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Anno Scolastico 2014/2015 1 Istituto Comprensivo “G.Deledda” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado Usini – Uri Piano dell’Offerta Formativa Stemma di Usini

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Anno Scolastico 2014/2015

1

Istituto Comprensivo “G.Deledda”Scuola dell’Infanzia, Primaria e

Secondaria di 1° gradoUsini – Uri

Piano dell’OffertaFormativa

Stemma di Usini

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*n°6 insegnanti lavorano su due plessi dell’I.C. e diversi docenti prestano servizio anche in altre scuole.** n°1 collaboratore scolastico lavora su due plessi.

2

FASI DI COSTRUZIONE E GESTIONE DEL POF

Storia Dati Risorse Territorio

Contesto socio-culturale

ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO

DIRIGENTE SCOLASTICODott.ssa Annarita PintaduDSGA

Rag. Carlo Fanari

ASSISTENTIAMMINISTRATIVI

n° 3

COLLABORATORISCOLASTICI

n° 13**

DOCENTI n° 86* ALUNNI n° 614

USINI USINI

Infanzia

n°7 (6+ 1RC 1½a sez.)

Primaria

n° 20(17+ 1RC+2Sost)

Sec. I Grado

n° 18

Infanzia

n° 61

Primaria

n°203

Sec. IGrado

n° 88

URI URI

Infanzia

n°7(6+ 1RC 1½a sez.)

Infanzia

n° 62

Primaria

n° 16(10+1RC +1L2+4Sost)

Primaria

n°116

Sec. I Grado

n° 18

Sec. IGrado

n° 84

USINI

Infanzia

n° 2

Primaria

n°3**

Sec. I grado

n°3**

URI

Infanzia

n° 2

Primaria

n° 2

Sec. I Grado

n° 1

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Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

La scuola elabora il P.O.F. facendo riferimento alla legge 59/97, che riconosce l’autonomia delleistituzioni scolastiche, e al D.P.R. 275/99, che la regolamenta. L’Istituto Comprensivo, nellapredisposizione del P.O.F., fa riferimento alle “Indicazioni per il curricolo per la scuoladell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” emanate dal M.P.I. con il D.M. 31 luglio 2007 e conla Direttiva n. 68 del 3 agosto 2007, parte integrante del predetto decreto.

Il P.O.F.

E’ elaborato ed approvato dal Collegio dei Docenti :

3

RICOGNIZIONE

ORGANIZZAZIONE - PROGETTAZIONE

VALUTAZIONE

Articolazione orario Gestione partecipataGestione amministrativa

Autonomia didatticaFinalità educativeObiettivi generaliCurricolo verticaleOrientamentoTecnologie nella didatticaEducazioni interdisciplinariCurricolo localeViaggi d’istruzione e visite guidateAttività e progetti

Funzioni della valutazione

Valutazione del processoformativo degli alunni

Valutazione e monitoraggio degliapprendimenti

Valutazione del P.O.F. eautovalutazione d’istituto

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interpreta ed attua i criteri adottati dal Consiglio d'Istituto per l'organizzazione e la pro-grammazione delle attività della scuola;

contiene le scelte educative ed organizzative, i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisceun impegno per l'intera comunità scolastica;

definisce il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative edegli obiettivi formativi generali formulati dal Collegio dei Docenti; tale piano rappresenta unaguida e un costante punto di riferimento nelle attività di programmazione delle singole équipespedagogiche.

La scuola elabora il P.O.F nella veste di documento che ne esplicita la volontà progettuale: obiettivi,finalità, strumenti; rappresenta l'espressione dell'intenzionalità educativa della scuola, chiamata adare trasparenza e visibilità a procedure, metodi, organizzazione dei contenuti e individuazionedegli obiettivi di fronte alla collettività costituita dalle famiglie e dalla comunità sociale; istituiscequello che può definirsi un contratto formativo con le famiglie, chiamate specificamente al concorsoe alla collaborazione, indispensabili perché la scuola, in quanto istituzione educativa, possa rag-giungere i fini che si propone.Il Consiglio d’Istituto indica le linee guida che orientano il P.O.F. e che si riassumono neiseguenti criteri: Coinvolgimento e corresponsabilizzazione della famiglia nella costruzione del progetto

educativo. Attenzione al contesto socio-ambientale. L’opera di promozione culturale della scuola deve

predisporre i giovani allievi alla conoscenza dell’ambiente per la difesa e la valorizzazionedell’identità;

Interazione della scuola con gli enti locali e i soggetti sociali del territorio per un’offertaformativa integrata;

Proiezione della scuola all’esterno con la promozione di attività che aiutino gli alunni a collocarsinel mondo;

Accompagnamento e orientamento degli alunni perché guidati nella conoscenza delle propriecapacità e potenzialità pervengano alla consapevolezza di sé e delle scelte future;

Gradualità e personalizzazione dell’insegnamento per la compensazione delle situazioni diinadeguatezza e la promozione delle capacità di ciascuno;

Arricchimento dell’offerta formativa attraverso le attività di progetto intese come opportunitàformative significative all’interno di un modello didattico coerente e integrato;

Facilitazione nell’uso delle nuove tecnologie con l’introduzione dell’informatica per tutti glialunni della scuola Primaria e Secondaria;

Utilizzazione dell’autonomia scolastica come strumento per il miglioramento del servizio offertoalla comunità.

L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI USINI-URI

STORIA - Nasce nell’anno scolastico 2000/01 dall’accorpamento della scuola materna e dellescuole dell’obbligo dei paesi di Usini ed Uri. La sede centrale, con gli uffici del Dirigentescolastico, del Direttore amministrativo e assistenti, si trova nei locali della scuola secondaria diprimo grado di Usini. Prima della costituzione dell’ I.C. i plessi delle scuole dell’infanzia e primariadi Usini e di Uri appartenevano rispettivamente al Circolo Didattico di Ossi e di VillanovaMonteleone; la scuola secondaria di primo grado di Uri costituiva la sezione staccata di quella diUsini.

Scuole dell’infanzia e primaria di Usini: prima del 1974 le due scuole erano ubicate in viaRisorgimento, sede attuale del municipio, successivamente la scuola primaria è stata trasferita nei

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locali di via Paganini dove opera tuttora; in un secondo tempo parte del caseggiato è stata destinataalla scuola dell’infanzia. I locali della scuola di Usini sono stati adeguatamente ristrutturati nel 2005e nel 2009 e nel 2013. Da alcuni anni l’edificio è dotato di impianto fotovoltaico.

Scuola dell’infanzia di Uri: ubicata in via Sassari, nasce come asilo privato gestito da religiose ediviene scuola materna statale nel 1974, costituendo un plesso del Circolo Didattico di Ittiri. Lascuola dell’infanzia statale è stata plesso sotto la Direzione Didattica di Ittiri fino al 1990, esuccessivamente è stata accorpata dal Circolo Didattico di Villanova Monteleone fino al 31 agosto2000. Nel corso degli anni sono state apportate delle modifiche (ampliamento delle aule e delsalone) per rendere i locali più funzionali e per l’abbattimento delle barriere architettoniche(creazione di uno scivolo all’ingresso). Da alcuni anni sono entrati in funzione i pannellifotovoltaici. Sono stati portati a termine i lavori di ristrutturazione e modifiche del piano superiore.

Scuola primaria di Uri: ha radici nel lontano passato, nel 1800 esisteva solo la sezione maschile eaveva sede nell’oratorio di Santa Croce, più tardi venne istituita anche la sezione femminile cheaveva sede in via Regina Elena (oggi via Roma). Nell’anno 1912 entrambe le sezioni furonotrasferite nel nuovo caseggiato in via Sassari dove, fino a pochi anni fa, si trovava la scuola media,oggi adibita a biblioteca comunale. L’attuale scuola (costruita in due tempi, tra gli anni Cinquanta eSettanta) è intitolata a “Matteo Fara”, noto maestro urese che insegnò ininterrottamente ad Uri dal1881 al 1913. La scuola elementare statale è stata plesso sotto la Direzione Didattica di Ittiri fino al1990, ha poi fatto parte del Circolo Didattico di Villanova Monteleone fino al 31 agosto 2000. Negli ultimi anni sono stati effettuati dei lavori di restauro (rifacimento dei bagni e dell’impiantoelettrico, sostituzione di finestre e porte) per rendere i locali più funzionali e per adeguare l’edificioalle normative CEE sulla sicurezza. Si è inoltre provveduto all’abbattimento delle barrierearchitettoniche (creazione di uno scivolo all’ingresso, installazione dell’ascensore, realizzazione diun bagno per disabili). Da alcuni anni sono entrati in funzione i pannelli fotovoltaici.

Scuola Secondaria di 1° grado di Uri: fino all’anno scolastico ‘99/2000 è stata ospitata nei locali,vecchi e inadeguati, dell’ex Scuola Elementare. Dal1 settembre 2000, la Scuola Secondaria ha presopossesso dell’edificio nuovo, ampio e funzionale, ubicato nella zona del Centro Culturale, in viaAlghero.Adiacente al caseggiato è situato un nuovo campo in sintetico da calcetto utilizzato per le ore diattività motoria e un campo in cemento da pallavolo che è stato chiuso e coperto con una struttura inlegno, in attesa di collaudo.Nel 2009 l’edificio ha avuto un intervento di risanamento del terrazzo, al di sopra del quale è statomontato un impianto fotovoltaico entrato in funzione a gennaio del 2010. A piano terrà l’edificio ospita l’asilo nido comunale e la sezione primavera.

Scuola Secondaria di 1° grado di Usini: è ubicata in via S. Giorgio n°1. La struttura originaria,che risale agli anni ’60, è costituita da un corpo centrale, riservato alle aule, ai servizi per gli alunni,alla Sala Professori, oltre ad un’ala laterale riservata alla Presidenza e agli uffici di Segreteria. Adessa sono annessi altri due corpi, a piano terra, rispettivamente, la ex abitazione del custode e lapalestra: entrambi si affacciano su un’area aperta, parzialmente lastricata e circondata da uno spazioverde. Dopo successive graduali modifiche e risanamenti, negli anni 1999 e 2000 la scuola hasubito interventi sostanziali, col restauro e ampliamento dell’ala degli uffici, della palestra e deglialtri locali adiacenti, al piano terra, interventi che hanno dotato la scuola di nuovi spazi da destinarea laboratori, sale di riunione e locali idonei ad incontri con la comunità. Nel 2008 l’edificio hasubito un ulteriore intervento di consolidamento ed una parziale sopraelevazione, al di sopra dellaquale è stato montato un impianto fotovoltaico entrato in funzione a settembre del 2009.Attualmente i nuovi spazi non sono ancora usufruibili, sono infatti ancora da realizzare struttureessenziali quali impianti idrici, elettrici e pavimentazione. La scuola è dotata di un sottopassaggioche collega l’edificio ad un impianto polivalente, evitando così l’attraversamento della stradaantistante il caseggiato scolastico.

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Scuola

Sede

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA I GR.

N°alunni N°sezioni N°alunni N°classi/sezioni

N°alunni N°classi/sezioni

6

DATI IDENTFICATIVI

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USINI

61 3 203 6 T.N.

IB-IIB-IIIB-

IVB-IVC-VB

5 T.P.

IA-IIA-IIIA-

IVA-VA

88 6 T.N.

IA/B-IIA/B-

IIIA/B

URI

62 3 116 6 T.N.

IA-IIA-IIB-

IIIA-IVA-VB

1 T.P.

VA

84 4T.N.

IA-IIA/B-

IIIA

1 T.Pr.

IIIB

Totali

scuole

123 6 319 18 172 11

TOTALI Istituto Comprensivo “G.Deledda”: alunni 614/ classi 35

T.N.= Tempo normale

T.P.= Tempo pieno

T.Pr.= Tempo prolungato

RISORSE

SCUOLA DELL’INFANZIA

USINI URI

SPAZI Aule 3 3 Aula laboratorio 1 1Corridoio + spazio multifunzionale 1 + 0 1 + 1

Serv. divers. Abili 1 1

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Servizi bambini 6 6

Servizi adulti 3 2

Ripostiglio materiale di pulizia 1 1

Cucina + Servizi personale cucina 1 + 2 + 1(doccia)+ 1(ripostiglio)

0 + 0

Refettorio + sala smistamento pasti 1 2 + 1

Palestra + servizi + spogliatoio 1* + 4* + 1 * 0

Spazi esterni: giardino + auditorium 1* + 1 * 1 + 0

RISORSE

MATERIALI

USINI Fotocopiatrice Mat. strutt. per gruppo H Libri Videocamera Diaproiettore Televisore Videoregistratore Lettore DVD Attrezzi ginnici e ludici Macchina fotografica digitale Computer Fax Radioregistratore e lettore CD

URI Fotocopiatrice Attrezzi ginnici e ludici Radioregistratore e lettore CD Impianto HIFI Televisore Videoregistratore Diaproiettore Fotocamera digitale Computer Materiale strutturato gruppo H

* In comune con la scuola primaria

SCUOLA PRIMARIA

USINI URI

SPAZI Aule 10 7Aula docenti 1 1Biblioteca 1 1Aula fisioterapia 1 0

Aula informatica 1 1

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Aula inglese 1 1Aula religione 1 0Aula attività grafico-pittorica 1 1Aula sostegno 1 1

Sala accoglienza 1 0

Sala mensa 1 1

Corridoio + Androne + Ascensore dis.

4 + 1 + 1 3 + 1 + 1

Servizi alunni + Servizi docenti 16 + 4 12 + 2

Servizi alunni diversamente abili 2 1

Palestra + ripostiglio + Spazi esterni

1 * + 1* + 1* 1 + 1

USINI URI

RISORSE

MATERIALI

Fotocopiatrice Giochi strutturati e non Materiale librario Macchine fotografiche Radioregistratore Televisore Videoregistratore Computer + 1 portatile Stampante Lettore DVD Lavagna L.I.M. (10)

Materiale strutturato gruppo H Fotocopiatrice Videocamera Televisore - videoregistratore Computer + stampante (sostegno) Episcopio - diaproiettore Impianto hi-fi Radioregistratori Mat. didattico vario Bibl. alunni-docenti Fotocamera digitale Laboratorio di informatica Lavagna L.I.M. (7)

* In comune con la scuola dell’infanzia

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

USINI URI

SPAZI Aule 7 6Aula docenti / Biblioteca 1 1 + 1Aula sostegno + aula recupero 2 1 + 1Aula informatica 2 2

Aula scienze 1 0

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Aula laboratorio 1 1

Aula mensa 0 1

Locali uffici/presidenza 1 1 (bidelleria)

Archivio /ripostiglio materiali 3 + 1 + 1 0 + 1

Corridoio + Androne + Ascensore 2 + 1 + 1 4 + 3 + 1

Servizi alunni + Servizi docenti 2 4 + 4

Servizi alunni Diversamente abili 1 + 1 1

Palestra - Spazi esterni 1 0 + 1

USINI URI

RISORSE

MATERIALI

Mat. strutturato per la didattica Televisore Videoregistratori Diaproiettore Fotocopiatrici Videocamere Macchine fotografiche Radioregistratore - Registratori Materiali per il funzionamento

laboratori P.C. portatili – video proiettori PC laboratori (23) + PC uffici

(8) PC sostegno (2) Lavagna L.I.M. (7 di cui 5

installate nel 2013)

Mat. strutturato per la didattica Fotocopiatrice Televisore - Videoregistratore Videocamere Macchine fotografiche P.C. portatile + videoproiettore PC laboratori (27) Lavagna luminosa Lavagna L.I.M. (8 di cui 6

installate a maggio 2013)

TERRITORIO

USINI NUMERO ABITANTI

DISTRIBUZIONE PER FASCE D’ETA’ IMMI-GRATI

EMI-GRATI0-19 20-39 40-64 65-100

POPOLAZIONEDati ISTAT

4386 20,05% 36% 33,33% 18,1% 185 63

CARATTERISTI-CHE FISICO-AMBIENTALI

Ambiente geografico misto, collinare e pianeggiante, con ottimapredisposizione del terreno per la coltivazione.

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ATTIVITA’ECONOMICHE

Prevalenza del settore primario, agricoltura e allevamento; attività artigianali eattività edilizia ; settore terziario.

RISORSESTORICHE

Chiese nel centro abitato, in numero di 2: Chiesa Parrocchiale S.M. Bambina,S.Croce ( S’Ena Frisca ); esistenza di un buon patrimonio archeologico,(domus de janas,etc.; chiesa di S. Giorgio ( agro ); casa del fattore; casa delpievano ;rudere Chiesa S.Giovanni ;casa Diaz - Palazzo Derosas.

STRUTTUREPUBBLICHE

Municipio, Servizi sanitari di base, Ludoteca, Centro di aggregazione,Palazzetto dello sport, Campo sportivo comunale, Impianto sportivopolivalente annesso alla Scuola media, Parco Lavatoio, Scuola dell’infanzia,primaria e secondaria, Ufficio Postale, Banca, locali dell’ex MattatoioComunale, Auditorium vicino alla scuola primaria con progetto P.O.R.

SERVIZICULTURALI

Istituto Comprensivo statale (scuole dell’infanzia, scuola primaria e scuolasecondaria di 1° grado) - Sportello linguistico (Biblioteca Comunale StanisRuinas) - Centro documentale “Casa Derosas” con finalità di promozioneturistica del territorio.

ASSOCIAZIONICULTURALI

Pro Loco – Coro di Usini – Coro “Logudoro” – Coro A.V.I.S. – Gruppo folk“S. Giorgio” – Associazione “Boghes de Logudoro” – Associazione Culturale“Confraternita del Cagnulari” – Associazione Culturale “Sardos” – Gruppo folk“S. Maria Bambina” –– Consulta Giovanile

ASSOCIAZIONISPORTIVE

Unione Sportiva Dilettantistica Usinese (Calcio) – Associazione sportivaDilettantistica “Sporting Usinesi” (Calcio) - Ass. Polisportiva “Pirapeglias”(Calcio) - A.S “Bar dei Giovani” (Calcio) - A. S “Settentrionale Sarda Usini2000” (Calcio) – A. S. “New Team Volley Usini 2009” (Pallavolo).

SETTORE SOCIO-ASSISTENZIALE

A.V.I.S. – Interventi socio-assistenziali – Corsi di nuoto – Laboratori –Associazione “Gente del 2000 e Universo Giovani” – Associazione divolontariato “Giommaria Angioy” - Centro di aggregazione sociale –Ludoteca“Arcobaleno” – Servizio Educativo Territoriale (S.E.T.) – Assistenzadomiciliare ad anziani e portatori di handicap – O.F.T.A.L. (Opera FederativaTrasporto Ammalati Lourdes) – Associazione “Carru Frau” -Sportello I.O.L. -Centri di ascolto per la tossicodipendenza – Assistenza economica –Inserimento in R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistita di persone anziane).

URI NUMEROABITANTI

DISTRIBUZIONE PER FASCE D’ETA’0-19 20-39 40-64 65-100

POPOLAZIONEDati ISTAT

3053 18,7% 26,4% 35,3% 19,7%

CARATTERISTICHEFISICO-AMBIENTALI

Il territorio è prevalentemente collinare, ma è caratterizzato anche da trattidi pianura molto fertili e adatti per qualsiasi attività lavorativa. Il clima èmediterraneo. Poco distante da Uri si trova il lago artificiale del Cuga chealimenta le condotte idriche dei paesi dei dintorni.

ATTIVITA’ECONOMICHE

Agricoltura - Allevamento di ovini, bovini, suini - Coltura della vite,dell’olivo, del carciofo e di ortaggi - Vari servizi pubblici - Panifici,

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pastifici, pizzerie, pasticcerie –Oleificio – Bar – Fioriste - Fabbrica dicassette – Azienda di trasformazione di prodotti orticoli, sott’olio esurgelati - Artigianato.

RISORSE STORICHE

Domus de Janas - Tomba dei Giganti “Sa Pedra Longa” - Circolomegalitico "Monte Dominigu" – Villaggio nuragico "S'Alta Ruzzu" –Nuraghe “Santa Cadrina” – Lavatoio pubblico “Su Drogliu” - Chiesa di S.Croce - Abbazia di Paulis - Chiesa “Nostra Signora della Pazienza” –Chiesa di N.S. di Paulis.

STRUTTUREPUBBLICHE

Municipio - Ufficio Postale - Banca - Servizi sanitari di base - Centropolifunzionale - Sede Protezione Civile - Ludoteca - Baby parking -Scuole dell’obbligo e dell’infanzia – A.V.I.S. – Caritas Parrocchia.

SERVIZI CULTURALI

Scuole dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado -Biblioteca comunale – Biblioteca dell’Associazione Culturale Paulis –Scuola civica di musica “Ischelios”.

ASSOCIAZIONISPORTIVE

Atletico Uri Calcio – Polisportiva Volley – A.S. “Sport Più” Uri – C.S.Karate Sardegna – Golden Uri - Gruppo Sportivo “N.S. di Paulis”

ASSOCIAZIONICULTURALI

Associazione Culturale “Paulis” - Associazione Volontari Protezione Civile– AVIS – Associazione PRO LOCO – Caritas Parrocchiale – GruppoParrocchiale Giovani “N. S. Pazienza”– Gruppo Catechisti Uri –Confraternita S. Croce – Gruppo di solidarietà “S. Francesco” –Associazione Comitato di S. Antonio – Comitato “N.D. Paulis” – Comitato“N. S. Pazienza” – Comitato memorial per Pina – Comitato memorial perNicolò - Coro Polifonico “Paulis” – Coro di voci bianche “Paulis” –Associazione Culturale Folkloristica “Coro di Uri” – AssociazioneNazionale Carabinieri – Compagnia Barracellare –Associazione IppicaCulturale Folkloristica “Cavalieri di Uri” – Associazione nazionaleBersaglieri – Gruppo ballo sardo – Sonos de Ammentos – Centro di Studioe Documentazione sulla Curatoria di Coros – Centro Culturale “Su Igante”– Consulta Giovanile –Associazione genitori – Gruppi rock

SETTORE SOCIO –ASSISTENZIALE

Servizi di educazione domiciliare - Servizio di assistenza domiciliare – Assistenza educativa territoriale - Servizio ludoteca - Segretariato sociale - Centro di aggregazione per gli anziani “S. Cadrina” Sportello I.O.L. - Centro di ascolto per la tossicodipendenza – Operatore Stradale.

