PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA,CRONACA, CULTURA E SPORT

DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XIII N.4 del 2 febbraio 2014

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Marina Grande alleprese con il drammaparcheggi e le multe araffica: l’idea genialedell’amministrazioneDi ritorno da Sorrento noto sulla miaauto una multa. Mi sono chiesta:perché? Non si può più parcheggiarenell’area di Marina Grande a Capri

in un posto dove non si dà fastidio?Dato che non c'è un parcheggio (eneanche un avviso)? È sempre statocosi da anni... adesso ci sono le stri-sce bianche dove si può parcheggia-re tranquillamente. Invece no, misbaglio: anche lì c'è il rischio diprendere una multa perché bisognasostare per sole due ore. Qui miscappa da ridere. E se devo andare aNapoli? Come faccio? È una cosasenza senso. Macchine parcheggiateche avevano un foglio con scritto a

penna l'orario... a penna!!! Dove si èmai vista una cosa del genere?!Persone che sicuramente vanno lì acambiare ogni due ore l'indicazionedell’orario, anche se c'è da capirlidato che loro a Marina Grande ciabitano. L’amministrazione puòdarmi una risposta anche perchésono curiosa di conoscere la soluzio-ne. Solo qui si vedono queste cose...che idea geniale!!!Lettera firmata inviata attraverso

e-mail da una nostra lettrice

Lavoriin corso

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Attenti al topo: slalom tra i rattiin via ValentinoCi hanno inviato queste due fotoscattate alcuni giorni fa, in pienamattinata: un topo di medie dimen-sioni “passeggia” tranquillamente invia Valentino. Dopo vari giri di “per-lustrazione” nella zona, si infilanelle grate di un tombino per scom-

parire temporaneamente. Quindi dopo pochi minuti ritornasulla strada e continua il suo percor-so. E le persone che si trovano a per-correre queste stradine sono costrettea un vero e proprio slalom per evita-re il topo. Ma è mai possibile tuttociò? Fino a quando Capri dovrà sop-portare questa vergogna?Derattizzazioni, disinfestazioni, puli-zie delle strade? Niente di tutto que-sto avviene.

***Queste pagine sono a dispo-sizione dei cittadini, dei

movimenti e delle associa-zioni, per gli interventi, lelettere, i dibattiti, le intervi-ste, i programmi, per aiuta-re i capresi ad orientarsi suiproblemi presenti e futuridi Capri e per giungere allascelta del nuovo Sindaco edella nuova amministrazio-ne. Volete commentare gliinterventi pubblicati questa

settimana? Voleteapprofondire una nuovatematica? Volete dire lavostra su argomenti di

stretta attualità? Per con-tattare la redazione potete

scrivere aredazione@caprinews.it. Si pubblicano soltanto

lettere o comunicati che cipervengono rigorosamentefirmati: non accettiamo

lettere anonime ma comun-que garantiamo la pubbli-cazione senza firma nel

caso in cui ci venga richie-sto dall’autore. Il contenutodegli interventi è libero enon necessariamente

rispecchia la linea editoria-le e il pensiero del giornale.

Lavoriin corso

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Continua l’attenzione della magistratu-ra napoletana su quello che accade alComune di Capri. Scottanti inchiestesull’amministrazione comunale e inparticolare sul Sindaco Ciro Lembo(indagato per associazione a delinque-re, truffa e falso in atto pubblico)sarebbero ormai entrate nella fase clou.Non è passato inosservato l’arrivo aCapri, lo scorso mercoledì, del pubbli-co ministero Henry John Woodcock,che è il titolare di alcuni filoni di inda-gine riguardanti l’amministrazione diCapri. Il magistrato, che era accompa-gnato da altri due inquirenti, non è cer-tamente sbarcato sull’isola per unapasseggiata o per una visita di cortesia,ma la sua missione era finalizzata adacquisire elementi utili alle indagini.Woodcock ha infatti interrogato, inqualità di persone informate sui fatti,una decina di persone, tra funzionaripubblici, impiegati comunali e impren-ditori. Tra questi anche il presidentedella ‘Capri Servizi’ CostanzoCerrotta, oltre a dirigenti e dipendentidi ufficio segreteria e ufficio tecnico.Le attenzioni dei magistrati, unitamen-te ai carabinieri del Noe, si stanno con-centrando in particolare su appalti,lavori pubblici e incarichi professiona-li. Almeno due anni di pratiche passateai raggi x dagli inquirenti. Woodcock,pm in forza alla Procura di Napolinella quale si occupa di criminalitàeconomica e reati contro la pubblicaamministrazione e prossimo al trasferi-mento alla direzione distrettuale anti-mafia, non è persona che si scomodaper una cosa di poco conto. Avrebbepotuto delegare gli ufficiali di poliziagiudiziaria per interrogatori o verbaliz-zazioni e invece ha preferito seguiretutto in prima persona, forse proprioper la delicatezza della vicenda e perun certo ostruzionismo riscontrato alComune di Capri. Vicenda i cui con-torni non sono ben definiti. Poco onulla trapela dalle indagini. Quello chesi sa è che il Sindaco Ciro Lembo

insieme ad altri non se la passa certomolto bene. Lembo è infatti indagatoper associazione a delinquere, truffa efalso in atto pubblico. Accuse pesantis-sime che potrebbero essere confermateo meno nel prosieguo delle inchieste.

