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73 La nutrizione della vite riguarderà solo la tecnica di concimazione. Si prenderanno in esame, in altri termini, esclusivamente gli apporti di elementi minerali e di sostanza organica, escludendo totalmente gli apporti idrici, che della nutrizione rappresentano, comunque, un aspetto non trascurabile. In sintesi, le finalità della concima- zione possono essere così riassunte: - mantenere o portare ad un livello ottimale le dotazioni del terreno di sostanza organica e di elementi minerali; - favorire l’attività biologica del terreno; - soddisfare il fabbisogno nutritivo della vite, in misura tale da poterne controllare la vigoria e la qualità della produzione; - evitare gli eccessi che possono provocare perdite e quindi pericolosi inquinamenti ambientali.

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La nutrizione della vite riguarderà solo la tecnica di concimazione. Si prenderanno in esame, in altri termini,esclusivamente gli apporti di elementi minerali e di sostanza organica, escludendo totalmente gli apporti idrici,che della nutrizione rappresentano, comunque, un aspetto non trascurabile. In sintesi, le finalità della concima-zione possono essere così riassunte:

- mantenere o portare ad un livello ottimale le dotazioni del terreno di sostanza organica e di elementi minerali;- favorire l’attività biologica del terreno;- soddisfare il fabbisogno nutritivo della vite, in misura tale da poterne controllare la vigoria e la qualità della

produzione;- evitare gli eccessi che possono provocare perdite e quindi pericolosi inquinamenti ambientali.

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Come comportarsiper l’analisi del terrenoContattate il vostro tecnico o rivol-getevi agli uffici tecnici di strutturepubbliche e private che vi potrannofornire delle schede o moduli dariempire, per meglio identificare ilvostro appezzamento, ed un proto-collo da seguire nel prelievo deicampioni di terreno. Dopo aver compilato i moduli e pre-levato i campioni di terreno, dovre-te consegnare il tutto agli uffici tec-nici del laboratorio di riferimento oal tecnico di vostra fiducia.I campioni di terreno saranno ana-lizzati presso il laboratorio prescel-to. I relativi risultati vi saranno spe-diti direttamente a casa o conse-gnati ad un tecnico di vostra fidu-cia.

Dopo aver ricevuto i risultati delleanalisi (vedere esempio del bolletti-no d’analisi a pag. 79), consultate leinformazioni pratiche per l’applica-zione dei fertilizzanti, riportate diseguito.Per informazioni più dettagliatesulle pratiche da seguire inerenti acarenze, rendimenti produttivi nonottimali, ecc., rivolgetevi ad un tec-nico.

LA CONCIMAZIONE

La tecnica di concimazione prevedeuna concimazione di fondo, unad’allevamento ed una di produzione.

CONCIMAZIONE DI FONDO

È una concimazione che si effettuaprima della messa a dimora dellebarbatelle, ed è buona norma farprecedere un’analisi del terreno atale operazione. L’analisi permetteràdi ottenere:

- una descrizione dei differenti tipidi terreno riscontrati sull’appezza-mento da destinare a vigneto;

- i risultati analitici dei parametridel terreno (granulometria, pro-prietà fisiche e chimiche), misura-ti sui 2 profili campionati (0-40cm e 40-80 cm) e il confronto didetti parametri con quelli dei livel-li desiderati;

- una valutazione della quantità difosforo, potassio e magnesio daapportare al terreno come conci-mazione di fondo, nel caso di undisequilibrio minerale;

- una valutazione della quantità disostanza organica (s.o.) da appor-tare prima dell’impianto in caso dideficit;

- un piano di concimazione polien-nale e la scelta di ammendantiadatti per la correzione di anoma-lie eventualmente presenti nel ter-reno destinato al vigneto (es. pH);

- una scelta più oculata del portin-nesto.

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Esempio di campionatura rappresentativa del terreno da analizzare

Nel caso di un’analisi per una concimazione di fondo,si deve effettuare un campionamento del terreno il piùpossibile rappresentativo della zona dove sarà messoa dimora il nuovo vigneto. La rappresentatività del campione è importantissi-ma, perché l’analisi sarà eseguita solo su 500 g diterreno.

Con quale mezzo effettuare il prelevamento?Con una trivella elicoidale di 40 cm di diametro oppu-re con un badile.

Dove?Fare da 6 a 10 buche, se viene usato il badile, o altret-tante trivellazioni con trivella nelle zone più rappre-sentative del terreno che ospiterà il nuovo vigneto. Inogni buca o trivellazione si preleverà un campione diterreno a 0-40 cm ed a 40-80 cm, facendo attenzionea tenere separati i due strati. Nel caso in cui sia effet-tuata una buca, prelevare i due strati di terreno sullepareti.

Quando?Prima della distribuzione dei fertilizzanti per la conci-mazione di fondo.

Insacchettamento del campione- mettere i 6-10 prelievi effettuati in 2 secchi: uno per

il livello 0-40 cm ed uno per il livello 40-80 cm;- omogeneizzare i prelievi di terreno;- ridurre le parti aggregate, sminuzzarle bene e mesco-

lare;- prelevare, in ogni secchio, un campione di circa 500 g

di terreno e mettere ciascun campione in un sac-chetto di plastica;

- infilare nel sacchetto, racchiuso in una busta, ilmodulo o la scheda di informazioni debitamentecompilata;

- non dimenticare di annotare sul sacchetto di plasti-ca il vostro nome ed indirizzo e l’ubicazione dell’a-zienda.

nota beneNei terreni profondi, prelevare fino a 80 cm di pro-fondità. Tale profondità rappresenta lo spazio mag-giormente esplorato dagli apparati radicali.Nei suoli poco profondi, prelevare nello strato utile(franco di coltivazione) ed annotare sul modulo diprelevamento la profondità del terreno.

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Informazioni praticheper l’applicazione dei fertilizzantiI possibili fertilizzanti da utilizzarenella concimazione di fondo possonoessere di natura organica e minerale.I fertilizzanti minerali sono riportatiin tab. 1 e sono espressi in unità per100 kg di prodotto.I fertilizzanti organici consigliatisono il letame maturo ed i compost(tab. 2). Entrambi devono essere in-terrati negli strati superficiali delterreno. In nessun caso è consiglia-bile portarli molto in profondità,perché la loro fermentazione cree-rebbe un ambiente asfittico, negati-vo allo sviluppo delle radici.

nota beneNei suoli sabbiosi, si cosigliauna concimazione di fondo solocon apporti di s.o. e senza som-ministrazioni di potassio, magne-sio e fosforo.