CONTESTO SOCIOCULTURALE

Aspetti problematici: Aspetti di sviluppo:

Problematiche di natura economica esociale;

situazioni di inoccupazione-

Presenza–azione delle Amministrazioni Localiper: il miglioramento delle strutture,

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disoccupazione situazioni di disagio e di frustrazione

soprattutto nella fascia adolescenzialee giovanile della popolazione(fenomeni di tossicodipendenza,alcolismo )

Modificazione della condizione dellafamiglia con aspetti di crisi e diincertezze nella gestione/produzionedelle sue funzioni storichetradizionali.

Sovraesposizione ai messaggitelevisivi

Carenza di opportunità aggregative euso significativo del tempo libero.

il recupero dell’identità (restauro monumenti,chiese),

il miglioramento dei servizi; la disponibilità a dialogare con la scuola in

un’azione di convergenza per il miglioramentodel servizio scolastico reso alla comunità;

organizzazione /promozione di attività rivolte aigiovani (musicali, sportive, etc.)

valorizzazione dei beni culturali del territorio. Presenza di associazioni locali: per iniziative rivoltealla comunità e ai giovani;Presenza delle Famiglie: è auspicabile una piùaccentuata sensibilità dei genitori verso leproblematiche educative;Situazione ambientale: è necessario che i valori disolidarietà, responsabilità, legalità ed onestà, giàpresenti, permangano e si rafforzino nel tempo.

Per completare la conoscenza della situazione socio-ambientale in cui vivono gli alunni i teampedagogici opereranno in modo da acquisire tutti gli elementi di conoscenza delle situazionidegli alunni e della classe, così da condividere con la famiglia una visione approfondita dellapersonalità degli alunni, che si conosce e si costruisce considerando le esperienze scolasticheed il vissuto familiare e sociale degli alunni.

SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE

Le scelte educative e didattiche dell’Istituto fanno riferimento alla normativa vigente: Autonomiascolastica (D.P.R. 275/99) e “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primociclo d’istruzione” emanate dal M.P.I. con il D.M. 31 luglio 2007 e con la Direttiva n. 68/07.

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Finalità specifiche

Alla scuola spettano alcune finalità specifiche: offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a

selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di

fare da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la didattica alla costruzione di

saperi a partire da concreti bisogni formativi.La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per ilsuccesso scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie formedi diversità, di disabilità o di svantaggio. Nell’ambito scolastico le diverse situazioni individualivanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza e facendosì che le situazioni di svantaggio sociale, economico e culturale non impediscano il raggiungimentodegli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire.La centralità della persona e la finalità, sancita dalla nostra Costituzione, di garantire e dipromuovere la dignità e l’uguaglianza di tutti gli studenti (“senza distinzione di sesso, di razza, dilingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e impegnandosi arimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire “il pieno sviluppo della personaumana” devono essere un costante e ineludibile punto di riferimento nel lavoro dei docenti.

I contenuti formativi devono tendere:­ al pieno dominio, da parte di ogni alunno, dei singoli ambiti disciplinari; ­ alla formazione complessiva dell'alunno nell'ottica di una correlazione interdisciplinare

attraverso:

1. la trattazione dei grandi temi sociali con valenza etica e civile:

2. la cura della memoria storica:

3. il possesso consapevole degli strumenti che orientano nella conoscenza della società delfuturo:

14

Regole del vivere e del convivere - cittadinanza democratica e legalità -pace – libertà - giustizia – difesa dell'ambiente e delle risorse – salute

-diritti di cittadinanza - intercultura - diritto dei più deboli - pari opportunità - lotta alle devianze etc:

mezzi di innovazione tecnologica e mezzi di comunicazione;

Conoscenza della storia nazionale e delle radici storiche – conoscenza ecomprensione delle connessioni tra storia nazionale, storia europea e

dell’umanità – consapevolezza dei beni culturali

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4. la conoscenza del territorio come campo di studio e di ricerca nei vari aspetti:

OBIETTIVI EDUCATIVI

Scuola dell’Infanzia Promuovere nel bambino lo sviluppo affettivo, emotivo, sociale, etico-morale. Conquistare una buona autonomia personale. Riconoscere, esprimere, controllare i propri sentimenti. Sviluppare sentimenti di autostima. Superare la dimensione egocentrica e accettare il punto di vista altrui. Riconoscere il valore degli altri. Cooperare con coetanei e adulti. Condividere e accettare le regole del gruppo. Sviluppare sentimenti di unità del genere umano al di là delle diversità culturali e religiose.

Scuola Primaria

Convivenza democratica: diversità/uguaglianza Dare il proprio contributo al gruppo classe, partecipare attivamente al bene comune. Rispettare le regole di convivenza. Cercare le molte soluzioni possibili alle situazioni conflittuali privilegiando quelle soluzioni

che non provochino emarginazione, offesa, umiliazione, rifiuto dell’altro. Conoscere i diritti umani: “vivere i propri diritti” e “operare” per i diritti altrui. Esercitare solidarietà attiva, sviluppare la capacità di comprensione e di empatia. Superare i punti di vista egocentrici e soggettivi per riconoscere e accettare i punti di vista

degli altri. Accettare e rispettare “l’altro” come “diverso” da me ma “uguale” come persona. Contrastare gli stereotipi e i pregiudizi.

Al fine di sviluppare comportamenti positivi dell’alunno nei confronti dell’ambientenaturale e non, si promuoveranno: la conoscenza delle leggi che regolano l’equilibrio degli ambienti

l’abitudine ad evitare gli sprechi e l’abitudine al riciclaggio dei rifiuti solidi

l’abitudine a mantenere pulito il proprio ambiente di vita

la sensibilizzazione verso i familiari a vivere un rapporto di armonia con l’ambiente.

Scuola Secondaria di Primo Grado

Maturazione personale: Dimostrare autocontrollo in ogni manifestazione verbale e fisica. Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima.

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- sociali- del costume e delle tradizioni- dell'arte - della produzione e del lavoro

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Utilizzare gli errori per apprendere e migliorare. Essere cosciente delle proprie capacità e dei propri limiti.

Rapporto con gli altri: Costruire progressivamente un modello di riferimento della propria identità cui riferirsi nel

confronto con gli altri. Prestare ascolto durante le comunicazioni, rispettare un ordine di intervento e tenere in

considerazione il punto di vista degli altri. Collaborare con gli altri condividendo spazi, materiali e progetti.

Lavoro scolastico: Prestare attenzione durante le lezioni. Portare a termine le attività nei tempi stabiliti. Riconoscere obiettivo e funzioni di attività didattiche.

Rapporto con l’ambiente scolastico e non: Rispettare le regole e le strutture scolastiche: sentirsi corresponsabili dell’uso corretto, del buon

funzionamento degli arredi, del materiale didattico e degli ambienti comuni a disposizione. Adottare comportamenti di conservazione, difesa e tutela dell’ambiente.

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni per laScuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione (Decreto Presidente della Repubblica 20

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marzo 2009, n. 89, secondo i criteri indicati nella C.M. n. 31 del 18 aprile 2012) costituiscono ilquadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nelrispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi diapprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nellaScuola dell’Infanzia e attraverso le discipline nella Scuola del Primo ciclo. Per l’insegnamento dellaReligione cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenzee gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (decreto delPresidente della Repubblica dell’11 febbraio 2010). Nell’anno scolastico 2012/2013 è stato elaborato il curricolo verticale che può essere consultato nelsito istituzionale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primogrado, per i campi di esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppodelle competenze. Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare,dai tre a quattordici anni, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, e aiutano a finalizzarel’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno.

Obiettivi di apprendimento

Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo e del quinto anno dellascuola primaria e al termine del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettiviritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalleIndicazioni.

SEZIONE PRIMAVERA

La prima settimana del mese di settembre 2014 è entrata in funzione la Sezione Primavera cheaccoglie n°11 bambini da 24 a 36 mesi d’età. Si tratta di un servizio socio-educativo integrativodell’offerta degli asili nido e della scuola dell’infanzia, finanziato da un accordo SCUOLA - EnteLocale, Comune di Uri. Nel corso dell’anno e in momenti programmati e studiati dal team delle insegnanti, la sezionePrimavera gode dell’opportunità di condividere con la Scuola dell’Infanzia attività e vissuti. Questogarantisce ai bambini e alle loro famiglie un percorso privilegiato di continuità educativa che, daun punto di vista pedagogico, favorisce stabilità e coerenza al percorso formativo del bambino.Il progetto pedagogico è pensato proprio per i bambini di questa fascia d’età e si può riassumere nelconcetto di apprendimento attraverso un ambiente di cura educativa, quindi con una attenzione forteal tema dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento delle prime formedi linguaggio, creatività, immaginazione. La finalità della Sezione Primavera è quella di valorizzare lo sviluppo fisico e psichico del bambinodando risposta ai suoi innati bisogni di socializzare, crescere, apprendere, provare, scoprire in uncontesto ricco di opportunità.I principali obiettivi che il servizio si propone sono:

a) riconoscere e favorire l’espressione del bambino nei diversi momenti del suo processoeducativo, in un contesto di continuità e di coerenza educativa e nel riconoscimento dellediverse identità;

b) favorire un ambiente che faciliti al meglio la crescita del bambino; ogni intervento saràincentrato sulla personalità dei piccoli ospiti, e finalizzato alla promozione delle loropotenzialità, nel rispetto delle diverse fasi di sviluppo;

c) allacciare relazioni di gruppo significative con bambini della stessa età e di età diverse.

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Il servizio è articolato in un modulo mattutino dalle 8.00 alle 14, il sabato dalle 8 alle 13.30; èoperativo dal lunedì al sabato dalla prima settimana di settembre al 31 luglio dell’anno successivo.

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età con le seguenti finalità: ilconsolidamento dell’identità; la conquista dell’autonomia; lo sviluppo della competenza;l’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza. La Scuola dell’Infanzia si proponecome contesto di relazione e di apprendimento, questo avviene attraverso l’esperienza,l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le suetradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attivitàludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modocreativo le esperienze. La Scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche creandoun adeguato ambiente di apprendimento: spazio accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto,adatto ai bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità dei bambini,attraverso la scelta idonea di arredamenti e oggetti; tempo disteso, nel quale è possibile per ilbambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nellatranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta; stile educativo, fondatosull’osservazione e sull’ascolto, sull’intervento indiretto. La Scuola dell’Infanzia sperimenta conlibertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezionea seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini. E’ importanteidentificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischiosin dalla Scuola dell’Infanzia che svolge un ruolo di assoluta importanza sia a livello preventivo, sianella promozione e nell’avvio di un corretto e armonioso sviluppo del bambino, in tutto il percorsoscolare operando in coerenza educativa con la famiglia. L’orientamento non si limita solo alla formazione psicologica individuale della conoscenza di sé masi proietta verso una dimensione sociale e culturale rapportandosi alla comunità di appartenenza conla quale ne condivide la memoria storica e i valori legati all’identità sociale professionale. LaScuola dell’Infanzia, attraverso esperienze di didattica laboratoriale, favorisce i rapporti fra scuola eterritorio, Enti Locali e Aziende private, promuovendo una cittadinanza attiva e responsabilesecondo una didattica orientativa mirata all’elaborazione di strategie volte anche a prevenire ladispersione scolastica. Si curano in modo particolare i rapporti con le famiglie, le qualicontribuiscono attivamente nelle attività di orientamento promosse dalla scuola (come da notaMIUR del 19-02-2014).Il curricolo della Scuola dell’Infanzia si articola attraverso 5 campi di esperienza: Il sé e l’altro; Ilcorpo e il movimento; Linguaggi, creatività, espressione; I discorsi e le parole; La conoscenza delmondo. I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino, orientati dall’azioneconsapevole degli insegnanti. Ciascun campo interagisce trasversalmente con gli altri. I traguardiper lo sviluppo della competenza sono raggiungibili al termine del triennio di frequenza.

I CAMPI D’ESPERIENZA

Il sé e l’altroÈ il campo nel quale i bambini apprendono i fondamenti del senso morale, prendono coscienza dellapropria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale. Lascuola si confronta con le famiglie per condividere le regole che consentono di realizzare le finalitàeducative.

Il corpo e il movimentoIn questo campo i bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, ilcontrollo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressivee di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute. La scuola mira a

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sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggiprovenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicareattraverso di esso per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, lacapacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare.

Immagini, suoni, coloriQuesto campo di esperienza riguarda i linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali la cuifruizione educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. La scuolapuò aiutare i bambini nella ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

I discorsi e le paroleÈ il campo in cui i bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprieesperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua e nel quale si avvicinanoalla lingua scritta. La scuola ha il compito di promuovere in tutti i bambini la conoscenza epadronanza della lingua italiana. Offre la possibilità di vivere contesti di espressione-comunicazionenei quali il bambino possa imparare a utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle formenecessarie per addentrarsi nei diversi campi di esperienza.

La conoscenza del mondoQuesto campo di esperienza riguarda l’esplorazione della realtà che il bambino compie, imparandoa organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare,il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole; attraverso le attivitàproposte, le osservazioni dei fenomeni naturali e degli organismi viventi, le conversazioni, leattività ludiche, costruttive o progettuali. Nella Scuola dell’Infanzia i bambini apprendono aorganizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani di vitafamiliare, scolastica, ludica e facendo riferimento alle attività degli adulti e agli eventi naturali eculturali.

Percorso Progettuale della Scuola di Infanzia di Uri e di Usini Durante il corrente anno scolastico la Scuola dell’Infanzia di Usini svilupperà un percorsoprogettuale prevalentemente legato al tema dell’interculturalità dal titolo “In viaggio per il mondoin mongolfiera”, mentre la Scuola dell’Infanzia di Uri porterà avanti un percorso basato sullanarrazione e intitolato “Mi racconti… ti racconto”.­ “In viaggio per il mondo in mongolfiera” (Usini)In armonia con le Indicazioni nazionali, la finalità della Scuola dell’Infanzia è quella di educarearmonicamente ed integralmente i bambini nel rispetto e nella valorizzazione degli stili educativi,delle capacità e delle differenze d’identità proprie di ciascuno. Questa programmazione propone disviluppare il senso d’appartenenza di ogni bambino alla propria cultura, rendendolo partecipe di unarealtà sociale che include altre identità, diverse dalla propria, ma arricchenti e stimolanti nelconfronto e nella crescita. Con un po’ di magia e fantasia viaggeremo intorno al mondo con le nostre mongolfiere edosserveremo altre realtà. Sorvoleremo terre e mari per favorire la curiosità e l’interesse per ciò cheè lontano e non si conosce, come i suoni, i colori le poesie e le canzoni tipici dei luoghi attraversati,portando una valigia di “conoscenze” che hanno contribuito a favorire conversazioni e confronticon la nostra cultura, offrendo ai bambini adeguate opportunità di esplorazione ed elaborazione deiloro mondi emozionali e relazionali.­ “Mi racconti… ti racconto” (Uri)La proposta nasce dal desiderio di accompagnare i bambini nel mondo delle storie, proprio perchéuna tra le richieste più frequenti che i bambini ci rivolgono è quella di ascoltare o raccontare lorouna storia. Le ragioni di questa richiesta potremmo sintetizzarle in questo modo: 1. la ragioneaffettiva, tra i bambini e chi narra, infatti, si stabilisce un legame affettivo e di fiducia che li appagae li rassicura; 2. la ragione psicologica, la fiaba o il racconto permette al bambino di identificarsi nelsuo eroe o altro personaggio, di vivere situazioni ed emozioni che lo aiutano a superare difficoltà,

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risolvere problemi, affrontare le paure. Ascoltare una storia consente ai bambini di esprimere lapropria vita interiore, le proprie emozioni, i propri sentimenti e le proprie fantasie. Il bambino inoltre mentre si diverte ad ascoltare storie, acquisisce abilità essenziali per il futuroapprendimento della lettura, ascolta con attenzione le storie che lo affascinano, comincia adistinguere alcune parole ed impara a riconoscerle. Il Percorso Progettuale, dunque, si articoladurante tutto l’anno, attraverso una serie di storie da interpretare con la voce, con i ritmi, con isilenzi, con il corpo e con gli oggetti che la rappresentano al suo interno. Una storia la possiamoleggere, raccontare, illustrare, oppure animare, coinvolgendo i bambini nel fare, nel dire e quindinel vivere la storia, condividendo così con loro delle emozioni vissute in un tempo magico. Alla finei bambini avranno imparato ad ascoltare, a conoscere storie e inventarne di nuove.In questa programmazione il Campo di esperienza prevalente sarà “I discorsi e le parole”, nonseparato però dagli altri (il corpo e il movimento, il sé e l'altro, linguaggi creatività ed espressione,la conoscenza del mondo) che arricchiranno il percorso progettuale di itinerari e attività trasversali.

NORMATIVA ATTUALE

Per quanto riguarda l’organizzazione della Scuola dell’Infanzia si fa riferimento al regolamentorecante "Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo dellerisorse umane della scuola” (decreto-legge 20 marzo 2009, n. 81), ed al regolamento recante"Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e delprimo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112,convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" in base ai quali le classi inizialisono costituite da un minimo di 18 alunni ad un massimo di 26 estensibile fino a 29 in caso non visia la possibilità di ridistribuire i bambini in scuole vicine; nel caso di introduzione di alunni insituazioni di disabilità il numero degli alunni della classe non può superare le 20 unità. L’orario difunzionamento della scuola dell’infanzia è di 40 ore settimanali, con possibilità di estensione fino a50 ore.

LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

Il primo ciclo d’istruzione comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado,già elementare e media. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla lascuola:

concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità;previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione; accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza;promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base

della cultura. Attribuendo senso all’esperienza, la scuola del primo ciclo:

favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e agestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli;

promuove un diffuso senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nelportarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano;

sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine diindividuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, liorienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzarepratiche e apprendimenti collaborativi;

segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell’identità digenere;

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attua interventi adeguati nei riguardi delle differenze e delle diversità per eliminare ognipossibile condizione di svantaggio e favorire comportamenti inclusivi;

valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;favorisce l’esplorazione e la scoperta come strategie di apprendimento significativo;incoraggia l’apprendimento collaborativo;promuove la consapevolezza del proprio modo di apprendere;realizza percorsi in forma di laboratorio;crea contesti in cui gli alunni sono indotti a riflettere per comprendere la realtà e se stessi.

La scuola del primo ciclo cura in modo particolare l’alfabetizzazione culturale di base.In particolare:

La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo eserciziodei diritti costituzionali e si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti dellediscipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le premesseper lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La padronanza degli alfabeti di base è ancor piùimportante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno lestrumentalità apprese nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusionesociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione.

La Scuola Secondaria di Primo Grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso allediscipline come punti di vista sulla realtà e come modalità d’interpretazione, simbolizzazione erappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando sievitano la frammentazione dei saperi e l’impostazione trasmissiva. Le esperienzeinterdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni fra le conoscenze disciplinari e aformulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondoodierno. La comprensione di specifici temi e problemi non si realizza soltanto conl’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri di ciascuna disciplina, ma anche medianteapprocci integrati. Pertanto la scuola secondaria di primo grado favorisce una più approfonditapadronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettivadella elaborazione di un sapere integrato.

Il primo ciclo pone le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gliapprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossaattraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sestessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questafase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole avalori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione perpraticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono lacostruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano neldovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e apromuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita.In particolare gli allievi imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti nella Costituzionedella Repubblica Italiana.Il primo ciclo deve infine garantire, col pieno e costante concorso di tutte le discipline, unadeguato livello di uso e di controllo della lingua italiana scritta e parlata, in rapporto dicomplementarità con gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Il curricolo della scuola del primo ciclo è articolato in discipline e aree disciplinari secondo loschema seguente:

Area disciplinare Discipline Linguistico – artistico - espressiva Italiano, lingua inglese, seconda lingua

comunitaria (solo nella scuola secondaria) musica, arte e immagine, ed.fisica.

Storico – civico-sociale - geografica Storia, geografia, cittadinanza Matematico – scientifico - tecnologica Matematica, scienze naturali e

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sperimentali, tecnologia.

NORMATIVA ATTUALE

Per quanto riguarda l’organizzazione della scuola del primo ciclo si fa riferimento al regolamentorecante "Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo dellerisorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133", e dal Regolamento recante"Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e delprimo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertitocon modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" in base ai quali le classi iniziali della scuola primariasono costituite da un minimo di 15 alunni ad un massimo di 26 estensibile fino a 27 qualora residuino resti.Le classi iniziali che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20alunni. Nelle scuole dove si svolge attività di tempo pieno il numero complessivo delle classi èdeterminato sulla base del totale degli alunni iscritti. Successivamente si procede alla definizionedel numero delle classi a tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie. Qualora il numerodelle domande di tempo pieno ecceda la ricettività di posti/alunno delle classi da formare,spetta ai consigli di istituto l'indicazione dei criteri di ammissione.Per quanto riguarda il tempo scuola nella primaria l’orario scolastico settimanale può essere di 24,27, 30 ore in base alle scelte effettuate dalle famiglie e alla disponibilità di insegnanti assegnataall’istituto, con l’eliminazione delle compresenze. Nel caso i docenti non siano in possesso deglispecifici titoli per l’insegnamento della lingua inglese e dei requisiti per l’insegnamento dellareligione cattolica, tali insegnamenti saranno svolti da insegnanti in possesso di tali titoli orequisiti.E’previsto anche l’orario a tempo pieno di 40 ore, attivato su richiesta delle famiglie, sulladisponibilità di personale assegnato ed in presenza di strutture e servizi adeguati. Nelle classi atempo pieno sono assegnati due insegnanti per classe, eventualmente coadiuvati da insegnanti direligione e di inglese in possesso dei relativi titoli o requisiti. Le classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado vengono costituite con non meno di 18 enon più di 27 alunni, elevabili fino a 28.Sono previste anche classi a tempo prolungato su richiesta delle famiglie ed in presenza distrutture idonee, con un orario minimo di 36 ore e massimo di 40.Relativamente al personale docente di ruolo che risultasse in esubero in seguito alla riduzionedelle compresenze, l’art. 25 prevede che lo stesso venga utilizzato prioritariamente nell’ambitodella scuola di titolarità e, in subordine, in ambito provinciale. I docenti posti a disposizione sonoutilizzabili, nel completamento del loro orario settimanale fino a un massimo di tre scuole tenendoconto della facile raggiungibilità.

