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PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA, CRONACA, CULTURA E SPORT DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XII N.15 del 21 aprile 2013 Siamo su internet all’indirizzo www.informatorepopolare.it

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Numero 15 del 21 aprile 2013

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PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA,CRONACA, CULTURA E SPORT

DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XII N.15 del 21 aprile 2013

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Il coraggio delleproprie responsabilitàEgr. direttore,La legge é uguale per tutti.Così sta scritto nei palazzi di giusti-zia. Ma chi sono questi tutti?Avrebbero fatto meglio a prolungarela frase: “Non a chi apparteneva alregno borbonico, o che non ha soldiabbastanza da riempire le tasche degliavvocati e del sistema giudiziario”.Quelli che facevano sorprusi nell´eraborbonica, lo continuarono a fare,dopo la disfatta del regno. Non fu cheai conti, baroni o prefetti, gli tagliaro-no la testa. Questi essendo l´elite del

tempo cambiarono giacca e diventa-rono i nuovi dirigenti. Come diceva ilprincipe di Lampedusa nelGattopardo: “Bisogna cambiare tutto,per non cambiare nienie”.Nelle nostre radici di italiani loabbiamo nel sangue. E’ tipico uncerto modo di agire e di girare le cosecome ci fa piacere al momento.

Se per esempio si ha un lavoro o unincarico che possiamo trarne un pro-fitto o un favore e non lo fai si dice:Ma tu che uomo sei? Queste idee siscontrano poi sul campo internazio-nale, dove la gente ha altri pesi dimoralitá e dove é difficile spiegarecome si pensa in Italia. L’onorevoleCicchitto del Pdl si domandava comeé stato possibile che Berlusconiprima di entrare in politica non avevaproblemi con la giustizia e da quandoè sceso in campo invece è sempresotto accusa ed ha in corso una mareadi processi. Da buon italiano non hacapito ancora che come politico certecose non si fanno e che quindi con lasua mansione il sistema italiano non é

accettato. Poi peró si dice sotto voce:se avessi i suoi soldi ed il suo poterelo farei pure io. Questa moralitá nongli porta discapito di voti. Io midomando ed altri dovrebbero farlo.Chi paga i suoi avvocati quandocome parlamentari dovrebbero esserealla Camera?A Capri quasi ognuno ha un po’ di

coscienza sporca. A Napoli ci sonoarmadi enormi di denunce (anonime)tra capresi in tempi passati. Questecose pesano un po’ ad ognuno di noie influenzano anche il processo dellosviluppo dell´isola. Tanti dicono “Machi me lo fa fare”, “A due passi dame. Che si scannino loro” ecc. Oraragioniamo piú apertamente. Chi peresempio fa una denuncia ad un vigileo impiegato fa i conti che questi sipuó vendicare con una multa o qual-che bolletta extra. Se un vicino com-merciante vede che si va a bere ilcafé e cornetto gratis e li denunciaquesti fa i conti che dopo gli vanno acontrollare le bollette o ricevute. Lostesso vale in un altro modo per i sin-

daci. Come fa il sindaco a far fareuna multa nella strada della Migliera,per le siepi troppo alte che chiudonoil panorama, pur se la delibera fattadi proprio pugno dice che nondovrebbero essere piú alta della pan-cia, quando il proprietario della siepeessendo una famiglia numerosa gliporta molti voti? Oppure il rinnovo di

Lavoriin corso

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una concessione a Capri quando que-sti dice che gli ha portati al sindaco200 voti? Diceva una volta unamoglie di un impiegato comunalemorto, che aveva riposto tutte le suesperanze sul figlio, ch se il figlioavesse avuto quel posto si dovevatogliere un sacco di pietre dalle scar-pe. A buon intenditore... Ora capitein che clima sociale si deve conviverea Capri? Questo fa sì che a volte émeglio avere un comandante noncaprese. Certo peró gli amministratoridovrebbero prendersi le loro respon-sabilitá e non solo la paga. PrendeteVia Krupp: fu riaperta con la presen-za di molte illustri personalità, que-st’inverno invece è stata quasi semprechiusa al pubblico. Se non si hannogli attributi necessari dimettersi é ilmeglio per il paese.

Luigi D’Angelo - Svezia

Rifiuti speciali, letti esanitari depositati dinotte in via ValentinoSpett. redazione,Vi allego una foto che ho scattatoqualche giorno fa in via Valentino.Ecco lo spettacolo che si presentavain prima mattinata. Letti, sanitari esuppellettili varie depositati di notteaccanto ai contenitori della spazzatu-ra. Rifiuti speciali trattati da qualcheincivile come rifiuti ordinari.Vergogna. E poi il Sindaco pensa aldna dei cani... Si andasse a fare ungiro al mattino presto in tutte le stra-dine dell’isola per rendersi conto diquali sono i reali problemi di Capri.Lettera e foto giunta via e-mail

Un lettore

***Queste pagine sono a disposi-zione dei cittadini, dei movi-

menti e delle associazioni,per gli interventi, le lettere, idibattiti, le interviste, i pro-

grammi, per aiutare i capresiad orientarsi sui problemipresenti e futuri di Capri eper giungere alla scelta del

nuovo Sindaco e della nuovaamministrazione. Volete com-mentare gli interventi pubbli-cati questa settimana? Volete

approfondire una nuovatematica? Volete dire la

vostra su argomenti di strettaattualità? Per contattare laredazione potete scrivere [email protected].

Si pubblicano soltanto lettereo comunicati che ci perven-gono rigorosamente firmati:non accettiamo lettere anoni-me ma comunque garantia-mo la pubblicazione senza

firma nel caso in cui ci vengarichiesto dall’autore.

