LA GUERRA IN LIBIA Alle ore 17.45 di sabato 19 marzo sono partite le operazioni belliche contro il regi- me del leader libico Gheddafi. È l’opera- zione “Odissea all’alba” che vede coinvol- ti, oltre a Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, anche l’Italia e il Canada. La situa- zione nella zona interessata dal conflitto è in continua evoluzione. Tra i principali obiettivi quello di colpire le difese aeree li- biche ed il quartier generale del Rais. Continua a PAGINA 4 Continua a PAGINA 10 NAPOLITANO: I VALORI DELL ’UNITA 23 Odissea all’alba, attacco a Gheddafi UN LUOGO / PAG. 13 Sabato 26 marzo alle ore 10.30 alla Caserma Passa- lacqua si terrà la cerimonia in ricordo di Monsignor Francesco Remotti. Continuano i festeggiamenti per l’Unità d’Italia Attualità Intervista al sindaco di Broni Luigi Paroni PAGINA 6 Eventi Incontri di primavera a Bressana Bottarone PAGINA 19 Speciale Le lettere ricevute per “Preti di casa nostra” PAGINA 21 Tortona La mostra sul Risorgimento tortonese PAGINA 24 Il destino della Patria ai giovani Mons. Remotti e il campo profughi Come in moltissime scuole di paesi e città della nostra Diocesi, anche presso la Scuola “Zucca” di Novi Ligure, gli scolari hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alla presenza di autorità, docenti e molti famigliari degli studenti. In questo numero torniamo sull’argomento con la parola del Papa e del presidente della Repubblica. Servizio a PAGINA 4

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il popolo 24 marzo

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Page 1: il popolo 24 marzo

“Orgoglio e fiducia; co-scienza critica dei problemirimasti irrisolti e delle nuo-ve sfide da affrontare; sen-so della missione e dell’u-nità nazionale”. Sono i temisu cui il presidente dellaRepubblica ha scandito ilrobusto discorso a Camereriunite che ha suggellato lecelebrazioni del 150°.È stata una festa riuscita esentita, che si è dispiegataovunque. Gli italiani hannobisogno oggi di riflettere einsieme di festeggiare. Ledense giornate del 16 e 17marzo hanno fornito molteimportanti indicazioni datutti e due i punti di vista,su cui continuare a lavora-re.Prima di tutto i riferimentiideali, che vengono dal Ri-sorgimento e dalla storia u-nitaria.Le grandi personalità e igrandi valori devono esseresempre riscoperti, per averepunti di orientamento cre-dibili. E il patrimonio a di-sposizione da approfondiree da rilanciare è veramentenotevole.Il secondo punto sono legrandi fratture, i grandiconflitti nella storia unitariae la capacità di risolverli. Napolitano ha parlato dellaquestione meridionale, del-la questione sociale e dellaquestione romana.Proprio su questo tema,sulla sua soluzione e sulleprospettive della presenza edell’operosità della Chiesae dei cattolici nella vita na-zionale ha avuto parole si-gnificative, sottolineando“il riconoscimento del ruo-lo sociale e pubblico dellaChiesa cattolica e, insieme,

Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1DCB/AL - Pubblicità 45%

Fornitori del Vaticano

CAMPANE & OROLOGI16030 USCIO (GE)

Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Una copia EURO 1,00Giovedì 24 marzo 2011

Anno XIII n. 11

TT OO RR TT OO NN EE SS EE NN OO VV EE SS EE OO LL TT RR EE PP OO ’’

7

Broni StradellaGas s.r.l.IL IL TUO FORNITTUO FORNITORE DI FIDUCIAORE DI FIDUCIA

Comunità montana:viabilità, Taxibus,impianti di risalita

A Borghetto Borberaconsegnatele “Margherite d’oro”

La Giornata diocesanadedicata al temadel “restauro” 25

VIA CAVOUR, 2827049 STRADELLA (PV)

TEL. 0385/246632E-MAIL: [email protected]

periodico

Omologato

SSeettttiimmaannaallee ddii iinnffoorrmmaazziioonnee ddeellllaa DDiioocceessii ddii TToorrttoonnaa ffoonnddaattoo nneell 11889966

[email protected] Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427

LLAA GGUUEERRRRAA IINN LLIIBBIIAA

Alle ore 17.45 di sabato 19 marzo sonopartite le operazioni belliche contro il regi-me del leader libico Gheddafi. È l’opera-zione “Odissea all’alba” che vede coinvol-ti, oltre a Francia, Gran Bretagna e Stati

Uniti, anche l’Italia e il Canada. La situa-zione nella zona interessata dal conflitto èin continua evoluzione. Tra i principaliobiettivi quello di colpire le difese aeree li-biche ed il quartier generale del Rais.

Continua a PAGINA 4 Continua a PAGINA 10

NAPOLITANO:I VALORIDELL’UNITA’

23

Odisseaall’alba,attaccoa Gheddafi

UUNN LLUUOOGGOO // PPAAGG.. 1133

Sabato 26 marzo alle ore10.30 alla Caserma Passa-lacqua si terrà la cerimoniain ricordo di MonsignorFrancesco Remotti.

Continuano i festeggiamenti per l’Unità d’Italia AttualitàIntervista al sindacodi Broni Luigi Paroni

PAGINA 6

EventiIncontri di primaveraa Bressana Bottarone

PAGINA 19

SpecialeLe lettere ricevute per“Preti di casa nostra”

PAGINA 21

TortonaLa mostra sulRisorgimento tortonese

PAGINA 24

Il destino della Patria ai giovani

Mons.Remottie ilcampoprofughi

Come in moltissime scuole di paesi e città della nostra Diocesi, anche presso la Scuola“Zucca” di Novi Ligure, gli scolari hanno festeggiato il 150° anniversario dell’Unitàd’Italia, alla presenza di autorità, docenti e molti famigliari degli studenti.In questo numero torniamo sull’argomento con la parola del Papa e del presidente dellaRepubblica.

Servizio a PAGINA 4

Page 2: il popolo 24 marzo

ppaagg.. GGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111IILL PPOOPPOOLLOO22 PPRRIIMMOO

PPIIAANNOO

La ricorrenza dei 150 annidell’Unità d’Italia rappresen-ta una preziosa occasione diriflessione in ordine ai rap-porti, periodicamente conflit-tuali, tra Stato e Chiesa: in-fatti a partire dal detto evan-gelico “Date a Cesare quelche è di Cesare e a Dio quelche è di Dio” i due sistemi -quello politico e quello reli-gioso - si sono fronteggiati intute le società occidentali,dapprima (nell’età medieva-le) con la supremazia dellaChiesa, e successivamentecon la progressiva afferma-zione dello Stato.Il rapporto tra Stato e Chiesanel Risorgimento è un aspet-to del tutto peculiare di que-sta permanente dialettica, es-sendo condizionato dalla pre-senza dello Stato della Chie-sa: non si trattava dunque so-lo di conciliare coscienza re-ligiosa e coscienza civile, di-ritti della Chiesa e laicità del-lo Stato, ma di conciliare duesovranità o di convincere unadelle due (la Chiesa comestruttura temporale) a rinun-ziare a questa sovranità. Fuquesta la grande fatica deicattolici del Risorgimento,fatica che solo dopo quasi100 anni, con la Costituzionerepubblicana, si sarebbe con-clusa con l’accoglimento delprincipio della separazionedei poteri (“Stato e Chiesacattolica sono, ciascuno nelproprio ordine, indipendentie sovrani” ), ma a prezzo diun duro e prolungato conflit-to.Il processo dell’unificazionepolitica dell’Italia - iniziatonel 1859 con quella che fuchiamata la “seconda guerrad’indipendenza” e con l’an-nessione della Lombardia alRegno sabaudo, e conclusonel 1918 con la “grandeguerra” e l’annessione delTrentino e della VeneziaGiulia - ha trovato nel Cat-tolicesimo italiano contem-poraneamente un grandeostacolo politico (l’esistenzadel millenario “Stato pontifi-cio” a Roma e nel centro del-la penisola) ed un vitale ap-porto di principi e di valori.A cominciare dai valori fon-danti del processo risorgi-mentale stesso: la libertà(ispiratrice e promotrice deiprimi “moti“ del 1821 e ’31 edella “prima guerra d’indi-pendenza” nel ’48), l’unità(condizione e obbiettivo del-l’indipendenza) e la naziona-lità.Tutti e tre questi valori certa-mente di ispirazione cristia-na, sono stati adottati dal-l’Illuminismo e dal Positivi-

smo, ma deformandone laconcezione e deviandonel’attuazione. Questi valori,derivati dalla concezione ti-picamente cristiana di “per-sona“, hanno formato cultu-ralmente e politicamente lasocietà europea attraversouna lunga, travagliata espe-rienza storica. E sono giuntial nostro tempo attraversovarie interpretazioni, sostan-ziali deformazioni e, spesso,contraddittorie attuazioni. Anche perché, avulsi alla lo-ro radice - la concezione cri-stiana della persona umana -hanno subito la contamina-zione e la deformazione sottol’influenza della antropologiaindividualistiche ha trovatola sua giustificazione teoricanella filosofia dell’empiri-smo materialistico contrap-posto al razionalismo spiri-tuale.Nell’Ottocento, durante il pe-riodo risorgimentale, questafilosofia - e la conseguenteantropologia - si è affermatalargamente: non solo negliambienti accademici e deipiù alti livelli culturali, ma siè diffusa anche nei più vastistrati - anche medio-bassi -dalla società contemporaneaeuropea e, specificamente,italiana; ed ha fornito la giu-stificazione teorica dell’egoi-smo in morale e dell’utilitari-smo in economia. Principi,questi, che - applicati coeren-temente e spregiudicatamen-te non solo nei rapporti fraindividui ma anche in quellifra gli Stati - hanno prodottoinevitabili conflitti, con reci-proci gravissimi danni agliuni e agli altri. Come l’antro-pologia personalista e il ra-zionalismo spirituale fonda-no la “polis” sulla coopera-zione e la solidarietà fra isuoi membri, e mettono lebasi teoriche per il riconosci-mento dei “diritti umani”universali - propri della natu-ra umana e non di questa oquella cultura o religione -così l’antropologia indivi-dualista e l’empirismo mate-rialista aprono la strada dellaconflittualità naturale, per-manente, fra gli individui(“homo homini lupus”) e fragli Stati (“bellum omniumcontra omnes”) in cui hasempre ragione quello che èil più forte economicamente,militarmente, demografica-mente.Su questi principi e con que-ste idee è stato costruito, si èaffermato e sviluppato loStato moderno in tutta l’E-uropa, sia nelle forme liberaliche in quelle autoritarie, dit-tatoriali.

Su questi principi e valori èstata costruito anche lo Statoitaliano del Risorgimento:elitario, centralista, in bilicofra il liberalismo politico el’autoritarismo, fra il liberi-smo economico e l’interven-tismo statale. E, fin dalle ori-gini, non solo anticlericale(spiegabile per la “questioneromana”), ma anche anticri-stiano, anzi antireligioso. Edè solo dalla radicata e larga-mente diffusa tradizione cul-turale e sociale del Cattoli-cesimo che è venuta la capa-cità di attenuare gli effettiperversi di quelle concezionidell’uomo e dello Stato, so-stenendo e divulgando formepiù razionali e umane di con-vivenza civile fondata sullasolidarietà e sulla coopera-zione fra le persone e le loroorganizzazioni sociali, Statocompreso. È dalla illuminatapresenza di alcuni suoi espo-nenti ecclesiastici e laici, dalcostante impegno religioso ecivile del “Magistero” papalee dal non meno impegnatomagistero filosofico, storicoe letterario di tanti laici cat-tolici, che sono stati traman-dati nella loro integralità enel loro autentico significatoi tre fondamentali principicristiani della libertà, dell’u-nità e della nazionalità, come“anima“ e base concettualedel Risorgimento. È con leloro proposte programmati-che e con la loro concretarealizzazione - non solo conla critica razionale, ma anchecon sempre più vasto impe-gno operativo sociale - che èstata dimostrata la erronea edeviante interpretazione chedi quegli stessi principi stavadando lo Stato moderno, se-dicente liberale, unitario enazionale. Perché libertà nonè solo indipendenza dallostraniero e neppure solo ilgodimento dei diritti che loStato dà soltanto a chi costi-tuisce suoi cittadini e soltan-to alle società intermedie(territoriali, economiche, cul-turali, religiose) che solo luipuò creare, regolamentare econtrollare. Libertà non èneanche solo limitazione delpotere del Sovrano con laconcessione (o anche con laconquista rivoluzionaria) diuna Costituzione. Libertà èmolto di più! Certo non è undiritto solo di pochi cittadini,ma di tutti gli uomini, perchéè insita nella natura stessa -spirituale e non solo materia-le - della persona umana. Perciò non deve essere “con-cessa“ dallo Stato sovranoassoluto ai suoi cittadini, madallo Stato stesso deve essere

riconosciuta come “legge na-turale“, da lui garantita difatto con le sue “leggi positi-ve”. Libertà in tutti i campidella vita sociale, anche inquello economico.Ebbene: la presenza nelRisorgimento del pensiero edell’azione dei cattolici con-tribuì a mantenere vivi glianticorpi di quegli errori, diquelle grandi, allarmanti de-viazioni e deformazioni delprincipio di libertà. Ne furo-no massimi esponenti e lea-der intellettuali del movi-mento cattolico: Antonio Ro-smini in campo filosofico esociologico e AlessandroManzoni in quello poetico eletterario: i due massimi edu-catori cristiani alla libertà ealla solidarietà, attori essen-ziali della costruzione dell’u-nità della nazione italiana. Perché anche l’unità e la na-zionalità se non sono conce-pite e vissute cristianamentefalliscono nella loro funzionee degenerano. Perché l’unitànon è uniformità, ma compo-sizioni organiche di molte di-versità.Questa è la realtà di tutti gliesseri viventi, in cui tutte leparti differenti sono coordi-nate per concorrere alla vitadi un unico corpo, vegetale oanimale che siano. Ciò vale, a maggior ragione,per i “corpi” creati dall’intel-ligenza e dall’arbitrio del-l’uomo, perché la loro com-posizione non dipende total-mente da leggi fisiche, deter-ministiche, ma da progetti ra-zionali e dalla libertà deisoggetti umani che la conce-pisco.La consapevolezza della va-lidità essenziale di quest’an-tropologia e di queste socio-logia, ispirò e guidò il giudi-zio - e il conseguente com-portamento - dei cattolici ita-liani sul modo con cui laclasse dirigente dello Statonato nel Risorgimento inter-pretò e attuò il fondamentalevalore dell’unità.A cominciare dall’uso dellaviolenza, delle armi e dellerivoluzioni sanguinose, cheessi consideravano tutte ina-deguate o addirittura contro-producente al processo unita-rio, perché produttrici nonsolo di altre violenze ma an-che di ulteriori, più diffusedivisioni, sia fra le regioni,che fra i vari settori della so-cietà italiana. Ma poi anche esoprattutto per il modo concui fu organizzato il neonatoRegno d’Italia: rigidamenteaccentratore e negatore delleautonomie locali e delle “so-cietà intermedie”. Perciò po-

co disposto a riconoscere etutelare le diversità (geogra-fiche, storiche, economiche,sociali e persino linguistica)che avevano caratterizzato ealimentato finora la vita civi-le delle varie parti d’Italia,con forme non poco differen-ti fra di loro.Diversità, peraltro, difficil-mente ineliminabili, sia perle condizioni obbiettive (geo-grafiche, economiche), siaper il loro radicamento nellamentalità e nei costumi dellemolteplici popolazione dellapenisola. Diversità che si poteva - e sidoveva, nell’interesse comu-ne - unificare, ma non affattouniformare anche qui nell’in-teresse comune. Infatti, senon l’uniformazione, certouna maggiore reciproca inte-grazione fra le molteplici“Italie” si sarebbe potuta rea-lizzare solo col tempo, congli effetti di una lunga convi-venza, di reciproche influen-ze e dell’evoluzione dei mez-zi di comunicazione dellepersone e delle idee (come siè verificando - senza dureimposizioni dall’alto, nellalibertà e nella convivenza pa-cifica - nel secondo dopo-guerra).Dunque uno Stato coordina-tore, armonizzatore e sinte-tizzatore di molte diversitàcome avevano saputo fare icoloni inglesi in America delsecolo precedente. Come stava facendo, pur conl’autoritarismo di Bismark, laGermania, dopo la fine, an-che formale, del Sacro Ro-mano Impero e della supre-mazia asburgica. Come ave-vano proposto alcuni grandiintellettuali cattolici già nel1848-49: alquanto utopistica-mente il piemontese Vin-cenzo Gioberti col suo “neo-guelfismo” monarchico, e(meno utopisticamente e condiretto impegno personalenelle rivolta di Venezia del’49) il dalmata Nicolò Tom-maseo col suo federalismofieramente repubblicano(tanto da rifiutare il seggiosenatoriale di nomina regia).Cinquant’anni dopo, nella se-conda fase del Risorgimento,quando si cominciarono aconstatare gli effetti negatividel liberalismo elitario e del-lo statalismo accentratore euniformatore, il cattolicesi-mo italiano trovò più efficaciargomenti per criticarli econtestarli, ed una meno osti-le atmosfera per cominciare adar vita a concreti interventisul terreno amministrativo esociale.Tra gli antesignani il vescovo

cremonese Geremia Bono-melli. Nonostante le ombreche continuavano a calare suirapporti fra Stato e Chiesa,nei primi anni del ’900 nonmancarono, soprattutto neglianni di Giolitti, i negoziati ri-servati ed i tentativi, dall’unae dell’altra parte, volti a por-re su nuove basi i rapporti fraChiesa e Stato.Fra questi segnali, di partico-lare importanza la parzialeabrogazione del decreto (no-to sotto il nome di Non expe-dit) con il quale era stato fat-to divieto ai cattolici di par-tecipare alla vita pubblica alivello nazionale, all’insegnadel motto “né eletti né eletto-ri”.Cominciarono così, nei primianni del Novecento, ad entra-re nell’unica Camera elettivadi allora, quell dei Deputati,alcuni “cattolici deputati”,così chiamati per evitare cheessi fossero considerati “de-putati cattolici”: GiuseppeMicheli e Filippo Meda.La ricerca storica ha messoormai in chiara evidenzaquanto fossero a più ripresecondotte trattative fra Stato eChiesa: ma esse furono pe-riodicamente interrotte, qual-che volta per l’intransigenzadel Vaticano, più spesso perla persistenza di una menta-lità anticlericale che non sirassegnava all’idea di ricono-scere una pur simbolica so-vranità al Pontefice.Così quell’accordo che, nellamaggioranza degli spiriti, eragià maturo nei primi anni del’900, fu rinviato - a causadella prima guerra mondialee dei successivi sommovi-menti sociali - al 1929, con-sentendo così a Mussolini diappropriarsi dei frutti di unlungo lavoro preparatoriosvolto dalle componenti con-ciliatoristiche dell’una e del-l’altra parte.Non stupisce, in questo con-testo, il pressoché coraleconsenso dato dai cattolici aiPatti Lateranensi; se nonmancarono le riserve (parti-colarmente autorevoli quelledi Luigi Sturzo e di AlcideDe Gasperi) esse riguardaro-no non la sostanza degli ac-cordi ma alcuni aspetti di es-si, soprattutto quelli che po-tevano essere interpretati co-me un avallo al regime fasci-sta e sembravano aprire lastrada ad una sorta di “Statocattolico” accentratore ed au-toritario, apparentemente ri-spettoso dei diritti dellaChiesa ma in realtà orientatoad un uso strumentale delcattolicesimo a sostegno diuno Stato autoritario.

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONEDDAALL 11889966

PAOLO SIMONE CALDIROLAAgenzia Generale di Tortona

Largo Carabinieri d’Italia15057 TORTONA (AL)

Tel. 0131861175Trasformiamo il futuro in un orizzonte

di obiettivi e sicurezze

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di obiettivi e sicurezze

pagina a cura di LUCA ROLANDI

L’ANNIVERSARIO DEI 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

I rapportitra STATOe CHIESA

Page 3: il popolo 24 marzo

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

CAPANNIPIEMONTE S.n.c.

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CAMPANE OROLOGIE AUTOMAZIONI

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 33VVIITTAADDEELLLLAA DDIIOOCCEESSII

GGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111

Il Vescovo riceve in udienza martedì 29 marzo dalle8.30 alle 12.30; mercoledì 30, giovedì 31 e venerdì 1°aprile dalle 8.30 alle 12.30.Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con laSegreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramitetelefono (0131 816635 - fax 0131 816637).Via mail: [email protected]. o attraverso il sitowww.diocesitortona.it

DiariodelVescovo

TORTONA - A seguito delDecreto con cui S. E. Mon-signor, Vescovo nomina ilPresidente diocesano diAzione Cattolica nella per-sona di Piero Ponte, che sirende disponibile per il se-condo mandato nel triennio2011-2014, ecco che si puòprendere il largo!Martedì 15 marzo, puntualealle ore 21, è riunito ilConsiglio diocesano di ACin seminario a Tortona, coni suoi Assistenti don Ro-meo Gardella e don Cla-udio Baldi, per procedereallo svolgimento di un riccoordine del giorno.Le tre Equipes (Adulti,Giovani ed ACR) fannoproposte in ordine ai lororappresentanti che andran-

no a comporre la Presiden-za diocesana che sarà elettanel corso del prossimoConsiglio, già fissato per il12 aprile, quando si dedi-cherà particolare attenzioneal tema della formazionedegli educatori, collegatonecessariamente all’apertu-ra estiva della Casa Alpinadi Brusson.Lo Statuto dell’AzioneCattolica, infatti, a proposi-to della struttura associativa(art.18), vede nel Consigliol’organismo “al quale spet-tano la funzione elettiva perla formazione della Presi-denza”, unitamente alla de-finizione e la verifica dellaprogrammazione di questanostra Associazione eccle-siale di laici che sono forte-

mente radicati e dedicati al-la Chiesa diocesana, allacui crescita offrono il con-tributo originale della vitaassociativa e dei propri per-corsi formativi, oltre alladisponibilità delle singolepersone.Si procede, poi, all’elezionedel Consiglio degli AffariEconomici ed alla forma-zione delle Delegazioni cherenderanno presente la no-stra Associazione al Consi-glio Regionale che si terràil 26 marzo a Genova (lanostra Diocesi, infatti, ap-partiene alla Regione Ec-clesiastica Ligure) ed allaAssemblea Nazionale chesi svolgerà a Roma tra il 6 el’8 maggio.C’è anche il tempo per ab-

bozzare un primo program-ma della attività del Con-si-glio che, come primo ap-puntamento, convoca sestesso e tutta l’Associazio-ne ad un pomeriggio di spi-ritualità presso il santuariodi Torricella Verzate (PV). Domenica 10 aprile, infatti,a partire dalle ore 14,45 aTorricella, l’Azione Catto-lica tutta è chiamata a vive-re un momento importantedi vita associativa, perché ilritiro spirituale unitario deltempo di Quaresima è occa-sione favorevole per colti-vare il valore dell’interio-rità e per incontrarsi in mo-do privilegiato con il Si-gnore.La proposta formativa del-l’Azione Cattolica, infatti,trova il proprio cuore inGesù Cristo, centro vivodella fede ed è per questoche l’AC propone l’interio-rità come obiettivo e comecammino, perché ogni etàdella vita ha bisogno diquel silenzio pieno che aiutiad essere persone pensose,capaci di coltivare il gustodella riflessione e della pre-ghiera. Questo vivremo Domenica10 aprile a Torricella: unpomeriggio in compagniadel Signore, per arrivarenuovi alla prossima Pasquadi Risurrezione.

Patrizia Govi

“Anche se naturalmente resterannosempre dettagli da discutere, sperotuttavia che mi sia stato dato di avvi-cinarmi alla figura del nostro Signorein un modo che possa essere utile atutti i lettori che vogliono incontrareGesù e credergli”. Così, con una dop-pia firma “Joseph Ratzinger – Bene-detto XVI”, il Papa presenta l’obietti-vo principale del suo lavoro su “Gesùdi Nazaret” giunto al secondo volumeche ripercorre la vita di Gesù“Dall’ingresso in Gerusalemme finoalla risurrezione”.Il testo è stato presentato il 10 marzo,presso la sala stampa vaticana, dalcardinale Marc Ouellet, prefetto dellaCongregazione per i vescovi, e daClaudio Magris, scrittore e germani-sta.

Uno sguardo sul “Gesù reale”Già nella premessa al primo volume,papa Benedetto XVI aveva detto cheera suo desiderio illustrare la figura eil messaggio di Gesù. “Esagerando unpo’ – scrive il santo Padre –, si po-trebbe dire che io volevo trovare ilGesù reale”. “Ho cercato – prosegue –di sviluppare uno sguardo sul Gesùdei Vangeli e un ascolto di Lui chepotesse diventare un incontro e tutta-via, nell’ascolto in comunione con idiscepoli di Gesù di tutti i tempi,giungere anche alla certezza della fi-gura veramente storica di Gesù. Questo compito era nella seconda par-te ancora più difficile che non nellaprima, perché solo nella seconda s’in-contrano le parole e gli avvenimentidecisivi della vita di Gesù”.

Un terzo volumesull’infanzia di GesùNella premessa, papa Benedetto con-fessa che è stato per lui un motivo di

gioia il fatto che il suo primo volumesia stato accolto anche dal teologoprotestante Joachim Ringleben, autoredi un altro testo su Gesù e – aggiungeil Papa – “per così dire, un fratelloecumenico”. Ciò dimostra che, “purcon approcci teologici differenti, è lastessa fede che agisce, avviene un in-contro con lo stesso Signore Gesù. Spero che ambedue i libri, nella lorodiversità e nella loro essenziale sinto-nia, possano costituire una testimo-nianza ecumenica che in questa ora, amodo suo, può servire alla comunemissione fondamentale dei cristiani”. Infine, Benedetto XVI annuncia l’in-tenzione di mantenere la promessafatta nella prima parte del libro, riba-dendo cioè la volontà di scrivere un“piccolo fascicolo” sull’infanzia diGesù, “se per questo mi sarà ancoradata la forza”.

Le ragioni della gioia cristianaÈ la “gioia cristiana”, la chiave di let-tura del volume, come indica lo stessoBenedetto XVI quando ricorda cheCristo salendo al cielo “tiene le suemani stese su di noi” per proteggeretutta l’umanità.“Nell’andarsene Egli viene per solle-varci al di sopra di noi stessi e aprireil mondo a Dio.Per questo i discepoli poterono gioire,quando da Betania tornarono a casa. Nella fede sappiamo che Gesù, bene-dicendo, tiene le sue mani stese su dinoi.È questa la ragione permanente dellagioia cristiana”.

La nuova Legge proposta da GesùLa nuova legge proposta da Gesù“non è una nuova norma, ma l’interio-rità nuova donata dallo stesso Spiritodi Dio”.Quanto al tradimento di Giuda, sim-bolo di tutti i tradimenti da parte degliuomini, Benedetto XVI scrive che“attraverso una serie di forme appa-rentemente minute d’infedeltà” egli“decade spiritualmente e così, alla fi-ne, uscendo dalla luce, entra nella not-te e non è più capace di conversione”.

La passione di Gesù“Nella passione di Gesù, tutto lo spor-co del mondo viene a contatto conl’immensamente Puro (...). Lo sporcodel mondo viene realmente assorbito,annullato, trasformato mediante il do-lore dell’amore infinito”. Questa tra-sformazione radicale avviene al mo-mento della risurrezione di Gesù che– aggiunge – “è una sorta di ‘mutazio-ne decisiva’ (...), un salto di qualità”. In essa “è stata raggiunta una nuovapossibilità di essere uomo, una possi-bilità che interessa tutti”.