Tab. 1 - Fertilizzanti minerali utilizzabili nella concimazione di fondo, espressi in kg/100 kg

Quantità max Fertilizzante N P2O5 K2O MgO da apportare

(t/ha)

Perfosfato semplice 20 2,70 Perfosfato triplo 38 1,31 Solfato di potassio 47 1,50 Solfato di magnesio 27 2,00 Solfato di potassio magnesiaco 22 8 2,30 Scorie Thomas 12 4,20

Tab. 2 - Ammendanti apportatori di sostanzaorganica, utilizzabili nella concimazione difondo (da Pinamonti)

Quantità maxAmmendante da apportare

(t/ha)

Letame (ammend. org. naturale) 60-70 Compost (ammend. compostato 40-50

misto)

CONCIMAZIONE DI ALLEVAMENTO

La concimazione d’allevamento sieffettua a partire dalla messa a dimo-ra delle barbatelle fino alla loroentrata in produzione. La sua funzio-ne, in questo periodo che dura media-mente 3 anni, è di promuovere lo svi-luppo delle viti. Nella fase di alleva-mento, i concimi da utilizzare sonoquelli minerali, soprattutto a based’azoto (tab. 3), per la forte e prontaazione di tale elemento sull’attivitàdi crescita delle piante. Le quantitàmassime da apportare variano in fun-zione del titolo del concime e delladurata della fase d’allevamento. Ledosi più elevate d’azoto (600 kg/hadi nitrato ammonico; 300 kg/ha diurea) abbreviano tale fase, ma porta-no anche a squilibri fra accrescimen-to radicale e parte aerea (quest’ulti-ma prevale sullo sviluppo radicale).

Tab. 3 - Concimi minerali utilizzabili nellaconcimazione d’allevamento

N Quantità maxConcimi unità da apportare

(kg/100 kg) per anno(kg/ha)

Nitratoammonico 27 400-600

Urea 46 200-300

Quando?Metà dose di N va distribuita subitodopo il germogliamento delle viti el’altra metà un mese più tardi.

Spandiletame per la distribuzione nell’interfilare.

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nota beneCon l’analisi di controllo verifica-re le variazioni di sostanza orga-nica soprattutto, ma anche difosforo, potassio e magnesio.

CONCIMAZIONE DI PRODUZIONE

Un corretto piano d’applicazione diquesta tecnica non può prescinderedal resto delle tecniche colturaliadottate nel vigneto. In particolare,la tecnica dell’inerbimeneto (totaleo solo interfilare), abbastanza diffu-sa nella viticoltura veneta, attuataper limitare o contrastare soprattut-to gli eccessi di vigoria delle piante(pianura) ed i fenomeni d’erosione(collina), incide in misura significa-tiva sugli apporti degli elementinutritivi, specie di quelli azotati. Dal punto di vista pratico si posso-no prevedere, quindi, concimazionidi produzione su terreni inerbiti oricchi di sostanza organica e su ter-reni lavorati, poveri di sostanzaorganica. Nel primo caso, i fertiliz-zanti chimici distribuiti possonoessere considerati una forma com-plementare alle dotazioni nutritivenaturali dei terreni, mentre nelsecondo caso, i concimi mineralisemplici o composti, quelli organiciod organo-minerali diventano laforma di concimazione principale.In sintesi, possiamo avere i casiriportati nella tab. 4.

Tab. 4 - Concimazione di produzione e sua funzione in alcuni tipi di terreno

Tipo di terreno Livello sostanza Funzione della concimazione organica di produzione

- Terreno inerbito - buono - secondaria o complementare- Terreno non inerbito - buono - secondaria o complementare- Terreno non inerbito - insufficiente - principale

Quest’analisi permetterà di:- ottenere i valori di azoto, fosforo,

potassio e magnesio presenti nelprofilo del terreno (0-40 cm e 40-80 cm) e confrontare tali valoricon quelli desiderati;

- programmare la concimazione diproduzione ed eventualmente inte-grare qualche carenza, specialmen-te quella di natura organica;

nota beneSe non è stata eseguita l’analisiper la concimazione di fondo, fareun’analisi del terreno per la con-cimazione di produzione.

- ottenere delle indicazioni che per-mettano di spiegare il comporta-mento produttivo delle viti, ri-guardo il loro vigore, il loro rendi-mento e giustificare la presenza dicarenze.

Come comportarsi in pratica?Seguire la medesima filiera descrittaper il prelievo dei campioni di terre-no nella concimazione di fondo. Inquesto caso è opportuno riempiredelle schede per ogni vitigno daanalizzare.

Analisi di controlloÈ consigliabile fare un’analisi dicontrollo dopo 5 anni da quella ese-guita per la concimazione di fondo odi produzione. Con l’analisi di controllo si otterran-no le stesse informazioni viste perl’analisi della concimazione di pro-duzione. Nel prelievo dei campioni di terreno,si seguirà la stessa procedura ripor-tata in precedenza per la concima-zione di fondo. Nell’analisi di controllo, non sarànecessario richiedere all’analista ladeterminazione di alcuni parametri,come granulometria (% di sabbia, %di limo, % di argilla), indice di pote-re clorosante e calcare totale, perchésono parametri i cui valori rimango-no stabili nel tempo, mentre è nec-cesario verificare le variazioni dis.o., fosforo, potassio e magnesio.

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MENU’ ANALITICO

In sintesi, i parametri analitici,richiesti per l’impostazione di unaviticoltura meno empirica, sono iseguenti:

Tab. 5 - Parametri analitici richiesti per le varie tipologie d’analisi del terreno

Tipo di analisi

Parametri Prima dell’impianto Fase produttiva Controllo

0-40 cm 40-80 cm 0-80 cm 0-80 cm

% terra fine • • •% scheletro • • • % sabbia • • • % limo • • • % argilla • • • pH • • Calcare totale • • • Calcare attivo • • • Sostanza organica • • • • Azoto totale • • • • Fosforo assimilabile • • • • Potassio scambiabile • • • • Magnesio scambiabile • • • • Indice potere clorosante • Capacità di scambio cationico • • • • Oligo elementi (opzioni) Boro, Rame, Manganese, Zinco

La determinazione dei parametri elencati permette di valutare le dotazioni nutritive naturali deiterreni e di dare dei consigli sulle concimazioni da effettuare ai vigneti.