Per quanto riguarda l’organico, in conseguenza dei suddetti regolamenti, c’è stata una notevoleriduzione degli insegnanti di classe comune nella scuola primaria:Scuola Primaria di Usini: 20 insegnanti (compresi 2 di sostegno) su 11 classi, di cui cinque atempo pieno e sei a tempo normale;Scuola Primaria di Uri: 16 insegnanti (compresi 4 di sostegno) su 7 classi, di cui una a tempo pienoe sei a tempo normale. Di conseguenza le ore di contemporaneità si sono ridotte a 9 nel plesso di Usini e 18 nel plessodi Uri.Nella scuola Secondaria di Primo Grado l’orario previsto per gli alunni è di 30 ore settimanalinelle classi a tempo normale (6 ad Usini e 4 a Uri) e 36 ore settimanali nelle classi a tempoprolungato (1 a Uri); la riduzione dell’orario, vigente già da alcuni anni nel tempo normale, hacomportato l’eliminazione dell’insegnamento di informatica, l’impoverimento della didatticarelativa alle materie letterarie e la riduzione oraria della seconda lingua straniera (francese).Il recupero e/o potenziamento, sia nella Scuola Primaria sia nella Scuola Secondaria, potràessere intensificato solo con progetti in orario extracurricolare.

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ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

ORGANIZZAZIONE PER LA DIDATTICA

1. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI

Omogeneità delle classi rispetto ai livelli di preparazione e alle caratteristiche degli alunni perle prime classi, continuità per le classi successive (salvo motivate eccezioni).

Gli alunni verranno accolti nel tempo scuola richiesto dai genitori, fino al numero massimoconsentito secondo la capienza delle aule scolastiche sulla base della normativa vigente sullasicurezza, le restanti iscrizioni verranno accolte nell’altro tempo scuola.

Sorteggio in caso di parità di requisiti per il soddisfacimento della medesima richiesta da partedelle famiglie.

Sostanziale equilibrio numerico delle classi parallele salvo eventuali vincoli. Classi miste. Assegnazione degli alunni ripetenti alle classi di provenienza, salvo motivate richieste o

eccezioni.

2. CRITERI PER L’ ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E AI PLESSI

Il Collegio dei docenti effettua proposte operative sull’assegnazione dei docenti ai plessi e alleclassi, in merito agli aspetti pedagogico-didattici nel rispetto della continuità didattica, comeobiettivo prioritario (art. 7 comma 2 lett. B D.Lgs. 297 del 16/04/1994) e tenendo, in primo luogo,presenti quelli ritenuti più idonei per l’attuazione del POF e per le esigenze funzionalidell’Istituzione. In ogni caso l’organizzazione del lavoro e la gestione delle risorse rimaneprerogativa del Dirigente Scolastico, responsabile dei risultati di efficienza ed efficacia.I criteri riguardo all’assegnazione dei docenti ai plessi, per la scuola primaria, sono i seguenti:

Anzianità di servizio sulla base della graduatoria formulata relativa alla tabella di valutazionedei titoli allegata al CCNI: in caso di esubero di posti in un plesso e di deficit nell’altro, siprenderà in esame il criterio dell’anzianità di servizio per lo spostamento di docenti, anche sespecialisti o specializzati di lingua inglese, da un plesso all’altro.

Continuità didattica quando è possibile. Garantire l’insegnamento della lingua inglese nelle varie classi. Richiesta dei docenti per validi motivi su posti vacanti.

I criteri riguardo all’assegnazione dei docenti alle classi, per la scuola primaria, sono i seguenti: L’italiano e la matematica di una stessa classe non possono essere assegnante ad un unico

docente (delibera Collegio Docenti 06/09/2012). Ogni docente deve insegnare su due o più classi.

I criteri riguardo all’assegnazione dei docenti alle classi per la scuola secondaria, sono iseguenti:

Anzianità di servizio sulla base della graduatoria formulata relativa alla tabella di valutazionedei titoli allegata al CCNI.

Continuità didattica. Eventuali preferenze dei docenti.

I docenti, di tutti e tre gli ordini di scuola, che entrano a far parte dell’organico funzionale dell’isti-tuto per la prima volta, sulla base del punteggio, sceglieranno le classi rimaste da assegnare (Appro-vato dal Collegio Docenti del 2/09/2013).Il dirigente può discostarsi dai suddetti criteri motivando opportunamente il suo agire in difformitàda detti pareri e criteri (Cons. di Stato Sez. VI, 3 febbraio 1995, n. 145).

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3. ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SOSTEGNO

Il docente di sostegno è assegnato alla classe e agli alunni secondo le indicazioni formulate dalGruppo H in relazione alle esigenze pedagogico-didattiche degli alunni.

4. CRITERI DI SUDDIVISIONE DELLE ORE DI SOSTEGNO

Il GLHI individua i criteri di suddivisione delle ore dell’organico di sostegno e l’assegnazione deidocenti di sostegno alle classi, deliberandoli nel seguente ordine di priorità:

Continuità didattica; Gravità delle situazioni sulla base della diagnosi (L. 104/92); A parità di condizioni, il docente con il maggior punteggio in graduatoria d’istituto, avrà priori-

tà di scelta; Presenza di più alunni certificati all’interno della stessa classe.

5. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI E DEI DOCENTI

Validità didattica. Carico di lavoro pomeridiano meno gravoso per gli alunni. Un giorno libero alla settimana per insegnante. Esigenze particolari del docente (da valutarsi da parte del Capo d’Istituto). Alternanza del turno antimeridiano e pomeridiano tra insegnanti della stessa classe.

ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE PARTECIPATA

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Il Collegio dei Docenti ha individuato le Funzioni Strumentali per la realizzazione del P.O.F. e designato idocenti. Il Capo d’Istituto, interpretando le prerogative riconosciute al D.S. ha designato i collaboratoriindividuando gli incarichi specifici attribuiti ai docenti.

Organo Composizione Funzioni

Dirigente scolastico Dott.ssa Annarita Pintadu Assicurare la gestione unitaria dell’istituzione scolastica

Garantire l’efficacia dell’azione formativa

Ricercare l’efficienza nella gestione delle risorse.

Consiglio d’Istituto(organo elettivo)

Capo d’Istituto Rappresentanti di tutte le

componenti scolastiche (docenti – ATA – genitori)

Definire gli indirizzi generali per le attività della scuola

Impegnare le risorse finanziarie.

Collegio dei docenti Capo d’Istituto tutti i docenti dell’Istituto

Elaborare il POF Curare la programmazione educativa Formulare proposte per

l’assegnazione docenti alle classi, la formazione delle classi e dell’orario

Definire iniziative di aggiornamentodei docenti

Adottare i libri di testo e proporre i sussidi didattici.

Consiglio di classe (Scuola Secondaria)Team pedagogico (Scuola Primaria) Consiglio di interclasse (Scuola Primaria) Consiglio di intersezione (Scuola dell’Infanzia)

Capo d’Istituto, docenti della classe, genitori eletti

Docenti della classe

Fiduciario di plesso, docentidelle classi, genitori eletti

Docenti delle sezioni

Programmare e coordinare Valutare la situazione di partenza

degli alunni Rapportare gli obiettivi generali

della programmazione ai bisogni della classe

Stabilire criteri e modalità di valutazione

Proporre iniziative progettuali.

Comitato di Valutazionedel Servizio dei docenti(D.L. n°297/94)

Membri effettivi: Daniela Idile Lucia Manuedda Teresa DenurraMembri supplenti: Laura Vincenti Daniela Orsi

Valutare il servizio degli insegnanti al termine dell’anno di prova.

Valutare i titoli e le domande per l’assegnazione delle Funzioni strumentali.

Collaboratori ecommissioni

Composizione Funzioni

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Collaboratori Docenti incaricati dal D.S.: Leandro Demontis Roberto Marrosu

Collaborare alla gestione dell’Istituto secondo le indicazioni del D.S.

Referenti di plesso Docenti incaricati dal D.S. su proposta degli insegnanti: Tomasina Notari Annalisa Muresu Rosa Pazzola Laura Vincenti Roberto Marrosu

Svolgere una funzione di raccordo con la sede centrale

Infanzia Usini Infanzia Uri Primaria Usini Primaria Uri Secondaria Uri.

Coordinatori Consigli di classe (Scuola Secondaria I grado)

Individuati in seno al Collegio dei Docenti

Sostenere le iniziative del C.d.C. e promuoverne il buon funzionamento

Verificare periodicamente lo stato di avanzamento del PEI e del PDP redatto per gli alunni con Bisogni educativi Speciali (BES)

Verificare la regolarità della frequenza scolastica degli studenti avvalendosi del supporto della segreteria e avvertire la famiglia tramite convocazione formale se la frequenza non è regolare

Promuovere i rapporti scuola- famiglia.

Gestione e valutazione P.O.F.

n° 2 Funzioni strumentali: L.Manuedda A.SettaTutti i docenti dell’I.C.

Promuovere il raccordo tra gli ordini di scuola

Curare la stesura definitiva e l’attuazione del P.O.F.

Realizzare e gestire il P.O.F. Monitorare le attività del P.O.F. Collaborare con le F.S.

Commissione qualità, GLH e GLI

n° 1 Funzione strumentale Mauro Uras n° 1 Docente referente GLI Teresa Denurran° 1 Docente referente DSA Rosa Pazzolan° 2 Docenti curricolari (uno per Comune) Loredana Mura (Uri) Marcella Oggiano (Usini)n° 1 Docente curricolare

scuola infanzia Tomasina Notarin° 4 Docenti di sostegno (uno per plesso con a.d.a.) Giovanna Carta Mauro Uras Franca Quadu Irene Gerolama Cocco

­ Promuovere il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti

­ Collaborare con le F.S., in particolare riguardo al monitoraggio delle attività previste nel POF

­ Adeguare i questionari INDEX e analizzare i dati.

­ Valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione

­ Incontrare periodicamente i genitori per informare sui risultati della valutazione degli apprendimenti.

­ Informare sulle periodiche rilevazioni

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Rappresentanti dei servizi sociali: Dott.Finà Alessandra (Uri ) Dott.ssa Vacca Francesca

(Usini)Personale ASLReferenti- Sassari e Alghero Dott. Giorgio Gaspa.

nazionali relative agli apprendimenti e alle competenze degli studenti,

predisposte e organizzate dall’Invalsi anche in raccordo alle analoghe iniziative internazionali­ Formulare proposte per assegnare il

monte ore/alunni ­ Predisporre interventi mirati

commisurati alle effettive capacità deglialunni

­ Predisporre interventi e azioni nell’ambito dei DSA e dell’ADHD;

­ Predisporre specifiche forme di intervento per favorire il pieno inserimento degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) e degli alunni stranieri

­ Riordinare le proposte avanzate nei Consigli di intersezione, di interclasse edi classe

­ Integrare il PAI.

Educazione alla salute, alla tutela e salvaguardia ambientale

n° 1 Funzione strumentale Pier Paolo Majoli

Favorire le iniziative specifiche relative a corsi di formazione, prevenzione disagio giovanile, psicopatologie, problematiche adolescenziali

Salvaguardare la salute anche dal punto di vista ambientale.

Gestione del Registro elettronico

n° 2 Funzioni strumentali Paola Serra Irene Cocco

Fornire supporto tecnico e pratico ai docenti per l’utilizzo del software

Gestire la valutazione degli alunni tramite il registro elettronico

Collaborare con le altre F.S.Master teachers L.I.M. Leandro Demontis

Lucia ManueddaAngela Setta

Frequentare il corso di formazione per Master teachers

Successivamente (sulla base delle risorse disponibili): Formare il personale docente Promuovere l’uso della LIM.

Responsabili delle risorse tecnologiche

Leandro DemontisReferenti di plesso

Informare la segreteria su eventuali anomalie.

Sicurezza (D. Lgs. 81/2008)

R.S.P.P. (esterno): Ing. Maurizio G.PinnaReferenti: Tomasina Notari Annalisa Muresu Laura Vincenti Rosa Pazzola Irene Gerolama Cocco

Informare la segreteria su eventuali situazioni problematiche legate alla sicurezza Infanzia Usini Infanzia Uri Primaria Uri Primaria Usini Secondaria Uri

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Roberto Marrosu Secondaria Usini.

Docenti impegnati nelle prove INVALSI.

Docenti impegnati nelle prove. Somministrare e correggere le proveINVALSI.

Gruppo Orientamentoe didattica orientativa

Tutti i docenti, in particolare: I docenti della Scuola

dell’Infanzia- terzo anno I docenti delle classi ponte

della Scuola Primaria I docenti delle classi ponte

della Scuola Secondaria Referenti M.F.Virdis e

R.Frau

Programmare interventi di didattica orientativa

Rendere operante il raccordo tra la scuola secondaria di primo grado e gli Istituti superiori.

Formazione classi prime Classi prime Scuola Primaria: Insegnanti degli alunni in

uscita dalla Scuola dell’Infanzia e docenti classi prime della Scuola Primaria

Classi prime Scuola Secondaria I grado: Insegnanti alunni in uscita

dalla Scuola Primaria e docenti classi prime scuola Secondaria I Grado.

Formare le classi prime secondo i criteri stabiliti nel P.O.F.

Commissione orario Scuola Primaria: Laura Vincenti Graziella Pinna Rosa Pazzola Antonella Simula Marcella Oggiano.Scuola Secondaria I grado: Roberto Marrosu Leandro Demontis

Collaborare alla formulazione dell’orario dei diversi plessi secondoquanto stabilito nel P.O.F.

Referenti progetti I nominativi sono riportati nelle schede sintetiche dei progetti.

Proporre progetti. Coordinare l’azione di insegnanti,

esperti esterni, associazioni, enti… Curare la realizzazione delle attività,

pianificare i tempi e l’utilizzo delle risorse.

Monitorare e valutare i progetti.Referente attività motoria Roberto Marrosu Coordinare le attività motorie e

sportive dell’I.C.

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Gestione Biblioteca,materiali e sussidi

Maria Galia Interventi per il buon uso delle dotazioni librarie, dei materiali e dei sussidi dell’I.C.

I compiti degli Organi Collegiali sono descritti in sintesi; è fatta salva ogni altra prerogativa ad essi assegnata dalla normativa vigente.

ORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA

Per l’organizzazione dei servizi si fa riferimento alla Carta dei Servizi (parte seconda): “ServiziAmministrativi”.

ESEMPIO CONSEGNA DI DOCUMENTI

TIPO DI DOCUMENTO PERSONALE INCARICATO TEMPIAttestati e i documenti sostitutivi della licenza o diploma

Personale della segreteria “A vista " a partire dal terzo giorno lavorativo successivo allapubblicazione dei risultati finali

Schede di valutazione Docenti incaricati dal Capo d'istituto

Giorni immediatamente successivi al termine di tutte le operazioni di scrutinio quadrimestrale e finale.*

*Una motivata richiesta avanzata dai Genitori di consegna anticipata rispetto ai tempi fissati saràesaudita dal Capo d'Istituto.

APERTURA AL PUBBLICO:

MATTINO ore 11 – 13

Mansioni e turni del personale amministrativo e ausiliario regolamentati dal Piano di Lavoropredisposto dal Direttore SGA e autorizzato dal Dirigente Scolastico.

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ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

L’Istituto attua, nella Scuola Primaria, il curricolo didattico con un tempo - orario di n. 30 ore. Lascelta di offrire un tempo scuola esteso (30 ore) e comune a tutti gli alunni è condivisa dallefamiglie che ne hanno fatto richiesta. Da alcuni anni, sempre dietro richiesta delle famiglie, nellaScuola Primaria di Usini e di Uri sono state istituite classi a tempo pieno.Nella Scuola Secondaria di 1° grado l’Istituto attua il curricolo didattico con un tempo-orario di n.30 ore nelle classi a tempo normale, di 36 ore nelle classi a tempo prolungato. Il potenziamento delle discipline si esplica anche attraverso attività/laboratori e/o interventi anchearticolati su gruppi. Appare infatti importante e giustificato dalla situazione socio-culturale e daicaratteri-bisogni degli alunni consolidare la FORMAZIONE DI BASE puntando a rafforzarel’acquisizione di competenze chiave negli alunni mediante il possesso di conoscenze, abilità,atteggiamenti, comportamenti. Il processo formativo è dunque condotto secondo un modellounitario.

SCUOLA TOTALE MATTINO MENSA RICR. POM.INFANZIA Uri 40 8.15

12.3012.3013.30

13,3016.15

INFANZIA Usini 45 8.1512.30

12.30 13.30 13.3016.15

PRIMARIA Uri 30 8.3013.30

10.3010.50

PRIMARIA Uri(Tempo pieno)

40 8.3013.00

13.0014.00

10.3010.50

14.0016.30

PRIMARIA Usini 30 8.3013.30

10.3010.50

PRIMARIA Usini(Tempo pieno)

40 8.3013.30

13.3014.30

10.3010.50

14.3016.30

SECONDARIAI GRADO Usini

30 8.3013.30

10.2510.35

SECONDARIAI GRADO Uri

30 8.3013.30

10.2510.35

SECONDARIAI GRADO Uri (Tempo prolungato)

36 8.3013.30

13.3014.30

10.2510.35

14.3017.30

(martedì-venerdì)

SCUOLA DELL’INFANZIA

Le ore settimanali verranno utilizzate nel seguente modo:plesso Usini dal lunedì al venerdì tempo pieno, sabato solo mattino (45 ore)plesso Uri dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 16,15 (40 ore)Le ore di contemporanea dei Docenti comprendono l’orario mensa.

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SCUOLA PRIMARIA USINI

Orario obbligatorio

DISCIPLINE TEMPO NORMALE

PRIMAB

SECONDAB

TERZAB

QUARTAB-C

QUINTAB

ITALIANO 9 9 8 8 8

INGLESE 1 2 3 3 3

MATEMATICA 8 8 7 7 7

SCIENZE 2 2 2 2 2

STORIA/Cittadinanza 2 2 3 3 3

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 * * * *

TOTALE ore settimanali

30 30 30 30 30

DISCIPLINE TEMPO PIENO

PRIMAA

SECONDAA

TERZAA

QUARTAA

QUINTAA

ITALIANO 9 9 8 8 8

INGLESE 1 2 3 3 3

MATEMATICA 8 8 7 7 7

SCIENZE 2 2 2 2 2

STORIA/Cittadinanza 2 2 3 3 3

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1

MUSICA 1 1 1 1 1

TECNOLOGIA 1 * * * *

TOTALE ore settimanali

30+ 10 mensa e dopo mensa

30+ 10 mensa e dopo mensa

30+ 10 mensa edopo mensa

30+ 10 mensa e dopo mensa

30+ 10 mensa e dopo mensa

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* Attività interdisciplinare (1 ora settimanali).

SCUOLA PRIMARIA URI

Orario obbligatorio

DISCIPLINE TEMPO NORMALE TEMPOPIENO

PRIMA A

SECONDAA-B

TERZAA

QUARTAA

QUINTAB

QUINTAA

ITALIANO 10 8 8 8 8 9

INGLESE 1 2 3 3 3 3

MATEMATICA 7 7 7 7 7 8

SCIENZE 2 2 2 2 2 2

STORIA/Cittadinanza

2 3 3 3 3 3

GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA

1 1 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE

1 1 1 1 1 2

MUSICA 1 1 1 1 1 2

TECNOLOGIA 1 1 * * * 1

TOTALE ore settimanali

30 30 30 30 30 35+5 (mensa)

* Attività interdisciplinare (1 ora settimanale).

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L’educazione alla salute, ambientale, stradale, all’affettività sono proposte come “convivenzacivile” all’interno dell’orario delle discipline.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - Articolazione orario

Discipline Orario

settimanale

T. Normale

Monte ore

annuale

T. Normale

Orario

settimanale

T. Prolung.

Monte ore

annuale

T. Prolung.ITALIANO 6 198 9 264STORIA GEOGRAFIA 3 99 5 165MATEMAT- SCIENZE 6 198 8 264TECNOLOGIA 2 66 2 66INGLESE 3 99 3 99FRANCESE 2 66 2 66MUSICA 2 66 2 66ARTE 2 66 2 66EDUCAZIONE FISICA 2 66 2 66RELIGIONE* 1 33 1 33APPROFONDIMENTO

AREA ITALIANO

1 33 1 33

TOTALE

Per ciascuna classe

30 990 36 1188

* Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica possono fruire diun’attività alternativa.

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OFFERTA TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA

Nella Scuola Primaria di Usini e di Uri sono state istituite alcune classi a tempo pieno. La scuola, al fine di garantire delle soluzioni adeguate e soddisfacenti per i diversi soggetti coinvoltinel percorso formativo, intende rispondere riorganizzando il servizio scolastico secondo il modellodel tempo pieno, in quanto si ritiene che la prospettiva di un orario più “disteso”, in relazione aspazi, attività, metodologia, può favorire un processo di crescita più sereno e stimolante e condurregli alunni ad una formazione adeguata rispetto alle richieste del mondo odierno.

DESTINATARIClasse VA della scuola primaria di UriClasse IA – II A – III A - IVA - VA della scuola primaria di Usini

OBIETTIVIIn tali progetti, mirati a realizzare una scuola dove viene ridefinito il ruolo dell’insegnante edell’alunno, è affermata l’importanza - della tutela dei diritti fondamentali dell’individuo- della valorizzazione delle potenzialità e delle diversità individuali- dell’affettività positiva- della socializzazione- dell’imparare ad imparare- della costruzione di una propria autonomia critica- della comunicazione che usa tutti i linguaggi- della conoscenza di sé e degli altri- dei valori, delle emozioni e dei sentimenti- del rapporto con la famiglia e il territorio.

ORGANIZZAZIONE ORARIAE’ prevista un’organizzazione oraria a tempo pieno, ovvero 40 ore settimanali suddivise su 5 giorni.