Concluso l’iter delle consultazioni per il rinnovo del Con-siglio Presbiterale, Sua Eccellenza Mons. Martino Canessaconvoca i nuovi membri per la prima riunione del quin-quennio marzo 2011-dicembre 2015.

L’appuntamento è fissato per lunedì 28 marzo alle ore9.30 nela salone dell’Episcopio, con il seguente ordine delgiorno:- preghiera introduttiva,- presentazione da parte di Mons. Vescovo di proposte for-mative e pastorali in riferimento a:

“Educare alla vita buona del Vangelo”orientamenti pastorali dell’Episcopato Italianoper il decennio 2010-2020; Congresso Eucaristico nazionale di Ancona;“Sovvenire”: campagna promozionale

Lunedì 28 marzo in Curia

Consiglio Presbiterale

Lunedì 28 marzo al Mater Dei

Sesto incontro formativocon don Claudio Doglio

NOTIZIE DIOCESANEMartedì 15 marzo si è riunito il Consiglio in seminario a Tortona

Presentato dal Cardinale Marc Ouellet e da Claudio Magris

L’AC diocesana prende il largo

Gesù di Nazaret: il secondo libro del Papa

Lunedì 28 marzo, alle ore21, al Centro Mater Dei diTortona, don Claudio Do-glio terrà la sesta relazionedel ciclo “Incontri con Ge-sù Cristo secondo l’evange-lista Giovanni”.Il tema sarà “La gloria del-la Croce è l’innalzamentodel Figlio dell’uomo” – Ilracconto teologico dellapassione secondo Giovanni(Gv 18-19).Sono invitati sacerdoti, re-ligiosi, operatori pastorali elaici impegnati nella cate-chesi all’interno delle pro-prie parrocchie.

Giovedì 24 e venerdì 25 marzo

Iniziative missionarie- Via crucis a Montespineto. Nell’anno appena trascorsola Chiesa conta il considerevole numero di 23 missionarimartiri: Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici chehanno versato il sangue per la causa del Vangelo ed hannotestimoniato Gesù Cristo fino al dono della vita. La nostradiocesi li ricorderà con una significativa via crucis presie-duta dal nostro Vescovo che si terrà stasera, giovedì 24marzo, alle ore 20,30 presso il Santuario di Montespineto. Siamo tutti invitati. In modo particolare i giovani, le par-rocchie, i gruppi, le associazioni delle zone pastorali diNovi Ligure, Arquata Scrivia, Tortona. Sarà senz’altro unmomento “forte” di preghiera e riflessione.

- Cena di digiuno a Villa Charitas: viene riproposta lapositiva iniziativa dell’anno scorso quale momento di iti-nerario quaresimale. Si propone il digiuno la sera di ve-nerdì 25 marzo devolvendo un importo equivalente al po-sto della cena e di nutrire lo spirito con l’abbondanza dellaParola di Dio e del silenzio adorante. L’incontro sarà pre-sieduto dal nostro Vescovo presso le monache contempla-tive di Villa Charitas di Tortona alle ore 20,30.L’iniziativa vuole anche essere un segno di preparazioneremota al Congresso Eucaristico Nazionale che si terrà adAncona nel prossimo mese di settembre.

Page 4: il popolo 24 marzo

Il 150° anniversario dell’u-nificazione politica del-l’Italia mi offre la felice

occasione per riflettere sullastoria di questo amato Paese,la cui Capitale è Roma, cittàin cui la divina Provvidenzaha posto la Sede del Succes-sore dell’Apostolo Pietro. Pertanto, nel formulare a Leie all’intera Nazione i mieipiù fervidi voti augurali, so-no lieto di parteciparLe, insegno dei profondi vincoli diamicizia e di collaborazioneche legano l’Italia e la SantaSede, queste mie considera-zioni. Il processo di unifica-zione avvenuto in Italia nelcorso del XIX secolo e pas-sato alla storia con il nome diRisorgimento, costituì il na-turale sbocco di uno sviluppoidentitario nazionale iniziatomolto tempo prima. In effet-ti, la nazione italiana, comecomunità di persone unitedalla lingua, dalla cultura,dai sentimenti di una medesi-ma appartenenza, seppurenella pluralità di comunitàpolitiche articolate sulla pe-nisola, comincia a formarsinell’età medievale. Il Cristia-nesimo ha contribuito in ma-niera fondamentale alla co-struzione dell’identità italia-na attraverso l’opera dellaChiesa, delle sue istituzionieducative ed assistenziali,fissando modelli di compor-tamento, configurazioni isti-tuzionali, rapporti sociali; maanche mediante una ricchis-sima attività artistica: la let-teratura, la pittura, la scultu-ra, l’architettura, la musica. Dante, Giotto, Petrarca, Mi-chelangelo, Raffaello, Pier-luigi da Palestrina, Caravag-gio, Scarlatti, Bernini e Bor-romini sono solo alcuni nomidi una filiera di grandi artistiche, nei secoli, hanno datoun apporto fondamentale allaformazione dell’identità ita-liana. Anche le esperienze disantità, che numerose hannocostellato la storia dell’Italia,contribuirono fortemente a

costruire tale identità, nonsolo sotto lo specifico profilodi una peculiare realizzazio-ne del messaggio evangelico,che ha marcato nel tempol’esperienza religiosa e laspiritualità degli italiani (sipensi alle grandi e moltepliciespressioni della pietà popo-lare), ma pure sotto il profiloculturale e persino politico. San Francesco di Assisi, adesempio, si segnala ancheper il contributo a forgiare lalingua nazionale; santa Ca-terina da Siena offre, seppuresemplice popolana, uno sti-molo formidabile alla elabo-razione di un pensiero politi-co e giuridico italiano. L’apporto della Chiesa e deicredenti al processo di for-mazione e di consolidamentodell’identità nazionale conti-nua nell’età moderna e con-temporanea.Per ragioni storiche, culturalie politiche complesse, ilRisorgimento è passato comeun moto contrario alla Chi-esa, al Cattolicesimo, taloraanche alla religione in gene-rale. Senza negare il ruolo ditradizioni di pensiero diver-se, alcune marcate da venatu-re giurisdizionaliste o laici-ste, non si può sottacere l’ap-porto di pensiero - e talora diazione - dei cattolici alla for-mazione dello Stato unitario. Dal punto di vista del pensie-ro politico basterebbe ricor-dare tutta la vicenda del neo-guelfismo che conobbe inVincenzo Gioberti un illustrerappresentante; ovvero pen-sare agli orientamenti cattoli-co-liberali di Cesare Balbo,Massimo d’Azeglio, RaffaeleLambruschini. Per il pensie-ro filosofico, politico ed an-che giuridico risalta la gran-de figura di Antonio Rosmi-ni, la cui influenza si è di-spiegata nel tempo, fino adinformare punti significatividella vigente Costituzioneitaliana.E per quella letteratura chetanto ha contribuito a “fare

gli italiani”, cioè a dare loroil senso dell’appartenenza al-la nuova comunità politicache il processo risorgimenta-le veniva plasmando, comenon ricordare AlessandroManzoni, fedele interpretedella fede e della morale cat-tolica; o Silvio Pellico, checon la sua opera autobiogra-fica sulle dolorose vicissitu-dini di un patriota seppe te-stimoniare la conciliabilitàdell’amor di Patria con unafede adamantina. E di nuovofigure di santi, come sanGiovanni Bosco, spinto dallapreoccupazione pedagogica acomporre manuali di storiaPatria, che modellò l’appar-tenenza all’istituto da luifondato su un paradigmacoerente con una sana conce-zione liberale: “cittadini difronte allo Stato e religiosi difronte alla Chiesa”.La costruzione politico-isti-tuzionale dello Stato unitariocoinvolse diverse personalitàdel mondo politico, diploma-tico e militare, tra cui ancheesponenti del mondo cattoli-co.Questo processo, in quantodovette inevitabilmente mi-surarsi col problema della so-vranità temporale dei Papi(ma anche perché portava adestendere ai territori via viaacquisiti una legislazione inmateria ecclesiastica di o-rientamento fortemente laici-sta), ebbe effetti dilacerantinella coscienza individuale ecollettiva dei cattolici italia-ni, divisi tra gli opposti senti-menti di fedeltà nascenti dal-la cittadinanza da un lato edall’appartenenza ecclesialedall’altro. Ma si deve ricono-scere che, se fu il processo diunificazione politico-istitu-zionale a produrre quel con-flitto tra Stato e Chiesa che èpassato alla storia col nomedi “Questione Romana”, su-scitando di conseguenza l’a-spettativa di una formale“Conciliazione”, nessun con-flitto si verificò nel corpo so-

ciale, segnato da una profon-da amicizia tra comunità ci-vile e comunità ecclesiale. L’identità nazionale degliitaliani, così fortemente radi-cata nelle tradizioni cattoli-che, costituì in verità la basepiù solida della conquistataunità politica. In definitiva,la Conciliazione doveva av-venire fra le Istituzioni, nonnel corpo sociale, dove fedee cittadinanza non erano inconflitto. Anche negli annidella dilacerazione i cattolicihanno lavorato all’unità delPaese. L’astensione dalla vitapolitica, seguente il “non ex-pedit”, rivolse le realtà delmondo cattolico verso unagrande assunzione di respon-sabilità nel sociale: educazio-ne, istruzione, assistenza, sa-nità, cooperazione, economiasociale, furono ambiti di im-pegno che fecero crescereuna società solidale e forte-mente coesa. La vertenzaapertasi tra Stato e Chiesacon la proclamazione diRoma capitale d’Italia e conla fine dello Stato Pontificio,era particolarmente comples-sa. Si trattava indubbiamentedi un caso tutto italiano, nel-la misura in cui solo l’Italiaha la singolarità di ospitare lasede del Papato. D’altra par-te, la questione aveva una in-dubbia rilevanza anche inter-nazionale. (...) La firma deiPatti lateranensi, l’11 feb-braio 1929, segnò la definiti-va soluzione del problema. Aproposito della fine degliStati pontifici, nel ricordo delbeato Papa Pio IX e dei Suc-cessori, riprendo le paroledel Cardinale Giovanni Bat-tista Montini, nel suo discor-so tenuto in Campidoglio il10 ottobre 1962: “Il papatoriprese con inusitato vigorele sue funzioni di maestro divita e di testimonio del Van-gelo, così da salire a tanta al-tezza nel governo spiritualedella Chiesa e nell’irradia-zione sul mondo, come pri-ma non mai”. (...)

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL)Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

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CAMPANE OROLOGIE AUTOMAZIONI

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DDEELLLLAA CCHHIIEESSAA

LE NOSTRE SEDI: Servizi CISL AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia consegnato dal cardinaleTarcisio Bertone in visita al Quirinale

nella garanzia del plurali-smo religioso”. Questo rap-porto, ha aggiunto, si mani-festa oggi come uno deipunti di forza su cui possia-mo far leva per il consolida-mento della coesione eunità nazionale.Una terza importante indi-cazione è per lo sviluppodel pluralismo istituzionale,nel senso delle autonomie.Con le misure che sono og-gi delineate “è stata in defi-nitiva recuperata l’ispirazio-ne federalista che si pre-sentò in varie forme ma nonebbe fortuna nello sviluppoe a conclusione del motounitario”.Infine cruciale è la prospet-tiva europea e internaziona-le. L’Italia, nella sua iden-tità profonda, che viene daltesoro di arte e di culturache rappresenta, è patrimo-nio dell’umanità. E deve sa-pere e potere giocare unruolo adeguato. Quel che è certo è che pro-prio la riflessione collettivadi questi mesi smonta senzaappello gli opposti revisio-nismi secessionisti o legitti-misti e le propagande chehanno tentato di impadro-nirsene.Possiamo essere soddisfattidi questo anniversario del-l’identità e insieme della re-sponsabilità. Disponiamo,ci ha ricordato il presidente,“di grandi riserve di risorseumane e morali”. Ma haammonito che per andareavanti deve svilupparsi“nuovamente un forte ce-mento nazionale unitario,non eroso e dissolto da cie-che partigianerie, da perditediffuse del senso del limitee della responsabilità”. È lavia delle opere, della con-creta operosità e dunquedella responsabilità. Perquesto possiamo essere fi-duciosi, a patto di assumer-ci ciascuno le nostre re-sponsabilità e saperci met-tere al lavoro, uniti, sereni econsapevoli. Ecco qui di seguito i puntisalienti toccati dal presiden-te della Repubblica.RISORGIMENTOFu “un’impresa storica stra-ordinaria, per le condizioniin cui si svolse, per i carat-teri e la portata che assun-se”. Poteva sicuramente es-sere fatta in maniera miglio-re, è sembrato dire il presi-dente; ma realisticamente“non poté compiersi chesotto l’egida dello Stato piùavanzato, già caratterizzatoin senso liberale, più apertoe accogliente verso la causaitaliana”, ovvero il Pie-monte dei Savoia e di Ca-vour. Mentre le esigenze di

unificare un territorio for-mato da ben otto Stati fini-rono inevitabilmente permortificare le giuste aspira-zioni a un modello menocentralista. Ma nel comples-so l’unità italiana fu “un’o-pera ciclopica”, che “gettòle basi di un moderno svi-luppo economico e civile”.FEDERALISMOIl presidente vede con favo-re oggi “un’evoluzione insenso federalistico - e nonsolo nel campo finanziario”,che a suo parere “potrà ga-rantire maggiore autonomiae responsabilità alle istitu-zioni regionali e locali rin-novando e rafforzando lebasi dell’unità nazionale”. Eha ammonito: “È tale raf-forzamento, e non il suocontrario, l’autentico fineda perseguire”.MEZZOGIORNOÈ “al centro delle nostrepreoccupazioni e responsa-bilità nazionali. Ed è rispet-to a questa questione chepiù tardano a venire risposteadeguate”.Serve “un esame di coscien-za collettivo” cui “in nessu-na parte del Paese ci si puòsottrarre”.CHIESA E CATTOLICIDopo lo strappo di PortaPia, i rapporti Stato e Chi-esa si sono gradualmente ri-solti.Oggi c’è “un rapporto alta-mente costruttivo e in unacollaborazione per la pro-mozione dell’uomo e il be-ne del Paese, anche attra-verso il riconoscimento delruolo sociale e pubblicodella Chiesa cattolica e, in-sieme, nella garanzia delpluralismo religioso”. Unodei punti di forza “su cuipossiamo far leva per ilconsolidamento della coe-sione e unità nazionale”. Napolitano ha lodato ilmessaggio augurale di Be-nedetto XVI, che “sapiente-mente richiama il contribu-to fondamentale del Cristia-nesimo alla formazione, neisecoli, dell’identità italiana,così come il coinvolgimen-to di esponenti del mondocattolico nella costruzionedello Stato unitario, fino al-l’incancellabile apporto deicattolici e della loro scuoladi pensiero alla elaborazio-ne della Costituzione repub-blicana”.COSTITUZIONE“Rappresenta tuttora la vali-da base del nostro viverecomune, offrendo – insiemecon un ordinamento rifor-mabile attraverso sforzicondivisi – un corpo diprincipii e di valori in cuitutti possono riconoscersi”.

f.b.

continua da pagina 1

Napolitano:i valori dell’Unità

Messaggio di Benedetto XVIal Presidente della Repubblica

Il card. Bagnasco, presidentedella CEI e il card. Bertone,Segretario di Stato, nella tri-buna di Montecitorio per lasolenne commemorazione del150° dell’Unità d’Italia(17 marzo 2011)

Page 5: il popolo 24 marzo

Il Vangelo della terza do-menica di Quaresima cipresenta l’incontro di Ge-sù con la samaritana alpozzo di Sicar. Quando chiede a quelladonna “Dammi da bere”,Gesù ha sete di salvarequella donna; potremmodire che ha sete del suo af-fetto, come del nostro. In genere fuggiamo daquesta richiesta di amore edi compagnia così forte eradicale, perché senzadubbio l’amore del Signore è un amore esigente, e sce-gliamo i nostri piccoli amori, le nostre piccole rivincite.E opponiamo a lui la stessa resistenza che gli opposequella donna samaritana: “Come mai tu che sei giudeochiedi da bere a me che sono una donna samaritana?”.In realtà quella richiesta di Gesù superava già un muro.Egli parlava con una donna, per di più samaritana.

La donna è scossa dalla richiesta di Gesù, ma non com-prende l’energia di amore che è nascosta dietro quelleparole: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è coluiche ti dice: ‘Dammi da bere!’, tu stessa ne avresti chie-sto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. Dio amava quel-la donna quando era ancora lontana; ma lei non se n’eraaccorta. La sua vita, segnata dalle delusioni e dai tradi-menti, forse non le dava più speranza alcuna. È la storiadei cinque mariti. Ormai non crede molto negli altri enon ha neppure tanta fiducia in sé. E come poteva averfiducia di uno straniero? Come poteva capire che eraDio a parlarle in quel giudeo stanco e assetato e senzaneppure uno strumento per prendere l’acqua? “Da dove hai dunque quest’acqua viva?” gli chiede ras-segnata e scettica. Per lei abituata alla durezza della vita, la parola nonconta più, non cambia, non dà vita. Quella donna è molto simile a noi. La sua vita è pienadi tradimenti e problemi. È diventata una donna dura, forte della sua esperienza,che pensa di conoscere già la vita. I suoi giudizi sonorapidi.

Che può fare quell’uomo senza mezzi, debole e che nonha come prendere l’acqua? Lei non crede più a niente, solo alla sua brocca, alla suafatica, a quello che vede e tocca con le sue mani. Il Vangelo è un sogno fuori dalla realtà! Per lei scettica, materialista, abituata alla durezza dellavita, le parole non contano più. Ma è anche furba. Quando Gesù parla di un’acqua diversa, per cui nonavrebbe più avuto sete e non sarebbe stato più necessa-rio camminare fino al pozzo, cerca subito la sua conve-nienza. Vuole prendersi qualcosa del Vangelo senza cambiarenulla. Desidera impadronirsi di una convenienza, ma restarequella di sempre.

L’incontro con Gesù è personale. Tocca il cuore. Gesùl’aiuta ad essere se stessa. “Non ho marito”, dice. Non racconta tutto di sé. Gesù non la aggredisce, non la umilia in una descrizio-ne imbarazzante della sua storia di tanti amori cercati etraditi. È lui che le spiega, con sensibilità, tutta la suavita. La verità è Gesù. Proprio questo colpisce la donna: essere capita, cono-sciuta così com’è ed essere amata! Non è una legge oun giudizio che cambia i cuori, ma il lungo ed insistenteincontro con quell’uomo che parla con libertà ed amore.

Lasciamoci dire da lui tutto quello che abbiamo fatto!Diventeremo una fonte, nell’aridità della vita.Parleremo a tanti, con la meraviglia della donna samari-tana, di qualcuno che ci ha parlato con amore! La Chiesa, diceva Papa Giovanni, è “come la fontana inun villaggio: è per tutti, e tutti possono avvicinarsi perprendere l’acqua dell’amore e della consolazione”.

Sia così anche per i nostri cuori, possessivi e peccatori,ma conosciuti, amati e perdonati dal Signore, uomo as-setato che cammina e chiede amore. Il Signore ci insegni ad essere fonte d’amore, servendochi ha sete.

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27 marzo - III Domenica del Tempo di Quaresima

Il 28 marzo la Chiesa fa memoria di san Giuseppe Sebastia-no Pelczar, sacerdote polacco. Nacque a Korczyna, un paesi-no ai piedi dei Carpazi, nella diocesi di Przemysl, il 17 gen-naio 1842. Nel 1852, iniziò gli studi ginnasiali. Fu allora checominciò ad appassionarsi, oltre che alla religione, anche allastoria della sua Polonia. Dal 1858 al 1864 fu allievo del seminario di Przemysl per lostudio della filosofia e della teologia. Nel 1860 superò conlode l’esame di maturità. In quegli anni scriveva nella suaautobiografia: “Impallidiscono gli ideali terreni. Vedo l’idea-le della mia vita nel sacrificarsi, e l’ideale del sacrificio nelsacerdozio. La scintilla della vocazione, ingrandita dal ritirospirituale, cresce con l’aiuto di Dio e arde per la fiamma del-la fede e dell’amore”. Quando nel1863 scoppiò l’insurrezione nelRegno Polacco Giuseppe Sebastia-no, con alcuni compagni, decise didare la vita per la patria. Il rettoreperò gli fece loro capire che “lavo-rando per Dio tutta la vita” avrebbereso un grande servizio alla patria”. Il santo fu ordinato sacerdote il 17luglio 1864 nella cattedrale diPrzemysl. Un mese dopo fu nomi-nato Vicario a Sambor. Fu poi mandato a Roma per la lau-rea in teologia e diritto canonico. In varie occasioni incontròPio IX il quale divenne per lui “oggetto di amore e modellodi fede incrollabile”. Ritornato in patria, si mise all’opera perrianimare la vita ecclesiastica.Mandato a Wojutycze in qualità di vicario si adoperò per tra-sformare il popolo “che frequentava la chiesa malvolentieri,ma aveva una grande predilezione per la vodka”. Nel mese di ottobre 1869 fu trasferito nel seminario diPrzemysl con l’incarico di prefetto e di professore. Nella pri-mavera del 1873 pubblicò la sua prima opera, a cui seguiro-no altri 42 libri nel corso della vita. Diffuse la devozione alS. Cuore di Gesù e alla Vergine Maria. Nel 1877 il santo permalattia fu costretto a trasferirsi a Cracovia dove fu nomina-to professore di storia ecclesiastica e di diritto canonico pres-

so l’Università Ja-ghellonica di cuipoi fu anche retto-re. A Cracovia col-laborò con le asso-ciazioni già esi-stenti e ne fondò dinuove. Diede vitaalla Confraternitadella Regina dellaCorona di Polonia, dalla quale sorse poi un ramo separatoper la protezione delle donne di servizio. Affidò alle Ancelledi Gesù, fondate dal cappuccino Onorato da Biala, la direzio-

ne dell’ospizio e della scuola pratica dicollaboratrici domestiche. Poi con il consenso dell’arcivescovo diCracovia, il 15 aprile 1894, fondò laCongregazione delle Ancelle del S.Cuore di Gesù per la cura dei malati edegli anziani a domicilio, negli ospe-dali e negli ospizi e l'istruzione e l’edu-cazione delle ragazze abbandonate. Per le sue qualità unite alla sua attivitàpastorale, sociale e didattica, il Vati-cano lo scelse come successore del suovescovo nel governo della diocesi.

Fu consacrato il 19 marzo 1899. Fece restaurare la cattedralee rinnovare l’episcopato, costruire nuove chiese, creare nuovicentri parrocchiali, fondò il piccolo seminario. L’imperatore d’Austria per l’attività che il Vescovo svolgevain favore della Polonia, lo nominò suo consigliere segreto, emembro della Camera dei Nobili. Durante la prima guerramondiale, il santo si adoperò organizzò il Comitato Vesco-vile di Soccorso, fondando presso la cattedrale una cucinagratuita e facendo distribuire ogni settimana l’elemosina atutti i poveri che si presentavano alla porta dell’episcopio.Morì, a causa di una grave polmonite, morì la notte tra il 27 eil 28 marzo del 1924. Giovanni Paolo II lo beatificò il 2 giugno 1991 a Rzeszow inPolonia e lo canonizzò a Roma il 18 maggio 2003.

Il Santo della settimana

VESCOVO POLACCO

FONDATORE DELLE ANCELLE

DEL SACRO CUORE DI GESÙ

E MAESTRO DI VITA SPIRITUALE

PER LA GIOVENTÙ POLACCA

IILL PPOOPPOOLLOO 55IILL VVAANNGGEELLOODDEELLLLAA DDOOMMEENNIICCAA

Prima LetturaEs 17,3-7

Salmo ResponsorialeDal Salmo 94

Seconda LetturaRm 5,1-2.5-8

S. GIUSEPPE S. PELCZAR

le letture della domenica

a cura di Daniela Catalano

“Questi èil salvatoredel mondo”

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chia-mata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato aGiuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesùdunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Eracirca mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attin-gere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepo-li erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la don-na samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedida bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudeiinfatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è co-lui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui edegli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna:«Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da doveprendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande delnostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve luicon i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde:«Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chiberrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno.Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgented’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore - gli dicela donna - dammi quest’acqua, perché io non abbia più setee non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice:

«Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde ladonna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene:“Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quelloche hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! Inostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece diteche è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su que-sto monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorateciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo,perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora - ed èquesta - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spiritoe verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che loadorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono ado-rare in spirito e verità» [...] Molti Samaritani di quella cittàcredettero in lui per la parola della donna, che testimoniava:«Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando iSamaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da lo-ro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dice-vano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, maperché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è ve-ramente il salvatore del mondo».

Gv 4,5-42

Page 6: il popolo 24 marzo

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Intervista al sindaco di Broni Luigi Paroni

“I miei cinque annia Palazzo Arienti”

BRONI - Il prossimo 15maggio i cittadini di Bronisaranno chiamati alle urneper il rinnovo del consigliocomunale e per l’elezionedel Sindaco della città.Nei giorni scorsi siamo statia Palazzo Arienti, sede delpalazzo municipale, pertracciare con il SindacoLuigi Paroni un bilancio delsuo mandato amministrati-vo alla guida dell’importan-te centro oltrepadano.

Sindaco Paroni, siamo or-mai agli sgoccioli delmandato cui l’hanno chia-mata gli elettori bronesinel maggio del 2006. Tempo di bilanci, dunque.Qual è il bilancio di que-sta esperienza a serviziodella città?

È stata un’esperienza da unlato entusiasmante per gliobiettivi di altro profilo checi eravamo posti, dall’altramolto intensa e faticosa perle difficoltà incontrate sulpercorso. In ogni caso sonostati conseguiti buona partedei risultati prefissati. Quindi in coscienza ritengoche il bilancio sia ampia-mente positivo: natural-mente spetta ai Bronesi giu-dicare quanto di buono è

stato fatto e preferisco la-sciar parlare i fatti.

Cinque anni fa che cittàha trovato insediandosi aPalazzo Arienti?

Ho trovato una città spentada un punto di vista econo-mico, demografico, cultura-le, chiusa in se stessa e ras-segnata. In particolare il pa-trimonio immobiliare eratutto in fatiscenza.Con la collaborazione del-l’Università Cattolica diPiacenza abbiamo redattoun piano di sviluppo locale,che, partendo dall’analisidei dati critici, propone 58schede progetto che proiet-tano nel futuro la città.

E che città lascia ora, a di-stanza di un lustro?

Una città che finalmente siè scrollata di dosso l’apatiaed è ripartita. Abbiamo rea-lizzato diverse opere, masoprattutto abbiamo impo-stato tanti progetti che di-spiegheranno i loro effettipositivi nel tempo. Mi rife-risco soprattutto al nuovoPGT, che contribuirà a rea-lizzare una città più vivibilecon l’allontanamento deltraffico pesante dal centro e

soprattutto economicamen-te più forte grazie al consi-stente aumento (+120%)delle aree produttive checreeranno parecchi posti dilavoro per i bronesi.

In breve, ci può elencarele opere più significativeche la sua giunta ha rea-lizzato durante il manda-to?