Spandiletame per la distribuzione a spaglio nell’interfilare.

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TenoriDIAGNOSTICA Risultati desiderati molto scarsam. mediam. sufficient. ricco

suolo povero fornito fornito fornito

Sostanza organica (%) 1,6 1,0-2,5Fosforo assimilabile (mg/kg) 21 20-40Potassio scambiabile (mg/kg) 77 100-150C.S.C. (meq/100 g) 1,3 20

In quest’esempio di analisi delsuolo, si evidenziano valori alca-lini di pH e valori bassi di calca-re attivo. Si rivelano, inoltre,dotazioni medie di sostanza orga-nica e di fosforo assimilabile, escarse di potassio scambiabile. Lacapacità di scambio cationico(C.S.C.) risulta anch’essa bassa, ilche può rappresentare un perico-

lo, per la possibile perdita di ele-menti nutritivi (fenomeni di lisci-viazione). Infine l’analisi offreindicazioni indirette sulla fertiliz-zazione azotata. Essa sarà valuta-ta in funzione del tenore insostanza organica e del relativoprocesso di mineralizzazione(vedi di seguito).

nota benePer valutare lo stato nutritivodelle viti, può essere richiestaanche un’analisi delle foglie(Diagnostica fogliare) e dei pic-cioli (Diagnostica peziolare),oltre a quella del terreno.Rivolgersi al proprio tecnico difiducia od ai tecnici di strutturepubbliche e private per il relativocampionamento e per l’interpre-tazione dei dati.

Esempio di un certificato d’analisiAnalisi di un suolo, per una concimazione di produzione

Cognome …….............................................……..

Nome ……....................................................……

Indirizzo ……….......................................………..

Ubicazione vignetoComune …….....................................................................….Riferimenti catastali …….....................................................…Vitigno …….....................….. Portinnesto ….......................….Anno d’impianto …….............................................................. Profondità del terreno ………..............................................….

GRANULOMETRIA Suolo 0-80 cm

terra fine (%) 76scheletro (%) 24 sabbia (%) 41 limo (%) 48 argilla (%) 11

INDICE POTERE CLOROSANTECalcare attivo (%)Fe estraibile (mg/kg)Indice potere clorosante

OLIGOELEMENTI (opzioni)Boro (mg/kg)Rame (mg/kg)Zinco (mg/kg)Manganese (mg/kg)

ANALISI Suolo 0-80 cm

pH 7,9 Calcare totale (%) 5,6 Calcare attivo (%) 1,6 Sostanza organica (%) 1,6 Azoto totale (%) 0,1 C/N 0,9 Fosforo assimilabile (mg/kg) 21 Potassio scambiabile (mg/kg) 77 Capacità di scambio cationico (C.S.C.) 13,5

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CALCOLO DELLE DOSI DA APPORTARE CON LA CONCIMAZIONE DI PRODUZIONE

Dosi da Somministrare

(kg/ha)

Quantità di N, P, K, Mgconsumate dalla vite,per un determinatolivello di produzione

Quantità di N perse

Quantità di Napportate = + -

Tab. 6 - Consumo medio in elementi nutritivi in funzione del livello produttivo (da Fregoni)

Classi di Consumo elementi nutritiviuva prodotta (kg/ha)

t/haAzoto Fosforo Potassio Magnesio

< 90 27 4 34 691-120 42 7 52 10121-150 46 7 62 9151-180 50 8 70 9181-210 63 8 85 12

>210 69 9 100 10

nota beneLe quantità consumate, riportatein tab. 6, devono essere legger-mente aumentate, perché i relati-vi valori non tengono conto deglielementi nutritivi utilizzati dallepiante per l’accrescimento delfusto e delle radici.

Tab. 7 - Quantità d’azoto perse

Cause Quantità per anno Fonte(kg/ha)

Percolazione 10-30 GiardiniErosione (collina) 50 circa GiardiniEvaporazione 5-70 Sequi

Tab. 8 - Quantità d’azoto apportate

Cause Quantità per anno Fonte(kg/ha)

Mineralizzazione sost. organica (vedi testo)Precipitazioni 0-10 GiardiniMicrorganismi terreno 10-30 GärtelResiduo foglie 10-25 Champagnol

Elementi nutritivi come fosforo,potassio e magnesio generalmentenon subiscono perdite nel terreno(le perdite riguardano prevalente-mente i terreni sabbiosi), ma solotemporanee e parziali indisponibili-tà e sono elementi che non vengonoapportati in quantità significativadalle piogge o dai microrganismi odalla flora spontanea, come avviene,invece, per l’azoto.

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MINERALIZZAZIONE

Il processo di mineralizzazionedella sostanza organica, attuatodai microrganismi del terreno, libe-ra annualmente una quantità d’azo-to minerale, prontamente assimila-bile dalle piante (azoto nitrico eammoniacale).Tale quantità varia in funzione delcontenuto di sostanza organica

presente nel terreno, come riporta-to dalla tab. 9 e varia, inoltre, infunzione dell’andamento climaticodi un’annata. Durante una stagionevegetativa siccitosa, infatti, il pro-cesso di mineralizzazione è trascu-rabile e, di conseguenza, anche irelativi apporti d’azoto saranno tra-scurabili.

Tab. 9 - Stime di azoto liberato dalla sostanzaorganica mediante il processo di mineralizzazione

Sostanza organica Azototerreno mineralizzato

(%) (kg/ha)

1,0 281,5 422,0 562,5 70

Vigneto, posto in piano, non inerbito; terreno sciolto, con contenuto insostanza organica pari a 1,0%. La produzione d’uva è di 10 t/ha annue. Lesomministrazioni di azoto vengono interrate.

Parametri bilancio Variazioni e ConsumiN P K Mg

Fabbisogno viti (tab. 6) 42 7 52 10Perdite percolazione (tab. 7) 25Perdite evaporazione (tab. 7) 5Apporti piogge (tab. 8) 5Apporti microrganismi (tab. 8) 10Apporti mineralizzazione (tab. 9) 28Residuo foglie (tab. 8) 10

Tab. 10 - Dosi da apportare con la conci-mazione (kg/ha)

azoto = - 42 - 30 + 53 = - 19fosforo = 7 potassio = 52magnesio = 10

nota beneOgni anno, il processo di mine-ralizzazione determina nel ter-reno una perdita di sostanzaorganica. È importante, perciò,controllare periodicamente(ogni 5 anni) il suo livello,effettuando analisi del terreno,ed eventualmente correggerneil contenuto con apporti diletame o compost.