Il contenuto degli interventi èlibero e non necessariamenterispecchia la linea editoriale

e il pensiero del giornale.

Lavoriin corso

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Buche-killer a Marina Grande. Ne saqualcosa una turista vietnamita che, men-tre transitava in viaCristoforo Colombo, a pochipassi dall’ingresso dellafunicolare, nel punto precisoin cui si nota in questa foto,ha messo un piede in falloed è finita a terra. Micidialeè stata per lei una buca pre-sente sul manto stradale.Nel cadere la turista orienta-le ha riportato la frattura adun piede, tanto che dopo leprime cure al pronto soccor-so dell’ospedale Capilupi imedici hanno disposto il tra-

sferimento in strutture ortopediche piùattrezzate di Napoli. Ovviamente dopo

l’incidente l’amministrazione comunaleha cercato di correre ai ripari dando man-

dato ad una ditta di prov-vedere a riparare alla menpeggio le buche e gliavvallamenti presenti aMarina Grande. Ma perchènon l’ha fatto prima?Perchè correre frettolosa-mente dopo che accadonogli incidenti e mai preve-nire? Bocciatura senzaappello per il Sindaco CiroLembo: sotto casa sua suc-cede quest’inferno, figu-riamoci nelle zone a luipiù lontane.

Buche-killer a MarinaGrande, turista orientalecade e si frattura un piede

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Aria di Capri

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Sono due i ricorsi pendenti alTribinale AmministrativoRegionale che potrebberoinfluenzare la (contestatissimae sospetta) operazione portataavanti dalla Terna e dalComune di Capri per la realiz-zazione del collegamento TorreAnnunziata-Capri con cavoelettrico sottomarino. I lavoriper l’elettreodotto, iniziati daalcune settimane dopo i sopral-luoghi della Soprintendenzaarcheologica che ha dato il vialibera agli scavi nell’area diGasto, vedono la contrarietà dell’ammini-strazione comunale di Torre Annunziata e

della Sippic. Sia il Comune vesuviano,preoccupato per un freno allo sviluppo

della sua area, sia l’aziendaelettrica hanno presentatoricorso al Tar contro il decre-to del 2012 con il quale ilMinistero dello SviluppoEconomico dava il via liberaall’operazione. Il Comune diCapri ha nominato due avvo-cati di fiducia decidendo diresistere contro il ricorso. Siprevedono tempi lunghi, bat-taglie legali e giudiziarie, chedi sicuro non aiuteranno arisolvere l’intera problemati-ca energetica dell’isola e che

ani rappresenteranno il classico alibi per ilSindaco e l’amministrazione di Capri.

Elettrodotto: doppioricorso al Tar peri pasticci del Sindaco

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Aria di Capri

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Parcheggio selvaggio in via Don GiobbeRuocco. Lungo la strada, nel tratto imme-diatamente prospiciente l’istituto alber-ghiero fino alla curva precedente, capitaspesso di imbattersi in auto e camion par-cheggiati abusivamente ai lati della car-reggiata o in attesa di poter raggiungereMarina Grande per poi imbarcarsi. Questoprovoca rallentamenti del traffico in alcu-ni casi e visuale ridotta in altri casi, conrischi di incidenti. A Marina Grande esisteun parcheggio pubblico per i veicoli,senza considerare i posti auto privati pre-senti in zona. Perchè ci si ostina a rispar-miare mettendo a repentaglio l’incolumitàdelle persone e creando disagi alla circo-lazione stradale?

Turismo eco-sostenibilee hotel rifiuti zerosull’asse Capri-SpagnaTurismo eco-sostenibile, da Capri inSpagna per lo sviluppo e la promozionedel programma “Italia sostenibile risto-ranti” nell’ambito del progetto “Hotelrifiuti zero”. Trasferta iberica per il presi-dente della Federalberghi dell’isola diCapri, Sergio Gargiulo, che, insieme alcoordinatore del progetto, AntoninoEsposito, ha partecipato nella provinciabasca di Gipuzkoa (San Sebastian) allalezione che lo chef italiano GennaroEsposito ha tenuto presso la “Universitàdella Cucina” Basque Culinary Center sultema “Sostenibilità nei ristoranti: unaopportunità”. Nelle loro relazioni, il presi-dente Sergio Gargiulo, il coordinatoreAntonino Esposito e lo chef GennaroEsposito, ambasciatore della cucina soste-nibile e della filosofia “Zabor Zero”,hanno sottolineato il crescente interessedella clientela per gli alberghi e i ristoran-ti eco-sostenibili. Il progetto sponsorizza-to da Federalberghi “Hotel rifiuti zero”,ha affermato Gargiulo, “ha molti punti dicontatto e molto può attingere dall’espe-rienza Zero Zabor che promuove la soste-nibilità nel settore alimentare attraverso

buone pratiche per ridurre al minimo irifiuti, il riuso ed il riciclaggio, oltre aduna cucina sostenibile, coerente all’am-

biente ed al territorio di appartenenza”.Nella foto: Sergio Gargiulo(Federalberghi Isola di Capri)