Due nuovi parcheggi (sta-zione e via Bruno); il par-co-piazza Ferrara; la messain sicurezza di alcuni incro-ci pericolosi (Via Eseguiti,Viale Gramsci, Via Ro-ma);la sistemazione di ViaEseguiti e Via Roma; l’ac-cordo di programma per labonifica del sito Fibronit el’avvio del primo lotto; lamappatura, la videoispezio-ne e lo spurgo del sistemafognario e la realizzazionedi nuovi tratti di fognatura;il piano di emergenza ed ilpiano di sicurezza idrogeo-logica con opere di consoli-damento dei versanti colli-nari; la formazione del cor-po di protezione civile;l’ampliamento del cimitero;l’istituzione del servizio achiamata “mio taxi” per an-ziani e per chi non può per-mettersi un’auto; l’impiantodi videsorveglianza in puntisensibili della città.

E quelle che in queste set-timane sono in via di ese-cuzione?

La nuova scuola elementa-re, la cittadella dell’enoturi-smo accanto all’enoteca re-gionale in frazione Cassino,l’housing sociale con 14mini alloggi per anzianinell’ex molino Meriggi, laricostruzione del TeatroCarbonetti, la realizzazionedel Centro culturale poliva-lente nell’ex scuola mediadi via Matteotti.Inoltre, in collaborazionecon le forze dell’ordine e lapolizia locale, stiamo stu-diando nuove misure pergarantire ancora più sicu-rezza alle famiglie, intensi-ficando la videosorveglian-za, illuminando maggior-

mente le aree periferiche edaumentando il controllo delterritorio anche nelle orenotturne.

Sindaco, non saranno si-curamente mancati mo-menti difficili, così comenon saranno mancate lesoddisfazioni. Cominciamo dai momentidifficili.

Indubbiamente le due allu-vioni del 2007 e del 2009hanno inferto gravi danni alterritorio, a tante famiglieed alle strutture pubbliche:le emergenze ci hanno im-pegnato a fondo. Poi l’accanimento mediati-co sulla questione amiantoha prodotto danni rilevantiall’economia e all’immagi-

ne della città, in aggiuntaalle ferite inferte alla nostracomunità in termini di salu-te dei cittadini.E soprattutto la crisi econo-mica, oltre a mettere a duraprova le fasce più debolidella popolazione e a colpi-re il ceto medio ed i piccoliartigiani/imprenditori, hacostretto l’ente comunale agrossi sacrifici per mante-nere il livello e la qualitàdei servizi.

E le soddisfazioni?

Una soprattutto: riuscire,lavorando sodo e nonostan-te le difficoltà, a far riparti-re la città, per portarla alpasso con i tempi, facendo-la diventare una realtà mo-derna, vivibile ed attenta al-

le esigenze di tutti i cittadi-ni.Ora serve continuità per farriprendere alla città il ruolotrainante che aveva un tem-po quando veniva definita“al re di pais”.

Un’ultima domanda suirimpianti. C’è qualcosache avrebbe voluto fare eche non è riuscito a porta-re a compimento?

Sono riuscito solo in partead abbattere i livelli soffo-canti della burocrazia chemortificano l’iniziativa pri-vata e vessa il cittadino, fa-cendogli sprecare tempo erisorse: è uno degli impegniche porterò avanti se saròrieletto il 15 maggio.

Marco Rezzani

14 milioni di euro per i distretti del commercioMILANO - “I Distretti del commercio rap-presentano un’occasione importante pervalorizzare i nostri comuni e il ruolo socia-le ed economico dei negozi di vicinato -spiega il consigliere regionale AngeloCiocca - il valore aggiunto è dato dal coin-volgimento dei comuni, delle associazionidi categoria e dei negozi”.Il bando è finalizzato sia alla costituzionedi nuovi Distretti del commercio che alconsolidamento di quelli già riconosciuti. La novità sostanziale è l’ampliamento dellecategorie di beneficiari del contributo: oltrealle imprese commerciali, possono accede-re al contributo regionale le imprese del tu-rismo e dei servizi operanti all’interno deldistretto. Per i nuovi distretti del commer-cio quale sono assegnate risorse pari a 7,2milioni di euro e sono state individuate al-cune azioni per cui richiedere il contributo:

comunicazione e marketing del Distrettodel commercio; promozione e animazione;interventi strutturali; accessibilità e mobi-lità; sicurezza; gestione di servizi in comu-ne; sostenibilità energetica e ambientale;iniziative finalizzate allo sviluppo e al so-stegno dell’imprenditoria. Per il consolida-mento dei distretti già esistenti sono stateassegnate risorse pari a 7,2 milioni di euroche verranno finanziate iniziative di quali-ficazione, monitoraggio e sviluppo delDistretto (studi di fattibilità, sistemi di in-dicatori, partecipazione a manifestazionifieristiche e corsi di formazione), bandi afavore delle imprese commercio, turismo eservizi promossi dai Comuni del Distretto eintegrazioni di Comuni confinanti conDistretti esistenti. Occorre fare richiesta dal16 maggio al 30 giugno. Per informazioni:[email protected]

Page 7: il popolo 24 marzo

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI STRADELLA - VALLE STAFFORAOLTREPO’Giovedì 24 marzo 2011

IL POPOLO dell’

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVEDuomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30(sabato 17,30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sa-bato ore 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonnadi Fatima) 11-18 (sabato 17); S. Maria della Salute (tel.41315): ore 8-10,30-11,45-18 (sabato 18); S. Pietro (tel.41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel.44674): ore 10 (sabato 17); S. Vi t tore (tel. 41677): ore10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-17(sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17,30); Oriolo (tel. 379578):

ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 marzo 2011G i o v e d ì 2 4 : Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383366286)Venerdì 25: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)Sabato 26: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)D o m e n i c a 2 7 : Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383366286)Lunedì 28: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)

Martedì 29: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)Mercoledì 30: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 038362063)Edicole aperte domenica 27 marzo 2011(Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci;Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini,Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, viaFacchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33;Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116.Distributori aperti domenica 27 marzo 2011(Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

VARZI - E’ stato approva-to venerdì sera a Varzi, ilbilancio preventivo perl’anno 2011 della ComunitàMontana dell’Oltrepò Pave-se. Complessivamente pa-reggia il conto sui 2 milio-ni e 800 mila euro. Le cifreriportate nel bilancio rispet-to ai trasferimenti regionalisono indicative in quanto laRegione Lombardia non haancora ufficializzato l’entitàdel fondo destinato alle co-munità montane. Nel bilan-cio gli interventi più signi-ficativi riguardano le risorsedestinate al sostegno dell’a-gricoltura di montagna, allagestione dei serivizi asso-ciati e alle attività promo-zionali turistiche e culturalidel territoiro. Altri interven-ti particolarmente significa-tivi e attesi da tutto il terri-torio potranno essere finan-ziati dopo l’approvazionedel conto consuntivo 2010che sarà approvato verso lametà del mese di aprile.“Il bilancio approvato con-

sente di affrontare l’attivitàordinaria dell’ente e sostene-re alcune iniziative in cam-po turistico e nella gestionedei serivzi importanti. - spi-ega il presidente della Co-munità Montana dell’Oltre-pò Pavese Bruno Tagliani -Le risorse finanziarie desti-nate alle iniziative già pro-grammate quali ad esempioil Taxibus (trasporto inte-grativo rurale), la viabilitàagrosilvo pastorale, la retesentieristica, l’impianto dirisalita di Pian del Poggiosaranno finanziate con l’uti-lizzo dell’avanzo di ammi-nistrazione relativo al contoconsunitvo 2010. Questi sono interventi par-ticolarmente sollecitati datutte le aministrazioni e cheunitamente alla gestione as-

sociata dei servizi e agli in-terventi di viabilità localeconferiscono un ruolo d’im-portanza primaria al nostroente montano”.“Sono soddisfatto del bilan-cio che è stato approvato. -spiega l’assessore al Turi-smo Fabio Riva - Ci con-sentirà di far fronte al con-tributo promesso per la rea-lizzazione della seggiovia diPian del Poggio e soprattut-to di poter continuare con lapromozione degli eventi edelle manifestazioni orga-nizzate dai 19 comuni delterritorio. Con questa azionedaremo continuità a quantofatto lo scorso anno e ri-chiesto a gran voce da tuttele amministrazioni comuna-li che hanno visto aumenta-re la presenza di turisti”.

Il sindaco: “Accuse ingiuste”

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MONTU’ BECCARIA -Al Lions Club Montù Bec-caria “Le Vigne” si terràuna interessante serata dedi-cata all’ultima carica dellaCavalleria italiana ad In-sbuschenskij, sul fronterusso. In quello storico av-venimento, datato 24 ago-sto del 1942, presero parte idue cavalieri oltrepadaniFerdinando Bussolera daMairano, nato a Casteggioil 5 agosto del 1915 e LuigiCompagnoni nato il 5 giu-gno del 1918, la cui fami-glia è originaria di CannetoPavese. Il notaio FrancoTonalini, questa sera renderàomaggio a questi due valo-

rosi oltrepadani attraversouna rievocazione dell’even-to. All’incontro partecipe-ranno, tra gli altri, il dottorFabio Pierotti Cei, presi-dente della Fondazione Bus-solera, Alda Broglia Com-pagnoni e Laura Compa-gnoni, rispettivamente mo-glie e figlia di Luigi Com-pagnoni e il cavalier AldoSaldini presidente dell’asso-ciazione nazionale Arma diCavalleria della Provincia diPavia. Sono stati poi invi-tati a partecipare alla seratail sindaco di Casteggio Lo-renzo Callegari e il sindacodi Canneto Pavese France-sca Panizzari.

Avviso agli abbonatiSono segnalati disservizi nel recapito postale del giornaleagli abbonati residenti in provincia di Pavia. Teniamo aprecisare che tali disguidi non dipendono dalla nostra vo-lontà, ma sono imputabili esclusivamente a Poste Italia-ne SpA con le quali il nostro settimanale ha in essere uncontratto (oneroso dal punto di vista economico) per il re-capito del giornale nella giornata di giovedì.Da parte nostra abbiamo – come sempre – provveduto asegnalare la situazione agli organismi competenti diPoste Italiane, chiedendo che tali disguidi non abbianopiù a verificarsi.Confidiamo in un pronto intervento da parte delle Poste enella pazienza dei nostri fedeli abbonati.

Settimanale Il Popolo

VOGHERA - La giunta co-munale respinge al mittenteogni accusa di distanza dal150° dell’Unità d’Italia. Ilsindaco, Carlo Barbieri, sidice stupito: “Le feste nazio-nali dovrebbero unire, spin-gere ai valori e all’obbietti-vità. E invece constato, an-cora una volta, che in città ènato il ‘partito della stru-mentalizzazione delle ricor-renze’. È la nuova politica dicerta sinistra. Ormai siamoarrivati a dare appuntamentiil giorno prima al sindaco auna cert’ora e poi, senzaneanche una telefonata, a farpartire i cortei a ore diversetanto per strillare il giornodopo, dalle pagine dei gior-nali, il solito non c’era nes-suno. Non accettiamo lezio-ni su patriottismo, cultura eidentità nazionale da questefrange, fortunatamente mi-noritarie”. Barbieri sottoli-nea: “Il pomeriggio del 17marzo, festa dell’Unità d’I-talia, abbiamo portato inscena un dibattito, riuscitis-simo, al Museo Storico. C’e-rano oltre 200 persone, ditutte le estrazioni sociali. Inprima fila, con me, c’era an-

che il vicesindaco dellaLega, Giuseppe Fiocchi, inbarba a chi strumentalizze-rebbe a scopi politici anchela festa del papà”. Il sindacochiude ricordando gli sforzimessi in campo da palazzoGounela: “L’assessoratoCultura e il mio ufficio - sot-tolinea - si sono mossi perprimi in Oltrepò per metterea punto un calendario di cele-brazioni condivise con tutti,scuole e associazionismo.Sebbene qualcuno non sap-pia e non voglia leggerlo, ilcalendario del centocinquan-tesimo a Voghera è lungo,denso e articolato. Per condi-videre, però, bisogna creder-ci tutti. Rispettare le istitu-zioni significa, anche, nontrattare la giunta comunalecon sufficienza. Giovedìmattina se l’orario di ritrovoera cambiato il sindaco a-vrebbe meritato, almeno, u-na telefonata. Io non sonoarrivato in ritardo ma all’oraconvenuta, sebbene mi aves-sero chiesto di esserci sola-mente il giorno prima. Aigiovani della città ricordo didiffidare da certi cattivi mae-stri”.

In alto: una veduta di Varzi,dove ha sede la ComunitàMontana; a destra: BrunoTagliani e Fabio Riva

Percorsidi... viniRETORBIDO - Percorsidi... vini, è una particolaris-sima serie di lezioni di degu-stazione itineranti, ideatadall’Associazione CulturaleCalyx per abbinare cono-scenza e didattica del vino al-la scoperta del territorio. Gliincontri saranno infatti dellevere e proprie giornate di va-canza enoica, immerse nellosplendido paesaggio dell’Ol-trepò Pavese che si apriran-no con una passeggiata allascoperta di aspetti storici enaturali delle varie zone diproduzione da ritrovare poi“nel bicchiere” durante le le-zioni di degustazione. Queste ultime si terranno inaziende storiche famose perla bellezza delle loro sedi ol-tre che per la qualità dei lorovini ed includeranno la visitaguidata delle strutture e la de-gustazione di prodotti e spe-cialità tipiche.Le prime due lezioni, ognu-na con un tema diverso equindi frequentabili anchesingolarmente, si svolgeran-no il 10 e 17 aprile. Il 10aprile il tema sarà “terme evino”, ritrovo ore 14.30presso l’Azienda AgricolaMarchese Adorno di Retor-bido per una passeggiata diun paio d’ore lungo il Sen-tiero delle Fonti alle falde delMonte della Madonna. Il 17 aprile “vino tra storia eleggenda”, ritrovo ore 10presso l’Azienda AgricolaMontelio di Codevilla.

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TORRICELLA VER-ZATE - Il maltempo, cheha imperversato nei giorniscorsi, ha creato di nuovogravi danni all’Oltrepò Pa-vese.Esondazioni di torrenti, ar-gini sgretolati e movimentifranosi sono ormai proble-mi con cui gli abitanti diquesti luoghi sono costrettia convivere.Torricella Verzate è stato u-no trai comuni più colpitidal fardello del maltempo.

Giovedì mattina, durante lagiornata di festeggiamentidedicata ai 150 anni del-l’Unità d’Italia, il consiglie-re regionale del PartitoDemocratico Giuseppe Vil-lani (nella foto), si è recatoa Torricella Verzate, per unsopralluogo. Accompagnatodal vice sindaco e da alcuniamministratori del posto, siè potuto rendere conto deigravi problemi causati dal-l’esondazione del torrenteVerzate.

Il giorno successivo Villanidopo un incontro con lagiunta di Torricella Verzate,ha sollecitato lo Ster ad unintervento immediato per ri-solvere l’emergenza e peraffrontare successivamentetutti gli aspetti relativi allamanutenzione, alla preven-zione, al rafforzamento de-gli argini, alla pulizia del

greto e alla rimozione di al-cuni ostacoli che non per-mettono il regolare deflussodelle acque. Inoltre, il con-sigliere regionale GiuseppeVillani ha contattato Treni-talia con lo scopo di rimuo-vere una situazione di peri-colo che si è andata a crearesulla linea ferroviara.

Ugo Celasco

PAVIA - “È una Provinciadavvero unita quella che vo-gliamo e quella che costrui-remo”. Con questo auspicioDaniele Bosone commentail successo alle primarie didomenica 20 marzo. “Leprimarie - prosegue Bosone- sono un grande strumentodi partecipazione e di demo-crazia e non posso che esse-re contento del responsodelle urne. Un risultato chedeve, però, fare dell’unionela forza. Sì, perché oggitutti uniti, insieme, conforza andremo avanti co-struendo passo dopo passoil successo che ci porterà fi-nalmente a rigenerare e co-struire la Provincia di do-mani. Il centro sinistra hascelto il proprio candidatoattraverso un esercizio de-mocratico, mentre, il centrodestra, farà scegliere il can-didato nelle sedi di partito aMilano o a Roma”.Il candidato alla provincia diPavia, Daniele Bosone, haincontrato i giornalisti peruna conferenza stampa alponte Coperto in zona sta-tua della Lavanderà dàl Bùrglunedì 21 marzo alle ore11,30.Spiega Bosone: “Perché vi-cino al nostro amato ponte

Coperto? Vorremmo partireda questa idea di unione for-te: noi sappiamo bene che iponti uniscono e, a volte,se non ci sono, dividono. Eproprio la nostra Provinciaè una Provincia fatta diponti, un territorio maleamministrato che oggi vivela divisione. Insomma, ilcaso del ponte della Becca èsotto gli occhi di tutti, unastoria clamorosa di insuc-cesso di Lega e Pdl. Diponti e di qualche mia ideache risolva davvero i pro-blemi della Provincia diPavia vorrei parlare.” Dopola conferenza stampa, Bo-sone, unico candidato alleelezioni provinciali del 15maggio, ha risposto alle do-mande dei giornalisti e hainvitato i presenti a un ape-ritivo presso la CooperativaBorgo Ticino.

Il consigliere Villani ha sollecitato l’intervento immediato della Regione Bosone candidato unicodella Sinistra alla Provincia

Vien Danzando la 150^ Primavera alle Cantine Torrevilla

L’esondazione del Verzate provoca danni ingenti

CODEVILLA - Una sta-gione particolare quella acui Torrevilla dà il benve-nuto quest’anno con la con-sueta iniziativa VienDan-zando.È infatti la 150^ primaveradell’Italia Unita e sarà salu-tata da momenti di anima-zione, cultura e assaggioche si susseguiranno pertutta la giornata di domeni-ca 27 marzo, dalle 9 alle18, a Codevilla: canti e bal-li con musica dal vivo, ladegustazione delle frittelledi San Giuseppe, il tour incalesse, le visite guidate al-la Torre Vinaria, la possibi-lità di assaggiare e acquista-re i vini e le specialità dellaBottega del Vino, prose-guendo i festeggiamenti perl’anniversario dell’Unitàd’Italia, avviati con la pre-sentazione (sabato 12 e gio-

vedì 17) del vino celebrati-vo “Il GinestroCaprera” in-titolato al profondo affettoche Garibaldi provò per lenostre terre e il grande rico-noscimento che testimoniòper i nostri vini.VienDanzando propone an-cora una volta il binomio dieccellenza che Torrevilla dasempre promuove per la va-lorizzazione del territorio edella storia locale: enoga-stronomia e cultura. Durante la giornata sarannoinfatti allestite la mostra fo-tografica “Passione Italia” acura del Fotoclub “Imma-giniria” e la riproduzionedella tavola imbandita cheaccolse il Re di Piemonte eSardegna, Carlo Alberto, il28 marzo 1848 all’AlbergoReale d’Italia di Voghera.Per questa fedele copia, rea-lizzata grazie alla gentile

concessione degli ultimiproprietari dell’Albergo, ifratelli Torti, saranno im-piegati l’elegante servizioda tavola in porcellana conlo stemma reale sabaudo, iraffinati bicchieri in vetrocolorato e la tovaglia biancain fiandra originalmente uti-lizzati per preparare la tavo-la del Re. Completerà l’al-lestimento un bouquet difiori rosso, bianco, verdi di-sposto alla maniera dell’e-poca.Si tratta di immagini e rico-struzioni che ripercorrono imomenti memorabili dellastoria della nostra giovanenazione a cui Torrevilla nonmanca di dedicare uno spe-ciale risotto “Tricolore” pre-

parato appositamente daglichef della Croce Rossa diVoghera e offerto a tutti ivisitatori, omaggio alla no-stra giovane bandiera.Una giornata speciale da tra-scorrere in compagnia delvino nuovo della vendem-mia appena trascorsa, anchein versione “sfuso” da im-bottigliare, ma sopratuttoun’occasione allegra di sco-perta e di conoscenza, di ri-spetto per il passato e cu-riosità per il futuro, di cul-tura e aggregazione che ri-badisce i valori su cui pog-gia da 150 anni la storia diquesta nazione che tutti noi,giorno dopo giorno, colla-boriamo a realizzare.

a.b.

La Bernardini De Pace ospitedel Lions Club La Collegiata

CERVESINA - Il 9 mar-zo il Lions Club Vogherala Collegiata ha ospitatonelle suggestive sale delCastello di San Gaudenziol’avvocato Annamaria Ber-nardini De Pace per parlaredi “Donne nella società enella famiglia con riferi-mento ai diritti della perso-na”.Nella presentazione la presi-dente Raffaella Fiori ha fat-to cenno all’intensa attivitàdello studio legale dell’av-vocatessa, con sede in cen-tro a Milano, che conta benventi avvocati che seguonocause in tutta Italia.La Bernardini De Pace haparlato dell’evoluzione deidiritti delle donne dal 1946con la conquista del dirittodi voto fino alla recente leg-ge sulle quote rosa nei qua-dri dirigenziali delle aziende.Un excursus di sessant’annicon passaggi ed innovazioni

continue.La capacità dialettica dell’o-ratore, la facilità di espres-sione e l’eccezionale comu-nicatività hanno coinvoltoil numeroso e qualificatopubblico che ha rivoltomolte domande sui proble-mi legati alla violenza fisi-ca e psicologica all’internodei nuclei familiari e negliambienti di lavoro. All’importante incontro era-no presenti l’assessore pro-vinciale Renata Crotti, laPresidente di CircoscrizioneLions Anna Maria BremiCeriana, il Delegato di Zo-na Lions Diego Cucchi, ilvicesindaco di Voghera Giu-seppe Fiocchi, e presidentie rappresentanti di variclubs della zona.A questa “Donna di Suc-cesso e di Potere” le signoredel Lions hanno offerto uno“scettro” di amarillis e per-le.

A sei giornate dalla fine del campionato di Serie C, le ra-gazze della prima squadra del Volley Rivanazzano, sabato19 marzo, hanno trascorso una serata benefica a Pontecu-rone con gli amici dell’Avis Pontecurone.

Volley Rivanazzano e Avis

RIVANAZZANO TERME - Nell’ambito delle manife-stazioni ambientaliste che l’assessorato all’Ambiente hasempre promosso e patrocinato, domenica 20, si è svoltala settima edizione della manifestazione “ScopriverdeRivanazzanese”.L’assessore Andrea Deglialberti delegato dal sindaco ad oc-cuparsi di Ambiente, Ecologia e Urbanistica oltre a ringra-ziare l’organizzatore, Emilio Limonta, con cui intrattieneuna collaborazione forte e produttiva, ringrazia tutti i riva-nazzanesi che hanno partecipato con lo scopo di rafforzarelo spirito ambientale ed ecologista dei cittadini partendo da-gli studenti delle Elementari e Medie.La manifestazione è stata incentrata sulla pulizia dei fossi,dei parchi e dei giardini pubblici e l’esperienza degli orga-nizzatori ha garantito una buona quantità di volumi di rac-colta inferiori a quelli degli anni passati.Infatti, va ricordato che la raccolta di rifiuti ingombranti siè ridotta negli anni e questo è un segnale positivo che con-ferma le scelte corrette dell’amministrazione Ferrari che haaumentato il numero di cassonetti dislocati nel territorio econfermato la raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranticon accordi specifici con l’Asm di Voghera che fornisce ilservizio di raccolta stessa.

Giovanna Cavanna

Lo “Scopriverde” in paese

Page 9: il popolo 24 marzo

MILANO - La Regioneconcederà le stazioni in co-modato d’uso gratuito aiComuni che ne facciano ri-chiesta. Con le ultime ri-strutturazioni aziendali, in-fatti, molte stazioni hannovisto diminuire il personalee aumentare di conseguenzala propria esposizione al ri-schio di incuria e degrado.“I comuni - spiega il consi-gliere regionale Ciocca -che esprimeranno interesseper l’uso e la gestione degliimmobili e delle aree ferro-viarie per attività destinatealla clientela ferroviaria ealla cittadinanza, potrannogarantire attività quali: ma-nutenzione, decoro, puliziadelle aree aperte ai viaggia-tori, apertura e chiusura saled’attesa, gestione e sorve-

glianza sul regolare eserci-zio di ascensori e montasca-le, telecamere a circuito perla sicurezza dei viaggiatori,insomma potranno garantiretutti quei servizi importantiper la cittadinanza e per laqualità di trasporto dei pen-dolari”. Grazie al protocollod’intesa firmato tra Regio-ne, Ferrovie Nord, Rete fer-roviaria italiana e Anci (as-sociazione nazionale dei co-muni italiani), le ammini-strazioni potranno prendersicura personalmente dellapropria stazione. Si potràfare richiesta per le stazionidi: Albonese, Albuzzano,Arena Po, Barbianello,Bressana Argine e Bottaro-ne, Broni, Candia Lomelli-na, Casteggio, Certosa,Lambrinia, Chignolo, Cor-

teolona, Cozzo, Gambolò-Remondò, Lomello, Lunga-villa, Miradolo, Mortara,Nicorvo, Palestro, Parona,Motta San Damiano, Pina-rolo, Sannazzaro, SantaCristina e Bissone, SantaGiuletta, Cava-Carbonara,Stradella, Torre Beretti,Tromello, Valle Lomellina,Villanova d’Ardenghi, Sai-rano, Sairano-Zinasco. Per partecipare a “Stazioniin Comune” i Comunilombardi avranno tempo fi-no al 2 maggio. Entro que-sta data sarà possibile invia-re i propri progetti specifi-cando chi saranno i partnerdell’operazione e garantendoper loro negli stessi proget-ti presentati. Informazioni:www.trasporti.regione.lom-bardia.it

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L’inaugurazione a Lungavilla

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IN BREVEIN BREVE

LUNGAVILLA - Dopoaver pensato alla terza età,con l’inaugurazione delCentro diurno che entrerà infunzione a pieno regime ilprossimo 1° maggio, laParrocchia di Lungavillanon dimentica l’utenza piùpiccola, con un’altra operache diventa fiore all’occhiel-lo della comunità oltrepada-na e del parroco don Cesarede Paoli: la Scuola Maternae l’Asilo Nido Mons. CarloAngeleri, che saranno bene-detti dal parroco stesso, conuna cerimonia in program-ma domenica 27 marzo.Al termine della S. Messadelle ore 11 è prevista, in-

fatti, l’inaugurazione uffi-ciale dei locali che sorgonoa pochi metri dalla chiesa:interverranno tra gli altri ilPresidente della Banca Cen-tropadana - Credito Coope-rativo Serafino Bassanetti,il Vice Presidente GuerrinoSaviotti, il Direttore Socia-le della Asl di Pavia Gior-gio Scivoletto ed il sindacodi Lungavilla Martino Tiz-zoni.“È un ulteriore sigillo alnostro progetto socio-assi-stenziale che abbiamo intra-preso qui in Parrocchia - di-chiara soddisfatto DonCesare De Paoli - poter es-sere di aiuto a tutte le fasced’utenza in paese ci riempiedi gioia.Questo ovviamente non sa-rebbe stato possibile senzail grande contributo econo-mico fornitoci da BancaCentropadana - Credito Co-operativo e senza il lavorodi tanti volontari che assi-curano la loro presenza quo-tidiana intorno a questa bel-la realtà”.