Tab. 11 - Concimi utilizzabili per soddisfare il fabbisogno delle piante (esempio 1)

Quantità Concime N P2O5 K2O MgO da apportare

(kg/ha)

Nitrato ammonico (%) 26-27 75Urea (%) 46 50Perfosfato triplo (%) 38 -Solfato di potassio (%) 47 110Solfato di magnesio (%) 27 37

Tab. 12 - Quantità di sostanza organica da apportare ogni 5 anni

Quantità Fertilizzante Umidità Sost. da apportare

(%) organ. (t/ha)

Compost (% s.s.) 35-45 35-50 20Letame (% s.s.) 70-75 60-70 25

In tab. 12 vengono riportate ledosi di compost e di letame daapportare ogni 5 anni. Tali dositengono conto delle stime disostanza organica persa (Henin eDepuis) nei 5 anni ad opera delprocesso di mineralizzazione.

Esempio di calcolo per la concimazione di produzione

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2° Esempio di calcolo per la concimazione di produzione

Vigneto posto in piano, con interfilare inerbito; terreno sciolto, con conte-nuto in sostanza organica pari a 2,0 %. La produzione d’uva è di 10 t/haannue.

Parametri bilancio Variazioni e ConsumiN P K Mg

Fabbisogno viti (Tab. 6) 42 7 52 10Perdite percolazione (Tab. 7) 10Perdite evaporazione (Tab. 7) 5Apporti piogge (Tab. 8) 5Apporti microrganismi (Tab. 8) 10Apporti mineralizzazione (Tab. 9) 56Residuo foglie (Tab. 8) 10

Tab. 13 - Dosi da apportare con la concima-zione (kg/ha)

azoto = - 42 - 15 + 81 = + 24 fosforo = 7 potassio = 52magnesio = 10

Concimi utilizzabili per soddi-sfare il fabbisogno delle piante In un vigneto con interfilare iner-bito, possiamo ottenere in unanno dalle 4 alle 5 t/ha disostanza secca. Se l’erba è lascia-ta sul posto, gli apporti disostanza organica e di elementinutritivi possono risultare inte-ressanti. Mantinger, in una ricercacondotta nel 1990 su un vignetoinerbito nell’interfila e diserbatosulla fila, afferma di avere otte-nuto, dai 5 sfalci annui, quantita-tivi di sostanza secca pari a 4-5t/ha, con contenuti di azoto paria 100-200 kg, di fosforo pari a20-25 kg, di potassio pari a 150-250 kg e di fibra grezza pari a180-250 kg. Da questi dati si può dedurre, quin-di, che la tecnica dell’inerbimentopuò rendere le viti autosufficientidal punto di vista nutritivo. Taleautosufficienza si realizza natural-mente, dopo circa 4-5 anni dall’av-venuta semina del prato, allorchélo stesso prato e le viti sono entra-ti in equilibrio.

nota beneÈ consigliabile effettuare, ogni5 anni, un’analisi al terreno,per controllare le variazioni disostanza organica, fosforo,potassio e magnesio.

Tab. 14 - Ammendanti utilizzabili nella concimazione di produzione

Sost. organica Azoto Ammendanti minima (%) massimo

sul secco (%)

Letame 52 3Letame artificiale 70 3Compost 40 2

Tab. 15 - Concimi minerali utilizzabili nella concimazione di produzione

N P2O5 K2O MgOConcimi minerali titolo titolo titolo titolo

minimo minimo minimo minimo

Nitrato ammonico (%) 20Urea (%) 44Perfosfato triplo (%) 38Perfosfato semplice (%) 16Perfosfato concentrato (%) 25Solfato di potassio (%) 47Cloruro di potassio (%) 37Solfato di magnesio (%) 27

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nota beneNella concimazione di fondo,d’allevamento e di produzione,vengono riportati prevalente-mente concimi minerali sem-plici, perché permettono didosare meglio le quantità dasomministrare.

Tab 16 - Concimi organici utilizzabili nella concimazione di produzione

N P2O5 Tipo Concimi organici titolo titolo di

minimo minimo azoto

Pennone* (%) 10 organicoCuoio e pelli idrolizzati (%) 10 organicoPollina essiccata (%) 2 2 organico

* scarti di piume e penne di animali domestici

QUALCHE NOTIZIA SUI COMPOST

Tab. 17 - Metalli pesanti: limiti massimiespressi sul secco, validi per tutte le tipolo-gie di ammendanti

Metalli Limiti massimi(mg/kg s.s.)

Piombo totale 140Cadmio totale 1,5Nichel totale 50Cromo esavalente totale 0,5Mercurio totale 1,5Rame totale 230Zinco totale 500

Il termine compost si riferisce a cia-scuna delle 4 tipologie di ammen-danti presenti in commercio (vedipag. 86). Nel nostro caso, tuttavia,il riferimento riguarda esclusiva-mente l’ammendante compostatomisto, perché il più usato nelle col-ture di pieno campo.A tale proposito, si ricorda che ilsuo utilizzo sta lentamente crescen-do, dopo un inizio difficile cheaveva generato una comprensibilediffidenza. Per la mancanza di unanormativa appropriata, erano statiprodotti e commercializzati, infatti,compost scadenti, che avevano pro-vocato danni evidenti alla diffusionedi quelli di certificata qualità.La presenza di metalli pesanti inquesto compost, come anche neglialtri, rappresentava e rappresentatuttora il pericolo maggiore. Talimetalli non sono biodegradabilicome i microinquinanti organici(batteri, funghi) ed hanno quindi latendenza ad accumularsi nel terrenoe a diventare tossici per le colture,se la loro concentrazione supera unadeterminata soglia. Una recente modifica alla legge748/84 (Decreto 27 marzo 2000) hariesaminato questo problema ed hafissato, per tutte le tipologie di

ammendanti (vedi pag. 86), dei limitimassimi in metalli pesanti (tab. 17).La normativa prevede, inoltre, (solotipologia ammendante compostatomisto) una limitazione dell’uso deifanghi. Questi non possono supera-re il 35% della miscela iniziale, adeccezione per quelli d’origine agro-industriale (vedi pag. 87). Si ricorda ancora che, nei compost ingenerale, la valutazione dei conte-nuti di sostanza organica risulta diestrema importanza, vista la finalitàdel loro impiego. A tale proposito, siriportano nel box i parametri di valu-tazione proposti dall’Istituto speri-mentale per la nutrizione delle pian-te. Essi si riferiscono ad un compostda impiegare in pieno campo (am-mendante compostato misto).

