OFFICINA della CREATIVITA’ O

FFIC

INA

de

lla

CR

EATI

VIT

A’

Sezione 3 anni/B Scuola d’Infanzia “S. Agazzi”

Insegnanti: Dina De Finis, Federica Rossi Angela Ruocco, Giusy Franceschelli

PREMESSA "Guardare e capire, provare e riprovare, smontare e rimontare, cooperare ed opporsi, allearsi

e dissociarsi: tutto questo consente al bambino di accostarsi alla realtà in modo positivo e di sapere che nei confronti di essa è possibile intervenire ed agire."

Bruno Munari

"Valorizzare il gioco in tutte le sue forme ed espressioni” (Indicazioni nazionali) costituisce una priorità educativa della scuola dell'Infanzia. L'insegnante sceglie di allestire spazi in cui i bambini possano giocare ma anche sviluppare ed accrescere la loro dote creativa! Da qui nasce la nostra idea di realizzare uno spazio ludico in cui i bambini potessero sperimentare "il costruire". Si tratta di un' area della sezione riconoscibile perché posta sotto il pannello Officina della creatività, vi sono collocati contenitori trasparenti pieni di oggetti di scarto (naturali e non) di forme, dimensioni e colori diversi ed un tavolo adibito a "spazio per la costruzione". In questo angolo non ci sono "pezzi unici" ma serie di una stessa tipologia di oggetti, principalmente sono prodotti non finiti o componenti di corpi più complessi acquistati da Centri adibiti al riciclaggio (Spazio Erre-Carpi). Sono principalmente oggetti a “basso contenuto culturale”, ovvero oggetti di cui non è possibile nell’immediato risalire all’uso originale. Tutti i materiali sono organizzati secondo una qualche coerenza espressiva: appartenenza alla stessa tipologia materiale (plastica, legno,carta ecc …), formale o cromatica. Nel corso dell'anno sarà compito di noi insegnanti variare i materiali proposti. Lo spazio è stato presentato ai bambini come un angolo dove poter liberamente creare e costruire ciò che desiderano, in base all'ispirazione suggerita dai materiali.

Nella fase di realizzazione di una costruzione il bambino o gruppo di bambini è "accompagnato" da un insegnante che ha il ruolo di sostenere e stimolare l'attività, oltre che di osservare e documentare le creazioni tramite fotografie e trascrizione di dialoghi. Gli oggetti di scarto sono il nucleo centrale attorno a cui ruota tutta l’attività, essendo gli strumenti del fare e vengono ricreati grazie alla grande capacità di proiezione immaginativa dei bambini. Da un insieme finito di elementi si producono infiniti usi e significati attraverso le trasformazioni di senso che ciascun oggetto è in grado di suggerire. «Un bambino abituato a vedere trasformare le cose diventerà creativo e non si annoierà mai» Bruno Munari I bambini sono impegnati a dare una nuova vita agli oggetti modificandone a proprio vantaggio l’identità, a inventare formule strutturali, a scontrarsi con problematiche relative ad equilibri, altezze, lunghezze, volumi, a sperimentare relazioni fra ciò che conoscono e ciò che ancora non conoscono a fondo. Importante non è il prodotto finale ma il processo, per questo le creazioni dei bambini non vengono conservate: non vogliamo che si creino dei modelli da seguire ovvero che i bambini possano imitarsi fra loro, ma desideriamo lasciar spazio alla libera immaginazione di tutti! "Non è l’oggetto che va conservato ma il modo, il metodo progettuale, l'esperienza" , B. Munari.

OBIETTIVI

immaginare

R e l z i

on i

collaborare

produrre

ESPL RARE

AGIRE

inventare

trasformare

Problem solving

ITINERARIO PROGETTUALE

Fase 1: Prime Osservazioni

Fase 2: Osservazioni strutturate

Fase 3: Verifica finale

MATERIALI • Cartoncini di varie forme e dimensioni • Plastiche di varie forme, colori e dimensioni • Cordame • Listelli di legno • Stoffe e tessuti

Quali STRATEGIE CONOSCITIVE i bambini mettono in atto?

Attraverso quali LINGUAGGI ?

Quali NARRAZIONI e METAFORE possono nascere dall’incontro tra i materiali proposti e la creatività dei

bambini?

Quali RELAZIONI si instaurano tra i bambini?

PRIME OSSERVAZIONI

Quali linguaggi? Quali linguaggi?