BORGO PRIOLO - Ilgiorno 16 marzo, anticipan-do di poche ore i festeggia-menti a motivo della rico-nosciuta festività, i bambi-ni della scuola dell’infanziadi Borgo Priolo, apparte-nente al circolo didattico diCasteggio insieme ai lorogenitori e alle loro inse-gnanti, hanno celebrato il150° compleanno dell’Italia. Alla presenza dei loro fami-liari, del dirigente scolasticoLuigina Achilli e della se-gretaria Maria Grazia Bian-chi, i bimbi hanno intonatouna grazioso canto che, sul-le note di una famosa can-zoncina per bambini, haespresso la gioia dell’even-to. Esso è stato presentatocome “il compleanno diNonna Italia”, ovvero un’ar-zilla vecchietta di 150 anniche nel corso dell’anno sco-lastico avevano già cono-sciuto, essendo già protago-nista di un ben articolatoprogetto didattico che coin-volge tutte le scuole dell’in-fanzia del Circolo. Comeogni compleanno che si ri-spetti, non poteva mancare

la torta, ma stavolta eranole 150 candeline, fatte dicialde e caramelline, ad es-sere commestibili, anzichéla torta stessa. Infatti, seb-bene alla vista sembrasseuna torta di pasticceria, essaera fatta di carta e polistiro-lo ed è stata tutta costruitadai bambini stessi, con ilsemplice coordinamentodelle insegnanti. Inoltre, neigiorni precedenti i bambinihanno rivissuto in manieraludica due passaggi salientiche hanno portato all’unifi-cazione, ovvero la cadutadel regno austriaco e diquello borbonico e la lorounione al nascente regnod’Italia, giocando ad abbat-tere con palline colorate icastelli, fatti di bicchieri diplastica, appartenenti ai dueregni. Successivamentehanno invitato gli amici diquesti gruppi ad avvicinarsie a creare una sola nazione,sotto un’unica bandiera,“verde come le colline,bianca come la neve e rossacome il cuore dell’amicizia,che significa: stiamo insie-me, stiamo bene!”.

Corso di lingua ingleseBIBLIOTECA / BRESSANA B.

Il Comune di Bressana Bottarone, l’Assessorato alla Cul-tura e la Biblioteca organizzano da sabato 26 marzo e finoall’8 giugno un corso per l’apprendimento della lingua in-glese per bambini, ragazzi e adulti strutturato su due livelliche sono principiante assoluto e intermedio (il numero mi-nimo di iscritti è di otto per gruppo).Le lezioni si svolgeranno presso la Sala Ragazzi dellaBiblioteca Civica Gianni Rodari nei seguenti orari: gruppobambini e ragazzi (fino ai 14 anni) il sabato dalle 10 alle12, gruppo ragazzi e adulti il mercoledì dalle 20.30 alle 22. Il costo agevolato per i residenti è di 50 euro a persona.

Autodifesa promossa dal comuneINIZIATIVE / VOGHERA

I corsi di autodifesa per le donne, organizzati gratuitamentedall’assessorato alla Sicurezza, hanno riscosso un grandesuccesso.Infatti, sono oltre settanta le donne che hanno aderito aquesta iniziativa, realizzata in collaborazione con il mae-stro di arti marziali Gianni Montesanti. “Sono convintoche Voghera, non sia una città insicura. - spiega l’assesso-re Vincenzo Giugliano - Detto questo credo che il comunedebba mettere a disposizione dei concittadini degli strumen-ti di autodifesa che possano essere efficaci anche di fronte apotenziali casi di microcriminalità».I corsi si tengono presso la palestra di San Vittore.

Riduzione della multa e meno punti toltiPROVVEDIMENTI / VOGHERA

Una riduzione della multa, meno punti sulla patente cheverranno tolti e soprattutto la non confisca del veicolo. Sembrano buone notizie per chi viene fermato alla guida instato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma in cambio di questo gli automobilisti dovranno metter-si a lavorare. Grazie al provvedimento approvato dalla giunta comunale,Voghera sarà uno dei primi comuni ad applicare la pena so-stitutiva dei lavori socialmente utili a coloro che sono staticondannati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto disostanze stupefacenti.

“La nostra scuola ha una marcia in più”

Le manifestazioni di primavera

EVENTI 1 / STRADELLA

EVENTI 2 / ZAVATTARELLO

Il gruppo genitori della Scuola Primaria di Stradella, unita-mente agli alunni, in collaborazione con l’assessorato alWelfare del comune di Stradella, organizza “La nostra scuo-la ha una marcia in più” con la partecipazione di bambini eadulti. La manifestazione che si svolgerà sabato 28 maggioavrà inizio alle 14,30 nella storica piazza Vittorio Veneto.La manifestazione ha lo scopo di promuovere la scuola at-traverso una passeggiata per le vie del centro storico.

Il comune di Zavatarello presenta alcune iniziative che siterrano nel corso della primavera. Si parte sabato 2 aprile alle ore 16,30, presso il castello Dal Verme con l’inaugu-razione della sezione dedicata allo scultore “Aldo Gambuz-zi”. Questo spazio andrà ad arricchire il Museo d’ArteContemporanea sito nell’antica rocca. Domenica 3 aprileinvece si terrà la Giornata del Verde Pulito, mentre venerdì22 aprile sarà la volta della sacra rappresentazione “LaPassione di Cristo” che si snoderà per le vie paese.

Ecco il bando “Stazioni in Comune”

CANNETO PAVESE -L’Amministrazione Comu-nale e la Pro Loco di Can-neto Pavese il 26 e 27 mar-zo organizzano l’evento“Degustando Canneto”. Sitratta di un tour enogastro-nomico sul territorio comu-nale alla scoperta dei suoifamosi vini che potrannoessere degustati direttamentenelle cantine dei produttori,dei piatti tipici locali e del-l’ospitalità. Per l’occasione

è stata realizzata una guidain cui è rappresentato il ter-ritorio e le sue attività pro-duttive, con lo scopo di in-formare il visitatore che, inqualsiasi giorno dell’anno,voglia percorrere le nostrestrade alla scoperta delle op-portunità che questa terraoffre. Il programma prevedesabato 26 marzo al centro“C. Chiesa” dalle 19 musi-ca dal vivo soft in sottofon-do… un po’ di Jazz... varie

decine di tipologie di vinoin bottiglia di Canneto panee salumi assaggi di piattilocali e non. Quattro oreper gustare, degustare e con-versare di vino e d’amiciziacon i produttori di Cannetoe con chi ama il buon vinofino alle 23.Domenica 27 marzo leCantine sono aperte dalle10 alle 18 con degustazionee vendita diretta nelle se-guenti aziende: Compagn-

oni; Giorgi f.lli; Fiamberti;Maggi; Tenuta Malpaga;Quaquarini; Picchioni; Bru-no Verdi; Cantina di Can-neto; Pellegrini; Club delButtafuoco Storico inoltrepresso il centro degustazio-ni “C. Chiesa” saranno pre-senti con le loro bottiglie:Ca’ Salvini; Guidotti; ilTorchio; Daffra; Rocca diMontalino; Sclavi; Vercesi;Vicomario; Vicomario; Za-vatarelli.

Ecco il nuovo asilo nido

Verde pulito e tricolore

Festa alla scuola di Borgo Priolo

Torta con 150 candeline

“Degustando Canneto”, il tour enogastronomico

PIZZALE - Il paese festeggia il tricolore anche durante lagiornata del verde pulito: domenica 3 aprile, infatti, l’am-ministrazione comunale, insieme a Porana Eventi, Auser,Biblioteca, Pro Loco e Protezione Civile, ha pensato ad unpomeriggio da dedicare ai bambini delle scuole, ma anche atutta la famiglia, organizzando una grande festa della naturaper i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si parte dalla piazza delmunicipio alle 13.45 per raggiungere in bicicletta il sagra-to della chiesa di Porana: da qui parte verso le 14 la visitaguidata al Parco di Villa Meroni, uno dei fiori all’occhiellodella piccola frazione oltrepadana inserita nell’Associazionedei Borghi più Belli d’Italia.

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TRADIZIONI COSTUME SOCIETA’ TERRITORIO

Dall’Antola al Po

SANREMO - MatthewHarley Goss si aggiudica la102ª edizione della Milano-Sanremo. Il 24 enne dell’i-sola di Tasmania è il primoaustraliano della storia adimporsi nella Classicissimadi primavera. Una corsa vi-brante che ha regalato tanteemozioni. Dopo 10 chilometri ci pro-vano in quattro: il russo I-gnatiev, il belga Sijmens, ilfriulano De Marchi e il nip-ponico Miyazawa, che alvia ha ricevuto una bandie-ra del Sol Levante firmatada tutti i 199 corridori, una

testimonianza della loro vi-cinanza al popolo giappo-nese duramente colpito dalterremoto e dallo tsunamidei giorni scorsi. La garascorre vie senza particolariemozioni sino alla salitadelle Manie, inserita nel2008, che si rileva determi-nante per l’esito di questaSanremo: la strada stretta equalche goccia di pioggiaprovocano una serie di ca-dute, che mettono fuorigio-co il norvegese ThorHushovd e lo spagnoloOscar Freire, due dei superfavoriti per la vittoria fina-

le. Il plotone si spezza indue tronconi: un primogruppo di una quarantina dielementi riassorbe pian pia-no i quattro fuggitivi, cheavevano raggiunto un van-taggio massimo di 13’30”. A 23 km dall’arrivo il pri-mo gruppo ha 58” sugli in-seguitori, in mezzo MicheleScarponi, che con una spet-tacolare azione riesce a rin-venire sulla testa della cor-sa. Nel frattempo davanti sonousciti Van Avermaet (Bel),Offredo (Fra), O’Grady (A-us) e Chainel (Fra), che

prendono 28” di vantaggio.Sul Poggio attacca VanAvermaet, Offredo prova ariprenderlo. Dietro si muove VincenzoNibali. Il belga passa in cima con9” su Nibali, O’Grady eOffredo. Nella discesa verso Sanre-mo si ricompone il gruppet-to di una decina di corrido-ri, che si giocano la vittoria.Sul lungomare Italo Calvi-no, l’unico vero sprinter ri-masto davanti, Goss, è ilpiù forte in assoluto nellavolata decisiva. “Sono feli-cissimo per questo succes-so. Sono rimasto coperto fi-no alla fine perché sapevodi poter fare bene allosprint”, la gioia dell’austra-liano è incontenibile. Dopo 102 edizioni dellaClassicissima, resto delmondo in vantaggio sul-l’Italia per 52 successi a 50.

ORDINE D’ARRIVO: 1. Matthew Goss km 297 in6h51’10”; 2. Cancellara (S-vi) st, 3. Gilbert (Bel), 4.Ballan, 5. Scarponi, 6. Of-fredo (Fra), 7. Nibali a 3”,8. Van Avermaet a 10”, 9.O’Grady, 10. Ventoso.

Franco Scabrosetti

L’australiano primo in una corsa spettacolare che ha attraversato la Diocesi Degustazione delle “mele a bagno”

Goss è il vincitore della Milano - Sanremo La fiera di Casalnoceto

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Nella serata di domenicasono entrati in azione anchei Tornado italiani. Il nostroPaese ha inoltre messo a di-sposizione sette basi milita-ri. Resta la critica la situa-zione che riguarda Lampe-dusa, l’isola siciliana chevive l’emergenza più graveper la vicinanza con le co-ste nordafricane e che è di-ventata la meta privilegiatadello sbarco di profughi.Le massime autorità delloStato seguono costantemen-te l’evolversi della crisi.Il Presidente della Repub-blica Giorgio Napolitano haaffermato che non si può ri-manere inerti di fronte “allasofferenza” e “alla repres-sione” del popolo libico.Si è detto “compiaciuto”per la decisione del verticedi Parigi e anche “per ilcontributo dato e per l’im-pegno assunto dall’Italia”,specificando che “non sia-mo entrati in guerra, siamoimpegnati in un’azione au-torizzata dal Consiglio disicurezza dell’Onu” e che“bisogna evitare allarmismie anche assolute fantasieche sono soltanto tese a su-scitare timori immotivati”.Dal fronte del Governo ilMinistro degli Esteri Fran-co Frattini, dopo un collo-quio con il Premier SilvioBerlusconi di ritorno dalvertice di Parigi, sottolineache “questo è il momentodella responsabilità. E con-fermare l’impegno italianoè stata la scelta giusta”.

Perché “era in gioco il pre-stigio internazionale e nonpotevamo correre il rischiodi essere marginalizzati”con il rischio che “se fossi-mo rimasti a guardare sa-remmo costretti a fare iconti con l’ondata di immi-grati e non avremmo nes-sun titolo per chiedere aglialtri Paesi dell’Unione dicondividerla con noi”.Anche il Papa ha voluto de-dicare un pensiero alla si-tuazione libica.Lo ha fatto domenica, dopola recita della preghieradell’Angelus.Queste le parole di Bene-detto XVI: “Nei giorniscorsi le preoccupanti noti-zie che giungevano dallaLibia hanno suscitato anchein me viva trepidazione etimori.

Ne avevo fatto particolarepreghiera al Signore duran-te la settimana degli Eser-cizi Spirituali.Seguo ora gli ultimi eventicon grande apprensione,prego per coloro che sonocoinvolti nella drammaticasituazione di quel Paese erivolgo un pressante appel-lo a quanti hanno responsa-bilità politiche e militari,perché abbiano a cuore, an-zitutto, l’incolumità e la si-curezza dei cittadini e ga-rantiscano l’accesso ai soc-corsi umanitari.Alla popolazione desideroassicurare la mia commossavicinanza, mentre chiedo aDio che un orizzonte di pa-ce e di concordia sorga alpiù presto sulla Libia e sul-l’intera regione nord africa-na”.

La guerra in Libia, attacco a Gheddafi

La Milano - Sanremo mentre passa davanti al museo dei Campionissimi di Novi Ligure

Partita l’operazione Odissea all’albaBRIGNANO F. - Un piace-vole percorso alla riscopertadei cinque sensi caratteriz-zerà il prossimo appunta-mento escursionistico della“Pietra Verde”. Domenica 27 marzo a Zer-bolò in località Cascina Ve-nara si potrà percorrere ilParco del Ticino e il Sentie-ro Sensoriale altrimenti dettodei Cinque Sensi, nato perstimolare tutti le percezionisuperando la nostra attualedipendenza dalla vista. Si potranno così riscopriresapori e fragranze, e affinarela capacità di toccare eascoltare quanto ci circonda.Lungo il percorso, infatti,sono state collocate cinquestazioni che offrono diverseesperienze sensoriali: assa-porare il gusto dei frutticommestibili offerti dallanatura, toccare senza paurafoglie e scorze di alberi,guardare i particolari delpaesaggio che spesso sfug-gono, riconoscere odori e ru-mori del bosco. Poiché il sentiero si snoda suun’area particolarmente sen-sibile, si devono adottare iseguenti comportamenti:evitare di fare rumore, nonabbandonare rifiuti, non rac-cogliere esemplari di flora efunghi, non disturbare glianimali. Il Sentiero Sensoriale è natoper realizzare il progetto “IlFiume che vorrei” grazie alfinanziamento della Fonda-zione Cariplo in collabora-zione con la Pietra Verde, laProvincia di Pavia, l’Uni-versità degli Studi di Pavia,

con la partecipazione delComune di Zerbolò, del Par-co del Ticino e dell’UnioneItaliana Ciechi.Il tragitto, lungo 10 km(compreso il percorso lungoil Ticino), non presenta al-cun dislivello. Nel primo pomeriggio saràpresente il signor RinaldoMolaschi, due volte campio-ne del mondo di ricerca del-l’oro in Germania e in Ca-nada. Provvisto di tutte le attrezza-ture e dei trofei conseguiti,illustrerà le tecniche e le mo-dalità estrattive. L’oro del Ticino giace sedi-mentato in depositi alluvio-nali e in terrazzamenti cheaffiorano lungo le sue rivedove venne depositato nel-l’era quaternaria durante illento ritirarsi dei ghiacci.Il ritrovo è previsto presso ilparcheggio della piscina co-munale di Rivanazzano alleore 9. Si consigliano: pranzoal sacco, mantellina imper-meabile, scarponcini da trek-king, bastoncini e macchinafotografica.

Valeria Sala

Con la Pietra Verde il 27 marzo

Giro nel parco del Ticino

CASALNOCETO - Dome-nica 27 marzo, a partire dal-le 9.30, si svolgerà a Casal-noceto la tradizionale fieradei “pôm a möj”, traducibilein italiano dal dialetto localecome “mele a bagno”, inquanto i frutti, appartenenti auna varietà caratteristica del-la zona, vengono immersi inuno speciale liquido, che neconsente le conservazione econferisce agli stessi un sa-pore tutto particolare ed as-sai gradevole. Oltre a questaspecialità alimentare, nelcorso della giornata saràpossibile degustare ed acqui-stare prodotti gastronomicitipici, con in più il mercatinodell’artigianato, mentre gu-stose frittelle verranno distri-buite a cura della Pro Loco,che darà un contributo di ri-lievo alla realizzazione del-l’evento, che si avvale delqualificante patrocinio del-l’assessorato al turismo dellaProvincia di Alessandria. Visaranno pure momenti cultu-rali, con l’apertura straordi-naria del museo permanente“La memoria del passato”,dove sono conservate testi-monianze varie della storiadi questa località piemonte-se, ma assai vicina all’Ol-trepò pavese, ad esempio per

quanto riguarda gli antichimestieri, con in aggiunta unaricca collezione di abiti, so-prattutto femminili del XIXsecolo e del XX secolo, per-fettamente conservati.Visite guidate anche allachiesa parrocchiale di sanGiovanni Battista e all’anti-co oratorio di san Rocco,con esibizione pomeridiananel grande cortile dell’exmonastero ed oggi PalazzoVaccari de “I falconieri delleOrobie”. In caso di condi-zioni atmosferiche avversela fiera sarà rimandata alladomenica successiva.Della fiera di Casalnoceto haparlato anche AntonellaClerici nella trasmissione“La prova del cuoco” nellapuntata di lunedì 21 marzo,soffermandosi sui prodotti esulle tradizioni gastronomi-che della zona del tortonese.

Celebrazioniper l’Unitàa StradellaALESSANDRIA - Il 150°dell’Unità d’Italia, a Stra-della è stato celebrato in unaseduta straordinaria del con-siglio comunale. La manife-stazione è stata aperta dal-l’inno di Mameli, suonatodalle fisarmoniche di Debo-ra Sbarra e dai suoi allievidell’Accademia “Città diStradella”. In un’atmosferadi vivo patriottismo ha pre-so il sindaco PierangeloLombardi che ha sottolinea-to il significato delle vicen-de risorgimentali in unacittà come Stradella. Il pre-sidente della Biblioteca SiroBrondoni ha svolto la prolu-sione sul tema “StradellaCittà Risorgimentale”. In polemica con chi ritenevanel secolo scorso esserel’Italia appena “un’espres-sione geografica”, ha notatoBrondoni, Mazzini, Gari-baldi, Cavour e gli altri pa-trioti, puntarono sull’unitàdel Paese, anche se come ri-cordava il neo guelfo Gio-berti sarebbe stato necessa-rio giungere pure ad un’in-tesa fra Chiesa e Stato. In quel difficile contesto,emerse la figura di AgostinoDepretis, il “vinattier diStradella” come ebbe achiamarlo ironicamenteCarducci, della cui opera siè recentemente parlato aStradella in un convegnonazionale con il presidentedell’Istituto per la Storia delRisorgimento, GiuseppeTalamo. E’ stata anche ri-cordata la popolana LuisaBattistotti Sassi, eroina ri-sorgimentale stradellina.

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Nuova edizione di Punto Verde 2010-2011, un’opportunità per divulgare e far conoscere meglio il territorio

Coldiretti: “Tutti i dati della nostra agricoltura”ALESSANDRIA - Riflet-tori puntati su Punto Verde2010-2011, una pubblica-zione che torna, a distanzadi qualche anno, con unobiettivo ben preciso: esse-re molto di più di un com-pendio a cui far riferimentoper conoscere ed approfon-dire settori e strategie chefanno della nostra regionePiemonte uno dei fiori al-l’occhiello dell’economianazionale sia per varietà diproduzioni che per la qua-lità di quanto proposto suscala sia nazionale che in-ternazionale.“Pur proseguendo nella suaormai tradizionale e conso-lidata politica di coinvolgi-mento dell’opinione pubbli-ca e dei consumatori alleproblematiche che caratte-rizzano il settore primario,Coldiretti ritiene che sianomaturi i tempi e si sianocreate le opportunità per ef-

fettuare un ulteriore e deci-sivo salto di qualità nellasua attività sindacale e, so-prattutto, di forza sociale,coinvolgendo in tale opera-zione tutte le realtà produt-tive presenti sul territorio. -hanno affermato il presi-dente e il direttore dellaColdiretti di AlessandriaRoberto Paravidino e Simo-ne Moroni - Per questo mo-tivo, ha scelto questa edi-zione di Punto Verde permettere in evidenza le mol-teplici sfaccettature e possi-bilità di crescita che vengo-no messe in risalto dal pro-getto per una filiera tuttaitaliana e da ciò che sta fa-cendo a tutela non solo delMade in Italy ma, in sensopiù ampio, per il consuma-tore”.La difesa dell’agroalimen-tare italiano è una battagliaimportante che vede schie-rata l’Organizzazione da ol-

tre dieci anni: per continua-re serve il sentimento di tut-ti, un impegno quotidianodi scelta e di attenzione.Gli affezionati lettori diPunto Verde ricorderannoche, caratteristica del volu-me era proprio la suddivi-sione in due parti, una pret-tamente riguardante la pa-noramica regionale e pro-

vinciale del settore agricoloe una più istituzionale dedi-cata alle novità di casaColdiretti.I “golosi” di dati rimarran-no soddisfatti dall’analisipuntuale e dettagliata che sitrova nei primi capitoli do-ve il mondo agricolo pie-montese e alessandrino vie-ne puntualizzato e capillar-

mente confrontato non solotra i vari settori produttividel comparto ma anchecomparato in base ad un re-pentino cambiamento delladomanda e dell’offerta.Particolarmente preziosoanche lo spazio dedicato al-l’andamento demografico esulle ricadute che negli anniquest’ultime hanno avutosull’economia provincialein generale e nel settoreagricolo in particolare sinoad arrivare ad un preciso eminuzioso studio sulle an-nate suddivise per compartiper capire esattamente dovele cose stanno andando me-glio e dove potrebbero mi-gliorare.Il ritorno di “PuntoVerde”dopo alcune stagioni rap-presenta anche alcune no-vità sotto l’aspetto grafico:indispensabile un’impagi-nazione snella e veloce perpermettere di trovare dati e

confrontare tabella, senzaperò dimenticare l’aspettodel coloro ed ell’immagine,determinanti per rendereaccattivante il prodotto.La realizzazione di “Punto-Verde” è stata resa possibi-le grazie alla squisita dispo-nibilità e alla infinita cono-scenza della statistica deldott. Carlo Beltrame, amicoda sempre di Coldiretti e diquesta pubblicazione inparticolare.“Il nuovo Punto Verde sipropone di avere questo du-plice scopo - continuanoParavidino e Moroni - dauna parte l’immediatezza diuna fotografia della nostraeconomia regionale e pro-vinciale e dall’altra la pre-sunzione di far riflettere suquanto Coldiretti sta facen-do per tutelare il vero madein Italy e portare nuovo red-dito alle imprese, facendovincere il Paese vero”.

Imprese in provincia di Alessandria

E’ l’Itinera la numero uno

TORTONA - È tortonese la prima impresa della provinciadi Alessandria per volume di fatturato: si tratta dell’ItineraSpA che, nel 2009 (ultimo dato disponibile), ha realizzatoricavi dalle vendite per quasi 498 milioni di euro. L’Itinera, attiva nella realizzazione di opere pubbliche e,in particolare, nell’esecuzione di lavori stradali, è un nome“storico” del gruppo Gavio, che ne detiene il controllo at-traverso la Argo Finanziaria SpA e la Satap SpA. Disponedi un capitale sociale di 60 milioni di euro ed occupa oltre500 addetti.La graduatoria delle prime dieci imprese provinciali perfatturato, realizzata sulla base delle informazioni contenu-te nella banca dati AIDA - Bureau Van Dijk, comprendealtre due aziende del Tortonese: Alfi Srl e Codelfa SpA.L’Alfi, che ha sede a Casalnoceto, figura al quinto postodella classifica provinciale con un giro d’affari di quasi251 milioni di euro. Opera nel settore della distribuzioneall’ingrosso e al dettaglio di generi alimentari e di largoconsumo attraverso la catena di supermercati e negozi affi-liati Gulliver. Ha un capitale di 7,3 milioni di euro e dà la-voro ad oltre 1.150 persone. È controllata in misura supe-riore al 94 per cento dalla Superelle Srl, finanziaria dellafamiglia Lugano.Codelfa SpA ha sede legale a Tortona ed ha realizzato, nel2009, ricavi per poco meno di 161 milioni di euro, collo-candosi all’ottavo posto del ranking. Specializzata nellaproduzione di prefabbricati in cemento e nell’esecuzionedi lavori di edilizia ed infrastrutture, prevalentemente nelsettore delle opere pubbliche con un trend verso i lavori dimedio - grandi dimensioni, ha un capitale sociale di 2,5milioni di euro e occupa circa 200 persone. Fa parte delgruppo Gavio, che ne detiene il controllo attraverso ItineraSpa (50 per cento), Argo Finanziaria SpA (34 per centocirca) e Finanziaria di partecipazioni e investimenti SpA(16 per cento circa).La classifica comprende anche un’altra impresa che, inqualche misura, può essere considerata tortonese, localiz-zata com’è tra Tortona e Novi Ligure. Si tratta dellaRoquette Italia SpA di Cassano Spinola, specializzata nel-la lavorazione del mais per la produzione di amidi, gluco-sio e derivati. Figura al quarto posto della classifica pro-vinciale con oltre 353 milioni di fatturato. Dispone di uncapitale di 5,134 milioni di euro ed occupa circa 480 di-pendenti. È un’azienda interamente a capitale francese,controllata al 100 per cento da Roquette Freres SA.Il fatto che tre imprese del Tortonese (quattro se si prendein considerazione anche la Roquette) sono ai vertici dellagraduatoria provinciale delle imprese in base al fatturato,rappresenta, in un momento certamente non facile per l’e-conomia locale, una buona notizia per il sistema produtti-vo tortonese, in quanto evidenzia come in zona esistanopotenzialità di rilievo capaci di contribuire a far riprendereal territorio la strada della crescita economica.