Valutazione di un compostdi pieno campo

(da Benedetti e Tittarelli, 1997)

Parametri da considerare:- C/N- Carbonio organico o sostanza

organica totale- Grado di umificazione (DH)- Tasso di umificazione (HR)

Il valore del rapporto carbonio/azo-to (C/N) è fissato dalla legge748/84. Nei compost di pienocampo (ammendante compostatomisto), il rapporto C/N deve essereinferiore a 25 (vedi anche “Aspettiregolamentari” di pag. 85). Il gradoed il tasso d’umificazione variano infunzione della miscela dei residuiorganici inizialmente presente nel-l’ammendante. Un buon grado d’u-mificazione si attesta su valori del60-65% circa, mentre un buon tassod’umificazione si aggira su valori del40-45% circa.

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Tab. 18 - Elenco delle ditte produttrici di ammendante compostato misto (compost) nel Veneto(da ARPAV, Osservatorio Regionale Compostaggio - Castelfranco Veneto)

IMPIANTO ACQ* INDIRIZZO TELEFONO FAX

AGRIFLOR loc. Lioncello37047 SAN BONIFACIO (VR) 045 6102286 045 7610478

AGRINORD loc. Barchi 37063 ISOLA DELLA SCALA (VR) 045 7335244 045 7335292

AGROFERT via Ca’Margre 53 37063 ISOLA DELLA SCALA (VR) 045 6630233 045 6639371

VESTA via della Geologia, 31Divisione Servizi e Impianti industriali 30175 FUSINA (VE) 041 5470424 041 5479357

NUOVA AMIT via Curtatone(ex BIO. FER.) 45030 BOARA POLESINE (RO) 0425 485405 0425 485404

SE.T.A. via San Gregorio Barbarigo (ex CONS. TERGOLA) 35010 VIGONZA (PD) 049 8931879 049 8095077

CONSORZIO ATI - TV3 loc. Alle Zanone 31040 TREVIGNANO (TV) 0423 671041 0423 679748

CONTARINA loc. Le Contarine, Lovadina 31027 SPRESIANO (TV) 0422 887003 0422 887003

DOLOMITI AMBIENTE loc. Maserot32035 SANTA GIUSTINA (BL) 0437 942756 0437 956428

FERTITALIA via Serragli, 1 37049 VILLA BARTOLOMEA (VR) 0442 78389 0442 78389

NI.MAR loc. S. Teresa in Valle 37053 CEREA (VR) 0442 35020 0442 35970

SE.SA via Comuna 35042 ESTE (PD) 0429 611554 0429 603255

S.I.T. via Canove 36071 ARZIGNANO (VI) 0444 453775 0444 622352

BIOGARDA loc. Cascina Candida 37067 VALEGGIO SUL MINCIO (VR) 045 7965408 045 7965928

G.E.B.A. via S. Apollonia, 10/A36040 GRANCONA (VI) 0444 889680 0444 778128

ACQ = ammendante compostato misto di qualità

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INFORMAZIONI SUPPLEMENTARIPER ATTUARE UNA FERTILIZZAZIONE RAZIONALE

Le somministrazioni di fertilizzantia base d’azoto devono essere oppor-tunamente controllate sia nella doseche nell’epoca di distribuzione.L’obiettivo è di evitare che tale ele-mento, particolarmente mobile nelterreno, specie se sotto forma nitri-ca, vada ad inquinare le falde acqui-fere. La Direttiva CEE 676/91, notacome “Direttiva nitrati” ne fa espli-cita menzione ed invita gli Statimembri ed emanare, tra le altrecose, un codice di buona praticaagricola (CBPA), al fine prevenire edevitare ulteriori inquinamenti.Tale codice prevede l’osservanza diuna serie di misure di prevenzione,tra cui si ricorda:

- la determinazione della dose d’a-zoto in funzione del fabbisognodelle colture, dei vari apporti bio-tici ed abiotici d’azoto ed in fun-zione delle varie perdite azotate(bilancio dell’azoto), per evitaredannosi sovradosaggi;

- l’utilizzo di fertilizzanti (ad es.,pollina, pennone) di cui si conoscala composizione ed il relativo con-tenuto, per le evidenti conseguen-ze sulla scelta della stessa dose;

- la predisposizione di un calendariodelle somministrazioni che tengaconto della forma azotata presen-te nel fertilizzante. Se di tipoorganico, la somministrazione do-vrà essere effettuata durante il

periodo autunnale; viceversa, se ditipo minerale, la somministrazionedovrà essere eseguita in prossimi-tà del germogliamento;

- l’utilizzo di tecniche, come l’iner-bimento, nel caso di vigneti postiin prossimità di corsi d’acqua olaghi, oppure in terreni con faldefreatiche non tanto profonde. Èstato dimostrato, infatti, che lapratica dell’inerbimento (interfilae fila o solo interfila) è capace, inmolti casi, di soddisfare il fabbiso-gno d’azoto della vite oppure ditamponare la sua azione inquinan-te, qualora tale elemento fossedistribuito.

Aspetti regolamentari

In Italia, tutti i fertilizzanti (concimi, ammendanti, correttivi) sono rego-lati dalla Legge 748 del 1984, che nel tempo ha subito varie modifiche edintegrazioni. Essa detta le norme riguardanti la classificazione e la com-mercializzazione dei fertilizzanti (etichettatura, titolo degli elementi nutri-tivi, tolleranze, ecc). Prevede, inoltre, controlli e sanzioni.Per tutti gli ammendanti, in particolare, vanno sempre riportate in eti-chetta, i valori di umidità (%), pH, le quantità di carbonio organico sulsecco, di rame e zinco sul secco (le quantità degli altri metalli pesanti,elencati in tab. 17, sono facoltative), di acidi umici e fulvici sul secco, d’a-zoto totale sul secco.Se la vendita del prodotto avviene allo stato sfuso, richiedere i valori e lequantità dei parametri sopra specificati al rivenditore.Le relative quantità previste dalla normativa vigente sono riportate in tab. 19.Va specificato e richiesto, anche, il rapporto C/N, utile per la valutazionequalitativa del prodotto. Si ricorda che la sostanza organica stabile del ter-reno ha un rapporto C/N = 10; pertanto, ammendanti con valori più vicinia 10 subiranno minori trasformazioni e rese in humus superiori.

nota beneÈ permesso commercializzare soloi fertilizzanti (concimi, ammen-danti, correttivi), le cui carat-teristiche corrispondono a quellefissate dalla normativa vigente(Legge 748/84).Ad un’azienda agricola è vietatoutilizzare rifiuti solidi urbani(RSU) o fanghi, i cui requisiti nonsiano in linea con quelli riportatidalla citata legge.