Traffico impazzitoe parcheggio selvaggioin via Don Giobbe Ruocco

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Aria di Capri

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«NO, NO. Ho chiamato solo a te e mo’sto aspettando...». E’ un frammento dellaprima telefonata tra Francesco Schettinoe Roberto Ferrarini, alle 21.58 del 13gennaio 2012. Quando già la Concordiastava imbarcando acqua. Una frase cheha fin da subito fatto scattare i dubbi deimagistrati che hanno indagato sul naufra-gio. E’ il primo colloquio tra il coman-dante e il capo dell’unità di crisi di CostaCrociere dopo lo schianto della motonavecon lo scoglio delle Scole, al Giglio. Ilsospetto dei magistrati è che si sianovoluti ritardare i tempi di abbandonodella nave per cercare di salvarla.Un sospetto che secondo quan-to riportato nelle 700 paginedella richiesta di rinvio a giu-dizio troverebbe ampia confer-ma in quanto accaduto a un’al-tra nave Costa, la Fortuna, ben6 anni e mezzo prima. Forseanche il nome, in quel caso, haaiutato a evitare la tragedia.Fatalmente era sempre il 13,ma di giugno del 2005, e ilcomandante di quel transatlan-tico con 3.500 persone a bordoera Giuseppe Russo, nonSchettino, ma a gestire l’emer-genza a terra c’era già RobertoFerrarini. «Durante un naviga-zione turistica — si legge apagina 619 — a circa 300 metri dallacosta vicino Sorrento, la Fortuna urtò unbasso fondale e cominciò a imbarcareacqua, proprio poco prima di un salutoall’isola di Capri». Un impatto che pro-vocò uno squarcio nello scafo «profondoun braccio e lungo una decina di metri».«I passeggeri — come sostengono i pro-curatori — vennero sbarcati e poi reim-barcati dalla nave alata nel bacino dicarenaggio».LA FORTUNA, infatti, ce la fece ad arri-vare a Palermo, con le pompe alla massi-ma potenza che facevano uscire tantaacqua quanta ne entrava. Una volta nelbacino di carenaggio siciliano, la moto-nave fu riparata durante la notte dagli

operai di Fincantieri e ripartì la mattinadel 15. «Il comandante — sottolineano imagistrati — non provvide come avrebbedovuto a denunciare l’accaduto, ma silimitò a segnalare falsamente che durantela navigazione da Napoli a Palermo c’erastato un anomalo innalzamento della tem-peratura».Mai nessuna segnalazione alle autoritàmarittime fino al 18 gennaio 2012, quan-do sull’onda dell’emozione provocata dalnaufragio della Concordia e delle 32 vit-time, uno dei due fotografi — RobertoCappello — che nel 2005 lavoravanosulla Costa Fortuna, ha tirato fuori tutto.

Lo ha segnalato alla Capitaneria diPalermo. «Dalle indagini successive sonoemersi numerosi e insuperabili riscontrial racconto del fotografo — si leggeancora — tali da far concludere l’autoritàmarittima che a bordo vi fu una verasituazione di criticità, che solo le favore-voli condizioni meteo impedirono il con-cretizzarsi di una situazione di pericolo».La gestione a terra dell’emergenza fuguidata per Costa da Ferrarini.«Dell’incidente non venne mai presentatauna denuncia — sostengono ancora dallaprocura — e la società armatrice si limitòa organizzare ogni riparazione in porto econtinuò la crociera». E la frase diSchettino a Ferrarini, captata dalla scato-

la nera, mentre stavano parlando di checosa era opportuno fare per gestire l’e-mergenza — «L’assistenza di un rimor-chiatore che ci trascini a terra...poi pen-siamo alla falla» — non ha bisogno dicommenti. Ma il 13 gennaio del 2012 daquella falla non sono riemerse 32 perso-ne. Cinque membri dell’equipaggio eventisette passeggeri. Tra i quali unabambina di cinque anni."Costa Fortuna nel 2005 avrebbe sfioratouna tragedia come quella dellaConcordia". Costa Crociere, dopo averappreso la notizia relativa all'indagine deipm su un incidente semi sfiorato otto

anni fa, precisa che "CostaCrociere smentisce categori-camente che la nave CostaFortuna sia stata coinvoltain una collisione con unbasso fondale nei pressi diCapri il 13 giugno 2005, cheavrebbe provocato una viad'acqua nello scafo, secondoquanto riportato da un foto-grafo della nave a bordo inquel periodo.La nave, dopola partenza dal porto diNapoli, avvenuta alle ore19.00 del 13 giugno 2005,aveva rilevato un problematecnico minore alla tenuta diun asse porta eliche, che pur

non compromettendo la sicurezza dellanavigazione, aveva consigliato una brevesosta in bacino a Palermo, successivoporto di destinazione della crociera.Lariparazione venne eseguita con successotra il 14 e il 15 giugno 2005. Il 15 giugnola nave potè lasciare il bacino, con certi-ficati rilasciati dal Rina, l’autorità di cer-tificazione competente, e ripartì daPalermo alle ore 9.00 per continuare ilsuo itinerario di crociera previsto.CostaCrociere si riserva ogni iniziativa legalenei confronti di coloro che continuasseroa diffondere notizie dal contenuto diffa-matorio per l’immagine della compa-gnia".

(Fonte: La Nazione)

