il popolo veneto n°8 - 2014

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  • IL POPOLO VENETO Fondato nel 1921 n.08Fondato nel 1921 n.08Fondato nel 1921 n.08Fondato nel 1921 n.08/2014 /2014 /2014 /2014 www.ilpopoloveneto.itwww.ilpopoloveneto.itwww.ilpopoloveneto.itwww.ilpopoloveneto.it Direttore: Emanuele Bellato Direttore: Emanuele Bellato Direttore: Emanuele Bellato Direttore: Emanuele Bellato

    LITALIA CAMBIA VERSO di Emanuele Bellato

    In questi giorni non abbiamo parlato volutamente degli arresti dei secessionisti veneti per non dare troppo spazio a dei fanatici in cerca di visibilit. Di parole se ne sono dette tante, spesso a sproposito. Non crediamo si tratti di un autogol dello Stato. Se i magistrati hanno preso una decisione cos drastica significa che sono in possesso di prove importanti. Il fatto che tra gli arrestati compaiano bariste e madri o padri di famiglia non significa niente. Chi lavrebbe mai detto che Tot Riina fosse il boss di Cosa Nostra? Bisognerebbe ricordare lammonimento (letterario) di Camilla, travestita da uomo per evitare commenti malevoli durante un lungo viaggio, al giovane francese raccontato nel romanzo di Alphonse de Lamartine Graziella: Questavventura vi insegni a diffidare delle espressioni di apparente amicizia che vi saranno prodigate pi tardi; potrebbero avere un significato ben diverso. E come scordare lantico detto: labito non fa il monaco? Quindi stupisce sentire alcune difese dufficio o le dichiarazioni di alcuni politici, specie della Lega,

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    pagati da Roma. Il segretario del Carroccio Salvini ha parlato di follia e processo alle idee. Ma sono idee normali costruire un carroarmato (seppur ridicolo) e paventare la lotta armata? Gli stessi indipendentisti sembrano indecisi se considerare i presunti eversivi dei patrioti o deimona. In un mondo che gira al contrario per il forzista Brunetta il golpe quello del governo. Di certo, molto pi efficace del tanko venetista il rullo compressore riformista imposto dal neopremier Matteo Renzi. Dopo la prima pietra della riforma del Senato, ieri si aggiunta quella delle province. La Camera dei Deputati ha dato il via libero definitivo al disegno di legge Disposizioni su Citt metropolitane, Province e Unioni dei Comuni. Dal 1 gennaio 2015 - spiega una nota di Palazzo Chigi - lassetto istituzionale degli enti locali italiani sar completamente rinnovato, con Citt metropolitane guidate dai sindaci dei territori, con enti snelli per larea vasta provinciale ma senza personale politico appositamente eletto e retribuito, incremento di unioni e fusioni dei Comuni e piani di ristrutturazione e dismissione degli enti e delle aziende non funzionali. Il governo del territorio, previsto dalla riforma, vede soltanto due livelli amministrativi a elezione diretta: Regioni e Comuni. Non si andr al voto per le Province gi dal 25 maggio. Il disegno di legge Delrio prevede inoltre lentrata in vigore delle citt metropolitane, in tutto 10: ne partono subito 9: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, pi Roma Capitale con disciplina speciale. Reggio Calabria viene rimandata alla scadenza degli organi provinciali 2016. Insieme a Forza Italia si sono schierati contro le riforme del governo Renzi: leghisti, pentastellati e alcuni autorevoli personaggi della sinistra storica, tra cui Stefano Rodot (per quanto riguarda la trasforma-

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    -zione del Senato). Per lillustre giurista si tratta di un peccato di incoerenza, poich a met degli anni ottanta fu promotore del sistema monocamerale, insomma una proposta ancora pi radicale di quella attuale. Sui pentastellati c poco da dire, la loro opposizione ormai pregiudiziale e conservatrice, pare esistere solo il No, a prescindere, nonostante il tema dellabolizione delle province fosse uno dei punti qualificanti del loro programma ed un cavallo di battaglia elettorale. La discussione, il confronto, sono importanti e le preoccupazioni circa un accentramento del potere decisionale sono legittime, comprensibili, per non si pu pi perdere tempo. Meglio una riforma perfettibile ad una mancata riforma. Questo modus operandi, portato in politica da Renzi, magari discutibile ma producente, ha squarciato limmobilismo, i tentennamenti e la pavidit di una politica arroccata nei palazzi del potere. Dunque avanti cos, come un rullo compressore.

  • politica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.4

    LA GRANDE BELLEZZA DELLA CITTA

    ETERNA CONQUISTA BARACK OBAMA

    Stamani, gioved 27 marzo 2014, il Presidente degli Stati Uniti dAmerica Barack Obama, stato ricevuto in Udienza dal Santo Padre Francesco e, successivamente, si incontrato con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. I cordiali colloqui hanno permesso uno scambio di vedute su alcuni temi attinenti allattualit internazionale, auspicando per le aree di conflitto il rispetto del diritto umanitario e del diritto internazionale e una soluzione negoziale tra le parti coinvolte. Nel contesto delle relazioni bilaterali e della collaborazione tra la Chiesa e lo Stato Obama e il Papa si sono soffermati su questioni di speciale rilevanza per la Chiesa nel Paese, come lesercizio dei diritti alla libert religiosa, alla vita e allobiezione di coscienza nonch il tema della riforma migratoria. Infine, stato espresso il comune impegno nello sradicamento della tratta degli esseri umani nel mondo. Barack Obama dopo aver lasciato il Vaticano giunto al Quirinale dove stato ricevuto

  • politica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.5

    dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con il quale ha avuto un lungo colloquio, allargato poi alle delegazioni dei rispettivi Paesi e seguito da una colazione. Delle delegazioni facevano parte tra gli altri il Segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Susan Rice, e il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Federica Mogherini. Come aveva gi fatto in passato Obama ha voluto esprimere parole di elogio e simpatia per il presidente Napolitano sottolineando durante la conferenza stampa che: L'Italia fortunata ad avere un uomo di Stato cos forte, che aiuta il Paese in momenti cos difficili. Ultimo appuntamento istituzionale di Obama a Villa Madama per incontrare il premier Matteo Renzi. Un vertice durato pi di unora con diversi temi sul tavolo:

    lEuropa, la crisi ucraina, la Nato, loccupazione. Renzi ha accolto Obama con parole di stima, definendo il presidente americano una fonte di ispirazione e gli Stati Uniti >>

  • politica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.6

    un modello per il cambiamento, facendo suo lo slogan elettorale delle presidenziali USA: Yes we can ora vale anche per lItalia. Obama, colpito dallenergia e dalla visione del premier, ha espresso fiducia e speranza nel programma riformista del nuovo

    esecutivo. La giornata romana di Obama si conclusa con una visita privata al Colosseo accompagnato dallarchitetto Barbara Nazzaro in veste di Cicerone. Secondo Rossella Rea, direttrice del monumento, linteresse del presidente per il Colosseo nato dopo la visita informale compiuta quattro anni fa dalla moglie Michelle con le figlie durante il loro viaggio in Italia. Ricorda ai microfoni Rai: Le bambine si divertirono moltissimo e credo che labbiano

    raccontato al padre. Parole di soddisfazione giungono dal neoministro dei Beni e delle attivit culturali e del turismo Dario Franceschini. Sulla sua pagina facebook ha scritto: Ho accolto il Presidente Obama al Colosseo. Un orgoglio per il nostro Paese vedere lo stupore e l'ammirazione nei suoi occhi.

  • politica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.7

    IL SENATO GRATUITO E DELLE AUTONOMIE

    Il cammino riformista del governo supera il primo ostacolo. Oggi il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e del Ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha approvato lo schema di Disegno di legge costituzionale Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari,la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione. Il testo - come riporta una nota dellesecutivo - propone: il superamento dellattuale sistema bicamerale in favore di una maggiore efficacia nellazione legislativa, il contenimento dei costi della politica, un rapporto pi ordinato e meno conflittuale tra Stato e autonomie ordinarie e speciali. Il sistema parlamentare si articola, secondo il testo, in Camera dei Deputati e Senato delle Autonomie. La Camera, elettiva, titolare del rapporto di fiducia con il Governo, esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo delloperato del Governo. Il Senato delle Autonomie composto dai rappresentanti eletti di Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da sindaci. Il numero complessivo di senatori sar inferiore alla met di quello attuale e i senatori non percepiranno indennit di mandato. Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita un raccordo tra lo Stato, le Regioni, le citt Metropolitane e i Comuni, approva le leggi costituzionali, partecipa alla attuazione degli atti normativi dellUnione europea, verifica e valuta lattuazione delle leggi. Inoltre il progetto di revisione costituzionale del Titolo V conferma labolizione delle Province, prevede il superamento dellattuale frammentazione del riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni in favore di un decentramento legislativo pi funzionale allo sviluppo economico e sociale del Paese, sopprime inoltre il Cnel. Ora la

  • politica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.8

    Il sottosegretario Delrio, promotore del ddl sul superamento delle province

    palla passa al Parlamento, infatti il processo di approvazione di una legge costituzionale richiede tempi lunghi. Per lobiettivo lapprovazione in prima lettura del ddl entro il 25 maggio. E finito il tempo dei rinvii ha detto Renzi, con la riforma del Senato varata dal Cdm si mette la parola fine a una discussione trentennale. Si registra qualche voce polemica come quella del Presidente del Senato Pietro Grasso e del Ministro, in quota Scelta Civica, Stefania Giannini, ma il neopremier tira dritto certo che i contrari alle riforme siano in minoranza nel parlamento e nel Paese.