Cesare Raviolo

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UUNNAA SSTTOORRIIAA

“Miei cari profughi, vichiamo così perché mi ave-te voluto sempre tanto be-ne, ed io vi assicuro che vene ho voluto altrettanto. Questa amicizia continua:ogni volta che ci incontria-mo, a volte anche senza chericordi più i vostri nomi, cisalutiamo cordialmente e ri-cordiamo qualche episodiodella vostra vita familiare,soprattutto del tempo tra-scorso al Campo Profu-ghi… Ricordo che come vi-ce parroco del Duomo il 1novembre 1946 celebrai laprima Messa allestendo laCappella nella Sala Uffi-ciali della caserma Passala-cqua.Quella Cappella è un puntodi riferimento e di sinceroricordo per tutti voi: ci fu-rono battesimi, cresime,matrimoni ed anche i fune-rali dei vostri cari. Essa fu

il luogo dove si formò lanostra ‘comunità di profu-ghi’; ci si trovava tutti in-sieme pur provenendo danazioni diverse, con costu-mi e tradizioni differenti,ma ci sentivamo veramentefratelli”.Scriveva così il compiantodon Francesco Remotti nel1996, in occasione dellemanifestazioni del cinquan-tesimo anniversario dellacostituzione del centro diraccolta profughi di Torto-na presso la Caserma Pas-salacqua.E le parole di don Remottiben si addicono anche all’e-vento che si svolgerà sabato26 marzo quando alle ore10.30 presso la CasermaPassalacqua si terrà una ce-rimonia in ricordo del sa-cerdote, promossa dallaCittà di Tortona e dallaDiocesi, in collaborazione

con il Centro Paolo VI diCasalnoceto e la sede torto-nese dell’Associazione Na-zionale Venezia Giulia Dal-mazia.Dopo i saluti del SindacoMassimo Berutti, l’intitola-zione a don Remotti dellasala polifunzionale della excaserma e lo scoprimento diuna lapide commemorativa. Il Vescovo Mons. MartinoCanessa impartirà la bene-dizione. Chiuderà la mani-festazione l’intervento mu-sicale del Gruppo Polifoni-co Tortonese.Ci saranno anche Ernesto eBenito Susigan, due chevissero da vicino l’espe-rienza della vita nella gran-de caserma di Corso Ales-sandria 62 e che toccaronocon mano l’opera del sacer-dote in quel cercare di “es-servi sempre vicino neigiorni della gioia e in quellidella sofferenza e del dolo-re”.Originari di Jesolo, i geni-tori contadini con dieci figlida sfamare. Nell’ottobre del1939 la famiglia Susiganemigra in Libia, alla ricercadi un lavoro migliore. Dueanni dopo, nel giugno del1940, prima dell’entrata inguerra, il nucleo familiareviene diviso: i bambini dai4 ai 14 anni vengono ri-mandati in Italia.Per il piccolo Ernesto iniziaun vero e proprio pellegri-naggio lungo lo Stivale:prima in Romagna in unacolonia della Gioventù Ita-liana del Littorio nell’Adri-atico; poi in Puglia in unacolonia vicino a Bari, quin-di a Bordighera per quattroanni fino al luglio del 1944. Infine, dopo una permanen-za a Clusone, si sposta in

Veneto, in provincia di Tre-viso dalla nonna materna.Finita la guerra Ernesto, in-sieme alla sorella, cerca diritornare in Libia senzaperò riuscirci: a Roma ven-gono trattenuti dieci mesi aCinecittà; per altri quattromesi vive in un collegio diAssisi ed in seguito fa rien-tro in Veneto dai parenti.L’altro fratello, Benito, asei mesi si trasferisce inLibia con la famiglia, in unvillaggio della Cirenaica. Dopo tre anni gli eventibellici costringono la fami-glia Susigan a spostarsi aTripoli, in un villaggio dicoloni. A nove anni Benitofarà ritorno in Italia, a Tor-tona. Ed è qui che la fami-glia si riunisce.Nella primavera del 1947infatti Ernesto e i suoi fami-gliari vengono a sapere cheil resto della loro famiglia

era stato rimpatriato e sitrovava a Napoli e che da lìsi era spostato ad Alessan-dria e quindi a Tortona.Inizia una nuova vita, unavita da profughi, di soffe-renza, ma anche di espe-rienza di gesti concreti diamicizia e solidarietà.Una vita a fianco di personesconosciute, provenientidall’Istria, dalla Giulia, dal-la Dalmazia, dalla Grecia,dalla Libia, dalla Tunisia.Tutte con la necessità di es-sere assistite nel corpo, masoprattutto di essere accol-te, fatte oggetto di amore edi attenzione.Benito rimarrà pochi mesial campo profughi e fino a16 anni vivrà presso il col-legio di don Orione, mentreErnesto vi rimarrà fino allafine del 1953.Una città nella città. Questoè stato il campo profughi di

Tortona che a pieno regimeospitava più di 1300 perso-ne.E lì intere famiglie hannotrascorso i loro giorni, lì so-no cresciuti i bambini, lì sisono costituite nuove fami-glie, lì insieme si sonopianti i defunti, dopotutto lìè ripartita la vita e rifioritala speranza.“Ci sentivamo davvero tuttifratelli”. Così, tra mille ri-cordi ed aneddoti, ci diconoi fratelli Susigan. “Abbiamo toccato con ma-no cosa volesse dire aiutarsia vicenda, affrontare insie-me i più disparati problemidella vita quotidiana, abbia-mo gioito e sofferto insie-me, come fratelli appunto”.Come annotava proprio donRemotti che in quel campoper tanti anni è stato l’im-magine concreta dell’auten-tica carità.

pagina a cura di MARCO REZZANI

Mons. Francesco Remottie il Campo Profughi

una paternità che continua

ppaagg.. 1133

Sabato 26 marzo alle ore 10.30 presso la Caserma Passalacqua di Tortona si terràuna cerimonia in ricordo del sacerdote, promossa dalla Città di Tortona e dallaDiocesi, in collaborazione con il Centro Paolo VI di Casalnoceto e la sede tortonesedell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia: a Mons. Remotti sarà intitola-ta la Sala Polifunzionale e sarà scoperta una lapide in sua memoria.

Mons. Francesco Remotti; Mons. Remotti assiste alla firma del registro matrimoniale di Elsa Fregonese, sacrestia del Campo, 1957;a destra: dispensa la Prima Comunione nella chiesa del Campo, 1968; sotto: festa di bambimi per la Cresima al Campo, 1958

Passò beneficando tutti...Il programma della manifestazione

SABATO 26 MARZOOre 10.30Sala Polifunzionale ex Caserma PassalacquaTortona

- Saluto del Sindaco Massimo Berutti- Ricordo in parole ed immagini

di Ernesto Susigan- Cerimonia di intitolazione e scoprimento

della lapide- Benedizione del Vescovo

Mons. Martino Canessa- Interventi musicali a cura

del Gruppo Polifonico Tortonese

Page 13: il popolo 24 marzo

EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

Iniziativa della Provincia di Alessandria per gli studenti Si esibirà all’Università il 26 marzo

ALESSANDRIA - Unconcorso dal titolo “Le 10immagini che rappresenta-no l’Unità d’Italia”, percommemorare l’importanteappuntamento dei 150 annidell’Unità nazionale.L’iniziativa è stata promos-sa dalla Provincia di Ales-sandria, con il sostegno del-la vicepresidenza e degliassessorati allo Sport, Poli-tiche Giovanili e Cultura,nell’intento di incentivarela partecipazione attiva deigiovani alla vita culturale esociale della comunità diappartenenza, arrivando adefinire e a riappropriarsidel significato e dell’e-spressione “Unità d’Italia”. Al concorso potranno par-

tecipare ragazzi/e italiani estranieri iscritti alle classiterza, quarta e quinta degliIstituti Superiori della pro-vincia. La partecipazione ègratuita.Anche singoli studenti po-tranno aderire con un lavo-ro realizzato in power poi-nt, della durata indicativa dicinque minuti. Il concorso invita gli stu-denti a preparare un lavoromultimediale, interattivo,identificando le dieci im-magini che possono rappre-sentare l’Unità d’Italia confotografie, colori, musiche,poesie, citazioni, filmati, ti-toli di opere, persone.La premiazione del concor-so sarà giovedì 2 giugno,

presso il comune di Occi-miano, alle ore 10.30, inoccasione della manifesta-zione “La Parata Nazionalesul Maxischermo”.I lavori dovranno pervenirealla Provincia di Alessan-dria - Assessorato alle Poli-tiche Giovanili entro e nonoltre le ore 12 di venerdì 13maggio (farà fede la datadel timbro postale).Il regolamento del bando ela scheda di adesione sipossono reperire sul sitodella Provincia di Alessan-dria (www.provincia.ales-sandria.it) e presso l’Uffi-cio Relazioni con il Pub-blico della Provincia di A-lessandria ([email protected]).

IILL PPOOPPOOLLOOGGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111ppaagg.. 1144

Il concorso sull’Unità d’ItaliaSANTA GIULETTA - Ri-prende l’attività della “Ju-nior Polifonica” di SantaGiuletta. L’appuntamento con i pic-coli cantori è per sabato 26marzo a Pavia alle ore 10,quando saranno protagoni-sti di un intervento pressol’Università di Pavia, nellaprestigiosa Aula Foscolo.La Junior Polifonica è unprogetto sperimentale del-l’associazione PolifonicaSan Colombano, realizzatoin collaborazione con le in-segnanti e gli alunni delleclassi 2ª, 3ª, 4ª e 5ª dellaScuola Primaria di SantaGiuletta e con il contributodella Regione Lombardia.Il programma della matti-nata prevede che la JuniorPolifonica accolga con isuoi canti i partecipanti al31° convegno dei CoriLombardi e autorità pavesiche presenzieranno all’as-

semblea USCI Lombardia2011. La Junior Polifonica è nataper volontà del presidenteFabio Chiesa, nell’ottobredel 2009, è composta da 42elementi ed è diretta dalMaestro Cristiano Herediasotto la supervisione del di-rettore artistico Paolo Cam-bieri.La Polifonica ricorda anchel’importante appuntamentodi sabato 30 aprile quandoinizierà il “Festival musi-cale S. Colombano 2011”. L’apertura della rassegnacanora quest’anno avrà co-me ospiti il famoso gruppodei “Neri per Caso” che siesibiranno in concerto nellapalestra comunale di S.Giuletta, alle ore 21,15.L’associazione Polifonicaaspetta quanti vorrannoascoltare dell’ottima musi-ca e passare una piacevoleserata.

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Le allergiein BibliotecaRIVANAZZANO TER-ME - Proseguono le ini-ziative culturali promossedalla Biblioteca Civica“Paolo Migliora” di Riva-nazzano Terme, presiedutada Marco Largaiolli, vice-sindaco e assessore all’i-struzione. Venerdì 25 marzo alle ore21, presso la sala manife-stazioni “A. Borgomane-ri”, il dottor Antonio Me-riggi, specialista in aller-gologia e in malattie del-l’apparato respiratorio e ildottor Carlo Fugini, spe-cialista in pediatria, re-sponsabile dell’ambulato-rio di allergologia pediatri-ca dell’Ospedale di Vo-ghera, terranno un incon-tro sul tema “Le allergie:conoscerle, affrontarle,conviverci”. Laura Bar-bieri, direttrice della Bi-blioteca ha affermato: “Èsembrato opportuno pro-muovere l’incontro orache siamo alle porte dellaprimavera, la stagione piùdifficile per le tante perso-ne che devono conviverecon questo problema che avolte può rivelarsi davverodifficile da gestire”. Seratecome queste dedicate a te-mi di attualità suscitanosempre molto interesse.

Il riconoscimento è arrivato dal Gruppo “Il Sole 24 Ore”

TelePavia vince il premio Millecanali

PAVIA - TelePavia, l’emit-tente televisiva locale natail 1 febbraio 2010, ha vintoil premio speciale “Mille-canali” come “migliore tvall news” sul digitale terre-stre”. Il riconoscimento è statoassegnato martedì scorsoall’Università Cattolica diMilano, nel corso della pre-miazione del “Tg d’Oro”, ilconcorso nazionale orga-nizzato ogni anno dalla ri-vista specializzata “Mille-canali”, edita dal gruppoeditoriale “Il Sole 24 ore”. TelePavia è stata scelta dauna giuria di esperti tra ol-tre un’ottantina di emittentitelevisive locali (tra cuirealtà del calibro di Tele-Norba, emittente leader diascolti nel sud Italia, Pri-mocanale di Genova, Tele-nova di Milano) che gareg-giavano proponendo i pro-pri telegiornali ma anche lerubriche e le trasmissioni diapprofondimento propostein palinsesto.

L’emittente della provinciadi Pavia ha vinto come mi-gliore emittente “di conte-nuti”, tra le realtà nate gra-zie all’avvento del digitaleterrestre: “L’impressioneche si ricava - ha spiegatoMauro Roffi, direttore dellarivista Millecanali - è diun’emittente tosta, capacedi proporre un’informazio-ne agguerrita e puntuale masenza le mediazioni e i pre-giudizi di altri mezzi di co-municazione. E ancora di più fa piaceretributare il riconoscimentoad un’emittente che ha rida-to voce ad una provinciache per anni non aveva piùavuto una propria televisio-ne locale”.Un riconoscimento ancorapiù significativo perché vaa premiare un’emittente na-ta poco più di un anno faper iniziativa dell’impren-ditore Gianni Arrigone e diun pool di professionisti lo-cali: “Siamo orgogliosi eovviamente onorati - spiega

Marco Pugno, direttore ge-nerale di telePavia - perchéquesto è un premio alla no-stra vocazione di televisio-ne rigorosamente locale ealternativa rispetto al pano-rama televisivo tradiziona-le. E’ la conferma che con ideee contenuti originali e conun’identità editoriale benprecisa è ancora possibilefarsi notare e apprezzaredal pubblico”.Una dimensione rigorosa-mente locale che TelePaviaha saputo declinare sia ne-gli spazi di informazioneche nell’intrattenimento:“La nostra sfida quotidiana- spiega Claudio Micalizio,direttore della redazionegiornalistica - è riuscire araccontare l’attualità delterritorio dando voce a tutti,in modo imparziale e senzapregiudizi di sorta. La nostra è una provinciache ha tanto da offrire an-che sul piano culturale, arti-stico e turistico.L’impegno è quello di con-tribuire a far conoscere qu-esta ricchezza a noi che vi-viamo su questo territorioma anche a chi ci seguedalle altre zone della Lom-bardia e del Piemonte”. TelePavia è l’unica emit-tente tv della provincia diPavia, visibile anche nellezone di Milano, Varese,Como, Monza Brianza, Lo-di, Novara, Verbania e A-lessandria. I programmi di TelePaviasono visibili in streamingsul sito www.telepavia.tv.

Claudio Micalizio, direttore di TelePavia

La vicepresidente Rita Rossa presenta il concorso sull’Unità d’Italia

Page 14: il popolo 24 marzo

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 1199EEVVEENNTTIIEE CCUULLTTUURRAA

GGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111

Iniziative culturali e per il tempo libero dedicate al cibo

Incontri di Primavera a Bressana Bottarone

BRONI - Il programma del-la rassegna teatrale “Trovia-moci a teatro…”, in corso aBroni presso l’oratorio DeTommasi, propone in cartel-lone sabato 26 marzo unaserata dedicata alla poetessaAlda Merini, in occasionedell’ottantesimo della nasci-ta avvenuta il 21 marzo1921. “Sono una piccola apefuribonda” è il titolo del re-cital che gli allievi del labo-ratorio teatrale dell’Unitre diBroni porteranno in scena.Il Laboratorio nasce nel2006 per volontà della com-pianta presidente TizianaDellavalle con lo scopo didare la possibilità agli inte-ressati di mettersi in gioco edi misurarsi con l’arte teatra-le. L’attività del laboratorioera partita da incontri rivoltisoprattutto al corpo e allavoce chiamati “Dare corpo evoce a un testo”con lo scopodi provocare capacità inven-tive e creative.Durante gli incontri sonostate gettate le basi per una

corretta lettura interpretata ecioè l’uso giusto della voce,del corpo, del gesto e dellapostura quando si legge e siinterpreta un testo. L’attivitàteatrale vera e propria inizianel 2007 quando viene rap-presentato “Spogliarello” diBuzzati, nel 2008 è la voltadi “Improvvisazioni ed eser-cizi per il teatro”, mentre nel2009 sono state presentatetre letture interpretate sullapace, in occasione del 25aprile e nella ricorrenza dellaShoa. Attualmente il Labo-

ratorio è formato da: ZelindaGasparini, Costanza Pace,Marisa Pecorara, Mario Re-ali e Paolo Franci. La responsabile dell’attivitàteatrale dell’Unitre di Broniè Alessandra Genola, con unprestigioso curriculum nelcampo della cultura.Il successivo appuntamentocon la rassegna teatrale bro-nese è previsto per sabato 2aprile: la compagnia teatraledell’Unitre di Pavia proporràla commedia “L’ultima rin-ghera”.

BRESSANA B. - L’asses-sorato alla Cultura del co-mune di Bressana Bottaro-ne, con la Biblioteca presen-tano “Gli incontri di prima-vera” che ritornano con tanteproposte di svago, riflessio-ne e accrescimento culturale.Proposte che Fabio Milane-si, assessore alla Cultura eNadia Chiodi presidente del-la Biblioteca definiscono“gustose”, visto il tema chele lega nella loro formulazio-ne ovvero il cibo. Si tratta ditre interessanti iniziative peril tempo libero. La prima èun corso di storia e degusta-zione di vino e olio, due ec-cellenze produttive italiane edue presenze costanti delladieta mediterranea. Si trattadi cinque incontri che pren-dono il via lunedì 11 aprile eproseguono fino al 9 mag-gio, dalle 21 alle 22,30 ad uncosto di 40 euro a persona.Guardando invece oltre con-fine, la seconda iniziativaproposta è una gustosa gitaalla fabbrica di cioccolataAlprose in Svizzera. La data è fissata per sabato30 aprile con direzione Ca-slano, piccolo paese svizze-ro, sul lago di Lugano. Si vi-siterà il museo del cioccolatoAlprose, che presenta il

mondo del cioccolato dalleorigini all’attualità e dopouna piacevole degustazionesi visiterà Lugano. La quotadi partecipazione è di 15 eu-ro con pranzo libero. Cometerza idea si è pensato al ci-bo quale protagonista diun’interessante conferenzain programma nel mese dimaggio nella quale si parleràanche delle intolleranze ali-mentari. Prosegue la nuovafase di ricerca per l’archiviodella memoria, per la qualesi è scelto non a caso comesottotitolo “Ricette di vita”,perché gli organizzatori han-no voluto pensare alle tantetestimonianze raccolte finoad ora come agli ingredientidi quel variegato menu che è

la storia di Bressana del XXsecolo. La ricerca orale saràquest’anno abbinata alla ri-cerca iconografica e si con-centrerà sui temi del festivoe del cibo. L’archivio dellamemoria nato nel 2007 eportato avanti con passioneconta circa 40 testimonianzeorali. Le voci ricevute sonoparagonabili a “ricette di vi-ta”, dove gli ingredienti, pa-trimonio condiviso dalla co-munità, sono stati da ognunomescolati con differente pe-rizia e conditi in modo asso-lutamente personale, a crea-re la storia di Bressana. Partendo da questa sugge-stione delle interviste qualiricette nasce il progetto del-l’archivio orale di quest’an-

no, che si concentrerà sui te-mi del festivo, del cibo edelle ricette appunto sianoesse di cucina o in senso piùampio “di vita”.L’archivio della memoriabressanese è costituito ancheda numerose immagini, co-pie di fotografie di privatiche nel corso degli anni sonostate raccolte dal Comune.Ecco perchè all’abituale ri-cerca orale si vuole abbinarela ricerca iconografica perarricchire l’archivio fotogra-fico della comunità, parten-do dagli album di famiglia.Si cercano perciò personeoriginarie di Bressana nateprima del 1940. Gli interes-sati possono contattare la bi-blioteca di Bressana entro il14 aprile. Il materiale del-l’archivio della memoria ècollocato presso la bibliotecadi Bressana, a disposizionedi studiosi e interessati.Infine domenica 29 maggio,alle ore 15,30, presso la salapolifunzionale si parlerà di“Antichi frutti, Riscoperta diuna serie di alimenti funzio-nali”. Gli “Incontri di Pri-mavera” sono realizzati incollaborazione con “Chiavedi Volta”, Slow Food Ol-trepò Pavese e la societàcooperativa “Progetti”.

A Pavia le opere ispirate dal Maestro

I quadri leonardeschi

Il Laboratorio Teatrale con Alessandra Genola

Pulitura e ripristino del Grande Organo della Parrocchia di Prospiano (VA)

...il megliodella nostra Arte

a serviziodella nostra Chiesa...

Sabato 26 marzo con il Laboratorio dell’Unitre a Broni

Omaggio alla poetessa Alda Merini

Modellismo risorgimentale a TortonaTORTONA - Il gruppo ANMI di Tortona per festeggiare il 150° anniversario dell’Unitàd’Italia ha organizzato una mostra di modellismo a tema risorgimentale, che si svolgerà dal26 marzo al 10 aprile presso Palazzo Guidobono. Saranno esposti vari modelli di mezzi mi-litari delle varie armi presenti alle tre guerre di indipendenza, scenari delle battaglie, sarannodedicati spazi agli uomini tortonesi del Risorgimento (il Gen. Giuseppe Passalacqua, il Gen.Boniforte Busseti di Berzano e Alberto Leardi). Passalcqua nato a Tortona il 9 dicembre1794, cadde sul campo di battaglia, mentre al comando del 3° Reggimento Fanteria combat-teva per arrestare l’avanzata austriaca. Il Gen. Boniforte Busseti di Berzano prese parte alleguerre napoleoniche ed alla prima Guerra d’Indipendenza (1848). Alberto Leardi, nato nel1836, rappresentò per i tortonesi la più significativa figura del nostro Risorgimento, una fi-gura quasi leggendaria, esaltata dalla sua gloriosa morte nell’impresa dei Mille. Nel 1859 la-sciò la famiglia e gli studi e corse ad arruolarsi nel corpo dei Carabinieri Genovesi sotto gliordini del gen. Garibaldi. Si distinse nella campagna del ’59 per la liberazione dellaLombardia tanto che l’anno dopo Garibaldi, nella spedizione per la liberazione della Sicilia,gli conferì il grado di capitano.

PAVIA - Fino al prossimo10 luglio Pavia ospita la mo-stra “Leonardeschi. Da Fop-pa a Giampietrino: dipintidall’Ermitage di San Pietro-burgo e dai Musei Civici diPavia” promossa da Comu-ne di Pavia, Musei Civici diPavia, Museo Statale Ermi-tage, Fondazione Banca delMonte di Lombardia e dal-l’associazione Pavia CittàInternazionale dei Saperi,con la collaborazione dellaFondazione Ermitage Italia edell’Università di Pavia.L’esposizione presenta unascelta di ventidue dipinti deipittori cosiddetti “leonarde-schi” provenienti dalle colle-zioni dell’Ermitage affianca-ti da altrettante opere delleraccolte civiche pavesi pro-dotte nel medesimo interval-lo culturale, ovvero quellastagione artistica che si svi-luppò in Lombardia nel de-cennio a cavallo tra Quattroe Cinquecento e che prece-dette, accompagnò e seguìl’esperienza milanese diLeonardo. Oltre ad un picco-lo gruppo di allievi diretti,impegnati nel suo atelier,moltissimi furono i seguaci egli imitatori del Maestro, chein vario modo recepirono lalezione leonardesca. Per la

prima volta il museo russoErmitage presta un nucleodi dipinti lombardi del ’500della sua collezione, moltedelle quali considerate fino atutto l’800 originali di Leo-nardo, che insieme ai dipintipavesi condurranno il visita-tore a scoprire quanto il ge-nio toscano in terra lombar-da abbia reso possibile nuovisviluppi artistici. La mostraè inserita dai Governi deidue Stati tra gli eventi prin-cipali dell’anno Italia - Rus-sia e proporrà testimonianzedi prim’ordine della pitturalombarda, come “Flora” diFrancesco Melzi, l’allievoprediletto di Leonardo, chedopo trent’anni l’Ermitageha prestato per questo im-portante evento, curato daTatiana Kustodieva dell’Er-mitage e Susanna Zatti diret-tore dei Civici Musei pavesi.

Il museo del cioccolato Alprose a Caslano

Page 15: il popolo 24 marzo

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Page 16: il popolo 24 marzo

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A due mesi dall’uscita del volume che “Il Popolo” ha dato alle stampe in chiusuradell’Anno Sacerdotale, ecco alcune delle tante lettere giunte in Redazione di chi ha condiviso la nostra iniziativa:

da Papa Benedetto XVI al card. Tarcisio Bertone... E intanto proseguono le presentazioni in Diocesi...

PRETI DI CASA NOSTRAIn regalo a chi si abbona

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Prossime presentazioni:NOVI LIGURE

Sabato 26 marzo alle ore 21Presso l’Oratorio della parrocchia

di San Pietro Apostolo

BRONISabato 2 aprile alle ore 10.15

presso la FondazioneConte Franco Cella di Rivara

Grazie

Il Sommo Pontefice

Mons. Domenico Pompili, vice segretario CEI

Mons. Piero Marini

Card. Mauro Piacenza, Congregazione Clero

Nunziatura Apostolica in Italia

Il Card. Tarcisio Bertone

Caro mons. Pier Giorgio,ti sono veramente grato del volume inviato in omaggio“Preti di casa nostra”.È stata proprio una bella iniziativa!È invito a guardare alla “santità” che è sorta nella chiesalocale dall’impegno liturgico - pastorale di tanti preti dio-cesani, come ci ha insegnato il Concilio: si diventa santinell’esempio quotidiano del proprio ministero.Mi auguro che anche altre diocesi abbiano attuato tale ini-ziativa. Con la stima e l’amicizia di sempre.Un caro saluto anche al vostro Vescovo Martino.

Aff.mo Piero MariniArcivescovo titolare di Martirano

Presidente del Pontificio comitato per i CongressiEucaristici Internazionali

Roma, 1° febbraio 2011

Mons. Sergio PaganoRev.mo e caro Monsignore,grazie molte per il cortese e graditissimo regalo del suo belvolume sui “Preti di casa nostra”. Degno e meritato omag-gio a tante belle figure di sacerdoti, quasi momenti diumanità e di spirituale crescita dei nostri paesi. Complimenti a Lei e al “Popolo”, che seguo sempre coninteresse.Saluti cordialissimi a S. E. Mons. Vescovo.A presto riverendola con stima e viva cordialità e frater-nità.