Costa Fortuna e il giallodell’inchino con incidentenelle acque di Capri

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Aria di Capri

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Quest’anno, nei cinque continenti dove esiste laSocietà di San Vincenzo de’ Paoli, si ricorda ilbicentenario della nascita del beato FedericoOzanam, grande figura di laico cristiano, patro-no della gioventù e fondatore delle conferenzevincenziane. In Italia verranno effettuate alriguardo due importanti manifestazioni: una aMilano dove Ozanam era nato ed una a Livornodove egli trascorse l’ultimo periodo della suabreve vita. Vi prenderanno parte eminenti perso-nalità quali quelle del professor FrancescoPaolo Casanova e del cardinale GianfrancoRavasi. Anche il consiglio centrale della SocietàSan Vincenzo de’ Paoli di Capri vuol far cono-scere Federico Ozaman che, pur essendo unafigura storica lontana nel tempo, è capace diparlare all’uomo d’oggi in modo straordinaria-mente attuale. Egli svolse in tutti i campi consi-derati oggi propri del laico cristiano la sua atti-vità di apostolato: sia nella famiglia di origine,sia in quella formata col matrimonio, sia nel suoimpegno di professore alla Sorbona e di educa-tore di giovani, sia in campo sociale perchévoleva dar vita ad una vera società cristianafondata sull’amore e sulla giustizia. Il suosegreto è stato quello di legare l’impegno spiri-tuale all’impegno culturale e all’ impegno socia-le che non sono su piani distinti ma un tutt’unoper la completezza umana. Il periodo in cuivisse è complesso e difficile sotto certi aspetti.Crollava l’edificio del diritto divino per sosti-tuirsi con quello della libera scelta da parte deipopoli. Crollava, almeno a livello internazionalela monarchia e si parlava insistentemente direpubblica. Crollava lo stato confessionale enasceva lo stato laico. C’era una rivoluzioneeconomica e sociale. Perdeva potere la nobiltà esi affermava la borghesia. L’ Europa contadinacedeva il posto all’Europa industriale e nascevail proletariato. La popolazione di tutti gli statiaumentava vorticosamente. In tutti i ceti socialierano molto diffusi l’anticleralismo e la miscre-

denza. Nascevano nuoveideologie. La chiesa avevadifficoltà a confrontarsi conle nuove regole sociali, poli-tiche e culturali emergenti. Inquesto contesto Ozanam,arrivato a Parigi dopo avercompiuto i suoi primi studi a

Lione, cominciò a studiare legge e partecipòcon molto interesse ai dibattiti politici e letterariparigini, conobbe e frequentò Chateaubriand,Lacordaire, Lamartine, Ampère, Hugo.Particolare amicizia lo legò al professorEmanuel Bailly proprietario del giornaleTribune Catholique che aveva fondato le confe-renze di storia di carattere apologetico in quantocercavano nel passato della storia la difesa dellaChiesa soprattuto riguardo ai problemi sociali.Queste conferenze alle quali partecipavano oltread Ozanam alcuni suoi amici, si trasformaronopoi nel 1833 in conferenze di carità anche perrispondere alle accuse dei sansimoniani cherimproveravano ai cristiani di produrre parole enon fatti. Da allora le conferenze, dedicate aSan Vincenzo dè Paoli, sono espressione di unacomunità di amici che condividono la vita difede e di comunione con il povero e non si limi-tano soltanto a soccorrere gli indigenti material-mente, ma soprattutto moralmente e spiritual-mente. Ozanam ebbe un’attività pubblicisticaintensa e si sforzò sulle colonne dell “Univers”e poi su quelle dell’ “Ere Nouvelle” di “ far pas-sare lo spirito cristiano nelle istituzioni repub-blicane”. Viaggiò, nonostante la sua malfermasalute e le difficoltà delle comunicazioni del suotempo, in molti paesi d’Europa, in Spagna,Germania e Inghilterra, ma in particolare inItalia che egli chiamava “ Terra dei viventi “.Ben quattro furono i viaggi in Italia tra il 1833 eil 1853 sia per le ricerche sulla storia italianadel medioevo affidategli dal Ministerodell’Istruzione Pubblica di Parigi, sia per visita-re le conferenze sorte soprattutto in Toscana, siacome esperienza di fede e per rinsaldare il lega-me tra la Società di San Vincenzo e il MagisteroPontificio. Alcuni BREVI dei pontefici attesta-no infatti la laicità della società, uno dei pilastridel carisma vincenziano. Ozanam infatti è statoun precursore della teologia del laicato che èstata poi espressa dal Concilio Vaticano II ed un

antesignano della dottrina sociale della Chiesaespressa nella enciclica “ Rerum Novarum” diLeone XIII. Per questo la sua opera va fattaconoscere e noi vincenziani cercheremo di farloin modo semplice e sentito a palazzo Cerio il 23Aprile alle ore 17,00. (M.M.S.)

Podismo: 5 capresi al “Vivi città” di SorrentoDomenica 7 aprile si è disputato in 36 città ita-liane e 18 estere il “Vivi città”, manifestazionepodistica internazionale organizzata dall’ UISP“Unione Italiana Sport per tutti” giunta alla30esima edizione. La partenza in contempora-nea è stata data alle 10.30 in punto dal “GR1Rai” ed anche Sorrento ha avuto il suo “Vivicittà”. La gara si è disputata su un percorso cheda Sorrento si spingeva sino al Comune diMassa Lubrense e ritorno. Alla gara hannopreso parte 104 atleti tra cui 5 atleti capresi, inforza alla “Napoli Sport Events”. Il più velocedei capresi è risultato Marco Soverini che haconcluso la sua prova al 15° posto assoluto e 2°della sua categoria in 47’.51”. A soli 3” secondigiungeva Mariano Paone 16° assoluto ed anchelui secondo della sua categoria in 47’.54”. Terzodei capresi; Luigi Gargiulo, 23° assoluto e 5° dicategoria in 50’.14”. A seguire Fabrizio Rossi,44° assoluto e 5° della sua categoria in 55’.34”.Infine Luigi Esposito (ritratto nella foto all’ar-rivo della gara): per lui 58° posto assoluto ed8° di categoria. Per la cronaca la gara è statavinta in campo maschile da Gianluca Piermatteoe in quello femminile da Lucia Avolio. La sta-gione agonistica è entrata nel vivo e gli atleticapresi siimpegneran-no al massi-mo per por-tare alto ilnome diCapri edella“NapoliSportEvents”, siain Campaniache fuoriregione.