ATTIVITA’ Durante l’orario antimeridiano gli alunni saranno impegnati nelle attività didattiche enell’attuazione di attività e progetti previsti nel P.O.F..Nel pomeriggio, dalle 13,00 alle 14,00 (Uri) e dalle 13,30 alle 14,30 (Usini), gli alunni sarannoimpegnati nella consumazione del pasto (per un totale di 5 ore settimanali), durante il quale saràgarantita l’assistenza di adeguato personale e di un insegnante che valorizzerà il momento dellamensa come tempo dedicato all’educazione alimentare e al dialogo tra insegnante e bambini e trabambini; seguiranno momenti ludici e di socializzazione adeguatamente progettati e attivitàeducative e didattiche (soprattutto di carattere creativo): - laboratorio grafico-pittorico - laboratorio musicale- attività motorie - laboratorio di tecnologia e informaticasaranno sviluppate tematiche relative a:- cittadinanza (es. diritti dell’infanzia)- scienze (es. educazione alla salute)- geografia (es. educazione ambientale)

SPAZILa Scuola Primaria di Uri è dotata di vari locali: una sala mensa per il consumo dei pasti, unlaboratorio di informatica con quattordici postazioni e collegamento ad internet, un locale per gliaudiovisivi e le attività musicali nel quale riporre strumenti e attrezzature musicali, una palestradotata delle attrezzature di base per le attività motorie, una biblioteca e un laboratorio di inglese. E’

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presente inoltre un locale piastrellato e dotato di lavandino da adibire a laboratorio di arte eimmagine.La Scuola Primaria di Usini, è dotata di spazi adeguati. Oltre alle aule didattiche, la scuola Primariadi Usini dispone di: cucine per la preparazione dei pasti e relativo personale (attualmente il servizio mensa è attivo

per le classi della scuola dell’infanzia site nel medesimo caseggiato); ampia sala mensa opportunamente allestita per la consumazione dei pasti da parte di due classi spaziosa palestra provvista di attrezzature per le attività motorie degli alunni biblioteca arredata con scaffalatura adatta alla sicurezza dei bambini, sedie e ampia scrivania

per la lettura; la biblioteca è fornita di numerosi libri per i bambini e per gli insegnanti, di pcportatile e stampante.

laboratorio di informatica dotato di vari pc, stampante e di alcuni programmi didattici per glialunni.

laboratorio per le attività grafico-pittoriche e manipolative debitamente allestito con arredi,attrezzature strumenti e materiali per la realizzazione di elaborati grafici e manufatti.

laboratorio musicale provvisto di vari strumenti (soprattutto a percussione) provenienti dadiversi Stati.

aula/laboratorio inglese per le situazioni comunicative in L2, dove i bambini producono edespongono i loro prodotti per richiamare alla memoria le attività svolte.

aule a disposizione per diversi gruppi di lavoro. sala per le conferenze e le proiezioni fornita di tavoli, sedie, televisore, proiettore, schermo,

lettore dvd, videoregistratore.

INTERVENTI METODOLOGICI E DIDATTICILa metodologia e la didattica saranno caratterizzate dalla flessibilità e terranno conto dellesituazioni concrete e dei diversi stili di apprendimento degli alunni.Saranno privilegiati e valorizzati:- il gioco, in quanto rappresenta lo strumento principale attraverso il quale i bambini si rapportano

alla realtà e agli altri e contemporaneamente acquisiscono competenze e abilità;- la creatività e l’espressività al fine di garantire a ciascun alunno la possibilità di impossessarsi

dei diversi linguaggi dell’uomo;- la ricerca finalizzata all’autocostruzione delle conoscenze;- il confronto e la collaborazione affinché gli alunni facciano esperienza del valore del rispetto e

della convivenza democratica;- i momenti di riflessione e sintesi allo scopo di condurre gli alunni a riflettere sul che cosa e sul

come si è appreso.

VALUTAZIONELa scuola si propone di valutare l’andamento del progetto pedagogico-educativo e i risultaticonseguiti, tramite:- l’autovalutazione dei soggetti coinvolti;- l’osservazione degli alunni;- l’analisi del percorso di crescita di ciascun alunno. Pertanto la valutazione è da intendersi come processo attivo che diventa parte determinante delpercorso compiuto da diversi soggetti coinvolti (alunni, insegnanti e famiglie) e riflessione sugliesiti raggiunti. La valutazione si soffermerà su:- i contenuti e le attività proposte;- le strategie metodologico-didattiche;- l’interesse, la motivazione e la partecipazione;- le relazioni tra i vari soggetti coinvolti;- i percorsi individuali e i relativi progressi;- gli strumenti di verifica.

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OFFERTA TEMPO PROLUNGATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Dall’anno scolastico 2009/10, su richiesta delle famiglie, sono state istituite delle classi a tempoprolungato, con un incremento didattico di 6 ore settimanali.

DESTINATARIClasse IIIB nella scuola secondaria di Uri.

OFFERTA FORMATIVAL’offerta formativa prevede un potenziamento per le aree linguistico-storica e matematico-scientifica. Le ore settimanali dell’area linguistico-storica sono in numero di 15 e di 8 quelledell’area matematico-scientifica. L’insegnante di lettere interviene nella classe per un totale di 15ore settimanali, mentre l’insegnante di matematica per 8 ore.

ORGANIZZAZIONE ORARIAIl tempo prolungato prevede un’organizzazione oraria di 36 ore settimanali suddivise su 6 giorni,con due rientri (il martedì e il venerdì). Nei pomeriggi di rientro, gli alunni usciranno alle 13,30 e rientreranno a scuola alle 14,30 fino alle17,30. Dalle 13,30 alle 14,30 i ragazzi consumeranno il pasto a casa.

VALUTAZIONELa scuola si propone di valutare l’andamento del tempo prolungato e i risultati conseguiti, tramite:- l’autovalutazione dei soggetti coinvolti;- l’osservazione degli alunni;- l’analisi del percorso di crescita di ciascun alunno. La valutazione si soffermerà su:- i contenuti e le attività proposte;- le strategie metodologico-didattiche;- l’interesse, la motivazione e la partecipazione;- le relazioni tra i vari soggetti coinvolti;- i percorsi individuali e i relativi progressi;- gli strumenti di verifica.

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PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

La scuola, riconoscendo finalità formative comuni con le famiglie, perseguirà l’obiettivo dicostruire un’alleanza educativa con i genitori che supporti efficacemente nelle scelte entrambe leparti coinvolte, stabilendo contatti non solo nei momenti critici, ma costantemente, nel rispetto deireciproci ruoli.

Obiettivi Iniziative

attivare la partecipazione delle famigliealla vita della scuola, coinvolgendole e responsabilizzandole nella gestione dell'educazione

sviluppare le competenze educative delle famiglie

stimolare il contributo al miglioramento del servizio scolastico

Incontri individuali ricorrenti con i genitori chiamatia colloquio con i Docenti e il Capo d'Istituto;

Coinvolgimento e corresponsabilizzazione della famiglia per l’accompagnamento e l’orientamento degli alunni;

Partecipazione/presenza negli organi collegiali.

sensibilizzare le famiglie verso il valoredell'istruzione e della cultura

sviluppare il protagonismo delle famiglie nel suggerire/sostenere le esigenze e le proposte della scuola

Incontri collegiali Scuola-Famiglia;

Valorizzazione/utilizzo delle competenze/ruoli espressi dai genitori nella vita sociale e politica dellacomunità.

Informare le famiglie sul Regolamento del Sistema Nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione: Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante Regolamento su Sistema Nazionale di Valutazione in materia di Istruzione eFormazione

Piano Triennale di Attività INVALSI 2013- 2014.

Incontri periodici con i genitori per informare sui risultati della valutazione degli apprendimenti;

Informare sulla necessità di un miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti;

Valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione;

Informare sulle periodiche rilevazioni nazionali sugliapprendimenti e sulle competenze degli studenti, predisposte e organizzate dall’Invalsi anche in raccordo alle analoghe iniziative internazionali;

Pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.

Informare i genitori sulla:- Direttiva ministeriale 27 Dicembre 2012

“strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizza-zione territoriale per l’inclusione scola-stica”

- Circolare Ministeriale applicativa n. 8 del 6 marzo 2013.

Predisposizione del Piano Annuale per l’Inclusione

Informare i genitori degli alunni con Bisogni Educa-tivi Speciali (BES) sulle progettazioni didattico-edu-cative calibrate sui livelli minimi attesi per le compe-tenze in uscita;

predisposizione del PAI Piano Annuale per l’Inclusione e del PDI per gli alunni con bisogni educativi speciali;

Informare i genitori sulle “Indicazioninazionali per il curricolo della scuoladell’Infanzia e del primo ciclo diIstruzione del 4 settembre 2012”

Illustrare ai genitori il Curricolo verticale elaboratodal Collegio docenti sulla base delle Indicazioninazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia edel primo ciclo di istruzione

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AZIONI PER L’INNALZAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Ciascun Consiglio di Classe/Interclasse e team pedagogico nell’analisi della situazione degli alunniper la predisposizione della programmazione didattica procede all’individuazione dei problemi edei correlati bisogni in ambito formativo che concorrono a determinare l'insuccesso scolastico; inalcune fasce di alunni sono segnalati bisogni particolari quali la scarsa abitudine allacomunicazione, la povertà di scambi, la non familiarità con la lettura , i codici comunicativi ristretti.Il modello didattico unitario che comprende le attività obbligatorie e opzionali mira “a rimuoveregli effetti negativi dei condizionamenti sociali per superare le situazioni di svantaggio culturale efavorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti”. Nella programmazione didattica si prevede l’ampliamento dell’offerta formativa attraversol'attuazione di interventi individualizzati e di attività di recupero, sostegno, potenziamento.Le situazioni di “disagio “ e di non adeguato inserimento scolastico sono segnalate all’interno deiConsigli di classe /interclasse e nell’ambito dei team pedagogici per l’intervento degli insegnanti eil coinvolgimento dei genitori.

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)DIRETTIVA MINISTERIALE 27 /12/2012 e C.M. n° 8 06/03/2013

PremessaL’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenzadi deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per unavarietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbievolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana per-ché appartenenti a culture diverse.Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata comearea dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Si prenderanno in considerazione le seguenti sottocate-gorie: 1. disabilità (L.104/92 art.3, commi 1 e 3 DPCM 185/2006); 2. disturbi evolutivi specifici (DSA in corso di certificazione e certificati secondo la L. 170/10);3. disturbi evolutivi specifici (ADHD/DOP non certificati secondo il DPCM 185/2006);4. Funzionamento Intellettivo Limite (non certificato secondo il DPCM 185/2006);5. svantaggi di varia natura riconducibili all’origine straniera;6. svantaggio socioeconomico o linguistico – culturale e disagio comportamentale - relazionale.Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA),anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprenden-do – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività(ADHD), mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine frala disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono opossono non venire certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto allemisure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di curaeducativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docentecurricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.Le disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1 e 3), disabili (gravi e non gravi), hanno ilsostegno specializzato e beneficiano di un Piano Educativo Individualizzato (PEI).Nella seconda e terza fascia ci sono coloro che, pur avendo un certificato, non avranno alcunsostegno specializzato e saranno seguiti dagli insegnanti di classe secondo un Piano Didattico

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Personalizzato (PDP) stilato e attuato dagli stessi insegnanti di classe e controfirmato dalle famiglie.In casi particolari di FIL non si può escludere a priori l’eventualità di una certificazione, la presenzadel docente di sostegno e la predisposizione di un PEI.Nelle altre fasce sono compresi gli svantaggiati, che non hanno certificato, non potranno beneficiaredi alcun sostegno specializzato, saranno individuati dagli insegnanti di classe in base a svantaggisocio – economici, linguistico – culturali, comportamentali – relazionali (presenti singolarmente oin combinazione tra loro), e usufruiranno di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) stilato eattuato dagli stessi insegnanti di classe e controfirmato dalle famiglie.

1. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Nell’ottica di un’azione educativa e didattica finalizzata all’inserimento pieno di tutti gli alunni nelprocesso di apprendimento rientra l’integrazione degli alunni diversamente abili; la scuola operanella qualificazione del proprio intervento promuovendo la totale partecipazione dell’alunnodiversamente abile alla vita sociale, lo sviluppo della personalità, l’acquisizione di competenzeadeguate alle possibilità di ciascuno. I docenti di sostegno predispongono il necessario ambiente diapprendimento nell’ambito dell’équipe pedagogica, programmando specifiche attività, laboratori oprogetti, sia mediante interventi individualizzati, sia in gruppo e nella classe.

GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE

Il gruppo di lavoro (formato da tutti gli insegnanti di sostegno, dai docenti curricolari e, in alcuni momenti, da altre figure professionali):

CURA i rapporti con le ASL , i terapisti, gli operatori sociali e la famiglia;CONCORDA la programmazione e le strategie educative e didattiche con gli altri docenti;PROPONE attività specifiche, laboratori, iniziative didattiche;

PROMUOVE situazioni di apprendimento significativo orientanti e motivanti;FAVORISCE il processo di generalizzazione e di condivisione delle esperienze didattiche;PREDISPONE Il Piano Educativo Personalizzato con i docenti dell’équipe pedagogica e la

famiglia.

2. FORME D’INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

La sindrome dislessica, fenomeno emergente di grande impatto sociale, colpisce principalmente ibambini in età scolare, è una difficoltà selettiva nella lettura che rientra nel cosiddetto DisturboSpecifico di Apprendimento (D.S.A.)Tuttavia spesso si associano a difficoltà nella scrittura la disgrafia (difficoltà nell’esecuzionemotoria) e la disortografia (difficoltà nell’acquisizione delle regole ortografiche e nel calcolo, ossiadiscalculia. E’ un disturbo specifico dell'apprendimento della lettura e della scrittura che causa, nelsoggetto coinvolto, una difficoltà nel rendere automatica la corrispondenza fra i segni grafici e isuoni (vocali e consonanti).Oltre a questi aspetti caratteristici si trovano spesso un certo numero di altri disturbi di tipocognitivo: deficit della capacità di attenzione e di mantenimento della concentrazione, sindrome diiperattività, difficoltà mnemoniche.Nella dislessia evolutiva la decodifica grafema-fonema avviene con estrema lentezza e con errori disostituzione, di omissione, di aggiunte, ecc. il risultato è una lettura spesso lenta e scorretta.

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Allo stesso modo, risultano alterate molte altre attività che richiedono l'uso di questi processimentali di codifica dell'informazione. Per questo i dislessici sono quasi sempre disortografici (fannomolti errori nella scrittura) e anche discalculici (hanno difficoltà con i numeri e il calcolo). Secondoi dati dell'Associazione Europea per la Dislessia, i disturbi di apprendimento interessano circa l'8%della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente, provocano spesso conseguenze sulpiano psicologico, sociale e lavorativo. E’ inoltre da considerare che il mancato riconoscimento deldisturbo o la sua inadeguata considerazione costituiscono un’importante causa di abbandonoscolastico, inducono a scelte che condizionano il futuro dei ragazzi anche da un punto di vistasociale, comportando importanti ricadute a livello personale quali bassa autostima, depressione etalora comportamenti a rischio. Il problema è divenuto particolarmente rilevante e attuale nellescuole secondarie di secondo grado nelle quali spesso gli studenti si trovano costretti a scegliere unascuola professionale dove, infatti, la prevalenza di ragazzi dislessici si attesta intorno al 12-15%; piùlimitata la loro iscrizione agli istituti tecnici e ai licei mentre altissima è la percentuale di soggetticon questi disturbi che abbandona gli studi al termine della scuola dell’obbligo (drop-out). Molto spesso, nella realtà scolastica nella quale ci troviamo ad operare, assistiamo a situazioni discarso profitto e partecipazione da parte di alunni che non presentano apparentemente handicap osituazioni derivanti da condizioni di svantaggio sociale. Tali difficoltà, si manifestano in personedotate di quoziente intellettivo nella norma e, se le cause di tali difficoltà non vengono individuate,l’alunno può avere ricadute a livello personale, scelte di basso profilo rispetto alle potenzialità,aggressività, comportamenti caratteriali fenomeni di bullismo. Sono stati fatti notevoli passi avantiper riconoscere quali sono i meccanismi che determinano tali difficoltà. Gli studi scientificisull’argomento hanno evidenziato che tale disturbo, come gli altri DSA (discalculia, disgrafia,disortografia) ad essa frequentemente associati, sono di origine genetica. Le persone con sindromedislessica presentano una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e nel processo di calcolo, lacui entità può essere valutata con test appositi, secondo protocolli diagnostici messi a puntodall’Associazione Italiana Dislessia (A.I.D) e dalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile.

AzioniUna volta individuato il problema, la cosa più importante è prevenire il fallimento scolastico edesistenziale attraverso uno studio sistematico volto ad esplorare, analizzare, introdurre cambiamentie sperimentare novità nella realtà scolastica nella quale si opera in una logica di “ricerca-azione”. Inquesto modo si creerà una circolarità di informazione/formazione/interventi tra le varie risorsepresenti nel territorio e tra le Istituzioni Scolastiche coinvolte in rete attraverso le seguenti azioni:

Il dirigente scolastico deve attivare corsi di aggiornamento sulle tematiche DSA; predisporre attività di screening per un’individuazione attendibile dei soggetti a maggior

rischio dislessico; la promozione e la collaborazione fra la scuola e il servizio sanitario; saper usare in modo appropriato i materiali della “Ricerca” nella psicopatologia dell’

apprendimento; adottare una didattica individualizzata e personalizzata, nella quale si evitino metodi non

idonei, obiettivi troppo elevati, irraggiungibili e frustranti; sostituire l'insegnamento frontale standardizzato con attività individualizzate per interesse e

per livello di difficoltà e con percorsi di lavoro concreti e più efficaci per tutti; favorire il lavoro individualizzato di tipo fonologico e metafonologico; apprendimento in piccolo gruppo cooperativo con caratteristiche di interdipendenza positiva.

Certo, l'insegnante per primo, deve essere in grado di modificare il proprio atteggiamento culturalee pratico nei confronti del bambino dislessico, e questo significa ridefinire il proprio modellodidattico e valutativo. La soluzione insomma va ricercata con tanta pazienza, caso per caso, bensapendo che il problema dislessia è una caratteristica costituzionale dell'individuo che non puòessere cancellata o risolta con qualche semplice esercizio di riabilitazione.

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Creare una nuova cultura sul problema dislessia è l'unico mezzo per modificare questi atteggiamentinegativi e per arrivare ad un clima di costante collaborazione che accompagni il ragazzo dislessicodurante il suo difficile itinerario nella scuola e poi nella vita.

StrumentiLa circolare del MIUR 5/10/2004 ha fornito indicazioni circa le iniziative da attuare relative alladislessia e si suggeriscono una serie di provvedimenti didattici, compensativi e dispensativi.Strumenti compensativi: tabelle mesi, alfabeto, tavola pitagorica, tabelle di misura formulegeometriche, calcolatrici, registratore, computer con programmi di video-scrittura con correttoreortografico e sintesi vocale;Strumenti dispensativi: evitare la lettura a voce alta, evitare la scrittura veloce sottodettatura, usodel vocabolario, studio mnemonico delle tabelline, dispensa dallo studio della lingua straniera informa scritta, programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa,interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano contodel contenuto e non della forma. Per l’utilizzazione di provvedimenti dispensativi e compensativi èsufficiente la Diagnosi specialistica di Disturbo Specifico di Apprendimento e tali strumentidebbono essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico compresi nei momenti divalutazione finale.L’uso di sussidi didattici facilita l'apprendimento, stimola modalità percettive, visive e pratiche:materiale manipolatorio, osservazione di figure di diverso genere come immagini, oggetti, numeri elettere di varie forme.

TempiDopo un primo periodo di trattamento, che può variare dai quattro agli otto mesi, si ripetono i testper valutare, come si sono evolute le capacità e si concorda con il bambino , la scuola e la famiglial’eventuale sospensione del trattamento. Solitamente si prevedono controlli nel tempo. La tendenzaè quella di evitare il protrarsi negli anni della terapia, si cerca, invece di dotare l’alunno, la scuola ela famiglia di strumenti per fronteggiare il problema ed evitare così che esso si ripercuota in modonegativo sugli apprendimenti.Numerose ricerche hanno dimostrato che la dislessia evolutiva non si risolve con la guarigione, simodifica nel tempo poiché si riescono a compensare parte di alcune difficoltà elaborandoopportune strategie. L’intervento si colloca all’interno del processo evolutivo. Questo significaevitare aggressioni terapeutiche indifferenziate e interminabili con il rischio di medicalizzare ilproblema che il bambino presenta.

VantaggiL'intervento precoce, con interventi di prevenzione fin dalla scuola materna cioè quello effettuatonelle prime fasi di acquisizione della lettura e della scrittura al primo insorgere delle difficoltà,viene giudicato da tutti gli esperti nel settore come quello che apporta i maggiori benefici. Ancoraoggi il problema rimane largamente ignorato, la diagnosi è tardiva e gli interventi spesso ancorainadeguati e scoordinati. Gli stessi servizi Socio-Sanitari scontano una inadeguatezza nell'affrontare il problema, consituazioni non solo di inefficacia, ma talora di impostazione teorica superata. Le buone capacitàintellettive dei ragazzi dislessici e l’assenza di elementi patologici associati consente ad essi diraggiungere il livello di istruzione desiderato, a condizione di poter usufruire di una didatticaadeguata al loro stile di apprendimento tipicamente penalizzato. Per consentire il diritto allo studio e le pari opportunità ai ragazzi con D.S.A, il MIUR ha emanato 4circolari con cui si raccomanda l’adeguamento della didattica al disturbo, tramite l’utilizzo di idoneistrumenti compensativi e dispensativi oltre a un appropriato criterio di valutazione commisurato alproblema. La nota del 1 marzo 2005 raccomanda nello specifico l’adozione di opportune misure eidonei criteri di valutazione da adottarsi anche nello svolgimento dell’esame di Stato.

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3. FORME DI INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DEL DISTURBO DI DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’

Negli ultimi anni è viene segnalata, con più frequenza, la presenza nelle scuole di alunni condiagnosi di “Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD, acronimo per l’inglese AttentionDeficit Hyperactivity Disorder). L’ADHD è presente in circa l'1% (fonte Istituto Superiore di Sanità) della popolazione infantile, hauna causa neurobiologica e si caratterizza per la presenza di sintomi di disattenzione,impulsività/iperattività, riconducibili a difficoltà nell'autocontrollo e nelle capacità di pianificazionee non attribuibili ad un deficit dell’intelligenza.