Tribunali: Ischia, l’Elbae Lipari si salvano, Capri no. Le responsabilitàdel SindacoTribunali: Ischia, Lipari e l’Elba si sal-vano, Capri invece sta a guardare. Vialibera del Consiglio dei Ministri aldecreto correttivo sulla geografia giu-diziaria: saranno riaperte per tre annile sedi distaccate dei tribunali nelleisole di Ischia, Lipari ed Elba (que-st’ultima collocata nel comune diPortoferraio). Le sedi giudiziarie diRho e Cassano d’Adda vengono riattri-buite al circondario del tribunale diMilano. Per l’isola d’Ischia una vitto-ria importantissima, che salva la sezio-ne giudiziaria in attesa di tempimigliori, una vittoria resa possibilegrazie al fermo e diretto interessamen-to delle amministrazioni locali e deiparlamentari, su tutti l'ischitanoDomenico De Siano. Niente da fareinvece per Capri: nel decreto correttivola sezione dell'isolaazzurra non figuravaaffatto. Resta da capirecosa abbiano Ischia,Lipari e l'Elba di diffe-rente da Capri: i proble-mi territoriali derivantidall'insularità sono imedesimi, così comesono grosso modo glistessi i costi di gestione.Anzi, il tribunale diCapri per l'amministra-zione giudiziaria eraquasi a costo zero, dato

che i locali della sezione erano di pro-prietà del Comune. E allora, perchèIschia è riuscita a salvare la sezionegiudiziaria e Capri non ci è riuscita?“E' evidente che per Capri è mancatala volontà politica”, sottolineaCostantino Federico. In effetti non sispiega altrimenti. Ciro Lembo e la suaamministrazione non hanno voluto chea Capri restasse la sezione discattatadel tribunale. Non hanno fatto pressio-ni politiche, si sono del tutto disinte-ressati del problema. Eppure CiroLembo ha anche incarichi all’internodell’Ancim, l’associazione nazionaledei comuni delle isole minori italiane.Perchè non ha esercitato il ruolo cheha nell’Ancim? Costantino Federicoricorda che da sindaco quando già sipaventò la chiusura della sezione diCapri si trasferì armi e bagagli a Romae riuscì a strappare, dopo innumereolisforzi, la sopravvivenza della sede.Mentre a Capri Ciro Lembo dormiva,a Ischia erano tutti compatti per unacausa comune: amministrazioni, avvo-cati e cittadini, tutti uniti anche inazioni dimostrative e in manifestazionidi piazza. Ora, alla luce delle ultimenovità, si potrebbe aprire uno spiraglioanche per la riapertura del tribunale diCapri? Lo sperano gli avvocati dell’i-sola che da tempo sono impegnati incontatti e incontri al Ministero dellaGiustizia.

I riflettori dei magistrati sulComune di Capri: interrogatoria raffica. Appalti e lavori nel mirino

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Aria di Capri

Caremar, che confusione! Tra scioperi,astensione, cambi di orari, maltempo ecarenza di carburante, è davvero un’im-presa potersi spostare tra Capri e la ter-raferma. Un mese di gennaio - perquanto riguarda la mobilità - davverotragico, sotto tutti gli aspetti. E feb-braio, appena iniziato, si preannunciaaltrettanto catastrofico. Andiamo conordine. Il 24 gennaio ha preso il via losciopero ad oltranza dei marittimi dellaCaremar (che lamentano ritardi nelpagamrento delle spettanze e avanzanouna serie di rivendicazioni alla Regionee alla compagnia), indetto dallaFilt/Cgil: i lavoratori rinunciano per benun mese al lavoro straordinario oltre ladodicesima ora. Di conseguenza vienesoppressa per trenta giorni la partenzaserale del traghetto Caremar delle 20.10da Napoli per Capri. La compagniamarittima corre ai ripari e inserisce, insostituzione del traghetto soppresso,tutte le sere una partenza da Napoli conla nave veloce alle 21.35 e con ritornoalle 23. Cambia anche l’orario dellaprima partenza da Capri al mattino: lacorsa delle 7.05 viene posticipata diqualche decina di minuti per consentireal traghetto di giungere (vuoto) sull’iso-la direttamente al mattino presto. Traincastri di orari e toppe messe allabuona, emergono subito due particolari.Il primo: nelle ore notturne in questoperiodo non resta nessuna naveCaremar nel porto di Capri, con graverischio in caso di emergenza sanitaria. Ilsecondo: la Caremar per consentire ilrispetto delle partenze fa salpare alcunecorse di navi senza passeggeri, sia almattino che alla sera, con grave sprecodi carburante. Non si potevano studiaresoluzioni più sagge e meno dispendio-se? Come se non bastasse, anche il mal-tempo ha fatto i capricci in questi giorniprovocando numerosi annullamenti dicorse. Ciliegina sulla torta: lo scorsomartedì alcune navi Caremar nel golfosi sono temporaneamente fermate per-chè rimaste senza carburante. I sindaci

