il trasporto aereo delle merci · de-hubbing alitalia e cessazione alitalia cargo e cargoitalia ......
TRANSCRIPT
1
IL TRASPORTO AEREO DELLE MERCI
Quantità trasportate e voli disponibili nell’aeroporto di MalpensaLe attività operative per il trattamento delle merci in aeroporto
2
IL TRASPORTO AEREO DELLE MERCI
PARTE I°Quantità trasportate e voli disponibili nell’aeroporto di Malpensa
3
Il 2010 ha visto una ripresa del settore del trasporto aereo dopo la crisi – il cargo ha anticipato e amplificato la ripresa
Evoluzione del traffico a livello mondiale [% yoy] Commenti
• Il 2009 è stato l'anno peggiore per il settore del
trasporto aereo dal dopoguerra: traffico passeggeri
-3,5%, merci -10.1% rispetto al 2008.
• Il 2010 è iniziato in forte ripresa per il cargo:
Malpensa +26,6% sui volumi 2009 (valori analoghi
a quelli precedenti la crisi ed il de-hubbing AZ).
• Per il 2011, IATA prevede un ulteriore recupero in
termini di domanda (+5% circa per passeggeri e
merci), ma con yeld ancora fermi.
Fonte: IATA, rassegna stampa
4
Nel 2010 il mercato Italiano, trainato dalla crescita di Malpensa, risulta in netta ripresa
19,7
-15,4
-9,8
7,8
26,6
-17,3-14,3
16,2
10 vs. 0909 vs. 0808 vs. 0707 vs. 06
1) I volumi non includono traffico postale e “aviocamionato”
Fonte: Assaeroporti
Italia Malpensa
De-hubbing Alitalia e
cessazione Alitalia
Cargo e CargoItalia
Evoluzione traffico merci avio-trasportate1)
[% tons yoy; 2006-2010]
Market share aeroporti
Italiani [2010]
26
(3,2%)
Venezia 37
(4,6%)
Bologna Altro
29
(3,6%)Bergamo106
(13,1)
Roma
172
(21,3%)
Milano438
(54,2)
Totale merci aviotrasportate in
Italia:
807.940 tonnellate
Nel 2010 MXP si colloca al terzo posto in Europa
per crescita sul 2009 (dopo Liegi e Monaco)
5
I dati statistici sulle esportazioni confermano la centralità della “catchment area” di Malpensa come motore del sistema logistico nazionale
Fonte:
LA CAPACITÀ AEREA A SUPPORTO DEL SISTEMA PRODUTTIVO
Commenti
• L’Italia mostra un’apertura verso i paesi
extra-Ue maggiore rispetto alla media
dell’Unione: nel 2009 il 7,6% dei flussi di
esportazioni intra-Ue e l’11,3% delle
esportazioni dei paesi Ue verso il resto del
mondo.
• il Nord nel suo complesso dà origine a circa
tre quarti del flusso totale dell’export
italiano
• In Lombardia e nelle principali regioni del
nord-est il rapporto tra la quota percentuale
di export e la quota percentuale di prodotto
interno lordo (il c.d. “grado di apertura”), si
aggira intorno all’ 1,4 (es. Lombardia: PIL
=20,4%, Export =28,2%)
6
Le statistiche CASS mettono in luce le potenzialità del mercato italiano dell’air cargo ai fini dello sviluppo di Malpensa
Fughe merci verso altri Hub Europei ['000 tons;
2010]Spesa CASS1) – Ranking Europeo [EUR Mio.]