Descrizione degli alunni con ADHDMolti bambini e ragazzi possono presentare comportamenti di disattenzione e/o irrequietezzamotoria, tuttavia gli alunni che presentano tale disturbo hanno difficoltà pervasive e persistenti nel:

selezionare le informazioni necessarie per eseguire il compito e mantenere l’attenzione per iltempo utile a completare la consegna

resistere ad elementi distraenti presenti nell'ambiente o a pensieri divaganti seguire le istruzioni e rispettare le regole (non a causa di comportamento oppositivo o di

incapacità di comprensione) utilizzare i processi esecutivi di individuazione, pianificazione e controllo di sequenze di

azioni complesse, necessarie all'esecuzione di compiti e problemi regolare il comportamento che si caratterizza quindi per una eccessiva irrequietezza motoria

e si esprime principalmente in movimenti non finalizzati, nel frequente abbandono dellaposizione seduta e nel rapido passaggio da un'attività all'altra

controllare, inibire e differire risposte o comportamenti che in un dato momento risultanoinappropriati: aspettare il proprio turno nel gioco o nella conversazione

applicare in modo efficiente strategie di studio che consentano di memorizzare leinformazioni a lungo termine.

Gli stessi alunni possono talvolta presentare difficoltà:- nel costruire e mantenere relazioni positive con i coetanei- nell'autoregolare le proprie emozioni- nell'affrontare adeguatamente situazioni di frustrazione imparando a posticipare la

gratificazione- nel gestire il livello di motivazione interna approdando molto precocemente ad uno stato di

“noia”- nell'evitare stati di eccessiva demoralizzazione e ansia- nel controllare livelli di aggressività- nel seguire i ritmi di apprendimento della classe a causa delle difficoltà attentive.

In alcuni soggetti prevale la disattenzione, in altri l’iperattività/impulsività, ma nella maggior partedei casi i due problemi coesistono.

AzioniIl Dirigente Scolastico deve essere contattato dalla famiglia che presenta l’evidenza dellaproblematica del proprio figlio/a. Tutta la documentazione verrà inserita nel protocollo riservato.Il Dirigente Scolastico informerà i docenti della classe in merito all’evidenza del caso. Tutti idocenti della classe in cui è presente un alunno con ADHD prenderanno, quindi, visione della

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documentazione clinica dell’alunno rilasciata da un servizio specialistico (caratteristiche delDisturbo, diagnosi e indicazioni di trattamento, suggerimenti psicoeducativi). Gli insegnantidovranno tenere contatti con i genitori del bambino e con gli specialisti che lo seguono, per unopportuno scambio di informazioni e per una gestione condivisa di progetti educativi appositamentestudiati.I docenti, di concerto con gli operatori clinici che gestiscono la diagnosi e cura dell’alunno,dovranno definire le strategie metodologico-didattiche per favorire un migliore adattamentoscolastico e sviluppo emotivo e comportamentale, mediante l’utilizzo di tecniche educative edidattiche di documentata efficacia nell'ambito dei disturbi da deficit dell'attenzione e iperattività.Nel caso sia stata prevista, da parte del servizio specialistico, la presenza dell’insegnante disostegno, sarà’opportuno lavorare costantemente con l’obiettivo di potenziare le condizionieducative e didattiche del gruppo, al fine di integrare l’alunno nel contesto della classe.I docenti dovranno: predisporre l’ambiente nel quale viene inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al

minimo le fonti di distrazione prevedere l’utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia (es. aiuti visivi, introduzione

di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure dicontrollo degli antecedenti e conseguenti).

StrumentiLa nota del MIUR 15/06/2010 ha fornito indicazioni circa gli accorgimenti didattici da adottare peragevolare il percorso scolastico degli alunni con ADHD:

1) Definire con tutti gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenereall’interno della classe.

2) Concordare con l'alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici daraggiungere nel giro di qualche settimana.

3) Allenare il bambino ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materialenecessario per la lezione del momento.

4) Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario.5) Incoraggiare l’uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle , parole chiave per favorire

l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’attenzione.6) Favorire l’uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc.7) Assicurarsi che, durante l'interrogazione, l'alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e

incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente.8) Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un

accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo.9) Comunicare chiaramente i tempi necessari per l’esecuzione del compito (tenendo conto che

l’alunno con ADHD può necessitare di tempi maggiori rispetto alla classe o viceversa puòavere l'attitudine di affrettare eccessivamente la conclusione).

10) Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli erroridi distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma.

11) Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti.12) Evitare di comminare punizioni mediante: un aumento dei compiti per casa, una riduzione

dei tempi di ricreazione e gioco, l'eliminazione dell'attività motoria, la negazione di ricoprireincarichi collettivi nella scuola, l'esclusione dalla partecipazione alle gite.

13) Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti.

4. FORME DI INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DEL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE

Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le espressioni di

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funzionamento cognitivo (intellettivo) limite o borderline, qualora non rientrino nelle previsioni del-le leggi 104/92 o 170/10, richiedono particolare considerazione. Si può stimare che questi casi si ag-girino intorno al 2,5% dell’intera popolazione scolastica, cioè circa 200.000 alunni.Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a una misura che vadai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è legato a fat-tori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi. Per altri, si tratta soltantodi una forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsiscolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gliinterventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza fondamen-tale.

AttivitàLa scuola opererà promuovendo la totale partecipazione dell’alunno alle diverse attività didattiche ealla vita sociale, per favorire lo sviluppo della personalità e l’acquisizione di competenze adeguatealle sue potenzialità di base. I docenti della classe predisporranno il necessario ambiente diapprendimento nell’ambito dell’équipe pedagogica, programmando, ove necessario, specificheattività, laboratori o progetti, sia mediante interventi individualizzati, sia in gruppo e nella classe.

5. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI ORIGINE NON ITALIANA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

Sono presenti nella nostra Istituzione scolastica diversi alunni i cui genitori sono di origine nonItaliana: 1 nella scuola secondaria di primo grado di Uri 1 nella scuola dell’infanzia di Uri: dinazionalità albanese e marocchina.L'interculturalità è un valore che orienta il processo educativo nel rispetto di ogni singola cultura epromuove la conoscenza tra culture. La nostra scuola si impegna a promuovere un processo diintegrazione sociale e culturale finalizzato alla valorizzazione della “diversità” intesa non soltantocome diversità di lingua, cultura e religione ma come differenze comportamentali-sociali legate allavalutazione e accettazione antropologica di ciascun individuo con una sua particolare storia di vita,modo di essere, di fare e di rapportarsi alla realtà.

Le finalità dell'educazione interculturale sono: Acquisire consapevolezza della nostra e delle altre culture come pari dignità; Educare gli alunni alla mondialità e al rispetto dell’altro; Acquisire consapevolezza della necessità dell'incontro con le altre culture;

I progetti che si intendono portare avanti nel corso dell’anno intendono preparare le classi a pensaremulticulturale. Si vuole coinvolgere non solo gli alunni ma anche le loro famiglie e gli enti cheoperano nel territorio.

Obiettivi formativi Promuovere il dialogo e la convivenza costruttiva tra soggetti appartenenti a culture

diverse; Formare coscienze offrendo strumenti per combattere gli stereotipi che inducono

all’intolleranza e alla conflittualità; Favorire relazioni di tipo interattivo, anziché passivo, per creare possibilità di aperture

interculturali e di inserimento sociale; Promuovere la conoscenza e la comprensione dei processi che hanno generato la propria e le

altrui culture riconoscendone la legittimità e il loro valore;

Area comunicativa-relazionale

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Stimolare alla scoperta e consapevolezza di possedere e condividere valori comuni inrelazione ai diritti umani, al rispetto della propria storia e alla costruzione di quella comune;

Stimolare lo scambio di esperienze e un confronto positivo con altri nell’ottica dellacooperazione, della solidarietà e del rispetto reciproco.

Conoscere e valorizzare alcuni aspetti della loro vita, usi, costumi attraverso interviste estorie orali: racconti fiabe, favole, racconti del loro paese; le feste, il matrimonio;

Organizzare momenti di attività in comune con i genitori stranieri per uno scambio ditradizioni culturali: sul rito del ballo e l’uso di strumenti musicali, le feste, il cibo;

Incontri-dibattiti fra genitori autoctoni e stranieri per permettere uno scambio e confrontoculturale;

Accordi di programma fra i vari enti del territorio nel portare avanti interventi comuni dicooperazione;

Incontri-dibattito tra genitori, esperti e docenti per discutere del tema dell’intercultura Organizzare percorsi didattici ed educativi diversificati e personalizzati in modo flessibile

attraverso la ricerca, il problem solving, il cooperative learning, l’ascolto attivo, l’educazionerazionale emotiva che attivano tutte le dimensioni della personalità cognitive, affettive esociali.

Area amministrativa Descrizione fin dall’iscrizione del pregresso scolastico dell’alunno per la definizione del

percorso formativo e per interventi specifici e per la stretta collaborazione con la famiglia; Richiesta di documenti anagrafici:carta d’identità, , codice fiscale certificato di nascita, atto

di cittadinanza ( in mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero,poiché la posizione di irregolarità non influisce sull’esercizio di un diritto-doverericonosciuto);

Richiesta di documenti sanitari attestanti le vaccinazioni obbligatorie; Richiesta del certificato attestante gli studi compiuti nel paese d’origine, o la dichiarazione

del genitore dell’alunno; Acquisire l’opzione se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.

6. SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE

In quest’area si collocano gli alunni che, pur non avendo origini straniere, presentano comunque,con continuità o per determinati periodi, uno svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.La Direttiva, a tale proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi,può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche permotivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personaliz-zata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi(come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considera-zioni psicopedagogiche e didattiche.Per questi alunni saranno attivati percorsi individualizzati e personalizzati e saranno adottati stru-menti compensativi e misure dispensative personalizzabili in base alla tipologia di svantaggio.Si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo stret-tamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi lemisure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didat-tici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati.

AZIONI DELL’ ISTITUZIONE SCOLASTICA PREVISTE PER GLI ALUNNI BES

L’istituzione scolastica porta avanti una “politica per l’inclusione”, nel rispetto della normativa vi-gente.

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Nella scuola è presente un Gruppo di lavoro e di studio (GLHI) che affronta le problematiche rela-tive a tutti i BES, determinando le azioni da intraprendere. A tale scopo i componenti del Grupposono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni stru-mentali, insegnanti di sostegno, figure di supporto nominate dagli Enti Locali (assistenti ed educato-ri), assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica ocon compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di con-venzione con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capilla-re delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sullecriticità all’interno delle classi.Tale Gruppo di lavoro assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in siglaGLI) e svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione

di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategichedell’Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestio-ne delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con

BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi diinclusione scolastica operati ad anno scolastico concluso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzofunzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per l’anno successivo. Il Piano sarà quindi di-scusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché aiGLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come pro-posta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma invigore o altre specifiche intese sull'integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. Il Gruppo, coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, potrà avvalersi della consulenzae/o supervisione di esperti esterni o interni, anche attraverso accordi con soggetti istituzionali o delprivato sociale e, a seconda delle necessità (ad esempio, in caso di istituto comprensivo od onni-comprensivo), articolarsi anche per gradi scolastici.All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una programmazionedegli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel Piano annuale perl’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.Il nostro Istituto: assume un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del

grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della tra-sversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestionedelle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti,alunni e famiglie;

adotta criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegian-do, rispetto a una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qua-litativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari cherecuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competen-za della scuola;

si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territo-riale.

La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola sono finalizzatead accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità deiprocessi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi. Da tali azioni si potranno inoltredesumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale.

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Si allega il PAI aggiornato al 30/06/2014, come parte integrante del presente documento.Il PAI può essere consultato sul sito dell’I.C.

ACCOGLIENZA, CONTINUITA' E ORIENTAMENTO

L’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”, essendo un istituto che riunisce i tre ordini di scuola(Infanzia, Primaria e Secondaria) si pone come obiettivo quello di progettare, coordinare,monitorare, documentare e pubblicizzare attività e iniziative volte a sostenere e sviluppare unpercorso formativo fondato su tre principi cardine: accoglienza, continuità e orientamento.

ACCOGLIENZA

Per accoglienza si intende un atteggiamento costante di rispetto e accettazione delle identitàpersonali, sociali e culturali, nonché il riconoscimento delle propensioni, delle potenzialità e delvalore di ciascuno. Affinché tale atteggiamento si traduca in un impegno reale, l’IstitutoComprensivo progetta e realizza iniziative concrete che, focalizzando l’attenzione sulla dimensioneaffettivo-emotiva, forniscono all’alunno gli strumenti necessari per affrontare serenamentel’approccio con la realtà scolastica. Le attività proposte, prevalentemente di tipo collaborativo esempre calibrate sulla base delle diverse fasce di età e abilità, mirano al raggiungimento deiseguenti obiettivi:

1) acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità;2) esprimere le aspettative personali;3) conoscere e utilizzare spazi e strumenti della scuola;4) conoscere e instaurare relazioni positive con le persone (i compagni di classe, gli alunni più

grandi, gli insegnanti e il personale non docente);5) esprimere e superare le difficoltà insite nel cambiamento;6) individuare norme comportamentali da seguire.

In merito all’accoglienza e all’integrazione, i docenti prestano un’attenzione particolare aglistudenti in ingresso nei vari ordini di scuola ed inoltre ai bambini/ragazzi in situazioni di disagiosociale o in condizioni di rilevante necessità, come ad esempio:

alunni con disabilità alunni con DSA alunni con BES alunni stranieri.

CONTINUITA' EDUCATIVA E DIDATTICA

I docenti dell’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda” promuovono un percorso formativo fondatosulla continuità, in quanto fermamente convinti che questo principio debba valere per l’azioneeducativa e didattica così come per il processo di sviluppo umano, dove la fase successiva è daconsiderarsi quale naturale prosecuzione della precedente. La nostra istituzione scolastica, comprendendo Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Igrado, garantisce il perfetto collegamento dei tre ordini di scuola tramite un dialogo costante ed unimpegno educativo-didattico unitario, che si concretizzano nel perseguire le medesime finalità, nelprefiggersi il raggiungimento di obiettivi comuni e nel tendere ad individuare metodologie e criteri

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di valutazione condivisi (continuità verticale); inoltre, l’Istituto Comprensivo assicura ulterioreorganicità nel percorso degli alunni, poiché dialoga e collabora regolarmente con gli E.E.L.L., conle famiglie e con le altre agenzie educative presenti nel territorio (continuità orizzontale). Per quanto attiene la continuità orizzontale e verticale, i docenti (riuniti per dipartimentidisciplinari) si occupano di:

1) studiare il curricolo verticale;2) condividere strumenti metodologici e criteri di valutazione;3) progettare e attuare iniziative rivolte soprattutto alle classi ponte;4) condividere progetti e iniziative con le famiglie, gli E.E.L.L., il territorio.

Promuovendo questo percorso formativo unitario, organico e coerente, l’Istituto Comprensivo“Grazia Deledda” ritiene di essere in grado di contenere situazioni di disagio e di poter assicurareagli alunni un continuum di opportunità finalizzate al raggiungimento di un’equilibrata maturazionecognitiva, affettiva, morale e sociale.

ORIENTAMENTO

Per l’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”, l’orientamento costituisce un elemento strutturale delpercorso formativo e, per questa ragione, tenuto conto di una serie di variabili (psico-dinamiche,dinamico-relazionali, culturali, sociali e comunicative), i docenti conducono un’azione orientativacontinua che, partendo dalla Scuola dell’Infanzia e dalla Scuola Primaria, prosegue nella ScuolaSecondaria di I grado. Tale azione orientativa permanente ha lo scopo di: A) sviluppare la conoscenza dell'ambiente-territorio;B) guidare gli alunni alla conoscenza di sé e all'autostima;C) accompagnare nel percorso di scelta per il futuroD) contrastare il fenomeno delle ripetenze e dell’abbandono scolastico. Nel perseguire le sopraindicate finalità, i docenti mettono gli alunni nelle condizioni diraggiungere quattro obiettivi essenziali: 1) conoscere, da intendere come competenza per scoprire, ampliare, utilizzare, collegare le

conoscenze;2) conoscersi, cioè passare da un’immagine confusa di sé ad una meglio definita, attraverso un

lavoro di autoriflessione su: l’idea di sé stessi rapportata all’opinione degli altri le proprie caratteristiche evolutive alcuni aspetti della personalità le proprie doti, competenze, propensioni;

3) progettare, ossia riflettere sulle risorse e sui limiti personali e dell’ambiente, allenarsi ascegliere, proporre, comunicare, agire, valutando attentamente le possibili conseguenzefuture;

4) decidere, vale a dire valutare diverse possibilità e compiere una scelta ponderata, nellaconsapevolezza che, se necessario, la decisione può essere rivista.

Il processo mediante cui il discente si impadronisce di conoscenze, metodi e strumenti al fine diarrivare all’auto-orientamento (ossia a poter scegliere da solo), per l’Istituto Comprensivo, ha ilsuo culmine nella classe terza della Scuola Secondaria di I grado, dove l’alunno è chiamato adassumere autonomamente una decisione consapevole e responsabile, in merito alla prosecuzionedel suo percorso scolastico. Durante quest’ultimo anno della Scuola Secondaria di I grado, glialunni:

portano a termine unità di lavoro didattiche opportunamente elaborate; incontrano i referenti per l’orientamento; incontrano i docenti delle Scuole Secondarie di II grado presenti nel territorio;

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riflettono sui propri interessi e sulle proprie potenzialità insieme ai Coordinatori dellaclasse, i quali riferiscono loro il “consiglio orientativo” formulato in seno al Consiglio diClasse.

I referenti per l’orientamento si avvalgono della collaborazione dei coordinatori delle classi terzedella Scuola Secondaria di I grado per:

mantenere i rapporti con le scuole superiori della zona; distribuire a tutti gli allievi interessati il materiale informativo relativo all’orientamento

scolastico e professionale fornito dagli Istituti Superiori; richiedere alle famiglie, attraverso apposito modulo, in quale istituto intendono iscrivere

il proprio figlio; segnalare alle famiglie le scadenze per le iscrizioni; curare, a partire da inizio gennaio, l’organizzazione delle iscrizioni alle scuole superiori; (in base alle richieste) distribuire il modello di iscrizione specifico per ogni Istituto; ritirare e controllare i modelli di iscrizione compilati; consegnare i modelli di iscrizione alla segreteria della scuola per l’invio ai diversi

istituti, entro il termine delle iscrizioni.

L’Istituto Comprensivo G. Deledda fa proprie le indicazioni delle Linee guida nazionali perl’orientamento permanente (Prot. 4232 del 19-02-2014) che il Ministero ha emanato comestrumento di collaborazione e compartecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel settore formativodell’orientamento. Le linee guida mettono al centro dell’attenzione: il cambiamento del lavoro e dell’economia; il cambiamento dell’orientamento in risposta alle attuali esigenze della società, della famiglia e

della persona; il conseguente cambiamento del modo di orientare i giovani da parte degli insegnanti.L’orientamento quindi deve aiutare il bambino a sviluppare la propria identità, a prendere decisioninella vita, a valutare le varie offerte di lavoro. Se il contesto socio-lavorativo è cambiato, devecambiare l’approccio tradizionale all’orientamento da parte della scuola. La scuola deve investiresulla formazione iniziale e continua dei docenti affinché essi possano fornire ai giovani glistrumenti necessari ad affrontare e risolvere le problematiche che via via incontreranno nella vitasociale, scolastica e lavorativa. Perciò si rende necessario favorire l’apprendimento delle linguestraniere, delle tecnologie digitali e, in questo contesto, la scuola assume un ruolo centrale neiprocessi di orientamento che realizzerà autonomamente o in collaborazione con gli altri soggettipubblici e privati. Di fondamentale importanza è il ruolo che deve svolgere la famiglia e da ciònasce l’esigenza di supportare psicologicamente e con corsi di formazione i genitori affinché sianopiù consapevoli del loro ruolo nell’orientamento dei propri figli.

TECNOLOGIE INFORMATICHEL’acquisizione della metodologia informatica rappresenta oltre che un “obiettivo sociale”, unacompetenza da inserire nel percorso formativo.Sono previste attività con l’uso delle TIC sia nella Scuola Primaria sia nella Secondaria di 1° grado.Nei plessi della scuola primaria e secondaria di primo grado sono disponibili lavagne interattivemultimediali per ogni classe.I laboratori dell’Istituto sono patrimonio comune, pertanto si ricorda che il rispetto e la tutela delleattrezzature sono condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza dellaboratorio stesso. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste,compreso il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Ai laboratori si accede solo per ragioniinerenti all’attività scolastica, sia di tipo strettamente didattico (ore curricolari di laboratorio, attivitàdidattiche di recupero, progetti approvati dal POF, e ricerche didattiche) che di organizzazione dellavoro individuale del docente (piani di lavoro, progetti, autoaggiornamento, altre attività accessorieall’insegnamento della propria disciplina).

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In particolare va ricordato che l’accesso agli alunni è consentito solo in presenza di un docente.Per la tutela della legge sulla privacy, i laboratori di informatica verranno messi a norma da untecnico esterno che si occuperà anche di dotare le macchine di filtri particolari per regolamentarel’accesso a Internet degli studenti.Per quanto riguarda l’accesso e l’utilizzo delle aule informatiche si fa riferimento al Regolamento diIstituto.

ATTIVITA’ MOTORIA E UTILIZZO PALESTRA

Nelle scuole secondarie sarà attivato il progetto “Torneo Interclasse di giochi sportivi” tenuto daldocente titolare. Tutte le attività motorie si concluderanno, a fine anno, con diverse manifestazionisportive. Le palestre presenti nei vari istituti scolastici vengono utilizzate in maniera prioritaria al mattino enel primo pomeriggio, dal lunedì al sabato, dagli alunni e, nel restante orario, dalle società sportiveche ne hanno fatto richiesta presso i rispettivi Comuni.Per l’utilizzo degli impianti, delle attrezzature e la pulizia dei locali, si fa riferimento alRegolamento Scolastico.

BIBLIOTECA

Nelle diverse scuole sono presenti dei responsabili della biblioteca che si occupano dellacatalogazione, del prestito e del ritiro dei libri agli studenti.Gli studenti possono accedere alla biblioteca in giorni e orari stabiliti dal responsabile e sono tenutia rispettare rigorosamente il regolamento relativo al prestito dei libri.

AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO

1. EDUCAZIONE ALLA SALUTE E AMBIENTALE

La visione dell'educazione alla salute, centrata sul binomio comportamento individuale e salute-malattia, viene ampliata inserendola in un quadro educativo che consideri: tutte le modalità che conducano al raggiungimento di un benessere fisico, psichico e sociale

della persona; uno "star bene con sé" ed uno "star bene con gli altri" da realizzare in contesti ambientali

umanizzanti.In quest’ottica la scuola inserisce l'educazione alla salute nel processo di educazione integrale dellapersona e individua due Funzioni Strumentali con i seguenti compiti: proporre attività finalizzate alla responsabilizzazione verso le tematiche ambientali e di tutela

della salute curare che le attività proposte vengano svolte con il coinvolgimento dei Docenti interessati monitorare i risultati in ingresso, in itinere e alla fine dei lavori.

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La "promozione della salute" sarà attivata anche attraverso la valorizzazione delle risorse che ilterritorio offre creando legami stabili e forme di collaborazione permanente con soggettiistituzionali diversi (enti locali, A.S.L., operatori sociali, associazioni di volontariato) e in manieraprioritaria la famiglia, che deve essere coinvolta in un orizzonte educativo più vasto.Condizione per il successo dell’Educazione alla salute è la trattazione dei temi in contestopluridisciplinare definiti in sede di consiglio di classe/team pedagogico e sottoposti a costanteverifica.

2. EDUCAZIONE STRADALE

L'educazione stradale mira a consolidare "comportamenti corretti e responsabili" in materia di sicu-rezza e come dimensione educativa trasversale; deve essere perseguita con il concorso di tutti gliinsegnamenti, secondo le indicazioni dei Consigli di Classe e team pedagogici.Si agirà in collaborazione con i Comuni e i Comandi di Polizia Municipale per la realizzazione diattività di informazione/formazione sul nuovo codice stradale, in riferimento ai comportamenticorretti del pedone e del ciclista.

3. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE

L’educazione alla cittadinanza e alla Costituzione è una dimensione formativa trasversale ai saperi;non si tratta soltanto di offrire occasioni di apprendimento su tematiche specifiche, ma anche esoprattutto di trasformare l’esperienza scolastica degli alunni in concreto vissuto di socialità e dicittadinanza attiva. L’educazione alla cittadinanza si persegue promovendo “tutte le condizioni perfar sì che la legalità e la democrazia siano una pratica diffusa nella comunità scolastica e neiprocessi di apprendimento con l’obiettivo di formare cittadini e cittadine solidali e responsabili,aperti alle altre culture e liberi di esprimere sentimenti, emozioni, attese, capaci di gestireconflittualità e incertezze e di operare scelte autonome agendo responsabilmente per l’affermazionedei valori di libertà e giustizia”. L’intervento educativo interessa in primo luogo la disciplina storica, ma al contempo tutti i diversiambiti disciplinari nella scuola primaria e secondaria di 1° grado. Si utilizzeranno percorsi chemirino a stimolare la formazione e la crescita di una coscienza etica e civile e la pratica dellacittadinanza attiva (senso della collettività, consapevolezza e partecipazione ecc.) nel rispettodell’età e dei ritmi di sviluppo dei singoli alunni. Si partirà dall’osservazione del cittadino dentrouna comunità organizzata da norme che precisano diritti e doveri, per risalire alle strutture deirapporti tra il cittadino e lo stato.

4. EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’

L’educazione all’affettività, curata nell’arco di tutto il primo ciclo, si inserisce come contributoall’educazione integrale dell’alunno, per assicurare lo sviluppo di un importante aspetto della suapersonalità: la dimensione affettivo-sessuale. Scopo di tale educazione è fornire agli allievi unarete di conoscenze obiettive e rigorose. Gli interventi saranno mirati all’accettazione positiva daparte dei ragazzi della propria identità sessuale, distaccandosi dagli elementi discriminanti del sessoe sviluppando rapporti interpersonali equilibrati e soddisfacenti.Contenuti specifici e attività sono definiti nell’ambito della programmazione didattica.

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5. EDUCAZIONE ALLA CULTURA DELLA SICUREZZA

(Iniziativa di promozione di comportamenti corretti e consapevoli all’internodell’istituzione scolastica e ricadute didattiche)

Promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza significa correlarsi ai principifondamentali del rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. La strada della conoscenza deve condurreverso la consapevolezza dei rischi esistenti negli ambienti di vita e di lavoro, e favorire la capacitàdi un individuo a governare tali rischi.La cultura della prevenzione non può non considerarsi estesa alla prevenzione dei comportamentisociali a rischio, in particolare nella preadolescenza e nell’adolescenza, con un esplicito interesseall’analisi della relazione comportamenti sociali a rischio > abbandono scolastico > insuccessoformativo > violenza minorile.La Scuola, pertanto, fin dalla scuola dell’ infanzia, deve poter programmare obiettivi formativiorientati alla cultura della prevenzione finalizzati a un percorso continuo (long life learning),orientato all’acquisizione di conoscenze e competenze trasversali alle singole discipline perpartecipare responsabilmente al vivere sociale e civile.

Requisiti per l’efficacia degli interventi educativi e formativi:

Interazione insegnamento/apprendimento Competenze relazionali comunicative adeguate nel rispetto reciproco: docenti-personale della

scuola /genitori/alunni Raccordo pedagogico curricolare che garantisca il continuum evolutivo e maturativo degli

allievi Strutture, servizi di ascolto, counseling individuale Ascolto attivo e dialogo con le famiglie Sistema integrato di interventi e servizi sociali a sostegno della famiglia e dell’allievo allievo Adeguatezza allo sviluppo psico-fisico dell’allievo Aderenza ai bisogni del singolo/comunità/contesto Promozione della capacità motivazionale Metodo imparar facendo Verificabilità del processo Certificazione delle competenze

Condizioni:

attenzione agli stili di apprendimento dei discenti valorizzazione delle diverse intelligenze, con particolare attenzione a quella emotiva utilizzo di dispositivi proiettivi di comprensione empatica predisposizioni di occasioni stimolo sul tema della sicurezza, percezione del rischio e

prevenzione dei pericoli; analisi dei comportamenti in situazioni concrete cooperative- learning finalizzato all’esercizio di assunzione di responsabilità didattica disciplinare trasversale problem solving, analisi di caso, didattica meta cognitiva, imparare ad imparare

Eventuali interlocutori sul territorio:

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un responsabile del servizio prevenzione e protezione che collabori con esperti del settore sultema sicurezza (lezioni teoriche, esercitazioni pratiche)

accordi con gli enti del territorio per: educazione ambientale, storica, culturale; costruzionedi una identità territoriale

interventi di : esperti storici, archeologici, biologi – educare al rispetto del proprio ambientedi vita

Il personale scolastico pertanto, dovrà rispettare le norme di tutela della salute e della sicurezzacome prescritto da DL 626/94 e attualmente dal Testo Unico e in particolare per il sistema diistruzione e formazione dal DM Pubblica Istruzione 382/98 è ritenuto sostanziale quale esempioaltamente educativo per gli alunni.

ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE,VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

Criteri generali da osservare per l’organizzazione dei viaggi di istruzione e visite guidateLe visite guidate e i viaggi d’istruzione sono un momento importante nello svolgimento dell’attivitàscolastica, ma anche delicato, perché presuppongono uno stretto collegamento con la progettazionedidattica, un’adeguata e puntuale organizzazione, lo stretto coinvolgimento delle famiglie, tenutoconto anche dei costi che esse devono sostenere.

Tipologia dei viaggi (v. C.M. it 623/96 e n. 29 1/92)a) Viaggi e visite d’integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore

conoscenza del paese, la partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, la visita pressocomplessi aziendali, mostre, località d’interesse storico-artistico, sempre in coerenza con gliobiettivi formativi.

b) Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali, considerati come momenti conclusivi diprogetti in cui si siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali.

c) Viaggi connessi ad attività sportive, o a rassegne musicali che devono avere anch’essi valenzaformativa. Rientrano in tale tipologia manifestazioni sportive o rassegne musicali scolastichenazionali, nonché le attività in ambiente naturale e quelle rispondenti a significative esigenze acarattere sociale, anche locale.

d) Visite di mezza giornata in orario scolastico a istituti, aziende, mostre, musei, località diparticolare interesse ambientale

Destinazione (v. C.M. 291/92, art.5)In via generale, è consigliabile seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, inmodo da contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze dicontenimento della spesa, tenuto conto che non possono essere chieste alle famiglie degli alunniquote di rilevante entità o, comunque, di entità tale da determinare situazioni discriminatorie chevanificherebbero la stessa natura e finalità dei viaggi d’istruzione.La programmazione delle visite e dei viaggi deve osservare il seguente iter:1) Definizione, entro la prima metà di novembre, da parte dei singoli Consigli di classe, di

interclasse e di intersezione, del piano annuale delle visite e dei viaggi, con l’indicazione degliaccompagnatori, delle mete, della durata e del periodo, quanto più precisamente possibile.

2) Approvazione del piano da parte del Consiglio d’Istituto.3) Organizzazione particolareggiata (contatti con i genitori, definizione quota di partecipazione,

raccolta permessi, raccordo con la segreteria...) da parte del docente organizzatore.4) Comunicazione del programma dettagliato ad alunni, genitori e docenti del Consiglio di classe.

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Accompagnatori (C.M. 291/92)E’ opportuno che vengano individuati tra i docenti appartenenti alle classi frequentate dagli alunnipartecipanti al viaggio e siano preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità.Nei viaggi finalizzati allo svolgimento delle attività sportive, o rassegne musicali la scelta degliaccompagnatori cadrà sui docenti di ed. fisica o di musica con l’eventuale integrazione di docenti dialtre materie.Si ritiene che debba essere prevista la presenza di almeno un accompagnatore ogni quindici alunni,il cui numero non deve essere inferiore al 65% del numero degli alunni della classe interessata alviaggio di istruzione. Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si provvederà alladesignazione di un qualificato accompagnatore, predisponendo comunque ogni altra misura disostegno commisurata alla gravità della menomazione. Per l’individuazione dei docenti, si devetener conto della loro effettiva disponibilità. Deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento deidocenti accompagnatori. Il personale ATA potrà partecipare ai viaggi e alle visite in casi di necessitàe solo per funzioni inerenti la qualifica rivestita (supporto allievi disabili, vigilanza).

Visite Guidate Le visite guidate e le uscite sul territorio, anche fuori provincia, sono possibili durante tutto l’annoscolastico fino al 31 Maggio, purché preventivamente autorizzate dal Dirigente Scolastico.

Viaggi di Istruzione I viaggi di istruzione si effettuano nel periodo dal 20 febbraio al 10 maggio e comunque dopo loscrutinio relativo al primo quadrimestre. Per ogni singola classe, il viaggio è subordinato allavalutazione globale della classe sia per il profitto sia per la disciplina.

ATTIVITA’ ALTERNATIVEALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Nel rispetto della scelta delle famiglie, per gli alunni che nella scuola dell’infanzia non siavvalgono dell’IRC, la programmazione educativa e didattica delle classi interessate prevedemodalità di realizzazione di attività alternative che, se richieste, verranno definite all’interno deiconsigli di intersezione svolte dall’insegnante che risulta in contemporanea con il docente direligione. L’alunno sarà inserito in un’altra sezione dove svolgerà altre attività insieme agli altribambini. Per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria, non essendo più previste le ore di compresenza,durante l’IRC, l’alunno usufruirà o di un’entrata posticipata o di un’uscita anticipata inconcomitanza con l’orario di religione della sua classe; nel caso la famiglia faccia richiesta diattività didattiche alternative, queste saranno garantite, compatibilmente con la disponibilità delpersonale docente.Particolare attenzione sarà rivolta agli alunni extracomunitari di religione diversa dalla cattolicaperché tutto l’intervento educativo della scuola sia finalizzato all’integrazione e all’inserimento inmodo che si sviluppino in tutti gli alunni atteggiamenti inclusivi.

SUPPLENZE BREVI SCUOLA SECONDARIA

La presenza del docente nelle altre classi, nelle ore di supplenza, può comprendere attività quali:letture e narrativa, lettura ragionata del quotidiano, confronto con l’attività delle altre classi inriferimento ad attività specifiche relative alla propria disciplina e comuni, proiezioni, esercitazioni,discussioni guidate. Secondo il regime della disponibilità a supplire il collega assente e secondo i

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criteri stabiliti dalle norme, si dà luogo, in assenza del docente titolare, ed individuato un docentedisponibile, alla nomina ad effettuare l’ora eccedente.Il Miur con la Nota prot. n. AOODGPER 14991 del 6 ottobre 2009 fornisce chiarimenti in merito alconferimento delle supplenze temporanee del personale docente ed utilizzo del persone interno finoa 24 ore e in extremis nomina di supplenti anche per periodi inferiori a 15 giorni le soluzioni. Si fariferimento alle segnalazioni di alcuni casi in cui le istituzioni scolastiche, a causa di assenze delpersonale docente titolare in servizio, si trovano in gravi difficoltà nell’assicurare la pienafunzionalità delle attività didattiche nei riguardi degli alunni. A tale riguardo si ricorda che lanormativa vigente per le scuole di istruzione secondaria prevede che, nei casi di assenze, si puòprovvedere con le proprie risorse di personale docente, fino ad un massimo di 15 giorni, mediantel’attribuzione ai docenti in servizio di un orario massimo di 24 ore settimanali. Tali disposizionisono contenute nell’art. 22, comma 6, della legge finanziaria 28.12.2001, n. 449, in combinazionecol comma 4 del medesimo articolo, e secondo l’art. 7, comma 3, del Regolamento in materia disupplenze al personale docente ed educativo di cui al D.M. n. 131 del 13.6.2007. Sotto il profilo delsuddetto impiego del proprio personale docente, si precisa che mentre per l’eventuale personale insoprannumero a disposizione la prestazione di 18 ore settimanali è obbligatoria, per tutto ilpersonale comunque in servizio l’assunzione di ulteriori ore di insegnamento per sostituzione dicolleghi assenti, sino la limite massimo di 24 ore settimanali, risulta opzionale. Fatte salve ledisposizioni normative in tutti i casi in cui le suddette soluzioni normative non si rivelano idonee asopperire alla sostituzione dei docenti assenti, al fine primario di non incorrere in una sospensionedella didattica nei riguardi degli allievi interessati, i dirigenti scolastici possono provvedere, perperiodi di assenza anche inferiori a 15 giorni, alla nomina di personale supplente temporaneo.

CURRICOLO LOCALE

Nell’ambito dei campi di esperienza/discipline/materie (D.P.R. 275 /99; L. 53/03 e D.M. 28/12/05)può essere annualmente stornata una quota non superiore al 20%, da dedicare ad attività noncomprese nel curricolo nazionale, liberamente scelte dall’Istituzione Scolastica in risposta aparticolari bisogni/esigenze/interessi degli alunni evidenziati in relazione alla peculiarecollocazione socio-culturale e territoriale.Il curricolo locale in questa scuola è costituito da proposte mirate al conseguimento degli obiettivigenerali del processo formativo attraverso interventi che privilegiano la pratica del laboratorio. Sitratta di progetti curricolari fino a una quota oraria ipotizzata intorno al 12%.

VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimentoscolastico complessivo dell’alunno in coerenza con il Piano dell’offerta formativa. I Consigli diclasse e Interclasse studieranno sistemi di riferimento il più possibile omogenei sia per elaborare leprove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi.Gli strumenti di verifica saranno rappresentati da:- questionari- prove soggettive /oggettive- prove pratiche- test oggettivi-colloqui con gli alunni (interrogazioni), che saranno opportunamente integrati da osservazionisistematiche significative.I risultati delle verifiche periodiche saranno utilizzati ai fini della valutazione quadrimestrale per gliopportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. La valutazioneglobale terrà conto della situazione di partenza, dell’impegno dimostrato, dell’efficacia dell’azionedidattica, finalizzata al successo formativo dell’alunno, mirando a valorizzare ogni progresso.

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La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: all’alunno i risultati conseguiti nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per adeguare le metodologie di insegnamento; alla famiglia per informare sui livelli conseguiti relativamente a abilità, conoscenze,

comportamenti.

MODALITA’ DI VALUTAZIONE La valutazione si articolerà in tre momenti:Sett. – Ott.: Somministrazione delle PROVE D’INGRESSO;1° e 2°quadrimestre: Somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e/o scritta; Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 1° e al 2° quadrimestre.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e lacertificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione dei votinumerici espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazioneraggiunto dall’alunno” 1-bis. Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità,possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati daspecifica motivazione. Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva e all’esame di statogli studenti che hanno ottenuto“con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe” (art. 3comma3 del D.L.) un voto non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.Nel primo ciclo, in caso di ammissione alla classe successiva “in presenza di carenze relativamenteal raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specificanota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a trasmettere quest’ultimo allafamiglia dell’alunno” (Art. 2 del Regolamento).

SCUOLA DELL’INFANZIA

Nella scuola dell'infanzia, alla fine di ogni anno viene consegnato ai genitori parte dei lavori e lasintesi delle attività progettuali portate avanti durante l’anno; alla fine dei tre anni, si stila undocumento di valutazione dal quale emerge non solo l’apprendimento di competenze specifiche perogni ambito, ma anche i comportamenti e gli atteggiamenti dei bambini e il loro grado dipartecipazione alle attività. Per raccogliere queste informazioni le insegnanti si avvalgono diosservazioni sistematiche, degli elaborati del bambino, schede di verifica e documentazionefotografica.

Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria

SCANSIONE VALUTAZIONE ALUNNISistematica e periodica Verifica, richiesta a ciascun docente, e riflessione/controllo degli

apprendimenti per l’adeguamento degli interventi educativi e didattici (recupero – sostegno – integrazione)

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Fine I° quadrimestre Venerdì 31 Gennaio 2014fine 2° quadrimestremartedì 10 Giugno 2014

Verifica affidata alle équipes pedagogiche / Consigli di classenelle convocazioni periodiche.

Scheda Personale 1° quadrimestre Scheda Personale 2° quadrimestre

I team pedagogici opereranno per l’acquisizione di tutti gli elementi utili alla conoscenza deglialunni e della classe così da condividere collegialmente la visione della situazione diapprendimento e della personalità degli alunni.

Scuola

dell’Infanzia

La valutazione tiene conto di Strumenti e documentazioneLivello di acquisizione di conoscenze e abilità e del raggiungimento degli obiettivi programmati attraverso l’osservazione mirata e sistematica dei prodotti realizzati (disegni, elaborati, costruzioni), dei comportamenti e dei processi attivati.

Griglie con indicatori di osservazione per la valutazione degli obiettivi programmati e delle competenze in uscita relative ai campi di esperienza.

Scuola Primaria e Secondaria 1°grado

Processo di apprendimento valutato attraverso le osservazioni sistematiche;

Livello di acquisizione delle conoscenzee abilità e del raggiungimento degli obiettivi programmati;

Competenze maturate in tutte le aree disciplinari e come competenze trasversali.

La documentazione valutativa comprende: Registri Personali dei Docenti - Scheda di Valutazione, Certificato delle Competenze (classe quinta)Ogni altro eventuale strumento adottato dal singolo docente e dall’équipe pedagogica ( griglie etc.)

Livello di maturazione globale dell’alunno secondo i seguenti INDICATORI:

Scuola dell’Infanzia (al termine del triennio):

ImpegnoPartecipazione e attenzioneSocializzazione, relazione e comunicazione AutocontrolloAutonomia Attitudini e interessiProcesso di maturazione

Scuola Primaria:ImpegnoPartecipazione e attenzioneSocializzazione, relazione e comunicazione Autocontrollo e responsabilitàMetodo di studio e organizzazione del lavoro (autonomia)Attitudini e interessiProcesso di maturazione

Scuola secondaria di 1° grado:

Impegno PartecipazioneMetodo di studio e organizzazione del lavoroConoscenze Processo di maturazione

SITUAZIONE DI PARTENZA/INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI

Il coordinamento delle attività educative e didattiche, dei docenti dell’équipe per la Scuola Primaria,sarà garantita, analogamente a quanto già avviene per la scuola secondaria, da un docente per classeche, in diretto rapporto con il Dirigente scolastico, informerà su: La costruzione degli strumenti per la raccolta delle informazioni e per la documentazione del

percorso formativo dei singoli alunni (P.Studio.P.);

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L’ideazione e la realizzazione dei percorsi formativi interdisciplinari; La compilazione degli strumenti di progettazione (programmazione di classe / team, piano di

lavoro del singolo docente, unità di apprendimento); La definizione degli aspetti organizzativi del lavoro comune nella classe. La valutazione è parte integrante della programmazione non solo come controllo degli

apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sulprogetto educativo.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA E PRIMARIA

Per la scuola secondaria di primo grado la valutazione del comportamento dell’alunno è stata presain esame in riferimento anche a quanto previsto dal D.P.R 249/98 Statuto degli studenti e dellestudentesse e D.P.R 235/2008, Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR n° 249/98studenti scuola secondaria.Periodicamente è data adeguata informazione alle famiglie sul percorso socio-relazionaledell’alunno. Il Regolamento dedica alla valutazione del comportamento, oltre che l’art. 7, altre disposizioni. Inparticolare l’art. 2 comma 8 stabilisce che la valutazione del comportamento nella scuola primaria, èespressa dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso ungiudizio formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti. Nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi, ilvoto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento divalutazione.

Standard di livello relativi al comportamento secondo le nuove direttive:

CODICE DI CERTIFICAZIONE

STILE COMPORTAMENTALE

OTTIMO 10 Alunno irreprensibile sotto ogni aspetto

DISTINTO 9 Alunno abitualmente corretto e rispettoso verso persone e regole

BUONO 8Alunno con un buon livello di autocontrollo, solitamente rispettosonei confronti delle persone e delle cose.

PIU’ CHE SUFF. 7Alunno vivace ma che, richiamato, riprende il controllo di sé nelrispetto delle persone e delle regole.

SUFFICIENTE 6 Alunno non proprio corretto, abitualmente poco rispettoso verso le

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persone e le regole, che disturba abitualmente le lezioni

NON SUFF. 5Alunno che, per il suo comportamento scorretto, ha meritatosospensioni superiori ai 15 giorni.