Tab. 19 - Limiti di legge (Legge 748/84 – Circolare Mipaf n. 8/99)

pH 8,5Carbonio org. tot. (% s.s.) > 25N tot. (% s.s.) < 3C/N < 25Carbonio da acidi umicie fulvici (% s.s.) > 7

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A PROPOSITO DEI SARMENTI

I sarmenti (tralci) finemente maci-nati sono incorporati con più facili-tà nel terreno e sono demoliti piùvelocemente dai batteri e funghi. Isarmenti costituiscono anche unapporto nutritivo. Le unità (kg) fer-tilizzanti apportate sono stimate in:

N = 15 P2O5 = 5K2O = 25 MgO = 10

Questi valori si riferiscono ad unaproduzione annua di circa 2 t/ha disostanza secca o di 4 t/ha di pro-dotto fresco.

Oltre alla funzione fertilizzante, isarmenti sono soprattutto apporta-

tori di sostanza organica. Si stimache essi ne restituiscano al terrenocirca 500 kg/ha anno. Se rapportia-mo tale valore al relativo fabbisognomedio annuo, stimato in circa 1000kg/ha, otteniamo un risparmio del50% circa.Se poi traduciamo i 500 kg/ha peranno in una quantità paragonabiledi letame o di compost, risulta che i500 kg/ha per anno equivalgono a2,8 t/ha di letame o 2 t/ha di com-post per anno circa, quantitativi cherappresentano, in forma diversa, ilrisparmio del 50% ricordato in pre-cedenza.

Per quanto riguarda, infine, l’aspet-to fitosanitario, i sarmenti non co-stituiscono una fonte d’infezione

particolare per la vite, se il vignetorisulta sano.Il problema si pone, invece, quandoil vigneto presenta attacchi di esco-riosi, un fungo che colpisce la basedei germogli. In questo caso l’inter-ramento dei sarmenti è da evitare,perché il fungo trova, nel terreno,un ambiente favorevole per svernareed infettare nuovamente, nella pri-mavera successiva, i germogli.Il problema si pone, inoltre, in pre-senza di viti colpite da marciumeradicale; anche in questo caso èpreferibile evitare l’interramento deisarmenti (la sostanza organica,qualsiasi sia la sua origine, lo favo-risce), mentre non destano preoccu-pazioni altre patologie, come il maldell’esca e la flavescenza dorata.

QUALCHE DEFINIZIONE

FertilizzanteQualsiasi sostanza, contenente unoo più elementi fertilizzanti, applica-ta al terreno per favorire la crescitadella vegetazione. Con questo termi-ne si comprendono anche i residuizootecnici (deiezioni zootecniche omiscela di lettiera e di deiezionizootecniche), i residui degli alleva-menti ittici ed i fanghi degli impian-ti di depurazione.

ConcimeQualsiasi fertilizzante minerale,organico, organo-minerale, prodottomediante procedimento industriale.

AmmendanteQualsiasi sostanza organica compo-sta principalmente di carbonio d’ori-

gine vegetale, fermentata o fermen-tescibile, capace di modificare emigliorare le proprietà e le caratte-ristiche chimiche, fisiche, biologichee meccaniche di un terreno. La nor-mativa prevede 4 tipologie diammendanti:- ammendante vegetale semplice

non compostato;- ammendante compostato verde;- ammendante compostato misto;- ammendante torboso composto.

L’ammendante compostato mistoattualmente è il più utilizzato nellapratica di pieno campo, ed è un pro-dotto ottenuto attraverso un proces-so di trasformazione e stabilizzazio-ne controllata dei residui organici. I residui organici che concorrono

nota beneLe 4 tipologie di ammendantiricordate vengono chiamate co-munemente compost.Tuttavia, nel testo, quando siparla di compost, ci si riferisceesclusivamente all’ammendantecompostato misto.Viene proposto questo ammen-dante perché risulta il più utiliz-zato nelle colture di pieno cam-po, sia per le caratteristiche deiresidui organici che lo compongo-no sia, soprattutto, per il prezzo,relativamente più basso rispettoa quello degli altri ammendanti.

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alla sua produzione derivano dallafrazione organica proveniente:- dai residui solidi urbani (RSU)

della raccolta differenziata; - dagli scarti d’origine animale,

compresi i liquami zootecnici; - dai residui provenienti dall’attività

agroindustriale, da quelli dellalavorazione del legno e del tessilenaturale non trattati;

- dai reflui e fanghi;- dalle matrici previste per l’ammen-

dante compostato verde (scarti dellamanutenzione del verde ornamenta-le, residui delle colture, altri scartidi origine vegetale con esclusione dialghe ed altre piante marine).

Concimi mineraliConcimi, naturali o sintetici, idoneia fornire alle colture l’elemento o glielementi chimici principali della fer-tilità (azoto, fosforo, potassio) aqueste necessarie per lo svolgimen-to del loro ciclo vegetativo e pro-duttivo. La legislazione italiana (legge748/84) prevede la classificazioneriportata in tab. 20:

Tab. 20 - Concimi minerali

CONCIMI MINERALISemplici Composti

Azotati NPFosfatici NKPotassici PK,NPK

Tab. 21 - Concimi organici ed organo-minerali

CONCIMI Organici Organo-minerali

Azotati AzotatiNP NP

NKNPK

nota beneGli ammendanti ed i concimi sidifferenziano fra loro, per la per-centuale d’azoto presente nellasostanza secca. Per gli ammen-danti, la legge 748/84 prevedeun contenuto d’azoto inferiore al4%, perché tali prodotti devonopoter essere utilizzati in quantitàelevate. Per i concimi minerali,organici ed organo-minerali, in-vece, detta legge prescrive unapercentuale superiore.