Osserviamo i bambini nel loro “fare spontaneo”, Quali prime conoscenze dei bambini con il materiale di recupero?

Lorenzo Francesco e Sara esplorano una corda di plastica e decidono di farla roteare. Massimo si mette ira loro per tentare di

saltare la corda

Dopo qualche giorno gli stessi cerchi di plastica sono utilizzati da Sam, Daniel e Matteo come volanti di immaginarie

automobili

Linguaggio simbolico Linguaggio simbolico

Christopher riferendosi a due cerchi di plastica: "Sono delle sfere … servono per combattere" ed inizia un gioco di finzione

tra lui e Jacopo, i cerchi di plastica diventano "armi" con le quali fingere di combattere.

Leonardo afferra tubi di plastica marroni e alla

domanda dell'insegnante:

"Secondo te a cosa servono?" risponde: "Sono i tronchi degli

alberi", quindi li posiziona a terra. Lo

raggiunge Emma con in mano altri tubi di

colore differente e chiede: "Facciamo

una torre?” i due bambini iniziano a

costruirla impilando tubi e dischi di

plastica.

Si avvia un gioco simbolico: i bambini

costruiscono una piccola città!

Prime relazioni Prime relazioni

Un gruppo di bambini decide di costruire una navicella spaziale quindi selezionano i pezzi che servono a realizzarla. Eva vuole aggiungere un ultimo tubo per concludere la navicella, sperimentando complesse forme di equilibrio.

Dopo qualche giorno Elody ricostruisce da sola la navicella spaziale e vi aggiunge delle stoffe.

La sequenza di immagini racconta come una costruzione individuale diventi un progetto di gruppo. Ognuno aggiunge una piccola modifica e da una semplice pista si arriva e realizzare un “ fiume dove navigano barche”.

Quali conoscenze? Quali conoscenze?

I TUBI SERVONO PER … Emma: “E’ un telescopio, serve per far vedere le cose perse … guardo se vedo gli scafi”

Chiara e Ginevra impilano tubi per

costruire “un castello”.

I TUBI SERVONO PER …

I TUBI SERVONO PER …

COSTRUIRE

CON LISTELLI DI LEGNO SI PUO’ …

REALIZZARE PERCORSI

RIPRODURRE OGGETTI

Christopher: “Ho fatto una pistola”

CON LISTELLI DI LEGNO SI PUO’ …

Jacopo: “Ho fatto una lunga striscia”, Clara: “E’ una strada” ed insieme ad un gruppetto di bambini la allungano fino a dividere in due parti il pavimento della sezione.

I DISCHI DIVENTANO …

GIOCHI DI INCASTRO

PARTI DI NAVICELLE SPAZIALI

STRUMENTI MUSICALI

Massimo prende in mano due dischi li batte tra loro producendo un suono, Kevin e Simone imitano il gioco di Massimo e dopo poco si aggiungono alla piccola orchestra Chiara e Daniel

I DISCHI DIVENTANO …

CON IL CARTONE SI PUO’ INVENTARE …

UN TRENINO

Cristina ha realizzato un “tu tu”

Prendono parte al gioco Chiara, Daniel e Nicholas che

aggiungono altri vagoni

LE STOFFE SI TRASFORMANO …

IN UN NASCONDIGLIO

IN UNA

FUNE

SERVONO A

NASCONDERSI

LE STOFFE SI TRASFORMANO …

OSSERVAZIONI STRUTTURATE

Si decide di condurre delle osservazioni più dettagliate del “fare dei bambini”, scegliendo un ambiente privilegiato privo di stimoli esterni che possano essere fonte di distrazione. Si varia il

contesto per vedere quali nuove strategie conoscitive e forme di

creatività metteranno in atto i bambini. Le osservazioni saranno condotte a

piccolo gruppo, questi saranno mantenuti costanti per la durata di tutte

le osservazioni.

FASE 2

GRUPPO 1: Cristina, Elisa, Lorenzo, Nicholas, Simone

1° osservazione- presenti: tutti.

Lorenzo prende dei legnetti rettangolari e li dispone a terra creando una pista, quando è conclusa, si dedica a realizzare dei “quadri”. Elisa osserva il “disegno” di Lorenzo: “Cos’hai fatto? Può essere una gru!”.

