lezione 1 febbre

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  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    IL DOLORE

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    Dolore

    Sgradevole percezione connessa ad uno stimolo lesivo eaccompagnata da reazioni fisiche e psichiche.

    Talvolta il dolore assume valore protettivo:

    Ulcera peptica in paziente simpaticectomizzato

    no dolore

    perforazione

    Pazienti con alterazioni delle vie nervose sensitive

    no dolore

    gravi danni tissutali

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    Cause di dolore

    1. Ostruzione del flusso ematico arterioso con ischemia o necrosidel tessuto anossico

    2. Ostacolo al flusso venoso con distensione tissutale per aumentodel liquido extracellulare

    3. Ostruzione di un organo cavo: ostacolo al flusso intracanalicolare

    4. Tumefazione di un tessuto con accumulo di pus - sangue - liquidoextracellulare

    5. Stimolazione delle terminazione nervose dolorifiche da fattorifisici esterni, tossine, detriti cellulari.

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    Dolore

    Terminazioninervosesensitive corna posteriori delmidollo talamo

    corteccia

    Dolore epicritico: acuto e ben localizzato

    Trasportato da fibre di 20 , mielinizzate, checonducono

    lostimoloa 100 m/sec Dolorecutaneo

    Dolore protopatico:s

    ordo es

    cars

    amente localizzatoTrasportato da fibre di 2 , amieliniche, checonducono

    impulsia 2 m/sec. Doloreviscerale

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    I mediatori chimici endogeni del dolore:

    Bradichinine prostaglandineserotoninaistamina acetilcolina metaboliti

    acidi.

    Ischemia dolore muscolare

    Flogosi dolore articolare

    Flogosi - spasmo - distensione - trazione mesi

    dolore gastrointestinale

    Stimoli pressori- termici - chimici - elettrici

    Dolore cutaneo

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    DOLORE Sede

    Irradiazione Qualit crampiforme - urente - opprimente

    tipo colica - lancinante - trafittivo - sordo

    Intensit lieve - moderato - intenso

    Decorso intermittente persistente - fugace

    Esordio acuto - graduale

    Fattori scatenanti Fattori aggravanti Fattori allevianti

    Tipo di risoluzione medica - posizione - vomito - riposo .

    Sintomi associati

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    Latumefazione!!

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    La tumefazione un sintomo

    un segno clinico obiettivabile

    Storia clinica in presenza di unatumefazione

    1. Data presumibile di comparsa

    2. Modalit di sviluppo nel tempo: dimensioni ;forma ;consistenzasuperficie ;margini

    3. Modalit di rilevazione: durante la doccia ;dopo la sintomatologiadolorosa in quella sede ; rilevata da altri

    4. Eventuale scomparsa della tumefazione

    5. Presenza attuale o in epoche pregresse di tumefazioni

    simili

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    La tumefazione

    Sede Forma e volume

    Limiti : netti ; indistinti

    Base di impianto: sessile ;peduncolata

    Margine : acuto ;arrotondato

    Termotatto

    Coloritocutesovrastante:iperemia ;edema; reticoli vasali;

    tensione; annessi piliferi;infossamenti; buccia darancia.

    Superficie liscia; granulosa; lobulata.

    Consistenza : soffice; parenchimatosa;teso-elastica;dura;lignea;ossea; fibrosa;molle.

    Palpazione!!!!

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    La tumefazione

    Scorrevolezza: sui piani superficiali e profondi

    Mobilit spontanea:peristalsi; pulsatilit vera- trasmessa

    Fluttuazione: indice di raccolta liquida

    Dolorabilit :estensione; irradiazione; intensit

    Riducibilit: vera;falsa

    Spostabilit

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    La tumefazione

    Fremiti o rumori patologici :fremito aneurismatico;idatideo ;crepitio

    Urto di ritorno: raccolte profonde

    Fiotto ascitico

    Guazzamento raccolte liquide

    Ballottamento

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    Spostabilit

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    Fluttuazione

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    Contrazione dei muscolinastriformi

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    Riducibilit vera e falsa

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    Guazzamento

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    Ricercadel fiotto

    Onda diritorno

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    Igroma cistico

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    Tumefazione tiroidea

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    Tumefazione mammaria

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    Tumefazionesplenica

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    Febbre

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    FebbreProduzione di calore

    Temperatura del corpoEliminazione del calore

    Attivit metabolicheEsercizio muscolareAssimilazione cibo produzione caloreAdrenalinaNoradrenalinaTiroxina

    Radiazione

    ConduzioneVaporizzazione dell H20(vie resp.- cute) Eliminazione caloreCon urine e feci

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    Meccanismo di regolazione della temperatura cutanea:

    Trasferimento di calore dallinterno allesterno( superficie del corpo)

    mediante

    Variazione del flusso sanguigno cutaneo

    70% radiazione / conduzione

    A 21C 29% calore vaporizzazione

    1% feci - urine

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    Controllo della temperatura

    Ipotalamo anteriore : Controlla le reazioni al caldo

    dispersione

    produzione di calore

    Ipotalamo posteriore:controlla le reazioni al freddo

    Sedi di misurazione: oralerettaleascellareauricolare

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Cause diipertermia Infezioni da batteri- virus parassiti

    Neoplasie

    Lesioni tissutali su base ischemica

    Emorragie in cavit sierose o nei tessuti

    Cause ematologiche ( anemie leucemie)

    Malattie autoimmunitarie

    Traumatismi

    Affezioni metaboliche ( gotta coma diabetico)

    Malattie endocrine ( ipertiroidismi- iperplasia surrenalica)

    Affezioni cerebrali ( tumori- infezioni- lesioni vascolari)

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    AUMENTO DELLA PRODUZIONE DICALORE

    RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE DICALORE

    Nelle infezioni: liberazione di sostanze pirogene dagranulociti neutrofili , da batteri e da macrofagi

    centri termoregolatori ipotalamici

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Inizio della febbre: lento- progressivo;

    brusco

    Caduta della febbre: per lisi( graduale);

    per crisi

    Manifestazioni associate

    Tachicardia

    Iperpnea

    CefaleaDolori al dorso

    Mialgie

    Convulsioni

    > Metabolismo basalePerdita di liquidi

    Perdita di elettroliti

    > Catabolismo azotato

    > Lavoro cardiaco

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Tipi di febbre

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Febbre continua

    Costantemente elevata con fluttuazioni di 1-1,5C.

    ( polmonite lobare)

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Febbre remittente

    Le fluttuazioni sono di 2C, non arriva a temperatura normale.( Tubercolosi)

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Febbre intermittente

    Brusco rialzo, caduta per crisi a valori sub-normali.

    (Cistopielite).

  • 8/8/2019 LEZIONE 1 Febbre

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    Febbre ricorrente

    Continua o remittente, alternata a fasi con temperatura

    normale (Linfoma).