  • attualit IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.9

    MARIJUANA DI STATO

    di Michele Signa*

    La recente liberalizzazione, in Uruguay e in Colorado, della coltivazione e vendita della droga leggera per eccellenza, la marijuana, inevitabilmente riapre la discussione, in tutto il mondo, sulle politiche proibizioniste. Riflettendo su questa notizia viene in mente la favola di Andersen in cui un bambino, scevro da condizionamenti politici, etici o religiosi osa dire quello che davanti agli occhi di tutti: Il re Nudo!. Parlare di legalizzare in modo controllato la vendita e lutilizzo delle sostanze stupefacenti tanto ovvio quanto stupefacente per una societ e una politica che hanno sempre, univocamente, percorso la strada del proibizionismo pi intransigente. Se per qualche parlamentare oggi in Italia, avanzasse la proposta di proibire il tabacco o gli alcolici, dubito che troverebbe molti colleghi disposti a sostenerla e se in America un deputato o senatore volesse tornare al proibizionismo nella vendita degli alcolici, sarebbe portato a casa da robusti infermieri. Perch allora quando si parla di droghe, leggere o pesanti, i cervelli hanno improvvisamente un black-out e iniziano a sostenere opinioni completamente scollegate dai fatti e dalla realt? In Italia, cos come negli Stati Uniti e in ogni parte del mondo, gli stupefacenti sono, gi oggi, di fatto liberi. Chiunque, persino un bambino in grado di >>

  • attualit IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.10

    procurarseli con poco sforzo e a prezzi irrisori. Il fatto che spacciarli sia reato non influisce minimamente sulla loro diffusione, ma acuisce semmai le problematiche legate alla loro pericolosit: sostanze tagliate male, prodotti chimicamente pericolosi, creati per abbassare i costi o incrementarne gli effetti, problematiche sanitarie, ricorso ad ogni tipo di espediente per procurarsi il denaro per le dosi, finanziamento massiccio della piccola criminalit che gestisce lo spaccio e delle mafie che controllano il mercato. A chi giova tutto questo? Sono solo considerazioni di carattere etico, morale o religioso che inducono, in tutto il mondo, la strategia proibizionista, tanto onerosa in termini di costo quanto drammaticamente inefficace? Essa ovviamente non giova ai cittadini, che subiscono tutte le conseguenze negative di cui sopra, e non un deterrente per i consumatori che usano gli stupefacenti come e quando vogliono. Proviamo quindi a dare una spiegazione: in questi anni assistiamo, in tutte le Istituzioni dove si forma il pensiero politico che porta poi alle leggi, promulgate poi dai Parlamenti Nazionali e Sovranazionali, Comunit Europea o Parlamento Federale Americano, a una costante, attenta, capillare, azione di Lobby che, in maniera sempre pi scoperta e in certi casi addirittura riconosciuta legalmente, condiziona ogni scelta politica in tutti i settori. Questa azione, nel caso degli stupefacenti, assomma a considerazioni di tipo economico o corporativo quelle di carattere etico, morale e finanche religiose, risultando notevolmente pi efficace. Il risultato sono decenni di politiche proibizioniste inefficaci, dispendiose, socialmente onerose per le conseguenze sul sovraffollamento delle carceri e sullassistenza dei tossicodipendenti, sbagliate dal punto di vista sanitario perch impediscono il controllo sulle sostanze e lassistenza ai pazienti. Chi ci guadagna in tutto questo? Cosa accadrebbe se alle Mafie venisse a mancare lenorme finanziamento legato al traffico degli stupefacenti, quali benefici invece ne deriverebbero per lo Stato e i cittadini? La domanda a cui dobbiamo rispondere la seguente: quale deve essere la funzione dello Stato? Una volta chiarito questo concetto tutto il resto conseguente e facilmente discriminabile. La funzione dello Stato, a mio parere, quella di gestire la realt esistente, in modo da favorire il benessere di tutti i cittadini, garantendo che tutti possano esercitare la loro libert purch questo non violi il diritto di altri cittadini. Considerazioni morali, religiose o di altro genere non devono influenzare la gestione della cosa pubblica per evitare di creare alibi per la difesa di interessi indicibili in mano a coloro i quali, lo Stato, per il bene dei cittadini, dovrebbe invece combattere. La posizione dello Stato riguardo agli stupefacenti, in questottica, dovrebbe essere ovvia.

    *Michele Signa, ha pubblicato di recente il libro "La Favola del Principe e della Moneta", una favola scritta per gli adulti che analizza, con toni allegorici e ironici, la crisi economica, le sue cause e i suoi fini. Cura un blog (http://michelesigna.blogspot.it) IL POPOLO VENETO. Fondato nel 1921 Anno 93 n. 08 / 2014 www.ilpopoloveneto.blogspot.com www.ilpopoloveneto.it e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Emanuele Bellato . Vice-direttrice: Francesca Monti. Reg. Tribunale di Rovigo Numero 25/04 . Stampa in proprio (06/04/2014). Giornale gratuito. Non riceve finanziamenti pubblici e privati. Esce come e quando pu.

  • cultura IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.11

    APPELLO AL MINISTRO FRANCESCHINI

    di Antonio Sicilia

    Gentilissimo Ministro Dario Franceschini,

    le scrivo per metterla al corrente di uniniziativa promossa dai Circoli del Partito Democratico. Uniniziativa nata come risposta alla scandalosa condizione dellinsegnamento della Storia dellArte nelle nostre scuole, conseguente alla disastrosa e ahinoi sempreverde Riforma Gelmini. Come sapr, a seguito di tale Riforma, dal 2009, linsegnamento della storia dellarte non pi contemplato in nessun indirizzo dei nuovi istituti professionali; nei nuovi istituti tecnici presente solo al terzo, quarto e quinto anno per gli studenti del settore economico con indirizzo turistico, come parte dellinsegnamento Arte e territorio, che prevede 66 ore di lezione allanno. Sono state chiuse poi le sperimentazioni con un aumento delle ore di storia dellarte nei licei classici. Sintesi maggiormente dettagliata fruibile sul sito dellassociazione degli insegnanti di disegno e storia dellarte. In Italia quindi non riteniamo necessaria per un aspirante tecnico grafico la conoscenza di un minimo di storia dellarte; n tantomeno la mettiamo nel curriculum dei ragazzi e delle ragazze degli istituti professionali alberghieri, quelli che dovrebbero >>

  • cultura IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.12

    accogliere i turisti in visita nel nostro Paese. Non richiesto di studiare labc dellarte neanche nellindirizzo Moda dei professionali. Prima della Riforma cerano dalle 2 alle 4 ore a settimana per tutti e cinque gli anni nei corsi di grafica, in quelli di moda e di turismo, e negli ultimi due anni dellindirizzo alberghiero/turistico. Adesso, zero. Il ministro Gelmini non ha considerato necessario per chi si appresta ad imparare un mestiere la conoscenza di un minimo di storia dellarte. Anche per quanto riguarda i Licei lArte continua a perdere pezzi e colpi. Ovviamente, gli studenti dellartistico continuano ad avere le loro tre ore a settimana di storia dellarte, per tutto il quinquennio; non c pi per a loro disposizione lindirizzo di studio sui beni culturali, con le relative ore di catalogazione e restauro. Solo altri due licei hanno adesso storia dellarte per tutto il corso di studi, e sono il nuovo liceo musicale (0,4 per cento di studenti), e lo scientifico, che ha invece tantissimi studenti (il 22,8 degli scritti nel 2013), ma dove linsegnamento della storia dellarte legato a quello del disegno tecnico ed infatti affidato agli architetti e non ai laureati in lettere. Gli studenti del linguistico e del liceo delle scienze umane hanno invece storia dellarte solo dal terzo al quinto anno; e lo stesso succede al Classico: la riduzione stata sensibile, poich sono state abolite tutte le sperimentazioni che, soprattutto in molti licei classici, avevano potenziato la formazione artistica gi nel ginnasio. La situazione paradossale in un Paese come il nostro, il Paese dei 3.400 musei, delle circa 2.100 aree e parchi >>

  • cultura IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.13

    archeologici, dei 43 siti Unesco. Nonostante levidente impegno, neanche il Ministro Carrozza riuscita a far nulla per invertire la rotta. Al netto di questo disastroso scenario ho pensato di sfruttare la splendida base organizzativa del nostro Partito per creare uniniziativa pronta a riportare al centro temi come arte e cultura. Lidea ha preso il nome di Metti in Circolo il Pittore. I circoli del PD dal 2 marzo in avanti hanno ospitato nei propri circoli lezioni gratuite e/o autofinanziate di Storia dellArte, da parte di Insegnanti precari, insegnanti in pensione, artisti e ogni figura professionale in grado di divulgare larte latu sensu intesa. Infatti il termine Pittore pi che un limite al tema delliniziativa una sineddoche tesa a rendere pi orecchiabile il nostro slogan. Liniziativa immediatamente stata accolta da oltre 200 circoli in tutta Italia, dalla Sicilia a Trentino, fino ad arrivare nei Circoli di Londra, Monaco di Baviera e Berlino. E stata unoccasione per riportare al centro valori e principi nativi del nostro Partito, stato un modo per rendere popolari battaglie che spesso in un periodo di crisi economica vengono considerate impopolari. Niente di pi sbagliato, basta pensare al fatto che al netto del nostro immenso patrimonio artistico lItalia ha un ritorno economico 16 volte inferiore a quello degli Stati Uniti, 4 a quello francese, 7 volte sotto quello inglese. Quindi la lotta per linsegnamento della storia dellArte non solo una battaglia di principio ma anche una forma dinvestimento per il futuro, per creare nuovi spazi e forme doccupazione. Liniziativa stata sposata anche da ANISA, >>

  • cultura IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.14

    Associazione Nazionale Insegnanti Storia dellArte, da sempre attenta alla situazione artistica, culturale e scolastica del nostro Paese. Come diceva Nitti, Quando le idee diventano emozioni gli individui si spostano . Ecco, noi ci siamo riusciti. Adesso manca solo lultimo tassello. Far diventare quelle emozioni realt e proposta concreta. Forse penser che ho sbagliato destinatario, sicuramente la questione del monte orario riguarda pi da vicino il Ministro Giannini. E verissimo. Ma liniziativa in questione uniniziativa del nostro Partito e il suo Ministero tutela quella che pu essere davvero il trampolino di rilancio del nostro Paese, la cultura. Proprio per questo mi rivolgo a lei. Mi

    rivolgo a lei per portare questa splendida spinta che viene dalla base allinterno del Consiglio dei Ministri e del Parlamento. Una spinta che riuscita dopo tanto tempo a creare ponti tra scuola, famiglie, artisti e politica in tantissime citt italiane. I circoli sono un nostro grandissimo patrimonio e vederli ricolmi di gente nuova, di artisti, di opere darte ha risvegliato in tanti di noi la possibilit di una politica e di un futuro migliore. Da quando ho fatto la prima tessera per questo Partito ho cambiato la mia visione da Cittadino. Prima mi limitavo ad individuare e commentare problemi, ora provo con i circoli e con gli amministratori locali a trovare soluzioni condivise. Per questo ancora una volta mi rivolgo a lei, per non far rimanere questo splendido impeto un arcobaleno temporaneo. La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione, Buon lavoro.