Standard di livello relativi al giudizio sintetico e alla sua trasformazione in decimi

I giudizi per disciplina quadrimestrali e finali saranno sintetici, cioè attestanti “il livello diapprendimento raggiunto dall’alunno”, nel modo seguente:

….in decimi

Significato certificativo

della valutazioneProfili cognitivi e meta cognitivi

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Acquisizione piena e completa delle competenze, elaborate e messe in atto secondo uno stile personale.

Abilità stabili, corrette ed autonome di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie anche in situazioni complesse e nuove di apprendimento.

9Acquisizione delle competenze in modo sicuro

Abilità stabili e corrette di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie anche in situazioni diverse e nuove di apprendimento

8Adeguata acquisizione delle competenze

Abilità stabili e corrette di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie.

7Acquisizione delle competenze in modo più che sufficiente

Abilità complessivamente stabili di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie in situazioni note o simili di apprendimento.

6

Sufficiente livello di acquisizione delle competenze minime richieste essenziali

Abilità sufficientemente acquisite, di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie in situazioni semplici e simili di apprendimento.

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5Le competenze sono state acquisite solo parzialmente

Abilità parzialmente acquisite di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti in situazioni di apprendimento, semplici, guidate e tra loro simili

4-3Le competenze non sono state acquisite

Notevole distanza dalle competenze minime richieste.

L’espressione dei voti in decimi (giudizi sintetici disciplinari) tiene conto, oltre che del grado diapprendimento delle conoscenze-abilità anche dei seguenti ulteriori criteri:

l’impegno manifestato dall’alunno;grado di progresso registrato rispetto alla situazione di partenzalivello di prestazione raggiunta rispetto alle potenzialità personali.

Il codice di certificazione disciplinare tiene conto, oltre che del grado di apprendimento delleconoscenze-abilità anche dei criteri sovraesposti e degli eventuali disturbi specifici diapprendimento. Debbono essere certificati i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno aconclusione della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell’adempimentodell’obbligo di istruzione al termine del secondo ciclo. Lo scopo è di sostenere i processi diapprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventualipassaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro.Nel primo ciclo, le competenze sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, altermine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi.In materia di valutazione, il Regolamento equipara l’educazione fisica a tutte le altre discipline distudio. L’art. 14, infatti, stabilisce che “il voto di educazione fisica concorre, al pari delle altrediscipline, alla valutazione complessiva dell’alunno”.Sono, quindi, abrogate le disposizioni dell’art. 304 del Testo Unico secondo le quali il voto dieducazione fisica non doveva essere compreso nel calcolo della media dei punti ai finidell’ammissione agli esami.Per quanto concerne la valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica, questa vieneespressa mediante una giudizio da allegare al documento di valutazione riguardante l’interessedell’alunno e il profitto. I docenti incaricati dell’insegnamento dell’RC partecipano alla valutazionesolo per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento e concorrono altresì alla determinazionedel voto di comportamento.Il Regolamento, per gli alunni di lingua nativa non italiana, prevede la valutazione periodica eannuale riguardante soprattutto la conoscenza della lingua italiana e considera il livello di partenzadell’alunno, il processo di conoscenza, la motivazione e le sue potenzialità di apprendimento.

VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI(Come da disposizioni ministeriali)

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente avalutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione,adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano EducativoIndividualizzato .Qualora il PEI abbia individuato per l'alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili aiprogrammi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il Consiglio di classevaluta comunque i risultati dell'apprendimento con l'attribuzione di giudizi o di voti relativiesclusivamente allo svolgimento del PEI. La valutazione dovrà sempre essere considerata comevalutazione dei processi e non solo come valutazione della performance.All’esame conclusivo del primo ciclo si possono utilizzare prove differenziate, comprensive dellaprova a carattere nazionale. Le prove debbono essere idonee a valutare il progresso dell’alunno inrapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Se necessario, le prove sono

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adattate a cura della commissione. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senzamenzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Ai portatori di handicapche non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo, valido per l’iscrizione eper la frequenza delle classi successive.Per quanto riguarda la valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA),questa deve tenere conto delle “specifiche situazioni soggettive di tali alunni”, anche negli esami diStato. Durante gli esami e nello svolgimento dell’attività didattica vanno “adottati gli strumenticompensativi e dispensativi ritenuti più idonei”, senza che nel diploma venga fatta menzione “dellemodalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”.Gli alunni con DSA non possono essere dispensati, in sede d’esame, dalle prove scritte. Vanno,invece, utilizzati strumenti compensativi come l’assegnazione di tempi più distesi, l’utilizzo diapparecchiature informatiche o di altro tipo, valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Neldiploma e nella pubblicizzazione degli esiti degli esami, non deve esservi menzione delle misurecompensative adottate.Per quanto concerne gli alunni con ADHD i docenti dovranno considerare i fattori presenti nelladiagnosi prima di procedere alla valutazione dell’alunno/a. Occorre infatti tenere conto del fatto cheil comportamento di un alunno con ADHD è condizionato fortemente dalla presenza dei sintomi deldisturbo.

VALUTAZIONE DEL POF E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

1. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO Il Collegio di Docenti, considerando l’importanza che assume il tema della Valutazione del P.O.F.e dell’Autovalutazione d’Istituto, si preoccupa in modo particolare di: monitorare le attività del POF valutare gli apprendimenti nei due quadrimestri proporre questionari per l’autovalutazione d’Istituto (questionari INDEX) compilare le statistiche richieste su materiale cartaceo e tramite mezzi informatici collaborare con le altre FS. Compito della Valutazione è favorire la realizzazione delle attività del Piano dell'Offerta Formativa,attraverso strumenti di controllo in grado di evidenziare gli ostacoli da prevenire e i problemi darisolvere, favorendo così il miglioramento della qualità del servizio scolastico.

CRITERI STRUMENTI FIGURE COINVOLTE Trasparenza Oggettività Condivisione

Osservazioni sistematiche

Prove oggettive Questionari Incontri collegiali.

Capo di istituto Docenti Personale A.T.A. Genitori Alunni Esterni (amministratori, operatori nel

sociale…).OGGETTI DELLA VALUTAZIONE

Gestione e funzionamento - servizi amministrativi – rapporti scuola-famiglia - risultati dell'apprendimento - piano delle attività - attuazione del P.O.F.

2. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO DEGLI APPRENDIMENTI

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FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE1. Controllare sistematicamente i risultati della valutazione formativa2. Utilizzare i risultati per la riflessione dei processi messi in atto3. Riconoscere i punti di forza e i punti di debolezza per valorizzare l'identità della scuola4. Responsabilizzare sulla qualità dei processi erogati5. Valutare i processi messi in atto per la realizzazione del P.O.F 6. Promuovere un'azione di miglioramento

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La valutazione terrà conto dei problemi e dei bisogni individuati ed è riferita agli obiettivi didatticiannuali per individuare i livelli di conoscenze e le abilità acquisite dagli alunni, i punti di forza e didebolezza nella loro preparazione. Il monitoraggio, cioè la rilevazione sistematica dei dati quantitativi e qualificativi indicanti levariazioni nel tempo, sarà effettuato nella scuola secondaria e nella scuola primaria attraversol'elaborazione di una griglia di indicatori relativi agli obiettivi del curricolo; la rilevazione dei datisarà effettuata alla fine del primo e del secondo quadrimestre.A. eterovalutazione (famiglie ed esterni )B. autovalutazione (docenti e personale ATA)

A. ETEROVALUTAZIONEFamiglie: Alunni: Esterni:Novembreconoscenza del P.O.F., aspettative, disponibilità partecipazione.Dicembreandamento colloqui Maggio Attività svolte Qualità del servizio Organizzazione della scuola

Mese di aprilequestionario calibrato in ragione dell’età degli alunni sulle attività extracurricolari inmerito a: Interesse Utilità Coinvolgimento

Novembre:rilevazione conoscenza funzionamento scolastico e aspettative (amministratori, operatori nel sociale, associazioni)Fine anno scolastico : rilevazione grado di soddisfazione Offerta Formativa e attuazione collaborazione.

La qualità della scuola sarà soggetta a:

B. AUTOVALUTAZIONE - TEMPI E INDICATORIINIZIO ANNO SCOLASTICO

DURANTE L'ANNO FINE ANNO SCOLASTICO

Collegio deiDocenti:

ricognizione risorse umane,

materiali e finanziarie

bisogni degli alunni.

esigenze del territorio

Monitoraggio dei progetti: Tempi Alunni coinvolti Produttività alunni Incidenza sull’operatività dei docentiMonitoraggio Personale Docente e A.T.A. sulla qualità del servizio scolastico: Clima di lavoro Gestione Utilizzo risorse, Servizi amministrativi Capo d’Istituto Personale A.T.A. Efficacia dell'azione della scuola

Collegio dei docenti: restituzione dati e riflessione Incontri Genitoried Esterni: restituzione dati e discussione Consiglio d’Istituto: restituzione dati e riflessione

RISORSE FINANZIARIE

Provenienza Destinazione

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FONDODELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

attività aggiuntive di insegnamento: recupero – sostegno –potenziamento –integrazione

attività funzionali all’insegnamento: gruppi – commissioni –coordinamento – incarichi;…

fiduciari di plesso e collaboratori compensi Personale A.T.A. per supporto alla realizzazione del P.O.F

Legge Regionale 31/84

Diritto allo studio

Finanziamenti Comuni

Funzionamento

Per la descrizione analitica delle risorse finanziarie destinate a sostenere Attività e Progetti(personale, esperti, materiali e sussidi) si fa riferimento alle Schede Finanziarie di Progetto /Attivitàdel Programma Annuale.

FORMAZIONE IN SERVIZIO

L’aggiornamento degli insegnanti è considerato un diritto/dovere finalizzato al miglioramento delleconoscenze e della professionalità e all’approfondimento della preparazione didattica e pedagogica.Prendendo in esame i bisogni formativi prioritari, sono state avanzate le seguenti proposte che ilCollegio docenti ha approvato:

corso di informazione–formazione sulla sicurezza, destinato al personale per familiarizzareed acquisire nozioni di primo intervento: modalità di evacuazione, conoscere i presidiantincendio, documento valutazione dei rischi, informare i docenti sulle figure addetti alleemergenze, conoscere il ruolo del medico competente, gestione della sicurezza in generale;

corsi di formazione per l’introduzione all’uso della lavagna interattiva nella didattica; corso di formazione sul rispetto delle differenze, sull’orientamento sessuale e sulle

problematiche legate al bullismo omofobico; corso di formazione sulla prevenzione del disagio giovanile, delle problematiche

adolescenziali e sulla relativa gestione dei rapporti scuola –famiglia; corso di formazione rete Corosmeilogu finalizzato a:

- approfondire il tema della relazione tra metacognizione e apprendimento- fornire ai docenti alcuni strumenti per affrontare le problematiche relative all’apprendimento e all’insuccesso scolastico- facilitare negli insegnanti il lavoro di mediazione della metacognizione.

ATTIVITA’ E PROGETTI

L’autonomia della scuola offre la possibilità di dare risposte organizzative e didattiche incentrate suibisogni-domande degli alunni, nel contesto delle condizioni socioculturali in cui essi vivono.L’Istituto si propone di offrire a tutti gli alunni la possibilità di acquisire la massima competenzapossibile intervenendo e considerando gli aspetti relativi alle aree psicofisica, emotivo-affettiva,cognitiva, relazionale e sociale, affinché l’intera personalità ne risulti armoniosamenteavvantaggiata in termini di identità, di sviluppo e di apprendimento.I “progetti” e “attività trasversali” sono determinanti per favorire l’impegno della scuola nellarimozione degli ostacoli (art. 3 della Costituzione), per incrementare il successo formativo econtenere la dispersione secondo le seguenti finalità: Superare e rimuovere la demotivazione, attivando un insegnamento significativo e

gratificante. Individualizzare/Personalizzare l’insegnamento-apprendimento, offrendo percorsi rispondenti

ai bisogni degli alunni.

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Rimotivare il docente ristabilendo il circuito virtuoso fra motivazione del docente emotivazione dell’alunno.

TABELLA DEI PROGETTI

SCUOLA COMUNE PROGETTO AREA TEMATICA

INFANZIA Uri - Progetto arcobaleno Sezione primaveraUsini-Uri - Gioco con le parole e i numeri Prescrittura e precalcolo

- Propedeutica musicale Musica

PRIMARIA Usini - Un’opportunità in più Recupero ital.-matem.- Progetto lingua sarda Lingua sarda- Sulle tracce del tempo Storia-geogr. Sardegna- I colori della tavola Educazione alimentare- Educare alla pace Convivenza civile- A manu tenta Ballo sardo- Teatroecologia Teatro- ed.ambientale- Noi piccoli artisti Arte e immagine

Uri - Animazione alla lettura Animazione alla lettura- L’Abbazia di S.Maria di Paulis Storia-arte- A passu Ballo sardo- Laboratorio artistico-espressivo Arte

Usini-Uri - Un coro in ogni scuola Musica- Crescere… che avventura! Educazione alla salute- La raccolta differenziata Ed. ambientale

SECONDARIA

I GRADO

Usini - Recupero e potenziamento in mate-matica

Recupero-potenz.matem.

- Il metodo sperimentale Scienze- Leggere, comprendere, elaborare Italiano- Laboratorio italiano e matematica Recupero-potenziamento

italiano e matematica- La lettura in laboratorio Italiano

Uri - Su mundu a oiu dae s’antarile de domo

Storia e lingua sarda

-Per un futuro migliore Ed. alla saluteInterventi di prevenzione PLUS-Dinamiche relazionali e disagio gio-vanile nelle classi 1A-2B

Ed. alla salute

Interventi di prevenzione sul Bulli-smo a cura della Polizia di stato (Sas-sari)

Ed. alla salute

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Usini-Uri - T-shirt: immagini da indossare Arte- Educare al rispetto-nessuno uguale Convivenza civile- Adolescenti e tabagismo Ed. alla salute- Educazione alla sessualità e preven-zione MST

Ed. alla salute

- Conosci il tuo ambiente Ed. ambientale

INF./PRIM.

SECONDARIA

Usini-Uri - Un viaggio insieme Continuità- Sbulla. Strategie per affrontare e contrastare il bullismo nelle scuole

Ed. alla salute

SCHEDE SINTETICHE DEI PROGETTI (La versione integrale dei progetti è consultabile sul sito dell’I.C.)

SCUOLA DELL’INFANZIA

Titolo “PROGETTO ARCOBALENO. UN PONTE COLORATO DI ESPERIENZE”

Scuola Infanzia Uri.

Attori - Alunni da 24 1 36 mesi di età.- Docenti Scuola dell’Infanzia Uri.(Referente: A.Muresu).

Descrizione Il progetto, finanziato da un accordo Scuola-Ente Locale (Comune di Uri),consente l’attivazione di un servizio socio-educativo integrativo dell’offertadegli asili nido e della scuola dell’infanzia.La finalità del servizio, che si concretizza nella Sezione Primavera, è quella divalorizzare lo sviluppo fisico e psichico del bambino dando risposta ai suoiinnati bisogni di socializzare, crescere, apprendere, provare, scoprire in uncontesto ricco di opportunità.I principali obiettivi che il servizio si propone sono:

a) riconoscere e favorire l’espressione del bambino nei diversi momenti delsuo processo educativo, in un contesto di continuità e di coerenzaeducativa e nel riconoscimento delle diverse identità;

b) favorire un ambiente che faciliti al meglio la crescita del bambino; ogniintervento sarà incentrato sulla personalità dei piccoli ospiti, efinalizzato alla promozione delle loro potenzialità, nel rispetto dellediverse fasi di sviluppo;

c) allacciare relazioni di gruppo significative con bambini della stessa età edi età diverse.

Tempi Da Settembre 2014 a luglio 2015 (Dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00, il sabato dalle 8,00 alle 13,30).Progetto pluriennale.

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Titolo “GIOCO CON LE PAROLE E I NUMERI”

Scuola Infanzia Usini – Uri.

Attori - Alunni sez. A-B-C (alunni 5 anni di Uri- tutti gli alunni di Usini)- Docenti Scuola dell’Infanzia.(Referenti: P.Dore-A.Muresu)

Descrizione Laboratorio di prescrittura e precalcolo. I bambini saranno avvicinati in modo giocoso a: - il codice regolamentativo della lingua scritta (partendo dalla loro naturalecuriosità nei confronti delle molteplici scritte che vedono in tv, su manifesti,cartelli stradali…)- il mondo dei numeri (scoprendo e migliorando, da un lato le abilità e lecompetenze numeriche, dall’altro monitorando le capacità di riconoscimento edi comprensione simbolica dei numeri). Non si intende anticipare apprendimenti ma avviare percorsi individuali di esplorazione (costruzione di lettere, parole e numeri), in modo da individuare e prevenire difficoltà legate a DSA ed evitare problematiche relative ad una futura dispersione scolastica.

Tempi Da Gennaio a Maggio2015 (2 ore settimanali per un totale di 40 ore per ogni scuola).Progetto pluriennale.

Titolo “PROPEDEUTICA MUSICALE”

Scuola Infanzia Usini – Uri.

Attori - Alunni sezz.A-B-C- Docenti Sc.Infanzia- Esperti Scuola Civica Ischelios S.Marras (Usini) e A.Papa (Uri).(Referenti:T.Notari-A.Muresu)

Descrizione Laboratorio musicaleIl progetto è finalizzato ad educare il bambino al suono e alla musica. L’alunnoviene guidato a prendere coscienza delle sue esperienze uditive, sensoriali eaffettive ed invitato a sperimentare in prima persona numerose e completeesperienze sonore (ascoltare-riconoscere-produrre). Il laboratorio comprendeattività dedicate all’ascolto, alla voce parlata e cantata e alla qualità del suono.

Tempi Da Novembre 2014 a Giugno 2015 (1ora settimanale per sezione- Totale 28 ore).Progetto pluriennale.

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SCUOLA PRIMARIA

Titolo “UN’OPPORTUNITA’ IN PIU’”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Gruppo alunni VA (TP)- Docenti italiano e matematica della classe coinvolta.

(Referenti: A.Pireddu- A.Simula)

Descrizione Laboratorio di recupero.Il percorso, rivolto ad un gruppo di alunni che presenta esigenze particolari, sipropone di:

- - far acquisire maggiori competenze e abilità- arricchire il codice linguistico- prolungare i tempi di attenzione e concentrazione.

Tempi Da Ottobre 2014 a Giugno 2015.

Titolo “PROGETTO LINGUA SARDA” (In attesa di approvazione da parte della Regione)

Scuola Primaria Usini.

Attori - Alunni classi IVA-VA-VB- Docenti M.Cherchi, A.Simula, M.C.Fiori- Prof.ssa A.M.Tavera.(Referente: M.Cherchi)

Descrizione Laboratorio di Lingua sarda.Il progetto intende far acquisire competenze relative all’uso della linguasarda(orale e scritta), al fine di rafforzare l’identità e il senso di appartenenzaalla comunità locale.

Tempi Da Febbraio a Giugno 2015.Progetto pluriennale.

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Titolo “SULLE TRACCE DEL TEMPO”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Alunni IIIA (TP)- Docenti storia e geografia della classe coinvolta- Archeologo L.Doro- Genitori.

(Referente: L.Manuedda)

Descrizione Laboratorio di storia/geografia della SardegnaIl progetto, nato dall’esigenza di far conoscere, apprezzare e rispettare ilpatrimonio storico-ambientale della Sardegna, costituisce una preziosaopportunità per motivare gli alunni, sviluppare atteggiamenti favorevoli neiconfronti dell’apprendimento e consolidare le relazioni positive esistentiall’interno della classe. Il percorso, in buona parte finanziato dal Comune di Usini, prevede lapartecipazione dei genitori.

Tempi Secondo quadrimestre A.S. 2014-2015 (Orario curricolare ed extracurricolare).Progetto triennale- prima annualità.

Titolo “I COLORI DELLA TAVOLA”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Alunni sez.A (TP)- Docenti classi coinvolte- Esperta ed.alimentare dott.ssa A.Denti- Genitori classi coinvolte.

(Referente: L.Manuedda)

Descrizione Laboratorio di educazione alimentare.Il percorso è mirato a modificare le abitudini alimentari di adulti e bambini e acomprendere i messaggi emotivi trasmessi attraverso il cibo. Rappresenta ancheun’occasione per migliorare il dialogo fra alunni, genitori e docenti e persviluppare atteggiamenti positivi nei confronti della scuola.

Tempi A.S. 2014-2015Gli incontri rivolti agli adulti si svolgeranno nel corso del secondo quadrimestre.

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Titolo “EDUCARE ALLA PACE”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Alunni VA (TP)- Docenti di classe- Operatori/educatori Caritas diocesana.(Referente: M.Oggiano)

Descrizione Laboratorio di intercultura.La finalità del progetto è quella di sensibilizzare i bambini nei confrontidell’intercultura, della diversità e delle pace, attraverso la valorizzazione dellasolidarietà sociale. Il progetto si concluderà con una mostra, dove verrannoesposti i lavori degli alunni.

Tempi A.S. 2014-2015.

Titolo “A MANU TENTA”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Alunni sezioni A-B-C.- Docenti di ed.fisica- Gruppo Folk “S.Giorgio” (Ins. di ballo:P.Fenu)(Referente: R.Pazzola)

Descrizione Laboratorio di ballo sardo.Il progetto è finalizzato a far conoscere, in modo diretto, la storia e le tradizionilocali. Attraverso il movimento e la musica, si intende incentivarel’acquisizione di conoscenze e abilità motorie e ritmico-musicali legate allenostre radici storiche, con particolare riferimento alla scoperta del significatodelle danze nella cultura sarda.Alla fine dell’anno scolastico si prevede un saggio di fine corso

Tempi A.S. 2014-2015. (Orario curricolare- 1 ora alla settimana per classe). Progetto pluriennale.

Titolo “TEATROECOLOGIA”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Sez.A (Tempo pieno)- Docenti sez.A- Esperti: coordinatore D.Salis(Referente: R.Pazzola)

Descrizione Laboratorio di educazione ambientale e teatro.Il percorso prevede diversi laboratori (scenografia, recitazione, canto e ballo)che hanno come tema portante il rispetto dell’ambiente. Per la fine dell’anno scolastico è prevista la realizzazione di uno spettacolopresso l’Auditorium di Usini.

Tempi Secondo quadrimestre A.S. 2014-2015.

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Titolo “NOI piccoli artisti”

Scuola Primaria Usini.