Suo Sergio PaganoPrefetto Archivio Segreto Vaticano

Vaticano, 1° febbraio 2011

Mons. Giancarlo Dellagiovanna

Rev.mo Monsignore,

mi pregio di accusare ricevimento della Sua cortese letteradel 26 gennaio 2011, con la quale mi ha fatto graditoomaggio del volume “Preti di casa nostra”, edito dal setti-manale diocesano “Il Popolo”, in occasione dell’AnnoSacerdotale. La ringrazio vivamente per il gentile inviodella suddetta pregevole pubblicazione e mi congratuloper la felice idea di raccogliere in un unico scritto qualifi-cate testimonianze su tante figure sacerdotali della nostraChiesa tortonese, che hanno speso con generosità la lorovita perché, come ha scritto il nostro Vescovo, “la fede cri-stiana rimanesse viva nel cuore della gente”. Mi valgo volentieri della circostanza per confermarmi, consensi di distinta stima,

Suo dev.mo Mons. Giancarlo Dellagiovanna

Segretario della Nunziatura Apostolica VaticanaRoma, 1° febbraio 2011

Lucia Dondoni

Gentilissimi,sono a ringraziare del “nostro” veramente bel libro “Pretidi casa nostra”. In esso ci sono pagine vibranti della nostrastoria, c’è la voce, la figura dei nostri parroci , ritornati -provvidenzialmente - fra noi, così distratti, così trascinativia dal vortice dei nostri giorni inquieti. Iniziativa benpensata, necessaria, anche per chi verrà dopo di noi. E, se-guendo “Il Popolo”, vedo non essere la sola. Di tutto ungrande “grazie” e sentiti auguri perché il giornale possaproficuamente continuare a distribuire queste commoventi“gioie”, questi preziosi “gioielli”.Con stima ed amicizia

Lucia Dondoni - Robecco Pavese

Page 17: il popolo 24 marzo
Page 18: il popolo 24 marzo

TORTONA - Mercoledìprossimo 30 marzo terz’ul-timo appuntamento del pro-gramma del “Civico” diTortona, dopo la splendidae convincente “Medea” conPamela Villoresi, che ospi-terà dall’intrigo filosoficoed esistenziale, “Die Pan-ne” di Friedrich Dürren-matt, testo del 1956 moltokafkiano e ardito, sempre allimite del paradosso surrea-le, che coinvolge lo spetta-tore nel gorgo dei pensieridel protagonista e dei suoi“confessori” che gli svele-ranno verità indicibili e locostringeranno a fare i con-ti con una coscienza som-mersa e fino ad allora in-consapevole. Dürrenmatt (1921-1990),svizzero di lingua tedesca,è stato scrittore, sceneggia-tore e pittore e i suoi studifilosofici hanno senz’altroinfluenzato la produzionedecennale di romanzi, rac-conti e testi teatrali perchéun filo rosso della sua nar-razione è l’impossibilità diarrivare al concetto equo eammissibile di giustizia everità, sia per una naturalepropensione umana all’au-toassoluzione, sia per l’in-capacità dei magistrati diandare oltre le apparenze egiudicare i meandri più na-scosti della psiche e dellepersonalità.Il 1956 è probabilmenteuna degli anni più fecondi efelici dell’opera dell’autoreperché porta in scena unodei suoi capolavori teatrali,“Visita della vecchia signo-ra” e scrive il racconto bre-ve “La panne”, sottotitolo:“Una storia ancora possibi-le”, mentre Armando Pu-gliese, regista del nostroadattamento, ha sottotitola-to: “La notte più lunga del-

la mia vita”. Gianmarco Tognazzi, natoa Roma, nel 1967, spaziasenza sosta fra cinema eteatro, crescendo semprepiù come protagonista, do-po gli esordi di venticinqueanni fa (“Vacanze in Ame-rica” dei Vanzina” o “Hosposato Simon Le Bon”) fi-no ai più recenti “Romanzocriminale” o “Ex” (regia diFausto Brizzi, 2009).Tognazzi sarà il protagoni-sta, Alfredo Traps, rappre-sentante di tessuti, che do-po un incidente in macchi-na dove la vettura rimane inpanne, viene ospitato in unacasa dove si ritrovano deifinti giudici che ricelebranoi processi storici dell’anti-chità e non si lasciano sfug-gire l’occasione di metteresotto accusa questo inattesoospite il quale scenderà in-consapevolmente nella vo-ragine della confessione edel ripescaggio del propriopassato che lo metterà ine-vitabilmente sotto accusa.Farsa, gioco e eserciziocrudele, i piani della realtàe del rimorso si sovrappor-ranno a discapito del pove-ro Traps. Insieme a Tognazzi ci saràBruno Armando, mentre laregia, come detto, è di Ar-mando Pugliese.Un’altra occasione da nonperdere, per il pubblico tor-tonese e non solo, di avvi-cinarsi al teatro d’autoreanche quando, ma soprat-tutto quando, si insinua frale pieghe più inspiegabilidel nostro essere. Per ulteriori informazionisullo spettacolo e sulla ven-dita dei biglietti è possibilecontattare telefonicamenteil “Civico” tutti i pomeriggial numero 0131/820195.

Davide Ferreri

CASTELNUOVO - VAL GRUE - VAL CURONE - VALLE OSSONADERTONINOGiovedì 24 marzo 2011

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ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9.Farmacie di turno aperte dal 34 al 30 marzo 2011Giovedì 24 marzo: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131862008)Venerdì 25: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067)Sabato 26: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)Domenica 27: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Lunedì 28: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939);Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); dalle 15,30Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)Martedì 29: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131

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Organizzata dall’Ufficio Beni Culturali e dalla C.N.A. della Liguria Il 30 marzo con “Die Panne”

Giornata diocesana dedicata al restauro Tognazzi sarà al Civico

TORTONA - Venerdì 18marzo, presso il salone dellaCaritas diocesana diTortona si è svolta una gior-nata di studio promossadall’Ufficio Diocesano Be-ni Culturali e il C.N.A. (Ca-mera Nazionale dell’Arti-gianato) della Liguria, sottoil patrocinio del Comune diTortona, avente come temala “Progettazione dell’inter-vento di restauro: applica-zione di analisi non distrut-tive e utilizzo di materialiinnovativi”.La finalità dell’incontro eravolta a incoraggiare gli ad-detti alla conservazione diopere d’arte alla continuaformazione e valutazione dinuove tecniche, nonchéstrumentazioni e materialiper il restauro.Se, infatti, da un lato gli ar-tigiani devono riconquistareil senso di corporazione e dicorresponsabilità sulla qua-lità del lavoro offerto come“restauro d’arte”, anche leIstituzioni che detengonol’onere di tutelare e valoriz-zare il patrimonio artisticotraggono utilità dall’ au-toformazione costante deglioperatori con cui si con-frontano quotidianamente.In particolare, il patrimonioche le istituzioni ecclesiasti-che devono conservare, siaper renderlo fruibile allaesigenze di culto sia per tu-telarlo e promuoverlo èdavvero grande, pertanto èfondamentale avvertire laresponsabilità sugli inter-venti di manutenzione come

sinergia di sforzo comune. La giornata è stata apertadal saluto del Vescovo diTortona, mons. Martino Ca-nessa, che ha ringraziato inumerosi presenti, tra cuianche alcuni parroci, e hasottolineato come negli ulti-mi anni, grazie agli sforzicongiunti della diocesi e de-gli organi statali preposti al-la tutela, si sia promossauna nuova presa di coscien-za del cospicuo patrimoniostorico - artistico di pro-prietà ecclesiastica.Ha dato l’avvio ai lavoril’Ispettore di zona della So-printendenza per i Beni Sto-rico Artistici del PiemonteGiovanni Donato, che ha re-lazionato sull’importanzadelle analisi preventive alrestauro in significativi in-

terventi da lui diretti; erapresente in sala anche ladottoressa Paola Strada,Ispettrice sul territorio dio-cesano della Soprintenden-za per i Beni Storico Arti-stici della Lombardia. Il successivo intervento, cu-rato da Enzo Basiglio dellostudio di restauro Gabban-tichità di Tortona, è statoimperniato sul riconosci-mento delle esigenze dei sa-cerdoti per l’uso quotidianodi suppellettili e corredi de-vozionali, spesso non valu-tate dai restauratori in sededi progettazione e scelta dimateriali.Si pone quindi la priorità diistituire un capitolato lavoriper ogni tipo di interventodi manutenzione, al fine diottenere una risposta meto-

dologica di approccio simi-lare tra i preventivi propostidalle le ditte di restauro: ilcapitolato, infatti, permette-rebbe la comparazione e lascelta di affido in base a vo-ci comuni di lavorazione.La giornata ha avuto poiuna svolta più tecnica nel-l’intervento di Paolo Fabia-ni, geologo della ditta Pal-ladio di Vicenza, che si oc-cupa di analisi preventive alrestauro: tramite l’esempli-ficazione su alcune operetrasportate in sala proprioper questo scopo, è stato il-lustrato l’utilizzo di tecni-che non invasive di letturasulle opere, che permettonodi evitare il prelievo di ma-teria. Molto interessante la pre-sentazione di un laboratoriomobile di utilizzo della dittaPalladio, un furgoncino at-trezzato, capace di interve-nire in sito per fornire i ser-vizi di consulenza chimico -fisica sulle opere d’arte.A corredo i restauratori ge-novesi Michela Fasce e U-go Buonasorte hanno datoesempi di visualizzazionedello stato di conservazionedella pellicola pittorica tra-mite l’utilizzo del microsco-pio digitale.Nel pomeriggio il chimicoLeonardo Borgioli della dit-ta C.T.S. di Altavilla Vicen-tina, specializzata nelle at-trezzature per il restauro, hapuntualizzato le problemati-che emerse nel tempo conl’utilizzo di materie di sinte-si e ha presentato nuovi pro-dotti derivati dalla applica-zione delle nanotecnologieal restauro. A seguire la spiegazione edimostrazione delle restau-ratrici Arianna Splendore eEnrica Boschetti sull’impie-go del ciclododecano, unidrocarburo alifatico per ilconsolidamento temporaneodelle policromie. Alla giornata hanno parteci-pato un centinaio di restau-ratori provenienti non soloda Piemonte, Lombardia eLiguria, ma anche da zonepiù lontane del Nord Italia,testimoniando il grande in-teresse suscitato dall’inizia-tiva. Ciò che tutti hannoauspicato è che questa gior-nata sia l’esordio di una se-rie di iniziative rivolte allaformazione e all’aggiorna-mento sia dei restauratoriche dei sacerdoti.

s.m.

Alcuni dei numerosi partecipanti alla giornata

Vincenzo Basiglio dello Studio Gabbantichità

Page 19: il popolo 24 marzo

GGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111IILL PPOOPPOOLLOO

La mostra sul Risorgimento tortonese

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IN BREVEIN BREVE

Questa sera, alle ore 21, la senatrice tortonese Rossana Bol-di, su invito dell’A.I.C., sarà a Sale nella sala consiliare, perparlare di “Impatto della legislazione europea sull’Italia”.

APPUNTAMENTI / SALERossana Boldi ospite dell’A.I.C.

La sera di venerdì 18 marzo, a Sale, nella sala consiliare delmunicipio, si è riunito un gran numero di persone interessatee attente per la presentazione del volume “Il cuoco dei sensi”della scrittrice castelnovese Chiara Parente. Dopo il saluto,anche a nome del sindaco, dell’assessore alla cultura DanielaSicbaldi, ha introdotto la serata il professor GianvincenzoChiodi. È intervenuta poi l’autrice del libro, la quale ha sot-tolineato che le ricette da lei raccolte non sono creazioni digrandi chef, ma quelle elementari, poco costose, talvoltafrutto del “riciclo” degli avanzi di pasti precedenti, propriedella tradizione di Tortona e del tortonese: ricette colte dallaviva voce di vecchie e giovani casalinghe, che ne conservanoancora i semplici segreti. A conclusione dell’incontro, ungradito assaggio di due delle proposte del libro, realizzate daBruna Arzani, docente del corso di cucina dell’A.I.C. salese.

EVENTI / SALE

Le ricette de “Il cuoco dei sensi”

TORTONA - Medea è ladonna della tragedia cheporta la sventura con sé.Ogni evento le gioca controe non sa più a chi appigliarsiperché tutti i motivi prece-denti di vita e di felicità suoie di chi sta con lei si conver-tono in tradimenti e delusio-ni che la colpiscono e la con-sumano. “La passione è pernoi mortali la ragione deimali più grandi”: è in questafrase di sfogo e di dolore cheintravediamo il nucleo san-guinoso di tutto il dramma:chi arde di sentimento poibrucia di vendetta e rancoree non riesce ad arrestare ilsuo impeto distruttivo. Mercoledì 16 marzo al “Ci-vico” di Tortona una mes-sinscena semplice eppurepotente della tragedia euripi-dea “Medea”, con una Pa-mela Villoresi in grandespolvero, insieme a David

Sebasti, Renato Campese,Silvia Budri de Maren, Mau-rizio Panici (che ha curatoanche l’adattamento e la re-gia), Andrea Bacci e ElenaSbardella, con una scenogra-fia essenziale e scabra chegiustamente ha lasciato spa-zio alla recitazione, ai mono-loghi, allo svolgimento cru-ento e indomabile del desti-no ostile alla donna: traditada Giasone, considerata ne-mica della nuova città del-l’ex marito, cerca spiegazio-ni e trova respinte e allonta-

namenti. Il suo carattere èistintivo e puro e la conver-sione in rabbia la condanne-ranno all’omicidio e alladannazione (“La mia super-bia mi condanna all’infeli-cità”). Giasone, in giacca dipelle e anfibi (unica conces-sione scenica al moderno) lerimprovera anche di avervinto in battaglia con gli Ar-gonauti per merito di Afro-dite e non suo e poi che hasposato la figlia di Creonteper dare un futuro miglioreai loro figli, a cui per nulla almondo vuole rinunciare.Medea dunque si ritrova tra-dita, accusata e sola: “Desi-dero solo la morte, quelloche era tutto per me si è ri-velato il peggiore degli uo-mini”. Nella scena inizialeMedea-Villoresi è sotto untelo rosso che piange il suosconforto senza limite, comealla fine: un’inerzia e una

immobilità che invece na-scondono il fuoco della ven-detta e il rosso del sangue daspargere per annientare chiha messo al mondo e di-struggere chi l’ha rovinata.Prima della fine tragica usa isuoi figli per portare in donoalla figlia di Creonte deigioielli avvelenati che la fa-ranno agonizzare prima diucciderla, così come Creontestesso morirà di crepacuore.La vendetta è consumata: leiavversata da tutti, ha distrut-to tutti per concludere ingloriosa e funebre solennitàla sua misera vita di condan-nata. “Sebbene io li avrò uc-cisi, io li amavo: donna disventura, povera Medea”. Il gesto risolutivo di una ma-dre assassina chiude con ilpianto di vittima e carneficeun superiore dolore che nonha saputo spiegare.

d.f.

Inaugurata il 16 marzo resterà aperta fino al 25 aprile

Sabato 19 e domenica 20 marzo i volontari dell’associa-zione “Franca Cassola Pasquali” erano presenti, in occa-sione della festa di San Giuseppe, in piazza a CastelnuovoScrivia sul sagrato della chiesa parrocchiale proponendol’iniziativa “Le patate della ricerca” a favore dell’Unità diSenologia. L’appuntamento ha avuto un ottimo successo eora il progetto benefico si sposta a Tortona, dove l’iniziati-va sarà poposta sabato 2 e domenica 3 aprile.

ASSOCIAZIONE / CASTELNUOVO S.

TORTONA - Mercoledìscorso, 16 marzo, alle ore18,30 a Palazzo Guidobonoè stata inaugurata la mostra“Il Risorgimento a Torto-na”, alla presenza di autoritàcivili, militari e religiose edun elevato numero di citta-dini. Dopo il saluto del sin-daco, Massimo Berruti, cheha ricordato la figura del ga-ribaldino Alberto Leardi, euna breve riflessione del ve-scovo mons. Martino Ca-nessa del rapporto tra scuolae Risorgimento, frutto diuna sua personale esperien-za con gli studenti di Go-diasco, ha preso la parolaGiuseppe Decarlini, curato-re della mostra.“Si tratta - ha detto Decarli-ni - di un omaggio al 150°anniversario dell’Unitàd’Italia e ai Tortonesi chehanno partecipato alle vi-cende risorgimentali” preci-sando che la mostra ha untaglio didattico per facilitareil visitatore nell’inquadrarepersonaggi, eventi e realtàcittadina nella quale si sonosvolte le vicende che hannovisto protagonisti tanti torto-nesi. Nata da un’idea delFAI, Fondo per l’AmbienteItaliano, per le giornate diprimavera (sabato e domeni-ca 26 e 27 marzo) il proget-to è poi cresciuto in termini

qualitativi e quantitativi conla collaborazione di GiorgioGatti, della professoressaMonica Graziano, di Ar-mando Bergaglio, di FaustoGalli ed altri appassionati dimemorie storiche cittadineche hanno messo a disposi-zione documenti e cimeli diquel periodo. La mostra si articola in tresale. Nella prima, dove il vi-sitatore è accolto dal bustomarmoreo, finemente scol-pito, di Luigi Pernigotti, Vi-cario generale della diocesidi Tortona e poi deputato alparlamento subalpino sonoesposti documenti, meda-glie, incisioni e grandi mani-festi che recuperano la me-

moria cittadina del periodorisorgimentale (1821-1870).Nella seconda dipinti, bustie documenti, provenienti daraccolte civiche e private,offrono una sorta di galleriadi personaggi a livello na-zionale e locale che hannovissuto quegli entusiasmantimomenti. Un grande ritratto di Pio IX,proveniente dalle sale capi-tolari della cattedrale, fron-teggia il busto in gesso diVittorio Emanuele II.Altri due busti, sempre ingesso, dei generali GiuseppePassalacqua e Antonio Fer-rari, i ritratti di DomenicoCarbone e della moglie Ca-milla Lessona e una piccola

galleria di ritratti della fami-glia Leardi offrono al visita-tore l’opportunità di cono-scere chi “ha fatto il Risor-gimento” a Tortona.La terza sala è tutta dedicataai garibaldini del Tortonese(ad oggi ne sono stati indivi-duati 27) è di particolare im-patto visivo con l’esposizio-ne di una giubba garibaldinaappartenuta a Giovanni Fer-retti, tortonese doc, legato aGaribaldi da saldi vincoli diamicizia, da quella di FaustoCarbone che partecipò al-l’ultima spedizione garibal-dina sul fonte francese nel1915, dai ritratti di alcunigaribaldini (Camillo Barrett,Alberto Leardi, Carlo Fran-cesco Bersani) e da preziosireperti garibaldini: l’orolo-gio da campo e il coltello dacaccia appartenuti a Gari-baldi. Un gran numero di visitatoriha affollato le sale nellagiornata di giovedì 17 espri-mendo vivo apprezzamentoper la mostra che verrà ria-perta in occasione delleGiornate di Primavera delFAI (sabato e domenica 26e 27 marzo) per continuarepoi fino al 25 aprile con i se-guenti orari: giovedì, ve-nerdì dalle 16 alle 19; sabatoe domenica dalle 10 alle 12e dalle 16 alle 19.

Pamela Villoresi nel tragico ruolo femminile di Medea

Successo per le patatecon la “Franca Cassola Pasquali”

NUOVARADIO PIEVE / TORTONALetizia Romiti a CaleidoscopioNel Caleidoscopio in onda alle ore 20,30 di domenica 27marzo e in replica alle ore 20,30 di martedì 29 marzo,Andrea Bobbio proporrà un bel concerto d’organo esegui-to dalla professoressa Letizia Romiti il 1° ottobre 2010nella basilica di Santa Croce di Boscomarengo in provin-cia di Alessandria. Nel variegato programma brani delXVI secolo di autori quali G. Cavazzoni, A. Majone, C.Merulo, e dell’800, tra cui Puccini e Pietro Mascagni.L’artista introdurrà le composizioni. La trasmissione si puòascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.

Un momento dell’inaugurazione Foto Marini

Riunito il Comitato per le Quattro ProvinceMONLEALE - Sabato 19 marzo a Mon-leale, in Val Curone, si è svolta la primaassemblea del Comitato per il territoriodelle Quattro Province (ComT4p), di cui èpresidente Giuseppe Raggi, sorto per con-trastare criticamente i progetti di impianti-stica eolica che dovrebbero interessare icrinali delle valli Borbera, Curone e Staf-fora, con pesanti impatti ambientali e sul-l’economia locale. Da parte del pubblicoche ha riempito la sala è stata espressa dif-fusa contrarietà ai progetti, e sono stateavanzate una serie di proposte per uno svi-luppo sostenibile del territorio montanodelle valli confinanti delle province di A-lessandria, Pavia, Piacenza, Genova.Sono stato raccolte numerose adesioni alcomitato ed è stata presentata l’iniziativa“In cammino per i nostri crinali”, un gran-

de raduno escursionistico che, attraverso icrinali delle tre valli, vedrà convergere sui1700 metri della cima del Monte Chiappovalligiani e frequentatori del territorio, tuttiinteressati alla tutela dell’ambiente appen-ninico minacciato dai progetti di eolico in-dustriale.

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SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 –12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò(tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefe-stiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9;Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefesti-va ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 –10 – 11.15 – 18 (prefestiva ore 18); S. Antonio (tel.2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 21);Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9;

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel.33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 marzo 2011Giovedì 24 marzo: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel.0143 2321)Venerdì 25: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 01432310)Sabato 26: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)Domenica 27: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143

76255)Lunedì 28: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)Martedì 29: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)Mercoledì 30: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 -(tel. 0143 2166)

Edicole aperte domenica 27 marzo 2011Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via CastelDragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, PiazzaRepubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, ViaVerdi; Semino, Via Pavese.

SERRAVALLE - ARQUATA - VAL BORBERA - OLTREGIOGONOVIIL POPOLO di

Consegnate le “Margherite d’Oro” 2011 nella serata di Borghetto Borbera

Il Tour Gastronomico compie 33 anni

Giovedì 24 marzo 2011

BORGHETTO B. - L’ec-cellenza della cucina del ter-ritorio, le iniziative in pro-gramma per l’Expo 2015 ela realtà imprenditoriale diun gruppo di soci, una politi-ca provinciale e regionale o-rientata allo sviluppo ancheper le iniziative sportive del-la valle: questo in sintesiquanto emerso dalla seratadi lunedì 14 marzo scorso,presso il Mulino Lounge Bardi Borghetto, durante la ce-lebrazione del XXXIII anni-versario del Tour Gastrono-mico delle Valli Borbera eSpinti, che richiama ogni an-no nelle due valli migliaia dituristi appassionati di naturae gastronomia.Massimo Martina, presiden-te dell’associazione Alber-gatori delle valli Borbera eSpinti ha parlato di “un’as-sociazione costituita fra im-prenditori amici e collabora-tivi, uniti dall’amore per leeccellenze enogastronomi-che e che, oggi, rinnovanoquesta collaborazione con ladistribuzione delle targhe uf-ficiali a tutti gli appartenential Tour”. Sergio Vastano è stato pre-sentatore di questa distribu-zione con il suo abitualeumorismo e la sua allegrapresenza, ha registrato la se-rata con la sua troupe del ca-nale 7Gold per il programma“Sapori e Piaceri”. Durante i giorni successivi

sono stati registrati anche al-tri momenti in giro per leValli Borbera e Spinti, perraccontare ai telespettatoriquesti luoghi e i loro sapori.Un breve riassunto poi suipassi fatti, sempre in direzio-ne dell'Expo 2015, ha poiaccompagnato l’esposizionein anteprima del volumesull'Expo Diffusa e Sosteni-bile che vede uno dei suoipercorsi snodarsi fuori dallaLombardia fino alle valli delTortonese, comprese la ValBorbera e Spinti, fino a Ge-nova. Durante la celebrazione delcompleanno del Tour Ga-stronomico sono stati pre-miati con le “Magherited’Oro 2011” lìassociazioneSahaja Yoga, presente da

vent’anni e la senatrice Ros-sana Boldi per l'interessa-mento dimostrato allo svi-luppo di queste valli.Aldo Gandolfi, che ritirava ilpremio in rappresentanza diSahaja Yoga, ha ringraziato isoci e tutti gli abitanti dellavalle per l'accoglienza sem-pre rispettosa e civile. La senatrice Rossana Boldiha ringraziato per il premioricevuto, dichiarando che“non mancheremo mai neiconfronti di questo territorio,con amicizia e sostegno”.Questo commento si sovrap-pone anche a quello scrittodal presidente della RegioneRoberto Cota, assente giusti-ficato per un’importante riu-nione politica, che si è detto“orgoglioso di essere socio

onorario, quindi uno di voi”. Poi è stata presentata l’ini-ziativa “Chef for Children”.Il dottor Filippo Leonardo,direttore dell'AssociazioneItaliana per la Lotta al Neu-roblastoma Onlus (pressol'Ospedale Gaslini di Geno-va), ha presentato l'impor-tanza del sostegno alla ricer-ca scientifica sui tumori ce-rebrali pediatrici e, a nomedell’Associazione di cui èdirettore, ha poi consegnatoun certificato di ringrazia-mento per gli chef che hannocontribuito in prima personacon una donazione incenti-vando poi quella del pubbli-co nel corso della serata e haconsigliato di visitare il sitowww.neuroblastoma.org. Alcuni simpatici scambi dibattute hanno poi caratteriz-zato l’intervento di RobertoGiordano, cabarettista e pre-sentatore su Rete4 del pro-gramma “Correndo per ilMondo”. Tutti potranno trovare in di-stribuzione il nuovo librettocon Leonardo da Vinci “go-loso” in copertina. Per i più moderni e tecnolo-gici, che l'anno scorso hannoscaricato dal sito www.val-borberaespinti.com 30.197copie in versione digitalesarà presto disponibile il me-desimo nuovo libretto concartina turistica, date del toure menù completi.

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Il calendario degli appuntamenti dell’A.I.D.O di NoviNOVI LIGURE - L’A.I.D.O. (Asso-ciazione Italiana Donatori di Organi edi Tessuti) Gruppo Frederick di Novipresieduto da Isabella Sommo ([email protected].), dedicherà il 2011 a pro-muovere la conoscenza delle finalitàassociative con una serie di iniziativedestinate a una variegata pluralità disoggetti. Il programma previsto per ilprimo semestre inizia mercoledì 30marzo, alle ore 15.30, quando si svol-gerà, presso la Biblioteca Civica nove-se, un importante seminario dal titolo “IFarmaci equivalenti: diamo una rispo-sta alle tue domande”. Venerdì 15 apri-le, presso il Museo dei Campionissimi,si terrà una conferenza “Il ciclismo e lasolidarietà”, con la partecipazione delgiornalista sportivo Marino Bartoletti ela testimonianza del ciclista MichaelPren-ner, che ha subito un trapianto di

reni, attualmente Presidente della so-cietà sportiva “Transplant SportclubSudtirol Alto Adige”, fondato nel 1990,come primo gruppo sportivo per tra-piantati d’organo in Italia; nel pomerig-gio seguirà una pedalata da novi Ligurea Castellania con la collaborazione del-le “Società ciclistiche novesi”.Mercoledì 27 aprile, vi sarà un interes-sante incontro con Francesco Abate daltitolo “Incontro con l’Autore”. Il bril-lante e poliedrico giornalista cagliarita-no redattore di ”L’Unione sarda”, conSaverio Mastrofranco (pseudonimo u-sato dall’attore Valerio Mastrandrea),ha pubblicato il romanzo “Chiedo scu-sa”, ispirato alla sua storia personale ditrapiantato di fegato.Sabato 28 maggio, presso la Parrocchiadel Sacro Cuore, alle ore 18, si cele-brerà la S. Messa del Donatore, con la

presenza del Vescovo Mons. Canessa.A Giugno, con data ancora da stabilire,si terrà un mini convegno “Donazioneed interculturalità senza frontiere”. Sitratta di un innovativo progetto realiz-zato in collaborazione con la SezioneProvinciale A.I.D.O., nato dalla neces-sità di attivare uno strumento di promo-zione che aiuti la popolazione a infor-marsi sulle tematiche della donazionedi organi e tessuti. Infine, sono previstiincontri informativi presso la CRI diNovi Ligure, il Comando della Guardiadi Finanza e il Gruppo Scout novese.Fervono già i preparativi anche per larealizzazione del “Calendario ArtisticoNovese 2012” in collaborazione conl’associazione culturale OrizzontiNuovi e il coordinamento del professorOsvaldo Rapetti.

Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Proseguedomenica 27 marzo la sta-gione teatrale 2010/2011con “Crociate”, spettacololiberamente ispirato a “Na-than il saggio”, il capolavorodel drammaturgo GottholdEphraim Lessing, scritto trail 1778 e il 1779, testo e re-gia di Gabriele Vacis conValerio Binasco. Il testo, chedà voce all’insofferenza peril fanatismo religioso, offremolteplici spunti di riflessio-ne sulla necessità di elabora-re percorsi di pace e di reci-proca tolleranza, indispensa-bili per superare le diffiden-ze e favorire una reale inte-grazione tra le genti. La vicenda si svolge a Ge-rusalemme nel corso dellaterza crociata, dove Nathan,perduti moglie e figli in unpogrom antisemita, adottaun’orfana cristiana di nomeRecha. Durante un terribileincendio, Recha viene salva-ta da un giovane templareche se ne innamora, ma ilcavaliere viene catturato daisoldati del Sultano Salah Ed-Din. Quest’ultimo, colpitodalla somiglianza del giova-ne con il fratello misteriosa-mente scomparso anni pri-ma, gli concede la grazia. Il templare domanda la ma-no di Recha a Nathan, il qu-ale scopre che i due innamo-rati sono in realtà fratello esorella, entrambi figli di As-sad, fratello scomparso delsultano Salah Ed-Din. Al termine della vicenda cri-stiani, ebrei e musulmani siriuniscono come membri diun’unica famiglia, superan-do le diversità delle tre con-fessioni religiose. Binasco diventa una sorta diesploratore a cavallo tra sto-ria antica e moderna e ci ac-compagna in un viaggio daisapori orientali con riferi-menti continui alla quotidia-nità di ognuno di noi, in unmonologo molto agile. Da Lessing, passando perZvi Kolitz, Qohèlet e l’An-tico Testamento, tutto ruotaintorno al rapporto con Dionelle tre religioni, cristiane-simo, ebraismo e islamismo,mettendone in scena le diffe-renze per sottolinearne, inrealtà, le moltissime, inevita-bili collisioni. Proprio comeLessing, Vacis vuole usare

la propria poetica per espri-mere tutta la stanchezza delmondo contemporaneo ri-spetto ad un fanatismo reli-gioso dilagante. La sceno-grafia orientale, nella qualeBinasco è un naufrago, viag-gia su una sorta di zattera in-visibile, minimale e sontuo-sa e introduce in campi dibattaglia insanguinati per-corsi dai templari, monaci eguerrieri allo stesso tempo ele musiche concorrono acreare l’atmosfera in un ri-mando altalenante tra passa-to e presente. Coinvolgenteil legame tra la storia collet-tiva e quella personale, leit-motiv dello spettacolo, chediventa uno degli elementipiù affascinanti, specialmen-te nel finale. Binasco, nove-se di nascita, dopo essersidiplomato nel 1988 presso lascuola di recitazione del Te-atro Stabile di Genova, co-mincia a collaborare con lostesso teatro, per il qualeporta in scena diverse operedi Goldoni. Vince il premioUbu per la sua interpretazio-ne di “Amleto”. Con il Tea-tro Stabile di Genova, inizial’attività di insegnante di re-citazione e porta in scena di-verse opere di Beckett, Go-gol’ e Shakespeare ed in se-guito quella di regista teatra-le, dirigendo tra gli altri “Ilgabbiano” di Anton âechov;ha lavorato presso il Teatrodi Firenze e il Teatro di Par-ma. Per il cinema, ricordia-mo “Texas” di Fausto Para-vidino, “La bestia nel cuore”di Cristina Comencini, “Ungiorno perfetto” di FerzanOzpetek, “Noi credevamo”di Mario Martone. Ha vintoil Premio della Critica 2010per la regia di “Sonno”. Per informazioni, è possibilerivolgersi alla biblioteca.

Michela Ferrando

Valerio Binasco in scena al Giacometti

Le “Crociate” a teatro

Valerio Binasco

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Al Museo dei Campionissimii busti in bronzo di Coppi e Girardengo

SCUOLA / POZZOLO FORMIGARO

Il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, in occasionedel passaggio della corsa Milano - Sanremo, ha deciso di de-dicare la giornata sabato 19 marzo, al ricordo dell’anniversa-rio della nascita di Costante Girardengo, avvenuta il 18 mar-zo 1893. Alle ore 10,30 il sindaco e le autorità hanno presen-tato la gigantografia del primo Campionissimo, posta sullavetrata del Museo accanto a quella di Fausto Coppi e nell’a-rea verde esterna, sono stati scoperti i busti in bronzo diCoppi e Girardengo, opera di Mario Leveni. Una bicicletta ealtro materiale appartenuto al “Gira” sono stati prestati alMuseo da Giovanni Meazzo, che è stato un ottimo corridore,poi fermato da un infortunio e oggi affermato meccanico.Infine è stata inaugurata la mostra dello scenografo e illustra-tore casalese Max Ramezzana con una ventina di disegni cheritraggono i vincitori della Milano - Sanremo di ieri e di og-gi. A mezzogiorno circa i corridori sono passati in Viale deiCampionissimi e hanno proseguito verso Sanremo.

I “Sukrouni” di Stazzanoin “Destinazione sconosciuta”

TEATRO / VIGNOLE BORBERA

Sabato 26 marzo, alle ore 21, nel salone parrocchiale di Vi-gnole Borbera, il Comitato Femminile della C.R.I. vignolesepresenta la compagnia dialettale stazzanese “I Sukrouni” chemetterà in scena la farsa in un atto “Destinazione sconosciutaovvero Do k’andremu a finì?”. Soggetto, sceneggiatura e re-gia sono di Franco Carrega, l’ingresso è ad offerta.

L’Italia disegnata dai ragazzi

EVENTI / NOVI LIGURE

Nel salone consigliare del comune è stato presentato il mani-festo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, molto suggestivo e ric-co di significato, realizzato dagli alunni della scuola media“Dante Alighieri”. Nel lavoro è rappresentata l’Italia tricolo-re unita da un filo che, con i colori della creazione dell’uni-verso, la unisce ad esso. Il bordo dorato trasmette un mes-saggio profondo: l’unione dell’intera umanità. Il manifesto èstato molto ammirato e apprezzato dai pozzolesi.

Le cresime in Valle d’Orba

SILVANO D’ORBA - Ilvescovo, Mons. MartinoCanessa, in una splendidagiornata di sole, che prean-nunciava l’imminente pri-mavera, si è recato domeni-ca 20 marzo a Silvano d’Or-ba e a Fresonara per cresi-mare i giovani, ansiosi di in-contrarlo. Le chiese eranosplendide, arricchite da ad-dobbi floreali estremamenteefficaci pur nella loro essen-zialità. Le cantorie hanno re-so ancor più solenne la fun-zione, inducendo i fedeli aun maggior raccoglimento. I ragazzi: 13 a Silvano e 5 aFresonara erano composti,attenti, giustamente emozio-nati. Dopo il saluto di ben-venuto espresso da Aliceunitamente alle promesse eal ringraziamento a SuaEccellenza, il sindaco di Sil-vano d’Orba Ivana Maggio-lino, ha espresso la propriacontentezza porgendo un ca-loroso benvenuto a nomedella comunità al Vescovoconfermandogli sentimentisinceri di rispetto ed affetto.Sua eccellenza ha rispostodichiarandosi lieto di trovar-si ancora una volta fra noi;ha voluto ringraziare il sin-daco, la catechista e in parti-colare Mons. Sandro Caz-zulo con affetto, riconoscen-te per i servizi resi nelle dueparrocchie, nel novese ed intutta la diocesi.Si è rivolto quindi ai giovanicresimandi, invitandoli adalcune riflessioni; per loro,infatti, la fanciullezza sta di-ventando un ricordo e stannodecisamente entrando neglianni giovanili, belli ma deli-

cati. “Sentite grande bisognodi libertà, che a volte peròcoincide con il fare ciò chevolete. Questo sentimento è natura-le, bellissimo, provato datutti, ma camminare da solialla vostra età può significa-re talvolta commettere deglierrori”. Queste le parole delVescovo, che ha poi sugge-rito di appoggiarsi in primoluogo alla famiglia: i genito-ri possono anche entrare inconflitto con i figli, ma pen-sano sempre al loro bene, di-sposti a dare una mano, af-fettuosamente. Pare poco in-telligente voler fare a menodel loro sostegno. Di conse-guenza occorre che per pro-pria decisione si permetta aigenitori di compiere effica-cemente il proprio ruolo.“La seconda opportunità”continua il Vescovo, “è of-ferta dal Signore che, oggi,si mette a disposizione.Credeteci e chiedetelo con lapreghiera. Vi do ancora unsuggerimento: date una ma-

no al Signore, siate presentinella Comunità Cristiana,pronti a collaborare, saretepiù affezionati alla Chiesa edil pensiero del Signore ri-marrà nella vostra vita”. In un silenzio attento e ri-spettoso i fedeli ascoltanopartecipi e in cuor loro rin-graziano l’amato vescovoper le sue parole sincere edappassionate che lo avvici-nano ancor più alla comu-nità. Al termine Mons. Ca-nessa si è augurato che i ge-nitori, i padrini e le madrinesentano tutta la responsabi-lità dell’impegno educativo,aiutati in questo dall’interacomunità. Poi ha spiegato ilrito della Santa Cresima per-ché tutti potessero compren-derlo al meglio. Al terminedella funzione i ragazzi, i fa-miliari e tutti i presenti sorri-devano rilassati, commossi,sentendosi uniti da qualcosache trascende il tempo e illuogo e che forse ha un pocoil sapore del Paradiso.

Maria Ausilia Piano

Il Vescovo a Silvano e Fresonara domenica 20 marzo

Concorso fotografico per la fiera di S. CaterinaNOVI LIGURE - Oggi, giovedì 24 marzo,presso il “Centro Fieristico Dolci Terre diNovi”, si svolge la cerimonia di premiazionedelle scuole primarie e secondarie di primogrado che hanno partecipato al “Concorsofotografico” abbinato alla Fiera di Santa Ca-terina. L’edizione 2010, che ha visto semprel’azienda “Elah Dufour Spa” come sponsorufficiale, prevedeva due sezioni: “Noi prota-gonisti in Fiera - I vari volti e le più belle at-mosfere della Fiera di S. Caterina 2010” e“Noi tra gli animali della fattoria… alla Fieradel Bestiame di Santa Caterina 2010”.Le fotografie presentate, tutte molto origina-li, sono state stampate sopra delle maglietteche il giorno della premiazione verranno in-dossate dagli studenti dell’Istituto per il Tu-rismo Ciampini Boccardo di Novi Ligure.Per l’occasione è stato predisposto uno spe-ciale “dvd” contenente le più significativeimmagini delle cinque precedenti edizionidel concorso artistico/fotografico. Tutti i ma-gnifici lavori saranno esposti presso il Cen-tro Fieristico per tre giorni, sino al 27 marzo.

Gli orari di apertura al pubblico, con ingres-so gratuito, sono i seguenti: giovedì 24 e ve-nerdì 25 dalle ore 16 alle ore 19; sabato 26 edomenica 27 dalle ore 14 alle ore 19. I visitatori della mostra potranno partecipareal concorso “Vota la tua classe preferita”, laclasse più votata dal pubblico riceverà un ul-teriore premio.

Davide Daghino

ARQUATA S. - Si svolgeràdomenica 27 marzo, dalle 9alle 13, ad Arquata Scriviapresso il palazzetto dellosport il “Campionato italia-no di Korfball 2011”, losport misto simile al basketdove uomini e donne gioca-no insieme. La manifesta-zione, realizzata con il pa-trocinio del Comune ospi-tante, vedrà scendere il cam-po tre agguerrite squadre:Arquata Korfball (Pionieri),ASK 03 (Arquata NuoveLeve) ed EvanSalus Padova.Dopo il derby fra ArquataPionieri e Arquata NuoveLeve, dalle 11 alle 12 la per-dente del derby sfiderà l’E-vanSalus Padova e infinedalle 12 alle 13 la vincentedella stracittadina arquatesesarà contrapposta al Padova.Il torneo valido per il titolodi “Campioni Italiani 2011di Korfball” prevede untriangolare con partire da 40minuti ciascuna (due tempida 20 minuti). La squadrapiù forte sul campo, attivadal 2007 e imbattuta inItalia, è l’EvanSalus Padovache ha vinto, per tre volte gliunici rivali all’ASK 03Arquata Nuove Leve. La seconda squadra italianacon più vittorie in sfide uffi-ciali è l’Arquata S. KorfballPionieri che, allenata daMassimo Cereda, ha vinto laCoppa Italia 2005 e laSupercoppa Italiana 2005.La realizzazione della mani-festazione del 27 marzo èstata possibile grazie all’in-teressamento dell’edicolantearquatese Massimo Cereda,uomo chiave per il korfballitaliano che riveste quattroincarichi ufficiali: presidentedell’Italian Korfball League,allenatore della nazionale,allenatore ASK O3 ArquataNuove Leve e responsabiledella promozione del korf-ball nelle scuole. Arbitrodella competizione sarà ilPresidente della FederazioneItaliana Korfball DomenicoBencivenga, l’uomo che perprimo portò questo sport mi-sto in Italia nel 2003. Al ter-mine ci sarà la festa tra lesquadre partecipanti in stile“quarto tempo” del rugby.

Campionatoitalianodi Korfball

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Il 66° anniversario della LiberazioneNel 66° Anniversario della Resistenza il Comune di Garba-gna e l’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani)ricordano i Caduti per la Patria con una manifestazione chesi terrà domenica 27 marzo. Alle ore 9,45 sarà celebrata laMessa nella Chiesa Parrocchiale in suffragio dei Caduti offi-ciata dal parroco don Lino Tamburelli, alle ore 10,30 saran-no deposte le corone al Monumento ai Caduti e alla lapidededicata ad “Argo” (Aldo Ravetta) Comandante partigianocaduto il 14 marzo 1945 e a quella ai Caduti per laResistenza. Seguiranno i saluti del Sindaco Natalino Ormellie del Presidente A.N.P.I. di Tortona Fedele Tranquilli. Alleore 11 ci sarà l’orazione ufficiale del Presidente dell’associa-zione “Memoria della Benedicta” professor Andrea Foco.

ASSOCIAZIONI / VIGUZZOLO

Lunedì 7 marzo gli alunni della scuola di infanzia SanGiuseppe, accompagnati dalla coordinatrice Suor Bruna edalle maestre Paola e Marina, e per l’occasione anche dallamamma di un alunno la signora Nadia, hanno fatto visita alMuseo del Mare. Ad attendere i 33 alunni tutti disciplinati ecorretti, il Presidente del Museo Francesco Montobbio, ilComandante Franco Pernigotti e i soci Italo Reginato, deco-rato con medaglia di bronzo al valore della Marina Militare,Mario Boschi, Remo Marchetti e Andrino Canciani. Glialunni curiosi di vedere cimeli e oggetti storici hanno fattomolte domande al comandante Franco Pernigotti che ha ri-sposto narrando anche gli avvenimenti degli eroi Tortonesidella Marina che si sono impegnati per la Patria.

Gli alunni del S. Giuseppe al Museo del Mare

Serata con il professor Castagnello sui 150 anni dell’Unità

A Brignano “L’Italia s’è desta”BRIGNANO F. - In occa-sione del 150° anniversariodell’Unità d’Italia, il Comu-ne di Brignano Frascatamercoledì 16 marzo, nei lo-cali del Polo culturale, ha or-ganizzato una serata celebra-tiva dal titolo “L’Italia s’èdesta”. Ospite il professorGianni Castagnello, docentedi filosofia e storia al liceo“Peano” di Tortona, che haripercorso i punti salienti delRisorgimento fino alla pro-clamazione dell’Italia unita.Con le già note capacità dianalisi storica che lo con-traddistinguono, Castagnel-lo evidenzia come, sebbenein seguito all’invasione lon-gobarda l’unione dell’Italiasvanirà fino al 1861, nume-rose furono le voci che lun-go i secoli annunciaronoun’idea di unificazione.Voci culturali nelle opere diDante, Petrarca, Machiavel-li, Manzoni; voci straniereche sempre riconobbero unforte carattere nazionale nel-la nostra produzione artisti-ca. Lo spirito risorgimentaleitaliano nacque nel clima eu-ropeo favorevole alla forma-zione degli stati nazionali ecoinvolse gli strati più coltidella popolazione. Uno spi-rito che animò soprattutto isingoli, grandi nomi dellastoria ma anche giovani sco-nosciuti ai più. Come nell’e-

pisodio di Giovanni Battistade Rolandis e Luigi Zambo-ni, i due studenti che nel1796 a Bologna promosseroil primo tricolore e per que-sto furono torturati fino allamorte. Tra i grandi nomi,Castagnello ricorda Giusep-pe Mazzini il quale, nono-stante le insurrezioni disa-strose, riuscì a trasmetterecon passione le idee fonda-mentali di unità, indipenden-za e libertà. Segue CarloAlberto di Savoia, capace dilegare la sua casata al desti-no dell’Italia concedendo loStatuto Albertino e ponen-dosi alla guida delle Guerred’Indipendenza. Il conte Ca-millo Benso di Cavour seppepoi condurre il Regno diSardegna e il Regno d’Italiaverso il sistema liberare eparlamentare. La spedizionedei Mille, disposta da Giu-seppe Garibaldi all’inizio del1860, raccoglieva giovani

provenienti soprattutto dalleregioni settentrionali, tra cuianche un gruppetto di torto-nesi. Tra questi da segnalareil nostro Alberto Leardi checome tanti giovani morì do-nandosi generosamente allaPatria. Tanti uomini quindiche hanno fatto l’Unità, die-tro ai quali spesso operavanodonne con meno diritti e per-messi d’azione, ma simil-mente mosse da spirito pa-triottico. Alla sua proclama-zione, il Regno d’Italia do-vette affrontare diversi pro-blemi: creare una coscienzacivile e politica nei nuovicittadini, dotare l’intero ter-ritorio di infrastrutture ecombattere il brigantaggiomeridionale. Le conquisteottenute in questi 150 anni,nota Castagnello, hannocondotto il nostro Paese ver-so la repubblica democrati-ca, lo sviluppo economico eun sistema di tutela dei dirit-ti e della sfera sociale, propridi una nazione civile e im-pensabili per la frammenta-zione politica precedente al-l’unificazione. Rimangonoperò aperte numerose sfide:le difficoltà dello sviluppoeconomico e del lavoro perle generazioni più giovani, ilproblema della legalità e del-la tutela del patrimonio arti-stico e paesaggistico.

Valeria Sala

Torna uno degli appuntamenti che in Val Curone e in tutto iltortonese ha sempre richiamato tanta gente rappresentandouna tradizione che ora si vuole riproporre in grande stile.Così, sabato sera 26 marzo alle ore 21,30 presso la società“La Fraterna” di Viguzzolo viene organizzata la Veglia delCacciatore. Si balla con l’orchestra spettacolo “RobertoPerugino”. All’interno della sala sarà anche allestita una mo-stra fotografica per ricordare come erano le veglie del passa-to. Questo appuntamento oggi ha un valore ancora più nobilee importante perchè il ricavato della serata sarà devoluto al-l’associazione “Franca Cassola Pasquali” Onlus per l’Unitàdi Senologia dell’ospedale di Tortona. Nel corso della serataci sarà anche un ricco buffet. Per le prenotazioni ci si può ri-volgere al bar Milano di Viguzzolo.

SAREZZANO - Il piccolocomune di Sarezzano, im-merso nel verde della naturatra le colline del tortonese,ospiterà venerdì 25 marzo,presso la Società di MutuoSoccorso, alle ore 21, il con-certo “Nel blu dipinto diblu”. La calda voce del teno-re Giorgio Trucco interpre-terà le più belle melodie chehanno fatto la storia dellagrande canzone italiana, co-me recita il titolo che richia-ma lo splendido motivo diDomenico Modugno, vinci-tore del Festival di Sanremodel 1958. Quello di Sarez-zano è dunque un invito perun “viaggio musicale” tra lecanzoni che hanno segnatola storia del costume italia-no. L’esecuzione musicale èaffidata ad Andrea Albertinial pianoforte che, insieme alvioloncello di Arianna Me-nesini e alle percussioni diLuca Moretti, condurrà glispettatori in un nostalgico edemozionante viaggio musi-cale tutto italiano.

In viaggionel mondodelle canzoni

L’ANMI e le Dame di Carità

TORTONA - Il gruppo tor-tonese ANMI ha stretto unacollaborazione con le Damedi Carità di San Vincenzoper coordinare la distribuzio-ne dei viveri ai bisognosiche si svolge il primo ve-nerdì del mese. L’invito erastato rivolto dalla signoraAngeleri segretaria delle Da-me di Carità e vedova del

marinaio Gianni, in seguitoad alcuni problemi che sierano verificati in occasioniprecedenti. Venerdì 4 marzonel primo giorno di interven-to del gruppo ANMI, eranopresenti il presidente Giu-seppe Calore, il comandanteFranco Pernigotti, i sociFrancesco Montobbio, ItaloReginato, Franco Donati eUgo Ferrari. E’ stata espres-sa soddisfazione da parte ditutti, in primo luogo dei bi-sognosi che si sono sentitisicuri e garantiti da ogni pre-varicazione nonché dalleDame di carità che hannosvolto il loro impegno conserenità. Il gruppo ANMI continueràla propria opera ogni mese.

Suoni tricolori a Casalnoceto

CASALNOCETO - “L’Ita-lia s’è desta” è stato il titolodi uno spettacolo a cura delM° Andrea Albertini orga-nizzato nella serata del 19marzo, dal Comune e dallaPro Loco di Casalnoceto nelsalone SMS, addobbata conil tricolore. Musiche, canti eletture hanno condotto ilpubblico, nell’atmosfera de-gli anni del Risorgimento.

Emanuele Arrigazzi, la vocerecitante, ha letto testi d’e-poca, mentre il tenore Gior-gio Trucco, ha eseguito bra-ni di opere classiche e cantitradizionali. La violinista Li-via Hagiu, già componentedell’orchestra Filarmonica diBucarest e attualmente inforza a varie prestigiose or-chestre filarmoniche pie-montesi, ha suonato il violi-no accompagnata da Alberti-ni al piano. Lo stesso Ma-estro ha illustrato lo spiritodello spettacolo dove hannotrovato posto anche cantidella tradizione risorgimen-tale. La serata si è conclusacon “Fratelli d’Italia” e conun generoso rinfresco, offer-to dalla Pro Loco. a.b.

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Durante tuttol’anno, ma soprat-tutto con l’arrivo della bellastagione la pubblicità, dairotocalchi, alla TV, daigiornali ad internet, premesu questo o quel prodottoper la perdita di qualchechilo in più o su questa oquella crema dai risultatisorprendenti per la cura del-le rughe o della cellulite.Così pastiglie, capsule, bu-stine, creme, fanghi, ma-schere, unguenti per la curadella pelle a buccia d’aran-cia e di tutti gli inestetismiche compaiono sul nostrocorpo, riempiono gli scaffa-li dei reparti cosmetici deisupermercati e i banchi del-le farmacie, che si fornisco-no di prodotti dedicati alriacquisto e mantenimentodella nostra forma fisica.Ma tutto questo funziona?Secondo la pubblicità fun-ziona eccome! Secondo chi usa questi pro-dotti un po’ meno.Senza demonizzare a priori

i prodotti per labellezza o per la

cura del corpo, per i qualimolte case cosmetiche edanche farmaceutiche spen-dono miliardi per lo studio,la realizzazione, il commer-cio e la pubblicità, c’è dadire che molte di noi si affi-dano ai prodotti pubbliciz-zati senza sapere effettiva-mente come funzionano o ilperché dovrebbero funzio-nare, quindi, oltre che ilbuon senso e la consapevo-lezza nel capire che il no-stro organismo non puòavere risposte pressoché im-mediate a un farmaco, a unadieta o a una cura anticellu-lite, occorrerebbe anche unasommaria conoscenza deimeccanismi di certe sostan-ze, che possono agire sulnostro organismo in un sen-so o nell’altro. Per fare unesempio, usare una cremacontro la cellulite a base diiodio può non essere la giu-sta scelta, specie se vi sonosofferenze tiroidee, oppure

assumere integratori ali-mentari o basare il propriointroito calorico su due bar-rette al giorno, può esseredannoso per il nostro meta-bolismo, e così via. E non sipuò neanche pretendere diottenere risultati da una cre-ma antirughe, quando ci siimbeve di radiazioni ultra-violette durante tutto l’an-no, da una lampada solare.E’ bene usare prodotti per lacura del viso e del corpo oaiutarsi con integratori, maè importante la scelta e laqualità di questi prodotti.Per quanto riguarda la curadel viso e del corpo, devonoessere prodotti adatti al no-stro tipo di pelle, conside-rando quindi il suo grado sisecchezza; devono mante-nere possibilmente un PHfisiologico, cioè acido (at-traverso l’acidità la nostrapelle si difende) e devonoreintegrare il film lipidicoche mantiene la pelle mor-bida ed elastica naturalmen-te, considerando che que-

st’ultimo è carente nelle zo-ne ove mancano le ghiando-le sebacee. Devono soprat-tutto tenere conto, e questodipende da noi, delle con-troindicazioni che si posso-no manifestare per il lorouso, come allergie o, comenell’esempio di cui parlavo,interazioni con farmaci. Per quanto riguarda gli inte-gratori alimentari, se ne tro-vano oggi per tutte le occa-sioni, per la cura dei capelli,la diminuzione del peso, perla funzionalità intestinale,per le carenze di calcio, percontrollare la fame, per lelievi sofferenze vascolaridelle gambe, o per curare lacellulite “dall’interno”.A volte utili, come quelli abase di fermenti o in casi dicarenze vitaminiche o con-valescenza; a volte superfluiin quanto in una dieta equi-librata, cioè varia, si trova-no tutte le sostanze di cui ilnostro organismo necessitaper le sue funzionalità ed ilsuo benessere.

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a curadella Redazione

Buon senso e scelte consigliate

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L’anno liturgico 2010-11 è caratteriz-zato dalla lettura domenicale delVangelo di Matteo. Per l’occasione èuscita una nuova edizione, ampiamen-te riveduta, del commento a Matteo diMarcelo Barros uscito per la primavolta nel 2000. L’autore, monaco be-nedettino brasiliano, scrive “Il Bauledello Scriba come un sussidio per lalettura popolare della Bibbia che resti-tuisce autenticità al messaggio diMatteo e smonta gli ostacoli al dialogocon l’ebraismo, con rigore, ma con unlinguaggio discorsivo e “affettivo”.Barros, scrive questo testo sotto formadi lettera dove il suo interlocutore è di-rettamente la comunità ebraica nelquale il Vangelo di Matteo vide la lu-ce e si rivolge a loro come a suoi con-temporanei, protagonisti di un tempo“inquieto e privo di speranza”. Invita a rileggere il testo di Matteo apartire dall’amicizia e dalla comple-mentarietà che si riscopre tra cristianied ebrei e lo attualizza, operando ilconfronto con le dinamiche del mondoattuale. Propone una rilettura a partiredal dialogo e dal più profondo rispettoper le tradizioni del giudaismo.

“La scrittura è fatica, sollievo, nutri-mento, spaesamento, trascendenza. Il suo esercizio quotidiano ci sollevadalla vita e dal suo iter usuale e ci sa-zia come il pane di cui abbiamo biso-gno per vivere. La scrittura ci rendeforti, altruisti, provocanti e generosi.Ci commuove e ci adira. Ci nobilita.La scrittura gioca con noi tutte le e-mozioni della vita. Calarci in quelleemozioni significa rigenerarci. Nonabbiate resistenze, perché la penna fail resto”. A partire dalla sua esperien-za di malattia l’autrice crea un libroche è speranza di guarigione, confes-sione, invito alla scrittura, condivisio-ne di un cammino e testimonianza. Sonia Scarpante, che vive a Milano,nel 1998 vive la drammatica esperien-za del tumore al seno che diviene oc-casione per rimettersi a pensare allapropria vita, per guarire dentro e fuo-ri. Sonia ha fatto di questa vicendadolorosa una missione: comunicare acoloro che incontra che il male èqualcosa che possiamo combattere evincere, soprattutto quando facciamoverità dentro noi stessi. Scrive libri efa corsi di scrittura terapeutica.