La San Vincenzo de’ Paoliricorda la figura del beatoFederico Ozanam

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Cronaca

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“Anche Lucia Annunziata ha ottenutouna sanatoria per abusivismo edilizio adAnacapri. C’è una sentenza che compro-va, con le relative sanzioni pecuniarie,l’abusivismo edilizio che ha compiuto. Ciaccusa di essere impresentabili, ma lei èpresentabile o no?”. A parlare è CarloSarro, senatore campano del Pdl, cheinsieme al coordinatore regionale azzurroFrancesco Nitto Palma ha annunciato larichiesta di istituzione di una commissio-ne d’inchiesta sul fenomeno dell’abusivi-smo edilizio in Campania.Fenomeno gravissimo cui le autorità vor-rebbero porre rimedio con, spiega l’exministro della Giustizia Palma, “69milaordini di abbattimento e 250mila procedi-menti penali pendenti”. Un’emergenzasociale, economica e politica: la posizio-ne pro-condono, a livello regionale enazionale, ha contribuito a far guadagna-re al Pdl, dal fronte Pd e simpatizzantidemocratici, l’etichetta di “impresentabi-li”. Eppure, spiegano Sarro e Palma,sarebbe la classica “ipocrisia” della sini-stra. “Si fa polemica nei nostri confronti– ha aggiunto Sarro – insistendo sul fattoche noi siamo impresentabili perchédifendiamo battaglie come quella delcondono”. Una “battaglia doverosa daportare avanti”, ha aggiunto Palma, vista“l’assoluta impossibilità di affrontare ilfenomeno percorrendo la strada degliabbattimenti”. E alla fine ci scappa ancheil riferimento, velenoso, alla giornalistadi Raitre finita al centro delle polemicheper un vivace battibecco in diretta colsegretario azzurro Angelino Alfano.

(fonte: aginotizie.wordpress.com)

Cartulina ‘e Napule, concerto il 28 aprileper la casa di riposo“San Giuseppe”Domenica 28 aprile alle ore 17.00 pressola casa di riposo “San Giuseppe” diCapri, si terra’ un concerto napoletanointitolato “Cartulina ‘e Napule”, ossia un

recital per due voci e chitarra di celeber-rime canzoni partenopee tra ‘600 e ‘900.Pensato per far trascorrere una piacevoleora agli ospiti della casa, il concerto ècomunque aperto a tutti coloro che congioia vorranno condividere questomomento di musica e solidarietà e pre-vede brani di S. Rosa, E.A. Mario, S.Gambardella, Vian, G. Lama, Castaldo, F.Campanella, E. Cannio, E. De Leva , F.Florimo e L. Denza. Gli esecutori saran-no Cira Scoppa, soprano, e MaurizioGoderecci in voce e chitarra. Gli artistiringraziano il parroco don Carmine DelGaudio per la disponibilità accordata. E’per una buona causa. Siete tutti invitati.

COMUNICATO ASCOM ANACAPRISEMINARIO INFORMATIVO DIAGGIORNAMENTO per DATORI DILAVORO che ricoprono l’incarico diRSPPL’argomento SICUREZZA SUI LUOGHIDI LAVORO è continuamente oggetto diaggiornamenti e discussioni finalizzate amigliorare gli standard di protezione per ilavoratori, troppo spesso trascurati neglianni scorsi, con conseguenze negative alivello di infortuni e malattie professiona-li. In quest’ottica l’azienda è tenuta a farela sua parte, rispettando ciò che la nor-mativa in continua evoluzione prevede,in primis dal punto di vista pratico-esecu-tivo ma anche dal punto di vista formale-documentale. Per quanto concerne que-st’ultimo aspetto, la CommissioneConsultiva permanente per la salute esicurezza sul lavoro istituita dalMinistero del Lavoro ha previsto le lineeguida per una corretta valutazione deirischi aziendali, invalidando di fatto, adecorrere dal 1 giugno 2013, le AUTO-CERTIFICAZIONI rese dal datore dilavoro, ai sensi del comma 5 dell’art. 29del TESTO UNICO: esse dovranno esse-re sostituite quanto prima da un DOCU-MENTO DI VALUTAZIONE DEIRISCHI (DVR), redatto secondo le

nuove “procedure standardizzate”. Cosasono quindi le procedure standardizzate?Cosa consentiranno di fare? Come un’a-zienda deve recepirle e come attuarle?Quale dovrà essere l’approccio più cor-retto e propositivo del datore di lavoroche ricopre l’incarico di Responsabile delServizio di Prevenzione e Protezionedella propria azienda? Per consentire aidatori di lavoro di rispondere a questocome ad altri interrogativi e di avvicinar-si alla scadenza del 1 giugno 2013 nelmigliore dei modi e con un bagaglio sem-pre più ampliato di conoscenze in mate-ria, la “Ci. Ba. Service di Ciro Balestra”in collaborazione con “STi.IC StudioTecnico ing. Imperatore Catello” e con la“ASCOM” di Anacapri, organizza sull’i-sola un SEMINARIO GRATUITO DIAGGIORNAMENTO per i datori dilavoro che ricoprono l’incarico di RSPP.Relatore principale del seminario saràl’ing. Imperatore, docente accreditatopresso EFEI, ente paritetico bilateralenazionale per la formazione, con espe-rienza pluriennale nel settore della forma-zione – sicurezza lavoro. Tale seminariorisulta completamente in linea con quantoasserito dall’ACCORDO STATO –REGIONI sulla formazione dei datori dilavoro – RSPP, che, pur stimando inquinquennale l’obbligo di aggiornamen-to, ribadisce l’importanza della formazio-ne continua per i datori di lavoro, dandofacoltà di distribuire le ore di aggiorna-mento nel quinquennio. Spesso i datori dilavoro incontrano difficoltà nel ricoprirecomunque un ruolo di RESPONSABILEin un settore in continua evoluzione ecaratterizzato da frequenti aggiornamentinormativi: la stessa valutazione dei rischirientra tra gli obblighi datoriali non dele-gabili a terzi. Il seminario avrà luogomartedì 23/04/2013 ore 09:30 presso ilCinema Paradiso in Piazza Edwin Cerionel comune di Anacapri (NA). Per adesioni contattare i seguenti recapiti:347/1795573 - 329/[email protected][email protected]