e le amministrazioni, tanto per cambia-re, si sono limitati alle belle letterine: aparte questo, nessuna azione incisivadai Comuni e nessun intervento. Manon avevamo dubbi. Ciro Lembo nonmosse un dito per evitare la privatizza-zione della Caremar, figuriamoci se lofaccia adesso. Quanto ancora dovràdurare questo strazio? Il 28 maggio ilTar forse metterà la parola fine alla pri-vatizzazione e dirà se l’assegnazionedella Caremar alla Snav è regolare. Eallora finiranno questi problemi e necominceranno altri.

Forum dei Giovani inaudizione all’AntitrustI Forum dei Giovani di Capri edAnacapri sono stati ricevuti lo scorsogiovedì 30 gennaio presso la sededell'Autorità Garante della Concorrenzae del Mercato. Una convocazione scatu-rita dai ricorsi presentati dalle organiz-zazioni giovanili che hanno portato allariapertura del procedimento nei con-fronti delle compagnie marittime priva-te operanti nel Golfo di Napoli peraccertare l'esistenza di una condottaanticoncorrenziale. I delegati dei Forumhanno ribadito all'Antitrust i timori cheaffliggono i cittadini capresi ed anaca-presi in merito al diritto alla mobilità,considerata anche la sempre più preoc-cupante situazione della Caremar. Nelcorso dell’audizione sono stati affrontatianche i problemi della mobilità vissutiin questi giorni dagli abitanti dell’isola.

Guardia di Finanza:concorso per 53 allieviufficialiGUARDIA DI FINANZA. PUBBLI-CATO SULLA GAZZETTA UFFICIA-LE IL BANDO DI CONCORSO, PERESAMI, PER L’ARRUOLAMENTODI 53 ALLIEVI UFFICIALI DELRUOLO NORMALE ALL’ACCADE-

MIA DEL CORPO.Sulla Gazzetta Ufficiale - IV SerieSpeciale n. 1 del 3 gennaio 2014 è statopubblicato il bando di concorso, peresami, per l’ammissione di 53 allieviufficiali del “ruolo normale” al 1° annodel 114° corso dell’Accademia dellaGuardia di Finanza, per l’anno accade-mico 2014-2015.Al concorso possono partecipare i citta-dini italiani che abbiano compiuto, alladata del 1° gennaio 2014, il diciassette-simo anno di età e non superato il venti-duesimo (siano nati, cioè, nel periodocompreso tra il 1° gennaio 1992 ed il 1°gennaio 1997 – estremi inclusi) e sianoin possesso del diploma di istruzionesecondaria di secondo grado che con-senta l’iscrizione a corsi di laurea spe-cialistica o magistrale, ma anche coloroche, pur non essendo in possesso delprevisto diploma alla data di scadenzaper la presentazione delle domande, loconseguano nell’anno scolastico2013/2014. La domanda di partecipa-zione va compilata esclusivamentemediante la procedura informatica dis-ponibile sul sito www.gdf.gov.it – area“Concorsi Online” entro 30 giorni dalladata di pubblicazione del presentebando sulla Gazzetta Ufficiale, con sca-denza 3 febbraio 2014. Sul predetto sitointernet è possibile acquisire ulteriori epiù complete informazioni di dettagliosui concorsi.

Avviso ai lettoriSi invitano i gentili lettoridell’Informatore Popolare aritirare ogni domenica una solacopia a testa dall’edicola, inmodo da evitare inutili sprechi edare la possibilità a tutti di leg-gere il giornale. Ringraziamoinoltre gli edicolanti, che svolgo-no il servizio di distribuzionegratuitamente, per la pazienza el’attenzione prestata.

Emergenza Caremar trasciopero del personale, orarisballati e carenza di carburante