  • universit IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.15

    STUDENTI SENZA CITTADINANZA

    Riceviamo da Il Sindacato degli Studenti e pubblichiamo:

    Padova - Il 13 e 14 maggio gli studenti e le studentesse dellUniversit di Padova si recheranno ai seggi elettorali per votare i propri rappresentanti nei singoli corsi di studio e negli organi maggiori dAteneo. Noi de Il Sindacato degli Studenti, insieme ad altri gruppi studenteschi, abbiamo partecipato attivamente alla fase delle candidature in vista delle prossime elezioni. Ci riteniamo molto soddisfatti per i risultati conseguiti in questa prima fase: moltissimi gli studenti che hanno deciso di cogliere questa opportunit per dare un reale contributo al miglioramento del proprio corso di studio, candidandosi con la nostra lista. E un dato incoraggiante ed soprattutto una risposta a chi, ancora oggi, sostiene che le decisioni riguardanti la politica universitaria non debbano tener conto del parere di coloro che lUniversit la vivono quotidianamente. Ricordiamo sempre, infatti, che senza studenti lUniversit muore. Dobbiamo per denunciare alcune problematiche: prima di tutto, gli studenti che non hanno la cittadinanza italiana non possono candidarsi alla rappresentanza in qualsiasi organo di Ateneo. Il Consiglio degli Studenti ha richiesto varie volte che fosse data loro questa possibilit, ma stato sempre risposto negativamente. E

  • universit IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.16

    una scelta che riteniamo inaccettabile e soprattutto priva di qualsiasi fondamento logico: perch chi paga regolarmente le tasse ed a tutti gli effetti un soggetto che vive lUniversit non pu diventarne parte attiva? Sono stati davvero tanti gli studenti che, in questi giorni, ci hanno contattato perch interessati alla rappresentanza; ma siamo stati costretti a spiegare loro che lUniversit di Padova non li considera meritevoli di diventare rappresentanti! Unaltra problematicit data da chi studia nelle sedi distaccate e non ha la possibilit di presentare la propria candidatura direttamente presso gli uffici della propria sede, trovandosi cos costretto a recarsi a Padova per esercitare quello che sempre un diritto, ma che, in tal modo, diventa un privilegio per pochi. Pi volte abbiamo portato allattenzione dellUniversit queste problematiche senza che, nostro malgrado, venisse data loro la giusta importanza. Riteniamo inaccettabile una tale superficialit da parte dellUniversit, la quale non sta rimediando a questa situazione di limitazione della democrazia che, coinvolge moltissimi studenti Per questo motivo, continueremo a lottare affinch tutti gli studenti abbiano pari diritti e affinch nessuna voce resti inascoltata.

  • trasporti IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.17

    E ARRIVATO IL QUESTIOBINARIO

    Riceviamo dagli amici del Team Trenitardo e pubblichiamo:

    Sono passati pi di tre mesi dallavvio dellorario cadenzato veneto e molti disagi vengono tuttora segnalati sulla rete ferroviaria regionale. Se da un lato si riscontrato un miglioramento in termini di puntualit generale, dallaltro invece continuano ad emergere problemi quali ritardi critici e sistematici, sovraffollamento causato dal ridimensionamento di alcuni treni, diminuzione di corse in fasce orarie ad alta frequentazione e durante i festivi o in occasione di eventi particolari (es. carnevale di Venezia), sostituzione di treni con autobus, difficolt di coincidenze nelle stazioni di scambio e malfunzionamenti sul materiale rotabile, specie quello pi datato. Come Trenitardo, progetto nato dalla collaborazione di vari soggetti studenteschi (Asu, Il Sindacato degli Studenti, Zoe Lab, NeoAteneo, Link, Rete della Conoscenza), riceviamo costantemente segnalazioni, anche fotografiche e video, relative ai disservizi in stazione o a bordo treno, soprattutto legati a

  • trasporti IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.18

    casi di sovraffollamento, ritardi e soppressioni di corse. Ogni giorno, dialoghiamo quotidianamente con gli utenti che tramite la pagina facebook, twitter e le mail ci descrivono i loro disagi. La creazione di questa piattaforma, la maggior interazione fra noi utenti del servizio e i rapporti di collaborazione con i comitati pendolari, le associazioni e i sindacati, non ci ha tenuti semplici osservatori. Forti anche della maggiore attenzione che il problema del TPL aveva raggiunto nellopinione pubblica, sono stati cercati diversi momenti di confronto sia con le amministrazioni locali, sia attraverso gli Stati Generali dei Pendolari Veneti, iniziativa promossa da Legambiente, che ha visto coinvolto un centinaio di persone il 14 febbraio scorso a Venezia. Lobiettivo principale sempre stato quello di chiedere alla Regione Veneto un impegno serio, sia in termini programmatici che economici, per il miglioramento dellattuale sistema ferroviario, che non solo un servizio, ma un elemento di connessione sociale e culturale del nostro territorio. Grazie al lavoro portato avanti in questi mesi, siamo entrati in contatto con Sistemi Territoriali S.p.A., societ partecipata dalla Regione Veneto, con la quale nata una collaborazione volta a rendere ancora pi efficace il monitoraggio previsto dalla Delibera della Giunta Regionale n2629 del 30 dicembre 2013. Lobiettivo del monitoraggio quello di mettere in risalto gli effetti dellorario cadenzato, e pi in generale le considerazioni sul servizio ferroviario regionale veneto, evidenziandone le criticit lungo tutte le tratte, a bordo treno e nelle stazioni. Il progetto inizia oggi con il lancio del QuestioBInario, un questionario sviluppato dal Trenitardo sul grado di soddisfazione del servizio ferroviario regionale veneto, compilabile sia online tramite il sito www.trenitardo.org, sia in versione cartacea con raccolte dati in stazione e a bordo treno. I risultati verranno elaborati mensilmente da Sistemi Territoriali S.p.A. e trasmessi alla Regione Veneto. In pieno stile Trenitardo, per la realizzazione del questionario sono state coinvolte le associazioni e i comitati pendolari che hanno potuto esprimere le loro valutazioni, opinioni e pareri, per cercare di creare uno strumento utile e condiviso e non qualcosa di calato dallalto. Lanalisi mese per mese dei dati permetter di comprendere dove focalizzare i controlli, per verificare e far emergere le situazioni pi critiche, nella speranza che queste vengano portate allordine del giorno nelle sedi di competenza. Abbiamo spinto per avere un questionario diverso da quelli classici, che fosse pi versatile ed efficace. Ora si tratter di dargli una larga diffusione in modo che i dati che verranno presentati alla Regione Veneto rispecchino interamente e fedelmente la situazione attuale del trasporto ferroviario veneto. Siamo consapevoli che non saranno certo questo questionario e questo monitoraggio da soli a risolvere la drammatica situazione in cui verte il sistema ferroviario veneto, poich senza un investimento maggiore dalla Regione Veneto difficilmente pu essere cambiato lo stato delle cose. Siamo per convinti che il nostro coinvolgimento, e quello degli altri comitati e associazioni, possa dare a tutti gli utenti del servizio una garanzia in pi e la possibilit concreta di poter incidere sulle scelte che dovr prendere la Regione in materia, visto che stiamo trattando con i diretti interlocutori. E non faremo sconti!

    Trenitardo - la banca del tempo perduto [VENETO] Asu - Associazione Studenti Universitari, Il Sindacato degli Studenti, Zoe Lab. Il QuestioBInario www.trenitardo.org/questiobinario

  • sicurezza lavoro IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.19

    SICUREZZA E SALUTE IN UFFICIO

    Cadute dalle scale, inciampi sui cavi elettrici, errato uso dei videoterminali, incendi e movimentazioni errate di pesi. Sono solo alcuni dei rischi in cui possono incorrere quotidianamente i 13 milioni di lavoratori dufficio del nostro Paese. Per questo lOsservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering, invita ad una maggiore diffusione della disciplina della sicurezza per le attivit dufficio

    Mestre - Sono lesercito pi numeroso di lavoratori nel nostro Paese, eppure la questione sicurezza nella loro attivit viene spesso sottovalutata. Intanto, per, quotidianamente salute ed incolumit dei 13 milioni lavoratori dufficio italiani sono a rischio: dalle cadute sulle scale, alle movimentazioni errate di pesi, dal non corretto uso dei videoterminali agli incendi che possono anche sprigionarsi a causa di un impianto elettrico non a norma. Sono questi alcuni dei problemi che si presentano quotidianamente nelle tranquille operazioni da scrivania. Secondo lInail, nella categoria professioni esecutive del lavoro dufficio, nel 2012 gli infortuni sono stati 57.670, dei quali circa 20.000 in itinere. Ci significa che quasi 40 mila hanno subito un infortunio in ufficio. E lOsservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering, lancia lappello affinch la sicurezza sul lavoro non sia solo un tema da affrontare nelle piccole, medie o grandi imprese, ma anche nelle microattivit

  • sicurezza lavoro IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.20

    produttive, quelle degli studi professionali associati, delle societ di servizi o di ingegneria e degli studi medici. Unoperazione di sensibilizzazione che Vega Formazione sta portando avanti da alcuni mesi attraverso un ciclo di seminari gratuiti che ha gi coinvolto circa 400 tra imprenditori e professionisti e che proseguir fino allestate (per iscriversi ai seminari gratuiti basta entrare nel sito www.vegaformazione.it ). Si tratta di un appuntamento importante da non perdere per tutte le attivit dufficio - spiega lingegnere Pierluigi Dalla Pozza Direttore di Vega Formazione - e lessere giunti al sesto seminario gratuito sul tema, per noi significa aver raggiunto un prezioso traguardo in termini di sensibilizzazione e divulgazione di una cultura della sicurezza che non conosce dimensioni aziendali. L'obiettivo di Vega Formazione quello di fornire precise indicazioni su quali siano i reali obblighi di sicurezza nei luoghi di lavoro, su come adempiervi e quali siano le agevolazioni e le opportunit di finanziamento che il mercato offre. Facendo chiarezza sugli obblighi introdotti dal D.Lgs. 81/08, modificati ed integrati dal D.Lgs. 106/09 e dal recente decreto legge n. 69/13 (conosciuto anche come "Decreto Fare"). Si tratta di norme che sono spesso di difficile applicazione pratica nelle realt di piccole dimensioni caratterizzate prevalentemente da attivit d'ufficio - prosegue Dalla Pozza - Il tutto , poi, complicato dal fatto che molte volte si incontrano opinioni diverse sulle modalit applicative di queste norme. Temi del ciclo di seminari gratuiti sono: gli obblighi del Testo Unico sulla Sicurezza sulle attivit d'ufficio; le novit previste nel decreto legge n. 69/13; le figure attive nella sicurezza delle attivit d'ufficio; la formazione nelle attivit d'ufficio; la responsabilit e le sanzioni.