Bufera politica su LuciaAnnunziata per gli abusiedilizi ad Anacapri

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Cronaca

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Era proprio una caravella quella che veleggiavalenta, ma sicura sopra un mare di teste, ai piedidel campanile in piazzetta. C’erano tanti turistiquel giorno d’inizio estate si attardavano peruna bevuta al chiosco , o per farsi immortalarenella piazzetta più famosa del mondo vacanzie-ro. Non era un’allucinazione dovuta al caldo ,c’era veramente una sorta di natante che simuoveva indisturbato sulla scena di un salottoche di stravaganze negli anni precedenti neaveva viste, eccome. Molti vollero fare la foto ,recare con loro una testimonianza di estro efantasia tutta meridionale, anche se non appar-tenente alla cultura isolana Quello fu il primoapproccio col personaggio . In effetti sotto quelcopricapo a mò di veliero c’era lui, l’artista. Sichiamava Saverio Rotundo. Ad ogni inizio esta-te lui e la sua caravella rinnovavano l’ appunta-mento con Capri, e ogni volta la sua simpatia ,la loquacità nell’esprimersi con un forte accentocalabro, lo rendevano sempre più bene accetto.Si raccontò con generosità e lealtà, di comeaveva amato fin da adolescente l’arte e la scul-tura dei metalli e del ferro . Nacque aCatanzaro agli inizi degli anni venti , figliodella guerra, ne patì le sofferenze colpito negliaffetti , subì la perdita del padre durante unattacco di contaerea. Fece parte della‘’Compagnia ignoti’’ trafugando per poi con-trabbandare armi con l’aiuto di quattro mulifornitigli dai collaboratori. Si trovava a Napoliquando Milano stava per essere liberata, salì sulprimo treno che fermava solo alle grandi stazio-ni, qui capita nel vagone seduto accanto a Totòche vuole gli mostri il catalogo con i suoi lavorie sculture: il grande attore si complimenta, loapprezza e alla fine del viaggio gli dice ‘’ Là èil punto di Totarello, se non hai spirito sotto aipiedi, muori di fame!’’ spronandolo a portareavanti la sua opera, raccontò di quanto il princi-pe de Curtis fosse generoso . primo di 10 fratel-li si vide costretto a prendere in mano le redinidella sua famiglia ed ingegnarsi per tirare avan-ti . L’arte fu per lui un vero e proprio miracolodi sopravvivenza. Fu congedato nel ‘43 , excarabiniere . Una piccola bottega oscura segnòl’inizio della sua scultura, non avrebbe potutofarlo senza l’aiuto valido e consistente di mae-stri come Pollano Carmine e Graziallene Luigi.Quale inizio migliore per un giovane pieno

d’entusiasmo ma carico di considerevolefardel-lo, i fratelli più piccoli dipendevano da lui intutto e per tutto, si ripromise che ce l’avrebbemessa tutta pur di riuscire a creare con le suemani opere d’arte che avrebbero fatta la gioia dicliente danarosi e, soprattutto la sua fortuna. Ipresupposti c’erano , ora non gli restava checrederci e mettersi all’opera. Fu così che daquella botteguccia scura sortirono i primi lam-padari, appliques, cancelli, tra ferro e fuocodivenne tutt’uno con gli elementi primitivi . Inun paesino dal nome Amato,fece le sue primemostre, a Locri Marina sono ancora espostedelle opere proprio in un palazzo di proprietàdell’avvocato Capogreco. La sua fantasia arti-stica si avvalse di materiali riciclabili come bul-loni, cuscinetti a sfera, con questi produsse ben12 pezzi d’opera. Immagini e figure inquietanticome ‘’la strana nascita’’mostri metà uomo emetà animale. Una delle sue ultime opere èstata’’ monumento al calciatore’’ costruita inrame battuto e lavorato , la testa a forma di pal-lone sempre in rame: opera di sicuro effettovista la considerevole altezza di circa 5 metri eper la quale ha vinto un concorso nazionale.Qui ad Anacapri, per circa sei mesi è rimastaesposta in un albergo del posto, il suo enorme‘’Aquilone in ferro’’ con un’apertura d’ali di 4metri . Non si vedeva , a Capri, da diversotempo, poi mi capitò d’intravedere la sua figuraminuta venirmi incontro poco tempo fa. Ora ha90 anni, porta ancora in giro la sua arte . Mi haparlato della sua passione che l’ha accompagna-to fino ad oggi tra saldatrici e troncatrici , perquanto gli riguarda siamo sull’orlo della rivolu-zione, lui ha mangiato paglia vecchia bollitadurante il grande conflitto, oggi si vedonoancora pezzi di pane nella spazzatura, il futuro,ahimè è la cina . crede non vi sia alcuna dif-ferenza da quando si cantava ‘’Se potessi averemille lire al mese’’ a oggi, convinto assertoredei ‘’corsi e ricorsi storici’’ e che il re dellaforesta non è il leone ma l’uccello. Trasgressivoe geniale, l’artista catanzarese amico di ArnaldoPOmodoro,di Benito Oliva, di Mimmo Rotella ,ha girato per l’Italia con la sua Caravella in pla-stica e alluminio a portare la sua impronta stra-vagante . Asserisce che l’arte è nata coi primigraffiti nelle caverne , il vero artista , forse ,èautodidatta . Con un sorriso mi ha raccontato di

quando una signora americana, conosciuta aCapri, tanto ricca quanto brutta innamoratasidella sua arte lo voleva condurre oltreoceano ,novello Cristoforo Colombo, con la sua cara-vella...ma il maestro non si lasciò irretire prefe-rendo navigare verso altre mete.