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Aria di Capri

Qualcuno, mostrando non poca incivil-tà, scambia gli angoli più belli di Capri,ammirati ogni anno da migliaia di turi-sti, per posti nei quali disfarsi indistur-batamente di rifiuti di ogni genere. Ecosì tanti scorci straordinari dell'isolaazzurra si sono trasformati in mini dis-cariche all'aperto. E' il caso della vege-tazione sottostante Tragara, con vistasul panorama dei Faraglioni: nel diruposotto il belvedere, infatti, da qualchegiorno tra i rovi e la boscaglia a piccosul mare sono stati lanciati elettrodome-stici, tra cui una pesantissima lavatrice(come abbiano fatto a gettarla nel vuotonon è dato sapere), un vecchio televiso-re e apparecchiature varie. Sarà moltodifficile andarli a recuperare anche per-ché quella zona è inaccessibile in quan-to a strapiombo sul mare. Non manca-no, in altri angoli della zona di Tragara,del Pizzolungo e anche nell'area sotto-stante i Giardini d'Augusto, rifiuti divario genere tra la vegetazione, non-ostante la presenza dei contenitori per

l’immondizia a pochissimi metri. Tra lerocce di Capri ecco spuntare bottigliesia in plastica che in vetro, lattine dibirra, e perfino un ombrello che - forsedistrutto dal vento - qualcuno pensandoche non potesse più essere utilizzato hadeciso di lanciarlo di sotto. Il paesaggiodeturpato dall’azione di qualche incivi-le. Anzichè seguire i canali tradizionaliper disfarsi di rifiuti speciali c'è chi pre-ferisce lo smaltimento fai-da-te, assolu-tamente illegale oltre che dannoso perl'ambiente. Tra le persone di Capri chehanno a cuore la propria terra montanomalcontento e indignazione per questigesti. Sul sito www.caprinews.it è pos-sibile visualizzare il servizio video sullamini-discarica con l’intervista ad ungruppo di anziani capresi indignati.

Grotta di Lourdes sullastrada Capri-Anacapri:verrà sostituita la croceRiceviamo e pubblichiamo questocomunicato inviato alla nostra reda-zione dagli organizzatori della fiacco-lata del prossimo 9 febbraio.Nella Grotta di Lourdes, sulla stradaprovinciale per Anacapri, ad operadell’Unitalsi e grazie a generosi bene-fattori, sarà sostituita la Croce ivi depo-sta e mal ridotta dal tempo, con unaCroce nuova di pregevole fattura appo-sitamente ideata. La benedizione avver-rà a conclusione del pellegrinaggio deicittadini dell’isola di Capri la sera del 9febbraio prossimo, Giornatadell’Ammalato, quando insieme allaVergine Maria ci uniremo con il segnodella nostra redenzione a GesùCrocifisso e Salvatore.

***Pellegrinaggio in pullman daCapri al santuario mariano di

Medjugorje dal 14 al 20 marzo2014 in occasione del messaggiostraordinario annuale a Mjrianadel 18 marzo 2014. Al ritorno,sosta con celebrazione dell'eucare-stia nella basilica di S.Antonio aPadova. Per informazioni e adesio-ni contattare Gianfranco al3293855754 o al 0818378246 (orepasti).Messaggio del 2 novembre 2013(Mirjana) Cari figli, vi invito di nuovo mater-namente ad amare, a pregare senzasosta per il dono dell’amore, adamare il Padre Celeste al di sopradi tutto. Quando amerete Lui, ame-rete voi stessi ed il vostro prossimo.Queste realtà non possono essereseparate. Il Padre Celeste è in ogniuomo, ama ogni uomo e chiamaogni uomo col proprio nome.Perciò, figli miei, attraverso la pre-ghiera ascoltate la volontà delPadre Celeste. Parlate con Lui.Abbiate un rapporto personale colPadre, che renderà ancora più pro-fondo il rapporto tra voi, comunitàdei miei figli, dei miei apostoli.Come Madre desidero che, attraver-so l’amore verso il Padre Celeste, vieleviate al di sopra della vanità diquesta terra ed aiutiate gli altri aconoscere e ad avvicinarsi gradual-mente al Padre Celeste. Figli miei,pregate, pregate, pregate per il donodell’amore, perché l’amore è mioFiglio. Pregate per i vostri pastori,affinché abbiano sempre amore pervoi, come l’ha avuto e l’ha mostratomio Figlio dando la sua vita per lavostra salvezza. Vi ringrazio.

Elettrodomestrici gettatinella boscaglia: il belvederesotto Tragara diventa discarica

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Aria di Capri

Augurissimi a GENTILE VICARIper il suo 90° compleanno

E’ partita da Napoli, a cura dell’asso-ciazione Sorridi Konou Konou Africaonlus che vede tra i fondatori il capre-se Elio Sica, una nuova spedizioneumanitaria in Benin. L’equipe, coordi-nata dal dr. Paolo Lepre , assistita dalprof. Enrico di Salvo e composta da 17soci volontari (chirurghi, anestesisti,oculisti chirurghi,radiologo, ecografi-sta, pediatre, infermieri specializzati) èoperativa dallo scorso 32 gennaio pres-so l’ospedale camilliano “La Croix“ diZinviè e lo sarà fino al 19 febbraio.Coordinatore organizzativo della spe-dizione è Elio Sica. L’iniziativa è fina-lizzata anche a portare a termine il pro-getto “vediAMO insieme” per il qualesi sono impegnati diversi benefattoried in particolare il caprese DonCarmine De Angelis , cappellano pres-so l’ospedale di Sorrento. Durante laloro permanenza in Benin verrannosviluppate iniziative sociali che inte-resseranno l’orfanotrofio “exodoushouse “ di Pahou, il monitoraggiodella risicoltura, gli interventi di manu-