1) Cargo Accounts Settlement Systems: Sistema IATA utilizzato da Compagnie Aeree e Agenti Merci per la riscossione e il pagamento dei noli aerei
Fonte: IATA, Assaeroporti
61,4
68,7
140,0
143,6
155,4
245,3
252,1
306,7
504,8
690,7Germania
Francia
UK
Svizzera
Italia
Belgio
Svezia
Olanda
Spagna
Turchia
LA CAPACITÀ AEREA A SUPPORTO DEL SISTEMA LOGISTICO
LIN
540
1.200
Aviocamionato
45%
Mercato già servito
55%
660
Altri aeroporti
208
19
MXP
433
Mercato totale Nord Italia
7
Nel 2010 Milano si conferma tra i principali sistemi aeroportuali in Europa per merci trasportate
Fonte: ACI Europe
1.985
275303308373431438475
640644705
1.512
1.780
2.2792.366
CDG3 LON AMS LUX CGN LGG IST MIL BRU MAD ZRH MOW MUC AltriFRA2
Traffico merci avio-trasportate sui principali sistemi aeroportuali Europei1) ['000 tons; 2010]
1) I volumi non includono i volumi di posta e avio-camionato
2) Include FRA e HHN
3) Include CDG e ORY
8
L’impegno di SEA ha portato a MXP, tra il 2009 e l’inizio del 2011, sette nuovi Vettori e 39 nuove frequenze settimanali “all cargo”
Incremento frequenze e destinazioni cargo a MXP
Inizio VettoreIncrement
o
frequenze
Destinazi
oniFebbraio
2009
Cargolux +1 New York
Lufthansa Cargo (*) +2 Chicago/New York
Cathay Pacific +3 Hong Kong
Giugno
2009
Cargolux Italia +3 Dubai/Hong Kong/Baku
Air Bridge Cargo +2 Moscow
Korean Air +1 Seoul
Agosto
2009China Cargo +1 Shanghai
Settembre
2009
+2 Almaty/Hong KongNew Cargoitalia
+1 TokyoNippon Cargo Airl.
+1 Dubai/Hong Kong/BakuCargolux Italia
+3 Shanghai/BeijingAir China Cargo
+2 New York/TorontoNew Cargoitalia
Novembre
2009
+2 Riyadh/JeddahSaudi Arabian Airl.
+1 IstanbulTurkish Airlines
+2 SeoulAsiana Airlines
+1 MadridIberia
Fonte: SEA
INCREMENTARE LA CAPACITÀ AEREA
(*) Voli sospesi nel dicembre 2009
Inizio VettoreIncrement
o
frequenze
Destinazi
oniFebbraio
2010
Marzo
2010
Luglio
2010
Settembre
2010
Novembre
2010
Febbraio
2011
Marzo 2011
Cargolux Italia
New Cargoitalia
New Cargoitalia
New Cargoitalia
New Cargoitalia
Asiana Airlines
Air China Cargo
New Cargoitalia
+1
+1
+1
+1
+1
+2
+1
+1
+1
Johannesburg
New York/Chicago
Dubai/Hong Kong
Sharjah/Hong Kong
Almaty/Shanghai
Seoul
Shanghai/Beijing
New York/Atlanta
Qatar Airways Doha
Aprile 2011 +1 IstanbulTurkish Airlines
Nuovi Vettori all Cargo
9
INCREMENTARE LA CAPACITÀ AEREA
Queste iniziative hanno portato ad un significativo incremento della capacità “all cargo”
Fonte: SEA
GRAZIE A QUESTI SVILUPPI, NEL 2011 A MALPENSA OPERANO SETTIMANALMENTE CIRCA
170 VOLI CARGO (arrivi + partenze)
OLTRE 90 DESTINAZIONI SERVITE CON
TRAFFICO MERCI, DI CUI 30
CON VOLI “ALL CARGO”
10
Le linee politiche del Piano Nazionale della Logistica evidenziano l’importanza e la specificità del trasporto aereo delle merci
Fonte: IATA, Assaeroporti
IL PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA ED IL TRASPORTO AEREO
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Consulta Generale per L’autotrasporto e per la Logistica
Il Presidente
Le Linee Politiche del Piano Nazionale della Logistica
(bozza non corretta)
2 Dicembre 2010
Con le integrazioni dopo il dibattito in Consulta del 2.12.2010
“Il trasporto aereo rappresenta, in termini di quantità, il 2-3% delle merci
movimentate, ma rappresenta anche il 35% in termini di valore”
“Il contributo del trasporto aereo al nostro PIL è pari al 50% della quota che si
registra nei Paesi più competitivi”
“Puntare a recuperare quella metà di cargo aereo che oggi utilizza scali
europei”
Alcune linee politiche di indirizzo:
• Trasporto aereo: una sperimentazione da “FOB” a “CIF” con estensione agli
altri settori di trasporto
• Creazione di slot solo per i vettori cargo che esulino dai contingenti