Lettura di un’etichetta di concime ternario, con le indicazioni obbligatorie � e facoltative � pre-viste dalla Legge 748/84

Concimi organiciConcimi di cui la totalità degli ele-menti nutritivi (generalmente azotoe fosforo) è di origine organica, ani-male o vegetale.

VENETO 14-10-20 +7.5

Concime minerale complesso NPK contenenteazoto ammoniacale (NH4) stabilizzato con inibito-re della nitrificazione 3.4 DMPP (Dimetil pirazolofosfato)

CONCIME MINERALE NPK CONTENENTE SO3

14% azoto totale (N) di cui 4,5% azoto nitrico;

10% anidride fosforica (P2O5) solubile in citratoammonico ed acqua;

20% ossido di potassio (K2O) solubile in acqua;

7,5% anidride solforica totale (SO3)

6% anidride solforica solubile in acqua.

PESO NETTO 50 kg

Distribuzione e venditaCORTE AGRICOLA S.p.A.Via Roma 835020 Legnaro (PD)

Prodotto da Letamaben 35040 BOARA PISANI (PD)

Indicazioni

Marchio del prodotto

Inibitore delle formaazotata ammoniacale

Denominazione del tipo di concime

Titoli dichiaratiin macroelementi fertilizzanti

(forme e solubilità)

Titolo dichiaratoin microelementi

Quantità

Ditta responsabiledella commercializzazione

Nome e sede dellostabilimento di produzione

Concimi organo-mineraliUn miscuglio di concimi organici eminerali. L’azoto e, quando previsto,il fosforo devono sempre derivare,almeno in parte, da concimi organici.Per i concimi organici ed organo-minerali, la legge 748 del 1984 pre-vede la classificazione di tab. 21.

facoltative obbligatorie

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ULTERIORI DEFINIZIONI

Azoto minerale Azoto presente nel terreno sottoforma di ione o di molecola. Essocorrisponde agli ioni seguenti:- azoto nitrico = ione nitrato (NO3

-);- azoto nitroso = ione nitrito (NO2

-);- azoto ammoniacale = ione ammo-

nio (NH4+).

Le forme azotate minerali sono quel-le nitriche, ammoniacali ed ureiche.Solo la forma ammoniacale può esse-re fissata e trattenuta dal terreno. Lealtre sono lisciviabili e possono esse-re facilmente portate in profonditàdalle precipitazioni. È consigliabile,quindi, somministrarle in prossimitàdel germogliamento, quando possonoessere prontamente assorbite dalleradici; da evitare la loro sommini-strazione durante il periodo inverna-le. Il nitrato ammonico è uno deiconcimi azotati più facilmente utiliz-zabili dalle piante.

Azoto organicoAzoto presente in una molecolaorganica. La sostanza organica delsuolo è provvista d’azoto organico.In percentuali diverse si trova anchenei concimi organici e negli ammen-danti. L’azoto organico non è solubi-le come quello minerale e può quin-di essere usato nelle somministra-zioni invernali.

Fabbisogno nutritivo Rappresenta la quantità d’elementinutritivi di cui le piante abbisogna-no, per fornire determinati rendi-menti produttivi.

Concimazione Quantità d’elementi nutritivi sommi-nistrati sotto forma minerale odorganica. La quantità d’elementi nu-

tritivi è espressa convenzionalmentein unità fertilizzanti.

Concimazione di fondoLa concimazione di fondo è la con-cimazione applicata prima dell’im-pianto. Essa può essere effettuatacon ammendanti e concimi. La suafinalità è quella di aumentare leriserve minerali ed organiche delterreno e di correggere qualchecarenza, se necessario.

Concimazione di produzioneConcimazione a base di azoto, fosfo-ro, potassio e magnesio, attuata permantenere i valori analitici del suoload un livello ottimale per soddisfareil fabbisogno della vite.

HumusInsieme di costituenti organici delsuolo che non hanno più una orga-nizzazione biologica identificabile(vegetale, animale, batterica) e chesono il frutto di una evoluzione bio-chimica generalmente lenta dellasostanza organica presente o appor-tata al terreno.

nota beneL’analisi del terreno rappresentaun mezzo utile per definire lequantità di elementi minerali o diammendanti da somministrarecon la concimazione di fondo.Le quantità massime consigliatepossono essere:- 500 unità per P2O5;- 750 unità per K2O;- 540 unità per MgO;- 60-70 t/ha per il letame;- 40-50 t/ha per il compost.

Mineralizzazione Trasformazione, ad opera dei micror-ganismi del terreno, delle molecoleorganiche in composti minerali: CO2,NO3

-, NH4+, H2O.

Unità fertilizzanteEsprime il chilogrammo di azoto,anidride fosforica, ossido di potas-sio, ecc., presente in 100 kg di pro-dotto.Quindi, quando un concime presentain etichetta 20 unità d’azoto, ciò staa significare che detto concime con-tiene 20 kg d’azoto su 100 kg diprodotto.Valgono, pertanto, le seguentiuguaglianze:

- 1 unità di N = 1 kg d’azoto (N);- 1 unità di P = 1 kg d’anidride

fosforica (P2O5);- 1 unità di K = 1 kg d’ossido di

potassio (K2O);- 1 unità di Mg = 1 kg d’ossido di

magnesio (MgO).

nota beneL’azoto organico, una volta mine-ralizzato (NO3

-, NH4+), non rappre-

senta più una riserva del terreno,perché subisce i processi di per-colazione causati dalle piogge. Le quantità mineralizzate, perciò,devono essere conteggiate nellaconcimazione di produzione.

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nota beneNella clorosi da eccesso d’acquanon è necessario adottare i meto-di di lotta curativi. Solitamenteessa si risolve in maniera positivacon la fine delle precipitazioni econ la lotta preventiva, accenna-ta sopra.

In presenza di una clorosigrave, i trattamenti al terreno abase di chelati sono i più effica-ci. Essi raggiungono un’efficaciamassima del 75%, contro il 35%dei trattamenti fogliari.

CARENZE

Tra le carenze più frequenti nelVeneto si ricordano quella ferrica(clorosi), quella potassica e quellamagnesiaca. I fattori che le provo-cano possono essere molteplici edalcuni saranno specificati in detta-glio di seguito. Non bisogna dimen-ticare, tuttavia, che una pianta for-zata (rese d’uva elevate) e, quindi,non in equilibrio, è maggiormentesoggetta a tali fisiopatie. Delle carenze si riportano:- i sintomi per il riconoscimento;- i metodi di lotta.