  • premio carlo scarpa IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.21

    XXV EDIZIONE DEL PREMIO CARLO SCARPA

    A Osmae e Breani, due villaggi del Podrinje, regione della Bosnia orientale, ai confini con la Serbia, la giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso allunanimit di dedicare la XXV edizione, 2014, della campagna di studio e di cura rivolta a un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione, promossa e organizzata ogni anno, dal 1990, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche.

    Osmae e Breani sono due villaggi sullaltopiano sopra Srebrenica, territorio scavato dalle acque, ondulato come un gheriglio di noce, stretto dentro i profondi canaloni di una grande ansa della Drina, fiume cruciale della storia europea, confine e insieme legame di civilizzazioni che si sono confrontate nella geografia balcanica. un luogo di fronte al quale inevitabile interrogarsi sulla contraddizione tra la bellezza della natura e i segni onnipresenti di una guerra ancora leggibile, uno dei tanti luoghi della Bosnia dai quali due decenni or sono stata strappata la vita di una comunit, devastata la sua convivenza multiculturale di lunga durata, dispersi i sopravvissuti. Tra questi ultimi, e ci ne fa un caso di testimonianza e di esperienza altamente significative, un piccolo nucleo di famiglie cerca da qualche anno di trovare la strada del ritorno, la trama della memoria, nuove relazioni tra persone, spazi da abitare, terre da curare, case da ricostruire, condizione umana da conquistare.

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    Prima dello strappo, nel 1991, Osmae aveva 942 abitanti e Breani 273. Nessuno vi ha abitato dal 1993 al 2002. Oggi un centinaio di persone vive nei borghi di Osmae e solo alcune famiglie vivono nei borghi del contiguo villaggio di Breani. I borghi sono costituiti da un numero variabile di case unifamiliari, separate luna dallaltra, in una condizione senza centro che ci sorprende. Ma in realt il microcosmo multiculturale si costituisce dentro misure e presenze comuni sebbene diverse: edifici religiosi, piccoli cimiteri, tempietti con la lista dei caduti, il crocevia con la fontana, punto di incontro per le persone che passano e per gli animali che pascolano. E soprattutto, con il suo valore simbolico, la scuola che prima accoglieva pi di 500 alunni provenienti da vari villaggi circostanti e che oggi in rovina.

    La strada del ritorno stata presa allinizio degli anni Duemila e si svolge mentre ancora tutto, persone, case, felci che invadono i prati, mostra il peso del trauma vissuto nel quadriennio 1992-1995 e della lunga assenza che ne seguita. Un settennio di profugato, di diaspora, di esilio, fino al 2002, lanno dei primi rientri.

    I piccoli passi del ritorno hanno trovato nel loro itinerario solidariet nate negli anni e nei fatti indicibili, e mai spente. Irfanka Paagi, psichiatra, Premio Alexander Langer 2005, promotrice e direttrice a Tuzla dellassociazione Tuzlanska Amica, attiva fin dal 1992 nella cura di donne e bambini dei territori sottoposti a pulizia etnica. Alexander Langer, una figura che ha attraversato gli anni della guerra lasciando un sedimento maieutico imprescindibile con il suo Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica dove definisce i gruppi misti inter-etnici, per piccoli che possano essere, le piante pioniere della cultura della convivenza.

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    Nel 2005, anche grazie a queste vicinanze fattive, alcuni giovani di diversa etnia-nazio-nalit e di diverse tradizioni religiose, bambini nel 1995, costruiscono insieme il gruppo Adopt Srebrenica, per fare memoria e ragionare sul futuro. Negli anni successivi una decina di famiglie, vere e proprie specie pioniere, compie il passo decisivo, il ritorno nei vil-laggi dellaltopiano, per rimettere mano e curare la terra dei padri e delle madri. Nel 2010 si avvia a Osmae lesperimento del grano saraceno, nato dallo scambio di conoscenze e di pratiche con tecnici di vari paesi, in primis lItalia. Le collaborazioni si allargano, dalla Fondazione Alexander Langer al Centro Pace del Comune di Venezia e allArchivio Storico di Bolzano, dagli Agronomi senza Frontiere di Padova alla Cooperativa agricola El Tamiso, dallAssociazione di Cooperazione e Solidariet Italia alla Tavola Valdese.

    Il Premio Carlo Scarpa si inserisce in questo quadro di iniziative, con un tentativo di capire pi da vicino, e con limpegno di far conoscere un po meglio, le ragioni profonde che legano singoli individui o comunit al luogo abitato dalle loro memorie e dai loro propositi, ragioni e legami talmente forti da permettere di affrontare un abisso che appare invalicabile. Il dialogo con i protagonisti ci aiuta a vedere i modi pi adatti e gli attrezzi pi utili per affrontare la cura degli ambienti fisici e dei quadri di vita in unarea segnata da un trauma recente, lultimo e il pi pesante degli strati accumulati nella lunga durata della storia e nella larga geografia euro-mediterranea.

    Osmae e Breani ci pongono, insomma, il tema della costruzione dello spazio multiculturale non come attitudine distributiva di posti ai diversi ma come compresenza unitaria di diversi. A due dei protagonisti, Muhamed Avdi e Velibor Ranki, la giuria affida il sigillo di Carlo Scarpa, per esprimere un sentimento di affettuosa vicinanza e di >>

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    incoraggiamento, di fronte alle difficolt e alle speranze delle loro fatiche, e per ringraziarli della lezione di vita, attualissima e universale, che viene dalla loro meravigliosa resistenza sullaltopiano.

    La campagna 2014 ha inizio pubblico a Milano con la conferenza stampa del 25 marzo e prosegue a Treviso nelle giornate di venerd 9 e sabato 10 maggio, con linaugurazione di unesposizione, un seminario pubblico di riflessioni, la pubblicazione di un dossier dedicato a Osmae e Breani e la cerimonia di consegna ai responsabili del luogo del sigillo disegnato da Carlo Scarpa (1906-1978), linventore di giardini che d il nome al Premio. Questanno in programma anche una conferenza pubblica, venerd 9 maggio, dedicata ai primi venticinque anni del Premio.

    La campagna di attenzioni proseguir con altre iniziative nel corso dellanno, oltre che a Treviso, in Bosnia Erzegovina, a Bolzano, Trieste, Venezia.

    Appuntamenti:

    conferenza pubblica dedicata ai primi venticinque anni del Premio Carlo Scarpa e inaugurazione della mostra della XXV edizione venerd 9 maggio 2014, alle ore 18 la mostra rester aperta fino a domenica 29 giugno 2014

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    da marted a venerd ore 15-20, sabato e domenica ore 10-20 Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, spazi Bomben

    seminario sul luogo designato dal Premio 2014 sabato 10 maggio 2014, dalle ore 9.30 alle ore 13.30 Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche, auditorium spazi Bomben

    cerimonia pubblica di consegna del Premio 2014 sabato 10 maggio 2014, dalle ore 17 alle ore 19 Treviso, Teatro Comunale, corso del Popolo 31

    Didascalia foto:

    Foto 1 Osmace nel Podrinje: Laltopiano sopra Srebrenica. Parte del villaggio di Osmae, con i gruppi di case, la moschea, il memoriale, uno dei piccoli cimiteri, pascoli e campi coltivati. 12 marzo 2014. Fotografia di Zijah Gafi per Fondazione Benetton Studi Ricerche.

    Foto 2 Campi grano saraceno: Campi dove si coltiva il grano saraceno, nel villaggio di Osmae. 1 marzo 2014. Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche.

    Foto 3 Ovini al pascolo Osmace: Pecore al pascolo nei pressi di Osmae. Il pastore anche parte del gruppo di famiglie che sono tornate a vivere nel villaggio e coltivano il grano saraceno. 1 marzo 2014. Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche.

    Foto 4 Campi di grano saraceno: Inizio della fioritura del grano saraceno a Osmae. Agosto 2013. Fotografia di Filippo Giannone-Agronomi e Forestali Senza Frontiere.

    Foto 5 Casa insegnanti Brezani e Osmace: La casa accanto alla scuola. Vivevano qui, fino al 1992, gli insegnanti di Breani e Osmae con le loro famiglie. 28 febbraio 2014. Fotografia di Patrizia Boschiero-Fondazione Benetton Studi Ricerche.

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    A GORIZIA APRE IL MUSEO DELLA MODA

    A Gorizia, il Museo della Moda e delle Arti Applicate, tra i pi importanti del settore in Europa, grazie ai fondi del progetto europeo Open Museums, riapre i battenti ad aprile con un allestimento ampliato, completamente rinnovato ed innovativo. La cifra che i curatori hanno scelto per questo nuovo allestimento precisa: dare al visitatore la sensazione di immergersi nella vita e nellatmosfera degli anni, meglio dei secoli, di cui gli abiti qui esposti sono elegante testimonianza. Il progetto scientifico del rinnovato Museo della Moda e delle Arti Applicate curato da Raffaella Sgubin, storica del costume e Sovrintendente ai Musei Provinciali di Gorizia, e vede la collaborazione scientifica di Roberta Orsi Landini e Thessy Schoenholzer Nichols, eminenti studiose internazionalmente note nel campo della storia del tessile e del costume. Il progetto di allestimento opera dellarch. Lorenzo Greppi, autore di numerosi allestimenti museali, mentre la realizzazione si deve alle ditte DOC di Potenza e HGV di San Severo per la parte multimediale. Le nuove grandi sale sono concepite come vere e proprie scenografie teatrali, cui il visitatore confluisce dopo aver ammirato, come su vetrine di negozi posti lungo le strade di una qualsiasi, bella citt mitteleuropea dun tempo, i complementi di quegli abiti, lintimo, le calzature, gli accessori, i cappellini e cos via. Nelle nuove sale si entra idealmente in un teatro, con tanto di palcoscenici e palchi. La suggestione