bilaterali attualmente esistenti per i passeggeri
• Accelerazione del programma di e-customs, favorendo la realizzazione
dello sportello Unico Doganale anche in aeroporto
• Consentire la libera circolazione dei veicoli per il servizio di trasporto per le
merci in ingresso e uscita dagli aeroporti
• Sostegno al monitoraggio degli standard di sicurezza e di qualità indicati
11
IL TRASPORTO AEREO DELLE MERCI
PARTE II°I processi operativi per il trattamento delle merci in aeree
(ovvero: quanto lavoro c’è dietro una spedizione aerea)
12
#0 - Decisione
13
13
#1 - Preparazione spedizione
14
#2 - Ritiro
Lo spedizioniere manda un
autotrasportatore a ritirare il
carico e lo porta presso il suo
magazzino in attesa poi di
portarlo in aeroporto…
15
#3 - Scelta vettore
Nel frattempo, saputo il carico, lo
spedizioniere chiama i vettori
aerei che servono l’Italia e chiede
una quotazione e la disponibilità…
Tipo divolo
Diretto
Indiretto
All cargo
Misto
Volo indiretto
Aviocamionato
• Volo diretto = atterra
direttamente in Italia
• Volo indiretto = con carico e
scarico in un aeroporto
intermedio
•Volo all cargo = volo che porta
solo merce
• Volo misto = volo passeggeri,
che porta merce in stiva (insieme
ai bagagli)
16
16
Dettaglio
B747F = versione “freighter” = “all cargo” del noto B747
Da MXP, NCA ha 4
voli settimanali da
Malpensa (MXP) per il
Giappone, tutti con
B747F
Peso max al decollo = 385 tons
Carico utile = 106 tons max (*)
Volume utile = 778 M3
Due ponti (upper, H max = 305 cm; lower H max = 164 cm)
(*) Capacità reale: quella che resta dopo aver imbarcato carburante per raggiungere l’aeroporto di
destinazione e due aeroporti alternativi [nota: nei voli misti la priorità solita è 1) carburante,
2)passeggeri, 3) bagagli, 4) posta, 5) merce]
#3 - Scelta vettore
17
SINGAPORE – (27.01.2004). E’ stata varata a Singapore la nave OOCL Rotterdam. E’ la più grossa porta container del mondo. Registrata a Hong Kong, e’ stata ordinata dalla OOCL, società di navigazione appartenente allo Chief Excutive di Hong Kong Tung Chee Hwa. La nave puo’ portare 8.063 teu (containers da 20 piedi). Giusto per dare l’idea delle dimensioni e’ lunga 3 volte e mezzo un campo di football e larga quanto la lunghezza di una piscina olimpionica. Il volume trasportabile è di circa 330.000 M3
il che significa, per chi non ha voglia di mettersi a far di conto:
1 NAVE = 425 AEREI B747F
se poi vogliamo farci del male, allora consideriamo che:
AEROPORTO DI MALPENSA: merce trattata 2010 = 420.000 tonnellate ca.
PORTO DI GENOVA: MERCE TRATTATA 2010 = 55.000.000 tonnellate ca.
(a titolo di confronto)
#3 - Scelta vettore
18
#4 - Compilazione AWB
Per poter viaggiare, la merce, come il passeggero, ha bisogno di un
“biglietto” di viaggio
Questo titolo di viaggio si chiama “lettera di vettura aerea”
(in linguaggio Internazione Air Waybill)
La lettera di vettura rappresenta il contratto di trasporto, contiene tutti i dati
identificativi della merce e definisce le condizioni applicate dal Vettore
Lo spedizioniere, nel caso in cui sia anche un AGENTE IATA, compila la AWB
in tutte le sue parti. Gli Spedizionieri con non sono Agenti IATA devono chiedere
l’emissione della lettera di vettura ad un General Sales Agent (una sorta di Agenzia
Viaggi per le merci)
La lettera di Vettura aerea (il “biglietto” di viaggio per le merci)
19
LTA
lettera trasporto aereo
AWB
air way bill
I documenti di viaggio
La lettera di Vettura aerea (il “biglietto” di viaggio per le merci)
20
20
• Lo spedizioniere può raggruppare la nostra spedizione con quelle di altri clienti per la
stessa destinazione, per avere un nolo più favorevole con il vettore e per sua comodità.