Nel frattempo Nicholas infila due tubi nelle braccia e cerca di sollevare oggetti . Cristina dispone le stoffe in un angolo e vi si distende sopra. Elisa partecipa al gioco di Cristina ed insieme si coprono e scoprono. Simone prende un cerchio di plastica e lo fa rotolare per la stanza, quindi apre la porta e lo appoggia fuori per poi riprenderlo in un secondo momento.

ipresenti: tutt-osservazione °2

Lorenzo si avvicina ai listelli di legno e realizza un quadro: “E’ un quadro di Van Gogh”, Elisa si avvicina a Lorenzo e dice: “Anche io voglio fare un quadro di Van Gogh” , insegnante: “Da cosa si capisce che è un quadro di Van Gogh?”, Lorenzo: “Perché i quadrati sono così!” ed indica i rettangoli che compongono il disegno. Nel frattempo Simone inserisce dei fili di plastica nei buchi del mobile del letto e dice: “Metto dentro tutto”, Elisa lo imita e aggiunge: “Questa è una cosa che serve per tirare il letto”. Nicholas infila due tubi nelle braccia e gira per la sezione ad osservare le realizzazioni degli altri bambini. Cristina ed Elisa sovrappongono le stoffe sopra di un letto, Simone vi aggiunge dei contenitori di plastica ed esclama: “Ecco, è un officina di mattoni nera! “

•

3° osservazione- presenti: tutti

Simone e Nicholas riempiono un contenitore trasparente con rettangoli di plastica nera. Simone: “Prendi questi qua”, Nicholas: “Si”, Simone: “Ne abbiamo ancora”, concluso il travaso lo trasportano per la sezione. Nel frattempo Lorenzo ed Elisa costruiscono “quadri” con legnetti, insegnante: “Cos’avete realizzato?”, Elisa: “E’ un busto!”. Cristina stende sul tavolo una “tovaglia” marrone, Simone vi aggiunge vari materiali e dice: “Dobbiamo fare un officina” ed insieme a Nicholas riempie la “tovaglia” di oggetti. Simone rivolto a Cristina: “Qui si aggiustano le macchine … vedi? questa è la ruota di una macchina” prendendo in mano un disco, ed insieme a Nicholas lo fa roteare come a simulare il movimento della ruota di un’ automobile.

1° osservazione – presenti: Eva, Massimo, Daniel

Eva si avvicina alle stoffe mentre Daniel e Massimo giocano con i cartoncini. Massimo impila diversi cartoncini uno dentro l’altro, l’insegnante chiede: “Che cos’hai realizzato?, Massimo: “E’ per farci passare le biglie”. Nel frattempo Eva sceglie una stoffa con stampi floreali e la distende a terra, mette in fila dei tubi e li ricopre creando una “casa per uccellini”. Daniel rovescia il contenitore della carte di colore nero e vi infila in mezzo le mani dopodiché, avvicinatosi ai legnetti, ne porta uno all’orecchio e dice: “Pronto” come per simulare l’uso di un telefono.

GRUPPO 2: Daniel, Eva, Jacopo, Martina, Massimo,

presenti: tutti-osservazione °2

Eva: “Voglio fare la casa degli uccellini”, Max: “Anch’io vorrei farla”, Eva: “ Mi puoi prendere qualcosa” , Max allunga delle stoffe ad Eva che le sovrappone. Daniel sperimenta con i dischi, li fa roteare a terra e li utilizza come volante di un automobile “meew meew”, Jacopo lo osserva e dopo un po’ ne imita il gioco . Eva, “conclusa la casa per uccellini” si avvicina a Max:” Cosa stai facendo, ti posso aiutare?”, Max: “Un ingranaggio, un polipo rotondo!”, Eva: “Io non ne ho mai visti!”, Jacopo: “Neanche io, solo i pesci in mare e gli squali!”. Ascoltata la conversazione degli amici sui pesci, Martina decide di realizzare una balena: dispone vicini dei listelli di legno e ne crea il “corpo”.

presenti: tutti-osservazione °3

Jacopo ed Eva si avvicinano alle stoffe, le fanno ondeggiare muovendole su e giù. Eva: “Stiamo facendo il lettino … è un lettino difficilino!”, Jacopo: “Questo è il lenzuolo”, Eva: “Questo è il cuscino è molto comodo”ed appallottola una stoffa per creare un cuscino. Anche Martina gioca con una stoffa di color rosa: “Io faccio il lettino di mamma e papà”. Nel frattempo Massimo sta realizzando “la casa degli uccellini” mentre Daniel si avvicina ad un disco e lo utilizza come “volante” simulando il gioco della precedente osservazione. Eva e Jacopo decidono di realizzare un altro letto, Eva: “Questi sono gli schienali” e prende due rettangoli di plastica, Jacopo: “Cosa fanno?”, Eva: “Per essere comoda la schiena”.