tenzione straordinaria della scuola ele-mentare nel villaggio Konè e l’imple-mentazione dei rapporti di cooperazio-ne tra l’Università degli Studi diAbomey - Calavì e l’UniversitàFederico II di Napoli nell’ambito dellaconvenzione sottoscritta nel 2012.Intanto, il Dipartimento Universitariodi Sanità Pubblica ha deliberato - gra-zie alla sensibilità della prof.ssa MariaTriassi , opportunamente compulsatadal presidente dell’associazione EnicoDi Salvo - di concedere una degnasede all’associazione presso l’edificio5 del Nuovo Policlinico.L’inaugurazione dei locali verrà orga-nizzata al rientro dei volontari in mis-sione nel Benin. La Regione Campaniaha deliberato di autorizzare il ricoverodi un giovane beninese S.J.C. ,affettoda “ recklingahausen “ ,presso la UOCdi neurologia II dell’ AziendaOspedaliera Universitaria Federico II.Hanno reso possibile questa operazio-ne umanitaria ,per la quale il sodalizioSorridi Konou Konou si è speso molto

per dare speranza al giovane che arri-verà a Napoli nella prima decade difebbraio: i professori Giovanni Persicoe Francesco Maiuri,il dott. PasqualeOttaiano, il dr. Mario Vasco e il dr.Vitaliano Gobbo, Console d’ Italia nelBenin.

ASCOM ANACAPRIAssemblea ordinariadei soci Domenica 9 Febbraio p.v. alle ore17.30, presso la sala del nuovo CentroMultimediale del complesso Paradisoin Anacapri, è convocata l’Assembleadei Soci Ascom Anacapri, per discute-re e deliberare sul seguenteOrdine del giorno1. Bilancio e consuntivo attivitàAscom Anacapri anno 2013;2. Risultati e commenti al que-stionario Ascom compilato di recentedagli Associati,presentazionenuova brochure;3. Trasporti marittimi e sugomma;4. Varie ed eventuali.Considerata l’importanza e l’interesseper l’intera categoria degli argomentida trattare, si prega ciascuno degliAssociati di presenziare personalmentealla riunione.

Il Presidente Elisabetta Bottiglieri

Errore pubblicazioneracconto FrancoTroccia: precisazionePer un involontario errore della reda-zione è stato pubblicato domenicascorsa, dal nostro archivio, un vecchioarticolo di Franco Troccia nella rubrica“I racconti del maresciallo”. Ci scusia-mo con l’interessato per aver impagi-nato un articolo datato senza che l’au-tore ne fosse a conoscenza. La rubricadi Troccia è al momento sospesa.

Nuova spedizioneumanitaria in Benin per l’equipedi Di Salvo, Lepre e Sica

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Cronaca

È Villa Castiglione, a picco sul mare diCapri, ad avere vinto il sondaggio delWsj.com "Europe House of the Year".Il sondaggio del Wall Street Journalvede la splendida dimora caprese alprimo posto tra le ville europee piùbelle dell'anno. Ha battuto ville spa-gnole, case londinesi, appartamentiparigini e una serie di spettacolari pro-prietà sul mare. Il castello medievale èin vendita per 30 milioni di euro (circa40 milioni di dollari). Sul sito antica-mente sorgeva un tempio greco, poil'imperatore romano Tiberio vi fececostruire una villa. Il principe RobertoCaracciolo di San Vito nel 1955 avevatrasformato il castello in villa, poi nel1962 l'aveva venduto al magnate delcibo per l'infanzia Gerber, che a suavolta nel 1975 lo cedette alla famigliaDe Mase, tramite una holding cheaveva la licenza per fabbricare Fiat inVenezuela e che apparteneva al padredi Giovanni De Mase, attuale proprie-tario. Costruita su uno dei punti piùsuggestivi di Capri, con un panorama a360° e vedute sui faraglioni, il Golfodi Napoli e il mare aperto verso laSicilia, Villa Castiglione ha un giardi-no di oltre 40mila mq. Ha otto camereda letto e sette bagni, su due piani, unampio salone di 200 mq, uno studiocon biblioteca e stanze per il personaledomestico. In tutto sono 1.000 mqcoperti e 350 mq di terrazzi. Alle pare-ti di molte stanze sono appesi quadri diartisti locali, compresi nel prezzo. Lacucina è in "stile italiano", con cerami-che tradizionali, ma elettrodomesticimoderni. Nel sondaggio del Wsj.com,dopo Villa Castiglione, al secondoposto è arrivata una tenuta del ‘700 inProvenza, in Francia, e al terzo postouna casa con 10 camere da lettonell'Oxfordshire, in Inghilterra, aSonning Eye, la più grande isola priva-ta nel Tamigi. Tornando al Castiglione,vendere la villa certamente non è faci-le. È sul mercato dal 2007, prima conSotheby's International Realty e ora

con Fides Fiduciary Limited dellaRepubblica di Malta. "Il mercatoimmobiliare italiano è rallentato e oraci vuole più tempo per vendere", spie-ga al Wsj Diletta Spinola, di Sotheby'sInternational Realty a Firenze. "Capri è un mercato difficile ancheperché per arrivarci bisogna prendereun traghetto da Napoli e non ci si puòatterrare con il proprio jet privato".