CARENZA DI FERROO CLOROSI FERRICA

Riconoscimento- si osserva un ingiallimento delle

foglie che inizia dall’estremità delgermoglio;

- le foglie ingialliscono fino a diven-tare quasi bianche;

- le nervature delle foglie rimangonoverdi;

- appaiono bruciature fra le nerva-ture;

- i sintomi massimi appaiono all’ini-zio della fioritura.

Metodi di lotta preventivaSuoli argillosiSi consiglia una serie d’operazioniper migliorare le caratteristiche fisi-che del terreno, come ad esempioquelle di: - facilitare il drenaggio;- evitare la compattazione del terre-

no e la suola di lavorazione;- mantenere un buon tasso di so-

stanza organica;- praticare l’inerbimento.

Suoli calcarei- evitare le lavorazioni profonde;- usare portinnesti resistenti al cal-

care (Fercal, 140 Ru, 41 B).

Metodi di lotta curativi annualiIl chelante EDDHA è quello che for-nisce i migliori risultati, sia per itrattamenti fogliari che al terreno.Nei casi meno gravi, si consiglianotrattamenti fogliari, da 3 a 4 appli-cazioni, agli stadi della 12a, 15a e17a foglia.Nei casi più gravi, si consiglianotrattamenti al terreno. I dosaggivanno da 20 a 50 kg/ha di prodottial 6% di Fe-chelante. La distribuzio-ne va fatta durante l’inverno, per iprodotti a granuli utilizzabili asecco, oppure dal germogliamentoallo stadio delle sesta foglia, per iprodotti a microgranuli solubili.

Si distinguono 2 tipi di clorosi:

- una legata agli eccessi d’acqua;i suoi sintomi si presentano nelcorso di primavere piovose e siriscontrano soprattutto sui ter-reni pesanti, ricchi d’argilla.

- un’altra legata alla vera carenzadi ferro. Essa si manifesta suiterreni calcarei ed appare ognianno con la stessa intensità.

Sintomi di grave clorosi ferrica.

Attrezzo per l’applicazione dei chelati di ferro.

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CARENZA DI POTASSIO

RiconoscimentoIn primavera- ingiallimenti (vitigni ad uva bian-

ca) o arrossamenti (vitigni ad uvanera) dei bordi del lembo fogliare;

- inizio di necrosi in queste zoneperiferiche;

- progressivo ingiallimento od arros-samento nelle zone internervali;

- arrotolamento verso l’alto dellazona periferica del lembo, che nelfrattempo è diventata completa-mente necrotica;

- progressiva necrosi nelle zone in-ternervali fino al disseccamentocompleto della foglia.

In estate- comparsa sulle foglie di macchie

gialle (vitigni ad uva bianca) orosse (vitigni ad uva nera), similia macchie d’olio;

- inizio di necrosi su dette macchie;- necrosi che si estendono anche nel

tessuto internervale;- necrosi alla periferia del lembo con

accartocciamento verso l’alto.

Metodi di lotta- per carenze gravi, fare trattamenti

al terreno con solfato di potassio;usare dosi piuttosto elevate: 500-700 kg/ha di K2O, per 2-3 anni;

La carenza potassica è abbastan-za presente nei vigneti delVeneto. Le possibili cause che ladeterminano possono essere:- assorbimento di potassio ad

opera dei colloidi argillosi (ter-reni molto pesanti);

- dilavamento (terreni sabbiosi).

- per carenze non gravi, fare tratta-menti fogliari (2-3 applicazioniogni 7-10 giorni) con nitratopotassico all’1%.

In caso di carenze molto gravi, itrattamenti fogliari possono essereabbinati a quelli del terreno.

Sintomi di carenza potassica su vitigno abacca bianca.

CARENZA DI MAGNESIO

RiconoscimentoLa carenza magnesiaca si riconosceper:- una colorazione a forma di dita

che appare fra le nervature dellafoglia;

- la colorazione è gialla nei vitigni auva bianca e rossa nei vitigni aduva nera;

- le foglie basali sono le più colpite;- i sintomi appaiono generalmente

ad inizio invaiatura.

Sintomi di carenza magnesiaca.

Sintomi di grave carenza potassica.

Sintomi di carenza magnesiaca.

Sintomi di carenza potassica su vitigno abacca nera.

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ricordaL’antagonismo fra potassio emagnesio, assieme al livello d’as-sorbimento del potassio, permetto-no d’interpretare i differenti casi dicarenza.Le analisi fogliari e quelle al terre-no aiutano a diagnosticare i diver-si stati carenziali.

La carenza magnesiaca si manife-sta quando il rapporto K/Mg supe-ra il valore di 7 nelle foglie e di 10nei piccioli (valore rilevatoall’invaiatura); oppure quando il

Tab. 22 - Prodotti fogliari

Prodotti consigliati Composizione Dose/ha Numero di Fasi fenologicheper applicazione applicazioni (da Eichorn et Lorenz)

Solfato di magnesio 16% MgO 8-12 kg 5 12-15-17-29 Vari nomi commerciali da 9% a 39% MgO da 1 a 4 l da 3 a 4 12-15-17-29

rapporto K2O/MgO nel suolo (0-50cm) supera il valore di 2,35.

Portinnesti come SO4, Fercal e161-49 C aggravano la sintomato-logia carenziale del magnesio, per-ché aumentano l’assorbimento delpotassio.

Anche le annate umide favorisconola carenza magnesiaca, perché de-terminano un più elevato assorbi-mento di potassio.

Spandiletame per la distribuzione lungo il filare.

Sintomi di carenza magnesiaca.

Metodi di lotta preventiva- somministrare una concimazione

potassica e magnesiaca equilibra-ta, basata sull’analisi del terreno esu quella fogliare o peziolare, i cuivalori ottimali sono stati definitiprecedentemente;

- nei suoli ricchi di potassio, evita-re l’impiego di portinnesti capacidi aumentarne l’assorbimento.

Metodi di lotta curativa- abbassare la concimazione potas-

sica;- per una risposta rapida, effettuare

concimazioni fogliari: 4 trattamen-ti, di cui 3 prima della fioritura;

- effettuare un’analisi del suolo perdefinire gli apporti correttivi dasomministrare;

- durante l’inverno, somministrare alterreno del solfato di magnesio,usando una dose di 1 t/ha circa;ripetere il trattamento l’anno suc-cessivo, in caso di bisogno.

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