SoniaScarpante

Non averepaura

San Paolo

Pp. 206

Euro 13,00

a cura diLaura Notti

Saluteoggi

“Caccia alle streghe” a Molino dei Torti

Egr. Direttore,Scusate se intervengo sulla questione della Scuola mater-na di Molino dei Torti, ma non mi pare giusto, per quietovivere, defilarmi e stare a guardare questo gioco al mas-sacro nei confronti di due persone, con tanto di invenzio-ne della camera buia ove rinchiudere i bambini, camerache nella scuola, che conosco bene, non esiste assoluta-mente… Lo posso fare, non certo per supponenza, masulla base di 16 anni di conoscenza dell’operato di unadelle due maestre, Lorenza Bensi, che è stata 20-30 annifa collega di mia moglie ed educatrice di tre dei miei fi-gli. È ovvio che non posso mettere la mano sul fuoco suquanto può essere avvenuto in questi mesi, visto che ilmio intervento riguarda un’epoca ormai lontana.Sul clima creatosi in Molino sono sinceramente sorpreso,conosco molti molinesi, alcuni di loro sono stati mieialunni, ho avuto occasione di apprezzarli in varie occa-sioni e non capisco ora questa animosità nel “linciaggio”morale delle due maestre. Forse occorrerebbe una consu-lenza presso il mons. Sergio Pagano, di Sant’AgataFossili, responsabile dell’Archivio del Vaticano e che co-nosco come eccellente storico e studioso del fenomenodella “Caccia alle streghe” che caratterizzava il nostromondo alcuni secoli or sono. Non mi dilungo in com-menti che ovviamente sono soggettivi e quindi valgonopoco o niente, ma voglio semplicemente citare dei fatti.Ho iscritto i miei figli a Molino per la comodità dell’ac-compagnamento di mia moglie, ma ne ero ben felice e,come me, parecchi altri genitori che portavano qui i bam-bini dai paesi limitrofi. Una “scuoletta” dotata di verde,pulitissima, piena di vitalità. All’inizio dell’anno scolasti-co le maestre non avevano alcun problema a lavorare inprima persona per ripulire e tinteggiare i locali, per creareaddobbi allegri, per riordinare il tutto e poi via con tanteiniziative. Ricordo le tradizionali feste le castagnate incortile, le mascherate carnevalesche, le recite nel saloneparrocchiale, le visite in Comune, o nelle cascine dove vierano animali, le passeggiate in campagna, le merendeprimaverili nel frutteto fiorito dei Lodi, la partecipazionealle ricorrenze religiose con tanto di incontro successivocon il parroco don Nicrosini. Insomma il classico ritmodi una scuola materna ben condotta, con ovviamente tan-to di attività didattica per acquisire le capacità di un bam-bino in età prescolare. Per le insegnanti era un susseguirsidi giornate assai faticose, poiché occorre fornire i primielementi di autodisciplina e di accettazione del prossimo,favorire gli aspetti positivi del carattere e bloccare ten-denze alla prevaricazione. Occorre anche abituare i bam-bini al controllo delle proprie funzioni fisiologiche, al nu-trirsi in modo corretto, al riposo ristoratore, ai momentidi pausa riflessiva, al gioco collettivo. Sia come genitoreesterno, sia tramite gli occhi di mia moglie, sono convin-to che tutto funzionava a meraviglia e mi è capitato pa-recchie volte di complimentarmi con gli amministratoridi Molino per l’ottima “scuoletta” materna che convive-va con la loro comunità. Nessun trauma nei miei figli chehanno fatto poi la loro strada di vita senza alcun retaggionegativo infantile. Unica cosa, di cui mi sono ricordato inquesti giorni in cui la vicenda è balzata con evidenza suigiornali, l’insistenza da parte della “maestra Lorenza” afarli mangiare quanto la cuoca preparava. Insistenza cheera dovuta a questo concetto: “Si deve abituare il bambi-no a non avere prevenzioni di sorta verso i cibi, deve nu-trirsi, non si deve sottostare a sue autoesclusioni o pigri-zie”. Educare vuol dire aiutare il bambino a gestirsi e arapportarsi in modo corretto con il proprio corpo e congli altri. Il gridare e insultare in continuazione, da partedegli adulti, è altrettanto sbagliato quanto il cedere su tut-to. Potrei aggiungere altri aspetti relativi alla positivitàdell’esperienza scolastica molinese dei miei figli, ma ilmio scopo è semplicemente quello di dare una testimo-nianza, per quel poco che può valere, di gratitudine e diamicizia. Rinnovo, in conclusione, la mia sorpresa difronte a quanto sta accadendo; ho sempre provato rispet-to nei confronti dei genitori che intendono tutelare i pro-pri figli da eventuali errori educativi, errori che, a miomodesto avviso, non sussistono o che vengono così inter-pretati perché solitamente è molto più facile condannareche cercare di capire.

Antonello Brunetti - via mail

Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superareindicativamente le 20 righe.

La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe.

Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto),

P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: [email protected]

MarceloBarros

Il bauledello scriba

EMI

Pp. 217

Euro 11,00

“Enrico e il mostro dell’ospedale” èun testo scritto “per piccoli lettori dai4 ai 101 anni”. La prima chiave di let-tura è quella più superficiale, destina-ta a un pubblico infantile, che trovanel libro avventura, amicizia e sempli-ci riflessioni sui diritti dei bambini.La seconda, più profonda, è quella de-stinata a un pubblico adolescenziale eadulto, con diversi livelli di approfon-dimento a seconda della formazioneculturale del lettore. In questa seconda chiave troviamo fa-cilmente tematiche importanti come idiritti del fanciullo, la paura della di-versità, il confronto con le paure an-cestrali, lo sforzo prezioso del volon-tariato, il sostegno all'infanzia chesoffre e il diritto alle cure gratuite euniversali, senza distinzione di reddi-to, età, nazionalità, lingua, religione. Le illustrazioni accompagnano abil-mente questo doppio impianto, diven-tando parte integrante del testo. I di-ritti d'autore del libro vengono devo-luti in beneficenza per la realizzazio-ne di un progetto dell’associazioneper l’aiuto del giovane diabetico(AGD) di Piemonte e Valle d’Aosta.

P. Bodrero

Enrico e il mostro

dell’ospedale

Infinito

Pp. 36

Euro 9,00

Page 24: il popolo 24 marzo

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scherzo

da prete

A cinque giorni dalla festa del papà, prendo in mano il saggio di Massimo Recalcati, edito da Cortina, dal titolo “Cosaresta del padre?”. La tesi da cui si parte è che i genitori sono oggi più preoccupati di farsi amare dai loro figli che dieducarli, più ansiosi di proteggerli che di sopportarne i conflitti. Il che vale a maggior ragione per i padri. In modo unpo’ provocatorio l’autore e psicoanalista ci dice che di questi tempi sono in realtà le madri a doversi sobbarcare la ge-stione della famiglia (casa, lavoro e figli) e anche quei compiti educativi che erano tradizionalmente demandati aipapà. Recalcati imputa al padre l’incapacità di dimostrarsi autoritario e dunque ciò che gli resterebbe è soltanto “lapossibilità di testimoniare ai figli passioni, vocazioni, progetti, senza pretendere di proporre i modelli o i valori univer-sali del passato”. Non so se il punto della questione stia davvero tutto lì perché esistono padri, anche nel 2011, presen-ti, premurosi, capaci di dire dei “no” e di testimoniare con il proprio comportamento, le proprie azioni, ciò che è bene eciò che è male. Ecco cosa occorre: una testimonianza non ideale, ma reale. Se le parole hanno meno incisività, se sci-volano spesso sulla pelle dei figli, gli esempi restano. E non si dimenticano. Vale per tutto e vale anche per la fede, lareligiosità. Esempio. Se i genitori sono i primi a non credere, a non andare a Messa, a non confessarsi e a non fare maila comunione, i figli, dopo la cresima, si perderanno per altre strade. I ragazzi capiscono tutto, elaborano tutto.Capiscono quando, sempre per esempio, i genitori li parcheggiano in oratorio e al catechismo per avere più tempo libe-ro per loro stessi. Un’ora di svago. E nient’altro.

di don Marziano

[email protected]

Settimanale di informazione della Diocesi diTortona fondato nel 1896

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“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vitaquotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio,una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più bellee di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “IlPopolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: [email protected]

volti di amicizia

a cura diMatteo Coggiola

Ree ha diciassette anni evive nelle montagne delMissouri con due fratellinipiù piccoli e con la madremolto malata. Quando arriva la notiziache il padre ha impegnatola casa di famiglia per pa-gare la propria cauzione eche, se l’uomo non si pre-senta al processo, la casasarà sequestrata, Ree simette alla ricerca del geni-tore scomparso. Nessunodei parenti o conoscentivuole parlare o aiutarla ealeggia un’ostile omertànei confronti dell’adole-scente. Solo dopo aver af-frontato molti rischi, la ra-gazza riesce a sapere che ilpadre é ormai deceduto. Intal modo ha la possibilità dievitare il sequestro e di or-

ganizzare una nuova vita.All’origine di “Un gelidoinverno” c’è l’omonimo ro-manzo, scritto da DanielWoodrell nel 2007, in cuil’autore ha descritto larealtà del Missouri che co-nosce molto da vicino. Loscenario naturale ampio espazioso entra in dilaniantecontrasto con le ferree

chiusure mentali delle per-sone e dei sentimenti. La ricerca del padre si sno-da lungo un cammino irtodi trappole, silenzi, depi-staggi. C’è una sorta di de-stino avverso, di tragediaincombente, nella sensazio-ne di non individuare alme-no una via d’uscita. È ildramma esistenziale e psi-

cologico di una ragazza chea 17 anni deve inventarsi inanticipo una vita che anco-ra non conosce, ma non siperde d’animo. Ree rappre-senta l’altra faccia (la piùgiovane, quindi il futuro) diuna comunità che ha tocca-to il fondo del male e forseé pronta per riscattarsi. Lo scopo della pellicola èquello di affermare che nel-la vita non bisogna maiscoraggiarsi o arrendersima che è necessario com-battere fino in fondo per fartrionfare la verità.Candidato a quattro premiOscar, il film rappresentauna delle più belle sorpresecinematografiche di que-st’anno ed è da ritenersicomplesso, problematico eadatto per dibattiti.

Filmda vedere

Il coraggio di una giovane donna

Fino al prossimo 22 maggiosi può visitare a Palazzo Re-ale, a Milano, la mostra “Ar-cimboldo artista milanese traLeonardo e Caravaggio”. La mostra è dedicata al pitto-re milanese Giuseppe Arcim-boldo (1526 - 1593) il celebreautore delle Teste Composte,realizzate con frutta, ortaggi,conchiglie e pesci. Nato a Milano, il pittore visseper lungo tempo a Praga, allacorte degli Asburgo.L’iniziativa ha lo scopo di re-stituire Arcimboldo al suocontesto d’origine, fornendouna panoramica approfonditadel clima culturale e artistico della Milano cinquecentesca.L’esposizione milanese merita una visita “per l’alto valorenon solo delle opere in mostra, ma dell’intero percorso arti-stico creato per tracciare i contorni di quello che è stato l’e-stro di Arcimboldo”. L’iniziativa nasce in collegamento conla National Gallery of Art di Washington, dove è in corsoun’esposizione dedicata alle Teste di Arcimboldo. La mostra, curata da Sylvia Ferino, la direttrice dellaPinacoteca del Kunshistorisches Museum di Vienna, è sud-divisa in nove sezioni e mette in luce il forte legame tra l’ar-tista e la città meneghina. Le tele sono arrivate da famosi musei tra cui il Kunsthisto-risches Museum di Vienna e il Louvre di Parigi. Si parte con due sezioni: una dedicata alle grandi officinedel “lusso” del ’500 con i loro cammei, i vasi, gli scudi, learmi, i tessuti raffinati, i libri, le medaglie, le sculture e lestampe e l’altra ai disegni grotteschi di Leonardo provenientidalla Pinacoteca Ambrosiana, da Venezia e Vienna e ai dise-gni e i dipinti di seguaci che ne compresero la lezione, perarrivare alla sezione Arcimboldo a Milano, che presenta leopere giovanili e quelle dei suoi maestri. Si entra poi nelcuore della mostra con le spettacolari Teste Composte(Stagioni ed Elementi), dipinte a partire dal 1563. Si incontra poi l’Arcimboldo inventore, animatore e registadi feste e tornei, il realizzatore di prodigiosi attrezzi e strabi-lianti mascherate per la corte, raccontato da venti disegniprovenienti dagli Uffizi, uno studio di Giulio Romano dalLouvre e la cosiddetta “armatura milanese” forgiata da Gio-vanni Battista Serrabaglio per l’arciduca Ferdinando II. A chiudere la mostra ci sono altri capolavori, quali “L’orto-lano” e “Testa reversibile con canestra di frutta”, da cui Ca-ravaggio avrebbe preso ispirazione per la sua “canestra difrutta” della Pinacoteca Ambrosiana e per finire il dipintoscoperto durante la preparazione della mostra di Parigi eVienna “Le quattro stagioni in una testa”, acquistato dallaNational Gallery of Art di Washington.E’ la prima volta che Milano dedica al “suo” pittore una mo-stra così ricca e affascinante. Si può visitare il lunedì dalle 14.30 alle 19.30, martedì, mer-coledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30, giovedì esabato dalle 9.30 alle 22.30.

Esposte a Milanole “Teste” di Arcimboldo

CCCCUUUURRRRIIIIOOOOSSSSIIIITTTTÀÀÀÀ

a cura di Daniela Catalano

Il gruppo dei cuochi della polentata organizzata in occasione del riuscito carnevale di Albarasca, frazionedi Stazzano, immersa nel verde della Val Borbera.Foto inviata da Massimo Sorlino.

Page 25: il popolo 24 marzo

INSUBRIA: 2

VOGHERA: 0

MARCATORI: pt 6’ San-drin, 14’ Scavo.

INSUBRIA: Azzolina; Du-go, Calabrò (27’ st Brizzo-lara), Tignonsini, Termine;Scavo, Lombardi, Marino-ni; Trezzi (38’ st Serra),Sandrin; Di Napoli (47’ stFerraioli).All. Cotta.

VOGHERA: Forti; Londi-no, Priolo, Bandirali, Fassi-na (28’ st Aldano); D’Ami-co, Mercuri, Piazza, Spe-ziale (24’ st Tancredi); Tro-iano; Magnoni.All. Giacomotti.

ARBITRO: Bergonzini di

Civitavecchia.

CARONNO PERTUSEL-LA - Un Voghera smarritoe senza idee subisce unabrutta sconfitta sul campodell’Insubria. Peccato per-ché i rosso-neri avrebberopotuto agganciare il secon-do posto dopo il pareggiotra Darfo e Colognese. Avvio allucinante per l’un-dici di Giacomotti, che nelgiro di 14 minuti si trovagià sotto di due reti.Gli oltrepadani accennanouna reazione e sfiorano ilgol in un paio di occasionisempre nella prima frazio-ne, ma nella ripresa scendo-no in campo demotivati el’Insubria legittima la suavittoria.Al 6’ arriva il vantaggio deilocali.

Lombardi pesca Trezzi sul-la destra, il numero 11 met-te in mezzo un pallone cheSandrin di testa indirizza arete. Sulla linea di porta in-terviene Priolo e spazza,ma l’arbitro, su segnalazio-ne del primo assistente, as-segna il gol. Al 14’ la squa-dra di Cotta raddoppia.Pregevole azione di Trezzicon passaggio filtrante perScavo, che entra in area se-mina i due centrali rosso-neri, dribbla Forti e insaccail 2-0 a porta vuota. La par-tita rimane saldamente nel-le mani dell’Insubria fino al35’.A quel punto il Vogheracrea un paio di buone occa-sioni. Magnoni ci provadalla distanza, Azzolina re-spinge sui piedi di Speziale,che da due passi colpisce a

botta sicura, ma l’estremodifensore si supera devian-do in angolo.Al 46’ punizione da ventimetri di piazza, ma Azzo-lina si stende e mette incorner. Nel secondo tempo il Vo-ghera scompare dal campoe l’Insubria deve solo con-trollare fino al fischio fina-le.

CLASSIFICA: Mantova59; Colognese 49; Voghe-ra, Pontisola 47; DarfoBoario 43; Legnago 41;Cantù 39; Virtus Vecomp,Insubria, Alzano Cene 38;Sterilgarda 37; Olginatese36; Villafranca 32; Castel-nuovosandrà 30; Castellana29; Caratese 28; Solbiatese,Trento 24.

f.s.

ppaagg.. IILL PPOOPPOOLLOO 3311SSPPOORRTTEE TTEEMMPPOO LLIIBBEERROO

GGiioovveeddìì 2244 mmaarrzzoo 22001111

Eccellenza girone A / 10^ di ritorno

CALCIO CSIAmatori a 11 - girone A 7ª di ritorno: Ghiaie-Sannazzaro 2-1, San Colombano-Tempo Prezioso 2-1,Real Casei-Pievese 2-1, Cup Calcio-Pantera Rosa 4-2,Amatori San Pietro-Tennis Club 0-0, Padus-Carpignanese rinv. Ha riposato: Oratorio Don Bosco.Classifica: Tennis Club punti 41; Real Casei 37. GironeB 7ª di ritorno: Lander Brau-Lonatese 0-1, RecorCortella-Vellezzo Bellini 0-2, Moggi Cattaneo-Landria-no 2-2, Casanova Staffora-Godiasco 3-1, Lungavilla-Sporster’s Pub 0-1, Clastidium-Negruzzo 1-1, Gerenza-go-Penarol nd, Ha riposato: Audax Travacò. Classifica:Lungavilla p. 48; Moggi 45; Gerenzago, Sporster’s Pub43. Amatori a 7 - girone A: Landriano sq. B-AC Loris8-2, Roncaro-Sp. Sant’Ales. rinv., Pol. Miradolese-Sanmaurense 4-5, Logos-Lungavilla 1-4, Landriano-Magherno 3-3, Sant’Alessandro-San Martino 0-11,Torredarese-Caravaggio 2-4. Classifica: S. Martino 47;Roncaro 46; Sanmaur. 45. Girone B: Moncucchese-A-Pasturago B nd, Parasacco-Pol. Scald. 4-0, CascineCaldelari-Frassati 8-3, Trivolzio-Besate 3-1, GarlascoSan Rocco-Trovo 1-2, Pasturago A-Trivolzio B 2-5,Raibow-Moncucchese B 4-1. Classifica: Trovo p. 43;Triv. 42; Par. 41. Girone C: Romagnese-Sbocco Rosso3-2, Zavaverde-Olimpic Torre 91 2-3, San Zenone-Barbianello 3-4, Cardinal Maffi-Arnaboldi 2-5, SanGiuseppe-Red Devils 8-0, Zerbo-Inv. Monteleone 3-3,Linarolo-Broni 5-5. Classifica Zerbo p. 50; Mont. 44;Broni 39; Barbianello 37.

BASKETSerie D: Olympia Voghera-Osa Milano 79-85. OlympiaVoghera: Castellano 10, Beraghi, Rona 10, Baudino 4,Forni 10, Gazzaniga 2, Piermattei 16, Taverna 11, Balma2, Piantini 14. All. Rai. Pt 45-43 (21-16, 24-17, 22-28,12-24). C regionale: Borgo Bergamo-Oltrebasket Broni53-49. Oltrebasket: Resca, Colnago 21, SaintRoos 10,Saini 6, Pastusena, Daniel, Cacace 6, Scomparin 4,Bonomi, Cobelli 2. All. Gandini. Pt 27-24 (21-17, 6-7,10-11, 19-14). Classifica: Brescia 42; Broni 40; Orzi-nuovi, Pizzighettone 36; Verolanuova 28; Montichiari26; Lussana Bg 22; Pall. dell’Adda, Senna 20; Bancole,Borgo Bergamo, Sarezzo 18; Cremona 16; Dalmine,Gorle 14; Coccaglio 12. B1 femminile: Usmate-Broni39-41. Broni: Ballardini 1, Borghi 6, Zamelli 5, Brusadin9, Pellegrino 17, Bicocca 1, Canfora 2, Putignano,Minati. Ne: Viganò. All. Michelangelo Cossu. Pt 19-13(15-7, 4-6, 5-13, 15-15).

PALLAVOLOB2 maschile: San Mauro Torinese-Adolescere Voghera3-0. C femm., gir. C, 20ª gior.: Cester RivanazzanoTerme-Salp Offanengo 1-3 (12-25, 25-19, 12-25, 20-25).Classifica: Brescia punti 55; Cormano, Brembo, Lurano41; Mantova 36; Soresina 35; Cinisello 33; Offanengo 27;Muggiò 25; Cester Rivanazzano Terme, Novate 23;Trescore 15; Milano 12; Gorle 10. Cinisello, Gorle unapartita in meno. D femm., gir. C, 20ª gior.: BevilacquaTradate-Centro Adolescere Voghera 1-3 (23-25, 25-22,15-25, 19-25). Classifica: Mede punti 51; Rho 49;Settimo Milanese 47; Centro Adolescere Voghera 45;Cus Pavia 42; Yamamay Busto Arsizio 40; Rozzano 32;Tradate, Psg San Genesio 28; Leonardo Florens Vigevano21; Pro Patria Busto Arsizio 16; Vittorio Veneto Milano10; Legnano 7; GiFra Vigevano 4. Rozzano, Pro PatriaBusto Arsizio una partita in meno. D masch., gir. C, 20ªgior.: Buccinasco-Tecnosuolo Casteggio 0-3 (20-25, 21-25, 17-25); Ugf Aurora Lungavilla-Mortara-Garlasco 3-1(25-16, 27-25, 12-25, 27-25). Classifica: Mediglia punti45; Forza e Coraggio Milano 41; Mortara&Garlasco 34;Cus Pavia 32; Tecnosuolo Casteggio 31; Abbiategrasso27; Gonzaga Milano 22; Lungavilla 21; Magenta 18;Casalpusterlengo 12; Buccinasco 11; 11;Olympia Dorno9. Cus Pavia, Abbiategrasso, Lungavilla una partita inpiù; Mediglia, Casteggio, Magenta, Casalpusterlengo,Dorno una partita in meno.

SSppoorrtt iinn bbrreevveedi Franco Scabrosetti

MAGENTA: 0

OLTREPO: 1

MARCATORE: 32’ pt DeVincenziis (O).

MAGENTA (4-4-2): DeBianchi A.; Giannini, Man-tice (41’ st Gazze), Banfi,Montaldo; Fulciniti (12’ stSavarese), Simonetti (12’ stDe Luca), Campolongo,Colombo; Vottari, Criso-pulli.All. Amato

OLTREPO (4-3-1-2):Valsecchi; Mauri, Chianel-lo, Merenda, Marabelli;Mangiapane (28’ st Scian-nameo), Moltini, Meda;Bruscaglia (45’ st Verdi);D’Aniello, De Vincenziis. All. Chierico

ARBITRO: Canu di Sassa-ri.

MAGENTA (MI) - Dopoil pari (1-1) nel recupero in-

frasettimanale con il Vil-lanterio, l’SBC Oltrepo ri-trova il successo in trasfer-ta.E’ bastato un gol di DeVincenziis per portare a ca-sa i tre punti, anche se unincredibile errore dellostesso attaccante non hapermesso di chiudere i con-ti e ha costretto i rosso-blua soffrire nei minuti finalil’arrembaggio del Magenta. Nel primo tempo l’Oltrepoparte con un inedito 3-4-1-2

e impiega qualche minutoad adattarsi al nuovo modu-lo voluto da Chierico.Il Magenta appare più velo-ce e per due volte entra pe-ricolosamente in area dalsettore di destra.Poi la squadra oltrepadanaprende le misure e chiudegli spazi, cominciando acostruire le prime occasionie trovando la rete con DeVincenziis, che, servito daMeda, entra in area finta ditirare col destro poi tocca disinistro scavalcando il por-tiere in uscita.Prima del vantaggio era sta-to Valsecchi con un grandeviazione a dire di no alvantaggio dei padroni di ca-sa, quindi, nel finale ditempo, ci si è messa la tra-versa a negare a Bruscagliala gioia del raddoppio. Nella ripresa il Magentapreme alla ricerca del pa-reggio e l’Oltrepo arretratroppo il baricentro del gio-co. Ma in contropiede ha leoccasioni migliori per chiu-

dere il match, una davveroclamorosa con De Vincen-ziis che, servito da D’A-niello, a tu per tu con il por-tiere gli calcia addosso. Alla fine arriva comunquela seconda vittoria consecu-tiva in trasferta in una setti-mana, dopo quella con l’In-subria, intramezzata dal pa-reggio casalingo nel derbycon il Villanterio. Soddisfatto mister Chieri-co: «Una vittoria un po’sofferta per il finale, ma as-sai meritata per il gol e leoccasioni create.Ora ci restano sei gare dagiocare dove dovremo cer-care sempre il massimo ri-sultato e sperare in qualchebattuta a vuoto delle squa-dre che ci precedono inclassifica». Due gol in unasettimana per De Vincen-ziis: «Quello che contavaoggi era solo vincere. Cel’abbiamo fatta anche seabbiamo dovuto stringere identi sino al 95’».

f.s.

L’Oltrepo rivince (0-1) in trasferta

Serie D girone B / 28^ giornata

Brutto ko del Voghera con l’Insubria

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I Leoncelli cedono all’Albese al “Fausto Coppi”

DERTHONA: 1

ALBESE: 2

RETI: 31’ Mauri, 5’ st e42’ st Santoro

DERTHONA: Bodrito,Ambrosini, Mazzoleni, Ca-nonico, Balsamo, Mauri,Motta, Montingelli, Colom-bo, Pellegrini (41’ st Tine),Bertocchi (30’ st Ariete). All. Melchiori.

ALBESE: Russo, Del Buo-no, Nebbia, Patrini, Ca-gnasso, Antonelli, De Rosa(41’ st Ligotti), Odino, San-toro (47’ st Cusano), Sacco,Cornero (44’ st Cora).All. Rosso.

ARBITRO: Andreini diForlì

ASSISTENTI: Demoro eOrsi di Finale Emilia

TORTONA - Momentomolto critico in casa Der-thona, alla seconda sconfit-ta consecutiva.I Leoncelli, dopo la sconfit-ta di Aosta, perdono anchecontro una buona Albese inuna partita delicata in chia-ve salvezza.Al “Coppi” la squadra tor-tonese, in chiara difficoltàfisica gioca solo un tempo,poi si fa rimontare da unavversario mai domo.Nei primi 45 minuti di gio-co gli uomini di Melchiorifanno vedere qualcosa dibuono ed al 31’ si portanoin vantaggio grazie ad unaincornata dello stopper Ma-uri che devia alle spalle diRusso un calcio di punizio-

ne di Pellegrini.Nella ripresa gli ospiti, gui-dati a centrocampo dall’exdi turno Sergio Odino,prendono coraggio ed al 5’trovano il pareggio con unasplendida girata al volo delbomber Santoro, sulla quale

Bodrito può fare poco.La squadra di mister Rossocontinua a fare gioco e arendersi pericolosa, cen-trando a 3 minuti dal termi-ne la rete della vittoria an-cora con Santoro autore diun tiro stupendo da fuori a-rea.La sconfitta e i risultati del-le altre pretendenti alla sal-vezza, lasciano il Derthonain una posizione di gradua-toria preoccupante, in pienazona Play-Out. Il calendario prevede duetrasferte consecutive moltoinsidiose a Santhià e aLavagna: ci auguriamo chela squadra possa fare qua-drato e risollevarsi da que-sta situazione che preoccu-pa non poco tutti i tifosi difede bianconera.

Domenico Cremonte

Il grido dei tifosi: Derthona, così non va!

L’autore del goal FabrizioMauri