Attori - Classe IV C- Docenti P.Pani e C.Murru(Referente: P.Pani)

Descrizione Laboratorio di arte e immagine.Il laboratorio si propone di soddisfare i bisogni formativi- cognitivi e affettividegli alunni attraverso la loro capacità creativa; scoprire e conoscere le diversetecniche dell’arte con particolare riferimento a: il fumetto, il cartone animato, lapubblicità, i mass media.

Tempi Secondo quadrimestre A.S. 2014-2015.

Titolo “ANIMAZIONE ALLA LETTURA” (In attesa di presentazione da parte della biblioteca comunale di Uri)

Scuola Primaria Uri.

Attori - Alunni…- Docenti ….- Personale biblioteca comunale.(Referente: L.Vincenti)

Descrizione Laboratorio di animazione alla lettura.

Tempi A.S. 2014-2015.

Titolo “L’ABBAZIA DI SANTA MARIA DI PAULIS”

Scuola Primaria Uri.

Attori - Alunni IA, IIA-B, IIIA, IVA, VA-B. - Docenti classi coinvolte- Arch. G.M.Dettori(Referente:M.M.Manca)

Descrizione Laboratorio di arte e storia.Il progetto propone la conoscenza dell’Abbazia di Santa Maria di Paulis e dei mo-naci cistercensi e il loro importante ruolo ricoperto nella curatoria di Coros attraverso la lettura dei segni presenti nel territorio di Uri. Il percorsosi concluderà con una mostra dei lavori in occasione della festa diPaulis.

Tempi A.S. 2014-2015.

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Titolo “A PASSU”

Scuola Primaria Uri.

Attori - Alunni IIA-B, IIIA, IVA, VA- Docenti M.G.Zirolia, M.Scognamillo, M.Mandras, G.Pinna- Gruppo folk Uri (inss di ballo: M.P.Salaris e A.Salaris)(Referente: M.Scognamillo)

Descrizione Laboratorio di ballo sardo.Il progetto prevede un percorso introduttivo al ballo tradizionale urese e lo studiodell’abito tradizionale maschile e femminile (sia dal punto di vista strutturale,dunque i vari elementi che lo compongono, sia dal punto di vista dell’uso).Alla fine dell’anno scolastico si prevede un saggio di fine corso.

Tempi Da Febbraio 2015 a Giugno 2015. (Orario curricolare- 1 ora alla settimana per classe).

Titolo “LABORATORIO ARTISTICO-ESPRESSIVO” (In attesa di approvazione da parte del Comune di Uri)

Scuola Primaria Uri.

Attori - Alunni scuola primaria di Uri- Docenti di arte e immagine- Esperta P.Tuseddu.(Referente: R.Campus)

Descrizione Laboratorio artistico-espressivo.Il laboratorio propone delle attività artistico-espressive (disegno, manipolazione e pittura) mirate a far emergere l’espressività e la creatività degli alunni. Attraverso questo stimolante percorso, gli alunni svilupperanno la loro autostima, autonomia e capacità di lavorare in gruppo.

Tempi Secondo quadrimestre A.S. 2014-2015. (2 ore settimanali per classe).

Titolo “UN CORO IN OGNI SCUOLA”

Scuola Primaria Usini-Uri.

Attori - Alunni Primaria Usini (classi IA/B-IIA/B-IIIA/B)- Alunni Primaria Uri (classi IA-IIA/B-IIIA-IVA-VB)- Docenti di musica- Esperti Scuola Civica Ischelios.(Referenti:R.Pazzola-L.Vincenti)

Descrizione Laboratorio musicale.Il laboratorio si propone di avviare gli studenti alla pratica del canto corale,consolidando le conoscenze musicali già in loro possesso, mediante una serie dibrani di repertorio per coro infantile adeguata alle loro capacità.Il percorso, inoltre, intende educare i partecipanti allo stare insieme, che veicolatodall’elemento sonoro-musicale, può divenire estremamente gradevole e ricco disoddisfazioni personali, pur se talvolta complesso e difficoltoso.

Tempi Da Novembre 2014 a Giugno 2015.

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Progetto pluriennale.

Titolo “CRESCERE... CHE AVVENTURA!”

Scuola Primaria Usini e Uri.

Attori - Alunni delle classi V - Docenti di classe-Servizio ASL di Sassari(Referente: P.P. Majoli)

Descrizione Percorso verso il mondo adulto.Le finalità del percorso sono:- far conoscere le fasi della crescita , il corpo che cambia e la pubertà;- promuovere e potenziare i fattori igienico/personali come mediazione di salute ebenessere;- affrontare in gruppo le prime riflessioni sul percorso che li porterà al mondoadulto.

Tempi A.S. 2014-2015.

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Titolo “LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”

Scuola Primaria Uri.

Attori -Alunni della IV - Docenti -Servizio ASL di Sassari(Referente: P.P. Majoli)

Descrizione Laboratorio di educazione ambientale.Il laboratorio si propone di migliorare la percentuale di differenziatasull’indifferenziata al fine di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti per lasalvaguardia degli ambienti di vita, fondamentale per una vita sana delle nuovegenerazioni.

Tempi A.S. 2014-2015.

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SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Titolo “RECUPERO E POTENZIAMENTO IN MATEMATICA”

Scuola Secondaria Usini.

Attori - Alunni IIIA (organizzazione per gruppi)- Docente matematica classe coinvolta.

(Referente: T.Denurra)

Descrizione Laboratorio di recupero e potenziamento L'intenzione è proporre, ove possibile, un approccio alla matematica con l’ausiliodi sussidi per motivare all’apprendimento della materia, recuperare, consolidare eapprofondire i contenuti, favorendo i processi di astrazione. Il progetto intende far raggiungere agli alunni i seguenti obiettivi formativi:

1. acquisire un metodo di lavoro autonomo, logico e riflessivo.2. recuperare stimoli e motivazione verso lo studio della materia.3. sviluppare comportamenti di collaborazione.4. acquisire la capacità di lavorare in gruppo, ove necessario.5. affrontare l’esame di Stato con serenità, serietà e senso di responsabilità,

costruendo basi solide per i successivi percorsi di studio.

Tempi Secondo quadrimestre A.S. 2014-2015N°8 incontri in orario extrascolastico (Tot. 16 ore).Progetto pluriennale.

Titolo “IL METODO SPERIMENTALE”

Scuola Secondaria I grado Usini.

Attori - Alunni sezioni A e B- Docenti: F.Quadu e T.Denurra

(Referente: F.Quadu)

Descrizione Laboratorio di scienze.Il progetto si pone come finalità lo studio delle scienze integrato da provesperimentali di laboratorio, durante le quali gli alunni potranno effettuareesperimenti, osservazioni, misurazioni e costruire modelli funzionali.

Tempi Dal Dicembre 2014 a Giugno 2015.Progetto pluriennale.

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Titolo “LEGGERE, COMPRENDERE, ELABORARE”

Scuola Secondaria I grado Usini.

Attori Alunni IIIB (organizzati in due gruppi)Docenti: M.F.Virdis e D.A.Capelli.(Referenti: M.F.Virdis e D.A.Capelli)

Descrizione Laboratorio di ItalianoIl progetto ha per finalità la promozione delle potenzialità degli alunni attraverso interventi educativo- didattici che, tenendo conto degli stili di apprendimento di ciascuno, mirino a garantire una solida cultura e a ridurre le situazioni di insuccesso scolastico.L’attività, mirata a rafforzare le competenze linguistiche degli alunni, consiste nellalettura, nella comprensione e nell’analisi della struttura dei diversi tipi di testo: narrativo, descrittivo, riflessivo, argomentativo, informativo.

Tempi Da Aprile a Giugno 2015.(Ciascun gruppo svolgerà 10 ore di attività laboratoriale, per un numero complessivo di 20 ore; l’intervento è svolto dalle docenti di lettere in orario extracurricolare).

Titolo “LABORATORIO ITALIANO E MATEMATICA”

Scuola Secondaria I grado Usini.

Attori Alunni IIIB (due gruppi organizzati per fasce di livello)Docenti G.M. Era e M.F.Virdis. (Referenti: G.M. Era e M.F.Virdis)

Descrizione L’attività di recupero\potenziamento risponde alla finalità della prevenzione al disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento.Per alcuni di loro la forte demotivazione ha determinato, nel corso degli anni, difficoltà a recepire gli stimoli culturali, difficoltà che si riflette in modo più o meno marcato sul successo formativo. Questi alunni con carenze diffuse che pur non sfociando nel disagio incontrano gravi difficoltà nel portare a termine in maniera positiva il loro percorso formativo sono, in primo luogo, a rischio di emarginazione e, successivamente, di dispersione scolastica.Obiettivo da conseguire è l’acquisizione di un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e logico-matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie.

Tempi Anno scolastico 2014\2015: mesi Novembre, Dicembre, Gennaio.(Il progetto si attuerà nell’orario curricolare con un’ora aggiuntiva alla settimana per i docenti).

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Titolo “LA LETTURA IN LABORATORIO”

Scuola Secondaria I grado Usini.

Attori - Classe IIIB (tre alunni).- Docente di Italiano.

(Referente: D. A. Capelli)

Descrizione Laboratorio di ItalianoIl progetto intende attivare più adeguate abilità nella lingua italiana in coloro che evidenziano numerose carenze di base, che hanno un livello di attenzione alquanto limitato e scarsa fiducia nelle loro possibilità.Il progetto intende far raggiungere agli alunni i seguenti obiettivi formativi:1) acquisire maggior fiducia nelle loro potenzialità; 2) acquisire una più adeguata capacità di ascolto; 3) leggere in modo spedito ed espressivo; 4) comprendere un testo nel suo contenuto; comprendere il lessico e, con opportune esemplificazioni,soprattutto i termini non conosciuti.

Tempi A.S. 2014-2015.Da Novembre ad Aprile: un’ora settimanale in orario curricolare.

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Titolo “SU MUNDU A OIU DAE S’ANTARILE DE DOMO”

Scuola Secondaria I grado Uri.

Attori - Classe IIIA- Docente italiano P.G.Branca.

(Referente: P.G. Branca)

Descrizione Laboratorio di storia e lingua sardaIl laboratorio intende promuovere la scoperta della storia di Uri e lo studio dellalingua sarda, al fine di rafforzare l’identità e il senso di appartenenza allacomunità locale. Nel mese di Giugno è prevista l’esposizione di pannelli di sintesi riportanti foto e didascalie (in lingua sarda) realizzate dagli alunni.

Tempi A.S. 2014-2015.Progetto biennale- seconda annualità.

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Titolo “PER UN FUTURO MIGLIORE”

Scuola Secondaria I grado Uri.

Attori - Insegnanti e genitori- Dott. Salis responsabile del settore prevenzione del Ser.D dell’Asl n. 1 di SS

(Referente: R.Marrosu)

Descrizione Laboratorio di prevenzione del disagio e delle dipendenzeIl progetto si propone un confronto sul ruolo genitoriale partendo dalle domandeche figli e alunni pongono continuamente con i loro comportamenti. Il gruppostabile di genitori, creatosi in questi anni attraverso un forte legame tra Scuola –Comune – Genitori, si pone come obiettivo quello di coinvolgere i rappresentantidelle varie società (sportive, ricreative, culturali…) che operano sul territorio eche instaurano rapporti con i giovani adolescenti.

Tempi A.S. 2014-2015.Progetto pluriennale.

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Titolo “INTERVENTI DI PREVENZIONE PLUS-DINAMICHERELAZIONALI E DISAGIO GIOVANILE”

Scuola Secondaria I grado Uri.

Attori - Classi 1A-2B

(Referente: P:P: Majoli)

Descrizione Interventi di prevenzione sul disagio giovanileÈ un servizio sulla prevenzione del disagio minorile destinato ai dirigenti scolastici, al personale docente e alle famiglie. Il servizio è composto da tre psicologi ed ha la finalità di fornire:- formazione e supervisione ai docenti per l’individuazione del disagio;- consulenza e supporto per la gestione delle situazioni di disagio;- sostegno alle problematiche scolastiche relative alle dinamiche delle classi (bullismo, dinamiche relazionali, formazione dei gruppi finalizzata ad un buon sviluppo dell’autostima);- spazio di ascolto agli alunni e alle loro famiglie;- sostegno alle famiglie nel percorso di crescita dei figli nell’interfaccia con la scuola;- prima accoglienza e filtro rispetto alle problematiche individuali;- costruzione di una rete di collaborazione attiva con gli enti del territorio finalizzata all’invio dei casi.

Tempi A.S. 2014-2015.

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Titolo “INTERVENTI DI PREVENZIONE SUL BULLISMO”

Scuola Secondaria I grado Uri.

Attori - 2B (genitori e alunni)- Polizia di Stato (Sassari)

(Referente: A.L. Tocco)

Descrizione Laboratorio di prevenzione contro il bullismo Il percorso contro il bullismo nasce in corso d'anno per rispondere ad una reale esigenza. In particolare si fa riferimento al bullismo informatico, che avviene in maniera silenziosa, ma che ha conseguenze devastanti a livello psicologico nei soggetti coinvolti. L’intervento prevede:- un primo incontro pomeridiano con i genitori e un poliziotto pedagogista- un secondo incontro al mattino con gli alunni e il poliziotto.

Tempi A.S. 2014-2015.

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Titolo “T-SHIRT: IMMAGINI DA INDOSSARE”

Scuola Secondaria I grado Usini-Uri.

Attori - Alunni di Usini- Alunni sezione A di Uri- Docente di Arte e immagine.

(Referente: A. Setta)

Descrizione Laboratorio di creatività. Il progetto vede la maglietta come un luogo per esprimere creatività. Lo scopo è sensibilizzare e informare i giovanissimi sulle enormi potenzialità comunicative e commerciali di un capo basico del vestire occidentale. Quelle che si vogliono sviluppare sono nuove capacità linguistiche ed espressive, dove le attività didattiche quotidiane si completano con gli strumenti multimediali.

Tempi Da Ottobre 2014 a Maggio 2015.

Titolo “EDUCARE AL RISPETTO-NESSUNO UGUALE”

Scuola Secondaria I grado Usini-Uri.

Attori - Alunni Scuole secondarie I grado- Docenti I.C.- Genitori alunni- Agenzie esterne: AgeDO, associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali e UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

(Referente: T.Denurra)

Descrizione Attività sul rispetto delle differenze e contro il bullismo omofobico.Il progetto si pone come finalità quella di informare e sensibilizzare tutta la comunità scolastica (docenti, genitori e alunni) sulle problematiche relative all’orientamento sessuale dell’individuo, per promuovere atteggiamenti e comportamenti consapevoli, improntati, in primo luogo, al rispetto delle differenze di orientamento sessuale, ma anche al rispetto di tutte le differenze, di tutte le minoranze e dell’individuo in genere, interpretando tali differenze come risorsa e ricchezza della società civile.

Tempi A.S. 2014-2015.Progetto pluriennale.

Titolo “ADOLESCENTI E TABAGISMO”

Scuola Secondaria I grado Usini-Uri.

Attori - Alunni classi prime di Usini e Uri.

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- Docenti delle classi coinvolte- Agenzie esterne ASL di Sassari, SER.D Servizio Dipendenze.

(Referente: P.P Majoli)

Descrizione Prevenzione al tabagismo.Il progetto prevede:- prevenzione primaria del tabagismo; sensibilizzazione alle problematiche tabacco correlate;- sviluppo della capacità di riconoscere e fronteggiare le varie pressioni sociali che spingono a fumare- valorizzazione del ruolo della scuola e dei docenti nel contribuire all’educazione verso scelte di uno stile di vita sano e responsabile.

Tempi A.S. 2014-2015.Progetto pluriennale.

Titolo “ EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA’ E PREVENZIONE DELLE MST”

Scuola Secondaria I grado Usini-Uri.

Attori - Alunni classi terze- Docenti delle classi coinvolte- Servizio Coordinamento Consultori Familiari(Referente: P.P Majoli)

Descrizione Laboratorio di educazione alla sessualità.Il progetto si propone di far riflettere gli adolescenti sulle tematiche riguardanti lasessualità, la prevenzione delle gravidanze indesiderate e delle MST, disensibilizzare alla conoscenza e alla fruizione dei Consultori Familiari.

Tempi A.S. 2014-2015.Progetto pluriennale.

Titolo “ CONOSCI ILL TUO AMBIENTE”

Scuola Secondaria I grado Usini-Uri.

Attori - Alunni classi prime- Docenti delle classi coinvolte- Corpo Forestale della Sardegna(Referente: P.P Majoli)

Descrizione E’un'iniziativa di educazione ambientale, promossa dall’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna con la collaborazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale.Ogni intervento è articolato in due distinti momenti: - la normale attività didattica in aula per lo studio del territorio, a cura degli insegnanti e con la partecipazione del personale del Corpo forestale per la

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presentazione delle attività svolte sul campo, delle azioni di prevenzione messe in atto, degli strumenti in dotazione agli operatori. In questa fase si punta a stimolarenegli studenti l’interesse e la motivazione alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente in cui vivono quotidianamente; - attività didattica all’aperto, mirata a realizzare un’esperienza pratica nel contestoterritoriale preliminarmente studiato in aula. Al termine degli incontri, le classi possono produrre elaborati (disegni, fotografie, video, temi o altro) che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale si riserva di pubblicare sul proprio sito internet.

Tempi L’attuazione del progetto è prevista nel periodo compreso fra il 15 dicembre 2014 e il 30 maggio 2015.

SCUOLA DELL’INFANZIA- PRIMARIA- SECONDARIA I GRADO

Titolo “ UN VIAGGIO INSIEME”

Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria I grado (Usini-Uri).

Attori - Alunni I.C.- Docenti I.C. In particolare alunni e docenti delle classi ponte.(Referenti: fiduciari di plesso T.Notari, A.Muresu, R.Pazzola, L.Vincenti,R.Marrosu)

Descrizione Attività a sostegno della continuità orizzontale e verticale.L’Istituto Comprensivo “Grazia Deledda”, grazie alla promozione di un percorsoformativo unitario, organico e coerente, ritiene di essere in grado di conteneresituazioni di disagio e di poter assicurare agli alunni un continuum di opportunitàfinalizzate al raggiungimento di un’equilibrata maturazione cognitiva, affettiva,morale e sociale.Oltre a studiare iil curricolo verticale, condividere strumenti metodologici e criteridi valutazione, gli insegnanti dell’I.C. tentano di condividere progetti e iniziativecon le famiglie, gli E.E.L.L., il territorio e soprattutto progettano e attuanoiniziative rivolte in particolare alle classi ponte. Per il corrente anno scolasticoverranno realizzate le seguenti attività:- progetto arcobaleno (dettagli illustrati nella scheda sintetica del progetto)- spettacoli musicali in occasione del Natale e della fine dell’anno scolastico- visione di spettacoli teatrali e musicali- mini olimpiadi- visita Scuole I.C.- visita Municipio - animazione alla lettura presso la biblioteca Comunale- visita dei luoghi di maggiore interesse del paese

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Tempi A.S. 2014-2015.Progetto pluriennale.

Titolo “SBULLA. STRATEGIE PER AFFRONTARE E CONTRASTARE IL BULLISMO NELLE SCUOLE”

Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria I grado (Usini-Uri).

Attori - Alunni I.C.- Docenti I.C. (Referenti: T. Denurra)

Descrizione Progetto in rete sulla prevenzione di ogni forma di violenza ediscriminazione. L’Istituto Comprensivo “G. Deledda” aderisce al progetto costituendosi in rete eidentifica nell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Blaise Pascal” di Pomezia(RM) la “scuola capofila del progetto”.

Tempi A.S. 2014-2015.Durata concordata di 18 mesi.

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INDICE

ORGANIGRAMMA 2FASI DI COSTRUZIONE E GESTIONE DEL POF 3Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI USINI 5DATI IDENTIFICATIVI 7RISORSE SCUOLA INFANZIA 8RISORSE SCUOLA PRIMARIA 9RISORSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 10TERRITORIO USINI 11TERRITORIO URI 12CONTESTO SOCIOCULTURALE 13SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE 14OBIETTIVI EDUCATIVI 15ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 17SEZIONE PRIMAVERA 17LA SCUOLA DELL’INFANZIA – I CAMPI DI ESPERIENZA 18LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO 20ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 23CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 23CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E AI PLESSI 23ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SOSTEGNO 24CRITERI DI SUDDIVISIONE DELLE ORE DI SOSTEGNO 24CRITERI PER LA FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI E DEI DOCENTI

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ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE PARTECIPATA 25ORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA 29ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI 30OFFERTA TEMPO PIENO SCUOLA PRIMARIA 34OFFERTA TEMPO PROLUNGATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

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PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI GENITORI 37AZIONI PER L’INNALZAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO NELLA SCUOLA

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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES 38INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 39GRUPPO DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE 39FORME DI INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DEI DSA 39FORME DI INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DELL’ADHD 42FORME DI INTERVENTO NELLA SCUOLA NELL’AMBITO DEL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE

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INTEGRAZIONE ALUNNI DI ORIGINE NON ITALIANA 44SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO E CULTURALE 45AZIONI DELL’ISTITUTO SCOLASTICO PREVISTE PER GLI ALUNNI BES 45ACCOGLIENZA, CONTINUITA’, ORIENTAMENTO 47TECNOLOGIE INFORMATICHE 49

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ATTIVITA’ MOTORIA E UTILIZZO PALESTRA 50BIBLIOTECA 50AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO – ED. ALLA SALUTE E AMBIENTALE

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AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO – ED. STRADALE 51AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO – ED. ALLA CITTADINANZA 51AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO – ED. ALL’AFFETTIVITA’ 51AMBITI TRASVERSALI D’INTERVENTO – ED. ALLA CULTURA DELLA SICUREZZA

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ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE – VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

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ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’IRC 54SUPPLENZE BREVI SCUOLA SECONDARIA 54CURRICOLO LOCALE 55VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI 55MODALITA’ DI VALUTAZIONE 55SITUAZIONE DI PARTENZA/INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI 57VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 58VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 60VALUTAZIONE DEL POF E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 61RISORSE FINANZIARIE 62FORMAZIONE IN SERVIZIO 63ATTIVITA’ E PROGETTI 63TABELLA DEI PROGETTI 64SCHEDE SINTETICHE DEI PROGETTI 65INDICE 82

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