Maria Astarita

60 anni fa la storica corsaautomobilistica di CapriLe strade dell’isola di Capri furono teatro ses-sant’anni fa di una corsa automobilistica, primoed unica nella storia caprese. Quei momentivengono rivissuti in un libro del giornalistaSergio Troise, Paparo editore, che è stato pre-sentato ieri sera nel teatro del grand hotelQuisisana. “Capri Grand Prix. 1953-2013 ses-sant’anni dopo, una storia da raccontare”, que-sto il titolo del libro, che racconta storie e per-sonaggi dell’epoca d’oro, dal principe Pupettodi Sirignano al conte Bubi Leonetti alloradiciottenne che tagliò il traguardo per primo esi aggiudicò il gran prix al volante di un’AlfaRomeo 1900, percorrendo il tracciato di pocomeno di 4 km in soli 4 minuti e 23 secondi conuna velocità media di 51 km orari. Una curiosi-tà: Leonetti non aveva la licenza per correre. Fuproprio Pupetto di Sirignano, all'epoca presi-dente dell'Azienda di Cura Soggiorno eTurismo e grande animatore della vita caprese,con il supporto tecnico dell'Automobile ClubNapoli, all'epoca presieduto da TommasoAstarita e diretto da Franz Amalfitano, ad orga-nizzare la gara. Le auto iscritte alla corsa arri-varono sull'isola a bordo di una nave messa adisposizione dalla Marina Militare. Al secondoposto si classificò Luigi Bellucci, con una Fiat1100/103 nuova di zecca, mentre al terzoGiuseppe De Filippis, su una magnifica AlfaRomeo 2500 SS Touring Superleggera. In garac’erano anche alcuni capresi fra cui AlbertoStaiano, scomparso un anno fa, che si lanciò suitornanti che salgono da Marina Piccola adAnacapri al volante di una vecchissima LanciaArtena che era stata di proprietà di Edwin Cerioe che si piazzò al sesto posto. Capri ha ospitatoper l’occasione una tre giorni di eventi, conun’attenta rivisitazione storica e l’esposizionein Piazzetta di alcune auto d’epoca.

Il raccontodi Maria Astarita:L’uomo e la caravella

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Eventi a Capri

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CAMPIONATO ALLIEVI: OLIMPIA CAPRI riposoTurno di riposo per gli Allievi dell'Olimpia Capri nel campionato che livede sempre alla prima posizione inclassifica e che nella prossima garaaffronteranno in casa i Brothers Napoli.

CAMPIONATO GIOVANISSIMIMEP CALCIO 0OLIMPIA CAPRI 4OLIMPIA CAPRI: Spinella, Oraldo,Farace, Santarpia L., Ruggiero,Verdino, Salvia, Parlato , Somma,Maresca G., Esposito D.-- ---subentrati: Vito, Pecoraro, Di Ruocco,Zora,D'Esposito Santarpia T.Allenatore : Mario MarescaReti: Maresca, Somma, Somma, SalviaL.Brillante vittoria esterna dei giovanissi-mi dell' Olimpia Capri , che superano intrasferta il Calcio Mep con una doppiet-ta di Somnma e le realizzazioni di G.Maresca e Luca Salvia con lo schiera-mento abituale dei disponibili di questeultime gare e mantenendo così anchela seconda posizione in classifica con38 punti. Gli isolani giocheranno in

casa la prossima gara con l'ANDS diS.Gennaro.

CAMPIONATO DI 3^ CATEGORIAAZZURRA CAPRI 3YOUNG BOYS 0(per rinuncia)Giornata di riposo "vincente" perl'Azzurra Capri per la rinuncia alla tra-sferta caprese del YOUNG BOYS. Laprossima gara gli isolani incontrerannoin trasferta i Feb Soccer 99.

Tennis: gemellaggiotra TC Capri e CircoloNomentano RomaAmicizia e gemellaggio tra Tennis ClubCapri e Circolo Tennis NomentanoRoma. Una bellissima atmosfera inoccasione della doppia giornata (nellafoto in basso) che, sabato 13 e domeni-ca 14 aprile, ha visto come location icampi in terra battuta di Capri. Una cin-quantina i match disputatisi nell’interoweekend. Il via è avvenuto con singola-ri femminili e maschili al meglio dei 6game con protagonisti atleti ed atlete

under 16, successivamente si è passatoagli under 14 e under 12, per terminarecon i long tie break (al meglio dei 10punti), che hanno visto esibirsi ragazzi-ni e ragazzine junior, ossia sotto i 10anni di età. Il tutto in un clima di amici-zia e sportività, per la felicità dei mae-stri che hanno organizzato l’evento:Peppino Di Stefano per il T.C. Capri,coadiuvato dall’istruttore federale disecondo grado Francesco Della Corte;Otello Di Vincenzo per il C.T.Nomentano Roma. La domenica matti-na è stata dedicata ai doppi, anchemisti. Alla fine della due giorni, dopofoto di rito e scamio di gagliardetti, iprotagonisti hanno ritenuto questogemellaggio una bella occasione perconfrontare Capri e Roma, attraverso ivalori di uno sport educativo come iltennis. Al termine il presidente del C.T.Nomentano Roma, Claudio Pillot, hachiamato telefonicamente il maestro delTennis Club Capri Peppino Di Stefano,ringraziandolo per l'accoglienza ricevu-ta e invitandolo ad un'amichevole diritorno in settembre a Roma, in mododa suggellare il gemellaggio tra i dueprestigiosi circoli tennistici.