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    amplificata dalla presenza, in una saletta attigua, di un autentico palco teatrale, cimelio dellantico Teatro di Societ di Gorizia, e di diverse memorabilia, quali strumenti musicali, cartelloni, fotografie e varie curiosit. Data lambientazione teatrale, i pezzi esposti sono tutti abiti da sera, appartenenti ad un arco cronologico che va dalla fine del Settecento agli anni Venti del Novecento: quale filo conduttore stato infatti scelto il tema dellornamento scintillante. Filati metallici, paillettes, perline di vetro, canutiglie e strass fanno rilucere le toilettes da sera di bagliori preziosi. Tra i pezzi esposti si segnalano alcune eccellenze, tra cui lo spettacolare abito Neoclassico realizzato in un raro tipo di tulle di seta ricamato in ciniglia e paillettes dargento, con applicazioni di crespo di seta lilla, e due abiti degli anni Venti del Novecento provenienti da Vienna e appartenuti a Margaret Stonborough Wittgenstein (1882-1958). Sorella del filosofo Ludwig Wittgenstein, Margaret era stata ritratta da Gustav Klimt in uno dei suoi pi celebri ritratti: correva lanno 1905 e la veste bianca e vaporosa che indossava era il suo abito da sposa. Databili a due decenni pi tardi, gli abiti di Margaret entrati nelle collezioni del Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia si caratterizzano per luso di colori molto decisi. Luno in crespo di seta verde smeraldo ricamato con canutiglie dorate a formare vistose infiorescenze astratte simili a girasoli, laltro, confezionato dalla celebre maison parigina Callot Soeurs, in raso di seta nero ricamato con motivi di rosoni in perline di vetro turchese e filati metallici ramati. Altre novit dellallestimento consistono nellintroduzione nel percorso espositivo di uno spazio dedicato ai cappellini da donna tra Otto e Novecento e di uno dedicato alla moda infantile. Nella ricostruzione di una merceria sono stati introdotti dei rotoli di tessuti, naturalmente contemporanei, ma di tipologie in uso anche nei secoli precedenti, per consentire ai visitatori di compiere delle esperienze tattili. Una sala multimediale consentir di avere accesso ad un ricco repertorio di schede di capi, ornamenti ed accessori presenti nelle collezioni del Museo della Moda, insieme a documentazione fotografica e video. La sala sar dedicata allattrice Nora Gregor (1901-

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    1949) che, nata a Gorizia, divenne una stella del prestigioso Burgtheater di Vienna. Altern il teatro al cinema, prima a Hollywood e poi a Parigi dove gir con Jean Renoir il film La rgle du jeu (La regola del gioco), pietra miliare della storia del cinema. Lintroduzione della multimedialit costituisce un fil rouge di questo allestimento museale. Particolare suggestione riveste la sala con la ricostruzione di un Corso cittadino, animata dalla proiezione di immagini Belle Epoque relative a Gorizia, Trieste, Vienna e Parigi. Anche nella sezione dedicata al teatro e allabbigliamento da sera, la scenografia si

    avvale di proiezioni di scene tratte da film. A questo grande focus scenografico del nuovo museo, si arriva dopo aver ammirato una serie di vetrine tematiche, disposte lungo un percorso che si snoda a partire da una sezione tessile dedicata alla tradizione della seta nel Goriziano tra Sette e Ottocento per poi focalizzare via via lattenzione sui diversi modi di ornare il tessuto, labito e la persona: dai decori tessuti a quelli stampati o ricamati. Dalle applicazioni di cordoncini o nastri per arrivare ai merletti e ai gioielli. Come si detto, in questa parte del Museo lallestimento assume la forma di un ideale percorso nelle vie di una cittadina mitteleuropea ( Gorizia, ma potrebbe essere Trieste, Lubiana o Vienna) con le belle vetrine da negozio in legno intagliato da cui i pezzi esposti occhieggiano quasi fossero merci in vendita. Lepoca quella a cavallo tra fine Otto e inizi Novecento, ma si sconfina fino agli anni Venti. I pezzi esposti sono abiti Belle Epoque, calzature, cappelli e cappellini, intimo femminile e vari tipi di accessori. I luoghi di provenienza sono Gorizia e Trieste, ma spesso i capi sono stati confezionati altrove: Vienna, Parigi, Praga e Budapest, confermando la natura mitteleuropea delle collezioni del museo goriziano. Alcuni capi, comodati da un privato piemontese, provengono invece da Torino e Milano. E, ancora una volta, da Parigi.

    Museo della Moda e delle Arti Applicate - Musei Provinciali di Gorizia, Borgo Castello 13, Gorizia h 9-19 dal marted alla domenica tel. 0481.533926 [email protected] www.gomuseums.net

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    BRACCIALETTI ROSSI, IL LIBRO

    di Francesca Monti

    Sabato 22 marzo a Milano, presso la Libreria Mondadori di Piazza Duomo, si tenuta la presentazione del libro di Albert Espinosa, Braccialetti Rossi. Il mondo giallo. Se credi nei sogni, i sogni si creeranno (Salani Editore), da cui stata tratta la bellissima serie tv andata in onda su RaiUno. Allincontro era presente lautore, insieme al cantautore Niccol Agliardi che ha firmato la colonna sonora di Braccialetti Rossi.

    Albert Espinosa (autore anche di altri tre romanzi Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te; Se mi chiami mollo tuttoper chiamami; Bussole in cerca di sorrisi perduti) ha parlato del suo libro e della sua storia, e sentirlo raccontare la sua esperienza con grande ironia e positivit stata una lezione di vita per tutti i presenti, ha emozionato, con le sue parole arrivato dritto al cuore, infondendo coraggio e speranza a tutte le persone che si trovano a dover lottare contro la malattia. Nel suo libro, in ventitr capitoli, chiamati scoperte, Albert Espinosa mostra come unire la realt quotidiana ai sogni pi segreti, come trasformare ogni istante di vita, anche il pi cupo, in un momento di gioia. Braccialetti Rossi unautobiografia, parla del periodo della mia giovinezza. Sono stato malato di cancro dai 14 ai 24 anni, in questi dieci anni ho perso una gamba, un polmone e parte del fegato ma, nonostante tutto, quello stato un

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    periodo felice per me. In Braccialetti Rossi racconto quello che ho imparato dal cancro, quello che mi ha insegnato per la vita di tutti i giorni. Sono sempre stato convinto che se credi nei sogni, i sogni si creeranno. Sono stato fortunato, sono passato da una piccola camera dospedale al grande schermo... Braccialetti Rossi un libro ottimista. Molte volte quando cammino per la strada con i pantaloni corti noto che le persone fanno finta di non guardare la mia gamba artificiale, poi appena mi hanno superato si girano a fissarla, allora anchio mi fermo, mi giro, le guardo e chiedo loro perch non mi domandano la mia storia. Avevo tredici anni quando ho perso la mia gamba, sono stato abbastanza fortunato perch ho potuto darle una festa di addio. Seguendo il suggerimento di un medico, la sera prima che venisse amputata ho dato una festa, ho invitato le persone che in qualche modo erano legate alla mia gamba, la ragazza a cui ero solito fare il piedino sotto il tavolo e ho ballato con lei lultimo ballo a due gambe. Non avevo la musica, cos il mio compagno di stanza che era fan del cantante Machn, ha messo il cd con la canzone Esprame en el cielo. Fortunatamente non ho sofferto della sindrome dellarto mancante, forse perch ho dato alla mia gamba un addio cos bello che il suo fantasma scomparso. Volevo donare la mia gamba alla scienza, ma non so per quale motivo non lhanno voluta, cos ho preferito seppellirla, forse sono lunico che con certezza pu affermare di avere un piede nella fossa Quando ero in ospedale il giorno di Natale i giocatori del Barcellona venivano a trovare i bambini e regalavano un pallone firmato a quello che si trovava in condizioni pi gravi, quindi quel giorno restavamo tutti a letto sotto le coperte cercando di apparire pi deboli che mai. Penso che la mia conquista pi grande non sia stata >>

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    sconfiggere quattro tipi di cancro, ma fare la faccia pi malata del mondo per avere il pallone firmato. Penso che lumorismo serva a spianare tutto ed di aiuto in ogni situazione. Ad esempio io ho una gamba artificiale elettronica e quando sono in hotel e c una sola presa elettrica devo decidere se ricaricare lei o il cellularePer me questo un anno speciale, il mio libro in testa alla classifica in Spagna. Quando ero in ospedale ho fatto un patto con i miei amici, ci saremmo divisi la vita di quelli che non ce lavrebbero fatta, avremmo continuato a vivere attraverso gli altri, sostenendoli nella guerra alla malattia. Alcuni di loro sono morti di cancro a quattordici anni, quindi a scrivere questo libro siamo in 4,7, ossia le 3,7 persone di cui ho ereditato la

    vita ed io. Oggi noi portiamo avanti la speranza, i sogni che loro non sono riusciti a realizzare. Niccol Agliardi (v. foto) ha raccontato che quando Albert ha incontrato questa estate i Braccialetti Rossi italiani, ha detto Ecco, ancora una volta la storia si ripete, con gli occhi zeppi di commozione. Dopo la serie spagnola anche quella italiana ha scatenato in Albert questa esclamazione, come per dire ecco la felicit. E stata unesperienza meravigliosa incontrare questestate, in Puglia, i ragazzi protagonisti della serie italiana Ho mostrato loro il mio braccialetto rosso, quello originale dellospedale, e ho visto nei ragazzi tanta felicit, tanta energia, ha proseguito Albert. Poi Niccol Agliardi ha raccontato un altro episodio significativo: Quando eravamo a Roma per la presentazione del libro, Albert andato in piscina a fare i suoi esercizi e ha lasciato a bordo vasca la sua gamba elettronica e i bambini presenti per la prima volta non hanno fatto commenti ma hanno detto: come nei Braccialetti Rossi. Questa credo sia una cosa bellissima. S non stato difficile far credere ai ragazzi che io fossi un braccialetto rosso, perch avevo con me il mio braccialetto originale. Ma la cosa pi importante il cambiamento di atteggiamento che ha detto Niccol. Ho spiegato ai bambini come funziona la mia gamba, in questo modo loro perdono la paura, il rispetto per questo oggetto, ho detto che costa 70.000 euro. Cos loro sono stati intorno alla mia gamba come avvoltoi, a fare la guardia, e dicevano che stavano sorvegliando la mia Porsche, ha detto Albert. Il libro si divide in due parti: la prima di consigli che Albert si sente di dare, la seconda parla di un colore che transita dal bianco del candore fino al rosso della passione, tra questi colori c il giallo amarillo, il suo mondo che fatto di gialli. Litaliano, che una lingua ricchissima, non ha una parola che