• Nasce una nuova spedizione (consolidata, spedizione “MASTER”) per la quale si
compilano delle serie di HAWB (sottopolizze).
#5 - Consolidamento
Il consolidamento delle merci o “groupage”
21
House Manifest (elenco sottopolizze)
I documenti di viaggio
Il manifesto delle sotto- polizze
22
#6 - Consegna a vettore (o al suo
handling agent)
Lo spedizioniere invia in aeroporto la
merce che ha nel suo magazzino e la
consegna (coi documenti!) al vettore
in tempo per il volo prenotato.
La consegna avviene ad un
terminalista aeroportuale (“handler”),
che agisce in nome e per conto del
vettore .
Per la merce accettata, l’ Handler esegue le attività di:
1 - Controllo visivo in accettazione (stato merce)
2 - Controllo documenti (stato doganale)
3 - Coerenza merce - documenti
4 - Controllo con prenotazioni
5 – Controlli di sicurezza (RX, EDS, ETDS, cani, ispezione…)
6 - Stoccaggio temporaneo (attesa volo)
23
“Borderò”
o
“distinta di
consegna”
La distinta di consegna in aeroporto
#6 - Consegna a vettore (o al suo
handling agent)
24
#7 – Controllo merce
TUTTA LA MERCE INTRODOTTA IN MAGAZZINO DEVE ESSERE
CONTROLLATA MINUZIOSAMENTE.
La spunta della merce deve essere fatta attentamente
per verificare la corrispondenza tra quanto indicato sulla
documentazione (borderò, cargo manifest e elenchi sottopolizze)
e la merce realmente arrivata oltre che per verificare
lo stato dei colli al momento dell’introduzione in magazzino.
Queste operazioni sono fondamentali perché ogni
mancata segnalazione di anomalie sullo stato della merce
comporta una assunzione di responsabilità per MLE.
Particolare attenzione deve esser riservata ai seguenti aspetti:
A. Controlli sulle etichette
B. Controlli di sicurezza
C. Controlli sulla merce pericolosa
25
25
NEL CONTROLLO FARE ATTENZIONE ALLE ETICHETTE
sono la “carta d’identità” delle merci e l’unico mezzo per riuscire ad identificare la
spedizione; possono inoltre fornire utili informazioni in merito alla tipologia della merce
ed alle istruzioni per la manipolazione.
I controlli effettuati sulle etichette devono riguardare
soprattutto la corrispondenza dei dati della LTA (AWB) con
quelli riportati sul cargo manifest o sull’elenco delle
sottopolizze (o HAWB).
Fare inoltre molta
attenzione a tutte le
etichette presenti sui colli,
non solo a quelle con i
numeri.
#7 – Controllo merce
L’etichettatura
26
ALL’ATTO DELL’INTRODUZIONE DI MERCE IN MAGAZZINO, SI DEVE PRESTARE LA MASSIMA
ATTENZIONE AL SUO STATO, AL FINE DI RISCONTRARE LA PRESENZA DI EVENTUALI
ANOMALIE.
Ogni anomalia riguardante la merce che sta per essere
introdotta in magazzino deve sempre essere
segnalata sul cargo manifest.
La merce deve essere stoccata nel luogo più idoneo
in funzione della sua tipologia; particolare attenzione
deve quindi essere rivolta a spedizioni di valori, deperibili,
appetibili e vulnerabili, pericolose.
I principali controlli devono riguardare:
•stato dell’imballaggio
•perdite di liquidi
•segni di probabile effrazione
#7 – Controllo merce
Lo stato fisico dei colli
27
A) STATO DELL’IMBALLOL’imballo non deve essere danneggiato. Nel caso in cui l’imballaggio presentasse qualche anomalia (rotto, bucato, nastro non originale ecc.), deve sempre essere riscontrato il peso e segnalato sul cargo manifest. In nessun caso i colli possono essere aperti dall’handler.
Collo bucatoCollo schiacciato
#7 – Controllo merce
Lo stato fisico dei colli
28
B) PERDITE DI LIQUIDI
Non vi deve essere nessun segno di fuoriuscita di liquidi dall’imballo; anche
eventuali macchie già asciutte devono insospettire: controllare che non possano
essere dovute al contenuto.