Eppure, Capri continua a godere difama internazionale da quando vennealla ribalta mondiale grazie a JackieOnassis. E i prezzi sono all'altezzadella fama. "Con un budget di circa1,4 milioni di dollari, si può comprareun ‘piccolo' appartamento (poco più di300 mq) , ma fuori dal centro", affer-ma Mariano Iacono della Engel &Völkers.

Sondaggio del “Wall StreetJournal”: il Castiglioneè la villa più bella d’Europa

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Cronaca

Per noi, era il posto più gettonato, unpunto d’incontro, l’appuntamento prese-rale col ‘’gruppo’’ era lì, non ci si potevasbagliare. all’ora convenuta come toreri ,alla ‘’sinco della tarde’’ entravamo nell’a-rena. Per intenderci non era, questo, illocalino ‘’in’’ dove consumare l’aperitivoe, intanto, sfoggiare vestiti ed accessori‘’a le dernier cri’’, le nostre tasche ,ahimè, erano tristemente vuote comepotevano esserlo quelle di studenti chepotevano permettersi libri di secondamano , alla rincorsa di un diploma.Nonuna singola monetina nelle tasche dijeans sdruciti a zampa d’elefante , vive-vamo un inevitabile quanto felice pover-tà. ricchi solo di entusiasmo e fantasia, ciinventavamo ogni volta qualcosa dinuovo per intrattenerci a costo zero.Seduti sulle scale in piazzetta all’ombradel campanile, abbronzati dal sole del-l’arsenale, della Weber, spettatori di qual-cosa più grande di noi, facevamo sì che isogni divenissero realtà, che l’universoci passasse davanti con i suoi colori , isuoi suoni , l’olfatto catturava profumicostosi che non avremmo mai potuto per-metterci, accompagnavano’’mise’’ di altasartoria . Era proprio nel periodo diMare moda che il salotto caprese si tra-sformava in una passerella di tutto rispet-to, le modelle filiformi, figlie di Odino,sembravano esseri ultraterreni alterecom’erano pareva sfiorassero il suolo ,difficile incrociarne lo sguardo,scalze(potevano permetterselo) come val-chirie alla conquista di terre straniere,avvolte in stoffe preziose impalpabili daicolori che richiamavano il mare, era untrionfo di hot pants, pigiamapalazzo,enormi c appelli di stoffa accen-tuavano sguardi resi ancora più misteriosida eyeliner e ciglioni finti, acconciatureche sfidavano la legge di gravità, assiste-vamo al l’incedere maestoso di sandalialla schiava allacciati fin sul ginocchio. Noi guardavamo e ci sentivamo un punti-no indefinito in una piazzetta che diveni-va enorme per la quantità di soldi che vigiravano personaggi di spicco del mondo

del cinema , dell’industria, della politica.Tra petroldollari ,serenate e tarantelle cisembrava di essere al centro del mondoperchè l’intero mondo passava di là erafacile e comodo aspettare che il tramontoaccendesse le luci della piazzetta, eraquello il momento in cui la scena si ani-mava il sipario si alzava sui personaggiche si pavoneggiavano nel salotto piùambito dalla bella società. Il teatro vario-pinto, multietnico si parava davanti a noia sinistra il secolare campanile, ai barclienti nuovi , habituè che non rinuncia-vano al caffè, allo champagne, alla grani-ta, al martini bianco ognuno protagonistadella scena, un ‘’must’’per vedere edessere visto. Un ritrovo magico, unmomento di spettacolo, di musica sotto laluna caprese , il sogno di tanti e noi,come tanti, ci ritrovavamo ogni estate lìsui gradini della piazzetta per assaporarnela magìa. Per noi,magìa, era incontrarenuovi amici, anche se risultava difficile‘’espugnare ‘’ il gruppo . Fu così cheentrarono nelle nostre ‘’grazie’’ dueannoiati giovincelli di originestraniera,che sostavano su quelle scale,esprimendoci a gesti, masticando un pòd’inglese noi, un pò d’italiano lorosapemmo poi essere fratello esorella, piuttosto malmessi , capel-li lunghi ed incolti, ci incuriosiro-no e volemmo frequentarli, ciseguirono divertendosi un mondoalle nostre ‘’botte di vita’’ .Ascoltarono la band dei nostriamici virtuosi di chitarre elettri-che,apprezzarono sussurri di sas-sofoni e la tonante batteria, a loropiacquero le colonne sonore dellanostra estate targate Lucio Battisti,Led Zeppelin, New Trolls, Cream,chi ci amava ci seguiva anchenelle serenate sui tetti al chiaro diluna in un atmosfera arabeggiante:la falce della luna in compagnia diuna stella faceva da sfondo ad unapalma rigogliosa (a dispetto delpunteruolo rosso di là davenire),una sera sulle sirene s’im-