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    significa pi di amicizia, meno di amore, un sentimento che si avvicini a tutto ci. Albert ha avuto unintuizione e leggendo il libro il lettore capir benissimo cosa sono questi gialli, ha spiegato Niccol. Tu per me sei un giallo, Niccol, ha affermato Albert, che poi ha proseguito dicendo: I Braccialetti Rossi sono stati dei gialli, i miei amici dellospedale sono stati i primi gialli. La cosa che pi mi fa piacere ricevere ogni giorno dallItalia migliaia di mail di persone che mi scrivono di essere riuscite a trovare i loro gialli. Lessenza del mondo giallo la fiducia verso le cose e le persone che non conosciamo. Ci sono state persone che mi hanno aiutato in ospedale e a cui sono riconoscente. Una delle mie mamme diceva: quando pensi di avere tutte le risposte arriva luniverso e cambia le domande. Ci consigliavano, quando eravamo in ospedale, di non chiederci perch eravamo malati di cancro, perch gli altri non ci capivano, ma di cercare di capire in primis noi stessi, altrimenti non potevamo comprendere gli altri. Tutti questi insegnamenti fanno parte del mondo giallo. C una cosa che non tutti sanno. Il mio film preferito Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti e nella versione catalana il bambino in coma si chiama Roc, in onore del personaggio. Mi sembrava troppo bello che nella versione italiana il bambino si chiamasse Rocco e come in Rocco e i suoi fratelli anche lui avesse i suoi fratelli, i Braccialetti Rossi. Niccol ha poi parlato della serie tv italiana, che ha riscosso un grandissimo successo: Tutti noi abbiamo lavorato con i braccialetti rossi. La grande sensazione era quella di una rivoluzione concettuale, parlare di morte, di malattia in un paese come il nostro abituato allintrattenimento leggero, portare in prima serata il dolore, senza pudore, senza paura di commuoversi, di piangere di fronte alla morte di un ragazzo, scoprire che per una volta non proprio pianto, ma la forza degli altri che commuove. I 'Braccialetti Rossi' italiani sono tutti ragazzi fantastici, Carmine (Leo) in particolare ha unenergia e una forza che si percepisce dallo sguardo, dai suoi occhi; per quanto riguarda Brando (Vale), il suo saper ascoltare gli altri rasenta la perfezione; Pio (Tony) simpaticissimo e quel verso particolare che fa il suo personaggio talmente divertente che si potrebbe trarne una sit com, con protagonista Pio ovviamente; Mirko (Davide) ha interpretato forse uno dei ruoli pi difficili, morire in una serie come questa richiede una capacit interpretativa grandissima; per quanto riguarda Aurora (Cris) lunica ragazza e quindi la difficolt stata quella di stare in un gruppo costituito da soli ragazzi, la sua storia damore non gira soltanto intorno alla scelta tra Leo e Vale ma ci sono anche i suoi problemi legati allanoressia; Lorenzo (Rocco) ha una voce narrante che accompagna la storia in modo magistrale, inoltre stare immobile nel letto per gran parte della storia non facile. Penso che sia un grande successo per Campiotti e per la Rai aver messo insieme

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    un cast cos straordinario, ha aggiunto Albert. La gente quando stavamo in ospedale veniva pochissimo a far visita ai bambini malati di cancro. Solitamente le serie che parlano di ragazzi malati, li rappresentano sempre come tristi, destinati alla morte, cos ho avuto lidea di scrivere una serie che raccontasse la verit, come stavano veramente le cose, perch in ospedale noi ragazzi eravamo felici. Non pretendo di dimostrare che questa mia condizione sia la realt, semplicemente racconto la mia esperienza, 93 serie di chemio e uninfinit di tac, 21 operazioniIl vero successo per quanto mi riguarda non che i miei libri siano stati venduti in altri paesi ma che in Spagna siano aumentate le visite negli ospedali del 40% e che i bambini abbiano imparato a recitare la frase I miei eroi non portano il mantello stellato ma i braccialetti rossi. Io credo sia questo il segreto della serie, che stata venduta in tantissimi paesi, Argentina, Israele, Germania, Cile, ed bello pensare che i bambini malati di cancro abbiano i loro eroi. Ogni settimana quando vado a trovare in ospedale i bambini, ce n qualcuno che mi dice Io sono Leo. Come dicevo prima dallItalia ho ricevuto circa 1000 mail di bambini malati che mi scrivono Io vincer il cancro come ha fatto Leo e per me questa la pi grande felicit in assoluto. Albert ha poi raccontato che apprezza molto Roberto Benigni, perch lo fa ridere tantissimo, che scrive dalle 4 alle 7 di mattina e che la Puglia potrebbe essere una location perfetta per una futura storia, in quanto ha avuto modo di conoscere i luoghi in cui stata girata la serie e gli sembrata una terra magnifica. La parola quindi passata al pubblico che ha posto varie domande allautore, che al termine della presentazione ha firmato le copie del suo libro.

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    I PERTURBAZIONE, LA RIVELAZIONE DI SANREMO

    di Francesca Monti

    Sono stati la vera rivelazione dellultimo Festival di Sanremo, dove hanno portato due brani molto belli, LUnica, che ha riscosso un grandissimo apprezzamento da parte del pubblico e della stampa e si classificato al sesto posto, e LItalia vista dal bar. Hanno allattivo sei album, lultimo dei quali Musica X (Mescal) stato rieditato in versione ampliata in occasione della partecipazione al Festival (i precedenti cinque album sono: Waiting to Happen /36; In circolo, divenuto in breve tempo uno dei classici della musica nazionale tanto da essere inserito nella lista, redatta dal mensile Rolling Stone, dei 100 dischi italiani pi belli di sempre; Canzoni allo specchio; Pianissimo fortissimo; Del nostro tempo rubato). Sono un gruppo pop rock piemontese, di Rivoli, il loro punto di forza lattivit live, infatti ogni loro concerto unico e mai uguale ad un altro, le loro canzoni sono la sintesi perfetta di testi personali uniti a suoni orecchiabili. Loro sono i Perturbazione, cio Tommaso Cerasuolo (voce), Elena Diana (violoncello, pianoforte e cori), Gigi Giancursi (chitarre e voce), Cristiano Lo Mele (chitarre e tastiere), Rossano Lo Mele (batteria); Alex Baracco (basso e cori) e, in questa intervista che ci hanno gentilmente concesso, ci hanno parlato della loro prima esperienza sanremese, del nuovo album Musica X e del loro tour.

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    Siete stati la vera rivelazione del Festival di Sanremo 2014, siete soddisfatti del sesto posto ottenuto alla prima partecipazione?

    Assolutamente soddisfatti, a fare una breve ricerca nel passato solo i La Crus hanno ottenuto il nostro risultato al Festival, salvo il fatto che ancora non venisse dato il premio (quello della Sala Stampa Lucio Dalla, ndr) che stato poi assegnato a noi. Non nascondo che abbiamo sperato nel podio ma va benissimo cos.

    Vi aspettavate un cos grande apprezzamento da parte del pubblico, ma anche della stampa che vi ha assegnato il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla per la canzone LUnica?

    Io devo ammettere di esser rimasto sorpreso dal fatto che addirittura il pubblico ci abbia premiato pi della giuria di qualit (ecco perch speravo nel podio), in fin dei conti noi eravamo i pi sconosciuti e si sa che questa non una condizione favorevole da cui partire. Per quanto riguarda il Premio della Sala Stampa stato altrettanto sorprendente, noi siamo stati spesso molto cullati dalla stampa ma pi per il nostro mood alla L'Italia vista dal bar che non per le nostre cose pi pop e poi eravamo in mezzo a firme di una certa levatura.

    Quali sono state le vostre sensazioni salendo sul palco dellAriston?

    Per dirla con Tommaso, stare sul palco dell'Ariston, in quei giorni deliranti, era l'unico momento e modo per starcene tranquilli e fare quel che sappiamo fare. certamente un palco importantissimo che pu intimorire e sai che (soprattutto nella nostra posizione di esordienti) ti stai giocando la tua chance in 4 minuti scarsi, ma noi siamo fortunati e siamo in sei l sopra, il che aiuta moltissimo.

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    La seconda canzone presentata al Festival, LItalia vista dal bar, descrive un luogo in cui tutti possono essere registi, ma senza giudicare. A questo brano legato un significato politico, vista anche la situazione attuale italiana?

    No, pi che politico direi sociologico. Senz'altro uno specchio della situazione italiana ma non dal punto di vista politico. Spesso al punto di vista politico viene applicato uno sguardo distante, in questo caso vuole invece essere assolutamente empatico: noi siamo in quel bar e lottiamo insieme a tutti gli avventori.

    Nella serata Sanremo Club avete interpretato magnificamente con Viola La donna cannone di De Gregori. Come mai avete scelto proprio questo brano?

    Pi volte in passato avevamo toccato la discografia di De Gregori (da Pezzi di vetro a Viaggi e miraggi), cos ci stato facile pensare a lui quando abbiamo saputo della serata Sanremo Club. La donna cannone una canzone immensa, una delle canzoni d'amore pi belle del nostro canzoniere. Ci sembrava un bell'accoppiamento, una delle canzoni pi conosciute del Festival con il gruppo meno conosciuto.

    Parliamo di Musica X, il vostro sesto album. Da dove avete tratto ispirazione per scrivere i brani contenuti nel disco?

    Quando ci siamo approcciati a Musica X arrivavamo dal nostro precedente disco: Del nostro tempo rubato, disco di 24 tracce, caleidoscopico. Volevamo lavorare nella >>

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    direzione di un disco pi pop, conciso e con un suono pi uniforme. I testi, a cui lavorano di solito Tommaso, Rossano e Gigi, nascono dallo spunto di uno e vengono sviluppati per lo pi in gruppo. Musicalmente invece, su questo disco, abbiamo dato pi importanza all'elettronica, quindi stato abbastanza naturale pensare a Max Casacci come produttore, chitarrista dei Subsonica. Lui ha contribuito molto ad umanizzare il suono, lavorando tanto con campionamenti.

    Nellalbum Musica X sono presenti dei duetti con Erica Mou, Luca Carboni e I Cani. Come sono nate queste collaborazioni? C un cantante con cui vi piacerebbe cantare?

    Le collaborazioni con Erica Mou e Luca Carboni sono

    venute dalle canzoni stesse, entrambi per diverse ragioni erano le voci perfette per cantare i due brani: Erica Mou nei panni di Cappuccetto Rosso e Luca Carboni in quello di padre. Con I Cani, invece, ci conoscevamo: Gigi aveva organizzato un loro concerto e noi avevamo questo elenco da cantare, da cosa nasce cosa...e speriamo che nascano ancora molte collaborazioni in futuro, la nostra lista dei desideri lunghissima e va da Tiziano Ferro a Samuele Bersani.

    Da cosa deriva il nome della vostra band Perturbazione?

    I Perturbazione nascono sui banchi del Liceo. Ai tempi Rossano e Tommaso fecero una foto in gita sotto la pioggia. Il fratello di Tommaso disse potreste fare un gruppo e chiamarvi Perturbazione, era il tempo dei Negazione, Contrazione ed un sacco di altri gruppi punk col suffisso -zione.

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    Siete stati ideatori e protagonisti di due grandi spettacoli teatrali: Concerto per disegnatore e orchestra e Le citt viste dal basso. E unesperienza che pensate di ripetere?