GRUPPO 3: Chiara, Christopher, Elody, Kevin, Sam

1° osservazione – presenti: Chiara, Kevin, Elody

Kevin si avvicina ai dischi ne prende due e li batte tra loro, quindi attratto dai tubi ne impila uno sull’altro. Chiara costruisce una pista con i legnetti, Elody chiede di poterla aiutare. Elody, concentrata sui legnetti, cerca di metterne in equilibrio due appoggiandoli l’uno all’altro. Quindi sovrappone tutti i legnetti, sopra vi dispone dei tubi ed esclama: “E’ un astronave”. Chiara dispone i dischi di plastica uno di fianco all’altro e con due tubi finge di suonare la batteria, Kevin la imita.

presenti : tutti -osservazione °2

Sam prende un cerchio di plastica e simula il rumore di una macchina, il disco è il volante: “Meew, Meew”. Kevin ed Elody impilano insieme dei tubi, Elody: “Mi servono per fare un astronauta … ci sono dei passeggeri sopra ai motori … è una macchina per passeggeri” . Nel frattempo Christopher: “Io voglio fare una macchina, anzi no un robot!” e raccoglie materiali per realizzarlo. Kevin, conclusa l’astronave con Elody, si avvicina a Chiara, insieme realizzano di nuovo una piccola “batteria” fatta di dischi e tubi. Intanto Sam continua a giocare con un disco, vi nasconde il volto e si scopre ridendo. Ora Christopher ha realizzato il suo robot: “E’ una macchina per fare i dolci, i muffin, l’ho inventata io … devi schiacciare questo e da qui escono i dolci!”.

presenti: tutti -osservazione °3

Sam si avvicina ai dischi e ripete il gioco della precedente osservazione. Christopher e Kevin si avvicinano al contenitore dei listelli di legno e li mettono in fila sul pavimento, a pista conclusa vi fanno roteare sopra dei tubi. L’insegnante chiede: “Che cos’avete realizzato?”, Chris. : “Serve per fare i dolci ma non è pronta … manca l’ultimo pezzo!” e vi aggiunge dei dischi. Nel frattempo Elody realizza un aereo, Sam si infila due tubi nelle braccia battendoli tra loro per fare rumore. Kevin e Christopher, conclusa la macchina dei dolci, cambiano gioco prendono dei dischi e simulano un combattimento. Infine Sam, Kevin e Christopher scoprono un nuovo utilizzo di alcuni pezzi di cartone … ne fanno delle scarpe.

1° osservazione-presenti: Leonardo, Adela, Francesca, Adam

Francesca e Leonardo si appartano per costruire qualcosa insieme, affiancano tanti tubi, Leonardo: “Voglio costruire una casa mettiamo sopra una stoffa...”, Adam sovrappone un disco alla loro costruzione, Leo: “Si bravo è proprio quello che serviva: un tetto!” Adela si unisce al gioco: “Metti anche questo .... un garage” , Leonardo: “No io sto facendo una casa”, Adela: “ Ok facciamo una casa e ci mettiamo Minnie Mouse”. Nel frattempo Adam recupera materiali per realizzare la casa e consegna due tubi a Leo, che risponde: “Grazie questo mi serviva! Ora che abbiamo finito tutti i tubi cosa facciamo?”, Adela: “Ho fatto la porta adesso dobbiamo fare la casa...”, i bambini ricoprono la “casa” con un telo. Francesca: “Dobbiamo ancora finire”, Leo: “E’ un cantiere questo … qui lavoriamo, questo è un cantiere nostro! Dobbiamo prendere un sacco di mattonelle per fare una casa!”, Adela: “Mettiamo anche questa scatola, vediamo quante cose abbiamo fatto...”, Leo: “Vediamo se abbiamo fatto bene la casa”, Adela: “Ma la nostra casa non si deve vedere perché è un cantiere mettiamo un cappotto”, Leo: “Perfetto! deve coprire tutta la nostra casa”. Il gruppo di bambini ricopre la costruzione con un tappeto blu.