Colli bagnati
#7 – Controllo merce
Lo stato fisico dei colli
29
C) EFFRAZIONI
Il controllo ha lo scopo di accertare che il collo non sia stato manomesso né per sottrarre merce, né per
aggiungere qualunque materiale non previsto in origine. I trucchi più comuni sono:
1) sollevare il nastro adesivo da una falda
quanto basta per infilare una mano e poi
richiudere (controllare che il nastro sia ben
aderente ovunque);
2) togliere il nastro adesivo, aprire e richiudere
con un nastro adesivo simile (controllare che il
nastro sia integro e uguale sopra e sotto);
3) tagliare il nastro adesivo sotto il collo, aprire e
richiudere con un nastro adesivo trasparente
(controllare la chiusura sotto);
4) quando è presente una busta porta
documenti o indirizzo, tagliare sotto la busta e
rincollare questa (provare a spingere la busta);
5) manomettere un collo di una spedizione
numerosa e poi inserire questo collo in una
plancia con molti altri, rivolgendolo all’interno
(verificare sempre tutti i colli).
#7 – Controllo merce
Lo stato fisico dei colli
30
Definizione di merci pericolose
“Tutti quegli articoli o sostanze che per loro specifica proprietà sono in grado di causare
pericolo o danno alle persone, agli animali e ai materiali, influenzando così la sicurezza del volo
e che sono classificate in accordo con la sezione 3 del manuale IATA”.
Ovviamente non tutte le merci sono pericolose allo stesso modo, infatti esistono:
• merci che possono essere trasportate sia con aereo passeggeri che con aereo cargo; =
pericolosità BASSA
• merci che possono essere trasportate solo su aereo cargo; = pericolosità ALTA
• merci che sono proibite per il trasporto aereo. = pericolosità ALTISSIMA
Per principio le merci pericolose diventano tali nel momento in cui fuoriescono dall’imballaggio
e/o entrano in contatto con un’altra sostanza ed iniziano a reagire.
Nella normativa attualmente in vigore, le merci pericolose sono classificate in accordo con il
sistema adottato dalle Nazioni Unite (United Nations) in una o più classi di pericolo. Ogni
classe indica un gruppo di sostanze che hanno lo stesso tipo di pericolo.
Alcune classi sono ulteriormente divise in sottoclassi (o divisioni).
La sequenza delle classi è dovuta solo a ragioni di protocollo e non indica diversi gradi di
pericolosità, quindi la classe 1 non è più pericolosa della 9 e viceversa.
#7 – Controllo merce
Merci pericolose
31
Etichette merce pericolosa
1 – esplosivi
2 – gas
3 – liquidi infiammabili
4 – solidi infiammabili
5 – perossidi e ossidanti
6 – tossici e infettivi
7 – radioattivi
8 – corrosivi
9 - miscellanei
#7 – Controllo merce
32
Etichette di
manipolazione
Radioattivi in quantità esente: contengono una bassa
quantità di materiale radioattivo, tale per cui non
raggiungono il limite minimo per essere catalogate come
“merci pericolose” a tutti gli effetti. Vanno comunque trattate
con attenzione e messe nella scaffalatura dedicata alla
merce pericolosa. In caso di danneggiamento, si applicano le
misure previste per i radioattivi veri e propri.
Merce pericolosa in quantità limitata: contengono una bassa
quantità di materiale pericoloso, tale per cui non
raggiungono il limite minimo per essere catalogate come
“merci pericolose” a tutti gli effetti. Vanno comunque trattate
con attenzione e messe nella scaffalatura dedicata alla
merce pericolosa. In caso di danneggiamento, si applicano le
misure previste per la merce pericolosa vera e propria.