    Per noi questi progetti sono vitali, amiamo fare dischi e portarli in tour ma riuscire a realizzare spettacoli particolari e ad hoc sempre una boccata d'aria fresca. Abbiamo anche risuonato interamente La buona novella di Fabrizio De Andr per il quarantennale dalla sua uscita, abbiamo sonorizzato il primo film su Maciste in occasione

    del suo restauro.

    Il 14 marzo partito il vostro tour, che si aperto con la data di Verona, al Winter Garden presso il Crowne Plaza. Potete anticiparci qualcosa a riguardo?

    Continueremo a portare noi stessi, pare sia una delle cose che sappiamo fare meglio.

    Un saluto ai nostri lettori de Il Popolo Veneto

    Grazie per averci letto e speriamo di vedervi il 18 aprile a Treviso allHome Rock Bar. Sapremo ripagare la vostra attenzione.

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.39

    UN AMORE COSI GRANDE, INNO AZZURRO

    Un amore cos grande un amore cos tanto caldo dentro e fuori intorno a noi un silenzio breve e poi la bocca tua si accende, si accende unaltra volta. La nuova versione dei Negramaro di Un amore cos grande, uno dei classici della canzone melodica italiana, scritta nel 1976 da Guido Maria Ferilli, diventata cavallo di battaglia del Reuccio Claudio Villa, sar la colonna sonora della Nazionale di calcio italiana ai Mondiali di Brasile 2014,

    in calendario dal 12 giugno al 13 luglio. Liniziativa coinvolge anche la Federazione Italiana Giuoco Calcio e Radio Italia, partner della FIGC. I proventi derivanti da Un amore cos grande saranno devoluti per la ricerca sulla SLA e sulla sclerosi multipla. La formazione salentina, capitanata da Giuliano Sangiorgi, porter in giro per lItalia dal 5 al 26 luglio, un minitour estivo che si chiamer proprio Un amore

    cos grande. In attesa di ascoltare questa nuova versione della famosa canzone, incrociamo le dita, sperando che i Negramaro possano portare fortuna alla Nazionale come successo ai Pooh, autori di Cuore Azzurro, inno italiano ai Mondiali di Germania 2006, che si conclusero con il quarto titolo iridato e con capitan Cannavaro che alzava la Coppa del Mondo al cielo di Berlino.

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.40

    IL VALORE ARTISTICO DELLA MUSICA

    Intervista di Francesca Monti con Frankie hi-nrg mc

    E' un bravissimo rapper, ha allattivo sei album, lultimo dei quali Essere Umani uscito lo scorso 20 febbraio, autore di alcuni dei rap pi importanti della musica del nostro Paese, come "Fight da Faida" (votata come Miglior Canzone Rap della Storia della Musica Italiana), "Potere alla Parola", "Libri di sangue", "Autodaf", Raplamento"; il suo brano "Quelli che benpensano" (1997) ha vinto il Premio Italiano della musica come "Canzone dell'Anno", ha scritto ed eseguito brani per artisti italiani come Fiorella Mannoia, Raf, Mimmo Locasciulli e internazionali come RZA (Wu-Tang Clan) e Nas, ha partecipato due volte al Festival di Sanremo, nel 2008 con "Rivoluzione" e nel 2014 con Un uomo vivo e Pedala. Lui Frankie Hi-Nrg Mc, al secolo Francesco Di Ges e in questa interessante intervista ci ha parlato del suo nuovo album, della situazione attuale della musica, della sua seconda partecipazione a Sanremo e del suo tour che partir prossimamente.

    Frankie, lo scorso 20 febbraio uscito il tuo nuovo album, Essere umani, il primo con letichetta indipendente Materie Prime Circolari. Come mai hai scelto questo titolo?

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.41

    Il titolo dellalbum riprende quello di una canzone contenuta nel disco ma rappresenta anche un monito, una speranza, un incoraggiamento, unesortazione rivolta a tutti. Essere umani significa agire avendo presente di essere in relazioni umane con il resto del mondo, con lempatia necessaria per meglio comprendere le reazioni, gli accadimenti, le persone con le quali ci si trova ad interagire. Questa secondo me la chiave per riuscire a fare uno scatto, socialmente parlando, e agire attentamente. Prima di pretendere di dire o di fare qualcosa fuori, fondamentale riuscire ad individuare quello che abbiamo dentro di noi, ci che non ci piace, che

    magari esattamente quello che non ci piace degli altri ma che non riusciamo o non vogliamo vedere.

    Le sette tracce molto intense del tuo nuovo disco hanno unimpronta sociale ma anche autobiografica. In particolare Un uomo vivo, presentata a Sanremo, dove parli dei luoghi in cui le emozioni rivivono dei dettagli, una canzone prettamente autobiografica

    Infatti, un percorso che ho voluto fare proprio perch bisogna guardarsi dentro, anche per capire meglio quello che c fuori.

    Guardando quello che c fuori, come vedi la societ italiana attuale e in particolare cosa ne pensi della situazione del tuo campo, quello della musica?

    In generale siamo una nazione in cui c sempre una minor propensione a far gruppo e una maggior inclinazione a fare branco, o gregge, a seconda che si sia attivi o passivi. Nellambito squisitamente musicale, rispetto a venti anni fa, oggi si vendono molti meno dischi, perch culturalmente non si lavorato rispetto allo spingere le persone a considerare il lavoro dei musicisti, ma si pu parlare anche dei registi, degli attori, delle arti che esistono in funzione della propria riproducibilit. Progressivamente, siccome larte riproducibile, il concetto che passato stato prenditene una copia, non star l a spendere soldi per comprare un tal libro, un tal disco o per andare a vedere un film. Oggi molto pi facile fruire di musica senza spendere un soldo, in maniera in alcuni casi considerata legale, in altri illegale, ma non questo il problema, mi farebbe piacere che ci fosse una questione etica, che le persone nel momento in cui stimano e rispettano un cantante, tanto da ascoltare le sue canzoni tutto il giorno, decidessero di pagare quellartista per le musiche che ha fatto. Non premiare quel cantante, perch si premia qualcuno che partecipa ad esempio a un concorso. Qui invece si tratta di una persona che ha lavorato, che ha ideato, che sta proponendo, perdonami la brutalit, la propria merce, il proprio prodotto. Spingere la gente ad andare a comprare il disco dellartista che piace, ad

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.42

    andare al cinema a vedere un determinato film, quello sarebbe un bel passo avanti, anche perch oramai il pretesto che la musica costa tanto non ce lha pi nessuno.

    Tu sei il decano dei rapper italiani, cosa ne pensi dei giovani rapper che sono usciti negli ultimi anni?

    Ce ne sono alcuni bravi, altri meno bravi. Rocco Hunt, ad esempio, secondo me ha meritatamente vinto la sezione Giovani del Festival di Sanremo 2014.

    Questanno sei tornato per la seconda volta al Festival di Sanremo. Rispetto alla prima partecipazione nel 2008 le emozioni sono state le stesse?

    Lemozione stata uguale, la tranquillit con cui sono salito sul palco no, perch in pi della scelta di presentarmi con la mia etichetta Materie Prime Circolari, avevo tutta una serie di motivi per poter essere pi tranquillo, a posto, cosciente che tutto quello che doveva essere fatto era stato fatto e bene.

    Nella serata Sanremo Club hai duettato con Fiorella Mannoia in Boogie di Paolo Conte, avete in programma una nuova collaborazione o un futuro progetto insieme?

    Non abbiamo in programma nulla, ma in futuro qualcosa con Fiorella salter fuori, anche soltanto per il piacere di giocare insieme che ci contraddistingue e penso sia stato evidente nella serata Sanremo Club.

    Tra poco partir il tuo tour

    Esatto. Prossimamente partir un tour basato su festival e rassegne estive, poi in autunno ci sar una tourne nei club strutturata come uno spettacolo.

    Nel recente passato hai preso parte come attore ai film Viva lItalia di Massimiliano Bruno, Il pi grande di tutti di Carlo Virz, Paz! di Renato De Maria. E unesperienza che ti piacerebbe ripetere?

    Molto volentieri. Ho avuto sempre la fortuna di lavorare con registi che mi piacciono, che stimo, che rispetto, ultimamente con Massimiliano Bruno e Carlo Virz, in passato con Renato De Maria. E unesperienza che mi piacerebbe rifare e spero che mi ricapiti in futuro.

    Foto by: 1-3) Alfonso Catalano - Agenzia SGP e 2) Carolina Galbignani

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.43

    CANZONI CHE PARLANO DI DOLORE E SPERANZA

    Intervista di Francesca Monti con Dante Brancatisano

    Protagonista della nostra intervista un bravo cantante e scrittore, ma anche un uomo coraggioso che nonostante sia stato vittima di un caso di malagiustizia, riuscito a non arrendersi durante gli anni trascorsi in carcere da innocente e a tornare a vivere, soprattutto grazie alla musica, la sua grande passione: lui Dante Brancatisano. Dante ha iniziato la sua carriera musicale giovanissimo come voce, chitarra e compositore del gruppo "I Pitagorici", con cui ha inciso due album prima di intraprendere, nel 1998, la strada da solista con il disco "Il Mio Grido", una produzione americana che ha portato in tour in America e in Australia. Dal 1999 al 2002 ha partecipato come protagonista ed organizzatore ai concerti in favore di Telethon nelle piazze del sud. Nel 2003, a seguito dellarresto, Dante stato costretto ad interrompere la sua carriera artistica, ma non ha smesso di scrivere. Cos nata Piccola Nomade, eseguita dallartista durante la reclusione, in apertura ad un'esibizione dei Pooh nel carcere di Bergamo. Uscito di prigione si trasferito in Ticino dove ha fondato la Eden Music, etichetta discografica indipendente con cui produce se stesso e numerosi altri artisti, e ha aperto la scuola Il Villaggio della Musica per dare ai giovani la possibilit di formarsi artisticamente. Dante ha scritto il libro autobiografico Storia straordinaria di un uomo ordinario (Vololibero Edizioni

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.44

    e Distribuzione Libraria CdA), nel quale il cantante, che si sempre dichiarato innocente e che oggi un uomo libero, racconta la terribile esperienza del carcere, che lui definisce un caso di malagiustizia. Con un linguaggio diretto, lautore ripercorre le nebulose vicissitudini giudiziarie e gli incontri avvenuti dall 8 aprile 2003, quando venne arrestato con laccusa di essere il nuovo capo emergente della Ndrangheta a Milano. Dante ha anche pubblicato un nuovo album, Via Gleno (Eden Music),dal nome del carcere di Bergamo, in cui mette in musica e parole i momenti e le emozioni vissute durante i tre anni di reclusione. Lalbum vanta la collaborazione di grandi musicisti del panorama musicale italiano: il batterista Alfredo Golino (che ha collaborato con Elisa, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, De Gregori e molti altri), Andrea Braido (per lungo tempo chitarrista di Vasco Rossi, ha lavorato anche con Patty Pravo e Mina) alla chitarra e al basso e Andrea Innesto (membro storico della band di Vasco Rossi) al sax. In questa intervista che ci ha gentilmente concesso, Dante ci ha parlato

    della terribile esperienza del carcere, del suo libro autobiografico Storia straordinaria di un uomo ordinario e del suo nuovo, bellissimo disco Via Gleno.