barcarono con noi alla pesca, devo direfruttuosa, dei totani, ci avventurammoalla scoperta di nuove grotte, su di uncanotto, alla meno peggio. Vollero ricam-biare invitandoci per una cena sulla lorobarca, pensammo fosse un natante allaFantozzi che a stento avesse contenuto icomponenti del ‘’gruppo’’ : ci sbagliava-mo giù ancorata al porto c’era uno yachttale da fare invidia al ‘’Nabila’’ diKhasshoggi che attendeva la nostra‘’molto onorevole visita’’: i due ragaz-zuoli erano i rampolli di una famiglia diricchissimi industriali americani.Rimanemmo piacevolmente sorpresidella serata in nostro onore ,ma ancora dipiù dal fatto che erano stati bene con noi,scoprendo un divertimento puro, fatto dicose semplici. Essere ricchi di sicuro, perloro, non voleva dire essere felici, maannoiarsi mangiando ogni giorno arago-ste e oziando sui vari ponti della ‘’barca’’in compagnia d’un equipaggio di tuttorispetto ma in completa solitudine. Sullascala in piazzetta la magìa dell’incontroera avvenuta, si erano realizzati i sogniappartenenti a realtà diverse....ognuna,per un attimo, aveva avuto bisogno del-l’altra per capire. Maria Astarita

Il raccontodi Maria Astarita:La scala dei sogni

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Eventi a Capri

"In un primo momento volevo far can-tare "Champagne" a Charles Aznavour,ma poi me la sono tenuta stretta...".Peppino Di Capri festeggia i quaran-t'anni del suo brano più celebre con unvideo-cartoon in stile vintage. Il can-tante rivela che inizialmente avrebbevoluto cedere il brano al leggendariochansonnier francese. Ma poi cambiòidea.La canzone, uscita nel dicembre 1973,arrivò in finale a "Canzonissima" il 6gennaio 1974. Il video animato, direttodal regista napoletano Fulvio Iannucci,che ha firmato la sceneggiatura con lostesso Di Capri e Mimmo Di Francia,co-autore della canzone con Depsa eSergio Iodice, è stato realizzato da unostaff internazionale: la casa di produ-zione partenopea Tilapia di NicolaBarile ha collaborato a stretto contatto,notte e giorno anche in collegamentoSkype con Buenos Aires, con un grup-po di animatori argentini guidati daJulian Ribeiro.Il cartoon richiama l'universo spensie-rato del celebre disegnatore california-no Shag. Colori decisi, atmosfera esti-va e sullo sfondo Capri per una passio-ne che si consuma in spiaggia per unanotte. Un amore che non ternerà più."Ho voluto festeggiare i quarant'annidi "Champagne" con un cartoon per-ché adoro l'animazione - spiega DiCapri - e per illustrare con i disegni iltesto, ribadendo una volta e per tutteche si tratta dell'avventura di una notte.La canzone è molto gettonata anche aimatrimoni: certo è un brano d'amore,ma il testo parla di una passione di unasola notte, infatti canto "Champagneper brindare a un incontro con te chegià eri di un altro...".La versione utilizzata per il video-car-toon risale al 1993, si tratta di unarrangiamento un po' modificatorispetto all'originale di vent'anni prima."Champagne", che per quarant'anni hafatto il giro del mondo, molto gettona-to in Sudamerica, è nato nel quartiere

napoletano del Vomero, in via Palizzi,a casa di Mimmo Di Francia."Depsa, al secolo Salvatore DePasquale venne a casa mia una mattina- racconta Di Francia - mi mostròdelle idee su un'agenda, tra queste c'erala frase "Per una coppa di champagne",da allora decidemmo che mi sareimesso a scrivere una canzone dal titolo"Champagne". Il resto delle parole mi

vennero canticchiando in taxi conSalvatore Iodice, a quel punto mi chiu-si in casa e poi insieme finimmo ilpezzo, la strofa conclusiva l'ha scrittaDespa. Proponemmo a Peppino la can-zone dicendo che la volevamo dare adAznavour o a Modugno, all'inizioinfatti lui non ne era entusiasta. Poidopo qualche giorno la registrò con lasua voce e ci chiamò dicendo: La vor-rei incidere io, vi dispiace o volete chela faccia Aznavour? A noi piacquemolto la sua interpretazione, quindiaccettammo subito, eravamo felici. Daallora con Peppino è stato sempre unsuccesso. Di recente ho saputo che ilcantante brasiliano Roberto Carlos datre mesi chiude ogni sera i suoi showcon "Champagne" e fa salire al suoseguito sul palco persino camerieri ecalici. La canzone su YouTube conti-nua ad avere centinaia di migliaia divisualizzazioni.(Articolo tratto da napoli.repubblica.it)