#7 – Controllo merce
Etichette merce pericolosa
33
#8 - Pallettizzazione
La merce che deve partire su un volo deve essere “unitizzata” = confezionata in
contenitori appositi (ULD) o confezionata in pallets coerenti con l’aeromobile e la sua
capacità di carico
ULD = unit load device = qualunque unità di carico
Si usa il termine ULD anche per definire Unità di Carico
preconfezionate dall’Agente che di solito vengono
ritirate senza essere aperte (dette anche “BUP”)
34
Pianale in lega leggera con
agganci per rete
Uno o due fogli di politene (riparo
acqua e verifica rapida integrità)
Rete a maglie (tesa in
modo adeguato)
#8 - Pallettizzazione
Confezionamento dei carichi
35
35
#9 - Carico aereo
I pallet/contenitori vengono caricati meccanicamente (con il Cargo loader); lo sfuso
con un nastro trasportatore
La merce sfusa va in piccole stive (compartimenti)
E’ importante che ogni pallet/ULD sia esattamente nella posizione prevista dal
bilanciamento rispetto al centro di portanza dell’aereo
36
#9 - Carico aereo
Le operazioni di carico
37
Il Cargo loader spinge i
pallets/cnt all’interno dell’aereo....
...dove vengono mossi da rulli meccanizzati oppure spinti su rulli/sfere in posizione neutra fino
alla posizione prevista dal bilanciamento, ove sono “rizzati” per bloccare i plt/cnt ed impedire
che possano muoversi durante il volo provocando situazioni di enorme pericolo.
#9 - Carico aereo
Le operazioni di carico nell’aeromobile
38
#10 - Scarico aereoEffettuato dagli handler di rampa
#11 – Trasporto al magazzino
#12 – Ricevimento in magazzinoControllo pallets e sfuso ricevuti (esterno)
Effettuato dagli handler di rampa
Decollo – Volo - Atterraggio
Nell’Aeroporto di destinazione
39
FFM
(Flight Freight
Message)
Lo scambio di informazioni
Il Cargo Manifest telematco
40
FFM
(Flight Freight
Message)
Il Cargo Manifest telematco di un volo Cargo
Lo scambio di informazioni
41
Verifica delle merce arrivata
e
“spunta” del Cargo Manifest
#13 – Controllo merce contro
documenti
42
1. Merce “da frigorifero”: verificare con attenzione la temperatura alla quale
deve essere posizionata la merce. Se esiste un minimo dubbio chiedere
chiarimenti in ufficio. Non fidarsi solo delle etichette.
2. Merce “da blindato”: non lasciare assolutamente in altre posizioni. Se in
blind non c’è posto chiedere chiarimenti in ufficio. Deve sempre essere
verificato il peso, anche se le condizioni del collo sono ok.
3. Merce Pericolosa: mettere assolutamente negli appositi scaffali
suddivisa per tipologia, verificando le etichette sui colli e sugli scaffali.
#14 – Stoccaggio in magazzino
Tutte le spedizioni, dopo il controllo fisico, sono posizionate nel magazzino
sugli scaffali o a terra in posizioni predefinite e la posizione asseganata viene
registrata nel sistema informatico
Stoccaggio delle merci speciali
43
#14 – Stoccaggio in magazzino
Le posizioni di stoccaggio
44
#15 - Informazione a ricevente
Comunicazione al destinatario che la
merce è arrivata ed a sua
disposizione
45
Lo spedizioniere paga i diritti
doganali dovuti
#16 - Sdoganamento
Lo spedizioniere manda un automezzo a ritirare,
presentando allo handler la AWB (o MAWB) e la ricevuta
della dogana
#17 - Ritiro
46
Lo spedizioniere o l’autotrasportatore presenta presso l’ufficio operativo la “distinta di
uscita”, un documento sul quale sono indicati gli estremi della merce che deve essere
ritirata.
Dopo l’accettazione della distinta, lo spedizioniere o l’autotrasportatore si reca in
magazzino per il ritiro vero e proprio, consegnando la distinta al personale incaricato il
quale preleva dalla posizione di magazzino la merce e la consegna, dopo avere fatto
effettuare i controlli del caso alla Guardia di Finanza, alla sponda del camion.
#18 - Uscita della merce
47
#18 - Uscita della merce
La distinta di uscita
48
Lo spedizioniere porta tutto nel suo magazzino e smista per partita
#19 - Smistamento#20 - Consegna
Lo spedizioniere affida ad un trasportatore la consegna al destinatario
49
Conclusione
Alla fine sono state fatte
innumerevoli operazioni,
stampati decine di documenti,
effettuati controlli su controlli,
la merce è passata di mano
più volte fino ad arrivare,
con un po’ di fatica e di fortuna,
al destinatario in tempo utile ed in buone
condizioni.
Bravi a tutti!