Calcio: poker intrasferta dei Giovanissimidell’Olimpia Capri

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Eventi a Capri

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A cura dell’Associazionedi varia umanità

“Crisi, Rotture e Cambiamenti”, titolo del-l’opera vincitrice dell’edizione del 1996,può ben sintetizzare il cammino che ilPremio Capri – S. Michele ha percorso dalsuo inizio. E può indicare alcuni dei prin-cipali temi sui quali si è soffermato, allaluce dei valori fondamentali del vivereespressi dalla cultura greca – latina – cri-stiana – italiana.In occasione della trentesima edizione

sarà opportuno ripensare convenientemen-te il cammino percorso e, di conseguenza,soffermarsi sulle opere scelte e premiate dianno in anno, che sono in armonia traloro. Qui mi limiterò a ricordare che ilPremio Capri – S. Michele ha svolto unsuo originalissimo e particolare compitocome nessun altro premio. Non solo haacquistato un prestigioso patrimonio cultu-rale, ma ha rivelato e testimonia che l’iso-la di Capri è anche (se non principalmen-te) luogo di autentica cultura, fondata sulvero, sul bello, sul bene.Il Premio Capri – S. Michele è stato pre-

sentato nella chiesa di S. Michele inAnacapri nel 1978, ed è iniziato nella stes-sa chiesa nel 1984, nella consapevolezza,(testimoniata dall’articolo pubblicato sulprimo numero de “Il Carniere” del 1969),che si era già in un tempo di crisi, anchese molti non se ne avvedevano. Una crisiche era iniziata nella seconda metàdell’Ottocento, ed era stata poi ricordata,ed analizzata nei suoi aspetti, in operescritte e pubblicate nei precedenti decennidel Novecento. Ed anche nella consapevo-lezza che bisognasse conoscere questacrisi nella sua complessità e nei suoi mol-teplici aspetti, per poter indicare rimediper superarla.Sin dalle prime edizioni, il Premio Capri

– S. Michele ha individuato nel non sapereascoltare, nel lasciarsi prendere dal consu-mismo, nell’andare in gran fretta trala-

sciando riflessioni e contemplazioni, nelnon saper pensare, (specialmente ma nonsolo politicamente), alcune delle principalicause della crisi. A queste, con la sceltadel 1992 dell’opera dell’allor cardinaleJoseph Ratzinger, ha aggiunto la tendenzaa sospettare di ciò che è grande e nobile, atoglierlo dal suo piedistallo e a ridimen-sionarlo. Ciò sempre nella convinzioneche fondamentale causa della crisi è ladisgregazione dell’armonia tra uomo enatura, che era stata messa in luce dalprimo convegno italiano sul paesaggio,svoltosi a Capri il 9 e 10 luglio 1922.Il Premio Capri – S. Michele è nato nel-

l’ambito del Centro di varia umanità, checon il suo stesso nome voleva indicare chetutti gli aspetti dell’umano dovrebberotendere a comporsi in unità. Ciò in contro-tendenza con una conoscenza che perdevasempre più l’unità di fondo, e si disgrega-va in modo impressionante in migliaia disettori, che evitavano di comprendere larealtà nella sua unità ed allontanavanosempre più dalla verità.Non è questo il tempo per soffermarsi

sugli ostacoli e le avversità che il PremioCapri – S. Michele ha riscontrato, e sugliaiuti e sui sostegni che sembrava logicodovesse avere e che invece non ha avuto.Ma è pur tempo di dire che, con gli aiutied i sostegni che gli sono stati dati (e per iquali è grato), ha compiuto finora un cam-mino che può essere utilissimo sia percomprendere la situazione di crisi in cuisiamo, sia per contribuire ad indicarecome superarla, essendo ormai chiarissimoche non c’è solo crisi economica, ma cisono anche crisi culturale, crisi religiosa,crisi morale, crisi sociale.Il Premio Capri – S. Michele è stato

sempre fedele alla sua ispirazione cattoli-ca, espressa con il nome dell’arcangelo,che invita ad un pensiero forte e rigoroso,non debole ed incerto. E, nello stessotempo alla convinzione che bisogna sem-pre ascoltare gli altri e ripensare i propriconvincimenti alla luce di quel che è statodetto.In un momento in cui appar sempre più

evidente che il sogno di un ineluttabileprogresso verso il meglio è svanito, perevitare che si avanzi verso il caos, ènecessario osservare attentamente il pre-sente, avendo piena coscienza del passatoe guardando con responsabilità verso ilfuturo. È quello che il Premio Capri – S.Michele ha fatto ed intende fare, anchecon la trentesima edizione, il cui Bando ènel sito www.premiocaprisanmichele.it,che indica il 30 aprile come scadenza perla candidatura delle opere.

Raffaele Vacca

Il Premio Capri -S. Michele alla trentesima edizione

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Cultura

L’INFORMATORE POPOLAREPeriodico d’informazione politica,

cronaca, cultura e sportdell’isola di Capri

Direttore: Manfredi Pagano

Società editrice TPS S.R.L.Reg. Tribunale di NapoliNr 5283 del 18/02/2002

Redazione: Via Li Campi, 1980073 Capri (Na)Tel. 081.8383111Fax 081.8370421

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redazione non saranno restituiti)

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