Il video integrale pubblicato daRepubblica Tv è visualizzabile ancheattraverso il nostro sito www.caprinews.it

Peppino Di Capri, in un video-cartoon i 40anni di “Champagne”

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A curadell’Associazionedi varia umanità

Ora che c’è un papa attentissimo allesituazioni ed ai bisogni dei poveri(oltre logicamente a quelli dellaChiesa) potrebbe sembrare di untempo lontanissimo un papa che amianche la musica classica, ne eseguipersonalmente brani a pianoforte, siapresente a concerti organizzati in suoonore, e ne parli.

Invece un tale papa c’è stato tra il2005 e l’inizio del 2013: è BenedettoXVI.

Brani tratti da suoi discorsi sullamusica sono stati scelti e raccolti, acura di Lucio Coro, nel volumettointitolato “Sulla musica”, pubblicatodalla Marcianum Press, con unacopertina cartonata, con titoli in oro,che ricorda quelle di quando la stam-pa non era stata ancora inventata.

I brani sono riuniti in sei capitoletti,dedicati rispettivamente alla spirituali-tà della musica, all’arte della musica,all’orchestra, al canto ed al coro, allamusica sacra, ai compositori.

Prendendo il volumetto, che è diappena ottantasei pagine, si potrebbepensare di leggerlo in qualche ora.Invece richiede una lettura lunga,attenta, ed anche riletture, perchéporta a scoprire o riscoprire bellezze evalori che hanno reso e rendonovivente la vita degli uomini, e ispiraprofonde riflessioni.Appar subito chiaro che, per

Benedetto XVI, la musica non è qual-cosa di superfluo, di non essenziale,ma qualcosa di fondamentale per l’e-sistenza umana. Questa convinzionela esprime con lapidarie parole: “Ognigiornata è un intreccio di gioia e dolo-ri, di speranze e delusioni, di attese esorprese, che si alternano in modomovimentato e che destano nel nostro

intimo le domande fondamentali sul“da dove”, sul “verso dove”, e sulsenso della nostra esistenza. La musi-ca, che esprime tutte queste percezio-ni dell’animo, offre all’ascoltatore lapossibilità di scrutare come in unospecchio le vicende della storia perso-nale e di quella universale”.

Tutto ciò ben lo sapeva AlbertSchweitzer, il quale sacrificò la suacarriera di organista di fama interna-zionale per costruire a Lambarené, nelGabon, l’ospedale, dove lavorava perl’intero giorno. Ma poi, a sera, ripren-deva forze ed alimentava l’animo suo-nando, per una mezz’ora, sul piano-forte a pedali zincato, che gli era statoregalato. E questo sia quando, sotto laspinta di Friedrich Nietzsche, sapevache la civiltà stava preferendo lapotenza al bene, sia quando, dopo lascoperta della bomba atomica, ritene-va che la civiltà, mancando d’un fon-damento etico, fosse destinata ineso-rabilmente a crollare.Albert Schweitzer eseguiva, per lo

più, brani di Johan Sebastian Bach, alquale, anche stando a Lambarené, tralebbrosi ed altri malati, continuò adedicare studi critici.

Senza dubbio avrebbe condiviso conBenedetto XVI che “Bach è unosplendido “architetto della musica”,con un uso ineguagliato del contrap-punto, un architetto guidato da untenace “ésprit de géometrie”, simbolodi ordine e di saggezza, riflesso diDio e così la razionalità pura diventamusica nel senso più elevato e puro,bellezza splendente”.

Spesso, quando si pensa a concertidi musica classica, ci si lascia attrarredal loro aspetto mondano. Così sidimentica che l’orchestra è testimo-nianza di una ricerca comune dellamigliore espressione di tutti i suoicomponenti, e dello sforzo di evitareprotagonismi, “privilegiando lamigliore riuscita dell’insieme”, chedovrebbe essere regola ordinaria nel

vivere degli uomini. Si dimentica chela musica, come dice Benedetto XVI,eleva l’animo alla contemplazione, lacui crescente rarità è una delle princi-pali cause dell’attuale decadenza. E sidimentica che essa, mediante i suoisuoni, ci aiuta a comprendere, comeda un punto elevato, “le misterioserealtà che l’uomo cerca di decifrare”.

Per Benedetto XVI la musica è “illinguaggio universale della bellezza,capace di unire fra loro gli uomini dibuona volontà su tutta la terra”.

Costante, nei brani riportati nel volu-metto, è il suo ricordare che la musicapuò condurci alla preghiera, e “ciinvita ad elevare la mente verso Dio,per trovare in Lui le ragioni dellanostra speranza e il sostegno nelle dif-ficoltà della vita”.

Raffaele Vacca

Benedetto XVIe la musica

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Cultura

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