GRUPPO 4: Adam, Adela , Clara, Francesca, Leonardo

presenti: tutti -osservazione °2 Adela: “Facciamo una casa?”, Leonardo: “No

facciamo un albergo, per fare un albergo devi infilare in questo buchino …” , Francesca: “Ti servono anche questi?”, Adela: “Sarà una casa che cade nell’acqua e possiamo mettere sopra questo (stoffa) ci servono delle stoffe da mettere sotto il fiume”, Leonardo prende una scatola di plastica: “Guarda che idea grande mi è venuta le cose si pensano e poi si risolvono i problemi!”. Leonardo è soddisfatto perché ha trovato una base stabile per l’albergo, “Ho trovato delle scatole e sopra ci mettiamo le coperte e … ben fatto! Adesso si che è un bel albergo! Ora possiamo fare una mega capanna...una che possiamo starci tutti noi … Francesca che idea ti è venuta?”, Francesca: “Facciamo la capanna con questi” e prende dei listelli di legno. Leonardo: “Mettiamoci al lavoro!”, Adela: “Si cantiere!”, modificano quindi l’albergo e lo trasformano in una capanna troppo piccola però per entrarvi quindi decidono di mettervi dentro Winnie Pooh.

,Adela, Adampresenti: -osservazione °3 , Leo Francesca

Leonardo : “Costruiamo una casa … una grande casa!”, Adela: “Fino a lassù”, Leonardo: “Si, Un albergo”. Francesca si avvicina alla scatola dei listelli di legno e dice: “Ci servono solo questi”. Adela vuole arricchire la casa con delle stoffe ma Francesca è concentrata nel mettere in fila i legnetti ed esclama: “No, dopo, prima devo mettere tutti questi in fila!”.

Leonardo: “Ora prendo una scatola la metto a testa in giù e faccio così … è il piede della casa … ora metto sopra il telo … guarda … è grande da coprire tutto. Mettiamo questo filo nero dentro la torre dell’albergo … è il filo elettrico dei cavi del telefono dell’albergo!”,

Adela: “Nella casa ci mettiamo l’elefante ed anche il maiale e l’orsetto: è la loro casa!”, Leo: “Mettiamo anche Elsip (pupazzo di Leonardo)”, Adela: ”Anche le zebre.”

presenti: tutti-osservazione °1

Francesco si avvicina alla scatola dei tubi e ne impila due, Matteo lo imita ed anche Sara si unisce al gioco. Francesco: “Voglio costruire una torre! Bimbi mi aiutate? mi aiuti a costruire una torre? Ho costruito una bella torre!”. Francesco e Matteo iniziano un gioco fatto di costruzione e distruzione di torri realizzate con tubi. Francesco: “No fermo ...cade” rivolto a Matteo, il quale butta giù la torre ed entrambi ridono divertiti.

GRUPPO 5: Emma, Francesco, Ginevra, Matteo, Sara

2° osservazione-presenti: Emma, Ginevra, Sara,

Francesco

Emma si rivolge a Ginevra e le dice: “Dobbiamo costruire un soffitto, vero Ginevra? Noi stiamo costruendo un tetto della casa. ”, Francesco: “Cosa dobbiamo fare?”, Emma: “Devi fare un tetto! “, Francesco: “Stiamo lavorando tutti insieme?”. I tre bambini realizzano una torre, Emma rivolta a Sara: “Non fare cadere la mia torre preferita” ma è troppo tardi e Sara la scaraventa a terra, Emma: “No è la mia torre preferita... la rifaccio!”. Francesco: “Emma cosa stai facendo?”, Emma: “E’ la torre di una statua”, Ginevra: “ Ti aiuto!” ma mentre Emma e Sara ricostruiscono la torre, Ginevra si diverte a distruggerla. Le bimbe si isolano per costruire la torre in un luogo protetto, Ginevra si avvicina a loro ed aggiunge un filo di plastica dentro la loro torre. Ginevra, riferendosi al filo di plastica: “Guarda il serpente com’è grande!”, Francesco: “Cosa fa il serpente nella torre?”, Emma: “Sono delle bisce che la aiutano a stare ferma”.