    Dante, da poco uscito il tuo nuovo disco Via Gleno, in cui racconti in musica la terribile esperienza vissuta. Nei testi delle tue canzoni non traspare per rabbia o rancore, nonostante lingiustizia che hai subito

    Infatti, un disco che racchiude tanta sofferenza, tanta solitudine e la voglia di ritornare a vivere.

    Il tuo nuovo album vede la presenza di grandi musicisti del rock italiano. Com nata questa collaborazione?

    Siamo amici da sempre e loro ci tenevano a collaborare, credo che tutti ci abbiano messo del loro. Il prodotto per noi bellissimo, speriamo arrivi alle persone.

    E uscito nelle librerie il tuo libro Storia straordinaria di un uomo ordinario. Qual il messaggio che vorresti arrivasse ai lettori?

    Che questa storia assurda pu capitare ad ognuno. Una mattina un PM decide di sradicarti la vita e tu non puoi fare nulla. necessaria una giusta riflessione su com attualmente la giustizia e quella che invece dovrebbe essere, per tutti.

    Dove hai trovato la forza per resistere in carcere, sapendo di essere innocente?

    Lho trovata appunto sapendo di essere innocente, la forza e la rabbia di lottare giorno per giorno contro questa enorme ingiustizia subita.

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.45

    Quanto stata importante la musica nei tre anni e 25 giorni passati in Via Gleno?

    stata tutto, volavo oltre quelle maledette sbarre con la fantasia, il mio corpo era imprigionato ma la mia fantasia no.

    Qual stata la prima cosa che hai fatto quando finalmente sei tornato libero?

    Mi sono fermato appena fuori dal carcere respirando e assaporando la libert.

    Credi ancora nella giustizia e nello Stato?

    I fatti parlano da s, credo in Dio e nella fede che ho.

    Quando e come hai iniziato a cantare?

    Avevo la passione da sempre, da piccolo strimpellavo la chitarra e canticchiavo, poi ho iniziato a far seriamente con i Pitagorici.

    Attualmente abiti a Lugano. Non hai nostalgia della tua terra dorigine, la Calabria?

    La mia terra rester sempre nel mio cuore, vi sono nato e cresciuto, ma bella e maledetta.

    A Lugano hai fondato il Villaggio della Musica. Com nata lidea di dar vita a questa scuola per giovani artisti?

    nata per far s che tantissimi giovani artisti si potessero confrontare e potessero seguire un percorso formativo completo.

    Hai in programma un tour?

    No, al momento sono di nuovo in studio per un nuovo progetto discografico che dovrebbe uscire a fine Marzo.

    Un saluto ai nostri lettori de Il Popolo Veneto

    Ciao a tutti, grazie per la vostra attenzione e spero che la mia musica possa regalarvi emozioni.

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.46

    SINIGALLIA: SIAMO SCHIAVI DEL TEMPO

    Intervista di Francesca Monti con Riccardo Sinigallia

    E un cantautore straordinario, capace di emozionare e di far riflettere con le sue splendide canzoni, ha preso parte allultimo Festival di Sanremo con i brani Prima di andare via e Una rigenerazione, il 20 febbraio scorso uscito il suo terzo album da solista, Per tutti, otto anni dopo Incontri a met strada, disco che ha riscosso un grandissimo apprezzamento. Lui Riccardo Sinigallia e in questa intervista che ci ha gentilmente concesso ci ha parlato del suo nuovo album, dellesperienza sanremese e dei suoi prossimi progetti.

    Riccardo, iniziamo parlando del Festival di Sanremo, al quale hai preso parte per la prima volta da solista, dopo la partecipazione nel 2000 con i Tiromancino e il secondo posto nella sezione giovani con il brano Strade. Quali sensazioni hai provato cantando sul palco dellAriston?

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.47

    Le stesse di allora. Dal punto di vista fisico e psicologico, coincidono pi o meno con quelle che ogni cantante racconta dopo essere stato a Sanremo. Ma quest'anno avevo un bagaglio pesante e una responsabilit diverse, quindi ero ancora pi emozionato e felice rispetto al 2000. Anche perch stato ancora pi gratificante essere presentato da solista su un palco cos importante, per questo sono molto riconoscente a Fabio Fazio e a tutta la commissione artistica per avermi invitato.

    Pensi che il Festival sia ancora unimportante vetrina per la musica dautore italiana?

    Credo che sia l'unica grande vetrina popolare. Ci sono molti altri festival e rassegne, anche di qualit superiore per quel che riguarda la canzone d'autore, ma sono meno seguite e purtroppo - anche per mancanza di coraggio a volte - non riescono a rappresentare una reale alternativa al Festival di Sanremo.

    Da dove hai tratto ispirazione per scrivere Prima di andare via, bellissima canzone che ha riscosso un grande successo?

    Ti ringrazio per il 'bellissima'; una canzone che esiste grazie all'ispirazione di due persone diverse in due momenti diversi: Filippo Gatti, che ha condiviso con me il testo, mi aveva affidato uno scritto su cui negli anni ho lavorato e, musicando l'incastro fra le mie e le sue parole, uscita la canzone.

    Il 20 febbraio uscito il tuo nuovo album Per Tutti, il primo con letichetta Sugar Music. Come mai hai scelto questo titolo?

    Perch nella mia testa chiude una trilogia immaginata da sempre in cui c' il mio percorso, da me verso l'ascoltatore. Il primo album Riccardo Sinigallia uscito nel 2003 era l'espressione delle mie pi viscerali composizioni; Incontri a met strada tre anni dopo rappresentava invece il mio autoinvito al compromesso; questo titolo Per tutti esprime, infine, una specie di bisogno di attenzione nei confronti dell'ascoltatore, come a risolvere - almeno con me stesso - ogni possibile quesito sulla complessit pi o meno volontaria del mio modo di scrivere.

    Nel tuo nuovo album, c un filo conduttore che lega tutti i brani contenuti, ed il tempo attorno al quale organizziamo tutta la nostra vita

    Si, mi sono accorto che il tempo - come altre convenzioni e organizzazioni sociali - uno dei riferimenti principali nei testi, ma anche uno dei principali nodi e ingarbugliamenti della

  • musica IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.48

    produzione artistica. Nell'atto della scrittura, nella performance e in fase produttiva il rapporto con il tempo della canzone, il tempo dell'ascolto, il tempo della scrittura e dell'esposizione alla base della buona riuscita della canzone. La tecnologia ha esaltato nel bene e nel male le risposte alle nostre esigenze pi razionali, spingendoci a trascurare spesso gli aspetti meno immediati e apparentemente meno utili. Ci ritroviamo schiavi del tempo che noi stessi imponiamo alla nostre canzoni e alla nostra vita. Questo ci fa perdere di vista il senso originale e il vero motivo per cui compiamo una determinata azione, o componiamo un'opera di qualsiasi tipo.

    Nella canzone Per tutti esprimi la tua opinione sul mondo musicale. Pensi sia possibile oggi andare in controtendenza, arrivando comunque ad un pubblico ampio, senza per snaturarsi?

    Se pensassi che non fosse possibile cambierei attivit, questo non significa che sia facile o che effettivamente potremmo gi essere in un punto di non ritorno, ma sento ancora il bisogno di provarci.

    Nel corso della tua carriera hai collaborato con tanti artisti, ce n qualcuno, italiano o internazionale, con cui ti piacerebbe cantare?

    Ci sono moltissimi artisti sia in Italia che all'estero che stimo profondamente, alcuni di loro sono stati dei riferimenti per me, penso a Paolo Conte, De Gregori e tanti altri anche pi vicini a me anagraficamente, ma non penso con disinvoltura a collaborare con loro. Per quanto sarebbe sicuramente un'esperienza fantastica cantare o lavorare con un artista che amo, credo che mi procurerebbe anche un certo imbarazzo e che probabilmente ci sono delle piccole certezze che non ho voglia di mettere in discussione.

    Parlando di collaborazioni, nella serata Sanremo Club hai cantato Ho visto anche degli zingari felici di Claudio Lolli, insieme a Laura Arzilli, Marina Rei e Paola Turci. Ti piacerebbe riproporre questa squadra in un tour?

    Sarebbe fantastico.. Un giorno spero che sia possibile organizzare un tour con loro.

    Quali sono i tuoi prossimi progetti?

    C' il tour Per Tutti che stiamo cominciando ad allestire, c' un nuovo album dei deProducers che sto registrando con Max Casacci, Vittorio Cosma e Gianni Maroccolo, e sempre coi deProducers la colonna sonora di Italy in a day di Gabriele Salvatores. Questo riguarda il prossimo futuro.

    Un saluto ai nostri lettori de Il Popolo Veneto

    Un caro saluto ai lettori de Il Popolo Veneto, ci conosciamo poco, lo so Da parte mia tutta la voglia di incontrarvi presto. Grazie!.

  • cinema IL POPOLO VENETO N.08/2014 PAG.49

    FABIANA LUPO: SE LA GRANDE BELLEZZA

    E IN ITALIA PERCHE NON CI CREDIAMO?

    di Luigi Pandolfi

    Incontriamo la giovanissima Fabiana Lupo, regista calabrese, autrice del corto "Ballata a cinque strofe", giunto allultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Light Market. Fabiana Lupo autrice anche del documentario "Dentro/Fuori" (2008), vincitore del primo premio al Festival Bizzarri (Sezione Media ed Educazione) e del lungometraggio "Distanze", che ha visto la partecipazione di Vito Annicchiarico (Il piccolo Marcello in "Roma Citt Aperta"), vincitore assoluto al Corto Corrente Film Festival 2010. Dopo la partecipazione ad alcuni importanti festival del panorama nazionale ed internazionale, tra cui Milano Film Festival 2011 (Salon de refuss), per la prima nazionale del corto, Festival di Clermont-Ferrand 2012 (Marchdu film court) e Festival di Cannes 2012 (Short Film Corner), Fabiana Lupo ormai da considerarsi una delle promesse della nuova cinematografia italiana.

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