3° osservazione- presenti: tutti Matteo utilizza dei tubi: “Io ho costruito una

torre”, Ginevra si avvicina ad una corda di plastica nera e si ricorda della drammatizzazione precedente. Ginevra: “Guarda il serpente che schifo!”, Francesco: “Che schifo il serpente”. Francesco si avvicina a Matteo e chiede: “Cosa stai facendo?”, Matteo:”Una torre”, Francesco: “Ma cade tutta a terra!”, Matteo: “Non cadrà tutto a terra”, Francesco gli allunga dei tubi: “Servono per costruire una torre più alta, la torre del mondo!”. Sara si avvicina e fa cadere a terra la loro torre ma poi li aiuta a ricostruirla. Matteo aggiunge alla costruzione dei cartoncini per renderla più alta ma la torre cade, quindi vi riprova. Emma rivolta a Ginevra: “ Voglio costruire delle torri un po’ difficili”, Ginevra: “No una nave”, Francesco: “Una nave pirata”, Ginevra: “Ecco i remi”, Emma: “Io ho delle spade”, Ginevra: “Il mare è tutto rosso”. Insieme i tre bambini si dedicano alla realizzazione della nave, Emma: “Ho portato delle stoffe così possono stare qui” e crea il mare, Francesco: “Ci serve una bandiera”, Ginevra: “Metti questa” ed allunga a Francesco un tubo di plastica.

Verifichiamo le competenze acquisite dai bambini e gli

obiettivi raggiunti

durante il nostro itinerario progettuale.

VERIFICA FINALE

FASE 3

QUALI STARTEGIE CONOSCITIVE I BAMBINI HANNO MESSO IN ATTO?

L’utilità di questa esperienza è data dalla possibilità per i bambini di esercitare un vero e proprio “allenamento all’immaginazione” . Tener d’occhio e scoprire quanti e quali significati un oggetto può avere, anche il più banale, aiuta i bambini ad uscire da schemi di significato fin troppo prevedibili che appartengono al mondo di noi adulti. Durante le osservazioni condotte abbiamo potuto notare come, dopo una prima fase di familiarizzazione con i materiali, la fantasia dei bambini abbia preso il sopravvento! Il gioco è diventato ludico e creativo, gli oggetti hanno preso “nuova vita” e si sono “trasformati” a seconda delle volontà ed esigenze del gruppo. A loro volta i bambini hanno dovuto fare i conti con vincoli e caratteristiche degli stessi materiali, scontrandosi con varie problematiche relative ad equilibri, altezze, lunghezze e volumi, imparando così, attraverso l’esperienza, anche alcuni concetti fisici.

QUALI NARRAZIONI METAFORE E LINGUAGGI NASCONO DALL’INCONTRO TRA I MATERIALI E LA CREATIVITA’ DEI BAMBINI?

I materiali di recupero vengono utilizzati e riutilizzati per costruire simbolicamente una situazione e proiettarsi in una nuova realtà. I bambini si fanno artefici ed interpreti di un linguaggio che varia a seconda delle diverse trasformazioni indotte negli oggetti. Mentre costruiscono mettono insieme idee, tessono storie, inventano qualcosa che prima non c’era, danno senso a ciò che a prima vista sembra non averne. Così è stato per tutti i gruppi di bambini, in ogni osservazione emergevano narrazioni sempre nuove, vi è chi ha costruito case ed alberghi, chi dei quadri, chi un astronave, chi una nave, ecc … L’incontro tra le differenti creatività di ognuno ha generato invenzioni complesse ed originali. Ogni incontro arricchiva ed aggiungeva qualcosa in più all’esperienza precedente in un accrescersi di narrazioni sempre più articolate ed elaborate.

QUALI NUOVE RELAZIONI ?

Costruire ed inventare può diventare un gioco di gruppo, dove i bambini possono unirsi, partecipare, intervenire e apportare modifiche al prodotto collettivo. Discutere, collaborare, cercare insieme modalità per risolvere problemi che possono venire a crearsi con i materiali. Questi scambi portano ad allargare le conoscenze, perfezionare la propria manualità e sperimentarsi in forme sempre più complesse di collaborazione. Ognuno mette a disposizione del gruppo le proprie competenze ed impara qualcosa dagli altri. Inoltre, nella nostra sezione di nuova formazione, condurre osservazioni a piccolo gruppo è stato funzionale per strutturare e/o consolidare nuove relazioni.

“Ci dobbiamo occupare dei bambini e dare loro la possibilità di formarsi una mentalità più elastica, più libera, meno

bloccata, capace di decisioni. E direi, anche un metodo per affrontare la realtà, sia come desiderio di comprensione che di

espressione. Quindi, a questo scopo, vanno studiati quegli strumenti che

passano sotto forma di gioco ma che, in realtà, aiutano l'uomo a liberarsi.”

Bruno Munari